"Le riforme istituzionali" Tavola rotonda al Teatro Concordia Borgo Maggiore, San Marino

Grazie a tutti
Sono
Pronto chioma
Buonasera a tutti
Ci scusiamo
Come Partito Socialista come rappresentanti del Partito socialista questa sera non siamo nella migliore forma come tutti loro hanno saputo anzi riprendiamo un attimino il minuto di raccoglimento
Prematura scomparsa
Il nostro caro compagno
Gasperoni Pier Paolo
Otto regole sincero rappresentante del movimento socialista sammarinese
Consigliere della Repubblica
Che purtroppo alcune ore fa
A seguito di un grave incidente stradale verso prematuramente la vita
Quindi rivolgiamo referenti attivo
Speroni facendo nel contempo gli auguri alla sua consorte
Personalmente
Vediamo
E nel contempo le condoglianze
Passerà a tutti benvenuti a questa tavola rotonda realizzata dal Partito Socialista sammarinese
Come
Possono vedere questa sera ci sono
Otto e ospiti interni
Autorevoli rappresentanti dei partiti abbiamo illustre ospite
Onorevole Tiziana Parenti
Che prima di iniziare questo dibattito e quindi passare la parola
Per un Gentile relazione introduttiva
L'onorevole Parenti
Vuole appunto essere così gentile produrre questo dibattito
Inizierei con alcuni spunti che
Possono credo essere interessanti gli oratori che dovranno prende la parola
Le riforme istituzionali l'argomento scelto dal partito socialista sammarinese per questa tavola rotonda non si può considerare davvero casuale
Ma cade proprio in un momento centrale rispetto all'impegno delle forze politiche per il necessario rinnovamento e ammodernamento dell'assetto istituzionale della Repubblica
Alla luce di nuovi diritti nuove libertà emergenti nella società e nei rapporti con l'esterno a livello europeo e internazionali
Nonostante la Repubblica di San Marino possa vantare a buon diritto
Un ormai secolare tradizione di democrazia istituzionale ampiamente riconosciuta anche all'esterno
Dall'Arengo del mille novecento sei che rese possibile il passaggio da lì lo dall'oligarchia alla democrazia
Al parlamento liberamente eletto alla Carta dei diritti del mille novecentosettantaquattro che ha certamente posto le fondamenta per un assetto istituzionale avanzato della Repubblica oggi è indispensabile operare un ulteriore passo in avanti nei termini di una completa ed organica riforma senza stravolgere l'impianto degli ordinamenti e le peculiarità della Repubblica
Ma certamente tale ed in grado di soddisfare compiutamente le esigenze dello Stato moderno il Partito socialista sammarinese principale protagonista storico del lungo e sofferto processo di emancipazione civile democratica del Paese tutt'oggi fortemente impegnato in questa direzione
Unitamente ad altre forze politiche parlamentari con particolare riferimento ai lavori della Commissione Consiliare speciale per le riforme istituzionali
Ha ritenuto utile ed opportuno aprire quest'anno la tradizionale celebrazione festa in occasione del quarantaquattresimo anno dalla caduta del fascismo a San Marino
Del ventotto luglio mille novecentoquarantatré proprio sul tema della democrazia istituzionale
Prima di dare il via al dibattito vorrei ringraziare gli ospiti Borradori che gentilmente hanno accolto l'invito a questa tavola rotonda un benvenuto nella Repubblica di San Marino un saluto ed un ringraziamento particolare a nome di tutto il partito socialista sammarinese mio personale all'onorevole Tiziana Parenti
Che il cartello di questa sera indicato nella veste di membro della Commissione parlamentare per le riforme costituzionali
Onorevole Tiziana Parenti che non ha davvero necessità di presentazione o di stimoli in tema di riforme istituzionali il cui tenace determinate impegno noto alle cronache anche nei termini di acuta e coraggiosa conflittualità costruttiva
A livello professionale civile politico sui grandi e scottanti problemi di attualità italiana quali quelli della giustizia e della democrazia politica ebbe noto tutti
Stiamo vivendo un momento storico e culturale particolarmente delicato e difficile che vede i nostri due Paesi uniti in un notevole sforzo soprattutto in termini di integrazione europea economica e politica
Sia pure in un quadro complessivo di evidenti e molto significative differenze e peculiarità statuali ed istituzionali fra i nostri due Paesi in ogni caso credo di poter affermare che uno dei comuni problemi oserei definirlo il problema dei problemi per la democrazia istituzionale
Sia quello comunemente indicato e semplificato con il termine di separazione dei poteri
Vi è oggi una tendenza sempre più consistente che viene dal mondo anglosassone ad una maggiore attenzione rivolta al concetto più che di separazione e di indipendenza
Di autonomia dei poteri ma anche di interazione di bilanciamenti di equilibri di controlli fra i poteri
In questo ambito uno dei nodi centrali delle riforme istituzionali mi riferisco segnatamente al nostro ordinamento
E costituito dal ruolo precipuo di controllo che l'organo legislativo deve poter concretamente esercitare sull'esecutivo
Ed anche quello che deve essere fatto sullo stesso legislativa
Il controllo di costituzionalità delle leggi ho voluto fare solo questo breve accenno di contenuto sul tema di questa sera per stuzzicare un attimo il confronto fra due realtà di fatto italiani sammarinese almeno per molti aspetti per molti aspetti ma simili significativamente per un aspetto di fondo molto diverse fra loro rispetto agli obiettivi per raggiungere infatti mentre nella Commissione parlamentare bicamerale italiana tra gli obiettivi prioritari emerso è quello di trovare una soluzione che permetta all'esecutivo di governare
I governi in Italia negli ultimi quarant'anni hanno avuto una durata media di meno di un anno nella realtà istituzionale sammarinese emerge il problema opposto cioè quello di avere un esecutivo un congresso di Stato fin troppo forte
Prima di cedere la parola all'onorevole Tiziana Parenti per una relazione introduttiva al dibattito di questa tavola rotonda sulla cui importanza culturale politica e sull'interesse per la platea non ho alcun dubbio
Permettetemi di fare un ultimo breve citazione Flash
Norberto Bobbio nei suoi numerosi scritti sulla democrazia mette sempre insistentemente in evidenza due concetti che considera portanti dell'etica nella politica eguaglianza e giustizia
I diritti di libertà devono essere affermati dice Bobbio non soltanto nei confronti dei pubblici poteri ma anche nei confronti dei poteri che continuano a chiamarsi privati con questo concluso questo mio breve introduzione e molto volentieri cedo la parola all'onorevole Tiziana Parenti
Io ringrazio per l'invito
Tengo sempre molto volentieri a San Marino perché un esempio poco particolare
In un mondo che e diventa sempre più con principio omologanti io credo che le peculiarità e le diversità proprio storico politiche siano sempre da conservare da guardare leader farà crescere con grande attenzione
E certo che i problemi che ci sono in Italia rispetto a San Marino sono evidentemente molto diversi
San Marino è un piccolo Stato ma al di là di questo ha una tradizione storica culturale molto differente da quelle italiane
Può sembrare appunto la stanza una un'anomalia una perché San Marino vive dentro l'Italia ma conservato una propria peculiarità questo io credo che sia un grande merito
E e una proprie capacità di sviluppo del tutto autonoma indipendente dal territorio che la circonda
E soprattutto ha mantenuto delle grandi tradizioni storiche delle grandi tradizioni culturali e che proprio perché non omologhe ecco io credo che debbano essere particolarmente difese
Anche perché
C'è un grande tradizione politica c'è un grande senso della politica si è una grande capacità di elaborazione politica
Quella che in questo momento io credo purtroppo non si è invece così spiccata in Italia
Diciamo che c'è una politica piuttosto debole c'è una ricerca diciamo di una politica più forte c'è una situazione di squilibrio tra i Poteri
C'è una situazione di forte instabilità che va avanti da molti anni
E e rispetto alla quale è difficile vedere quale soluzione nove poi possiamo conseguire e anche quando è stabilita possiamo conseguire perché se l'instabilità quindi la durata breve dei governi è una cosa sicuramente negativa
Anche una stabilita conquistata e ottenuto a cui apprezzo di un impossibilità poi di un principio di alternanza che proprio della democrazia
Sarebbe una perdita forse ancora maggiore
Che cosa perché in questo momento
Sente San Marino come sente l'Italia
Il bisogno di riforme istituzionali come un po'anche altri Paesi europei sente no hanno sentito già
In precedenza la necessità di darsi di riforme istituzionali che siano più rappresentative regolamenti non meglio le trasformazioni sociali e le trasformazioni politiche
Di ciascun paese
Proprio perché la Società che diventa sempre più complessa
E in Italia sempre più anche ter undicenne Anna sicuramente ha bisogno di una diversa regolamentazione
In qualche misura e c'è anche un po'un effetto imitativo
Io per esempio nella Bicamerale
Sentito spesso dei richiami molto azzardati
A paesi che hanno tradizioni assolutamente diversa dalla nostra
Chi si riferiva all'Olanda chi all'Austria che alla Spezia e che l'Inghilterra chi alla Francia ma certo poi che ciascun paese
Nasce si regolamenta e si sviluppa secondo poi delle proprie tradizioni e secondo un proprio costume sociale
Certamente c'è la necessità arrivati a un certo punto dell'evoluzione storico sociale di darsi un assetto che permetta una adeguata regolamentazione del vivere civile
E quindi permetta uno sviluppo anche ordinato
Io naturalmente non voglio entrare nel merito anche per una mia approssimative ovviamente conoscenza del dello studio di questa Commissione che si occupa della riforme a San Marino
Certamente ho un'esperienza della
Commissione che si occupa delle riforme
Nel Parlamento italiano che è stata che è una esperienza molto interessante
E che
Dalla quale ho potuto anche rilevare capire meglio quelli che sono poi gli effettivi problema
Cioè in pratica quando si si siede terre stabilire come dobbiamo Rigola regolamentare in modo più esatto
In modo più preciso in senso di un maggiore consolidamento e sviluppo della democrazia lo stato in cui viviamo
E con un non possiamo mai prescindere dalla nostra storia sarebbe un grande errore quello di voleva assomigliare ad altri
Con la convinzione che gli altri poi funzionino meglio Dinoi
Ma soprattutto allontanarci dalle proprie tradizioni
E poi l'altro grande problema
E quello proprio come accennava il moderatore del separazione equilibrio tra i poteri dello Stato
Questo che è una una costruzione diciamo un'architettura
Tanto più difficile quanto più uno Stato e compresso
Quanto più e grande non solo in termini geografici ma e grande in termini di diversità diciamo di soggetti di cittadini di classi sociali di anche di problemi nuovi come
I problemi del immigrazione così forte appunto come c'è nel nostro Paese
Quindi tanto più è difficile stabilire un equilibrio un'architettura equilibrata dell'organizzazione dello Stato
E tanto più e facile cedere alla tentazione
Di organizzare queste architettura a modello di chi pensa che governerà per sempre
Questa purtroppo è una tentazione che si è sentita molto
Chi è al governo pensa di costruirlo perché quel governo non finisca mai
E chi è all'opposizione per vedere se riuscirà a rivalerci e quindi probabilmente perché stia sempre dalla sua parte
E io credo che questo invece sia un approccio sbagliato
Nessuno potrà mai costruire lo Stato perché sia suo per sempre
E perché poi il voto fortunatamente e libero e ciascuno deve riuscire a conquistarsi il consenso
Non attraverso delle regole rigide che non permetterò mai di potere mutare ma proprio attraverso una dinamica una dialettica politica che gli consente di acquistare il consenso
Poi naturalmente nella che logiche che hanno così politica quotidiana ciascuno impedisce ha di mira quello che vuole conservare per sempre
E diciamo che è un po'la nostra Bicamerale parlo quella italiana è stata molto contrassegnato da questo molto contrassegnata da che forma di governo possiamo a vere e quale sistema elettorale mi consenta di vincere più dell'altro
Sapete che c'è stata poi questo questo problema che è stato affrontato ma allora il potere costituito può diventare il potere costituente
è obiettivamente è un interrogativo molto serio perché il potere costituito ed è molto difficile che possa diventare il potere costituente
Tant'è che forse sarebbe stato meglio anche se poi a livello costituzionale sarebbe forse stato un reale problema
Che fosse norme che non fosse stato proprio il potere costituito a progettare una riforma della Costituzione
Questa attenzione molto forte che c'è stata nella bicamerale
Alla fine non è stata a mio avviso corazzatura ammette che io mi sbagli una tensione verso quelle riforme che rendano più pongo insolita talmente democratico del Paese
Ma una tensione tra la maggioranza e l'opposizione
Che si è vista moltissimo soprattutto questa attenzione
Svilupparsi condensare Zio sul sistema delle garanzie
E guardate che questo è anche molto preoccupante
Perché se noi togliamo nell'architettura di uno Stato moderno democratico
Il settore delle garanzie
Beh noi praticamente abbiamo uno stato senza democrazia perché uno Stato senza garanzie per il cittadino
è uno Stato che non è affidabile per lo stesso cittadino qualunque forma di governo il suo assuma
E infatti rileggendo gli atti della Costituente che sono una grande pagina di storia quindici quaranta anni fa
Ecco io mi sono accorta che c'era una diversa attenzione rispetto a quella che noi avevamo cioè abbiamo avuto e abbiamo tuttora perché il processo poi di riforma costituzionale molto lungo e quindi andrà avanti almeno per per un anno e mezzo
Mentre cinquanta cinquantatré anni fa c'era questa tensione e paura di non far nascere una democrazia e quindi diciamo che il problema delle garanzie delle libertà e le ha sentite in modo prioritario rispetto ad ogni altro
E il problema dell'equilibrio tra i poteri
Era fortemente avvertito
E si sottolineava come era pericoloso far uscire un potere dello Stato quale appunto il potere giudiziario dal sistema del circuito democratico per evitare che diventasse un potere contro lo Stato
E con lei dopo cinquant'anni abbiamo invertito completamente il discorso
Quello era un discorso comune a tutte le forze politiche era avvertito comunemente da tutti e la soluzione costituzionale che mi fu data
Era e che resta ancora per gran parte una buona soluzione
Noi oggi invece abbiamo invertito il discorso
E abbiamo ritenuto che un forte accentramento di potere che sia il capo dello Stato che Saint capo dell'esecutivo
Fosse sufficiente a dare una stabilità al Paese
Ignorando assolutamente il problema delle garanzie del cittadino di fronte a uno stato connotato sicuramente con una maggiore autorità perché poi il presidenzialismo
Comporta maggior ragione una serie di contrappesi per evitare poi che non si trasformi in un autoritarismo
La tensione invece è stata proprio verso una forma più forte sicuramente di maggiore stabilità dello Stato è una forma più debole invece verso le garanzie dei cittadini
E questo sicuramente è una cosa molto negativo
Una cosa molto negativa che ha sottolineato Calamandrei cinquant'anni fa
Ovvero sia che i cittadini devono essere garantiti qualunque governo ci sia
Oggi non si può dire che venga fuori questo dalle riforme costituzionali almeno poiché non ci siano modifiche quando andrà in Parlamento
Non si può dire che ci sia stata questa ferma convinzione
Che diciamo che la stella polare di una democrazia per cui sotto qualsiasi governo che sia da una parte o se dell'altro il cittadino per la comunque garantito sui diritti di libertà di cittadinanza di libertà proprio soggettiva di diritti civili oggi questa garanzia non esiste e noi purtroppo lo viviamo tutti i giorni che queste garanzie non esiste
Siamo addirittura arrivati alla paura del dissidente ci e dissidente deve temere
Questo certamente la prima volta che si verifica in cinquant'anni di storia ed è assolutamente da brivido
Perché con tutto ciò che si può dire male della Prima Repubblica
La prima Repubblica avuto quanto meno un grande merito quello di far crescere la democrazia nella tutela dei diritti dell'individuo dal diritto al lavoro al diritto e i diritti civili tutti quanti gli strati sociali del Paese
Io non sono più sicura che oggi effettivamente se è così
E in un sistema bipolare
Quindi un sistema in cui chi vince a tutto e chi perde secondo la nostra concezione non annulla
è chiaro che le garanzie andrebbero ancora più rafforzate
Io credo che ogni Costituzione
Debba sempre a vedere come fondamento i principi fondamentali dell'uomo
Della carta dell'uomo cioè noi non possiamo prescindere proprio come soggetti che stanno in un mondo tutti quanti in un mondo più ampio
In questa circolarità che oggi diventa una necessità ed una regola
Dobbiamo a vere sempre presente che l'Europa si debba riconoscere nei principi fondamentali della Carta nell'uomo
Che sono quelli che garantiscono ogni cittadino di qualunque estrazione sociale di qualunque Paese
Perché questo diciamo ormai un fatto non più prescindo ibride dato anche che la storia ce lo dovrebbe avere ampiamente insieme
Questo io credo che le costituzioni dovrebbero essere fatte solo su questi principi solo sui principi il fatto è organizzativo poi è un fatto che viene scelto come organizzazione proprio politica del paese che però dovrebbe comprendere solo dei punti fondamentali
Io ho visto per esempio che la Bicamerale non abbiamo a amato molto il dettaglio
Fino a costituzionalizzare la Banca d'Italia o altri organismi che per adesso non sono passati a livello di costituzionalizzazione macché obiettivamente non è non c'è nessuna necessità e anzi è molto negativo inserirei una carta costituzionale rigida perché una carta costituzionale dice ed è già di per sé inquadra in casella la situazione addirittura economica perché se noi e costituzione iniziano ad esempio la Banca d'Italia
Irrigidiamo in un sistema economico finanziario
Beh questo io non credo che debba farlo una costruzione oggi i tempi di evoluzione della società sono molto più brevi di quanto non fossero nel passato
Perché nessun Paese può più sta lì chiuso nell'ambito le proprie frontiere ma ormai tutto diventa un discorso globale necessariamente circolare
Quanto più uno irrigidiamo gli istituti tanto più è difficile poi potere aprire il potere diciamo armonizzare le l'organizzazione della società con l'evoluzione della società
Una costruzione dovrebbe mai contenere il dettaglio mai costituzionalizzare ciò che non c'è bisogno di essere costituzionalizzato
Pensare che ne abbiamo costituzionalizzato almeno per adesso sono le tolgono le Authorities B rettore se siamo il primo Paese che decostituzionalizza ed è una cosa molto singolare
Perché sono autorità anche queste autonome indipendenti che non rispondono a nessuno
Che dove non si capisce in quale settore in quale ambito abbiano la propria il proprio spazio e che sono un esperimento della società moderna che possono e volgare possono morire possono trasformarsi in altri istituti
Costituzionalizzare questo tipo di formazioni più o meno utili perché adesso per noi c'è un'esplosione di delle autorizzazioni abbiamo ormai venti ma sono destinate a diventare ancora di più e c'è il rischio che diventi un nuovi carrozzoni di Stato
Si rischia veramente di ingessare il mercato sì rischia di ingessare dei settori della vita politico-sociale
Senza averne peraltro nessuna utilità
E e allora ritornando a quello che è il problema come dobbiamo studiare l'architettura dello Stato
Partendo dal dato reale della propria storia io credo che noi bisogna
Fissare sono quel diciamo quei punti di non ritorno da una democrazia e fissarli in modo così chiaro che sia semplicissimo riconoscervi si attenervisi
Se no invece scadiamo nel dettaglio o nell'imitazione di altri modelli politici che saranno sicuramente validissima che attengono a storie e tradizioni diverse
Ecco noi obiettivamente assumiamo un'identità a livello costituzionale che non risponde invece poi a quella che del Paese
E soprattutto ritornando al problema della separazione tre poteri ecco oggi bisogna chiedersi Chicco se la democrazia su che cosa si basa soprattutto oggi una democrazia
Si è sempre stato detto che la democrazia e partecipazione
Eccoci la partecipazione è sempre più difficile
I partiti almeno da noi hanno perso parte dei partiti sono stati tutti sconvolti
In gran parte non esistono più
E comunque hanno perso la capacità di far partecipare
Questo anche qui tutti una società molto complesse molto difficile anche dal rappresentare da far partecipare
E allora e dire che invece la democrazia e soprattutto responsabilità
Ovvero sia che nessun potere
Escano da una circolarità di un controllo democratico
Per cui ciascun potere controlla l'altro in un equilibrio che non permette a nessuno di uscire dal circuito democratico e l'uno risponda all'altro con un principio di pari responsabilità e di pari controllo
Perché il problema dei controlli non è che appunto stabiliamo che poco dell'autorità di garanzia e di controllo il controllo non è mai dato dall'autorità esterna
Il controllo è dato dal rapporto tra i poteri che noi stabiliamo e se noi creiamo uno squilibrio tra i poteri
O come e attualmente nel nostro Paese ed è il pericolo più grave consentiamo ha un potere di uscire da questo circuito di controlli e di responsabilità eccolo obiettivamente non creiamo una democrazia ma creiamo le basi di un regime o comunque di un tale conflitto tra poteri
Che alla fine diventa una situazione destabilizzante al limite dell'eversivo perché nessun potere potrà mai essere sicuro di poter effettivamente governare con piena indipendenza in piena autonomia
L'indipendenza
Di ciascuno dei poteri dello Stato secondo la tradizionale tripartizione di Montesquieu ecco io credo che oggi sia un fatto necessario con il correttivo che i poteri non possono essere così separati
Ma devono vivere di quella proprio controllo reciproco
Che permetta costantemente di mantenere la democrazia che è una una cosa così difficile da custodire da mantenere da far crescere
Da mantenerla sempre in quell'equilibrio stabile e il cittadino si senta sicuramente garantito rispetto ai tre poteri legislativo esecutivo e giudiziario
E oggi da noi soprattutto il grande problema quello che si erano opposti cinquant'anni fa
Che s'era posto Calamandrei promesse della posto Togliatti
Se noi creiamo un solo potere autonomo indipendente perché il potere politico non è autonomo perché dipende dal voto dei cittadini
Dovrebbe essere indipendente dalle varie spinte nel momento in cui legifera ma certamente ha un rapporto di responsabilità con l'elettorato
Se invece c'è un corpo burocratico dello Stato autonomo e indipendente
Che non risponde a nessuno degli altri poteri dello Stato ma che risponde unicamente a se stesso quindi un organo autoreferente B quell'organo uscirà per lo Stato
Questo era o il serio problema su cui aveva a lungo dibattuto cinquant'anni fa nella Costituente come uno dei più grandi pericoli per il nostro Stato di creare un potere fuori dal controllo democratico
Oggi ogni volta che si affronta questo discorso si dice che vogliamo controllare la magistratura
Che vogliamo leggere l'indipendenza della magistratura ora l'indipendenza
E data proprio dalle leggi costituzionali Ricci ordinarie e dell'equilibrio tra i poteri dello Stato
Non è data da un'autonomia che porti fuori tre circuito democratico perché quella diventa un fatto eversivo
Perché chiunque sia fuori dalla responsabilità di un circuito democratico si pone immediatamente contro gli altri poteri Pd entri immediatamente in conflitto con gli attributi
E non permette una vita stabile degli altri poteri soprattutto non permette la nascita di altri poteri non permette cioè il normale sviluppo della vita politica
Che è data dalla dall'associarsi liberamente dal vivere anche in modo dissidente da quelle che sono le idee comunemente acclarate
Che e è il nuovo diciamo e la spinta nuova e l'idea nuova che poi ogni epoca ha bisogno di creare per procedere nella storia
Un potere sì fatto fuori dello Stato che comunque ha dei referenti politici e che viene azionato reazione al tempo stesso quei poteri politici contro le nuove formazioni politiche o contro l'avversario politico
E diventa oggettivamente una situazione da regime
Ecco io non so quanta sensibilità ci sia a questi problemi avete la Francia cui lui spesso ci ispiriamo
Che ha avuto una storia completamente diversa dall'Italia
Perché avuto una destra e che non è mai stato fascista
E ha avuto la sinistra il problema è stato quasi comunista
Per cui il comunismo era una piccola Cossa comunque si è ridotta sempre più a garantito la stabilità dello stato ritenuto di garantirla
Mantenendo il proprio sistema giudiziario cioè mantenendo un raccordo tra il potere giudiziario e poteri esecutivi
E questo io credo che sia una necessità di salvaguardia di spinte dal di fuori contro un sistema politico
Qualunque esso sia
Di destra di sinistra qualunque venga scelto dei cittadini perché il potere politico possa effettivamente confrontarsi con il proprio elettorato e posso trovare delle adeguate risposte
E allora per concludere che fu portato via troppo tempo ecco il grande rischio della democrazia e laddove non ci sia una circolarità di controllo e di responsabilità tre poteri dello Stato
Se noi intendiamo la politica con me un partitissima modi Potì prima
Per cui allora è possibile che il magistrato ci sia amico ci sia nemico a seconda delle sue idee politiche
Se noi intendiamo tutto come un discorso meramente di raccolta di consensi purché siano e da comunque vengono beh certo loro ne abbiamo un altro concetto nella politica che oggettivamente difficilmente superabile
E quindi e allora ci sono quelli che non vogliono essere controllati in quest'ottica di lottizzazione o di marketing
Ma se non abbiamo concetto come dovremmo aprire il più elevato della politica quindi come Progetto della società come il progetto del futuro
Allora è certo che noi non potremmo mai ecco illudere questo principio di controllo e di responsabilità reciproca tra i poteri
Non perché l'uno e si è subordinata all'altro
Ma perché ciascuno garantisca all'altro quella indipendenza necessaria che non diventi però un'autonomia contrapposta alla democrazia e giusta
E cambiare le regole
In nel modo o superficiale o imitativo agrituristico
In un momento sicuramente difficile per tutti perché tutta l'Europa in grande trasformazione e alla ricerca sicuramente del progetto del futuro che sicuramente difficile perché l'economia moderna crea sempre più emarginati sia sempre più classi marginali e quindi un momento difficile oggettivamente per tutti di trovare un progetto di crescita della Società per il futuro
Ecco in questo momento le riforme costituzionali sono ancora più difficili e devono trovare ancora una maggiore sensibilità
Perché c'è il rischio che laddove non si sappia governare con il consenso che portato dal Progetto e dalla realizzazione della crescita di una società che indubbiamente sempre più segmentate sempre più difficile da governare si voglia governare con l'autoritarismo
E quindi si voglia governare attraverso bracci più ben armati
O con le soluzioni così forti così di chiusura che poi non permettano effettivamente la verifica del consenso perché quel consenso e stolto o con i favori con i clientelismi ho estorto con la paura
E io credo che almeno da minori in questo momento almeno a secondo del tipo di sensibilità che sarà forse eccessiva sarà sbagliata
E qui avverto che è proprio la difficoltà del governo di una società complessa rischia di trasformarsi nel governo omologante di una città di una società impaurita e allora questo ovviamente è un nella democrazia questa è un'altra cosa
Questo non ci sono le riforme costituzionali queste il modello che ci si crea ha proprio tornaconto e si reclutano poi personaggi in giro perché questo progetto sia ancora più sicuro
Ed effettivamente impressionante oggi che è vero che l'ideologia e sono cadute ma che comunque dovrebbero rimanere almeno le idee perché senza idee io credo che si vada poco lontano
E senza ideali ci si va ancora meno
E col vedere che ormai si recluta dappertutto i tagliatori di teste o i tagliatori di mani
Purché portino voti purché Cirielli sì no quella chiusura del della società di modo che i niente sfugga e che non ci sia più bisogno di misurarsi con il consenso perché il il il vero la vera capacità del politiche quella di confrontarsi costantemente con il consenso che può ottenere
Ma che si chiuda perché quel consenso sia obbligato
E allora l'importanza delle riforme costituzionali che devono anche proprio io credo interessare particolarmente San Marino
Perché si appresta a farle al proprio interno delle modifiche e perché vive nell'ambito di un Paese comunque sia che vive di queste grandi tensioni che rischiano di trasformarsi in Gravity generazione e poiché Noemi e abbiamo sempre avuto una grande tradizione di grande trasformismo molto negativo peraltro e che è il più forte sempre quello che attrae di più indipendentemente dalle teche proponga o dei progetti che realizzi ecco anche se Maria deve avere una grande attenzione e forse anche un po'di diffidenza perché diffidenze sempre un buon approccio anche alla realtà quanto meno un po'di scetticismo
Per valutare ecco queste evoluzioni
Tranne più che Esterne a un sistema che cerca di conservarsi
Questa rivoluzione annunciata si sta chiudendo in una conservazione molto forte in una conservazione un'auto conservazione del potere costituito
Improvvisato si costituente che è un potere di conservazione che ha dei mezzi conservativi e ricordano talvolta altri periodi storici che dovrebbero non appartenerci più e quindi con questo o questa diffidenza necessaria con questo scetticismo a con questa al tempo stesso sensibilità che la nostra società
Ha creato da sola la necessità di nuovi diritti e che vuole detersivi garantiti dallo Stato questi nuovi diritti
O questi diritti che vengono sentiti più forti
Ecco questa grande sensibilità è questa responsabilità
Di farli crescere questi diritti di distruggerli io credo che debba essere alla base di chiunque si appresti a modificare in un proprio sto tutto una propria costituzione una propria organizzazione
Di vita sociale e politica
E capire che noi dobbiamo rientrarci verso una democrazia dei diritti sempre più forte
E sempre diciamo più intelligibile un patrimonio comune comunque indelebile bene
Ringraziamo l'onorevole Parenti intera sua interessantissima relazione tecnico-politico giuridica istituzionale non saprei come
Troppa
Mi mi mi sembra di cogliere un elemento che ci accomuna in tema quindi i riforme istituzionali le nuove regole per lo Stato tutti una nuova architettura per lo Stato moderno
Un nuovo impianto nuove regole che debbono garantire sì da una parte la stabilità
Del governo del Paese ma soprattutto debbono garantire
Un vero equilibrio stabile edifica ed un efficace sistema di controllo fra i veri la certezza dei diritti e dei doveri del cittadino di fronte allo Stato ma anche questo mi sembra un un aspetto molto valido che di grande attualità anche da noi le condizioni per una politica più aperta e positiva
Il diritto di ogni individuo al protagonismo alla partecipazione alla responsabilità quali condizioni primarie per potersi sentire parte attiva e gratificata del corpo sociale e civile questo mi sembra una nota dominante nell'intervento ed arroganti credo che sia degna di grande attenzione da parte questo punto
Inizierei il primo ciclo prima tornate di interventi della durata decine di minuti
Cedendo la parola molto volentieri al rappresentante del Governo del congresso di stato segretario niente
Colpi in aria Antonio prego
Grazie
Io ho ascoltato abbiamo ascoltato intervento per l'onorevole Parenti
Con attenzione
Particolare perché direi che abbiamo ascoltato
Elezioni
L'elezione di cosa si debba intendere
La democrazia
E credo che questa lezione Van sbaglia
Per l'Italia insomma valga per tutti i paesi che appunto
Hanno l'anelito
Il potere modifica migliorarsi in termini di istituzione per creare una vera una vera democrazia
Quindi anche se le realtà sono diverso
Perché come ricordava prima l'onorevole Parenti ma diceva anche il coordinatore
Problematiche diverse
Storie diverse situazioni diverse
Problemi italiani che
Vogliono essere risolte attraverso la Bicamerale
Per dare un maggiore stabilità
Pare che sia questo il motivo per cui è nata da chi camerale e non tanto
Per un'esigenza di giganti a democrazia
Spuntare chi sia la lotta la nota dominante
Dell'intervento della notevole pari
Situazione invece San Marino dove probabilmente esistono dei problemi opposti termini di stabilita
I governi
Ma però esistono problemi
Che riguardano una completamente del sistema dello
Pur curva
Architettura di base storica istituzionale statuale che tutti i presupposti
Per potere
Essere innescato su questi stessi su queste stesse strutture un sistema di democrazia più partecipato più moderna
E e con tutte quelle garanzie che debbono andare nelle nei confronti del cittadino
Il discorso della separazione dei poteri
è un discorso che appunto è stato molto approfondito dell'intervento dell'onorevole Parenti e credo sia emerso chiaramente che separazione non significa
Non collaborazione
Ma significa soprattutto individuazione degli ambiti di potere per il potere poi collaborare nell'interesse appunto della della formazione della democrazia
I
Quindi direi che e sono situazioni diverse per quanto riguarda uno stato di cose
Problemi analoghi perché c'è un problema
Insomma il più in questo momento ha bisogno appunto di calare su queste
Tradizioni storiche che imputati sentire
Non vanno assolutamente dimenticate Baruffi vanno poste alla base della riforma istituzionale si debbono e creare questi per
Ebbene il
Noi questo problema
Ce lo siamo posti a livello di forze politiche forze di governo
Ci stiamo ponendo forse di fronte a un paese
Che in larga parte pur se
Sente di meno
Il bisogno di queste queste cose di queste istituzioni
Perché ancora magari almeno nuove generazioni
Non sono state portate a
Alda
A guardare con attenzione i reali con queste reale reale necessità addirittura del più presi e del resto non solo le nuove generazioni ma anche e più anziane più presi da un discorso di avanzamento di sviluppo economico
Eppure quell'eccesso
Noi abbiamo approfittato di un momento particolare
Della nostra storia ma anche della nostra realtà
Nel momento in cui noi anche come Partito Socialista
Forza di governo abbiamo voluto sì ma anche agli atti di governo
Attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla nostra storia dello
Sul Rengo del mille novecento sei
Dove appunto
Riallacciandoci alla volontà dei capi famiglia
Nel nostro Paese
Fu trovata la forza anche con la peculiarità di quel momento la miseria di quel momento
Fu trovata la forza
Di ricostruire la democrazia nel nostro Paese per sconfiggere dell'oligarchia che si erano state
E proprio facendo questo Pontida leale mille novecento S mille novecentonovantasei in un momento diverso in cui i problemi economici i problemi e del lavoro si potevano si può scosso da considerare
Superati
Conquistati
Vi fosse la necessità di affrontare il tema delle riforme istituzionali
E non tanto per veri e rifare qualche cosa di fare uno stato di fare una costituzione di fare degli statuti o dei principi ma per potere verificare se questi statuti questi principi
Fossero corrispondenti a queste esigenze tutela
Di controllo di costituzionalità separazione dei poteri di garanzie
E i cittadini
Ed è giusto fare anche quella
Porci quell'interrogazione
Che si è posta onorevole Parenti apostrofare in sede di Bicamerale si era giusto che il potere costituito
Fossa diventare potere costituì per i pericoli seduta letizia sono tanti perché si rischia
Di costruire e di ricostruire degli statuti su misura per garantire garantire un partito un potere proprio
Concerto appunto di costruire qualche cosa delle regole generali che possono servire sì potere costituito ma debbono servire a tutti poteri che poi si susseguiranno informa democratica il nostro Paese sia il punto più delicato più
Perché con più attenzione dobbiamo dobbiamo
E noi questo sforzo lo stiamo facendo lo stiamo facendo in quella Commissione
Che è stata istituita a livello
Parlamento sammarinese a livello di Consiglio grande e generale in cui tutte le forze politiche rappresentate nel Parlamento nel Consiglio Grande e Generale si stanno confrontando per costruire sulle basi già di qualche cosa che le che noi abbiamo in termini istituzionali come una carta dei diritti del mille novecentosettantaquattro che parte proprio da un
Discorso di principio
Dov'è lo stesso onorevole parentele regole rigide scritte molto spesso lasciano
Non il tempo che trovano ma vincono e la scelta
Del legislatore in termini di adottare la strada migliore per affermare che il principio perché credo che la la la norma rigide scritte poi non lasci questa possibilità della ricerca anche dalla migliore affermazione di quel principio e quindi ritrovare nella Carta del mille novecentosessantaquattro gli strumenti gli adeguamenti agli ampliamenti necessari per poterla trasformare e farle elevare anche di e ne parla anche grado
A livello costituzionale per potere poi individuare le norme e le regole le leggi
Così sovraordinate
Costituzionali che di volta in volta non sia lo stesso Parlamento che ne controlla come avviene oggi ma sia l'organismo esteriore che possa verificare la corrispondenza di quelle leggi che il Parlamento andrà a fare di corrispondenza quella per le norme di principio che costituito dalla dalla Carta costituzionale
Questo e e l'architettura che sta venendo fuori in questo confronto fra tutte le forze politiche
In questo sì e appunto in questa necessità di adeguare una carta che ha bisogno di essere soprattutto raffrontata anche con una nuova realtà in cui San Marino si è venuto a otto viene giustamente trovarsi a livello di confronto con l'Italia con l'Europa con gli altri Paesi una nuova serie di di i diritti che nel mille novecentosettantaquattro proveniente ancora avevano non erano così a portata di mano di tutti una adeguamento elaborazione ma soprattutto
Una carta di principi che però
Pongono dei termini anche precise al legislatore
Al potere esecutivo per potere arrivare in tempi precisi all'attuazione alla modificazione della del corpo di leggi attuali alla istituzione di nuove di nuove leggi
Quindi è una fase molto molto delicata
A noi le parole che abbiamo sentite dall'onorevole Parenti ci confortano molto perché credo che così dall'esterno entra in una realtà anche abbastanza diversa riuscire a a per capire e individuare proprio degli elementi che noi abbiamo fatto abbiamo discusso i colleghi che poi interverranno dopo di me e credo che abbiano motivo per potere proprio entrare anche in questi particolari ci conforta molto perché noi crediamo di essere sulla strada giusta in questa in questa direzione e siamo convinti così di lavorare proprio nella direzione per creare veramente uno Stato di diritto e per i nostri cittadini in una piccola realtà che ha le sue peculiarità in una realtà punto in cui l'esercizio del potere diventa ancora più delicato e difficile rispetto ad una paese più grande dove ogni cittadino conosce pure non soltanto il fucile ma quello che esercita il potere e quindi credo che sia una stagione che noi stiamo portando avanti e e con anche il contributo
Gli amici garanzie d'Italia che hanno questa grande sensibilità questa grande esperienza possono essersi tenuto per
Ringraziamo segretario stato autore ordinarie del suo interessante argomentazione che parte da un excursus storico della difficile cammino della democrazia istituzionale del nostro Paese fino ai tempi d'oggi
Tempi oggi che sono maturi per operare comunque un'ulteriore salto di qualità in avanti delle nostre istituzioni nel rispetto massimo delle nostre peccato peculiarità ora il Segretario di Stato giustamente individuato una base di partenza
E di questo ulteriore passo in avanti che è costituito appunto dal dalla carta dei diritti del settantaquattro la quale ha necessità ovviamente di una profonda rivalutazione nel suo impianto di base e nuove regole che garantiscono meglio e più compiutamente i nuovi diritti nuove libertà emergenti nella società sanmarinese ringraziamo senz'altro e passiamo la parola
Al prossimo rettore
Dottor Francini Maurice il nella sua veste di presidente della Commissione consiliare Speciale per le riforme istituzionali
Io volevo innanzitutto ringraziare il Partito socialista che organizzato questa tavola rotonda su un tema così di grande attualità come quello per le riforme istituzionali
E anche perché ci ha permesso di ascoltare questa sera una relazione ritengo molto approfondita con un che di repressione sui quali credo che tutti noi anche in futuro dovremmo maggiormente così di tenere in considerazione dovremmo confrontarci anche perché hanno un riflesso diretto anche sulla nostra realtà
Il compito che mi è stato affidato questa sera
è quello di fare un può il punto della situazione lo stato dei lavori che si stanno svolgendo all'interno della commissione speciale per le riforme istituzionali
Anche così di faccia a me quanto diceva il segretario Portinari su
La proposta che sta venendo fuori
All'interno della della commissione che abbiamo concordato qua ci troviamo d'accordo
Soprattutto da parte dei partiti che si trovano in questo momento al a sostenere responsabilità di governo
Volevo fare però inizialmente una una piccola premessa
Sei mesi fa quando abbiamo iniziato ad affrontare
Questo importante argomento all'interno della della commissione
Personalmente
Alla luce anche delle prime considerazioni che erano state espresse da parte delle forze politiche presenti all'interno da Commissione
Il mio stato d'animo non era quello sicuramente
Del tutto ottimista anzi pensavo che forse i lavori della Commissione si sarebbero arenati nel giro di e di pochi mesi
No perché le forze politiche non valutassero l'importanza dell'argomento la necessità di dare una risposta al problema delle riforme istituzionali
Ma quanto perché le posizioni politiche di partenza ero veramente distanti
E lasciavano anche credo poco spazio alla mediazione politica
C'erano due posizioni principalmente all'interno della della commissione che erano de metricamente opposte
C'era chi vedeva la necessità di andare di imboccare la strada ad una carta costituzionale rigida che riguardasse tutto il discorso del il sistema delle fonti sammarinesi
E chi invece era più propenso a imboccare la strada di un ordinamento flessibile
Che prendeva in considerazione principalmente la carta dei diritti del settantaquattro
Aggiornandola ad una trasformazione comunque avvenute negli ultimi anni il nostro Paese sia sul piano economico sia sul piano sociale
E tenesse in considerazione anche di una del del nuovo contesto internazionale in cui si trova comunque inserito San Marino
E io anche come presidente mi ero trovato diciamo inizialmente anche un po'in difficoltà per cercare di ed è avvicinare queste queste posizioni
L'ho fatto anche già nella mia prima relazione un richiamo tutte le forze politiche impegnarsi per cercare di trovare un dato di avvicinamento
Di riuscire a dare una risposta a questo problema sul quale da tanto tempo stiamo discutendo
Erano stati di danza ritiene che sia giunto veramente il momento di di dare una una passione una risposta risposta concreta
Un'altra comanda stile cofattore inizio dei lavori di questa commissione era stata quella che qui mi riallaccio quello che diceva in precedenza anche l'onorevole Parenti di non considerare le riforme istituzionali come un fatto di ingegneria politica le riforme istituzionali
Lo diceva giustamente onorevole Parenti se erano per dare una risposta a quelli che sono i bisogni del Paese
E i bisogni di San Marino non sono sicuramente i bisogni come ricordava anche l'amico Cecchetti non sono i i bisogni che ci sono in una realtà più vasta come la Repubblica italiana
Le riforme istituzionali non devono dare credo una risposta
Alla stabilità di governo nel nostro Paese né tanto meno a delle problematiche di tipo sociale o di tipo economico e non credo neanche che le riforme istituzionali l'intero nostro Paese devono dare una risposta al problema della separazione di potere come diverse volte ho sentito avanzare
In alcuni interventi anche
Di rappresentanti dei partiti dell'opposizione perché credo che la separazione potere così come è stata indicata dalla teoria del Montesquieu è ben presente nella nostra realtà perché l'articolo tre della carta dei diritti del settantaquattro
Lo lo lo marca in maniera molto molto chiara
I problemi sono diversi
Soprattutto diceva Cecchetti ammise che il suo intervento già cercare di riequilibrare il potere perché oggi c'è un eccesso di potere soprattutto da parte del Congresso di Stato
E quindi bisogna cercare di trovare una maggiore e certezza nei nei rapporti tra potere legislativo e potere esecutivo cioè cercare di di rendere più chiare e più trasparenti anche dare maggiore informazione a certi atti che vengono esercitati dal congresso di Stato penso per esempio
Al discorso
Del del costo Karen siderale che deve esercitare un controllo dal mio punto di vista non solamente sugli atti di all'inazione dei beni dei beni pubblici ma dovrebbe iniziare ad affrontare anche il discorso delle convenzioni perché anche le convessioni comunque hanno riflesso estremamente importante quindi credo che i problemi ai quali dobbiamo dare una risposta con le nostre riforme istituzionali siano soprattutto c'era soprattutto queste credo che oggi la situazione si è invece estremamente cambiata
Credo che le posizioni iniziali di partenza questa situazione ingessata sia estremamente cambiata rispetto a a sei mesi fa e credo che questo sia stato determinato soprattutto da due elementi fondamentali
Il primo elemento è è stato quello di aver utilizzato un approccio metodologico io ritengo ritengo anche abbastanza abbastanza serio che è stato quello non di scontrarci subito all'interno della commissione
Sulle posizioni politiche ma di lasciare un periodo di tempo opportuno per ascoltare anche quello che i cittadini avevano da dire riguardo alle riforme istituzionali abbiamo aperto una fase delle audizioni
Abbiamo ascoltato e le le proposte di rappresentanti delle giunte di Castello del mondo sociale delle rappresentanze quindi sindacali delle rappresentanze economiche delle libere professioni
Anche di tutti coloro che vi è un impegno nell'ambito sociale nell'ambito culturale quel credo che questo sia stato molto molto utile per raccogliere attimino
Le valutazioni a trecentosessanta gradi poi credo che sia stato molto utile lo scambio di verbali che il confronto che abbiamo avuto con il Comitato tecnico scientifico
Che è una commissione di tecnici nominata dal Congresso di Stato che deve anche se presentare entro la fine dell'anno una proposta tecnica al problema delle e riforme istituzionali l'altro elemento che secondo me a avvicinato attualmente le posizioni è stata la volontà anche della maggioranza ritengo in questo caso di presentare una proposta
Non solo fatta di semplici enunciazioni ma che scendeva anche in maniera più dettagliata su alcuni contenuti proprio perché sui contenuti credo che sia più facile ragionare piuttosto che rimanere su un ambito puramente di di semplice enunciazione
Noi come maggioranza abbiamo presentato una proposta può essere più o meno condivisibile questo lo so dovremmo vederlo nelle prossime occasioni
Comunque la proposta che tende a raggiungere
Tre obiettivi di fondo innanzi tutto di riuscire a trattarsi d'un ordinamento che atto immagine mando in maniera e
Più compiuta lo Stato di diritto all'interno del nostro Paese
I dotarsi di uno Dior di un ordinamento che riesca maggiormente a
Adesso in sintonia con quella trasformazione avvenuta nel Paese negli ultimi anni sia sul piano economico sociale ma anche sul piano culturale
E il terzo obiettivo è quello di riuscire a ecco legare maggiormente la nostra realtà il nostro Paese al a quanto sta venendo fuori in un contesto internazionale perché poi San Marino da diversi anni aderito tutta una serie i trattati fa parte di organizzazioni
Internazionali addio rapporti con altri Stati quindi credo che anche sul piano istituzionale San Marino deve adeguarsi a questi top pur mantenendo però con il passato un rapporto ben preciso di continuità quindi credo che sia sempre molto importante riuscire avere un collegamento anche con l'evoluzione storica del nostro del nostro Paese e non dimenticare mai neanche quelle che sono le nostre audizioni però credo che dobbiamo guardare sempre in avanti dobbiamo guardare al alle prospettive che ci vengono prospettato
La nostra proposta è una proposta molto molto semplice l'abbiamo formulata anche presentando
Nella nell'ultima riunione della Commissione
Una bossa di di risoluzione parte da un aggiornamento come si diceva dalla carta del restante quattro che deve essere però modificato
Deve essere aggiornata
Sia per quanto riguarda il funzionamento degli organi istituzionali del nostro Paese
Ma deve essere aggiornata alla luce anche delle della necessità di inserire tutta una serie i nuovi diritti che sino ad oggi non sono stati considerati o quanto meno non sono entrati per talmente far parte del nostro ordinamento
Mi riferisco al disco al diritto del dell'informazione all'autodeterminazione il diritto alla vita i nuovi diritti anche nel campo ambientale che ha avuto un incontro anche col Comitato
Salvaguardie mentale che ci ha sollecitato su questi su questi argomenti
E quindi credo che su questi sulla base di questi elementi dovremmo aggiornare modificare
La carta del del settantaquattro per renderla maggiormente adeguata a quella e quelle che sono le necessità del nostro del nostro Paese
E credo che questa è carta del settantaquattro deve rimanere comunque una sorta di contenitore di principi deve avere delle
Delle regole molto preciso e deve trovare il consenso ad un'ampia maggioranza e non credo che si possa andare avanti solamente con una maggioranza semplice ma ci vuole una maggioranza allargata
Noi abbiamo detto che siamo disponibili addirittura anche qua in rimettere una nuova proposta di carta dei diritti al consenso del della gente dei cittadini per vedere se c'è veramente il il consenso sulla nostra proposta tre credo che non dobbiamo andare avanti così
Sulla base dei dei numeri presenti in Consiglio Grande e Generale ma dobbiamo soprattutto trovare una convergenza più ampia fra prima fra tutte le forze politiche voi vedere anche se questa convergenza c'è all'interno del del paese
L'attuazione di dei principi contenuti nella Carta dei diritti dal nostro punto di vista devono essere attuati attraverso delle leggi organiche anche esse approvate condanna una maggioranza di tipo qualificate
Poi rimangono invece tutte le leggi chiamate così ordinari degli atti aventi forza di legge come decreti pregiudiziali comunque questa è la proposta ritengo che riteniamo di mettere in discussione che forma quello che noi chiamiamo il nostro perimetro o almeno nostra proposta di perimetro istituzionale
è una proposta che non è pregiudiziale e sulla quale abbiamo detto vogliamo ragionare
Devo dire che nell'ultima riunione della della commissione ho prestato anche particolarmente la relazione del vicepresidente che presente che questa sera Michelotti
E ha trovato alcuni elementi di di convergenza rispetto anche la proposta che abbiamo fatto noi fatti mi ero appuntato nell'ultima riunione alcuni alcuni aspetti della relazione del il vicepresidente Michelotti e credo che sono elementi interessanti e rispecchia non può anche le intenzioni che come maggioranza stiamo cercando di portare avanti quello di non stravolgere attuale sette istituzionale di operare per un riequilibrio di potere
Di riaffermare attraverso delle norme qualificate la tutela dei diritti presenti in questo nuovo contenitore sono elementi comunque che credo avvicinano notevolmente quelle posizioni che sei mesi fa erano particolarmente distanti e credo che quindi anche la mia
Sensazione in questo momento sia notevolmente cambiata rispetto a sei mesi fa quindi sono e l'atteggiamento sicuramente più
Più ottimista però credo che il vero banco di prova
Lo avremo nella nelle prossime riunioni della commissione perché poi dopo dovremo vedere se dalle semplici enunciazioni si riuscirà ad avere una volontà una volontà politica
Però credo che in questo momento ci siano alcune premesse positive che ci fanno guardare anche con un certo ottimismo al al futuro io credo che anche se siamo in una fase di fine legislatura quindi in un momento particolarmente caldo Park particolarmente anche difficile per tutta una serie di vicende politiche io credo che ci possono essere le possibilità comunque di definire alcuni aspetti di un di un serio progetto di riforma istituzionale
Che credo che comunque dovranno necessariamente trovare una torsione nella nella prossima legislatura
Ringrazio l'amico Loris Francini presidente della commissione speciale per le riforme istituzionali
Che affatto
Ho passato in rassegna veramente tutte le fasi cruciali dei lavori ha fatto un po'il punto dei lavori favori che sia pure sono iniziando con alcune difficoltà hanno comunque sono comunque entrati decisamente in una fase operativa
Amico Loris Francini ha illustrato appunto
Gli obiettivi di fondo
Della proposta dei partiti di maggioranza che attribuiscono quindi alla Carta dei diritti un valore rappresentativo dell'assetto istituzionale del Repubblica
Carta dei diritti che comunque dovrà essere profondamente rivalutata anche con attraverso l'introduzione di nuovi strumenti nuove leggi attuative di rango superiore
Mettendo anche in evidenza molto opportunamente in questa sede titolo anche informativo
Le premesse i punti di convergenza fra le forze politiche quindi anche fra maggioranza e opposizione quindi col per questo lo ringraziamo e passiamo senz'altro la parola
Dalla dottoressa Francesca Michelotti nella sua veste di vicepresidente della Commissione consiliare Speciale per le riforme istituzionali
Io la ringrazio di partito socialista
Prima di tutto per avermi invitato e poi per avere data creato un'ulteriore occasione per far riflettere i cittadini su questo problema delle riforme istituzionali
Che tutti sappiamo non essere proprio il nostro pane quotidiano perché di solito noi la nostra battaglia quotidiana la facciamo con altre cose eppure credetemi è importantissimo questo problema delle riforme e sono anche grata alla all'onorevole Parenti perché c'ha fatto un'illustrazione
Sappi dà piena densa di contenuti che ci fanno riflettere ed è per noi utilissimo in questo momento poterci confrontare con dei parenti quindi questo sono molto elevata e poi soprattutto pareri che hanno un'osservazione dell'anno del nostro Paese dal dall'e sterno in genere noi soffriamo un po'di questa i confini non ci sono però in confini sono virtuali però ci sono per me sono molto evidenti e viviamo un po'questa condizione così
Separati
E dunque il problema delle riforme istituzionali
E il pro e il problema di fondo è che ne dobbiamo fare tutti insieme perché se così non fosse
Come anche tu qualcuno prima di me
Il potere i potenti potrebbero farsene e quindi gestisse come crede
E invece dobbiamo farle tutti insieme e per fare tutti insieme dobbiamo avere un ma consapevolezza della loro urgenza ecco questo è un problema di fondo secondo me
E nel nostro Paese noi abbiamo seguito questa è la visione naturalmente dalla mia parte politica noi sappiamo invece l'emergenza istituzionale
Perché il cittadino e debole nei confronti dello Stato e l'arretratezza istituzionale dello Stato è la causa di questa debolezza
La debolezza del cittadino io non ve la illustro perché poi la vivete quotidianamente nella nostra esperienza di lavoro di anche di vissuto così della quotidianità nel Paese
Però sappiamo che incide anche sull'affermazione di principio per esempio le donne sanno che a San Marino non c'è la parità giuridica fra i sessi presente ma qui stiamo parlando di grandi problemi no
E però che cosa c'è stato in questo Paese un fenomeno bellissimo un fenomeno che ammortizzato tutto e che è stato questo benessere che ha colmato le lacune dello stato di diritto e che ci ha tenuto in una sorta di narcosi da benessere per parecchio tempo
Ora invece succede qualche cosa cioè nei cittadini specialmente nelle componenti più avvertite della cittadinanza anche nei giovani io penso che i giovani non siano sono interessati ai soldi al benessere economico anche per i giovani c'è forte questa sensibilità ora serpeggia quest'inquietudine perché c'è un malessere e le ragioni di questo malessere secondo me sono due
Prima di tutto è la fragilità del nostro benessere
E poi le modalità con cui questo benessere viene distribuito
La fragilità determinata a mio giudizio da un uso incauto spregiudicato a volte in qualche caso irresponsabilmente superficiale dei vantaggi e delle condizioni che conseguono allo status di sovranità di San Marino
La sovranità del nostro paese è la nostra risorsa più importante non è solo quella che oggi ci dà il benessere è quella che nella nostre radici che all'origine della nostra storia
Ora questa sovranità rimarrà tale e nella sua completezza soltanto finché esisterà nella considerazione degli altri Stati della Comunità internazionale se noi facciamo un assalto alla diligenza di questa sovranità in modo spregiudicato rischiamo di perdere questa credibilità e questo riconoscimento dalla comunità internazionale e rischiamo di perdere la nostra identità di Stato prima e poi tutti i vantaggi che a questa sono collegate
Secondo problema è come questo benessere viene distribuito
Il benessere sono le risorse del Paese e queste vengono distribuite proprio per la mancanza di uno Stato di diritto e quindi di un assetto istituzionale corretto dove i poteri dello Stato sono il rapporto corretto fra di loro
Viene distribuito in maniera così citano così tanto per fare un una sorta di repertorio Breve
Le assunzioni clientelari nella piazza
Il potere concessorio per le imprese quindi per l'impresa cioè quindi l'imprenditoria privata è sottoposta al potere concessorio del congresso questa il potere di convenzionamento che il congresso di Stato esercita per la spartizione e l'uso del territorio
Questo che cosa ha determinato ha determinato una sorta di nascita di contropoteri che sono i poteri economici territoriali i quali adesso sono in una Herta corsa il rincorsa con i poteri dello Stato e sono un elemento di forte disturbo perché i poteri dello Stato sono i poteri pubblici questi sono interessi privati che entrano spesso in collusione con gli interessi pubblici e con chi gestisce la cosa
Cosa si può fare non ha situazione come questa bisognerebbe che il Paese avesse un effettivo potere di controllo sull'operato delle classi dirigenti che lo governa no
E anche individuare così quali sono i punti di debolezza di questo sistema
Solo che questo potere di controllo manca e vi spiego perché
Prima di tutto perché manca il controllo parlamentare delle opposizioni sull'operato del governo e sull'operato delle maggioranze in Parlamento che sono poi maggioranze di governo anche quelli
Perché non c'è uno statuto delle opposizioni in Italia per esempio nelle Commissioni parlamentari i presidenti di solito sono membri dell'opposizione a San Marino questo non succede questo sì pesano anche quelle più
Allora chiedo scusa io sapevo che esisteva una sorta forse uno allora suoni quindi non esiste più
So che c'è stata una richiesta in quel da questo governo che sarebbe maturata meno critica ma a allora dire ritiro comunque uno statuto dello potesse non c'è in Italia mi auguro che presto ci sia anche quindi è una battaglia che dovremmo fare insieme
C'è poi questa segretezza degli atti del governo che sono atti pubblici eppure non sono a disposizione neppure dei Consiglieri quali sedi devono andare a cercare perché certamente il Governo mantiene su questi un riserbo inspiegabile
Poi c'è l'assenza di controllo dei cittadini e controllo dei cittadini è fondamentale perché quando i cittadini vanno a votare esprimono un giudizio se questo giudizio non è consapevole non non cioè che razza di giudizio e voi potete immaginare
Il coro e l'assenza di controllo dei cittadini c'è perché il Governo il le forze al potere dico questo governo tutti i governi
Esercitano un controllo assiduo ferreo sulla informazione locale sui media locali cosicché l'informazione sempre formazione di parte e a questa informazione non può certo
Essere contrastata dalla contro informazione politica dei gruppi di minoranza perché per per prime per definizione la stampa dei partiti è una stampa faziosa quindi nessuno crede più di tanto no all'obiettività di quello che viene detto
Un ulteriore elemento secondo me che inficia il potere di controllo dei cittadini sui suoi governanti è il controllo esclusivo che il Governo esercita sull'elettorato estero il quale mamma altri interlocutori che il Governo e che da sempre è un terreno di conquista del Governo dei partiti di governo
Ultimo elemento di assenza di questo controllo che renderebbe le cose più equilibrate
è l'assenza del controllo della magistratura che assiste inerte alla discrezionalità del potere e discrezionale il potere quando viene esercitato contro la legge oppure illusione della legge
Qui la magistratura non interviene quando ci sono dei casi lampanti di violazione di legge
E quindi perché la magistratura questo handicap grosso che certamente la mette in una posizione molto diverso da quello che sta succedendo in Italia dove la magistratura sta quasi assumendo no una forza un potere quasi incontrollabile dire incontrollabile
E succede questo perché invece la nostra magistratura è reclutata politicamente quindi i giudici rispondono di chi li recluta
Rispondono a chi li recluta scusa
Poi non hanno mosso magistratura strutture di autogoverno
E ci sono poi degli elementi che non sono minimamente valutate come per esempio la trasgressivi vita costituzionale
Non è misurabile non è controllabile perché manca uno strumento un dispositivo che permetta di verificare la incostituzionalità degli atti che vengono fatti dal governo e anche dal consiglio nell'ultimo Consiglio è stato approvato un una ed è stata negata un'istanza da rendo che chiedeva la parità fra i sessi in aperta violazione della Carta dei diritti del settantaquattro a mio giudizio è un atto incostituzionale ma non c'è organismo San Marino in grado di poter sollevare questo incidente di costituzionalità
C'è poi tutto il problema della nostra incapacità di accedere alle fonti del diritto visto che abbiamo ancora il diritto comune e per in capire qualcosa del diritto comune bisogna come minimo conoscere il latino come proprio come come le proprie tasche e poi essere dei diritti conoscitori sapienti di tutta la dottrina giuridica tal diritto romano su su passando attraverso tutte le le scuole le scuole di diritto
è chiaro che l'assetto istituzionale che emerge da questo quadro che io vi ho fatto e che forse impietoso ma è assolutamente realistico è che c'è uno sbilanciamento dei poteri fortissimo nei confronti dell'esecutivo e c'è un esautoramento invece del potere giurisdizionale e del potere di controllo parlamentare
La proposta che abbiamo fatto noi questa perché così arriviamo no anche a fare un po'di contraltare alle affermazioni che ha fatto Francini
E al quale peraltro va tutta la mia stima perché ha saputo gestire una materia delicatissima con con un'abilità che da la sua giovane età certamente non ce la faceva sperare insomma
Comunque noi la nostra proposta è questa che la riforma deve essere organica deve essere completa che non si possa intervenire per stralci perché intervenire per stralci significa non riuscire a equilibrare il delicatissimo meccanismo del rapporto fra i poteri dello Stato quindi la loro reciproca autonomia la loro reciproca interdipendenza il loro reciproco controllo il loro equilibrio è un meccanismo delicato questo da da misurare e quindi va fatto solo in maniera organica non si può
Procedere prima da una parte poi dopo dopo qualche mese dopo qualche anno sempre che le volontà politiche ci siano perché per ora io non sto parlando di volontà politiche ma mi chiedo se ci sarà poi quella tensione politica pale che riuscirà a cui a far camminare questa sequenza
Legislativa
Noi intendiamo rispettare le nostre tradizioni e fondare su quelle qualsiasi innovazione
E quindi la carta dei diritti che è stato un traguardo dell'evoluzione giuridica di questo Paese va conservata però è un traguardo e deve diventare il preambolo della nostra Costituzione
Una Costituzione chiara
Una legge di rango sovraordinato
Che sia frutto del più ampio consenso popolare che sia confermate ratificata da un referendum confermativo affinché i cittadini possano dare il loro assenso compiuto a quella che a quelle che sono le regole del gioco e alle quali tutti poi dovremo attenerci
E e poi una carta costituzionale che sia in grado di attuare un controllo giurisdizionale delle leggi e degli atti pubblici alla luce del dettato dalla Costituzione cosa che oggi manca
E aumentare i soggetti i casi attraverso cui si possano attivare il sindacato di costituzionalità
In modo che ci sia l'il controllo anche di tutti che la Costituzione sia efficace e poi dentro questa Costituzione disegnare in maniera chiara plastica l'organizzazione dei pubblici poteri la loro autonomia il loro equilibrio
La tutela dei diritti e delle libertà perché queste ancora secondo me a San Marino non sono pienamente compiuti e soprattutto la vigenza dei trattati internazionali sottoscritti dalla Repubblica nei confronti dei quali spesso ci troviamo in imbarazzo perché andiamo in aperta violazione di quanto abbiamo firmato nelle sedi internazionali
Mi riferisco per esempio all'ultimo deprecabili Simo caso del reggente Bugli incorso in un incidente
Di percorso nel nella sua reggenza dunque detto questo concludo il mio intervento spero di non essere andata al di là dei minuti che c'erano stati assegnati alcuni minuti ponderata scusate comunque concludo dicendo
Che io sono anch'io ti mista in questo momento perché secondo me le posizioni si stanno avvicinando e se riusciamo a far cadere quei pregiudizi che sono del tutto psicologici delle volte e che è un perché turbano proprio mandamento di un di un aspetto che tutto negoziale
Io penso che riusciremo a fare qualche cosa di positivo io comunque cercherò di fare del mio meglio perché questo Paese ne ha bisogno e noi siamo tutti impegnati per fare qualcosa di buono per questo Paese
Ringrazio collega Michelotti Francesca per la sua
Un'analisi
Politica sociale e culturale del nostro realtà anche
Critica da un'angolazione anche diverse rispetto ad altri interventi
Che ha puntato l'accento soprattutto sulla fragilità sulle incongruenze sui limiti del nostro sistema democratico
Mettendo l'accento in modo particolare su una situazione di sbilanciamento forte del potere politico rispetto a un necessita di maggiore equilibrio fra i poteri
E mettendo in evidenza in modo particolare la situazione di carenza di controllo del legislativo sull'esecutivo ora naturalmente io esprimo voglio fare un una piccola considerazione non come moderatore ma come collega della commissione consigliare dicendo appunto che mi sembra che anche
La proposta dei padri di maggioranza mette in evidenza proprio uno fra i punti nodali tre punti di maggiore sofferenza è proprio questa e di Fatih
Sì evidenzia la necessità una fra le necessità di intervento prioritario è proprio quello di attuare un meccanismo di controllo di legittimità
E di costituzionalità delle leggi emanate dal Consiglio Grande e Generale
Quindi una sorta di collegio
Sulla false
Riga della Corte costituzionale italiana che possa essere veramente autorevoli del senso del distacco completo legislativo dal potere politico terrestre se esercitare compiutamente questa funzione di controllo ringrazio quindi al collega Francesca Michelotti passo volentieri la parola
Al collega dottor Dario Manza Roli consigliere del Movimento democratico nel Consiglio Grande e Generale
L'altro istituto per l'invito
Anch'io ho partecipato con molto attenzione alle cose che sono scaturite questa sera
Che sono un'ulteriore conferma di quanto questo tema sia all'ordine del giorno così importante
Io condivido largamente alcuni passaggi della relazione della collega Michelotti
Sì accreditare un contributo diciamo così che sposta un pochino più in là la questione in quanto io penso che il problema del rinnovamento del nostro Paese
Non riguardi solo il alla classe politica che attualmente rappresentati in Consiglio altre forze che non sono rappresentate eccetera ma è uno sforzo di comprensione che tutti noi che siamo poi molto poco diciamo venticinque mila persone dobbiamo stimare in un momento di cambiamento di trapasso di alcune certezze ET necessità di adeguarsi anzi addirittura se è possibile ripercorrere i tempi che stiamo di Trento
Tutti noi sappiamo di appartenere a una piccola realtà di pochi chilometri quadrati
Che per molti secoli è riuscito in qualche modo a sopravvivere perché i nostri antenati i nostri padri sono stati tutto sommato piuttosto sazi hanno mantenuto
E ci sono mantenuti dall'età comunale in questa dimensione stando sempre chiusi in se stessi
Amministrando un'economia povera e arretrata e quindi che aveva anche un sistema di governo piuttosto autoritario come i tempi forse richiedevano e come la cultura di quei tempi suggeriva
A tutto questo poi all'inizio degli anni sessanta come tutti sappiamo non vi voglio tediare con queste osservazioni sono perfino banali
E Successo quella che sotto molti aspetti è stata sicuramente una fortuna ne siamo stati baciati
Non lo sviluppo turistico della Riviera adriatica per cui la nostra indipendenza la nostra sovranità si è arricchita di elementi sempre nuovi e anche di una certa potenzialità economiche più incerto per però il sistema politico è rimasto quello arretrato quindi non è che si vuole dare un giudizio su questo o quel governo non vogliamo cadere nel solito errore di dire delle cose che poi magari diventando classe
Di governo maggioranza dimenticheremo io credo che siamo arrivati proprio il punto di chiedersi
Che cosa deve fare questo piccolo paese questa piccola entità per degnamente sopravvivere nella propria autonomia e degnamente trovare una sua collocazione nell'Europa che cambia nell'Europa che si unisce in un mondo che cambia molto molto velocemente
Sono d'accordo con chi sostiene che dobbiamo rimanere saldamente apre attaccati alle nostre tradizioni
Però dobbiamo fare solo per rinnovarle lo dobbiamo fare solo se queste sono in grado di darsi la spinta un retroterra per fare delle scelte adeguate che si permettano punto di governare i tempi
Non abbiamo dei grossi problemi movimento democratico è un movimento d'opinione che è nato qualche anno fa e ha proposto l'attenzione della dei cittadini tre elementi la riforma istituzionale la riconversione dell'economia e l'adesione all'euro
L'adesione all'Europa l'elemento che direi di lasciare perdere non lo vedevamo come un punto d'arrivo una diminuzione di sovranità ma di aumento di autonomia
Ma gli altri due temi sono strettamente correlati io non credo che l'economia debba uscire da il discorso della libertà dei cittadini di un di un sistema democratico compiuto perché non sappiamo bene come in una realtà così piccola dove si sono creati tutta una serie di situazioni in realtà molto spesso i poteri costituiti e le istituzioni sono delle semplici appendice dei e punti semplicemente di rettifica di decisioni che possono essere prese contro gli interessi anche dalla collettività in altre sedi nuove diamo un'urgenza assoluta di trovare un nuovo modo un nuovo metodo
E questo fa parte non solo degli obblighi di questa classe politica ma a mio avviso fa parte degli obblighi di tutto il Paese e soprattutto della sua classe dirigente che fino a oggi è stata molto latitante
Io credo che anche il dibattito di questa sera come tanti altri che ci sono stati in questo periodo riesca a far capire a tutti noi come non ci sia in ballo semplicemente una istituzione di un tipo d'un altro ma ci si in ballo la nostra stessa possibilità di sopravvivenza io credo infatti che se noi non troviamo un sistema nervoso cioè il nostro sistema istituzionale
In grado di rispondere in maniera adeguata quelli che sono i problemi sul tappeto
Noi ci ha perderemo in una situazione che sappiamo che è pericolosa che sappiamo che facciamo fatica a controllare
La collega ha parlato di economia fragile ne abbiamo avuto qualche riflesso questi giorni ma anche se non l'avessimo avuto noi stessi dobbiamo essere pronti a cambiare perché certe cose non potranno andare avanti definito non è giusto che vadano avanti
All'infinito
Noi stessi dobbiamo renderci conto completamente che siamo molto piccoli ma che se gli altri vanno veloci noi dovremo forse anche correre se gli altri fanno uno sforzo nello dovremmo fare un altro più grande
Perché appunto dobbiamo cercare di esprimere qualche cosa di originale di particolarmente forte perché possiamo vedere un nostro piccolo posto una nostra nicchia in questa Europa per su cui noi vogliamo andare del su cui noi dobbiamo sicuramente Algeria ha detto qualche collega soprattutto l'onorevole Parenti della libertà dei cittadini
Che è un elemento importante non è solo un elemento che ha un grande valore teorico è un elemento che anche una grande e importanza dal punto di può funzionamento del sistema
Tante distorsioni oggi sono possibili perché la nostra libertà non è una libertà piena e la libertà condizionata e una libertà abituata ai favori era abituato Ana mentalità di Tuatha un po'
Potenzialità di te senza e questo naturalmente
Vorrà dire mettere fine a tutta una serie di cose a cui tutti noi siamo abituati siamo abituati come cittadini perché comodamente ci siamo adeguati a delle situazioni che ci fanno comodo stipendi elevati servizi Ghazi gratuiti tante cose positive che si sono ma ci siamo abituati anche come classe politica perché chiaramente certi meccanismi di potere sono ormai estremamente incrostati ed è difficile abbandonarli si ha paura di abbandonata lo svolto a mio avviso deve essere proprio così mettiamo al centro del sistema di queste riforme istituzionali il cittadino
Mettiamo i suoi diritti i suoi doveri anche al centro di un sistema rinnovato
Che sia collegato alla tradizione ma che sappia guardare avanti che sappia ad esempio che la carta dei diritti del settantaquattro è stato un'esperienza solo teorica che non ha dato dei frutti pratici non ha fatto
Avvenire quel cambiamento che fosse era auspicabile ecco allora quindi appunto una Speed importante
Una sfida che va anche nel senso punto si diceva prima della circolarità dei potere del reciproco controllo che però è un problema estremamente importante problema estremamente delicato
Anche perché abbiamo bisogno secondo me è di fare due cose una contrada dell'altra
Dall'altra abbiamo bisogno di ridurre al minimo il sistema e politico e le burocrazie in questo momento sono un grosso peso della nostra realtà non abbiamo un impiego statale su tre mila cinquecento impiegati che ha un forte potere chiaramente di ricatto
Abbiamo anche una classe politica un sistema politico che si allarga sempre di più e schiaccia la società civile dall'altra naturalmente abbiamo le prerogative di uno Stato per cui dobbiamo fare tante cose che in un Paese più grande sono distribuite fra più persone quindi anche con possibilità di selezionare meglio le persone più adatte eccetera
Quindi una sfida una grandissima sfida che tutto il paese ha di fronte io credo che se noi e sapremo cogliere questa sfida sapremo dare delle risposte che non guardano l'immediato ma guardino al futuro lì non dobbiamo guardare delle risposte che vadano bene solo per l'oggi o per appena domani
Noi dobbiamo trovare un sistema che ci permetta di trovare delle soluzioni che guardi lontano e questo lo sforzo più grande che in questo momento abbiamo di fronte
Perché come ha detto la collega Michelotti forse siamo un po'così resi insensibile o meno sensibili
Da questo grande benessere che ci è piovuto un po'd'osso e che non ci siamo sempre meritati completamente noi vogliamo invece appropriarsi di questo benessere
Dobbiamo pretendere noi come cittadino un'economia sana trasparente e un sistema di comando sistema istituzionale che dia al Paese una prospettiva di un futuro io credo che in questo ci sia sempre una maggiore adesione e sempre più persone sono sensibili e interessante
Poi i problemi di sostanza sono quelli che contano i problemi di formarsi forse ci può sicuramente trovare una mediazione perché io credo che se noi abbiamo tutti insieme interesse a dare al nostro Paese un'opportunità mantenere la sua autonomia io credo poi che le altre cose si può trovare sicuramente una mediazione che risponda
Alle esigenze di tutti
Io e il collega Mazzaroli che ha messo in evidenza nel suo intervento la situazione di arretratezza del nostro sistema politico ancora
Appunto arretrato e clientelare e che deve rinnovarsi unitamente a nuove e più avanzate regole istituzionali
Perché possano la Repubblica di San Marino reggere il passo il confronto con i tempi con le necessità dello Stato moderno in grado di rapportarsi
Alla pari nelle relazioni internazionali negli organismi ai quali il nostro Paese già da tempo appartiene
Prima di passare la parola all'onorevole se apparente per il secondo turno di questa tavola rotonda molto interessante credo anche Peres chi ci sta ascoltando
Vorrei arricchire l'interesse di questo seconda tornata che naturalmente sarà più breve anche vista la situazione è abbastanza caldo ecco con una domanda che mi sono appuntato ho seguito con grande interesse ed attenzione gli interventi del primo giro degli oratori invitati a questa tavola rotonda che hanno esposto apposito deposizione differenziate articolate sul tema delle riforme istituzionali anche con diversi aspetti e valutazioni convergenti però ho colto in particolare una notte una caratteristica dominante e comune negli interventi di linguaggio e sostanziali di valutazione le istituzioni e le riforme istituzionali nella loro incidenza Frassica
Nella realtà sono continuamente in relazione il rapporto in comunicazione con la gestione politica e quindi con i partiti con le organizzazioni politiche che ne rappresentano le principali agenzie
E questo ovviamente non può essere diversamente severo come è vero
Come lei era quella definizione anche se semplicistica della funzione positiva positivamente intese del ruolo della politica secondo i concetti portanti di quell'etica a cui fa riferimento
Norberto Bobbio che deve essere fondata sull'eguaglianza e sulla giustizia
Come la scelta quindi definizione della politica intesa come scienza
E arte del buongoverno dello Stato delle istituzioni della cosa pubblica
Il concetto attiene quindi alla gestione delle istituzioni nel senso che la ricetta garantista per una concrete compiuta democrazia istituzionale fa riferimento a due variabili strettamente indipendenti
Interdipendenti l'amministrazione politica e le regole istituzionali ma siccome gli amministratori politici sono gli uomini con tutte le loro debolezze i loro difetti i loro limiti e pregiudizi
Le giacche la coscienza umana ne consegue che le garanzie le certezze più forti in definitiva sono meglio assicurate dalle regole istituzionali e quindi nella fattispecie del nostro discorso dal livello più o meno avanzato rispetto a un moderno Stato e direi di diritto
A che vi che viene adottato in ambito di riforme delle istituzioni
La domanda è questa
E proprio così e corretta la diagnosi che aveva fatto è possibile partendo da una valutazione preconcetta di sfiducia
Sul ruolo positivo della politica e dei partiti garantire comunque la possibilità di introduzione di sopravvivenza e di un efficace sistema di regole a prova di qualsiasi gestione politica e di governo
L'onorevole Parenti la parola
Io credo che il problema pro grazie che è emerso a interventi presidente vicepresidente ed è un altro componente della Commissione sia proprio quello nella funzione della politica e del rapporto tra l'economia e la
Evidentemente proprio si tratta di realtà completamente diverse che però hanno un qualche precedente in comune
Il precedente in comune il concetto Progetto che è stata colto in Europa almeno fino ad epoca recente del Welfare State
Che ha avuto una compiuta realizzazione probabilmente a San Marino sia si è prodotto una grande ricchezza soprattutto se ha prodotto una grande tutela dei cittadini
Il fatto di contribuire poco alle spese dello Stato comunque di servizi garantiti gratuiti è una delle rare realizzazioni
Deve fare sterili ora evidente che oggi è sempre più difficile diciamo che ormai non è più garantito da nessuna parte
E in Italia si fanno delle grosse diatribe non da poco e con incidenze sociali molto rilevanti sul problema dello stato sociale
Ovvero sia come garantire gli strati più deboli della cittadinanza rispetto ad una non più garanzia che lo Stato può dare ai cittadini
Ed è qui nasce il il problema diciamo più difficile
Il rapporto tra la politica e che oggi si ritiene una cosa abbastanza da mettere in soffitta e l'economia invece come potere emergente il dirigente anche di una politica di ogni Stato
E con questo è un altro punto estremamente delicato da cui io credo bisogna anche attentamente e guardarsi
E che in Italia mai e l'epoca del po'dell'abolizione della politica come anche quello della potere preponderante di pochi gruppi economici sulla politica stessa basta vedere che non c'è solo il personale politico anche al governo
E espressione di forti poteri economici ma anche i gli stessi rappresentanti parlamentari
Così come la rivoluzione delle novantadue cosiddetta dal novantadue al novantaquattro non è stata tanto è solamente una evoluzione politica quanto una rivoluzione economica
Quindi io credo che sicuramente forse questo per per quello che ho capito è ovviamente potrei sbagliarmi per lo stato di San Marino è il problema più grosso
Prima di distruggere pensiamoci bene perché è vero che il benessere può essere un anestetico è vero che il benessere non è sufficiente come indice di crescita culturale
Guardate che il malessere sociale e sicuramente molto più grande
Non
Non lasciamoci entusiasmare da capovolgimenti perché questi sono obiettivamente pericolose
Noi in Italia viviamo di grandissimi malesseri sociali che non sembra al momento abbiamo soluzioni ne abbiamo una spaccatura fra nord e sud e che rischia di diventare una guerra civile
Abbiamo dei grandi disoccupazione che sono paurosi
Abbiamo delle nuove classi gli ultimi nuove emergenze di povertà che probabilmente diventeranno sempre più poveri
Ecco poi la fortuna ci si meritano ci si merita questo e poi una valutazione ovviamente che non sta a me a fare
Sicuramente non la buttiamo via quando ce l'abbiamo
Cerchiamo io credo di mantenerla dando dei delle basi più solide questo è evidente perché oggi poi soprattutto con l'allargamento dei mercati
Nessuno è più sicuro di niente perché la competitività tre mercati diventerà sempre più agguerrita
E sarà necessario che tutti si attrezzi da piccoli o grandi terre vivere e resistere sul mercato
Certamente ciascuno rispetto alle peculiarità del proprio Paese l'industria dei grandi industrie non sono compatibili con una piccola realtà
Sono compatibili altri settori di servizi moderni che sicuramente aprano anche arresto dei mercati pensiamo ai settori dell'informatica pensiamo alle grandi professioni che ormai sono il fulcro della società pensiamo però anche ai mercati finanziari perché oggi non è che siamo rimasti un po'tutti con una mentalità obiettivamente si nel settore economico finanziario arretrata
Petit che oggi in un schiacciare un tasto significa controllare l'economia del mondo ecco questo significa stare nel mondo sì siamo una concezione economico-finanziaria certamente trasparente certamente con basi solide
Ma certamente molto presente ecco voi vedete che oggi i mercati monetari sono quelle che possono sconvolgere o coinvolgere il mondo e noi ci abbiamo perso mestieri verso professioni diverse verso modi di essere completamente diversi
Che possono essere sperimentati molto meglio su basi molto più solide in una piccola realtà che non una grande realtà che poi deve preoccuparsi di tantissimi altri problemi e quindi io credo che e qui ci siano proprio anche le condizioni per un corretto rapporto tra la politica e l'economia io credo che il rapporto non debba mai essere invertito cioè l'economia non può guidare la politica
Ma la politica deve rimanere con questo progetto della Società
Questo progetto per medio Preve un lungo periodo che sia ma che deve essere l'Indirizzo progettuale di tutta la società
E quindi anche dell'economia del proprio Paese quando la politica diventa debole così come avvenuto purtroppo in Italia grazie a tutta una serie di sconvolgimenti e tre gol cimenti noti l'economia diventassero il vaccino ce lo poniamo il sopravvento sulla politica l'economia non ha mai un progetto totale un progetto globale per meglio dire per la società
Va a ciascun settore ha il proprio progetto perché deve affermarsi rispetto agli altri settori
E allora diventa così che la società diventa sempre più ingovernabile perché ciascuno si sente costituisce d'essai menti del proprio potere economico rispetto al quale la politica poi non riesce più a elaborare quel progetto generale che invece interessa la società e questo è un po'una scommessa che tutti giocano quella di costituire un'economia che costantemente si deve riconvertire ecco che costantemente deve stare al passo con i mercati mondiali
Sia in termini di beni prodotti sia in termini soprattutto oggi che i mercati finanziari di nuove collocazioni di nuove professioni questo è una scommessa che ovviamente tutti i grandi o piccoli devono affrontare
Ma devono affrontare con la consapevolezza a mio avviso del primato della politica
Perché triste MB su quel Paese dove il primato e dato dall'occasionalità che sia oggi dell'economia che sia domani della magistratura che se dopodomani di un altro potere
Che l'occasionalità porta l'approssimazione porta l'avventurismo e porta di avventurieri ecco un paese fatto di avventurista di superficialità avventurieri è un Paese obiettivamente precario un Paese che non non si può sostenere
Certamente che voi ripete il problema inverso a quello che viviamo no voi avete un governo troppo forte rispetto probabilmente a un controllo del Parlamento
E questo è significativa proprio la democrazia matura la stiamo facendo il percorso inverso ne stiamo andando verso un governo forte rispetto a un Parlamento debole
Finora c'era stato un Parlamento forte è un Governo sicuramente che aveva un'instabilità che era dovuta però ad altri fattori
Era dotato un blocco non solo nazionale ma anche internazionale ce ne abbiamo vissuto cinquant'anni non per volere dei cittadini anche per volere dei cittadini non c'è dubbio che vanno a votare
In un blocco tra Est e Ovest e non sono stati lo scenario ahimè di una situazione che è costata tantissimo la democrazia italiana e questo nessuno sarebbe chiesto quanto sia costata democrazia italiana dover partecipare
Ad un situazione di gravi scontri ritirabili momenti di destabilizzazione internazionale
Che l'Italia è pagato e più di ogni altro Paese e soprattutto i partiti più democratici hanno pagato e più di ogni altro Paese europeo
E questa instabilità era tratto da questo questa per evitare adattato da alleanze che d'Italia non è sempre stata alle soglie del Duemila state gli anni Cinquanta sa degli anni sessanta è stata agli anni Settanta del terrorismo e quant'altro
E quindi c'era effettivamente questa grande pericolo per la democrazia è sempre stato oggetto Franci la democrazia hanno e sarebbe bene che non la conosce se mai nessuno così fragile come abbiamo gli appunti uniamo purtroppo conoscevano
Adesso sicuramente noi viviamo all'epoca inversa no in una democrazia non compiuta non ricominciamo dalle origini e la vera democrazia compiuta conosce il sistema proporzionale
Anche gli anglosassoni stanno ripensando sottosistemi una democrazia non compiuta per percorre una strada deve partire dal sistema maggioritario una democrazia compiuta non conosciamo governo fortissimo conosciuti maggiore equilibrio e un maggiore controllo del Parlamento una democrazia non computer ricomincia
Battere come diceva quel tale professione ricomincia da un governo eccessivamente forte e da un Parlamento particolarmente debole
Questo nell'ottica un'illusione probabilmente di una stabilità chi conosce scalze reca da noi non esistono statuto delle opposizioni
Il maggioritario non permette il controllo delle opposizioni non lo consente secondo quanto meno la nostra visione
Perché chi vince prende tutto occupa ogni potere dall'usciere fino al più alto dirigente cosiddetti in modo molto simpatica poco simpatico boiardi di Stato sono tutti di nomina governativa finanche e le i presidenti delle commissioni delle di autorità di garanzie di controllo sono di nomina governativa quindi non è vero che e la democrazia italiana consenta il potere di controllo purtroppo non non viviamo ancora e queste sbaglia tanto perché ogni paese democratico così io per esempio i Paesi anglosassoni come si è visto anche con l'ultima lezione
Hanno già i loro ministri perché sono i ministri che erano già noti che fossero tali come quelli dell'opposizione
E questo io credo che costituisca effettivamente il principio dell'alternanza quello del della presenza della opposizione in modo chiaro non solo protestatari ma che abbia effettivamente la possibilità di esprimere il proprio progetta attraverso quelle persone che devono essere giudicate come quelle che domani potranno governare perché allora il confronto ovviamente più seria e più costruttiva questo però manca in tutti i Paesi la cultura occidentale cioè nel senso
Dino cultura anglosassone e questo e sicuramente un grosso problema
E poi vedete quello che ho sentito dire che i magistrati sono di nomina anche Inghilterra sono di nomina sono di nomina della della Camera dei Lord sono di nomina della regina
In un suo i pubblici ministeri non esistono perché indagine fa la polizia la stragrande maggioranza di luce arriva in vita molto tarda a fare il giudice dopo aver fatto per molti anni l'avvocato e la stragrande maggioranza sono di no
Noi non lo poi lo concepiamo male in Germania altrettante Pubblici ministeri sono di nomina altrettanto in Belgio e quindi non è e questo unico paese dove sono di nomina ci sono molti Paesi democratici dove sono di nomina ma dove le nomine sono non sono fatte in un'ottica di lottizzazione
Il problema non è la nomina o il concorso l'indipendenza non è garantita dalla nomina o dal concorso anche perché qui c'è la regola che forse l'unica al mondo che i giudici non possono essere del luogo che questa è una maggiore garanzia di indipendenza e credo perché lo studio Massimo anche noi Italia chissà che cosa andrebbero meglio
Anche questo propone offerte effettivamente dei problemi perché una giurisdizione attuato dall'esterno
è una giurisdizione che in qualche modo può non conciliarsi con i diritti dei cittadini perché portata da una politica esterna la giustizia e politica non ci illudiamo
Le scelte della giustizia sono scelte politiche
E in un Paese moderno sono sempre più delle scelte politiche questo non significa che siano le scelte del tale partito tenta l'altro partito
Perché diventa la politica della giustizia di parte questo è sicuramente deleteria o la giustizia governativa che sarebbe ancora più negativa ma sicuramente della giustizia e la politica della società
Un paese si misura sul tipo di giustizia che si dà e quindi anche una democrazia lo stesso spessore della giustizia che si dà e di chi ovviamente dal Ministero
Però non è un problema di nomina o di concorso perché anche il concorso si fa con le lottizzazioni o comunque si cortilizia successivamente
Il problema è di trovare quelle meccanismo come ho detto di raccordo e di controllo e di indipendenza però reciproca tra i poteri di modo che a ciascuno e si è garantito l'indipendenza del proprio ambito di potere
Ma che comunque garantisca anche la non emersione dei poteri
E e quindi ogni sistema è imperfetto
In assoluto può diventare più perfetto in relativo
Se si tiene presente che quello che siamo e quello che vogliamo essere tutto quello che vogliamo rimanere tante volte
Certamente che cambiare per distruggere
O avventurarsi in rivoluzioni di qualsiasi tipo perché dalle rovine può è difficile costruire ovviamente mantenendo sempre un rilievo critico rispetto al proprio sistema perché questo è un fatto particolarmente costruttivo cercare di ricambiare in tempo le proprie Piazzi dirigenti dare spazio a quelli che verranno dopo formare in modo serio in modo costruttivo
Il ricambio generazionale il ricambio di idee il ricambio d'iniziative ecco questa e l'unica grande risorsa di una società perché diversamente se non c'è ricambio dall'interno del sistema politico e questo è stato un grande dramma dell'Italia
Sì ciascuno vive delle proprie rendite di posizione e questo sì che è un errore questo non tanto per la trasparenza per il controllo ma proprio per la molti fictio del divenire
Questo è un opera essenziale perché chi viene dopo ha sempre altre idee ha sempre altre iniziative assente una maggiore capacità di guardare il futuro di chi e c'è stato
E su e questo è l'unico vero grande problema che su tutti i poteri costituiti tutte le società si pongono e l'esempio italiano dimostra quanto questo sia essenziale sempre con me grandi avvertimento quindi è necessario proprio in quest'ottica porsi sempre un atteggiamento critico rispetto all'esistente
Ma di valorizzare al massimo il meglio che sia e di valorizzare al massimo il primato della politica
Vivere senza un progetto politico
Vivere di momenti di occasioni di soluzioni complici di tante altre soluzioni lasciarsi guidare nella politica da gruppi dall'hobby più o meno comprensibilità grandi gruppi economici oligarchici
E con questo significa la morte della politica e un Paese non può vivere senza progetto un Paese non può vivere senza ricambio
Un Paese non può vivere senza un divenire che sia guidato da grandi idee diverse necessariamente anche tra di loro
Ma che si confrontino in progetti e che non si confrontino semplicemente su antagonismi dettati dalla distruzione
Esperienze pedane e credo che su questo dovrebbe dettare molto
Non è detto che il futuro di quelli che sono riusciti a distruggere sia il futuro migliore che si poteva assicurare un Paese
Ringrazio onorevole Tiziana Parenti che questa sera
Indipendentemente dalle diverse posizioni e valutazioni politiche delle forze politiche anche presenti in una Commissione speciale per le riforme
Credo abbia fornito a tutti noi un certamente nuovi elementi di arricchimento di idee di conoscenze in tema di riforme istituzionali con particolare riferimento alla sua disamina sulla difficile sul difficile cammino della Democrazia istituzionale
Con particolare riferimento alla situazione italiana
Anche in rapporto e anche europeo evidentemente anche in rapporto alle sempre più agguerrite regole delle economiche del mercato
Ecco bisogna stare attenti giustamente mi trovo molto d'accordo con lei con la Parenti quando il primato dell'economia prevarica il primato da Napoli
Ora il tempo è tiranno che credo che giustamente
Coloro che ci ascoltano abbiano con diritto di intervenire a questo dibattito dal pubblico
Chiedo gli oratori qui presenti se vogliamo hanno esigenze di intervenire per un breve intervento dire di di nel secondo giro
Di quindi a questo punto direi che la parola passa voi per per
Eventuale richiesta domande dal
La platea
A al termine del a voi la parola
Naturalmente possiamo penso non so se c'è un microfono portati nel eccolo c'è un microfono portatile quindi chi vuole intervenire
Può alzare la mano c'è il microfono portatile
Credo che appunto a quest'ora forse è un po'difficile poter intervenire
Bene a questo punto quindi ringraziamo no veramente per il grosso contributo che ha dato al nostro dibattito interno sulle riforme istituzionali non l'onorevole Tiziana Parenti veramente di cuore a nome di tutti
E ringrazio voi per la presenza tutti voi vi buonanotte