L'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente

Oggi dobbiamo parlare del la
Dell'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente
Era fino a poco tanto tempo fa all'istituto italo africano
Commessa perché noi ci occupiamo in genere di dire ritti umani in Africa
Pensavo che il diritto all'informazione
Per africani in Italia anche per italiani
Sarebbe un argomento da interessante da trattare
Per quello abbiamo invitato la dottoressa Carla diesis
Del istituti italiano per l'Africa e l'Oriente ripeto sul falchi si chiamava fino a poco tempo fa l'istituto italo africano e si occupava completamente dell'Africa
E la dottoressa Genesi
Una persona molto molto dedicata alla sua professione
Conosce non solo l'Authority libri ma dove si trova
Ogni libro
Nella biblioteca non è una esagerazione
Abbiamo pensato che sarà la persona giusta per informare che
I corsi africane
Dell'Italia e dei dei contatti fra l'Italia e l'Africa anche nella storia dell'interesse italiano per l'Africa
E poi parla per parlare più particolarmente della biblioteca del istituito italiano per l'Africa
L'Oriente
Grasse molto dalla dottoressa inglesi che era per accertato il nostro invito
Ci dica per cominciare un po'di di istoriate
Dei contatti fra l'Italia e l'Africa l'interesse del Africa degli italiani per per Africa nel tempo credo ha cominciato nel secolo scorso
Sì
Io credo che
Passando velocissimamente il
Rassegna
I novant'anni di vita dell'istituto coloniale italiano nato agli inizi di questo secolo nel mille novecentosei
Attraverso le sue varie denominazioni istituito coloniale fascista Istituto fascista per l'Africa italiana Istituto Italiano per l'Africa istituto italo africano e finalmente Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente
Si possa ripercorrere la politica italiana nei confronti del continente africano
C'è stata la fase dell'esplorazione la fase coloniale la fase della decolonizzazione la fase della cooperazione oggi direi che siamo in una nuova fase quella della riconsiderazione dei nostri rapporti con tutti i Paesi del continente africano
è uno uno degli scopi che il neonato Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente si prefigge l'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente è nato con la legge numero cinquecentocinque del venticinque novembre dell'anno scorso dalla fusione dell'istituto italo africano come diceva prima le mie scelte e dell'IST meglio Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente
E tra i compiti istituzionali del neonato istituto
Predisporre programmi di studi e di ricerche e promuovere iniziative di collaborazione culturale e scientifica con tutti i Paesi del continente sia africano che del continente asiatico e quindi
Per far questo acquisire
Ciascuno ogni tipo di documentazione
A trova meglio far conoscere la realtà sia culturale che politica di questi due continenti e naturalmente svolge anche un'attività editoriale sia periodica che noi attualmente l'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente si avvale di due organi di un'informazione di RAI due organi culturali l'uno per il settore africano la rivista Africa l'altro East and West per la parte orientale ambedue trimestrali
Si occupano di diffondere nel nostro Paese le culture non si può parlare né di una cultura africana né di una cultura asiatica delle culture che afferiscono i due continenti
Africa ha compiuto quest'anno cinquant'anni ma è nata non con questo nome ma come notiziario dell'associazione delle imprese italiane in Africa
Ha subito come lo stesso istituto coloniale italiano varie
Varie mutamenti denominazione e anche mutamenti di orientamento politico e scientifico attualmente un trimestrale di studi e di documentazione che pubblica articoli sia in inglese che in francese che in spagnolo sulle varie realtà del continente africano
L'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente si occupa abbiamo detto di Asia e di Africa di Asia soprattutto meridionale centrale e orientale
Possiede la più grande biblioteca per gli studi africani orientali che a un posseduto di circa centoventi mila volumi
Tra collezioni di periodici e opere
Senza alcuna esclusione di disciplina
Il la sezione orientale ha un orientamento
Direi più archeologico linguistico che non quella africana che ha anche una un aspetto contemporaneisti Co è attenta a registrare
Tutte le a realtà culturali lei mutevoli realtà culturali del continente africano
C'è una sensibilità va nella sezione africana per tutte le espressioni culturali del nuovo continente e anche per tutti i fenomeni che riguardano
Le relazioni Italo africane penso per esempio al fenomeno migratorio ce da qualche anno una nuova sezione all'interno della sezione africana dedicata alla al fenomeno dell'immigrazione di lavoratori africani in Italia
Soprattutto sul versante culturale è interessante anche se pochissimo conosciuta
La letteratura dell'immigrazione raccontata in prima persona dei lavoratori sia africani che magrebini nonché i magrebini non lo siano mezza c'è uno spartiacque
Dato dal deserto del Sahara
Una letteratura dicevo che a metà tra la narrativa è l'autobiografia
Narrati che letteratura in lingua italiana
In cui questi questi nuovi abitanti del nostro Paese
Parlano della propria esperienza delle proprie delusioni è una letteratura che non può naturalmente ancora paragonarsi a quella francese che data da molti più anni che è giunta almeno alla seconda generazione di immigrati noi siamo ancora alla prima forse per quella più vecchia diciamo una generazione in mezzo non siamo ancora la seconda generazione di immigrazione comunque è un fenomeno quello della letteratura
Dell'immigrazione che va a che va crescendo e che sicuramente ci riserverà delle interessanti sorprese questo è uno dei fenomeni
Che attestano la sensibilità della biblioteca per tutte le espressioni culturali che provengano dei due continenti
Forse interessante
Parlando dell'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente ripropone brevissimamente la storia la sezione orientale è più recente e nata nel mille novecentotrentatré
Il suo primo Presidente è stato il filosofo Giovanni Gentile
E il vice presidente esecutivo fu Giovanni Giuseppe Tucci l'orientalista lo studioso di lingue religioni tibetane che ha lasciato in eredità alla biblioteca
Della sezione orientale della sua biblioteca di circa venticinque mila volumi lo ricca di testi per le religioni e le lingue tibetane e per
L'induismo
E l'orientalista o in generale
Il la sezione orientale a tutt'oggi annovera numerose missioni archeologiche
In Nepal in Tibet in Oman
Nello Yemen in Afghanistan e in Turkmenistan
E anche una cospicua attività nell'insegna anche nell'insegnamento delle lingue orientali
Dal dal
L'arabo il cinese il giapponese lindi l'urdu il persiano il coreano vitali
Nelle missioni archeologiche vi ho detto della
Dell'attività editoriale anche del trimestrale East and West e degli annuali
Giappone e la Cina
La sezione africana che è quella più vicina alla mia sensibilità io sono da venticinque anni all'istituto alla sezione africana dell'ex istituto italo africano
La
L'istituto italiano per l'Africa e l'Oriente a questa come vi dicevo questa sensibilità per tutte le espressioni culturali che provenga del continente africano ma è una sensibilità
Che va che si è sedimentata e che ha si è espressa in forme le più diverse il piace ricordare il secondo congresso degli artisti e degli scrittori neri
Svolto si a Roma nel mille novecentocinquantanove insieme con la rivista parigina pesano staff lichene
Che è la la rivista del Perani diritti del del
Nel mille novecentocinquantanove l'Istituto Italiano per l'Africa questa era la denominazione dell'istituto si affermò come l'istituto
Il cui compito era promuovere la diffusione delle culture africane nel nostro Paese
Dire che di strada ne è stata fatta anche se con alterne vicende non ultimo le nostre vicissitudini finanziarie una biblioteca che si occupa di Africa deve documentare direi giorno per giorno sempre ora per ora i cambiamenti cambiamenti che si verificano in maniera vorticosa a livello politico sociale e culturale una biblioteca che incontro acquisire regolarmente documentazione
è una biblioteca destinata a diventare un deposito di libri piuttosto che un centro di diffusione e di produzione culturale
E questo lo scopo e l'intendimento delle nostre della della neonata Biblioteca quella di fungere da da perno da volano delle attività culturali per l'Africa e l'Oriente
Come appunto una nostra come sancisce la legge di creazione bellona dell'istituto
Quando vi parlavo della dell'istituto coloniale italiano nato nel mille novecentosei questa videoteca
è nata insieme con l'Istituto coloniale italiano naturalmente si prefiggeva degli scopi diversi
Istituto coloniale italiano doveva formare una coscienza coloniale nel nostro Paese per far questo doveva conoscere questo continente che era misterioso per la maggior parte della nostra popolazione
Diffusione della coscienza coloniale significava rendere in fibra vitale
Alla portata di tutti
Una cultura
Doveva aggiornarsi ed evolversi con i sentimenti e con le idee del popolo italiano
Questa biblioteca
All'origine fu considerata un centro di orientamento di invio grafico coloniale doveva non soltanto render conto della dell'attività coloniale italiana in Africa ma anche dell'attività degli altri paesi si pensi agli imperi all'impero inglese ai possedimenti d'oltremare da Francia si pensi anche all'economia e tedesche
La il la biblioteca dell'Istituto coloniale italiano doveva documentare la presenza europea in terra d'Africa
Quando nel mille novecentocinquantatré il ministero dell'Africa italiana fu soppresso la biblioteca dell'Istituto coloniale italiano edito anche quella biblioteca al contempo ereditando la biblioteca del museo coloniale quindi la villa sezione africana attuale
Dell'istituto della biblioteca dell'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente è il risultato della fusione ditteri biblioteche
Di qui anche le sovrapposizioni talora i doppi ma a mio parere è una biblioteca che e dirige egregiamente documenta la storia
Della la storia della presenza italiana in Africa nel bene e nel male e soprattutto l'evoluzione della cultura italiana nei confronti di questo continente
Credo a ha toccato altri quasi tutte le
Le le attività del del disprezzo
Italiano per l'Africa e l'Oriente
Voglio dire che
Poco limitarsi a sì Simeone
Difficile a a spiegare
Un po'sul sull'attività
Che si fa sul
In contatto con
Con l'Africa sì possiamo pervenuta il monumento
Dimenticare il cambiamento
Di farla reti De Biasi ha per esempio non ho capito se quando
Nell'Oriente ha parlato dell'Oriente
Ricerca e insegnamento Bruno resta parlando del del della della sezione orientale dall'ASL e dall'altra l'adesione della sezione orientale in realtà ormai questo istituto
è diviso in due grossi in due grosse estensioni quella orientale quella africana
Quella orientale soprattutto incentrata sull'Asia come dicevo prima meridionale centrale e orientale la sezione africana invece rimane completamente dedita alla
Al continente africano nella sua interezza
Perché orientalisti
Prima erano anche questi tipi chi sfocia ministri fino ad oggi visti sembrava la trafficate delle star ma e poi io non voglio
Si può si può parlare un po'di dell'attività di ricerca che è stato fatto e c'era un piccolo centro di ricerca credo un un centro di documentazione Cespa parte la la la biblioteca
E c'è anche un menu misero certo rinunciare alla in USA aveva una natura giuridica diversa da quella della biblioteca che interamente posseduta dall'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente il Museo africano
E invece soltanto in gestione all'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente ed ha ereditato il posseduto del museo coloniale Museo coloniale in quanto o documenti documentava l'attività
Dell'Italia nei Paesi già sottoposti al dominio coloniale alludo all'Eritrea all'Etiopia alla Libia e alla Somalia
Attualmente questo museo è stato smembrato è in via di ristrutturazione la parte bellica è stata devoluta all'abuso della fanteria
Mi in in Roma
Conta una pregevole collezione di dipinti etiopici della fine del secolo scorso
Che è aperta al pubblico che è una mostra permanente ormai e alcuni Pezzi che testimoniano la cultura della Somalia dell'Eritrea c'è un piccolo fondo di manoscritti una corrispondenza di esploratori del continente africano databile
La seconda metà del diciannovesimo secolo anche questa appartiene al Museo coloniale che siamo inattesa di
Vedere che cosa
Ci offrirà questo museo come potenzialità
Se potrà finalmente riaprirsi con una nuova sensibilità tutte le espressioni culturali degli altri paesi delle altre aree del continente
E poi il centro di documentazione nato nel mille novecentonovantaquattro novecentottantaquattro in tempi molto più recenti come centro di documentazione e ricerca sui Paesi del Sahel
Successivamente questo centro di documentazione sia allargato fino a coprire tutti i Paesi del continente africano ed è quindi in grado di offrire dati economici aggiornati su ciascun Paese offrire la agli investitori italiani
Indicazioni sulle sui codici
Per gli investimenti e anche un'interessante rassegna bibliografica
Periodica la periodicità semestrale tratta dal spoglio dei periodici posseduti sia dal centro di documentazione che dalla biblioteca nella sezione africana
Cambiare argomento voglio parlare dello stilista tutto del dell'istituto restituita no italo africano che adesso cambiato nome prima era in legame
Con il ministero degli affari esteri perché mi interessa questa domanda perché e io come professore
Avrei voluto
Devo vedere l'istituto con come un centro accademico più puramente accademico vuol dire che fa la ricerca indipendentemente i anche partecipare le nel insegnamento di studi africani nelle università
E poi sul fronte fare di ricerca anche con i suoi propri ricercatori come succede in qualche
Altre parti del del mondo ma essendo legato alle ministero delle affari esteri del del resto il tono non è un non non è più un un centro accademico allora vedo forse questo come un un fattore chi pochi avere un un impatto sulla scelta di attività anche di libri
Non possiamo forse parlare di di limitazione di scelte in ogni modo non
Morleo per
Per
Muovere le le interessi accademici accademici perse
La promozione di ricerca e di conoscenza africana
No
Uno pura ma non politicizzato
Che cosa voglio decidere se no io direi che l'articolo quattro della nuova legge la cinquecentocinque pone l'accento su questa attività scientifica e di ricerca del nuovo istituto
Non vedo come una limitazione il fatto che l'istituto sia apposto su Tonolli Milla sotto la vigilanza del Ministero degli Affari Esteri perché c'è una particolare attenzione
Al alludo al comma h dell'articolo quattro in cui si parla della stipula di convenzioni e di intese
Con università accademie e istituti culturali e di ricerca per la promozione di ricerche nel settore africane orientali io direi che tutta la nuova legge istitutiva ancora di statuto non si può parka parlare perché lo Statuto e ancora in via di elaborazione del nuovo istituto intendo
Direi che c'è una sensibilità un rafforzamento di questa sensibilità e allora l'attività scientifica dell'istituto che non dovrà a mio parere per il personale non dovrà avere limitazioni di sorta
Tutti Niccolò tutto l'articolo quattro non fa che rafforzare questa identità scientifica e culturale del nuovo istituto io sono certa che questo nuovo istituto si affermerà nel nostro Paese
Lì il termine di paragone immediato che mi viene la scure orientale African Studies inglese
Che è vero è un organismo accademico il fatto che in un istituto italiano per l'Africa e l'Oriente non
Sia una filiazione di una università italiana a mio parere non ne pregiudica identità scientifica
Ugo Alba Bra io sto pensando
Anche ai ai personali verso stavo pensando del scrupoli Antal Studies di di Londra
Anche a anche altri nostri istituti
In Africa non siamo
Non siamo legati al governo e questi governi cambiano cambiano questi partiti cambiano
E come sappiamo
Questi partiti a hanno una scelta una scelta di destra di sinistra di personale
E per questo si si chiama partitocrazia l'influenza sul suo anche sulla società civile sugli insegnanti
Io voglio al più possibile che
Il mondo accademico sia indipendenti e di questo cambiamento
Intendo era mai ho letto recentemente che la censura
La censura
Esiste anche nella biblioteca questo in Francia
Fino fino a oggi il
In tutti in tutti i settori su su tutti i piani
Per quello meglio non ho ho detto che forse sarà meglio
Sia quindi indipendente da
Dal Governo
Sicuramente lei Lea
Una posizione molto più come come si dice
Io trovo che al di là della politica degli eventi dei cambiamenti politici i patrimoni acquisiti restano i patrimoni di conoscenza e e nel caso specifico quella biblioteca
Ed è la foto teca della cartotecnica questo patrimonio indistruttibile ed è destinato a durare al di là e al di sopra degli eventi che per loro natura essendo politici sono mutevoli
Io credo che questo patrimonio che si è accumulato per la sezione orientale dal mille novecentotrentatré che per la sezione africana del mille novecentosei sia un patrimonio tangibili e intangibili Simo
Che aspetta soltanto di essere conosciuto
E utilizzato non soltanto degli italiani naturalmente ma anche dagli africani che dagli asiatici
Sì del del patrimonio è vero ma ma avete di problemi per avere il libri su sull'Africa di di nuovi pubblicazioni sull'africane
Problemi nati dei problemi in attività le dalle prima accennavo le vicissitudini natura finanziaria ci sono stati in passato
Dei tagli di bilancio che hanno fortemente ridotto l'acquisizione del di di libri per fortuna siamo sempre riusciti a salvare gli gli abbonamenti ai periodici stranieri
Che sono quelli che meglio documentano o la politica africana
Molto meglio che dei periodici italiani purtroppo
Questo naturalmente ha fortemente a influenzato al negativo la nostrana la la nostra biblioteca noi ci auguriamo che sulla base di questa nuova legge ci sia un ulteriore potenziamento
Del delle nostre possibilità e quindi un una nostra sempre maggiore presenza
Se nel substrato non soltanto cittadino ma direi nazionali noi dobbiamo essere parte attiva non soltanto della vita culturale della nostra città ma della vita culturale di tutto il Paese
Che cosa pensi delle
Di di avere la società civile ad aiutare partecipare nel sito lupo del anche con con con soldi del ventesimo gruppo creare una
Un tipo di amici che affidò qua non so qualche cosa ma io credo che la biblioteca
Rilievo uscirà ad assolvere il proprio compito quando si proporrà non soltanto la città ma tutto il Paese come il centro di incontro e di diffusione
Di culture diverse ho accennato prima al fenomeno migratorio a me piacerebbe immaginare questa biblioteca come un punto di riferimento essenziale di scambio di culture quindi non soltanto della cultura africana nel nostro Paese ma anche della cultura italiana
Nei Paesi con cui noi veniamo in contatto
Periodicamente
Ecco mi piacerebbe sottolineare questo aspetto dello scambio
Che essenzialmente un fenomeno un fenomeno dinamico non un fenomeno statico di acquisizioni di libri che rimangono lì una biblioteca età lei assolve il suo compito soltanto quando
E li utilizza questi libri che acquisisce ed è capace poi di proporli agli utenti di proporli agli utenti in maniere in maniera divisibile e soprattutto produttiva
Va bene per questa prima volta possiamo dire abbiamo avuto abbastanza informazioni sulla istituto
Che l'istituzione italiano per l'Africa e l'aria per l'Africa e l'Oriente
Ringrazio molto dalla dottoressa Carla pieni
Sono io che ringrazio voi arrivederci