"Il cambiamento del sistema bancario italiano" convegno organizzato dalla Direzione Nazionale e dal Gruppo Regionale Toscano del Partito Democratico della Sinistra presso l'Hotel Garden, in Via Custoza 2

Prendete posto
Cominciamo vi ringrazio
Allora cominciamo i lavori di questo nostro incontro di questo nostro convegno sul cambiamento del sistema bancario
Italiano ringrazio tutti i relatori ovviamente per averci onorato della sua presenza e tutti coloro che hanno accettato il nostro invito
I lavori si svolgeranno così trovate nella vostra cartelline anche una Scheda dove ha riassunto l'ordine dei lavori
Inizierà Luca Poniz i con il segretario provinciale del PDS aprendo i lavori del convegno
Poi vi sarà un saluto del sindaco di Siena Pierluigi Piccini
La relazione di Lanfranco Turci
Una comunicazione di Marcello Messori
Interventi poi faremo una pausa per il buffet
Alle quindici riprenderemo i lavori ed infine le conclusioni con Massimo D'Alema previsti per le ore diciotto
Passo subito la parola a Luca Bonetti segretario provinciale del PDS per l'apertura dei lavori grazie
Signore e signori vi porto il saluto
Nel PDS offrendo vi alcuni spunti
Per un convegno che immagino per le qualificate presenze
E per il previsto intervento di Massimo D'Alema sarà di grande interesse e di utilità per tutti
Il tema di indubbia attualità
Indiscussa importanza
Almeno per noi
E tra quelli meno dibattuti e pertanto più difficili
Abbiamo da dire alcune cose e soprattutto abbiamo da ascoltare molto
Si parlerà dunque dei cambiamenti del sistema bancario italiano
Un sistema che al pari di quello istituzionale e politico nel bel mezzo di una fase complessa di transizione
Per quasi sessant'anni il sistema bancario italiano è stato regolato dalla legge del trentasei
Una legge nata nel quadro della filosofia della forma pubblica del sistema capitalistico
Questa legge ha sfidato il tempo e due regimi profondamente diverso quello fascista e quello democratico
La legge del trentasei in acque allorquando si pensò di intervenire in crisi finanziarie profonde
Nel sistema industriale dei grandi servizi attraverso dosi sempre più massicce di interventi pubblici in economia
Lo Stato si fece così imprenditore
La legge del trentasei è stata archiviata sostituita dal nuovo Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia quando si è dato inizio al programma di dismissioni delle partecipazioni statali
E lo Stato da imprenditori si avvia pian piano a farsi regolatore la formali intervento statale come si sa anziché nel tempo evolvere verso forme superiori di democrazia economica è degenerata nelle clientele Colin crudamente i politici con i pericolosi intrecci tra banca e impresa
Alimentando un perverso rapporto tra potere politico e potere economico
C'è da dire che il sistema bancario italiano è stato da sempre lo specchio fedele della struttura politica produttiva e sociale del nostro Paese
Per tale motivo è rimasto per decenni ingessato protetto ed anche iper garantito
Oggi così come per la politica e per le istituzioni per il sistema bancario italiano sia aperta una fase nuova
La legge duecentodiciotto del novanta ha fatto in primo luogo chiarezza istituzionale ha separato le due anime delle banche pubbliche quella pubblicistica e quella imprenditoriale sancendo definitivamente che la banca anche se di proprietà pubblica è impresa così che è quella che fu definita
Da Giuliano Amato la foresta pietrificata della banca pubblica si è animata ma forse ancora non è diventata così ricca e varia tanto da essere più funzionale per lo sviluppo del Paese
Restituire vita ad una foresta pietrificata non significa affatto però come qualcuno sembra abbia inteso far prevalere la legge della giungla può realizzare una desertificazione della presenza pubblica
Sono queste interpretazioni riduttive e fuorvianti che non affrontano il nodo vero del problema che non chiariscono rapporto tra pubblico e privato e la loro possibile emissione per l'innovazione e dell'intero sistema
Che confondono quella che è una necessità dettata dall'integrazione europea cioè il modello privatistico dell'impresa bancaria con il diritto all'esercizio della proprietà della società per azioni
è questa una falsa visione tutta in chiave neo ideologica che contrappone le virtù del privato al modo per così dire delittuoso di essere e di agire del pubblico
Ci si dimentica volutamente che in un paese sicuramente europeo
Saldamente avanzato e insospettabile come la Germania la quota di proprietà pubblica del sistema bancario vicino al sessantadue per cento contro poco più del cinquanta per cento di quella italiana
La verità e che è in atto
Una rivoluzione questa rivoluzione chiesta importante sta imponendo ovunque il cambiamento si chiama globalizzazione
Con la moneta unica europea per le banche italiane si aprirà una sfida concorrenziale ancora più dura
La sfida si vincerà solo ristrutturando il sistema dando risposte adeguate sul piano organizzativo e delle capacità professionali accrescendo l'economicità della gestione migliorando l'approccio con il mercato
Questi argomenti saranno tra poco più diffusamente trattati nella relazione dell'onorevole Turci
In tale quadro evolutivo che ha appena accennato la legge Amato e le norme ad essa collegate hanno certamente rappresentato un momento particolarmente significativo
Lo sdoppiamento degli enti pubblici bancari in fondazioni e società per azioni ha reso più marcata distinta la missione di entrambi
Oggi tutti gli enti creditizi pubblici hanno assunto la forma di società per azioni consentendo operazioni di ristrutturazione rilevanti soprattutto da parte del Tesoro
Con specifico riguardo alle fondazioni queste hanno mantenuto di norma il controllo sulla maggioranza del capitale delle società bancarie
Per un insieme di fattori congiunti che sarà utile qui riprendere nel corso della discussione a partire dalla comunicazione del professor Messori
Quello che a me preme dire e che la legge ha prodotto tanti diversi modelli di fondazione più o meno patrimonializzate più o meno legate al territorio d'origine ci sono fondazioni e questo è il caso del Monte dei Paschi dove le rappresentanze elettive sono adeguatamente rappresentate e fondazioni dove vige una sorta di diritto medievale che consente a un cioè a un ceto di notabili locali
Facente capo spesso a tradizionali gruppi di potere il fuori da qualsiasi forma di responsabilità e controllo democratico di esercitare una forma di cooptazione interrotta
Beni quindi del Parlamento sia in procinto di discutere la nuova normativa bene ha fatto Siena a discutere a lungo all'atto di trasformazione del Monte dei Paschi storico istituto di diritto pubblico in società per azioni
Voglio cogliere l'occasione
Per rammentare a coloro che lo sanno già ma anche a chi può essere stato portato fuori strada nota una campagna di una parte della stampa interessata
Che Siena non ha subito la trasformazione in società per azioni
Come una sorta di costrizione o di imposizione
Al contrario a Siena l'ha voluta ed accompagnata in tutte le sue fasi perché in questa piccola città di Bellina laica
è presente una diffusa cultura che ha fatto sì che nei secoli i cittadini siano sempre stati coinvolti
Nella vita e nello sviluppo di quella che è una grande banca
Siena si può dire assegnato la trasformazione del Monte dei Paschi e i caratteri della Fondazione con un marchio proprio io credo che questo sia un marchio di qualità
Qualche tempo fa venne celebrato qui a Siena un grande convegno dal titolo il futuro a un cuore antico voglio prendere questa formula in prestito anche per la mia argomentazione l'assetto istituzionale quello della fondazione della società per azioni ovviamente tenuto conto della plurisecolare storia della banca senese
Dei suoi legami con il territorio e del suo tradizionale equilibrio economico e patrimoniale
Che è stata la Garanzia prima della sua autonomia la forza della sua crescita l'orgoglio della sua classe dirigente della città nella cui vita all'attività della banca profondamente radicata se si tiene conto di questa realtà quella delle istituzioni locali non possono essere certo considerate pressioni indebite sull'attività della banca ma semmai un'attenzione ed una partecipazione costante e sentita agli eventi che la riguardano
è bene che sia ricordato da tutti e soprattutto tenuto a mente da alcuni Illuminati censori che le strategie di crescita della banca non hanno mai risentito di interferenze destabilizzanti della città e delle sue istituzioni
Che sono storicamente solide intelligenti e rispettose
Il ministro Ciampi
Ha esposto nel corso della recente settantadue esima giornata mondiale del risparmio i principi e le linee di fondo della nuova normativa che verrà a breve sottoposta all'esame del governo e poi del Parlamento per essere trasformata in legge dello Stato
Il ministro si è detto nell'occasione fiducioso che vi sia un ritorno dal paese
Un ritorno dal paese fatto di riflessioni critiche suggerimenti per concorrere a rendere il Progetto pienamente rispondente alla duplice esigenza che lo ha promosso
Il definitivo assetto proprietario delle banche pubbliche ed una nuova collocazione delle fondazioni nella realtà economica e sociale
Da Siena con questo convegno ci sarà un primo ed importante ritorno verso il governo e verso il parlamento l'incontro odierno ricco di autorevoli e qualificate presenze vuole essere quindi un'occasione di approfondimento e di valutazione di tematiche di grande rilevanza politica e sociale
Che il ministro del Tesoro approntato con grande tempestività prospettando che le attività e le funzioni delle fondazioni siano ricondotte nell'ambito del diritto privato
E che quindi avesse venga riconosciuta nell'ambito delle finalità perseguite piena autonomia statutaria e gestionale
è evidente che ci sono in generale esigenze e bisogni diversi da contemperare da un lato ad esempio quello di favorire la diversificazione
Degli assetti proprietari e di allentare i legami tra la fondazione e la banca conferitaria incentivando anche ricorso di quest'ultima al mercato con tutto ciò che ne consegue in termini di efficienza e di trasparenza
Dall'altro bisogna valutare attentamente e e non recidere ma piuttosto qualificare i variegati e intensi rapporti delle istituzioni con il territorio d'origine
Che da sempre si sono caratterizzati per un legame profondo se non in taluni casi di una vera e propria simbiosi
Non servono ci sembra lacerazioni o brusche accelerazioni ma piuttosto come ha sostenuto lo stesso Ciampi flessibilità e gradualità
Le fondazioni dovranno avviarsi sulla strada delle dismissioni in tale direzione occorre favorire alle non rintracciabile e certamente non pubblicarle
Non esistono credo soluzioni generalizzate o tempi uniforme non si può insomma non tener conto delle peculiarità dei singoli casi e delle singole realtà
E necessario poiché il patrimonio redditi di cui le fondazioni dispongono siano opportunamente valorizzati proprio per rispondere alle istanze della comunità e del territorio di appartenenza
E anche per adempiere a pieno al ruolo di azionista le fondazioni potrebbero individuare e perseguire i livelli di redditività del patrimonio detenuto coerenti con l'andamento del mercato
Ciò che deve essere evitato e mi sembra che il progetto di riforma vada in tale direzione e l'intensità e l'imposizione di obblighi alla dismissione delle partecipazioni nella banca conferitaria da parte della Fondazione
Una simile norma sarebbe inaccettabile e priva di qualsiasi legittimità
La permanenza in capo delle fondazioni di partecipazioni bancarie anche ricontrollo non può essere considerata di per sé negativa a fini di una corretta gestione aziendale
Ciò che conta è che tale condizione non ostacoli processi di crescita e di rafforzamento
Patrimoniale delle società controllate e che in ogni caso il mercato svolga senza alcun vincolo il ruolo di misuratore dell'efficienza aziendale
Come giustamente ha osservato dottor Cipolletta direttore di Confindustria in una economia di mercato non ci possono essere imposizioni coattive chi pensa assimili ipotesi ha una mentalità tardo collettivistica
Per finire voglio volgere un saluto alla città che ci ospita
Sono sicuro che ognuno di noi si augura che il proprio a Siena la città che vanta la banca più antica non la più vecchia la più antica del mondo
Vi siano le energie le esperienze e le professionalità
Perché la Fondazione la banca e l'intera comunità possano essere protagoniste anche in futuro
Di un peculiare modello di sviluppo e possano essere all'altezza delle sfide che si prospettano all'orizzonte per le attività economiche e produttive del Paese
Una sfida che giocheremo si intende in Europa quindi tra di noi
Mettetevi infine una breve e sincera puntualizzazione fuori verbale come si dice perché pensavo proprio che non ce ne fosse bisogno sono fornite qua e là versioni caricaturali della nostra iniziativa del nostro impegno volto a discutere di tutto dalle banche ai destini dei lavoratori o dei giovani
Lo abbiamo fatto il possibile per far partecipare tutti per ascoltare le voci più disparate e qualificate abbiamo accolto tutte le disponibilità con favore non abbiamo mancato credo di rispetto a nessuno
Noi abbiamo potuto non abbiamo però potuto accontentare tutti ci sarebbe voluto uno stadio per questo voglio ringraziare che ci ha onorato per la sua presenza e mi voglio scusare con coloro che non hanno potuto trovare posto tra le invitati o tra i relatori
Ce ne dispiace
Perché infine non è riuscito o non abbia voluto cogliere il vero valore di questa nostra iniziativa grazie a tutti
Grazie hanno proprio niente
La parola adesso Pierluigi Piccini sindaco di Siena per un saluto sui lavori del convegno
L'incontro di oggi coincide con una fase molto delicata per il nostro sistema sociale ed economico
Varie la lira rientrata nello SME il Governo ha imposto una manovra dura ma necessaria
Che avvicina il Paese al processo di integrazione in atto in Europa che coinvolge il futuro di intere generazioni
Al fine di rendere tale processo fattibile il sistema economico sociale e politico italiano
Ha bisogno di recuperare efficienza ed efficacia di intervento
Ripeto quanto di recente ha affermato il ministro Ciampi nell'intervento tenuto alla settantadue sembra giornata mondiale del risparmio
La società civile non tollera più la dispersione di risorse di tempo di capitale umano
Generata dalla scarsa efficienza amministrativa
Ci dobbiamo sentire tutti sotto esame ogni giorno da parte dei cittadini contribuenti e consumatori
E questa tensione verso lo sviluppo più solido e duraturo delle strutture del Paese coinvolge in modo diretto e forse centrale il sistema bancario italiano agli enti non profit
Oggi a Siena si offre un'occasione per dibattere sulle questioni sui problemi che investono il ruolo delle banche in un'economia nella quale il meccanismo tradizionale sviluppo occupazione si è rotto nella crescita passa anche attraverso l'evoluzione del dell'economia sociale e l'integrazione delle risorse del bilancio pubblico per costruire un nuovo per far
Il mio saluto non volesse rituale non può al tempo stesso incentrati tutto su questa realtà
Ma mi sembrano importanti alcuni richiami alla nostra esperienza all'economia alla società civile serve un nuovo sistema delle banche
Serve una banca che operi a sostegno dell'economia che esce dall'assistenza per trasferimenti di risorse pubbliche che invece cerca di produrre redditi dal patrimonio che ha nella propria realtà
Servono sinergie come quelle che si sono create fra la città di Siena il Monte dei Paschi che dà risposte come quelle per il recupero del Santa Maria della Scala
Trarre reddito al patrimonio artistico e culturale e dalla capitalizzazione delle conoscenze
All'interno di tale processo deporre il progetto di legge del Tesoro in materia di fondazioni bancarie costituisce molto più di un passaggio probabilmente la cornice dell'assetto definitivo del sistema
Mi pare opportuno sollevare un dubbio sull'opportunità di procedere nel processo di riordino delle fondazioni all'istituzione dell'autorità di controllo attraverso un atto del governo seppure delegato dal Parlamento
La funzione di controllo e fondamentale delicatissima
L'Authority dovrà svolgere le proprie funzioni con grande autorevolezza
Sarebbe più opportuno procedere all'istituzione dell'organo di vigilanza attraverso una legge ordinaria del Parlamento
Ma l'aspetto fondamentale su cui vorrei fin dall'inizio chiarire la nostra posizione la netta contrarietà
A rendere obbligatoria per la Fondazione la cessione delle azioni della banca
Per il rischio che problemi reali di redditività delle banche non si muovano con nuove efficienza e produttività Massiah panino momentaneamente con la collocazione di azioni a valori significativamente stracciati
Questo pronunciamento non è di chiusura alle problematiche di efficienza e sviluppo richiamate sopra
Potendo al contrario ed evitare di disperdere risorse delle collettività e a valorizzarle
Che le risorse patrimoniali costituiscono variabile strategica fondamentale per lo sviluppo delle aziende di credito e oggi condiviso da tutti
A be'riflette il modello delle fondazioni appare in grado di favorire nel tempo la crescita dei mezzi patrimoniali della banca
Nel tempo il Monte dei Paschi con un controllo riferibile agli enti locali locali ha visto la nostra collettività che ha dimostrato di credere forse prima di molti altri un rafforzamento strategico dalla banca stessa
Ne ha favorito costantemente la propria umanizzazione denunciando soprattutto negli ultimi decenni una grossa porzione degli utili che statutariamente vi sarebbero spettate i per lasciarli investiti come riserve patrimoniali della banca stessa
E questo probabilmente anche la più chiara dimostrazione
E di una capacità le ricapitalizzazioni in senso lato alcun interesse locale sa assolvere più di quanto possono fare in una fase economica attuale mercati di capitali tra le altre cose poco dinamici
Ci si può correttamente chiedesse livelli di redditività attuali e di prospettiva del sistema bancario possono ancora consentirci questo spetterà alle collettività locali cercare altre soluzioni il legame con il territorio ha costituito il carburante necessario
Affinché il Monte dei Paschi di Siena potesse divenire uno dei principali gruppi finanziari italiani con dimensioni e proiezioni europee senza richiedere mai nella sua storia secolare interventi di patrimonializzazione da parte dello Stato
Di fatto ci si è comportati a Siena come hanno fatto quell'lungimiranti imprenditori azionisti italiani che hanno scelto di non massimizzare le scelte dei consumabili R. investendo nell'impresa
Tale richiamo storico serve qui solo perché due aspetti
Fa riflettere da cose al territorio attratto e trae la forza per richiede un'attenzione alla specificità invalidità del proprio modello
Evidenziare che questa visione non è stata non è mio tema bensì profondamente attenta alle necessità della banca
Forse molto più di tante sollecitazioni o suggerimenti ricevuti da altri livelli
Anche naso e di questi ultimi due anni
La struttura del rapporto tra ente conferente Banca è stata impostata essenzialmente in un ottica di gestione delle problematiche future
A differenza della maggior parte delle altre fondazioni bancarie infatti l'attivo iniziale la Fondazione Monte dei Paschi risulta diversificato
La Fondazione persegue i propri fini di utilità sociale i settori di intervento sono quelli specificati nel progetto di legge del tesoro ricerca scientifica istruzione arte sanità
Categorie sociali deboli attraverso una valorizzazione del popolo patrimonio è indubbio
Che ciò oggi voglia dire essenzialmente buon andamento della banca l'accrescimento della redditività derivante dalla partecipazione dalle potenzialità di sviluppo
E sull'efficienza e redditività della banca la collettività senese chiede che la Fondazione Monte dei Paschi si ponga gli stessi obiettivi delle autorità dell'autorità monetaria
Ed è proprio sulla problematica di governance tanto dibattuto in questa fase che mi vorrei soffermare un po'ritengo che la Fondazione Monte dei Paschi abbia tutto il diritto di fissare per gli amministratori e la banca obiettivi di redditività importanti vigna con gli altri principali gruppi bancari
Deve finire qui l'ingerenza della Fondazione la gestione della banca che si è realizzata in un assai discutibile fase transitoria di concentrazione sugli stessi amministratori del mandato i deputati alla Fondazione e di amministratori la banca stessa
Gli amministratori devono essere pienamente liberi da condizionamenti nel perseguire gli obiettivi reddituali fissati e dovranno essere giudicati sui risultati conseguiti
Tale impostazione fa favorirà anche un recupero dinamismo ed efficienza nella gestione in quanto crea gli incentivi affinché gli amministratori intraprendano una riorganizzazione valorizzazione le risorse professionali
Nella banca
Che le banche italiane strette dalla concorrenza dei mutamenti l'economia nera reale non abbiano ancora dimostrato sufficiente prontezza lo sviluppo delle azioni che nodino nel modo di fare banca e una forte preoccupazione per tutti
Vedendo poi la cosa in prospettiva come suggerisce il ministro Ciampi sbaglierebbe chi confidasse con lo sguardo rivolto al passato di una sorta di protezione naturale o nella transitorie tante realtà presenti
Quando l'Italia farà parte l'unione monetaria le banche europee diventeranno concorrenti in un modo con efficacia diverse da quello attuale
La moneta sarà la stessa in tutti i Paesi dell'Unione il prezzo del servizio sarà confrontabile con evidente evidenza immediata l'istituto inefficiente sarà spinto ai margini o acquisito da altri soggetti
Dubito che imporre l'obbligatorietà delle dismissioni significhi raggiungere automaticamente il risultato di redditività
Tale risultato si ottiene soprattutto con un'azione capace ed incisiva portata avanti da amministratore e managers lungimiranti
Tale risultato si raggiunge agganciando la riconferma degli amministratori una verifica dei risultati conseguiti
E questo meccanismo costo può costituire incentivo ideale date anche le caratteristiche attuali del nostro mercato dei capitali
In particolare l'assenza di investitori istituzionali tipo fondi pensione rende di fatto altamente probabile che qualora si imponesse
L'obbligatorietà delle dismissioni si potrebbe ricadere in quelle che recentemente sono state anche definite privatizzazioni troppo private
Guardando i fatti non mi sembra che tali operazioni abbiano automaticamente ha determinato un particolare accrescimento di efficienza e redditività
Noi che attraverso di essi si sia raggiunto come ben sanno gli azionisti di minoranza un accrescimento del valore economico e di mercato
Le autorità monetarie le forze politiche devono ben ponderare gli effetti di un'eventuale concentrazione del controllo dei principali banche italiane in poche mani
D'altra parte se si vuole ampliare gli orizzonti al di là e fuori dei nostri confini il dibattito sui problemi di corporate governance è ben presente da tempo anche in altri sistemi come gli Stati Uniti
Che si caratterizzano per un mercato di capita di molto più vasto e probabilmente più efficiente del nostro molti ad esempio Stiglitz che indubbiamente ha un certo merita una vittoria di Clinton ci sono più volte porsi il problema di valutare quali meccanismi garantiscono un attento adempimento delle proprie funzioni da parte dei managers
Quali sono le istituzioni che controllano coloro che hanno potere sul capitale sono efficaci potrebbero essere maggiormente
E gli incentivi ai manager sei amministratori legati ai risultati aziendali sono ritenuti uno dei meccanismi più efficaci nel produrre non solo un accrescimento del valore di mercato delle azioni
Ma soprattutto il rafforzamento delle prospettive di medio-lungo termine dell'azienda
Nel nostro Paese dobbiamo sforzarci di individuare i nuovi managers capire da quali esperienze sono immerse professionalità ed etica professionale per svolgerle tale ruolo
Concludendo su questo punto e sottolineo che l'introduzione di una norma coercitiva circa la vendita di tali azioni da eseguirsi entro un lasso di tempo limitato
Pur non garantendo nulla dal fatto di un recupero di efficienza avrebbe invece l'Effetto questo certo di arrecare un grave danno patrimoniale alla fonda alle fondazioni
Questo dato non vuol costituire chiusura di fronte alle sfide competitive che il sistema bancario di fronte a sé
Ma bensì capacità di una società civile di valutare in modo attento e critico le prospettive future al fine di valorizzare le risorse di cui dispone
Facendo al tempo stesso richiesta che la banca affermi il proprio ruolo sul mercato comprendendo i bisogni attuali del mondo imprenditoriale individui servizi gli strumenti poco per operare nell'economia e non per sopravvivere ci nella nostra realtà un rapporto tra fondazione e banca e teso a favorire lo sviluppo di rafforzamento di quest'ultima
Obiettivi strategici molto importanti conseguibili normalmente colazione al medio-lungo periodo posso risultare facilitati
Dall'elevata flessibilità dimostrate in termini pay out e dal fatto che invece di una dismissione delle azioni la fondazione può favorire un accrescimento dei mezzi patrimoniali della banca attraverso aumenti di capitale
Altro aspetto molto importante come è stato di recente sottolineato da Marcello Messori e Lanfranco Turci e la realizzazione dell'autonomia statutaria e gestionale delle fondazioni bancarie quali enti non profit
Dicevo all'inizio che l'economia civile costituita sempre più in futuro una base necessaria per affrontare costruire un percorso di crescita maggiormente equilibrata dell'economia
Nel caso la Fondazione Montepaschi sia i settori di intervento delle potenzialità dei dei potenziali ricadute sulla società civile non solo da costruire ex novo ben bensì costituiscono un campo di azione sperimentazione da molti decenni
Anche per questo quindi ritengo sia importante lasciare autonomia di azione alle fondazioni
In quanto le esigenze sociali e le priorità di intervento risultano alquanto diversa secondo delle specifiche realtà socio storico culturali del Paese
E diverse le esperienze vissute in passato nel rapporto tra soggetti destinatari degli utili e banca e ora Fondazione
In particolare gli enti locali la nostra realtà dove da questo punto di vista è la città che parla da sola
La riforma doveva portare aria nuova nel sistema bancario
Uomini e competenze che non sia la duplicazione di uomini di altri centri di potere
Ci vuole un sistema creditizio autonomo capace di dialogare sul piano di parità con gli altri poteri capace di finanziare le idee i progetti il coraggio e non solo i capitali
Le posizioni di rendita le clientele un sistema bancario che sia insomma vicino ai cittadini alla società
La nostra società le interdipendenze con università la ricerca scientifica la sanità l'arte la cultura dell'economia costituiscono da tempo un terreno fecondo nel determinare crescita qualitativa
Quello che vogliamo e valorizzare le risorse la Fondazione per poter meglio affrontare sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo con progetti levato spessore sociale ed economico le sfide di una società ormai proiettata
Verso il terzo millennio grazie
Sì Pierluigi Piccini
Il prossimo passo la parola Lanfranco Turci della segreteria nazionale del Pd è insito nella relazione
Signore e signori cari amici innanzitutto dicendo ingraziare tutti quanti per la presenza così qualificata e numerosa che già di partenza è una garanzia il successo per l'impegno che abbiamo voluto segnare con questo convegno è innegabile che il sistema bancario italiano è una delle questioni su cui l'attenzione dell'opinione pubblica e il dibattito politico ed economico continua a dedicare una particolare e continuativa attenzione
C'è una ricca produzione di analisi e non solo da parte di Banca d'Italia ma anche di molti centri di ricerca
Il fatto evidente che il sistema bancario italiano attraversato nell'ultimo quadriennio una crisi strutturale
Che non ha ancora trovato soluzione ricavato si possono fare due esempi emblematici l'uno e il dibattito è aperto sì proprio in queste ultime settimane aproposito di esuberi del personale bancario e della relativa mobilità
L'altro il caso ormai largamente noto del Banco di Napoli stretto fra la difficoltosa sistemazione del pregresso e la ricerca di nuovo assetto proprietario e di nuovi ambiti strategici
A questo proposito vorrei subito entrare in media sei aspre non tenere sole che alla fine le cose anche di immediata attualità per dire che noi non vedono scandalo nel fatto che dovesse essere anche una cordata guidata da una banca pubblica ad acquisire la maggioranza del Banco
Importanti in anche in questo caso che ci fosse piena consapevolezza che questo fatto non costituirebbe la conclusione di un processo
Bensì solo il primo passo di una necessaria profondo ristrutturazione del nuovo gruppo bancario che ne scaturirebbe però danno vita a un polo capace di svolgere un ruolo d'interlocutore rinnovato nei confronti dell'economia meridionale e insieme capace di un'attività a tutto tondo nel contesto nazionale internazionale
Se si perseguisse decisamente questo obiettivo anche il fatto che la privatizzazione accompagnassero seguisse questo risultato non sarebbe cosa utile se tale da sollevare polemiche ingiustificato
Ma proprio l'evoluzione del caso Di Napoli ci induce a pensare che se è vero che c'è una certa continuità di attenzioni polemiche Pancani non si ha tuttavia detto è minata ancora una convinzione adeguata circa la necessità di iniziative puntuali e stringenti degli attori sociali e del Governo
Per realizzare il processo di trasformazione di cui il sistema bancario ha urgentemente bisogno
Di qui il carattere preoccupato del messaggio che vogliamo lanciare con questo convegno e anche alcune delle proposte che presenteremo in questa sede non è certo necessario dilungarsi in ampie trattazioni analitiche in sintesi una radiografia del pronipote di sistema creditizio si potrebbe concentrare su questi punti essenziali
Eccessiva polverizzazione del sistema bancario che non può contare non su banche di dimensione europea non sufficienti meccanismi di espulsione di banche locali inefficienti
Scarsa redditività
La crisi che all'inizio degli anni Novanta investito forme diverse in forme diverse vari paesi europei Finlandia Svezia Norvegia Francia nonché Stati Uniti Giappone se concretizzati imitato in una caduta delle viti vita media del sistema bancario
Le banche italiane denunciano oggi i più bassi indicatori di redditività rispetto le banche dei Paesi avanzati mentre anche la fine degli anni ottanta si collocavano in posizione meno intermedia
Al riguardo basti ricordare come sottolineava il governatore Fazio nel giugno scorso
Che l'utile netto in rapporto al capitale delle banche italiane è stato dello zero sette nel novantaquattro e dello zero quattro del novantacinque
Nel novantaquattro lo stesso indicatore è stato parlino Zanotto in Giappone al due per cento in Francia il cinque virgola sette in Germania al quattordici virgola otto nel Regno Unito a quattordici virgola nove negli Stati Uniti
Terzo elemento di questa di mafia la crisi del sistema bancario meridionale
L'omicidio dell'economia reale della società nel Mezzogiorno e la cattiva gestione della maggior parte delle banche meridionali hanno dato luogo a una sinergia sa basti pensare che in confronto già preoccupante dato medio nazionale
Dei quasi dieci per cento nel rapporto tra sofferenze e impieghi complessivi le banche operanti nel Mezzogiorno sono schiacciate dal peso di sofferenza intorno al venticinque per cento degli impieghi
E da Patrick da perdite sui crediti così ingenti da due portato una diminuzione dei loro patrimoni quasi cinque mila miliardi nel solo novantacinque
La gravità della situazione meridionale ben esemplificata dal fatto che le cinque più grandi banche dell'area hanno richiesto salvataggi mediante interventi del tesoro commissariamenti acquisizioni da parte di grandi banche decentramento per capire meglio questi punti critici e sistema bancario correrebbe in serie di nei mutamenti precoce negli anni novanta in particolare la negativa congiuntura del novantatré la convessità tutta dei consumi interni l'intonazione recessiva della politica economica potata di aggiustamento degli squilibri del bilancio pubblico i crescenti vincoli internazionali ma prima occorre questi spunti questi i punti critici andrebbero connessione specifiche storiche
Del sistema bancario italiano
Ne abbiamo qui la pretesa di Fano ricostruzioni storiche peraltro già accennata negli interventi di saluto questo nostro convegno si può ricordare che fino alla fine degli anni Ottanta il sistema bancario è stato caratterizzato da due vincoli fondamentali
I mercati del credito sono stati sottoposti a rigida regolamentazione volta ad assicurare la stabilità più che l'efficienza l'operatività delle singole banche è stata costretta entro categorie che hanno indotto specializzazioni funzionali settoriali e territoriali
Nel risultato un sistema bancario poco esposto alla concorrenza interna e ancor meno internazionale ma anche poco concentrato pertanto pur avendo una posizione dominante nei mercati italiani dei capitali
Eppure ostacolando così lo sviluppo di un mercato azionario più spesso e bene organizzato le banche italiane sono stati in grado di svolgere solo funzioni creditizie più tradizionali raccolta impieghi
E hanno fondato la quota prevalente dei loro profitti sui margini di interesse o di vetture sullo spread fra tassi attivi e passivi
Non è sorprendente che in questo contesto il rapido processo di dialogo lamentazione dei mercati del credito avviato da autorità monetarie all'inizio degli anni Novanta in armonia con le direttive europee
Abbia creato difficoltà all'insieme delle banche e indotto situazioni di crisi per le sue parti più deboli
Tanto più considerando che ciò avveniva mentre la finanza si è globalizzato a livello internazionale prima e più velocemente di qualsiasi altro comparto economico
E inutile ripercorre qui le tappe assai note della recente del gol deregolamentazione
Basta ricordare che tutto ciò ha indotto potenziali elementi di competitività in mercati prima segmentati e con forti barriere all'entrata
Assimilato l'attività delle banche non attività imprenditoriale finalizzate al profitto e l'efficienza ha creato gradi di libertà quanto la forma organizzativa nella gamma delle funzioni svolte dei gruppi bancari
In linea di principio non vi oggi alcun impedimento legislativo che le banche italiane adempiano
Ai compiti tipici delle banche universali associando le funzioni tradizionali l'offerta di servizi non tradizionali ed attività tipiche delle banche di investimento
Il fatto è però che sessanta anni di rigida regolamentazione hanno lasciato tracce pesanti il radicale mutamento di prospettiva consumatosi in meno di un decennio ha indotto e tutto induce difficoltà nella gestione delle banche
Il salto manageriale culturale organizzativo richiesto per passare
Dal perseguimento di finalità di stabilizzazione definite d'autorità monetarie al soddisfacimento dei criteri di efficienza vincolati dalle possibilità di fallimento dei mercati non è semplice l'eredità storica sommando se difficoltà congiunturali strutturale dell'economia reale nell'ultimo quinquennio così fatto emergere insieme di punti di debolezza e di svantaggi competitivi delle banche sottrazione naturalmente non ci sfugge che in questo quadro preoccupante gioca un ruolo particolare l'eccessivo peso del pubblico negli assetti proprietari del sistema bancario sicuramente in altra sede
Altro dato avevo proposto questo come il primo problema o forse addirittura come il problema
Non pensano invece che pur considerando questa presenza pubblica e soprattutto delle fondazioni
Come un vincolo Sergio la dinamica del settore bancario una massa così imponente di proprietà pubblica nel capitale degli istituti di credito
Vi chiedo certamente una decisi dopo una decisa volontà politica continuato nel tempo per dismettere gli allocare la proprietà ma intanto non esime dall'affrontare i necessari processi di trasformazione riqualificazione del sistema bancario anche nella sua parte pubblica
Rinviando la parte finale il tema delle privatizzazioni dunque vorrei ancora seppure sinteticamente rilegge nello difficoltà prima ricordate nell'ottica dei problemi morfologici e del sistema bancario di problemi di gestione dell'attivo e del passivo dei problemi di efficienza operativa
Innanzitutto i maggiori gruppi bancari anche se ormai riducibile a sette sono troppi per la dimensione dell'economia nazionale il risultato di questo numero in eccesso e che tali gruppi seppure grandi rispetto al mercato domestico rischiando di non raggiungere quelle dimensioni minime efficiente che è richiesta per offrire una gamma dei fatta di servizi e per sfruttare le economie di scala e di scopo ossia per essere competitivi a livello europeo in secondo luogo nonostante che nell'ultimo quinquennio
Le banche centrosettentrionale abbiano più che raddoppiato il numero di sportelli nel Mezzogiorno e abbiamo acquisito un numero rilevante di medie piccole banche locali l'area meridionale continua cioè caratterizzata da un eccessivo non lo di piccole banche inefficienti
Ciò significa che al momento della concentrazione bancaria nel mezzogiorno e più in generale in Italia vede nel petto a prima vista paradossale di aumentare la concorrenzialità del mercato
Infine le banche regionali e locali del centro nord e in particolare le banche localizzate nel Centro-Nord testo svolgono in modo stesso efficiente
Le funzioni creditizie tradizionali esempio nazioni Tevere termine ciò non è però sufficiente per risponde ad esigenze differenziate dei vari sistemi di piccole e medie imprese
I distretti industriali più avanzati domando normali servizi non tradizionali
E in particolare le forme di sostegno finanziario in grado di accompagnarne sostenerne l'evoluzione riavvicinato i mercati azionari e di garantire un'allocazione efficiente dei diritti di proprietà
Sul piano della gestione dell'attivo e del passivo vi sono problemi comuni a tutte le banche PoliMi specifici a ciascuno dei gruppi territoriali appena individuati Frezzolini comuni vanno annoverati la scarsa incidenza sull'attivo dell'offerta di servizi non tradizionali e quella dirittura trascurabile dell'offerta di consulenza finanziaria o di partecipazione strategica rischio d'impresa e alla definizione dei suoi assetti proprietari
Ciò significa che nonostante la nuova legislazione bancaria
Premette gruppi bancari di fungere da banche universali non vieti lo svolgimento di vita propria le banche di investimento il sistema bancario continua abbassare la propria redditività soprattutto sui testi di breve termine e sulla gestione dei depositi
La riduzione nel numero e nell'operatività delle banche italiane di investimento e il peso dominante mantenuto dalla nostra sola banca d'investimento con caratura internazionale
Hanno assicurato la difesa degli assetti proprietari dell'organizzazione delimitato un mucchio di grandi imprese private esistenti in Italia
Le stesse modalità operative di quest'ultima banca hanno però implicato un uso limitato della corporate finance trasformazione all'ammodernamento dall'apparato produttivo
Una scarsa attenzione per esigenze finanziarie più sofisticate delle piccole e medie imprese un uso strumentale dei mercati azionari
Tutto ciò si è tradotto in una crescente dipendenza dall'estero e l'offerta di servizi più innovativi redditizi della cordata di governance e in una scarsa redditività media del sistema bancario italiano
Un analisi a parte meritano le banche meridionali dalla gestione dell'attivo e del passivo è ormai rinchiuso in un circolo vizioso di difficile soluzione il finanziamento offerto ai clienti meridionali e troppo nervoso in termini di tassi dell'interesse di garanzie collaterale
Nonostante la drastica riduzione del credito concesso dalle banche meridionali soprattutto se in situazioni di palese crisi continua a verificarsi un forte incremento dei crediti in sofferenza o incagliati
La conseguente caduta della redditività e le frequenti perdite incidono sulla patrimoni detrazione delle banche stesse
Tanto queste banche sono spinte nasali ulteriormente SITAS degli interessi sui prestiti che l'ammontare delle garanzie richieste e ciò non fa che alimentare il circolo vizioso
La conclusione è che le banche meridionali sono più più efficienti che altrove soffrono di gravi problemi di sottocapitalizzazione e denunciano i crediti in sofferenza pali da almeno tre volte quelli centonove in questo contesto metto una valutazione attenta la proposta recentemente avanzata d'uso Dematté in merito alla ricapitalizzazione delle imprese meridionali rapporto di questa ipotesi con lo stato di salute delle banche stesse
Ricordo l'efficienza operativa i principali problemi sono riconducibili a gravi carenze manageriali organizzative ha scarsa propensione per le innovazioni tecniche organizzative ai sufficiente attenzione per la formazione del capitale una ciò si sostanzia in un'organizzazione gerarchica con troppi dirigenti con un numero sufficiente di funzionario di personale specializzato nell'erogazione di servizi non tradizionali come vice densa di dipendenti di bassa odio solita qualificazione
In tale quadro non un fatto sorprendente che sistema bancario italiano cui sulla produttività del lavoro inferiore e non ci pensa delle spese per il personale maggiore di quelle registrate negli altri sistemi bancari europea come ha ricordato il Presidente Ciampi nel centro giornata mondiale del risparmio i costi operativi vitali delle banche si collocano su valori addirittura superiori a quelli di venti anni fa
Allora interno le spese per il personale rappresentano ancora quasi due terzi il costo medio per l'avvento di gran lunga superiore a quello medio degli altri settori produttivi e dei sistemi bancari esterni
Le politiche del personale sto ancora citando l'intervento del presidente Ciampi dopo che hanno dato luogo negli anni Ottanta l'aumento del numero di dipendenti del venti per cento
Non sono ancora tali da prossimale della quantità e nelle caratteristiche professionali delle compagini lo collettiva situazioni appropriate alla lenta dinamica dei volumi intermediati e le rapide innovazioni tecnologiche informatiche dei processi produttivi
Il quadro che abbiamo dunque di fronte è tutt'altro che esaltante chiede l'assunzione del problema banche fra le priorità politiche programmatiche dell'agenda del governo se ciò non avverrà i rischi sono davvero segnare infatti questa situazione di debolezza del sistema bancario affetti macroeconomici negativi rischia di compromettere l'evoluzione età
Compassati si sono scaricate sulle banche in situazioni di crisi di vasti settori industriali e di vaste aree territoriali ricordiamo che nel triennio sono stati circa quarantasei mila le perdite su crediti delle banche
Oggi il sistema bancario rischia di costituire soste su un peso un primo la devoluzione dell'intero sistema Paese
La realizzazione dell'unione monetaria europea pone all'Italia i ben noti problemi di ingresso su quei concentrato oggi l'attenzione generale
Ma non bisogna perdere di vista Kyoto e questi problemi a breve
La partecipazione dell'Italia all'unione monetaria europea richiede nel medio periodo la realizzazione di radicali processi di mutamento del suo apparato produttivo volti ad assicurarne la competitività nel mercato unico in assenza di svalutazioni o in condizioni di bassa inflazione
In particolare l'apparato produttivo italiano deve rafforzare la propria presenza in settori strategici quali le telecomunicazioni
Ridefinire peso fa conclude fra i comparti moderni quelli tradizionali dei servizi assicurata l'impresa esterna alla ditta positive
Fra i costi da ridefinire bianche quello determinato dalle inefficienze nell'offerta di finanziamento di servizi non tradizionali da parte del sistema bancario e del sistema finanziario in generale
Questo salto di qualità tecnologico e organizzativo della produzione dei servizi che si ritiene necessario per il passaggio da una competitività di prezzo
Alla competitività strutturale richiede ingenti flussi di finanziamento un'adeguata consulenza per la loro gestione inoltre occorre valutare le implicazioni del processo di risanamento della finanza pubblica su un sull'attività delle aziende di Craig se l'azione di governo su questo fronte come si auspica eccome se già potuto verificare con la manovra finanziaria per il novantasette
Come si auspica diceva è come se già potuto verificare con la manovra finanziaria per il novantasette
Saprà tradursi nella discesa del livello di indebitamento statale e quindi più bassi tassi d'interesse si assisterà a una storica redistribuzione del risparmio investito fra assetti finanziari dalle caratteristiche diverso
Generazione di investitori abituati a convivere con la mentalità della certezza e dell'alto rendimento incarnati del titolo di Stato dei titoli di Stato si troveranno di fronte alle necessità di diversificare le scelte del risparmio
Le aziende di credito trans pronte mi sa che la sua conta assecondare questo cambiamento
Diventando intermediari efficienti anche nella gestione dell'investimento in capitale di rischio e nella valutazione di opportunità di investimento sempre diverse a cominciare dal grande capitolo delle privatizzazioni
Archiviare definitivamente la stagione di boat people c'è senza dubbio bisogno di banche capaci di rispondere alla nuova domanda degli investitori di aziende di credito sempre più sensibili verso le ragioni della finanza rischioso
Se le banche non sapranno adeguarsi a queste nuove domande dell'impresa e dei risparmiatori correndo il rischio serio di essere ridotte ad un ruolo subalterno all'interno sistema bancario fino e finanziario europeo questo non significherebbe tanto subiva una più accentuata concorrenza nel mercato domestico dei depositi e dei prestiti unificazione mercato dei capitali venuto ormai da qualche anno
E a differenza di quanto si potesse un po'ingenuamente pensare le banche europee non ne hanno massicciamente approfittato per penetrare nel mercato italiano al dettaglio voi per le permanente segmentazioni vuoi per la contenuta redditività
Certamente l'unificazione europea accentuerà il carattere globale unificato dei mercati europei dei capitali e quindi renderà meno costoso supera le segmentazioni dette così come altre barriere all'entrata nei mercati domestici il punto cruciale e però che se le banche italiane non compilando il necessario salto di qualità
Il voto sarei un titolo dalle banche d'investimento di altri paesi e ciò implicherà appunto che le banche italiane saranno in posizione marginale proprio in questi attori di mercato a più alta redditività e a più forte espansione
In tali settori dello funzioni rischieranno di essere ridotte la commercializzazione
Di pacchetti finanziari elaborati e cistiti altrove
Questo significa appunto che le banche italiane oltre al solito tarando di filiali certo c'è questo e persone che una certa accentuazione voglio dire tonica di banche con il cuore strategico localizzato fuori dei confini nazionali
Deve pur dire qualcosa il fatto che a giugno novantacinque circa sessanta banche europee avessero comunicato di voler operare in Italia in regime di libera prestazione di servizi mentre nessuna banca italiana risultava aver compiuto passi analoghi verso paesi europei dall'analisi che abbiamo fin qui svolto dall'indicazione dei rischi che ne discendono dalla valutazione delle domande nuove che investono le banche sistema finanziario emergono secondo noi terreno di essenziali da affrontare
Primo il dimensionamento riorganizzazione del sistema bancario secondo la progressiva privatizzazione degli assetti proprietari delle banche
Terzo la definizione più adeguato accodo sociale nel campo delle risorse umane per una gestione non traumatica delle crisi e la riorganizzazione processi lavorativi in chiave di maggiore flessibilità e professionalità
Per quanto riguarda il dimensionamento delle utenze nel sistema bancario occorre che si avviino fusioni
Tra i maggiori gruppi bancari italiani in modo da costruire non più di due o tre grandi gruppi in grado di essere competitivi sui mercati internazionali di specializzarsi nell'erogazione di servizi non tradizionali e di coprire in modo efficiente l'intera gamma dei servizi di corporate finance
La costituzioni questi vuoto ed impedire scrive internazionale potrebbe essere agevolata l'acquisizione anche di banche locali efficienti
Quello che preme aggiunge da aggiungere in merito a questo ragionamento e che la maggiore dimensione non sarebbe in sé una garanzia se non accompagnato da grandi processi di ristrutturazione e riqualificazione
Inoltre la mia attenzione ad apposta perché aggregazione acquisizioni non siano ispirate da malintesi criteri di alleanze o di influenze politiche queste prassi che hanno condizionato pesantemente il sistema bancario degli anni passati devono essere definitivamente messe al bando
Gli unici criteri possibili dove sia la strategicità delle operazioni e la loro validità economica in termini di risultati attesi
La Costituzione questi di questi due o tre grandi poli non dovrebbe essere di portata tale da indebolire tessuto di banche regionali e locali del centro e del Nordest
Quest'ultima non vuole essenziale da svolge prefinanziamento distretti industriali rafforzamento delle strutture organizzative e finanziarie devoluzione dello Dossetti proprietario
E se riuscivamo però svolge le tipiche funzioni diamoci banche sono se continuano sullo stato delle acquisizioni fusioni e si sapranno centralizzare i servizi più complessi e sofisticati mi strutture comuni di coordinamento
Quanto a mezzogiorno con l'operare affinché le più efficienti banche del Centro-Nord torce dall'acquisizione delle piccole inefficienti Banca del Mezzogiorno così di attenuare ad attenuare la segmentazione del mercato meridionale del credito
Un processo del genere comporta il rischio di disperati il patrimonio informativo che le piccole banche locali hanno comunque acquisito nei loro distretti segmenti di mercato
Controindicazioni ancora più gravi hanno però le alternative rappresentate da fusioni fra banche locali inefficienti o dall'apertura di sportelli di banche del Centro-Nord che finiscono per operare sullo sui mercati all'ingrosso e per scremare milioni segmenti al dettaglio
Più in generale con riferimento a tutto il sistema bancario occorre che le banche ampliando la gamma dei servizi offerti operino anche per la forza delle sezioni del mercato dei capitali diverse dal mercato del credito come noto in Italia per il mercato azionario molto sottile di un efficiente
Potendo di posizioni dominanti anche fra gli attuali investitori istituzionali le banche italiane possono convenienza contribuì all'evoluzione di tale mercato
Nel medio lungo termine ci appare essenziale per offrire agli agenti non bancari fonti alternative di finanziamento e per rendere possibile la pressione concorrenziale sugli strumenti creditizi
Immagino a questo punto una domanda molto pertinente
Dato per scontato che il disegno sopra delineato sia quello più auspicabile devoluzione il nostro sistema bancario chi garantirà la realizzazione di questa specie di dover essere qualcuno potrebbe risponde in modo secco il mercato e le privatizzazioni
Noi invece pensiamo che mercato le privatizzazioni non possono non essere accompagnati da un certo governo dei processi
Concordiamo in merito con quanto sostenuto in un recente intervento del presidente della BNL Mario Sarcinelli non si può lasciare alla sola mano della concorrenza questo tipo di scelte il mercato non ha la capacità di elaborare strategie non è immaginabile che imita di takeover posso diventare il principale meccanismo di governo dei processi di riaggregazione di controllo il sistema creditizio ciò non avviene nemmeno nel gioco nella maggior parte degli altri Paesi
Ebbene che autorità e banchieri riflettano sul dilemma fra privatizzazione concentrazione del sistema bancario ed esprimano un'accettabile tre dopo nell'interesse del Paese senza formalizzarsi troppo circa la sequenza dei due fenomeni questa risposta ci porta direttamente al secondo nodo posto in conclusione di questa relazione quello delle fondazioni delle privatizzazioni
Dopo lungo dibattito dei mesi passati la questione posseduta ripresa a partire dalle idee che ministro del Tesoro Ciampi recentemente esposto come frutto del lavoro di un apposita commissione ministeriale e come base di un prossimo disegno di legge delega del governo si tratta di una posizione interessante per la cui lo stazione e anche per le integrazioni che noi riteniamo necessarie rinviano comunicazione di Marcello Messori
Vorrei solo sottolineare che l'insieme di incentivi e disincentivi che verranno illustrati in quella comunicazione presuppongono appunto un'idea di governo del processo eterno ad attrezzare più efficacemente l'azione del tesoro a questo fine non si tratta di il regolamentare il mercato del credito né di tornare indietro dalla piena affermazione della natura di impresa delle banche
Tuttavia poi per la strategicità del settore vuoi per la sua specificità
Poi per l'ancora eccessiva debolezza del mercato finanziario e borsistico vuoi infine per la tutto dominante presenza del pubblico mercato impresa non escludono l'esigenza di un'attiva politica mancava
Governo e Banca d'Italia hanno gli strumenti diretti indiretti per governare questa trasformazione
Naturalmente uso questa parola governare nel senso più alto del termine nessun rimpianto di quel Piano regolatore del sistema bancario che si auspica la sinistra in anni ormai lontani altra fase del Paese altra fase politica e culturale della sinistra
Ebbene che mercato interno internazionale mettono alla frusta la vita delle banche ed espellono che non è in grado di adeguarsi è bene che l'atto che proprietà e manager sviluppi nei loro progetti e cercano di attuali in piena concorrenza
Noi vorremmo che questa competizione questo mercato fossero ben più dinamici di quanto ancora non siano ma questo non esclude che a partire da quel disegno di dimensionamento e riorganizzazione del sistema bancario che abbiamo sopra ricordato l'azione di Governo e Banca d'Italia
Posso insieme sollecitare quel dinamismo e cercare di in Canada e sta spingendo verso assetti più efficienti per le banche stesse e per il Paese
Le privatizzazioni delle banche e la debba calibrazione delle fondazioni bancarie sono una parte di questa politica
Infine lato assonanza il sistema bancario non può prescindere da un profondo rinnovamento delle politiche contrattuali e della gestione del personale
Ho ricordato in precedenza il quadro sintetico della situazione fatto recentemente dal ministro del Tesoro questo stato di cose ha origini lontane nelle condizioni di stabilità e di vendita in cui le banche hanno potuto beneficiare di cui le banche hanno potuto beneficiare per lunghissimi anni
In tale contesto protettori politiche contrattuali sono stato orientato esse stesse a sopprimere ogni spazio concorrenziale fra le singole aziende definendo centralmente vincoli rigidi nella gestione del servizio al pubblico
Su questo obiettivo si è registrato una sostanziale convergenza di interessi tra il sindacato e le banche che hanno di fatto Teso garantirsi anche su questo terreno condizioni di carattere tutto ciò accentuati i limiti di un sistema di regolazione del rapporto di lavoro tanto poco dinamico quanto convergente verso la pace sociale i cui costi sono stati scaricati sull'estero la conferma paradossale l'abbiamo avuto in occasione dell'esplosione delle crisi delle banche meridionali
Nelle quali accanto condizioni di maggiore efficienza sono venuti alla luce del sole costi del personale e trattamenti pensionistici integrativi superiori alla media nazionale e le stesse aziende leader nazionali del settore
Vorrei precisare che quando si parla di personale non censo invece solo a quelle numerose quello numeroso delle qualifiche medio-basse
Ma anche la numerosissima dei funzionari e dei dirigenti e se stesso organizzate secondo criteri di rigidità nominati in generale senza alcun riferimento adeguato agli andamenti della produttività aziendale e alle performances delle singole banche
è evidente che così non si può andare avanti lo dimostra anche la crescente consapevolezza che matura tra le stesse organizzazioni sindacali sul settore inoltre non incombe solo l'esigenza di maggiore flessibilità di riqualificazione delle funzioni superiori e dunque di una più alta professionalità
Ma anche l'ombra di imponenti esuberi collegate cambiamenti tecnologici all'esigenza di aprire le assunzioni e personali più giovane e a più alta qualificazione
Questo problema è scoppiato drammaticamente nelle crisi aziendali di chiamate se manifestato mo'politiche di significative riduzioni del personale gestiti in modo consensuale meno traumatico da altre banche
Infine rimbomba clamorosamente mi periodici annunci di esigenze di riduzione per migliaia di unità da parte di singole grandi banche nazionale
Crediamo che la cosa peggiore
Sarebbe continuato a trattare queste questioni al di sotto dello la loro effettiva dimensione politica sociale o affrontate solo caso per caso a manifestarsi delle crisi aziendali sperando di trovare volta a volta la sponda pubblica su cui scaricare gli ho la decisione del governo di inserire nella finanziaria in via di approvazione secoli dopo un dibattito confuso e contraddittorio la sperimentazione di nuovi ammortizzatori sociali
La cui definizione affidata alla contrattazione costituisce di fatto la cornice e offre la sede in cui ritenuta la definizione di un patto sociale adeguato alle nuove esigenze del settore
Non tocca una forza politica entrando i contenuti di un tale accordo né tanto meno nel merito delle diversità di posizioni che già si delineano fa le controparti ci pare però doveroso mettere in chiaro che i costi di questo accordo non dovranno essere scaricati sulle spese pubbliche
Non solo per le note condizioni della finanza pubblica ma anche per una questione di equità non sarebbe comprensibile che è un settore che gode di redditi complessivamente privilegiati nell'ambito del mondo del lavoro chiedesse allestendo le risorse per risolvere necessario via carne nello spirito della politica dei redditi del patto sociale del novantatré deve essere possibile anche perso qualche sacrificio trovare le risorse per un'uscita non traumatica del personale che fosse effettivamente in esubero
E per rimodellare le prestazioni lavorative alle condizioni del fare banca oggi ciò richiede un nuovo protagonismo delle parti sociali riconoscimento effettivo del potere contrattuale e degli spazi di partecipazione dei lavoratori
Noi pensiamo che evita l'accordo potrebbe non solo conteneva una quota inevitabili sacrifici per l'una e l'altra parte
Ma anche indicare le nuove aree di espansione dell'attività e bancaria la valorizzazione e la riqualificazione di capacità professionali e gli spazi per l'assunzione di manodopera giovanile qualifica
Un accordo di questo genere patrocinato dal governo
Nel momento in cui con la nuova legge sulle fondazioni fosse possibile anche a riproporre la legge Amato
E un'accelerazione al cambiamento del sistema bancario potrebbe segnare un sequel momento di svolta e significare anche che anche per le banche si è passati da quella fase sta quella fase stringente di riforme che il prossimo in via sull'Unione monetaria impone a tutti i settori del Paese
Il primo governo di centro sinistra storia italiana coincide con una fase di profonda trasformazione dell'economia del nostro Paese le forze di maggioranza il PDS
Non hanno dimostrato alcun indugio alcun tentennamento di assecondare il processo di modernizzazione dell'economia il settore del credito non può sfuggire a questa sorta di attrazione fatale con destino contemporanee dell'economia italiana
Per adesso nei prossimi anni si delinea prospettiva fatta di maggiore stabilità maggiore efficienza e di soluzioni aziendali più consone alle esigenze dei mercati internazionali
Dalla modernizzazione compatto del credito dipendono buona parte delle capacità di sviluppo del Paese
Per questo voltare pagina rispetto alla stagione delle crisi e dei salvataggi è una necessità politica ma soprattutto diventa indispensabile poter disporre quanto prima li avete rifinanziamento dei nuovi protagonisti dell'economia
Le imprese di minori dimensioni e le medie imprese l'imprenditore della conoscenza le imprese sociali imprese risultanti dalla scomposizione delle grandi intese sono intermediari finanziari l'attesa di queste richieste potranno assecondare al meglio la crescita del Paese
Noi vogliamo centrare questo ambizioso obiettivo fare in modo che la modernizzazione dell'economia coinvolga tutti i settori interessati che nessuno resti indietro nella corsa verso l'Europa
Si tratta di un ospite impegnativo in special modo per un Paese che portò a piene rinviato l'appuntamento con la riforma ma è anche una sfida che si può vincere grazie
Grazie grazie Lanfranco Turci
Parola che esso per comunicazione sulle fondazioni bancarie a Marcello Messori
Grazie
Io credo che l'esame delle fondazioni bancarie investa almeno due problemi importanti per l'economia italiana
Da un lato il problema degli assetti proprietari del sistema bancario e dei connessi processi di ristrutturazione
E dall'altro lo sviluppo di un settore non profit che dovrebbe costituire il terreno istituzionale di intervento per le fondazioni che dovrebbe aiutare il passaggio da vecchia nuove forme di welfare
E che dovrebbe consentire la costruzione di esternalità positive per l'apparato produttivo e per la Società del nostro Paese
Mi sembra anche evidente che questi due aspetti siano tra loro correlati
Non foss'altro perché le fondazioni bancarie potranno svolgere davvero questo loro ruolo istituzionale nel settore non profit solo se metteranno a rendimento il loro patrimonio
E come cercherò di mostrare nel prosieguo di questo mio intervento ciò potrà accadere solo sei attueranno una progressiva dismissione nel controllo proprietario delle banche
Forse proprio per questo
Io ho deciso di incentrare questo mente Hervé Into più sull'aspetto degli assetti proprietari che non sull'aspetto dei compiti e dei ruoli istituzionali che dovranno in futuro svolge delle fondazioni
E voglio essere molto chiaro e esplicito a questo proposito enunciando vi subito la tesi che dovrebbe un pochino costituire il filo del mio ragionamento
Io ritengo che l'attuale struttura proprietaria del sistema bancario italiano assommi per così dire tratti negativi che sono tipici di tipologie diverse di proprietà
E forse anziché spendere molti ragionamenti
Per giustificare questa mia argomentazione vale la pena far parlare i dati dati metto subito le mani avanti che sono stati costruiti un pochino con la regola del pollice
Ma che al di là di decimali probabilmente imperfetti esprimono bene l'idea
Bene consentitemi di raggruppare le banche italiane in tre categorie
Statali banche ha proprietà statale a proprietà pubblica e ha proprietà privata
E di inserire tra nel gruppo di banche a proprietà pubblica tutte le banche e le società per azioni che sono controllate da fondazioni o che sono controllate da banche che hanno come azionista di riferimento alle fondazioni
Se si opera questo calcolo
La quota degli impieghi e della raccolta delle banche a proprietà pubblica e rispettivamente del sessantasette per cento e del sessantacinque per cento sul totale
Questo sta a significare che le banche raggruppabili nel settore privato hanno quote che si aggirano intorno al trenta per cento
Se poi si distingue nell'ambito del settore privato le banche così per così dire ha proprietà cooperativa dalle altre banche private
E se si tiene conto che le banche cooperative cioè banche popolari e banche di credito cooperativo hanno quote rispettivamente degli impieghi e della raccolta
Che oscillano tra il venti e il venticinque per cento ne discende che le banche private non cooperative tra le quali giocano un ruolo preminente le grandi banche private società per azioni hanno quote inferiori al dieci per cento
Ecco io devo dire con estrema franchezza non credo che questo assetto proprietario sia un assetto proprietario efficiente
E devo anche sottolineare che questo mio atteggiamento non è ideologico
Io non ritengo cioè che vada rifiutate in linea di principio la proprietà pubblica o statale delle banche ritengo però che ci siano considerazioni storiche considerazioni di fatto
Che ci portano in questa direzione
Le considerazioni storiche sono state già ricordate prima nella relazione di Lanfranco Turci
Non abbiamo avuto o una prevalenza di proprietà statale pubblica delle banche che si è accompagnata ha una forte regolamentazione dei mercati del credito
Io a fenomeni di commistione fra sotto governo politico Egisto ioni inefficiente dell'economia che hanno caratterizzato per molti versi parte della storia del nostro Paese
Per quanto riguarda poi le considerazioni di fatto io credo che il legislatore nell'attribuire il controllo proprietario alle fondazioni bancarie su le banche pubbliche e società per azioni abbia in qualche modo privato gli amministratori delle fondazioni di quegli strumenti che dovrebbero caratterizzare ogni forma proprietaria
Connotata dalla separazione tra proprietà e gestione imene Jair
Bancari
Dovrebbero ovviamente a vere autonomia gestionale completa ma i proprietari dovrebbero almeno essere in grado di definire gli obiettivi strategici
Di determinare gli incentivi adeguate imene Jair perché questi obiettivi vengano perseguiti
Dovrebbero essere in grado di esercitare un controllo sulle connesse azioni dei meno incerto e dovrebbero verificare i risultati
Io non credo che gli amministratori delle fondazioni siano in grado di esercitare questi compiti compiti richiesti appunto dalla separazione fra proprietà e gestione
In realtà gli amministratori delle fondazioni in linea di principio avrebbero uno strumento a loro disposizione che quello delle sostituzione dei manager che hanno prodotto una gestione inefficiente
Però questa è un'arma un po'spuntata
Perché la commistione
Che ancora sussiste tra fondazioni e banche o comunque il rapporto di subordinazione che spesso caratterizza gli amministratori delle fondazioni rispetta i manager bancari rende assai irrealistico ipotizzare l'utilizzo di un tale strumenti e per questa ragione
Che a mio avviso l'attuale assetto proprietario delle banche italiane non può essere considerato un assetto efficiente
Del resto anche qui far parlare i dati forse è sufficiente
La redditività media sul patrimonio calcolato al valore di libro delle fondazioni io oscillato in questi anni tra l'uno dell'uno virgola cinque per cento
Laddove qualsiasi
L'investimento non rischioso di un patrimonio avrebbe prodotto almeno sei sette otto punti percentuali in più
A questo punto del ragionamento sarebbe forse opportuno introdurre una distinzione nelle tipologie di fondazione ricordando almeno che esistono tipi di fondazioni bancarie
Fortemente radicati nel territorio e con una presenza significativa di enti ed istituzioni locali e fondazioni che sono invece più assimilabile ad associazioni di persone e che per qualche versi enfatizzano
L'autonomizzazione nella gestione delle banche tuttavia io credo che al di là di queste necessarie distinzioni il ragionamento che ho proposto rimanga valido
Il problema degli attuali assetti proprietari del sistema bancario italiano consiste nel fatto che c'è una sorta di irresponsabilità rispetta i risultati conseguiti dalle banche
E che quindi
Manca la necessaria capacità di controllo ex post e di definizione di strategie Zante da parte della proprietà
Del resto ancora una volta a conforto del mio ragionamento posso fare riferimento a qualche dato
Come si ricordava precedentemente
Le banche l'operatività delle banche italiane purtroppo ancora caratterizzata da una voce tradizionale dell'attività scritti e da una gestione di una voce tradizionale del passivo i depositi
Proprio per questo indicatori usuali di efficienza delle banche fanno riferimento alla capacità di selezionare i clienti
E una proxy adeguata per valutare questa capacità e data da indicatori che fanno riferimento alle sofferenze
Bene se noi anche qui usando un po'la regola del pollice distinguiamo questi indicatori di sofferenza fra banche pubbliche e banche private abbiamo che
Pur detenendo il sessantasette per cento degli impieghi le banche pubbliche hanno settantacinque per cento delle sofferenze
E che è un indicatore sofferenze prestiti indica che le banche pubbliche hanno il dodici per cento contro un sette per cento delle banche private
Inoltre se facciamo riferimento a un indicatore più prospettico che il cui inverso misura le potenzialità di crescita di una banca cioè l'indicatore sofferenze patrimonio vediamo che questo indicatore pari al cinquantacinque per cento per le banche pubbliche e al trenta per cento per le banche private
Mi sembra dunque evidente che alla luce del ragionamento che vi ho proposto se ne possono trarre due conclusioni
In primo luogo è necessario uniformare le diverse tipologie di fondazione
E in secondo luogo ma soprattutto è necessario eliminare progressivamente la partecipazione di controllo sulle banche esercitata dalle fondazioni bancarie
Naturalmente non sono il primo a proporre questa diagnosi nel dibattito che si è sviluppato da un paio d'anni a questa parte vi sono state molte proposte per pervenire ai risultati con appena menzionato
Io non vorrei dilungarmi molto su queste proposte perché sono abbastanza note e hanno già dato luogo a un lungo dibattito quindi rischierei di non essere in grado di raggiungere nessun elemento di novità alla vostra riflessione
Mi sembra però di poter dire che anche qui ragionando un po'con l'accetta sia possibile
Sintetizzare sottilizzare le posizioni che si sono che hanno caratterizzato il dibattito in due casi estremi
La posizione di chi vorrebbe coercitiva mente
Far dismettere la proprietà bancaria le fondazioni ossia obbligare le fondazioni a vendere
Tutte subito in un arco di tempo molto ristretto e soprattutto predefinito affidando poi al mercato
L'efficienza di questa allocazione e l'efficienza nella conseguente operatività di banche e fondazioni così riformate
E la posizione opposta di chi invece ritiene necessario un congelamento dell'esistente ecco io ritengo che sarebbe un po'ingenuo farsi stritolare da questa tenaglia dalla tenaglia costituita da queste due posizioni che seppure per ragioni diverse sono tutte e due fortemente criticabile
In questo senso devo confessarvi che ho apprezzato molto la filosofia sottostante alla proposta Ciampi proposta che è stata delineata da Ciampi nella giornata del risparmio e che è oggetto di articolazione in un disegno di legge da parte del Tesoro per quello che si riesce a capire dalle anticipazioni disponibili
I pregi della proposta Ciampi mi sembrano essere almeno stretto
Innanzitutto la proposta Ciampi a differenza delle posizioni presenti nel passato dibattito cerca di tenere insieme
Il problema della riforma delle fondazioni e il problema dei riassetti proprietari del sistema bancario
Mirando sia un unificazione delle fondazioni nella tipologia delle fondazioni sia rendere gli assetti proprietari bancari più efficiente in secondo luogo e questo è un pregio non trascurabile
La proposta Ciampi si pone il problema della gestione del di della transizione cioè non si accontenta di dire
Questo è il punto di partenza questo è l'ideale punto d'arrivo ma cerca di delineare un percorso per arrivare dal punto di partenza punto d'arrivo senza collassa né la tempistica
In terzo luogo e questo anni occhi è forse il merito maggiore la proposta Ciampi sfugge sia al dirigismo che all'ingenuo riferimento al mercato come meccanismo
E delinea anziché obblighi o difesa dell'esistente un articolato schema di incentivi e di disincentivi
Per pervenire alla graduale dismissione della proprietà da parte delle fondazioni bancarie
Devo però subito aggiungere che se questi sono gli indubitabile i pregi di questa proposta Ciampi
Esistono anche in questa proposta aspetti controversi
E
In questa
Mia seconda parte dell'intervento
Vorrei proprio incominciare a riflettere su questi aspetti controversi per verificare se non sia possibile avanzare qualche ipotesi di lavoro complementare a questa proposta
I punti a mio avviso più controversi della proposta Ciampi possono forse essere ricondotti a quattro innanzitutto
La proposta Ciampi nell'unificare
La tipologia differenziata di fondazioni propone a mio avviso correttamente
Di trasformare queste fondazioni in enti di diritto privato con autonomia statutaria e gestionale
Finalizzata a Progetti al finanziamento di progetti o di attività specifiche
Il problema è che non chiarisce se questa trasformazione istituzionale delle fondazioni debba avvenire prima o dopo la dismissione del controllo è proprietario delle banche
E anche se mi rendo conto che dal punto di vista giuridico sarebbe difficile forse giustificare il perché questa trasformazione istituzionale debba seguire la dismissione della proprietà ragionando ed economista credo che queste invece si è una condizione essenziale per fornire alle fondazioni un forte un robusto incentivo alla dismissione
In secondo luogo io credo che nella proposta Ciampi ci siano difficoltà non ancora sufficientemente esaminate
Nel contemperare l'esigenza di fissare le finalità istituzionali delle fondazioni
Individuando nel settore non profit la loro vocazione e l'affermazione della loro assoluta autonomia statutaria e gestionale
Perché segnalo questo problema perché secondo me è nascosto da questo problema vi sono almeno due questioni di rilevanza non trascurabile innanzitutto
La definizione della composizione degli amministratori delle fondazioni problema che rimanda alla questione della rilevanza
Che del ruolo rilevante che dovrebbero svolgere enti istituzioni locali almeno per le fondazioni a forte radicamento territoriale
E in secondo luogo
Questa
Non sufficiente armonizzazione tra definizione degli obiettivi delle fondazioni e loro autonomia gestionale pone il problema della caratterizzazione degli investimenti di queste fondazioni io credo che oggi uno dei problemi nella per l'attività delle fondazioni risieda nel fatto che una quota non trascurabile dei loro investimenti può essere etichettata come investimenti a pioggia
Mia mamma che riterrei molto sei una riforma delle fondazioni non ponesse un freno a questa tendenza
C'è un terzo punto che è forse quello insieme al quarto più rilevante che ritengo problematico nella proposta Ciampi e cioè il fatto che gli incentivi
Che la proposta Ciampi disegna non sono del tutto efficaci
L'ho detto uno dei pregi che questa proposta ai miei occhi ha proprio quello di evitare dirigismo e ricorso ingenua i meccanismi di mercato
E cercare dice Aversa di perseguire i propri scopi attraverso la determinazione il disegno
Di uno schema di incentivi e di vincoli
Bene il problema è che una volta ha detto questo bisogna esaminare l'efficacia di questi incentivi io a riguardo mi sembra che
Fra gli incentivi che la proposta Ciampi propone per ovvie ragioni
Gli unici veramente efficaci siano quelli che agiscono dal lato della domanda e che prevedono cioè detrazioni d'imposta riservate agli acquirenti di azioni bancario Offerte dalle fondazioni
Ma è abbastanza facile sottolineare che questi
Incentivi dal lato della domanda hanno inferti distorsivi sul mercato per esempio in uno stesso mercato in uno stessa
Ad una stessa data le stesse azioni potrebbero essere travasate a prezzi diversi
E questo ovviamente impone segmentazione arbitrarie che sono distorsivi per un funzionamento elfiche efficiente di questo stesso mercato
Infine l'ultimo punto che mi pare controverso della proposta Ciampi risiede nel fatto che
Pur ponendosi il problema di raccordare la ridefinizione degli assetti proprietari del sistema bancario con la ristrutturazione di questo stesso sistema tuttavia non approfondisce l'argomento
Sicuramente ritengo apprezzabile riferimento che la proposta Ciampi fa alla legge Amato Carli relativa alle operazioni di fusione che comportino un aumento della concentrazione nel settore bancario
Ritengo però che occorra specificare ulteriormente questi aspetti
Quindi se io dovessi in generale esprimere come dire una valutazione di questa proposta al di là dei suoi indubbi meriti direi che
E necessario prendere maggiormente atto delle insufficienze strategiche del mercato io orientare in modo più
Deciso più preciso le privatizzazioni delle banche verso assetti
Proprietari efficienti
L'obiezione
Che possibile a questo riguardo esattamente l'obiezione che ricordava Lanfranco Turci nella sua relazione cioè a questo punto si potrebbe dire che quaestor ripropone quella visione dirigistica che la mia argomentazione avrebbe invece voluto mettere da parte superare perché non credo che sia così io condivido profondamente le considerazioni che Lanfranco Turci proponeva prima sul fatto che gli assenti
Morfologici operativi del sistema bancario
Gli assetti morfologici operativi efficienti a cui dovrebbe tendere il sistema bancario sono ormai abbastanza conoscenza comune mi sembra che nessuno ragionevolmente possa sostenere che non sono necessario fusioni e l'approntamento di due o tre gruppi di dimensione internazionale così come credo che nessuno possa negare l'esigenza di acquisizioni da parte di banche del Nord
Relativamente efficienti di banche locali del Mezzogiorno inefficienti così come credo che nessuno possa negare l'esigenza di un ampliamento dei servizi offerti dalle banche del centro nord est
Semmai il problema e vincolare queste operazioni affinché raggiunge abbiano veramente standard di efficienza e non siano operazioni dettate dalla logica Esterne alla ragionamento e all'efficienza economica
Ed è a questo proposito
Che forse possibile
Delineare uno schema gli incentivi e di vincoli che appunto si ponga l'obiettivo di offrire qualche elemento di complementarietà alla proposta di Ciampi al disegno di legge in corso di elaborazione presso il Tesoro
Io credo che
Per ragionare nel modo più rapido possibile su questo possibile schema complementare sia opportuno sottolineare subito che questo schema dovrebbe prevedere due varianti
Le fondazioni potrebbero essere incentivate o alla dismissione
Delle quote proprietarie di controllo delle banche oppure in prima battuta a all'attivazione di processi di fusione e di acquisizione all'interno delle banche controllate che dovrebbero in qualche modo preludere alla privatizzazione di queste stesse banche
Da questo punto di vista se poniamo la questione in termini di queste due varianti allora riferimento che la proposta Ciampi fa alla legge Amato Carli è una riferimento molto interessante
Perché sarebbe possibile utilizzare questa legge questi incentivi alle fusioni e alle acquisizioni che portino una concentrazione nel settore bancario come leva per spingere le fondazioni in questa direzione
Naturalmente
Sarebbe necessario a questo punto
Attribuire al Tesoro o in subordine a un'autorità indipendente
Gli strumenti necessari per valutare l'efficacia economica e l'efficienza gestionale di queste possibili fusioni acquisizioni e una volta valutata questa efficienza sarebbe anche possibile
Operare in modo selettiva in modo da supportare selettivamente quest'operazione
Perché sottolineo questo aspetto perché evidentemente non è sufficiente prevedere questo tipo di incentivi neanche necessario a mio avviso accentuare l'atto dei disincentivi che nella legge
In corso di approntamento presso il Tesoro sembra invece un po'carenti io credo infatti che se ragioniamo nella logica di non costituire nessun obbligo per la dismissione ma nella logica di incentivare queste dismissioni occorrerebbe prevedere anche la possibilità per le fondazioni di scegliere il loro destino e a questo proposito si potrebbe ragionare
In termini dell'introduzione del seguente disincentivo le fondazioni bancarie sono liberissimi di gestire i loro assenti di controllo come meglio credono ma poiché la loro vocazione istituzionale e quella di intervento nel settore non profit devono comunque assicurare una quota di investimenti in quel settore cioè devono assicurare che una quota
Del loro patrimonio sia investita comunque in casa del settore se poi questa quota e coperta dalla redditività di questo patrimonio o meno queste un problema che riguarda i gestori delle fondazioni
Per rendere più chiaro e più preciso questa argomentazione si potrebbe ragionare così
Fondazioni che operino che siano chiamate ad operare nel settore non profit dovranno avere dal lato della gestione del loro patrimonio un atteggiamento prudenziale quindi è presumibile
Assimilarle a comportamenti da investitori istituzionali
Benissimo qual è il rendimento di un investimento
Non rischioso che un patrimonio quale quello delle fondazioni può dare o viceversa quale sarebbe il rendimento che le fondazioni potrebbero attenere se brillantemente gestissero le banche e quindi qual è la performances ad esempio
Del sistema bancario realizzata dal sistema bancario nei tre migliori Paesi europei
Calcolata questa performances le fondazioni dovrebbero comunque investire nel settore non profit questa quota sia che la realizzino sia che non la realizzi evidente che se la gestione di questa
Patrimonio non è adeguata ciò significa mangiarsi tra virgolette il patrimonio e quindi questo risulta può essere un problema degli amministratori delle fondazioni che dimostreranno in modo evidente la loro incapacità di una gestione adeguata
Se così è allora io credo che si possa riassumere la proposta questa ipotesi di lavoro che vi sta delineando nei termini seguenti
Incentivi a fusioni e a concentrazioni ma disincentivi forti per quelle fondazioni che non ti smettano la proprietà di controllo sul sistema bancario
Questi disincentivi si dovrebbero caratterizzare non in un obbligo alle dismissioni ma in questo meccanismo di obbligo di investimento di una quota dato del patrimonio nel settore non profit
Definita sulla base del rendimento medio di un investimento non rischioso vero delle performances ottenute dai il sistema bancario nei tre migliori Paesi europei
Naturalmente per quelle fondazioni che adottassero la seconda variante del ragionamento che sto svolgendo ossia che attivassero processi di fusione di concentrazione si potrebbe ascrivere al Tesoro la discrezionalità di abbassare questo tasso di rendimento o al limite di annullarlo
Io credo che questo sintetizzi in modo adeguato e valorizzi proprio l'elemento migliore l'elemento più condivisibile dalla proposta di Ciampi cioè quella di lasciare libertà
Di non ipotizzare strumenti coercitivi per il riassetto del sistema avverrà per il riassetto proprietario del sistema bancario italiano ma al potere ma al contempo per guidare in modo non in via
Questo processo da qua
Fuori risulterà essere in grado di attivare meccanismi di controllo e di definizione strategica adeguate
Da portare la redditività bancaria agli standard europei o comunque a standard soddisfacenti potrà benissimo continuare a detenere il il patrimonio il la proprietà delle banche grazie
Grazie
Grazie Marcello Messori cominciamo subito il dibattito perché ci sono molti interventi programmati
Con il professor Siro Lombardini
Seguirà poi intervento del professor Austoni
Signore signori
Ritengo che dobbiamo esprimere un vivo compiacimento
Per il fatto che il partito che maggiormente sostiene il governo
Abbia dato l'occasione noi di dibattere un problema
Veramente fondamentale del nostro sistema economico
E che forse a differenza di altri problemi altrettanto importanti
Non attrae l'attenzione che merita il rischia di diventare poi esplosivo soprattutto in vista dalla unione la entrata nell'Europa dalla moneta comune
Bisogna subito dire che la situazione difficile del sistema bancario
Così bene è sottolineata da Turci nella sua relazione
è da collegarsi anche a tutto un sistema di inefficienza della nostra economia
Per esempio è già stato accennato
A una ai inefficienze del nostro e del funzionamento dei nostri mercati finanziari
Che di fatto sono una riserva
Per alla grande impresa
Noi anni fa amico corsi costi lo ricorda
A Modena avevamo presentato un Progetto per creare degli Enti finanziare che facessero da Inter fatta tra gruppi ben definiti i piccoli preti medie prese e la Borsa onde ottenere anzi era possibilità di convogliare
Il risparmio che affluisce in Borsa anche le piccole e medie imprese c'è stato poi una competizione negli anni scorsi
Forse esagerata forse basata sulle aspettative troppo ottimistiche che ha portato ad una espansione eccessivo degli sportelli
C'è stata anche un sistema di scarsa attenzione ai problemi di vari settori
Di scarsa attenzione e controllo dei problemi delle grandi intese che poi sono in gran parte
Cascati sulle spalle delle banche come noi sappiamo con i feriti i famosi consolidamenti quindi c'è tutto un intreccio tra il problema del sistema bancario
E i problemi della nostra economia che va attentamente e considerato perché non si può pensare di risanare efficacemente il sistema bancario se rimangono queste gravi inefficienze nel nostro sistema economico certo ci sono dei problemi specifici delle nostre banche ci sono sintomi di inefficienza chiaramente indicati anche dalle relazioni che vi hanno preceduto il fatto che le nostre banche
E qui devo dire si verifica più per le grandi banche che non per le banche medio-piccole
Il fatto che essi tisi rifà soprattutto allora spread da per determinare gli utili sia scalzo il ruolo dei servizi che la il modo con cui vengono gestiti i crediti in genere sfavorisce la piccola impresa ed era stato indicato
Nella relazione che la all'attenzione eccessiva al patrimonio al capitale quelli ad abitare rettificato crea un vantaggio
Procedurale diciamo per la grande impresa la grande e media impresa un problema che non si pone solo in Italia perché questo problema è stato affrontato in una tavola rotonda Londra e ci sono state delle dichiarazioni estremamente significative del rappresentante della Bank of England
Però questo problema esiste ed è un problema molto grave perché qui invece si dimostra come una scarsa efficienza del sistema bancario si ripercuote sulla economia e si ripercuote proprio a danno di un settore dal cui sviluppo in gran parte dipende l'espansione della occupazione che uno dei problemi obiettivi prioritari
De la governo occorre poi i affrontare è già stato detto il problema della personale che è un problema grave
Non solo PRI le sue dimensioni quantitative
Ma anche e forse soprattutto per gli aspetti qualitativi tant'è che molti elementi particolarmente qualificati
Vengono sottratte al sistema bancario ad altri enti dove evidentemente hanno nato trattamento anche per una diversa configurazione delle mansioni
Sindacale quindi occorre affrontare questo problema
Occorre affrontare questo problema
Non solo per rendere produttivo il sistema la l'occupazione nel sistema bancario ma anche per potere
Evitando il più possibile adesso dirò come fenomeni di dismissione che Das ero mentale
La già grave
Piaga della disoccupazione occorre poi creare le premesse anche per potere cominciare riassumere non si può pensare
Di tenere dalle generazioni fuori dal sistema economico non solo per ragioni politiche ma anche e soprattutto per ragioni economiche non è possibile pensare che una banca poi possa essere efficiente come età media da cinquanta cinquantacinque anni quindi questo problema va affrontato
Seriamente c'è un'informatizzazione ancora inadeguata nel nostro sistema bancario che ci crea delle situazioni di il pericolosità poi ci sono dei pericoli imminenti
Che vanno considerati il problema è urgente anche perché noi siamo di fronte a situazioni pericolose qui non è il caso di nasconderci dietro un dito
C'è questo sforzo il modo con cui si è deciso di entrare rapidamente nell'Eure
Ambo il forte rischio di aggravare tendenze recessive della nostra della nostra economia
E queste tendenze recessive non potranno non avere un Effetto sul sistema bancario
Noi per anni abbiamo scaletta nato il mercato abbiamo in impedisce il funzionamento del mercato degli immobili non c'è un mercato della casa con gravi conseguenze anche per la mobilità del lavoro e che i si sposterebbe mai
Da Siena poniamo a Napoli se di offre un eh
Una lavoro più redditizio
Dovendo pagare l'INVIM sulla casa che vende a a Siena poi la tassa sulle di mistero per la casa quindi tutto questua delle gravi ripercussioni perché se come io temo
La situazione si dovesse gravare nei prossimi anni non dimentichiamo che molti dei crediti anche per le ragioni che sono state prima indicate sono crediti assistite da garanzie reali le quali evidentemente verrebbero a a ridursi seriamente
è stato indicato il problema della concentrazione
Sono anch'io dell'avviso che noi dobbiamo avere ma non solo nel campo bancario anche in altri campi noi dobbiamo avere grossa impresa in grado di competere con le equivalenti intese d'impresa e dell'Europa
E sono anch'io convinto lo dico cento euro perché i tempi sono limitati sono anch'io convinto che questo non viene come un risultato spontaneo di Previti dazioni affidate esclusivamente al mercato non può risultare come risultato scontato ci vuole una strategia globale questo non vuol dire
Che poi la la la ed essa dovrà essere attuata da imprese controllate dallo Stato ma la strategia globale ci vuole per sapere appunto come si devono
Orientare e realizzare queste
Concentrazioni in modo da avere non solo dei grossi complesse in grado di competere in Europa ma anche da vere una certa competitività tra grosse
Complessi
Finanziari in Italia nella quale non sto qui a dire le ragioni non c'è
Non c'è stata in misura sufficiente
Questo non vuol dire che e allora noi dobbiamo avere la presenza solo di grande impresa
Diventerà sempre più necessario anche sarà forse è il mezzo più efficace non per cortesia cambia un po'di silenzio come a cui il sistema bancario può affrontare la concorrenza straniera il rafforzare i legami con il territorio il farsi lei Lele impiegati banche punto arriva anche diventa il consulente della famigli consulente la piccola impresa dell'antichità
Quindi questo queste anche l'unico modo per rendere il problema dell'occupazione bancarie risolvibile perché se noi dovessimo finanziare solo grandi imprese o cuori criteri attualmente e iter di più
Completare l'informatizzazione della banca allora cari amici
Non se non è il trenta per cento l'eccesso forse supera anche il cinquanta per cento ma questo noi non possiamo neanche porselo come ipotesi e quindi occorre stare molto attenti
Alla
A creare un sistema bancario articolato come d'altra parte già in Germania Germania c'è un grande peggio lo spazio che occupano lei prese cooperative tedesche le banche popolari tedeschi è esattamente uguale a quello italiano il venti per cento ecco proporre le banche popolari ecco quando si sente dire banche popolari
Sono il l'azionista non conta io vi posso dire che la preoccupazione via e dei miei collaboratori al vertice Eva che lavorare innovare la preoccupazione continua sono gli azionisti che oltretutto ci scrivono con cui siamo continuamente in rapporto e con i quali ci dobbiamo confrontare
Forse non è avvenuta la stessa cosa
Per altri grossi eventi finanziari
In cui non solo non hanno contato gli azionisti di minoranza ma non hanno contato neanche gli azionisti di maggioranza in quella particolare entità finanziaria perché tutto è stato detto e deciso fuori quindi teniamo presente io qui non ho il tempo per riflettere su tutte le considerazioni trattavate sulla Fondazione ma sono largamente d'accordo con Messori qui non si può poi tra l'altro una ipotesi che è stata fatta forme non so come si va fatta vendette tutti immediatamente
Ma come la privatizzazione vere e ripetere quella che quell'errore che è stato fatto con le leggi Siccardi che hanno svenduto il patrimonio
Dallo Stato e non credo che questo sia il compito di un governo di un governo serio come mostra di essere quello in essere attualmente quindi abbiamo una serie di problemi io mi limiterò a elencarli perché manca il tempo un problema del personale
Io credo che
Certi e un favorendo l'esodo volontario come non l'abbiamo fatto
Favorendo il part-time e favorendo il part-time
E devo dire che e questo mostro forse un vantaggio anche le banche cooperative in cui il i lavoratori sono anche soci devo dire che c'è molta comprensione da parte del sindacato su questi
Problemi
Favorendo il part-time che deve essere associato a una riorganizzazione del sistema bancario all'essere un part-time così accidentale che Garcia le cose inefficienti come erano prima
Deve essere un strategia per aumentare l'efficienza e che quindi individuare aree di part-time
E in questo modo con anche con una certa mobilità all'interno della banca è possibile raggiungere e elevate
Livelli di qualificazione
Senza provocare dalle dismissioni personale questo dev'essere il primo comma poggia un compito qualificazione del personale la banca oggi vende prodotti completamente diverso io ho incominciato la mia attività come impiegato
Di banca sono stato eletto nel maggio del quarantacinque nella prima Commissione internate che italiano quindi io ho visto desueta il problema bancario dall'entrambe le parti del tavolo
E e devo dire che oggi la Banca di oggi è qualcosa di completamente diverso
Rispetto a quella banca che vendeva pochi prodotti gli stessi da anni e da decenni tranquilli Prodi cambiano tutti i giorni il rapporto con le famiglie deve cambiare
Ed è veri svilupparsi tutto questi rapporti le collaborazioni con le le assicurazioni per prodotti assicurativi che possano essere meglio venduti attraverso attraverso la banca
E alla fine per non superare il tempo che mi è concesso vorrei sottolineare ancora questo aspetto occorre intanto
Non illuderci che ha dei problemi di inefficienza si risolvono semplicemente
Di obbligando più o meno suggerendo o inducendo una grande impresa incorporare la piccola impresa problemi di efficienza vanno affrontati vanno affrontati subito
E possono essere affrontati anche a livello della piccola impresa ecco questo è un momento della strategia globale
Devo dare atto
Che oggi la situazione è molto migliorata anche nelle prospettive per il ruolo della Banca d'Italia che è un ruolo molto diverso da quello di dieci o vent'anni fa
è un ruolo che non si limita a b ai verificare la correttezza formale ma segue continuamente alla gestione delle banche quindi va dato atto che la Banca Italia svolge questo ruolo
E io credo che
Una attenzione del governo e questo convegno fa bene a sperare che questo Sideri un'attenzione al governo è un'elevazione di una strategia adeguata possa consentire al nostro sistema bancario
Di riorganizzarsi via aumentare l'efficienza che non può essere affidata puramente alla ampiezza dello spread anche perché è questo dovrà ridursi allinearsi con quelli europei ben sapendo che
Se questo non avviene non avviene rapidamente così come deve avvenire rapidamente
Le riforme strutturali per ridare efficacia e produttività tutto il sistema se questo non avviene noi entreremo sine Europa
Ma intervenendo in Europa per facilitare la calata degli Unni in Italia il sistema bancario italiano anche perché c'era una sola moneta ci sarà una sola contabilità Ezia bancario italiano
A sarà largamente come se è stato anche ricordato relazione controllato da centri stare d'Italia questo può essere evitato secondo me deve essere evitato e questo nostro incontro oggi credo possa fornire considerazioni elementi perché questa strategia possa prendere
Lineamenti concreti grazie
Grazie
Al professor Lombardini il suo ricco contributo invito il professore Artoni l'intervento successivo sarà del professor Dematté
Dunque relazioni hanno toccato tre punti c'è stato un analisi del sistema bancario
Sono stati discussi problemi nel processo di privatizzazione di dismissione
This is sono stati toccati i problemi del ruolo delle fondazioni
Io toccherò a questi tre punti in relazione anche le mie competenze che sono diverse
Cercando di cogliere appunto gli aspetti delle relazioni che sono più interessanti a forse anche più problematici
Poi credo che si debba essere d'accordo sul
Analisi scavalcare che è stato fatto sia in termini di dimensione media
Sia in termini di scarsa redditività
Anche se qui bisognerebbe individuare le cause di questa scarse scarsa redditività
C'è certamente un problema di
Non traduzione del progresso tecnologico in qualcosa di
Diffusione di sistema diciamo in questi termini
C'è stato certamente lei c'è un sistema fiscale che assolutamente penalizzante per la redditività bancaria rispetto agli altri Paesi
C'è un problema di politica economica
Che ha penalizzato molto soprattutto negli ultimi anni lo sviluppo per ragioni peraltro condivisibile
E c'è un problema territoriale di redditività poi si è messo in oltre che fare l'analisi soggetto proprietario l'avesse fatta penare territoriali duramente avrebbe ottenuto risultati
Significativi
Forse non avrebbe solo individuato l'assetto proprietario come caso differenziazione
Ma anche altri motivi e forse anche qualche problema di vigilanza sarebbe emerso da questa analisi
E questo permetterebbe di a nostro giudizio di valutare meglio riguarda le potenzialità delle diverse banche
Si pensa anche d'accordo sui problemi di concentrazione sistema bancario come ho detto di apertura internazionale di ricapitalizzazione nel tempo
E che in questo discorso in queste ore analisi che si inserisce il discorso sulle
Sui processi dismissione di quei nettizzazione
Come ente quando si voglia affrontare questi problemi bisogna però fa la dichiarazione di principio iniziare che è decisiva per tutte le conseguenze
Credo sia bisogna decidere se le fondazioni sono essere esseri indegni o degni
Io mi ritenevo da persona moderatamente seria confesso che quando sono entrato per caso in una fondazione comincia ad avere dubbi sostanziali proprio sulla mia dignità personale e via dicendo questo leggendo i giornali
Poi lentamente se le fondazioni sono indegne
C'è una sola via molto semplice molto rapide Vespa più il trasferimento delle azioni o delle quote al Tesoro che può registica iterazione di un a un disegno bancario di tipo nazionale strategico internazionale
Questa è la prima ipotesi
La seconda ipotesi è quella di ritenere le fondazioni normalmente degne costituite da esseri normali
E in questo caso in questo caso non c'è c'è alternativa quello di rimettersi all'autonomia di scelta di valutazione degli organi delle fondazioni in un quadro legislativo correttamente definito
Badate che eseguì ipotesi non ritengono che non ritengo che esistano terze vie abiti forzosi di vendita Terni e via dicendo sono tutte deve degli éscamotage che non permettono di qualità la tematica di fondo che quello che diceva dicevo prima
Una permettetemi di ragionare come se le fondazioni fossero degli organi
Parzialmente ragione anti
Che cosa porta questo ragionamento questa analisi della situazione delle banche anche delle grandi banche
Porta a una conclusione che per esempio nel
La Fondazione in cui operò io altro ha fatto assume una decisione unanime praticamente senza senza discussione
C'ha potato data ormai l'opportunità di un processo di dismissione potenzialmente illimitato non definibili a priori nelle sue dimensioni
E questo per una ragione molto semplice dal punto di vista di amministratori ragionati
Che c'è un'esigenza di diversificazione del rischio da un lato e dall'altro di potenziamento della redditività della banca che spinge alla ricerca di modalità appropriati di privatizzazione questa è stata il punto di un'analisi autonomo e consapevole della situazione eccetera
Quali sono stati i vincoli che sono poi emersi posta questa decisione vincoli molto importanti e molto significative molto difficili
Si è posta sul punto subito un'esigenza di salvaguardia del patrimonio questo non in termini astratti contabili ma in termini di rispetto delle realtà locali che hanno prodotto certe struttura economica anche molto importanti
Vengo da origini ideologiche totalmente diverso né a capire che cos'è la Cariplo la cassa di risparmio dice Lombardi nella carta
Della mia regione assolutamente importante per capire anche i vincoli che ci sono in ogni attività che miri a una
Il processo di privatizzazione nel senso che bisogna sempre saper salvaguardarne comunque identità e l'integrità patrimoniale e questo credo che si ripete in molte parti
Per cui assimilare come peraltro è stato fatto almeno come ho capito io
Banche come queste che hanno un'origine territoriale molto preciso che non la storia specifica a banche di origine statale nel senso stretto è un grosso errore di prospettiva che Susan reazioni anche eccessive rispetto
A quello che il punto specifico queste Alcuino punteggiate ero presente se si può andare avanti seriamente sulle privatizzazioni
Secondo punto che vincolate abbiamo trovato in questo punto questo problematica e quella situazione reddituale delle banche
Questo è un punto molto delicato
E questo non è solo un problema di minusvalenze rispetto alla valutazione corrente di queste banche è un problema di prospettive
Da altre Baido che si muovono su scala internazionale ci dicono non ha senso andare sul mercato se non si imposta correttamente un piano strategico di rilancio di una redditività dell'impresa
Ciò che poco caro non necessariamente ha successo questo ci hanno detto persone ideologicamente non sospettabili ogni punto di vista e si potrà parlare male inviti delle fondazioni negli organi ti amministrazione espressi dalle fondazioni ma credo che in taluni casi qualcuno posso accogliere qualche sforzo di miglioramento della redditività Antigone poeti innovativi molto notevole rispetto agli anni passati ecco di nuovo tipizzate gli assetti proprietari ci richiede molta cautela molta cura molta capacità d'analisi
Specifiche
Terza problema che si trova nei processi forfettizzazione riguarda la difficoltà di trovare riferimenti del nostro Paese
Dal nostro Paese è una realtà economica spaventosamente concentrati
Pensare di
Distribuire o di rinunciare al controllo di grandi banche nel nostro Paese pone dei problemi proprio di assetti di equilibri di potere estremamente delicati e qui
E questo è un punto
Assolutamente
Dirimente nelle decisioni che si possono prendere da andava meno sul mercato
Perché poi andare sul mercato vuol dire fissare prezzi diversi a seconda del potenziale compratore
Secondo dati che abbiamo avuto una vendita frazionata delle azioni ci dà un valore che circa la metà del valore patrimoniale
Sì noi concentriamo le vendite cerchiamo padre strategiche possiamo arriva anche a due volte il valore patrimoniale Capitalia la delicatezza del trovare dei riferimenti precisi questo processo
Beh è un ultimo
Punto uno il vincolo che noi che io ho trovate questo processo di privatizzazione riguarda il fatto che tutti i discorsi che noi possiamo fare come azionisti sono mai inseriti in un discorso di politica banca che a carattere generale
C'è evidentemente un problema di ricapitalizzazione ricapitalizzazione sistema bancario
Che molto forte
Se è una
Mi pare di capire un evidente differiti diffidenza verso l'inserimento di partner esteri e tutto questo rende estremamente difficile
Certe esplicitazione di certe tendenze
Comunque quello che è emerso chiaramente in questi ultimi tempi era forte contrapposizione fra banche fondazioni riguardante le modalità di privatizzazione aumentiamo i capitali o vendiamo le azioni questo è il vero punto su cui
Si gira si dovrà trovare un compromesso ma su cui di nuovo si può attribuire tutte le responsabilità Rifondazione in quanto sono inserite
Un discorso questa volta di vigilanza bancaria molto molto esplicita
Ecco vengo al terzo punto
L'ha detto Abete deve petardi più da questo punto
Se le privatizzazione del secondo qualcuno e visone vanno a rilento non è fatto di cattiva volontà di qualcuno ma che il problema è oggettivamente difficile ed è reso particolarmente difficile in questa situazione in Italia sia per assetti di
Potere un'amichevole e bancario sia per oggettive difficoltà di politica economica
Vengo all'ultimo punto riguardante il ruolo delle fondazioni
Ora si tende spesso usa una parola come se avesse un significato univoco
E confesso che ascoltando la relazione di messo in ho elencato quattro note Rifondazione
Ci sono e quotazione campetti che sono i grandi fondazioni americane senza scopo specifico
Ci sono le Community Foundation le somme piccole fondazioni che hanno riferimenti territoriali precisi ci sono Rifondazione aziendali
Cuper corale di Emilio dicendo c'è una fondazione operative che raccolgono soldi in genere per fare poi la loro attività
L'ospedale così decine
Poi distinguerei con cura le attività non profit dall'attività delle fondazioni
Io mi ritengo esponente di un'attività che ha come obiettivo la massimizzazione del reddito il suo patrimonio molto più vicino al profetica non può userò il mio invito per fare attività non profit finanziato atteniamo lì ben chiare le case perché c'è una certa sovrapposizione
Che cosa deve su una fondazione delle dimensioni della Cariplo che cosa può essere può essere una fondazione grande melting che da evocazioni che aiuta chi svolge attività ritenute meritevoli dei diversi settori
Questa votazione ha un compito essenziale la salvaguardia del patrimonio
E l'utilizzo del vento per quelle finalità di carattere sociale
Noi dobbiamo avere la capacità in questo ruolo di sostenere e potenziare le iniziative che si riformano a livello decentrato non sostituisce nessuno
E soprattutto evitiamo certe riferimenti erogazioni a pioggia che molto spesso sono i più efficaci e straordinario pratiche le pochi soldi genera il più bravo richiede molti saldi generali problemi talmente grossi che non sa dove andare da finire
Cioè prima di modellizzare pensiamoci con cura da questo punto
Ecco direi che questo è il modello almeno le grandi fondazioni bancarie
Che devono essere estremamente diffidenti verso le partecipazioni dirette nell'impresa questo me l'ha detto una sua dai suoi che era a capo della Fondazione Rockefeller mai entrare direttamente perché stavo ritrovate coinvolti
Noi non pensiamo non penso che sia possibile sostituto modello di queste con l'attività delle fondazioni noi possiamo integrare l'attività
Questi sono i punti che io vedo nel nostro ruolo sinceramente
Mi muovo in questo senso
Quali sono riprende può utilizzare i problemi di un'azienda registrazione utile perché le fondazioni possono sfoltito pare seriamente dopo computer
C'è un problema delicatissimo di definizione dei criteri di per la formulazione degli organi della Fondazione
E qui soluzioni facili non ci sono perché ci vuole rappresentatività degli interessi mani interessante omesso dominanti lottizzare pertanto la struttura
Bisogna evitare soluzioni assembleari che sono inefficienti
Bisogna riconoscere il momento di sintesi di valutazione discrezionale che sempre implicito in queste decisioni non c'è nessun modello che ne possiamo applicare meccanicamente
Secondo punto per me essenziale è quello di imporre trasparenza l'attività della Fondazione questo è il vero momento di controllo dell'attività della Fondazione
Io devo assumermi le mie responsabilità di scelte dei soggetti beneficiari nello stesso tempo depresso tutti devono sapere cosa fa
E in questo momento è un punto scuro vaccinali situazione che è quello più delicato che quello su cui si fa capo il comportamento effettivo delle fondazioni
Terzo punto se mai fatto detta
Non credo che i modelli rigidi possono essere precisi questa elegante se ho ben capito merito della proposta di legge Ciampi
è un
Continuo processo di definizione della soluzione corretta
Dichiarato l'impotente in questo punto il ringrazio
Grazie al professor azioni
Invito il professor Dematté seguirà intervento di Pasotti con fatti
Tralascerei convenevoli e vado subito al merito
Documenti che sono stati illustrati questa mattina a mio modo di vedere rappresentano una buona base di discussione
Io mi permetterò esclusivamente in fare alcune integrazioni ed alcuni pro forma approfondimenti
Su tre livelli livello de la diagnosi il livello delle conseguenze che possiamo attenderci inseguito questa diagnosi
E poi sui possibili linee di intervento
Per quanto riguarda la diagnosi a sua volta trascuro valutazioni che potrei definire di carattere più organizzativo aziendale
Per centrare l'attenzione soprattutto su aspetti più diciamo di livello superiore e di ordine politico diciamo
Allora e proverò a fare queste riflessioni
Toccando alcuni punti della relazione in particolare di Turci
Sulle banche meridionali
Sulle banche meridionali
è stato illustrato lo stato di crisi è noto
A mio modo di vedere anche più grave di quello che appare
Perorò nella relazione di Turci
Mi è sembrato di notare un difetto di interpretazione nel senso che prevale la letteratura
La lettura del fenomeno interno delle banche come se fosse esclusivamente un problema interno delle banche
Non c'è alcun dubbio che il modo di gestione delle banche del Mezzogiorno in passato manifesta gravi carenze quindi direi dei problemi aziendali
E però e però sarebbe una lettura riduttiva ritenere ci sia solo quella la crisi del Mezzogiorno
Ci sarà pur qualche banca del Mezzogiorno che è stata ben gestita
Eppure tutte si trovano in una situazione di grave crisi allora qui credo che dobbiamo fare ricorso a quello che la teoria economica ben conosce che è chiamata crisi sistemica le banche anche se ben gestite non possono sottrarsi una crisi crisi sistemica la crisi isterica mezzogiorno evidente in diversi elementi
Imprese fragili sottocapitalizzate prevalentemente nel settore delle costruzioni lo sviluppo immobiliare scarsamente orientata alle esportazioni e con carenze di vario genere
In più in più c'è una crisi negli ultimi anni nelle famiglie che se soggetti prenditori di fondi per i tre nomi da disoccupazione ma c'è qualche cosa di più serio ancora mezzogiorno ed è che la disciplina dei debitori
Ecco del debole e la magistratura civile e pressoché inattiva nel fare in modo che questa disciplina venga osservata
Occorrono mediamente dieci anni per ottenere un'esecuzione immobiliare le prime aste vanno deserte altri tre anni per ottenere una seconda esecuzione seconda asta va deserta e poi bisogna pervenire a una transazione di quelle alle quali non si può dire di no
Nel Mezzogiorno
Ancor più che nel resto del Paese esiste un problema di flussi laterali sottratti al fisco ma anche sottratti all'attenzione al controllo delle banche
In queste condizioni in queste condizioni l'esercizio dell'attività creditizia
Rappresenta presenta difficoltà quasi insormontabili
E vero aggiungere deve raggiungere nella lettura dell'interpretazione nella lettura del delle crisi delle banche meridionali
Un fatto poco noto poco osservato e anche poco studiato le banche sono organizzazioni particolari che io definisco ad agonia lenta
No a Banca i problemi molto spesso partono decenni prima e poi giungono a compimento anni dopo
Allora
Per se è vera questa mia interpretazione e ho sentito anche Siro Lombardini fare un accenno per il resto del Paese io credo che interventi
Esclusivamente sulle banche non posso risolto certi problemi in particolare nel Mezzogiorno occorrono interventi su settori sul tessuto economico
E anche e anche interventi sulla nell'esercizio delle sanzioni necessarie perché ci sia un disciplina del debitore
Credo che il problema del Mezzogiorno c'è un problema urgente temo l'effetto domino
Vi sono segni evidenti di questo problema di qui la mia proposta del patto a tre un patto fra banche stato imprenditori per affrontare il problema e dico subito che in realtà il patto non può essere a tre Masterson patto a quattro perché anche le organizzazioni dei lavoratori devono prendere atto di questo portare il loro contributo
Secondo punto la carenza di redditività è stata segnalata che colpisce le altre banche quelle che già non sono invece in grave crisi
La carenza eredità colpisce altre banche
è un problema vi è un problema anche qui molto più serio di quello che non si tenda a credere
La carezza eredità non va letta esclusivamente in termini comparati con quelle degli altri Paesi ma va tenuto conto che nel nostro paese il tasso d'interesse costo del capitale privo di rischio e superiore a quello degli altri Paesi
E pertanto la redditività su mezzi investiti a rischio dovrebbe essere maggiore una lettura di questo genere
Indica terrestri Tita è ancora più grave
E però qui bisogna provare a capire le ragioni di questa diciamo carenza di redditività che si è manifestata soprattutto negli ultimi anni
Credo che una delle ragioni sia la deregolamentazione la liberalizzazione che ha prodotto un appiattimento dei ricavi
Ma non credo che si possa uscire dal dall'data questa situazione se non si tiene conto dei costi crescenti
Due ordini di costi gli uni quelli legati ai costi straordinari per le rettifiche sulle sofferenze
E il secondo ordine di costi I costi operativi supponiamo che ci primi sia stato fatto eccezionale supponiamo e naturalmente lo è soltanto venti inverta la situazione economica per quanto riguarda i secondi
Entriamo immediatamente in campo e sul costo del personale Turci ha fatto bene a sottolinearlo
Però credo che su questo occorra una riflessione ancora più decisa e più forti corte personale rappresenta il settanta per cento ricorsi delle banche
E questi sono fuori linea rispetto a tutta la realtà europea
Una statistica novanta comparata mi dai seguenti dati Italia costo in dollari per anno settantatré mila
E seicento e trentadue Inghilterra trentatré mila settecentosette Germania cinquanta sei mila e cinquecento sessantatré
Ora evidenti disparità ma lettura storica è facile era un settore diciamo
Che godeva delle rendite queste rendite sono state suddivise fra diciamo il il capitale azionario in passato e il lavoratori ma queste rendite non possono più essere
Proprietà di lavoratori devono essere ridistribuite gli utenti
Credo che una lettura di o a un livello ancora superiore del perché c'è questa carenza di redditività ci conduca a una riflessione sugli assetti proprietari
E sull'assenza della contendibilità del controllo proprietario
E quindi sull'assenza di Miki Mix meccanismi di riequilibrio che in altri Paesi hanno funzionato diciamo per contenere le pressioni all'aumento del costo del lavoro o agli altri fenomeni di mala gestione
Breve le conseguenze di questo fenomeno sono gravi perché i valori di mercato delle aziende mancare e sono nettamente inferiori al patrimonio netto
Enea dato cenni Aurora Toni cosa significhi per le fondazioni e per la difficoltà delle fondazioni a privatizzare
Terzo punto mancanza di banche di stazza europea
Il problema c'è un problema vero forse bisognerebbe fare qualche riflessione a fondo su questo su questa questione perché gli studi testimoni hanno tutti gli studi condotti a livello mondiale testimoniano che le economie di scala nelle banche si ferma una certa soglia naturalmente l'abbiamo raggiunte
Il motivo di avere banche maggiori maggiori almeno le nostre maggiori hanno raggiunto il motivo di avere banche ancora maggiori
Non è legato alla raggiungimento di maggiore efficienza ma è legato al fatto che il gioco competitivo nella nuova mondo globalizzato è un gioco competitivo in alcuni settori di tipo oligopolistico
E nelle le il gioco dico politico occorre che vi siano banche forti a sostegno del nostro sistema produttivo quindi è vero questo problema c'è balletto però in questa chiave
E a mio modo di vedere a mio modo di vedere il fatto che non ci siano banche distanza adeguata è legato a due fenomeni a fenomeno di cui ho già detto prima de la non contendibilità del controllo proprietario e quindi del fatto che non le banche meno efficiente non sono per la struttura loro proprietario è obbligata a vendersi
Dal che consegue secondo punto che i prezzi delle banche quelli trattati in operazioni
Out a due due sono esorbitanti un calcolo uno studio recente che stiamo completando porta all'evidenza questa non nota a tutti che i preti italiani sono circa due volte superiori a quelli di prezzi europei
E se si Tien conto della minore redditività circa quattro volte superiori un fenomeno anomalo non spiegare la teoria economica se non per un drammatico difetto del sistema di mercato
Quarto punto
Carenza di servizi diversi vende in chi ho e di house dance
Qui Turci a mio modo di vedere non differenze abbastanza
I due modelli presuppone presuppone evidentemente ma bisogna deve fare una riflessione un pochino più a fondo che si possa perseguire contemporaneamente un modello all'inglese dove prevalgono i servizi rivestito in venti
è un modello alla tedesca dove prevale invece modello di causa ben
Occorrerebbe fare qualche ragionamento su quale dei due modelli si possa perseguire e se eventualmente si possa trovare una terza via nostra particolare
è certamente vero che c'è una carenza sia degli uni che degli altri
Ed è però funzione del modello che si serie da decidere se si pretende se si vuole che siano le banche a realizzare questi nuovi servizi oppure debbono essere terzo istituzioni come succede ad esempio del modello americano
Rapido cenno a proiezione sul futuro
Senza essere pessimisti io credo che basta dare un'occhiata ai bilanci delle banche sui ricavi si palesa non futuro come stagnanti crescita dell'ordine uno due tre per cento massimo mentre invece i costi sono crescenti all'ordine dell'ordine del quattro cinque sei otto per cento
Una forbice una forbice che deve far riflettere e bene ha fatto diciamo questo questo convegno diciamo il giocatore convegno porre il problema
Vigente reso evidente dal fatto che adesso cioè il coraggio di accennare gli esuberi e diamo un pochino allora le conseguenze
Io non credo che le conseguenze siano tanto un'invasione delle banche estere
Si è già venuto negli atti e benché ormai già avvenuto
Istante già venuto forse anche nel grande Corporate Banking
Ma nel dettaglio diciamo non sarà questo problema maggiore dell'invasione delle banche estere purtroppo sarà banche in perdita
Ma anche in perdita
Da un lato e le banche potenzialmente aggreganti nel processo che dovrebbe essere di riorganizzazione prive di free capital per poter fare queste operazioni
E quindi e quindi il problema vero sarà un'incapacità del sistema bancario di sopportare il sistema produttivo nella nuova competizione che si presenterà particolarmente dura possibili nell'intervento ma io devo dire da aziendalista sono convinto che la prima vera autentica importante l'intervento deve venire a livello aziendale occorre riconosce questo stato di fatto occorre intervenire con tutti i mezzi possibili immaginabili con urgenza e con grande determinazione
Poi giustamente però si pone un problema
Se siano possibili
Delle politiche sovraordinate
Se sia possibile quel quello che Turci definisce il controllo dei processi
Se si è pensabile che il riassetto un riassetto di questa natura di questa dimensione possa venire esclusivamente per meccanismi di mercato
E qui e qui devo confessa di i miei i miei dubbi
Intellettualmente ritengo che dovrebbe se possibile che si dovrebbe procede in quel modo che non ci sono altre vie se non a quello di un pilotaggio dall'alto
E però se rifletto sul passato molto spesso il pilota di dall'alto al prodotto più disastri che benché buoni risultati
E comunque proviamo proviamo a verificare che cosa quali cambiamenti sono necessari e che cosa le autorità e il governo potrebbe fare affinché questi cambiamenti si muovono nella giusta direzione
Ripristino delle condizioni di redditività
Certamente c'è da lavorare sui corti ma qui le autorità nulla possono fare
Supporto giudicati ma qui le autorità nulla possono fare dipende esclusivamente dall'imprenditorialità e dalla forza diciamo
Si divide in due grandi categorie fondando il controllo delle sofferenze
E il controllo del costo del personale
Sul controllo delle sofferenze purtroppo è vero quello che ha detto Messori poc'anzi
Che il gli assetti proprietari pubblici sono stati più l'assistito nei confronti della gestione del credito
Sì sì intravvede chiarissimamente una gestione politica del credito che ha prodotto le sofferenze e quindi un intervento sull'assetto proprietario per ridurre questo problema credo che se inesorabile
Sul decesso controllo dei costi del personale
Qui c'è un problema a tre livelli che quello dell'adeguamento del livello degli stipendi
Ho già detto prima di valori rispetto al resto dell'Europa c'è un problema della quantità di personale lo sviluppo svolge servizio e c'è un problema delle condizioni e della produttività dell'impiego del personale
A me pare un problema essenzialmente fra le parti
Fra l'impresa è e gli organizzazioni rappresentative dei lavoratori
Però ci si chiede se il governo possa o debba giocare un ruolo
E quale ruolo ruolo di moral suasion
Un ruolo di patrocinatore di un patto sociale una politica dei redditi settoriale
Beh qui devo dire
L'esperienza recente che io ho potuto vivere con le banche del Mezzogiorno mi segnala la possibilità di un intervento localizzato abbiamo appena chiuso ieri sera con Caripuglia una settimana fa con caricato a un accordo con il un accordo che i lavoratori che produce una cospicua riduzione dei costi senza senza diciamo licenziamenti di personale
Con una radicale innovativa modifica nelle condizioni di impiego dei lavoratori
Che credo che costituisca possa costituire un punto di riferimento concerto certo se ci fosse stato un aiuto del del del del Governo sarebbe sarebbe stato molto di utile
Però qui Turci si dice non ci sono risorse
E allora si prospetta qualche cosa di diverso una cassa integrazione pagata dal settore ma qui credo che bisogna muoversi con grande grande cautela perché da chi è pagata questa cassa integrazione preparata dalle banche efficienti nei confronti delle banche meno efficienti
Temo temo che si producano distorsioni nei meccanismi di mercato molto pericolosi
Sulla creazione ancora due punti poi chiudo sulle aggregazioni abbiamo visto che sono spiegabile
Non tanto per sfruttare economie di scala che oltre certi livelli non ci sono anzi si son diseconomie di scala ma per le ragioni che ho detto prima delle città di essere al gioco competitivo
Mondiale di tipo dico politico con il supporto di grandi banche
Beh perché non avvengono queste aggregazioni
Reazione non avvengono per capire che cosa si può fare storia personale perché non avvengono non avvengono perché si vuole buono che compra cioè uno che vende
Chi compra in passato ci sarebbe stato
Perché aveva le risorse ma non c'era chi vendeva
E non c'era chi vendeva semplicemente perché la proprietà di chi avrebbe dovuto vendere perché perché poi oltretutto le aggregazioni per essere vere efficienti devono essere le banche più recenti che comprano quelle meno efficienti
Chi era meno efficiente non era obbligato a vendere non era disponibile a vendere non c'era un assetto proprietario dove gli azionisti dicevano stai sperperando il patrimonio e quindi deve difendere
Allora bisogna intervenire su questo assetto proprietario
Creando i giusti incentivi e le giuste sanzioni perché non gestisce correttamente
Oppure seconda alternativa J. procede per fusioni ma che qui ci vuole uno che fonde lato che fuso
è notoriamente il secondo non ha molto piacere e non molta disponibilità ma che che i bisogna creare le condizioni perché questo possa avvenire
Che cosa può fare il governo su questo fronte
Be severo che direttamente e indirettamente il governo
A controllate le proprie banche sembrerebbe naturale che la prima cosa che deve fare cioè produrre l'aggregazione sue proprie dirette banche
Poi il governo ha qualche influenza
Per la facoltà che spetta al Tesoro di sorveglianza sul buon impiego delle fondazioni
Ha qualche possibilità di indurre quella meno efficienti
A diciamo procedere ad aggregazioni in difesa del loro patrimonio non con altre finalità
E qui ha sentito Messori fare un accenno a questa possibilità che governo diciamo introduca un in c'è un obbligo accedere nel momento nel quale il patrimonio deformazioni non dà risultati adeguati credo che questo debba essere una strada da perseguire
Ci sono problemi tecnici di vario tipo non non non non mi dilungo ma diciamo mi sembra che diciamo sia da portare a quel punto la privatizzazione traversa terza strada
E devo dire che qui io da studioso bocconiano legato alla cultura del mercato trovo semplicistiche certe ipotesi di privatizzazione dove non c'è nessuno dall'atto privato a comperare
E allora e allora credo che oltretutto la teoria economica gli ultimi anni abbia dimostrato che ciò che è fondamentale e la creazione di incentivi e disincentivi
Nella struttura proprietaria al fine di produrre dei sistemi di governance che producono spinte all'efficienza
Chiudo invece con alcune cose che mi sembra che spettino
All'autorità anzi la loro prima diciamo responsabilità
Ho accennato che in alcune parti del paese ma devo dire anche in altre l'esercizio del credito un'attività di estrema difficoltà anche perché la disciplina del debitore non viene presidiata adeguatamente dalla magistratura civile
Credo che su questo fronte si debba intervenire ho visto che ministro Flick ha previsto l'accelerazione delle procedure attraverso assegnazione di particolari incarichi al notai mi auguro che sia sufficientemente efficace ma comunque occorre intervenire su quel fronte
Secondo livello dove secondo me le autorità devono intervenire cioè il controllo dell'evasione fiscale l'evasione fiscale sono flussi digitali che escono estrae sfuggono al fisco ma sfuggono anche alle banche
E quindi l'esercizio dell'attività bancaria quell'esercizio tanto auspicato
Di finanziamento sulle flussi di reddito enorme sui flussi di cassa e non sul patrimonio non si può fare quando una parte di flussi escono fuoriescono dalle imprese e passano per mani private
Qui credo che ci voglia molto coraggio a capire per il perché le banche ricercano le garanzie diciamo quel livello di garanzie succede perché c'è questo tipo di fenomeno
Infine io credo che occorra intervenire che spetterà autorità intervenire con un trattamento più attento delle perdite che ammontano sui crediti
Che oggi come oggi sono riconosciute come tali soltanto quando sono sancite da atti giudiziari di solito durano anni
Ecco queste credo che siano atti che pur di governo può fare grazie
Grazie molte al professor del maltempo invito Pasotti chieda con Facchi e prendere la parola intervento successivo sarà del professor Zandano
Chiediamo un può essere più rigorosi nei negli interventi nei tempi dopodiché io sarò costretto
Ai dodici tredici minuti e dare un segnale grazie salvo rigorosissimo sfrutto anche il fatto che l'ordine alfabetico viene relativamente rispettato mi metto il cappello del mio Presidente Bolzoni aprendo al suo posto
Intanto devo ringraziare per averci invitato a fare un ragionamento sul evoluzione del sistema bancario naturalmente io la sto vedendo sul fronte del cliente da questo punto di vista sul fronte dell'uomo dell'officina
Che ha molte minori responsabilità e conoscenze dall'andamento di un consiglio agli stazione delle banche e che la vede sul fronte della fornitore o del cooperatore in caso di sistemi più moderni
Devo dire che la prima considerazione che mi viene da fare è che mi sento entrato veramente in un settore non profit
Ovvero in uno di quei settori dove il non profit non sta scritto purtroppo soltanto negli statuti ma purtroppo sta scritto nel bilancio e questa non è una cosa che può far favori fa poco felice un imprenditore
Proprio perché abbiamo la tendenza a valutare in un sistema economico è positivo se tutti i suoi attori si muovono in modo Remo levato perché in caso contrario gli squilibri sui costi e le ricadute del sistema
Si fanno sentire pesantemente all'intorno all'interno della nostra attività aziendale
E mi sembra di avere recepito anche un paio di passaggi su quello che è il futuro del sistema bancario che per noi hanno particolare interesse più aspetto io devo dire che dei tre attori che mi sembrano coinvolti e cioè il Tesoro fondazioni e banche nel senso societario quella che l'aspetto che secondo me che per il mio punto di vista meno sex appeal nel complesso è sicuramente la partita fondazioni come uomo d'officina vedo il funzionamento della banca come elemento di riferimento e il Tesoro in una qualche misura perché come contribuente il Tesoro impiega la mia libertà
E allora all'interno di questo dibattito sull'opportunità o meno di una privatizzazione di come queste aziende devono andare sul mercato una qualche riflessione va fatta
E la riflessione che mi viene in mente da fare è quella che riguarda riprendendo un vecchissimo bellissimo libro di Italo Calvino il visconte dimezzato questa strana storia di questo visto Conte che torna dalla guerra diviso a metà
Prima torna la parte cattiva arriva ricomincia a governare il territorio fa dei disastri inauditi torna la parte buona sembra che tutto si debba ristabilire anche in questo caso disastri inauditi Müller più noioso delle buone azioni come viene detto nel libro
E la soluzione alla fine la si trova soltanto nel momento in cui si riescono a ricucire con un'ardita opera di medicina il visconte buona col visconte cattivo
Questo per dire che anch'io non ritengo che sia possibile avere come diretto riferimento un modello ideale per il nostro sistema bancario
Ma questo evidentemente non esclude che all'interno del dibattito pubblico privato
E qui c'è un attore che manca e della parte privata io sono perfettamente d'accordo che non è simpatico ridurre tutto alla tenaglia tra virgolette tra pubblico e privato
Questa antica discussione ma non v'è dubbio che in questo momento più del novanta per cento del mercato è fatto dall'attore pubblico ciò che manca è l'attore privato
E allora in una qualche misura credo che il riferimento del mercato in riferimento al mercato sia un riferimento all'eccesso
A dirlo è aperto almeno due motivi
Il primo perché io non credo alle conversioni sulla via di Damasco cioè io non credo improvvisamente che si possa pensare di cambiare management di una banca e prendo il management così etico da riuscire a ristrutturare motu proprio la struttura interna di una di un azienda bancaria io sono anch'invece convinto che esclusivamente attraverso il gioco il confronto sul mercato che si creano per il mensilmente gli stimoli per poter giocare e giungere a una maggiore efficienza del sistema
E secondo riguarda sicuramente invece il problema come citava il professor Dematté della collocazione della sul mercato delle nostre banche
Perché è assolutamente vero che noi possiamo mettersi a urlare le vogliamo sul mercato ma bisogna trovarsi l'acquirente molte volte l'acquirente non c'è ma ciò non toglie che alcune delle nostre banche oggi possono trovare una maggiore collocazione sul mercato
L'altro aspetto che è quello che riguarda il tesoro è anche qui e l'altra strada che veniva indicata anche nella relazione di Turci sul futuro di questo sistema
E tu non ci faceva riferimento all'idea di riuscire a creare sotto la guida politica
Sotto la guida politica nel senso più alto del termine evidentemente due-tre grandi istituti in grado di competere sul mercato europeo
Io ho la sensazione che questa sia una visione ancora sin troppo restrittiva e cioè io ho la sensazione mi sembra di aver fatto qualche calcolo in associazione ho scoperto che anche mettendo insieme i nella gran parte delle banche in questo momento di diretta pertinenza del Tesoro cioè che noi andiamo a costruire un gruppo che si colloca tra il ventesimo al trentesimo posto nel ranking mondiale delle banche
Io posso dire che questa qua è un'ambizione nel senso che può essere un obiettivo e può essere anche un obiettivo interessante se oltre alla costituzione di un gruppo in grado di muoversi sull'all'interno del mercato unico in grado di essere interlocutore credibile
Sui mercati internazionali anche fuori dall'Europa dicevo questo può essere un progetto interessante se in una qualche misura lo vediamo anche con un qualche riflesso sulle sue capacità di cooperazione nel processo di risanamento del debito pubblico del Paese io posso immaginare che un istituto bancario
Così strutturato di queste dimensioni abbia una capacità di allocazione di intermediazione del debito pubblico superiore rispetto a quello che all'attuale sistema
Perché in una qualche misura per riuscire a mantenere all'interno della mano pubblica
Una così forte presenza nel settore bancario io non posso semplicemente affidarmi alla volontà di un processo di ristrutturazione
Mi sembra mi serve quello che una volta veniva definito il grande progetto in una qualche misura questo può essere un progetto interessante
Ci sono ultimi due aspetti che molto velocemente stando nei dodici minuti voglio affrontare ho sentito infetti infatti Zare molto questa mattina gli aspetti e i benefici del localismo
Del localismo delle banche
Soprattutto in chiave di rapporti con il mondo delle piccole e medie imprese
Beh evidentemente questa è una storia antica molte volte i miei colleghi io spesso troviamo una
Maggiore possibilità di frequentazione con aziende che hanno delle radici aziende bancarie che hanno delle radici sul territorio
Io però non riesco a vedere questa come una delle chiavi di sviluppo del futuro una delle chiavi di successo vero non la considero una ricetta a in assoluto buona la riceve la considero una eventualità
Cioè io continuo a vedere che come imprenditore dopotutto tra una banca allo locale è una banca di maggiori dimensioni
Tutto sommato la mia la differenza tra la scelta tra l'una e l'altra è la qualità del prodotto il costo del prodotto la capacità e l'affidabilità
Se nel passato queste probabilmente maggiore queste caratteristiche maggiormente risiedevano nelle banche locali non è detto che nel futuro
Questo processo si debba perpetuare anzi in fatto di volere io sono un assoluto con un sostenitore del fatto che i nostri distretti industriali ormai non sono più le singole aziende in concorrenza tra di loro nei grandi mercati ma sono questi distretti che in una qualche misura funzione locale una funzione importante
Ma non sono assolutamente convinto che le infrastrutture debbano necessariamente essere locali
E allora o la convinzione che il problema sì ancora una volta non tanto di scelta tra virgolette culturale tra grandi banche piccole banche quanto piuttosto di efficienza nella capacità di riuscire a produrre prodotti adeguati che stiano sul mercato
Questo peraltro mi permette anche di fare un altro riferimento la proposta che il professor Dematté ha fatto sulla ristrutturazione del debito nelle banche
Delle banche nel Meridione Sud esposizioni che poi trattarsi di ristrutturazione del debito per le banche ma soprattutto per le imprese
E devo dire che non abbiamo valutato con molto favore questa impostazione anche perché ci piace l'idea di riuscire a fare tira fuori un po'di quattrini nostri colleghi ci piace anche l'idea di riuscirà a fare in modo che quella parte di
E passione fiscale che in una qualche misura
Ha premiato soprattutto chi nel passato non rivestiva in azienda chi sfruttava evasione fiscale chi creava momenti di elusione trainava l'esterno capitali li andava a reinvestire
Veniva premiato rispetto a chi invece i capitali li ha sempre riversate all'interno dell'azienda e allora un qualcosa che in una qualche misura riporta una maggiore presenza di capitale di rischio
Anche da parte imprenditoriale non può che vederci molto favorevole
La cosa che ci terrorizza è il fatto che la valutazione di questo processo debba essere fatto dal funzionario del Banco di Napoli con tutta la bontà d'la libera interpretazione della cosa cioè la cosa che mi preoccupa fortemente è che gli stessi funzionari con i quali ho litigato per gli affidamenti sui quali io litigato perché magari capitava di avere la stessa azienda con sede al Sud essere al Nord e con la stessa proprietà sostanzialmente lo stesso percentuale di rischio e al sud andavo a pagare due tre punti in più avevo maggiori problemi di affidamento
Se questi sono i funzionari Pujol cui io devo parlare evidentemente o grosse difficoltà a vedere un'implementazione dell'azione
Questo del rapporto banca impresa potrebbe essere oggetto dell'ennesimo essa altro convegno rispetto a questo ma non vi è dubbio
Che oggi allo stato attuale si sono immaturità nostra immaturità della banca che i progetti esistenziali dell'imprenditore che si presenta in banca sono differenti dai progetti esistenziali dell'interlocutore che trova del fatto che io arrivo probabilmente in banca la mattina per la battaglia della vita
E trovo all'interno un funzionario il problema non è la battaglia per la vita ma riusciva a garantire una propria carriera autoreferente all'interno dell'istituto bancario
Uno scontro di culture di questo genere non può evidentemente produrre un corretto rapporto tra banche impresa e non è il presupposto positivo per riuscire a arrivare all'house ma anche qui evidentemente il salto il lavoro da fare è ancora colossale
E l'ultimo aspetto sul quale mi soffermo
è il problema dei costi
Ripetevo prima lo dicevo in apertura noi siamo terrorizzati dai bilanci delle banche
Perché purtroppo abbiamo la consuetudine di capire che nel momento in cui una banca non è completamente sul mercato
Perché non può fallire perché non è costretta a cambiare gestione se va male perché non deve tutelare il proprio patrimonio la sensazione che i costi di ristrutturazione indotti
Dall'avvento della moneta unica e dalla forte introduzione della concorrenza nel mercato unico
Io ho la sensazione che l'Iva da pagare ancora io
E allora la mia grande preoccupazione è che nel momento in cui vedo Turci giustamente dice no noi non siamo disponibili a ad andare a supportare con interventi straordinari la ristrutturazione del sistema bancario bisogna anche riuscire a inventare qualcosa per cui questi costi di ristrutturazione non ricadono direttamente sulle aziende
Perché il vero problema è che questa traslazione ci sarà noi sappiamo benissimo che anche a fronte della riduzione del tasso di interesse chi ne beneficerà Assorel per il debitore pubblico cioè in una qualche misura lo stato mentre nostre aziende ne deficere né beneficeranno soltanto forse può darsi nel lungo periodo
Allora questo processo di traslazione in una qualche misura deve essere interrotto
Non si può pensare che i costi di ristrutturazione del paese quando indico paese lo stato e sistema bancario vengano trasferiti quasi integralmente sulle spalle del sistema produttivo
Io non voglio soffermarmi oltre se non fare un passaggio conclusivo nel quale io personalmente annetto molta importanza al fatto che il PDS
Si sia mosso con questo impegno questo prestigio su un aspetto fondamentale della ristrutturazione
Del funzionamento del sistema Paese mi auguro che questa riflessione riesca a portare
A una a una forte maturazione
Nella valutazione del futuro del sistema bancario cercando di ricordare e di tenere davanti come ho cercato di fare di tutto l'intervento che probabilmente il problema è un po'meno quello delle fondazioni
Ed è un po'di più capire dove si vuole portare questo Paese
Capire un po'di più
Quali sono non il i modelli possibili vie di uscita e che si vogliono delineare il futuro delle fondazioni poi dipende da questo è un problema di metodo mio invece un problema di Obiettivo grazie grazie molte avventure Pasotti
Tito dal professor Zandano l'intervento successivo sarà del professor costi
Anzitutto due considerazioni preliminare che mi sono state suggerite dalle relazioni di Turci e Messori dagli interventi di ottoni Lombardini de Mattei
La prima la seguente che la le relazioni a me sono parse in questo momento rappresento una banca che sta per privatizzata se che sta considerando questo processo difficile in un momento difficile un'economia difficile
A me sono parse relazioni interessanti aperti oserei dire condivisibile in larga parte
La seconda considerazione e
Analoga è un motivo di speranza
Il grado di consenso sulle cose da fare
E sulle cose da evitare mi sembra sia alto
Si è poi quello che ha detto il relatore sia nell'inizio del dibattito quindi credo che da questo dibattito uscirò veramente rinfrancato non tanto perché i miei amici mi abbiano convinto che il sistema bancario italiano non è in crisi in sostanza un anno e mezzo fa io dell'imprudenza e definire il sistema bancario una specie di siderurgia insomma negli anni
Ma ne incolse perché ricevetti bastonate da tutte le parti adesso sento dire
E
Da dal professor Dematté sento parlare di agonia lenta e condivido in sostanza questo questo tipo di diagnosi
Per arrivare ad alcune
Considerazioni anche di natura propositiva io vorrei dire partire dal le quella che è stata la prima riflessione concreta sul sistema bancario che la legge Amato del novantadue la legge Amato ipotizzava vorrei tranquillizzare cercano di restare nei dodici minuti
Ipotizzato un un forte aumento dalla concorrenza dovuto un possibile ingresso massiccio di banche estere dopo la liberalizzazione
Ma deregulation e così via e un boom di fusioni che avrebbe comportato un aumento della dimensione media degli operatori
Ponendoli quindi in grado di resistere efficacemente a condizioni di mercato totalmente mutate c'è un senso più concorrenziale
A distanza di qualche anno dobbiamo constatare che una simile evoluzione in questi anni non c'è stato non siamo di fronte a un processo virtuoso che si è messo in movimento
E per diverse ragioni anzitutto perché perché è stato detto per questo
Non è questo microfono che la concorrenza estera considerata che il fattore chiave capace di smuovere questa foresta pietrificata il sistema bancario italiano in realtà non si è vista mi sono sopra parlo soprattutto del mercato retail è stato piuttosto un tipo di attività che definirei di cherry picking cioè di di scelta di linea di settori particolari all'investment banking Private Banking
Non tratti non era questo che vi sia un fatto condiviso da tutti i quindi
E direi quello che è successo riduzione dei margini cose di questo genere insomma sono il frutto della deregulation della concorrenza interna piuttosto di uno scontro piuttosto vivace a livello di di mercato al dettaglio con dei concorrenti stranieri
Seconda ragione
E che sul fronte della concentrazioni tali del processo registrato dopo il novantadue legge Amato una certa accelerazione
Ma sono state realizzate per lo più incorporazione io parlo per la mia banca ha avuto di questa incorporazione anzi abbiamo fatto cinque fusioni in sostanza di banche di piccole e medie dimensioni istituti maggiori ma solitamente erano banche all'interno di rapporti di gruppo già consolidati in sostanza resistenze e rigidità a su cui mi soffermerò un pochino più di più più avanti che sono presenti nel sistema hanno provocato un effetto frenante
Oserei dire di panificazione proprio delle delle agevolazioni prevista dalla legge ama
E sono state poche le operazione che hanno condotto alla nascita di nuovi competitori efficienti sulla base di progetti industriale innovativi
Le cause di questo fenomeno e qui vengo al dunque ne ho tante sono state elencate in parte mi fermerei soltanto alla prima una legislazione del lavoro che limita le possibilità di razionalizzazione del personale noi siamo ben lontani dai modelli di concentrazione d'Oltreoceano vorrei ricordare soltanto il caso della fusione tra l'accesso ad una che mica
Dove una struttura post fusione realizza economie di scala appare al quaranta per cento di minori costi operativi
Chiunque abbia fatto un esperienza diffuso in Italia sa che le cose sono esattamente e lo rovescio si realizzano diseconomie di fusione
Procedere cosa riparlare di diseconomie di scala proprio per la difficoltà di integrare direzioni centrali e di riallocare il il personale
Non mi dilungo sugli altri fattori perché tutti ne hanno un pochino menzionato io sono particolarmente d'accordo su con l'analisi fatta da de Mattei
Per completare questo quadro va aggiunto che se il processo di riorganizzazione assegnato il passo i principali indicatori relative le banche italiane sono nel frattempo progressivamente peggiorati e molto peggiorati
Complice non solo una difficile situazione economica Lombardia e l'ho detto la contrazione dei margini a fronte
Di costi crescente in particolare del personale
Che mantengono peraltro una dinamica elevata ecco quindi il sistema nel suo complesso sconta una redditività insoddisfacente l'hanno detto in molti nettamente inferiore agli standard internazionali questo si riflette anche sulle quotazioni di Borsa di titoli bancari
Che permangono a livelli di di sconto consistente rispetto al gruppo Elio alla valore nominale
Allora se questa è la situazione che definire per lo meno grave ecco se non si impongono delle misure urgenti a mio avviso riorganizzativi sul piano aziendale sul piano extra aziendale
E di reazione al declino del settore creditizio peraltro abbiamo detto a conigli allenta non mi sembra che questa agonia lenta abbia subito una certa accelerazione
Io al di là dei problemi del sistema sul quale pesano realtà molto critica non mi soffermo sui banchi del del Meridione
E la situazione è diversa ovviamente a livello di singola azienda ma mi sembra di poter capire in questo anno e mezzo qualche cosa è successo ed è che rispetto alla massimizzazione delle variabili strategiche che avvenne Rivano fatte molti anni fa però una sola variabile la crescita in sostanza dei ricavi perché era la dimensione era cercata in sostanza
Perché a questa dimensione comunque era connesso una certa redditività ora questo binomio non c'è più vedremo più tardi sono delle cose che invece molto interessanti scorrono quindi la variabile mi sembra che sia un certo consenta variabile da massimizzare oggi è proprio la redditività Hill orrore scoperta di questo torna con sette e da poco che ha fatto la compra la comparsa anche fra i nomi del addetti ai lavori
Nel settore bancario
E questo e diventato per molte banche un termine di raffronto della performance detto in altri termini molte banche in particolare quella che rappresento si concentrano oggi sulla massimizzazione del però è e meglio ancora dello shareholder value cioè della valore per la l'azionista in sostanza
Credo che questa sia veramente la strada a livello aziendale che occorre intraprendere per poter arrivare alla privatizzazione
Ci sono almeno
Tre strade sulla base dell'esperienza di questi anni che vanno intraprese
E la diversificazione dei ricavi per diminuire la dipendenza dal margine d'interesse questo è stato detto che qui non mi soffermo oltre l'efficienza misurata dall'indicatore costi ricamati in particolare poi diciamo il problema della flessibilità della lavoro me sembra problema ancora più importante di quello del suo costo giusto
Avevo previsto di fare un breve commento per ciascuna di queste tre posizione ma cerco di andare più velocemente possibile
Mi soffermo soprattutto sul rapporto costi ricavi e margine d'interesse stia calando ma che tuttavia rappresenta ancora il maggiore contributo al conto economico di una banca questo è è scontato che occorra quindi
Ribilanciare attraverso un aumento dei recavo da servizi mi sembra anche questo ormai
Parte di saggezza convenzionale
E invece mi sembrerebbe opportuno una veloce riflessione sul rapporto costi ricavi in sostanza e la differenza di efficienza per i diversi sistemi bancari dell'Europa sono ancora molto rilevanti si passa da un rapporto costi incombe la Franza che pare che alla all'ottanta per cento me che stanno proprio benissimo
Ma a una esce per la Gran Bretagna che si attesta intorno al sessantadue per cento
Nel nostro Paese siamo intorno al settanta per cento circa
Un target di efficienza e del sessanta per cento
Direi che nel fare questa questa analisi del rapporto ricavi costi ricavi vorrei accennare questo solo per gli addetti ai lavori a un una ricerca empirica che è stata fatta all'interno
Del mio istituto ed è un commento sulla curva di produttività e che consente anche di formulare pure alcune considerazioni di carattere generale di un certo rilievo per le banche italiane
Se si traccia una curva di produttività per le banche in base ad osservazioni su un un campione significativo di banche italiane ed europee ricavata riportando sull'asse delle ascisse il rapporto costi totali attivo
E sulle ordinate il rapporto ricavi totale attivo dei ricavi rispetto al totale attivo si verifica che i sistemi bancari diversi paesi
Muovono da una combinazione alta del due valori e che attraverso guadagni progressivi di efficienza entrambi rapporti diminuiscono
Questo andamento evidenzia l'alta correlazione tra i due rapporti in altre Terni riducendosi costi cioè realizzando guadagni di produttività l'effetto si ribalta con lo stesso segno su sui ricavi
A parità di denominatore di a totale attivo se si ottengono degli incrementi di efficienza diminuendo i costi i vantaggi di queste operazione sembrano andare a favore della clientela piuttosto che dell'azionista
Dal punto di vista dell'economia in generale poco male si tratta di economie esterne reali quindi però appunto in quanto reali non vengono registrate dai bilanci delle
Delle banche
Per migliorare il valore per l'azionista occorrerebbe che a parità di costi
Crescesse il rapporto ricavi totale attivo mi preme segnalare come il caso italiano
Presenti non soltanto questa peculiarità ma un'altra ulteriore in in negativo il sistema si trova sotto la curva di produttività costruita per le diverse banche europee
Perché né i forti sconti praticati sui ricavi da servizi indotti spesso da una concorrenza non fisiologico qualche banca non fa ancora pagare qualche servizio in sostanza perché c'era nel passato del grasso sufficiente per consentire queste cose in sostanza ecco questi forti sconti portano ad una riduzione del rapporto ricavi rispetto al totale dell'attivo ma non trova una corrispondenza in una parallela discesa del rapporto costruito su portali attivo
A causa e qui veniamo l'altro punto a causa della rigidità del fattore lavoro e di inefficienze di natura tecnologica
Ecco questo breve ragionamento mi porta direttamente al terzo elemento che ho evidenziato cioè la flessibilità nella gestione della forza lavoro
Finirei con questa riflessione
Ritengo che
Anche questo è stato rilevato che sul questo terreno si giochi la partita decisiva dal recupero di efficienza del sistema bancario insomma direi che Turci la a la chiarimento
La flessibilità rappresenta a mio avviso la chiave di volta torno alla quale dovrebbero al articolare in molti progetti strategici anche a livello di banca di singola azienda che il mondo bancario Parreira
Necessariamente nei prossimi hanno
Attualmente noi viviamo in un sistema bloccato rigido prigioniero di schemi organizzativi superati anche se le aziende di credito perché aziende di servizio
Rappresenterebbero una palestra ideale per sperimentare nuove forme contrattuali più elastiche e flessibili si interni del tempo di lavoro di utilizzo dalla forza lavoro di politiche retributive
In compenso sembra che ci sia offerta la cassa integrazione guadagni io dico molto chiaramente che questo offerto un po'sospetta mi sembra che sia diretta più ad allargare la base contributiva che non ha dare un contributo per la soluzione dei problemi del sistema bancario
Vengo alla al primo di questi elementi che ho menzionato il tempo di lavoro a mio avviso costituisce sicuramente l'aspetto che ha ricevuto maggiore attenzione nella nel dibattito in perché è legato al problema occupazionale
Ecco io credo che questa questa riorganizzazione aziendale volta all'efficienza debba necessariamente investire qui certamente questione di un patto non può essere fatto un talmente
Nel investire strumenti notti quale il part-time la banca delle ore con il riposo compensativo dello straordinario rappresenta un primo abbozzi
Secondo punto sempre nel campo del fattore lavoro la mobilità del capitale umano sia territoriale che funzionale
E questo trova la sua motivazione nel fatto che sono necessarie ormai interventi mirati di formazione del qualificazione perché la banca deve cambiare
Il la la i prodotti offerti stanno cambiando quindi è necessario anche per l'incontro all'esigenza disoccupazione giovanile ISO per assorbire giovani sostanze che sono più facilmente formulabili di lavoratori già in servizio da parecchi anni
Terzo punto nell'ambito della flessibilità retributiva rientra una serie di ipotesi qual è la riduzione degli oneri legati all'immissione in trasferimenti del personale vinto un sogno le forme di ingresso in azienda
La revisione della dinamica retributiva tramite la riduzione del peso degli automatismi e l'intervento delle componenti variabili sostanza alleggerimento del carico degli oneri sociali
Ecco sotto il profilo dell'attuabilità alcuni inziative sono di carattere gestionale quindi è realizzabile a livello aziendale io credo che sia importante la la parte che può giocare veramente immensamente nell'attivare queste iniziative altri invece richiedono interventi sul contratto aziendale e nazionali oppure interventi anche di tipo legislativo
Io credo che per quanto riguarda la legge Ciampi questo sia sicuramente contributo importante
Però i miei dubbi e chiudo rapidamente che mi accorgo di avere molto più materiale di quando sono in grado di esporre nei limiti di tempo che mi che mi sono stati assegnati
Vorrei vorrei dire che
Questo convegno mi sembra di buon auspicio per il perché introduce ha un problema che a mio avviso diventerà sempre più caldo nei prossimi anni
Non voglio parlare di siderurgia ma certamente noi non prendiamo da nessuna parte per quanto riguarda la privatizzazione delle banche se non viene preso in considerazione il fatto che la vittima delle banche italiane e particolarmente bassa stata trascurata i motivi storici non interesso ma in questa sede il fatto e questo occorre
Probabilmente un cambiamento dell'assetto proprietario per arrivare a questo risultato ci siano
Degli investitori che hanno investito ma propri quattrini che perciò lasciando autonomia almeno se ne richiedono però dei risultati conformi a quello che il mercato esprime in altri in altri paesi
Però dovrei anche aggiungere che è impensabile di questo processo di razionalizzazione posso aderire
Senza agevolazioni fiscali e non parlo di appesantimento della spesa pubblica insomma sarebbe insensato piede lo in un momento come questo
Ma agevolazioni fiscali per la privatizzazione delle banche di proprietà delle fondazioni deve devono sicuramente
Introdotte e rapidamente
Una cosa che non è stata detta proposta del disegno di legge Ciampi e quando diventerà legge soltanto io ho qualche dubbio non ci sono corsie preferenziali
E ricordo che forse il primo punto di questo di questo disegno di legge interessa moltissimo a quelle fondazioni che si accingono a privatizzare
Perché stabilisce che la natura delle fondazioni è privata e non pubblica oggi non siamo nemmeno riusciti a stabilire se sono personalità giuridica di diritto pubblico diritto privato mi sembra veramente grave sostanze e quindi mi domando
So che è finito il tempo per presentare gli emendamenti per la Finanziaria ma se fosse ancora possibile in qualche modo l'éscamotage e non me ne intendo
Credo che sarebbe il caso di pensare alle o di definire questo piccolo passo in sostanza le fondazioni bancarie hanno natura pubblica oppure natura privata percorsi sapremo regolare tutta una normativa diversa che si applica ad un caso ad un altro
Vorrei anche dire che
è un'ultimissima considerazione a colori sempre occupano ho sentito l'intervento dell'imprenditore che
Le banche continuino a gravare sulle aziende ecco io una preoccupazione che condivido evidentemente devo anche dire che molta parte in molti casi soprusi ultimi anni
Le aziende hanno gravato sui bilanci delle banche per colpa di antrace ma non sto assolvendo nessuno
Ecco però quello che vorrei ancora dire e che se il sistema bancario viene considerato come un elemento essenziale per lo sviluppo economico di un Paese per la crescita per l'occupazione e così via e necessario che sia efficiente ma fa anche aiutato
Per gli esempi non c'è che l'imbarazzo della scelta negli Stati Uniti mecca delle teorie liberiste e non interventiste ecco io ricordo che nel periodo ottantotto novantadue sono fallite sputo nel settore delle casse di risparmio
Centinaia di casse di risparmio vocali
Con un costo complessivo sostenuto dal Tesoro americano quindi dato dalle dalle strutture federali impegnate nel risanamento intorno ai trecento miliardi tolti mente si appuntino ad affermare
Appunto che il liberismo era la panacea per tutti per tutti i mali
Io credo di avere finito un'ultima
Osservazione proposto delle fondazioni su cui non mi di lungo
Ho ho capito quello che era una nella spiegazione di data da Turci poiché cos'era che cosa intende per il governo dei processi credo che si possa concordare anche su questo
Che in un sistema dei di incentivi fiscali vada in qualche modo come diceva Messori corroborato con un sistema di disincentivi
Mi sembra che quindi la riflessione abbia fatto passi avanti importanti una finale questa volta vera in considerazione
Perché il dinamismo di alcune banche possa trasformarsi agevolmente proficuamente in progetti concreti
Capace di accrescere la forza competitiva di queste stesse aziende di credito sul mercato internazionale di Roma competiamo livello globale
Mi credo rappresenti una priorità politica e non possa che divenire un elemento di crescita per il sistema Paese grazie del
Grazie al professor Santanna inviterei professor costi a prendere la parola successivamente interverranno Sangalli presidente della CN
No no no
Vai a
In genere col anzi come norma coltivo l'etica dell'ozio e non quella della prestazione quindi e non sono un sadico capisco che la soglia della sopportazione è stato ormai superata e il PD procederò rapidissimamente
Per capitoli anche perché dopo i corposi interventi sulla realtà dei sistema bancario qualche osservazione banale di un banale giurista effettivamente rischia di essere insopportabile
Partirei da un presupposto cioè da una constatazione
Dal punto di vista istituzionale e giuridico se si escludono gli aspetti fiscali e quei rapporti di lavoro io credo che l'ordinamento bancario italiano sia adeguato
Nel senso che dopo il testo unico e dopo l'euro sinché ha acconsentito nuove libertà sul piano del mercato mobiliare
Credo che sia un buon Statuto quello dell'impresa bancaria
E che sotto questo profilo non ci siano grosse modificazioni da apportare all'ordinamento si cerca si potrebbe fare qualcosa per esempio ripensare alla funzione di certi organi al CIPE stamattina ho sentito riemergere
Delle suggestioni non certamente dal piano regolatore del del credito che era era un'espressione lontana non della sinistra
Ma di vigilanza strutturale sul sistema come combiniamo le fusioni le concentrazioni e le grandi le piccole quindi un ritorno alla vigilanza strutturale qui c'è il problema comunitario come sapevamo ci impedisce di tener conto delle esigenze economiche del mercato nell'effettuare queste operazioni
Quindi l'abolizione del CIPE per esempio
Potrebbe eliminare ma in contraddizione con questa recupero della vigilanza strutturale eliminare un residuo di un ordinamento tipi non ha più ragion d'essere che ormai è fondato sulle autorità indipendente si potrebbe pensare a un coordinamento più stretto tra le vigilanze che operano nei vari settori ormai i le quindi le i gruppi conglomerati
Sfuggono al controllo da un lato della Consob dall'altro di Lisimaco dall'altro la Banca d'Italia e pongono dei problemi di coordinamento fra le autorità che oggi probabilmente non sono adeguatamente affronta si potrebbe riflettere già oggi sui riflette sulle conseguenze che l'attuazione della Banca centrale europea potrebbe avere in ordine alla connessione moneta vigilanza dove pop nell'ordinamento comunitario vanno su strade diverse
Da quelle imboccate dal nostro sistema ma come dire queste sono riflessioni
Vogliamo dirla accademica nel modo più nel nell'accezione più teso del termine che non toccano il cuore dei problemi che oggi affrontiamo sotto il profilo d'ornamento bancario mis mi pare che in fondo l'unico punto sul quale forse vale la pena riflettere è quello è quello delle crisi bancarie
La esperienza recente ha dimostrato che per esempio che la liquidazione coatta non è più uno strumento adeguato per affrontare le crisi della liquidazione della delle crisi bancarie
E le il fondo di garanzia dei depositi oggi è particolarmente squilibrato perché può far pagare alle efficienti le inefficienze delle inefficienti
E soprattutto comporta dei rischi non accompagnati da un adeguato potere di controllo da parte del fondo quindi anche questo è un problema che potrebbe essere affrontato ma insomma come vedete mi pare che siano problemi di contorno in qualche modo oggi forse affrontare i problemi testé avancarica significa affrontare i problemi del del contesto
Cioè affrontare problemi che afferiscono ad altri capitoli del nostro ordinamento e che incidono negativamente sulla efficienza del sistema bancario
In qualche misura era uscito un attimo la lite Demattè credo mi abbia rubato un profilo sul quale volevo insiste già dico solo Bardini aveva detto qualcosa in questo senso
Mi pare che qui un un problema di ordinamento esista cioè la riforma delle società e in particolare delle società quotate
Cioè oggi noi a forme non il rapporto fra
Affidato e Banca vanno rilevati in tanti
E singolarmente paradossale in Italia nel senso che il finanziamento è squisitamente bancario mai squisita anche la ignoranza che reciproca che esiste fra banca e affidato mentre che è tipica invece dei sistemi che si finanzia attraverso i mercati ora qui una riforma e c'è l'occasione in occasione la è offerto dal Testo unico del mercato mobiliare una riforma profonda delle società sul punto delle grandi e assolutamente indispensabile per rendere trasparente
Breve trasparente la società affidata e quindi per esercitare da parte della della banca quel giudizio del merito di credito e per avvertire l'arrivo della insolvenza che spesso è una sorpresa proprio per la parte l'altro profilo è quello del la disciplina del rapporto fra banca e affidato diceva un attimo fa l'amico Demattè ne aveva ne ha già segnato un punto preso le spalle estendere un attimo giudizio il sistema delle garanzie
Oggi e sono no Terme temi importanti sotto il profilo della concorrenza degli ordinamenti stima delle garanzie cioè come offrire in garanzia i beni inseriti nel processo produttivo
Due il la potatura selvaggia che dovrebbe essere a portata al sistema dei privilegi che in realtà è il frutto di spinte corporative che di volta in volta ci sono
Aggiunte le une alle altre e che hanno praticamente cancellato
La categoria dei crediti chirografari ma soprattutto la riforma delle procedure concorsuali le che da è una cosa folle detta in termini rapidi all'una
Tutti i Paesi hanno provveduto a riformarle noi abbiamo una ordinamento assolutamente caotico
Anche la legge Prodi e una procedura infelice perché non serve pregiudica inutilmente i creditori e non riesce a selezionare le imprese
Da salvare da quelle che invece sono le coppie
Quindi un compito importante che il Parlamento il Governo dovrebbero affrontare e anche questo di riformare ovvia la importanza per le banche da un lato consentire di di avere il minor danno possibile dalle procedure con un rapido rientro
Due battute soltanto in ordine a queste fondazione
E intanto una una il il modo di imposta non è un problema del sistema bancario si capisco dell'ordinamento bancario sì capisco che l'importanza bancarie grandissimo ma anche stamattina abbiamo visto che i problemi
L'impostazione è quella di una disciplina delle fondazioni che ha come un fallout delle conseguenze in ordine le dismissioni ma non si può partire dalla disciplina dell'ordinamento perché allora qui abbiamo due alternative una è quella indicata da Artaud nell'esproprio non è neanche vero basterebbe adottare se si ci convincesse delle fondazioni gli enti pubblici sono indegni
Di controllare una banca basta una norma analoga a quella prevista per l'industria indulto non può avere il controllo di una di una banca così le le fondazioni non avrà non potrebbero avere il controllo ma non è questo il problema
Perché al trattata a te non esistono evidenze empiriche riuscita questa tettoia questa attestazione stamattina della incapacità dall'altro probabilmente non sarebbe compatibile
Col dettato costituzionale invece il problema si può affrontare
Proprio nell'ottica di una grande riforma delle persone giuridiche del primo libro detto in termini tecnici o della fonte delle fondazioni dell'intero sistema delle fondazioni e qui il discorso è molto lungo ma a abbreviamo lo con un paio di battute
Queste fondazioni debbono esercitare un loro mestiere
Il loro mestiere perseguire questi obiettivi di utilità sociale
Nella misura in cui il conto la la detenzione di Dini stipa anticipazioni bancarie e compatibile con l'esercizio di questo mestiere mi pare difficile affermare che debbono necessariamente dismettere una certa partecipazione
Ma il problema è vedere la capacità di questi enti di perseguire gli obiettivi che si prefiggono di qui allora e e credo che nella commissione de di questa di questo disegno di legge delega si ragioni in questo senso di qui allora la necessità di destinare questi scopi la massima parte dei redditi e allora tutti tutte le le le destinazioni destinate proiettate sulla banca per le sottoscrizioni degli aumenti di capitale per esempio sono consentiti solo se nel rispetto di questa affermazione cioè dovete destinare la massima parte dei redditi al agli obiettivi di vita sociale non solo ma probabilmente si può immaginare che ci sia una soglia minima di risorse destinate a questo e a questo punto allora si possono avere tutte le serie di conseguenze indirettamente connesse a questo obbligo di destinazione
Solo una battuta sul pubblico privato
E poi chiudo
Su queste fondazioni oggi secondo il diritto vivente sono pubbliche sotto questo profilo al di là dei pareri che piovono sui tavoli ho la sensazione che del diritto vivente riconsideri pubbliche
Quando diventano private non certamente quando avranno dismesso la banca se la banca ormai lo consideriamo un'impresa privata sarebbe grottesco che diventassero private quando dismettono un'impresa privata questo non ha veramente senso
Allora quando e qui il discorso reagì complicato si possono considerare private
Quando hanno avranno uno sta una uno statuto tipizzato dalla legge
Che consenta
La tutela degli interessi che sono coinvolti dall'attività di un ente in altre parole trasparenza bilanci oggi non sono previsti sono in quella forma strana
Una serie di regole destinate a tutelare i creditori sociali una serie di regole che e con sé consentano
Il rischi la le reazioni e gli eventuali comportamenti illegittimi degli amministratori insomma una tipizzazione
Della disciplina che consenta di sostituire la proprietà pubblica la natura pubblica o con un Regolamento prendiamo l'esempio delle public utilities ora si dice se privatizzato debba avere una disciplina del settore più o meno la stessa cosa
Dobbiamo stabilire una disciplina tipizzata che garantisca tutti gli interessi che sono coinvolti da quella da dall'attività di questo soggetto e a questo punto la natura pubblica non è più necessaria ecco allora che mi pare non possiamo riconoscerlo oggi di le come auspicava forse professor Zandano in assenza di una disciplina positiva
Ma lo possiamo fare una volta che si attuata questa disciplina positiva
Questo è un discorso più ampio perché perché porterebbe Ari vedere poi tutto il sistema delle persone giuridiche del primo libro
A mettere finalmente da parte il pregiudizio napoleonico nei confronti dei corpi intermedi ed applicare alle persone del primo libro
La stesso modello che sia per l'espatrio dove lì c'è una disciplina il giudice guarda se il caso concreto risponde al tipo e omologa non più quindi un giudizio discrezionale del governo nel riconoscimento dalla personalità non più una ingerenza nella gestione delle persone giuridiche come avviene oggi nell'ambito di questo settore grazie
Versiamo al professor Consorti Vito gli hanno Sangalli presidente dell'Aci Enea prendere la parola
Interverrà successivamente restando Sterninae in
L'intervento di un dirigente di un'associazione imprenditoriale di piccola impresa
Non poche valutare il processo di trasformazione del sistema bancario
Sotto l'ottica particolare della congruità del cambiamento in rapporto alle necessità delle imprese
Quindi anch'io come ha fatto l'amico Pasotti mi soffermerò su questi aspetti non pare irrilevante rammentare che questo rapporto tra per le imprese e per le imprese come nostra che sono piccole Piso piccolissime
Assume
Una massima rilevanza essendo l'approvvigionamento bancario per noi l'unico sistema disposizione dell'impresa soprattutto di quelle che sono giuridicamente definita di persone non di capitale per soddisfare proprio bisogno sia di liquidità corrente per investimento
Per cortesia posto che la ben nota rilevanza del debito pubblico ha introdotto distorsioni evidenti sotto il profilo del costo della raccolta che si riverberano sull'intero sistema finanziario del nostro Paese
Indico di seguito cinque questioni che ci paiono de minimis dimensione anche relazione alle introduzioni che abbiamo avuto questo convegno il processo di trasformazione a nostro modo di vedere nel sistema bancario che si è avviato negli anni ottanta
Se ha trovato un suo compimento giuridico e ordinamentale nel testo unico nel novantatré non ancora compiuto il passaggio da una pratica protezionistica ad una pratica di reale concorrenza
La vera opera di regolamentazione non ha prodotto ancora i suoi affetti in direzione dell'affermazione di un libero mercato
Si può affermare che il mutamento dei metodi di esercizio dei poteri di vigilanza ormai incentrate su parametri oggettivi quali così così cosiddetti coefficienti ha sin qui condotto alla piena autonomia dalla Banca d'Italia ma non al completamento di un sistema creditizio uniformato alla concorrenza
Segnalo questo elemento perché come vedremo tra breve Nanni argomentazione non ritengo ininfluente
Ai fini di un corretto svolgimento di quel processo che tutti ospitiamo inerente le dismissioni da parte delle fondazioni delle partecipazioni nelle aziende bancarie
E d'altra parte il modesto sviluppo dei mercati azionari ed obbligazionari determina per le banche italiane un rapporto
Rischio
Rendimento sfavorevole rispetto a quei mercati dove il finanziamento dell'impresa e condiviso più ampiamente con altri investitori istituzionali
L'attuale stato di salute del sistema bancario italiano oltre che di questi limiti a nostro modo di vedere risente dell'emergere di ingenti perdite sui crediti che sono in parte può essere ricondotta ad una sfavorevole congiuntura economica
Pesa l'inizio di un regime di concorrenza e la riduzione del divario tra tassi attivi e passivi ma a ben vedere pesa anche molto una storica gestione politica del credito lontana da un'affermazione della natura imprenditoriale l'attività bancaria
Tale concezione ha prodotto i suoi effetti sia nei confronti dell'ampiezza della qualità degli impieghi che in rapporto all'organizzazione interna e alla dimensione qualitativa e quantitativa del personale
Ciò produce un aumento di costi un'insufficiente qualità del servizio una limitata ampiezza dello stesso che determina un aumento ingiustificato del costo del denaro avvertito dall'insieme delle imprese più acutamente da quelle di minore dimensione
Noi riteniamo che sia necessario che un nuovo sistema bancario sia l'immigrato al mente agli standards europei recuperando margini rendimento attraverso la riorganizzazione interna l'ampliamento e la qualificazione dei servizi offerti abbiamo bisogno di sistema d'impresa ha bisogno di un sistema di un sistema bancario più efficiente meno costoso dell'attuale pare però incontestabile che le banche italiane come ho sentito dire anche stamattina da autorevoli interventi siano troppo grazie Gracci di per la competizione europea abbiano costi complessivi troppo alti dunque finiscono per produrre una redditività insufficiente per remunerare gli azionisti e finanziare
Il proprio sviluppo
Le imprese non sono indifferenti agli esiti a cui si perverrà nella definizione dalla soluzione a questi interrogativi
Noi riteniamo che parlare di banche dimensionamenti no insufficienti significhi dover affrontare il tema come qui è stato fatto dei processi di concentrazione
Mi sento di avanzare il timore che affidare lo scioglimento di tutti i problemi al solo strumento dalla concentrazione
Possa rappresentare una dubbi duplice pericolosa scorciatoia
Se l'attenzione si concentra unicamente sugli assetti di potere non è improbabile che i processi di concentrazione vengono davvero vissuti come quella sorta di grande Risiko di cui in questi giorni ha parlato la stampa
Sotto il profilo funzionale invece non esiste alcuna evidenza che dimostri che le fusioni siano sinonimo di maggiore efficienza se la proprietà non definisce di indica con chiarezza al management la missione a perseguire e se contante vanamente non si pone mano a profonde ristrutturazioni in termini di uomini di processi di produzione
La nostra esperienza di fruitori del credito ci dice
Per gli opportuni
Adattamenti con le cautele del caso le banche italiane dovranno affrontare processi non troppo diversi da quelli che interessarono negli anni ottanta i grandi gruppi industriali
In particolare ci riferiamo processi di esternalizzazione se preferite di alcune funzioni e ciò significa allo scopo di e ciò e ciò allo scopo di accrescere l'efficienza significa separare la produzione della distribuzione dei prodotti
Ritengo decisivo in questa che questa azione venga coadiuvata da un profondo anche se graduale mutamento nella cultura dell'affidamento noi abbiamo sviluppato negli anni una credo brillante iniziativa che sul sulla quale ha manifestato a riguardo un corposi interessi alla Banca d'Italia
Che è quella degli enti di garanzia collettiva che riteniamo possono diventare nel tempo dei Soggetti dell'esternalizzazione di alcune funzioni bancarie riducendo in questo modo
Quella come consentendo in questo modo di raggiungere maggiori margini di efficienza ma ci sembra ho voluto introdurre questi argomenti perché mi sembra che sia logico affrontare in questo ambito più complessivo Teo un po'scremato da quello che volevo dire per ragioni di tempo
Più complessivo del tema della consente le concentrazioni Possa evitarci di scivolare nella pura e semplice determinazione degli assetti di potere
Sì risparmieremmo così la partecipazione a formare i confronti democratici utili sola mascherare una pratica che per intrinseca definizione avverrebbe riservatamente tra pochi soggetti tra i quali non potremo probabilmente escludere neanche la presenza di qualcuno che porta qualche responsabilità nelle attuali difficoltà del sistema creditizio italiano
Non sono così ingenuo da pensare di sfuggire alla necessaria definizione degli assetti proprietari tuttavia affrontare questo tema secondo principi di trasparenza e a mio giudizio il criterio fondamentale a cui dovrebbe uniformarsi questa discussione
Mi pare indubbio che uno degli aspetti di fondo riguardi la riforma delle fondazioni la conseguente dismissione delle partecipazioni nelle S.p.A. bancarie controllato in proposito ci sentiamo di esprimere il nostro assenso riporta questa ipotesi se oltre a ciò se oltre già richiamati principi di trasparenza verranno stabilite norme capaci di offrire ragionevoli garanzie riguardo alle modalità di dismissione alla tutela di tutti gli azionisti
Sinteticamente ci sembra così condivisibile in linea di principio che legislatore offra una cornice credibile nell'ambito della quale i legittimi interessi da diverse categorie possono trasparentemente farsi valere sul mercato
Questa scelta rischia tuttavia di peccare di astrattismo riconoscendo al mercato come ho già cercato di dire potere virtù che attualmente non è in grado di esprimere per questo paventiamo una soluzione che ci faccia semplicemente passare da un monopolio privato da monopolio pubblico a un monopolio privato
La nuova normativa dovrà certamente tener conto delle esigenze del mercato quindi è condivisibile un processo graduale che assecondi e non quarti la volontà analogamente pare corretta la linea della flessibilità quindi la non individuazione di un assetto ideale della proprietà
In un modello universalmente valido tuttavia questa ipotesi nelle condizioni attuali senza opportuni correttivi ci appaiono comunque gli atti quei grandi gruppi socioeconomici
Più forti ed organizzati che sono attualmente ben presenti all'interno degli organi dirigenti delle fondazioni
Dunque sono sotto la patina della neutralità legislativa e sotto l'egida di un libero mercato dir poco ideale potrebbe precostituirsi la condizione per assicurare condizioni di privilegio pochi selezionati gruppi e non di rado portatori di una forte continuità con il passato
Ad esempio l'eventuale scelta in questo ambito dei cosiddetti noccioli duri in assenza di una concreta tutela dei diritti delle minoranze dell'indicazione di riserve per talune categorie di investitori potrebbe consentire la realizzazione di questo disegno
Ritengo riteniamo pertanto utile una comune riflessione sul valore sia del localismo e della sua incidenza nel rapporto tra banca e impresa
Fino ad oggi vi è stato un rapporto biunivoco tra sviluppo delle forze
Dalle forze produttive locali e crescita delle banche d'origine locale ritengo che in proposito le casse di risparmio siano l'esempio più eclatante
In questo intreccio il valore del localismo si espresse in un vantaggio informativo assicurato dal fatto che nella proprietà nel consiglio d'amministrazione erano presenti quelli che possiamo chiamare i sensori del territorio
Con la conseguenza di favorire la nascita di nuove attività ed intercettare quote rilevanti di risparmio locale
A lungo andare con le trasformazioni in atto a queste valenze positive se n'è aggiunta una di segno opposto l'insorgere di un deficit di efficienza l'esperienza gli accorpamenti fin qui compiute non solo dal nostro punto di vista di carattere positivo più in generale si può affermare che ogni qualvolta si sono allontanati gli ambiti gli ambiti locata gli ambiti locali centri direzione abbiamo registrato quasi immediatamente un brusco peggioramento nel rapporto tra banche riprese mi sembra quindi ragionevole proporre una attenta riflessione su questa contraddizione siamo contrari a qualsiasi dirigismo siamo consapevoli che la legge non potrà definire ogni aspetto ma siamo altrettanto certi che nelle attuali condizioni questo mercato manifesterà scarso interesse a ricercare soluzioni eque flessibili credibili
Per queste ragioni riteniamo utile indicare almeno la previsione finalizzata dello strumento dell'offerta pubblica di vendita uno dei criteri a cui la legge dovrebbe ispirarsi
Lasciando poi le singole offerte l'opportunità delle successive previsioni di eventuali riserva di categoria o degli eventuali meccanismi di controllo quali ad esempio il voto di lista
Questa ipotesi e vengo a concludere partendo da una legittima sottolineatura delle prerogative delle categorie produttive richiamano altresì l'interesse che anche gli imprenditori che rappresentiamo manifestano nei confronti dei processi di privatizzazione è un segnale esplicito che desidero ribadire non casualmente anche in questa occasione che nella piena consapevolezza delle nostre possibilità dei nostri limiti le categorie produttive avanzano la candidatura al fine di partecipare ai grandi processi di trasformazione e l'ammodernamento del Paese
Possiamo dire che per esempio per quanto riguarda la CIA artigianato con la nuova definizione di Artigiancassa e con il nostro ingresso la proprietà di questo istituto disponiamo di uno strumento in più sia sotto l'aspetto organizzativo e patrimoniale
In coerenza con quanto assunto ci appaiono lo devo dire proprio perché qui sono i questi giorni francamente fuorvianti le osservazioni che sono state avanzate in merito alla manifestazione di interesse avanzata da BNL dall'Ina per l'acquisizione del Banco di Napoli
Sfugge ai più ci pare che oltre agli assetti proprietari e dei destini della più grande banca meridionale sono in gioco quelli di migliaia di impresa che con essa da molto tempo intrattengono rapporti di collaborazione
Migliaia di imprese che non ci sono che non ci sono apparse francamente nemmeno lo sono apparse francamente nemmeno alla discussione parlamentare tenute nella dovuta considerazione nella ricerca delle soluzioni che si vince che si dovranno ricercare
Se saranno loro in conclusione a pagare il prezzo maggiore ci chiediamo ad esempio se il prezzo che la collettività pagherà per la cosiddetta bad bank servirà davvero complesso delle economia meridionale oppure a ben più ristretti ambiti di interesse
Questa riflessione che possiamo solo accennare ci rafforza nell'idea che abbiamo cercato di disporre dell'Imu nell'inutilità di ricercare nuovi assetti del sistema bancario nazionale operando solo in un'ottica di potere
Anche perché in questo caso considerate Tatò finito anche la dimensione delle sofferenze delle perdite incagliate dati preoccupanti scricchiolii come ad esempio la vicenda della Banca di credito
Del del dell'abilità di Trieste si farebbe più pressante l'interrogativo su queste su quante altre del dente dovremmo apprestarci a valutare ai fini di una ristrutturazione non so quanto utile alla collettività
Del sistema bancario italiano vi ringrazio
Grazie Sangalli Alessandro stermini per l'ultimo intervento della mattinata
Prima di dare la parola stermini volevo segnalare che ci giunto un fax da Gianguido Sacchi morsi anni presidente Cassa di risparmio di Bologna ci augura un buon lo svolgimento di lavori impossibilitato a partecipare
Prego stabilito se io desidero anzitutto chiarire qual è il punto di vista nostro
Diciamo per nostro intendo le istituzioni locali senesi e quindi
La futura prossima Fondazione Monte dei Paschi sul tema è qui è stato posto cioè il cambiamento del sistema bancario
Intanto vorrei dire che questo problema non è soltanto un problema legato alla competitività del nostro sistema economico ho alla necessità di garantire un sistema Italia che deve competere restare nell'Europa della moneta unica io credo che ci sia qualche cosa di più profondo
Questo tema è un pezzo del tema del cambiamento dello Stato italiano
Della sua riforma S della sua ricostruzione
Anche perché ormai di servizi finanziari il tema del rapporto con tutto ciò che appartiene alla finanza al fisco e così via è un punto essenziale diciamo della ricostruzione di un di una fiducia tra il cittadino dello Stato
E quindi credo che dovremmo affrontare questo tema
Con un punto di vista non è soltanto quello economico finanziario Mattia invece un'apertura più larga che quella del cambiamento dello Stato
Ritengo anche poi tornerò su questo punto che questo tema
Non può essere affrontato soltanto con una visione
C'entra mistica nazionale
Perché dobbiamo avere una coerenza tra il modello di Stato che stiamo prefigurando tutti stanno prefigurando fortemente decentrato e articolato anche se unito
E le prospettive del sistema bancario e finanziario nazionale
Noi non vogliamo soltanto limitarci credo sia stato già chiarito nell'intervento del sindaco di Siena
A difendere una nostra particolarità che pure c'è ed è molto importante
Noi vogliamo dare un contributo di carattere nazionale a questa modernizzazione
Partendo dalla nostra esperienza
Ma diciamo una critica che qua e là si è avvertita non stamani Manni della pubblicistica
Di tensioni localistiche è sbagliata
Noi stiamo per avere sulle nostre spalle delle grandi responsabilità
Ma abbiamo
Se ci è consentito la necessaria consapevolezza e credo anche la cultura
Per dare un contributo di carattere nazionale a questo grande problema che abbiamo in altre parole
La prossima Fondazione Monte dei Paschi non potrà non avvenire un indirizzo
Molto netto in relazione alla necessità di modernizzare questa banca una le grandi banche italiane
Devo dire subito almeno mi tolgo questo sassolino che mentre noi stiamo discutendo di prodotti finanziari dismissioni possibili non possibile e così via
C'è una bomba innescata che è quella del costo del lavoro
Costo del lavoro che rappresenta varate la prima delle modernizzazione da fare
Data anche la sua urgenza
E io credo che proprio su questo punto un'esperienza come la nostra
Può essere vissuta come un'esperienza che può dare un contributo importanti a trovare le condizioni di quel patto sociale a cui si riferiva Turci nella sua relazione per affrontare
Con decisione e anche con consenso un problema di questa di questa natura noi che siamo stati i convinti assertori della necessità di una trasformazione del Monte dei Paschi in S.p.A. dunque abbiamo questo angolo visuale
La terza fase voglio dire che
Un processo di modernizzazione è un processo
Non è possibile pensare che c'è un momento in cui noi realizziamo la polverizzazione
Non è possibile pensare che c'è un'unica strada un unico atto con il quale nuove mode iniziamo questo sistema
Noi avremo di fronte abbiamo di fronte un processo complicato che comporterà invenzioni scontri trasformazione e che avrà volenti o nolenti anche dei tempi sogno di un tempo necessario per produrre questa trasformazione questa modernizzazione
So bene che l'appuntamento europeo citiamo ad accelerare fortemente questo processo ma dobbiamo avere la consapevolezza che non c'è un'ora X
E che dobbiamo affrontare una fase complicata di questa natura
Mi è parso che sentire dal dibattito un sostanziale consenso largo al disegno di legge del ministro del tesoro
E io sono convinto di questo perché non abbiamo una sola strada per magica per produrre Mondadori una modernizzazione del sistema bancario non c'è
Certamente una di queste strade una forte privatizzazione anche se guardate
In Italia esiste il Banco di Napoli e anche la Partinico
Modelli estremi che ci fase esperienza estrema che ci fanno ragionare un po'più realisticamente pragmaticamente su questo problema
C'è un'altra strada che è quella di una forte valorizzazione dei sistemi locali e regionale
E siccome noi abbiamo una visione della modernizzazione dello Stato che punta ha dato una valorizzazione di questi sistemi regionali e locali io credo che dobbiamo essere coerenti anche con questa strada
Non perché come veniva giustamente detto dal rappresentante dell'Ati lì c'è una bacchetta magica c'è una capacità in più di produrre modernizzazione non è così
Ma perché appunto una visione diversa e più moderna dello Stato italiano
Ci consente anche di lavorare ad una valorizzazione dei sistemi istituzionali economici regionali e locali
E io credo che la strada di una valorizzazione del bisogno di efficienza del non profit
Chi ha bisogno infatti di banche competitive che guadagnino per finanziare i loro scopi anche questo può rappresentare che rappresenta a mio giudizio un modello virtuoso per camminare sulla strada della modernizzazione della e di una maggiore competizione capacità competitiva del nostro sistema finanziario e bancario
Naturalmente a condizione che ci siano alcune regole
E io sono molto d'accordo sia con impostazione con alcune parti dell'impostazione della legge tranne quella sui tempi che è sbagliata perché non funziona come veniva detto
E anche sono molto d'accordo con le proposte veniva avanzata da Messori sui disincentivi perché sono giusti
Occorrono regole di forte trasparenza e anche di legittimazione democratica di queste fondazioni in maniera tale che vi sia una capacità diffusa di controllo e di verifica dei loro risultati
E in maniera tale che questi risultati siano appunto verificavo verificabili anche numericamente naturalmente attenzione dando il tempo necessario a fondazioni che cominciano assumersi queste responsabilità ora
Di produrre
Diciamo modernizzazione e per i quali per le quali c'è bisogno anche di tempo
Anche perché siamo bel dire ma la responsabilità dello stelo stato del nostro sistema bancario finanziario
è per lo più oggi è stata diciamo si è registrata sulle spalle del governo e non per le fondazioni
Io
Vedo invece nel disegno di legge ancora delle tendenze eccessivamente centralistiche e dirigistiche che non condivido
Pulci ha cercato una strada diciamo
Equilibrata per affrontare questo problema
E cioè da una parte l'esigenza di dar fiato al mercato
Dall'altra l'esigenza di un governo alto tutti scelti che questo problema io metterei l'accento sul primo di questi fatti
Per esempio avrei qualche dubbio su una Authority di vigilanza sulle fondazioni che abbia tra l'altro il compito di autorizzare le concentrazioni senza solo
Perché questo vuol dire che c'è qualcuno in una stanza e decide che tizio deve stare con Caio Sempronio deve stare con l'amico di Sempronio eccetera eccetera
Guardate
Cosa vizio italiano molto contraddittorio perché da una parte si esalta le magnifiche sorti progressive e dopodiché si scopre che c'è sempre qualcuno che
Io metterei l'accento sul sono diciamo su una competizione oltre naturalmente su una necessità di vigilare ci mancherebbe altro ma metterei l'accento su questo problema tra l'altro sarebbe del tutto ragionevole pensare a forse al forme di vigilanza sui risultati delle fondazioni non centrali ma decentrate
Ma decentrati
Pensando anche questo Maso al fatto che il processo di modernizzazione e anche l'intervento nel no profit non è tutto quale in Italia
Perché un conto è la modernizzazione del sistema bancario del Mezzogiorno l'intervento non profit del Mezzogiorno un conto lo è nel nord del Paese un altro punto Haendel centotrenta
E credo che non sia giusto pensare di uniformare
Fine o Neiman nei minimi dettagli processi di questa natura che invece hanno bisogno a mio giudizio di essere di avere anche flessibilità di norme di di di risultati di tempi e così via e di adattamento a ai sistemi economici con i quali si ha a che fare sapendo che i nostri sistemici sistemi economici locali anche se funzionali sono sempre più chiamati
A confrontarsi direttamente con loro
Anzi
Io credo che non sia esagerato dire che ci sono sistemi istituzionali ed economici locali che si confrontano meglio con l'Europa piuttosto che centralmente
Questa abitudine quindi a essere a questo livello
è un'abitudine che sta scende perché io credo che abbiamo valorizzare non può non dobbiamo frustrare perché può essere fonte di una crescita di vaste aree del Paese anche di una modernizzazione del sistema bancario su scala nazionale
Questi erano osservazioni rea di aver chiarito bene qual è diciamo la nostra visione delle cose e il modo con cui vogliamo assumerci questa responsabilità a momenti incipiente grazie
Ringrazio Carnini sta arrivando Tancredi Bianchi grazie per la presenza di prendere il no alle ore quindici esatte dopo il buffet a proprio grazie Meridiana
Con il primo intervento del senatore Debenedetti poi ci sarà l'intervento del presidente Geronzi poi Ayrault di Vannino Chiti Rondelli Andriani Callieri tre Tancredi Bianchi
Prego il senatore Debenedetti di prendere la parola interverrà successivamente il presidente Geronzi grazie
Buona sera
A costo di deludere non farò un intervento polemico ma piuttosto una riflessione su quale sarà la forma della banca nell'Italia dell'euro
Non sarà una forma mutuata da modelli esteri non sarà la banca tedesca perché la allo sbando deve la sua centralità rispetta l'impresa Adela porte che si sono consolidati in generazione non sarà la banca inglese la quale richiede una borsa di ampie dimensioni
Perché la banca possa essere intermediaria tra gli investitori lei in paese
Sarà una soluzione originale
Ma prima di ragionare su questo non si può prescindere da un dato di partenza
Il messaggio preoccupato di Turci occupa nove pagine della sua relazione poi variamente declinato
Le imprese soprattutto le grandi stanno male finanziariamente le banche stanno peggio
Due soli dati il free capital del sistema bancario italiano è negativo per ventisei mila miliardi
Il personale è un'eccedenza calcolata in trenta mila persone se basta c'è un problema di mutamento culturale e di e professionale all'interno del delle banche di primaria dimensione
Noi dicendo noi dico Giavazzi Benati ed io avevamo fatto una proposta costruire al nuovo su un terreno solido affrontando per primo il problema proprietario
Era due anni fa
Altri due anni e servizi sono passati non sembra molto utilmente settanta quanto stamattina si è sentito
Ma non voglio fare pace facili polemiche oggi abbiamo il progetto pensate vorrei per primo accogliere di questo progetto le coordinate culturali
Che sono primo la nostra soluzione sarà una soluzione originale nella banca tedesca nella banca anglosassone
Ragionevole
Dal momento che anche singolare anzi unica al mondo il nostro modello di banche basate dalla di proprietà di fondazione
Secondo
Il costo del risanamento è posto a carico dalla collettività
E questo non solo per gli incentivi fiscali previsti non solo per i costi di ristrutturazione
Matteo via così Zonta temporale lunghissimo che il progetto Pinza sita cioè so Dosso alla collettività l'onere di a vere per lungo tempo un sistema finanziario debole
Porre a carico della collettività la risanamento evidenzia la matrice culturale del progetto un modello di banca basata sul garante di ultima istanza che è il fondamento della presenza pubblica nelle banche
Abbiamo cambiato la legge bancaria ma non ci siamo liberati dell'eredità delle due grandi crisi bancarie quelle della fine dell'Ottocento e quella degli anni Venti
E questa memoria storica che guida l'élite che ha esita il compito di vigilare sul sistema che fa dire che le banche sono aziende diverse
Questo a mio avviso è un limite culturale del progetto Pinza che dimentica ed Europa anche recentemente
Istituti prestigiosi
Protagonisti della storia finanziaria dell'Europa hanno cambiato bandiera senza sconvolgimenti senza crisi
Normali operazioni di mercato
In Europa le banche sono aziende come le altre
L'Europa aggraverà i problemi delle banche
La riduzione dei tassi che riduca gli spread la moneta unica priverà le banche dei margini sull'operazione di cambio si calcola che il solo cambiamento di valuta costerà da tre a quattro mila miliardi pari al cinque sei per cento dei costi operativi
Ma io parlando di Europa penso alle regole dall'Europa cambi fissi nessuna valutazione a compensare gli shock asimmetrici
Per sopravvivere le aziende dovranno avere flessibilità pena la disoccupazione cambiamenti di proprietà anche fallimenti questa è la ragione per cui tanto si insiste sulla flessibilità di cui noi abbiamo bisogno di natura maggiore per gli altri
E le banche per le banche questo non dovrebbe valere le banche non si vendono le banche non licenziano le banche non falliscono garantisce il pubblico
Ora io mi domando è realistico tutto questo non è un po'troppo
è vero anche nell'Europa continentale le banche non falliscono
Ma se può andare bene per gli stranieri può andare bene per noi
Può esistere una linea porta sbarrata agli stranieri e paga Pantalone
Realistico spiegare pensare di poter spiegare ai contribuenti un altro Banco di Napoli
Sono mal posti paragoni che a volte si fanno tra noi e gli altri Paesi dell'Europa continentale su alcuni parametri caratteristici della spesa pubblica
Innanzitutto perché anche gli altri li considerano un problema cercano di risolverlo ma soprattutto perché ben diverso è la nostra struttura economica
Erano i nostri lavoratori ad andare in Germania non viceversa e noi vorremmo vogliamo che questi siano episodi di una storia definitivamente consegnata al passato
Quindi non per motivi ideologici noi pensiamo alle necessità di fondare sul differente terreno culturale della ristrutturazione del sistema bancario
La nostra soluzione tutto mercato non è ingenua che ha commesso errori e non è neppure idealistica se si dice che mancano le risorse per una soluzione di mercato bisogna dire che non è così lo è incerto se ci si limita al mondo delle imprese non lo è se ci si rivolge al bel risparmio privato a maggior ragione in vista di un decremento del rendimento dei titoli di Stato e dell'esiguità dell'offerta che proviene dalla Borsa
La soluzione c'è nelle mani nei portafogli degli italiani
Ma molti è una soluzione che può apparire traumatica
Che lo fosse ce ne siamo accorti quando una persona colta e garbata come Minervini ci ha paragonato ai nazisti
E non so se i voli per caso quando stamattina si dilata la freccia di Bonetti sul tardo collettivismo
Ma così non si fanno passi avanti neppure quando si spaccia la vendita per esproprio cartoni perché io questa parola l'ho già sentita ma da parte di qualcuno che a fare la vittima è molto più abile ditte
Quindi tendo solo dire che il modello per cui le banche sono un'altra cosa è irrealistico e queste la critica di fondo ove al al Progetto Pinza
Molto brevemente le critiche più di merito il tempo ma davvero pensiamo di poter citare una sospensione del tempo dieci anni per risolvere questo problema
Secondo l'obiettivo non precisato
E la perdita del controllo o lo Statuto tipizzato come dice costi io ho un grande rispetto e straordinaria ammirazione sono affascinato dei ragionamenti dei giuristi Massiah idea di qual è il problema
I vantaggi fiscali danaro pubblico per aumentare il valore del patrimonio delle fondazioni a me francamente pare insopportabile
Le prime nove pagine della relazione Turci e poi Dematté parlano della disse
Dicono le difficoltà delle banche poi Dematté parla della differenza tra i valori di mercato e patrimonio netto vano e sappiamo come è stato costruito questo patrimonio né
Insopportabile mi pare anche la giustificazione per la sola fede quelle delle intenzioni non profit
Di cui non si disconosce affatto l'importanza ma siamo seri stiamo parlando del polmone finanziario dell'economia del Paese
Che se non produce profitto non avrà neppure spazio per il non profit
Abbiamo al massimo rispetto per i santi ma per favore non scherziamo con i santi
Sarà dunque una soluzione originale sarà un mix pubblico-privato
Ma non potrà eludere il problema del controllo
L'ha detto molto chiaramente Turci chi garantirà la realizzazione di questa sorta di dover essere e qui io faccio una domanda qui deve rispondere chi propone questa soluzione mista e come dice Messori non vuole soluzioni dirigistiche ma si limita a prendere atto del suo qui non ho il testo di di questa singolarità del nostro sistema
Io domando può essere alla virtù il solo scudo al cui riparo mettere le sorti del pilastro fondamentale per l'economia del Paese
Giusto utile chiedere ad uomini virtuosi di dare la loro persona la loro storia a garanzia questa è una domanda che pongo innanzitutto al Tesoro la Banca d'Italia i due luoghi cioè in cui la virtù per lunga tradizione profonda cultura maggiormente
Con successo devo solo riconoscerlo praticata difesa è una domanda che pongo in sede politica a Massimo D'Alema
Per essere espliciti e contravvenendo al demonio Tuis è ovvio che Pepe meglio di Ventriglia
Ma è meglio
Nello scegliere gli uomini la ricerca della virtù o è preferibile scegliere uomini magari meno virtuosi e la garanzia e i meccanismi per sostituirli rapidamente sento inerzia quando le cose non vanno bene
E c'è il problema del tempo perché tu ci stamattina ha parlato di un'attrazione fatale tra le forze della sinistra e il progetto di modernizzazione del Paese
Se tale rimane per troppo tempo fattale saranno l'attrazione ma sarà l'occasione perduta e qui siamo tutti qui per evitare che questo succeda grazie
Grazie senatore Debenedetti invito il presidente Geronzi a prendere la parola
Interverrà successivamente Aero tutti segreteria nazionale CGIL
Grazie onorevole Curci innanzitutto per aver organizzato questo convegno
Al quale il sistema bancario attribuisce notevole importanza
Al termine del mio intervento farò riferimento ad un questione personale
Per dire come probabilmente si è atteso troppo per incominciare a parlarne tutti insieme
Ho
Il nostro Paese
Chiamato ad un forte processo di a
E l'economia
Le regole in uno stato moderno liberale impegnato a far meglio ciò che gli spetta di fare male liberare il campo in settori dove la sua presenza e ingiustificate vanno accrescendo sempre di più
Il loro ruolo nel nostro ordinamento
La riforma è ampia diffusa tocca il quadro istituzionale intense sono state le innovazioni nel settore della finanza
Nel settore bancario in particolare l'ammodernamento normativo
Richiesto per recepire i nuovi principi può dirsi completato
La deregolamentazione la despecializzazione i meccanismi competitivi hanno oramai il medesimo grado degli altri Paesi maggiormente industrializzati
Nessuna norma protegge più la banca italiana dalla concorrenza estera
Condizione condizionando forzando il gioco della concorrenza fra le banche italiane fra queste quelle straniere
In nessun altro settore economico vige una intensità di controlli sul rispetto delle regole della concorrenza analoga a quella che opera nel mercato bancario
Nel quale oltre alle autorità comunitarie operano due autorità italiani l'Autorità garante della Banca d'Italia quest'ultima in possesso di una conoscenza dei mercati e degli operatori bancari
Di cui nessuna autorità di controllo dispone in altri settori industria
Ammodernamento è noto ha preso le mosse dalle modifiche legislative che era necessario
Che venisse per il nuovo Interim muovere una impostazione non competitiva che era stata fissata nella legislazione degli anni Trenta
Ma come ha ricordato il professor costi le riforme non sono rimaste sulla carta sono seguiti i fatti le modificazioni dei comportamenti
Una diversa conformazione dei mercati
Si impone ora una nuova combinazione dei fattori produttivi
Nei tempi recenti taluni rappresentanti del settore industriale hanno mosso alle banche critiche di diverso genere
Le banche non avrebbero risposto alla esigenza di rinnovamento un mercato protetto consentirebbe loro di realizzare in proprio e politica di prezzo
Le banche inoltre non si farebbero carico dei problemi delle imprese gravate dalle difficili congiunture
Suo entrambe le questioni della concorrenza e del rapporto banca impresa nell'attuale congiuntura intendo esporre il mio punto di vista porterò coi l'attenzione sui problemi aperti della ristrutturazione del sistema bancario
La prima dunque la concorrenza
All'innovazioni dell'ordinamento interno si sono affiancate la deregolamentazione definita a livello comunitario per effetto della vigilanza basata sui coefficienti patrimoniali
La libera attività sul mercato comunitario di tutti gli operatori e soprattutto la poderosa azione dello sviluppo tecnologico che abbatte le distanze unifica i mercati collegandoli tra loro senza soluzione temporale
La concorrenza è ormai intensa nei mercati della raccolta e degli impieghi
Chi voglia guardare ne trova in segni chiari nelle gli indicatori statistici ti quantità e prezzo la deve la deregolamentazione ha riguardato anche l'operatività di altri intermediari finanziari quale le assicurazioni fondi comuni che hanno accresciuto la loro capacità di attrarre i risparmi la disintermediazione del sistema bancario crescerà con lo sviluppo dei fondi pensione
Nel biennio più recente i fondi intermediati dal sistema bancario sono aumentati ad un tasso del tre virgola uno per cento inferiore quindi a quello dell'inflazione
Si è ridotto lo scarto tra rendimento medio degli impieghi e costo medio della raccolta
Il divario è diminuito di oltre due punti rispetto alla media degli anni ottanta
Al netto del rischio della clientela si è sostanzialmente annullata la stessa differenza tra tatara tassi attivi di diverse aree territoriali
Negli anni recenti irrilevante lo spostamento di quote di mercato esso è di due punti percentuali anni anche al netto delle operazioni di concentrazione
è sceso il grado di concentrazione nei mercati locali
Fino al quindici per cento in media nazionale
L'erosione del margine di interesse si riflette pienamente sul risultato di gestione sceso nel novantaquattro fino all'uno virgola uno per cento
Dei fondi intermediati valore minimo del dopoguerra
Il rendimento del capitale investito nel settore bancario è diminuito al di sotto del due per cento nella media dell'ultimo triennio
Questo è un rendimento molto basso rispetto a quelli prevalenti nei mercati finanziari
E poi ci si domanda del perché delle difficoltà delle privatizzazioni
Credo di poter dire senza tema di essere smentito che nessun settore economico del nostro Paese
Ha dovuto affrontare un processo di intensificazione della concorrenza altrettanto forte e rapido
E saluto come ho detto riflessi importanti sui prezzi
Se ne sono avvantaggiate la cliente le imprese
Vi sono stati momenti in cui il PRA in Rete è stato inferiore al rendimento dei titoli di Stato a breve termine
A proposito del secondo punto tra quelli che intendo trattare cioè del rapporto tra banca e impresa nel periodo recente
Va detto che il sistema bancario si è trovato a fronteggiare la pressione concorrenziale
Sempre crescente nel contesto di una congiuntura prevalentemente negativa
La lunga fase di ripiegamento ciclico che ha toccato il punto più basso nel novantatré ha causato una crescita delle sofferenze che non ha eguali nel dopoguerra
Mentre la concorrenza eroderà i margini dell'intermediazione creditizia le banche hanno dovuto fronteggiare inusitati esigenze gli accantonamenti e di ingenti perdite su crediti
La particolare attenzione che i bilanci bancari hanno dovuto subire trova evidenza nei dati che di recente ha fornito il governatore della Banca d'Italia
Le perdite su crediti sono state nel triennio novantatré novantacinque pari a quarantasei mila miliardi cioè circa la metà del risultato di gestione
La situazione della finanza pubblica non ha peraltro consentito politica di bilancio anticiclica
Le banche hanno dovuto anzi sopportare una cresciuta pressione fiscale
In misura maggiore rispetto a quella subita dalle altre impresa non finanziario
Un annotazione particolare va fatta per il Mezzogiorno
è noto a tutti che gli sforzi compiuti in passato non hanno colmato il deficit di industrializzazione del Sud rispetto al resto del Paese
E il blocco dell'intervento straordinario dello Stato in quest'area è coinciso con una fase ciclica negativa dell'economia ed ha lasciato molti problemi preso
Taluni aggravati
Che la recente ripresa basata sul cambio non ha toccato queste aree per cui si è ampliato il dualismo della nostra economia
Si è così indebolita l'economia del Mezzogiorno
Le sue condizioni si erano già gravate nel corso della più lunga recessione del secondo dopoguerra per due ordini di fattori da una parte il blocco degli appalti pubblici dall'altro ritirarsi dal settore pubblico dall'economia in conseguenza sia delle politiche di bilancio sia del maggior rigore che la comunità imposto al sistema degli aiuti alle aree depresse
Nel Mezzogiorno i costi sono più alti che altrove poiché essi risentono pesantemente di fattori ambientali
Del contesto non solo industriale ma anche istituzionale
Per fare un esempio ma è stato già riferito questa mattina
In una fase di forte aumento del tasso di insolvenza dei crediti bancari pensano determinando
Un minor valore del portafoglio del creditore il sovraccarico di lavoro degli uffici giudiziari le procedure che consentono una sera sperato ricorso a tattiche dilatorie
Questa mattina il professor Dematté ha fatto riferimento alle nuove iniziative in corso presso il Ministero di Grazia e Giustizia volte ad ottenere una più rapida partecipazione degli dei nota
Ebbene questo e una questo una notizia buona per me noi stiamo lavorando a quel progetto e ne abbiamo sottoposto i cardini sostanziali al Ministero di Grazia e Giustizia già due anni fa
Ho tracciato questo quadro non per ricordare difficoltà peraltro già note ma per dimostrare che il sistema bancario non sia tirato indietro
Ha finanziato le esigenze dell'economia reale forse fin troppo
Si è assunto il rischio di importanti ristrutturazioni consolidando i propri crediti ma anche convertendo le in quote di capitale
Le critiche sono ingiuste
Quanto all'altro tema quello della ristrutturazione credo che occorra ricordare la tendenza di fondo che dettata dalla concorrenza
Essa è irreversibile è risultato ineluttabile della nuova disciplina e della conformazione dei mercati europeo e mondiale
La pendenza è destinata a proseguire forse accelera accelererà ulteriormente grazie agli spazi che si aprono sul mercato dei titoli di credito che i privati possono rimettere in base alla nuova disciplina riferendo dell'azione dalla concorrenza sui volumi e sui prezzi ho già avuto modo di soffermarmi sull'andamento dei ricavi occorre un riferimento all'altra parte del punto economico i costi essendo le banche imprese ad alta intensità di lavoro il costo del personale costituisce la componente di gran lunga prevalente dei costi operativi
è vero che la quota del costo del personale sul totale dei costi operativi scende dall'ottanta per cento a poco più del sessantacinque negli ultimi venti anni
Nel medesimo periodo cresce quindi in corrispondenza la quota per investimenti in automazione con una forte accelerazione negli ultimi anni tuttavia il costo per dipendente nel sistema bancario da sempre elevato nel confronto con quello di altri settori
L'incremento dell'automazione e la riduzione della crescita del personale in questi ultimi due anni hanno migliorato la produttività del lavoro ma il processo è lungi dall'essere compiuto nel confronto internazionale l'incidenza delle spese per il personale risulta in Italia molto elevata il rapporto sia i volumi intermediati sia al margine di intermediazione
L'onerosità elevata per effetto sia delle entità del costo medio sia per effetto del numero degli addetti
Secondo i dati OCSE del novantaquattro il costo medio per dipendente bancario in Italia era pari a centosette milioni contro centodue in Germania settantadue in Gran Bretagna sessantasei negli Stati Uniti
Oggi lo stesso confronto sarebbe ancor più penalizzante
Anche al netto degli oneri fiscali e contributivi che come è noto in Italia hanno una incidenza superiore a quella di altri Paesi le retribuzioni del settore bancario sono assai elevato
Lo si ricava dal confronto interno rispetto a ciò Rispetto cioè agli altri comparti dell'economia italiana il livello salariale medio del nostro settore risulta inferiore
Solo a quello degli occupati nel settore elettrico nel quale in Italia una sola grande impresa
Opera di fatto in regime di monopolio
Dal nato dal lato del numero degli addetti gli indicatori di efficienza nel confronto internazionale segnala un eccesso di manodopera nel caso italiano
I dati rivelano che in tutti i paesi le ristrutturazioni hanno comportato una massiccia riduzione degli occupati questo ovunque
Non solo in quei paesi in cui sono avvenute gravi crisi bancarie che hanno comportato una sensibile diminuzione dell'attività delle parti
I dati che ho appena esposto hanno un significato particolare poiché da un lato rivelano la pendenza di lungo periodo dall'altro segnalano i vantaggi competitivi che altri stanno acquistando nei nostri confronti
Ci impongono viaggi
Valga per tutti il richiamo recente del governatore della Banca d'Italia che non sto a ripetere
Bisogna agire rapidamente come si diceva poiché alla flessione della redditività la flessione della redditività che causata dalla differenza tra la velocità con cui la concorrenza reduci Rita e i tempi più lunghi richiesti per l'aggiustamento dei costi di struttura
Occorre un recupero straordinario della flessibilità nel funzionamento dei nostri rapporti di lavoro
Sul versante del salario occorre pregiudizialmente una convinta adesione all'accordo del costo del lavoro del novantatré ai patti stipulati di recente dalle confederazioni per il sonde per l'occupazione ma questo non basta
Si impone una nuova concertazione tra le parti la quale si basi sui dati del reddito che sono in flessione
Vanno eliminate tutte le rigidità che il contratto nazionale aggiunge ad un sistema generale che tutti i giudizi giudicano da migliora
Sul piano delle leggi il diritto del lavoro che riguarda le imprese deve essere applicato alla banca così come lei si applicano il diritto societario e le regole che la espongono alla concorrenza
Non vi è ragione non è più possibile che le banche e i suoi lavoratori non dispongano degli strumenti per la mobilità
Che operano per tutte le imprese
Credo che sia legittimo chiedere che si applichino alle banche gli istituti che lavoratori e banche già finanziano con la contribuzione previdenziale
La scarsità di Stella scarsa disponibilità di strumenti per agire sta forzando l'uso del blocco del turnover ma le imprese perdono in competitività a lungo andare non vivono senza ricambio culturale senza l'arricchimento delle nuove forze di lavoro
Il blocco delle assunzioni un danno per le imprese gli insieme una iniquità tra chi lavora e chi cerca lavoro tra le diverse generazioni
E sarà un rilievo sociale e via per più aspetti l'esigenza di una concertazione che ricerchi una ecco la soluzione
La speciale circostanza indotto taluno ad immaginare istituti che agevolino la mobilità lo stesso Governo ha proposto al Parlamento una delega per predisporre gli ammortizzatori Doni ad agevolare la ricerca di intese
Simili strumenti sarebbero senz'altro utile
E si renderebbero meno duro il compito che inevitabilmente ci appende tutti manager delle banche azionisti lavoratori sindacati così del resto è avvenuto in altri settori che hanno dovuto affrontare analoghe difficoltà
Ma ho anche il dovere di dire che a questo compito noi non potremmo sottrarci in ogni caso i tempi dell'impresa sono dettati dalla rivoluzione dei mercati e possono non coincidere con quelli della politica
Ma certamente la riduzione dei costi operativi non esaurisce il complesso delle questioni che dobbiamo affrontare in ordine ai modelli organizzativi da adottare alla produzione da privilegiare per recuperare competitività
Per non sottrarre tempo al dibattito preferiscono ne scorre ora il mio pensiero in ordine a tali aspetti che peraltro Villar chi vorrà potrà trovare nel mio intervento che lascio agli atti di questo convegno mi limiterò a dire in questo momento
Che a mio giudizio i gruppi bancari italiani dovrebbero privilegiare la flessibilità organizzativa e la diversificazione del rischio
Avviandomi alla conclusione intendo soffermarmi sul tema dell'Africa allocazione del capitale delle banche
Tralasciando il tema delle azioni bancarie di proprietà del Tesoro dello Stato
Per non svicolare dall'argomento che più strettamente riguarda le azioni di proprietà delle fondazioni
Con qualche imprecisione questo tema viene associato a quello delle privatizzazioni ma è evidente che vi sono aspetti che li legano ed altri invece di profonda differenza
In comune hanno l'obiettivo della maggiore competitività della maggiore pressione sui dirigenti ad opera del mercato
Ma divergono per la circostanza che le azioni di cui si parla appartengono non allo Stato ma soggetti giuridici presenti che nel sistema nel sistema economico e giuridico Italia
Tutelati dalle leggi civili da quelle finanziarie dalla nostra Costituzione
Dobbiamo affrontare questo problema essendo consapevoli che esso non riguarda direttamente il bilancio dello Stato
E che non si possono imporre vincoli dire
Il ministro del tesoro e rappresentanti del Parlamento hanno assunto iniziative per favorire la riallocazione proprietaria delle banche controllate dalle fondazioni intendo esprimere con chiarezza la mia personale opinione nel dibattito che si è aperto semplicemente l'obiettivo di realizzare condizioni di contendibilità del controllo e così rafforzare i processi di incremento e di efficienza aziendale è condivisibile condivide lo condivido
Per fare ciò bisogna creare le condizioni affinché investano nelle banche singoli azionisti di rilievo ma anche il risparmio diffuso
A tal fine sono necessari i giusti incentivi e non regole rigide le quali con dirette imposizioni finirebbero in realtà per ingessare la proprietà delle banche
Ma se qualcuno crede che il management sia di freno alla realizzazione di questo processo è in errore
Compito dei dirigenti è quello di creare le condizioni affinché i titoli delle società nelle quali essi operano siano appetibili sul mercato diano la giusta remunerazione ai sottoscrittori
è mio convincimento che sia interesse dei dirigenti quello di favorire l'affermazione di tutti i fattori che possono affiancarli nel raggiungimento di situazioni di efficienza la riduzione dei costi l'efficienza sono un dovere verso i nostri azionisti costituiscono il contributo che si attende l'economia del nostro Paese
Vorrei concludere e me lo consente nel me lo consentirà l'onorevole Turci con una sua France
E lì
Ha detto il quadro che abbiamo di fronte è tutt'altro che esaltante
Richiede l'assunzione del problema banche fra le priorità politiche e programmatiche dell'agenda del governo se ciò non avverrà i rischi sono davvero se
Ricordo
Che due anni fa forse ancora più ebbi modo di sottoporre questa riflessione ad un eminente uomo politico
Del partito che ha opportunamente organizzato questo convegno
Questa riflessione fuochi sottoposta più volte
Il mio intorno dottore
Mostrava silenziosamente le difficoltà tipiche di chi vorrebbe intervenire ma non può non potendo gestire
E governare
Il fenomeno
Oggi le condizioni si sono diverse
Questo fenomeno
Può essere gestito
Insieme con noi
Dal Governo
E grazie per l'invito a partecipare
Culturale della cultura prendere la parola successivamente un tutor guadagnino Chiti
Il
D'appello
L'introduzione dei
Di questa mattina l'introduzione
Mieli spirito assunto una quota di responsabilità
Vedo che nel dibattito la questione diciamo del lavoro
Tende a
Progressivamente aumentare
Sino a livelli non del tutto accettabili
Se ci sono le situazioni sono state denunciate esistono dei problemi ricorre saprà saudita espliciti
D'altronde presenti nell'introduzione notti nella letteratura e ammessi negli interventi
Insieme io penso che
Se il governo riuscirà
Nell'operazione che sta tentando di fare
L'ingresso in Europa cambi fissi la riduzione del debito i tassi più bassi e così via i tempi
Anche i tempi di Pinza forse sono troppo lunghi dovremmo
Come dire vedere altri trovare tutti insieme in modo per accelerare Lario organizzazione di un sistema cui non possiamo rinunciare
Si può anche pensare
A un'Italia che non fa più la contrada la pelle per ragioni ecologiche o di non so quale altro tipo mi sembra difficile pensare a un Paese con un sistema creditizio debole fragile non competitivo
Con tutti i problemi che rimangono in Russia colti malgrado gli sforzi notevolissimi che sono stati fatti
Per quanto che ci riguarda noi
Condividiamo gli orizzonti che ci sono stati proposti noi pensiamo che sia utile procedere per quanto riguarda le fondazioni a una definizione chiara come era indicato narrazione
Pensiamo che si apre la discussione complessa sul non profit perché non è chiaro che cos'è il non profit bisogna avere tutte le cautele del caso
La discussione va fatta e va fatta così cioè fino in fondo pensiamo che occorra potenziare il sistema bancario
Pensiamo che le banche sono dall'impresa che proprio la funzione del come si dice particolare ma in quanto impresa alla fine si devono misurare sul mercato con tutti i i rischi che questo Conte pensiamo che alla fine il processo di protezione finirà
Finirà lo stesso miglioramento del trenta possibile del nostro sistema può spingere verso un avvicinamento come si dice dell'interesse di
Banche straniere che oggi non non entrano perché ci sono molti problemi che forse nel momento in cui li risolveremo o ci avvicineremo a risolverli renderanno per loro più accettabile interna
Quindi pensiamo che occorra procedere o cosa procedettero avverte
La cosa che però non è come dire
Per noi di possibile è dare come si dice una sentenza già tirata
La colpa prevalente il livello dei costi che è vero grave dei costi è un problema
Occorre intervenire sul livello dei costi
Occorre qualcuno garantisca l'intervento sui livelli costi e questo rappresenta l'intento di salvezza del sistema
A me tocca la parte difenderà anche la ragione di chi produce i costi
Noi i ci siamo interrogati per tempo su queste questioni condividiamo questa analisi vorremmo contribuire a trovare una terapia che produca del consenso e non un'accelerazione di conflitti che oggi un Paese non si deve permettere anche perché come si dice la linea di tutti la ricerca di elementi di stabilità e quindi scambio positivo e di stabili
Dobbiamo fare una valutazione perché l'idea di un patto come suggeriva il relatore un'idea praticabile
Rappresenta però un'assunzione di responsabilità
Cito un patto recente il patto fatto in Calabria dalla carica non tutte le organizzazioni sindacali hanno firmato
Anzi da un'organizzazione sindacale che non l'ha firmato
Pensa che ci sia un imbroglio
Detto in soldoni tra la proprietà i sindacati che hanno confederali che hanno firmato quell'accordo e pensa di citare in tribunale gli attori di questo imbroglio perché il livello delle informazioni che sono state fornite
Non rendevano necessarie come si dice effettuare dei degli interventi sulla struttura dei costi e così come quell'intesa propone allora noi credo che siamo appunto in questa dobbiamo fare patto
I Pato significa chiarezza dove si va degli obiettivi gli abiti di non essere condivisi
Non può dire che i soci più grossi del dell'operazione dicano già già prima dell'inizio del patto che hanno ragione loro bisogna dividere condivida gli obiettivi e soprattutto bisogna condividere gli obiettivi sull'assetto del sistema
Bancari italiano sulla suoi passaggi e sulle necessità di intervento per riuscire anche dal punto di vista del lavoro a renderlo più competitivo più sicuro e più efficace
In più bisogna valutare come che situazione sta
E cosa pensiamo di far
L'idea che ci sia un unico strumento è un'idea sciagurata
Cioè l'idea che sia possibile gestire questo processo con un unico strumento tifo all'uscita di una fascia di età di lavoratori e un'idea sciagurata
Che capisco possa sembrare appetibile per le imprese per le banche ma per il sistema ha delle complicazioni
I costi sono altissimi
Chi li paga
Ma questa sì significa anche dare un giudizio che per quanto riguarda la struttura e il funzionamento di studi credito Italia siamo in un'epoca convince un amico pre fordista
No ancora prima del dell'automazione ancora molto prima della linea snella e la riorganizzazione e questo è un giudizio che bisogna dare convinti non siamo convinti che questa è esattamente la situazione che abbia mai si avvia per una molteplicità di strumenti
Perché giusto pensare a non bloccare le assunzioni
è giusto pensare a una riorganizzazione del sistema è altrettanto giusto pensare che stia essere solida in un grande processo di ristrutturazione come quello della Volkswagen in Germania i dirigenti hanno contribuito pro-quota a questo processo di riorganizzazione
E altrettanto giusto che ci siano degli impegni
Se noi gestiamo questo processo congiuntamente ci si assume la responsabilità ma se il processo poi di riorganizzazione di una azienda di credito non riesce immagine ad responsabilità molto precise
Quindi occorre qui chiarirci bene qual è il sistema di relazioni di impegni di controllo mi che alcuni producono questi avanzamenti e insieme non si può pensare
Di gestito come dicevo con come dire o una ritenzione finta attraverso una cassa integrazione tradizionale
Difficile da proporre
Che suscita conflitti
E così cupo e come è stata proposta norme attuali esce come dire una giusta richiesta da parte del tesoro di avere una dotazione di risorse accettabile che provoca le questioni anche dal punto di vista dei lavoratori che quelli più toccati più forti tutti erano i più i più deboli con dei rischi
Di grandi di anche di unitarietà di solidarietà che possono come dire ma dobbiamo muoverci io credo che le esperienze sono state fatte
Indicano che è possibile insomma la il modo in cui è stato affrontato il Banco di Napoli adesso la questione a cui faccio citavo cariche le Caripuglia indica che è possibile muoversi già adesso ma noi dobbiamo muoverci non sull'onda di una situazione disperata o disperante copre agonica o tale da evitare
Come dire la consegna al giudice dei libri perché siamo in una sezione di di grande difficoltà e occorre muoversi con moltissimi strumenti
La formazione dei prezzi dei lavoratori la e l'alcolista e dei lavoratori medesimi d'organizzazione degli orari e occorre flessibilizzare il sistema esiste un problema di mantenimento dei diritti e di riorganizzazione diritti medesimi non si può sostenere
Non ci troverete mai d'accordo sulla linea che dice bisogna massacrare il contratto nazionale non è questa non è bisogna riorganizzare i diritti che prevede il contratto nazionale perché si è tutti responsabili di un contratto che è fatto di aree professionali
Che rappresentano una certa evoluzione ma bisogna anche riorganizzare il sistema contrattuale sapendo qual è l'ipotesi organizzativa cui bisogna far fronte e insieme
Gli strumenti non possono essere unici
Perché esistono problemi territoriali esistono problemi come si dice
Ma i generali esistono situazioni di maggiore forza esisto stazioni maggiore debolezza e quindi anche il peso di questi strumenti non può essere l'unico capisco che ci sia una come dire guardare con attenzione a costi ulteriori ma un punto di solidarietà nel sistema che riesca a garantire no le aree più deboli a uscire fuori da questa situazione senza dover pagare il prezzo della chiusura dall'abbandono è una questione fondamentale infine
Bisognerebbe trovare una sede
In cui le tesi
Del professor De Mattei sul rapporto banca impresa sofferenze
Abbia come si dice un ulteriore possibilità di avanzamento ha provocato una discussione questa riduzione è rimbalzata anche qui è una visione molto spessa ma questa è un'operazione grande per un operatore sindacale come siccome sono in questa veste somma decidere se e meglio far schiudere un'impresa o la banca
Che reclama l'insolvenza è una situazione drammatica nel Mezzogiorno in grande acume soggiorno questa è la situazione concreta che in cui dobbiamo monaci confrontarci quindi anche qui occorrerebbe misurarci più compiutamente
C'è un problema anche di orientamento sindacale
Che non tutti i sindacati la pensano esattamente allo stesso modo
E qui come dire sia lisciato molto il periodo
Se nel passato insomma un modo di gestione è stato quello di lisciare il pelo di tutte le cose corporative e misurabili beh questo oggi Spagna
Cioè intervenire qui e complicato
E noi come dire siamo una delle forze presenti una forza importante ma non l'unica quindi questa discussione è una società complessa occorre se si vuole costruire condizioni del patto che gli elementi di trasparenza e democrazia di partecipazione a questo patto che mi sembra che per ragionevole e razionale
Forse l'unica possibile richiedono che gli attori abbiano tutte le carte in tavola
Infine c'è un prova di partecipazione dei lavoratori alle scelte
Se la banche è un'impresa esiste il problema del controllo dell'impresa non solo dal punto di vista del tesoro non solo dal punto ma esiste anche la propria dei controlli preso dal punto di vista dei lavoratori di quelli e impresa
I modelli precedenti sono come si dice
Non più proponibili disabili poteri consociativi non sono proponibili ma anche questo è un problema non secondario e importante io credo quindi che sia un momento di riflessione rilevante noi pensiamo di avere da esercitare il diritto di tutela molto forte siccome però non vediamo in un altro mondo e vediamo concretamente che esistono problemi seri se non si vuole attivare un conflitto duro duro
Pericoloso conti rischi di
E invasione bisogna muoversi che marci seriamente c'è anche un problema di diritto non solo diritto interni generale di diritto del lavoro di diritto del lavoro
Perché il diritto e lavora nel nostro Paese come sappiamo tutti e fatto su una logica incrementale cioè dell'approvazione della logica incrementale cambiare le situazioni di lavoratori in termini individuali e collettivi è un problema serio
E vero che non siamo ripetuti pubblica e quindi non c'è la scorciatoia del ricorso al TAR però si può innescare anche qui come sappiamo bene un conflitto pericoloso quindi anche su questo meriterebbe un approfondimento ulteriore noi pensiamo che non ci sia la ricetta sola non pensiamo di essere gli unici responsabili pro quota ci stiamo in totale no non pensiamo che esiste un unico strumento non pensiamo lo strumento allontanamento di massa
Dei lavoratori di una certa fascia di età come viene fuori dei conti
Ed è numeri di ristoratori sia la soluzione accettabile in questo momento chiediamo quindi risorse aggiuntive fantasia aggiuntive siamo disponibili a dare il contributo necessario
Grazie
Iniziano ad un telefonino ogni notizia Presidente della Giunta Regionale Toscana
Interverrà successivamente il presidente Rondelli
Io ho letto con attenzione non le aveva ascoltate o Trovato condivisibili dal punto di vista non solo delle mie conoscenze ma anche delle mie esperienze delle nostre attese dal versante delle regioni credo delle istituzioni locali le analisi che hanno compiuto stamane nelle loro relazioni Turci anche Messori
Dell'analisi di Turci in particolare io condivido il giudizio sulla situazione del sistema del credito in Italia
Sia per le le grandi banche di valenza europea da costruire ancora da costruire
Sia per la situazione
Del credito nel Mezzogiorno sia e ancora di più perché la conosco più direttamente
Per l'organizzazione del credito nel centro nord diciamo in particolare nel centro
Un'organizzazione come lui diceva spesso efficiente ma ancora orientata alla prestazione prevalente di servizi di tipo tradizionale
E quasi ovunque con l'assenza della banca di una banca di tipo regionali quella che si intende una banca di tipo regionale
La Toscana si colloca con precisione qui con precisione in queste frasi
Perché con la crisi del sistema del casse di risparmio
Con la non riuscita della della holding
E anche a mio giudizio con la non risposta ad oggi sufficiente a questo problema del polo regionale del credito da parte del sistema Monte dei Paschi di ruolo in particolare della Banca Toscana
Io credo che questo problema si è rimasto aperto non si sia creato un polo forte regionale del credito e questo sia oggi da ricercare o da rivedevo da rivalutare attraverso percorsi diversi
Con più forte competitività e concorrenza il che non lo considero un fatto negativo perché il reale è sempre superiore a ogni progetto astratto ma tuttavia va
Ricorrervi studiato e ripensato
Fiorello da fare alcune considerazioni del tutto specifiche ma anche concrete
Sulla nostra esperienza di rapporti tra una Regione e il sistema del credito oggi e sulle prospettive che da questa esperienza nove individuiamo
Una riflessione specifica ma io mi auguro almeno per le prospettive per le esigenze non limitata ad una sorta di esperienza solo toscana
Prima una premessa del tutto schematica ma non diritto schematica per il tempo ma non diritto ci si soffermava stamani presidente sta Nini io credo che cambiamenti del sistema bancario vadano visti con un aspetto del processo più generale che interessa alla società Italiana la sua economia le sue istituzioni i comportamenti dei cittadini le relazioni con l'Europa
E rinnovamento del nostro sistema istituzionale il cambiamento in particolare dello Stato il ruolo le responsabilità che dovranno assumere Regioni Province e Comuni
è una necessità urgente
Da
Affrontare per contribuire a un'efficienza una competitività complessiva del sistema Paese nel suo insieme
E anche l'organizzazione del risparmio deve interrogarsi e muoversi lungo queste linee quelle
Dei cambiamenti istituzionali e soprattutto quelli dell'economia reale
Del suo articolarsi non soltanto su scala globale ma anche su scala locale
Del resto in diversi Paesi europei il rapporto tra Regioni e banche locali è un presupposto insostituibile dello sviluppo
E quasi ovunque in Europa le piccole e medie imprese possono contare su ben altri sostegni e su ben altre capacità d'intervento da parte delle istituzioni regionali e locali non solo per le competenze di queste ultime ma anche per una diversa organizzazione del credito
Che conta su alcuni grandi istituti bancari ma conta anche sulla diffusa presenza moderne efficace non inefficiente o inutile di banche locali
Comunque in Italia mi pare che i processi di ristrutturazione del sistema bancario e le privatizzazioni che ancora devono essere effettuate ci impongano di sviluppare un rapporto nuovo tra istituzioni regionali e locali
E istituti di credito
Io credo che in Toscana questa è la parte dell'esperienza che vorrei rapidamente richiamare possiamo far leva
Su alcune esperienze che finora sono state possibili è stato possibile costruire soprattutto tre regioni tra Regione e banche tesoriere
Si tratta di esperienze certo parziali
Ma io penso importanti talune forze non esistenti altrove
Queste esperienze non ci sono limitate nei tempi recenti rapporti di tipo contabile
Ma si sono estese ad obiettivi comuni
Al finanziamento di grandi opere pubbliche all'ammodernamento di infrastrutture al sostegno dell'apparato produttivo
Su questa base sono state costruite alcune anche leggi regionali significative di incentivazione per contributi in conto interesse a favore di imprese che effettuavano investì che effettuano investimenti fissi o per l'imprenditoria giovanile che ha portato alla nascita di seicento nuove imprese di giovani con cinque mila trecento posti di lavoro di giovani
O ancora alla esperienza di nuovi strumenti di fondi partecipativi
è stato negoziato un plafond di seicento miliardi a condizioni particolarmente favorevoli per le imprese interessate dai fondi strutturali dell'Unione europea questa esperienza sarà sviluppata con nuovi programmi comunitari con contributi appunto in conto interessi
E la collaborazione con le banche dato anche vita strumenti specifici
Che forniscono servizi alle piccole e medie imprese mi riferisco in particolare alla Fidi Toscana la Fidia agricola due società a capitale misto Regione banche tesoriere con la Regione che ha una partecipazione di minoranza
è passata dal settanta al trenta per cento quindi una privatizzazione fatta e non proclamata operante nell'ambito della concessione di garanzie sussidiarie di consulenza finanziaria della partecipazione al capitale di rischio delle piccole e medie imprese toscane
Ecco a partire da queste esperienze che io voglio porre tre possibili scenari tre prospettive diciamo così future dal nostro punto di vista di intensificazione futura di questi rapporti
Ripeto forse non validi soltanto nell'esperienza di una regione di un sistema degli enti locali di una regione
Il primo è quello di guardare appunto allargando al futuro allargando questa collaborazione alle risorse rapporti con le risorse dell'Unione Europea
In questi giorni per nove sta decollando un fondo di garanzia di figli agricola con apporti della Regione delle banche dell'Unione Europea destinato a garantire finanziamenti a medio termine a medio termine alle imprese agricole nelle aree di Obiettivo del cinque vinti
è già operativo il fondo presso la Fidi Toscana costituito anche con risorse dell'Unione Europea per l'acquisizione di partecipazione al capitale di rischio in piccole e medie imprese industriali per Investimenti nelle aree dell'Obiettivo due
è in fase di studio un'intesa tra fondo europeo per gli investimenti e Fidi Toscana
Per la riassicurazione delle garanzie prestate dall'affidi a favore di imprese operanti nell'area di intervento comunitario questo consentirà di dimezzare il rischio attualmente a carico della Fide quindi di raddoppiare interventi a parità di risorse siamo quindi di fronte a misure destinate a non esaurirsi con il secondo triennio dei fondi comunitari trattandosi di fondi di rotazione che possono risolvere qualche problema anche essendo un Paese in cui l'utilizzazione dei fondi comunitari come spesso ci si dice
E scarsa all'efficacia
Secondo punto secondo aspetto io credo che occorra inventare forme nuove di collaborazione tra Regione banche
Io penso in particolare alle possibilità aperte dalla previdenza integrativa con la costituzione di fondi pensione di fondi di investimento mobiliari e immobiliari in particolare quelli che possono interessare le piccole e medie imprese non quotate in Borsa
Sotto questo profilo sono certo positive le iniziative già avviate in particolare con l'intesa tra parti sociali imprenditori e organizzazioni sindacali occorre tuttavia fare attenzione io pongo una questione su cui credo si dovrebbe discutere per tempo e non farle esplodere poi nel disinteresse generale
Che c'è spesso quando si prendono decisioni molto ristrette non voglio dire in segreto
Cioè nella costituzione di fondi nazionali che utilizzano in tutto o in parte le disponibilità del fondo di trattamento di fine rapporto c'è una possibile insidia oggi infatti le risorse accantonato annualmente al fondo e il fondo stesso costituiscono una forma di autofinanziamento dell'impresa
In questo senso risparmio che si forma in Toscana viene reinvestito almeno in parte o in buona parte in Toscana così fare altro
Domani fondi nazionali potranno impiegare le risorse a loro disposizione o comunque non necessariamente dove sono state prodotte è forte pertanto la preoccupazione che questi fondi si rivolgono soltanto a vantaggio delle aree più forti del Paese
Io penso che occorra prevedere nel disegno di legge che regolerà i fondi pensione
Un meccanismo una regola di reinvestimento almeno di parte di quote nelle realtà regionali e locali in cui il fondo si costruisce e occorre forse che nella gestione politico sindacale si consenta per talune categorie almeno in via sperimentale meno condizionanti per informarsi della contrattazione nazionale di sperimentare fondi su base regionale o subregionale insomma occorre in qualche modo individuare un equilibrio tra esigenze nazionali legittime
E sviluppo delle diverse realtà del Paese compreso quelle meno forti
In ogni caso io penso che queste scelte devono essere compiute con un dibattito che coinvolga in profondo lavoratori imprese società e non è ripeto in modo un po'troppo ristretto noi pensiamo anche a fondi pensione o di investimento che operino a livello regionale o pluri regionale
E abbiano per oggetto non solo le società già quotate in Borsa ma anche quelle che seppure non quotate potrebbero esserlo in futuro
E su questa linea ci stiamo muovendo per la creazione di un fondo chiuso utilizzando le esperienze positive tra Regione banche tesoriere fidi aperto anche altri utili apporti
Alla creazione di questi fondi poi deve seguire rapido avvio del mette in il mercato telematico per la quotazione delle piccole e medie imprese per le quali non ci eravamo direttamente impegnati
L'avvio del metti ma subito una battuta d'arresto in seguito a una direttiva dell'Unione europea che impone un più generale riassetto dei mercati finanziari
Ma metti me legato il successo dei fondi chiusi che possono avere effettive prospettive di smobilizzo delle loro partecipazioni solo in un contesto di più ampio accesso a mercati finanziari
Ma bancario per ora è un po'un dialogo diciamo
Tra persone anzi tra istituzioni che dicono la stessa cosa ma che poi non concludono e quindi un motivo ci sarà
Per le grandi opere pubbliche attraverso lo strumento del project financing
Questo non soltanto nell'ottica che imposta delle politiche di contenimento della spesa che solo una parte ma per affermare io credo un rapporto pubblico privato più avanzato nella realizzazione di infrastrutture noi abbiamo alcuni esempi in Toscana ad esempio quello della realizzazione dell'interporto di Livorno ma io credo che questa esperienza possa essere estesa altre iniziative al ciclo delle acque
Acquedotti depurazione e fognatura quello delle energie dei rifiuti a nodi fondamentali della mobilità
Noi vorremmo procedere problema è si vuole procedere anche non a parole ma effettivamente da parte di istituti di credito
Si metta allora in campo professionalità e competenze per andare davvero avanti
Io penso spero che si possa fare senza aspettare su questo niente di scandaloso si può anche aspettare ma soltanto interlocutori che provengono da altre parti d'Europa o del mondo
La penultima considerazione che voglio fare riguarda infine il ruolo che potrebbero svolgere i buoni obbligazionari regionali Bor se potessero essere utilizzati ma per essere utilizzate hanno bisogno di due condizioni che oggi non ci sono cioè di essere resi uguali come trattamento ai buoni de comunali e cioè il primo all'acquisizione del Bilancio regionale così come avviene per i comuni della quota erariale che grava sui rendimenti dei titoli
E il secondo la possibilità di accantonare nelle casse regionali fondi derivanti da prestiti obbligazionari che oggi invece diversamente da quelli dei Comuni confluiscono nella Tesoreria unica centrale senza di questo imbocca rimangono
Una vaga sigla che non potranno mai essere effettivamente realizzate
L'ultima considerazione che voglio fare termino
è il terzo punto la terza prospettiva quella forse su cui già molto qui si è discusso e quello che occorre estendere il rapporto tra Regioni sistema delle Autonomie fondazioni bancarie
Alla luce del processo di dismissione delle partecipazioni oggi detenute delle nuove funzioni che le fondazioni dovranno assumere che dovranno assumere l'attesa io scusi sono d'accordo con le considerazioni che ha fatto Messori nella sua comunicazione anche rispetto alle considerazioni sulle intervento di Ciampi alla giornata del credito io penso che la legge che attendiamo sulle dismissioni può aprire scenari interessanti però occorrerà fare attenzione ai tempi perché un limite troppo rigido troppo ravvicinato ad esempio se fosse tre anni
Può determinare un sovraffollamento del mercato finanziario con il rischio di un'insufficienza dei risparmio privato rispetto all'ingente offerta di azioni bancarie
Penalizzando in questo modo le fondazioni minori che costituiscono un segmento importante della realtà ad esempio della Toscana rispetto a quelle che controllano grandi banche
Occorre avere coscienza che risparmio delle famiglie ha dei limiti di impiego azionari anche per la concorrenza dei titoli del Tesoro
Il processo di privatizzazione delle comunque interessare prioritariamente il pubblico dei risparmiatori
In Toscana non mancano a questo proposito nel risparmio nelle occasioni
D'altronde il processo di dismissione da parte delle fondazioni deve essere accompagnato da aumenti del capitale sociale che potenzia i no anche nelle banche i mezzi propri e questo nell'interesse dello sviluppo
Vale infatti per le banche io credo quello che vale per tutte le imprese
Non si può fare operare efficacemente senza contare sull'apporto adeguato di risorse proprie
Il rapporto con le fondazioni e comunque un punto strategico per le regioni e gli enti locali
Le dismissioni rendono ancora più urgente questo rapporto tra banche istituzioni locali per i campi di specifico interesse pubblico in cui le fondazioni dovranno impiegare le loro rilevanti risorse
E questo rende necessaria una concertazione per evitare duplicazioni di interventi che potrebbero generare sprechi e inefficienze
Io credo che così bisogna portarsi alle fondazioni cioè ponendo queste esigenze del più forte rapporto cone le scelte delle istituzioni locali dei governi regionali e locali pur sapendo che c'è questo processo di unitarietà da portare avanti e sapendo al tempo stesso che ci sono delle diverse situazioni storiche
E nessuna di queste deve essere come dire che rimane criminalizzata o ignorata ad esempio come non è vero credo che se nel Monte dei Paschi
La fondazione era presentata dalla Città di Siena dalla Provincia le nomine che farà il sindaco sono di per sé stesso come sembra dire stamane il Corriere della Sera frutto di indicazione partitocratica pecche si giudicano nella validità di queste nomine e poi ci sono non ci sono l'adesione a partiti il problema è che siano prima vari deve poi trasparenti
Così bisogna che nell'altro gruppo storico di fondazioni che ci sono quello che esiste a livello di soci che si sono formati in modo diverso ne parlavamo prima ci si è anche più uno s'Corso di rinnovamento uno sforzo di trasparenza uno sforzo talora per superare le cooptazioni ma il problema di fondo è questo quale rapporto in quest'operazione di cambiamento
E di progressivo avvicinamento e unitarietà si stabilisce oggi con le scelte di governo delle istituzioni regionali e locali perché queste sono le scelte che si devono fare
Non è l'interesse delle Fondazione all'interesse dei comuni e delle regioni ma l'interesse di un ruolo che possa servire a dare un contributo Allo sviluppo grazie
Non si scompongono spuntano sul mutuo scambio invito un presidente Rondelli apprendere dal padrone
Nelle intervento successivo se la del senatore Silvano Andriani
Dico
Dico subito che apprezzo il fatto che il titolo di questo convegno Parri
Di cambiamento
Il sistema bancario non di crisi come oggi ricorrentemente si fa quando si parla dei delle banche credo infatti che vada
Sgombrato preliminarmente il campo da questa questione terminologica
Parlare di crisi generale dell'industria bancaria come taluno fa e a mio parere non appropriato
Certamente ci sono esuberi in un numero difficile da quantificare ma in ordine di grandezza ragguardevole
Ci sono aree di inefficienza eccessi di rigidità un generale difetto di redditività
Ma i casi di crisi aziendale dissesto sono fortunatamente casi specifici
Non sono poche invece le banche che stanno intraprendendo uno sforzo di intenso rinnovamento
Non è dunque crisi generale a mio avviso ma detto questo
E giusto porre tutta l'attenzione
Ad una situazione di settore certo non facile e anzi dominata da non pochi seri problemi
Sono problemi che hanno una matrice comune che potrei identificare dicendo che nostro è un sistema in ritardo e temo in grave ritardo rispetto ai sistemi concorrenti
I sistemi bancari esteri hanno affrontato fasi difficili gli anni ottanta ad esempio hanno visto la crisi del sistema delle serie
E l'Osa benché prima America la profonda ristrutturazione che è costata migliaia di posti di lavoro delle grandi banche inglesi
E in generale la redditi nazione dei ruoli delle strategie degli stessi assetti proprietari dell'industria bancaria internazionale
Le banche ne sono uscite e fatti salvi gli interventi del Tesoro americano nel caso richiamato dalle Salins and loans ne sono uscite con le proprie forze oggi il sistema bancario internazionale sta attraversando una fase di espansione di globalizzazione delle attività di sviluppo tecnologico di normativo di cambiamento positivo
Una fase nella quale si segnalano episodi significativi di ricomposizione di assetti proprietari diffusione con imprese leader mondiale che si agricolo con successo razionalizzano le strutture finiva ciclo
In Italia siamo come dicevo in grave ritardo rischiamo di essere tagliati fuori da questa fase di rinnovamento e rilancio l'origine di questo ritardo e Complesso
A che fare con la storia stessa del nostro paese degli ultimi sessant'anni con gli assenti proprietari delle banche e delle imprese con il funzionamento dei mercati con gli orientamenti delle autorità non mi addentro in una ricostruzione storica complicata dico che stiamo affrontando troppo tardi e in maniera non del tutto adeguata la sfida della globalizzazione
Nel mondo la finanza è globale ed è essa stessa veicolo essenziale di globalizzazione del riprese e dell'economia in tutti i maggiori Paesi le banche debba anche maggiore con le imprese maggiori agiscono da terranno da protagonista di queste concesso senza precedenti di abbattimento delle barriere
Di aperture al mondo di interscambio di strumenti di capitale di informazione di Investimenti che ha la caratteristica saliente mi pare dell'economia di questo fin e secolo
E su questo terreno di sfido che ritaglia la sua economia le sue imprese le sue banche si presenta nel suo complesso con un ritardo indubbio pericoloso
E noi banche di questo ritardo portiamo il peso e qualche responsabilità
Non è un secolo ma sono solo sei gli anni che le transazioni di capitale con l'estero sono state liberalizzate
Il processo di deregolamentazione cominciato molto tardi
Mentre noi cominciavamo appena ad affrontarlo altrove era già concluso e altri e più avanzati erano i terreni di impegno e sviluppo dell'impresa dei lavoratori pubblici degli intermediari
Richiamo alla mente un passaggio cruciale della vicenda del nostro sistema bancario sette anni fa
Solo sette anni fa abbiamo avuto la libertà di aprire i nostri sportelli sul territorio nazionale dopo un secolo di controlli recepisca
In cinque banche in cinque anni le banche hanno aperto otto mila nuovi sportelli sul territorio nazionale
Hanno dovuto farlo non c'era scelta giacché chiunque non avesse partecipato alla corsa si sarebbe trovato con una base di clientela e rosa dei concorrenti e con quote di mercato saccheggiati
Sta di fatto che abbiamo investito come sistema una cifra non di molto inferiore agli otto dieci mila miliardi abbiamo creato Albino trenta mila nuove posizioni di lavoro
E ci può dire niente di male anzi abbiamo dimostrato di essere una cosa diversa dalla foresta pietrificata con la quale Vadrucci identificava ma come spesso accade la razionalizzazione micro economica non è necessariamente razionalità generale e in questo caso è stato vero
Il contrario
Oggi con ventitré mila sportelli bancari sul territorio l'offerta bancaria è probabilmente sovrabbondante
In Europa di sportelli si chiudono in Italia prima di aver ammortizzato gli investimenti fatti ci troviamo ad averne troppi con due effetti combinati a mio parere assai gravi
Ci siamo impegnate ad aprire sportelli e non potevamo farne a meno proprio nell'esatto momento in cui per l'appunto culminata su scala la metà via la corsa alla globalizzazione finanziaria in cui nuovi mercati e nuove opportunità si manifestavano in diverse parti del mondo dall'est europeo Allasia sudorientale e in cui i nostri concorrenti esteri si sono impegnati accogliere quelle opportunità occupando spazi che oggi è assai più difficile comprendere
Abbiamo nello stesso tempo irrigidito i nostri costi complessivi e lo stesso spirito che la forza lavoro
è singolare la coincidenza di avviso del numero degli esuberi più citato dalle stime trenta mila unità circa con il numero delle posizioni di lavoro create negli otto mila nuovi sportelli nell'ultimo quinquennio
Non è una coincidenza solo numerica c'è un rapporto di causa ed effetto abbiamo irrigiditi costi peraltro con un limitato beneficio alla qualità del nostro servizio e alla gamma dei nostri prodotti
E adesso
Dobbiamo fare i conti con una distanza notevolissima
Per molti aspetti può apparire incolmabile accumulata rispetto ai concorrenti stranieri migliori e maggiori mentre dobbiamo faticosamente gestire la razionalizzazione nell'attività domestica la razionalizzazione delle nostre presenze sul nostro stesso mercato il downsizing di molte nostre strutture
Insomma se i tempi del processo di liberalizzazione del nostro mercato non fossero stati tanto ritardati
Questa fase di razionalizzazione interna che altri hanno affrontato parecchi anni fa sarebbe già alle nostre spalle e oggi saremo impegnati
Come i nostri concorrenti a consolidare le strutture e le posizioni più avanzate conquistate sui mercati globali
Ma siamo invece impegnati su un fronte assai più arretrato
Privi di una significativa proiezione internazionale siamo esposti ad una concorrenza estera più forte sul mercato interno
Le difficoltà delle banche a differenza della siderurgia la cui crisi viene di sovente evocata sono dunque come dicevo specificamente italiane
La manifestazione contabile del problema
Sta nel grave più volte citato differenziale di redditività rispetto ai concorrenti esteri che è dovuto a un eccesso di costi un difetto di ricavi un eccesso di tassazione
Questo differenziale preoccupa e preoccupa ancora di più il fatto che esso comunque lo si calcoli comunque esso sia determinato e destinato ad aumentarle
I profitti delle banche dei Paesi europei oscillano fra il venti per cento delle banche inglesi e l'otto per cento di quelle tedesche
Noi siamo attorno al quattro se le cose non cambiano nel mille novecentonovantanove quando i nostri tassi di interesse e quindi i nostri margini sulla gestione del denaro che avessi sono correlati
Avranno raggiunto il limite il livello degli altri paesi saremo come sistema ad un livello ancora inferiore l'attuale e ancora più lontani dai concorrenti esteri
Parliamo pur sempre di i segni positivi
E va sottolineato questo e questo confermo che siamo ben lontani dall'allarme rosso della siderurgia del passato ma sono profitti che definirei seriamente insufficienti e insufficienti sotto tre profili che vorrei tenere concettualmente distinti ma che convergono in un unico punto
Primo profilo
Profitti modesti significano autofinanziamento modesto
E questo significa modeste possibilità di sviluppo in un sistema che trova proprio nella disponibilità di capitale il vincolo più rigido anche dal punto di vista normativo alla propria stando ai calcoli della di ai livelli previsti di redditività
Se le banche dovessero sostenersi solo con la propria capacità di autofinanziamento dovrebbero in futuro ridurre in termini reali non aumentare le proprie dimensioni operativo
Che cosa significa
Significa che di fronte ad un sistema italiano che arretra si aprono spazi per una concorrenza estera in grado di giocare sul nostro mercato la forza delle proprie disponibilità di capitale
Per acquisire quote di mercato anche attraverso Mavilia delle acquisizione
Secondo profilo una bassa densità significa un basso valore del capitale impiegato che semplificando quanti avvocato nel nostro settore immediatamente si deprezza il rapporto a quello avvocato in altre attività prive di rischio
Per essere più concreti
Un quattro per cento di ritorno sul capitale allocato nelle banche contro i sette e mezzo per cento sui titoli di Stato significa uno scarto fra il valore nominale e quello di mercato d'investimento in una banca del quarantacinque cinquanta per cento conseguenza le banche italiane quotate valgono in Borsa assai meno dei mezzi propri hanno poche pochissime possibilità di ricorrere vantaggiosamente al mercato per aumentare il proprio capitale già compresso dal ridotto autofinanziamento danno poche uno sino soddisfazione ai loro investitori possono essere dunque un affare per quanti saranno in grado di acquisirle è una volta acquisite di renderle più
Profittevole
Terzo profilo bassa profittabilità significa ridotta capacità di coprire i rischi
Si dice che ne sulla banche mai fallita per inefficienze che tutti i fallimenti bancari
Nessuno escluso sono dovuti a una stessa causa la cattiva valutazione dei rischi
Ed è statisticamente nero ma è vero anche che chi non ha capacità di accantonare risorse per proteggere il proprio attivo più difficilmente resiste alla tentazione di rendere il bilancio sempre più fragile sempre più esposto all'insolvenza di un numero sempre più limitato di clienti
E il rischio di un circolo vizioso insomma che Porta a sua volta nel caso più fortunato alla resa preventiva di fronte a chi ha mezzi e forza per sostenere situazioni difficili
Ancora stiamo parlando istituzioni finanziarie con le spade abbastanza grandi e robuste per intervenire su scala sufficientemente ampia sul nostro mercato
La mia diagnosi del problema credo sia a questo punto chiaro la riassumo
Vediamo in un sistema bancario che ha accumulato ritardi non piccoli sulla via dell'innovazione e della internazionalizzazione e che anche per questo a costi elevati e rigidi e guadagna poco troppo poco non è un sistema minacciato della propria stabilita ma corre certamente dei rischi resi che in primo luogo sul mercato globale e nell'Europa della moneta unica
Significano e significherà hanno sempre più lo spiazzamento degli intermediari domestici ad opera dei più forti concorrenti esterni
In sintesi a mio parere il rischio per metterla in termini un po'infatti ci la perdita di centralità del settore bancario nazionale nella intermediazione finanziaria
E quello bancario
Non è un segmento qualsiasi nel sistema paese
La sua specificità stanno il ruolo essenziale di al locatore del risparmio che proprio ad un sistema bancario
Un ruolo che può alterare modificare la destinazione intersettoriale e interregionale di risorse finanziarie premiando alcuni e penalizzando tale pensiamo per un attimo al Meridione d'Italia che è un buon esempio di come le risorse finanziarie possono essere riallocate fra diverse ragioni di uno stesso Paese
E dato che il mercato finanziario del Meridione dominato da banche locali non sempre e non tutte efficienti vede quote di risparmio defluire verso le altre aree del paese
Questa esperienza greci ammonisce sul nostro futuro
Con la moneta unica rimossi rischi di cambio fra i diversi Paesi l'Europa diventa a tutti gli effetti una nazione economico un'Italia dove l'Italia è una Regione con questo sistema finanziario
Con la prospettiva di una sua perdita progressiva di peso a favore di più forti istituzioni di altri paesi il rischio Meridione passatemi il termine il rischio della marginalizzazione ma soprattutto del sistematico del flusso
Del risparmio verso altri sistemi si profila in modo non astratto
Ed è un rischio tanto maggiore in una fase nella quale il risparmio delle nostre famiglie ancora cospicuo sarà indotto dal risanamento della finanza pubblica dal calo del rendimento dei titoli pubblici a cercare altre strade
Giusto è che una parte del risparmio sì divertirsi si diversifichi anche fuori dai confini sbagliato e pericoloso che questa parte
Sia accresciuta dalla insufficienza del nostro sistema intermediazione bancaria e finanziaria e che non sia compensata da un pari afflusso di risorse e analizzata dall'est
Esattamente queste l'eventualità di un di flusso di risorse dal nostro Paese non adeguatamente Intermediate orientate il rischio che abbiamo davanti il rischio cui la debolezza del nostro sistema bancario e finanziario espone ci espone se non interverremo in tempo
Che fare
Purtroppo
Terapie semplice non ce ne sono c'è una terapia banale ma impegnativa a mio avviso da seguire che è la seguente
Favorire la formazione e la crescita di aggregati bancari efficienti in grado di sostenere la competizione globale
E questo significa due cose Luna in negativa l'altro in positivo
In negativo
Non assecondare processi di aggregazione che avvengano per somma di debolezze
è il contrario di quanto abbiamo bisogno
Se è vero che in Italia mancano grandi banche non è vero che l'esistenza di un'onda o più grandi banche o grandissime sia un risultato buono di per sé sia una condizione sufficiente di sviluppo
Aggregazioni mal fatte per somma di debolezze o con la prevalenza dei delusi forti sono nocive porto di sistema bancario ancora più lontano dal mercato e tanto più dalle regole del mercato globale
In positivo
Bisogna consentire alle banche che sono nelle condizioni di competere con le proprie forze che sono cioè in grado di agire autonomamente da polo di aggregazione bisogna consentire a quelle banche banalmente di provarci
Avendo bene in mente l'assoluta necessità di creare le condizioni di esistenza di banche forti e compensative
Anche in Italia credo necessario porre a conclusione di questo mio intervento l'attenzione su alcune cose da fare
La prima cosa da fare la prima area di attenzione riguarda il mercato del lavoro
La questione di assumere come ho accennato non si pone come il riflesso di una crisi drammatiche generalizzata ma manifestazioni acute in aree circoscritte
Va affrontata quindi come tale nelle relazioni con il mondo del lavoro e piuttosto necessaria dal nostro punto di vista che tutti i pretesti non la dovuta attenzione e il dovuto coraggio alla questione della flessibilità all'esigenza di una diversa modulazione retributiva
Abbiamo bisogno più di flessibilità che gli ammortizzatori sociali dico subito che da questo punto di vista la nostra esperienza di banca privatizzata di recente che ultimamente ha accentuato moltissimo gli sforzi volti alla crescita della che la sua efficienza e almeno finora positivo
Per esempio circa la metà del nostro personale incluso una parte di quell'impiegatizio
Ha da un anno una quota significativa di retribuzione variabile in funzione del conseguimento di certi obiettivi e questa innovazione che forse un tempo sarebbe stata osteggiata è stata saggiamente assecondata dalle organizzazioni sindacali
E direi bisogna proseguire ancora su questa strada accettando di dover fare ancora scelte di qualche coraggio innovativo
Per esempio c'è una parte del mercato del lavoro che ormai gli obbedisce alle regole del mercato globale e mi riferisco alle aree dell'attività presidente c'è un brusio là in fondo che rimbalza tutto qui oltretutto sul relatore
Dicevo che c'è una parte del lavoro del del mercato del lavoro che ormai obbedisce alle regole del mercato globale sono le aree delle attività di finanza del merchant banking del trading e dove una banca come la nostra non riesce ad acquisire e trattenere risorse qualificate
Giovani di talento anche per carenza di strumenti contrattuali flessibili diversi
Da quelli adatti alle attività più tradizionali sono aree dove la stabilità contrattuale del posto di lavoro conta poco e contano di più i livelli assoluti di remunerazione e di di incentivazione
E bisogna riconoscerne l'esistenza dando questa situazione di Cividate in modo specifico
Pena nell'esempio che facevo alla sistematica spoliazione delle imprese italiane dei migliori giovani professionisti che e poi ritroviamo sistematicamente come concorrente nelle grandi banche e estere sui mercati globali
Dico fra parentesi che se avessimo avuto la possibilità di trattenere tutti i giovedì che abbiamo avuto con noi e che oggi popolo nei nostri concorrenti esteri credo saremo già una banca di qualità europea anche su molti settori ad alto valore aggiunto nel quale stentiamo ad essere presenti per la mancanza di risorse specializzate
Questo è il problema che si compila con quello assai più generale di un sistema formativo assai carente in molti settori
Oggi l'università italiane al contrario per esempio di quelle francesi per non parlare di quelle anglosassoni non producono professionalità adatte ai mercati globali
La formazione specialistica dei migliori avviene tutta all'estero ma a quel punto diventa impossibile come dicevo batte la concorrenza internazionale fave tornano a casa
Le imprese le banche possono fare qualcosa voi abbiamo dei progetti ma è una questione direi sistema paese di modelli di formazione delle classi dirigenti del futuro
Che esorbita lambito dalla finanza e che da affrontare come tale
Secondo tema i mercati finanziari
Non possiamo pensare di trattenere in Italia i risparmi delle famiglie senza poter disporre di mercati finanziari a tre ora siamo alla vigilia dalla privatizzazione della Borsa le banche sono integrate fortemente con tutti gli altri intermediari in questo compito che realizzeremo
Avremmo allora meno alibi di fronte al cattivo funzionamento del mercato
L'interesse delle banche al funzionamento dei mercati e diretto senza un mercato nazionale sul quale possiamo godere i di vantaggi operativi
E informativi non possiamo neppure programmare un allargamento delle nostre operazioni su mercati più ampi ed efficienti
Anche per questo interesse specifico stiamo impegnando le nostre intelligenze nella riforma per la Borsa
Ma se mancano le condizioni positive di contorno anche il mercato meglio organizzato fallisce il piede spiazzato l'obiettivo e di raddoppiare il numero di società quotate e questo Dell'Arco di un quinquennio
Sono facile profeta e me ne dispiace
Se dico che con l'attuale livello di tassazione dei profitti di impresa la Borsa italiana cioè le imprese italiane non ha trarranno capitali dall'estero
Ne trarranno risparmio nazionale né tratteranno risparmio nazionale e questo a prescindere
Da tutti gli sforzi che gli intermediari italiani e le stesse imprese riusciranno a far
E questa è la terza aree d'intervento cui pensare e dispiace di dover mai accodare al coro assordante che
Univocamente richiama l'attenzione sulle condizioni di pratica insostenibilità degli attuali onde fiscali sull'impresa
è vero è così lo è per tutte le imprese lo è per le banche
La delega che il Governo sta ottenendo in materia fiscale prevede una profonda modifica del sistema di tassazione sui profitti favorevole al capitale di rischio
Auspico che si proceda sulla strada delineata senza incertezze e avendo a mente ciò che scontate cioè che la discriminazione fiscale sul mercato unico non più protetto dalle svalutazioni competitive dei rischi di cambio produce solo ricollocazione di risorse di investimenti di impianti di opportunità di lavoro
E concludo
Le banche italiane sono complessivamente in affanno
Vi sono però situazioni molto disomogenea
Al nostro interno
Di vere e proprie Carrisi ad un estremo e di difficoltà a sostenere i punti più alti di una concorrenza internazionale ancora non del tutto fuori portata all'estremo un milione tutti stiamo pagando la lentezza con la quale nel nostro Paese le regole del gioco del mercato globale sono state accettate e assimilati
Il fatto che questi problemi siano finalmente oggetto di una discussione aperta al di fuori del circuito chiuso la professione da un lato e dei pregiudizi di senso comune è di per sé a mio avviso incoraggiante
Ciclo il mio augurio e che l'impegno di chi come noi si sforza tutti i giorni di competere
Ad armi pari con i concorrenti più grandi e più forti e lo fa su un mercato che vi assicuro e difficile da affrontare
Sia sostenuto da un sistema paese che a sua volta sappia mettersi in discussione e sappia adattare in fretta le sue norme i suoi meccanismi formativi le sue regole sul mercato del lavoro alla sfida della globalizzazione
Per il resto staff ovviamente
A noi alle imprese alle banche dimostrare di essere in grado di aggiungere il giusto valore alle risorse che gli azionisti privati nel nostro caso pubblici degli altri ci hanno affidato grazie per l'attenzione
Prende la parola il senatore anche due anni
Vorrei fare una un appello a quei signori che stanno al di là della vetrata di fare un po'di silenzio perché
Tung si sente un eccessivo rumore grazie
Dunque io ritengo che abbiamo fatto bene
L'onorevole Turci
Tra le altre cose a mettere in evidenza i fenomeni di crisi che si verifica non esisteva e cari a livello mondiale
Esiste un problema del sistema italiano ma esistono anche a problemi gli altri sistemi bancari e non è soltanto il caso delle casse di risparmio gli Stati Uniti per le quali
Anche presidente Zandano richiamava la cifra spesa marce imprecisata carica giapponese sono entrati in crisi tutti i sistemi bancari scandinavi
C'è stata la nazionalizzazione addirittura di quello norvegese
Sono larga mette in crisi quelli d'America Latina soprattutto dopo la crisi messicana
Il Cré dit Lyonnais in in Francia e per l'Italia il sistema bancario meridionale in tutti questi casi ci sono stati interventi di salvataggio pubblici anche molto massicci anche ripetute
Sì che di fronte a questa vulnerabilità io non è che esiste la crisi generalizzando esiste una vulnerabilità dei sistemi bancari credo che la domanda che ci si dovrebbe porre intatte perché c'è questa vulnerabilità in secondo luogo perché questi interventi pubblici di salvataggio sono tutto sommato così condivisi
Ora per quanto riguarda la causa io anche a me francamente il richiamo alla siderurgia non convince molto
Perché non è che si tratta di un settore maturo
Al contrario il problema degli assegni bancari nasce da un eccesso di velocità dell'innovazione
Il problema nasce dal fatto che sta cambiato tutto e spesso non Grisey magari non riescono a tenere il passo con il cambiamento non soltanto in Italia
Credo che i fattori di cambiamento sono sostanzialmente tre in un quadro mondializzazione che è stato proprio adesso richiamato
Uno e la rivoluzione tecnologica che diciamo sconvolgere nozioni di spazio e di tempo sui sulle quali sono state ristrutturate nei decenni passati da impresa induce una rivoluzione organizzativa che nelle banche
Italiani almeno è ancora all'inizio
La seconda e
La la disintermediazione c'è un mutamento strutturale tendenziale della conformazione del risparmio la sua finanziarizzazione processi di disintermediazione che attivano che inducono spengo le banche a cambiare mestiere
Però in una situazione in cui la competizione davvero a tutto campo in cui non si compete più soltanto con le altre banche ma si compete con tutte le istituzioni finanziarie qualche volta anche con le grandi imprese che gestiscono reti informatiche
La terza componente di questo mutamento
Consiste nel fatto a mio avviso che poiché lo sviluppo economico attuale a lì alcune cose simile a quello dell'Ottocento
Però la mondializzazione la riduzione del ruolo dello Stato
Succede che
Le banche stanno dei sistemi finanziari stanno riassumendo una serie di funzioni che svolgevano nell'Ottocento ai primi del Novecento
Ma che hanno dimenticato a svolge dopo un ai decenni di specializzazione dopo decenni di aumento dell'intervento dello Stato nel processo di accumulazione
Quindi è situazioni di vulnerabilità e quand'anche di crisi ma non di crescita si nel senso che stanno aumentando i compiti i rischi per le banche e quindi aumenta c'è la c'è stato un aumento del livello professionale e culturale che spesso non è troppo veloce
Allora in questo quadro io sono d'accordo
Che il problema che l'Italia è un problema di vita
Noi stiamo limitato in tutte queste
Modifiche per in tutti questi cambiamenti necessari
Per le ragioni che sono state richiamate per l'appeal protezionismo protratto per anni
Per l'eccesso di specializzazione
Ed io sono anche in questo d'accordo con tutti che non è tanto nell'attività al dettaglio che sentiamo questo ritardo perché lì la competizione ancora non si vede ma è proprio in tutte le attività innovative che vanno dalla gestione finanziaria alla banca d'affari
All'internazionalizzazione io le imprese italiane poi in un sistema così caratterizzato da piccole imprese che avrebbero bisogno di un supporto nel processo interno agitazione è chiaro che se manolesta contro la banca italiana trovano la banca essere piglio nacque quindi la l'odierno il pericolo che adesso non del ricordava di essere spiazzati rispetto alle banche estere
Ora
Il tetto e tutte queste cose meglio non voglio tornare a dire i rimedi possibili ci sono stati molti interventi
Secondo me molto interessanti oggi che hanno fatto anche delle proposte interessanti io vorrei
Concentrarmi su un punto tornare su un punto che e diciamo uno degli degli elementi di questo discorso perché
Si tende diciamo a vedere nell'attuale assetto proprietario delle banche
Il massimo responsabile addirittura il solo responsabile
Di questa situazione
Allora vediamo un pochettino di prendere qualche informazione
Intanto c'è un fenomeno recente
Che riguarda un po'tutti i Paesi cioè la crescita molto veloce delle fondazioni
Se noi prendiamo per esempio
I due Paesi dove questo fenomeno è più importante degli Stati Uniti e la Germania
I dati riprendo da un recente convegno della Fondazione Agnelli
La formazione di fondazioni negli Stati Uniti negli anni ottanta è stato il triplo di quella del decennio precedente
Mentre in Germania
Ben un terzo tutti tutte le fondazioni esistente che sono numerosissime
Sono state create negli ultimi dieci anni
Queste fondazioni attori lo ricordava stamattina hanno diverse caratteristiche hanno in comune il fatto però di non essere di esse non presi non proprio nella stessa ma sono profitto dal punto di vista della gestione patrimonio qua non mi sembra che ci sia niente di di far salvo che questo fatto smentisce uno degli assunti una delle affermazioni che viene fatta cioè la fondazione non avrebbe per sua natura interesse ad aumentare il re la redditività dell'asset che gestisce questo non è stato approvato da nessuna parte
Nei dati se gli Stati Uniti anzi c'è una connessione talmente evidente
Tra il processo di valorizzazione degli assetti della Fondazione la dinamica della borsa che invece rivela come c'è invece una una evidente impegno per Rifondazione argomentare la vendita degli arresti
Ora
Cioè la Germania in Germania prendiamo continuiamo questo esempio
E molto diffusa la fondazione che controlla un'impresa non strumentale
E non si tratta di piccole imprese
Il caso più noto la posta che ma non è neanche una gara la più grande perché dalla Bertelsmann la Bosh la Krupp l'accordo mazzette e via dicendo tutte queste grandi imprese che sono veri multinazionali che si sono sviluppate eccetera eccetera sono da tempo controllate da fondazioni
Una situazione analoga c'è anche in Olanda mentre diciamo la legislazione di vari paesi oltre l'Olanda anche la Danimarca gli Stati Uniti eccetera consentono l'esistenza di fondazioni che controllano imprese non strumentale e dei fatti esistono queste situazioni
Per quanto riguarda la legislazione dell'Unione Europea
Non solo si ammette questa possibilità ma addirittura in certi casi la si incentiva quando si pensa che questo tipo di controllo Possa aiutare la sperimentazione di nuove forme
Di democrazia economica
Vuole tirare una conclusione con le parole di
Uno dei massimi Esperti tedeschi di fondazioni grazie straccio X
Ma virgolette in contrasto con la nozione tradizionale della Fondazione
Nella nostra epoca la struttura legale di queste organizzazioni è stata utilizzata anche e con grande successo come strumento con cui problemi assai complessi relativi alla proprietà del bene
Ed altre questioni hanno trovato una forma legale accettabile e gestire
E basterebbe considerare l'uso che ne sta facendo se ne sta facendo mi nella processi di privatizzazione in atto nella Germania Est
Perché una specie forme di privatizzazione
La Banca d'Italia ha svolto per anni una ricerca
Relativamente agli assetti proprietari alla loro dinamica in vari paesi europei
Voglio richiamare qualche conclusione
Innanzitutto mi sembra che risulti decisamente rivalutato il ruolo del controllo proprietario rispetto all'efficienza dell'impresa
Il che dovrebbe fare sorge qualche questione rispetta una troppo facile Apologia della public company che per sua definizione un'impresa dove la tecnostrutture priva di controllo proprietario
Secondo le metto risulta chiaro che mentre in tutti i Paesi esistono praticamente tutte le forme di controllo proprietario il mix è diverso da paese a paese
E infine e ed è esattamente questo dipende dalla storia dalle situazioni sociali dalla cultura e dalle istituzioni che regolano la mobilità della proprietà
E infine nessuno può stabilire a priori quale forma di controllo sia la più efficiente in un determinato Paese
Questa questione può essere risolta soltanto dalla competizione delle varie forme di controllo nelle condizioni date di ciascun paese
Sviluppando ulteriormente queste condizioni e queste conclusioni Fabrizio Barca che ha coordinato il gruppo di ricerca
Metta in mette in evidenza la contraddizione che può esistere tra esigenze di autonomia dall'imprenditore e l'esigenza di tutelare gli investitori
E come in Italia la prima sia sempre prevalsa rendendo difficile la mobilità degli assetti proprietari dell'impresa
L'anomalia italiana si sa dipende da un eccesso di proprietà pubblica e un eccesso di proprietà familiare
Perché anche le grandi imprese in Italia sono controllate da famiglie
La prima anomalia in via di superamento attraverso le privatizzazioni
La seconda si riduce più Veltroni
Certo anche la costituzione di fondazioni bancarie in Italia per il modo come avvenuto probabilmente delinea una fase di transizione anche se è difficile dire verso che cosa
è in affetti e in effettivo anche dire che in genere chi dice che le fondazioni devono cedere il controllo delle banche in genere non dice chi dovrebbe assumere il controllo delle bare
Perché poiché ipotesi ogni ipotesi ai suoi lati poi
Imprese non industriali questa era la la tesi di Carli dieci anni fa ma anche se anche questa ha le sue controindicazioni non dico che diciamo degli imprenditori in USA il non debbono i treni consigli amministrazione sto dicendo onde propria di controllo settori non il controllo e la barca dobbiamo sapere
Che la cultura del prenditore di denaro e gli interessi del perito agrario non sono esattamente uguali alla cultura
E agli interessi di chi denaro per gestirlo per i risparmiatori
Banche estere
C'è in qualche caso può essere positivo che ha detto ma se questo testo è il modello e allora va con tutte le considerazioni che qui sono state fatte
Public company aldilà
Per l'osservazione che ho già fatto sulla public company c'è da considerare che in una situazione in cui una buona parte del mercato finanziario e controllato dalle stesse banche
La public company potrebbe tradursi semplicemente in una autonomizzazione delle
Per muoversi
Contrari con un certo pragmatismo
Muoversi con un pragmatismo e
Fare in modo che la cosa importante questo mi sembra che è stato è stato detto e che
Lasciare che le banche le istituzioni finanziarie e gli assetti proprietari che le rendono vengano messe alla prova di una competizione senza libretti
E che la conservazione e la modifica o il superamento degli attuali assetti proprietari desunti dalla competizione e dalle scelte strategiche che ciascuna Fondazione farà relativamente ai propri obiettivi
Ed alle esigenze di ricapitalizzazione e di alleanze dell'acqua
Io sono convinto che fra cinque anni il sistema bancario sarà completamente cambiato nei suoi assetti proprietari sta già avvenendo perché una parte Rifondazione non hanno interesse a mantenere
La la la la propria di controllo delle banche
E ci saranno come scelta strategica di ciascuna delle banche ove le fondazioni processi di aggregazione che debbono giustamente essere facilità
Quindi io condivido diciamo lo spirito della del provvedimento del governo perché ci sono due punti molto importante uno
E
La privatizzazione delle fondazioni
Perché se non vengono privatizzate siamo di fronte a una mano pubblica surrettizia
La seconda e l'uso di facilitazioni per la smobilitazione non la la costrizione ma l'uso di facilitazioni per la smobilitazione di
Tetti dei pacchetti
Della delle quote azionarie che credo debba essere visto nel quadro di una più generale facilitazione che deve essere fatta per tutte le forme di di impresa a mobilizzare a mobilitare gli assetti proprietari proprio perché
Non solo per le banche ma in generale per il sistema delle imprese italiane fa spesso spento una modifica degli assetti proprietari
Dopodiché e con questo concludo
Visto che siamo assieme io so di Siena bisogna anche dirsi che
Che questa diciamo tutte tutte le forme di tutte le forme di controllo che sono state che sono state che sono state adesso messe in atto compresa quella dissi di Siena complice la fondazione che fa capo al Comune alla Provincia tutte queste forme dovranno superare la prova del mercato
E la prova della competizione
E non c'è mai nella competizione non c'è mai uno che ha vinto una volta per sempre la competizione anche se si si si è si è vissuti ottocento cinquecento anni si è superato con successo
In tutti questi cinquecento anni la sfida dell'adeguamento alle diverse situazioni questa sfida Barney vinta un'altra volta nel ruolo situazione anomala situazione data
E nella nuova situazione data bisogna appunto dimostrare di avere ancora la lungimiranza e l'apertura che hanno consentito che un molte di piazza diventasse dei secoli una potenziale mutilazione
I ripetuti riferimenti alla siderurgia come possibile termine di paragone del problema bancari che sono stati fatti tra stamattina e oggi pomeriggio mi portano a fare una battuta però poi a qualche implicazione concrete
Quindici vent'anni fa il partito Dante causa a questo partito che ha organizzato questa questo convegno usava organizzare conferenze
Si chiamano conferenze nazionali adesso anche qui è cambiato nome sono convegni nazionali
Convegno sembra a me sembra un un miglioramento
In cui si affrontano i problemi della chimica della siderurgia credo che tutti vi ricorderete
Qualcuno di voi forse anche allora partecipato io
Sono abbastanza vecchio almeno un paio al mio io un paio assistito
Non c'è dubbio
Che se in allora fossero state prese le posizioni che oggi qui sono state prese sul tema delle banche probabilmente le crisi chimica e crisi siderurgica
Che pure avevano o dimensioni globali
E specificità tipicamente italiane avrebbero avuto degli impatti meno rovinosi di quelli che poi concretamente hanno avuto noi non abbiamo più siderurgia o quasi non abbiamo più chimico quasi le ragioni di allora erano di carattere internazionale non soltanto erano anche tipicamente interne e una o o un paio erano comuni con i problemi oggi del sistema bancario proprietà pubblica
Sistemi di protezione
Certamente un orientamento o di medio periodo preso vent'anni fa su una coerente privatizzazione di chimica siderurgia che poi fosse perseguita in tempi in tempi medi avrebbero potuto portare a dei risultati
Però questo stesso tipo di approccio privatizzazioni a a tempi medio-lunghi e credo che sia del tutto insufficiente per far fronte alle esigenze attuali
Di ristrutturazione revisione rifermentazione
Del sistema bancario
In Italia
Cercherò di spiegare brevemente perché molti lo hanno già evocato quindi mi hanno ho molte delle cause sono state indicate mi aiutano nel nell'analisi dall'analisi che ha presentato Turci mancano perché è stato già detto qualcuno alcuni fattori importanti
Non c'è accenno al fatto o non c'è sufficiente considerazione del fatto che il sistema bancario italiano e fortemente sottocapitalizzate
Ha ricordato mi pare De Benedetti che a diverso criterio rispetto a quello usato dalla Banca d'Italia ma sostanzialmente ha curato il free capital del sistema bancario italiano e negativo per venticinque ventotto mila miliardi a seconda di come consideriamo alcune partite
E questo significa che globalmente in sé per sé considerato il sistema bancario italiano non ha capacità di supportare lo sviluppo dell'economia italiana
Eccolo banalmente in sé per sé considerato non l'ha neanche le capacità di supportare le proprie esigenze di sviluppo
E quindi di operare se non marginalmente e mi sembra che la Banca d'Italia pur utilizzando un diverso criterio di definizione del free capital
Indica le risorse disponibili per la razionalizzazione e l'acquisizione i processi di integrazione necessaria sistema bancario italiano per esempio delle sette maggiori banche
In cinque mila miliardi
Disponibili
Il tutto in un sistema che va a fronte a esigenze di modernizzazione straordinaria
Perché nel sistema bancario nell'impresa bancaria avviene né più né meno in maniera forse più esaltata Giuseppe ciò che sta avvenendo nel sistema e le imprese industriali l'entrata di globalizzazione finanziaria che antecedente la globalizzazione economica e l'impatto delle tecnologie d'informazione e comunicazione fuse
Dal tecniche digitali
Hanno delle potenzialità di rivoluzione
In modi di essere e dell'azienda bancaria i modi di correlarsi al mercato le logiche e di prodotti e di servizi per come sono gestibili nel mercato
Il tutto richiede investimenti forti
Investimenti forti che poi devono essere ulteriormente implementati per in particolare le banche italiane europee passare sulle sappiamo che questo tipo di investimenti richiederà qualche migliaio di miliardi
Allora la situazione del sistema bancario da questo punto di vista non è affatto globalmente in sé è considerato non è affatto tranquillizzanti
Così come poi non è tranquillizzante un altro dato che è stato citato mi pare soltanto dal dottor Rondelli la bassissima internazionalizzazione
La bassissima internazionalizzazione del sistema bancario italiano significa non soltanto la sua capacità o incapacità di essere attore globale sul mercato globale
Significa una bassissima capacità di accompagnare i processi di internazionalizzazione che servono per far crescere l'economia italiana e le imprese italiane
E questo è un altro fattore di grave ritardo
E tutte e due queste condizioni non consentono di ipotizzare la soluzioni rom modi di soluzione attenti a tempi medio-lunghi
Mi pare
Dalla diagnosi che è stata fatta
Su questo certamente non possiamo per concordare i problemi di fondo di questo settore il suo modo di essere e e di reagire alle cambiamenti della concorrenza sono sostanzialmente il fatto
Oltre ai alle carenze di essere largamente di proprietà pubblica o di proprietà indefinita
Che è più o meno la stessa cosa
Avere ancora un robusto sistema di protezione
Sistema di protezione che in molti casi certamente non è dissimile da protezioni
Che esistono a livello internazionale ma a vere insieme la protezione a monte
Sul rischio di proprietà e la protezione a valle sul rischio di mercato sul rischio di fallimento come a tutti quanti non può sfuggire significa indurre fenomeni degenerative di stagnazione
E almeno un rischio dev'esserci non è pensabile e non è possibile perché qualsiasi rischio a monte a valle
Sia per così dire abolito che poi significa invece dimenticato dimenticata l'esistenza
Ed è de de dimenticata la funzione di stimolo per rischio a in termini di esigenze di miglioramento salvo poi scaricare le conseguenze posti su tutta la collettività indistintamente ciò che non è assolutamente accetta e allora nella relazione il Turci
E nella impostazione di fondo
Dei Progetti che si discutono a livello di governo a me sembra che seppure l'si dichiara che l'obiettivo ultimo la privatizzazione il cercare di arrivarci esclusivamente attraverso esercizi di Moro al Seveso non di incentivazioni positive e negative senza definire tempi concreti in un un'ottica in cui l'esigenza di cambiamento sono a breve e non a babbo morto è del tutto inaccettabile
E devo dire anche che ipotizzare e questo governo del processo a livello politico e poco garantire e gradualità
Attenzione agli interessi nazionali Possa e debba fare leva e ottenere garanzia
Sta politica alta come ho sentito evocare a questo tavolo a il piccolo inconveniente e dimentica degli uomini hanno le gambe corte
Ipotesi alte su gambe corte
Camminano male anche se le gambe corte se non per corre veloce no e agli organizzatori di questo convegno credo che qualche spunto di riflessione dovrebbe destinarlo la velocità con cui il sistema delle banche ha risposto
A questa chiamata perché costituisce un quadro di rischi e di opportunità
Ma di tipo politico
Ai quali occorre rispondere
A me piacerebbe tanto il sistema bancario italiano fosse chiamato a rispondere a un quadro di vincoli opportunità discendenti dal mercato e dai rischi di proprietà a monte
Proprietà quella vera non quella puta attiva o delegata ho detto che non c'è tempo e il tempo effettivamente la risorsa critica l'ha detto l'ha detto molti stamattina ha detto Franco De Benedetti
Mi pare che l'abbia detto Rondelli in diversi hanno stressato enfatizzato questo aspetto
Cadono le ultime barriere
L'euro sarà la caduta definitiva dell'ultima barriera
E intanto la concorrenza internazionale sta mangiando la polpa del business bancario
Lascia al sistema bancario italiano le commodities
Le comodissimo non è che gliene lascia perché e generoso
Perché se ne prenderà quando sarà più comodo per lui soltanto poche grandi banche
Con grandi riserve strategiche come la dolce banca sono entrate anche sul mercato le commodities perché lo hanno fatto per tempo e con una visione strategica
E che questa visione strategica fosse giusta io credo che le risulti chiaramente dalla crescita in termini posizione sulla raccolta e la dolce parte al fatto e che credo dovrebbe far pensare tutti i banchieri italiani
In tre anni dolce banche e passata da trentacinquesima posizione a ventitreesima posizione in Italia riflettete su che cosa tutto ciò significa
Occorre quindi oltre che dichiarare gli obiettivi imporre i tempi
Non è più pensabile che il sistema bancario Silvia dei tempi che fanno adesso comodo non è più pensabile che il governo faccia una gestione dei tempi e in funzione di go
Logiche
Che non sono
In qualche modo chiare o gestiti e occorre anteporre le tempie le fondazioni
Ho sentito con con molta attenzione
Con molto rispetto posizioni espresse da rappresentante di fondazione che giustamente possono risentirsi e possono ritenersi espropriati prima ancora che di loro responsabilità di loro dignità
Io però vorrei ricordare che salvo errori per come ha operato la legge istitutiva delle fondazioni bancarie in Italia
Per le fondazioni
Il patrimonio
è una risorsa
Per realizzare determinati fini
E così credo di sì se un patrimonio
Destinata a realizzare determinati fini deve avere una correlazione funzionale con i fini stessi funzionale in che senso funzionale nel senso di capacità di generare risorse per il raggiungimento dei fini punto e basta
Se le fondazioni ritengono di dover continuare a occuparsi dei problemi bancari
Se non altro per come ha detto qualcuno
Rendere
A crescere il valore del proprio patrimonio in realtà non pensano a ciò per cui sono state create perché cambiano e scambiano lo strumento con il fine
La loro responsabilità è quella di liquidare il patrimonio
Nei tempi più brevi possibili e poi che a nessuno può essere chiesto di togliersi un giocattolo che può essere piacevole e può portare in cambio anche un po'di autorità e di potere
Se questo non lo fanno quel posto
E poi le fondazioni si dedichino al perseguimento dei fini ai quali la legge Elia destinati e per i quali la legge le ha create mi sembra che sia molto semplice
E che poco valga come ha fatto Adriani citare esempi e altre storie che hanno motivazioni completamente diverse e storie completamente diverse
Che rispondono per esempio all'esigenza di mantenere unitari dei patrimoni familiari per fini fiscali
O altre ragioni storiche
Dal nostro paese si è espressa una certa strada e la strada chiamato a tanto maledetto che però forse alla fine se viene correttamente interpretata applicate a grandi potenzialità i grandi risalti e in questa logica di strumenti correlati a Fini
Prova anche soluzioni che non ledono la dignità
La responsabilità di nessuno
Privatizzare quindi come
In tutti i modi possibili
Non è vero che non esistano risorse
Utilizzabili calamitati definiva privatizzazioni bancarie ci sono evidenti problemi di valore e delle imprese ma il valore e delle imprese discende anche da una loro proiezione sul futuro
La proiezione nel futuro delle imprese bancarie nel panorama che veniva fuori dalla relazione di Turci e da tutti gli ulteriori approfondimenti che la mattinata sono usciti
Molto aleatorio
Se la concorrenza estera si piglia la polpa se al sistema bancario italiano rimangono le commodities se le commodity scapperanno come bere se la capacità di crescita per investimento è bassissima qual è il valore
Delle banche italiane o di ciascuna banca italiana
Quindi il problema di valore
E il miglior valore possibile si realizza su un mercato che sia il più aperto
E più competitivo possibile quello interno ecco l'Internazionale senza pensare di porre dei limiti o dei vincoli perché più si restringe ma era il mercato più diventa impossibile realizzare un valore appunto di mercato
E
Nasca
Un logica attraverso i quali una proprietà
Controlli
I risultati di un management che di quei risultati risponde a me sembra che questa sia l'unica strada e l'unica soluzione per risolvere il problema a meno che lo si voglia fare agire il mercato a valle
E quindi non si voglia portare come è anche possibile pensabile il l'azione del mercato sulla
Sulla fine dell'impresa
Non si vuole mettere a rischio dal profeta alla fine si deve mettere a rischio impresa
Mi sembrerebbe dissennato a farlo
In un paese in cui abbiamo per fortuna un'altissima propensione al risparmio e abbiamo per la sua sciagura due milioni e duecento mila miliardi ogni volta bisogna ricordarselo di debiti da pagare
Per i quali il risparmio è una fonte di alimentazione fondamentale
Però non si può pensare
Non si può pensare che le esigenze di salvaguardia della fede pubblica del risparmio
Debbano comportare la sospensione delle logiche di mercato per ciò che riguarda la morte dell'impresa ma anche per ciò che riguarda
Completamente il rischio di proprietà le due cose sono incompatibili ancora una volta e allora pensare di di intervenire come si pensa di intervenire non si ventila che si intervenga sul Banco di Napoli
Per tutte le esigenze ebbe giusta come in passato si è intervenuto su carica al su Caripuglia sul Banco di Sicilia
Poiché abbiamo accampando nord perché non è soltanto un problema del sudore ci sono stati anche banche importanti non dimentichiamo l'Ambrosiano non dimentichiamo ho sentito stamattina qualcuno la Popolare di Novara i problemi che ha passato
Che
Sì
Comunque
Va be'ritira l'esempio comunque sono invece dovuti se non riesco non ricordo male
Va bene ok
Bene avrà
Grazie grazie
Comunque prego non soltanto al sud ci sono stati problemi ci sono stati problemi al nord e mi sembra che ce ne siano ancora c'era c'è ancora qualcuno aperto e
Il ricercare delle soluzioni per le quali sia comunque nella ricerca di soluzioni previsto un percorso tempi certi attraverso i quali la proprietà complessiva del gruppo su cui si interviene e del gruppo che interviene viene portato effettivamente sul mercato questa è l'unica condizione in cui a nostro giudizio è possibile affrontare comma nelle ore un po'spericolate un po'ardue operazione di quel tipo
I temi poi di efficienza di efficacia che son trattati nella relazione di Turci
Sono
Certamente
Correttamente inquadrati occorre tener conto come dicevo prima che la il progresso lo sviluppo tecnologico applicati al sistema bancario accelerano enormemente le trasformazioni cambiamenti
Fare quindi delle valutazioni sul rush Suresh o di efficienza perseguibili a condizioni attuale e del tutto illusorio
Il la crescita di efficienza da tecnologie sarà travolgente e occorrerebbe affrontare i problemi di riorganizzazione e di ristrutturazione partendo da un ridisegno al nuovo del sistema di funzionamento delle banche
Partendo dagli obiettivi e disegnando obiettivi strategie disegnando strumenti e strutture e non intervenendo come si fa si cerca di fare per razionalizzare l'esistente
Se si partisse con quell'approccio i gli obiettivi di efficienza conseguibile sarebbero due-tre volte superiori rispetto a quelli che oggi il sistema bancario consegue completamente sì
Sì propone di conseguire a questo punto come il come e certamente un problema grosso è difficile
Ma a me pare ha ricordato
Il mio amico della della CGIL
Che
Il sistema bancario accarezzato avverso di pelo o il sindacato ha perso di pelo il personale dipendente riuscire a farlo rompendo una delle logiche consociative più forti e più strette che io conosca in questo Paese
Obiettivamente un problema
E mi sembra un doppio problema ipotizzare che queste logiche consociative vengono prodotte attraverso la definizione di strumenti
Perché non sono attraverso l'utilizzo di strumenti che non sono definiti dal legislatore ma che sono definiti dalle parti stesse
Allora il rischio che
La gestione e l'abitudine consociativa faccia diventare consociativa anche la definizione di strumenti a mio giudizio è molto alta sarebbe estremamente opportuno che anziché delegare alle parti la definizione di strumenti
Il Governo e Parlamento lo definissero dissi
E poi l'utilizzo degli strumenti avviene attraverso il confronto
Qui c'è un doppio livello di delega rispetta quello che normalmente avviene mi sembra francamente eccessivo
Il problema e poi oltre che di costi organizzativi e di eccedenze anche di costi unitari
E ha perfettamente ragione il sindacato quando dice attenzione in questo Paese
è impossibile operare
Con un sistema di giurisprudenza e poi ti obbliga poiché non è possibile per fare trattamenti in peggio allineamenti peggio a
Rischi e disavventure
Difficile fatali oltre tutto in presenza di componenti autonome che sono ancora più corporative di quanto non sia corporativa normalmente la gestione sindacale l'azienda bancarie
Quindi il l'apprestamento di strumenti mi sembra
Non posso essere
Affidato così
Alle parti sociali in questo caso sia una responsabilità precisa di Governo e Parlamento sarebbe bene che procedessero essi grazie
Grazie vicepresidente Confindustria Callieri invito il ministro Treu prendere la parola
L'intervento successivo del presidente Tancredi Bianchi
Saluto il ministro Bassanini che nel frattempo è arrivato tra di noi grazie
Grazie grazie dell'invito
A questo convegno
Credo molto a fondo affollato molto autorevole
La presenza del ministro del lavoro in occasione del genere
A me sembra significativa
Non credo che sia solo un'impressione personale
In realtà il mondo bancario che io ho conosciuto in vario modo
Rispetto alle alle politiche del lavoro
E sempre come dire si è sempre presentato come un
Con una sta riserva di estraneità
Come se le politiche del lavoro contrattuali legislative
Generali non non lo riguardasse sostanza
Con una autonomia che poi
Avuto aspetti significativi ma che
Si è lo ha allontanato da da tendenze che viceversa sia pure in ritardo dobbiamo recuperare
Il la ragione per cui c'è questo mi pare questo impatto diretto tra politica del lavoro mondo delle banche sistema bancario sono varie sotto i riflettori ci sono due problemi il costo del lavoro egli e gli esuberi
Sono sicuramente due
Due punti di crisi
Dirò qualcosa
Ma io vorrei sottolineare che
In gioco c'è qualcosa di più come come e chiaro a dalla redazione di Turci
Sono in gioco
Dai vari aspetti io qui ho sentito anche qui
Le capacità di di modernizzazione complessiva del del sistema ma nel caso specifico
In gioco la capacità di innovare molto rapidamente perché ci sono gravi ritardi
Di innovare rapidamente l'utilizzo delle risorse umane e siccome le risorse umane lo si dice ma insomma pene trarne le conseguenze
Sono sempre più decisive di un settore fra le altre che si caratterizzerà prevedibilmente
Sempre come un settore ad alta intensità
Di manodopera e con
Una
Qualità richiesta sempre più alta bene allora io vorrei fare qualche considerazione sulla
Il carattere piuttosto
Poli forme della dei problemi che si pongono nella nelle innovazione
Per legge politiche del del lavoro il risotto Rino sia contrattuali sia pubbliche
E allora prima di toccare qualche punto
Interno a questa logica voi fare ancora una piccola premessa
Tra i problemi che mi hanno colpito nella anche con comparando la gli andamenti del sistema bancario concrete tendenze rinnovazione con quelle che si vedono il sistema industriale
Mi mi colpisce vorrei richiamarlo qui il fatto che nel sistema bancario innovare capacità di innovazione di modernizzazione sono ancora fortemente impedite frenante
E da da vari fattori quello che vorrei ricordare qui e la la frammentazione
Del
Della geografia del resiste
E viceversa se si guarda AN in in altre settori produttivi si è visto come la
Diversificazione anche il diffusione di di piccole unità organizzative sia
In molti casi è stata uno dei trattori
Grande flessibilità e di grande capacità innovativa non voglio trasferire
Automaticamente esempi che fosse data la diversità del sì del settore non sono trasferibili ma
Voglio sottolineare che
Questa caratteristica di frammentazione
Ah infetti dirompenti non solo come si vede nelle zone più deboli del sistema del nel nostro Paese l'economia del nostro Paese
Ma anche in zone
Per altri versi molto forti in cui viceversa alla
Tipologia dell'impresa diffusa è stata un fattore di di grande dinamismo
Chiusa questa premessa vorrei concentrarmi su due tre punti della politica dell'organizzazione del lavoro che mi sembrano particolarmente critici su cui c'è
In atto una riflessione che qui fatta molto autorevolmente
Ci sono anche strumenti normativi nuovi che stiamo apprestando c'è un quadro di riferimento il patto del lavoro a offre alcune indicazioni importanti anche se
Non è che era nella nostra intenzione di pensarlo per
Per l'industria piuttosto che per gli altri servizi ma devo dire che
Va anche lì la la presenza degli input del sistema bancario non sono state particolarmente
Sentiti
C'è sempre tempo per
Il quel patto per il lavoro è un quadro volutamente ampio
Esso stesso flessibile su anche qui
Opportuna la
L'uso di questa parola e si tratta di di trarne alcune
Conseguenze
Coerenti nel caso specifico
Un
Una serie di di problemi si pongono nella
Sotto se volete sotto il titolo del della flessibilità e
Sono generali ma io li vedo particolarmente
Importanti nella se vogliamo punto modernizzare l'uso delle risorse umane nel nelle banche
Una una questione perché ricordo rapidamente perché in altri settori
E poco relativamente poco
Toccata nove abbiamo un sistema di
Si sta nella nel settore bancario di valutazione delle professionalità
E quindi insomma di in interfaccia tra l'organizzazione del lavoro e l'organizzazione
Produttiva
Che assolutamente inadeguato
Così come l'organizzazione
Delle delle azienda bancaria Vespri sente di rigidità
Altri tempi così anche la l'interfaccia con la valutazione delle professionalità quindi sistema delle qualifiche chiamiamolo come vogliamo
Assolutamente inadeguato
Quello che quello che
Voglio dire questa è una materia tipica di competenza del del management e del delle parti sindacali
Lo ricordo perché a me pare talmente
Evidente l'inadeguatezza dell'attuale sistema che sono sorpreso della scarsa attenzione che viene dedicata
è come se
Se il problema non esiste si chiama quel inquadramenti le qualifiche sono un epifenomeno sono riflettono un'organizzazione del lavoro e un'organizzazione in generale dell'azienda
Ma qui appunto abbiamo
Questo tipo di di
Modulo
Di qualifica di valutazione del profeta che per chiaramente inadeguato diventa un fattore di ieri di rigidità in sé
Un altro un altro punto che ricordo che è toccato dal Patto del lavoro e che credo che dovrebbe essere considerato in generale anche e non solo nell'ottica del
Delle eccedenze di personale il sistema del degli orari
Il sistema degli orari
Anche qui
Frutto di una scelta organizzativa e complesse
Lui non l'ha preso a sé
Ma anche qui se lo sono vediamo nel caso nostro
è uno dei
Tutti i sistemi di orari più come dire
Privi di
Flessibilità di fantasia che io posso vedere nel panorama nel panorama
Produttivo italiano e non
Nel qui c'è un problema di rimodulazione degli orari di flessibilità
Nel quadro del Patto del lavoro c'è anche una linea di incentivazione molto netta la riduzione degli orari
Nel caso specifico
Non mi sembra la priorità sembra la priorità quella di
Rimodulare sistemi di orario anche questi
Cherit hanno bisogno di via i grandi innovazioni e poi un affrontare seriamente il problema degli orari porti e del part-time
Come si come una delle forme di flessibilità normale
Una terza cosa molto rapidamente prima di arrivare al problema del costo del lavoro degli esuberi vorrei ricordare perché fa parte insomma di questa serie di
Punti
Di
Riguarda il tutto il capitolo degli investimenti in informazione
Il
La quantità e la qualità di informazione
Perché investire verifichiamo nel sistema bancario sicuramente relativamente superiore per certi versi è quella che si vede in altri
In altri settori
Ma
Quindi evidentemente
A
Sotto e sotto stress che
Questo è il tipo di investimento che rivela qui più che mai la capacità di innovazione di un'organizzazione io
Voglio solo
Sottolineare qui la tradizione di relazioni sindacali
Per il settore bancario
è chiamata a dimostrare se
Se può dare un un
Un di più o se invece dobbiamo cioè la formazione gli investimenti in formazione continua sono tipicamente
Di interesse comune delle parti la creazione di formazione un bene collettivo quindi è tipicamente un'area
Di forte partecipazione se non vogliamo dire di cogestione
Però
Si tratta di vedere appunto se
Le tradizioni partecipative del settore qui sono in grado di dare risultati virtuosi
Mentre invece
Questo risultato non è scontato
Io credo poiché c'è un bisogno di di qualità
Nella formazione molto accentuato dalle sfide
Il professionale che che si intravedono io vorrei ricordare aprendo una brevissima parentesi come
Il tutta la tematica della gestione dei fondi pensione sarà una tematica
Per cui la professionalità anche bancaria sarà chiamata a misurarsi
Noi abbiamo ho avviato quel gruppo di fatica
Un sistema possibile di pensioni aggiuntive integrative
In una quindi aprendo un quadro
Rispetto a una realtà che che era poi nata nel settore bancario perché l'app esperienza dei fondi pensione finora esistente
Nata in Italia in questo settore avevo avuto sviluppi diciamo quantitativamente significativi qualitativamente alquanto discutibili ora voltiamo pagina di strumenti ci sono
Credo che anche la soluzione proposta sia equilibrata nel senso che mette sul campo tutti i giocatori banche assicurazioni ecc
Questo però è un terreno il di alta qualità non possiamo permetterci
Di sprecare risorse in un campo così importante non solo per
I portafogli delle singole aziende ma per l'equilibrio del sistema
Pensionistico italiano
Ecco due ultime battute sulle questioni che sono
Come dicevo più sotto sott'occhio costo del lavoro
Ma qui si richiede una una profonda revisione critica noi abbiamo anche recentemente più volte analizzato
La struttura oltre che nella quantità
Del costo del lavoro
Non solo ci sono livelli di costo del lavoro assolutamente non competitivi ma non ci sono stati negli ultimi tempi
Non non dico gli ultimissimi ma
Gli ultimi
Non ci sono stati
Quelle quindi significativi interventi che
Di moderazione
Retributiva che adesso invece
La mancanza di questa attenzione qualche anno fa si sta vedendo tutta
La parte variabile del della retribuzione nonostante alcuni alcune
Così indicazioni prudenti nei testi contrattuale una parte
Parte flessibile molto poco
Significativa della relazioni con tra struttura salariale produttività
Vanno molto
Migliorate rese
Effettive ma al di là di questo Pretoro sfondati tutti noti io direi voglio sottolineare che questa questione va vista sia nella normalità dei casi noi dobbiamo ripensare il settore bancario è un teste decisivo
L'intero
L'intera struttura contrattuale che senso ha il contratto collettivo nazionale di lavoro del rapporto col contratto aziendale per le materie retributive questo un tema che noi all'inizio dell'anno prossimo a metà dall'anno prossimo dovremo rivedere per l'intero sistema italiano perché l'accordo del ventitré luglio del novantatré che attenuto
Molto bene
Per tre o quattro anni è stata un vero Patto di stabilizzazione non solo economica ma anche sociale bene
E
Da rivedere questo che ho detto dei e la struttura contrattuale è un punto
Delicatissimo
Il nel settore bancario la revisione è particolarmente
Drastica da e lo dico per il suo carattere per per la qualità delle relazioni i lavori si vogliono sviluppare diventa ancora più
Significativa e scoop su questo punto le indicazioni che ha dato la relazione di Turci sono molto importanti se lo mettiamo in in rapporto questa questione del costo del lavoro con la questione degli degli esuberi
Noi abbiamo
Stime diverse
Finora c'è una Fenomenologia
Così un po'poco controllata
Non credo si possa continuare ad affrontare la questione
Così alla spicciolata
Senza drammatizzazioni ma occorre avere una una strategia e una strumentazione adeguata
La strumentazione una strumentazione che
Ci è sembrata significativa e quella che è indicata
Nel
Nel nuovo articolo trentuno che è stato inserito nell'attuale
Finanziaria
I cui vorrei sottolineare solo un punto fu avremo sicuramente modo di
Il parlarne perché una norma una norma tra l'altro ancora in discussione
Una norma che si presenta volutamente come sperimentale
E però ecco il punto che va sottolineato è che qui sì vuole aprire un capitolo
Ma ammortizzatori sociali
E
Appunto modernizzazione innovazione
Organizzativa e si vuole il superamento delle crisi aziendale
Il che significa che il vecchio armamentario va profondamente rivisto
Quindi c'è da fare
Per chiarezza questo è uno strumento questa è una indicazione come ho detto aperta la sua cosa significherà
Questa norma
Affidato in buona misura alla sperimentazione delle parti con alcuni criteri normativi precisi
Però sicuro perché non non può significare una ripetizione
Dei gli strumenti tradizionali più accusati a cominciare dei prepensionamenti
è chiaro che occorrerà vedere il
L'insieme di possibili strumenti
Per affrontare
Riconversioni per gestire gli eventuali esuberi del personale
E strumenti in parte sono già esistenti
E sono molto più ampie di quanto non poi non si veda perché invece l'uso è concentrato su troppo poco troppo su alcuni e possono anche essere immaginarsi possono essere anche immaginate strumenti nuovi
Questa è una una proposta normativa aperta
Il suo senso dipenderà molto dalla
Dalla strategia
E dalla concertazione della negoziazione tra le parti con un potere pubblico che doveva essere particolarmente attento
Per concludere torno un po'quello che dicevo all'inizio molto
Molto semplicemente qui gioco l'intera politica del lavoro e dell'organizzazione del lavoro
Più che mai caso come questo si vede come
Aggiustamento flessibilità sono esigenze che si impongono per tutti i fattori produttivi
Per il lavoro in particolare ma non solo ci sono delle opportunità
Offerte dalla quadro disegnato nel patto del lavoro e dalla normativa conseguente che ormai che tutta approntata
Proprio perché questa è la dimensione del problema io credo che sia significativo l'appello che c'è anche nella relazione di Turchia
Costruire un patto specifico in questa in quest'area un Pinocchio non è solo un patto di procedure non è solo un'intesa su regole procedurali ma deve essere una un patto per l'innovazione e sono all'interno di questo quadro va visto
Il problema i vanno visti due problemi che dicevo che sono sotto i riflettori problema del costo del lavoro del suo contenimento
E della sua flessibilizzazione da una parte e il problema della gestione degli esuberi dall'altra vi ringrazio
Grazie al ministro tre un po'invito il presidente Tancredi Bianchi
Vorrei nel frattempo salutare il ministro Berlinguer che arrivato tra di noi e segnalare gli è giunto un telegramma del ministro Claudio Burlando che non può per impegni precedenti partecipare al nostro convegno anche il ministro Visco che come è naturale impegnato a Roma avrebbe dovuto prendere la parola si giustifica grazie presidente
Signor presidente
Signori
Ministri segretari di Stato
Signore e signori
Io pregherei il Presidente di avvertirmi al dodicesimo minuto di modo che Fossa
Rispettare la stanchezza dell'Assemblea lasciare la parola in tempo all'onorevole D'Alema
Voglio cominciare con un breve ricordo
Quando si trattò di presentare la banca come il sale italiana per la privatizzazione
L'advisor della banca Liman
Si presentò al pubblico straniero del pubblico degli investitori istituzionali con questo ragionamento
Siccome l'Italia farà presto parte dell'Europa
Eravamo nel novantaquattro e quindi presto eretta intendersi sempre con alcuni limiti di tempo
Dice normalizza diamo il reddito della banca
Nell'ipotesi che valgano le regole europee
No quell'Italia
Quando che il retro della banca sembrò in linea con l'euro
Allora se dobbiamo chiederci
Quali compiti spettino alla classe politica al governo per il cambiamento
Del sistema bancario
Mi pare che non dobbiamo accontentarci di dire che l'ordinamento amministrativo sia allineato all'Europa
Perché questa è l'uniformità e ci allineato salvo per la riserva obbligatoria per intanto ma poi ci sono una serie di difformità
Che riguardano il regime tributario per esempio
Il regime societario
Le difformità nel
Il fatto che le banche italiane devono collaborare con la giustizia penale con la giustizia tributaria con dei costi che non vengono rimborsati
La difformità su di tutela dell'ordine pubblico per cui le banche italiane hanno una propria polizia privata per difendersi dalle rapine
Le difformità dei punti di partenza della competizione come ha ricordato Rondelli e da cinque o sei anni fa che abbiamo la libertà di movimento di capitali per esempio
Le difformità degli assetti proprietari perché nessun sistema a una proprietà pubblica così diffusa come la nostra le difformità nei tempi di definizione
Del
Delle procedure per il recupero dei crediti le difformità nella deducibilità delle perdite presunti sui crediti le difformità delle relazioni sindacali
Ecco io credo che la misura più convincente per dire al Paese che l'Italia entrerà in Europa
E che tutti i provvedimenti che verranno presi i sacrifici che sono necessari che devono essere richiesti al all'Italia agli italiani
Siano tali da dimostrare coerenza e compatibilità con le norme che dovremo poi accettare dall'Europa una volta che avremmo introdotto la moneta unica
Perché se invece prendiamo provvedimenti che non sono incoerenze compatibili con quelli europei
Allora evidentemente il cammino per l'Europa resta più difficile di quanto lo si creda e non basta che alcuni parametri e alcuni fu coefficienti del Trattato di Maastricht siano osservati
Posto questo principio generale che
A me pare come cittadino desiderabile da parte di comportamento dalla classe politica
Quali cambiamenti bisogna a Porta certamente un cambiamento negli assetti proprietari
Qui io non voglio entrare nel tema le fondazioni in che modo devono liberarsi anche perché finirei a suggerire delle idee che ho già suggerito che nessuno seguito e che quindi mi trovano sempre unico Autore e unico sostenitore e quindi se mi sento un po'isolato ma certamente bisogna vedere un cambiamento degli assetti proprietari e perché non è pensabile competere in Europa con assetti proprietari tutti riversi senza poter fare nessun accordo
E nessuna intesa con altre banche europee perché le l'assetto proprietario è di ostacolo
In secondo luogo credo che bisogna far diventare il nostro sistema da un sistema prevalentemente domestico un sistema a proiezione internazionale
In terzo luogo un sistema sempre più aperto alla competizione internazionale
E etnico ancora
Da un sistema poco robustamente patrimonializzato a un sistema molto robusto mente patrimonializzato qui
Io do ragione a Callieri ha dato ragione a altri interventi quando si dice che il free capital dalle banche italiane è negativo è insufficiente
Purtroppo è insufficiente anche il capitale proprio dell'impresa e quindi siamo in un circolo vizioso dove tutta la politica risolto patrimoni esazione è stata favorita e questo è un errore grave che va corretto e che io mi auguro venga corretta
E allora se questa è la situazione non domandiamoci se in questo momento siamo sulla strada giusta
Ho forse la smetta che ci ha indotto a a passare da una finanziaria di trentadue una finanziari sessantadue mila miliardi che forse non saranno neanche sufficienti
Io mi ricordo che l'onorevole D'Alema lo incontrai in un convegno a Milano e disse io sarei già contento se si possa arrivare vicino ai cinquanta mila poi dopo le cifre sono aumentate
Niente di male che siano aumentate ma domandiamoci se siamo sulla strada giusta
Ecco forse non credo perché siamo completamente sulla strada giusta
E mi pare che una prima riflessione si appresta è possibile con la politica fiscale
Agire in modo da cambiare il capitalismo italiano
Ecco la mia risposta essi eh sì se la politica della tassazione delle società non è più penalizzante della politica in Cassazione delle persone fisiche
In fondo il principio generale che i nostri antichi studiosi di scienza delle finanze avevano affermato ed è il seguente
Qualsiasi imposta sulle società è un'imposta di acconto
Che serve poi per essere ricalcolata per il reddito dei singoli
Se è un'imposta di acconto e inutile che abbia un'aliquota molto alta
Povero un'aliquota inferiore se ha un'aliquota inferiore può favorire il cambio del capitalismo
E allora se partiamo da qui cominciamo domandarsi se lire che a mio parere è una razionalizzazione del sistema fiscale no
Ed è un'utile razionalizzazione sommata con l'IRPEF non debba superare certe Licht
Perché se superasse certe aliquote non lo non riusciamo a cambiare la struttura capitalistica
Ancora dobbiamo chiederci se
La politica della dello stato sociale non debba in qualche modo essere rivista nomi nel senso di cui spesso lecco
Ma nel senso che a un certo punto superati certi livello di reddito la responsabilità dei singoli per la loro previdenza deve essere lasciata ai singoli allora si riducono i costi per lo Stato non si turba il livello minimo di stato sociale e si creano invece le condizioni per la crescita
Della privato nella volontà di costituirsi la su previdenza
E allora è più facile io mi rivolgo all'amico ministro Treu è più facile anche organizzare la retribuzione
Come viene desiderata cioè una retribuzione più flessibile mettervi attribuzione a incentivi sui risultati che possono essere raggiunti io credo che i tempi sono maturi perché sia concertata
Fra le forze sindacali le banche nel caso specifico ma credo può anche tutte altri prese e la la la l'autorità pubblica rappresentata dal ministro lavoro sia concertato tutto una revisione delle relazioni
Di lavoro nell'impresa
Ai introducendo concetti di flessibilità che non vogliono dire concetti mirati soltanto alla riduzione delle forze lavoro ma probabilmente ha un forte cambiamento di orario di lavoro e una è un'accettazione del del di un'organizzazione del lavoro che permetta di eliminare completamente presente gli straordinari
Ancora un'organizzazione che permetta di esternalizzare alcune funzioni delle banche perché in questo modo si può diventare più competitivi e soprattutto soprattutto nella politica
Del revisione del cambiamento del sistema mi pare che occorra favorire tutti quei processi di cambiamento strutturale morfologico attraverso anche fusioni e acquisizioni
Che permettano che permettano al sistema non soltanto di presentarsi sulla scena europea in modo competitivo
Ma che permettano al sistema di razionalizzare il la sua attività
Se questo verrà fatto e io credo che possa essere fatto senza oneri per il bilancio dello Stato allora penso che il sistema bancario saprà rispondere
E saprà diventare un sistema europeo se questo non verrà fatto allora non c'è dubbio che il risparmio italiano non favoriva la soluzione dei problemi
Stamattina io non ho potuto partecipare al convegno perché tenevo una relazione all'Accademia dei Lincei
Proprio il tema era il mutamento delle propensioni dei risparmiatori
Ebbene tutte le indagini che tendono a capire come sta cambiando il comportamento dei risparmiatori dimenticò tutti una grandezza quanto del risparmio italiano è collocato fuori dei confini dell'Italia
Questa grandezza potrebbe essere la grandezza determinante del prossimo futuro l'ha accettato Rondelli e io credo che dobbiamo tutti tenerne conto
Se sbagliamo la politica
La politica economica la politica del governo per il cambiamento del sistema potremo trovare che questa grandezza che sfugge sia una grandezza che diventa talmente importante tema se è marginale il sistema italiano la regione italiane quattro dell'euro
Ora
Mi pare che l'altro accenno che è stato fatto e che tutti questi problemi impongono che noi sappiamo rafforzare il il mercato finanziario
Cioè sappiamo fare evolvere i nostri risparmiatori verso quello che è la realtà della globalizzazione dei mercati
Dove il risparmiatore deve poter scegliere su aree più vaste ma anche dove dobbiamo sapere attirare capitali dall'estero
Signori noi siamo stati antesignani della moneta unica perché i nostri banchieri i banchieri toscani in particolare nell'età di mezzo gestivano sostanzialmente il cambio stabile
Perché le monete erano metallici
E hanno organizzato con sapienza i loro i loro commerci e la mercatura Villoldo ENAC no
Ecco proviamo tornare a studiare anche la storia perché forse questa ci sarà utile dall'avvento della moneta unica europea
Forse è il caso di dire che la frase che imparava amo i primi i primi giorni del latino che le storie maestra di vita sarà il caso di ricordarsi che veramente il maestro di vita grazie
Grazie grazie dottor complessivo un potente di Bianchini
E adesso per le conclusioni la parola a Massimo daremo
Chiedo scusa
Vorrei ringraziare moltissimo innanzitutto
Le persone che hanno accolto il nostro invito
Fra le quali vi sono molti autorevoli
Esponenti del mondo bancario italiano
E vorrei chiedere scusa per l'ardimento del dell'espressione conclusivo saranno e per il fatto che mi permetto di replicare ad una discussione
Che ha avuto anche un
Un livello di competenza con il quale certamente non sono assolutamente in grado di misurare
E tuttavia vorrei rassicurare chi ha portato il suo contributo che le osservazioni e le proposte
Che sono venute in questa discussione saranno certamente da noi considerate con attenzione
Valutate studiate con maggiore attenzione di quanto non sia possibile fare certamente in una replica di carattere politico come quella che in gran parte io farò
Pur senza rinunciare al tentativo di dire qualcosa su alcuni punti di merito fra i più discussi ovviamente in questa sede
Con la volontà di replicare alle argomentazioni che sono state proposte non di leggere un testo che ho potuto far preparare diciamo ma con dei fogli Accili appunti presi qui durante il dibattito come è giusto che si faccia altrimenti è inutile fare queste cose
Vorrei innanzitutto fare una considerazione scherzosa diciamo così come ritengo fosse scherzoso il deferimento che ha fatto Carlo Callieri
Alle ragioni per cui diciamo si sono precipitati qui tanti uomini del mondo Vacca
Io non credo che le ragioni siano
Alle quali pure sia l'uso da parte anche di
Certi colleghi della stampa
Intanto contraddice questa interpretazione maligna il fatto che sono presenti qui anche uomini che dirigono banche privati quali certamente pensano di poter essere nominati né confermati da noi
è presente anche lei
Perché mi fa sospettare che almeno in una certa vuotare le persone che sono presenti ci siano ragioni di altro genere
Curiosità
Di discutere un partito politico importante di un problema molto importante dell'economia italiana nella convinzione di poter essere ascoltato il potere trovare un interlocutore serio
Per estensione che per inguaribile ottimismo ritengo che questa motivazione appartenga anche agli altri diciamo
Che pure rappresenta un istituti che hanno una diversa proprietà
Perché ritengo che noi abbiamo voluto vorremmo cercare di impostare un modo
Si dice molto questo aggettivo banale nuovo
Virtuoso dato c'è stato un riferimento alla virtù che riprenderò a che questo
Di confrontarsi tra sistema politico il mondo economico
è vero che il rapporto tra economia e politica nel nostro Paese è stato rapporto sovente malato
E in modo particolarissimo
Il rapporto tra la politica il sistema bancario e finanziario per cui del tutto legittimo il sospetto
Che si voglia ricostituire una vecchia logica semplicemente con protagonisti mutanti leggo sul versante sul sull'altro sono mutati molto meno e anche questo è un motivo di riflessione siccome si dice sempre male della politica diciamo politica in fondo a certi suoi meccanismi di innovazione diciamo che risultano talora molto più verdi virtuosi di quelli del mercato che sto mercato diciamo chissà perché da noi innova molto poco per
Ma io invece a parte fuori adesso chiuso la parentesi scherzosa che non era proprio del tutto scherzosa credo che il nostro sforzo è quello di discutere di ricercare insieme le soluzioni
Ieri con una la sicurezza che da da parte nostra non c'è nessuna volontà di costruire un rapporto improprio
Del tipo di quello che nel passato il sistema politico ha avuto con il mondo bancario
I
Luoghi che sono qui lo sanno
Io personalmente sono
Cliente maltrattato banchi
Non sventurato azionista del bar piccolo fortunatamente il Banco di Napoli che ha visto azzerato suo capita ventenni esperienze sono tutte di disavventure diciamo ma da da povero diciamo non da e poi mi trovo ad essere rappresentante legale di un'azienda in grave crisi che ha dovuto trattare la ristrutturazione del proprio debito
E che lo ha fatto credo
Rispettando il sistema bancario più di certe grandi aziende private
Racconti fatti diciamo possono dirlo gli esperti che sono qui qui altro non l'abbiamo fatto
Altre cose non abbiamo imposto nei chiesto ne intendiamo farlo nel futuro
Ci interessa discutere di questo grande problema del economia nazionale
Nel quadro di una scelta politica di fondo
Che e nostra ed è della coalizione che oggi governa il Paese
Noi vogliamo
Accelerare il processo di integrazione europea del nostro Paese
E la capacità dell'Italia di competere nell'epoca del globalizzazione
Noi vogliamo la modernizzazione del Paese consideriamo che questa sia l'unica alternativa ad un rischio di emarginazione dell'Italia
Sappiamo che questo processo di modernizzazione comporta che ci si misuri
Con un'arretratezza è
Con aree di privilegio con corporativismi
E di cui
In una certa misura minore a mio giudizio ma qui conta poco in una certa misura anche la parte politica noi Dante causa dice è stato noi quindi noi
Siamo stati corresponsabile del passato
E sappiamo che affrontare queste arretratezza di queste aree di privilegio se comporta un un prezzo da pagare un rischio
Non la rinuncia al consenso questo mi permetto di dire accusa certi così dicono bisognasse sfidare qua lancia perché la rinuncia al consenso e come la rinuncia al profitto da pare delle basi fallisce dopo per un partito politico
Il problema non è la rinuncia al consenso problema è come si riorganizza
Il consenso
Come si costruisce un rinnovato consenso intorno alla politica
Che non è più fondato sulla distribuzione di privilegi di tipo corporativo clientelare ma è fondato sulla capacità di raccogliere le forze intorno ad un progetto di modernizzazione del Paese
Come si riorganizza il rapporto con le grandi forze sociali con il mondo del lavoro
In un patto sociale nuovo che dice bene
Voi cedete qualcosa di quei privilegi poi ne parlerò che avete conquistato in un determinato comparto in vista però del fatto che un migliore funzionamento del sistema bancario produrrà più sviluppo più occupazione su scala generale e quindi un sindacato che è rappresentante pretende di essere e va incalzato su questa base rappresentanti di interessi generali e non soltanto di una somma di interessi corporativi può costruire un patto per la modernizzazione del Paese che comporta certi costi e certificati
Certi pezzi in termini di privilegi corporativi
Che si cedono
E si negoziano in un quadro di maggiore flessibilità l'efficienza e certi vantaggi in termini di sviluppo di occupazione di di modernizzazione del Paese
Ora queste questa è la grande sfida nella quale noi siamo impegnati
E ogniqualvolta affrontiamo uno dei temi sopra riforma dello stato sociale
Un altro grande tema caldo diciamo così ma non ne voglio parlare ovviamente qui però c'è un tema e noi ci poniamo in questa ottica
Che è quello di come riorganizzare un blocco di consensi e uno schieramento sociale
In quel caso anche in quel caso significa uno stato sociale
Chi è più aperto uno stato sociale che offra magari più opportunità alle nuove generazioni in che offra meno garanzie certi settori più tutelati
Significa affrontare le distorsioni dello stato sociale italiano che non è né l'eccesso di spesa sociale però questo forse bisognerebbe dirlo
Ma è una sua in una cattiva distribuzione di questa spesa
A favore di categorie più protette e contro i giovani e contro le aree più deboli del Paese io sono poi sono anche convinto che una migliore allocazione di queste risorse utile a favorire un processo di sviluppo del nostro Paese comunque un Paese che investe sul suo futuro è un Paese che ha più speranza che non è un Paese che si limita a finanziare il suo passato
Sono grandi problemi sono grandi sfide
A noi piacerebbe che tutti le affrontassero con qualche spirito autocritico e non soltanto con uno spirito rivendicativo verso il sistema politico
Per responsabilità delle della politica sono stati altissime
Ma
Con la complicità di rilevanti interessi sociale
La banca pubblicare qualcosa il suo ordinamento cioè i meccanismi di funzionamento
Che sono stati messi in discussione soltanto pochi anni fa sicuramente è un
C'è un ritardo di questa modernizzazione
C'è stato un interesse dei partiti che hanno occupato gestito per molti anni parte il sistema bancario anche ai fini di organizzazione del loro consenso non c'è il minimo dubbio che
Lei prese italiane
Hanno potuto garantirsi il carattere oligarchico e asfittico della struttura proprietaria del capitalismo italiano anche grazie al suo pensionamento della banca pubblica preferendo l'indebitamento alla capitalizzazione per non mettere in discussione gli assetti proprietari in un reale processo di modernizzazione e di apertura del mercato
Quindi dopo avere fatto l'autocritica per non faccio anche per gli altri sono meno abituati a far
Anche per capire
Perché per quantità per tanto tempo ha resistito
Che un assetto di cui adesso noi avvertiamo il peso che si vada rapidamente trasformando che in parte è entrata in crisi
E che oggi certamente non regge
Questo
L'accelerazione direi persino di queste ore drammatica un passaggio di fase
Che
Molto positivo per il nostro Paese
Ma che certamente rappresenta un po'pungolo direi quasi una sfida mortale cioè noi stiamo uscendo
Dall'epoca del cambio mobile un alto tasso di inflazione dei tassi elevati
Con tutte le comodità che un sistema di questo tipo ha garantito
Gli ha consentito
Al sistema bancario all'industria attacca al sindacato
E stiamo entrando
Con decisione da tutti salutata da gran parte come positiva e importante ma non so se tutti abbiamo calcolato piscina con la portata di questa sfida in un sistema in cui siamo parte del Sistema monetario europeo
I cambi fissi
Proiettati verso la moneta unica
Con un basso tasso d'inflazione e con una tendenza positiva ad una riduzione dei tassi
Questo cambia tutto
Apre una situazione del tutto vuoto
è una sfida per tutti e tutti noi per tutti grandi soggetti economici
E anche per i grandi soggetti sociali che anche per il sindacato diventa più difficile diciamo nascondere salario reale salario nominale
Si apre una questione stanza complessa non soltanto per il sistema economico e produttivo del Paese per l'industria
Che certamente potrà contare di meno sui vantaggi competitivi dalla svalutazione
Per il sistema bancario che pagherà un prezzo in termini ulteriori il restringimento dei margini di redditività e sarà messo alla frusta perché si misurerà l'efficienza e l'innovazione
Come condizione di redditività
Ora questo grande cambiamento che abbiamo fortemente voluto fortemente voluto
Si è ricordato diciamo giustamente vero
Però io parlavo di una finanziaria di cinquanta mila miliardi quando il governo ne prometteva una da trentadue mila
E tutto sommato trascriva mio merito di non essere mai unito all'illusione che si potesse rinegoziare Maastricht eccetera
Quindi il fondo diciamo
Il salto tra cinquantadue e tra cinquanta e sessantadue più piccolo sullo stato ero più lungimiranti all'epoca
Mi sembrava poco rispetto all'aria che si respira uno
Ora questa questa scelta noi ne abbiamo voluta in vista di una effetto virtuoso
Cioè l'effetto virtuoso dovrebbe essere quello di determinare una spinta che sta comincia
Di allocazione delle risorse quindi di quella grande risorsa che il risparmio delle famiglie italiane
Dal finanziamento del debito pubblico verso investimenti produttivi verso un allargamento e un ostili ispessimento del mercato finanziario paese
Questo è il passaggio
Cioè affetti positivi
Naturalmente noi sappiamo che
Già questo rappresenta una grandissima sfida io condivido senza dubbio
Era un era uno dei pochi appunti che avevo già pericoloso insomma le osservazioni che ha fatto da questo punto di vista presidente Rondelli quando dice attenzione perché
Questo effetto virtuoso può non esserci
E se noi non offriamo al risparmiatore italiano
Un mercato finanziario reazionario adeguato
Una struttura bancaria moderna dal punto di vista della
Dell'appetibilità ma anche della trasparenza e delle garanzie beh l'Effetto di questo di questa svolta diciamo può essere quello che ciò che le famiglie italiane di si investono dei titoli di Stato Banteay adesso i mercati stranieri
Con un deflusso che può diventare anche consistente di risorse dal nostro Paese verso Paesi nei quali esistono più appetibili trasparenti possibilità di investimento
E
Mercati più organizzati più aperti
Una maggiore ricchezza e molteplicità di prodotti finanziari
In una situazione in cui la competizione mondiali ho ascoltato
Corsi pratici e capendo le ragioni le cose che diceva Chiti ma io sarà forse perché sono sotto l'impressione di aver visto un ragazzo che schiacciando un bottone a spostava mille miliardi da un continente all'altro
Ho dei dubbi che noi possiamo stabilire la circolazione regionale o provinciale dei fondi pensione
Ho dei dubbi diciamo perché viviamo in un mondo in cui queste cose no
Mentre invece ho fiducia che la Toscana abbia come dire il sistema Toscana
è talmente ricco di risorse produttive e culturali che sarà in grado di offrire tante opportunità di rivestimento non soltanto al risparmio dei toscani ma anche quello dei giapponesi io di questo sono più fiducioso
Ma che noi possiamo stabilire per legge che la circolazione diciamo per risparmio dei toscani in un bacino predeterminato pipe sarà perché sono sotto l'impressione previsto uno schiaccia un bottone spostava mille miliardi da un continente all'altro credo che non sia più possibile
Quindi la questione è quella se noi ci organizziamo la verità è che noi abbiamo un Paese che offre una
E norme possibilità opportunità Investimenti di remunerazione del capitale
Penso al sistema delle piccole e medie imprese
Del nostro Paese
Penso alle risorse culturali storiche archeologiche ambientale
Sono tutte opportunità di investimento
Quello che non abbiamo è
Che dire tra il risparmiatore
E questi opportunità di investimento una struttura organizzate una capacità di trasformare queste opportunità in prodotti un sistema informativo all'altezza di un grande Paese moderno cioè e qui che noi registriamo una grave debolezza e arretratezza del nostro Paese
Euro anche una debolezza del sistema politico io penso per esempio a grandi problemi investimenti stranieri io credo che apprezzabile la decisione della presidenza del Consiglio di creare diciamo
Una una task force una struttura non so che cosa potrà essere diciamo per aiutare l'investitore straniero che quali investire in Italia
Che molte spesso incontro un mondo costi tanto l'assoluta povertà di informazione mondo stile un enorme quantità di complicazioni burocratiche eccetera
Laddove in altri Paesi invece la capacità di di di coordinare gli interventi di aiutare di facilitare di offrire delle opportunità estremamente avanza
Io credo che se la questione si pone come si pone in questi termini
E la sfida è questa mi pare che la linea di ragionamento che ha proposto qui Turci
E vada incontro poi vedrò adesso cercherò di affrontare i punti più problematici ma intanto vorrei ripartire da quella linea di ragionamento
E non banale grande partito dalla sinistra che dice noi
Vogliamo andare nella direzione di un processo di riorganizzazione che via maggiore redditività sistema bancario italiano
Che aiuti favorisca una un accorpamento e la creazione anche di grandi in prese di dimensione europee
Che solleciti incoraggi poi c'è l'autonomia delle parti sociali un patto sociale per governare flessibilità esuberi
E che favorisca una progressiva privatizzazione cioè il completo questo ragionamento
Non mi pare così banale ce l'hanno fatta da un grande partito di sinistra che naturalmente poi
Si sforza di
Sì inquadrare questo ragionamento in una direzione che non è affatto trasformisti che ha già detto noi siamo convinti che una modernizzazione in questo senso del sistema bancario se comporta certi prezzi sociali
I quali guardiamo senza entusiasmi re che penso nessuno debba essere entusiasti diciamo
E e comunque sottolineando la necessità di una concertazione sociale perché io credo che il modo migliore di governare i processi di questo tipo
Certi prezzi sociali si possono e si debbono anche pagare in pista tuttavia di un recupero di efficienza del sistema che favorisca uno sviluppo più complessivo e certi altri vantaggi per quel mondo del lavoro per quelle nuove generazioni che noi vogliamo rappresenta
Quindi Lasseter ragionamento che noi proponiamo qui
Mi sembra largamente condiviso
Alcuni hanno messo l'accento sull'esigenza di accelerare di porre dei tempi poi vedrò ma l'asse del ragionamento e lo dico poter sembra di poterlo dire con soddisfazione talmente un ragionamento che non è solo nostro evidentemente anche nel mondo politico mi sembra largamente condiviso
E la necessità di andare in questa direzione su una modernizzazione che affronti questi notti dell'assetto proprietario della dimensione dell'impresa se della riorganizzazione del lavoro
Mi sembra la la sfida con la quale ci troviamo misura ora tuttavia in questa discussione e intorno ad una prospettiva un'indicazione generale largamente condivisa si sono affrontati approfonditi alcuni alcuni noti
Che
Intorno ai quali ci sono state diverse accentuazioni punti di vista io credo debbano essere apertamente affrontati prima questione riguarda il tema della privatizzazione
Tema del mutamento dell'assetto proprietario
Nel senso che sono venute sollecitazioni ad una forte accelerazione
D'altro canto sulle citazioni di questo tipo sono venute anche con apposite proposte di legge ne abbiamo discusso formano oggetto di una riflessione date in particolare intorno alla questione delle fondazioni
Ora io credo innanzitutto questo che
La questione delle privatizzazioni che è una grande questione nazionale non noi siamo una forza che impegnata non da ora nella direzione di una politica di privatizzazioni
Abbiamo sollecitato l'avvio di una politica di privatizzazioni nel campo industriale
Siamo stati fra i primi a porci il problema della istituzione delle Authority per favorire il processo
Nella convinzione che un eccesso della presenza pubblica nell'economia italiana rappresentasse un fatto negativo
Storicamente probabilmente no oggi fatto negativo un peso da superare sulla strada di una modernizzazione dell'Italia ed anche voglio aggiungere
Nella convinzione che il processo delle privatizzazioni possa aiutare una riorganizzazione del sistema imprenditoriale del nostro Paese e un allargamento ed una riforma del mercato
Perché è del tutto evidente che se il processo delle privatizzazioni
Non si accompagna ad un allargamento è una riforma del mercato
Ma non anzi se avviene senza mettere in discussione il carattere ristretto e oligarchico del mercato nostro paese si concluderà con un saldo nicchia tipo questo lo dobbiamo spendere alla fine avremo cambiato ben poco
Se noi passeremo diciamo da un eccesso di presenza pubblica ad un controllo
Dell'economia italiana da parte di un gruppo ristretto di soggetti privati
Senza un effettivo allargamento della concorrenza perché qua privatizzazioni questo devono servire e la concorrenza e quindi della capacità complessiva del sistema di produrre efficienza
E è vero che il problema della concorrenza deve essere visto sempre di più in una prospettiva europea e mondiale
Ma è anche vero a mio giudizio che in paese che non siano abituati a concorre sul mercato interno concorrono male anche su quello europeo mondiale
Ora questa questione che secondo me vale in senso più generale e Canziani chili pensiamo alla privatizzazione di alcuni grandi imprese pubbliche che operano in regime di monopolio
E noi tutti ci rendiamo conto
Salita
E per cui anche in quel caso i tempi della privatizzazione hanno dove conto dell'esigenza contemporaneamente con molto ritardo di
Perché ci sia a favorire la concorrenza io credo che anche la privatizzazione del sistema bancario
Che senza dubbio è una grande esigenza
Che senza dubbio è un appuntamento al quale arriviamo in ritardo perché per certi aspetti questo processo di privatizzazioni avrebbe potuto essere la premessa il volano delle privatizzazioni
Questo è la verità no diciamo detto questo dice e difficile
Recuperare il tempo perduto soprattutto non lo si può fare facendo dei guai
Questo processo di privatizzazione che vogliamo mettere in movimento con determinazione
Tuttavia dovrà avvenire tenendo conto diciamo in parallelo con un processo di allargamento di riorganizzazione del mercato
Di formazione di un mercato del capitale di rischio in questo Paese che deve essere rafforzato dal crea dalla crescita di investitori istituzionali altrimenti come avviene
Io considero abbastanza illusoria l'idea di una svendita accelerate generalizzati
Abbastanza illusorio
Cioè in gloria nel senso che
Persino dubbio che abbia successo un'operazione di questo tipo che succeda
E considero che siccome sistema bancario italiano ha come si è visto anche qui oggi urgenti necessità di avviare processi di riorganizzazione di ristrutturazione di accorpamento
Se noi poniamo il tema delle privatizzazioni non come un grande obiettivo da perseguire sin da ora ma come un primo corso Rispetto alle altre operazioni
Noi rischiamo di bloccare un processo di modernizzazione di bloccarlo
Di farlo inciampare sul primo gradino
Mentre invece a mio giudizio noi dobbiamo concepire la privatizzazione come ognuna delle scelte intorno alla quale lavorare sin d'ora va in parallelo con altri obiettivi di efficienza fra l'altro giustamente è stato osservato che la privatizzazione
Se noi vogliamo attirare consistentemente risparmia Investimenti
E ha bisogno che sin d'ora si mette in movimento un processo per recuperare redditività di queste imprese
Può anche darsi che ci sia qualcuno dice me ne compro io e poi ne farò rendere diciamo
Ma io ho dei dubbi diciamo che mi una molteplicità di piccoli investitori
Possano entrare in questa logica
Mentre invece penso che se si avvia sin d'ora un processo tendente a dare efficienza al sistema e a promuovere una riorganizzazione questo non è in contrasto con le privatizzazioni
Ma li accelera e determina quelle aspettative sul mercato che favoriscono un'effettiva privatizzazione
Ed è in questo senso che io ritengo
Non campata in aria le poi io ma seriamente fondata l'impostazione che ha dato il Tesoro Ciampi poi si può discutere io non entro finalmente anche perché Messori sessanta anteprime delle osservazioni
Particolari di affatto all'ipotesi di progetto di legislatura canto ne discuteremo ma mi sembra senza metterne in discussione la filosofia la filosofia e intanto quello di stabilire che cosa sono queste fondazioni
Che sono un oggetto misterioso
E noi siamo passati da una fase in cui diciamo si sapeva di chi erano le banche pubblicano dei partiti poi lasciamo stare le forme giuridiche ma insomma c'era l'azionista di riferimento esiste in termini reali ad una fase in cui dopo la legge Amato ma non si è capito più di chi sono
E che e anche più pericoloso diciamo anche se certamente la situazione di prima non era brillante e noi sinceramente eravamo abbastanza ai margini di tutto lo soffre e ma la situazione per cui a un certo punto non si sa più di chi sono e micidiali perché diciamo non si sa non sapendo sì di chi sono non si capisce chi esercita i diritti proprietari compresi quelli di controllare e stimolare i manager
Che prima venivano controllati e stimolati con finalità talora perverse la venivano controllate stimolanti
E che a un certo punto si sono trovati ad essere anche privati di referenti in qualche caso questo avuto anche effetti positivi nel senso che ha liberato risorse manageriali ha consentito di agire con relativa libertà
Di di procedere a innovazioni che nel passato non erano pensabili ma io non credo che sia allungo sostenibile l'assetto di questo e quindi dare alle fondazioni uno statuto determinato natura privatistica
Una finalità sociale che sono d'accordo non deve essere confusa diciamo con
La finalità
Del profitto che in quanto proprietà diciamo devono perseguire
La finalità sociale nell'allocazione
Diciamo del dei guadagni e nello stesso tempo
Incoraggiare attraverso un sistema di incentivi e di disincentivi
Lei privatizzazioni ma anche un comportamento virtuoso delle fondazioni cioè incoraggiare la ricerca di efficienza incoraggiare la rinuncia pratiche corporative e alloggi che clientelari
A me sembra un modo di mettere questa questione su una base seria
Non ideologica
E nella direzione giusta
Poi naturalmente la rapidità di questo processo che noi ospitiamo sia rapido
Che difficilmente può essere stabilito con le per legge non dico Controcampo vorrei capire con quali sanzioni diciamo ebbe nei confronti di chi la rapidità di questo processo dipenderà anche dalla volontà politica che si è dallo spin Molo che si eserciterà in questa direzione
E da parte nostra vi è è senza dubbio la volontà di esercitare uno stimolo positivo e vorrei essere chiaro qui non c'è nessuna volontà di perpetuare un controllo pubblico partiti sul sistema bancario
Ma c'è soltanto la preoccupazione di governare un processo che non credo possa essere affidato ingenuamente al mercato
Soprattutto ad una situazione del mercato quale quella del nostro Paese ancora debole l'arretrata per molti aspetti
E che ha bisogno di una volontà politica che governi e solleciti questo processo verso gli esiti desiderati
Che non è certamente quello di avere un sistema bancario controllato dalla proprietà pubblica
Io quindi in questo senso credo che impostazione equilibrata che si è cercato di dare a questo questo
Questo problema
Vorrei rassicurare gli interlocutori più critici non è un modo non non nasconde la volontà di lasciare le cose come stanno
Non nasconde la volontà di frenare di bloccare nasconde una diversa preoccupazione che non è quello della difesa degli attuali assetti proprietari
Ma è quella di governare questo processo in modo realistico e in parallelo ad una riorganizzazione del mercato finanziario nel nostro Paese e sommando luogo evita che
Concepire la privatizzazione come un primus rispetto alla concentrazione al recupero di efficienza non finisca per rallentare tutto il processo di innovazione che deve investire in questo settore
Da seconda questione su cui vorrei dire una parola
Riguarda invece qui davvero molto più voglio proporre una questione su questa seconda questione Milena sono molto più cauto perché
Noi la giudichiamo proprio dall'esterno
Riguarda proprio invece il problema più interno come si rinnova il sistema dall'interno la sua capacità di produrre reddito la la diversificazione dei prodotti che sistema in grado di offrire alla clientela
Rispetto ad una certa rigidità del passato dalla quale il sistema si è liberato anche qui non per sua responsabilità solo da poco tempo a me sembra che in questo quadro cioè come si governa questa ristrutturazione
Che non è la crisi del sistema bancario passò la ristrutturazione della quale ci sono segni rilevanti di crisi
Uno dei più drammatici senza dubbio mi sta a cuore diciamo è la situazione del Mezzogiorno d'Italia
Ora qui l'unica critica mi sento di muovere a Turci diciamo che parlando al di sopra della linea gotica sul Mezzogiorno ha detto soltanto bisogna che le banche del Nord comprino queste affari che ci sono nel Mezzogiorno assumono il controllo perché se no è un pasticcio diciamo che
è un po'la visione del generale Cialdini diciamo mancava
Mancava soltanto dicesse demandare i bersaglieri
Laddove fanno resistenza questi terroni avevano i bersaglieri vere
Ora io credo che la questione è un po'più complica
Non solo perché la crisi del sistema bancario del Mezzogiorno come è stato giustamente detto
Dal professor Dematté non meno nordico ma meno nell'analisi più comprensivo riesce a
A ragioni anche esterne Esterne e alle
Alle ragioni che pure sono ben presenti di inefficienza interni al sistema cioè di cattiva gestione non non c'è dubbio che nel Mezzogiorno in particolare in certe aree del Mezzogiorno gli effetti di una cattiva gestione politica
Clientelare si sono avuti in un modo infatti Zatta questo è un difetto generale del sistema lì è la parte del Paese in cui questo difetto generale
Si è presentato in un modo più accentuato però non c'è dubbio anche che pesa sul sistema bancario meridionale una crisi generale del Mezzogiorno
E credo che i il modello di un sistema colonizzato
Quello che rischia di venire concretamente avanti perché poi i discorsi li porta via il vento invece cioè di un sistema con unico
Di banche che nel Mezzogiorno fanno la raccolta
E poi trasferiscono in altre aree del Paese scosse perché vengano impiegate per lo sviluppo la modernizzazione del Paese
Una soluzione di questo tipo secondo me sarebbe abbastanza catastrofi
Quindi è evidente che noi dobbiamo pensare qualcosa di diverso
Io non metto in discussione anzi ritengo che è importante grandi banche che hanno al loro centro nel nord del Paese mezzogiorno
Comprino queste banche meridionali con centri nuovi organizzino secondo criteri di efficienza problema di capire con quale mentalità con quale logica con quale idea dello sviluppo del Mezzogiorno si Valli
Badate che noi non abbiamo visto che agenzie dicono c'è il via libera alla cordata pubblica Banco di Napoli
Personalmente io non avrei avuto sarei stato molto contento se solo fossero comprato le banche tedesche anche il Banco di io non credo sarebbe stato uno scandalo
Penso che nel processo di internazionalizzazione
Una presenza anche significativa anche straniere nel nostro Paese un fatto positivo problema è che i tedeschi non ce lo volevano comprare me che c'è questa è la verità nonché ci sarebbe stata un'insurrezione nazionalistica diciamo problema è che
Non sta molto difficile trovare qualcuno che si voglia misurare con la sfida di governare restituire efficienza ad un istituto glorioso ma assai ma governato da parecchi anni
Quindi la questione non è questa non è che noi vogliamo anche lì pubblico per difendere la proprietà pubblica si trovasse
Grande banchiere inglese o americano che buoni prendersi questa sfida
Allora io da questo punto di vista ho trovato che la proposta avanzata dal professor Dematté
Di cui si discute
Su
Come affrontare almeno in parte questa drammatica questione delle sofferenze delle banche meridionali
è
In un Paese in cui la cultura meridionalistica molto molto ceduto ecco e l'attenzione al dramma del mi
Soggiorno si è fatto assai meno vigile io ho trovato che questa proposta insomma accende una luce
Poi si può discutere su certe rigidità del meccanismo con così come è stato proposte formulate no
Cioè
Questa idea di trasformare almeno in parte le sofferenze i crediti
Che sono a sofferenza delle banche in partecipazione laddove si tratta di
Sì and her risanati è un'idea che io trovo giusta via di principio
Certo pone un problema molto complesso chi valuta come si valuta recita
Chi traccia il confine tra un'azienda considerata risanabili e un'azienda considerata non risanabili Kill abbandonare al suo destino io dico perché questo mette in in causa un problema delicatissimo cioè c'è nel sistema bancario italiano questo tipo di professionalità
Secondo me in una misura molto limitata questo è uno dei difetti insiste poi si può considerare molto rigida l'idea che questo si può fare soltanto laddove l'imprenditore partecipavano principio giustissimo
Con proprio capitale di rischio ma io conosco imprenditori meridionali Braglia aziende risanabili o ci sono imprenditori che sono allo stremo dal punto di vista la capacità della possibilità di partecipare oggi con mezzi propri cioè è una proposta che deve essere considerata io credo con una certa flessibilità ma che
A mio giudizio va nella direzione Tuscania
E non soltanto per il Mezzogiorno
Ma più in generale
Cioè nel senso di cercare di porre su basi
Nuove il rapporto fra la banca che l'impresa
Nuove significa anche uscire da una lamentazione reciproca
è fortissima tra gli imprenditori la lamentazione rispetto al sistema bancario alla sua arretrate
E chissà la sua incapacità di valutare un progetto imprenditoriale alla sua pretesa di misurare la forza di un imprenditore soltanto attraverso le coperture patrimoniali
Alla logica deresponsabilizzante di fidi multipli eccetera agli alti tassi di interesse e io credo che c'è molto di giusto in questo e a anche vero che dall'altra parte se si vuole cambiare questo sistema bisogna offrire alle banche in prese trasparenti in grado di a vere una propria capacità progettuale perché quando una banca non è certa che la valutazione sulle possibilità di un'impresa si fa sui dati reali è inevitabile che va a far contare i mattoni
O gli ettari di terreni no diciamo che possono sostenere una determinata richieste
Ora io ritengo che
Da
C'è una grande svolta se così non soltanto di regole dei meccanismi di funzionamento c'è una grande svolta culturale
Ed è una svolta culturale nel rapporto tra banca e impresa senso di creare le condizioni di una collaborazione
Fondata da una parte su una più elevata professionalità sulla volontà di sostenere un processo di sviluppo di crescita di un sistema imprenditoriale
Di aiutare le imprese ad andare sul mercato a crescere
E non su una logica di pura rendita e dall'altra parte è una grande sfida di trasparenza di progettualità di introduzione della stime dell'impresa e di criteri di managerialità moderni e io credo che da questo incontro superando la lamentazione reciproca può venirne fuori
Davvero un grande fatto di modernizzazione del Paese certamente fu decisivo sotto e per il sistema imprenditoriale del sotto
Terza questione di cui volevo parlare riguarda questa questa questo tema sul quale io ho apprezzato molto l'intervento che io che
E cioè di come si
Governa in un processo di risk un'azione che avranno inevitabili vostro sociale anche per l'addensarsi certi privilegi corporativi in questo settore come si governa il
Il cambiamento nelle relazioni tra
Parti sociali
E io credo che qui possiamo dire che c'è una certa convergenza che e positiva nel dire primo che il problema non è quello dell'uso indiscriminato di strumenti tradizionali gli ammortizzatori sociali cassa integrazione prepensionamento per tutti
Che sono strumenti che più in generale hanno prodotto guasti
Tra i quali credo prima usciamo meglio è che se noi vogliamo affrontare se voi volete io non venga linciato non da Bertinotti ma dai lavoratori quando pongo il problema del fatto bisogna smetterla pagare per Simoni alle persone che hanno quarantacinque anni diciamo bisogna che la smettiamo nel frattempo di fare prepensionamenti se no la prossima volta che vale a dire questi fischi a
Discorsi impopolari Abilene nel frattempo ci sia coerenza perché se prese
Come i sindacati si mettono d'accordo per fare nuovi ondate i prepensionamenti diventa molto difficile e poi andare a rompere le scatole a quelli che bene o male hanno faticato trentacinque anni ecco
Quindi io credo che il vero problema qui di
Per questo ci vuole la concertazione
Siccome è un processo complesso che pone problemi di riqualificazione professionali flessibilità in qualche caso di esuberi evidente no
Di rimodulazione dei trattamenti salariali
è un processo che si governa soltanto con la concerta
Sì e non ci sono strumenti adatti per tutti si governa soltanto con il consenso
Un processo complesso di questo tipo
E con un consenso che nasce se singole scelte che comportano anche dei prezzi sono legate
A progetti industriali di organizzazione di rilancio di rilancio di una di gran
Di aziende al servizio dello sviluppo del territorio
E quindi questo rende possibile rende sostenibile socialmente Hans indagato anche di governare i processi difficili ma che sono legati a grandi operazioni di riorganizzazione di rilancio chiama ricaduta sociale più vasto
E rende possibile dirige aspramente perché io ho anche anche qui è inoltre non ha torto ha detto anche l'una cosa maligna cosa maligne universalmente
I più liscia chiaramente questo è un processo che deve essere condotto anche con il coraggio laddove i lavoratori pagano dei prezzi sì perché ci sono aziende che sono arrivate appunti di collasso pagano più volentieri se vedono che anche i critici hanno governato sette aziende diciamo
The egualmente si sottopongono a quei processi di esubero di spostamento uguale scala prego almeno
Difficile governare certi processi mantenendo il consenso
Ma io ripeto è la concertazione serve proprio a governare processi Complesso dove non ci sono ricette uguali per tutti dove c'è qualcuno a cui bisogna ridurre qualcuno a cui bisogna aumentare se vogliamo come giustamente è stato detto qui cosa che trovo
Molto convincente da parte del presidente Rondelli recuperare notevoli professionalità che abbiamo disperso in giro per il mondo secondo un'antica tradizione del cosmopolitismo italiana diciamo ecco
Di cui però avremmo bisogno anche no qui
L'ultima osservazione io ho concluso chiedo scusa per la lunghezza riguarda il tema
Di come dal governo del paese
è possibile sostenere questo processo non soltanto attraverso le riforme legge sulle fondazioni eccetera ma anche attraverso una politica
Scale
Che
Aiuti questo processo di riorganizzazione
E che più in generale riconduca alla fiscalità per le imprese
A livelli
Europei
Secondo me questo è un problema reale e la mia opinione la nostra opinione che carico la riforma del sistema fiscale debba essere volta in Italia ad alleggerire il peso
Sulle imprese e sul lavoro permette di raggiungere questo secondo concetto diciamo perché
L'eccesso di peso sulle imprese e sul lavoro è
La vera ingiustizia fiscale del nostro Paese
Ora da questo punto di vista
Il governo in queste famose de ha indicato criteri e obiettivi
Profondamente innovativa
Poi discuteremo vedremo seguire lo dico perché la rivolta contro le idee le che io capisco che la la delega in una materia così complessa parte necessaria ma è una delega così ampia può avere suscitato
Perplessità di natura istituzionale i diritti dell'opposizione qui non sono e non voglio entrare nella polemica quotidiana fa da altre parti però al di ha delle perplessità di tipo istituzionale il contenuto di queste belle che è promettente ecco vorrei attirare la vostra attenzione perché in sostanza
Questa idea di riforma comprende
Una proposito di drastica semplificazione del sistema
Fiscale di finanziamento della si sta della sanità
Lire anche abolizione De Lillo incerto della tassa su
Sulla partita Iva sulle concessioni comunali eccetera eccetera e abolizione dei contributi sanitari
Cioè l'idea di una diverso
La spalmatura riesce
Del sostegno del finanziamento della sanità che
Può è
Se ne organizzata in modo tale da alleggerire il peso sulle imprese e sul lavoro poi discutere in merito
Diciamo
Ma l'intenzione è quella di una semplificazione e di un e nella eliminazione di una
Passa sull'occupazione che oggi è nostro giudizio un peso e uno di quei fattori che concorrono a rendere così diciamo pensare
Anche il divario tra costo del lavoro e salario reale con tutti i problemi che questo pone ad imprenditori lavorato la delega per il riordino della tassa
Simone sulle rendite finanziarie delega che va nella direzione giusta la previsione della dual income tax
è volta precisamente a incentivare la capitalizzazione delle imprese
Rispetto all'invecchiamento e quindi ricorso al capitale di rischio e quindi da in una direzione che mi sembra anche qui è stata individuata come la direzione giusta
Avremo poi la forza di andare coerentemente
Siamo come dire sotto esame questo lo sappiamo bene ma ho voluto ricordare questi fatti per dire che le intenzioni generali
Che animano il Governo che noi sosteniamo non sono intenzioni che vanno in una direzione ostile
Alle esigenze che sono state qui proposte a
Anche di riordino del sistema fiscale al servizio delle imprese e di una modernizzazione del Paese
Queste sono le osservazioni io chiedo scusa per essermi avventurato anche su alcune questioni di merito non ho naturalmente la pretesa di avere esaurito
Qui questo dialogo
Vi ringrazio di nuovo e credo che avremo nuove occasioni noi comunque siamo a disposizione perché siamo convinti ti disposto voglio concludere ribadendo questo punto che
Questo nostro incontro spero di avere fugato dubbi che si erano manifestati questo nostro incontro
Vuole essere un momento
Di una concezione noi abbiamo bisogno adesso qui parlo della CRI sì di un altro comparto i partiti i partiti per tante ragioni sono entrati in chiesa in questo Paese io sono uno che è convinto che invece i partiti ci vogliono diciamo ecco è una delle è una tesi che ho sempre sostenuto anche nei momenti più drammatici controcorrente sempre con la consapevolezza che però sostenere questa tesi ha un senso se uno dimostra che servono a qualcosa di buono altrimenti diventa una tesi così
Un po'corporativa e basta
Ora i partiti servono a qualcosa di buono se sono un tramite tra la società civile ed istituzionale si sono in grado di avanzare delle idee di ascoltare di suggerire e di farsene tramite nel rapporto con le istituzioni noi con questa iniziativa abbiamo voluto avere manifestare soltanto questa ambizione proporre delle idee
Ascoltare delle proposte registrarle tagliarle naturalmente
E utilizzarla nel nostro lavoro istituzionale e di governo naturalmente per chi fa questo c'è poi l'obbligo dalla verifica
La disponibilità l'accesso cioè siamo una grande forza politica abbiamo un indirizzo rapporto trasparente
Come vi abbiamo chiamato qui e ringraziamo di essere venuti abbiamo invitato siamo pronti ad essere invitati noi ad essere sollecitati ad essere criticati ci interessa questo rapporto non è un rapporto proprietario è un rapporto Lin pidocchi perché credo che possa essere utile certamente hanno e forse anche ad un mondo che era da Novi distante e che conoscendo ci potrà apprezzare meglio i difetti e le virtù grazie