"Politica e immagine: i partiti e i leaders nella società della comunicazione" dibattito organizzato nell'ambito della IV Festa della Vela "I cristiano democratici per l'Italia" (Telese Terme, 31 agosto - 7 settembre '97)

O
E
Ma anche
Salve buonasera iniziamo con un po'di ritardo questo nostro dibattito per si svolge un po'a ranghi ridotti nel senso che c'è la presenza di alcuni nostri
Previsti relatori ma del resto momento in cui immaginiamo questo convegno per esempio la candidatura del dottor Corsi non era prevista vorrei iniziare anche da qui perché in fondo questo nostro dibattito su politica immagine un po'ripropone anche il tema di questa Carella cui partecipa corsi in fondo due immagini si confrontano al Mugello un'immagine sostenuta anche da De Cola di Curzio a Panorama quella di di Di Pietro all'Espresso è in fondo la discussione di questa sera
Con i nostri relatori vuole affrontare questo tema questo rapporto tra politica immagine oggi in questa società di comunicazione dove ci si identifica sempre di più sui leader che sui partiti
Dove però il rischio forte che c'è è che la politica possa perdere i suoi contenuti politico programmatici i suoi ideali sui valori
E dopo alla fine il rischio è il nodo di questo dibattito e che se è vero che la maggiore comunicazione o portare a maggiore conoscenza è anche vero che messaggio politico che si emana tende a stemperarsi di contenuti e si riempie molto spesso di emotività e di demagogia
E allora alcuni temi dobbiamo pur
Confrontarci e immaginare con i nostri relatori dal presidente la commissione vigilanza RAI Storace alla dottoressa Latella giornalista e pure la sera
All'onorevole Pilo famoso per i suoi sondaggi alla l'amico Follini vice segretario suo partito all'amico Giorgio Merlo compagnie tante battaglie ne nei giovani democristiani oggi sul fronte opposto The popolare dell'Ulivo
Ma la questione fondamentale che noi abbiamo di fronte anche immaginare come questo rapporto tra politica immaginare quindi una politica impostata più sorridere cambia anche il rapporto interno ai partiti il rapporto tra il leader e il gruppo dirigente tra i leader e militanti
Di fatto oggi rischia di essere una politica più oligarchica in cui il leader emanano tutta la classe dirigente quindi cambia anche la natura e la qualità della classe dirigente
Una politica imposta per i più sulla comunicazione comporta anche un altro dato una maggiore spesa economica dei candidati e quindi qui cambia anche la natura oltre che la qualità dei candidati i temi sono vari sono diverse noi cercheremo di affrontarne anche se in maniera anche briosa questa sera del resto anche il dibattito di questa estate
Dibattito che succo previsto anche D'Alema di un leader senza partito pur essendo il segretario del maggior partito italiano ripropone che questo tema ormai riempie tutto le parti dello schieramento politico
E anche gli ultimi avvenimenti di questi giorni anche se triste anche se non sul piano della politica la morte i veri italiana che ha riproposto questo tema del rapporto tra l'informazione tra gli operatori dell'informazione
Quello che il rapporto con i personaggi pubblici
Questa comunicazione quindi selvaggio a tutto campo allora non ci chiediamo come può S. deve difendersi il politico che pure l'uomo pubblico per eccellenza rispetto a questi temi che riempiono oggi oggi lo scenario di fronte a noi e vorrei sarà proprio dal presidente della commissione vigilanza
Come può il politico può essere deve difendersi e come deve impostare oggi la sua azione rispetto all'informazione
Tutto
Sì anzitutto grazie per l'invito
E io non so se il politico si debba difendere dalla comunicazione il politico si deve difendere dagli elettori quando sbaglia probabilmente e non vivere con angoscia il dramma personale dell'informazione personale chiedo scusa del bisticcio
Anche a me è capitato giorni fare in Sicilia in vacanza di essere avvicinato da un fotografo che mi voleva fare foto fotografie Velasco escono voleva scattare fotografie al mare la mia pancia gli ho detto può pure venire quella spiaggia ci sono i sassi o del ritiro
C'era obbligatorio rincorrere il fotografo non è obbligatorio farse rincorre dal fotografo io penso e qui ovviamente riferimento alle italiano non c'entra nulla che il politico che sta in copertina e perché circa la copertina tutto qua
Però questo non significa che bisogna sottoporsi e bisogni sottovalutare l'importanza dei media
Io comincio a essere convinto che la comunicazione politica nel sistema maggioritario sia in realtà uccidendo la democrazia le regole interne ai partiti
Perché il maggioritario già accentua quello quel fenomeno che lo so rappresentava una sorta di sacralizzazione dei leaders oggi le sotto vi è contano sempre di meno rispetto al leader non esistono più congressi veri dei partiti non c'è più dibattito vero nei partiti
Questo lo ammette indotto anche dalla televisione per cui un leader siti leader si diventa grazie al ruolo acquisito inizialmente poi ci si resta quel tanto che basta allora
Io vorrei qui fare qualche esempio io molto
Molto apprezzato il dibattito interno ad esempio al PDS sulla bicamerale sulle riforme
Lo scontro che c'è stato tra D'Alema e gli ulivisti
Bene nel libro dedicato al presidente della Bicamerale alla Bicamerale non c'è una parola del contestatore sul contestatore interno dalla Bicamerale che era Claudio Petruccioli che magari su quelli della sera intervistato un giorno così e l'altro pure allora non è un libro verità potete comunicazione artefatte comunicazione bugiarda perché probabilmente si usa la comunicazione come forma di governo anche delle cose interne ai partiti
Si sa che il libro di D'Alema può tirare di più di molte mille intervista dell'onorevole Petruccioli quindi la verità che passa e quell'anno quell'altra perché dico questo perché probabilmente si tratta di centrare l'obiettivo che è stato indicato all'inizio proprio dall'onorevole Galati cioè il rischio della politica che svanisce
Tutto quanto è virtuale tutto quanto effimero non ci sono contenuti non c'è più responsabilità
E il potere in questo caso senza responsabilità rischia di diventare arbitrio per quanto riguarda l'informazione ed è un po'la battaglia che mi son permesso di fare di indicare anche in qualche cosa che sto scrivendo anch'io proprio per quel che riguarda il servizio pubblico radiotelevisivo non è pensabile che un servizio pubblico possa essere ritenuto il responsabile di fronte a quello che rappresenta la volontà popolare la sovranità popolare cioè il parlamento
Qualcuno deve fare per rendere conto di qualcosa questa è una regola democrazia quando si affida ad un potere
Allora
Per concludere questa prima parte dell'intervento io dico che da settembre da adesso si apre una pagina è una fase nuova una pagina nuova nella storia della comunicazione politica in questo nostro Paese
Ed è proprio ed è rappresentato da quella legge che abbiamo approvato nel mese di luglio la legge sull'autorità di garanzia
In cui finalmente si introduce il principio della responsabilità chi sbaglia paga e ne parlerò in un secondo giro
Cioè la l'Autorità di garanzia per l'Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni può finalmente a sanzionare la violazione degli indirizzi sul pluralismo se ci sono bene questo è importante perché vuol dire che tutti debbono stare attenti a come si comportano vuol dire che tutti hanno l'obbligo di rispettare il telespettatore che paga il canone non è pensabile idolo Trane qualcuno solo perché appartiene alla propria parrocchia politica non è per non è pensabile disprezzare qualcun altro solo perché appartiene alla parrocchia politica che casualmente ha perso le elezioni
Ma in tema che scoraggia introduceva Cerci allargava proprio questo quanto quello che cambia anche all'interno della vita dei partiti che lo sia fondamentale quindi sulla selezione
Io ora vorrei che era dottoressa Latella
Le notizie che giornali che molto spesso confeziono una notizia molto spesso viene più fatto dai giornalisti che notizia che fa il giornale
Allora il problema che ha di fronte l'opinione pubblica e che i giornalisti si devono porre o si pongono è secco cosa conta di più emozionare il giornale di emozionare il lettore ho indirizzarlo in una società che evidentemente vuole ancora mantenere un livello di di ragionamento intorno ai temi e processi o senno dobbiamo finire tutto intorno alle mozioni è tutto questo che comporta anche un indebolimento di valori
Senta l'onorevole Galati buonasera
Pone una domanda che una settimana fa circa Antonio Di Pietro apposto al mio direttore Ferruccio de Bortoli direttore prede la sera
Naturalmente
Alla Versiliana c'era un dibattito e a un certo punto Di Pietro ha detto perché lei direttore mi deve rispondere quante volte voi giornalisti create la notizia e non date notizia
E debba attori a soste Ari risposta ma quante volte Dei Di Pietro ha pensato sono diventato Di Pietro anche grazie ai giornali
Perché il punto è è il seguente come Storace osservava prima il politico che finisce in copertina no o e che comunque finisce in un in un articolo con una dichiarazione non non è che ci finisca perché obbligato perché costretto manu militari si finisce di sua spontanea volontà
C'è un circuito perverso
Che lega noi ai cronisti e ai politici tutti e due abbiamo interesse a a finire sul giornale noi con la nostra firma e politico con la dichiarazione allora io posso essere d'accordo con calati quando dice che la cronaca politica di questi anni di cronaca politica stiamo parlando qui
Talvolta inventa o ha inventato delle situazioni più che altro ha ingigantito situazioni che potevano essere ridotte a a una notizia Breve
Ma e e qui torna il la domanda la domanda di prima
Siamo noi che ci inventiamo le cose pone semplicemente bisogno di fare appassionare anche un pubblico un po'più vasto alla cronaca politica che vent'anni fa
Era una cosa che leggevano in un in cinque o in dieci se la politica è diventata
Di interesse collettivo se voi stasera siete qui siete venuti a sentirci
è perché davvero insomma la politica appassiona o o o perché semplicemente è diventato un oggetto di consumo
Un po'come le notizie rosa e allora in questo senso anche i giornali hanno contribuito a diffondere anche talkshow televisivi hanno contribuito a di Fontana insomma io faccio sono più abituata a fare domande entro il divieto che a dare risposte quindi è una domanda che pongo a agli altri relatori
L'amico Merlo oltre che risponda alla questione che pone ora Maria Latella
Merlo come me ha vissuto anche se il pur bravo venti giorni della falsa prima Repubblica
La questione che vola un po'con lui affrontare
Oggi il rapporto tra partite vedere cambia c'è sempre stato nei partiti prima c'erano le correnti che lo svolgevano un luogo di indirizzo ma oggi c'è tutta questa polemica i famosi comitati che nascono rispetto al candidato presidente al rispetto al candidato leader ma cambio oggettivamente anche il tipo di rapporto se prima si svolgeva seppure in un rapporto conflittuale fra le correnti ma c'era una selezione che avveniva in maniera diversa oggi questo è un po'un processo che cambia radicalmente
Come lo vede Giorgio rispetto a questo processo fra prima e seconda cosiddetta Repubblica
Ringrazio anch'io
Per le vittorie metodo formulato
E cercherò in tre quattro minuti di rispondere Pino Galati su questo tema
Io credo che la cultura della menzogna sotto questo profilo ha avuto un largo sopravvento in questi ultimi tempi
E Porto tre esempi per capire come il rapporto tra leader e partiti e in questo caso anche come viene selezionata la classe dirigente interno ai partiti ha subito una metamorfosi a mio parere negativo primo
Quando Pino è sottoscritto militavano nel movimento giovanile della vocazione cristiana partito che credo nessuno ancora oggi debba vergognarsi per la storia che accada tra storia che ha avuto c'era una selezione della classe dirigente che bene o male affondava le sue radici all'interno della società le componenti all'interno dei partiti rappresentavano fette di società certo c'era anche una via degenerativa dei partiti
Qual è stata la rivoluzione democratica che ha individuato nei partiti gli strumenti della corruzione politica e quindi sostanzialmente qualcosa da buttare via
Che dovevamo rappresentare la cosiddetta società civile attraverso comitati gruppi movimenti cioè attraverso strumenti che non rappresentavano più la società civile
Ma che sostanzialmente rappresentavano l'ambizione di singoli all'interno della società che pretendevano di sostituire questi strumenti insostituibili della vita democratica
Secondo esempio quando i partiti partiti intesi come struttura democratica
Vivevano a contatto con la società e basta fanno la loro credibilità nella lotta nella società
Non decideva tutto l'iter non c'era una non si appaltava tutto all'idea le candidature non erano il frutto di chi all'interno dell'azienda godeva di maggior prestigio
O di chi all'interno del partito era più fedele al leader le candidature venivano selezionate etica con selezionati sulla capacità di raccogliere il consenso che c'era all'interno della società
Certo nel momento in cui le correnti all'interno del partito sono da azzerare nel momento in cui i partiti sono stati individuati come la causa della corruzione e quindi come oggetti da rimuovere
è ovvio che la verticalizzazione ha preso spazio ed è ovvio che è caduta anche la partecipazione democratica
La terza considerazione che voglio fare e queste io sono andato come qui vedo parecchie persone alla scuola di Donat Cattin che diceva
E io credo a questo anche perché io le balle sua Seconda Repubblica non ci credo granché credo a quello che ha detto Norberto Bobbio siamo nel secondo tempo della Prima Repubblica
Do la catena amava dire che il partito era lo strumento democratico per eccellenza di riscatto politico per i ceti popolari quello non era un dogma era un'intuizione politica e culturale
A me pare che nel momento in cui il partito perde peso nel momento in cui Asor Rosa dice e chiede senza aver avuto risposta
Serve un partito forte per un leader forte o non serve un partito debole virtuale per un leader forte
Nel momento in cui fin quando voi non capiremo questa è la mia opinione
Che il partito è è resta lo strumento insostituibile della politica
Noi rischiamo di appaltare la nostra politica ad una piccola cerchia di persone non lamentiamoci poi secca la partecipazione se scade anche la passionalità per la politica e se alla fin fine la via populista o demagogica
Tanto per riferirsi al Mugello ha il sopravvento a me pare che quell'eredità
Noi oggi dovremmo riscoprirla ancora
Il problema dell'informazione pone oggi un altro problema fondamentale cioè se il servizio pubblico oltre ovviamente
A quello privato svolge questo sistema di equilibrio tra le parti che svolgono la vicenda politica perché un altro dei temi che c'è di fronte a me però questo cioè un sistema di formazione equilibrato che Rilke possa dare una conoscenza di tutte le posizioni in campo o come spesso avviene anche il sistema pubblico rischia di essere squilibrato e anche questa quindi una partita che rischia di essere un atollo della democrazia ma lo chiedo a Marco Follini
Caro Pino questa domanda fatta a me è quasi una domanda retorica perché io credo e mi batto quasi quotidianamente assieme agli altri amici del Polo che un riequilibrio nel sistema dell'informazione sia fondamentale non solo
Per le sorti
Del centrodestra
Ma perché c'è sull'informazione sul sistema complessivo delle notizie una sorta di Fattore U fattore Ulivo
Che rende molto difficile realizzare un processo di alternanza ad armi pari c'è uno squilibrio c'è un privilegio della maggioranza che noi registriamo quasi quotidianamente
E che non riguarda soltanto il servizio pubblico certo è più grave alla RAI poiché si tratta appunto di un'azienda che svolge un servizio per la collettività
Ma io credo che sia un problema più generale su cui noi dobbiamo ragionare per qualche aspetto anche con una riflessione autocritica
Ma ponendo al centro della vertenza dell'informazione la necessità che a tutto il Paese e non solo la sua parte oggi minoritaria
Di riequilibrare le condizioni di competizione tra uno schieramento e l'altro io però volevo fare un passo indietro e tornare ad alcuni dei temi che
Sono stati sollevati in questo primo giro perché ho l'impressione che partano da una premessa che io vorrei cercare di mettere in discussione cioè qui noi abbiamo l'idea che in questi anni in Italia si sia svolta una guerra tra la politica e la comunicazione
E che questa guerra grazie anche alla resa della dirigenza politica l'abbia vinta al sistema dell'informazione io non credo che sia così credo che non ci sia stata guerra
Credo che si se è stata guerra non l'ha vinta il sistema della comunicazione
Credo piuttosto che noi siamo alle prese con i termini di un trattato di pace singolarmente ambiguo e su cui dobbiamo interrogarci e per qualche aspetto correre ai ripari
Prima si faceva l'esempio del libro di D'Alema il libro di D'Alema è lo dico come dire con una polemica equanime
Per reticenza molto simile ai diari di Andreotti Andreotti scriveva a un certo punto dei diari erano un più divertenti del libro di D'Alema ma insomma erano pieni di nodi non sciolti pieni di cose non dette pieni di vaghezze di punti nodali sui quali si sorvolava per ovvie ragioni probabilmente le memorie dei dirigenti politici hanno più valore e contengono più verità quando sono scritte dopo lo lo dico senza nulla togliere al mio amico Storace che sta pubblicando un libro sulla sua esperienza di presidente della commissione RAI insomma mi auguro che conoscendo anche il personaggio sia un po'più diretto e un po'meno
Come dire giocato sul sul colore di quanto non sia il libro di D'Alema perché il libro di D'Alema
Ci dà finalmente la certezza su che cosa si è mangiato quella sera a casa di Gianni Letta io di menu ne ho visti stampati sui giornali tre o quattro e finalmente sono in pace perché so che hanno mangiato i fusilli con i funghi
Ma su quello che è stato il cammino dalla Bicamerale non dice moltissimo se non le cose che tutti sapevamo già da prima e su quello che è il percorso della Bicamerale di qui in avanti e non annuncia praticamente nulla
E allora io sono convinto che sia un libro che come dire consentirà a D'Alema di guadagnare visibilità popolarità qualche consenso e forse anche qualche denaro
Ho visto non a caso che anche Andreotti ha apprezzato la sua fatica letteraria
Ma sono convinto che non sposti di un solo centimetro i termini del dibattito politico in Italia oggi sulle riforme istituzionali
E faccio un altro esempio
Questa volta non mi riferisco alla RAI mi riferisco a alla carta stampata noi abbiamo una pendenza di cui il Corriere della Sera non me ne voglia Maria Latella è da qualche anno l'antesignano
Il portabandiera una tendenza a impostare la informazione sulla politica
Privilegiando tutto quello che è eccentrico siccome è un vecchio detto del giornalismo americano recita che la notizia è sempre l'uomo che morde il cane mai il cane che morde l'uomo e allora tutti i giorni o quasi sul Corriere della Sera le pagine della politica sono piene di improbabili uomini che mordono improbabili cani
E la banalità laudi è tardi centinaia di cani che tutti i giorni mordono centinaia di uomini non viene mai raccontata a tutti noi è capitato di sentirci dire un giorno l'altro della vita io ti intervistò sedici questa cosa nel senso che vado alla ricerca possibilmente di uno del Polo che dica che il centrodestra in panne
O di uno dell'Ulivo che dica che Prodi non sa fare il suo mestiere i passeggeri
Come no e ci sono già le televisioni che dicono che i telegiornali che danno le tutte le i cani che giustamente mordono l'uomo i giornali che contro la televisione stanno combattendo una battaglia durissima devono cercare di fare il loro mestiere cioè conquistare proprio e possibilmente dare cose diversa da quello che dalla televisione
Questa non è la sola risposta è una delle risposte scusami se ti ho interrotto no ma tu hai fatto bene solo che questa tua risposta implica un seminario sul tema se sia nato prima l'uovo o prima la gallina e credo che possiamo dedicare la prossima festa della vela a sciogliere questo enigma che va alcuni secoli ci tormenta voglio dire però voglio dire che il l'operazione uomo che morde il cane è un'operazione che ha salvato il giornalismo italiano dare il rischio di diventare noioso banale e scontato probabilmente il saldo delle copie vendute il saldo dei giornali letti milita a favore di questa operazione
Però contemporaneamente va detto che il racconto della politica che viene fuori da questa logica è un racconto deviato distorto perché poi la politica come la vita è fatta di cose meno brillanti meno eclatante meno inaspettate
Magari più ovvie ma sono quelle che succedono tutti i giorni e noi poi notiamo dentro come dire questo orizzonte e dentro questo mare
Terzo aspetto tra e ultimo che volevo dire riguarda la RAI ma la RAI del passato io lascio a Storace l'argomento più attuale
Io faccio un ragionamento sulla storia della televisione noi abbiamo avuto una RAI che è stata democristiana e che non ha in e cattolica
E per qualche aspetto anche diciamolo un po'bacchettona che non ha impedito che nel mille novecentosettantaquattro gli italiani votassero a larga maggioranza a favore del divorzio
Abbiamo avuto una RAI che è stata largamente occupata dal sistema dei partiti che non ha impedito che la Prima Repubblica la repubblica dei partiti finisse finisse in quel modo
Abbiamo avuto una RAI che ha ignorato lungamente soggetti politici come erano in passato la lega il movimento sociale e che forse proprio anche in virtù di questa ombra che era stesa dalla ufficialità radiotelevisiva del tempo sulle loro gesta e sulla loro attività ha avuto modo di consolidarsi come un fronte della protesta
Che ha guadagnato molti più voti di quanti come dire un'analisi minuziosa dei dati di ascolto e delle presenze televisive poteva fare immaginare
Tutto questo per dire che io ho la sensazione e concludo su questo
Che noi un pochino stiamo costruendo al crocevia del rapporto tra la politica e la comunicazione una realtà virtuale
C'è una novella di Maupassant ma che racconta di una ragazza povera che un giorno va a un ballo e volendo fare bella figura si fa prestare una collana di diamanti da una sua amica ricca malauguratamente perdere durante il ballo questa collana si dispera ma siccome una ragazza orgogliosa e perbene decide che deve ripagare l'amica della collana smarrita
E quindi si indebita fino al collo e riesce a trovare la stessa collana e gliela regala e questa cosa incide drammaticamente sulla sua vita perché per tutta la vita
Lei è costretta a vivere condizionata da questo debito onerosissimo che deve ripagare e quando da vecchia si confida con la Michele racconta cosa è successo l'amica con candore le dice ma non dove i disperati perché quella collana era falsa
E quindi potere andare in bigiotteria relitti risparmiati tutta questa fatica e tutto questo dolore
E voglio dire io come filo erano Storace calate
Da questa parte della barricata combatto tutti i giorni queste battaglie sui temi dell'informazione del rapporto tra l'informazione e la politica ma la sensazione che ci sia una realtà politica che non sta dentro questo schema
E la sensazione che noi ci stiamo come dire da Nando l'anima non dico per comprare una collana falsa al prezzo di una collana vera
Ma per comprare una collana che costa molto di più di quello che vale
è una sensazione che non mi abbandona
Vorrei dire ora chiederà a Gianni Pilo che offre
Va apprezzato onorevole parlamentare di Forza Italia riconosciuto come responsabile non solo i sondaggi e Quincy introduce un altro tema di questi ultimi anni i sondaggi che si inseguono o ci sono ed è invece da proporre
La politica non era non doveva essere non deve essere lo strumento di guida dei processi di governo dalla società
O invece sono i sondaggi che guidano la politica Cosimo non si corre il rischio di non creare più una classe dirigente che guida i processi e si lascia
Quindi anche attraverso il sondaggio ad un'emotività che rischia di far scomparire anche quello che deve essere il ruolo di una classe dirigente
Io devo dirti che odio sondaggi era mai iodio perché sono una croce
Che o per lo meno non è la croce che vorrei portare io c'ero un i sondaggi che faccio io non sono poi quelli che odio non sono quelli che vorrei che fossero non vorrei che
Forse lo strumento così
Caricaturale che del Ku diciamo quello della domandano sull'IMI sondaggi non so come dire
La domanda
Riguarda la debolezza della politica rispetto ai sondaggi ma in realtà il problema della debolezza della politica in questi viaggia in questo dibattito riguarda anche l'altro tema debolezza della politica rispetto ai media
In questi giorni purtroppo abbiamo dovuto riparlare della debolezza della politica rispetto alla giustizia
In realtà io credo che ci sia una debolezza dei politici e non una debolezza della politica
In questa che giustamente Merlo ha detto non è la prima Repubblica Seconda Repubblica Marini il secondo tempo della prima comunque se c'era la possibilità di una novità
Nella rapporto diciamo dell'impormi l'informazione tra politici
E cittadini era la possibilità di stabilire dei legami più diretti
Francamente mi sembra che in tre anni si sia perduta questa possibilità
E si sia perduta per la debolezza dei politici
Che si sono tutti insieme fatti del male e continuano a farsi del male
Quando noi prendiamo uno strumento come quello dei sondaggi lo riduciamo a caricatura per lasciarci poi condizionare dai media nella scelta dell'agenda politica ci stiamo facendo del male perché lo stomaco certo il sondaggio lasciamo perdere il sondaggio falsato il sondaggio capzioso il sondaggio falso ma dico un sondaggio normale non bellissimo giustissimo ma un sondaggio qualsiasi vuole soltanto servire a riportare delle risposte della gente il politico bravo ascolta queste risposte e se ne fa qualcosa non capisco per quale ragione nell'agenda di un politico bravo non ci debbano essere risultati di un sondaggio cioè ci possono essere così come ci sono le opinioni di Montanelli o di Biagi o di de Bortoli che oggi ho letto sul giornale
Ci possono essere i risultati di un sondaggio vorrà dire che anziché il parere di Biagi e di Montanelli e di de Bortoli ho ascoltato il parere della signora Maria che attraverso i sondaggi mi ha mandato di qualcosa ripeto vale per i sondaggi normali non quelli ben fatti quelli normali
Allora la mia preoccupazione sta in questo che ci sia se come da parte dei politici oggi una oggi sta in questa fase dovuta anche alla debolezza dei partiti un atteggiamento nevrotico nei confronti dell'informazione di tutta l'informazione sia quella cava che quella che viene quella che va potrebbe per dire arrivare dai sondaggi quella che viene in quella che viene poteva essere quella di sonda Licola che vai con la trave sull'informazione
E questo atteggiamento nevrotico nasce dalla insicurezza del politico che non si ricorda bene o non sa più scoprire perché fa politica
Attenzione questa nevrosi
Per esempio in qualche misura lo vediamo anche in questo dibattito in qualche misura
Ci fa temere che i media siano più forti di noi è vero che i media sono più forti noi in questo momento secondo me lo sono
Ma perché noi siamo deboli non perché loro sono forti i media sono in questo metto in uno momento di grande crisi per esempio la carta stampata e alla come giustamente ricordato Maria Latella alla ricerca disperata
Ma era della pratica di ammesso che sono pronti a fare qualunque non dico qualunque dovrà insomma che si devono improntare delle cose per per cercare di rimontare la televisione
Ecco di fronte a questa debolezza noi non sappiamo fare altro che appaltare Emilia la scelta dell'agenda
L'agenda se vuol dire decidere quali sono i temi importanti giorno per giorno quali sono le cose che noi dobbiamo decidere che sono importanti e questo che la gente chiede a noi e invece noi diciamo non solo siamo un po'timorosi rispetto ai media ma quando salta fuori anche un minimo strumenti Ino piccolino alternativo come possono essere i sondaggi ce lo lasciamo fregare ce lo lasciamo consumare facendoci venire instillare dei sensi di colpa
E allora non siamo dei bravi politici attenzione quasi gioca questa stagione reso prescindere naturalmente ci sono c'è un problema di schieramento quindi di posizioni politiche di quale Italia vincerà o di qualità via faremo ma come classe politica
Quello che sino gioca il nostro ruolo certo che se cediamo di fronte alla magistratura o quella parte della magistratura che in questo momento tenta di levarci
Ma un ruolo importantissimo c'è la possibilità di fare le riforme istituzionali del nostro Paese e allora è giusto che andiamo a casa amici miei è giusto che andiamo a casa se ci lasciamo levare questa questo ruolo così importante se di fronte Emilia noi non saremo capaci di trovare un sistema cioè capire le complessità del mondo dei media che ci sono però Ripa a me sembrò di io mi diverto quindi via a me Emilia piacciono forse mi piace di più chi li legge che chi li fa tranne naturalmente
I presenti parenti Maria Latella e bravissima ma mi piacciono vini via perché sono che ora sono i media Emilia so chi li legge io adoro Novella Duemila devo dire in estate non c'è bisogno perché leggo L'Espresso che è uguale ma non c'è che io giudico un media
Vedendo le tutti insieme vedo le loro debolezze vedo i trucchi con i quali egli si può fare gol li si può fare Tana
C'è un un anonimo signora inglese che ogni tanto si inventa delle bufale e con queste bufale va a finire su tutti i giornali del mondo perché non diventiamo anche noi
Anziché dei timidi questuanti di fronte ai giornalisti degli inventori di bufale che mettano alla berlina un certo sistema perverso dei media
Perché abbiamo paura abbiamo timore non siamo sicuri del nostro ruolo figurati se anche a partire andare a mettere a repentaglio quello degli altri
Ecco allora ammessi io vedo che i media la gente li compra li legge li sceglie li li lascia e riprende
Così come lascia prende i sondaggi è successo un fatto che non è stato rilevato durante le gli esiti Paul delle ultime elezioni amministrative
Gli elettori leghisti della provincia di lecco hanno Turro Pinato il mio concorrente che la faceva divisi Paul e hanno falsato i risultati per cui non è stato previsto il risultato della Lega che ha vinto
La la la la provincia di lecco o il signor sindaco di lecco
è stato perché quelli lì diciamo uno delle forme della loro protesta è stata quella di rispondere in maniera volutamente e provocatoriamente falsa alla alle domande dei sondaggi
It esistenti si vede in questi giorni se ne parla la crisi dei giornali di sinistra dal manifesto all'unità L'Espresso sono in crisi di coppia
Gli elettori sono capaci lo hanno dimostrato in questi ultimi anni di cambiare opinione in una maniera velocissima
Il settantacinque per cento di coloro che hanno votato per Orlando
Come sindaco di Palermo nel novanta qua nel novantatré e nel novantaquattro non votato per Forza Italia
Ecco non vorrei che accadesse anche il contrario starà a noi di fare in modo di evitare che accada il contrario il pubblico l'elettore lettore mi sembra molto più avvertito Dinoi
Noi in preda complessi di inferiorità nei confronti della vecchia politica questo sì
Nel confronto di altri poteri siano poteri istituzionali come la magistratura o come il mondo dei media che un potere senz'altro anche se non istituzionale e con noi se non ci riappropriamo del concetto fondamentale che è quello
Che cosa ci sto a fare io voglio comunicare che cosa ma perché ecco non pestare sui giornali perché
Bene anche perché voglio dire una cosa ma perché voglio fare una battaglia voglio dire alla gente andiamo da a fino a b io voglio cambiare questa cosa voglio realizzare questo io sono sicuro che se non sapremo fare questo ecco queste un sondaggio cioè bisogna chiede alla gente voi che io vada in crisi
Due bisognerà tenerne conto ma se non sappiamo fare questo secondo me in media non diventeranno per noi più uno spauracchio perché avremmo una ragione così forte
E dico l'ultima in realtà questa nevrosi sul mondo dei media sulla
Potenza dei media non ha ragione De Sio devo dire lo dico spesso faccio arrabbiare Emilio Fede perché dico spesso che chi ci fa prendere i voti a noi e Lilli Gruber e che ci chi ce li fa perdere Emilio Fede elusi arrabbia perché perché la gente ragiona con la sua testa e reagisce
Ha punito l'Ulivo o quanti progressisti nel novantaquattro perché c'era un determinato strapotere in RAI di certi conduttori non solo in RAI ce ne sono fin troppi anche a Canale cinque
Ma se voi pensate un attimo nell'Unione Sovietica che esisteva fino al mille novecentottantanove
Che era un concentrato enorme di Poteri e un concentrato enorme di informazione dove c'era l'esercito più grande della storia
Dove c'era l'apparato di informazione scolastico e quant'altro più grande della storia dove c'era un potere di informazione
E norme che andava da infinite ritiene telegiornale fino al controllo anche dei giornalini di quartiere
Succede che un potere così enorme di proprio di informazione totale si è comunque sgretolato
Vuol dire che la gente è stata capace di pensare con la sua testa e ha punito quelli che ci avevano in mano sia il potere politico che in media che erano la stessa persona che le stesse persone erano la stessa cosa
Ecco noi se capiamo questo abbiamo fiducia nei nostri lettori elettori sono convinto che sapremo capire come avere un rapporto più giusto cui Lidia
C'era Francesco Storace prima di fargli alcuna domanda volevo fare una risposta durato alcune cose batte dai precedenti adesso si comincia a fare più interessante il dibattito e non voglio rinunciare a dire quello che penso magari pensando a quel che dico
Vedi Gianni hai detto Pilo hai detto cose molto interessanti
Io non credo alla forza dei sondaggi
E lo dimostra il fatto che anche se Di Pietro e popolare
Sta di là noi di qua e chi se ne frega dei sondaggi lo contrastiamo
Proprio perché credo nelle cose che hai detto cioè in Russia in Unione Sovietica quello che accadde fino all'ottantanove allora dico questo avrebbe dato forza a una politica di principi più che di sondaggi e mi chiedo
Ma se in Unione Sovietica sono riusciti a contrastare nonostante quel che rappresentavano quei personaggi che detenevano un immenso potere sia della politica che nella delle Jole che nella comunicazione mi chiedo allora perché Paolo debba rinunciare a fare un'opposizione seria Romano Prodi anziché offrirgli ogni giorno offerte di collaborazione ad esempio questo è un dato
Che va evidenziato proprio perché questa è la società in cui si parla ad esempio tanto di conflitto di interesse
Io vorrei che il Polo ribaltasse questo principio che ha imposto la propaganda tui dall'agenda altrui e parlasse magari di interesse per il compimento che è tutt'altra cosa e che cosa sana in politica
Se si fosse stato apprezza i sondaggi probabilmente il CCD non sarebbe mai nato
Perché era molto più comodo stando ai sondaggi stare nell'Ulivo stare nel centrosinistra fu fatta una scelta di principio una scelta di principio determinò la folla lascino anche di Forza Italia come alternativa alla sinistra e allora ecco tutti voi Forza Italia il Polo Alleanza Nazionale i partiti di centro del Polo ne cominciava rinuncia alla pratica dei sondaggi una grande campagna politica potrebbe essere proprio quella fatta a lecco cominciava a dire alla gente rispondere in maniera
Esattamente opposto a quello che pensate ai sondaggi potrebbe essere una grande forma di partecipazione politica per cominciare a ristabilire il primato della politica contro la politica virtuale
Questo sì potrebbe essere questa si corre verso l'iniziativa vorrei affrontare però le altre questioni che so
Che sono state introdotte nel dibattito a cominciare da quello che ha detto Maria Latella risposta Marco Follini vedi Maria il problema della serietà dei media comunque c'è
Comunque c'è perché è proprio vero che tra l'uomo che morde il cane il cane che morde lo morde l'uomo non c'è mai spazio per la notizia vera a me è capitato l'avventura in termini comunicazionali che vi racconto perché brevissima dieci secondi
Quando si era vociferato e ringrazio CCD per averlo impedito con tutte le borse l'ipotesi d'Italia candidatura a sindaco di Roma
Bene la prima cosa che mi trovai sul giornale difeso c'è un giornale cosiddetto amico fu la fotografia di mia figlia di tre anni sull'altalena vorrei capire cosa gliene fregava i romani se mia figlia aveva tre anni o no IVA fregare se ero bravo Sir onesto per farlo amministra la città c'era uno che raccontava che a chi lo faceva fatica non di che colore è la mia famiglia non di che tipo è la mia famiglia di che genere
Ecco perché dice una notizia in più rispetto alla televisione che vuol dire ma siamo sicuri che quella notizia
Il fatto che io abbia una figlia sia così interessante per i romani a Storace ma molti politici con le famiglie non in Italia magari ma all'estero sì sanno c'hanno guadagnato ma è un errore indotto l'ENI e questo vale come lei giornale credeva di farti un piacere guarda che se se i politici fanno vedere i figli per andare sui giornali fra poco avremo i politici che farlo vedere le amanti per Honda regionali perché mi chiamo va i figli non bastava più
E verrà presa una logica io per questo dico rivendicò la serietà
All'informazione e amico un tentativo di recuperare serietà nell'informazione perché altrimenti anch'io nella prima legislatura c'è stato un cambiamento nel modo di comunicare la legislatura dicevo cose incredibili più per farmi conoscere che peraltro perché questa è la realtà
Perché altrimenti rimarrebbe un deputato di quelli sconosciuti che la gente rosari siccome volevo cerca di farmi conoscere cominciai a spararle grosse poi d'Italia un certo punto però è possibile che uno per farsi conoscere deve sparare un cose incredibili no basterebbe dire ad esempio io ho notato lo sulla parte ci arriva adesso
Nessun giovane che ha dato una notizia ripetuta sì più volte dal male che io Marco Follini vorremmo testimoniare
In tutto il Parlamento grosso modo si litiga no salvo poi qualche accordo ciò che c'è in commissione di vigilanza che è presieduta da un pericoloso estremista di destra per l'unica Commissione del Parlamento dove si approva tutto all'unanimità e non è inciucio perché ci partecipa anche Rifondazione comunista e la lega i documenti di indirizzo mutualismo sul rapporto tra donne televisione che sono diritti del cittadino perché lo diciamo alla RAI quello che deve trasmettere ma cittadino non lo sa perché i giornali non pubblicano gli indirizzi dalla commissione che servono a far sapere che c'è qualcuno che vuole che il canone sia rispettato
Allora domanda quando entrerà in vigore l'autorità e per questo sollecito il Governo a nominare da subito il presidente quegli indirizzi potrebbero essere sanzionati se al Senato Ferreri siano accertate le violazioni degli stessi ma se il cittadino non sa quali sono stati lei prescrizioni che abbiamo dato al servizio pubblico come si fa a poter chiedere l'intervento dell'Autorità per le garanzie non è un altro problema una questione democratica quella dei cittadini del diritto all'informazione su che cosa combina il Parlamento che non sempre litigava certe volte fabbrica anche delle regole che comunque condizionato
La vita in questo caso di un'azienda importante come quella della RAI
Allora ecco
Il problema della serietà non prenderà solamente la lite tra me e Paissan forse avrebbe fatto notizia l'accordo tra me pensavo
Se permettete
E invece questo non avviene
Questo è un problema serio
E problema importante
A Marco Follini vorrei dire io non sono convinto di un'altra cosa invece che ci sia stata una guerra tra politica e comunicazione
In questo Paese nato il partito dei giudici non è meno del partito dei giornalisti
Perché la comunicazione ha fatto politica per conto terzi per conto di certi poteri forti quelli sono i veri potenti noi giornalisti
Forse la politica è debole ma non rispetta in India rispetto ad altri poteri che condizionano i media che organizzato in che fabbricano lunga contro la politica perché altrimenti se la politica diventa forte se la politica diventa lo strumento di mediazione dei conflitti sociali i poteri forti perdono davvero questo il problema per questo il Polo nato da un'avventura politica esclusivamente politica deve riprendere la sua strada deve ricominciare a marciare lungo quella strada ecco perché
Sono sbagliate le cose che si dicono da un altro versante e qui mi riferisco a quello che diceva l'amico Giorgio Merlo
Per Merlo si rifà la frase di Bobbio siamo nel secondo tempo della Prima Repubblica tema su questo bisogna che recitate un vigoroso mea culpa
Perché la tua coalizione quella dell'Ulivo lo dico con rispetto massimo venuto per Zola ma è la realtà
Che sta facendo diminuire il peso della politica nella società e sta facendo prevalere il peso delle caste che sono altra cosa che sanno anche dalla politica ma non solo la politica e stavo scritto proprio sui giornali
Che in un anno e mezzo di governo Ulivo ha sfornato una nomina ogni sette ore lo ha ribadito oggi un'intervista D'Alema
Chi comanda deve dettare le regole del gioco ecco la differenza quando si vincono le elezioni non si comanda si governa è cosa diversa non c'è forse bisogno
Di dominare una società questo è il problema
è un concetto democratico che bisogna che l'Ulivo introduca in se stesso
E comincia a ragionare su questo problema
Perché altrimenti succede esattamente quello che accade alla RAI e quindi parlo poi perché non ho bisogno di essere reticente non lo sarò Marcos avvertito del libro cui parlerò per esempio anche del presidente della Repubblica cosa che ha dimenticato di fare l'onorevole D'Alema ma ci sono cose che riguardano anche il Presidente della Repubblica per quanto riguarda la RAI
Ma serve soprattutto l'assenza di reticenza proprio con questa RAI e su questo io chiedo sfo uno sforzo anche nella sua risposta
All'Ulivo
Capire che così non si può andare avanti
Oggi serve un manuale di autodifesa del cittadino per quanto riguarda il suo rapporto con il servizio pubblico non ieri io non so se scriverà una bestemmia del libro ma mi ritrovo molto in una cosa che ha detto Marco Follini quando ha parlato di quella RAI cattolica che pure non influenzò il referendum sul divorzio oppure potrei parlare di quelle reti che esaltavano Craxi non salvano Craxi dall'abile graduato o il pentapartito
Località di avere successo
Perché era una RAI che comunque ecco forse la bestemmia
Parlava al novanta per cento del Paese in quella odiosa lottizzazione ribadisco odiosa lottizzazione oggi la RAI che parla il linguaggio di meno della metà del Paese
Poi perché è affetta dalla voglia di dominio
Di dominio nei confronti del cittadino il cittadino non deve sapere
Vedete noi abbiamo una Bibbia chiama presentata dai dati dell'Osservatorio di Prodi di ogni volta che li tiriamo fuori gioco i tempi della comunicazione politica i secondi minuti
In cui politici stanno in televisione ogni volta che li tiriamo fuori la sinistra che quando c'era la Moratti li tirava fuori ogni cinque minuti anzi ogni cinque secondi tanto per restare in tema
La sinistra ci dice oggi ama non si può calcolare così che c'entra parte il fatto che non dobbiamo avevano abbiamo bisogno di Nevio secondi per capire che la RAI ha squilibrato a sinistra simile
Però
Sono gli unici elementi scientifici che abbiamo a nostra disposizione e non ce l'abbiamo solo in Italia e ci sono in Francia registro in Germania esistono in Inghilterra ovunque il tempo di apparizioni politici è cronometrato ebbene
Io penso che se i militanti del Centro cristiano democratico conoscessero gli indirizzi dalla commissione di vigilanza e la legge
Per l'Autorità di garanzia che si dà a questa abolita la possibilità di sanzionare violazione otto indirizzi potrebbero fare immediatamente ricorso e chiedere sanzioni per alcuni scandali evidenti dell'informazione che riguarda il nostro partito
Che noi abbiamo chiesto di tutelare esattamente come tutti gli altri partiti perché vedete
Si può anche discutere
E qui la grande differenza rispetto al passato c'è allora della RAI del Caf
Il pluralismo era rappresentato dal senso di valide per partito noi oggi pretendiamo l'abbiamo scritto in Commissione che il pluralismo sia dote di ogni testata ogni testata deve essere barista per fino a Lucia Annunziata ha il dovere di essere pluralista e deve rispettare questa prescrizione e bere ci sono mo'trasmissioni telegiornali programmi di reti in cui il vostro partito vicino al numero dei minuti e dei secondi a uno sconsolante zero virgola zero
Sono trasmissioni importanti perché sono quelle di Rete quelle in cui la politica non ha un impatto immediato e quindi fa più presa il messaggio politico nelle trasmissioni cosiddette leggere
Pensate l'Osservatorio di Pavia riscontrato presenze politiche persino durante Miss Italia
Durante le trasmissioni direi RAI uno RAI due RAI tre
Se non fosse per i telegiornali per quanto riguarda CCT perché almeno il pluralismo politico parla presentava almeno in quei secondi in cui si può dalla parola casino a Mastella bene
Il CCD sarebbe scomparso e pluralistico questo è rappresentare la società italiana nel suo complesso vogliamo fare un esempio di dominazione
All'onorevole Pier Ferdinando Casini
Nei mesi di giugno e di luglio due mesi adesso stiamo aspettando i dati di agosto ma non c'è nulla che lascia prevedere che sia il contrario le tre reti RAI hanno dedicato la bellezza di ventisei minuti tra dichiarazioni interviste
C'è un notissimo esponente del Partito popolare caro Merlo che ha totalizzato cinquantotto minuti nello stesso periodo solo su RAI due e non è il segretario del Partito popolare ma il l'onorevole Bobba che vale il doppio per l'onorevole Casini leader con responsabilità di una formazione politica allora vorrei capire qual è la logica
Perché bisogna favorire a tutti i costi uno e sfavorire a tutti i costi l'altro
Allora vedete amici miei è un problema di democrazia
Allora ecco perché il Polo non deve stare a litigare al proprio interno e questo è l'appello che voglio fare
Ma deve riscoprire le ragioni del completo che in politica e sessuale che in politica serve perché in politica caratterizza il conflitto
E allora possiamo dare una ragione di lotte di speranza ai nostri elettori far capire che la battaglia lo si può vincere solamente se lo si combatte
Se si rinuncia combattevamo lo si dice mai e allora prevarranno le ragioni di chi si ostina a considerare il Carone come qualcosa cui qualcun altro deve corrispondere con il servizio che deve prestare ecco perché non possiamo accettare che le cose vadano avanti così ed è presumibile che si riprenderà con rinnovato vigore la battaglia per una RAI finalmente dualista è più libera per una RAI che metta al bando la propaganda
Io sono stanco di una servizio pubblico che si preoccupa solamente della propaganda di un servizio pubblico che magari approfitta dei soldi che gli diamo col cannone per finanziare un film su Bassolino io io vorrei sapere
Io vorrei sapere a questa RAI che tanto ama il cinema se finanzierebbe mai un film comico su Walter Veltroni e ce ne sarebbe di materiale allora cari amici questa una battaglia decidere davvero unico perché
Veramente sicuramente la comunicazione importante sicuramente non bisogna abusare della comunicazione ma non bisogna nemmeno rinunciarci io almeno sulla moglie
Cavo sorridendo perché Storace con le sue dichiarazioni ha creato una crisi apre popolare perché me lo si che aveva come ma cinquantotto minuti o viveva in due collo no va rimesso
Sorge da una crisi
Volevo chiedere ora a Maria Latella
Durante il governo Berlusconi fu tentato forse anche per la stessa impostazione
Il suo presidente dava un taglio più diverso più diretto più chiaro anche nell'informazione quasi molto spesso molto più forte nella sua espressione esterno oggi il leader dell'Ulivo che sono al governo c'è stata quasi una metafora Bossi sono sempre più rassicuranti qua si calmi definiti passi anche come democristiani nel senso di un altro lo saluta così ideologica rispetto al Paese
Di calmierare tutto di dare l'impressione quindi perdendo un po'quella connotazione tipica dalla volontà di essere sui problemi aggressivi e quindi di dare risposte diverso questa necessità quindi di chi al governo di assistere insomma l'andamento rassicuranti non toglie però questo fondo rapporto con la chiarezza che credo che non la politica si fonda anche su un'immagine debba essere un rapporto vero con la gente
Io distinguerei perché un conto è la chiarezza e un conto è il rapporto diretto con la gente
Non non credo che Jospin occorre in Francia o in Germania nemmeno Blair non lo so adesso come si comporteranno in Gran Bretagna
Subiscano gli assalti di photography cineprese
Giornalisti assiepati sotto casa sotto le sedi dei partiti così come accadeva moltissimo con Berlusconi presidente del Consiglio
Forse un po'meno accade ora ma per tornare un po'anche alla al tema di di questa sera che affronta la comunicazione ma affronta anche il ruolo dell'iter e dei leader i giornalisti ovviamente riflettono gli atteggiamenti che i leader comunicano
In questa fase in questa fase della politica cioè una una forte di una sorta di cliente
Anche perché le decisioni vengono prese in solitudine
L'altra sera alla festa dell'Unità di Firenze D'Alema e l'hanno riferito tutti i giornali ha detto testualmente che e sono i leader che devono decidere si riferiva alla decisione di
Candidare Di Pietro nel collegio di Firenze tre cioè sono i leader che devono decidere anche in solitudine assumendosi però le responsabilità
Se sbagliano pagano quando invece le decisioni sono frutto di un'oligarchia ha sostenuto D'Alema non paga mai nessuno
Allora il punto la domanda che ci dobbiamo porre noi in in questo momento noi come cronisti e come cittadini
Una politica gestita in solitudine quindi dal solo D'Alema da un lato dal solo Berlusconi dall'altro
O dal solo Fini insomma dai leader in solitudine è una
Politica che si presta a essere raccontata eccome
Queste è una domanda che mi pongo io e che pongo anche ai relatori diceva prima
Pilo che i politici devono smettere di a vere paura della stampa a me non pare che la stampa italiana francamente faccia così tanta paura però forse è vero
Che più che avere paura della stampa i politici italiani dovrebbero avere paura
Diciamo di se stessi per la propria debolezza di comunicazione se ce l'hanno o della propria inconsistenza di argomenti perché a me pare che in molti casi siano inconsistenti e per deviare
Un po'il discorso dalla politica di casa nostra trasferirci brevemente in Inghilterra
In queste ore la regina Elisabetta sta scendendo in mezzo alla folla raccolta davanti a Buckingham Palace non perché l'ha deciso lei autonomamente ma perché è stata pressata costretta a questo gesto dalla stampa inglese allora Pilo mi darai atto che ci vuole la stampa che riesce a farsi portavoce scollegamento Sulu rivela difeso è passi sull'UniCredit perché qualcuno che faccia da tramite tra il potere chiuso arroccato nelle sue stanze e quello che pensa poi i cittadini ci vorrà pure no o o no oppure l'azzurro
La stampa inglese si schiera contro il potere aspettiamo di vedere schierata la stampa italiana contro e io non non posso non posso che risponderti Storace che io da da qualche anno lavoro per un giornale il Corriere della Sera e negli ultimi anni e quelle della sera è stato di volta in volta considerato antiberlusconiano quando c'era Berlusconi al potere anzi Prodi anti anti Prodi dopo che è arrivato
Prodi a Palazzo Chigi anti D'Alema con D'Alema segretario Forte leader solo al comando del PDS
Quindi non so non so come come la veda turco cioè tu dici che la stampa italiana Serra avete detto minuto fa dei terreni d'accordo Pilo dice che invece c'è stata una battaglia che certe siamo sempre contro mettere d'accordo ha confidato dando il palo no
Siamo esposti ecco possiamo
Di Lori proponeva proprio su questi temi cioè quando parlavo risposta abbiamo già una debolezza dalla politica ciò che vuole sono dei politici della capacità proprio di rappresentare i temi che l'opinione pubblica richiede e che la gente chiede però c'è un problema di come forma biologi dirigenti politici perché oggi il momento in cui i partiti abbattuti quanto abbiamo detto hanno perso la capacità di produrre al dibattito interno perché molto spesso la selezione avviene in maniera oligarchica
Ci dobbiamo chiede
Un tema Giorgio macchine produce oggi tentacoli sulla televisione le oligarchie le corporazioni
I grossi gruppi di interesse com'è cambiata questa formazione non stessimo sta proprio qui in questa nuova formazione e la classe dirigente ma debolezza dei politici rispetto a quelli che noi conoscevamo prima
Sì io colgo lo spunto da questa domanda per fare anche qualche riflessione su quello che c'era l'amico Francesco sarà
Io arrivo da Pinerolo provincia di Torino dove la lega e meno forte rispetto al Veneto ha soltanto il ventotto per cento
Ora noi stasera il dato emerso mi pare sia l'unico elemento comune omogeneo a tutte le situazioni
Il diamo una fase di crisi della politica perché la politica sostanzialmente è stata appaltata ai media
La spettacolarizzazione il peso crescente dei leader che arrivano a dire su queste cose decido io anche a capo di un partito di massa per cui sostanzialmente la partecipazione popolare è vista come un residuato nostalgico la lega nord non si chiamava ancora per l'indipendenza della Padania non aveva avuto Nonda
Per lo meno alle dall'ottantasette né padre inetto né sponsor né direttore di testata nei giornali a favore né radio libere né televisioni aveva soltanto la militanza popolare
Tutti noi al Nord moltissimi da diamanti in testa dicevano che sostanzialmente questa protesta prima o poi veniva riassorbite
Questa protesta con alcune risposte precise da parte del governo si pensava ad una maggiore efficienza dei servizi pubblici si poteva tamponare regalo è passata da un senatore Umberto Bossi né all'OPA dell'ottantasette ad avere il numero cospicuo che tutti noi oggi conosciamo
Una presenza che ne al nord oscilla tra il venticinque e il quaranta per cento
Questo è il più bello schiaffo in faccia a chi dice che i media dominano sulla politica
è vero che dal mille novecentonovantaquattro Bossi dominare nel clima agostano ma è altrettanto vero che questo fatto resta a tutt'oggi inspiegabile
Ci saranno stati errori sicuramente dei partiti di governo scoppia Tangentopoli tutto insieme va tutto bene ma sono tutti elementi che se sommate non riescano a spiegare ancora oggi gli lo sta successo
Di questa forza politica una forza politica che rimasta l'unica tengo a sottolinearlo in cui metto anche il mio partito di mezzo l'unica che continua a fare politica dapprima Repubblica fonico mezzi serali
Non soltanto attraverso la teste seppure importante di partito attraverso le feste di borgata
Attraverso la riscoperta di strumenti che nessun sociologo aveva sino ad oggi è pensato io quando ho visto quel gazebo a Pinerolo come a Torino
Ho pensato una cosa nuova detta perché mi pareva di dire una cosa una bestialità l'ho vista scritta qualche giorno dopo dal sociologo diamanti nessuno nessuna forza politica aveva avuto il coraggio dice insidiare non i propri militanti i propri elettori la lega lo ha fatto
La lega ha riscoperto al di là della battaglia sulla RAI e sulla mezza sette uno strumento formidabile per quanto riguarda la capacità di sapere chi oggi rappresenta questo partito appresso carta e penna attraverso uno strumento desueto finché si vuole attraverso il TAR missili sulla tolleranza di chi invece dovrebbe far di chi invece dovrebbe farla osservare un po'di più ed ha fatto sì che questo partito oggi l'unico partito conosce chi il voto questo resta secondo me è un dato da affrontare per quanto riguarda la regge la cosiddetta Padania le ragioni del Nord
Un partito al di fuori del sistema seppure passivo ma che attraverso una politica dell'informazione del tutto estranea agli schemi classici sa quali quale Tassone oggi rappresenta ed allora il problema che poneva Pino Galati secondo me resta il nodo vero
Che sino a quando noi non riusciamo a risolverlo difficilmente riusciremo riscoprire una dimensione popolare della della politica io mi chiedo e vi chiedo
La classe dirigente che oggi si forma
Da dove si forma
E soltanto influenzata dai media che anche qui diceva Francesco Storace prima riportando questi numeri che io non sapevo ancora che Lombardi che un dirigente della comunicazione tra parentesi al cinquantotto minuti su Rai due la rete che notoriamente non lo ama granché visto che l'Unione appoggiava Marini
Ma al di là di questo io devo ancora sapere ed è la domanda che faccio a Francesco Storace io non conosco ancora la sua pubblicazione io vorrei io non ho ancora sto scrivendo un'altra robetta che riguarda
Il il popolarismo ma nei quali non prescrive credibile un
Io vorrei saperne il destino professionale di tutti i direttori di testata in questi ultimi trent'anni in RAI quando cambiava quando cambiavano i governi io sono un giornalista RAI e so soltanto quello che capitava nella mia testa del CIPE il piede la TGR
Ogni volta che cambiava al direttore di testata il direttore di testata procedente continuava a beccare lo stipendio perché non aveva più ruolo Magda sente la funzione in nome della maggior adeguamento al nuovo corso questo è stato la linea che ha caratterizzato tutti i governi Bongo escluso il governo che è nato nel mille novecento e novantaquattro allora dobbiamo chiarirci una volta per tutte cieco se la lottizzazione a me pare che la lottizzazione non vorrei dire una bestemmia e l'altra faccia del pluralismo sin quando non riusciamo a capire che cos'è l'oggettività della notizia
La lottizzazione è l'altra faccia del pluralismo che cosa significa garantire il pluralismo all'interno del della singola testata il pluralismo informativo sarà sciolto il giorno in cui sapremo che consente l'oggettività della notizia
Sin quando non sarà chiaro questo ogni esponente politico ogni partito ogni schieramento accuseranno schieramento precedente che è stato promotore dello spoil system che non ha rispettato la professionalità dei singoli operatori
Dell'informazione
Ma al di là di questo fatto e chiudo secondo me il modo di fondo visto che il tema della serata e anche questo
Sin quando non capiremmo
Che il futuro della politica piaccia o non piaccia passa anche attraverso il recupero di quella dimensione popolare che era legato ahimè la lega nord
Ha riscoperto attraverso sua la sua strategia eversiva sta propugnando noi consegneremo la politica nelle mani di qualcuno e sarà inutile lamentarsi se poi arriverà a D'Alema che secondo me ha fatto una bella operazione sotto quel profilo
Dirà la politica e decise soltanto decisa dai leader in quel momento voi tutti insieme segna avemmo a mio parere la sconfitta è la negazione della partecipazione popolare della politica
Marco tuo
Con molta gioia professor Franco stavo scherzando ci dispiace ma le prossime Olimpiadi avere quattro la vedrete in televisione ad Atene non potete andare a Roma se la notizia
è confermata perfetto
No no perfetto riferito a persona stravolge
Volevo chiedere a Marco Follini che ha svolto per diverso tempo ruolo importante all'interno alla RAI e oggi si trova a svolgere questa delicata funzione di vice segretario
Dite segretario di un partito così come tutti gli altri partiti dove i leader sono la Punto esponenziale sono anche la punta decisionale
Rispetto a questo che spazio c'è oggi per i partiti
E quindi da non lo strutture per i loro quadri e come può nascere una militanza che possano forzare il partito se oggi anche nella nuova riforma elettorale si tende per esempio ad innalzare la quota proporzionale quindi di fatto a limitare la selezione sul campo della classe dirigente e quindi da della rappresentanza
Esterna
Che spazio c'è e se c'è oasi altrimenti tutto questo che comporta anche un cambiamento come va vissuto in questo rapporto cercando di non di non era alterare il dato democratico che comunque dovrebbe essere la funzione naturale e dei partiti
Ma io credo che noi dobbiamo evitare di caricare il rapporto con l'informazione di un eccesso
Di ansia per qualche verso di angoscia
Cioè non vorrei che noi dirigenti politici facessimo come certi fidanzati che sa stanno sulle spine chiedono di continuare assicurazione col risultato di fare generalmente fuggire
Le ragazze
Cioè lo lo dico con una battuta per dire che temo che un carattere troppo ansiogeno e una forma di sudditanza psicologica l'idea che non solo il nostro consenso ma la nostra identità la nostra presenza il nostro radicamento dipenda solo ed esclusivamente
Dalla Ecofin che il sistema dell'informazione può
Creare intorno alla politica io temo che rischi di portarci fuoristrada temo cioè
Che abbia paradossalmente l'effetto di rendere più deboli le ragioni della politica e più debole il rapporto con il paese e io credo che l'onorevole Casini Possa sopravvivere serenamente alla certezza che
Questa sera gli è stata regalata dall'onorevole Storace che l'onorevole Lombardi a in televisione più spazio di lui
Vado in un
No
Tu per evitare qualunque forma di conflitto di interessi ai
Garbato a mente evitato di citare tutti i dati che riguardano la tua presenza televisiva che comunque assicurare che che comunque sopra penso sia sicuramente inferiore a quella dell'onorevole Lombardi e forse anche inferiore a quella dell'onorevole Casini
Voglio dire però
Che
Io temo che ci sia nella dirigenza politica
Del nostro Paese un sentimento di incertezza così forte che porta a qualche volta cercare conferma di sé e delle proprie ragioni
Specchianti o si nel sistema dell'informazione credo che il risultato di questa operazione sia esattamente l'opposto di quello che ci si prefigge
Senza contare che lungo questa strada capita molto spesso di commettere come dire Rory vorrei dire quasi istituzionale nel senso che si carica il rapporto con il sistema dell'informazione di una valenza
Che per qualche aspetto suona anche autoritaria adesso
Prima è stata data la notizia
Del
Della decisione
Di Losanna sulle Olimpiadi
Sì puoi anche dire che ha vinto il Corriere ma io sono rimasto colpito lo dico adesso a cose fatte quindi senza interferire in una disputa sulla quale non ho molti titoli per intervenire
Però sono rimasto molto colpito dalla inusitata violenza con la quale ad una opinione quella espressa da Gawronski sull'Herald Tribune
Condivisibile non condivisibile e su questo sono come dirà aperto a tutte le valutazioni è stata opposta dal sindaco di Roma in modo mi è sembrato anche un po'arrogante una sorta di accusa di sabotaggio l'idea che aver espresso una opinione contraria a quella diciamo pure dalla maggioranza degli italiani sicuramente della maggioranza del del ceto politico fosse la violazione di un interesse nazionale e quindi determinasse
Un sospetto
Sul grado appunto di adesione all'interesse nazionale che stava dietro le bandiere di Roma due mila quattro ecco io credo che anche questo sia l'effetto
Dell'aver caricato troppe cose sulle spalle del rapporto tra la politica e l'informazione
Voglio dire un'altra battuta questa è veramente tra parentesi
Storace diceva prima noi dobbiamo riscoprire il gusto del conflitto il nostro ruolo alternativo antagonistico rispetto a questo governo non facciamo pasticci non facciamo confusioni
Nessuno di noi immagina tanto meno nessuno di noi del Centro cristiano democratico di fare pasticci di sorta
Lo immaginiamo soltanto che possa esserci con il Governo nei limiti della correttezza istituzionale un dialogo politico che salva le ragioni per le quali alcuni di noi stanno all'opposizione e altri stanno in maggioranza e non modifica questo dato di cose
Ma direi che proprio la esperienza della commissione di vigilanza che tu citavi prima e il fatto che su molti documenti si sia arrivati a pronunciamenti unanimi non solo tra l'Ulivo e il Polo ma anche con le forze della lega e con Rifondazione Comunista dimostra che c'è un tessuto istituzionale comune che noi dobbiamo in qualche modo preservare e noi sicuramente non pensiamo
Di essere più generosi verso Prodi di quanto L'Ulivo sia generoso nei nostri confronti nella Commissione di vigilanza
Torno al tema RAI che mi sembra il tema fondamentale che stava anche nella domanda che poneva prima Galati
Io credo che noi dobbiamo accettare la sfida che ci viene dalla maggioranza di passare oltre l'ostacolo che qualche volta è una vera e propria barriera dei dati di presenza registrati dall'Osservatorio di Pavia
E non c'è dubbio i numeri sono numeri dimostrano che è stata violata una precisa disposizione della commissione parlamentare
Che ha sempre chiesto alla Rai non solo di garantire l'equilibrio tra i due schieramenti
Ma anche di considerare il Governo le istituzioni non come dei pulpiti da cui discenda una predica che i fedeli sono tenuti ad ascoltare silenziosamente ma come opinioni punti di vista decisioni su cui
Può essere e deve essere animata una qualche controversia
E quindi una trattamento di equità che non riguarda soltanto le forze politiche ma riguarda anche e direi soprattutto il rapporto tra il governo e le opposizioni ma noi possiamo anche saltare a piè pari i dati di quantità che pure
Con cadenza assolutamente regolare piovono sulle nostre teste
E considerare che chiunque di noi abbia la ventura di
Guardare con una certa sistematicità
I telegiornali e di ascoltare i giornali radio non può non registrare
Come molte volte vengano inforcato gli occhiali rosa e della realtà di questo paese di cui ognuno di noi conosce una piccola parte per esperienza di vita vissuta venga data una proiezione televisiva
Non dico una proiezione propagandistica ma una proiezione televisiva questo sì improntata ad uno straordinario ottimismo
Noi abbiamo lo dico in maniera asettica un governo che sta realizzando alcuni progressi sul fronte della inflazione
Grazie anche ad una tendenza dei mercati mondiali che vanno in questa direzione quindi tendono ad abbassare un po'dovunque il tasso di inflazione e che arranca invece con grande difficoltà sul fronte dell'occupazione dove invece
Registriamo ogni giorno una qualche perdita
Di lavoro che molte volte sofferenza e dramma personale soprattutto nel Mezzogiorno
E io invito tutti voi a fare questa contabilità quante volte si parla della inflazione che cala e quante volte si parla della disoccupazione che cresce perché in questo divario molto più che nei dati dell'Osservatorio di Pavia sta a mio giudizio
Una interpretazione favorevole al governo e alla maggioranza da parte debbo dire un po'di tutta l'informazione non soltanto di quella del servizio pubblico
Temo che lo scenario di realtà virtuale di cui si parlava prima trovi qui una qualche applicazione
La seconda considerazione che vorrei fare e la faccio però non con lo spirito
Dello Tisato ore mi rendo conto che sto per dire una cosa che come dire introduce questo sospetto ma è un tema al quale io credo che noi non dobbiamo sfuggire
E a me è capitato qualche tempo fa di andare con una delegazione parlamentare
Ad una conferenza che la RAI ha tenuto alle Nazioni Unite a New York e di essere assieme alla nostra collega Melandri invitato a pranzo dal presidente della RAI siciliano
E siciliano non si capacitava di critiche che un po'Storace un po'io un po'altri dirigente del Polo di avevamo portato anche all'interno della Commissione voleva chiarire
I punti del nostro dissenso e ci siamo seduti a tavola in questo ristorante
E quando lui si è rivolto a me per dire ma il problema qual è io siccome avevo fatto un conto delle persone sedute intorno a quel tavolo
Gli ho detto vede presidente qui
In questo tavolo siamo quindici sedici persone non ricordo più quanti eravamo senza far torto alla professionalità e alla correttezza di nessuno dei dirigenti della RAI che siede intorno a questo tavolo poiché nessuno di questi fa mistero delle proprie opinioni politiche
Credo che possiamo convenire a lei ed io che intorno a questo tavolo ci sono quindici voti per il centro sinistra e ce n'è uno per il Polo che casualmente e il mio io ho l'impressione che questa fotografia scattata in fretta e furia casualmente ad un tavolo di ristorante corrisponda un po'agli equilibri che si sono stratificati negli anni in molte redazioni e non soltanto alla RAI e che rischiano di delineare un giornalismo che
Con scrupolo professionale con libertà d'opinione
Con correttezza di comportamenti è tuttavia in larga parte per Scelta politica ideale un giornalismo di centro sinistra
Noi poco dovremo pure ragionare sul fatto che gran parte della nostra intellighenzia
è fatta di persone che dieci quindici vent'anni fa magari nei loro trascorsi giovanili magari nelle loro esperienze studentesche
Hanno fatto sessantotto hanno militato nei partiti di sinistra nei movimenti extraparlamentari
Noi oggi apprezziamo come una voce libera quella di Giuliano Ferrara sul foglio o su Panorama
E non possiamo dimenticare che Ferrara viene dalla tradizione del partito comunista dove leggiamo
Su liberal
Articoli che come dire disegnano una sorta di porto franco tra un polo e l'altro e che esprimono la tendenza lo sforzo di larga parte del giornalismo di liberarsi da qualunque ipotetica da qualunque condizionamento e di porsi con animo anche battagliero nei confronti del Polito potere politico qualunque esso sia
E uno dei direttori di Liberal io lo ricordo ai tempi in cui eravamo insieme nei movimenti giovanili era il direttore della rivista dei giovani comunisti io cito queste cose non con scandalo ne cito con rispetto ma voglio dire perché ho l'impressione che siano avvenute due cose nel sistema dell'informazione
Nel dopoguerra una sorta di Yalta che consegnava la carta stampata a proprietà editoriali e imprenditoriali diciamo pure a logiche confindustriali
E consegnava in una spartizione mai confessata
La televisione
Ai giovani provenienti dal mondo cattolico
A questa
Io lo chiamo trattato Yalta con qualche forzatura della verità e della storia ma insomma questa spartizione si è sostituita
Alla fine degli anni Sessanta una ondata di professionalità giornalistica che nasce dal mondo di sinistra e a cui il mondo a cui noi oggi facciamo riferimento
Cristiano democratici Alleanza Nazionale Forza Italia non ha saputo corrispondere
Torno a dire
è un raggio è un'arma a doppio taglio questo ragionamento non può essere utilizzato per reclamare riequilibri
Nelle redazioni che facciano riferimento a logiche politiche ma credo che chiunque operi nel sistema dell'informazione non può non porsi anche questo problema quello di un bipolarismo che rischia di essere un bipolarismo zoppo di una parità di condizioni che non si realizza in parte anche per la nostra storica pigrizia per la nostra storica difficoltà
Ad essere presenti in campi e in ambienti nei quali si formano coscienza opinioni e nei quali matura il rapporto con la opinione pubblica ecco io ho citato questo dato perché credo che fuori dalla polemica politica
E torno a dire da parte nostra anche con un approccio autocritico perché una parte di questi dati fanno riferimento anche alla nostra disattenzione alla nostra idea che altri a spetti altre attività altri segmenti fossero prioritari io credo che un discorso su questo si debba prima o poi aprire
O che cioè mi tiro intanto per tornare a alla realtà più immediata se aveva qualche ultimo sondaggio su quali sono le posizione attuale tanto per che ce ne torniamo a casa con qualche speranza in più uno del Polo ma volevo porre un'altra questione ne abbiamo parlato di politica di immagine che ovviamente riguarda il confronto politico ma volevo porre una questione proprio a lui
Quanto fa bene in questo caso alla nostra famiglia del Polo questa discussione interna a volte così forte e così accesa a parte nella figura dei Miserabili ci troviamo molto poco anche se la Tecnost aspirazione altra ma quanto può servire certo sì ce la critica è utile ma questa esasperazione dei toni quanto la paga in termini di immagine una coalizione politica
Rispondo nell'ordine l'ultima ricerca che ho svolto
Da quando son tornato dalle vacanze riguarda il problema della Lega
E devo dire che l'analisi che ne emerge è un'analisi molto preoccupante
Non per la porta della lega ma al contrario per la debolezza della Lega
Il problema della lega oggi un problema che a ben guardare e limitato a tredici soltanto tredici province italiane
Sei della Lombardia cinque del Veneto e due del Friuli-Venezia Giulia
Nelle quali la lega ha il trentatré per cento dei voti nel resto del Nord ha il diciassette per cento dei voti
Il fatto che il Polo accetti la agenda non so quanto dei media o quando del governo di porre al primo posto fra i primi posti questa emergenza
Come se fosse un'emergenza deflagrante e un sintomo di grande debolezza da parte del Polo in realtà secondo ma il problema è il contrario
Se oggi esiste un'emergenza e l'emergenza del sud un sud spezzato disperato
E secondo me una doppia emergenza per il Polo perché io temo fortemente che questo assistenzialismo del Governo per quanto produca disastri per il Paese possa in realtà costituire un amo
Al quale una parte basta che sia piccola del Sud a bocca
Questo può consegnare drammaticamente il Paese nelle mani dell'Ulivo per vent'anni queste l'emergenza quindi noi facciamo malissimo sedie se daremo a questo governo la nostra complicità
Nella diciamo soluzione finale nella liquidazione del problema lega questo il risultato della mia ultima analisi che come vedi non ha niente a che vedere con l'immagine sarcastica e caricaturale che ha dato di Enrico Storace che non so bene perché diciamo ha detto di essere in disaccordo con me
Facendo un diciamo un sillogismo già criticato dai tolte le quello di terzo tipo dice la le capre hanno la barba Aristotele la barba dunque visto che le una capra e detto una cosa che non ho capito
Invece
Mi piace l'occasione di parlare di questa polemica perché questo dibattito ci sono due temi lipolitica immagini i partiti e i leaders nella società della comunicazione sui partiti ho già provato a rispondere
Nel mio primo intervento dicevo in sostanza il problema dei partiti non è tanto per una dei partiti ma il problema dei politici degli esponenti politici che devono diventare più astuti nei rapporti con i media questo è quanto risolve il problema
Invece il problema dei leader l'ha posto bene Maria Latella
Mettendo al centro l'esempio
Istruttivo della questione di D'Alema Di Pietro eccetera ecco a me sembra che
Lei interviste di questi giorni dei leader per esempio quella di Berlusconi quella di Fini
Hanno almeno il pregio di porre le questioni di alto livello cioè a me sembra che i leader il rapporto Quiriti coi media lo hanno imparato cioè c'è una modernità in questo rapporto invece se pensate non so la cronaca politica
Torno a dire della Prima Repubblica anch'io in maniera poco convinta ci riportava le cronache magari delle cose contese fra correnti di un partito senza poi spiegare quali erano i temi importanti principali che si discute ma adesso in questi giorni per esempio l'intervista di Berlusconi ai miei occhi ha questo vantaggio così come sono d'accordo con Maria Latella
Che D'Alema in questo ha preso una posizione di di modernità almeno ha detto in maniera molto audace quello che un leader può fare
I leader hanno delle responsabilità non perché se le sono prese oppure se le sono anche prese ma perché la gente che le ha volute dare la gente era stanca di partiti senza faccia poneva delle facce le quali eventualmente poter dare delle responsabilità e quindi i leader se la sono presa in questo senso e la gente e contenta secondo me di questo ecco su questa polemica devo dire c'è stato un fraintendimento
Perché perché Berlusconi primo pone dei problemi di alto spessore di grande spessore di alto livello la pole la discussione sulla riforma del Welfare e uno degli argomenti forse l'argomento dall'autunno e Berlusconi indica la possibilità di un dialogo secondo me non sbaglia ha ragione
E vi dico perché ha ragione perché se voi pensate
All'opposizione che abbiamo fatto nel novantacinque l'opposizione febbricitante spasmodica e rabbiosa che ci ha portato alla sconfitta del novantasei mentre invece secondo me c'è bisogno di una i di un'opposizione intelligente insidiosa e astuta
Perché io credo che il governo la maggioranza si compatta quando noi l'attacchiamo frontalmente si spaccò la quando noi invece in qualche modo siamo più intelligenti politicamente quindi non vedo scandalo in quel che ha detto Berlusconi
In secondo luogo Berlusconi non ha comunque detto quello che qualcuno ha voluto vederci perché non ha detto io voterò o come Forza Italia o con meno ancora come Polo a favore del Governo ha voluto semplice ed è fare una mossa politica ha offerto una possibilità di dialogo e chi non ha voluto capire questo secondo me è stato un po'grossolanamente prestazione
E mi devo dire la cosa che mi è dispiaciuta di più dal cuore come grande amico del CCD
E anche amico personale di Casini e sentire Casini che rispondeva vedendosi nei panni del miserabile quando Berlusconi non lo ha detto di Casini non ha citato nessuno e secondo me non pensava a nessuno in particolare
E non tanto meno pensava CCT per il Pd per il quale nutre supplementi di amicizia credo reciproci
Perché il problema della della diciamo del conflitto di interessi
è uno invece dei casi che mette a nudo come e quanto ci siano e così su questo dei complessi di inferiorità nei confronti dei media allora io mi domando tutti gli esponenti politici del Polo
Che incontrano Berlusconi ne parlano con Berlusconi praticamente quotidianamente se l'argomento esiste lo pongano in una vertice del Polo il Polo si rincontra su questo io sono convinto che questo argomento
E messo in una maniera veramente capziosa
Perché come ha più volte spiegato Berlusconi
Se lui avesse voluto risolvere questo argomento in maniera che salvaguardava il suo interesse per avrebbe fatto scelte diverse ma se qualcuno la pensa diversamente lo dica e si affronti la cosa non sui dibattiti estivi dei giornali ma in un vertice del Polo la cosa potrà essere serenamente chiarita ne sono certi
Per finire però sul sistema allora io sono preoccupato quando una persona giovane un politico giovane come il mio amico Storace
Quasi quasi si oppone alla modernità in qualche modo poi e così via abile da non dirlo apertamente ma mi sembra che questo sistema diciamo nel quale i leader sono più abili
Di molti di noi non di te perché tu sei abilissimo in questo francamente a sfruttare il sistema dei media prendendosi quella responsabilità che la diciamo Seconda Repubblica gli ha conferito e come sembra che questo non si può non sia
Ecco non sia una difesa
Della diciamo del diritto della gente a interessarsi di politica ma possa tramutarsi in un diritto degli addetti ai lavori di fare la politica ora capisco che noi siamo degli addetti ai lavori e questo ci dà delle responsabilità
Ma io avverto che queste responsabilità devono anche stare lontane dalla restaurazione di una casta sacerdotale di politica perché la delega della gente non arriva fino a lì
Secondo me questo sistema dei media che offrono la possibilità ai politici parlare direttamente alla gente saltando la mediazione dei partiti a me devo dire sarà perché mi ci trovo bene ma a me piace
Ringraziamo pivot per le sue chiarificazioni ma sostanzialmente questo dibattito
Avremmo voleva porre un problema che rimane qui di fronte al no cioè pesa voglio dalla comunicazione l'immagine ha certo ruolo importante
I leader ormai rappresenta un dato di fatto lo ricordavo rapido
Perché si può se può essere giusto salta la mediazione ma il rapporto con la gente è un elemento essenziale ed in questo senso credo che questa festa voglio rappresentare questo va detto la sua introduzione l'altro giorno
Non so presente Mastella quando ricordava letta del militante cioè riappropriare alla della politica alla gente e anche questo è un mezzo semplice importante di comunicazione
La politica e l'immagine devono camminare ma la politica l'immagine un po'condiziona la politica segnerebbe la sua sconfitta
E credo che tutti quanti noi tutto vogliamo tranne che avvengono sconfitta della politica per mezzo di un'immagine e non per mezzo della gente a cui siamo chiamati arrendere contro grazie