"Regole e strategia d'impresa: alle soglie del '92" Organizzato nell'ambito della festa dell'amicizia

Sia
Però è arrivato decidono non so Pagnoncelli accorpato
O nel suo organismo rapporto qualche problemino Maranzana esattamente fra
Ma
Avvocato dopo
Quale arrivano da Roma sono vestiti da una prospettiva
Certo il capo occorre
Generale
Ora
è una misura
Operatore
Vediamo cominciava correlato oggetto no potrebbe essere scusami ci potrebbe essere
Di servirà nasce così reale regolarissimo e io arriva la legge
Se non si trova ovvero Obama
Non è una
E
Ma
Grazie grazie
Grazie a
No Piero sarà resa glorioso dove nono giorno situato
Famiglia
Volete prendere posto per favore
Renato Soru volete prendere posto per cortesia che iniziamo i nostri lavori
Sarebbero innanzitutto porgere un cordiale saluto tutti gli amici che sono presenti augurandoci di avere
Un momento di riflessione comune
E questo dipende molto da voi dalla presenza che avrete nell'ascoltare poi nell'intervenire
Desidero porgere un saluto alla ministro dell'industria Guido Bodrato
All'amico habilis dirigente del dipartimento economico del partito e ai relatori che sono fino a questo momento presenti che sono Brustia presidente della Gepi Mazzotta conoscete molto bene presidente dell'Acri Mauro leone vicepresidente dell'Efim Spallanzani presidente della Confartigianato paese arriveranno altri relatori
Vi presenterò
Credo che un tema così impegnativo
Più che delle declamazioni richieda
Da parte di tutti noi
Una ricerca e poi in base alla ricerca delle serie
Io introduco molto brevemente perché era il tema più generale verrà svolto dal senatore abisso nome del partito
Con
Alcune riflessione che vorrei che facessimo insieme
Alle soglie del novantadue noi ci troviamo con il comma il comunismo
Battuto come proposta istituzionale
Il collettivismo
Sconfitto come modello di economia
Mentre sull'orizzonte si amplia potenzialmente il sistema di economia di mercato
Quindi un'area che tende ad essere sempre più indefinite sia pure con tutte dei variazioni che noi abbiamo nel complessivo sistema
Dei vari Paesi
Di fronte a questi avvenimenti
Quello che noi stiamo vivendo di più
E partecipando è il processo di integrazione europea
Per la Democrazia Cristiana
Si apre
Uno scenario di impegno politico
Certamente di grandi dimensioni
Perché e in gioco una setto della società
In cui si presenta a mio modo di vedere con più veemenza
Lo scontro
Fra quanti operano in nome della competitività
Ma di fatto per atti politici ed economici
Tendono a favorire i grandi gruppi finanziari e non finanziari
Tengono un dominio pressoché assoluto del mercato e quindi a porre tutte le altre economie come delle variabili dipendenti
E
C'è dall'altra parte chi opera per ampliare il pluralismo
Per realizzare libertà sostanziali
Per finalizzare il profitto alla crescita dell'uomo alla centralità della persona umana
Alla il miele in aliene dell'età dei diritti civili e i diritti dell'individuo
Ora io credo che la democrazia cristiana sia su questa e debba essere continuare ad essere su questa seconda linea
Una linea che certamente di grosso e più difficile impegno che nel passato
Perché nello scontro con il collettivismo e del comunismo la Democrazia Cristiana poteva essere nel nostro Paese è un punto di riferimento per impedire il pezzo
Oggi la Democrazia cristiana e chiamata con più forza ad evitare pericoli che ci sono nel sistema
E cioè il pericolo che la vita la sconfitta del comunismo possa diventare la vittoria del capitalismo più negli otto ore delle libertà sostanziali dell'uomo e dell'individuo
Il rischio che la trasformazione dei paesi dell'Est dei paesi ad economia collettivista
Trovi la scorciatoia più facile di un'organizzazione della società a pochi gruppi imprenditoriali perché creare il pluralismo nei Paesi dell'Est e difficili
E quindi si rafforzi un tipo di economia non più anche se il processo ha bisogno certamente dei tempi di di natura statuale ma certamente governata all'interno da grandi gruppi che fanno gli accordi con i grandi gruppi dell'area democratiche occidentale
Allora il pongo questo primo tema
Se noi parliamo dell'impresa alle soglie del novantadue il tema dei modi attraverso i quali la Democrazia Cristiana
Può continuare una politica per mantenere una sua specifica identità nel Paese e nell'Europa
Dicevo viviamo questo processo e questa è la seconda riflessione
In un fase di ricerca e di attuazione dell'integrazione europea
Noi in questo ultimo anno
Abbiamo
Messo l'acceleratore
Praticare abbiamo con la legge dell'Aga duecentododici dall'anno scorso
E con una legge comunitaria del mille novecento e novanta del mille novecentonovantuno noi abbiamo avviato procedure
Per l'attuazione di duecento quarantun direttive comunitarie
E credo che
Il governo sia in grado una parte una gran ma parte già approvato dal Parlamento un'altra all'esame del Parlamento e il governo si è messo in condizione nell'ultima riunione del Consiglio dei ministri di agosto
Di accelerare il processo interno di integrazione e qui vanno fatte due considerazioni due riflessioni la prima se queste direttive a parere del nostro partito Marzano
Nella direzione pelle con del sistema pluralista nell'economia di mercato
E la seconda se queste direttive non debbano essere accompagnate da profonde modifiche strutturali al nostro interno io propendo per tutte e due le risposte positivamente e cioè il tessuto che si sta creando sul piano delle regole
Può consente le condizioni per sviluppare il nostro modello
Ma questo va combattuto e deve trovare un impegno continuo nell'Europa di domani da parte dei partiti all'ispirazione cristiana perché
Il
Perché queste regole caldo nella società e nell'economia in modo puntuale e il secondo che anche l'approvazione di queste direttive e la conformazione della nostra la conformità della nostra legislazione queste direttive non è sufficiente se non mette in moto
La modifica di alcuni sistemi all'interno del nostro Paese
Esiste certamente un problema complesso dalla comunità
Perché le differenze degli assetti istituzionali e politici e anche amministrativi dei vari Paesi della Comunità
Hanno difficoltà ad attuare consentire già il passi che noi entro il tre entro il due mila e nove e novecentonovantadue dobbiamo realizzare
Ma credo che possiamo dire che siamo a in grado di raggiungere e mi riferisco alla libera circolazione dell'impresa e dei capitali e delle persone
Ma giungere al termine del novantadue senza i necessari
Adeguamenti strutturali potrebbe comportare l'aggravamento delle condizioni di squilibrio in quanto la libertà di circolazione consentirebbe alle persone agli imprenditori e ai detentori di capitali di stabilirsi in un paese o in un'area economica in cui le norme civilistiche commerciale fiscali dettano condizioni migliori
Ma non dobbiamo avere paura di questo perché l'Europa la costruiamo su questo si tratta di attrezzare il nostro Paese per che operi affinché si rimuovono alcune condizioni strutturali sono di natura istituzionale
Di natura amministrativa di natura socio economica
Soprattutto e questo credo che quello che più ponti per la Democrazia Cristiana evitando la penalizzazione delle marginalità
E cioè evitando che si è accinto unico nel nostro Paese gli squilibri tra le varie aree regionali e si accentui mio gli squilibri fra i vari settori economici
Il programma quindi del novantadue
Non riguarda soltanto le Impresit
Dei si sistemi che contribuiscono a creare innaturale Baccini entro cui devono interagire le imprese private l'impresa privata e l'amministrazione pubblica
Il programma del novantadue ha certamente come primo e immediato Effetto la caduta delle barriere si tratta di cercare questo è il contributo che il partito deve dare al governo per perseguire in una certa direzione soluzioni di equilibrio tra obiettivi tra loro noti e non sono incompatibili cioè soluzioni chiedevano tentare di puntare al massimo possibile dell'efficienza economica compatibile con il massimo possibile di equità sociale conseguendo inoltre il massimo degli interessi legittimi nazionali
Ti siano Combat compatibili con la massima coerenza alla logica comunitaria
E su questa piattaforma che il governo ha impostato una serie di operazioni
Sentiamo continuamente dalla stampa veri questa adesso è la moda una denigrazione contigua
Ma uno Tel un attento osservatore potrete constatare che in questa legislatura dei governi che ci sono succeduti
Noi siamo riusciti non solo a presentare
Ma ad approvare una serie fondamentale di leggi già leggi del Parlamento chi si muovono in questa direzione per cercare questi equilibri
E basterebbe aggiungo qualche riferimento l'anti tre est le Simmel la modifica del sistema bancario pubblico e io credo
Doha flesso che noi siamo sulla strada giusta
E chi dobbiamo completare questo disegno naturalmente perseguendo con forza alcuni obiettivi fondamentali
Innanzitutto quello dell'integrazione monetaria
Penso che da luglio divide l'anno scorso la integrazione comunitaria e in generale quella comunitaria
E in particolare quella comunitaria
Sul piano monetario hanno assunto un ritmo dei tempi più Brevind
E indole novantadue dovrebbe essere realizzato mediante misure avrebbe appropriati di armonizzazione degli ordinamenti nazionali il mercato unico
In tale contesto lei inglese si troverebbero a partire dal primo gennaio novantatré in una situazione completamente diverso sia per la completa integrazione dei mercati dei beni e dei servizi
Sia per la liberalizzazione dei servizi finanziari e dei movimenti di capitale
Ci siamo
Dobbiamo ora preoccuparci di alcune conseguenze degli atti che abbiamo compiuti
Vorrei ricordarlo anche questo perché noi
Nella presidenza italiana siamo riusciti ad accelerare alcuni processi e a compiere alcuni atti
Che oggi sono già dimenticati come la decisione di entrare nella banda stretta Sistema monetario europeo
La liberalizzazione dei capitali
Occorre mantenere queste rive
E quindi la completa stabilità del campo del del cambio con dei compiti strenuamente i difficili perché si tratta senza incidere sui profitti delle imprese e sui salari
Dei lavoratori di ammortizzare le cause Internal sistema che portano alla lievitazione del costo del lavoro
La stabilità del cambio in un mercato ampio in cui l'impresa se meno vincolate all'ambiente possono liberamente migrare verso i sistemi previgenti
Potrebbero provocare degli affetti negativi e pesanti specie alle imprese manifatturiere
Mi sono penalizzati dai gusti della produzione che salgono del sette e l'otto per cento all'anno a cui fa riscontro un adeguamento
Dei prezzi del mercato del due due e mezzo per cento evidente che i fondi in questo modo non tornano e i profitti si assottigliano
Di qui la necessità di ristrutturazioni profonde di cambiamenti per recuperare produttività dal momento che il vincolo del cambio non permette altre soluzioni
Si impone quindi
La revisione del costo del lavoro Fini ad quest'estate parlava con faciloneria di rinvii della tematica del costo del lavoro ovviamente non ha valutato qual è l'impatto Complesso articolato difficile
Di fronte al quale noi ci troviamo perché si sono chiari gli obiettivi per raggiungerli non ci vogliono dei decreti oppone un consenso e il compito che gli si è data del Governo con una trattativa in corso con il la parte dei datori di lavoro e con i sindacati a cui partecipa mi nostro ministro Bodrato forse si tornerà molto di più partecipando direttamente e che seguita in modo particolare dal vicepresidente del Consiglio è certamente una trattativa difficile
Ma se i sindacati e la parte da dei datori di lavoro sono convinti che questo processo deve essere compiuto e non solo io credo che noi potremmo raggiungere alla fine entro la fine dell'anno nelle prossime settimane nei prossimi mesi alcuni risultati significativi questa strada
è essenziale è obbligatoria in un certo senso
Il confine il Governo confermando e questa è la terza ed ultima breve riflessione
Confermando la validità degli accordi raggiunti durante il vertice di Roma del dicembre scorso
Non ritenendo che l'Unione monetaria possa diventare una finzione una illusione
Intende procedere secondo i piani prestabiliti
E dentro il calendario fissato che significa che per istituire la banca centrale per realizzare la moneta unica
Occorre raggiungere un alto grado di stabilità
Per i pressi cercando di comprimere il tasso di inflazione e questo è il primo obiettivo sul quale noi operiamo per cui qualunque senta che fa il governo nelle sue politiche nelle sue decisioni ha per primo questo obiettivo e una serie di domande che vengono dal dal dal mercato comprensibili
Se non hanno risposta non hanno avuto risposta un anno non hanno quella risposta immediata che si attenderebbe un sistema di economia di mercato
è perché l'obiettivo primario è il nostro contenimento di l'azione perché non ci possiamo consolare si si è ridotto il differenziale di inflazione fra il nostro Paese e gli altri Paesi d'Europa perché questo avviene perché è cresciuto negli altri Paesi dell'Europa
Io credo che però giallo essere riusciti ad attestarci quest'anno sul set più semplici sei per cento io credo che sia già un risultato importante tenendo conto di alcune influenze di carattere internazionale
Perché quello che è avvenuto dei paesi dell'Est non è che io non abbia influito sugli input sul inflazione quello che è venuto dalla stessa Germania occidentale
E l'annunciato sviluppo perché mentre anche oggi tutti i quotidiani italiani parlano del nostro disavanzo dimenticano per esempio per gli Stati Uniti
Hanno avuto raggiungeranno quest'anno il massimo del petto di disavanzo mai avuto negli anni precedenti
Perché per gli altri Paesi la recessione
Il disavanzo anche se c'è non ero non è un discorso nel nostro Paese
Dove noi stiamo faticosamente risalendo perché certamente la nostra propose la nostra situazione è più grave perché il nostro rapporto
Tra il disavanzo Pileri partito da una percentuale molto più alta a noi siamo in una fase di contenente crediamo che il discorso dell'inflazione nel contenimento del tasso d'inflazione sia il primo dato da tenere sempre presente il secondo
La riduzione del saldo netto da finanziare
Riconducendo il il deficit di del Bilancio al quattro cinque per cento come l'obiettivo finale del piano triennale di bilancio che abbiamo presentato rispetto al PIL
Una entità compatibile con il sistema economico finanziario che e dato il solo la questo contenimento del disavanzo pubblico
Sono convinto che bisogna di possono perché non so di chi interpretare mantenere la nostra moneta editori margini di fluttuazione del Sistema monetario europeo
Senza ricorrere a svalutazioni tentazione che sento frequente nei dibattiti e nei confronti per far fronte alle difficoltà ma fino a questo momento il governo e su questa posizione
Che bisogna approssimare anche il resto l'abbiamo compiuto un atto credo molto importante e cioè lo svincolo della Banca d'Italia delle decisioni sui tassi di interesse
Sentiamo l'esigenza di approssimare i nostri tassi d'interesse a quelli degli altri Paesi che hanno delle le migliori performances in termini di stabilità dei prezzi
Non siamo noi a dettar legge vi sono le condizioni economiche vanno valutate dall'autorità monetaria noi crediamo che queste siano le strade da percorrere
Io credo che il entrando in profondità oggi questi temi il mio semplicemente un quadro una bozza del problema
Noi dovremmo riuscire a ad arrivare ad alcune conclusioni che tra Val ministro dell'industria contando molto sull'apporto dei relatori sul contributo di coloro che vorranno prendere parola grazie do la parola la mi guardi
Signore cari amici io il mio intervento
Si atterrà
Squisitamente al tema di questo convegno
Ponendo alcuni problemi in termini di provocazione
Se era d'altra parte molto breve
Per lasciare
Partecipanti alla tavola rotonda che sono quelli che vivono quotidianamente con i problemi vari gravi anche che assillano la nostra economia del nostro Paese lasciando a loro la possibilità di approfondire di allargare il discorso a seconda delle esigenze che si sentono nell'operare quotidiano
Riservandomi casomai se la vostra pazienza
E la benevolenza del presidente ne daranno l'occasione di intervenire più avanti nel dibattito per attrarre qualche conclusione di carattere politico
Nello scenario che l'Occidente presenta oggi e nel quale l'Europa
Da qui a qualche anno si appresta a diventare con le sue trecentoventi milioni di abitanti il mercato più importante del mondo
In questo scenario credo che l'aspetto emergente e potenzialmente più marcato a cui tutti noi dobbiamo dare al riguardo ed attenzione sia quello rappresentato dall'evoluzione dall'affermazione di altri di talune tendenza lungamente maturate nel corso dell'ultimo decennio
E che oggi hanno assunto figura è sostanza sempre più reale consolida sono le tendenze relativa all'accelerazione impressionante dei processi innovazione tecnologica alla globalizzazione dei mercati alla turbolenza di una domanda sempre più mobile ed informa pendenze che oggi determinano ed alimentano un processo di competizione senza precedenti
Entro il quale si intrecci e prende ampiezza un quadro di grande dinamicità e di grande tensione
Un processo e da queste la prima notazione che mi viene di fare dinanzi al quale l'universo degli operatori siano essi politici
Economici e finanziari viene vivamente sollecitato ad assumere nuove logiche operative produttive nuove regole di comportamento nuovi assetti organizzativi nuovi ruoli nei confronti della società e del suo sviluppo
Su tutto questo in primo luogo dobbiamo riflettere sono convinto che i temi da mettere a fuoco al riguardo sono molti sono molti così come sono molto più opportunità che si proiettano e che si aprono alle visioni e alle iniziative da intraprendere
Che cosa cambia che cosa sta cambiando
Anzitutto è cambiato e sta cambiando il profilo e la consistenza dei fattori del processo competitivo
Al capitale finanziario richiesto i volumi sempre più imponenti sia fino a oggi la necessità di continui e crescenti investimenti di innovazione tecnologica alla volo degli uomini
Fattore da sempre fondamentali non l'impresa si domanda sempre meno impegno manuale sempre più intelligenza creatività capacità di affrontare in un contesto globale l'insieme dei problemi che di continuo si presenti
Eppure è cambiato e sta cambiando il rapporto impresa sistema Paese ne ha accennato il presidente Crisp
Ed è cambiato nel senso che diventato meno adeguato e meno pronte alle esigenze dei tempi risentendo vistosamente di una carenza di sintonia indiscutibilmente caratterizzi percorsi sempre più differenziati e delle prime e del secondo
è un primo punto sul quale discutere io penso che si tratti di un rapporto i cui elementi di divaricazione siano forti è pesantemente negativo
E ciò soprattutto se si tiene conto e di fronte alle sfide globali cui si va incontro nessuna impresa
Sia pure la prima fra tutte può mai pensare di farcela da sola sia il sistema Paese non fa la sua parte nella battaglia della competitività dunque prima retta di connessione di interessi per lo Stato e per l'impresa
Una costruzione diversa ferma restando la guardi validità della distinzione tra settore pubblico e settore privato oggi come oggi si presento obiettivamente non sostenibile
Nella sostanza dinanzi a noi c'è oggi una competitività globale che punta decisamente alla massimizzazione degli esiti operativi e pertanto è logico che globale debba essere la risposta di razionalizzazione e di ammodernamento
Non basta infatti alle soglie di una vento sicuramente destinato a generare nuove occasioni di aperture di confronti
Ristrutturare migliorare gli assetti dell'impresa sì allo stesso modo non si decide di procedere per lo Stato e per la costellazione degli enti addetti ai pubblici servizi
Per l'impresa in particolare ciascuno secondo il proprio ruolo e secondo le proprie competenze la flessibilità e la sensibilità al mercato
E la ricerca e la capacità di mutuare nuove idee da esperienze diverse costituiranno a mio parere le linee di fondo primarie da concretizzare e da sviluppare
Linee di fondo il cui perseguimento dovrà essere accompagnato dall'identificazione degli obiettivi essenziali degli strumenti d'intervento più adatti a conseguire tra questi obiettivi e mi riferisco in primo luogo all'impegni qui sono interessati in vista del novantadue soprattutto le grandi e le medie e grandi imprese primeggia quello viola del raggiungimento di dimensioni aziendali sufficienti a far fronte alla nuova fisionomia assunto in questi ultimi anni dalla concorrenza
Ciò non significa che solo la grande impresa sia in grado di stare sul mercato
Vuol dire piuttosto che laddove solo la grande dimensione consentire alle imprese di potere operare in condizioni di efficienza questa deve essere raggiunta ad ogni costo abbattendo se necessario le barriere tra pubblico e privato e tra italiano e stranieri
Il secondo obiettivo a cui guardare quello di accelerare le bello di innovazione tecnologica dell'impresa italiana alla pari con quello dei concorrenti europei
Le imprese italiane in una fase di crescita dal costo dei fattori produttivi se non acquisiscono vantaggi competitivi sui prodotti sono destinati ad affrontare gravissime difficoltà
Questo non deve avvenire
Ma per far ciò le imprese dovranno operare al fine di misurare sulla dimensione europea le loro strategie manageriali loro standard di qualità e di efficienza le loro politiche di accordi e di collaborazione internazionale
Non dimentichiamoci che l'Europa dovrà confrontarsi con la Pet competizione mondiale
E non dimentichiamoci nemmeno che su questo piano abbiamo di fronte una sola grossa alternativa controllare da loro quei il nostro mercato interno oppure lasciarlo dominare da concorrenti extraeuropee
Terzo obiettivo quello che risiede nell'eliminazione dei troppi vincoli amministrativi che lo staccano le imprese sui mercati dei fattori e nei rapporti con la pubblica amministrazione centrale e locale in questi casi la deregolamentazione di tutto ciò che è stato sinora motivo dei ritardi di complicazione è la ricetta che orientamenti si può che coerentemente si può suggerire il quarto obiettivo è quello relativo alla qualificazione delle Risorse umane alla dipendenze delle imprese
Su questo versante l'esempio a cui ispirarsi forse potrebbe essere a mio parere quello tedesco esso infatti è compatibile con l'ordinamento scolastico italiano anche nei suoi aspetti più complessi quale ruolo assunto dalle imprese nell'elaborare nell'eseguire
Una strategia formativa di collaborazione con gli organismi
Ultimo obiettivo ma non certo ultimo per importanza l'ampliamento del mercato finanziario nazionale
Proprio perché ritengo non realistico ed oggi improponibile un maggior coinvolgimento delle banche nel processo di crescita industriale credo che dobbiamo pensare ad un mercato finanziario più ampio e più sofisticato
Se non si adegua la struttura l'ampiezza e la funzionalità del mercato finanziario agli obiettivi dell'impresa sarà difficile se non impossibile sfuggire alla marginalizzazione finanziaria internazionale
Con l'aggravante che è un po'ogni passaggio generazionale per come è composta la proprietà delle nostre aziende o ogni mutamento
Nell'assetto proprietario dell'impresa Itinera sempre più con il generale complicazione attardarmi
Questo per le grandi anche per le medie e grandi imprese
Se invece spostiamo l'attenzione alla piccola impresa alla portata cioè dell'impegno che per essersi richiede relazione processi di cambiamento
Che coinvolgeranno le strutture di mercato a partire dal novantadue devo subito dire che le considerazioni che dobbiamo fare sono diverse e purtroppo non tutte dai connotati favore
Personalmente sono del parere che per tale tipo di impresa la situazione potrebbe farsi difficile soprattutto per quel DS che non riusciranno a posizionarsi in particolari nicchie di mercato
In effetti sino ai primi degli anni Ottanta la crescita delle piccole imprese è stata caratterizzata da un modello di sviluppo balzata sulla specializzazione flessibili
In altre parole le piccole imprese hanno goduto di alti tassi di crescita e di una forte redditività proprio grazie alla capacità di sapersi concentrare in particolari nicchie in particolare angoli del mercato
Questo sino ad alcuni anni fa negli anni più recenti e viceversa la produttività delle piccole aziende ha subito una battuta di arresto ha incontrato difficoltà
Le ragioni come tutti sappiamo sono varia ma esse l'hanno cercata in gran parte in una sfavorevole composizione settoriale soprattutto nella sostanziale difficoltà delle imprese stesse di modificare i propri modelli di sviluppo a fronte dello sforzo di risanamento messo in atto la grande operato contemporaneamente anche la gestione finanziaria della piccola azienda non ha presentato la necessaria provvida evoluzione in particolare la tradizionale capacità di autofinanziamento
E l'assenza di un sistematico squilibrio finanziario iniziale non hanno mai stimolato questo tipo d'impresa ad un recupero di redditività basata su una gestione extra anche industriale
Tutto questo insieme ad una struttura del capitale caratterizzata da un eccessivo peso del circolante rispetto al capitale fisso
Ed anche insieme al ricorso al mercato alla non ricorso al mercato azionario arreso gli operatori di mezzi di minore dimensione del tutto o quasi dipendenti dal credito bancario
Mi specie di quello brevetti
Si prospetta pertanto la necessità di un recupero di a di efficienza che oggi ha reso ancora più impellente proprio in vista dell'apertura e dell'unificazione del mercato
Recupero che a mio avviso portato a convergere l'attenzione su due principali
L'adeguamento tecnologico organizzativo
L'importanza del processo di terziarizzazione
La concentrazione dei punti anzidetti era anche lo sviluppo di altri punti ugualmente importante come la ricerca la formazione e lavoro la commercializzazione informatizzazione la gestione finanziaria
Tutti questi punti trovano forti limiti nelle dimensioni aziendali
La scala minima richiesta per mettere in atto in modo efficiente gli elementi di cui sopra è sicuramente superiore ai parametri di attività normalmente svolta dalle piccole imprese
E questo vincolo che non risulta compensato sino ad oggi da un maggior ricorso ai servizi esterne arreso e rende le piccole aziende estremamente dipendente dall'efficienza dei mercati finanziari
E dalla capacità degli operatori soprattutto bancari
Di offrire loro servizi operativi a prezzi concorrenziali
Di fronte a questi ostacoli e per evitare che con l'apertura del mercato europeo siano soltanto gli operatori Esterni a risultare avvantaggiato emerge l'importanza dell'iniziativa pubblica
Tale intervento come ovvio non debba essere ispirato a forme di assistenzialismo ma finalizzato alla creazione di un tessuto infrastrutturale di servizio reali adeguato ai nuovi scenari
Tra le cose da fare ce n'è una che assume valore prioritario resta questo interamente in mano pubblica in mano del governo ma non bisogna mettere a posto le infrastrutture e di servizi pubblici
Se si riuscisse davvero a realizzare un piano di massicci investimenti superiorità ben definite
Anche con maggiore riguardo alleare meno favori
Trasporti combinati Risanamento urbanistico ferrovie
Telefoni poste
Gli effetti positivi sarebbero e nove
Per la nostra economia e più in generale per la vita del paese
Sicuramente la riqualificazione delle infrastrutture e dei servizi attirerebbe nuovi investimenti anche stranieri nonché costituirebbe il punto di attacco più efficace più pertinente
Per una politica di Monti modernizzazione del sistema adatta a rispondere alla sfida della globalizzazione l'apertura dei mercati
Non possiamo infatti non considerare allo stato attuale delle cose che la costruzione della dell'Europa si fa anche progettando e mettendo reciproca connessione le reti di infrastrutture dei diversi Paesi
Ed invero non avrebbe senso l'abbattimento delle barriere doganali se si mantenessero le barriere infrastrutturale che generano ostacoli sicuramente ben più rilevanti
Ostacoli che certo ritarderebbe lo forse più di ogni altra cosa l'unificazione economica europea alla quale e sento quindi dovere di ricordarlo costituisce soltanto una fase di processo un processo che deve portarci necessariamente verso traguardi più avanzati di integrazione nel senso di estenderli oltre che sul piano economico anche sul piano sociale e Poli
Ci muoviamo quindi perso questi guanti grandi traguardi ma vorrei dire per concludere e per conferire al dibattito che ci apprestiamo a svolgere una connotazione più la più realistica possibile
Che non vi potrà essere riflessione serie completa sulle regole sulle strategie sui comportamenti che sono da portare avanti
Se esse non riguarderanno il non si adatteranno ai contesti portanti dell'ordinamento istituzionale del Paese
Diciamo che su questo punto mi pare emblematico l'esempio della Francia che ha puntato risolutamente alle del definizione del sistema prima ancora che all'elaborazione e alla promozione della strategia dell'intervento per potere essere sui mercati e modi non perde
Un sistema giungo
Che responsabilizzi le scelte che renda più attente più coerente la capacità di indirizzo di decisione
Che aiuti la politica a contare di più e ad invadere di meno
Governando e rafforzando le istituzioni dando libertà e competitività alle imprese
Grazie al senatore arresta la parola a Brustia presidente della gente
Il quadro
Qui ci troviamo di fronte
A questo tavolo rotondo in un quadro modificato rispetto ma quello che ci trovavamo di fronte è una strategia che ne derivavano
Nel momento in cui è stata decisa l'Europa del novantadue
Concetti allora l'intuizione politica generale nell'economia sempre Porcaro della politica ritenevano che la creazione del più grande
Mercato al condominio globale
Fosse una scelta importante che poi sì forse reso possibile allargare gli avvenimenti
Dell'est europeo o la situazione negli altri paesi della sponda del Mediterraneo ci portano sempre più a concepire il novantadue come un quadro di realtà di competizione globale
Il mercato
Domestico che avremo nel novantadue all'interno dell'Europa
E comunque un mercato domestico con cui le nostre imprese si dovranno confrontare
Su un mercato mondiale molto più aperto e molto più libero
Gli stessi inevitabili piani che gli avvenimenti
Di grande portata avvenuto nei Paesi dell'Est l'ultimo quello della voce
La situazione del Mediterraneo comporta che uno politica di interventi in quelle aree non potrà essere solo una politica l'intervento assistenziale
Già nell'impostazione all'interno della CEI e credo che il ministro morta Bodrato lo avverta direttamente da parte di alcuni Paesi
Che hanno professato
L'integrazione novantadue come un mercato libero a concorrenza globale interna senza intervento col pubblico pensiamo alla Germania ventosi confrontare con la Grande Germania a esigenze diverse dovendo pensare a un piano di intervento
Dell'Europa e non solo dell'Europa sull'Est europeo
Il quadro intervento
Porta scenari diverso
Il nostro paese che spesso auto flagellando sì
Oppure dando un'immagine più negativa della portata
Di competitività economica di cui è stato capace ha interpretato questo avviamento
O c'era la tendenza interpretarlo come una necessità di concentrazione indiretti industriale imprenditoriale
Voi ricordate ottantasette e l'ottantotto solo i grandi gruppi saranno in grado di reggere la grande l'Europa
Ebbene a poca distanza
All'interno della competitività quei gruppi sono più deboli diciamo la chimica con l'auto alla distribuzione
E la competitività italiana si è largamente rafforzata e ve diventata leader in una serie di comparti
Gli analisti di casa ritenevano potenzialmente in crisi superato
Il quarantacinque per cento delle esportazioni italiane di manufatti sono nel settore tessile abbigliamento
Nel settore della casa
E nel settore della trasformazione alimentare di qualità
Sono caratterizzati da
Industrie leader
In settori specifici di mercato
Con grande capacità di elasticità d'innovazione e di confrontarsi sul mercato
I grandi gruppi
Anche nei comparti in cui siamo cresciuti meno e ci presentiamo più deboli
Pensiamo l'auto
Sperano in piani di intervento e questo anche in Germania per il vero
Di aiuti a paesi limitrofi per poter reggere a un mercato globale per il quale non sono poco
Mentre sono pronti anche in quel comparto immischiarsi che non ci sia più in farina
Una serie di aziende più piccole
Leader
Perché si sono collocati sul specificità del prodotto Italia
Stessa Pininfarina Bertone uno Stalin italiano i comparti specialistici di moderna credono abbiamo vissuto visto posteriore non so
Se il continuare a rimanere in una logica di difesa pure necessaria perché i numeri sono importanti come è stato il caso dell'Hartford situazione
Molto più modesta la situazione della Maserati
Non comporta che a metà degli anni novanta il mercato comunque globale ci abbia fatto perdere qualche occasione pensiamo all'impossibilità di recupero per qualche verso nonostante i tentativi dell'elettronica noi nelle trame che c'eravamo
Devo dire che se siamo leader in parecchi comparti della casa
Lui non esistiamo più o quasi neppure nei settori in cui la capacità innovativa di gusto e di cogliere gli andamenti del mercato
Fanno dire agli analisti americani sicuramente non di parte molte volte
Molto critici sulla situazione italiana
Che comunque in quei comparti la capacità imprenditoriale e manageriale italiana e la più elevata
Il manager o le situazioni e le imprese italiane non si collocano per le grandi dimensioni noi sulle grandi dimensioni
E credo che per qualche verso possa essere anche nella chimica
Noi siamo in un territorio se consentite il mio territorio di vita mi su un po'staccato preoccuparmi di altre situazioni chi era caratterizzata dalla grande chimica che è scomparsa
Sono arrivati imprenditori minori rispetto al comparto sono imprenditori che si collocano sul mercato mondiale
Pensiamo l'accettati io la band Berti
Pensiamo alle fibre dalla radici pensiamo una serie di gravi di componente pure sono gruppi che non hanno la capacità di lobbing giornalistica o di pressione ma sono Group
Diverso situazione o diversi
Pensiamo ai casalinghi io alle rubinetterie per rimanere qui o pensiamo a Sassuolo per prendere un altro un altro fenomeno fenomenale che venti trent'anni fa erano in situazione di piccole e pochi gruppi che hanno avuto un'esplosione di impresa
E che è facile trovare in tutte le manifestazioni mondiali di interesse e di qualità
Cioè di manager estremamente elastici e pronti a cogliere il cambiamento di situazione di innovazione questa è stata ed è la caratteristica del comparto che rimane più importante per le imprese italiano quello del tessile e abbigliamento
Sono scomparsi i grandi gruppi cotto Nieri
Sono stati sostituiti da
Una quantità molto ampia Dini prese ti capendo che il costo del lavoro
Italiano era comunque un costo non confrontabile con quello di altri paesi
Non si sono fermati solo lamentele ma hanno capito che devono andare a un prodotto di valore aggiunto più elevato
Questo è l'altro l'altro aspetto il nostro è un Paese che come scelta e qualità
Non dimentichiamo rispetto ai denigratori che
Negli ultimi vent'anni solo il Giappone ha avuto un tasso di incremento di esportazione superiore a quello italiano
Questo è un Paese che pur della pedalando si ha saputo
Per una mia di competitività la competitività è un discorso che si vince dei singoli comparti estremamente settoriale spedì specifici in un mercato che è diventato globale
Come
Noi possiamo cogliere questa capacità di forza e di iniziativa che ha caratterizzato in questi anni
Ottanta
L'innovazione italiana l'aggressività sul mercato rispetto alle modifiche che vengono avanti
Tenendo conto che evidentemente non abbiamo la forza o la capacità di indirizzo globale sul mercato e quindi e nella sistema capace lo ricorderete e di innovare di presentare di organizzare con estrema la stizzita che caratterizza il fenomeno italiano
Noi non saremo credo mai destinate competere nei comparti di grande organizzazione aziendale che caratteristica
La Germania o di grande consumo che caratterizza in Giappone e i Paesi asiatici
Credo che ove accanto all'organizzazione occorre più flessibilità e numeri
Più elastici ma più ampi
Nella sua varietà si sia caratterizzato si stia caratterizzando la situazione Italia
Ecco in questo
Siena Ario che ho ritenuto di portare come testimonianza questa tavola rotonda rispetto a spinte diverse che
I grandi gruppi di tipo economico tendono a dare ma i cui risultati
Non si ricavano
O sono più deboli di quelle che vengono presentati quando mi rivolgo ai grandi gruppi consentiti ripensare grandi gruppi privati ma anche i grandi gruppi pubblici
Credo che su un mercato globale
Sì è incomprensibile parlare di una programmazione industriale di una programmazione della partecipazione di statali
Credo che gli stimoli necessarie le condizioni che il Governo e l'autorità politica dalla crescita la difesa era
Debbono essere comunque di indirizzo generale
L'altro l'aspetto estremamente importante che tenderei a sottolineare questo vale specificatamente anche per l'esperienza ti sto facendo nel Mezzogiorno
Io amo
Ricordare gli amici del Mezzogiorno
Che oralmente una debolezza continuare a parlare di Mezzogiorno ma bisogna parlare con aree che hanno problemi di crescita aree che hanno una capacità sia di territorio per l'offerta lavoro in altre aree non esistono egli comunque concorrono non solo in termini politici ma in termini espressamente economici alla forza del paese ebbene se no andiamo
Analizzare cos'estate come è stata la crescita di questi comparti
Noi vedremo che si sono caratterizzati per insediamenti
Locali
Geografici ben definiti di competitività di situazione ho ricordato Sassuolo potrei ricordare gruppo Letteria del Cusio o potrei ricordare Montebelluna
Il settore degli scarponi da essi o Castel Goffredo per altri aspetti o moderna per alcune situazioni all'auto di qualità
La estrema con cui alleggerita e stimolo di quelle aree
è stata tale che non le anche politiche ma le ha rafforzate
Come capacità tecnica professionale come rincorsa al mercato e alla qualità facendone delle sedi di leadership mondiale
Lo stesso vale percettore del tessile abbigliamento ogni comparto corrispondere alle aree geografiche
Biella Prato per la nana
Modena Carpi Gallarate Como per altri nel settore
Ebbene io credo che questa situazione che ha portato nell'economia e geografiche di un Paese
Estremamente legato e dico per fortuna rispetto ad altre situazioni europei l'avere impedito grande inumazione grandi spostamenti non è stato solo un fatto di difesa e di qualità
Ma si dimostra
Alle soglie del novantadue un dato economico importante la debolezza delle grandi aree
I siamo le situazioni inglesi o anche la grande area di Parisi per qualche verso per mancanza diversità e di competitività su queste are quindi diseconomie di scala quando si pensava che nel grande conurbazione urbane presentava viceversa nell'analisi di qualche anno fa economie di scala
Fanno sì che la situazione italiana di un progresso territoriale diffuso sul territorio per comparti si sia caratterizzata sulle sinergie all'interno della specificità di qualità delle singole a pensiamo al Casale Ingo
Delle Marche per prendere la regione che più recentemente si collocata come forza nella competitività globale
O pensiamo alla qualità dell'Abruzzo per prendere la regione che nel mille novecentonovanta ha spuntato il migliore risultato in assoluto all'interno del nostro Paese
Tournoi
Dobbiamo ricercare e questo il ruolo del governo eh fondamentale
La competitività
Nelle regole
Io ho avuto occasione l'altro giorno a Bari
Di ricordare che non si premia
Il Mezzogiorno dando il credito agevolato
Ho esile azione fiscali e poi pagando di più il credito ordinario di impresa perché si deteriora lo stimolo a essere imprenditori nel Europa se a Palermo pare io Napoli il costo del circolante e più alto che ammontò Como noi danneggiamo gli stimoli a quella qualità imprenditoriale per essere nel euro
Se per mantenere qualche posto in più negli istituti di credito
Come può essere in altri settori pubblici
O per dare eccessive garanzie burocratiche
Non si coglie che all'interno del Paese Italia le responsabilità di crescita comporta che ognuno faccia la sua parte
E che essere imprenditori pubblici o privati significa assumersi delle ragioni di rischio di cui risponderne
Ma fare solo situazione di tipo burocratico
Allora al di là delle leggi e delle regole il Paese perde alcune possibilità perde la gestione generale delle risorse che ha disponibile
è chiaro che abbiamo bisogno
Di avere
Più credito
Alle imprese
E chiaro che abbiamo bisogno di ridurre il tasso di inflazione
Ma è altrettanto chiaro che abbiamo bisogno di dare stimoli e quindi quello che il Paese rende disponibili va indirizzato in termini corre
L'amico Abis con cui ho avuto l'onore di
Un periodo secondo di collaborazione al dipartimento del partito
Ha ben presente la situazione della sua Sardegna
Ci hanno spiegato
E poi consentitemi in casa di partito dire che ce lo spiegano sempre più quando ci sono le scadenze delle nomine
Che bisogna fare l'alluminio primario
E non capendo che la borsite bisogna andarlo a prendere
In Venezuela in Australia
E che abbiate la politica delle tariffe Energia Italiana anche per scelte un po'dissennate se consentite che questo Paese ma la sua globalità affatto non dimentichiamo il referendum
Sono le due voci principale di costo per fare l'alluminio primario
E che barare al gioco dicendo ma se io ho qualche migliaia di miliardi da investire regola concorrenza di più
Perché quelle qualche migliaio di miliardi non lo pianistico nel recupero
Può servire a qualcuno a chi lo propone a chi alla Progetto
Ma non serve alla fine all'economia del Paese e non serve nemmeno a quel tipo di territori
Ho voluto accennare alluminio credo che l'amico Leone ne avrà più ragioni che devo dare atto per altri versi allo sforzo
Di grande serietà che lei si sta facendo in comparti particolarmente complesse c'è una comunanza spero che nu susciti sorriso tragitti e dei film
Non abbiamo possibilità di sistemare i bilanci con le tariffe
Non abbiamo risorse prime
Altrove io mi fermo mi fermo lì poi è chiaro che quando si ereditano i casi più difficili che altri mercati non sono in grado di prendere qualche problema c'è
Ma il problema più complessivo è che nella presentazione dei piani ricordate il grande piano della siderurgia e qui se no andiamo
Esaminare i danni
Di Gioia Tauro o di Sibari
La situazione della Calabria situazione Calabria
è una situazione oggi insensibile
E mi fermo lì
Al problema di politica d'impresa io ho visto la Conferenza del presidente quella regione Ulivo no che chiede a Cristofori Andreotti un piano speciale devo dire che essendo purtroppo perché quando noi interveniamo non sempre situazione sono rose il gruppo che ha più posti di lavoro in quella regione dopo l'ENI nel settore manifatturiero e se consentite settore delle nuove tanto benefattori
Abbiamo dal febbraio chiesto incontri e situazioni
E di fronte a una telegramma che segnalava le difficoltà di un caso io rispondevo con altrettanto telegramma dicendo che dopo quarantotto ore mi presentavo a Crotone alla Giunta regionale
Avevano più di una telefonata che non era necessario
Ci sarebbero voluti loro e il giorno in cui mi sono presentato trovato il palazzo praticamente vuoto
Aggiungete era stato alle tre
Io sono arrivato come preavvisato le cinque e mezza c'è un solo assessore perché tutti gli altri hanno così impegnativo che noi hanno potuto esserci
Se l'Abruzzo
Ha fatto il primo posto
E l'economia di scala di partenza non erano le migliori
E se qualcuno ha scelto sempre per ragioni esclusivamente economiche sui numeri di andare in Basilicata
Allora ci sono delle situazioni
Dove nelle aree deboli e questo la responsabilità del partito è fortissimo
E se consentite in quelle aree non solo di parte
Io condivido
Chi del governo ha richiesto anche una responsabilità di qualità del mondo cattolico
Sia pur avendo situazioni diverse e che la qualità
E la cultura che si esprime per la crescita eh fondamentale
La concorrenza
La potremo sviluppare la globalità nell'Europa nei mercati mondiali da un ruolo al mercato dell'impresa e del lavoro italiano più che questo saprà essere un mercato di stimolo un mercato di concorrenza un marcato in fondo in cui si vince
La sommatoria di tante competitività per ogni singolo comparto e settori ma che questa sommatoria la si vince se le regole sono chiare se le risorse non sono risorse su grandi gruppi
Con il rischio di allontanare
Gli stimoli sicuri stessi gruppi essere competitivi
Ma sono risorse di passaggio di stimolo importante perché altre aree questo Paesi era un paese che si era presentato alla via dalla concorrenza sul Polo Torino Milano Genova
Oltre le oggi le grandi esportazioni sono nel Veneto nell'Emilia nelle Marche stanno diventando importanti nell'alto Lazio e nella produzione stanno interessando aree delle Puglie
Io parlo di regioni quando le problematiche ma interno delle stesse Regioni deve superare sono diverso
E chiudo con questo esempio e difficile pensare ha una proposta sulle pulire senza tener conto che è tanto diverso da Foggia che pare è diverso
Da Taranto
E che c'era
Sì si tolgono il rischio di altri problemi alla competitività della qualità in alcuni settori già arriva grazie
La parola a Roberto Mazzotta
Nati e tutto
Voglio ringraziare cordialmente
Gli amici del partito per l'invito
E devo dire che sono molto lieto di partecipare a questa discussione
Non soltanto ovviamente perché la DC e il mio partito ma
Visto che si parla di impresa de di mercato e di economia
Perché la Democrazia Cristiana
Nel nostro Paese il partito che dalla Costituente
Ha indicato il modello economico e sociale che infatti e la realtà hanno mostrato essere stato quello giusto
E quindi è importante che proprio nella realtà di una forza politica che ha dato questo contributo culturale politico essenziale per la vita del nostro Paese questi ragionamenti si continuino a fare
Dico si continuino a fare non si comincino a fare
Si continuino tanto è vero che noi questi ragionamenti legati al futuro vi facciamo senza cambiare Stannis senza cambiare i simboli senza cambiare nomi anzi orgogliosi di una tradizione e di un avviamento che evidentemente è sempre opportuno ricordare e che ci consente di suggerire la definizione del nuovo in termini di continuità
Certamente
Vi sono problemi
Ma io credo che anche questo vada capito
Non per ragioni di sopra semplificazione polemica ma di semplicità
Vada un attimo precisa
Il modello che per la vita dei mercati dell'impresa e per l'organizzazione dell'economia è stato tipico dell'esperienza storica della democrazia cristiana
Se si vuole dire in poche parole quello della società solidale in un'economia di mercato
E questo è il modello che nelle economie di mercato moderne si sta affermando ovunque
Vorrei dire che l'esperienza la tradizione proprio culturale in questo settore in questo campo della democrazia cristiana è sempre stata criticata
Da parte di molti che ritenevano l'approccio della nostra nostro filone tradizionale di un tipo di ricerca che è stato anche di fortissima esperienza operativa politica amministrativa ritenendolo premoderno pale o industriale contrario all'innovazione
Si rivela oggi quello più tipico delle lavorazioni
Teoriche nei paesi del capitalismo avanzato
E ovviamente si è rivelato come l'unico possibile nei confronti di un'alternativa che è stata obiettivamente drammaticamente tragicamente fallimentare come quella dell'economia collettiva
E vorrei anche ricordare ripeto non per polemica ma perché le cose false premesse appunto sulle i punti non si fa sempre
Che le due questioni sulle quali oggi contrasta l'interesse del futuro della nostra economia
E contrasta la possibilità di risolvere con
Minori difficoltà problemi rilevanti
Quelli di uno squilibrato uso delle risorse a causa del disavanzo pubblico e quelli della diffusione della criminalità organizzata
Sono insetti
Che si sono maturati nel tempo
Ma hanno le loro radici in quell'epoca agli anni Settanta nei quali più debole era la nostra possibilità di Indirizzo e di affermazione culturale e più forte era la prevalenza di culture diverse
Che hanno le radici in quelle ragioni che hanno portato al dissesto mezzo mondo
E che hanno lasciato tracce non non scarse non deboli anche nel nostro sistema
L'organizzazione pubblicistica burocratizzata del Welfare State
L'eccesso di trasferimenti
Una politica industriale fondata sui contributi e sugli interventi diretti
L'espansione dell'intervento diretto nelle attività direttamente produttive da un lato la confusione fiscale dall'altro
E in un altro settore
Una politica che ha sempre più inteso difendere il colpevole piuttosto che la parte lesa
Diffondendo una incertezza che elemento tra i più gravi
Degli impedimenti allo sviluppo e alla crescita del nostro sistema economico in tutte le aree del Paese e indubbiamente sono cose che noi non dobbiamo sotto l'dare sono state cose realizzate anche col nostro concorso ma quando abbiamo ceduto non quando abbiamo fermato una nostra linea una nostra posizione
Detto questo
Mi pare che il tema così come è stato indicato sia stato almeno in una piccola preposizione corretto dagli interventi quali ragionamenti fare per le imprese
E poi si fa riferimento alla grande prospettiva di un mercato più largo
Io credo richieda una premessa noi viviamo sempre costantemente permanentemente in una condizione di autoflagellazione e tipi simili sistematici
Io ho la sensazione che ci siano molti che soffrono quando ritengono che qualche cosa si possa dire vada bene e che hanno bisogno invece di elencare una inenarrabile lista di cose drammatiche
E avendo probabilmente poca confidenza con gli argomenti della fede sono convinti che la virtù sia necessariamente una sorta di risultato di una scelta penitenziale della vita civile
Ecco io credo che questo per la verità non sia che il sistema delle imprese italiano visto in confronto con quelli di altri sistemi nazionali di altre realtà sociali sia straordinariamente interessante
Che noi non dobbiamo prendere tutti i giudizi esterni che qualche volta arrivano per difendere interessi di altri Paesi contro quell'italiano come argomento per auto denigrare i nostri interessi o per scatenarsi uno contro l'altro
E che la forza delle imprese italiane riposa su una ricchezza che non consideriamo quando parliamo ma consideriamo fortunatamente sempre quando viviamo
Che la straordinaria quantità occorre introvabile in altri sistemi di capacità imprenditoriali e di capacità di lavoro perché questo è il Paese che attrae i migliori imprenditori del mondo è tra i migliori operai e lavoratori del mondo
Straordinariamente di fuori
Straordinariamente diffuso su tutto il territorio nazionale che costituiscono l'ossatura del nostro sistema
E che spiegano perché vi sia questa straordinaria vitalità di un'imprenditorialità diffusa
Che non è soltanto una scelta di modello ma è un tipo di organizzazione delle attività produttive che non molti Paesi possono permettersi proprio per l'abbondanza della capacità di lavoro ed in più di imprenditorialità che il nostro Paese nel nostro Paese
Se questo è vero
Noi non dobbiamo guardare all'apertura dei mercati con elementi di preoccupazione
Dobbiamo guardare all'apertura dei mercati come ad una promessa fonda fondamentalmente positiva per il nostro Paese e come una condizione che ci consentirà
Di sciogliere anche alcuni nodi che essendo rimasti qualche volta chiusi e che poi e qualche volta disattenti
Alle ragioni della crescita vera e dello sviluppo sostanziale obiettivamente abbiamo messo sulle spalle del nostro sistema
Le imprese italiane io credo non hanno bisogno di particolare supporti
Se non di alcune cose che dobbiamo mettere come assoluta priorità innanzitutto hanno bisogno di avere sempre più regole non difformi da quelle dei Paesi con i quali intrattengono rapporti di competizione
è stato detto dagli amici che mi hanno preceduto
Una questione che qualcuno ritiene marginale invece fondamentale è quello di avere dividere in una condizione di parità dei rapporti di cambio elemento fondamentale
Dividere in un sistema nel quale non si creino sperequazioni eccessive tra tassi d'inflazione è un elemento fondamentale
Avere per l'impresa e questi dati come elementi stabili e non come elementi fluttuanti elemento chiave di una prospettiva e di una capacità di presenza sui mercati sempre più larghi
Non fidiamoci mai delle richieste di alcuni settori manifatturieri che involgono le svalutazioni perché sono calcoli sistematicamente sbagliati l'industria nel medio lungo termine si avvantaggia solo dalla stabilità monetaria
Può avere vantaggi congiunturali illusori
Attraverso l'incoraggiamento determinato da una moneta debole ma nel periodo medio-lungo paga questo vantaggio limitata nel tempo in maniera incommensurabile in termini di natura stessa
E di equilibrio stesso della realtà operativa dell'impresa
Abbiamo bisogno di elementi di equiparazione delle condizioni di vita dell'impresa e nei confronti della realtà di altri paesi processi di integrazione costituiranno un formidabile elemento di armonizzazione obbligatorio
Io sono convinto che la prospettiva di allargamento dei mercati e per il sistema imprenditoriale italiano per la vita economica del nostro Paese una promessa straordinaria di rafforzamento e di crescita
è un'occasione straordinaria di miglioramento e di sviluppo cioè nelle vicende della vita ci sono le luci e le ombre e anche i momenti di grande vitalità conoscono l'insuccesso conoscono la sconfitta conoscono
La fine di qualcuno perché qualcun altro cresca
Personalmente non ho mai visto questo come negativo perché quando un'impresa cattiva esce dal mercato consente soltanto un'altra buona di poter nascere quando un'impresa cattiva resta nel mercato impedisce a qualcun altro valide per le risorse per incominciare a lavorare
Quindi non vedo questi problemi vede invece dei problemi grossi notevoli della necessità di arrivare ad una ad una crescente equiparazione di condizione dal punto di vista normativo delle discipline delle regole e delle strutture
è indubbio che il sistema delle imprese italiano danneggiato dall'arretrato del sistema infrastrutturale
Non dovrà mai essere perdonato
Chi ci ha fatto uscire
Da un sistema di sviluppo energetico competitivo con il resto del mondo
Io considero che quando
Sì Torchi al contribuente per raccogliere qualche migliaio di miliardi indispensabile
E non si compra e non si ricorda che sono state buttate dalla finestra decine di migliaia di miliardi di investimenti per raccattare qualche voto ecologista passaggio
Crederci esclude a fatica perché evidentemente l'apertura dei mercati la promessa di una crescita maggiore richiede efficienza richiede responsabilità errori di questo genere sono l'autogol più clamoroso che si possa viene possono essere dati come esempio
Nella educazione giovanile gli esempi servono come cose da non ripetere
Credo che quindi sistema delle imprese italiane abbia bisogno
Di migliorare il proprio sistema infrastrutturale Energia nei trasporti nelle comunicazioni
Cioè le nostre imprese hanno bisogno di no a vere condizioni non svantaggiate nelle economie esterne
Per il resto hanno tutte le risorse e tutte le possibilità per svolgere il loro compito in maniera esemplare
Le nostre imprese hanno bisogno che cresca una cultura dell'efficienza e cresca una cultura dalla solidarietà dicevo all'inizio il modello democratico cristiano si è rivelato ed è e esatto nella interpretazione dell'economia di mercato moderna
Nei sistemi industriali avanzati
Penso che noi politicamente dovremmo perseguire questa strada con forza
è necessario studiare e avviare forme di maggiore presenza e responsabilizzazione del lavoro nell'impresa
Nessuno ricorda che il Paese nel quale si sta diffondendo di più l'esperienza e la ricerca nel settore della partecipazione azionaria dei lavoratori all'impresa agli Stati Uniti
Quindi abbiamo bisogno da un lato di avere all'esterno
Un'impresa che abbia un ambiente
Migliore per la crescita dell'impresa
All'interno dell'impresa un'impresa nella quale rapporto tra capitale e lavoro sia sempre di più di collaborazione secondo il modello della solidarietà non secondo il modello del conflitto
è un modello sbagliato di conflitto sia quello del lavoro che vuole distruggere capitale che quello del capitale che vuol usare solo il lavoro sono due modelli di conflitto errati
Abbiamo bisogno e lo ripeto di aiutare l'impresa a vincere la lotta del sistema contro la delinquenza organizzata
E io vorrei ricordare che
Questo è un passaggio tra i principali per una politica economica nel nostro Paese
Quando si parla di economia
Facendo
Le comiche si si è un po'ridicoli quando non si ricorda che oggi il dissesto maggiore di intere aree dipende da questi
Ma allora evidentemente bisogna tornare a ricordare che la delinquenza si batte quando si isola
E questo è un concetto che deve valere a trecentosessanta gradi
La si isola anche quando non la si usa
Il mondo economico e finanziario italiano del bene deve fare una riflessione attenta e profonda
Perché non esistono risorse che possono diventare buone quando sono nate cattive quindi nessuno deve usarle
Nessuno deve inserirla nessuno deve legittimarlo
Anche se in molti casi tanto nobili possono essere legittime attori che forse permettono di fare pensano che ci si possono permettere tutto questo è un problema principale grosso nel nostro Paese molto rilevante di bisogna affrontare con durezza con rigore
Senza scambi di invettive strumentali che sono ridicole data la gravità del problema assolutamente irresponsabile ma in maniera molto netta è molto forte molto dura
Riprendendo e correggendo io questo lo chiedo al partito
Anche quelle regole come si sta facendo giustamente che hanno portato disarmare la giustizia e ad armare la criminalità organizzata questo è un punto centrale
Centrale della difesa dell'economia e della difesa dello Stato
Vorrei impiegare ancora alcune parole
Per esprimere alcuni concetti che si riferiscono di più al mestiere che sto facendo
Ho sentito anche dal gli interventi di amici prima
Anche dall'introduzione poi dalla relazione dell'amico Addis
Affrontare alcuni temi e toccarli io molto sommariamente in pochissimi minuti cercherò di esprimere qualche concetto che qualche opinione
Rapporto tra l'impresa italiana e
Gli strumenti
Per la determinazione dei flussi finanziari necessari
Ecco io non ha non non sono in grado di appartenere a una dottrina un'altra perché non no spessore dottrinario sufficiente quindi non so se sia giusta la strada dalla banca universale se sia giusta la strada dell'allargamento dei mercati finanziari e quindi della raccolta diretta del capitale da parte delle imprese sui mercati
So per certo che la parte principale del sistema imprenditoriale italiano e piccole e medie
Non voglio sottovalutare il ruolo essenziale della grande impresa peraltro senza grandi imprese non esistono neanche quelle piccole e medie
Ma so che il problema che noi dobbiamo guardare oggi con maggiore attenzione è il rifornimento di flussi finanziari adatti al sistema delle imprese
Sufficienti per quantità e costo è sufficiente anche per tipologia
E dobbiamo aiutare le imprese a migliorare la propria struttura del passivo
Ecco io credo che indubbiamente bisogna migliorare mercato finanziario bisogna migliorare la borsa a migliorarla per forza perché se no le borse si fanno in altri paesi e non più in Italia a Milano
Anche questo non è che si debba migliora la borsa perché le imprese ne hanno bisogno se deve migliora la Borsa perché se no gli italiani vanno in altre borse
Questo penso sia da un elemento che dovrebbe portare a giusti suggerimenti vorrei soltanto ricordare perché io leggo sui giornali
Polemiche discussioni accuse attacchi eccetera eccetera che non abbiamo perso per fare la legge sulle SIM sei sette otto mesi semplicemente perché c'erano alcune decine di persone che desideravano determinarono avviamento cioè
Allora anche queste sono elementi che non possiamo non trascurare certo va migliorato mercato
Dei capitali bisogna portare più azienda la quotazione però
Il problema centrale io credo sia quello di aiutare la banca italiana a servire di più l'impresa oltre che a rispettare risparmiatore asservirlo servire di più l'impresa
è inevitabile che la parte principale delle imprese italiane ha bisogno di risolvere questo problema con una banca più avanzata e con un rapporto diverso con l'intermediario creditizie
Io credo che su questo lo sforzo maggiore debba essere compiuto
E debba essere compiuto per consentire che un sistema bancario che è rimasto fermo per molto tempo che è rimasto sistema protetto per oltre trent'anni
In una fase di apertura ed inizio di una competizione che io ritengo preziosa indispensabile assolutamente valida e densa di risultati piena anche di qua e di difficoltà di problemi ma di risultati
La banca italiana debba essere incoraggiata spinta ad avviarsi sulla strada di un rapporto con l'impresa che possa affrontare i diversi problemi dell'impresa stessa
Sia del finanziamento con strumenti tradizionali
Sia di una collaborazione per il suo rafforzamento patrimoniale
La banca italiana è sempre stata regolamentata sulla base di una disciplina che risentiva giustamente del grande trauma
Degli anni Trenta
è stata è stato il terrore della crisi e del fallimento dalla banca mista
Con il suo
Terribile trascinamento a seguito della grande crisi dell'inizio degli anni Trenta
A portare ad una sorta di definizione del ruolo della Banca molto ristretto e molto disciplinato in alcune attività
Di ferma separatezze distinzione
Ecco io credo che oggi i mercati e la natura stessa degli intermediari concorrenti richiedano noi di fare un passo avanti
Passo
A un altro piccolo punto legato con queste poi finisco
Il ragionamento non è astratto
Il ragionamento è legato a consentire che la realtà della dell'intermediario creditizio italiano che trova suoi punti di forza importantissimi nella banca locale
Che anche l'intermediario tipico dell'impresa locale italiana
Che rappresenta quel tessuto prezioso di imprenditorialità diffusa che quella la quale mi sono riferito di più non perché sia l'unico problema ma quello che mi interessa di più
Beh che questa realtà debba essere messa in grado di poter dare servizi e prodotti a livello delle esigenze di organizzazione del sistema di finanziamento dell'impresa
Teniamo presente che la banca locale in Italia è una banca preziosa perché radicata nel territorio ed è frutto anche di una storia di e di una civiltà del territorio
Chi pensa che l'economia non abbia a che fare con queste cose sbagliate economie sempre e soltanto il dato terminale di un processo sociale culturale e civile complesse ci mancherebbe altro
Questa realtà diffusa di banche locali è un patrimonio indispensabile ma va messo in grado di funzionare non soltanto per fare del retail banking di bassa qualità
Tante persone e volonteroso e sotto la guida dell'autorità si stanno sforzando in questo periodo di realizzare Progetti di riorganizzazione di una parte del sistema del credito proprio per dare questo risultato
Al sistema delle imprese e questi risultati di servizi e di prodotti al mondo dei risparmiatori e delle famiglie
Io vorrei dire che merito grosso
è stato quello della democrazia cristiana ricorre a prenderne atto partita in questa occasione in tutta questa fase di modifica della normativa che presiede l'attività bancarie e di modifica della normativa che presiede l'attività finanziaria
Se qualcuno avesse guardato
Ha problemi di conservazione diciamo così del potere in termini di posti che un partito può avere in un sistema pubblico
La democrazia cristiana si sarebbe dovuta schierare contro qualsiasi ipotesi di modifiche di riforma
Avrebbe dovuto contrastare la duecentodiciotto la legge Amato avrebbe dovuto contrastare i progetti di riforma avrebbe dovuto contrastare qualsiasi modificazione
Perché queste modificazioni potranno comportare solamente una perdita di presenza di potere in termini di organizzazioni politiche in questi strumenti economici
Però sono uno strumento fondamentale per rendere queste istituzioni economiche a servizio del mercato
E io devo dare atto alla democrazia cristiana
Che il lunghe settimane di discussioni di esami di analisi io non ho mai sentito nella sede del nostro partito
Ragionare
Su questo argomento
Questi Indirizzo ci conviene o no
Io ho sempre sentito gli uffici della direzione centrale d'ufficio economico la segreteria
Ragionare su questo argomento qual è il modello e quale progetto per il sistema
Siccome noi viviamo in una realtà che uguale a tutte le realtà del mondo ma ognuno guarda la sua
Nella quale si pensa sempre che il rapporto tra politica organizzazione economica debba essere negativo
Io volevo citare questo caso sarà anche isolato sarà forse l'unico non lo so con un caso positivo
Nel quale la collaborazione tra partiti degli organi legislativi in prese ha prodotto linee di riforma che servono alle imprese servono al mercato
Adesso però faccio una richiesta
Che tutti coloro che hanno voluto queste leggi non ci impediscano poi di usarlo
E tutti coloro che hanno voluto queste leggi pensando che magari non le volesse chi poteva magari perderci qualcosa
Adesso non ci impedisca
Di costruire quell'aggregazione quei gruppi quelle iniziative quei progetti di razionalizzazione che servono al mercato
Pensando che siano sbagliati perché magari qualche democristiano proporlo
Io credo che le regole quindi vadano salvaguardate in tutti questi elementi di confronto e di giudizio
E si possano consentire di arrivare a risultati positivi
Il nostro Paese dicevo è un Paese che ha abbondanza di intelligenza imprenditoriale di voglia di lavorare e di capacità di lavoro anche abbondanza di risparmio
Aiutare il sistema degli intermediari ad essere canali efficienti per la vita dell'impresa servendo alle loro esigenze modernizzando sì nella propria cultura professione tale è una strada fondamentale per aiutare lo sviluppo del nostro Paese la presenza sui mercati integrati del lavoro italiano a testa alta come ha sempre fatto
E con vantaggio generale
Per tutti grazie
Grazie la parola volo sarà Mauro leone vicepresidente Velletri
Poi segue Spallanzani
Io non voglio assolutamente abusare del vostro tempo
Anche perché
Credo che il ministro Bodrato
Il mio futuro ministro probabilmente se davanti il referendum e alcuni ragionamenti di carattere politico che peraltro condivido
Debba chiudere autorevolmente questo convegno io li preferito evitare polemiche
L'intervento che più che altro dovrebbe essere di doveva essere di così integrazione e suggerimenti e qualche cosa di più ampio che era un problema strategico che riguarda il Paese Mario purtroppo cominciare con una polemica peraltro non velenoso perché Bossi è un amico
Che rispetto e e che conosco da tempo
E lui dimentica che il rafforzamento del primario in Sardegna
è stato voluto dal Governo dal CIPE
Come elemento strategico dello sviluppo della lumini in questo Paese non abbiamo subito
Abbiamo fatto il nostro dovere di manager pubblici
Forse tra i pochi e mi sembra davvero strano che poi da un collega che peraltro anche ogni azionista perché ne siamo tra i tanti guai anche azionista della Gepi
E voglio dire vivendo rimprovero del genere e voglio ricordare che il nostro piano di ristrutturazione d'alluminio firmato da provato dal Governo e sindacati
Prevede una serie di uscite
Anche voglio dire dure sicuramente spiacevoli per noi e quindi di prepensionamenti
Di accantonamenti di partite importanti di lavoratori non in Sardegna ma nel Veneto a Porto Marghera a Fusina una fusione o due la Sardegna non adottiamo la rispettiamo e anzi il senatore a bisogni può dare atto
Noi tentiamo di poter rafforzare un processo che certo deve essere un processo interessato potreste economico ma sicuramente
Un processo di ristrutturazione Mauro il nuovo otto ha creato una strategia sbagliata apprese allora ora che ho capito male vorrei riprendo arriviamo a volte all'interno di strategie
Non corrette rispetto gli elementi di partenza
Ne prendo atto delle per e ne sono contento
Ecco io comincio da questa riflessione siccome siamo attaccati come sistema di partecipazione statali siamo attaccati con imprenditori io mi domando in quale Paese della Comunità europea cioè di quel sistema di cui dobbiamo discutere che non altri sarà anche un sistema comune di regole amministrativi e finanziari Uno Holding non dico pubblichiamo un ordine di carattere economico
Deve avere direttamente o indirettamente dallo Stato due mila duecento miliardi
Sotto varie forme dove cento crediti commerciali che lo Stato non ci paga cinquecento rimborso viva ottocentocinquanta di investimenti seri misfatti a fronte in Iraq non parlo dei mille miliardi che sarebbero tre mila e duecento di investimenti fatti al militare naturalmente per