Manifestazione conclusiva della Festa Nazionale de "L'Unità" presso il Palco Centrale

Per comprare i compagni innanzitutto grazie
Grazie soprattutto per essere venuti qui in tanti in questa brutta giornata
Sì è una più di trecento mila siamo ancora legati
Via satellite quando oltre quaranta città del nostro Paese
Siamo stati tanti tantissimi anche dei venticinque giorni dalla nostra festa dal trenta agosto oltre due milioni di persone hanno visitato la nostra manifestazione
Eravamo tanti tantissimi anche domenica scorsa il quindici settembre quando trecentocinquanta mila persone hanno visitato la festa e partecipato le tante iniziative o di quel giorno
Non spetta a me fare valutazioni politiche
Ma è evidente però quale sia stato e sia il valore di queste cifre il valore politico di una partecipazione così estesa anche se qualcuno ha preferito in quel giorno particolare dimenticarsi della nostra festa
Questi venticinque giorni la manifestazione di oggi sono una risposta politica importante ampia non urlata ma cosciente delle responsabilità che stanno sulle spalle di un partito come il nostro
Un partito che qui a Modena ha salutato la sua prima volta al governo dell'Italia
Certo questi venticinque giorni sono servite a festeggiare quest'evento abbiamo accolto con entusiasmo i nostri ministri con ancora più entusiasmo abbiamo accolto Romano Prodi presidente del Consiglio
Ma accanto all'entusiasmo confrontandoci per venticinque giorni sui temi e sui problemi dell'agenda politica qualcos'altro ci ha dato subito il senso che qualcosa era cambiato
I nostri esponente abituati un tempo a criticare l'operato di ministri abituato un tempo chiedere conto dell'azione del governo si sono ritrovati in questi giorni per la prima volta all'interno della festa dell'Unità
A confrontarsi con l'opposizione a dover rispondere in prima persona le domande che a volte anche dal pubblico giungevano
Sì qualche ministro ricevuto qualche fischio credo che sia normale perché la responsabilità importanti
Annoio oggi al nostro partito ai ministri dell'Ulivo che la gente i cittadini le forze politiche chiedono il coraggio delle scelte
E allora dal fastidio per qualche fischio siamo passati subito l'orgoglio che cita il sapere che la gente finalmente guardandoli chiede a noi di risolvere i problemi
Allora voglia di sapere che i nostri ministri il nostro partito il governo dell'Ulivo si stanno rimboccano le maniche per essere all'altezza del compito
Certo i problemi da risolvere sono tanti ma siamo orgogliosi che il nostro partito i nostri ministri abbiano questa responsabilità
Sono certo che il tema del Governo delle sfide che un moderno partito di sinistra di fronte per il futuro saranno al centro del congresso che di qui a qualche mese terremo
Ma credo soprattutto che la responsabilità del governo sia un obiettivo legittimo ambizioso per un partito che ha una concezione alta e moderna del concepire la politica
E di questa concezione alta della politica che mette insieme Governo del Paese e partecipazione dei cittadini
Fanno parte anche le nostre feste anche questa festa che ha visto la partecipazione di oltre tre mila volontari che anche in mezzo alla pioggia hanno consentito di raggiungere
Un successo politico ed economico importante per il nostro partito
Credo che la responsabilità di governare il Paese bene si coniughi per un partito come il nostro con la scelta di una politica fatta della partecipazione della gente del volontariato le nostre compagne dei nostri compagni
Che con la loro fatica con il loro entusiasmo hanno gestito la macchina della festa
Permettetemi allora prima di dare la parola chi mi segue di ringraziare a nome della direzione del PDS tutte queste compagnie questi compagni la federazione di Modena e le altre federazioni che ci hanno permesso di arrivare con successo fino a
Grazie a tutti arrivederci all'anno prossimo
Diamo la parola a Massimo Mezzetti segretario provinciale del PDS di Modena
Carissimi compagni e compagne amici amiche venute da ogni parte d'Italia do il benvenuto a Modena
Un anno fa concludendo la festa nazionale dell'Unità Reggio Emilia il compagno D'Alema disse compito della mia generazione e condurre questo patrimonio di idee e di valori di proposte al governo del paese
Fare ciò che non siamo ancora riusciti a fare noi stiamo lavorando per questo obiettivo e lo vogliamo raggiungere presto
E allora lasciamoci con l'augurio che ci si possa ritrovare in un'altra festa in una piazza più grande e più gremita di questa
A festeggiare il successo di questo progetto a festeggiare la vittoria dell'Ulivo di Romano Prodi a festeggiare la sinistra per la prima volta al governo dell'Italia
E allora eccoci qui
Solo ad un anno di distanza questo progetto ha avuto successo
Noi siamo alla conclusione manca un solo giorno della lunga maratona politica acculturare ricreativa spettacolare che è stata questa festa nazionale di Modena
Venticinque in venti giorni che hanno fatto di moda era una sorta di piccola capitale della politica italiana
Per la nostra città è un evento che non ha precedenti
Possiamo dire di aver ospitato una seduta pubblica prolungata nel tempo del consiglio dei ministri del governo dell'Ulivo
Oltre numerosi incontri e dibattiti che hanno visto protagonisti la quasi totalità della propone personalità del mondo della politica e della cultura italiana
Tutti i dibattiti tutti gli incontri senza eccezione hanno avuto una presenza straordinaria di pubblico
Un ringraziamento particolare ma da parte nostra alle forze dell'ordine con le quali abbiamo proficuamente operato per regolare il sereno svolgimento di tutta la manifestazione
E questa non è poca cosa quando si realizza come ha detto Stefano un passaggio di più di due milioni di persone
Ma io vi chiedo permettete mi di simboli Zare con un grande applauso un ringraziamento caloroso e un abbraccio collettivo di tutti noi a tutti i compagni a tutte le compagni simpatizzanti i ragazzi e le ragazze
Che a migliaia ci hanno permesso di realizzare questo grande appuntamento a tutti da compagnia quelle compagni che sono nelle retrovie fare svolgono un lavoro oscuro nei magazzini nelle cucine e che però sono decisivi e che oggi si dovrebbero loro avere l'onore anche risiedere cono in questo parco
Non voglio snocciolare qui le cifre di un impegno volontario che danno la misura dello sforzo straordinario profuso prima e durante i venticinque giorni della festa
Ho visto che quando l'ho fatto qualche osservatore della carta stampata anche dell'unità mi ha accusato di eccessiva enfasi
Mi domando e non me ne voglia Caldarola se sarà per questo timore di non apparire eccessivamente in fatica che L'Unità è stata così parsimoniosa nel dare notizia della festa
Ma le enfasi vedete una qualche cosa che distorce la realtà
E infatti questa del bombardamento massmediatico delle settimane scorse sull'impellenza di Bossi di definire meticolosamente il suo territorio e di considerare invasori coloro che lo ha possono e lo attraversano Bossi come le tigri che si accaparrano un pezzo di giungla segnandone i confini con schizzi di urina
Nel caso della nostra festa come in quello di migliaia di altre feste dell'Unità lei fa sì e nella realtà oggettiva dei fatti di questo straordinario evento politico nelle regie nell'entusiasmo dei tanti in pagabili volontari
Quando è venuto qui il presidente del Consiglio Prodi stupito nel guardare l'organizzazione di questa festa sei domande ci ha domandato ma come fate
Caro Presidente Prodi vorrei rispondere prendendo in prestito una belle immagini una canzone di qualche anno fa e dirle che noi siamo quelli venuti su con troppo vento e quel vento c'è rimasto dentro
L'evento delle feste per noi ha un significato intrinseco in qualche modo all'evento simbolico che sintetizza la nostra concezione della politica
Ne vogliamo investire sulla politica di molti vogliamo che uomini e donne di questo Paese possano davvero essere protagonisti del trasformazione dell'Italia
La politica come proiezione del quotidiano il richiamo del futuro dentro il presente nel rifiuto di ogni determinismo perché per poter capire la complessità del reale bisogna liberarsi dall'ideologia
C'è anche in chi lavora da anni con accanita passioni in queste feste la consapevolezza della necessità di un grande scatto di una grande capacità da parte di tutti noi di dare un segno costante di apertura di vero rinnovamento di forte investimento ideale culturale
La festa è un po'una grande metafora dove ci si mette al servizio di queste idea della politica e dove ogni giorno si pratica la straordinaria funzione formativa dell'impegno politico ridire così in questo tempo in questa epoca
Anche così si esercita la grande funzione democratica di un partito moderno quella di favorire la socializzazione dei saperi delle conoscenze
Il partito come moderno officina di conoscenze di sapere in queste settimane io ho trovato conferma di una sensazione che molti di noi erano già rilevato in campagna elettorale c'è una nuova disponibilità attenzione all'impegno politico anche fra molti giovani l'abbiamo visto in questa festa
Ma l'impegno politico cosa di cui la democrazia non può fare a meno ha bisogno in questa fase per potersi presentare in termine attraenti di tornare ad operare in modo evidente uno sfondamento dell'involucro in cui è stato a lungo forzato impoverito
Si tratta di uno sfondamento verso l'alto e verso il basso per riguadagnare ragioni etico morali della scelta politica e dell'impegno
E verso il basso per guadagnare nella prassi quotidiana nel comportamento di ogni giorno nelle scelte di governo del paese del territorio la possibilità di dare conto della scelta generale che si è compiuta
Valori e idee sono per noi ancora alla base delle scelte politiche che altrimenti sarebbero esclusivo dominio dei tecnocrati valori e Dead hanno formato un movimento politico e danno significato al suo programma
E nella capacità di combinare i valori interessi politiche che si può dare vita ad un progetto in grado di appassionare un'intera generazione
La sfida che abbiamo davanti e quella di presentare un programma è un messaggio capaci di mobilitare i militanti ed elettori insomma dobbiamo avere la capacità di combattere la patina disillusione di intere generazioni con le armi della politica
Senza critiche sacrificare realismo e credibilità
Doti essenziali per il governo di una società complessa
Un elemento importante di riflessione le ultime elezioni ce l'hanno consegnato ci hanno riconsegnato un quadro in cui sembra essere stata fatta in parte giustizia di tanti ingenerosi giudizi e di tanta diffidenza verso i partiti e verso la politica
Il voto ha segnato una battuta d'arresto mai ben lungi dal rappresentare una vittoria definitiva di culture pratiche volta minare alle base l'idea stessa della democrazia per come è stata concepita e realizzata nel corso di quest'ultimo secolo
Fra queste idee figurano quelli di chi pur per una comprensibile reazione all'impedenza dall'invadenza dei partiti condanna o tende a delegittimare il partito politico in quanto tale parcheggio una democrazia senza partiti
Anche nel porsi alcuni dibattiti
Incontri di questa festa è riecheggiato questo tema
Io dico che chi la pensa così inganna prima di tutto se stesso
In tempo di suffragio universale in cui accedono al voto grazie a Dio non migliaia ma milioni di lettori
Di ritenere che si possa evitare che gli elettori vengono organizzati per essere coscientemente orientati verso questo o quel programma verso questo o quel candidato e bassi invece comitati elettorali
E non sempre sono un errore ma credo vi si intravvede una neppure troppo celata menzogna un'idea pericolosa da rapporti democratici fra istituzioni società una società complessa che non prevede di veli mediazioni un sistema di rappresentanza intermedi una società che rischia di scivolare sul piano inclinato della rappresentazione populistica e demagogica
Di una democrazia diretta che altro non c'era più intento prevalentemente per visitare mia autoritario
Ma allora se riteniamo ancora valido io credo di sì l'articolo quarantanove della Costituzione che assegna i partiti la funzione di far partecipare i cittadini alla vita democratica il nostro Paese dovremmo interrogarci a questo potrà essere utile confronto congressuale
Su come lo attualizza diamo questo articolo sapendo che sono pro come che sono cresciuti altre forme di soggettività politica forze sociali associazionismo terzo settore
A cui non è più proponibile un ruolo subalterno e ancora quali scelte quali priorità per un partito a meno di quattro anni dal due mila
In una fase in cui si sta passando dall'epoca industriale all'epoca dell'informazione quale ruolo deve avere un partito che non voglia né essere schiacciato né schiacciarsi sulla funzione di governo che esercita insieme ad altre forze
Per risposte non sono neutre non sono scontate nessuno di noi ha ricette né in verità ma so che da come rispondiamo a queste domande dipende non soltanto il futuro del PDS ma anche quello della democrazia del nostro Paese
Care compagne e cari compagni amici amiche questo è l'ultimo anno che quest'area ospiterà dopo nove anni le teste ma dell'Unità di Modena e quelle nazionali
Come avrà notato i più veterani delle feste nazionali quest'anno ci siamo ulteriormente ridimensionati in termini di spazio a fronte di un niente di un'espansione di attività a causa dei nuovi insediamenti in quest'area che non è di nostra proprietà
Stiamo acquistando una nana nuova dove potremo ospitare le nostre teste provinciali e quelle nazionali dove poter fare attività continuative durante tutto l'anno a beneficio di tutta la città
Una recluta nostra
Dove non dovremmo ogni anno contrattare spazi e canoni d'affitto non è un'impresa di poco conto l'operazione richiede uno sforzo straordinario finanziario ed organizzativo
Per questo abbiamo lanciato un grande una grande campagna di autofinanziamento a sostegno di questa impresa
Siamo consapevoli del fatto che questo momento difficile per tanti bilanci familiari e non è semplice per noi chiede agli iscritti agli elettori questo sport ulteriore
E inutile ricordare a voi che da quando è stato abrogato il finanziamento pubblico ai partiti ancora di più per noi diventata indispensabile l'erogazione volontaria di compagni e delle compagne attraverso il tesseramento le sottoscrizioni
Così come insostituibili sono i benefici finanziari oltre che politici delle feste dell'Unità
La politica soprattutto quella pulita come la nostra ha bisogno di risorse chi afferma il contrario fa delle pochi da demagogia
I più si è battuto e si sta battendo contro il finanziamento pubblico dei partiti ha poi contrattato i suoi voti a Berlusconi per un assegno annuo miliardario con tanto di accordo firmato e controfirmato noi cari compagni e Karen compagna il nostro accordo lo facciamo alla luce del sole con voi con i nostri compagni nostri iscritti i nostri elettori
Credo anche però che questa scelta di comprare un'aria nuova con grande investimento è un grande atto di fiducia sul nostro futuro un partito che crede in se stesso e dunque investe su se stesso queste possibile se ognuno di noi sottoscrive un po'della propria fiducia
Ho concluso carissimi compagni e compagne ce l'abbiamo messa tutta
Noi in collaborazione con i compagni del nazionale per far riuscire al meglio questa festa e per rendere l'accoglienza e l'ospitalità la più gradita possibile nulla abbiamo potuto contro il tempo
Provvederemo in seguito a trovare anche
Ci stiamo organizzando per l'impossibile tutto Noemi tutti noi che abbiamo lavorato permessi dopo il ventuno aprile come potete immaginare abbiamo avuto una marcia in più
Lo spirito con cui abbiamo vissuto da quel momento in poi tutta la preparazione come ho già detto è stato quello di chi stava per ospitare realizzare la prima grande festa
Della sinistra al governo del paese
Il muro di gomma della politica italiana è stato finalmente abbattuto e io a nome delle compagnie dei compagni di Modena voglio dedicare questa festa prendendo in prestito una frase di una canzone di Ramazzotti
A tutti quelli che hanno creduto voluto e cercato che fosse così in ogni senso arriverei
Ha una parola Giuseppe Caldarola direttore dell'Unità
Compagne e compagni
Questa mattina qui alla festa
Abbiamo fatto come si fa tradizionalmente un incontro molto bello con moltissimi lettori dell'Unità
Ho ascoltato osservazioni critiche come quella che prima ha fatto il compagno Mezzetti che accetto incoraggiamenti
Ancora una volta abbiamo potuto verificare quanto sia forte e profondo e originale il legame fra l'unità e i suoi lettori
Anche per questo di fronte a questa manifestazione
La prima cosa che vorrei dirvi e molto semplice io vorrei che tutti quanti voi e molti di più ogni giorno andasti in edicola a comprare l'unità io vorrei che questo accadesse non perché dovete sentire l'obbligo di aiutare l'unità ma perché sentite che l'unità il vostro giornale è un giornale che non voleva insegnargli nulla
Che parla la vostra intelligenza e condivide le vostre passioni i vostri tormenti la stessa nostra gioia di vivere
Perché alle unità è uno strumento per indagare sulle cose che accadono intorno per mettere a confronto idee culture emozione
Perché qualunque cosa voi pensiate dovete avere la certezza di avere tra le mani è sotto gli occhi un giornale ricco critico utile da molti anni ma soprattutto ora che tutto è mutato attorno a noi anche perché con la svolta della Bolognina abbiamo cambiato la storia di questo Paese
L'unità deve misurarsi e si misura nella competizione quotidiana con altri giornali uno nella incredibile disparità di mezzi
Abbiamo poche risorse ma siamo in campo alla pari con gli altri
Io di una cosa sono convinto che non è vero che si può fare a meno dei giornali
Che non esiste una democrazia senza giornali
E che è una sinistra forte e ambiziosa sulle cui spalle ora incombono gravi e inedite responsabilità deve avere il coraggio di una sfida continua forte ma corretta con il mondo dell'informazione
C'è bisogno di partiti di giornali di opposizione di governo questo è un Paese normale
Viviamo su un pianeta in cui sono cadute molte barriere
Su un foglio di carta guardando la tv davanti a un computer passano davanti ai nostri occhi e parlano i nostri cervelli migliaia di notizie e di immagini
Questa è una grande ricchezza e che accresce i nostri diritti dei cittadini e i nostri doveri di operatori dell'informazione
Voi potete ben pensare che se la situazione è questa per la vostra vita da quella dei vostri figli è sufficiente avere un video che bastate da soli è vero ciascuno di noi basta da solo
Ma io credo che come serve la politica per guidare lo Stato
E servono bravi onesti politici per guidare lo Stato così servono i giornali e i giornalisti per renderli il servizio di aiutarvi a muovere in questo campo affollato di notizie di immagine e di idee
è per questo che anche se penso che i giornali vadano radicalmente cambiati io difendo tutti i giornali anche quelli che non apprezzo la stampa italiana è in una crisi grave noi in questi anni abbiamo combattuto una battaglia difficile per non essere tagliati fuori io penso senza enfasi e senza retorica
Che siamo meglio che nel passato e che abbiamo portato nelle vostre case un buon giornale con libri e film prodotto e prodotti culturali elevatissimi
Siamo stati parte di una vicenda del giornalismo italiano di cui sia pure in modo diverso abbiamo condiviso le qualità e gli errori
Ora vogliamo prendere una strada tutta nostra
Nuove tecnologie impongono sfide più ardue si avvicinano mondi lontani e la realtà appare più ricche complicata
Spesso induciamo del semplificarla spesso la raccontiamo la interpretiamo con schemi desueti e con parole eccessive
Talvolta ci dicono diamo rilevanza a fatti inconsistenti e sottovalutiamo quelli che dovrebbero meditare una maggiore attenzione attenti però a non fare il passo indietro verso un giornalismo reticente servile
Noi vogliamo lavorare per un giornalismo più autorevole per un giornalismo che non cerchi gli effetti speciali
è il sensazionalismo la nostra malattia allora addio al sensazionalismo purché guardandoci attorno ogni giorno non scopriamo come sta accadendo in questi giorni che accadono attorno hanno infatti gravemente sensazionali
Ma tutto ciò questo mutamento sarà possibile e sarà tanto più facile parlo quanto più saremo giornalisti con la schiena dritta io credo che l'informazione debba recuperare un proprio senso del limite ma qual è questo limite
Non varcare mai la barriera dalla verità del rispetto rigoroso dei fatti e delle persone della distinzione tra quello che si racconta è quello che si interpreta
Ma nel nostro senso del limite non c'è non ci può essere il fermarsi di fronte ai Poteri non c'è la riverenza verso la politica anche se fatta dai nostri compagni
Il rispetto da la verità non è sta nel riferire raccontare commentare vale di fronte a tutti chi governa chi dirige la politica deve sapere di avere una diversa responsabilità e un diverso senso del limite
Io penso che debba avere un maggior senso del limite
Stiamo uscendo da una fase in cui la politica era screditata ed è bene che ora riprenda tutto intero il suo posto ma dobbiamo guardarci da una politica è invadente
Questo lo dico perché sto raccontando a voi che sia da parte di un mondo a cui anche noi apparteniamo
Che stiamo lavorando per dargli nei prossimi mesi nella primavera un giornale diverso più ricco più formato più sobrio più cui potrete essere fieri
In grado di essere anche l'unico giornale per voi e per le vostre famiglie un giornale utile in ogni momento della vostra giornata
Un giornale vero come siamo stati ma un giornale che torni a proclamare con grande forza di voler essere non un giornale fra i giornali ma il più grande giornale della sinistra
Qui siamo e qui resteremo
Dentro una sinistra nuova moderna tollerante piena di gioia di vivere che via questo Paese il diritto di sparare
E per questo che non difendiamo un astratto autonomia che nessuno minaccia né potrebbe farlo ma vogliamo anche contribuire a un nuovo patto fra giornali e cittadini
Un patto fondato sulla fiducia
Noi lavoriamo per una informazione che lascia chi vuole il chiacchiericcio il sensazionalismo ma voi non rinunciate a uno strumento a degli strumenti che nessun video computer potrà mai sostituire non è un sogno nella difesa di un pezzo di mondo che sta sparendo
E la storia dei paesi più avanzati dove fenomeni di totale globalizzazione esaltano il ruolo la competenza la responsabilità dei grandi mediatori nella cultura e nell'informazione
Anche fra giornalismo e politica ci può essere un nuovo patto noi abbiamo il diritto e il dovere di invadere il campo della politica ma molto del modello di questi anni non funziona non interessa poi che leggete noi che scriviamo o facciamo scrivere
Ma un nuovo patto fondato sulla reciproca autonomia sull'accettazione dei ruoli per cui chi controlla controllano e non pretenda di fare il capo partito
Ma chi fa politica accetta di essere controllato in ogni momento della sua attività questo nuovo patto richiede che si interrompa questa polemica esasperata
Che tutti ritrovino il senso dà la misura del rispetto reciproco
Per quanto riguarda noi dell'Unità abbiamo scelto di dare le notizie non di fare notizia gli chiediamo pertanto di avere fiducia non ci sarà mai un grande una grande sinistra sia a sinistra non ci sarà un grande giù e libro giornale
Ha ora la parola a Massimo D'Alema segretario nazionale del Pdl
Rarissime compagni e compagne
Cari amici
Se
Ce l'abbiamo fatta ce l'abbiamo fatta
In un tempo
Così bene che non avevamo previsto
E forse
Morti tra noi che siamo qui in questa grande piazza
Fra quelli che ci ascoltano
Moratti
Non avrebbero mai pensato
Sul palco della festa dell'Unità tanti ministri della Repubblica islamica
Permettete mi
Pisanu targa non è nostra questi ministri questi ministri non rispondono
Non rispondono a noi rispondono al popolo italiano
Sono nostri ospiti
Walter Veltroni
Giorgio Napolitano
Anna Finocchiaro e Livia Turco
Luigi Berlinguer
Bersani Claudio Burlando Franco Bassanini Vincenzo Visco
Persino il ministero delle finanze abbiamo applaudito che popolo composto
Disciplina
Sono mi
Con
Nostri ospiti
Insieme al presidente della Camera dei deputati
Donne
è una mini che rappresenta hanno
Al governo dell'Italia
La forza della sinistra
Il prestigio e l'autorevolezza
Della sinistra italiana del partito democratico della sinistra
Abbiamo raggiunto l'approvato del Governo
Perché abbiamo saputo difendere le nostre ragioni di fondo
E insieme ritrovarci con coraggio
Ed oggi si presente all'Italia
Il volto di una nuova e credibile classe dirigente
Altre generazioni prima di noi
Si sono battute per le libertà per i diritti civili
Per la crescita e lo sviluppo della società italiana
Senza di loro
Senza il loro attaccamento ai valori della democrazia repubblicana
Senza il loro spirito di sacrificio non saremmo cresciuti
Non avremmo resistito anche nei momenti più difficili non saremmo qui
Così come
Care compagne e cari compagni
Sappiamo bene
Che non è stata l'astuzia politica
Ma l'intelligente appassionato impegno di milioni di donne e di uomini i militanti i sostenitori
Come quelle compagnie quei compagni di Modena che in questi giorni
Così tristi e fanno i golosi
Hanno riscaldato questa festa con il loro entusiasmo con la loro passione civile
Povera tutti noi
Spetta il compito di dimostrare ogni giorno
E gli italiani non si sono sbagliati il ventuno di aprile che hanno scelto bene
E hanno avuto ragione ad avere fiducia
Di una sinistra che una volta tanto non si è divisa
Che ha saputo promuovere una coalizione che sotto la guida di Romano Prodi ha vinto e governa l'Italia
L'Ulivo è stato ebbe questo
L'incontro originale
Tra i valori la cultura della sinistra democratica e popolare ed il centro moderato
E due anni difficili che sono alle nostre spalle
Abbiamo costruito questa strategia con pazienza e tenace
Rischiando anche come deve fare una grande forza nazionale rischiando
Ma guardando all'obiettivo di fondo
Portare la sinistra al governo aprire una pagina nuova nella storia d'Italia
Un obiettivo per il quale D'Alema la pena di combattere e di rischiare
Questa strategia ha vinto e noi non l'abbandoneremo
L'Italia
Sarà governata dall'Ulivo
è questa alleanza che reggerà il Paese nei prossimi anni e che consentirà il completamento di una lunga e complessa transizione saranno anni intensi e fattivi
Dai quali uscirà un'Italia diverso
Non più sfiancata da continue fibrillazioni
Timida incerta preoccupata
Ma un Paese più forte
Diciamolo anche noi a sinistra
Vogliamo essere cittadini di un Paese più forte più rispettato nel mondo
Un Paese ha risanato nella sua economia rinnovato nelle sue istituzioni
E a quel punto ci presenteremo all'appuntamento con il nuovo secolo
Come una grande nazione
Pronta ad affrontare senza timori le sfide dell'innovazione della competizione mondiale nell'economia dello sviluppo impetuoso delle comunicazioni
Questo e l'impegno che prendiamo
Lo porteremo avanti con coerenza e con fermezza
Questo d'altronde è l'impegno che sin dal suo primo momento
Il governo Prodi sta affrontando con serietà
Con un prestigio e con una credibilità
Di cui raramente un governo ha goduto nel nostro Paese
Certo
Governare l'Italia
Dopo tanti anni nei quali al posto del governo c'è stata soltanto la gestione clientelare talora corrotta del potere
Dopo gli anni dell'eclisse della politica
Chi ha favorito il radicarsi di Lodi interessi corporativi poteri non responsabili e non trasparenti
Governare l'Italia è davvero cari compagni l'impresa più difficile della nostra storia in ogni momento
Avvertiamo il rischio che tutto precipiti indietro nel caos nella ingovernabilità
Eppure abbiamo fiducia che ce la faremo
Abbiamo coscienza che spetta annoia il compito difficile di dare stabilità
Serenità speranza nel futuro
Non cioè un'altra classe dirigente di questo Paese
Ve l'immaginate in questi giorni con Mancuso alla Giustizia e tre eliche alla difesa
Proviamo a pensare solo per un momento
è la vera novità di cui l'Italia deve essere consapevole e che invece ora c'è
Una classe dirigente che ci vuole provare seriamente a governare questo Paese sembra una banalità
Ma in Italia non era così da troppo tempo
Per questo il Paese può avere fiducia
Fiducia in se stesso innanzitutto
Fiducia nel Mezzogiorno
Dove si può avviare
Una stagione di riscossa civile
Ed economica
Lì nella parte più sofferente del nostro Paese
Il governo creerà nuove opportunità di lavoro e di sviluppo
Aiuterà le imprese a crescere con uno sforzo di innovazione senza precedenti
Realizzando un grande progetto di recupero dell'ambiente e del territorio
Nei centri storici delle coste del mare per offrire un futuro a migliaia e migliaia di ragazze e ragazzi fiducia nel mercato in un mercato vitale e moderno
Dove operano soggetti tanti in un clima di reale concorrenza
Perché così potremo competere in Europa e nel mondo
Il governo stimolerà la fantasia la creatività dell'impresa di piccole e medie che hanno fatto la fortuna dell'economia italiana
Fiducia
Nella più grande risorsa nazionale
E sono le persone la risorsa umana e intellettuale
Non ci sarà
Un'Italia nuova senza un grande disegno formativo per le nuove generazioni per le classi dirigenti del futuro
E anche qui
Dopo cinquant'anni la risposta ci sarà e sarà di fondo il governo è già al lavoro per riformare programmi organizzazioni e finalità della scuola pubblica
Questo
è il linguaggio concreto della maggioranza che governa
Così vogliamo affrontare i principali problemi del Paese a cominciare da quello più appunto il lavoro l'occupazione il futuro dei giovani
Naturalmente
Sappiamo bene
Che per avviare una nuova stagione di crescita
Dovremo continuare a fare i conti con un passato pesante Cheri di TA
Ci sono modi diversi per fare questi conti
Noi
Non vogliamo che a pagare siano quelli che hanno sempre pagato
Siamo
Siamo al governo per fare una politica severa ma giusta non per tartassare i più deboli
Rigore ed equità insieme il nostro compito è dimostrare che possibili
Non è conclusa care compagne e compagni la lotta per risanare i conti pubblici
Noi la stiamo conducendo da anni
In certi momenti da soli
Senza neppure il sostegno costante di un ceto imprenditoriale e spesso inattesa di provvidenze statali
La sinistra
Ha scelto invece di salvare il Paese dalla bancarotta
Abbiamo sostenuto l'azione di risanamento
Ed ora direttamente dal governo possiamo cominciare l'ultimo tratto di strada
Quello che ci deve portare fuori dal tunnel
La via non è facile
è un passaggio stretto
Perché il problema italiano ormai non è la gestione ordinaria dei conti pubblici
Quelli sarebbero a posto ormai
Ma il debito pregresso accumulato nel corso dei disastrosi anni ottanta
Per questo a ogni manovra
Rischia di spezzare dedicati equilibri sociali
Eppure ce la faremo
Ce la dobbiamo fare oggi a recuperare le risorse che oggi non domani servono al Paese per raggiungere l'Europa
Io voglio dirlo
E voglio dirlo con animo aperto ai nostri alleati
Compagno Bertinotti Ripa di Meana bianco
A tutte le persone le forze politiche che con noi si sono presi la responsabilità di reggere il governo del Paese
Non è più il tempo di ultimatum
I veti di rincorse demagogiche
è tentò di cercare insieme le soluzioni e le risposte possibili
Non c'è un altro governo che si possa fare
E sequestro dovesse essere come non sarà
Travolto da una vecchia rissosità
Allora sarebbe una sconfitta per tutti dobbiamo sapere
Bisogna avere coraggio
Provate ad immaginare cosa accadrebbe se l'Italia rinunciasse all'Europa
Se il nostro Paese rimanesse fuori
Una moneta unica per tutti gli altri dal Portogallo la Grecia noi fuori
L'effetto sarebbe quello del rialzo dei tassi di interesse non più governabili
In un Paese considerato inaffidabile
E il debito accumulato finirebbe per mangiarsi le ricchezze dell'Italia
I risparmi delle famiglie
Una possibilità di lavoro e il futuro dei nostri figli
Ma ancora più sarebbe grave la sconfitta politica
Le regioni più avanzate ieri che dell'Italia non accetterebbero di essere separate dal cuore dell'Europa
Davvero sarebbe a rischio l'unità nazionale quello sì non le marcette di Bossi
Noi
In Europa vogliamo andarci ad esserci tutti
Per stare al passo con le trasformazioni
Per non essere esclusi dai mercati che contano per garantire al nostro paese
Un ruolo nel concerto delle nazioni più forti
Lì è la nostra storia
Lui è il nostro destino ed è la funzione dell'Italia non da altre parti
Ci vogliamo arrivare in Europa
Non solo con i conti pubblici apposto
Ma con uno stato rinnovato e riforma
E sufficiente e giusto
Poche settimane fa Ciampi ha denunciato alla Camera il mancato utilizzo negli anni di una enorme quantità di risorse comunitarie
Su oltre cento mila miliardi di finanziamenti ne sono stati impiegati meno di un cui
Cifre drammatiche
Se si pensa alla fame di lavoro dei giovani del Sud
Cifre che dimostrano che spesso il problema non è la mancanza di soldi
Ma la complessità delle procedure l'inefficienza dell'amministrazione i vincoli che ne impediscono l'utilizzo
Ecco perché la prima sfida
E liberarci dal peso insopportabile di migliaia di leggine di provvedimenti che paralizzano la nostra economia
Il Paese chiede maggiore civiltà nei rapporti tra il cittadino e la pubblica amministrazione
Chiedo di poter avviare un'impresa senza essere stritolato da tasse e burocrazia
Chiede servizi adeguati ai nuovi bisogni nessuno chiede la lunga si muove soltanto vivere in un Paese che funzioni
Anche a questo livello
Il governo ha cominciato ad agire
Avviando una riforma radicale del rapporto fra Stato Regioni ed enti locali rafforzando le Autonomie
Riordinando e snellimento gli apparati amministrativi centrali
E semplificando le procedure
Soluzione
Vogliono modificare nella sostanza il vecchio assetto centralista dello Stato
Puntiamo a trasferire poteri amministrativi alle comunità locali
Alle città alle Province e poteri legislativi alle regioni
Questo è il nostro federalismo
Cioè fatti che possono dare un nuovo senso e significato all'unità nazionale
Un bene tanto più prezioso e inalienabile in quanto riusciamo ogni giorno
A rimotivare nella con un'azione di rinnovamento e di riforma dello Stato
Ricreando cioè per rapporto di fiducia tra i cittadini e lo Stato che deve essere alla base di un nuovo patto fra gli italiani
Noi vogliamo una nuova unità nazionale
Perché gli stati vedete
Non si fanno o si disse forma per cambiare le aliquote fiscali o per sopprimere la bolla di accompagnamento questo il governo lo ha già fatto
Non per questi motivi si cambiano le bandiere e si stampano nuovi passaporti
La storia d'Europa sa bene cosa sono le secessioni
In azione Alis
Traumi profondi in alcuni casi ferite ancora aperte
Dietro a quelle vicende ci sono decenni sei politico conflitti irrisolti
Ci sono le ragioni diete mia popoli Diversi di religioni e lingue differenti alle spalle ci sono culture identità irriducibili appartenenze a comunità
Non ci sono ampi polle e gite in barca
Le secessioni
Sono eventi tragicamente sei
Per questo
Pacatamente io dico a Bossi adesso basta
Il tempo delle esibizioni è scaduto
Siamo un Paese serio con problemi seri quegli stessi che la lega in altri momenti
Con Menotti assaltate senza camicie verdi aveva contribuito a sollevare
Lavoriamo per affrontarli questi problemi
Per risolverli nella democrazia e nelle sedi istituzionali appropriati
Ma cominciamo restituendo al nostro Paese
La serenità necessaria lo faccia anche la lega
E Bossi sappia che se proseguirà sulla via dell'eversione
Non solo ci saranno istituzioni e forze dell'ordine che faranno rispettare le leggi
Ma soprattutto ci saranno i cittadini italiani
Il senso degli italiani
Ad isolarlo definitivamente
Vedete
Io penso che Bossi sappia benissimo che la secessione della Padania
è una sciocchezza sul tram piano storico culturale e sociale
Ma egli intuisce nella sua furbizia che quella parola può diventare per una minoranza di persone la soluzione miracolosa di tutte le angosce di tutte le preoccupazioni
Su questo gioca con spregiudicatezza
Può farlo anche perché la politica
Ha perso in questi anni penso funzione e senso
Non parlo naturalmente della politica delle chiacchiere dei pettegolezzi delle piccole manovre
Parlo della grande politica
Che è qualcosa di più
Anche del soltanto della quadratura dei bilanci o dell'approvazione di un piano regolatore
La grande politica è non può che essere affermazione di una identità
Appartenenza
Capacità di coinvolgere gli individui in un progetto che li motivi l'azione lo spirito e le ambizioni individuali
La grande politica deve essere capace di generare
Un quadro di valori e di motivazioni comuni
Quando viene meno questa dimensione della politica
Il disagio sociale le ansie individuali e collettive prendono altre vie
Quelle del ripiegamento della frustrazione e del risentimento
E il passo successivo
La ricerca di un nemico da parte
Lo stato cattivo i meridionali DiVersi
Quello di un altro colore che minaccia il mio posto di lavoro e via via chi non ha le mie abitudini mio stile di vita il mio modo di pensare
Quando smarrisce la propria identità
Una società può produrre infiniti nemici
E a quel punto nazionalismi o suggestioni secessioniste possono colmare il vuoto
La risposta da dare deve avere un grande spessore politico e culturale
E va costruita insieme perché uno Stato funziona veramente quando oltre alla sua macchina amministrativa
La comunità che lo forma evviva attiva e solidale
Così si dà vita ad un nuovo patto nazionale
Si riscrivono le ragioni del nostro stare insieme si ridà orgoglio e dignità agli italiani
La storia d'Italia
E Storia di una unità politica e amministrativa che si è affermata insieme all'evoluzione sociale ed economica del Paese
Lo Stato unitario nasce insieme alla modernizzazione del Paese
Ma prima di quell'unità
C'è una storia lunga e ricca di una nazione
Una civiltà
Che ha segnato di sé lo sviluppo del mondo moderno
Da questo secolo
Le ragioni di quella unitaria fra gli italiani non escono indebolite ma rafforza
La lotta contro il fascismo le grandi battaglie sociali e civili la Costituzione
Ma anche
Più in là nel tempo come è stato scritto
Il ricordo della Grande Guerra
Quando a combattere sull'Altipiano di Asiago
Erano anche i soldati della Brigata Sassari
Per non dire
E infatti di pugliesi o napoletani per difendere la Padania di cui straparla oggi Umberto Bossi
Tutto questo ha rafforzato e non indebolito le basi della nazione
Si possono dunque a rivendicare una storia e una civiltà senza retorica è giusto farlo
E nello stesso tempo bisogna rimotivare una comune identità
In grado di rispondere ai problemi dell'oggi
Per troppo tempo è stata sottovalutata anche a sinistra
L'importanza che ha un sistema di valori di regole di comportamenti comuni nel formarsi di una identità nazionale
Quel complesso di fattori che Gramsci definiva come la filosofia del senso comune
è venuto il momento di ricostruire la nostra coscienza nazionale
Il Italia è un grande Paese ha una grande storia
La cultura l'intelligenza la creatività degli italiani
Sono alla base di un patrimonio di civiltà
Che non ha nulla da invidiare agli altri Paesi
E troppo spesso
Anche a sinistra
Si avalla pigramente l'idea che la vera identità degli italiani
Sia una sorta di miscela di furbizia ricerca dell'interesse personale ad ogni costo scarso rispetto per le leggi e per le regole
Sia chiaro c'è anche questo
Sono fenomeni in certa misura reali
Aspetti di quella debolezza dello spirito civico nazionale
Su cui si è soffermato ancora qualche mese fa il cardinale Martini
Quella debolezza che portò portava ad esempio un uomo acuto come Eugenio Scalfari
A descrivere Berlinguer come uno straniero in patria e cioè un uomo così distante dal costume prevalente degli italiani
Da sembrare un viaggiatore è capitato per caso
O che fece parlare Pier Paolo Pasolini del PC
Come un'isola di un paese pulito in un Paese sporco
Ma noi
Non può bastare queste
E anzi persino pericolosa
L'illusione di essere un Paese pulito in un Paese sporco
Noi dobbiamo superare questa visione minoritaria nobile ma minoritaria
Il problema è un altro
Contribuire a costruire l'identità della nuova Italia che oggi governiamo
La sfida è più alta
Farsi che quei valori
Un nuovo spirito civico improntato a responsabilità e solidarietà
Diventi noi nerbo di una rinnovata identità nazionale la spina dorsale di un nuovo patto dagli italiani dal novanta al Sud
è per queste ragioni di fondo
Che il sistema politico il mondo intellettuale quello produttivo
Tutti devono aiutare e sostenere
Il completamento della transizione della democrazia italiana
Per queste ragioni bisogna fare le riforme costituzionali senza remore e conservatorismi
Sono la strada per rispondere al disagio di una parte larga dei cittadini sul quale la lega ha costruito il suo consenso e la sua protesta
Ma noi le riforme non le vogliamo per rispondere alla lirica
Li vogliamo per attrezzare la nostra società
Ai problemi di un'economia di una cultura sempre meno chiuse dentro i confini di una singola nazione
Ciò che serve un nuovo impianto istituzionale
Regole scritte insieme da tutti la sola garanzia che poi verranno rispettati
E scritte presto perché l'assenza di regole comuni e condivise
Indebolisce il tessuto democratico e civile del Paese
Non abbiamo mai pensato di scrivere le regole da soli
Al contrario
Noi sentiamo e lo abbiamo detto
Di condividere con la destra un destino comune
O diamo un fondamento rinnovato alla nostra democrazia o fallire insieme
Questo diciamo a chi pensasse oggi di trarre vantaggio
Dal fallimento delle riforme costituzionali con un calcolo insieme spregiudicato Emilio
Anche in questo caso bisogna imparare dalla storia
E raccogliere l'eredità migliore dei padri della nostra Repubblica
Che riuscirono a definire un compromesso sui principi e sulle regole costitutive della democrazia Repubblica
Costruendo un quadro di valori condivisi
In un'Italia che pure non meno di oggi era segnata da differenze e da come scritti profondissimo
Care compagne e cari compagni
Noi abbiamo fatto i conti fino in fondo con la nostra storia
Abbiamo Cam piuttosto in cammino lungo quasi una serie con cambiando noi stessi in un mondo che è cambiato profondamente
Con il quale oggi siamo in grado di confrontarci pienamente senza alcun complesso di inferiorità
Italia che si avvia verso il Duemila
è entrata come in tutto il mondo sviluppato
In un'era in cui le telecomunicazioni modificano il modo di lavorare di studiare dividere il tempo libero
Una grande rivoluzione sociale e tecnologica
Che farà nascere nuove professioni e modificherà in modo radicale il rapporto tra l'individuo della tecnica
Già oggi la tecnologia non è più dominio di pochi
Ma una diffusione di massa arretra nelle case nelle scuole negli uffici
è il risultato di un mondo dove conta sempre più
La capacità di elaborare informazioni di accedere alle conoscenze
Tecnologie linguaggi nuovi
Che offrono opportunità inedite che le generazioni più vecchie non solo non hanno conosciuto
Ma oggi non sono in grado non siamo in grado di dire
Di dominare
Tutto questo cambia
Cambia il modo di produrre lo dobbiamo sapere
C'è chi parla ormai della necessità di introdurre il concetto di economia politica della comunicazione per capire quello che sta accadendo
Una buona parte degli oggetti tecnologici che affollano le nostre case computer e videoregistratori televisori e frutto di una divisione del lavoro mondiale
I pezzi vengono fabbricati in Estremo Oriente dove il lavoro costa poco e poi assemblati in un'altra parte del mondo con tecnologie più avanzate e poi tutto viene venduto
Sui nostri mercati
Questa è la globalizzazione
Un processo che modifica l'organizzazione sociale e produttiva che sinora abbiamo conosciute
Si può considerare questa rivoluzione come un'insidia
Come un nemico
Di cui avere paura e da cui difendersi
Ma è una lettura debole perdente
Oppure si può guardare a tutto ciò
Come ad una straordinaria opportunità di crescita e di liberazione umana
Si può cogliere dietro questi mutamenti la possibilità di una più intensa creatività del lavoro
Lo spazio di una maggiore autodeterminazione individuale
Questa è la lettura di una sinistra moderna
Che non si accontenta di difendere il suo passato
Perché non vuole declinare insieme a quella società che l'ha vista protagonista e che oggi detti inesorabilmente a scomparire
La sfida e governare una società attenta flessibile dov'è naturale per un giovane cambiare lavoro più volte nella vita
Dove diventa una scelta comune spostarsi cambiare città o paese rinunciando ad una vecchia idea del posto fisso di una carriera immobili
Quale risposta vogliamo dare a questi bisogni
Come si garantisce che la democrazia si dia gli strumenti per non soccombere
Di fronte ad uno scenario completamente inedito
La destra ha già offerto una sua risposta
Si è limitata a dire
Si salvi chi può
Ha scelto di eliminare ogni regola principio difesa dei più deboli
In cambio di un atto tale sovranità del mercato
Noi abbiamo visto come è andata assi finire vediamo ogni giorno come va a finire
Un mondo che faccia questa scelta
Alla sinistra
Spetta il compito di indicare un'altra strada percorribile
Se ci limitiamo a difendere
La vecchia cornice dei diritti acquisiti e delle garanzie
Rischiamo di non essere capiti
Da quei ceti sociali che il vecchio Stato sociale non è in grado più di rappresentare
Quel modello di stato sociale
è stata una conquista fondamentale di questo secolo
E noi siamo cresciuti dentro di esso
è un modello che si è costruito intorno alla figura del lavoratore maschio e adulto
Al quale è stata garantita
Una rete di protezioni sociali conquistate con la lotta nettamente superiori
A quella offerta ancora oggi ad un giovane disoccupato
Ad una casalinga ad un immigrato
Così può capitare
Che un operaio in cassa integrazione o un pensionato di anzianità ancora attivo svolgono una seconda attività
Come accade
Tanti paesi o città del nord
Mentre una ragazza
Del Mezzogiorno anche un giovane laureato
Non sa Hackett santo votarsi per trovare una prima
Che cosa deve fare una sinistra moderna
Può ignorare il dramma di quei ragazzi e difendere stancamente i suoi territori
No
Deve saper parlare a quei ragazzi
Deve parlare ai nostri figli e al loro futuro
Anche se ciò vuol dire
Limitare un sistema di garanzie purché in cambio
Tenga non nuove opportunità
Nuove possibilità di vita
Per le generazioni più giovani
Tra l'aumento delle indennità di disoccupazione e la scelta di offrire ai più giovani una speranza di lavoro di vita di inserimento sociale
Io credo che noi dobbiamo scegliere
Di spendere le risorse di investirle sul futuro
E non sulla difesa di qualche garanzia
Porre questi problemi
Significa come qualcuno dice rinunciare alla propria identità rincorrere il centro
Non diciamo sciocchezze
Questa politica serve ad allargare a rinnovare le basi di consenso della sinistra
Noi vogliamo parlare a quei giovani a quelle donne a quel mondo della piccola impresa delle nuove professioni
A quei tanti italiani non dimentichiamolo che cercarono a destra
Tutela e innovazione sociale
Garantire una eguaglianza di opportunità per ogni individuo
Indipendentemente dal sesso dall'età o dal colore dalla pelle
Offrire a tutti una carta da giocare
Una possibilità
C'è più sinistra Encuestas sì
Che in qualunque difesa per quanto nobile di un mondo che va declinando
Per questo abbiamo parlato di una società capace di offrire opportunità
Più che garanzie
Ma una sinistra che voglia misurarsi con questa nuova realtà
Senza rinunciare alla sua identità e le sue ragioni
Deve sapere affrontare il vero problema
E cioè come la politica e la democrazia
Acquistano una prospettiva mondiale
Nell'epoca in cui l'economia e già diventata un fatto mondiale
Vedete
Io ho raccontato con una qualche ingenuità è stata colta dai giornali giustamente
Il mio incontro con questo mondo americano
Con questi ragazzi che al terminale di un computer in tempo reale
Spostano decine e centinaia e migliaia di miliardi dai botti italiani ai titoli giapponesi agli investimenti nessuno compare una moneta ne vendono un'altra
è una scena impressionante
è un potere enorme
Il potere del denaro che viaggia che non conosce confini Cano conosce istituzioni non li ha eletti nessuno li controlla nessuno quei ragazzi
Eppure hanno più potere oggi di un qualsiasi Presidente della Repubblica eletto dei cittadini e che tante in Italia considererebbero una minaccia per la libertà di tutti
Questo è il mondo di oggi
E di fronte a questo mondo
O noi sappiamo affrontare la sfida di istituzioni internazionali a partire dalle Nazioni Unite
In grado di governare e di regolare
In grado di prevenire le crisi finanziarie
In grado di indirizzare le risorse verso i Paesi più poveri
Sono anni che si discute di una riforma di queste istituzioni
Ma ancora nulla o ben poco si è fatto
Le istituzioni democratiche che esistono gli Stati nazionali appaiono impotenti
La vecchia fiscalità degli Stati nazionali colpisce soltanto il lavoro la produzione e la creatività umana
Mentre le grandi ricchezze sfuggono ad ogni regola
Correndo nella realtà virtuale della telematica non c'è neanche più bisogno di spostare le banconote naturalmente
Ecco perché la sinistra deve darsi questa dimensione
Ecco perché la sinistra non può essere contro l'unità europea all'integrazione politica sovranazionale
Non può illudersi di difendere i diritti sociali ciascun partito nel suo recinto nazionale
Non può lasciare accollerà Chirac la bandiera dell'integrazione
La sinistra deve volere più Europa non meno Europa
E cioè non solo la moneta unica
Ma una politica per il lavoro per l'innovazione una politica per la difesa per la pace per la sicurezza comuni
La sinistra è quella grande ambizione
Di tenere insieme le ragioni dell'economia e quelle della democrazia e del consenso
La sinistra e quella grande ambizione di far sì che lo sviluppo promuova e non distrugga la dignità e la libertà della persona
Ecco perché bisogna riconquistare una visione universale del nostro ruolo
E definire politiche e strategie con le quali governare un mondo sempre più vincolato ad un destino comune
Di questo abbiamo discusso
Dal congresso dell'Internazionale socialista
Qualcuno aveva pensato che la fine del comunismo e la mondializzazione dell'economia potessero rappresentare la fine della storia
La fine della politica e la fine della sinistra
Non è stato così
Anzi in questi ultimi anni del secolo
La sinistra democratica e le sue ragioni vi fioriscono dopo un lungo periodo di egemonia neoliberista e conservatrice
Dall'America di Clinton all'Europa di Tony Blair e dell'Ulivo
All'Africa di Nelson Mandela e all'Asia dove i partiti della sinistra democratica governa hanno in già Ghedini India
Viene avanti nel mondo
Il bisogno di una politica che non si affidi soltanto ai meccanismi spontanei del mercato e della selezione sociale
Ma che si sappia creare condizioni di progresso umano e civile
Di miglioramento della vita delle donne e degli uomini
L'Internazionale socialista non è il primo dei vecchi partiti socialdemocratici
è in movimento in cui si ritrova la grande parte di queste forze
E noi sentiamo l'orgoglio di aver di avervi portato lì
La più grande forza della sinistra italiana
Senza consumare
In un'osteria isolamento la migliore eredità del Partito Comunista Italiano
Ma
Anche sinistra saremmo stati Sembler dopo il mille novecentottantanove ci fossimo rinchiusi
Nel cortile di casa nostra pensando magari di riedificare un comunismo democratico qui da noi tutti i soldi
Ho letto che il compagno Bertinotti dice che noi abbiamo sbagliato tutto
Legandoci ad un movimento in crisi come quello del socialismo democratico
Sì ma non ci nascondiamo affatto che oggi la sinistra nel mondo ha tanti problemi
E direi anche la crisi di un vecchio modello abbiamo parlato
Noi cercheremo di elaborare le idee nuove per uscire da questa crisi
Insieme ai nostri compagni di strada
E cioè insieme alla sinistra di tutto il mondo
Bertinotti è rimasto solo
Forse avrà meno problemi e imbarazzi ma non ha nessuna possibilità
Di incidere sulle grandi contraddizioni sulle grandi sfide e sulle grandi decisioni che segna no oggi la storia dell'umanità e Cuesta Cassidy
I strane care compagne e cari compagni
Queste sono anche le ragioni
Per le quali abbiamo avanzato una proposta seria
Di riunificazione della sinistra italiana
Ci muove la convenzione
Che le ragioni antiche di divisioni sono venute meno
Sul piano storico culturale e politico
E che quelle divisioni non parlano più
A generazioni che chiedono invece una sinistra unita e all'altezza delle sfide aperti
La nostra proposta che è quella di costruire insieme
Una nuova e grande forza della sinistra democratica
Non è come l'arruolamento obbligatorio nelle forze armate
è un applauso
Comprendiamo l'orgoglio che anima le diverse sensibilità presenti nella sinistra italiana
Ma siamo anche convinti che la difesa ad oltranza di vecchie identità
Di fronte alla scomparsa delle loro ragioni fondanti finisce soltanto per essere tutela di un ceto politico
Per questo andremo avanti
Parlando in modo aperto e costruttivo
Alla cultura socialista riformista agli eredi del filone laico azionista e liberale alle culture cristiane e della solidarietà
Ed anche ad una sinistra d'impronta più radicale
E metteremo in discussione noi stessi
Il nostro partito non per disperdere questo patrimonio
Ma per allargare l'orizzonte politico della sinistra Italia
Sarà il nostro congresso
A camminare su questa strada
E insieme ragioneremo sul futuro della democrazia italiana
Sul futuro dei partiti
Vedete
Noi
Ci siamo e ci saremo
Questo è il destino dei partiti finché svolgeremo un ruolo nella società italiana
Fino a quando sarà così nessuno potrà chiederci di far tosto ad un partito che non c'è
Noi vogliamo che i partiti ci sia hanno
Come strumenti della democrazia
C'è qualcosa che non funziona
In una democrazia se i partiti sono in crisi nascono e muoiono
Se si formano formazioni politiche prive di un radicamento di un passato e di un futuro
Quando questo accade come è accaduto in Italia la politica si impoverisce si schiaccia sull'orizzonte interessi ristretti
Non trionfa la cosiddetta società civile prevalgono soltanto come ci hanno dimostrato gli anni di Berlusconi l'approssimazione il dilettantismo
Senza la politica intesa come competenza studio
Consapevolezza della responsabilità che ci si assume di fronte alla comunità
Non si ferma una classe dirigente
Questo è il problema di fondo dell'Italia
Creare una nuova classe dirigente giovane colta moderna
Libera dai mille condizionamenti che hanno sinora ostacolato la crescita del nostro Paese
Che cosa ci dice se non questo
La scoperta parlo di questi giorni
Dell'ennesimo buco nero del malaffare di tangenti ricatti
Che ha coinvolto i vertici delle Ferrovie di altre importanti aziende finanzieri manager faccendieri che cosa ci dice sennonché c'è una malattia Engheben mica
Un vizio d'origine
Quello che colpisce è la sensazione di una trama occulta del potere un segno di debolezza della nostra democrazia di fragilità dello stato e insieme del cinismo di una parte delle classi dirigenti
Si capisce bene cari compagni che Tangentopoli era ben più come noi deducemmo fin d'allora
Che l'affetto della corruzione di un ceto politico o il risultato di una pretesa partitocrazia
E certi ingenui inni alla società civile buona contro i partiti cattivi finivano per nascondere la sostanza profonda del problema
E cioè quell'intreccio non trasparente tra economia e politica che affonda le sue radici nella storia del nostro Paese
Per questo
Da Tangentopoli si esce rinnovando coraggiosamente delle istituzioni e la classe dirigente
Definendo nuove regole di trasparenza all'altezza delle grandi democrazie dell'Occidente
Rafforzando la politica non c'è altra strada
Bisogna mantenere i nervi saldi
Pena il rischio di una confusione che tutto travolge confonde
In una guerra per bande che non darebbe le verità né giustizia
Alla magistratura spetta il compito di far rispettare le leggi di perseguire di punire i reati
Un compito che essa deve potere svolgere in piena autonomia
Nel rispetto delle garanzie dei principi propri di uno Stato di diritto
Non può essere considerata una pretesa assurda
Chiedere il riserbo di un magistrato sulle indagini che compie che non è l'imitazione dei suoi diritti di opinione e di parola
Dovrebbe essere considerato normale in un Paese civile il rispetto delle persone della loro dignità
Della sfera privata di ciascuno
Calpestare come purtroppo avviene questi diritti e questi principi non serve né alla giustizia lei alla ricerca della verità
Serve soltanto a seminare veleno rancore e disperazione
Noi non abbiamo evocato mostri
Non esistono procure della sinistra come scioccamente si scrive
Non abbiamo mai pensato
Di usare la giustizia a fini di lotta politica
E se la giustizia è diventata così importante nella vita politica cosa che a me non fa piacere
Ma è perché c'era in questo Paese un sistema di potere corrotto e non per colpa dei giudici
E nella drammatica vicenda di questi anni cari compagni
Noi abbiamo cercato di guadagnare una posizione serena e sicura ci siamo arrivati non senza oscillazioni ed incertezze
Ma questa posizione serena e sicura è quella di una forza che non vuole confondersi né con il giustizialismo irrispettoso delle garanzie individuali
Lei con il garantismo peloso di chi pretende l'impunità dei potenti
Una farsa
Che pensa che l'autonomia dei giudici e i diritti delle persone
Possono essere tutelati insieme in un Paese civile in un paese no ma
Soprattutto
Noi abbiamo continuato a pensare che da una crisi così profonda
Che tocca anche i valori su cui si costruisce la convivenza della nazione
Non si esce soltanto con i processi e con le inchieste
Ma si esce con una coraggiosa opera di trasformazione materiale e di riforma morale e intellettuale del Paese
Ecco il compito che spetta a tutti alla scuola all'università
Alle organizzazioni della società civile alla Chiesa i sindacati e davanti ai partiti
Se essi sapranno essere luoghi di formazione di promozione e di crescita umana
E spetta alla sinistra
Che su una nuova classe dirigente vuole costruire il suo stesso futuro
Ecco
Il partito che vogliamo costruire avrà questa ambizione
Sarà aperto sul mondo e sulla società italiana
Allora c'era la logica che ha regolato sin qui la selezione delle classi dirigenti
Non più la fedeltà un'ideologia o una clientele o un blocco di interessi corporativo
Ma il prevalere di una cultura del buon governo dell'interesse comune
E la valorizzazione delle migliori risorse umane che il Paese esprime non c'è classe dirigente senza tensione ideale
Senza speranza senza fiducia nel futuro
Questo è il contributo della sinistra
E noi vogliamo
Che il nostro sia sempre di più un grande partito democratico pluralista vitale
Era radicato come migliore garanzia di una politica trasparente forte e onesti
Non è finito cari compagni il nostro cammino
Non finisce con la conquista del Governo
La sia e la necessità
Rinnovare noi stessi
Di camminare al passo con le grandi trasformazioni del mondo
Ancora una volta noi cambieremo
Per cambiare l'Italia
Per garantire deve essere socialità per costruire una grande nazione libera e civile
Per guardare avanti
Con l'orgoglio della nostra storia
E con la speranza incessante di un futuro migliore grazie