"Poste Italiane: problemi e prospettive di un sistema ad un bivio decisivo" org. dal Gruppo Sinistra Democratica-L'Ulivo della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni (c/o Residenza di Ripetta)

Nel cominciamo servizio lavori e questo nostro convegno organizzato dal gruppo parlamentare della Sinistra democratica sul tema delle poste spezziamo
Gli altri invitati sapete che ci sono diverse iniziative istituzionali in corso la Bicamerale c'è un filo comune in questo istante tra Camera e Senato per l'elezione di giudice alla Corte costituzionale io ringrazio l'onorevole Maccanico il Ministro delle Poste e telecomunicazioni
Essere qui con noi stamattina
Come vede alle mie spalle il tema del convegno l'Ente Poste
Un ente al bivio
Grandi opportunità
Parliamo
Di una struttura importantissima centottantasette mila unità quattordici mila cinquecento punti su tutto il territorio nazionale una produzione di oltre sette miliardi l'anno
Relatore di questo convegno l'onorevole Giorgio Panattoni che responsabile del nostro gruppo parlamentare per i problemi delle poste e delle telecomunicazioni a cui do subito la parola la prova reparto
Buon giorno
Io leggerò la relazione che poi a vostra disposizione proprio perché resti come documento di riferimento di questa giornata che noi consideriamo molto importante perché intendiamo porre qui
Alcuni elementi di fondo di riflessione su che cosa fare per fare un cambio decisivo nel sistema delle Poste
Perché ma perché noi riteniamo che il sistema delle Poste sia un pezzo molto importante dell'immagine di un Paese
Ma non solo dell'immagine perché su un servizio di questo tipo si misura l'efficienza
E di tutto il sistema e si misura anche quello che un cittadino si può aspettare da un'amministrazione pubblica
Da noi non solo questa immagine ma anche la realtà estremamente negativa
Vi dò qualche esempio recente mi scuso se faccio riferimento anche a qualche esperienza personale
Una lettera che mi è stata inviata da un organismo professionale timbro in partenza da Acqui Terme nove aprile timbri in arrivo a Roma ventuno aprile con un invito ad un importante convegno al quale non potevo mancare che si teneva il giorno diciassette
Oppure l'altra che è partito da Torino con timbro due maggio ed è arrivato a Montecitorio il giorno ventuno con un altro invito quale non ho potuto andare oppure uscendo dal personale quell'operatore turistico di Bolzano che per essere sicuro di fare arrivare le cose che servono per il proprio business fa duecento chilometri in auto va in Germania spedisce
La propria corrispondenza che arriva regolarmente e riesce a garantire delle condizioni di servizio ai propri interlocutori che sono compatibili con modo con cui vuole impostare la sua attività
Potrei continuare a lungo su questi disastri cito solo l'utilizzazione del personale gli straordinari le scoperture di organico cioè potrei fare tanti ragionamenti su questa cosa ma non li faccio in questa sede perché vorrei spostare
Il l'asse del nostro discorso su tematiche un po'più strategico
Noi riteniamo che in Italia siamo giunti ad un bivio assolutamente fondamentale nel senso che
O siamo capaci di cambiare e il nostro sistema postale di farlo funzionare con costi accettabili e un livello di servizio europeo
Oppure entreremo in Europa perché io su questo non ho molti dubbi ma ci entreremo come ultimi della classe
E magari ci troviamo un'offerta olandese o tedesca per la gestione del nostro sistema
Guarda caso apro il giornale che cortesemente al collega mi ha prestato perché io non sono riuscito ancora a leggerli trovo sul Corriere della Sera di oggi le poste svizzere sbarcano in Italia con duecentoquarantacinque sportelli
Cioè per garantire tempi di consegna riposta internazionale che siano compatibili con le esigenze degli utenti di destinazione delle Poste svizzere hanno deciso di non fidarsi più delle Poste italiane ma di aprire degli sportelli diretti e di farlo funzionare per conto loro
Io intendo sottolineare con questo che noi abbiamo un'esigenza prioritaria da affrontare
Questa maggioranza e questo governo devono affrontare il problema delle poste in un modo radicalmente nuovo e diverso da come è stato fatto in questi ultimi anni
Questo comporterà certamente dei problemi di riposizionamento di tutta una serie di questioni bisogna avere il coraggio di farlo
Perché
Il disegno riformatore
E progetto di cambiamento che tipico del programma dell'Ulivo
E che ha acceso tante speranze tanti consensi nel Paese deve tradursi in un processo di cambiamento reale dei servizi e della situazione del Paese
Perché se è così
Non dovesse succedere beh allora avranno ragione i tanti delusi dell'Ulivo che a torto o ragione cominciano ad essere tanti
Perché rispetto alle attese e alle speranze che questo processo di cambiamento in qualche modo aveva generato stanno registrando dei forti ritardi stanno registrando una incapacità di incidere sulla realtà che sta diventando secondo noi estremamente pericoloso
Questo non è un problema da poco
Perché è il terreno sul quale giochiamo la credibilità della nostra classe politica e di una maggioranza che si è impegnata a cambiare il Paese
Per questo diciamo che il problema delle poste è un problema centrale non è l'unico ovviamente perché c'è quello delle Infrastrutture delle Ferrovie degli altri servizi pubblici
E cogliendo l'occasione della presenza del ministro Maccanico questo grande sforzo di liberalizzazione di razionalizzazione del sistema della comunicazione in senso lato che ha un enorme passo avanti per il Paese la che deve trovare
Una sua stretto un suo equilibrio viste le spaventose resistenze che ancora si stanno
Generando negli interessi del Paese per bloccare questo grande processo di modernizzazione che è una degli assi portanti rispetto al quale dobbiamo giocare il nostro ingresso in Europa
Quindi per chiudere questa parte del discorso sulla necessità assoluta di far funzionare il sistema non viene opzione
è un obbligo di un paese civile ed è stupefacente secondo me
Che fino ad ora non solo questo non sia accaduto che qualche verso si può anche comprendere
Ma che sia stato ufficialmente tollerato
Qui c'è l'italico vizio
Che un servizio pubblico a un'etichetta non è chiamato a dare un risultato cioè le Poste devono spedire le lettere non devono farle arrivare in un giorno che son due cose come sappiamo profondamente diverso
Vediamo allora di parlare al momento delle prospettive quindi di spostare l'asse del ragionamento sul piano un po'più strategico
Visto dall'esterno per molti il sistema delle Poste appare come un sistema chiuso un po'vecchio con prospettive di sviluppo modeste e a basso contenuto di innovazione
Che richiede strategie sostanzialmente difensive e di miglioramento dei costi dell'efficienza sembrerà strano ma sovente parlando di questo sistema questa è la prima immagine che viene comunicata uno che dall'esterno si pone il problema delle Poste
Beh è ovvio che è secondo noi questo modo di vedere
Ci pare superficiale è superato
Noi proponiamo di collocare il sistema delle poste nella prospettiva che sempre più reale della Società dell'informazione
Delle quale le poste fanno parte di diritto perché direi addirittura per il DNA che possiedono che ha orientato la comunicazione sembra curioso che quando si parla della Società dell'informazione si parla di comunicazione radio televisione
Si parla di cinema si parla di telecomunicazioni cioè di telefono non si parla mai di Poste
Questo secondo noi è un errore la società dell'informazione integra
Di dovere di diritto il sistema delle Poste lo vedremo poi con una serie di questione di ragionamenti che faremo su questo punto
Se accettiamo questa prospettiva che vi proponiamo allora il sistema delle poste appare al centro di processi che sono caratterizzati da tassi di innovazione di cambiamento estremamente elevati quindi non è un sistema chiuso non è un sistema fermo
Ah e possiede al proprio interno grande opportunità di sviluppo perché opera in un mercato estremamente dinamico in espansione e con forti spinte alla specializzazione alla diversificazione vi ricordo che il sistema più generale della società dell'informazione
è forse l'unico sistema che negli ultimi anni ha generato una Bilancio netto dell'occupazione positivo
Questo allora proponiamo sia il nuovo punto di partenza per le considerazioni che dobbiamo fare
E vorremmo anche proporre di abbandonare nei nostri discorsi la logica della conservazione degli equilibri interni
Della sufficienza di quelli che vengono definiti i trasferimenti dallo Stato del taglio dei costi del taglio delle risorse c'è tutta questa tematica che in modo un po'oppressivo
è stata in testa a questo sistema di razionalizzazione delle Poste inteso come un momento
Di riequilibrio dei conti a me sembra voglio dire abbastanza significativo un giudizio dato dalla Corte dei Conti nell'ultima sua relazione
Perché la Corte dei Conti città nell'equilibrio tra costi risultato e non tra costi e ricavi il modo con cui si riequilibri e il sistema delle Poste e quindi per l'ennesima volta indica la strada dei tagli
Del restringimento
Cioè non si occupa di porre un problema di sviluppo alla base del modo con cui posso affrontare la tematica del riequilibrio dei conti ma se metto semplicemente confronti risultato cui costi
Beh va da sé che la via che viene indicata il taglio del costo come possiamo ben capire è un taglio molto riduttivo
Non riteniamo invece che debba essere innescata la logica del mercato dello sviluppo delle opportunità di evoluzione del sistema
Dell'integrazione con gli altri sistemi di comunicazione e ne parlerò perché mi sembra questo l'asse portante del ragionamento sulla società dell'informazione
E di un diverso rapporto con la realtà territoriale del Paese che è il secondo asse sul quale concentreremo qualche osservazione
A proposito di un sistema centrale di un sistema chiamiamolo distribuito che è tipico della Società dell'informazione questo è il primo cambiamento che dobbiamo in qualche modo realizzata e dobbiamo cominciare dalla politica io vorrei fare
Discorso in casa nostra
Politica che deve abbandonare la difesa di interessi di parte
Che sono penalizzanti rispetto al sistema
Tipici di quello che secondo noi ha un approccio consociativo
Per salvaguardare aree di potere che tuttavia negli anni si sono in qualche modo costituite all'interno del sistema e che ne hanno costituito un enorme elemento di freno
Creando un sistema di regole di riferimento che sia in linea con i tempi e con la necessità di creare strumenti adatti ad affrontare una tematica di sviluppo e non di conservazione
Una tematica di espansione non una tematica di taglio dei costi che significa cambiare filosofia dell'ente
L'altro grande cambiamento assieme a questo e quello che va
In generato nella cultura aziendale
Che largamente segnata dai vizi di un monopolio
Dai vizi di un servizio pubblico inteso
Remunerativo in quanto servizio in quanto pubblico in quanto sistema di garanzia in quanto sistema di non controllo
E dobbiamo dobbiamo in qualche modo operare questa grande trasformazione per orientare tutto sistema al mercato
Io vorrei dire che orientare un sistema al mercato non è uno slogan astratto che ce lo siamo sentiti dire tante volte
Ma vuol dire un al dire una cosa particolarmente sempre sì
Vuol dire per esempio mette su un obiettivo e misurarlo e fare un sistema di premi e punizioni che in qualche modo lo traduca in comportamenti
Mette su un obiettivo di consegnare lettere cartoline negli stessi tempi di Francia e Germania
Oppure i pacchi con un privato
E se non è così essere penalizzati da operatori che in qualche modo essendo più efficienti ci rubano mercato e ci rubano servizio questo significò riattamento al mercato questo significa porsi obiettivi di stare dentro al mercato
Misurandoci dal mercato verso il risultato e non dal servizio verso l'utente che è un modo di misura particolarmente supera
è evidente che il cammino che dobbiamo fare molto lungo ma io ritengo che dobbiamo porci un problema serio
Che è quello di restituire a chi lavora oggi nell'ente
Un senso di dignità del lavoro e una prospettiva professionale che oggi nell'ente ci pare sia particolarmente carente
Noi non possiamo pensare giovane che certamente saranno protagonisti di questa trasformazione
Che vivano la loro esperienza comune esperienza in qualche modo protetta per rispondere all'occupazione o ai bisogni di occupazione che ci sono nel Paese
Dobbiamo pensare che hanno il diritto dividere la propria esperienza di lavoro in termini di una prospettiva di successo e di risultati di essere misurati su questi di avere un'ambizione
Di poter andare avanti perché la trasformazione dell'Ente avverrà solo se le risorse che impiegheremo saranno orientate in questa direzione non facciamoci illusioni il mondo è pieno di esperienze di questa natura
Non si cambia cultura atteggiamento i risultati se non si fa un grande investimento per cambiare i sistemi ingredienti quali le risorse sono indirizzate utilizzate premiate
Questa ci pare allora la condizione essenziale per cominciare a parlare di rilancio di questo settore e per avere quel consenso che è indispensabile per portare avanti questo ragionamento
Su questo punto vorrei fare un'altra considerazione che mi sembra di un'importanza strategica importantissima
E che sottolineo alla vostra attenzione
La grande ricaduta che un progetto di questa natura avrebbe in termini di politica industriale per il Paese
Cioè è curioso come
Dovendo affrontare il tema dello sviluppo del Paese non si capisca non si comprendano si attui
Un grande intervento sul piano dei servizi pubblici come Progetti di politica industriale fondamentale come asse di riferimento di una politica industriale che incida sulle realtà del Paese
è veramente una cosa particolarmente importante sulla quale credo dobbiamo fare
Una riflessione particolarmente acuta
Anche perché introduco una considerazione di tipo politico
A me sembra che sia sbagliato ma soprattutto il duttile continuare a discutere magari polemicamente se è stato giusto affrontare prima la fase uno del risanamento poi la fase due dello sviluppo come tutti in qualche modo abbiamo discusso in questi tempi perché le due fasi sono certamente concettualmente sovrapposte
E devono essere affrontate in modo simultaneo
Il problema qui è chiarissimo non dobbiamo perdere ulteriore tempo come abbiamo perso in questo anno
Se volete c'è un po'di autocritica
Se volete cioè una riflessione
E la politica di aggiustamento dei conti non esaurisce certamente le problematiche del Paese
Ma dovendo qui parlare di un sistema complesso industrialmente significativo come quello delle Poste questa è una riflessione che di dovere di diritto dobbiamo farci perché stiamo perdendo delle grandi occasioni per il Paese
Al di là
Del perdere l'occasione di far funzionare un servizio importante
Perché la nostra opinione
La riduzione dell'inflazione a livello dei Paesi forti europee Pieve equilibrio dei conti pubblici il reingresso nel Sistema monetario europeo
E malgrado tutto le debolezze che vi dimostriamo a Bruxelles la prospettiva di entrare quasi sicuramente in Europa tra i primi
Sono risultati i più non vorrei essere frainteso di grandissima rilevanza di cui questo governo e questa maggioranza deve andare fiero ma non basta
Non basta perché questi risultati che sono di per sé è un acceleratore dello sviluppo non toccano i nodi fondamentali che sono rappresentati
Dal tema dei servizi pubblici dal tema dell'industria e delle infrastrutture che sono estremamente importanti perché
Ma perché questi non dipendono né dall'inflazione né dal tasso di cambio
Non dipendono certamente dal deficit dello Stato non dipendono né anche dalla flessibilità e neanche dallo stato sociale per essere chiari
Dipendono da fattori esterni che sono autonomi rispetto a queste categorie
Perché dipendono da progetti specifici
Da manager competenti che sono capaci di avviare strutture alternative che facciano funzionare le cose
Da leggi moderne ed efficaci che favoriscono e non freni né al cambiamento e da una volontà politica di affrontarli finalmente fino in fondo
Bene su questo tema credo ci dovremo confrontare a lungo perché è un tema di tale rilevanza che non possiamo dimenticare che il Paese che ha bisogno di queste grandi trasformazioni da tanti punti di vista non solo come utente
Ma anche come attore di una politica industriale finalmente espansiva lo richiede in modo formale e senza più indugi perché siamo in largo ritardo
Questa è quindi questa sfida aggiuntive parallela a quella per l'Europa che parlando qui di un sistema complesso come quello delle Poste proponiamo e che dobbiamo affrontare e tentare di vincere in tempi molto brevi
Fatte queste considerazioni di carattere un po'più generale vorrei entrare nei problemi più specifici dell'Ente Poste con l'avvertenza sempre
Che il taglio del nostro ragionamento in questa sede e oggi è un taglio di carattere sostanzialmente un po'più di prospettiva è strategico e quindi non toccherà dei nodi operativi che avremo modo e tempi e sedi opportune per poter affrontare
Prima considerazione
Il problema della società per azioni nei confronti dell'ente economico
Qui vorremmo dire una cosa con grande chiarezza non riteniamo che la trasformazione dell'ente in S.p.A. è una condizione per lo sviluppo
Non è un fine da realizzare quando si sono realizzate le condizioni economiche oppure le condizioni di consenso
Politico perché questo possa succedere
Sulla Fondazione credo di grande chiarezza quindi noi riteniamo che la data di fine novantasette si è imperativa
Che occorra lavorare per creare le condizioni per renderla possibile anche contro tutte le resistenze interne dell'ente
Che sono molto forte
Credo che anche su questo la nostra posizione sia estremamente chiaro
Perché diciamo
E facciamo questa affermazione così netta
Ma perché se intendiamo orientare il sistema delle poste al mercato dobbiamo creare una struttura che sia capace di stare nel mercato questa non si chiama né niente né buono cuoio
Non è possibile orientare al mercato una struttura che sta funzionando e ha funzionato con regole diverse
Allora o sciogliamo questa contraddizione a monte o registreremo un grande successo
E se continuiamo a difenderci spostando la data di trasformazione in S.p.A. non faremo altro che spostare la data d'inizio del processo
Di trasformazione
Se su questo abbiamo consenso nove io credo che sia dal punto di vista politico ma ovviamente soprattutto dal punto di vista della gestione dell'ente e dobbiamo arrivare a delle conseguenze delle conclusioni operative che traducono queste realtà
E io che vorrei essere molto chiaro
E rispondere ad alcune obiezioni che so che ci vengono anche da sinistra
Questa impostazione è una cosa diversa dall'applicare i valori
Iper liberisti di mercato come qualcuno si diverte a dire
Il mercato al mercato o c'è qualcuno che lo intende con regole di liberismo sfrenato c'è qualcun altro che lo intende come un sistema col quale mi devo confrontare ma di per sé è un sistema di sviluppo son tanti modi di affrontare il mercato
Ma la cosa più sbagliata sarebbe quella di ipotizzare che in qualche modo esista una strana tentazione di poter superare fuori
In un sistema di servizi opera dentro al mercato poi definisca le regole mediante le quali vuole agire dentro a quel mercato che è fatto di tante realtà e tante contraddizioni
Una seconda considerazione oggi non stiamo parlando di liberalizzazione
O di privatizzazione dell'ente
Nel corso delle nostre discussioni parlamentari ho notato sovente una grande confusione tra il problema della Liberia zenzero del mercato la costituzione di una società per azioni e il processo di privatizzazione
Vorrei ricordare a tutti che sono in momenti diversi e che richiedono decisioni estremamente diverse
Che non sono sovrapposte
Creare una società per azioni non significa privatizzato
Deve essere chiarissimo
Posso privatizzare una volta che abbia fatto una società per azioni ma questo non è un tema attualmente in discussione
E devo anche aggiungere che un'altra obiezione che viene sovente fatta e che è un'obiezione fortemente conservatrice
E che si ritiene che per controllare un ente bisogna tenerlo possibilmente pubblico possibilmente non in forma autonoma possibilmente con scarse delle idee
E con leggi che arrivino fino al settimo livello di controllo perché se no non funziona allora tutto deve passare nelle Commissioni parlamentari tutto deve avere tra livelli di controllo
Tutto deve essere ampiamente autorizzato e controllato se no non succede niente
Questo modo di vedere le cose
Io vi suggerisco di trasferirlo nelle vostre famiglie
Sette ritenete che il sistema sia un sistema efficiente in particolare su quello che fanno i vostri figli soprattutto se hanno da quindici a vent'anni
E poi ci ritroviamo a capire che cosa significa un sistema di questa natura applicato a un business
E allora per favore se non facciamo confusione come fa qualcuno anche a sinistra sia ben chiaro
Che fa finta di difendere valori di capi del capitale pubblico la garanzia del lavoro e realtà si schiera verso una conservazione del sistema dobbiamo avere il coraggio di rompere
Questo sistema di lacci e lacciuoli di leggi e di regolamenti di controlli e via di seguito di creare delle Autonomie di orientare l'azienda al mercato di misurarla verso i risultati e di prendere delle decisioni conseguente al grado di realizzazione dei risultati
Il mondo funziona così
Se riteniamo di gestire le poste fuori dal mondo possiamo continuare a farlo come lo stiamo facendo
Ecco perché c'è questo forte richiamo alla necessità di cambiare cultura e atteggiamento
Piano triennale dal piano triennale da tanti punti di vista che è un documento per certi versi è anche stimolante
Permettetemi senza ovviamente
Alcuna ingiuria direbbero i latini parole è un sistema vuoto
Cioè un sistema che non tratta questo argomento
Non tratta della spaccate così era
Stato deciso
Quindi non tratta delle conseguenze non tratta delle modificazioni di cultura non tratta di che cosa è necessario per fare queste cose non pone obiettivi specifici e quantitativi e quindi piani
Rispetto ai quali misurare delle responsabilità e via di seguito non perdo tempo ma dico solo allora che è un punto di partenza
Il punto di partenza magari anche importante
Ma è importante nella misura nella quale su questo punto di partenza si lavori
E qui non mi pare che stia succedendo
Ma sarà
Ma questa grande polemica che ha attraversato tutta la stampa italiana sul fatto del servizio universale sulle alternative se devo licenziare sì devo chiudere se devo finanziare se devo fare delle cose oppure no poi c'è un tavolo interministeriale però le direttive io non le ho ancora viste il tavolo non so se ci si è riunito su servizio universale non so bene
Ed è qui però dobbiamo fare in fretta perché vorrei far rilevare che rispetto alla fine del mille novecentonovantasette abbiamo già
Se volete dico trascorso ma per essere più preciso dico perso senese
Allora non è che poi alla fine scopriamo che siamo arrivati alla fine dell'anno
A furia di perdere tempo dobbiamo rimandare un'altra un'altra volta questo sì cambiamento fondamentale
Torniamo rapidamente alla politica
Cosa deve fare la politica innanzitutto primo attuare una direttiva europea scusa dice la direttiva europea lo dico sinteticamente lo troverete trattato meglio nel testo
Dice che se occorre separare l'attività di regolamentazione e controllo da quella di gestione se ho capito bene dobbiamo toccare le competenze del ministero delle Poste del ministero del Tesoro
Secondo dobbiamo rivedere le leggi perché ma perché le leggi non prevedono le S.p.A.
Allora sembra curioso che ci sia un sistema che va verso le S.p.A. e le leggi che non le prevedono
In qualche modo bisognerà ridisegnarla un problema nostro ma dobbiamo farlo
Bisogna comparse di risultati
E di input bisogna capire se alla fine misuriamo sistema rispetto ai risultati che esso produce qual è il sistema con quale faccio i risultati di definiscono i misuro e retro agisco rispetto a quello che metto nel sistema
Quindi dal punto di vista politico le cose da fare sono tante e io credo che dovremmo impegnarci dal nostro lato della questione a farle più in fretta possibile
Credo invece le questioni di sistema
Ma innanzitutto qui voglio solo accennare a tre quattro punti che mi sembrano rilevanti nel sistema della posta dei pacchi non esistono processi logistici integrati
Vi faccio degli esempi che riguardano le Ferrovie piuttosto che l'Alitalia ma in particolare le ferrovie che è una cosa curiosa tutto paese sta discutendo
Di lì e le qui liberare il traffico spostandolo da gomma rotaia le Poste hanno deciso di spostare da rotaia gomma
Dicendo che costa meno probabilmente hanno anche ragione ma possibile che all'interno di un sistema di servizi pubblici non si riesca a capire che l'ottimizzazione e a livello dell'intero sistema e non dei singoli pezzi e che i singoli pezzi possono essere largamente contraddittori uno con l'altro
O affrontiamo anche questo problema o perdiamo di nuovo una grande occasione siamo contraddittori con noi stessi
Da questo punto di vista c'è tutto il problema del rapporto coi privati che qui non tratto ma sotto gli occhi di tutti che se non facciamo un percorso chiaro da offrire a tutti
Beh il rapporto pubblico privato le concessioni e via di seguito soffrono di un'incertezza e di una instabilità tale
Che rischiano
Di massacrare il sistema anziché farlo funzionare
E vengo al punto centrale di questa relazione
Che è quella della infrastruttura del nuovo modo di fare comunicazione che a me sembra di un'importanza assolutamente strategica per il sistema delle Poste italiane
Sistema che ha caratterizzato da quasi quindici mila punti sparsi per il Paese che è uno dei valori più grandi che esista oggi non solo nel Paese ma in un qualunque tipo di sistema
Cioè avere una struttura così diffusa nel territorio e così integrata nel territorio è un valore inestimabile oggi correntemente tutti quelli che si occupano di marketing ritengono che ha un valore di questo genere sia oggi non più costruibile
Chi ce la parte da condizioni di enorme vantaggio chi non ce la parte fortemente penalizzato
E allora qui dobbiamo fare alcune considerazioni di fondo la prima riguarda e lo dico con uno slogan il federalismo postale
Ma possibile che un sistema così distribuito io pensi ancora di gestirlo esclusivamente dal centro
Possibile che non pensi a contratti di programma per esempio territoriali
Possibile che non pensi per esempio ad ancorare patti territoriali di sviluppo invertendo questa logica dello sviluppo cioè partendo dal territorio venendo su verso il Paese non scendendo dal paese verso il territorio con le medie nazionali che ovviamente non significano nulla
Che questi patti territoriali non includono anche il sistema delle Poste
Possibile che non riesca a rompere questo centralismo del sistema rendendolo più elastico utilizzando davvero quello che è l'asse del sistema cioè la sua distribuzione
Sono interrogativi importanti sui quali credo un giorno ci dovremo misurare
Ma faccio un esempio per tutti uno dei tanti che potrei fare penso a una comunità montana
Oggi c'è Berlinguer credito alle scuole perché deve razionalizzare le poste che vorrebbero togliere l'ufficio perché non hanno soldi
Qualcun altro che sugli ospedali siccome hanno pochi posti letto li mette nei capoluoghi di provincia e poi ci lamentiamo che scopriamo le montagne
Ma sembra un'altra contraddizione infernale del sistema forse bisognerà dare una risposta anche a questo punto beh no c'è l'ufficio postale però che cos'è un ufficio postale in una comunità montana
Ma un modo di radicare la presenza lì dove la gente vive e non portarla via
è un posto dove posso fare telelavoro è uno sportello multifunzionale per fare tutte le pratiche che trovo normalmente sono in Regione
è un sistema di integrazione della comunità montana dentro nel territorio nazionale almeno sotto il profilo di tutta la comunicazione e sotto il profilo di tutto il sistema di erogazione dei servizi
è un formidabile punto di riferimento per un cambio radicale di rapporto fra territorio e nazione
Allora assessore federalismo intendiamo la capacità di valorizzare fino in fondo con un sistema di autonomia reale e coordinato
Questa che è enorme le possibilità che abbiamo davanti allora forse avremmo fatto anche un passo avanti in questa enorme bisticciata che si contraddistingue sul federalismo sino con tutto quello che gli è venuto dietro
Tranne la secessione sulla quale non diamo nessuna apertura di nessun tipo di nessun genere
Perché ci sembra una cosa assolutamente fuori dalla logica delle cose che vogliamo possiamo e dobbiamo fare
Faccio qualche domanda ancora da un punto di vista provocatorio
Come si parla e si comunica a livello personale attraverso il sistema postale dentro una città cablata
Come si comunica fra città cablate
Come si comunica con le reti civiche che oramai stanno sorgendo un po'dappertutto
Cioè come si rapporta al sistema delle Poste con questi nuovi sistemi di comunicazione
Il satellite è uno strumento per fare varietà televisivi o per far fare un salto di contenuto dentro il Paese
Per esempio sotto il profilo di una comunicazione che ha degli obiettivi sociali
Come si può utilizzare un posto telematico pubblico a grande diffusione territoriale per esempio dentro in un ufficio postale
è pensabile di fare un accesso a internet pubblico e collocarlo dentro un ufficio postale per dare un senso a questa grande modernizzazione del Paese
Vi è traccia di una qualche discussione di merito su questa prospettiva strategica di crescita del Paese attraverso lo strumento dell'ufficio postale
Possiamo pensare che questi sono gli elementi sui quali facciamo una grande trasformazione nel Paese e impostiamo un grande piano di sviluppo
Beh allora lasciatemi dire che se qualcuno pensa di tagliare gli sportelli in una battuta mi viene in mente quel signore che dice vita di un piede e così riesco a correre un po'più in fretta
E poi la chiudiamo lì
Perché mi pare francamente un ragionamento assolutamente poco logico
E devo dire oltretutto anche perdente
Ultima provocazione lo butto lì perché mi pare di grande attualità
è pensabile un ruolo sociale delle Poste che tradizionalmente raccoglie risparmino
Nelle campagne nelle sedi periferiche per esempio collegandolo a quale dei che tipo
Di uso di previdenza integrativa
No
è una prospettiva per esempio stimolante
Si potrebbe pensarci Superior mi pare posso costituire un elemento importante in Paesi dove
Le banche non ci sono o ci sono dei problemi grossi e a proposito delle banche me la cavo con una battuta perché i tempi sono molto stretti ma troverete di nuovo nella relazione le cose che vogliamo dire qui il sistema finanziario delle Poste è un sistema molto potente ne abbiamo lette tante sui giornali
Che cosa farne come ottimizzare uno il rapporto fra il sistema delle Poste il sistema bancario
Il rapporto fra sistema delle Poste il sistema bancario lasciatemelo chiamare tra virgolette pubblico sul serio alla Cassa depositi e prestiti via di seguito
Beh io qui voglio avanzare un tema solo che mi sembra il tema strategico che l'ottimizzazione di questo sistema avvenga all'interno del sistema delle poste e non vere necessità di cassa del Tesoro
Perché se per l'ennesima volta faremo un'operazione di ottimizzare il percorso di andare in Europa togliendo soldi dalle attività operative per cercare di trovare il sistema più corretto di aggiustare i deficit dello Stato e in qualche modo sottrarremo risorse a meccanismi che invece devono restare dentro il sistema costituirne l'elemento di razionalizzazione portali
Bene concludo questo discorso che propongo vi chiedo scusa ma a trattare un tema così ampio dal punto di vista strategico francamente si fa un po'fatica restringerlo in quattro battuto
E voglio chiuderlo direi sul piano politico generale perché vorrei tornare a un nostro ruolo portante decisivo per il cambiamento del Paese
Noi abbiamo molto chiaro come sia difficile faticoso cambiare qualcosa oggi in Italia
Un Paese dove la critica per le cose che non vanno bene norme dove tutti dicono che bisogna cambiare dove tutti dicono che bisogna riformare ma dove tutti si oppongono a qualunque tipo di cambiamento che li riguardi dove le corporazioni oramai sono al potere e ostinatamente sì costringono e si oppongono a quanti dunque tipo di cambiamento anche se questo cambiamento da un punto di vista generale
Un fatto estremamente positivi
E abbiamo avuto talmente tanti esempi che non credo di dover sottolineare questo punto
Eppure questa maggioranza io credo in questo governo hanno fatto tante cose permettetemi così non per ambizione ma
Per correttezza di elencarle almeno le più importanti delle cose che sono state fatte perché credo che anche voi da un'elencazione di questa natura forse rimarrete un po'sorpresi un po'stupiti
La riforma della scuola che è parte tra l'altro che un Consiglio dei ministri di domani con tutta quello che comporta la riforma Berlinguer
La Bicamerale con la forma di Stato e di Governo che sta arrivando a conclusione estremamente importanti che forse la trasformazione strategica più rilevante in questo Paese
Da dopo la guerra cioè la quarantasei
La riforma della giustizia
I due disegni di legge Bassanini burocrazia e federalismo e semplificazione amministrativa la riforma del fisco
La riforma del mercato del lavoro la liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni il riassetto del settore radiotelevisivo le privatizzazioni controllate adesso lo stato sociale è una prospettiva di ridisegno del Paese
Beh a me pare che su queste cose
Ci sono state certamente incertezze e contraddizioni processi anche forse purtroppo articolati ma credo che dobbiamo prendere atto di uno sforzo estremamente importante di cambiamento del Paese fatto in condizioni difficili
Con un'opposizione che ha portato avanti probabilmente solo valori negativi e non progetti alternativi e quindi con una difficoltà importante nel cercare di innescare cambiamenti
Beh noi riteniamo che dobbiamo andare avanti
Dobbiamo superare anche certe contraddizioni di sinistra
La quale come sapete a questa grande caratteristica per certi versi positiva di rimettersi in discussione sistematicamente
Di creare Magare qualche ostacolo ma di far crescere complessivamente il livello di coscienza della necessità del cambiamento e del valore del cambiamento cioè del segno del verso su cui il Paese il suo sistema deve andare che a me pare un fatto di una grandissima importanza che non si dovrebbe mai perdere di vista in momenti di cambiamento
Di questo tipo qua
Allora
Se questa è la situazione è venuto il momento di mettere mano anche ai nodi critici centrali del sistema i grandi progetti dello sviluppo il grande progetto di cambiamento
Della realtà industriale e di servizi e del Paese il sistema delle poste è
Uno dei più importanti sistemi ai quali dobbiamo mettere mano le considerazioni che abbiamo fatto stanno
Dentro a questa prospettiva
E allora conclusione e considerazione finale dobbiamo alzare il livello delle analisi e del dibattito abbiamo bisogno di confrontarci su una visione strategica del sistema
Non possiamo più limitarsi a mettere delle pezze a cercare di aggiustare le cose minori che non funzionano
Dobbiamo finalmente fare un grande dibattito su qual è il valore strategico portante di un sistema che è portante per il Paese e che può avere conseguenze estremamente positive
In questo processo di cambiamento
E considero anche che se non facciamo così
Non solo avremmo perso l'ennesima occasione di impegnarsi per un processo positivo che sta al di sopra al di qua e al di là del governo dell'opposizione per riguarda il Paese in quanto tale avremmo perso una grande occasione solo che questa volta credo che collettivamente tutti insieme potremmo dire che almeno in parte sarà stata anche colpa nostra
Grazie
Ve ne ringrazio Giorgio Panattoni intanto vorrei ringraziare i numerosi ospiti del nostro convegno
C'è il presidente professore Cardi procedure poste
Molti colleghi parlamentari l'onorevole Michela onde la lega nord onorevole Merlo capogruppo del Partito popolare Commissione trasporti l'onorevole Floresta capogruppo di Forza Italia
Nella nona Commissione
Io darei subito la parola al ministro Maccanico dei ci ha chiesto di intervenire perché ha impegni istituzionali
Cari amici
Sì ho chiesto di intervenire subito perché ho un impegno immediato e quindi sarò anche breve nella mia esposizione
Dico subito che ho io condivido in larghissima parte della relazione fatta tanto da onorevole Panattoni
E soprattutto condivido la impostazione cioè che e la questione dell'Ente Poste eh ormai diventato una questione centrale per il Paese
è una questione centrale perché è vero se vogliamo entrare in Europa non basta aprire i parametri di Maastricht in ordine ma dobbiamo avere un sistema Paese ordinato e del sistema Paese del servizio postale una delle componenti fondamentali
E noi non possiamo essere soddisfatti della situazione nella quale siamo ore io la vicenda delle imposte l'ho seguita direi dal momento in cui fa è stato costituito l'Ente Poste
Mi ricordo che all'epoca del Governo Ciampi esisteva una tesi che era quella di passare subito dall'azienda di stato al sistema di una società per azioni
E con l'amico Cassese invece noi pensando che fosse giusto a un fase di transizione attraverso la creazione dell'ente pubblico economico e crediamo di non aver sbagliato fissando però l'obiettivo in tre anni di arrivare al al formazione della società per azioni
Qual era la sostanza della nostra impostazione la sostanza è rosso impostazione era questo e cioè avvicinarci a quella liberalizzazione delle public utilities che era la il trend di fondo della comunità europea
Avvicinarci in un settore delicatissimo nel settore che era di straordinaria importanza per il Paese e falla nel modo giusto cioè non fare i passi più lunghi Della Gatta
Dobbiamo dire che dopo tre anni i i risultati non sono negativi io se penso a qual era la condizione di partenza dalla quale eravamo dobbiamo dire che in questi tre anni dei passi avanti importanti sono stati fatti
Ma non possiamo essere contenti sappiamo che pubblico la la gioia di vivere il popolo la gli utenti i cittadini insomma insoddisfatti del sistema detto sta e io credo che al fondo di questo ci sia un un equivoco concettuale concettuale che non è stata ancora affrontato
E
E qui è stata la ragione per la quale io mi sono fatto promotore di una la creazione di un comitato di ministri composto dal presidente del Consiglio dal ministro del tesoro del ministro delle Poste perché si mettesse a fuoco veramente dal punto di vista concettuale che cosa si vuole
Non c'è dubbio che avendo creato un soggetto a parte l'Ente Poste
Noi abbiamo creato le condizioni di una certa antinomia ad una certa contraddizione cioè lo Stato si pone al tempo stesso come cliente cioè come usufruitore di certi servizi che sono importantissimi per la comunità nazionale che sono diritti di chi di cittadinanza che investono i diritti di cittadinanza dei cittadini e dall'altra parte azionista di questo di questa ente
Ora le la l'antinomia spesso si si vede nei rapporti fra il Ministro delle Poste e ministro del Tesoro
Perché il ministro del Tesoro come cliente tende ad avere i servizi al più basso costo possibile anzi pensando di non poter nemmeno pagare nulla
Come azionista invece dovrebbe essere interessato a che questa questa entità questo soggetto si sviluppi si ampli queste e la verità
Ora io devo dire che è un fatto segno un fatto importante è stato certamente la costituzione di questo comitato di ministri dove c'è un comitato tecnico che il lavoro che sta lavorando e che sta dando degli indirizzi precisi sta predisponendo degli indirizzi precisi per le Poste
Perché in realtà che cosa abbia
Noi abbiamo il problema dei servizi universali il problema del servizio universale e naturalmente non può essere abbandonato è qualche cosa di importante io so che in sede europea c'è una discussione su questo tema ma su questo non siamo chiari permesso di servirla for deve essere addirittura rafforzato cioè i diritti di cittadinanza riguarda i mitici da soli ora in servizio negli sarà dei costi
Iscrizione sarà dei costi e questi costi non possono essere riversati su un'azienda su un'azienda occorre che se questi costi siano a carico
Tre
Come dire
Affrontati attraverso la tariffazione cioè le del l'affrancatura
Ma noi sappiamo che che ha la Franca dove dei servizi riservati ma ne sappiamo che nel nostro Paese i servizi riservati alle imposte sono piuttosto limitati rispetto a quelli degli altri Paesi e in genere non è facile attraverso la il proventi dell'affrancatura riprese riuscire a compensare gli oneri di quel servizio diversa resistono altri servizi per esempio le tariffe agevolate che si fanno
Che si fanno a a le alterità non profit che si fanno alla stampa che si fanno e alla stampa minore non abbia recentemente abbiamo avuto un problema serio su questa questione delle tariffe
Beh queste tariffe l'onere a chi va e l'onere di queste tariffe non può essere può essere solo dell'impresa e così via cioè una serie di servizi e che devono avere compenso e questa è necessario
Però io ritengo che se noi guardiamo a fondo il problema
I due obiettivi le due esigenze cioè quella di dare servizi ai pare paese che ebbero compenso è quello di dare maggiore produttività all'impresa poste
In fondo sono conciliabili e sono conciliabili un modo solo cioè dando slancio produttività capacità di di dare servizi
Rapidi e la tua perché le rabbie e le ridotti i due obiettivi non sono in contrasto occorre che ci sia o ora su questo piano dobbiamo fare dei passi avanti molto molto forte
E prossima il prossimo il prossimo contratto di programma che in corso di elaborazione secondo me essa dovrebbe d'ora assente se segnare una mera svolto sotto questo piano i ritardi che noi abbiamo si sa solo ritardi nei processi di innovazione tecnologica ritardati nella nella nella prendere la cultura di mercato che è necessaria in un'impresa per la riqualificazione dei dipendenti ecco noi gli ho sentito dire quali sono le prospettive che noi con una rete di quattordici mila sportelli guarire per il Paese ma occorre riqualificare il personale perché siano in grado di dare altri servizi che non sono solo quelli
Quelli comuni che lui conosceva
è necessario introdurre sistemi di digestione improntati a modelli privatistici e qui per esempio non ho difficoltà a riconoscere che per esempio i sistemi di controllo sono inadeguati a questa a questa prospettive esistono poi il problema del BancoPosta e delle prospettive di nei di attività i rapporti col sistema bancario io concordo con quello che diceva Panattoni che le prospettive sono enormi
Sulle norme però se si farà veramente uno sforzo di riqualificazione del personale se si farà uno sforzo perché questa Rete straordinaria che è una sette importantissima forse il più importante a sette di cui disponga l'Italia sia veramente portata all'altezza delle potenzialità che ha naturalmente io non mi illudo che questi problemi possono essere affrontati e risolti con questa ottica in poco in poco tempo però l'importante è che l'impostazione sia chiaro
Ecco la quello che posso dire come ministro delle Poste e che avendo riflettuto su questo io credo che all'interno del governo questa impostazione Chiara si sta facendo
Luci quando io sento normalmente purtroppo recentemente anche in occasione del delle discussioni sul decoro Documento di programmazione economica e finanziaria che bisogna fare taglia i trasferimenti alle alle ferrovie alle Poste tema questo mi pare un non senso
Per le Poste lo Stato non fa trasferì mette lo Spada lo Stato fa compensazioni di servizi e compensazioni anche molto scarsi perché parlano parliamo dell'editoria minore delle delle facili delle tariffe minore Chezzi che si fanno di privilegio
E i trecento miliardi stanziati in bilancio non sono certo sufficiente
Ecco questa è impostazione che come ministro io mi sento di dover tale purtroppo non posso essere con voi e sentire tutto dello sviluppo del dibattito ma io credo che fosse quelle credo che fosse mio dovere dare queste idee di fondo sulla politica del Governo auguro un po'lo svolgimento ma purtroppo vi devo lasciare grazie
Ringraziamo onorevole Maccanico ministro delle Poste
Dovremmo valutare l'onorevole Giuseppe Torchio vicepresidente dell'Anci
Sono presenti i rappresentanti dello lezioni sindacali Paolo Tullo della UIL poste Nino Sorgi dei sindacali lavoratori postali della decisione Fulvio Fammoni della CGIL ha qui diamo la parola
Io
Devo dire che apprezzo molto l'iniziativa
Che oggi è stata risposta l'apprezzo soprattutto per la visione strategica di sistema
Che si tende a dare questa iniziativa
La politica si è impegnata seriamente su questa questione del sistema postale di questo Paese
Attorno alla trasformazione investimenti pubblico economico tre anni fa con la legge settantuno
Devo dire che da allora oggi c'è stato un vuoto preoccupante causa anche di molte delle difficoltà di cui noi oggi stiamo discutendo che abbiamo proposto più volte molte discussioni
Credo che allora proprio sia compito della politica di questo governo riprenderà la discussione non a pezzi non soltanto su ragionamenti di carattere economicistico
Ma appunto in una visione strategica di sistema
E allora la prima questione che su cui io concordo che da tempo proponiamo come organizzazioni sindacali e che mi fa piacere vedere riproposto in un convegno di una forza politica è
Accomunare questa discussione sul futuro del sistema postale al futuro della Società della comunicazione al futuro della società dell'informazione di questo Paese questa è la prima questione secondo me decisiva se vogliamo affrontare col piede giusto questo tipo di riflessione
Un po'tutti parlano della società dell'informazione un po'tutti dicono che rappresenterà presenterà un'occasione decisiva per il rafforzamento e riposizionamento strategico e tecnologico dell'industria nazionale
Accelerando un esigenza effettiva che esiste di recuperare ritardi accumulati dal nostro Paese in questi settori
Ecco come in tutta Europa i servizi postali fanno parte di questo sistema integrato di comunicazione
Affrontando adesso in ritardo rispetto ai temi della liberalizzazione di sistema più vicini per le telecomunicazioni più lontani per le Poste
Questo te questa tematica questo tipo di riflessione io credo che però dobbiamo anche preoccuparci
Il ragionamento sulle potenzialità positive che questo sistema integrato può punto portare dal punto di vista tecnologico industriale ed il riposizionamento in una società integrata anche di squilibri esistenti in questo Paese anche dei problemi delle difficoltà che la questione propri quando si parla della società della comunicazione si ragiona troppo poco di clausole sociali
Quando si parla di società della comunicazione si ragiona troppo poco di politiche industriali è vero c'era un grande problema di regole mancavano regole certe per questo sistema in questo Paese e ovviamente l'attenzione si è incentrata particolarmente su questo io credo che adesso occorre appunto che la politica faccio un passo avanti su queste questioni si interroghi
In maniera precisa sulle potenzialità positive ma anche sui rischi a partire dei temi della diffusione partito dei temi degli accessi per quanto riguarda il futuro di questo sistema
Il secondo punto secondo me interessante di questa riflessione che è stata aperta questa mattina è tenere collegato un sistema di riordino dello stato della cosa pubblica anche al processo di trasformazione delle grandi aziende di Stato che escono dalla logica di Monopoli
Non abbiamo grande problema nella discussione nell'uscita dalla logica di monopolio
E della concorrenza di mercato nel senso del mercato indicato anche l'apparato di mercato regolata
Anzi credo che possiamo tranquillamente dire che sono state le organizzazioni sindacali che hanno insistito sulla trasformazione in società per azioni
Per quanto riguarda ad esempio questo ente
Questo non perché pensiamo ad una funzione miracolistica delle S.p.A. Prato in cui si tratterebbe nella sua fase iniziale di una S.p.A. al cento per cento di capitale di capitale pubblico lo stiamo parlando in questa fase come per altre aziende pubbliche di questo Paese
Ma di privatizzazione ma naturalmente anche emblematica mente ci sarebbe da questo punto di vista il superamento di una situazione che ha dimostrato dovunque è stata attuata siano aziende di servizio siano aziende dichiarate industriale non in grado di reggere dal punto di vista produttivo che quella dell'ente pubblico economico
D'altronde il ministro stesso lo diceva io aggiungerei un perse la sua riflessione
Lo stato contemporaneamente per queste aziende cliente il maggior cliente di queste aziende
L'azionista spesso l'azionista unico di queste aziende e anche l'autorità di controllo e anche l'autorità di regolazione nel mentre stiamo facendo questa fase di trasformazione questa commistione ha dimostrato che le aziende così non possono funzionare
Dal punto di vista produttivo dal punto di vista aziendale così le cose non possono funzionare
Anzi guardate sulle Poste io vi aggiungo una preoccupazione se volete da questo punto di vista e cioè che con la nascita dell'autorità per la comunicazione
E quindi con la fuoriuscita dei compiti di regolazione dal ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni si ritorni aveva più marcati identificazione fra il ministero e l'ente postale pericolo tutto possibile
Di fronte alle trasformazioni che sono che sono in atto
Credo che allora noi abbiamo necessità di rimettere mano a questo tipo di questioni le S.p.A. noi lo riteniamo un passaggio importante in questa direzione e però c'è un problema che Panattoni sollevare io voglio riprendere che non ci può essere una così forte contraddizione fra il superamento della logica dei monopoli fra il riordino delle aziende pubbliche e il modello di riordino istituzionale che si sta discutendo che potrebbe ci auguriamo in questi giorni arrivare a compimento che quello del federalismo
Nella fase riorganizzazioni di tutte queste aziende non solo delle Poste noi vediamo la forte fase di ricentralizzazione
C'è una indubbia incongruenza
Su queste questioni non riteniamo che sia un tema che deve essere che deve essere affrontato la questione di una dimensione territoriale diffusa per quanto riguarda soprattutto la Rete del servizio postale ci pare all'ordine ci pare l'ordine del giorno riteniamo anzi
Poi Torchio dirà cosa pensa di questa di questa questione riteniamo anzi che il problema del rapporto con il sistema delle Autonomie locali non possa essere ristretto alla sinergia dei servizi o la messa in discussione in di indisposizione di luoghi comuni
Gli uffici a distanza riteniamo ad esempio che un percorso ad esempio di presenza nell'azionariato della futura S.p.A. nella sua fase di avvio stiamo parlando di azionariato pubblico
Del sistema delle Autonomie locali potrebbe essere una ragionamenti interessanti
Su cui avviare anche una parte anche una parte di questa di questa riflessione
Il terzo luogo le politiche industriali in senso in senso più preciso anche noi abbiamo dato grande importanza questo comitato interministeriale di cui il ministro ha qui parlato
Per la verità però devo esternare qualche preoccupazione
Non vorremmo ritrovarci con uno strumento importante
Ma con il solito modo di affrontare col solito modo di affrontare le questioni
Questo comitato interministeriale dovrebbe riportare in una situazione di Coco
Sì di normalità
Per quello che riguarda un meccanismo di funzionamento aziendale in cui l'azionista dalle direttive alla propria alla propria azienda si confronta con le organizzazioni sindacali su questa questione poi nell'ambito aziendale c'è il normale svolgimento di queste di queste di queste attività
Devo dirvi che a un mese dalla sua costituzione non abbiamo ancora avuto modo incontrarci di discutere più di un mese ormai con questo comitato interministeriale per quello che leggo per quello che leggiamo sui giornali i meccanismi che sono messi in piedi nel documento di programmazione economico e finanziario
Non mi pare che abbiano lo stato attuale dei fatti grande relazione con l'attività di questo comitato
Ragionare unicamente dal punto di vista del contenimento dei costi del dei tagli dei trasferimenti
In una fase di trasformazione aziendale che deve avere l'entità in quella che potrebbe essere centottanta mila detti oggi circa la più grande S.p.A. come numero di addetti di questo Paese
Non mi pare che sia la possibilità concreta via avanzare una fase di trasformazione aziendale che abbia le ambizioni e le caratteristiche che qui il ministro nel suo intervento questa mattina ha voluto delinea l'abbiamo chiesto proprio questi giorni una rapidissima
Discussione convocazione
Del tavolo del tavoli ministeriali gruppo della Sinistra democratica però credo che possedeva dire da questo punto di vista quale relazione anche fra le scelte di bilancio che pure naturalmente perché questo Paese è un portato di deficit pubblico
Che si trova sulle spalle e che deve affrontare nel percorso di ingresso in Europa quale scelte deve fare ma io penso che l'ingresso in Europa anche il sistema di servizi che noi portiamo in Europa e come portiamo in Europa il sistema dei servizi non sia una questione di non altrettanto rilievo e credo che anche dal punto di vista del deficit dello Stato affrontare in un modo o nell'altro
Queste questioni forse comportare un sollievo immediato sulla base di bilancio mille novecentonovantotto ma siccome poi no in Europa ci dobbiamo restare abbia un problema di come
Garantire le caratteristiche perché poi non si riproducano progressivamente le questioni che nel corso di questi anni abbiamo affrontato
Per ultimo allora dico perché ho già esaurito i dieci minuti che penso erano a mia disposizione
Che anche in questo settore così come stiamo facendo nelle telecomunicazioni così come stiamo facendo delle ferrovie così come stiamo facendo nell'azienda elettrica di questo Paese
Esiste un problema evidente in queste discussioni in cui bisogna trovare il punto dove questa discussione viene fatta che si chiama politiche industriali e di sviluppo
Anche qui abbiamo una certa distorsione nella fase di confronto fra sindacati e governo perché noi ci troviamo a discutere di queste questioni con l'azionista il ministero del Tesoro che fortunatamente non è il vecchio ministero delle partecipazioni statali
Col ministero del Tesoro possiamo discutere del debito col ministero del Tesoro possiamo discutere delle quantità economiche non si riesce a ragionare di progetti di sviluppo naturalmente per motivi ovvi di politiche industriali
Allora siccome noi siamo d'accordo che lo Stato non deve gestire più direttamente l'economia ma vorremmo sapere quale ruolo dello Stato nell'economia nel prossimo futuro vorremmo capire anche quali sono i punti di confronto certi per poter portare avanti indicazioni di questo di questo di questo cioè in questa fase di discussione di investimento allora noi diremo che la proposta che ci è stata presentata del modello triennale da parte dell'azienda
è una proposta che nella suo complesso non ci convince
Non i singoli capitoli discuteremo con l'azienda e singoli capitoli ma nella sua impostazione e ancora la proposta di razionalizzazione
Quella che ci è stata presentata
Non era la proposta di prospettiva di sviluppo della proposta che ha questa ambizione di trasformazione di carattere industriale di questa azienda e allora anche a partire dalla discussione di oggi
Noi abbiamo bisogno di capire dove gli elementi fondamentali di questa azienda che sono per quanto ci riguarda e non credo perché intervengo a nome di un'organizzazione sindacale ma che sono la valorizzazione e l'esempio del sistema lavoro del ruolo lavoro della risorsa lavoro all'interno di questa azienda pubblica posso trovare una sua dimensione che porti a dire che dal mille novecentonovantotto la S.p.A. nasce ma nasce l'azienda che ha prospettive di poter stare davvero sul mercato della comunicazione di svolge e che il ruolo sociale
Che il ministro oggi ha rivendicato quelle clausole sociali
Che il ministro oggi ha rivendicato e che però non vorrei vederci ritrovare discutere a fronte delle scelte di legge finanziaria che saranno fatti ancora una volta in fase non di avanzamento polemista proposto ma in fase di ulteriore contrazione
Grazie Fammoni vorremmo anche salutare
Lannutti
Censo Masullo vi sono delle frizioni consumatori andrebbe Codacons
Ha chiesto di parlare l'onorevole Micheloni della lega nord
Innanzitutto ringrazio
Gli amici del PDS che non Rizzato questo in convegno estremamente importante
In particolare mi ringraziamento vadano i concerti e del Panattoni che con grande impegno ha trattato la sua relazione
Io ho sentito belle parole per le prospettive
Tra l'altro io sono un dipendente delle Poste terzo sono interessato visto che alla fine tornerò a lavorare in Posta se ci sarà ancora le Poste perché io indico questi dubbi
O sito che ministro Maccanico per la prima volta mi son Maccanico oggi si è lamentato che il Governo anche sul l'ultimo documento ha deciso di tagliare ulteriormente i finanziamenti all'Ente Poste
Io spero che queste lamentele seguano i fatti perché lamentarsi non basta
Faccio presente come nel novantasei nella Finanziaria novantasei all'Ente Poste siano stati tagliati Tacito salta miliardi nel novantasette invece Cesar tagliati solo due mila miliardi
E allora qual è il problema è capire realtà cosa vuole fare questo Governo delle Poste
Non si può pretendere di andare in S.p.A.
O di avere un un Ente Poste inutile e tagliare sistematicamente i fondi anche perché tagli ai trasferimenti vuol dire in realtà non avete idea di cosa si vuol fare dell'ente
Io ricordo solamente anche
Agli intervenuti che l'Ente Poste nel novantaquattro e da quattro mila cinquecento miliardi di deficit e passato quest'anno con deficit di circa seicento decessi tra gli ottocento miliardi grande sforzo dopo condita di fatti
Sui trasferimenti
I dipendenti da duecentocinquanta mila del novantaquattro sono passate centottanta mila senza nessun tipo di incentivo all'indipendenti tipo prepensionamenti ecco io a questo punto sorge spontaneo la domanda ma come mai questo trattamento diverso in trasformazione in S.p.A. tra le poste e le ferrovie
Alle Ferrovie abbiamo regalato anzi su avete regalato prepensionamenti col sindacato che era d'accordo cento mila prepensionamenti ne voglio alti trenta mila sondati S.p.A. Terron ulteriormente chiedono soldi
Qui
Amico Panattoni
Sulla prossima Finanziaria ci giochiamo il futuro delle Poste perché le Poste si diventano spazio si vuole fallita Spada dovranno Rita Spada e bisognerà aver la dotazione certa per rinnovare gli immobili e i beni immobili dell'ente
Perché la prima cosa che si deve fare l'Ente Poste non farà mai concorrenza alle banche perché se le Poste divismo spacca con tutti sportelli che hanno devo far concorrenza alle banche sei il ministero del Tesoro continua a portare per le banche ministro Ciampi ha questo difetto continua a essere amico delle banche non delle poste ministro Ciampi deve smetterla deve permettere che
Le Poste posso fa servizi di prestiti
L'Ente Poste non fa neanche presti potrà indipendenti adesso c'è la novità che l'Ente Poste
Prepara i mutui per le banche ma non danni anche mutui ai propri dipendenti e neanche i dipendenti statali che sono garantiti dalla buonuscita comunque dello stipendio allora vogliamo fa quel salto di qualità facciamolo il ministro Treu ieri in commissione lavoro ha detto testualmente rispetto l'esubero dei bancari trenta mila bancari in esubero bisogno aumentare in uno di servizi
Ecco le poste e e l'opposto
Si tagliano si taglio dei trasferimenti e Nunzio metro i servizi che la possibilità da servizi e questa è la realtà di fondo e questo dove dove c'è la contraddizione dove probabilmente bisogna aver l'onestà e la pace si fa questo dibattito
Perché se no le poste al di là delle belle parole che io condivido larga parte noto Monte colorando mai
Quando dice che l'Ente Poste
Diventerà S.p.A. ma S.p.A. hanno voti privatizzare
Questo mi preoccupa
Perché se io uso le S.p.A. per fare il salto di qualità devo puntare a privatizzare i capelli mezzi che hanno tutti i privati di poter far concorrenza del mercato
La cosa grave un altro è che se l'azionista de cento per cento è il tesoro che come ripeto col ministro Ciampi ci vuole peggio di Dini ecco a questo punto sì massacra lente
I quattro mila sportelli che devono essere chiusi
Saranno chiusi in una S.p.A.
Questo è certo cioè
Se non si dazi non si possono mettere i servizi gli sportelli saranno chiuse questo è cento lo farà le S.p.A. così ministro dirà che è colpa delle S.p.A. ma e hanno solamente spostato problema non hanno risolto
Proposte perché alla fine
Oltre a criticare gelido proporre a da ultimo ricorriamo c'è una cosa che vi tenete le Poste sono abbastanza offesi in quanto sono solo sui giornali
Per fatti negativi
Nel governo e qualche volta neppure sindacato né mai difesi
Che questa è la realtà perché quando si va sui giornali le Poste concepì disguidi e sia perché disguidi siano sempre a causa solo dei dei Deep dei dipendenti forse c'è qualche dipendente che non lavorano fa suo lavoro magnati fanno loro lavoro
Le possono però servì eredità brutta brutte
Perché l'Ente Poste anzi il ministero delle Poste per alcuni anni è stato più che un ministero un Ufficio di Collocamento
Ci sono sette mila sosta tessuti sette mila invalidi civili all'Ente Poste su ventidue mila che allo stato cioè uno su tre e imposta questa è la realtà di un anche dirlo probabilmente bisogna anche far sì che dipendenti riescono a essere maggiormente tutelati e divenga maggior Wally lavora in questo ente in cui sono spremuti come limoni ma non vedono
Alcun tipo di compenso neppure economico questo non lo dico per populismo lo dico perché questa è la triste realtà
Allora iniziamo con
Gli obiettivi primo l'ho già detto fa concorrenza alle banche
Non dare il Banco Posta
A qualche banca ma che le Poste si tengono le interposi tenga il BancoPosta e faccio concorrenza prestiti personali fino a venti milioni e dipendenti mutui garantiti di ipoteche sì
I dipendenti e le Poste non sanno fare servirà anche un corso ma come vengono voto posso fare anche altre cose questa data queste cose aumentare i servizi di qualsiasi tipo iniziamo
No sugli uffici sui piccoli uffici locali di montagna iniziamo a vendere sigarette a venderli tutto a avere il telefono i far qualsiasi cosa bisogna aumentare il tipo di servizi è questa la realtà
Anche perché come giustamente ha detto l'amico panettone biloba Panattoni bisogna decidere
I selezione dal sale se serve se lo paga lo Stato lo paga l'Ente Poste non può essere l'Ente Poste esso trova sempre a carico sul bilancio questa è la pura realtà
Da ultimo io sono andato circa tre tre anni fa a parlare con i dirigenti dell'assicurazione generale e su una uno le maggiori compagnie a livello nazionale
Disponibili ad a fare un discorso con l'Ente Poste disponibili valutiamo che questo ma prima di valutare questo servizio facciamo funzionare quelli che sappiamo fu far funzionare da ultimo il termine per davvero le pose l'accento lago malizie della ferrovia
Per i trasporti
Ma visto ciò perché fanno le ferrovie mi sembra che è logico perché se dopo l'arrivo ritardi le Poste ritardo questi fanno sciopero dalla mattina alla sera probabilmente poi l'utente non si rende conto che va in ferrovia dice le posso sempre ritardo
In Francia perché parliamo dalla Francia
Negli Stati Uniti le Poste hanno trendy loro ieri il loro probabilmente dobbiamo veramente pensare in grande a servizio delle Poste se si vota un servizio efficiente e come sarà per premi propri dell'Ente Poste Eric propri dell'Ente Poste perché in questo caso si riesce a dare un vero servizio a livello francese
Tedesco perché questa è la realtà perciò dei nei la relazione deve tutto però per far sì che le posti diritto efficienti servono grossi investimenti e non grossi tagli grazie
Grazie onorevole Micheloni
Diamo la parola Nino Sorgi del signor Carrozzo il posto che la CISL poi penso che a questo punto potremmo anche dare dopo la parola al presidente Cardi
Ma intanto un ringraziamento serio vero avvertito
Condiviso al PDS al gruppo parlamentare
Per questa iniziativa importante ma io la reputo importante perché finalmente sia un grande partito il primo partito italiano
Apro la discussione sul tema del posto
Si comincia a creare una consapevolezza dentro questo Paese
Che tende a evitare che le Poste gesto in un soggetto isolato per cui soggetto
Possibile a tutte le razzie di questo mondo
Quello consumato e quelli che ancora si possono cioè noi ci siamo sempre fatti carico forse abbiamo fatto pure male come sindacato migliore venga cercheremo di migliorare perché siamo in questo di creare tensioni il Paese il bisogno d'una centralità attorno alla vicenda Cossio ringrazio pure Mussi è stato del volto a due non se convegni a Chianciano ha dato il suo contributo
Quando si preparava il discorso sulla riforma della posta ora io non è che voglio accampare meriti particolare al sindacalismo confederale italiano ma se oggi si a questo punto lo si deve a CGIL CISL UIL
Che inizialmente la battaglia la fece lo solo il sindacato perché si facesse la riforma delle Poste
A battaglia dura abbiamo pagato dei prezzi abbiamo avviato un processo di rinnovamento ma ci siamo trovati in una condizione di tale difficoltà e di isolamento per questa azienda alla fine è stata bloccata nel momento più sensibile è più delicato del suo processo di avanzamento
Ora io vorrei porre una questione
Questa riforma e il suo futuro
Si può realizzare solo se vengono chiarite a monte alcuni aspetti che oggi sono fonte di incertezza e di ambiguità
Non voglio banalizzare niente ma dico che uno degli elementi importanti centrali che dà certezza è un'azienda quale non nell'aria nella cultura pubblica in quell'impresa che che vendo il servizio sia pagato poi rispetto al servizio che ha venduto
Perché se il cliente non pagano l'azienda fallisce
è una centralità questo è un fatto fondamentale
Se poi è la parte attorno a questo
Ma l'azione proprio del primo cliente della dell'Ente Poste che lo Stato
Pretende servizi e non paga per quello che pretende chiaro che poi non c'è un futuro per questa azienda perché poi vediamo cosa dobbiamo fare assieme quali impegni si può assumere sindacato in questo contesto ma prima vanno sgombrati tutte le condizioni di incertezza vanno eliminati gli alibi che oggi non permettono a questo aziende decollare
Nella chiarezza e nella trasparenza
Noi raccogliamo duecento mila mediate dalla Cassa depositi e prestiti
E la funzione di questa raccolta non è quella che che oggi si sta facendo ma è quella di alimentare la ripresa dell'attività dell'ente locale
Quindi non è un titolo che alimenta il debito pubblico è un'altra cosa beh adesso noi siamo stati pure capaci in questo paese di trasformare la raccolta postale un titolo che alimenta il debito pubblico perché non solo i soldi raccolti e non vengono investiti per rilanciare l'azione degli enti locali
Ma vengono utilizzate come caso dal Tesoro
Risposta
Non si affronta il tema non si affronta il tema della Cassa depositi e prestiti del suo non funzionamento si consente alla Cassa depositi e prestiti non pagare la commissione all'Ente Poste
E assurto
Cioè noi per fare duecento mila miliardi di raccolta come dipendente postale dobbiamo attivare quindici mila uffici e sessanta mila sportellista almeno in media hanno un costo ma qualcuno deve pur pagarlo questo costo se no facciamo finzione quando parliamo di decollo dell'azienda postale ci prendiamo in giro
Altro aspetto
Movimento fonti
Le poste italiane movimentano per conto del Tesoro migliaia di miliardi non sono soldi dall'ente posso fanno per conto del tasso
Le banche a cui fu offerto il servizio e diedero sette giorni di valuta in cambio del servizio prestato rifiutarono perché hanno ritenuto basso ne valevano nove e volevo negli assegna piccolo taglio che facevano lievitare poi ancora i tempi di valutare
Alle Poste non si riconosce questo servizio Akron si è chiarito questo aspetto
Ma è un servizio che viene reso si mettono in moto centinaia di migliaia di mezzi di di macchine gli autisti cioè queste cose allora se non vi debbono fare le Poste non li fanno ma se debbano continuare a farlo vanno pagate va regolamentato suo rapporto
Così vale per l'editoria
Ma la cosa che mi creano occupazione dicevo dal relatore e non è qui e che il ministro delle Poste lamenta le stesse cose
E io le faccio una domanda ma questa chiarezza chi la deve fare
Si parla di ulteriori tagli alle posto che si fa anche qua una grande confusione fra il concetto del trasferimento e concerto la compensazione
E allora sì ci si chiamano comporti trasferimenti quelli che avevo posto solo compensazione esulta questa confusione terminologica per fare Italia ma è un errore quasi chiude se ci sono ulteriori tagli
Non solo la nostra reazione alla battaglia poco che si libera dei sindacati ma quasi rischia di bloccare l'azienda
Cioè si rischia che la raccolta non si può fare più
Perché non si può fare solo a chiacchiere
Poi c'è il problema del servizio universale
Ma si fa una grande confusione anche sul servizio universale usucapito non restano ormai solo quattro mila uffici
Sono quattro mila uffici si ma sono anche circa quindici mila zone di recapito rurale
Hanno un costo chi lo paga
Come viene finanziato con viene chiarito questo rapporto perché se non sgombriamo il campo da questa certezza e tutto il resto offre alibi perché non si faccia mai niente di buono
Si chiede alle Poste di fare ricavi me ne sono andato via mi dispiace ma è giusto che 'ste cose vengano dette per la chiarezza che devono rappresentare
In questo Paese non c'è la tutela che hanno altri Paesi su servizi costano Jean Jaques danni fuori dalla logica di monopolio non esiste più
C'è solo un settore un sedimento un prodotto che è tutelato dalla riservatezza e della corrispondenza con lo pistola che è fissata dalla legge
Bene abbiamo aperta questa discussione sulle concessioni
Che lo stesso datore evidenzia ma vogliamo affrontare questo argomento intermedi serietà di trasparenza
E non consentire che amministra violi la legge alcun ponendo all'ente la prosecuzione alle concessioni
Perché questo è un atto gravissimo che è stato fatto che cosa produce questa affetto per essere molto chiari produce un fatto identico inequivocabile
Che praticamente si intacca anche la riservatezza dell'Ente Poste
E la si intacca no dove costa di più vasi intacca dove costa meno
Mi spiego la concorrenza non abbiamo nelle vallate trentine l'abbiamo su Roma somme vanno dove praticamente la tariffa compensa abbondantemente
L'azione di consegna dell'oggetto e allora le posta dicevano la concorrenza dove dovrebbero fare ricade
Poi però vanno da soli dove il prodotto dalla tariffa non è competitivo non compensa il servizio presso alla fine il risultato uguale che fa chi non paga lo Stato che taglia chi gioca sulla concorsi crea una condizione
Stai buono poi parlerai tu
Allora noi diciamo che anche questo aspetto della con dell'indotto come si viene chiamato venga regolamentato da situazioni diverse da un rapporto da un rapporto diverso con questi soggetti che opera nel mercato posta
Doveva pure porge l'altra un'altra questione che è fondamentale
Bisogna fare per come si fa nei mercati anche delle regole per il mercato costa
Cioè gli obblighi che sono propri dell'azienda pubblica lo debbono essere per tutti anche per le Poste svizzere perché oggi un mercato libero senza regole che diventano a Pretoria consenta alle Poste svizzere di fare quello che stanno facendo ma non solo alle Poste svizzere
Gli olandesi non debbono avvenire già ci sono in Italia
Perché hanno Coppa comprato la TNT Traco quindi abbiamo due poste
Europee che già fanno concorrenza mercato postale non è finita
Ma tutto questo da cosa deriva deriva dalla debolezza dell'azienda deriva dalla debolezza dalle regole di mercato deriva dalla non tutela del governo italiano io dico solo faccio una battuta proviamo noi
Se fosse una posta già al massimo della efficienza vogliamo provare a fare un'esperienza andare no in Francia se ci fanno stare in Francia da Pio gli uffici costa i francesi sono grandi conservatori in pelle
è visto che fine hanno fatto sono ritornati indietro con le con le ossa rotte quindi allora noi diciamo bene che dobbiamo ricreare le condizioni poi c'è un rapporto che va affrontato
Con grande chiarezza con l'azienda
Io Parolo problema lo ha detto Fammoni moderato uno lo ribadisco io sindacato confederale per la società per azione non ora mo'era tre anni fa
E ribadisce questa vocazione fino in fondo
Il rinvio è stato fatto dal governo
No e ci auguriamo che il Governo non rientri più la realizzazione alla società per azioni
Non condividiamo
Anche noi l'impostazione del piano industriale presentato dall'azienda
Per alcuni elementi non so qui entra nel particolare ma recito come titoli noi siamo molto d'accordo con l'impostazione intanto congresso organizzativo che tu hai rappresentato Panattoni che quel modello federativo vano perché dobbiamo andare incontro alla moda perché è un bisogno della società moderna
E servizi si danno laddove vengono richieste come vengono richiesti non può essere un metro unico di gestione del servizio se non siamo fuori dalla storia andiamo contro la storia se centrali diamo ancora resta zero
E mercati sono dimessa diverso mercato lombardo le richieste dal mercato siciliano con le sue richieste che dobbiamo adeguare non siamo d'accordo col piano aziendale perché fissa sopra la sua capacità di sviluppo solo sui costi
Non siamo d'accordo col piano aziendale perché non prevede investimenti sia nell'ordine di servizio sia per quanto riguarda la rete fisica cioè il potenziamento e l'aggiornamento degli uffici per quanto riguarda anche investimenti che arrivato alla dirigenza aziendale per quanto riguarda il personale
Anche sulle alleanze ci sarebbe da dire tanto nel sistema rete però c'è un gran giro di Alleanza del posto sono fuori da questo dialogo
Se poi la societarizzazione deve essere intesa solo come costituiva della dependance dove allocare amici e parenti mi pare che siamo fuori da questo contesto di visibilità e trasparenza
Noi come ci siamo pronti disponibili ad una verifica attenta abbiamo scritto abbiamo rappresentato le nostre intenzioni vedete anziché fare battuta sul consociativismo a cui io non voglio mai sottrarre perché ben assumersi fino in fondo la propria responsabilità
Come si cambia un paese come si supera una situazione ponendo all'attenzione del Paese in termini trasparenza una disputa aspra Renza un confronto discussione vera sulle coerenze da portare avanti
Noi siamo pronti a questo confronto in termini di coerenza di visibilità assieme le forze politiche che vorranno Kanō impegnarsi per fare della posta una grande azienda grazie
Grazie Sorgi la parola al professore
Cardi presidente del dell'Ente porto il saluto l'ingegner Viviani presente in Serbia
Buongiorno dunque io credo che che questo convegno promosso dal gruppo parlamentare del PDS sia veramente estremamente positivo e utile
Questo proprio perché
Non possono unire ovviamente la mia voce
A quanti osservano che si è vissuta anche una condizione di solitudine gestire questo processo di trasformazione delle Poste a condizione di solitudine in un contesto di difficoltà individuare un interlocutore politico
Istituzionale
Al quale riferire sul processo in corso e dal quale attendersi anche l'assunzione di seminare scelte determinate responsabili
Il fatto che è un grande partito che parte semente significativa della maggioranza di governo assuma questa iniziativa vuol dire che c'è la determinazione a cominciare esaminare i problemi di questa azienda e assommano appunto per il responsabilità che competono al governo e al Parlamento
Nello sciogliere nodi che l'azienda non può sciogliere perché non rientra nell'ambito della propria sfera di competenza
Questo lo abbiamo detto con grande chiarezza credo nel piano di impresa che il consiglio d'amministrazione ha presentato al Governo al Parlamento alla fine di marzo avendo rispettato al minuto i tempi indicati dalla legge finanziaria novantasette che appunto indicava la data del trenta marzo come data per la presentazione di un piano d'impresa
E lo abbiamo fatto nello spirito che peraltro nell'operatore mi sembrava così se e cioè quello di non di presentare un documento concluso con le sue determinazioni risolutive ma di avviare un processo
E avviare questo processo assumendo appunto come un tuo commento aperto
E nel quale erano indicate una serie di possibili soluzioni rispetto alle quali l'azienda non ha la possibilità di controllare l'esito finale di questa soluzione perché sono soluzioni che impegnano una responsabilità politica
Ma è quindi siamo lieti come azienda che appunto che il gruppo parlamentare del PDS ne abbia iniziato l'esame e ci attendiamo che in tempi brevi come del resto diceva onorevole Panattoni
Queste determinazioni siano assunte con chiarezza non è più possibile come dire giocare dietro ai problemi e soprattutto non è più possibile io credo in questo momento della finanza pubblica e delle condizioni di questa azienda continuare esercita arsi in programmi politici o sindacali o quant'altro che esprimono quello che gli inglesi chiamano wishful thinking
Tutti siamo bravi a fare la lista delle spese delle cose che desideriamo il piccolo particolare che poi perse questa lista normalmente comporta che ci sia qualcuno che paga
E allora su questo noi l'abbiamo posto credo con chiarezza nel documento e abbiamo detto c'è un sistema di erogazione di un servizio nelle sale lo stato di Ca'quanto di questo sistema deve essere mantenuto tutto va benissimo non è vero che il cardine ma dicevo oggi Liberazione un tagliatore di teste o di altro no me basta sapere che lo stato a me oggi naturalmente a responsabilità assolutamente pro-tempore che ho che lo Stato mi dica va bene d'accordo mi interessa questo servizio quanto costa trattiamo il costo di questo servizio e io prendo atto però che la legge finanziaria novantasette dove indicato che con il contratto di programma viene definito questo rapporto non c'è una lira per le compensazioni previste per offrire col dalla copertura di costo a servizio universale
E che il contesto in cui viviamo in questi giorni in queste ore
è un contesto nel quale anzi si preannuncia un eventuale ulteriori interventi finanziari nel Documento di programmazione economica e finanziaria appunto su questa azienda così come prendo atto che dall'assoluta importanza
Del sistema dei piccoli uffici su cui anche noi abbiamo sempre detto che non ha non abbiamo assunto alcuna determinazione di riduzione degli stessi però in una come li responsabilizza che ci compete di introdurre delle logiche contabili all'interno di un'azienda che quando era amministrazione pubblica non conosceva neanche il costo delle matite che adoperava abbiamo introdotto delle logge di contabilità analitica e industriale per cui noi dobbiamo sapere se non se un ufficio postale e produttivo non produttiva dobbiamo quanto meno saperlo
Poi dopo abbiamo indicato sempre nel nostro documento d'impresa che questo sistema ha una funzione che sicuramente oggi insopprimibile quella raccolta risparmio
E che la raccolta risparmio in un sistema italiano fatto di Comuni polvere dove su otto mila comuni in tre mila non ci sono sportelli bancari e tutelato e badate bene a raccolta risparmio sappiamo tutti è un valore costituzionale articolo quarantasette della Costituzione e tutelato dal sistema di raccolta del risparmio postale
In alcuni punti italiani il risparmio è solo postale oppure non è semplicemente non è tutto questo significa che poiché però questo risparmio postale
Non viene poi utilizzato direttamente dall'azienda Poste cosa che potrebbe essere tranquillamente fatta perché dal Giappone altri grandi paesi avviene così cioè la Sixties gestori sul soggetto che fa la raccolta fa anche gli impieghi
Essendo credo dal punto di vista delle technicalities delle capacità un po'più difficile raccogliere i soldi che impiegarli
E allora una volta che c'è un soggetto che la raccolta l'ha fatta e la fa nelle proporzioni grandiose con cui lo fa lo fa questa azienda poi non sarebbe difficile immaginando questo punto anche eventualmente
Una unificazione come la Cassa depositi e presti gestire un processo
Che diventa un processo unitario di raccolta e di impiego ma nella situazione attuale comunque
Noi svolgiamo questa raccolta del risparmio e riteniamo che questi uffici postali e che hanno come giustificazione della loro esistenza fondamentalmente lo funzione raccolta risparmio debbano quanto meno essere come dire assunti nell'ambito dei costi che se settore stato affronta per poter consentire il mantenimento di un sistema capillare raccolta risparmio
E invece teniamo leggiamo questa volta in atti addirittura di legge decreto legge settantanove novantasette articolo cinque
Che esiste la possibilità di ulteriori riduzioni nel rapporto che peraltro dovrebbero essere esclusivamente convenzionali e non base legislativa con la Cassa depositi e prestiti del rapporto punto che oggi regola la commissione per per remunerare l'attività che l'azienda svolge io servo che peraltro questa remunerazione l'abbiamo già condizionamento ridotta di circa il quindici per cento negli ultimi tre anni
Continuare a intervenire quindi su questi capitoli effettivamente crea una situazione di assoluta indeterminatezza in ordine alla logica dei ricavi
In tutto questo peraltro
Perché l'insieme delle giusta attenzione
Che noi come azienda apprezziamo del mondo politico sindacale presso questa azienda naturalmente basta attendere poco per verificare bastano anche ventiquattro il tempo che ci separa dalla conoscenza dei contenuti nel Documento di programmazione economica e finanziaria
In tutto questo contesto noi riteniamo che l'azienda si è chiamata
Sulle linee che indicava onorevole Panattoni a fare effettivamente a concorrere insieme agli organi di governo e parlamentari
Il questo processo di innalzamento dal punto di vista strategico dei propri obiettivi non c'è dubbio in tutto il mondo l'industria postale è un'industria di trasformazione è un'industria che sta perdendo del gran parte quello che era il suo
Settore tradizionale di attività basti pensare che per noi già oggi e non siamo certamente tre modelli più evoluto che indussero stare nel mondo le lettere corrispondenza che era il business tradizionale su cui questo mondo è nato storicamente rappresentano il venti per cento dei ricavi
In America questa cifra oggi è pari all'otto per cento
E chiaro rispetto cioè le poste americane soltanto l'otto per cento fatto di ricavi che deriva dalle lettere corrispondenza è chiaro che un'industria a questo punto che sta affrontando una fase difficilissima epocale di riposizionamento strategico
In quelle attenzioni quinti che le vengono dedicati io credo che sia estremamente importante perché si salti stata di salvare la ragion d'essere di un'azienda che esisteva prima che esistessero quasi tutte le aziende di Public Utilities che oggi vivano è una condizione come dire di frontiera tecnologica molto più evolute che quindi sono molto più redditizio delle nostre e che esisterà ancora nel prossimo millennio ma esisterà col mondo Botto totalmente diverso perché si sarà totalmente riposizionata sarà chiamata a concorrere su se indumenti completamente diversi
Il piano d'impresa da alcune indicazioni di questo tipo le DAT cioè volte enti care settori e e posizionamenti settori segmenti strategici di mercato in cui l'azienda può entrare può svilupparsi ulteriormente io credo che a questo punto occorrerà affrontare di petto
Ma in tempi brevi l'onorevole Panattoni diceva il problema strutturale abbiamo una scadenza indicato dalla stessa legge finanziaria che trentun dicembre novantasette
Ed è una scadenza che io concordo con l'onorevole Panattoni deve essere assunta come imperatrice io ho già detto in altra occasione però voglio dire qui perché non avevano Antonello ha sottolineato con una certa determinazione
Che non ci sono resistenze interne a processo di trasformazione in società per azioni
Questo lo dico nella mia posizione responsabilità
Non posso naturalmente pretende di parlare a nome di centottanta mila dipendenti che non mi hanno dato questo tipo di mandato però parlo a nome del presidente Valiante posta e dico che il mandato del presidente dell'Ente Poste un mandato che è a disposizione del Governo e del Parlamento
Per favorire il processo di trasformazione in società per azioni e quindi a disposizione per poter consentire quando il Governo e Parlamento lo riterranno di compiere questa operazione operazione che a nostro avviso comunque deve essere compiuta
Nella scadenza temporale indicato e questo per la regione che Panattoni correttamente indicava e cioè quello che qui occorre un azionista perché non si può puntare soltanto una politica da un lato di contenimento di costi e dall'altro di innovazione di processo e di prodotto senza puntare anche a delle scelte in quanto invece all'innovazione di capitale
Senza avere un azionista che è disposto a rischiare un capitale in un'azienda
Un azionista cioè che stabilisca qual è la dotazione di capitale di questa azienda se nel caso la ricapitalizza e viva questa azienda in chiave di investimento possibilmente redditizi da questo punto di vista credo che le logiche organizzative che noi abbiamo suggerito nel piano d'impresa senza arrivare oltre perché non era né nostre competenze
Dire qual è deve quale deve essere poi lo schema finale di articolazione però vanno in questa direzione noi suggeriamo una logica di forte divisionalizzazione operativa di questa azienda
Una divisione in trazione che consenta di arrivare direttamente sul territorio le nostro unità di business e che consenta poi di articolare di una logica di gruppo questa azienda superando cioè una logica monolitica di società per azioni
Compatta copre interno Marti Colantuono con un gruppo di imprese l'articolazione come gruppo d'impresa e consentirebbe a una volta in breve mantenere il controllo
Su tutto il sistema di imprese ma al tempo stesso favorirebbe nei vari segmenti in cui l'azienda è presente perché un'azienda molti business favorirebbe una logica di alleanze che possono essere anche differenziato
Che possono guardare a monto bancario-finanziario assicurativo in certi campi possono guardare al mondo
Degli stessi Corriere in altro campo noi abbiamo più volte suggerito su questo confermiamo la nostra disponibilità a lavorare insieme a Montorsi alle ispezioni dei privati che dell'attuale Cinzia di recapito
Individuando le formule opportuna da contratti d'agenzia a forma di compartecipazione societaria tutto questo quinte andrebbe nella direzione di sviluppare una politica di alleanze attorno a questa azienda e consentire favorire processi di investimento attorno a questa azienda che intanto affronta comunque la competizione in questo momento Sartor cercando di affrontarlo
Al meglio delle sue possibilità io vorrei chiudere soltanto osservando che quando i giornali danno ampio spazio
Alla presenza delle Poste svizzere preannunciata in Italia
Io vorrei richiamare l'attenzione sul fatto che le poste svizzere entrano in un segmento su cui noi siamo molto forte che segmento del corriere espresso tutti abbiamo un prodotto che si chiamo posta celere
Che costa meno del prodotto offerto dalle Poste svizzere e garantisce una maggiore qualità del servizio anche rispetto a quello indicato tre cinque giorni in tutto il mondo indicato con grande rilievo oggi dal Corriere Della Sera questo per dire soltanto che e faceva solamente accesso parlare male delle poste agli anni perché è come sparare
Su su visto la croce rossa avanza vice questa azienda ha dei punti di merito ben precisi e la competizione globale non ci fa paura perché ci siamo nati dentro grazie
Grazie professor tardi
Vorrei salutare Franco Camilli della Federconsumatori
L'onorevole il collega per calunnia
Noi siamo messi in questo modo io molti iscritti a parlare
Abbiamo l'esigenza di chiudere entro una certa ora perché si riprende inaugura a votare con
Succede immediate sapete che siamo impegnati sul
Conversione dello proposto fin giù oltretutto sul lavoro
Chiesto di parlare
Dottor trincea se non io vi raccomando se parliamo un po'meno tutti forse facciamo parlare possiamo confrontarci meglio
Del Movimento federativo democratico
Sì grazie Presidente ma anzitutto volevo dire l'ho molto apprezzato la relazione l'onorevole Panattoni
Perché mi sembra che ci sia un approccio di carattere sistemico
Che sia senz'altro da prendere in considerazione mi auguro anzi che ci sia la possibilità di un più adeguato confronto nel merito anche degli interrogativi Luís poneva anche degli indirizzi che ha sottolineato la sua ottima relazione
Io sarò molto breve voglio riporto ricordare solo un dato riguardante il mille novecentonovantacinque
Seicentottantaquattro milioni di operazioni in conto corrente postale
Ventuno milioni di va sono dati forniti dall'Ente Poste perché cito questo dato perché mi sembra che al di là dei un elenco della spesa o di un elenco dei problemi dei servizi postali si debba come questione proprio strategia di fondo
Dare maggiore attenzione al punto di vista dei cittadini comuni
Al punto di vista degli utenti dei servizi postali non darli come dati come dire per scontato utenti che sono cittadini comuni che sono aziende che sono impresa
Ora ci sono alcune questioni di carattere strategico che io mi permetto di sottoporre l'attenzione anche del del relatore
Che devono essere sciolte a mio avviso devono essere almeno affrontato perché dovremmo superare come dire la logica dell'autoriforma
Dei servizi di pubblica utilità
Il migliore ente la migliore azienda il miglior servizio di pubblica utilità non riesce da solo
Ad attuare anche i migliori proposte di riforma si è una per un rapporto diverso strategico con l'utenza con la cittadinanza attiva
Allora il primo tema vi sembra essere approfondito questo ruolo dell'utenza del cittadino dell'utente del servizio postale un ruolo che dovrebbe essere attivo ad esempio per quanto riguarda la verifica della qualità dei servizi
Non basta affidarsi a enti di carattere esclusivamente tecnico occorre stabilire un rapporto costruttivo di reciproca corresponsabilità anche nei confronti del mondo delle associazioni dell'organizzazione dei di di tutela degli utenti e dei cittadini
Il secondo aspetto di carattere strategico il sistema di interlocuzione tra diversi attori
Cioè mi sembra che ci sia un limite qui dovremo in qualche modo trovare delle soluzioni un limite secondo il quale in fondo problemi di questo genere possono e debbono essere affrontate solamente dall'ente
Dai sindacati dal governo dalle forze parlamentari mi sembra che sia necessario coinvolgere maggiormente il mondo della cittadinanza attiva attorno alcune scelte strategiche soprattutto attorno al comune politica anche nella fase della loro attuazione
Molti programmi ottimi condivisibili
Pensa anche programmi dell'Ente Poste per quanto riguarda la qualità in realtà sono molto autoreferenziale cioè non contano nulla di don si affidano su un coinvolgimento strategico di questi attori le organizzazioni degli utenti c'è quindi qui tutto il tema che il sistema di governance di servizi di pubblica utilità
Terzo aspetto di carattere strategico quale la politica tariffaria abbiamo avuto recentemente uno un aumento ulteriore nelle tariffe B credo che qui dovrebbe essere ormai giunto il tempo di affermare una stretta correlazione tra il costo dei servizi l'accessibilità ai servizi è il tema della qualità del servizio
Senza alcuna demagogia però certamente non pensando che il cittadino che l'utente sia sempre disponibile a pagare di più per dei servizi che non rispetta lo degli standard accettabili di qualità
Certamente ci sono degli aspetti importanti che sono stati qui toccare il tema dei tagli ai trasferimenti alle Poste il problema del rapporto con la raccolta del risparmio non risponda profondi dire
Concludo con due battute non ci attendiamo dei segnali precisi dal Governo dell'Ulivo al Paese segnali rivolti alla cittadinanza al cittadino comune interno e di trasparenza di informazione e di coinvolgimento e anche con la capacità in qualche modo di imporre un acceleratore per quanto riguarda alcuni cambiamenti
Forse possono sembrare molto marginali o molto di basso profilo ma tangibile per il cittadino
Qui c'è il grande tema di milioni di cittadini italiani costretti ancora fare
Le file per di più impiega gli uffici postali c'è un monitoraggio condotto dai procuratori dei cittadini del movimento che ha riconsegnato questa mattina dovremmo riprenderli insieme guardare a dare un segnale concreto visibile e percepibile
Dalla cittadinanza perché non introdurre queste famose macchinette elettroniche elimina code questa non è demagogia
è possibile definire un programma tre a sei a dodici mesi
Dell'Ifi cardine io dico anzitutto attuabili insieme responsabilizzando i movimenti e la cittadinanza attiva ma che soprattutto non può esser derogabile
Secondo tipo di interventi cartellini di riconoscimento qui onorevole giustamente ha detto indipendente le mosse sentono offesi e figuriamoci quanto si sentono offesi
Milioni di pensionati milioni i cittadini che devono perdere tempo perde le situazioni allucinanti per quanto riguarda il rapporto con i Front Line
Io non me la prendo come dipendente le vostre sia chiaro
Credo che ci sia una grave e un grave una grave responsabilità maturata negli anni in una mancanza di una politica di cura di controllo e di sostegno e quindi anche di formazione del personale delle Poste però non c'è dubbio che si verificò molti conflitti
Più o meno micro proprio agli sportelli in particolare i dovuti alla mancanza di questo tipo di di politica allora almeno mentre il cartellino di riconoscimento c'è la carta dei servizi postali una carta dei servizi postali che segna il deficit di un mancato confronto con le organizzazioni della cittadinanza attiva ma è una politica importante quella degli standard sta chiudendo quella degli standard di qualità
C'è un un timido segnale di interlocuzione con l'Ente Poste con grande fatica stiamo costruendo anche un protocollo d'intesa stanno passando i mesi speriamo che si riesca anche a chiudere questa licenza
C'è il tema dell'abbattimento delle barriere architettoniche anche qui è un segnale concreto e tangibile che dovrebbe essere essere dato la questione della verifica della qualità dei servizi postali attraverso un monitoraggio che possano essere realizzate coinvolgendo gli utenti dei servizi e gli stessi dipendenti
E poi quella delle conferenze periodica dei degli uffici e dei servizi postali ecco sono segnali piccoli ma compressi da dover dare non non lo nascondiamo credo che si debba accanto a questa impostazione di grande respiro come è stata data dall'onorevole Panattoni anche affrontare in maniera molto concreta e tangibile l'urgenza di dare questi segnali dal punto di vista della tutela dei diritti del cittadino
Grazie
Grazie io rinnovo l'invito a fare nei tempi più stretti possibili l'onorevole Torchio dell'ANCI
Dopo Tullo della UIL
Grazie servitore della considerazione
Noi abbiamo partecipato a quest'ultima
Fase
Delle vicende
Dell'ente
Con un coinvolgimento da parte verrà
Rappresentanza sindacale
Che ringraziamo anche
Oggi
Il partito democratico
Per la sinistra e il gruppo parlamentare
Per la sinistra democratica l'Ulivo per questa attenzione
I segnali che abbiamo per territorio sono inquietanti
I ministri la Repubblica hanno ricevuto
I sindaci di una provincia italiana
Il giorno dopo le elezioni per quanto riguarda il ministro della pubblica istruzione e ieri l'altro per quanto riguarda il ministro delle Poste
Li ricevevano per dare delle risposte in ordine a due temi
Il primo era il taglio che la rete scolastica il secondo la minaccia di taglio per la Rete postale
La Provincia di propria nel frattempo è stata guadagnata dal Polo per le libertà
Ecco questa è la dimostrazione come l'impostazione della razionalizzazione se non è vissuta in termini di partecipazione delle istanze locali diventa un boomerang che porta le stesse realtà di governo a perdere i riferimenti territoriali
Lo voglio dire perché nel momento in cui non diversamente da
Esempi più alti non nel senso della qualità ma vera dimensione raccordo del presidente Clinton con la maggioranza repubblicana
Ipotizzano il trasferimento del welfare dallo Stato federale agli Stati membri
Non diversamente tutta la partita dei servizi d'Italia si sta trasferendo a livello delle realtà intermedie locali in particolare le realtà dei comuni
Questo però determina un fortissimo impatto sul territorio
Se avesse vinto la linea Strumendo e non quella dello Renzo la riforma sanitaria non sarebbe stata nelle mani di duecento direttori generali delle aziende ma degli otto mila sindaci oggi invece questo è gestito centralmente dal potere regionale con l'esclusione completa
Delle realtà locali la vicenda emblematica dell'ennesimo commissariamento degli Spedali Civili di Brescia che vede il sindaco gridare contro questa impostazione
è la dimostrazione della mancanza di strumenti e di compartecipazione delle forze locali nella gestione della programmazione e se del caso anche nella spesa per il mantenimento dei servizi
Non ha senso un federalismo che non punta alla compartecipazione nella gestione di tutte queste partite
Perché la stessa vicenda dei tagli delle ferrovie ipotizza un servizio ferroviario regionale ma non vi sono poi le risorse in sede locale e la stessa ipotesi di razionalizzazione degli altri servizi che riguardino essi da scuola
Che riguardino essi la posta che riguardino essi la telefonia che riguarda non avviene nulla noi abbiamo partecipato lo dico qui perché le Poste sono il ramo povero di un sistema molto più ampio che è quello complessivo della comunicare nel nostro Paese dove si giocano interessi fortissimi
Dove esistono privatizzazioni importanti ed imponenti siamo l'arte dove esistono i bilanci edere partiti attivissime questione Telecom
Dove noi abbiamo posto di fronte al taglio dei servizi nelle comunità rurali nelle comunità montane e nell'altro sto tempo il cablaggio delle aree metropolitane un principio di sussidiarietà chiedevi comuni
Grossi metterà a disposizione risorse percepire meno dal cablaggio purché venisse mantenuto anche l'ultima cabina telefonica dalla montagna e i gestori delle reti infischiarsene perché la divisione del discorso e tale per cui le direzioni preposte non solo si parlano tra di loro e allora a Cologno Monzese cosa interessa avere tre miliardi daccapo raggio può averne anche dure ma se viene mantenuto in un concetto i soci di arietta il discorso della presenza sul territorio per quanto riguarda i servizi se no c'è il drenaggio vero
E oggi noi lamentiamo come un fatto che non avviene nella montagna lo svuotamento Panattoni io lo ringrazio
Deve averci detto delle cose che alla fine costo non lo stato molto di più
L'impressione di amento con la mancanza del presidio umano sul territorio corsa al posto di fronte alle calamità naturali alle dissesto idrogeologico
E alla legge della montagna che il parlamento ha fatto perché invece doveva i alle questioni vere aree interne dello spopolamento
Io ho partecipato ad un vasto dibattito nella Sinistra democratica in Sardegna su questi temi ed altre parti per l'organizzazione di altri partiti questi sono argomenti di grande qualità interesse non la vogliamo dire
Le poste oggi hanno una grande possibilità
I comuni stanno uscendo per chiedere per le notifiche uno standard di quindici mila lire lo Stato attraverso il Comune sta facendo tutta una serie di cose proprie gratuitamente
Sta uscendo un impostazione di carattere generale che annette a tutto questo servizio che riguarda le finanze che riguarda la giustizia che riguarda un sacco di altre cose
Una
Impostazione nella quale anche l'ANCI pone il termine dei costi perché è questo non lo fa la posta nel momento in cui e ancora comunque pubblico ufficiale il referente all'interno del servizio perché tutti questi discorsi
Di utilizzo della Rete che riguardano la possibilità di avere il per esempio codice fiscale cioè le finanze che riguardano la questione legata al servizio sanitario nazionale cioè la questione di avere il tesserino non può essere attraverso un impegno io qui dico ma dove questa autorità pubblica sull'informatica se abbiamo ancora le calcolatrici con la manovella nei nostri uffici e non è stata innovato nemmeno a livello della presenza di un fax o di un microcomputer in tutto il sistema delle piccole realtà locali dove si agisce in termini di monopolio
Il problema non è di andare alla competizione globale
Con il sistema bancario che è in difficoltà ma di valorizzare anche quella presenza in termini di monopolio esiste in un quarto degli uffici postali di questo Paese come si diceva prima certo vendendo una serie di prodotti voglio dire anche un'altra cosa io mi trovo oggi dei patemi d'animo lo dico pane attori lo dico anche al sottosegretario perché qui oggi il ministro non ha fatto più il discorso di Ciampi ha fatto il discorso del ministro delle Poste e io me ne compiaccio ma voglio fare un ragionamento se alla Cassa depositi e prestiti per i duecento mila miliardi e si raccolgono per conto del Tesoro solo quindici mila di questi vengono dati i mutui agli enti locali io la sono rappresentante dell'ANCI
E allora si pone in discussione la questione del mille seicento miliardi della convenzione che ogni anno regola i rapporti per la raccolta appunto del risparmio postale da parte appunto dell'Ente Poste la si vuole comprimere i la risposta del presidente dell'Ente delle Poste non può essere che quella di tagliare a questo punto gli uffici locali perché minori sono i trasferimenti
Minori sono le prestazioni per i servizi e più bisognerà incidere da qualche parte
E allora è evidente che se noi non lo manderemo oneriamo quella che anche la capacità è che oggi i servizi che oggi vengono svolti dal sistema evidentemente ci troveremo di fronte a delle tre delle sette che sono drastica ecco a me pare e oggi noi ci troviamo di fronte e concludo ad una singolare situazione noi siamo esclusi dai tavoli di negoziazione quindi giustamente la senatrice senesi diceva è importante e necessario che a livello dell'Ente Poste italiane che a livello del ministero delle Poste e Telecomunicazioni sia consentito
Un tavolo nel quale il il peso locale sia di ha messo a disposizione siamo in grado di integrare alcuni servizi nelle comunità più piccole
Di mettere a disposizione anche i locali a detta risse che sono ridotte
Di farsi carico in termini sociali di una quota pur di mantenere la presenza di questo indispensabile ruolo e funzione così come le quote sono in grado di gestire loro una serie di questioni se vi è un ufficio nella periferia nella borgata che può dare i servizi che il Comune non può dare lì perché non alla circoscrizione perché non ha perché non integrare questo tipo di ragionamento io ho l'impressione che oggi noi abbiamo una potenzialità enorme con i quindici mila uffici
Che sono un po'come la rete degli spazi agricoli che aveva prima che andasse tutto era in regola Federconsorzi quando non c'erano i podi dico i i supermercati
Che invece sono stati lasciati a se stessi nell'abbandono e poi sono andati alla distruzione quella che era la più potente Rete che c'era nel Paese
Lasciamo stare i riferimenti di quel tempo io non li vivo in termini Nostalgia voglio dire un fatto poiché nessuno ci fa ci ha pensato pure ci hanno pensato molto male maggiore attuazione dei leader alla fine vi abbracciamo una Commissione d'inchiesta certo ma certamente è necessario che ci sia un discorso di questo tipo io però no non voglio non voglio confondere le lucciole con le lanterne voglio dire nella cappella Rita di una presenza che gestita male si è trasformata in un disastro
Per il paese e io non vorrei ripetere
Alle soglie del Duemila Naro che esperienze con un altro settore come questo grazie
La parola fatturo raccomandandogli come dire la brevità salutiamo l'onorevole Stajano presidente della commissione Trasporti Poste e Telecomunicazioni della Cavallerizza
La ringrazio anch'io per questa iniziativa soprattutto nel momento in cui al termine di una lunga vicenda che ha visto il sindacato in netta contrapposizione
A momenti con il Governo momenti con il manager ma dell'ente per la definizione di questo problema delle Poste che finalmente che entra nell'attenzione del maggior della maggioranza di governo
Credo che sia importante che i risultati di questa discussione di oggi
Noi possiamo ritrovarle nelle decisioni che il comitato interministeriale si appresta a varare con la direttiva era lo sviluppo futuro delle Poste
Io ho condiviso moltissime delle indicazioni che l'onorevole Panattoni
Apposto nella sua relazione
E vorrei sottolineare un aspetto
Delle condizioni che concorrono ad agevolare in questo momento questo processo di trasformazione a patto però che la trasformazione non sia solo razionalizzazioni
L'evasione sensazioni sono qualcosa di diverso dalle riforme
Noi vorremmo che la trasformazione fosse una riformare Ale di questo settore che insieme ad altri ai trasporti all'Energia
Concorre come si dice alla modernizzazione del nostro Paese
Ed allora il sindacato in questa vicenda ha avuto un ruolo ed ha ancora un ruolo fondamentale che non è assolutamente di conservazione dell'esistente
Credo che un sindacato che ha accettato una riduzione di sessanta mila detti
In tre anni senza chiedere come ricordava Micheloni nemmeno una lira per prepensionamenti sindacato che ha accettato di trasformare profondamente il rapporto di lavoro dei dipendenti da pubblico a privato rinunciando rinunciando
A quelli che vengono definiti i privilegi del settore pubblico
Non è un sindacato che
Si è posto a difesa dell'esistente
E quindi c'è questa disponibilità ad andare oltre
Nella fase attuale che è una fase di stagnazione rispetto a quelli che erano gli obiettivi
Io ho sentito Panattoni che ha fatto
Una domanda che presuppone anche forse una possibile risposta ci torno sull'argomento per capire se poi alla fine rispetto a questo si possa avere un'indicazione
Io ho condiviso quell'affermazione dove si dice la spada
è un'indicazione è una condizione per lo sviluppo Lone una conseguenza dell'equilibrio economico da raggiunge ecco io credo che dentro questa affermazione ci siano tutte le condizioni di difficoltà che non hanno consentito il decollo vero di questo processo di trasformazione
E la spada può farsi una domanda io faccio anche nel
Nell'ottantotto all'inizio dell'ottantotto così come previsto se però non viene posta come condizione essenziale questa questione dell'equilibrio economico che ci sentiamo continuamente riproporre la domanda che faccio
Se la Spagna è una condizione per lo sviluppo ASPA andrebbe fatta anche domani mattina perché dello sviluppo che ne abbiamo bisogno soprattutto noi che abbiamo d'occhio soprattutto la situazione del del livello occupazionale del settore quindi per noi lo sviluppo essenziale perché sappiamo bene che qualità sviluppo è una delle condizioni per evitare che ci sia un'ulteriore riduzione di attenti
E allora questa frenesia
Che ha dato già dei risultati notevoli in termini di equilibrio economico secondo la quale senza l'equilibrio economico raggiunto a fine novantasette non si può fare la Spagna quando in altre aziende
La Spagna si è fatta e i delitti sono ancora notevoli
è una delle questione quale credo il governo in particolare debellare la risposta altrimenti si continua no nella trasformazione raggiungimento degli obiettivi in un'operazione di razionalizzazione
Che non è la trasformazione che non è riforma ma io vorrei aggiungere che le razionalizzazioni costano comunque quelle del settore industriale degli anni settanta
Sono costate tanto e costavano tante anche lo Stato che concorse notevolmente i processi di terziarizzazione
è strano che nel settore dei servizi pubblici che concorrono alla modernizzazione di questo Paese invece le razionalizzazioni
E non le riforme
Si vogliano fare ma c'è questo ostacolo del delle risorse che mancano il sistema postale
Ha raggiunto i livelli di produttività
Ormai non più scandalosi come si diceva qualche anno fa però bisogna convincersi che la modernizzazione ha necessità di ulteriori strumenti di natura economica
La modernizzazione tecnologica soprattutto che alle Poste
E ferma da alcuni anni ha necessità di risorse queste risorse dove si reperiscono questa è la domanda
La risposta non credo che possa essere solo ed esclusivamente quello che la manovra tariffaria come diceva che il ministro Maccanico perché altrimenti mi chiedo
I costi che stanno portando la presenza sono la scuola un servizio credo molto più nobile di quelle poste per un Paese non credo che a qualcuno pensa diritti di scaricarla solo sulle sulle tasse che gli studenti paga se fosse questa l'equazione avrebbe ragione Maccanico allora
Questa è la è la risposta che noi attendiamo soprattutto dalle indicazioni
Che il governo deve fornire questo comitato interministeriale con la direttiva e dalla quale dipende un po'il futuro la prospettiva è un po'affidato a questa della risposta politica sulla quale io insisto in questo settore e dalla politica che deve arrivare un indicazione
Le altre
Sono di supporto ma a una indicazione che deve venire dalla politica grazie
Grazie Tullo
La parola all'onorevole vita sottosegretario alle Poste io vorrei anche salutare
Il Presidente del diretta Italia Ettore Calogero non ma abbiamo la possibile dargli la parola siccome pubblicheremo gli atti di questo convegno se ci faranno pervenire dei contributi per iscritti dopo cioè l'onorevole Mussi presidente del gruppo parlamentare della Sinistra democratica prego onorevole Rizzo
Sì grazie
Intanto volevo fare i miei complimenti
Al gruppo parlamentare della Sinistra democratica perché
Ci pensavo stamattina alle prese a con una riunione sul decreto centoquindici che oggi riprende la discussione tormenta altissimo
Sulla telefonia mobile di con iniziative
Presenza ufficiale e la riapertura
Della discussione alla Camera sull'isola di recepire ventuno sulla riforma dalla comunicazione pensavo che in tutto questo
Riuscire a incardinare con il rilievo che sta dentro
Un'iniziativa sul tema poste è il segno che finalmente sottolineo molto finalmente è stato detto anche diversi interventi
Questo argomento entra nella serie A
Anche di quella parte del sistema politico che
Forse non aveva valutato pienamente l'importanza non
Che fine era
Del mondo postale come una componente un sedimento essenziale del sistema comunicativo allargato oddio questa parte adesso
Sempre in me spirito battagliero
è stata anche portata fuori pista
Perché occuparsi di poste per tanti anni è un pochettino ancora adesso lo dico facendo solo segretario non è facilissimo
Per chi non appartiene una certa tradizione so
Che poi diamo a Cesare quel che dice senso con adesso ce ne stiamo occupando io cerco di dare il mio contributo come sottosegretario
C'è una forte sensibilità anche nuova
Del nostro ministero
E sono davvero contento non è una cosa formale che anche
Il gruppo lamentandosi sono caotica abbia sentito come fece il PDS qualche settimana fa in un convegno nazionale a Bologna di promuovere una riflessione tra l'altro di di grande livello la relazione l'onorevole Panattoni che non ho ascoltato perché appunto che è un impegno fuori ma che avevo letto ampiamente è una bella base di lavoro
Da cui si possono trarre come in tutte questi in tutti questi casi tante conseguenze operative quindi è uno stimolo importante
Il governo è stato tirato giustamente in causa da diversi interventi ed è giusto che sia così perché il governo come dicono
Alcuni politologi obiettivamente confliggente con alcune istanze sindacali io spero di no spero sempre meno
Devo dirvi questo in un intervento che data l'ora e poi
Che gli impegni credo parlamentari vicinissimi
Non possa che essere breve ecco vi dico sinceramente questo il governo deve fare la sua parte
Il governo ha avuto la capacità di riaprire un tavolo di dialogo con di organizzazioni sindacali
Che hanno avuto un atteggiamento assai serio responsabile tutta questa vicenda
Un tavolo che ha impedito che si andasse come in una sorta di zona d'ombra in cui la vertenza Rita Pau non trovava
Una conseguenza operativa come sapete in questi casi in grande rischio a partire proprio dalla vita quotidiana dei lavoratori poi di trovarsi in una sorta di
Così terra di nessuno ecco si è riaperta la discussa ricovero ha fatto sulla questione contrattuale sulle scadenza del contratto la sua parte ora deve fare la seconda parte della sua parte cioè
La direttiva sta mettendo a punto comitato
Che proprio in questi giorni si sta vedendo
E in più in generale io credo che debba arrivare alla
Prossima scadenza
La prossima legge finanziaria prossima scadenza che come in tutti gli anni
Riapre il problema della spesa pubblica con un indirizzo un indirizzo che debba essere quello esprimo un parere molto schietto compare attualmente impegnativo per quanto mi riguarda con un atteggiamento che sia insieme di Risanamento e però anche di riqualificazione ripresa di questo settore
Proprio perché in un Paese moderno le cifre lo stanno ad indicare nomi voglio evocare un buon funzionamento del sistema postale una carta d'identità
Non c'è dubbio che ogni paese giudicato per tre quattro grandi variabili è una di queste il sistema postale
Quindi il compimento della nostra organizzazione democratica
Ha tra le altre scadenze e non vorrei sembrare blasfemo accanto riassetto istituzionale alla riforma delle regole sulla comunicazione anche un migliore funzionamento restiamo prostrato
Non che conti più della scuola non non c'è più o meno ci sono alcuni grandi diritti dei cittadini che vanno tutelati e che devono essere seguiti con una cura maggiore ecco non mancano naturalmente le le riflessioni critiche sul passato non ci stiamo per farla fin troppo facile ma settore postale finalmente passi ad essere da una costola
Di un sistema politico che lo immaginava come zona di clientele favorire e poi anche di funzionamento ma insomma era un po'il secondo
Ordine del giorno a un'impresa moderna ecco da qui l'esigenza di una società per azioni che io vorrei chiarire questo punto l'ha fatto già la relazione tra questo mi pare un passaggio delicatissimo anche per evitare che nasca un dibattito che già si è vissuto in altre zone della comunicazione pubblico-privato privatizzazione sino qui non si tratta di abbracciare alcuna tardo idee tardi ideologia liberista nel settore postale anche perché come si potrebbe spiegare magari ci sarà occasione di farlo un chiarimento più profondo ci sono settori e settori anche in una comunicazione le poste sono un monopolio povero un semi monopolio povero ben diverso da quelli che sono stati i monopoli delle telecomunicazioni dove il grande mercato rende più facile i processi di liberalizzazione che poi tornerà dopo e non credo che si tratti di abbracciare una improbabile
Dentata liberista non c'è proprio la materia prima tra l'altro non è così in Europa io partecipato raggio a una riunione del Consiglio dei ministri la comunità dedicata a questo tema andai io per il ministero proprio guardate non è all'ordine del giorno cioè non c'è nessun Paese in Europa che ha spinge velleitaria mente verso salvo qualcuno dei più piccoli per motivi di insomma collocazione geopolitica proprio piccoli geograficamente vi sono un punto di transito spinge verso una ventata di Pisa no il punto è accompagnare ecco prova della società per azioni scremato da qualsiasi incrostazione ideologica accompagnare il passaggio da un settore che fu un settore considerato un pezzo della visione
Assistenziale dello Stato italiano a un'impresa moderna e come in tutti i passaggi serve una formula societaria serve una strumentazione
Senza la quale è difficile che il passaggio possa avvenire questo è il punto importante da chiarire ecco perché va fatta sta per azioni va fatta nei tempi dovuti anzi rinviarla sarebbe un errore gravissimo perché il rinvio ancora io ricordo il dibattito proprio in Commissione parlamentare
Il ritiro ancora
Della scadenza sta per azioni non è guardate un elemento di prudenza è un elemento di ulteriore erosione degli spazi di manovra
Dell'Ente Poste basta l'attenzione trattazione a questo passaggio
E io sento sempre con qualche preoccupazione mi rivolgo ai vedi saluto ai consigli di amministrazione del dell'ente che
Su questo si devono misurare quotidiane che sedusse dunque qualche preoccupazione le vocazioni della scadenza dello Stato reazioni con una scadenza sostanzialmente di
Dio Tina diciamo per per l'ente società per azioni e ormai un atto dovuto io credo con la franchezza dovuta in questo caso ecco a sua volta che
Questo gruppo dirigente che fu confermato dal governo governo confermò attorno a Natale il gruppo di rete e lo fece dopo una riflessione
Quella conferma avvenne su questo Obiettivo
Non su altri
Quindi il Governo preso un impegno innanzitutto con una società italiana di rendere più funzionale più operativo il settore posta per rispondere a un problema sociale forte a cui ancora non si è riusciti a rispondere in pieno quindi passa frazioni non è come ho letto da qualche parte lamentata privatizzato i cioè uno strumento fondamentale a da cui non si può prescindere in tal senso mi avvio a chiudere mi ha molto stupito che il piano d'impresa che tipo di spunti interessanti
No niente sostanzialmente su questo argomento
Cioè che la ripresa non si può dire che sia un cattivo documento però io mi ricordo avendo seguito storico di formazione da qualche tempio ripagata la RAI fece un piano d'impresa bellissimo che si fece fare da una società poi ci sono società che lautamente pagate fanno
Questo mestiere
Un piano d'impresa
E tutti dicemmo io mi ricordo con Mussi altri è un bel piano d'impresa ma non solo non accadde nulla ma sostanzialmente furbetto dagli stessi che l'avevano commissionato che non non si era fatto per poi seguirlo era sostanzialmente un elemento per dare un'immagine immagini più forte diciamo allora
Parlo di alcuni anni fa ora io non vorrei che accada esattamente lo stesso non può accadere per questo e riguarda no lo dico perché so che ci sono state riflessioni ma Lami mio non è un intervento di propaganda in intervento di impegno quindi però ci tengo a fare anche alcuni chiarimenti
Dare dei giudizi pericolo di presa rischia di essere così un libro tra l'altro con delle alternative
Curiosa anche questo
Spero che nel riassetto delle regole di funzionamento del nostro sistema come si sta discutendo in queste settimane
Anche qui si chiarisca perché
L'Ente Poste un ente autonomo ministro delle Poste un ruolo di vigilanza diventerà una S.p.A.
Però finché non c'è il passaggio da ad impresa nel senso stretto del termine Queens operazioni
Il suo gruppo dirigente così amministrazione è stato nominato dal governo
Con parere delle mozioni parlamentari
Ora no lo dico qui senza polemica ma per dire che c'è qualcosa che non funziona in tutto ciò che va rapidamente rivisto e corretto io non me ne sono occupato in altre epoche prosa adesso presto occupando un po'e quindi dico la mia beh un gruppo nominato dal governo non può presentare al governo tre alternative cioè è il governo che la fa le alternative gruppo dirigente dell'ente
Finché è di nomina governativa con la sua autonomia il suo prestigio o meno ma so fa quello che il governo dice di fare
Lo dico perché se no e si passa da una
No da una cosa positiva a una negativa cioè non vorrei che in questo frangente ecco perché il rinvio sarebbe deleterio noi prendiamo i due lati negativi di entrambi i due sistemi possibili e cioè evochiamo fenomeni di liberalizzazione privatizzazione senza poi attuarle nel contempo manteniamo alcuni dei vizi più antichi del modello diciamo Prima Repubblica cambiavano così va per semplicità fine
Del discorso bisogna procedere con un contratto Quique c'è la parte che riguarda noi un contratto di programma adeguato quindi quindi questo ragionamento molto aperto giuste invece qua perplessità che son venuti da voi su una prima bozza di Contrada Ippati stiamo riscrivendo lo dico con franchezza e bisogna aprire la strada alle S.p.A.
Differenziando cominciando già operare per la differenziazione dei compiti di indirizzo Napoli gestione mi pare che si stia risolvendo ormai
Sotto il profilo delle forme amministrative la introduzione della figura del direttore generale credo che ormai sia una questione proprio di giorni
L'introduzione della figura direttore generale credo che sia funzionale proprio a dare luogo a questa doppia
Forma di pratica Società cioè l'indirizzo da una parte la gestione dall'altra evitando che ci sia questa specie di
So
Ritorno con sanciti consociati distico anche senza volerlo perché quando un Consiglio fa tutto e poi rischia di essere una specie di punto di riferimento inesorabile anche delle cose minute
Quindi direttore generale contratto di programma un impegno del governo che il Governo si deve su un chiarimento che deve avvenire
E deve farlo vedete proprio di consiglio quest'ultimo pensiero il governo deve farlo il nostro ministero a questa missione sta scritto finché non cambierà nome come disegno di legge mille ventuno poi anche dopo insomma
Sta scritto nella sua missione quindi è giusto che ci sia una dialettica anche sulla base dell'essere sociale noi siamo il ministero delle Poste e telecomunicazioni quindi dobbiamo anche dialetticamente tutelare
Lavoratrici e lavoratori delle Poste dirigenti quadri il settore posta però vi dico proprio una battuta
Così di di
Col conforto vostro
Io vi assicuro vita vissuta che quando si va a discutere col ministro del Tesoro
Una certa immagine antica dell'Ente Poste pesa eccome
No ma non solo quella del passato remoto anche di passati e di presenti
Ma anche sulla mia coscienza scusate io faccio parte della sinistra accesso segretario
E sono molto leale con coprendo la maggioranza ci mancherebbe altro penso profondamente sono pronti unitisi vi assicuro che non fanno piacere andare a fare un'iniziativa in questo o quell'altro posto d'Italia
Ed essere avvicinati da un giovane lavoratore delle Poste che dice che il proprio automezzo si spacca per strada perché a due milioni di chilometri e chiede tutela a qualcuno e viene da me perché pesa c'è il sottosegretario che anche di sinistra
Non fa piacere sentire che una certa cappa di un vecchio potere pesa ancora nelle cose le trasferimenti Iveco insomma
Questo mondo io lo dico ripeto non per fare qui la propaganda perché pesa poi pesa tesa l'immagine rischia di essere al di sotto di quella che può e deve essere perché lo dobbiamo operare tutti quanti per un rilancio del settore postale ma per farlo dobbiamo avere le carte in regola
Dobbiamo essere pronti a fare anche una sfida su cosa vuol dire un settore postale moderno aggiunti alimento io ci sta o non ci stiamo
Però bisogna che la riforma sia cosa concreta che alcuni atti avvengano subito che da qui al trentuno dicembre ci sia una fase non transitoria infinita buona qualità una storia concreta finalizzata a rendere un'impresa moderna democratica il settore postale vi ringrazio
Facciamo l'onorevole vita la parola al presidente del gruppo parlamentare Sinistra democratica l'Ulivo onorevole Fabio Mussi
Ringrazio gli amici che
Stamani ci ha onorato la loro presenza
Spero anche che ci devono aver hanno di qualche riconoscimento e qualche attestato innanzitutto per quello che abbiamo fatto stamani stamane abbiamo fatto un sacco di marachelle essere qui
La giornata è cominciata all'alba con l'incontro della maggioranza sul DPEF
Voi immaginate tre gli incontri a maggioranza ci siano tre del governo è sette otto dei gruppi no perché siamo una cinquantina perché il maggioritario ha prodotto come suo effetto la moltiplicazione dei gruppi parlamentari speriamo di poter correggere questo
Poi alle ore quindici
Si è tenuta la discussione
La quarta e conclusiva discussione generale sui quattro temi della bicamerale
In questo momento in corso la riunione del gruppo dalla sinistra democratica dei camerale che deve decidere qual è la nostra posizione nessun argomentino un po'controverso
Monocameralismo Camera e il Senato delle Regioni Senato delle garanzie questioncella
Nel frattempo si è votato le due assemblee congiunte per l'elezione di un giudice della Corte costituzionale
Che non riusciamo da mesi e leggere né per il dritto né per il rovescio non abbiamo partecipato secondo me contribuendo a mandare a vuoto un'altra votazione e tue membri verrà CSM alle tredici qui dovrà fare in modo che la nostra mattinata non si conclude in modo catastrofico ricomincia alle votazioni speriamo in seduta conclusiva
Del famoso pacchetto sul lavoro tre
Fronteggiando un'opposizione
Che come il tuo
Andrà a vuoto i lavori usare la mancanza del numero legale
Lei ha avuto una parte dell'opposizione che dovrebbe essere liberaldemocratica che si è impegnata a fianco della onorevole collega Malavenda
Presentatrice di mille cinquecento emendamenti al pacchetto tre
Quindi io spero che ci sia un apprezzamento da fare da parte vostra per il fatto che nonostante questa mattinata ma ce ne sono diverse che gli assomiglia durante la settimana siamo qui
A avendo confermato l'iniziativa a cui dobbiamo dall'inizio creduto innanzitutto hanno creduto i colleghi compagni che fanno parte
Della commissione Trasporti
E telecomunicazioni perché siamo convinti che quella che discutiamo qui si è davvero una questione grazie
Ricordava ora vita cioè nel nel rating e di un Paese nella valutazione che si dà di un Paese
Come stanno le sue poste è uno di quei fattori che stanno nella griglia di valutazione non c'è dubbio ne siamo perfettamente consapevoli
E ci sentiamo la responsabilità di dare almeno una parte delle risposte necessarie
Perché facciamo parte del governo
E abbiamo un gruppo di parlamentari assai competenti e appassionati
Disinteressati che si sono buttati a corpo morto su queste questioni prima di tutto Panattoni ha fatto
Stamani qui credo una bella relazione piena di spunti interessanti
Noi lo dico al dottor cardi
Sinistra Democratica
Oltre che alcuni di noi PDS
Offriamo per questa discussione per lo sviluppo di questa importantissima vicenda
Una sponda politica
Per arrivare a decisioni
Che siano al tempo stesso tempestive informa che che è uno dei dei segreti della democrazia che le decisioni siano tempestive informa
E quindi queste l'Offerta no occasione che essi finché non finirà qui di discussione
Non ci candidiamo
Scusate la brutalità
Ad esercitare alcuna forma di padre minacciò nel presente nel futuro
Anzi vogliamo che questo rapporto tra la politica e le cose
Risulti totalmente rivoluzionato
I partiti sono grandi luoghi nei quali si raccolgono interessi idee offrono sponde la discussione fin
Poi il sistema delle responsabilità si esercita laddove la Costituzione assegna i poteri quello legislativo e quello esecutivo quello giudiziario sperando che non ce ne sia mai bisogna per le cose di cui discutiamo che non ce ne sia mai più bisogno
Questo è il contributo che si può dare ad una evoluzione storica della nostra democrazia del nostro Paese
Dirò brevemente nel merito
Con tre brevissime premesse
La prima è questa
Nel capo in coda relazioni Panattoni c'era c'è un pensiero politico
Pensiero politico più o meno suona così
Dice insomma
Tante speranze tanti consensi anche intorno alla proposta dell'Ulivo per grandi processi di cambiamento dei sistemi più importanti del Paese
E quindi bisogna che cure che questi queste attese abbiano una risposta in caso contrario avranno vinto delusi dell'Ulivo
Che si sentono Defence potrebbero sentirsi defraudati della speranza eccetera
Sicuramente è vero non vogliamo deludere speranze l'esperienza condotta in questo anno però mi obbliga e l'ho sentito questo riflesso nelle conclusioni di Panattoni a ad un invito alla prudenza
Questo è un Paese nel quale hanno grande insuccesso le idee di riforma
Purché riguardino altri
Come si mette una mano un dito
Scattano le tagliole
Perché molto più di quanto siamo stati in un recente passato qui c'è anche la colpa della sinistra
Che ha posto negli ultimi decenni un ente fasi sul caso italiano come caso avanzato come frontiera di tutte le sperimentazioni rivoluzionarie come laboratorio
C'è anche una colpa nostra
Ma noi invece scopriamo
Uno dei grandi punti di debolezza storica del nostro Paese
La sua struttura
Corporativa dal punto di vista sociale
E municipali Istica
Dal punto di vista politico istituzionale
Noi abbiamo un centro pesantissima oppressivo
Un sistema di corporazioni
Una periferia sbriciolato
è come che come fosse un lungo tardo Medioevo nel quale stenta a schiudersi compiutamente quella modernità che pure ha fortemente investito un paese come il nostro che mezza seguaci
Tuttavia riesce a stare al mondo come uno dei grandi Paesi ma se noi non riusciamo a chiudere il lungo tardo Medioevo e a far volare la modernità del nostro Paese
Rischiamo moltissimo
E spero che si cominci tutti che tutti i soggetti comincino a cambiare testa approccio alle questioni
E che si possa spezzare tutte quelle resistenze corporative che
Rendono difficili i processi di riforma
Secondo
Non c'è dubbio che stiamo discutendo di scadenze che riguardano le nostre questioni qui e in una strettoia micidiali
Vengo da questa discussione sul DPEF che non credo incontra grandi difficoltà
Ne prevedo qualcuna di più quando a settembre
Si tenterà di tradurre nel testo della legge finanziaria le previsioni per il novantotto quando ci saranno stabiliti i numerini le tabelle libido qualche difficoltà in più
Ma ora nelle prossime settimane non vedo grandi difficoltà a girare uno
Una buona Longo ci riusciremo
Rifondazione ha detto che ci sono da parte loro delle persistenti forti perplessità
Ma perplessità è una parola di mezza costa diciamo non non
Non lo trovo uno sbarramento insuperabile credo che il DPEF e tuttavia badate
Che anche se sembrerà privo di qualche esagerata Spina tuttavia sono è un documento dove prendiamo degli impegni negli impegni molto grandi
Che poi se siamo persone serie devono diventare tabelle
Cifre riforme
Non c'è dubbio che alcune delle questioni che stiamo discutendo cui
Sembra che non abbiano soluzione io capisco benissimo la protesta contro la politica dei tagli
Contro forme di razionalizzazione costituite costituite essenzialmente da tale di di di sportelli di di risorse trasferite eccetera eccetera
Fino a che noi non siamo riusciti in via definitiva a completare il cammino del risanamento e questo dovrebbe essere completato esattamente nel mille novecentonovantotto
Aver messo definitivamente sotto controllo la bestia selvaggia del debito pubblico
Sotto controllo vuol dire porlo su un binario di
Progressiva ma costante riduzione in rapporto al PIL
In un Paese nel quale la questione del debito che monumentale tuttavia è meno drammatica per il fatto che l'Italia e il Paese
Chi ha la più alta percentuale mondiale di risparmio
Delle famiglie
Il debito è garantito dal risparmio delle famiglie e qui la raccolta del risparmio
è tecnicamente subito uno degli aspetti di una possibile rilancio del ruolo e delle funzioni delle Poste
Avere completato questo cammino vuol dire aver ridotto il deficit sotto i criteri di Maastricht ci siamo molto molto vicini
Aver completato questo cammino vuol dire però senza come si dice consegnando ai posteri un Paese vivo
Facendo scattare immediatamente in corrispondenza di questo completamento del risanamento il re le
Di una riapertura di una fase di sviluppo
Il DPEF fa delle previsioni che parlano a partire a novantotto e nel novantasette i risultati di alcuni indicatori macroeconomici sono migliori
Di quanto ci si potesse aspettare perché aver portato l'inflazione al quattro e otto all'uno e otto
Aver ridotto di tre punti
I tassi di interesse con una possibilità di un'ulteriore riduzione anche se il tasso di interesse che parte ridotto
Dal tous dalla Banca d'Italia non sempre arriva allo sportello della banca ridotto nella medesima misura anzi ma o quasi mai
Problema di un sistema competitivo nella raccolta del Billé del del risparmio tra Poste e banche riguarda prima di tutto il cittadino il risparmiatore
I tassi che sia in grado di
Esercitare sulla base di un sistema che funzioni sia razionale che sia efficiente
Novantasette i risultati nel novantotto si prevede una stabilizzazione decremento ulteriore del tasso di inflazione un ulteriore abbassamento del tasso d'interesse ma anche la possibilità di un'effettiva ripresa
Ho sentito Ciampi molto ottimista Ciampi difficile che
Che si spende colleghi su due azzardando qualche ipotesi che non ha fondamento
Molto ottimista sul mantenimento di un alto tasso di risparmio e sul rilancio degli investimenti si parla della possibilità di investimento in termini reali non nominali
Per il novantotto gli anni seguenti de quattro e otto cinque cinque cinque sei
Se questo è vero se ha ragione Ciampi
Se c'è questa possibilità
Noi possiamo realizza e fare bingo cioè completare un'opera di risanamento e al tempo stesso a trovare un Paese che sta riprendendo c'è già qualche segnale gli ultimi cinque settimane che non va enfatizzato
Il problema è che nella di marciare morti e feriti per strada proprio nella strettoia di questo passaggio
Tuttavia non mi pare che ci siano in per il novantotto
Grandissime possibilità di una incremento
Dei fondi che lo Stato mette a disposizione per i servizi pubblici essenziali credo che sia un altro anno
Un altro anno di vacche piuttosto magre
Quindi bisogna attrezzarsi a passare novantotto può le cose possano migliorare ma il novantotto non sarà d'abbondanza punto di vista delle disponibilità di bilancio
Terza questione di premessa e poi però già ho introdotto elementi di merito poi vado rapidamente alle conclusioni
Che qui ha avuto un'eco forte questa discussione l'intervento di Torchio che ho ascoltato esatta attentamente e anche di altri amici compagni colleghi
Il grandissimo tema della riforma strutturale dello Stato italiano chi ha un riflesso immediato sulla natura e la struttura delle grandi reti e dei servizi
La questione cosiddetta no cosiddetta la questione del federalismo non è cosiddetta la questione del federalismo
Do per scontato che qui si con concordi sul fatto che la secessione non è trattabile
Neppure per accettare di respingerla con strumenti istituzionalmente corretta
Preferendo sulla successione non si fanno
Si guarda tutti con molta preoccupazione all'escalation delle parole dai kalashnikov si è passati alla guerra civile
Mia sapere però che chi punta essi punta risolutamente se ci dovesse puntare non lo so ancora se se questa è la piega il che inevitabilmente le cose son destinate a darsi da prendere se qualcuno punta davvero approvare la la l'arma del della rottura definitiva dell'unità nazionale della situazione
Costruì prepara davvero la guerra civile
Non è uno scherzo
Non si sta giocando
E questo
Voglio lasciare il pericolo molto sullo sfondo grande come me meglio aver paura che toccando i sedicenni parte quindi sollevare una paura che può essere poi anche infondata perché non c'è dentro sostanza ma teniamone
Nel retropensiero il senso di un rischio supremo
Però invece federalismo una cosa seria grossa di tutti i capitoli della bicamerale sono dall'inizio convinto che ci sia il più grosso più grossi e più impegnativo persino della forma di governo perché poi vedete la forma di governo ci muoveremo tra la Svezia la Spagna di a Londra e Parigi ma non è che ci si sposta granché dall'Europa ci saranno varianti di forma di governo Giannotte sperimentate speriamo che siano varianti evolutive non involutive ma
Dove si mette le mani sul sul sul sul
Sul suo sulle cose che innescano processi irreversibili davvero la forma di Stato al federalismo
Ora voi avete visto di che cosa stiamo discutendo stiamo discutendo
Di un'idea quella avanzata prima bozza chi è centrata su un'idea di processo la costituzionalizzazione degli statuti autonomi della Regione
Parliamo naturalmente di un paese in cui si fede erano venti regioni non venti Stati autonomi e indipendenti venti regio
E quei da questo posizione non possiamo assolutamente smuove il PCI però Lelli la la cartina delle questioni che derivano immediatamente molto molto lungo
L'ipotesi è che ci siano poteri dello Stato nettamente definiti in Costituzione
Potere dei Comuni e Province e le Regioni nettamente definiti in Costituzione e guardo con preoccupazione lo svolgersi di una battaglia che a questo punto sembra avere come protagonisti di prima linea più che le Autonomie locali e lo Stato centrale i Comuni e le Regioni
You need versus le altre viceversa
Attenzione perché se si mette tutto nel frullatore
Allora però questo ci pone questioni molto serie nella prima bozza D'Onofrio tredici materie riservate ai poteri centrali contro le trentadue del paese di costituzione più recente e anche un po'più
O se sul terreno federalista o uno o di regionalismo fortissimo come la Spagna tredici contro trentadue
E nella prima versione che abbiamo visto non c'era nessuna competenza centrale Nesi sulla sulla scuola né sull'immigrazione nel sulle reti
Ora io concordo con quanti qui hanno parlato anche le relazioni Panattoni
Anche di un federalismo postale cioè del fatto che il principio di sussidiarietà vuol dire che i servizi non sono le istituzioni debbano prestarsi laddove c'è la domanda
Ma alla garanzia di un servizio universale quello di cui parlava stamani da questa tribuna Maccanico di un servizio universale chi è consustanziale al diritto di cittadinanza che fa un Paese
La garanzia di servizi universali de deve essere assolutamente sì curare in in in mani sicure istituzionalmente ben definiti
Non credo che esista un Paese in cui non si garantiscono servizio universale nel campo dell'energia
Delle comunicazioni
Delle telecomunicazioni cioè non ci può essere un cittadino che può spedire la posta e un altro no
è un altro che gode di terne quell'altro no e poi chiamarsi tutti italiani come francesi tedeschi
Le Poste italiane insomma io c'ho un un un pratica collezioni di francobolli mi piacciono moltissimo gli antichi francobolli dello Stato pontificio del Ducato di Parma Piacenza e Guastalla
De del Granducato di Toscana c'è no alcuni non quelli che valgono purtroppo cardine che ci sono anche di quelli che sui cataloghi Bolaffi valgono cinquanta mila lire quelle che valgono cinquanta milioni
Io cioè quelle che pagano cinquanta mila lire però sono molto Bellini stampati a rilievo eccetera eccetera io vorrei che fossimo tutti concordi sul fatto che sui francobolli ci sarà scritto poste italiane anche dopo
Il fedele poste Italia
Anche dopo il federalismo sono disposto a cambiare la dicitura quando si potrà scrivere poste europee
Ma non poste venete
Ho Calabresi francamente
Questo no dunque un servizio che deve mantenere un forte impianto
Nazionale ho voluto dire queste cose per aver chiaro dove ci moriamo e in pochi minuti voglio concludere le due questioni strategiche dette da Panattoni io le condivido assolutamente
Noi dobbiamo progressivamente introdurre ad oggi crescenti non dico che non ci sta non non ce ne siano già di queste dosi ma dobbiamo arrivare ad dosi
A dosi sempre più massicce l'introduzione in questo servizio come in tutti gli altri
Che fino a qualche anno fa e ancora sono in testa lo Stato come si dice che stanno cambiando però naturali societaria
L'introduzione di dosi crescenti fino al punto di saturazione necessario di una cultura aziendale
Io ho l'impressione che abbia ragione Maccanico quando rivendica lo è stato tra i protagonisti
Che il superamento del monopolio avvenuta attraverso una tappa intermedia quella dell'ente pubblico economico che è stato passaggio fosse indispensabile forse certamente saggio come diceva a Maccanti insomma
Però e la transizione sta finendo e io qui voglio dire che il nostro gruppo
Non ho sentito ragioni che possano farci cambiare posizione
Questo d'accordo con Vita
Farà quello che è nel suo potere per rispettare la data di fine novantasette per il passaggio alla società per azioni
Per noi quella data e buona
La società per azioni non è un po'processo di punture a mente privatistico
Anch'essi nel caso di un'evoluzione verso una holding che io non troverei affatto sconveniente che le consociate possano anche avere un assetto societario in cui il pubblico e il privato convivono e fanno insieme affari e organizzano insieme buoni servizi
Non trova niente di sconveniente ma non mi pare che stiamo parlando alla società per azioni che alla privatizzazione
D'altronde la direttiva europea non non ci spinge affatto in questa direzione l'azionista sarà essenzialmente il tesoro
Fino a che non sarà completata l'azione di risanamento del debito e del deficit del deficit per intanto il Tesoro avrà un qualche potere dispotico esagerato speriamo che possa ridimensionarsi rapidamente
Il punto della Spagna il segreto della spada non è
Il privato che diventa azionista di maggioranza non è alle viste un'evoluzione in questo senso sarà la mano pubblica sarà il tesoro tuttavia
La spacco stringe ad uno sviluppo
Della logica privatistica
Della logica aziendale
E questo è assolutamente e quindi
Una logica aziendale comporta una cultura della responsabilità nuova
Al governo cioè poteri concordo assolutamente con Vita
All'azienda e agli amministratori dell'azienda
I loro poteri
Alle parti sociali
Cominciando da rappresentanti sindacali
I loro poteri perché non c'è dubbio
Che nell'Ente Poste rimane monopolio un po'dice che Raggio
Delle varie parti
Di confusione di ruoli
C'è stato non deve più riproporsi assumo come slogan quella frase che ha pubbliche ha scritto Panattoni nella sua relazione
Non si deve far confusione dice Panattoni come qualcuno fa anche a sinistra facendo finta di difendere i valori del capitale pubblico e della garanzia di lavoro schierandosi in realtà da più posizioni conservatrici e fortemente frenanti la evoluzione del sistema verso modelli più aperti moderne ed efficienti
In un quadro di riferimento è ormai largamente europea
Questo vogliamo devoluzione verso modelli più aperti moderni ed efficienti in un quadro europeo passaggio della spada essenziale
Seconda ed ultima questione
Che ha qui ripreso per primo Fammoni ma diversi interventi proprio perché qui stiamo parlando dell'assetto societario dello strudel struttura d'azienda
Ma abbiamo bisogno al passaggio ad un'idea più a basta più organica più compiuta di sistema
I dati che ci portava qui presidente Cardi sono assai interessanti
Noi qualche volta diciamo delle parole senza poi aver ben chiaro tutto quello che significano quante volte ci è capitato di diversi siamo ad un passaggio epocale il passaggio alla Società dell'Informazione no una cosa dopodiché scopriamo appunto
Che questo vuol dire per l'Italia corrispondenza
Cara mamma e G venti per cento agli Stati Uniti e l'otto per cento
E l'evoluzione verso sistemi innanzitutto di scala planetaria secondo
Tecnologicamente dal punto di vista delle relazioni sociali e assai più complesse integrati ci pone ora non del due mila uno ed egli e noi vedemmo tanti anni fa un film di fantascienza che ci affascinò sino al due mila uno Odissea nello spazio
Mi riempie stamani mi è venuta in mente mentre stavamo discutendo a Palazzo Chigi del piante il DPEF per il mille novecentonovantotto novantanove due mila ci sia
Questo ci porte oggi porta ogni giorno sul tavolo questioni concretissima
Posti evoluzione INPS verso sistemi più complessi Società dell'informazione e qui ci stanno tutti gli intrecci nuovi che dobbiamo sapere allacciare Heusch ottiene a seconda delle necessità e opportunità
Ci pone il problema del trasporto di informazione trasporto l'informazione che ha una connessione essenziale da una parte con il trasporto propriamente detto
Ferrovie dello Stato Alitalia sistemi pubblici di trasporto dai quali dipende in parte
E dall'altra verso quella forma di trasporto più evoluta che si chiama esattamente telematica
Badate che nel mondo della telematica come ci spiegano
Tutti i rilievi i guru Henry i teorici di di di questo nuovo mondo
Il movimento delle cose porta in due direzioni
Una è globale planetaria il Macro e guai se non si sta al mondo perché alla fine il mondo ti occupa
L'altra è il micro
è in due direzioni che si sviluppa la globalizzazione
Il Macro e micro
Allora non possiamo anche questa questione dei nostri Benedetti quattordici mila cinquecento sportelli collegati anche al fatto che con cinquanta e pochi più o meno abitanti abbiamo otto mila settecento comuni roba da chiamare centottanta
In Francia con altrettanta vocazione poco più di tre mila non esiste nessun Paese che si sbriciola fino a sessanta abitanti no
Ma non possiamo reimpostare un po'questa questione degli sportelli di tutto questo micro pensando
Se c'è qualche possibilità questa fu qualche forma
Mi pare che sono delle esperienze me ne me me le ricordavo anche poco fa Angelini in di luoghi di unificazione dei servizi che diventano punti anche di identità di aggregazione delle comunità più piccole
Possiamo provare a inventarci qualche altra cosa che non sia al fatto Dinoi cede al gruppo parlamentare arriva la delegazione dei genitori che protestano perché egli è chiuso non scolina conventi dodici ragazzi senza sapere che le scuole con dodici bambini producono un livello di qualità della formazione molto inferiore a quelle dove i bambini sono tre c'è
Dove c'è lo scambio la comunità più larga
Poi arriva quello che protesta perché chiudi l'ufficio postale che ha venticinque clienti e poi cioè possiamo liberarci dall'incubo della coda di quelli che protestano perché in quella comunità perdono un pezzettino alla volta
E provare a re immaginare luoghi di unificazione di servizi viciniori che diano anche alla comunità un punto di appoggio di riferimento di identità
Mi si dice che sono in Europa esperienze molto interessanti su questo forse sarebbe importante se non riuscissimo questo vuol dire abbattimento dei costi
Anche mantenimento di ciò risposta Torchia ad un problema che è un problema
Effettivo
Tutto questo comporta tante cose comporta invenzione ti strumenti istituzionali riqualificazione del personale questo non vale solo per le Poste questo vale per tutti i nuovi per tutto Tyco
Parte della società riqualificare gli uomini e le donne che debbono prestare servizi questo ma ormai la formazione permanente
Vedrete che da questo punto di vista il DPEF sarà più interessante
Su questo tema Della formazione della formazione permanente sarà più interessante che negli anni negli anni passati tutto questo dovrebbe dare più organizzazione più democrazia migliori servizi più cultura
Più efficienza
Parola che ormai non spaventa più nessuno spero
Principio di efficienza
L'efficienza
Non è
Solo una forma di risparmio
L'efficienza prima ancora che è una forma di risparmio è un modo di produzione è una forma di produzione
Così come per la produzione elettrica si dice che il risparmio elettrico
Che comporta anche qui molte tecnologie molto organizzazione eccetera di quelle che si conoscono la fonte di produzione energetica più promettente
Così l'efficienza è una delle forme di produzioni di merci beni e servizi
Più promettenti
Io spero che tutto questo anche la Spagna è uno strumento non obiettivo che è uno dicembre bottega di meno alla velocità dei malati fate una squadra e dopo
No cioè è uno strumento quello che l'obiettivo e poi l'efficienza cioè che al cittadino arrivino belli merci e servizi
Rapidamente di qualità questo poi credo che sia il nostro comune intento vi ringrazio ancora lo faremo la nostra parte
Grazie al nuovo presidente Mussi io ringrazio tutti voi per aver voluto partecipare a questa nostra iniziativa io rinnovo l'invito per chi volesse contribuire alla pubblicazione che faremo come gruppo parlamentare
Se qualcuno ha qualcosa da inviarci da dirci da confrontarti con noi ne siamo ben lieti di accogliere osservo se grazie ancora arrivederci