"Una storia italiana. Vita di Ernesto Rossi" presentazione del libro di Giuseppe Fiori, Giulio Einaudi editore organizzata presso la Sala del Cenacolo

Di essere qui presenti per la presentazione di questo libro
Di Giuseppe Fiori Peppino per gli amici
Sulla vita di Ernesto Rossi ringrazio in particolare chi ha voluto presentare questo libro
Nonostante come voi posso possiate ben immaginare innumerevoli impegni quindi Innocenzo Cipolletta Giorgio Napolitano
Eugenio Scalfari Paolo Sylos Labini e Giuliano Urbani
A nome Della Casa editrice mio personale anche come amico ormai non solo come come editore anche se l'editore è vero
Seduto nella prima fila
Di questo prestigioso di questa prestigiosa sala ci tengo solo a dire che questo è stato un libro che abbiamo vissuto sofferto come tutti i libri nel modo più vero attraverso la sua creazione di azione
Primigenia e attraverso la trasformazione in questa scrittura così ricca così Diretta così forte ma soprattutto così vera
Alcuni di voi penso che abbiano già visto
Le polemiche che ha suscitato un uso considerato improprio di un di un mezzo pubblicitario quale una banale ma anche molto semplice pubblicità che la casa editrice banale dico perché è un è uno strumento quotidiano
Che non aveva nessuna volontaria forzatura Traverso
Un un'aggettivazione appunto di liberale onesto nel nel presentare questo libero ma soprattutto presentare questo straordinario italiano siamo quindi a parlare di questo di questo la persona
Io non ho altro da aggiungere salvo che ancora ringraziare Giuseppe Fiori che dopo aver dedicato molti suoi scritti a grandi italiani ha voluto uno rare la vita e la storia di Ernesto Rossi ma adesso credo che la cosa migliore sia quella di passare la parola a chi ha punto voluto presentare voluto essere protagonista di questo di questo dibattito e quindi do la parola dottore Innocenzo Cipolletta
Grazie questi invitava
Non solo per il libro
Per parlare di una persona di Ernesto Rossi che non ho conosciuta che mi trovo a parlarne qui con con gente che stima che l'ha conosciuta veramente e il
E quindi
Con un certo imbarazzo anche perché
Non posso parlare di cose avvenute posso parlare del libro però del libro come è stato presentato della atmosfera anche che ho vissuto come come come giovane a quegli anni
E anche alcune considerazioni sul momento attuale brevemente innanzitutto
Vorrei dire che il libro è molto bello quali vantaggi verso il primo a doverlo a doverlo dire a poterlo dire il libro molto bello si legge
Con estrema facilitare una ci si tuffa in una storia italiana e in particolare ci si tuffa
In una parte della storia italiana poco conosciuta che è quella del dopoguerra Tei
Fine degli anni Quaranta e dei primi anni Cinquanta per quale è stata costruita la nostra Repubblica la nostra economia ed è quindi denso di insegnamenti è il fatto che
Fiori l'abbia scritto con un piglio alla Ernesto Rossi sia
è un fatto molto positivo perché ci consente di poter centrare con facilità con grande interesse
Delle cose lette lì io ricordo alcune cose molto molto banale fortemente i mercatini di Latina e di di Fornovo dove si andava a comprare la roba
Che surplus americani e che nascevano da questo farà nostra Rossi ha gestito
Ricordo anche il clima che ha preceduto il primo centrosinistra
E il diciamo la l'adesione quasi spirituale di la maggior parte dei giovani all'epoca alle battaglie ideali che Ernesto Rossi portava
E e quindi le due riflessioni che vorrei fare con riferimento a questo clima nascono proprio da questo clima sono riflessioni da un lato
Di che cosa ci acconcia hanno condotto quali risultati ci hanno portato queste battaglie Ernesto Rossi
Quindi senza voler fare una relazione di causa effetto che le battaglie messo Rossi ci hanno portato l'Italia degli anni Sessanta negli anni settanta però qualche cosa va detto anche in questi termini
In questo senso anche qualche critica qualche autocritica alle posizioni che sono state sostenute in quegli anni
E la seconda considerazione vorrei fare riguarda invece
Quali sarebbero le considerazioni che si farebbero oggi se si affrontasse il mondo di oggi alla Ernesto Rossi traendo appunto gli spunti dal libro di Giuseppe Fiori allora la prima cosa che vorrei dire e che Ernesto Rossi
Leggendo il libro ha svolto un'analisi che io semplifico molto consistente a dire grandi gruppi le grandi imprese sono stati gli alleati del fascismo nel senso che hanno favorito
Per il desiderio di protezione la nascita del fascismo adesso possiamo no Italia la prima e più importante cosa da fare evitare che questi grandi prese chiamate per nome per cognome si impadroniscono aumento del potere ripetevano una storia che ci ha portato a delle situazioni
Così disperate
E questa è stata un po'la battaglia degli anni cinquanta e dei primi anni sessanta qual è la contropartita di questa battaglia la contropartita di questa battaglia è stata il fatto di una fortissima preferenza tende i piccoli soggetti che piccoli imprenditori per i professionisti
Come se il mercato fosse fatto esclusivamente da individui e non fosse fatta anche da imprese da organizzazioni che hanno una tendenza a crescere e c'è stato un po'una demonizzazione della grande impresa
Acqua a accanto alla quale si è determinata anche una certa di Filosofia a favore
Di una sorta di monopolio pubblico perché là dove c'era paura che si formasse un monopolio privato
E allora il la preferenza fino per andare a costituire un monopolio pubblico
Nella speranza che il monopolio pubblico retto da persone oneste
Potesse agire in termini di controllo del mercato in maniera molto più idonea di quanto potesse fare un con monopolio privato
E l'esperienza stessa di Rossi a leggere le pagine
Del libro mostrano questa tendenza si è trovato al centro se vogliamo di una grande impresa di import export ordini commercializzazione le importazioni e lo ha fatto con il piglio dell'onestà
Dell'autoritarismo rispetto invece una organizzazione che potesse video dal mercato
E se noi leggiamo questa esperienza quegli occhi di adesso
Noi vediamo la fotografia dell'Italia
Vediamo la fotografia di un'Italia qual è adesso dominata da piccole imprese con tanti vantaggi ma anche con tanti difetti
L'impresa bonsai ma che non è Carlo De Benedetti un'impresa che non e ascia crescere e che se cresce se cresce dopo e subito demonizzata da qualcheduno subito messa un po'in disparte
Perché se cresce troppo disturba è una grossa presenza di imprese pubbliche
A dominanza pubblica in settori a carattere monopolistico
O anche in settori dove il monopolio mi necessario che questo si determinasse c'è stata la grande battaglia per la pubblicizzazione dell'energia elettrica Eugenio Scalfari
Ne ha esperienza maggiore della mia noi oggi abbiamo un settore elettrico totalmente pubblico e vediamo quali sono i problemi che ne abbiamo a doverlo attentare di frati privatizzata
Ecco c'è da domandarsi credo
Qual è stato il limite di questa battaglia che sicuramente era giusta con le premesse ma probabilmente era una battaglia
Diciamo
Molto storicizzata molto di quel periodo
E che ci ha portato ad avere un sistema produttivo estremamente parcellizzato
Un un sistema produttivo dove le imprese non sono riuscite a crescere e soprattutto un sistema produttivo dove il mercato è stato regolato attraverso la presenza dello Stato direttamente sul mercato
Oggi ci lamentiamo moltissimo della carenza di trasparenza nella gestione delle imprese
Nel nostro Paese un organismo come racconta sopra è intervenuto solo negli anni settanta l'Antitrust è stato costruito soltanto negli anni ottanta accetto possiamo dire che queste che questi ritardi nascono da il desiderio perverso da parte delle imprese di non farsi controllare
Però se abbiamo un po'più di onestà intellettuale
Vediamo che questi istituti del nostro Paese erano del tutto inutili perché lo Stato italiano aveva scelto di controllare il mercato direttamente e quando si controllo mercato direttamente lo si controlla
Cercando di raggiungere risultati direttamente e non cercando di mettere le premesse affinché i soggetti liberi possano raggiungere i risultati accettando al limite anche che i risultati non siano esattamente quelli che un aveva immaginato nella nella nella premessa
La costituzione dell'IRI la sua estensione fortissima su tutti quanti i settori il tentativo di sviluppare il Mezzogiorno attraverso investimenti diretti da parte delle partecipazioni statali la necessità di entrare in settori considerati strategici direttamente o le imprese pubbliche
Dalle Energia dell'ENI di Mattei dei coloro che l'hanno seguito alla siderurgia e quant'altro sono tutti i segni in una qualche maniera di scarsa fiducia nel mercato
E che hanno generato nel nostro Paese una cultura
Da non da mercato
E quindi io credo che la prima considerazione che si possa fare è proprio proprio questa qui
C'è stato uno spirito giusto e onesto che ha che ha portato a certi risultati ecco tuttavia il prodotto che abbiamo oggi l'Italia e anche il prodotto di queste battaglie e quindi dobbiamo renderci conto che probabilmente c'era qualche cosa
Che non andava negli obiettivi che erano stati così preconizza
La seconda considerazione vorrei far conto brevemente
Retorica dello spazio agli altri oratori riguarda se noi dovessimo prendere lo spirito di Ernesto Rossi così come lo ritroviamo in questo libro
E lo dovessimo
A adattare a oggi che cosa ne dovremmo trarre le conclusioni io penso questo nastro si ha detto i grandi gruppi hanno favorito il fascismo
Si apprestavano dopo la guerra a riprendere il potere alla stessa maniera di come la una prima bisogna impedire erano ecco io credo che se noi dovessimo
Fare una similitudine dovremmo dire che le imprese pubbliche
E l'Inter la presenza dello Stato nel sistema economico ha generato un sistema di corruzione gigantesco nostro paese e quello che oggi dobbiamo tentare di fare evitare che il sistema si riproduca attraverso le stesse aziende stessi tipi Tirone delegazioni che hanno portato a questi risultati
E allora se questo è vero credo che senza arrivare agli eccessi di demonizzare l'intervento pubblico nell'economia e l'auto il la costituzione di imprese a carattere pubblico oggi ci dovremmo interrogare alla stessa maniera di come ci si interrogava dietro per esempio chi che cos'è l'ENEL che cos'è questo ente
Che gestisce
Una massa di risorse elevate che gestisce queste risorse in totale regime di monopolio
Che si sta attrezzando per entrare in settori come le telecomunicazioni
Precostituendo
Situazioni di vantaggio salvo poi per rivenderle come si dice però avendo scelto Luís che sono i collaboratori che sono i soggetti e avendone quindi stabilito delle relazioni molto strette
Che cosa ci sarebbe da dire di del fatto che questo stesso ENEL ha costituito con un altro monopolista lei mi una Società per costruire nuove centrali anche queste che verranno cedute sempre dopo quando saranno valorizzate come si dice occupando quindi lo spazio per la produzione
Che l'unico spazio nel nostro Paese dove si potrebbe creare già da adesso un po'di concorrenza tra diversi soggetti i e che cos'è questo e nelle che
Sta cercando di vincere giustamente la concorrenza dei pochi produttori che esistano arrivando alla fine ha a trovarci a dover privatizzare con il monopolio assoluto per Reitano al motivo che non esistono alternative ad un ente così grossa ecco io credo che se noi affrontassimo
Con lo spirito Ernesto Rossi una battaglia adesso dovremmo correre perché si facesse una privatizzazione rapida dell'ENEL suddiviso in diverse parti dove la parte
Veramente monopolistica quella trasmissione magari rimanga pubblica ma dove la produzione venga ceduta ai privati dove la stessa distribuzione venga cedute ai privati dove se c'è un asset di telecomunicazioni questa sette venga ceduto immediatamente in maniera tale che si possa formare un concorrente
Alla Telecom in tempi abbastanza rapidi però non gestito da un monopolista dell'energia gestito da qualche d'un altro
E questo porterebbe a un diverso
Diverso la porta anche col secondo monopolista che questa è la Telecom di cui viviamo in questi giorni le difficoltà e i temi etici privatizzazione per carità ben venga la privatizzazione rispetto alla situazione
Precedente ma appare sempre più evidente come l'avete scelto in Telecom di privatizzare senza scorporare nessuna delle attività si sia di fatto creato un sistema grosso di difficile digestione per un piccolo paese dove
Qualunque impresa fosse entrata all'interno a prenderlo un minimo di dominanza sarebbe stata tracciata di essere un'impresa che cerca di prendersi un monopolio e quindi anche qui ci ritroviamo con una situazione di difficile digestione
Che pensare poi delle fondazioni bancarie che sono che diventano strutture che maneggiano sugli ottanta mila miliardi di lire e che non avendo nessuna trasparenza perché nessun bilancio certificato nessuna
Necessità nessun forma giuridica assimilabile ad alcune impresa avendo una presenza pubblica ancora forte si apprestano a essere i principali investitori istituzionali il processo di privatizzazione ecco io credo e se mettiamo insieme queste due osservazioni
Bisognerebbe guardare alla situazione attuali un po'alla Ernesto Rossi e qui in questo senso credo che faremo anche un'operazione di
Io faccio una persona la sua la sua figura
Da un lato vedendo la situazione attuale con i suoi occhi per cercare di smantellare nuovi monopolistiche si determina dall'altro forse con un po'più di pragmatismo di quanto lei stessa l'ha fatta per non arrivare a demonizzare una situazione e vivere questo Paese in oscillazioni pericolose dove tutto deve essere privato un certo periodo
Della nostra vita e poi dopo tutto deve essere pubblico in un altro periodo della nostra vita
Perché queste docce fredde fra pubblico e privato
è sicuramente una delle cose peggiori che abbiamo sperimentato ringrazio dell'attenzione
Vorrei provarmi a proporre una lettura più complessiva
Di questa recente fatica ti Peppino Fiori
E proprio con la storia italiana
Quella che Fiori ci ha mirabilmente raccontato in questo libro
Attraverso ma biografia di Ernesto Rossi
La sapiente rappresentazione della sua vicenda umana e politica e del suo mondo
Innanzitutto
Del suo mondo famigliare
Percorso da affetti profondi e anche da tragedie
Una storia italiana perché intessuta
Di eventi sconvolgenti e di grandi esperienze collettive che vero Ernesto Rossi tra i protagonisti insieme con tanti altri ricordati nel libro e dominarono per cinquant'anni la vita del nostro Paese
La prima guerra mondiale
L'avvento del fascismo e la lotta antifascista
La ricostruzione
Con una specialissima attenzione a un capitolo poco conosciuto e valorizzato
Il ruolo svolto da Ernesto Rossi come presidente dell'Arar
Azienda rilievo i alienazione residuati
I residuati bellici che gli angloamericani cedevano a basso prezzo allo Stato italiano dopo la fine della guerra una sterminata quantità
Di beni
Ruolo
Di sottosegretario alla ricostruzione Presidente dell'ARE svolto dice
Peppino Fiori da grande manager pubblico
Il libro colloca poi la figura di Rossi nella prima fase di lotta politica democratica seguita al ristabilimento delle libertà e quindi all'approvazione della costituzione
Io ne parlerò assai meno bene di quanto possono parlarne altri seduti a questo tavolo Paolo Sylos Labini Eugenio Scalfari
Che ebbero la lettura di una lunga amicizia consuetudine e collaborazione con Ernesto Rossi
Ma vorrei partire
Dai grandi eventi
Nel libro è in primo luogo di chiamata in modo molto forte ne sono stato colpito l'esperienza della prima guerra mondiale
Cui Ernesto Rossi partecipa da volontario
Non intervenisse interventista intervenuto disse di se stesso e lo disse polemicamente aggiungendo di fronte a tanti interventisti non intervento
In quella guerra Ernesto Rossi perse un fratello
Perse i primi grandi amici
Fu ferito gravemente ed emerge dalle pagine di questo libro una guerra terribile
Un pezzo di storia italiana di questo secolo vorrei dire rapidamente rimossa
Nella nostra coscienza e memoria nazionale nel gran subbuglio degli sconvolgimenti del periodo successi
E sappiamo quali furono
Troviamo in questa biografia di Peppino Fiori uno squarcio
Sul turbamento di quel pericolo dopoguerra
Sulla corrente di anti socialismo e di antiparlamentarismo che portò Ernesto Rossi a collaborare
Sia pure solo su problemi di carattere economico per qualche anno al Popolo d'Italia e gli fece sfuggire
Si dice nel libro la componente reazionaria del fascismo
Ma subito dopo questo squarcio
Significativo io ritengo
Un ampio attento e ispirato affresco troviamo nel libero
Del molteplice universo ed il lungo tempo della lotta antifascista
In particolare una vivissima rappresentazione del mondo di Giustizia e Libertà
Entro il quale si mosse si affermò Ernesto Rossi
Un mondo direi che ogni lettura nuova e molto istruttiva
In questo senso un mondo incredibilmente ricco di personalità di temperamenti di apporti di pensiero di carica morale
Un mondo la cui valenza non può essere misurata soltanto sul peso politico
Che poi si trasferì nel Partito d'Azione
Allotta antifascista conclusa a Liberazione compiuta
Sappiamo
Che nelle scelte anche politiche di Ernesto Rossi il punto di riferimento più alto era divenuto Gaetano Salvemini
E io ho trovato molto bello quel
Ricordo quasi contributo verso la fine del libro della morte di Salvemini e della morte di lussi ma
Sono davvero toccanti
Quei ricordi delle ultime parole del commiato di Gaetano Salvemini
Ma gli incontri significativi di Ernesto Rossi
Nel mondo di Giustizia e Libertà furono tanti
Furono tanti negli anni della cospirazione poi in quelli del carcere poi quelli del confino dei fratelli Rosselli a Riccardo Bauer
A Vittorio Foa
A Vincenzo Calascio a Francesco fallisce
Ebbene facendo ruotare attorno alla figura di Ernesto Rossi tutto questo mondo e libero di fiori da a mio avviso un contributo importante
Ad una rivalutazione ancora necessaria
Della cultura della battaglia di giustizia che libertà una rivalutazione ancora necessaria benché almeno a sinistra
E la sinistra che fu rappresentata in guidata dal pc
Siano da tempo caduti i giudizi sommari in sede storica e gli atteggiamenti di superiorità verso quella componente minoritaria ma quanto rilevante dell'antifascismo e del movimento democratico il riformatore è scaturito dall'antifascismo
Seguendo il percorso di Ernesto Rossi ci si imbatte anche in casi emblematici
Del travaglio di quel periodo
Liberal-democratici
Per tradizione familiare e formazione che divengono comunisti
Il caso più cospicuo
Giorgio Amendola
Comunisti che si avvicinano a posizioni liberaldemocratiche a Giustizia e Libertà
Si ritrovano poi con Ernesto Rossi nel Partito d'azione da Altiero Spinelli a Mario Rossi Doria
Altiero ospite di ci ha lasciato
Nella sua autobiografia pagine bellissime citate per qualche passo da Peppino Fiori suo Ernesto Rossi che lui definisce uno dei più grandi uno dei due più grandi amici della mia vita insieme con Eugenio Colorni
E poi
Sarebbe stato
Insieme con Altiero Spinelli dive attore di quello storico manifesto di Ventotene in quel manifesto del federalismo europeo che avrebbe prodotto
Tanti Effetti politici e culturali nel lungo periodo nel lungo periodo
Provenivano da esperienze molto diverse
Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi
Ci fu tra loro inizialmente
Diffidenza
E e che cosa poi
Via vicino via vicino il non conformismo e lo spirito giacobino
Lo spirito giacobino
Che impedisce Altiero Spinelli e in fondo
Mi era connaturale per quel Chedidi leninista era rimasto in fondo anch'io
Quindi
Le vie in quel tempo erano davvero infinite
Anche per scoprire affinità e ritrovarsi vicini
Quel travaglio di cui ho detto insieme all'antifascismo significò dunque anche rottura di sodalizi
Polemica aspra
Contrapposizione ideologica ma non per il hippie di convergenze
I ricongiungimenti
Nel vivo della lotta e talvolta anche decenni dopo penso al ricongiungimento tra Giorgio Amendola ed Altiero
Spinelli
Sono andato a rileggermi un articolo di Giorgio Amendola in morte
Di Ernesto Rossi nel mille novecento sessantasette
Con l'articolo che si intitola la consegna di non mollare
E parte dal richiamo dunque
E l'eccezionale
Esperimento a quella eccezionale impresa
Giornalistico politica Giorgio Amendola giovanissimo era stato d'altare incaricato di fare contro i fascisti il diffusore
Di non di non mollare
Bene
Scrisse Giorgio Amendola
Più importante del fatto
Che Ernesto Rossi non abbia mai mollato dell'aiuto che gli ha dato ad altri perché non molla sarò duro
E continuassero la lotta ogni costo contro il fascismo e contro tutto quel che il fascismo significa ed era questo sentimento di gratitudine per l'aiuto da lui ricevuto in un momento decisivo per la nostra vita
L'elemento che mentre accompagnava un suo corpo nell'ultimo viaggio ci ha fatto ritrovare fratelli dopo le divisioni e le laceranti polemiche il turno trascorrere degli anni tanti di noi che in un momento o nell'altro della nostra lotta ci siamo trovati a suo fianco mi guardavo attorno e leggevo sui volti segnati dal tempo il ricordo sempre presente
Di una gioventù che fu amara perché segnata da una precoce e per noi immeritata sconfitta
Da riscattare con la volontà
Quella volta che doveva darci la forza di non mollare
Non credo che si possa parlare di retorica credo che si deve parlare di una rappresentazione vibrante io onesta di ciò che fu l'esperienza dell'antifascismo
E in quello stesso articolo a proposito del travaglio ancora
Di quel periodo Giorgio Amendola ricorda che nel mille novecentoventinove e lui fu raggiunto a Napoli da Ernesto Rossi che
Ci volle dare l'incarico di organizzatore di giustizia e libertà in quella regione
Senonché Giorgio Amendola da qualche settimana aveva deciso di iscriversi al Partito comunista e non aveva il coraggio di dirlo Ernesto Rossi
E quindi cerco scuse per rifiutare quell'incarico e di fronte allo stupore
Diceva di essere
Controllato dalla polizia controllato a famiglia di fronte allo stupore di Ernesto Rossi che conosceva il suo coraggio poi Fini per rivelare la sua scelta
Seguiti un'aspra discussione politica ideologica ma quello che importa e che Rossini dimostrò come la più severa polemica non fosse incompatibile con una solidale fraternità antifascista
Non credo
Che fosse retorica perché scriveva Giorgio Amendola e io vorrei ringraziare Peppino Fiori per avere con suo libero ridato a persone della mia generazione
Il senso della persistente vitalità capacità di ispirazione forza di suggestione ideale e morale della
Seconda
Travagliata esperienza dell'antifascismo
Parlo della generazione che può definirsi della liberazione
Essendo si è affacciato all'impegno politico
Sul finire del fascismo nel momento culminante e conclusivo della guerra contro il nazifascismo una generazione dunque formatasi sotto la guida di quella precedente
Uscita vittoriosa da una lunga e dura prova da un'esperienza che è stata incorporata come decisiva nella vostra sensibilità e visione politica
Ma di cui lasciatemelo dire
Sentiamo essere oggi a rischio la memoria e la decisione
Il libro su Ernesto rossicci aiuta a combattere questo rischio
Peppino Fiori dedica infine
Prima dell'epilogo uno succoso ma breve capitolo all'impegno riformatore di Ernesto Rossi
Nella prima fase di vita politica democratica del Paese
Ernesto Rossi collaboratore del mondo Ernesto Rossi protagonista dei convegni del mondo e io dico soltanto
E non essere reticente
Anche se
Non è questo almeno per me
Il momento non c'è termini la possibilità di approfondire il tema e che bisognerebbe anche ragionare sull'anticomunismo di Ernesto Rossi
E bisognerebbe ragionare sull'atteggiamento del partito comunista non solo verso Ernesto Rossi va verso il mondo in quegli anni
Ora
La sinistra in modo particolare quella che è stata a lungo rappresentata dal pc credo che abbia dimostrato un alto grado di disposizione all'autocritica Michael Mayo al di là di
Una formale insistenza in questa propensione all'autocritica preferirei arrivi occasione con l'aiuto di Asti a confrontarci più obiettivamente su questo tema ecco voglio però dire qualcosa
Io ho ritrovato tra i miei libri la lotta contro di Monopoli
Praticamente gli atti del primo convegno del mondo mille e novecento cinquantacinque
Ero alle mie prime armi come deputato mi occupavo di questioni di questa natura che dunque
Credo di poter dire che non ci fosse una barriera ideologica che ci impediva di nutrirci di queste vetture almeno a noi allora più giovani parlamentari
Esponenti dei vicino
E
Questo libro reca una lunga introduzione di Eugenio Scalfari
Nella quale si ricorda anche un articolo di Ernesto Rossi che esprime diffidenza verso i recenti entusiasti mi ampi monopolistici del PC
Io francamente allora mi sentivo
Un entusiasta anti monopolista già da qualche tempo e convinto
Ma si può dimezzava anche contro l'ottica particolare di pura tutela o avanza mento dei lavoratori dipendenti con cui i comunisti avrebbero
Fino ad allora combattuto le industrie monopolistiche e si conclude IVA su una incompatibilità ideologica
Nei confronti dei comunisti sul problema dei Monopoli sulla inutilità pratica di un collegamento qual sia si con loro quindi si concludeva nel senso di dovere marciare separati
Contro i motori lo ricordo perché fa parte della verità storica e quindi
Alludo a un problema complesso che che merita di essere riconsiderato da vari punti di Tristan però io in questo libro sono andato
Soprattutto a rileggermi la relazione
Di Ernesto Rossini
Che ha
Un titolo
Da ricordare il mezzo estremo delle nazionalizzazioni il mezzo estremo delle
Ma è una perorazione intanto per la nazionalizzazione dell'industria elettrica
Io
Pone intendo soffermarmi in questa sede sui vizi che le virtù dell'ENEL che fu partorito dalla nazionalizzazione mi mi soffermo diciamo su questo dato storico un po'più importante
E questa relazione di Ernesto Rossi inizio così nella seduta dell'assemblea costituente del tredici maggio mille novecentoquarantasette Luigi Einaudi altro grande maestro e fornitori di libri in carcere grande maestro di Ernesto Rossi presentò un emendamento per aggiungere all'articolo trentanove del progetto di Costituzione articolo che poi divenne il quarantuno il seguente comma
La legge non è strumento di formazione di monopoli economici editore questi esistono li sottopone a pubblico controllo a mezzo di amministrazione pubblica delegata o diretta
Luigi Elena
E commenta molto sarcasticamente
Ernesto Rossi
Che però
Si schierò contro la proposta di Einaudi il Presidente della commissione della Costituzione onorevoli Ruini assumendo una paradossale posizione antiliberisti mo'massimalista
Io mi fermo qui perché ho già
Parlato a lungo vorrei solo dire che poi in effetti
Mille novecento sessantadue sette anni dopo per la nazionalizzazione dell'industria elettrica marciamo uniti
E ce la facemmo
E risalta anche da questa breve citazione che ho voluto fare la superiorità
Del liberismo di Ernesto Rossi confrontata concerti raffazzonati strumentali e massima mistici di bellissimi dei nostri giorni
Sì anch'io desidero innanzitutto ringraziare per questo invito perché come ha già detto anche poi Napolitano
Consente a chi di noi non ha avuto la fortuna di conosce Ernesto Rossi
Di sentire dalle parole di chi invece ha avuto la fortuna non solo di conoscerlo armati
Diciamo dialogare colui saperne di più perché una delle virtù del libro di fiori che in voglia saperne di più a non lasciare l'autore ecco quando si è arrivati all'ultima pagina
Vien voglia andare in biblioteca fondi
Riporre libero e e abbandonato
Questo mi introduce anche questa considerazione come dire a rinnovare i complimenti soprattutto per una cosa a fiori
Che dico
Con il punto interrogativo perché mi farebbe piacere sapere sì ho colto bene questa ragione di complimenti
Da da sì lo stabilire a Scalfari
Ho la sensazione che dal soprattutto dallo stile con il quale lui ci narra tutta questa vicenda poi dai contenuti che sceglie naturalmente
Che emerga buona parte del carattere del personaggio è vero non è vero si respira a pieni polmoni una personalità ecco non non
Non si ha la sensazione di una ricerca d'archivio sia la la sensazione di una radiocronaca qua e là e quindi questo in teglia molto poi non so se naturalmente la lettura andata oltre e le intenzioni e la verità storica
Per
Fatta questa premessa la tentazione sarebbe semplicemente di parlare Milo possibile dismettere subito per sentire in particolare le parole di Sylos Labini il Scalfari
Naturalmente devono rare anche invito e allora ho pensato che l'unico modo di onorarlo sia quello di confessarle ad alta voce che cosa mi ha colpito di più del libero naturalmente mi ha colpito come è ovvio tutta la prima parte
Che non giudico da ricostruzione storica sicuramente non era nelle intenzioni del protagonista Rossi di scrive la storia a metà si faceva probabilmente non era nemmeno le intenzioni di fiori
Di dare un contributo storiografico comico a quegli anni resta il fatto che ci sono delle cose come dire degli spunti delle informazioni
Che lo rendono come dire un'importante fonte storica anche almeno per me che per ragioni anagrafiche certe cose glielo solette quindi rileggendo le come dire
Con una diversa angolazione mi mi sono parse anche in parte nuove quindi degno e poi di approfondimenti ulteriori ripeto in biblioteca
Detto questo in termini molto telegrafici vorrei dirvi delle tre cose che mi hanno colpito molto
Innanzitutto
E torturando e perché la prima parte non può non colpire la prima parte mezzo perché ripeto è una fonte storica di aspiranti interessa
Però appunto è il titolo perché perché alla fine di Libero si apprezza molto l'aggettivo una storia italiano non solo perché ha a che fare con l'Italia
Lo storico saputo direbbe non solo perché ci sono alcune cose di carattere non mottetti comma molte cose di carattere geografico ecco non non solo per quello perché parla del nostro Paese e quindi fa riferimento alla storia del nostro Paese ma soprattutto per l'italianità dei personaggi che vengono fuori
Si comincia dal retro di copertina quando si ricorda che stiamo parlando di un non interventista non interventista intervenuto
E contraddizioni da questo punto di vista sono infinite ma sono contraddizioni di vita non solo contraddizioni come dire che annullano ecco un personaggio o una storia
Solo contraddizioni di affascinanti sono fa tantissime
Basta pensare ai contrasti con Pannunzio certamente un nuovo dal quale rispetto al quale probabilmente come dire erano tutti i punti di contatto con i punti di distacco o di divisione eppure il contrasto e virulento
Si manifesta anche informe informi virulento
Si potrebbe ricordare anche da questa è una pagina giovanile naturalmente solo il mussoliniano antifascista
Per carità il primo Mussolini alimenterà un po'ti fascista grado
Non si potesse certamente dire così
Il radicale liberista
Ecco ci ci sono molti di questi fra virgolette contrasti di queste di queste ambivalenze che sono
Tanto più forti quanto più il carattere del personaggio era di gran carattere e quindi non sfuma come dire in un lord inglese del Seicento se nel Settecento sarebbero viste meno ecco in un polemista nato come Rose attualmente si vedono di più ma poi non solo di Louise si vedono i moltissimi dei personaggi ricordati nel libro e si vedono anche in tante cose come dire tanti fatti tante vicende di cui Rossi è stato o protagonista in senso attivo o vittima
Ci sono esegue due paginette sui concorsi universitari che sulla vicenda della bocciatura a dei concorsi e scherzi tali di un personaggio come Ernesto Rossi con una cultura vasta come la sua che ci sono spaccati di accademia italiana che dicono infinitamente Denver alcune cose dei nostri difetti nazionali
Che naturalmente fanno stendere anche un Pietro deluso un pupillo pietoso su su molte vicende della nostra Accademia
Quindi ripeto potrei andare avanti a lungo mi ha colpito molto l'aggettivo perché in qualche misura prima di leggere il libro può sembrare pleonastico una storia d'un italiano sull'Italia certo una storia italiana no credo che lo sia soprattutto da questo punto di vista quasi antropologico cioè rivela un aspetto singolare tipico del nostro Paese che merita sempre essere tenuto presente perché noi siamo così nel bene e nel male naturalmente
La seconda cosa che mi ha colpito molto è una è una
Incredibile pluralità di liberali che si trovano in questa vicenda cioè liberali tutti i tipi
Cosa intendo dire
Che la tipologia del liberalismo italiano è incredibilmente ampia perché perché le interpretazioni del nostro liberalismo sono state anche molto diverse
Qui non so se l'espressione che poi ha usato Napolitano dei i massimalismi può essere ripresa anche a questo da questo punto di vista certo che noi presentiamo una
Visione del liberalismo
Consentitemi la vecchia metafora intesa come un prisma con molte facce ecco qui da qui vengono fuori molti liberali mono faccia affaccia sola oserei dire a volte mono maniaci
Sarebbe dovuto dire in termini inglesi e non italiano perché poi evoca altrimenti equivoci radicali ma quel senso ripeto italiano del termine nel senso inglese più più più più come dire appunto da questo punto di vista monografico
La pluralità dei liberali italiani la dice lunga naturalmente anche sul fatto che si è potuto usare per Ernesto Rossi la formula del liberale onesto
Sotto questo profilo perché no però ecco certamente Ernesto Rossi non era un liberale prismatico ecco non si può dire questo non si può dire questo
Era nella tipologia dei liberali un liberale con massimalismi
Naturalmente
Che si possono condividere o non condividere ma è interessante vedere che da questo punto di vista le connotazioni fossero molto precise ecco molto ben marcate non non ci fosse la sfumatura di un ventaglio ampio ecco di appartenenza
La terza cosa che mi ha molto colpito e relativa proprio alla vicenda Arash
Mi ha colpito per tante ragioni innanzitutto per i nemici e gli amici che ha avuto Ernesto Rossi in questa vicenda
Ha avuto amici
Come dire forti oggi si direbbe cioè il senso di cisti determinati fedeli determina determinati fino al punto di pagare come dire costi Einaudi lombardi De Gasperi molto diverse anche tra di loro per non tutti i liberali e certamente definibili così
Eppure ecco i i nemici sono stati come dire sostenitori Einaudi
Compagni di strada di Lombardi compagni di partito di De Gasperi ripete quindi e quindi anche qui una varietà uno spaccato che non nasce certamente dal né dalle culture politiche dei partiti politici ma che nasceva altrove
Accanto a questa questo florilegio di amici nemici una cosa che mi ha molto colpito nella vicenda arare quando Ernesto Rossi confessa dovendo ristrutturando strutturare l'Arar perché è essa creata dal nulla non trovo uomini
E indicativa questa frase
Perché perché quando non si trovano uomini cioè questa volta c'è sfortunati ma normalmente e e perché come dire l'ambiente ne fornisce pochi di quel tipo
E considerando che lui pescava indipendentemente dalle appartenenze partitiche perché le solidarietà ce l'aveva un po'dappertutto poche mai lette decise sì grazie al cielo
E allora dall'idea come dire in qualche misura di una frase che è stata detta proposizioni Salvemini dell'esule in patria ecco rispunta l'esule in patria
Da questo punto di vista mi ha colpito perché perché perché non immaginavo che anche allora si potessero dire delle cose che continuiamo dover riscontrare anche oggi lo naturalmente a distanza di tanto tempo colpiscono queste cose
Mi ha colpito anche un'altra vicenda cura dei licenziamenti
Questo signore ha ristrutturato larghe ma ma anche di strutturava Lara che cosa qualche Lara operava e poi Dall'Ara si passati allerta l'amministrazione dell'ERP
Che certamente non può essere considerato signori insensibile alla alla dimensione sociale problema la solidarietà compagnia bella però licenziata
Ma
Licenziava parlando con Di Vittorio sul pianerottolo della sede che se non sbaglio radio di corso non ricordo più corso Italia
Dove poi entrava Mammano la CGIL è una bellissima metafora vedere questo signore
Che parlando di licenziamenti dialogava con Di Vittorio naturalmente erano licenziamenti fatti per assicurare e una funzionalità dell'Ararat e un minor costo per i contribuenti di quest'area ma soprattutto lo sviluppo del Paese
Sviluppo testimoniato dal fatto testimoniato indirettamente da questa ripeto metafora occasionale
Che mentre l'Unicef licenziava
Ogni a CGIL occupava questi posti si espandeva
A dimostrazione che licenziamenti possono essere fattori di sviluppo non sono necessariamente fattori di recessione dipenderà come si fanno quando si fanno con quale legittimità si fanno in vista di che cosa si fanno da questo punto di vista molto bello qua e là torna anche l'idea proprio del lavoro come servizio che naturalmente come dire la base
Di tutto
Ma soprattutto nell'avvicendare con questo concludo le mie osservazioni
Mi ha molto colpito questa lettera di nautiche riportata da fiori scritta da Einaudi
A Ernesto Rossi adesso non credo più di trovarla ma non ha importanza posso ricordarla grosso modo a memoria
Quando
Rossi Einaudi
Prega Ernesto Rossi di scrivere ho trovato la pagina nell'ultima pagina del terz'ultimo capitolo dice
Il punto è questo dice Luigi Nardi lei deve scrivere un libro sull'area naturalmente non è un po'l'imposizione una preghiera ma la e perentoria lei deve scrivere
Un libro sull'area su tutta la gestione dal principio alla fine tutta la storia scritta da lei diventerebbe un documento storico
Che nei secoli addirittura gli studenti sarebbero obbligati a studiare
E questo perché perché la vicenda dell'Arar presumibilmente io mi son permesso di richiamare solo la vicenda paradossale dei licenziamenti fatti per lo sviluppo non certamente per l'impoverimento del Paese ma per l'accrescimento
Del Paese
Presumibilmente tutta la vicenda della rara potrebbe essere un considerata eletta un quasi vademecum sull'amministrazione di un ente pubblico sulla gestione di un ente pubblico
Fatta naturalmente da un radicale liberista convivere Ernesto Rossi ecco io ho l'impressione che
Sia stato un vero peccato che nessuno se non abbia potuto scrivere il
Libro sull'area e mi permetto anche chiedere in particolare Sylos Labini e Scalfari se ne sanno per caso di più sulla questo tentativo di scrittura che poi non c'è stato
E
è questa la ragione per la quale dicevo alla fine il libro vien voglia di saperne di più e di andare in biblioteca in archivio a sfogliare a leggere perché tutta la quella vicenda credo che oggi insegnerebbe molto lo dico per quello che ci dice Fiori della vicenda
E poi la conferma né venuta per la frase
Finale della lettera di Einaudi a Rossi che da questo punto di vista è un accredito molto forte perché inauditi sappiamo era molto
Attento come dire al al all'uso delle sue parole soprattutto la sua firma
Conclude addirittura lettera così se scriverà il libro le vorrei chiedere logore
Di compilare la prefazione
Mi fido molto di questa preghiera grazie
Il professor Paolo Sylos Labini
Ho
Io ho partecipato anch'notevole numero di commemorazioni dibattiti Giuseppe Fiori dico mi pare che ha ricordato tutti i principali in più scritto diverse corse su Ernesto non voglio ripetermi
Indicano dei punti in termini telegrafici primo
Ho conosciuto Rossi attraverso Salvemini io andai in America nel quarantotto quarantanove
Per studiare con Sean Penn
E
Andai a trovare Salvemini che non so dire perché era come una persona di famiglia
In pochi in pochi giorni occupato
Mi ha tolto come nipote sempre per me
Un affetto da non mi non mi sono più tolleranti vietati e io lo non ricambiato andai a trovare Sacconi a Roma che era ospite inutili
Perché era rimasto più del del previsto perché aveva avuto un'influenza e Andrea mi disse che il giorno prima era andata a trovarlo Togliatti col segretario non so quale segretario
Forse non non è stato molto bravo Togliatti scientifica scegliersi segretari
E disse al segretario ma parlare di cervelli c'è questo ce lo dovremmo prendere Lori
Salvemini disse
Il giorno che in Russia verrà veramente applicata costituzione del trentasette giorni spero ma per adesso è un pezzo di carta senza pesare sul Togliatti da uomo di mondo risse
E passo oltre che allora conobbi Ernesto ma scoccò la Simpatia per una mia nota molto impertinente
Giovanile non la rischi però non ho mai ripudiata era di critica
Volto arrogante
I giovani sono arroganti debbono essere
Ha di che ex a a alla Ernesto era molto critico piacque molto e allora mi telefono ed allora allora non ero sposato e abitiamo vicinissimo Ernesto
Via Vesalio
Lui io abitavo quattrocento metri
Andavo quasi tutte le sere dopo cena
Via personale personaggio mi piacque molto e da allora sono rimasto legato fino alla fine una fine
Che cominciata con la tragedia di dello scontro con Pannunzio e poi è andata avanti
E io l'ho l'ho seguita tutto nell'ora o Roberto le cose che scrivo Giuseppe Fiori con commozione
Perché fresca la polvere eppure non è tanto fresca malore per me
Pienamente in punti che vorrei toccare di
Di sostanze
Primo richiamare l'opera più importante di Ernesto che abolire la miseria e lui la considerava tale ma il vero che ha anticipato lavori successivi che anticipato le critiche allo Stato sociale rimetteva in in piena evidenza i rischi che poi si sono verificati
Dello stato sociale proponeva delle alternative alcuni ha partorito piste che comunque non sono state attuate altre invece utopistiche non sono cioè un libro che io curato con una introduzione
Avvalendomi anche delle cose che aveva una mano ha preso
Da Ernesto naturalmente non solo
Pubblicazioni ma anche discussioni
Orali traccia all'altro
Io ero Eugenio scalzo e mi pare che l'avevo come
Tutto ma ma ed Ernesto che
Scusi che lo vidi
Da cui poi nacque rompe i rapporti perché le Eugenio è stato molto attivo
Stato anche vice Segretario del Partito Radicale oltre negli stessi convenire mondo io di solito stavo nelle retrovie
Partecipavo alle organizza organizzazione faticosissima lunga medici tavola ogni tanto con l'unione dei
Dei quelli che sarebbero diventati
Relatore quindici abolire la miseria che l'opera cui Ernesto più temeva
Per questo l'ho voluta curare ripubblicato perché è stata pubblicata quasi alla macchia con carta tremenda si polverizzata col tempo
E e poi saggio il nutrizionali Lettonia accurato Napoleone il cui riprende il tema del sicurezza sociale la continuazione praticamente
Nell'itinerario intellettuale e politico per Ernesto Somma
La stessa cosa
Cioè l'Europa cioè l'amicizia con Altiero Spinelli dove principio diffidano l'uno dell'altro raccontato molto bene
Ma poi fanno molta
Amicizia profonda
Che soprattutto il nome ma non esco non soltanto il nome dell'Europa io che ricordo io l'avvio della discussione che principio trovo molto critiche
Gli uomini di Ventotene in cui accertamento c'è anche di Vittorio e perché erano non capivo rompa i i comunisti pensavano in termini di proletariato internazionale
Gli altri insomma questa Europa quindi
La vedevano come qualche cosa di
Esterno e di estraneo ma
Altiero Spinelli
La prima volta che scrive qualche cosa dice tensione qui nella nostra generazione ci sono state due guerre in Europa non è questo il punto ora con tutte le discussioni sul Maastricht sulle sulla moneta spesso si perde di vista questo uno dei più appassionati fortunatamente a una forte voce in capitolo
Ma europeisti Ciampi diventa totale
E non solo per ragioni intellettuali ma anche perché Ciampi era partito d'azione
Ciampi era discepolo e amico di Calogero
Ma anche perché stava in Germania con una borsa di studio quando si stava preparando la seconda guerra mondiale
E e questo è il punto centrale cioè che
Non devi ripetersi questo questo ce l'ha questi De Franco
Per molti altri l'Europa è un fatto economico di vantaggi e cioè che ci sono pure ma il punto centrale questo la storia d'Europa è una storia di guerre civili ed è questa interne
Ed è questo che bisogna superare
Punto tre la relazione è stato ricordato mentre sono
D'accordo su alcuni alcune osservazioni
Ti Cipolletta debbo avvertire che lui mentre era molto critico
è vero delle grandi impresa
Erano diventate grandi cerca oltre con l'appoggio della l'aiuto della protezione doganale con commesse pubbliche concessioni
Pubblica quindi un mercato un po'
Avete fatto ma Lorin nell'anno avrà cercato di fare una politica in positivo
Si liberò di due personaggi come descritto molto bene
Ma cercò di aiutare in tutti i modi le medie e piccole imprese e Giuseppe più forse andando oltre dice che la spinta per lo sviluppo delle medie e piccole imprese
Detti Dall'Ara che aveva mezzi enormi si trattava di risorse straordinarie con la formula dei piccoli lotti e non della trattativa privata per grandi lavori
Che una sorta di di favore accordato alle piccole imprese viste come gli eventi
Di sviluppo e sviluppo capillare in questo era perfettamente d'accordo
Con e Einaudi
Questo è stata una politica positiva che ha avuto effetti mentre precipue trovato difficoltà poi attuati gli uomini uno dei quali era Angelo
Saraceno talmente buoni che aveva creato una struttura si cercò di di utilizzare per il commercio
Con l'estero
E bisogna mette in evidenza il paradosso di Einaudi liberista
Che spinge Rossi a scrivere la storia cosa che non ha fatto anche se ci sono Sertoli soprattutto una sorta di archivio perché è stato lui
Uno dei collaboratori immagini che qui non vedo io speravo
Accorcia sta a ecco allora
E e quindi ben forse immagini con Sertoli dovrebbe dovrebbero fare qualche cosa per rievocare quel periodo che io
Sia pure dall'esterno ho seguito ai Einaudi vedeva nell'area un esempio di buona amministrazione pubblica straordinariamente buona
Anche con componente direi eroica
Perché a te mi disse che Ernesto si era autocostruito con piglio autoritario lo stipendio che allora era di cento mila lire per il presidente mentre i manager avevano tre quattrocento mila lire per avere i migliori
E Ada borbottava dicendo un marito con Ernest meglio perderlo che trovarlo chiusa
La parentesi
Punto a capo Einaudi aveva già avuto rapporti epistolari conclusi come è stato detto è una cosa forse è bene dire io quando riuscivo
Il secondo anno di università e ingenuità sceglie il primo restaurato davanti inizia oggi per fare uno due anni di più lui
Si sparse la voce che Einaudi aveva pubblicato sulla Rivista di storia economica una lunga lettera di un anonimo e si venne a sapere che era Ernesto Rossi che era una lettera che anticipava la critica delle costituzione economica soprattutto la critica al collettivismo ponte pubblicarla in auto in un mese la firma perché arriva
Di un detenuto
Non qui viene fuori
Con Lara la posizione di Ernesto che passa per
Mangia preti per un fondo un settario sia pure appassionato
Bene Lara fu Einaudi che ebbe l'idea mancate Gaspero appoggio periodi difficilissimi De Gasperi era democristiano
Una cosa che io ho scritto una volta
Mi pare giusto dirlo proiettato Antonio Segni perché le Giuseppe teoria parla di segni un Antonio in un aspetto che sembra quasi che ci sia ostilità organicamente non c'era quando segni con medici portano vogliono sciogliere rapinare aveva fatto il grosso della sua attività segni per la verità e che io ho conosciuto abbastanza bene
Arte l'ultimo periodo stava male in tutti i sensi
Ma aveva grande stima di Rossi ogni tanto chi telefonava e lui l'andava a trovare di nascosto perché sennò la gente si sarebbe confuso un po'le idee insomma
E in una di queste visite per un suggerimento che veniva da
Rose Sangro Dante si escogitò la formula di una missione molto curiosa di due personaggi molto strani che ero uno Giuseppe Guarino all'altro io per andare a studiare
La Sterling Russia petrolifera negli Stati Uniti e la legislazione poi con l'occasione subiamo anche andammo in Messico andammo in Canada per l'incarico di Antonio Segni io allora non so che cosa è rimasto che vestite nutro molti ma allora avevo la fama di intimo pericoloso sovversivo
E Antonio Segni per primo ministro democristiano che manda due personaggi così fuori fuori della norma
Con lui reazioni violente del ministero dell'industria ministro degli esteri Shimon che c'è ma che sia estetiche per fatti non eravamo esperte però ma lo siamo diventati in breve tempo perché avevamo la capacità di studio critico
E forse in un rapporto pubblicato poi una collana
Di
Ascarelli
Il Ernesto se l'era presa qui integro qualche cosa che diceva Cipolletta così a cuore quel petrolio perché
I Monopoli sono qualche cosa sempre criticate
Ma quando poi monopolio diventa controllato da fuori anche se sono io molti amici tra gli americani non sono mai stato antiamericana su usata carbonizzato
Ma
C'era alle zampe della scena lì che voleva mettere controllare e e l'incubo di diventare una sorta di dependance economica era forte
E gli atti gli appetiti americani io l'ho visti di persona perché
Quando varammo il nostro rapporto poi diventato un libro
E ci furono pressioni di personaggi americani con Clara busti Yunus terribile reazionaria
E di ritenuta tale non solo da noi ma anche da Ferrara gradi che era sottosegretario
A sottosegretario dalla presidenza
C'era l'idea di fare una situazione parla coloniale
Questo pericolo Segni lo vide lo vide Vanoni altro alleato di Ernesto Rossi democristiano cialtroni ma alleato ed Ernesto
No Salice Angelo fratello che
Di Pasquale non era certo neocomunista nel neppure un azionista non c'era settarismo e nel seguire anticlericale ma niente affatto con ostile alla religione
E quando trovava
Qualche persona
Per bene nell'area democristiana cattolica proprio concreto io allora mi ha ribadito che la ragazza molto carina qua non è quella che ho sposato e ieri si è molto carina ma però è molto cattolica e le vicende ma li scelse una che ci crede sono pochissimi che si ripeterà
Mi aveva dato la sua benedizione laica no anche su quella flirt che tale cariche
Rimase
Ecco mi avvio alla conclusione con una notazione anche utile
Perché
Giuseppe Fiore ricorda che quando Ernesto Rossi e gli altri furono prima dell'azione di questo f di Pd dal re
Essi Aubin inglese
Ernesto Mussolini voleva prendere l'occasione per liberarsi e parlo di profilazione
Cosa che venne riproposto in un giornale francese antifascista e siccome apparentemente c'erano degli appelli c'era la bomba viceversa non solo dimostrativa quella che doveva esplode aveva preparato usciva Paci suscitato in carcere da il rischio era reale Salvemini se ne rese conto allora pesce a gennaio del
Successivo perché la cosa avvenne al principio di novembre
Di quell'anno non mi ricordo esattamente trenta Riccardo trentuno
Fece quello quella raccolta quella mobilitazione di intellettuali
Professore di vario tipo e anche dei personaggi ma prima di allora questo ha detto
Salvemini facendo leva sul provincialismo rozzo dei di Bocchini e dei
Poliziotti fascette lo stesso Mussolini resta stato all'estero per modo di dire è stato un po'l'iscrizione non non sapeva il tedesco ha sempre avuto pochissima faceva finta di saperlo per cui quando ho scritto io facevo le studiata qui che apriva il cinque per cento
Forse il dieci anche questo nel personaggio
Va
Va visto allora ebbe l'idea di mandare una serie di telegrammi pensa che la mano alla firma Duca di York arcivescovo di Canterbury ed altri protestando per la per l'arresto di persone di questo colore e perfetto se spaventarlo perché poi la la raccolta di firme venne dopo due mesi ma nel frattempo quelli potrà essere fucilati quindi come intervento dice emergenza
Pronto soccorso ci fu questo io lo mi sono ricordato di questo e l'ho utilizzato fatte le proporzioni
Perché non torni a quando andò comunica sempre ricordate c'era una lezione durissima contro alcuni intellettuali
Pochi ma buoni molto buoni esserlo finora se la fa la sua vista brutta così uno di questi io avevo conosciuto lo diversi Bruce un libro che è stato tradotto e pubblicato in italiano
Lo invitai parlo mantenere aveva una possibilità
Allora ti presidente le ceneri della Caglioti che subito mi mise a disposizione un fondo
Prende per salvarlo in sostanza professionali primordi e poi è andato a Oxford perché allora in Italia non era possibile praticamente far venire se no adesso la situazione è migliorata
A e siccome e l'ambasciatore non mi volle manco ricevere
Cominciare a fare a a dare in smanie ebbe l'idea di mandare una lunga lettera con la consulenza di due polacchi
Anti comunisti rifugiate in Italia una lettera al presidente Repubblica al ministro degli esteri per conoscenza ambasciatore
Una pagina e mezza in cui dicevo che nelle università italiana c'era agitazione perché avevano saputo che che era uno scandalo a livello nazionale che non c'era un accordo culturale perché quello c'era insomma e perfetto Brussel Soru
E e quindi dopo che che non è mai più torna e questo fu l'applicazione del mezzo di Salvemini
Un metodo da da ricordare speriamo di avere nel maggio
Infine Tangentopoli c'è Petrini
Che ha curato un libro su nulla scoperta di Tangentopoli scoperta pubblica ufficiale con analisi approfondite
Che fece
Ernesto Rossi nei suoi libri
Non c'è soltanto la lotta ai monopoli ma c'è anche la denuncia di una serie di abusi
Gravissimo volevo aggiungere che Cipolletta sono d'accordo che la generalizzazione
Nulla mai accettata tutte le grandi imprese b va differenziata anche lì
Compresa l'impresa di Costa
Che come ha ricordato giustamente Ernesto stimava molto eravamo tutti e due in quella dibattito televisivo quando ci fu lo scontro
E debbo dire treni merci fu abbastanza pari fu io penso
Un uomo io parteggiava per Ernesto possesso dicendo per cercare di controllarmi e non esagerare
Bisogna mettersi in quel tempo e allora
Le cose si capiscono la denuncia di Tangentopoli è venuta rosse anzi gli dicevano che era un po'maniaco che si aggirava che non era tutto così invece visto che norma
Che non l'ha vista adulta
Ecco l'ultimo punto connesso con questa brevissima
Credo che
Molti dei presenti sappiano
Che io non posso essere annoverato fra gli ammiratori di
Silvio Berlusconi
E certamente lo sa anche Giuliano Urbani ma siccome come amico di Guido Calogero io credo nella persuasione
La mia speranza è che passo dopo passo e Ernesto Rossi ha dato
Un esempio notevole proprio all'inizio della sua attività
Intellettuale
Sì persuasa che il Cavaliere un poco di buono ora vederlo
Come alto
Della del Polo la libertà uno che quanta libertà liberalismo economico o liberismo
Infatti i soldi con concessioni con privilegi quelli che abbiamo smette bollava con indignazione richiamava escluso il privilegio sino e credo che Ernesto sarebbe d'accordo poi politicamente è stato notato da uno veduto scappare
Nell'altra sponda quella
Africa come come tutti sanno
Una cosa che spesso viene dimenticata o magari non si sa crea quand'era presidente del Consiglio lo stesso personaggio indignato è seccato delle critiche della stampa
Perché controlla molte delle televisioni molto di meno
La stampa
Gli scappò detto era stato prima
Preceduto nel giorno prima da Alessandra Mussolini che bisognava pensare una legge speciale per evitare le distorsioni della stampa ora questa è stata un'intenzione fortunatamente non c'è stata nessuna
Continuazione pratica ma se questo non è un connotato del fascismo cioè di liberalismo il liberalismo moderno mi domando allora
Qual è
Un connotato
Caratterizzante
Parte lo statalismo dovuto poi a fini militari
E ha
Ecco il la la persuasione di Calogero
Io l'avevo già trovata
Nella mitologia greca perché io lo amo molto
Ci sono molte le famosissime ed è vede l'amore del della guerra c'è anche una semi idea si chiama perito
Che significa persuasione e quando lo dissi a Calogero perché con Calogero siamo stati garantire L'Espresso per un periodo ecco dell'Urbi esortava essere moderato e poi dopo si arrabbia prevede proposta
Tempi passati perché esortava gli altri dopo di lui non seguiva le sue esortazioni e gli dissi questa cosa di petto e allora lui mi appioppano subito un opuscoletto impuri
Attento la prestazione pensa che gradualmente ed è anche questa una lezione di Ernesto Rossi petto possa fare breccia grazie
Grazie
Con
è stato già detto quindi io posso solo aggiungere una testimonianza personale
Per me il resto è stato
Uno dei pochissimi
Che mi ha messo al mondo ogni tanto si dice che compare c'è un momento nella testa dei giovani in cui
Arriva Minerva o a tema
E io l'ho avuto
Con alcune persone una estratta
E lì ci apparve insieme anzi fu la prima volta che appare da tutte e due eravamo sui banchi del liceo e fu Italo Calvino
E l'altro fu Ernesto e insieme a lui Pannunzio quindi io ho avuto questo privilegio
Di aprirmi la mente
Già
Adottare
Non adolescente perché io riconobbi che avevo ventisei anni
Autentici
A quell'epoca si restava
Candidi per più tempo di adesso quindi i venticinque anni di allora non sono confrontabili con quelli che adesso
E
Sui introdotto in pochissimi giorni
In una specie di sodalizio
In gran parte a Roma poi io mi dovetti trasferire a Milano per ragioni di lavoro e quindi
Ci fu un'altra
Altro settore quello milanese di questo gruppo che pure era molto Ricco di intelligenza soprattutto di caratteri
Mi trovai dicevo in pochissimo tempo che in realtà molto giovane messo insieme a dai personaggi
I quali in qualche modo confluivano in un unico sentire
Anche se le loro derivazioni erano varie che si rapportavano poi grosso modo per quanto riguarda il gruppo del mondo acquisti due
Filoni questi impersonati
Lungo da Ernesto sull'altro da Mario Pannunzio alle spalle dei quali c'erano due referenti
Di una generazione
Più vecchia e che erano per Ernesto Salvemini che per Mario
Croci quindi lì c'era questa specie di costellazione
Che aveva due
Due punti di riferimento storici
Poiché i loro due
Figli vorrei dire e poi intorno tutta questa cerchia che era
Per quanto riguarda Pannunzio una cerchia liberale diciamo suburbane prima ha detto parlato giustamente della
Nulla netta dei liberali ecco la cerchia di Pannunzio era i liberali che possiamo definire classici e la cerchia di Salvemini che di Ernesto che erano dei liberal radicale credo che questo sia la definizione giusta non è hanno dei liberal socialisti
Anche se
In questo gruppo che si ispirava anche all'esempio alla memoria e al pensiero dei fratelli Rosselli
E
Di cui faceva parte integrante Guido Calogero comunque il liberalismo socialista lì la parola l'aggettivo socialista era non aveva niente a che vedere con un socialismo
Diciamo riformista Ovo
No l'accento cadeva sul
L'essere liberali in un modo radicale abbastanza
E infatti poi non a caso quando si decise improvvidamente Dotti
Di dar vita ad un piccolissimo partito dopo una lunga discussione terminologica il nome prescelto degli emblemi prescelti furono quelli per
Ora
Pensate che cosa può essere
Trovarsi che in mezzo ad un gruppo di persone
Tra i quali c'erano
Personaggi differenti Issing uno dall'altro
Come potevano essere Bauer Calogero Rossi Doria
Riccardo Lombardi Vittorio Foa Patri la marcia Valiani
E poi ancora Adolfo Tino
Mattioli Raffaele Mattioli
Insomma era un gruppo Mario Paggi
Molto vasto molto
Dissimili assolutamente dissimili le i punti di contatto di queste persone
Dal punto di vista delle scelte pratiche erano estremamente diversi che cosa avevano in comune che cosa teneva insieme questa gente
Beh intanto erano tutti dei canali
Erano dei caratteri spigolose intransigenti ora io non voglio entrare ci son già entrato per altre regioni quindi non voglio rievocare
Quella piccola polemica sull'aggettivo liberale onesto
Ma
Certo spigoloso
Se
Il compromesso non faceva parte se si adottava un compromesso sia pure dei più trasparenti dei più
Necessari per risolvere una situazione
Perché insomma loro non erano affatto d'accordo questo era un tratto comune
Comuni a tutti
E comunque debbo dire e questa è una delle regioni che spiega
Qui il tandem incredibile
Che ci fu tra Pannunzio Rossi questo era comune
In questo Pannunzio era la stessa cosa
E con lui tutto quel gruppo di liberali che ho detto prima classici
Avevano in comune con quest'ala
Intransigente di Giustizia e Libertà di Partito d'Azione eccetera questo punto fondamentale cioè non accettavano
Il commercio con gli interessi
Questo spiega un po'lo dico anche per Cipolletta questo spiega un po'anche qualche tratto utopico della polemica
Ho qualche tratto che a volte sconfinava perché hanno nel in una certa faziosità ma questo dipendeva dal fatto che essi rifiutavano il commercio con circa
Quali che fossero
Già il fatto di dover toccare danaro che qui poi voglio dire anch'io poi qualche cosa sull'esperienza dell'area perché sembrerebbe apparentemente contraddire non perché lì si facessero compromessi ma perché viene fuori questa piega caratteriale diverso
Che Rossi a un certo punto manifesta quando improvvisamente si scopre di essere un un un manager molto importante
A questo
Merita qualche parola parte ma diciamo
Io vedo con un certo stupore anche ammirato il fatto che oggi ci sono dei gruppi
Liberali liberal i quali molto opportunamente sì stanno seguendo un pochino la traccia che fu quella dei convegni degli amici del Mondo e riescono a mobilitare
Fanno venire gente dall'estero prestano
Convegni molto
Ricchi dal punto di vista del
Infrastrutture soccombenti
Paolo Sylos ha ricordato che cosa era la preparazione dei corpi degli amici
Non si trattava di invitare alcuni luminari che esponessero ciascuno la propria esperienza su certi
Si trattava
Una volta individuato il tema
Di studiare confrontarci tra noi e elaborare un pensiero
In quel caso unitario perché scaturiva da un da messi distrutti su quell'argomento di confronti con l'esperienza estere
E di fare intorno a questo pensiero una battaglia politica
Quindi noi non arrivavamo al convegno se non avevamo raggiunto tra
I gli iniziatori e i relatori del tema
Uno svolgimento e addirittura spesso preparavamo i progetti di legge che poi venivano presentati parecchi furono presentate
Da deputati amicizie
Gravità in quel mondo dalla mancanza abilità Bruno alcuni altri occhi
Ora
Questo lavoro veniva fatto in uno spirito di totale indipendenza e senza malissimo
Non facevano i convegni al Teatro Eliseo al Ridotto dell'Eliseo perché Vincenzo Torraca che era uno di questi personaggi prestava gratis il teatro risse ecco se no potevamo fare rami soffitte
Ci riunivamo ma la sera a casa di Ernesto
E io ricordo che andavamo prima in via Nomentana dove lui abitava in una dependance dell'aria poi a piazza Stefano Jacini e la sera stavamo lì dalle dieci alle due permessi
Con una cosa bestiale
Fiori dice nel libro che ho visto che lo dice anche in un bel libro da poco uscito Fabrizio Barca ed altri economisti studiosi sul capitalismo italiano che
Quei convegni
Fornirono alla classe dirigente degli anni sessanta settanta il canovaccio su cui aiutare di costruire
Qualche cosa che fa somigliasse al riformismo finita e incerta
Io non so non posso dire io sono così essendone stato parte attiva ma vedo che oggi si comincia a dirlo
In questi convegni
Noi incontrammo
Così rispondo aveva
Al punto che Giorgio Napolitano sollevato questi convegni e noi incontrammo
Alcuni socialisti che però erano socialisti
Quindi una tipologia particolare perché erano erano lombardi
Jolly fatti che forte questi furono i socialisti che non incontra avevamo in quei conflitti
Azionisti ecco che voglio dire no Giolitti veniva veniva dal partito comunista gli altri due venivano dal Partito d'Azione ma con la cultura tradizionale che non riconosceva
Pensavamo
Del socialismo
Avevano molto poco che vede
E quindi il linguaggio il dialogo con queste persone
Era Facci ci muovevamo
In sintonia
E non soltanto Ernesto
Anche Pannunzio cioè
Non c'era una divisione di ruoli su questo c'era in questo un sentire comunque
E per quanto riguarda il Partito Comunista lì noi incontriamo
Giorgione
Dicono incontrammo politicamente intellettualmente anzi non politicamente lo incontrammo intellettualmente
Poi si conoscevano con Ernesto da molto più tempo naturalmente
Ma l'incontro intellettuale o
Visti con molto sospetto dal D'Annunzio Pannunzio non aveva molto che si facesse
Questa che una scelse quest'etichetta degli amici del Mondo che poi non era nemmeno un'associazione era puramente un biglietto da visita per fare i conti
Non aveva voglia perché temeva che gli scappasse di mano la sua autorità alla ricavava dal fatto di dirigere il giornale allora i convegni erano qualche cosa di laterale
Che o avrebbe avuto poca eco e quindi sarebbe stato uno scacco quel giorno
O avrebbe avuto ruolo importante in qualche modo sottratto al controllo diretto del diritto
Poi siccome la persona di grande intelligenza che si difende dal conto quando vide che stava decollando do questa cosa e che si principi le indicazioni la cultura che circolano in questi convegni
è quella che anche lui condivideva si mise d'impegno al punto che in tutte queste riunioni che io appena accennato cioè che avevano questo questa comportavano questa fatica Pannunzio che pure di queste cose capiva pochissime soprattutto gli interessavano relative niente stava lì corno permanentemente
Come ci stavano Visentini Piccardi Ascarelli Paolo dice che lui era defilato stava sempre lì a rompere le aveva lo stesso temperamento di Ernesto
Che cosa voglio dire con questi brevissimi cenni
E senza riandare perché quello io non l'ho vista alla storia precedente di Ernesto
Che nel libro rivive in un modo così palpitante e che
Persone della mia età che hanno incontrato Ernesto
Alla fine degli anni quaranta contrari quarantanove cinquanta
Ne sapevamo assai poco di questa storia se no non di traverso per frequentando gli amici comuni del suoi che lo conoscevano fin d'allora perché lui non parlava di queste cose era estremamente pudico era estremamente rise dato non parlo delle storie di famiglia che posso capire riserbo ma lui non parla parlava pochissimo per esempio di tutto il suo periodo antifascista del di tutto il suo periodo da detenuto ed ha confinato non
Era era uno che aveva fatto questa battaglia e non aveva voglia di esibirsi pesa molto schivo di questo per quindi molte delle cose che più di racconta in quel libro io che ho avuto un consonanza una amicizia da da figlio appartenere perché durata
Più di dieci anni durata fino alla morte più fiducia
Sapevo poco sette lungo racconta
Ma dicevo che il il punto di congiunzione di questo questa s'
Pace di piccolo miracolo che ha fatto sì che quell'esperienza che noi chiamiamo periodo del mondo del gruppo del mondo abbia avuto una influenza sull'opinione pubblica del Paese
Che
Sproporzionata alle dimensioni pensate che il mondo non ha mai creduto più di diciotto mila questo delle punte di maggiore
Diffusione
E i convegni sì
Non li riempivano il teatro Eliseo anzi
L'idea era proprio di una
Di un teatro gremito con la gente che stava in piedi seduta nei corridoi ma scaturisce
Non c'era un solo giornale quotidiano
Che riportasse i convegni degli Amici no non so
Non ho mai letto una riga sul Corriere della Sera dell'epoca o sul messaggio su qualunque giornale faceva un po'il Chelsea nella stampa perché Giulio De Benedetti che allora dirigeva in qualche modo faceva parte di quest'aria di famiglia ma la stampa italiana ignorava Total
Sia quella quotidiana sia quella settimanale non parliamo della televisione che allora povera ancora scarsa quando si scatenò la battaglia sull'industria elettrica la situazione
Era cambiata e i rapporti di forza erano diversi perché il partito socialista era arrivato al governo o stava per arrivare faceva parte dalla maggioranza e quindi la ecco era diversa
E allora per la prima volta
Ci fu aperta la la radio no la televisione i grandi dibattiti con Valerio via gli elettrici dell'epoca avvennero avariati per quello fu il massimo della pubblicità che questa attività politico-culturale ebbe a sua disposizione quindi nulla di paragonabile a quello che può avvenire oggi eppure ciò nonostante
Questo gruppo in questa attività ebbe un'influenza importante sull'opinione pubblica sa
Al punto che succede ormai
Come accadeva in altri tempi per i mille di Garibaldi che poi erano diventati cento miliardi che tutti avevano fatto parte dei Mille di Garibaldi e e tutti molto tempo in qua sì fregi hanno di essere stati gli amici del mondo estimatori lettori io non faccio altro che incontrare persone mi fermano ormai la strada essendo diventato un pochino il decano
Stavo per dire il sopravvissuto di quella generazione mi incontra veniva noi leggiamo leggevamo il mondo non abbiamo mai perso non
Solo quelli che incontro in lo superano la cifra di lettori reale e quindi ma c'è questa evidentemente entrato nell'immaginario collettivo come si dice
Allora perché ecco torno a questa domanda che forse l'unica che valga la pena di essere essendo in in effetti
Queste due a erano due anime di sentirsi e comportarsi da liberale erano due
Quella
Impersonata dal gruppo che aveva fondato e diretto il partito liberale nella clandestini
Tra il Risorgimento liberale quotidiano di quel partito e che poi aveva affrontato il motto
E che aveva fatto antifascismo frontale
Sono
Al fascismo
E viceversa
Il gruppo
Io io dico
Azionista forse dovrei dir meglio
Giustizia e Libertà che poi questo
Le e quale aveva fatto antifascismo con la clandestinità
Le galere e la poi fu l'attività partigiana per quel ce la fece quindi erano
Anche proprio nel vissuto erano diversi
Io in un libro che ho scritto parecchi anni fa la sera andavamo in via Veneto allora raccontò come erano fatti quelli i liberali classici dico assumo Carandini comuni
Come emblema identico che portavano erano tutti longilinea indossavano flanelle le penso e dei pantaloni erano volta ter Linden entro perché guai a non portare il risvolto nei pranzi in fondo ai pantaloni era era proprio si vedeva che c'è quello non porta il risvolto per loro era
Perché avevano detti
Bisticci
Questi chicche attenzione avevano fatto la loro forza erano stati il modo con cui si erano difesi dalla demagogie
Girato dalla volgarità dalla violenza delle
E dal fascismo volte sembra che queste siano delle civetterie banali teste si è cimiteri ma ma viceversa è erano l'espressione esteriore
Di un certo tipo di casa
Di un certo tipo di eleganza intellettuale di moralità
Ernesto era completamente diverso da questo punto di vista anzi questi tipi di davano molta noia li considerava appunto cosa
No lui la sera Veneto cileni non faceva parte di quel giro cui faceva parte di quell'altro giro jazz andava a casa sua a studiare
Oppure in altri tempi che io non ho conosciuto se andava a casa suo dei suoi amici cospirare attivamente poi si finiva pure in galera
Quando ci fu uno scontro
Tra queste due anime che cessarono di stare insieme
Lui
Vide e mi diceva diceva a me che erano in qualche modo essendo figlio di entrambi mi trovavo in una condizione personale
Facilissimo perché non riuscivo a scegliere tra i due poi scelsi Ernesto ma
Apprezzo di una
Forte insofferenza allora mi diceva ma pardon sì ho dirigeva un giornale sotto il fascismo voi che ti leggo i gli articoli pubblicava quel giornale io a quell'epoca quando Pannunzio dirige il giornale io ero giovane fascista universitario convinto di essere un buon fascista e convinto che fosse bene essendo fascisti
E gli dicevo Guarda che questi qui questi erano più grandi di me naturalmente
Però dediche i titoli vengono fatti in un certo modo e vengono scritti e in carattere negativo stampato su un Reginato grigio Pernice consortile no dico perché a quelle per esempio le barzellette del Bertoldo erano un modo di fare dell'antifascismo e giudice o bischero sempre
Noi si stava in galera quelle quindi né erano due mondi erano assolutamente due mondi erano due metà d'una mela però attenzione della stessa quanto a integrità
Morale e integrità morale uno può dire ognuno le persone oneste sono maestri al
Nemici dei privilegi questo era un punto di fondo
Dove vedevano una posizione privilegiata
Che si era fatta forte che era Crash
Frutta che era dominante perché nasceva da un privilegio su quello loro attaccato
Che
Cipolletta io mi rendo conto che ci può essere stato forse c'è ancora in alcuni di noi un po'di massimalismo quando si dice però che quelli si ricordavano appunto che mentre non ci stava in galera diceva Ernesto i capi di queste aziende di cui lei ha fatto cenno c'erano in testa il sex e un questo anch'io c'ho avuto il test senza un po'più giovane di loro ma con
Ma c'erano in testa influenze e avendo in testa il sex un quei le loro impresa
Ingrassare perché non era che l'opera se lo mettevano gratuitamente in testa certezze c'era sotto un bel motivo per metterselo in testa
Ecco allora era difficile dimenticare questo aspetto della questione perché attraverso questo aspetto che la questione furono presi
Lei
Furono prese occupate delle posizioni che poi è stato difficilissimo Schio da
Difficilissimo Schio dare lei prima faceva una fotografia e consenta anche a me di fare una fotografia perché lei l'ha fatta un po'assumo un sostegno permette questa espressione a suo uso e consumo personale avvenente ex dalla eppure
Ma
Noi cominciammo la battaglia per
L'antitrust in quel libero che Giorgio Napolitano portava con sé che il gli atti del convegno contro i monopoli Palazzo Barberini mille novecentocinquantacinque l'Antitrust
Opera in Italia da quattro cinque anni cioè ci sono voluti
Poco meno di quarant'anni
E non era un'invenzione nostra nei grandi Paesi dell'Occidente c'era già da mezzo secolo ed oltre
Il controllo l'autorità di controllo sulla Borsa uno dei convegni degli Amici del Mondo che fu fatto a Roma e a Milano
Proprio perché era il punto sensibile la Borsa di Milano relatori ancora una volta Visentini Ernesto Rossi ed io
Chiese l'autorità di regolamento di regolazione della Borsa nel mille novecentocinquantanove cioè la Consob ora la Consob la parte che ne
Nel durante della sua esistenza è stata anche in mano a personaggi diciamo discutibili ma questo non c'entra con le istituzioni eccetera con le scelte
Delle persone la Consob è un affare di metà degli anni Settanta quindi viene fuori
Venticinque anni no diciotto Hamilton
E
Quando vuole
Ramo studiare il bilancio di una società
Questo bilancio di una società conteneva
Era tanto se aveva dieci righe di numeri voci
Spiegazione nulla relazione analitica nulla qua le poche volte che queste società erano quotate a Wall Street è per esempio la Montecatini era una di queste allora noi ci procuravano il Bilancio che questa società era tenuta ad andare a Security Exchange Commission alle autorità di borsa americane per se non gli davano la quotazione allora ci facevamo arrivare questi bilanci che loro non stampa stampavano soltanto nelle coppie richieste dalle autorità americani bisogna avere qualche appiglio lì per averne una copia di questo bilancio questo bilancio era ottanta volte più grosso o del foglietto che loro distributiva e c'è voluta una vita fare obbligarli alla trasparenza gli incroci azionari sono stati la prassi sì di queste società che si auto sostenevano incrociando le azioni
Abbiamo detto la nazionalizzazione lei dice adesso bisogna c'è questo orrendo monopolio questo rendono voglio quando cominciamo la battaglia per la nazionalizzazione a me mi chiamavano l'elettroshock con perché così quasi come a quell'epoca ogni tanto andavo anche a ballare la sera e c'è è un ballo che si chiamava il Madison allora dicevo dal Madison all'Edison ma queste sono sciocchezzuola
Che tutta la campagna degli elettrici e della Confindustria dell'epoca che era dominata dagli tredici era sul fatto che noi saremmo rimasti album io album io perché dando l'energia elettrica lo Stato lo Stato era incapace di gestire e quindi preparate le candele perché le stellette al voi questo era il modo con cui si affrontava il problema ora
Giorgio Valerio che era un manager non ha non aveva azioni della sua azienda e il padrone assoluto dell'azienda IP quindi i fondi neri che sono venuti allo scoperto molto prima di Tangentopoli sono stati i fondi neri della Edison di cui si serviva per corrompere i partiti alla pubblica amministrazione
E intanto poteva fare tutto quello che faceva in quanto
Cinque o sei società controllate al cento per cento o comunque a maggioranza assoluta nelle mani della Edison avevano nel portafoglio le azioni della penso
E questo era vero per la Edison era vero per la Montecatini era vero per gran parte quasi tutta l'industria elettrica era vero per la Sardegna quindi
Si trattava di un monopolio Pilato Giorgio Napolitano ha letto quello che ha scritto Luigi Einaudi e non l'ha scritto solo nel brano galletto Napolitano questa era una costante del pensiero del liberale Einaudi
E liberista e in altri anzi dico meglio liberale liberista ecco qui decide
Io sono per la libera concorrenza di Monreale
Cioè prima non creare se poi ci sono quelli privati vanno nazionali questo su questo non non c'erano dubbi su questo punto quindi non ci muovevamo
E su questo la concordanza dell'ala Class
Sica del liberalismo con l'ala radicale delibere ecco perché questo ha creato una
è stato una specie di piccolo arco voltaico che creato la scintilla per cui poi questo pensiero diciamo così questo modulo di pensare sì faticosissima mente allargato
Perché dico faticosissimo mente
Perché è vero Giorgio Napolitano va ricordato che i comunisti molto spesso erano su questo terreno
Molto spesso non sa non se perché i comunisti aveva una preoccupazione
Più che legittima che noi debbo dire non avevamo
Proprio perché la matrice culturale diversa cioè avevano la preoccupazione di che Fini avrebbe fatto torna la mano d'opera Perahia le le organizza il lavoro
In un sistema nel quale non fosse garantita in qualche modo la protezione
Allora no non erano si continua lo poni a condizione che i monopoli diventando pubblici facessero una Poli
Tica sociale protettiva verso
Ecco questo era una differenza di fondo perché noi dicevamo
Il monopolio pubblico si deve comportare proprio perché è pubblico sennò se no lasciamola al privato tutt'al più li mettiamo delle tasse ad hoc per cui il sovrano profitto monopolistico viene rastrellato perché vogliamo il mondo io pubblico perché il monopolista pubblico deve comportarsi come se operato se in regime di concorrenza come se operasse il regime di concorso sa
Questo è quello
E Mangini lo sa bene molto meglio di me perché l'ha visto all'opera era il modo con cui Ernesto amministrava l'aria
Cioè amministra un ente pubblico di garantisti Simoni rilievo che aveva un volume di affari di beni da realizzare da vendere metodi per venderli eccetera di grandissimo peso
Come se operasse e regime di concorrenza nel senso che faceva valere i canoni dell'economicità del bilancio e infatti in una mano che le i residuati diminuivano licenziarla perché licenziato mica un sadico ma perché sentiva l'obbligo
Di gestire l'ente pubblico come se commessi e infatti questo commessi fu messo addirittura la legge che istituiva in una delle leggi non mi ricordo se quella che istituiva il ministero delle partecipazioni oppure che te o dava allo Statuto all'IRI eccetera c'era che dovevano operare in presenza di criteri di economicità e come come se la legge non diceva come sembra concetto era questo principi ispiratori
Ecco
Questo è stato
Il modo come questi uomini hanno operato
La loro onestà non era e non è stata soltanto priva di quello non varrebbe nemmeno la pena di parlare
Uno parla dei mascalzoni per provvede a ad assicurarli alla giustizia parcelle per non dovrebbe non si dovrebbe parlare delle persone oneste dovrebbe essere la normalità ma
La loro onestà come avevo già detto e concludo era
Era un'onestà di tipo
Intel era una visione etico politica della città cioè bisogna occuparsi Del Bene comunque che il bene comune com'Porta che ci si avvicini alle persone agli uomini e alle istituzioni eccetera con anima pura ecco questo può sembrare ridicolo ai tempi d'oggi dove le bande Linate fanno testo ma questo avvicinarsi al prossimo con con anima pura
Sì Paolo ha ricordato che poi lui non era affatto antireligioso io poi credo che fosse altro ma certo non ha Eva nessuna nessuno spirito di anti religiosità perché perché quando si arriva a questo
A questa radice giovani
E molto spesso cose distanti coincidono nella però show alla radice umana molto spesso coincidono
Concludo ricordando proprio sul filo di questa
Riflessione che
Ernesto molto spesso non voleva conoscere questo forse o chi lo sa quando si diceva non so il tale imprenditore o il tale uomo politico che lui aveva in qualche modo avversato problemi
Esatto
Allora si diceva ti vorrebbe conoscere
Forse è bene che tu lo veda si sentì le sue ragioni o se libero cioè voglio conoscerlo i primi tempi io pensavo che fosse ottimi dita
Perché l'unica anche Tim vigente garantiti ottimi dritta oppure
Come dire un senso non dico di disprezzo ma insomma non perdo tempo con questo qui eccetera poi mi resi conto viceversa e poi io glielo dissi e lunedì sei maggio questa è la regione se conosco bene una persona comprendo inevitabilmente l'ingaggio ogni che l'uomo
E anche se io non le condivido affatto il momento che le comprendo non sono più in grado
Di censura
Mentre la mia funzione
E di censura quindi nuovo devo conosce seguita documenti memorie scritte queste figuriamoci organi sani e cerco di essere equanime ma
La conoscenza della persona no perché quella
Mi coinvolge emotivamente e mi fa essere più flebile nel mio mandato di
Castigare laddove
Penso che site castiga questi poi erano bravissimi naturalmente
Quando lui conobbe
Costa
E poi ci furono i famosi dibattiti
Perché si verificò un trasferte è reciproco
Decreto alle persone bene costa una persona intellettualmente perbene
Queste cose fanno parte della natura umana non so privilegiate ad uno ad altro allora costa fiuto una persona schietta un carattere ed Hermès
Anzitutto incostante
Per cui continuarono ad azzuffarsi per anni ma con dichiarazioni poi i
Io so sentimenti reali disistima e di amicizia greci ecco questo né vogliamo dire che di questi personaggi
Si è perso lo stampato
Diciamo perché purtroppo della verità quindi questa quest'anno
Lo strappo presentazione di un bellissimo libro dovrebbe servire se i giovani leggesse Roma dubito molto che l indiano
Dovrebbe servire a ricreare uno stampo che è andato Pino smarrito metri
A Roma
Solo venti secondi non possono ringraziare il professor Cipolletta il professor Rossi Rossi la Binetti il direttore Scalfari il ministro Napolitano eh no il professor urbani e la casa editrice Einaudi per aver così efficacemente ricordato la figura di Ernesto Rossi
A Rossi la democrazia ettari avere molto quest'anno e il centenario della nasce e il trentennale della morte nondimeno questa dispersiva e l'asso la manifestazione pubblica che ieri delicata un segno dei tempi caro Scalfari sì grazie
Hanno
Mi chiedo questo
Palazzo a trovare a voi straordinari una
Straordinaria
Grazie volare settori
E particolare uno se
Una valutazione
Che
Sì sì secca dimenticare negli ultimi decenni ricchezza la mente non c'è più
Per
Poi e poi tutte le osservazioni ricordi detto dati
In questo punto questo tra l'altro investe ricordi che sono stati evocati qui io voglio dire che solo Ernest retto l'ho conosciuta vent'anni prima di scarpe ricco dello conoscere da ragazzine nel mille novecento ventinove quando lui mi passava Beje foglietti di non mollare perché io le riproduzioni evidente compagni
Fortunatamente alla polizia in una perquisizione noia provati altrimenti daremo corso almeno io avrei corso di gravi rischi cosa che non è avvenuta
Un'altra cosa voglio osservare una cosa che mi ha fatto molto piacere nel libro di di fiori è che
Fiori paragone mio padre che aiuta in tutta la sua cattività aiuta a Rossi mandando i liberi pubblicando i suoi noticina grafiche nella rivista delle forma sociale la paragona altra fra che assistito nei lunghi periodi Antonio Gramsci dispiace che non ci sia cui Napolitano ha sentirete temi e parole che sono molto molto significativa e permette signor oramai come in quanto amico di Rossi figlio di Luigi vi ringrazio