"Cittadini del Sud, cittadini d'Italia" Le risorse della partecipazione e della solidarietà per lo sviluppo del Mezzogiorno e dell'Italia convegno organizzato nei giorni 4 e 5 ottobre 1996 dal Forum Permanente del Terzo Settore, da Libera - associazioni, dall'Unione degli studenti, dall'Unione degli universitari, con l'adesione di CGIL, CISL e UIL presso l'Istituto di Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano nota: il convegno è seguito da una manifestazione nazionale conclusiva nel pomeriggio del 5

Chiederei a
I partecipanti presenti nell'atrio se mi sento chi accomodarsi nella sala dove c'è ancora posto
Diamo inizio
A questa seduta credo
Seminario
Che abbiamo iniziato ieri
Per favore un po'di silenzio
Il tema del seminario di questa mattina è impegno del terzo settore nella lotta all'esclusione sociale
Vorrei dire che per noi che partecipiamo questo è un tema assai conosciuto
Sì è vero come ricordava Nuccio Iovene ieri nella sua relazione che ormai da tanti anni grandi organizzazioni di volontariato ed è al terzo settore
Sono impegnate
In una iniziativa in difesa della protezione sociale dei ceti deboli contro l'emarginazione
Con interventi mirati nei confronti del disagio giovanile della tossicodipendenza della immigrazione degli anziani e così via
Quindi parliamo di un tema che sul quale si sono verificate e si verifica un esperienze importanti
Ma credo che debba essere sottolineato che oggi questo problema della esclusione sociale sta raggiungendo dimensioni enormi ed allarmanti
Come si è ripetuto più volte nel corso di convegni seminari giornate di studio
Siamo al punto in cui con la rivoluzione
Gruppo senza occupazione anzi con uno sviluppo che riduce drasticamente
L'occupazione nel nostro paese nel mondo
E peraltro con la mondializzazione del mercato e della competitività risorse che vengono sottratte
Alla protezione socia alla alla protezione sociale
Sì accento non diesel disuguaglianze si creano nuove povertà e così nella massa degli esclusi cresce in modo enorme e rapido
In Italia sono i dati o meno undici milioni di cittadini che vivono al di sotto del minimo vitale due milioni di famiglie il dieci per cento del totale che vivono in stato di povertà di queste gran parte sono nel sottile infatti mentre al nord e di queste due milioni Fabio di famiglie UE eh
La proporzione è un assorbenti nel Meridione una su cinque il quindici per cento dei cittadini vivendi stato di disagio
Economico il presidente della Camera onorevole Violante nel corso del suo intervento di ieri mattina i partecipanti lo ricorderanno ha sottolineato come questo non sia soltanto un grave problema economico e sociale
Ma costituisce anche un problema di democrazia per il nostro Paese e per il mondo inteso Sella occupazione diminuisce ce se griffe nomini che ho richiamato si accentuano evidente che il verso ai stette così come è impostato cioè con nella direzione nella direzione di proteggere chi soprattutto chi incluso questo sistema sociale è chiaro che protegge sempre meno cittadini
Per fare un esempio un disoccupato non va in pensione non va in pensione perché non si pagano i contributi non va in pensione perché ovviamente essendo disoccupato non può farsi l'assicurazione l'assicurazione privata c'è quindi il problema della necessità di un sociale nell'ambito di un modello di sviluppo che abbia correzioni rispetto a quello che abbia si è verificato fino ad ora proprio di riforma dello stato sociale che consenta un'opera di prevenzione nei confronti dell'esclusione sociale e consenta anche quindi il recupero degli esclusi che sono in numero così enorme
Il terzo settore lo affermiamo l'ormai da tempo
O o come dice il professor Zamagni estensore e presidente della commissione che le dice la legge sulle ONLUS l'economia civile impostata sul reciprocità
Terzo Settore comunque che secondo le proprie prevalenti posizioni politiche del deve diventare perno di questa riforma e quindi del nuovo stato sociale si trova di fronte a questa scommessa
Certo lo sviluppo della economia sociale del terzo settore di per sé può portare elementi di correzione in quanto per esempio può o consentire lo sviluppo dell'occupazione e portare inclusione ma questo non risolve il problema credo che su questo dove stamane dovremmo discutere e il Progetto di stato sociale nei confronti del tema che stiamo affrontando è tutto chiaro e definito o cervo c'è ancora molto da approfondire
E cioè entro questo Progetto entro questo nuovo stato sociale ecco questi milioni di nuovi poveri di emarginati
Come si assicura che questi non siano lasciati alla carità magari di un volontariato che si trova disarmato perché emarginato rispetto ad una impostazione della gestione del dello stato sociale
Del nostro o del nostro Paese e per questo quindi altro punto su cui riflettere
Siamo tutti d'accordo che lo sviluppo del terzo settore come asse portante del nuovo stato sociale non significa che lo Stato si ritira macché invece questo Stato debba gestire meno
Ma continuare ad assicurare risorse per la protezione di tutti a partire dai deboli quella protezione che la Costituzione italiana assicura a tutti i cittadini
Il nome questo ciò che caratterizza ed esalta il ruolo del volontariato all'interno settore
Un volontariato capace di progettare e in parte di gestire l'intervento sociale che proprio sul terreno della lotta all'esclusione
è indispensabile come parte del disegno che dobbiamo portare in avanti ecco io credo che queste naturalmente altre questioni debbono essere approfondite io chiederei al professor Claudio Calvaruso segretario della conferenza dei presidenti delle associazioni di volontariato
Di svolgerle il primo intervento e in qualche modo quindi introdurre il tema
Prego Calvaruso sì
Sei ore fare un po'un riflessione di cornice sul sul tema di questo martire di questa mattina e in particolare riflettere su questo termine del welfare e dello stato sociale che mi sembra e penso che questo sia un segnale positivo
Comincia a essere presente
In maniera molto più intensa nei dibattiti politici di quanto lo fosse anche solo qualche tempo fa quando più che di welfare di ricorderete si parlava di stato sociale di spesa sociale di esigenza di tagli della spesa sociale e quindi le posizioni sembravano schierate più in funzione della compressione della spesa sociale che in funzione di quello che appunto adesso anche coerentemente negli interventi politici pensiamo intento politico di ieri di D'Alema dove si parla esplicitamente di welfare e quindi si registra se vogliamo un passo avanti anche nelle consuetudine nelle terminologie adottate dai nostri politici ma allora vi inviterei a riflettere un po'meglio su cosa intendiamo quando parliamo di welfare ecco queste significa benessere questo termine di Welfare è stato associato in questi ultimi anni ha molti aggettivi o sostantivi per dare una caratterizzazione a questo benessere
Quando per tanti anni
Per tradizione usiamo il termine di welfare State indichiamo un Benessere della società che sia soprattutto garantito dallo Stato
Un benessere dove lo Stato sia all'attore principale sappiamo anche bene che nella storia del Welfare State il ruolo dello stato è stato
Appunto un ruolo di gestione del dell'intervento sociale per aggiungere un benessere della società da qualche tempo il termine di welfare State
Entrato in crisi ma attenzione non è entrato in crisi in funzione della dell'entità della spesa sociale queste quello che Nese ne è stato recepito in termini di una visione del mondo il modello di sviluppo che fatta prioritariamente attenzione ai fatti economici e che che diciamo tradizionalmente disattenta questo questa visione del mondo rispetto a quelli che sono gli aspetti sociali il Welfare State entrato in crisi ormai da molti anni
Perché la sua filosofia la sua cultura d'intervento di fatto si distaccava sempre di più dalla dall'evoluzione dei bisogni dal tipo di domanda sociale che presente nella società da come si stavano modificando i rapporti per esempio tra società civile mercato e è stato e così abbiamo avuto un fiorire di terminologie interni intorno a questa definizione del welfare abbiamo s'è parlato di welfare Marchetto per esempio con questo termine si intendeva che la le politiche sociali dovessero cedere una parte del loro interventi al mercato con che ci fosse una privatizzazione
Ma commerciale delle Clint degli interventi US abbiamo parlato in questi anni molto di welfare residuale anche qui la concezione di un restringimento
Dell'intervento dello Stato e di una maggiore autonomia lasciata rossa civile perché BA tasse autonomamente ai propri bisogni e uno degli ultimi termini adottati affiancati al termine D UE di benessere e questo welfare mix è questo
Diciamo questa integrazione tra pubblico e privato ecco dove le politiche sociali quindi il benessere
Della società viene garantito un parte da interventi pubblici e in parte da interventi diciamo del privato sia esso commerciale sia esso di tipo sociale ecco
Io ho l'impressione che in questa
Trasformazione del termine dei contenuti del welfare attraverso i vari aggettivi o sostantivi che abbiamo utilità omesso a accanto si è persa un po'di vista appunto il senso profondo del termine di welfare ecco welfare significa qualità della vita
Queste significa una qualità della vita che sia in grado di essere raggiunta dalla popolazione nella sua totalità se tradizionalmente pensiamo al welfare per esempio in questi giorni pensando alla sanità dalle pensioni
Non dimentichiamoci che il l'obiettivo principale deve essere non solo la sanità e la pensione ma solo la coesione sociale che sono la qualità della vita sono Hill insieme della popolazione e perché l'insieme della popolazione abbia una qualità della vita sufficiente
Dignitosa e e importante che si agisca sulle sulle fasce deboli quindi non è l'intervento sulle fasce deboli l'obiettivo del welfare ma manteniamo l'attenzione sull'insieme della popolazione
Ed è a questo punto allora che mi sembra che negli ultimi anni siano intervenute delle trasformazioni molto profonde all'interno della popolazione però sta civile che si fanno guardare con una certa preoccupazione rispetto all'evoluzione possibile del welfare e del Welfare State in particolare mi riferisco per esempio ad un appello molto deciso autorevole che venne fatto da Giac dello qualche mese prima di lasciare la presidenza dell'unione europea quando rivolgendosi ai ministri economici e non è un caso che si rivolgeva ai ministri economici dell'Odissea che l'Europa doveva affrontare nei prossimi anni a superare una sfida importante e decisiva per il suo futuro la sfida riguardava il degrado progressivo della qualità dei rapporti umani
Tra le persone tali gruppi sociali e tra le generazioni
Della con questo tipo di sfida mise al primo posto anche rispetto ai problemi dell'occupazione in queste lo disse ai ministri economici dopo aver detto
Dopo aver dato le i numeri per così dire dei disoccupati quindi dopo aver dato anche un un uno shock importante sulla dimensione economica della crisi dell'Europa però disse che la sfida più importante era quella che riguardava la solidarietà
Quella che riguardava i rapporti tra le persone tra i gruppi sociali tra le generazioni
Ed ecco allora il cambiamento che noi dobbiamo di cui trovare dobbiamo tener conto quando parliamo di welfare se welfare
Significare aggiunge per l'insieme della popolazione una quaglia della vita dignitose sufficiente dobbiamo allora andare a vedere all'interno di questa popolazione cosa c'è che va cosa c'è che non va e dello ci dice chiaramente che quello che non basta e la qualità dei rapporti tra le persone e la solidarietà e la mancanza di un senso di appartenenza comunità
Ecco in pista di la direzione in cui quindi noi dobbiamo andare e approfondendo questo tipo di di analisi dobbiamo prendere atto direi con molta soli situazione che il termine e il concetto di esclusione oggi e lo diceva anche Luigi Bulleri a sostituito
Il ormai il tradizionale concetto dalla povertà
Il tema di esclusione che un termine dinamico è un termine che sottintende naturalmente l'esistenza di un soggetto che esclude
Il termine di esclusione a senz'altro perde senz'altro tutto quel carattere fatalista dico
Di necessità che aveva il vecchio termine di povertà che era considerato e inserito in un contesto in cui non c'era ancora un sufficiente benessere per tutti il welfare non c'era ancora un sufficiente benessere per tutti ma gradualmente tutti avrebbero avuto era appena fatale per il momento che ci fossero dei poveri ma poi questi poveri sarebbero stati riassorbiti ecco una concezione anche materialistica in un certo qual senso del welfare il termine di esclusione supera questa ambiguità ambiguità
I temi esclusione parte dal presupposto che esistono solo se tale condizioni per garantire una qualità della vita sufficiente a tutti
Il a tutta la popolazione
E che se ciò non avviene
Significa che ci sono degli esclusi
E che ci sono soprattutto dei soggetti un soggetto che esclude cioè c'è un possesso
E c'è una responsabilità non c'è niente di fatalista dico non siamo in uno scenario di carenza di risorse ne umane nei materiali siamo in uno scenario lo sappiamo credo meglio di tutti di spreco di risorse semmai il consumismo
Lo spreco delle risorse umane gli anziani parcheggiati i giovani parcheggiati le fasce deboli non utilizzate nei processi produttivi siamo in uno scenario di gravissima
Gravissimo spreco di risorse in questo settore e quindi non può più tenera è la tesi che se ci sono i poveri e perché questo sistema ancora non ce la fa a far ricchi tutti
Il concetto di esclusione rimette se volete
Sul tappeto in maniera diversa i termini della politica sociale se c'è esclusione c'è un soggetto che esclude ed ecco allora che abbiamo preso coscienza in questi ultimi anni ne parlo
Come privato sociale come volontariato
Abbiamo preso coscienza di questo possesso di esclusione e abbiamo preso coscienza di una società questo sta dei due terzi dove c'è un centro che produsse i suoi margini
C'è un centro che di fatto non è capace o non vuole di garantire a parte della comunità l'accesso alla allo sviluppo alla partecipazione ai processi produttivi
E voi capite allora che questa presa di coscienza ormai non può più permettere un tradizionale approccio delle politiche sociali che è sempre stato quello di pensare che il Welfare sia un qualcosa che riguarda le fasce deboli
E che quindi del Welfare si debbono occupare gli addetti ai lavori gli operatori sociali che si faccia rispetto ai problemi del welfare quel che si può in termini di assistenza in termini di indennità economiche e il problema si chiudeva
Questo tipo di vedere il welfare non funziona più
Perché se c'è un centro che esclude se c'è un centro dello Star che produce i suoi margini e non ci sono alibi possibili noi non possiamo pensare a nessun tipo di politica sociale in cui non ci sia una partecipazione una responsabilizzazione di questo centro che produce i suoi marci
Non possiamo aspirare
Dalla popolazione dalla Società del modello di sviluppo le politiche sociali che sono un qualcosa che si occupa occupano dei poveri o dei margini quando questi margini sono prodotti dal centro della società
Eccola grande
Trasformazione di questi dati e la trasformazione che ha messo il privato sociale il volontariato in prima linea nei problemi delle politiche sociali
Per un fatto molto semplice
Il privato sociale
Terzo Settore Volontariato sono una parte importante di questo centro della società
Non so mai Maggi
Ma sono una parte del centro che se volete ha una visione del mondo che in rotta di collisione con quel centro che produce invece i margini
è una parte del centro che ha come riferimento i valori della solidarietà
Che ha come riferimento un attenzione alla relazionalità alla qualità dei rapporti tra le persone tra i gruppi sociali tra le generazioni
E una parte del centro che punta alla coesione sociale che ha una visione del mondo che non è selettiva che non è competitiva ma che punta invece al bene di tutta la popolazione puntata quel concetto di welfare
Che non riguarda soltanto le fasce deboli ma riguarda l'insieme della popolazione
Ecco allora che nella prospettiva e concludo rapidamente
Che dobbiamo porci nel nella ridefinizione del welfare cioè di quella che è la qualità della vita della di tutta la popolazione e importante che si individui un punto nevralgico in cui cessi
O venga interrotto o venga attenuato vendere ridefinito questo processo di produzione dei margini da parte del centro della società
è importante che ci sia una ricomposizione di questa frattura tra centro e marxisti e in questo in questa prospettiva il privato sociale il volontariato hanno la funzione fondamentale ecco che sono una parte del centro
Che entra nelle politiche sociali e che quindi permette che le politiche sociali non siano più un qualcosa dei diciamo per gli addetti ai lavori un qualcosa che sia acute e dello sviluppo ma il c'è il diciamo il privato sociale permette che le politiche sociali entrino nello sviluppo
Perché solo in questo modo noi potremmo pensare ad una qualità della vita che riguardi l'insieme della popolazione e non le fasce deboli non c'è qualità della vita
Se per l'insieme della popolazione se una parte di questa popolazione si sceglie le persone con cui stare con cui fare affari con cui fare i testi volontariamente di fatto produce una frattura della comunità e lascia immagini degli Spurs e quel concetto di welfare quindi sul quale bisogna lavorare non sono le fasce deboli
Ma segue se riguarda l'insieme dello popolazione e se questi insieme dalla popolazione produce al proprio interno dei processi di esclusione
E su questi insieme da popolazione che bisogna lavorare dobbiamo solo lavorare di più sul centro che sui mangimi grazie
Ringrazio il professor Calvaruso per la chiarezza e anche la sinteticità con la quale ha dato avvio a questa discussione
Devo comunicare che lei richieste di intervento sono moltissime
E che noi abbiamo il limite invalicabile delle ore tredici per la chiusura dei lavori del seminario in quanto dobbiamo poi andare concentramento
Per il corteo è la manifestazione
Per questo io raccomando a chi interviene di considerare i dieci minuti come diciamo tempo o no Massimo per svolgere le proprie considerazioni
Debbo anche comunicare che allora nostre due giornate dalla manifestazione ha dato l'adesione il Comune di Savignano sul Panaro
Nella provincia di Modena ed un assessore che lo stesso Comune Ferdinando Einaudi se leggo bene è presente
Le mondi è presente ai nostri lavori e quindi alla manifestazione prego o padre Pizzuti della Facoltà teologica dell'Università del meridionale di svolgere il suo intervento
Ringrazio di questa possibilità di parlare in questa sede
Vorrei dire alcune cose forse rapidamente
Che riguardano anche un po'quello che diceva la cornice
Cioè la tesi quale può essere
Che è stata enunciate da implicite in quello che ha detto il professor Calvaruso che
Non solo il volontariato ma il terzo settore un potente fattore di inclusione sociale parlava di coesione di inclusione sociale e esso spesso ho stare il centro però soprattutto della società meridionale un ponte verso le istituzioni e l'integrazione sociale di ciò che si muove nella società civile
Una prima considerazione quindi riguarda a questo variegato associazionismo e il suo significato nella società meridionale consentitemi brevemente gli studi recenti hanno messo in rilievo come sia cresciuto l'associazionismo in questi anni la partecipazione sociale
I in alcuni settori soprattutto come quello o culturale e come questo sia simili stia a significare tre cose per la società civile meridionale
Una una crescita di partecipazione sociale
Due una crescita di autonomia dalle subculture politiche tre una crescita di chi prenditi vita associata
Io credo che questi tre aspetti siano molto importante nel Mezzogiorno poi che
La il il convegno si svolge a Napoli in questa grande città del Mezzogiorno è bene riflettere ecco su queste caratteristiche io faccio il sociologo quindi uno cerca di capire il fenomeno dove si inquadra che valenze che quindi è questa riunione un segnale
Positivo forte di una società civile che anche nel Mezzogiorno dà segni di vitalità e di risposta ai bisogni sociali del territorio io credo che questo vada dei questa qua la vita perché si parla del Mezzogiorno si parla della disoccupazione si parla dell'emergenza della criminalità ma vanno anche sottolineate degli aspetti positivi
Uno dei grandi aspetti positivi di quest'ultimo di questi ultimi anni sono questi segnali di crescita di presenza di intervento nella società civile detto questo ecco per
Collocare il fenomeno vorrei fare una seconda riflessione molto Breve
Che riguarda appunto come questo variegato mondo del tetto settore può essere questo fattore di integrazione sociale nota al centro obbligo a immaginare che esso non lo so bene a me sembra che una condizione ineliminabile che questo variegato mondo non si rapporti solo con le istituzioni per un riconoscimento per facilitazioni sgravi fiscali Masi rapporti anche col tono della cultura non lo si può fare prassi sociale operatività sociale senza un adeguato supporto
E qui devo dire una cosa che siamo in una sede la prestigiosa ecco culturale che soprattutto a Napoli e anche in Campania da parte delle sedi accademiche andrebbe sviluppato questo dibattito sui problemi della della solidarietà del terzo settore esserne sappiamo in altre sedi hanno prodotto più venire in prima fiume di ripresa purtroppo devo devo notare ecco questa carenza da parte del anche delle istituzioni accademiche disinteresse verso questo tema della solida associate della presenza di questo terzo settore e quindi il tetto settore si rapporti anche con il Polo della cultura
E anche per non urtare per scontate certi tipi di intervento di programma
Però un esame dei bisogni sociali del territorio
Per vedere quali sono le risposte più opportune ma anche mi sia consentito hanno lo diciamo delle politiche sociali che bisogna misurare la redditività del del degli interventi dello Stato
Bisognerebbe anche misurare la redditività di questi interventi anche del privato sociale mi sia consentito dire delle cose forse un po'fuori fuoricampo no fuori gara per esempio sapere Guaratto durano
La nati mortalità di questi Impresa Sociale Cooperativo volontaria che tipi di intervento estinta
In quali settori
In che modo si rapportano con le istituzioni
Che risultati effettivi ecco prodotti indicatore richiamano indicatori ma mi sembra utile che calca
Capire e vedere ecco questa redditività avere degli indicatori per vedere l'efficienza l'efficacia se no come appare dalla stampa sembra quasi che il volontariato i suoi simili sia un paura e senso di buoni samaritani
è che io ho avuto questa impressione no so dei buoni samaritani
Che vengono incontro a bisogni sociali diciamo Cinemas allora in questa prospettiva di un raccordo non solo con le istituzioni ma anche col popolo della cultura si impone a mio modesto avviso uni intervento della formazione quindi non solo nelle infrastrutture materiali simili e altre cose ci grave atto ma un intervento della formazione soprattutto il Mezzogiorno per formare manager
Dall'intervento sociale mi sia consentito forse stanno già lì ma ma pena di perché certe cose sembra assolate non lo so che il mio mio modesto contributo e queste per formare manager
Che siano capace di fronteggiare i problemi del del territorio di dare coerenza di di di dare continuità di dare in prenditi imita ecco per produrre ecco socialità
Senza considerazione ecco riguarda appunto a che condizioni quindi il terzo settore può sviluppare ecco questo
Compito che è stato prima a accennato ecco rispetto ai processi diciamo così di esclusione no pure altre esigenze che io avverta evidentemente è la visibilità e io parla Napoli in campagna vorrei vedere capire meglio la visibilità di questo tetto se tutti quanti sono dove sono che cosa fanno
Quali risultati dura dunque no mi viene in mente tolte nel dicembre scorso fu o dalla Caritas
Napoletano fu presentato ecco una guida ai servizi del territorio ecco io desidererei che anche diciamo così non è un desiderio pio desiderio mi sembrerebbe utile avere questo strumento di informazione sulla presenza sulle sui settori di intervento sulla qualità sulla forma giuridica eccetera te tutto questa galassia che va sotto il nome del terzo settore sono modeste coppie proposte che però mi sembrano utili proprio per dare una consistenza questo al terzo settore in campagna
Ultima considerazione perché mi ha dato perché il tempo diciamo così correre riguardo un po'più la cornice che questo o questo terzo settore
Come a Napoli e in Campania
Purtroppo siamo sempre mosse io non lo so se essa astratta stata innescata questa va anche detta Anna
Che cosa è stata egemone a Napoli
Il mercato forse la Bolivia Costa
All'alt allora anche questi queste forme talvolta sono stato in subordine delle istituzioni o no
Oppure diciamo così frammentato anche questa considerazione la fate per localizzare per non fare un discorso astratto no perché mi sia consentita però d'accusa mezza già
D'altra parte va tolto anche la valenza che di questo interventi al volontariato cooperative sociali che hanno dato una risposta alle a certi bisogni sociali ci sono anche la porta talvolta un po'individualistica mente diciamo così
Alle alle istituzioni quindi segreta circa A B
Risalta ecco quelle esigenze di visibilità dico consistenza di rapporti ecco
Cooperative di no terrà è di
E di rapporti con le istituzioni e con la cultura ultima considerazione siccome il tema è l'esclusione no
Qui viene sapete meglio di me il tema degli immigrati
Grosso problema
E finisco con questa considerazione
Su cui ecco modestamente insieme lobbisti due abbiamo fatto una ricerca sull'immigrazione extracomunitaria in campagna no
Il tema dell'esclusione e il tema degli immigrati naturalmente richiama il grande tema della cittadinanza
Del compimento della maturazione di questa cittadinanza piaciuti danza politica sociale e civile questa poi il tema sotteso
Però in questo tema della cittadinanza cioè il tema dei non cittadini dico allora che io dico solo ai margini dei margini
Ecco per esempio ecco ho sappiamo che di studio anche sull'immigrazione hanno messo in rilievo ecco questo diverso modo anche di di cittadinanza dei cittadini de extra comunitari non mi fermo diciamo così su questo no
E che per per porre diciamo così il problema e dall'attenzione a questo grande tema del degli immigrati extra comunitari che affluiscono sulle nostre coste che affluiscono nel nostro Paese
Anche tra gli immigrati extracomunitari c'è una diversità di di di posizione
Cioè il cittadino cioè se ha la doppia cittadinanza ci sono i residenti legali non permanenti ci sono gli irregolari clandestini questa e il tema poi della cittadinanza sociale che io mi ricordo Ainur comprendiate Dellai sa
Professor
Non ricordo il nome misi in evidenza come proprio il problema degli extracomunitari poneva in questione il tema della cittadinanza liberale no
La speranza libera noi gli abbiamo qui ed extracomunitari se
E Platto evidentemente anche da quest'indagine per il risulta come le aspettative di questi immigrati non è di stare nascosti
Non è questa la scarpa di emergere questa patente questo va be'è chiaro
Ah che Primolo ad ottenere il permesso di soggiorno il diritto a un lavoro garantito o non essere
Minacciati di espulsione qui tutta una serie di diritti sociali e civili queste parole chiave dell'opinione pubblica
è in terzo luogo avete presente anche da questi dati emergeva proprio rispetto a questo finisco a questo processo di integrazione qual è una delle agenzie cui avevano più figure mi dispiace doverlo dire e Bricolo che la Chiesa
Dove è la chiesa in cui aveva più fiducia no uno su tre poi dopo vedeva la magistratura percentuali bassissime e le altre istituzioni questi quindi pone un grande problema allora tanto per finire
Cittadini del frutto si
Per una pienezza di questa cittadinanza sì
Ma non saremo pienamente cittadini se non avremo anche integrato non con provvedimenti di sanatoria ma come politica e del per l'emigrazione
Queste ondate che dalle rive del Mediterraneo approdano a noi grazie
Ringraziamo Padre Pio Sutil per il contributo che allegato alla nostra discussione ed anche per l'opera di animatore del dibattito sui problemi della società civile della Società del nostro paese grazie
Vale a dire alla parola ora Massimo hanno il presidente nazionale del Cines
Buongiorno a tutti il tema di stamattina mi pare sia centrato sostanzialmente
Sul Welfare e sulla lotta alla marginalità all'emarginazione all'esclusione sociale
Mi permetto quindi di fare un intervento da responsabile di una organizzazione che secondo il nostro punto di vista rappresenta uno degli strumenti privilegiati di lotta alla marginalità all'esclusione sociale
Una situazione quindi un settore di attività che l'attività sportiva
Io credo che anche all'interno del di questo grande era sangue ma anche il Forum del terzo settore l'associazionismo sportivo rappresenta una realtà molto importante così come nel Paese e penso di non essere molto distante dalla realtà considerando che sia dal punto di vista economico quindi delle possibilità di lavoro e di occupazione sia dal punto di vista della partecipazione dei cittadini
Questo particolare settore d'attività è uno fra i più importanti di quelli che si possono riferire all'economia sociale e al non profit
In modo particolare poi evidente a tutti credo come lo sport di per sé sia forse l'unico vero grande linguaggio universale dell'umanità un linguaggio che colto percepito inutilizzato da tutti e lo dimostrano le attività di ogni giorno
E le attività di grande respiro internazionale come possono essere i giochi olimpici ci tenevo a dirlo perché penso che questa componente sia una delle componenti importanti del mondo del terzo sistema del terzo settore
Vorrei poi ancora dire che saluto questa manifestazione napoletana con un particolare
Piacere perché credo sia l'ennesima prova perché Napoli cita in questi ultimi ci ha dato in questi ultimi anni di ritorno della città ad un ruolo di capitale certamente non ha un ruolo di capitale di un pezzetto di uno stato assolutamente diviso ma certamente al ruolo di una capitale culturale del Paese la capitale importante una capitale direi quasi morale da questo punto di vista e questo non può che farmi enorme piacere vorrei dire che naturalmente con questo intervento che credo sia l'unico che la nostra associazione svolto in questi tre giorni questi due giorni di dibattito voglio anche confermare l'adesione alla manifestazione in sé per l'obiettivo generale che si dà anche quello fondamentalmente del lavoro dell'occupazione e naturalmente l'adesione nostra al Forum un'adesione questo al Forum che debbo dire rappresenta anche negli aspetti di problematicità però alcune considerazioni che svolgerò brevemente perché non intendo certamente andare oltre i tempi giustamente assegnati per gli interventi di questa mattina
è una grande esperienza questa del Forum del terzo settore che lo si sta rivelando certamente molto opportune di importante è un'esperienza che però secondo me da oggi da questo momento
Al prossimo futuro deve fare in un certo senso un una riflessione e darsi un mutamento un approfondimento degli indirizzi in che senso finora sono decisamente prevalse forse era opportuno che così fosse le ragioni della ricerca di una unità complessiva di tutte le componenti del terzo sistema che sono l'economia sociale la cooperazione volontariato eccetera l'associazionismo naturalmente eccetera Cola certamente importante ma è una cosa che non deve andare oltre i limiti
Di una chiarezza negli obiettivi che si intendono perseguire
Ed è importante che probabilmente dall'indomani di questa grande manifestazione questo problema venga posto all'ordine del giorno della del Forum del terzo settore perché riteniamo che come è ovvio che sia all'interno di questa grande organizzazione di questo grande movimento per meglio dire di siano certamente ragioni di unità ma vi sono anche delle profonde differenze
Ed è giusto che sia così non solo giuste molto opportuno che sia così sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista sociale sia dal punto di vista consentitemi anche politico la problematicità dell'adesione che dicevo da parte della nostra associazione al Forum deriva proprio dal fatto che noi vorremmo evitare il futuro il rischio che si trovi un un argomento di unità che sarebbe forzoso e sarebbe fittizio
E mi spiego
Da domani il Forum del terzo settore e tutte le organizzazioni che si riferiscono al movimento debbono fare uno sforzo per ritrovarsi su obiettivi di carattere concreto perché se rimanesse soltanto un obiettivo di carattere politico generale noi temiamo che verrebbe fortemente messa in discussione la possibilità e l'opportunità che tutte le componenti di si ritrovassero
Non sta a me dirlo ma evidentemente il dibattito rianimato in questo senso è chiaro che vi sono delle differenze fra le organizzazioni dell'associazionismo per esempio del volontariato
E così via è chiaro che c'è un rapporto di carattere problematico anche esso con la componente sindacale
E così via abbiamo avuto molte occasioni di verifica in queste ultime settimane in questi ultimi mesi ed è un problema che va posto al centro per una chiarezza nostra reciproca senz'altro ma soprattutto perché si possono perseguire degli obiettivi pratici e concreti
Veniamo da una stagione nella quale credo tutti noi ci siamo battuti da rappresentanti della società da però sono inseriti nella società per un chiarezza di tipo politico con superamento di una organizzazione politica di tipo consociativo non avrebbe senso se noi fossimo i paladini fossimo coloro che impostano un lavoro basato su una filosofia consociativa di carattere economico di carattere sociale ritengo che faremmo un cattivo servizio tutti noi
Allora quali possono essere alcuni obiettivi concreti noi nel documento che abbiamo preparato di adesione a questa manifestazione ne abbiamo indicati alcuni che cito brevemente perché
Il tempo è poco per l'intervento evidentemente allora noi riteniamo che se si deve parlare di grandi scelte per il lavoro e per l'occupazione verso prima di tutto quando ci riferiamo Sud deve essere fatto ancora un grande sforzo per superare quel cacche c'è nella organizzazione delle infrastrutture perché prima di tutto bisogna puntare a che l'occupazione le possibilità di sviluppo si e crescano mediante un una serie di investimenti che vengono ancora dell'economie di tipo tradizionale quindi dalla con la mia sede così si può definire profit ma soprattutto ritengo che qui riteniamo che qui al sud forse il più che in altre parti del Paese ci sia la necessità per poter trovare un in una interlocutore credibile nella parte pubblica di proseguire il lavoro di migliorare il lavoro fatto per la riqualificazione degli o perito degli operatori e dei dirigenti delle strutture pubbliche quindi la scuola di formazione dalla pubblica amministrazione
è fondamentale l'interfaccia con la pubblica amministrazione da parte di noi rappresentanti del mondo del terzo sistema del no profit ma l'interlocuzione debba avvenire certamente anche con gli amministratori certamente anche a livello politico ma fondamentalmente attraverso la struttura dell'amministrazione pubblica che essa insieme con noi deve trovare le modalità e le occasioni per costruire occasioni concreti di investimento e quindi di impiego di lavoro
Questi sono due obiettivi generali
Vorrei parlare sotto molto brevemente sulla problema che immagino sia stato affrontato in questi giorni della diciamo della legge delega sul non profit ritengo che anche da questo punto di vista lo strumento della legge delega possa essere certamente uno Skimmer uno strumento efficiente ed efficace ma occorre che noi per primi vigiliamo molto su cosa poi questa legge delega produrrà in termini di decreti delegati
Perché non c'è dubbio che il rischio che il Parlamento attraverso questa conferimento di una delega al governo venga in qualche modo espropriata di un dibattito che invece è molto importante e allora anche da questo punto di vista forse non ci dovremmo accontentare di raggiungere degli obiettivi magari mediatiche sono pure importanti e sono sostanzialmente alcuni obiettivi legate alle agevolazioni di carattere fiscale ma ci sia ben altro da promuovere e da proporre che si riferisce al nostro sistema del nostro settore
Il
Vi sono poi una serie di come dire obiettivi strategici che vanno perseguiti e ne voglio semplicemente illustrare alcuni traendoli da questo documento che poi avete esattamente la possibilità di vedere si riferiscono
Fondamentalmente alla possibilità di incentivare in termini concreti l'imprenditoria in particolare l'imprenditoria giovanile soprattutto qui al Sud un intervento sul credito che mi permetto di dire non può ridursi a una teoria del credito etico della Banca Etica noi abbiamo assolutamente bisogno che le responsabilità
Attinenti alla sfera del credito vengono assunte dal sistema creditizio intero e qui lo Stato deve fare qualcosa per come dire indirizzare l'utilizzo della ricchezza che si professi produce attraverso il credito per l'incentivazione dell'imprenditoria e per l'incentivazione dell'occupazione ciò che mi sembra attualmente non stia avvenendo
Poi noi siamo favorevolissimi alla istituzione di una Authority del terzo settore un'authority che in qualche modo possa garantire tutti i soggetti che operano in questo settore indipendentemente dal fatto che aderiscono o meno a grandi rappresentanze come possono essere quelle del forum che è molto importante non sosteniamo anche che l'Authority dovrebbe per esempio farsi carico di aprire uno sportello a Bruxelles per agevolare tutti coloro i quali intendono valersi di progetti della Comunità europea di possibilità di finanziamento legato alla Comunità europea difficoltà che a tre che e tanto maggiore qui al Sud rispetto al Nord
Proprio in virtù di quella difficoltà raccordarsi con l'istituzione con la burocrazia e con l'apparato del dell'organismo dello Stato degli enti locali un'ultima l'ultima notazione che ospite voglio fare una proposta e così torno anche all'ambito più decisamente sportivo
Il Comitato nazionale dello sport per tutti che la organizzazione che riunisce le Regioni le federazioni sportive e gli enti di promozione come appunto il nostro l'Associazione italiana cultura sport nella dei lavori della commissione
Che si chiama sporte ambiente sta lanciando una proposta per un intervento
Che viene condivisa ovviamente da parte del delle nostre organizzazioni dagli enti di promozione sportiva e che a mio parere molto importante cioè è che lo Stato si faccia carico di costituire di costruire un grande progetto e anche naturalmente di costituire un fondo
Che vada a promuovere delle azioni di recupero di particolari ambienti che sono ambienti periferici ambienti degradati zone industriali dismesse Cal
Sport per tutti non degli impianti sportivi di nel senso tradizionale quindi non è necessariamente palazzetti dello sport o stadi di calcio ma aree verdi attrezzate perché i cittadini possano in modo sostanzialmente Autogestito realizzare la pratica dello sport la pratica sportiva nel senso anche individuale del termine questo sarebbe un'operazione importante perché darebbe modo alle nostre organizzazioni intanto di intervenire
Impegnando la le proprie capacità le proprie risorse le proprie conoscenze per la gestione di queste aree e darebbe modo certamente anche di riqualificare delle zone urbane al sud come al Nord in questo caso non c'è molta differenza forse che sono degradate che non hanno bisogno di interventi di Ray cementificazione hanno bisogno semmai di interventi dove venga ricostituito un equilibro un ambiente equilibrato un ambiente naturale nella quale chi siete quindi posso andare a svolgere questa attività
Badate con questo concludo io ritengo che se si parla di welfare se si parla di benessere si si parla di migliori condizioni di vita la diffusione della pratica sportiva delle attività motorie sin dall'infanzia fin dalle scuole elementari e forse anche da prima
Sia al centro di un'iniziativa che tenda fa star bene il cittadino con se stessi e con il mondo
Perché a nostro modo di vedere la componente fisica nell'educazione di un individuo fin dalla più tenera età e una componente altrettanto fondamentale quanto distruzione quanto lo studio di materie importanti quale la matematica la storia o la lingua italiana
In questo senso credo e riaffermo che la le organizzazioni come la nostra che si occupano fondamentalmente di una cosa come lo sport debbono essere presente attento e partecipe di lavoro del terzo sistema del Foro ma in particolare all'interno di un ragionamento che secondo me dovrebbe valere per tutti che quello che ciascuno deve fondamentalmente lo dico come la sorella fare il proprio lavoro il proprio mestiere
Allora ringraziamo Massimo Arrighi per il contributo che ha arrecato prende ora la parola male in una sede sereni assessore alle politiche sociali della regione umbra
Io
Sì dico subito poi se mi interrompete qualche minuto prima di quando proprio sono arrivata al limite non poi dopo faccio
Dico subito che trovo molto convincente ringrazio ovviamente gli organizzatori per questo molto condivisibile l'idea che è alla base del Forum e anche della manifestazione di oggi
Aver messo insieme Mezzogiorno partecipazione lavoro esclusione sociale lotta all'esclusione sociale
Identificabili pare un filo rosso e rende evidente il nesso forte tra modello di sviluppo e modello sociale tra politiche dello sviluppo e politiche e nuove politiche sociali un nesso che certamente appare ancora più chiaro se volete anche più impegnativo però se si guarda al Mezzogiorno se a proporlo sono le migliori energie democratiche del sud un nesso che può unificare però il centro nord con il Sud nella ricerca di risposte che io dico cui e praticabili da un lato alla crisi irreversibile del modello
Di welfare che l'Italia ha conosciuto e dall'altro alle contraddizioni strutturali di un sistema produttivo e io dico anche di un modello di consumi
Che di per sé non crea hanno occupazione ma esclusioni nuova esclusione sociale
Quindi ripensare riprogettare un sistema di protezione sociale e creare nuovi posti di lavoro questo anche a me sembra come presumo agli organizzatori della convegno lambito e entro il quale costruire un nuovo patto un patto tra istituzioni e terzo settore
E da questo punto di vista credo che il patto prima di tutto debba essere costruito sul territorio con le istituzioni locali prima ancora o meglio nel mentre si fa un lavoro di carattere nazionale molto importante a me
è stato chiesto di portare qui un contributo a partire da un'esperienza specifica che quella che stiamo facendo nella regione dell'Umbria
Mi riferisco in primo luogo ad una proposta di legge di riordino della rete di protezione sociale regionale che sta in discussione in Consiglio e che cerca di dare risposte innovative sia sul piano dell'impianto culturale sia su quello del modello organizzativo
L'obiettivo centrale che la legge si è posta ovviamente nel modo in cui se lo può porre un atto normativo
è quello di spostare l'asse dall'assistenza alla quotidianità dall'assistenza risarcimento alla promozione delle opportunità
Detto diversamente l'obiettivo che si pone la legge è quello di creare sollecitare incentivare un nuovo spirito comunitario una assunzione di responsabilità della comunità
Non so se ho capito bene le parole di Calvaruso questa mattina mi pare un tentativo di guardare di meno ai margini e di più al centro come lui prima diceva
Per essere più rapida possibile mi soffermo su due termini che ci che credo descrivano
Il taglio della legge Rete e sussidiarietà la Rete in quanto il sistema lì disegnato si organizza intorno a più nodi non secondo una gerarchizzazione verticale offrendo una serie di opportunità una tastiera di interventi promozionali e sociali che cercano di rispondere a bisogni differenziati in continuo mutamento Rete perché scegliamo di privilegiare la complessità delle situazioni degli individui e dei nuclei di convivenza delle famiglie
Considerando come nodi del sistema come Soggetti delle politiche non soltanto destinatari delle politiche le diverse espressioni della società formali e informali
Allo stesso modo la sussidiarietà che siamo abituati ad Ascona sentire quando si parla di rapporti interistituzionali dalla dimensione sovranazionale a quella locale
Qui va intensa oltre che come principio regolatore nei rapporti tra i diversi livelli istituzionali locali anche nelle relazioni tra pubblico e non pubblico adesso per comodità
La proposta di legge su questo secondo aspetto compie una scelta diciamo così di campo tra le opzioni che sono nel dibattito
Culturale e politico nel nostro Paese mi soffermo un attimo su questo perché siamo in casa del terzo settore dell'associazionismo e perché sento che quando parliamo di mix a volte rischiamo di cadere in qualche ambiguità e confusione mi sembra ad esempio ormai largamente condivisa l'idea di dover guidare il passaggio
Da una welfare costruito su garanzie
Rigide uguali per tutti per sempre ad un altro fondato sulla promozione di pari opportunità è possibile però o almeno a me sembra però che dentro questo schema passare da un sistema di garanzie rigide al welfare delle pari opportunità
Rischino di confondersi due letture ispirazioni assai diverse se poi messi alla prova dell'esercizio concreto del governo sia nazionale che locale
La prima si muove su una linea di sostanziale riduzione dell'ambito dei diritti di cittadinanza da iscrivere nei caratteri di un sistema di protezione sociale pubblico
Lasciando contemporaneamente il campo alla solidarietà diffusa
La seconda la seconda ipotesi
Quella che io ritengo la la più giusta
Cerca di innovare la qualità stessa dei diritti di cittadinanza ad affermare la loro gerarchia la loro il loro fondamento priva qui è stato citato un soggetto pochi anni fa sconosciuto lì immigrante fu relativamente conosciuto
Prendendo atto dei radicali mutamenti quindi che si sono realizzati nella società di nuove soggettività che si sono presentate sulla scena a partire da quella delle donne
Di bisogni ma anche di potenzialità che la società esperimenti ecco in questo modo il sistema di protezione sociale sul quale istituzioni e cittadini sono chiamati a stringere
Un patto è più esteso se possibile
Di quello che fin qui abbiamo conosciuto
Perché si misura con una pluralità di fattori che nel loro insieme definiscono una nuova qualità sociale la città l'ambiente le opportunità relazionali e di scambio la formazione la valorizzazione delle risorse umane
Ecco nel nell'impianto della legge dell'Umbria non scegliamo questa seconda strada le istituzioni pubbliche per questo mantengono
Una responsabilità forte mantengono una responsabilità forte diversa da quella del passato che si misura soprattutto con la definizione in termini di programmazione di indirizzo di gestione in parte di controllo
Tuttavia nel testo cerchiamo di predisporre regole e modalità operative che favoriscano la condivisione di questa responsabilità con altri soggetti non pubblici appunto
I quali da un lato concorrono alla programmazione quindi copro gettano l'innovazione sociale e dall'altra gestiscono erogano direttamente una parte degli interventi e dei servizi
Per chiarire meglio quindi ci muoviamo in una direzione diversa dall'idea di un mix pubblico-privato nel quale il pubblico si ritrae progressivamente assi dando al mercato per un verso o alla solidarietà caritativa per l'altro il compito di dare risposte ai diversi bisogni sociali
O assistenziali
Questa ipotesi e su questo mi voglio soffermare in chiusura
Assegna alle istituzioni se possibile un compito in più
Un compito non esclusivo sul versante della gestione della programmazione ma un compito in più nuovo tutto da fare quello di governare la creazione di un mercato sociale regolato
Intervenendo sia sul versante dell'offerta che su quello della domanda
Accompagnando la crescita di una pluralità di soggetti associativi e imprenditoriali con i quali appunto coprogettare l'innovazione sociale
Sta qui la motivazione di fondo per cui nel nostro disegno di legge abbiamo cercato di riconoscere e valorizzare molto il ruolo del terzo settore come insieme di soggettività diverse capaci di produrre
Con le istituzioni con le professionalità di anche nel pubblico operano un cambiamento in profondità del sistema di protezione sociale
è una scelta che non preclude ovviamente la presenza di un privato profit ma che indica nel terzo settore nel non profit un punto di cerniera privilegiato tra domanda e offerta di servizi sul quale occorre investire e scommettere anche innovando il modo di essere della pubblica amministrazione
Sì ho finito tre sottolineature ho quasi finito tre sottolineature rapidissime per dire questo
è molto
Chiaro il D by molto chiare a chi partecipa spesso alla fra questo tipo di discussione il dibattito che c'è la dialettica che c'è nell'ambito del terzo settore io voglio fare una sottolineatura per dal punto di vista della istituzione che si candida a fare questa innovazione
è molto importante che il terzo Sextet settore riesca ad operare come il sistema come sistema certamente dentro il quale ci sono anche mestieri diversi
Solo però se si afferma la soggettività di un sistema di terzo settore è possibile pensare di intervenire non solo sul versante della Offerta adesso dei servizi ma anche sul versante della domanda
Anche sul versante diciamo così della modificazione dei modelli di consumo
Secondo se il terzo sistema riesce a crescere come sistema
Credo che sia più forte la possibilità di
Creare politiche di sostegno
Noi abbiamo
Chiarissimo quando si opera nelle pubbliche istituzioni in particolar modo a livello locale che ci sono problemi che attengono alla formazione al credito al sostegno di imprenditorialità ecco mi paiono
Tutti
Diciamo forme possibili di sostegno che interessano il terzo settore in quanto sistema che debbono interessare il terzo settore in quanto sistema
L'ultima cosa che dico ha più dato un'informazione nel mentre la legge sta andando alla all'approvazione del Consiglio regionale abbiamo ritenuto di poter fare un'altra sperimentazione che è quella di inserire nel nel Documento di programmazione dell'Obiettivo due che interessa una parte della nostra regione e che non è molto dissimile seppure seppure le regole comunitarie sono diverse da quelle che riguardano l'obiettivo uno del Mezzogiorno abbiamo inserito una misura di aiuto agli investimenti del terzo settore
E ancora in fase di negoziazione quindi non sappiamo se
Verrà approvato così come o se ci chiederanno qualche modifica a livello di di Unione europea però ve lo segnalo perché può essere un multe diciamo un utile sperimentazione anche per altre realtà
Interessato all'utilizzo dei fondi strutturali grazie
Alziamo Marina Sereni per il contributo che ci ha arrecato
Desidero assicurarla che il lavoro e l'esperienza che nella sua regione si parli alzando
è considerata dalle organizzazioni del terzo settore del Forum una cosa molto importante
E ci auguriamo che in sostanza questa sia un'esperienza pilota che alla quale anche altre regioni possono guardare come terreno d'impegno e di lavoro
è presente ai nostri lavori Maria Fortuna Incostante assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli che prego ti prendere la parola
Ma prima di tutto un benvenuto già l'abbiamo fatto con la conferenza stampa e
Un una condivisione calda direi Dante affettuosa per questa manifestazione che per noi è molto importante che si svolga in questa città per entrare nel merito della discussione di oggi io vorrei un attimo concentrarmi sui temi della lotta all'esclusione sociale
E da qui partire per fare alcune considerazioni e anche per descrivervi un po'il percorso che abbiamo iniziato
Credo che oggi parlare di lotta all'esclusione sociale sia affrontare una questione di interesse generale certamente siamo tutti consapevoli che non è più una questione di politiche sociali in senso stretto
E tanto meno ci risultano più anguste e sempre più angusta nel nostro lavoro quotidiano una serie di politiche di mera assistenza che molto spesso sono in in ineluttabili
Ma che tuttavia ci costringono soltanto ad amministrare l'esclusione sociale e nella maggior parte dei casi anche a confermarla
è stato detto qui molto interventi e credo che sia ormai all'attenzione anche da molti anni
La crisi appunto dell'web far si diceva appunto la crisi irreversibile anche nel precedente intervento
E credo che però oggi siamo già nel campo in campo per pensare a nuove risposte per mettere in atto nuove strategie per ricostruire un nuovo welfare
Credo che appunto da questo punto di vista dobbiamo salvaguardare alcuni principi ispiratori ma al tempo stesso anche non approdare a logiche di tipo economicistico che sarebbero addirittura poi aumentare processi di esclusione producendo né ancora più vaste più drammatiche
Un po'il centro della riflessione è questo le nostre economie il nostro paese anche come economie ricche tra virgolette
Mostrano un paradosso da un lato esistono bisogni e sempre di più crescono bisogni insoddisfatti e dall'altro risorse umane che sono inutilizzate
Occorre allora fare incontrare la domanda e l'Offerta con una serie di politiche comunitarie nazionali e locali che amplino sempre di più la tipologia dei soggetti produttori e che determinano insieme allo sviluppo economico anche sempre e più e maggiori processi di inclusione sociale
Non è un caso infatti che nel nostro Paese soprattutto nel Mezzogiorno ci sono moltissime possibilità occupazionali che si svela non nel campo dei servizi di servizi alle persone dell'ambiente del turismo della cultura in generale
Ed è qui che penso bisogna scavare insieme a delle alle forze appunto del terzo settore ad altri soggetti per creare quello che si potrebbe definire tra virgolette un nuovo mercato del Benessere qualcuno l'ha già detto
Mercato del benessere promosso dallo Stato dagli enti locali regolato ma non gestito direttamente occorrono quindi credo uscente di politica generale scelte di politica economica che pongano oggi il tema dell'economia sociale non più alla periferia ma al centro di un modello di sviluppo diverso
Per questo siamo guardando anche con grande attenzione ad alcune proposte che il Governo ha avanzato nel patto per il lavoro rispetto al terzo settore
E credo che stiamo cominciando ad entrare nel confronto di merito anche per quanto riguarda la legislazione tra governo e forze del terzo settore
Qui una cosa vorrei dirla proprio sulla questione della legislazione è già Iovine nella sua relazione l'avanzata ed è stato ripreso ad altri interventi
Occorrerà approdare una legislazione chiara
Snella trasparente però al tempo stesso a mio avviso molto rigorosa
Per evitare appunto tutti i pericoli o i possibili pericoli che qui sono stati evidenziati e che naturalmente tutti voi comprendete bene sui quali non voglio non voglio soffermarmi credo che ci siano le condizioni a partire appunto dalle questioni esplicitate anche assunte come impegno dal nuovo governo
Dal fatto che ci sia stato un rinnovamento molto forte in molti enti locali a partire dal Mezzogiorno e dal fatto che le forze del terzo settore
Lanciano e puntano su una scommessa quello appunto di agire come sistema come diceva Marina prima
Credo che ci siano le condizioni oggi per sostenere per qualificare la crescita di questo settore anche verso forme sempre più avanzate d'imprenditoria sociale
Perché questa credo possa assumere un ruolo molto importante nel favorire nuova occupazione processi di inclusione sociale nuova produzione economica e anche trasformazioni degli stili di vita e nei livelli di consumo
Lo sviluppo di questo settore credo può dare delle risposte certo delle parziale risposte ma senza senza dubbio delle risposte interessanti alla ricostruzione dell'welfare
E soprattutto su questo insistere di un Welfare municipale voglio porre l'accento su questa questione giocato direi in una dimensione locale dello sviluppo
Perché la dimensione locale dello sviluppo e la sola che può tener conto delle specificità del contesto
Della qualità dei rapporti tra le persone tra i gruppi sociali delle vocazioni del territorio ed è quella che può attivare reali processi di partecipazione
E per questo che ritengo rilevante e non soltanto diciamo per giocare la parte che gli è dovuto come assessore ma credo che sia molto rilevante figlio ruolo dell'ente locale
Il ruolo dell'ente locale che può attivare forme di concertazione individuare regole e condividere insieme agli attori sociali alle forze economiche alle forze del terzo settore dei percorsi da costruire insieme
A Napoli ci stiamo provando abbiamo cominciato già dallo scorso anno con un interessante convegno nazionale
A cui sono stati presenti anche molti dei partecipanti che vedo qui proprio sulle questioni dello sviluppo sociale ed urbano e sulla lotta all'esclusione sociale
Abbiamo costruito una sede di elaborazione di confronto già nella nostra azione quotidiana lavoriamo in una rete territoriale molti quartieri con le forze del terzo settore abbiamo anche sperimentato modelli di formazioni comune tra operatori pubblici che operatori del terzo settore
E abbiamo costituito lo formalizzeremo tra pochi giorni un comitato cittadino permanente per il confronto e la concertazione di strategie di lotta l'esclusione sociale
In cui sono presenti le forze del terzo settore alcune istituzioni interessate le parti sociali i sindacati
Stiamo lavorando con alcuni obiettivi rivedere il bilancio comunale almeno in alcune parti indicare delle proposte costruire insieme una concertazione mettere in Rete risorse creare un possibile osservatorio e rilanciare in una discussione cittadina il tema di Napoli città sociale
Ci sembra che sia un tema molto importante proprio per questa città
E certo questa è una sfida anche per noi una sfida nuova quello di riprogettare e di mettere in campo un ente locale rinnovato
Che acquista un ruolo differente e voi comprenderete che proprio qui
E una sfida particolare dove l'assistenzialismo il clientelismo l'affarismo e la corruzione hanno degenerata il tessuto sociale hanno determinato gravi lacerazioni e ancora
Continuano a farlo
L'amministrazione comunale ha operato una netta discontinuità
Ed oggi è al centro non soltanto di richiesta di servizi ma anche appunto di concertazioni di promozione di momento di coordinamento di quelli che sono gli attori e gli agenti sul territorio
Certo non è semplice dobbiamo abituarci a lavorare insieme e capire che con questo non si perdono le identità non si perdono i propri ruoli ma si tratta di condividere obiettivi di concordare regole di stabilire dei percorsi
Io credo che però soltanto lavorando insieme in una dimensione anche locale con enti locali rinnovati con forze sociali sane con le forze del terzo settore possiamo invertire una situazione drammatica anche di divario tra il Nord e il Sud
Nello stesso vostro manifesto anche nella relazione di Iovine si è detto il divario tra Nord e Sud la mancanza di investimenti certo non è da addebitare al solo costo del lavoro ma quelle che possiamo definire le diseconomie ambientali
Il potere e la potenza appunto delle infiltrazioni criminali e tutto ciò che pesa né la non convenienza agli investimenti
Allora se sono questi i motivi e sono fondamentalmente questi possiamo dire che è iniziato un cambiamento un cambiamento in alcune amministrazioni locali del Mezzogiorno di Qui Napoli è un po'il simbolo un cambiamento e moltissime forze Società Civile
Di cui vu di cui voi silente la rappresentanza e l'espressione
Ed è per questo e voglio perciò concludere anche con questo saluto che siamo particolarmente contenti che sia da Napoli a partire questa manifestazione nazionale
Che sia questo appuntamento per noi oltre lei in farsi di questa giornata un impegno per tutti quanti per tutti quelli che siamo insieme già a lavorare su questo terreno
A ripercorrere ancora con più forza e con più impegno un percorso comune tra l'amministrazione locale e le forze del terzo settore grazie
Ringraziamo l'Assessore Incostante per prima di tutto per l'ospitalità dei nostri lavori della nostra manifestazione
In questa bella città del saluto che ci arrecato del contributo portato alla alla discussione
Ha ora la parola il professor Piero Fantozzi
Della università la Calabria prego professore
Ma io vorrei soltanto fare due brevissime riflessioni
La prima riflessione sull'esclusione sociale l'esclusione sociale nel Mezzogiorno la seconda punto su i problemi del terzo settore
Ora problema dell'esclusione sociale credo che oggi il problema dell'esclusione sociale sia soprattutto connesso ai meccanismi della modernizzazione
L'esclusione sociale il fondamento
Appunto il fondamento di una situazione di la modellizzazione non regolata
E di un'incapacità di regolazione che cresce purtroppo con l'intensificarsi dei processi di modernizzazione
Il problema quindi dell'esclusione sociale
Diciamo di natura endemica e dentro il nostro processo e contemporaneamente la possibilità di regolazione sta nell'operare a due livelli
Il primo livello ed operare su le condizioni strutturali che determinano in questa situazione il secondo nell'aumentare le capacità politiche istituzionali dei soggetti di che potrebbero contribuire alla regolazione
Credo che questo forum
Rappresenti appunto il tentativo di accrescere la capacità politico istituzionale
Che e determinante nei processi di regolazione sociale
Il problema però è e qui entrò subito nel dato che a me interessa
Riprendere il problema dell'esclusione del sud
Faccio un esempio è è un problema che non si risolve a mio avviso attraverso soltanto meccanismi di diverso orientamento dei processi diciamo di creazione di opportunità
Il problema del Mezzogiorno è un problema più significativi innanzitutto ritengo e e questo credo che sia da chiarire che non è possibile abolire le forme di protezione sociale così come e se già esistono
Non è possibile a bordo della loro interezza faccio degli esempi non è possibile abolire o applicazioni alcune forme di sicurezza sociale quello che nella storia del Mezzogiorno va sicuramente superato oggi
Rispetto a questo sono le modalità come queste cose si sono espresse quindi che cosa significa significa che che inevitabilmente ebbe bisogno di un processo che la Scala dal basso
E che determini cotto in situazioni che ecco qui il rischio rispetta alle forme vuol far stette Visco di una retorica del superamento del Consiglio di quel Farsetti esistenti esista
Io vengo da una situazione estremamente grave che la situazione calabrese e in questa situazione
Pensare tout-court
Un'abolizione di tutte le forme di protezione sociale e creare delle forme di opportunità dove non esistono le condizioni strutturali per poterle sfruttare
Secondo me rischia di entrare nei meccanismi della retorica
Perché a questo punto a mio avviso è invece importante il discorso sul terzo settore
è invece importante perché la dimensione quella del terzo settore è una dimensione che nasce dal radicamento sociale almeno nella storia italiana il terzo settore nato avviluppa Nando realtà come le realtà e le associazioni di volontariato e quindi e il tentativo di dare risposta ai vista punto alle forme di esclusione sociale del volontariato spesso ha dato adito alla nascita di forme più stabile nasce delle cooperative sociali
E quindi la nascita di una situazione estremamente interrelata dove aspetti specificamente forme di priorità sociale e elementi di tipo economico si sono in qualche modo Fusi
Il problema e che il nuovo incorriamo oggi nell'ambito del terzo settore
Proprio questo rispetto al Mezzogiorno il il il terzo settore a delle fortissime potenzialità nella misura in cui si radica dal basso
Dentro i meccanismi concreti dove si esplica l'esclusione sociale e da dentro quei meccanismi ricostruisce opportunità concrete ricostruisce dal basso e quindi e ricostruisce anche modalità reti a partire da quel tipo di condizione
Pensare di poter stabilire reti e modalità dall'alto si incorre gli stessi problemi e alle stesse modi cioè negli stessi problemi che abbiamo in qualche modo vissuto già per esempio con l'industrializzazione i modelli dall'alto i modelli a basso poi abbiamo assistito alle forme di deindustrializzazione
Quindi rispetto a questo direi è importante ma è importante tener presente che
Il problema va in qualche modo legato anche proprio a delle forme di radicamento sociale qual è e qui mi fermo e poi smetto subito rispetto al pericolo che secondo me oggi si corre su questo cioè il peso che il terzo settore sta assumendo al livello nazionale scusi professore vorrei richiamare l'attenzione dalla sala vi erano brusio che veramente disturba chi vuole ascoltare pregherei a maggiore attenzione prego professore no velocissimo finisco velocemente
Il problema che noi ci ritroviamo davanti rispetto al discorso del terzo settore è un problema quindi che a mio avviso vado velocemente alla partita del discorso
Si corre il rischio attraverso i meccanismi che sono stati innestati e attraverso l'importanza che oggettivamente il terzo settore anche questa fase
Di far sì che quella interrelazione che era interrelazione tra associazioni di volontariato priorità sociali e aspetti dell'economia e creazione di opportunità economiche per la per salvaguardare dal basso e quindi cercare in qualche modo di regolare l'esclusione sociale di superare le forme di esclusione sociale dal basso
Attraverso creazione di cooperative sociali e anche movimenti di opposizione politica alle condizioni strutturali che genera ecco questo periti il pericolo che si innesta a questo punto a mio avviso è il pericolo che gli elementi economici
Sovrastimato le priorità sociali che bisogni sociali che in qualche modo erano elementi prioritari fondamentali e che erano vissuti dal basso vengono in qualche modo invece sostituiti da grande politiche il divo economiche e da le cordate per sfruttare le opportunità dalla Comunità economica europea vengano in qualche modo ah solidifica siccome delle vere e proprie nuove condizioni di Cito forme di monopolio e di scontro su questo io ho l'impressione che se noi uccidiamo la grande differenziazione diversità sociale delle forme con cui il terzo settore terziario se in qualche modo rivelato nella storia del nostro Paese se uccidiamo questa specificità e il pericolo seriamente si corre inevitabilmente avremo un duplicato degli altri settori
Finito
Grazie al professor Fantozzi prendono la parola Carla Bertolucci della cooperativa sociale Eureka
Sono di una cooperativa sociale l'Eureka prima di Roma volevo un attimo tornare un attimo con i piedi per terra ovvero sia dal centro la marginalità
Perché questo intervento quindi è a Napoli perché partecipiamo al Forum del terzo settore tenuto per dirvi che dentro questo settore così atto terzo settore ci sono lavoratori da più di quindici anni che parliamo sempre delle figure tra virgolette dirigenziali di formazione di me Girardi imprenditori sociali ci dimentichiamo
Che ne siamo i lavoratori che da quindici anni stando nel terzo settore
Terzo settore non è definito come ambito perché poi io vorrei chiedere
A li avrei riflessioni teoriche dei buoni intenti chi c'è dentro il terzo settore ripeto il terzo settore cioè dalla Bocconi alla Fondazione Agnelli all'ultima associazione a quella parte che è la cooperazione sociale un'altra invenzione nel novantuno che in alcune regioni è stata ratificata e nel Lazio come parte del sud non è stata ratificata e quindi ancora viviamo delle condizioni che fuori dal web farm va fuori da qualsiasi tipo di mercato di lavoro nessuna regolamentazione la deregulation
è in realtà la nostra condizione di lavoro per cui è vero sia la formazione di nuovi imprenditori sociali ma è vero anche la formazione del personale di chi Ciacci lavora
E vero che per regolarizzare questo settore vanno passi degli steccati capire chi sta dentro e chi sta fuori non possiamo starci dentro tutti così indistintamente perché significa che dava un'area di settore erede regolarizzare i momenti in cui i tagli alla spesa lo pubblica la spesa sociale sono altissimi e quindi i servizi alle persone soprattutto i termini servizi di assistenza visto che questa è la parte su cui più spunta il terzo settore significa abbassare la qualità del servizio abbassando le qualità di lavoro
Di chi ci stava dentro questo settore
Si dice impresa non profit parlando di impresa in cui viene balzo nel valorizzata la risorsa umana e non il capitale e qui le risorse umane invece sono o spremute gettate perché il turnover dentro questi settori è altissimo
Perché non si può o vivere condizioni perché parliamo di terzo settore ieri parlavamo di occupazione oggi di lotta all'esclusione sociale
I fatti due termini paiono estremamente uniti per questo volevo venire
A parlare un pochino di alcuni problemi di di chi già esiste per partire da qua per non riprodurre se volete gli errori
Del centro io vengo da Roma del nord in cui si creano degli ammortizzatori sociali dei tampone forme di tamponamento un modo nuovo di chiamare
E quello che più al Sud è chiamato caporalato non ci fanno ci fanno funzionare come cooperative sociali da ammortizzatori nei territori noi progettiamo per le varie istituzioni per varie cose dopodiché da un punto di vista delle garanzie
E termini di costo del lavoro garanzie previdenziali per chi lavora in questo settore soprattutto per chi è socio delle cooperative
Perché giacchine vive la condizione lavoratore dipendente in qualche modo si può appellare
Ai contratti nazionali sanitari sociali cioè c'era però chi è socio di fatto diventa un imprenditore di se stesso diventa sfruttatore di se stesso
Quindi alcune condizione alcune sacche di marginalità si vanno sempre più creando dentro questo settore a le brevissimamente insomma io quello che volevo oppure l'attenzione entro questa sera dentro un questo
Convegni e dire
Chi c'è dietro il terzo settore diciamo cioè andiamo a vederlo perché se ci sono più associazioni di volontariato si parla tutta necessitati la solidarietà del volontariato che è una cosa altra cosa è produrre reddito occupazione
Dobbiamo parlare gradito occupazione dobbiamo entrare ai grandi temi del lavoro che dobbiamo parlare di costo di lavoro riduzione la giornata lavorativa dobbiamo individuarla in questo senso se lo stiamo dando delle cale
Siamo siamo creando nuovo caporalato stiamo ufficializzando quello il fatto che tu possa andare su un mercato c'è una necessità di lavoro e rispetto soprattutto ai servizi è la persona che producono solidarietà che producono un modo nuovo di stare di relazionarsi che hanno bisogno di una rappresentatività che non è solo politica anche sociale
Per questo importante un intervento all'interno degli enti locali quindi delle piccole istituzioni saper progettare dei quartieri una vivibilità del nostro Società differente che si dia anche migliorare le condizioni di chi lavora non far finta che sta nascendo adesso il terzo settore c'è una di quindici anni fa
Nasce avevamo come ipotesi di tamponamento di servizi di lavoro interinale dopodiché è uno negli anni eravamo i famosi giovani no son passati quindici anni adesso non entro entro nessun progetto
Di imprenditoria giovanile sono diventata vecchia son sempre precaria non mi pare che sia creato nuova occupazione in questo settore stanno privatizzando e stanno tagliando le spese sul sociale soprattutto al Nord o come anche nella mia città e di fatto non si creano occupazione si spostano alcuni sette sì esposto alcuni lavoratori da un settore ad un altro quindi andiamo in qualche modo a definirci come terzo settore sicuramente le varie differenze ma facciamo che questa differenza tra associazioni di volontariato cooperative sociali
Abbia una propria connotazione che sappia differenziarsi dalle poi alle grandi dalle grosse holding da chi cooperativa non lo è più non solo perché non è non è cooperativa sociale me produzione lavoro apre che di fatto risponda alcuni meccanismi che sono classiche
Dell'azienda l'impresa del capitale in cui sfrutta il capitale e non valorizza le risorse umane che in questo settore ci sono
Beh in quel senso quindi questo bisogno di definizione questo bisogna dire che in qualche modo regolamentazione dal punto di vista del lavoro del costo del lavoro è un problema di formazione un problema di formazione che non riguarda soltanto però
Le tra virgolette i dirigenti di questi settori di questi imprese riguarda il personale di di poi
In realtà dentro le nostre città dovrebbe creare quei servizi è ovvio che io parlo anche molto o patendo la mia condizione di lavoro cioè lavora in una cooperativa sociale quindi partendo da o quello che sono i buchi da un punto di vista normativo da un punto di vista delle garanzie di chi lavora in questo settore no ma una necessità di formazione che sia costante perché è un lavoro che brucia
E quindi non si può pensare e di includere c'è inclusione sociale dentro quale società civile quando di per sé né siamo soggetti esclusi da questa società civile che anche dentro questo tre villette convegno si nega in qualche modo qualche c'è già già c'è già un terzo settore che esistente e la mia paura è quella che da una radio regolarizzata come questa si possa granati in una riserva non ci fanno fare la fine degli indiani cioè ci mettono tutti
In un settore in cui ci siamo di tutti
E in cui possono abbassare e lavorare con la flessibilizzazione
Del lavoro fare quello che gli pare questa è un po'una proposta al Sud ancora una volta di un ammortizzatore sociale tra forma di assistenzialismo se non sa esserci un protagonismo mai un protagonismo non solo dell'impresa un protagonismo di singoli soggetti che saranno anche sapere riproporre il problema è la propria qualità del lavoro della vita perché non si fa un servizio di qualità se uno non lavora in condizioni di qualità questo che sedia Robert tutti già entrato non può esserci un risparmio si parla di lavorare
I lavori spesso socialmente utili
Beh io insieme insomma alla gente perché dentro questo vettore a Roma lavora insomma ha detto questo
O comparire sui ci chiediamo ma utili atti
Perché non parliamo di lavori necessari perché una società sposa vivere e posso uscire dalla propria barbarie parliamo i lavori necessari quindi perché esistono dei legami di solidarietà perché si parla di lavoratori di lavori utili utili a chi
E qui finisco
Grazie avvocato da Bertolucci
Contributo recato anche per la concretezza
Questioni che ha trattato
Alla ora la parola Fausto di Viani Consigliere Comunale di Bologna
Buongiorno
Dunque io ho chiesto di intervenire
Come
Consigliere comunale del comune di Bologna
Ma essenzialmente visto che oggi il tema è quello dell'esclusione sociale come una delle persone che ha contribuito a far nascere l'esperienza di Piazza Grande non so se voi la conoscete qui siamo a Napoli
è un'esperienza che si è molto sviluppata nel alla nostra città in alcune città del nord del del nord e sono canzoni primi giornali di strada fatti per senza fissa dimora
Ed è un'esperienza che nata nel mille novecentonovantatré
è un'esperienza molto positiva nel senso che non solo si è sviluppata Bologna ma se sviluppata anche a Firenze a Milano a Torino a Bergamo Venezia a Padova con però al con andamenti alterni con alcune in alcune città continuato in altre città anche se questa esperienza si è conclusa
Volevo però appunto partire da questa da questa esperienza perché a dico alcune cose dal novantatré adesso cosa è successo in termini Flash
Primo il giornale è ancora in vita dopo tre anni fatto dai senza fissa dimora questa mi sembra già una notizia straordinaria
Secondo il giornale ha diffuso trecentocinquanta mila copie nella città di Bologna
Contribuendo quindi a trasferire direttamente a delle persone che vivevano in condizioni di invisibilità senza voce ieri ho sentito o io sentire il presente alla Camera
Dicevo adesso di spedire o Piazza Grande perché ha fatto tutto l'intervento sul tema dell'esclusione dicendo che gli esclusi non hanno voce non hanno visibilità e non consumano
Ecco noi con questa esperienza abbiamo dato anzi gli abbiamo dato abbiamo consentito loro di a di dare la loro voce non gli abbiamo dato un univoci
Hanno usato la loro voce
E questo mi sembra usa un primo problema da mettere in fila quando parliamo di esclusione sociale
Ma non solo legato alla possibilità di reddito anzi si sono dati una possibilità di reddito le parole sono importanti
E attraverso questa possibilità di reddito sono diventati anche in un certo senso consumatori e quindi hanno ricostruito dentro questo percorso un percorso di inclusione
Percorso di inclusione che di fianco al giornale ha fatto nascere e li cito solo per titoli primo
Un servizio mobile di sostegno che gira per sotto i portici di Bologna e che va a trovare le persone che vivono e che dormono all'aperto per entrare con loro in contatto e dire quello che c'è nella città ma lo fanno loro quando si incontrano si conoscono
Secondo hanno fatto hanno gestito una una palestra dove quest'inverno hanno dormito in quarantacinque per tutto l'inverno in alternativa i portici e se la sono gestita loro dato straordinario non c'è stato un accoltellamento
Perché è questo l'elemento su cui giudico si giudica il valore di queste esperienze hanno convissuto in condizioni che se noi ci stiamo tre giorni non dico cosa succede tre giorni forse meno
Terzo è partito l'esperienza di riuso del materiale di scarto urbano che cosa vuol dire recupero dei mobili recupero della carta recupero dei vestiti recupero delle biciclette
Quarto si stati spinto verso il quinto si sta gestendo un deposito di biciclette nel centro della città
Sesto un de una un negozio di vestiti usati fatto dalle donne dell'associazione allora possiamo non può sembrare una favola ma è così è cioè se voi venite a Bologna ve ne facciamo vedere queste cose
Non sono e volevo però citare questo esempio per dire una prima cosa fondamentale
Quando si parla di esclusione bisogna pensare che è fondamentale mettere al centro i soggetti che sono vittime dell'esplosione in questo momento
Questo è un primo passaggio perché le loro esperienze ci consegnano due cose fondamentali la prima si comprendono di capire che cos'è oggi l'esclusione nel nostro Paese
Perché il processo di esclusione non è più un dato quantitativo è un dato qualitativo è un processo ed essendo un processo per la sua natura non è codificata e le dal punto di vista statistico ma va letto dal punto di vista del come si manifesta
E nel momento in cui l'esclusione si manifesta per la sua natura di trasversalità ha delle forti componenti legate alla persona adesso alla alla soggettività ma anche al luogo dove si esprime l'esclusione perché un conto è l'esclusione a Bologna e un conto l'esclusione Napoli
è un conto le scuse né a Palermo e un conto è l'esclusione Val d'Aosta i processi di esclusione sono processi che sono diversi ma diversi perché è diverso il rapporto tra la persona che vide l'escussione il territorio nel quale collocato ma questo ci consegna subito un altro problema che è speculare va allora se è così è indubbio che la lotta all'esclusione non può che partire da questo dato
Quindi non può partire da un ragionamento esclusivamente di ordine generale ma deve partire dall'intreccio forte che c'è fra il soggetto vittima l'esclusione e il territorio nel quale l'esclusione si esprime ma l'esclusione partendo dalle storie di queste persone partendo dall'esperienza di vita di queste persone ci consegna un'altra un altro problema che l'esclusione anche oppure di prevenzione
Nel senso che queste persone si sono trovate i margini dopo una serie di scivola menti nei quali non hanno incontrato nel momento in cui avevano questi scivola menti la possibilità di riscattarsi di interrompere questo percorso
E questo ci insegna un'altra cosa cioè che l'attuale sistema di tutele così come costruito non è in grado di intervenire nei confronti di quei processi discussione
E quindi ci consegna anche una critica di merito rispetto come intervenire per fare in modo che le grandi agenzie educative siano in grado di farsi carico del come evitare l'esclusione ma qui c'è un altro problema grosso
Guardate che il problema non è che c'è qualcuno che ogni tanto si rompe da riparare
è la macchina che non funziona
è questo il problema è la macchina che non funziona allora pensare all'esclusione come pensare al fatto che bisogna cercare di capire quando uno ce la fa e e lo teniamo su non è questo il problema mi preme capire perché sempre di più gente non ce la fa
Allora questo è un problema che riguarda il sistema educativo è un problema che riguarda il sistema produttivo è un problema che riguardi solo il sistema sociale c'è riguarda noi inclusi
Questo è il problema che si consegna questa esperienza e la risposta a questa esperienza sapete qual è
è che il punto di equilibrio notti su Piazza Grande non è che noi includiamo perché dissidi ripariamo e rientro del circuito no perché costruiamo dei luoghi che per la loro natura
Su come siamo fatti nuovi e su come noi dobbiamo cambiare per evitare che questi processi si si si manifestino in questo modo quindi questa è un'esperienza di grandissimo interesse rispetti grandissimo interesse
Che io chiedo si possa realizzare anche in altre città
D Italia e del sud ma mi rendo conto perfettamente di una cosa che il giornale dei senza fissa dimora di Napoli
Sarà completamente diverso semmai dicevo farlo del giornale di senza fissa dimora di Bologna ma è giusto che sia così
è giusto che sia così
Ma dall'altra parte credo che si possa fare allora al la la la la proposta che lancio qua insomma e Cuesta
Non gli ho fatto questa esperienza è un'esperienza che ha segnato anche le forme con le quali l'ente locale affronta il tema dell'esclusione Treaty conto che Bologna partendo anche da questa esperienza modificato
Il proprio programma di mandato ha indicato la lotta all'esclusione come uno dei punti fondamentali della propria iniziativa nei confronti appunto di questo problema il sindacato ha fatto nascere al suo interno il Centro d'iniziativa lotta all'esclusione credo prima esperienza in Italia c'è il vantaggio di aver dato voce a loro di averli fatti parlare da dedicato uno strumento anche determinato un cambiamento nelle forme con le quali la città sta cambiando
Ma a questo punto le città
E ho finito scusate partiamo da lì attenzione non corriamo questo errore andiamo verso una realtà orizzontale andiamo verso una realtà nella quale contano le relazioni non non ricostruiamo delle verticalità
Cerco Servolo dei momenti nei quali come questi importanti in cui la visibilità i cui definisci lo scenario ma attenzione maglie larghe maglie molto larghe
Maglie larghe e dentro diamo spazio l'esperienza la forza del territorio
Di fede finendo quelli che sono i principi fondamentali questo sì alcuni principi vanno definiti ma alcuni principi sui quali misuro poi nel concreto l'agire devo dire che tutti che tutto questo modello gestito da voi gestito il contratto dall'Authority a me sinceramente fa un po'sorridere grazie
Ringraziamo Libia esperienza che ha recato questa discussione certamente un contributo importante per i nostri lavori e per il lavoro futuro che dovremmo svolge prende ora la parola il dottor Guido Bolaffi coordinatore del dipartimento del ministero della solidarietà sociale
Io desidero ricordare che i dieci minuti non lo faccio per Bolaffi di dieci minuti sopra il massimo consentito per un intervento ma anche il rispetto di questo Massimo
Non consentirà a tutti coloro che mi hanno chiesto di avere la parola per cui se qualcuno in estrema sintesi riesce a dire quello che vuol dire in cinque minuti lo ringraziamo particolarmente Bolaffi gran non volevano dicevo
No no ministero uscito del fumo in ciò io ma guadagnare qualche minuto per gli altri anche perché credo che le cose che sono state dette ieri ed oggi
Obbligano a ridurre a pochissime osservazioni
Almeno nel mio intervento la prima questione credo che si possa ridurre a questo il richiamo fatto dall'amica
Della di Roma delle cooperative sociali credo che obblighi tutti quanti noi a fare i conti con un primo ordine di questione
Stiamo attenti lei ha ragione non era presente nella relazione di Calvaruso ma sicuramente è una tentazione che qualcuno in generale
Avere di vivere il terzo settore la lotta contro l'esclusione sociale la possibilità di una nuova proposta per l'occupazione come un sentiero
Favorevole
Facile
Culturalmente acquisito privo di contraddizioni
Io credo che oggi le cose stanno esattamente nel modo opposto
E in ogni caso credo che nel Mezzogiorno la prima il primo segnale che dobbiamo mandare evitare di farci chiudere come lei diceva in una sorta di riserva indiana vivendo la soluzione del terzo settore come una specie di di di
Ho piace
Una forma di anestetico di surrogato inefficace rispetto ad una lotta che continua e che deve essere non considerata perduta che la lotta per lo sviluppo
Lo dico nel momento stesso in cui io condivido la piattaforma programmatica sapendo però che se si pente
Se si dà come dire per scontata se si decide che c'è un'uscita di sicurezza rispetto ad una battaglia che si dappertutto perduta la lotta anche del terzo settore
Come leva possibile di risposta a bisogni complessi di una società in evoluzione come anche quella italiana e quella meridionale oggi rischia di essere inefficaci
Il terzo settore storicamente nasce i punti alti dello sviluppo
Noi qui stiamo compiendo uno sforzo importante ma di volontarismo politico cerchiamo di ridurre ciò che nelle altre parti è il postindustriale
In realtà che spesso non hanno conosciuto la fase dello sviluppo industriale e il Mezzogiorno di questi passaggi di questi salti
Ne ha conosciuti nel passato anche perché ha dovuto introiettare sconfitte molto grandi della lotta allo sviluppo
Allora cerchiamo di essere chiari con voi stessi la lotta per il terzo settore è una lotta fondamentale d'avanguardia se teniamo presente che non è un surrogato un'alternativa all'altra battaglia che gli altri portano avanti tra
è una forma complementare di uno sviluppo moderno e lo sviluppo moderno non si fa sull'acqua
Si fa sulla terra ferma sul cemento
Che questo possa avvenire con caratteristiche culturali con stanca di differenti da quelle del passato io sono d'accordo ma dobbiamo tener presente che sull'acqua e difficile costruire e credo che tutti quanti noi sappiamo come stanno le cose seconda
E di Castiglione io mi scuso per la come dire per la secchezza ma rimango veramente in sette minuti non in dieci come il presidente cioè indicato
Terzo Settore lotta contro l'esclusione qui c'è un problema che riguarda la riforma culturale innanzitutto non degli altri ma della sinistra
Guardate che sul terreno della lotta all'esclusione c'è un tema che in questi giorni è venuto
Per fortuna avanti nella discussione
Politica ma che ancora ha bisogno di una ridefinizione perché quella stella riforma dei servizi dell'assistenza e l'Italia
Oggi la politica dell'assistenza Editalia produce più diseguaglianze di quante ne cura
E questo affrontare questo tema significa anche dobbiamo sapere toccare un punto di interessi forti spesso clientelari terribilmente radicati nel nostro Paese
E in alcuni dei quali però è presente anche la sinistra
Non possiamo semplicemente dire agli altri quello che devono fare
C'è il rischio che dobbiamo dire a noi stessi dove dobbiamo far
Cambiare la politica di assistenza sociale l'Italia cambiare un movimento che fasi che oscilla tra ottanta e novanta mila miliardi l'anno
E che è gestito nelle maniere più è che il risultato di sommatorie che nel corso degli anni i vari le varie politiche hanno costruito compresa la lotta sindacale
Dobbiamo sapere che apre una questione molto complessa e la riforma del welfare di cui parlava Calvaruso non può far finta di non sapere ricerca mette russa
Che c'è questo tempo
In ballo
Ora io sono d'accordo con il compagno con il il l'intervento che ha fatto il professor Fantozzi
Certo bisogna stare attenti agli astrattisti
Una regione come la Calabria non posso mettere come dire scambiare immediatamente la politica dell'assistenza così come viene portata lì con forme di terzo settore che rischiano di non essere capito dalla gente sì ma quando si fa questo cambio
A forza di dire che questa cosa non si può fare perché rischia di essere astratta e non capita
E rinviamo continuamente questa decisione ora li sappiamo che c'è che c'è un almeno una correlazione non dico diretta
Ma c'è una correlazione tra quella politica di assistenza e l'impossibilità che la Calabria conosciuti di uscire
Dai livelli in cui questa è stata gestita in questi anni
Terzo ordine di questioni è il penultimo e sto per concludere
Una politica di revisione della lotta contro l'esclusione sociale una politica di revisione dello del del dell'intervento verso i settori marginali una politica che cerchi di pensare il terzo settore una nuova politica del lavoro come riesce a fare i conti
Con l'Europa
Credo che questo sia un problema mi è parso leggermente rimosso dalla discussione
E credo che sia sbagliato per due ordini di cui di considerazioni primo perché in questa maniera contribuiamo sia pure involontariamente noi stessi
Ma lascia campo libero alle visioni diciamo tutte monetarista ticket tutti economicistica
Dell'Europa
Ora non non ho tempo ma sappiamo che cosa vogliamo dire su questo
Ma secondo perché io non sostengo
Che è compito in questa fase della sinistra non è aver paura dell'avvicinamento verso l'Europa mal se è un problema di chi o cosa lo dico con uno slogan poi lo posso possa essere il sociale di Maastricht
è possibile che noi pensiamo che ci sono il problema della moneta unica che ce l'ho solo il problema dell'economia di Maastricht ma quale sociale può costruire un loro punto it
Chi è che solleva questo punto lo ricordava ricordava le parole di dell'orrore
Inizialmente Calvaruso ma io credo
Che da qui debbano essere un discorso non c'è alternativa
Tra un discorso europeo un discorso di rinnovamento della politica contro l'esclusione il problema però che dobbiamo sapere di che trattiamo
E quindi a scopo le prime questioni veramente finisco trattiamo di un problema semplicissimo e che sotto i nostri occhi si è determinato un cambiamento strutturale dei fondamenti
Della società
Contemporary
Nella storia dell'umanità non era mai successo
Ecco che noi partiamo parliamo di esclusione non era mai successo come è avvenuto oggi
Che le generazioni più avanti negli anni
Rispetto alle giovani generazioni abbiano concentrato nel proprio nelle proprie mani
Una quantità di una somma di ricchezze paria come avvenuto non è mai successo nella storia dell'umanità
Che le generazioni per ricchezza mobiliare
Sostegno pensionistico
Costo della spesa sanitaria le tre cose insieme dette consegna loro una tesi la possibilità di tenere una quantità della ricchezza sociale che assolutamente direttamente proporzionale a quella che è assente nel nove giovani generazioni
Si è aperto un quartiere
Un baratro che costruisce l'esclusione non solo dal punto di vista come dire di delle politiche di governo ma dei fondamenti della società
L'umanità non ha mai conosciuto come sta conoscendo oggi l'impossibilità per le giovani generazioni di essere concettualmente in grado di scalzare le vecchie generazioni nella definizione della società futura
Fate un conto molto semplice
E io lo considero un bene dal punto di vista individuale
Ma cosa ci fa cosa si può fare il mio figlio se come dire Dio ma aiuta e le come avviene nella media otterrà quanto io ho avuto nella mia vita quando lui ha sessanta anni
Le le a generazioni precedenti
L'una passano all'altra quando questi era pronta a entrare sul mercato adesso Luna passa all'altra quando l'altra è già pronta per andare in pensione
O quasi
Guardate che questo sta spostando una quantità di ricchezze immense
Dalle nostre mani in altre mani
L'esempio banale e lo riduca questo perché veramente ho finito gran parte della ricchezza immobiliare delle generazioni più anziane attraverso le Cyril cioè le compagnie monetari viene mediate traslata verso l'Oriente finanza lo sviluppo di altre aree
Ultima questione finisco
Come ci attrezziamo dal punto di vista istituzionale
Per avere gli obiettivi che noi vogliamo
In qualche maniera lo dico raggiungere ma cominciare a segnare questo credo che riguardi proprio un ripensamento non ci stiamo ragionando
Il ministro Livia Turco sta cercando da questo punto di vista di mandare dei segnali ma la questione a ridurre così
è possibile che anche in un governo di cambiamento le figure che più contano solo quelle che hanno sempre contato nella storia dei ministri dei ministri dei ministeri e dei ministeri
E dei dicasteri italiani cioè i ministri economici
Non è mai esistito possiamo noi pensare di affrontare questi cambiamenti che stanno andando avanti senza che assicura che ci sono sempre stati a chi ci dovranno essere ovviamente si comincia a pensare a una
Un centro un centro di governo della politica sociale che non sia più segmentato diviso come quello di oggi
Ciampi che è un'autorità anche per fortuna abbiamo ma quale contraltare cha sul sociale
Lo dico dal punto di vista culturale non dal punto di vista voglio mettere poi delle politica giorno per giorno una lotta all'esclusione che non costruisce e ho finito Presidente che non costruisce una figura di referente
A livello della politica nazionale e poi giù a livello delle politiche regionali
Credo che avrebbe qualche difficoltà al non tanto a raggiungere gli obiettivi ma a mettere sul tavolo
Della trattativa con le altre forze e con le altre figure presenti oggi sulla scena della competizione sociale le gli obiettivi dice qui mi pare stiamo cominciando a discutere
Ringrazio il dottor Pollastri per aveva assicurato la presenza l'attenzione del ministero cui noi facciamo riferimento in modo importante quello della solidarietà sociale
E per il contributo che ha arrecato al discussione
Prendevano la parola Fabrizio Matarazzo Tempi moderni di Napoli
Sì è presente
Non è presente allora la parola Raffaele Salinari del COCIS
Ma io
Parto da una notizia di cronaca che devo dire mia
Particolarmente impressionato
E che credo renda veramente ragione del discorso molto breve spero che farò ha seguito
In in Giappone e quindi in una nazione che noi sicuramente consideriamo particolarmente ricca sempre più spesso ci sono delle fasce di emarginazione degli emarginati dei troppa auto che pur di rispettare
La possibilità di essere cremati
Quindi di morire e di essere cremati non avendone la possibilità sì lasciano morire nei cassonetti della spazzatura che poi vengono inceneriti
Da un'altra parte però se questa notizia evidentemente ci colpisce perché viene da un mondo particolarmente sviluppato secondo i criteri oggi dominanti dobbiamo anche dire e ci sono masse umane nei continenti dimenticati l'Africa l'Asia e l'America latina
Che
Complementare mente a quanto è stato detto prima l'intervento che mi ha preceduto non solo non hanno trovato reti di protezione nello scivolamento verso l'esclusione ma non hanno mai avuto queste opportunità
E anche questo è un punto di riflessione forte
è un punto di riflessione forte assolutamente complementari
Bene
Io sono d'accordo
Che l'impostazione deve ripartire dalla realtà più vicine alle cittadinanze
Però sono anche convinto che se noi all'interno del terzo settore non ci posizioniamo chiaramente all'interno di un discorso che fa della dividi ridistribuzione delle opportunità su scala planetaria
L'asse portante noi siamo veramente volti a una battaglia persa
Noi non possiamo credere
Che tutto inizi e dipenda purtroppo con la nostra capacità di interloquire col nostro sociale
Questo deve essere chiavi
I grandi giochi non si fanno purtroppo né nelle grandi nelle piccole municipalità quindi tenere insieme questi due aspetti ancora una volta di un welfare municipale particolarmente attento e centrato alle esigenze particolari all'interno però di una politica di democrazia
Ai massimi livelli e quindi di democrazia economica su scala planetaria devono essere i due binari sui quali noi dobbiamo far marciare lo sfizio attiva seno saremo decisamente perdenti grazie
Grazie ringraziamo Raffaele Salinari anche per aver raccolto il nostro appello
Alla sinteticità alla parola urla a Betty leone della segreteria nazionale da CGIL presente in sala
Ma noi come sapete come sindacato CGIL CISL e UIL abbiamo aderito alla manifestazione cittadini del Sud
Per tre motivi fondamentali innanzitutto perché siamo convinti che oggi a essere cittadini del Sud
Parte proprio dall'idea di ricostruire una partecipazione al governo della propria città e del proprio territorio
E che in commissione significa per i cittadini meridionali soprattutto questo riprendere nelle proprie mani il proprio destino e il terzo settore in fondo propone questa modalità di lavoro
Proporrei ai cittadini alle cittadine di associarsi di mettere in campo un'idea di solidarietà civile e su questo tentare a riprendere nelle proprie mani il destino del proprio territorio nel Mezzogiorno questo è fondamentale
Perché è necessario ricostruire nel Sud ho l'orgoglio di essere cittadini e di partecipare appunto questi dati cittadinanza
Ma c'è un motivo in più per il quale noi che siamo un sindacato cioè un'associazione che si interessa di economia e che si interessa di lavoro
Per essere presenti qua perché noi riteniamo che la specificità del terzo settore sia proprio di fare di questo orgoglio un fatto economico
Cioè di costruire un'idea di economia di verza restituendo all'economia il ruolo di scienza che regola l'ottimizzazione delle risorse per il benessere ci sociale giova è regola il rapporto tra le persone
Invece che affermare l'idea di un'economia innanzitutto come scienza finanziaria che regola i rapporti tra le monete
Questo è l'aspetto per noi più interessante del terzo settore quello che ci sollecita di più apprendere con esso rapporteur ragionare
Perché siamo convinti che se non si mette mano al nodo centrale di questa nostra società che appunto come si accumula il profitto e come si redistribuisce
Noi non abbiamo futuro né per il lavoro né per lo stato sociale e il terzo settore si propone proprio questo un modello atipico in cui il profitto non viene utilizzato in senso cumulativo e in cui alto uno
E alla generosità delle persone si riconosce valore economico
è un modo diverso di ragionare di economia noi siamo interessati innanzitutto a questo e riteniamo presto questa modalità questa proposta di organizzazione di associazione
Non solo volontaria ma di impresa appunto economica riteniamo già di per sé un fatto che lotta contro l'esclusione sociale
Se per esclusione sociale in questa fase economica e in questa società lo intendiamo appunto l'esclusione delle dei cittadini e delle cittadine dai Progetti decisionali e anche l'esclusione dalla buono dalle risorse economiche dal reddito in quanto primo fondamento di libertà
Allora tra è proprio questa forma questa di costituirsi in impresa no profit che è una forma di lotta di per se stessa all'emarginazione sociale
è una scommessa noi siamo interessati a questa scommessa anche per un altro motivo che è il motivo più classico che diciamo Sempre perché riteniamo che oggi bisogna modificare lo stato sociale
E che la modificazione dello stato sociale pasta appunto attraverso nuovi rapporti tra pubblico e privato nuovi rapporti tra la responsabilità del pubblico
Cioè dello Stato cioè delle comunità locali comuni province e regioni e il privato intesa come forma di autorganizzazione sociale però in questo caso no come forma di privatizzazione di economia privata
Bisogna costruire un nuovo rapporto senza ambiguità e nella chiarezza più oggi c'è una lunga discussione che io trovo veramente un po'artificiosa sullo stato sociale dei garantiti e delle garanzie lo stato sociale delle opportunità
Io vorrei che disputando delle prospettive del terzo settore dell'alleanza tra terzo settore e sindacato si facesse innanzitutto chiarezza su questo equivoco io non credo che ci siano pari opportunità e opportunità
Per tutti i cittadini e le cittadine dovunque esse siano dovunque siano nati con qualunque condizione economica abbiano se non ci sono diritti garantiti per tutti da uno stato in qualche modo forte e la garanzia dei diritti allora mettere in contrapposizione questo e non dire che sia opportunità
Se il diritto all'istruzione uguale per tutti se il diritto alla salute che è la prima che è una garanzia di stare in campo
è uguale per tutti
Se il diritto al lavoro esiste perché il diritto al lavoro è innanzitutto come dicevo prima possibilità di avere un reddito e quindi di esplicitare il proprio progetto di vita e quindi di essere liberi c'è un legame tra il reddito e la libertà e la capacità di esprimere libertà
Allora siamo queste contrapposizioni che non hanno senso
Per lo stato sociale si basa sul queste due cose diritti che garantiscano opportunità
Casomai discutiamo sulle forme su come oggi si intende il pubblico e la responsabilità pubblica discutiamo sull'impresa non profit e come essa può essere appunto lo strumento che rimette in moto una serie di energie
E che ci aiuta non solo a risolvere problemi economici ma innanzitutto a risolvere una domanda di stato sociale che è sempre crescente sempre più diversificata
Il terzo settore può essere l'elemento di flessibilità che risponde a questa domanda e qui c'è un'altra parola tabù e che è molto collegata all'intervento che io ho sentito prima è che mi ha molto sollecitato della appunto della componente di cooperativa che affermava le condizioni difficili da lavoro nel terzo settore del no profit è evidente che il sindacato è sollecitato soprattutto da questo e su questo spesso con voi ha discusso e messo dei puntelli io credo che anche su questo ci sia bisogno di un po'di chiarezza tra di noi
Il terzo settore è una forma di lavoro flessibile si è una forma di lavoro flessibile perché intanto si basa sulle scelte individuali a partecipare a un progetto di terzo settore che comunque ha sempre dentro di sé una componente di volontariato o di scelta comunque di impegnarsi in quel settore una scelta individuale
E perché cerca di adattare appunto una organizzazione che risponda da una parte i bisogni di chi c'è e dall'altra di di chi chiede questa forma di flessibilità lei siamo noi siamo sicuramente interessati a favorirla perché pensiamo che sia la forma sulla quale una società mobile come la nostra
Una società in continuo ah va è in continuo mutamento deve fondare poi le proprie sicurezze proprio sul l'adattabilità e quindi la flessibilità di una forma al mutare della società
Ma flessibilità deve significare per forza deregolamentazione
Flessibilità deve Pibe e deve significare niente diritti e sotto salario io credo che su questo noi dobbiamo essere più chiari non può significare questo
Noi dobbiamo costruire delle regole che unifichino il lavoro il lavoro di chi lavora nell'impresa non pratiche di chi lavora in altri tipi d'impresa
Riconoscendo le differenze di questi tipi di lavoro e le differenze di flessibilità riconoscerlo anche uno strumento particolare al lavoro non profit
Che comunque è lavoro per questo io per esempio a chi mi chiede se sono interessata allo Statuto dei lavoratori non provata
Passa predisposto sono interessata al contratto dei lavoratori non profit che è un'altra cosa
Non dividiamo il lavoro discutiamo dell'impresa come dicevo prima l'impresa non profit m'interessa molto come sindacato per ma il lavoro deve essere unificato in qualche modo nei diritti
Pai che significa questo bel significa innanzitutto garantire all'impresa condizioni per dare diritti o sto bene
Che c'è un problema che che il problema della precarietà del lavoro di chi lavora nelle cooperative sociali sta appunto nell'ambiguità che c'è stata tra enti pubblici e cooperative sociali o altri enti non profit
In cui in realtà esse sono state interpretate come possibilità di risparmio delle finanze pubbliche e non come scommessa per la crescita di uno sviluppo diverso facendo partecipare
Finanziamenti pubblici e finanziamenti privati alla costruzione di un nuovo tessuto produttivo anche nel territorio e nel territorio del comune su questo io credo che dobbiamo essere più chiari io penso che è necessario che lo Stato comunque partecipi con una quota di finanziamento alle attività sociali perché questo significa riconoscere il dovere dello Stato a regolare la socialità ma che appaia necessario su questo mettere non soltanto il lavoro ma anche le risorse dei privati che possono essere di vario tipo su questo io credo che noi dobbiamo costruire una strategia per la costruzione del nuovo lavoro
In maniera molto molto efficace altri qui hanno detto perché io non lo ripeto
In questi giorni ne siamo stati accusati un po'si sentiva anche nell'ultimo in più nell'intervento di Bolaffi
Di essere stati quelli che in realtà hanno difeso una corporativi trazione della società
E i diritti dei garantisti noi siamo qui oggi come sindacato e abbiamo partecipato anche alla costruzione di questa manifestazione proprio per dire che non è vero
Che noi non siamo per i diritti dei garantiti noi stiamo per ridiscutere certo noi partiamo dalla rappresentanza di alcun interesse ma siamo qui convogli è per tutti appunto per dire che non ci convince questo modello di società
Che pensiamo ad una società in cui non ci siano divisioni generazionali e ci siano opportunità innanzitutto per chi la Società la deve costruire e i giovani siamo per quindi per dire innanzitutto questa cosa riconoscendo la nostra parzialità
Noi non ci assumiamo la rappresentanza di tutta la società
Voi siete una parte la rappresentanza della società civile noi riconosciamo la nostra è la vostra parzialità questo significa essere alleati
Ma comunque mantenere tra di noi un confronto anche per il futuro grazie
A Betty leone alla parola ora Paolo Palumbo
Movimento buonista
Buongiorno
Sotto ascoltando stamane interventi abbastanza combattivi e le interessanti
Mi presento sono il responsabile relazioni del Movimento Umanista
Ringrazio i responsabili del coordinamento campano del terzo settore che hanno sollecitato la nostra partecipazione in quanto associazionismo umanista solida e solidale a questo convegno e alla successiva manifestazione nazionale
Su cui speriamo che risplende un caldo sole napoletano
Bene
Rivolgo innanzitutto un caloroso saluto a tutti i presenti
Anche a quelli che sono all'esterno a fumare come stavo cercando di fare io poco fa
Ed in particolare un saluto ai volontari e militanti con cui ho già condiviso battaglie fatiche ed anche a coloro di cui non condivido le prospettive perché di tutti noi va rispettata l'abnegazione
E il disinteresse
Al popolo napoletano la cui necessità noi cerchiamo di esprimere auguro di ritrovare la pace che raramente ha goduto nella sua storia e altresì chiedo alla nostra gente di crescere fondandosi sulla sua grande forza solidale e sulla sua allegria nonostante questi siano anni molto difficili
Debbo dire che sono stato colpito dalle vivide immagini del dottor Marotta che ieri ci ha ripresentato il patrimonio storico e di sangue della breve rivoluzione liberale napoletana e della sua repressione
Oggi la storia ritorna ad affrontare un nuovo cambio epocale
E vado oltre affermando che necessitiamo di un nuovo mondo e di un nuovo essere umano un essere umano all'altezza di una realtà che già oltre le istituzioni attuali era il giornalista mi dei continenti
Come o anche un po'appreso dei miei studi filosofici il nuovo umanissimo alcuni dei suoi riferimenti nella fenomenologia di afferma e inciampo sarto per non citare from Marcuse il Mendocino Siro ed altri
Noi romanisti di questa epoca
Chiediamo crediamo che il progresso ha già determinato un cambiamento del sistema sociale come nelle nostre coscienze
Dunque dobbiamo colmare il divario fra ciò che già mutato e ciò che ancora va adeguato al nuovo pertanto tutti noi dobbiamo diventare protagonisti della costruzione di una nazione umana universale
Sembra che bisognerà lavorare con serietà tolleranza e pazienza dedicando anche al nostro tempo libero senza però giocare alla ricreazione un po'egocentrica
Bensì applicando il meglio della propria creatività e del proprio senso di responsabilità
Nel Mezzogiorno e nell'Europa intera la ricomposizione del tessuto sociale disgregato e frammentato passa oggi per un salto di qualità ed una svolta nelle coscienze nelle culture e nelle tradizioni
Le prospettive positive ci sono ma non dimentichiamo l'ex Jugoslavia
E le divisioni che si possono prospettare fin nel nostro Paese
Bisognerà dunque utilizzare tutti gli spazi che si aprono nell'attuale organizzazione economica e sociale
Che in parte già superata dai tempi
è una rivoluzione quella che ci si presenta e che dobbiamo dirigere anche se non ci sarà sangue mi auguro ma lotta non violenta per produrre un cambiamento psichico culturale e generale tipo epocale
L'élite dirigente può sempre di meno gestire tenere in scacco un mondo che ormai è l'uomo i suoi valori e il potere
Sono già e soltanto l'inerzia di un mondo che è invecchiato che non sa
Cedere il passo
E non cede questo passo ai popoli e alla nuova sensibilità che bene Gento nella gente
Solo una nuova sensibilità e Lord l'autorganizzazione dalla base sociale può esprimere nuove riferimenti e valori che orientino e completi no
La rivoluzione economica scientifica e sociale già in corso una democrazia non violenta e gestita dal basso
Si fonda sull'agire nell'ambiente che ci circonda trattando l'altro come vogliamo essere trattati e concependo il mondo come una nazione umana universale
Dunque oggi l'essere umano si ripropone come valore centrale e l'atteggiamento più evolutivo sembra essere valorizzarsi e valorizzare ogni dividono ed inoltre orientarsi correttamente in un corpo sociale ricco di differenze
Costruendo una rete e dei noli intercomunicazione umana che diano coordinazione al pianeta intero
In questa società poco poste cronologica il ruolo del terzo settore e fondamentale nell'affiancare il pubblico nei servizi e nelle attività sociali no profit
E ciò sicuramente può generare occupazione e miglioramento della qualità della vita pertanto salario indiretto
D'altra parte non dobbiamo dimenticare che per secoli l'uomo ha sognato di liberarsi dalla schiavitù della necessità e del lavoro per cui lavorare meno senza far male nessuno non mi sembra un grosso problema
Lo è solo nella logica asociale retrograda del non diritto al sostentamento Picchi non può lavorare perché una macchina ha preso il suo posto
Inoltre volontariato e cooperazione sociale hanno un ruolo determinante nella lotta alle tossicodipendenze e alle altre forme di emarginazione proprio in un momento di transizione
Ove la gente a soffre maggiormente di disorientamento e di crisi
Gli umanisti vedono come fulcro del problema la tematica della disoccupazione e le possibili risposte di solidarietà e di nuovo lavoro per non creare nuovi poveri
Inoltre la compartecipazione dei lavoratori alle decisioni e sul loro futuro in azienda risulta fondamentale
Non ci sembra un peccato biblico ripeto che la nuova tecnologia permetta la sostituzione degli uomini con i computer il vero problema e dare a tutti da nutrirsi curarsi proteggersi dalle intermedie e proiettarsi verso un proprio futuro migliore
Noi stiamo lanciando in queste settimane una campagna nazionale sulla libertà di lavorare e il diritto di vivere
Pertanto leggo rapidamente vado alle conclusioni
La lettera che include le nostre proposte sulle tematiche di questo convegno invitando i presenti a sottoscriverli occhi non se la sentivano un po'almeno a discuterlo approfonditamente
Al signor Presidente del Consiglio al signor Sindaco e per conoscenza al direttore del Corriere della Sera
Mi chiamo il nome di Kinder invia la lettera aderisco alla campagna del Movimento Umanista libertà di lavorare diritto di vivere e pertanto sottoscrivo le seguenti proposte
Punto primo salario di disoccupazione uno stipendio fisso perché ha perso il lavoro o ancora non l'ha trovato in modo che ognuno venga rispettato il suo diritto a vivere
Secondo riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario garantendo nuove assunzioni
Terzo liberal
Liberalizzare in basso e controllare in alto a eliminare qualsiasi vincolo burocratico e fiscale per il lavoro individuale le piccole imprese dei adottare misure severe contro le manovre speculative delle grandi imprese
Quattro partecipare partecipazione dei lavoratori non solo guadagni al rischio condiviso col capitale bensì soprattutto la gestione d'impresa e alla destinazione degli investimenti cinque
No a Maastricht a Maastricht
Se questo significa più povertà per le popolazioni e più ricchezza perché già ricco no al pagamento del debito pubblico se questo significa tagli ai servizi essenziali e sacrifici per la gente
Come finanziare tutto questo
La tassazione del grande capitale finanziario e i capitali sottratti alla speculazione costituiranno il fondo necessario per creare posti di lavoro per i salari di disoccupazione per finanziare le piccole imprese
Signori non siamo fatti per soffrire ma per essere felici
La sofferenza che sentiamo e segnale che qualcosa non va
Non siamo noi che non andiamo non siamo noi i falliti ma voi incapaci di gestire questa società perché sia degna dimessi senza definibile umana
E la lettera andrebbe firmata e spedita
Per concludere
So Lupu
Tutti i presenti questo contesto umano in cui vedo osservato che va manifestandosi il meglio dell'essere umano nella sua liberazione da vincoli tangibili e intangibili
Infatti vi prego di concludere il suo concludendo suo salutando
Infatti nessuno di noi ha mai ridotto un suo simile alla fame o al silenzio o almeno così credo e neppure gli ha mai iniettato la droga più potente latere passività
Mi auguro che la nostra manifestazione in piazza sarà evocata da tutti come uno di quei momenti in cui noi cresce la forza e si sviluppa un on the Interna
Che in qualche modo va unendo gli uni agli altri e va prefigurando la nascita di un mondo che verrà anche se non verrà il lavoro e forse non è grave
Saluto amici compagnie fratelli e di nomadi che verranno più tardi
E parlo anche di quelli dell'Opera nomadi dei ghetti di periferia
Pace forze allegria buon lavoro a tutti
Ringraziamo Paolo Palombo prende la parola Luciano De Matteis dell'Associazione nazionale pubbliche assistenze
Ma devo dire che il tipo la ricchezza e anche la passionalità con cui vengono fatti gli interventi stimolerebbe ero a un discorso molto più lungo dei dieci minuti ma però rimarrà nei tempi mi impongo di
Per economia profili tempo et de di toccare solo due punti battono vado ripetere tutte le cose che condivido e anche parte quelle che non condivido due punti il primo punto è la al discorso sulla leva legge sulle Onlus la legge Zamagni Visconti
Allora su questo su questo punto pur condividendone appieno la filosofia io voglio porre all'attenzione la repressione di questa di questo consesso ma anche del terzo settore in senso più generale dentro almeno due tre due-tre cosette una è questa
La legge la filosofia della legge almeno se ho capito bene essendo una legge delega da delle indicazioni da negazione poi demanda tutto al governo su pare andare a fare i decreti i decreti attuativi
Allora prima raccomandazione secondo me è che bisogna fare attenzione che i decreti attuativi vengono fatte previa consultazione un'ampia consultazione e che la consultazione non venga fatto per i singoli settori per intendersi quando si parla di volontariato non deve essere solo convocato il volontariato quando si parla di tutto il mondo deve essere solo convocato l'ostruzionismo
Però io credo che il tutto debba essere visto nel più complesso discorso del terzo settore se si vuole che questo terzo settore veramente poi sia un amalgama e abbia un peso se no il rischio grosso è che poi le singole componenti si fanno leggi di settore che
Ai saltano pagare le singole componente però poi non si fa su un discorso complessivo di amalgama del terzo trattori in senso più complessi
L'altra cosa mi pare che sia già stata toccata l'abbiamo sentito un accenno di un intervento prima è quello del controllo cioè se la filosofia della legge a quella che prevede che non si parla più di personalità giuridica di tipo di personalità giuridica ma si parla dell'attività svolta
E questa fa titolo a essere o non essere o un ghost ora l'attività svolta se passasse prende tutto lo scibile all'interno della di questa cosa perciò credo che sia importante che ci sia una un controllo poi perde finire
Cioè per escludere i furbi i così detti furbe che fanno queste scelte ad hoc solo per entrare nel contesto della della legge sulle dalla legge sulle onde
Questa Authority mi pare che prevista di mi pare Zamagni e la prevedesse ci sono due opzioni io credo che l'opzione più
Diciamo così da privilegiare per quanto ci concerne sia un'authority interno allo stesso allo stesso mondo
Del terzo le allo stesso mondo del terzo settore
L'altra cosa che volevo toccare rese riguarda più esplicitamente il proprio il mondo del volontariato tra una delle componenti del terzo settore
Io vorrei che il mondo del volontariato prestasse attenzione perché ha ultimamente ci sono dei interventi di politici anche di rilievo che ho quasi l'impressione che tentano di emarginare dando così dando magari anche delle delle dei sensi positivi ma emarginare il mondo del volontariato dal dal complesso mondo del terzo settore
E mi spiego meglio ci sono delle iniziative politiche che dicono che comunque il volontariato ha una sua specificità per volontariato è a delle sue regole ben precise che dovrebbe essere un qualcosa si del terzo settore ma visto in un'ottica diversa
Ecco non vorrei che questo ottica riversa di fatto e Martina se volontaria atto come componente caritativa poi nei confronti della popolazione e non come componente come diceva come diceva Calvaruso dirotta
All'esclusione e di essere incluso in questo tipo di in questo tipo di attività ecco io credo che siano sia una cosa cui volontariato deve stare estremamente attento per non esserne emarginato non a parte ma neanche essere così esaltata fate voi di riflesso essere emarginato in un settore puramente un settore puramente caritative
Ecco l'altra cosa sempre riguardante volontariato che svolgerebbe riflettere è che a fronte della legge due sei sei del la nascita dei famosi centri di servizio che sono in gestazione a livello nazionale ormai diciamo tutte le regioni più o meno sono partite quei comitati di gestione sul come fare i centri servizio io credo che in una discorso molto più ampia e lunga reato debba riflettere su sull'attività che questi centri servizio devono andare a svolgere e se questa attività non deve essere anche studiata e organizzate in modo tale che sia anche come dire di trampolino di ponte tra il volontariato e il e il terzo settore in senso generale
Io appongo la repressione queste due-tre cosette chiudo proprio parco economicità di tempo e poi dal tempo agli altri di parlare con solo due cose sono d'accordo con la Betty leone che andrà bisognerebbe discutere su diciamo un contratto
Tra virgolette del terzo settore un contratto che dovrebbe solo essere delle linee guida perché poi ogni scatola dovrebbe andare a identificare meglio le sue specificità
E poiché è un invito al terzo settore contrariamente a cosa hanno detto alcuni amministratori pubblici nonché non condivida l'idea che l'attività deve essere deve partire dal livello comunale ma io credo che l'ambizione che deve avere il terzo settore nel suo complesso non deve essere solo latte alla cosa comunale ma deve essere l'ambizione che va sì dalla cosa comunale nell'aspetto pratico ma deve vedere la cosa europea e mondiale grazie
Non possiamo andare oltre a un'altra ora diciamo l'intervento quindi pregherei tutti quelli che avevano intervenire a stringere al massimo intervento per permette al maggior numero di persone
Pervenire
Ieri ne hanno parlato ventinove mi pare che insomma in questi due giorni siamo riusciti a dare la parola a tantissime esperienze e realtà adesso darei la parola Rosanna romano per la Caritas
Vorrei scusarmi innanzitutto ovviamente deve essere qui da Nervi Adamoli direttore della Caritas italiana come ben vedete non solo non ebbe da
Allora Luís Quero quando mi ha telefonato l'altro giorno riconosciuto dalla voce in quanto lui da molto tempo insomma è stato a Napoli ed è legato a Napoli in modo particolare
Perché è stato direttore della Caritas diocesana di Napoli mi ha chiesto questo preciso impegno di andare di venire qui per rappresentare quello che sono
Che la cioè l'idea che la Caritas italiana a del volontariato e quindi attraverso le Caritas diocesane e soprattutto del rapporto con il terzo settore
Allora quando Ronaldo è stato invitato
Il suo posto era nella tavola rotonda il lavoro che non c'è lavoro che verrà e quando mi ha mandato questa lettera mi sono un po'preoccupata perché ha detto come faro io dal volontariato ad uscire viva da questa tavola rotonda dopo quello che dirò
Perché è molto difficile forse molto spesso ci si aspetta proprio che il volontariato sia un trampolino di lancio per il lavoro e questo l'equivoco che molto spesso si è generato in questi ultimi anni
è come Caritas abbiamo tenuto in modo particolare in questi anni a lavorare affinché si chiarisse guarderebbero concetto del volontariato
E allora in questi anni che cosa abbiamo fatto spara in particolare in questo ultimo anno in cui la quando il dibattito sul terzo settore non profit ha assunto delle dimensioni appunto a carattere nazionale la Caritas italiana si è incontrata con la fondazione Zancan
In un seminario dove sono stati invitati una serie di interlocutori privilegiati
Si è riflettuto insieme perché si è partito innanzitutto da una riflessione non si poteva andare avanti
No a a tentoni
Si parla se si è discusso insieme con Luciano Tavazzano Ellafi vol Colangelo cori con Tiziano venticinque Vecchiato con manga notti compagni sta con monsignor Nervo
E con tutta una serie di altri interlocutori che in qualche maniera hanno fatto un po'la storia del volontariato
Dottore Calvaruso ne conosce alcuni quindi mi potrà dare atto di questo e allora il seminario che a cui hanno dato vita si chiamava proprio doveva il volontariato
All'interno di questo seminario sono stati precisati alcuni contenuti rispetta paga l'identità del volontariato del terzo settore del terzo sistema più chiara e del non profit
Vi dicono proprio in sintesi per la profit
Da questo seminario vi dico qualcosa che forse voi avete già detto e me ne scuso su per questo ma servirà forse per dire va bene anche la Caritas la pensa così come noi quindi per confermare o per non conferma
No rapite da riferirsi a soggetti istituzionali associati imprenditoriali che operano senza fini di lucro
Terzo sistema e quella parte del non profit che con autonome iniziative svolge attività imprenditoriali disservizio culturali attrarre anche attraverso forme di partecipazione sociale
Il volontariato
Si distingue da entrambi
Per una sua specifica caratteristica che è quella della gratuità
Che esclude ogni forma di beneficio economico
E non anche indiretto in alcuni casi è ammesso a titolo di rimborso sospese per le prestazioni che il volontariato offre quindi non è un beneficio perché di tasca sua paga dei costi
E rientrano questi costi quindi Umma un pareggio perfetto
A questo punto qual erano le nazioni del volontariato e come si colloca all'interno di questo dibattito il volontariato quindi si esprime così con la partecipazione alla funzione pubblica e l'assessore Incostante ha detto già qualcosa abbiamo già attivato una serie di Circuiti e di sinergia affinché questo possa cadere nella città di Napoli
Ringraziando anche nel fatto e questioni inciso che abbiamo avuto la fortuna di averla come niente o interlocutore fisso almeno per un anno
Ma uno dei problemi che del volontariato è stata proprio di stabilità politica specialmente a Napoli e nel Sud no che ci ha cambiati interlocutori politici continuamente costringendoci a cominciare da capo un processo anche di comunicazione che faticosamente avevamo costruito
E quindi dobbiamo dare atto almeno questa amministrazione che ci ha dato l'interlocutore fisso per almeno un anno
Dopodiché la partecipazione organizzata la vita delle amministrazioni locali anche questi anche su questo abbiamo degli esempi che non dico perché gli addetti l'assessore
La collaborazione alla lettura dei bisogni la rappresentanza delle istanze delle persone soprattutto nei casi in cui non trovano espressione e ancora la tutela delle persone escluse dalle pari opportunità visto parlando di ruolo specifico del volontariato quello che intenderà Caritas italiana e quello che da venticinque anni sta cercando di portare avanti
Allora tant'è vero che ci siamo Domiziano domandata se il fatto che D'Alema Adamoli fosse stato invitato nella tavola rotonda il lavoro che non c'è lavoro che avverte che verrà era perché c'era posto solo lì o perché si pensava che
Il volontariato potesse essere un collegamento con il lavoro che verrà allora è un è un chiarissimo no anche tra loro del resto accollarci c'è un rapporto di collaborazione ha aperto a novembre abbiamo insieme con l'Arsenal
L'arrivo al la Caritas italiana il primo convegno nazionale per gli operatori nell'ambito della giustizia quindi stiamo camminando insieme ci siamo confrontati confrontandoci stiamo a comunicando in modo circolare una serie di contenuti e le nostre esperienze
Quindi ancora riflettere approfondire e sviluppare creatività e professionalità Pato proprio velocemente e poi ancora il discorso del volontariato è questione lavoro no vi dicevo prima qualcuno l'ha detto anche qua
Il volontariato è stato per molti giovani è un crocevia per certe scelte professionali stabili
Ma questo non va confuso con il lavoro nero il volontariato promozionale spezza prodotto occupazione favorendo lo sviluppo di attività autonome
Che sono diverse dal volontariato che le ha generate
Il volontariato nasce come volontariato e genera delle iniziative che diventa una cosa diversa dal volontariato
Terzo settore non profit cooperative sociali va be'quindi cerchiamo ora di capirci
Non so come nostra ottica qual è il rapporto come volontariato in nella nell'idea della Caritas con il terzo sistema
E poi ancora
Di fronte al problema delle povertà sul quale pesa proprio in modo determinante lo stato di disoccupazione la risposta del volontariato è quella dell'attenzione alle politiche sociali e anche su questo l'assessore è stato testimone
Perché ha ben rappresentato quelle che sono le sinergie in atto
O era un'altra cosa e chiudo per dire in questa prospettiva le istanze di partecipazione quindi si aprono a soluzioni nuove e più efficaci questo anche per consentire cosa innanzitutto che il concetto di volontariato che noi intendiamo si traduca in scelte promozionali e culturali che sia capace di creare uno stile di vita che si è autenticamente solidale
Contribuendo all'affermarsi della coscienza critica della società
E qui vorrei prendere un attimo le distanze perché non è sempre facile per i giornalisti fare sintesi rispetto a quello che no velocemente si raccoglie sul territorio mi era stato chiesto
In questi giorni da una giornalista quale era l'impegno della Caritas allora tra le tante cose abbiamo detto
Le varie iniziative anche in che modo essi articoliamo dieci articoliamo come coordinamento sul territorio napoletano dicendo che tra e le altre forme di volontariato esiste anche un volontariato spontaneo che stiamo aiutando a crescere in senza promozionale che è quello che deriva da per esempio le aereo i centri di accoglienza per i senza fissa dimora nel mentre che era con Josè trecento pasti al giorno supera è stata stralciata subito il nome della Caritas al fatto che eroghiamo settecento pasti al giorno
Questo per noi non è una cosa molto cioè che ci fa molto piacere non vogliamo essere riconosciuti come Caritas perché eroghiamo settecento pasti al giorno non ci fa molto piacere
A noi vogliamo essere riconosciuti perché a fianco di questo volontariato lei facciamo un'azione promozionale ed educativa c'è
Rileviamo il bisogno sul territorio che saranno anche quelli di sette di erogare settecento pasti al giorno
Ma cerchiamo di coordinare questi servizi in modo tale che a fianco ci sia anche una liberazione della persona dal proprio stato di bisogno è quindi fondamentalmente una crescita e una è una propria autonomia è un ruolo nella società che attiene attraverso modalità di comunicazione
Il coordinamento ma soprattutto di formazione di questa fetta del volontariato grazie
Alla parola andremo Viroli Rete antirazzista
Sì se cambi stare nel tempo magari se grandi risparmi anche qualche cosa
Qui più che come Rete antirazzista parlo a nome del Coordinamento del Polo in terzo settore che si sta creando in questa città
In quanto gli ha fatto una scelta di individuare i nostri interventi su una serie di tematiche ci sembravano principali e sembravano importanti nell'ambito di questo dibattito più generale
In questo senso l'immigrazione è sicuramente uno dei dibattiti che si intreccia col problema del terzo settore e si intrecci in particolare quel discorsi questa mattina cioè della lotta all'esclusione sociale
Perché
Perché non soltanto interventi che guarda all'immigrazione sono mirati a ai soggetti che stanno in quest'area ma spesi progetti migratori di questi soggetti si intrecciano fortemente con la complessità della società italiana quindi aperti e la rapidità di sui cambiamenti
Ai rischi di degrado e marginalità
Anzi devo dire che una delle delle cose gravi che sono successi in questo Paese che spesso gli immigrati sono stati indicati come la causa scatenante di situazioni di esclusione di tensione sociale
Mentre invece analisi più attente letture più attente dimostra come gli immigrati le immigrate sono stati gli indicatori di situazioni degrado sociale preesistenti allora arrivo spesso proprio scatenati da mancanza di di intervento sia a livello locale che nazionale
Seconda motivazione vado rapidamente mai come
Quindi come sull'immigrazione importante quell'intreccio fra politiche nazionali e politiche locali fra privato sociale istituzione per cercare di attivare percorsi di inclusione stamattina non sto a ripetere le cose già questa mattina l'assessora Maria Fortuna Incostante Gasperi ha spiegato lucidamente quanto importante quest'intreccio
Ma credo proprio che qui voglio dire questo patrimonio che in questi anni tra l'altro di mancanza di intervento legislativo
Spesso di un dibattito politicamente scorretto superficiale sono state proprio le comunità locali a dare risposte concrete di sperimentazione verifica sul territorio per quanto riguardava l'immigrazione
Ultimissimo punto attenzione l'immigrazione non è un tema che noi sul quale noi interveniamo per motivi di buonismo di solidarietà certo anche questo
Ma sicuramente l'immigrazione è uno di quei temi che pone dei problemi di civiltà democratica per tutti noi dell'insieme dei cittadini
Credo che l'Est lei cosa successe in Francia ieri tra l'Iraq qui a Napoli le cose si infrange quest'estate dei sans papier
Dimostrano come un Paese che da sempre ha riconosciuto sui suoi ideali come Paese ospitalità come paese d'accoglienza che ha fatto un enorme passo indietro in termini democratici vita ma tutto quel Paese non soltanto gli immigrati quindi cittadini francesi la stessa cosa vale anche qui
In Italia
Allora se tutto questo è vero per entrare nel merito e scusatemi se leggo delle parti ma per andare più veloce per non rubare tempo
Credo che se si vuole intervenire davvero sul problema dell'immigrazione occorre partire da un dato
Che dobbiamo definitivamente archiviare quelle distorte equazioni che hanno da sempre caratterizzato purtroppo la politica sull'immigrazione nel nostro Paese cioè immigrazione uguale emergenza immigrazione uguale problema di ordine pubblico
Affrontare il tema delle migrazioni con la categoria dell'emergenza non solo ha significato ignorare completamente la complessità e la strutturalità dei movimenti migratori con una conseguente esasperata parcellizzazione degli interventi ma gli stessi presupposti di tale impostazione sono errati
Infatti come sottolineato da più parte da centri di ricerca sulle migrazioni in merito alle politiche migratorie non esistono soluzioni finali
Occorre invece stabilire alcuni principi di fondo delle linee guida condivise coerenti tra loro che consenta di di di individuare e gestire politiche adeguate alle problematiche di volta in volta si presentano quindi da un lato è necessario l'intervento razionale e freddo realistico come ama definirlo don Ciotti in grado di analizzare interloquire con la complessità dell'immigrazione del suo intreccio con il contesto economico sociale culturale in cui essa si manifesta
Dall'altro vanno individuati subito una serie di provvedimenti urgenti coerenti tra loro accompagnati da circolari applicative che li rendano efficaci ed esenti da ogni discrezionalità di interpretazione
Che tappa dopo tappa facciano degli ex dei cosiddetti extracomunitari degli esuli degli zingari cittadini e cittadine con pienezza di diritti di cittadinanza
Solo così può aver senso l'obiettivo della legge organica cioè come strumento di inquadramento generale e di razionalizzazione di un insieme di provvedimenti organici e coerenti tra di loro
L'obiettivo da raggiungere quindi la piena visibilità dell'universo immigrazione
Allargando il più possibile l'aria della regolarizzazione anche attenzione anche il cosiddetto problema della sicurezza che da più parti viene sempre tirato fuori quando si parla di immigrazione
Alla sicurezza si risponde soltanto garantendo la possibilità di uscita dalla marginalità dallo sfruttamento dal lavoro nero degli immigrati e dell'immigrato solo questi sono le cose di fondo per garantire una convivenza civile democratica fra cittadini e cittadine straniere e italiani per tutti questi motivi credo occorre da subito e qui entra anche nel campo del lavoro
Dei provvedimenti che riconoscano il lavoro autonomo stagionale precario come strumenti per l'ottenimento del permesso di soggiorno perché tutti quanti sappiamo sia le istituzioni che il volontariato
Che ampie fette degli immigrati svolgono proprio questa attività e che fin quando queste attività non saranno consentite come smentire validazione questi rimarranno fuori rimarranno clandestini rimarranno universo sconosciuto sui quali difficile intervenienti difficile intervenire
Inoltre occorre riaprire attenzione e quindi con la cosa che di solito è tabù riaprire i termini della sanatoria ma facendo una cosa ben precisa cioè eliminando quella norma che prevede la corresponsione degli oneri anticipati da parte di attori di lavoro
Noi sappiamo che non soltanto questa norma ha impedito a moltissimi immigrati e immigrate che lavorano effettivamente di regolarizzare la loro posizione
Ma per di più ha buttato nelle braccia della criminalità migliaia di immigrati facendo ricadere nel meccanismo dell'usura
Perché tutti quanti sappiamo che pochi datori di lavoro ammessa di contributi contributi sali sono versati gli immigrati e le immigrate dopo essere stati sfruttati dal dal lavoro nero
E qui non si tratta come si legge in un opuscolo molto famoso così di questi giorni di contrapporre la demagogia della destra parole d'ordine astratte rischiose improntato ad un permessi di Isma'senza regole e la promessa di continue sanatorie
Si tratta invece di fare emergere davvero della clandestinità gli immigrati già oggi presenti trasformandoli soggetti visibili e per questo tipo di politiche mirate e concrete credo che in prospettiva e taglio altre cose vadano fatte riconoscimento del diritto di voto attivo e passivo nelle elezioni amministrative per gli immigrati normalmente residenti sul territorio una maggior flessibilità quando si politica Dino quando si parla di normativa politica per l'ingresso perché alle volte noi lo sappiamo benissimo
L'offerta di lavoro per gli immigrati non rientra nelle normali statistiche sul mercato del lavoro pensiamo a tutto a tutto il mondo dell'assistente le altre due domiciliare
Quindi si tratta di provvedimenti che piano piano vadano nella direzione di rendere e ci soprattutto civilizzare le pratiche sul soggiorno
Cioè continua ad approcciarsi all'immigrazione come questione di esclusiva competenza del ministero degli Interni
Anche per quanto riguarda i suoi più normali elementi di vita il diritto civile significa giustificare e alimentare quella sindrome dell'assedio quella paura del diverso che rende difficile ogni azione di politica sociale e di governo del fenomeno
Concludo e ci rendiamo conto di avere qui introdotto sicuramente molti elementi
Che necessitano di maggiore approfondimento e confronto ma quello che come coordinamento del terzo settore della campagna si premeva sottolineare in questa occasione così importante e la necessità di aprire davvero una nuova stagione delle politiche migratorie
Un salto di qualità capaci di elaborare un comuni indirizzo trattori nazionali e locali tra istituzioni privato sociale mirato da un lato ad attivare percorsi dire all'inclusione per gli immigrati e le immigrate dall'altro a una definitiva uscita dalle rate logica dell'emergenza
Ognuno di noi attraverso i propri riferimenti le proprie strutture in questi anni si è impegnato per favorire la realizzazione di una società aperta giusta e solidale
Desiderosa di accogliere non di rifiutare di valorizzare non di sfruttare di tutelare non di emarginare quell'enorme risorsa per tutti noi rappresentata le culture le idee le capacità dell'immigrato degli immigrati presenti nel nostro Paese
Uniamo e coordiniamo quel questi impegna anche dalla giornata di oggi per far sì che la mobilità umana si trasforma in un'opportunità collettiva considerando i fenomeni migratori come un'anticipazione di un futuro multietnico e multiculturale grazie
Grazie Marmiroli alla parola Raffaella Lamberti di utilizzare io pregherei di restringere a pochi minuti
Non è presente
I
Allora se non Lamberti non è presente a la parola o Lazio de Guido Elmi dell'Auser Sicilia
Anche
Alle pregherei di restringere al massimo anche nelle difficoltà
Le relazione che il dibattito di ieri e di oggi entrambi squalificati e puntuali
Hanno messo in luce problemi vecchi e nuovi della nostra società ma anche strategie progettualità e percorsi del terzo settore verso una nuova socialità che vede impegnati sinergicamente in concertazione lo Stato le imprese private il sindacato ed il privato sociale questo form di Napoli io ho la sensazione anche più ha dimostrato che il terzo settore rappresenta un nuovo soggetto politico capace di promuovere processi di attivazione
Di democrazia dal basso attraverso la partecipazione sociale e questo mi pare il dato più rilevante ed importante
Il formativo stato inoltre che il Meridione Heinze
La potenzialità e la volontà di contribuire con con forza e determinazione alla costruzione di una nuova socialità il Meridione non chiede assistenzialismo interventi economici e finanziari
Se non quello di
Che sono spesso prive di senso e talvolta servono a ingrassare ulteriormente corrotti e corruttori mafiosi e camorristi
Il Meridione
Ha bisogno di infrastrutture e servizi
E soprattutto la possibilità di dispiegare tutte le proprie forze
Le forze migliori per esprimere ed affermare la propria cultura della partecipazione e della solidarietà nella costruzione di una migliore qualità della vita
In questo senso mi pare vada approfondita tra le questioni particolarmente gravi
Quella che rappresenta a mio parere il nervo scoperto
Della società contemporanea l'esclusione sociale nelle grandi città nelle aree metropolitane dove troppo spesso non esistono diritti servizi dignità
Dove le istituzioni sono troppo lontane se non del tutto assenti
L'espulsione dalla campagna verso la città di quantità innumerevoli di famiglie alla ricerca di occupazione di servizi site civili sociali sanitari ha finito per creare nuovi seri problemi alla città
Che fra l'altro incapace di dare giusta risposta e piuttosto rilevando vaste sacche di emarginazione sociale e d'altra parte l'espulsione di molte famiglie le meno abbienti gli anziani
Dai centri delle grandi città per dare spazio ai centri commerciali agli uffici le banche hanno da un lato
Costituito troppo spesso visibilissimo di grande rilevanza per l'impresa amministratori l'ordine del giorno più di ed hanno
Che hanno realizzato senza criterio zone di espansione delle grandi città veri e propri dormitori o ghetti dove emarginati sociali famiglie
Disgregata giovani con scarsa istruzione scolastica spesso coinvolti in attività criminose convivono con disoccupati e anziani soli
Il mio metodo per non farli parlare mi fermo per per un sì un attimo soltanto funziona
Sì prego Dino Risi risolvere finirà rapidamente alla conclusione perché il in queste aree si diffondono e amplificano i canoni di esclusione sociale di isolamento e perdita di autostima e di sicurezza
Io credo che in questo campo grande può essere il contributo del terzo settore che deve operare con sinergia con le istituzioni locali con il sindacato e le imprese e con tutti i soggetti civili e sociali
Che in queste aree operano
Io ho finito
Bisogna promuovere non solo l'autoanalisi dal basso
Ma tutte le iniziative necessarie perché si creino scuole presidi sanitari chiese e strutture sportive teatri cinema mercati centri di aggregazione sociale affinché si affermi la cultura della partecipazione
Il volontariato e la sua carta Paul volgere una funzione insostituibile in questa direzione c'è da dire che molti progetti di lotta all'esclusione sociale sono stati presentati alla commissione della unione europea ma a causa di un intervento del ministro della sanità inglese la corte di giustizia della Comunità europea a cassato ha bloccato questo programma
E di conseguenza tutti i progetti io propongo e concludo che il forum in di un ordine del giorno
Alla consiglio di giustizia della Comunità europea e a tutti i ministri sociali per sbloccare il programma e consentire il sostegno ai progetti di lotta all'esclusione sociale
Grazie
Ci sono ancora sette la richiesta di sette interventi noi però pensiamo che proprio per i limiti di tempo invalicabili per organizzare concentramento e la partecipazione al corteo di dover chiedere a questi signori di rinunciare limitando tempo dando un tempo limitato a a Franco Mazzocchi presidente di federsolidarietà per l'intervento conclusivo prima di questo però
Dorazio dalla lettura dell'ordine del giorno che è stato proposto e annunciato nell'ultimo intervento
Donazione
Allora propongo di rinviare alla corte di giustizia della Unione europea al commissario offrì in ai ministri degli Affari sociali dei Paesi membri della comunità
Al Parlamento e allo stesso commissario Santer questo ordine del giorno relativa le cose che diceva adesso Orazio dei grilli
E cioè al blocco che c'è stato da parte della corte di giustizia di programmi relativi all'esclusione sociale
Lo leggo poi magari qualche spiegazione se c'è bisogno ma comunque velocemente la conferenza nazionale del Forum Permanente del Terzo settore
Riunita a Napoli il quattro e cinque ottobre novantasei
Esprime dissenso e preoccupazione dei confronti
Della decisione della Corte di giustizia dell'Unione Europea volta al blocco dei programmi di lotta alla esclusione sociale e dalla integrazione degli anziani nella società mentre cresce
Invece in Europa l'esclusione si indeboliscono i sistemi di protezione sociale e cresce la stessa disoccupazione il pretesto addotto dal governo inglese nei nel formulare il suo ricorso alla Corte di giustizia relativa all'assenza di base legale ai suddetti programmi nasconde in dissenso sulle politiche sociali europea e di lotta all'esclusione condivise peraltro dagli altri Paesi della comunità europea per queste ragioni il Forum chiede primo che la corte di giustizia aria attivi i programmi
Sulla base della evidente l'evidente consenso della maggioranza più che qualificata dei paesi membri
E del consenso della Commissione e del Parlamento europeo secondo che nella riforma del Trattato dell'Unione oggetto della conferenza intergovernativa intergovernativa prenda vigore e consistenza la definizione di una politica sociale
Capace di offrire a tutti a tutti opportunità di inclusione e di tutelare le fasce più deboli minori giovani disoccupati anziani portatori di handicap disabili eccetera
Il forum auspica perciò che i ministri il Parlamento i ministeri di affari sociali paesi membri il Parlamento europeo la Commissione europea esercitino repressione adeguate a rimuovere l'atteggiamento del governo inglese
E le resistenze del governo tedesco anche convinti che l'Unione europea è tale se anche Europa sociale
Mi pare che il testo è chiaro che condivisibile critiche se non ci sono osservazioni lo
Ho scritto dis di senso
Dissenso e preoccupazione cioè di senso da quel
Bene accogliamo questo è lo spirito di questa osservazione se non ci sono altre
Osservazioni l'ordine del giorno approvato la parola a Franco Mazzotti per l'intervento conclusivo
Beh io cercherò di essere senz'altro il più sintetico possibile sia per i tempi sia perché
Io per primo ma credo molti come me non potrebbero tirare conclusioni oggi per la ricchezza del dibattito della continuità che il dibattito aperto deve avere
Aperte in questi due giorni quindi mi limiterò
A raccogliere a sottolineare alcuni spunti del ragionamento politico che si è sviluppato
Attraverso l'ampio articolato dibattito che abbiamo fatto
L'esclusione sociale non è una condizione inevitabile che la nostra società deve tollerare cerca di contenere emergeva questa mattina
Le risorse economiche di cui disponiamo consentirebbero di eliminare la povertà nelle sue varie forme ancora emergeva
Ma se anche ciò forse non sarebbe sufficiente perché l'esclusione sociale il risultato di un processo dinamico
Di degrado di degenerazione delle condizioni di vita dei rapporti sociali
Allora come veniva ribadito con forza efficacia anche da da Viviani stamattina per combattere l'esclusione sociale occorre partire dalle città
E dal protagonismo dei soggetti sociali del territorio
Protagonismo
Che è stato senz'altro il fattore che ha fatto emergere nel le realtà che oggi noi rappresentiamo ma protagonismo dei soggetti sociali che deve essere fortemente ancorato alla solidarietà
Come principio e valore
Perché il territorio le comunità locali
Non diventino alibi per localismi di Greganti
Ma rappresenti no
Ma ma rappresenti questo
Radicamento nel territorio il fattore centrale con la solidarietà per la realizzazione di quella qualità dei rapporti che come ricordava Calvaruso nella sua introduzione
Qualità dei rapporti umani fra le persone fra i gruppi sociali fra le generazioni
è una priorità politica indicata anche
Dallo stesso piano dello
Ma se se esclusione sociale così come ricordava Calvaruso ancora c'è qualcuno un soggetto che esclude
E qui credo abbiamo di fronte il paradosso così lo definisco della democrazia nella Società dei due terzi
Paradosso cioè che vede una maggioranza che in base alle regole della democrazia ha ragione
E che rischia per un meccanismo perverso di creare quel processo che anche Violante ci ricordava ieri
Di
Troppa attenzione concentrazione sui problemi degli inclusi piuttosto che sui problemi degli esclusi
E allora noi come soggetti del terzo settore siamo chiamati fortemente all'assunzione di responsabilità
Di responsabilità grandi
Perché e ancora ricordo con le parole di Calvaruso e anche di Violante
Abbiamo il compito di rinsaldare la frattura fra centro e margine
Ovvero come diceva appunto Violante di riagganciare gli esclusi al treno della democrazia
E allora la domanda inevitabile siamo preparati a questo
A questo compito
Io credo che la risposta sia affermativa perché in fondo la l'emersione dei vari soggetti
Che compongono il terzo settore rappresenta anche
L'emersione di quella parte di società democraticamente matura
Maturità democratica e quindi che si esprime né i fatti
Nel mettere in pratica quotidianamente
Un contratto di cittadinanza
Fondato su una concezione moderna del rapporto Stato Società Civile
Che si basa sulla consapevolezza della reciprocità dei diritti e dei doveri della cittadinanza
Maturità democratica e concezione moderna della cittadinanza che rappresentano anche ritengo il presupposto sostanziale per rendere praticabile
Attuabile il principio della sussidiarietà
Sussidiarietà tra istituzioni e società civile
E non solo tra i vari livelli istituzionali
Come ricordava ieri nella relazione Nuccio e in questo senso andrebbe richiamato anche un intervento forte che come terzo settore come il Forum permanente abbiamo già attivato nei confronti anche della legge
Sulla delega
Delle funzioni dallo Stato alle regioni agli enti locali perché in questa legge introduttore uno introdotte una delle leggi dei progetto Seti di legge Bassanini è introdotto il principio della sussidiarietà ma ancora nella forma della sussidiarietà tra le istituzioni
E non tra le istituzioni e la stessa Società Civile
Sussidiarietà che si può realizzare anche perché
La stagione della partecipazione
Così importante
Lo ricordava anche i non intervento di ieri
Il relatore che parlava del rapporto fatto da
I messa forme estreme
Quando diceva nelle varie forme di partecipazione associativa i giovani trovano identità civile e cittadinanza
I
Stagione della partecipazione così importante ma che comunque ritengo abbia un destino quello di produrre la stagione della concertazione
Concertazione che però significa ancora una volta per noi assunzione di responsabilità e anche questo vorrei riprenderlo con le parole della relazione di Nucci ieri mattina quando richiamava che in fondo le prime nostre scommesse
Solo quella della visibilità e dell'accreditamento
Sembra essere vinta ma ora corre affrontare la verifica che si sposta su un terreno più arduo e impegnativo quello dei contenuti della produzione progettualità della proposta
Della traduzione sul territorio di questa progettualità e della costruzione di esperienze comuni
E per vincere queste scommesse
Abbiamo deciso di unirsi di costituire il Forum Permanente del Terzo settore
Ma anche per tentare
Di eliminare quelle cause che producono i problemi e le incoerenze che sono state denunciate anche stamattina dall'intervento di quella
Ragazza
Della cooperativa Eureka
Per vincere queste scommesse sappiamo però che dobbiamo far fare un ulteriore salto di qualità
Alla nostra esperienza
E questo ce lo siamo già a posto come problema come
Soggetti
Aderenti al Forum permanente
Perché sia perché dobbiamo
Far fare alla nostra esperienza dei
Un salto di qualità organizzativo attraverso il suo consolidamento che fondamentalmente si centra su due livelli
Quello
Di una struttura nazionale capace di gestire l'operatività che gli compete ma quello soprattutto di avere nei forum regionali gli interlocutori forti di una organizzazione
Che vive la dimensione della rete parte che parte dal basso
Ma
Ancora salto di qualità
Perché come ci ricordava Marina Sereni nel suo intervento la nostra esperienza deve diventare da aggregazione sistema
Sistema cioè
Insieme di soggetti che nella loro specificità diversità costruiscono la complementarietà la capacità di essere quindi interlocutori globali dei problemi
E allora e concludo
Anche l'essere qui oggi a Napoli credo abbia un senso forte proprio perché questo percorso vada avanti e si realizzi
Ma si realizzi non nell'interesse nostro
Di
Rappresentanti
Dei vari soggetti sociali ma soprattutto perché si possa realizzare quella
L'ospizio quel invito
Quella sollecitazione che ancora ieri Violante si faceva
Di saper rappresentare dando voce
Ai soggetti che appunto non hanno voce ma non rappresentando lì interpretando gli come diceva anche stamattina Viviani ma soprattutto sostenendo la capacità di riscatto e di protagonismo che queste persone hanno
E questo se credo sia il vero senso che ha il nostro manifestare oggi sassi
Grazie
Per questo intervento conclusivo
Io desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla discussione che sono intervenuti
Penso che possiamo dire che i lavori di questi due giorni rappresenta un contributo molto importante
La conferenza per questa parte termina qui e naturalmente parteciperemo tutti alla manifestazione del pomeriggio