I vincoli del trattato di Maastricht e l'adesione italiana all'Unione Europea

Radio radicale continuiamo a parlare dell'unione economica e monetaria dei problemi del nostro Paese nell'entrata
Sono economiche e monetarie dei problemi del nostro Paese nell'entrata nell'Unione di Maastricht particolare i due famosi vincoli delle deficit il tre per cento del prodotto interno lordo e del debito il sessanta per cento del prodotto interno lordo
Lo facciamo con Pierluigi Magnaschi direttore di e mezzo importante quotidiano economico e finanziario del nostro Paese allora la prima domanda ma questi vincoli sono così cogenti oppure in qualche modo per così dire sono
Vincoli in cui s'che possono essere sottoposte a un negoziato politico dunque sicuramente sono sottoponibili a un negoziato politico non Speroni effettivo dell'ultima ora ma perché lo prevede esplicitamente
Il trattato di Maastricht che è stato firmato nel mille novecentonovantuno credete che questi parametri possono essere interpretati naturalmente non all'italiana perché interpretati tra gli altri significherebbe essere allargati a dismisura ma con precise condizioni ad esempio possono esserci delle condizioni congiunturali tali per cui il prodotto interno lordo
Cresce meno del previsto per cui si può tener conto di questa circostanza oppure l'esempio soprattutto per quanto si riferisce
Al debito pubblico questo debito pubblico si è fuori per i ranghi deve dimostrare vista Rossi vivi avvicinarsi ai parametri ecco queste sono le due circostanze
Ecco e un po'anche questo aspetto della questione l'Italia a dei problemi sul fronte del deficit perché si dice stiamo proprio lì lì nonostante tutte le manovre aggiuntive correttive
Anticipi e posticipi di tasse e di e di spese
Dello sarà però invece per quel che riguarda il parametro del debito siamo ben lontani perché i maschi amari centoventiquattro per cento del PIL mentre il parametro il sessanta per cento hai perfettamente ragione i giornali italiani e i politici italiani continuano
Ad accanirsi sul fatto che abbiamo il tre e il due per cento del deficit sul spille antiche dovremmo vicina sempre perché induce si sta aggiunge decidendo che si sta discutendo su un qualcosa che rappresenta cinque mila miliardi cioè una sciocchezza
Mentre il vero ostacolo all'ingresso dell'Italia del unione monetaria europea è rappresentata dalla rapporto fra il debito complessivo pubblico e il prodotto interno lordo come detto giustamente questo rapporto
è stato stabilito in sessanta per cento neve chiedo rapporto nel novantasei era al centoventicinque virgola uno per cento
Ora come ti dicevo l'articolo centoquattro c del Trattato di Maastricht al punto b
Dice che per il requisito della missione il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo non deve superare il sessanta per cento però prevede una scappatoia di sollievo perché aggiunge espressamente a meno che detto rapporto non si stia riducendo in misura sufficiente non si avvicini al valore di riferimento a ritmo adeguato ecco allora ne possiamo fare un'analisi di come è andato questo rapporto fra il debito pubblico complessivo del prodotto interno lordo
Dal mille novecentonovantuno
Data in cui è stato firmato il Trattato di Maastricht in cui anche l'Italia ha assunto un impegno di risanamento
E adesso allora nel mille novecentonovantuno questo rapporto
Io era il centouno per cento nel mille novecentonovantasei è salito al centoventicinque euro per cui non è chiuso in multa allontanato dal sessantanove ecco dolci quindi al più lungi dall'avvicinarsi al settanta per cento sia
Progressivamente allontanato anzi velocemente allontanato da questo ecco negli ultimi tre o quattr'anni come è andato meglio negli ultimi tre-quattro anni
Quindi è oscillato praticamente dal ad esempio nel novantatré per cento diciannove nel novanta quattrocentoventicinque nel novantacinque centoventiquattro nel novantatré centoventicinque cioè vuol dire questi ultimi tre anni dimostrano che non si aggrava
Ma di Montreux qualcosa
Di altrettanto preoccupante perché noi siamo cronicamente al di sopra del doppio del parametro fissato in questo cronicamente probabilmente proprio l'avverbio
Che rende complicato il problematico nostri Nereo cioè invia un il il ebbe mettiamoci nei panni degli altri partner dicono l'Italia a questo
Peso sulle spalle del debito pubblico ma dimostra di non saper azione scrollare nemmeno di una cifra percentuale ecco ma
L'argomentazione che viene spesso usata questo debito pubblico in realtà è tutto interno Nocera un elevato volume di risparmio delle nostre famiglie
Quindi non peserebbe in particolare nel mio inventore del mento è un elemento di sollievo che va tenuto presente però è anche vero che poi sarà
Tutto questo debito pubblico annacquato in un calderone europeo denominato in euro a cui concorrono solidalmente anche da altre economie
Ecco urna o continua a fare l'avvocato del diavolo difensore complicità dell'Italia ma viene anche detto insiste anche almeno un altro paese che c'ha un debito pubblico anche più elevare il Galileo il cervello dei partiti il Belgio entra
Avendone addebito un rapporto fra la il debito complessivo pubblico e il prodotto interno lordo simile a quello dell'Italia e chiaro che lì a nostra esclusione avrebbe una connotazione non è accettabile sulla base di parametri quindi una connotazione di di tipo politico in solo in questo caso si tratterebbe di un complotto
L'altro caso invece la Norton rigetto a PM al Belgio sarebbe
Una decisione sostanzialmente realistico secondo Thesis e questo benedetto complotto oppure esistono semplicemente delle forti preoccupazioni in alcuni ambienti moneta
Innanzi dunque io credo che ci siano due due brutture due gruppi di potere evitiamo varie metrature Vassalli uno
Da un gruppo che non vuole che ebbe un rosso affermi perché ad esempio quelli che quelle forze che agiscono sulle differenziare il ricambio sulle turbolenze monetarie non vogliono questo grande stabilizzatore finanziario che in prospettiva è sicuramente vero
Poi ci sono naturalmente delle forze politiche che agiscono ad esempio e chicche anche queste sono trattati prendiamo la Germania cioè nella Germania si trovano ha detto il cliente Chieti che non hanno fiducia nella tenuta economiche per serietà dell'Italia che riguardano sia il fronte dei conservatori piccoli che di fronte dei socialisti tedeschi
Sicuramente stacca le segreterie basta sostanzialmente invertendo sì l'atteggiamento politico rispetto alla missione dei ritardi in questo senso due anni fa che ora una forte ostilità in Francia
E una benevolenza in Germania adesso i termini ci sono rovesciati c'è una benevolenza in Francia e una crescente ostilità o preoccupazione
Ho vedere Perrone luogo borgo ecco infatti accertiamo può dispiegare perché pace
Negli ambienti tedeschi sia un paura della instabilità finanziarie italiane negli ambienti francesi ha paura della competizione perfetto questa la regione per regione Laffranco secondo me in questi due ultimi anni re Chirac era partito
Con il piede sbagliato ti ricorderai stime le sberle pubbliche Tarpea al allora Primo Ministro italiano Dini e che farà così
E si è accorto che invece il la gamba mediterranea e cioè costituito soprattutto da Franco tra da Italia e Spagna
Sono il contraltare per andare ad una trattativa Inter europea con la Germania da posizioni di non cronica debolezza
Qui quindi questo questo da questo lato ha rovesciato per così dire alla sull'orientamento sfavorevole nei confronti per liberali e quindi oggi era Franchetti condurre facendo intendere si capisce che l'Italia lo aiuta
Per costruire i non dico una leadership ma un una pari Kipling Europa economico nel breve mentre in alcuni ambienti tedeschi è cresciuta la sensibilità la nostri stabilità finanziaria Roberto senti ma da questo in questa situazione come se n'esce cioè l'Italia all'ultimo aderirà o non aderirà alla Unione economica monetaria del Barabba perirono patto di elevata media l'amica la via per l'attuazione è netta cioè
I chili il io credo che il governo Prodi non è in grado di dare un segnale forte molto forte
Di coerenza rispetto alle al serietà di questo progetto quindi non è in grado di varare in tempi brevi diciamo una vera grossa autentica privatizzazione
E non è in grado di mettere mano al bubbone della previdenza io credo che non ce la faremo quindi qui queste sono le due per così dire il fortino di prima colazione UE insomma ecco nel senso che l'Europa Giappone ed Europa fatta da milioni di cittadini che percepiscono
Alcuni messaggi molto semplici ma porti capitani a fare il botto in questo botto è costituito dal fatto diretto l'Italia è cambiata
Non è pittura pummarola
Ma è anche serietà coerente bilanci pubblichino pubblici in ordine
Questo anche senza averlo cioè ma quello di dire ci stiamo incamminando risolutamente in maniera non estemporanea il lei l Europa l'anticipo di una tassazione sul TFR sono delle balordaggine che sarebbe meglio non farle perché di molto lo che vogliamo fare il gioco delle tre tavolette c'è il gioco delle tre tavolette
Che che magari ragionieristica mente ti consente di poi di arrivare al rispetto del parametro del tre per cento
Una ritenuto in Europa è secondo me giustamente come una provocazione bene ti ringraziamo ringraziamo Pierluigi Magnaschi direttore di Amy
F come avete sentito con lui abbiamo parlato dei problemi chiamiamoli così dell'adesione italiana l'unione economica e monetaria buon ascolto come sempre da Radio radicale
Radio radicale continuiamo a parlare dell'adesione problematica dell'Italia all'Unione economica e monetaria all'ormai famosa questione dei parametri di Maastricht parametri del deficit del parametri dell'in Dida mento ricordiamo il tre per cento il parametro del deficit sul PIL e il sessanta per cento il parametro del debito statale sul nel prodotto interno lordo sono due dei più importante criteri per l'adesione di un Paese all'unione economica e monetaria europea stavolta abbiamo i nostri microfoni Benedetto Della Vedova della segreteria del movimento rettile Pannella Riformatori
Benedetto c'è tutta questa polemica intorno allo zero due per cento ai decimali del parametro del deficit però in realtà vi è anche la questione del debito che in qualche modo sottostà alla questione del deficit
Io sono convinto che la questione del debito sia la vera questione in gioco
E che per una serie di motivi che cercherò di brevemente in realtà la partita si giochi o si finga di giocarla sugli aspetti per deficit
La questione quale è che appunto come tu sottolinea Ricci sono dei parametri di natura congiunturale reddituale per fare un'analogia con con i bilanci d'impresa che sono appunto tasso d'inflazione il tasso di interesse e il deficit e deficit noir ci sono poi dei c'è un parametro fondamentale che
Un parametro di natura patrimoniale per così dire che è quello del rapporto tra debito pubblico e PIL
Ed è su questo parametro quello che in qualche modo registra la storia
Più che decennale
Della finanza pubblica di ogni Paese e su questo parametro che l'Italia come si può bene immaginare conoscendo la storia dei bilanci pubblici e della finanza pubblica di questo Paese è completamente fuori linea perché il debito pubblico italiano rimarrà secondo anche secondo le migliori previsioni ben oltre il centoventiquattro per cento nel novantasette rispetto parametro del sessanta per cento questo credo
Sono convinto sia il problema Italia anche perché a fronte di questo debito non c'è stata una capitalizzazione in termini di infrastrutture
Inefficienza complessiva del sistema che ne posso in qualche modo giustificato che e qui trattato di Maastricht proprio sul punto del debito però prevede che il parametro sia considerato suo rinvia tendenziale
Questo è verissimo è anche vero che però per rimanere al al biennio in corso novantasei novantasette appunto la lettera del del trattato dice in via vendetta ma comunque dice che ci si avvicini dimostri di avvicinarci con ritmo adeguato tra il novantasei e novantasette la diminuzione del debito pubblico italiano
Avverrà a partire dal centoventiquattro otto per cento dal novantasei al centoventiquattro del tre per cento del novantasette quindi è chiaro che sotto il profilo della lettera e anche per lo spirito del Trattato di Maastricht questo parametro non non verrà non potrà essere preso in considerazione per quanto riguarda il TAR ciò non toglie che possono poi giocare del motivazioni di natura squisitamente politica che facciano decidere al Consiglio
Europeo comunque facciano propendere Consiglio europeo per l'ammissione
Per l'ammissione dell'Italia ma io sono convinto che le resistenze vengano da questo fattore ecco ma perché se venissero le resistenze da questo fattore emerge invece la questione dei decimali sul parametro del deficit
Ma la mia convinzione appunto è che non si abbia la forza o un manga di motivi sono anche molto più semplici per giocare sulla questione del del debito in particolare credo che un dato non secondario
Sia quello della presenza di un elevato debito anche oltre che per la Grecia che ha un debito pubblico che pure sta scendendo a un ritmo molto più sostenuto di quello italiano a onda avrà un debito alla fine novantasette al centootto per cento
C'è la questione del debito belga debito pubblico belga che passerà dal centotrenta per cento dal novantasei al centoventisette per centonovantasette quindi anche questo scende con un ritmo decisamente decisamente più forte che non quell'Italia
Il problema credo sia il Belgio il Belgio agli altri parametri agli altri parametri in linea è previsto che il deficit sia contenuto al due nove per cento va bene l'inflazione tassi d'interesse eccetera
Il problema è che il Belgio non lo si può lasciare fuori ma innanzitutto per una considerazione di natura se possiamo esprimerci così geopolitica
Bruxelles è il è il luogo delle istituzioni europee
E il problema è che comunque il l'economia belga e quindi anche il debito belga vale credo un quinto un sesto dell'economia
Tagliare quindi non rappresenta diciamo
Non rappresenta di fatto un serio pericolo per la stabilità del valore dell'euro eccetera eccetera qui il Belgio comunque non crea problemi il MOSE la questione è che chiaramente se si fa un'eccezione di questa natura per debiti per il Belgio e per il rapporto debito PIL dal Belgio non si può invocare la questione del debito per l'Italia e credo che questo sia il gioco per cui si cerca di enfatizzare il dato del deficit ma credo che la vera
I veri motivi di ostilità dove sono sono motivati dal esposizione debitoria dell'Italia eccome questo punto di cosa immensa ma io credo che l'Italia avrebbe dovuto per tempo intento da da da da quando i parametri ma da quando il trattato è stato sottoscritto e ratificato il poi fare sforzi decisamente più significativi e credo che anche nell'ultima finanziaria è anche l'ultima manovrina
Hanno secondo me tradito le attese
Dei partner europee nel senso che dimostrano sicuramente una forte volontà di raggiungere il parametro
Del deficit di fare aggiustamenti congiunturali seri e quantitativamente rilevanti ma attraverso l'utilizzo di
Metodi e di provvedimenti del tutto congiunturali più o meno per ammissione anche per lo stesso Ciampi che dice per diversamente non potevamo fare del tutto congiunturali e che non manifestano invece la volontà la possibilità da discutere ma la volontà di aggredire il PCI posizione debitoria per Parigi questo secondo me andava fatto per dare un segnale il problema è che noi abbiamo questo debito non per caso
Abbiamo vissuto come si dice al di sopra dei nostri mezzi oggi dobbiamo dimostrare di sapere contro andare in controtendenza e quindi fare dei sacrificio avete delle penalizzazione in termini di sistema Paese in termini di reddito dei trasferimenti eccetera eccetera che possono compensare la vita da cicala
Che il Paese aveva avuto negli ultimi vent'anni quelli standard questa cosa vuol dire noi
Questo vuol dire per esempio che questo Paese non può permettersi di non fare una riforma seria plastica dolorosa del sistema pensionistico è una riforma serie A l'Artico e dolorosa della spesa sanitaria io credo che se qualcuno è ancora convinto che tutto si aggiusterà come l'olio credo che a questo punto non ci resterà che la beatificazione di Craxi di De Mita e di tutti i governi a partire da quelli a quelli più internazionale fino fino al novanta fino al novantadue per capirci prima di Tangentopoli perché questi saranno stati capaci di creare una enorme ricchezza nel Paese la ricchezza finanziaria valutata in tre miliardi e mezzo
In tre miliardi e mezzo di per miliardi e mezzo limiti
Tre milioni e mezzo di miliardi queste ricchezze cresciuta del debito invece non avrà alcuna ripercussione negativa
Io credo che così non sia quindi bisogna dimostrare di saper prendere atto di quanto il disastroso stato fatto in passato e dimostrare il patto del di avere quanto meno la serietà di affrontare la situazione cosa che ancora non è stata fatta perché altrove vengono prese misure
Di riconsiderazione della spesa pubblica dalla spesa sociale a fronte di esposizioni debitorie minori molto più seri
In secondo luogo credo che si debba andare con la chiarezza e con questo genere di con la chiarezza sui dati di fatto dell'economia e della finanza pubblica italiana è chiedere
Un intervento di natura politica che però deve essere questa richiesta deve essere suffragata da decisioni conseguenti vedremo il DPEF per capirci se il DPEF conterrà ancora
Sempre e solo provvedimenti di natura congiunturale e credo che a quel punto sarà sempre più difficile che alla fine i partner accettino l'ingresso da subito dell'Italia alla moneta unica antiche invece prevedere una fase di transizione in cui l'Italia sia ancorata per il tasso di cambio
Dal patto di stabilità dei pareri in cosiddetto sia ancorata al tasso di cambio comunque all'Euro e nel frattempo compia ulteriori passi né sulla via del risanamento
Del risanamento pubblico e poi altri provvedimenti per il rilancio dell'economia che non il perché non si vedono ancora insomma
Bene ti ringraziamo ringraziamo Benedetto Della Vedova della segreteria del Movimento dei Club Pannella Riformatori
Radio radicale abbiamo ora i nostri microfoni il professor Mario Baldassarri economista dunque appena uscita la il pronunciamento chiamiamolo così che la Commissione europea di Bruxelles è secondo il rapporto delle autorità di Bruxelles e l'Italia avrà per quest'anno un deficit del tre due per cento
In rapporto al PIL però è possibile che con alcune correzioni il pieno di spiegare dispiegarsi della manovra si arrivi dicono a Bruxelles al tre per cento che siamo stati rinviati all'esame di da pare di pare azione professor Baldassarre
Ma in parteciperà a questa storia del prelievo del tre virgola due per cento è assolutamente ridicola
E in questo senso che parliamo di un rapporto tra il deficit pubblico e il prodotto interno lordo il prodotto interno lordo ormai dell'ordine due milioni di miliardi
Il deficit pubblico è risultato della differenza tra la spesa pubblica e le entrate pubbliche la spesa pubblica dell'ordine di novecento e più mila miliardi e le entrate pubbliche
Meno nel senso che appunto scelte ricette quindi uno scostamento tra l'altro oggi ad aprile
In previsione di chiusura dei conti a fine anno dello zero virgola due per cento rientra in quelle che i tecnici chiamano le discrepanze statistiche battaglia proprio ieri abbiamo sbagliato a fare una somma parliamo qui circa quattro mila miliardi su un complessivo a Piperis pubblico dovrebbe essere attorno ai sessanta mila miliardi
E su indagati due milioni di miliardi non è questo il punto il punto scusi il portone era in discussione che l'Italia ha fatto questo sforzo per raggiungere il tre per cento ma lo ha fatto con delle manovre
Che sono in gran parte precari e cioè e in gran parte sono una tantum hanno il petto per questo mille novecentonovantasette ma poi dal novantotto in poi
Non abbiamo ancora assicurato ai partner europei che noi manterremo questo tre per cento ci sono almeno trenta trentacinque mila miliardi
E hanno detto questa allora ma che come tutti sappiamo e sono state adottate una volta sola
Per farlo quelle alla famosa eurotassa del prelievo sul TFR e di altre varie voci quindi la preoccupazione dei partner europei non è tanto il tre o il tre virgola due ma è appunto quando e che Italia
Trasformerà queste operazioni in manovre strutturali e permanenti soprattutto sul fronte della spesa pubblica ecco quindi lei dice un problema di nodi strutturali ma esiste anche una questione di sul parametro del debito secondo lei
Ma direi che formalmente e perché sappiamo tutti che nel Trattato di Maastricht il rapporto fra il totale del debito pubblico e il prodotto interno lordo dovrebbe essere il sessanta per cento però già nel trattato su dieci e tendenzialmente ora non c'è nessuna teoria economica nessun dibattito di politica economica
Che possa giustificare come buono un rapporto debito PIL del sessanta per cento piuttosto che per l'ottanta per cento del centoventi
Come noto noi siamo un po'sopra al centoventi per cento però dall'altra parte c'è anche il Belgio che sta peggio di noi facciamo poco sopra il centotrenta per cento sul debito in realtà bisogna dare ai mercati la sensazione che smetta di crescere in rapporto al PIL
Quindi messaggio importante che dobbiamo dare è che il nostro rapporto debito PIL e che è stato sopra il centoventi per cento negli anni futuri
Si riduca e vado al centoquindici e poi al centodieci e poi il centocinque eccetera questo il messaggio importante perché che il rapporto debito PIL star fermo oppure si riduce i mercati sono disposti a tenere ancora i titoli del debito pubblico perché è un segno di solvibilità del paese per l'Italia
Perché i mercati dovessero vedere che questo rapporto è destinata a crescere in continuo negli anni prossimi verso l'infinito a quel punto i mercati hanno un segnale negativo che forse l'Italia farà inservibile in futuro e quindi cominciano ora a non acquistare più i nostri titoli di Stato quindi sul debito
Non c'era mirare il sessanta per cento però c'è da dare è importante determinare che
Va a quel tempo venti per cento stiamo rientrando anche se lentamente quindi si ritorna sempre alla questione dei nodi strutturali della spesa pubblica e questo è il nodo centrale Zeman secondo lei in Francia Germania ci muoiono non ci vogliono nelle
Ma solo chiaramente con battute perché Francia e Germania hanno tutto l'interesse che l'Italia sia nell'Euro
Anche perché rischiano molto anche loro se l'Italia sta fuori dall'Euro perché italiota fuori vuol dire che avrebbe una lira ballerina che però potrebbe pure valutarsi molto per noi sarebbe un una gran tragedia perché la lira svalutata comporterà poi alti tassi di interesse
E alta inflazione e quant'altro però anche per quel che ci preoccupa pure dell'altro lato della medaglia e cioè che una lira
Non agganciata all'euro e non partecipante alla moneta unica Cray competitività aggressiva dell'industria italiana verso le loro impresa dall'altra parte però ecco perché sono combattuti dall'altra parte soprattutto la Germania sicura
Il matrimonio tra marco e lira ci ha fatto con una lira virtuosa cioè con un'economia italiana che fondendosi in un certo senso sul piano monetario
Con l'economia tedesca non portino in questo matrimonio il per vent'anni precedenti e la vita facile all'italiana i deficit pubblici e l'alta inflazione questo termometro dei rischi SDP e ci sono le scadenze politiche
Sia in Francia che in Germania
Chirac lo ha risolto perché la sua costituzione di consente di sciogliere l'Assemblea e di anticipare le elezioni la Costituzione tedesca non consente al Colle più anticipare le elezioni e purtroppo per lui dovrà andare alle elezioni nell'autunno del novantotto
E poi che la decisione dovrà essere presa a maggio
E il Colle combattute potrà ripetere il martello politicamente vuole l'Italia dentro Massa che oggi la maggioranza dei tedeschi ha molti dubbi sull'Italia e vorrebbe quanto meno vedere le carte dell'Italia quindi ritardare l'ingresso della lira
Ecco ma ora cerchiamo un po'di che è capire e descrivere i nostri ascoltatori l'eventuale possibile scenario se l'Italia non entrasse immediatamente nell'euro magari con però il raccordo che l'Italia e la lira partecipa un accordo di cambio
Per potrebbe entrare in una seconda fase nel sistema della neve della moneta unica
Terribili ma guardi Alice l'Italia entra subito oppure entra per un anno di ritardo non cambia nulla ai fini di quello che dobbiamo fare nei prossimi giorni cioè nelle prossime settimane
Perché perché l'alcova in quello abbiamo essere pronti alla scadenza
Avendo già ristrutturato il nostro bilancio pubblico avendo riequilibrato avendo già ristrutturato il nostro Stato sociale
Se poi contabilmente ci serve un anno in più per rientrare nei parametri ma abbiamo già preso queste decisioni io non credo che possa succedere molto sul fronte dei cambi e quindi
Con le eventuali pericoli di attacchi pesanti alla lira
Da mentre il problema è non pensare che un rinvio eventuale di un anno dell'ingresso della lira possa implicare la possibilità per noi di rinviare neanche di una settimana in più le decisioni che
Prendere proclamato ecco ma sei appunto queste decisioni non venissero prese l'Italia di conseguenza possiamo dire non entrasse nel sistema della moneta unica che succede
Questo è il pericolo maggiore succede nello scenario insomma insomma voglio dire se noi lo prendiamo queste decisioni strutturali equilibrio vuol dire che non rispettiamo il Patto di stabilità sta facendo in Europa cioè all'inflazione che permanentemente
E tenuta sotto il due per cento un bilancio pubblico
Il riequilibrio e quindi in un certo senso afferente deficit di parte corrente lascia però quel tre per cento pistacchio per gli investimenti pubblici per le infrastrutture vuol dire che noi non e vogliamo aderire a questo patto
A quel punto i mercati capiscono immediatamente per cui chiederanno immediatamente elevati tassi d'interesse sull'Italia
Valuteranno la lira perché è una moneta
Fuori dall'accordo europeo
E questo per noi significa tornare indietro di dieci anni di vent'anni cioè alta inflazione cambio ballerino
A quel punto forti restrizioni monetarie per cui rischiamo di avere contemporaneamente
Una linea che si saluta unificazione che cresce ribalta verso l'alto è un'economia che deve necessariamente essere strozzata
In termini di crescita della produzione e dell'occupazione
Mamma arrivare ai casi estremi dell'iperinflazione ecco ma che cosa succederebbe poi sul fronte internazionale insomma la lira verrebbe svalutata sarebbe una valuta corsara però contemperamento ci sarebbe il mercato comune rischia di saltare tutto il mercato comune
Dispone il questore certo che dobbiamo mettere nel conto perché io non so fino a che punto i nostri padri europei ci potranno consentire di avere la lira ballerina
E pestare però dentro il mercato unico e quindi non avere le barriere doganali probabile che a quel punto
In qualche forma magari un po'immaginifica colori soprattutto la Francia con la lira fuori che si svaluta eccetera
Delle contromisure che sul commercio internazionale quindi per le nostre esportazioni sarebbe una con un uno scenario da incubo bello scenario molto preoccupante molto drammatico e d'altra parte il con la Francia America discorsiva
Ha sottolineato il fatto che la svalutazione della lira del novantadue e poi quella del novantacinque
Per loro è stata una pesante aggressione competitiva
Mi aveva chiesto a ed inserito all'europea delle contromisure che fortunatamente per quell'episodio l'Europa che ha perdonato e quindi non ha ceduto alle pressioni francesi
Senta professor Baldassarri proprio sull'ultimo numero non note di riviste italiane il Mulino è uscito un anno articolo un saggio in qualche modo viene con vengono contestate le concessioni le filosofie alla base dell'unione economica
E monetaria dice con quelle con quei meccanismi con le nomine che si faranno per la Banca centrale europea e si rischia seriamente un'era di glaciazione per l'economia europea vero
Ma io non sono così tragico in quest'ipotesi intanto dobbiamo tener conto di un fatto
Che e e negli anni scorsi era anche attualmente il fatto che in Europa una moneta unica e il fatto cenno dopo una banca centrale in realtà alla moneta unica si chiama Marco della banca centrale richiama Bundesbank
La banca centrale tedesca perché abbiamo visto mille volte che aveva protestato decide di aumentare i tassi di interesse non è che la Banca d'Italia possa far finta di nulla deve seguire tutti i paesi europei fanno danni seguendo la leadership monetaria della banca centrale tedesca quindi costruire una moneta unica e costruire una banca centrale veramente europea significa far partecipare tutti i Paesi
A che decisioni pur nell'autonomia che dovrà venire alla Banca centrale europea d'altra parte è proprio questo il timore dei tedeschi
Al rovescio di archi premono proprio questo che la Banca centrale europea una moneta unica significhi per loro perdere
La loro sovranità monetaria parte valori per come con con questa paura dei tedeschi da una parte e dall'altra parte appunto comunque il ruolo centrale della Bundesbank appunto non c'è il rischio che
Il tutto venga risolto imponendo una politica di glaciazione di vestizione forte magro questo è il nodo vero in realtà all'Europa l'ho già detto diverse volte sta procedendo un po'come un'anatra zoppa
Nel senso che stiamo costruendo la gamba monetaria e questa gamba deve essere solida Augusta e stabile
E quindi in questo senso è meglio che l'Italia si adegui alla Germania e nonché la Germania cedendo all'Italia viste le esperienze storiche nei due Paesi se vogliamo che questa gamba monetaria appena credibilità sul piano internazionale nevrosi imponga con una moneta
Che si affianca al tornado e Carlo Yende eventualmente nell'ambito delle tre grandi monete mondiali che il governo dopo i commerci internazionali
Però l'anatra zoppa perché mancherebbe manca ancora siamo molto indietro sulla seconda gamba che è quella dell'integrazione reale
Per i grandi progetti infrastrutturali europei dell'unificazione reale del continente europeo questo lo si può chiamare in mille modi ma qualche anno fa si chiamano il piano però ora si può criticare il piano dell'ONU perché in fondo si può dire intendeva dare troppo spazio agli Stati cioè tutti i grandi progetti pubblici
Ma il bisogno che l'Europa di modernizzarsi ricreare le grandi infrastrutture episodio pubblico collettivo che poi i singoli progetti
Il finanziamento possa essere fatto con il contributo dei privati con il project financing questo è un altro ragionamento malloppone Europa procedere con una gamba sola perché altrimenti farà sempre troppo e non potrà vincere
La competizione internazionale la vocalizzazione dei mercati
Bene la ringraziamo ringraziamo il professor Mario Baldassarri economista colui abbiamo parlato come avete sentito dei problemi dell'adesione italiana l'unione economica e monetaria buon ascolto come sempre da Radio radicale