"Nazione, Europa, Cosituzione" Assemblea Annuale dell'Associazione Crs (Centro Riforma dello Stato) org. c/o la Sala delle Bandiere -Ufficio per l'Italia del Parlamento Europeo

I lavori di questa Assemblea annuale del C.R. seguita intanto il benvenuto a tutto e tutti
Ai nostri sorcini agli ospiti ringrazia ci ha accolto l'invito a partecipare ai nostri lavori in particolare
Chi colto l'invito ad introdurli come partecipando come relatori Viscas ante coordinatori delle tre sessioni di lavoro
L'assemblea annuale che svolgiamo normalmente in questo in autunno all'inizio di un nuovo anno di lavoro come sapete è una buon trattamento abituale per il centro di Formello Stato
è sempre stato un momento per me importante di bilancio del lavoro svolto nel periodo che abbiamo alle spalle e anche per trarne delle linee di indicazioni dell'attività da svolgere nell'anno comincia sempre significativo anche per la scelta abbiamo sempre cercato di proporre dei temi
Che servissero a indicare come dal nostro osservatorio noi individuiamo priorità per la ricerca per l'iniziativa politica e culturale
Spesso le assemblee hanno rappresentato nella storia del centro riforma dello stato dei passaggi molto significativi
Sì appunto per l'impianto e tematico ma anche per come su questo si è intrecciato sempre o un filo di discussione
Costante su come noi vediamo il rapporto tra politica e cultura tra le ricerca
E iniziativa da svolge nelle vicende più complessive politiche sociali del Paese
Oggi però la convocazione di questa Assemblea è una convocazione straordinaria
Perché la prima ragione politica
Chi
La motivata sono state le dimissioni del presidente Pietro Barcellona che sono avvenute a luglio
Pietro Barcellona come sapete è stato nominato presidente del centro di Formello stato nel novantatré
E ha avuto conferma di questa responsabilità nell'assemblea che abbiamo svolto lo scorso anno
La discussione sulle dimissioni di Barcellona sulle sue motivazioni politiche
Ad sarà oggetto della ultima sessione dei nostri lavori che dedicata appunto a assetto anche organizzativo del centro riforma dello Stato alle elezioni degli organismi dirigenti e in primo luogo alla nomina del nuovo presidente
Non tocca a me non è che io debba qui anticiparla nel tempo a riferire di quale è stato anche il percorso e la discussione politica che abbiamo svolto in questi mesi da luglio a oggi
Su in questo passaggio delicato e anche sulle valutazione dei problemi politici che Pietro Barcellona voluto indicarci nella lettera di dimissioni
Devo però dire alcune cose desidero dire alcune cose rispetto a questa a momento a questa situazione anche in cui difficile diciamo in quella scelta la decisione di Barcellona
Ma c'è posto nella lettera che ha inviato all'esecutivo con Barcellona indica si dice convinto che il Presidente debba avere una funzione di indirizzo e di progettazione e debba essere in sintonia con l'immagine esterna anche del del centro di forma dello Stato
E sostanzialmente registra una divaricazione appunto tra cool modo con Julia inteso rispondere a questa funzione
Della il modo in cui l'insieme invece anche nel centro degli organismi dirigenti affrontava intendeva anche questo o il rapporto diciamo tra al suo indirizzo dell'attività complessiva del centro
Si può discutere ed è stato oggetto di discussione non solo in questi mesi ma anche precedentemente questa convinzione di Barcellona il modo in cui Luigi la interpretata intesa e certo che Pietro Barcellona non è stato un presidente di gestione non è stato un presidente formale e notarile come Luís scrive in questa nota fin dall'inizio dal momento in cui era assunto la sua responsabilità e in tutti questi anni si è impegnato e ha impegnato noi tutte tutte in quella che lui ha sentito come la sfida vera di questa transizione italiana cioè una messa in discussione senza appello
Come la chiama delle categorie della sinistra storica
E che ha stimolato tutti a considerare esaurita una fase uno forniva un modello dei rapporti tra cultura e politica ieri pensarli nel vivo di una pratica personale e collettiva certo Barcellona perché lo conosce molti di noi lo conoscono bene gli anni ha sempre interpretato con uno stile personale
Molto spiccate marcato a quella che è stata un'ambizione dall'origine del centro e forma dello Stato di essere c'è un laboratorio della cultura politica della sinistra
Che obbligava a mettere in discussione sia le competenze gli statuti disciplinari sia le forme più consolidate dell'azione politica
Le sue dimissioni sono sicuramente anche il frutto di un'inquietudine pilorico politica Moon personale di un insieme Firenza che lo ha caratterizzato anche in questi anni difficili di passaggio appunto per adattare questa sfida agisce questa ricerca anche ai tempi non sempre facili e avvolti opachi inveisce che la vicenda politica del complicarsi del confronto
Nella culturale politico nella sinistra spesso dell'accentuarsi delle divisioni o delle marcature demarcazione in una logica di schieramento il rilancio delle attività del centro che un'esigenza di fronte alla quale ci mette inevitabilmente anche questo passaggio delicato
Secondo me deve partire secondo me secondo noi più complessivamente per come abbiamo appunto affrontato in questi mesi già avviato aperto la discussione politica sulle prospettive
Deve partire dalla constatazione che comunque le dimissioni di Barcellona sono anche la spia di problemi e di contraddizioni irrisolte
E che spetta a noi appunto dissolvere nella prospettiva che ci diamo per la i prossimi anni
Che vanno punto quindi assunte dentro un contesto che si presenta sicuramente molto
Molto modificato radicalmente modificato
E che e appunto la scommessa anche attivi ho riuscire a rilanciare il centro riforma dello Stato a riqualificare la sua funzione anche diciamo rispettando e valorizzando al meglio quella che è la sua tradizione può avvenire soltanto se noi assumiamo qui non tutti uniti partecipiamo a questa discussione
Che qui il centro riforma dello Stato come in altri i luoghi della sinistra il confronto e anche i conflitti politici che si possono determinare attengono nona distinzioni semplici
E sfasci lì appunto di appartenenze politiche né tanto meno a quella che troppo spesso in questa anni politici è sembrata la demarcazione anche a sinistra tra innovatori e conservatori
Ma piuttosto a modi diversi di legge della qualità dell'innovazione quella che già innanzitutto quella che si delinea nel vivo dei processi e quella che invece si ritiene non è differente ciascuno di tiene nel confronto emerge come la innovazione necessaria da pensare e da produrre
Io credo che vada dato atto a Pietro Barcellona che nel modo o diciamo nell'assumersi anche l'onere del indicarci con l'atto quel gesto politico che ha compiuto la necessità appunto di i punture anche di fare come dire a un assumere la necessità necessita di una discontinuità e anche quindi di introdurre delle correzioni
Nella gestione nell'indirizzo nel mondo in cui si è svolta l'attività del centro l'ha fatto certo c'ha messo o di fronte anche in modo ottimo romantico alla problema che l'evoluzione nello sviluppo e nell'evoluzione per così dire spontanea naturale della vita della nostro centro dell'istituzione della sua attività politica a non garantiva Romano di per sé la possibilità di adeguare la nostra attività appunto a quelle che sono problemi anche difficili
E della fase che abbiamo di fronte e che appunto assumendosi questo onere e questa responsabilità anch'in qualche modo ha costituito uno stimolo o per noi tutti
Io penso anche che vada riconosciuto che si è sempre un momento traumatico le dimissioni di un presidente di chi ricopre la massima responsabilità politica di un'istituzione anche come la nostra
Queste tanto più vero nel caso Di Pietro Barcellona non solo per come ha significati perché è la figura autorevole di intellettuale di teorico di dirigente politico che noi tutti conosciamo
Ma perché appunto è stato o non da ora non solo negli anni in cui assunto questa responsabilità e la presidenza ma in tutta la storia del centro di forma dello Stato uno dei protagonisti più significativi e più autorevoli mi pare di poter dire che non c'è stato forse contenuto o discenda significativa della nostra attività che non l'abbia visto come protagonista e di quelli che lasciano il segno penso quindi che questo rapporto onde garantire diciamo la continuità
Di questo scambio di questo rapporto anche risolvendo in modo proficuo e tenendo conto diciamo
Il quelli che sono stati non necessariamente condividendo ovviamente ma tenendo conto dei Problemi
E delle difficoltà anche i difetti che l'UE ha inteso rilevare dell'attività del centro per aver maturato questa decisione sia un compito che ci dobbiamo proporre
Io mi fermo qui come sapete ci aspetta una giornata molto intensa di lavoro quindi io vi ricordo adesso il programma dei nostri lavori a cominciare dal titolo o dalle indicazioni tematica che abbiamo voluto dare all'insieme della giornata che nazione Europa costituzione la sinistra e la coesione sociale
Questo tema verrà affrontato come ho detto in tre sessioni multidisco indistinte di lavoro la prima quella andrà cui cominciamo il lavoro e la repubblica introdotta da Bruno Trentin
Discutono la sua relazione Pietro Ingrao in massima Pascià Antonio Cantaro direttore del Centro coordina l'intera sessione la seconda che si svolgerà sempre nella mattinata conclusa questa prima a che discussione sul tema che vien di canto ha per tema la sinistra
Europea e la globalizzazione è introdotta da Leonardo Paggi discutono la sua relazione Giulio Sapelli e Michele Salvati
Coordina Isidoro Mortillaro
Faremo poi la pausa prevista intorno alle due circa vediamo ora come abbiamo cominciato con un po'di ritardo nel pomeriggio appunto c'è una terza sessione tematica
Una costituzione per l'Italia allora troppa introdotta da Giuseppe con Turrini
Discutono la sua relazione Umberto Allegretti e Andrea Manzella coordina Ida Dominijanni
Intorno alle cinque e mezza è prevista invece la sessione dedicata appunto all'elezione degli organismi dirigenti che sarà introdotto da Mimmo Carrieri che con me Antonio Cantaro ha fatto parte della Commissione diciamo che ha istruito e in seguito da luglio a oggi appunto o la discussione l'istruzione di questo questione e delle proposte che vi sottoporremo invito ovviamente soprattutto chi associa esso Hoshi
A sottoporsi diciamo anche a quella
Fatica di affrontare seguire una discussione anche politica
Così impegnativa e però non venirci meno nel momento in cui poi dovremmo trarne anche le fila per l'attività del centro
Io lascio la parola quindi Antonio Cantaro che coordina come vi ho detto alla prima sessione
Grazia Maria Luisa
Io oltre a dovere dare i tempi credo se è giusto che sottolinea le ragioni di questo titolo un po'atipico di questa sessione il lavoro
E la repubblica
Atipico anche in astratto credo per un centro come il nostro che ha come ragione sociale la riforma dello Stato
Scelte io credo che sia tutt'altro che ovvio e pacifica il tema è stato fondamentalmente in questi anni agitato sfiorato soprattutto da culture
E da forze politiche diciamo della destra la lega se ricordate la costituzione di Genova
Che proponeva appunto la sostituzione e la formulazione all'articolo uno della Costituzione
Fondata la repubblica democratica fondata sul lavoro con la dizione la Repubblica fondata la Repubblica Federale ovviamente fondata sul mercato formulazione analoghe sulle libertà un po'
Un po'meno marcate diciamo erano contenuto in un progetto di Mario Segni e la repubblica fondata
Sulle libertà ma il tema è e la scelta che abbiamo fatto io ritengo sia temeraria soprattutto da un altro punto di vista
Da oltre un quindicennio come noto il terreno delle riforme istituzionale e costituzionale del nostro Paese
E essenzialmente improntato ad una visione
Diversa dei problemi
E diciamo quello d'ascendenza mio contrattualistica il terreno privilegiato è quello delle regole
Le regole del gioco politico istituzionale come unico fondamento del patto sociale come unico fondamento del
Vivere in comune sono sottolineati non sa di qualche anno fa otto alle De Leonardis
Si tratterebbe appunto in una situazione in cui il velo d'ignoranza consiglia solo questo
Vero l'ignoranza in cui si trovano i cittadini
La comunità ciascun cittadino dentro la comunità consiglierebbe solo questo sarebbe la fonte diciamo che consiglio il patto in comune il patto sociale il patto costituzionale
Il corollario di questa impostazione prevalente che ha delle sue ragioni ovviamente
Per il nostro tema è di tutta evidenza
C'è in quest'impianto la sottovalutazione se non la negazione del lavoro come legame sociale e la sua rappresentazione come affare meramente privato
Come mera occasione per l'acquisizione diciamo di un reddito monetario
Come nell'occasione per raccogliere destinare risorse alla sussistenza al consumo al benessere se vuole
Sappiamo bene che non è così
Che nella società industriali dell'ultimo secolo forse non solo queste ma in particolare quest'ultimo secolo il lavoro non è stato semplicemente un mezzo per accedere al welfare al benessere
Esso ha costituito il rapporto sociale fondamentale
Il fattore principale di individuazione e di definizione dell'identità individuale e collettiva una condizione per dirla con i primi articoli della Costituzione decisiva per l'emancipazione la partecipazione alla vita della polis della comunità
Per il riconoscimento della cittadinanza sociale al di là dei diversi regimi di welfare al di là dei diversi regimi costituzionali delle democrazie occidentali
Stata una rottura rispetto all'Ottocento rispetto all'idea
Del binomio proprietà e libertà
E quindi della quella sacralizzazione la proprietà a cui faceva riferimento Max Weber si è passati a nell'immaginario collettivo nelle costituzioni nella pratica nel sentire ad una sacralità del lavoro
Legame sociale fondamentale che definisce
Nelle nostre democrazie l'appartenenza alla comunità politica la res pubblica
E di questo mito fondativo come del Novecento come ricordavo e tiene come ovvio pienamente intrisa più di altre costituzione la Costituzione italiana
Il lavoro è più che un diritto articolo quattro dalla Costituzione me appunto articolo uno il fondamento politico economico e sociale della Repubblica democratica
Il presupposto della cittadinanza sociale articolo tre secondo comma una promessa e un programma di intervento articolo quattro
E ancora così oggi
è una delle questioni che credo dobbiamo porre ai nostri ospiti e alla nostra riflessione futura
Come noto una letteratura di diverso orientamento sostiene che in affitto un radicale mutamento dei presupposti economici e persino antropologici
Sui quali erano cresciuti il secolo del lavoro e le sue istituzioni politiche e sociale
Io credo che le ipotesi e le suggestioni di coloro che precognizione alla fine la Società del lavoro non possono essere oggetto di facili ironia
Possibili di fronte a una società che percepiamo tutti
è invasa perlomeno per una parte la sua popolazione da gente da cittadini da persone che mai hanno lavorato tanto come negli anni ottanta e gli anni Novanta
Però ci sono delle ragioni se torno alla fine che devono farci riflettere e che vanno chiedevano nobilitare questa parte della letteratura e tuttavia evidente che appunto i prevalenti sentimenti comportamenti collettivi
Smetto smentiscono il semplicismo e il catastrofismo che Terme a parte di questa letteratura
Ci sarà pure una ragione se ancora no io oggi definiamo e rappresentiamo la disoccupazione dei Paesi dell'Unione europea come uno spettro
Ci sarà pure una ragione se l'offerta di lavoro femminile continua a tessere crescente e se il lavoro continua a essere avvertito da parte delle giovani ragazze non solo desse come il fattore principale per la propria auto affermazioni
Queste considerazioni io credo che comunque queste ed altre che possono essere fatta al di là di questa sommarietà di elementi che ho indicato non devono indurci a ricadere in un laburismo semplicistico e volgare
Io credo che quanto ci riguarda cioè per quanto riguarda la ricerche all'iniziativa ricevesse
Dobbiamo attratta attrezzarsi piuttosto di nuove e robuste lenti che ci faccio leggere le continuità le fratture e le discontinuità della Società posso viste qui credo che Bruno Trentin e potrà darci un contributo decisivo già oggi
Importante
Non solo oggi ovviamente
Il nuovo Statuto dei lavoratori dello Statuto dei nuovi lavori ancora tutto da scrivere e con esso un nuovo sistema dei diritti sociali a partire da quello che resta il più controverso e sovversivo di essi il diritto al lavoro
Credo che ancora non siamo neanche in grado di tematizzare la drammatica contraddizione ingenerata tra i giovani e meno giovani da un apparato di valori
Di un sentire diffuso ancora sei sentito che continua a rappresentare il lavoro come un fatto sociale totale
Per usare alla letteratura
La tecnologia dalla letteratura sull'economia del dono e una Repubblica che non sembra più in grado di adempiere alle premesse contenute nei suoi principi fondamentali basta fare un esame di diritto pubblico diritto costituzionale chiedere
Agli studenti il significato al di là della formalità del rapporto di questo diritto al lavoro di questa Repubblica fondata sul lavoro per notare l'ampia drammatica contraddizione
Tra una società che li spinge e che ritiene ancora che la loro identità
La loro dignità sia collegata al lavoro e questi principi affermati alle loro ai loro occhi giustamente in maniera retorica c'è una drammatica contraddizione
Io credo quindi che per noi un coraggioso ripensamento del lavoro nelle nuove condizioni sociali economiche e tecnologiche
è un tema al quale noi dobbiamo spingere la cultura giuridica democratica del nostro Paese l'opera di riforma costituzionale tutt'altro che conclusa con i lavori dalla Bicamerale
Sia per i lavori che si aprono in aula sia per un processo costituente ampio che va in qualche modo questa è la mia personale opinione ricomposto
Perché sta investendo di fatto i temi del lavoro dello stato sociale ma procede parallelamente su un altro terreno ci sarà un momento
Per lo meno nell'asse che sarà necessario ricongiungere
Queste due opere riformatrice nel quale impegnato il Parlamento la maggioranza di governo
Con i nostri lavori di oggi con l'attività quindi che ci ripromettiamo di sviluppare nei prossimi mesi
Vogliamo rimettere questo al centro dell'attenzione al centro il processo costituente più in generale le questioni del rapporto tra Stato e società civile ma a partire appunto da una giornata riflessione
Sul valore del lavoro sul suo destino sul suo pregi
Una riflessione libera e scevra da pregiudizi aperti tale ragione dei tanti delle tante che ritengono indispensabile procedere ad uno sviluppo e ad una arricchimento del fondamento lavoristico dalla Repubblica credo che in questo proponimento ritornerà utile
Rileggere forse con l'umore lenti quella parte dell'articolo quattro la carta quarantotto che dispone che ogni cittadino ha il dovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la propria scelta un attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società
Formulazione per certi versi arretrata ma anche formulazione che contiene qualcosa di esploratore in moderne anticipazione sulla quale varrebbe per la pena di riflettere
Con buona pace dei troppi facili cantori dell'irrimediabile e organiche arretratezza della nostra carta costituzionale problemi ce ne sono anche nella prima parte della Costituzione
Ma c'è un riferimento qui ad una società in cui non soltanto il lavoro in senso stretto il lavoro salariato il lavoro dipendente ma anche altre attività e non credo solo le professioni liberali
Possono essere attività che definisco l'appartenenza alla polis in questo forse questa intuizione quella letteratura
Alla quale facevo riferimento un contributo può darci sulle forse ci consentirà anche di affrontare in maniera più equilibrata questo problema del fondamento economico e sociale della nostra Repubblica io finisco qui
Mi scuso per aver rubato ancora qualche altro minuto tocca a me diciamo coordinare e dare i tempi sperando appunto che riusciamo
A tenerli e ho iniziato con un attimo di ritardo ma l'ho subito la parola Bruno Trentin e per l'introduzione subito dopo daremo la parola
Agli altri interventi e Viscas in particolare grazie
Io ho la convinzione che la la vera introduzione l'ha fatto adesso Antonio Cantaro
Mi ritrovo molto tra l'altro nel suo approccio che sarà che è stato molto più organico probabilmente dei ragionamenti che tenterò modo anche confuso di fare in questa in questo primo intervento
Effettivamente anch'io avverto la necessità prima di ragionare sul modo in cui il lavoro soprattutto
La persona che lavora questa è una grande questione sulla quale bisognerà approfondire anche i in termini giuridici esce questa confusione che grava già sul primo articolo della Costituzione
Fra lavoro e persona che lavoro esso oggetto del lavoro
Ecco prima di ragionare sui modi in cui il lavoro sotto la persona che lavoro sono tutelati e promossi dall'ordinamento costituzionale dalla legislazione repubblicana e prima di di di fare una riflessione che mi sembra in necessaria sulla congruenza di questa tutela e di questa promozione
Tenuto conto delle grandi trasformazioni intervenute nella società civile
Dal mille novecentoquarantotto quando è entrata in vigore della nuova costruzione dall'approvazione nel settanta ventisette anni fa dello Statuto dei lavoratori
Prima di fare questi ragionamenti occorre affronta una questione pregiudiziale che non è quale nemmeno affatto sfuggite alla relazione di carta
Una questione pregiudiziale che non è niente affatto campati in aria
Che viene riproposta con forza oggi da un'ampia letteratura sociologica politica e giuridiche
La quale non va confusa con gli inevitabili fino a un minimo di di moda che ciclicamente si riproducono anche nel nostro Paese
Di fronte ad ogni
Trasformazione
Delle tecnologie e delle forme di organizzazione del lavoro in Italia io almeno data la mia età ho assistito a tre di queste siamo la terza ondata
Di bestseller scritti da economisti ma soprattutto anche da filosofi
Più o meno improvvisati e persino da romanzieri che si cimentano con la fine del lavoro il contesto L'orrore economico
Ci troviamo di fronte in realtà dell'obiezione di riflessione e anche a delle proposte
Che dimostrano come
Si tratta di una questione dirimente per decidere come affrontare
Alla fine di questo secolo la questione del lavoro e dei diritti della persona che lo
Ancora un senso ripensare la tutela
Nella persona del che lavora nell'epoca in cui il lavoro finisce se finisce
O diventa almeno come lavoro eterodiretto un'attività residuale
E che cos'è mai oggi il lavoro
E perché distinguere
In un ordinamento giuridico le persone che lavoro da una cittadinanza
Che non trae la sua origine da un'attività lavorativa
Come in larga misura del resto di tale definizione di cittadinanza
Contenuta anche nel nostro ordinamento costituzionale
Non basta dire voglio dire che la Repubblica fondata sul lavoro
Per riconoscere una cittadinanza piena la persona che lavora anche nel momento in cui esercita questa prestazione
Che non siano campati in aria e questi questi interrogativi lo dimostra il fatto che assistiamo anche
E in forme assolutamente non non dire tante schedari porosità nella riproposizione di dissoluzione di tutela
Che e si muovono in realtà
Su questa
Valutazione più problematica sul ruolo che il lavoro destinato ad aderire
Nella società contemporanea
La riproposizione di un relitto di cittadinanza
Garantito appunto a tutti i cittadini indipendentemente dal loro rapporto col lavoro che ultimamente
Un modo di di di grande valore serietà come Dahrendorf ha riproposto questo tipo di soluzione
La promozione attraverso anche l'iniziativa legislativa difforme conviviali
Fuori del lavoro
è segnato dal superamento di ogni forma di divisione tecnica o gerarchica del lavoro
Attraverso una legislazione di sostegno che garantisca alla separatezza di questo tipo di attività
Rispetto all'attività tradizionale del lavoro subordinato
La convinzione che di fronte a una fine tendenziale del lavoro almeno del lavoro salariato è subordinato
Occorre accelerare una ridistribuzione del tempo di lavoro intesa
Come redistribuzione del poco lavoro rimasto
A prescindere
Dalla specificità delle prestazioni di lavoro
E a prescindere la più o meno grande scomponibile ideale di questo lavoro
Problemi che diventano sempre più ardui con le trasformazioni una scelta contemporanea
La proposta di vere e proprie forme di occupazione assistita
Nei cosiddetti servizi di prossimità ecco io ho voluto ricordare questi questi dati niente mentre bisognerebbe
Dilungarsi molto lungo solo su questa problematica per dire subito che io parto da un altra riportate
E prima di turno da un'altra ipotesi sulla questione nodale
Che spesso ha visto molto ormai grande discussione anche all'interno delle delle forze riformatrici che cos'è il lavoro
Perché io parto dal presupposto che il lavoro e oggi sempre più
Ogni forma di attività orientata al conseguimento di un risultato materiale come materiale sia
Così come sono convinto che tende anzi oggi ad offuscare essi la ripartizione classica
Che è servita all'origine
Ad escludere i lavoratori subordinati
Dall'esercizio di un diritto di cittadinanza
La ripartizione classica fra lavoro
Come lavoro dello schiavo come lavoro del salariato opera
Come risultato appunto
Compiuto
Di un'attività produttive indipendente
L'attività come invece la forma superiore
Distinta solo da contrapposto a Sora contemplazione di partecipazione alla vita alla vita
Tende a offuscare sì
Ne abbiamo molti segni non c'è quindi tempo per approfondire
Questa separazione ed elastico sulla quale si è costruito tutto l'ordinamento giuridico con la sua evoluzione nel corso dei secoli
Tende ad offuscare assillava la classica divisione fra lavoro subordinato e lavoro autonomo anche qui ci sarebbe molto per dire tende a offuscare sì nei due sensi
Nel senso che crescono forme
Che si è chiamato per troppo tempo atipiche
In questo modo coprendo un fenomeno che aveva propaggine dimensioni implicazione molto più generale
Che hanno investito il lavoro subordinato
Che hanno visto sorgere in forme di lavoro subordinato degli spazi
Più o meno grandi di autonomia decisionale
Così come abbiamo assistito anche nelle più classiche
Categorie del lavoro autonomo penso agli ordini professionali
Al ritorno
Di forme di eterodiretta zio
Di organizzazione di divisione tecnica del lavoro sotto comandò il coordinamento di altri
Che hanno fatto entrare in molte categorie del lavoro autonomo
Nell'ambito
Di quello che io ti amerò il lavoro organizzato
La seconda considerazione che vorrei fare è che il lavoro e immesso il lavoro subordinato e parasubordinato se volete il lavoro salariato ancora
Tende ed è un dato ineluttabile Fo inconfutabile accresce
E crescerà
Con ogni probabilità
Sulla base di ragionevoli esami sono esistente mamma hanno che siti realizzerà quella che io chiamo la metabolizzazione della terza rivoluzione industriale
Ma man mano che la terza rivoluzione industriale fondata su informatica e le telecomunicazioni sullo sviluppo delle tecnologie relazionali come si chiama o no oggi
Sarà in grado di produrre nuovi cicli di innovazione di prodotto
E per quella via nuova occupazione in ogni caso che cresca nel mondo
è un dato dal quale io credo non possiamo sottrarci
Per questi motivi
E difficile immaginare
Allo stato attuale un altro fondamento della vita sociale
Vorrei dire un altro punto d'origine
Continuamente riproducente sì della vita associata a meno di non ricorrere al mito
Che è stato anche questo sperimentato del contratto sociale senza oggetto
Le comunità e le associazioni
Sono nate nascono e si consolidano
E sono sempre nate
Così
Intorno necessità di regolare prima di tutto il lavoro
A cominciare da quello che è successo all'interno dell'unità familiare
E per quanto ridotta sia la parte occupati dal lavoro nella vita quotidiana esso assegnato sino ad oggi
L'identità sociale delle persone
Anche fuori dal lavoro
Ai pm amico Pietro nel tempo libero e nel sogno
Che sono altre cose dal lavoro
Ma che difficilmente potremo pensare come delle entità separate autonome
Come fossero svolte in un altro tipo di di società
Io non sto parlando qui fatto
Sociale totale
Abbiamo conosciuto anche queste Vieri è un po'avverrà anche nel pensiero della sinistra
Sto pensando ad un'organizzazione sociale che non può
Esistere a prescindere dalla vita anche piccola pesa in un'attività di lavoro
Si potrebbe dire da questo punto di vista che il diritto al lavoro
E il diritto
A vedere rimossi gli ostacoli che impediscono
Non solo due disoccupati ma ad un alfabeto Guana ad un handicappato fisico e psichico l'accesso al lavoro
Quinto in CP niente affatto invecchiati segnate dall'articolo otto mentre l'articolo trentacinque della Costituzione
Costituisce il primo è il più importante fra i diritti di cittadinanza sono segnati
Nel nostro ordinamento
Appunto perché differentemente l'articolo primo che rimane
Quindi tutta l'ambiguità deve arrivare a un compromesso fra costituenti
Quasi un'ovvietà insomma
Non solo una Repubblica fondata sul lavoro
Anche un carcere e fondato sul lavoro difficili da arginare molte altre realtà associate
Che non siano fondate sul lavoro
Nell'articolo tre diventa cinque e la persona che lavora che prese in conto ed è tutelato con veri e propri diritti di cittadinanza
Si tratta quindi di immaginare faremo un ordinamento repubblicano che prescinde dal lavoro della tutela della persona concrete che lavoro da ogni vincolo da ogni ostacolo
Che impedisca la piena realizzazione di se anche nel lavoro e a partire dal lavoro
Ma un ordinamento democratico che si incendia i su questa tutela
Questo a mio parere e non altro vuole
E il vero problema non si tratta di riproporci un'impossibile ammesso che avesse un fondamento reale centralità della classe operaia il problema di sapere si si è invece la vita associata nel lavoro per il lavoro non è effettivamente
Il centro
Propulsore di qualsiasi di qualsiasi collettività che si dà delle regole
Traducendo la quindi in una nuova generazione di diritti di cittadinanza attuativa e passiva
Anche se non necessariamente in termini e forme simili a quelli che regola i rapporti fra il cittadino e lo Stato
Non propongo sia pure sotto banco ecco il diritto all'elezione all'interno avere in paese del del management venerdì
E che regoli in quindi questo è il dato di fondo i rapporti fra chi governa e chi è governato
Anche nell'impresa produttrice di beni e servizi
E non solo
Come prefigura la costituzione al di là del fatto che questi precetti siano stati o meno applicati non solo attraverso l'accesso alla proprietà
Ora la partecipazione alla gestione dell'impresa come
Come dice l'articolo quarantasei della Costituzione
Qui dobbiamo fare i conti con due limiti di fondo della nostra cultura giuridica del nostro ordinamento anche nel nostro ordinamento legislativo costruzione
Prima di tutto
E mi scuso sempre nella schematicità
Lo scambio
Il rapporto di lavoro è regolato dal nostro ordinamento giuridico attraverso il riconoscimento del legittimità di uno scambio fra lavoro
E salario sul mercato
Attraverso quella che si è definito
La finzione di un lavoro astratto
Scomponibile
Non solo riducibili a merci ma a merci che
Non indivisibile
Che escludendo partenza questo scambio
La persona
Se non nella figura del venditore di altro da sé
Questo
Processo di scambio è stato sancito mentre le regole del lavoro
E in modo particolare la determinazione dell'oggetto del lavoro
Il che fare
Per quanto tempo
Come fa lo
La partecipazione cioè al processo decisionale nella determinazione dell'oggetto concreto del lavoro della mobilità del lavoro resta affidarlo
Con le norme del diritto privato
Alla piena disponibilità dell'organizzatore del lavoratori
Disponibilità che
Investe persino
Quello che mi pare il fulcro di questo diritto il lusso varianti la possibilità di dire dopo cinque minuti tu stai facendo questo adesso farei quest'altro
Ora molti progressi sono stati compiuti e anche molto importanti per ridurre l'area della discrezionalità attraverso soprattutto i diritti collettivi meno il fronte dei diritti individuali penso allo Statuto dei lavoratori alle crescenti
E possiamo dire oggi che certe forme di democrazia per citare Bobbio non si fermano più ai cancelli le riprese
Ma ecco nella sfera più ristrette recondita in cui si decidere
Che cosa fare
Quale lavoro concreto come farlo per quanto tempo farlo e non parlo qui della durata della giornata o della settimana lavorativa
La disponibilità piena di una persona che lavora da parte dell'imprenditore dal suo rappresentante rimane appunto totale garantita come tali
Dall'ordinamento giuridico
Con il due mila e meno
Nel mercato del lavoro
Di questo concetto che è stato fondamentale nella costruzione non solo teorica
Penso a Carlo Marx ma giuridica nel rapporto di lavoro cioè il concetto di lavoro astratto
Nel rendersi sempre più complessa contenuto e la qualità del lavoro
Nel rendere vorrei dire sempre meno scomponibile
Intanto è unità equivalenti il lavoro concreto di una persona questo era il fondamento per esempio del nel metodo telo riorganizzazione del lavoro
Con la flessibilità crescente della prestazione di lavoro che organicamente inerente con l'introduzione di nuove tecnologie che di questa flessibilità sono portatrici
Tale discrezionalità piena riconosciuta leader Teresa
E destinato ad aprire una contraddizione sempre
D'altra parte se non siamo risponde alla fine del lavoro ma di fronte a un processo di gran peso di trasformazione del lavoro
Dobbiamo valutare quali implicazioni queste trasformazioni hanno rispetto ad un ordinamento giuridico contrattuale
Istituzionale
Che era stato costruito bene mentre
E qui bisogna guardarci io credo dal l'affrontare questo problema
Affette come dire
Sempre con i ritardi con la pigrizia che caratterizzano l'analisi sociologiche l'analisi politica soprattutto di una forza
Come conservatrici per sua natura come il sindacato ma anche però gran parte della cultura di sinistra
Voglio dire che non stanno soltanto dei nuovi lavori dei nuovi mestieri
Abbiamo messo trent'anni a capire che
Forse il ritorno a lavoro domicilio non era una breve parentesi patologica destinata a sparire
Perché bisognava quando oramai voi erano scappati tentare di darle regole che forme ricorrenti rischiamo di mettere lungo periodo ancora
In mezzo prima di capire che anche l'insorgere di nuovi mestieri nuovi rapporti di lavoro sono il segno di un cambiamento di carattere complessivo
La prestazione di lavoro
Con la crisi del modello fordista quindi c'è certamente cambiamento che si verifica sotto il profilo dell'insorgere di nuovi mestieri
Che mettono ovviamente ulteriormente in crisi contratto di lavoro stipulato sulla finzione del lavoro astratto
Nuovi mestieri che si caratterizzano subito per la moltiplicità la polivalenza delle prestazioni
E quindi in qualche modo l'irripetibilità
Delle prestazioni e del tipo di lavoro
Che ogni singola persona in grado di fornire rispetto a un determinato scopo
Si tratta di nuovi mestieri in cui la formazione ma non solo e non tanto la formazione quanto l'aggiornamento culturale e professionale permanente
Di fronte alla sempre più rapida obsolescenza delle conoscenze con nuovo tipo di rivoluzione tecnologica con quando abbiamo a che fare
Diventano condizione di occupazione
Io al tempo stesso le due cose non sono più separabili di autonomia decisionale
In secondo luogo trasformazione con la quale ci confrontiamo riguarda anche il delinearsi di nuove figure relazionali in nuovi ordinamenti privati che regolano i più diversi
Rapporti di lavoro
Penso
Al fenomeno che può sembrare più appariscente
Di una partita IVA dei lavoratori con partita IVA dei collaboratori coordinati continuativi
Della partita sepolta perché regolata anche qui con una strana finzione giuridica
In molti casi con la categoria del lavoro artigiano del lavoro a domicilio
Tutte le nuove figure relazionale in cui il trinomio flessibilità della prestazione autonomia
Su come produrre autonomia più o meno grandi precarietà e incertezza sulla durata dell'occupazione segno davvero
Il tipo di rapporto di lavoro di cui contenuti stanno dilagando in tutte le forme di prestazioni di lavoro para subordinato subordinato indipendentemente dalla forma contrattuale
In terzo luogo si deve prende in atto che come non mai nel passato nel lungo periodo
Più che la disoccupazione permanente che anch'essa cambia pure cambiata limatura rispetto agli armeni
Cinquantesimo sessanta
Più che la disoccupazione permanente per il delle categorie di lavoratori si tratti di giovani o gli anziani
Quello che segnerà i nuovi contenuti della disoccupazione
Nuovi fattori determinanti della disoccupazione povertà
Sarà il il suo collegamento
Con la capacità di autonomia professionale dei lavoratori Invest
Il processo formazione aggiornamento riqualificazione e riconversione professionale
Acquisizione il riciclaggio di conoscenze per tutta la vita sarà l'elemento determinante e già l'elemento determinante di una
Selezione continua fra i soggetti fra i cittadini i nuovi processi di esclusione
Credo per me mi si consenta l'inciso profondamente fuorviante parlare per esempio proposto dalla riforma previdenziale
Dei figli che si mangiano abilmente i padri che si mangiano le pensioni dei figli
Vedere nella disoccupazione soltanto il fenomeno delle nuove generazione certamente segnato da una lunga difficoltà passare l'acquisizione di un titolo di studio all'acquisizione di una competenza nel lavoro
Si ignora completamente che il
Fenomeno della della formazione e dell'aggiornamento professionale della riqualificazione professionale opere in tutti i campi
E che accanto ad una disoccupazione giovanile
Meglio ad un'occupazione precaria discontinua che stenta a inserirsi stabilmente in un'attività produttive esiste una disoccupazione nell'età matura
Che diventerà vero più drammatico problema
Del non solo di un paese come l'Italia ma dell'Europa nei prossimi decenni nel possiamo aumentare secondo me facciamo bene
L'età pensionabile per una persona sana che fa un lavoro minimamente sicuro aumentare la pensione a sessantacinque anni
Dobbiamo però pensare che viviamo in un Paese in cui sopra i cinquantacinque anni lavora
Quasi il cinquanta per cento Stella e lavora sempre meno e lavoro sempre piace un plesso di esclusione drammatica piccola questione sulla riforma previdenziale a con quale pensione andrà un uomo che esce è espulso dal mercato
A cinquant'anni
E dovrà aspettare quindi lasciare per avere la pensione con quali contributi si taglierà questi quindici anni di vuoto ma
Emerge qui la cosa che a me m'interessa insomma
Fatto che mentre tende a ridursi nel lungo periodo la continuità dell'occupa
Che il contratto sia a tempo indeterminato a tempo determinato
Non esistono più regole quel settore dove è ancora il contratto a tempo indeterminato è la regola che il computer il settore quello delle costruzioni dell'edilizia in cui c'era maggiore mobilità
E flessibilità del lavoro in cui abbiamo dei rapporti di lavoro effettivo che durò sei mesi
Mentre tende a ridursi nel lungo periodo la continuità dell'occupazione
Il fattore accumulazione di conoscenze al riciclaggio di conoscenza aggiornamento professionale diventa decisivo
Per rimanere su un mercato del
Ancora un esempio parlavo con dei giovani collaboratori coordinati continuativi nel settore dell'informatica che naturalmente oggi sono pressoché senza una tutela previdenziale e e di altra natura s'piccoli passi sono fatti in questi giorni
Per loro
Nuovo
Il nuovo sistema di software vuol dire investire informazione immediatamente
Se se non perdono tutto vanno fuori mercato
Vuol dire spendere due tre milioni
Per un aggiornamento professionale di fronte alla nuova tecnologia
Sembravano fuori mercato
Questo configura una diversità e una molteplicità di percorsi individuali
Ognuno con ostacoli diversi
Nell'accedere lavoro
Nel mantenersi al lavoro
E nell'esprimersi nel lavoro
Quindi non è il fatto dei nuovi di lavori con il quale dobbiamo ragionare
E lo statuto solo per i nuovi lavori come quali ministro propone mi sembra davvero un ennesimo soluzione fuorviante
Così come
Se non peggio la tesi che propone di che
Ridefinire lo Statuto dei diritti attraverso la definizione di diritti miniaturizzati per tutti
Meno diritti più minimi però garantiti a tutti
Sono strade in cui si comportano soltanto l'insorgere di nuove e più intollerabili disuguaglianza
Sono tutti i lavori ad essere investiti a questa trasformazione avvenuto ad acquisire fordismo
Sono tutti i lavoratori
Le persone
E non i lavori al dover essere tutte in maniera diverso
Con un'ottica promozionale
Verso l'autorealizzazione
Non si può più separare ormai l'occupazione
Vorrei dire l'occupazione comunque Silvia
Dalla qualità della prestazione dalla possibilità di mobilità professionale anche del lavoratore
E si tratta
Per fare ciò di regolare in tutte le forme di
Lavoro più o meno coordinato i rapporti che insorgono fra governanti e governati fra lavorato lavoro esecutivo e lavoro manageriale
In termini di diritti e di responsabilità Povia
Passando nella legislazione e nella contrattazione collettiva
Dalla tutela indistinta del gruppo sociale o della categoria
Alla tutela della persona concreta che i lavori che cerca di lavorare
Alla tutela del suo diritto alla mobilità e alla flessibilità del lavoro
Soprattutto in termini di mobilità professionale di autogoverno della prestazione
Che deve diventare uno dei fattori
Da promuovere in una scelta che dovrà essere fondata innanzitutto lo dice anche la costruzione in teoria sul lavoro scelto e non soltanto sul lavoro subordinato
Ecco il costume
E le sorprese che può riservare una riforma istituzionale
La quale anche per la seconda parte della Costituzione
Prescinde dalle trasformazioni profonde della società civile
I danni si sta non certo di fotografare se trasformazione ma di ordinarli ripensando in profondità la categoria dei diritti fondamentali di cittadinanza
Questo costo può essere con il tempo anche molto elevato
Allo stesso modo già si possono intravedere i costi futuri ma non per questo meno pesanti prima di tutto in termini di consenso e di salvaguardia e di un minimo tessuto di tutela solidale dei cittadini che lavora
Di una assetto dello Stato sociale
Che è stato fino adesso fondamentalmente ritoccato solo per le pensioni
Che per essere molto franco sembra ancora costruito persino vorrei dire ricostruito
Su di un mercato del lavoro e su di un modello di organizzazione e la produzione di servizi che non esistono più da almeno trent'
Nel nostro Paese
Un modello assicurativo fondato sul finanziamento dei contributi nel presupposto che ognuno contribuisca in maniera uguale
Che il libro verde della commissione
L'esecutivo della comunità Bicinicco e denuncia come sistema destinato al tramonto che verrà sostituito con un altro nome sto parlando di un pamphlet rivoluzionario
Un modello assicurativo
Che pretende di tutelare soprattutto in termini monetari tutti nel modulare sulla base di rischi uguali
Di fronte a una divaricazione crescente degli itinerari diritta
Dei percorsi di vita fra le persone che lavoro di fronte ad un fenomeno che non potevano undicenne da questa la formazione di una riduzione tendenziale della massa contributiva
Di fronte
Alla crescente impossibilità di governare tale divaricazione di di interessi
O di diritti da promuovere il con un sistema centralizzato e sulla base di intervento fu
Non occorre
E non a corre ancora adesso cambiare la prima parte della Costituzione per ripensare la legislazione ordinaria alla luce di questa trasformazione
E coniugare questa riforma del lavoro se la vogliamo chiamare così con una ricerca più attenta
Delle modifiche istituzionali che possono valorizzare gli effetti di questa riforma e non ostacolare
Voglio dire qui che non ha prossimamente una diatriba sul
Sul fatto se si debba o non si debba ritoccare la prima parte della costruzione
Se si debbono si debba ricominciare daccapo io credo che si è sempre in tempo a percorrere almeno metodologicamente
Questa strada che la strada
Seguita da tutte le costruzioni moderne si parte dalla società vadano a tutela dei diritti della persona per configurare un ordinamento
Un sistema di potere di divisione del potere sia più confacente alla tutela di questi diritti si è sempre in tempo io credo da percorrere almeno metodologicamente questa strada
Quando in Parlamento prenderà in esame i risultati della Commissione mirate
E possibile senza scomodare una riscrittura della prima parte alla costruzione andare attraverso una legislazione ordinaria un'interpretazione attualizzata da alcuni articoli della prima parte la costruzione
E sono pieni di indicazione feconda mi parlava a cantare l'articolo due
Sul di libro sul sui diritti inviolabili dell'uomo
Nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità
Un articolo tre che parla del superamento della rimozione di tutti gli ostacoli al pieno sviluppo della persona umana
O l'articolo quattro
Che parla del diritto a svolgere secondo le proprie possibilità e le proprie scelte un'attività e una funzione che concorre al processo al progresso materiale e spirituale o l'articolo quarantuno
Secondo il quale l'attività economica non può svolgersi non solo i contrasti con interesse alla collettività ma in contrasto con la dignità umana
Un articolo quarantasei che parlare per cento della collaborazione di gestione delle aziende
Che potrebbe anche essere riflettuto alla luce dell'Assitalia
Realizzare una collaborazione apparentemente più modeste ma certamente decisiva nell'ordinamento moderno alle una collaborazione alla determinazione dell'oggetto della prestazione di lavoro
Alcuni esempi e chiudo subito che
Possono essere l'oggetto di una invernale di una ricerca
Che approdi del risultati significativi nel campo della legislazione del diritto del
Prima di tutto
Ritengo che debba essere ripensato davvero e senza inventare nuove categorie
Giuridiche o contrattuali
Il contratto che regola tutte le forme di lavoro subordinato e parasubordinato
Un nuovo tipo di contratto quindi
Con le sue articolazioni segnati dai contenuti specifici del lavoro della prestazione
Ma che abbia un suo fondamento non più uno scambio fra salario e lavoro astratto
Bensì lo scambio fra la possibilità
Di partecipare di collaborare alla determinazione dell'oggetto della
Cosa fare
Come fare
Per quanto tempo fa
E quale parte integrante della remunerazione
L'acquisizione di un patrimonio di formazione e di aggiornamento professionale che
Possa effettivamente conferire al alla persona gran lavoro questa tributo di cui si parlava volti proprio molto sommario che impiega abilità la possibilità
Realizzarsi attraverso un'effettiva mobilità professionale e personale
Parlare di queste cose vuol dire evocare un problema economico
Per la collettività e istituzionale
Di portata gigantesca
Se si fuoriesce dagli schemi dalle formulazioni semplicistiche formazione permanente e quant'altro
Realizzare un obiettivo di questo genere comporta ripensare i rapporti fra scuola e impresa
Partire dalla consapevolezza che l'impresa diventerà sempre più un centro decisivo di formazione di competenze che nessuna scuola separata potrà mai garantire
Fare dell'impresa un centro
Di formazione di competenze
Al servizio della collettività vuol dire fare i conti che questo mercato flessibile
E sfondato sulla mobilità rispetto ad un lavoratore che c'è oggi domani fra sei mesi non c'è più
Bisogna costituire gli incentivi a quanto
è poco dire perché l'impresa in testa
Nella formazione aggiornamento alla persona umana
Bisogna ricreare sistemi di controllo di trasparenza questa funzione interesse collettivo dell'impresa si eserciti bisogna
Ricreare nuovi strumenti di contatto di interrelazione fra la scuola
E il mondo dell'impresa per trasformare anche la pedagogia i contenuti del
Sono problemi giganteschi dal punto di vista delle risorse della mobilità
Se non riteniamo esaurito il discorso con un piccolo corso di tre mesi per un giovane che cerca una prima occupazione
Sono problemi istituzionali rilevante
Sul nuovo modo in cui la scuola può funzionare
Sul nuovo ruolo che l'impresa assume sulle nuove responsabilità che su questo fronte dell'impresa assume nei confronti della collettività della distruzione
Secondo esente più davvero
Una riforma dello Stato sociale fondato su un'interazione determinante a mio parere fra i vari fattori d'intervento che anche qui in primo luogo la formazione e l'aggiornamento
Delle conoscenze
Ma connessi
Le politiche attive del lavoro le politiche di mobilità professionale
Di fronte anche a Raines sita non solo di subire ma di modificare lo stato
Delle condizioni di lavoro in questo Paese
Delle politiche previdenziali delle politiche di prevenzione di sicurezza delle politiche di assistenza sanitaria delle politiche di riabilitazione
In una riforma fondata sempre più sull'erogazione di servizi personalizzati che sull'erogazione di mezzi monetari
Di qui ci troviamo di fronte a delle strutture di economia
Scadrà proprio che
Rischio di fare della stato sociale uno stato di trasferimenti monetari di fronte invece alla necessità di garantire delle dei servizi nei servizi alle persone sempre
Prego
Dove
Potrà mai essere e la regia di questo uso sinergico
Che oggi è totalmente assente
Oggi non esiste neanche
Una cabina di pilotaggio che coordini dal ministero del lavoro le autorità collegate gli uffici collegati alla Comunità europea per il fondo di formazione professionali ministero dell'educazione il ministero
Della ricerca scientifica sono tutti Fortini chiuse imprendibili quindi non esiste neanche straccio di una regia su questo fronte
Dove mai potrà essere questa regia quando si aggiunge alla forma alle politiche di formazione la politica della rimozione
Degli ostacoli alla mobilità professionale la politica di prevenzione e di sicurezza sul lavoro
L'erogazione di servizi personalizzati che certamente una macchina burocratica non porre
Dove in agenzie centrali fra loro divise
Questo secondo me il grande limite il segno che era che la riforma è stato sociale non c'è è rimasto un enorme macchina burocratica intatta anche nelle sue divisioni
Le regioni
Le province e bardati sono presi già delle decisioni per esempio in ordine al sulla questione l'ordinamento scolastiche privilegio alle Province in alcuni casi rispetto ai comuni oppure è un'ipotesi che aveva sunnita
Territoriale più omogenee certamente in molti casi comuni possono essere questa unità territoriale più per i grandi centri metropolitani bisogna andare oltre
Alla a forma di circoscrizione
Quali essi quali sono i nuovi centri decisione che possono gestire queste la riforma dello Stato su
E non è un rispondere anche alla domanda di quale tipo di federalismo vogliamo costruire
E infine come possibile immaginare un finanziamento che la solidarietà
Di fronte alla crisi del sistema contributivo
Che viene registrato in tutti i Paesi nel mondo industrializzato
Come a realizzare un finanziamento della serenità che non riproponga
La logica delle continue eccezioni che legittimano peraltro processi di esclusione
Abbiamo visto l'insurrezione
Della Banca d'Italia aspettiamoci a delle soluzioni analogo nel momento in cui si è giustamente limitata alla crescita delle pensioni di anzianità rispettiamo
Quello che succederà dal punto di vista proprio del dell'uguaglianza del cittadino di fronte al diritto
Nelle ferrovie ENEL Poste
E domani nel sistema bancario
Con il ritorno finché c'è tempo poche settimane
L'ultima raffica dei prepensionamenti
Che segnano veramente una crisi profonda di solidarietà unità nazionale
Oppure non è tempo di pensare che i fondi possono i fondi pensione integrativa possono certamente aiutare le persone meglio situate nel mercato del lavoro
Non certo quelle che sconta un'occupazione discontinui
All'inizio e alla fine lavori
Non certo quelli che verso nei lunghi periodi di disoccupazione
Oppure una politica fiscale il generale che si accompagna alla riduzione del costo proporre
Spostando il baricentro dei nuovi servizi del welfare nelle unità territoriale
E spostando anche il baricentro del finanziamento di questo welfare
Nelle unità territoriale
La Rete dei servizi lo sviluppo di un terzo settore
Ma non può che trovare da questo punto di vista è una sua regia
Nel comune nella circoscrizione commesse di fondamentali di scissione
E infine mi ha chiesto in un foglio Postiglione illustravano nemmeno quali comunicazioni trasparenti possono essere costruite se queste sono le ipotesi
Di trasformazione a prescindere dalla nostra volontà della società civile
Quali comunicazione trasparente con essere costruite se debbono essere costruite fra uno Stato delle autonomie
Una riforma è un decentramento profondo dalla pubblica amministrazione
E una circolazione delle esperienze di lavoro fra pubblico e privato curato e
Società civile
Che si organizza in una molteplicità di espressioni associative
Molte delle quali svolgono già pur rimanendo privata e senza vincoli
Che non sono quelli del tutto formale della correttezza deontologica
O finanziaria
E che l'altra parte non riescono ma fiuta civile che a trovare non riesce a dare voce ad una massa crescenti di uomini e di donne di giovani immigrati che fingono di un'occupazione precaria discontinue senza diritti riconosciuti
Quindi adesioni sapere se parte di una riforma costituzionale comunque la si voglia chiamare con le sue norme costituzionali e con la sua legislazione ordinaria di complemento la definizione delle regole di rappresentanza
Non possono bastare riscritti previste dall'articolo trentanove per quanto riguarda i sindacati
Delle regole di democrazia nella formazione delle decisioni
Che non possono quando i soggetti coinvolti da questa decisione non sono soltanto gli iscritti a un sindacato non essere anche i lavoratori rappresentante
Che sono tali da legittimare i sindacati a svolgere una funzione di interesse generale anche attraverso la contrazione collettività
Ma ancora quali regole devono dare trasparenza la giungla delle associazioni volontarie
In termini di rappresentanza di finalità riconosciuti
Di rapporti con i sorcini
E soprattutto di quelli che svolgono al loro interno una funzione subordinata
Vi sono le cose più belle nel mondo del volontariato unitaria vi sono anche le cose più oscure e più pericolosa
Come degenerazione dei rapporti di lavoro e violazione dei diritti dei diritti umani credo che per esempio una rivisitazione coraggiosa anche nella legislazione di questa figura spuria
E si chiama socio lavoratore nelle organizzazione corporativa
Ed è si ricollega pieno diritto con tutti i riferimenti che facevo prima sulla tutela dei diritti della persona che lavora comunque sotto altri
Quali possono essere le finirà apporti
Fra queste associazioni della società civile e le pubbliche istituzioni
Quale irregolari
Quale l'obbligo del trasparenza
Come salvaguardare il protagonismo non soltanto il diritto di ratifica delle assemblee elettive
Anche attraverso un sistema sistematico di informazione
Come configurare la concertazione che io distinguo poco filologicamente racconta l'azione collettiva nel senso che la concertazione troviamo un'altra parola e quel processo di collaborazione alla formazione delle decisioni che non approda un vincolo impegnativo perché non si può firma un contratto con il governo con il potere esecutivo per decidere quale quale tipo di tassa devono pagare anche i lavoratori dipendenti questo lo decide il Parlamento
In quale misura questa concertazione
Che salvaguardi assente l'autonomia delle parti il diritto al conflitto può diventare essere definito come tale un vero procedimento istruttoria
Delle decisioni che poi devono essere prese
In piena conoscenza di causa e dalle dalle assemblee elettive sovrana il che porrebbe anche molti problemi su come questa assemblea questo in questo contesto disegnando questi rapporti con la società civile devono essere organizzato il ruolo delle commissioni come struttura permanente di conoscenza e di controllo accanto alle commissioni sull'attività
Almeno di uno dei grandi del Parlamento diventeremo una questione fondamentale
Ecco
Se vogliamo evitare appunto i meccanismi di conosciuti concertazione occulte con le loro logiche di esclusione di inclusione
Dobbiamo io credo cercare di anche qui di dare
Di prospettare delle soluzioni che senza costringersi a riscrivere la Carta costituzionale possono comunque
Aiutare ad una sua lettura adeguata a agli imperativi
Del nostro del nostro tempo
Per questo io penso la riforma istituzionale della società civile
E destinata almeno concettualmente a precedere la riforma dell'istituzione dello Stato
Questo è il grande problema della Seconda Repubblica virtuali
E questa è la vera alternativa la possibile deriva populista liederistica che tutti noi che tutti noi riteniamo
Più Review
Uno sforzo riformatore che rischia di approdare ad una ad un bricolage proprio perché
Appare anche quando non è separato dal tentativo di dare ordini prospettive chiarezza
Governo a queste grandi trasformazioni che sono avvenute nella nostra società
Di fronte a una rivoluzione
Qual è la crisi del terrorismo del fordismo che nasce dalla società civile nove grembo di Giove non dallo Stato
è inutile che io sottolinea che i problemi culturali politici sindacali costituzionale per usare l'aggettivo di trentenne che ci pone relazione trentine sono giganteschi quindi io non perdo un attimo do subito la parola
Professor Massimo Pace
E dopo a Pietro Ingrao
Io esito intervenire a questo punto perché
L'ampia relazione diretti Trentin
Largamente condivisibile difficile discutere nel senso di introdurre elementi di discussione con Trentin
Perché stesso quasi tutta la sua relazione sulla ricca articolazione direi anche con la con l'attenzione e la passione che che Trentin ha messo dentro la sua relazione guardando avanti in termini propositivi su ciò che
Ciò che occorre fare
Largamente condivisibile
Cercherò di riprendere alcuni punti
Mi rendo conto anche appunto che possiamo sempre essere un po'stanca anti dalla dal tavolo qui da da dalla cattedra
Cercherò di dare un tono più discorsivo le vie intervento per facilitare eventualmente anche un po'di discussione tra noi ci sono dei punti di partenza e comunque che vanno ribaditi
Anzitutto appunto questo dei fondamenti lavoristi sì della nostra Repubblica
Mi sembra che emerge chiaramente che questo dipende non soltanto dalle esplicite enunciazioni contenute nella Costituzione
Ma anche dallo sviluppo della legislazione ordinaria
E diciamo della cultura sociale disfa
Non c'è dubbio che appunto non dobbiamo solo guardare alla costituzione
Ma anche ad una serie di altri istituti giuridici
Che hanno in questi quarant'anni cinquant'anni che citi iniziano dalla
Introduzione della Costituzione repubblicana
Hanno costruito attorno all'idea del lavoro e in particolare del lavoro dipendente
Un insieme conto di chi fatti i giudici culturali
Che farà sì che oggi ci troviamo
A fare discorsi e stiamo uscendo ci troviamo spiazzati rispetto ai mutamenti rapidi che sono in corso
Perché non ci troviamo di fronte alla fine del lavoro anche su questo concordo contraenti non ci troviamo di fronte a una prospettiva di crescente riduzione del lavoro
E quindi
Tragici problemi di disoccupazione che oggi ci sono perché non sono destinati nel mio avviso ad essere un destino per l'Italia e per l'Europa ci troviamo di fronte a processi di trasformazione molto importanti che sono quelli che sono stati indicati
Una un po'obsolescenza dei confini tra lavoro autonomo il lavoro dipendente
Una
Obsolescenza uno slittamento dei confini tra lavoro e non lavoro diciamo tra lavoro ed alcune attività
Di lavoro non per il mercato che cominciano ad essere valorizzate nella coscienza sociale come attività che degne di tutela
In parallelo o in connessione con la tutela che il diritto di lavoro e la legislazione sociale
Offre oggi prevalentemente al lavoro per il mercato e al suo interno prevalentemente al lavoro subordinato
Diceva appunto già Antonio Cantaro in un suo lavoro dell'anno scorso il progetto di una espansione lineare del lavoro dipendente quale fondamento di tutta la Repubblica non funziona più
Se anche in futuro solo il lavoro dipendente continuerà a essere il fondamento della cittadinanza
Finiremo per accettare il prezzo di una crescente tragica esclusione di interi gruppi di società di di gruppi sociali interi pezzi di società e di gruppi sociali
Si stanno infatti stabilizzando vere e proprie forme parlava di lavoro servile diciamo nuove forme di lavoro
Che esigono una nuova e diversa tutela da quella pensata in Costituzione
Il contemperamento aggiungeva ma si espandono anche attività di volontariato no profit di cure che ha bisogno di essere poste al nuovo fondamento della cittadinanza politica sociale dunque due sono i versanti su cui le riflessioni si muove
Da un lato le trasformazioni interne al lavoro e secondo me appunto qui
Soprattutto in direzione dei nuove forme di lavoro
Para subordinato Ossini autonomo che dobbiamo guardare ma anche contemporaneamente sul versante dei rapporti tra lavoro e queste attività non per il mercato
Di cura ma anche di formazione
Ma anche
Di protezione civile di partecipazione alla vita politica e sindacale son tutte attività volontari
Che
Reclamano anche una loro valorizzazione
Sul piano
Costituzionale
La trasformazione diciamo
Grossa
Che non voglio qui ripercorre le cose dette da Trentin ma certamente dobbiamo tener presente che non solo l'Italia è un Paese che da sempre ha un terzo dei suoi lavoratori
Che figurano S autonomi
Piccoli imprenditori
Lavoro professionale lavori di consulenza non solo questo ma negli ultimi tempi appunto quel po'di occupazione che si è creata
Si calcola i quattro quinti dell'occupazione nuova che ha preso il posto diciamo dei lavoratori che si sono ritirati in pensione e in gran parte dalle indagini condotte specialmente in Piemonte e Lombardia
Una occupazione segna autonoma atipica para subordinata chiamata la come volete il lavoro autonomo senza partita Iva di cui parlava trentini
Il lavoro coordinato continuativo i soci lavoratori
Il telelavoro e comincia a svilupparsi per non parlare del contratto di affitto del lavoro interinale che sono in arrivo
Si sono sviluppate
Se si compatta una densa commenta di contratti
Nel quali appunto
Il lavoro diciamo
Si svolge in forme atipiche pensiamo appunto al lavoro ai lavori di primo inserimento nei lavori part-time lavoro a termine lavori anche la i contratti anche di formazione e lavoro poca formazione molto lavoro per i giovani cioè forme di lavoro subordinato l'acqua
La cui ab ammissibile precario forme di lavoro subordinato precario
La cui ammissibilità non è più legata com'era fino a qualche anno fa a specifiche circostanze tassativamente indicate dal legislatore che oggi sono passati si sviluppano
Largamente questo va aggiungersi evidentemente al lavoro alla occupazione precaria tradizionale ha lavorato omicidio di cui ricordava Trentino al doppio lavoro lavoro sommerso
Ma c'è tutta un'attività di lavoro precario che si sviluppano i servizi
Lavoro irregolare si è parlato di proletariato dei servizi di nuovo proletariato dei servizi che in crescita
Dunque siamo ricondotti di fronte a questo grande mutamento
Che ha in sé dove fasce cioè da un lato appunto
Tracce di lavoro servile come diceva appunto alla citazione di Cantaro che ricordavo all'inizio nel senso che si tratta di un lavoro fortemente dipendente eterodiretto comunque
Connotato dalla precarietà dall'intermittenza per lavoro ma c'è anche però lavoro qualificato lavoro autonomo di consulenza con potenzialità diciamo di continuità sia pure caratterizzato da elevata mobilità professionale ci sono entrambi gli aspetti soprattutto guardando altri a ciò che succede presente negli Stati Uniti
Dove appunto abbiamo una netta biforcazione di queste nuove forme di lavoro
Parasubordinato semi autonoma
Ora il problema che è stato posto il cui è quello della tutela della rappresentanza
Del nuovo statuto dei diritti dei lavoratori c'è già un testo su cui si discute che possa tutelare questa situazione crea creare una rete di
Protezione a forme di lavoro di per sé intermittente precarie ma anche tutelare il sapere la mobilità l'autorganizzazione in questa ampia fascia di lavoro flessibile atipico intermittente
E qui evidentemente una grossa sfida anzitutto per il sì
è una rappresentanza sindacale che per di più non cada nel corporativismo della nel nelle situazioni di tipo
Strettamente categoriale corporativo
Io credo che è la sfida è grossa anche perché se guardiamo appunto certe tendenze non è tanto al sindacalismo
Corporativo il minore
Che non soltanto tendenza diciamo Axa al sindacato al sindacalismo corporativo minore che sorgono quanto una spinta all'autotutela individuale
Cioè il lavoratore semi autonomo o il lavoratore autonomo di seconda generazione come è stato chiamato in particolare
Tende a autotutelarsi auto proteggersi tramite il ricorso al magistrato utilizzando la via giurisdizionale individua
Questo è molto diffuso presente punto negli Stati Uniti dove peraltro il sindacato è debole non potete un potere negoziale collettivo non c'è
E questa è la linea di tendenza che abbiamo di fronte
Certamente per organizzare queste fasce di lavoro è importante che le associazioni i sindacati offrono anche servizi servizi legali servizi vari al nuovo lavoratore
Assegna autonomo può autorganizzarsi
Certamente dunque
Ci troviamo di fronte a questo obsolescenza dei confini a questa difficoltà di rappresentanza e di organizzazione
Si tratta di battersi come dire di guardare avanti il verso una situazione nuova nella quale non è più tanto il lavoro dipendente che unifica che fonda la cittadinanza il presupposto
Della cittadinanza come dice l'articolo tre ma al contrario e la cittadinanza e la carta dei diritti del lavoro Teti riti sociali la carta dei diritti del cittadino Cherchi unifica dentro di sé
I vari spezzoni del lavoro che si stanno determinando
E cui appunto sono state già richiamate
Le indicazioni che già sono presenti nella Costituzione
Quando appunto si valorizzano tutti coloro che contribuiscono al progresso materiale
E spirituale
Ho nell'articolo quattro o quando appunto nell'articolo tre comma primo si dice che tutti i cittadini hanno pare pari dignità sociale con l'articolo trentacinque ancora è stato chiamato
Laddove la Costituzione tutela il lavoro in tutte le sue forme
Ed applicazioni ci sono qui come dire già nella prima parte della Costituzione quindi forse senza necessariamente forse un problema di aggredire cambiare nel breve termine i questi principi generali ci sono già
Gli appigli più che gli appigli fondamenti per una estensione del concetto diciamo di Repubblica fondata sul lavoro che come dire all'hard il respiro dalla semplice fortino del lavoro dipendente alle altre forme
Ivi comprese appunto come dicevo prima queste forme di attività per il
Il benessere
Nello sviluppo della cittadinanza che sono le attività di cura di formazione di protezione civile interventi dell'ambiente associazione interpellati lavoro volontario in vari campi
Già oggi la Costituzione offre una forte base per questa estensione del concetto di cittadinanza nel lavoro
Dunque qual è la sfida e proprio qui nel rilanciare un sistema dei diritti sociali e del lavoro tramite una riforma che porti ad unità
Sul piano dei principi e delle tutele l'attuale divisione
Tra lavoro dipendente autonomo se ne autonomo nonché tra lavoro di mercato nelle attività informali valorizzati ricostruire un sistema comprensivo e coerente di diritti sociali e del lavoro
Che porti a sintesi l'attuale diversità
Se non riusciremo a fare questo l'alternativa guardate non è lo status quo diciamo ma era disgregazione
E la frammentazione del lavoro la precarizzazione
L'avvento di forme di protezione egoistico individualistica in senso stretto la crisi della rappresentanza collettiva e si arriva anche al progressivo smantellamento alla difficoltà del welfare così come l'abbiamo inteso fino ad oggi
Nel passaggio nel caso migliore un guerra quarta residuale per i più poveri
Ecco mi fermo qui per quanto riguarda questi tratti generali perché diciamo su questo piano non ho che da condividere l'indicazione già fornite da cantare da da trentini però vorrei scendere un pochino più sul concreto della situazione attuale
In cui siamo oggi in Italia se questo è il problema
Bene sappiamo che la situazione è in movimento
Sappiamo che si è aperta più o meno una stagione di riforme o si sta aprendo una stagione di riforme
Segnalo due
Punti due momenti che si sono svolti presso che diciamo parallelamente alla vicenda della Bicamerale l'accordo sul lavoro del settembre del novantasei il negoziato sul welfare che si è concluso
Prima dell'avvio della del dibattito sulla Finanziaria in Parlamento
Ecco
Segnalo questo per dire che non è sempre sul piano costituzionale
Che si determinano i mutamenti importanti nel patto sociale tra i cittadini
C'è appunto un ambito di negoziazione di legislazione ordinaria di intervento sui diritti sociali sul welfare sul lavoro che fonda una sorta di costituzione materiale
Che è importante altrettanto quanto quella formale su cui ha lavorato alla Bicamerale
Due momenti del ricongiungersi
Credo che sia questa la fase adoprato trentini o cantarono segnata qui accanto poco fa
Ecco
Che cosa si delinea in realtà bene possiamo dire che ci sono luci ed ombre
Può dire che possiamo dire che su qualche in qualche modo possiamo ritenerci soddisfatti ma nel complesso c'è ancora molta strada da fare
Anche perché mi sembra che manchi la consapevolezza del problema che qui discutiamo stamattina cioè una una coscienza di intervenire con un progetto organico in questa direzione per far fare un salto anche culturale
Politico al Paese una strategia innovativa di ampio respiro
Si avanza evidentemente su vari piani su piani separati accoro sul lavoro da una parte il negoziato del welfare dall'altra
Certo sul piano delle pensioni per esempio io credo che si è ottenuto qualcosa
Che il risultato è importante l'unificazione dei regimi per esempio è un passo molto importante che va nel senso che non è qui per Oriana
Verso l'unità ut unum sint diciamo si è superata questa distinzione fondamentale tra privati e pubblici e guardate che è solo in Italia che l'abbiamo superata non esiste paesi in Europa in cui
I dipendenti pubblici dipendenti privati abbiano lo stesso regime pensionistico è un grosso fatti noti
E i referendum di questi giorni
Sono momento costituente nel senso in cui dicevo io prima che è lì che si realizza con questo segnale forte questa alta percentuale di adesione
Ai risultati in regola sarà guerra far i cittadini stanno costruendo il nuovo patto sociale almeno limitatamente allo spezzone che riguarda il sistema previdenziale
Meno soddisfacente direi
L'aspetto del lavoro che poi è quello su cui qui siamo chiamati a discutere non possiamo essere pienamente soddisfatti
Il mercato del lavoro non viene affrontato organicamente si procede
Per tentativi separati
Mi sembra che Trentin parlasse di Fortini da una parte si occupa della formazione dall'alto della scuola l'altra ancora riforma del Collocamento e così via
Il ministro del lavoro mostra un grande pragmatismo
Ma a mio avviso manca un approccio ampio sul piano
Politico e culturale ci sono concessioni di tipo assistenzialistico come è stato fatto sui lavori socialmente utili nella versione appunto parziale e e assistenzialistiche o in cui si procede ancora in quella direzione ci sono concessioni tipo neoliberista come viene fatto con lavoro interinale con la spinta che viene data al collocamento privato
Quando ancora la riforma del collocamento pubblico
Non non marcia e non va avanti
Forse qui bisogna dire che all'interno del ministero del lavoro i gruppi di esperti esprimono una di una andata in visione un dato approccio culturale che non tutta la coalizione di governo è presente all'interno anche del ministeri che decidono di queste
Di queste di cose importanti
L'importante
Essere presenti nel momento in cui si preparano i testi di legge si lavora non lasciare come dire questi vari argomenti così importanti come la formazione continua il la riforma delle integri contratti di lavoro la la la riforma delle dei servizi per l'impiego a una sola non solo la modalità di approccio
E qui cade qualche riflessione sulla commissione non offrisse permette
Di cui ho fatto parte che già nel titolo Coco
Cozza contro questo respiro più ampio che stiamo cercando di dare qui oggi
Respiro riformatore più ampio
Che coinvolga il welfare e il lavoro
In funzione di un nuovo patto sociale che costituiscono la base materiale rispetto alla riforma costituzionale sul piano anche dei grandi principi
Riforma no sì è stata in realtà la commissione Onofri è stato in realtà intitolata alla compatibilità macroeconomiche della spesa sociale
Non è una critica e probabilmente per che prendiamo coscienza dei vincoli entro i quali ci siamo mossi in questi mesi forse non si poteva fare diversamente ma il lavoro è stato il grande assente in quella Commissione
Ve lo dice uno che ne ha fatto parte perché appunto appena nato per introdurre qualche considerazione che avesse a che fare con le politiche attive del lavoro nel senso appunto della formazione e anche della riforma dei servizi per l'impiego
Ma non abbiamo parlato di occupazione dentro non potevamo forse il tema dell'orario di lavoro non è stato toccato
Il però per esempio nella Commissione Onofri abbiamo affrontato il tema della riforma degli ammortizzatori sociali
Questa brutta parola l'ammortizzatore sociale che comprende diciamo cassa integrazione indennità di disoccupazione ma anche i prepensionamenti
La mobilità e così via questo anche un tema emblematico di questo ricongiungimento di vari spicchi sì del mondo del lavoro
Perché mettere ordine in quel campo significa poter costruire un pezzo di questo disegno più organica oggi abbiamo istituti separati che tutelano fasce separate
Non solo quindi ridisegnare
Do l'insieme dei dei degli strumenti di sostegno del reddito in caso di disoccupazione per i lavoratori già occupati ma prevedere un coordinamento con gli istituti appunto destinati invece ad assistere ho garantito e un reddito vitale a chi per qualche motivo non ha potuto entrare ove cronicamente espulso dal mercato del lavoro
Collegando questi strumenti di sostegno al reddito ha un'attività forte attiva di reinserimento di formazione e di aggiornamento
Questo non è stato fatto c'è un migliaio di miliardi dentro la finanziaria per la formazione non si sa quanti non hanno la formazione continua non si sa come saranno gestiti si parla di una riforma molto termini vaghi ancora della formazione professionale
Regionale
C'è un progetto Berlinguer che parla di aggancio tra scuole formazione ma su tutto questo dobbiamo essere più incisivi
E curare i collegamenti dare il senso del disegno più organico le ripeto cruciale qui è anche la riforma del collocamento che invece sta aspettando da una commissione all'altra il Parlamento la rimanda ci saranno dei tempi lunghi per il passaggio alle Regioni
E nel frattempo però si è approvato
A legislazione sul lavoro interinale e si darà il via prima o poi al collocamento privato
Anche qui ci sono degli scompensi
Io credo che questo per esempio è un terreno importante su cui
Per qualche motivo il negozio del welfare non ha detto una parola si è chiuso prima
Certo la Confindustria fatto una forte resistenza su questo terreno
Confindustria
Non dimentichiamo i datori di lavoro hanno utilizzato cassa integrazione ammortizzatori sociali prepensionamenti per le loro ristrutturazioni per questo non vogliono sito che questi istituti molto buffo nel momento in cui datori di lavoro sparano a zero
Contro le pensioni d'anzianità dicendo appunto che bisogna innalzare l'età di pensionamento a Tecce giusto in questo però poi risulta che le grandi aziende del nord molti casi stavano già preparando richieste di prepensionamenti
Evidentemente diciamo la logica non è il l'elemento più più forte di cui sono dotati in Confindustria
Questo è un esempio questo legame fra settori sociali ma sicuramente tutti gli altri che erano compresi nella più comprensiva e anche elezioni trentine
Vanno in questo senso senso nella riforma del finanziamento Guelfa di passaggio dal contributivo in senso stretto ad un intervento più ampio il finanziamento di tipo fiscale tipo la la la la sede francese raccoglie la contribuzione generalizzata alla contribuzione sociale d'impresa che in Francia è vero anche là c'è anche l'OCSE ha preparato uno studio che suggerisce guardando nei prossimi decenni
Di
Essere consapevoli che del finanziamento contributivo non potrà bastare per mantenere in piedi
Il sistema previdenziale non abbiamo fatto questa grande riforma i che credo importante del passaggio al contributivo per le pensioni rispetto al sistema precedente
Però i giovani che entrano oggi nel lavoro
I miei figli dei nostri figli
Anche se avranno una carriera stabile non intermittente precaria anche se lavoreranno per trentacinque quarant'anni avranno con il contributivo approvato la riforma Dini e accelerato adesso con l'accordo sul welfare
Avranno cinquanta sessanta per cento dell'ultima retribuzione
Con cui lavoreranno bisogna che lo sappiano e dunque qui si ripropone l'idea di un intervento fiscale
Per una pensione
Per un'integrazione diciamo in qualche modo del sistema io molti anni fa vedo qui Giacinto Militello avevo parlato di una tensione sociale di una pensione di base finanziata dallo Stato
Bene questo il modello che adesso ripropone l'OCSE parla di una pensione
Finanziata con fiscalmente per tutti più o meno siamo insomma di base in senso molto ampio generalizzata poi parla di un sistema contributivo e fiscale misto e poi parla della pensione integrativa individuale i nuovi tre i tre livelli si ritorna cose che abbiamo detto tanto tempo fa ma
C'è un ritorno di vecchie cose che torna come la scoperta che si fa oggi che il sistema tutela il lavoratore maschio adulto capo famiglia
E che colpisce invece le fra le frange più deboli son cose che modestamente io scrivevo dieci quindici anni fa codice chirurghi scopre propone però in maniera anche pericolosa antagonistica qui noi dobbiamo non pensare a una somma a un a diciamo a a un confronto per delle risorse sta ristrette da dividere ma dobbiamo pensare a una riforma più ampia che rilancia un nuovo modello nel quale sia il lavoratore maschio adulto capo famiglia come i giorni come le donne trovino una organica inserimento nella nel nuovo sistema di diritti sociali e del lavoro
Non sto a dilungarmi oltre su questo punto non parla della formazione e così importante vorrei dire qualcosa sul sui temi dell'orario sulle trentacinque ore io sono un difensore della legge sulle trentacinque ore
So che stono in parte nel coro anche nel mio partito ma le trentacinque ore sono fondamentali non tanto per il risultato che possono portare in termini di occupazione in termini immediati anche se si sa che solo con un intervento generalizzato
E forte e incisivo che la riduzione di orario di lavoro può se ci riesce portare occupazione addizionale ma è proprio per stabilire un un quadro di riferimento complessivo all'attività poi di concertazione allo sviluppo delle un intervento sindacale ma soprattutto per la diffusione del part-time per i nuovi lavoratori per le nuove leve di lavoro per i giovani o forse anche per quegli anziani che invece di essere indirettamente rinviati alla inattività e alla pensione possono nella parte terminale diciamo della loro carriera lavorativa godere del tartan il part-time una delle forme
Più diffuse in Europa sulla quale dobbiamo dobbiamo intervenire neanche questo evidentemente l'arrivo del la la rimodulazione degli orari è un elemento poi di unificazione
Del mondo del lavoro
Bene come fare tutto questo non lo so neanch'io certo quale cabine di regia si chiedeva Trentin chiudendo per la riforma sociale del lavoro di questa portata
Io penso che qui sarà certamente importante il ruolo che la concertazione e la contrattazione nei prossimi anni ma è decisivo un momento di propulsione politica che io non sento ancora su questo terreno stiamo passando sì o no alla fase due alla al momento diciamo in cui con più chiarezza emergono le capacità riformatrici del coalizioni di centro sinistra bene qui allora occorre rilanciare con la organicità degli interventi nel campo i diritti sociali e del lavoro
Pensarli in maniera unitaria e organi
Un progetto
Preciso che dia anche a chi ci è stata ascoltare la sensazione di un intervento riformatore altro
Occorre dare progetti ed emozioni come ho scritto una volta sull'Unità importunato tanti amici compagni e mi hanno detto che hanno apprezzato questo binomio progetti ed emozioni bisogna avere la gente non soltanto le cifre della finanziaria creare uno slancio anche culturale del Paese attorno appunto a una prospettiva riformatrice che giustamente come ci dice questo convegno innalza il livello costituzionale i problemi del lavoro e dei diritti sociali
Grazie Massimo Paci io devo fare la prima l'autocritica come organizzatore di questa giornata che riguarda forse un certo dose di velleitarismo sui tempi che pensavamo di tenere io propongo di riparare così dopo la parola chiederemo a Pietro Ingrao subito di sentire la relazione di Leonardo Paggi unificando sostanzialmente due sessioni modo poi avere un'ora un quarto l'ora e mezzo
Per gli interventi già sono stati prenotati previsti anche dalla dalla dalla dalla sala potrà fare appunto voglio sette otto interventi sino alle due duro quarto
Anche di più forse qualcuno se stiamo poi dieci minuti se siamo d'accordo io quindi poi chiederei subito dopo l'intervento di prevenga o a seguire chiediamo questo sacrificio Leonardo Paggi ma credo che per la economia del lavoro credo che sia la cosa più giusta in modo che poi intorno speriamo intorno alle dodici e mezzo da poter aprire il dibattito agli interventi previsti a quelle che sono già arrivati come richiesta qui alla Presidenza do subito la parola Pietro Ingrao
Ma io non sparo a dire qui
Le multe dove molte ragioni di consenso
Che
Ho rispetto alla relazione molto densa
Molto ricca che ci ha fatto Bruno Trentin
Io voglio piuttosto marcare alcuni punti di domanda o anche l'indifferenza di lettura insomma
Senza avere bisogno di dire
Davvero i punti in cui però più trova non solo un incontro ma anche un'indicazione molto ricca nelle cose che già detto utenti
Allora tenderei a marcare prima di tutto questo va bene siamo tutti d'accordo con la costituzione di una Costituzione lavorista
è frutto non solo del dopoguerra italiano ma di una profonda novità che si apre sulla scena europea per lo meno ma mondiale
Con l'emersione del soggetto lavorista
Come ha pesato questo nell'ordinamento non solo giuridica italiano ma in generale europeo basta pensare alla grande precedente della Costituzione di Weimar
Dove il tema della cittadinanza e rimandato chiaramente al tema
Del lavoro
Del soggetto lavoro
Io vorrei però marcare mi pare tre punti di novità che noi ci troviamo di fronte se vogliamo misurare diciamo così il tipo di questione di problemi che noi ci troviamo di fronte
La Costituzione italiano sulle lavorista ma parte da una lettura della soggettività politica come soggettività della persona
Possiamo fare chiaramente rintracciare anche le fonti che portano a questo concetto a questa formulazione
Contributo che in questo senso è venuto non solo o non tanto dalla sinistra ma da tutto uno spazio del pensiero cattolico grissini
Riportava direttamente a me Maritain marito Nismo a un'elaborazione che era maturata
Nei primi trent'anni trenta e che poi aveva trovato anche alcune specificazioni Roosevelt ismi e così via
Ecco se però noi accettiamo questa formulazione della Costituzione
Che parla di persona Ittierre rimanda e costruisce anche tutto il suo tessuto il suo ricco ragionamento attorno diciamo così alla qualifica ma del lavoro
Bene allora mi pare che non ci troviamo di fronte a una questione molto grossa che l'emersione
E che non è in costituzione non c'è in Costituzione
Che è l'emersione della lettura del concetto di persona tutto il grande tema delle differenze sessuali tra uomini e donne
Problema posto non solo in termini di emancipazione
E di inclusione ma proprio come un'altra nozione dell'agire umano e della relazione
Che ci troviamo di fronte grande svolta che matura nella seconda metà di questo secolo
Seconda questione secondo me
è tutta la dimensione che viene assumendo il rapporto fra tempo di lavoro e tempo di non lavoro
Non solo diciamo così che e questa è la grande novità come riposo restaurazione fisica ma come diciamo così altro spazio della visita
La velocizzazione di quest'aspetto
Nella ultima fase del secolo nell'ultimo venticinquennio quando appare chiaro e quindi non
Proprio Bruno Trentin ha scritto delle cose
Molto valide molto precise
Diciamo così dal dal concetto di lavoro si passa al concetti dal concetto di lavori al plurale e si apre il grande tema della flessibilità del lavoro
Con la questione che diventa punta di uno spazio nuovo
Che è quello della formazione trentina molto insistito qui sull'importanza della formazione
Credo che il dev'esserci chiaro che usciamo da una nozione diciamo così un po'ristretta di formazione professionale di acquisizione di un mestiere
Nel tempo in cui la fissità dei compiti anche da innesti ieri viene rotta da tutti i grandi processi che rimandano al al tema della
Della globalizzazione
E della flessibilità
Intesa non come precarizzazione del lavoro Manzi capacità della formazione lavorativa di svilupparsi e di rinnovarsi nel corso stesso della allora questo mi sembra che apre pure il problema della formazione scavalca nettamente i limiti quadro della formazione professionale come a dire dell'acquisizione di un mestiere ma
Riapre la discussione come io dicevo su quello che è il tempo di non lavoro oltre al tempo di lavoro o o più o meno come scombina in questo caso il tempo di lavoro
Nelle condizione nelle forme che non è così conosciamo che lavoro se il salariato con la costruzione di questo lavoratore polivalente capace di oramai gestire intervenire
E di rifarsi e di ieri ricostruisce sì nel corso stesso di tutto il suo tempo il suo tempo di
Questo si lega poi nettamente a un'altra aspetto sempre di quello che io chiamo il tempo di non lavoro
La pratica e la costruzione della cittadinanza
Mi pare chiaro che
Emerge che in questo secolo un'estensione della nozione di cittadinanza
E anche un nesso stretto tra l'atto produttivo la sfera del lavoro produttivo e la sfera diciamo così dell'agire politico
Io come dire ho letto le cose molto interessanti che Trentin ha scritto
Anche proprio anche per
Criticare vere per aprire un discorso critico
Diciamo così sulla matrice la marca statalista che segna diciamo tutto il cammino del movimento operaio nel secolo rispetta la grande questione che lui sottolinea e che secondo me ha molto peso che è quello della autonomia dello della lotta contro le idee l'etero Direzione del lavoro salariato
Condivido anche la critica che lui fa al politicismo che ha avuto la risposta data da questo problema
Però non ho dubbi che esista e sia apre sempre più nel corso di questo secolo uno spazio una diminuzione dell'attore Moni dico Candy venda funzione necessaria dell'esercizio della della cittadinanza ecco allora che mi trovo anche di nuovo qui a misurarmi con quella con la questione del tempo
Fissità valga lato produttivo in senso stretto e che riguarda ci porta appunto a riesaminare la questione del tempo di non lavoro
E di ciò che significa concretamente il tempo il tempo di non lavoro
Credo che contemporaneamente noi abbiamo assistito
A zero svilupparsi nel corso di questo secolo insieme alla fisionomia del lavoro salariato della condizione sala Riata tutta una dimensione del fare che scavalca tutto questo
Paci faceva riferimento al tutto il tema del lavoro non profit io tendo a sottolineare
Tutta una dimensione
Del fare
Che non rientra diciamo così nello schema dell'atto lavorativo come Cernuto ristrutturando nella nello sviluppo della grande industria lirismo e del lavoro capitalistico nel corso di questo secolo
Ma che rimanda a una questione matematica molto importante che la questione del dono che io chiamo del dono del gratuito tutto un aspetto cioè di lavoro che non ha a che fare con la produzione in senso stretto e misurata sul terreno del mercato e della merce
Ma anche indubbiamente acquistato nella dimensione di questo secolo un un un respiro e una forza e una validità
Che mi sembra dei di grande peso
Ultimo esempio di voglio fare poi vengo una breve conclusione
Che emerge
Secondo me nel corso della nostra esperienza e di questo secolo così profondamente lavorista o una diciamoci in uno schiacciamento e una
Come a dire
Sacrificium una una dimenticanza
Del di una sfera che io chiamo direttamente
Non solo di lavoro gratuito ma di non lavoro
E cioè mi sembra che il modo con cui si è venuto sviluppando tutto il processo di industrializzazione nei termini del capitalismo conoscevano da costruire
Beh schiaccia e cancella assolutamente U un moto della vita e un tempo della vita che io raccolgo sotto il concetto di contemplazione
Di non fare di contemplare e tipo puoi avere tutta una serie di aspetti di cui cito a adesso il più diffuso ma che non è non è il solo compreso appunto la questione del sacro e così via mi sembra che che allora noi ci troviamo a questa fine di secolo dinanzi a
La grande questione di ciò c'è il tempo lo spazio del non lavoro
Che non vai vai a va posto non solo in termini di riduzione dell'orario di lavoro come pure si è venuto configurando ma come proprio veri e propri momenti della vita che sono stati secondo me fortemente compressi in parte addirittura cancellati e in quello che è lo sviluppo di questo secolo lavorista
Io non credo e concludo che ci sia speranza di potere fronteggiare le forme nuove di oppressione e di cancellazione
Dello sforzo e di ribellione all'estero Direzione del lavoro ripeto un tema che sta dentro tutta la riflessione di Trentin se come a dire
La risposta la riconquista diciamo così dell'autonomia non si coniuga con una riflessione
Che al riguardo e che scavalchi
Lo spazio e la dimensione dell'attore lavorativo
Io leggo così allora tutta la questione della riduzione dell'orario di lavoro di cui
Della complessità io mi rendo fortemente conto
Citiamo qui l'affermazione che ha fatto pace Sennori non non riusciamo diciamo così ha deciso di una cosa un po'forzata ma dal confine strettamente lavorista in cui si è si è formato la soggettività del movimento del movimento operaio
Io non posso dimenticare una frase ha fatto molta impressione sempre che ho sentito sulla bocca proprio di di di un operaio e che è stato poi l'emblema
Diciamo sì anche dalla vita di questo secolo e che diceva la mia dignità è il lavoro
Diciamo così
Credo che questo sia stata anche la sia stata la grandezza del secolo
E Sensi il cambiamento d'Origgio onde che insieme con i processi di industrializzazione sono maturati prima di tutto nel cuore dell'Europa e che hanno marcato tutto il secolo
Ma io credo che quell'affermazione
E in quell'assolutizzazione del momento lavorativo
Ci sia stato incisi anche un limite
Che poi invece nel corso del ceco Alice Home noti scopre e perciò io ritengo che se non si rompe
Questa equazione tra dignità della persona e atto lavorativo come si è venuta organizzando nelle sue la società industriale di Cuneo noi giriamo io credo non solo insomma che lancia la faremo
Credo che non ce la faremo a misurarci con tutte le condizioni di dominio che la un modo capitalistico viene se esercitando oggi sull'atto sull'atto lavorativo
C'è bisogno a mio parere di una svolta di orizzonte
Credo che in questo senso effettivamente la questione della riduzione dell'orario di lavoro sia un grande tema che è posto sul tappeto
Ma anche secondo me non arriva in porto e non può arrivare in porto se non esce anche dalla sua con condizione di solo recupero diciamo così della forza direi soggettiva intellettuale per per per tornare all'atto di lavoro dobbiamo cioè di allargare l'orizzonte e nomine
E uscire dalla nostra stessa diciamo così dal dallo schema che è riportato tutta la sfera del non lavoro
Nel quadro e dentro una funzione di compimento dell'atto lavorativo
Insieme con l'atto con la forza che ha assunto l'atto lavorativo nel secolo e nello sviluppo di un processo di emancipazione lavorazione noi dobbiamo associare riproporre
Diciamo così serie della vita che sono diciamo così che hanno una loro precisa autonomia e che devono rivendicare anche la sfera del non fare
Se non si compie secondo me questo spostamento di orizzonte
Io credo che l'egemonia del modo di essere capitalistico noi noi non la riusciremo non la riusciremo a superare e credo che la stessa questione
Del la formazione non prenderà diciamoci le dimensioni necessarie e rischia di ridursi invece a un semplice schema di formazione professionale e non di e diciamo si sviluppò dalla verso una che è la grande novità invece con cui la costituzione nostra ragiona sull'atto lavorativo
Questa è la migliore il mio dubbio queste l'avvio brand obiezione io mi fermo qui Pera scusi
Con la correzione che avevamo previsto io chiederei Leonardo Paggi di venire alla presidenza per illustrare la sua introduzione sui temi alla sinistra europea la globalizzazione che
Posso immaginare posso anche sbagliare ma come sia molto legato diciamo anche a molte le gare che sono stati qui affrontati gli occhi tolgo fino alla parola
Io interpretato l'invito di cantava contenersi
Nella mia zona in senso diciamo tassativo
Quindi le cose come dire l'otto un po'per dire le cose che che mi interessano diretti in modo molto scarna cominciamo rispettando questi tempi molto
Quindi sono cose abbastanza agevole generale insomma senza senza purtroppo molte esemplificazione
Allora me le considerazioni che seguono cercano di portare argomenti a favore dell'idea
Che la sinistra europea si trova posto adunanze ad una riconfigurazione della sua tematica teorica e politica orientata in direzione se metricamente opposta a quella riscoperta a del liberismo e del mercato che ha dominato invece per tutti gli anni Ottanta
Ora l'intreccio sempre più stretto tra globalizzazione l'unificazione europea
Favorisce a mio parere la inevitabile riapparizione di due termini se si vola senza addizionale come quelli di solidarietà identità nazionale
Mi soffermerò separatamente su ciascuno di essi tentando di evidenziarlo alle forme nuove ma anche in essi reciproci
Il tema della globalizzazione appunto il primo piano questione figura nella vasta letteratura esistente in modo tutt'altro che univoca
Ma c'è qualcuno che come Paul by locale
Forse non senza buoni motivi contesta persino la novità del fenomeno
La crescita ininterrotta dell'esportazione degli investimenti diretti all'estero e gli dice è documentabile nel corso di tutto il secolo
E tuttavia l'urgenza culturale con cui il tema assist oggi ponendo allora diventa più comprensibile se dalle serie quantitative della storia economica
Ci si voglia la considerazione della temperie sociale e politica in cui siamo quotidianamente emersi per molti aspetti si ripresenta ora un dibattito che fa la sua prima apparizione negli Stati Uniti all'inizio degli anni settanta nel clima che porta che porto allora la in convertibilità del dollaro alla fine del sistema monetario di Bretton Woods
L'esistenza di una crisi acuta della bilancia commerciale il diffondersi di un processo di deindustrializzazione
Che colpisce allora interi settori dei beni di consumo semi durevoli apre negli Stati Uniti un grande dibattito sulla responsabilità delle grandi corporations
E sugli effetti disastrosi che loro nomadismo produce sul piano economico e sociale
Molti vedono in questo passaggio degli anni settanta un elemento forte di periodizzazione storica
Allora nella misura in cui diventa allora pienamente visibile
La fine di quell'intreccio strettissimo tra sviluppo capitalistico ed territorialità che se configurato in modo netto chiaro Joe fin dalla metà del diciannovesimo secolo
Si potrebbe anche dire che il passaggio da un'economia fondata sulle interdipendenze in crescita continua dal mille novecentoquarantacinque alla globalizzazione
è scandito proprio dalla crisi dell'egemonia statunitense dalla fine di quella indiscussa prosperità in cui essa si è basata il centro del sistema capitalistico comincia ad essere investito da malesseri sociali ed economici destinati a diffondersi per le stesse ragioni sull'intera area del mondo occidentale
In qualche misura è la stessa distinzione tra centro e periferia che comincia a perdere di valore
E in questo contesto vale ricordare la stampa italiana singolarmente Arbasino oratori venga a me pare invece enorme il secondo che tre settimane orsono la stragrande maggioranza del Congresso americano
Ha opposto un pacchetto di trattati commerciali volti ad incrementare la liberazione la liberalizzazione degli scambi
Anche negli Stati Uniti la globalizzazione provoca insomma forme di autoprotezione dal mercato
Internet non può essere assunto come paradigma universale
Per rimanere ai vincoli che la globalizzazione esercita sulle tradizionali politiche della sinistra europea mi sembra che Trissino i fenomeni che occorre richiamare ritagliando diciamo una tipologia abbastanza sommaria
Uno concorrenza del paese a bassi salari ma dotati di capacità tecnologica
Arricchimento dell'impresa non coincide più con quella del suo territorio di origine da una situazione di complementarità tra le diverse aree economiche si passa ad una di concorrenza reciproca
Si spezza il classico circolo virtuoso socialdemocratico in virtù del quale la crescita dei salari trascina uno sviluppo che tende a ridurre le diseguaglianze
Dunque enorme sviluppo dei mercati fino al
L'azione del capitale capaci di convogliare grandi quote di risparmio provenienti dallo stesso lavoro salariato
Ormai argomento da telegiornale il potere di controllo e di vento che si esercita per questa via sulle politiche anticicliche degli Stati nazionali tre
La globalizzazione se ne è parlato molto fino ad ora si intrecciano e trascinata da una rivoluzione tecnologica sul tema Veltroni che dell'informatica che contribuisce in modo determinante alla moltiplicazione di Riva e disoccupazione
Questo è un punto importante a me pare lo sviluppo tecnico di un nuovo punto diciamo più volte presentato nella storia di qui
Diciamo che ritornò con grande forse lo sviluppo tecnico come la liberalizzazione degli scambi offre solo una possibilità di maggiore crescita economica
Per cogliere la quale bisogna che si determina nuove più avanzate relazioni sociali me pare che oggi siamo nel momento in cui questi due termine esplodano bisogna come dire primo luogo riconfermare la grandi ambivalenza in questa e questa diciamo questa doppiezza di diciamo di possibilità di di di avanzamento neanche di grandi regressi
Le amare considerazioni che in un momento eccezionalmente tragico nella storia d'Europa Walter Benjamin svolgeva sulla ingenua filosofia del progresso
Abbracciata dal movimento operaio tedesco sono di impressionante attualità
Ancora una volta grandi successi nel dominio sulla natura possono trasformarsi in catastrofi sociali e politiche e mi sembra sia questa la convinzione di base da cui dovrebbe muovere qualsiasi riflessione iniziativa politica dalla sinistra europea
La prima domanda che dobbiamo porci è se la globalizzazione rappresenti come alcuni vogliono una tendenza incontrollabile che destituì Schegge ogni significato
Gli strumenti di intervento politico identificabili con lo spazio dello Stato nazione di tipo europeo
L'interrogativo non è di poco conto perché ci proietta immediatamente in una riflessione storica di lungo periodo
è fin troppo facile rispondere a chi sta esaltando il modello americano contro quello vincoli Stomeo mercanti lista europeo che il boom occupazionale USA poggia oggi su di una gigantesca aria di precariato
Su una forte compressione dei salari sull'allungamento della giornata lavorative resa inevitabile dal cumulo del part-time s'
è proprio questa costante insicurezza del posto di lavoro e Greenspan l'ha detto il modo con brutale franchezza dinanzi al Congresso
è proprio questa insicurezza costanti visti insicurezza del lavoro che passi che l'alzamento dei livelli di occupazione non si traduca in una maggiore pressione salariale quindi ognuno ha ripreso l'inflazione
Il prodigio di questa riedizione americana di uno sviluppo a prezzi stabili sta tutto in un mercato del lavoro privo di qualsiasi regolamentazione del capo dell'affetto che lo ha
Detto e dichiarato in modo molto in modo molto aperto
La riflessione sul rapporto Usa-Europa e tuttavia assai più complessa di quella che può nascere da confronti nel presente immediato e in definitiva chiama in causa a mio avviso problemi di identità ma parole molto in modo guardando allo svolgimento di questo secolo è facile scorgere come adottate divenute catastrofi il vero filo di continuità nella storia nel nostro vecchio continente è dato da uno sviluppo capitalistico intrecciato con la solidarietà
Non è questa la sede di per interrogarsi sulle complicate ragioni di ciò ma è fuor di dubbio il dato mi sembra enorme
Che sono il filo della tradizione storica della sinistra europea è possibile garantire il permanere di un'identità europea rispetto alle diverse esperienze del capitalismo asiatica e
Nordamericana
La cultura moderata e conservatrice che esce a pezzi dallo stato di artificiale protezione di cui ha goduto per cinquant'anni di guerra fredda e attualmente sprovvista di qualsiasi proposta in materia
La sociabilità del mercato dunque di contro alla solidarietà costruita politicamente o anche un passaggio al consumo di massa nell'Europa dei miei novecentoquarantacinque
Inspiegabile senza una grande crescita la democrazia politica di contro non solo al capitalismo corporatura americano della fine del diciannovesimo secolo ma anche al sostanziale
Continuo ma autoritario su cui si fonda miracolo economico giapponese
è indispensabile tenere in mente questo sistema di differenze per riflettere sui possibili sviluppi del rapporto tra globalizzazione e modello europeo credo che per almeno tre funzioni il ruolo dello Stato esca pienamente riconfermato nel processo in atto nonostante la progressiva riduzione dei se vuole ambiti di sovranità sull'economia nazionale uno sul terreno le politiche restato sociale considerato giustamente a mio avviso tra i talvolta storicamente irreversibile
Proprio per sprigionare la sua efficienza economica il mercato deve essere impiantato in istituzioni che presiedono alla riproduzione sociale due sul terreno dell'innovazione tecnologica
In una situazione di crescente concorrenza mondiale il ruolo dello Stato nel garantire alle imprese sempre maggiori vantaggi competitivi e destinato a crescere piuttosto che a diminuire
Tre sul terreno dell'organizzazione del processo democratico
Qualunque siano le nuove forme politiche di tipo sovranazionale e per quanto riguarda l'Europa diffusa ormai la convinzione che l'unificazione monetaria avrà immediati effetti di ricaduta sul politico è certo che il momento nazionale
E destinato a rimanere per un periodo storico di un breve durata il luogo fondante della legittimazione
Uno stato insomma che perde progressivamente capacità di controllo sulle forze di mercato che si muovono dentro il suo territorio ma che si riclassifica come strumento a disposizione
Della comunità nazionale per ridefinire e rinegoziare incessantemente i suoi rapporti con il momento sovranazionale
Detto questo e in qualche misura ha preso le distanze da una visione della globalizzazione come rullo compressore destinato inevitabilmente a schiacciare
Sulla dimensione del libero mercato tutto il sistema delle differenze storiche sarebbe ingenuo non vedere la durezza della sfida all'insieme che viene portata all'insieme dell'esperienza socialdemocratica europea
I tratti costitutivi della logica politica di questo modello sono essenzialmente due a difesa contrattuale degli interessi della classe come interessi di parte
Del costruzione politica tramite lo Stato centralizzato e burocratico di un interesse generale ora la solidarietà di classe di gruppo e io direi anche la solidarietà privata non è in contraddizione con una regolamentazione qua dell'interesse pubblico
La problematica teorica di un classico del pensiero socialdemocratica
Come merito e in questo senso illuminante
Rifiutare la metafisica liberale che ipotizzando armonia dell'interesse lì dice è indispensabile per una politica di riforme che si rende possibile solo a partire dal riconoscimento aperto del conflitto sia dell'esistenza di una pluralità di interessi non coincidenti tra loro e che derivano essere immediati ma anche rappresentati e mantenuti a loro specificità
Il grande successo del modello socialdemocratico gran successo storico sta proprio in questa sua capacità di conciliare un accanito egoismo con un senso della responsabilità sociale
Ossia di essere nello stesso tempo dentro e fuori la logica del capitalismo
E questa felice ambivalenza che la moglie la mondializzazione mette a mio a mio parere in discussione
Allora il nomadismo del capitale l'emigrazione di forza lavoro e tutti i fenomeni connessi che sappiamo orrendamente primo uomo disperata la difesa accanita di qualsiasi interesse privato sia pure di classe
Situazioni di conflitto ben lungi dall'essere premessa necessaria di conquiste sociali più avanzati incoraggiano inevitabilmente in tilt disinvestimenti
Rendano una determinata società più vulnerabile nei confronti della globalizzazione la quale con una sorta di contrappasso tende proprio ad esaltare il valore economico della coesione sociale
E proprio la rinnovata concorrenza internazionale a creare la possibilità di una solidarietà di fatto di nuovo titolo
La società avanzate europea si trova insomma un piglio molto netto andrà resa o procedere verso lo smantellamento dei livelli di civiltà raggiunti in termini di salario di protezione sociale
Il protrazione ambientale preparandoci ad affrontare in abito abilmente costi non solo sociali ma anche immediatamente politici impliciti in una tale regressione
Non credo si possa avere incertezze sul fatto che sarebbe questa la strada di una crisi della democrazia
Come il le Pen Ismaele Gismondi già dicono chiaramente per chiunque abbia orecchi per l'Inter
O pompare l'altra alternativa al contrario in direzione di un'eccezionale potenziamento del nostro capitale sociale
L'obiettivo sarebbe in questo caso quello di accrescere la competitività passando attraverso un grande innalzamento della qualità dell'insieme delle strutture che presiedono alla riproduzione la forza lavoro
Un lavoro caro certo ma un lavoro ora in qualche modo tendenzialmente insostituibile in un contesto sociale ricolmo di esternalità positive per l'investimento
Il principio sarebbe quello per cui per contrastare le minacce che gravano su una ricchezza collettiva bisogna agire in qualche modo collettivamente
Trovo interessato alla letteratura francese certo presente nell'azione del governo Jospin che ne interpreta lo spazio nazionale come spazio di una solidarietà di fatto quale viene a crearsi di contro gli assalti della globalizzazione
Ma è forse il nuovo turismo di Blair quello che ha cercato le più esplicito innovazioni teoriche riaffermando la precedenza logica e politica della comunità rispetto ai gruppi sociali che la compongono
La proposta è quella di un socialismo comunitario che vuole marcare una rottura esplicito lenta rispetto al classismo dallo statalismo rigidità la vecchia tradizione laburista
In questo quadro di riferimento nessun interesse
Un gruppo sociale si può opporre come variabile indipendente nessuno vent'anni fa si disse il salario non avendo una una variabile indipendente vale a dire in questo contesto nessuno non solo il salario ma tutte le altre forme note note categoria della distribuzione del reddito non possono porsi come variabile indipendente
Rimanendo nell'ambito delle suggestioni fornite dal comunitarismo sia dalla filosofia sociale che non a caso negli ultimi dieci anni si è affermata nel mondo in modo quasi a incontrastato
Si potrebbe parlare della necessità di passare dalla logica tipicamente socialdemocratica del contratto a quella del riconoscimento
Nel senso in cui il termine oggi usato non mi pare da un grande filosofo sociale c'è la stella
Riconoscimento delle differenze come il nuovo volto di una democrazia non più interamente affidabile ai vecchi principi di uguaglianza
Ma anche riconoscimento della complementarietà della legittimità dell'articolazione degli interessi contrapposti
Dunque anche ricerca di accordi stipulati rispettati volontariamente ma in una logica completamente diversa da quella del vecchio corporativismo di marca socialdemocratica
Costruito sulla Telegraph conferita ai vertici di una rappresentanza centralistica burocratica ormai scavalcata
Lo sviluppo della storia europea
L'internazionalizzazione dell'economia sollecito non solo nuove più avanzato e forme di solidarietà ma anche nuove e più avanzato e forme
Temo Croazia rivalutando per contrappasso tutte le forme di autonoma iniziativa locale
Ma in che modo un'impostazione comunitaria può portare ad intervenire su un mercato del lavoro come quello inglese ad esempio che dopo il lungo esperimento thatcheriano presenta tratti molto simili a quelli proprio la situazione americana
Ecco quanto il mio leggo di Blair non ci dice per ora forse più impegnato sui problemi della devolution
Anche in questo caso tuttavia importante a mio avviso cogliere le grandi novità che si sono accumulate
In senso generale direi che si tratta di abbandonare
Un vecchio pregiudizio produzioni lista per vedere il ruolo essenziale che il svolge il consumo nel determinare le scelte e i comportamenti dei lavoratori sia sul piano individuale che di gruppo
Voglio spiegarmi facendo riferimento ad un tema che è già stato toccato da precedentemente cioè il problema della riduzione dell'orario di di lavoro a personalmente ho accolto con estremo favore l'impegno del governo Prodi sulle trentacinque ore
E tuttavia bisogna anche prendere atto di una certa indifferenza del sindacato che ha parlato non a caso in certi casi di ciliegia sulla torta
Gli effetti dei tre modi in cui gli aumenti di produttività possono essere scambiati più gradito più occupazione più tempo libero
è il primo di essi più un reddito che da tempo domina incontrastato nella prassi del sindacalismo di tutto il mondo occidentale
La lotta per la riduzione dell'orario di lavoro che parte con auto-difesa biologica contro uno sfruttamento fisico è limitato
Comincia ad assumere alla fine del diciannovesimo secolo e poi dopo la prima guerra mondiale i tratti di una richiesta politica di cittadinanza
è questo il valore anche simbolico grandemente simbolica della richiesta delle otto ore
La costituzione del bisonte nazionali trovai avviene al mio novecentodiciannove attorno all'ipotesi che la razionalizzazione apra nuovi spazi per una politica di riforma
Rendendo possibile un aumento del tempo libero si pensa essa favorirà la crescita culturale della classe operaia
Siamo veramente nel vivo di una filosofia del progresso
Quella stessa che certamente motiva il Governo di fronte popolare in Francia ad introdurre per la prima volta la legge delle quaranta ore nel mille novecentotrentasei
Profondamente diversa è la situazione che si profila dopo la seconda guerra mondiale in modo netto a partire dagli anni sessanta a fronte di un grande progresso tecnologico cade verticalmente la richiesta della riduzione dell'orario di lavoro
Si affievolisce progressivamente la visione del tempo libero come occasione di elevazione culturale del lavoratore
L'obiettivo così sostitutivo è quello di un aumento indefinito a dei consumi che impone dunque un allungamento di fatto della giornata di lavoro si lavora di più per consumare di più
Il riformismo di Alberto ma è morto per sempre sarebbe perdente volerlo e attualizzare
Da questo ruolo centrale che il consumo svolge le motivazioni del lavoratore proprio in quanto occasione
Di socializzazione io credo bisogna ripartire realisticamente se si vuole costruire una coalizione capace di rilanciare l'obiettivo da riduzione dell'orario di lavoro coalizione che la quale attualmente a mio avviso non esiste
Nel circolo amore spendi Worms tenta porta in effetti ha un imponibile a un impoverimento progressivo dell'organizzazione sociale per reagire alla quale non serve una visione semplicemente redistributiva
Ho scorre scopriva le nuove ragioni di una solidarietà di una comunità che non coincidono più con quel esibite storicamente dal movimento operaio sulla base del lavoro come valore se vogliamo reagire alla tendenza dello spazio pubblico a diventare solo una raccolta casuale di consumatori che fanno acquisti
Bisognerà interrogarsi ed agire sulle grandi forme dalla socializzazione a partire forse dal suo muco fondamento fondamentale la famiglia che appare per molti aspetti oggi come la vittima principale di questo processo
Difficile ad esempio immaginare io credo una coalizione vincente penetranti trentacinque ore senza un ruolo essenziale delle top
Ho parlato finora del modo in cui la globalizzazione minaccia sistema dell'interesse e tuttavia non meno forti sono i mutamenti che essa induce sul sistema delle identità contrariamente alla convinzione sempre più diffusa in questo Paese
Per cui dimenticare il passato è condizione indispensabile per essere moderni
Proprio l'internazionalizzazione dell'economia e delle società a ripropongo ovunque l'esistenza di nazionalismi reattivi
La standardizzazione non piace a nessuno poiché troppo forte il senso dell'individualità che si intreccia strutturalmente con lo sviluppo capitalistico
Si sta diffondendo su scala mondiale il fenomeno del fondamentalismo e del Garosci etnocentrismo ma il tema un arrivo e la una rilevanza peculiare anche in Europa
Dove i due movimenti la globalizzazione della regionalizzazione si stanno intrecciando strettamente tra loro
Il crollo del muro di Berlino l'unificazione tedesca Maastricht
Nello stesso momento in cui imprimono una singolare accelerazione a tutto il progetto europeo ripropongono anche in modo nuovo il problema della convivenza dell'identità nazionale
Il così detto economicismo che ha improntato fino ad oggi tutto il processo dalla costruzione europea e che lo stesso della cominciamo rappresentare comunque nel proprio comodi bottiglia è stato forse per molti aspetti una via obbligata
Recentemente uno storico non a caso di nazionalità inglese ha sostenuto che gli anni mille novecentoquarantacinque mille novecento ottantanove debbano considerarsi una parentesi
Conclusa la quale intendono nella storia europea tornerà a battere inevitabilmente sul conflitto tra nazionalismi non c'è bisogno tuttavia di militare attivamente come lo storico in questione nel partito dagli euroscettici per domandarsi con quale identità e con quali forme di convivenza i singoli Paesi entreranno a far parte del nuovo spazio politico europeo
Naturalmente la domanda vale prima di tutti per la Germania
Se si vuole comprendere le ragioni per cui ad onta unificazione avvenuta
Continua a permanere il famoso contrasto tra gigantismo economica unanimismo politica di tutta la vicenda del tre per cento a mio avviso segno di questa di questa di questa permanere
Ma
Bisogna ancora bisogna rifarsi ancora ammesso memoria identità democrazia come è noto il rapporto tra memoria e democrazia è stato una Germania Federale particolarmente tormentato
Si partirà alla fine degli anni Quaranta con una democrazia senza memoria
L'obliterazione dei crimini nazisti fu il presupposto di tutto il processo di inclusione che la Germania di Adenauer tentò verso i milioni di cittadini che avevano sostenuto fino all'ultimo il regime hitleriano
è questa l'origine prima di quel problema delle identità tedesche che si trasmette mai risolto ancora di generazione in generazione l'elaborazione di una memoria del nazismo da parte del popolo tedesco appare un problema ancora aperto
E caduta l'ipotesi luministica di una soluzione del problema sul terreno del patriottismo costituzionale nuovi interrogativi si aprano nel momento in cui la Germania di Bonn si appresta a diventare la Germania di Berlino
E l'Europa orientale torna gravitare nell'area di influenza la Germania unita io voglio dire semplicemente questo che sono questi interrogativi che impediscono il superamento della Riserva internazionale che tutto resista verso un'assunzione della Germania dei poteri ex nazionale
Ma che il fantasma delle valli nazismo del resto Contini ad aggirarsi per l'Europa è dimostrato anche la recente scelta inglese
Discorso pronunciato ai Comuni dal cancelliere dello Scacchiere Gordon Brown lo scorso ventisette ottobre con cui si rimanda tutto il problema europeo al nuovo Parlamento è un referendum popolare
Che si ritiene comunque necessario non dice tutta la verità sulla Spitzer e la profondità del problema che si pone attualmente la Gran Bretagna
Ben al di là dei calcoli sul modo in cui governare dirigere i processi di convergenza economica abbandona la sterlina investita di valori simbolici non minori
Di quelli che si legano in Germania al Marco incontra nel Paese una resistenza culturale e politica di grandi proporzioni
Il governo Blair non ha avuto il coraggio di sfidare queste correnti profonde dell'opinione pubblica nazionale nonostante la grande maggioranza parlamentare di cui dispone questa e questa è la realtà situazioni la memoria del passato quell'appropriati ma anche quella al Cluj
Continua ad essere un ostacolo sulla via a dell'Europa e del resto l'allargamento dell'Unione ai Paesi dell'Europa orientale non potrà non complicare ulteriormente questa scala di problemi
Tuttavia sono una democrazia europea che non si costruisca sulla dimenticanza del passato potrà costruire una vera e stabile conquista storica
Dentro questo quadro conclude via concludere bisogna collocare io Creso il caso italiano
Importa secolare proprio per un Paese come il nostro e il rapporto nazionale internazionale che torna ad essere come dopo le novecentoquarantacinque e forse ancora di più
La premessa necessaria di qualsiasi crescita culturale e politica economica del paese
La sinistra italiana credo si attesterà nei prossimi anni come forza di governo quest'anno convinzione diffusa solo si riuscirà a pilotare il Paese nel nuovo contesta internazionale
Ma proprio in riferimento ai due parametri che ho assunto solidarietà identità nazionale il caso italiano si presenta ancora una volta ci aziendalmente hardware irto di problemi
La maggiore coesione sociale che si presenta nei Paesi avanzati con una possibile risposta vincente alla globalizzazione appare del nuovo è un obiettivo remoto
Veniamo da uno sviluppo pluridecennale segnato dal conflitto ritmo più acuto tutta l'esperienza repubblicana quale sia per la conclusione di una guerra civile più efferata di quanto non si sia poi ricordato è stato assegnato dalla CIR lacerazioni interne e profonde che la guerra fredda non ha cessato di amplificare approfondire
La democrazia è cresciuta in una logica di scontro in un intreccio permanente con fenomeni di violenza pertanto lo stragismo al terrorismo
A questa esperienza il credo più che una presunta in quella civile tradizione massimalista italiana bisogna ricondurre il fatto che una parte della sinistra teorizza ancora l'antagonismo come unica forma di rappresentazione politica possibile nel mondo del lavoro
Ma l'eredità del passato si fa preponderante quando la crisi del tradizionale centrismo democristiano dal luogo ad una destra sempre più accumulata nelle sue diverse componenti da una vocazione sovversiva
Ci si interroga giustamente sulle ragioni e le conseguenze diciamo
Il paradosso maggio una mi pare quello di un partito azienda che sta fisicamente dentro i processi di globalizzazione ma che non riesce a rappresentare nemmeno a se stesso
Gli interrogativi di lungo periodo che questa nuova fase della zuppo capitalistico sta sollevando
Al fondo di queste involuzione della cultura moderata del nostro Paese perché di un'involuzione si tratta sta a mio avviso l'incapacità di sbarazzarsi dei quadri mentali consolidati si nella lunga pratica di quella che Aldo Moro chiamava alla metà degli anni Settanta la democrazia difficile cioè la democrazia senza alternanza
Non si riesce cioè capire che l'anticomunismo non fu solo una politica volta una cultura politica volta a preservare una gestione esclusiva
Del potere ma anche un modello di sviluppo nuovo che seppe trascinare un Europa allora recalcitrante sulla strada del consumo di massa rendendo possibili forse anche suo malgrado importanti traguardi sociali
Riproporre ostinatamente la logica di quello scontro significa non riconoscere che sono mutati non tanto e non solo i termini del confronto politico
E otto anni sono ormai passati dalla caduta del muro di Berlino ma le stesse modalità di governo dell'economia e della società
Cioè il mondo imprenditoriale per primo deve oggi misurarsi con una scala totalmente nuova di problemi che non potranno in alcun modo assolvere con una società e una politica in stato permanente dissi bulla di fibrillazione
Ma una politica di coesione sociale fondata sul riconoscimento reciproco dell'interesse è difficilmente immaginabile senza forme rinnovate di identità nazionale la strategia della destra esplicitamente quella dell'archiviazione sistematica del passato
Il segnale è quello di far vivere nel passato in un eterno presente il passato anche quello più vicino è troppo scottante per essere ricordato dimenticare condonare queste sono le parole chiave della destra che ritroviamo spesso riproposte anche in prestigiosi organi di stampa
Solo una sinistra democratica solo chi pur tra denso insufficienza dei ruoli ha cercato di tenere viva una visione critica dello sviluppo storico italiano può lavorare oggi io credo che la ricostituzione di una identità e di una dignità nazionale
Senza una rinnovata insistenza su di una tradizione democratica nazionale che restituisca all'opinione pubblica del Paese il senso di tutto quello che di buono
è stato compiuto a me mi pare difficile immaginare un linguaggio più espansivo e più comunicativo della sinistra
Certo non si tratta di creare a tavolino nuovi miti di cartapesta
Si tratta al contrario di rappresentare il nostro passato repubblicano per quello che fu con le sue fratture le sue contraddizioni
Il suo estremo pluralismo ma anche la ricostruzione storica più critica e più disincantata non è in contraddizione con la individuazione di una linea di movimento per cui Faglia battersi
Molte grazie Leonardo pagine imprevisti e imprevedibili impegni del professor Santelli universitarie non gli consente di essere presente io non vedo so se li è arrivato Michele Salvati comunque inizierei subito il dibattito gli interventi che abbiamo già alcuni il primo è Giuseppe Tamburrano ti inviterei qui alla Presidenza si prepari poi Marinucci
Anche se cantarono mai invitato alla brevità mi pare che sia un invito implicito lo sento come un fatto di coscienza
Io sarò se non sono breve ma anche disorganico perché ho preso
Qualche appunto in fretta
Prima di tutto vorrei dichiararmi totalmente d'accordo con l'intervento di Ingrao
Allievo della globalizzazione però sento il dovere di fare questa dichiarazione perché mi pare che sia stato l'unico non solo oggi ma nella cultura di sinistra insistere su un problema che a me sembra che sia già centrale la vita sociale il tempo del Nord la forma che non è il tempo della riproduzione della forza lavoro riposo
Ma è uno spazio crescente basterebbe vedere
Le cifre relative alle ore lavorate nel corso di un secolo sono più che dimezzate
Basterebbe pensare all'aumento della vita media la massa di persone che non lavorano pensionati e capire che anche i problemi del lavoro possono essere affrontati più adeguatamente se si vede quest'altro risvolto quest'altro risvolto che quello a mio parere fondamentale e non è fondamentale solo dal punto di vista della persona o dell'individuo che deve riempire queste ore fondamentale anche perché c'è una dislocazione dei poteri
Che controllano la ricetta per la società e delle persone
Che una volta il problema era il plus lavoro adesso il problema riguarda il blues valori latita intima delle persone i nuovi poteri sono quelli che ci condizionano non nella fabbrica ma nella nostra vita privata e qui vengo
Brevemente al tema della globalizzazione parola di che usiamo tanti indizi troppi forse senza capire bene di che cosa si tratta
La pagine è stato chiaro Renzo però io vorrei porre un problema vedete compagni
Questa globalizzazione è un fenomeno positivo o negativo come noi lo giudichiamo e come noi né affrontiamo
I processi
Mi pare che gli aspetti fondamentale della globalizzazione siano
Il fatto che aumenta il numero di di utili alla massa di capitale che si sposta in tempo reale basta digitare su un computer che si sposta dominata sollecitata soltanto dall'interesse speculativo senza nessun o con scarsissimo riferimento alla economica reale
Imprese che si trasferiscono a seconda della convenienza Clark cominciare a quella fiscale
E poi c'è una globalizzazione su cui noi dobbiamo anche soffermarci che la globalizzazione che riguarda l'informazione cioè la cultura il satellite il fatto che grandi centri che elaborano modelli guaio Life
Sì controllano attraverso le informazioni attraverso tutto ciò che può anche essere l'intrattenimento noi siamo in sostanza senza che fosse ce ne accorgiamo controllati dà nuovi poteri
Da poteri diffusi quale quelli dei fondi pensione che si muovono sulla base solo dell'interesse speculativo da grandi centri belga e disse
E cose di questo genere
Abbiamo dunque questa questo processo per cui le frontiere e la sovranità dello Stato possono sempre meno
Ed abbiamo anche fenomeni di corrispondenti che sono una reazione una reazione io direi degenerativa ricordate le il libro di di Ben Harper sia ed Macworld cioè insieme con la globalizzazione e voi avete un aumento del dei fenomeni che non sono di nazionalismo sono di localismo sono di fondamentalismo
Anche in Paesi avanzati come la Norvegia una destra nazionalista cresce allora problema che la globalizzazione è un fenomeno positivo o negativo
Sinistra prevale una considerazione a mio parere è sbagliata
Cioè la globalizzazione è un fenomeno positivo non è vero i processi di diseguaglianza di accrescimento delle distanze tra ricchi e poveri sono processi che sono effetto della globalizzazione e noi dobbiamo considerarli
Da questo punto di vista
Io vorrei porle un'altra domanda noi abbiamo
Dimenticato marzo lo abbiamo sepolto senza neanche dire due parole di riconoscenza eppure oggi
Cari compagni se c'è una dipendenza dello stato dei poteri politici dal grande
Capitale finanziario studiato da teorici soprattutto socialisti il perdente
Oggi se c'è se c'è un fenomeno del genere è un fenomeno esistente e di ampiezza enorme
Come l'affronta la sinistra questo problema questa dipendenza o meglio questo svanire dei poteri dello Stato della politica
Di fronte alle decisioni che sfuggono totalmente ad ogni controllo dei centri di potere economico o culturali Ohtsubo culturali come la fronte alla sinistra
Ecco la questione che io che io voglio porre insomma è vero o no quello che ha detto il governatore
Della Bundesbank Tietmeyer re che i i politici parlamentari si illudono se credono di avere loro ancora il potere di decisione il potere di decisione passato in quella che lui chiama la democrazia economica si illudono
E noi da questa constatazione ditte temere che cosa quale conseguenza
Ricadiamo sul piano che una volta si chiamava ideologico qual è il tipo di intervento e di sostegno oppure di non voglio dire lotta ma certo di confronto critico verso questi questi fenomeni io vi devo dire che provo un certo imbarazzo a leggere le cose che scrive che scrive Soros che con la globalizzazione
Ha visto crescere le sue ricchezze perché mi riconosco certamente più nella critica di Soros al mercato e alla globalizzazione che nelle teorizzazioni della della della sinistra ecco io ho ho finito volevo solo vuol far cadere qualche sollecitazione a considerare questi problemi con un approccio un posso dire con approccio più marxista grazie
Grazie Tamburrano un paio di preghiere
C'è un fruscio insomma di fondo quindi sono ci sono un paio di salette c'è da fare bisogna un attimo uscire per parlare di pregherei anche per l'ascolto
Di seguire questo consiglio che alla presidenza la seconda è appunto di contenere gli interventi entro i dieci minuti
Subito do la parola a Luigi Mellucci subito dopo Giorgio Cremaschi e Giuliano Amato
Mi scuso per la schematicità che sarà dai limiti della rozzezza ma intendo stare nei tempi
Poco fa Bruno Trentin
Sottolineava la necessità che
La riforma istituzionale della società mi pare che abbia usato questa espressione
Costituisca appello a sinistra un primus almeno concettuale dispetto alla riforma delle istituzioni dello Stato
Io sono meno ambizioso di Bruno Trentin
Mi accontenterei
Che la riflessione sui due termini andasse di pari passo
Mi accontenterei del fatto che
Tra i due versanti siamo del grande tema del innovazione della Repubblica
Il versante sociale il versante istituzionale
Non vi fosse quella che a me pare oggi essere nel pensiero e nell'azione della sinistra
Una e vera e propria scissione
Ai limiti del schizofrenia
Che determina Effetti disastrosi sul piano dell'azione politica della sinistra e
Si fa nascere molti dubbi
Sul
Siamo conclusione sul piano strategico di questo processo di transizione che stiamo attraversando
Io credo che poiché in molti siamo immersi nella tumultuosità di questo processo appunto di transizione
A volte ci capiti di non avere il tempo di pensare
A quello che sta accadendo
E io colgo siamo questa occasione di oggi come
Una sorta diciamo di di di di di occasione per una per una riflessione
Io penso questo essendo un giuslavorista che
Da qualche tempo si è dedicato al tema del della riforma istituzionale
Fausto Bertinotti non so se è ancora in sala qualche tempo fa mi ha detto che sono uno che una volta si occupava di cose serie che oggi si occupa di non si sa bene che e
Ma io penso che se noi siamo leggiamo
Oggi la proposta della commissione bicamerale che riguarda la parte seconda della Costituzione e la leggiamo come dire a tabula rasa ignorando diciamo le il suo processo lavorativo siamo presi da una sorta di vertigine
Perché non si capisce
Già solo parlando della parte seconda della Costituzione tra forma di governo forma di Stato ed altro qual è il profilo Borreale di questa Repubblica anche perché la straordinaria difficoltà che abbiamo e che punto si mette in gioco un'innovazione istituzionale non limpida quanto al disegno mentre attraversava un processo di stabilità foltissima del sistema politico e degli stessi soggetti politici la grande differenza rispetto alla Costituzione del quarantotto
Ma se voi proviamo a leggere questa proposta di riforma della seconda parte della Costituzione con la prima parte della Costituzione
Credo che questa sensazione di vertigine diciamo
Diventa qualcosa di più cioè dai il senso di una
Possibile straordinaria a simmetria tra i due termini
Allora io accolgo questo invito di Trentin appunto a considerare concettualmente come prioritario il tema della riforma sociale in termini della assoluta necessità
Dal punto di vista della tematizzazione poi se possibile anche dell'azione politica asso assoluta necessità di una sistemazione teorico politica fra i due versanti del problema
Il versante appunto della riforma sociale della riforma istituzionale
Seconda Repubblica termine che a me non piace io sono tra quelli che per molto tempo si è sforzato di sostituire a questa formula quella di nuova fase della Repubblica ma bisogna prendere atto che l'affondo è questo
Seconda Repubblica sul piano delle istituzioni pubbliche
Governo e forma di Stato
Bene è qualcosa di totalmente estraneo rispetto al esigenza di una seconda Repubblica anche per il lavoro
Sarà perché io appunto sono partito dalla esperienza giuslavorista per attingere alla necessità di ovazione
Ma io trovo che vi siano siamo straordinarie non dico coincidenze ma affinità tematiche tra questi due versanti
In breve i tratti distintivi sul piano pubblico del diritto pubblico di questa seconda Repubblica impositivo cioè dal punto di vista di una soluzione democratica della crisi in corso quali dovrebbero essere forma di governo e forma di Stato
Forma di governo
Un rafforzamento della capacità di decisione e di controllo dei cittadini sui governi
Di questo parla in chiave democratica il passaggio da un sistema proporzionale a un sistema maggioritario
L'istituzione di un governo come detto io vitali spettò Valla forma partito
E quindi l'ha fatta presentando sta politica strumentale al governo e non viceversa
Secondo versate forma di Stato questo così detto federalismo di cui si parla che cosa al fondo
Al fondo è la necessità di riequilibrare sul piano istituzionale il rapporto cento periferia
Cento territori sul piano sostanziale di riequilibrare il principio di uguaglianza
Nella sua attitudine
Uniformizzazione dice con i principi differenti
Sul versante del lavoro questi due temi hanno o non hanno poi lezioni tematiche cito solo i titoli perché
Bisogna stare unite
Controllo dei cittadini sui processi decisionali
Controllo dei lavoratori sui meccanismi di rappresentanza e di decisione
Bene dentro c'è il tema della rappresentanza sindacale
La discussione sulla riforma sindacale e cominciata prima
Di quello sulla riforma del sistema politico
Lì dentro c'è il tema anche della organizzazione sindacale
Capitolo della unità sindacale
Lì dentro c'è il tema del modo in cui può cessi di e i meccanismi di concertazione sociale si incrociano con i meccanismi di decisione pubblica
Quindi appunto le regole della concertazione sul piano politico ma anche sul piano sociali sistemi partecipativi
Secondo versante il rapporto tra uguaglianza differenza
Io sono tra quelli che come pace studiava il lavoro a domicilio negli anni settanta
Allora scoprimmo che il grande boom degli albi degli artigiani
Letto come enorme sviluppo del lavoro autonomo nascondeva l'evasione della legge sul lavoro a domicilio quindi figuriamoci se non so quanto di vecchio ci sia nel tema dei nuovi lavori e tuttavia vi è una differenza rispetto a quegli anni va segnalata io sono tra quelli che hai seguito in qualche modo l'illusione
Che a partire dallo Statuto uniforme del lavoro subordinato si potesse ricomporre l'arcipelago gliela voglio dire
Oggi dobbiamo prendere atto che va riletto un paradigma
Ed è appunto che il tema della foto uguaglianza differenza
Politiche del lavoro e occupazione
Io dissento qui da Paci e chiudo su questo sulla questione della legge
Sull'orario di lavoro ma non perché non veda appunto da vecchio giuslavorista la forza diciamo di un atto del fittizio su questo tema il diritto del lavoro è nato così e nato dalle leggi sull'orario di lavoro
Ma perché vedo qui un punto diciamo fortissimo della impossibilità funzionale di una regolazione centralistica
Io penso che sia totalmente illusorio che oggi politiche attive del lavoro e del mercato del lavoro possono essere realizzate attraverso leggi nazionali decreti ministeriali
In questo senso diciamo una straordinaria comprensione nei confronti di Tiziano Treu
è un pragmatico prematura ma che per necessità si misura con una realtà diversa questo trovo che sia un tema cruciale del rapporto centro periferia
Del di un nuovo rapporto da instaurare
In una logica di nuova solidarietà
Fra il livello necessario di regolazione uniformi e un livello necessario di differenziazione degli strumenti
Non è possibile che i contratti a termine i contratti di formazione e lavoro il part-time gli strumenti di gestione del collocamento del mercato del lavoro debbono essere identici
La differenza e questo diciamo più la sostanza e del tema federalista che se vuole essere coniugato in maniera diciamo seria
Consiste nel modo in cui
Rifondare funzionalmente i rapporti tra un centro capace di decidere di governare e una periferia e che deve essere Essa spessa capace di decidere e di governare quindi al contrario di quello che si dice
Dobbiamo correntemente il cosiddetto federalismo in realtà e un modo formidabili di riorganizzare il centro e di rifondare le basi reali del principio di solidarietà
Altrimenti noi passiamo ad un altro scenario è quello di una miscela esplosiva
Fai localismi e centralismi
Disfunzionali
Che poi diciamo sul versante sociale si legge in termini di tu cessi di inarrestabile Coppola stilizzazione
Per la società e dica tutta egoistica io ogni forma di rappresentanza collettiva interessa
Ringraziano a Luigi Marinucci avara padana Giorgio Cremaschi da Prodi non parleranno o nell'ordine Giuliano Amato Angela grandi io vi invito a rispettare i tempi perché abbiamo anche i versi scritti a parlare e non vorrei anche appunto che
Sì e riuscì sino alle presenze insalate
Anch'io do quindi un apprezzamento generale alcune considerazioni naturalmente rozze diciamo così telegrafiche l'apprezzamento generale mi sembra il filo che unisce tutta la discussione almeno da come a me è sembrato e c'è un tendine
Il fatto di porre la discussione
Sulla riforma istituzionale sui processi di cambiamento della politica partendo da un'analisi dei processi sociali economici anche culturali della società e non semplicemente da astratti meccanismi
I decisione di formazione della decisione che a me paiono sempre più incomprensibile promette non solo a me visto l'andamento della partecipazione alle elezioni che stiamo registrando nel nostro Paese
Quindi se è vero che il nodo della discussione
Ancora come la politica si pone il problema io radio e così nella fase in cui crescono posteri strumenti in grado di condizionare con me non mai la vita delle persone come la politica si pone il problema di dare alle persone il potere ti intervenire almeno in parte sulle proprie condizioni sui propri destini non c'è dubbio che le riflessioni che qui sono state poste toccano i noti per la discussione ne voglio
Voglio solo fare tre diciamo così brevissime considerazioni la prima riguarda
Il ragionamento che qui veniva fatto mi sembra da paggio un po'da tutti su rapporto tra Stato mondani e mondializzazione anch'io credo che la prima cosa di cui ci si deve sbarazzare in qualche modo l'idea perché pure però ha avuto tanto successo anche una parte della sinistra anche una parte dell'estrema sinistra
Che lo Stato sia un un residuo un costo per cui il libero mercato da un lato magari la capacità di agire come Robin Hood attraverso internet è la virtualità e così via
Si permetta di superare questo il computo non è così
Non è così sul piano economico adesso io non non sono un esperto ma ho l'impressione che forse prima o poi bisognerebbe fare un'analisi del peso
Sentivo della spesa dello Stato dei cambiamenti del peso effettivo dell'atteso dello Stato sull'economia globale
Almeno nei principali Paesi io leggevo recentemente uno studio che diceva che negli Stati Uniti di Reagan
Non è sono cambiate le voci molte della spesa pubblica Vanoni incidenza complessiva della spesa pubblica sul bilancio sul sul prodotto lordo complessivo
Quindi
Quindi il peso complessivo dello Stato in economia secondo me non diminuisce di una virgola
E allora c'è da domandarsi in che situazione siamo all'esecuzione della quale peso effettivo dello Stato nell'economia non diminuisce anzi sono vedi le cose qui dette per cui in alcuni casi in molti Paesi lo Stato diventa una risorsa in più
Per la concorrenza la competizione internazionale di un Paese
Per i servizi che può offrire per le risorse che può dare per gli uffici e le per le capacità anche di governare i processi di riorganizzazione delle imprese
Dicevo come si può in qualche modo conciliare il fatto che lo Stato non perda secondo me di un millimetro la sua funzione anzi l'avete persino esaltata anche secondo me esaltati intermedi tutti da discutere perché assistiamo anche un processo
In qualche modo di uso un termine orribile Ti-Bre situazione del ruolo dello Stato
E però il fatto che contemporaneamente la politica si stia intendendo per politica la capacità di decidere democraticamente le scelte la politica la partecipazione si stia ritirando all'intervento dello Stato che pare sempre più determinato ad altre cose
La seconda questione che volevo sottoporre la nostra riflessione riguarda punto it le tendenze queste collegate dalla globalizzazione perché è chiaro questo fatto di avere di fronte sempre di più uno Stato che fa economia ma che in qualche modo sì autonomi dalla politica se posso dirla così
E spesso spiegata dell'anche nella nella nel dibattito culturale ma anche diciamo così dei mezzi di comunicazione di massa con le oggettività dei processi di globalizzazione cioè siamo di fronte a un sistema mondiale per cui gli Stati più di tanto non possono fare o meglio la politica più di tanto non può fare
Al di là del fatto che se evidente dovessimo accettare fino in fondo questo assunto come mi sembra dicesse anche pagine la questione della democrazia stessa Rossi finisce per assumere un ruolo sussidiario alla discussione al di là di questo a me sembra che forse un approfondimento sull'analisi sulle tendenze della globalizzazione ci aiuterà ci aiuterete nel senso che per quanto mi riguarda
Credo anch'io che probabilmente anche qui dovremmo mettere molta cautela nell'idea di pensare che siamo di fronte ormai è un sistema capitalistico mondiale assolutamente libero da vincoli da problemi assolutamente auto-governo arato nel quale nella sostanza non esistono poteri gerarchie di potere in contraddizioni anche enormi
Di cui io ne vedo almeno due una una contraddizione che nella mia esperienza sindacale verifico anche siamo così duramente tutte le volte il fatto cioè che la mondializzazione dei mercati realtà non mette di fronte l'impresa a una condizione reddito di superamento del modello fordista come modello sociale va mette di fronte l'impresa due mercati
Uno un mercato il nostro quello dei Paesi più ricchi
Dove siamo di fronte chiaramente a tutti i fenomeni che anche qui Bruno Trentin descriveva di superamento del fordismo
E poi contemporaneamente all'emergere di mercati che forse noi abbiamo sottovalutato
Per i quali invece la crescita è di tipo fordista tradizionale perché se mettiamo assieme
Qui Prodi consumatori che ci sono in Cina che ci sono in India che ci sono in Brasile che insieme sono più vero popolazione dell'Europa e che sono niente rispetto alla dimensione di quei Paesi quei Paesi c'è un'esposizione fordista tradizionale e siccome io penso che la fa ricco qui che probabilmente la fare la conferenza di Kyoto farà probabilmente la stessa fine di quella di Rio
Proprio perché trovo molto difficile lo troviamo difficile anche nelle nostre discussioni quando discutiamo con i nostri amici della cute brasiliana della foresta amazzonica ci dicono che prima la facciamo in Baviera o in Valpadana la farà la riforestazione poi discutiamo della loro foresta quindi voglio dire la quest'intreccio di questioni ambientali questioni sociali questioni di sviluppo è anche una questione che ha una relatività fortissima rispetto una relazione fortissima rispetto al problema diciamo della di una di un meccanismo anarchico si crea cioè la grande impresa l'impresa che sta nel mercato tutte le volte deve scegliere
Tra puntare orientarsi di più su un mercato
Di sostituzione in cui contano più gli aspetti qualitativi di competizione qualitativo invece puntare o scegliere verso una forma di espansione verso un mercato di tipo fordista soprattutto questo questa contraddizione che c'era e c'è poi questo finanza senza controllo meglio senza controlli comuni perché secondo me dei controlli ci sono
Senza controlli comuni perché anche qui sarà un caso che tutte le tempeste monetarie
Che ci sono state negli ultimi dieci anni hanno sembra colpito diciamo così economie che in qualche misura potevano diventare io non parlo del complotto per avere un penso al complotto però dico solo che il fatto che tutte le economie che sono possono potenzialmente essere concorrenziali al alla tenuta della supremazia del del del del rapporto industria dollaro americano subiscono a un certo punto periodicamente assalti drammatici e che c'è un'economia che si parte
In parte immune nonostante tutto da questo mi fa dire che appunto il rapporto tra liberismo protezionismo ancora tutto da definire tutta quest'area e tutta secondo me
Riva ovociti un'idea di regole di un processo politico comune cioè di un'idea su come si possano affrontare le questioni e da questo punto di vista io sono convinto forse più pessimistica mente di alcune cose che ho sentito qui
Che l'Europa se si è pure un punto centrale da difendersi Ron dubbio ovviamente sul fatto che il sistema sociale europea debba essere difeso ma se non sarà collocato come modello di un modello complessivo in alcuni una valutazione complessiva del mondo cioè se la difesa del modello sociale europeo sarà appunto solo una difesa
E non un modello da proporre non credo che ne usciremo Walter infine il rapporto con il lavoro qui appunto dico una contraddizione colgo nella nostra discussione almeno anche era mia cioè nel senso che queste doppie tendenze mi fanno dire che
Mi fanno fare un'analisi ad esempio meno ottimistica lo dico di quella che ne abbiamo anche discusso anche altre volte che fa Bruno Trentin sul lavoro nel senso che a mio parere più forte l'aspetto di spaccature
Cioè il vero che ci sono i processi che Trentin s'coglie chi crescita di potenzialità di auto fermarsi Pavoni di autoaffermazione
Ma è anche vero che questo processo forse anche per rimbalzo come effetto di rimbalzo tra noi tutti i Paesi emergenti eccetera sta ricostruendo anche nel nostro Paese una dimensione senza precedenti di lavoro dequalificato con pochissimi diritti
Per il quale credo senza un un modello di organizzazione e il rischio che ci sia una spaccatura tra le due cose scarpe il rischio che ci sia una spaccatura tra le due cose tra i due tipi di lavoro c'è un lavoro che tutto sommato conquista che questo se ci farebbe tornare
A una parte della storia del momento brace coi non qualificati sono oltre i riti dirigista sono considerati addirittura fuori dal movimento operaio dalla cultura democratica perché vuole top crea colto e democratico organizza solo e unicamente quelli che hanno in qualche misura un mestiere questo il problema noi lo sentiamo anche nella grande industria guerra anche della grande industria anche della FIAT di processi di organizzazione sono processi purtroppo che presentano sempre nello stato attuale due facce per uno che ci sia sale c'è un altro che scende e questo produce delle condizioni dal punto di vista sindacale senza precedenti Righetti riorganizzi Di Peri dei diritti per dire di sì TT paura di insicurezza eccetera eccetera infine la questione
Del tempo in più scusa che poneva Ingrao a me sembra una questione invece centrale devo dire che pur essendo sindacalista non mi sento offeso ovunque dal fatto che ci sia un progetto di legge su queste questioni mi sembrava una questione decisiva anche perché noi non ce la stiamo facendo intervenire su questo proprio per la difficoltà dei processi per dire la verità
Non ci credo che non ci siamo ingrato da soli
Proprio perché siamo di fronte a un cambiamento epocale così forte sull'obiezione al lavoro che un misto di intervento legge contrattazione a me sembra una cosa da non buttare via ma quello che mi interessa sottolineare e il concetto di tempo
Non c'è dubbio noi siamo di fronte a un doppio problema anche qui perché da un lato il problema del tempo e sicuramente il fatto che si creano per una parte delle persone del mondo al lavoro una dimensione di tempo
Non affrontata non risolta non discussa che non può essere ridotto a pura mente la propria dimensione lavorativa
E tuttavia c'è per la parte ancora che io non voglio sottolineare di TTT mondo del lavoro con meno poteri con meno qualificati che arriva fino a dentro la grande impresa non è solo fuori dalla grande impresa
Un processo che ormai credo anche è registrato agli atti di crescita di perdita di controllo sul tempo anche questo senza precedenti perché dico Christine controllo sul tempo per tre ordini di motivi primo perché dentro l'organizzazione del lavoro di tipo più tradizionale sono ancora in vigore i meccanismi di cui prima parla di perdita di professionalità esce secondo perché dentro meccanismi di riorganizzazione della produzione la fabbrica snella diverse velocità lavoro noi passiamo a un jeans sistemi privi di regole in cui il lavoratore può lavorare per un dei mesi a sessanta ore la settimana e poi perdere il lavoro e il terzo perché come anche più proprio chiudo qui
Proprio perché noi abbiamo un modello di lavoro a termine chiamata appartare mai
Per il quale il tempo Dino un lavoro non nel tempo libero purtroppo spesso è tempo di attese e di ricerca del lavoro di disperazione eccetera per cui in realtà c'è una dilatazione di un tempo per qui a me sembra che la dimensione della riconquista di un forme di autogoverno sul tempo sia una questione decisiva per non offre
Grazie
Qual è la strada
Rianimato fa insomma Raffaella
Vediamo dell'area varie ricordare
Dopo la falsità
L'insegnamento con l'assenza SS nei sei mesi ancora io né per gli italiani e
Questo funziona meglio
Io farò alcune brevi chiose alla relazione di Taggì di prima
Il più schematicamente possibile punto primo la globalizzazione
Conteniamo a a trattarla come una cosa che ci piace non ci piace risponde ad un forse tra le il più robuste tendenze storiche di lungo periodo con le quali ciascuno di noi abbia a che fare in realtà sono alcuni secoli a dir poco da quando fece i primi passi il capitalismo commerciale prima di quello industriale che le attività economiche hanno una inesorabile tendenza ad allargare i propri confini
Fino a quando sono state prevalentemente all'interno dei confini degli Stati nazionali non ce ne siamo accorti e siamo in genere i rimasti implicitamente convinti per anni che è stato e mercato avessero gli stessi confini e generavano infatti riviste con questo titolo
Poi e progressivamente ed inesorabilmente la vicenda in questo ciclo storico perché ce ne sono stati probabilmente altre in passato come è stato ricordato proprio soprattutto nel corso del ventesimo secolo piano piano l'acqua ha cominciato a scorrere a scorrere sempre di più al di fuori dei confini nazionali ed è ed è una vicenda della storia dell'organizzazione dell'economia dell'organizzazione dei traffici giustamente Paggi
A identificato e non è il solo ormai a farlo il momento se volete della scoperta da parte nostra vera consapevolezza da parte nostra me lo sgretolamento di Bretton Woods lo sgretolamento di Bretton Woods
Ha in effetti questo significato perché non a caso Idi autori dell'accordo avevano ipotizzato che fosse possibile coordinare
Le politiche monetarie finanziarie a livello mondiale usando gli strumenti che erano stati inventati a livello statale questo era fondamentalmente l'aspettativa di che incise su Bretton Woods
E ad un certo punto non sono stati gli americani a far morire Bretton Woods in realtà sono stati i mercati finanziari che hanno prevalso sulle dighe che erano state predisposte proprio l'acqua
Che sgorga tra fuori e da allora si è se n'è preso atto insomma cioè il la situazione e e e questa cioè noi ci muoviamo in un sistema con un sistema di sub sistemi di attività economiche che tendono a proiettarsi al di fuori dei confini nazionali a cercare le loro convenienze al di fuori dei confini nazionali
Il secondo aspetto questa globalizzazione io su questo tendo ad insistere sempre ovviamente foriera come tutti i grandi cambiamenti di opportunità e di rischi
Si capisce al volo che può essere fonte di grande diseguaglianze si capisce anche al volo e lo dimostrano i dati che è già stata capace di portare reddito laddove per secoli reddito non c'era stato capacità di produzione di reddito sia pure in condizioni di grandi diseguaglianze
Faccio notare che il capitalismo industriale quando si impianto nei nostri Paesi fece esattamente la stessa cosa in effetti con grandi diseguaglianze
Che toccava qualcuno a qualcuno poi cercare di colmare tuttavia innestò innescò fenomeni di sviluppo
E siccome le soluzioni non sono mai pre cotte punto c'è qualcuno che fa lo sviluppo c'è qualcuno che cerca di colmare le diseguaglianze guai al Paese in cui manca il secondo guai anche al Paese in cui manca il primo ma voglio dire ecco questo sono la dialettica della storia in produce il movimento ed impone che ciascuno stia al suo posto a volte c'è ancora nonostante i tanti decenni che sono passati dalle grandi illusioni chi pensa che è fortunato a vivere in un sistema democratico perché un sistema democratico lo garantisce no
Un sistema che democratico li garantisce solo le opportunità
Ma non garantisce gli equilibri consente un sistema democratico noi siamo fortunati a vivere in un sistema democratico perché ci è consentito metterci in condizioni di realizzare i i necessari equilibri
A quale livello è lo stato fatto fuori da questo questa effettivamente una sciocchezza
Cioè la globalizzazione privare gli Stati nazionali di molte opportunità di intervento che hanno avuto in passato la storia recente dimostra che essa non solo impedisce il socialismo in un solo Paese ma impedisce anche il keynesismo in un solo Paese come dimostra l'esperienza francese dei primi anni ottanta e lì non era neanche la globalizzazione era la nascente integrazione europea che lo impediva
Ma ovviamente mantiene lo stato nazionale oltre che come luogo delle identità come è stato giustamente detto da pagine che conta non poco
Do mantiene anche come operatore politico come responsabile ad interventi si tratta di vedere quali non quelli che ha fatto in passato ma di sicuro altri e probabilmente con i medesimi obiettivi
La globalizzazione non uccidere lo Stato la globalizzazione non porta il mondo necessariamente al modello americano questa è un'altra sciocchezza
Il mondo è talmente diesel diversificato che sia pure in un'economia globale con quest'acqua descrisse supera ogni big avrà continuerà ad a vere identità diversificate
Non avranno averlo americano Inter quale peraltro ecco
Dobbiamo volte prendere atto che ha alcuni aspetti sgradevoli ma non sono tutti con me li si vorrebbe allo scopo di salvaguardare il modello europeo che secondo me merita di essere salvato né i fini ma non ne ha i mezzi ci e ci andrò subito
Si può dire che l'America una grande il SIS di Stati Uniti hanno una grande mobilità del lavoro intendiamoci se per noi prego mobilità è uguale a precarietà Issey ogni forma di mobilità novità chiamiamo precarietà che è una parola che era un disvalore indizi alcuni sono effettivamente lavori precari altri sono lavori mobili
Secondo non tutti sono lavori da pizzaioli
Questa è una è un'altra sciocchezza che circola come quella che in Korea si sfrutta la manodopera analfabeta mentre il numero dei piedi ci di coreani supera in percentuale quello che abbiamo noi
E visto e negli Stati Uniti la maggior parte dei numerosi posti di lavoro creati in questi anni sono posti di lavoro creati per persone come di un crescente livello medio-alto
Non Cornelio cresce medio basso perché lì e il progresso tecnologico è diventato produzione
Quindi su questo caso mai facciamoci una riflessione
Domandiamoci perché da noi si spende Ingrid cerca quanto si spende la forse e noi siamo noi europei non noi italiani siamo dietro agli americani e i giapponesi nel progresso tecnologico e quindi in una delle ragioni
Che poi generano posti di lavoro questo non non ci voglio entrare in questo argomento ma questo è un dato e cioè ci ci può piacere o non ci può piacere ma è un dato che non lo possiamo cancellare perché non ci fa comodo
A a averlo davanti
E detto questo l'America rispetto alle grandi diseguaglianze che lo sviluppo al attuale e futuro General rappresenta per il mondo Siro for rappresenterebbe per il mondo se lo fosse un modello pericoloso
Non credo che la grande parte del mondo a noi vicino di religione islamica
E perciò fondamentalmente comunitarie non individualista sarebbe disposta a riconoscersi in un'economia di mercato di tipo americano
Da questo punto di vista che l'Europa salvaguardi i fini del proprio modello
è importante non solo per gli europei ma anche per la parte di mondo che abbiamo intorno che ha bisogno di un punto di riferimento
Che dimostri di poter salvaguardare nell'economia di mercato che è dominante destinata ad essere dominante del mondo
I necessari legami comunitari e solidaristici
Il modello europeo è un modello che è diventato sbagliato per i mezzi con cui persegue solidarietà e questo è stato detto tantissime volte in realtà non è più in condizioni di garantire i valori che lo rendono preferibile che sono coesione sociale e solidarietà questi sono i valori di fondo che il modello europeo Espresso non è più in grado di garantire nell'uno o nell'altro e non è più in grado di garantire nell'uno o nell'altro perché è tuttora a Taranto su una fase dello sviluppo capitalistico che è quella di cinquanta anni fa e non è più quella di ora in realtà è tutta Riva questione in fondo punto che sta invece narici strutturali hanno hanno ancora un'utilità ed un significato è inutile che continuiamo ah ah ah atterrare il finanziamento dei nostri sistemi previdenziali e sanitari
Sulla ritenuta che è in grado di fare il datore di lavoro nella grande fabbrica quando un numero crescente di lavoratori trova il suo lavoro al di fuori della grande fabbrica a quel punto o a inutile stupirsi per l'evasione contributiva e arretrato il sistema di finanziamento in effetti primo aspetto secondo aspetto è vero che lo Stato ha perso capacità fiscale in ragione della globalizzazione ma non è vero che il mondo sia i finanziariamente impoverito in nome della globalizzazione quindi si tratta di fare in modo che le istituzioni sociali possano avvalersi della ricchezza che il mondo produce non soltanto del ridotto introito fiscale che ciascuno stato nazionale in grado di carpire
Sulla ricchezza ecco di qui riflessioni che io ho fatto più volte perché ora mi limito a richiamarvi per non annoiare
Sulla essenzialità di prendere atto che al di sopra di un certo zoccolo assenso mandare e a forme di finanziamento di mercato una buona parte del finanziamento che oggi grava sul contribuente
E di istituzioni sociali il vero problema è ovvio
è quello di far sì che questo non determini divaricazioni le istituzioni sociali dei poveri e le istituzioni sociali dei ricchi
Ma non c'è nessuna ragione per fermarsi davanti a questa preoccupazione è senza affrontare il problema
Quando abbiamo pensato alla previdenza integrativa abbiamo pensato giustamente che io con una parte e del mondo del lavoro quella che non è in grado di produrre risparmio deve essere coperta integralmente dall'istituzione pubblica
Quella che è in grado di produrre risparmio deve destinare una quota del suo risparmio accantonamento previdenziale e lo può fare anche ad accantonamento sanitario
Noi abbiamo la grande fortuna in Europa non ce lo dimentichiamo a differenza degli Stati Uniti e di avere una solidissima tradizione di associazionismo sindacale
E di associazionismo di categoria chi garantisce contro la totale individualizzazione privatizzazione del ricorso al finanziamento s'sul mercato dei di una quota delle istituzioni sociali perché questo finanziamento può essere veicolato attraverso l'associazionismo sindacale di categoria
E mantenere quell'humus collettivo che è essenziale proprio a fini di coesione sociale oltre che anche dico assicurazione e quindi di maggiore rendimento sul mercato finanziario
E voi capite
Se un fondo pensione non trova l'ostacolo che trova la sovranità fiscale dello Stato perché se può andare a succhiare profitto oggi dire Singapore non è il caso
Ma insomma in un'altra parte del mondo lo può tranquillamente fare e lo può riportare ai suoi beneficiari che sono fondamentalmente i suoi associati c'è molta ritrosia ad affrontare le cose in questi termini c'è molta ritrosia a capire
Che si essi si conti e io per questo a volte m'arrabbio su queste cose la mia sensazione è che il mercato sia stato accettato per dovere di protocollo più che non per convinzione senza rendersi conto che il mercato offre svantaggi e benefici a tutti ma non è una cosa degli altri
Chi anche la parte sociale che è stata sempre rappresentata diciamo con un'ideologia estranea al mercato
Sì adeguatamente innestata può trarre dei benefici è perché allora
Questi benefici debbono essere lasciati e inesorabilmente agli altri ma di questo si tende a non parlare c'è ci sono delle preoccupazioni a mio avviso delle remore fondamentalmente ideologiche
Che impediscono in realtà di fare il salto
E qui dobbiamo fare i conti con gli stessi insomma
Perché l'Europa è l'unica parte del mondo dove la globalizzazione a il progresso tecnologico così noi diciamo hanno ridotto l'occupazione così drasticamente ma evidentemente il problema è nostro non è né della globalizzazione né mentre il progresso tecnologico siamo noi che abbiamo dei le rigidità
Che ci impediscono di ho finito di di di acquisire i benefici
Siamo noi che vendiamo l'investimento industriale troppo costoso rispetto all'investimento finanziario e ce lo rendiamo perché manteniamo a carico dell'impresa
Anche le istituzioni previdenziali e sanitarie che vanno a beneficio di chi di di redditi medio-alti questo è ridicolo
Questo è socialmente iniquo
E difende un modello universale che è un modello assolutamente del passato io l'altro giorno dicevo a Ciampi
Voi avete fatto bene ma l'avete fatto forte per caso a togliere l'indicizzazione alle pensioni superiori ai ai ai tre milioni e mezzo
Avete fatto bene primo perché coloro ai quali fu detto cinque anni fa che la scala mobile ai pensionati gliela toglie l'avevo tolto io così capiscono che gliela state togliendo voi il che dal mio punto di vista un mettere a posto i conti con la storia
Ma da per una seconda ragione
Perché al di sopra voi non toglie niente nulla se lo motivate così io garantiscono indicizzazione a coloro che non hanno altro modo per veder crescere il loro reddito in ragione del crescere del costo della vita
Chi è in grado di coprire di coprirsi dall'inflazione attraverso il conto bancario all'investimento finanziario se lo fa da solo perché debbo impegnare risorse dei deboli per consentire ciò che può essere fatto dal conto in banca
Naturalmente perché questa motivazione regga
Occorrerebbe esser certi che da tre milioni e mezzo in su questo accade probabilmente questo non è vero
Ma se si rovesciasse il discorso si valutasse finanziariamente dati due punte d'inflazione quale il diciamo il danaro in banca che consente di recuperarlo diventa una motivazione invincibile quella che dice perché devo mettere a carico del contribuente o dei deboli
Ciò che tu sei in grado di coprirti assolutamente da solo ecco questo e lo sforzo da fare senza ritrosie senza diffidenze anche perché se non si va in questa direzione
Abbiamo voglia di fargli un monumento ma il modello solidaristico e di coesione sociale europea lo uccidiamo con le nostre mani
Un sistema che produce venti milioni di disoccupati che diventano strutturali non è un sistema che garantisca la coesione sociale è un sistema che garantisce esattamente l'opposto e farne fa venir meno
La ragione di fondo appunto della identità europea per l'Europa e per i Paesi ripeto che noi abbiamo accanto questo significa che c'è molto lavoro da fare in questa direzione ma il lavoro francamente va fatto in questa direzione insomma altrimenti tra vent'anni i tanti lavoratori fluttuanti che hanno corre avrà avranno avuto un reddito fluttuante per tutta la vita
Coloro che hanno dovuto cercare le loro copertura in modalità diverse saranno stati abbandonati a se stessi ecco a quel punto sarà accaduto molto di meno di quello che con maggiore ingenuità i nostri bisnonni fecero cento anni fa
Io insisto su questo punto ma Cinzio sempre insistito e per ultima cosa che dico lo statalismo nelle istituzioni sociali non è un'invenzione del movimento operaio è un'invenzione del signor Bismarck il movimento operaio che aveva intentate in un altro modo forse sarebbe l'ora di ricordarsi e tra queste che il mercato ci può essere un punto di incontro che va a beneficio del degli stessi lavoratori disoccupato
Allora c'era stato un'inversione che avevamo un errore per mia cattiva scrittura ora al fiero grandi Alfonso Gianni e Isidoro Mortella Rho
Vorrei partire a questo nel scansione che è stata identificata nazione Europa società
Probabilmente ci sono delle sovrapposizione eccessivamente frettolose
Io penso invece che la dobbiamo cercare di fare un'analisi questa mattina la discussione sicuramente molto interessante per cercare di vedere non soltanto le tendenze ma anche di autonomia
Ad esempio alcune cose che diceva Giuliano Amato poco fa secondo me non sono poste correttamente
L'Europa è illa per il novanta per cento
A produzione e vendita sul mercato interno
Le tendenze della globalizzazione certo che ci sono su alcuni aspetti più di altre in particolare dal punto di vista della circolazione i mercati e in parte anche per i processi di decentramento ma non c'è dubbio che se il novanta per cento
Del mercato è interno la possibilità di politiche europee ancora molto forte
E comunque sia per la vecchia regola che nella lungo periodo il problema si pone anche dal punto di vista della vita in altri termini come diceva Keynes il problema è che pare del tutto evidente che oggi dobbiamo cercare di guardare agli spunti alle autonomie ai rapporti senza fare
Dei processi di identificazione eccessivamente affrettati
Anche perché all'interno della vicenda europea ricondurre tutto alla diversità del modello di stato sociale mi pare francamente eccessivo
In quanto del tutto evidente che oggi lo dimostrano i vertici del Lussemburgo siamo ancora in piena egemonia monetarista di fatto anche le suggestioni dite loro oggi sono come dire ancora considerate largamente volumi per gli scaffali per la polvere per agli amanti della lettura di cose che non si attuano la scelta dell'Europa fondamentalmente è una scelta monetarista restrittiva di risanamento finanziario
Non sono miei i conti di cosa voglia dire questo in termini di mancata occupazione oltre che di mancato sviluppo
Questo il grande tema cioè in Europa c'è una visione restrittiva fondamentalmente l'egemonia tedesca e quant'altro ancora
Mi pare francamente che sia in qualche modo non giusto non corretto nella negli equilibri anche dei ragionamenti al di là delle diversità che si possono essere attribuire ad una parte il valore di una risposta al tutto in realtà il tutto merita una risposta in quanto tale
Allora dicevo cercare di vedere le diversità le Autonomie delle diverse questioni in particolare per ciò che riguarda il rapporto tra stato le società che mi pare il punto che emerge con grande forza dalla discussione di oggi e sulla quale forse in particolare la sinistra deve interrogarsi anche per correggere qualcosa del modo come ha affrontato il problema
Sul ruolo dello Stato nazionale pagine detto cose che io condivido come ricerche anche come suggestione come provocazione cambia ruolo ma non viene meno c'è un ruolo importante che può essere svolto anche in un processo europeo che non sia solo monete che non sia solo risanamento finanziario
C'è un ruolo evidentemente dell'Europa anzitutto l'ho detto prima e c'è anche una iniziativa che deve guardare al modo di collocare il futuro del Paese
Cioè e tutto spontaneità e tutto adattamento i processi col c'è un ruolo della politica e delle scelte c'è un'idea di di economia di società e di progetto che può essere dato oppure questa è questione sulla quale non c'è spazio e bisogna soltanto prendere atto ed adattarsi a quello che succede
Io penso che in termini diversi dal passato la questione del progetto di società resta introducendo elementi di variazione sul tema evidentemente per introdurre elementi di variazione sul tema questo richiede una sede politica di intervento di governo ed è da dimostrare perfino che Keynes poi sia così morto come lo si dà con qualche frettolosità
Ci sono due esempi che dicono una cosa e il suo contrario
Provvedimenti un po'casuali in economia come quelli della rottamazione del Governo nel settore delle auto hanno avuto un effetto tutto sommato di espansione cinquanta per cento del PIL di quest'anno viene da lì
In altri settori lo stesso provvedimento non ha dato gli stessi esiti
Allora prima di buttare dalla finestra cose valutiamo un attimo perché interventi possono avere con la stessa natura più o meno Effetti profondamente diverso io lo lo scopriremo
Che la ridefinizione di un ruolo dello Stato
Nazionale o da europeo dipendono anche molto dalle sedi politiche e dalla volontà politica con cui le questioni possono e devono essere affrontati
Ecco perché ad esempio una suggestione molto importante che ha rilanciato con forza questa mattina Bruno Trentini ed è una cosa sulla quale lui giustamente insiste poi con l'ampliamento che Ingrao offerto cioè di considerare la formazione non la formazione professionale
Ma anche se noi la concepiamo nei termini più forti cioè quella sorta di nuovo bastone da maresciallo che nella nello zaino di ogni lavoratore dovrebbe esserci
Che dato donna aumento miglioramento del livello di istruzione e di formazione e per di più nove una tantum ma nel corso della vita lavorativa
Dobbiamo sapere che nelle condizioni attuali
Le prospettive di lavoro sono molte volte prospettive di lavoro che non corrispondono a quella formazione
E non soltanto nelle aree del Nord Est in cui molti giovani si chiedono quando sono a quindici anni se gli conviene continuare a essere studente per finire esattamente al punto in cui potrebbe andare subito come molti stanno decidendo di andare a lavorare a quindici anni prendendo quello che passa il convento
Come mai abbiamo abbandono scolastico in termini così vistosi differenziati paradossalmente proprio non le zone che offrono lavoro normale lavoro comune
Lo abbiamo proprio per questa contraddizione perché preparare una qualità
Del lavoratore comporta preparare una qualità del lavoro altrimenti avremo una contraddizione
Economica e sociale evidentemente molto forte
Secondo punto la questione dei nuovi lavori io penso che noi dobbiamo dedicare e in questo periodo se ne parla molto una grande attenzione a questo punto però non credo che sia utile dipingere i nuovi lavori e in termini di inevitabilità e trascurando quanto sta accadendo anzitutto per effetto delle leggi dello Stato
Badate che i contratti di collaborazione sono un'invenzione fondamentalmente giuridica lo dimostra il fatto
Che l'inconsistenza di questa collocazione ha portato anche in questa Finanziaria disegnare un no un percorso molto discutibile naturalmente
Di equiparazione almeno al lavoro autonomo dal punto di vista previdenziale perché ci si è accorti che si è creato più o meno un'area di due milioni di persone che non sono Rambo dipendenti come gli altri che non lo so
Che non saranno autonomi come gli altri ma hanno il piccolo particolare che hanno assenza totale dei diritti
E tra l'assenza totale di indirizzi ci sono aspetti previdenziali sanitari e di altra natura e quindi si è cominciato a inventare un percorso ma badate che su questa linea cioè in cui come dire l'intervento regolativo della legge definisce se uno e oggi si sta parlando apertamente di questo su una persona è dipendente autonomo non so bene cos'altro
Beh andiamo in una direzione molto preoccupante secondo me perfino sbagliata perché il riconoscimento del lavoro dovrebbe essere dei contenuti del lavoro Nomisma dall'aspetto giuridico che gli sta in qualche modo sopra ma anche questa cosa
La dice lunga del ruolo dello Stato e del potere regolatore
E non dimentichiamo che tra le cose che oggi mancano nei conti perfino dello Stato c'è il fatto che due milioni di persone considerate lavoratori a parte sono non a caso coloro che evidentemente non alimentano un sistema previdenziale
Andando avanti in questo modo effettivamente lo stato sociale non si mantiene ma è già scritto
E che se quelli che dovrebbero entrare non entro nei quelli che sono dentro ci restano prima o poi altro che riesame tra qualche anno
Dell'attuale accordo sullo stato sociale ci troveremo molto più rapidamente a dover ridiscutere di questi problemi ma non perché ci sia un'oggettività ma semplicemente perché non vengono affrontati blocchi che impediscono di guardare in termini coerenti al rapporto tra un aspetto e l'altro
Ultima questione che volevo dire sulla questione dell'orario
Ora io penso che qui siano stati fatti molti errori però gli errori di percorso non impediscono di guardare alla questione più di fondo
Vale a dire io penso che sia stato un errore porre la questione dell'orario in termini di legge che si sovrappone alle parti sociali è un errore perfino tattico
Penso che sia un errore negare l'evidenza del problema penso che sia un errore guardare all'orario di chi la regolato e non guardare l'orario ad esempio dei nuovi lavori è mai possibile che in epoche informatica diffusa
Non sia possibile avere delle forme di come dire di di conto della quantità di lavoro e della qualità di lavoro che sta dentro ad una prestazione a far che
Ancorché a fattura ogni in quale altra in qualunque altra forma non è vero non è così oggi si può controllare tranquillamente il telelavoro quindi figuriamoci se non c'è possibilità di controllare altre forme
Come dire delle possibilità di cambio tra le diverse quantità
Allora se rimettiamo la questione su un binario corretto
Il problema l'orario di lavoro è un problema di natura strutturale parla la condizione di lavoro come parla alla redistribuzione del lavoro
Parla alla parte che riguarda il lavoro nella vita e parla resto della vita è una questione complessa e come tale va affrontata non va semplificata ma la legge se ne deve occupare se ne deve occupare non solo perché c'è una vecchia legge del ventitré che merita oggi di essere sepolta con tutti gli onori perché ai suoi tempi era una buona legge quella delle otto ore
Ma oggi merita di avere una nuova legge e la nuova legge non può essere che non si occupa della società e dell'economia vorrebbe dire che la collettività rinunce addivenire un'idea di società
Rinunciare a vivere un'idea di società non è non avere un'idea di società vuole dire semplicemente l'asse alle società regolata alla legge del più forte e ad un'idea di
Che come sappiamo il mercato abbandonato asse e anche di istruzione
Come ci ricordano benissimo settori del capitalismo che non a caso chiedono regole chiedono la possibilità di andare a verificare concretamente il modo di affrontare i problemi del resto Amato in fondo è il presidente in carica
Di una autorevole intervento per regolare il mercato quindi mi pare francamente strano questo a passare da un mercato che è totalmente autore colato a l'alternativa che sarebbe semplicemente lo stato di tipo sovietico in mezzo c'è un sistema di regolazione
Che va in una gamma quasi infinita di possibilità ed iniziative
In realtà il vero problema che alla società italiane alla politica italiana e di decidere se questo è un tema che intende porre oppure no discutiamo l'appartamento e io non voglio pretendere di imporre la mia idea nessuno
Però avere un progetto è cosa da cui non siamo esentati nemmeno in epoca di globalizzazione
Di peso fondamentale dell'ottica europea e di Stato che anche se non sparisce sicuramente come ci ha ricordato paginette diverso dal passato
Se Alfiero Grandi ora Alfonso Gianni c'è una rinuncia per ragioni umanitarie diciamo così da parte di Isidoro Mortillaro che consideriamo iscritto in ufficio come il primo della terza sessione
E poi ancora due interventi Paolo Degli Espinosa
Patrizia Malaguzzi
Spero che la rinuncia per ragioni umanitarie Isidoro non si ripercuota negativamente sulla mia insistenza invece io comunque cerco solo di essere brevissimo per farlo sono obbligato a soffermarmi sui punti delle relazioni fin qui sentiti che sono motivo per me di
Diversità così almeno non ribadiamo cose su cui invece siamo consenzienti partire dalla questione del lavoro
Io penso io penso fermamente ed è questa una delle ragioni a mio parere strutturale della disoccupazione di massa esistente che motivano necessità della riduzione d'orario di lavoro
Che la produzione classica di merci tenta ad offrire sempre meno posti di lavoro
Questo significa almeno nei Paesi fortemente industrializzati che si può anche parlare
Di una crisi della possibilità di estensione del lavoro dipendente del lavoro salariato questo però a non si configura immediatamente in una dilatazione e statisticamente certo voglio dire la statistica come tutte le scienze non è esatta sentendo parlare Amato a proposito delle statistiche sul mercato lavoro americano mi rendo conto che abbiamo lettura diametralmente opposta però diciamo così che facendo una media tra le varie statistiche riferite all'andamento della situazione italiana
Non siamo di fronte a un capovolgimento totale sconvolgente
Del rapporto tra lavoro dipendente lavoro indipendente e soprattutto come è stato da più messi in luce la quello che viene configurato come lavoro indipendente lo è solo apparentemente in realtà un lavoro più o meno dipendente mascherato sostanzialmente eterodiretto
Ma se guardiamo la situazione a livello mondiale visto che di globalizzazione dobbiamo parlare
E l'estensione delle forme di lavoro dipendente di lavoro salariato sono a dir poco enorme
Ma la loro caratteristica ecco il punto su cui vorrei insistere è riesce era del lavoro povero povero di retribuzione povero di qualificazione povero di
Diritti
E questo avviene non semplicemente nei Paesi di nuova industrializzazione o di fragile industrializzazione ma viene anche nel centro motore del sistema capitalistico mondiale questo senso
Le divergenze con Amato e molto netta io non è che abbia molto da citare tranne che l'ex ministro del lavoro di Clinton Rodano anche il quale indica come sostanzialmente false
Analisi stati quantitative le cifre sulla disoccupazione statunitense dice il cinque quattro se valutato con i criteri europei rivale al dodici virgola cinque cioè più o meno esattamente la media europea siamo di fronte a una dilatazione di lavori sottopagati al punto di lettura che il disoccupato in alcuni punti percepisce di più del lavoratore
E questo è il punto di diversità enorme tra il sistema americano e il sistema europeo qui c'è una differenza di civiltà
Io francamente ho molta preoccupazione rispetto a tutti i ragionamenti che pur valutando in sede storica una differente peso nella valutazione della vita umana del lavoro tendono poi a trascritte rare la cittadinanza su altri versanti
Sul versante più del non fare che sul versante del lavoro me pare questo in realtà un'operazione un po'eccessiva
Che rischia diciamo così di ritornare a categorie ante anziché a categorie posta ed innovative di valutazione ma certamente quando si parla di lavoro come fondamento dalla cittadinanza si fa riferimento almeno siamo Spica che si faccia riferimento non a questo tipo di lavoro povero di diritti di retribuzione
E di qualificazione ma alle forme di lavoro ricco i diritti di retribuzione di qualificazione ed a questo punto di vista che il modello europeo enormemente superiore ad altri modelli e che da questo punto di vista che ne faremmo bene a difenderlo non a accompagnare con varie éscamotage la sua la sua crisi
Ora qui si pone naturalmente il problema dell'estensione dei diritti promettono di con poco troppo rapidamente
Si pone a livello mondiale per l'appunto si pone in varie forme anche diciamo così le più originali
In sede di sindacato europeo del quale cui e qualche riunione ho partecipato in altra sede
Si parla ad esempio di impedire la circolazione delle merci che non abbiano una garanzia che coloro che le hanno prodotte hanno determinati diritti una specie di certificato di garanzia
Quindi anche a livello mondiale passa al posto la questione figuriamoci se non può e non deve essere posta in un paese da questo punto di vista relativamente sviluppato dal punto di vista dei diritti dei lavoratori come il nostro estendendo
Lo statuto i diritti dei lavoratori ma qui c'è un crinale su cui bisogna stare molto attenti perché non è che discutiamo divaga Filosofia quindi scontiamo
Di cose che in parte hanno già fatto dei passi estremamente concreti e dietro le quali si nascondono degli interessi materiali in conflitto un conto è stabilire il principio di una griglia minima dei lavoratori valida per tutti i lavoratori
Dove si estende tendenzialmente anche se con gradualità anche se non nella forma piena ciò che è stato acquisito dei lavoratori dipendenti classici intesi come quelli a tempo pieno a Fort Time relativamente protetti dalla presenza di organizzazioni sindacali
Un conto è smantellare questo nella illusione che diciamo così la diminuzione dei diritti di alcuni funzionò automaticamente come estensione peraltro io non conosco esemplificazioni storica che questo sia accaduto allora
Se si pensa come vero rischio anche nel attuale ministero del lavoro
Di pensare a una sorta di scambio tra forme di facilitazione della possibilità di licenziamento per i lavoratori stabili a favore di tutele
Per i lavoratori precari si batte una strada sbagliata se si pensa faccio riferimento le cose che qui diceva anche Pacini
Di procedere a un'estensione della indennità di disoccupazione ordinaria quindi tutela dei periodi di non lavoro però attori precari a scapito della protezione con un abbassamento come so che nel ministero del lavoro si vuole fare
Della percentuale sul salario pieno della cassintegrazione straordinari mi pare che si faccia una scelta di tipo sbaglia cioè a scelte appunto che pensa illuministica mente che ha passato i diritti di alcuni questa diciamo così Minus dei diritti da cui si trasferisca in un vuoto e diritti degli altri non non mi pare che proceda così
Lo sviluppo concreto di acquisizione dei diritti piuttosto avviene attraverso una capacità di fare fronte di fare blocco in cui chi ha maggiori diritti come dire è l'elemento trainante di una battaglia di civiltà generale e non viceversa dentro qui io credo si scrive anche la portata enorme della riduzione d'orario di lavoro
Ora
Il problema non è la questione della legge o non della legge in sei il problema che io vorrei porre un altro
Qual è l'obiettivo della riduzione dell'orario di lavoro in questo contesto mondiale e italiana
A mio parere l'asse principale non è e non può esserlo perché non parliamo delle quindici ore di John Maynard Keynes il problema del rapporto tra il fare e non fare
Il motivo principale l'anello che a mio parere tira la catena è che non vedo confermo con termini molto forti alcuna altra misura
Che sia in grado di sviluppare una terapia d'urto che porti a un risultato occupazionale positivo non ce n'è una dopodiché la cosa non è sufficiente perché bisogna fa la politica per il Mezzogiorno perché bisogna produrre dei beni fruibili collettivamente e non individualmente perché bisogna fare funzionale Collocamento possibilmente quello pubbliche non quello privato
Perché bisogna che la scuola la formazione funzionino tutto verissimo ma se intanto questa massa di lavoro esistente non si comincia a suddividere su una massa potenzialmente più ampia di persone non vedo francamente di che cosa vogliamo parlare ho aperto il ponte e dal punto di vista e da questo punto di vista o la riduzione d'orario avviene in modo relativamente consistente in modo relativamente rapido e in modo il più generalizzato possibile o è inefficace perché viene mangiata dall'aumento naturale la produttività da qui nasce il motivo e ho quasi finito abbi pazienza come perché secondo di uno strumento di carattere generale se il sindacato fosse stato in grado ma non a caso non è stata in grado di fare una trattativa triangolare governo sindacati
Padroni così come è stata fatta sul problema del costo del lavoro sulla pista nera in zona di lavoro probabilmente non ci sarebbe bisogno di alcuna norma di legge perché da quella trattativa ne sarebbe emerso diciamo così
Un provvedimento con caratteristiche sufficientemente consistente rapide generalizzate ma questo non è avvenuto e pur così perché padrone non lo vogliono e perché la sede concertativa e probabilmente il terreno più favorevole agli interessi delle classi dominanti che non interessa le classi subalterne
E allora l'unico sistema come la se quella storica italiana d'altro canto lo dimostra inequivocabilmente è l'intervento per via legislativa il quale può essere la forma di una legge quadro vedremo dieci ingressi Gennaro che caratteristiche avrà deve non mortificare Manzi stimolare la contrattazione deve prevedere percorsi diversi a seconda dei settori ma deve avere la cogenza la forza di dire da un certo punto in poi
Si lavora queste ore qui
E allora tutti gli altri discorsi possono marciare
Perché è vero la riduzione d'orario di lavoro è diciamo così e ho finito il punto direi essenziale per la contestazione dell'organizzazione capitalistica del lavoro
Come lo è stato negli anni settanta patite è stato un grande periodo di lotta per il potere e per la diminuzione dall'orario promette nelle forme del sabato estivo nelle forme della mezz'ora ci sono esemplificazione di lotta
Nel tessuto industriale almeno del nord di questo Paese che verificano questa verità di oggi cioè di fronte al problema
L'organizzazione capitalistica lasciata a sé tendi a dilatare la durata e l'intensità del lavoro per numero decrescente di occupati
Ridurre l'orario civica contestare questo punto regolare significa ridisegnare il tempo tra fare e non fare quindi anche il ruolo dei sessi nel tempo libero
Significa per dirla con osta netta contestare la visione degli industriali il loro modello di flessibilità dell'uomo sempre a disposizione
Con una nuova visione di tipo rinascimentale devono sempre in attività in attività nella socialità
E quindi in cui diciamo così la vita produttiva non è più legata alla sua funzione di merci ma perché sono portatili diciamo così di un provvedimento sono diciamo così elementi e filone di battaglie culturali e individuazione di soggetti per quel movimento
Per quella coalizione a favore delle trentacinque ore ma senza diciamo così l'elemento riformistico dall'alto forte che rende questo discorso non più argomento di scritte sui muri gli articoli sui giornali
Ottimi naturalmente articoli sulle viste saremo ancora una situazione di ristrette avanguardia oggi ne possiamo parlare dice come un fatto di massa almeno me lo auguro
Vi ringrazio
Grazie Giannini
Adesso abbiamo gli ultimi due interventi prima dell'interruzione
Il primo è quello di Tavano degli spinosi dopo non c'è l'ultima Spini Spinosa scuse mai c'è scritto bene sono in relazione Degli Espinosa
Fare lo scorso anno smentite
Pari l'ultimo intervento di Patrick hanno alcuni è stata una giornata impegnativa bisogna di bisogna scusare bisogna anche come dice rilevare la resistenza delle persone che stanno ancora in sala e ascoltano gli ultimi due interventi
Io vorrei riprendere la questione del Progetto di cui mi occupo da anni Chiara grandi che diceva solo adattamento un progetto mi sembra che sia una questione fondamentale perché
è quella che costituisce la prospettiva e che poi può interessare i giovani ecco
Quindi dovremmo porci questo problema se si può fare Progetto in un mondo che c'alla globalizzazione che già il mercato che ci alle imprese che fanno quello che fanno
Be questa secondo me è una scelta molto forte perché se il progetto si può fare io penso che si possa fare bisogna anche farlo
Bene la sinistra nona un progetto cioè qua grande l'ha richiamato la necessità del Progetto ma c'è questo progetto bisogna dire che in passato c'era il cosiddetto progetto rivoluzionario
Poi c'è stato un progetto socialdemocratico adesso qual è il progetto il progetto non c'è perché non c'è il Progetto io ho un'opinione
L'opinione e che il Progetto necessaria e possibile richiede un modello di solidarietà che Estero no alla tradizione operaia
La tradizione operaia ha sviluppato un modello di solidarietà tra lavoratori all'interno della fabbrica questo modello e fondente di valori di cittadinanza
E anche la fonte principale senza questo non non saremmo qui a discutere al centro riforma dello Stato
Ciò non significa che sia sufficiente
Ciò non significa che il ragionamento di Trentin di diciamo regolare tutti i tipi di lavoro e quindi fare in modo che il lavoro il fattore lavoro abbia la sua tutela in tutte le sue manifestazioni post fordista è sia sufficiente
Allora se noi il Progetto lo vogliamo fare che è una scelta e diciamo non è una scelta obbligatoria se lo vogliamo fare dobbiamo sapere uno che questo richiede alcuni elementi di astrazione
Cioè non si può fare Progetto dicendo oggi la borsa di Tokyo sta accendendo il fattore lavoro aumentando di occupazione ma bisogna guardare i grandi processi perché la parola progetto richiede una a Rocco de impegno di tipo generazionale diciamo tipicamente una generazione forse due
Progetto a questo significato e quindi significa organizzare in modo diverso i fattori dinamici e di una società in evoluzione ma significa collocarsi su una certa lunghezza d'onda non si può a dire insieme Progetto e dire e dire che cosa fai domani e poi bisogna ricorrere a fonti culturali
Che non sono quelle del movimento operaio
Cioè anche a quelle perché dimenticarle sarebbe un suicidio
Ma anche a Formentini che non sono quelle del movimento operaio che sono le fonti diciamo così per esempio della solidarietà territoriale
Dell'affezione ai luoghi della identità territoriale ed un sacco di altre cose che per esempio hanno interessato o molti strati di ceto medio semmai più che più che la classe operaia la classe operaia ha una sua storia anche sul territorio per la tra la fine dell'ottocento e l'inizio del Novecento che non è mai stata sviluppata
E che è stata considerata a dire il proprio da superare cioè la la teoria della lotta di classe ha visto la lotta di classe come elemento centrale quindi l'elemento rivoluzionario quindi la centralità della fabbrica di fatto la città inclusa come modello nel pensiero della sinistra era la città della soglia GA in fabbrica cioè il modello detto o non detto al modello dominante di città
Era quello dell'astro solidarizza in fabbrica per cui se i lavoratori instaurarono un modello di democrazia
Di giustizia dentro la fabbrica poi questa cosa poteva e ragionarci sul territorio tutto non solo non si è verificato ma è non è forte sul piano sul piano teorico ho sviluppato queste considerazioni in questo saggio su Giano sul quale sono intervenuti un sacco di gente da Tentori Ferrarotti è un sacco di gente perché interessa ora non lo sviluppo ma devo dire un paio di altre cose
Nella sì sto nei dieci minuti quando ha parlato
Sette minuti stava con quattro minuti nella cava allora
La novità di quest'epoca per chi vuole fare il progetto stanno i fattori tempo in passato non se ne parlava allora fattore tempo per il più discutiamo della sostenibilità discutiamo di Kyoto che è stato nominato significa che dobbiamo fare certi interventi
Perché l'attuale modello di sviluppo distorto imitato eccetera per di più se si tiene conto della crescita demografica per cui tra trent'anni invece che sei miliardi saremo dodici miliardi è insostenibile lo è già oggi bene
Il punto è che c'è un fattore tempo e cioè che questo discorso va affrontato nel giro di un certo tempo c'è un tempo limitato d'intervento
C'è un altro elemento sul quale attirò l'attenzione perché c'è un fattore tempo cosa che invece non è vista normalmente riguardante la disponibilità e il linguaggio della solidarietà
Noi non possiamo credere che la solidarietà siamo una tendenza umana per cui anche tra duecento anni mentre facciamo società tutta commerciale tutta priva di comunicazioni non monetizzate
Ciò tra trent'anni facciamo una certo offerta no
Noi abbiamo oggi un modello di sviluppo che ha un contenuto de solidarizzare ante perché la gente viene evitata a commerciare diciamo nei servizi e allora se noi vogliamo fare un progetto anche su questo
C'è un fattore temporale ultimo punto e quindi chiudo
Il progetto che cos'è è un progetto di condizioni di convivenza se no se non è questo che cos'è non è un progetto di condizioni di lavoro certo ma per prima cosa è un progetto di condizioni di convivenza
E dove sono le condizioni di convivenza sul territorio nelle città
Quindi è un Progetto di rimodellazione della città e quindi tutto quello che è stato detto sull'Europa e si dice e l'Europa è una regione particolare dal mondo bene vi faccio notare che l'Europa e l'unica regione del mondo che ha la città come noi la intendiamo
L'Europa è la regione del mondo che ha lecita non ce l'hanno gli Stati Uniti salvo una certa fascia non ce la laziale non ce l'hanno gli altri paesi allora
E con questo ho finito io vi propongo di riflettere detto solo i titoli
Che su un progetto sociale
Basato sul conto Cetto sull'idea di riprodurre produrre nuovamente il livello della città come livello di relazioni livello simbolico livello di tessuti Riva reali livello di servizi
E assumere il assumere il risultato della convivenza sul territorio come obiettivo del progetto e da lì risalire anche alla funzione lavoro la funzione Progetto creava apporto con le imprese grazie
Grazie Degli Espinosa allora abbiano la penale per l'ultimo intervento della mattina tema a Patrizia Malagutti
Deve starci
Allora io in relazione alle relazioni perché più o meno su questo erano i temi anche se io partirei dalla basso come cartellone costituzione europeizzazione inondazione Europa costituzione o viceversa
Però nazione costituzione Europa mondo mondiale insomma e al limite globalizzazione con tutte le cose che ha detto
Amato prima di andar via
Pochi punti intanto riguardo al problema di riscrivere lo Statuto dei lavoratori
Io ritengo che tra vicissitudini alterne dal settanta a oggi è fra due anni siamo a trent'anni
Il e quindi senza ripercorrere tutti sanno quelle che sono stati gli sviluppi dal settanta a oggi ha dato e da cosa usciva diciamo lo Statuto nel senso c'era un ministro socialista si veniva fuori dalle lotte operaie eccetera eccetera
E l'unico problema che forse si potrebbe pensare di riscrivere
Il discorso del riscrivere riscrivere gli allargando dopo un'analisi elabora Tissi ma di quello che oggi il mondo del lavoro
Il problema diciamo della reintegra però con le dovute cautele cautele perché il problema della della reintegra
Si pone si è posto il si pone oggi in Italia almeno come problema di scambio tra posto di lavoro
Indennità varie insomma risarcimento del danno e così via
Per il resto l'altro problema da riscrivere l'articolo diciannove se ricordate c'è stato un referendum che in parte è stato ignorato in tante parti è stato preso in considerazione in parte è stato riutilizzato a secondo e non da ultimo con per il pubblico impiego diciamo corna il decreto legislativo trecentonovantasei del quattro novembre novantasette che pur venendo fuori da una legge ventinove che portava la privatizzazione eccetera eccetera poi c'è stato il protocollo bella luglio novantatré e poi ci sono stati vari progetti di legge sulla rappresentanza e rappresentatività eccetera eccetera e rimane comunque in applica in il non cambiato l'articolo trentanove della Costituzione ma si potrebbe pure non cambiare perché il sindacato ha oggi è un'associazione o istituzione secondo le due linee di tendenza storiche
Che hanno fanno capo
Nell'ambito di CGIL CISL e UIL con tutti i passaggi alla pariteticità che ha portato al sindacato istituzione o comunque al sentito le organizzazioni maggiormente rappresentative come vedo pure scritto qua e mi domando quali sono state sentite perché nella Gazzetta ufficiale non c'è scritto
E poi si parla di pubblico impiego là dove si parla invece o si dovrebbe parlare in serie tutta una serie di cose
Di Pubblico e privato per tutte le altre leggi che pure sono uscita a seguito della legge ventinove eccetera e con tutti i cambiamenti dell'Aran a perché questa legge andrebbe studiata e si potrebbero
Verificare tutta una serie di illegittimità che poi magari se arriva la Corte costituzionale speriamo il più veloce possibile però ci sono a mio avviso
E in questo perché perché nel mondo del lavoro oggi io insisto e sono in disaccordo
Quasi totalmente con Trentin illa lavora è cambiato perché ha è cambiato si e questo lo dicono tutti cioè lo sto a raccontare io che non sono nessuno
Però voglio dire lavoro subordinato a tempo da tempo Ida alla indipendente sì
Indeterminato e al proliferare di apporrà porta subordinato a termine in tutte le direzioni
Contratto formazione lavoro dove c'è tanto lavoro niente formazione
Decreti legge sui decreti legge leggi sovrapposte pezzi di legge dissesto amento totale
Di quello che il lavoro oggi se vogliamo ritornare dietro anche perché cioè in crisi il manifatturiero gli artigiani le copie ognuno con le sue categorie ognuno con le sue associazioni e con questo riprendo il discorso pure il Pubblico impiego perché se no voglio dire i quadri la marcia dei cinquanta mila avveniva nel privato nel mille novecentottanta allora se è nel pubblico
A che arriva in ritardo perché la prima legge quadro dell'ottantatré la la la privatizzazione del novantatré poi nel due mila e tre siamo in Europa allora possiamo ritornare dietro tutto quello che ha detto Giuliano Amato
Pure Tamburrano insomma altri che hanno mi hanno ovviamente preceduto
L'altro problema secondo me che non va assolutamente sottovalutato ma però l'ho già detto è proprio quello della rappresentanza e rappresentatività che anche questa prevedeva dei c'erano vari progetti di legge vari progetti di legge unificato intesti governativi mai andati a termine e che lo prevedevano nell'ambito del pubblico e privato perché se si va pubblica e privata non vedo perché la rappresentatività deve avere degli indici nel pubblico è una rappresentatività nell'indice del privato che storicamente e più variegato
Mentre il pubblico insisto partiamo da prima della costituzione nel pubblico ci si entrava per o per cultura per censo cioè non c'era
Il non c'erano i dipendenti non c'erano i direttivi non c'erano gli impiegati non c'ero le cose inutili si risale al testo unico del cinquantatré che ancora sopravvive
Rispetto e c'è il problema del rapporto delle fonti perché queste sono regolamenti e c'è la legge quattrocento e che è stata pure modificata dalla Bassanini che ha modificato il capitoli di spesa
Nel senso che non si parla più di cioè il nuovo bilancio dello Stato finanziaria collegato eccetera eccetera
E in questo io mi permetto anche di dissentire dalla mio carissimo amico amari uccide raccordo pure con tre euro sul discorso di cedere il pragmatico opera non sono perfettamente non occhi forse non ho capito bene
Perché è un tema che lui conosce conosce piuttosto bene e quindi al di là del fatto che nasce come giuslavorista ma sempre intrecciato
Le questioni giuslavoristi che con quelle istituzionali
E infatti abbiamo fatto un po'una scaletta mentre si parlava all'inizio
In aggiunta al problema di a tutti questi problemi all'intreccio con appunto tutte le le leggi del decentramento e tutte queste sono degli anni novanta non sanno degli anni Settanta Luciano degli anni ottanta
Il Lindy nuovi Statuti dei Comuni sono stati fatti negli anni novanta in base alla legge che ha previste per la prima volta il decentramento è previsto dalla Costituzione nella parte regioni
Provincia e Comune rinviata dall'articolo cinque della prima parte dove dice che la Repubblica uno indivisibilità riconosco muovere autonomia locale bla bla bla
E il decentramento amministrativo scindendo i due piani decentramento istituzionale di centralmente amministrativo
E decentramento amministrativo appunto e allora lì e ci son le regioni ci sono state le riforme ci sono state le riforme elettorali ci sono state fatte varie riforme e in Sicilia mi sembra che ci sia ora pure il premio di maggioranza ho visto o sentito alla tv sul discorso degli ultimi eletti perché è uno statuto regione speciale alle sue leggi che non conosco ovviamente del tutto
E riguarda quello che diceva il compagno Trentin
Il passaggio dalla tutela dei lavori alla tutela della persona è un altro discorso più che superata se ne parlava Laila sa anche in termini di diritto del lavoro nella sempre i primi anni novanta quindi non mi ricordo se due tre quattro anni fa se ne parlano poi nella un paio d'anni fa sembra l'ultimo sia stato suo rapporto no l'ultimo ultimo sul rapporto fra le fonti l'anno scorso o due anni fa
E si è rivelato fallimentare
Perché era un discorso che non ha avuto una sua maggioranza dei pure nel mondo del diritto alla cura del lavoro accademico
Perché il diritto del lavoro una cosa al diritto sindacale un altro
Allora nel diritto del lavoro parliamo di istituzione parlammo di articoli della Costituzione che sono di un certo tipo nel diritto e sindacale parliamo del trentanove del quaranta e non ci piove
Ad oggi la Bicamerale non ha fatto lavori su questo quindi voglio dire e così mi risulta allora sono si sovrappongono si intrecciano Che rapporto tra le fonti regolamenti per il pubblico i contratti collettivi per il private ma c'è una gerarchia delle fonti che ha oggi Crisafulli insegna
Nel senso basta leggersi un buon testo di Crisafulli per non parlare di buoni testi di Virga per non parlare di buoni testi di Paolo Barile & Company
Credo che ho quasi finito
è che questo va be'io mi ero segnata con le cose poi gli ha detto Giuliano Amato quindi per carità di dio dell'Europa l'Unione europea e i Paesi asiatici eccetera e quindi la globalizzazione la globalizzazione in termini proprio di parere ovviamente e non possiamo rimanerne fuori cioè se uno dice volevo rimanere come in Corea nasceva in Corea e allora aveva un pezzettino di sviluppo e poi mi davo da fare lotta politica ma siccome siamo nati in Italia siamo nati
è per lo meno io dopo la guerra comunque dopo la costituzione era fresca
Quindi ritengo che questo non
Quindi e anche soprattutto appunto era questa la conclusione poi del mio interventi non si fosse stata fatta la sessione secondo le previsioni del programma di questa associazione di cui da cui ho partecipato agli anni Settanta fine anni Settanta
Sulla il problema del lavoro e delle pensioni il collegamento il discorso dell'Europa sociale che chiaramente in ritardo perché voglio dire potere potere potere a chi lavorerà una roba di trent'anni fa va benissimo cioè le leggi esistono per le quaranta ore anche quelle che sta perché non cambiarla se esiste una legge sulle quaranta ore perché non metterne un'altra visto che pare che nessuno faccia Quarantore in Italia
Sì contro terranno gli straordinari secolo tratteranno gli incentivi se contratta erano le indennità esistono sindacato esistono delle delle delle delle cose collegate ai sindacati cioè CGIL CISL e UIL che sono quelli storicamente bla bla bla eccetera eccetera ma il problema mi sembra che siamo andati avanti io questo volevo dire
E quindi era il richiamo l'attenzione di quelli pochi rimasti
Su queste problematiche richiamo il CRS centro riforma dello Stato che i primi anni ottanta vantava tra i suoi adepti
La cosiddetta intellighenzia povera ricca medio giovane vecchia anziana
Eccetera eccetera che apportava contributi fondamentali
Per questo centro
Oggi mi sembra un po'decaduta però io insistono Giovan Antonio Cantaro è una persona che ho conosciuto ai primi anni ottanta alla ritengono attesta buona e quindi si vedrà intanto per la al novantasette sono sociali contro
Grazie grazie allora ci ritroviamo l'appuntamento è alle tre vi prego di essere puntuali voi che siete perché bisogna ascoltate perché abbiamo un pomeriggio anche quelle impegnativo
Ricominciamo
Questa seconda parte del i nostri dei lavori dell'Assemblea
Come ho detto già stamattina questa terza sessione atteso titolo una Costituzione per l'Italia e l'Europa
Mi pare evidente dal titolo estratti debba anche di riportare appunto un po'a una discussione più ravvicinata anche le vicende politiche un po'le tematizzazione che abbia discusso stamattina
Coordina Ida Dominijanni la relazione introduttiva e di Giuseppe contorni
E e sono impegnati a discuterla dare i loro contributi i loro interventi Umberto Allegretti e Andrea Manzella io do subito la parola idea che appunto introduce questa il tema
Che abbiano scelto
Per lei
Sì io dirò pochissime cose anche perché abbiamo tempi ristrettissimi e dobbiamo chiudere per le cinque e venti perché le cinque e mezza
C'è l'altra sessione che a sua volta tempi molto stretti perché dobbiamo andare via da qui alle sette e mezza quindi soltanto dove i tempi per l'appunto di Ray mezz'ora al relatore un quarto d'ora
Per uno alla ai due di scarsa anzi poi abbiamo ancora degli scritte per lei da stamattina che certamente il dibattito non mancherà
Perché è vero che con questa sezione andiamo un po'al cuore anche del dibattito che ha animato e anche diviso il CRS negli ultimi anni
Prima del lavoro della Bicamerale e durante il lavoro della Bicamerale è una questione infatti nominata questa nella lettera di dimissioni Di Pietro Barcellona
è questione che io non mi sentirei di restituire messo i stessi termini cioè come
Un conflitto tra innovatori e conservatori rispetto al patto costituzionale del quarantotto io credo che il conflitto interno al CRS sia stato piuttosto sulla qualità il metodo dell'innovazione da una parte e anche sul rapporto tra mutamento storico formalizzazione giuridico costituzionale del mutamento su questo crinale si è giocata nel CED essere interpretazione non univoca del concetto di processo costituente la cui paternità si deve al relatore di oggi pomeriggio perfino con Turrini il quale credo che sulla materia tornerà ampiamente la seconda cosa che voglio dire
Invece molto brevemente attiene al presente cioè alla situazione che lo stesso Cuturi di recente ha definito propriamente secondo me così
Dopo la chiusura dei lavori della Bicamerale c'è ormai in Parlamento un ordine del giorno riformatore che vale per tutti
E lascia quindi necessariamente alle spalle le polemiche sul come della riforma costituzionale e costringe tutti a confrontarsi sul suo merito
Sul merito della bozza licenziata la Bicamerale anche sul merito
Delle correzioni che il Parlamento riterrà di apportare allora che dire nel merito del rapporto tra Costituzione italiana e Costituzione europea io naturalmente su questo non dico nulla
E lascio la parola due Esperti di questa materia in senso specifico come Allegretti e Manzella che tutti e due sono intervenuti
Più di una volta su questo tema dico soltanto da non giurista diciamo da osservatrice di questa vicenda
Che a me pare posso sbagliarmi ma credo che sia un tema di discussione che al di là degli articoli espressamente dedicati all'Europa nella bozza di riforma
Che naturalmente sono un capitolato di per sé innovatore anzi possiamo dire inedito
Della Costituzione riformata c'è stata a mio avviso una scarsa tematizzazione del tema Europa nel lavoro del riforma nel corso della riforma
Paradossalmente anzi io credo che si potrebbe dire che i due obiettivi strategici principali dell'Ulivo e del PDS in questa fase politica cioè l'Europa da una parte l'ingresso in Europa da una parte le riforme dall'altra
Hanno in qualche modo marciato in parallelo senza parlarsi o parlando sì troppo poco
Naturalmente c'è stata nei lavori della Bicamerale lecco dell'Europa c'è stata in primo luogo nella scelta della forma di governo l'indimenticabile diatriba tra i modelli sui modelli francese inglese o striato finlandese eccetera
Sulla forma di Stato anche lì molto si è discusso di modello tedesco modello catalano e di altri modelli
E c'è stata anche l'Europa come dire in una forte retorica in questo caso io uso il termine retorica in senso perfino positivo
Sulle europeizzazione dell'Italia sull'adeguamento diciamo dell'Italia a livello istituzionale al modello europeo al modello delle democrazie europee ben poco presente è stata però e poco segna secondo me la bozza di riforma
La questione Europa per quanto riguarda poi più concretamente in primo luogo la necessità di arrivare a una costituzione europea e quindi rimodulare anche la Costituzione nazionali rispetto a questo obiettivo questo era qui per esempio Biagio De Giovanni per via anche dell'incarico istituzionale che ricopre il Parlamento europeo ha più spreca più volte richiamato
A mio avviso giustamente l'attenzione e diciamo di rimodellare il rapporto tra Costituzione nazionale Costituzione continentale non solo sul versante degli ordinamenti ma anche soprattutto sul versante della cittadinanza io penso che questo sia una spia diciamo che lei poca entra solo fino a un certo punto in questo lavoro di riforma della Costituzione che forse avrebbe dovuto essere appunto avere un respiro più continentale meno nazionale mentre ha prevalso nettamente il segno nazionale anche da un punto di vista politico
Di operare attraverso le riforme una chiusura una conclusione una interpretazione della transizione italiana in senso stretto
Io in questo vedo una contraddizione diciamo tra una riforma che forse arriva troppo tardi
Per l'esigenza nazionale e troppo tarda o troppo attardata per le esigenze sovrannazionali io non so se questo sia dovuto a quello che diceva stamattina Leonardo Paggi cioè a una delle due cose che dicevo a tutti e due insieme cioè può darsi che sia dovuta al fatto che lo Stato nazionale tuttora prevale poi anche nella crisi che attraversa sulle tendenze sovranazionali oppure può darsi cito ancora Paggi che dipenda anche dal fatto che i soggetti di questa riforma in particolare uno di quelli che più l'ha voluta cioè Forza Italia è una forza pienamente preso nelle dinamiche economiche della globalizzazione ma incapace di tematizzare la politicamente con questo io chiudo erano le mie scarne osservazioni sul problema e do la parola a Peppino
Cercando di pregandolo di cercare di stare dentro una mezz'oretta
Ringrazio deriva
Ho un testo scritto che mi fa credere di stare sicuramente nella mezzo
Ho articolato il ragionamento in quattro punti
Uno che riguarda quale costituzionalismo si va a definire considerando che che i processi di riforma costituzionale muovono insieme
Dal livello nazionale e da livello sovranazionale
Un secondo passaggio che riguarda un po'una riflessione sui caratteri la qualità di questi processi costituenti
Un terzo che rimette al centro la questione del ruolo della politica con le sue difficoltà ma anche con la sua essenzialità la politica come ricerca democratica di presiedere al proprio destino
E infine un quarto passaggio una considerazione su quelle risorse che possono affiancare e integrare sorreggere una politica democratica per risorse di un processo costituente che non può certo essere concepito come autoriforma degli apparati politici e del loro sistema di relazione è una società che si sta trasformando
Il primo punto
Nel processo di revisione della Carta del quarantotto che la Bicamerale ha depositato in novembre c'è un titolo un uomo relativo alla partecipazione dell'Italia all'Unione Europea
La scelta di inserimento di queste norme
è stata salutata valutata per lo più positivamente anche da forse sociale penso agli orientamenti della CGIL
E dalla cultura giuridico-costituzionale qui ad esempio Allegretti in una seminario del CRS di qualche giorno fa esprimeva questa posizione
Naturalmente questo giudizio favorevole ha precisato
La precisazione riguarda il fatto che rispetto alla stesura di giugno nella Bicamerale ci sono alcuni passi indietro criticabili
Ridotto il ruolo parlamentare aumentato quello dell'esecutivo introdotte legittimati trattati segreti
Ora anche queste arretramenti possono essere capiti meglio se si riflette sulle vicende costitutive dell'Europa non sono invenzione oscillazione alle forze politiche seduto in Bicamerale amare
Reazioni e conseguenze influenze sue S di un processo che in questi mesi va maturando ancora in giorno per giorno
E questo processo in realtà ad argomenti alla tesi opposta circa l'indirizzo della bicamerale su questo punto
La tesi opposta argomenta l'inutilità
E l'inopportunità di quelle previsioni costituzionali
Credo per esempio che Manzella abbia sostenuto questo in altre occasioni recenti sulla base della convinzione che il processo politico di costruzione dell'Unione Europea non possa essere governato e ancora prima non possa neppure essere culturalmente compreso se non dall'ottica sovranazionale
E quindi ci si nel modo in cui da Maastricht alla conferenza intergovernativa di ad Amsterdam si è posto il tema del potere costituente europeo che ha nel Consiglio la sua istituzione importante per la sua ormai raggiunta
Affermazioni di autosufficienza garanzia di autonomia dei percorsi del potere costituente europeo rispetto ai singoli stati membri questa è la tesi di un interessante grammi Bondi a mio giudizio estremamente utile acconto
Saggio di Isidoro Mortillaro ed imminente pubblicazione e quindi rinvio a questo riflessione per quel che riguarda la acquisizione di questo punto it e all'opera un potere costituente lo europeo che non passa più dal raccordo tra istituzioni europee e singoli stati nazionale Massi auto propone si può naturalmente obiettare che dopo il fallimento della via parlamentare europea parlamentare europea di pervenire a una riforma delle istituzioni dell'Unione penso alla vicenda dalla commissione presieduta Biagio De Giovanni
Il prepotente ritorno al nucleo duro del potere intergovernativo come baricentro il motore del processo costituente materiale formale di Europa
Rilancia con più forza tutte le Riserve sul tasso di democraticità della costruzione in corso
In ogni caso riprende la tensione tra istituzione dei governanti
Popolare
Questi i termini del dibattito mettono in evidenza che l'idea di mettere i cittadini popoli alla base della nuova costituzione politica
L'Europa
Suggerì subisce in questo passaggio un nuovo indebolimento mentre diventa più vera più forte
Più capace il procedere effettuò il mente l'altra
E cioè che si cerca di far sì che cittadini e popolo d Europa siano essi il prodotto di una costruzione politica condotta molto dall'alto e quindi da un processo di integrazione guidato
Il livello in cui si pone questa guida sarebbe attingibilità concretamente e attinto dai poteri politici forti cioè solo da le maggioranze di governo dei rispettivi Paesi
In altre parole i due significati di costituzione come statuto democratico dei diritti dei cittadini o come patto fondante di un sistema convenuto tra soggetti politici più forti
In questo passaggio si distinguono nettamente ulteriormente addirittura si oppongono tra loro
Cantare in un saggio su Democrazia e diritto ha posto in luce differenza tra costituzionalismo dei governanti del costituzionalismo dei governati
Saremmo qui di fronte a un di caricarsi di queste prospettive nella storia il relativo di radicarsi delle forze culturali sociali e politiche che vi corrispondono
In questo senso il confronto tra i due diversi costituzionalisti me alla prova nel processo di costituzione dell'Europa non è una cosa diversa dal mondo o da diversi modi di intendere il processo politico sostanziale
Due diversi poteri costituenti sono all'opera uno radicato incarnato nelle forme storiche degli Stati nazione e uno radicato incarnato nelle forme sovranazionale il più recente che ora però si pongono con una rafforzata autonomia
La via tarata su una visione che procede dall'esperienza degli Stati nazione si è riprodotta in modo allargato nelle istituzione del Parlamento europeo ma risulta fin qui battuta
E così anche è stata accantonata la disputa tra Europa federale o confederale che tutto sommato procedeva per entrambe le opposte opzione dal medesimo fondamento culturale statalista
Federazione o confederazione di Stati
La via sistemi la via funzionali istiga che di fatto ha prevalso emarginato quella contrapposizione anche questo è un osservazione fine di Mortillaro
Fa procedere l'emersione di un potere costituente europeo da incrementi successivi di politiche di integrazione le quali via via postulano revisioni degli assetti istituzionali fino a che il potere di revisione in questa materia non si sgancia e in effetti si è definitivamente sganciato
E ancora oggi è stata al Nazionale
E si è posto come necessità funzionale potere autonomo delle stesse istituzioni politiche sovranazionali accentrandosi come si è detto nel Consiglio
Ora agli Stati intesi anche come strutture politiche rappresentative brutto il e protettive delle comunità nazionale
Non resterebbe non resta che agire ciascuno alla propria dimensione la dialettica possibile con il potere autonomo sovranazionale
In questo senso io credo che la scelta della Bicamerale di porre previsioni esplicite quanto all'Europa e perfino di dare autonoma rilevanza costituzionale
Avanzo questa ipotesi alla Banca d'Italia ai la banca
è stata parte previsioni esplicite costituzionale ecco nel momento in cui si arriva a questo quando poi si sta costruendo una istituzione monetaria sovranazionale comunica io credo che bisogna riflettere sulla tendenza delle forze nazionale a rafforzare garantire diciamo così il coté nazionale della dialettica nuovo potere sovranazionale rafforzata autonomia dei poteri nazionali
E sicuramente gli arretramenti della bozza della Bicamerale da giugno a novembre circa i poteri del Parlamento riflettono diverse valutazione sulla idoneità degli organismi nazionali a fronteggiare
L'attenzione nazionale e sovranazionale che già si scorge
Il governo non Parlamento governo del presidente eletto con specifiche rilevanti prerogative proprio in questi ambiti di politica internazionale
Sono la coppia poco per Labicana per la Bicamerale versione novembre sono la coppia di potere istituzionale che si immagina idonei al raccordo e al conflitto
Secondo passaggio quali caratteri quali qualità a questo doppio potere costituente processo così
Ora se si accetta questa lettura del processo in atto per procedere a valutazioni indicazioni circa il senso delle strategie che puntano ora sull'una ora sull'altra delle dimensioni in gioco
Conviene intanto fissato un giudizio sui caratteri o se si vuole sulla natura dei poteri costituenti che si confrontano non deve trarre alcune prime conclusioni sulle condizioni di contesto in cui la tematica del potere costituente che in Europa sempre evocato terrori circostanze tragiche si pone invece oggi intanto è assai rilevante che per entrambe le dimensioni e la questione si pone come problema di innovazione gestita da poteri costituiti già costituiti
Nessun potere libero dunque ma in ogni caso potere sottoposti al principio di legalità e quindi ristretti e i limiti di un potere di revisione
Della costituzione o dei trattati fondanti che stanno alla bassa della loro legittimazione per l'Italia sappiamo come si è rivelata fissare su queste basi l'avvio della riforma
Per l'Europa pur riconoscendo che si tratta di una autodeterminazione di soggetti organiche si pretendono autonomi
Resta chiaro anche per il Trattato di Maastricht per gli itinerari delle sue revisione il rispetto dei diritti umani fondamentali garantiti da convenzioni internazionali
Virgolette dalle tradizioni costituzionali comuni degli Stati membri l'articolo F per trattato
Ressa anche chiara l'esigenza di sottoporre organi giurisdizionali e il controllo di costituzionalità di ogni nuova determinazione
In particolare il consiglio fa riferimento e si appoggia quel diritto comunitario che sappiamo essere creazione nell'ordine sovranazionale della corte di giustizia euro questo primo connotato potrebbe anzi rassicura
Sulla qualità del processo nel senso che resta fortemente radicato sul tematiche di libertà e su diritti sanciti tuttavia non appena si passi alla verifica di contenuti e di effettività quanta libertà e i diritti oggi concretamente possibile si coglie una differenza e quello che diceva stamattina Trentin quando osservava che poi come si fa a discutere di un patto costituzionale nuovo quando il soggetto non è definito e non è quello alla base per la definizione del Palazzo ecco le due
Differenze sono da una parte vi sono diritti e libertà dei moderni
Libertà da e libertà di che sono conservate assicurato in una circolazione più vasta la cittadinanza europea
Materialmente però rimessa i poteri statali di tutela protezione dall'altra vi è quel nucleo di diritti più avanzati che sono la conquista di questo secolo i diritti sociale
I quali pongono una questione di politiche pubbliche e di prestazioni che fanno gravare sugli organi politici e amministrativi la responsabilità della loro sostanziale soddisfazione
E piuttosto che esaurirsi intercorse di tutela giudiziaria
Questi diritti sono in tutti gli stati europei il mio prescrizione e l'impegno per una Carta sociale europea ricordate e il più in adempiuto agli obblighi comunitaria
I poteri costituenti nazionale sovranazionali sono dunque diva sono dunque dinanzi al rischio di una lacerazione nella cultura della formazione protezione di società produzione di società per via politica democratica
Tra un ritorno a visione appena liberaldemocratiche rivolte di difesa riforma dei sistemi storici di welfare che però rischiano di ripiegarsi su se stessi
Questo divaricazione
Questo tema questo ricerca del contenuto del parto è un nodo costituente quanto altri mari se si vuole assicurare alle revisioni consenso e legittimazione popolare pieno rispetto a questo l'ancoraggio al principio di legalità non basta di per sé e invece negativamente significativo il fatto che ad esempio in Italia posta la distinzione prima e seconda parte della Costituzione
La revisione programmaticamente esclude il nucleo sociale dei problemi ma contestualmente la riforma anche di questa materia dell'Uefa procede senza essere iscritta e senza avere garanzie di un processo di revisione costituzionale bensì è gestita delegata a una concertazione riparte sociale con l'assestamento assistenze la mediazione del governo di una maggioranza politica e quindi i diritti e bisogni che non sono rappresentati in quella triangolazione sono quindi materialmente esclusi
Per quello che in pratica è un processo costituente di autoriforma del sociale così come la politica stabile gestendola autoriforma del politico
Rimesse sono i soggetti più forti
In questa sfera sociale
E al potere politico di maggior
Io nelle vicende nazionale leggo questa
Proprio questo andamento sezione trasversale i segmenti che si autoriforma non manca
Il respiro e la voglia di creare una discussione sulla prospettiva complessiva e in Europa naturalmente da a nuove separazione nuove scomposizione
Il primato dato nella revisione al nodo monetario ai problemi della ripresa economica affatto anca accantonare e rinviare la questione del lavoro e dell'occupazione piano dello salva constatare le insuperabili Tadic tale contraddizione e segnare per questo battute di arresto nella revisione stessa
Tutte le successive sedute della Conferenza interroganti e registrare anche questi sono dati che riprendo dal saggio di mo'di martellare dimostra Claro un ricorso crescente dal novantuno cioè da Maastricht tra Europa e opinione pubblica Ida lentamente di questa presa di distanze sono impressionanti
La materia espunta derubricata dall'agenda ufficiale della Conferenza intergovernativa nel segno e dunque anche il punto vero della sua crisi
L'indirizzo di rimettere agli stati membri queste l'esito di queste conferenze la responsabilità principale nella lotta contro la disoccupazione Consigli europei di Firenze di Dublino
Segna che sul tema del trattato segna un arretrare del potere costituente europeo rispetto al fondamento stesso di una sua possibile legittimazione davanti agli europei
L'Europa non risponde dinanzi agli europei dei contenuti sociali del suo fondamento
Terzo passaggio la politica la politica e la Costituzione
L'insieme delle considerazioni precedenti e porta a riflettere sugli aspetti politici retrocesse sulla non plausibilità di un potere costituente centrato tutto sulla fissione soggettività economiche istituzionali
La cultura del processo costituente deve superare economicismo giuridici sono e istituzionali insomma
L'intelligenza degli attori politici è parte essenziale certamente decisiva
Da questo punto di vista si può ragionare collo realismo attorno alle dinamiche che animano il soggetto politico statuale più forte d'Europa la Germania
Si potrà sperare che lo sviluppo europea venga da una europeizzazione della Germania ok lo stesso maestro reciproco dalla germanizzazione dell'Europa penso è un saggio
Ricco stimolante di Mario Tello sulla rivista qual è stato della funzione pubblica
Ma è già evidente come obiezione questa scelta di come dire ancorare sperare nella Germania quello che invece riguarda ogni altro Paese i giovani dente quel patriottismo del marco che esprime la resistenza dei cittadini di quel Paese acconsentire per l'Europa sacrifici arretramenti e dei loro propri standard che peraltro di welfare che peraltro sono altissime
Anche se fatto fattore di angoscia la globalizzazione l'Europa scritti del dizionario per i tedeschi
E se il peggio per questo rumore di fondo che riapre un dubbio sulla tenuta dell'accordo franco tedesca fondato l'Unione monetaria l euro
Per questa strada che emergono spinte tensioni che possono ridurre alla misura degli Stati nazione al loro logica di separazione o di Potenza la questione dei passaggi in Europa stamattina anche di questo si parla il tema politico così rivela che la questione di basse il fondamento popolare
Che il costituzionalismo dei governanti ha inteso illudere e aggirare non si lascia facilmente ridurre da risorse sistemiche dei nuovi poteri costituenti
Dai referendum in alcuni Paesi per Maastricht
Poi i moti francesi di fine novantacinque
Che furono salutati come primo sciopero europeo anti Maastricht
Fecero vedere
Che non si può affatto ignorare l'incidenza che le dinamiche popolare hanno sul processo di europeizzazione
Io credo che con un segno diverso la reazione popolare di sinistra alla pazza crisi di governo in Italia in settembre ultimo valga pure essa come segnale essenziale in questo senso
Se i sacrifici accettati e già sopportati per l'Europa possono attraverso una mobilitazione dei cittadini attraverso la mediazione della delegazione operaia di Brescia imporre ai governi di stare al loro posto e garantire la stabilità di un indirizzo
Vuol dire non solo che non è impossibile trovare un fondamento popolare all'Europa ma che le regioni dell'Unione sono già un cruciale tema di formazione e di identità e orientamenti popolari nuovi naturalmente individuata la possibilità e l'attualità di questo tema
Le identità nazionali e il loro rapportarsi al processo di europeizzazione la questione si pone in termini di valutazione consenso agli esiti di queste politiche di integrazione
Non le ha già date la partita peraltro aperta incerto
Si passa così da un altro piano di riflessione sempre nell'ordine della politica la cultura politico statuale di questo secolo ha saldamente legato diritti di cittadinanza e forme politiche
I partiti si sono configurati come strumento principe per l'esercizio della cittadinanza sia per allargarlo sia per tutelarla concretamente la misura dei diritti sociali tutelati dipende dalla conquista del potere di governo dunque dall'essere maggioranza
Agire sui bilanci
Non si può immaginare che il problema dell'Europa stia nel prolungare ancora di più verso l'alto il medesimo tipo di sequenza elettori partiti acquisto di governo perché il ritorno verso il basso protezione sociale e tutela dei diritti l'Unione non ha le stesse risorse e gli stessi poteri degli Stati
Credo che molta parte dei problemi si sta cercando di risolvere con atti di devoluzione nuovo accentramento di sovranità in alto ma all'Europa manca quello che fu il meccanismo fondamentale il fisco su cui si sono storicamente sviluppati gli Stati sovrani
Via via trasformati in Stati democratici di diritto e poi stati sociali
I Parlamenti stessi nacquero come sedi di regolazione dello scambio tra imposizione di tributi e protezioni corrispettivo un fischio europeo non c'è che sembra destinato a essere semmai sarà l'ultimo elemento strutturale della costruzione
E anzi le dinamiche dei nascenti federalismi sul statuali hanno al loro centro proprio la spinta inversa carri dislocare più in basso con il meccanismo quello scambio in concreto può sortire una mappa geopolitica di sistemi differenziati di protezione sociale quindi di diritti sociali con larghi spazi per spiriti di teso lapidazione dei solidarizza azione e iniquità
Dunque l'idea che basti verticalizzare la configurazione degli attori politici riunioni delle diverse famiglie di partiti europee anche dei sindacati certo l'accesso alla Confederazione credo per il sindacato è una presenza molto
Piccola ma vivace
Ma non è la soluzione non sono per se la soluzione dei problemi perché non tengono conto di questa maggiore complessità che l'Europa induce l'Unione non è solo la sommatoria
Delle parti distinte e la logica che può presiedere alla sua costruzione non può essere quella tutto sommato lineare della costruzione moderna degli Stati e della loro evoluzione storica
Per Ignis per innesti e aggiunte sempre su un un organismo il meccanismo fondamentale unitaria
Il popolo europeo non è solo la somma dei problemi delle popolazioni nazionali e o della somma dei poteri nazionali che abdicando dall'originale sovranità Pronat unirsi
Essere cittadino europeo già ora visivamente al di là del passaporto abolito non dal luogo ai quali posizione nei contenuti della cittadinanza è questo l'elemento scaricando bisogna riformulare il tema stesso del welfare a misura di Europa
E qui si incontrano con resistenze nazionale eccetera
Se anche tutti i governi europei così rimane a partiti o con l'artista o coalizione pro Labro questo costituirebbe solo una precondizione per mettere in tavola il problema dell'occupazione
L'Europa di per sé non ha oggi le volontà ma forse neppure tutte le leve per quella politica
E questo appunto il problema sostanziale e di revisione che è stato accantonato e che continuamente riemerge
Invece l'aver fatto cento sull'economia riscritto a partire da questa lei gerarchia di ordine in Europa fa sì che l'Euro possa soltanto annunciare ai suoi cittadini eventuali vantaggi comuni
Nel recupero di competitività tra i grandi della storia del globale ma nulla dice dei diritti interni e della loro protezione
Infatti il primato dell'economia e la centralità del mercato piuttosto che di un qualche ordine politico sociale costituzionalizzato fa sì che l'Europa ha finora prodotto piuttosto soggetti e forme regolative orientati al consumo e al mercato
Quello che diceva anche Leonardo Paggi stamattina soggetti e forme regolative in parte già presenti nelle esperienze nazionali ma anche in quella dimensione hanno avuto quella nazionale hanno avuto poco modo di svilupparsi per l'incombere di preminenti forma politico partitica
Ad esempio il consumerismo e le relative forme di cittadinanza attiva
Sono oggetto di cura particolare di sostegno più dalla comunità anche dai governi nazionali o pensiamo alle autorità indipendenti anche diverse stamattina si parla che ancora ora compaiono come problema di difficile costituzionalizzazione nel lavoro della Bicamerale e che invece pongono un problema di messa a regime in un'ottica di sistema
Che solo l'assunzione del più vasto spazio europeo può agevolare ma in questo ambito
è difficile credere che la dialettica della cittadinanza attiva e delle autorità indipendenti si rafforza se si pensa di confrontarle controllarla conforme ai partiti sopra o transnazionale
Comunque organizzazioni burocratico pesante complesse che sono all'origine del loro stentato sviluppo
Quarto e ultimo passaggio
C'è insomma una maggiore complessità che occorre affrontare con strategie diverse da quelle più lineari concepibile da approcci statali statalisti
Ma la misura statale nazionale resta cruciale e decisiva per almeno due aspetti
Quello dell'identità dei valori condivisi che occorre preservare quello delle concrete possibilità di incidere nella gestione dei processi
Tarantino diceva un grande forza Leonardo argine la liberalizzazione dei degli scambi che gli sviluppi tecnologici ci creano delle possibilità ma se non si arriva a determinare nuove relazioni sociali non c'è la opportunità di utilizzare quelle possibilità per creare un sistema più avanzato si va verso una crisi della democrazia degli stessi sistemi sociali persiste
Per questo aspetto identità e valori la logica di sviluppo lineare somma di problemi e verticalizzazione degli attori principali incontra una difficoltà quasi insuperabili
Che si può vedere come dire concretarsi incarnarsi nella diversità di lingue di tradizione nazionale
E per questo che l'idea di fare leva sulle potenzialità integrative di forme partitico sindacale fa poco appresso scoraggia l'aspetto macchinoso
La pesantezza delle risorse organizzative che occorre prestare la diffidenza verso una riproduzione allargata di burocratismo e verticismo
In tutta Europa è ormai diffusa una sfiducia di fondo nei pubblici democratici circa l'idoneità della cultura organizzative dirigista fronteggiare i problemi politici della globalizzazione
Per questo in questa fase appaiono più forti lo si guarda con maggiore aspettativa a soggetti capaci di concorrere alla formazione dell'identità europea
Utilizzando risorse
Etica culturali simboliche le chiese i grandi apparati di comunicazione le istituzioni culturale certo anche i partiti e sindacati ma per la parte in cui concorrono a mettere in campo grandi temi culture innovative nei sistemi di simboli
La questione dell'occupazione del lavoro come prima
E quella dei diritti che il significato di vedere se il rinnovabile il modello sociale europea si usa oggi questa espressione ma questo modello esattamente quello che è scomposto nei conflitti internazionale
E che rischia di non riuscire a rinnovarsi e chiamarsi europea
Rinnovare mantenendo le ragioni che lo rendono apprezzato e desiderabile
Stamattina degli spinosi diceva le città sono un unico nel pianeta rispetto le forme di aggregazione di ammassamento nelle metropoli città vivibili la ricchezza delle culture che lo ammettano il pluralismo
Uno stile della partecipazione politica democratica la polis ed è a questo punto che gli spazi che il ruolo del costituzionalismo democratico tornano rilevanti
Non è di grande aiuto forse il costituzionalismo se immagina disegnare strategie operative linee di resistenza istituzionale e giuridica alle trasformazione o percorsi politici di distillazione separata di nuove carte non lo è stato nella vicende italiane neppure in quella relativa alla formazione di una costituzione europea invece non mi pare irrinunciabile il suo apporto nell'analisi critica dei testi di riforma perché solo con quel lavoro che principi di lavoro possono enunciato
Questo quindi è una delle risorse fondamentali per la stessa comunicazione simbolica
Non è rilevante ad esempio che nella costituzione di un Paese non sia scritto così è scritto per la prima volta come ora propone alla Bicamerale il modo in cui l'istituzione di quel Paese intervengono nella definizione di indirizza di politici indirizzi di politica comunitaria e non è la stessa cosa
Se il dominus di questo potere e il Governo e cioè una alternante maggioranza politica
Tenuta soltanto a dare virgolette informazioni periodiche alla Camera alle campane testo di novembre
Salta anche la possibilità di trattati segreti o se invece le camere e cioè la rappresentanza unitaria complessiva al di là delle variazioni del gioco politico ma la rappresentanza dell'intero corpo nazionale popolare
Raccoglie
E trasmette umori tendenze istanza di questa comunità dunque non è la stessa cosa si siano le Camere titolari del potere di indirizzo e per questo il governo sia tenuta informazioni puntuali preventive esclusa essendo la potestà di corde segreti bozza di giugno
è evidente che altri sono i sistemi di valori e perfino l'idea dei soggetti dell'unione poiché il fine dichiarato in quel primo articolo del nuovo Titolo quinto
Per la partecipazione del Paese all'unione di promuovere un ordinamento superiore fondato sul principio democratico
La critica del costituzionalismo aiuti a identificare quale delle due soluzioni sia preferibile concorre a formare i soggetti di un movimento per l'Europa io riassumo
Il ragionamento che ho cercato di rappresentare svolgere a questi punti intanto lo la globalizzazione obbliga processi di verifiche ridefinizione delle costituzione materiale formali questo credo che la categoria analitica del processo costituente sia utile due sono i poteri costituenti a lavoro in parallelo e con problemi di tensioni e conflitti tra di loro quelli degli Stati nazionali e quella dell'istituzione sovranazionale europea
L'idea lineare dal basso verso l'alto non sembra poter funzionare ma la prassi sistemica
Il governo tutto dall'alto e per differenziazione neutralizzazione sta sospinge avendo le stesse istituzioni europee sull'abisso di paurose crisi di legittimazione democratica
In concreto cioè uno spazio di conflitto possibile tra i due poteri costituenti che ha la possibilità e questa è una sua garanzie di essere contenuto in procedure sottoposta al criterio di legalità questo il lascito della cultura democratica del pensiero politico costituzionale più moderna e vincola contiene entrambi i processi che chi delinque Sissoko
Questo conflitto a per posta sostanziale
Uno la possibilità di ripresa di in un circuito positivo occupazione
Lavoro formazione di società rilevanza
Ma come politica unitaria dell'Europa
Questo è ciò che non si riesce ad affermare
Due gli adattamenti dei sistemi nazionali di coerenza
Immaginando che si possa dare luogo questo è il tema vero della bicamerale a un federalismo che puntando anche sulle diverse risorse che differenti strategie ma non Diversi e i diseguali diritti
Grazie con Turrini anche bei tempi perfetti
Andrà in ordine alfabetico Umberto Allegretti e poi siete d'accordo
Allegretti prevenzione
Ma come avete sentito
C'è un'intesa fra meco Turri notevole sui
Sulle cose dette Daloui in particolare sul nucleo
Della sua tesi che è la necessità di un collegamento preciso tra revisione costituzionale italiana e processo di costruzione europea
Quindi non starò a ripetere
Le cose che colui si riferiva che ho detto
Una settimana fa anche perché ci sono a scavalco gli ascoltatori coincidenti qui quindi
Sarebbe davvero di cattivo gusto quindi non starò a ripetere ma ma solo a riassumere nell'apprezzamento sul fatto che la Bicamerale propone di introdurre in quel titolo apposito sull'Europa dei principi sull'Unione europea
Secondo me questi da vantaggiosa
Propone inoltre di scartare dopo lunghe discussioni che erano venuti dei comitati
E che ci avevano visto molto preoccupati la costituzionalizzazione dei parametri economici Riva Asterix nella Costituzione ricordate che c'è stato tutto un tentativo in questa direzione da più parti politiche ma è stato alla fine sconfitto messo da parte
E in terza ragione l'apprezzamento sono stati introdotti nel Progetto collegamenti fra l'azione parlamentare
E quella regionale da un lato e i processi europei dall'altro
Così non ripeterò neanche le critiche che ha già a cui ha già fatto riferimento
Peppino col Turri le critiche vanno all'esiguità poi di questi collegamenti soprattutto nel testo attuale del quattro novembre che e a rete più arretrato rispetto a proposte che erano già filtrate invece nel testo del trenta giugno
E lo sottolineo neanche alcune altre insufficienze anche se fra e nel corso di questo intervento qualche altra cosa verrà fuori
Questo discorso lo faccio analiticamente in un in s'indovina due saggi inclusi in un instant book di diversi autori che dovrebbe speriamo che alla luce
Presso Donzelli fra poche settimane
è un instant book sull'intero Progetto della bicamerale
Semmai curioso che compie il vino abbiamo mamma attesta l'incertezza della questione un po'particolare abbiamo una differenza nel valutare l'inserimento di una norma sulla Banca d'Italia
Inserimento che a lui pare da apprezzare perché da provare perché che stabilisce la riserva di un potere nazionale
Nei confronti del potere assorbente della istituzione europea bancaria europea sulla moneta
E su tutto ciò che la moneta consegue e che a me appare invece un sacrificio
Tra l'altro non non necessario e anzi del singolare nel momento appunto in cui già acquisito che la funzione monetaria passa un livello continentale
Mi appare un sacrificio al pensiero fondante di Maastricht
Questa idea dell'indipendenza e dell'autonomia così sottolineate dalla Banca d'Italia e della funzione monetaria perciò io vorrei almeno nella versione attuale questa norma che questa norma venisse accantonata
Tra l'altro
Si occupa anche della fu cioè pretende di costituzionalizzare l'indipendenza anche della funzione di vigilanza bancaria della Banca d'Italia del palazzo qui vicino
Misconosciuto il fatto che anche l'ultimo ordinamento del Testo unico bancario prevede che l'organo di direzione della vigilanza bancaria sia il Comitato interministeriale per il credito e risparmio quindi prevede una responsabilità governativa su questo
Non so se a questo si è pensato nella Bicamerale si è voluto esplicitamente modificarlo
Va bene lascio questo punto
Per quanto significativo
Che per me è un residuo punto dell'indirizzo a costituzionalizzare gli aspetti sostanziali di Maastricht e non come invece corretto le procedure
Di raccordo Marco Turri ha dimostrato chiaramente questo evidentemente è molto più importante e perciò io non lo rifaccio primo la necessità di procedere nella costruzione europea non solo oltre ma diversamente da oggi
Con un processo cioè più autenticamente costituzionale
Occorre ricordare qui al dire oltre le cose che ha già detto che il pino sui due modi di fare costituzione e che cos'è nella sostanza una costituzione nella storia la modernità cioè qual è il nucleo teorico e storico dell'idea di costituzione del costituzionalismo
Nell'ambito della modernità Cerruti quel gigantesco un processo che parte dalla fine del Quattrocento che
E che oggi ha subito sul subisce tocca altre soglie come abbiamo ancora sentito
Che è un gigantesco una gigantesca espressione espansione delle possibilità umane quindi da questo punto di vista altamente positivo ma che al tempo stesso veicola contestualmente
Infiniti ambiguità per non dire infiniti danni e infinite negatività e quindi l'ambiguità di tutta la modernizzazione
Ecco in questo la Costituzione ha svolto storicamente a partire dal sei e teoricamente a partire dal Settecento il ruolo
Di argine di uno degli argini individuati per il controllo del dei poteri
La loro riconduzione a un disegno come dire umanistico ecco che serva diritti basta ricordare l'articolo sedici della costi della dichiarazione dei diritti dell'ottantanove la sua definizione tuttora invocabile di che cos'è una Costituzione
Secondo Peppino fatto un'altra cosa importante a
Secondo me
Rilevato la intimo la dimostrata per ora almeno in percorribilità di altre strade
Per raggiungere appunto il traguardo di un di una Costituzione europea degna di questo nome
Per indicare invece che appunto corre governare i processi nazionali di partecipazione
A occorrere possibile governare i processi nazionali di partecipazione al processo come strada per influire sulla sul processo costituente europeo
Questa partecipazione ha detto e convengo chiaramente non può essere solo governativa ma deve chiamare in causa il Parlamento le Autonomie e attraverso e oltre ciò il popolo la società civile e tutti gli strumenti insomma del circuito democratico e le sedi del circuito democratico e da ciò appunto l'insufficienza
Delle norme della riforma
Ed essa cosa sempre su cui concordo
è la speranza espressa appunto nella relazione che ciò serva a rendere l'ordinamento la speranza ma non la certezza ma non l'automaticità che ciò serve a rendere l'ordinamento europeo più consono ai problemi umani del tempo attuale
E futuro
Sulla base
Andando oltre ma non abbandonando le grande delle credo sulla base delle grandi tradizioni del costituzionalismo otto novecentesco che hai fatto dei diritti di libertà e non dimentichiamo che anche alcuni diritti di libertà
Le comunicazioni per esempio sono messi a dura prova dal processo di globalizzazione e di contente continentali trazione ma oltre i diritti libertà e diritti sociali che sono sottoposti a un collaudo più generale e più severo
Dei processi di controllo della politica sull'economia perché quella che insidiata in radice nel processo europeo
E tutto una storia culturale di
Di di decenni ma anche di se o di tutto il secolo ecco
Va be'il nome di chiese Luther evocarlo ma insomma e che per cui ed entrato nella scienza anche oggi e oggi sembra accantonato da tante correnti della scienza economica che cioè
La le l'economia vada assoggettata a controlli a decisioni da parte della politica
Invece intende aria fermarsi come processo di naturalità e di
E quindi non non
Soggetto ad alcuna correzione controllo e ancora poiché la la grande tradizione del costituzionalismo sono duecentesco fatta diversamente l'organizzazione democratica del potere quanto il deficit democratico sia caratteristica dell'Europa non ha bisogno di essere ripetuto
Perciò io vorrei vedere nell'articolo centoquattordici della della riforma prevista dalla Bicamerale ricordati non solo i diritti fondamentali genericamente e i principi di democrazia di sussidiarietà
Ma anche i diritti sociali specificamente ed anche la pace la cooperazione internazionale altro punto qualificante del nostro del nostro ordinamento alla luce dell'articolo undici costituzione
E mi pare che pure essendo apprezzabile appunto la costituzionalizzazione di alcuni principi limite alla nostra limite ispiratori alla nostra visione a Maastricht del l'elencazione la la non sia adeguata è sufficiente
Va detto tutto questo sulla sulla relazione io correvo momento procedere oltre su un terreno che
Che fra richiamato
E che è stato evocato stamattina molto molto bene io sulla questione di stamattina vorrei rapidamente dire che sono molto vicino a Pietro Ingrao nel mostrare la mia convinzione che il lavoro non esaurisce ne concentra la dignità umana
Che anzi la centralità assoluta del lavoro fa parte come ha dimostrato calle rapidamente ma fortissimamente nelle trenta attesi per la sinistra
Dei principi della tradizione utilitaristica della democrazia cioè di ciò che appesantisce di più e che della democrazia è che la porta questo inesplicabile
Fatto per cui la democrazia è come dire
Corrotta dappertutto si corrompe tende a corrompere sì e genera processi
Di criminalità come non più casuali o limitati Alitalia le mafie alla mafia italiana eccetera ma in qualche modo con essenzialità tutti i sistemi democratici e quindi do deve interrogarci profondamente questo fatto
Quindi la contemplazione l'attività di cura l'esercizio dalla solidarietà
Il tempo gratuito dato anche perfino se stessi ecco insomma mi sembrano elementi essenziali della dignità umana
Però questo non mi pare che voglia dire smentire quello che molto bene è stato detto da per altro verso da Trentin e capaci pure stamattina
E non mi pare che per esempio debba far mettere in dubbio che si possa a differenza di quello che hanno detto da un da un lato e scusate da un lato vorrei dire questo mi porta per esempio a considerare molto positivamente le proposte sul reddito di cittadinanza proprio perché si muovono questo fondamento esclusivo nel lavoro
Del del dell'aspetto sociale ma dall'altro per altro verso non mi sembra che virili che portino a contestare tutto quello che è stato detto dagli altri due relatori di stamattina o degli altri tre relatori di stamattina in particolare che portino a considerare un'eresia rispetto un'eresia proponendo dico rapidamente nel senso in cui l'eresia e Scelta e deviazione no un'eresia rispetto alle cose che condivido dette da Ingrao
Quasi che l'articolo uno della Costituzione il suo dichiarare la Repubblica fondata sul lavoro sia appunto prescinda
Da questa più larga base della dignità umana io non credo la verità è che la formula
Italiano debba democratica fondata sul lavoro a un senso da perpetuare da mantenere da difendere da portare avanti che innanzitutto un senso negativo cioè di negare che la Repubblica sia fondata su altre realtà come i regimi del liberalismo e oggi quelli del neoliberismo
Lo vogliono cioè che la Repubblica sia fondata sul vada fondata sulla rende sulla proprietà come il vecchio regime liberale sul profitto sul mercato sullo scambio
In questo senso
Lei lavoro è è un punto essenziale delle poiché allo sfruttamento del lavoro è stato
è stato ed è un attentato radicale la dignità umana allora è chiaro che questo è un punto da rivendicare e un punto essenziale far leva sulla su sul lavoro come sul riscatto del lavoro come elemento di fondamentale per affermare rigorosamente la dignità umana allora un paese che ha una costituzione di questo genere
E che quindi può dialogare con l'attuale clima europeo e con l'attuale ti clima di globalizzazione di liberismo internazionale su basi dialettica ecco io credo che un Paese di questo genere debba accentuare nella sua revisione costituzionale
E la dimensioni internazionali in termini più fasti che non la sola Europa
Se l'Europa è un aspetto che la globalizzazione come dimostrabile benissimo pagina globalizzazione
Fa più oltre però e più a fondo dell'Europa e travolge la stessa Europa è la condizione lo sappiamo tutti
E poi che la globalizzazione sfugge ancora di più dell'Europa una dimensione autenticamente costituzionale
Nel senso detto prima per senso sostanziale di costituzione perché affidata o a forze private si fa per dire società transnazionali o istituzioni puramente funzionali le istituzioni di Bretton Woods la WTO
O se lo sono fu puramente funzionali però sono esangui l'ONU le Nazioni Unite
Allora è necessario affrontare questa dimensione dal versante nazionale cioè la questione che si pone per l'Europa di costituzionalizzare il nostro rapporto con l'Europa si pone anche e vorrei che in qualche misura a maggior ragione per la dimensione internazionale più generale
Ciò significa che la revisione costituzionale italiana deve porsi il problema di attivare il circuito democratico in tutta la politica estera
E facendo seguito quindi all'articolo undici
Porre norme che infatti pone in parte la Bicamerale anche questo l'ha intuito e l'ha voluto ma anche qui si tratta di norme norme largamente insufficienti non ho il tempo di di ricordarlo ma appunto lo faccio con le sedi che ho detto e e più
E e più sufficienti ora nel testo del novembre che nel testo di giugno per dimostrare l'urgenza di questo voglio fare un solo esempio già in questa sala qualcuno che sa qualcosa o qualcosa di più di me speriamo di sasso so poco anch'io del mai
Del mai molte lettere minuti Lazzaro il Agreement on Investments questo è una corda ecco forse Manzella cylone si dirà io gli chiederei anche informazioni ecco questo è una un accordo in forza dei negozi clinico in corso di negoziazione
Trattato segretamente intensamente da parte di diciannove Paesi più
Stanziati diciamo così come si suol dire
Che e ci troveremo fra capo e collo fra pochi mesi se le cose andranno come costoro vogliono io so qualcosa perché di fronte a una platea di due mila persone
L'altro giorno a Firenze
Un economista critica che io apprezzo molto che se tutto sto benissimo che sta fuori dei Circuiti accademici e ufficiali della scienza economica Susan Giorgio
Ha dato notizia
Anche lei sapeva cose sommarie ma sapeva dal Canada qualcosa qual tanto che basta
Per dire che i Parlamenti europei si troveranno d'improvviso nel maggio prossimo perché pare che i tempi si tengano scanditi in questo modo di fronte alla necessità di ratificare fino a quel momento dovrà diventare pubblico non è pensabile fare un accordo generale sugli investimenti
Senza
Ratificarlo e senza renderlo pubblico però solo al momento finale quando i Parlamenti circuito democratico dotato no sto per chiudere che stanno non non avranno più niente da fare sul merito del problema non potranno dire solo sì o no e ovviamente diranno sì
Che cos'è possibile che questo avvenga questa è una
E scrivendo estero all'investimento nazionale
A tutti gli effetti e quindi proseguirebbe istituzionalizzare definitivamente quel tentativo già portato avanti largamente nell'ambito degli accordi Gatt e poi Muti Omar su cui gli americani spingevano all'ora al tempo degli accordi di Marrakech per una per una immediata
Consolidazione invece non ci sono riusciti ora appunto l'itinerario ripreso
E come allora ecco questo è la situazione attuale che per essere codificata in una costituzione non in quel senso sostanziale ma in quel senso puramente formale formale di una regola base ma che contraddice a tutti i presupposti del costituzionalismo e questo ci interroga profondamente nel momento in cui c'è questa crisi asiatica
Che io penso sia mi avventuro in questa previsione non sono economista non posso apprezzare le cause e la dinamica esatta ma quello che mi pare di intuire che sarà una crisi che a differenza di quella messicana inciderà profondamente su tutta gli assetti mondiali sommandosi dal resto quella messicana
E forse rappresentare una soglia non minore di quella di otto anni fa dell'ottantanove nella ristrutturazione del potere mondiale
Come già sta facendo perché ha già fatto rimettere le mani sulle regole che presiedono agli atti delle istituzioni di Bretton Woods perché sta portando gli Stati Uniti a soppiantare il Giappone in ogni possibilità di intervento sul mercato asiatico
E quindi ecco per concludere mi pare che questo sia un esempio insieme del bisogno di tirare alla fuori alla pubblicità alla democrazia
Ecco la politica internazionale sul piano globale la sua partecipazione italiana a questa politica evidentemente il governo italiano sta partecipando in tutto segreto a questa a questa negoziazione ma appunto occorre che diventi di dominio pubblico nega e che ne vengo investito nostro Parlamento l'altro giorno fatto una verifica
Inserisce rese sempre con alcuni parlamentari importanti e nessuno sapeva nulla effettivamente di questa cosa
Ecco allora io credo che questo sia un bell'esempio da un lato di questo dall'altro del fatto che occorre che i processi globali siano messi a fuoco con le idee del costituzionalismo su cui finiva couturier su cui sono d'accordo
E che quindi e bisogna rimettere in asse come dire i processi di ristrutturazione mondiale
Dando quel contributo certo piccolo ma significativo che può dare il processo di revisione costituzionale italiana che ora aperti
Professor Manzella
Ma Corning
Le cose che hanno detto couturier Allegretti
Ci sono per me motivi di divergenza i motivi di convergenza i motivi divergenza naturalmente sono prevalenti e i motivi di convergenza direi solo
Sono o più profondi vediamo un poco come come come andiamo a a fare questa ecco
E la differenza tra condurre e al il discorso il couturier Allegretti e il mio discorso è questa lei scorge Coturi Allegretti si muove su un terreno del dualismo costituzionali
Da un lato c'è la Costituzione europea l'istituzione europea dall'altro ci sono le costituzioni nazionali le istituzioni
Le istituzioni nazionali e un'ottica direi
Di cose di garantismo costituzionale tradizionale dalla sovranazionalità può venire possono venire solo pericoli noi ciascuno le nazioni con la propria identità
Giuridico o politica devono o o opporre
E delle delle barriere quindi dei meccanismi dei temi di e lì di trasformazione arrivati al parossismo che dopo cinquanta dei dei costituzione europea si arriva all'articolo centoquattordici del del del Progetto dalla Bicamerale e dice che per per ulteriori limitazioni di sovranità poi vorrei capire che cosa sono limitazioni di sovranità Prot un concetto puramente descrittivo che è valido nell'articolo undici ma che diviene che diviene assolutamente improprio quando diventa un concetto prescrittivo come lo vuole fare l'articolo c'è un buco centoquattordici comunque
Al di là di di considerazioni giuridico formali sul piano dell'opportunità politica dopo cinquant'anni di integrazione europea arriviamo che per perché dopo dopo che Maastricht è Amsterdam BA abbia introdotto una cosa che si chiama non convergenza monetaria non l'unione monetaria mora cosa molto più o diciamo pure sovversiva nel senso dell'ultimo libro di Hershey Bard
è che è quel che il Patto di stabilità e di crescita cioè la a assunzione a livello sovranazionale di ogni politica fiscale avvenire
Beh a questo in questo momento dopo tutto questo è successo lo diciamo
Che per le ulteriori limitazioni solarità poi non so bene quale dovrebbe un po'più forti queste Rollo lo capisco bene quali siano allora lo dobbiamo fare un processo di revisione costituzionale su tutto quindi potrebbe anche su Schengen
Su Schengen dovremmo fare un processo di revisione costituzionale aggravato perché c'è sempre la possibilità del del del del referendum mentre invece anche alla secondo lo stesso progetto dalla Bicamerale il Progetto se c'è la maggioranza dei due terzi è conservata questa saggia norma
Che se c'è la maggioranza dei due terzi delle revisioni costituzionali chiamiamole ordinarie
Non allora viene esclusa la possibilità di referendum c'è qui e in questo famoso articolo cioè ormai famoso articolo centoquattordici si dice che è comunque sempre c'è la possibilità di di referendum o comunque e questa la visione
Una visione dualistica una visione di contrapposizione tra livello sovranazionale europeo e livello ai livello
E il livello ormai nazionale
Rompendo rompendo quell'equilibrio quel saggio quel proficuo equilibrio stabilito nell'articolo undici che non a caso nei e nella parte riguardante i principi della nostra Costituzione il principe internazionalista
Che è diventato coi principio comunitario e e in cui il in il modulo il modulo di i i integrazione erano un modulo che e sì governato all'interno di quel dell'articolo undici se sorretto naturalmente dalla giurisprudenza della Corte costituzionale che ha detto beh dette cioè il nucleo irriducibile dei privi dei diritti fondamentali che non devono essere toccati pone di fronte a questa concezione dualistica e io credo io credo invece in una concezione Moni Istica della dell'integrazione
Dell'integrazione europea cioè siamo di fronte ad un processo costituente inedito
E profondo che coinvolge parallelamente elementi di sovranazionalità ed elementi di nazionalità e la valvola di queste di queste cose e sono le ratifiche
Sono le ratifiche parlamenti nazionali
Le ratifiche dei parlamenti nazionali cioè ed anche i parlamenti nazionali solo stati estranei a questo processo
Di di di di integrazione costituzionale quindi a questo vero e proprio processo processo costituente sono stati presenti e certe volte sorretti certo da me nei momenti critici ma il momento critico tipo il trattato di rimasti sorretto da elementi di di elementi democrazia diretta come il
Il il referendum può appunto i referendum che si sono che si sono svolti e quindi noi siamo di fronte di fronte
Ad un costituzionalismo posta Stato vale questa la la la verità cioè questo costituzionalismo europeo a non è in contrapposizione al contro pura costituzionalismo statuale ma semplicemente lascio nel mito
Ed ogni elemento di modificazione dalla costituzione europea è di per sé è un elemento di modificazione della Costituzione nazionale
Quindi non esiste più una costituzioni già non esistono non esistono più la Costituzione italiana costituzione francese la Costituzione tedesca esistono è una euro
Una Costituzione europea Liliana euro francese ecco
Dice costituzionale
Con diceva Umberto dice be insomma
Per fortuna non hanno costituzione atto Maastricht prima e però quando noi abbiamo accettato il Patto di stabilità e di crescita
Che impone delle sanzioni ai paesi che e vengono meno ai come dire
A alle conseguenze postume dei dei deve del tre e del della convergenza monetaria ebbe allora scusa no non capisco bene che cosa mai si debba fare
Di di di di di di di di corsa di di costituzionalizzazione e forse inutile la Costituzione la costituzionalizzazione la posizione di indipendenza dalla Banca d'Italia proprio perché che uno degli elementi e degli elementi necessari per per entrare nella banca centrale europea e e allora
E e questo il superbig motivo
Di i divergenze il motivo di con convergenza che ripeto forse e appunto le e più profondo questi motivi solo
Sono più diciamo più più visibile più profondo i poteri convergenza e che il nucleo fondante di tutto questo e comunque sempre il principio di cittadinanza un principio di cittadinanza che è iscritto
E già di per sé iscritto in questa in questa euro Costituzione perché
E che cosa che cos'è è un'unione propone la il preambolo del trattato sull'unione si dice siamo di fronte ad un'unione di Stati che procede verso un'unione di popoli
Unione dei popoli e l'unione dei popoli se noi accettiamo
Di la una concezione
Moderna per lo stesso concetto di popolo è non lo possiamo o non lo possiamo se non riferire appunto alla al al cittadinanza proprio tutto questo non significa che noi siamo di fronte ad un processo costituente perfetto e
E al contratto
Al contrario anche l'ultima Conferenza intergovernativa mo'apposto il luce l'inadeguatezza di questo processo costituenti intergovernativo sottoposto oltre tutto alle alle alle variabili e faccende elettorali ora dal governo inglese ora del governo spagnolo ora del governo del governo francese Chauvet
Cose che che aldilà però di quelli di queste congiunture
Elettorali che hanno in un certo senso sbracciato il processo costituente
Però dicono anche come questo processo costituente per il fatto stesso adesso sbracciato da congiunture politiche elettorali sia fragile
E quindi la spinta Spinelli ma ecco per dire per parlare di un innovatore la spinta spinelliana
Il a un certo punto a
Composta col metodo intergovernativo ha visto sta facendo vedere e i suoi i
I suoi i suoi limiti i suoi i suoi limiti e ire io non trovo altro forse per vecchie per vecchie per vecchie frequentazioni che di opporre al metodo intergovernativo un solo altro petto sul metodo interparlamentari
Metodi interparlamentare cioè un metodo di unione di connessione tra Parlamenti nazionali al Parlamento europeo che d'altra parte si trova in quel protocollo che dice poco però insomma
Con un so sollecitazione del testo per usare un francesismo beh e zio dopo dire può dire molto questo metodo iter parlamentare questa protagonismo dei parlamenti nazionali e dei Parlamenti
E del Parlamento euro per il Parlamento europeo da cui può obbedire su da cui soltanto convenire un progresso un progresso dell'Unione proprio ieri
Ieri ieri ieri ieri pomeriggio questore era orgoglioso robot correlatore delle di un del nel sul processo di codecisione che a Maastricht e chiamati ad Amsterdam ha visto sostanziali progressi dei ponti del potere al Parlamento europeo ebbene proprio con viaggio Di Giovan Bebe è un certo modo ci siamo trovati a ripetere
Le vecchie formule ma insomma non è che perché le ripetiamo da tempo sono inadeguate come quelle di e centralità del dal Parlamento centralità del parlamento europeo in in questo in questo processo che coinvolge il Consiglio coinvolge le commissioni coinvolge la corte di giustizia coinvolge soprattutto i i i parlamenti i parlamenti nazionali e
Dove manca dove manca il procedere
Cioè con questo questo questo titolo che io giudico assolutamente disastroso sul sul verde la Bicamerale sull'Europa da un lato fa questo eccesso di garantismo assolutamente che sembra piovuto da da da da da Marte e Venere
E dall'altro dall'altro lato
O non tocca il punto in cui veramente questo unione interparlamentare può o può verificarsi
Concretamente cioè il punto dal controllo del Parlamento e dei Parlamenti nazionali sulla politica sulla politica dei governi come Duce una formuletta già l'Erika e manca totalmente
Il suo obiettivo perché perché ma non provano non non ha capito non ha capito che questa che che che che da un lato bisogna rompere il dualismo il dualismo del processo costituente europeo dall'altro né i fatti bisogna
Avere questa profonda unità di azione tra Parlamenti nazionali unità di azione non in senso diciamo politico sostanziale va in senso logico
Logico logico istituzionale tra Parlamenti nazionali Parlamento
Parlamento
Europee fino allora
E allora
Direi vedo che il tempo è trascorso e quindi poi inizia in due minuti ancora con
Sintetizzo insomma quello che che volevo che volevo dire
Ebbene insomma ci sono dei perdenti vedrei bene
Quindi dei momenti costituzionali che si sono aperti assai importanti l'altro dovrebbe avere un mese fa aveva comunque deciso dal Parlamento europeo ha invitato i parlamenti nazionali a ratificare Amsterdam
Come comunque un passo in avanti però ha fatto delle Riserve che sono qua anche riserve fatte da alcuni governi dice ma insomma però per un profilo di ulteriore allargamento noi ad non abbiamo toccato o il problemi classici del del così l'istituzione a Lismore o Peo il formato dalla commissione la possibilità di con le decisioni a maggioranza il il Lalla ponderazione dei voti ecco però
Tutto questo tutto questo
E già il passato cioè Amsterdam con questi suoi tradizionali problemi è già il passato perché il il presente ed il futuro quale il presente il futuro è che accanto alle istituzioni tradizionali ci sono ormai le istituzioni nuove quelle che vengono fuori le istituzioni da lei euro
L'Euro non è una realtà economico monetaria Leo ora una fortissima realtà istituzionale per le cose che un momento fa abbiamo detto per questa sua capacità di attrazione delle politiche fiscali e di bilancio degli degli Stati per una cosa fondamentale perché rompe il il il quello che era un principio del dell'Unione cioè il principio di un unico letterale uguali
Ebbene adesso qui siamo undici fronte ad urne unione di differenza ti e quindi il il grande problema costituzionale dell'Unione europea è il problema di governare le differenze tra gli Stati che stanno dentro gli stadi e basta leggere i giornali di oggi
Pastelli giornali oggi vedere come Svezia Danimarca
Il Regno Unito reagiscono contro la
Possibilità di fare di fare una istituzione di governo economico che escluda i Paesi che non stanno dentro la alla
La la moneta la monete la moneta unica e qui di e questa ecco XE come la corona come lo chiamo Iveco Phoenix secondo del numero dei dei paesi e la posizione anche difficili cui si trova il governo italiano in cui sta negozia Ciampi cioè che da un lato o insomma
Si trova si trova tra i paesi che pur con tutta probabilità parteciperanno alla volete dall'altro lato si trova a respingere l'idea di un direttorio che comunque si formi tra i Paesi che partecipano alla moneta comune quindi c'è la vecchia linea italiana di essere comunque contro i direttori ecco sul sulla ve sulla base del vecchio prezioso articolo undici in condizioni di parità in condizioni di parità e quindi anche l'Italia nonostante che sia con le carte in regola per stare dentro
è invece a molti poi molte perplessità
è il quarto stato tra Svezia Danimarca e Inghilterra Gran Bretagna e che il ricovero e l'Italia finché insomma e il quarto no occulto alla formazione di un di un di un direttore di questo tipo ma e
Quindi il e poi e poi niente concludo
L'altra
Concludo con la convergenza l'altro traguardo costituzionale
Del del politica istituzionale europea è proprio la politica
Di cittadinanza e il il prezioso dato aggiunto del Trattato di Amsterdam la citazione l'opera completa la cittadinanza nazionale allora significa
Ecco il monismo ecco il monismo che esce fuori anche qui cioè è vero che che insomma non ci presso i cittadini europei senza essere cittadine nazionali però è anche vero che se la città reazione opera completa
La la la cittadinanza la città verso l'azionario e allora è della stessa natura
Allora è della stessa natura nascita relazionarci allora siamo di fronte ad un nuovo tipo di di di di di discorso un discorso che
Che che che che che retto anche
Finita la città rasa sociale scusate scusate io non capisco perché non l'ho sentito pronunciare
Da pochi
Devo adesso non voglio provvedo detto che la convergenza più profonde le divergenze sono più ecco una sola volta la parola a Lussemburgo discussa
E concludo qui Macioce Amburgo prima nella con l'inserimento del capitolo sull'occupazione nel trattato di Amsterdam
Poi con il vertice del Lussemburgo e avvenuta è avvenuta una una cosa
Di
Di importanza
Inedita cioè per la prima volta una regione economica
Vive all'integrazione profonda a assunto il lavoro e le politiche del lavoro come un elemento portante della propria politica il gol costituzionale in un mondo in cui il lavoro viene considerato un un valore un valore negativo valore negativo adesso c'è
E la se essi un eroe se ci fosse ancora D'Annunzio creerebbe un romanzo sul sul tagliatore di teste ormai l'eroe moderno è quello che taglia le teste però il manager che tagliare teste per rendere più appetibile
E i freni di Freud le sue così trote i capitalisti e e non di fronte agli stecche Stek Ordaz ma qui ormai il ricorso e finito e volevo volevo dire dire
Direi dire cui visto che insomma
Forse dobbiamo riflettere dobbiamo riflettere rispetto al costituzionalismo statalista il costituzionalismo della sovranazionalità e il costo il costituzionalismo della cittadinanza grazie
Meglio se
No volevo prima di passare agli interventi dare tre salute che sono arrivate all'Assemblea la Barbara Pollastrini al dottor sorelle Cecilia Santi che sono tutte e tre malati che si scusano molto tessere a casa con l'influenza non gli facciamo gli auguri
Io passerei rapidamente agli interventi mi pare che la sessione di oggi pomeriggio completi ampiamente il discorso di stamattina Chamot sull'Europa hanno completi per il versante istituzionale non soltanto diciamo procedurale ma in modo un po'più
Ad ampio raggio insomma
Credo che Isidoro morte Laroche aveva ceduto il posto stamattina abbia più d'una cosa da dire è stato più d'una volta citato da Cuturi bilancio il microfono
Grazie
Sta per uscire ancora
Applicato
Io fatico un po'a rappresentare non solo la discussione attuale ma anche la discussione qui di oggi pomeriggio
In due diciamo ottiche molto divaricate monismo dualismo nel senso conoscendo anche diciamo insomma le corse di Peppino pattuglie da sacrestia eccetera
Mi sembra un po'
Difficile questa rappresentazione e comunque diciamo io l'accetto
Mi schiero risolutamente tra il monistico
Contrariamente a quello che credo che può apparire però accetto diciamo proprio la alla provocazione anche di di Manzella proprio sul terreno delle innovazioni che si sono prodotte di recente ne parliamo ancora di Europa di Maastricht ma i pronti i processi sono andati molto oltre e processi processi costituenti non solamente processi sociali o politici
E mi riferisco proprio a patto di stabilità citato da Manzella o ancora al vertice del Lussemburgo sul lavoro appena conclusosi
Nel senso che e lì il problema poi del costo di quel particolari costituzionalismo dei governanti europei con cui abbiamo a che fare e rispetto al quale approntare non solamente difese
Ma per evitare processi per fare in modo che i coinvolti della globalizzazione poi coinvolti dall'Europa diventano partecipi perché questo è il punto questo modo di procedere dell'Europa non solo non li fa diventare partecipi ma di di Scaccia indietro
Andiamo al patto di stabilità ne siamo arrivati a quello che ritengo essere un assurdo
Che contrariamente allo Statuto dalla Banca centrale europea all'unione monetaria eccetera il patto di stabilità
Del quale la Conferenza intergovernativa non doveva occuparsi perché per qualsiasi materia monetaria deve essere consultata la Banca centrale europea che non essendo ancora costituite impediva che si entrasse sulla materia monetaria
è stato surrettiziamente aggiunto
Alla fine di un Consiglio europeo quello di Dublino in un protocollo che non fa parte dei della revisione dei Trattati fatta
Fatta ad Amsterdam e però è indubitabile che quel patto di stabilità sia diventata la nuova vera cornice dell'Europa futura ma quel patto di stabilità non è in nessun trattato
è un protocollo di questi governi eppure modifica alla radice dal profondo le leggi costituenti di qualsiasi nazione europea questo è il punto allora rispetto a questo dato come interveniamo
Come dire chiamo partecipi di qui che il richiamo fatto da Peppino e altro alle realtà nazionali io dico soprattutto ai movimenti che ha come ci chiamiamo in Europa
E questo è il punto e qui vengo diciamo alla relazione di pagine di
Di stamattina
Se sfatato ormai ogni visione della globalizzazione che come dire vede quasi pacificamente un umano affermarsi nel mondo
Nel mondo bello e terribile che c'hanno che ci hanno descritto persino Fukuyama che aveva parlato dalla fine della storia adesso parla della fine dell'ordine e se la prende con le donne ahimè con la famiglia responsabili di ogni di ogni tragedia di ogni tragedia di questo
Di questo mondo rispetto a questo mondo ci si stanno minando e non si nomina non solamente i leghisti mi
Chi cioè pretende di imporre misure come dire col palmo della mano con l'arco con lo stende il braccio per essere più sicuro di stare in questo mondo con i propri vicini o quelli che legge
A profili vicini ci si nomina nel mondo e io dico si rinomina nel mondo destra e sinistra
E la destra non è più quella che si affida semplicemente al mercato io credo che questa estate Mario Monti
Capofila oggi o allievo di tutti
I teorici del vincolo estero
Innanzitutto in Italia per il peso che ha avuto il vincolo estero nella vicenda italiana abbia prodotto alcuni testi Hardy ha fatto alcune proposte che siano gli una illuminazione eccezionale
Lui non solo ha definito l'unione monetaria europea
Il più grande piano di deregolamentazione mai fatto nella storia dell'umanità e comunque mai fatto nella storia del moderno ma preteso ha voluto
Intervento a Cernobbio ha detto dobbiamo passare ad una programmazione per distruggere i pezzi di socialismo e di statalismo che ancora in gesso hanno l'Italia anzi ha detto chiamiamolo
Su scala europea un piano per lo smantellamento delle rigidità per un'Italia competitiva Piano e scritto con la P maiuscola
Piano da parte del pensiero liberale ci viene oggi la richiesta di Piano e pretende anche dice voglio vedere anche questo piano come era avanti per scadenze e meccanismi di verifica
Secondo me non è solamente il fatto che come dire pensiero liberale oggi si chiama essi nomina per quello che si chiama messi nomina per quello che è stato Amato diceva stamattina l'acqua che corre per il mondo io dico che qualcuno ha aperto le dighe per far correre con l'acqua questo il punto e il punto del liberismo di fin e secolo Chilia aperte come Paggi citava una data io concordo moltissimo con quella data inizio degli anni settanta
Secondo me negli Stati Uniti non solamente e attiva in quegli anni una discussione
Ma quella discussione rinvia ad un progetto
C'è una fortissima temperie progettuale all'inizio degli anni settanta in coincidenza con la libertà del liberalizzazione dei capitali con le scelte sul dollaro eccetera
Nel mondo americano che come dire sceglie il trans nazionalismo e legge il mondo con determinati occhiali che poi noi europei copiano
E qui vengo all'ultimo punto di questo intervento Breve credo che ci sia una fatica oggi della sinistra chiamarsi in Europa
Non solamente perché abbiamo un passato di divisioni
Ma paga perché l'Europa in un certo qual modo Europa Europa in quanto soggetto ci anche estranea soprattutto in questa seconda parte del secolo e voglio citare una data il cinquantasei
Il cinquantasei un momento in cui per la sinistra tutta la sinistra da quel
Più radicale pensiamo all'esperienze francesi a quella comunista eccetera viene vissuto come
Una rottura dei legami col mondo
Comunisti quanti hanno rotto i legami con il mondo con l'Est con la Russia in quell'anno fatale e per quanti in quell'anno fatale diventava un problema il mondo nominarlo diventava un problema all'Est
Ma è stata una rottura col mondo anche da parte di quella sinistra che era coinvolta con il sud del mondo che stava dietro i governi parlamenti che decidevano che Francia Inghilterra andavano a Suez
E poi si rompeva il Mediterraneo
Ritornarono in Europa in Europa più ristretta ma quell'Europa era occupata da un europeismo fatto allora concretamente dal centro democratico cristiano di tutta di tutta Europa ed è stato una lentissima acquisizione
Quando ci siamo arrivati poi secondo me rimasto un problema di fondo rispetto a quell'Europa rispetto alla visione dell'Europa e del mondo
Per essere brevi mi scuso anche delle criticità diciamo del dei riferimenti c'è un testo chiave
Jean-Jacques Servan-Schreiber Défi American
Fine anni sessanta inizio anni settanta
Che prende la stessa letteratura che in quel momento dagli Stati Uniti lanciava bella la società postindustriale eccetera e che propone una missione per l'Europa la missione competitiva possiamo competere con gli Stati Uniti
Per dominare il mondo la competizione assunta come l'unico terreno in cui si lottava per l'egemonia
Tutta la sinistra assunto quel paradigma l'assunto quella democratica che pensava di giocare una chance e di qui Giscard e ci mette che davano diciamo proponeva nel G7
Una nuova stagione anche diciamo il dominio del mondo in con incontri condominio con gli Stati Uniti e l'accettava anche la sinistra comunista che magari in quel
In quella
In quella logica la competizione rivedeva magari la possibilità della guerra Inter imperialistica e non a quali incunearsi e trovare un nuovo spazio noi siamo rimasti a quel paradigma la competizione
Se non si muta quel paradigma la sinistra non ha una diversa chiave
Di accesso all'Europa e al mondo ma rimane conficca su un terreno che l'avversario ha già determinato e sulla quale non puoi assolutamente sviluppare grande autonomia
Pietro Ciarlo
C'è
Sì
Fa
Io cercherò di essere brevissimo anch'io ma prima di entrare nel nel mio intervento vorrei prendere posizione tra Manzella
Per no perché a Vizzini rapidamente voglio dire rapidamente la statale bene no no no no poi dirò tutt'altre cose quindi siccome tiro tutt'altre cose credo di poter
Insomma Manzella sottolinea aggiornare l'erosione della sovranità nazionale dell'avvenimento dall'altra parte della riproposizione io credo che ma insomma io la vedo così che
Le cose che stanno a mezza strada
Perché è indubbio che dal punto di vista economico con tutte le implicazioni anche politiche di controllo delle politiche fiscali e dei diritti che costano quindi dei diritti sociali c'è una straordinaria vendita delle sovranità nazionali però è anche vero che su tante cose la sovranità nazionale resta centrale
Signora per esempio guardiamo all'esperienza federale degli Stati Uniti per capirci rapidamente ci sono stati dove c'è la pena di morte è stato detto per la pena di morte non c'è
Questo può significare molto o poco a seconda dei punti di vista e perché se si guarda soprattutto all'economia questo non significa praticamente nulla però è un elemento molto importante questa diversità
Di cultura politica che viene diversi Stati nazionali soprattutto nel momento in cui come sembra le fratture di civiltà
Saranno le fratture che nel prossimo secolo acquisteranno forse il peso maggiore quindi in realtà una situazione molto complessa si intrecciano fattori di superamento delle sovranità nazionali di mantenimento delle sovranità nazionali e forse per alcuni aspetti
Non molto commendevoli devo dire perché questa storia delle fratture per civiltà è una cosa ad alto rischio voglio dire per altri versi addirittura forse le sovranità nazionali sotto il profilo identitario vanno potenziate
Chiuso questa sollecitazione che mi veniva
Dal dibattito molto ricco che c'è stato fino ad adesso parlerò di altro parlerò di una forma di governo per competere in Europa brevissimamente pressing esitando siamo tutti avvertiti
Qual è il punto di partenza il punto di partenza è che gli italiani sono
Punto di partenza di questa particolare particolarissimo tema che mi è venuto in mente che voglio esporre
Che gli italiani sono gli europei più europeisti di tutti il risultato del referendum lo mostra con chiarezza come mai al novanta per cento votiamo in maniera compagna tra per l'Europa
Perché in Italia c'è una profonda sfiducia nelle istituzioni statali e l'idea che
A Gaggiano in grossi all'Europa superiamo i nostri difetti interni nostri difetti strappati
E un'idea che pervade la grande opinione pubblica ma pervade anche la classe politica cioè su questo credo ci sia una forte convergenza questo che cosa a che cosa porta porta ad occultare un elemento che chiarissimo in tutte in tutti gli altri paesi europei che il processo di unione europea e un processo
Anche di fortissima competizione tra stati
Per cui la domanda che si sono posti negli altri Paesi e conviene o non conviene
Questo tipo di proposizione del processo unitario comporta un modo diversissimo di stare dentro l'Unione europea
Perché rinforza diciamo così naturalmente e spontaneamente la posizione competitiva dei governi che devono dare conto a un'opinione pubblica che sta sempre a misurare se conviene o non conviene
E quindi questi governi sono legittimati a trattare con molta più forza hanno una spinta più forte che viene dall'intento
Nella trattativa
Con gli altri stati tutto questo no noi non c'è noi non ci chiediamo mai la grande opinione pubblica scrive Max eccomi Ronconi neanche quando alcuni grandi paesi europei hanno fatto tutte le storie che hanno fatto sui nostri parametri di Maastricht dove l'inferno e abbiamo scambiato come dire ma è stato proposto così anche dalla classe politica l'opinione pubblica
Abbiamo scambiato o un elemento di discriminazione per la competizione
Cioè faceva comodo alla Germania e alla Francia e quant'altro tenere in un cantuccio di tali tenerla fuori dal club dei fondatori cioè da un club che poi divenga l'è lite come sempre lo sappiamo in tutte le associazioni giungle storico insomma che per la fine controlla un po'le cose
è stata come dire messa la sordina questo aspetto e tutto è stato mostrato come se gli altri avessero una teutonica
O come dire una teutonica vocazione al rispetto della norma per cui Marco Maastricht sarebbe stata la norma
E allora il problema era stare nella norma o stare fuori dalla norma sottovalutando completamente che invece la sostanza del problema è un problema di competizione
Questo che cosa implica per quanto riguarda è una conseguenza minore me ne rendo conto ma la voglio sottolineare che cosa implica per quanto riguarda il nostro processo costituente
Che noi dobbiamo avere un governo adatto per competere ignoro
Che cosa intendo dire un governo adatto per competere in euro
Che bisogna riprendere nella discussione sulla forma di governo una ispirazioni inizia
La domanda di revisione costituzionale in Italia e partiti perché si chiedeva un governo
Più capace di decidere e di difendere le scelte che adotta
Poi su questo si è sovrapposta alla tematica del servizio
La maggior parte degli osservatori e di chi si occupa di queste cose pensava che il destino di un governo rinforzato accompagnato di un da un Parlamento anche esso rinforzato dovesse essere sostanzialmente questi miste
Questi mister modello ingresso fondamentalmente con varianti ma fondamentalmente quello doveva essere il punto di arrivo
Adesso che cosa è successo è successo che
E una minoranza diciamo politiche di opinione pubblica guardava o viceversa al presidenzialismo
Adesso che cosa è successo è successo che per le note vicende nella bozza per la Bicamerale c'è una forma di governo diciamo semipresidenziale capito
Io devo dire la verità che da sempre i costituzionalisti hanno considerato la forma di governo semi dell'esilio presidenziale o per lo meno la stragrande maggioranza dei costi costituzione insicura specie di pasticcio
Che in Francia riusciva a funzionare soltanto per straordinaria e contingenza che si sono realizzate in quel Paese
E in particolare perché la debolezza dei governi che in che è indicato dal semipresidenzialismo in quel paese viene compensato da una straordinaria apparato stradale da una straordinaria burocrazia tra
Cosche no no
Allora rispetto alla Bicamerale e all'Europa
Osservazione che secondo me non è stata proposta con la dovuta forti questa forma di governo semipresidenziale
è la forma ad attraversare in Europa e la forma di governo ad attraversare in Europa
Una forma di governo semipresidenziale che si vuole peraltro a presidenzialismo debole
Cioè di modello austriaco finlandese eccetera si vuole voglio dire da maestri insomma come via per carità insomma non però mi sembra veramente una come dire una petizione di principio più che una previsione reale sull'effettivo funzionamento della forma di governo nel quale nella quale c'è una competizione
Tra due candidati o più candidati alla Presidenza della Repubblica quindi questi qualcosa in televisione dovranno pur dissidi politica no nella campagna elettorale poi dismettere tutto ciò dire per diventare debole e poi c'è un punto particolarmente delicato e che la previsione dello scioglimento anticipato nel momento in cui dello scioglimento anticipato delle Camere nel momento in cui il presidente viene eletto
Domanda
Ma
Il quesito su quando sarà eletto scioglierà io non scioglie RAI le Camere verrà posto ai candidati alla Presidenza della Repubblica o no io credo che il primo quesito che verrà posto ai candidati alla Presidenza della Repubblica
E quindi Presidente della Repubblica è fatalmente
Chiamato a prendere una posizione politica addirittura dialettica nei confronti dell'Assemblea parlamentare
Ma se tutto questo
E vero
Come è possibile ipotizzare un semipresidenzialismo
A presidente debole e quindi sostanzialmente un Governo di primo ministro
Secondo me non è possibile
Quindi noi avremo un dualismo tra presidente della Repubblica
E governo che indebolita il dolore
Lo proietterà in Europa come un governo bicefalo
Siamo ancora in tempo per rimediare
E i rimedi sono data la situazione politica e l'impossibilità di tornare a un'ipotesi di premierato cioè a Westminster
Sono sostanzialmente due io prego
Ho
Sì Lima l'ipotesi della Bicamerale
In primo luogo eliminando questa ipotesi di scioglimento nel momento in cui il Presidente della Repubblica di avere che entra poi come dicevo nella campagna elettorale
Ovvero scusate è una provocazione ma io la getto veramente perché in questa situazione di complessità del procedimento legislativo che si prefigura per il Parlamento di Bice familismo governativo io veramente credo che non andremo da nessuna parte soprattutto nella competizione europea e quindi
Non lo sono mai stato nei credo mai dire che lo sarò in futuro però se non si potesse arrivare a una effettiva limatura praticare profondo
Di questo se mi presento semipresidenzialismo per non costruire un sistema
Di governo bicefalo
Dicevo appunto eliminando quella previsioni soprattutto quella previsione dello scioglimento questo punto meglio un'ipotesi presidenzialista sia leggi il Governo da una parte e d'altra parte se il Parlamento poi chi vivrà vedrà ma almeno voglio dire abbiamo un Governo e un bilanciamento perché poi come diceva Allegretti insomma l'articolo sedici della dichiarazione di o dell'ottantanove resta la colonna portante
Qui il rischio è quello di avere o governi dice i falli e impotenti o nessun bilanciamento
Con governi Bichat fari non si va in Europa senza bilanciamenti c'è il rischio per i nostri diritti grazie
Certo se le come partito dalla politica
Io ringrazio Ciarlo per avere riportato diciamo una tematica europea più ampia questo fulcro ancora irrisolto della nostra riforma che l'avesse la forma di governo c'è stata qualche voce che nella sinistra a un certo punto disse se ha da essere sei presenze lirismo è meglio che sia presidenzialismo all'americana
Ma questa discussione poi non è andata avanti per molti equivoci che adesso non è il caso di riportare a presenza per mancanza di tempo purtroppo non ci sono i tre protagonisti alla Bicamerale che c'erano stamattina
In sala che erano tutti e tre iscritti a parlare cioè no due certamente cioè Folena ed Ersilia Salvato poi c'era anche Salvatore Senese tutti e tre sono stati precettati per una riunione su una questione di importanza abbastanza vitale sorti del processo penale in Italia perché si scioglieva uno dei nodi che tengono bloccato bloccata la legge sulle videoconferenze al Senato
Quindi io credo che non non faranno in tempo a tornare per intervenire arrivate a questo punto anche se era loro intenzione farlo peccato perché sarebbe stato certamente più vivo se loro poteva
Ancora
Un solo intervento una sola richiesta intervento di Sandro Guerrieri che invito a venire al microfono quali volevo sapere se ci sono altre domande d'intervento vedo per esempio professor Marramao vuole intervenire no
Prego dopo c'è un'altra che poi volevo chiedere anche ai relatori di stamattina se vogliono tornare a dire qualcosa prima che riprende il microfono couture libero non avrebbe precisazione
Vorrei intervenire sul tema del rapporto tra potere costituzionale tra poteri a livello europeo a livello nazionale che è stato toccato nelle relazioni
Dico subito riguardo al il tema del dibattito e alle differenti posizioni che sono immerse che condivido
L'idea della Bicamerale di inserire nella nell'area nella nella revisione costituzionale un titolo relativo all'Unione Europea
In quanto è un questo è del resto una modifica che già avvenuta anche in altri in altri Paesi in quel credo che sia importante coi Comuni con sì Noiret a valorizzare anche in ambito punto costituzionale questa dimensione del del dello stato della realtà nazionale che non può venir meno del tutto
E anche per quanto riguarda la prospettiva di una costruzione della di una cosa è di una democrazia europea ad esempio l'idea stata lanciato originariamente dal crack del lavoro e poi ripresa anche a più livelli della di una Federazione di Stati-nazione secondo me risponde a il difetto di non includere le realtà regionali a un anche un livello più basso in questa prospettiva mangia l'indubbio pregio di mettere l'evidenza come una spinta verso il federalismo non possa fare del tutto almeno e appunto non condivido un'idea buonisti chiara di questo processo costituzionale europeo non posso fare tutto almeno degli stati
Nazionali
Quale ruolo quindi per gli stati nazionali ecco io dico subito che sono invece d'accordo nella critica di Manzella a vedere nella sovranazionalità comunque qualche cosa da cui difendersi sostanzialmente una sorta di forse e costruire quindi magari nella costituzione una sorta di linea Maginot che dovrebbe proteggere da processi che peraltro con strumenti come il Patto di stabilità riuscirebbero tranquillamente ad aggirare questa questa stessa linea difensiva in tuta facilità
Quindi quale rapporto tra sovranità nazionale dimensione nazionale prospettiva Rocca quali fare alcune considerazioni partendo dal tre considerazioni telegrafiche su un'esperienza in corso a livello europeo molto importante quell'esperienza francese che ad Assad è stato giustamente che l'interesse in Italia per vedere come viene impostato il discorso tra dimensione nazionale lo spedì europea in questo caso specifico
Voglio dire che l'esperienza Jospin e si caratterizza per una complementarità di fondo da un lato tra un'idea di rilancio del della dimensione del riformismo nazionale che in Francia assume la forma di un modello repubblicano costituitosi a partire da la rivoluzione francese che almeno su soprattutto dopo la con l'avvento Della Porta Repubblica assunto anche i diritti sociali
Discorso di investitura di Jospin all'Assemblea nazionale nel giugno scorso era imperniato veramente su questo ha idea di rilancio di questo modello costitutivo della punto della della della storia del dell'esperienza della Francia della Francia
Contemporanea al tempo stesso c'è una si pone però mi anche l'accento sulla necessità di influire nel corso sul processo sul processo della costruzione europea di cui tutto l'insistenza sul tema del governo economico sul poi sulla disposizione sull'occupazione di cui il governo francese ha dato dato prova appunto in questi in questi mesi
Quindi c'è da un lato un rifiuto dell'idea originaria che era quella di sempre del Mitterand Isma'dell'ottantuno rifornivano prese solo dall'altro si supera anche quella che era diventata un po'il limite dall'esperienza di governo socialista degli anni novantadue novantatré diciamo di un immobilismo in un quadro europeo sua si cerca di rendere dinamico sia a livello nazionale e quello europeo
Seconda considerazione telegrafica di fatto in questi primi mesi in realtà poi quello che assunto la la dimensione predominante è stato indubbiamente a livello nazionale necessarie nei che per forza di cose governo Jospin ha realizzato quasi integralmente sta realizzando quasi integralmente le promesse elettorali in campo sociale relative alla a appunto alle riforme che erano state inserite nel programma si è dovuto scontrare con grande difficoltà invece a livello europeo quindi compromessi con la Germania l'accettazione del patto di stabilità e via dicendo
Terzo considerazione questo però cosa comporta lo nello stesso caso francese non si pensa al fatto che questo con debba condurre comunque mettere nuovamente l'accento allora sui risultati che possono essere raggiunti a livello nazionale questa dimensione europea continua ad essere percepita con talmente di tale importanza che addirittura nella esami dei risultati delle dei vari vertici svoltisi che ora siete neanche linfa Chisari oltremisura alcuni risulta i risultati ottenuti sul piano della politica sociale dell'occupazione prego perché si ritiene che la legge in azione ormai derivano del governo deriva non solo dalla capacità di nuove se puntino parola serale ma necessariamente deve fare i conti con questa dimensione europea ed in effetti una serie di problemi di nodi di fondo sono ci sono sono presenti permangono e si accentueranno ulteriormente quando l'Unione monetaria entrerà a regime quando entrerà in vigore il il patto di stabilità ora io credo che su questo su questo terreno si no questo chiamo un po'il il in questione il carattere punto del costituzionalismo europeo
Un tema di fondo che un carattere importante del costituzionalismo è stato quello della dimensione programmatica
Decotis primo del Novecento così quando il Novecento è stato costituzionalismo che ha fermato i diritti sociali
In base ad un'idea di costituzione come indirizzo come norma che indirizza i poteri pubblici il resto nasce la rimozione francese ora questa dimensione realtà non è assente leader propendo perché effettivamente convive con il Trattato di Maastricht questa dimensione programmatica c'è nel senso che i parametri di Maastricht sono un'applicazione di un indirizzo chi viene comunque imposto ai governi che con queste coppie conclusione entrare che siamo in presenza e comunque di uno stravolgimento di questa dimensione programmatica e quindi necessarie e quindi quello che era nato come una von tentativo una volontà di affermare i diritti di scelta di cittadinanza si risolve i in una automatica imposizione poteri pubblici per comprimere questi stessi diritti io non credo che questa sia una valutazione adeguata credo che nello stesso lo stesso non è moneta che tenga conto nasca da una serie di bisogni fondamentali importanti credo che sia importante però a questo punto completare questa dimensione programmatica reinserendo invece invece come si sta peraltro cercando già di fare a questa dimensione sociale ad esempio trattato di Amsterdam neanche l'abbraccio di Lussemburgo avuto dei risultati limitati ma che non vanno sottovalutati
Io credo che il concetto di fondo sia quello della della elasticità livello costituzionale il concetto già presente nelle Costituzioni nazionali il quesito che ha un principio come la libera iniziativa ma poi si dice che peritali per iniziativa privata ma poi si dice che deve essere controllata e credo che questa elasticità deve essere sarà ineccepibile inevitabilmente un carattere di fondo anche a livello europeo dove dovrà dove dovranno essere tenuti in considerazione una serie di colore una serie di esigenze differenziate
E e qui e questo perché per dare quella possibilità agli attori politici di intervenire concretamente appunto per far per far leva per raccogliere queste diverse esigenze e quindi porre poi necessariamente il problema della costituzione di un potere politico europeo che faccia da contraltare la banca centrale che credo che sia poi il nodo di fondo su cui dobbiamo misurarci non credo non credo cioè che per salvarci da indirizzi poco
Simpatici della banca centrale potremmo usarli sarà sufficiente avere un riferimento alla Banca d'Italia nella Costituzione italiana credo che questo sarà possibile solamente se ci sarà un potere economico il discorso sul dibattito sul governo economico di così descritto di cui si discute oggi che possa essere un contrappeso sufficiente
C'era ancora un altro lei l'aveva chiesto di la par condicio parlare prego
E poi Luigi Ferrajoli
Poi se non abbiamo altre richieste
Leonardo tu vuoi dire qualcosa no allora poi
Professor Manzella volere intervenire
Replica no Allegretti forse sì se no cotture e poi grazie
Ma credo un minuto euro o dispositivo minuto e mezzo Cardoso quindi allora dei flash e telegrafici senso adeguatamente motivarli questo problema ardua lì monismo dualismo mi appassiona molto poco
Perché ritengo che sia frutto di una visione statica dei fenomeni che andava bene nell'immediato dopoguerra credo non vada bene molto oggi è un'impostazione che presente il professor ferraioli ha ripreso anche i giorni fa al convegno dell'ISE sull'erosione della sovranità sposando nettamente una posizione monili sta che indubbiamente anche quella se mi si consente tra virgolette più comoda perché serve a risolvere più problemi bypassando gli ostacoli
Ma siccome gli ostacoli ci sono bisogna pur tenerne conto ecco il citato articolo centoquattordici partecipe della Bicamerale partecipazione dell'Italia alle icone europea che ci dice
L'Italia partecipa in condizioni di parità quindi non è affatto vero delle Commissione parità se no temendo mentre c'erano nell'articolo undici con gli altri Stati
E nel rispetto dei principi supremi dell'ordinamento e dei diritti inviolabili della persona umana ecco in Bicamerale si è detto queste un pezzo forte da sottolineare da mettere a chiare lettere
Perché come la Corte Costituzionale ha ritenuto che questi rispetto dei principi supremi ordinamenti e delitti inviolabile la persona umana non possono esserci toccati nemmeno attraverso il procedimento di revisione costituzionale
Noi non possiamo certo permettere in un domani ipotetico che l'ordinamento europeo possa introdurli in Italia beh allora se qualcuno deve fare un controllo di ingresso o di rifiuto l'ingresso di norme comunitarie che possano lei deve toccare il rispetto dei principi prego vivamente di diritto inviolabile la persona umana è direi che il dualismo nell'ordinamento
Sia pure a questi fini limitati è inevitabile
Se si vuol stare alle cose e alle fonti e non è quindi partire da impostazione che a mio avviso sono più ideologiche che non scientifiche
Il testo è la mia personale impostazione o condivido invece che ma questo è un discorso culturale che ci porta lontano i nostri politici sono stati forse per difetto anche l'informazione molto più corrivi liberi né lasciare grandi processi di unificazione europea e non Sorrow europea in materia economica e monetaria molto meno pronti a lasciarglieli briglia sciolte in materia politica che si son tenute ben strette ma questo discorso ci porterebbe un poco lontano mi pare che si sia un po'sottovalutato in questa sede il cosiddetto valore pedagogico delle norme
Si potevano queste norme non scrivere si potevano scrivere meglio il fatto stesso che si siano scritte beh qualche significato Moana
Ultima notazione Flash
Se si tiene conto che un autorevole membro di Forza Italia della bicamerale
Il trenta settembre aveva proposto di aggiungere ai principi di democrazia e di sussidiarietà anche il riferimento ai principi le libero mercato e della concorrenza desumibili dall'articolo centodue del Trattato di Maastricht fu poi osservato insieme al Comitato che la materia e la libera concorrenza e dell'economia di mercato era regolata dalla prima parte della Costituzione e quindi richiamo a questi primi CP senza il corrispettivo di chiamo ai principi contenuti nella prima parte avrebbe alterato
L'equilibrio dettato dalla disciplina costituzionale richiamata e quindi questo emendamento era stato respinto e mi pare che questo non sia senza significato quindi certo rispetto al testo votato e qui non pretende il tempo non cerca sono sarebbe interessante
Fare un raffronto tra il testo votato il trenta giugno vedere gli emendamenti presentati in Bicamerale e poi vedere
Ho finito e vedere poi il testo che è uscito il quattro licenziato il quattro novembre e cercare di capire il percorso motivazionale del perché certe cose sono cadute
Ho finito
Questo non è possibile per ecco prima di pronunciare giudizi non dico di assoluzione o di condanna o di apprezzamento
Di riprovazione soli un testo bisognerebbe prima
A vere ecco conoscenza piena completa un po'di tutti gli elementi affinché il giudizio sia più sostanzioso più motivato più banche quindi convincente grazie per l'attenzione
Ferraioli
Io vorrei Frankie entro intervenire su questo dissenso fra Manzella e Allegretti
Nel senso che da un lato mi sembra che entrambe interlocutori dicano cose condivisibili tra l'altro devo dire che non riesco a capire bene il senso dalla posizione di Manzella per cui la mia sarà piuttosto una domanda
è ovvio che erosioni come si suol dire o comunque riduzione della sovranità ci sono da tempo è un fatto ma questo è appunto il problema
Forma si manifestano queste riduzioni di sovranità
Si manifestano appunto attraverso la dislocazione dei poteri appunto tradizionalmente statali ad altre sedi
Il punto fondamentale è
Esiste un costituzionalismo europeo qui è stato detto che esiste accettare che non esiste le costituzioni sono sistemi di limiti e di vincoli imposti ai poteri decisionali
E sono un sistema di regole appunto formali le posizioni democratiche ancora non le decisioni appunto a una legittimazione popolare e per altro verso limiti e vincoli la cui violazione comporta una censura di incostituzionalità
è chiaro che lo spostamento a sedi sovranazionali che ovviamente io personalmente condivido e credo che tutti condividono
Deve anche comportare uno spostamento dei luoghi del costituzionalismo e del garantismo costituzionale qui non si tratta di difendere la sovranità nazionale
O di difendere lo statuto folla sede statale contro la sede sovrasta tale siamo tutti per le sedi sovrasta tali ma quando le sedi sovrasta tali difettano di costituzione intesa per Costituzione un sistema di limiti e di vincoli
Formali cioè che hanno a che fare con la formazione delle decisioni abbiamo un Parlamento europeo che non decide niente
E sostanziali e cioè il vincoli di costituzionalità alle decisioni quali che siano appunto del consiglio dei ministri dalla commissione eccetera eccetera non abbiamo costituzione questa è la realtà
Cioè noi stiamo assistendo naturalmente non c'è nulla da stupirsi processi storici sono complesse non vanno non avvengono in maniera lineare però il problema è appunto questo a un sovvertimento della gerarchia delle fonti se non accompagnato da garanzie costituzionali
Per questo il problema di fondo e Squinzi sotto quaranta rosso sotto quest'aspetto è bene che l'articolo otto quattordici abbia richiamato l'intangibilità dei diritti fondamentali anche da appunto fu
Ti europee ma il problema che si pone appunto alla carenza di costituzione europea la il fatto che noi abbiamo un formazione economica
Che ha costituzionale non possiamo dire che Maastricht che la Costituzione perché va be insomma certo tutti i sistemi fuori diciamo delle condizioni materiali ci sono dei trattati ci son sempre stati vincolino sempre se non possiamo considerare qualsiasi trattate qualsiasi patto vincolante con la Costituzione e costituzioni sono appunto le cose che abbiamo appunto definito
Soprattutto poiché in questo dopoguerra sono costituzioni rigide sono sistemi rigidi di vincoli di e di limiti in grado di e consentire un controllo di costituzionalità tutto questo non c'è e quindi fino a che non c'è
E tanto quanto quelle linee di tendenza io sono assoluta è d'accordo con quanto diceva Mortillaro sono
La rinuncia appunto a qualunque funzione di limitazione il vincoli al sistema dei poteri non soltanto degli East dati che appunto in queste sedi decidono fuori da vincoli costituzionali non sono soggetti nei parlamenti né alla Corte costituzionale
E assenza di vincoli e limiti per il mercato lo sviluppo di un costituzionalismo sia in materia diritti sociali
Che in materia di diritto del lavoro che in materia appunto di grado di rendere giustiziabili questi diritti è assolutamente essenziale e a me pare che per quanto il processo sia sia difficile una cultura costituisco democratica al di là delle difficoltà deve proporsi questo come obiettivo e cioè evidenziare l'assenza di costituzione europea e impegnarsi per la costruzione di un costituzionalismo Rockefeller
Manzella chiesto
Sia della sovranazionalità si deve fare esasperando i vincoli del costituzionalismo statalistico questo è il punto tutto non è che che uno deve costruire rigore il rifiuto di costruire delle istituzioni sovranazionali e dei controlli sopra accennati
Il problema è è fare come ha detto Guerrieri una linea Maginot che ormai è sorpassata come a tutti il destino della linea Maginot quindici al quattordici è una linea Maginot dice deteriore e erano dentro e e anacronistica e su questo mentre invece si è evitato di fare il il una vera la politica istituzionale della sovranazionalità col legando il controllo del Parlamento nazionale al controllo del Parlamento europeo questo è il punto questo è il punto
Il il il problema dell'e costituzionalisti modella sovranazionalità
E nel momento in cui si creano delle interconnessioni tra istituzioni nazionali e nuove istituzioni non quando ti si arrocca nella East tuziorismo nelle istituzioni nazionali quando si dice che i diritti sono garantiti meglio dagli Stati io posso essere anche
Anche d'accordo ma questo non non non significa assolutamente nulla perché il il garantismo
Deve essere contemporaneo il garantismo dalle Corti costituzionali e il garantismo la corte di giustizia esso non lo so dice che non esiste il controllo di legittimità va be non esista corti di giustizia quello non lo so
Sono diverse letture dei un'esperienza non di norme quindi il il garantismo dei diritti fondamentali è un garantismo che si attua con l'interconnessione col sistema tra i tribunali costituzione qui vedo Labico spagnoli che crebbe tante volte la la la
Mi pare che chi nessuno ti voglio coinvolgere in però mi pare che molte volte dei vostri incontri tra corte trattore tribunali costituzionali e corte di giustizia voi avete parlato di un sistema tra Corte di giustizia europea e tre murali costituzionali nazionali per a scopi di garantismo quindi è questa e l'unione di costituzioni che si si è creata in Europa occorre e tendenzialmente questo che si deve che si deve riconoscere non non do che a vere queste queste barriere e queste queste soprattutto quando poi ci sono dei progressi
Irreali concreti nei trattati quando il Trattato di Amsterdam propone delle sanzioni sanzioni nei confronti degli Stati che violino i diritti
E fondamentali tale
Penserà alla unanimità però il punto è questo che ha incorporato ha incorporato in questo sistema sia
Prima lascia lasciamo andare lasciamo andare la il problemi insomma allora facciamo e se no facciamo il grosso discorso che faceva la Cassazione che riceve che l'enorme della costituzione erano solo norme programmatiche lobby attuazione quei se è chiaro che ci sono delle norme euro perché sono programmatiche quando si crea il Trattato di Amsterdam crea uno spazio di libertà di sicurezza e di e di cooperazione giudiziaria va a toccare e fatti certe cose sulla pena di morte patto dare lo diceva lotto un punto sensibile toccato da de data per da Charlie lasciarlo e va a toccare
Dei punti intimi in cui della della sovranità nazionale ma questo non significa che questo lavoro of progressivo
Sia una
E esautoramento dello Stato nazionale
Ma è un principio di cooperazione di unione ripeto di costituzioni i vecchi principi del pluralismo degli ordinamenti che misura l'obolo pure Santi Romano e ci fecero ritorno connessione degli ordinamenti però insomma il vecchio
Il cibo dell'ordinamento chiuso e ormai rotto nel senso che e no c'è l'indivisibilità proprio sul problema dei diritti fondamentali c'è l'indivisibilità del del loro rispetto e la Corte costituzionale italiana o la Corte di Giustizia europeo o il Tribunale costituzionale francese
Di difendono un diritto fondamentale lo difendono per tutta l'Europa non lo difendono solo per la Francia o per l'Italia o terre lo spazio o per Los
Fazio comunitaria
E questo qui e concludo voglio siamo il ritardo e questo qui si vede anche nella
Pervasività
Che certi altri principi e come Costituzione dice che non esiste il giudice costituzionale va be non non esisteranno però io quando vedo
Il principio di sussidiarietà quando vedo che nel mille novecentocinquantasei l'unico Stato federale era la Germania e adesso ci viene una
Diffusione
Del diciamo chiama Muciano tra virgolette la parola federalismo del regionalismo allora io vedo che qualche cosa in Europa cambiare attacco lo vedo anche lo stesso principio uditivi quella che chiamano la cultura nella cultura del della stabilità economica e significhi ovvero insomma
Cioè
Vedete concludo con un scorrevole cosa personale che però mi ha riempito un poco di diciamo anche diremo di emozione Loveless
Giovedì scorso io ho avuto occasione Iran bene Città del Messico
Dico tra due personaggi straordinari une Cardenas che domani assumerà le che mercoledì domani ha superato la carica di sindaco il primo sindaco eletto del più grande conglomerato urbano d'Europa
L'altro personaggio il vescovo Samuel Ruiz di San Cristobal de las Casas nel Chiapas ebbene tutte e due tutte e due dei problemi della globalizzazione prendevano l'Europa e sul pro
Ma dei diritti umani l'Europa come un modello come l'unico modello in cui come diceva giustamente cotture in cui la politica sta facendo breccia sul neoliberismo Samuel Ruiz Cardenas beh insomma di tutte queste cose di fronte a queste testimonianze a me pare che almeno il gusto
Di afferrare certi trend positivi di di quello che io continuo a chiamare precostituzione europea ebbene questo gusto
Io credo che si debba riaffermarlo grazie
Allegretti no Kotori allora per una breve mi raccomando insomma sì naturalmente siccome sulle battute finali
Dinanzi della sono d'accordo lo spirito è quello la discussione non è tra europee euroscettici
E non è neppure tra persone che come dire non condivideranno la ricerca della via politico democratica e allora io credo che ci sia stato un a
Alterazione una non comprensione del delle cose ho cercato di dire
Credo che la contrapposizione tra ammoniscono il dualismo raffiguri la posizione che ci mettere in campo
In un certo senso anche Allegretti mi pur essendone molto d'accordo su mi tirava troppo dalla sua parte
E perciò chiesto di fare una precisazione io credo che la difficoltà che ne abbiamo davanti agli eredi innanzitutto categorie analitiche del processo
Il pensiero prescrittivo il costituzionalismo e questo ci dice scossa bisogna fare o cosa bisogna rispettare ma et scritti voi anche il pensiero aprile ore monistico pensa che pensare in termini monistico i dualismi reali i conflitti di cui tu sei l'espressione perché concretamente l'allenatore proporre la firma via interparlamentare
Il dualismo fra le istituzioni rappresentative dei popoli e delle rappresentanze nazionali unitarie e il costituzionalismo dei governanti europei quelli del Consiglio questa questione è già stata risolta nella revisione del Trattato dicendo che è il consiglio che fissasse quante e che tipo di e visione poi bisogna fare per quale strada allora il conflitto cioè tra istituzioni che sono portatrici di diverse idee di poteri costituenti di processi grossi tre
Allora la categoria deve essere innanzitutto analitica per individuare le contraddizioni redenzione saperci si muovere non per attestarsi su linee Maginot difensiva ma per dare alla costruzione dell'Europa con la forza democratico progressiva che intendiamo attribuite se non ce la facciamo
Non ce la si fa l'Europa così non ce la fa ad andare in quella direzione ed è per questo che poi colgo singolare oscillazione le stesse cose che ha detto sempre perché è un atto di c'è la via Po e quella delle ratifiche delle ratifiche sorrette rinforzate dalle possibilità di referendum popolare
Ma poi quando si tratta di pensare al referendum su questi in Italia dice meno male che ci sono i due terzi in modo che preferendo non si possono fare e la ratifica dello stesso al Trattato di Maastricht in Italia avvenuto senza le possibilità di referendum e in altri Paesi si sono state quindi di agire la revisione essenza soprattutto attenzione pubblica se ricordiamo come fu fatto con il dibattito quasi porte chiuse nella disattenzione
Ecco che allora qui viene un problemi io sono d'accordo con te quando dice che spetta al costituzionalismo dei governanti dal costituzionalismo diciamo varianti nazionali ed europee
Il costituzionalismo della cittadinanza ma questo il problema perché i diritti umani non sono comprensivi di quella con questa storica di questo secolo che gli Stati-nazione alcuni hanno istituite costituzionalizzato che sono alcun un certo catalogo di diritti sociali rispetto a questo la costruzione di una costituzione europea che sancisce i diritti umani perché sui sociale non sono oggi non riesce ancora a scrivere ma non riesce neanche a intavolare le politiche sociali economiche
Atte a rendere possibile che quei diritti siano soddisfatte nella varietà nazionali in cui si propongono e il problema della Costituzione europea
E allora qui la mia opposizione all'Aran tuo ragionamento e non so non pensava una linea Maginot nazionalista ma credo che sia una linea Maginot politico istituzionali se quello che immagina partiti nazionali parlamenti nazionali Parlamento europeo la via delle rappresentanze come li immagino a questo conflitto io col posto un tema è un dubbio su questo punto per le difficoltà di trasfigurare le forme partitiche
Da nazionale e sovranazionale per la difficoltà già sperimentata delle istituzioni rappresentative parlamentari nel conflitto tra poteri costituenti e ancora va alla ricerca su altre risorse e culturale etiche simboliche la possibilità di far crescere un processo costituente in cui cittadine europee hanno l'identità il cuore il centro della costruzione dentro la coppia che Leonardo Paggi stamattina richiamava identità solidarietà è lì che l'articolazione è stata al Nazionale queste risorse riesce a manovrare le e invece non ha alcuna capacità né simbolica nero cattive né di identificazione così come si presenta oggi e la dimensione sovranazionale questo il problema e non posso un problema di un costituzionalismo adattò fatto per lo vedrete colpa mia non vi ha dato un testo scritto prima ma c'era tanto che il punto interrogativo quale costituzionalismo
Bene io credo che adesso è tornato Pietro Folena che era iscritto a parlare non avevamo gli avevo scusati tutti per via delle in videoconferenza Guede qualcosa
Brevemente
Sette
Niente allora lo ringraziamo per essere tornato comunque quindi io chiuderei qui se non ci sono altri
Interventi