"Dalla par condicio alle pari opportunita'" org. dalla Consulta Nazionale per le Pari Opportunita' di AN (c/o la sala del Cenacolo della Camera dei Deputati)

Saluto tutti mi spiace che allora sia un po'presto per questa stagione quindi un po'calda comunque vi ringrazio di essere qui per questo appuntamento e per questo tema importante e che forse ha suscitato qualche curiosità proprio perché questo titolo RAI per la par condicio alle pari opportunità forse suscitato qualche qualche curiosità anche perché si è soliti pensare alle pari opportunità indirizzati in un certo modo e la par condicio ovviamente in termini strettamente di televisivi e di comunicazione
Però noi sappiamo tutti perché sono presenti politici giornalisti e lettori di giornali telespettatori e anche gli stessi cittadini elettori sanno tutti
Perfettamente quanto importante oggi l'importante è l'informazione
Si parla continuamente di informazione informazione si parla di famiglia informazione si parla di minori informazione si parla di religione informazione
E diciamo di questi sono forse gli ultimi collegamenti che si sentono molto ultimamente legato all'informazione
Per quanto riguarda i politici e poi mi ha colpito una fallito letto leggi recentemente su un giornale americano un po'cattiva direi nei confronti dei politici dice per i politici pensare ad breve termine breve tempo vuol dire pensare a cosa scriveranno i giornali del pomeriggio questo questo pensare a lungo termine vuol dire a pensare a cosa scriveranno i giornali domani mattina
Da questo la la la paura dell'altro che attirava residuo
Comunque a parte le battute chi fa attività politica rivela segue può constatare in ogni giorno in che misura giornali e tv riescano ad essere obiettivi questo il grande problema dell'obiettività una corretta e puntuale informazione quotidiana rappresenta oggi secondo noi in modo più concreto per misurare il il livello di democrazia esistente in un paese nel nostro Paese
E qualche tempo fa appunto entrato nel linguaggio comune l'espressione par condicio
Con la quale giustamente si è evoluta richiamare l'attenzione della pubblica opinione nel mosso in modo spesso Pieri partiti politici di informare cioè sul modo stesso di fare politica
E in queste di questa espressione si è spesso servito anche il nostro presidente della Repubblica in varie occasioni e in questo per l'espressione si riconoscono ormai tutti i partiti politici
E ciascun politico è consapevoli del proprio dovere di informare correttamente ma ogni politico e anche perfettamente consapevole del proprio diritto democratico di poter raggiungere i cittadini ed ottenere il loro consenso attraverso i mass media che sono il veicolo migliore per diffondere il messaggio politico spesso e così ecco che a questa espressione che entra e mai entrata nel linguaggio comune noi abbiamo abbinato un'altra espressione che secondo noi è un'altra fondamentale condizione per reale per realizzare una reale democrazia in un paese e quindi siamo giunti conseguentemente a riferirci alle pari opportunità
E personalmente dobbiamo devo dire che alto più di due anni da quando cioè alleanza nazionale primo allora e ancora oggi il primo e unico partito ad avere nel proprio ambito proprio negli anni il proprio organigramma
Una settore diciamo così una Consulta per le pari opportunità oggi dopo più di due anni di attività siamo in tutti anzi siamo costretti a misurarci
Con le pari opportunità
Ci rappresentano proprio come abbiamo detto l'espressione più avanzata di democrazia realmente partecipato
Che cosa
E che cosa intendiamo in breve cenno al sulle pari opportunità non che poi spiega anche il motivo di questo incontro mi dispiace che oggi come gli in continuo sia presente né un esponente del Ministero delle Pari opportunità nei della commissione Pari opportunità che regolarmente invitiamo perché riteniamo che siano gli interlocutori
Quindi dei nostri incontri
Ecco pari opportunità per l'impegno di Alleanza Nazionale hanno segnato sul superamento determini Primo della pura e semplice rivendicazione di diritti delle donne in antitesi alle consolidate posizioni ma quindi con le pari opportunità così come non intendiamo prende forza e viene rilanciato il tema dei diritti civili e della parità giuridica di tutti i cittadini uomini o donne che siano indipendentemente dalla condizione sociale dalla razza dalla fede in cui credono
Questo quindi per questo il discorso il concetto delle pari opportunità sono parte evidentemente della vita della società stessa e di un programma politico
Dei dell'imminente nell'insieme un programma paritetica con le pari opportunità si riesce a realizzare concretamente quella parte della nostra Costituzione che dopo cinquant'anni purtroppo è ancora in parte almeno un libro dei sogni e con le pari opportunità siamo in grado di realizzare quella quotidianamente quella profonda trasformazione sociopolitica che in Italia è mancato in quest'ultimo mezzo sì
E quindi noi portando avanti questo discorso ci siamo ci rendiamo conto proprio di come ci sia una grande partecipazione della gente della società civile proprio da verso la questo discorso qui la gente che si vuole essere protagonista perché è sempre più diffusa la coscienza e l'affermazione degli inalienabili diritti di ciascuno previsti dalla Costituzione e quindi possiamo dire che per quanto ci riguarda potremo dire che il manifesto delle pari opportunità è contenuto in una frase di Michael Novak là dove dice che i laici legittimità di un sistema democratico
Si fonda non già sul raggiungimento di uguali risultati ma nell'offrire pari opportunità
Tutti i cittadini devono avere fiducia di poter migliorare la loro condizioni e aggiungiamo oggi
Tutti i cittadini devono essere garantiti di poter contare su un sistema di informazione che rispetti i toscani fondamentali della trasparenza e della correttezza
Ma per cuori conosca anche la dignità di ciascuna persona
Per questo motivo quindi oggi abbiamo indetto questo convegno nell'intento di affrontare il problema del corretto uso del servizio pubblico radiotelevisivo e quindi per l'equilibrio nell'informazione tra tutte le forze politiche fra tutti i cittadini
E per poter raggiungere queste finalità ci è sembrato emblematico stabilire una continuità logica tra par condicio il pari opportunità
Per quanto riguarda in particolare il servizio pubblico radiotelevisivo il discorso certamente non comincia oggi
Assistiamo a continui quotidianamente al dibattito politico
Che riflette quello che avviene puntualmente all'interno della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi ascolteremo dal presidente la commissione
Onorevole Francesco Storace certamente una dettagliata analisi della citazione
Perché pare evidente che la Rai radiotelevisione italiana società concessionaria del servizio radiotelevisivo pubblico può contare in egual misura meriti e dei miti
Al nostro
A nostro giudizio la RAI deve essere pienamente consapevole del ruolo anche formativo ed orientativo che i media rivestono nella determinazione dei comportamenti e degli atteggiamenti individuali e collettivi circa la pari dignità e la sostanziale uguaglianza delle persone donne e uomini non chiede più intensi peculiari estetiche sono determinati dal mezzo radiotelevisivo
E di questo ovviamente poi parlerà un altro membro della commissione di vigilanza RAI onorevole Poli Bortone ma le finalità ne vogliamo aggiungere giungere con questo convegno sono anche quelle appunto un Medina all'onorevole Poli Bortone di migliorare la normativa nazionale internazionale e comunitaria relativa ai diritti delle donne perché anche se non intendiamo per le pari opportunità
Dovrà essere limitata la parità fra uomo e donna o comunque il problema della parità fra come donne sempre un problema centrale per chi si occupa di pari opportunità
Quindi migliorare la normativa per questo aspetto
Quella relativa ai diritti delle donne al diritto alle pari opportunità la loro pari dignità nei confronti di tutti i telespettatori nello svolgimento dei vari programmi ed anche dei messaggi pubblicitari
Vogliamo inoltre armonizzare agenzie di libertà espressive ed artistica con l'esigenza primaria di garantire la tutela morale dei minori e questo questo abbiamo l'asprezza del dottor Mauro Masi vicepresidente del Comitato recentemente istituito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri
Per l'elaborazione del codice di comportamento tratti pur minori tra l'altro una problematica che noi abbiamo più volte sollevato il rinunciato occasioni di tanti incontri tanti convegni che abbiamo tenuto recentemente in tutt'Italia
Vogliamo inoltre vere vere come si promuove il messaggio religioso attraverso i media
Se debba rimanere poi da qualcosa che assestandosi debba entrare in tutte le trasmissioni cioè nell'ambito delle trasmissioni televisive per questo c'è la presenza di don Giovanni D'Ercole
Decidiamo per tutte le strutture produttive relazionali amministrative della RAI debbano essere coinvolte
E che si debba compiere credo un grande sforzo comune per migliorare l'efficienza e garantire a dipendenti e collaboratori anche della RAI quelle pari opportunità nel lavoro e nelle carriere che fino ad oggi non si sono realizzate
Facendo troppo spesso della RAI è un'azienda priva di professionalità e di meritocrazia sopra
Perché in conclusione non siamo convinti che in un regime di democrazia e di libertà e di fondamentale importanza il rapporto che si instaura tra mass media che realizzano l'informazione e i cittadini lettori di giornali telespettatori
Questo è un problema antico
Emerso quando la stampa ha assunto dimensioni industriali e quando poi la televisione è entrata in tutte le case condizionando non poco la stessa formazione culturale dei telespettatori e dei cittadini
Ed è anche un problema delicato via via condizionato dallo sviluppo tecnologico e dall'evoluzione del mercato della comunicazione
Pensiamo alla recente cioè nasce capitali no la prima università telematica col laureata
Interamente nata da un rapporto appunto tra la RAI e l'Università di Pisa e il ministero per la ricerca scientifica e tecnologica grande pure grandi e sempre più l'importanza appunto del mezzo
Ti formazione del mezzo di comunicazione
In ogni caso e concludo veramente è Sybil terreni e non sul quale si misura oggi pluralismo democratico il rispetto del dissenso
E in ultima analisi lo ripetiamo ancora una volta il tasso di democrazia di ogni Paese e del nostro Paese
Passo ora la parola alla dottoressa Angela Buttiglione direttore servizi parlamentari RAI che tra l'altro credo che poi nel corso delle del dell'incontro ci parlerà anche un altro proprio sul tema quello appunto della stampa parlamentare ma che prego di per la sua esperienza e di coordinare i lavori
Aperto grazie allora coordinare questi lavori significa un po'semplicemente per me in questo momento poi magari quando saremo un po'più avanti mi permetteva di esprimere anche qualche opinione personale
Passare la parola cominciando dalla consigliere di amministrazione della RAI che qui questa sera con noi Liliana Cavani alla quale tocca un tema non tra i più semplici credo che sia un tema che poi tutto il cuore dell'azienda azienda Rai ragioni di bilancio del pubblico servizio con una domanda finale che ammette preoccupa un po'abolire il canone prego
Caro dottoressa Buttiglione io la ringrazio per l'invito devo però confessare una cosa che tra case e quest'ufficio della RAI sono poco abituata avere l'ufficio quindi il io vivo ricevuta cioè il mio tema era uno come mi sono preparato preparato scritto due cose per la pari opportunità
Poi dopo questo pezze questo qui meritato in mano praticamente preoccupati ho visto con inglese che era abolire il canone azienda RAI dal sito di bilancio
Quindi su questo mi limiterò a dire quello che penso personalmente l'amor d'istinto è rapido
Cioè
Io penso che va da sé che Bolivia ritenne che sono talmente importanti pari opportunità
Che non io mi sono enti di lunga da scrivere parte della mia esperienza voi se volete vi leggo ma però non vorrei lasciare senza cioè siccome questa questione di abolire il cane mi interessa molto perché io sono contrario all'abolizione del canone io l'amo intere Canone come hanno aumentato il canone tutti i paesi europei più emancipati perché lei deve pensare che il canone della RAI è il più basso d'Europa fatta addirittura la metà di quello tedesco quasi la metà di quelli inglesi ancora più basso di quello francese
Allora io trovo giusto chiedere alla RAI che come qui viene fatto sottolineare come tutti possiamo capire allora è una funzione formativa talmente importante visto che sappiamo tutti che tre ore o quattro ore tutti ragazzini guardano la televisione e quindi
Diciamo che insieme alle tre quattro ore di scuola le tre quattro della televisione sono ciò che formano il bambino direi che sono quasi di meno le ore in cui si impegnano i genitori i quali lavorano per tante ragioni ma così è
E allora però diciamo ci vuole una forte cioè un forte impegno
Io guardando così documento io adesso Ricci così di quelli che si pongono in atto ora in essere diciamo per quello che sarà la televisione il piano editoriale dell'anno prossimo l'anno prossimo Dell'Anno che comincerà a settembre che e l'hanno dovrebbe esprimerci di più diciamo del sento il precedente per una grossa percentuale di ore
Già determinato dal consiglio precedente perché così consigliere
Così sono le cose e ho fatto presente proprio la necessità di pensare a questa cosa cioè la RAI deve chiedere più canone non di non a diciamo assuefarsi al fatto che forse può essere in grado di rimediare alle ma la mancanza della un mento con il fare determinate trasmissioni attrattive per cui non è né ne può fare a meno perché ha finito a finire che a un certo punto allora non si merita neanche quei due terzi che non sono poco che prende allora si creerebbe secondo me di si creerebbe si è già creato in parte la RAI vive questo stato diciamo di non precisa chiarezza perché da un lato deve meritare un terzo delle entrate dalla pubblicità
E ed è una cosa dura sede proprio meritare se no quelle non arrivano
Dall'altro per due terzi però ha il canone e che per il canone deve pagare che cosa devo pagare sul fatto di essere ineccepibile
Su determinate richieste del paese della politica del Paese dei cittadini che nominano i i loro politici sulla no sulla pluralità sulla pari opportunità e su tutto quanto fa un paese fa di un Paese un un un paese civile un Paese democratico ecco credo che forse si arriverà alla vera chiarezza di di questa missione proprio nel momento in cui si potrà dire alla RAI merito te lo questo Canone e riduciamo
Anche la pubblicità perché ti meriti di più
Ma finché così finché quotidianamente c'è cioè c'è questa questo sguardo molto attento all'Ocean questa volontà di vincere io proprio recentemente dicevo alle mie colleghe i miei colleghi e direttore stesso ma insomma forse basta vincere un c'è bisogno stravincere
Perché basta vincere forse per avere questo questo a questa parte di pubblicità perché stravincere potrebbe voler dire perdere però di credibilità per l'altra fonte di risorse ecco però credetemi che quando è in ballo
Il problema di dover vincere quotidianamente in ballo la sfida praticamente quotidiana pure difficile trattenersi come lanciare un cavallo cui doppia no dice guarda che basta che vai al galoppo
Anzi c'è una persona che ha mal di cuore attuale e no perché allora cessi dal persona ma di quattro tuteli anche arriva al primo
Ecco questo necessità questa cosa un grande equilibrio una grande diciamo motivazione da parte a questo punto non soltanto di un vertice che non può certo vigilare in ogni in ogni trasmissione
Conti quotidianamente ma noti nazione che desse l'azienda nel momento stesso di essere l'uomo o donna RAI persona che lavora in RAI Pino motivazione dev'essere molto forte
Io così notavo conclusione qua di una perciò voglio dire per quello che mi riguarda per quello che potrò do per anni nel mio piccolo e perché la RAI abbia più Cannone
Perché già altre televisioni senza cannoni ci sono già quindi non c'è bisogno quindi se vogliamo larghissimo l'ovazione per usare una parola così poco simpatica ma che che esprime occorre e occorre pagare di più io dico in fondo basterebbe ogni tanto un aumento di canone per il valore di un biglietto di cinema che sono dodici mila lire
Per tutta una famiglia e poi pretendere però determinate cose
Ecco altrimenti credo che questo però è un compito della politica io prodigo compiacere il PD visto che c'è l'onorevole Storace perché non so mi trova accanto su una battaglia di questo genere
Io
Ecco va be'allora siamo
Vuole l'aumento dall'attualità nota esplode la quadratura del cerchio
Comunque per favore per favore
In ogni modo
E in ogni modo io io sono grata di essere è stata invitata perché
Ho cominciato a lavorare in questo lavoro della cineasta quando le donne ancora non lo facevano diciamo a a livello di regista
E le donne facevano le segretarie di edizione di produzione era un classico ed erano bravissime spesso sopperiva hanno diciamo alle
Spesso inefficienze inefficienti azioni dei gloriosi del produttore direttore di produzione di cose del genere e quindi
E mi ricordo sempre la prima intervista e me ne fece ed Emilia Granzotto per il Resto del Carlino e mi chiese
Ma tu come donna come tipo fondi come
Cioè delle domande abbastanza strana e dice io dissi ma mi pongo come persone e basta non socio però non capivo che la cosa fosse o avesse qualcosa di particolare
Ecco perché in effetti ma niente di particolare ottante che oggi c'è voluto un po'di tempo ci sono registi e ci sono sceneggiatrice ci sono anche direttrice la fotografia ci sono delle produttrici in gambissima in tutto il mondo
E e quindi diciamo alcuni vuol dire che almeno nel mio campo
Sì è andata avanti sensato labbra ci sono le le motivazioni di allora di un così di un lo sviluppo che è stato anche abbastanza lento rispetto ad altri Paesi secondo me voi va
Anche alle famiglie ho fatto il Centro sperimentale eravamo
Cinque di ragazze c'ero solo io perché le famiglie ed emotiva hanno le ragazze perché dove penso non ci sia un mestiere difficile complicato di non facile applicabilità insomma poi bisogna andar fuori casa eccetera già come dire
Trattengono ecco quindi ci sono motivi anche Complessi
Poi c'è una responsabilità della società stessa e a mantenere una fissità dei ruoli che poi penalizza la stessa società perché la stessa società che finisce per perdere a mio avviso risorse di intelligenza e di fantasia
E di responsabilità poi c'è una porta responsabilità politica generalizzata che attraversa in generale tutti i partiti ma negligenza nella applicazione della pari opportunità e dentro credo tutti i partiti
Vedevo i dati sui Parlamento e deputati su trecentoventicinque senatori ci sono ventisei senatrici e son ben poche e su seicentotrenta deputati ci sono settanta deputate S
Ora ci risulta che a Parigi intanto ci sono stati messi otto ministri chiave nel governo nuovo che lei accetta Lerna cinque ministri ecco il quadro politico è quello che
Potrebbe e dovrebbe dare il segno maggiore dell'emancipazione avvenuta
Della scarsa coscienza nell'applicazione della pari opportunità e proprio tutto il Paese che ci rimette perché io credo alla pari intelligenza
E alla pari capisce capacità delle donne questa non è un'affermazione di da bottega femminista ma la mia normale dovuta alla vita e all'esperienza e a un'istanza dai cittadini uguali
Che poi il nostro è un Paese molto curioso perché sono da un lato lascia la formazione la prima la più delicata la più importante generalmente ha un corpo insegnante femminile così dicono le statistiche
Poi peraltro verso quando si tratta di dare fiducia e di credere all'affidabilità l'intelligenza nella donna quando deve formare i suoi quadri a questo punto esita a questo punto sembra non crederci e questo è una contraddizione
Proprio che è sotto gli occhi di tutti
La RAI
Un gran parte specchio di queste contraddizioni perché proprio recentemente ho detto ma ho detto proprio in Consiglio ma se la RAI non ci crede le donne lo dica chiaramente non è non le non li assuma neanche
Perché su quarantaquattro per cento di personale donne i dirigenti sono soltanto il quattro virgola due per cento no anzi i gli uomini sono il quattro due per cento le donne arrivano all'uno virgola due per cento mentre le donne laureate sono addirittura superiore al numero degli uomini
Nonché la laurea abbia un significato ha un significato sulla carta per dire che sono donne che non è che sono delle segretarie Gender solamente con tutto il rispetto del livello di tante segretario il top management è fatto di solo uomini ventinove
Nel full management scusate se tasche sta gerarchia da da da Sace profusi da casta sacerdotale egizia ma è quella dove ho dovuto ho potuto cerca di capire
Allora il top manager nessuna donna pur avendo essendoci tre mila e trecento e rotti tre mila trecentoquattordici donne non c'è nessuna nel Fuhrman netto meno intenso un ventinove uomini nel full management che lo scalino di sotto
Sui centoquaranta quattro uomini le donne sono soltanto quindici
Nel management lo scalino ancora sotto sono ancora centoquarantaquattro
No gli uomini son centoquattro le donne sono appena ventotto ecco perché quando poi esiste la necessità di cercare direttore e cose del genere non esiste la possibilità quali salvo fatte sa fatte pochissime eccezione di nominare una donna perché non è mai piazzata nello scalino immediatamente al di sotto bisogna andarlo a prendere
Non so fissato qua tanti scalini di sotto anche gli uomini vengono entità anti-spread il massimo voglio dire però c'è proprio queste cifre a me ma hanno un po'impressionato devo dire perché sono cifre che si sono evidentemente formate nel tempo cioè
Inoltre le assunzioni degli ultimi anni sono state tutte in gran prevalenza maschile perché nell'età tra i quarantacinque cinquantacinque anni sono in maggioranza donne insomma di questa pari opportunità della RAI se l'è fatta non se n'è fatto proprio niente malgrado la legge ma mi che tra l'altro che ho con me Kyoko letto a suo tempo la quale indica fin dal novanta parla chiaramente di pari opportunità o c'è una una ci sono vari documenti a cui la RAI etnia o ho richiamato devo dire anche insieme alle mie colleghe in consiglio la la la l'attenzione su questa cosa qua
C'è poi anche la risoluzione Semenzato che richiedeva ogni due anni di monitorare la lo stato delle cose sulle donne ma
C'è adesso nella
Viene fatta in questa cosa che anche dalla commissione di parlamentare di vigilanza adesso insieme la pari opportunità giustamente parla della pari dignità subito sul lavoro delle donne eccetera cioè è un veramente un settore dove secondo me sono state proprio non sono state applicate delle regole che invece sono regole della società civile molto importanti e non eludibili
E proprio di queste settimane la richiesta per esempio della gestione RAI di un rinnovamento del management intermedio
Vorrei puntualizzare mio recente intervento al Consiglio dove dicevo fino ad approvare la richiesta di un rinnovamento denaro Manet intermedio avevo posto la condizione che esca son fosse fatto
Soltanto se nel rispetto della legge sulle pari opportunità
E quindi l'ho ricordato anche ieri e dicendo che appunto nel corso di varie nomine c'è stato detto che sera sempre impossibile ad a nominare un adeguato numero di funzionaria perché stavano non erano mai state promosse gradi intermedi
è un'ingiustizia la ribadisco e perciò io condizionato questo rinnovamento al fatto che sia applicato per quanto mi riguarda e per quanto riguarda le mie colleghe alla all'applicazione di questa pari opportunità
Oltre però al fattore numero che pure è molto importante c'è un fattore che invece questo convegno giustamente nota che la pari dignità
Che poi la madre di tutte le cose la pari dignità e da lì che si di parte voi
Una pari opportunità che dovrebbe essere ovvia solo che ce la pari dignità la pari opportunità non voglio dire non si dovrebbe neanche porre in essere chiaramente la storia della tv la storia del nostro Paese e il corpo della donna è stato oggetto dello spettacolo
Quello che siamo riusciti a fare di pulire insieme alle colleghe e di ridurre il numero del varietà
Di pretendere anche che fosse gestito con un certo buon gusto con un minimo di buon gusto l'abbiamo ribadito a volte riuscendoci a volte non so
Se non ci siamo riuscite d'altra parte noi possiamo dare indirizzi non possiamo veramente dare così da accordare condanne
Certamente i ragazzi non possono essere imposti davanti a delle soubrette per ore e ore e sviluppare nel contempo la coscienza di una profonda dignità della donna della pari dignità della donna e così abbiamo dei ragazzi che considero le donne di casa donne degne
E le donne di fuori mediamente troppo spesso di dubbia dignità questi poi saranno gli elettori di domani
Di conseguenza ho apprezzato molto la recente bozza di indirizzo dalla Commissione parlamentare di vigilanza
Che partendo dalla legge citata prima del novanta facendo tesoro di tutte le indicazioni sia dell'ONU nonché dei vari incontri internazionali vicino a Nuova Delhi eccetera
Sollecita la RAI
E però andrebbe sollecitato in questo caso anche la tv privata a considerare centrale nella programmazione quest'il rispetto della dignità della donna e della persona umana in genere
Va preso atto che in questi vini in questi anni a mio parere la dignità della donna della sua immagine del suo essere non si è venuta a non è venuta fortemente tuttavia né dalla tv né dalla stampa né ai metal cinema
Ma dalla voce anche se anche forte importante
Di papà volitiva
Quando parla del genio delle donne non lo fa per dire che loro sono geniali e gli uomini non lo sono
Ma lo fa perché la società si renda conto che ci sono risorse di intelligenza di sensibilità di di spirito una miniera enorme di valori che invece di essere scoperta utilizzata per arricchire la vita nostra di tutti
E qui spesso repressa demotivata quando non capita anche che sia addirittura offesa un degradata
Io penso che i media hanno una grande responsabilità sullo sviluppo della cultura sul bene e sul male ma nessun media sa prendere coscienza da solo
I media sono come gli occhi e la parola di uno stesso unico essere e l'essere nel suo insieme che può prendere coscienza non bastano per cioè discorsi degli Esperti dei politici degli opinionisti
Dicono anche cose giusto con gli scritti con la parola il cambiamento dell'essere il sociale
Nel quale siamo tutti avverrà solo se tutti con la loro esistenza i loro rapporti umani sono coscienti della pari opportunità e dignità di tutte le persone
La società e divise in famiglie Paesi estati ma è connesso al
Nel suo insieme e solo se c'è coscienza di questa comunità nel suo insieme dentro
Dentro la quale ogni nostra azione influisce solo allora ci potrà essere un cambiamento di fatto perché io penso che la vita tutta la nostra vita e comunicazione
Grazie
Volevo salutare il senatore Maceratini presidente del gruppo di Alleanza nazionale che primo non offre soltanto
Il relatore adesso l'onorevole Poli Bortone
Ormai lei ha perduto l'aereo venisse a vivere il piacere di averla del tutti i lavori ma vita benissimo perché
Era greca con me stessa pensavo spero di perdere l'aereo per poter ascoltare
è stata una speranza esaudite a questo punto io stavo ascoltando quello che diceva Cavani perché non non preparo mai insomma niente è pronto perché mi piace ascoltare sentire partecipare
Prendevo Mammano morta di alcune alcune cose
Beh anche io come Storace non per appartenere alla stessa parte politica ma per essere profondamente convinti anch'io non chiederò mai l'aumento del canone
Al massimo mi IRI continuerò invece a tentare di fare in modo che la RAI comprenda fino in fondo che è un servizio pubblico radiotelevisivo che essendo finanziato collari danaro dei cittadini soprattutto sullo stato finanziato ormai pertanto per troppi anni ma continuando ad essere finanziato con denaro dei cittadini
è giusto che dia delle risposte precise alle richieste che i cittadini fanno ad un servizio pubblico radiotelevisivo
E quindi in questo senso
Vede io dovrei dire adesso con una certa provocazione che l'aumento del canone si potrebbe giustificare soltanto se venissero aumentati veramente notevole misura
I poteri della commissione di vigilanza RAI per esempio e non si tentasse vengono si continuasse a tentare di diminuirli sempre più quei poteri di limitarli
O come si suol dire di renderli sempre più flessibili a quelle che sono poi le circostanze del momento anche le circostanze politiche
Del momento per cui questa Commissione di vigilanza diventa importante o meno a seconda del momento politico che si vive e quindi a seconda del dell'importanza diciamo che che la Commissione stessa può avete ma sarebbe semplicemente ripeto una una provocazione queste quindi io credo che la cosa più corretta sia quella di pretendere da parte dei cittadini attraverso il Parlamento e dunque attraverso la Commissione di vigilanza
E da parte dello stesso consiglio di amministrazione della RAI e di pretendere che la RAI faccia fino in fondo il suo mestiere e quindi svolte i compiti di un servizio pubblico che sono compiti
Di informazione ma ci sono essenzialmente io direi compiti di formazione sottolineerei proprio questo aspetto l'abbiamo fatto tante volte ormai sono anni ci siamo appassionati intorno a questo dibattito lo abbiamo fatto anche quando partecipavamo alla redazione
Della legge racconterà strettissima leggeva mila duecentoventitré del novanta quando facemmo la nostra relazione di minoranza ci soffermavamo proprio su questo aspetto che quello ecco noi come cittadini italiani vorremmo che la RAI veramente fosse un momento formativo del nostro percorso culturale della nostra crescita anche culturale ma naturalmente per far questo deve rispondere a quei criteri di autonomia i criteri di libertà quei criteri di sana di vera reale concreta democrazia
Al suo interno nella gestione stessa interna della RAI e quindi poi nei riguardi del cittadino perché la RAI intanto può essere democratica in quanto sa offrire anche contenuti democratici alla gente
Sa far crescere culturalmente
Quindi questo ci siamo fatto carico
Nel momento in cui ho presentato insieme con altri colleghi quelli Indirizzo alla commissione di vigilanza RAI che è stato fatto nuovo non sconvolgente perché delle pari opportunità in Italia si parla da tantissimo tempo
Anche quando si è mai noi di destra ci credevamo un po'meno ma abbiamo ho presentato questo documento perché ci siamo convinte sempre di più
Che se vogliamo anche anche nel panorama politico una maggiore presenza femminile dico nel panorama politico non necessariamente in Parlamento in termini di presenza in percentuale
Ma se del panorama politico vogliamo che ci sia una maggiore presenza femminile in termini di quantità ma soprattutto in termini di qualità
Perché credo che dobbiamo servirci anche del mezzo pubblico radiotelevisivo per fare in modo che ci sia una crescita complessiva nel cosiddetto immaginario collettivo e quindi nella coscienza più più diffusi al più generalizzata che la donna in politica possano essere elemento di maggiore democrazia
Anche nelle istituzioni e quindi arrivare poi alla conclusione che nel momento della rappresentanza quindi al momento delle elezioni della possibilità di dare una maggiore visibilità all'elemento femminile ci possano essere più donne anche in Parlamento questo discorso cioè ha molto appassionato
Non tanto ma italiane perché mai abbiamo già vissuto abbiamo vissuto nella pratica l'abbiamo vissuto con la legge centoquarantadue poi con l'ottantuno per l'elezione
Dei sindaci quando abbiamo fatto anche noi in Italia con lo scivolone terribile sul quale pure ci confrontammo in Parlamento e ricorda di essere stata l'unica che che si alzò in quel momento
E per sostenere che la presenza in quota delle donne era quanto di di peggio
Ci fosse c'era la Bonino per la verità che parla bene dei dei panda disse non siamo una razza in estinzione
E quindi veramente rimanemmo molto isolate fra queste nostre colleghi e soprattutto con la aggressività che ci fu in quel momento da parte dei partiti progressisti o cosiddetti progressisti i quali sostenevano che una presenza in quota delle donne avrebbe certamente agevolato la presenza da questo venne fuori quel marasma nel quale ci ritrovammo dettar liste che non furono approvate perché non conteneva il trentatré per cento di donne e consigli comunali che andarono a rotoli una serie di disastri che vennero di conseguenza
E poi finalmente la saggia la sentenza della Corte costituzionale in virtù del quale si disse che già la Costituzione italiana prevedeva che tutti quanti cittadini fossero abilitati a partecipare alla vita democratica del Paese e che quindi non c'era certamente bisogno di una riserva per le donne per far sì che queste crescessero in Parlamento alla Camera o al Senato quando quindi siamo stati a Nuova Delhi ed asse urlo dove ci confrontavamo no con realtà omogenee
Ma con realtà molto differenziate con l'Inter parlamentare si ha a che fare con centoquaranta Paesi con Paesi nei quali le donne non hanno ancora neanche diritto al voto e quindi non è semplice portare avanti un discorso del genere ci rendemmo conto che in quella sede dovevamo affrontare avevamo delle responsabilità diverse di confronto ripeto con con realtà così differenti
Dalla nostra e quindi dovevamo anche parlare un linguaggio che forse adatto ad un confronto in quella sede per potere poi giungerà la sintesi di un documento che fosse un documento accettabile ed accettato come è stato accertato soprattutto a a se uno abbiamo partecipato attivamente a quei lavori collega Gawronski ed io anche il collega Novelli in verità
Lei battendo ci per far sì che venisse fuori uno documento sufficientemente di sintesi rispetto alle esigenze che vennero Honda appunto centoquaranta Paesi ed è stato un fatto molto importante in Italia non abbiamo dato eccessiva importanza però in quella sede è stato un fatto veramente importante
L'essere riusciti noi a riferire a sedurre il mese scorso che in Italia avevamo presentato nella Commissione di vigilanza RAI quel documento che mi fa piacere che lei sia piaciuto perché pure essendo così differenti noi come posizioni politiche beh credo che sia importante che ci si ritrovi almeno nei nei contenuti e mi auguro anche nell'analisi Chiaramonte poi quei contenuti e di quel documento di indirizzo un documento di indirizzo attraverso il quale si chiede alla RAI ma si chiede anche alle emittenza all'emittenza privata
Di cercare di intervenire dico di cercare perché se alla RAI come Commissione di vigilanza possiamo e dobbiamo dare un indirizzo
All'emittenza privata per i compiti che ha attualmente la Commissione di vigilanza non può dare se non un grido di dolore Pepe e niente di più e direbbe la ci siamo abbiamo questi idea vediamo se anche voi potete cercare divenire incontro per fare in modo che mi Tenza pubbliche ed emittenza privata possano trovare una forma di sinergia per venire incontro ad una esigenza di un'esigenza diffusa collettiva quella di fare partecipare in maniera nuova e diversa alle donne e soprattutto ripeto di far crescere e questa nel nell'utente in colui che avrà anche piacere a vedere la bella Alba Parietti indubbiamente tutti hanno piacere a vedere una bella donna anche le donne
Alla piacere vederla poi se per caso c'è qualche altro contenuto o se si può dare la possibilità a qualcun altro di intervenire
Anche se ricordata la par condicio
Beh e insomma la par condicio noi la viviamo in Italia anche in una maniera stranissima solamente attraverso un contingentamento un minutaggio che e dato al mio partito all'altro partito all'altro ancora niente di più io a vivere in maniera differente
Par condicio non rispetto ai minuti
Ma rispetto alle possibilità reali che si danno alle diversità anche le diversità dei partiti di andarsi realmente a confrontare e quindi a passare a determinare poi nell'utente la possibilità di andare a stabilire nella realtà un confronto fra tesi diverse tra partiti diversi fra possibilità anche di sapersi esprimere in maniera differente in questo senso
Io chiedo alla RAI il motivo per il quale tutte le volte che si debba andare ad individuare delle donne che fanno politica per farle partecipare a trasmissioni che abbiano un senso anche una una valenza politica
Sì
Si privilegi esso mi dispiace dirlo ma ma e così ellissi privilegi certo tipo di presenza femminile che non sempre e qualificante della espressione della sensibilità politica che hanno le donne
E voglio dire che se facciamo riferimento a fatti passati ecco quando in Parlamento c'era Cicciolina semmai ai criteri andare d'invitare Cicciolina piuttosto che vede invitare una di noi che forse qualche cosa aveva anche da dire perché insomma qualcuno di noi Dio mio studia lavora per il solo fatto che percepisce lo stesso stipendio che percepiscono gli uomini parlamentari credo che si senta quanto meno abbastanza impegnata io ho presentato centoventi proposte di legge qualcosa però affatto insomma in tutto questo tempo non mi sarò interessata di problemi di carattere sociale non soltanto di carattere sociale assistenziale poi da fare una parentesi su questo tipo di presenza delle donne
In politica quando c'è stato il governo Berlusconi quella che mi auguro che non sia una parentesi della storia ma che sia una parentesi aperta si possa riaprire insomma dal mio punto di vista mi auguro che si possa riaprire quell'esperienza prima o poi che si creino anche attraverso il servizio pubblico le condizioni perché la gente possano crescere ed eventualmente volere fare una esperienza nuova di quel tipo
Di rappresentanza
Politica e partitica bene ma in quel governo di Corfù Scelta una donna forse numericamente non eravamo morte c'era la Ombretta Fumagalli che però si interessava di protezione civile
C'ero io che però mi interessavo di agricoltura
Nel governo dei progressisti abbiamo una ministra io non mi sarei mai definite amministra da una cosa che non non non mi non mi sono neanche bene mi sono M. non è un teste comunque un Ministro delle pari opportunità e poi abbiamo e una Commissione per le pari opportunità presso la Presidenza del Consiglio una Commissione per le pari opportunità presso il ministero del lavoro insomma mi sembra eccessiva a livello di pari opportunità considerato poi che di fatto le pari opportunità sono sempre molto molto di strette
E cosa abbiamo nella il ministro per la solidarietà sociale e poiché va be poi un fatto a parte abbiamo labirinti
Che comunque si interessa di sanità
Quindi voglio dire anche in questo senso non è che noi con con questo governo abbiamo avuto in termini di di rappresentanza politica una rappresentanza femminile
Che fosse adatta alle che rispondesse alle esigenze che oggi vengono dalla società nel suo complesso
Le la società chiede che ci siano delle persone che siano professionalmente preparate per andare ad esprimere dei valori o dei contenuti
E non è detto che le donne che fanno politica si debbano necessariamente debbano necessariamente essere inquadrate nel ramo dell'assistenza
Ponevamo socio assistenziale insomma direi che sappiamo fare qualche cosina di più e che possiamo riuscire anche ad esprimere e allora quando la la Rai
Crea momenti di incontro e di dibattito e io penso che dovrebbe essere cura della RAI stessa in quanto servizio pubblico e avere anche una funzione che si ha la funzione di Scelta prevalente rispetto persino alla scelta dei partiti
Perché diventa quasi un alibi il sentir dire ma la RAI ha telefonato al tale partito il partito ha indicato Tizio
Beh e se deve avere anche la RAI suo ruolo autonomo e se vuole assolvere anche una sua funzione
Sto senza darle le opportunità al par condicio non soltanto tra i partiti ma anche fra i sessi ecco forse su questo potremmo anche ragionare un un momentino ma anche un'immagine della donna che non sia semplicemente l'immagine effimera tipografie diventa anche un po'stucchevole sotto questo aspetto una immagine di diversità
Anche l'immagine della maternità ed io cercherei di andarla ad esaltare in maniera più più forte e più consapevole attraverso la RAI e non sente o quasi mai diciamo
E fatto una cosa del genere ecco quindi e evidente che a lei che cosa si chiede il rendersi interpreti
Di interprete di valori
Andarsi a rendere interpreti di istanze molto diversificate che stanno venendo sempre di più dalla nostra società in un momento in cui questa società pretende dal Parlamento che sia delle regole e dal servizio pubblico che aiuti anche il Parlamento la società stessa a sapersi riconoscere in determinate regole ecco allora in questo senso ripeto noi abbiamo presentato questa nostra questo nostro documento che io certamente nostro a leggervi perché oltretutto è un documento anche molto lungo c'è quindi potrà essere eventualmente distribuito una in questo documento si tende a esaltare appunto quello che dovrebbe essere la funzione della RAI per andare ad evidenziare le diversità le diversità di comportamento le diversità di atteggiamento nei riguardi anche ma non solo ripeto anche della politica andando a a di indicare anche quali debbano essere i comportamenti nei riguardi delle donne in termini di programmazione
Anche rispetto alle trasmissioni pubblicitarie che non sono un fatto marginale Marco nella stessa programmazione della RAI diventano un fatto sarebbe a dire essenziali
Desidero leggervi soltanto la sintesi la parte finale di questo documento di indirizzo col quale si la commissione la commissione di vigilanza nel momento in cui dovesse eventualmente approvare questo documento la Commissione considera il consiglio d'amministrazione il direttore generale della Rai responsabili ciascuno per le rispettive competenze di legge dell'attuazione del presente atto di indirizzo l'impegna riferirmi alla Commissione ed auspica che la RAI si serve
Di una struttura tecnica di garanzia per la valutazione della rispondenza delle trasmissioni ai criteri di cui al presente atto
Auspica che la RAI voglio incoraggiare forme di ricerca delle possibilità di influenza della sua programmazione sull'opinione pubblica
E che sui temi oggetti oggetto del presente atto possa stabilire delle forme stabili
Di consultazione e di collaborazione con le altre emittenti quindi anche noi emittenza privata ma anche con emittenti straniere
Sarebbe singolare se la RAI nel momento della mai tanto ricordata abbastanza ricordata globalizzazione dei mercati non volesse andarsi a confrontare con l'emittenza straniera la Commissione invita ad esaminare invita la RAI ad esaminare la possibilità anche di istituire questo c'è venuto dal documento di Nuova Delhi e di Seul di istituire un premio periodico per le singole trasmissioni che si sono distinte nell'applicazione dei principi di cui al presente atto d'indirizzo
E si riserva di prendere a sua volta parte a tale iniziativa a seguito di questa risoluzione di questa bozza di indirizzo che poi probabilmente mi auguro che sia prima o poi approvato dalla Commissione di vigilanza RAI
E venuto anche il documento del senatore Semenzato il quale documento fa riferimento esclusivamente all'articolo undici della legge duecentoventitré che nella quelle che ricordiamo come legge Manning del sei agosto del novanta ed in particolare l'articolo undici fa riferimento alle azioni positive per le pari opportunità
Per la RAI c'era l'obbligo di presentare un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile in relazione allo stato delle assunzioni allo stato della formazione della promozione professionale
Dei ribelli e della remunerazione effettiva da trasmettere alla commissione nazionale per le pari opportunità tra uomo e donna di cui alla legge centosessantaquattro
Devo dire che ormai alla luce dei fatti ecco tanto tempo che è trascorso dal mille novecento novanta il trasmettere alla commissione nazionale per le pari opportunità una relazione del genere mi sembra piuttosto riduttivo
Io credo che andrebbe trasmessa al Parlamento perché sia oggetto anche questo di discussione in Parlamento non ne facciamo un problema neanche all'interno della RAI di rivendicazione numerica
Di presenze anche se devo dire lo dico a lei che fa parte del consiglio d'amministrazione anche il numero conta ed è singolare
Che la RAI abbia fatto fare titoloni su tutti i giornali nel momento in cui è stato nominato il consiglio d'amministrazione della RAI in cui le donne erano esibite in presenza numerica molto forte al Consiglio
L'altra all'interno del consiglio amministrazione della RAI e poi invece non si sia fatto carico lei stessa neanche di fare una semplice relazione sullo stato di attuazione di una legge
Che una delle prime era una delle prime leggi nelle quali si metteva non un articolo ad hoc sulle azioni positive da fare all'interno della RAI e ci sarebbe molto da dire sulle promozioni in RAI sulla sul i tipi di reclutamento sulla volontà anche di andare a scegliere certo tipo di presenze per la conduzione di determinate trasmissioni ho sulle promozioni delle donne all'interno della RAI
è vero che forse le donne all'interno della RAI subiscono una diffusa situazione di disagio che c'è a livello di promozioni ma forse loro la subiscono doppiamente e quindi abbiamo una forte discriminazione proprio all'interno della RAI
E così su questo noi siamo in attesa che il consiglio d'amministrazione RAI voglia fornirci dei dati ben precisi e su questo io credo che si aprirà sulla valutazione sulla lettura
Nel su quello che c'è e non soltanto sui dati numerici ma dietro i dati numerici credo che all'interno alla Commissione di vigilanza apriremo veramente una sorta di vertenza RAI
Per le donne all'interno della RAI
Perché questa volta non è che voglia io affermare un femminismo di destra e non sono mai stata femminista per il fatto che gli spazi per i sono sempre ritrovati come quando e dove ho voluto quindi non ho sofferto devo dire è stato un fatto egoistico ho mai sofferto di limitazioni di alcun genere
Ma perché credo che sia arrivato veramente il momento di andare a verificare comunque una serie di situazioni perché non vorrei che poi che ha fatto le battaglie femministe le abbia fatte traducendo le soltanto sulla carta
E non vada poi oggi a verificare se ci sono meno delle situazioni di reale discriminazione
Grazie all'onorevole quali portone poi quando toccheranno enti io vorrei tornare un attimo su due concetti che ritengo veramente importanti
E sui quali la discussione riso approfondite a quella di servizio pubblico il canone e quella del dovere di formazione della televisione perché soprattutto secondo me in questo secondo concetto se mi dà un grande rischio per la società
Cioè la grande tentazione di delegare
Alla televisione in un momento sociale come quello che stiamo vivendo tutta la carica educativa della persone e su questa magari poi se ragioniamo perché altro è gestire in maniera corretta una potenzialità pedagogica del mezzo
Che è una responsabilità che va tenuta presente in ogni circostanza
Altro è delegare riconoscere alla televisione una dovere formativo
Io personalmente come persone come madre
Mi ribello ad un concetto di questo tipo perché questo vuol dire l'abdicazione
Di altri soggetti preposti primariamente all'educazione ed è un'abdicazione veramente rischiosa e pericolosa scusate questa questa breve opinione personale
E adesso Cornedo tornati entriamo se si attiene a tema ma penso di sì entriamo nel discorso di altri soggetti particolarmente deboli rispetto al mezzo televisivo e cioè i minori
Grazie buona sera ai sonoro ma ci sono il vice presidente del comitato costituito presso la residenza del Consiglio per la definizione di un codice di autoregolamentazione tipo un minore
Il rapporto tra in tv e minori oggi per molti aspetti anche a livello internazionale uno dei punti nodali dello sviluppo di quello che si Nash in maniera un po'riassuntiva lo specifico televisivo ne ha accennato dottoressa Cavani nel suo intervento all'importanza del rapporto tra comunicazioni televisive minori anche per il fatto che minori secondo delle statistiche di cui anche noi siamo a conoscenza
Sono hanno sono presenti davanti al mezzo televisivo in media nel nostro Paese dalle tre alle quattro ore giornaliere
Quindi importanza di questo di questo definizione di questo un corretto rapporto tra tv e minori va detto che gli studi tecnici
Attualmente disponibile anche a livello internazionale sull'impatto la programmazione e anche della pubblicità violenta o e ho pornografica sul comportamento dei minori e non sono univoci
Nel senso non c'è ancora uno studio che sicuramente dà una definizione tecnica del danno presunto reale che avvenga attraverso la programmazione la prefazione violento o pornografico
Esiste però ammetto di questa mancanza ancora di uno studio definitivo sto parlando un punto di vista tecnico sottolinea l'aspetto al mito di questa mancanza si sta però una percezione molto diffusa sia nell'opinione pubblica ma anche regole si nega che non si sentendo parlare copia scusate così si sente meglio scusa
Stavo dicendo dal metodo la mancanza di uno studio definitivo che da un punto di vista tecnico dia una qualificazione appunto tecnica del danno presunto o reale che possa venire la programmazione violenta la grafia nei confronti della del dei minori e dei giovani in senso lato c'è peraltro una percezione molto diffusa nell'opinione pubblica ma anche nel mentre mente dei telefonini policy maker
Che ha alla televisione crea dipendenza dei minori May la televisione stimola comportamenti imitativi
Noi presso residenze consiglio prima ricostituire questo comitato abbiamo fatto fare una una serie di di analisi su un campione che utilizziamo per provvedere l'efficacia o meno dei messaggi di comunicazione sociale
Ecco il campione ha dato un risultato è un campione di molto rappresentativo secondo noi di della popolazione atti italiana adulta
Questo ha risposto il campione che il settantasette per cento ritiene come ha detto che la tv crea dipendenza dei minori e addirittura il novantuno per cento del campione ritiene che i programmi televisivi virgolette spingono i bambini ad imitare ciò che vedono
Quindi
Beh appunto da qui la necessità di in qualche modo di trovare una sorta di regolamentazione al rapporto tra sulla comunicazione televisiva e i minori una disciplina del settore a livello internazionale il punto di partenza per trovare una qualche forma di disciplina
è stata la direttiva comunitaria la cosiddetta direttiva sulla Televisione senza frontiere
Questa stabilisce leggo testualmente che gli stati membri quindi dalla Comunità europea
Adulta debbono adottare le misure atte a garantire che le loro trasmissioni non contengano programmi in grado di nuocere gravemente lo sviluppo fisico mentale umorale dei minorenni dei minori in senso lato
Ecco quindi questo criterio d'ordine generale ma la direttiva non specifica nella natura mila specie delle possibili misure in linea di principio ci posso pensare a tre diverse possibili soluzioni
La prima una normativa di carattere impositivo cioè fissare delle norme che stabiliscano una sorta di codice
La seconda è dei meccanismi di autoregolamentazione la terza molto in voga negli Stati Uniti in Canada e quell'introduzione cosiddetti Fucci sa V significa la fuga ignoranza violenza dei chips viola ho ecco gli elementi a sostegno ed è un limite a sostegno di queste tre possibili soluzioni e perché nel caso specifico la Presidenza del Consiglio abbia scelto la via dello autoregolamentazione
All'Olivetti a sostegno di una regolamento
La formale di una norma da sul sul contenuto che definisca continua dei programmi della pubblicità televisiva nei rapporti è mio Sottoriva pubblicità perché uno degli aspetti fondamentali
Hanno le radici nel concerto nodo alla teoria economica come insufficienza o simmetria informativa del mercato che vuol dire nel senso che i consumatori possono ma essere in grado di fare scelte bene informate in relazione ai beni offerti
In questo caso specifico in quella televisione i genitori sono praticamente nell'impossibilità di vedere in anticipo quello che la tv propone ai bambini e quindi diviene molto difficile per loro assumere decisioni preventive sull'idoneità dei vari programmi
Da qui questa chiamiamo asimmetria informativa nel senso che ci deve chi deve gestire la domanda non è in grado di sapere che quale sia l'offerta nel dettaglio
Però e poi e discutibile che la strada la regolamentazione per legge sia quella più idonea soprattutto perché finisce per introdurre nel sistema elementi di rigidità tali da rendere molto difficile la possibilità di tenere il passo
Con gli sviluppi tecnologici e di mercato in un mercato appunto in rapidissima evoluzione come quello della comunicazione come al Tour come quello della comunicazione televisiva
Ecco ciò comporta un finisce per comportare un danno serio sia per le imprese interessate sia per gli obiettivi stessi a regolamentazione perché finiscono e ad essere sempre un pochino dietro rispetto all'obiettivo che viene multato di continua di sviluppi tecnici
Occupando ha poi aggiunto che l'imposizione di norme che la loro supervisione due norme è un'operazione complessa e in genere piuttosto costosa sia per le aziende ma sia per il regolatore quindi questi elementi complessivamente non esistono in caso di un team di un meccanismo di autoregolamentazione che è tipicamente un meccanismo flessibile e poco dispendioso appunto e e su base volontaria
L'approccio verso l'odore un manto azione e poi nella mia opinione rafforzato anche dalla volontà delle imprese televisive stesse di accreditarsi
Qual è aderente ad un codice etico di autodisciplina presso il grande bacino di utenza costituito sempre più dalle famiglie soprattutto per le grandi reti che sono reti per definizione generaliste
Ecco l'ultimo possibile tipo di intervento con l'ago definito prima e quello basato su questi Pucci se questi violence chips
è uscito da un quindi un meccanismo elettronico che permette genitori mia teoria di oscurare determinati programmi Bellora apparecchi televisivi
Questa è una tecnologia che fu forse interessante saperlo in questa sede fu sviluppata in Canada qualche anno fa a seguito delle polemiche sorte per le la trasmissione delle immagini cosiddetto Massacro di Montreal i telegiornali sia pubblici che privati canadesi dimostriamo in particolare mandarlo in onda le scene molto particolari quadrato i quattordici donne che furono uccise da un uno squilibrato al Politecnico controcitarli indi appunto di Montreal
Da lì fu un grande dibattito sulla appunto sulla violenza sull'impatto che che potrà avere sui minori è un uno studio della della la facoltà di leopardi
Di tecnologia applicata fondata ne ha facoltà di Monreale ha definito questa tecnologia di Bush e cioè che se posso impara soprattutto negli Stati Uniti
è diventato un punto importante la campagna elettorale del presidente Clinton tant'è che per legge è stata la prima legge fatta provata da ha fatto approvare la gestione Clinton per legge dal primo gennaio novantotto tutti i televisori nuove ombre di nuova produzione gli Stati Uniti debbo per legge contenere questo Bucci sa che appunto ripeto un certo da cui i genitori possono programmare l'oscuramento delle trasmissioni in un determinato orario ecco però restano restano alcuni problemi questa che può sembrare in teoria la soluzione la panacea per questo tipo di norma in realtà presenta tutta una serie di problemi
In primis e questi gli una tecnologia ancora molto sofisticata per per la diciamo per una platea media
è complesso utilizzare uscito programmarlo è qualcosa ancora più difficile che programmare un videoregistratore che secondo me è una cosa difficilissima anche adesso ed è una cosa insomma che non è facilmente accessibile a un pubblico diciamo un pubblico mentre una grande opinione pubblica
Quindi l'ecologia molto complesse in secondo luogo i bruscitt se non è di grande aiuto anzi non è di nessun aiuto per la trasmissione in diretta che per definizione non si può sapere che cosa cosa avverrà in una trasmissione in diretta e quindi non si fa
E da ultimo il rischio che l'introduzione sistematica del fucile sa posso spingere imprese televisive a ridurre di molto il grado di autoregolamentazione loro livello di autocontrollo cioè io mando qualunque cosa intanto Palizzolo gestiscono nelle case i genitori qui e nei seggi può affermare che allo stato attuale delle conoscenze anche a tecnologie l'approccio più fruttuoso per cercare di garantire appunto un sano rapporto tra tradizione bambini è quello basato sull'autoregolamentazione
Questa valutazione è confermata anche da quanto avviene nei principali Paesi europei dove codici di autoregolamentazione
Vengono a interessare settori sempre più significativi dell'offerta televisiva in Francia ad esempio accanto alla disciplina emanata dal consenso per gli addetti a ogni riserva
Che basata sulla divisione della programmazione in categorie fasce orarie esistono vari esempi di accordi di autoregolamentazione che coinvolge lo sia le reti pubbliche
Che anche quelle private in Francia e in Germania scusate funziona surf un'associazione che su base volontaria costituita da da tutte le emittenti private del Paese che si occupa di classificare i programmi posizionarli in diverse fasce di orario
è un codice di autorizzazione sta si sta sviluppando però in questi giorni tra le reti pubbliche tedesche
In Nimis nel Regno Unito la BBC si attiene spontaneamente alle norme sulla regolamentazione di orario imposte alle imposto alle previsioni commerciali dalle da dall'Independent Television Commission
In base alla legge fondamentale sulla televisione Gran Bretagna gran progresso in atto del mille novecentonovanta
Ecco quindi la definizione la scelta è quella confermare anche a livello comunitario è stata quella per la presidenza del consiglio di andare verso l'autoregolamentazione
Si è scelto di fare un comitato in cui erano presenti e questa è la grande novità di questo comitato in cui sono presenti tutte le reti nazionali sia pubbliche che private
Sì appunto nazionali che locali perché sono presenti anche i rappresentanti dei due grandi categorie delle due grandi associazioni televisioni locali l'abilità è quella di cercare di finire un codice che fissi un criterio dei paletti un po'validi per tutti e da qui anche la differenza rispetta il Codice che pure esistono e sono importanti nel nostro Paese come la Carta di Treviso come il Codice della Ferretti che è stato adottato anche recentemente da Mediaset come alcuni importanti
Accordi all'interno della prima del dei la programmazione RAI l'abilità di questo comitato di fare un Codice valido per tutti quindi insieme alle reti rappresentanti delle istituzioni Esperti e Presidente Storace anche perché presente a questo Comitato il comitato in questo mentre nel pieno del suo lavoro c'è un una partecipazione molto attenta da parte sia delle dichiarazioni istituzioni
Io personalmente e direi anche tutti gli altri commissari sono fiduciosi di chiudere un lavoro molto costruttivo in tempi brevi grazie
Una grave occorre che di approfondimento dicono che lei ha appena detto ovviamente saranno previste delle sanzioni per chi trasgredisce questa Codice
Beh questo
è un codice di autoregolamentazione quindi conosco cercare spiegare non è non ha una base normativa
Però si dovrà definire anche un certo tipo di sanzione stanno necessariamente le sanzioni di comunicazione ovviamente non essendoci una base normativa non ci possono essere sanzioni in termini strettamente di norma
Ci vorranno essendo sanzioni dovranno essere elaborate ma necessariamente in termini di comunicazione
Quindi la base tutta autorevolmente azione ma la comunicazione in questo caso una sanzione negativa per un colpo questa esprimo un'opinione personale
Una sanzione negativa di un comportamento di un codice che si è volontariamente sottoscritto una volta che viene resa pubblica e io lo trovo per chi vive di comunicazione una sanzione piuttosto negativa ma smentire se stesso
E non è difficile scusi il mio pessimismo ancora una domanda per capirne di più là dove l'adozione di questo Codice da parte di tutti volontari una sottoscrizione volontaria porrà fine a un fenomeno che già comincia ad apparire sulle reti locali italiane mutuato dagli Stati Uniti e dalla Spagna cioè che a una certa ora cominciano a passare dei messaggi pubblicitari che a mio avviso sono devastanti per i minori e nessuno ci può garantire che i minori non siano Lear recepirli tutti
Eviterà archivierà questo fenomeno comitato parlerà anche tratterà anche di questo ma non c'è non è stato ancora affrontato nei suoi lavori non sono in grado di anticiparle nessuna conclusione però sicuramente si affronterà anche questo tema
La ringrazio e passerei la parola don Giovanni D'Ercole non ha grande esperienza di televisione una grande esperienza di Chiesa
Per azzardare affrontare il problema del rapporto fra religione e televisione presso la Salus Vasco
Bene buona sera ringrazio per avermi invitato io dico sempre a me stesso che per caso che faccio televisione anche se non sono un prete per caso
E allora da quando faccio televisione io lo premetto subito dicendo che per me ci vado con lo spirito stesso con cui andrà incontro ad un gruppo di giovani una famiglia un una parrocchia ed è quindi per me un'esperienza costante quella che questa sera vi voglio raccontare sia pur brevemente la mia esperienza di uomo di fede di credente e di parete attraverso la televisione ringraziando coloro che me ne hanno dato la possibilità lo farò essendo piuttosto schematico e Breve
E facendo innanzitutto una premessa
Attraverso la mia esperienza personale in televisione io mi sono reso conto ma anche come prete che la religione è in forte aumento non c'è bisogno c'è una sete un grande bisogno di spiritualità di religiosità
E c'è una una grande opportunità per tutti noi diciamo gente di Chiesa ma per tutti credenti veramente oggi c'è un grande bisogno
All'inizio di questo secolo alla fine del secolo passato con l'avvento della rivoluzione socialista si pensava nel giro di pochi anni di far scomparire
Iddio di ucciderlo definitivamente dalla mente di milioni di persone sono scomparsi coloro che hanno creduto in questo ed Eric lì assorto il sogno dell'assoluto
Che mai mai potrà spegni essere spento né ucciso nell'animo di un uomo
Alla fine di questo secolo noi guardiamo verso il futuro un secolo che sicuramente sarà assegnato
Da grandi eventi positivi per l'umanità ma che al momento però e come in un travaglio
Un travaglio storico un travaglio dove guarda caso spesso anzi quasi sempre la gente sia si affaccia alla ricerca di una boccata d'aria e si rivolge laddove può o una sorgente di spiritualità oppure a una fonte di passaggio che trova che di contrabbanda la spiritualità
Quando questa non è veramente per c'è però questa sete
E io direi che la televisione stranamente nel momento in cui il fatto religioso il bisogno religioso a assunto una grande importanza la televisione in casa
è in calo come strumento perché al di là di quello che possono dire io più gente incontro più gente mi dice che la televisione Grunt
Che si Siena vede perché se la deve vedere non c'è alternativa se poi andiamo a vedere i programmi della televisione sanno sempre meno soddisfacenti
Allora guardate negli diamo questa strana situazione di un grande bisogno di spiritualità quindi quando io dico spiritualità voglio dire dare le risposte di fondo agli interrogativi dall'uomo
Ci sono da dove vengo dove vado perché vivo perché muoio che c'è dopo che c'è prima
Questi sono gli interrogativi di fondo che ognuno si pone
Ed è interessante che la televisione la radio forse un po'meno la televisione soprattutto la cosiddetta televisione di Stato di servizio diventa a mio avviso non non faccio critiche voglio dire a chi gestisce perché mi rendo conto delle difficoltà però oggettivamente detto che è sempre meno amata anche se continua ad essere vista ovviamente perché non ci sono alternative allora in questa situazione
Come la religione in tv nella RAI perché questo è il mio il mio l'ambito della mia riflessione io direi che i programmi della della religiosità in televisione sono divisi fondamentalmente in due grandi bracci
C'è innanzitutto le cosiddette rubriche di settore
Che sono quelle specificatamente con le Marche tacco la marchetta cattolica protestante o
Ebrea nella seconda Rete nella prima rete nella terza non mi risulta che ce ne siano tante non ce ne siano
E queste sono secondo me piccoli ghetti dove si diceva beh quello Bottardi e giù in genere sanno programmi fatti con buona volontà e pochi mezzi perché i grandi mezzi se voi pensate che a una puntata di Macao una puntata a dispetto tutti i giovani è più del Bilancio di prossimo dura più di un anno
Allora deve rendere conto prossimo dalla mia rubrica religiosa voi vi rendete conto che ad una l'asse la la il Servizio di Stato ci prende in giro
Con tutta la buona volontà dei dirigenti
Io l'anno scorso ho dovuto fare una battaglia feroce perché non mi eliminasse lo tout-court la mia unica spazietto io ho gestito io puro una rubrica religiosa prossimo tuo perché non era togliessero
Problemi di bilancio ecco accanto a questo c'è poi lo spazio diciamo così delle degli argomenti religiosi dedita al punto oggi che toccano l'uomo dove ogni tanto in invitano i cosiddetti esperti tra i quali spesso ci siamo anche noi religiosi e io mi meraviglio perché invitino tanto noi tre perché io penso che su certi argomenti ci sarebbero altri molto esperti però sembra che oggi se non indica il cardinale se non inviti il vescovo il prete sembra che la risposta non ti viene non sempre però gente che falliti dalla mia parte è capace di reggere il confronto per cui molto spesso
Bisogna dirlo in certi dibattiti non riusciamo malmenati senza essere riuscito senza riuscire a dire quello in cui si crede e con la confusione che c'era prima raddoppiata per cui ecco che cosa succede
La il il dibattito televisivo di certi talkshow sui una RAI meno ma sa anche altrove io per esempio non sono mai voluta andare al Costanzo
E non ci andrà mai
Sì ma che cosa ti mette Tita perché ognuno di noi quando Vanni si fa io almeno mi faccio il segno di croce prima prego prima perché per me è una missione
E so che quello che io dirò in quel momento ha una responsabilità perché non è Giovanni D'Ercole che rispondeva alla Chiesa
Perché diranno la Chiesa detto questo perché sa tutto
Allora vedete questi spazi di dibattiti di appronti sono quando io voglio dire nella migliore delle ipotesi Brady fugaci e purtroppo superficiali
La profondi o di questo passo si banalizza il fatto religioso perché a interrogativi profondi non si riesce a dare altrettante risposte profonde non sia il tempo
Ma allora che fare il problema di fondo qual è che il linguaggio televisivo e linguaggio della religione della religiosità ancora non hanno trovato una loro lunghezza d'onda stessa
La colpa è da parte nostra degli operatori la corte anche del mezzo televisivo o di chi ci opera dentro
La colpa il il difetto se noi pensiamo per esempio a certi argomenti perché mai come in questo momento la televisione apre finestre talora incredibili in altro tempo a Giovanni Paolo secondo
Giovanni Paolo secondo è veramente un grande un grande comunicatore e oggi credo io nella sua sofferenza fisica nella sua stanchezza lo ancor più ma attenti
Giovanni Paolo secondo folle oceaniche parla ma quando dice qualcosa che va leggermente controcorrente Iazzi Lomazzi intanto io dico l'HC bello
Stante il sito
è già tanto che abbiamo dato tutto questo ecco il forte e arriva un altro problema importante se faccio una parentesi in ancora e poi arriva questo qua se non quando parliamo di Giubileo
Oggi di Giubileo gli ho fatto una piccola inchiesta per prossimo tuo di Giubileo su centoventi intervistati Roma Milano mentre sapevano che cosa
Tre
Tre uno nella migliore delle ipotesi ma fatta ma Ava
Ma questa è roba del Vaticano questa roba di Roma pesto qualcuna detta mi pare sì qualcosa che fanno mezza è roba da Tangentopoli ma detto uno
Questa allora significa che c'è sicuramente una discrasia c'è sicuramente una una un qualcosa da rivedere tra il linguaggio quello che si vuole comunicare da parte nostra e la critica ma nel nostro versante nel versante diceva chi dovrebbe comunicare
E poi il mezzo
Detto questo c'è un altro osservazioni importante da fare che noi viviamo sempre di più e la nostra diventerà una società sempre di più multireligiosa
E il fatto religioso sempre di più toccherà non solo i cattolici non solo i protestanti non sono gli ebrei manchi musulmani
Anche gli induisti e anche tanti altri e a non è qui c'è una grandissima sfida perché è una società multireligiosa richiede necessariamente alcuna presenza multireligiosa
Un rispetto e arriva a due semplici proposte
Che secondo me potrebbero essere interessanti per
Per dare in questo momento un passaggio un passaggio per il futuro un futuro dove io lo vedo sempre molto positivo nonostante le difficoltà innanzitutto credo che sia importante questa per la RAI
Mi parrebbe molto importante che all'interno della RAI
Si costituisse comunque comitato di coordinamento di tutti coloro che fanno religione che fanno programmi religiosi che si occupano in un modo in un altro di questo noi abbiamo cercato di farlo dal basso come si suol dire
E per la prima volta anticipo una notizia che credo verrà data vi conferenza stampa tra qualche giorno non sa nemmeno se lo faccio bene a dirlo ma non mi interessa
Per la prima volta quest'anno per l'Assemblea ecumenica di Graz che si aprirà fra l'altra settimana dove dove andare come voi sapete ci deve essere anche l'incontro tra Giovanni Paolo secondo Alessio secondo di Russia
Noi ci siamo messi d'accordo le rubriche religiose di RAI uno
Le rubriche la l'unica rubrica di RAI due che alla mia prossimo tuo
Con la consulenza diciamo con l'appoggio esterno che sta in politica dei degli degli ebrei
Ci siamo messi insieme e abbiamo realizzato una sinergia di forze con altri nostri piccoli mezzi realizziamo due programmi di copertura di approfondimento di queste venti è la prima volta in assoluto che questo avviene in RAI che non che titolari di rubriche diverse si parlino Copernico e collaborino di rubriche religiose ancor più in particolare a me sembra questa una strada da percorre
Una strada da percorrere perché è una stella strada che ti porta a dialogare
Che ti porta a confrontare di che ti porta soprattutto a fare cose che la gente vuole
Perché è un altro delle osservazioni importanti che io vorrei fare se avessi la possibilità di dirlo a chi conta
Che molte volte io vedo reclamizzato di compagine Oni perché io giro tra la gente forse credo di essere una delle persone che ascolta più gente perché io ricevo gente anche alle due di notte
Gente che magari ti ha visto in televisione dice io voglio parlare quando posso venire pieni c'è un grande bisogno di ascolto e vi assicuro ma la mia impressione è che i programmi più reclamizzato quelli che ricevono anche i premi quelli che vanno su tutte le copertine sono poi quelli meno amati dalla gente e programmi invece più semplici di più grande impatto che toccano argomenti che nessuno se li calcola che nessuno stavo per dire la parola dalla romana ma avete capito che cosa ecco non ci sono poi in effetti non trovano riscontro per cui c'è questa differenza
Che la gente Anna concerto un certo di avrebbe bisogno e vorrebbe è invece una certa o l'ottico porta avanti o per per motivi economici pubblicitari di suo interesse di parte di lobby
Altro un altro tipo di cultura e signori miei qui arriviamo veramente allo scontro globale perché
La religione in televisione non ci si può dire clienti perché ci si accontenta perché vi abbiamo dato un piccolo spazio religione e lì poi fate religione perché equivarrebbe a quello che avveniva
Nei regimi comunisti dove diceva poi in chiesa padre tutto quello che volete però fuori mi raccomando e io allora io credo e qui la seconda mia proposta seconda mia proposta occorre creare un gruppo di lavoro permanente all'interno della RAI che uno difenda il diritto alla propria sensibilità religiosa di ciascuno non ci si può permettere in televisione nemmeno per scherzo di offendere la religiosità di qualcuno sia esso cattolica sia esso musulmano sia esso induiste non ci si può permettere e e allo stesso modo come qualcuno che va per strada
E gli danno una mazzata in testa bisognerebbe e quel tale che gliela dargliene perseguito allo stesso modo bisognerebbe perseguire chi offende la sensibilità religiosa perché è un diritto inalienabile alla propria tutela e chi li difende
Se non si non si crea una coscienza comune di attenzione a questo e di tutela ecco io penso che un gruppo interreligioso che riesca a dialogare tra tra di loro un gruppo che si attento a questo e polvere che si attento alle sensibilità di tutte che soprattutto difenda
Difenda la sensibilità di ciascuno e in secondo luogo ecco oltre a difendere la sensibilità di ciascuno proponga
Faccia delle proposte in che poi siano interessanti non nel senso che è interessante ritrova il capostruttura il direttore di rete o il direttore generale ma interessanti perché interessano la gente
Perché nascono dal basso perché nascono da esigenze io faccio un'altra parentesi in linea Raiot quello mio spazietto che ringrazio di grande lo danno debbo ringraziare vado avanti così ma sono continuamente chiamato da emittenti privati che vorrebbero che io aprissi degli spazi perché dice strano che in televisione ante fanno parla nemmeno tirano da vieni qui ti diamo qui io non ci vado non posso andare dappertutto però
Ho accettato per sfida uno spazio su un'emittente romana
E le si è chiamato così l'ho chiamato così Dio istruzioni per l'uso
è un due mesi che va avanti il suo programma oggi ha ricevuto un sacco di telefonate di gente e questo mi convince ancor più che c'è un grande bisogno per cui se ci fosse una sensibilità di maggiormente attenta quella che sono veramente le esigenze della gente io credo che il fatto religioso la religiosità non sarebbe soltanto raccontare quello che ha fatto il Papa o il vescovo tale ma sarebbe soprattutto dare risposte serie approfondita questi interrogativi profondi dove uomini spirituali
Che hanno esperienze alle loro spalle di secoli di millenni spesso possono insieme aiutare l'uomo di oggi schiacciato dalle problematiche di oggi a guardare con un po'più di speranza
Perché questo soprattutto per me è fare religiosità è fare previsioni è aiutare animare quel fuoco quel piccolo poverello di speranza che nel cuore dell'uomo e questo lo dobbiamo fare lo dobbiamo fare
Ecco perché io mi batto e sono contento di essere stato invitato qui e dovunque mi inviteranno lo dirò perché
Quando si parla di religioni TV sì tu difenderla si si intende si comprenda che soprattutto difendere l'uomo in uno dei suoi valori più fondamentali fondamentali che ci sia il valore del suo spirito e poi una conclusione
Concludendo
Io penso son venuto oggi qui non vado mai niente di è la prima volta nella storia assoluta che Bati non convegno di Alleanza Nazionale non so
In altri convegni in altri partiti non so se mi ci sono andato ma non vorrei dire non vado perché perché ho sempre la prima la preoccupazione mia personale di non essere etichettato di parte
Perché spesso nei convegni di questo tipo
Uno ha come il prete concetto che parli ma intanto si fa politica per la propria bottega lariano ci son venuto per per fare una proposta alternativa per dire invece che il fatto religioso la religione
Non è al di là dei partiti
E secondo me il fatto religioso diventa un un fattore di aggregazione tale che probabilmente sale creiamo gli spazi le modalità ci diamo gli strumenti e ci mettiamo tanta buona volontà per capirsi per ascoltarsi a camminare insieme noi tracce Remo come avvenne alla fine dell'anno Mille
Una una pista che condurrà verso il terzo millennio la pista della speranza la speranza non nasce da ritrovati tecnici più per fare perché la speranza è una piccola scintilla d'infinito sepolta nel cuore di ciascuno di e bisogna avere tempo Foglia periscopio
Ma è sul discorso religione televisione la giovane età ci vorrebbero alcune giornate perché ad esempio la mia visione invece della presenza del religione intesa come Max dell'uomo in televisione dovrebbe passare attraverso anche altre proposte altri modi di porsi all'interno della programmazione
E nel momento in cui si stabiliscono le regole comunque a me premeva prima di dare la parola al presidente Storace come ho detto prima
Di spendere qualche riflessione sul servizio pubblico e sulla decisione annunciata dall'onorevole Poli Bortone dal presidente Storace di essere nemici almeno per il momento del canone che sovvenzioni servizio pubblico
Io porto un solo argomento perché la tentazione devo dire oggettivamente in questo panorama televisivo è grande
Chiedersi perché
Dare dei soldi ad una televisione che vuole stare anche sul mercato e che quindi ad opera degli strumenti
Puramente di mercato
è una domanda importante la mia risposta è questa certamente bisogna mettere questa televisione su binari differenti da quelli che percorre oggi
Consentirle comunque di stare sempre sul mercato proprio per essere servizio pubblico io porto sempre all'esempio americano il paese della Camera per liberalizzazione delle televisioni dove e sovvenzionata dal governo
Con molti fondi una rete televisiva di servizio pubblico la famosa Pbs
Bene la PDS visto dallo zero virgola otto per cento del pubblico televisivo allora cosa ce ne facciamo di un servizio pubblico che nessuno guarda a quel punto buttiamo ancora di più i soldi poi dalla finestra perché almeno su un servizio pubblico zoppicante da correggere così come abbiamo oggi nel Paese possiamo discutere
Possiamo confrontarci perché la gente lo vede lo sente come punto di riferimento quindi su questo discorso del canone forse un po'di riflessione in più
è necessaria come è necessario in questo io concordo è necessario arrivare una gestione diversa del mezzo televisivo
Devo dire che sono piuttosto pessimista che si possa raggiungere questo obiettivo attraverso ulteriori regole e regolamenti auto regolamentazioni
Perché purtroppo ciò che abbiamo da correggere e parecchio di più
E la prima cosa che abbiamo da correggere il modo con cui gli operatori della televisione vivono la loro responsabilità nel senso che non arrivano
Cioè io vedo nella mia azienda e questa esperienza personale
Che nessuno di noi tranne alcune eccezioni vive fino in fondo la propria responsabilità perché le motivazioni che lo tengono i vertici dell'azienda non sono motivazioni legate a questa responsabilità
Ormai molto spesso consigliere Cavani può anche smentirmi se la sua esperienze diverse ma dalla mia dal mio punto di vista molto spesso i dirigenti che sono responsabili dell'informazione piuttosto che delle reti
Vivono quella posizione non come responsabilità nei confronti del Paese dell'azienda della programmazione ma con motivazioni forse più personali
Per cui anche loro modo di porsi di fronte ai problemi non è il modo di porsi corretto per chi deve gestire un mezzo che come abbiamo detto prima ha una fortissima potenzialità pedagogica
Questo è sembra un piccolo problema ma io credo che sia un grande problema
Sì è un grande problema non solo della RAI ma della classe dirigente intera del nostro Paese oggi una classe dirigente che arriva alla fine del millennio decimata da una pratica della lottizzazione che negli ultimi anni è stata assolutamente devastante per quanto riguardava la selezione del personale
Legata alle capacità professionali al senso di responsabilità alle motivazioni sul lavoro io esco un attimo dal tema ma mi preme dirlo noi oggi viviamo in un Paese nel quale non esiste più il diritto al lavoro e si sale diritto allo stipendio
Che è ben altra cosa che è ben altra cosa
Allora è chiaro che anche questa azienda questa televisione soffre profondamente di questi mali
L'incapacità di controllo porta poi a tutta una serie di incidenti in casi più eclatanti ne abbiamo visti a cadere con costernazione dello stesso Consiglio con costernazione della direzione generale
Ma che quando non sono eclatanti sono ormai oggi la normalità della nostra programmazione la normalità della nostra programmazione e questo è particolarmente preoccupante dato che abbiamo detto mi piace ripeterlo la forte potenzialità pedagogica del mezzo
Che a un certo punto dovremo anche decidere come usare nel nostro Paese bisogna che le forze politiche si mettano attorno a un tavolo
E chiariscano
Quale tipo di sviluppo vedono per la società italiana perché se vogliono puntare sulla famiglia allora avremo un certo modo di adoperare questo mezzo pedagogico se vogliono puntare sulla solitudine dell'uomo ce ne sarà un altro
Allora
Siamo in un periodo in cui gli alibi sono devastanti la realtà e completamente opposta questo è il Paese e la televisione con l'alibi della Soge diario età con l'alibi della pari opportunità per le donne con l'alibi dei valori
è aperta una grande caccia ai valori nella televisione italiana nel Paese proprio perché e Unali disegno
Ne parliamo perché nessuno né pratico pratica di pratico li vuole praticare o ha interesse a praticarli o qualche volta non sa nemmeno che cosa su cui
Scusate è un discorso che mi sta particolarmente a cuore perché perché poi no abbiate pazienza perché poi declinare in televisione alcune cose come sa bene una persona di comunicazione come consigliere Cavani non è semplice
A questo aggiungiamo una sovrastruttura politica io difendo sempre la classe politica perché non è vero che ha su di noi queste pressioni che si raccontano sui giornali sono un alibi nostro almeno al cinquanta per cento
E fanno parte di quella incapacità della management di questa azienda e di altre aziende italiane di assumersi in proprio le responsabilità rischiando qualcosa ma sentendo di essere liberi nell'esercizio del proprio lavoro della propria responsabilità
Allora la perversione di tutti questi meccanismi che si intrecciano uno sull'altro onorevole Poli Bortone presidente spora Storace lo dico
Con particolare passione portano e io vi capisco a voler abolire un qualcosa che oggi sembra usurpato al Paese
Però facciamo attenzione andiamo ai nodi veri e cerchiamo di risolvere i nodi veri sapendo che poi alla fine in questo sistema di comunicazione se viene a mancare uno strumento che sia a termine di paragone e sul quale si può governare
Beh viene a mancare qualcosa di veramente veramente importante altro che grido di dolore
Vi ringrazio mi fermo qui e do la parola Presidente Storace
Buonasera desidero ringraziare Maria Ida Germontani per l'organizzazione di questa interessante iniziativa che dimostra quanto è vero quel detto che dice gli assenti hanno sempre torto
Perché indubbiamente stavo terrà un dibattito interessante e io dirò qualcosa mi permetterete uscendo un po'come mi capita di consueto dall'ipocrisia istituzionale
E magari facendo un emendamento al biglietto d'invito che mi qualifica come presidente della vigilanza diciamo che qui parlo come deputato dalla Balduina
Perché sono le cose che voglio dire e spero che siano accolte con passione da tutti e con volontà di capire
Perché dico usciva l'ipocrisia proprio perché voglio stare esattamente al tema dell'incontro
Una bugia la racconta un giornalista maschio una giornalista figlia ad esempio
Perché questo è un problema a me è capitato di vedere una dirotta intervista di un l'uomo benedicente
Che non di nome libere scelte di fatto che chiedeva a Veltroni ma come vi è venuta questa bella idea è una donna
Non propriamente benevola che chiedeva loro confini ma come gli è saltato in testa di fare questa proposta
Ecco allora problema italiano non è i secondi inseriamo anche i secondi e la scientificità che ci danno i secondi beh qui siamo allo sbando allora io invoco dalla RAI e mi appello alla cava se non esagero con questa parola
Il luogo pluralismo
Questo è un bene fondamentale don Giovanni D'Ercole ci ha detto prima con riferimento alla religione giustamente che la religione con la politica direbbe Di Pietro che c'azzecca no però è anche vero che non può esistere una politica indifferente ai valori
E allora uno dei valori della religione rispetta l'altro diverso da te
Posso dire una cosa forse troppo grossa alla RAI sono Acate
Perché non accada accade lo vediamo tutti i giorni ore una frase fatta
Io sto seguendo
In questi giorni le molte magari lo sforzo è riconducibile al fatto che ne parlo molte vertenze interno all'azienda
Ricevuto nei giorni scorsi
Sindacalisti autonomi rappresentativi della maggioranza dei lavoratori non giornalisti
Problema di precari ce lo sfruttamento del lavoro costante
Problema della radiofonia un bene che viene tolto una rete di formazione che volta cittadini
Ci ha detto la proroga degli impianti nota frequenza le sedi regionali la lottizzazione selvaggia
Ecco come si affrontano queste questioni io chiedo al vertice dell'azienda qui degnamente rappresentato di spendere parole chiare per dire
Non so se abbiamo lo dico invece non so se abbiamo sbagliato ma non l'ho mai lo sbagli Remo più
Perché ci sono tutte queste vertenze
Perché permette ha ragione Maria Ida Germontani quando nella sua introduzione dice è finito non c'è più non c'è mai stata forse la parola meritocrazia cioè si va avanti solo per appartenenza peggio che nel passato
Scherzando prima la Buttiglione dicevo io non faccio raccomandazioni per un motivo perché ho paura di portare jella raccomandando
Perché non si amano poco questo muore
Allora non ha senso la discussione tra uomo e donna cioè ha un senso civile non in questa congiuntura perché poi
Dice facciamo pari opportunità metà uomini e metà donne però serviamo tutti dalle cellule del PDS diventa difficile garantire condizioni democrazia allora scusate se il ragionamento è questo
E lo faccio proprio riferimento e qui entro un attimo nella parte poi esco
Ai poteri di quella Commissione di vigilanza che immeritatamente presiedo vedete io ringrazio Adriana delle cose che ha detto
Però voglio dire a integrazione di quello che ha detto a proposito dei poteri della commissione che qui c'è una favola per cui si pensa che Alleanza Nazionale gioca tutte le sue carte per dare i poteri a Storace restano in minoranza in quella condizione
Lo rivendica il ruolo del parlamento che rappresenta i cittadini anche quelli che pagano il canone che la Cavani vorrebbe aumentare e io dico poi cosa vuole ne fa
Allora
Aumentare quei poteri significa anche introdurre quell'elemento che prima Angela Buttiglione ha tirato fuori una domanda che ha fatto a Mauro Masi cioè ma domani qualcuno può a qualcuno potrà essere inflitto applicato il principio per cui c'è una regola e chi sbaglia paga
Ci potrà mai essere questo principio che è profondamente democratico è una questione che va posta al centro del dibattito guide su queste questioni io sono contento che i nostri documenti piacciono anche alla RAI
Però il fatto che piacciono non mi soddisfa non applica perché altrimenti è un piacere estetico c'è diventa documenti decorativi per cui è stato bravo Storace questa Commissione che approva quindi o di documenti che potessero carta straccia ne parlo
Ne parlò con franchezza almeno questa una dote io rivendico questa dote che spero che sia riconosciuta a franchezza
Perché c'è da dire alcune cose e io sono particolarmente lieto che quest'oggi al dibattito ci sia lì alla Cavani con la valuto momenti di polemica anche abbastanza
Sempre nel rispetto però quando posso per esempio il problema ricorderà dottoressa cavalli della presenza al congresso di un partito anche se fosse stata
Quando Walter Veltroni diceva in campagna vita in campagna elettorale che aspira e aspirava una RAI modello Bankitalia
Io ci sto quel discorso
Ma il governatore di Bankitalia andrebbe mai congresso di partito
Cioè voi avete indotta
Dei requisiti indipendenza che devono essere praticate giorno dopo giorno
Io so rimasto quasi colato quando ho visto ho saputo di quel libro che ha scritto il presidente della RAI
Che racconta perché sa scrivere bene ovviamente che racconta la sua gioia la propria gioia sotto il balcone di Botteghe Oscure quella sera a festeggiare la vittoria dell'Ulivo
E poi quando penso che chi lo ha nominato uno di quei signori presidente della Camera che stava lì a festeggiare dico ma dov'è l'indipendenza
Dove quella dote principale che dovete a vedere nel guidare un'azienda che è importante è straordinariamente importante per questo Paese a Lovanio dall'accusa di carattere personale quello che mi fa rabbrividire che queste cose si possono dire può non c'era solamente nulla
Cioè sono praticamente esattamente come i poteri della vigilanza allora io rivendico io avrei apprezzato di più la rivendicazione
La partecipazione politica non è fatto sono lì di passaggio oppure siciliano che rivendica quasi l'articolo ventuno tra libertà la Costituzione libertà di pensiero si paure obbligo di presiede la RAI però libertà di pensiero la cosa la presidenza RAI una perché dico queste cose perché molto spesso ci accapigliamo uso una parola che ovviamente non ha non è specificatamente adatta a questa questione ci accapigliamo ogni tanto con note di agenzia più o meno furenti
Ogni volta ed ecco perché quelle dicevo quelle cose all'inizio del mio intervento
Riferimento ritenendo di Adriana Poli Bortone sui minuti e sui secondi perché apparentemente orologio metodi mi affascinano basta parla di minuti e secondi però i minuti e secondi che contiamo per quanto riguarda la RAI sono l'unico elemento di rilevazione scientifica di cui disponiamo
Allora io vorrei che la RAI capisse
Che se vuole praticare il sistema bipolare per cui oggi comanda la maggioranza non governo maggioranza comanda la maggioranza beh lo si applichi fino in fondo anche l'informazione
Perché non ha senso rivendicare il ruolo della maggioranza lo spoil system via tutti i vostri dentro tutti i nostri e poi però il sistema bipolare si interrompe al momento dell'informazione perché dico questo
Io sono diventato un cultore degli studi dell'Università di Pavia ogni tanto l'agenzia sfornati Davide io di fondo ovviamente nessuno ha mai detto tuo diffuso un dato falso perché le cose le facciamo seriamente e noto sempre questa discrasia
Ulivo trentacinque per cento Polo trenta per cento quando va bene e poi a parte il Governo il restante quaranta per cento quant'è adesso
E si dice aveva e quindi io dico Ulivo settanta per cento
No bisogna calcolare che il Governo è un'altra cosa cioè con un sistema bipolare il governo naturale proiezione la maggioranza che ha vinto le elezioni nel sistema bipolare parla il Governo e l'Opposizione avrebbe accade della BBC accade nella democratica Gran Bretagna
Questa è la regola che qui non si vuole applicare perché si considera quasi il governo quadruplicamento ma succedeva anche al tempo della Moratti a vantaggio di questa trovate io non è che voglio attaccare loro difendere gli altri i col sistema che non va che bisogna cambiare definitivamente
Io dico il Polo non ha bisogno di avere l'ottanta per cento delle presenza ora ci basterebbe la metà del tempo che hanno gli altri lo dico di più per poter parlare invece no si dice al governo e l'altra cosa
Come se fosse un soggetto terzo rispetto a conflitto politico come se e quando ci siamo confrontati alle elezioni del già capitato dirlo questo
Ci siamo scontrati duramente casa per casa a piazza per piazza quartiere per quartiere Città per città per conquistare Palazzo Chigi perché quello era l'obiettivo di una campagna elettorale
E siccome la coalizione due coalizioni si scontrano non solo secondo la RAI per affrontare e vincere la partita di Palazzo Chigi ma devo pensare anche al diritto a un immaginario Telegatto che ti dà più spazio per visione io non penso che questa sia la storia che dobbiamo vivere nel servizio pubblico lo dobbiamo avere un servizio pubblico che sia rispettoso delle differenze che ci sono in questo Paese
Ecco le pari opportunità
Cioè che a me da quando io ho avuto l'onore di essere indicato da Gianfranco Fini e poi dal Polo presidente la Commissione di vigilanza però penso che fine avesse l'obiettivo di far avvicinare le telecamere convegni da Alleanza Nazionale perché grazie a Dio soprattutto al popolo italiano beh i voti ci sono c'è una grande forza popolare una forza che incide nella società non è che abbiamo bisogno di del comunicato stampa per far venire il di giornalisti Giolitti Magazine forno dove stanno questi oggi
Il problema è avvicinare telecamere ai problemi dei cittadini alle grandi questioni sociali devo ancora scoprire
Chi fa le inchieste perché e se vanno in onda servizio pubblico televisivo voglio un servizio pubblico che dia pari opportunità di conoscenza ai cittadini perché vuole problema fondamentale
Filone accaduto
Finora abbiamo avuto un servizio pubblico che ha agito secondo logica politica giustamente dovere di ospitalità impone che poi
Se vorrà ne saremmo lieti autore sa Cavani avrà la replica che le spetta però questa domanda e devo trovare risposta prima o poi non so se in questa sede domani dopodomani futuro però la logica politica si dirà anche dalle decisioni che vengono prese continuamente il consiglio di amministrazione decidete seppe tre contro due è una costante
Ogni tanto all'unanimità però è così allora io ho l'impressione esempi se stessi tre è sempre le altre due che perdono
Allora
Io vorrei capire se c'è la possibilità di invertire questa logica
E lo dico proprio come profondo sostenitore e qui ci arrivo fra un minuto delle ragioni del servizio pubblico può perché io appartengo un partito
Cara signora Cavani che non a televisioni tutti quanti qui c'è da Massimo il televisore sul tinello di casa
Non c'abbiamo interessi da tutelare da difendere rivendichiamo il diritto di libertà che è quello di poter essere serviti dal servizio pubblico sulla materia dell'informazione allora fin d'ora io gli elementi delusione c'ero
Le telecamere più vicine problemi cittadini incidono sul pluralismo sociale bene la nostra Commissione affatto elaborato quella carta straccia di indirizzo che appunto rimasta tale carta straccia perché poi novità da questo punto di vista ne abbiamo colto ma quello che sta succedendo sulla vicenda referendaria
Ed ecco perché parlavo come deputato della Balduina
Perché se dovessi parlare contro certa Commissione dire che la RAI ha fatto il suo dovere perché la Commissione questo ha detto siccome non sono compito accertato il ruolo di andare in minoranza per una volta etilico come parlamentare di questo paese
Quello che penso pensando soprattutto a quel che dico e affermo che la Rai sui referendum ha invogliato gli italiani a non andare a votare bensì è la realtà
Noi abbiamo fatto un bellissimo documento un altro di quei documenti che a viale Mazzini piacciono molto perché sono esteticamente corretti
Abbiamo detto telegiornali e talk show quali sono stati si torce quali sono stati questi tre giornalisti informavano sui referendum
Io ho assistito ho assistito in commissione di vigilanza e mi spiace usare un termine va verso la che comunque stimo professionalmente come direttore generale che ci arriva da dire che se la RAI avesse informato sui referendum avrebbe oggettivamente favorito il sine i referendum
Allora siccome si è voluto favorire no non si informa questa è la conseguenza logica ma che democrazia è questo che rispetto c'è del cittadino
E lascia perdere il Pinocchio che inseguono una settimana Prodi una settimana a D'Alema una settimana Bossi una settimana Bertinotti trattati in punta di piedi quando c'è l'esponente del Polo magari dire scorticato
Noi chiediamo rispetto
E siamo pronti a ingaggiare una battaglia tutela di chi pratica la virtù del rispetto nei confronti di tutte le appartenenze politiche tutte l'appartenenza culturale non ci interessa dominare l'azienda ci interessa capire
Come e perché succedono certe cose allora
Ecco non è pensabile che ci sia la trasmissione che ha blocchi irride la bandiera italiana in questo momento è accaduto tutti i giornali non ho sentito un provvedimento una voce alzarsi ecco sono cose vogliamo più sensibili
I vertici della RAI ai problemi che sollecita di grido sicuro che siete i primi a rendere conto non vi preoccupate di scatenare una bufera politica se accade quando qualcuno sbaglia deve pagare
Però ci sono due cose due o tre cose che ha detto signora Cavani sulle quali voglio puntare l'attenzione e concludo questo intervento
Otto le sta Cavagna ha detto e ha ragione che su questo concordo in pieno alle tracciato molto il vertice della RAI se so se virgolettato esatto non può vigilare su ogni trasmissione e questo è giusto vero
è sacrosanto mi riesce difficile vederli ventiquattro davanti a televisione a impazzire no nessuno lo può fare
Allora io dico che senso ha avuto io ringrazio Adriana Poli Bortone per l'ostruzionismo lungimirante di allora
Del novantatré
Che senso ha voluto fare quella riforma della RAI che ipocritamente diceva ce lo Spirito Santo che illumina presidenti delle Camere
Diamo allora il potere di nomina il consiglio che abita sulla RAI e soprattutto sottraiamo alla Commissione di vigilanza mille novecentonovantatré le funzioni di controllo e garanzia sul rispetto del verde ecco il servizio pubblico questo accade
Non lo possiamo fare perché questo è il vero dramma di questa democrazia televisiva
Non possiamo controllare più di tanto il Celtic il i vertici RAI qui c'è stato detto se non ho capito male non possono controllare mancano i controlli è una repubblica delle banane questo accade alla Rai
E allora è colpa né di siciliano né dei suoi consiglieri del direttore generale è colpa di un sistema che va corretto e rimodulato profondamente nel senso che la democrazia partecipativa nel senso dei cittadini che devono poter avere i loro diritti rispettare ecco perché il fallimento di quella riforma del novantatré e nei fatti e perché abbiamo alzato la voce su questo aspetto
Ed ecco perché era giustificato l'ostruzionismo di ieri Adriana Poli Bortone del novantatré in relazione di minoranza andrebbe ripubblicato relazione sono atti parlamentari che fanno storia ed entrò nella storia di questo Paese
Perché dico la verità e la dicono quattro anni prima che succedono i fatti
Allora vedete il problema delle regole e provano a sé ancora più importante problema delle sanzioni perché le sanzioni per le cose ad hanno fatto la regola servono e vitalità non ridurre il danno direbbero coloro che si occupano di droga allora
Quindi una riforma che sancisca il metodo della trasparenza anche nelle nomine dei consigli ammise signora è questo il Polo ha proposto poi vediamo se dovrà essere otto con la proposta del Polo o se posso se può essere addirittura uno l'amministratore a RAI
Io non mi soffermo su questo aspetto che l'aspetto importante
Però che ci sono le forme di trasparenza nelle nomine queste fondamentale
Io ho detto più volte su principi questo principio comincia a passare dal dibattito politico è fondamentale che chi è titolare del potere di rito di nomina poi però si veda costretto affari sporchi davanti alla Commissione di vigilanza
Il programma del nomina prima della nomina effettiva
Perché il Paese deve sapere chi ha nominato e perché questo signore cosa vuole fare
Deve esporlo un programma capire che ci sono delle regole ecco se noi faremo questo in futuro forse faremo dei grandi passi in avanti e poi potremo arrivare finalmente alla definizione se possibile se possibile anche nella Costituzione che verrà anche se è materia che riguarda la prima parte non certo la Bicamerale sancire il principio del diritto del cittadino ad essere correttamente informati che oggi non c'è oggi c'è solo anche settantotto ha libertà di pensiero Costituzione vecchia quella
La costituzione che non poteva prevedere sicuramente lo sviluppo tecnologico le tante revisioni c'era carta cala ma oggi c'è qualcosa di più
è una una questa è la battaglia che per decenni ha sostenuto la sinistra ora se ne dimentica
Noi vorremmo risollevata questa battaglia perché probabilmente è un valore quello della democrazia e del diritto all'informazione corretta che importante quindi voi si vota affronta la questione del canone e qui voglio dire una cosa chiara
Io prima mi scuso con la Cavani se l'ho interrotta ho reagito quando sentito dire che il canone andrebbe addirittura aumentarle viviamo vede dottoressa Cavani io capisco io le motivazioni però gli anni in un'epoca in cui
Il calore sempre più visto come una sorta di finanziamento occulto ad alcuni partiti quelli che dominò la RAI o almeno che si presume che crollino
Riconosco che però abbia il coraggio pioggia ministro Avaya falso se la tesi che impopolare sicuramente però siamo a te
Perché a sostenere questa tesi ma è molto più facile controbattere la dicendo abolire il canone io non voglio l'abolizione del cavo dico e l'ho sempre detto
Io ricordo le discussioni all'interno del mio partito quando ci furono prendono sulla privatizzazione della RAI io trascinare convincendo convincendo il partito la battagliera Italia perdente perché votammo no e perdemmo il pop italiano dissero che la RAI andava privatizzata
Però oggi propone più quello il problema è la natura e la funzione del servizio pubblico
Perché la RAI è un servizio pubblico può essere anche gestito da qualcun altro anche la dei privati facciamo una bella societarie Maria Ida Germontani partecipiamo alla gara gestiamo il servizio pubblico radio radicale no giusto però il canone ci sarà perché ci sarà una convenzione tra lo stato e quell'azienda privata che gestisce il servizio pubblico e ci ho messo il sistema di controlli sull'attuazione di quella convenzione per la quale quell'azienda guadagna due mila cinquecento miliardi l'anno
Ecco il problema dei controlli e aumentiamo il calore per fare cosa
Per continuare a Visa de a rinnegare il pluralismo per coltivare magari a mandare in onda perfino vero padre Giovanni i suicidi annunciati dei ragazzi e per fortuna che arrivata
La decisione di interrompere con lo spettacolo con la fare la Bonito no di quel ragazzo che raccontava perché l'indomani mi uccido
No queste cose allora politica di valori politica di pluralismo
Poi si può discutere di tutto l'onda l'aumento però
Caso mai
Poniamoci prima il problema di motivare il pagamento del canone queste il punto centrale
Proviamo questa sera a tornare a casa e mettiamolo scorci nastro isolante sullo sulla scritta che sta sul televisore in basso a destra
Proviamo a cambiare calare un orario in cui non ci sono grandi personaggi cambiare canale giriamo attorno alla poltrona potendo veniamo un po'su che canale siamo sintonizzati tutto spaventosamente uguali
Allora
Noi nel novantasette nel novantacinque siamo stati chiamati a un referendum quello sulle televisioni
L'Italia agli italiani si chiese se andava abolita sostanzialmente la televisione commerciale gli italiani risposero di no
è difficile oggi proporrà agli italiani di aumentare il canone anche perché gli italiani si potrebbero chiedere
Ci volevate far chiudere Stranamore abbiamo detto di no e che senso ha chiedere più Cannone se io posso vedere Stranamore gratis di là e qui pagando il canone vi devo dire Raffaella Carrà e giochi truccati di Mara Venier
Consigliere Garagnani il presidente Storace diritto di replica
Ma
Dice che le cose giuste dice delle cose e che in parte che io non non condivido tutte quante ovviamente
Del giusto anche se così no ovviamente perché non la penso diversamente cioè ognuno ha i suoi pensieri formati io devo dire guardi
Vorrei prendermi visto mi sono assunto una grossa responsabilità e ho citato credo mi creda per senso di responsabilità perché io vivo o solo vissuto sempre all'esterno e quindi come si dice oggi sul mercato
Cioè se ha se funzionava il mio lavoro ce l'avevo dell'altro se non funzionava non ce l'avevo quindi si figuri quanto io credo questo per dire anche come condivido la sparire della dottoressa Buttiglione quando dice che più che mettere imporre delle così tanti cancelli commissioni che eccetera eccetera è un problema è un grosso problema di responsabilità di tutti
Parla una io vinsi un concorso alla Rai potrei sulla dirigente forse della RAI se
Il Bari opportunità permettendo Loris cioè non non accettai perché preferivo farla libera professionista e quindi diciamo sono entrato da una porta regolare quando allora c'erano dei concorsi almeno che mi parevano regolari perché io l'ho vinto ogni
E buonanotte però non non solo entrata ma permesso però di lavorare pranzi il fatto che la mia diciamo superbia di non voler entrare marito ma forse questa qualcosa da dire insomma
E e ho cominciato a lavorare fare delle inchieste così quindi diciamo che io conosco un momento della RAI anche dove la gente era molto motivata dove credevano che si potesse la RAI a fosse veramente servizio pubblico
In tutti i sensi e con un senso di io conosco persone con un grande senso di responsabilità erano dei cattolici
Dico la verità io se è lì che ho conosciuto i cattolici in un gruppo di cattoliche vi hanno come dire son diventati persone per me di di di di di riferimento due o tre di essi
Ed era proprio c'era la volontà e il desiderio di fare un servizio al Paese tesi che io facevo un'inchiesta su l'abusivismo
La la la la l'inurbamento dal Sud verso il Nord il periodo in cui a Torino era scritto sulle case non fino a me
Non c'è posto per i telegiornali queste cose qui che erano gli anni sessanta cinque sessantaquattro eccetera
Ci fu il centro sinistra si formò in quegli anni
Furono le prime siccome andavano in onda in quel momento furono censurati Issime dalla socialdemocratici da allora che si era socialdemocrazie Browne liberi da grande
Sinistra libera e devo dire ci rimase fu per me una grossa lezione perché da allora l'atto unico la lottizzazione comincio subito immediatamente io fui chiamata cripto comunissimi somma iscritta a nessun partito
E non sono nel nel non sono di parte sono persona veramente mi ritengo molto libera e questo vorrei fare una parentesi brevissima sul quella mia partecipazione al Partito Popolare
Perché credo in alcune persone che e volevo ascoltare un paio di discorsi
Ma avrei partecipato anche ad altri convegni mi sono limitata dicendo ma folle perché io sono sola che anzi ho bisogno proprio credevo di aver bisogno di capire di più pre dare di per poter dare di più però ho anche capito
La possibile strumentalizzazione che si poteva prendere da questo e mi son la mia curiosità si è fermata lì
Per fortunatamente non sono andata a Gargonza si chiamano di quel pozzo nei vari inviti eccetera moderno manufatto ecco ho detto pazza ho detto non vado perché c'è ci sono c'è una buona ragione per un verso una buona ragione per un'altra
Però voglio dire quei vorrei dire questo che
Quindi
Io ho visto la RAI nel momento nel suo mondo il suo in un momento migliore poi dopo ho lavorato fuori e così via
Certo non sono più quel tempi diciamo la verità non sono più quei tempi ma una dei uno dei veri in grossi problemi che ci sono e che certo
Con tutta la buona volontà né questo Consiglio né quello precedente ed è probabilmente ancora quello che verrà immediatamente dopo se le cose saranno si ripeteranno in questo modo
Potrà risolvere il problema veramente del sentirsi responsabili come si sente la gente fuori responsabile poiché faccio una cosa diciamo in un senso poi che fa lo faccia nell'altro proprio perché la meritocrazia come lei sottolinea che fa e come tutte le strutture sottolinea Manca Buttiglione è in gran parte non voglio generalizzare ma in gran parte scomparsa
Lei diceva chi sbaglia paga tutto questo uso questo sarebbe estremamente positivo
Ciononostante vorrei fare una risposta anche a dalle cose che sono emersi perché sono emerse tante cose interessanti bisognerebbe sono poi è emerso tutto dovrebbe parlare da pari opportunità eccetera in realtà il discorso si è allargato ma è interessante anche così cioè anche sentendo il discorso del vede padre pergole eccetera cioè se noi ci aspettiamo che la RAI ma anch'io l'ho vissuta così per un palio quando comincia la RAI sia spacciata so che sostituisca il padre la madre il prete sostituisca
Ho qualche lubrifica anche l'avvocato la scuola tutte queste cose qua ora io credo e le la la Buttiglione faceva notare un momento faceva una una certa attenzione un momento perché forse è bene che la gente rimanga
Invece ad evitare che la la la RAI non può essere sostituirsi a tutti questi istituti così importanti non posso io sia la Chiesa non può sostituirsi alla famiglia non può sostituirsi alla scuola ecco io credo che se noi braccia aspettiamo quello allora forse allora forse sì bisogna decidere che un gruppo si paga la televisione come si paga la scuola privata e dice lì viene insegnato quello che voglio io perché esiste la scuola privata perché esistono università private perché si dà un insegnamento dentro a un quadro di visione del mondo che quello che si vuole ma
Qui c'è un arco
Diciamo democratico di idee tutte da accontentare tutte che si sentono insoddisfatte perché io devo dire la verità e anche è una cosa la
Fare il consigliere sembra essere diventare una specie di di di
Di centro a cui si incontrano per strada io sento la critica o dico ma insomma questa è una cosa cominciata fatta da altri mica posso andargli l'upload bloccarla anche perché poi non è così sua e tutto una cosa
Voglio dire bisogna a mio avviso un pochino vedere quali sono gli elementi essenziali e smontare alcuni elementi che secondo me sono di contorno perché
Al allo stato delle cose tutti si aspettano che la RAI sostituisca tutti gli altri istituti questo non è possibile assolutamente io credo senz'altro che si possa far meglio molto meglio ma dubito che il far meglio il molto meglio possa derivare da un eccesso di osservatori di commissioni di supercommissione se non è la gente stesa motivata nel suo settore a fare un bello spettacolo
Ma fare purché sia spettacolo ma che sia di buon gusto che non sia volgare a a fare non so un talk show che non sia comunque volgare che non sia offensivo d'altra parte che sia democratico giustamente
Come lei fa notare certo però non vorrei che ci aspettassimo diciamo oltre un margine possibile perché è un esercito di undici mila persone che difficilmente possono essere tutte così irresponsabili così immotivate da potere dare a tutto l'arco istituzionale quelle soddisfazioni e quelle risposte che si aspetta
Non è possibile che si sostituisca la famiglia e non è giusto che si spicci sì sostituisca la chiesa e non è giusto
Che si si sostituisca la scuole non è giusto è giusto che contribuisca a tutte queste cose qui ma mai che lo vediamo perché sono diventerebbero metto un totem da abbattere spegnerlo buttare giù credetemi le le le le le antenne e BA e basta
Perché è un guaio tenuto conto poi che se noi anche stessimo monitorasse in ogni ora ogni minuto a secondo del punto di vista dei contenuti questa televisione tutto ci sfugge perché ci sarà il satellite perché ci sono le altre televisioni
Cioè il discorso veramente diventa sempre più nella formazione dei cittadini
Del fatto di a una di educarli a una forma di autonomia ad una capacità libera personale di scelta dove come si possa avvenire questo
Però sono sono altri istituti che devono farlo devono fare di più la famiglia lo deve a costo di spegnere il televisore o deve far di più la scuola
Lo deve fare perché di più la chiesa perché non è possibile perché quando anche avessimo una televisione di perfetta che non l'avremo mai ci sono ci entrano dal treno da da dal satellite altri canali immensi canali non cioè villa che teniamo conto molto da di questo fatto
Comunque io smetto anche perché ebbene che parlino altri perché mi interessa molto ascoltare
No ma non Taz no no per tornare al canone io che avrei io capisco che il canone in po'volare espresso la prima dire che la RAI se lo deve meritare però suona anche la prima a dire che non si può
Cioè io mi trovo in questa voglio dire in questo ponte di discussione ogni volta che ritrovo a discutere
E in questo devo dire ho sempre sunto sempre d'accordo con la la le le le due vie collega contro certi atteggiamenti della direzione ma cioè il problema pendente è sempre questo un terzo del bilancio
Un terzo del bilancio che va anche a pagare le persone non solo programmi perché potremmo anche fare proprio fondiamo il più poveri ma comunque non dimentichiamo che il trentotto per cento degli introiti della RAI vanno a pagare il personale non è poco
Allora
E qui si voglio dire si tratta di decidere che cosa se
La RAI deve essere
Fare quello che deve fare essere tutta in un certo modo non essere non essere concorrenziale mai
Questa particolare oppure se devo guadagnare una parte dei soldi dello scandalo entra su questa nella famoso omologazione io sono del parere e lo sto dicendo ma non non è stato facile e qualche volta sperimentato in certi programmi le cose sono anche andata bene io sono convinta che la gente si aspetta delle novità e le novità sono vincenti tant'è che se si può dire una cosa di tutte queste cose monitorate tutti i programmi nuovi da settembre in poi che ci sono dati altri andati in onda a novembre e dicembre certo hanno premiato la RAI parevano dei rischi sono stati proprio perché differenti proprio che la gente forse sia anche stancata di vedere che tutto uguale sono stati positivi però non le dico neanche che siano tutti cioè tutti che magari a lei non piacciono va be'palme interessano lei il programma di Gad Lerner perché è stato un successo Pippo Chennedy è stato un successo cioè voglio dire programmi dove all'inizio si diceva ma non c'è più questo non c'è più quella eccetera ma andranno male c'è questo è non è stato netto di nessuno in merito della del del fatto che probabilmente la gente vuole anche del nuovo però il punto il nodo centrale riso Nana sul fatto che se noi vogliamo una televisione che possa rischiare tutta su
Tutta sui valori diciamo e sperando che ci riesca poi però si può tentare togliendo tutta la ancora più pubblicità oppure dando facendo una rete tutta di solo canone cioè non demonizzare il canone perché io penso che sia malgrado tutte le nostre discussioni tutto quanto che sia ancora una possibilità per avere delle cose che comunque il privato non ci può dare
Grazie alla consigliera Cavani io vorrei aggiungere però due cose io credo ho difeso per prima il canone
Che ho sottolineato il rischio di affidare una ruolo formativo di accettare un ruolo forte tipo della televisione c'è anche una aspetto della RAI azienda però Consigliere che forse abbiamo in questo momento messo un po'da parte che invece è importante e prende lo faccio un esempio più semplice possibile uno per tutti il problema della radiofonia di cui sentiamo parlare da tre quattro cinque consigli di amministrazione e si sentono porre soluzioni proposte
è ma è possibile che nessuno ancora ha detto che il problema della nostra radiofonia di corno Austrian dai è il problema dell'informatizzazione della radiofonia lo sappiamo che la nostra radio lavora come nemmeno e qui c'è segretario dell'Usigrai che potessimo e nemmeno come la più piccola delle private lo sappiamo che Deutsche Welle mette in onda ventinove canali radiofonici con un tetto ecco e RAI mette in onda dieci minuti di trasmissione con due tecnici perché uno lavora ed altro fa la guardia nel caso quello si sentisse male
Cioè lo sappiamo che il problema della flessibilità del lavoro in RAI è un lavoro è un problema devastante perché io non sono d'accordo Presidente Storace nell'assunzione cinquecento precari come non sono d'accordo sull'assunzione di nuovo personale perché la RAI e la Pica Zelanda che ha bisogno di lavoro flessibile che va regolamentato perché il precario ha diritto di sapere che lavora nove mesi danno perché per altri tre mesi la RAI lo paga gratis come paga gratis consigliere lei lo sa una serie di persone che per motivi del lavoro nostro della programmazione demodé quindi i problemi della RAI così sono anche questi
E il problema nostro del paese di capire che non esiste la televisione gratuita negli Stati Uniti o in Europa per guardare la televisione si paga dare cinquecento mila lire al milione l'anno perché la televisione via cavo e a secondo di quanti programmi voi tutti compri un pacchetto che si chiama buche e paghi e anche in Italia finisce così fra tre o quattro anni
E quindi lamento pubblicamente del modo un po'antiquato che abbiamo di fare le leggi sulle telecomunicazioni noi veramente abbiamo la tendenza a fare delle leggi che sistemano resistente di passato e che non votano mai un occhio al futuro lo sappia amo e poi chiudo do spazio agli interventi e che il teste lo sappiamo che il Canada una commissione di controllo sulla comunicazione per cui non entra in Canada hanno viene trasmessa alcuna rete straniera che abbia contenuti di violenza cioè il fatto che la programmazione di una rete abbia degli aspetti che la Commissione potrà violenti è motivo per impedirne la trasmissione nel Paese e quindi insomma
Al di là dei discorsi che io per primo ho fatto ci sono alcune cose alcuni nodi consigliere che non sono stati affrontati
Che non sono stati affrontati e forse nemmeno portati all'attenzione del Consiglio non lo so ma veramente le ripeto questo discorso della radiofonia uno di quei discorsi la cui assurdità e palese e veramente Paris e qui mi fermo
Ci sono due richieste di intervento se l'intervento di domande io mi mi augurerei che fossero veramente vedi per tutti quanti noi cominciamo con la prima che arrivata che di Roberto Natale segretario dell'Usigrai il sindacato dei giornalisti RAI regolata
Prendo esempio dalla capacità comunicativa di don Giovanni D'Ercole sto anch'io in piedi col microfono in mano sperando anche ad essere piuttosto Brad tre cose
Ha detto il presidente Storace correggere rimodulare il sistema io spero che questa correzione rimodulazione intendendo credo con questa espressione il mille ventuno il mille centotrentotto e la legge sulla riforma dei criteri di nomina del vertice RAI arrivi presto
Perché se no temo che in questa confusione rischiamo per far annegare anche discussioni importanti come quella sul servizio pubblico che oggi abbiamo sentito accennare detto in termini più chiari
Ho l'impressione che finché non toglieremo il sospetto politico sulle modalità di nomina del vertice RAI ciascuno ragionerà in base alla logica
Un mia o di nessuno da dramma della gelosia tutti i particolari in cronaca allora se non può essere mia asset dell'altro
Mogli alla RAI con tutti i filistei io auspico che la regolamentazione complessiva con riforma dei criteri di nomina consenta finalmente di cominciare a pensare al servizio pubblico come cosa di tutti vedendone con maggior distacco pregi e difetti
Perché secondo elemento il servizio pubblico io faccio niente GRAL mente le parole pelle causato Angela Buttiglione soprattutto quell'esempio la Pbs americana
Che trasversalmente sembra affascinare in Italia destra centro essi di centrosinistra c'è un servizio pubblico tanto virtuoso tanto di qualità desse alcuni portiamo la documentazione Francesco
Allora
La qualità del servizio pubblico senza quantità cioè senza ascolti non ha senso uno strumento per e li non serve anche perché aggiungo qui una considerazione a quelli interessanti li ha fatto Angela Buttiglione
Io ho un dato in testa che in questa marea di cifre tengo personalmente come segretario del sindacato come cifra guida rispetto a chi ci delinea scenari in cui nel giro di ventiquattro trentasei mesi avremo tutti la capacità di costruire autonomamente il nostro palinsesto tutti capaci di navigare in internet i ragazzi italiani tutti capace di scegliere autonomamente
Il dato che tengo come cifra guida e il quarantasei e sette per cento
è un dato oggettivo il censimento Istat del novantuno dice che in Italia e del quarantasei e sette per cento la percentuale di coloro che hanno al massimo la licenza elementare
Dunque sono sulla soglia dell'analfabetismo di ritorno teniamolo a mente tutti questo dato perché bene dunque che la Rai ed è importante che entri nei nuovi scenari
Ma è bene anche che sappia mantenere un forte radicamento sapendo parlare a quell'ancora vastissima parte del pubblico che ha quasi solo la televisione generalista insomma non vogliamo che la RAI diventi uno strumento per quelle ottocento mila persone per quel milione di persone che le sue opportunità culturali già sa scegliersi alle da sole che sa andare a teatro sa scegliere spettacoli di danza
Con uno slogan lo diciamo così come sindacato dei giornalisti RAI vogliamo la RAI digital popolare cioè la RAI che si sappia entrare nelle nuove tecnologie ma sappia anche mantenere un forte radicamento in termini d'ascolto
Innalzando certo il tasso di offerta qualitativa ma mantenendo ripeto questa capacità di parlare a molti credo che questo elemento svelenire ed è questa coscienza comune svelenire il per molte polemiche perché alla RAI possono fare molte critiche è giusto che vengano fatte delle critiche però non si possono tenere insieme le critiche di quando ci stanno programmi di qualità impiccandosi in virtù della Bassa un gli anziani e quando si stava quantitative e però non c'è la qualità allora coerenza da parte di tutti sapendo che vogliamo credo destra centro e sinistra in alcune parti
Un servizio pubblico che continui ad esser forte
Peraltro l'accenno è stato fatto dall'onorevole Storace credo in maniera non del tutto precisa togliamoci dalla testa l'idea che l'Italia sia il Paese dove c'è il canone più alto l'Italia è il Paese europeo che ha il canone più basso
Sarebbe interessante un'iniziativa specifica su questo così usciamo forse anche dagli psicologi signor dai nervosismi su questo tema
Come
Il riferimento è importante perché la risoluzione del Parlamento europeo la risoluzione del parlamento europeo approvata nel settembre dell'anno scorso parla secondo una locuzione che in Italia nessuno più usa di centralità dei servizi pubblici
Certo vai ho cominciato Francesco dicendo bisogna trovare una legge che tolga il sospetto politico sulle modalità di nomina così tutti saremo più sereni nel discutere del servizio pubblico sto avviandomi a a conclusione cara moderatrice un'altra precisazione
L'omologazione della quale parliamo beh non è vero avrei avuto piacere di sentire questo dato sei mitra sentito nelle parole del consigliere Cavani i generi di servizio pubblico della RAI
Sono il sessanta per cento secondo quanto stabilisce anche quel contratto di servizio che adesso comincerà ad essere discusso in vigilanza
Nel maggior concorrente privato l'offerta di quei generi e al trenta per cento
Porto anche qui cifre percentuali in modo che ragioniamo su il che si naturalmente non significa che questa RAI così come bada bene ma discutiamo tutti insieme come migliorare il servizio pubblico faccio questo osservazioni qui perché parla un secchio ad un partito che lo ha ricordato con giustificato orgoglio il presidente Storace
A un forte radicamento popolare non solo non si vergogna ma rivendica come elemento di proprio orgoglio il suo radicamento popolare penultima osservazione
Tralascio per brevità accenni molto però intra categoriali contratto giornalistico le pari opportunità alle donne non voglio su questo annoiarvi
Un accenno soltanto al problema però te la qualità dell'informazione che rimanda ancora una volta al dilemma quantità qualità io so chi di voi abbia sentito credo molti l'espressione Rosselli azione dei TG
L'espressione non faceva riferimento ai fratelli Rosselli ma del precedente direttore del a due direttori fa del TG uno
Direttore Rossella allora la Rosselli trazione stava a dire che si era scoperto un trucchetto per il quale mettendo negli ultimi sette otto minuti servizi particolarmente leggeri le top model storica o Micam dal l'indice d'ascolto saliva
E signori questo era l'espressione i tecnici la l'anno coniata per dire la Rosselli d'azione dei TG
Adesso quel l'incremento di utenza è diventato un riferimento al quale nessun direttore di TG Paul più nemmeno perché dice se io scendo come udienza mi diranno che sono un pessimo con un pessimo direttore di telegiornale e allora quella scia
Continua ad essere seguita peraltro noto per completezza di informazione che il problema non riguarda soltanto i telegiornali vorrei che su questo anche se nei confronti del servizio pubblico dobbiamo comprensibilmente avere una maggiore attenzione ma anche la carta stampata pensate solo per fare un esempio a come era diverso com'era la Repubblica degli esordi austera senza sporta senza nessun riferimento frivolo alle prime pagine di oggi di Repubblica
Ultima conclusiva considerazione il documento della Vigilanza sul pluralismo che a non considerare i giornalisti RAI io cito molto perché a per la prima volta proposto un concetto di pluralista mo'non angusta mente ristretto sul minutaggio per i partiti perché che è vero che il pluralismo politico è un problema fondamentale il presidente Storace sa se persino stupido qualche volta della nostra consonanza con le sue denunce ma ancor più importante ricordare che pluralismo e concetto ricchissimo allora e chiudo riprendendo un osservazione che faceva l'onorevole Poli Bortone una vertenza donne lei diceva da far nascere in vigilanza sarebbe importante e come sindacato dei giornalisti RAI per quello che noi proveremo a farcene tramite Interpreti all'interno dell'azienda perché sarebbe il primo caso
In cui la vigilanza al di là dei documenti da Paul concreta bucce a una protesta che non riguardi come purtroppo è stato finora la denuncia di questo o quel singolo partito per lo spazio negato acquisto quel singolo partito
Cioè sarebbe una dimostrazione di una funzione generale della politica della quale credo ci sia grande bisogno anche nel modo di incalzare il servizio pubblico grazie
Grazie Natale ci sono molte pervenute molte richieste d'intervento io mi scuso non possiamo continuare il dibattito perché il tempo è scaduto per tutti quanti i relatori a questo tavolo posso soltanto impegnare la signora Germontani e a fare un altro convegno che questa volta riguardi tutto il sistema perché abbiamo dato la parola solo a Natale perché questo convegno riguardava la RAI quindi ci sembrava corretto fare aggiungere un'altra parola
Ringrazio tutti i relatori e voi arrivederci qua