La manifestazione di oggi davanti a Palazzo Montecitorio per la difesa dei diritti umani nel Kossovo

Radio radicale
Oggi in piazza Montecitorio circa mille persone manifestavano per i diritti umani del Kosovo però dobbiamo dire
O meglio dire dobbiamo ricordare ancora volta che cosa rappresenta il Kosovo Kosovo è una e sentono regione autonoma della ex-Jugoslavia abitata da oltre novanta e più per cento albanese dunque di maggioranza albanese che vive tuttora sotto una repressione sistematica di una polizia militarizzata serba comandata direttamente da Belgrado dunque
Comanda direttamente la politica di Slobodan Milosevic l'attuale presidente della cosiddetta piccola Jugoslavia la situazione di molto pesante e basta ricordare che non si può parlare la lingua
Materna negli uffici non si può studiare parliamo di una posizione di quasi due milioni di abitanti non si può avere una cultura propria
E non si pone anche aspirare a migliorare migliorare la situazione perché la repressione immediata della polizia e dell'esercito può subito soffocare nel sangue ogni protesta ogni tentativo di cambiare la situazione in questa manifestazione hanno partecipato anche associazioni italo albanesi italiane pacifisti non violenti un po'tutti i soggetti non governative associazioni che comunque sia amando di parlare di questo argomento perché vedo nonché proprio molto vicino all'Italia
Nella ex Jugoslavia continua a soffrire una Regione di diritti elementari umani e sono pochissimi quelli che ne parlano per pochissimi quelli che che danno spazio e anche concretamente se non ci fosse la tematica del presente in questa manifestazione
Forse nessuno sa proveniente su quello che è successo oggi il suo questa pro la testa su questa manifestazione che su gli argomenti di base che spingono queste persone a manifestare qui a Rho Roma a a manifestare un po'in tutte le città europee dove loro sono in in uno stato di profughi però a sapere soprattutto quello che succede in questa extraregione autonoma della ex Jugoslavia dove l'informazione dato l'informazione non arriva per cento mila motivi ma forse per uno sopra di tutto perché non fa notizia una resistenza non violenta non fa notizia una repressione dura è una violazione sistematica dei dei diritti umani se e non ci sono i morti se non ci sono interessi particolari e se un politico di alto taglio per così dire non fa un giro in quest'dare e per attirare così l'attenzione della della carta stampata e della televisione in generale dunque dei media noi vogliamo dare uno spazio a questa manifestazione non soltanto per dare spazio alla manifestazione ma anche per dare soprattutto spazio i motivi che spingono
Per protestare su questa cosa che sul diritto che ogni cittadino soprattutto in questo caso la facoltà che ogni nostro scudatura di informarsi su realtà non troppo lontane ma veramente terribili molto pesanti che sono in pochi quelli che ne parlano e forse sono altrettanto pochissimi quelli che ne colgano parlare che ne vogliono che questa partita Sissa Pino perché così si può anche guarda Remedios poco prendere si può giudicare meglio anche la politica estera che un Paese fa verso altri paesi
Dove in casa propria non c'è il minimo rispetto di diritti umani
La prima intervista che demoralizzato con et Ragusa una delle organizzatrice di queste di questa manifestazione
Praticamente se una delle promotrici di questa campagna Kosovo
Cos'è l'obiettivo principale di questa campagna parla
Eminenti tutte e centodieci Gianikian o copra montagna mai niente internazionale
Riconciliazione associazione italo albanese adibiti a sede a Otranto a Valona Beati i costruttori di pace e Pax Christi il primo obiettivo della campagna è stato quello di esprimere solidarietà
Al popolo albanese del Kosovo che da sette anni ha adottato la resistenza non violenta organizzata per rispondere all'oppressione continua attuate dal governo serbo nei suoi confronti e alla violazione continua crescente purtroppo diedi riti umani fondamentali in Kosovo
La campagna è nata nel novantatré e continua ancora prendendo diverse sfaccettature a seconda opera le la situazione del Kosovo cambia
Per esempio siamo partiti con iniziative di solidarietà dell'Italia nei confronti degli albanesi del Kosovo inviando quattro delegazioni qualificate una formata da rappresentanti della campagna più tre vescovi un'altra formata da sindaci è sostenuta dall'associazione nazionale comuni italiani
è un'altra formata da volontari da volontari della pace tra i quali professore Alberto la Bat e che poi a ideato il progetto ambasciata di pace che per due anni ha aperto una sede a Pristina Pelù proprio per cui
Gli anni ci sono stati diversi sviluppi c'è stato un accordo di Telethon che ha premiato soprattutto questi questi mio queste pace politiche hanno impegnato violenza e armi in questo conflitto invece la non violenza o la resistenza passiva non è stata premiata ultimamente studenti albanesi sono scesi in piazza e la polizia serba a
Proprio questo per il pubblico cinque su questo momento allora innanzitutto dico due parole sugli accordi di dai toni e poi dirò in breve come si è evoluta nell'arco di questi sei anni la situazione in Kosovo allora innanzitutto gli accordi dai i corpi sono stati tanto strombazzate dai mezzi di comunicazione come una iniziativa di pace sono stati in realtà soltanto un mantenimento dello status quo attuato attraverso la guerra
E no non vere trattato di pace secondariamente gli stessi accordi di dai toni sono in bilico perché se non vengono ratificati e non vengono soprattutto osservati da chi li ha sottoscritti corni rischia di saltare da un giorno all'altro perso i kosovari gli gli albanesi la popolazione albanese del Kosovo praticamente è stata e emarginata dagli accordi di dai conti hanno visto premiata soprattutto la situazione che si è instaurata con gli stupri con la violenza e con le armi è invece negli accordi non è rientrata la situazione di questo popolo che dai sei anni opponeva resistenza non violenta organizzata a quella stessa Serbia di Karadzic e di Milosevic
Praticamente siamo qui a piazza Montecitorio c'è ci sono oltre forse mille persone la maggior parte vedrò albanesi sono le bandiere albanesi quello dell'Europa il tricolore italiano praticamente si vede bene che questa
Manifestazione uscita bene sta per andare ancora avanti le quali sono le altre iniziative in in rapporto in stretto rapporto con l'evolversi della situazione in Kosovo
Allora innanzitutto bisogna dire che accorda obiettivi ma
Con la mediazione della Comunità Sant'Egidio accordò tra Rugova presidente del governo parallelo del Kosovo eh Milosevic seppur presenta un fattore di novità in quanto per la prima volta è stato di Sciuto il il il Presidente della Repubblica parallela del Kosovo da Milosevic quest'accordo per le scuole firmato dal a con la mediazione della Comunità di Sant'Egidio è da un anno
Praticamente completamente disatteso in quanto avrebbe dovuto restituire gli edifici scolastici alla alla popolazione albanese che per tutto questo tempo cioè da sette anni non è non ne può usufruire e fa lezione
Nelle nelle nelle case private secondariamente questo ha portato ad una protesta degli studenti il primo ottobre repressa con gli idranti Cornel sevizie e con la rottura delle mani a molti studenti
Pene sono
Attraverso il presidente Rugova attraverso il presidente delle lady della lega democratica del Kosovo e vicepresidenti si cerca di dare una dimensione internazionale la situazione degli albanesi del Kosovo e di sensibili dare i vari governi quindi queste iniziativa di Roma praticamente è un'iniziativa che segue ad altre iniziative che sono state fatte a Washington o che sono state fatte a Bruxelles che sono state fatte
In altri Paesi l'Europa l'ultima delle quali la più grande con sette mila persone a bordo perché bisogna sfatare ciò che la Serbia pretende che sia un assioma di carattere di diplomazia internazionale di carattere diplomatico cioè che tutto ciò che ha viene al Kosovo aspri riguarda esclusivamente la Serbia no tutto ciò che attiene al Kosovo riguarda la comunità europea ed è un fatto di politica internazionale in quanto se si balcanizzato se Reggiani bancari in quanto segna il Kosovo scoppia un conflitto armato praticamente è a rischio la stabilità di tutti quanti i Balcani meridionali per cui il pubblico del Più solo con il proprio gruppo
Andrà lei come giudica l'impegno e la sensibilità dei media italiani in generale per quanto riguarda questo aspetto del conflitto nell'ex Jugoslavia
Praticamente durante tutta la guerra i nell'ex Jugoslavia dai media italiani in Kosovo è stato completamente ignorato sì come se Comit chador parlare del Kosovo dopo gli accordi di Daytona e dopo che sono cessati dopo che c'è stato il conflitto armato in ex Jugoslavia
Anche perché un po'per la sensibilizzazione che c'è stata e tu ancora per la cessazione dei più cruenti fatti di sangue si è cominciato a portare all'opinione pubblica italiana soprattutto e la gravità del problema Kosovo come fattore stabilizzante o destabilizzanti tutta l'area dei Balcani ma per questo occorre che l'opinione pubblica
Sia puntualmente informata eh la radio la televisione italiana qualcosa la stanno facendo negli ultimi tempi sono passati diversi servizi
Per coro chiuso al pubblico ha concluso il professor sul suo più chiuso da un gruppo di opportunità promosso dal Circolo men to porterà un messaggio a Parlamento e soprattutto uno degli obiettivi fondamentali di questa
Di questa manifestazione e quello di sensibilizzare il Ministero il ministero degli esteri e di sensibilizzare anche il ministero del lavoro e del commercio sul fatto che l'Italia ha sottoscritto con la Serbia un accordo per appartare tutti i servizi di Poste e telecomunicazioni in ieri via con la Telecom questo è a va a scapito di tutti quegli impiegati e operai che lavoravano prima in Kosovo per ai mezzi di comunicazione
Sono stati licenziati solo perché solo perché albanesi noi chiediamo al governo italiano che nella ratifica di questo accordo commerciale vengono cara dare anche i diritti dei lavoratori kosovari che prima lavoravano nelle poste e telecomunicazioni
Se microfoni ad Anna Kopliku presidente di un'associazione di albanesi che è arrivato da Milano se non sbaglio senza ecco qui in piazza Montecitorio veto oltre mille persone
Che stanno manifestato pacificamente per il Kosovo il perché della tua partecipazione che quali sono gli obiettivi di questa manifestazione ma
Siamo qua perché siamo tutti gli albanesi ma non solo siamo qua perché siamo testimonia anche se diciamo relativamente lontani da quello che sta succedendo in
In Kosovo da parecchi decenni nel Kosovo ormai l'opinione pubblica la deve sapere che c'è una violazione la grande dei diritti dell'uomo c'è una repressione totale da parte del governo serbo verso la la maggioranza della Kosovo e noi siamo qua appunto per sensibilizzare l'opinione pubblica per l'sensibilizzare il Parlamento italiano che intervenga contro a questa situazione tragica
Ecco praticamente in media in generale carta stampata si è anche la divisione in generale parliamo di medie italiane
Non danno troppo spazio a questa questione che rischia di essere dimenticata dell'opinione pubblica cosa poi dire a proposito ma posso dire che questa dimenticanza come lei giustamente notato non è giustificata per niente perché anche se gli albanesi danni proseguono una resistenza non violenta una resistenza gandhiano però purtroppo per portare avanti questa resistenza che questa resistenza abbia del risultato e c'è bisogno di un sostegno interna le porte è se questa Sos questo sospendiamo verrà a mancare anche nel futuro come purtroppo si è verificato è possibile che altri frazioni altre idee di una resistenza non più non violenta non chiude Diana ma costretta ad essere attiva ad essere anche armata portava a una destabilizzazione dei Balcani e porta alla fine della pace nei Balcani possibile del possibile anche in Europa Stendhal
Io che diciamo i governi del mondo abbiano riconosciuto
La Repubblica serba Sky in Bosnia che non è mai esistita storicamente
E che invece il Kosovo che è sempre esistito che aveva un statuto di quasi stato
Non viene non solo non viene riconosciuto ma non gli viene nemmeno proposto di ritornare allo statuto del settanta quattro gli si dice scusate prendete l'autonomia all'interno della Serbia e questa è una proposta assolutamente inaccettabile da parte del diciamo dei kosovari un genio
Quindi questa una cosa indegna quindi l'indicherà l'autonomia se si può parlare di autonomia si deve parlare o in qualche cosa di completamente nuovo o con una protezione internazionale che dicono allo Stato mette in un club Rizzato demilitarizzata e neutrale del Kosovo come vogliono all'il testicolo trova è un colosso aperti pro all'Albania alla Macedonia alla Serbia eccetera e non in chiusura in un ambito serbo che è un vestito impossibile quello quei teatri mancano seconda cosa che noi parliamo tanto di rimandare gli albanesi in Albania un altro problema intenda per tredici mila immigrati non sappiamo come fare a rispetti qui ci sono circa venti mila kosovari in Italia che non vogliono altro che tornare nel loro Paese perché io ho sentito le loro poesie c'è anche un bando inoltre ha scritto una poesia molto bella Anna nata anche un premio in Toscana tutto è il loro desiderio di ritornare nel loro Paese ma loro vogliono ritornare in un Paese libero non è un Paese occupato da cento mila militari e polizia un Paese dove ogni giorno le violente contro la popolazione albanese vengano aperte tra e perciò la comunità Inter età l Italia per prima dovrebbe impegnarsi a aiutarli a ritornare nel loro Paese questi che vogliano ritornare e sono la grande maggioranza ma per questo devono aiutare a risolvere il problema nel corso e non è forme di autonomia all'interno della ma sono varie forme di kosovari sono disponibili
Vanno dichiarate così terzo non è possibile che lo Stato italiano si ponga dietro la Comunità di Sant'Egidio a una comunità di santi comunica Vicentelli è bravissima non le conosciamo fanno tra l'altro parte anch'
Nella nella campagna e così via quindi fa non lavora eccezionale ogni forte grazie professore ultimamente nelle elezioni sia nella quella che rimane attrazione ex che usava s'impose azioni coordinate sembra che hanno premiato sempre di più i partiti nazionalisti abbiamo una quasi vittoria dice Scelli che non promette niente di buono se lui arriva al potere dunque
Come spiega questo meccanismo che porta sempre a galla questi soggetti che hanno come bandiera politica la violenza e nazionalismo e
La repressione del d'arte etnie che compongono questa
E purtroppo diciamo questa svolta a destra verso i i partiti di tipo nazionalista e avvenuta un po'da per tutto Cecere possiamo dire anche fascista così sì sì e quindi cieco perché al bordo dell'intervenuto l'America Lola l'operato proprio leader politico fascista prescelto lo è però le linee politiche purtroppo per i il Kosovo non è che la linea politica riferisce le Šešelj preferisce e molto diversa da quella di Milosevic ora è molto diversa anche da quella di Draskovic c'è quindi il problema di fondo non è tanto semplicemente l'aumento del nazionalismo a lei è il fatto che non si riesca a trovare delle alternative credibili che si erano aperte a delle soluzioni diverse
E questo chiaramente una il grosso problema di fondo che vende quasi insolubile il problema del costo però sembra che democratico se ci fosse un governo realmente democratico serve professionali in Serbia
Se ci fosse una possibilità di alternativa di posizione dire Socchieve un nostro amico rapper italiani ci ha messo su un nuovo partito di tipo socialdemocratico spettando cercando ricrea aree delle alternative ma probabilmente prima di cinque sei dieci anni non si vedranno insulti al mentre invece di la causa urgente pur avendo potuto per quando riguarda Media Italia insomma come
La questione del Kosovo come anche altre questioni
Importanti dove
Aberrazione diritti umani è una cosa quotidiana vengono però dimenticato il Kosovo comunque non è
Oltre cento duecento chilometri di via distante da vitale comunque e
Una Regione su cui si parla così poco che quasi un'accettabile vero è una vergogna è una vergogna della nostra stampa che seguono i morti dove ci sono combattimenti dove ci sono i morti arrivano subito i giornalisti se non ci sono morti se ci sono altre non violenta e questo lo sappiamo danni perché abbiamo fatto manifestazioni non violente da anni panni danni la la stampa italiana cioè se tre diciamo trascurato tanto che io qualche volta avevo minacciato di denunciarli per diciamo incitamento alla violenza perché per essere riconosciuti ho sentiti da la stampa bisogna usare la violenza ma non violenta sembrano che col in particolare ad esempio per il problema del Kosovo continuano a dire delle falsità totali attento alle tutti i giornali compreso il Manifesto praticamente pare l'anno delle richieste degli studenti di Cristina di cui ho tutti i documenti come quindi e ci abbiamo anche un rappresentante dello studente così qui chiede lo può anche confermare così tutti Nalli parlano di richieste secessioniste degli studenti c'è voler ritornare nelle loro scuole che son sempre stati loro e da qui sono stati sbattuti fuori con la forza con l'esercito è una eccetera secessionista qual è una richiesta semplicemente un'ma c'è chiedano che venga applicato quell'accordo firmato da quella create dalla Comunità di Sant'Egidio un anno è un mese fa il primo di settembre dell'anno
Va a segno che è ancora Carlo Scorza c'era ecco carta straccia e questo è viene presentato nei nostri giornali concrete manifesti Vito così come una richiesta secessionista è chiaramente la tesi in José dice la tesi del governo il serbo ma è sicuramente una tesi completamente altra perché i veri secessionisti se voi andate nel corso non le troverete secondo me non li trovate in meno più perché anche ciò sia negli ultimi tempi ha preso posizione in modo diverso praticamente è praticamente in realtà quello che chiedono è di poter essere se stessi e decide con chi stare come stare e non essere costretti a un legame che loro non hanno mai accettato e mai voluto che le è stato imposto dalla comunità internazionale quindi loro chiedono il principio di autodeterminazione che è uno dei primi ti riconosciuti a livello internazionale le forme poi possono essere discussi sono disc sono disponibile a discutere però il principio terzo terminal azione di autodeterminazione è una dei principi di base diciamo della comunità anche nazionale delle Nazioni Unite e quindi va tenuto presente che non possiamo farsi nel folto e semi questo principio per i kosovari invece diciamo utilizzando mine anticarro Grasso lo sorprende
Che
Che
Ok
Ok
Ok
Ok
Allora
Dieci b
Ordina
Che
Che
Il primo
Repubblica
I
Dieci
Grazie
Onorevole Trento ha veramente come avete anche detto c'è la crisi però comunque siede presente questa manifestazione qual è il motivo che cosa ne pensate propose
Ma il motivo è che credo che di fronte a una manifestazione così partecipata davanti al Parlamento è doveroso che le forze politiche e gruppi parlamentari non solo ascoltino le ragioni del popolo del Kosovo ma esprimono anche un Oriental mento e un impegno per quelle che sono le cose che l'Italia possa fare io ho detto che il riferimento dell'iniziativa politica e diplomatica dell'Italia deve essere ciò che la Comunità di Sant'Egidio con grande coraggio sta facendo e per che si dimostra che laddove non arriva la diplomazia internazionale può arrivare una diplomazia dal basso e dei popoli certo il Governo italiano qualunque esso sia alla fine di questa vicenda deve garantire che qualsiasi rapporto con i Paesi dell'ex Jugoslavia passi attraverso il riconoscimento dei diritti civili politici e umani del popolo del Kosovo non possiamo pensare che il conflitto si possa risolvere sulla pelle del popolo
Debole meno rappresentato politicamente ma come spiega che intanto comunque sia governo italiano vada il Bologna appare icone dal servizio per esempio cioè questa questo acquisto della Telecom
Tutta la federazione
è perché il governo italiano in politica estera purtroppo a una continuità preoccupante con quelle che sono state le politiche estere degli altri governi e ne abbiamo la vicenda del Kosovo ma cediamo quella della turchi nei confronti del popolo curdo io mi auguro che da questa crisi ne esca fuori un Governo che in politica internazionale sappia essere un po'più coraggioso meno attento alle diplomazie del commercio e più attento ai diritti dei popoli
Ultima
Lessi batte anche per una politica estera europea ecco come mai noi vediamo anche nelle elezioni esempio c'è secolo sia in quello che rimaneva ex relazione che usava c'è una rivincita dei partiti nazionalisti la comunità internazionale è presente ma nello stesso tempo
O non è non trova la via per dare una soluzione al conflitto
A perché l'Europa è sempre più una grande illusione ottica o almeno lo è per i popoli non lo è invece degli interessi della grande finanza e hope ai delle grandi banche tedesche non solo credo che proprio il fallimento di una iniziativa europea nei confronti dei conflitti che stanno in Europa sia la dimostrazione che questa Europa va cambiata che il processo unificazione europea se continua a essere un processo solo economico rischia di avere come contrapposizione la rinascita di nuovi nazionalismi non solo nei Paesi dell'ex Jugoslavia ma anche nel nostro Paese le conseguenze sono evidenti con quello che accade nel secessionismo cosiddetto padano e mi auguro che ci sia l'assunzione di una politica europea dei popoli Spinelli quando va parlate ha lanciato il suo manifesto per l'Europa pensava questo siamo nel è ancora troppo invece attenti a quelle che sono le esigenze solo economiche se prevale l'economia poi prevalgono anche gli interessi commerciali laddove dovrebbero prevalere gli interessi umani allora c'è un grande dibattito internazionale dalla riforma dell'ONU alla ruolo delle diplomazie di pace io mi auguro che questo dibattito porti a risultati concreti nel breve tempo anche una battaglia per
Il tribunale internazionale permanente c'è la battaglia per il tribunale internazionale permanente contro i crimini di guerra c'era necessità di trovare strumenti che non siano guerrafondai per risolvere i conflitti a grande orizzonte che abbiamo
Nel terzo millennio è quello di capire come i Paesi democratici possono intervenire laddove ci sono situazioni di conflitto con una politica efficace di pace e di solidarietà senza passare per l'uso dei gas ci di credo che l'orizzonte su cui e dobbiamo confrontarci su cui ci aspettiamo anche cose concrete da chi ha poi la diplomazia nella proprie mani fino ad oggi questo non sempre c'è stato ed è il motivo per cui e negli ultimi trent'anni ci sono stati pur non essendo cessata alla terza guerra mondiale ci sono stati più morti che nell'ultima guerra mondiale grazie buon lavoro conclude dunque qui nostro servizio su questa manifestazione ma soprattutto sui motivi
Di protestare dunque di sensibilizzare cercare di sensibilizzare l'opinione pubblica italiana in questo caso e l'opinione parlamentare italiana su quello che succede su questa violazione permanente e continua dei diritti umani in una Regione molto vicina all'Italia però nello stesso tempo molto dimenticata paritarie dell'opinione pubblica che non viene informata adeguatamente per questo perché succede per cui la sofferenza permanente che questa gente deve subire ogni giorno e per di più senza avere addosso i riflettori de l'opinione pubblica dei media e senza che nessuno possa testimoniare veramente quello che succede
Per poi in un certo modo cercare delle vie adeguate per frenare questo questa repressione e soprattutto per evitare e prevenire un conflitto potenziale che poi esplodere in questa elezione e può dare fuoco ancora una volta tragicamente a tutti i Balcani grazie di aver scelto radio radicale un saluto come sempre da Arthur J.