"Cittadini del Sud, cittadini d'Italia" Le risorse della partecipazione e della solidarietà per lo sviluppo del Mezzogiorno e dell'Italia convegno organizzato nei giorni 4 e 5 ottobre 1996 dal Forum Permanente del Terzo Settore, da Libera - associazioni, dall'Unione degli studenti, dall'Unione degli universitari, con l'adesione di CGIL, CISL e UIL presso l'Istituto di Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano nota: il convegno è seguito da una manifestazione nazionale conclusiva nel pomeriggio del 5

Allora diamo inizio ai nostri lavori post prendete posto
Facciamo in modo che tutto si svolga
Nella maniera più semplice ma ordinata possibile
E soprattutto nei tempi che ci siamo dati
In modo da consentire il dispiegarsi pieno
Anche del dibattito che faremo con la partecipazione di tutti
Noi saremo qui oggi
E domani mattina
Per questa conferenza del Soru
E saremo poi come sapete nel pomeriggio di domani alla manifestazione
Che partirà da piazza Mancini arriverà a piazza Municipio qui a Napoli
Cittadini del Sud cittadini d Italia
E credo che sia proprio il caso di aggiungere cittadini d Europa
E cioè cittadini di una dimensione
Ampia di una dimensione
Futura anche carica di attese e di aspettative
Speriamo non di delusioni
Per una cittadinanza che sia piena di diritti e di doveri sul piano economico sul piano politico sul piano sociale
Una cittadinanza nella quale si dispieghi appieno la democrazia la democrazia politica quella economica quella civile
In una Europa in un'Italia in un Sud dove riprenda vigore e forza la lotta alla esclusione sociale la lotta per il ripristino della legalità la lotta per lo sviluppo
Democratico
Per lo sviluppo della occupazione e per la modernizzazione del Mezzogiorno e dell'Italia
Noi siamo perché
Economia e democrazia Marcinnò parallele
E in questa marcia lunga dente difficile certamente però prenda sempre più vigore la cittadinanza attiva
Soprattutto nelle sue forme di solidarietà e di responsabilità
Crediamo che sia fondamentale
Per il nostro Paese per l'Europa per il mondo intero
Che tutto ciò che viene messo in campo abbia come titolo la promozione
E la valorizzazione della risorsa umana per la realizzazione delle persone e dei cittadini
Vincendo un sistema che invece è strutturata in modo tale da procurare esclusioni
E sul Pio di risorse umane i giovani di anziani di esclusi i disoccupati
E così via dicendo
E dicendo questo diciamo anche che è necessario anche dopo l'accordo tra le parti sociali e il governo sull'occupazione e lavoro è necessario mantenere l'impegno della conferenza per l'occupazione
In Italia nel Mezzogiorno è necessario mantenerlo qui a Napoli quell'impegno per il valore simbolico che ha ed è necessario diciamo noi che anche la nostra proposta viva all'interno di quella conferenza e possa dispiegarsi in tutti i suoi termini problematici certamente per alcuni aspetti ma positivi ed evolutivi per il futuro
Il nostro obiettivo quindi
Promuovere le risorse della partecipazione e della solidarietà per lo sviluppo del Mezzogiorno ripeto dell'Italia e dell'intero Paese
Fatta questa premessa rituale ma indicativa di alcuni temi lungo il quale si dispiegherà la nostra discussione
Passo la parola
Un saluto e per le cose che ci vorrà dire al professor Marotta
Direttore dell'Istituto gli studi filosofici che istituto nel quale noi siamo ospiti lo voglio ringraziare a nome del Forum del terzo settore anche di questa ospitalità così bella così anche solenne così significativa
Il professor Marotta
Un onore e un piacere
Per me e per Istituto Italiano per gli Studi filosofici rivolgere un saluto a questo convegno e di augurare buon lavoro
E di salutare in particolare
Il presidente dalla Camera dei deputati onorevole l'oceano Violante che è punto di riferimento per tutte quelle forze dalla Repubblica italiana che lavorano
Per creare
Un Paese più moderno è un Europa
Unita politicamente
L'istituto lavora
Ribaltare la situazione del Mezzogiorno
Le risorse per la ricerca scientifica
Destinati al Mezzogiorno rappresentano il sette per cento rispetto al novantatré per cento che va al Centro-Nord
Il premio Nobel le migliorasse segrete analizzando la situazione della ricerca del Mezzogiorno
Nel suo ultimo libro postumo dice
Al di sotto di Roma non c'è ricerca in Italia e questo e l'obiettivo per cui noi lavoriamo in Italia ed Europa i nostri convegni a Londra a Vienna a Parigi a Budapest
Tutti i convegni orientati compresi quelli alla camera dei deputati e al Senato a Roma
Convegno rientrati
Per far comprendere che la ricerca e lavoro qualificato sono quelli da portare avanti nel Mezzogiorno perché noi siamo contro la monocultura dei lavori pubblici che provoca semplicemente manodopera manovalanza
Generica
Respinge indietro invece quello che lavoro qualificato e l'industria diversificata per cui Pasquale Saraceno si batte per tutta la vita
Ecco il Mattino di Napoli dall'altro giorno eccezionale scoperta a Napoli il l'istituto di genetica e biofisica lavora in condizioni drammatiche eppure e un istituto di importanza mondiale che in pochi in poche settimane ha già portato alla ricerca scientifica italiana tre grandi scoperte di importanza mondiale
Questa e la nostra missione
Mille cinquecento borse di studio
Il dramma di questi giovani
Che chiedono la borsa di studio e oltre mille cinquecento che non riusciamo a soddisfare e con questa borsa di studio noi
Salviamo una vita dedicata alla ricerca perché anche se borse di studio modeste queste borse di studio contribuiscono a dare forza e coraggio a un giovane che vuol dedicare la sua vita la sua attività alla ricerca e agli studi
Andiamo verso un obiettivo di venti mila borse di studio all'anno
E di mille e cinquecento scuole nel Mezzogiorno d'Italia oggi ne abbiamo solo centocinquanta di scuole estive e di corsi di didattica dei contenuti
Abbiamo inciso profondamente nel Mezzogiorno d'Italia su tutti i Comuni del Mezzogiorno su tutti i sei del Mezzogiorno
Abbiamo portato il nostro appello per la Filosofia in tutto il Mezzogiorno l'abbiamo presentato al Parlamento europeo il Parlamento europeo ha fatto suo
Il l'appello per la filosofia ha fatto suo l'appello per la ricerca e ha conferito il diploma dolore dal Parlamento europeo all'Istituto Italiano per gli Studi filosofici questi sono i nostri sforzi queste del Mezzogiorno che noi vediamo no nel Mezzogiorno delle polemiche saldo emiliane e separatiste
Ma un mezzogiorno da cui tutta l'Italia trae linfa per la sua vita politica per l'educazione politica
Di cui tanto parlava ed auspicava Benedetto Croce questa è la sala dove si unirono unico esempio in Europa no belli alto clero e intellettuali del ceto medio
Per programma proclamare la Repubblica e quando e dunque a Serra di Cassano proprietario di questo appartamento di questo palazzo disse labili di Napoli noi che faremo cisti eremo come i nobili Francia con il re o ci schieriamo con i filosofi
Se ci schieriamo con i filosofi noi perderemo la vita e i beni e allora in questa sala si alzò ecco
Tutte di Ruvo quel gigante che poi
Sette alla testa delle truppe repubblicane per la difesa contro l'Armata cristiani insieme
Dormono e del generale nel sonno
E disse ma duca Serra di Cassano che forse i tuoi figli già non militano nelle file repubblicane
E tua moglie mia moglie non sono le madri dalla patria che vanno in giro per raccogliere vende per i feriti e ferro per i cannoni e che forse tu nella sala del vestibolo d'ingresso
Non è iscritto per il odierni non immemore cioè noi non dimentichiamo neanche un minuto per la nostra vita elettrico esempio alle future generazioni dunque le perderemo la vite ENI ma lasceremo il segno quel segno che poi
Allora tenente assolse scavando il patibolo
Rivolgersi a napoletane disse fossi tant'è oggi un né indisse Juba Hobbit
Cioè praticamente una generazione che fu distrutta ottomila grandi intellettuali che furono distrutti nel regno
Così che Maria Carolina dopo la distruzione dalla Repubblica
Soffocata nel mare di sangue per tutto il Mezzogiorno che Moggi Iva dal dolore comici tramanda il Ricciardi
Maria Carolina scrivendo Madame de Staël dice vi abbiamo finalmente uccisi tutti intellettuali di Napoli
L'Inghilterra dice che il re mio marito ha decapitato la sua accademia ma noi abbiamo dovuto ucciderli perché sia tentavano patrimoni dei miei figli il Regno di Napoli
Oggi accanto al mio marito Ferdinando ci sono soltanto l'umidità dei briganti che governo ed hanno governato fino a ieri signori hanno governato sulle spoglie sulle calamità naturali è sulla miseria di questo Paese
Traendo matrimoni ricchissimi
E si che hanno pensato soltanto a loro tornaconto e non hanno pensato al popolo dimentichi di una qualsiasi educazione politica dimentichi di una qualsiasi missione
Non vogliamo dire
Che furono ammazzati tutti
Quegli intellettuali per cui Goethe nel suo Italia dice RAI se dice
Che egli non ha incontrato mai
Nella villa come la villa del Filangieri
Dove ha incontrato sia Gaetano Filangieri sia i suoi amici intellettuali persone raffinatissime disponibile con un esprit de Finessi e irrecuperabile nel resto d'Europa
Persone di una cultura enorme di una grande gentilezze finezza
Tutto scomparve nel mille settecentonovantanove poco dice una notte terribile si è abbattuto su Napoli e sull'Europa perché consapevole cuoco
Di che cosa significava per l'Europa la sconfitta di Napoli non era semplicemente una sconfitta del Mezzogiorno d'Italia
Non è una sconfitta semplicemente dei filosofi napoletani
Era una sconfitta dalla filosofia ma questa come dice Ricciardi come dice il cuoco
Come dice il Lomonaco sconfitta dalla filosofia oggi non si comprende più da parte degli intellettuali europei che cos'è la filosofia purtroppo sconfitta dalla filosofia sconfitta dall'Europa
Sconfitta dall'Europa che scade da quella libertà che la rivoluzione francese aveva aperta al mondo ritarando anche gli schiavi dei possedimenti dalla Francia da quella Liberté alla libertà di ben ci ha vinto stanche dice francesi arricchite di quella la nuova libertà che trionfa in Europa la libertà della restaurazione la libertà degli arricchimenti la libertà di una nuova morale che noi respingiamo perché non esiste per noi non esiste libertà
Finché c'è il commercio degli degli organi dei bambini finché due milioni di bambini vengono sottoposti a un lavoro massacrante in Estremo Oriente
Fabbricare computer con le loro di Tine
Per noi non c'è libertà
Finché il mondo nella sua maggioranza muore di fame per lui non c'è libertà finché la verità non trionfi questa e la missione dell'Istituto Italiano per gli Studi filosofici che ha incontrato sordità nella classe politica italiana finché finalmente questa città avuto la fortuna
Di incontrare un grande sindaco
Un grande personaggio
Che
A un certo punto ha dato una speranza e allora il portone di questo palazzo che è rimasto chiuso per duecento anni
Duecento anni lunghi e terribili di schiavitù intellettuale
Di divorzio dalla politica perché come dice Benedetto Croce nostra Regno di Napoli dal mille settecentonovantanove sia per un abisso tra gli intellettuali e la politica
E lo stesso successore di Ferdinando quarto di Borbone diceva che la cultura non serviva per il Regno di Napoli
Servivano solo i medici per curare i malati e i giri per costruire case ma per tutto il resto egli abolì addirittura non solo a Filosofia ma anche la matematica perché non serviva la cultura quel divorzio è durato duecento anni il fuoco aveva detto nel saggio storico sua rivoluziona può entrare che tutto era perduto per Napoli e alla cultura
Soprattutto era perduta e si sarebbe potuta di fare solo dopo dopo duecento anni
Il mille novecentonovantanove vicino è il nostro compito è quello di prorogare la fioritura e perciò mille cinquecento corsi in tutto il Mezzogiorno mille cinquecento centri di grande entusiasmo ieri sono stata Scafati oggi sono a Brienza insieme a Pino Arlacchi per parlare ai giovani di Brienza
Questo è il panorama nuovo che dopo gli abbiamo creato nel Mezzogiorno d'Italia tra l'incomprensione di una classe politica
Che era quando noi andavamo a Roma per dire la ricerca ma che ricerca volete lavori pubblici non siete contenti da lavori pubblici
Mille cinquecento lavori pubblici incompiuti la deroga alla contabilità dello Stato oggi nella legge finanziaria all'articolo trentotto finalmente il ministro del Tesoro dimostra il coraggio e l'ha bloccato tutte le leggi speciali che danno un'anticipazione superiore al cinque per cento alla speculazione
Edilizia
Incomprensione della classe politica
Che non comprendo che non ha compreso mai
I tesori che c'erano in questo immenso serbatoio urbanistico umanistico che c'è nel Mezzogiorno evitare in questo immenso serbatoio in queste in grandissima consapevolezza della filosofia e dell'educazione politica
E noi un particolare saluto dobbiamo rivolgere all'onorevole Luciano Violante che non è solo il grande poeta che ha scritto
Morte di mafia
Per i bambini
Per i bambini morti di mafia
Ma è anche un uomo che è entrato nel profondo dalla polemica dalla storia d'Italia che scruta continuamente nella storia d'Italia le ragioni del nostro rinnovamento per ragioni della nostra salvezza
E un uomo a cui noi guardiamo come garante anche delle libertà repubblicane ed è un uomo a cui noi guardiamo come esempio di costume civile
Come esempio
Di studioso un esempio
Dell'uomo un uomo politico tenevo vediamo creare in modo diffuso nel Mezzogiorno d'Italia uno quegli entro otto mila intellettuali e furono sterminati nel bagno di sangue del mille settecentonovantanove tutto si lega
La memoria storica e la principale bandire che ne abbiamo alzata nel Mezzogiorno d'Italia
Quella bandiera dalla memoria storica che oggi ha suscitato consapevolezza dappertutto siti si sono creati i giornali dappertutto si è cercato un vescovo
Un de un errore un martire Da mila settecentonovantanove del Risorgimento italiano
Improvvisamente Luigi la Vista e Francesco Mario Pagano tutti gli altri martiri dal novantanove del Risorgimento hanno assunto un nuovo significato in tutto il Mezzogiorno
Questo è il fatto importante che ci fa sperare solamente queste la diga ma forse immense che hanno fatto morire di infarto Pasquale Saraceno e solo quelle riunite nel blocco sociale forse forze immense
Forse di immense ricchezze tre date dal terremoto queste falsi si oppongono albergo Risorgimento dal nostro Paese
Queste forze si oppongono acché la monocultura dei lavori pubblici non sia la sola risorsa dal Mezzogiorno d'Italia
Queste forze si oppongono mano in chiave disco miriamo perché ha da tutto il Mezzogiorno nasce una nuova speranza
Ed una tomba aperta a Vibo Valentia
Il
Il cadavere di una fanciulla diritto psico
Una fanciulla dalla scuola pitagorica
Sul suo cuore c'è una ma mi metta è scritto su questo la Ninetta aurea e ne faremo dono presidente Violante del libro rarissimo della Minetto e orchidee
Sul suo cuore se c'è questa va metamorfica dove è scritto quando sarai venuto a morte e scenderà e nell'adesso paterno non ti fermare alla prima fonte quella è la fonte dell'erette dell'oblio dove tutti si affollano per dimenticare la loro vita vile banale senza scopo senza il bene comune
Senza l'ideale degli interessi generali ma tu che sei stato un cittadino attento agli interessi dalla polis tu non bere a quella fonte ma va più avanti troverai un altra fonte sotto un cipresso bianco
Vi saranno custodi ma tu dirai rimanda il signore di sotterra credo bisogno di bere quell'acqua quell'acqua e l'acqua di me rimossi Udine
La dea dalla memoria storica la madre delle Muse dopo aver dovuto a quell'atto la la memoria storica potrei andare avanti per la griglia sacra dell'immortalità
E l'immortalità noi andiamo spiegando che cos'è l'immortalità ricordando l'ode di Orazio ricordando i classici greci che cosa il immortalità andiamo ricordando ai giovani
Ricordiamo anche quello che disse Robespierre
All'assemblea francese
Chi dice che dopo la morte tutte ferito con la morte comincia l'immortalità
Questo è grande messaggio che ci viene da grandi educatori giacobini queste grande messaggio che ne portiamo avanti saluti al convegno saluti al presidente della Camera tra
Ringraziamo il professor Marotta per l'ospitalità e per il suo intervento
Che ci stimola
A dispetto a una cosa molto importante sulla quale noi lavoriamo
Tutti i giorni e continueremo a lavorare anche con il suo aiuto cultura educazione e formazione sono punti fondamentali per
Ma lo sviluppo della civilizzazione per la democrazia per la realizzazione umana Dora la parola a Pinar Colosimo
A nome che parlerà data dal saluto a nome del Forum Permanente del Terzo settore della Campania
Buongiorno a tutti
Nella nostra regione da qualche mese alcune associazioni campane che avevano maturato già esperienze di lavoro e di riflessione comune
Hanno avviato il percorso di costruzione del Forum campano del terzo settore
Oggi partecipano a questo cammino più di cinquanta organizzazioni nazionali e locali che rappresentano le forze dell'associazionismo della cooperazione sociale del volontariato
Crediamo che il nostro compito sia di dare visibilità forza e capacità di interlocuzione istituzionale ad una realtà che già concretamente viva ed operante
Ad un'esperienza che ci appartiene
E nella quale tutti i soggetti presenti seppur con modalità e finalità legittimamente diverse si riconoscono l'esperienza della cittadinanza partecipe e responsabile
Condividiamo i principi ispiratori e gli intenti programmatici del Manifesto del Forum nazionale
Ci riconosciamo nella lotta contro ogni forma di esclusione e nell'impegno a perseguire una riforma dello Stato sociale
Di cui siano protagonisti di organizzazioni di cittadini e che salvaguardi i principi basilari di solidarietà di promozione umana e di tutela delle fasce deboli della popolazione
è nostro intento inoltre promuovere la partecipazione in tutte le sue forme agli istituti di vita democratica del nostro Paese
Rappresentare una forza sociale nuova e protagonista costituita dalle realtà dell'associazionismo della cooperazione sociale e del volontariato
Dare vita ad un nuovo soggetto politico costruito partendo dalle realtà territoriali
Che possa autonomamente interloquire e caratterizzarsi rispetto alle mie amministrazioni pubbliche alla pari dei movimenti sindacali e delle altre forze politiche
Il nostro vivere e operare quotidianamente nella realtà meridionale ci ha convinto che la crescita civile ed economica del Sud di cui tanto
Troppo abbiamo già sentito parlare non si ottiene se non rendendo i cittadini attori principali del cambiamento
In questo modo è possibile uno sviluppo auto centrato che non tradisca le vocazioni del territorio ma benzinai Santilli autentiche potenzialità
Iniziare questo cammino significa per noi porre in maniera diversa il tema del ripristino della legalità
Non solo in maniera difensiva come lotta ai poteri criminali e intervento di ordine pubblico ma attraverso la partecipazione di tutti i soggetti sociali alla costruzione delle Ricci
Che vanno rispettate proprio perché sono nate dal bisogno e dal contributo comune
Ci sentiamo parte dell'autentica volontà di cambiamento presente nella società del Mezzogiorno
Che si esprime ogni giorno nell'amore nell'impegno
Spesso oscuro e sottovalutato dell'associazionismo della cooperazione sociale del volontariato
Senta questo lavoro e questi impegno sarebbe oggi molto difficile parlare in Campania e in tutto il Sud di riscatto e di speranza
Pensiamo che il nascente Forum campano debba organizzare queste nuove forze
Queste energie positive vive del tessuto sociale
Adoperarsi perché abbiano pieno riconoscimento gli a pieno titolo possono essere presenti al fianco delle forze politiche sindacali e istituzionali
Nei luoghi ove si discutono le prospettive di sviluppo e di progresso del Meridione e del paese tutto
Dopo il cinque ottobre inizierà per noi una fase di riflessione e di costruzione molto importante
Abbiamo bisogno di stabilire delle regole che consentano a tutte le organizzazioni aderenti
Di partecipare con pari dignità alla vita del Forum
Nel rispetto della democrazia e della trasparenza
Troveremo dell'enorme affinché la convivenza di esperienze e culture diverse sia assai sia serena produttiva per tutti
Oggi il coordinamento del Forum campano e lieto di ospitare qui a Napoli i lavori di questo convegno e la manifestazione di domani è un'occasione di confronto davvero preziosa tra il mondo dell'economia sociale le istituzioni le forze del lavoro e della cultura
Molto del futuro del sud probabilmente dipende ci permettiamo di suggerire da come sapremo tutti concretamente mettere in relazione nel nostro lavoro le parole simbolo di queste giornate di Napoli
Sviluppo partecipazione solidarietà grazie buon lavoro a tutti
Grazie viva diamo loro la parola
Ad Amato la Amato Lamberti Presidente della Provincia di Napoli
Ma innanzitutto io voglio salutare tanti anni cigli
E tanti compagni di strada di un lungo percorso che ho incontrato che vedo qui dentro
Mi veniva voglia come dire di di rete ricordando
I primi incontri
Quando ancora se stava ragionando sul mettere insieme
Un movimento che raggruppa adesso tutte le associazioni di volontariato che di strada ne è stata fatta è stata fatta tanta
Indubbiamente Ötzi
E questo mondo resta nettamente variegato in qualche caso è anche conflitto era su posizioni il divieto ma una conflittualità sempre
Sana positiva perché ha poi assegnato
La crescita nasce tante iniziative
Oggi è una realtà consistente che certo si affaccia
Sull'azienda politica economicamente del Paese giustamente rivendicare
Un'attenzione diversa anche in termini legislativi
Io porre però vorrei riprendere qualche piccola notazione cercherò di essere brevissimo insomma
Nei documenti
Leggo troppo spesso
Superamento del guelfe aveva pensato nuove io non lo so ma in Italia ho l'impressione che noi quel fatto non sappiamo neppure cosa significa non l'abbiamo mai conosciuto
Allora il problema non è superare qualcosa giornalista atto mettere in piedi qualcosa che sarebbe utile e necessario che vorremmo
E tra l'altro probabilmente siamo stati anche così poco combattivi gliela dico così
Verso un modello di quel fatto chiamiamolo che ufficialmente era quello tutto statalista centralista burocratizzato
Che non voglio dire risolto nessuno dei problemi che era chiamato a risolvere ha soltanto portato al livello parossistico
Lo spreco generalizzato ma l'impressione è che spesso che forse potremmo anche dire che il modello di quel far messo noi in piedi inedita per un modello che come fondamento aveva innanzitutto lo spreco
Poi la moltiplicazione degli archetti in maniera da rendere possibile il maggior numero di operazioni clientelari
Pensato all'organizzazione degli ospedali e al rapporto tra testi e posti letto quelle pensate a tutte a tutto il modello complessivo
Ora la novità la novità
Esterno volontariato del momento associativi del terzo settore in generale è stata proprio quella di dire basta con questo moderno loro catartico che non risolve i problemi e soprattutto crea ecco vedete una frattura
Terra il soggetto debole amministrazione all'apparato dello Stato
Pensai comunque il fatto che non è fondato sulla partecipazione sul coinvolgimento sull'attenzione che vuoi fare cioè non non li affronta neppure dicemmo libro
E allora punto bisogna che cominciammo
Anche a
Muoverci di con più forza in questa direzione che poi la ragione è spessa del malessere di tante di tante associazioni ognuno una
Vi siamo ha cercato di dare risposta bisogni che non venivano soddisfatte
Bisogni reali
E che coinvolgeva no senta dei soggetti più deboli soggetti più marginale delle aree più marginali Benetton non è un caso che nel Mezzogiorno abbiamo avuto un'esplosione così interessante sei Millard associazioni di volontariato una miriade d'attività sette ottocento mila persone coinvolte partecipe modello moderno questo modello che appunto si fonda sul coinvolgimento in prima persona dei destinatari
Sull'attivazione di percorsi partecipanti che promuovano contemporaneamente crescita culturale fuoriuscita dall'emarginazione acquisizione di una nuova consapevolezza
Dei propri diritti di cittadinanza
E io dico insisto rovesciamento della logica burocratica di organizzazione dei servizi
C'è una conquista che il volontariato ha affermato che io dico il tutto culturale ma poi anche metodologiche
Cioè dell'assistenza domiciliare
Su questo tema siamo stati io dico complessivamente Verne ritengo ancora come dire appartenente questo mondo lo studente
Vacca cioè mostarde forse troppo ottimo Rossi
L'assistente domiciliare è un modello di intervento che anche quando lo pensavamo all'inizio quando non si ragiona ha pensato solo per gli anziani degli handicappati
è un modello che serve se è un modello che rovescia completamente
Una pratica burocratica di intervento ma perché non estenderle malati di mente oggi del tutto come dire il dibattito per cui finiremmo con il non chiudere non applicare alla centottanta non chiuderemmo gli ospedali psichiatrici beh però procederemo ad una riorganizzazione siccome poi i fondi alla cultura di questa riorganizzazione
Non è ancora maturata probabilmente Lager resteranno più o meno gli stessi magari come violato il cd da qualche presenza a me
Perché non estenderla tutto il comparto della sanità
Sono stati fatti degli studi di estremamente interessante che dimostra
Che si sostituisse ingordi siamo avvalsi esperienza ospedaliera con l'assistenza domiciliare qualcuno sostiene che dimezzerebbe i costi io non so perché non ho fatto uno studio e questo sicuramente otterremo dei risparmi ma il problema non ci siamo solo i risparmi dello Stato il problema anche un modello diverso di assistenza
Modello di assistenza e non carceraria non restituzione totale questo se permettete parlante e quindi il sociologo è sempre stato contrario a questo modello di internet ma perché non estenderlo anche devianti
Ma oggi degli enti dico giovani e adulti
Ma oggi possiamo veramente continuare a credere che il carcere risolva qualche problema o dovremmo anche cominciare a ragionare sui costi di una macchina che serve solo ad una
Così riassicurazione collettive
Perché non essendo mai tossicodipendenti e potrei continuare in un bar e una logica e un modello che forse
Anzi sicuramente dovremmo provare a spingere più avanti
Per cui cambiare gode un modello io dico burocratico infinito poi tra l'altro avendo a che fare tutti i giorni con una Broccoletti figlia che rende difficile ogni intervento
Il pensiero che serie probabilmente anche una struttura un apparato serve più al impedire impedire che nasca
E in generale
L'abbiamo fatto tante volte l'abbiam fatto S
Con le associazioni che si occupavano di lotta alla al fine di lotta alla camorra abbiamo fatto nella sede dell'associazione Libera che fra l'altro è nata proprio diciamo anche per questo
Per tentare di dire mettere insieme forse solo cervi e istituzioni
Tentare di far fronte maniera anche diversa a questo problema attorno al quale forse ci stiamo avvitando anche anche troppo
Il problema del controllo sociale
Ma siamo veramente convinti che aumentando il numero come dire di operatori di giustizia riusciremo ad ottenere qualche qualche risultante militarizzando il territorio si consegue quanto i risultati non sarebbe più interessante sperimentare una strada nuova
Cioè affidare il controllo del territorio agli operatori sociali
Sperimentare forme forme nuove in altri Paesi se ne stanno anche facendo anche in Italia stiamo sperimentando gli operatori di strada c'è una letteratura una letteratura sull'argomento potremmo noi nel Mezzogiorno
Leggevo un rapporto oltre duecento abbiamo un un rapporto tra forze dell'ordine mettendoli tutti insieme cittadini che è uno ogni duecentocinquantasei se non sbaglio siamo uno ogni trecento e poi abbiamo un operatore sociale ogni quindici mila abitanti
E un rapporto quindi che a mio avviso potrebbe non dico potrebbe essere rovesciato immaginate dicemmo anche dal punto di vista occupazionale Coppola alle dicemmo porta ma non è vi saranno il dato occupazionale ecco io sono preoccupato vi devo dire quando leggo nei documenti diciamo questa attenzione prioritaria del terzo settore come soggetto economico come soggetto che va riconosciuto il problema delle regole fiscali e questi e giusto sicuramente perché sappiamo tutti quali difficoltà poi si incontrano nell'agire quotidiano l'associazione quali problemi e però non dobbiamo dimenticare che ruolo come dire vero di questo movimento organizzato
Complessivamente e quello come dire della capacità di proporre un modello completamente nuovo proprio di funzionamento dello Stato ma anche lo dica di essere cittadino è quella la corsa su cui ci siamo sempre battuti noi dobbiamo essere cittadini diverso i cittadini che non spendo quindi era ad aspettare ma cittadini che partecipando vogliono decidere operano significativamente la e dall'altro lato è chiaro che anche lo Stato deve cambiare che non è come dire
Uno stato organizzato secondo come dire un modello burocratico assistenziale dal erano noti in più questa
Ma tante presto diciamo la capacità innovativa la creatività del volontariato avverte viene giocata il dico con maggiore coraggio oggi che come dire siamo attenti siamo più organizzati anzi hanno anche delle strutture
Fate anche tutto il sistema della formazione continuiamo a dire lotta alla mortalità scolastica alla quale Tione circolare il problema vero che è un sistema scolastico e non funzione
Probabilmente vacue dir integrato va innovato
Il sistema scolastico e non in grado di dare risposte disarma problemi del tipo condire la diffusione della tossicodipendenza la promozione di una cultura antimafiosa innovazioni e ci sono gli spazi che oggi hanno occupato le associazioni contribuendo insieme con la scuola scontrandosi con un apparato complicato e anche nel suo nel suo funzionamento forse ecco Chelli cercare forme di integrazione diverso è una scuola in cui le associazioni non debbano come dire per ritagliarsi a fatica degli spazi bene
Voglio dire siano avventizia hanno come dire all'interno di un progetto educativo fa accenno insieme con gli insegnanti facciano quelli della programmazione annuale alle quelli complessivamente possiamo studiare delle quote che io
L'augurio che voglio dare a questa Assemblea che oltre come dire a dare il segnale all'esterno il segnale nazionale che ormai il terzo settore è una realtà significativa consistente grande anche in termini numerici
E capace quindi di una proposta complessiva
Utile alla collettività anche per superare problemi di natura più vasta priva di tutti quello come dire
Dell'unità di questo paese picchiarlo siamo tutti riuniti qui lavoriamo con un intento comune Ceretti
Divisioni o ipotesi di divisione non
Non c'hanno non c'hanno mai toccati ci crediamo poco anzi a fondamento della logica proprio del volontariato e queste della comunanza della condivisione dell'unitarietà e quindi il segnale corse più positivo che possiamo andare grazie
Grazie al Presidente della Provincia Amato Lamberti
Una breve comuni comunicazione
Riguarda due messaggi
Uno ci arriva poco fa per via telefono la parte del presidente della giunta della Regione Campania l'onorevole Antonio Rastrelli che malato non ha potuto presenziare nostri lavori
Lo ringraziamo per il messaggio gli auguriamo di guarire
E nello stesso anno vi leggo anche un telegramma che abbiamo ricevuto
Dalla onorevole dal senatore Nicola Mancino presidente del Senato della Repubblica
Ringraziando per il cortese invito a partecipare al forum il lavoro che non c'è lavoro che verrà previsto per i quattro cinque ottobre prossimi le comunico rivolto al coordinatore chi è concomitanti impegni non vi consentono purtroppo di essere presente l'occasione mi è gradita comunque
Per augurare alla manifestazione pieno successo ed inviare all'entità degli intervenuti i miei più cordiali saluti Nicola Mancino presidente del Senato della Repubblica
Lo ringraziamo per il messaggio d'ora la parola
Annuncio Iovene che il coordinatore nazionale del Forum per la relazione
Introduttiva del nostro della sofferenza
Domani
Il popolo della solidarietà quello che anima le migliaia di gruppi di volontariato circoli associativi cooperative sociali organizzazioni non governative di solidarietà internazionale che hanno dato vita al Forum Permanente del Terzo settore o a Libera Associazioni nomi e numeri contro le mafie
Insieme agli studenti di tante scuole ed università d'Italia tornerà in piazza
Qui a Napoli per una speriamo grande tempo permettendo manifestazione nazionale
A due anni di distanza dalla manifestazione di Roma che diede il via a questa nostra esperienza e vita alla più grande aggregazione delle realtà non profit del nostro Paese
Quel popolo si è ridato nuova puntamento di riflessione e di mobilitazione
Da allora molte cose sono cambiate
Si era alla vigilia di una finanziaria particolarmente iniqua varato dal governo Berlusconi ed ispirata alla logica dello smantellamento del welfare tanto da far scegliere come parola d'ordine la ricorderete
Per la nostra manifestazione la solidarietà non è un lusso
Quello manovra fu bloccato
E dico anni che ci separano dal loro hanno visto la nascita del governo dell'Ulivo l'avvio di un dibattito intenso di prime proposte di legge ed atti concreti a sostegno del Forum del terzo settore del terzo settore in generale
Il Forum è cresciuto in adesioni e divenuto l'interlocutore sociale di politiche scelte di governo istituzioni locali altre parti sociali
La prima delle nostre scommesse quelle a Velletri dell'ammissibilità dell'accreditamento del nostro mondo delle nostre attività
Sembra in un qualche modo essere vinta
E la verifica allora si sposta su un terreno
Certamente più più hard molto impegnativo
Quello dei contenuti della progettualità e per la proposta della traduzione sul territorio di questa progettualità e della costruzione di esperienze comuni
Questo è quanto abbiamo tentato di fare nell'incontro con il governo il diciotto luglio scorso ed in quello con il ministro del lavoro Treu del tre settembre nonché con diversi incontri avuti con ministero della solidarietà sociale
E quanto ci sollecita il tavolo di confronto permanente con
Finanziaria predisposto alla commissione Zamagni
Affari finanza il supplemento economico di Repubblica ha fatto ricorso ad un aneddoto simpatico ma io credo discutibile
Quello della caccia alle anatre di Trotsky l'autore dell'articolo ricorda che Trotsky nella sua autobiografia scrisse non avrei mai immaginato che una battuta di caccia alle anatre avrebbe cambiato la storia
Si riferiva allo scontro determinante per la successione all'ENEL in cui aveva prevalso Stalin al quale non aveva potuto partecipare perché malato
Qualcosa di simile alla né anatre di Trotsky potrebbe succedere con la legge delega sul non profit che sarà collegata alla prossima Finanziaria suggerisce l'autore dell'articolo
Sostenendo che dal modo in cui il governo eserciterà la delega dipenderanno le sorti del nostro welfare
Discussione tutt'altro che banale o secondaria e che si accompagna però ad un uomo un luogo comune che va insinuandosi pericolosamente il terzo settore come grimaldello per lo smantellamento dell'influenza
A furia di ripeterla si rischia di prendere per buono un idea che invece è l'esatto opposto non solo delle posizione sin qui elaborato dal Forum ma della storia stessa di questi anni nel nostro Paese
L'associazionismo e il volontariato la cooperazione sociale sono stati i principali soggetti
Che a partire dagli anni ottanta si sono battuti contro lo smantellamento dei sistemi di protezione sociale ed anzi hanno attivamente lavorato per ampliare il campo dei diritti di cittadinanza
Oltre alla stretta cerchia del lavoro sia in relazione ai soggetti pensato agli immigrati e soggetti svantaggiati ai minori agli anziani e così via che alle tematiche
Così come territorio basti pensare alle tante aree del Sud tutto lo stato sociale lo ricordava Presidente della Provincia Lamberti
Quello vero non l'assistenzialismo non si è visto nemmeno di sfuggita
Hanno organizzato la domanda facendola spesso emergere dalla crisi dis dalla clandestinità e tanti sogni individuale
Rivolgendo la nei confronti dello Stato degli enti locali ed al tempo stesso hanno cominciato a costruire l'Offerta lì dove il pubblico statale non era in grado di arrivare la sussidiarietà tra pubblico e privato sociale è sempre stato uno dei tratti caratterizzanti del terzo settore che concretamente esiste nel nostro Paese e di questo non può non tenersi conto
Vorrei segnalarvi per esempio che proprio nei giorni scorsi in Umbria la la Giunta regionale umbra ha presentato un disegno di legge di riforma
Dell'assistenza in quella regione che produce al tempo stesso il massimo della collaborazione possibile con il terzo settore con il massimo della protezione sociale quindi l'esatto opposto dell'idea dello smantellamento Del Bue
Ora fare una discussione in astratto a prescindere dai soggetti concreti ed assolutamente decontestualizzata può anche essere interessante ma rischia francamente di portarci fuori strada
Il dibattito legislativo sul terzo settore
Ha fatto negli nell'ultimo anno significativi passi in avanti
Per la prima volta si è cominciato a ragionare anche se ancora solo sul piano fiscale in termini unitari superando la vecchia logica degli interventi settoriali che aveva caratterizzato la fase precedente attraverso le leggi quadro sul volontariato e sulla cooperazione sociale
L'innovazione non è di poco conto se si considera che invece negli altri Paesi europei ed anche negli Stati Uniti
Da tempo il non profit o il fenomeno associativo sono stati affrontati nel loro insieme sottolineandone i punti comuni piuttosto che le differenze
Non a caso una scelta del genere ha portato in Italia ad una difficoltà nell'applicazione delle leggi esistenti lasciando fuori numerose realtà e addirittura arrivando ad una diversificazione dei criteri votati da Regione a regione
A partire dallo scorso anno su iniziativa dell'allora ministro delle Finanze Fantozzi si è avviato un proficuo dibattito peso alla definizione di un intervento legislativo per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale
Interrotto sì per la conclusione anticipata della legislatura e ripreso successivamente dall'attuale governo
La predisposizione del disegno di legge è stato affidato ad una commissione presieduta sempre dal professor Zamagni e supportata da un intenso confronto con i diversi soggetti del terzo settore del nostro Paese
La legge delega collegata alla Finanziaria novantasette assegna al governo il compito di emanare uno o più decreti delegati entro il trentuno dicembre novantasette che regolino l'intera materia dal punto di vista fiscale
Questo intervento lascia aperti i problemi di una ridefinizione e giuridica che implicano una riforma del Codice civile soprattutto degli libro primo del Codice civile
E nel completamento delle leggi di riconoscimento attraverso una legge quadro sull'associazionismo per le quali visti i ritardi nelle passate legislature sarebbe opportuno individuare una corsia preferenziale per la discussione parlamentare
Il progetto di legge vede GA fissa i paletti generale dell'intervento del governo attraverso il riordino di tutte le norme tributarie dei cosiddetti enti non commerciali
Oggi assai confuse spesso lasciata all'interpretazione di circolare contraddittoria
E la creazione delle Onlus con l'esclusivo fine solidaristico da cui verrebbero esclusi gli enti pubblici e le società commerciali diverso da quelle cooperative
Inoltre sono individuati come requisiti fondamentali il divieto di distribuire anche in modo indiretto utili ovvero di cedere beni o prestare servizi diversi da quelli proprio dell'organizzazione a condizioni più favorevoli ai soci associati partecipanti
E a coloro che a qualsiasi titolo operano per l'organizzazione fanno parte ed espresse disposizioni statutarie dirette a garantire l'osservanza dei principi di trasparenza e di democraticità
Io credo che occorra sottolineare come susciti invece perplessità alla possibile concessione di deroga quest'ultimi principi che il Governo si riserverebbe di concedere in relazione alla particolare natura di taluni enti
Comunque gli interventi fiscali per le Onlus dovrebbero riguardare la detraibilità una deducibilità delle erogazioni liberali regimi agevolati ai fini delle imposte sui redditi per l'operazione di trasferimento di beni patrimoniali e di altri tributi
L'attività di controllo verrebbe demandata ad una possibilità autorità operante sotto la vigilanza dei ministeri della solidarietà sociale delle finanze ed istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri
Nell'ultimo anno mentre il provvedimento in discussione ottenuto una positiva accoglienza da parte del terzo settore
Non sono mancate voci dissonanti soprattutto legata alla possibilità alle possibilità di elusione che la normativa potrebbe generare
Le obiezioni sono tipiche di una cultura giuridica e fiscale basata su un sospetto
Testo di introdurre meccanismi burocratici di controllo in grado di complicare certamente la vita delle organizzazioni del terzo settore ma sicuramente discutibili sul piano dell'efficacia nei confronti dei pericoli di elusione ed evasione
Come drammaticamente l'esperienza concreta dimostra evasori ed elusori in Italia non hanno certo bisogno di attendere una normativa del genere
Mentre delimitare i campi di attività o introdurre una casistica specifica delle iniziative ammesse rischierebbe di lasciare fuori soggetti importanti o risultare infinita
Per fare solo alcuni esempi concreti
L'attività sportiva un campionato di pallavolo o altro un ragazzo in quartieri a rischio dove domina la criminalità organizzata e vanno avanti imponenti processi di esclusione sociale è un'attività di grande utilità sociale sia uno o le azalee venduto ad un'associazione che lotta contro il cancro sicuramente non hanno un effetto terapeutico sulla malattia e quindi non sono riconducibili direttamente ai fini dell'associazione come qualcuno vorrebbe
Ma certamente sono il modo consueto con cui l'associazione si finanzia per il raggiungimento dei propri scopi sociali
Ora una legislazione semplice trasparente e quella che offre meno margine ad eventuali approfittatori ed al tempo stesso più ed è più facilmente controllabile da parte di chiunque
Ma
A prescindere dalle a un lusso la proposta di legge finanziaria presentata dal governo mi pare segni un'inversione di tendenza rispetto al passato
Ebbene iniqua e tenta di far fronte ai problemi del deficit senza smantellare in quel far che c'è
Ma il problema che abbiamo e che quel welfare costruito su una fascia che va sempre più restringendosi di garantiti e lascia drammaticamente fuori gli esclusi che sono come tutte le statistiche ci ricordano in grande crescita
Per questo poniamo il problema di una profonda riforma dello stato sociale così come si è storicamente determinato nel nostro Paese
E ci preoccupano misure come i tagli agli enti locali che potrebbero avere risvolti negativi proprio sul terreno delle spese sociali a carattere locale
Nella Finanziaria come nel recente accordo sull'occupazione si intravvedono delle scelte positive ed una maggiore attenzione al non profit
Ma il coraggio e la capacità di rinnovamento di cui c'è bisogno e ben altro
Basti pensare che solo una piccola parte delle nostre proposto sull'occupazione ha trovato spazio che molte questioni sono ancora lo studio mentre nei giorni scorsi è stato reso pubblico un rapporto sull'occupazione del terzo settore curato dall'un'aria di cui si parlerà nel corso di quest'incontro
Che potenzia duecento mila nuovi posti di lavoro possibile nei prossimi due anni comincia un incremento di quasi il cinquanta per cento dell'occupazione attualmente esistente nel settore
L'incontro di oggi e la manifestazione di domani si caricano però di nuovi e più intensi significati questo appuntamento pensato e voluto Sutu ben prima che l'avventurismo di Bossi se Minas veleno del secessionismo
A maggior ragione alla luce di quanto accaduto sulle rive del Po poche settimane addietro intende riproporre a voce alta il tema di un nuovo rapporto solidale tra nord e sud d'Italia
Purtroppo questo nostro appuntamento non ho
Potuto di alcun sostegno da parte del mondo l'informazione basti pensare a quanto diversamente avvenuto per il quindici settembre della Lega
Ed è cresciuto giorno dopo giorno grazie al tam tam dal passaparola delle reti di solidarietà e cittadinanza attiva di questo nostro Paese
Eppure motivi per parlarne non ne sono certo mancati
Questo nostro appuntamento si colloca infatti nel pieno di notizie drammatiche per il nostro Mezzogiorno i dati sulla l'alfabetismo e la scolarità diffusi dall'Istat quest'estate
Quelli sull'occupazione che con oltre un milione e mezzo di disoccupati cinquantasette virgola otto per cento del totale nazionale segnala una vera emergenza nazionale
Si potrebbe continuare
La distanza tra nord e sud o continuano ad aumentare il dibattito su questo tema alimentato anche dalle facile demagogia della lega si è caricato negli ultimi anni di luoghi comuni e mistificazioni
A partire dall'idea che la dipendenza non fosse una condizione subita è frutto di una politica di scelte funzionali ad un determinato blocco sociale del Sud dell'otto e del centro che su questo dipendenza ha costruito gran parte delle sue fortune
O per fare un altro esempio
Del banalità
Di cui si parla in questo periodo la necessità del ritorno alle gabbie salariali come ricorda giustamente il documento di convocazione dell'incontro di oggi a tenere lontani dal Sud di capitali d'investimento non è tanto soprattutto il costo del lavoro da più di vent'anni significativamente più basso che in altre aree del Paese
Quanto le diseconomie ambientali carenza di infrastrutture e servizi difficoltà al se non addirittura impossibilità di credito per le piccole e medie imprese debolezze di capacità tecnico amministrativo oltre che politica delle amministrazioni regionali e locali
Un contesto ambientale complicato controllo esercitato alla criminalità organizzata della gran parte delle attività economiche
E non ha fatto emergere il dibattito sul Sud invece un dato che con l'incontro di oggi la manifestazione di domani vogliamo far rilevare invece con forza
Poco meno di un anno fa sono stati resi noti i risultati di una ricerca condotta da Limes dal Formez sull'associazionismo nel Mezzogiorno di questo ci parlerà poco più avanti il professore l'America i dati ancorché prego Fassati praticamente sotto silenzio sono impressionanti
Sono state censite più di sei mila associazioni a cui aderiscono oltre settecento mila cittadini
Le persone coinvolte a diverso titolo sono più di tre milioni
Più di due terzi di queste associazioni sono nate dopo il mille novecentottanta in piena fase di individualismo ed edonismo reaganiano ricordate ed in misura molto più consistente che non nel centro nord
I successi nella lotta alla mafia della criminalità organizzata alcuni cambiamenti significativi sul piano politico ed amministrativo al sud possono leggersi anche attraverso questi dati
Si tratta di un grande processo di crescita e anzi di vera e propria costruzione della Società Civile mezzogiorno
Delle regioni meridionali volontariato l'associazionismo la cooperazione sociale stanno rivelando siccome le realtà più dinamiche di innovative
Rispetto alle difficoltà di rinnovamento che ancora incontrò la politica l'impresa la pubblica amministrazione
Lì dove molti ragionano con lo sguardo rivolto al passato con una sorta di coazione a ripetere
Riproponendo scelte proposte rivelatasi insufficienti se non addirittura dannose il mondo della solidarietà organizzata proposte praticato percorsi di socialità partecipazione alla vita democratica ed anche di lavoro nuovi ed è a partire da questo convincimento che nella piattaforma in discussione oggi abbiamo proposto tre scelte prioritarie
Ho voglia le risorse di interventi in direzione dell'infrastrutturazione moderno ed efficiente dei territori meridionali indirizzando capitali pubblici e privati verso gli investimenti produttivi e la produzione di beni di interesse collettivo
In questo quadro sono indispensabili nuove politiche attive del lavoro che vadano dall'istituzione di un credito i Verdi INPS per le nuove imprese sociali all'ampliamento dei settori e dei soggetti di intervento la Società per l'imprenditorialità giovanile
Così come proposto del documento del formo consegnato a Treu il tre settembre
Realizzare un investimento straordinario nella qualificazione degli apparati tecnico amministrativi delle regioni e degli enti locali
Far crescere favorire nella società la domanda di servizi collettivi attraverso il cambiamento di aspettative e comportamenti nella coscienza civile
Tutto questo implica un diverso rapporto con il terzo settore del Mezzogiorno riassumibile dodici punti della piattaforma che qui ricordo brevemente
L'utilizzo di parte del patrimonio pubblico immobiliare e la finalizzazione della riconversione di aree dismesse per assicurare sedi e luoghi alle attività di iniziative soggetti del terzo settore
L'utilizzo a fini sociali dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata così come richiesto da libera garantendo l'operatività delle norme esistenti l'accesso al credito e lo sviluppo di strumenti di finanza etica
La riforma della formazione professionale riservando una quota finalizzato allo sviluppo del Terzo settore della prospettiva di un migliore utilizzo dei fondi europei già disponibili
L'avvio di progetti pilota che sperimentino la proposta di un servizio civile nazionale attraverso percorsi scuola lavoro servizio civile nei campi vari in cui opera il terzo settore
La scuola venne Azzam l'innalzamento dell'obbligo scolastico la lotta alla partiti mortalità scolastico come terreni centrali a cui aggiungere l'apertura al territorio degli edifici scolastici quindi tutto un lavoro sull'extra scuola
La promozione degli strumenti della partecipazione percorsi concreti per esercitare il diritto all'informazione e la trasparenza previsti dalle leggi centoquarantadue e duecentoquarantuno che vedono protagonisti soggetti del terzo settore
Lo sviluppo dei rapporti tra enti locali e terzo settore anche attraverso lo strumento delle convenzioni superando i meccanismi assunti delle gare al massimo ribasso
Questo sviluppo può essere certamente facilitato dall'introduzione della deducibilità fiscale
Così come richiesto dal documento dal Forum sull'occupazione dei costi sostenuti dai singoli e dalle famiglie per una serie di servizi alla persona si Limido assistenza domiciliare e così via
Con meccanismi e misure che riescano a fare emergere il lavoro nero fare uscire dalla precarizzazione e non il contrario come si potrebbe sostenere
Il potenziamento delle attività culturali sportive e ricreative in particolare nei quartieri cosiddette a rischio delle città meridionali
La valorizzazione e promozione e tutela dell'ambiente del patrimonio dei beni culturali
Una politica per l'immigrazione che al sud umile condizioni ancora più drammatiche che in altre aree del Paese
Meccanismi come il permesso di soggiorno per lavori stagionali la legge sull'immigrazione nazionale quelle regionali che intervengono sul terreno dei diritti sociali solo alcune delle richieste che il movimento antirazzista avanza che informa fatto propri una politica per i minori che li allontana dal degrado urbano dalla passività del ricatto e la violenza
Si tratta ovviamente solo di alcuni titoli che vogliamo proporre ai numerosi ospiti che abbiamo invitato che hanno gentilmente accettato di confrontarsi con noi in questi due giorni di dibattito il nostro tentativo e quello di indicare una strada diversa e possibile per il sud e per l'intero Paese
Una strada che con fatica noi abbiamo cominciato a percorrere e che spero molti altri percorreranno insieme a noi grazie
Bene grazie Nuccio per
La anche sintesi ma efficace con la quale ci ha presentato la nostra piattaforma le nostre proposte che saranno oggetto appunto della dibattito di questi giorni
Do ora la parola per incominciare a scambiarci anche opinioni e apportare ulteriori valutazioni e proposte al professor Francesco Ramella
Allora innanzitutto voglio dire che sono particolarmente contento di esser qui e di poter contraddire il gentile ospite che appunto ha citato diciamo una mancanza di studi sul Mezzogiorno io vi parlerò di una ricerca che è stata condotta dall'istituto meridionale di storia scienza e sociale tra il novantadue e il novantatré che dimostra che faticosamente si può fare si fa ricerca e Mezzogiorno
E subito dopo i devo contraddire perché do ragione a Marotta quando dice che c'è poca ricerca sul Mezzogiorno
Ci sarebbe bisogno forse invece di un maggiore impegno di ricerca sul Mezzogiorno perché del Mezzogiorno si parla molto e diciamo si costruiscono molti stereotipi che a questo punto è diciamo venuto il tempo di vagliare alla luce appunto del rigore scientifico e quindi anche di valutare la consistenza di questi stereotipi
La nostra ricerca a un oggetto ha avuto un oggetto particolare l'associazionismo culturale
Nel Mezzogiorno perché è così importante studiare le associazioni ed in particolare nel Mezzogiorno vi porto un pochino lontano ma non tanto il tema della partecipazione della solidarietà che voi avete messo al centro della vostra iniziativa coniugando l'appunto con il discorso dell'associazionismo è un tema classico della riflessione sociologica fin dai padri fondatori
Perché Durkheim Tocqueville il Weber
Che sono un po'i nostri punti di riferimento disciplinari dedicano tante pagine tante attenzioni alle associazioni della società civile
Perché queste forme di autorganizzazione della società secondo loro svolgevano un ruolo essenziale da vari punti di vista innanzitutto per la tenuta di un tessuto democratico le associazioni garantiscono
La maturità della società civile garantiscono spazi di autonomia della società nei confronti del potere politico nei confronti dello Stato ricordatevi la paura il tocco il PIL
Di Tokio Phil per lo Stato dello stato diciamo che può invadere la sfera della libertà individuale la capacità di autorganizzazione civile della Società pone una barriera
Nei confronti dello Stato allo stesso tempo si pone diciamo come uno degli strumenti democratici di partecipazione e quindi uno degli strumenti che i cittadini hanno a disposizione per incidere sul processo
Democratico allo stesso tempo diciamo è uno dei canali importanti
Per la formazione di cittadini coscienti e capaci di partecipare alla vita pubblica
Questo tema è stato a lungo dimenticato nella riflessione sociologica ed è ritornato di attualità negli ultimi quindici venti anni un po'prima sotterraneamente poi sempre con maggiore vigore e si è collegato ovviamente a due temi
Da un lato la crisi o almeno il dibattito sulla crisi del Welfare State che ha diciamo portato i riflettori sul positivo
E il potenziale Ruotolo delle organizzazioni di volontariato dall'altro la crisi della democrazia o almeno alla crisi della cultura civica
L'indebolirsi delle forme di partecipazione politica tradizionale indebolirsi dei soggetti che sono stati gli autori del radicamento democratico nelle nei Paesi occidentali partiti le stesse organizzazioni sindacali che sempre meno con sempre maggiore difficoltà si sono fatti diciamo
Veicolo della partecipazione dei cittadini a fianco di questi processi però si è visto un rigoglio di attività di associazionismo di nuove forme di partecipazione nei movimenti
E quindi anche questo diciamo ci richiama l'attenzione e una nuova attenzione su rinascere di forme associative che possono svolgeva un ruolo positivo per la democrazia
Che tipo di funzioni può svolgere l'associazionismo e diciamo perché se ne parla con tanta insistenza innanzitutto diciamo svolgono un ruolo per il tessuto economico e voi lo avete richiamato nella vostra manifestazione
Le risorse della partecipazione della solidarietà per lo sviluppo
Lo sviluppo economico
Sappiamo benissimo diciamo che il mondo del volontariato e dell'associazionismo danno un contributo diretto in termini di prodotti disservizi diciamo
All'attività economica di questo Paese spesso in forme non contabilizzate ma comunque rilevanti per l'integrazione sociale di questo Paese
Ma anche indirettamente l'associazionismo anche quello che non svolge attività dirette di servizio
Attività economiche
Svolge diciamo un ruolo importante perché consolida un tessuto civico di fiducia di cooperazione collettiva che ormai entrato nel patrimonio comune anche gli economisti rappresenta una risorsa essenziale per lo sviluppo
Delle democrazie occidentali per lo sviluppo economico
Più facile ancora e mettere in evidenza il ruolo che le associazioni svolgono per il consolidamento e per la diffusione di forme di partecipazione democratica ormai sono moltissimi gli studio così che hanno messo in evidenza come diciamo le associazioni il mondo del volontariato siano degli attori cruciali per la diffusione dell'impegno civico dei cittadini
Essere membri di una di una associazione anche che non ha dichiarati fini politici espone questi cittadini a forme di coinvolgimento nella sfera pubblica forme di coinvolgimento e di interessamento su beni di interesse collettivo
E quindi questi attori questi attori della società civile possono essere diciamo a degli attori cruciali per la strutturazione di una sfera pubblica democratica
Possono svolge allo stesso tempo un ruolo di sensibilizzazione di formazione dell'opinione pubblica ma anche di premessa e di controllo sulle decisioni
Delle autorità alcun
Detto questo quindi sottolineata la rilevanza sotto vari profili dell'associazionismo qual è la situazione in Italia
L'Italia è sempre stata considerata un Paese debole sotto questo profilo non ha avuto sempre così tanta capacità associativa anzi spesso questo dato della carenza di un tessuto associativo è stato portato a riprova di una fragilità democratica
Italiana penso ad alcuni studi condotti negli anni quaranta e cinquanta che evidenziavano l'Italia come un Paese debole sotto il profilo della capacità di autorganizzazione sociale
Non sappiamo anche e voi ne siete a dimostrazione che negli anni settanta negli anni Ottanta questa capacità di dei cittadini di associarsi e di cooperare tra loro è molto cresciuto nel dibattito però viene spesso sottolineato che questa crescita è stata diciamo più forte più impetuosa nelle
Nelle regioni del centro nord
Il Mezzogiorno sembra appunto
Anzi e spesso l'immagine che viene veicolata dei mass media criminalità organizzata arretratezza economica arretratezza politica
L'immagine che ci viene veicolato del Mezzogiorno quindi è un'immagine di disgregazione sociale
Nell'immediato dopoguerra un antropologo americano andò a studiare un piccolo paese contadino della Lucania
E studiando questo piccolo paese lui che veniva dall'America un paese diciamo di forti tradizioni civiche e di forte tessuto associativo era colpito dalla mancanza di associazioni di volontari cioè di forme di cooperazione spontanea dei cittadini
La conclusione che ne trasse da cui essa il Mezzogiorno italiano è arretrato economicamente e The debole dal punto di vista ciclico perché i cittadini sono cronicamente incapace a cooperare tra loro
Luigi De Finis sono mossi da un ethos di familismo morale al di là dell'interesse della famiglia non riescono diciamo a vedere niente sulla sfera pubblica quindi proiettano i loro interessi particolaristici questo accadeva negli anni alla metà degli anni Cinquanta
All'inizio degli anni Novanta un altro politologo americano Roberta Anna e diventato piuttosto famoso più o meno regalandoci la stessa immagine depressa è un po'disperata del nostro Mezzogiorno d'Italia
I cittadini del Mezzogiorno che ci descrive questo politologo americano sembrano i contadini lucani degli anni Cinquanta
No viene un sospetto ma allora tutto quello che è successo in questi quarantacinque anni nel Mezzogiorno non è diciamo servito a niente cioè è davvero questo mezzogiorno nel Mezzogiorno non è stato investito per esempio da una crescita anche se diciamo squilibrata di benessere economico non è stato investito da una crescita dei livelli di istruzione
Da qui nasce la nostra ricerca andiamo a vedere se è proprio così
Andati diciamo a fare questa ricerca ci siamo accorti che le cose ovviamente non stavano così noi abbiamo scoperto diciamo
Una densità associativa cioè un un numero molto forte di associazioni che operano nel settore culturale ne abbiamo censite sei mila quattrocento
Alcune saranno stati dei fantasmi noi crediamo di no alcune saranno morti dal loro dal novantadue novantatré ma noi siamo convinti perché abbiamo intervistato i loro responsabili che rappresenta diciamo una forza della società civile meridionale che contrasta con questo stereotipo della mancanza dell'incapacità dei cittadini meridionali di rimboccarsi le maniche cooperare tra loro
Abbiamo anche visto che molte di queste associazioni sono molto recenti
Lo diceva prima io ho vent'il settanta per cento di loro è nato dopo gli anni Ottanta una percentuale molto superiore a quella delle altre
Ricerche condotte nel centro nord
Il centro nord abbiamo un tessuto accetta associativo più radicato nella storia abbiamo una quota percentuale maggiore di associazioni che hanno lunghe tradizioni alle spalle Ricci dall'idea di una società civile meridionale che De noto ma notevole effervescenza ma che denota anche una certa fragilità non visto annoiare con i particolari nostri indicatori della fragilità associativo
Però diciamo siamo in una situazione di ambivalenza una grande capacità espressiva della società civile meridionale
Ma anche una fragilità che dovuta diciamo da questa mancanza di tradizioni dalle difficoltà che l strutturale che alle associazioni hanno nel Mezzogiorno dalle difficoltà spesso in questi ultimi anni di dialogo con le istituzioni pubbliche
Vorrei diciamo richiamare altri due elementi di questa ricerca che mi sembra di particolare significato e poi mi avvio alle conclusioni per non annoiarvi troppo
C'ha colpito un dato abbiamo censito associazioni culturali dentro c'erano anche associazioni di cultura politica e associazioni di cultura ambientalista
Detto questo abbiamo trovato che una vuota elevatissima di dirigenti di queste associazioni si dichiaravano impegnate politici a me circa il quaranta e il cinquanta per cento di questi responsabile associativi
Si definiva come una persona coinvolta nella politica
Molti di loro venivano da precedenti esperienze di partecipazione in politica spesso gli anni della contestazione dei grandi movimento alla fine degli anni sessanta e gli anni Settanta
Un un po'un secondo elemento ci ha colpito molte di queste associazioni nell'anno precedente la nostra intervista avevano svolto compreso parte dimostrazioni pubbliche avevano fatto raccolte di firme abbiamo svolto opera di sensibilizzazione dei cittadini su interessi collettivi
Avevo in quindi partecipato a tutta una serie di attività che li proiettavano nella sfera pubblica
I contenuti delle loro attività i contenuti e le loro attività dimostravano una sensibilità civica è un impegno sui temi pubblici che ci ha sorpreso alcuni in termini solo culturali ma si impegnavano sui problemi della droga della cultura
Della
Criminalità organizzata per il degrado delle città altri in modo più diretto andavano a fare attività culturale nei quartieri più degradati delle città oppure svolgevano questa funzione che vi ho richiamato distinguo nei confronti dell'amministrazione a volte di controllo e sanzionamento
Nei confronti dell'amministrazione con denunce per esempi con il richiamare le amministrazioni e gli amministratori e i loro doveri di salvaguardia del patrimonio ambientale o dei beni artistici delle città
Ora
Questo ci dimostra che queste forme di partecipazioni esiste una grande sul serbatoio di risorse civiche che viene sottaciuto
Ed è un serbatoio di risorse civiche che può svolgere una funzione di sponda
Per tutte quelle opere di rinnovamento e di trasformazione della politica che si sono avviati all'interno dei Comuni del Mezzogiorno
Grande politicizzazione in questo caso non vuol dire come è stato in passato colonizzazione della società civile da parte dei partiti ma spesso diciamo una proiezione della società civile
In questa diciamo che io chiamo la sfera pubblica democratica di controllo dell'azione degli amministratori pubblici un secondo elemento a chi è che abbiamo trovato dentro queste associazioni tra gli iscritti
Ovviamente c'è chi medie superiori tra gli scritti diciamo che svolgono una forma di attività professionale ma è un dato che è vero per tutta l'Italia è più facile trovare nell'associazione culturale i ceti medi e superiori se non
I diciamo i lavoratori salariati
Ma quello che più colpisce nel Mezzogiorno è la composizione per età degli iscritti ben il settanta per cento hanno meno di quarant'anni una percentuale molto superiore a quella delle altre associazioni del centro nord
Un terzo degli iscritti sono studenti una percentuale che dalle due alle tre volte superiore a quella delle associazioni troviamo
Nella media italiana
E quindi ci troviamo dei giovani istruiti i tre quarti degli iscritti hanno almeno un diploma
Impegnati nella sfera pubblica
Il punto interrogativo è come interpretare questo dato cioè questa forte partecipazione giovanile
Giovani fino a quarant'anni per intenderci
Io credo che qui diciamo tocchiamo con mano lo le potenzialità ma anche il disagio della condizione giovanile nel Mezzogiorno lo sappiamo da tutte le inchieste che sono state fatte sui giovani
Essere giovani nel centro nel nord del Paese essere giovani nel Sud
Più o meno vuol dire la stessa cosa in termini di aspirazioni di valori di universi culturali a cui partecipiamo
La scuola di massa la stessa televisione ci fanno ormai tutti partecipare ad uno stesso universo i discorsi ma essere giovani e Mezzogiorno è molto più complicato che essere giovani nel centro nord naturalmente
Ci sono probabilmente tante contraddizioni culturali e davvero maggiori che in una realtà del centro nord questo capitale culturale questo capitale di valori è più difficile da implementare nelle
Nelle città del Sud
Ma spesso è molto più difficile trovare una propria identità sociale che passi attraverso il lavoro
E qui ti richiamo un dato che conoscete sicuramente meglio di me
Di questa elevata disoccupazione giovanile che va spesso ad incidere sulle fasce di esclusione di marginalità sociale dei giovani ma anche sulle quote diciamo più apprezzate quelle che con elevati livelli di scolarizzazione da qui io penso questa la risposta sia facile
In queste associazioni in queste forme di partecipazione sì
Evidenzia la contraddittorietà del processo di mordermi Izzo azione
Del Mezzogiorno una modernizzazione che è andata avanti sul tema sulla ridimensioni relative agli stili di vita alla stella culturale ma non in termini di opportunità concrete e quindi in questa in queste forme di partecipazione ai giovani al Mezzogiorno secondo me esprimo a domanda di identità sociale e di cittadinanza sociale grazie
Grazie al professor lamella questa ricerca sicuramente sarà di aiuto al nostro lavoro
Vorrei dare qualche un ulteriore messaggio c'è un un messaggio di augurale da parte dell'arcivescovo di Napoli monsignor Giordano che lo ringraziamo nello stesso tempo vorrei segnalare che noi abbiamo avuto nei giorni scorsi naturalmente
Dopo anche alcuni incontri fatti adesione alla iniziativa la manifestazione da parte delle confederazioni CGIL CISL UIL sono presenti ai nostri lavori oggi e domani Betty leone Lia Ghisani e Carlo Fiordaliso e altri sindacalisti naturalmente anche della Regione
Delle idee e delle altre regioni del sud
C'è anche un messaggio sono tutti e due abbastanza corposi quindi c'è un contributo anche di idee
Che viene da parte di sintesi dei sindacati confederali dei pensionati CGIL CISL UIL e ringraziamo anche di questo anche anche qui sono presenti in sala rappresentanti di questi sindacati
Dei pensionati ringraziamo di questo di questi documento contributi e anche adesioni
E sala siamo sicuri che
In nel rapporto che si fa sempre più intenso tra a le organizzazioni del terzo settore l'associazionismo volontariato e cooperazione e le confederazioni possa sicuramente continuare ad arricchirsi di idee e di e anche di azioni comuni
Da nostra iniziativa
Sappiamo che
Nel merito di queste cose i nostri amici dei sindacati ci daranno il loro contributo nel dibattito che faremo oggi e domani
Do ora la parola al profeta alla al dottor Paolo Mancuso che è procuratore antimafia di Napoli
Ettore scusi
Siccome il microfono è scomodo violoncello può anche andar rilevante la mano all'avversario certo
Il tema è particolarmente delicato se e lo si colloca nell'ottica della
Lavoro che io svolgo dei problemi di cui quotidianamente mi occupo e tuttavia è estremamente opportuno che anche questo o punto di vista venga nelle mise nella misura in cui ne sarò capace
A confrontarsi con tanti altri che sono presenti in questa occasione in un momento di riflessione così importante
Io credo che
Se c'è sembra che non ci sia dalle parole
Del professor premiante mia preceduto
Ma se esiste come ma per la verità il GSM sembra che esista una difficoltà di attecchimento di un fenomeno così importante come l'associazionismo in un
Tessuto sociale come quello di questa società meridionale
Se esiste questa difficoltà io credo che vada ricercata
Non fondamentale sulla bara mento di questo tessuto
In una
Abitudine
Che è storicamente connaturata purtroppo a larga parte
Del nostro Mezzogiorno a cercare
Con rapporto verticale piuttosto e con rapporto di John tale la soluzione dei propri problemi o momenti di avanzamento di sviluppo voglio dire
Esiste danni nella nostra società meridionale un concezione clientelare della politica e non invento nulla dico soltanto quella che purtroppo esperienza comune
In cui cioè al cittadino spesso sì sostituisce il suddito colui che non rivendica i propri diritti ma chiede che essi in qualche maniera trovino soddisfazione attraverso il favore di chi ha potere
Questo rapporto quindi viene cercato un piano verticale conti occupa posizioni
Sora coordinate dal punto di vista istituzionale politico amministrativo lavorativo imprenditoriale piuttosto che in un momento di partecipazione collettiva nelle ricerche soluzioni problemi terribili che Mezzogiorno deve affrontare
Questa ricerca verticale dicevo di fatto indebolisce enormemente quella struttura che dovrebbe essere invece la base
Di una
Un ruolo di
Controllo di vita ordinaria ma anche di controllo di chi esercita il potere e di attribuzione del consenso nel momento centrale
In cui si selezione il ceto politico di consenso a coloro che bene hanno operato purtroppo il consenso assai spesso avviene sulla base di chi è più in grado di distribuire favori
Il che significa poi in un circuito perverso che il dovere restituire dover rendere quel favore da parte di chi ha potere in ogni senso in ogni accezione
Costringerà a prassi
Per lo meno Esterni alla legalità quando non decisamente illegali
è evidente che è parte fondamentale
Di questa difficoltà
Della costituzione di un tessuto di una struttura orizzontale
Di rapporti
In qualche maniera antagonista
O comunque di controllo rispetto all'esercizio del potere
Credo che di avanzamento culturale di sviluppo economico credo che
Abbiamo un ruolo fondamentale che gioca un ruolo fondamentale quella grande piaga nel giorno per la nostra disoccupazione
L'anno scorso
Ebbi modo di seguire i lavori del convegno organizzato dall'Associazione nazionale dei costruttori edili chiedo che c'era anche il presidente Violante in quell'occasione
Le cifre che portarono
Degli studi organizzati in occasione di quel convegno erano drammatici
In dieci anni tra l'ottantacinque e il novantacinque l'occupazione la disoccupazione in campagna era cresciuta del cinquanta per cento
Anche se
In quel settore nel settore dell'edilizia
C'era stato in quegli anni probabilmente il massimo di pressione di espressione di una
Forma abbastanza distorta di solidarietà
Da parte dello stato razionale nei confronti della nostra regione
Se noi riteniamo prendiamo atto che i tutto sommato in questo momento altre forme di Investimenti
Nel nostro territorio
è difficile scorgere né se noi consideriamo che forme di sviluppo autonomo del nostro Mezzogiorno verso obiettivi che abbiano in qualche maniera lo spessore di affrontare se non risolve il problema della disoccupazione in questo momento è difficile scorgere né allora noi dobbiamo purtroppo ancora una volta attribuire al momento dei lavori pubblici
Un ruolo centrale scusatemi nella soluzione di problemi dell'India gli investimenti e lo sviluppo del Mezzogiorno
Della manifestazioni di solidarietà del redistribuzione delle ricchezze all'interno del Paese
So che vi sono studi che contestano
Che nei lavori pubblici sia avvenuto un tal ruolo ridistribuzione ieri di redistribuzione
E che tutto sommato le regioni del Mezzogiorno non hanno non abbiano che affermavano già del metodo non abbiamo ricevuto più di quanto hanno conferito al nostro Paese ma non è questo che
Mi interessa in questo momento
Mi interessa
Rilevare che
Non riesco a verificare
All'interno delle proposte politiche che in questo momento ci sono nel Paese
Qualcuna DS che abbia come suo obiettivo
La disegno la strategia di questo sviluppo
L'individuazione difforme i luoghi in cui questo sviluppo deve avvenire
L'individuazione di ruoli all'interno di questo sviluppo da assegnare alle forze sociali alla politica alla pubblica amministrazione all'autonomia locali
E mi sembra che questo sia il momento sia la la notazione più non voglio dire disperante però sicuramente più dura con la quale dobbiamo avere a che fare in questo momento questore meridionale uomo diventata una un'espressione che oggi non si sa bene più che cosa significhi qualcuno tende addirittura identificarla con la questione criminale ma io credo che sia da rifiutare una tale sovrapposizione
Questione meridionale questione che va affrontata dalle Autonomie locali non lo so dal livello regionale non lo so a livello centrale ma comunque le chiedevo mobilitazione forte perché se noi lasciamo come avviene probabilmente in alcune e dato come dato comprendere che avvenga in alcune concezioni ancora presenti ai massimi livelli istituzionale del nostro Paese lo sviluppo nel dono alla lavoro pubblico e agli investimenti nel settore delle costruzioni non a mio parere faccia una un un errore fondamentale
Perché i lavori pubblici
Abbandonati a se stessi non hanno mai portato sviluppo
Perché i lavori pubblici
Concepiti come momento isolato individua individuale di risposte isolato di risposta apoteosi occupazione in realtà aggrava il problema della disoccupazione
Perché le risorse che si investono in questo tipo di lavori pubblici sono intercettate dal malaffare politico e da malaffare camorristico
In larga misura
Dobbiamo sito al fatto che lavoro pubblico in questi ultimi tempi è diventato un fine in sé l'apertura di un cantiere un obiettivo
E a la socialità
E le problematiche di terzo settore i tentativi di impiego in qualche modo del posti di massimizzazione del profitto nell'area del no profit credo che da questo punto di vista e si è in lista
Formenti
Urge nettissime di i grandi investimenti di grandi dislocazioni di risorse
Uno dei quali erano era il settore dei trasporti bene non me ne voglio occupare l'altro era quello del risanamento delle aree urbane
Scusate se porto ritorno per un attimo alla mia personale mio personale punto di vista il risanamento le aree urbane è un problema
Da affrontare con estrema urgenza perché molti ne sono
Gli aspetti che coinvolgono la vita stessa la stessa democrazia del nostro Paese
Voglio dire chi guardia un'area urbanizzata del nostro Mezzogiorno si accorgerà che è formata da una serie di realtà fra loro lontanissime
Un quartiere del del di un centro storico di una grande città rispetto a una paese la periferia ma anche a un quartiere della periferia e o vive una realtà che cosa totalmente diversa
Totalmente lontana nella fa coda posti da esercitare i propri diritti e a far proprio trovare scure di porla l'occupazione di trovare i servizi sociali i trovare trasporti trovare spera così
Il risanamento Dale dei centri storici e le aree urbane scusate delle aree urbane
Prosciugare in qualche modo quegli slabbrata enti riconduce ricuce una serie di se labbra menti che introduce perdite secche in questo momento per la democrazia per l'occupazione e sicuramente e l'area di provenienza della massima parte di quelle fasce che non hanno spesso alternativa o che scelgono deliberatamente di abbracciare le organizzazioni criminali
Mio vorremmo un attimo considerare quale efficacia preventiva
Avrebbe un impegno di questo tipo
E quale conseguenze sicuramente positivi avrebbe in qualche maniera attendere prima di dislocare ulteriori risorse nei grandi lavori pubblici attendere che sia disegnata una strategia complessiva di sviluppo del Mezzogiorno che in questo momento ma
Credo che in qualche maniera
Ricondurre le aree urbane
A condizioni civili
Assicurare educazione scolastica extrascolastiche
Alle falle alle fasce giovani
Che affrontare in questo momento al contrario
Una situazione di degrado e di assenza totale di forme
Lei legittime di forme civili di convivenza sociale significherebbe di per sé un momento di sviluppo anche economico del nostro Paese
Significherebbe di per sé un momento di contrasto
In prospettiva di grande respiro a organizzazioni criminali
E nello stesso tempo di assicurazione
Di uno crescita democratica e civile del nostro Regione del Mezzogiorno
Contemporaneamente costringerebbe
Le nostre forze politiche non si amministratori tutto il nostro Paese perché e certamente la senza l'assenso dibattito su questo punto pesa ed è responsabilità di tutti
A di affrontare in termini costruttivi in termini moderni
E in termini che tengano conto i tutte quelle che sono le problematiche degli ultimi vent'anni
Quella grande problema dimenticato perderebbe va bene può problema posto in sonno che la questione meridionale grazie
Grazie al dottor Paolo Mancuso per suo intervento per il contributo di idee
Sappiamo sa sappiamo tutti che la manifestazione è indetta non soltanto al Forum Permanente del Terzo settore ma anche dall'Unione degli studenti è da libera nomi e numeri contro tutte le mafie
Quindi associazione di associazioni
A fianco dell'impegno
Della lotta alla mafia la cittadinanza attiva che rivendica e lotta per lo sviluppo civile democratico per la legalità per che un rapporto intenso si e di collaborazione di azioni comuni
Si instauri tra la pubblica amministrazione e la Società circoscritto in tutte le sue espressioni all'interno appunto di un sistema di legalità certa che dia certezze a tutti che dia futuro anche a quei giovani che preferiscono anche alla nostra manifestazione nostra iniziativa
Do la parola all'onorevole Luciano Violante presidente della Camera
Mi ha detto il Papa e di qui perché mi sta avendo il torcicollo a guardare sempre d'altra parte mi ha chiesto di spostarmi da queste
Prima di dire alcune cose nel merito della discussione di oggi e volevo fare una riflessione sul tema affrontato adesso dal dottor Mancuso
Questa questione è molto importante in tutto il Mezzogiorno e non solo a mezzogiorno dei lavori pubblici come occasione visionarie tangenti soltanto e non come occasione di servizi questo mi pare il punto che era stato trattato
Ora io il timore che ho quest'analisi molto giusta molto spesso il lavoro pubblico l'investimento per lavoro pubblico ha costituto più occasione di tangenti ed i salari minimi che non ha riguardato il future lo sviluppo
Piuttosto che l'occasione di servizi cioè il cantiere serve
Non per fare la state rendere servizio per mettere in moto una somma di danaro punto e basta
Però credo che tutti siamo consapevoli che il Mezzogiorno
Si trova in condizioni di sviluppo arretrato anche se qui tutto quanto l'affrontare questo tema ci sono tanti Mezzogiorno non c'è un solo Mezzogiorno sono John che molte va molto avanzati
Dicevo il Mezzogiorno riesce a decollare se dispone delle precondizioni dello sviluppo cioè di alcuni grandi beni pubblici che sono strade autostrade porte rapporti scuole
E così senza questo non c'è nessun sistema imprenditoriale moderno e sviluppato che possa produrre sistemare sui prodotti sul mercato arrivare sugli altri mercati
Allora qui noi abbiamo una contraddizione da un lato ci accorgiamo che una quota rilevante della spesa pubblica destinata lavori pubblici e finita male
Dall'altro sappiamo che sensato quell'investimento indispensabile altrimenti non decolla l'impresa questo un po'il punto di fondo e quindi quei temi o disoccupazione e così via che abbiamo quindi il la questione che abbiamo davanti la frontiera che abbiamo davanti non è tanto come dire e questo certamente emergeva con chiarezza dall'intervento di chi mi ha preceduto
Non è tanto come dire una sorta di Santa santa guerra di guerra santa contro il lavoro pubblico il problema vero è come rendere a voi farete Sica propulsore da servizi prende servizio per cui c'è la spesa qui c'è un punto certamente assai delicato
Non solo perché e su questo fronte che dobbiamo lavorare ma anche perché c'è un rischio io vedo in tutto il Mezzogiorno
Il rischio che e per fortuna che funziona ma che l'unico servizio che funzioni siano giuste penale
Qui c'è uno scarto enorme
Cioè ad un certo punto alcol abbiamo un rischio che poi diventa di delegittimazione democratica se il cittadino vede che l'unico sicché non c'è da scuola non ce la strada non c'è il porto non c'è l'ospedale e così via
Però l'unica cosa che succede che concerto punto sono commette un illecito giustamente viene arrestato
Ma qui Syriza come dire uno uno iato
Tracciò che il complesso dei servizi che lo Stato dovrebbe rendere che non rende e l'unico servizio che rende per quando lo Stato rende soltanto come servizio prevalentemente come servizio registe penale i rapporti di tipo coloniale non è di tipo democratico
E qui quindi c'è il punto di fondo
Come saldare la giusta efficacia ed efficienza dalla disse penale arresto di servizi che sono propositivi che sviluppano diritti vanno avanti io sono rimasto molto colpito un episodio che cito a volte alcuni mesi fa mi sono trovato durante la campagna elettorale in Sicilia
Sono stato quindi avvicinato in modo un po'rude d'acqua un signore domenica mattina presto e novità racconta elettorale che ne avvicinato e mi ha detto ma scusi lei qui che dici diritti eccetera ma l'ho fatto in vigili ma l'ho fatto trecento mila lire di multa
I Co perché perché vendevo senza reticenze vendeva alcuni cianfrusaglie vecchi bicchieri vecchi vecchie posate eccetera così dico a perché lì in una chiesto licenze dice l'ho chiesto tre anni fa non è adatta che devo fare prospettare tra venti e comunque si avesse trecento mila lire domenica mattina Mestre a casa con i figli e non sta lì a vendere le sei del mattino
Queste porcherie ricicloni a chi è chi passa e qui è una cosa minima naturalmente però ecco lo iato tra di servizio non reso all'intervento del sistema coercitivo e un punto veramente di sofferenza grave in molte aree del Mezzogiorno ed il punto che bisogna colmare per questo come dire credo che la spinta verso un lavoro pubblico che renda servizi in concreto al tangenti è una delle questioni più più gravi che abbiamo Fermo questo ringrazio Mancuso non solo per intervento ma anche per ha terminato l'occasione di questa brevissima riflessione
Quello di Lecce con i miei collaboratori avevo preparato un testo scritto per questa riunione che credo che sia in distribuzione però mi scuso con loro e mi scuso con voi non lo leggerò perché le cose che sono state dette nella sua recitato
Altro tipo di riflessione dal
Avvocato Marotta dalle lezioni di yoga meramente eccetera
Qual è la domanda di fondo che mi sono posto e questo qual è il telaio politico e costituzionale dentro il quale si inserisce il terzo settore
Cioè io vedo un rischio devo dirvi con e il pericolo della frammentazione della dispersione delle energie un inseguimento di un migliaia di problemi con difficoltà di riunire un trucco azione complessiva organizzata che si ponga come dire come il soggetto che dialoga col potere politico Conti
Fa questo perché c'è un punto di fondo ecco la dispersione delle energie questo rischio gravissimo
E che ci fa spesso riferimento allora I che come si colloca qual è la tragitto politico il il telaio politico in cui si colloca e terzo settore
Si fa spesso riferimento ai cambiamenti da orso Società nel nostro Paese faceva riferimento anche sociologo che intervenuto prima
Ciò che era negli anni cinquanta e sessanta e i settanta ottanta racconti sta l'arricchimento della società
Intanto nel Nord quanto nessun seppure in forme e modi diversi
Io credo che in modo semplice si può dire la nostra società sta diventando sempre di più una società moderna il che vuol dire che sta diventando la società prevalentemente verticale a società prevalentemente orizzontale che cosa intendo dire
La società tradizionale era una società prevalentemente verticale in cui cioè funzionavano grandi organizzazioni grandi sindacati grandi partiti grandi centri pubblici è una spesa pubblica rilevante che sosteneva complessivamente la società per cui sostanzialmente ci si preoccupa moltissimo di organizzare integrare il maggior numero di soggetti quattro adesso la partecipazione a queste grandi complessi organizzati Società partiti sindacati eccetera
O attraverso l'intervento pubblico di Comuni enti locali eccetera era una società di tipo verticale poi sappiamo che si andava verso forme di tipo gerarchico costruita su forniti poi gerarchi
Ora questa società aveva un pregio che era quella di avere un numero molto basso di scusi reali
Effettivi
E un costo determinato dal fatto che innanzitutto ha un costo economico di questo tipo di sistema e poi c'era un costo in termini anche diritti e di libertà perché l'organizzazione molto spesso prevaleva su singolo sulla persona
Abbiamo avuto un una serie di cambiamenti innanzitutto si sono indebolite le grandi organizzazioni bassa crescevano questo resterà verticale i costi di mantenimento di questo tipo di società si sono arrivati progressivamente sino a per essere insostenibili
E e d'altra parte però sono aumentati peso dei singoli
E dei diritti dei singoli indipendentemente dallo partecipazione un movimento organizzato un partito e così via se deve spesso si è chiesta l'idea del singolo e non l'appartenenza è prevalso l'essere piuttosto che l'appartenere questo un fatto molto positivo
Democrazia
Il e la società appunto è diventata in questo senso più orizzontale come intatto il peso dei il peso dei singoli il peso delle persone diminuito il peso degli apparati organizzazione delle burocrazie però c'è un rischio
Il rischio di fondo come dire e che i soggetti non organizzati e i soggetti che non hanno i mezzi per tutelarsi siano sempre più fuori
Se siamo sempre scuse
C'è un tasso di esclusione maggiore i dati citati non sia dagli obblighi prima c'è un tasso di esclusione sempre maggiore determinato non solo da un certo calo del benessere ma non certa concentrazione del Velecja nelle fasce dei protetti tutto sommato
E poi dal fatto che questo tipo di società ha perso i meccanismi come dire di sostegno dei soggetti esclusi però meccanismi di tipo verticale
Questo perché di questa come dire questa situazione è particolarmente rilevante e quindi il rischio di no spanciamento orizzontale e particolarmente rilevante nel Mezzogiorno che non ha per tradizione una forte e società civile
A una società che in genere è stata dominata dalla politica intesa come molte volte o troppo frequentemente come meccanismi di notabili dati di circoli ristretti cui si
Aderisce per alleanze Inter soggettive più che per fede politica più per valori ideali condivisi
Quindi in questo sistema di orizzontali iniziazione in questo processo di orizzonte all'iniziazione della società
Questi meccanismi portano ad un tenore saggiamente obliqui verifichiamo coi che nel Mezzogiorno quei fenomeni di la povertà e l'esclusione immaginazione che sono presenti un po'dappertutto si accentuano
In modo particolare
Allora qui
Passiamo come dire alla questione del rapporto esclusi inclusi
Come si abbiamo meno meno scusi possibili e come facciamo in modo che anche nello stile tipo orizzontale non pensiamo soltanto i soggetti inclusi dico questo perché e lo dico con
Con prudenza che in alcuni momenti del dibattito sulla legge finanziaria che sinora c'è stato devo dire francamente che io ho notato che si riflettevo si dibatteva di più su quali categorie di inclusi proteggere se dovesse gli artigiani imprenditori pensionati o non so quali altri piuttosto su come lavorare per integrare categorie di esclusi
E mi devo dire come dire mi sono in qualche modo preoccupato me che mi sembra mi ho visto che in alcuni momenti non sempre più forti aumenti l'idea di una società chi si ripiegava sugli inclusi
E discuteva come distribuire il reddito delle risorse sulla fascia degli inclusi ma come dire si preoccupava minori soggetti esclusi per fortuna poi dopo questo tipo di proporzione è stato in qualche modo come dire corretta l'articolo trenta del collegato che è stato citato il suo il trenta sulle domande quello che stabilisce gli interventi a favore della terzo settore ci sono diciamo una serie di
Di misure e gli interventi diversi da quelli sì bisogna in primo momento ma devo dire che questo tema di come integrabili scusi non è ancora un tema dentro il cuore del dibattito sulla nostra democrazia
Non si tratta di inseguire un neo populismo o ancora una sorta di miserabili Isma'
Cioè andiamo inseguire i i pezzetti d'Italia scusa su questo tema insomma
Altre che altri cinque o no guardate quella ricchezza ci sarà davvero seguano avanti più forti quali poi distribuiranno sugli altri e qui torniamo a vecchi di beni di un dibattito per mai superato non è questo
Io credo che da diporto dibattito delle cose che sono state dette emerge un punto di fondo c'è la consapevolezza che la forza di una società stando porre nosta non nella protezione maggiore degli inclusi sempre maggiore degli inclusi
Sta nel porre le condizioni per ridurre progressivamente i meccanismi di esclusione sociale
C'è una società forte questa perché stiamo attenti che poi gli esclusi quando sono tanti poi minano le stesse basi della convivenza sociale
Perché un numero di esclusi rilevante è comunque un peso sulla società a parte come dire condivide le considerazioni di tipo religioso umano morale che ciascuno può avere su quali mentre perché ciascuno su queste cose povere le sfide c'è un problema etico-morale innanzitutto alcuni diretti non voglio affrontarlo
André troppo avanti
Ma vorrei dire che anche la concezione puramente tecnica delle mordono Croazia puramente utilitaristica della democrazia bisogna stare attenti perché poi quando il numero di esclusi aumento arriva a un certo punto e la stessa sicurezza degli inclusi che in discussione il fatto che sempre più frequentemente le città americane i soggetti inclusi dicono in ghetti controllati dalla polizia privata io credo che ci debba insegnare qualcosa
Sui modelli di vita qui e verso i quali è meglio non dirigersi insomma
Tutto sommato e l'altra parte c'è una cultura europea c'è una cultura europea fondata sulla sovranità e l'inclusione parlo di Europa continentale sulla sono Clusone che tutto è contrario di una cultura di tipo calvinista americana per gli aspetti molto positivi per esempio principio di responsabilità che ho individuale col Consiglio un principio fondamentale però che ne abbiamo meno però anche il principio dell'esclusione come dato di fondo sì se si escluso vuol dire che non meriti punto e basta
Ecco allora in questo in questo contesto bisogna temere quello più chiamerei lo scivolo sociale
Teo presente quindi esclusi donando lingua hanno la lingua tagliata
E siccome noi battagliato non possono parlare perché non arrivano
Non toccano i livelli della comunicazione scelta di massa
Non consumano
Quindi non sono soggetti ai quali si dirigono i grandi mezzi di comunicazione pubblicitaria e così via
E quindi siccome questi hanno la lingua tagliata e non parlano non consumano e quindi non so destinatari meccanismi commerciali ed economici
Gli inclusi spende molto spesso non si accorgono che esistano rispose
Non c'è una diva rideterminata cioè per una sosta con sensibilità al punto di vista
Credo che se facessimo un conto su come sono aumentate le persone che dormono i cartoni nello stare negli uffici grandi città a e questo deve farci pensare qualcosa infettare cosa non ho visto riflessioni
Di questo tipo
E quando non parla non riesce a parlare non riceve Fredegario spallucce quando con un consumo l'impressione che perdono quota rilevante sui diritti di cittadinanza in un sistema quale quello che questo certamente un fatto molto negativo
Allora il terzo settore
E arrivo al punto se la situazione è questa che sinora ho tentato di descrivere
Acquista in questo momento tutta la sua rilevanza costituzionale e politica perché salva e difende la qualità di una democrazia moderna che deve essere fondata sui meccanismi di ricollega mento tra inclusi ed esclusi
Sui meccanismi di riconnessione
E terzo settore ha un'importanza rilevante nel veramente straordinaria ma per la democrazia perché ci pone continuamente questo tipo di domande questo tipo di questione come si salvaguardano meccanismi di inclusione come si innestano inclusi suo esclusi e così via
Più un rischio però a questo punto che le associazioni si accontentino di una politica di solo sostegno senza interlocuzione
Cioè aiuto senza interlocuzione
E se noi come e se non ci accorgessimo che la politica di sostegno non bastano io credo che il Terzo settore rischierebbe di essere trascinato nella marginalità
Cioè si avrebbe il fenomeno inverso a quello che vogliamo cioè che sono gli esclusi a trascinare verso il basso diciamo così ditte suo settore piuttosto che il costruttore apportare verso l'alto
Gli esclusi perché le politiche di sostegno sono importanti essenziali ma non sono sufficienti
Ci vogliono politiche di interlocuzioni c'è politiche che facciano dei soggetti professore degli interlocutori della decisione politica
Io dico questo perché c'è propria legge finanziaria c'è una parte importante del collegato che riguarda le vostre i vostri obiettivi vostro lavoro allora credo che chiedere
Un incontro munizione come si fa si fa un'edizione con la sua legge finanziaria
Una dizione che certamente deve toccare CGIL CISL UIL CISNAL Cisal e compagnia bella Confindustria Confartigianato Confagricoltura e così via ma deve toccare né avviso anche proprio per le ragioni che ho detto per democratiche che ho detto
Di vostra funzione democratica anche voi però credo che sarebbe utile che quello che veste
Perché altrimenti credo che perché non so se accade
La seconda questione queste in Commissione affari sociali sì aperta della Camera si è aperta l'altro giorno
Si è avviato l'esame di importante riforma che riguardano il complesso delle politiche di welfare
Ora c'è stata l'abitazione del relatore una lezione molto profondità ora non so se anche lui non sia il caso di quali propria disse ascoltate sentiti ti siate soggetti interlocutori
Dico questo perché la presidenza della Camera insieme alla presidenza del Senato
Ha discusso un problema di fondo quello della qualità delle nostre leggi
A parte che stiamo cercando di darci un principio per cui il Parlamento faccia dovrei fare un numero minimo di legge numero massimo pensando che la qualità
Abbiamo circa cinquanta mila leggi che sono un po'tante
E e non sempre queste leggi hanno una qualità rilevante c'è un lavoro per la semplificazione stiamo facendo ma voglio fare per tempo comunque si dice in una circolare che sta partendo ottantuno presidente Mancino quanto da me alle commissioni deputati che ne procedimento di costruzione ideativa devono essere sentiti
Devono essere sentiti i soggetti direttamente o indirettamente destina tre a norma perché bisogna considerare i costi che la legge avrebbe per singoli impresa e pubblica amministrazione
E nessuno può fare un'analisi più precisa di questo tipo di questioni se no i soggetti che sono il tenente interessati quindi da questo punto di vista credo che poi si può anche vedere in che termini mettere in condizioni visibile qui direttamente i lavori e quindi sapere bene quando e dove intervenire però su questo se volete fare l'incontro a vedere almeno per quanto riguarda il ramo della Camera
Tra quelle quelle responsabilità in questo per scoprire come lavorare
Naturalmente questo è soltanto un esempio ma se siamo convinti che la interlocuzione uno strumento fondamentale per non essere come dire confinati in un ghetto sia pure al vertice ma al vertice del ghetto voglio dire quindi insomma
Siete voi cioè essenziale io credo che poi questo meccanismo punti Pica se poteri locali Regioni eccetera in un po'moltiplica seccante siede incanti di Belli e così via
Io credo infine che poi la deb perché dico questo insisto con questo perché in democrazia si regge su relazioni di fiducia
Tra cittadini istituzioni politiche
Questo è il fondamento relazioni di fiducia
Cioè se è scarsa la fiducia delle istituzioni politiche nei confronti di cittadini
Perché c'è anche questo stiamo attenti
E la fiducia dei cittadini nei confronti di istituzioni politiche si scolla un punto di fondo del rapporto democratico Azione democratica
A tutto ciò che invece può raccordare coordinare far migliorare la qualità intervento politico
Far migliorare farà acquistare senso di sé anche soggetto bensì senza escluso perché invece vede che c'è un potere politico che pensa che lavora che opera per includerlo tutto questo credo che può rafforzare il nostro il nostro sistema democratico
D'altra parte la democrazia si legittima se riconosce se riconosciuta se rende servizi e se sollecitata prenderli quindi come dire anche una domanda
A sollecitarci arrendere i servizi l'attività che dobbiamo rendere in questo senso io sono convinto per queste ragioni se l'analisi breve che ho fatto
Ha un qualche fondamento che la vostra opere vostro lavoro e una componente fondamentale di una democrazia moderna fondata non più su un sistema come dire di verticalizzazione della società ma suscita articolata Stella elastica orizzontale ma dentro la quale di esclusi trovino una possibilità e condizioni di riagganciare assi altri non stiamo attenti perché questo se non non riagganciamo
Di esclusi
Altri uno della democrazia io credo che avremo un peso veramente il nostro sistema economico dei diritti produttivo che magari sul momento non è rilevante ma col tempo ci accorgeremmo che ha dei costi e no
Grazie alla presidente Luciano Violante che assistito ha partecipato ai nostri lavori
Fin dall'inizio questa mattina il suo intervento è stato molto di merito ci arricchisce anche di spunti e di idee e anche di iniziative quindi veramente veramente utile veramente significativo il suo apporto adesso luci deve lasciare per chiedere correre altrove
Noi facciamo una piccola
Pausa di cinque minuti perché poi abbiamo tre-quattro interventi per per poi concluderà la mattinata vi prego di non disperdere rivolto
Ma proprio cinque minuti politica are quei quartieri della nostra città che erano considerati a rischio questa iniziativa è partita Napoli
E educare duecentoventi i genitori dei ragazzi a rischio è stato possibile con il coinvolgimento in quasi tutti i progetti
Disse oggetti del terzo settore
Nessuno è stato così pazzo da immaginare sono fondi dati allo Stato me li gestisco autonomamente
Però è importante che la pazienza che deve caratterizzare chi opera in questo territorio sia una dote che sia posseduta da tutti
Capire che con i numeri che ho detto prima purtroppo mi auguro ancora per poco tempo mi auguro che questa riforma annunciato del Ministero dei proprio la dagli studi si realizzi al più presto
Reputo impossibile che un'unica persona possa essere il punto di riferimento in una realtà come Napoli e in una realtà come Isernia
Ma il provveditore agli studi è sempre e solo una sola persona
Se solo volessimo parlare con il rapporto con un capo d'istituto io dovrei incontrare sette scendo trentaquattro persone
Se solo volessimo parlare con tutte le associazioni di volontariato su tutti i soggetti del terzo settore dovrei dedicare un anno intero dimenticando qui poi di dover fare tutte le altre cose che però servono che le classi funzionino che i docenti ci siano che gli alunni non abbia dei libri che costano molto che si possa fare le attività di teatro di cinema di musica
E allora la pazienza deve essere un bagaglio culturale di tutti
E io però dico sempre e lo dico perché non è di Napoli e mi accingo a finire non ruberò più tempo
Napoli dimostra che non c'è difficoltà che non possa essere superata
Non è vero che noi non ce la possiamo fare non è vero che i ragazzi della nostra provincia della nostra scuola siano destinati a perdersi per il futuro
I cambiamenti ci sono le risposte le stiamo dando
La professionalità e la passione dei docenti dei capi di istituto del personale non docente di tutti i soggetti istituzionali sane di questa realtà è una passione che non teme confronti con nessuno
Solo un ottimista per natura ma non solo una persona scollegato dalla realtà
Napoli sta cambiando i ragazzi possono avere fiducia nella nostra istituzione devono sapere che essere protagonisti non significa essere coloro che guadagneranno di più
Io ho dato loro una certezza che ognuno di loro sarà indispensabile per la vita degli altri
Questa è la certezza di sapere che si è utili per la collettività
Non è la certezza di sapere di a lire uno stipendio di trenta milioni al mese ma noi stiamo costruendo una società che stiamo trasmettendo dei valori ai nostri giovani dando questo messaggio forte
E io mi auguro che anche il governo il Parlamento lo capisca
Che il volontariato deve essere istituzionalizzato deve essere un settore dove si fanno degli investimenti concreti che deve essere anche lui inserito in un progetto che abbia una visibilità esterna
Ma la certezza dei nostri giovani è questa
Che noi stiamo lavorando non per dare loro la certezza del posto ci proviamo
La disoccupazione e la conosciamo ma noi stiamo dando loro lo strumento necessario per costruire le loro coscienze
Il progetto della loro vita ci interessa non soltanto il voto della maturità
E loro devono sapere che avranno sempre l'occasione di consentire agli altri di vivere meglio e questo credo che sia l'unico obiettivo che ognuno di noi nei propri ruoli con le proprie responsabilità deve cercare di ricordare sempre e deve cercare di non tradire mai grazie buon lavoro
Concludiamo dando la parola a Luigi Bobba che vice presidente nazionale delle ACLI
Alle tre e poi ci si ritrova qui
Vorrei attirare la vostra attenzione solo su tre
Tre ponti rapidamente vista allora il primo punto è un poggia sono stato toccato dal presidente Violante
Ed è il rapporto fra democrazia e terzo settore
Credo che la questione non sia così astratta
Forse è un tema che appariva che è apparso fino a un anno fa un anno e mezzo fa del tutto marginale
Sì presente invece come il cuore del compimento della democrazia
Vale a dire
Che
Il ruolo del terzo settore oggi ha a che fare non solo e non tanto con il problema dell'inclusione dell'esclusione
Ma come il ridare un senso o meglio un fine alla democrazia
E cioè se noi non siamo capaci di far sì che questa nostra azione questo nostro agire come soggetti del terzo settore abbia un qualcosa di utopico
E abbia a che fare con la possibilità di ricostituire un processo democratico che non sia meramente strumentale
Allora forse questa azione può essere ricondotta diciamo nella in un alveo marginali istigò
Lo abbiamo ripetuto più volte non ci stiamo non vogliamo essere ridotti a subfornitori dello Stato
Siamo un nuovo soggetto della democrazia
E in quanto tale affrontiamo la questione che ha posto qui il presidente Violante
Come la questione principale che ha a che fare con le società delle dell'Occidente
Dopo le democrazia possono anche funzionare solo con il consenso dei due terzi c'è solo con il consenso degli inclusi
è forse questo il problema centrale che le democrazia nata come strumento di inclusione di fatto oggi si realizza
Come lo strumento formale dell'esclusione
Ecco allora che rende stare dentro al processo democratico degli elementi di fine e credo forse il compito storico e il compito concreto
Del terzo settore
Il secondo punto su cui vorrei attirare la vostra riflessione questo della Belle indagine che qui ha illustrato il professor Ramella
Emerge una un dato veramente interessante
Del realtà associative nel Mezzogiorno
La cosa impressionante però è lo scarto fra quello che lui ci ha detto
E l'immagine corrente o meglio l'immagine dominante
Fra le quello che sono le organizzazioni terzo settore le associazioni e ciò che viene percepito come preminente come prioritario
Nella dimensione del Civile
E quasi Chelli l'immagine si sia mangiata la realtà sia successo un rovesciamento
O forse ed è anche qui forse il nostro compito attuale
E quello che da queste realtà in emersione così come ci ha descritto Ramella riuscire a tradurla anche in immagine in comunicazione
In fondo l'operazione che ha fatto il sindaco di Napoli Bassolino e certo l'operazione che ha a che fare con la concretezza ma è anche qualcosa che ha a che fare molto con la comunicazione
E la comunicazione avvenuta prima dei fatti
è stato come dire un lanciare un messaggio per risvegliare lo l'orgoglio di appartenenza ad una comunità
è stato dire che era possibile cambiare che un riscatto un Risorgimento come parole che sono state utilizzate in questa mattina non era un sogno impossibile ma era un progetto a cui si poteva prendere parte
Ecco credo che quei dati che ci ha dato il professor Ramella ci dicono che questo sogno è possibile
E cioè che quindi questa ruolo del Civile può cominciare a prendere una forma non solo dalla realtà ma anche nella comunicazione
La terza ed ultima riflessione che voglio fare a
A che fare con il ruolo del terzo settore come direi quarto attore della democrazia come quarto attore del tavolo della concertazione su questo anche il presidente Violante ha attirato la sua attenzione
E credo che sia un elemento essenziale della nostra identità della nostra della fondazione della nostra azione
Cosa voglio dire
Voglio dire che se non diventiamo
Quotidianamente
Un interlocutore riconosciuto e allo stesso tempo competente
Del processi democratici e dei processi economici
Il rischio di essere trascinati nell'area dell'esclusione della marginalità
Un rischio reale
Però mi pare che il percorso che abbiamo fatto è che qui Iovine ha ha indicato soprattutto in questi ultimi mesi ha avuto proprio questo al centro
E cioè riuscire ad conquistare diciamo un ruolo di attore attivo e positivo nel cambiamento che sta avvenendo
E forse val la pena ricordare perché magari non tutti è noto
Che è stato costituito un tavolo
Tre con i parlamentari sia con i senatori che con i deputati hanno aderito a questo tavolo ottanta deputati e una quarantina di senatori e c'è un lavoro corrente quotidiano
Che guarda caso proprio a che fare con quelle questioni sia con la disciplina la nuova possibile disciplina fiscale sia con la riforma della legge quadro sia con i temi del lavoro
E che ricorrentemente direi io almeno due volte al mese questo tavolo si incontra con il coordinamento del Forum del terzo settore
è un lavoro forse nascosto invisibile ma altrettanto importante direi che ha con cominciato a strutturare direi forse un modo di crescere insieme di cambiare di immaginare insieme anche l'itinerario legislativo non tanto come dire in termini successivi prima i parlamentari propongono e poi si fanno le critiche ma costruendo insieme lo stesso itinerario
Certo tutto può essere migliorato e anche le proposte fatte qui dal presidente Violante vanno accolte positivamente però credo che sia un lavoro anche da diffondere sul territorio
Da fare con le stesse amministrato ma amministrazioni regionali con i Comuni
Se vogliamo essere appunto questo quarto attore della democrazia
In conclusione credo che l'itinerario che abbiamo intrapreso anche se forse non non manifesta ancora tutti i risultati possibili
Indica però la direzione di marcia chiara
Una direzione di marcia dove il forum delle organizzazioni terzo settore intende diventare un soggetto stabile
Hussein un soggetto capace di includere progressivamente e quindi rappresentare in modo competente e in modo ordinato l'insieme delle istanze di questo di questo mondo
E il fatto che si manifestino puoi anche alcuni fatti legislativi quelli che ha anche richiamato qui Iovine
Può essere indicato forse magari come un pericolo qualcuno ha detto vogliono mettere le braghe al terzo settore
Ma può essere anche indicato come un riconoscimento di carattere istituzionale
Non tanto per spegnere le energie sorgive del Civile
Ma bensì per far sì che queste energie possono trovare una rappresentazione del processo democratico
In questo senso credo che quel disegno del compimento della democrazia ha bisogno anche di strumenti istituzionali
Non è un tanto sostituirsi all'azione sociale che evidentemente è il nostro specifico della nostra missione
Ma bensì gli strumenti istituzionali devono essere la precondizione perché ciascuno di noi ciascuna organizzazione tutte le realtà che aderiscono al terzo settore Fossa realizzare meglio il proprio mestiere la propria missione
Con la missione della inserire dell'inclusione
Della realizzazione di una società più giusta
Forse parafrasando un po'il
Lo slogan della Rivoluzione francese qui il nostro padrone di casa citato Robespierre forse il ruolo del terzo settore a che fare con quel terzo al termine della Rivoluzione dell'ottantanove liberté égalité fraterni te forse della libertà Edeh legali te
Si son fatti carico i movimenti di persone di uomini movimenti storici che abbiamo conosciuto in questi due secoli forse l'aspirazione all'obiettivo il desiderio della fraternità è ancora quello che rimane come l'elemento essenziale per ricostruire le nostre comunità
Allora se vi raccomando puntualità alle tre così possiamo riprendere i lavori tutti quanti insieme ci sono molti interventi bene che ci siamo tutti
A presto grazie
Il tema appunto il lavoro che non c'è il lavoro che verrà
Qualche battute di introduzione prima di avviare dibattito ricco
Il tema occupazione grande emergenza quantitativa nel Mezzogiorno grande problema nazionale ed europeo
L'approccio che noia portiamo a questo tema
Sappiamo che molto particolare l'approccio del terzo settore
E e certamente un approccio che soprattutto è attento a contribuire a sanare
Quello che è definita la contraddizione di fondo via società moderna sta vivendo tra l'aumento della disoccupazione il contemporaneo minuto
Della domanda di qualità sociale
Sappiamo è che il terzo settore che nel terzo settore non c'è la risposta alla soluzione di un così grande problema
Sappiamo come dire anche risposta al messaggio che abbiamo avuto stamattina che nessuno del componenti del terzo settore
E disposte disponibili a dare in qualche modo fare coazioni dico e dico copertura neo forme di precarizzazione del mercato del lavoro
Piuttosto nella sua articolazione e nella sua differenziazione di composizione
Il terzo settore si sente più un motore un motore vitale
E che ecco la sua vitalità deriva anche dalla sua forte carica civile
Per costruire chiamiamolo così quel ponte concreto ideale e concreto ma strutturato
Tra l'economia il sociale tra il mercato e gli interessi generali tra il mercato e la solidarietà
Cioè la grande i lo spazio in cui si proietta il terzo settore è la sfida della creazione dello sviluppo di un'area forte strutturata di economia sociale che è fatta di tante
Componenti materiali e immateriali
Prima di tutto reti di fiducia
Organizzazione della città della cittadinanza attiva
Aggregazione dell'utenza
Organizzazione di risposte qualitative nuove
Organizzazione e ore Offerta di risposte imprenditoriali e sociali ha problemi di esclusione sociale
Organizzazione di risposte innovative a problemi della vita quotidiana
Creatività sociale ed economica sviluppo della cultura partecipativa
Quindi parliamo di qualcosa di molto di più
Di solo un ambito occupazionale
Anche se il problema occupazionale eh uno delle grandi sfide che noi ci sentiamo di prendere in mano
Sappiamo anche che al centro di questo problema di questa assunzione c'è la dimensione locale dello sviluppo dove si esprimono i bisogni e dove solo si possono organizzare le risposte
C'è un ruolo centrale di tanti soggetti nella costruzione di questa sfida dell'economia
Civile e sociale
Che coinvolge tanti soggetti e credo che oggi il confronto che qui abbiamo ha a che fare con questo livello Complesso di un percorso che sappiamo per motivare versi un percorso fortemente innovativo che ha bisogno i nuovi soggetti del terzo settore nella sua articolazione è un attore come stamattina è stato detto è uno di questi soggetti fondamentali
Ma ha bisogno di tutta una rete di interventi di soggettività di responsabilità e di corresponsabilità
Ha bisogno anche di regole di nuove regole in primis e quelle del lavoro
Con una credo accentuazione che credo rappresenta nelle varie accezioni dalla dal volontariato all'associazionismo all'impresa cooperativa l'impresa cooperativa sociale con un'accentuazione della valore della forma partecipativa anche come grande risorsa che crea sviluppo che consolida sviluppo e sviluppo innovativo
A io appena a abbiamo previsto di aprire questa sessione chiaro al cuore al centro l'attenzione del lavoro che non c'è e lavoro che verrà con una introduzione un contributo di Felice Scalvini
è un po'l'ora dell'abbiocco cercherò di
Per quanto possibile di non favorire questa
Questa tendenza naturale
Non
Per secoli far questo pure tutto parlando a braccio ma
Soprattutto non
Illustrando vi nel dettaglio
Il documento del Forum del terzo settore anche perché porterebbe via tempo e poi
Chi era il per entrare in dettagli tecnici che sono del tutto superflui in una
In un incontro come questo
Ma
Cercando di evidenziare
Quattro punti sintetici
Qual è la filosofia quali sono i problemi che
Stanno a monte dalle considerazioni dello sforzo di elaborazione che come forum del terzo sistemi sistema del terzo settore abbiamo compiuto nel
Predisporre questo documento che peraltro ha avuto anche oltre che mi sembra già una discreta distribuzione anche una buona eco di stampa e quindi nei suoi contenuti
è abbastanza noto
è un documento nel quale abbia cercato di fare uno sforzo per costruire una proposta unitario un pacchetto per usare il gergo
Dei legislatori delle forze politiche sociali italiane
Pacchetto privazione del terzo settore devo dire che mi ha fatto particolarmente piacere trovare la sintesi
Dell'approfondimento
Compiuto dall'un'aria che ha cercato anche di dare qualche numero
Forse con qualche eccesso di ottimismo duecento mila posti di lavoro sono una cifra da frate da far tremare le vene ai polsi anche al terzo settore più robusto del me nel medio periodo però mi sembra che le riflessioni fatte dal gruppo di ricercatori intorno Lunaria confermi sostanzialmente l'impianto complessivo
E l'approccio che il Forum del terzo settore avuto nel proporre il proprio pacchetto
Proprio pacchetto occupazione soprattutto le confermo il dato di fondo
Ed è che lo sviluppo dell'occupazione la capacità di creare nuova occupazione da parte del terzo settore
Direttamente connesso alla capacità che il Terzo settore avrà nei prossimi anni di fare sempre più impresa e che avrà di fare sempre più impresa sociale
Impresa sociale su due fronti
L'impresa sociale per il mantenimento e lo sviluppo del sistema di welfare mi sembra sia stato puntualissimo Nuccio Iovene questa mattina nel delineare la nostra posizione
Noi crediamo in una riforma del welfare che punti alla estensione globalizzazione sviluppo e del Welfare State del welfare nel suo complesso per arrivare a realizzare nel nostro Paese nella misura maggiore possibile quel principio di universalità che rappresenta il presupposto fondamentale del welfare che nel nostro Paese e la situazione del Mezzogiorno non approva molte case lampante non è mai stato realizzato
E quindi sviluppare impresa sociale per realizzare appieno
Nel fare universalistico nel nostro Paese questo il primo obiettivo sviluppare impresa sociale e anche su questo Lunaria ci conforta con le proprie colle con le proprie riflessioni
Anche oltre in tutte le nuove aree dei beni pubblici
L'area della cultura l'area dell'ambiente l'aria del tempo libero l'area del turismo sociale la rete beni culturali e così via quindi esistono spazio questo spazio occupabili
Nel nostro commento riteniamo che sia occupabili da nuove forme d'imprenditoria sociale in funzione di un più ampio di una pianta generazione di occupazione lungo tre linee a condizione che si sviluppino tre condizioni
La creazione di un contesto favorevole
La rivisitazione del quadro normativo in materia di lavoro
La messa in campo di azioni mirate di sviluppo dell'imprenditoria sociale son questi tre punti che tratterò molto sinteticamente
Quando parlo di contesto favorevole lo diciamo nel nostro documento
Innanzitutto un contesto favorevole di natura fiscale
Da questo punto di vista va detto molto chiaramente
Che per quanto riguarda le ricadute occupazionali non basta l'approvazione della legge in materia di Onlus
La legge in materia di ONLUS essenziale è vitale per incominciare a dare un quadro normativo univoco al terzo settore ma altre sono le misure fiscali che possano aiutare il terzo settore nella propria capacità di sviluppare occupazione ne abbiamo proposto una in particolare non ha trovato nessuna eco
Nella finanziaria incomincia a trovare una qualche eco in qualche riflessione di altre organizzazioni ci sembra che sia risponde all'esigenza di sviluppo detta sottoritmo che occupazionale ma innanzitutto a un'esigenza di equità sociale ed è quella della deducibilità fiscale in capo alle famiglie e i singoli delle prestazioni socio assistenziali non è ampi insanabile che in un momento in cui tutta la politica dello star
Tu sta scaricando sempre di più sulle famiglie i costi dell'assistenza non ci sia una manovra fiscale che aiuta le famiglie a organizzare una domanda sul libiche che aiuta le imprese sociali a produrre a costi accettabili
E come remunerazione accettabili servizi sociali e che questa l'evoluzione del Welfare State sia di fatto professor Bodei sociali le politiche fiscali regate in questo momento verso con un forte orientamento verso il lavoro nero
Perché se non si crea la possibilità per la famiglia media italiana
Di dedurre i costi per l'anziano allettato per l'handicappato da riabilitare per il malato di mente da seguire sempre di più adesso che e ne vogliamo che questo avvenga fino in fondo gli ospedali psichiatrici verranno chiuse se lo schema a queste condizioni
L'unica possibilità sarà un grande carico per le famiglie ma soprattutto il favorire tutte le forme di lavoro nero che già in questo settore si stanno sviluppando ma contesto favorevole significa anche una significa anche uno sviluppo di politiche settoriali nei settori soprattutto dei beni pubblici più allargati dicevo cultura ambiente
Turismo che tenga presente
La potenzialità esprimibile dal terzo settore
Da questo punto di vista non abbiamo la sensazione che vi siano barlumi di politiche consapevoli che si muovono su quel lungo questo orientamento la stessa legge decreto legislativo
Depositato al governo in materia di rifiuti ambientali tutta la nuova normativa presentata dal ministro ed ora un chi recentemente non in nessuna sua parte tiene conto dell'enorme potenzialità e delle molteplici esperienze che già molte organizzazioni terzo settore dal punto di vista del soprattutto sul fronte della raccolta differenziata dell'educazione civile nelle città e nei paesi hanno svolto in questo settore
E questo è sicuramente un problema perché
Dobbiamo presidiare che questa consapevolezza giustamente lo sottolineava Violante mattinata
Vi sia anche nel momento in cui si dice realizza una politica settoriale nel settore dell'assistenza con la riforma quadro per l'assistenza
E in tutti gli altri settori non esiste un piano per il turismo sociale non esiste un piano di valorizzazione dei beni culturali
Non esistono politiche che siano in grado di valorizzare la potenzialità del settore del terzo settore su questi fronti quindi c'è un problema complessivo di politiche di contesto che
A mio parere pressoché all'anno zero se veramente vogliamo pensare di valorizzare le potenzialità occupazionali del Terzo settore
Secondo punto il terzo settore e uno straordinario laboratorio di un nuovo modo di lavorare
Non è l'unico laboratorio
Il lavoro sta trasformandosi a livello globale in tutti gli angoli della terra stanno emergendo nuove forme di lavoro lo schema classico del lavoro dipendente è uno schema che sta interessando un numero sempre più ridotto di persone di soggetti di lavoratori stanno emergendo
Nuove forme di lavoro il terzo settore
E questo vorrei sottolinearlo vorrei che fosse chiaro a noi e a tutti
Uno straordinario luogo di elaborazione di un nuovo modo di lavorare ma anche di elaborazione di un nuovo modo di tutelare il lavoro perché questa è il punto che in qualche modo noi dobbiamo riuscire a sottolineare ieri attizzare i esplicitare perché nella realtà delle cose
Il terzo settore ha già tratto attraverso l'esperienza di imprenditoria sociale dal lavoro nero
Larghe schiere di lavoratori e uno degli obiettivi del terzo settore nel suo complesso in tutte le sue forme a partire da quella cooperativa e la tutela del lavoro
E la valorizzazione del lavoro in tutte le sue forme e la ricerca di nuove forme di tutela basate sulla responsabilizzazione dei lavoratori sull'autogestione che sono evidentemente forme diverse dalle forme tradizionali di tutti
Su questo fronte noi dovremmo avere due alleati nazi naturali
Da un lato il movimento cooperativo che ha nella propria nei propri Como sud cromosomi l'esperienza di tutela innovativa del lavoro
E su questo e da questo punto di vista ho l'impressione che il movimento cooperativo potrebbe dare qualcosa di più vi sono ancora in ampie fasce del movimento cooperativo forti titubanze
Rispetto alla le arsi col terzo settore e con quanti vogliono sperimentare nuove forme di organizzazione del lavoro e nuove forme di tutela del lavoro
Nell'ultimo accordo vi è un passo un pochino annacquato rispetto le intenzioni iniziale che fa peraltro sperare che il problema del socio lavoratore venga affrontato con maggiore determinazione ma è evidente che questo lo snodo cruciale per la tutela del nuove forme di lavoro ed è un'alleanza strategica per il terzo settore
L'altra alleanza strategica naturalmente col sindacato
E così indagato credo che sia essenziale che apriamo al più presto questo dibattito per il quale già ci siamo dati un appuntamento
Come ricordava Nuccio Iovene questo mattina
Perché il sindacato noi lo vediamo troppo spesso troppo preoccupato diventare con voi nuove forme di lavoro
Io mi devo confessare una esperienza personale una delle attività come presidente di federsolidarietà
A cui ho rinunciato con maggior piacere a metà della corsa è stata la trattativa per la stipula del primo contratto nazionale di lavoro
Dopo aver innescato ho scritto io sto costruito io insieme agli amici della lega delle cooperative la lettera di ai sindacati per avviare la trattativa dopo nove mesi di di di trattative sono stato ben contento per la parte finale decidere il Mazzola
A chi mi al vicepresidente
Perché perché facevo fatica a reggere personalmente una situazione in cui dopo essermi messo nel movimento cooperativo nella cooperazione sociale con l'idea di operare per la tutela dei lavoratori
Dopo avere l'orgoglio di avere inventato insieme
Agli altri cooperatori sociali una forma di tutela del lavoro svantaggiato quale la cooperazione sociale di inserimento lavorativo che ci viene invidiata a livello mondiale come formula imprenditoriale mi trovavo in una situazione in cui gli amici del sindacato anziché condividere questa tensione comune questa visione di una alleanza forte per la tutela lavoro mi ricaccia uno sempre in una posizione per cui mi sembrava di essere Valletta
Ecco io credo che questo sia un problema di fondo da risolvere quei nostri amici del sindacato perché
O costruiamo una alleanza forte un'alleanza ricca di fantasia ricca di spirito critico e noi non possiamo costruire nuove forme di tutela del lavoro a prescindere dalla tradizione dall'esperienza e dalla sapienza del sindacato sarebbe una presunzione
Improponibile per un organismo che vuole essere natura mature cocente delle proprie delle proprie reali possibilità però non possiamo neanche essere ricacciati come spesso avviene dalle preoccupazione del sindacato nella posizione dei padroni del vapore il terzo settore non è fatto da padroni del vapore
E fatto da persone che hanno fatto personalmente collettivamente la scelta di operare dalla parte dei lavoratori per la difesa dei lavoratori e soprattutto i lavoratori più deboli
Terzo punto le azioni di sostegno
Diciamo alcune cose nel nostro documento
E le diciamo partendo da un presupposto con concettuale
Se si vuole sviluppare l'imprenditoria sociale bisogna pensare che l'imprenditoria sociale qualcosa di diverso dall'imprenditoria ordinaria
Per molti versi simile il controllo dei costi l'equilibrio economico la gestione manageriale ma dal punto di vista dello sviluppo
L'obiettivo dell'imprenditoria sociale e diverso dall'obiettivo dell'imprenditoria ordinaria
E se si vuole pensare allo sviluppo dell'imprenditoria sociale si deve pensare ad azioni di sostegno sul quel medico sociale due a pensare
In termini diversi dalle azioni tradizionali di sviluppo dell'imprenditoria ordinaria
Perché l'impresa per l'impresa sociale lo sviluppo non è lo strumento per aumentare la propria redditività economica
Per l'impresa sociale lo sviluppo la moltiplicazione l'andare a creare nuovi impresa e dove è più difficile crearne l'affrontare anche diseconomie
Pur di creare nuova impresa nuovo posto di lavoro e infine naturale
è una missione connaturata al modo di fare impresa sociale per certi versi direi che è l'essenza stessa
Dell'impresa sociale sul fronte delle politiche attive del lavoro
E allora
Chi si pone il problema di sviluppare la capacità della impresa sociale di fare fino in fondo il proprio mestiere cioè di generare nuove imprese nuovo lavoro deve usare strumenti diversi da quelli tradizionali sperimentati fino adesso per sostenere lo sviluppo dell'impresa ordinari
Intendo dire che le agenzie di sviluppo dell'imprenditoria
Devono lavorare in modo diverso
Intendo dire che in qualche modo bisogna trovare il modo di lavoro dire di valorizzare direttamente la capacità delle organizzazioni di imprenditoria sociale di fare sviluppo
Non è un'impresa con la quale bisogna negoziare
Il
Lo scambio economico per andare a fare
A quel a costruire l'impianto industriale a Melfi l'impresa sociale
L'impresa sociale un'impresa che già da sola vuole andare a Melfi vuole andare al di là di Eboli per fare impresa e quindi in qualche modo deve essere arricchita direttamente di risorse quando dimostrerebbero e la capacità di gestirle
Questo cambia la prospettiva l'abbiam detto che siamo favorevoli
Al fatto che venga aumentata la dotazione della Società per l'imprenditorialità giovanile
Sul fronte era operare sul fronte l'impresa sociale ma abbiamo detto anche che quello non può essere l'unico ed esclusivo strumento di sviluppo dell'imprenditoria sociale
Ma bisogna valorizzare e sostenere la capacità di sviluppo delle organizzazioni imprenditoria sociale che già hanno dimostrato di essere autonomamente in grado di fare sviluppo altrimenti altrimenti ricadremmo nel meccanismo classico del brokeraggio delle risorse pubbliche
Senza valorizzare la capacità di efficienza e di alto propulsione che l'impresa sociale cari capaci di mettere in campo secondo punto l'impresa sociale per svilupparsi non ha bisogno solo di formazione
Troppa formazione già viene sprecata sul fronte dell'impresa sociale
Dalla formazione non nasce impresa e dalle imprese che nascono nuove imprese
E allora bisogna ritarare anche gli strumenti d'intervento di strumenti d'intervento non devono essere finalizzati a fare formazione per lo sviluppo d'impresa quella solo un'acqua una quota parte neanche maggioritario dell'intervento di sviluppo
Le risorse messe finalizzate a fare contratti di sviluppo con le imprese sociali disponibili a generare nuove impresa questo meccanismo che in questi anni l'impresa sociale ha già sperimentato abbondantemente
Ha già dimostrato di saperlo fare ha già dimostrato di avere il know how per realizzare questo tipo di obiettivo impresa sociale si candida a dialogare con lo Stato sulla base di un contratto di questo tipo
Sono gli imprenditori sociali che sanno insegnare agli altri a fare imprenditore impresa non è così vero che gli imprenditori sociali hanno bisogno di altri soggetti che vengono insegnare loro come si fa impresa
Chiudo con una considerazione finale
Questi temi oggi si è parlato molto di proiezione verso l'esterno però credo che
Impongono anche una riflessione sul modo di esseri interno delle organizzazioni terzo settore del Forum del terzo settore nel suo complesso
Io in chiusura propongo solo due brevissime riflessioni
Per la prima riprendo semplicemente quello che ha già detto il presidente della Camera
Dobbiamo organizzarci per presidiare tutti gli ambiti di sviluppo di evoluzione delle politiche settoriali dobbiamo essere in grado di dialogare con il governo ma di dialogare anche col Parlamento
Se non saremo in grado di dotarsi di una struttura politica in grado di presidiare il rapporto col governo e col Parlamento e con le regioni per quanto riguarda le politiche settoriali non illudiamoci
Che si possono sviluppare politiche settoriali che possiamo creare un contesto favorevole allo sviluppo dell'imprenditoria sociale del localizzazioni terzo sistema e della loro capacità occupazionale
Secondo tema invece è tutto interno in questi anni e Napoli mi sembra questa sala questa giornata entusiasmante penso che sia la dimostrazione sta dimostrando la capacità
Delle organizzazioni terzo settore di aggregarsi politicamente e non è un fatto da poco se è vero che da tutta Europa stanno guardando a questo fenomeno con un fenomeno straordinario
Credo però che se vogliamo creare occupazione
Dobbiamo anche essere in grado di integrarsi sul piano imprenditoriale
Non possiamo pensare che le nostre potenzialità siano sviluppate solo attraverso l'aggregazione politica se poi non abbiamo la capacità sul territorio
Tra diverse organizzazioni
Tra diverse imprese sociali singole organizzati a reti in consorzi gruppi grappoli eccetera eccetera di fare effettive sinergie per giocare insieme la partita dello sviluppo di questo paese dell'occupazione soprattutto nel Mezzogiorno grazie
Credo che il contributo sia molto sostanzioso fatto anche nei molte considera accogliere e fa anche dall'idea di quale anche livello e spessore di propositività oggi si viene spesso dal dal settore dal terzo settore
Anche rileggendo rilanciando tutte quelle che sono le esperienze che nel terzo settore ci sono espresse
E siccome su questo nesso tra il ruolo del terzo settore e lo sviluppo economico io credo si sta discutendo i dibattendo molto io chiederei al professor Marco Revelli ricercatori economista di dare impulso contributi in queste direzioni
Io credo non sia retorico affermare che sulla questione del terzo settore si gioca oggi una partita decisiva
Dalle risposte che si daranno da alcune domande essenziali
Sulle sue dimensioni sulle sue modalità di finanziamento
Sui rapporti che dovrà stabilire con le forme attuali dello stato sociale e per altro verso col mercato sul tipo di rapporto di lavoro che dovrà caratterizzano il funzionamento
Da tutto questo dipenderà in buona misura la natura e la vidi vivibilità della società che intendiamo costruire nei prossimi decenni
Il grado di socialità o di a socialità che la caratterizza era
Non si tratta io credo né di un'area marginale di una forma di bricolage sociale affidata ai buoni sentimenti come troppi sembrano ancora credere
Né tanto meno di un settore residuale la copertura di ciò che sta sotto la soglia di visibilità dei grandi sistemi di allocazione sociale
Stato e mercato
Si tratta al contrario di una sfera socialmente rilevante in rapida irreversibile espansione proprio sotto la spinta di quei processi di trasformazione sociale produttiva che segnano la transizione in atto e che la caratterizzano in qualche modo Comuna svolto epocale un vero e proprio salto di paradigma
Sia che la si qualifichi dal punto di vista dei modelli di organizzazione del lavoro dei loro contenuti tecnologici come passaggio dal fordismo al posto cortissimo
Sia che si ponga in primo piano la rivoluzione spaziale in corso
E si definisca la fase attuale sotto la formula della globalizzazione
E comunque evidente che uno dei tratti più caratteristici del momento attuale quello che definisce i termini della nuova questione sociale in senso proprio
E la rottura o comunque la grave crisi di quel circolo virtuoso che aveva dominato il cinquantennio precedente
Tra sviluppo industriale occupazione e quindi tra crescita economica e integrazione sociale
Si è rassegnato in fondo tutta la l'evoluzione della società novecentesca
Su questo punto direi la critica più avvertita e penso in area anglosassone ai lavori di Jeremy Rifkin o in area francese alla riflessione di autori come Gears narra André Gorza lembi o ancora nel nostro Paese alle ricerche di Luciano Gallino scuole tra loro profondamente differenti per impostazione ma comunque su questo punto il giudizio appare unanime gli attuali livelli del tasso di disoccupazione nei Paesi industrialmente avanzati
Assai vicini alla soglia di rischio raggiunta nella grande crisi del diciannove e trenta
Non sono il prodotto di una più o meno temporanea crisi dello sviluppo
Sono al contrario la forma dello sviluppo stesso
Non con costi intuiscono un momento di arresto congiunturale della crescita da superare grazie a un qualche rilancio degli investimenti e all'accelerazione dell'accumulazione rappresentano al contrario un tratto strutturale dell'assetto socio produttivo così come si costituisce al livello attuale del potenziale tecnologico dei modelli organizzativi posto ordinistico
Destinato quindi ad essere confermato e se possibile temo drammatizzato
Dalle forme più radicali della modernizzazione
In particolare direi che si si collocano all'incrocio di almeno tre processi
Per molti versi reversibili
In primo luogo quel processo di mondializzazione dei mercati e di contemporanea tendenziale saturazione di essi che il gruppo di Lisbona ha sentito esatto nella formula della competitività globale
In secondo luogo il processo di innovazione tecnologica definita ricorsiva basato cioè sull'estensione di forme di automazione spinta sull'uso di macchine automatiche per guidare progettare produrre macchine automatiche
E sul processo di parallela riorganizzazione del processo di lavoro secondo criteri di flessibilità spinta
E di elevatissima integrazione delle funzioni la fabbrica integrata al Just in Time l'autonoma azione i gioielli della Teoria organizzativa contemporanea
Che puntano a ottenere costanti riduzioni di organico in particolare nei settori di lavoro non direttamente produttivo e che dall'industria
Manifatturiera si estendono rapidamente al settore terziario e dei servizi
In terzo luogo il processo di delocalizzazione delle imprese tradizionali
In particolare per le lavorazioni elevata intensità di lavoro
Favorito dall'effetto congiunto
Della rivoluzione dei trasporti e della rivoluzione telematica
Le fu detto di tali processi
Non è costituito solo da una brusca rottura dell'equilibrio tra domanda e offerta da una brusca caduta dell'occupazione
Nei Paesi centrali ha più antica consolidate industrializzazione
Ma anche da una crescente tendenziale frammentazione
De regolazione precarizzazione del mercato del lavoro sempre meno omogenea e prevedibile e sempre più segmentato in una pluralità di figure produttive tra loro eterogenee
Di difficile unificazione normativa
E di difficile rappresentanza sociale
Contemporaneamente
E anche su questo il punto di vista degli osservatori è unanime
Si assiste a un progressivo indebolimento della capacità di intervento da parte di quello che per un lungo ciclo aveva costituito lo strumento principale di controllo e di mediazione sociale lo Stato nazione
La sua capacità di elaborare politiche economiche orientate al principio della responsabilità territoriale affermando la propria sia pur relativa sovranità
Sui movimenti della ricchezza nazionale
Questo meccanismo
Che era stato alla base della soluzione keynesiana
E che aveva permesso per oltre mezzo secolo di investire il surplus di ricchezza sociale nazionale prodotto dallo sviluppo in pratiche di redistribuzione quindi in funzione di integrazione sociale e oggi colpito alla radice dalla brusca internazionalizzazione della circolazione finanziaria e dalla formazione di immense concentrazione di ricchezza astratta
Del tutte prive di rock localizzazione e dunque sottratte a ogni sovranità politica
Anzi tali da dettare le proprie regole alla politica
Non vi è dunque da stupirsi se di fronte alla crisi congiunta dei due grandi sistemi di regolazione sociale e il mercato lo Stato
Di fronte alla loro reciproca incapacità di garantire coesione legame sociale
Ma da emergendo una terza area sociale
Una terza forma della regolazione distinta sia dai rapporti di autorità tipici del politico sia dai rapporti di utilità propri dell'Economic un terzo settore appunto o se si preferisce l'area dell'economia sociale o dell'economia solidale
Comunque un ambito delle relazioni umane esplicitamente consapevolmente segnato dal fine di produrre riprodurre socialità
Una forma collettiva dell'agire una variante del fare
Direttamente orientata all'agire solidale capace di compensare le strutturali tendenze dello coi nomi con la disgregazione sociale alla dissoluzione del legame sociale
E la parallela crescente debolezza del politico nella sua funzione di garante della coesione consensuale
In questo senso si può dire che il Terzo settore doppiamente figlio del proprio tempo
E legato da un doppio nesso al paradigma socio produttivo che va nascendo
Giacché da una parte nel prodotto più innovativo
L'espressione della compiuta autonomizzazione della sfera economica da quella sociale
Della consumata separazione tra logica dell'economia e condizioni di esistenza della società nella sua aggregazione
Dall'altra parte esso si pone contemporaneamente come proposta di soluzione adeguata come tentativo di risposta alla crisi di egemonia di Stato e mercato
Come tentativo in qualche modo di rispondere a questa crisi nella nella reciproca
Incapacità di Stato e mercato di porsi come sistema universale di organizzazione delle relazioni sociali
O se si preferisce come luogo privilegiato di riproduzione di quella risorsa sempre più scarsa che si chiama socialità senza la quale una società non rimane insieme e destinata alla progressiva atomizzazione e dissoluzione
Un ruolo cruciale dunque
Per molti versi il ruolo strategico
Che tuttavia non deve farsi ignorare
Le difficoltà di una sua costruzione ed anche i rischi io credo su questo vorrei essere parlare un po'fuori dai denti in questa in questa sede
Credo che sia necessario un buon livello di autoconsapevolezza circa le inevitabili ambiguità che tale costruzione reca con sé
A prescindere
Dagli elementi di soggettività di chi ne dà vita
Proprio per la duplice collocazione delle attività di terzo settore nell'ambito della trasformazione sociale produttive in corso
Ma la sua natura di prodotto specifico di essa
E insieme di potenziale risposte soluzione le sue contraddizioni proprio per questa duplice implicazione con quella che potremmo chiamare la transizione al posto Ordinis no
Esso lascia aperte prospettive linea di sviluppo non univoche per certi versi addirittura contrapposte
Tendenza che collocano il terzo settore all'incrocio di strategie dal segno sociale prima che politico e culturale fortemente contraddittorie
Come ambito di difesa
E di consolidamento degli elementi di socialità accumulati e consolidati del precedente ciclo socio economico contro le tendenze di solventi del nuovo modello sociale produttivo da una parte ho al contrario come funzione di fluidificazione di accelerazione di tali tendenze come forma adeguata di regolazione sociale post fordista le due tendenze a mio avviso prendono incrociarsi a confondersi
Come strumento di difesa e qui l'abbiamo sentito dichiarare esplicitamente come strumento di difesa sotto altra forma e con altri mezzi dei diritti sociali universalistici fin qui affermati con lo strumento del Welfare State
Ho al contrario
Come ci segnala Rifkin a proposito degli Stati Uniti
Come strumento di accelerazione
Dei processi di riduzione smantellamento del fuel Guelfa medesimo
E ancora
Come luogo di elaborazione
Di rapporti di lavoro
E più in generale di relazioni umane qualitativamente diverse più ricchi più partecipati più responsabilizzati meno alienati rispetto a quelli via via più dei socializzate mercificata emergenti nel sistema dell'impresa
O al contrario come laboratorio di sperimentazione di legittimazione di forme di lavoro post fordista forme di lavoro cioè precari zattere
De
Contrattualizzate sottratte alla rete di garanzie normative di diritti formalizzati che avevano segnato fortemente l'epoca fordista un'epoca
Dominata dalla logica conflittuale negoziale dalla sindacalizzazione di massa
E dalla formalizzazione contrattuale dei rapporti di lavoro
Non si tratta di ipotesi accademiche
Si tratta di alternative reali
Di processi già ampiamente in corso
Che fanno a mio avviso
Del terzo settore non tanto
L'oggetto di un'opzione univoca politica
Ho esistenziale o culturale
Cui dire sì o no in blocco
Quanto piuttosto il terreno di confronto e di scontro
Tra diverse concezioni dell'essere nel sociale di fare società
Non da nascondiamocelo già oggi la rete delle attività solidali e dell'economia sociale il mondo assai articolato dell'associazionismo soprattutto del piccolo associazionismo solidale costituisce uno straordinario terreno di sperimentazione di rapporti sociali e umani
Altri liberati dal dominio della forma verze o in qualche modo che si propongono di liberarsi da questo dominio dal dispotismo dell'utilitarismo acquisitivo proprio delle logiche di impresa e di mercato
Da parte di decine di migliaia di giovani che fanno volontariato cooperazione sociale attività non profit
Già già oggi cioè via una parte consistente del terzo settore che funziona come macchina generatrice di una socialità non omologata né omologabile
Ciò è vero e credo debba essere l'elemento prevalente della nostra riflessione attuale
Ma è pur anche vero che vanno emergendo qua e là avrete della cooperazione sociale
Tra le eterogenei figure dell'impresa sociale anche aree grigie
Vere e proprie forme di sfruttamento del lavoro soprattutto giovanile di precarizzazione istituzionalizzata di sfondamento dei minimi salariali di dei regolamentazione degli orari
Di lavoro le finora limitate ricerche su questo terreno
Concentrate prevalentemente nelle aree metropolitane indicano tutte unanimemente questa tendenza al formarsi
Sia pur limitato di un secondo mercato del lavoro in cui sotto la copertura della solidarietà si realizza a volte una vera è propria deregolamentazione del rapporto di lavoro che Listri Ischia di lasciare invariati i caratteri di subalternità e disse a socialità
E di abbassare contemporaneamente il livello delle garanzie
è un fatto io credo ci dobbiamo misurare con questo combatterlo combatterlo con strumenti culturali e combatterlo con strumenti normativi
Né si può ignorare che in settori consistenti del nostro establishment industriale finanziario
Va crescendo la tendenza e la tentazione
Di utilizzare quest'area sociale
Come bacino di reclutamento di forza lavoro abito costo e a più elevato livello di flessibilità
E come strumento di sfondamento delle residue barriere normative a un'illimitata disponibilità dell'uso delle risorse umane viviamo nel Paese dell'arte d'arrangiarsi il rischio è che ebbe e almeno in parte
Alcuni degli organismi di terzo settore non quelli qui rappresentati ma una parte degli organismi che si muovono in quest'area
Si trasformi in una sorta di grande agenzia di collocamento di forza lavoro post fordista offrendo in qualche modo uno strumento formalizzato all'arte di arrangiarsi di un ceto imprenditoriale
E di una forma di accumulazione che tende a mettere al lavoro finanche i sentimenti della propria mano d'opera questo rischio è reale reso e credo che dovremo misurarci con questo e devo dire che alcuni punti Tiziano nel recente documento del Forum Permanente del Terzo settore in preparazione dell'incontro col ministro del lavoro del tre settembre scorso inizialmente non mi hanno del tutto l'assicurato desidererei senza
Confrontarsi a discuterne in particolare laddove si afferma
Al punto b quattro che sito per quanto concerne le misure in materia di collocamento di mercato del lavoro appare opportuno definire un ruolo specifico per le organizzazioni non profit
Sia tra i soggetti abilitati a svolgere attività di Collocamento
Non sia tra i gestori del lavoro interinale
Non mi convince tanto più se si incrocia questo passaggio corre sentissimo protocollo governativo sull'occupazione in particolare col suo ultimo paragrafo dedicato alle aree di sviluppo accelerato i cosiddetti contratti di area vorrei sbagliarmi ma ho l'impressione che vi si ipotizzi in qualche modo la Costituzione negoziale di zone di extraterritorialità dal punto di vista delle normative del lavoro
Dei livelli salariali della regolazione degli orari dell'utilizzo degli impianti
L'abbassamento sicuramente determinato dal nobile motivo di favorire l'inserimento nell'universo del lavoro visibile
Diarrea vigore invisibili ma comunque l'abbassamento dei limiti fissati da quei diritti sociali un tempo considerati indisponibili
E quindi la diffusione anziché il contenimento di quei fenomeni di frammentazione sociale di precarizzazione e di allentamento del legame sociale di cui si parlava
Sopra legame sociale che presuppone pur sempre un qualche grado di sicurezza che se viene rimosso
Produce affetti incontrollabile sarebbe un grave arretramento
Per certi versi una catastrofe se qualcuno pensasse di affidare alle strutture di terzo settore la gestione di queste aree di extraterritorialità sociale
E sì all'interno del terzo settore qualcuno pensasse di auto legittimarsi come agenzia di collocamento di lavoro
De garantito sarebbe una catastrofe in primo luogo Pertini al terzo settore opera e crede
Giacché per questa via si finirebbe per assecondare gestire per così dire quello stesso processo di scomposizione sociale di distruzione del legame sociale
Per il quale per contrastare il quale il terzo settore in atto e si giustifica
Certo molto dipenderà dalla normativa concreta su queste materie qui ci troviamo solo nel campo
Delle dichiarazioni d'intento molto dipenderà da come queste dichiarazioni d'intento saranno tradotte in strumenti
Normative io credo che sia interesse in primo luogo di chi si muove nel terzo settore con l'intento di produrre socialità
E a condizione che tutta l'operazione non sia quello di fare un recinto
Una serie di condizioni delle quali va giustamente come qualcuno aveva detto non si capisce
Lo si capisce quelli di insomma la socialità molto solida
Il golf le fondazioni bancarie benissimo
Quindi quello è un primo passo ma per colmare quello di cui c'è bisogno per riempire scusate
Di contenuti qual è la strada
Secondo me la strada e qualche volta c'è questo rischio
La strada è quella di non già di mediare di discutere di perfezionare le regole che fanno i paletti e dai quali paletti deriva il ruolo
E la certificazione
La grande risposta è moltiplicare gli esperimenti
Tanto
E a sud sono pochi
Dei quei quattro soldi che ne abbiamo a disposizione l'impressione che ok meglio spesi sono quelli in cui abbiamo chiesta Scalvini
Al gruppo Abele agli altri di prendere le migliori imprese sociali del nord e diveniva assunta a fare nuovi presso il varco la loro esperienza bisogna farne tante di più
E quindi opporvi il tema
A costo di apparire scostumata o
Il tema grande del finanziamento
Delle agevolazioni per le politiche di creazione di impresa sociale ce ne vogliono di più
Quando ce ne saranno di più
Vediamo che cosa è successo vediamo quali sono i problemi la Lia Ghisani non è mai accaduto voglio dire non è un caso alle che lo ponga un sindacalista il tema
Dove la socialità dell'impresa
Io penso
Però lo penso con l'umiltà di chi chiede a tutti sperimentiamo e vediamo che succede
Perché lo diciamo sperimentiamo perché sappiamo come affinino sperimentiamo vediamo andiamo a sentire quelli che ci stanno che ci mettono la faccia cioè voi e non io naturalmente
Che fare questa esperienza
Impresa sociale non è un'impresa
Che fa lo sconto
Sulla cultura del risultato
Avevo la differenza secondo me tra un'impresa
è una cosa che non è un'impresa non è il profitto
C'è qualcuno che c'è ancora questa questo retro pensiero terrificante per cui l'impresa imprese fa profitto non cito testi rivoluzionari cito testi di professori di economia aziendale quelli che volete che definiscono l'imprenditore innovatore
Che fanno dell'impresa un luogo in cui c'è cultura del risultato cultura di manutenzione cultura di organizzazione cultura di valorizzazione di risorse umane queste all'impresa
Non è l'impresa però un posto per essere molto chiari
In cui non si sa quale risultato non chiamiamole impresa e soprattutto noi pensiamo che così facciamo dell'impresa uno strumento di inclusione sociale non è vero
La possiamo chiamare come ci pare ma se non c'è una rendicontazione sul risultato non è un'impresa
E io mi scaldo perché penso che ci sono le condizioni per farlo
Penso che l'impresa oggi per tante cose che sono state dette in maniera molto più lucida di quanto possa fare io l'impresa oggi è oggettivamente oggettivamente uno degli strumenti più formidabili di cittadinanza di inclusione sociale lo è
Non lo è laboratorio protetto
La differenza qual è e qui e la grande questione la differenza la mancanza di garanzie un'impresa che nasce vive cresce e non cuore
Perché c'è una garanzia non è un'impresa su questo possiamo discutere molto possiamo sperimentare
Io vi dico che invece ci sono le condizioni e non lo dico per
Dovere diciamo di deontologico c'è una regione meridionale che sta per presentare una legge di sostegno alle cooperative il cui fa un intervento specifico di promozione per la creazione di imprese sociali di tipo B di quelle che includono soggetti svantaggiati con un meccanismo di sostegno finanziario specifico
Ma che prevede la verifica dei risultati questo a mio modesto avviso e la grande questione sull'impresa sociale così si vince
Si dice nel senso che si aumenta il volume delle operazioni
Naturalmente durissimo il tema perché le garanzie per molti sono state appena conquistata per ma il tema è quello
Io penso che
Sono stato molto contento di starei per dire vediamo se è vero solo vediamo che cosa succede poi in termini concreti stamattina ho letto sul giornale che il il leader del più grande partito italiano
Ha detto che è la grande scommessa e passare dal welfare del garanzia al welfare delle opportunità così esiguo dove questa è la grande questione e questo vale molto e concludo su due aspetti
Sul primo aspetto sulla questione del sindacato delle regole del mercato del lavoro
Si può forensi Gold sopra i dati difficilissima va dato lo dico con con superficialità pensili valgono un po'di sofferenza la questione eh
Ridurre l'intensità delle garanzie riservata a pochi
Ridurre e aumentare i destinatari delle garanzie
Questa è la questione
Perché se qualcuno dimostra che è possibile dare le garanzie viaggiano poco a tutti io ho perso
Se qualcuno dimostra non riesce a dimostrarmi questo non mi può fare la battuta che ho sentito troppe volte dello stufato che vogliamo ripartire la povertà
Asili nido riparte la povertà invece adesso che stavo facendo
C'è una speranza credibile che lavoro precario necessario abbia un minimo di garanzia con questo sistema per cui non lo neghiamo perché non ci piace non c'è questa è questione sulla pelle di milioni di meridionali
E allora la grande questione grande ruolo dirigente Nadir non mi piace quindi non c'è non lo rappresento e trovare la mediazione da una giusta rappresentazione e la loro garanzia questa è la grande scommessa che si dice sperimentando forza quei contratti
E poi i contratti di emersione le altre cose e poi se mi concede un po'di coraggio
Ci sono in sala molti sindacalisti lo vogliamo chiudere il collocamento
Ma vorrei chiudere
Chiudere non serva a niente a nessuno anzi e meglio quando non serve a niente
Vogliamo discutere della formazione professionale piantando la di far finta che si possono fare innovazione che questo sistema non si possono fare innovazioni e so già che qualcuno in sala si alzerà o mi fermerà fuori dicendo ma guarda che io sto facendo un corso che funzione bene è la conferma che il sistema non serve perché siamo rivendica che riesce a fare una cosa che funziona una due o tre ma è chiaro se il sistema della formazione professionale vede da vicino delle anche in sala
Se il sistema è oggettivamente bloccata da un sistema di garanzie dei lavoratori del settore dei distruttori etiche dobbiamo parlare si finge di fare i programmi relazione alla domanda di formazione si fanno i programmi relaziona un'offerta l'informazione con poche nobilissimi e non è ironico io eroiche eccezioni
Con un mercato del lavoro come quello di oggi bisogna dare segnali di grande volontà di innovazione
Dino l'azione ai disoccupati che non gli possiamo dare i posti dobbiamo far vedere che facciamo tutto il possibile per provare nuove strade
Ultima battuta
Mi scaldo mi scaldo perché sono cose che diciamo vi appassionerà un mondo acquistare consensuale suo collega dietro solo solo temi di tutti i giorni verifica dopo arriva da Caltagirone va bene
E vado a dire che apriamo una missione di sviluppo che li devo dire ai giovani
Che vi devo dire fate tutti i progetti ma quarantaquattro va beh e quante ne possiamo fare che adesso ci sarà grazie al lavoro di Sales questo decreto sul lavoro autonomo anche individuale bene
Esperimenti c'è bisogno lo scossone per cui l'ha da dire lavoro non c'era però stiamo chiudendo il collocamento stiamo facendo la formazione stavo facendo i contratti sei cento posti non Tree non un patto una notte un patto una notte con sessanta percorsi che tutti i giorni c'è qualcuno che gestisce
L'ultima osservazione che su questi temi dell'impresa sociale io percepisco
E probabilmente lo percepisco con maggiore c'è un'evidenza perché non ho molti vinti vincoli biologici precedenti lo dico con grande sincerità ma percepisco che c'è un po'di compresso
Dicevo con l'impresa il conto economico
La redditività
La produttività oddio
Stiamo scendendo sul campo dell'avversario
Guardate che non è proprio così
Il presunto avversario
Non voglio fare battute stupide il presunto avversario i conti economici come dimostrano tante cronache non li hanno mai visti i loro
Fare le opportune seguire la strada e l'opportunità significa affrontare con coraggio le vere regole del gioco di un'economia
Non regalare i concetti di mercato ad altri
Vediamo regoliamo dopo averlo sperimentato
Senza complesse che complessi di che in Italia c'è un mercato finanziario forse
Ma voi vedere che abbiano interesse onori Isman troppa delle piccole imprese la quarantaquattro la Confartigianato quelli che sono stati sempre non è l'anticamera dell'alta finanza ma del cortile sotto
Dell'alta finanza ma vuoi vedere che abbia ritenesse che ci sia un mercato finanziario visto che finora non c'è non c'è fanno finta e ci e ci bruciano le risorse pubbliche con la sfida del mercato finanziario
Su queste cose che io dico e vi chiedo scusa con l'irruenza che poi dà dei concetti un po'approssimativi a me interessa solo che ci lega un po'il dubbio
Che ci vengono voi il dubbio che forse no va bene rimboccarsi le maniche e mettere i piedi nel piatto e impresa
Finanza solidale
Con aggressività chiedendo proponendo senza avere complessi perché se è vero
Che questo capitalismo ci piaceva o non ci piaceva non funziona stiamo tutti lavorando per un nuovo capitalismo per un nuovo modo di produrre e quindi tutti sono abilitati a parlare soprattutto se parlano sulla base di esperienze concrete e io quindi sul serio al di là del tono del quale vi chiedo scusa ho propongo di implementare il più possibile
Con il coraggio la disponibilità culturale dell'innovatore
Il quale sa che ha bisogno di rinnovare non è sicuro di dove va a parare e di quali saranno le nuove motivazioni ma probabilmente ci saranno nuove mediazioni molto più avanzata
Grazie Borgomeo non solo
E la passione che sempre lo caratterizzati nel confronto con noi sappiamo quanto è stato utile importante l'apertura del tavolo sull'impresa sociale presso la Società impresa giovanile
Ieri la Società dell'imprenditoria giovanile che ha costituito un'occasione io credo e di grande arricchimento per l'impresa sociale estesa di confronto
Avviato una sperimentazione avviato quello che anche a cui prima accennava Borgomeo
Una interesse a sperimentare anche Time prese sociali forti e i territori a complessità navata maggiore debolezza modelli di sviluppo dell'impresa sociali
Cristo io credo che bisogna dare atto a questa sperimentazione raccolgo questo elemento
Credo che sentiamo tutti il bisogno di costruire questo pacchetto più solido perché anche queste sperimentazioni siamo noi quindi saremo noi i primi interessati
Verso qualsiasi
Indicazione che vada in quella direzione è un impegno e lo chiederemo con più forza che consente di costruire anche degli interventi più mirati all'impresa nella sua parte anche di socialità specifiche tra adesso la parola Ivano Barberini presidente della lega nazionale cooperative
Intanto io ho trovato molto suggestivo il titolo di questa questo pomeriggio un lavoro che non c'è il lavoro che verrà mi sembra che già qui contenga una parte un messaggio angoscioso lavoro che non c'è
Un messaggio di speranza di lavoro che verrà io credo che sia ragioniamo sul lavoro che non c'è si possa vedere la mancanza di questo lavoro anche laddove lo Stato sta coprendo
Del de sta dando delle risposte l'assistenza alle persone
La cura dall'ambiente turismo e i servizi di informazione su tutti i campi poco tanto coperte pure qui abbiamo una carenza di risposta alla domanda ai bisogni molto forte io mi trovo quindi intanto in buona sintonia con Borromeo con altri le hanno preceduto
Vorrei aggiungere che insieme al lavoro che non c'è e c'è anche da fare i conti con un lavoro che c'è ma essendo spesso improduttivo ha in sé una forte un forte contenuto di precarietà
In questo ci sta anche un discorso di passata dal welfare stenta welfare market per marcare il bisogno che anche laddove parliamo di questi settori di questi campi ci sia un recupero di una oggettivo di un dato che è tutt'altro che un fattore economicistico o aziendalistico e dieci voglio episodi una produttività del sistema non si sfugge da questo dato
E la nostra ricerca se vogliamo cogliere questa opportunità insiste nel lavoro che non c'è nei settori non coperti pienamente prima di tutto o dei nuovi settori
Ciò che abbiamo conto teniamo conto le difficoltà del Paese
Ad sviluppare risposte e quindi a tradurle in soluzioni e adeguate bisogna trovare modalità che sappiano coniugare efficienza e solidarietà cosa non semplice partiamo tutti dall'idea che lo stato sociale un fattore di civiltà che va fortemente le difese e quindi non rinunciato ma che non è automatico lo sappiamo bene
E che ci troviamo come si suol dire di fronte al dilemma o cambiare o essere cambiati questo è un imperativo per tutti dal quale non si sfugge
E credo che sia l'altro diciamo una formula insolita riletta nel mercato solidarietà nel mercato che in implica il bisogno di trasformare anche di infondere di muoversi in una dimensione anche competitiva beh allora bisogno noi troviamo probabilmente in questo una missione intanto il non profit è una risposta una migliore conciliazione
Ma questo difficile dilemma tra competitività e protezione sociale è una via difficile lo sappiamo
Quello di sviluppare l'occupazione nessuna illusione su questo
Oggi ci sono due politiche praticate nei Paesi industrializzati uno in Europa a tutela maggiore dello stato sociale sta creando disoccupazione ora negli Stati Uniti a smantellamento dello Stato sociale sta creando disuguaglianza
Queste la forbice di fronte alla quale noi ci ci troviamo ci troviamo noi siamo dentro a queste questi meccanismi
Allora la vera sfida per tutti di fare in modo che queste due facce di una stessa medaglia che poi sono il portato della cosiddetta globalizzazione
L'eros la vera l'acconto di riuscire a fare in modo di conciliare competitività e protezione sociale questo è il punto sul quale noi ci troviamo e fare in modo quindi che il lavoro che verrà parta dalla consapevolezza che non è facile costruirlo che bisogna imprime una con una inversione di tendenza
Che viene necessita quindi di produrre grandi cambiamenti nelle strategie nelle politiche nei modelli di sviluppo e non semplici aggiustamenti
Bisogna anche si sappiano cogliere opportunità Prix tutto nel lavoro che non c'è proprio in quei settori ad alto volo bisogno sociale e ad alto contenuto di occupazione credo anch'io che se ragioniamo su questo campo dobbiamo ragionare prima di tutto di impresa l'occupazione si fa prima di tutto con l'impresa se vuole essere stabile
E laddove manca questa risposta nel Meridione in particolare ma date anche in né alcune isole
Nel North in Emilia
Ferrara ha il doppio vi disoccupazione dell'Emilia
Ci sarà pure una ragione è immerso in una realtà dove la disoccupazione al sei per cento e ha il dodici per cento ci sono fattori ambientale ci sono opprimente anche fattori culturali c'è un ambiente che genera o non genera domanda occupazione e così via
L'interesse dell'impresa allora abbiamo il problema io credo di fare i conti laddove ragioniamo di promozione d'impresa di risposte al bisogno di occupazione
Di partire dal fatto che prima di tutto c'è una carenza di domanda di crescita imprenditoriale e se questo è vero la crescita di impresa e le risposte che diamo non possono essere prese alla leggera
Credo che sia doveroso sperimentale questo sia l'elemento di fondo sia doveroso inventare tutti i mestieri sia doveroso porsi nella condizione di non far nascere in prese e lasciarle morire con tranquillità
Questo significherebbe far deprimere de faciliterebbe deprimere ulteriormente la domanda
Bisogna porsi nell'ottica di far nascere in prese nuove impresa inventare mestieri e farli crescere e il salto di qualità non è di poco conto perché implica una dimensione formativa in senso stretto in senso proprio di competenze che nascono spesso dalla dalla socializzazione delle conoscenze ma anche dalla sperimentazione dall'esperienza e così via tutto questo comporta una responsabilità molto forte e io credo che l'abbia bisogno sostanza
Visibili controcorrente
A creare un tessuto di imprese basato su alta specializzazione su alta capacità di tenuta che abbiano una forte responsabilità sociale capaci di rispondere al problema della competitività internazionali sembra lo sviluppo dell'occupazione della
Protezione sociale e mi pare che in questo senso in questo ambito entra in gioco l'impresa non profit
Per una concessione realmente pluralistica del mercato questa è la dimensione sulla quale io credo dobbiamo ragionare attentamente quanto meno come organizzazioni cooperative siamo indotti a ragionare prontamente stiamo attenti a un fatto che non si falde del settore non profit come un settore tra tutte le altre cose che sono state dette anch'come settori interstiziale al quale demandare alcune cose ma che in realtà non deve giocare un ruolo vero nel mercato nel turismo di mercato
Bisogna
Che si affermi una concezione del mercato autenticamente pluralistica che sia basata sulla presenza di imprese profit d'impresa e non profit avendo una dignità e un una compagna in questo modo formando il mercato intendendo per imprese non profit prima di tutto quelle che hanno prevalenza di persona rispetto al capitale imprese profit quelle Carlo prevalenza di capitale rispetto le persone e quindi di obiettivi di finalità e non di dimensioni che concorrono a questo
Ora le imprese cooperative sono parte del non profit nella concessione larga del non profit l'articolo quarantacinque le descrive così
E quindi è questa discussione che si sta formando ci sarà opportunamente sviluppando sul sulla crescita
E su un'attenzione al dallo sviluppo del non profit in senso in senso nuovi in senso più ampio come risposta ai bisogni sociali
Deve ricomprendere un contesto unificato top in quella concessione di presenza nel mercato dei supermercati e dei due forme d'impresa quella proprio per quello non proprio deve comporre comprendere l'insieme del movimento cooperativo quello che agisce su basi mutualistiche non speculative macchia come missione appunto quella di concorrere
A dare una risposta che sappia coniugare la solidarietà nel mercato sappia affermare la solidarietà nel mercato questo un elemento di forza se lo sappiamo congiungere attentamente eh del non profit in senso anche più stretto
Perché insieme c'è bisogno far crescere qualcosa che nasca su un tessuto piante proprio perché abbia questa dimensione questo spirito
Non una funzione interstiziale lo stesso riferimento gli Stati Uniti
Può essere fuorviante gli Stati Uniti sono il Paese più liberista che c'è economia più liberista si vede anche gli ultimi atti la presenza nel settore non profit cosiddetto non profit e perché lo Stato non c'è e altra dimensione altra cosa
Noi dobbiamo muoverci in questa dimensione c'è un trasferimento verso Mark dove fa stento welfare market ok
Ma bisogna che più complessivamente noi abbiamo le condizioni perché si affermi una concezione di non profit in senso più stretto
Quindi io credo che non profit cooperativo e non cooperativo
Deve assumere un ruolo più incisivo a opportunità di crescita deve essere autentico io condivido le osservazioni state fatte dal sindacato degli altri è interesse di tutti evitare le forme spurie quelle che danneggiano l'immagine compromette l'immagine stessa del termine dobbiamo porci in condizione di spingere le istituzioni
A dare forza o un progetto industriale
La globalizzazione sta compromettendo la sopravvivenza non solo delle piccole e medie imprese anche le grande impresa in Italia sono in crisi
Bisogna che ci sia un progetto industriale che sì che sappia che sia anche utente che interpretazione del Patto per il lavoro
E dia riferimenti nuovi una spinta nuova all'impresa proprio nell'ottica di affermare nella responsabilità sociale la capacità competitiva e quindi è coniugare questi due elementi competitività sotto protezione sociale
Per quanto ci riguarda e per quanto riguarda la cooperazione la lega delle cooperative
Noi stiamo lavorando stiamo lavorando attorno al progetto di questo tipo che non è un progetto imprenditoriale non disgiunto da bisogno sociale
Che significa anche per una visione a medio lungo termine la cui vitalità dipende dalla capacità di porsi in sintonia con i grandi problemi l'occupazione l'inflazione la produttività del sistema l'ambiente
Quella di essere capaci di produrre innovazione
Coro di sapere fare della sperimentazione sociale è quello di sapere costruire alleanze e sinergie in tempo giusto nel modo giusto
Il torneo in punti di questa strategia di questo progetto sono da una parte e promozione sviluppo d'impresa dall'altra ristrutturazione sviluppo dell'impresa
Questo è un terreno scelto da noi che ha una valenza generale perché su queste basi dovrebbe muoversi correttamente il sistema economico e il sistema la società civile sistema sociale
Sviluppare almeno sul piano metodologico a questo valenza sviluppare una strategia basata sulla responsabilità sulla costruzione di una di un insieme di una interazione fra i vari soggetti nei vari campi
Assumendo da parte nostra un progetto che intende tutta l'organizzazione proprio produrre
A produrre iniziative certo di episodi un supporto prime tutte di carattere legislativo
Ci sta ragionando su una legge non sono non profit ci sta ragionando su una legislazione cooperativa che deve essere in grado di dare più vitalità all'impresa
Premette bisogna c'è interesse comune a creare una cornice comune proprio inquadrare il fenomeno delle imprese non profit al di sotto con una cornice comune al di sotto della quale dare risposte con pacchetti specifici
Alla cooperazione non profit e così via regolamentavano avendo questo quadro politico e normativo che possono essere di supporto di stimolo di vita Lisa se ho né delle energie più sane che ci sono nel Paese di chi può portare contributi positivi
Si è citato qui anche la legislazione relativa al socio lavoratore è una condizione per noi per sviluppare cooperative
Di lavoratori oggi bisogna ridisciplinare la figura del socio lavoratore
Perché non si può pensare che i giovani che si mettono in cooperative per fare una cooperativa automaticamente diventino imprenditori e come tale non siano più considerati lavoratori non abbia più diritto al trattamento previdenziale non gli enti non era favour Dell'Orto dipendente questo punto non ci fa cooperazione di lavoro evidentemente quindi è da normale
Per ultimo e che io credo che dobbiamo sviluppare con uno sforzo comune un sistema di relazioni tra l'ordinanza del non profit tra queste e le istituzioni dobbiamo non muoverci in un campo chiuso condividiamo anche con imprese profit
Il comune il comune sparso del mercato quindi c'è un'interazione è un richiamo alla responsabilità sociale di tutti anche dell'impresa di capitale la quale non possono essere esonerate da responsabilità sociale
Ci deve essere responsabilità sociale di tutti l'impresa
Non profit a maggior ragione perché e parte della era la sua missione ma tutta l'impresa tutti devono essere coinvolto in questa in questo senso c'è un'interazione avendo assumendo l'occupazione e lo sviluppo dell'occupazione come responsabilità di tutti
Ecco c'è un lavoro comune a tutti noi
E dobbiamo stare attenti a non fare di tutto un po'non facciamo un lungo elenco di cose da fare e da fare insieme tutto e subito significherebbe non fare niente
Facciamo uno sforzo per individuare pochi e condivisi problemi poche condiviso obiettivi di fondo cerchiamo lì e proviamo realizzando insieme
In modo passando provando a passare dalle parole a fatti concreti
Siamo nel siamo Napoli siamo nel Meridione io credo che qui ci sia più che in altre parti d'Italia stanchezza per le parole stanchezza per i discorsi
Qui se se se non facciamo uno sforzo di concretezza di serietà di responsabilità attorno problemi da produttori appunti di fondo obiettivi di fondo
Puntando a renderli concreti nella convinzione che attorno che in questo modo le possiamo produrre un effetto qualità
E anche un effetto moltiplicatore di consenso e anche un esempio che possono essere utilizzato tutto a tutte le parti quindi OSCE io direi che e momento e tempo
Per provarci mettendo sotto un tavolo con questo spirito e con l'imperativo etico che qui è stato richiamato i più condivido pienamente di creare che che creare occupazione inventare nuovi mestieri prima di tutto va fatto perché è giusto provarci ed è giusto farlo
Grazie stamattina Iovine appunto a indicato una una strada di appuntamenti ancora più serrati col sindacato col mondo cooperativo
Per affrontare in una chiave più generale alcuni nodi del terzo letto settore in lei e le sue relazioni
Con altri soggetti che ritiene interlocutori privilegiati quindi credo che qui stelle centrali cooperative in quanto tali avranno poi modo di discutere e di anche programmare delle iniziative che rafforzino lo sviluppo del terzo settore
Io ho chiamato alla parola ringraziandolo per la sua presenza all'Onorevole Isaia Sales sottosegretario al ministero del tesoro
Vi ringrazio per l'invito e per questa opportunità
Di illustrare
In un momento delicato la politica del governo
Sul tema del lavoro che non c'è sul lavoro da creare
In parte ha già alcune cose
Le ha anticipate Carlo Borgomeo
Vorrei prima di illustrare un po'nei dettagli le cose che intendiamo fare
Fare una premessa che è questa
La situazione del Mezzogiorno
Non consente a nessuno in questo momento di poter dire si fa così
Noi siamo in una fase di ricerca aperta e di ricerca a tutto campo
Dobbiamo però avere qualche punto di riferimento solido
Noi dobbiamo avere un'ossessione quotidiana un'ossessione quotidiana a ricercare nuovi strumenti nuove vie per rispondere al dramma della disoccupazione meridionale
E dobbiamo farlo perché nel Mezzogiorno stanno venendo in contraddizione due due elementi il dato politico e il dato economico e la situazione economica può travolgere da un momento all'altro se non si interviene con serietà le novità politiche intervenute nel Mezzogiorno
Io ritengo che oggi il Mezzogiorno nel suo complesso e più forte politicamente
Più forte politicamente non vuol dire perché alcuni comuni sono amministrati da questa forza politica o da quest'altra forza politica
Più forte politicamente perché il Mezzogiorno ha avuto il coraggio in pochi anni
Di fare alcune operazioni che quasi tutti davano per impossibile
La prima operazione il ricambio di classe dirigente locale
E un'operazione che tutti gli studiosi e tutta la stampa dava per impossibile il Mezzogiorno sarebbe stato la Vandea dell'Italia di fronte ai cambiamenti che Tangentopoli stava provocando
Oggi il Mezzogiorno
è in grado di parlare al Paese con la voce dei sindaci delle sue grandi città ed è importante che il rinnovamento della classe dirigente del Mezzogiorno è avvenuto a livello locale a livello
Dei grandi e dei piccoli sindaci delle città del Mezzogiorno
Il secondo elemento formidabile del mezzogiorno e la fine dell'intervento straordinario
Che si è chiuso senza traumi o senza
Contrapposizioni frontali da parte delle forze economiche e sociali che più avevano beneficiato dell'intervento straordinario
Io non so in quale altra parte del paese poteva avvenire una cosa del genere che si lunghi si si rinunciava ad un regime speciale di incentivi
E di benefici senza traumi come avvenuto nel maggio giorno anzi con il consenso di gran parte della sua nuova classe dirigente
Il terzo elemento è il movimento antimafia che si è sviluppato nel Mezzogiorno io non so in quale altra parte del mondo si è combattuto la mafia
Attraverso anche la piazza attraverso un consenso attivo delle forze migliori del Mezzogiorno in America o in altre parti dove la mafia forte nessuno chiede ai cittadini di quella realtà per dire che contro la mafia di scendere in piazza
Il Sud è stato costretto anche
A fare queste oggi credo
Che sicuramente la situazione è cambiata nei rapporti tra Stato e cosiddetto anti-Stato
Aggiungo che c'è un elemento formidabile nel Mezzogiorno e la reazione con decoro alla crisi economica
Che non ha raffronto con l'altra parte del Paese che sta reagendo senza decoro
A una situazione non di crisi economica ma di
Di un ciclo particolare è inutile qui soffermarmi io voglio soltanto dire
E voglio apprezzare il decoro con cui le forze economiche sociali del Mezzogiorno stanno reagendo alla crisi ecco tutto questo fa la forza politica del Mezzogiorno
Io che debbo curare a nome del ministro del Tesoro del Bilancio le aree depresse posso dirlo posso dire che lo faccio senza imbarazzi
Oggi il Mezzogiorno porri parlare di sé senza imbarazzi
E questo è il grande elemento
Di forza del Mezzogiorno senza imbarazzi perché quello che dovevamo fare abbiamo tentato di fare e la nuova classe dirigente del Mezzogiorno si stava imboccando le maniche non si sta lamentando non si sta rivolgendo ad altri ne sta dicendo che sono altro che devono risolvere i problemi
Cioè nel Mezzogiorno questo elemento formidabile questo punto di appoggio che è sempre mancato
Avere fiducia nei propri mezzi nelle proprie capacità nelle proprie possibilità
E soprattutto la consapevolezza di avere oggi un problema
Che sono i giovani disoccupati meridionali ma nel futuro una grande opportunità una grande possibilità
Se questo straordinario capitale viene utilizzato rivolto
Per intenderci verso un effetto positivo
Ma la crisi economica e questo è il punto potrebbe travolgere queste novità politica
Perché se non ci sarà una risposta nel breve periodo al dramma della disoccupazione meridionale
Ci sarà una richiesta pressante misure subito
Di tipo tradizionale
E quelle misure di tipo tradizionale sono in grado nel breve periodo di annullare i vantaggi politici del Mezzogiorno
Per cui si darebbe risposta al dramma della disoccupazione
Per non farle esplodere ma al tempo stesso si metterebbe in discussione diciamo la novità politica del mezzogiorno ecco questo è il cammino stretto
Entro cui dobbiamo camminare intervenire sulla crisi economica appoggiandosi sulle novità politiche intervenire sulla crisi economica
Senza compromettere novità politica
Sarebbe facile oggi per un governo dire bene abbiamo otto otto miliardi stanziamo lì per una fase di per ammortizzare le spinte sociali sarebbe semplice e forse anche qualche risorsa di questo tipo ci sarebbe ma noi non vogliamo fare
Non vogliamo farlo perché questo è il punto su cui stiamo lavorando
E che noi vogliamo operare sul capitale sociale del Mezzogiorno
Vogliamo investire sul capitale sociale del mezzo
Se vogliamo fare in modo che come nel passato
In questi giorni c'è stata una discussione in Parlamento su Bagnoli
E io ho ricordato semplicemente che nel mille novecento e quattro
Fare creare la classe operaia a Napoli voleva dire creare un presidio di civiltà
E che rispetto alla tradizione sottoproletari di Napoli che era stata sempre con un rapporto molto particolare col potere politico
Creare classe operaia Napoli voleva dire contemporaneamente affrontare il problema dell'occupazione è un problema di civilizzazione della città
Noi dobbiamo essere in grado nel Mezzogiorno di operare perché gli interventi sull'occupazione siano interventi di civilizzazione di cambiamento delle mentalità di cambiamento
Del
Diciamo della società
Ecco questa è l'ambizione sarà forse sproporzionata rispetto alle nostre forze ma questo è il punto sul quale noi dobbiamo lavorare
E come possiamo lavorare
Qui ognuno di noi deve comprendere che di fronte a questo dramma e di fronte a questo bivio cioè fare in modo di non disperdere novità accumulato nel Mezzogiorno
Investire su queste novità la ricerca di strumenti di struttura di altre politiche è aperta senza pregiudizio a partire dal sindacato dagli imprenditori e anche dalla sinistre anche dal governo dell'Ulivo
Dobbiamo ragionare senza pregiudizi guai a noi se continuiamo a ragionare dentro uno schema vecchio io so bene che bisogna rispondere agli imprenditori
I quali ci dicono nuovo occupazione nel Mezzogiorno è possibile senza Stato e senza regole
E bisogna rispondergli con forza
Che paradossalmente pur essendo presente lo Stato e le regole nel Mezzogiorno si è andati avanti senza Stato e senza regole se sarebbe la continuità di una tradizione
E abbiamo visto che senza Stato e senza regole del Mezzogiorno non vincono gli imprenditori più qualificati vince anche l'imprenditoria criminale
Altra cosa è invece e provare a ripetere il modo in cui lo Stato
Hanno regolamentato è intervenuto nel Mezzogiorno e le regole
Perché quando le regole cozzano con il buonsenso bisogna cambiare le regole altrimenti siamo travolti nel Mezzogiorno
E diciamo la parte senza regole del Mezzogiorno verrà rappresentato dalla criminalità o dalla destra
Che a poco scrupoli rispetto a questo tema
E allora da questo punto di vista io ritengo che dobbiamo guardare ad una pluralità di strumenti guai a noi a semplificare
Guai a noi a dire col turismo risolviamo con i beni culturali risolviamo con questo risolviamo
Oh guai a noi a pensare che nel Mezzogiorno possiamo applicare strumenti che in altre realtà possono avere un grande
Un grande impatto per esempio io sono affascinato dall'idea delle trentadue ore diroccata
Ma mi chiedo che infetto avrebbero nel Mezzogiorno una riduzione drastica degli orari di lavoro avrebbero più forza nel Nord nel Centro Nord dove c'è un forte apparato industriale produttivo
Il problema del Mezzogiorno non è ridistribuire il lavoro il problema del Mezzogiorno e creare nuove occasioni di lavoro nuove opportunità fuori dalla tradizione dello stato
E dei grandi gruppi
Ho fuori anche delle attività classicamente industria
Questa è la grande sfida che abbiamo nel Mezzogiorno
Perché anche questo ci rende ci ha reso difficoltoso scrivere un patto per il lavoro io personalmente ho protestato in una certa fase
Di quell'accordo perché dicevo ma questi sono strumenti lavoristi ciclasi ci dove c'è un mercato di lavoro del lavoro dove lo regolamentiamo rendiamo più elastico più flessibile ma che cosa questo ci crea di più nella realtà dove non c'è al lavoro
E allora da questo punto di vista io ritengo che la grande sfida che noi abbiamo è creare occasioni legali di riuscita per i giovani del Mezzogiorno contrapporre alle tantissime occasioni illegali di uscita
Ma creare occasioni legali di riuscita vuol dire trasformare gli attuali le
O non aver paura di affrontare il problema delle regole attua
Una volta stabilito un limite che senza regole vincono
Quelli che hanno sempre vinto nel Mezzogiorno
Stabilito un principio di questo tipo tutto il resto credo debba essere messo in discussione con intelligenza
E anche qui si
Rompendo tre cose del Mezzogiorno che anche qui sono dure da morire
La prima cosa perché quando si parla di Mezzogiorno si parla di risorse dove stanno le risorse
Io vorrei che non si parlasse più di risorse perché abbiamo fatto una
Uno screening delle risorse a disposizione del mezzogiorno e questo dato grida vendetta allo stato attuale abbiamo centosessanta mila miliardi a disposizione delle aree delle regioni meridionali non spesi cento sessanta mila miliardi
E dunque il problema rispetto al meridionalismo classico che dice armiamoci parliamo crediamo e cerchiamo di ottenere qualcosa è finito perché qualche riserva di fondi l'abbiamo tenuto ma devono abbiamo l'insieme della società l'insieme delle forze sociali in grado di poter attivare queste risorse
E quindi il problema fondamentale è questi
E nel tipo di società di organizzazione sociale di di cultura in grado di attivare risorse perché ci sarà una spiegazione si di fronte a tante risorse
Noi non abbiamo una spesa dunque io dico il problema del Mezzogiorno non è un problema solo di risorse non voglio dire di risulta solo di misura
Il problema del Mezzogiorno non è solo un problema di Roma
E credo che la loro cultura meridionalistica debba badare con forza questo elemento noi dobbiamo riappropriarci di un sano localismo di un sano localismo e dobbiamo comprendere che in altre territori non ci sono degli scienziati che hanno inventato una linea adriatica una linea marchigiano lo sviluppo ci sono state tre condizioni
Enti locali imprenditori imprenditori che rischiano il sistema bancario locale in grado di supportare questo sforzo queste tre condizioni si sono messe insieme entrò nel Mezzogiorno
Il problema delle forze della classe dirigente del Mezzogiorno e fare squadra fare squadra non è tutto
Fare squadra vuol dire che dal basso oggi dobbiamo rilanciare una fase di sviluppo
Lo sviluppo locale nel Mezzogiorno è un elemento di contraddizione con lo sviluppo procede
E qui bisogna mettere insieme istituzioni locali imprenditori sindacati professionisti banche e altri soggetti che cominciano a immaginare come in questa realtà si può fare
E cerchiamo di vedere come questo capitale sociale cioè delle forze sociali che si mettono insieme possano su alcuni punti intervenire su quei punti su cui si interviene investire creare punti di eccellenza copiare mettere in competizione i punti positivi del Mezzogiorno questo è secondo me l'elemento fondamentale e l'altra cosa di cui noi non dobbiamo più
Essere schiavi e che tutto viene regolato dalla legge
La legge è stato il richiamo alla legge è stata una nobile
Intuizione
Non dico induzione una nobile necessita di chi nel Mezzogiorno ha combattuto contro i senza legge
Richiamarsi alla legge era un punto di riferimento
Era un punto di solidità
Io oggi mi chiedo richiamarsi in astratto alle leggi quando nel Mezzogiorno abbiamo avuto leggi severe e tutto quello che è avvenuto se oggi ancora una proposta seria per cui tutto quando abbiamo un'idea facciamo la legge facciamo un anno
E se non è invece vedere come noi semplifichiamo
Come noi diamo responsabilità come facciamo in modo che si assumano responsabilità il grande tema per esempio del mezzogiorno e la pubblica amministrazione che non si assume responsabilità
E deve essere uno dei grandi fronti
Del del Mezzogiorno perché un tempo in cambio di uno scambio con il potere politico senza responsabilità e lasciavano pieno controllo
Agli altri mentre oggi il grande tema resta quello della responsabilizzazione delle classi dirigenti che siano politici che siano imprenditori che siano burocrazia credo che questa è una delle grandi questioni e tutto ciò che può responsabilizzare localmente secondo me
Deve essere guardato con positività io mi avvio
A concludere dicendo che cosa in concreto noi abbiamo immaginato che si possa fare
Quindi sviluppo dal basso del Mezzogiorno
E azione pubblica di qualità
Lo Stato accompagna non si sostituisce
L'intervento pubblico sostiene lo sforzo dal basso non lo annulla
Questo deve essere
E da questo punto di vista il grande tema dello scontro ma io mi auguro della compenetrazione tra garanzie opportunità
Per me è fondamentale nel Mezzogiorno laddove noi dobbiamo ricreare
Un insieme di opportunità e nel Mezzogiorno e dobbiamo sapere
Che se mettiamo questo Loi
Comprendiamo di più che alcune garanzie
Non sono nel Mezzogiorno
Perché nel paradosso di questi anni abbiamo dimenticato che forse alcune garanzie dello Stato sociale o
Tale o dette tali erano nel nord del Paese
E solo nel nord del Paese
Il Sud ha conosciuto lo Stato assistenziale non lo status
E quindi quando per esempio non si è potuto fare ma io lo rivendico si deve fare
Che per ognuno che va in anticipino anzianità deve lasciare una somma per il nipote il figlio il meridionale che non al lavoro c'è bisogna ricreare un rapporto di solidarietà in chi usufruisce di una parte lo stato sociale per chi è fuori dallo stato sociale
Bisogna ricreare un rapporto di questo tipo perché anche chi versa deve poter sapere che lo sta facendo per un obiettivo che ha un senso
Per esempio sarebbe stato interessante attivare un fondo per l'occupazione con la riduzione con una parte di contributo
Sulle pensioni baby o sulle pensioni di anzianità sarebbe stato interessante
E sarebbe interessante nel Mezzogiorno sperimentare forme di part-time da chi esce dal lavoro e chi vi può entrare tutte forme di questo tipo le dobbiamo sperimentare
Allora
Il governo ha questa intenzione ha scritto un patto per il lavoro lo deve tramutare in decreto nei prossimi giorni
Il patto per il lavoro prevede
Due strumenti territoriali che sono le aree di crisi là dove c'è stata una crisi industriale ai patti territoriali in rapporto a quello che vi ho detto ho cercato di dire poco fa cioè uno sviluppo dal basso delle forze sociali fondamentali
Si sono create una serie di strumenti a disposizione
L'apprendistato che durerà quattro anni
E nel Mezzogiorno avrà una durata
Per età maggiore non ventiquattro anni ma fino al
L'azione dell'output per così dire ma anche dal punto di vista delle forme organizzative che si praticano e delle dinamiche interni all'organizzazione di terzo settore credo che sia un lavoro fondamentale di definizione concettuale e di precisione normativa che sbarre la strada
Dell'economia sociale atti intende usarla per scopi a sociali antisociale
E credo che contemporaneamente sia
Interesse
Sia di chi opera nel terzo settore sia di chi si muove nel mondo del lavoro arrivare rapidamente alla definizione di una sorta di carta dei diritti del lavoro io la definirei in qualche modo carta dei diritti del lavoro post fordista che vada oltre quello Statuto dei lavoratori che era stato dimensionate pensato sul modello fordista sul modello di grande fabbrica che aveva una soglia di visibilità che non scendeva al di sotto di un determinato livello e si arrivi a definire con precisione diritti fondamentali e indisponibili
Caratteristici di tutte le figure e le forme del lavoro sono così io credo chi opera all'interno del terzo settore sulla base di un principio di socialità potrà accelerare il proprio ruolo e aumentarne l'efficacia grazie
Grazie ad un testo spingono anche molto critico che a Messa Dell'Atti elementi
Mi sembra come dire di delineare in poche parole un po'gli elementi che venivano fuori da questo contributo ruolo cruciale strategico del terzo settore rischi presenza in Corelli ambivalenze soprattutto su tutta la questione della materia della regolazione del mercato del lavoro e delle regole di lavoro
Credo che sia questo punto molto importante come dire chiamare Anna il sindacato a questo confronto a cui noi abbiamo tenuto il terzo settore commedia considerato il movimento sindacale interlocutore privilegiato di questo suo percorso di questo suo percorso
Fortemente innovativo e allora io chiamerei appunto Lia Ghisani della segreteria nazionale della CISL
A dare comica e panche risposta spunto a questo confronto credo molto complesse accise no
Sì noi abbiamo aderito come CGIL CISL UIL alla vostra manifestazione
Ma credo che parlare di adesione sia veramente troppo poco a livello locale abbiamo contribuito in modo significativo con una mobilitazione delle nostre strutture
Perché è condividiamo il senso profondo di questa manifestazione il percorso di lavoro che come il forum distante dando
Una manifestazione a Napoli che parla di sviluppo di lavoro di socialità di solidarietà
Una manifestazione che ha al proprio interno un dibattito sul lavoro sul lavoro che non c'è sul lavoro che cambia quindi non ci sentiamo qui ospiti ma ci sentiamo partecipi di un percorso comune il sindacato è da anni che ha posto all'attenzione del Paese la priorità del lavoro e la priorità del Mezzogiorno
Tutto il lavoro sulla politica dei redditi sul governo dell'inflazione sugo sulla auto limitazione in fondo dei salari ha sempre avuto un obiettivo di fondo
Far ripartire lo sviluppo costruirà il nuovo lavoro in particolare nel Mezzogiorno
Credo che
La conferenza ai Patto per il lavoro che qualche settimana fa o è stato siglato da ben trenta associazioni abbia coronato a questa prima fase dal lavoro che il sindacato si è proposto cioè riportare all'attenzione del Paese la priorità etica dall'impegno per il lavoro
Guardate un momento difficile per il nostro Paese la finanziaria
I criteri di Maastricht che costringono tutti i paesi rigidi interventi di riduzione della spesa pubblica
Mettere in discussione sicurezze
Mettere in discussione ambiti grossi e piccoli di prediche ci e rinascono i localismi rinascono gli egoismi sociali
Il rischio oggi nel nostro Paese di un enorme frantumazione sociale Ali all'insegna degli egoismi gruppi gli uni contro gli altri è fortissimo bene che il sindacato del terzo settore questo alimento della società civile oggi pende la priorità dal lavoro e del Mezzogiorno credo che sia una risposta importante a questi rischi di frantumazione
Dicevo il sindacato danni sta facendo questa battaglia per lavoro abbia abbiamo concluso questo patto per il lavoro il professore
Ricordava qualche pericolo che ci può essere anche all'interno di qualche interpretazione di qua e l'accordo bene noi consideriamo quell'accordo un accordo storico
Trenta associazioni sindacali e sociali associative confindustriali padronali di vario genere insieme al governo
Hanno contenuto sui movimentare sulle sull'individuazione di quali sono le neve da mettere in moto
Per costruire una accorta in udienza alla in alla ad un'imprenditorialità nel Sud
Badate è un'inversione di tendenza radicale rispetto alla vecchia impostazione che questa mattina veniva ricordata
Della come dire della mediazione politica che porta gli investimenti nel Mezzogiorno in una società di fatto subalterne passiva
La Filosofia io non voglio qui molto discutere non è questa la sede o altre cose da dire di quel patto per il lavoro la filosofia che Stalin fondo di quel patto
è proprio l'idea che non viene più nulla dall'alto si deve creare un sistema di convenienze
Perché ha i soggetti presenti sul territorio
Riprendiamo in mano l'iniziativa e diventino protagonisti dello sviluppo del loro territorio questo è un salto logico stamattina si diceva rompiamo la struttura verticale
Valorizziamo l'orizzontalità ecco il messaggio del fare patto i soggetti sociali Soggetti economici industriale banche il sindacato il terzo settore i soggetti istituzionali e le Camere di commercio
Bene ogni soggetto si deve assumere le proprie responsabilità
E pagare a fare il patto in orizzontale trovare la propria via per lo sviluppo sono così ci saranno agevolazioni fiscali agevolazioni forse anche negoziali si potrà contrattare
Non si potranno contrattare modalità favorevoli acque guardate credo che partendo da cui il sindacato oggi possa riconfermare in questa sede
Il grande valore strategico che il sindacato ammette al terzo settore
Proprio perché ci muoviamo non più dalla logica del sindacato che porta a casa magari insieme a qualche forza politica i soldi per il Mezzogiorno ma nella logica di un sindacato che sul territorio insieme agli altri soggetti
Diventa alimento e corruttore colto di un di un volando di di di di sviluppo pene il terzo settore dentro questo processo è fondamentale
è la valorizzazione di quella che si chiama la società di mezzo
Dei famosi corpi intermedi riportiamo laddove c'è protagonismo e autorevolezza la capacità di Scelta sulle proprie sui comportamenti dal proprio territorio allora non è un'adesione è una condivisione è una scommessa qualcuno ha parlato di scommessa storiche a un'inversione di logica questa scommessa sulla orizzontalità
Come è il punto di partenza dello sviluppo ma qui il lavoro fra il sindacato il terzo settore
è un lavoro come dire proprio a fianco a fianco il terzo settore il l'associazionismo stamattina ci veniva ricordato
Quanto è sviluppato anche nel Mezzogiorno che diventa una linfa un elemento di costruzione di questa socialità io non lo so se sa se la società civile
è meglio o peggio di quella politica certo è che noi su questi stiamo scommettendo noi insieme a voi è su questo che stiamo scommettendo
E allora
Anche qui
Noi siamo l'abbiamo scritto nel nostro documento di adesione alla vostra manifestazione perché nel nostro Paese siano dei un'organica politica di sostegno al terzo settore
E quando diciamo organica politica di sostegno al terzo settore diciamo che è giusto partiamo dal fisco ma concentrare tutta la nostra attenzione sul problema fiscale non è risolutivo
Parlare di politica organica del terzo settore vuol dire affrontare esattamente i temi che qui il professore dagli apposto e cioè correi usciamo a identificare i soggetti a creare il sistema dalle convenienze e dalle ed è lei agevolazioni per fra per i vari soggetti che compongono questo così complesso mondo del terzo settore
Perché ognuno possa esplicitare al massimo la propria missione istitutiva che sono missioni diverse non c'è dubbio che all'interno del terzo settore
Sono presenti Soggetti eccoli missioni istituzionali diverse il volontariato l'associazionismo impresa sociale l'impresa cooperativa sono soggetti che hanno missioni e
Come dire assetto istitutivo diverso
E allora si è importante e il cartello come soggetto politico se vogliamo costruire una politica di sostegno e di decollo al terzo settore dobbiamo anche umilmente compatti casi sgranare
Nelle varie specificità e cappelle sulle varie specificità che cosa è meglio fare io sono molto convinta che dal nostro Paese
Tutto la tematica dell'impresa sociale
Potrà avere un grande sviluppo sono contento e questo è un è un processo di in grande fermento
Qualcuno parla di di situazioni e sempre al limite perché da da un mese all'altro si inventano nuovi modelli nuove strutture
Bene ma se noi lavoriamo in una logica diligenti dazione di agevolazione non abbiamo bisogno di capire che cosa impresa sociale
In merito agli assetti istitutivi agli assetti proprietari agli assetti organizzativi agli assetti partecipativi che cos'è la socialità nell'impresa sociale questi sono argomenti che non sono il segno di una nostra perplessità
Sono lì e rappresentano la nostra esigenza deve superare il con voi i possibili pericoli che qui il professor per Revelli prima accennava allora il tre aggiorniamo con voi di questo abbiamo Dio diceva Iovine questa mattina stavolta deve proprio essere cercava ce l'eravamo già promesso a qualche altra volta non possiamo più permetterci di darci gli appuntamenti alle manifestazioni
Perché i percorsi di approfondimento sono percorsi che ci devono vedere uniti Scalvini qui correttamente ricordava come dire questa faticosa esperienza che ho fatto sul contratto dalla cooperazione sociale
Qualcuno dice che il sindacato è retrò non capisce il nuovo è ancorato a una vecchia difesa del lavoro fordista e quindi non sa capire il nuovo nono non almeno io parlo realizzazione che rappresento sono qui a dire che è proprio il contrario
E la la vera spiega per il sindacato oggi è riuscire a capire come tutelare il pezzo di lavoro che rappresenta il vecchio lavoro dipendente e riuscire a rappresentare e tutelare queste e a capire
Queste nuove forme di lavoro
Ma qui dobbiamo ragionare insieme
C'è il problema del socio lavoratore dal lavoro dal lavoro associato dal lavoro della collaborazione continua continuativa c'è il problema di queste figure autonome che però sono collegate da un da un patto di mutualità fra di loro
Che sono quindi certo prestatori d'opera ma hanno anche caratteristiche di outing prenditi vita allora
Io sono per dire che non per tutti questi soggetti è possibile che il sindacato faccia contratti diciamolo con grande chiarezza
Ci sono forme di tutela contrattuali che potranno riguardare alcuni aspetti di alcun tipo di alcune di queste professioni
Per altri per altre professioni non saranno necessari contratti ma forse saranno necessari
Come dire convenzioni che diano la certezza dei diritti ed alle forme di tutela previdenziali partecipative di rappresentanza
Bene noi siamo pronti a scavare con voi su questo su questi capitoli che sono capitoli strategici
è vero contratto della cooperazione sociale fa fatica a decollare perché c'è un vizio di fondo
Che è molto il vizio di fondo è che molte figure so come dire sono figure che fanno i lavori che si fanno nei servizi pubblici
E che gli appalti e che i finanziamenti vengono da lei e quindi noi che rappresentiamo entrambi abbiamo problemi a trovare l'equilibrio fra questa rappresentanza
Ma allora con grande onestà e semplicità anche di questo parliamo ma parliamo anche qui lo ricordava qualcuno di un superamento radicale della logica degli appalti è più basso costo
Studiamo insieme qual è un meccanismo di finanziamento trasparente che dia garanzia di qualità oltre che di tutela della di chi lavora dentro in questi in questi settori
Credo che questa sia la strada giusta
Io vorrei potrai andare avanti su questo terreno però io che vorrei sottolineare è essenzialmente questo aspetto
La nostro atteggiamento è un atteggiamento di condite ci è piaciuto quello che ha detto Iovene questa mattina
Rispetto a questi rischi di smantellamento dello Stato sociale dialettale di questa scelta del Forum di non mettersi in questa logica anzi permettersi di una logica di un ampliamento della rete di tutela quindi è un sono punti certi che condividiamo però è indispensabile perché ha possiamo fare un lavoro insieme sgombrare il terreno dal problema dal lavoro e siccome invece voi né noi abbiamo le ricette in tasca il sindacato non vuole essere ridotto a tutelare come patronato i soci lavoratori che sono espulsi dalle cooperative o che vanno via dalle non ci piace questo lavoro
Proprio perché riconosciamo la specificità sociale di questa forma di lavoro vogliamo con voi concordare come tutelare queste articolazioni professionali
La nostra disponibilità è massima io spero che questa manifestazione
E questo forum sia oggi la come dire il primo momento di un approfondimento di merito
Che aspira affronti gli aspetti normativi istituzionali e che ci veda sempre più lavorare a fianco e non lavorare con scetticismo i reciproci vi ringrazio
Raccogliamo pieno questo invito a a questo lavoro fianco a fianco noi sentiamo che in un solo anno di confronto questo confronto entrato veramente nel merito e anche i convegni non sono stati inutili
Noi abbiamo una una quantità di interventi né anche di esponenti del terzo Forum campano di esponenti grosse e pregherei come dire poi di accorciare un pochino gli interventi per poter permette il tempo di interventi di dare la voce come dire a tutte le voci che sono qui presenti
E pare vinile Mario Pianta che un ricercatore è che ha partecipato ad una ricerca sulle potenzialità occupazionali del Terzo settore
Invito appunto alla sinteticità perché abbiamo anche l'esponente del Forum campano
Che vorremmo far parlare rapidissima
In questa occasione si hanno riusciti a
Preparare con un gruppo di lavoro messi insieme dalla situazione Dario fu un rapporto abbiamo intitolato lavori scelti come creare occupazione del terzo settore
Che individua in modo molto concreto sulla base di un'analisi che molto ha in comune con quello che me Marco Revelli appena illustrato
Una un dicevo un progetto concreto di quali sono le aree quali sono le forme con cui l'aumento di occupazione in un'economia che non è più in grado di crearla
Può essere concretizzato nel terzo settore andando a vedere sette il caso per caso comparto per comparto e strumento di intervento politico il motivo specifico questo lavoro è stato fatto con un gruppo di esperti economisti sociologi nati più personaggi il terzo settore molti dei quali sono in sala
E con la collaborazione del Forum permanente per il terzo settore con il il il l'ambizione da un lato di raccogliere la ricchezza di proposte come quelle anche fatte presentata al governo che sono state sviluppate da quest'ambito sia dell'insieme per le politiche complessive sia nel nei settori specifici di intervento dall'altro lato però l'altra ambizione quella di uscire da una tentazione ricorrente di questo mondo
Delle soci dell'organizzazione di terzo settore che quella di avere una lotta una logica un po'troppo rivendicativa un po'mio per un po'il quella di guardare alla propria difficoltà di vita di sopravvivenza di espansione quotidiana di perdere invece di vista
Una prospettiva più generale le trasformazioni sociali di fondo di cui parlavano ancora belli e anche
Le trasformazioni del mercato del lavoro le trasformazioni delle strutture produttive
Qui il problema quindi è quella di coniugare da una parte la concretezza delle esperienze con sul campo e dall'altro le opportunità più generali che si aprono nelle trasformazioni economiche e sociali di questi tempi il nostro lavoro la sintesi disponibile sul tavolo fuori interessato a riceverlo può compilare il coupon che è allegato alla sintesi ettaro è partito da un'indagine diretta su una sessantina di delle principali associazione di terzo settore in Italia
Associazioni organizzazioni cooperative non sociali ONG eccetera per con questionario diretto a sapere com'era l'andamento dell'occupazione quali erano le politiche che queste realtà auspicavano
Per il primo punto è una sorpresa molto positiva sistematicamente oltre la metà di queste realtà delle intervistate nell'indagine dichiara che la situazione occupazionale in espansione questo vale sia per gli occupati diretti sia per i volontari con un'articolazione poi settoriale per tipo di organizzazione che non sto qui a raccontare il secondo elemento interessante che quello che il terzo settore chiede per poter sviluppare l'occupazione non sono tanto soldi finanziamenti e agevolazioni
Questo è chiesto dal quaranta per cento circa delle risposte ma prima di tutto vedi viene la richiesta di servizi e strutture
Cioè dell'accesso alla a a bassi costi al alla possibilità di realizzare quello che viene già svolto per esempio abbattimento dei costi per le sedi per l'accesso alle reti telematiche telefoniche alla posta cosa di questo tipo cose molto concrete molto spicciole che però fanno la differenza tra un associazione che campa a fatica una sensazione che è in grado di avere un ruolo molto più propulsivo sul piano organizzativo e della provetti vita infine no un'altra cosa importante che emerge dalla nostra indagine che non c'è soltanto una logica diciamo
Del proprio orticello cioè nelle politiche che vengono auspicate recluta riguardavano soltanto quello che interessa direttamente l'attività svolta dal dal organizza e terzo settore ma riguardano problemi generali politiche di contesto che hanno che tra quelle più importanti che emergono dall'indagine cioè l'interruzione del servizio civile per ragazzi e ragazze che un'espansione della pratiche già concreta
Molto consolidati in questo mondo di l'utilizzo di obiettori di coscienza e il servizio civile in secondo luogo c'è la richiesta
Abbastanza pressante sempre
Di una larga parte di di queste realtà di avere un rapporto nuovo e più propositivo con gli enti locali
Insieme anche alla riduzione dell'orario di lavoro che vuol dire da un lato affiancarono importante richiesta del sindacato che comincia ad affermarsi con più energia e allo stesso tempo
Anche una consapevolezza che se c'è una riduzione dell'orario di lavoro per i lavoratori c'è anche più tempo liberato dal lavoro e più tempo disponibile ad internet da intrecciare le attività di volontariato ed impegno nel terzo settore
Altre richieste riguardano i congedi per volontariato reddito minimo garantito e cose di questo tipo
Quindi insomma il l'indagine che abbiamo svolto rappresenta da un quadro di un mondo con una forte capacità di espansione occupazionale con una forte dinamica
Che ha una forte consapevolezza del contesto economico in cui queste potenzialità si possono sviluppare
E e che richiede sia una combinazione di misure specifiche di misure di contesto ne abbiamo cercato di sintetizzare
In una in un naturalmente il problema in questa analisi di Nur creazione di occupazione e la quantificazione abbiamo cercato di andare a vedere quanti posti di lavoro potrebbero essere creati in concreto da una serie di misure
Che sono quelle di cui avete già parlato questa mattina oggi e ne parlerete ancora domani
Agli atti sono quelle all'ordine del giorno della discussione del Forum
Per realizzare lo sviluppo delle potenzialità di questo mondo naturalmente sono stime approssimative si tratta poi di concretizzarle di articolarle di precisarle meglio nel lavoro collettivo
Innanzitutto si traccia un primo problema che quello di far emergere le attività che sono già svolte sappiamo che la la carenza presente il grande successo che hanno avuto le cooperative sociali in questi anni è stato legato anche alla presenza di una legge di un quadro legislativo e normativo preciso che mi ha consentito la il lo sviluppo in a ritmi accelerati
Questa non esiste per esempio per le associazioni o non esiste per altri settori
Diversi dal welfare come la cultura la la formazione e l'informazione la multimedialità eccetera che potrebbero essere are di grandissimo sviluppo
Di queste attività allora se parliamo dell'esistente soltanto l'introduzione da un lato delle della legge se che prevede l'introduzione delle ONLUS e la fornitura di questo Elvezia strutture
Che rendono possibile l'esplicazione l'attività in modo più efficace di questo mondo
Riteniamo possa permettere alle realtà che sono già esistente ricordate che lo studio di Barbetta senza scopo di lucro parla di cinquantatré mila unità in Italia attiva in questo mondo ecco che riteniamo che una stima prudente ma fondata possa essere quella di quaranta mila posti di lavoro che emergono nel momento in cui queste modifiche istituzionali permettono a associazioni gruppi locali realtà magari poco strutturate di darsi una struttura da o un lusso e quindi di fare emergere attività
Che vengono svolte in in modi spesso di volontariato spesso non formalizzate
Altrettanti posti di lavoro circa quaranta mila riteniamo che possano emergere se venisse interrotto una misura aggiuntiva di cui non si parla ancora sufficienza credo che però è stata al centro dell'intervento di Marco Revelli che quella della creazione di contratti di lavoro adeguati alle esigenze e del terzo settore adeguati a tutelare i laboratori nei termini che simili di cui si parlava prima
Se si pensa a alla alla fa di di differenziazione delle situazioni attuali dei contratti di lavoro
O di collaborazione che vengono utilizzati in questo mondo
Si naviga riscontro una fortissima esigenza di omogeneizzazione di tutela di garanzia
E di utilizzo valorizzazione al massimo delle potenzialità delle caratteristiche specifiche del lavoro in questo campo misure di questo tipo potrebbero ancora una volta a fare emergere attività precarie o irregolari e rendere stabili sistematiche queste questa attività quindi riteniamo che ottanta mila posti lavoro potrebbero essere estrarre Cuper ha dico cambiando le regole le istituzioni le norme e in modo naturalmente ponderato e attento e fa facendo emergere attività che sono già svolte oggi poi c'è tutta la partita del nuovo da sviluppare
Il nuovo deve essere anche qua guardato
Riteniamo con un'ottica un po'una prospettiva di un certo respiro non soltanto limitata alle attività che già oggi hanno avuto uno sviluppo ma guardare a quali sono le opportunità che le trasformazioni sociali ed economiche
Dei Paesi avanzati aprono e che possono essere colte dalle dalle caratteristiche specifiche
Che caratterizzano le le organizzazioni terzo settore
Il primo punto l'ambiente siamo partiti dal lavoro della Legambiente il piano per l'occupazione di queste è stato anche discusso è ecco siglato un accordo con il sindacato una stima prudente anche qui sulla base del delle valutazioni di Legambiente può far pensare che trenta trentacinque mila posti di lavoro cioè circa un decimo di quelli proposti da Legambiente in un in un piano complessivo di grande respiro
Possano essere concretizzati in realtà di terzo settore nei campi in particolare della tutela ambientale del riciclaggio dei rifiuti l'agricoltura biologica
Queste sono aree in cui il terzo settore ha un vantaggio comparativo rispetto che ne so le grandi opere pubbliche o ad altri interventi sull'ambiente che invece spettano o allo Stato o alle imprese
Private
Ad altre strutture istituzionali
In questo caso si tratterebbe di utilizzare la spesa pubblica per l'ambiente anche per i in direzione del terzo settore però ci sono anche alcuni pezzi attività di mercato che potrebbero avere un ruolo importante
Nel campo del welfare abbiamo ripreso le le proposte del Forum terzo settore avanzate Atreju di detassazione deducibilità delle spese sostenute per servizi socio assistenziali asili assistenza domiciliare eccetera insieme ad altre attività perché possono emergere e svilupparsi sulla base degli delle modifiche istituzionali introdotte affrontando Giada una domanda di mercato che già esistenti e quindi con una ridotta agrario di spesa pubblica riteniamo che si possano realizzare venticinque trenta mila posti di lavoro in questi campi
Anche qua va sottolineato che el l'aumento di spesa pubblica in questo caso sarebbero estremamente ridotto perché esistono già dei bisogni
Che manifesto si traducono in una domanda potenziale che poi finisce nel Vertimec capii regolari come quelli delle baby sitter o del o di dell'assistenza domiciliare che potrebbero essere fatti emergere regolarizzati ricevere stabilita
In in un contesto di questo tipo altrettanti posti di lavoro circa venticinque mila potrebbero essere realizzati con una nel campo della cultura se pensate al al forte aumento delle cooperative culturali che adesso in molte città tengono aperti musei scavi archeologici forniscono servizi culturali di vario tipo se pensate alla il moltiplicarsi dei centri sociali
Che in Italia sono legge legati ad attività culturali alternative alla propria produzioni culturali diverse musicali teatrali televisive
Sono state censite centinaia di queste realtà piccole ma vitali che possono in un contesto istituzionale favorevole dare delle risposte trovare degli sbocchi di mercato già esistente una de un dato interessante da ricordare che i consumi culturali in Italia
Non sono diminuiti una in una fase di forte calo di tutti i consumi e quindi c'è una forte poi domanda potenziale in questo campo che non è attualmente soddisfatta dal dal dall'offerta di mercato
Un altro punto importante che merita una grande attenzione in futuro e tutta la questione della formazione del dell'informazione e delle produzioni multimediali
Le trasformazioni della società vanno verso una un crescente ruolo che le tecnologie della forma dell'informazione della comunicazione hanno in tutti i settori questo è un campo in cui si intreccia processi di Abe si intrecciano processi di apprendimento che hanno forme diciamo spesso informali non passano attraverso l'educazione scolastica tradizionale per capirci
Le attività di lavoro si intrecciano al dava un forte interesse personali in questo campo c'è una potenzialità notevole
Di per le realtà ai terzo settore di offrire quest'intreccio tra apprendimento
Impiego motivato di proprio tempo libero e effettuazione di lavoro in un campo di questo tipo dieci mila posti di lavoro potrebbero essere nel giro di due anni realizzati forse in questo campo
Altri dati nel campo dello sport Space specie per giovani anziani
E categorie di stanziate potrebbero essere leggiadri altri cinque mila posti di lavoro in nel in altre attività che vanno dalla tutela dei diritti alla cooperazione internazionale altrettanti e infine la realizzazione del servizio civile nazionale
Come richiesto è auspicato dal queste realtà e terzo settore potrebbe portare a quindici mila posti di lavoro in tutto la nostra stima che nel giro di due anni
Con una spesa pubblica complessiva che non dovrebbe superare i tre mila miliardi cioè molto meno di quello che viene attualmente previsto dal pacchetto occupazionale
Contatterò queste forti modifiche istituzionali questa forte capacità di innovazione delle regole
Che ore presiedono allo sviluppo di questo settore una possibilità concreta di una fortissima espansione di occupazione in un mondo che si trasformerebbe non sarebbe sicuramente più il terzo settore e conosciamo oggi
E però una una una prospettiva praticabile grazie
Grazie
Ah indicherei come dire a a contenere gli interventi in dieci minuti perché abbiamo un elenco molto nutrito non farei venire Pitto Nino D'Angelo del coordinamento nazionale dell'aldilà
Io penso che nel la contestualizzazione anche del sia su come spazio come tempo di questo nostro incontro qui a Napoli
O salire anche come
L'esperienza paradigmatica sia pure drammatica quella ad esempio del Cotugno
Una vicenda che ancora in sé riassume
Un nodo quello della sanità che balza alla cronaca
Essenzialmente quando si parla di finanziaria ovvero d'Italia
Quindi quasi come peso come retaggio del passato
Senza cogliere
Oggi anche nel presente in giri anche probabilmente la Dinoi
Alcune opportunità
Per un salto di qualità anche di tipo culturale intermedia approccio alla pubblica sanità
Dicevo il Cotugno perché ci ritroviamo
Ragionando vinti
Se vogliamo a maglie larghe ma con le esigenze abbiamo nuovi mettendo in comune esperienze diverse ma attraversate da bisogni che sono i bisogni del cittadino che non può avere assunto almeno uno spaccato del suo quotidiano
In ogni famiglia si vive direttamente o indirettamente il problema
Nell'anziano
Della tossicodipendenza
Della i DS delle patologie le più svariate
Di problematiche
Che oggi
Hanno come prevalenza se vogliamo un quadro epidemiologico caratterizzato da malattie cosiddette croniche ma legate anche a una
Diciamo una vita media che si allunga
Tutto questo riporta la tematica poi dell'abbandono che caratterizza non solo uno due tre terzi macché fare anche poi con probabilmente il terzo dalla nostra insistenza perché la problema dell'anziana le sembra problematica che si a degli attraversamenti anche dentro il quadro
Lo status vogliamo socio economico che caratterizza ogni cittadino ma anche una sua dimensione socio anagrafiche abbastanza precise
Verifichiamo nella nostro modello organizzativo
Che non c'è spazio comunque
Da un po'di vista quali-quantitativo per fasce sempre più ampi di popolazione ripeto gli anziani
Allora se l'approccio continua a essere quello dei a ragionare sul taglio qui e taglio lì non ne usciamo più fuori
Se l'approccio è quello che ci stiamo dando quello di partire dei problemi per individuare risorse né i problemi
Allora è necessario pensare anche di qui alla sanità ad esempio all'interno di un modello di approccio che oggi verifichiamo anche in altri settori vedi l'economia in senso stretto si parla molto di patti territoriali
Allora è bene che la tematica sanità o socio sanitaria stia dentro come diceva qualcuno stamattina stamattina
Politiche complessive
Ragionando sul modello dei patti territoriali in un tavolo quadrangolare quindi con la presenza pienamente legittimate del terzo settore necessario collocare qui ed ora anche i la tematica delle politiche socio sanitaria dentro le tematiche complessive di sviluppo di un territorio
Vi significa recuperare potenzialità penso ad esempio forse l'unico caso nella regione mia di provenienza la Puglia del Policlinico di Bari
Che ha sviluppato una progettualità che attinge a fondi europei
Ma a RAI giornata anche quindi non tanto e solo sull'esistente sull'esigenza dei tagli ma sulle esigenze di prospettive che si radica in territori il trentuno dicembre novanta sei dovrebbero chiude gli ospedali psichiatrici diceva
Nella nostra realtà meridionale in tante realtà stanno ragionando su fatti
Che sono drammatici ma con modalità furbesca che che riporta esempio alla trasformazione della condizioni paziente psichiatrico e nel paziente con altra patologia cronica cioè non chiudere gli ospedali psichiatra somali nel resse a o cose similari
Si pensa alle aree sia per i malati di AIDS
C'è tutta la tematica degli anziani e così via cosa fare non è possibile pensare a questo in tematiche con un approccio solo di tipo socio sanitario socio assistenziale alla vecchia maniera
Pensare a tutto campo significa ad esempio cari signori ce lo diciamo tutti quanti insieme che noi non possiamo vedere alla finanziaria un pezzettino che riguarda il terzo settore o quant'altro
Significa dobbiamo anche cogliere nelle modalità di approccio allo sviluppo alle tematiche sviluppo anche cosa significa
Partendo dalla sanità così come intesa non penso solo da noi no mi riferisco a quello che il lavoro dell'operazione Monti alla sanità in tema di salute
Va da una così sulla diffusione crescente di patologie infettive nel Terzo Mondo abbiamo una nostra anche consistente presenza di patologia carattere cronico anche indicato infettivo degenerativo
Tutto questo però riporta poi sul piano delle condizioni di partenza o delle cause
A ragionare su le modalità di sviluppo
Allora il consiglio del tema lo sviluppo tu centrato il tema della flessibilità del lavoro interinale lavoro notturno e lavoro straordinario non può stare in marcia
Se la salute è una posizione benessere psicofisico sociale
Che andiamo su suoi assistenziale andiamo sul socio sanitario noi non possiamo non confrontarci con questa tematiche che non ne ha non appartiene
Solo alle o che se sindacati imprenditori si apparti perché se qui aumenta un livello di precarizzazione Monte lavoro stiamoci certi lo dicono i dati epidemiologico di lo conforta
Ma di che purtroppo una letteratura oramai da anni noi avremo un approfondimento c'è un'ulteriore diffusione di patologie legate queste modalità di lavoro su questo possiamo ragionare il momenti differenti ma dobbiamo noi non pensare unicamente in un ambito di settore sia pure diciamo con caratteristiche di sviluppo
Perché si aumenti livelli precarizzazione rapporti di lavoro se Laurentina interinale ad esempio si diffonde sia pure con i limiti si dice qualcuno fisiologici di questo modello di sviluppo che si prospetta noi avremo ulteriore lacerazione nelle famiglie né i gruppi sociali e avremo nelle persone un approfondimento anche rispetto alle problematiche dicevo prima in termini di salute che porterà o ulteriori disagi
Quindi cerchiamo di misurare anche la nostra capacità di essere cittadini e di essere pienamente soggetti di un terzo settore che vuole sicuramente stare al tavolo quadrangolare ma potersi esprimere su tutto il modello dello del di sviluppo bensì anche su quegli aspetti della finanziaria che noi dobbiamo recuperare il patto territoriale per la sanità significa recuperare un patrimonio di risorse
Che oggi è marginalizzato o comunque dentro un are disprezzi enorme che c'è nel sud che ne possiamo riconvertire in servizi servì soltanto i cittadini servizi sottratte a quelle fasce oggi sempre più ampio che ha assunto che non hanno conosciuto una sullo Stato sociale
Che possono conoscere devono conoscerlo
Sicuramente con modalità che non sino a quelle vecchie
Quel diritto ed è andato a favore così via sappiamo tutti questa esperienza una sanità regionalizzata capace quindi di sviluppo decentrato di recuperare risorse ma di disegnare anche modalità non precarie
Di lavoro il lavoro sta dentro la tematica Hassan salute Vendola tematica socio assistenziale dentro al tema della qualità della vita che poi e l'andatura fondante la nostra esperienza associativa ai diversi livelli grazie
Si è molto parlato dell'impegno sociale di nuove politiche di sostegno io farei venire Carlo Borgomeo presidente della della Società imprenditoria giovanile
Grazie mondo ho la competenza necessaria per entrare nel merito del questioni poste dalla relazione e quindi delle risposte che il Forum del terzo settore ha ottenuto giustamente mi pare di capire vuole implementare perfezionare concretizzare dal Governo
Vengo con grande interesse a riflettere con voi perché penso che il dibattito che voi state facendo
Che un dibattito molto ampio molto complesso è un dibattito che dovrebbe interessare di più l'intero Paese
Quindi vengo assentire a dire quali sono le nostre esperienze sono esperienze parziali ne siamo stati richiamati ci siamo incrociati con alcune grandi organizzazioni del terzo settore sul tema della impresa sociale
Abbiamo messo a disposizione la nostra esperienza stiamo mettendo a disposizione un po'la nostra tecnostruttura qualche risorsa comunitarie che ci ha dato in gestione tutte queste operazioni fatte nella direzione di aumentare il volume delle esperienze sul campo
Aumentare il numero di esperienze di impresa sociale del Mezzogiorno mi pare una questione dalla quale partire
Essendo esterno alle vostre esperienze non essendo un uno studioso vorrei confessarvi e metterli a parte della mia percezione su questo argomento
E del tutto palese
Che c'è una crisi del capitalismo del modello capitalistico senza scomodare grandi questioni ma insomma quando è stato ripetuto qui con grande chiarezza con grande lucidità
Che è la grande novità
Sul tema della disoccupazione oggi non è rappresentata dal tre o quattro per cento in più disoccupati iscritti alle liste di collocamento
Tra l'altro è meridionale sono abituati
Insomma io non penso che la drammaticità di oggi derivi dal fatto che siamo al trentanove
Invece che al trentasei o quarantotto in media quarantacinque
La drammaticità a me pare sta proprio nella crisi del modello
Che collegava sviluppo e occupazione nella nostra testa io c'ho cinquant'anni da da ragazzo fatti sindacalista la mia testa sa dentro questo software questo modo di ragionare
L'occupazione verrà dopo se c'è lo sviluppo
E tutte le cosiddette politiche attive del lavoro erano politiche tanto più incisive quanto erano capaci di commutare il lavoro lo sviluppo che eccetera
Questo non c'è più meglio solo gli scemi dicono che più sviluppo cioè più disoccupazione ce lo sappia ma sappiamo anche che non c'è più una relazione diretta
Per cui se Hill incremento del dello sviluppo a determinati una certa velocità questo non significa che una pari velocità si sarà alle opportunità di lavoro così come siamo stati abituati a misurarle
E vorrei dire con grande chiarezza perché siamo in una sgomento di dibattito perché se no
In cui non è che si rinuncia facilmente alle proprie bandiere ma forse il momento quando si fa il confronto così seminariale discussioni in cui si fa un passo avanti dalle bandiere si discute liberamente poi si torna indietro a riprendere le bandiere io penso
Che se questo è vero
Bisogna affrontare con una disponibilità nuova la questione delle garanzie
E la questione delle opportunità
Perché nelle due lunga non possiamo rinunciare a ragionare se si dice
Che bisogna evitare la precarizzazione che la flessibilità e tutto a un altro una pensata del padrone cattivo
Che il part-time o non va bene e tutt'altro esso banalizzo ci intendiamo bisogna conseguentemente dedurne
Che i prossimi sette o otto anni in questo Paese per dare senso concreto a una battaglia per il lavoro ci aspettiamo un incremento del prodotto interno lordo dell'otto per cento
Attinenti diciamole Bugie questo è il punto di attacco alla partitura e attenzione non lo dico con gioia naturalmente
Mi piacerebbe che ci fosse lo sviluppo del prodotto interno lordo al trentasette per cento e quindi lo sviluppo e l'occupazione al quattordici per cento o al diciotto ventidue non è così questo è il primo dato il secondo dato
Che al Sud e ancor più già drammatico
E che appare a mio modesto avviso particolarmente contraddittorio questa situazione su
Dei codificò io vado in giro a parlare per dovere d'ufficio anche perché ci credo un po'da circa dieci anni
Ai giovani vengono al dico bisogna abbandonare la cultura del posto
Vi devo dire che sono anche un po'bravino a fare questi comizi
Ne incornicia chiedere dopo che cosa gli dico giuridica
La cultura al posto mio
E sono e sappiamo tutto e stadio alle battute che dietro questa mitizzazione del posto c'era tanto
Di ambiguità c'era tanto di appartenenze negative c'era tanto di scambio nel Mezzogiorno
Il posto è il tuo consenso il favore la cliente benissimo Soragna fatine positivi dietro l'abbattimento di questo mito del posto fisso
E poi
E diciamo
Devo segnalare che l'unico messaggio forte che finora è arrivato che insegna un messaggio positivo a condizione che non sia l'unico è quello di ragazzino cerca di lavoro sotto casa allungati
In Emilia in Lombardia va bene per l'amor di Dio va benissimo e sarà inevitabile a condizione che non sia l'unico messaggio
Attirati o messaggi di disperazione pure un messaggio un percorso proposto che se questo è il quadro io da esterno a vostro settore faccio una riflessione
Che è questa ho l'impressione leggendo guardando cercando di capire tra l'altro c'è una grande curiosità senza molte esperienze quindi sono soggetto a pensare cose sbagliate
Però mi pare evidente che c'è uno spunto ente attivo
Che io giudico positivo purché non sia diciamo esclusivo il tentativo dei grandi soggetti che penso non lo sviluppo dei grandi operatori delle grandi banche dei grandi capitalisti e non lo dichiarò legalmente a porsi il problema dice ma perché negli Stati Uniti lavoro nei tardi ridare lavoro così poco e terzo settore
Io ripeto senza ironia questo che valuta un un
Stiamo sperimentando
Una norma che ogni imprenditore sotto i trentadue anni soprattutto nelle aree dell'Obiettivo uno e con determinate garanzie contaminate caratteristica può avvenire si avvia un'impresa uno sgravio fiscale o di tasse per cinque anni rispetto a due anni in altre parti del Paese ci sarà la fiscalizzazione totale degli oneri per i nuovi assunti solo nel Mezzogiorno
E soprattutto si lavora sull'emersione dal lavoro nero
C'è chi fa lavoro nero se fa un accordo con le parti sociali può considerare come nuovo assunto anche il lavoratore che aveva danni purché rientra in un sistema di regole condivise
Abbiamo stiamo lavorando su alcune zone libere per attirare investimenti stranieri ma qui senza nessuna novità su quello che fanno altre parti del Paese
Stiamo e vogliamo consolidare
L'attività che già svolge Borgomeo in rapporto ai nuovi compiti che già gli derivano da norme precedenti in particolare lo duecentotrentasei e vogliamo Alf affiancare il prestito d'onore nella versione del lavoro autonomo era una versione con un contatto con le banche che ci dovranno far sapere se intendono avviare questo strumento ci stiamo studiando l'esperienza americana vogliamo anche da questo punto di vista avere più strumenti di modo che il giovane meridionale
Possa fare un patto di fiducia non con questo governo ma con lo Stato italiano
Cioè noi dobbiamo rimettere fiducia dei giovani meridionali
Per dire che il loro talento le loro capacità alla loro scuola non ma andrà perso
E se a questo noi facciamo un'opera
Vi sensibilizzazione verso gli imprenditori meridionali
A cui dire bene basta con i lamenti
Queste sono le convenienze diteci che cosa volete fare
Che cosa siete in grado di fare che cosa volete fare noi vediamo accordiamoci
Abbiamo scritto a vedere ma fate qualcosa voi improprio per esempio aveva i vostri assunti prendetevi dalle scuole al posto di far veri suggerire dal politico dal collocatore o da una io per esempio sarei felicissimo
Abolire il collocamento ad una condizione
Che tutti gli assunti passassero attraverso una selezione per le sue cioè che si stabilisca il principio nel Mezzogiorno e che chi va a scuola avrà un'opportunità e se fa bene alla scuola se ha un valore a scuola sarà misurato per cui s'se non li stabilissimo un elemento un rapporto minimo tra scuola e lavoro
Aboliremo la formazione professionale pubblico che ritengo che è uno scandalo nel Mezzogiorno le non possiamo sopportarlo lo sperpero di risorse che c'è nel Mezzogiorno e anche i collocamenti
Che sono una garanzia
Soltanto qualche volta ma spesso nei collocamenti si sono immediati
Dei veri e propri imbroglione lo sappiamo noi che viviamo nel Mezzogiorno
Dunque da questo punto di vista se noi saltasse ma ad una condizione
Che chi assume nel Mezzogiorno si chiama il preside di una scuola si fa mandare i curricula di tutti i ragazzi e comincia a selezionare così quelli che vanno gli studi tecnici nel Mezzogiorno sanno che non madre l'oscuro inutile
Io credo che questo sarebbe qualcosa di estremamente positivo
Ha parlato qui il presidente del movimento cooperativo
Ho il piacere di conoscerlo
Oggi gli debbo dire che il movimento cooperativo del Mezzogiorno non ha fatto fino in fondo la sua parte
Non l'ha fatto e mi auguro che la faccia perché tutti siamo chiamati a fare le nostre parti
E questa è un'opportunità cogliamo
Mi auguro che il movimento cooperativo nel Mezzogiorno colga questo elemento sociale nel Mezzogiorno e la cooperazione può avere un grande
Ho finito sul serio la parte nostra il Patto per il lavoro voi sapete che c'è una parte che riguarda il lavoro no profit
è indicata la strada per una serie di sgravi fiscali e una parte per quanto riguarda la quota di mercato da assegnare nel principio comunque della concorrenza alle imprese no profit
Io e Carlo Borgomeo fatto qualcosa in più nel testo del ministero del Bilancio avevamo fatto un capitolo per le imprese sociali vi annuncio che non lo confermeremo
Nel senso che noi destineremo quota di risorse destinata al Mezzogiorno per le imprese sociali
Prima di qui mi sono informato presso il ministero del Tesoro a che punto è l'elaborazione
Per quanto riguarda il rapporto tra fondazioni bancarie e sostegno all'impresa del non profit mi dicono che e a buon punto c'è un lavoro la avviato io ho detto che forse sarebbe il caso che per la conferenza sull'occupazione di Napoli si potesse dire qualcosa anche da questo punto di vista come vedete non sono entrato nel merito delle cose che avete discusso perché voi avete più competenza di me io personalmente sono interessato perché vedono alle imprese sociali
Un elemento di civilizzazione cioè una ricerca di lavoro che ha in sé qualcosa in più che non hanno altri
E per questo sono interessato però anche qui a condizione che anche dal parte del vostro mondo si dicesse qual è la cosa che avete sul sul tappeto che potete presentare immediatamente a quali condizioni il pubblico in questo caso il Governo quali sono le condizioni che voi chiede
Grazie per queste esplicitazione di impegno per questi anche gli impegni futuri anche quello che non è riuscita a entrare fino a questo punto nei piani ufficiali e il terzo settore avrà modo e sedi a cominciare dalla Conferenza sull'occupazione di prendere in mano con proposte ulteriori a quelle rispetta anche quella che ha già fatto e dare anche quelle risposte concrete di disponibilità a questa fase di investimento sulle risorse meridionali dell'impresa sociale di cui Mezzogiorno ha molto bisogno
Vorrei anche dire che la sfida dei patti territoriali come sistema di valorizzazione delle risorse come coinvolgimento dei soggetti e assunta dal terzo settore come una strada strategica di questo confronto
E quindi noi pensiamo di voler esteri diventare quella parte a gamba solide concreta per poter anche concorrere
Al alle definizione degli obiettivi alle realizzazioni all'interno dello strumento dei patti territoriali io da lei voci al rappresentante delle forme della Campania che tanto si è impegnato anche per la organizzazione Silio Pontechiasso pace e poi daremo anche modelli era anche da altri rappresentanti di intervenire
Io in verità interverrei come associazione per la pace avrei dovuto
Intervenire
Su cui il settore quel pezzo quel segmento di iniziativa sociale solidale che incontra i drammi del mondo nostro
La cooperazione internazionale il volontariato
Anche quel terreno che va oltre la stessa la stessa frontiera del terzo settore
E che tanta parte ha fatto in questi anni dei punti caldi del nostro Versace del nostro mondo qualificando in maniera sostanziale e sostanziosa
Il nostro Paese la presenza del nostro Paese però sia la relazione che la discussione di questa sera mi stimola verso un'altra direzione
E cioè mi stimola a entrare nel merito delle questioni poste che sono molte che sono a mio avviso strategiche che sono decisive
Ora un'immagine riteneva quando interveniva Borgomeo un ricordo se vogliamo non so quanti dentro quando verità non so chi ricorda qui in questa sala chi era antilope Complesso
Antilope Köbler un frammento della storia di questo Paese parliamo degli anni Settanta parliamo di un'altra Tangentopoli
Mi è venuto questa cifra questo codice poi mai scoperto fino in fondo leggendo qualche settimana fa un servizio di Repubblica dagli Stati Uniti
Dove ci confessava Zucconi che in quel Paese dentro il processo di smantellamento dire io distruzione dello stato sociale
La Lockheed
Valotti industria delle onde nate negli anni Settanta corruppe partiti pubblici governo perdendoci un numero imprecisato di C centotrenta Valotti ed si candida ad assumere
Per sei pezzi di servizio che lo Stato americano
A
Da Roosevelt impone svolgevano indiscrezione in particolare delle categorie svantaggiate svantaggio sociale tra l'altro un pezzo di esperienza di
Questo aspetto che ha caratterizzato quel paese anche a differenza delle esperienze europee guardate il paradosso è un'industria della morte che punta a intervenire sul terreno della solidarietà dell'impegno sociale
L'io ovviamente non parliamo di non profit non parliamo di senza fini di lucro però io vorrei io ho colto anche nel ragionamento della discussione di queste settimane un segnale d'allarme
Perché se anche un pezzo della sinistra di questo Paese guarda non più al cuore dell'esperienza europea ma ciò che avviene al di là del mare
Ebbene io credo che vi è un rischio per il movimento questa che si sta consolidando
In questi due anni dalla manifestazione del novantaquattro solidarietà non è un lusso ad oggi è bene che rischia invece un conflitto con potenze
Come dire ben più pesanti e c'è l'ingresso della logica e del calcolo di profitto in questo settore guardate non è a mio avviso un rischio lontano
Un rischio lontano perché la storia di questo Paese
Ci ha detto che cosa che sembravano al di là biondi possibile comprensione e poi nel corso del tempo si sono invece se diventate sono diventate fatto realtà
Che si ricordava
E chi si ricorda in questa sala quale fossero le misure di garanzia della forza lavoro
Che gli anni Settanta consegnarono a questo Paese
Noi oggi continuiamo si continua a parlare a ragionare no l'eccesso di garanzie
Compianto Guido Cardi parlava di lacci e lacciuoli che avvolgevano l'economia italiana che impedivano la sua espansione ebbene noi dei famosi giorni della FIAT siamo arrivati siamo passati da un uso indiscriminato la cassa integrazione
All'inizio dell'abolizione della scala mobile processo voi terminato qualche anno fa alla completa flessibilità per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro i turni e quindi anche la notte anche per le donne
Visto l'organizzazione di straordinari diritti un possesso guardate gigantesco che ha redistribuito quote di ricchezza
Da quello che un tempo veniva definito a forza lavoro cioè i salari ai profitti e sono stati grandi elitaria in questi anni senza nessun paragone con altre esperienze europee
E quindi di quali garanzie oggi anche qui la discussione di stasera stiamo parlando di che discutiamo
Di che discutiamo in Italia dentro questa concreta determinazione della storia
Ho ascoltato con molto interesse mi avvio alla conclusione perché un pezzo di una parte sulla questione la cooperazione internazionale la devo dire
L'intervento Isaia Sales
In particolare quando lo ha detto un elemento fondamentale e cioè che a fronte di un tasso di disoccupazione che in Italia è del dodici per cento non dobbiamo dimenticarlo e quindi un grumo solido della crisi italiana
è chiaro che non si possono pensare le iniziative generaliste onnicomprensive che diverse risolvono
Il corpo del problema
Si ragionava si deve ragionare si ragiona si sta discutendo su un complesso di iniziative
E ritengo che è una delle parti fondamentali e fondanti anche dentro una crisi concreta di quello che è stata poi l'esperienza dello stato sociale concreto poi lo stiamo qui a dire c'è stato non c'è stato ed assistenziale
Destato la storia di questo stiamo parlando
Insomma una delle soluzioni reali che abbiamo e quella di cui stiamo ragionando qui
è però io aggiungerei se lo direi al sottosegretario Baggio avendo qui non soltanto e dalla manifestazione in poi non solo in termini di nuove regole
Di incentivi fiscali di agevolazioni
Insomma voglio dire non soltanto la forma è oggi importante ritengo che nel nostro Paese in un Paese che ha il dodici per cento di disoccupazione sia importante anche il contenuto
Se è importante anche il contenuto perché non vuole lo Stato guardate gli occhi non parlo dello Stato centralista la burocrazia intendo la rete diffusa della democrazia che si organizzano delle istituzioni
Ebbene un ruolo ci deve essere ci deve essere nella qualità
E qui sono d'accordo con l'intervento
Del presidente della lega delle cooperative
E quindi anche su un Progetto
Un piano di voi per questo Paese
Ma ritengo io anche sulla quantità le quantità
Dette da da Sales sono importanti poi bisognerebbe entrare del merito io qui faccio un solo esempio
Quando il governo Prodi si annuncia per bocca del ministro dei lavori pubblici che vi sono quaranta mila miliardi di opere qualcuno poi ricorderà però nel Paese c'è poca memoria chiamato annunciato cinquantamila poi e queste quaranta mila questi quaranta mila miliardi poi impegneranno cinquanta mila persone
Di io direi date la metà alle imprese senza fini di lucro di assumere subiranno una una cifra impressionante di persone ma io ritengo che un governo del deve entrare anche nel merito nella qualità di questi quaranta mila miliardi
Perché mi domando voglio dire subito dopo l'esplosione della vicenda qui vedo se la fine della Legambiente dell'alta velocità
Con tutto quello che ha significato no che significa questo anche in Campania
Sono poi le confessioni di questi giorni anche in campagna quello che ha significato e significa l'alta velocità allora io direi al governo ma è tutto inutile
E tutto necessario
O addirittura non c'è anche qualcosa di dannoso
è la soluzione di un pezzo del problema della disoccupazione italiana e su questa domanda voglio chiudere per dire una cosa sulla cooperazione internazionale
Può essere risolta continuando a redistribuire quote di ricchezza ai profitti
Perché in gran parte di questo si tratta
Poi invece non abbiamo la necessità di avere oggi alla fine del secolo una vera e propria rivoluzione di civiltà che guarda alle questioni che abbiamo affrontato adesso
è variabile l'ambiente e il riuso delle città un rapporto con settori della società che non incontrano da anni più ma democrazia lo Stato le cose che sappiamo su questo io ritengo che il Governo debba e possa dire di più Basilisco sulla questione che mi premeva guardate
Noi stiamo in questi giorni in questo balletto anche qualche scontro anche un po'duro fra i leader dei massimi paesi europei
Abbiamo confessato una nostra non come italiano come come predilezione nei confronti della Germania
No quel modello tedesco
Io inviterei il Governo a copiare la Germania anche per quanto riguarda il rapporto fra spese militari e prodotto interno lordo e dico la Germania per non dire del Giappone
Noi abbiamo
Una idea una proposta ormai in campo lo sta camminando da anni il nuovo sistema difesa che a nostro avviso tra l'altro tocca persino la Costituzione qualcuno mi dovrebbe spiegare
Gli interessi nazionali cosa sono
Quando noi abbiamo costruito una Costituzione dove l'esercito deve difendere il territorio e non come fanno gli americani di interesse nazionale e quindi di vanno a difendere un po'in in giro per il mondo dove vogliono loro ma noi come associazione per la pace con la campagna venti di pace abbiamo individuato anche dei territori concreti e possibile un'azione positiva
Della dell'azione politica e quindi del governo
Mondo uno due estremista uno scudo zapatista sperduto nelle spire di internet ma la Corte dei conti italiana ha individuato da tempo quasi due mila miliardi di spread del resto confermati dalla collega del sottosegretario sale sottosegretario Pennacchi essa annida Ronaldo del bilancio della della difesa
Ora da qui non può invece uscire come dire un travaso al contrario
Per sostiene realmente l'azione di centinaia e centinaia non soltanto di onde ONG ma ad associazioni di gruppi di Bombardier pagano da sei
Una presenza certo non degli interessi nazionali ma dei grandi interessi di solidarietà e di civiltà
Perché tengono alta la bandiera della pezzo più importante pacifista italiano nel mondo
Quando si operò in Bosnia quando si opera in Palestina quando si opera dei Paesi più poveri dell'Africa e dell'America latina
Non sarebbe questo trasferire giuridico da una difeso ipertrofica a una solidarietà concreta un segnale positivo occasionali che tra l'altro cioè e finisco concretamente ci fa almeno da questo punto di vista di quantità più vicini alla Germano e un po'più lontani dallo spagnolo
Grazie Massimo Serafini dalla lega ambiente
Fine Luigi Agostini della segreteria nazionale della CGIL
Mi ha convinto la relazione di Iovine questa mattina è anche quella che ha introdotto i lavori del pomeriggio
Come sapete Legambiente ne parlammo anche un anno fa
Tre anni fa avanzato un Piano del lavoro
Centrato sulla soluzione delle grandi emergenze ambientali
Fare lavorare i disoccupati secondo noi significa far passare un'idea di fondo
E cioè che per creare nuovo lavoro
è necessario investire le risorse scarse
Nel soddisfacimento di bisogni collettivi inevasi
A cominciare da quelli ambientali
E a quelli sociali
Mi pare questa l'unica strada per misurarsi con il nodo di fondo ormai riconosciuto
Da tutti gli economisti anche se riconosciuto troppo spesso nel solo nei convegni
Che caratterizza le società capitalistiche avanzate
La crescita senza lavoro produciamo sempre più ricchezza con sempre meno del lavoro
E mi pare altrettanto evidente che uno dei protagonisti
Della realizzazione del nostro progetto se fosse realizzato e proprio il terzo settore
Proprio perché nell'ambito dei nel soddisfacimento dei bisogni collettivi inevasi
E decisivo ruolo dell'impresa sociale del terzo settore
Da questo punto di vista nel pomeriggio sono venuti stimoli credo al Forum
Che ci devono portare a fare chiarezza sulle due questioni poste
Dove collochiamo questo terzo settore
è un ghetto
A cui
Le grandi direttrici dell'economia che continua ad andare per loro conto lasciano
E quindi quello che ci suggerisce spesso Il Sole ventiquattro Ore una soluzione a buon mercato della crisi dello stato sociale
Oppure come noi crediamo ribadito nella relazione di oggi come crede Legambiente
è un pezzo di una strategia più generale di trasformazione dell'insieme del modello di sviluppo
Verso la sostenibilità ambientale e sociale
Secondo tema
Che il modello di lavoro prefigura l'impresa sociale
Cui le note che ci poneva Revelli sono decisive io credo sono punti di chiarezza importanti che dobbiamo sviluppare
E lo dobbiamo fare in corso d'opera
Se c'è una critica che io vorrei fare alla discussione di oggi
è che un po'fuori contesto
Noi di Legambiente sul nostro piano sentiamo il bisogno di un bilancio
A che punto sia
Vedete per quanto riguarda la nostra associazione ma io credo sia anche il Forum che dovrebbe fare questa riflessione
Possiamo essere contenti perché le nostre proposte sono cresciute
Sono alla base di un patto sottoscritto con le organizzazioni sindacali
Che le hanno assunto e non come cultura aggiuntiva ma addirittura comunque pezzo divertenti alita
L'esperienza del Forum in un anno ha fatto passi da gigante
Se non altro è un interlocutore riconosciuto però quanto di tutto questo è tradotto in decisione politica
E qui richiamo vedete alle cose concrete quelle che ci ha detto sale su poco fa alla legge finanziaria è imposto io ho apprezzato l'equilibrio con cui Jovane ha parlato io farò un pochino forse più squilibrato
Perché certo questa legge finanziaria e più equa
Con questa legge finanziaria ci porterà in Europa ma diciamocelo
Il terzo settore la lega ambiente gli stessi sindacati
Subiscono una sconfitta nel modo in cui entreremo in Europa
Io lo chiedo alle organizzazioni sindacali
Ma se questa manovra non porta al calo dei tassi di interesse cosa faremo sciopero generale contro Fassino contro la Banca d'Italia
O il tema che ponemmo al semestre italiano di introdurre il Palavetro del lavoro dentro i parametri di Maastricht modificandone
La realtà non era al tratto caratteristico su cui organizzare l'ingresso in Europa
E ancora
Serto per la prima volta c'è una certa connessione fra i numeri delle compatibilità del risanamento dei conti pubblici e l'idea che sta dentro il Patto del lavoro sottoscritto dalle parti sociali e il governo
Però anche qui
Io apprezzo le cose di sale sul merito su tutte le facilitazioni per far lavorare
Ma che cosa si deve fare nel Mezzogiorno qualcuno lo dovrà dire
Quali sono le iniziative su che cosa si punta e qui io credo
Noto anche in questa Finanziaria che c'è poco delle cose che noi diciamo
C'è molto poco io non ma con tenterei del capitolino a parte
Per la il terzo settore o per le imprese sociali o Legambiente soddisfatta perché un po'di lavori socialmente utili nei parchi partono
Io chiedo se quel tratto caratteristico sgravi fiscali all'impresa al di là di caso che producono più grandi opere pubbliche resta tratto caratteristico della maggioranza delle risorse che verranno sospese
Beh io sto sento che questa è una strada che non modificherà
La realtà drammatica che sale su c'è qui portato
E allora da questo punto di vista io quattro punti vorrei sottolineare di battaglia politica per migliorare
Il senso anche del patto del lavoro
La prima questione quanta fiscalità verde viene introdotta o almeno è possibile chiedere che gli sgravi fiscali alle imprese
Non siano legati per quanto riguarda i contratti d'area ah deroga lamentazione ambientale da parte dei comuni aggiramento e accelerazione delle autorizzazioni
Precarizzazione bassi salari per quanto riguarda il compito del sindacato purché ci sia un imprenditore che investe ce l'hanno vorremmo anche sapere per cosa inversa investe in innovazione possibile legare lo sgravio fiscale all'innovazione e all'occupazione o dobbiamo subire ancora una pressione che comunque terrà sempre la questione della competitività del settore merci ficcato sul terreno del costo del lavoro e della sua flessibilità
La fiscalità verde significa oggi a partire dal fatto che la risorsa più abbondante
Deve essere detta assalta il lavoro e l'impresa
E Milano tassati il consumo irreversibile di risorse non rinnovabili
L'acqua non costa niente
Finché l'impresa avrà questo schema noi di sostenibilità parleremo nei convegni e nei grandi consessi internazionali ma non passerà a una politica verso la sostenibilità
Seconda questione gli investimenti pubblici possono avere una caratteristica quel cui suo ogni cento lire investite ottanta solo di lavoro settanta sessanta
Perché anche qui un bilancino sentivo stamattina Violante
Che dice una cosa giusta ormai lo sanno tutti che serto se non c'è energia se non c'è l'acqua se non ci sono né mezzi di comunicazione e di trasporto è difficile impiantare un'industrializzazione
Ma possibile che la prima cosa che gli viene in mente far delle strade
E fare delle grandi infrastrutture e fare delle grandi opere qualcuno è riuscito nei cantieri aperti dell'alta velocità sulla Roma-Napoli a contare quanti occupati gli occhiali
Quei comuni che hanno sottoscritto la conferenza dei servizi sono in grado di darci un elenco di occupati sono convinto che ci saranno un po'di venditori di porchetta
Ma quel tipo di infrastrutture richiede ditte specializzate del nord al di là delle cose che io dicevo
E allora noi continuiamo a riproporre
Perché le risorse che vengono previste
Nel Mezzogiorno quei centosessanta mila miliardi non devono essere investite
In opere di presidio territoriale
Sul dissesto idrogeologico questo è un Paese che ogni anno va sott'acqua
Questo è un Paese che faranno è un investimento in presidio di territoriale significa investire in testa e Barazza significa censire le frane significa aver la polizia idraulica significa vere un insieme di investimenti che mobilitano le risorse locali
Seconda questione quando si parla di infrastrutture è mai possibile che un po'il Mezzogiorno gli otto milioni e mezzo di italiani che sono senza fogne
Il grosso vive nel Mezzogiorno
Ma come può venire in mente che si parte addirittura pensando di costruire un ponte che collega la Sicilia alla Calabria come grande contributo per far lavorare i calabresi siciliani avendo delle città che scaricano direttamente in strada
Quanta manodopera richiede oggi un censimento delle risorse idriche si sarà rinnovata la classe dirigente meridionale ma sulle risorse idriche va avanti il vecchio buon andassero dalla Cassa del Mezzogiorno insomma
Il piano di Fini ambiente consisteva in questo
Consisteva nell'introdurre attorno ai grandi temi che sono aperti quotidianamente la riqualificazione urbana la sua manutenzione le risorse idriche
Un processo che definisse appunto un immediato tentativo di mobilitare le energie locali la forza lavoro noi non ci crediamo
Che i grandi investimenti pubblici sulle grandi infrastrutturazioni pubbliche siano in grado di mettere in moto le energie locali
Questo io credo lo sforzo che noi dobbiamo fare o questa Finanziaria raccoglie di quella piattaforma che anche stamattina Iovine portava questo tipo di passaggio in cui questo trapasso fra il soddisfacimento dei consumi individuali verso i cui bisogni collettivi allora anche l'insieme del terzo settore diventa il peso decisivo per una trasformazione
Generale del nostro sistema economico e una sua modernizzazione io la penso così
Quindi penso che questo convegno è la manifestazione di domani che ci dirà quanto abbiamo seminato nel corso di questi giorni dovrà pesare nel corso della discussione di questa Finanziaria non la possiamo delegare soltanto al dibattito parlamentare ci deve essere qualcosa nella società che fa compiere un ulteriore sforzo di coraggio
Gli arresti io
Dunque era previsto anche l'intervento della dottoressa Scherillo
Della società Sodalitas promossa da sono un dono lombarda voi sapete lei interessa l'importanza di questa esperienza
Come dire aggiunge è una delle esperienze forse più innovative di rapporto profit e non profit e purtroppo per problemi di partenza ieri io ha dovuto andar via prima di intervenire alla densità dei degli interventi è stata tale ci siamo scusati con lei come dire sappiamo comunque l'interesse anche della proposta
In relazione mi Sodalitas se quindi in qualche modo
La
La sua presenza comunque è stata molto interesse portanti ugualmente anche se non ha potuto dare il suo contributo Luigi Agostini
Questa mattina Iovine
Riepiloga va un po'i passaggi di quest'ultimo periodo
Io penso che se non
Per altri motivi e ce ne sono sono tutti positivi
Se non altro per questo motivo che io dirò la discussione il confronto sul terzo settore
Diventa sempre più ricco ed importante
Mi pare che riproponga anche ad una
Ad un confronto più sobri Tuatha o da molti anni
Aree di ragionare su dei temi e su delle questioni
Che per un lungo periodo sono stati sostanzialmente confinati nei sottoscala
Cosa pesa e cosa peserà sempre di più
La rivoluzione digitale rispetto al modo di organizzare la produzione ed il lavoro
Che effetto ha sulla struttura sociale quindi sull'analisi sociale su cui noi tutti siamo chiamati
Quali sono i problemi di strategia politica che questo implica e in definitiva qual è il modello sociale a cui noi tutti
Dovremmo essere chiamati ad operare
Mi pare sotto gli occhi di tutti che ormai le posizioni
Delle varie parti sono date sono sul tavolo
L'altro ieri Zuccoli diceva dopo sessanta anni è morto negli USA il bel parco sul piano giornali Francesco
Quindi un'operazione che è stata diciamo all'origine di tante operazioni giocate anche sul teatro europeo
Il Coni raccontava l'ha ricordato qui qualcuno prima di me che le grandi imprese americane a partire dalla Locride da loro o da Ross Perot ovvero si stanno attrezzando insieme per rispondere al al nuovo business dell'assistenza sanno le guerre vanno e vengono i poveri restano ai poveri sono un gran da fare non so cioè oggi come
Cento anni fa
Alla domanda da dove vengono i poveri il grande padronato sostanzialmente risponde i poveri vengono dalle imperfezioni del mercato
Perfezionando con gli anni del mercato i problemi si risolvano
E questo si risolve soprattutto la verso grandi processi di privatizzazione
Io penso che noi tutti
Dovremmo rispondere che non è questa la via
Ma per rispondere che non è questa la via e necessario mettere in campo un modello sociale diverso alternativo
A cui tutti noi sicché si tende bene il fatto che le contrapposizioni o le differenze o anche le
Gli interessi attuali rischiano di bloccare la via verso questa nuova strade
Io penso che la prima grande azione vada fatta sulla domanda sociale a partire da un'analisi sui nuovi bisogni sociali
Nuovi bisogni visti con gli occhi degli ultimi per dirla per dirla con le parole della chiesa
E non in termini generalmente astratti
Come si interviene su quella che ormai tutti gli economisti chiamano strozzatura principale quella della domanda
Come si interviene soprattutto sui tempi orari delle città c'è una proposta interessante della ministra Turco proprio per riordinare i tempi orari della città
E quindi creare per questa via domanda aggiuntiva
Domanda aggiuntiva che ha l'ambizione di modificare i modelli di consumo e quindi riuscire anche da questa diatriba per cui se lo lo sviluppo del terzo settore avviene a svantaggio unicamente del settore pubblico un po'di posto di quasi credo nella misura in cui alcuni posti di là si cedono il punto vero S si porta ad evidenza questa domanda che in gran parte la domanda latente nascosta
La si porta ad evidenza proprio intervenendo sulle anche qui come proposta su nuovi modelli di consumo e quindi nuovi relazioni sociali
Un secondo punto riguarda l'Offerta come dice Tamagni
E quindi quale
Il modo attraverso cui si risponde a questi nuovi bisogni non in termini episodici o in termini di puro altruismo
Amartya Sen dice che anche l'altruismo è un valore economico fa parte come dire delle delle leggi dell'economia
Io ho anche per un momento da parte quale la risposta strutturata vertebrato a
Con cui che si mette in campo rispetto a questi non a questa nuova domanda
Io qui concordo con quanti sostengono che noi dobbiamo partirà dalla nostra storia
Certamente partirà dall'antenato della che la cooperazione in Italia che non non l'Italia non sono gli Stati Uniti
Come si declina oggi questa netta ispirazione rispetto alla situazione attuale
E come soprattutto si mettono in campo delle forze diciamo una vera e propria potenza pene il fatto che l'operazione
Che va programmata e va messa in campo rischia di trasformarsi soltanto in una specie di come diceva Violante stamattina di sentinella tra l'inclusione e l'esclusione volta a volta è più facile che l'inclusione si mangi terzo settore
Che il il terzo settore diventa strumento per operare Paul politiche di inclusive
In questo io penso che più giusto chiuso il disabile parlare di come si crea un economia sociale
E come si chiama a raccolta tutte le forze che sono interessati a questo obiettivo
Allora per dirla con un esempio a me va benissimo il riferimento alla cooperazione sociale che nata sul superamento dei manicomi al tempo dalla legge Basaglia per parlare di cose di qualche anno fa
Come va benissimo
La cooperativa che è nata al cantiere navale di Livorno dove di fronte alla crisi della cantieristica italiana quel lavoro si associa e determina un'è scesa in campo e determina delle relazioni sociale tra lavoratori
Determina anche una scelta economica ma anche relazioni usa le parole che possono identificare questi atti come dei passaggi necessari per costruire un'economia sociale fortemente strutturato ha fortemente dal temprata che ha la sua base il suo humus nel volontariato ma poi salendo di grado passa per l'impresa sociale come dice Scalvini ma non si ferma soltanto all'impresa sociale
Ma va anche più in là cioè come si riquadro interventi interessi
Al fine di operare un vero e proprio bilanciamento
Rispetto all'impresa capitalistica
Io vedo cioè un modello come diceva Barberini in cui ci sia un pluralismo di impresa c'è l'impresa capitalistica l'impresa statale l'impresa sociale cooperativa ma non l'impresa sociale cooperativa come un'aggiunta
Ma come un pezzo forte dell'economia italiana e con un peso forte anche delle relazioni sociali ed elevazioni produttive all'interno del nostro Paese
Questo evidentemente chiama in campo la questione delle risorse
Io penso che qui
Col governo bisogna essere chiare l'assistenza in Italia vale mi pare novanta mila miliardi in questi centri da Crispi davanti è stata come dire è stata una risorsa dilapidata
La legge quadro sull'assistenza può rappresentare un territorio su cui l'impresa sociale il volontariato il capo settore può svilupparsi e dare risposte molto più regolare e forti di quello che è la situazione attuale
La stessa cosa qual era sullo sport nuova legge quadro sullo sport non si può restare alcoli del mille novecentoquarantadue
Ma io penso che soprattutto vada affrontato il nodo delle fondazioni
E come le fonti la separazione tra banca e Fondazione dive e la la Fondazione torni ad essere quello che era la banca divisi del secolo c'è strumento per finanziare e non gestire finanziare non gestire i bisogni sociali la domanda sociale del territorio
Già Tobin diceva che bisognerebbe
Solo in parlava di una tassa del vero cinquanta sul movimento dei capitali a livello europeo da destinare allo sviluppo dell'economia sociale non si è fatto quasi niente
Ma bisogna rimettere in fila tutte queste questioni
E pensare ad un sistema di accumulazione alternativo alle spalle dell'economia sociale che permetta all'economia sociale di vivere e prosperare e svilupparsi non come diceva qualcuno prima di me alla sera si aprono impresa sociale alla mattina sulla sigla si chiude per mancanza per mancanza appunto di alimentazione
Infine
Il lavoro
Il sindacato è stato chiamato in causa
Diverse volte
Io penso che
La cosa più necessario l'affare
Ecco io non penso che la questione dei rapporti tra sindacato e terzo settore sia una questione classicamente sindacale
O contrattuale
Adesso facciamo un contratto
Scalini diceva qualcuno ha preso però Valletta
Io francamente Valletta
Penso che scalini non potesse sentirsi di di di esserlo
Io però penso che per evitare per evitare situazioni di questo genere frequenti e che posso nominare alla radice
Diciamo il volo lo sviluppo futuro
Del terzo settore dell'economia sociale
Sia necessario
Realizzare tra terzo settore movimento sindacale un accordo generale sul modello sociale scrisse vuole costruire assieme
Serafini prima parlava dell'accordo tra sindacato e Legambiente
Qui la cosa è un po'più complessa qui non si parla di come dire di trasferire le problematiche ambientali in termini di piattaforme sindacali come dire di innestare su delle piattaforme sindacali o sulle importazioni classicamente sindacali la diciamo la la forma mentis dell'ambientalismo
Qui la cosa è molto più complessa
Perché se l'obiettivo è quello di costruire assieme
Un grande passaggio
Che appunto la la la creazione e lo sviluppo forte non bricolage no non una cosetta che che che vola o che come chiede come chiedeva lumi che come diceva Romiti a Rimini
L'impresa capitalistica e destinata è comandata dalla dalla competizione ad essere spietata è quindi a seminare sul sul suo terreno morti e feriti
E allora qualcuno ci vuole che l'Ira Catti questi morti e feriti e pensateci voi sostanzialmente diceva Romiti a Rimini se non vogliamo trovarci in questa situazione
Noi abbiamo bisogno di ideare e programmare e programmare un'azione coordinata di tutti i soggetti interessati affinché nel nostro Paese si realizzi quello che pensava dell'ora le spalliere a scala europea
C'è una forte economia sociale in cui la vecchia cooperazioni vecchi antenati
Come regolare anche i punti di conflitto che ci possono essere sul lavoro
Io penso che poi il movimento sindacale vivamente chiede qualcosa di più
Parlo dei fondi pensione che si aprono io penso che il movimento sindacale debba riprendere quella vecchia idea del piano mai per
E svedese dei fondi sindacale divertimento cioè di come il movimento sindacale diventa compartecipe d'un operazione che ha molti lati in cui la la leggiamo il mio ritorno il ritorno con il movimento sindacale non è quello il tanto in termini di relazioni contrattualistiche Mahdi modello sociale comunitario e da un questionario io penso che noi tutti
Potremmo fare questa strada se ci mettiamo d'accordo che è quella che si può costruire assieme
è un pezzo di una nuova società e non soltanto il modo per rispondere anche in termini non banali a esigenza di occupazione esigenze di sviluppo
Non è solo questo io penso che spetta a lui che i lavoratori chiedono voi come costruiamo insieme
Un'ipotesi di modello sociale che non è il modello sociale darwiniano della dell'impresa capitalistica mai mai un modello sociale comunitario e al dichiarare io su cui allora conviene a tutti di spendere quello che ha e non limitarci come dire a scambiarsi le difficoltà come qualche volta come qualche volta succede io al Sud vedo una Giunta a questa grande alleato
I sindaci democratici che diceva Isaia Sales
I sindaci democratici che dicevi ti assale sono il terzo pilastro di questa cooperazione
E allora qui come diceva Ruffolo bisogna mettere in campo dei piani sociali ci di città in città per città
E dentro a questi piani di sviluppo civile far pesare insieme tutte le forze affinché anche al sud si possa costruire quella retti di solidarietà orizzontali che sono diciamo fondamentalmente legati alla storia del centro nord Italia Tridentina e non dell'Italia bizantina
Ma questo io penso che dipenda fondamentalmente da come funziona questa sinergia tra questi tre grandi soggetti che da come il governo a livello centrale scioglie in termini positivi alcune grandi partite appunto di leggi quadro di leggi riforma entro cui in far camminare il nostro progetto
Grazie
Grazie anche per avere dato un contributo di ulteriore allargamento del campo di confronto di comune con il mondo sindacale crediamo anche noi che non è soltanto sul confronto sulle strette tematiche della regolazione del mercato del lavoro o della quantità di occupazione che il Terzo settore può fornire ma e sulla partita è più generale di quale assetto sociale di riforma e complessivamente di democrazia di questo Paese che la relazione col sindacato si intreccia e si intreccerà sempre di più anche nel confronto tra terzo settore i sindacati in questa fase da adesso la parola al dottor Narduzzi della ministero del Commercio estero
Stiamo facendo un tour de forse sacrificando forse un po'e vorrei per arrivare poi alle conclusioni che sono molto importanti che verranno poi tirate da Riccardo guida del modi e quindi vite vi chiederei di rimanere in sala fino alla fine
Personalmente vorrei ringraziare gli organizzatori del convegno
Perché mi hanno dato la possibilità di verificare come anche rispetto al terzo settore le posizioni cambino in maniera rapidissima
Racconto bellissimo aneddoto meno di un anno fa quando al ministero delle Finanze organizzavamo le audizioni
Per presentare al mondo produttivo nel mondo forze sociali quello che adesso è diventato il penultimo articolo del collegato alla Finanziaria cioè la disciplina fiscale delle Onlus
Veniva da danzo ma i nostri interlocutori che non erano chiari non c'è non erano tre chiaramente non non erano insieme rappresentanti del terzo settore Merano dizioni separate
Un fuoco di fila di critiche alla nostra iniziativa sul ricordo è sul taccuino siano dava attenzione qui abbiamo la strada agli agli evasori mascherati attenzione qui si apre la strada al lavoro del deregolamentato dal lavoro sfruttato
Attenzione qui si inserisce un cuneo si destruttura Wolf sette senza pensa Enza pensarci
Attenzione
Perché in questo modo si introducono delle imprese sociali che imprese sociali non sono ma sono imprese che fanno concorrenza sleale alle imprese sane quelle che che producono profitto occupazione nel se rispettando le regole del mercato vedo che meno di un anno dopo quel disegno di legge
Fa parte del collegato alla Finanziaria praticamente senza modifiche c'è una conversione del mondo la produzione del mondo le forze sociali nei confronti della positività del terzo settore in termini di creazione di occupazione e di quant'altro
Io a sto punto vorrei a sperimentare un po'critico Varisco nei confronti di questo Moggi evita di visione ma lo faccio brevemente poi passo all'argomento più vicino alla mia attuali competenze
Mi sembra che entro diciotto mesi il combinato agire congiunto
Dell'intervento sulle fondazioni bancarie e di questo come dire iniezione gratuita tramite risparmio fiscale di risorse in favore del terzo settore
Permanendo un'assenza e disciplina generale del terzo settore c'è quella che lungamente si era discusso lo scorso anno con gli amici del del terzo settore al tavolo
Perché tutto era nato in maniera provocatoria la l'iniziativa fiscale si cerca di scuotere Pera arrivare a una disciplina organica del contesto farà nascere ma questo è un'impressione del tutto personale Italia il più grosso mercato deregolamentato che ci sia nel nostro Paese nel senso che questi io vado del terzo settore avranno capitali privati dalle fondazioni bancarie che per statuto dovranno destinare più risorse al terzo settore saranno migliaia di miliardi l'anno magari distribuiti non in maniera omogenea a livello territoriale e anche risorse dalla mano pubblica sotto forma di risparmio fiscale
Rimangono però moltissime lacune legislative c'è chi c'ha la normativa e sono alcuni pezzi e c'è chi invece sa ancora attendendo Agnes mi sembra che ci sia stata un'accelerazione anche fortissima resta non sempre molto riflettuto seduti ma questo è Tarantini come dire per per introdurre per introdurre l'intervento ci sono poi due aspetti sia sono un po'strani rispetto al terzo settore due appelli sì che ci vengono affibbiate pure questa visto oggetto capace di creare mica miracolosamente il lavoro
Penso che l'impresa industriale la società post-industriale non sa più tre anni cancellarli e l'altro è quello che dovrebbe essere il toccasana per la fine per la crisi del Welfare State
Non c'è più riso non ci sono più le le compatibilità economiche al mantra è un Welfare State è caricare il terzo settore che quasi d'incanto si inserisce la crisi Agua e sal sapete consente di di superarla
Ora secondo me sarebbe opportuno che qualcuno cominciasse a spiegare che questi numeri sulle sui lavori incrementali che posso io al terzo settore cento mila duecento mila e che negli ultimi mesi appassionano molto anche la classe politica sono culturalmente e professionalmente a livello di partecipazione profondamente diversi dal dal lavoro che tradizionalmente le persone che oggi vivono le nostre società diciamo così del benessere sono abituate immaginare io ho l'impressione che quando si legge questa evocazione magica di un terzo settore che crea occupazione che insomma bassa che gli si levano visitiamo le possibilità di lavorare un po'più liberamente
Chi legge quadro le cifre immagina di trovare nel terzo settore il lavoro che che non riesce più a trovare per la crisi del diciamo della della indotta dallo sviluppo dall'innovazione tecnologica dal da meccanismi di organizzazione industriale negli altri settori del primario al secondario nel terziario questo è
Insomma è sbagliato perché qui bisogna cominciare a capire che a spiegare anche questo terzo settore l'Abruzzo nel contesto sociale è un qualcosa di diverso rispetto a quello che c'è stato finora e che chi si troverà a lavorare ad occuparsi là dentro da si dovrà lavorare e a a convivere con un contesto culturale occupazionale completamente diverso
Il calare in maniera così acritica così poco documentata nell'opinione pubblica se cifre Maggi dell'un terzo settore che che tutto può fare che e che molto può aiutare a recuperare la crisi occupazionale le società opulente
Può essere sbagliato sicuramente non aiuta ha ben qualificare a ben individuare che tipo di lavoro invece nascerà dalle imprese sociali il secondo aspetto è quello del diciamo al terzo settore come risposta alla crisi del Welfare State
Questa è un'arte argomentazioni inconsistenti
è inconsistente perché se così fosse
Vorrebbe dire che il terzo settore in quanto tale dovrebbe trovare dignità
Di come dire di cittadinanza solamente in quei paesi in cui si assesta una crisi Double Sextet cioè in cui c'è un welfare State in crisi perché è stato finanziato è stata la risposta all'industrializzazione degli anni Venti del di questo secolo e che è servita redistribuire occasioni
E reddito all'interno di sé della sua collettività
Cioè significherebbe che il terzo settore non ha diritto di cittadinanza enti diciamo nello nel novanta per cento del mondo popolato non dovrebbe aver diritto di cittadinanza economie pianificate non avrebbe diritto di cittadinanza dei paesi della povertà
Non dovrebbe avere diritto di cittadinanza neanche negozi cosiddetti più VF cioè nei Paesi in via di sviluppo
Il terzo settore in pratica sarebbe una risposta privilegiata per solo per quei cittadini che vivono in società opulente che si trova alla crisi alla fine devo guardare strette una risposta per consentirgli un passaggio oltranza come dire o un superamento socio economico non conflittuale della crisi in cui sono in cui sono calati da qualche anno
Ora questo non ha
Non ha non ha assolutamente alcun senso non lo ha perché
Un balzo del sette
In crisi
O meglio un un terzo settore risposta di un guasto étoile Ferzetti in crisi
Resterebbe
Come dire un un un dibattito in The
No tre baresi del G7 il Canada il Giappone Australia Nuova Zelanda e qualche altro Paese fortunato io invece sono convinto che oggi sia opportuno cominciare a a riflettere sull'opportunità di esportare il modello culturale del terzo settore
Cioè prendere atto che ci sono Paesi in cui l'industrializzazione non arriverà più
Che Paesi condannati a passare dalla situazione attuale di miseria a una situazione auguriamo ce la doppia dal punto di vista diciamo così di di convivenza mondiale alla situazione sociale
Con un equilibrio meno precario di quello che hanno adesso
Ci sono Paesi in cui il terzo settore penso ad esempio all'America Latina
Cioè paesi in cui c'è un'economia di mercato non molto regolamentata in cui esportare un po'di cultura del terzo settore un po'di organizzazioni del terzo settore un po'di capp di sensibilità e di capacità di penetrazione del terzo settore partendo da esperienze
Come quelle italiane che già si sono un po'minimo radicate potrebbe aiutare a superare tanti casi di ma di marginalità sociale che stanno spesso sulle pagine dei giornali i bambini abbandonati di sfruttamento di ogni tipo
Le produzioni fatte senza alcun rispetto della dei diritti di delitti o della dignità umana delle persone
E infine ci sono dei paesi come quell'economia pianificata che ancora esistono anche dopo la fine dell'Unione Sovietica perché c'è il Vietnam la Cina e qualche altra esperienza e cui cominciare ad esportare un po'di terzo settore potrebbe essere utile nel momento in cui speriamo non accada
Ci dovesse essere in quei Paesi la transizione tanto più traumatiche immediata come cessata dei Paesi dell'economie pianificate l'Europa dell'Est in cui il passaggio economia pianificata al mercato non ha fatto non ha risparmiato in alcun modo
Come dire le collettività Ali delle società che si sono trovate coinvolte non c'era nessun intercapedine lo Stato non era più in grado di rispondere
Alle esigenze degli emarginati o dei meno abbienti
Tutto era passato che la logica del mercato e lì per anni sofferenze emarginazione hanno convissuto senza alcuna risposta
Allora cominciare a tirar fuori il discorso del terzo settore la crisi è un valzer Stealth
Immaginare che invece può essere un qualcosa di molto più mondiale un qualcosa che stabilmente si inserisce negli equilibri socio economici non dei Paesi ricchi ma di tutti i Paesi che c'è un e i soggetti prolissi al terzo settore possono dire qualche ossa anche dei Paesi poveri anche nei Paesi in via di sviluppo anche nei Paesi che ancora son pianificati ma che potrebbero diventare presto
Diciamo paesi non dico l'economia di mercato ma con con un tasso di libertà sociale molto più ampia
Potrebbe essere utile perché aiuterebbe anche e qui torniamo al titolo della sessione di oggi pomeriggio a creare un po'di lavoro e un po'di occupazione cinque di al di fuori perché non è che il provino il problema lavoro un problema solamente dei Paesi ricchi
Anche in quei Paesi e quindi superare un minimo un problema che è connesso al lavoro che non c'è o al lavoro che verrà anche in Italia un minimo di disciplina un minimo di blu progettualità e di programmazione rispetta i flussi migratori tra Paesi che sono così a un diciamo così benestante paesi invece che hanno molti altri problemi da dover gestire all'Oriente grazie grazie grazie
Abbiamo altri due interventi della del Forum della campagna e poi diamo
La la parola a quindi per le conclusioni Pasquale in montagna hanno dell'accesso e Campania e poi Stefano Fasano del coordinamento associazione Flegrei se Montagnana non c'è direttamente Fasano pregando
Di essere rapido come aveva preannunziato a noi
E poi e quindi a questo punto un'ala della campagna dopo perché signor ricca ricca sterilità del committente
Grazie l'onorevole Sales ha detto fatto un passaggio importante su Bagnoli io voglio soltanto premettere
Che Bagnoli è una questione non solo locale evidentemente una questione nazionale
Non fosse altro per il fatto che Bagnoli a il record che viaggia il tasso di disoccupazione intorno al quaranta per cento caratteri dica simile per tutta l'aria flegrea e per realtà simili della Calabria della Sicilia della Puglia
Bene questo nostro intervento Breve dovrebbero essere se non abbiamo sbagliato col nostro
Orologio dovrebbero essere nove minuti
Un contributo delle associazioni Flegrei e di altre piccole associazioni campane è nonna da Bagnoli isola di Nisida isola che c'è oggi più che mai ad un confine che invece non c'è perché i nostri amici antropologi ci insegnano che la persona umana non può essere confinata mai nessuna tipologia di ghetto più o meno addolcito
Di tipo locale nazionale o anche oltre insomma i Campi Flegrei come ogni altro territorio città provincia del nostro paese se dall'evidente vissuto storico visti da vicino visti da lontano sono patrimonio millenario di tutti
Il nostro linguaggio possibilmente semplice se volete questo intervento e un po'fuoricampo tra virgolette ma non tanto vuole essere un tentativo di cambiamento anche nel codice di comunicazione verbale
A cominciare in prima persona da cominciare in prima persona
Il diritto al lavoro per tutti i cittadini umbra caposaldo della nostra Costituzione
Noi pensiamo che il vero patrimonio è il lavoro e non il convenzionale in media danaro a questo punto io mi ricordo sempre la fase finale di una quella che sta diventando oggi una profezia
Di un saggio capo pellerossa della tribù dei credi e parlo di Seattle del mille ottocentocinquantotto tempi non sospetti
Quando avrete inquinato l'ultimo pesce abbattuto l'ultimo albero
Non potrete mangiare il vostro danaro
Bene
Nel terzo settore dovrà esserci quindi l'istituzione della gente l'istituzione dei liberi cittadini delle intelligenze indipendenti indipendenti da oggi in forma di dipendenza sia individuale che collettiva perché pensiamo che le dipendenze e subito dopo ha preso per il gatto è negativo statico e distruttivo della cultura della consapevolezza della coscienza dell'essere
Istituzione e quindi della trasparenza della fiducia istituzione pulita dell'etica professionale e produttiva Etica e se volete anche estetica delle Corvia
Economia al servizio della cultura la cultura al primo posto
Come la persona cittadino in quanto tale
Tanto per stare con i piedi per terra
La cultura quotata in Borsa se questo può essere uno slogan bisogna investire in cultura
E questo può diventare un titolo valido validissimo secondo noi
Così come l'ambiente e le condotte dell'ecologia umana in genere
Sul pratico democratico pori parliamo di public companies azionariato popolare
Che per noi sono realizzabili
Quindi questo vuol dire responsabilità diretta dei cittadini organizzati contro ogni forma di potere tradizionale monoliti istigò personalistico settario contro ogni potere occulto
Gli studenti i giovani ingegneri particolare gli studenti
Sono sempre più minoritari demograficamente
Noi pensiamo che saranno senz'altro
L'energia vitale della nuova era del prossimo millennio e noi dovremo lavorare per questo
Su questo passaggio io mi chiedo spesso e penso che dobbiamo capire
Interpretare questa reale quasi inconsapevole protesta genetica tipica dei Paesi cosiddetti più avanzati ricchi o più industrializzati
Per questo i cosiddetti grandi del mondo ma anche i piccoli grandi del più piccolo villaggio istituzione dovranno essere modello visibile e tangibile di un operativo corretto unitario e di vera democrazia applicata e partecipata
L'azione delle associazioni oggi forse le uniche agenzie sociali presenti R. esistenti sul territorio possono interagire in modo efficace
Sul territorio anche in termini occupazionali
Con le loro energie le loro intelligenze e creatività
Tutto questo per il recupero l'uso e lo sviluppo del territorio perché nessun altro meglio di loro conosce la gente
Le tradizioni positive i bisogni problemi reali di quel territorio in cui operano
Se formula deve essere come noi chiaramente vogliamo è necessario e urgente che
Ci diamo delle regole di partecipazioni precise pubbliche e pubblicate
Vale a dire giuridiche
Grazie alle quali le piccole associazioni possono contare ed essere protagoniste di uno sviluppo diverso nuovo e finalizzato a quel modello di sviluppo
Di economia di solidarietà di cui si parla da tempo ma ancora riteniamo offuscata da quasi tutti i media e dalla sovrapposizione della politica sull'economia e sul sociale
Così come lavorerebbe vigileremo affinché non ci siano vecchi egemonie in questa nuova giovane casa da parte di nessuna corsia preferenziale poggia privilegiata tanto per capirci meglio un esempio attuale per tutti
Sull'emigrazione
La legge relativa se non erro è stata reiterata è ritirato ben cinque volte
Concludiamo dicendo che il lavoro che verrà sarà un esempio
Sarà ad esempio è tanto per fare qualche proposta organica al ruolo della Campania e del sud Italia in genere al netto di le varie forme facce delle eresie Padania o della economia malavitosa sia al nord che al sud
Partendo da Napoli a parte la bonifica di Bagnoli partirà il primo ottobre ufficialmente in termini concreti è possibile progettare costruire insieme una nuova Accademia di Arti e culture mediterranee un nuovo Conservatorio di musica moderna un centro di produzione cinematografica e teatrale la Biennale delle nuove tendenze mediterranea un centro di ricerche di biologia marina una struttura operativa di architettura subacquea di archeologia subacquea lardo un villaggio sperimentale di bioarchitettura laboratori Sr produttive Lipper io coltivazioni centri di produzione distribuzione di tecnologie di energie pulite o alternative
Un network televisivo indipendente
Un'oasi produttiva di botanica autoctona e di Faonistica stanziale e non solo di volatili migratori strutture permanenti per la riconversione dei metodi di pesca questo è un altro problema che abbiamo dei Campi Flegrei e non solo
Un centro di turismo sociale ambientale e culturale consorzi per commercianti artigiani al fine di un mercato continuativo e certo e non solo stagionale Underwater formalismo per tutte le fasce di reddito
E soprattutto un autorevole istituto di gestione e tutela dell'ambiente tutto ciò con il supporto di riteniamo di videoteche biblioteche cineforum formativi e tematici per grandi e bambini dentro le scuole
Che secondo noi avrebbero finalmente una funzione socio didattica a tutto campo e a tempo totale
Tanti progetti noi sappiamo che sono già pronti
A questo punto io voglio salutarvi e ringraziarvi per l'attenzione
E voglio fare anche una un tugurio che è quello di passare
Un testimone un buon testimone ai nostri figli ai giovani in genere
Dovessi non dovranno ricevere nessuna eredità tornata per un vago rimorso senso di colpa da parte della nostra generazione ma
Gli strumenti illegali per conquistare e gestire utilizzare il frutto delle loro capacità e dei loro autentici bisogni di cittadini
Di un molto prossimo futuro grazie
L'ultimo intervento Harry Castrignano
Del comitato città collinare che prevede che naturalmente di essere sintetici stima tutti così
Io vorrei parlare della cultura della partecipazione dei diritti di cittadinanza diffusa all'interno del comitato di cui faccio parte cioè il Comitato Città Alta collinare
E in generale all'interno del mondo dell'associazionismo e a tale proposito vorrei fare un passo indietro a stamattina riferendomi all'intervento del presidente della Camera l'onorevole Violante
Il Presidente la Camera poneva in evidenza diciamo come dire quale necessità un'analisi del rapporto tra esclusi ed inclusi in una democrazia la cui società si stava organizzando in modo orizzontale
E non voglio qui aprire questo dibattito perché forse non non ce ne sono neanche le competenze da parte mia in termini con diciamo generali però vorrei porre una domanda chi sono gli inclusi in una società orizzontale di tipo democratico e che sono gli esclusi soprattutto allora a me pare che gli esclusi non possano essere soltanto coloro che vivano in una condizione di scarsezza di tutela o di ma o di indigenza e con Monica gli esclusi sono anche coloro che soffrono di una condizione di non ascolto da parte delle istituzioni del potere politico in generale
E che quindi risultano alla fine completamente assenti dal momento della deliberazione politica
Questo che cosa crea crea di fatto una frattura cioè crea di fatto una frattura tra cittadini e potere politico tra stato delle cose che poi rappresenti alla vita di tutti i cittadini e decisioni che su quelle volte vengono prese prese a livello amministrativo locale oppure a livello politico generale faccio un esempio molto banale
L'utilizzo le le politiche di uso del territorio
Allora noi viviamo in territori completamente oberati dal traffico delle automobili di diamo in una condizione in cui le condizioni di mobilità sono insufficienti laddove non proprio inesistenti avete faccio alcuni esempi nostro quartiere a Napoli l'Amministrazione diciamo come interviene cerca di intervenire come può molto spesso quando quindi in modo del tutto insufficiente di fatto quando addirittura non equilibrista Rispetto poi a forze sociali forti
E quindi che abbiano un primato maggiore di quello che il primato che i cittadini possono sbandierare come pretesa per esempio abbiamo quasi stiamo continuamente a questo primato delle scelte economiche sulle scelte sociali dello sviluppo economico sul sociale
Di questo modo di pensare in qualche modo che determina la nostra necessità di partecipazione perché ne abbiamo la necessità partecipare non è uno sfizio come si dice a Napoli
E nel momento in cui si è creata questa frattura diciamo tra cittadino e potere politico in generale quello che è venuto meno
è la mano il dialogo tra cittadino e potere nel momento della deliberazione politica più complessiva in questo dialogo lei non esistiamo o comunque si stiamo soltanto come soggetti che debbano essere testati per legittimare delle norme ma come interlocutori che abbiano una voce di una progettualità riconosciuta o e un'identità politica e sociale riconosciuta di fatto non insistiamo ancora
Allora che cosa significa la nostra identità politica e sociale nei diciamo noi vogliamo essere cittadini partecipi in quali città perché questa è una domanda che dobbiamo porci a questa domanda dobbiamo sicuramente dare una risposta la risposta che diamo noi è quella di essere cittadini partecipi e responsabili in una città sostenibile
E significa una città sostenibile nascita sostenibile nascita della qualità e non della qualità
Del riuso e non del consumo del primato del sociale sulla politica del territorio rispettato ed visto come il luogo di costruzione del senso delle comunità
Una città sostenibile è un luogo dove si rispettano le future generazioni perché la terra non ci è stata data in eredità dai nostri padri dice un proverbio indiano ma ce l'hanno data impressa ai nostri figli e allora dovremo restituire ma noi cittadini responsabili sappiamo bene che per diventare degli interlocutori ascoltati e seri abbiamo bisogno di strumenti
E quali sono questi strumenti se la città sostenibile il luogo dove si esplica la politica e la socialità del locale rispetto a questo pensiero globale unico che schiaccia tutti
Se questo è vero gli strumenti ai quali facciamo riferimento sono sicuramente il federalismo delle città ma io dirò ancora di più il federalismo dei cittadini
Sono le leggi delega le circoscrizioni sono il decentramento amministrativo perché le circoscrizioni di fatto rappresenta nel primo interlocutore che il cittadino ha rispetto all'amministrazione
Locale e rispetto al potere politico più generale e non solo questo
Molto spesso nel momento per esempio delle consultazioni elettorali noi come cittadini ci troviamo a dover fare delle scelte diritti ed quelle che vengono chiamate preferenze adattative che sono poi il risultato di una resa politica del cittadino di fronte all'ineluttabilità del candidato ad esempio ed è per questo che noi pensiamo che sia fondamentale riaprire una dibattito sulla sistema elettorale maggioritario un dibattito nella direzione del doppio turno un dibattito nella direzione del consultazioni primarie perché si ristabilisca un vero patto di fiducia tra il cittadino e chi lo rappresenta perché molto spesso molti di noi sono andati a votare quasi sempre col naso Turato
E perché questa resa politica una resa alla quale non vogliamo sottostare più e ancora quando si parla di strutture di dialogo tra cittadini e potere locale e centrale non si può dire dire ai cittadini che rappresentano questo nuovo modello di democrazia il nostro modello di democrazia partecipata sicuramente un modello di democrazia partecipata
Ma è un modello nel quale noi vogliamo avere degli strumenti per tutti per il cittadino associate per il cittadino associato perché ci sia una logica di integrazione degli esclusi e perché le istituzioni diventino trasparenti perché le norme siano giuste perché diventino trasparenti ci vogliono delle strutture
Che sono gli sportelli di ascolto ad esempio che sono la possibilità per ognuno di noi di intervenire nel momento della deliberazione politica senza dover spendere anni e anni di Energia per dire queste poche cose che a noi sembrano veramente semplici e banali
Ma che molto spesso non hanno spazio
In nessun luogo grazie
Siamo riusciti
Praticamente a fare intervenire tre ventinove persone da stamattina è sono rimaste due persone
Della Campania Tempi moderni Fabrizio Matarazzo e Paolo Palumbo del Movimento Umanista chiederei a cortesemente per poter sentire tutti le conclusioni se possono di intervenire domani
Se per loro tanto domani sarà un'altra sessione di discussione molto
Importante
In modo da poter riavere la possibilità di ad avere qualche minuto in più per Riccardo Guido del mobili possiamo in grazia modella disponibilità parlar domani le persone che stasera hanno rinunziato grazie
Io credo di fare qualche minuto in meno invece nel senso che cercherò di essere brevissimo anche perché il dibattito è andato al di là del nostro aspettative non solo in termini numerici ma anche in termini qualitativi per qui
Sicuramente richiede da parte del del Forum nel suo complesso un approfondimento
Meditato la poderosa mediamente diciamo così a dare una mano a Nuccio a stende l'ordine del giorno del nostri prossimi incontri sia assembleari che diciamo del del coordinamento un primo punto sicuramente io credo bisognerà fare uno scadenzario del nostro documento abbiamo presentato a tre ugualmente dobbiamo scegliere alcune priorità
Non possiamo avere il pacchetto completo proviamo a fare noi
Il primo passo è dunque scegliamo alcune delle delle priorità che vogliamo che vengano realizzate immediatamente affianca questo per diciamo sanare i dubbi che alcuni hanno che questo sia un modo per far passare una un modo di rendere precario il lavoro o di mettere in crisi comunque i rapporti di lavoro ecco proviamo a mettere sull'altro piatto della bilancia alcune cose per esempio
Il il documento sulle Onlus la legge sulle Onlus la testa deraglia sulle Onlus
All'articolo quattro nel comma bis prevede che
Vengano definite esattamente quali sono le le strutture che fanno solidarietà sociale che dunque avranno vantaggi maggiori da quella legge ecco su quello dobbiamo essere molto ritiene nostre richieste perché se da lì facciamo passare qualsiasi cosa è ovvio che poi i dubbi aumentar no ai problemi si accavallano
Un altro punto su cui dobbiamo far sentire
Da parecchi interventi credo che anche quello sia un problema
In questo
Momento rispetto alla finanziaria forse siamo stati effettivamente un po'troppo leggeri allora in questo si gioca il ruolo anche delle nostre strutture locali dalle singole organizzazioni di base di ogni abitazione fino appunto ai forum regionali che adesso abbiamo sentito
Se per esempio il la direzione i trasferimenti agli enti locali che è prevista nella Finanziaria si tramutasse in ulteriore spinta verso utilizzare le gare al massimo ribasso nei servizi alla persona
E questo è un punto che non possiamo accettare un punto che dobbiamo mettere rigidamente in in discussione perché se gli unici risparmi si fanno sulla pelle di chi ha bisogno dei servizi
è un tavolo a cui non possiamo continuare a stare seduti
Un'altra cosa che forse dovremmo dire al governo avrei avuto piacere che magari Sottosegretario ascoltasse questo passaggio gli interventi per le infrastrutture che appunto sono previsti dalla dalla finanziaria che sono già previsti dal presidente finanziare perché non prevedere che insieme a questi interventi magari dicendo di un po'per cui sta pensando di un po'meglio nel tempo alcuni secondo me sarebbe meglio abolirli del tutto tipo la variante di valico completa
Però appunto dicevo affianca questi interventi
Perché non prevedere che in questi interventi investimenti per infrastrutture non ci sia l'effettiva realizzazione del di quella parte della legge che riguarda il recupero dei beni confiscati ai mafiosi
E che prevede appunto coi destinarli al bene pubblico se non riusciamo a ottenere queste cose secondo me poi ci troviamo in difficoltà anche rispetto ai motivi per cui siamo nati e che sono nel nostro manifesto
Come ultima cosa proprio come così dato di riflessione se volete
Però appunto di diciamo facevo un po'i compitini per questo dibattito per cercare di seguirlo nella maniera più migliore possibile e mi legge Evo il il rapporto fatto dall'associazione Lunaria che appunto diceva questo portava questo numero e duecento mila occupati nel terzo settore che potrebbero svilupparsi nei prossimi anni
Lasciamo perdere le le distinzioni sui numeri che non mi interessano in questo momento pro affianca questo volevo riportare invece una cosa che pubblica L'Espresso di oggi è che su una previsione
Vissuto statunitense negli Stati Uniti dal mille novecentonovantaquattro al due mila e cinque ci sarà un incremento di quattrocentotrenta mila operatori sanitari a domicilio dunque sarebbe il nostro campo
Però aspettiamo entusiasmarsi perché il secondo dato è che ti tranquillamente i trecentoventiquattro mila agenti di polizia e di guardie carcerarie ecco e questo seconda faccia che noi dobbiamo cercare sempre di tenere presente anche quando appunto
Cerchiamo di facilitare
L'accesso alle
Al lavoro da parte di il delle persone svantaggiate anche quando cerchiamo appunto di rendere più efficienti i servizi pubblici teniamo sarà presente che se a queste non accompagniamo una struttura di contenimento poi di quelli che possono essere le storture di questi di queste nostre richieste
Probabilmente questo porta appunto al fatto che insieme Aldo sviluppare il terzo Ettore sviluppiamo anche la la la la devianza e l'esclusione sociale che portano poi ad aumentare l'agente di polizia le guardie carcerarie
Ho finito se francamente domani mattina alle nove nove e mezza nove innovare visto tutti gli scritti no
Fattura
Abbiamo sentito