"L'internazionalizzazione dell'impresa" Conferenza nazionale sul commercio estero organizzata dal Ministero del Commercio con l'estero e dall'ICE ICE: Istituto Nazionale per il Commercio Estero

Troppa insomma un bustino stanno diventando vestiti di tutti il mangiare sta diventando mangiare di tutti
Il il tempo libero sta diventando una conquista di tutti e tutti questi valori sono messaggi che fino a poco tempo fa venivano attribuiti all'imperialismo oggi sono attribuiti alla vita normale cioè al fatto che i sistemi informativi di tutto il mondo
Vengono unificati e non sono più imperiali né in un senso né nell'altro
Quindi il mercato è unico
Quando fui nominato Presidente dell'Istituto del commercio estero dal ministro Formica
Il ministro fece una conferenza e disse stai attento che fino a oggi hanno camminato le merci in questo mercato in questo mercato unico domani cammineranno le tecnologie perciò troverà ENI tassi di sviluppo dei commerci alcune flessioni o alcuni problemi mentre le tecnologie avanzeranno
All'inizio è stato così poi da qualche anno
Le merci hanno ricominciato a camminare come una volta un po'meno ma tendenzialmente come una volta perché sicuramente le tecnologie camminando ma sicuramente il fatto che l'area di mercato si allarghi Fassi che le merci ne vengono sempre più richiesto in tutto il mondo e quindi camminano in più direzioni nel mondo
Non solo
Le tecnologie vengono distribuite nel mondo per fare prodotti che servono come semilavorati di prodotti finiti che continua a circolare per cui la diffusione delle tecnologie
Non sempre significa prodotti che vengono consumati in un determinato mercato significa semilavorati che vengono consumati in altri mercati
Le relazioni ieri di Todi l'intervento di Bassetti mi pare
Che abbiano sottolineato questo aspetto e cioè il problema dei prodotti semilavorati che si uniscono a quello che Bassetti chiamava il treno di vagoni separati di prodotti separati
Diceva Bassetti anche di nazionalità separata anche se su questo
Ho qualche
Riserva o o necessità di approfondimento
La cosa curiosa è che mentre c'è il mercato unico mentre c'è la diffusione delle merci la diffusione delle tecnologie noi si assiste e la vittoria diciamo del mercato come idea si assiste a fenomeni totalmente nuovi nella storia nostra almeno
Di questa generazione e cioè ci sono politiche nazionalistiche politiche dei campanili
Politiche degli Stati delle barriere delle frontiere che ritengono fuori
Si parlerà dell'Europa purtroppo con l'Europa è una grande area di mercato però l'area di mercato in cui gli Stati stanno aumentando moltissimo
Nei Paesi dell'Est
Si sono risolti tutta la vicenda politica è una grossa crisi ideologica e in una grossa Presa di posizione un recupero o o un ritrovamento di origini nazionalistiche religiose campione campanilistiche dietro a questo normalmente ci stanno delle difficoltà poi per i commerci quando le nazioni ci sono sicuramente le nazioni tratteranno anche problemi economici e problemi di negoziato
Il tavolo del gatto editti e tutti i tavoli che servono a negoziare e i trattati tra i Paesi a mio parere prenderanno sempre più
Vigore
Ieri un giornalista l'ha chiesto lei pensa che la questione tal dei tali oggi
All'esame del gatto potrà essere risolta ho dato una risposta che è un po'paradossale io credo che il gatto non risolverà nulla perché per esistere il gatto il gatto è un tavolo per negoziare e e le risoluzioni sono negoziati che arrivano a un capo ricominciamo da un altro il tavolo del Gatta viene ho fatto una tabellina che io ho scritto nel testo non l'ho messa qui per non aggravare
Il peso della relazione di quello che era il gatto e prima del gran e Gatto il Tokyo Round e l'Uruguay Round bene la fila dei Problemi dodici quattordici cioè tutti i problemi vanno nel tavolo in un tavolo di negoziazione ecco questi tavoli di negoziazione saranno sempre più
Aggravati da problemi
Perché le nazioni perché si formano sempre di più le merci cammino sempre di più le tecnologie cammino sempre di più i problemi degli scambi saranno sempre più gravi e io credo che questo tavolo di negoziazione questo sistema negoziali
Mondiale sia il sistema vincente
E perciò viva il gatto perché o viva tutti i tavoli dove si può di si possono discutere problemi
Però non cerchiamo da questi tavoli soluzioni magiche cioè è difficile pensare che in questi tavoli problemi vengano risolti chiusi si passa ad altro questi tavoli ci saranno dei problemi che rotolano verso alcune soluzioni ed altri
Ed altre invece restano aperti
Dalle statistiche e dai dati risultano e ieri ne è stato fatto cenno dati molto drammatici sulla divisione delle aree di ricchezza del mondo degli scambi del mondo
I commerci mondiali se si va a vedere di fatto attualmente sono tutti fra le aree ricche
In tutto il mondo ma fra aree ricche di tutto il mondo e la spirale della povertà sta diventando una spirale drammatica
Che si ritorcerà sicuramente nella storia dell'umanità ciò non troviamo una soluzione vera secondo me questo può essere proprio uno
Dei punti chiave di questa conferenza il rapporto tra Paesi ricchi e Paesi poveri come i commerci mondiali possano costituire
Lo strumento per lo sviluppo è lo strumento per il dialogo
Tra ricchi e poveri
La spaccatura del mondo oggi è sempre più drammatica noi possiamo vedere da tutti i punti di vista questa spaccatura nella storia possiamo prendere i dati del sessanta e vedere i dati del novantuno tutti i dati
Dipingono un mondo sempre più spaccato un mondo sempre più ricco da un lato è un mondo sempre più povera e più tragicamente povero dall'altro i dati che ho letto a Nairobi con il ministro quando facemmo la riunione d'area
A per i Paesi africani dell'Istituto del commercio con l'estero beh erano dati veramente e che non è una questione morale
Per chi ha una morale anche una questione morale perché è una revisione anche una questione religiosa religiosa ma è una questione economica soprattutto perché non è possibile pensare che in un mercato unico
Viva in uno stato di grande ricchezza da un lato e di grande miseria dall'altro perché la grande miseria il diritto di rivoltarsi contro contro la grande ricchezza e quindi i problemi drammatici sociali che stiamo vivendo in questi tempi in Europa saranno sempre saranno sempre più drammatici
Questa spirale del sottosviluppo è esponenziale
Non non c'è tregua la natalità la speranza di vita alla nascita la sanità i consumi e reddito su tutti i dati drammatici da tutti i punti di vista datteri che gode di in cui li possiamo analizzare definire e dalla storia del passato ci siamo resi conto di un'altra cosa che tutte le teorie dello sviluppo finora portate e in particolare quella che prevedeva la cosa più semplice il trasferimento delle ricchezze dalle aree ricche alle aree povere sono fallite
Le ricchezze dalle aree ricche alle aree povere hanno creato
Quasi sempre dei problemi poi avete sarà ascoltato ieri la relazione lucidissima
Della storia economica dell'ultimo periodo del ministro Carlo ben la conclusione Carlina lasciata a noi è drammatica
è una conclusione drammatica cioè non ci sono strumenti tecnici di tecnica economica conosciuti che possano risolvere il problema degli investimenti nei Paesi poveri sono investimenti senza ritorno
Sono investimenti che non sono redditizi sono investimenti che hanno appesantito indebolito esalta al Volta resa drammatica la politica finanziaria
Di Hariri che o di Paesi solidi del mondo sono considerati dalla teoria economica degli errori
E a questo punto cosa facciamo
Cioè noi non possiamo
Da un lato politicamente economicamente condannare tutta l'area del mondo e dall'altro non avere gli strumenti per intervenire su questa
Beh io sono convinto ne è stato fatto un cenno ieri dal dal mio predecessore Ratti
Che il problema dell'importa astratte ben della strategia delle importazioni
Noi abbiamo un un progetto in in importa diciamo che è legato Rapisarda benevolmente aggiunto la parola strategia e la cosa ci fa piacere perché sembrava cosa molto più importante di quello che noi
Cerchiamo di vedere nei Paesi poveri come si riesce a vendere prodotti perché il meccanismo di sviluppo non è tanto il trasferimento delle risorse e il trasferimento dei prodotti dei beni in maniera tale che i il Paese povero abbia gli strumenti per sé e spesso anche iniziali anche l'innesco del dell'inizio dello sviluppo abbia degli strumenti per poter regolare il proprio sviluppo e stanno poi valorizzare progettare i prodotti si è discusso a lungo di trading companies che potrebbero progettare questi prodotti
Si è visto anche con grande soddisfazione dell'istituto del ministero
Che e la direzione generale della cooperazione del ministero degli Esteri e molto attenta a queste nuove problematiche
Che perciò i i i i denari che sono investiti nella direzione della cooperazione possono essere discussi con noi per questi problemi dell'importazione e più che per fare solo opere in questi paesi lontani
Una conclusione finale però di questo capitolo Paesi ricchi e Paesi poveri si impone
Beh e e drammatico che nel due mila
Che
Io conservo una collezione di figurine fatte nel mille novecento sette in cui Verne era imperava in cui si diceva queste figure inerenti derrate nell'anno due mila all'anno del mille una collezione di figurine francesi e c'era in queste figurine tutto quello che loro nel novecentosette si pensava che fosse nel Duemila beh è sorprendente che la conserva questa collezione perché non hanno sbagliato niente
Cioè la fantasia ha prevalso sulla tecnologia cioè con la fantasia era stato previsto tutto era stato previsto l'aspirapolvere era stato previsto il lavoro domestico totalmente trasformata era stato per previsto dell'unico
Piccolo erano loro hanno hanno previsto perché verme aveva la sua influenza che sotto l'acqua succedeva di tutto ciò c'erano città in fondo al al mare c'è da questo probabilmente
E sono stato pensato non è stato realizzato realizza beh nell'anno due mila in cui abbiamo fatto quello che sognavamo all'inizio del secolo e non abbiamo risolto il problema
Più importante che avevamo da risolvere cioè la fame nel mondo
E c'è la miseria noi siamo indietro sui problemi della miseria ma in queste veramente sconfortante drammatico e richiede un impegno vero da parte nostra abbiamo risolto tanti problemi dobbiamo riuscire a risolvere anche questo
Veniamo all'Europa noi solo qualche anno fa dicevamo che il novantadue avrebbe risolto tutto perché l'Europa sarebbe stata unita e la nostra vita avrebbe avuto una svolta io credo che al posto a vita non avrà una svolta non l'ha avuta nel novantadue probabilmente non avrà nel novantadue avevano delle piccole soddisfazioni aveva soddisfazioni passa le frontiere senza passaporto
Avremo le soddisfazioni di trasferire delle merci da un paese all'altro senza fargli passare dogana avevo e soddisfazioni
Di vedere banche e estere lavorare in Italia e banche italiane lavorare all'estero con più semplicità e via dicendo però non c'è questa c'è il il Progetto di una grossa trasformazione
E questo progetto è stato in qualche maniera aggravato compiuta completato e reso più affascinante da questa ipotesi dei paesi dell'Est
Cioè di fatto l'Europa non è più quella di due anni fa di quella che si pensava due anni fa Bell'Europa ormai conta tanti Paesi nuovi
Ieri
Sussurra avevamo con il professor Prodi Letta che fine ha fatto letta cioè come quando c'era lei cioè letta e cioè beh oggi c'è la Comunità economica europea
E l'apertura della Comunità economica europea verso aree nuove di mercato di prodotti di interessi e soprattutto nessuno
Sottolinea forse con la sufficiente forza dividendo norme preparazione culturale tecnologica di istituti di ricerche che c'è in quella spesso noi si vede i paesi dell'Est che stare a nuova che entra in Europa
Come una un'area povera analoga ad altre aree povere
Solo una cifra il presidente del Comitato aveva scienza della tecnica dell'Unione Sovietica di due anni fa mi disse lei non fa bene il suo lavoro perché noi abbiamo dieci mila brevetti all'anno
Diciamo che l'uno per cento di questi brevetti è valido solo l'uno
Sono cento brevetti all'anno se lei facesse bene il suo lavoro lei prenderebbe 'sti benedetti e ci troverebbe degli industriali che sono interessati a lavorare con noi su questi brevi
Beh questo significa un paese un'area economica che ha dieci mila brevetti all'anno industriali significa un'area di una capacità di di accumulazione culturale di scienza di ricerca enorme
E tutta quest'area si stanno aprendo all'Europa per l'Europa è una grande rivoluzione per l'Europa
Che avevamo pensato
Trent'anni fa e due anni fa
D'altro lato l'Europa
Utile oltre che per motivi politici culturali
è utile per negoziare con più forza con dei sistemi che si stanno affermando io credo molto alla logica dei sistemi ho visto che Bassetti ieri
Era abbastanza incerto su questa cosa diceva che vincono l'impresa e che questa cosa dei sistemi fa piacere sentirla ma poi non è vera
Beh io sono convinto che quando si vedono le gare internazionali le grandi opere la concorrenza la competizione un sistema e contro l'altro quando si muove il sistema pacifico e il Giappone con tutto quello che significa che il Giappone che si muove in competizione con il resto del mondo
Gli americani non è
C'hanno questa grande impostazione liberista
Tutto il mondo e mondo e tutto il mondo e il mercato è aperto sì però quando si muovono indusse americane si muovono con una logica di sistema c'hanno accordi brevetti
Hanno cartelli hanno hanno joint ventures consorzi eccetera pecche l'Europa faccia sistema sicuramente è un fatto positivo per la competizione nell'area Pacifico anelare atlantico
E anche per risolvere il problema cruciale che dicevo prima rapporto fra ricchi e poveri e cioè l'Europa sistema sicuramente avrà una forza di impatto nei confronti dei paesi vicini poveri molto più importante
L'Europa è stata accusata di essere fortezza a mio parere
Non è una fortezza per una serie di motivi il primo per una storia cioè l'Europa una democrazia al proprio interno nei propri Paesi che gli impediscono di essere fortezza anche se lo volesse
è una democrazia troppo radicate troppo antica per essere fortezza
L'Europa
A un proprio per la sua natura geo economica uno stato di necessità di scambio cioè e un continente manifatturiero non è solo l'Italia manifatturiera tenuto conto dei bisogni e delle prospettive del mercato europeo
L'Europa ha bisogno di comprare e rivendere
E tutte le cifre dimostrano che questo fa quindi deve essere necessariamente aperta al mondo
Ci proviamo a pensare all'Europa autarchica come fortezza assoluta beh io credo che non che non potremmo vivere cioè non sarebbe possibile proprio non ci sarebbe spazio vitale economico oltre che fisico
Per di più questa apertura dell'Europa all'estero ha fatto sì che sicuramente l'Europa non può essere più fortezza se mai lo avesse pensato perché i Paesi dell'Est che significano apertura nel mondo
E i Paesi dell'Est aiuteranno l'Europa a stare nel mondo
L'Europa soffrirà più delle altre aree del mondo questa spaccatura tra ricchezza e povertà
Perché
La geografia dice che la povertà sta dentro l'Europa l'Albania alcune regioni dell'Italia della Grecia della Spagna del Portogallo del sud Europa della Francia sono regioni povere
E quindi il gruppo questa diciamo questi problemi della povertà li soffrirà più di altre aree del mondo
Sopita più di altre aree del mondo anche per motivi storici che conosce il mondo ha lavorato in giro per il mondo sa che cosa significano tuttora le colonie
E il periodo storico coloniale nella radice dei popoli il Sudan e l'Algeria la Tunisia l'Eritrea la la la Somalia
La Libia
Beh tutto questo questi popoli queste aree che sono geograficamente vicino a noi l'Albania
Guardando hanno voi in maniera problematica io non penso a conflitto guardano alle ex colonie come cuoco agli ex coloniali come
Paese avverso conflittuale guardavano in con interesse dialettico
Di discussione di valori che sono stati trasmessi che sono stati radicati qualche si sono sradicati ci sono nuovi valori però l'Europa la soffriva questa cosa la Francia la Germania la Gran Bretagna e la stessa Italia
E l'Europa è legata alle aree povere anche da motivi economici molto semplici gasdotti oleodotti
Relazioni di buon vicinato nella pesca nei trasporti quindi l'Europa a differenza di altre aree del mondo in cui la povertà e lontana gli stessi Stati Uniti la povertà è molto lontana perché il Centro America molto ridotto
Il Giappone non ne parliamo d'Europa vive la povertà al proprio interno e quindi ai problema della povertà e della risoluzione depurare la povertà
L'Europa e per noi anche un punto chiave di mercato per noi
Il mercato dominante ecco uno slogan cerco uno slogan comune
è stato vedere
E qualcuno ha fatto anche domanda provocatoria ma allora chiudete Lince perché l'Europa il mercato interno ormai cioè domani sarà mercato interno e allora che fa luce che fa che fa la politica estera di commercio estero diconomia resterà dell'Italia
Beh io credo che cambi molto poco nella nostra politica economica all'estero il fatto che l'Europa si è unita è sicuramente un mercato interno
In cui i singoli prodotti prodotti dell'Europa dovranno essere scambiati sempre di più per noi molto importante questo mercato
L'Europa permetterà
Alle società
Esistenti in Europa di consorziarsi e di fare sistema come si diceva prima e di competere con il sistema cantica sistema pacifico
Io vorrei dire che l'Europa i più forse un'occasione economica o meglio e prima ancora un'occasione economica di un'occasione politica credo d'altro lato che sia nata come questa cioè che sia nata l'idea come occasione economica e che poi si sia sviluppata come occasione politica e che poi i due concetti dell'Europa politica ed Europa economica si siano fortemente intrecciati tra di loro
L'Italia io lascio qui per brevità
Tutti i dati che potete vedere nelle tabelle dell'interscambio dell'Italia negli ultimi dieci anni che cosa è successo sicuramente l'Italia è un Paese manifatturiero che esporta importa molto
E quindi che ha che dipende molto dalla bilancia commerciale con l'estero
Ho voluto solo sottolineare nell'altra tabella se se la fa vedere
Un un dato che spesso ignoriamo come negli ultimi anni ben ben poco tempo sia cambiato radicalmente la qualità oltre che le quantità delle nostre esportazione e cioè qui vedete le materie prime manufatti rapporto fra le due
Nei valori
Noi siamo fra i Paesi industriali Prodi lo lo sosteneva ha nella sua relazione che prima vivevano prevalentemente nel commercio estero di materie prime di materie energetiche oggi di fatto tutto gran parte della nostra bilancia commerciale è fatta con
Con manufatti e quindi traiamo da questo da questa accorsa grandi vantaggi mi permetto di
Avere una riserva sulla sulla a l'uscita analisi che Prodi ha fatto ieri nel rapporto materie prime manufatti
E cioè è evidente che i manufatti
E lei vanno le ragioni di scambio di ogni Paese perché il reti il crollo del prezzo delle il crollo la diminuzione un assestamento del pezzo di materie prime e invece lo sviluppo dei pezzi manufatti hanno fatto sì che coloro che commerciano con manufatti
Traggano maggiori benefici rispetto
Rispetto agli altri
Io però non credo che
Il mercato delle materie prime delle materie energetiche sia un mercato condannato dalla storia economica e condannato dalla storia politica e cioè siamo noi paesi ricchi che abbiamo deciso che le materie prime per energetiche restino
A quei livelli
Ecco nella filosofia che dicevo poco fa meglio nella politica che proponevo poco fa
Politica di sviluppo e di dialogo fra ricchi e poveri come condizione essenziale di risoluzione beni del mondo ci sta il fatto che come ipotesi del futuro sicuramente le materie prime
Energetiche le materie prime agricole avranno
Degli degli
Dei sussulti voglio ricordare un aneddoto che avevo citato in un testo molto tempo fa
Nel mille novecentosettantatré alla conferenza o perché di Algeri si presentò un delegato americano
E disse noi governo americano prende atto con una certa soddisfazione del vostro dibattito attorno all'aumento dei prezzi Petroni
L'aumento dei prezzi petroliferi non era all'ordine del giorno di quella seduta
E fu una doccia per chi assiste a questo intervento perché fu interpretato proprio come era era una richiesta credo americano di rivedere i prezzi petroliferi all'epoca c'era il problema dei pozzi texani c'era il problema
Della messa diciamo in valore del mercato del carbone e c'era il problema del mercato nucleari che poteva essere stagnante gli americani avevano fatto i conti che probabilmente il prezzo del petrolio non era
Ai livelli giusti e che era necessario ricominciare a rivedere beh lì ci fu una rivoluzione sottaceto
Io credo che i prezzi delle materie prime reti dei prodotti energetici
Debbano essere gestiti da una logica mondiale non più che che ci sia la necessità di rivedere tutta la teoria dello sviluppo anche in funzione del mercato delle materie prime e delle materie energetiche
L'Italia e basata in maniera molto originale
Su una struttura produttiva di imprese piccole medie di grande qualità lasciamo perdere gli aspetti deteriori di queste perché poi come si fanno sempre più sottile
Che inneggiano alla volontà del nostro sistema piccole-medie imprese belle piccole e medie imprese qualche volta ci ha fatto tiri brutti nel senso che I Magliari in Europa venivano di lì
Certo però che dalle piccole e medie imprese sono venute le più grandi soddisfazioni di questo paese per la genialità per il designer per la combattività per l'organizzazione aziendale
Fortemente socializzare atta
Perché le piccole e medie imprese ormai rappresentano un esempio di come si produce nel mondo industrializzato però
Da un punto di vista economico oggi le piccole e medie imprese devono affrontare delle difficoltà che appaiono insuperabili
Quando le piccole e medie imprese italiane o il sistema produttivo italiano
Deve scontrarsi con dei sistemi l'abbiamo sentito ieri potentissimi nel mondo
Non basta la genialità o il rapporto promozionale buono con il cliente o la capacità di penetrazione commerciale
Ci vuole l'assistenza e servizi post-vendita i crediti alle assicurazioni
L'assicurazione sul credito la la i crediti alle aziende l'ICI il governo il tutto questo si chiama sistema perché altrimenti sistema sarebbe una parola vuota
Beh e ci vuole anche una struttura produttiva molto solida cioè bisogna riuscire a vedere come trasformare una qualità politica del Paese
In una qualità economica la qualità politica e sociale del sistema delle piccole e medie imprese con una qualità economica come le piccole e medie imprese possano consensi Azzi per lo sviluppo
L'Italia non fa una politica di importazione o fa una politica di importazioni molto deboli ieri è stato accennato in questo impegno a questo problema
Io credo che la responsabilità sia senz'altro la nostra
Di chi dirige il Paese degli ad delle agenzie del paese che si occupa di questi problemi sicuramente del governo e dei governi però ci sono anche problemi veri imprenditoriali
Cioè importare significa anche avere quel livello di consorzio di capacità di consorziarsi di vedere un po'più il lato della propria azienda di riuscire a capire che ci sono delle linee strategiche per il Paese
Noi abbiamo fatto un'esperienza in mala inizia sul legno si è visto che solo andando un po'più in là del proprio naso le imprese avevano imprese che lavoravano il legno aveva interesse a comprare il legno in Malesia
Per scambiare nella bilancia commerciale italiana altri prodotti con la malizia quindi
La politica delle importazioni è una politica non solo per la prima parte che si è detta per lo sviluppo ma anche una politica per la bilancia commerciale italiana
La politica di sistemino accennato poco fa è una politica di negoziazione ecco io su questo sono ormai profondamente convinto non è possibile pensare
Che l'Italia possa comprare o vendere senza negoziare cioè ci sono delle negoziazioni da fare in maniera dura voglio prendere un esempio fra tutti il Giappone
Quando lo è si negozia con il Giappone da parte nostra ci sono provvedimenti legislativi e di governo
Dall'altra parte ci sono buone volontà beh non ci dobbiamo fidare di buone volontà io credo che le negoziazioni possono andare anche al di là delle buone volontà cioè che non basta una promessa ci vuole un accordo
Gli ultimi accordi fatti con i giapponesi hanno permesso la bilancia commerciale italiana con il Giappone di migliorare molto le proprie posizioni all'inizio della guerra del Golfo tuttavia il Giappone smise di comprare da paesi ricchi del mondo
Perché prevedeva economia di guerra
La moda italiana si fermò in Giappone
E si è fermata per sei mesi assieme alla moda francese non fumo penalizzati noi solo con una decisione
Pensa nel punto giusto e che negoziazione allora se da parte nostra trentasei prodotti se non vado errato del Giappone furono cancellati fu cancellata la alla alla diciamo il controllo di importazione e dall'altra parte ci fu una dichiarazione di buona volontà
Che fu rimessa subito in discussione alla prima alla prima avvisaglia di guerra io credo che le negoziazioni questo del Giappone è un caso
Limite nel senso che il Giappone anche unico al mondo per cui le abitudini di trattative con il decreto in Giappone bisogna prenderle con il tempo però credo che sia necessario che tutte le volte che noi ci apriamo nel mondo dobbiamo negoziare sono arrivato a una un paradosso io non mi scandalizzo più
Del fatto di dire tu sei protezionista
Io non sono protezionista io sono per negoziare diventa protezionista di fronte all'interlocutore protezionista
Non possiamo essere noi paese più povero dei Paesi industrializzati più difficile a essere gestito e a gestirsi per quello che è l'Italia il campione del liberismo
Non è così
Noi dobbiamo essere il campione delle negoziazioni campi i campioni delle aperture per negoziare però non i campioni tutti possono arrivare tutti possono fare proprio comodo in questo Paese è necessario negoziare
Io credo che questo sia una linea anche molto condivisa dal ministro Lattanzio se n'è discusso
Sul problema del Giappone proprio quando arrivo perché c'è necessità di rivederne certe cose cioè non è possibile continuare andare avanti esclusivamente consiste anche perché poi liberismo
Significa se si vuole allora ognuno faccia il proprio comodo cioè non c'è più bisogno di far niente c'è necessità invece di regolare le importazioni ed esportazioni
è stato già sottolineato e non lo non lo dico
E non lo risottolineo qui il problema degli investimenti all'estero noi non investiamo all'estero il motivo anche semplice che la struttura produttiva italiana non ne
Organizzata per investire all'estero piccole e medie imprese vivono normalmente sui sistemi familiari che non trovano nessun interesse andare all'estero se non in forme consortili
Questo però è uno dei problemi chiave della nostra bilancia commerciale dei nostri rapporti
Di scambio con l'estero
Il ministro Lattanzio nella sua relazione
Da uomo del Sud
Ha sottolineato il dramma del Sud nei confronti del resto del mondo cioè non si può più andare avanti avendo il problema di un'area povera vera in casa dico povera fra virgolette perché gode di tutta il sistema economico ride vantaggi il sistema economico italiano lei è forse molto più ricca di quello che si vede nelle cifre
Certo è che il Mezzogiorno è fuori dal commercio con l'estero e noi dobbiamo mettere in mezzo dentro al commercio per ma non con provvedimenti e con agevolazioni
Creando le condizioni per cui i prodotti del Mezzogiorno si scambiano nel mondo i prodotti agricoli sono prodotti di qualità i prodotti agricoli sono entrano in un circuito di produzione internazionale il vicepresidente dell'istituto
Ferro industriale agricolo il finito o agro industriale ha definito una linea proprio per l'esperienza delle aziende di di inseguimento del Mezzogiorno dei prodotti del Mezzogiorno nel circuito internazionale nei semilavorati del Mezzogiorno poco importa
Se un prodotto del Mezzogiorno finisce a Verona per poi da Verona andare in Europa probabilmente non esporta il Mezzogiorno direttamente dal Mezzogiorno d'Europa
Va a Verona dove c'è un'industria che sto esporta in Europa l'importante inserire la produzione del Mezzogiorno
Nel circuito internazionale
Un ultimo riferimento e mi scuso se sono stato l'unico
E il le istituzioni il quadro economico stradiscusso andiamo d'accordo cerchiamo cerchiamo di non fare
Risse di non fare soprattutto confusione nei confronti di viandanti italiani nel mondo e anche di operatori economici nel mondo di non trovare nel mondo delle istituzioni che competono una contro l'altra e si portano via i clienti per così dire vedo che la cosa sia molto semplici sia già stata definita dalle leggi da regolamenti ed alle volontà politiche di tutti
Ho letto l'altro giorno un articolo che voleva che il ministro Lattanzio forse in in rissa violentissima col ministro De Michelis con me io credo che il ministro De Michelis il ministro Lattanzio non si sognano lontanamente rifare visse istituzionali fra Ministero degli esteri sta nel commercio presto tanto meno io che non c'entro
Assolutamente niente essendo un'agenzia di governo vigilata dal Ministero dal Ministro dal ministro del Commercio con l'estero
Il problema è che le ambasciate costituiscono il punto di riferimento dello stato del mondo ci sta scritto nelle leggi e quindi noi dobbiamo far riferimento alle ambasciate
Cioè sarebbe curioso che noi andassimo per conto nostro gli ambasciatori si devono prendere questa responsabilità di essere il punto di riferimento dello Stato nel mondo ognuno deve fare il proprio lavoro
All'interno
Le camere di commercio mi pare che che ci sia una buona intesa sulle Camere di commercio nel mondo perché le Camere di commercio sono Business Community se devono creare le il substrato per permettere ai lavori all'alle imprese italiane di fare affari di scambiare merci e quindi non ci sono grossi non ci sono casi certi incidenti continuamente ma non ci sono grossi problemi
Lei dice io su questo non voglio assolutamente dire qui che cosa sta facendo l'istituto credo che il giudizio sia agli operatori economici e agli operatori industriali
Valutarlo e allo Stato che l'istituto se se
Credo infine che noi dobbiamo
Prendere con molta serietà le conclusioni che il segretario generale della CISL e ieri ci ha invitato a considerare forse in un morto che poteva apparire retorico quando ha parlato di solidarietà
Beh non è retorica quell'economia cioè se noi non riusciamo a capire
Che il nostro futuro e tutto legato al concetto di solidarietà solidarietà fra i popoli solidarietà fra le Regioni fra le città solidarietà fra le forze economiche riuscirà a capire che questo mercato unico del mondo
Questo mondo che è un mercato può vivere solo se vieni
Sottolineata con forza
La la la la parola solidarietà il concetto della solidarietà economica perché il perito benessere di tutti che questa solidarietà deve essere sviluppata de noi abbiamo perso una grande sfida
La sfida nostra e proprio una sfida di solidarietà
Tutti segnali sono segnali negativi non positivi
Che rompono la solidarietà rompo la solidarietà sul piano politico rompono la solidarietà sul piano internazionale e noi dobbiamo sforzarci tutti quanti assieme di ricostruire questa solidarietà grazie
Dobbiamo ringraziare il ministro ha parlato di essere presente alla parola per la sua relazione
Le relazioni di apertura di questa conferenze compresa quella che abbiamo appena ascoltato
Hanno messo in evidenza le difficoltà che incontra il nostro sistema economico di fronte alle nuove tendenze del mercato internazionale
Difficoltà tanto più preoccupanti in quanto la caratteristica della nostra economia
Come economia
E alla base dello sviluppo dell'Italia
Nel secondo dopoguerra e rimane irrinunciabile per ulteriori progressi in termini di reddito
E di società civile nel quadro della scelta europeista decisa con grande convinzione e che sta portando alla costruzione del mercato unico
Mi soffermerò quindi su alcune delle molte problematiche emerse con riferimento particolare ad aspetti che hanno più diretto rapporto con le questioni che sono affrontate in questo convegno e che interessano il settore industriale quello energetico
Negli anni ottanta la bilancia commerciale italiana goduto di una cosa
Favorevole
E difficilmente ripetibile
Uno straordinario miglioramento dei prezzi relativi dei prodotti manufatti rispetto alle materie prime che ha avuto l'effetto di migliorare le ragioni di scambio dei paesi industrializzata
L'Italia e il giapponese
Proprio perché i più esposti su questo versante
Sono stati forse i due Paesi maggiormente favorito
Ma mentre il Giappone ha concretizzato la loro condizione
Realizzando attivi molto consistenti nella bilancia commerciale e consolidando lì l'Italia non ha saputo fare altrettanto
Questa diversa capacità di cogliere le opportunità favorevoli spiega molte delle difficoltà che ora stanno emergendo per l'industria italiana e spiega anche la quota crescente acquisita sui mercati mondiali dall'industria giapponese
Vorrei notare come si intrecciano quando guardiamo al Giappone
Mi pare anche nelle parole che abbiamo appena ascoltato
Sospetti ebbe ammirazione non so bene mai quanto prevalga in noi il sospetto per ciò che il sistema compatto del Giappone in qualche modo nasconde
E la violazione per la tenacia e l'aggressività di questa società e di questa economia a parte gli aspetti relativi alla competitività del settore materno manifatturiero
Sui quali si sono sviluppati numerosi e qualificati interventi
Devo segnalare il pericolo che la struttura dei nostri rifornimenti di energie sia influenzata dalla dominazione dei dalla diminuzione dei prezzi relativi degli Indro idrocarburi
Ad esempio la forte tendenza verso l'impiego di metano che spontaneamente sta emergendo e non solo in Italia riflette questa particolare evoluzione dei prezzi relativi essa ci sposa inoltre con la naturale tendenza ricorrere soprattutto negli impianti termoelettrici a fonti energetiche poco inquinanti
Gli effetti di questa tendenza sull'organizzazione del settore energetico rischiano però di essere nel tempo preoccupante
Si riduce e cioè la spinta la flessibilità nell'impiego delle diverse fonti di energia
Con la conseguenza di rischiare prezzi molto elevati in caso di cambiamento della congiuntura in presenza di vicende
Imprevedibili che costringerebbero il nostro Paese a ridurre la differenziazione delle aree di approvvigionamento abbandonando una strategia sinora perseguita e che a mio parere aveva invece conferma
Nella revisione del programma energetico
Nazionale
Che va certo collocato sempre più in una logica mondiale ed è noto da questo punto di vista che è aperto a livello di comunità UNI impegnativo confronto sulla proposta concernente il mercato interno europeo della elettricità
è necessario tenere presenti queste preoccupazioni anche se potrebbero sembrare di ostacolo allo sviluppo degli investimenti nell'autoproduzione di energia elettrica
Che restano invece un punto importante della strategia energetica del nostro Paese
Sempre il confronto con le economie più dinamiche mette in luce il limitato sviluppo degli investimenti italiani all'estero anche se le imprese italiane hanno da tempo abbandonato una strategia limitata ai soli aspetti commerciali
Per aprirsi ad interventi più aperti e diretto i fatti di aggiornamento acquisizioni di controllo e partecipazione
A livello mondiale negli anni ottanta gli investimenti diretti all'estero sono cresciuti ad un tasso medio annuo del trenta per cento
Cioè circa tre volte più della crescita evidenziata dagli scambi commerciali eppure come abbiamo visto hanno avuto un andamento particolarmente elevati
Ma le imprese italiane non sono riuscite ad inserirsi in misura consistente in questa tendenza anche per la loro struttura per la struttura del nostro sistema economico come si appello Ricarda
I tentativi sono stati relativamente limitati e in molti casi non hanno avuto successo
Alcune grandi imprese italiane hanno incontrato resistenze registrato insuccessi dei loro tentativi di acquisizioni di imprese straniere mentre le imprese medie sono rimaste sostanzialmente marginali
Ragioni del tutto evidenti a questa tendenza
A riguardo occorre certamente svolgere un'analisi approfondita che non può essere fatta in questa sede ma alcuni spunti
Vanno però subito segnalato
Molte difficoltà si sono registrate nei paesi anche europei a causa di reazioni guidate da gruppi nazionali ostili alle acquisizioni
L'impressione è che non sempre le autorità nazionali interessate siano rimaste neutrali di fronte a queste situazioni
Negli stessi anni alcuni rami dell'industria italiana sono stati venduti agli stranieri cito per tutti il caso dell'industria farmaceutica ma è rilevante anche il caso dell'industria alimentari
Di fronte a questa realtà
Che dovrebbe porci a fianco degli inglesi in quanto ad apertura
Nel nostro mercato ci troviamo viceversa considerati dalle autorità di Bruxelles come gli ultimi della classe
Il nostro Paese e poi estraneo all'insediamento di nuovi impianti produttivi di industrie straniere specie se extra europee
E credo che si debba notare come in questo caso e provocatoria
Ma io credo non possa essere ignorata
L'opinione che negli ultimi giorni avanzato proprio il professor Prodi quando riferendosi agli investimenti giapponesi ha detto o questa è una questione europea
O da altri venti non si capisce per quanto in modo il nostro Paese non debba confrontarsi più direttamente con questo problema
Insomma mettendo insieme queste riflessioni si deve concludere che la strada verso la internazionalizzazione del sistema produttivo italiano appare ancora particolarmente difficoltoso
Nella considerazione dei fattori di competitività
Ed è la terza osservazione che vorrei fare la voce prezzo sembra
Sempre meno utilizzabili di fronte alla diversità esistente ad esempio nel costo del lavoro per l'impresa italiana
Ciononostante se andiamo ad analizzare i settori in cui le industrie italiane più forte sul mercato internazionale
Scopriamo che rimane preponderante il peso dei settori ad alta intensità di lavoro
Che si raccorda spesso con la specializzazione dei diversi
Distretti produttivi che caratterizzano insieme alla piccola impresa il sistema economico del nostro Paese
Sembra una contraddizione difficile da spiegare
O la capacità di qualificare i prodotti italiani riesce a compensare le differenze dei costi di produzione e quindi dei prezzi di vendita
Oppure le minacce che si profilano per le nostre imprese esportatrici sono al di là di quanto è sinora affiorato per effetto di una negativa congiuntura internazionale
Molto più gravi di quanto comunemente si ritiene cioè incominciano ad essere strutturale
Probabilmente la situazione reale una via di mezzo tra questi due estremi
Non siamo alla vigilia di un crollo ma neppure possiamo dire di avere totalmente sostituito la qualità al prezzo come fattore competitivo per le nostre imprese
Oltretutto nessun Paese delle dimensioni dell'Italia potrebbe resistere puntando soltanto a produrre prodotti di alta qualità
Quando è presente in settori di largo e generale consumo come ad esempio il tessile abbigliamento
Nei settori che producono beni di investimento o prodotti intermedi
La concorrenza fondata sulla qualità postula un continuo sforzo di innovazione tecnologica e quindi di ricerca che non molte imprese sono in grado di realizzare in misura adeguata è confrontabile con le grandi economie con le quali dobbiamo oramai confrontare
Anche questa è una delle ragioni che hanno motivato l'approvazione della legge sulla innovazione per la impresa minore
Nei settori dove la ricerca il motore dello sviluppo Italia infatti è spesso emarginata
Cito la chimica e la componentistica elettronica come due pilastri sui quali poggiano quasi tutti i moderni sistemi industriali secondo molti osservatori questi due settori si presentano oggi come
Una meditazione sui percorsi che attraverso due decenni hanno portato a questa sostanziale difficoltà della nostra economia industriale in alcuni settori strategici
Anche perché dobbiamo evitare
Che lo stesso percorso si riproponga nelle attività avanti
Dove siamo invece presenti e in qualche caso in modo particolarmente significativo
E questa la preoccupazione che spinge a considerare in questi giorni l'ipotesi di un'intesa nel settore dell'informatica
Il caso è troppo di attualità ed esposto a troppe interpretazioni polemiche che inevitabilmente sono interessate con diverse registrazioni di interessi
Per poterne parlare diffusamente in quest'occasione c'è una tendenza però mondiale alla riorganizzazione di questa attività
Strategica per il futuro dei sistemi industriali e per il futuro della industria europea che non può essere ignorante anche se sono numerose le difficoltà da superare
Desidero soltanto sottolineare che in questo caso come in molti altri le singole industrie italiane sembrano in difficoltà ad adeguarsi alle nuove condizioni imposte dalla concorrenza internazionale
E sono condizionate da strategia d'impresa che non è facile fare convergere in un progetto di interesse nazionale definito in ogni caso con riferimento al mercato europeo e mondiale
Tornando alle questioni generali proprie di questo convegno sulle quali necessario riflettere
L'attenzione viene spesso indotta verso la struttura proprietaria delle imprese italiane specie a quelle che presentano caratteristiche per aspirare a una dimensione multinazionale che permetta di operare con successo negli scambi con l'estero
Dobbiamo constatare in Italia la presenza quasi esclusiva a livello di grandi imprese di due modelli
L'impresa privata a controllo familiare dell'impresa pubblica
Dopo averli che per un motivo o per l'altro solo in declino nei maggiori Paesi industriali dell'Occidente
Non ci sono grandi multinazionali nelle quali il controllo sia a base familiare ho in mano per lo Stato
La presenza a livello mondiale
Sarà sempre più prerogativa di un numero limitato di grandi imprese organizzate in modo da competere veramente su un piano globale
Mentre per tutte le altre i mercati di riferimento saranno quasi esclusivamente i mercati cosiddetti Regione c'è ovviamente un rapporto di interdipendenza fra l'anno ma l'India del modello proprietario italiano e il nostro mercato mobiliare che non a caso è stato interessato nel corso dell'ultima legislatura da alcune significative innovazione ma che anche condizionato in modo concreto e rilevante dalla dimensione del debito pubblico questi due problemi che si arrestano irrisolti rischiano di trasformarsi in una condanna per la grande impresa italiana vanno affrontati congiuntamente l'attuazione della legge sulle privatizzazioni offre lo spunto per tentare un riassetto della nostra grande industria che vada di pari passo con una allargamento della base nazionale
Negli ultimi giorni della legislatura è stata approvata la legge per lo sviluppo della cooperazione con i Paesi dell'Europa orientale
Con questo importante atto politico si richiama l'attenzione su due aspetti io credo essenziali che non a caso sono ritornati con insistenza nelle abitazioni
La prima non esiste solo il mercato europeo del mercato dei Paesi industrializzati
Che pure si stanno costruendo tra evidenti tensioni che ricordano ancora il protezionismo
Ma che assorbono ormai la quota di gran lunga maggiore degli scambi che si svolgono a livello internazionale
La comunità internazionale non può essere condizionata dagli egoismi nazionali e non deve rinunciare a significativi programmi di solidarietà verso il Sud e verso l'Est del mondo
Senza rendercene conto spesso sviluppiamo i nostri ragionamenti ignorando il dramma di quei Paesi che non riescono ad inserirsi nell'economia di mercato a livello internazionale
Che verso quelli che vivono all'estero una fase di transizione che risulta molto più difficile ed impegnativa di quella che era stata immaginata qualche mese fa
Eppure le conseguenti de questa emarginazione sono o sarebbero talmente gravi da mettere a repentaglio la stabilità politica appena raggiunta a livello mondiale
Via dunque io credo e penso che su questo vi sia un larghissimo consenso un interesse morale ma anche un concreto interesse politico ed economico
Ad operare affinché i Paesi sviluppati si facciano carico
Del dramma di realtà così importanti nel mondo anche in una fase come quella che viviamo caratterizzata dalla scarsità delle risorse e per quanto sia difficile com'è stato appena notato
Esportare
Verso questi Paesi il modello della economia di mercato
La posizione geografica dell'Italia
Di confine a sud e a est con i Paesi in grave crisi economico sociale deve indurci a portare avanti con assiduità con impegno
Con pazienza in tutte le sedi questo tema della solidarietà internazionale
Al quale è legato anche il futuro della nostra economia e dell'economia dei Paesi che vivono ormai commi qualche volta si dice con una certa enfasi la fase post industriale
La parola al dottor Alessandrello presidente dell'onice
Io intanto desidero ringraziare si è il ministro del Commercio con l'estero che il presidente inglese
Per aver fatto partecipare a questa conferenza internazionale questo è conferenza nazionale sul commercio estero le società di ingegneria e di costruzioni
Io credo che il ruolo dopo queste due relazione di ampio respiro come quelle di ieri sul di Prodi e del ministro Lattanzio
Parlare di settori specifici per il commercio estero sia utile siano le cose molto importante molto importante perché e con la concretezza e col pragmatismo che noi possiamo risolvere alcuni problemi
Perché le società di ingegneria costruzione perché la società di ingegneria e costruzione sono praticamente degli strumenti commerciale che un Paese dispone
Per assolvere alcuni ruoli un ruolo sicuramente quello del trasferimento di tecnologia
Quindi significa proprio di quella parte che più sono sofferta che più soffre in questo momento voi ricordate il dato di ieri delle del relazione Prodi quando ha detto che non è siamo passati da una bilancia commerciale attiva dei servizi proprio di questo tipo di servizio sicuramente ideata attorno che è passato da un fatto positivo del due per cento del PIL che negli anni settanta diventata addirittura negativa negli anni alla fine degli anni ottanta
Questo significa praticamente quante il tipo di ricchezza che si è perso ma non tanto solo sul servizio per quanto perché questa società sono anche società di trascinamento di prodotte potete pensare che ogni sostanzialmente ogni fatturato ogni lire di fatturato questo Società fanno all'estero mi trascino da dieci a venti
Di prodotti che ci stanno dietro perché sono società che impongono tutore tutta la manifatturiere soprattutto nel campo elettromeccanico nel campo strumentale
E poi anche degli appalti eccetera vengono trascinate da questo società non so la nuova pensata ecco una volta che se installato un investimento realizzato da società di ingegneria e costruzioni italiane
Significa anche che tutte le parti i pezzi di ricambio il modo di gestire tutte in modo anche più rinnovare questi impianti significa ancora un trascinamento che dura per parecchi anni ancora sull'industria italiana quindi perdere possessione di questo tipo significa perdere possibilità immediate e future di vendette di commercio di prodotto di manufatti italiani all'estero alcuni dati
Che cosa ha significato nell'ultimo anno nell'ultimo anno il fatturato diretto fatto da questo Società e grossomodo attorno ai nove mila miliardi
Si tratta di un fatturato che praticamente e all'interno dell'Europa è solo tra l'otto per cento perciò significa proprio estero per estro e quindi anche con il mercato comune
Anche a parti al novantatré considerando il mercato l'Europa come è accaduto mesti Co praticamente resta intatto la forza di esportazione di questo Società che cosa significa anche quali sono i mercato dove noi siamo più presente senz'altro quasi alla metà di questo fatturato avviene nel Medioriente
Ed è abbastanza facile capire questo
Perché in Medio Oriente e quello che da come materia di scambio i prodotti energetici con l'Italia e quindi che cosa significa un'altra forza deriva dal fatto che oggi la la la maggiore sicurezza
Assicurazione sul credito e sulla capacità sulla possibilità di uso e portare a casa Isolde che vengono investiti in questo tipo di esportazione si attiene attraverso il thread attraverso il conto del tredici attraverso la possibilità di arretrare prodotte dai Paesi inclusi opportuni in piante
Questo in particolare quindi al Medioriente avviene perché la materia principale e sostanzialmente i prodotti energetici
Che cosa significa anche nel prossimo futuro
L'Italia nel mille novecentonovantuno dopo un'apparente se che è stato un blocco praticamente quasi totale che risale degli ultimi sei mesi degli anni Novanta dopo la guerra con la guerra del Golfo ai primi tre mesi del novantuno cioè esattamente un blocco che è durato quasi nove mesi di incertezza sugli investimenti
Nel novantuno io abbia avuto un anno record di acquisizione di impianti all'estero
Praticamente per l'opera e opere dei contractors internazionale dei primi duecentocinquanta è stata fatta una statistica l'Italia con quasi tredici mila e quattrocento miliardi e dolore pare all'undici virgola uno per cento
Si pone si situa al terzo posto dopo gli Stati Uniti e potrà da quattro trentasei e tre e del Giappone col quattordici per cento non so quanto il settore dell'industria possono vantare questo primato
Però i guai vengono se andiamo ad analizzare il portafoglio ottime che ha fatto perché sono questi tredici mila e quattrocento miliardi intanto per un terzo solo opere civili sostanzialmente e gli altri due terzi sono invece impianti questo che significa che sicuramente nel primo terzo
Quello che è stato quello che abbiamo ottenute la capacità organizzativa di esportazione ma non sicuramente tecnologia o per lo meno non sicuramente una tecnologia innovativa e quindi non sicuramente va a a a bilanciare la bilancia negativa delle del del trasferimento di tecnologia che hanno altri Paesi anche la seconda parte che apparentemente
Sono sicuramente impianti dove il fattore tecnologico importante questo socio
Tale sono state soltanto il più capace per le di essere utilizzate come capacità organizzativa manager maggior parte le tecnologie mentre prima negli anni
Negli anni settanta e prevalentemente o tecnologie italiane che venivano trasferite sul paesi terzi
Alla fine degli anni ottanta si tratta di tecnologie prodotti in altri Paesi in particolare gli Stati Uniti prevalentemente che vengono trasferite attraverso le società di ingegneria italiana e questo significa che mentre gli viene data ormai sicuramente sebbene pre periziate questa capacità organizzativa di poter portare di poter imporre tecnologie all'estero
Non è non avendo una una produzione tecnologica a livello nazionale finiamo col valorizzare tecnologia che vengono prodotte in altri Paesi
Quindi il discorso della bilancia tecnologica non c'è contraddizione fra questo settore fa questo tipo di società che si è imposta all'estero si è imposta di rottura al terzo posto a livello mondiale con quello che significa avere una bilance
Negativa per quanto riguarda il trasferimento tecnologico questo deriva come vi ho detto quindi primo sicuramente da questa capacità organizzative da dalle Dal Verme esportare opere a basso contenuto tecnologico se conto da quanto esportiamo opere ha badato al contenuto tecnologico prevalentemente le tecnologie sono dire origine praticamente statunitense o di altri Paesi e comunque non italiane terzo
Che noi facciamo molte parte queste società e tecnologie questo società di ingegneria e costruzioni sono state fanno parte di consorzio internazionale proprio perché lì vi ho riconosciuto questa grande capacità e flessibilità di operare in paesi terzi vengono inseriti in consorzio internazionale per cui la parte tecnologica non è di questa società non è del dei costruttori e dei grandi costruttori italiane ma è degli altri
Ecco questo quindi per ho cercato di dare di dirvi perché non c'è contraddizione fra il dato fatto da indicato ieri dal professor Prodi e quanto invece avviene sostanzialmente mentre occupiamo i primi poste per l'esportazione di questa nostra capacità organizzativa e non riusciamo non disponendo di un po'tutto un un background italiano di fedi Produzione e Tecnologia non riusciamo ad imporre queste tecnologie all'estero ma è stato sempre così no non è stato sempre così ricordata perché mai l'inizio degli anni settanta
E fino a tutti gli altri dagli anni Cinquanta fino a tutti gli anni sessanta no è abbiamo meno forte nell'esportazione
I risultati ingerire
All'estero me invece vedi caso eravamo proprio forte esportando e valorizzando le tecnologie italiane
Quindi noi avevamo la bilancia tecnologica che la positiva fino a tutti gli anni settanta e diventate negativa da dopo gli anni settanta gli hanno tante vengono grossa espansione per quanto riguarda la nostra capacità di esportare
E Hunan
Uno invece una diminuzione per quanto riguarda la nostra capacità fisiologica
Allora che cosa significa anche questo però a questo tipo di settore e sicuramente un settore che ancora adesso e di grande produttività perché la produttività è tale che riesce perché questa capacità organizzativa si impone all'estero perché riesce sicuramente pura vento di costo di lavoro mediamente più alte di quelle delle categorie corrispondente eppure quindi paghiamo molti più salari e sicuramente più salari di quello che vengono pagate mediamente l'industria
Elettro meccanico o nel commercio riusciamo lo stesso ad avere data la grande produttività ad avere dei ricavi che compenso questi alti salari
Abbiamo anche una grossa capacità di accumulazione questi settore è un settore che sostanzialmente viene considerato come produttore di liquidità col di cash flow in generale quindi sono noi abbiamo assolviamo un ruolo altamente positivo nel commercio con l'estero pur non riuscendo pur non disponendo come Paese della bilancia tecnologica la cricca bilancia tecnologica
Che cosa significa anche che possiamo mandare avanti cioè sicuramente questo tipo di posizione lo possiamo governare dominare anche nel futuro
Può darsi di sì nel senso che quasi quasi saremo destinati in un mercato comune europeo che se frutterà questa capacità organizzative italiane
Per certe cerca di portare sul paesi terzi è quello che saranno le Bilan Lelli tecnologie che vengono prodotte in altri Paesi per esempio la Germania è senz'altro ha una capacità organizzativa deportazioni in questo settore che minore di quelle italiane ma sicuramente a una produzione
E che dire tecnologica superiori a quelli italiani ha lo stesso avviene per la Francia per l'Olanda
E per l'Inghilterra
Quindi può darsi che le società di ingegneria italiane finiranno con un mercato domestico allargato ad avere a poter accedere più facilmente a tecnologia non prodotte dalla Regione
Nel Paese Italia e lo stesso a rafforzare le proprie posizioni all'estero
Un altro ricorso presso un altro peso che nel futuro può offuscare questo tipo di successo che quello dei per la produzione di alcuni ma lo fate questa società come vi ho detto soprattutto Conte forti in piante
Esportano prevalentemente essendo i crediti all'esportazione negate ai manufatti italiane esportano prevalentemente manufatti italiani
Se l'industria italiana non sarà capace di stare sui mercati internazionali in termini di prezzi
Per quanto riguarda tutta l'industria elettromeccanica e quanto riguarda quindi il settore con una strumentazione settore come la produzione elettrica settore come grande leganti macchine al grande Cardarelli eccetera
Non quindi non sanno prodotti di qualità e di prezzi internazionale è evidente che questo tipo di di di oggi
Divi un punto di forza può diventare un punto di debolezza
Che cosa che cos'è che e quali sono e questa è la la cosa più che mi porto e più di tutti che cos'è che non è ci aspettiamo da questi tipi di conferenze perché io credo che al alla alla fine di una conferenza di questo tipo io credo che bisogna elaborare prema affetto perché credo che insieme allo spirito del ministro Lattanzio e del dice elaborare sostanzialmente possibilità capacità strumenti cioè quindi regolarmente norme che permettono di per rafforzare e di togliere i punti debolezze e a rafforzare la competitività internazionale di questi strumenti commerciali
Non abbiamo oggi un sistema normativo che sembra basato prevalentemente sul discorso delle merci dei prodotti ecco sarà sempre più difficile esportare prodotte senza che sia l'accoppiata questo tipo di servizio quindi io mi aspetto che di adegua che venga adeguato un asse dei sistemi normative per la promozione commerciale all'estero e per il senso emenda l'assicurazione dei crediti all'esportazione proprio con il fine di attribuire maggiore considerazione questi servizi avanzate
Tenendo presente anche che le attuali norme sono spesso applicabile sola d'impresa industriale e non ad imprese di servizio
La seconda cosa che mi aspetto sicuramente che
E questo in particolare può farlo proprio dice attrezzare gli uffici sia all'estro secondo l'ottica investigativa della Società di fornitura di servizi innovativi di ed ingegneria cioè praticamente si potrebbero realizzare uffici pilota con personale specializzato in qualche modo formato orientate coordinato dalle associazioni di categorie che rappresenta l'impresa di servizio avanzati in collaborazione con l'ICI centrale
Mi aspetto anche che vengono finanziati missioni esplorative volta individuare progetti possibile finanziamenti possibili
Il risultato del quale possesso col teorizzata dall'ICE per alcuni motivi comunque sicuramente per finanziare studi di fattibilità selezionando alcune progetto da quelle individuate perché oggi alla piccola e media industria italiana uno dei limiti che c'era di non potersi affermare un potere esportare le proprie tecnologie proprie dottore all'estero pur non avendo nessun disturbo dal punto di vista di per dei prodotti perché ci sono dei prodotti che l'Italia a delle nicchie di mercato al livello mondiale ma non può esprimere non può allargare queste nicchie di mercato prove per la pole per incapacità di potere affermare in investimenti all'estero in produzione adesso di questo tipo di prodotti io credo che in quello di poter finanziare da parte istituti governativi invece vivere
Aiuti di di altro tipo assistenza di altro tipo credo che l'aiuto maggiore che può essere data è quello di fare di finanziare questi studi di fattibilità che permettono e che ne permettono la fattibilità di alcune prodotte con aria di quale geografica di confronto
E io mi un'altra cosa che un pochino vorrei non contraddire ma aggiustare quello che ha detto il ministro del Tesoro carriere io vorrei che piste sono un po'attente il motivo alcune difetti che alcune diciamo previde che sembrò di privilegi quelle dei crediti all'esportazione per questo tipo di per questo tipo di attività ci derivano da alcune cose
Cioè questo tipo di attività e un tipo di attività che dal momento in cui si incomincia a preparare l'Offerta al momento in cui si arriva ad avere il contratto in vigore quindi ha realizzato investimento passò alcuni anni
Ecco questo è il tipo di società questo tipo di attività purtroppo non può usare la lira come monete di esportazione e e voi capite motivo perché perché nessun Paese riconosce su i tassi d'interesse che oggi sono sulla linea non ci vengo assolutamente riconosciuto da da nessun Paese allora siamo costretti a usare monete che voleva dire
Siamo protetta usare il dollaro siamo costretti a usare il dodici marzo siamo costretti a usare il proviene giapponese eccetera eccetera
Ricordate perché quindi la Francia la Germania il Giappone gli statunitensi anni invece delle proprie monete che sono affermato sul piano internazionale per questo tipo che cosa succede che cos'è che fa l'Italia l'Italia a fare del costo dell'allineamento cioè evidente credo quando il rapporto tra l'italiano quanto l'impresa di questo tipo usa il dolore in questo tipo di contratti
Succede semplicemente che il mercato che l'Italia l'assicurazione del credito avviene e il credito viene fatto in maniera che il Credito Italiano il dolore usato all'esportatore tenendosi equivalente al dopo usato dagli altri portatore di altri paesi
Quindi si allinea ma questo tipo che è costretto alla linea mentre che l'allineamento non rispecchia quello che sono i testi di interessi in quel momento che non non coincidono con la come il sistema finanziario italiano di cui al momento non è colpa dell'esportatore
E colpa famosi son sistema italiane se l'Italia
Se oggi lì c'è il Giappone che riesce ad esportare il cielo americano che riesce a portare con tassi d'interesse che addirittura sono al di sotto normalmente
Al di sotto di quelle che sono i tassi di gruppi tassi d'interesse che vengono fatte vengo riconosciuto al Fondo monetario per l'alcol nell'esportazione di impianti in alcuni Paesi
Mentre hostess avvenuto negli anni passati per la Germania per l'Italia non è mai avvenuto
L'Italia è avvenuto questo tipo di cose dobbiamo risalire ai tempi quando l'Italia aveva l'Oscar del la lire prendevano scale
Negli anni cinquanta e gli anni sessanta cioè i tassi d'interesse che non ha già abbiamo per avere la situazione arte sono tale che la lira non è usabile batte
Se si va a usare qui non ho visto in questi due giorni ha mai detto questo piccolo particolare che per gli esportazione al per gli esportatori di questo tipo di attività con medio lungo termine esportiamo usiamo lecco le cui membra hanno inventato gli italiani nell'Europa no è nei paesi delle liste praticamente son soldi italiani che un sole con prevalentemente gli altri paesi non lo non lo usano o lo sono molto meno proprio per questo motivo perché hanno alla fine i tedeschi USA dodici marchi perché con con quell'i tassi d'interesse che ha avuto il marco fino a bandiere i permetteva di potere essere concorrenziale allo stesso vermi francese
Francese ha detto datato emotive perché aggiustavano
Avevano fatto alcune linee di credito preferenziale su alcune aree geografiche con una scelta strategica di paese su questi si innesta una società di ingegneria di costruzione
Intanto volevo dire all'Italia prevalentemente che cosa è forte il quaranta per cento le porto lo fa e finanziata cash il trenta per cento è coperto da credito all'esportazione il nove per cento e solo sulla cooperazione
Palo degli anni passati
Basato sulla cooperazione italiano un gruppo il cinque per cento ed elevato a finanziamento di organismi internazionali cliccando il canto al trading è passato rappresentano il tredici per cento ecco io credo che nel futuro invece ci saranno sicuramente delle inversione di tendenza
Il canto del Credit diventerà sicuramente molto prevalente morsi questo tredici per cento ed è stato a crescere
Perché sempre di più e mi riferisco all'attuazione di indire sì sempre di più
Bisogna valorizzare in alcuni Paesi dove noi portiamo questi tipo di impianto e valorizzare i prodotti del posto e falli entrare nel circuito internazionale quindi sempre di più l'Italia sarà costretta andare verso questi Paesi e valorizzando i loro prodotti e facendo entrare nel circuito internazionale
Io credo e vado alla conclusione per due motivi prima perché ho già detto che cos'è che noi ci aspettiamo
E
Che cosa ci aspettiamo qual è la politica di internazionalizzazione che tuttavia che porta che posto dei di fatto di consistenza Esterne noi ci aspettiamo che sicuramente quinte la difformità di servizio all'istituzione nazionale
Preposta commercio estorsivo concorrenziale rispetto agli altri Paesi
Quindi sistema ICE sai già che sia concorrenziale con quello di altri paesi il sistema delle dei crediti che si è concorrenziale con quello del degli altri Paesi e l'adeguamento delle infrastrutture quando noi parliamo del trasporto del sistema paese come possibilità di accesso delle merce sul mercato internazionale diciamo solo questo noi non chiediamo che le nostre chiediamo solo che le nostre merci su su di me sui beni abbiamo la possibilità di avere prezzi internazionale
Che cos'è che non è il pericolo che Moggi paventiamo il pericolo che mai Poggi prendiamo e uno che è molto importante negli ultimi anni si sta creando una discriminazione fra imprese di questo tipo
Noi abbiamo mentre che i giapponesi hanno un grossissimo mercato interno veramente concorrenziale
Poi hanno detto comportamenti all'estero
Che inglese ha accennato ma che in questo settore sono addirittura il pavento sa mente in in giapponese al destro hanno praticamente una non concorrenzialità fra le ditte giapponesi cioè i giapponesi sono molto concorrenziale sul loro mercato interno che molto grosso solo pochissimo
Fra i giapponesi concorrenti vere sul mercato Esterno
L'Italia invece per la stranezza di scelte di cultura ha fatto completamente viceversa negli ultimi anni c'era una non concorrenza
In questo tipo di commesse dimesso imbarcati italiana e poi vorrebbe essere capace di avere una concorrenza sul piano esterno questa che ha queste culture queste non capacità di concorrenza sul mercato esterno sta facendo sì che ci sono delle società che sono praticamente specializzate
E molto capace dico della concorrenza internazionale re che hanno quanto su un grosso modo al quaranta cinquanta per cento per l'esportazione
Altre società ingegneri e costruzione che sono prevalentemente e opaco prevalentemente sul mercato nazionale sul mercato locale ecco no e quindi sventolato chiediamo la la rottura dei vincoli che ci permettono all'estro di restare sul piano internazionale discutere questo tipo di capacità questo tipo di strumento per le poter portare i prodotti italiani all'estero
Vorremmo che venisse liberalizzato il più possibile e messe in piano concorrenziale sul mercato interno grazie
Abbiamo problemi drammatici a questo punto gli orari o io ho cercato di non intervenire nei ieri né oggi per impedire lei il libero svolgimento del dibattito però sono costretto a chiedervi di autogestire viene il tempo più limitato possibile altrimenti dovremmo chiedere al presidente Zurzolo ospitalità per stanotte forse dormire nelle cassaforti del Banco di Roma fa piacere però credo che diventi un impegno eccessivo
Dunque io vi prego di stare proprio alla all'osso perché ci sono moltissimi iscritti altrimenti dobbiamo cancellare le iscrizioni allora parla Ivano Spallanzani che il presidente della Confartigianato
Sul presidente signor ministro
Un primo rilievo
Rispetto al tema oggetto di questo intervento nuove da una recente un recente studio del CNEL
In cui si evidenzia
Che oltre il novantasette per cento delle nostre imprese di produzione impiega meno di trecento dipendenti
E che circa il quaranta per cento del valore aggiunto del settore della trasformazione viene prodotto dalle piccole e medie imprese
Questo e possono quindi qualificarsi come veri e propri strumenti di crescita sociale
Ovvero quali risorse indispensabili per lo sviluppo del Paese il quale privo di materie prime
Ha contato e può contare solo e soltanto sulla creatività fantasia dedizione al lavoro e il senso di responsabilità della nostra gente
Esse costituiscono un universo variegato e complesso che richiede da parte della politica economica un'attenzione particolare da rivolgere innanzitutto alla definizione di un quadro generale di riferimento
Una politica che risulti parimenti efficace per la piccola e media impresa deve superare l'impostazione limitata degli interventi temporanei e settoriali di avere come oggetto l'impresa considerata nella sua unità
Non trascurando e anzi valorizzando le interdipendenze tra le variabili aziendali nell'ambito di un quadro di riferimento organico
Vale a dire in un progetto complessivo che tenda la qualificazione in senso innovativo degli investimenti al riequilibrio della struttura finanziaria l'efficienza della pubblica amministrazione dei servizi
L'assenza di correttori in coincidenza con il completamento del mercato unico
Può divenire un fattore di crisi soprattutto per le imprese minori
La propensione all'export
Di migliaia di aziende artigiane trova infatti i vincoli nell'inadeguatezza della struttura commerciale e promozionale
Nella carenza di risorse finanziarie nella difficoltà di reperimento di organi che informazioni sull'andamento dei mercati esteri
Ciò rende estremamente ridotta per molte piccole imprese la penetrazione commerciale sui mercati più lontani nonché la capacità di diversificare su un consistente numero di mercati di sbocco le proprie vendite all'estero
Appare in generale fortemente limitativa l'insufficienza delle conoscenze in termini di situazione generale dei vari Paesi di andamento della domanda di gusti di consuetudini di acquisto
In taluni casi la carenza di informazioni sui mercati di sbocco particolarmente lontani
De tale da indurre le piccole imprese a non considerare l'opportunità di penetrazione via permanere su mercati sicuri ma caratterizzati da una maggiore concorrenza da una domanda matura quale i mercati cento
A questa scarsità di informazioni sulla realtà economica e produttiva dei mercati esteri si aggiunge con frequenza determinante anche il timore di insolvenza dei clienti
Spesso le imprese minori operanti sui mercati esteri sono caratterizzate da una struttura commerciale insufficiente
Non essendo in grado di sviluppare una rete di vendita diretta non solo per la carenza di risorse finanziarie le piccole e medie imprese affidano spesso passivamente la commercializzazione dei loro prodotti ad altre aziende grossisti ed importatori locali
Donde la lievitazione dei prezzi causa la mediazione e conseguente calo della domanda
Un importante e positiva soluzione
Possono svolgerla a nostro avviso gli istituti di credito specie quelli locali
Poiché organizzati sul territorio alla stregua delle piccole imprese
Le banche locali sono sempre il primo e il più vicino è interlocutore economico del piccolo imprenditore
Dovrebbero essere dotate di adeguate decentrate professionalità nel settore export al fine di poter risolvere quella miriade di problemi linguistici di trasporto doganali creditizia assicurativi che risultava ostativi per molti operatori nel rivolgersi ai mercati esteri
I costi per le banche locali
Al fine dello svolgimento di questa serie di adempimenti
Per tranquillizzare il potenziale piccolo esportatore possono essere coperti da parte dei costi di mediazione che come detto intervengono quando la piccola impresa si trova costretta a vendere i propri prodotti all'intermediario
Che attualmente potrebbe svolgere alcune delle suddette funzioni sono senz'altro i vari centri export regionali le camere di commercio gli uffici dice Alpert provinciali
Strutture queste che sono la quasi totalità dei piccoli imprenditori interlocutori lontani e centralizzati nei capoluoghi di regione o di provincia quindi difficilmente raggiungibili
Visti i ritmi di vita attuali questi utili interlocutori tengono nella realtà regolarmente trascurati onde evitare eccessive perdite di tempo
Un'altra questione indubbiamente quella concernente l'importanza del ruolo dell'informazione
E sarà presente un fattore strategico per lo sviluppo dell'intero sistema economico rappresenta inoltre un indispensabile supporto per le attività promozionali
Notare infatti che nel moderno contesto dell'economia l'investimento in comunicazione rappresenti una voce di spesa analoga a qualsiasi altro approvvigionamento
Ragionando in termini di impresa spendere in comunicazione equivale a spendere per l'acquisto dei materiali necessari a qualunque ciclo produttivo
Se poi si pensa che l'informazione altresì un elemento essenziale al fine della programmazione della pianificazione
Ci si accorge che una società economicamente emancipata non si non è veramente tale senza muovere tra i presupposti della comunicazione moderna
Ci riferiamo quindi all'informazione relativa ai mercati oggi in gran parte disponibile ma non sempre aggiornata e quindi sovente superate
Ma soprattutto importante avviare delle azioni per ottenere un livello sufficiente di informazione
Relativamente all'impresa alle loro esigenze ai problemi che se incontra nel rapporto col mercato alle aspettative che in esse si riscontrano rispetto all'attività promozionali degli enti caccia preposti
Quando ci riferiamo al mercato intendiamo complessivamente l'incontro tra domanda e offerta sia a livello nazionale ed internazionale sia a livello locale
Naturalmente il tipo di intervento ci differenzia secondo la caratteristica del mercato cui l'azienda intende rivolgersi
Tuttavia un concetto di base che occorre sottolineare l'assoluta necessità di procedere ad un coordinamento di tutte le azioni di promozione per ciascun tipo di mercato sia quello locale sia quello a destra
Tale coordinamento implica inoltre una sinergia tra gli enti che oggi si occupano di attività promozionale notiamo spesso sovrapposizioni di iniziative con risultati che non soddisfano pienamente le aspettative delle aziende
La richiesta di coordinamento non deve essere confusa con una omogeneizzazione forzata delle attività promozionali poi che ciascun ente a proprie competenze con specifici ambiti di intervento
Occorre ricordare inoltre che il modello italiano di imprenditoria diffusa si fonda soprattutto sulle peculiarità dei localismi che va valorizzata ed incentivata quale elemento tipico della imprenditoria minore del nostro Paese
E a tale proposito rammentiamo che esiste una vasta produzione normativa diretto alla tutela e valorizzazione dell'artigianato italiano soprattutto a livello regionale ove risiede la competenza per alcune regioni
Badate sostanzialmente atto di buona attivismo nel campo della promozione dell'artigianato
La tipologia di intervento e tuttavia estremamente variegata a causa delle differenze esistenti nel tessuto economico di ciascuna regione che spesso si sconta in termini di mancanza di armonizzazione delle norme e quindi degli interventi
Ciò è particolarmente grave approssimandosi il mercato unico europeo con il processo di coordinamento normativo tra tutti i Paesi della CEE
La mancanza dell'organicità nella produzione normativa per l'artigianato in materia di promozione
Ha comportato la messa a punto di diversi strumenti di intervento secondo le differenti analisi che hanno ispirato le singole autorità regionali da ciò è derivata anche l'inerzia di alcune regioni che ancora oggi non si sono dotate di adeguati strumenti di intervento
Sul piano operativo invece si riscontra il proliferare di iniziative
Al di fuori di un quadro generale di riferimento a di questo deve poter contare regioni collabora attività di programmazione e coordinamento di tutte le iniziative delle competenze
Quanto alle Camere di commercio i centri esteri gli uffici regionali del dice anche se i titolari di attività di promozione troppo spesso in competizione con gli enti regionali
Tale situazione infatti comporta un disorientamento delle aziende con conseguente impiego non sempre razionale delle risorse
Occorre tener conto inoltro del ruolo delle organizzazioni di categoria alle quali compete la rappresentanza degli interessi e delle esigenze delle aziende
Per quanto riguarda il quadro nazionale il riferimento corre e di riferimento occorre stimolare le sinergie pollice braccio operativo del Min come se lo stesso ministero
Si tratta questo a proposito di chiarire definitivamente il posto che occupa l'artigianato nei programmi di tali istituzioni e soprattutto individuare tipologie di intervento che siano razionali e rispondente alle esigenze delle aziende
Spesso i programmi dell'Istituto del commercio estero non prendono in considerazione le specificità dell'artigianato e viene privilegiata una visione dell'artigianato limitata con l'artistico
Senza valutare che questo settore estremamente variegato le attività di promozione all'estero devono Ettore tener conto prioritariamente delle esigenze commerciali dell'impresa
Indetto senso devono essere indirizzate risorse previste a livello nazionale e ci sembra di grande rilievo la funzione di indirizzo del ministero dell'industria del commercio e artigianato
Per un razionale utilizzo delle risorse del Fondo nazionale in materia di attività promozionali con l'obiettivo di migliorare le opportunità commerciali dalle aziende
In quest'ottica va apprezzata la recente convenzione tra i cenni d'industria
Per lo sviluppo dell'export artigiano risulta tuttavia necessario orientare le diverse iniziative verso il mercato caratterizzando le appunto con un taglio prettamente commerciale
Le funzioni di indirizzo del meeting ulteriore dovrebbero rivolgersi inoltre i soggetti che governano il sistema fieristico per modificare il rapporto tra il nostro settore gli enti fieristici storicamente problematico
Del resto è ben noto il dibattito sulla riforma sulla riforma del sistema fieristico e le difficoltà incontrate dalla legge quadro sulle mostre e fiere
Pur non essendo questa la sede per approfondire tale questione
Ci sembra opportuno sottolineare il grande interesse che riveste l'evento fieristico per le piccole imprese
E nonostante la nostra attenzione circa la messa a punto i nuovi strumenti di promozione ribadiamo tuttavia l'importanza primaria della Fiera per la impresa di minore dimensione
Che non hanno al proprio interno strutture aziendali specializzate nelle politiche di mercato usufruendo del momento fieristico per presentarsi agli operatori
Purtroppo la presenza delle imprese artigiane nelle più importanti fiere di settore
è quanto mai problematica e gli organizzatori riservano spesso tali aziende posti marginali e comunque le liste di attesa costituiscono la risposta alle sempre più frequenti richieste di partecipazione
Alle nostre imprese si vuole riservare la fiera locale oppure le campionari ormai in via di estinzione sottovalutando le capacità imprenditoriali di mercato delle nostre aziende e limitando i processi di internazionalizzazione dell'impresa minore Italia
In proposito sia l'Autorità nazionale sia quelle regionali dovrebbero intervenire per ovviare a questi inconvenienti al fine di far svolgere al settore artigiano il ruolo che merita anche in occasione delle fiere specializzate più importanti che si svolgono in Italia
Paradossalmente le nostre aziende riescono più facilmente a partecipare alle fiere estere piuttosto che a quelle italiane
Utilizzando in particolare il supporto degli enti regionali e di servizi di strutture specializzate quali le società di servizi delle associazioni di categoria e di consorzi export
A riguardo
Anche a costo di ripetere cose già dette
L'abbiamo sentito ieri anche dal presidente Pininfarina ritengo indispensabile
Ricordare che mentre si continua a trovare risorse
Per ripianare perdite di imprese pubbliche
Non è stato ancora possibile recuperare la somma di quindici miliardi necessaria a garantire un adeguato definanziamento della legge ottantatré a favore dei consorzi export parlando novantadue
Sono più di trecentoventi consorzi oggettivi sui mercati esteri svolgono una preziosa attività di servizio di raccordo per tutte quelle piccole e medie imprese oltre sette mila
Che non potendo dotarsi di propri servizi specializzati me potendoli acquisire sul mercato perché eccessivamente onerosi o non disponibili si raccolgono si rivolgono a questo speciale punto di riferimento
Il sistema dei consorzi promuove direttamente o indirettamente almeno il nove per cento dell'export italiano il ministro Lattanzio nel suo intervento all'assemblea della Federal sport nel dicembre scorso ha affermato
Che le cifre necessarie al sistema dei consorzi sono micro cifre indispensabili perché investiti iniziative fondamentali per l'espansione ulteriore del fenomeno dell'export delle piccole e medie imprese
Continuare ad investire per sostenere l'internazionalizzazione delle aziende di minore dimensione deve essere perciò considerato un impegno prioritario ed un'inderogabile necessità
La conclusione di queste considerazioni ci sembra utile proporre la istituzionalizzazione di alcuni appuntamenti periodici tra tutti i soggetti che si occupano di attività promozionale sia in Italia che all'estero
Al fine di poter analizzare preventivamente i programmi per poi considerarne i risultati
Tutto ciò senza precludere l'autonomia dei singoli soggetti ma favorendo la diffusione dell'informazione in modo completo e stimolando tutte le possibili sinergie grazie
è in sala anche Celso Battiston presidente della Federer c'è forte che voleva intervenire per collaborare alla buona riuscita del convegno ha rinunciato siccome però è stato sollevato il problema del rifinanziamento della legge
Che permette ai Consorzi all'esportazione di sopravvivere di svilupparsi credo che questo era il senso anche dell'intervento di decenza Battiston che ringraziamo
Alla parola
Francesco Aloisi de Larderel ministro plenipotenziario al ministero degli Esteri vicedirettore di affari economici
Signor ministro mi consenta innanzitutto di porgere il saluto del ministero degli Esteri
Che purtroppo non è potuto intervenire stamattina mi ha pregato di rappresentarlo di rappresentare al ministero
E di portare anche a lei e a tutti gli intervenuti il suo più sincero augurio per il successo di questa importante iniziativa
Io parlerò brevemente rassicurò il presidente perché sono già state dette molte cose importanti essenziali sia sul piano politica che non mi compete sia su quello tecnico
Abbiamo sentito d'lui stesso ieri signor ministro ed al professor Prodi quale un ruolo trainante svolga il commercio con l'estero nello sviluppo dell'economia mondiale
Come questo ruolo sia particolarmente importante per lo sviluppo di un Paese come l'Italia che non vende materie prime ma vende essenzialmente il lavoro la tecnologia e il design che rappresentano il valore aggiunto di un'economia di trasformazione abbiamo ancora sentito da lei e dal presidente della Confindustria come le nostre capacità di sviluppare il rapporto economico-commerciale finanziario industriale con l'estero
Dipenda non solo dalla vitalità delle singole imprese pubbliche e private ma anche dalla capacità complessiva del sistema Italia
Paragonato i sistemi dei nostri concorrenti
Ecco io volevo dire che di questo sistema fa parte anche la capacità di avere una politica estera forte e soprattutto la capacità di integrare nella propria politica estera anche le opzioni di carattere economico internazionale
Io credo che l'Italia negli ultimi due decenni diciamo abbia fatto importanti progressi da entrambi i punti di vista
Sul piano tecnico dei primi anni Settanta oggi l'Italia certamente recuperato un certo ritardo
Che poteva vedere rispetto ad altri Paesi industrializzati sul piano delle strutture di sostegno alle esportazioni parto parlo delle strutture pubbliche
è stato sviluppato un sistema di assicurazione dei crediti all'esportazione che anche se migliorabile abbiamo sentito ieri critiche proposte
Gestisce un volume di esportazione che non sfigura affatto rispetto quello gestito dai analoghi sistemi di altri paesi industrializzare è stato sviluppato un sistema di aiuto ai Paesi in via di sviluppo con una serie di leggi successive che di tutto rispetta anche se presenta qualche difetto importante probabilmente da ricondursi appunto che una crescita uno sviluppo molto rapido
è stata creata in un periodo molto recente la finestra per coprire un vuoto che ancora esisteva ai nostri sistemi di supporto alla internazionalizzazione delle imprese italiane
E negli ultimi giorni è stata approvata una legge per la cooperazione con i Paesi ex comunisti dell'Europa centrale ed orientale la cui applicazione rappresenterà la sfida dei prossimi mesi e dei prossimi anni
Ecco questi strumenti non li ho citati tutti non sono solamente
In tutte le opportunità che si stanno aprendo in tutte le sfide che si stanno ponendo nelle relazioni economiche internazionali
Le crisi petrolifere degli anni settanta del problema dell'indebitamento del terzo mondo la creazione del mercato unico europeo il ritorno della Comunità economica internazionale dei Paesi dell'Est travagliato evoluzione economica degli Stati successori dell'Unione Sovietica il successo o il fallimento dell'Uruguay Round e domani l'Unione economica e monetaria
Sono tutti fatti di politica estera
Direttamente rilevanti per i nostri rapporti economici con l'estero e in definitiva per il nostro sviluppo
E su questo piano il signor ministro che si pone il contributo del ministero degli affari esteri
Sia attraverso la sua partecipazione alla elaborazione degli indirizzi di politica economica internazionale elaborati al centro
Sia attraverso la sua presenza all'estero con una rete di rappresentanze diplomatiche cui faceva riferimento anche il presidente dell'ICE le quali oltre ad essere l'interfaccia istituzionale con le autorità locali lavorano in stretto coordinamento con gli uffici dell'ICE con le Camere di commercio con gli operatori gli italiani sia industriali che finanzia
Questo è l'apporto signor ministro che il ministero degli affari esteri si sforza di dare se non all'internazionalizzazione dell'impresa perché non è il suo compito diretto alla interamente internazionalizzazione del sistema Italia
Ha la parola il dottor Giuseppe Gioia presidente della Confagricoltura
Signor presidente caro ministro autorità partecipanti tutti grazie per il vostro cortese invito che mi consente di porgere una testimonianza sulle implicazioni che le politiche del commercio estero rivesto nel settore agricolo
Io credo che il miglior contributo che oggi possa dare al presidente inglesi e quello di saltare il mio intervento
E credo che questo per chi ha dimestichezza con i Massimiliano avverto anche dalla stanchezza del pubblico quindi io salto la mia relazione anche perché si è presidente nobili che deve parlare e quindi vorrei fargli un caro anche allori
L'affido agli atti che eventualmente vorrete pubblicare
D'altra parte non voglio correre il rischio di finirà nelle casse forte del presente il suo uso a meno che non ci dia delle tangenti per questo nostro permanenza Ventola grave il bancone
Non senza però dirvi che praticamente io sapevo che stamattina il mio intervento era il terzo o quarto conclusivo di una serie interventi evidentemente
Le cose non sono andate così e quindi credo che motivo di fair-play voglia che io faccia e mi reco in questa maniera
Quindi saluto della Confagricoltura dirgli che in questo tema la Confagricoltura pensa di trovarsi al centro di un sistema di grandi difficoltà perché l'Inter giorni sostituzione dell'impresa
Può avere una sua validità solo se praticamente si riesce a stabilire una equità sul rapporto delle distanze voi sapete che il rapporto delle distanze
Purtroppo nella comunità non esiste perché il trattato il cinquantasei metri tutti sulla stessa linea di partenza chi si trova in un ideale punto zero della comunità e che si trova nelle parti periferiche
Non solo come il Meridione nostro perché il la comunità ne ha tanti meriti ogni ma come anche le altre regioni nel momento in cui si dovesse poter risolvere questo problema io credo che sia centrale
La possibilità di poter risolvere l'interesse sociale detto questo io concludo e ritengo che e sia il miglior contributo che abbia potuto dare Allo sviluppo organico di questi lavori grazie
Grazie presidente gioia della collaborazione cioè allora il dottor Franco Nobili presidente dell'IRI
Signor ministro
Signor presidente
Cari partecipanti
Io non so se debbo ringraziare per avermi dato la parola nel mio amico Gioia
Ma debbo dire che olio felicità mi con il ministro presidente inglesi dell'iniziativa assoluta
Il tema
Conferenza nazionale sull'internet sull'internazionalizzazione dell'impresa
è un tema
Particolarmente importante non tanto per discutere ciò che si debba fare con stimoli più o meno da parte delle autorità competenti
Ma anche per vedere cosa si è fatto
Dobbiamo sempre migliorare non c'è dubbio
Dobbiamo sempre mettere a confronto
Le varie
Organizzazioni
In tutti i settori
Che cercano di competere attraverso l'espansione
Sul piano internazionale
Dobbiamo fare in modo di confrontarci
In maniera permanente
Ed è per questo che mi permetto
Visto intuitivamente quello che sarà la capacità della concorrenzialità nei prossimi anni sul piano internazionale
Di
Esprimere un augurio
Che questa conferenza
Sia la prima
Di una
Serie che annualmente permetta di fare il punto
Per avere nuovi stimoli nuove indicazione da parte di tutti coloro che sono interessati non solo all'internazionalizzazione in sede teorica
Ma anche per dire che cosa fa perché io trovo particolarmente interessante
Che non si venga soltanto per alla tribuna per individuare deficienze mancanze necessità esigenze che si venga alla tribuna per dire chiaramente che cosa si è potuto fare che cosa si è riusciti a fare ecco perché son d'accordo con chi mi ha preceduto
Che ha chiesto
Che vengano individuate le risorse finanziarie di quindici miliardi
Bellotti
Anche se debbo dire che non è che questi siano stati ancora non
Individuati perché siano state invece ripagate le perdite delle imprese
Pubbliche o a partecipazione statali anche perché nel caso specifico non interessa in quanto io personalmente non ho ricevuto ancora
Sia ben chiaro un qualcosa
Tutta la la durata della mia presenza alla presidenza
E proprio perché noi del gruppo io abbiamo compreso l'importanza di questa conferenza signor ministro il signor Presidente
Attraverso il mio brevissimo intervento noi diciamo quello che abbiamo fatto
Perché lo si sappia
Perché si possono ricevere indicazioni
Stimoli orientamenti per migliorare e certo anche il nostro impegno è quello di portare dei nostri aziende attraverso un processo sempre maggiori di internazionalizzazione in tutti i mercati e in tutti i continenti
La proiezione internazionale del gruppo ieri
è stata fino all'inizio dell'ottanta
Essenzialmente commerciale
Orientate in prevalenza verso settori maturi e aree in via di sviluppo
Tale situazione è radicalmente mi mutata e modi e si è modificata in seguito
Vorrei dare qualche numero
All'inizio degli anni ottanta il nostro gruppo vendeva all'estero per il cinquantatré per cento prodotti di settori maturi
Mentre i paesi di destinazione erano per la metà Paesi in via di sviluppo
Nel mille novecentonovanta la situazione si è ribaltato
Il sessantacinque per cento delle vendite all'estero sono nei settori avanzati e vanno soprattutto verso Paesi ad elevata industrializzazione
Particolare ancora più interessante
Quasi il venti per cento di queste vendite
Proviene da società del gruppo che producono a Ponte progettano e fanno ricerca
Direttamente all'estero
Il venti per cento non è un dato gigantesco
Ma va tenuto conto che si è partiti da zero
Emerge qui lo sforzo di internazionalizzazione avviato dal gruppo dall'inizio del novanta
E chiaro peraltro che si si ragionasse solo con dati a breve termine potrebbe apparire ideale soprattutto esportare molto
Investendo per ciò e creando occupazione ricchezze esclusivamente nel Paese d'origine
Tuttavia perseguire l'esportazione tout-court non solo pare impossibile ma è altrettanto e addirittura controproducente in termini strategici
Rinunciando a capire i mercati dal di dentro e a lungo termine
Si finisce per indebolirsi anche sul proprio mercato
Di fronte ad una concorrenza che ha invece inesorabilmente allargato i suoi orizzonti
Internazionalizzarsi diventa quindi indispensabile
Per la sopravvivenza e per una continua crescita
In questo senso lì ha imboccato un'astratta ben definite
Dopo il periodo in cui i rapporti con i grandi gruppi stranieri erano soprattutto fondati su acquisizioni di licenza
Verso la metà degli anni ottanta ci si è orientati nettamente verso progetti comuni soprattutto in ambito europeo e mi auguro che il presidente Prodi ieri lo abbia ricordato nella sua relazione di base
A partire dal mille novecentottantotto
C'è stato poi l'avvio di una serie di accordi strategici strutturali con grandi partners internazionali
La ITT
Ponzo
IBM
Siemens mi chiedono dove passa un agente Technology aerospaziale
E nello stesso attento di acquisizioni che hanno fatto di aziende del brutto leader mondiali di specifici settori
Si è proceduto
Sia raggruppando a mosaico aziende diverse in vari Paesi
è il caso per esempio del segnalamento ferroviaria oggi siamo l'industria leader in campo mondiale
Sia acquisendo direttamente aziende leader del mercato
Come nel caso dei sistemi di automazione dei processi industriali Bay o della produzione di grandi motori marini l'assenza
Oltre alle acquisizioni finalizzate al raggiungimento di posizioni di leadership se ne segnalano altre il cui obiettivo e il consolidamento di livelli di eccellenza Attraverso attività integrative e complementari
Sono questi i casi delle
Statunitensi
Di Howard acquisita da legna nelle trasformazioni Arre nautiche
La promosse il controllo con la sua partecipata britannica io del Grey Annan Controls acquisite da Ansaldo industria negli azione lamenti per motori elettrici
E infine dell'americano abbaio Sound acquisita dai Esaote per ampliare sia la gamma tecnologica nel biomedicale sia la penetrazione nel mercato americano
è molto importante in questo quadro
Anche lo strumento delle partecipazioni
Minoritarie
Ma spesso molto significative
Acquisite con le stesse finalità di integrazione e di complementarietà nei settori della difesa dei sistemi informativi e dal e dell'aerospazio
Infine anche se ciò può sembrare un po'strano nell'attuale ottica italiana
Credo che al nostro gruppo vada il merito di avere anticipato privatizzazioni in Ungheria e argentina
Su invito degli stessi governi di quei Paesi
Guardato un po'tutto il panorama internazionale
Noi siamo come gruppo quello ricercato anche su invito della Banca mondiale del banche interamericana di sviluppo
Agevolare con la nostra presenza
Nel governo nei paesi in via di sviluppo e soprattutto oggi in piedi nell'Europa centrorientale processi di modificazione
Dell'economia
Dirigista
In economia libera
Attraverso un processo di privatizzazione
In Ungheria abbiamo acquisito la danza elettrica
Operante nell'elettromeccanica per produzione di energia e trasporti ferroviari
E in Argentina in joint-venture con France Telecom
Abbiamo acquisito il controllo di ente del nord una delle due società telefoniche nazionali
E di questo abbiamo avuto proprio lunedì mattina quando ci siamo incontrati con i ministri del tesoro dell'Argentina del Brasile del Messico e del Venezuela e con il presidente del Banco Inter americano
Iglesias a Milano in un seminario incontro organizzato dal Banca interamericana di sviluppo e dalla Comit
Per testimoniare come questa è ritenuta la strada preferita da questi governi e da questi Paesi
E in questo senso sono quindi rilevanti le continue richieste che ci vengono rivolte per attività di consulenza e di assistenza
Nel riassetto sia istituzionale che industriale dei settori pubblici da parte di governi di molti Paesi
Di elenco perché sia conosciuta questa opera del gruppo ieri i Paesi con i quali abbiamo apporti in questo servizio
Quelli più vicini annulli Algeria Egitto argentina Uruguay Cecoslovacchia Polonia Romania
L'internazionalizzazione delle aziende del gruppo è stata anche accompagnata da un accentuato sviluppo delle relazioni internazionali dello stesso istituto
Sono state aperte tre nuove in sede di gruppo a Mosca a Tokyo da Washington
Mentre si sono potenziate quelle già esistenti non solo a Bruxelles ma anche a Pechino
Rispetto ai progetti nei Paesi in via di sviluppo
Si manifesta oggi una forte accentuazione della nostra capacità di attivare anche fonti di finanziamento diverse e aggiuntive di quelle tradizionali
Provenienti dalla cooperazione bilaterale con il Ministero degli
è determinante su questa linea la nuova presenza ieri ho assunto ove ha sede come il noto a tutti la Banca mondiale
Cuore e centro del finanziamento internazionale allo sviluppo
In tale ambito è in pieno rilancio soprattutto con due nostre grandi aziende diritte ne ha un saldo la nostra partecipazione a grandi e importanti progetti
Considerando le sole iniziative
Del valore di oltre cento miliardi di lire
Le nostre aziende hanno oggi trattative ormai avanzate e in fase conclusiva per un totale di oltre quattordici mila e cinquecento miliardi
Quattro mila in Sud America
Tre mila e cinquecento nel Medio Oriente cinque mila cinquecento in Estremo Oriente e mille cinquecento in Africa
In molti di questi progetti
E questo mi preme sottolineare il il ruolo di una finanza innovativa
è chiusa sempre più di frequente il cliente pubblicò chiede che lo stesso fornitore svolga un ruolo privatizzatori e non chiede solo l'impianto chiavi in mano
Ma il coinvolgimento del costruttore nella gestione dell'impianto e non e nello sviluppo comune dell'attività
Una seconda serie di problemi e legata all'evoluzione nei paesi che come ho detto passano da un'economia di Stato all'economia di mercato
Temi tipici da affrontare sono in questo caso le joint-venture
Le tante altre lo sfruttamento di tecnologie avanzate ma non sviluppa
Su questi temi per esempio sta sviluppandosi il nostro ufficio di Mosca e per alcuni aspetti lo confermeremo Loconte
Controlleremo in senso buono lo controlleremo nelle prossime settimane anche quello di Pechino
Vi è infine il rapporto con il mondo cosiddetto avanza
Ieri ha un ruolo ben definito nello stimolo all'innovazione
Al contatto con i vertici mondiali della mente
A tal fine ad esempio la nostra sede di Tokyo svolge una funzione pilota insieme con le proposte presenze strutturali del gruppo presso le grandi università americane da stanco all'MIT di Boston
Vi si aggiungono le iniziative europee di ricerca che in modo sempre crescente si sviluppano nella sede di Bruxelles
A tutti questi riguardi
Le strategie del Liri tendono a realizzare un adeguamento sempre più corretto e tempestivo
Alla multiforme natura delle situazioni che in tutto il mondo si tengono producendo con un tendenziale accelerazione in rapporto all'evoluzione generale
Che alimenta ovunque una crescente internazionalizzazione delle imprese
Ed ecco che il ritorno al tema
Su cui si è incentrato il l'incontro di ieri e l'incontro di oggi
Il nostro gruppo che fornì a suo tempo un contributo sostanziale all'apertura del nostro sistema economico all'integrazione europea
Cerca di continuare così a qualificarsi
Anche un po'a dispetto di polemiche interessate
Con un luogo privilegiato di incontro tra interessi pubblici e interessi privati che ancora una volta afferma che debbono marciare insieme
Anche questo a livello internazionale
Offrendo alla nostra intera economia
Occasioni di crescita continua permanente in termini di tecnologia e di mercato
è in questo siamo confortati
Per l'appoggio costante di cui ringrazio
Del governo tutto
Delle direttive del Parlamento
Dei ministri
Del commercio con l'estero e degli Esteri
Con tutti i loro collaboratori
Del presidente e di tutti i suoi collaboratori dell'istituto per il commercio con l'estero
A tutti questi vorrei rivolgere
Una considerazione di conferma del nostro impegno a realizzare nel più breve tempo possibile e nel modo migliore possibile sempre di più l'internazionalizzazione delle nostre aziende
Che nel momento in cui concludo voglio a tutti loro rivolgere un cordiale
Grato ringrazio crack
Alla parola Luigi Badiali assessore regionale delle attività produttive della Toscana
La relazione del professor Prodi
Ah ecco offerto alla conferenza una solida piattaforma per avviare la discussione dei contenuti nuovi sul tema dell'internazionalizzazione dell'impresa
Gli aspetti centrali della relazione
Professor Prodi riguardano i ritardi del sistema economico italiano sul terreno dell'internazionalizzazione
I rischi che tale situazione determina la necessità di una risposta di sistema
Che non sia la semplice sommatoria di interventi oggi
Settorializzato di e parcellizzati ma il frutto di una vera e propria politica globale
Di accompagnamento delle imprese nello scenario internazionale
Vorrei quindi affrontare queste problematiche dal punto di vista di amministratore regionale
Che da un lato coordina in Toscana una interessante esperienza
Di sistema
Nel campo del sostegno pubblico ai processi di internazionalizzazione delle imprese della nostra regione
E dall'altro con ordina in questo come in altri settori produttivi l'azione di tutte le regioni italiane
E quindi si pone il problema di definire il ruolo delle regioni in quella risposta di sistema che Prodi ha giustamente invocato
La risposta di sistema deve nascere come ovvio prima di tutto a livello nazionale
è infatti necessaria come è stato ricordato una vera e propria politica economica estera
Che raccordi e coordini le competenze attualmente divise fra i vari ministeri
è necessaria una politica dei redditi che elimini il differenziale negativo a livello di inflazione costo del lavoro che penalizza le nostre imprese
è necessaria una diversa politica dei servizi e del lavoro
Per dirla con uno slogan che usa molto in Toscana è necessario tentare di ricollocarsi dal punto di vista dell'impresa per migliorare come sistema pubblico il contesto nel quale devono poi esprimersi le capacità e le risorse imprenditoriali
In questo contesto generale cioè il problema specifico del ruolo e delle funzioni delle Regioni e delle Camere di commercio
Il ministro Lattanzio ha sottolineato il rischio che invece di elaborare e realizzare una risposta di sistema il sistema tenda a moltiplicarsi
Si tratta senza dubbio di un rischio reale che le Regioni non possono permettersi di corredo di far correre
Le ragioni sono molte ed evidenti
Sono ragioni di carattere istituzionale
Che riguardano il ruolo crescente nel campo degli interventi nell'economia che le Regioni assumeranno dopo la revisione delle competenze regionali attualmente definito degli articoli centodiciassette e centodiciotto della Costituzione
In questi
Giorni
Circa dieci regioni italiane hanno approvato la richiesta i referendum abrogativi quattro ministeri nazionali certo Statera contestualmente di trovare la soluzione come dice Arrigo professor Prodi
Cosa c'è il dopo forse un unico grande vista all'economia si potrebbe immaginare pensare come appunto sostiene lui
Il fatto è che oggi è impensabile
Non affrontare la questione di un maggior peso decentramento di politiche in questa materia a livello regionale così come è avvenuto tranquillamente e con successo in altre regioni europee e in altri stati europei
Si tratta su questo terreno
Anche di affrontare la materia alla luce delle trasformazioni che la legge trecentodiciassette sulle politiche per la piccola impresa introduce il senso di novità
Le Regioni assume un ruolo di importante strategico in materia di Consorzi definizione distretti industriali
E non solo
Su questo terreno quindi noi riteniamo che un approfondimento debba essere fatto rapidamente devasta una delle soluzioni e a questo il coordinamento delle regioni sta lavorando
E ancora sul piano istituzionale le norme di riforma delle situazionale per il commercio estero
Che assegna alle Regioni un ruolo di regia per il coordinamento delle attività promozionali svolto a livello programmatico e operativo dai comitati regionali di coordinamento
E questo no importante e decisiva ad Itaca prodotto o un fatto di forte coesione
Tra ministero del Commercio Estero ICE centri esteri delle camere di commercio sistema Unioncamere
Le categorie e le regioni che insieme stanno realizzando credo ormai quasi in tutte le regioni comitato di coordinamento che insieme programmiamo e coordinano la stesa
Delle liste le risorse ma soprattutto programmano
Insieme agli obiettivi da raggiungere nella speranza in forte sintonia con quello che il programma nazionale
E ancora altro aspetto importante di forte novità gli indirizzi della politica comunitaria
In favore dell'impresa che individua nelle regioni uno degli interfaccia naturali per la gestione di strumenti di intervento che la cioè si pensi a questo secondo grande piano dell'aereo
E a questa seconda grande possibilità di rafforzare strategie di presenza della CEE sulle politiche regionali proprio attraverso le Regioni
Ieri era l'Assemblea
Però può derivare
Ci sono le regioni d'Europa Manai dove sostanzialmente le regioni oggi di tutta Europa sono chiaramente all'attacco nel rivendicare un peso e un ruolo diverso all'interno alla Comunità europea non sarà una comunità europea
Come è vero è risultato ieri emanare all'Aler partecipano moltissime regioni dell'Est europeo
Che insieme rivendicano un rapporto istituzionale con la nuova cioè che avvia
Processi di forte allenamento di forte coesione economica all'interno e anche rispetto all'esterno della CEE su questo terreno quindi non ho parole regioni
Che sempre di più si con Freddie confrontare non solo con le politiche statuale nazionali ma anche con le politiche della Celeste essa materie economiche in materia di export di commercio esterno
Quali sono altre ragioni che vorrei mettere
Sul piatto del rischio reale che citavo all'inizio sono già ragioni di carattere sostanziale
Le regioni sono di per sé la porta d'ingresso per i sistemi locali di impresa
E affinché sia possibile quindi la partecipazione di tutto il sistema produttivo al processo di internazionalizzazione
E perché le scelte di politica generale di politica industriale siano calibrate sulle esigenze delle singole realtà locali è sempre di più è meglio necessario coinvolgere la dimensione regionale
E ancora
Soltanto la messa a punto di un modello organizzativo di una risposta di sistema diffusa sul territorio potrà garantire la partecipazione il tutto il sistema delle imprese soprattutto di quelle piccole e medie
Che rappresentano la maggioranza dell'apparato produttivo
E oggi anche una fetta consistente del fatturato nazionale
Contributo all'economia nazionale al processo di internazionalizzazione
Oggi è noto che sempre di più sì sì sì eliminano politiche di settore si affrontano le questioni politiche i fattori e lo sappiamo quale differenziale cioè oggi tra la Regione del centro e del nord Italia le regioni del Sud
Sappiamo quale incidenza può avere sul piano della resa produttiva dell'impresa il fatto che si siano risolte sul piano politico i fattori questioni centrali per l'impresa da quelle urbanistiche a quelle ambientali
A quelle energetiche a quelle infrastrutturali oggi strategiche in un mercato unico mondiale che sempre di più farà circolare merci e sempre meno moneta moneta pregiata
Oppure quale ruolo potrà avere il credito il sistema dei credo per tali servizi fortemente voluti dovevamo esserci da Podestà bancario parabancario assicurativo para assicurativo proprio sul fronte dell'economia
Ai commerci ma è anche da una lettura più vicina l'apparato produttivo del sistema delle imprese del processo produttivo su tre questioni che secondo me sono centrali
Re collocandosi da questa ottica dell'impresa che sono l'esigenza forte oggi per la piccola impresa soprattutto per il sistema per reale sistema per i distretti per le filiere
Recuperare in termini di ricerca innovazione trasferimento d'innovazione questo farlo come era sistema
Recuperare interni di servizi all'impresa e questo farlo come area sistema ore cooperare in termini internazionali sono dell'impresa e anche questo realizzarlo come a resistere
Tutto questo processo l'uomo forte che vede le religioni
Sicuramente in forte recupero
Ma in sostanza da parte delle regioni non si tratta di rivendicare ruoli o di coprire spazi altrui si tratta invece di partecipare con coerenza alla risposta di sistema proposto da Prodi per offrire il massimo di opportunità al sistema delle imprese
Pochi giorni fa a Gubbio sia riunito il coordinamento delle Regioni per affrontare proprio i temi inerenti l'internazionalizzazione dell'impresa
C'è stata una discussione corale alla quale hanno partecipato anche il ministero per il Commercio Estero dice sistema camerale le organizzazioni di categoria
Il messaggio messo appunto a Gubbio è che io riporto in questa conferenza è stato molto chiaro
Le Regioni vogliono partecipare alla risposta di sistema
Ed essere parte importante del coro necessario a riposizionare le aziende italiane nel nuovo e più difficile scenario economico tracciato dal professor Prodi
Non si tratta invero di un obiettivo facile da perseguire
La Conferenza di Gubbio ha dimostrato che quando si parla delle regioni ci si riferisce ad un universo molto variegato
Con differenze profonde a livello di normativa per l'attività promozionali differenze su tipologia degli interventi
E soprattutto diverse sul piano lo Stato dalla qualità dei rapporti con gli organi centrali dello Stato partire dal ministero del Commercio con l'Estero licei con gli altri soggetti pubblici locali o
Economici nazionali un sistema camerale
L'obiettivo però anche se non è facile sicuramente perseguibile
Lo dimostra l'esperienza che stiamo conducendo in Toscana una Regione che più di altre soffre di ritardi che si registrano sul versante dell'internazionalizzazione regione caratterizzato da piccola piccolissima impresa
Il tessuto economico della regione è caratterizzato da sistemi locali di impresa che incontrano teneri notevoli difficoltà nello scenario internazionale
In conseguenza di ciò la Toscana perde colpi sul totale dell'export nazionale
C'è un differenziale negativo fra la performances dell'Italia sul piano generale esportazioni e quello che la nostra Regione
Le imprese toscano
Fanno adeguati investimenti all'estero
Non esistono significativi investimenti stranieri in Toscana
Ebbene di fronte a questo scenario la Toscana ha cercato una risposta di sistema perlomeno per quanto riguarda gli ambiti di competenza regionali
Il risultato ha in sostanza questo
Un programma di sostegno pubblico al processo di internazionalizzazione delle imprese che comprende le azioni della regione del centrodestra delle camere di commercio
Era accordato coordinato tramite la sede regionale dell'ICI con i programmi nazionali
è il frutto del lavoro del Comitato regionale di coordinamento e nasce perciò con la partecipazione diretta dell'organizzazione di categoria maggiormente rappresentative
Programma triennale approvato molto vasto molto interessante molto ricco di capitoli
è un programma duale che stiamo gestendo
Per concludere
è necessaria una risposta di sistema
Le Regioni vogliono farne parte l'esperienza toscana dimostra che la risposta di sistema può nascere dal basso e ancora un'ultima annotazione al presidente dell'IRI
No quindi
Tutto quello che c'ha detto via molto valido importante ci piaceva approfondirlo sui conoscerlo meglio
Però a partecipazione statale oggi al hanno avviato un processo di pesante deindustrializzazione con la loro presenza in Italia
Noi subiamo e viviamo sulla nostra pelle essendo più vicini al momento del territorio forti crisi viene spiegazione tra grande industria ma anche le partecipazioni statali
Una risposta invece da ricercarsi di una nuova presenza delle partecipazioni statali proprio in questo settore
Dell'alta tecnologia o dell'innovazione che offrisse al sistema delle piccole imprese servizi capaci di portare alleare il sistema il più rapidamente e poi rapidamente possibile a un processo di internazionalizzazione sarebbe una cosa
Alla quale studiare magari insieme per cercare soluzioni che faceva avanti avanzare il sistema Italia rispetto alle necessità che il mercato unico globale oggi impone grazie
Alla parola Cornelia il presidente della Federtennis lei
Una cosa ringrazio ma io non sono le partecipazioni statali io rispondo solo del gruppo IRI la assessore sa benissimo siamo stati sempre insieme a fare le battaglie e credo che qualcuno abbia unita anche insieme
Ringrazio il ministro Lattanzio il precedente inglese che se pur pressati dal tempo mi danno la possibilità di dire qualche parola ed è ricordare questo settore formato da piccole e medie imprese
Come diceva il presidente nobili credo che valga la pena ricordare qualche cosa il sistema moda
Di cui il teste l'abbigliamento costituisce la parte maggioritaria contribuisce per trentasette mila miliardi alle esportazioni italiane
Di merci con una quota pari al diciotto per cento e presenta un saldo commerciale attivo di oltre venticinque mila miliardi
Le cifre che ho appena citato sono stime relative al mille novecentonovantuno hanno subito un'erosione importante rispetto al mille novecentonovanta
Sia a causa della diminuzione dell'export meno uno per cento che a causa dell'aumento dell'importo più cinque per cento
L'aspetto più preoccupante e peraltro costituito dall'inversione di tendenza del saldo commerciale
Che dopo una crescita che dura quasi ininterrottamente da trent'anni è diminuito l'anno scorso di oltre il tre per cento
Una politica del commercio estero nel caso del nostro settore ma credo che il ragionamento abbia valenza generale dovrà proporsi ai due obiettivi favorire la liberalizzazione degli scambi commerciali di tutte le merci da parte di tutti i partner elaborare una strategia promozionale
Che coniughi lei contemporanei contemporain le esigenze generale dell'azienda Italia con la specificità dei macrosettori e che faccia perno su alcuni punti di forza delle nostre produzioni
Mia sia consentito di esprimere alcune brevi considerazioni
Le trattarle trattative Gatti hanno avuto recentemente una svolta con la presentazione delle ipotesi di conclusione da parte del segretario generale don Carlo
Diamo atto al nostro governo ed in particolare a lei signor ministro di aver chiaramente espresso i motivi dell'inevitabile rifiuto italiano
Rifiuto che non può che permanere reciso finché non saranno cambiati i presupposti dell'ipotesi dunque per quello che non va nel documento del segretario generale del gatto
Consiste nell'apposizione fittiziamente aperturista del documento stesso
O meglio aperturista a senso unico a favore dei Paesi in via di sviluppo e anche di nuovi industrializzazione
Ma invece è vago ed inconcludente quando tratta delle reciproche necessaria apertura di quei mercati ai prodotti dei Paesi industrializzati industrializzati
E peggio ancora non prevede lo smantellamento delle barriere tra i paesi in via di sviluppo e neppure quelle tra i Paesi industrializzati
Non mi soffermo sulle gravi inaccettabile carenza del documento per quanto riguarda gli importantissimi capitoli relativi al miglioramento del funzionamento delle regole del Garda
Che hanno un valore che va ben al di là del settore ma investono tutto il modo di impostare gli scambi commerciali nel medio periodo
Su questi punti ci aspettiamo che il governo italiano mantenga fermissima la posizione espressa e che la comunità la faccia integralmente sua
Veniamo al capitolo della promozione
In questo caso il problema due aspetti quello delle metodologie
E quello delle risorse che sono aspetti strettamente collegati
Come sistema moda abbiamo concordato con il ministro con il ministero del Commercio estero e con l'ICE un progetto macro settoriale di promozione dei prodotti italiani interessato prevale nettamente verso il consumatore finale
Tale progetto aggiuntivo rispetto alle ordinarie iniziative mercantili che devono quindi continuare seppure riviste razionalizzate
Costituisce un'evoluzione profonda delle metodologie promozionali sin qui eseguite deve essere però confermato e potenziato e deve trovare adeguati finanziamenti
Mi permetto di ricordare
Che a fronte di un imponente saldo commerciale che ho prima citato il contributo pubblico è stato nel mille novecentonovantuno inferiore ai venticinque miliardi
Ricordo che è il nostro è un settore che nel gode di finanziamenti per la ricerca
Ricordo che non abbiamo mai chiesto imponenti commesse pubbliche per far fronte a crisi di aziende in conclusione pervenire al tema centrale del convegno l'internazionalizzazione peraltro le città una domanda
Riuscirà una lungimirante politica del commercio estero ad evitare la crescente internazionalizzazione delle imprese del teste l'abbigliamento
La risposta e certamente negativa e par certi aspetti anche bene che sia così
Il fenomeno dell'internazionalizzazione nelle varie forme in cui si manifesta deve infatti essere considerato nel suo insieme in modo favorevole
Le imprese internazionali sono infatti in generale più forti sia perché possono godere di costi di produzione mediamente più bassi è facile del resto visto che quelli italiani sono ai vertici mondiali
Possono offrire una gamma di prodotti più vasta hanno più dirette approfondite conoscenza dei mercati di produzione e soprattutto di consumo
Naturalmente esterno modus in rebus non è proprio la stessa cosa se negli anni novanta il deflusso di manodopera del settore sarà mediamente del sei dieci per cento invece che del tre per cento
E questo non solo per i problemi sociali che ne deriveranno ma anche per le conseguenze in termini di bilancia commerciale e di PIL potremo aspettarci parliamo i futuri una coerente politica economica ed industriale
Ed al suo interno saranno assunte decisioni adeguate sul versante degli accordi internazionali e della promozione
Se il convegno di oggi darà risposte esaurienti a queste domande avrà svolto quella funzione non rituale che il presidente inglesi auspicato e che sinceramente tutti ci auguriamo grazie per l'attenzione
Grazie signor ministro grazie presidente l'intervento sarà brevissimo due sole considerazioni considerazione del tempo che chiaramente diranno volevamo ragionare in termini di servizi e tavolo comune
Sui servizi il sistema italiano delle cave di commercio impegnato nella sua diversa articolazione ormai da anni
Come tutti loro sanno abbiamo camere di commercio a livello provinciale aziende speciali di promozione sull'estero io uno sportelli
Centri regionali di commercio estero e la Rete delle Camere di commercio italiane all'estero il tutto collegato appunto in Rete grazie la Società Cerved che alla società di informatica
Attraverso questa Rete capillarmente presente in Italia e all'estero e cioè con quei cinquecento uomini di cui Bassetti ieri presidente Bassetti ha parlato abbiamo fatto massiccio lavoro di formazione prova perché la erogazione di servizi è legata alla professione la delle persone
E da questo punto di vista proprio con la sua camera e col nostro istituto di formazione Tagliacarne abbiamo investito in maniera massiccia per dare una formazione particolarmente adeguata al personale camerale per dare sempre migliori servizi ma quali servizi in tal senso l'Unioncamere come voi sapete ha lanciato una l'Assemblea permanente sui servizi iniziata l'altr'anno con la sua prima edizione con l'associazione di categoria
Proprio per studiare approfonditamente la tipologia dei servizi nel nostro campo si possano parlarsi l'opera di servizi tradizionali e lo lì enumeriamo ma tra questi chiaramente
Che poi sono quelli ancora particolarmente richiesti dalle piccole e medie imprese e cioè fiere mostre emissioni di cui magari in certi momenti si dice che non sono più fondamentali ma invece se andiamo a parlare con gli imprenditori soprattutto con i piccoli e medi imprenditori anche dalle statistiche
Viene fuori che ancora uno strumento particolarmente richiesta così come l'informazione di primo livello
Poi abbiamo servizi più avanzati informazione formazione a livello tecnico specialistica e assistenza e consulenza mirata mirata al marketing e l'assicurazione crediti alla contrattualistica ho dato all'istiga al credito alla finanza alla cooperazione allo sviluppo e così via
Tavolo comune è stato più volte detto anche rassegna stampa oggi è venuta fuori di nuovo la parola coordinamento direi che è una parola magica io ne occorre ieri Bassetti ha parlato di convergenza quindi coordinamento convergenza direi anche conoscenza e direi anche parola
Abusata ma in questo caso importante ricordare sinergia esiste già un tavolo tra sistema delle camere di commercio e ICE e il settore proprio promozione sviluppo in nelle ultime settimane con il suo responsabile otto Gentile si è confrontato con tutti i centri esteri proprio per verificare come concretamente alla presenza anche il mister commercio estero riuscire a ragionare in termini concreti si programmi promozionali per evitare come spesso è stato detto ieri e oggi quelle sovrapposizioni e quello sperpero in certi casi che si potrebbe verificare
Di denaro pubblico il l'assessore Badiali ha parlato di comitati di coordinamento da questo punto di vista mi sembra che l'esempio toscane particolarmente felice ma non c'è solo quello anche se è uno dei più avanzati da questo punto di vista parlava di conoscenza abbiamo avviato ormai da tre anni un Osservatorio di tutte le attività del sistema esso delle camere di commercio è a disposizione del ministero che ha ieri ricordato la costituzione dell'osservatorio presso il ministero del Commercio Estero ebbene siamo a disposizione per metterlo nelle sue mani per poter verificare concretamente in termini di attività azioni estese come il sistema estero delle capre di commercio spende
L'ICE le regioni il sistema camerale le associazioni di categoria devono sviluppare meccanismi sempre più efficaci per valorizzare le sinergie e minimizzare le sovrapposizioni dell'obiettivo di pervenire ad un ottimale gestione delle risorse pubbliche
Non bisogna dimenticare però che non è sufficiente installare un costante contatto fra le istituzioni ma è altrettanto importante mantenere un continuo confronto con imprenditori soprattutto con i piccoli e medi imprenditori soltanto questa verifica ci permetterà di apprezzare la capacità di vecchi e nuovi strumenti di incidere realmente sulle potenzialità di espansione delle nostre imprese sui nuovi mercati o di favorire la riqualificazione loro presenza su quelli tradizionali
Anzi ci sembra che spesa pro questo riscontro con le esigenze delle imprese a costruire un passaggio difficile per la diversità dei settori ma anche per la natura spesso ancora inespressa
Della proprio delle problematiche della domanda degli imprenditori se questa conferenza segneranno ulteriore spinta verso un processo di più stabile convergenza delle attività in già invece al collo l'utenza finale
Anche se non avremo risolto tutti i problemi potremo almeno dire di vendicato un metodo efficace però sono offrire ai nostri imprenditori ripeto soprattutto piccoli e medi imprenditori servizi sempre più efficienti e sempre più efficaci per operare meglio in Europa ormai mercato domestico e nel mondo grazie
Grazie prende la parola al dottor Sergio Doni Presidente della Camera esterno
Signor ministro presidente inglesi presidente turgore
Mi pare che
L'intervento del dottor Leone
Agenzia che fa parte del sistema camerale
Italiano a cui la sua camera e storie collegata in maniera indiretta ricordo che noi siamo un ente privatistico siamo una un aggregato di enti privatistici alcuni dei quali centenari sorti durante le vicende dell'export italiano nel mondo
Le camere di commercio non solo quindi un'istituzione nuova dell'economia ma anzi hanno accompagnato fin dal nascere del primo capitalismo mercantile commerciale la crescita degli scambi internazionali nelle relazioni tra sistemi
Oggi le camere di commercio devono favorire un processo di unificazione comunitaria da un lato e dall'altro assecondare un processo di integrazione delle economie a livello mondiale
E questo nel rispetto delle identità delle vocazioni locali
Consapevoli del fatto che proprio dalla diversificazione culturale produttiva che lo sviluppo può ricevere nuovi stimoli se tale processo è riconosciuto supportato dei singoli operatori economici in Italia per lunghi anni e le Camere di commercio bilaterali e in particolare quelle all'estero sono sopravvissute ondata pubblicistica canta dimostrando però la forza delle loro Bado socio attiva e il valore di una filosofia aggregante degli attori della business community
Ma negli ultimi dieci anni vi è stata un'evoluzione culturale
Si è cominciato ad affrontare i temi dell'internazionalizzazione della mondializzazione della globalizzazione dell'economia e dell'impresa
Rivalutando non solo la funzione del mercato ma soprattutto la centralità della comunità degli affari intesa come portatrice di valori e protagonista dello sviluppo economico sociale
L'evoluzione ha spostato quindi l'attenzione del valore delle infrastrutture organizzative a quello dell'azione degli uomini del loro modo di aggregarsi
Oggi come in molti altri settori strutture il concetto di rete aperta pare più consono a riunire in un dialogo generalizzato una serie di individualità come è noto i caratteristici come sono appunto le associazioni camerali ognuna radicata una propria collocazione e con esigenze operative priorità d'azione tipiche insomma il quale inflitto a buste labile dispensatore di servizi difesa di posizioni etniche raggiunte all'estero eccetera
Quindi la riscoperta del valore associativo camerale
Anche l'identica alto l'inadeguatezza di strutture patrimonio umano mezzi economici a fronte dei nuovi bisogni
Basti ricordare che nell'ottanta le Camere italiane riconosciuto dal governo erano ventisei oggi sono salita quarantatré ed altre stanno venendo spontaneamente alla luce nei Paesi dell'Est Europa nell'Estremo Oriente nella stessa Europa comunitaria e negli USA
Patrimonio panorama mondiale del nostro sistema vedere oggi le Camere di commercio italiane all'estero
Presenti trentacinque Paesi suddivise per aree geografiche diciassette nelle Americhe sedici in Europa
Dieci nel resto del mondo di cui sei in Australia l'Estremo Oriente quattro in Africa
L'accenno del presidente inglesi Allo stato di miseria di alcune aree sottosviluppate sono evidentemente un una barriera al sorgere di nuove di nuove iniziative camerali che richiedono ricordo perdersi per nascere l'iniziativa di imprenditori locali piemme
Non la mente esistono in queste
Abbiamo anche delle delegazioni in totale venticinque ciò che aumenta la diffusione delle cellule del dell'associazionismo di oltre il cinquanta per cento
Il totale dei soci degli aderenti quindi delle membri libido scoprì uniti locali e di venticinque mila contro quattordici mila di solo quattro anni addietro con una crescita quindi del settanta per cento
E qui ci sono certamente delle possibili interazione con degli uffici dell'ICE all'estero colmare lacune dove non ci siano uffici dieci sfruttare meglio una camera che magari non ha avuto sino adesso risorse sufficienti
Viceversa
Ricordo che le Camere sia otto finanziavano ancora nell'ottantasette per solo il trentasette virgola quattro per cento mentre oggi tale soglia e sta è arrivata al sessantacinque o sessanta virgola cinque per cento
Segno quindi dal gradimento della clientela per i servizi resi e della crescente importanza delle vite sconvenienti locale
Occorre certo dare una grande coerenza alle sinergie delle sinergie con il sistema pubblico
Non a caso le più recenti riflessioni dei ministeri degli Esteri e del commercio con l'estero
Tendono appunto rafforzare tale concezione per confermare camere un ruolo attivo soprattutto come ispiratrici di politiche economico-commerciali bilaterali da ritrasmettere in Italia per il tramite della rappresentanza diplomatica in loco
In linea generale quindi le CCR
Per la maggior parte estranea alle grandi attività promezio promozionali unidirezionali in partenza dall'Italia
Giocano sulle loro peculiarità specifiche e sulla loro capacità di aggregazione di lobbying di relazioni pubbliche di spinta bilaterale del business e questo secondo noi il punto da potenziale per riscontro dovranno intorno trovare interlocutori più attenti in Italia questo il problema di base per il sistema delle CCR che è cresciuto che non chiede più a Eboli ma rivendica la sua capacità di offrire servizi ad alto valore aggiunto
Accogliamo con grande interesse e favore l'opinione espressa dal ministro Lattanzio di impegnare con deleghe specifiche le Camere di commercio italiane all'estero anche in attività promozionale
In sostituzione o eventuale rafforzamento di quelle normalmente svolto dall'ICE laddove ne sussistano eventuale condizione
La sua camera estero attraverso i suoi organi e strutture soprattutto sui Advisory Board di cui il presidente inglesi autorevole membro unitamente anche al presidente come imprese primo d'impresa quindi cerchiamo di approntare quelle sinergie di cui ha parlato anche l'amico leone
Riunisce le principali imprese italiane pubbliche e private e questo è un elemento interessante nel nostro consiglio ci sono i rappresentanti internazionali di una trentina di aziende italiane poco
Le private presenti su tutti i mercati internazionali
L'associazione si pone quindi non più come un centro di un sistema raggiera accomunò do disservizio che ne aperta che ne gestisca l'utilizzazione
Quindi un plauso al presidente inglesi per il suo accenno alle sinergie le integrazioni e all'abolizione di quei saltuari incidenti che l'unica a ricordato e che sono oramai in via di di sparizione anche per l'opera attenta come ha ricordato il vicedirettore generale a fare economici De Larderel delle missioni diplomatiche italiane che sono sempre più presenti in questo opera di coordinamento effettivamente necessaria e utilissimo
Per concludere vorrei ribadire la nostra fiducia in una politica sociale e organizzativa come quella delle Camere di commercio italiane all'estero che tra la sua origine dalla volontà e dal bisogno di associazionismo di impresa nei vari Paesi
Ma che si pone oggi come struttura di servizio totalmente aperta
Che non rivendica esclusività va corrispondere alla domanda e alla collaborazione del sistema italiano pubblico ICE e Camere di commercio italiane per artigianato e agricoltura loro derivazioni
E privato con confederazioni associazioni imprenditoriali
Per poter contribuire alla mondializzazione dell'economia italiana anche in seno stesso sistema camerale italiano abbiamo in atto con quando impresa agenzia dell'Unioncamere una serie di conversazioni che potrebbero portare alla costituzione di un'azienda
In comune
In tempi duri per la finanza pubblica italiana siamo anche fieri di dire che le Camere di commercio che all'estero svolgono il loro lavoro incidendo in modo praticamente inconsistente sul contribuente italiano
Non solo per la modesta dei finanziamenti diretti del ministero commercio estero ma anche per la loro capacità di offrire servizi reali
Pagati degli imprenditori siano essi residente in Italia multinazionali o cittadini dei vari Paesi ringrazio di questa possibilità
Ringrazio il dottor Sergio don la parola ora il dottor Mauro Ferrante presidente e la Camera di commercio internazionale
Grazie a lei presidente di avermi nominato presidente perché sono segretario consigliere delegato
Grazie comunque
Di avere invitato il podio ringrazio il ministro Lattanzio un saluto a tutti i presenti
Si è parlato nella giornata di ieri questa mattina ripetutamente
Di mercato mondiale mercato unico mondiale oltre che del mercato
Unico europeo diciamo che l'associazione l'organizzazione che rappresento che un'organizzazione privata
Si trova a proprio agio
Nel mercato unico mondiale e anche nel mercato unico europeo perché svolge un'attività in tutte le parti del mondo
E direi che il l'obiettivo principale della propria attività è proprio quella di serrare
Le relazioni economiche ettaro tutti i paesi del mondo
Avendo questa familiarità ci rendiamo anche conto delle difficoltà che significa il tema della conferenza soprattutto difficoltà per coloro che per la prima volta affrontano il mercato estero e quindi diciamo il mio pensiero va subito alle medie e piccoli in prese che possono affacciarsi già da anni sul mercato internazionale ma molto spesso sappiamo che mutuano continuativamente
Nel nel loro ruolo di nuovi protagonisti del commercio estero e
Consapevoli delle difficoltà che ci sono nell'affrontare il mercato mondiale col mercato estero in linea più limitata
Io vorrei sollevare due problemi che
Porgo e sotto metto all'attenzione di coloro che hanno rapporti con l'estero ma soprattutto di coloro che si affacciano per la prima volta al commercio estero problemi di legge applicabile quindi sarò tratterà un tema molto specifico problemi di legge applicabile abbiamo sentito parlare ieri
Ci si trova a contatto con i nuovi ordinamenti che sono gli ordinamenti dei Paesi esteri legge applicabile e giurisdizione competente
Qualsiasi delle attività di cui abbiamo sentito parlare in questi giorni che si tratti di investimenti all'estero che si tratti di cessione di tecnologia che si tratti di creazione di joint ventures
Comportano l'esigenza di negoziare un contratto e di fare un contratto
Questo contratto
Per esigenze derivanti dall'organizzazione degli Stati questo contratto e assoggettabile e generalmente e soggetto a una legge statuale
Poi ci sono anche casi particolari che non voglio menzionare
L'operatore quando negozia negozia le condizioni di prezzo le condizioni di fornitura in generale termite consegna ma non sempre a mente questi due problemi la prima il primo problema riguarda la scelta della legge applicabile secondo problema riguarda la scelta della giurisdizione competente
Molto spesso invece gli operatori conoscono questi due problemi per quanto riguarda la loro validità generale ma non sufficientemente rispetto a certi paesi voglia fare un semplice esempio
Nel campo dei rapporti economici certamente ci sono tante imprese italiane che hanno rapporti con momenti economici correndo dritto
Si fa un contratto di vendita
Si inserisce una clausola un volto usuale in un contratto di compravendita una penale per ritardi nella consegna questo una clausola che viene utilizzata tranquillamente da operatori italiani sia sul mercato interno sia sul mercato internazionale
Se per disavventura
Ci sono due circostanze che l'operatore italiano non conosce la legislazione inglese in materia e se dovesse succedere che a regolare il contratto se le parti nulla hanno detto sia la legge inglese per il gioco del conflitto di leggi la nostra usuale clausola che la cosiddetta clausola penale e assolutamente disconosciuto in Inghilterra e non è valida cioè non ha alcun valore perché la clausola penale non solo è disconosciuta ma l'eventuale remunerazione quella che noi chiamiamo di indennizzo deve essere unicamente legata al danno che ha subito colui che forniva la merce
Che riceveva la merce e che ha subito un ritardo nella consegna ecco per fare un esempio di come le cose sono diverse quando ci si affaccia al mercato internazionale
Quindi le due questioni vanno poste e possibilmente vanno risolte
Possibilmente vanno risolte nell'interesse dell'impresa italiana che faranno ordinariamente una scelta di applicabilità della legge italiana cosa che difficile da ottenere nei rapporti internazionali mi limito
A citare
Alcune questioni che attengono a quello che ancora oggi il più diffuso contratto nelle relazioni economiche internazionali c'è il contratto di compravendita
Quando si negozi in Italia non c'è problema
Sì fa un contratto di vendita la legge applicabile e quelle italiana salvo che le parti non rispondono diversamente ma non è pensabile cioè il nostro Codice civile
Se si fa un contratto con un inglese comunque un'impresa inglese bisognerebbe stabilire quale la legge applicabile e qui comincia l'insorgere delle difficoltà
Dobbiamo dire che anche per azione della Camera di commercio internazionale che ha sempre cercato di promuovere la realizzazione di convenzioni multilaterali
Ed altri strumenti che servono a rendere più agevole il ruolo degli operatori economici
Ci viene in soccorso una convenzione la cosiddetta Convenzione di Vienna del mille novecentottanta che praticamente disciplina il contratto di compravendita
L'Italia è parte di questa convenzione
Di essa sono parte altri trenta Paesi per la convenzione è entrato in vigore solo nell'ottantotto ma già trenta Paesi tra questi
Quasi tutti i Paesi della Comunità economica europea
E grandi paesi nostri partner commerciale tipo gli Stati Uniti
C'è anche l'URSS oggi purtroppo non sappiamo il significato della ratifica del bus perché ci dovrà essere un processo di successione al durissimo e quindi potrà essere sia la Russia sia tutte le undici
E
Le le undici repubbliche indipendenti che si sono create dopo la fine de dell'URSS
Due di queste ad invero già hanno ratificato cioè l'Ucraina e Bielorussia mi pare ieri c'era la delegazione qui la bielorussa i ieri pomeriggio
E quindi il nuovo già fanno parte di questa convenzione
Quale l'importanza veramente notevole di questa convenzione che con tutti questi Paesi
Sarà molto più agevole mettersi d'accordo cioè non diremmo noi vogliamo applicare il nostro Codice civile e così gli inglesi e l'Inghilterra non vive a non dirà vogliamo applicare il nostro sales
Perché c'è questa collezione che rappresenta uno strumento moderno ben architettato eppure essere veramente utile ad ambedue le parti perché e molto equilibrato
Unitamente a questo ricordando che la Camera di commercio internazionale ha partecipato a tutti i negoziati per l'elaborazione di questa Convenzione multilaterale
La Camera di commercio internazionale affianca a un tipo di convenzione del genere che riguarda la compravendita due strumenti molto importanti
La convenzione di Vienna non poteva nove disciplinare un aspetto importantissimo della vendita internazionale come pure della vendita nazionale sia la stessa situazione cioè il trasferimento dei rischi
Dal venditore al compratore quando si trasferiscono i rischi se la merce viene perduta durante il viaggio chi è che ne sopporta
Le conseguenze
La collezione disciplina questo con due disposizioni che sono sufficientemente precise ma che non rispondono poi alle esigenze della prassi completa
Cioè della prassi commerciale e qui soccorre uno strumento della camera di commercio internazionale che molti conoscono sono gli incolte s'che una serie di codificazione mi di termico Marcialis Fogacci franco fabbrica e così via che non solo di finiscono in maniera precisa
Il momento in cui si trasferiscono i rischi ma dei definiscono anche tutte le altre principali obbligazione del venditore nei diversi termini cosiddetti di resa delle merci e quindi uno sa
A chi
Firmando
Sottoscrivendo una clausola cifre a chi compete
Di fare le operazioni di sdoganamento delle merci chi deve pagare i dazi doganali chiedere provvederà al trasporto e fino a che punto e così via quindi ed è una integrazione della disciplina data dalla convenzione di Vienna l'altra integrazione importante
Che è uno strumento di finanziamento bancario
E che utilizzato oramai da tantissimi anni in tutte le parti del mondo sono le norme uniformi per i crediti documentari
Queste vengono utilizzate in tutte le parti del mondo da sempre cioè intendo dire tantissimi anni anche dai Paesi ad economia socialista che adesso stanno convertendo si stanno modificando le loro situazioni in economia di mercato ma già prima utilizzavano
Le loro banche queste stesse regole che sono uno strumento fondamentale per le operazione di finanziamento del il credito documentario nell'interesse e del venditore e del contratto
Detto questo per dire come ci sono tanti altri strumenti che noi abbiamo elaborato per agevolare le operazioni con l'estero nel campo delle joint ventures formazione di società e così via
Veniamo all'altro problema che deve essere anche meditato nella negoziazione di un contratto cosa succede se oggi mentre andiamo d'accordo tra un po'di tempo quando si esegue il contratto non siamo più d'accordo per ragioni anche possono dipendere da questione di cattiva formulazione del contratto o
Di diverse situazioni di mercato non si è d'accordo si litiga
Se non si è pensato a niente si andrà a finire davanti a un tribunale che potreste lì
Il tribunale
Del paese del della controparte potrà essere tribunali italiano o nella peggiore delle situazioni si svolgeranno due processi uno in Italia uno nel Paese estero dove risiede la controparte
Ecco questa è un'altra scelta che dovrebbe esser fatta nel momento in cui si stipula il contratto
E nel momento in cui si articola contratto parlando di foro competente si inserisce il discorso dell'arbitrato
L'arbitrato che in Italia no ma quella grande diffusione che si vorrebbe che sarebbe auspicabile certamente a grande spazio nelle relazioni economiche internazionali proprio perché tra due Paesi proviamo il Giappone in Italia i partners dei due Paesi l'Italia non avrà probabilmente grande il desiderio di andare di fronte ai tribunali giapponesi che saranno ottimi però sono tutti giapponesi la loro procedure quella giapponese e così via
E i giapponesi probabilmente non vorranno venire in Italia salvo che per motivi turistici o per fare degli affari ma non per andare davanti ai nostri tribunali ecco che si pone il problema di pensare all'arbitrato che consente sistema
Di giustizia privata
Che consente di individuare cioè di rispettare soprattutto il principio della neutralità
In una controversia entrano addetti italiana in una ditta giapponese
In generale queste lo spirito dell'arbitrato non si farà l'arbitrato né in Giappone nel in Italia si tratta inaugurando neutro luogo neutro anche come sistema procedurale
E il luogo viene scelto secondo la convenienza delle parti tenuto conto delle convenzioni internazionali io nella
Breve nota che io
Lasciato alla segreteria che è stata già distribuita
Indietro le principali convenzioni internazionali fondamentale quella del mille novecentocinquantotto la cosiddetta comizio di New York che disciplina l'arbitrato per quanto riguarda due aspetti fondamentali
Cioè la validità della clausola che si stipo la per ricorrere all'arbitrato e che praticamente evita il ricorso ai tribunali hard ordinari la seconda parte riguarda il riconoscimento delle sentenze
E questo mi voglio dire per l'importanza che Ivan
Questa convenzione
Nel mentre e molto difficile seminari
Una ditta italiana ottiene ragione del dal proprio in tribunale sulla controversa con la ditta giapponese una ditta resterà in generale ha molte difficoltà di ottenere l'esecuzione
Della sentenza all'estero salvo i Paesi della CEE perché c'è una convenzione particolare disciplina questi aspetti
E molto difficile ottenere l'esecuzione all'esterno di una sentenza di un tribunale ordinario invece per un lodo arbitrale quest'e estremamente più facile perché ben l'ottanta oltre ottanta Paesi
Tra questi tutti i grandi paesi partners commerciali dell'Italia allora ti indicato alla conduzione di New York
Con questo ho finito la mia
Breve esposizione in pelle questioni che volevo sottoporvi
Mi resta da dire e questo
Per
Un cenno che era stato fatto nella riunione preparatoria che abbiamo avuto se ricordo bene in ottobre
Io stesso avevo sollevato la questione e mi era stato detto no questo avverrà tra tanta dal rapporto Cassese io speravo di vedere illustrato in questa sede forse lo sarà non lo so
Siccome l'altro giorno abbiamo letto sul giornale certamente Nottola
L'articolo che è apparso e che parlando del
Di questo rapporto Cassese si si parla di un costo aggiuntivo per disfunzioni del vero determinati servizi di quattro mila miliardi eccola mi pare che questo forse e ci auguriamo che negli atti appaia anche rapporto Cassese come indicazione di cose da fare per far sì che questi quattro miliardi possibilmente diminuiscano grazie
Alla parola Ruggero manciate di presidente della Simest ha mandato un telegramma di audizione del presidente della Confapi Rodolfo Anghileri che si dichiara dispiaciuto di non essere potuto venire stamane dovesse fatto preparato l'intervento
Ma insomma
Signor ministro presidente inglesi presidente di turno io ringrazio dell'opportunità di presentare una piccola novità però completamente in tema
Con
Titolo del convegno te la al Massimino estrarre costituita recentemente che sta avviando se il pass
Da come emerge dalle brillanti relazioni di Prodi inglesi il sistema industriale italiano è ben integrato nell'economia internazionale ma questa posizione caratterizzata
Più da un ma partecipazione al commercio internazionale che da presenze produttive all'estero
L'industria italiana soprattutto le piccole e medie imprese concepisce ancora i rapporti con l'estero prevalentemente in funzione di esportazione quest'approccio è anche una conseguenza del fenomeno della crescita
Che fu definita dagli economisti Export Land del nostro sistema industriale che si verificò soprattutto negli anni cinquanta e sessanta le piccole e medie imprese negli anni ottanta hanno dovuto mutare profondamente le loro strategie e la loro presenza nel mercato internazionale
Da una fase in cui sostanzialmente competevano sul prezzo sono dovute passare livelli di produzione qualitativamente superiori spinti da crescere del lavoro dal costo del lavoro interno e dal costo degli altri fattori di produzione
Molte aziende hanno quindi convertito la loro produzione Vezio i segmenti più alti del mercato verso le nicchie
Ma le nicchie sono naturalmente limita e quindi non vi possono entrare tutti Contu con i loro volumi di produzione
Di conseguenza la sfida che a mio avviso ora deve raccogliere la piccola e media impresa italiana è duplice
Da una parte mantenere i clienti della pensionati del segmento medio con prezzi sempre più competitivi
Dall'altra entrare in nuovi mercati
O in nuovi settori più qualificati
Questi obiettivi potrebbero essere colti anche con lo sviluppo di forme di presenza sul mercato internazionale
Che veda accrescere il peso dell'investimento delle imprese italiane all'estero
L'investimento all'estero infatti può rispondere ha due scopi mantenere la competitività delle imprese abbassando i costi almeno per alcune fasi di produzione
Consentire una più adeguata presenza in mercati con bassa saturazione e prevede dei vili altri fattori di crescita
Le piccole e medie imprese italiane potranno così rimanere centri capaci con la loro flessibilità organizzazione fantasia a fronteggiare lo spettro della de industrializzazione
Che incombe se non le ha già indebolite su alcune delle zone comparto caratteristiche del nostro sistema industriale
Mantenendo ed accrescendo le quote di mercato grazie all'internazionalizzazione e se saranno quindi in grado di svolge all'interno un maggior volume di attività nobili
Quale la ricerca tecnologica la progettazione il design sempre più necessarie per la competizione globale
Rispetto a questi fenomeni generali via ora un'occasione eccezionale nei paesi dell'est europeo
Dove la repentina caduta dei sistemi centralizzati ha lasciato un vuoto strutturale che lo sviluppo intorno endogeno dell'iniziativa privata potrebbe colmare solo in tempi medio-lunghi
Quei mercati rimando buono quindi disponibili all'ingresso di operatori internazionali che possono usufruire di posizione di preminenza ora facilmente acquisibili
Le imprese italiane non devono mancare questo appuntamento sia per tamponare l'ingresso dalla concorrenza in mercati vicini sia per trarre vantaggio dalla particolare flessibilità di rapporti e soluzioni
Che i nostri operatori sono in grado di offrire e dal fatto e del fatto che la tecnologia da loro proposta è particolarmente adatta allo stadio di sviluppo di quei Paesi
Dopo aver sofferto per molti anni la concorrenza del Giappone che aveva saputo organizzare un decentramento dalla produzione del Sud-Est asiatico
Una zona allora omogenea per cultura e vicina ma inaccessibile per la maggior parte di imprese europee per la prima volta siamo in grado di combattere ad armi pari disponendo nell'Est europeo di un grande bacino di manodopera qualificata a basso costo e di cultura comune
Tenuto conto anche della necessità che le iniziative non si configurino come colonizzazioni economiche ma come vere forme di calo col collaborazione allo sviluppo a cui accennava e sottolineava soprattutto presidente inglese nella sua relazione lo strumento ideale per realizzare la questa integrazione è l'impresa mista
Questa parola a molti operatori italiani richiama complesse pratiche burocratiche difficoltà d'intesa con la controparte
Che spesso era un ente statale mancanza di chiarezza delle situazioni tempi lunghi tutto questo sta cambiando molto rapidamente soprattutto nell'Est europeo
Sta di fatto che la società miste operative all'estero da imprese artigiane sono ancora troppo poche per garantire all'Italia e posto che le compete nei mercati mondiali
Per tutta questa serie di motivi di occasioni la legge cento del mille novecentonovanta istituito la Simest è autorizzato il ministero del Commercio estero a parteciparvi con quota di maggioranza
Un'altra quota rilevante del capitale è stata sottoscritta dal Mediocredito centrale e un venti per cento circa ripartito tra IMI e altri istituti di credito banche associazione imprenditoriale
Ed è di categoria ed enti pubblici il capitale sociale iniziale di novantotto miliardi è incorso tormento a quattrocentonovantotto miliardi l'obiettivo è quello di realizzare uno strumento che si applica anche alle piccole e medie imprese in qualità di partner apportando le necessarie conoscenze normative economiche finanziarie per facilitare la Costituzione il successo delle iniziative miste
Quindi un partner non solo finanziatore ma anche funzionale
La Simest che ha un comincia ad operare nella seconda metà del novantuno e quindi una marcia Ambente interessata ad acquisire una quota di capitale di imprese mista all'estero con esclusione dei soli palesi dice
Con priorità alle piccole e medie imprese e dal paese dell'Est europeo
Essa si pone quindi come un catalizzatore che da una parte vuole facilitare con la sua esperienza sempre d'accrescere la creazione di società miste all'estero
Dall'altra si pone l'obiettivo di fare profitti investendo nessuna combinazione di tecnologia e l'esperienza di aziende italiane con le potenzialità produttive commerciali di Paesi molto interessanti
Se i profitti saranno adeguati alle aspettative contiamo di attirare nuovi capitali in questa attività
Sul piano operativo la Simest intende svolgere il ruolo di promozione del processo dite nazioni d'azione dell'impresa che le è stato assegnato mediante due più due tipi di attività promozionali
Uno è relativo alla fase iniziale nella quale i due futuri parte non si sono ancora incontrate l'altro riguarda i servizi forniti nel successive imprese di cui e imprese successive fasi di confezionamento delle gemme in cielo e del suo lancio
Operando su mandato di un'impresa italiana la Simest esamine seleziona potenziali partners Frattini perché in questo siamo facilitati da rapporti diretti con le istituzioni estere
E dalla preziosa collaborazione pollice e le rappresentanze diplomatiche italiane
Specularmente le istituzioni straniere affidano volentieri alla Simest la ricerca di partner di partners italiani qualificati per le loro aziende
Sia per il potenziale che deriva la nostra società dal poter contare su azionisti come gli istituti di credito e le associazioni di categoria
Sia confidando
Sulla capacità della Simest di garantire l'adeguatezza manageriale e finanziaria e tecnica del partner italiano in relazione alle dimensioni al settore del business proposte
Con i primi risultati della Simest nei primi sei mesi abbiamo già varato sei nuove imprese miste riteniamo di aver dato agli operatori un primo segno tangibile della nostra doverosa ambizione
Di diventare una piccola quota che contribuisce a mettere in moto quello che speriamo sia un grande meccanismo l'investimento soprattutto di apprezzati management e tecnologia delle imprese italiane all'estero grazie
L'onorevole Edoardo Speranza dipartimento economico della Democrazia Cristiana
Ieri abbiamo meditato sui dati statistici relativi all'andamento del commercio estero
Che evidenziano una crisi i nostri rapporti economici
Internazionale
E appare preoccupante a riguardo
L'entità del disavanzo della bilancia dei pagamenti che ha chiuso con un passivo pesantissima otto mila cinquecento settantuno miliardi con un peggioramento di ventitré mila miliardi
Le motivazioni di questo stato di cose sono stati qui illustrate
Le ragioni ci sono sempre ma Resta il fatto che questi dati pesano come un macigno sulla nostra economia
Le cause delle nostre difficoltà in questo campo dipendono da fattori generali del nostro sistema nazionale e da fattori propri della politica dei rapporti economici con l'estero
E tutto questo è stato molto bene analizzato nella sua introduzione signor ministro
Nella relazione di Prodi
Nell'intervento di questa mattina del presidente inglesi
Negli interventi di generi di Santini
In tutti gli interventi
Tutti interessanti costruttivi che qui si sono ottenuti
Ma si devono anche tenere presenti alcuni elementi che spesso si dimenticano
Che con la mondializzazione dell'economia e la caduta di tutte le barriere presto cadranno anche quelli invisibili il confronto diventa assume sempre più serrata e il numero di operatori sul mercato cresce
Due discenti decisionali nazionali hanno sempre meno margini di manovra nelle loro decisioni e sempre di più devono sottostare a vincoli e regole dettate
Dal mercato e dagli organismi sovranazionali
Tre ci si concentra soprattutto sull'esportazione di prodotti complessi come gli impianti industriali e le opere infrastrutturali
E la scelta e dovuta alla composizione di questi prodotti insieme di forniture prestazioni come tali molto rappresentativi dell'Esporte complessivo
Che meglio degli altri moltiplicano le efficienze con le inefficienze di un sistema paese
Quarto il sistema così come organizzato produce oneri impropri chiamati anche tassa export del sette otto per cento circa
Sul sistema di supporto alla internazionalizzazione perciò dobbiamo fare serissime riflessioni
E la prima esigenza all'esigenza vera che si pone oggi è quella di cambiare prospettiva e di collocare tutti i problemi economici nazionali in una visione mondiali
Si impone quindi una rigorosa ricerca
Della reductio ad unum sia nella definizione delle strategie sia nel perseguimento concreto degli obiettivi non è una novità è stato detto ma questo è il problema che si dovrà porre il prossimo Parlamento
Il futuro governo che nasce non soltanto dopo una prova elettorale ma nasce nel momento in cui nasce sorge il mercato unico europeo e tanti fatti stanno modificando la vita internazionale siamo insomma in un momento di spartiacque ecco in questo momento
Questi i problemi di fondo devono essere affrontate nelle sedi istituzionali però e la politica del commercio estero globalmente inteso deve essere collocata nel quadro della politica per l'impresa italiana la cui prospettiva internazionale e ormai una esigenza assoluta e la stessa politica della cooperazione allo sviluppo almeno quella bilaterale
Non potendo tradursi in diffuso aiuto ad ogni area sotto sviluppata del mondo al nord come al sud dovrà precisarsi ora intarsi secondo gli interessi combinati della nostra politica generale
E della struttura produttiva italiana nel suo complesso
In modo da far coincidere la crescita reale dei paesi prescelti con la crescita del nostro Paese e quindi della sua capacità di essere vie più presenti nella concreta partecipazione allo sviluppo dei popoli secondo quelle criterio della solidarietà di cui questa mattina già parlato il presidente inglesi e che io non posso
Non Conti
Competenze in materia tra più ministeri
Costituiscono oggi una delle ragioni per le quali è carente un organico e razionale uso delle potenzialità pubbliche che consenta il migliore risultato con il minimo dispendio di forze questa condizione deve essere urgentemente supera cogliendo l'occasione della scadenza comunitaria di questo anno per approvare la ma necessaria razionalizzazione del sistema
E del resto questo signor ministro
Uno dei temi di fondo di quella riforma della istituzione amministrazione centrale dello Stato che ormai indilazionabile ma della quale purtroppo in sufficientemente si parla
Occorre un unico centro responsabile di coordinazione indirizzi cambia un incardinamento ben preciso
Che sia disciplinato da un regolamento cogente per tutte le amministrazioni interessate e che rappresenti anche una stanza di confronto e compensazione
Fa gli organi dello Stato le regioni le banche il mondo delle imprese e sottolineo fra queste le partecipazioni statali condivido
La valutazione di Romano Prodi
Gli importatori gli esportatori
Le ipotesi circa la realizzazione di questo centro di direzione coordinamento sono diverse ma bisogna scegliere e l'inizio della prossima legislatura non potrà non farsi carico di questo problema
Ripete ripeto che quello che preme che vi sia una sede autorevole nella quale complessivamente siano valutate le risorse che il Paese può mettere a disposizione della politica economica Esterna
Si decidano le scelte strategiche si assicuri il collegamento tra politica commerciale e politica di aiuto allo sviluppo
Bisogna evitare ad esempio che vi siano Paesi privilegiati e non poverissimi per i quali si usano soltanto crediti di aiuto
Con distorsioni evidenti e soprattutto è necessario evitare che delicatissimi accordi intergovernativi Matera creditizia non siano decisi nella sede di direzione strategica ma portati a questa soltanto in sede di ratifica
Bisogna inoltre farsi che l'organismo cui spetta questo ruolo di coordinamento non vita
Disordinatamente e senza senza strumenti
Strumenti operativo
Proprio ma sia in grado di preparare adeguatamente le decisioni e di controllarne puntualmente l'esecuzione
Attraverso un segretariato permanente
Si eviterebbe così situazioni di scollamento come quella verificatasi
Con l'ultima Finanziaria quando poco dopo avere varato la legge che istituisce la Simest
Mi complimento per l'intervento
Delle tutto mangiati poco dopo avere barato alleggerisce la Simest e subito dopo aver approvato la legge sugli interventi a favore della piccola impresa trecentodiciassette novantuno che preveda entrambe il parziale finanziamento da parte del Mediocredito centrale
E la quota di capitale di rischio degli operatori italiani nelle società imprese miste all'estero la Finanziaria tagliata Mediocredito Centrale Conti già assegnate degli anni scorsi per mille cento miliardi
Gli ha fatto slittare ad anni successivi al novantadue conferimenti grati cinquecento miliardi
Mezzi finanziari con i quali nero per gradi sul avrebbe dovuto sostenere iniziative di operatori italiani
In società miste oltre a finanziare l'operazione descritta Anna esportazione
Anche per quanto riguarda gli strumenti operativi dice Mediocredito Centrale Sace Simest cooperazione allo sviluppo Ufficio italiano cambi
Deve essere posto umane a un ripensamento è una è una revisione
E pellicce c'è stata una riforma ne stiamo verificando gli aspetti positivi occorre capi vedere nel complesso questa realtà di strumenti
Io credo in
Nella sede di una legge generale sulle relazioni economiche con l'estero che dovrebbe essere una delle prime delle priorità assolute nella legislazione della legislatura appena
Credo che fa per quanto riguarda il quadro normativo che mostra rigidità di obsolescenza
La legge Ossola lontana rendendolo bisogna rendono adeguato alle esigenze degli operatori per quanta fattispecie tecniche e strumenti finanziari attivati
Vi sono articoli della legge duecentoventisette settantasette che riguardano i campi di intervento Sace del Mediocredito che dovrebbero essere abrogativo dovrebbe esserci un'ampia di edificazione
è necessario io credo un testo unico della normativa in me materia e occorre che la nostra presenza in sede OCSE si è più ferma nel sostenere le giuste esigenze del nostro Paese non foss'altro che per garantire omogeneità e trasparenza degli interventi da parte degli stati aderenti
Si dovrebbe poi avanzare la proposta in linea con la tendenza a legare il peso del debito pubblico i paesi in via di sviluppo di favorire l'apertura di finestre figurative nei confronti di Paesi Hoare aventi specifiche e cordialità
Dovremo comunque fare rilevare in sede OCSE utilità generale di coordinare procedure condizioni della cooperazione ordinaria non di quella di emergenza
Al fine di eliminare distorsioni che creano oneri impropri agli operatori e incertezze dei rapporti con il beneficiaria
Avevo previsto nel testo scritto anche alcune considerazioni sulla necessaria riforma della Sace che non potrà non tener conto della struttura europea che si sta delineando perché la quale occorre aprire idee chiare per recare il nostro determinante accordo va be'anche previsto alcune considerazioni sulle Mediocredito centrale e sulle altre strutture di servizio ma come precedentemente ho detto importante e che tutti questi problemi siano esaminati in un unico contesto e trovino una sito una soluzione rispondente alle esigenze di funzionalità oggi richieste richieste dalla presente in conti
Io
Concludo questo mio intervento dicendo che questo convegno questa conferenza
è stata molto interessante
Vi sono stati interventi su una tematica vastissime di carattere generale di carattere specifico
Tutto è stato utile
Importante è che non ne sia stata un'accademia cioè una se e di valutazioni considerazioni comunicazioni reciproche Massiah un punto di partenza reale perché finalmente si ponga mano alla soluzione di un problema che non è particolare ma è una è un aspetto della generale politica economica delle paese di primaria rilevanza essenziale per il futuro della nostra patria
Allora facciamo il punto dei lavori siedano iscritti a intervenire a parlare manderanno il no il contributo scritto data allora e li ringraziamo per questo Ricciotti Antinozzi Gianni Fodella Alessandro liberatori Piero Maccanti il dottor Magni della Federlegno Carlo Milana il dottor Corsi al ministero dei Trasporti Zefferino Petrica
E il dottor Giovanni Palmeri o presidente del disco li ringraziamo molto
Di della collaborazione che ci è stata data per poter chiudere in tempo utile questa conferenza
Il presidente Andreotti improvvisamente è stato ottenuto a riunioni politiche non ci rendiamo conto che di questi tempi le riunioni politiche sono obiettivamente più importanti dei nostri dibattiti altresì molto importante di politiche economiche e di interventi economici ma qui si sta discutendo del di problemi molto seri per il paese e quindi ringraziamo in ogni modo
Il presidente Andreotti che fino all'ultimo ha combattuto per poter venire ha scritto una lettera al ministro Lattanzio rinunciando proprio fino a mezz'ora fa ha combattuto diciamo percuotere belli
Quindi abbiamo pensato di chiudere
Questa conferenza con una breve sintesi e commento del professor Prodi sui lavori della conferenza e l'onorevole Lattanzio per la chiusura generale della Conferenza allora Romano Prodi alla
Ma la sintesi dovrebbe
Signor Conti tutta una lunga riflessione sui lavori cosa che non si può fare
Quindi diventa una sintesi partigiana ovviamente no diventerà sintesi
Se ne prende alcuni pensieri
Lì mette in rilievo forse eccessivo ma a che ci dà materia di riflettere per il futuro
La prima riflessione che vorrei fare in
La conferenza ha avuto un
Grande interesse a mio parere ci dà tutti gli elementi per una complete ridiscussione della politica dell'export cioè
Se
Debbo
Oggetto su quanto erogati protagonisti che tutti sostanzialmente i protagonisti del commercio estero sono stati qui a parlare ci sono gli elementi per poter fare una politica e quindi il successo allorché si collega mi sembra finalmente raggiunto
Anche se la conferenza carrozziere avere questo successo ha parlato poco di commercio
Cioè ha parlato del commercio come uno degli strumenti a cui tanti altri devono essere John
E
Ripeto è una prima osservazione di un'importanza enorme cioè non si può più parlare di commercio soltanto il problema è la presenza paese il problema rappresenta il sistema
Questo non
Al teniamoci non è un'osservazione da poco
Perché tante volte ci siamo trovati nel problema tutte le volte che in questi mesi io ho ho portato parecchie province italiane l'allarme superano il costo del lavoro e sui problemi
Delle esportazioni dicendo ma noi dobbiamo portare la parte di produzione di valore meno elevato all'estero o in altri Paesi la reazione dell'imprenditore era ma poi che cosa rimane in Italia
Questa conferenza detto chiarissimamente in Italia non possono rimanere le produzioni di basso valore aggiunto
In Italia dobbiamo tirar su il nostro sistema industriale
Dobbiamo portare all'estero quello che va bene per i costi diretti e gli altri Paesi la strategia è in grande per i musei del mondo è stata queste via del comune orizzonte l'intero piani
Naturalmente è un'enorme responsabilità perché e se si portano Francisco all'Istituto internazionale del lavoro
Quando ci si leva nella scala produttiva il Paese va avanti se si fa una dedica internazionale del lavoro e non ci si leverà scala produttiva sia la deindustrializzazione
Abbiamo è stata usata parecchie volte questa parola no come minaccia eccome paura giustamente è stata usata ed è giusto che fosse usata perché veramente un sistema che sì dei centri per distribuirsi in modo razionale del mondo e però rimane debole diventa un sistema praticamente che si spacca
E la sfida che ci tiene dall'Europa di adesione sfida molto pesante
Ci collochiamo infatti alla livello più elevato il costo del lavoro dopo la Germania
Quindi dobbiamo avere un valore aggiunto
Ari almeno a quella di tutti gli altri Paesi europei
Possiamo averlo o lo dobbiamo elettrico nella Francia del ventricolo e Gran Bretagna i percorsi lavora meglio
E c'è un discorso che mi ha impressionato
E che sempre mi mi vede in testa
Quando gli oratori distribuivano qui al parco cioè della pubblicità nelle
Riviste specializzate anche nel previsti meno specializzate delle province francesi confinanti con la nostra
Che dicono venite a investire qui ai militari italiani perché non sopporto il lavoro e inferiore perché e problema
Paradossale rettifiche questa viene persi perché il e ovviamente comprensibili verso
La zona dei nel sud della Francia diventa un problema meno comprensibile ma che è stato un po'l'ombra che ha aleggiato sulla nostra sulla nostra conferenza
E credo che sia un punto da cui partire come il discorso della politica della politiche industriali appeal commerciale
Cioè noi abbiamo
La arrivi centralmente tu lo vedremo persone come avviene non può che essere realizzata ma allora il sistema deve sale lei salti in avanti molto forti nel valore aggiunto che è propria produzione indipendentemente questo è un altro discorso che è uscito che siano imprese grandi e piccole o medie la vocazione una vocazione di sistema
Le in prese
Minori hanno un enorme ruolo in questo fatto sportivo anziano in ruolo crescente
Però le risulta un'altra osservazione
Dove si deve agire quali sono i nostri mercati
Poi facciamo altre riflessioni ma la prima riflessione che emerse Europa Europa euro
E il discorso che fa perdere i sensi
Sulla
Commercio interno il sessantadue per cento adesso più in crescita continua nuovo a questo importante norme nel commercio verso l'asta ma nello stesso tempo perso Nesta che si sfalda e che quindi rende ancora più importante il commercio interno dell'Europa
Allora il problema del collocamento all'interno dell'Europa è un problema di un'importanza colossale non stiamo lì poi dove dobbiamo avere come organo di tutto il mondo ma il gioco futuro
Cioè il problema della quota di mercato e per i due terzi in Europa per un terzo altrove per il problema di avere una una politica europea ferrea è un problema di banane straordinari
E qui
Scusate l'industriale ce ne andiamo a fare delle analisi
Sulla nostra Presidente troviamo che rispetto all'ampiezza del mercato probabilmente ne spendiamo poco per l'Europa lui diamo per garantite una serie di
Risultati che ancora non sono garantiti e non sono garantiti per il rimescolamento che c'è viene anche dai mercati nel
La sfida i mercati dell'Est ed è bene che si sia parlato
Che anche la Simest cambia
Detto i propri programmi
Perché abbiamo visioni proibite ora bisogno di due tre quattro cinque Silvestri
Perché
Chi va adesso a mettere un piede in questi mercati
Chi lo deve fare in un modo nuovo fin dall'inizio cioè con investimenti e compartecipazioni compresenze nelle colonie perché non hanno bisogno di importanti hanno bisogno di avere una struttura industriale che si volta
E
Se però altri paradossi
Che se noi non partecipiamo ad esempio il processo di privatizzazioni
Di questi Paesi privi di uno solo di questi Paesi non avremmo mai le commesse
Che andranno attorno tutti questi sistemi questo non è solo per l'estero voglio dire sta privatizzando le utility s'dell'America latina del per un dipende troviamo infatti stranissimo che
Se non diventiamo dei negazionisti nel Società Elettrica della politica o del Perù del paese che volete che viene privatizzata non solo non faremo più centrali
Ma non parteciperemo neanche alla riparazione delle centrale che abbiamo costruito in questi anni in cui siamo stati molto equilibrio nei rapporti con cioè ormai lo strumento di precedente diretta è diventata prioritario rispetto al discorso inteso come cioè
Allora
Proprio di questo c'è bisogno di sei Silvestre
Lo dico sul serio insomma qui bisogna la Spagna ci sta dando gli esempi no meno una telefonica spagnola e in tutte le riempie telefoniche
Dell'America latina scelte come parte del mondo in cui è una grande tradizione e non non mi sbagliavo
Ed è questo il discorso bene però facciamo
Imprese manifatturiere
Ventenne evitata ricerca ma anche per le grandi imprese
Quindi serbi
Telefoni elettricità
Distribuzione di gadget perché da questi mezza della domanda nostro struttura viene dappertutto lineare
Strutture ferroviarie pensiamo grande problema
Voglio dire di essere fuori
Per
I vecchi drammi che ha avuto l'Italia prese fuori da tutto le costruzioni ferroviarie del mondo
Francamente
Ecco perché è un esempio di come
Il problema della della presenza diretta
La porta per la presenza di esportazione non solo ma quando andiamo al di fuori dei due terzi dell'Europa cioè del mercato europeo cambiamo l'alto prezzo di mercato
Nessun Paese ormai si accontenta
Di importare beni se non in modo temporaneo marginale no ma c'è sempre nelle grandi aree che abbiamo descritto ieri è un problema di francamente mia che venne
Allora
Quindi non i quindi che realizzano questa tipo di stabilire finiscono col diventare anche i padroni del mercato ripetono i tecnici ecco allora un
Un convegno che trova un accordo in cui su come è certo che c'era un accordo non dico giusto veramente come ha chiesto il mostro complicazione commerciale esterno
E quindi sulla politica industriale di grande rilievo no richiamo a quello che ha detto D'Antoni
Son solidarietà e cervello sempre bene le tecnologie quindi
L'enorme problema
Va be'che è una specie di mia ossessione no sul sistema scolastico andate a cui esaminare queste cose e una presente questo genere esige un sistema scolastico applicata raffinato insomma sì Grande ore di apprendimento esige tutto è impressione il fatto che la Germania abbia la bilancia di pagamenti che venne scritto ieri e col più alto costo del lavoro vitali del d'Europa forse anzi del mondo scusate non verrà del mondo pagina internet
E non ha problemi di bilancio i pagamenti nemmeno l'anno in cui assorbe in cui assorbe la Germania
Nemmeno in quell'anno lì problemi ma quando ad analizzare struttura interna ecco un valore di uno spaventoso non ha curato il tre per cento della sua popolazione negli Stati Uniti ma curati settanta per cento del suo popolo
Con tutta una serie di
E il testo è una grande sfida
Che che ha una sua diversità anche le problemi amministrativi
Qui è
Apparso sempre un po'in in sfondo il problema
Di chi gestisce questa politica industriale commerciale no mille metri e proposte
E anche il grosso problema delle regioni che viene sempre stamattina
Del loro spazio
E qui discussione
Che qui molto interessante cioè il referendum per la polizia di ministeri
E ha un senso se tutto il sistema economico che riforma accumulato sul modello tedesco a cui questo discorso a migliorare spira allora ci se abbiamo tutt'una struttura
Centrale e a regionale con una competere distributori perché si possono fare questa operazione
Tensione che noi non ci troviamo
Di fronte a una mancanza di rappresentanza a Bruxelles cappellani anche dove si decidono i problemi di politiche dove si fa
Come giustamente ha insistito
Questa mattina inglesi la contrattazione la contrattazione prevenzione ecco in paese deve essere fortemente accreditati in questa sede quindi il problema del decentramento regionale
Che è un problema importante poc'
Poi non si non si mantengono le frammentazioni interiore che vi sono all'interno della Regione poiché la Juve diventa un corpo forte di politica industriale
Questo può andare benissimo ma con una completa redistribuzione della struttura di potere col centro
Cioè non possiamo semplicemente chiudere
Struttura centrale senza pensare come riorganizzare la rappresentanza del Paese
E la politico unitario del Paese di fronte a questi di fronte principale
Che altrimenti come viene regolata abbiamo detto che c'è la politica creditizia
E il tesoro la politica industriale della scuola tutto deve essere coordinato e poi non lo possiamo fare coordinare da una conferenza di regioni
Bisogna e abbia un momento di accentramento di potere di coordinamento di potere che viene da quello che è il ruolo di uno strato anche federale proprio dicevo il modello tedesco sotto questo aspetto è un modello coerenti
O si sceglie quello francese fortissimamente accentrato Sicilia quello tedesco guai scegliere l'uno e l'altro messi assieme in cui poi non abbiamo né nessun'in cui abbiamo il vuoto di potere diciamo ecco cioè
La la demolizione è insieme e c'è un processo
Insieme a ricostruzioni sono da fare no o per lo meno una progettazione deve precedere la demolizione vere questo è un altro punto di dibattito molto importante che dobbiamo fare rispetto a queste politiche
Cioè c'è un ruolo i spinta importante positive delle regioni
Giusto è conciliabile e positivo se da un lato vengono tolti le frammentazioni ci sono a livello subregionale e dall'altro c'è un grande momento di coordinamento in modo che riceverà l'ordine sparso cioè non vorrei e Boy
La Regione Toscana regione emiliana
Può pensasse di sostituire e la presenza nei mercati mondiali Stati italiani insomma e allora diventa veramente un problema
Problema assolutamente assolutamente disperato
Poi fine ci sono due
Osservazioni
Cioè abbiamo detto Europa
Io veramente non è che io sia spaventatissimo di codesto
è stato fatto giustamente un richiamo al passato ben passato momenti molto più duri molto più difficile insomma è una seconda generazione di sfidare e il clima io credo che clima generale sono molto più propenso a dar ragione a quanto sostenuto Andriessen Vieri
Che a
Spiegato come la situazione dei servizi circonfuso siamo imprese gli avvenimenti nuovi e la reazione bifronte dei pentimenti nuovi sempre lezioni in preparazione
Però sono avvenimenti Bellini provvedimenti positivi cioè attenzione non facciamoci prendere dallo sgomento di fronte quello che sta avvenendo all'estero perché noi lo capiamo
Perché nel lungo periodo come ha detto il vicepresidente l'Europa prese
E io credo che per la creazione ora invece al mercato europeo
Sarà come ho già accennato ieri l'unico o strumento che ci può fare accettare la sfida col sistema gerarchico il TAR rafforzando in un modo incredibile e che noi
Non possedendo mai valutare abbastanza nella sua dimensione che avrà nella prossima generazione allora quello che adesso citando i propri amici può causare delle norme speranze allora ecco il problema è ricominciare a pensare
Qual è la specializzazione di medio e lungo periodo di un paese come l'Italia poi con l'allargamento degli Uberti nel mercato
Con l'Europa
Con un'area di mercato abbastanza aperti a carico migliaia di abitanti perché metà che gli Stati Uniti perché il blocco i satirici come dicevo ha poca ragione di essere
Allora può essere importante può essere per un paese di quante ce ne debilitanti avverrà con i blocchi di specializzazione anche molto ristretti ma in cui avere Forte una forte tenuta questo richiamo un altro fatto
Abbia partecipato tanti progetti abbiamo partecipato carta precettiva internazionali ma a dobbiamo cominciare ad avere
Qualche campo in cui
Sì prendiamo la responsabilità di fare non riesce no di guidare coordinamento internazionale piccanti ristretto piccanti
In cui nel sistema dei rapporti di forza
Siamo fare discorsi e meccanica strumentale di alcuni settori ma in cui dobbiamo dare senso di centralità no un paese dei ferri alcuni punti di eccellenza se no perde totalmente la propria la propria identità eterno
Discorso
A me manca moltissimo sincero
Anche moltissimo
Il potere se volete anche retoriche anche il potere identificarsi con una missione credit cards con qualcosa di privarsi no
Comunemente
Nei momenti di passaggio il questore lo sforzo quasi disperato sforzo difficilissimo ma vicino circolano tutte le ragioni
Potere mettere
Questo obiettivo nella mirino delle nostre prossime riflessione infine un problema sulla sugli allarmi chiamiamo gettato ieri
Abbiamo gettato molti allarmi il primo sugli aspetti strutturale del nostro impresa
E cioè la imprese familiare a le grandi problemi li farà politica all'estero ce l'ha per motivi
Per motivi anche banali no
Bisogna avere un parente uno in cucina da mandare all'estero se ne intende familiare davvero fonderie che qui ci si divide poi le decisioni vengono bloccate per chi fa testamento elementare da un paio di generazioni all'altro
Vivente difficilissima per i dirigenti necessari per per potere le banche d'affari non ci sono non ci seguono quindi abbiamo posto grande fatto delle impresa familiare all'estero e questo è un l'altro capitolo oggi un sistema che deve trovare una soluzione molto ad hoc su questo fatto sulle proprio capendo dai dati che viene visto da inglesi stamattina che i nostri problemi sono diverse perché abbiamo tale diversità trentatré strutturale per nostra impresa non possiamo far finta
Di essere la Francia la Germania
Che ha questi grandi blocchi poche alle banche che guidano le imprese nelle scelte nelle scelte fondamentali
Allora problema un problema
Di
Politica industriale globale come venne richiamato prima infine l'ultima osservazione darà il questi sguardi lungo periodo non ci devono impedire dalla allarme che abbiamo
Non è stato un allarme
Disperato no un allarme che ci aiuta ad agire ma guardate
Non è facile in termini statistici delle ragioni di scambio siano così positive anche nei prossimi dieci anni
Il massacro descritto grande inglesi per i Paesi in via di sviluppo è stato
Il nostro vantaggio no dove abbiamo una specifica di mano invisibile che è preso della mi ha dato di qua
Noi siamo da esattamente otto anni no dieci alcune perché la crisi petrolifere circa dieci anni che Freccero comincia a pedalare per nove dieci anni siamo nella fase Benedetta da
Dalla nella storia no che quinti possiamo marciare Pauline questa situazione aiutato previste ma che mi viene in mente
Per finire un po'con me serenità in una vecchi finché avrà cinquant'anni intitolato un sudista del novantanove c'era questo
Soldato che nella guerra degli scettici non sapeva come districarsi quei duecento una folta l'atto cucire va a dirci delle bandiere del nord e marciava applauditi Metelli esercitino mentre alla fine di questa marcia intento
Rivolto alla bandiera e finì in colabrodo insomma no e ne siamo un pochino o in molti casi come questo soldati almeno attenzione che siamo esposti ai clienti della storia
E noi con i francesi
Perché ha ragione di scambio anche sorge già con le regioni scambi favorevolissimi la nostra bensì pagamenti parecchio tempo allo sviluppo cerchiamo di approfittare di questo per cambiare che la nostra situazione per svincolarci da queste catene ecco questo mi sembra il senso e la morale di queste giornate di lavoro grazie
Molto brevemente però credo che dobbiamo riprendere il senso di questo dibattito
Otto e che senso di questa iniziativa
Mi pare che aveva prima considerazione che possiamo e dobbiamo fare
è sostanzialmente questo
C'è stata una grande convergenza
Nell'ambito del grande dibattito che si è svolto in questa sede oltre trenta interventi
E c'è stata una larga convergenza nell'ambito dalla preparazione
Durata oltre sei mesi
C'era un pericolo
E voglio dire col pericolo pressoché calcolato
Il pericolo che in fondo Donovan altro i problemi di natura congiunturale
E dall'altro anche gli aspetti di natura più squisitamente diciamo politico-elettorale
Ci facessero allontanare dal tema di fondo dalla responsabilità di fondo che dinanzi al
Io credo che già questa mattina
Nel ricco che abbiamo visto in avanti Tampa
Ma direi che per chi ha vissuto intensamente come noi abbiamo vissuto tutto intero il dibattito possiamo dire che questo pericolo il tratto felicemente superato
Cioè a dire pubblica avendo tutti quanti la consapevolezza che vi sono problemi di natura congiunturale che certamente bisogna affrontare e risolvere
Però credo che concordemente tutti quanti
Diciamo ozio
E poi di regna nel dibattito
Abbiamo avvertito che bisogna guardare oltre
Che bisogna guardare al di là c'è da dire del momento squisitamente congiunturale non per dire che questo non esiste
Ma perché sappiamo bene
Perché il discorso è molto più ampio
Molto più ampio perché riguarda la ripresa economica del nostro Paese perché riguarda la situazione politica ed economica in generale più in generale del mondo sono questi grossi appuntamenti
Che ci sono dinanzi e dire un sì a questo a questi appuntamenti abbiamo dimostrato tutti quanti grande senso di responsabilità
Credo che in fondo
Possiamo davvero dire una prova conclusiva su questa conferenza deve aprire poi un'auto un'altra di riflessione che dovrà essere di natura lo dico subito decisionale ma credo che si possano uscire da questo dibattito con una consapevolezza piena che cioè a dire il commercio estero
Sì naturalmente trasforma
Non perché qualcuno abbia deciso ma perché nei fatti della situazione internazionale nei fatti di natura economica un affare
O l'affare detto fra virgolette
Come in fondo poteva essere interpretata l'attività proprio del commercio estero
A Vicenza
Poteva realizzare prova a fare è ormai una politica diciamo sostanzialmente supera
Credo c'è da dire che io l'aspetto di fondo è uno nonché che non dobbiamo continuare la svolgeva benemerita attività che vince che le tavole di commercio dello stesso ministero delle ambasciate di nuovo qua mi pare ovvio
Però mi pare ecco che il discorso su cui anche Prodi ancora qualche minuto fa richiamato concordemente diveniva attenzione di tutti quanti noi
è un discorso che non si può riunita aveva contingenti ma che deve poteva andava molto più avanti
E una presenza è una politica di presenza io credo interessante certamente sul piano interno ma direi anche come messaggio
Come messaggio per poter mandare a tutti gli altri Paesi in modo particolare ai Paesi in via di Svevo
Non ci interessa più
La politica diciamo pure dell'affare
Di poter ottenerne una commessa
Quello che ci interessa e lo abbiamo detto tante volte credo anche in queste varie riunioni viale che abbiamo tenute in giro per il mondo in questi mesi quello che ci interessa è una presenza che possano essere di varia natura
E ha ragione il rappresentante del ministero dello degli esteri questa mattina quando ci ricorda e innanzitutto una politica estera ma questo mi pare ovvio
Senza una politica estera che abbiamo e con tubazioni proprie del nostro Paese che si fonde cioè a dire sui valori della giustizia della pace beh credo che non avremo possibilità di essere presente
Ottetto questo affermato questo
Credo che il discorso eccome essere sì
Il discorso è come poter realizzare questa presenza che una presenza innanzitutto di civiltà una presenza di civiltà direi in Europa e nel mondo e non si meraviglia nessuno si cito una presenza di civiltà in Europa
Perché io credo che anche in Europa dobbiamo capirci sempre di più dobbiamo integrarci sempre di più dobbiamo fare in modo che davvero in Europa si paure
Diciamolo pure non con una lingua solo con con un cuore solo
E credo che sia esperienze costante e continuo
Di rapporti europei Sacchi questo è ancora un traguardo da conseguire un traguardo che si consegue giorno dopo dopo giorni
Però se mi consentite a un discorso più ampio è un discorso più ampio che oggi riguarda i nostri amici ai laureati che riguarda gli Stati Uniti
Ma che riguardano anche
I nuovi mercati i paesi in via di sviluppo che riguarda soprattutto quelli che chiedono una presenza italiana non so quando per assicurare il made in Italy
Ma anche direi soprattutto per assicurare un modo di essere
Ecco io credo che questo messaggio
Sì è emerso con chiarezza da questa conferenze cioè a dire il messaggio della Internazionalizzazione dell'impresa è un messaggio compromesso
Però che innanzitutto un messaggio di natura culturale di natura morale
Di natura politica poi certamente anche un messaggio che riguarda l'impresa che riguarda la produttività che riguarda alcuni settori sui quali come giustamente mi pare proprio che ancora Moro ci diceva bisogna che ci qualifichiamo
Perché anche il fatto di essere particolarmente specializzati in alcuni settori e un motivo di vecchia ecco io credo che questo messaggio preso nel suo insieme
è il senso più vero e più profondo di questo dibattito e dove a lungo preparazione che ha preceduto questo obbligo
Ed io se devo dire se devo esprimere più fino in fondo il mio pensiero unico va male Nokia che il presidente Andreotti non abbia potuto concludere lui sui lavori e non solo che non abbia potuto conclude viva voce ma soprattutto che non abbia potuto seguire questo dibattito
Perché io credo che e ora e importante ascolta
Prima ancora che paura e la politica dell'ascolto credo che sia fondamentale soprattutto se vogliamo aprire strade nuove
Per la nostra presenza nel mondo e con lo dico per la nostra presenza non faccio un patriottismo dico per un tipo di presenza
Detto questo però io credo che non dobbiamo così disperdere questo incontro
Soltanto in quello che è saltata un inventario
Della realtà una prospettazione dell'impegno dobbiamo concretizzare si impegna a ragione che ha detto non può essere un accademie non era certamente non è mai stato dell'intenzione di nessuno di noi
Lì nessuno quando abbiamo indetto questa conferenze
Quando l'abbiamo preparata quando nonostante tutte le difficoltà anche temporale abbiamo voluto che si celebra
Importante e cioè a dire che intanto si parte da questi entrando si parte da cui tutto un modo di essere a questo modo di vedere da questo modo di proiettarsi nel futuro
E poi ecco che si sia molto concreti molto realistici
Ecco perché io credo che questa conferenza non deve aver soltanto un ovvio appuntamento che i vari ministri potranno potranno assecondare ed è un modo come riterranno più opportuno d'intesa convincenti secondo il mondo dalla produzione del lavoro credito
Ma io credo che noi abbiamo un dovere
E il dovere di fare in modo che le nuove Camere abbiano dinanzi a uno dei documenti precisi chi sia un il risultato di questo di Battisti
Ecco perché io vorrei pregare
Unico professor Prodi
E con un naturalmente invito non soltanto dice ma invito le strutture del ministero inviso gli imprenditori del mondo da lavoro il mondo del credito cioè lì e tutti quanti hanno collaborato
Alla preparazione e alla celebrazione di questa conferenza ecco adesso attivare i documenti insieme a me
Cioè a dire noi dobbiamo rendere concreti
Alcune proposte
Se volete anche alcune proposte alternative
Che probabilmente non troveremo un'intesa di natura globale su tutto
Ma ci deve decidere ha necessità anche di trovarsi di fronte a delle proposte alternative perché possa scegliere
Ecco io credo perché sia molto interessante il dibattito del confronto
Ma se mi è consentito altrettanto importante la decisione
Che si decide
E quando che e quando si è deciso purché si vada avanti che non si ridiscuta anche le decisioni che sono state prese beh io credo che questo è certamente così un aspetto meno commendevole del nostro essere made in Italy don otto esseri Italia vuol tornare e ritornare sulle dei scissione
Credo che su questa materia e bisogna aveva coraggio di decidere
E quando si ha avuto il coraggio di decidere si deve avere il coraggio di andare a
Ecco che io credo che noi dobbiamo riempire questi medici fino al momento della riapertura delle nuove Camere perché si mettono appunto i documenti
Perché ci si confronti fra quanti hanno preparato questa conferenza suo come proponente precisi
E si possono portare queste proposte come concussione di questa competenza in maniera tale che in un messaggio non sia affidato genericamente a tutti e a nessuno ma il messaggio sia affidato in modo particolare alle Camere al nuovo Parlamento perché il nuovo Parlamento sia porto nelle condizioni di DC
Ecco in questo senso io ringrazio non so quando tutti i partecipanti
Ma vorrei in maniera particolare ringraziare rappresentanti stranieri che ci hanno attentamente il seguito
Io dirigo molto sospetto
Con molto reciproco rispetto ce l'hanno seguito in questo dibattito
Perché io credo che anche sul piano internazionale non
Come ringrazio Pampa ben Gazzoni stampa per questo impegno in fondo di approfondimento e di serietà
Che nonostante i tempi nonostante il momento che qualche volta così porta ciascuno di voi il Dinoi ad estremizzare e a politicizzare avvolta tutto in politica
No invece devo dire con molta sincerità io abito con grande senso di responsabilità qui siamo impegnati hanno battaglia comunque che aveva portato via inevitabile che la battaglia di un tipo di civiltà ecco io credo che il sistema Italia di cui inglesi ingiustamente sin dall'inizio di questa conferenze
Ha parlato e ha scritto con un articolo di vari tipi di siti abitati Volja debba dire innanzitutto queste vero esprime innanzitutto questa volta in questo senso naturalmente io non lo ringrazio invece nelle strutture del mio ministero nell'indice negli attimi misteri né gli imprenditori né il mondo da uno Bobo perché con questi dobbiamo continuare lavoro io non mi affido al nuovo solo quando approdi uomini spesso all'inglese o qualche auto con il figlio a quanti hanno voluto condiva organizzato questa conferenza se ci sarà poi un ringraziamento credo che ci voglia ancora del tempo
Ringraziarla di lavoro svolto il ringraziamento Sava quando avremo presentato i documenti e quando potremmo divi in termini precisi tutto qui ha dato un frutto almeno un frutto di annuncio in sede parlamentare in sede politica di quelli che sono gli orientamenti e le decisioni di questa con cioè in questo senso io ringrazio però questo sì il presidente inglesi anche non soltanto contributo prezioso fornito Marinazzo soprattutto anche per questo suo essere presente diretto per questi nostri vagoni di aver consentito anche col suo impegno che questa Conferenza si svolgesse nel migliore dei modi grazie