Consiglio Nazionale del PPI

Giorno
Tireremo finché è necessario perché mi pare che
Considerarsi una caserma amata patria grande
Vorrei fare assieme a voi oggi una riflessione sofferta non turrito di Trieste si sono segretario provinciale di Trieste
Vorrei fare una riflessione seria da amici senza volere Menconi pare né accusare chicchessia ma perché tutti assieme forse si trovi
Quel quella spinta per uscire dalla situazione in cui ci troviamo che mi sembra non sia emersa in questi due giorni di dibattito
Abbiamo assistito sentito applausi lunghi a granelli che metteva sotto accusa tante punte tante carenze
Abbiamo sentito l'analisi di De Mita un'analisi di testa che per la prima volta mi ha trovato discorde sul modo e sulla valutazione che ha fatto del nostro percorso
Perché quando dice il PDS pesca l'elettorato di sinistra e noi dobbiamo intercettare ceti moderati
Credo che sia un'analisi di testa e non di vita vissuta Dario vorrei portare l'esperienza di tre anni
DVD reggente del partito popolare a Trieste tre anni i rapporti col PDS non mi sembra che tutti possono ricordare che con la con la elezione di noi siamo stati i primi continuiamo Selmi a fare la scelta Ulivo quando ancora in Italia di questa scelta non si parla
Ora i rapporti con il PDS
E faccio una parentesi per dire che i rapporti miei personale con il segretario del partito sono stretti e ottimi
Se non altro perché siamo entrambi insegnanti quindi il discorso civile neanche bene dal punto di vista culturale i rapporti col PDS sulla rapporti tali per cui certamente non c'è nessuna possibilità di confusione
Tra il ruolo del Partito popolare ruolo che svolge il PDS
Non c'è nessuna possibilità di confusione perché il PDS senza riferimenti ideologici è diventato un partito radicale di massa che si dovesse usare un termine della Democrazia Cristiana aggiungerei doroteo
Ciò premesso non esiste
Ciascuna scuola dice cioè le scuole scuole
Dico e e dico questo perché non esiste una distinzione dall'elettorato della sinistra e i ceti moderati lasciati lì a dispetto ad aspettare che Livata intercettare il PDS
Non ha niente a che vedere con le nostre istanze di difesa dei deboli perché ogni volta che noi dobbiamo fare una proposta di tutela delle persone
Meno abbienti del dei disagi giovanili delle aspettative degli anziani e dei poveri di Trieste siamo soli e dobbiamo andare a trovare una sponda in Rifondazione
Anche nel CCD ma non è il PDS
Il PDS è un partito che non aspetta di ritrovarsi che non che non si ferma in un elettorato di sinistra ma va a crearsi dei rapporti con i poteri forti soprattutto quelle categorie economiche scavalcando ripetutamente a destra il Partito Popolare
Quindi se dovessi far trovare una collocazione al Partito Popolare una collocazione reale sul territorio io dico che nella prassi noi ci troviamo alla sinistra del PDS ecco in con queste premesse
Domando
Si sono spostati loro e se noi lasciamo degli spazi liberi il PDS occupa questi spazi ovunque siano
Poiché le idee vengono tradotte anche dalla scelta degli uomini io vi posso dire di più teme regione Friuli Venezia Giulia le persone che venivano indicate da Forza Italia quando eravamo al governo della Regione con Forza Italia
Quando poi si è cambiato maggioranze si è fatta una maggioranza Ulivo anche con la lega le stesse persone che proponeva Forza Italia poi venivano proposta dal PDS
Quindi ecco vi dico questo ci deve fare riflettere su una situazione difficile su un mondo che va intercettato su una risposta che deve essere data dal partito e adesso attorno all'analisi del partito
Io ho passato con voi qualcuno ha detto ieri che qui può parlare soltanto chi ha vissuto momento della costituente le parli popolare che ha vissuto i momenti successivi beh io c'ero alla Costituente
Ho sofferto amaramente quella costituente del Partito popolare nel luglio di tre anni fa
Sì ho sofferto amaramente quando Martinazzoli ha dato le dimissioni dal partito
Ricordo che eravamo alla vigilia di Pasqua ramo ha perso le elezioni e c'era ci spingevamo per ripartire e Martinazzoli se n'è andato per cui tutte le analisi che può fare Martinazzoli profonde accettabile il fascino dell'uomo per me quando si scontra con la prassi non servono a niente perché noi dobbiamo vivere sul territorio la risposta alla gente
Io parto ho sofferto al passaggio di Buttiglione perché anche allora era il Consiglio nazionale sono venuto da Trieste con problemi anche personale per votare contro Buttiglione
Buttiglione ha poi prima del voto io chiedo e questa scelta che tu fai di andare con AN come la concili con Trieste città di confine dove AN non è un partito democratico di destra ma sono fascisti
Buttiglione mi ha risposto che il parco sarà difficile ma quando il figlio sarà nato sono gioia per tutti cioè voglio dire questi passaggi li abbiamo vissuti e li ho vissuti abbiamo tre anni di eternità
Il rapporto con la gente nel nostro partito che pesa no sono venuta oggi qui dopo il passaggio di Montesilvano dovevano avevamo già discusso e ieri mi sento dire dobbiamo capire chi siamo e dove andiamo
E dico no
Basta le sappiamo che siamo sappiamo dove andiamo
Non sappiamo come sarà il percorso per andare però questo dobbiamo capirlo lui ora e subito
Perché se ancora ci chiediamo chi siamo e dove andiamo e dobbiamo fare una San Pellegrino per decidere cosa fare del partito abbiamo perso tutto abbiamo perso la corsa riapparso la possibilità di creare un partito allora io dalla periferia vi chiedo però ne è stato il comportamento onestà di scelte le è stata esposta chiedo al partito di essere come partito
Cioè il fatto che si pensi già alle segreteria del gennaio è una perdita di mesi che non è accettabile alla periferia
Quando io tengo vicino ai giovani al partito e di quei giovani dove i giovani delle speranze non posso tornare indietro a mentire sapendo di mentire
Quindi io chiedo al partito di esserci dico a Lapo Pistelli che ieri ha fatto un intervento in cui offriva al vigne a della gente che moriva di fame
Che Lapo Pistelli che responsabile degli enti locali deve occuparsi degli enti locali
In questo partito tutti fanno quello che non che non è la loro esatta competenza tutti volano alto pensando che ti vola più alto al consenso maggiore io dico vogliamo Pansa mettevo i piedi per terra diamo risposta alla periferia
Se il partito esiste esiste perché c'è la periferia che ancora tiene sul partito
Allora o il partito da Roma dà risposta alla periferia o io vi dico alla periferia si organizzerà per andare su Roma e qui arriviamo alla lega
E diviene un discorso politico quando voi intercettante i piccoli imprenditori che la gente moderata nostra anche dobbiamo riconquistare e venite a capire che devono pagare un milione e mezzo per partecipare ad una gara d'appalto
Dove sarà che sarà vinta con un ribasso del sessanta per cento sul prezzo base da ditte che non vedranno mai lavori e questi richiedono ma al vostro partito cosa fa per darci una mano
Io cosa devo dire
Devo dire non so
Quando la i disoccupati mi vengono a dire non abbiamo lavoro egoista partito oltre a dire che c'è il problema della disoccupazione e lo sappiamo tutti che c'è non occorre che ciò venga di un partito cosa fa per la disoccupazione
Dov'è una proposta di legge per il part-time di cui si parla cosa c'è di concreto devo dire non so qual è il collegamento che lega la periferia al partito Romano beh io sono professore universitario faccio questo esempio per dire che è stato poco momento
Credo di sconvolgimento maggiore un mio collega di Milano comunista da sempre amico di Berlinguer
Ha invitato un nostro collega che ha invitato me a mia volta partecipare ad un dottorato di ricerca dicendo basta che mi dici a te sì i documenti le possiamo mandare anche fra un anno perché tanto io ottengo tutto
Allora il PDS da questo tipo di risposta della gente noi stiamo a fare la foglia di fico antichi e questi dobbiamo chiederci ora ma non chi siamo e dove andremo quella che è la risposta e grave cioè che il partito che non c'è non può pretendere di nascondersi dietro l'ispirazione cristiana dietro i sentimenti religiosi dietro la dottrina sociale della Chiesa perché Trieste mi dicono questo lo sapevamo già
E dopo
Allora io chiedo una cosa partito per questo gli ho chiesto scusa all'inizio
Perché volevo che riflettessimo insieme e io mi sento una di voi e come voi vorrei tornare a dare speranza e non a portare delusione
Voi sapete che a Trieste abbiamo stiamo vivendo anche il problema delle foibe ed è un altro motivo di grossa riflessione
Il PDS che legittima N e vuol cancellare cinquant'anni di storia democratica di questo Paese B si deve far pensare
Sono momenti depressione profonda non banali
Sono momenti di riflessione politica
Dove si può anche pensare a cosa faremo checché orientamento daremo alla società delle del terzo millennio cosa faremo nel due mila e cinquanta ma ora che risposta diamo cioè come reagisce il partito anche a livello nazionale per difendere la sua storia
Un partito un PDS che un un Violante che il presidente della Camera e quindi che riveste la figura anche istituzionale non soltanto un riferimento di partito che leggi che ma prima i giovani Salò e poi dice a Trieste che portava fiori sulle foibe non li portava sulla Risiera dimenticando che la Democrazia Cristiana è stata quella che a Trieste
Ha portato fiori da una parte e dall'altra che ha retto la città protezionistica che ha portato il Paese al vedessi graduale per cui è possibile tu quello che è possibile
E noi all'abbiamo come alleato e pensiamo di fare un Ulivo che se esiste come tale tira la coperta a sinistra perché del tre per cento non importa niente
Dove finiremo esattamente come sono finite cristiano sociale l'interno del PDS ora io dico se non vogliamo che succeda questo
Risposte vanno date ora no a San Pellegrino per dire chi siamo e dove andiamo noi il congresso di gennaio che non serviva perché bisogna prima tira fuori il partito
Son tre anni che andiamo avanti a forza di congressi
Il partito dove quando abbiamo abbiamo all'Ulivo ha vinto le elezioni il ventuno il ventuno aprile scorso noi abbiamo superato la sopravvivenza correvano rischia di sparire se avesse vinto la destra credo che perde popolare
Doveva cominciare dovrà ritornare nelle sagrestie ricominciare a fare un po'di cultura in mezzo alla gente in un Paese sempre più secolarizzato dove la presenza dei cattolici con i loro valori e sempre meno e sempre meno evidente sembra meno significativa dal punto di vista della percentuale ecco allora io dico il partito nostro che risposte da come si colloca i tre anni passati passati con la perdita delle dell'elezione quando ha vinto Berlusconi Coni e Travaglio per di di Buttiglione
Sono stati tre anni persi per la ricostruzione del partito quando Martinazzoli abbiamo aderito a manifesto abbiamo fondato il Partito Popolare bisognava già partire a costruire non abbiamo potuto farlo perché gli eventi ce l'hanno impedito
Ma dopo il ventuno aprile dovevamo avere coscienza che si ripartiva da zero ma bisognava ripartire invece non siamo ripartiti
Alla periferia non si sa in commissioni sono in esperimenti
Non sappiamo niente
Allora io dico o vogliamo far finta di essere un partito o vogliamo impegnarci tutti per essere un partito io sono qua con voi per impegnare mi però dico non si può andare avanti neanche di un'ora in una condizione come qual è quella in cui ci troviamo
In cui alla periferia non sappiamo niente in cui per sapere quanto al piano Comprare il sole ventiquattro ore o chiedere al PDS
Io questo non lo posso accettare più quindi o noi diamo risposte alle istanze del partito o dobbiamo decidere se il partito deve continuare ad essere fosse partito è giusto che diventi un comitato elettorale e non si va da far cultura sul territorio
Questo programma rosso che richiede lo pongo alla vostra tensione con affetto di essere una di voi non vuole essere né un'accusa
Ne dico volendo premesso una riflessione dico pensiamo oggi tutti perché dobbiamo dare risposte subito Sanpellegrino
Già la prossima settimana per me è lontano un mondo domani ora bisogna dare risposte grazie
Possenti
Ricordo
I dieci minuti
Cari amici ecco vorrei delineare in partenza nell'ambito del mio intervento che lascerà da parte la politica estera e le tante questioni economiche
Ciò non significa che queste ultime non siano essenziali ne hanno parlato in maniera molto approfondita Merloni Mancini e Granelli il tema dell'occupazione in particolare
Più volte sì è stato chiesto non solo nel Consiglio nazionale ma nella vita del partito degli ultimi anni che il partito diventasse anche il Partito del lavoro il partito dell'occupazione
Non soltanto un partito liberaldemocratico o se vogliamo un partito liberaldemocratico in cui l'accento Carda essenzialmente sulla seconda parte dell'aggettivo l'aggettivo democratico dunque il fatto che io lascerò da parte questi aspetti non deve essere considerato un elemento di disattenzione invece mi concentrerò su tre punti il tema delle istituzioni e della Costituzione
Il rapporto col PDS dentro l'Ulivo e la situazione del Partito Popolare Italiano sotto il profilo delle istituzioni sappiamo che c'è una crisi non solo italiana della democrazia
Che in nome dell'efficienza cerca di mortificare i diritti di cittadinanza e di ridurre forme di garanzia personale
Questo accade non solo in Italia ma in genere nelle democrazie occidentali in cui è da tempo consolidato un primato dell'economia sulla politica
Primato che da noi non è scalfito da alcune serie disavventure del capitalismo familiare italiano degli ultimi anni
E questo aspetto del primato generale dell'economia sulla politica mi pare che stabilisca una condizione di quadro per tutti i partiti anche per il Partito popolare
Vorrei anche dire che pur avendo molte volte sostenuto per quanto riguarda le questioni istituzionali e costituzionali la mia personale perplessità e anzi la mia il mio diniego la mia contrarietà ad una nuova Assemblea costituente
Ho vorrei aggiungere che occorre evitare posizioni esclusivamente difensive in materia costituzionale
Le posizioni esclusivamente difensive sono percepite dall'opinione pubblica a torto o a ragione come conservatrici e noi dobbiamo elevare la domanda noi stessi fino a quando si può continuare a dire di no cioè a opporsi
Allora se si deve procedere a varie revisioni dalla nostra Carta soprattutto per quanto riguarda la seconda parte
Occorrerebbe essere preparati all'eventualità che il discorso venisse allargato che andasse a toccare i singoli punti della prima parte della carta
E qui avanzerei tre suggerimenti
In maniera molto telegrafica in primo luogo mi sembrerebbe ormai maturo io non voglio entrare adesso nel meccanismo se e come sia possibile arrivare a un ritocco di alcuni punti della prima parte
Ho già detto che personalmente sono contrario all'ipotesi di una nuova assemblea costituente
Però dobbiamo prepararci elettro l'idea che non è possibile soltanto opporsi ma conviene adottare un atteggiamento propositivo
E avanzerei dicevo tre suggerimenti il primo ebbene riformulare l'articolo ventuno sui mass media e l'informazione
Inserendovi un esplicito riferimento non solo al diritto di informare come già oggi diritto di informare su cui si sono basati in cui si è basata la politica dei network privati
Ma pure sul diritto ad essere informati che è un diritto di cittadinanza un diritto democratico
L'articolo ventuno formulato come è noto nel mille novecentoquarantasette da largo spazio alla libertà di stampa e quindi ha diritto di informare lascia largamente inespresso il diritto ad essere informati che fa parte e secondo molti giuristi degli articoli diciotto e diciannove della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Noi abbiamo quindi sotto questo aspetto una maturità che è cresciuta
Nella cultura e nella opinione pubblica del Paese e abbiamo bisogno di utilizzare questo punto molto rilevante
Per la costituzionalizzazione del diritto di non solo di informare ma di essere informati
In secondo luogo direi di prepararci questa sarà una battaglia bene ardua a inserire un riferimento forte al diritto alla vita sin dal concepimento
Questo aspetto non merita per il momento ulteriori commenti tanto è chiaro nella sua formulazione e altrettanto difficile il suo recepimento ma lo schieramento delle forze politiche oggi in Parlamento lascia pensare che di fronte a una formulazione di questo tipo
Le ma già la maggioranza e la minoranza siano molto vicine e quindi la la battaglia possa essere proposta in terzo luogo mi pare opportuno riaprire la battaglia sulla costituzionalizzazione
Della effettiva parità scolastica mi riferisco come è noto all'emendamento Corbino del mille novecentoquarantasette che poi diventò adesso non sto a ricostruire tutti i verbali dell'assemblea costituente molti l'hanno già fatto
L'accettazione da parte democratica cristiana quando le l'emendamento Corbino disse Corbino disse questo senza oneri per lo Stato non significa
Per un voto di
Ecco
Sì comunque cioè senza adesso rifare questa storia abbastanza lunga abbastanza nota ma occorrerebbe prepararsi a chiedere l'effettiva parità scolastica e quindi un commento o una sorta di cancellazione del senza oneri per lo Stato
Invece esiterei di fronte alla proposta più volte avanzata nell'ultimo anno di procedere ad una costituzionalizzazione del mercato scolpendo la sua idea nella legge fondamentale della nostra Repubblica
Se si dovesse accedere all'idea che una qualche citazione del mercato vada compiuta come forse può essere legittimo
Opterei per il termine di economia sociale di mercato lungamente largamente ad hoc adottato in Germania sapete che recentemente grandi forze del capitalismo italiano faccio i nomi il presidente Romiti hanno domandato l'inserimento del mercato della libera concorrenza come un elemento della legge fondamentale della Repubblica
Sarà invece nettamente contrario alle ultime uscite non so come altro chiamarli e dell'onorevole Segni sul mutamento dell'articolo uno l'articolo uno secondo la nuova formulazione proposta da Segni dovrebbe suonare no l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro ma l'Italia è una Repubblica fondata sulla libertà
Formulazione altamente equivocate che mentre abbiamo una qualche idea di che cosa sia il lavoro ci sono infinite idee di che cosa sia la libertà
E dunque una Repubblica fondata sulla libertà sarebbe una Repubblica fondata su qualcosa di straordinariamente ambiguo
E gli ultimi elementi si legano alla situazione ANCIP vite dello stato sociale cioè si rapportano alla sua crisi che accade in parte per motivi reali e per i suoi seri sprechi in parte per l'attacco concentrico di cui lo Stato sociale fatto oggetto
Specialmente a partire dalle culture neo liberali
Le nuove culture politiche intendo soprattutto di questa orientamento si trovano in una situazione molto curiosa
Perché sono in grado di cambiare non di rado in peggio la percezione dei problemi e della realtà civile del Paese ma non sono in grado di avanzare soluzioni efficaci
Penso anche al grave paradosso sogna segnalato brevemente da Merloni per cui l'aumento della ricchezza viene pagato con la distruzione del lavoro
E la questione dell'esclusione sociale non riceve la dovuta attenzione
Noi non abbiamo soltanto un problema gravissimo in particolare al Sud di disoccupazione
Abbiamo un problema di crescente esclusione sociale cui cioè una parte crescente del popolo italiano non è più tale in quanto crescono in settori consistenti della nostra società civile fenomeni di non partecipazione di anomia sociale di esclusione sociale
Due parole brevi sul rapporto con la sinistra in specie con il PDS
Non mi soffermo per ora sul tema del centro vorrei dire qualche idea più avanti brevemente non mi soffermo su questo problema che pur forse oggi il più importante
E non vorrei ripetermi troppo ne ho parlato quasi infinite volte in tanti articoli su Avvenire sul Sole ma occorrerebbe esaminarlo questo aspetto con molta attenzione andando indietro nel tempo fino a citare gli antefatti strutturali negativi
Di questa situazione del centro creati da decisioni politiche molto problematiche assunte tra il mille novecentonovantadue e il mille novecentonovantatré decisioni che prese anche da una forza politica che allora rappresentava circa un terzo del Parlamento italiano
Ma qualche parola sui rapporti con il PDS con l'Ulivo
L'esperienza dei primi cento giorni di governo e più in generale quella dei rapporti appunto all'interno dell'Ulivo appare nel complesso abbastanza positiva ma non esaltante
Non in forme apertamente clamorose ma comunque abbastanza avvertibili non sembra innegabile una presenza
Crescente del PDS e dei suoi uomini in molti settori della vita della comunicazione della cultura e dell'attività di governo
E questo qualche volta al di là del pur notevole rapporto rappresentativo che il PDS incarna
Sembra perciò importante per la vita stessa della coalizione formarsi un'idea dopo cento centoventi giorni di questo andamento ed eventualmente reagire
C'è tra di noi mi pare un accordo completo sulla lealtà da mantenere verso l'Ulivo ma il problema è appunto come starci non soltanto stare dentro ma come starci
E come selezionare la classe dirigente di governo espressa dall'Ulivo nei suoi vari livelli venendo al primo posto le ragioni della coalizione del programma di questa coalizione e non solo le ragioni della forza egemone all'interno dell'Ulivo
A me pare saggio riaffermare la fedeltà dei popolari all'Ulivo e al governo
Ma rimane tuttavia in piedi la domanda che è una domanda strategica
Se sia opportuno affermare e riaffermare ad ogni piè sospinto che la scelta dell'alleanza col PDS è strategica e e a quel che talvolta si lascia intendere del tutto irreversibile
Ora se questa striscetta fosse totalmente irreversibile
Qualche problema andrebbe sollevato perché non è chiaro a molti tra cui quello che vi parla
Quale orientamento fondamentale prenderà la cultura del PDS e dei suoi uomini se cioè sarà una cultura socialdemocratica
Ho una cultura liberale di sinistra come ormai gli è sostenuto apertamente da molti uomini del PDS
E affermare che il PDS si colloca entro lo schieramento liberale incarnando l'anima liberale di sinistra viene a dire una cosa molto semplice che la dialettica politica futura in Italia sarà sostanzialmente gestita da liberali di destra da una parte e liberali sinistri di sinistra dall'altra
Di fronte a questa situazione che ad tempo culturale e politica dell'ovvia e la domanda che posto occuperebbero i popolari
Non è chiara molti credo la concezione delle istituzioni
Dei rapporti sociali della solidarietà della rappresentanza del rapporto tra cittadini politica e istituzioni in testa maturando nel PDS
Ho quasi finito
Altri in contatto con le molteplici situazioni locali potranno dire meglio di me l'ultimo intervento il primo dalla mattinata del segretario provinciale di Trieste l'ha detto
Potranno dire come evolve a livello territoriale micro il rapporto tra l'Ulivo e il PDS
E vengo infine a qualche spunto sul Partito popolare
Purtroppo ieri non ho sentito la relazione del segretario Bianco
Ma spunti felici sono varie volte che già di nel dibattito tra cui il riferimento all'ispirazione cristiana e lo spirito religioso
La qualifica di partito popolare di ispirazione cristiana è estremamente impegnativa su entrambi i versanti versante dell'aggettivo popolare dell'aggettivo cristiano e va meritata giorno per giorno
E ormai superato a credo per merito di tutti e in specie del gruppo dirigente nazionale la Green la crisi la crisi gravissima sorta del marzo mille novecentonovantacinque per i ben noti eventi
Su ciò che li ha provocati il nostro giudizio morale e politico entrambi gli aggettivi sono importanti deve rimanere severo
Ma nonostante il superamento di quegli eventi rimangono a mio avviso interrogativi sulle possibilità futura del partito popolare
Che per una serie di motivi non si è attestato intorno a quel dieci per cento che veniva considerato non a torto un livello ottenibile
è stato detto e ridetto e non si può che sottoscrivere che al di sotto di una certa massa critica non si può scendere siamo persuasi che la presenza del paese del Partito popolare e della sua visione morale politica economica sia necessaria e indispensabile all'esito del buon funzionamento del sistema politico
E le domande sono state molte volte poste come far crescere una più ampia e almeno in parte nuova classe dirigente popolare
Come inserire nel partito a livelli di responsabilità elementi e soggetti provenienti dalla società civile
Come riuscire a parlare all'opinione pubblica in prima persona in modo comunicativo
Senza dimenticare che il nostro futuro elettorale e rappresentativo non sta in primo luogo nel tentare di rosicchiare qualche frazione vicina al PDS
Ma nell'indirizzarci anche a quella parte di elettorato ex DC che oggi si riconosce pure in Forza Italia e nella lega
Fa parte del compito o della missione del Partito popolare il recupero di consensi nell'area moderata ma un risultato positivo di questa portata
Non potrà a cadere fino a che non venga recuperato un rapporto migliore più comunicativo con l'opinione pubblica
Sinché l'elettore non comprenda dove vuole andare il Partito Popolare
E qui mi pare che dobbiamo fare sufficiente chiarezza
Chiarezza per ora in parte mancante sull'obiettivo ultimo della strategia dei popolari e sul quale aspetto il congresso dovrà dire una parola centrale occorre ricordare che lo scopo del congresso in primo luogo non è l'elezione di un segretario ma è la scelta di una linea politica
E mi sembra che qui ci siano due linee dinanzi a noi che occorre per chiarire non ecco da oggi ma certamente sarà importante nella fase di dibattito e nella tenuta del congresso
Sì sì
Stesso due minuti e ho concluso
Sì quindi le due linee che mi pare ci siano dinanzi a noi ci sono da una parte dare priorità compiuta
Allo sviluppo e all'espansione del Partito popolare entro una struttura in qualche modo di bipolare del sistema politico italiano per un lungo periodo
Oppure pensare a una struttura diversa in cui sia inseribile un terzo polo l'idea del centro com'è chiaro può essere interpretata in queste due misure
Un cifra forzare il centro delle due dei due schieramenti di centrodestra e di centrosinistra oppure pensare a una federazione di centro che costituisca un terzo polo
Mi sembra che sotto questo aspetto la domanda centrale strategica rimanga in piedi
E concludo con un riferimento che è stato fatto anche da altri all'assemblea costituente del luglio mille novecentonovantatré e a coloro che hanno promosso quell'esperienza essenziale da cui è nato il nostro partito
Era il cosiddetto gruppo dei quaranta che per mesi si riunì alla Camilluccia per convincere un Martinazzoli come sempre forse riluttante e perplesso
Riluttante perplesso perché la decisione di tenere di convocare l'assemblea costituente non fu Presa da Martinazzoli che alla fine di un lungo periodo di spinte e controspinte nate soprattutto dal gruppo dei quaranta
Bene noi siamo figli legittimi ossia figli in continuità con quell'assemblea
Non siamo come forse ci si intende una parte dell'opinione pubblica il residuati della scissione del marzo novantacinque o una frazione quella dell'ex sinistra DC dell'antica Democrazia Cristiana
Noi siamo i figli e gli eredi di un preciso atto politico Holbrooke lungimirante alla cui l'ingiuria lungimiranza non ha tuttavia corrisposto uguale saggezza di scelte in specie dalla metà del novantatré alla metà del novantaquattro noi non siamo figli di una scissione siamo i figli dell'Assemblea costituente
Occorrerebbe allora anche pedagogicamente riprendere noi e trasmettere all'opinione pubblica il contatto con quell'evento il cui scopo fondamentale era di consentire la ripresa in forme nuove della tradizione del popolarismo dell'antica Democrazia cristiana e se occorre dirlo e credo che occorra dirlo del cattolicesimo politico italiano grazie
Gargani invito tutti quelli che intervengono a tener conto di almeno di un'auto contingentamento ieri è successa una cosa incredibile ad un certo momento all'assemblea votata anche tutta una serie d'inviti a parlare e se ne sono andati ci ritroviamo questa mattina su una sempre una visione è terribile e poi ne difficilissimo far parlar d'ordine fare ascoltare governare l'ascolto ecco quello di ieri è stato un gergo decisamente perverso che non deve ripeto Giovanni io ti dico con molta chiarezza sincerità siccome ho fatto fare un calcolo matematico tra quelli che hanno parlato di più quelli che hanno parlato di meno io ho scritto perché sono dei dieci minuti non mi mantengo
Credo che nella media non solo presuntuoso se mi colloco nella media utilizzerò quindici sedici minuti qualche problema di questo tipo
Quindi siccome io non ho mai avuto simpatia due mila rinnovato la simpatia presidenti che dei congressi come Colombo simpatia non me l'hanno mai dato io non son riuscito mai a tornare io ritengo cari amici che
Questo Consiglio nazionale
Che poi non dovrebbe avere questa Strehler questa questa stretta finale perché era convocato per discutere tra di noi
Comincia un itinerario congressuali
Ne tirare congressuale rispetto al quale credo che debba arrivare davvero dopo un periodo di emergenza chiarimento su alcuni temi sono quelli che io tratterò sia pure senza un coordinamento logico per esser breve perché su alcune questioni io credo che ci sia un equivoco
Questo è vero che si deve essere eliminati noi dobbiamo arrivare credo che io mi colloco tra i pessimisti tra quelli che ritengono che sia difficile l'attuale momento partito ha difficoltà dell'attuale situazione con il sistema elettorale che abbiamo con il bipolarismo dilagante abbia difficoltà forti difficoltà
A poter non tanto come Bonfante giustamente ieri sera e diceva recuperarono sull'identità che ha ma la sua visibilità la sua possibilità di far politica e allora rispetto a tutto questo itinerario credo che siccome quello del congresso è l'ultima occasione che abbiamo i quesiti che di fondo che si pongono devono avere una risposta di ritiro brevemente
Dovevamo proposito quando abbiamo troppo recuperato la storia dei cattolici democratici con la rottura con Buttiglione
Che era quello di costruire un'alleanza politica strategica di lungo respiro don alleanza solo per fare il governo né un'alleanza solo elettorale ma addirittura un'alleanza per determinare una solidarietà politica e sociale nel Paese
Questa questo non vi è stato non vi è stato non poteva esservi una preparazione adeguata perché c'è stata la scissione e abbiamo dovuto pensare alla nostra sopravvive
Non si è riusciti a maturare una coscienza del centrosinistra
Come viceversa all'epoca dalla Democrazia cristiana era stata fatto ma al nostro interno ci siamo divisi tra quelli che hanno osannato atleticamente all'accordo col PDS perché convinti di vincere forse di essere protetti da un partito
Che ahimè appariva nuovo rispetto al nostro
Quelli che hanno ritenuto io credo più correttamente che la solidarietà tra i partiti dovesse presupporre il rispetto dell'apporto peculiare di ogni forza politica e in particolare del ruolo dei popolari però loro cultura del loro insediamento sociale
Il primo equivoco dell'Ulivo io credo che sia questo e se noi del dibattito non sciogliamo questo modo con chiarezza per dire quali sono le nostre idee io credo che non facciamo un'opera adeguata di preparazione del congresso una solidarietà tra partiti è il punto più alto della polizia ma questa solidarietà
Presuppone il riconoscimento dei valori di ogni partito
A porta con sé del comune impegno della elaborazione dei programmi
Questa preziosità della politica che ci appartiene e l'armonia della coalizione e un valore questo che appartiene alla tradizione degasperiana non tanto storici hanno alla tradizione degasperiana
E che il Partito popolare non è riuscita a recuperare perché privato del consenso
Di un compro consenso del suo naturale insediamento sociale
Il partito rappresenta un insediamento sociale limitato che lo riduce a partito minore non più in grado di poter produrre elaborare in coalizione il pericolo deriva dunque dalla volontà di pervicace del PDS della sinistra in genere di azzerare il passato
Tutto il passato e quindi anche quello della Democrazia cristiana in primo luogo per l'ossessione di doversi liberare il PDS dal comunismo e dalla sua storia
PDS non si rende conto che a differenza dei popolari e la loro storia la storia del comunismo da una storia d'errore ad una storia finita mentre la democrazia cristiana non ha niente da rinnegare e i suoi cinquant'anni se non le deviazioni errato Illy sopra i cinquant'anni di storia democratica
Hanno consentito che il Partito Comunista Italiano
Diventasse alla fine un partito democratico per questa ragione la consistenza e la funzione dei partiti è fondamentale proprio per caratterizzare la coalizione ogni fuga in avanti
Come la prospettiva di un movimento unitario il Partito Democratico trovi è una risposta sbagliata e un esibizionismo Pseudo culturale alla Veltroni siamo tutti d'accordo su questo
Io credo la domanda su quale ancora dobbiamo andare a fondo che conosciamo
Dobbiamo riconoscere però che c'è un'anomalia nei rapporti tra i partiti una scarsa intesa e lo scarso rispetto reciproco che incidono profondamente sulla tenuto dalla coalizione
Il centrosinistra non pone alle attuali condizioni ed è cosa che dobbiamo
Ricordare ogni giorno per i complessi programmi che si devono realizzare non può essere solo un accordo elettorale neppure solo un accordo di governo ma un accordo di strategie di espressione di un insediamento sociale credo che questo la cosa a cui dobbiamo mirare bisogna prispolone poté nel conto dalla nostra storia delle nostre ragioni si regolarizza era il rapporto nell'ambito del centrosinistra se da parte del Pd essi in primo luogo verrà riconosciuto fino in fondo il ruolo e la storia del Partito popolare
Io qua credo di avere un'idea un po'diverso forza rispetto
Perché abbiamo dove siamo assistiamo ad una evoluti amo assistiti assistiamo ad un'evoluzione del PDS
è un ruolo quello polluzione superficiale e allegra
PDS c'è un brillante articolo di Barbara Spinelli sulla Stampa del mese di luglio dice che
Non ha fatto i conti con la storia perché il comunismo ancora non ha fatto i conti con la storia e io aggiungo che il comunismo il Partito comunista ancora non ha fatto non fa i conti con la storia italiana non fa i conti anche con Tangentopoli rispetto a questo allora se noi consentiamo che la evoluzione del partito democratico della sinistra avvenga superficialmente allegramente senza il travaglio e noi dobbiamo consentire secondo me è anche questo
Io credo che il PDS si sente in qualche modo assolto dalla storia auto la palingenesi rispetto alla quale non deve dar conto nessuno anzi
Chiede conto ai democratici cristiani per cui la parola ex comunisti non c'è ex democristiani è una cosa estremamente negativa che bolla per sempre
E anche chi fa politica
Se questo è consentito io credo che noi abbiamo una qualche difficoltà ad andare avanti e allora ci dobbiamo porre un problema
Nonostante queste le nostre peculiarità e nonostante noi
Rispetto alla nostra storia abbiamo avuto ragione non dobbiamo rinnegare niente ma abbiamo pagato più degli altri nonostante queste peculiarità il risultato non soddisfacente del del partito alle elezioni ha pesato sulla costituzione del come sul rapporto con il PDS sulla nostra capacità di autonomia e purtroppo sulla natura del rapporto il centrosinistra la nostra sfida nel novantacinque era sulla tenuta autonoma del nostro partito sulla capacità di costruire la ragione è l'anima del centrosinistra differenza dei secessionisti di Buttiglione per ben la nostra autonomia la nostra capacità di condizionare l'alleanza dell'Ulivo era questo il nostro proposito di formare un centro forte particolarmente rilevante costituito le ragioni per la quale pensavamo di essere diversi dai secessionisti e di recuperare la storia dei cattolici democratici nel nostro Paese oggi però non è questo interrogativo ce lo dobbiamo porre se la nostra posizione nella coalizione la nostra capacità di mantenere intatto il nostro patrimonio nostri programmi vale qualifica la coalizione di centrosinistra siamo in grado di mantenere quell'autonomia per la quale abbiamo combattuto
Per la quale abbiamo affermato la nostra superiorità come partito dalla grande ispirazione dei grandi ideali
è una domanda che dobbiamo porci con realismo
Perché io credo che su questo probabilmente abbiamo qualche difficoltà
Se va bene chi è gradito agli altri partiti e in particolare al PDS e chi non è gradito non può far politica io credo che rapporti diabolica non ce ne saranno mai tra di noi
E il partito dei cattolici perde ma sotto l'umiliante orgoglio non come fatto di facciata
Ma come problema di fondo dalla sua politica dei nostri ideali di quello che vogliamo portare avanti e di quello che la nostra qualificazione
Sia ben chiaro inversamente proporzionata alla nostra consistenza elettorale perché credo che lì sia la scommessa essere validi ed essere condizionanti nel centrosinistra in maniera completamente inversamente proporzionata alla nostra consistenza elettorale
E allora
Se questo è vero noi dobbiamo non vi scandalizzate rito
Nonostante il trasformismo di Landi
Nonostante ieri non so se avete apprezzato un bellissimo discorso di Graziani eravamo in pochi il quale io credo che sia il frutto del bipolarismo del sistema elettorale oggi a mancata consistenza dei partiti e la ma anche il mandato protagonismo dei partiti porta ad aprir bottega e nella crisi delle ideologie runiche che imperante il liberismo per non si sa bene che cos'è ma è una cosa negativa sul piano economico come sul piano civile
Si apre bottega e ogni posizione personale finisce per essere un punto di riferimento effimero ma un punto di riferimento che tiene all'attenzione per alcuni metri da Di Pietro a Dini a tutti gli anni
Tutto questo credo che sia contrario alla nostra storia tutto questo credo che sia contraria a quel centrismo che noi dobbiamo costituire approva storicamente ha un altro significato ma siccome quel centrismo degasperiana doveva recuperare la democrazia gli spazi della società
Io credo che il centrosinistra abbia ancora questo compito questo nuovo compito non per la Seconda Repubblica ma per una fase diversa della Repubblica dal nostro paese però se questo è un se queste sono le premesse se questi sono i due o tre interrogativi che noi dobbiamo porci su quale credo che un chiarimento sia necessario io sento dire dobbiamo qualificare il nostro partito lo dobbiamo qualificare rispetto ai programmi
Fuori da questo consiglio nazionale ieri una otto discussione con Grassini portava chiedere fortemente non so se lui interverrà oggi presente diceva la nostra qualificazione sui temi io ritengo che questo nel terzo punto sul quale mi consentite una parentesi perché io son promesso di dirlo in ogni discorso non è una strategia personale
Ma trovo con la sordità incredibile rispetto a questo tema perché ognuno lo sorvola noi non riusciamo e abbiamo difficoltà a poter collocare il nostro partiti in una dimensione sociale
Perché la interpretazione del bipolarismo e l'equivoco quindi dell'Ulivo è in una cosa di Veltroni mi ha detto che io ho notato non so se nel mese di giugno di luglio entrare nell'Ulivo senza passare attraverso i partiti
E il pericolo che si costituisca il centro e il centro vero come noi vogliamo non nel centro trasformisti qua e perché si sono per il bipolarismo e quindi si arriva a fare i conti con una realtà che forse Liberata l'UDC in termini negativi lo dico in termini positivi ha fatto ha posto fine a quella rivoluzione delle singole del nuovismo e vorrei trovare un punto di mediazione che in definitiva poiché quello il centro e quindi la sua rappresentazione alla sua rappresentatività
Allora se il bipolarismo significa questo e se il bipolarismo è frutto del danno che quel referendum ci ha provocato
Non è per le mie nostalgiche proporzionalisti che parlo di questo problema perché non possiamo non parlarne ma dobbiamo prendere un'iniziativa oppure pigliare atto della difficoltà anche noi abbiamo di poter vivere come partito all'interno di una situazione Chiapponi questi problemi ripone in maniera completamente disarmonica a le cose che noi vogliamo portare avanti
Però siccome il partito si deve qualificare su un suoi programmi io ne voglio indicare uno e vorrei parlarle anche questo è un tema ostico
Che mi ha portato tante amarezze all'Inter l'interno del partito e tante incomprensioni anche congressuali che è uno dei temi ne scelgo uno sui quali noi dovremmo qualificare la nostra posizione è il problema della giustizia
Riforme istituzionali ometto di parlarne perché Stone nel tempo
Deve mettere a dura prova tutta la politica dell'Ulivo c'è uno che l'ha detto ieri se l'Ulivo non riesce a far funzionare la Bicamerale quindi non riesce a portare avanti le riforme Betteto che il fallimento sia nei fatti
La Bicamerale si deve occupare di un problema che oggi non è un problema come prima com'è stato fino a qualche anno fa la giustizia come un problema limitato parziale non un problema di civiltà giuridica o di civiltà tout court
Oggi proverà dalla giustizia un problema dirimente
E noi su questo non possiamo non avere una nostra caratterizzazione bianco ricorderà che dall'ufficio politico
Lo dico per dire una esagerazione io non avrei fatto al raccordo con il PDS solo su quello sulla giustizia avrei denunziato il ministero rinunziato a qualunque cosa pur di caratterizzare una nostra posizione
Che chiamiamo sbrigativamente garantista ma che è sofferta perché è il problema della civiltà giuridica che tramonta
Ma scusate tutto quello che è avvenuto nel mese d'agosto io vedo la vostra disattenzione anche su questo non è un problema specifico né
Di fissati della materia
Quando è un è un particolare del tutto trascurabile
Ma quando si è suicidato una persona che si chiama mensole un magistrato ha detto che quella persona era eticamente riprovevole
Un magistrato il magistrato che indagava il quale non ha avuto la possibilità di dire ma quel personaggio affatto questo secondo me va detto è di ha dato un giudizio di valore
Oggi la giustizia soffre di questo giudizio di valore a fronte del fatto e della sanzione sul fatto pipì del fatto e del diritto che dovrebbero regolare le cose dalla giustizia
E questa è una crisi non di poco portate una crisi fondamentali giustizialismo deriva da questo
Che la condanna politica che ne deriva non solo alla politica che facciamo noi ma alle istituzione deriva da questo giudizio di valore che è il presupposto per l'azione giudiziaria e quindi la sua condanna
Ma allora quando Caselli scritte su un giornale dice che la politica la pretesa di rappresentare tutto l'universo sto arrivando
E invece la magistratura dovrebbe esser parziale cioè limitata ad un settore
Mostra chiaramente di sposare una tesi diversa che politica soprattutto quando poi concludere lo stesso articolo che
Intanto è stato possibile un'azione dalla magistratura perché niente di meno siamo passati alla seconda Repubblica cioè il potere politico impediva alla magistratura di attuare giustizia la Seconda Repubblica
Ha consentito tutto quindi lo scardinamento della politica la Prima Repubblica allora la magistratura
Così di chi c'è una confessione giusta le dobbiamo discutere di quest'auto una valenza politica e che una cosa che io sto dicendo da vari anni che è una cosa anomala che è una disarmonia che è una crisi istituzionale di enorme portata che noi dobbiamo correggere
Però siccome la politica su queste cose credo che sia importante l'indirizzo di governo gli indirizzi istituzionali credere siano importanti
Io credo che su questo noi dobbiamo essere molto coerenti ad essere molto esigenti molto esigenti
Io penso che passato tanto tempo io considero il nostro partito totalmente rinnovato soprattutto perché fatemi dire una cosa rozza chi stava in una posizione più critica un chi era non classificabile nel rinnovamento del rimasto Buttiglione quindi è stato un fatto traumatico che ha qualificato il nostro argomento l'ho detto altre volte
Credo che siamo arrivati nelle condizioni di poter richiedere davvero
Una commissione d'inchiesta parlamentare che si occupi di questa problematica non solo di Tangentopoli Aldo applicazione della giustizia in questi anni
Per capire se la valle dell'aula valenza politica il valore politico e la giustizia ha avuto ha travalicato i compiti venne in Tangentopoli ha messo tante cose che non doveva porci
Oppure no
Una commissione parlamentare d'oggi e matura non la chiediamo alla maniera di Craxi naturalmente la chiediamo rispetto ad un giudizio oggi di valore istituzionale che abbiamo per equilibrare i poteri per correggere questo squilibrio che porta ma io poi devo dire una cosa che forse voi questa vi prego di essere tutti attenti su questo perché io credo che forse Ravenda dopo Tangentopoli ci siamo Sergio di patente lo dico in via come presidente dei gruppi
Il sette agosto il governo ha fatto un decreto legge incredibile
Sette come sapete che c'erano duecentodiciannove ho finito Giovanna facendo Genova la legge sul terremoto
Quando io piango se lo ricorderà votai contro il bilancio perché non c'è il rifinanziamento del terremoto
Fu detto che c'era un certo capitolo ottavo in quella legge che era il capitolo ottavo del terremoto del TAR di Napoli
Che non poteva essere rifinanziato noi trattammo perché fosse escluso quel titolo ottavo Non ci riuscimmo poi non ci fu un rifinanziamento del terremoto per le abbiamo patito anche per questo nessuno
Il decreto legge del due agosto rifinanziarsi solo il titolo ottavo di Napoli per pagare quattrocentocinquanta miliardi alle imprese private
Cioè la sanatoria questa la sanatoria non ce ne sono altri imbottito l'ottavo scandalizzare ha scandalizzato l'abbiamo patito per questo titolo ottavo scusate non è un riferimento parziale o provinciale l'altra parte che aveva avuto il terremoto non ce n'
Due agosto degrado vada avanti
è stato rifinanziato per quattrocento cinquanta miliardi il titolo ottavo non lo so come tali
Allora se c'è la sanatoria di questo tipo
Non chiediamo noi sanatoria perché sanatorie noi non abbiamo mai chiesto e colpi di spugna non abbiamo mai chiesto l'abbiamo fatto un tentativo forse era intempestivo quello di correggere alcune norme
Per avere appunto una determinazione forte rispetto ad una linea di indirizzo giudiziario e quindi di diritto da applicare di sanzioni vere per distinguere il grano dal loglio questo volevamo avevamo regolarizzare alcune norme che potevano essere precisi per le sanatorie non abbiamo mai chiesto e allora senso questo piano noi dobbiamo poter esprimere una nostra opinione tessere rigide rispetto ad una riforma della giustizia io non voglio parlare del giudice unico che si intravede perché ritengo che andare verso un giudice unico monocratico che in qualche modo trascurò la collegialità credo che sia un errore storico ma il problema o poco più specifico erano il tema ma questo problema credo che deve essere all'attenzione di tutti noi non possiamo avallare questo tipo di sanatoria perché davvero in contraddizione
è vero che Bassolino lo popolare
Però credo che la popolarità
Non può però fa parte del Consiglio dei ministri però non credo che può determinare una cosa di questo dispiace per i napoletani va comunque credo che questo vada inserito in un contesto più ampio è il titolo davo come tale non può avere un rifinanziamento sono credo che un po'di scandalo Croce ho finito
Questo non è un aspetto particolare un aspetto che rientra in uno dei punti se vogliamo caratterizzare il partito rispetto ai singoli problemi perché questa dimensione della equilibrio dei poteri e quindi della civiltà del diritto e il punto più importante che io credo possa qualificare la politica del partito popolare
La parola Marini
Ma cari amici io
Per la verità di Roma ieri pensavo di svolgerà in questa occasione il mio ruolo un po'tradizionali in quest'ultimo periodo di operaio del partito di occuparmi di statuto o regolamento che dobbiamo approvare debbo dire però che già uno stimolo c'era stato nella bella relazione di bianco l'altro di ieri sera particolare nella fase conclusiva del dibattito poi stamattina alla Dorigo secondo me opposto un punto che merita qualche
Risposta
Io debbo fare su una premessa poi entro velocemente nelle tre o quattro riflessioni che si può fare la premessa è questa
Ma chi ha vissuto la nostra storia di questo paio d'anni che abbiamo dietro lo spalle come può continuare ad attardarsi a dire non sappiamo bene ancora chi siamo qual è la strategia c'è una linea abbiamo combattuto per la linea
Sì non avessimo avuto la capacità di fare scelte decise
Prima delle elezioni regionali in quando si faceva fatica a trovare il candidato io scriverò poi non lo scriverò niente come ho fatto mai non lo fa una menorah ma
Molti di voi hanno idea di quello che facemmo allora i determina
Ma la svolta che ha portato al ventuno aprile mi sembra un modo proprio antico poco producente di ragionare tra di noi perché i relatori Latronico parlo solo di stamattina no
Pone un punto un nostro limite oggi noi chi siamo e dove vogliamo andare e le idee chiare sulla prospettiva media nel nostro Paese l'abbia
La Torino oppone il punto
Abbiamo un ritardo di capacità di elaborazione programmatica il Paese ride una fase di forti contraddizioni
Di grande difficoltà l'azione di governo fa fatica a decollare perché non è facile no perché il Governo non abbia questa capacità e noi dobbiamo recuperare questo sì
Cosa fare nelle grandi questioni che riguardano la vita del cittadino italiano
Poiché siamo tutti consapevoli io sono profondamente che il nostro problema strategico la quantità ridiventa qualità e quello di recuperare un consenso che ti ha gambe alle nostre ambizioni che chi ha sostanza nostro nome al nome difeso di partito popolare e quindi questo è un problema vero tentiamo di avere la consapevolezza che questo recupero nell'attuale situazione italiana non si fa continuando a discettare oltre il necessario
Sulla nostra prospettiva sui valori da dove veniamo chi siamo e continuare no larga parte della nostra capacità di elaborazione di azione politica deve andare sull'elaborazione delle risposte
Sulle questioni che riguardano i giovani il Mezzogiorno non Bossi
Ma il problema della lega e la Lella la secessione non c'è ma anche quello è un problema qui dobbiamo recuperare un ritardo e voglio dire dobbiamo rimettere le mani anche nella struttura di partito per affrontare questo ritardo
Perché non potremo appaltare ai gruppi parlamentari questo lavoro integrazione necessaria i gruppi parlamentari possono fare mai partito a questa necessità di ritrovare le risposte strategica i grandi problemi perché
Io
Mi sono dato io dicevo prima ora di prendere la parola tre domande mi faccio ma risponderò un'altra volta quando avremo più tempo e
Quali sono i problemi dell'Italia oggi o se volete dei Paesi industriali in una fase di grandi cambiamenti e di ancora limitate risposte strategiche
Così è avvenuto il ventuno aprile cosa possono dare i popolari io faccio solo qualche cenno oggi perché avremo o altre occasioni
Ma qual è il problema dei Paesi industriali oggi strutturali di fondo
Io l'avverto quando continua a sentire elettori o amici o gente che dice ma
Si esce da questa difficoltà a quanti di voi capita tutti forse si esce perché la gente avverte una vita dura difficile se pensate al lavoro dipendente alla famiglia monoreddito
In astratto sganciato da ogni altra considerazione come si può dire che il rapporto salari
Inflazione e moderazione si salariale alle famiglie monoreddito negli ultimi quattro anni ha tolto in potere d'acquisto cifre rilevanti
Come si fa a non a dare risposte a chi guardando alle difficoltà dello stato sociale di pone problemi con i quali la Rossi e alle prese in questi giorni
Ed io ancora questo vizio ce l'ho pure io rispondo rassicurando
Di Roma B quindi ne usciamo
Manca la consapevolezza imbroglia l'Italia agli analisti dalla politica la grande opinione pubblica che da queste difficoltà non usciremo facilmente
Abbiamo imboccato una fase in cui la conquista l'acquisizione
La difesa anche delle aree deboli che pure debbono essere difeso come dirò trova dei limiti nelle strategie generali dei Paesi industriali non si uscirà facilmente
E questo qualcuno deve cominciare a dire cioè a disegnare lo scenario perché dopo aver disegnato lo scenario costruisce la soluzione strategica politica per uscirne
E le novità sono straordinarie
Noi facciamo faticano i Paesi industriali d'assicurare tassi di sviluppo elevati
Per ragioni più generali
I capitali che si muovono con una velocità cui non eravamo abituati un calo generalizzato dalla domanda un costo del danaro in Italia che è anomalo rispetto ad alcune cose e quando i Paesi industriali li difendono questi tassi d'interesse
E accaduto una rivoluzione
Alla scuola sindacale
Ci insegnavano che l'equazione più investimenti più o
Produzione più occupazione è un'equazione che negli anni Sessanta funziona
Poi il ciclo durata quindici anni non si correva e cambiarli tutti gli anni
Oggi un dato strutturale la quale non si usciva
E che non basta più è necessario far crescere l'economia perché la premessa per tutte le altre cose che dolorosamente si debbono fare difficilmente si possono costruire se non c'è non puoi costruire la prospettiva ma il rapporto è saltata
è saltato
Per questioni di fondo che
Con le quali fare mi conti anche nel futuro
Il progresso tecnico è stato utilizzato pure nella prima rivoluzione industriale non a caso c'era che con la chiave inglese voleva spezzare i telai
Ed è sbagliato non si può fare non si faceva allora non si fa oggi
La differenza drammatica è che oggi la corsa della ricerca applicata ai sistemi produttivi è continuo non si ferma mai e gli aggiustamenti e i punti di equilibrio nuovi bisogna ricercando i volta per volta
E il lavoro con la crescita della produzione non è più assicurato e quindi la politica la società deve costruire delle soluzioni faticose diversa dal passato che dovranno riguardare tutti
C'è un invecchiamento della popolazione che abbassa la qualità della domanda
Si chiedono più servizi sociali più servizi alle persone beni durevoli è una cosa diversa il giovane che lavori a reddito rispetto all'anziano e sono condizioni dalle quali difficilmente noi usciremo a tempi brevi forse non usciremo mai
Allora caro Graziani quei per questo alcuni quelli che ieri sia di stampo la
Risposta liberista la semplificazione liberista sta lì dietro l'angolo
Ed è la via più facile se la politica non riesce a costruire cose difficili ma nuove perché lì c'è quella è comunque una risposta che la destra italiana non ha saputo neanche dare anche se ci ha provato negli anni poco nel poco tempo che ha governato
Questa è perno inadeguata è inaccettabile ma è in agguato
E qui il problema delle privatizzazioni e della gestione dalla politica economica di questo governo non può essere ridotta a slogan
Ma chi può dire
Che il mercato oggi non deve essere rispetto a quelle premesse che ho fatto rispettato
Senza rispettarlo non si cresce la fine del comunismo su queste venuto
I sindacati non sono idioti o più deboli di quando c'ero io o altri eppure tutte le volte che si siedono al tavolo delle trattative debbano concedere leggendo i giornali di oggi qualcosa sulla flessibilità
Qualcosa sul salario se hanno la consapevolezza di questi problemi che sto accennando
E allora noi Partito popolare ecco qui rifletteremo
Sì alle privatizzazioni è una linea che si può accettare
Ma possiamo noi se le considerazioni che io ho fatto abbandonare la preoccupazione di difendere un filo di keynesismo
Ho un filo di preoccupazioni dall'ordine LSD Beveridge e li buttiamo via perché la risposta nostra e le privatizzazioni e basta la mitizzazione di questa risposta è sbagliata anche sul piano della riflessione economica e basta
Questo qualifica la posizione di un partito
E la nostra alleanza col PDS strategica non per ragioni ideali o per ragioni di di di di convenienza o di costruzione di Sensi amorevoli che non abbiamo conosciute nel passato e strategica perché la risposta a questa impostazione a livello di governo nella realtà della forza politica l'organizzazione politica italiana di oggi la può dare la nostra cultura e la loro gli altri non sono in grado imbocchiamo saranno costrette ad imboccare la scorciatoia liberista che non dà risposte a questi problemi e da qui vengono fuori molte cose come difendere il lavoro non lo dico ora
Legando assieme sì per rispetto del mercato ma non abbandonando la capacità operativa dell'ente locale
Delle regioni una serie un punto di sintesi tra privato e pubblico che non può essere cancellato e che la risposta liberista invece cancella creando occasioni di lavoro anche in settori trascurati perché nei settori forti per quanto siamo capaci di governarli molti posti di lavoro non verranno
L'integrazione europea è un io sono contento di una cosa stavamo quasi in ferie quelli di noi che sono intervenuti su questo punto
Io
Debbo dire quando parliamo di economia mi sono trovato senza sentirlo d'accordo anche con Andreatta
Perché se i problemi sono questi tutto è difficile ma sganciarsi questa protezione questa Rete chi la carica Alitalia o la Francia o la Germania da solo non più l'Europa in questa competizione mondiale può creare forse non imporrà la clausola sociale ai Paesi del dumping sociale di chi ha costi del lavoro un quarto un quinto inferiori d'in quel un quarto un quinto del nostro però una strategia sono le urlare a europea può costruire la altrimenti la partita è persa
Non è recuperabile ma su questo siamo stati molti racconti seconda riflessione il ventuno aprile e la lega acque perché la lingua questo discorso perché la stabilità di governo non è più un'invocazione astratta
Una invocazione perché piatto a chi non piace un governo stabile rispetto alla confusione
Ma questi problemi richiedono come dato strutturale di fondo se qualcuno vuole cercare di affrontarli e di costruire una risposta che il quadro politico del Paese sia capace di coordinare di governare queste cose
Che ci sia una linea possibilmente non sbagliata e noi cerchiamo di contribuire a questo ma che ci sia una stabilità capaci di programmare a medio termine perciò
L'alternanza dei gruppi dirigenti è fondamentale la stabilità dei governi per un periodo abbastanza lungo altrimenti non si risponde a questi problemi con la tradizionale instabilità dei governi italiani
Noi le elezioni le abbiamo vinte
La destra non l'abbiamo sconfitta in Italia però
E chiaro il discorso
Noi abbiamo avuto una soddisfazione forte perché
Non lo so se non voi ma anche i nostri alleati più fatti pensavano di perdere o avevano la preoccupazione dei tre non campate abbiamo bloccato questa deriva
Che avrebbe portato con tradizioni e difficoltà perché in Italia la destra per la sua composizione non è in grado nemmeno di esprimere una posizione lineare liberista che sarebbe una risposta che non ci piace ma comunque sarebbe una risposta
Avrebbe portato cause confusione quindi abbiamo vinto ma forse è grande
E il problema politico dell'Ulivo oggi del centro sinistra e durare e dare qualche risposta
Se non dura in onda qualche risposta l'altra partita sarà persa
Perché le forze ci sono io non mi faccio illudere dalle difficoltà del porto che sono oggettive sul quale si può parlare un'ora
La la scommessa e sui risultati di questa vittoria impartì insperata
E allora qui ci dobbiamo dare tutti una regolata
Non esiste la possibilità di incalzare da parte nostra il governo a tre mesi dalla sua costituzione
Il governo ha sostenuto
E poiché ma ben qualche giornalista c'è allora voglio chiarire bene
Io sono d'accordo con Bianco è chiaro l'avete sentito bene in questo rapporto sulla stabilità di governo no non ci sono tra di noi Bianco pone un problema di gestione di questa cosa nel rapporto con l'alleato esterno alla coalizione
L'accordo c'è Bertinotti deve sapere che Luís alleato di una coalizione che ha un programma e che faticosamente noi dobbiamo confrontarci oggi dice vediamoci sulla finanziato un giornale dici ha dato un ultimatum io ho sfogliato gli altri dice voglio l'incontro sulla Finanziaria al cinquanta per cento Prodi ce la può fare
Non mi scandalizza né questa cosa Fossò l'approccio sindacale pure io luce la più un po'più radicale di metà per tradizione per formazione ma ce l'ho pure i Elia
Ma noi abbiamo bisogno per affrontare alcune questioni che pratichino fiducia del cittadino e del Paese a questa coalizione che dia la consapevolezza delle cose che dicevo prima
Che non c'è una gestione del Paese alternativa al centrosinistra per tentare di iniziare la risposta in questa fase a quei grandi problemi
E noi ci confrontiamo e piango fa bene a dire ma non è che tu alzi la voce e non cediamo se no deve essere qualche volta debbono cedere nuove ma sarà faticoso ma noi l'abbiamo detto agli elettori
Qual è la differenza tra noi e la vittoria del Polo nel novantaquattro che e ci fu un equivoco vero
Perché la forza centrale alleata al Nord con la lega al sud con ai
Non si parlava non si attaccavano in campagna elettorale Silenzio sulla strategia Marino noi abbiamo e ti programma poi c'è l'accordo con Rifondazione che vota il governo
Qui sta il punto non è di affezione noi siamo su una strada obbligata sul tentativo di tenere per cercare di consolidare una formula di alleanza che l'unica capace di dare risposta al Paese
Quindi discorso della maggioranza alternativa non non esiste Dio
Voglio voglio non voglio scivolare in discorsi che ci dobbiamo fare tra di noi in
Però certo ma chi può dire che su un provvedimento se il governo è capace di costruirsi un allargamento del consenso qualcuno lo critica perché su questo o quel provvedimento e a livello parlamentare capace di allargare l'area del suo consegnare i ricordi
Erano stati attenti che se noi abbiamo l'obiettivo anche di recuperare consenso dentro l'area del Polo
Una delle condizioni alla tenuta di questo governo
Come si fa al Papa non avere chiaro questo
Abbiamo abitudini antiche in Italia il consonanza delle forze politiche con i governi perché Buttiglione dice sempre Prodi al fiato corto è finito non c'è più
Perché capisce questo
Se Prodi ha successo durante sarà difficile per loro per legare più di confine dell'alleanza attenere questa posizione
Ma allora anche chi è affezionato a consolidare l'alleanza di centro sinistra deve capire che la tenuta del governo è un punto di passaggio obbligato a strategico non occasionale
Ecco noi dovremmo aprire mi fermo qui e lo faccio un'ultima considerazione se non so le parole anche se il discorso meriterebbe i popolari
Ma io le indico così noi una battaglia l'abbiamo vinta
Non perché l'ha detto l'ha scritto Baget Bozzo ma in generale noi siamo affezionati ho detto che io mi infastidiscono se vedo tre quarti tuo intervento che richiama le origini la storia
Mi fa venire in mente il film dei gesuiti quando gli spagnoli gli indios delle Amazzoni li mettevano a cavallo con la faccia rivolta al di dietro del cavallo era un modo di umiliazione molto di queste cose atroci
Non l'abbiamo vinta
La tradizione vera del cattolicesimo democratico in Italia quella che viene da lontano dalla fine dell'Ottocento che ha avuto questi alti e bassi cominciano a dire al di là della forza poi perché angustiare ci la forza nelle fasi politiche cresce diminuisce noi la vogliamo recuperare mi pare naturale
Siamo noi
Sono i popolari di quel filone che non basta esaurito la sua funzione anzi
E una festa dell'Unità gli ho detto guardate che trama ex che a Londra guardava a metà dell'Ottocento i guasti dalla prima rivoluzione industriale
E quel prete romano quasi
Che in quegli anni stava Nunzio nelle Fiandre
Che erano il secondo punto della
Della rivoluzione quotando ingiustizie che creava la risposta più che hanno visto le stesse cose la storia ha dimostrato che la risposta più giusto sul piano politico lavata papa leone non marzo
E e pure lui pensava ad altre cose non pensava a far politica
Quindi noi siamo agganciati a questa storia siamo fermi a queste cose ma
Ho già detto che
Siamo e credo che tra di noi veramente non ci siano divisioni sulla scelta strategica del centrosinistra per le motivazioni detto non ci sono
Poi possenti dice ma per sempre Posse per sempre vecchia volpe sempre niente per me il matrimonio per sempre e anche questa è discussa sta cosa norme per me questo sì poi con le nostre linee
Coi nostri peccati con le nostre contraddizioni ma quella è una cosa per sempre
Non mi sente mia moglie speriamo che qualcuno glielo dica morosi che largo lo può dire davvero
E e qui lasciamo stare per sempre ma in questa fase per quei problemi l'alleanza non è in discussione perché il centro autonomo è una cosa che non ci interessa
Ma oltre che la coerenza
Delle scelte che abbiamo fatto una campagna elettorale rapporto con gli elettori oltre che una legge elettorale
Che fa scegliere che non vogliamo cambiare perché l'alternanza è un bene per il Paese la durata dei governi ma c'è una cosa in più
Che oggi
Chi
Accanite sa questa o quell'area di centro questo quel ceto sociale nello scontro in atto nel Paese rischia di irrigidire le posizioni egoistiche di questi ceti dicendo io rappresentiamo solo voi
Quando invece c'è bisogno per la gravità dei problemi di riagganciare in una strategia politica e sociale i ceti del lavoro autonomo al lavoro dipendente a un minimo di idea di giustizia che non può essere cancellata nella prospettiva di questo Paese e che riguarda anche i i ceti del lavoro autonomo che hanno dei problemi del lavoro e della difesa della loro condizione
Che dice facciamo il centro autonomo e pensa di avere lì la base di consenso per costruire questa risposta politica che dovrebbe essere oggi alternativa alla sinistra ma poi basta guardare come si muovono sarà portato da una deriva a offrire posizioni di rigidità e di difesa anche delle posizioni sbagliate di certe posizioni qua e là nel Nord o in tutto il Paese
Noi siamo l'altra cosa
Noi siamo
La forza di centro attenta a questi interessi capace di coniugare gli interessi di questi ceti che non possono essere ricacciati indietro anche se loro anche loro dovranno fare dei sacrifici
E ricostituire un tessuto nella società che sia più unitario più capace di governare
Completamente
Questa è la forza del Partito popolare e D'Alema io poi questa storia sbaglia indovina deve essere comprensivo non è questo lo fesserie
Io ho una nella mia vita precedente politica ho avuto una lunga esperienza di rapporti con quei monti sciamo stare i fatti
Le risposte la lealtà questo conta e allora cosa deve fare
Se lui pensa ad assumere responsabilità magari più dirette di governo in un futuro che non sappiamo come si svilupperà
Se non ritrovare nel momento del crollo
Del riferimento ideale al quale sono stati agganciati se non l'idea della socialdemocrazia europea che mostra la corda come mostrano tutte le politiche che si ispirano l'elemento di solidarietà lecita la sua radice e sebbene pensare di avere ruoli maggiori per il Paese non è che può cadere in un pragmatismo totale si riaggancia questo lungo cammino noi non ce l'abbiamo questo problema di fondo
E quindi faccia il suo mestiere rafforzi il centrosinistra ma la il punto strategico perso fa sopravvivere questa alleanza e dagli il fiato per attentare di affrontare le grandi questioni siamo noi toccando se parliamo non voi
Nella capacità di proposta che riavvicini parte
Degli elettori del Polo faticosamente a quest'idea sulle grandi questioni le grandi risposte se non siamo capaci noi di riagganciarmi probabilmente la partita nel medio periodo sarà perso
Questo è il ruolo strategicità del della posizione del Partito popolare che deve essere netta
Caro leopoldo qui io qualche volta potessimo il mio pragmatismo sindacale in parecchie occasioni ma portato pura dire ma poi cito Tepe non citare Mattarella perché lui al mio presidente qui
Dicevano ma questo troppo rigidi sulla nettezza di questa cosa io proprio non ho dubbi perché legata alle questioni no esiste l'altro spazio
E invece esiste la questione dei contenuti e la consapevolezza che il Partito Popolare collocato lì
Perché vuol dire avete dalla Federazione l'avete tentato certo perché noi sappiamo che il Partito Popolare alla capacità di risposta abbiamo cercato di allargare l'alleanza io credo che la federazione le forze di centro nel nostro orizzonte a breve non c'è
Perché i socialisti dal loro punto di vista Sirica aggregano per recuperare senta se restano nell'alleanza di centrosinistra può essere non negativa questa cosa e Rinnovamento italiano ha mostrato insomma queste difficoltà che mostra resta il problema del rapporto col presidente del Consiglio
Questo sì è il nostro problema
Oggi del partito qua il Partito Popolare perché insomma poi Lombardi si è iscritto
Forse Prodi si scriverà anche gli altri a me quindi io poiché la matrice quella non è che ci sono filoni culturali così articolati e così è lì sia sul piano dei rapporti ed è presidente del Consiglio il nostro presidente del Consiglio
Che adesso è tranquillo per la stabilità di questa legislatura in parte perché ha un gruppo consigliare suo forte ma nella prospettiva le sinergie se la strategia politica passa da un rafforzamento
Di questo quadro lui deve essere interessata come siamo interessati non
Io gli voglio dire da parte mia ho finito
Quella intervista di Parisi sul Messaggero ad agosto
Fracci
Agile
Debole po'contraddittoria un po'intellettuali Sticky arzigogolata
Continuiamo il discorso ma non possiamo ripartire dall'intervista di Parisi che cercava di di ricerche concentrici
Nicola so che gli ha risposto diverse volte su questo punto Presidente aziona cerchi concentrici
Queste il ruolo dei comitati quest'atto dei partiti poi si intrecciano ci fu una strategia visibile e comprensibile solo le risposte non si costruisce ma insomma li riprenderemo in altra occasione vediamo di sviluppato secondo me questo è un tre questioni tre filoni che meritano un ulteriore approfondimento
Mattarella
Va bene sono era Emilio sento un qualche imbarazzo perché non è soltanto il fatto in questa sala una pessima acustica
Ma il fatto di parlare in una in una chiesa perché questa era una chiesa
Col palco al posto dell'altare
Messi in Cornu Evangelii pare è una cosa e qualche complesso lo crea per la verità questo forse avrà condizionato qualche nostro un po'i nostri lavori
E però qualche riflessione nei dieci minuti
Che l'alternanza dei lavori ci sono giorni in cui si parla tre quarti d'ora giorni così farà dieci minuti inevitabilmente
Qualche riflessione va fatta e Mele per la verità inizia con rimessione che mi è venuta proprio dal pensare che stiamo parlando e lavorando
In un ambiente che è una chiesa e dovrebbe sollecitarci qualche riflessione di ampio respiro
Ah pensavo stiamo operando
E stiamo dallo riflettendo
In un mondo con dal Coni segnali inquietanti
In Israele anche grazie al meccanismo del sindaco della città tanto cara Mario Segni
Si costruiscono case nei territori occupati
Si riaccende molto più forte il pericolo di conflitti
In Irlanda
Dopo qualche tempo di illusioni e speranze sulla fine del turismo dei conflitti
Ricomincia la spirale della violenza
A Cipro
Dopo tanto tempo di silenzio sono ripresi contrasti violenti
In Iraq Saddam torna sul luogo del delitto
E il governo americano volentieri torna su quello da campagna elettorale
In Russia un generale va in Cecenia per farla pace e altri vanno lì per guastare al
Come risponde a questo l'Europa
Forse sbaglio
Ma c'è un'immagine che a me è parsa
C'è un'immagine che a me è parsa emblematica
Forse al di là della sua realtà
Ed è
Ogni immagine che mi è parsa come la risposta dell'Europa
Scusate mi rosse questa siccome c'è un'acustica pessima non non riesco a
No alla Beta peraltro presumo
Il
Dicevo come risponde l'Europa
L'immagine che sarà trasmessa nell'immaginario collettivo almeno per quanto mi riguarda nel mio immaginario e sarà quella della cacciata dei sans papier da che San Bernardo
E cioè un'Europa che non sa cogliere
O non riesce a cogliere la dimensione i problemi che stanno ricreando in aggiunta a quelli che c'erano e si fa rappresentare ripeto è forse forzata ritrattazione ma questo passa poi nei messaggi si fa rappresentare da una scelta che chiusura in se stesso
Nel nostro Paese
L'Olivetti rischia di crollare
Come già è crollata e curato l'impero dei Ferruzzi
Bossi
Minaccia la secessione
Vi sono parti del Paese in cui la disoccupazione tocca punte del ventisei ventisette per cento
In aggiunta a questi abbia davanti a noi la finanziaria stretta
Tra Maastricht e risanamento e dall'altra parte le garanzie sociali e l'occupazione
Abbiamo da affrontare nelle prossime settimane entro Natale definendolo il tema che conta assegnerà i prossimi decenni è nota la vita sociale il Paese delle telecomunicazioni
Decidendo
Una riforma a regime
Abbiamo nei prossimi mesi l'avvio dalla Bicamerale
Bene a me pare che tutto questo posso essere riassunto con la definizione siamo alla ricerca di un equilibrio politico
Ma dobbiamo stare attenti non dobbiamo condurla evocando Marcel Proust
Alla ricerca del tempo perduto dell'equilibrio dei bei tempi andati ma la ricerca delle nuove etnico politico dell'avvenire che comincia oggi guai se come in qualcuno forse vi è qualche tentazione
Pensassimo a ripristinare equilibri antichi perché questo non sarebbe possibile
Ora come risponde
A questo nel nostro Paese il Governo il Paese come rispondo Ulivo come rispondiamo noi
Non ho né il tempo né la
La possibilità dirà le prime risposte vorrei dare un piccolo contributo a ciò che mi sembra debba essere la nostra risposta la nostra reparti o polare con il congresso
E prima di esso con il dibattito che avvia al congresso
In una delle sue battute
Questo era felice di Martinazzoli tempo DNA dietro
Ricordo che ne con dei congressi esce ciò che vi entra non è sempre vero
Ma certo c'è molto di vero
Ora il congresso
Fallirà se non sarà preceduto da un dibattito intenso in questi mesi non sul nome il segretario ma su come il partito risponde a per la sua parte e contribuisce a costruì la risposta del Paese a questi problemi a queste prospettive
Allora
Ecco dove siano per il congresso tre piste tra i binari Tretti linee tematiche da affrontare
La prima è sui problemi del Paese
Non li affronto
Ne han parlato tanti qui da Merloni a granelli poc'anzi Marini
Soltanto due cose
Una
Che si ora la competenza della Bindi
Che riguardava l'intero governo sulla finanziaria e la politica delle famiglie la famiglia
Il Governo è solito assetto di quanto si pensi
La maggioranza è forte assai più di quanto si pensi
Meno sediamo con convinzione non vediamo pericoli per il governo
Ma va detto che vi possono essere anche delle sciocchezze che sono un pericolo
Se nella finanziano vi fosse sul piano fiscale unico degli interventi assegni familiari Napoli e per la famiglia
E questa trova soltanto il doppio cognome di codice parla sui giornali che in realtà l'introduzione di un contenzioso dentro le famiglie
Questo avrebbe una pessima responsabile
L'altro problema ecco delle riforme soltanto un accenno immagino che con ben maggiore competenza ne para leopoldo Elia
Ma faccio una domanda ed è una domanda una risposta non vorrei
Essere frainteso
Dobbiamo far sì che la Bicamerale riesca
E riesca con la maggioranza di governo possibilmente compatto
Colin con questa maggioranza essenzialmente quanto meno compatta
Vi siamo riusciti l'abbia fatto anche un buon lavoro in Parlamento i gruppi
Trovando per la Bicamerale una soluzione che sia avuto dei mugugni e scontenti di Rifondazione dei Verdi ma non al punto da lasciar la maggioranza
Anche nel merito sarà indispensabile e allora io credo che dobbiamo focalizzare il punto di difficile incontro nella maggioranza ne ha parlato con chiarezza ieri Gerardo Bianco nella relazione
Che con le presidenzialismo
La faccio da questa domanda perché sul resto
Dalla così detto federalismo
Alla riforma del Parlamento
Al modo in cui si rafforza il governo non vi sono problemi che code che siano dirimenti ma questo è un punto nella maggioranza critica Cuccia
Ma la domanda è perché siamo contro il presidenzialismo
Certo per i dubbi
Dei mass media
Ma per una cosa essenziale
Perché difensori come siamo
Della democraticità fondato col Parlamento teniamo qualunque separazione
Di poteri di governo politico che possono condurre alla paralisi
Uno è un governo formato eletto SEPA diversamente dal Parlamento può condurre con colori politici diversi
A paralisi delle istituzioni e così un sistema come quello francese in cui il governo diviso in due e può avere due diverso colore politico con parallele
Dalla mi domando se la nostra opposizione c'è è ferma e fermato debba restare ha di fronte a questi a questi pericoli per mantenere intorno al Parlamento sul Parlamento a centralità della vita democratica
Debba estendersi anche a qualunque modo di revisione
O meglio a
Al modo di revisione d'elezione del capo dello Stato che possa arrivare all'elezione diretta
Nicola Mancino ne ha parlato altre volte
Il problema è l'elezione diretta in c'è o il problema è i Poteri politici di governo affidati a due diverse matrici politiche come rischio e c'è un capo dello Stato la francese pretendano ma con poteri di governo dobbiamo rivedere il modo in cui il capo favorirà letto quella palo regge più
Mi domando fino a che punto possiamo arrivare è una domanda che pongo
Ferma restando propulsa dal presidenzialismo come strumento al metodo di governo all'affermazione che nel Parlamento e da lì si diparte Alfano età di governo mi domando fino a che punto possiamo arrivare nella modifica del modo del sì o del capo dello Stato capo allo Stato privo i poteri di governo
è la domanda che pongo perché può esser la chiave che ci fa trovare una soluzione di compattezza di maggioranza nella Bicamerale
Sul secondo tema vado
Sul secondo punto il progetto
Dell'assestamento dell'Ulivo che il teorema del congresso
Io ho notato in questi premettendo anch'io una lo ha fatto poc'anzi ma di non chiarezza
Per lo stupore di alcuni titoli di questa mattina sui giornali
Ma non per questi
Chiariamo bene i termini concessi
Una corsa è maggioranza variabile una corte maggioranze cui si aggiungono altri volti
Sono due cose diverse da non confondere quale governo quale maggioranza respinge voti che si aggiungono anche in passaggi importanti
Ma questo nulla a che vedere con maggioranze variabili perché su su un punto i vita parlamentare importante politicamente
Legge deliberazione quello che si chiama politicamente significativo e in cui la maggioranza ne perdo un pezzo del questo è un altro quello si crea crisi politica
Ma una cosa è nata la gabbia preposte aggiunto arrivo così come ripeto a qualche altro titolo una posse vuoti che si aggiungono altra cosa è apertura politica
Che altra cosa diversa che qui nessuno ha evocato
Qui c'è una permetta nella nella visione della maggioranza
E nella disponibilità che altri posto aggiungersi afferma forte la maggioranza che io credo indiscussa inequivoca non capisco dove alcune interazioni possono trarre spunta trarre ragioni e motivazioni
Aggiungo allora su questo problema del progetto politico del congresso del del produrre
Una registrazione
Rispetto a Montesilvano
Ore di sonno dato come in tanti abbiamo l'abbiamo votato qui in questi due giorni
Una maggiore freddezza la maggior tiepidezza
Qualche anche forse un passo indietro rispetto prospettive
Di adoperarsi per un centro forte insieme ad altre dentro l'Ulivo
Bianco dell'azione lo ha riproposto
Da più d'uno è stato detto il problema non è quello di mettersi insieme ad altri per un centro forte dentro l'Ulivo ma quello che proprio polare gli acquisti
Direttamente con spesso da solo un grande consenso moderato chi sono e non sottoscriverebbe queste ipotesi
Ma io il non sottoscriverebbe qui dentro questa ipotesi
Ma io ho il timore questo e più ne possa tradursi
Ho risolversi in un desiderio piuttosto che in un progetto documentativa fuori
Con il problema rimane
Io so bene che noi ieri
Scontiamo alcune freddezza di risposta
Alcune
Diffidente rispetto alla diversa articolazione che i pezzi del centro Ulivo rappresentare manifestarlo
Ma l'Ulivo come poc'anzi anche mai ricordava ha vinto forse senza neanche crederci
Deve affrontare un processo di assestamento
Alla sinistra lo sta affrontando
Semplificando il programma andrà a sinistra dell'Ulivo
Noi crediamo e questa questa sempre questa assestamento non debba andare
Lo rifiutiamo nella direzione del partito democratico noi siamo una costola sinistra un'altra e viceversa
Non vogliamo neppure un ulivo in cui vi sia un PDS egemone che assorba tutti tutto anche pezzetti di centro
Anche perché questo farebbe la prossima volta lezione alla coalizione
Ma dobbiamo portico dell'assestamento
Io so bene
Che come c'è stata sinistra come c'è in corso sinistro in questo di di di semplificazione dobbiamo affrontarlo anche al centro
So bene ripeto
Che abbiamo tutti a cuore la identità
Nostra
Ripeto credo che entra debba investire non contemplare
Dobbiamo salvaguardarla ma il problema
Del rapporto perché nel cento rigorosamente dentro l'Ulivo vi sia più forza e quindi più compattezza lo abbiamo
E dal congresso dovrà uscire un'iniziativa persuasiva generosa aperta verso verso altri per dare insieme una maggior forza al centro rigorosamente dentro i confini della quota dell'Ulivo
Io temo altrimenti che
Ma andremo scivolando verso un ulivo in cui l'egemonia della del la sinistra divenga sempre più inevitabile perché fisiologicamente inarrestabile il certo che differenza tra quel che viene come Parodi intorno a prende il Consiglio qualche vena altre liste improvvisate quel che vi è in in mondi laici più distanti da noi però il problema lo abbiamo dovremo affrontare
è un tema del congresso e del dibattito che deve precedere il terzo punto dell'ultimo le energie
I problemi il progetto politico del partito nel cento dentro l'Ulivo
Le energie e non mi riferisco al segretario al nome del segretario su questo sottoscrivo l'appello che ieri sera Luigi Granelli ha lanciato qui compassione in maniera persuasiva con efficacia e con molta lucidità
Un appello alla generosità e serenità e serietà tra di noi
Io aggiungo un'altra considerazione
La ripeto l'ho fatta a monte il bando perché poi ti che l'aveva ascoltata abbiamo vissuto nel novantacinque per un anno un clima straordinario
Di grande di grande unitarietà di annullamento delle differenze delle separazioni
Questo clima è decisivo
Ma il tempo decisivo se continua deve continuare
E allora
Io domando è finita l'emergenza
Che ci ha indotto ci ha condotto a quel clima
Tra per tutto il novantacinque
Io non credo il sette per cento ce lo ha riproposto all'argento
C'è posta con forza com'è conseguente a quel voto a quella percentuale Puccio atteggiamento di altre forze politiche anche gli organi di stampa di comunicazione
L'emergenza rima
C'è ancora è questo richiede un impegno insieme poi colto bene bianco
Dicendo che non ripresenta candidature
Ma che nulla è scontato perché nulla sia scontato parlando al congresso
Nel poi affideremo come abbiamo fatto a chi queste linee interpreterà meglio atti queste linee del sarà incaricato del dare per conto di tutti i
Il ruolo e gli altri ruoli ma lo faremo su questa base dopo questo dibattito sulla base di quello che verrà di posizioni confronto proposto in questo dibattito
Così sono coi soldi rilancia un congresso che potrà generare entusiasmo dentro il partito è intorno al partito allergie judo Giovanni
Parlo di energie nuove da mettere in prima fila
Le nuove allevate dentro il partito o provenienti da fuori
Non si può dire
Non c'è nuova dirigenza perché gli spazi si conquistano se gli spazi vengono chiusi
La nuova dirigenza c'è anche e se all'intelligenza di rischiare facendo l'esprimere e questo è un dovere del partito dalla sua dirigente
Altrimenti questa affermazione
Difatti ci conquistando spinge uno scontro congressuale non possiamo avevano compro congressuale
Capiarea insieme
La generosa volontà di impegno comune nel nel che esca dal Congresso
Quella posizione e Anna Vieri che speculare a quella che il segretario ha definito verso la relazione la baldanza ma grafica
Che l'alta speculare
Inadeguata affermò un prospettiva rispetto al tema dell'Eugenio
Nuove leve
Devo dire per la verità suo da fare anche un po'di più anche nel programma della feste popolari Scandiano
Quanto a Nova energie
Nuove leve anche per quanto riguarda
E lo dico Conf consapevolezza perché rientra pure un gruppo composito come quello che ho l'onore di presiedere nuove leve anche nel gruppo nei gruppi parlamentari rapidamente quota la camera che per motivi anagrafici ha di più questa possibilità è questa prospettiva
Io vorrei richiamare Brentelle gruppo per concludere del gruppo della Camera perché ripete corazzato un gruppo composito in cui stiamo politicamente sperimentando in maniera felice
E con successo una collaborazione integrata tra popolari in gran numero totalmente
I componeva lamentare vengono dei comitati Prodi
E quella pattuglia di laici credo democratiche venuta alla Camera
Una collaborazione un gruppo composito che sta riuscendo funzionando bene
Ed è un'esperienza credo interessante
Ma le cupole sarà anche un'altra cosa rispetto al partito
Una palestra di individualità preziosa che vi sono per farle emergere
Il gruppo ha il dovere di farlo emergere e lo farà per dar spazio anche né interesse del partito al protagonismo dei singoli anche perché e un gruppo in cui si discute ci si confronta
Mi spiace che
De Mita continentale
Ma voglio dire discute anche sulla Bicamerale disco
Vi sono state sulla Bicamerale tre assemblee di gruppo ed una quarta in cui si data un'informazione su come stava concludendo
Ma per verso delle proprie ragioni o per farsi convince degli altrui ragioni occorre essere presenti
Occorre esserci
Perché questo fa confrontarle
Io
Non voglio far polemiche ho vissuto volevo dirlo lui mi spiace che non ci sia i sette anni atroce che perì via sono stati i primi anni la mia esperienza politica ancora le per domani giorno della mia esperienza politica
E rivendicò sempre a quell'esperienza
Di quella segreteria un ruolo un significato tre più importante di questi decenni
Ma ricordo Orso d'autoritarismo quante volte abbiamo difeso femminista dalla costante accuse Donat Cattin che gli rivolgeva perché se autoritario
Il non do torto e Donat Cattin dico soltanto dico soltanto che probabilmente occorre rendersi conto di cosa vuol dire
Gestire rivestire e assolve la responsabilità
Non l'ho fatto per polemica non voglio polemizzare
L'ho fatto per prendere spunto da questo mi dispiacerebbe fatte abbia fatta De Mita pubblicamente
E non intendo rispondere
Perché non intendo alimentare polemiche anche questo rientra nei miei doveri
Ma ne prendo spunto soltanto per dire
Quello che non deve essere
Il gruppo e come il gruppo il partito
Una struttura sempre uguale a se stessa
Immobile con condizioni e ruoli riassegnati immutabile
E quel che invece deve essere il gruppo come il partito
Una palestra continua stimolante
Dico la borsa la dinamica tra vecchi e giovani tra anziani e giovani tra vecchi e nuovi militanti perché se così o perché dinamica e nostra ampia si tratta di STET sarà una struttura il gruppo come il partito e qui ci preoccupa il partito anzitutto la sutura capace suscitare entusiasmi di scoprire regia sempre nuove
Morando
Io ho rinunciato già da ieri alla tentazione di svolgere mare con l'intervento che si occupi di di tutto
Perché ero venuto qui con qualche certezza e il dibattito c'è stato
Ecco
Il dibattito che è già stato sulla questione dello statuto qualche certezza me l'ha tolta quindi parlerò di un solo argomento
Che mi pare sia stato solo sfiorata in questo dibattito di tre giorni mi ha dispiaciuto molto
Ne ha parlato neanche il responsabile del dipartimento parlo della riforme istituzionali la posizione del partito io credevo che ci fosse una posizione del partito sulla riforma istituzionale mi accorgo
Che nella sostanza non c'è forse nella forma nella sostanza non c'è
è una questione che attiene ripeto la nostra proposta sulla riforma istituzionale che per me è il problema perché ne costi e nel mille altri
Al modo di comunicarla
E alla nostra immagine in vista della difficile stagione che attende il governo
Che attende
Lavoro del Parlamento con la Bicamerale che ci attende in vista del congresso
Qua abbiamo sentito elementare vari problemi ho sentito molta gente depressa io francamente non sono né ottimista né pessimista
Vorrei dire all'amica segretario Friuli
Di non lamentarsi molto se si ritiene Orsi si ritiene collocata alla alla sinistra del PDS
Visto che molta stampa ci descrive come alla sinistra la sinistra di Rifondazione Comunista tutto sommato questo è un passo avanti in avvicinamento alla politica del centro stiamo ricercando da tempo
Allora abbiamo anche sentito che dobbiamo ricordarci chi siamo qui non siamo cosa vogliamo Marco benissimo questo io ritengo di sapere chi siamo ritengo di sapere dove dobbiamo andare
E sapendolo credo che ognuno di noi ha in grado di rispondere alla domanda che spesso viene sollevata cioè se sia compatibile la difesa la nostra identità con il cosiddetto diritto di coalizione che
Lasciamo stare questo discorso dal rapporto che il PDS sappiamo che è difficile ma mi pare che se non diamo per scontata la risposta su questo punto è inutile che stiamo qui a discutere
Allora noi pensiamo prima di tutto a spingere perché venga attuato
Il programma dell'Ulivo perché vengano rispettate le priorità che ci siamo dati
Noi ricordiamoci abbiamo un ruolo fondamentale da svolgere lo conferma il fatto noi popolari dico lo conferma il fatto che in ogni circostanza significativa
Noi veniamo additati concerto settore della cosiddetta intellighenzia come così come i nemici da abbattere
Spericolate l'assoluta è a indifferenza offensiva indifferenza della stampa dell'intellighenzia scusate se continuo a chiamarla così
Che ha seguito le vicende la la segreteria Buttiglione poi non ne parliamo più però ricordiamocelo
Poi siamo stati definiti siamo continuamente definiti come servi sciocchi del PDS
Salvo poi accusarsi magari rispetto alla questione delle riforme istituzionali abbiamo una posizione ferma cioè io credo che
Non so poi vediamo se ce l'abbiamo la posizione ferma
Quindi
Tutto questo tutto questo mi dà l'idea insomma che tutto sommato la verità è che il popolare con tutte i loro difetti sulle questioni fondamentali non transigo no
Questo fa paura evidentemente a certi ambienti
E a certi manovratori
Allora sulle grandi questioni io credo ripeto che non dobbiamo aspettarsi niente dagli altri
Dobbiamo fare noi allora sarebbe soprattutto in vista ripeto dall'approvazione definitiva che mi auguro venga ancora qualche settimana
Della legge sulla Bicamerale serve che noi sappiamo esattamente che posizione abbiamo io credevo prima di venire qua
E il Partito Popolare Italiano avesse una posizione ufficiale
La proposta del cancellierato
Cioè celebrato secondo il sistema tedesco
Erice e credevo che fosse chiaro almeno per me è sempre stato chiaro che la proposta del cancellierato
Forse nettamente legata al federalismo io non non conosco altri sistemi il cancellierato è legato al federalismo
Allora io mi sono accorto dalla discussione che abbiamo fatto su altre sullo Statuto ma anche da alcuni passaggi che hanno fatto alcuni dirigenti alcuni amici
Che tutto sommato quando viene qua insomma di queste cose e Mario che discutiamo in casa nostra rovesciano quale il problema si pone se uno parla di federalismo tante volte viene guardato da amici
Con un certo sospetto perché sembra che voglia tutto sommato fare il primo passo per dividere il Paese o sembra che voglia
Fare una questione d'immagine in difesa di certe iniziative cervellotiche che vengono vengono attuate al nord
E non è così ho sentito interventi che confondono il federalismo quel con federalismo con la Confederazione
Il federalismo non è una cosa nella quale ognuno fuori fa quello che vuole
Non è che ognuno fa quello che vuole abbandona i più deboli
Per quello che hanno insegnato a me non vengono abbandonate le regioni più deboli se si fa il federalismo
Allora
Ci sono motivi di sospetto che io ho notato anche se quando si discuteva dello Statuto sicuri dobbiamo discutere tra di noi bisogna chiarirla questa vicenda se invece se invece il problema è un altro
è che sapendo della proposta sul cancellierato non passa
Quindi non abbiamo la volontà o il coraggio tutto sommato di fare un bel discorso all'interno nostro del poi partire con una campagna per il Paese e convincere gli altri valgono le ancora più grave
Come possiamo pensare di risolvere i problemi che ha il partito problemi di visibilità e problemi di linea politica il problema di impostazione insomma o dalle cose che abbiamo sentito mancare qua
Se non abbiamo il coraggio di chiarire una volta per tutte qual è la nostra posizione
Perché vi assicuro che all'esterno non viene percepita nemmeno dei dirigenti non sai esattamente se fino in fondo noi vogliamo emersa anche stamattina questa cosa
Ora sei fra due mesi o meno di due mesi la legge sulla Bicamerale viene approvata che cosa vanno a dire i nostri rappresentanti in Bicamerale
Ognuno va per conto suo
Se si José mi ricordo anche qualche intervento del presidente Mancino e anche di altri
Se essi
Si ha paura che alla fine questa proposta non passi esistessi spera dentro la propria testa in un compromesso onorevole o intelligente io non so francamente
Comunque insomma
è un compromesso che si può anche tutto sommato vedere leggendo la prima la prima tesi
Del programma dell'Ulivo tutto sommato si può intravedere ma il compromesso si fa se noi abbiamo una proposta chiara sentita da tutti noi io ho l'impressione che a metà del partito questa proposta non sia sentita come tale comunque non ci sia io raccomando
Alla segreteria di farsi carico di questa cosa
Di farsi carico di promuovere tutte le iniziative che si possono assumere
Perché dobbiamo superare questo problema dobbiamo avere una posizione chiara e bisogna che la gente percepisca questo problema perché non lo capisce non lo percepisce che se non ci capisce vuol dire che la colpa è nostra ringrazia
Contano
C'è una
In maniera ossessiva
Comunque abbiamo sì
Articolo tre sarà
Abbiamo
è un
Brindisi resteremo
Sì
Sette non c'è allora davvero castagni
Lo vera sono dovute a mendicare
Per
No per
Non ha l'ho chiesta Crispi
Cari amici sì
Gare vecchi si sono anch'io d'accordo
Comma Rini noi non siamo quelli descritti dai giornali stamattina in preda ad una terribile crisi esistenziale
Noi sicuramente non abbia fatto una scelta politica per l'eternità ma abbiamo fatto una scelta politica siamo un partito serio
Per questa fase storica e siamo interessati appare funzionare il governo a fare c'era il Governo convinti che dal successo del Governo avrà
Sicuramente vantaggio in primo luogo il Paese e ci sarà il riconoscimento anche della giustezza della nostra scelta politica
Quindi non siamo tormentati da dei dubbi
Mi sembra che le cose dette siano assolutamente condivisibili ma io
Se mi consentite vorrei raccogliere l'invito che ieri è stato rivolto a partire dalla relazione di bianco che credo tutti e abbiamo condiviso e apprezzato per lo spessore e la qualità
Ma invito rivolto anche in in vari altri interventi da De Mita ieri pomeriggio a non sprecare come non abbiamo sprecato questa occasione
Per approfondire un confronto serio ed è stato detto generose dialogante tra Dinoi su ciò che vogliamo fare su
E sui problemi che sono di fronte a noi io voglio partire da con un riferimento al chiacchiericcio estivo che ha riguardato soprattutto due temi costi di Maastricht e la vicenda della secessione della Lega
Io credo che noi dobbiamo fare una riflessione seria su questi due temi
Soprattutto perché anche questi volentieri mi ci aiutano a capire a rispondere ad altri interrogativi attinenti al nostro ruolo e al nostro futuro anch'io mi pongo qua
Con un'ottica di assoluta franchezza e tentativo di di di capire e di aiutare di concorrere a capire come stanno
Le cose
Io dell'Europa non ne parlerò perché ne ha parlato bene Barbie e altri comunque ho parlato già in altra occasione vorrei fermarmi un attimo sul tema della Lega e della secessione
Siamo tutti d'accordo che si è trattato di una provocazione o come stamattina il popolo titola un evento tra farsa e dramma
E peraltro e peraltro non non
L'abbiamo detto tante volte si tratta non di risponderà la lega ma gli elettori della lega non è neanche quello il problema
Io credo che dobbiamo sforzarci
Di capire come è cambiato il Paese negli ultimi vent'anni
Voglio dire che qualche volta nei nostri discorsi
Ricavo dai nostri discorsi ricavo l'impressione che noi possiamo muoverci corpo con risposte politiche tradizionali
Mentre a mio avviso noi dobbiamo prendere consapevolezza della cambiamento antropologico sociologico ma qualitativo quindi di questo Paese il quale sta proponendo oggi a mio avviso una domanda politica nuova una domanda politica che non è emersa improvvisamente ma che per tutte le cause che sappiamo il crollo del Muro la fine dell'ideologia e la fine del per i Comuni
Una domanda politica che oggi è uscita esplose a questa domanda politica che a mio avviso si manifesta in termini inediti occorre fare lo sforzo di dare delle risposte
Non tradizionali voglio spiegarmi il problema mio e di tutti noi e quello di irrobustire il nostro peso a Montesilvano qualcuno detto dobbiamo arrivare al venti per cento siccome si trattava di un auspicio perché non il trenta il quaranta al problema non è quello di auspica disperare
Che sia facile recuperare i voti che non abbiamo più c'è stato un cambiamento qualitativo dell'atteggiamento della dislocazione dell'elettorato
Rispetto al quale dobbiamo fare un approfondimento se vogliamo puntare puntare ancora come come dobbiamo ad aumentare il nostro consenso
Mi pare che da ultimo l'articolo di contratto di ieri l'altro
è detto chiaramente si è fatto riferimento in termini molto sintetici ad esempio per quanto riguarda la condizione la sto del nostro sistema economico vasto sistema produttivo
In termini si son detti titoli in questi vent'anni c'è stata la crisi e la fine della industria di Stato
La crisi per a causa della globalizzazione dei grandi gruppi industriali questo Paese ha retto e continua a reggere perché ha retto e reti il sistema delle piccole e medie imprese
Allora
Il processo
Di trasformazione di questo Paese a mio avviso ma io
Non non non pretendo di dire cose sicuramente sa voglio confrontarmi bisogna che noi ci confrontiamo senza calcoli
E senza prudenze per vedere se siamo d'accordo sull'analisi
Il processo di trasformazione di questo Paese a mio avviso si è avviato in particolare ha preso a registrato una svolta importante negli anni settanta
Ed è dagli anni Settanta che a mio avviso si è realizzato
Una allargamento pericoloso e preoccupante e oggi ancora di più del divario fra il nord e il sud e il Mezzogiorno di questo Paese
Un divario che esisteva ma era meno accentuato e che oggi purtroppo è accentuato terribilmente a causa di un tipo di sviluppo che a se un realizzato lungo linee diverso nel Nord
Nata e si è irrobustita
Una Rete di piccole e medie impresa così diffusa che noi non riusciamo mai
A capire fino in fondo se non confrontiamo con i numeri quantitativi nel Veneto c'è un'impresa ogni dieci dodici abitanti Betti i bambini comprese
In Emilia Romagna la cifra è l'aspetto in Lombardia è un teste
E nato c'è una statua trasformazione sociologica eroga i lavoratori dipendenti
Sono dei giovani che sono entrati per la prima volta nel mondo del del del lavoro ma c'è una trasformazione sociologica nell'area del nord del Paese
Quando se voi volete avere un riferimento in Italia abbiamo un dipendente pubblico ogni quindici abitanti
In queste regioni
Se operatore economico autonomo un imprenditore
In misura ancora più intenso
è una parte della nostra popolazione
Fatta da gente che ha investito crea rischiato che ha lavorato dieci quindici ore al giorno
Operatori economici che non hanno mai cercato una relazione con il ministro dell'industria o di qualche altro settore per loro la faccia dello stato era il direttore della banca locale o il direttore dell'ufficio Iva locale
Questa gente questi cittadini questa parte del Nord
Avendo registrato una trasformazione così rapida e così radicale
Ha finito Behar
Realizzare una mutazione del proprio rapporto
Con il sistema di valori tradizionali
Cos'è la politica la democrazia con le istituzioni con lo Stato purtroppo però è cambiato il rapporto constato
O è sia chiaro
Io no voglio dire che questo tipo di sviluppo
Del nord non è frutto solo come dire di una di del merito degli abitanti del Nord è un tipo di sviluppo che è stato promosso dallo Stato è bene che ce lo ricordiamo
è un tipo provò un tipo di sviluppo promosso con incentivi fiscali e finanziari
A cui ha corrisposto questa questo tipo di disponibilità e e di grande intraprendenza
Ma così come al Sud c'è stato un intervento dello Stato al Nord c'è stato un intervento diverso ma di uguale e non inferiore misura questo lo dobbiamo tenere presente
Al Sud invece nel Mezzogiorno del nostro Paese
In questi anni è andato irrobustendo sì soprattutto negli anni settanta un insediamento dei grandi gruppi industriali
E delle industrie a partecipazione statale
Voi pensate che
Nei distretti delle piccole e medie imprese del nostro Paese nell'elenco dei distretti delle piccole e medie imprese del nostro Paese sono tutti concentrati nell'area del centro nord l'unica del del Sud e quella di Martina Franca un distretto dell'abbigliamento che tra l'altro come dice come con come si è letto sul Sole ventiquattro Ore due giorni fa
Stanno decentrando a Martina Franca il dieci dodici per cento del processo produttivo in Albania dove il costo del lavoro e ancora più basso a per dire che il tipo di sviluppo è stato diverso
Allora siccome l'industria di Stato siccome lì dunque grandi l'industria dei grandi gruppi industriali dei grandi gruppi è andata in crisi per le ragioni che tutti sappiamo io non ho il tempo di
Dilungarmi
Nel Sud sia determinata nel Mezzogiorno si è determinato anzi si è accentuata quella crisi
Soprattutto della disoccupazione giovanile che ha assunto dimensioni drammatiche o come in poche altre parti d'Europa in nessun'altra parte d'Europa
Cari amici quando si arriva al sessanta per cento dei giovani che non hanno né il lavoro Nemo prospettive immediata del lavoro siamo a dei livelli di emergenza drammatica dovrebbe essere questa e nessun'altra giustamente che il rinvio al discorso di granelli di ieri sera
Ma voglio dire questo tipo di il che di crisi la crisi del modello di sviluppo che lei era stato attivato ha determinato una reazione per molti versi differente rispetto a quella reazione politica del Nord
Però se voi ci pensate bene
Anche lui è stato scelto uno strumento per esprimere questo tipo di reazione politica uno strumento politico che tradizionalmente e uno strumento anti-Stato antidemocrazia il movimento sui vecchi momento sociale
Alleanza nazionale che più presente a una radicale a reazione come dire alla a alla vecchia cultura politica o alla vecchia cultura dello Stato
Ma allora questa riflessione si intreccia con il tema dell'Europa
In questa situazione noi abbiamo al nord un atteggiamento che sta crescendo di questo tipo è bene che ne parliamo io ne parlo senza nessuna altra preoccupazione se non quella di aiutarci a riflettere al nord sta crescendo una atteggiamento di questo genere non possiamo entrare in Europa sopportando il peso di una realtà del Paese più arretrata dal punto di vista dello sviluppo e al sud
Sta crescendo un altro tipo di reazione molto seria che dice noi non possiamo correre il rischio di aggravare la nostra situazione di marginalità
Di subire soprattutto noi il peso dell'operazione dell'ingresso dell'Italia nell'Unione monetaria e soprattutto dobbiamo evitare che questo operazione avvenga come avvenuta quella dell'allargamento dalla Spagna e del Portogallo e della Grecia
Cioè è avvenuto in un tempo in cui non c'era ancora realizzato una condizione di coesione di tutte le aree dell'Europa
Ecco allora bisogna in qualche modo prima di fare l'operazione realizzare realizzare il riequilibrio
Allora poiché dalla relazione di bianco l'intervento di Bar via tutti gli altri del mito e tutti gli altri
E che io condivido è emerso chiaramente che l'Italia è il futuro dell'Eur dell'Italia c'è solo se inserito dentro il futuro di questa Europa l'Europa della moneta unica e del mercato unico che attraverso la moneta unica il mercato unico realizza anche la Federazione quindi diventa protagonista sullo scenario mondiale come gli Stati Uniti d'America eccetera già allora noi dobbiamo considerare il problema del Mezzogiorno come la prima priorità del Governo la prima priorità fra le tante la prima direi quasi l'unica ed è una priorità che è importante non solo per i cittadini del Sud ma è importante anche per i cittadini del Nord colte in Europa cinque tutta l'Italia e tutta l'Italia assieme e poi che a questo problema deve essere affrontato prima altrimenti rischia di aggravarsi ulteriormente
Questa diventa la prima priorità allora non dobbiamo avere nessun tipo come dire diremo Oro di preoccupazione
Politica no non so di che tipo ad affermare noi come Partito popolare questa esigenza a incalzare il governo su questa strada
Io
In questi giorni io ho scritto anche qualcosa ma tutti scrivono qualche cosa
E quindi adesso siccome non c'è il tempo dello spavento i dieci minuti rinuncio ma qualche piccolo suggerimento perché qua nessuno ha la ricetta fosse capace di di qualcuno avesse la ricetta di risolvere la disoccupazione
Ecco però ecco qualche contributo l'ho dato anche quindi rinuncio qui a illustrarlo
Perché annunciò il tempo ma anche se la la cartellina l'avevo scritto quello che vorrei dire però riprendendo il discorso fatto prima
è che la trasformazione economica del paese
Avvenuta come ho detto in modo diverso al nord e al sud ha determinato al nord e al sud un tipo di reazione politica nei confronti della organizzazione dello Stato
E quindi una nuova domanda politica allora me pare che la nostra preoccupazione
è quello di corrispondere a questa nuova domanda di trasformazione del loro ruolo e dello funzione della organizzazione dello Stato
Se noi pensiamo di dare delle piccole risposte delle risposte parziali se noi pensiamo che il tema delle riforme istituzionali possa ridursi a una disputa sulla elezione del Presidente della Repubblica
O di non so chi altro
E non invece e non pensiamo invece non ci rendiamo conto che la necessità di questo Paese è quello di organizzare una trasformazione
Del del dall'apparato dello Stato della organizzazione dello Stato una trasformazione molto profonda
Allora noi rischiamo davvero di perdere la partita l'Ulivo rischia di perdere la partita io voglio riprende il discorso di Morando non c'è nessun elemento polemico quando noi facciamo la proposta del del cancellierato noi sappiamo che facciamo una proposta complessiva di riorganizzazione dello Stato noi sappiamo che facciamo una proposta complessiva di di revisione sì della della delle maglie istituzionali dello Stato
Cari amici in Germania
Il quaranta per cento dei prelievi della spesa pubblica sono gestiti dai Laender il trentacinque per cento dallo Stato centrale il venticinque per cento dai Comuni
E attraverso meccanismi che sono formalizzati istituzionalizzati di solidarietà cooperativa come la chiamano loro
Sono riusciti a realizzati estive l'operazione dell'unificazione con la Germania dell'Est
Quando tutti gli studiosi anche dei costituzionalisti pensavano che quel modello non reggesse l'operazione della unificazione dalla Germania le ma quel modello la frase citata di Sturzo darete a distruggerci Pato nell'azione ieri di bianco
Che attraverso l'avete il decentramento dei poteri si realizza una maggiore unità dello Stato quel modello
è riuscito in meno di cinque anni a realizzare un investimento quasi di due volte quello che non abbiamo realizzato per in quarant'anni nel nostro Mezzogiorno quel modello
Allora noi dobbiamo essere un po'più arditi dobbiamo dire ha ragione Morando dobbiamo tranquilizzare tutto il tutti non si tratta assolutamente di preparare la secessione si tratta di costruire una unità che nel Paese oggi
Oggi non c'è di fatto non c'è di fatto perché abbiamo un morto che sviluppato in un modo e un Sud viene sviluppato in una bisogna attraverso i meccanismi istituzionali ma allora tutto secondo me deve essere rivisto in questa ottica la stessa proposta che ha fatto Gerardo Bianco della parità scolastica come temo che noi dobbiamo sostenere io voglio dire è una proposta che dobbiamo sostenerla a voce alta
Non perché c'è solo un problema di perequazione e di giustizia nei confronti delle scuole private cattoliche che svolgono un servizio pubblico
Ma perché attraverso il riconoscimento della parità scolastica e quindi il riconoscimento che le funzioni pubbliche sono gestiti da una pluralità di soggetti c'è un processo di trasformazione della nostra organizzazione di stato sociale
Nella scuola si comincia con la parità scolastica e poi si continuerà in altri settori della sanità nei trasporti cioè il riconoscimento e quindi dobbiamo dimostrare la modernità ecco quella mio sforzo e questo io sono convinto che la nostra proposta di riforma istituzionale sia largamente più moderna
E più adeguata al nostro Paese perché consente il decentramento del potere
E in un tempo di grande disgregazione
Portare il potere più vicino ai cittadini vuol dire realizzare un di più di consapevolezza e di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica
Ma non solo attraversa una diversa organizzazione del potere realizziamo meglio l'unità del Paese ma soprattutto attraverso queste nuove aperture la parità scolastica noi alleggeriamo il nostro Stato Lori organizziamo diavolo
Cari amici
Noi abbiamo solo come dirigenti ministeriali popolo che quasi pare e al numero di tutti i dipendenti uscieri compresi del governo dell'Europa della Commissione europea
Dieci mila dirigenti voi pensate che lo Stato posso continua adesso organizzato in questo modo
Allora cari amici queste proposte di trasformazione radicale queste proposte che delineano uno scenario uno scenario di modernizzazione del Paese o le facciamo noi con insistenza
Ma le facciamo Spini impongono un pezzettino ma completamente la proposta di riorganizzazione dello Stato e allora lì emergeva come una democrazia cristiana di De Gasperi il partito che aveva la proposta più moderna più adeguato al Paese
Altrimenti questa etichetta di essere quelli che sono trascinati da altri
Perché noi in un qualche modo non abbiamo il coraggio di dirla fino in fondo perché stiamo a discutere sul semipresidenzialismo ma forse una forma diversa di elezione
Ma non delineiamo al Paese il progetto di una trasformazione davvero in senso moderno di questo Paese e se lo facciamo noi io credo abbiamo ancora lasciato con Estella strada queste la strada
Ma D'Antoni diceva il venti per cento ma se siamo percepiti come il partito che ha questa idea di trasformazione al Nola siamo percepiti come un partito importante chiede che ha l'ambizione dei però Cuesta operazione è un'operazione che deve in un qualche modo portare avanti questo tipo di maggioranza Cuesta maggioranza dell'Ulivo
E se la porta avanti questa maggioranza dell'Ulivo cari amici sarà un bene per il Paese e sarà un bene anche per noi e vinceremo anche noi avremo un consenso elettorale anche noi
Perché a quel punto ma solo a quel punto il Paese capirà che noi siamo quei moderati che ha fatto la scelta giusta
Che hanno scelto di stare dalla parte giusta quella cioè crea che che che che è riuscita a rispondere ha un problema del Paese
Cillo
Erano estinti Rizzolo hanno rinunciato a parlare Mazzucconi
Io parto da qualche Autilio presa fa io parto da qualche domanda che mi serve mettere a fuoco qualche alcune questioni su cui poi avviare una piccola rapida riflessione
La prima quella che mi accompagna dal ventuno aprile penso accompagni molti di noi anche
Ed è
Qui si sta
Di fronte al fatto storicamente il nuovo importante
Di una vittoria politica in cui per la prima volta nella storia del nostro Paese all'elettorato
Ex comunista o postcomunista del PDS
Di tradizione di sinistra
Si somma un altro pezzo di elettorato diciamo per comodità una per un pezzo di elettorato moderato e quindi in questo modo L'Ulivo riesce
A vincere rispetto al Polo delle libertà
Vince l'Ulivo non vince il PDS perché nel momento in cui si realizza questo fatto storico così importante
Quella formazione che all'interno dell'Ulivo diciamo dovrebbe rappresentare gli stessi diciamo affermiamo dovrebbe rappresentare la componente moderata dell'Ulivo non riesce ad andare al di là
Dell'ucciso colo duro di elettorato che questa formazione nuova del Partito popolare aveva nel momento in cui
Nel maggioritario ma nel proporzionale nonostante il fattore Prodi che pure campeggia sullo scudo dei popolari noi non riusciamo andare aldilà vinile limite che sostanzialmente e il limite di sopravvivenza del partito
L'altra domanda che è collegata a questa
è quella relativa al centro
Di cui poi tanto si è discusso in questi giorni
E mi chiedo questo noi nel novantaquattro vedemmo registrarlo come quasi si desse per finito decreti si decretò la fine in qualche modo del centro
Da dopo nel novantaquattro in questi due anni è iniziata la grande corsa verso il centro
A partire dalle estreme
Di destra e di sinistra oggi finanche Fini parla di centro
Gli a partire Boy da nuove formazioni politiche che si pongono proprio come formazioni che riguardano direttamente al centro vedi il caso Dini
Allora la domanda che a proposito del centro mi pongo è questa segretario
Questo affastellate
Di partiti o di aspiranti partiti oggi aspiranti protagonisti al centro il segno della incapacità o della difficoltà che noi abbiamo a rappresentare centro nella sua totalità perché per definizione scuso Cirillo le argomentazioni dell'oratore non servono soltanto per la presidenza che ma anche per una sala ballo per quelli buoni non credo al massimo li si può invitare coloro che fanno conversazione ad allontanarsi dalla soglia grazie
Sì allora dicevo questo affastellarsi di posizioni al centro dimostra la nostra incapacità o difficoltà a rappresentare il centro nella sua totalità dal momento che poi il centro non si dà non si dà se non come totalità non posso immaginare non penso a più partiti di centro a un partito più di centro meno di centro o c'è un centro o non c'è posso pensare un partito più di sinistro meno di sinistra ma voglio dire il partito più o c'è un centro come totalità o il centro probabilmente anche diventa un punto interrogativo e allora appunto l'altra domanda è questa è la nostra incapacità o è l'altra possibilità anche il centro vi fa atto non come posizione non come cultura politica ma come posizione politica il centro di fatto non esiste più
A questa domanda del centro leggo poi un'altra brevissima considerazione l'idea che noi stessi abbiamo del centro quello e le parole con cui spieghiamo che questo il centro qua e cioè una una profonda ambiguità
Perché in genere quando parliamo di centro noi parliamo di cultura moderata della moderazione
Quando definiamo il centro spesso diciamo sentiamo dire che la cultura della moderazione
Altre volte invece
Parliamo di centro con riferimento diretto all'area moderata sempre poi stabiliamo un'equivalenza implicita
Che cultura della moderazione quindi moderati noi siamo i moderati
Significa anche rappresentazione rappresentanza dell'area moderata cioè del ceto medio in qualche modo c'è uno slittamento automatico e a mio parere ingiustificato sul piano logico oltre che politico
Dal centro come categoria di pensiero culturale
Al centro come invece riferimento sociale di area moderata e di ceto medio ora questa ambiguità
A mio parere cresce si alimenta su una mancata capacità di registrare un profondo mutamento storico intervenuto nel nostro Paese
E questo mutamento storico è stato ribadito in maniera netta
E indiscussa dalle elezioni ultime proprio del ventuno aprile alle elezioni del novantasei delle elezioni che hanno dimostrato tutta la serietà a mio parere di quanto avvenuto nel novantaquattro nel marzo novantaquattro e che invece poteva essere un poco ha colto in maniera disinvolta
Voglio dire questo perché allora perché nel novantaquattro
Per la prima volta nella storia del nostro Paese quello che chiamiamo ceto medio abbandono
La democrazia cristiana gli eredi della democrazia che sia il Partito popolare come il suo riferimento perché abbandonò il centro
Come il suo riferimento le motivazioni secondo me sono profonde e serie e posso risolverle sostanzialmente in due punti fondamentali
Il primo e il rifiuto di quell'aria sociale
Nei confronti di un ceto politico
Degli eredi della democrazia cristiana
Che ne ha mai avuta la rappresentanza degli interessi
E questi interessi aveva mediato la cultura della mediazione
Ma specie negli ultimi anni
Aveva mediato non soluzioni politiche e convincenti e rispondente agli interessi del Paese ma su soluzioni sostanzialmente di compromesso sociale che avevano poi Trovato nella modo di attingere alle risorse economiche dello Stato e quindi alla case sa il momento senza giri cerco di concludere mi sforzo di fare un minimo soltanto di ragionamento e di non parlare per luoghi comuni
Il secondo punto Fontana fondamentale e che in quel momento con l'esplodere della crisi economica la seconda ragione fondamentale e la radicalizzazione degli interessi
Nel novantaquattro con l'esplodere della crisi economica non abbiamo la radicalizzazione degli interessi e per questo il riconoscimento di un ceto me io di un ceto sociale Intini assumete in quel momento la rappresentanza diretta e non medico a cura degli interessi cioè in Berlusconi e in Forza Italia avveniva promosso Berlusconi e veniva promosso Forza Italia
Nel novantasei e questo voglio spiegare la serietà di quanto accaduto nel novantaquattro
Essi siano con la meraviglia dei più ad un fatto di estrema importanza l'uomo simbolo di quella trasformazione Limp
Pitture l'uomo che aveva assunto su di sé la rappresentanza non mediate degli interessi viene bocciato dall'elettorato viene premiato Prodi
Ma con la meraviglia dei più Forza Italia continua ad essere un partito forte anzi fortissimo
Il riferimento politico di quel ceto medio di quell'aria sociale continua ad essere su Forza Italia
Allora il punto di conclusione di questo discorso è che a mio parere nel novantaquattro e nel novantasei e adesso in maniera pressoché definitiva possiamo dire che nel nostro Paese nasce una radicalizzazione degli interessi forte e nasce quella che poi la destra all'interno del nostro Paese
La nostra debolezza rispetto a tutto questo a mio parere sta nella proposta politica e nel linguaggio con cui esprimiamo questa proposta politica il Partito popolare oggi a questa debolezza io ritengo ed è la la debolezza
Rispetto alla quale noi forse tentiamo anche perché storicamente è stato così parlando continuando a parlare un linguaggio ancora di mediazione dove però la mediazione
è una mediazione quasi a priori e non c'è un riferimento sociale preciso e distinto ma c'è ancora una forte indistinzione sociale
Noi continuiamo a parlare un bel linguaggio che difficilmente viene compreso da chi deve essere da chi deve rappresentare il nostro riferimento sociale oggi io come cittadino so
Chi e cosa quali interessi vuole rappresentare Rifondazione Comunista
Oggi come cittadino so chi e cosa quali interessi vuole rappresentare Forza Italia se devo dire chi e cosa quali interessi oggi vuole rappresentare il Partito Popolare come cittadino ho difficoltà a dirlo
E allora il nostro elettorato qual è oggi l'elettorato nostro e un elettorato prevalentemente di affezione
Ad una parte della vecchia DC
è un elettorato che resiste nelle Province ma nelle grandi città basco comparendo è un elettorato che per quel che riguarda la leva dei giovani è pressoché inesistente
E quindi è tutto un discorso che va riorganizzato di intorno ad una capacità di trovare un nuovo riferimento sociale non per rappresentare in maniera diventa e non mi IATA gli interessi di quel di quell'aria sociale ma perché a partire da quegli interessi ne possiamo elaborare una proposta politica complessiva che vada oltre la rappresentanza di quegli interessi il discorso che faceva castagne
Vado a concludere il discorso che faceva poco fa Castagnetti penso sia il momento forse più importante e di riflessione
Che noi dobbiamo fare intorno a questi argomenti quando ieri Graziani parlando delle privatizzazioni diceva che
Faceva riferimento al periodo precedente a quello in cui veniva la l'energia elettrica è stata nazionalizzata
Parlando in termini estremamente negativi e poi quindi ponendo come problema il fatto di non ideologizzare la privatizzazione
Il discorso non va affatto se il monopolio deve essere privato ossia il monopolio deve essere pubblico il discorso affatto circa la nostra capacità di porci come soggetto che porta avanti con la privatizzazione ma la liberalizzazione all'interno del mercato io penso che questo sia il nodo che ne dobbiamo sciogliere concludo veramente
Il tema del il mercato
Il tema del mercato noi siamo convinti noi lo assumiamo come strumento fondamentale non dico come valore
Come lo assume la destra e qui è la differenza non come valore ma lo assumiamo come uno strumento anzi come lo strumento fondamentale intorno a cui riorganizzare gli interessi di un ceto sociale
Moderato della libera iniziativa dell'idea del lavoro autonomo e con questo poi riflesso anche del lavoro dipendente oppure oppure riteniamo che la mediazione non vada fatta sulle soluzioni ma vada fatta a priori vada fatta sulla K sul sul compromesso tra privatizzare o non privatizzare lasciare una parte allo Stato e la oppure da una parte a privati così come il tema del Welfare State e delle pensioni aspettiamo forse che venga un professore tanto liberarla del PdL sì a dirci che le pensioni di anzianità sono un'anomalia nel nostro Paese rispetto agli altri Paesi o compete a Novi affrontare il nodo di questi problemi
Come diceva ieri De Mita il nodo dello stato sociale e rispetta la ristrutturazione dello stato sociale provare a dare delle risposte che siano risposte moderne
Risposte che rispondono agli interessi del ceto medio e a partire dagli interessi del ceto medio Diano la possibilità anche di coprire oltre il mercato quei ceti sociali più deboli a cui noi guardiamo ma cui guardiamo da una prospettiva di mette avanti il momento della produzione rispetto a quello della redistribuzione mettiamo anche il momento del mercato e dalla libera iniziativa rispetto a quella del controllo e della gestione dell'economia da parte dello Stato
Questo è il nodo io ritengo fondamentale politico economico su cui dobbiamo interrogarci ed a questa chiarificazione interno alla nostra
Prospettiva politica che deve cercare di nascere una posizione chiara che il Partito Popolare un riferimento chiaro
Ai ciechi ciociare alle proposte politiche che a partire da quegli interessi specifichino andiamo ad evaporare e su questo costruire una posizione all'interno di un'aggregazione di centro sinistra che non può vedere
Noi inoltre la posizione che a rappresentare quegli interessi quella prospettiva e quella proposta politica grazie Mazzucconi
Io per stare nei miei dieci minuti dirò solo alcuni punti
Il primo punto è questo mi pare un po'singolare che talvolta si tenti prima di identificare il proprio elettorato e poi di decidere la proposta politica
Questo viene fuori nel dibattito politico che a volte leggiamo sui giornali è venuto fuori anche nella giornata di ieri
Io non so se dobbiamo prima identificare il ceto moderato o eccetto che so io e poi decidere quale programma svolgiamo io credo che abbiamo il dovere di rappresentare quelli che ci hanno votato di elaborare un programma e di cercare il consenso su quel programma e su quelle che sono le linee che noi crediamo offrono una prospettiva politica questo Paese
Perché l'operazione inversa è quanto mai singolare anche perché mi pare evidente che in questo momento se c'è un elettorato che chiede di essere rappresentato in questo Paese
è un elettorato che ha votato massicciamente per il centrodestra e non ha votato per il centrosinistra perché questi dobbiamo avere il coraggio di dircelo perché l'elettorato senza padre e senza madre in questo momento sta dall'altra parte
Io però per un'operazione così non sono disponibile vorrei capire quindi se concordemente tutti decidiamo insieme lo decideremo in questa seconda San Pellegrino nel prossimo congresso non so quando
Quali sono le prospettive che vogliamo dare al Paese mi pare che alcune vengano anche fuori e su questo andiamo cercare il consenso nel Paese
Se poi Inter cercheremo il voto moderato il voto di sinistra così Rifondazione a me non interessa
Mi interessa che il voto che vada intercettare sia rispettoso delle prospettive che concordemente la nuova dirigenza politica che questo partito si terrà ritiene di dare al Paese
Mi interessa che il voto che andiamo a prendere non sia tale da condizionare siccome spesso fatta nell'esperienza politico del passato
E condizionarci in maniera negativa mi interessa guardare a quel voto su quel voto mi condizionerà in maniera positiva
Però l'analisi dell'elettorato non la faccio prima la farò durante il percorso e la farò quando con chiarezza dico io Daniela ma dico il partito politico
Nel quale mi sento di militare
Lettera a questa prospettiva la seconda questione quanti sono gli iscritti di questo partito io non so quanti sono gli iscritti questo partito non mi interessa se facciamo extra del Tennis Club del gol
Dico solo una cosa che dobbiamo renderci conto che è profondamente mutata
La tipologia della militanza ed è profondamente mutata la tipologia di chi aderisce a un qualunque movimento compresa la sezione filatelica compresa la sezione del golpe del tennis
Dico che dobbiamo avere il coraggio di guardare fuori di capire che non ci sono altri partiti che in questo momento hanno una forte adesione di tipo tradizionale non ce l'ha neanche il sindacato perché sul sindacato poi se ho tempo con buona pace di Marini
Vorrei dire qualche cosa rispetto alla nuova esperienza che sto facendo
E quindi il problema è chiedersi come oggi si recupera un consenso sociale al di là di una militanza massiccia che c'era il passato che non ritorna più non perché la militante degli anni cinquanta che riguardava tutta la società
Ai diversi livelli o degli anni sessanta non torna più
Il problema è semmai capire come un partito leggero si diceva una volta
E in grado di raccogliere il consenso attraverso una struttura che di forza sarà diverso rispetto al passato
Probabilmente chi è più bravo di me su queste cose dovrà esercitarsi su quale modalità organizzative eccetera si possono avere per raggiungere il massimo dell'elettorato possibile pur avendo un numero di aderenti che probabilmente non ritorna ai fasti del passato ma non ritorna non solo perché siamo cattivi noi ma non ritorna perché è mutato il contesto sociale complessivo
La terza questione
Che voglio affrontare è la questione dai cattolici che non si capisce bene ogni tanto vengono evocati come altra parte per quanto riguarda la presenza in questo partito come altra parte o come corpo estraneo io credo che sia tempo di smetterla di dirci che ci sono i politici e poi ci sono i cattolici che sono passati sono stati prestati non si capisce bene che cosa diavolo chiedano a questo partito non si capisce bene io dico stiamo in un partito facciamo un percorso politico siccome ritengo che della nostra cattolicità della nostra cristianità giudicherà il puntiglio facciamoci giudicare dal puntiglio
Ci sarà chi è venuto dalle antiche avvenuto sindacato che venuto dall'Azione cattolica che è venuto dall'associazione che volete
Troviamoci però insieme su una proposta politica su queste chiediamo il consenso lasciamo perdere la cattolicità che qualche volta serve a inglobare in un'esperienza e qualche volta serve a respingere rispetto questa esperienza ma che non è una categoria politica non c'entra è un'altra cosa
Allora io non so se c'è qualcuno
Che è stato eletto o che ha avuto una candidatura come mi pareva qualche intervento di ieri insinuarsi
Così gratis perché non c'è stata selezione allora dico siccome sono uno di quei cattolici che avvenuta nell'ottantasette
Quando si faceva la campagna elettorale col proporzionale e servivano anche i cattolici che andassero in giro a raccattare voti io sono ben contenta che questo partito abita in pizzicato delle persone
è anche al di fuori del partito in grado di rappresentarci certo non in quella realtà territoriale perché oggi questo sistema elettorale non consente di raccogliere il massimo della rappresentanza di un certo tipo ma che ci consente di dare alcuni messaggi a una parte dell'elettorato
Che non è vero che è andata via
Alla parte ha detto a perché scusate questi popolari alla fine chi li ha votati io non so al sud vi dico che gli avvocati in Brianza vi dico chi li ha votati nella provincia di Varese vi dico chi li ha votati nella provincia di Como nella provincia di lecco
Allora è inutile che stiamo a discutere su appunto
No chi li ha votati li ha votati questo mix strano di gente nostra che lo dice bene anche un'indagine che ha fatto
Il professor Ambrosini a Milano che nello che contemporaneamente militante di un'associazione cattolica che va in parrocchia che va a fare il partito e che è da sempre così non è un soggetto sociologico nuovo ed è sempre così allora questo
è un gruppo che c'è esiste è una tipologia che esiste
Allora rispetto a questi io vorrei dire John non immaginiamo che c'è un messaggio che non andava dato perché se non davamo alcuni messaggi con alcuni candidature non c'era più neanche questo elettorato
Fa niente se questo elettorato nei collegi in cui ha votato magari è stato anche penalizzato però finiamola con questa questione dei cattolici l'altra questione invece quella del rapporto con la gerarchia
Che è un'altra questione ancora un altro sfaccettatura della questione cattolica allora io credo che
Una cosa che dobbiamo perdere un vizio dobbiamo perdere e quello di immaginare di avere sempre qualche patrocino sia può essere sia quello per quotidiano della Cei ossia quello di qualche altro vescovo eccetera noi ci dobbiamo qualificare per una proposta politica andremo parlare i vescovi se è necessario il nome di questa proposta politica e gli spiegheremo le categorie politiche per cui noi portiamo avanti quel tipo di linea e non un'altra cosa io sono anche stufa continuamente di immaginare che la Chiesa cattolica la gerarchia cattolica in questo Paese debba darci qualche carta di credito se saremo bravi ci procureremo le carte di credito
Questo è il dato di fatto
Anche il dibattito scusate mi che si è trascinato in questi giorni è un dibattito che dice la nostra difficoltà
La nostra ancora minorità psicologica rispetto al rapporto non tanto col mondo cattolico in generale ma con la gerarchia cattolica
Io credo che se c'è un insegnamento alle spalle l'insediamento è quello di una grande autonomia di decisione politica giochiamo ci questa autonomia se saremo bravi tornerà la fiducia se non saremo bravi il problema sarà politico ed è la nostra incapacità di avere elaborato un qualcosa dal punto di vista politico
Anche queste mi pare una questione che debba essere sgombra definitivamente dal percorso che facciamo
Un'altra questione molto velocemente alla già trattata molto bene Castagnetti è quella del federalismo io ho fatto la parlamentare so quanto importante lavoro parlamentare di cui ci ha parlato Castagnetti
So che è importante discutere riforme istituzionali ma voi credete davvero che una persona su quattro
Dalle mie parti adottato per la lega solo perché noi diamo una risposta sul piano istituzionale alla questione federalismo della secessione ma stiamo scherzando o stiamo facendo politica seriamente questa gente che è mutata che dentro un conto sto su un contesto sociologico Cometo Castagnetti profondamente mutato
Vede nella secessione in questa risposta
Folle paradossale di Bossi vede sinteticamente la propria reattività rispetta una serie di questioni che dicono come lo Stato nemico ma questa gente non importa niente della secessione può anche andare sul poi io non so quanti andranno sul Po o anche andare su un po'a manifestare
Ma non credenti non crediate che la risposta sia una risposta di questi tutelare anche se io ritengo che giustamente il Parlamento si debba occupare delle risposte istituzionali ma non è lì che andiamo
I problemi sono anche altri
E sono anche della quotidianità perché ci sono gli imprenditori ma quella mentalità lì e la mentalità della gente allora io vi posso dire per esperienze di lavoro che faccio ma non lo dico perché ci vede il ministro Bindi che non ha nessuna colpa in queste ma che la gente in una città come Milano
Siamo un'emergenza su un caso di Alzheimer a Milano ci sono i nuclei di sollievo alle famiglie non può il giorno che c'è l'emergenza
Partire con una procedura che si compie venti venticinque giorni dopo perché si ha l'emergente dal primo di luglio non ha il venticinque di luglio probabilmente se già arrangiata se già risolto da sé l'emergenza
Vedeva i problemi sono questi lo stato sociale
Un pezzo dello stato sociale e già andato via
Non c'è già più
Allora la risposta da dare alla gente
Rispetto al pezzo di stato sociale e già andato via
E non c'è già più eccome oggi riorganizziamo
Quello che c'è per dare risposte immediate la stessa domanda di stato sociale non è più lui l'identica domanda che c'era cinque anni fa ieri io ho reagito un po'vivacemente a quello che diceva De Mita ma abbiamo già spazzato via
Un pezzo massiccio di stato sociale in sanità con il Governo Ciampi e con il governo Amato non mi pareva un esattamente governi almeno uno governi dell'estrema destra in questo Paese
Allora rispetto a quello che è rimasto in piedi oggi non lo trattiamo in questo momento
Ma quali sono i i meccanismi quali sono le proposte che rimettiamo in piedi perché la gente si senta tutelata
E il problema della gente guardate non è pagare un ticket in più holding in meno di povera gente è sapere che rispetto a una serie di servizi che domanda ha una risposta qualitativamente elevata
L'ultima questione consentitemelo su queste riguarda il tema affrontato dal rapporto stato privato Stato mercato eccetera
Io non ho niente contro sono d'accordo con questa proposta che è stata detta sulla parità scolastica dico però che noi non siamo pronti in questo momento e dobbiamo invece affrontare seriamente
Una nuova questione che si profila ed è
è corretto immaginare un rapporto con il privato oppone agli enti del non proprio con il terzo settore alla maniera tradizionale e cioè dove lo Stato copre il novantacinque per cento il novantotto per cento
Delle entrate economiche di questi enti facendo di questi enti una sorta di strumento rigido
Togliendoli dal mercato privato e nello stesso tempo mentre si sviluppo mercato privato anche per quanto riguarda i temi dell'assistenza ai temi della scuola eccetera lasciare un mercato che a capitale più fresco capitale tu libero
è lasciare appunto un mercato di servizi che va per conto proprio questo è quello che sta accadendo in una città come Milano sta accadendo queste ci sono i servizi sociali del non profit sono i servizi sociali del privato non siamo in grado di spiegare qual è la percentuale di Stato
Qual è il rapporto che lo Stato deve intrattenere con questi soggetti allora parità scolastica ma poi quanto arretra lo Stato quanto è presente lo Stato
I problemi sono quelli di un tempo l'apice lasciato leggero che c'era stato pesante non veniamo da un'esperienza di Stato che abbastanza pesante
Nella gestione dei servizi però il modello nuovo per rispondere anche la domanda di Castagnetti deve essere un modello che non contempla l'ipotesi di uno Stato al novantacinque per cento presente in questi servizi perché altrimenti succede
Quello che sta succedendo nella mia regione c'è più Galbiati che collega in un ente analogo a quello che dirigo io e sa benissimo che i rubinetti si aprono o si chiudono assecondano maggioranza politica
Questo non è la garanzia di un libero mercato questa è un'altra cosa
Allora siamo pronti a ripensare ai temi della sussidiarietà usiamo questo termine caro alla nostra tradizione
In un modo un attimino più completo moderno lasciando i vecchi schemi lasciando i vecchi schemi che sono magari gli schemi che quel mondo cattolico che ho difeso prima ci chiede perché sono schemi di garanzia
E invece dobbiamo ipotizzare qualche modello nuovo non c'è tempo qui ma credo che un partito come il nostro
Che ha una grande tradizione di rispetto di questi soggetti sociali deve elaborare o pensiamo che lo elabora il PDS
Un'altra cosa di cui dovrà liberarci in questo settore e chiudo è il timore il timone
Degli enti
è che hanno invece un fine di lucro
Perché scusate il dibattito il dibattito anche sulla proposta dalla Commissione domani in questo momento del Paese esattamente su questo
Degli enti che a fine di lucro dicono ma perché noi non dobbiamo avere gli stessi vantaggi le stesse prerogative degli enti a fine di lucro dobbiamo anche uscire da una prevenzione che è di carattere morale moralistico e chiederci e chiederci sulla base di che cosa lo strappo lo Stato premia lo Stato consente una libertà di azione e così via perché farà parità scolastica poi vorrà dire avere anche le scuole private a fini di lucro
Allora li dobbiamo dare una risposta e non possiamo guidare la risposta che c'è chi offre la qualità è chi non offre e se per caso il privato a scopo di lucro fissando una grande qualità
Quali sono i parametri questo è un dibattito nuovo a cui dobbiamo prepararci anche dei biologi dandoci un po'il PDS credo che sarebbe disposto a buttar via il bambino
Con l'acqua sporca pur di occupare appunto anche questi settori della dibattito ecco io concludo qui le mie sono osservazioni proprio molto come dire che riguardano alcuni aspetti molto più quotidiani credo però che anche attraverso quaestor si recupera minimamente quello spazio di maggiore soggettività politica che tutti qui abbiamo invocato perché qual è il problema vero
Oggi del Partito popolare non è se il PDS fa la voce grossa ma è quello di apparire come un soggetto politico assestante leale e fedele dentro la coalizione ma come un soggetto politico con proprie capacità elaborativa io spero che il prosieguo di questo dibattito e gli incontri che ha annunciato il segretario possano consentire a noi di elaborare quel percorso quel cammino dedica ai nostri elettori ma non solo i nostri lettori anche nostro elettorato che siamo un soggetto politico autonomia pensante
E capace di promuovere il futuro di questo Paese
La parola al presidente del Consiglio nazionale Giovanni Bianchi
Ho il privilegio
Mi sento un po'personaggio shakespeariano quando vengo qui nel senso che se solo in seguito dalla mia ombra quando stola e costringono gli altri proprio Macbeth banco da questo punto di vista e però è così è una posizione difficile allora ho fatto una scelta svolgerò soltanto due riflessioni in maniera da non dovermi rimproverare
Prima cosa
Io non credo che la differenza tra noi sia tra ottimisti o pessimisti tra chi è più orientato chi è meno che ci sia una tensione che attraversa giustamente il dibattito che sia questa il nostro tentativo di volare alto ieri così è stata alla relazione di Gerardo
è in contraddizione con le urgenze che abbiamo di fronte oppure ci aiuta credo che sia la semplificazione forse più chiara del problema non è venuta in mente e credo sarà l'unica citazione una frase di un grande testimone di questo Paese no signor Tonino Bello il quale diceva spesso i pragmatici mangiano il pane intriso dà il sudore del sognatore
Ecco io credo che il pane offerto ci ieri da Gerardo volesse essere un pane di questo tipo e del quale bene purché essi allora
Da dove partire partirei da un paradosso che davanti a noi
Il governo Prodi
è un governo che si presenta come del resto il legislatura è un Governo di ristabilita ha ragione Marini quando dice
La nostra sorte legata alla stabilità era successo del Governo c'è di più
C'è nel Paese un bisogno di governabilità questa è la vera forza del governo di Romano Prodi anche chi ad aprile
Ha votato Polo ha votato lega si rende conto che un eventuale ribaltone sarebbe l'anticamera prossima di un ritorno alle urne questo paventa come una iattura
E quindi la comanda di governabilità si dirige a questo governo e direi ne costituisce esattamente la sua forza ma dove comincia il paradosso
Che accanto a questa stabilità è in corso è fisiologica sembra ma è inarrestabile
è inarrestabile il mutamento dalla morfologia delle forze politiche
La porta stretta
Attraverso la quale questa legislatura è chiamata a passare esattamente questo
è fisiologico che in questo passaggio dalla grammatica dal proporzionale a quella del maggioritario ci sia questo mutamento il che non esclude che possa dare adito a qualche patologia come attrezzarci
In questo senso io richiamerei due dati uno lo evoco e lo lascio lì per un'altra volta
Dobbiamo confrontarci con un fatto la democrazia non è più un dato indiscutibile per le culture popolari
Le Pen in Francia piuttosto che anche alcune situazioni del nostro Paese debbono farci alzare le antenne da questo punto di vista ma non mi soffermo l'altro bar
Gerardo ieri a votare hai vocato una parola frammentazione sociale
Ed è ciò che qui
Compare un paradosso e da davvero la prima riflessione che voglio fare
Corrisponde quasi paradossalmente alla corsa al centro
Una radicalizzazione dei ceti medi
Portatori
Di domande che rischiano di diventare corporative
Di fronte ad un impoverimento e ad una paura per una ricchezza Nord-Est per esempio che è recente è abbondante
Ma vediamo anche avvertito come Francia
Credo che quindi sia il luogo per il sociale sul quale avventurarci e tutte le riflessioni
Graziani
Sarro Barbin ieri hanno credo trovato le connessioni tra internazionale nazionale rispetto a questo mi limito a un paio di osservazioni totalmente rapida non so se abbiamo chiaro quali sono gli ultimi esiti del mercato
A sud
C'è una costante
Passano attraverso la corruzione dei ceti dirigenti perfino lo Stability sommosse velocità su questo niente di nuovo piuttosto val la pena di ricordare
Che rispetto agli addetti agli investimenti dal nord quello che dal Sud ritorna al nord o ogni anno lo quantifico e pari all'entità di sei piani marcia ecco cosa il debito internazionale
Ed ecco come avviene questo ma farne un altro del quale mi sono occupato recentemente che è ancora più impressionante
All'Est nei mercati dell'Est il veicolo rischia di essere troppo spesso la mafia
Non è un caso che la mafia russa controlli pressoché in termini di monopolio
Il mercato in ufficiale del nucleare dopo il solo dato
Do un solo dato bisognerebbe scriverlo per rendersi conto dell'identità
Il commercio di tutte le mafie cinese tutto compresa a livello mondiale di terreni milioni di miliardi di dollari questi il giro d'affari se lo confrontiamo colla
Fatturato delle cinquanta maggiori multinazionale ebbene questo è di cinque mila miliardi di dollari questi sono gli esiti allora se veniamo al caso interno noi capiamo e come questo vada ricollegato con quella Redipuglia delle industrie italiana che già
Ciò rinato ieri sera Luigi Granelli abbiamo perso la farmaceutica
Data nelle mani delle multinazionali
L'alimento formulazione del rischio
La chimica per molti versi già sepolta
Della siderurgia non c'è ombra
E non è un caso che siano i gallesi oramai nelle reti nelle restanti nostre fonderia ebbene io credo allora che qui intervengono lo schema che Zar roccia proposte ieri
Bisogna tenere la pura Ciampi perché è l'unico modo di reggere i mercati in questo modo il costo del lavoro in Italia non è più abbattibile quello di essere in Europa e di farlo con l'Europa è però la cura Ciampi
Sferra due fronti dolenti nel nostro Paese l'eccesso di un'economia drogata
Un arretramento inevitabile rispetto ai consumi la generazione di giovani che abbiamo di fronte è la prima dal dopoguerra in poi che è costretta a fare un passo indietro questa la triste realtà
Un difetto di alta tecnologia nell'esportazione
Questa è la forbice difficile
Dentro la quale dobbiamo muoverci
Ma vi aveva ancora ragione Zac e la nostra cultura tutto sommato la più attrezzata io vedo più sprovvista la cultura di sinistra la cui ricetta è sempre stata grande impresa e pubblica amministrazione
Si diceva dalla grande impresa che potesse fare tutto quel che fa la piccola più qualcosa i ragionamenti di Castagnetti e i ragionamenti di Tuccillo
Un po'tutto il dibattito ha detto una cosa che è sempre più vera la piccola impresa può fare oggi quasi tutto quel che fa la grande impresa e qualcosa in più salvo un problema
Che ha bisogno di sviluppo tecnologico che ha bisogno di poli tecnologici questo è un Paese che non brevetta più niente praticamente dagli anni sessanta credo che l'ultimo grande brevetto resti il moto lenti Natta questa è la sfida
Sulla quale muoverci io credo non sarebbe fuor di luogo ricordare che abbiamo svoltato nella campagna elettorale abbiamo Besso le premesse
Della vittoria elettorale dopo gli infausti infauste avvenimenti del tax day quando abbiamo posto il problema del lavoro e di uno stato sociale da ripensare non da smantellare
Gli accordi di ieri
Quelle che vengono chiamate le nuove aree di contrattazione anche nel Mezzogiorno dicono che flessibilità non è più una parolaccia rispetto al mondo sindacale
Ma che a questa flessibilità bisogna anche attrezzarsi a rispondere in termini di garanzie sociali perché la flessibilità non si riduca ad un venir meno Stella dignità del lavoro
Questo io credo siano le cose che abbiamo di fronte
Con una cosa in più che vorrei evocare perché il dibattito su questo ha sorvolato mala indico soltanto cresce anche nel nostro Paese l'economia sociale
Tra stato e mercato non si esaurisce la partita quello che chiamiamo terzo settore quello che gli e Stati Uniti chiamano underground con anche qui
Contribuisce al prodotto interno lordo ma allora questo che ci avviamo al secondo paradosso che è una luce che ho enunciato
Assistiamo in questo momento
Ha un centro come cantiere aperto più impolverato che ricco di impalcature perché è calcato mi si consenta il darmene da troppi Capitani di Ventura
Ebbene
Cose che questa condizione sta producendo io credo davvero
Che i ceti medi rischino e siano già in fase di impoverimento anche nel nostro Paese così come in Europa e ciò produce un radicalizzarsi delle loro domande sociali che non può essere privo
Di affetti sul piano politico
E allora quale può essere la risposta questa radicalizzazione io credo che qui stia la differenza
Qui è
La nostra chance
C'è un rischio da quella parte
Che non tanto di ipotesi centrista si si tratti macché il radicalizzarsi dei ceti medi questa generazione costretta a fare un passo indietro dell'aumento dare delle paure
Per una ricchezza lo ripeto abbondante recente ma fragile
La rivolta dei ricchi al nord
Tale è la lega per molti versi
Accompagnata a una possibile
Rivolta a dei poveri nel Mezzogiorno
Ma i passi quest'ipotesi centriste il rischio mi sembra questo apra la strada a una sorta di populismo peronista
E d'altra parte cosa è stata dietro le improvvisazioni e gli schemi improbabili dei capitani di ventura ma l'infausto schema Buttiglione ha
Buttiglione al fondo
Portava nella sua Pravat filosofia uno schema sociologico
I ceti medi producono la moderazione così come le foglie secernono la clorofilla siamo ancora lì costoro pensano a sommatoria dei ceti medi come portatori in sé di una ipotesi moderata
Ebbene io credo che questa non sia la risposta e qui mi ricollego ad alcune osservazioni fatte da Daniela Mazzucconi
Il problema di una forza politica non è il rispecchiamento del centro neppure il più vetero marxismo in questo senso pensa al puro rispecchiamento del sociale
Il vero problema di una forza politica l'interpretazione
è il dare forma politica il suggerire valori è un abitare orizzonte la differenza tra il popolarismo tra nostra cultura politica e l'improbabilità
Di tutti questi disegni che incominciano da una sommatoria e finiscono nel nulla avendo immaginato partiti di plastica perché privi di storia e perché privi di cultura
Questa è
La riflessione che mi sembrava importante sottoporle con una osservazione nell'ordine della gestione problema che ha posto la Dorigo stamattina io credo qui ci sia una difficile impresa
Vi sono partiti che si atteggiano a cultori del rispecchiamento anche Forza Italia
Per molti versi si è mossa in questo senso ebbene io credo non sia la nostra strada
Può essere che siamo anche controtendenza ma il nostro destino non è quello allora il problema che abbiamo non soltanto a Trieste
Di due versanti che compongono la nostra Area moderata
Un uomo
è quello che è anche De Mita ieri evocava di un lascito che fu del moderatismo democratico cristiano che seppe in meglio della politica temperata che seppe interpretare intermedi solidarietà anche i ceti medi salvaguardando la nostra democrazia e non ha certamente poco
E l'altro è un versante che era Dorigo collocava alla sinistra del PDS dove grande parte del volontariato cattolico grande parte di coloro che sono chiamiamo così radicati socialmente sì proprio io credo che quindi alla nostra capacità politica
Proprio perché non siamo un partito nel rispecchiamento tenere insieme questi versanti non rispecchiano non rispecchia tenere insieme questi versanti e lasciaste al Partito Popolare è il muoversi al di là dei partiti di plastica
Il darvi un'anima seconda riflessione chiudo è qui allora che mi spiego il taglio Stella bella
è quella nella quale mi sono trovato di più riflessione proposta Arci ieri da Gerardo Bianco questo ritornare ai fondamenti non è un invito dal parroco
Machiavelli Macchiavelli questo Machiavelli così dileggiato nell'area cattolica e così poco studiato salvo i gesuiti
Diceva che nei momenti di difficoltà le repubbliche Pellegrino allo ai loro principi ecco perché andiamo a riscoprire i fondamenti ha citato Moro ha citato Sturzo ha citato De Gaspari io vorrei rimandare a quella stupenda pagina
Del mille novecentodiciannove Università di Monaco di Max Weber dove Webber dice soltanto chi tenta l'impossibile oggi sarà ha in grado di realizzare quelle che è già possibile che altrimenti non si perderebbe non è il Maggio sessantotto della Sorbona
E Pepe
Mille novecento e addietro non a caso tutta la teologia della vocazione protestante
Ebbene io credo che questa sia una pagina che ci appartenga di diritto è che introduca ed è beh solo alla conclusione il tema dell'ispirazione cristiana c'è stato dibattito ieri da questo punto di vista
Il problema non è convertibile
Per la conversione c'è l'evangelizzazione se la pastorale qual è il nostro problema
Il problema è non rassegnarsi alla improduttività politica del popolarismo che non esiste nella nostra storia senza radici nella testimonianza cristiana
In quel cattolicesimo eminentemente popolare associativo che caratterizza il nostro paese non è un caso che Sturzo prima abbiamo fatto le cooperative poi il prosindaco di Caltagirone è però il leader fondatore
Del nostro del partito popolare
Questo è il senso dell'ispirazione non un'omelia
Non una soluzione non un quaresimale Egli non dimenticare le radici dentro la quale una prassi politica si è mossa e allora cosa vale la pena di richiamare
Tre cose il valore
Abbiamo fatto un grande discorso sui valori ha ragione chi dice c'è un valore in questa tradizione la nostra presenza quella di questo cattolicesimo popolare questa di questo popolarissimo dopo Porta Pia in Italia è stato inventato un movimento che non può essere di inventarne questo dobbiamo dirlo forte rispetto alla voglia che c'è in alcuni settori dal paese di chiudere la parentesi dal cattolicesimo così come crociana mente si pensò di chiudere la parentesi dal fascismo
Da citati ad altri che hanno usato luttuoso a mente impropriamente le categorie dei Lombroso per giudicarsi questo è il tentativo pericoloso al quale rispondiamo sicuramente non secondo elemento il limite della politica su questo so che siamo tutti avvertiti
E il terrorismo
Ha proprio nella dimenticanza di questo limite la sua matrice giudizio
E infine una cosa
Che io vado dicendo continuamente agli amici che non può essere messe nessun congresso ed è che credo non si dia questa ispirazione senza una qualche ricerca almeno di vita cristiana
Nemo DAT quod non habet diceva al prete dell'oratorio
Mi spiace così non si può mettere in nessun programma neppure nei principi che abbiamo messo in testa al nostro Statuto però val la pena fra di noi uomini in ricerca
Niente di più di ricordarcelo allora e qui ancora che facciamo i conti con quel fenomeno di secolarizzazione della politica che affronta il sociale come semplice rispecchiamento anche la Lidia
In questo senso e mi ritrovo nelle affermazioni fin qui fatte sia da Mazzucconi come da Castagnetti è un grande fenomeno di secolarizzazione
Adesso che se n'è andato se ne sta andando la croce vandeana della Pivetti e e più caro vedere quanto sia Gibellina questa legge diventa leghisti prima
E non è un caso che ciò sia avvenuto nelle zone bianche come della Loggia spesso si incarica di ricordarci ecco queste mi sembravano le due cose essenziali da rilevare dentro o questo dibattito dicendo che ci presentiamo con questa cultura eppure con un metodo che è quello del miglioramento costante si pensa a tutti i temi dall'abilità Della Porta e questo delle leggi imperfette e che pure chiedono di essere migliorate perfino la dottrina sociale della Chiesa
Numero settantatré delle Vangeli un video spinge in questo senso ed è una grande rivincita del popolarismo rispetto a fondamentalismi Rinascente i e Assietta ritmi che si muovono anche dalle parti del mondo cattolico
Chiudo dicendo una cosa per quella che ho capito rispetto al congresso credo che questo Consiglio nazionale abbia cominciato più direttamente a costruire quando si costruisce si costruisce insieme
Siamo più ricchi dopo questi giorni e aveva ragione GT Granelli nel dire un metodo che va applicato in periferia per essere rabdomante i per trovare energie che forse ci sono e non riusciamo a scoprire
Credo abbia detto che il problema non è la lotteria dei segretari ma il gruppo dirigente
Credo abbia detto ancora questo Consiglio nazionale quanto sia importante lo scavo sulla tradizione
Sì si accompagna ecco le tappe successive alla indicazioni di alcuni occhietti ivi essenziali e mobili tanti Bossi muove classicamente per campagna la propria politica
Io credo che il precisare ulteriormente alcuni obiettivi siano parte della nostra identità e parte della identità dentro la coalizione e chiudo abbiamo delle sfide avrebbe quella delle amministrative qui il confronto con Rifondazione sarà anche più duro
Perché come qualcuno ricordava nelle grandi città la nostra percentuale inferiore che non a livello nazionale e qui sarà una partita da condurre con il massimo di determinazione
Così pure come nei confronti della Lega Morando ieri sera diceva dentro l'Ulivo l'incontro di due grandi riformisti ebbene io credo che il nostro riformismo in questi giorni abbiamo avuto modo di fare qualche passo avanti nella precisazione e ritorno alla metafora di Tonino Bello se avete notato il pragmatico mangia il pane e intriso nel sudore del sognatore
Non solo nel sogno ma nel settore ecco credo che questo sudore ci aspetti in quattro mesi nonostante la stagione ed è l'invito che ci facciamo reciprocamente
Il scusate un attimo anche per far riprendere Giovanni da questo eccellente intervento e lo ringrazio anche per l'apprezzamento assumo un attimo io la di assumo un attimo io ho la presidenza per cercare di chiarire bene Abul visto che come vedete continuamente vengono di là chi ora chiudiamo chiudiamo
Io credo anche per una serie di ragioni pensavo di poter evitare questo di fare una piccola replica perché breve ma devo inevitabilmente a far precisare quello che io penso che il partito rispetto a quello che si può imputare come proiezione di quello che è il partito allora dobbiamo decidere anche qui perché poi al seguito di questo nostro Consiglio nazionale ci sarà la celebrazione di un matrimonio però qui e quindi insomma sarà corso speriamo qualcosa di più serio di quello che non ci siano altri matrimoni spero politici che ne abbiamo fatto comunque a questo punto ecco c'è un matrimonio da celebrare dobbiamo lasciare l'aula alle tre e mezza massimo molti devono andar via abbiamo iscritti se sentono l'esigenza di prendere la parola ovviamente alla prepariamo di prenderlo con la brevità il presidente Colombo l'onorevole Bindi onorevole Rognoni poi
Gottardo Tuccillo ha parlato Strizzolo dice Elia ovviamente chi è presente il gruppo e che dovrà inevitabilmente banali allora
No no ma io io direi una consiglio darei la parola ad Elia anzi Giovanni si riprende darà parola Avellino poi vediamo un attimo gli altri amici perché io penserei di spiego subito che solo le ore uno se noi riusciamo
Entro le due meno un quarto
A chiudere tutti gli interventi io vi prometto che manterrò l'intervento nei tempi che sono stati attribuiti e non rispettate dagli agisce di dieci minuti va be'
Elia
Cari amici mi pare che il dalla relazione di bianco al dibattito che si è sviluppato si trae assicura conclusione che questo partito non è una setta
Non è una setta perché noi andremo al congresso non con un gioco stretto sui nomi ma con un discorso largo alle ali sulla linea politica ora non entro nei problemi del welfare che sono già stati trattati eccetera ma che meriterebbero
Effettivamente una priorità assoluta anche rispetto ai problemi istituzionali
Quello che oggi impressiona nel rapporto anche con tra Europa e gli altri continenti è la superiorità del sistema americano che sarà con costi sociali altissimi ma che ha il fascino e dobbiamo rendercene conto
Di rispetto all'Europa
Di produrre con una economia disinibita di produrre posti di lavoro che l'Europa non produce questo è il punto da cui bisogna partire se non si parte da questa constatazione anche altri aspetti rimangono totalmente deformati è schizzato io mi fermerò sulle riforme istituzionali anche per chiarire i dubbi che sono stati esposti vita Morando
Perché questi dubbi devono essere chiariti subito
Perché noi dobbiamo presenta entro la metà di ottobre noi dobbiamo aver presenti e aver maturato tutte le scelte che sono né ci varie per presentare entro la metà di novembre i testi le proposte che la Bicamerale esame esaminerà la Bicamerale non può esaminare se non le proposte che siano state presentate prima della entrata in vigore della legge costituzionale
Allora voi capite l'importanza delle scelte e dei tempi da rispettare se noi non riusciamo a maturare i nostri orientamenti è con in tempi ragionevoli e con le scelte motivate comunicabili
All'opinione pubblica noi manchiamo a un nostro dovere primario
E allora per capire la situazione in cui ci troviamo
Partiamo malgrado che ci si accusa di essere il partito dei no in materia costituzionale
Partiamo proprio da un no che abbiamo detto e di cui forse non abbiamo afferrato del tutto le implicazioni mi riferisco al no alla Costituente perché abbiamo detto no perché l'acustica la Costituente che avrebbe che poteva investire anche la prima parte della Costituzione nei punti indicati da possenti
Ecco noi però
Abbiamo evitando questo perché questa soluzione perché la costituente era
Da un certo punto di vista un po'troppo poco rispetto a problemi che non si risolvono con soluzioni diciamo di tipo costituzionale
Di politica costituzionale pensate alla globalizzazione dei mercati pensate ai alla limitazione della sovranità che deriva diciamo da tutta la costruzione europea non siamo ancora in grado di trarre sul piano costituzionale le conseguenze da queste situazioni sarebbe stato un un diciamo un troppo poco credere di risolvere questo con assoluzioni
Di regole costituzionali
Tanto più che quello che ci veniva suggerito era sbagliato da destra mi dispiace che anche Quadrio Curzio come altri abbiano detto bisogna mettere il mercato nella Costituzione bisogna mettere la concorrenza ma che bisogno c'è quando abbiamo ratificato tutti trattati
Data diciamo da quelli della Comunità del carbone acciaio fino agli ultimi di modificare la Costituzione per mettere queste cose mettendo di fronte guelfi e ghibellini liberisti e solidaristico
Con una guerra che sarebbe stata in gran parte di nomi
Ma d'altra parte anche la scontentezza dei filosofi di sinistra
Da non li cito perché sono in pump lette che girano varca l'ultimo ecco che vorrebbero superare in sede costituzionale
Le impostazioni perché le impostazioni di fondo perché è venuta alla società della comunicazione
è venuta tutta una serie di novità ecco non abbiamo non siamo usciti dalla nebulosa per poter trasfondere tradurre in linguaggio giuridico queste novità della nuova società che sono ancora largamente incerte e largamente non definibili perché in corso
E allora abbiamo fatto bene
A a respingere ma anche perché sarebbe stato un buon troppo qual è l'acqua qual è la caratteristica del costituzionalismo più moderno
è la disinvoltura
è la diremmo la agevolezza con cui purché si rimanga in un ambito democratico si può senza arrivare alla Costituente adottare il federalismo il regionalismo è lo stato unitario accentrato finché si mantiene la democrazia
Tutte le forme di Stato sono possibili e così per la forma di governo è possibile nell'ambito democratico il presidenzialismo americano il semipresidenzialismo
Il De Nigris direttoriale svizzero il l'assemblearismo il nuovo la nuova forma di governo che noi proponiamo per la nostra democrazia
Di Radice parlamentare e allora ecco poi vedete come siamo lontani già dal messaggio di Cossiga
Dopo diciamo nel novantuno quando addirittura per modificare il bicameralismo voleva o la Costituente o un mandato speciale
Perché il costituzionalismo moderno assume questa fungibilità ma questo non significa che come nell'ultima intervista del ventisette luglio ha detto D'Alema
Non significa che la scelta tra queste forme di governo sia una pura technicalities
Una tecnicalità io voglio credere nella necessità di de ideologizzare
Il dibattito di politica costituzionale
Ma non fino a questo punto perché le conseguenze come abbia affermato più volte meritoriamente il nostro segretario che su questo punto è stato fermissimo è chiarissimo
Talune forme di governo che pure sono nell'ambito democratico però possono presentare dei pericoli che ci sconsigliano dall'accettare
E allora ecco quali sono i problemi che noi dovremo risolvere entro la metà di ottobre
Certamente e ha ragione in questo Boano noi dobbiamo essere più chiari
Su alcuni aspetti che non abbiamo sufficientemente approfondito la formula del federalismo ma la formula del federalismo di cui io non ho nessun timore perché vi ho detto che c'è questa fungibilità nella scienza di politica costituzionale moderno non mi fa paura il federalismo certo non sarà il federalismo
Degli Stati Uniti in cui ogni Stato può decidere se c'è la pena di morte o no ecco non sarà il federalismo statunitense
Ma sarà un federalismo più vicino a quello tedesco ma anche detto questo rimangono grandi problemi da Scholem il la legge delega di Bassanini che a Costituzione invariata
è come tale non non può chiarire ma deve essere sollecitamente chiarito se no ha ragione Cacciari che manca l'effetto politico con una legge puramente di delega
Noi non diamo ai cittadini almeno l'esempio di quello che passa dalla dallo Stato accentrato passa alle Regioni passa alle Province
Passa al Comune
Altro problema gravissimo che noi abbiamo grave come conciliare il regionalismo che è la materia prima del federalismo perché è chiaro che non si può per certe articolazioni scendere al di sotto del livello delle di delle regioni diciamo altrimenti non gli abbiamo già troppo piccole alcune regioni ecco ma come conciliare il regionalismo con il municipalismo italiano
Con le grandi con le grandi città con i municipi delle grandi città con i sindaci eletti direttamente dal corpo elettorale un secondo problema molto grave
Terzo problema molto grave il bicameralismo quali conseguenze traiamo
In termini di BT di bicameralismo Senato delle Regioni penso di sì ma quale di tipo Bundesrat probabilmente più efficiente ma su questo dobbiamo scegliere e dobbiamo scegliere
Io spero a San Pellegrino dove sia ma entro la metà di ottobre dobbiamo essere orientati su questo altrimenti arriviamo tardi
Il problema della forma di governo su sulla quale bianco è stato sempre chiarissimo ma vorrei a Morando dire questo che scendendo dal dalla parte più suggestiva della relazione di bianco che è stata la prima sull'etica e politica in cui ci ha dimostrato i limiti del che il Senise mo'
La democrazia non è pura procedura
La democrazia senza valori senza un contributo un contributo che hanno una radice etnica inaridisce ed è minacciata ed è fragile questo è il senso di quella premessa nobile
Di questo intervento allora se scendiamo dalla parte più nobile e più alta a quella più concreta che però vi si riattacca che è quella del rifiuto del semi
Presidenzialismo francese perché noi rifiutiamo il semipresidenzialismo francese
Rifiutiamo per i motivi che ha detto Mattarella certamente di funzionalità se le coabitazioni si ripetessero
Creerebbe una dissociazione nella gerarchia del vertice francese
Tra presidente e primo ministro che darebbe luogo ad un governo molto più diviso di quello americano diviso tra Presidente e un congresso a maggioranza diversa
Dalla sua ma noi siamo soprattutto contro per una questione di eccessiva concentrazione di potere gli eventi dell'ultimo periodo ci confermano in questo uno dei Carpitella ma coalizione di maggioranza Leotta in Francia sostiene anche lui che la concentrazione di potere nel presidente e assolutamente eccessiva e da rifiutare
Noi abbiamo dietro di questo una filosofia che tende una filosofia politica che tende ad equilibrare l'efficienza con alcune garanzie ci interessa deficienza ma vogliamo anche un un certo grado di garanzie
Che chi esercita poteri di governo
Possa non con la frequenza con cui abbiamo avuto le crisi di governo della Prima Repubblica ma Possa in alcuni casi eccezionali
Derogatori di della dopo Suez essere rimosso dalla carica
Ti responsabile del governo non deve rimanere in carica con poteri di governo per sette anni o per cinque anni come nella Repubblica francese quali che siano gli errori che possa avere commesso
Questo è quello che c'è dietro ma c'è dietro anche qualcosa di più
Che il la quinta Repubblica francese è incompatibile nella sua costituzione col federalismo non c'è nessuno Stato federale
Che ha che ha la forma di governo della Repubblica francese e questo è un punto di fondo che ci si avvia senz'altro diciamo verso un'altra soluzione
Che è basata anche sul fatto
Della enorme difficoltà di trasferire il sistema francese che è basato non sulle regole ma sulle prassi che ha consolidato dei gol
Non c'è la revoca del primo ministro nella Costituzione francese ma c'è nelle consuetudini di fondo della Costituzione francese
Ora per quello che riguarda la scelta che noi facciamo è nella sostanza il cancellierato perché non bisogna confondersi diciamo con i numeri
Perché dopo il Fisichella Roma dopo
La la il documento a cui anche noi in linea di massima abbiamo consentito
Ecco più che è diciamo il cancellierato alla tedesca che presuppone sempre l'elezione del cancelliere da parte del Bundestag
Invece egli quel documento prevede anche la possibilità che nel caso che il capo della coalizione
Abbia a sua disposizione la maggioranza assoluta dei seggi si possano anche prescindere dalla sete e dalla scelta della sede parlamentare
Come avviene in Inghilterra in cui il presidente il vincitore il leader vincitore riceve dalla regina il sigilli segni del potere e non ha bisogno di una fiducia preventiva da parte del Parlamento ma questa è una variante che non incide sulla sostanza la sostanza è quella del cancellierato o primo ministro con le caratteristiche di una rimuovibili dignità
In casi che devono rimanere eccezionali di rimovibili da del primo ministro che abbia fallito
E questa è una scelta non in negativo non diciamo no diciamo dei no per arrivare al sito presta per l'Italia è una nuova forma di governo d'Italia tra cancellierato e Primo Ministro non ha mai avuto una forma di governo che evitasse o i pericoli dell'autoritarismo o i pericoli dell'Assemblea RIS la vera novità in questa scelta del diciamo di un parlamentarismo che diciamo Sartori chiama semi parlamentarismo la novità è in questo governo di legislatura a cui però con sacrificio delle prassi parlamentari e dei regolamenti parlamentari attuali noi dobbiamo dare
Un grosso potere in materia di accenda dei lavori parlamentari il governo deve poter sapere entro tempi ragionevoli quando i suoi maggiori progetti saranno delibera non approvati possono non essere approva ma devono essere deliberati il Parlamento deve prendere posizione entro tempi prestabiliti noi su questo avremo molti ostacoli da superare
Tenterò parlamentarismo sarà difficile a sradicare ma noi intanto potremo respingere il semipresidenzialismo alla francese in quanto riusciremo a proporre una forma di governo parlamentare veramente di tipo contemporaneo tedesco spagnolo inglese come Massa di modelli che sono prevalenti in Europa svedese e in Svezia si dal Presidente del Consiglio il potere di scioglimento del Parlamento
Concludo accennando alla a quel accenno che è stato fatto da Mancino molte volte e stamattina anche da Mattarella
All'elezione al metodo d'elezione del Presidente della Repubblica se è un organo di garanzia che viene privato sostanzialmente dal funzionamento delle coalizioni
Di una designazione sostanziale del Presidente del Consiglio come avvenuto con Prodi l'ultima volta
Se privato del potere o molto limitato nel potere di scioglimento che potrebbe aver alla tedesca nella fase iniziale più il Presidente del Consiglio che non avesse la maggioranza assoluta
Dei voti
Nel Parlamento ma solo quella relativa se è un presidente di questo genere
Certo noi dobbiamo superare la formula puramente parlamentare dell'elezione
Ma senza arrivare a mio avviso all'elezione diretta
Perché ci sarebbe una contraddizione nel momento in cui il Presidente della Repubblica diventa sempre più organo di garanzia è difficile schierare decine di milioni di elettori
A differenza di quello che avviene in Austria o in Portogallo sulla scelta di un nome
Che poi si sentirebbe un po'stretto nel Cile di questa nel corsetto di questi poteri
Di pura garanzia io so che la politica costituzionale non è una pura geometria e non è una pura logica una pura formulazione logica ci possono essere delle nella vita anche delle contraddizioni però ecco stiamo attenti nella assumere è una posizione che non può indebolire non deve indebolire l'altra ecco della nostra posizione anti presidenzialista da ultimo ecco il partito e i gruppi parlamentari hanno impegni enormi
In questo Parlamento in questo inizio di legislatura già Mattarella detto le telecomunicazioni
La legge Bassanini la finanziaria chi più ne ha i decreti legge alcuni dei quali dedicati anche del nuovo governo dedicata non non solo quelli dei vecchi un compito immane
Però quello più caratterizzante del partito si completerà nelle scelte che entro metà ottobre dobbiamo fare per le spendere le proposte in materia costituzionale ora delle riforme costituzionali ora ecco vedete com'è diversa la situazione rispetto al periodo del quarantasei quarantasette allora si parlò di solitudine del costituente
La solitudine del costituente perché
La gente non seguiva la stampa la stampa dava comunicati estremamente ridotti dei lavori dei lavori della Costituente stavolta con la precostituzione che abbiamo avuto nell'opinione pubblica
Con diciamo la prevaricazione intellettuale che c'è stata nel Corriere della Sera del semipresidenzialismo stavolta non c'è la solitudine del costituente
O del re o di chi rivede la Costituzione stavolta c'è il timore che il costituente che chi rivede la Costituzione possa essere possa subire
Delle pressioni di opinione pubblica di stampa di dibattito televisivo che faccia perdere la lucidità e la serenità nostro partito si caratterizzerà anche
Per questa capacità per questo coraggio
Di potere in qualche misura nella misura in cui potrà non lasciare soli nel senso negativo i membri della commissione bicamerale nostro partito dovrà evitare la solitudine
Di questi di questi ma dovrà evitare anche la soggezione
Ha detto le ha dei pregiudizi ha delle a degli slogan dell'opinione pubblica io credo che noi siamo in grado anche se in qualche momento abbiamo un po'mancato in questa capacità di comunicazione io credo che noi saremo in grado di assolvere a questo compito grazie
Tardi
Però abbiamo solo ancora dall'intervento
Quindi oppure
Sì presto resto nei due minuti solo due slogan perché mi rendo conto
Ecco io voglio solo riprendere io rimango fermo della mia opinione dopo il ventuno aprile quello che dissi in direzione il Polo perso la Lega ha avuto una buona formazione di conseguente l'Ulivo ha vinto il o noi partiamo a mio giudizio da questa consapevolezza
Altrimenti rischiamo di non avere di fronte non tanto secondo me l'elenco dei problemi quanto una priorità nell'affrontare alcuni problemi
La questione di Bertinotti
Qui mi si dice il governo è solido
La maggioranza terrà Marini dice noi lavoriamo sui tempi lunghi la scommessa del Partito popolare legata alla riuscita dell'Ulivo
Alla governabilità del Paese
E chiaro che però noi in partenza abbiamo scontato un prezzo terribile che è il ricatto comunicato al Paese di Bertinotti
Davanti abbiamo non noi come Partito popolare fra noi possiamo anche a rassicurarci su questa solidità del Governo
Ma l'impressione che il Paese ha avuto di un governo molto fragile e che di fronte via quando appuntamenti della finanziaria ed altro
Abbia difficoltà a poter realizzare la sua politica
Mi si consenta
Che Bertinotti fa quello che aveva concordato
L'accordo elettorale farò nascere il governo Prodi però poi il governo dell'Ulivo sappia anche i voti di Rifondazione Comunista vi dovrà conquistare di volta in volta
Quindi io credo che la nostra risposta a Bertinotti Bertinotti non può e ricattare il governo sia una risposta secondo me che tende un po'ad eludere la questione di fondo che abbiamo davanti alla quale io non voglio dare risposta l'annuncio ma io questa sensazione che il problema non è sapere fra noi che il governo alla solidarietà e come fare in modo di ritrasmettere alla Società l'opinione pubblica è capitale alla Borsa
L'idea che questo Governo è in grado di fare le scelte che può fare
Capisco tutto il resto ma perché pongo il problema ritorno al al successo dell'Ulivo da che cosa è nato perché io credo che il problema della Lega
Se mi consentite in un sistema bipolare
Con la lega che si chiama fuori dal sistema bipolare non è un problema che riguarda un morto sopra ma che riguarda l'assetto politico per intero paese
Che cosa succederà che cosa accadrà del consenso della Lega a nord e come si affermerà come si potrà consolidare è un problema che riguarda la politica tutta
E io ho una sensazione che noi ci sia una grossa sottovalutazione di questo aspetto questa questione mi si consenta vista da lontano del Po della secessione di quello che accade il giorno quindici è una questione anche qui un modo di affrontarla vecchia la questione come la pone Napolitano come la pongono altri è una questione che ingrossa le file della Lega
Guardate io ho una sensazione molto semplice il quindici non accadrà nulla accadrà una cosa molto semplice Bossi sul Po porterà tre milioni di di cittadini del Nord
E il problema politico sono tre milioni di persone che andranno sul Po non che cosa dirà Bossi non sa di farà mettere la scheda nell'urna questo è l'impatto che farà paura questo è il messaggio al mondo e l'Europa tre milioni di persone sono andata sul tipo
Che cosa succederà il resto non me ne frega niente si rifaranno giurare non giurare sapeva il dato è politico la partita è politica
La partita è politica
E allora io credo che noi dobbiamo cominciare ad analizzare con molta serietà anche come in parte è stato fatto qui oggi in alcuni interventi che cosa produce il voto alla lega
Cominciamo analizzarlo cominciando a capire che una parte di quelle motivazione non ci riguardano noi non possiamo soddisfare quelle motivazioni elenchiamo né il problema dell'egoismo il problema di chi non vuole che si metta mano al problema delle evasioni il problema di altre questioni che non riguardano la nostra capacità politica la nostra le nostro progetto politico noi a quelle questioni post non possiamo dare risposta possiamo solo combatterle
Con un'azione di buon governo con onestà dando impressione al Paese che sentendo parare con senso di giustizia
Però ci sono altre cose alle quali è compito nostro dare risposta
Il problema io volevo dire a Mancino
Quella battuta
Facciamo il referendum facciamo noi la provocazione sull'accesso cessione attenzione oggi se si votasse provocatoriamente se al Nord corre l'associazione no la ma ha ragione Feltri dal giornale la maggioranza assoluta al nord opera per la successione la secessione
Perché è così
Perché non perché vogliono la secessione perché individuano non rimborsi lo strumento attraverso il quale creare la provocazione che produca alcune cose
Sulla ragionamento delle riforme lucidissimo l'intervento prima di Elia soprattutto quando affronta due questioni affronta il problema di come dare richiamando cacciare un valore aggiunto di ricaduta la riffa riforma che non facciamo in questo momento a norme potremmo fare ottime riforme ma se a queste riforme non diamo un messaggio politico un'anima politica non scordiamo l'operazione
Di Bossi l'ora questa questione io credo che sia una questione che riguarda tutti ma sì io ho questa certezza
Ma no ma noi ci converrà
Il suo
A me sì io io io io capisco ma non so adesso tutte queste cose guardate io non parlo da da leghista io parlo da popolare convinto di tante cose cioè ma secondo me c'è una sottovalutazione di alcune cose ma vi ho spiegato perché voterebbe per l'analisi che ha fatto fare Trio quell'analisi che ha scritto Feltri sul Giornale
Ecco è vera secondo me è vera e parlando con amici nostri con iscritti i nostri cd ci dicono se dovessimo essere chiamati vedette il problema è questo quando faremo il referendum se il referendum lo facessimo oggi io non ho dubbi che l'esito sarebbe quello che io vi dico
Ceretta referendum si facesse dopo quel processo che li hanno annunciava e con quel ragionamento di carattere politico dando quell'incarico e l'esito sarebbe completamente diverso allora ragione Mancino
Già bisogna capire in che momento in che colloquiamo questo dato oggi l'esito sarebbe questo perché voterebbero per una provocazione
Convinti che la secessione non si farà l'industriale del Nord imprenditori mica sono scemi sapete
Sanno perfettamente che cosa vorrebbe dire la secessione che cosa vorrebbe dire il marco cinquecento che cosa vorrebbe dire questo tutte cose che sanno benissimo però questo dato Bossi è diventato lo strumento da utilizzare cui molti di coloro che andranno sul Po non andranno perché vogliono la secessione ma perché ritengono quello lo strumento per produrre
Queste
Questioni sul problema nostro dal partito e chiudo illuminante mi è piaciuto tantissimo l'intervento ieri della Tina Anselmi qui c'è un dato ed è un problema che riguarda noi riguarda il PDS di una sensazione nell'Ulivo
Diciamoci la verità fino in fondo il PDS fanno i Dorotea
Vanno compare il mondo cattolico chiede contributi per tenere aperta la scuola per far quant'altro top benissimo andiamo noi le foibe li abbiamo noi
Sembra che se non sia più un problema nostro
Noi abbiamo per cinquant'anni
No difeso forzoso il problema le foibe contato abbia dato prova della destra della sinistra la sinistra revisionista questo PDS che si incarica diventare diventare i nuovi Dorotea della situazione con molto realismo la sì scrivendo la storia lasciando a Rifondazione comunista il compito di recitare il ruolo della politica illuminata
Un po'occupando lo spazio nostro quello delle privatizzazioni quello dello stato sociale quello di alcune questioni eccetera
La sensazione è che all'interno dell'Ulivo la sinistra si incarichi in un gioco delle parti a svolgerle tutti i ruoli e di fatto togliendo noi lo Spazio Krizia proprio Sora aggiornamento di Prodi la nostra visibilità del governo di cui parlava anche molto bene ieri D'Amico mi pare
Granelli c'è questa sensazione in tutti che noi siamo in uno stato di attese
Abbiamo la necessità di non mettersi di non rendersi evidenti anche magari dicendo con chiarezza che cosa non ci va bene dell'azione di governo ma abbiamo il timore di disturbare il manovratore perché il manovratore nostro
E perché viviamo nell'attesa che questo manovratore sei piani che svolga il suo compito è Presidente Consiglio incaricandosi anche di render visibili a nostra proposta politica la nostra storia accetta però sappiamo tutti diciamoci la verità che è così
Che siamo in uno stato di attesa e speriamo che questo sacrificio che stiamo consumando sia un sacrificio che darà dei frutti sull'identità
Ecco e con questo volevo chiude ragione da Tina Anselmi
Noi rivendichiamo l'identità D'Alema rivendica l'identità del PDS nel suo di dibattito con Veltroni ma D'Alema fa bene al congresso si rivolge il suo elettorato ma quando parliamo di identità può essere un po'brama elettorale nostro interno congressuale ma attenzione
Il ruolo della nostra identità non è un messaggio che riusciamo a far arrivare i giovani perché i giovani non conoscono la storia il problema d'identità i partiti non è un problema che li riguarda non è un problema che mi tocca e l'Ulivo e l'Ulivo
In qualche maniera ha dato questo plusvalore di speranza ai giovani ha in qualche maniera riportato il giovane un minimo di attenzione rispetto alla politica perché la politica oggi non ha più attenzione
Ecco allora io credo che siamo sicuramente
Tutti per Gesù
Come dice coloni acque a Gesù vogliamo tanto bene ma io ho la sensazione che la folla richiami Barabba e con la folla in qualche maniera i conti li dovremmo fare anche nel nostro congresso
Ministro Rosi Bindi
So che altri che ieri Granelli peraltro quasi assolvendomi
Quasi assolvendo all'aumentato la presenza al Consiglio nazionale
L'assenza sia lamentata la nel senso che la presenza non c'è insomma
Dei dei ministri io volevo giustificarmi perché ieri avevo una riunione euro dei ministri della sanità dei Paesi europei era la prima mi sembrava giusto dare questa priorità agli impegni istituzionali
Ma punto questa mattina la è stato possibile e sono molto contenta di essere venuta perché credo che il dibattito che c'è stata questa mattina sia
Un dibattito
Molto serio molto approfondito molto sereno
Che mi pare e posso anche essere una risposta ad alcune forzate interpretazioni sui sui giornali
Su perché avevano un po'allarmato anche me a dir la verità
Ma che ho ben capito questa mattina essere frutto di incomprensioni o ahimè troppo consuete per quanto ci riguarda
Io volevo dire solo tre cose la prima
è ringraziare anche per lecco che mi è giunta nel sostegno
Alla mia persona la battaglia intorno
Al tema della sanità
E cogliere l'occasione per dire
Per invitare in un certo senso come dire per dare un un minimo di spiegazione
Intorno a alla necessità che che sempre sia
Dentro quel ministero di
Doverci liberare da un accerchiamento che è ben più forte ben più stringente se posso dirlo ben più pericoloso di quello che appare
Allora
Io rispondo come sto rispondendo a l'occasione della finanziaria e qui voglio ribadirlo dicendo neanche la sanità può sottrarsi
A questa finanziaria
Però credo di poter altrettanto dire con altrettanta forza che non è possibile continuare ad insistere in un settore
Che è stato già fortemente penalizzato
E nel quale al di là di alcune situazioni verso le quali bisognerà necessariamente intervenire e questo si vuol dire quando si parla di razionalizzazione della spesa
è un settore nel quale in virtù anche della riforma che è stata fatta i conti incominciano a tornare
Non si possono continuare a togliere fondi ad un settore strategico per lo stato sociale per la vita delle nostre famiglie bisogna chiederci di spenderli meglio e di tradurli in un servizio di qualità
E di riaprire anche una stagione di Investimenti in questo settore
Io sono molto contenta che si riaprano i cantieri che si facciano le infrastrutture ricorderei però che anche la domanda di occupazione oggi in questo Paese non è una domanda alla quale daremo una risposta solo ed esclusivamente aprendo i cantieri
Perché ci sono c'è un certo tipo di disoccupazione che guarda e attiene proprio in maniera particolarissima a tutto il settore dei servizi alla persona
Ed è quello della sanità uno di quei settori che ha bisogno di di di nuova nuova stagione di investimenti pena l'aumento della spesa di qui a poco tempo penna
La dequalificazione dei servizi e della qualità perché non si può pensare
Di produrre salute senza seguire il percorso delle nuove tecnologie della sfida della ricerca che ha di fatto oggi il l'autostrada del futuro in questo settore
Allora qui non c'è la Bindi che resiste perché
Interpreta il ministero della Sanità in un certo modo rispetto ad un atto io credo che per esempio tanto per dirlo per ancora una volta io non credo non credo che sia
Sarebbe uno scandalo mettere un ticket ospedaliero
Non è uno scandalo si paga in molti altri Paesi del mondo
Io lo ritengo in questo momento una un provvedimento improprio perché il settore ospedaliero non ha bisogno di entrate e ha bisogno di razionalizzare la spesa e siccome etichette non sono interventi sulla spesa ma sono interventi sulle entrate
Ai direttori generali non dobbiamo dare l'alibi che comunque per entrare in ospedale ci sarà un flusso ulteriore di denaro dobbiamo costringerli a razionalizzare i reparti a costringere ad applicare il sistema de di RC laddove non è penalizzante e a non tenere hanno a non allungare i giorni di degenza a ristrutturare e riconvertire le piante organiche verso altri servizi e soprattutto costringere le regioni a superare questa sanità ospedali centri go che costa che non è efficace nei confronti della domanda oggi di salute di sanità se no insita un'entrata all'ospedale tutto questo sarà molto più difficile farlo
Questo almeno in una fase entrare
Oltre a ritenere ma questo ha già fatto la mia battaglia in un'altra circostanza che il ticket è un modo improprio diniego di prendere i soldi perché colpisce le persone quando hanno bisogno
E la contribuzione generale comunque il sistema più equo se naturalmente vi è l'autonomia di gestione del fondo da parte del settore dispensa qui in questo caso quello della sanità
Dico questo per raggiungere un un altro elemento nel ringraziare per il sostegno dico però che
Partito popolare secondo me non deve
Essere a fianco del ministro perché c'è il ministro popolare
Siccome mi par di capire anche dal dibattito di stamattina che siamo comunque alla ricerca di dentro la nostra ben chiara identità comunque di una come dire specificazione del nostro ruolo preciso in questo momento nella vita del Paese anche all'interno di questa maggioranza
Cioè io mi permetto di di dire che un partito come il nostro dovrebbe fare dello stato sociale la battaglia politica vera
In questo momento
Affrontandolo non certamente nel senso di mantenimento
Dei vecchi equilibri dei vecchi vizi sui quali abbiamo costruito se posso dire prima la nostra fortuna può la nostra sfortuna
Ma anzi
Essendo e questo è l'altro riferimento che volevo fare per quanto riguarda la mia responsabilità io quella vorrei finire di
Vorrei finire questa stagione nella quale mi son dovuta dibattere tra una manovra è una finanziaria mi auguro che il finita questa passaggio ulteriore la sanità abbia la serenità di riprende una stagione di nuovo progetto pur attuando le riforme in atto lo faccia con una progettualità rinnovata di questo però c'è bisogno di una forte riflessione politica io dico che ritengo che il Partito popolare debba oggi qualificarsi nel Paese ma anche merito la maggioranza come il partito dello stato sociale il partito della difesa
Certo della così dei cosiddetti ceti medi ma io aggiungo che oggi sono deboli
Di quel centro è di quelli e di quella realtà moderata che oggi trova sicuramente una risposta se si difende e si riprogettare questo che oggi è il settore fondamentale anche nel futuro tra democrazia
Dico questo perché è una battaglia nei confronti della cultura che alla nostra opposizione nel Paese lega e Polo
Ma dico questo anche perché è in qualche modo qualificante dentro l'Ulivo anche nei confronti dei nostri alleati
Perché quello che qualche volta denunciamo
Come una sorta di
Inseguimento al rapporto privilegiato tra la sinistra e la destra ad una legittima e reciproca legittimazione che in qualche modo illegittima ma reciproca legittimazione che qualche volta vorrebbe passare sopra la testa dei cattolici del cattolicesimo democratico delle forze di centro del Partito popolare
Chiudo
Vedo che Mattarella rimanda il tempo chiudo
Ecco un questo non avviene soltanto sul presidenzialismo
Avviene in maniera
Entra una trasgressione della destra su alcuni tipi di queste tematiche che devono trovare la nostra forza politica in primo piano a difendere invece questi temi sui quali si misura la popolarità vera di una forza politica allora io inviterei il partito ad una
Fase di forte riflessioni di elaborazione culturale intorno a questi temi
In particolare la sanità alla vigilia di una completamento di riforma che potrebbe essere se correttamente accompagnata la risposta la risposta anche a tutti i profeti di sventura sul futuro dello stato sociale sulle compatibilità finanziarie sulla possibilità di garantire il principio dell'universalità delle prestazioni e tutto quanto ma potrebbe anche essere se male applicata il presupposto in qualche modo dello smantellamento di queste garanzie
E anche della incontro l'abilità della spesa mi riferisco in maniera particolare al definitivo in qualche modo applicazione del rapporto pubblico privato
I lombardi potrebbero da questo punto di vista dirci qualche cosa e credo che lo stia dicendo l'Ulivo è anche le forze sindacali in quella regione quindi io chiederei questo tipo cioè diventi il Partito Popolare il partito di queste tematiche
Collegate naturalmente al primato della famiglia come prima
Veniva anche ricordato
Potrei fermarmi qui mi limito a dire che credo che il cammino verso il congresso sarà un cammino
E dovrà essere un cammino sereno
Perché mi pare che questa mattina sono chiare alcune cose molto chiare che noi siamo e restiamo legati alla nostra identità e la nostra storia
A con con grande dove direi lotta è battaglia conquistata ma che questo partito vede nell'Ulivo nel centro sinistra
In questo governo una prospettiva strategica per il futuro
Che le maggioranze politiche
Si possono anche allargare ma non si possono cambiare
Che
Nel rafforzare la nostra forza come componente politica
Non vogliamo Manzi riteniamo che sia questo assolutamente coerente con rafforzamento della coalizione e che rafforzare il centro significa anche avere la possibilità di un rapporto più sereno con Rifondazione Comunista
Per la quale io dico non dobbiamo accettare
Nel ricatti le provocazioni né atteggiamento irresponsabile a del quale aggiungo che non possiamo fare a meno e tanto più c'è questo convincimento tanto più c'è la possibilità che il governo non venga da questo condizionato ma venga invece aiutato ad applicare rispondendo ad una parte di esigenze giuste che anche Rifondazione Comunista pone meglio il proprio programma nella vita del Paese questo mi sembra che sia un dato sereno tra Rinus se così è se siamo alla ricerca dei voti del centro che sta dall'altra parte ma che non ci interessano gli accordi impropri delle maggioranze variabili se questo è se su questo punto il partito assolutamente sereno se non riteniamo nel breve periodo
Modificabile la strategia politica e riteniamo che questo sia il cammino del futuro allora il cammino il cammino verso il congresso
Consentitemi non può diventare neanche
Semplicemente un confronto intorno ai nove
Per ridiventare un'occasione di approfondimento di questa linea politica deve diventare anche la serena ricerca della classe dirigente più adeguata a gestire questa stagione
Per la quale il partito credo non abbia più bisogno di dimostrare che noi siamo
La
La storia nuova di una grande storia antica ma che abbia invece se posso dirlo molto bisogno di dimostrare oggi al Paese
Che in questa nuova espressione di quella lunga storia antica c'è la possibilità di un forte rinnovamento
Di classe dirigente di comportamenti di modelli organizzativi di modalità di presenza nella vita del Paese
Tutto questo perché a me pare che ci sia per il Partito popolare
Un grande spazio da conquistare nel Paese non semplicemente la riconquista di alcuni spazi c'è un nuovo e di merito spazio da conquistare ed è su questo che noi dobbiamo muoverci perché dobbiamo dimostrare no
Che c'è la giustificazione della presenza dei cattolici anche in questa stagione politica che c'è l'esigenza della nostra presenza oggi né in questa stagione politica la vita del paese e questo lo si dimostra non ogni giorno certificando
Che siamo noi
Quelli veri del passato
Ma dimostrando che proprio perché noi siamo quelli veri noi oggi abbiamo un'autorità di presenza che è capace di conquistare elettorato consenso
Personale
Spazi
Che
Esistono nel Paese e ai quali possiamo soltanto nuovi dare le risposte perché sono le risposte che diamo ai problemi veri
Presidente Colombo
Vogliono
La replica del segretario
Ma io contavo perfino di evitare una replica perché mi sembrava importante soprattutto aver dato l'avvio al dibattito su di una dimensione che a me pareva essere quella giusta per guardare appunto al congresso
Ma come sempre capita un dibattito Poussin ricco vivace stimolante io ritengo dimostrativo di una ricchezza del partito che non può essere sottovalutata
Mi comporta una sollecitazione anche qualche chiarimento che offrire e qualche puntualizzazione da fare
Innanzitutto io vorrei dire molto rapidamente non prometto di pochi minuti e poi li mantengo parlerò brevemente però ecco volevo dire innanzitutto questo
A me pare che un congresso che noi celebreremo
Nel prossimo gennaio avendo davanti incerto le prossime elezioni amministrativi in centri importanti ne sappiamo quanto importanti io non ne ho parlato ma abbiamo avuto anche altre occasioni
La nostra concezione un'idea della città e di che cosa significa amministrare e organizzare praticamente una società in una città direi che uno dei centri
Più importanti della organizzazione del nostro pensiero avremo di fronte alcune votazioni rilevanti importanti ma avremo anche uno spazio politico che non sarà per qualche anno speriamo impegnato dall'inizio
Uno spazio nel quale dobbiamo organizzarci strutturarci
E io permettete che continuo a ripeterlo
Non con l'ho capito e qui pure emerso a questa sorta di distinzione che continuamente viene fatta fra i programmi concreti televisione di carattere generale
Se non abbiamo chiare evidenti forti
I punti di riferimento dei punti di riferimento non è un catechismo dei principi sono per dir così letture che devono essere fatte della storia contemporanea io vi faccio un'affermazione uno dei più grandi politologi americana che ha scritto un libro sull'h competizione che aperta tra i repubblicani e democratici ma questo può è un discorso che le fatta anche nella cultura politologi che italiano ha sottolineato come in realtà i due partiti e questo capita anche in Italia capiterà sempre di più in tutti i Paesi europei i partiti che contengono la leadership la guida di un Paese sempre meno si differenziano sui programmi
E sempre più si differenziano sulla ispirazione che sta dietro il programma ed ecco perché la emergenza nel dibattito politico di quelli che si chiamano i valori perché in realtà i programmi ero che noi praticamente indichiamo
Sembrano gli stessi massi colorano di per dir così a sospetti e in certo senso sensibilità diverse a secondo dell'ispirazione che dai DNA all'applicazione del programma con esiti nella società che sono certo particolare tipo questa fenomenologia nella organizzazione
E nelle scelte la politica deve essere tenuto in conto ecco perché
A me è sembrato
Di
Richiamare come patto utile non come evocazione di principi la emergenza che sempre più ed è una grande sfida perché guardate sarà una grande sfida intellettuale sempre più il pensiero politico avrà con la organizzazione del potere il riferimento ai valori
Ma insomma dice se avete letto come abbiamo letto i discorsi prima di dolore e poi di Clinton le impostazioni e i richiami sono intorno a questi peraltro sia ben chiaro con un frassini che il ghost writer scrivono fascinose eccetera ma senza a mio avviso la sera Hernanes ma la lettura di un libretto ma di tutti gli iscritti più approfonditi sulle questioni del nostro tempo tutti quanti alludono ad un problema che c'è e che noi se vogliamo guardare come bene ha detto Castagnetti in un bell'intervento
Ai problemi ai mutamenti che ci sono nella società se noi non guardiamo al problema centrale che è l'effetto della secolarizzazione
Repetto del pensiero illuminista razionalista che ha portato la società noi non ricostruiamo un'autentica dimensione di respiro al nostro niente non ci differenzia non potremo pretendere come io penso che possiamo pretendere alla guida lasciamo andare di quanti CTC seguono oggi alla guida di un Paese e di una realtà storico-politica italiana ed europea che dia risposte forti faticoso scrive Dahrendorf che cosa scrivono anche tutti che devo dire gli stessi filosofico come i russi e gli altri
Che praticamente non faccio citazioni ulteriori che oggi il problema delicato e praticamente la frantumazione che valuta la sostanza per l'inserimento di di elementi che arrivano al nichilismo con tutti gli effetti che peraltro si vedono sia ben chiaro perché occorre pustole dalla società
Lei Società sataniche i fenomeni che si verificano c'è ma io non posso fare analisi questo genere in questo momento ne accenno soltanto per dire che noi abbiamo il problema preliminare poi vengono i progetti programmi
Di capire di avere una idea della Società permettimi di di a vere un Antropologia che praticamente sappia che quali risposte dare ai problemi di una società che vive a mio avviso gli ultimi grandi Baglioni di un pensiero illuminista che ha avuto il suo esito positivo nella cultura liberale FSB nefaste nelle culture praticamente presuntuosi dal fascismo alla parte del comunismo all'altezza avuto un senso positivo ma insufficiente
Quindi su queste scivoliamo misurarono o dobbiamo parlare di come dire che queste cose non attirano l'agente scelto che non attira la gente abbiamo fatto un dibattito su questo i giornali va a fare il loro mestiere non faccia veridica giornali e e hanno detto c'eravamo una società per azioni c'eravamo un gruppo di tennis oppure altre cose
Hanno praticamente richiamato l'attenzione su aspetti per dir così i nostri spero a hanno chiesto hanno cercato di capire se io volevo fare l'alleanza con Mastella per il Corriere della Sera che stamattina titola non so come che io pratica Capra Mastella io non ho mai aperta Mastella né ieri né oggi poter immaginare però la quindici
Non ho avuto sempre come dire posizioni ma dico quando ne abbiamo ribadito un concetto elementare voglio dire che ha o che queste cose non possono per dir così per attirare l'interesse agli ma vogliamo luglio partito non per una riproposizione di identità costante perché io credo che se stiamo insieme sia ma per lo una istanza politica per accoglierci intorno ad un'esigenza per dire agli amici ai possenti che sono qui presenti ai Berti e dalla Torre ai filosofi alla cultura cattolica al mondo che si mobiliti per aiutarci a capire che quali devono essere risposte forti quindi la dico in termini la teoria se non
Leggo la parola impegno poi c'è tutto il resto c'è tutto il resto abbiamo cercato di affrontare certe sono risposte problemi del nostro tempo che sono di due tipi
Ma dico ogni tanto io mi sento ripetere pre dobbiamo definire la nostra li dobbiamo Pinochet in crisi
Beh io credo che mai forse del partito che nel passato aveva ditte definiva la propria linea perché comandava e quindi era il partito che dirigeva il Paese e governava la propria linea gestendo il suo potere tutto era praticamente su hutu ruotava intorno a questo ma dico
Noi dopo le oscillazioni e le incertezze se permettete anche dalla grande convenzione convention in cui sembrava che tutto il mondo cattolico avessero poi l'abbiamo concluso
Nel mille novecentonovantaquattro abbiamo dato vita al partito può e abbiamo fatto delle scelte che praticamente lo andavano da una parte e dall'altra
E il filosofo di casa nostra però sapete che cosa praticamente o dell'ex casa nostra sapete che cosa ha combinato
Io ho fatto che sono un operaio della politica poi c'è Marini che cerca di essere più operaio di mi però Dod o anche sollecitare appare un eccellente intervento peraltro condotta da Cuneo ho fatto una cosa molto semplice permettendo guardiamoci un attimo indietro stamattina
Guardiamoci un attimo indietro noi non sapevamo dove sederci abbiamo fatto elezioni amministrative abbiamo fatto elezioni politiche siamo andate avanti abbiamo fatto un congresso abbiamo fatto una scelta
è una scelta politica poi ogni tanto qualcuno dice una scelta strategica cioè io per la verità la parola strategia siccome un po'di Greco lo conosco
L'affido visioni più generali e più ampie dico che abbiamo fatto una scelta politica di respiro che è l'Ulivo
Qual è la linea nostra è l'Ulivo non possiamo che lavorare nell'Ulivo per l'Ulivo e con l'Ulivo concependo le modalità di lavoro
E le cornici perdere con le modalità di lavoro sono molto semplici io ritengo che l'Ulivo si rafforza nel momento in cui coperchi come si rafforzi rafforzò ogni modo artificioso compatti che si fanno a un tavolino e che ripeto no le vecchie forme bis marchiani o se volete delle diplomazie tradizionali europee che si mettono a Kohl l'altra forma che io vedo in termini storici se permettete in termini di carattere come dire di cose che maturano nel tempo
è che ciascuno di noi lavorando nell'Ulivo ed esprimendo quella cultura quelle scelte quegli orientamenti in certo senso interagisce sugli altri e migliora gli altri come gli altri possono interagire SS avendo l'obiettivo di mantenere dico sulla coalizione
Ma anche avendo la consapevolezza io pongo la domanda ma la consapevolezza che poi si tratterà di vedere se vince perché non lo so la linea poniamo che sposta da parte e che naturalmente ci porta fuori dall'Ulivo parlo di Vacca non le vacche pazze
Della Giuseppe Vacca che ha che praticamente ipotizza come viene ipotizzato la dalla parte raccoglitori penale secondo me come viene tenuto in conto dai grandi giornali italiani che la Polaris stazione sarà su AN da una parte su un la sinistra dall'alto oppure come devo dire se ho capito bene voi non ho capito mai bene pienamente il proprio pensiero letto il suo libro era pieno di mi dica amorosa ma non mi sembrava molo parlo quello di Occhetto che ha detto che tutto sommato però come dire bisogna puntare alla costruzione della sinistra beh non è la nostra prospettiva
Io non devo fare nessuna polemica con Rifondazione ho detto nel mio discorso che Rifondazione merita uno statuto speciale di il rapporto di relazione nessuno non vuol discutere io non mi io discutere anche perché poi Bertinotti è un uomo simpaticissimo
Cossutta beh insomma come dire ci ha la testa più verso i tempi prescinde piane gli altri ma comunque con Bertinotti una persona di tante simpatie ci Converso volentieri sempre provvedo peraltro a Brussel e a Strasburgo spesso la questione è un'altra qui è il punto
Ed è un punto se essenziale che ha detto Maria stamattina
Noi siamo convinti che il Governo vince si attua il suo programma è questo il suo impegno no e allora il problema è quello di lavorare e di chiederà che il Governo non si distacchi da suo impegno la sua prima Peder tale avessero con queste non ci e ma è vero che con Bertinotti c'è un certo rapporto però vi approvato questo governo abbiamo il dovere di chiedervi stimolato in questo senso
Non altro sulle cose ragionevoli ce ne sono tante evidente che bisogna ascoltarlo e chi è che non non la scorta anche qui poi diciamo pure allora
La linea mi pare che sia quella dell'Ulivo come agire dell'Ulivo e qui c'è un problema grosso serio
Che quello che è stato detto avere degli obiettivi precisi
E qui io farei mia la cosa male si ripeto ancora di Castagnetti sulla questione sociale sul modo di ricostruire
Il problema però dobbiamo tenere ben chiara una cosa lo dico alla Bindi quando dice mettiamo all'attenzione centra lo stato sociale
Lo dobbiamo sapere una cosa molto precisa chiara ecco la priorità
E poi gli accordi le coerenze dobbiamo darla un discorso per dir così autonomo autarchico astratto sullo Stato sociale
Oppure dobbiamo astratto nel senso che è soltanto autarchico o dobbiamo collegare questo è il punto di con le conseguenze che ne derivano lo Stato soci ha detto ad una premessa che per noi è indispensabile dell'Italia che interessi da promette in Oropa qui è il punto questa la questione con tutto quello che consente
Allora se noi facciamo un grosso sforzo c'è da lavorare per lo stato sociale che viene concepito come diceva bene va bene la Mazzuconi in termini perché noi sia ben chiaro e da quattro anni
Noi come movimento stiamo portando avanti un discorso di recupero delle condizioni per cui l'Italia entra in Europa e questo sembra stella polare non è una scelta di poco conto Lezzi una cosa che consente allora il grande sforzo per dir così è di passare dall'accettare alla all'Arsenal e quindi tentare di praticamente fa il lavoro di salto qualitativo e dobbiamo ripensare le cose qui c'è bisogno stiamo cercando di farlo
C'è bisogno di tutta la collaborazione dell'intelligenza che ci circonda delle persone dei circoli circondo e certo io all'interno del discorso lo stato sociale che noi abbiamo detto di voler difendere
Il settore della sanità qui la responsabilità della Bindi enorme noi riteniamo anche di che le sue scelte siano finora positive ero perché la sanità è stato uno dei luoghi fondamentale per assicurare passato poi il come dire clientelismo anche dei partiti come nel saggio di Maurizio Cotta splendidamente dimostrabile dobbiamo rifare tu
Turca Mino di ripensamento su questo è bene a questo punto noi su questi temi siamo indubbiamente arretrati siamo disaffezione una concezione per dico sì approfondite ma perché anche la cultura italiana non è che riuscirci aiuti perché ci sono delle insufficienze io qui sento comporsi all'esigenza di un ripensamento della economia in generale dei problemi che peraltro
Vanno molto oltre i problemi nostri perché è chiaro che quando ci sono mercati perché detto con franchezza e quindi io sono convinto personalmente che quando arriveremo al mille novecentonovantotto con le Chirac sicuramente diranno spero che sono com'vinto intimamente che diranno che i tempi devono essere allentati ma perché non si possono Mover perché noi non dobbiamo perché c'è una ragione molto semplice perché si scatterebbero imbiancati finanziari questa enorme massa che ormai incontrollato e incontrollabile che pone problemi anche alla cultura politica nazionale europea per essere governati come vedete recitando di fronte ad enormi problemi dobbiamo mantenere il CIPE qual è il centro dello stato sociale problema dello stato sociale secondo me in modo principale particolare e quello del
Occupazione e l'ha detto ieri che non è dobbiamo su quelle incentrarsi cercando alla ristrutturazione certo di settore le nazionalizzazioni possibili io condivide un mio molto la linea logica della Bindi sul fatto
Del costringere a alle razionalizzazioni interno vanno verificate queste cose ovviamente in un confronto ma quella e la linea indubbiamente personalmente giusta ma l'occupazione anche qui abbiamo tre strade
O abbiamo le strade il vecchio assistenzialismo fallite clamorosamente pensata la legge giovanile o abbiamo le strade se permettete della flessibilità del lavoro di cui ha parlato ieri Merloni patto che io praticamente penso sia l'unica strada è la liberazione dei
Problemi e l'altra strada coi greche si congiunge a queste che noi non possiamo immaginare di fare politica del genere se non in termini europei e con l'Europa perché altrimenti non affrontiamo le questioni e quindi qui collegamenti
E che sono necessari naturalmente qui le cose sono molte da dire ma noi alcuni problemi li abbiamo indicati sopra al piano
Non è vero che siamo allo sbando senza progetti
Vorrei dire Morando io capisco quello che tutto può insomma al meglio precisato però se c'è un settore come quello delle istituzioni dove noi abbiamo operato scelte con convegni eccetera mutuando una chiarezza di posizioni
Ma ci sono diritti dei dei dei problemi che sono aperti molte volte dobbiamo solo dare il segno di un indirizzo dell'emendamento la specificità viene dopo perché è inevitabile che e si facciano e si definiscono i dettagli successivamente anche se noi abbiamo sia sul federalismo che su carcerato proposte di legge che sono presentate in Parlamento
Voglio dire dire anche che poi non partiamo da zero anche perché la commissione De Mita prima Viotti dopo hanno fatto un eccellente lavoro su questo mi ha
Se uno va a scoprire quello che è stato detto Lierse si rilegge per l'apporto dei nostri
Delegati c'era dei nostri rappresentanti c'era Mattarella
C'era a parte De Mita c'era ovviamente o Elia tanti amici che sono qui presenti ebbe dice è una ricchezza enorme si può partire perfino da quello che naturalmente vamp misurato
Però ecco l'ultimo problema che io voglio praticamente trattare e quello del partito dico che la parola
Io
Non
So e conosco bene
Come dire la incisività dialettica e il modo come costruisce i suoi discorsi l'amico De Mita e quindi non conosco la generosità della sua critica vero e non quindi non è che io mi risento ha però ecco la immagine che può venir fuori
Questo mezzo consentitemi ritengo che non sia giusto il succo di un partito che stia rinchiudendolo sì quasi una setta come strade o che rischia di essere un crebbe ristretto oppure un partito che non punta con una politica ben chiara precisa
A tentare di diventare punto di riferimento non unico ed esclusivamente dei Citti moderate Ict medi perché il problema e chiaro io son d'accordo va bene la Mazzuconi che noi non dobbiamo inseguire perché non è questa nostra costruzione ma dobbiamo stare attenti ai fenomeni che avvengono e guai se non teniamo conto della decisività decidi medico società contemporanea se non teniamo conto di questo abbiamo capito nulla
Però ma dobbiamo anche stare attenti a non entrare nella logica e poi quella bottiglioni Ana che diceva i ceti medi vanno di là e noi inseguiamo un po'i ceti medi vanno di Napoli sappiamo che nella storia non di anni ma di secoli ero
La storia che ci rimette è stata sempre decisiva rafforza DCT medi è una forza che garantisce le strutture democrat
Che di un Paese ma può anche determinare grande rivolgimento ora tutto questo dobbiamo cercare di capirle c'è una cosa che va capito
Quando Castagnetti dice ed è esatto e dico a Castagnetti che non è un fenomeno solo del Centro-Nord sta avvenendo molto nessuno della diffusione di miriade di piccole imprese che determinò anche ma è evidente che questa gente che non ha più problemi di rapporto con la burocrazia un con l'altro che vive autonomamente sente dentro il bisogno di libertà all'OLAF una delle nostre capacità deve essere quella di sapere prima era in termini Berta tutto questo allora è evidente che noi stiamo cercando di esprimere una politica in questo senso siamo riusciti a collegare lo stesso tentativo che non so se andrà in porto ma che manteniamo fermo di cercare di aggregare li nuclei di centro che ci siano non perché questi diano la risposta ma perché comunque dia una consistente perché c'è anche come si dice la massa di manovra che e nasce dalla forza attrattiva che se più consistente tanto più
Praticamente ottiene consenso abbiamo fatto in io non credo De Mita dice dobbiamo fare riferimento nel Polo siamo d'accordo eccome stiamo cercando di farlo però dico non è che questo può diventare una sorta come dire di e rilievo che noi non stiamo cercando di farlo non siamo sulla via giusta e credo che siamo anche sulla via giusta nel modo come il partito oggi reagisce perché partito non è una uno un un un club ritiro ridotto oggi chi vive la vita del partito e De Mita gira l'Italia lui stesso mi dice che dappertutto trova giovani entusiasti non è vero anche qui come vi ho detto che e lo dica Tuccillo che il giovedì non ci su uno perché non è vero questo è evidente che non abbiamo le dimensioni Calamo una volta ma la gente par tecnici del partito ha una sua vitalità e il fatto stesso che ne oggi ragioniamo con grande serenità con grande tranquillità con grande libertà con grande costruttività credo che sia un esempio di vitalità del partito non possiamo io penso questo lo rivendico dare l'immagine di un partito che praticamente si avvia ad un congresso sul morto spauriti o impaurito che si sente assediato io vi compenso non ho nessuna paura dei PDS io Parrot corre PDS senza il sentimento l'essere assediati perché ritengo fra le altre cose ho la presunzione di ritenere che dentro il nostro patrimonio ci siano elementi e DNA molto più vitali che prima o poi fioriranno andranno avanti parla con rispetto le loro conclude ma anche senza complessa anche perché credo che siamo vaccinati da alcuni errori e vorrei evitare che loro commettessero gli errori che non abbiamo commesso soprattutto interni di concessioni e di come dire esercizio del poteri che quindi da questo punto di vista faremo un centro di consulenza anche con qualche amico del passato che possano suggerire a PDS Dino commettere gli errori clientelare che abbiamo commesso nel passato e quindi faremo uno sforzo
In questa sede allora del partito si avvia qui tutti hanno il diritto di parola
Però
Io mi permetto di chiedere ai dirigenti di dare il diritto di parola come abbiamo fatto anche qui anche a quelli che vengono qui sono venuti tanti amici hanno parlato e abbiamo fatti parlare perché dobbiamo dare anche espressione estendo abbia messo un grande partito
Che sia ben chiaro non solo nella teoria ma nella pratica si mostra liberale io mi permetto di dire con molta franchezza
Che l'unico errore grave che noi possiamo commettere e allora ci arriveremmo ceti medi eppure scelti meno venti è il settarismo di rischio del partito è il settarismo
E settarismo si manifesta in tanti moderata al tema noi dobbiamo essere
Liberale non come la rivista
Ma no dobbiamo essere liberale autenticamente nella nostra disponibilità a risentirci e a o diciamo
Autenticamente insieme e senza entrare nello spirito di chiusura e del clan questa è la premessa per andare a un congresso come andare al congresso anche qui io faccio mia le parole di Luigi Granelli
Io ho voluto sgombrare il campo
E l'ho sentito questo come un dovere il partito deve essere libero e non è vero come qualcuno dice qui Castagnetti con molta petto sita mi dice stanno attenti perché a un certo punto si arriva anche logorati allora forse è meglio prescelte regole io non sono convinto di questo
Sì è chiaro ogni giorno i giornali ci chiederanno ma chi è il vostro candidato che è il vostro candidato dico perché non loro non sanno come dire per organizzare la notizia in maniera diversa
E non lo troveremo il candidato non è che non lo troviamo lo troviamo in cambia però discutiamo dibattiamo
Mettiamo in grandi tini al centro del paese mettiamo in piccoli Intini prepariamoci gli appuntamenti che abbiamo sui problemi della democrazia su io spero la
Con valenza programma e soprattutto a cominciare dalla peste d'amicizia mi spiace che alcuni amici non ho parlato facciamo funzionare come faremo funzionare gli organi da qui a gennaio consiglio nazionale ci ritroveremo avviamento direzione ecco dimostrano che il partito è un polmone vivo e io sono convinto che fatto stesso che oggi si discute
Come siete voi fossimo già un partito forte e con qualche Nostalgia come dire della grande feudalità del passato dimostra che abbiamo consolidato qualcosa queste speranze che potremo andare avanti
No abbiamo un adempimento rapido no no no per favore non muovetevi dalle sedi Perrotta Spagna scusate io non ho abitudini Vitelleschi che però dobbiamo restare tre minuti ce la facciamo e i tre minuti sono di orologio anche meno
Allora due adempimenti e che
Si compendiano così pensiamo di potere votare oggi due cose a conclusione essa può servire
Cosa
Perché mai va
Allora
Pensiamo che sia possibile adesso in chiusura votare la data e il luogo congresso
E poi votare di demandare alla direzione nazionale l'approvazione del Regolamento UE il logo il tema del progresso sì siamo d'accordo potremmo
Procedere rapida
Beh ministro
Però si scusa
Allora se siamo d'accordo immagino dissi
Loro
Nuova bandiera
Va bene rinviamo anche la discussione dell'obbligazione sparse risolto problema allora la proposta
è che il congresso nazionale abbia luogo il luogo poi nei giorni nove dieci undici gennaio
Chi è d'accordo e pregare di alzare la mano
Grazie
Mezzo astenuti con orari unanimità seconda cosa demandare alla direzione sarà rapidamente fatto luogo allora Regolamento
E logo il tema del Congresso chi è d'accordo è pregato di alzare la mano
Chi si astiene
Chi è contrario scusa un astenuto grazie