"Con Arafat in Palestina: la sinistra italiana e la questione mediorientale" presentazione del libro di Antonio Rubbi

Buona sera
Due adempimenti dove Rossi che mi suggerisse
L'autore il primo è un telegramma del Capo dello Stato
Indirizzato a Roubaix la presentazione del tuo libro con Arafat in Palestina è un'occasione utile per ripercorrere la storia quasi trentennale dei rapporti quel movimento palestinese per sottolineare l'impegno che le forze politiche italiane hanno profuso per favorire il dialogo e la pacifica convivenza in quella terra martoriata simbolo reale dei fervente spiritualità
Con un saluto ed un fervido augurio atte ad illustri presentatori a tutti i convenuti Oscar Luigi Scalfaro il secondo è una lettera del sottosegretario
Al ministero dalla cultura
Della delegazione palestinese quindi del governo dell'orpello posso riassumere certo mi autorizzi disse
Che Arafat ha molto gradito il volume molto lo ha letto Espresso Profacta aprono apprezzamento rispetto per lo sforzo che l'autore ha compiuto per documentare la storia della relazione tra l'Olpe i partiti democratici
Del popolo italiano amico la lettera si conclude con la decisione l'annuncio che il divo sarà tradotto in lingua araba e l'invito a presentarlo quanto prima in Palestina
Ecco di là dalla
Dalla personalità che hanno accettato di presentare questo libro che non sono altro in sala che documentano come il nostro paese la politica del nostro Paese sia stata intimamente legata
Alla causa nella vicenda mediorientale
L'esperienza di un cronista non più giovane legata ad eventi che rimangono impresse nella sua memoria anche la sua coscienza
è un cronista non più giovane se gli si consente una volta tanto il ricorso alle autocitazioni che lì non gradisce potrebbe dirvi ad esempio che ci sono alcuni eventi che lì non non può dimenticare
Che so la prima manifestazione dei partiti democratici a Santiago del Cile partiti finalmente uniti dopo anni di errori e di divisione nel comizio contro il sì al referendum di Pino se chessò una cosa che non dimenticherò mai la la devozione commosso e commovente che nella cattedrale di di San Salvador la povera gente del Salvador esprimeva verso la tomba di monsignor Arnulfo Romero che era in una navata adesso è nella cripta
Pianto dirvi
L'ingresso delle mamma di Piazza di Maggio dopo anni e anni di repressione dei gas
E di insulti derisione l'ingresso applaudito da finalmente dal da una parte del popolo argentino ecco a questi eventi tutti legati da i valori della pace della giustizia
Aggiungo da ultimo l'esperienza che mi tocco di fare il tredici settembre del novantatré allorché fu incaricato di
Realizzare la telecronaca a reti unificate della RAI della cerimonia dal prato dalla Casa Bianca di Washington collegato in diretta con naturalmente con i punti principali del Medioriente con le principali capitali del mondo
Allorché Rabin e Arafat firmarono gli accordi di Principe Alberto la Volpe si ricorda perché all'epoca era direttore del TG due i cui studi ospitavano questa telecronaca ecco qui fu era un evento che che come aveva anche il cronista non poteva non con muoverlo
Mi si consenta più di leggere soltanto va poche parole di quelle che pronuncio in quella occasione il primo ministro di di Israele
Disse Rabin noi come voi vogliamo costruire una casa vogliamo piantare un albero amare vogliamo vivere al vostro fianco nella dignità in affinità come esseri umani come uomini liberi
Oggi noi stiamo dando la pace una possibilità di essere una pace vera e duratura e quindi diciamo ancora una volta a voce
E a voce alta basta
Quanto quel giorno si allontanò i nove lo dicono le parole che Rabin aveva pronunciato in quel suo intervento due date poi hanno segnato successivamente in modo negativo la vicenda mediorientale il quattro novembre del novantacinque allorché lo studente estremista ebreo
Legga la MIR colpì a morte Rabin e la data ancora fresca delle elezioni di maggio elezione che sulle quali c'è stata palesemente l'influenza di quel di quel manici dove l'attentato mortale ecco come era da prevedere l'assassino di Rabin ha influenzato in modo determinante il risultato del voto
Voglio qui citare la metafora di un giornalista israeliano che trasmette nella radio militare ditte la vive si chiama Cobi Medan e la mattina dopo la sconfitta dei laboristi di Peres descrisse così ai microfoni della sua radio
Quanto era accaduto
Stanotte ho sognato dopo lo scrutinio sognato che Peres e Netanyahu erano alla pari
Subito dopo è cominciato nel sogno lo spoglio dei voti dei militari dei soldati e come sapete votava una parte e dopo quello spoglio c'era ancora parità rimaneva nell'urna una scheda sola quella di dalla metro che l'estremista sassi
A quel punto concluse radiocronista
Disraeli mi sono svegliato e stavo sudando freddo
L'assassino evidentemente e poi il voto hanno impresso una svolta poi vedremo in quale misura se ci sono segni incoraggianti forse si dal dall'incontro dall'incontro di infamia o con Mubarak più che da quello con Clinton
Una svolta
Antonio Lupi ha raccontato in questo suo saggio trent'anni della vicenda palestinese il titolo è alla fatto in Palestina ma per sua stessa ammissione e di osserva che il sottotitolo del libro è riduttivo allorché si parla della sinistra italiana e la questione mediorientale
Riduttivo perché se da un lato rubli racconta avendo incontrato venti Volterra fatte avendo accompagnato il leader del partito comunista nei loro viaggi nei loro incontri a Roma e nel Medio Oriente se racconta in modo analitico
I rapporti tra il Partito comunista prima il PDS poi e e i palestinesi larga parte del libro dedicata anche alle ruolo importante che le istituzioni italiane il Governo le forze politiche le associazioni hanno dedicato alla alla causa
Mediorientale alla vicenda mediorientale
Ed è importante anche che che rubi riproponga il ruolo dei cattolici
Non bisogna io ricordo che per le prime sortite per non ricordare la politica di Mattei ma le prime sortite della pira a Firenze e poi il ruolo dei della democrazia cristiana un ruolo importante una democrazia cristiana i cui uomini che furono non a caso anche ministro degli esteri come come Fanfani come come Colombo come Andreotti come Aldo Moro infine hanno sempre manifestato una sensibilità verso la causa del mondo palestinese se pur dovendo misurarsi con le difficoltà che derivavano loro
Dal rapporto che in quanto che in quanto governo che in quanto leader del potere dei vari governi di centro di centrosinistra dal rapporto che la DC doveva tenere con i partiti laici che invece avevano delle posizione assolutamente filo israeliana di questo Ruby parla nel suo libro
Dovevo tener conto anche della posizione del nostro Paese all'interno dell'alleanza atlantica l'alleanza atlantica dove emergevano altre altre linee politiche rispetto alla questione mediorientale
E e quindi rubli da dato a questi uomini da democrazie cristiane alla gran parte del partito della DC di aver sempre manifestato una profonda sensibilità verso la causa del popolo palestinese riconoscendone il diritto alla autodeterminazione accompagnato dal diritto di Israele a vivere in confini dentro confini sicuri
Ecco di Moro io ricordo in particolare o un'esperienza personale perché allorché Moro lo ricaveranno bene nostri ospiti allorché Moro
Fu ministro degli Esteri prima col governo Colombo se ricordo e poi col Governo Rumor era l'inizio degli anni settanta Moro qualche maligno diceva che gli piaceva uscire dal Paese
In qualche modo perché si sentiva i panni stretti qualche giornalista cattivo in realtà in realtà Moro si dedicò a delle autentiche processioni nel nel nel nel Medioriente io lo segui mi mi si consenta di ricordarlo
In tutte le capitali del mondo arabo a te la legge allora se andavate là vive non ancora a Gerusalemme
E e sempre in tutti questi colloqui rievocando la famosa duecentosessantasette Moro insisteva molto sul diritto del popolo palestinese alla auro determinazione
Potrei qui
Leggervi quanto rubli ricorda a proposito di Moro che nel settantatré dopo la guerra davanti alla Commissione esteri della Camera affermava i palestinesi non chiedono assistenza cercano una patria si tratta dunque di proteggere i diritti nazionale del popolo palestinese che non deve essere privato della possibilità di decidere del suo destino ecco detto quindi del ruolo
Della democrazia cristiana che doveva poi misurarsi all'interno del mondo cattolico con frange invece più più radicale per così dire devo aggiungere che il racconto di rubli poi analizza a fondo la evoluzione del Partito Comunista Italiano
Una posizione che parte da una da da una linea completamente allineata sulle posizioni la sui Paesi arabi parlo del mille novecentosessantasette e che giunge invece nel settantatré settantaquattro a sollecitare soluzioni politiche che riconoscano entrambi le cause quella di Israele a vivere entro confini sicuri quella del popolo palestinese alla autodeterminazione a vivere su una terra propria il PC enuncia il principio della pace in cambio della Terra un principio che oggi è in discussione ancora oggi è riprova è rimesso in discussione dal nuovo leader israeliano ma Netanyahu
Anche se ci sono come Remo mi avvio a concludere alcuni segnali sembra ottimistici dopo l'incontro che egli ha avuto con il cane il leader egiziano mobile
Antonio Lupi ricorda
Come questa posizione gli valse l'ostilità delle frange estremistiche del dell'Oltrepò e questo è una cosa che tutti conoscevamo e anche in qualche misura anche la disapprovazione dell'Unione Sovietica e in questa posizione di Berlinguer
Rubi così scrive vede Innocent qualche modo
Il sorgere di quella politica di distacco dall'Unione Sovietica che poi maturerà nel mille e novecento settantacinque il fatto che il Pci riconosca il suo diritto ad esistere ad esistere in condizioni di sicurezza ricorda dubbi è causa di scontri peraltro con i Paesi arabi
Ancorché il Partito comunista continua a chiedere allora la restituzione dei territori occupati vi ricorderete
La diatriba annosa decennale ventennale
Della dichiarazione duecentosessantasette che si poteva leggere a secondo del testo francese inglese ritiro dai territori o ritiro da tutti i territori
E questa posizione ricorda anche Lupi nel libro il divario valse al Partito Comunista una espressione
Di Simonte eresse il quale affermò testualmente
Il perito questa italiano è poco comunista e molto italiano questo disse un giorno Peres in un incontro con i dirigenti dell'ex PC
E poi ci sono nel libro i rapporti tra il Partito comunista era fatto il sostegno al leader dell'oltre la condanna peraltro reiterate esplicita nei confronti del terrorismo un personaggio le cui ambiguità rubi mette in luce
E poi c'è la guerra del Golfo che è stata un po'uno spartiacque che ha attraversato anche la dialettica interna
Del partito comunista e Robbie ricorda che qui ci fu il primo trauma nel senso che al voto della Camera il gruppo parlamentare comunista cosa mai avvenuta
Nella storia parlamentare del PC si divise Tucci fu l'intervento di Ingrao si dimise proprio in ordine all'ordine del giorno che era stato presentato su questa questione ci fu una divergenza per le posizione troppo
Appiattite per dire così ti di delle oltre di Arafat su Saddam Hussein
E successivamente toccherà ricorda rubli al neonato PDS riallacciare il rapporto con Arafat e sollecitare l'ha fatta
Al passo determinante al passo storico che poi lo al PAC compiuto che è quello del diritto di Israele ad esistere
Ecco il racconto di Ruby si conclude con con l'esame di quanto è accaduto dopo la firma degli accordi di principio Aguas intorno
E qui rubi fa una considerazione di politica internazionale cioè ormai sono gli Stati Uniti che sono in qualche modo i notai i garanti di questo accordo vedremo in che misura successivamente
Cercheremo di capirlo laddove osserva Lupi e concludo si è invece appannato e il ruolo della politica europea
Europa che continua a mandare aiuti economici e finanziari ma che sull'altro fronte non ha
Non ha la capacità né il potere forse di influenzare in pari misura l'evolvere della situazione alla luce della sconfitta di Peres
Rubi osserva anche che la stessa politica estera italiana paese molto alle prese in questi ultimi anni con le vicende della politica interna si è appannata osserva Robbie
E quindi anche sul piano della politica estera italiana c'è stato in qualche modo una retrocessione
E e rubi conclude in questo senso auspicando quindi possa essere quanto prima uno rilancio dell'impegno italiano della sua politica estera
Che si perché riprenda diciamo con la tradizione battagliera e illuminata che ha caratterizzato proibiti spesso ricorda come i due grandi partiti si sono ritrovati in Parlamento sulla stessa posizione sulla stessa posizione in ordine al problema mediorientale
Laddove c'erano dei dissensi invece all'interno delle diverse maggioranze di governo di volta in volta che avevano naturalmente è sempre come leader la democrazia cristiana
Io ringrazio quante sono intervenuti ringrazio i nostri autorevoli ospiti qui al tavolo che sono ma non le devo presentare
Nemer Hammad che è delegato della della Palestina l'onorevole Massimo D'Alema segretario del PDS l'onorevole Gerardo Bianco segretario popolare e Antonio rubriche è stato per anni parlamentare membro della dell'ufficio esteri del Partito comunista e che l'autore di questo libro e ha detto dai Riuniti
Io farei in due in due fasi dare la parola ai nostri amici una prima fase relativamente ai trent'anni a quanto sostiene il libro una seconda fase obbligatoria credo
Svilupparla successivamente rispetto al presente agli interrogativi che pone al presente alle amarezze dei nord dei palestinesi alle preoccupazioni forte dei palestinesi ma anche alle speranze che non è mai l'esito nella storia archiviare la storia dimostra che bisogna continuare a battersi che non bisogna mai darsi per perdente
Chi vuol cominciare Nemer forse tu poi dirci qualcosa all'inizio o forse Massimo D'Alema
Grazie
Che rispetti parlano Fini
Quindi gli esperti parlano alla fine così possono correggere gli errori che sono stati fatti da quelli che parlano prima
Ma innanzitutto io credo che dobbiamo essere grati a Rubichi a
Aggiunto
Su esplicito invito di Arafat
Come si racconta
Questo altro volume
Ad una produzione piuttosto intensa
Che secondo me risulterà utile non soltanto a chi voglia
Poi tra gli storici
Ricostruire il senso la funzione del Partito Comunista Italiano
Ma anche a chi voglia capire meglio il ruolo che il nostro Paese ha svolto
In questo dopoguerra
Nella sua
Originale collocazione grande Paese che diciamo così è stato quello più segnato e attraversato dalla guerra fredda delle grandi contrapposizioni ideologiche per la presenza di un partito comunista il più forte del mondo occidentale
Un Paese la cui politica estera incomprensibile senza tenere conto del fatto che qui c'è il Papa in Vaticano questo ha una grande influenza su nostro paese
E in paese parte in una posizione esposta all'alleanza occidentale
Ora tutte queste caratteristiche hanno concorso a definire un'arte culinaria funzione dell'Italia secondo me un
I lineamenti di una politica estera dell'Italia
Di un Paese che è riuscito a fare anche di certe sue debolezze una una motivo di forza stato capace di essere crocevia di un dialogo
In un'epoca molto difficile
E di dare un suo contributo originale io credo
Al mantenimento e alla costruzione di una politica di pace
E questo libro secondo me ragione Italo Moretti che le ha detto ente innanzitutto se visto che da questo lato diciamo così è un libro su un capitolo della politica estera italiana e non soltanto sul ruolo della sinistra
E cioè sulla
Su una politica dell'Italia che ha coinvolto le grandi forze il governo principale partito di opposizione
Non di rado diciamo e non a caso nel libro si citano diciamo in in alcuni passaggi cruciali anche le prese di posizione della Chiesa cattolica
Che il
Ha indubbiamente concorso
A spingere perché si ricercarsi la via della pace di riconoscimento dei diritti palestinesi
E io credo che questa originale collocazione dell'Italia e il ruolo attivo che l'Italia ha saputo svolgere
Abbiano contribuito non poco a fare avanzare il processo di pace Medioriente poi torneremo su questo punto dalla secondo giro diciamo dove
Si auspica col secondo giro mi pare di capire Moretti ha preannunciato che si auspica che l'Italia torni ad avere una politica estera diciamo anch'io credo che questo è un fortissimo auspicio nelle condizioni mutate diciamo ma non c'è dubbio che il nostro Paese ha vissuto un periodo nel quale siamo stati molto ripiegati sono gli stessi
Mentre invece c'è bisogno di una politica iter estera del nostro Paese
Ce n'è bisogno nel Mediterraneo ce n'è bisogno il rapporto al contrastato processo di pace nel Medio Oriente
Il il libro testimonia anche di un'altra cosa d'altro canto anche per altri aspetti diciamo più volte testimoniata cioè della
Di come questa politica estera dell'Italia si sia formata
Così come avviene nelle grandi democrazie
Attraverso
Non dico sempre una collaborazione perché non mi avete ci sono stati anche grandi momenti di scontro diciamo
Ma sicuramente da un certo momento in poi l'Italia ha avuto una politica estera by partisan su alcune grandi questioni cioè che hanno coinvolto o attraverso un collegamento continuo
Discreto e persino un certo ragionevole gioco delle parti diciamo il Governo
Le principali forze di governo e il più grande partito di opposizione
E questo vale certamente sul tema dell'impegno per la pace nel Medioriente sul tema dei rapporti fra arabi e israeliani
Nel senso che
Su questa grande questione indubbiamente le grandi forze politiche italiane
In particolare la sinistra e i cattolici
Hanno avuto una condotta largamente concertata e comune hanno agito sulla base di una comune ispirazione
Che a mio giudizio troppo rozzamente potrebbe essere definita una politica filo araba
Perché in realtà non si tratta di questo
Si tratta di una politica che ha teso a favorire
Il dialogo
Fra arabi e israeliani
A favorire il dialogo a partire da alcuni alcuni affermazioni che rinunciano
Il diritto dei palestinesi ad avere una patria
Ma nello stesso tempo non c'è dubbio che la politica italiana ha influito sul mondo arabo
E nel libro vi è un qualche riconoscimento da parte di Arafat a Berlinguer ma probabilmente questo discorso più ampio diciamo
La politica italiana si è sforzata di esercitare un'influenza sul mondo arabo e palestinese in senso anti estremisti con e nel senso che veniva ricordato da Italo Moretti di
Fare intendere come il riconoscimento del diritto ad esistere di Israele e del diritto di Israele alla sicurezza era una condizione essenziale per intraprendere il cammino della pace
Quindi innanzitutto io credo questo volume una lunga testimonianza è un libro che racconta un pezzo di storia diciamo con
Io non so dove dove rubi conservi tutta questa documentazione io lo invidio diciamo io a volte perché il sito il giorno che dettero anch'io qualche tempo no non moltissimo neanche subito a scrivere delle memorie
Solo i con il senior buonissimo poi Lafranconi quel giovanissimo
E conservi queste elenchi di delegazioni i sui quali c'è una precisione sulle date sugli orari dei colloqui che diciamo evidentemente il frutto di una passione archivistica che egli
A assunto dal movimento dal quale noi veniamo noi veniamo da un movimento che ha una passione archivistica smodata il movimento comunista lasciato di sé tracce credo come pochi la smodata passione archivistica chiari Pietro
Ma è
è un racconto ricchissimo di episodi di personaggi
Insomma che va che abbraccia un lungo veri
Da questo primo incontro con i palestinesi diciamo nel pare dicembre del mille novecentosessantanove quando questa delegazione di cui faceva parte ancora Pietro Secchia
E c'era incontra per la prima volta i palestinesi
Fino a alle elezioni gennaio del novantasei ai territori
A questo a questo prima esperienza di autogoverno palestinese certamente non è l'approdo di questa lunga tormentata
Drammatica vicenda ma segna un passaggio dopo il quale comincia come dice Ruby un'altra storia
E sull'altro lato questo libro ha un grande protagonista ed EIRE che questo grande potere vista Yasser Arafat
Da una parte c'è la politica estera del nostro Paese il ruolo che vi ha svolto anche la sinistra
E dall'altra parte c'è questo straordinario protagonista
Questo uomo è stato capace di vivere stagioni Diversi di risollevarsi dalle sue sconfitte delle sue tragedie anche dei suoi errori diciamo coi tale io considero la posizione palestinese durante la guerra del Golfo
Sempre sulla base da una parte di un legame fortissimo con la causa del suo popolo legame affettivo
Fortissimo anche nei momenti più terribili dice io credo che il cuore della narrazione perché il libro è anche un racconto pieno di aneddoti alcuni divertenti diciamo come quello Vieri quando il compagno Agostino Spataro che molti di voi non conoscono diciamo all'incarico di sostituire i delegati arabi al con quindicesimo congresso del PC
Cosa che non è difficile nel nostro Paese in fondo anch'io potrei fare parte pregato arabo
E deve trovare i compagni che somigliano agli arabi per nascondere il vuoto che si è creato per perché la presenza egiziana dopo Camp dei vede viene considerato un insulto da parte di alcune delegazioni arabe che abbandonano i lavori
E alcuni aneddoti sono quindi anche divertenti alcuni invece hanno una grande carica emotiva drammatiche ed è che il cuore emotivo del racconto è nella telefonata a Berlinguer
Di Arafat da Beirut assediata venne il in questa in questa cos'era un trenta di giugno per la persona puntate io non la memoria sì era un trenta di luglio dell'ottantadue e e poi il quindici settembre Berlinguer ad Arafat si incontrano
Si incontrano a Roma
E c'è questa progettata manifestazione comune di questa mi mi ricordo anch'io diciamo per la festa nazionale dell'Unità e poi invece c'è Sabra e Chatila Arafat deve rientrare
E deve tornare dalla sua gente
Questo legame fortissimo con il suo popolo con un popolo disperso diciamo
Con un po'opero con un popolo che ha un anche perché che sta vicenda parallela diciamo con gli ebrei la diaspora palestinese ha educato un popolo di di grande forza intellettuale di grande
Popolo che rappresenta per molti aspetti una parte viva e moderna del mondo arabo
E che anche per questo guardato con sospetto anche da molti Paesi arabi questo libro racconta anche del rapporto spesso tragico carico di ambiguità di di di conflitti di amori di tradimenti fra i palestinesi
E altri Paesi hanno
E poi in Arafat c'è ma alla fine oltre a questo legame con il suo popolo
Questo straordinario senso della politica questa capacità in un uomo che e anche il capo di un esercito combattente sostanzialmente ma di temere è sempre al centro della sua azione la politica
Non è mai cioè nel momento in cui si deve anche combattere la guerra è comunque ancella della politica
E il disegno politico e quello che
è più importante
E anche la sconfitta militare in certi momenti
E affrontato come un prezzo da pagare
Pure di rilanciare il grande tema politico dei diritti palestinesi e di farlo vivere nella coscienza dei popoli del mondo quindi anche con una straordinaria attenzione
All'immagine e alla capacità di comunicare diciamo cioè Arafat
Ci appare
Nella realtà e anche attraverso questo libro come un leader moderno un leader capace di tenere insieme diciamo
Tutti i terreni
Della lotta e nello stesso tempo di avere una straordinaria attenzione all'immagine alla comunicazione a guadagnare consenso nell'opinione pubblica dei grandi Paesi democratici degli Stati Uniti dell'Europa
Quindi io credo che da questo punto di vista
Il libro è una
E ricco di notizie e di informazioni aiuta a capire aiuta a capire
Un pezzo importante della storia del mondo e del modo in cui questo nostro Paese con tutti i suoi problemi diciamo ha saputo essere un protagonista a modo suo di questa vicenda sito
Io credo che la sinistra italiana
Che appunto nel sottotitolo
E vero sottotitolo un po'stretto libro non parla soltanto della sinistra italiana parla anche della sinistra italiana
Del modo in cui la sinistra italiana ha saputo svolgere una funzione importante
Anche qui
Non troppa e non meramente propagandistica
E ancora conto del prestigio che la sinistra italiana ha saputo conquistarsi insomma fondo colpisce come
Una grande forza politica qual era il PC che non esercita una funzione di governo è un leader come Berlinguer ad essere un prestigio internazionale una influenza quale raramente credo un partito di opposizione abbia avuto
Nel campo delle relazioni internazionali e certamente anche un racconto dell'originalità delle posizioni nostre
E cioè del del dell'autonomia certamente ma del
Punto del distacco da una linea propagandistica del
Del modo come ci siamo progressivamente liberati da ogni visione ideologica io considero per esempio molto importante la critica da parte nostra di certe posizioni purtroppo che furono anche sancite imbuti delle Nazioni Unite un giudizio rozzo sul sionismo eccetera e tutto uno sforzo cioè noi abbiamo compiuto per diventare una forza politica utile alla pace in quanto capace di parlare anche alle forze democratiche israeliana in quanto capace anche di stabilire un rapporto positivo con una parte dell'opinione pubblica delle forze politiche di comprendere le ragioni di Israele
E io credo che questa resta la chiave del problema io tra i vari segretari del Pci e poi il PDS che hanno incontrato Arafat diciamo l'ultimo fugace incontro raccontato da Rubino
In quell'orario porto di Ciampino
Che rapidamente nelle pieghe di un di una visita che fu veloce
E chi aveva il suo clou a Cernobbio
E be occasione io di avere come Yasser Arafat camera ma era col
E la cosa che mi
Colpi insomma
Direi in quel momento e che considerò ancora oggi poi quello che è accaduto dopo è stata la drammatica conferma di questo
La
Preoccupazione
Che la lentezza del processo di pace
Anziché essere
Diciamo un aiuto a fare meglio le cose aprisse un varco come si è visto
Alla spirale tragica degli opposti estremismi
E cioè che del terrorismo
Sul dall'ATO arabo palestinese e dall'altra parte del
Del nazionalismo intransigente della violenza del ritorno ad una politica militare
In un in un Paese come Israele nel quale la paura dell'assedio il senso di insicurezza la minaccia terroristica generano spinte irrazionali e a destra
E la paura di rimanere schiacciato in questa spirale
La consapevolezza fortissima della necessità di combattere il terrorismo
E di combattere l'estremismo
Questo problema del rapporto con il terrorismo e con l'Est e con l'estremismo è un problema drammatico diciamo della vicenda dell'OLP
Perché diciamo lp
Ha sempre voluto essere altro e tuttavia in certi momenti convissuto
Accettato tollerato non ha saputo districarsi io credo che oggi il via via negli ultimi anni è apparso sempre più chiaro che il terrorismo è nemico della pace
E che non è sufficiente prendere le distanze occorre combattere questo fenomeno
Ma dall'altra parte la paura di rimanere solo nel rapporto con Israele di non riuscire a fare intendere i dirigenti israeliani che la migliore lotta contro il terrorismo e la pace e non il freno al processo di pace
Ora io credo che tutte queste preoccupazioni che era fatto uniti ad un forte appello non solo all'Italia ma all'Europa
Ad un'Europa che senza dubbio lo dice Rubino e la verità è venuta riducendo i appannando il suo ruolo queste preoccupazioni hanno trovato poi la confermo
Nelle ultime lo sviluppo delle ultime vicende
E direi persino fanno pesare oggi interrogativi preoccupante sul
Io credo che il proprio perché l'Italia accompagnato sin qui questo processo avendovi un ruolo
Come si capisce anche attraverso questo libro
Io credo che nel momento in cui è cominciata quest'altra storia la speranza che una fragile tregua diventi pace nel riconoscimento dei diritti alla sicurezza di Israele
E nel riconoscimento dei diritti palestinesi
Io credo che questo libro debba anche rappresentare uno stimolo perché l'Italia riprenda con vigore una propria funzione su quello scacchiere e a sua volta sappia spingere l'Europa a svolge re in modo più attivo e autorevole la sua funzione di pace in quella parte del mondo
Tale ma è anche un battutista come molti sanno quando all'inizio aveva esordito osservando che
Forse l'ultimo l'autore avrebbe dovuto apportare qualche correzione specie
Ha dato arricchito anche con autorevolezza insomma con le sue testimonianze l'analisi del volume dell'Urbe
Sentiamo adesso dal da Nemer Hammad che vive da anni in Italia che ha conosciuto molti dei personaggi citati in questo saggio di Antonio Lubritto ecco una sua riflessione sulla sul ruolo giustamente diceva D'Alema dell'Italia non tanto della sinistra della sinistra la fattispecie
Dell'Italia
Svolto in questi ultimi vent'anni rispetto alla causa del popolo palestinese e alla questione medio orientale e più in generale
Io credo
Ci sono nell'i prodotti gruppi due dimensioni contro cui
Due parti
Capo
Ci sono due dimensioni deliberò de Antonio rompi c'è da un parte la storia più o meno comparti che importante della storia
Del nostro movimento palestinesi
Ma dall'altro partitici era un ruolo e il contributo elitaria
Tre quarta
Tutte alla
La trattativa politica
Non solo quella di ostino commi
L'accordo che è stato farmatruffa
Perché prima di Oslo
Commi giustamente dieci Antonio Ruppi
Anche se lui nel libro in qualunque libro certo è impossibile scrivere tutto
Beh io poi ieri
Che in Italia
Sono stati possibili di più importanti incontri fra israeliani e palestinese
Non solo quelle incontro del settanta Dupuis Apollonia ma le incontri che sono stati dopo
Io credo ce sono cui tantissimi personaggi che sono stati non solo testimoni ma sono stati personaggi tiranno contributo
E in tantissimi e inziative mi e lo hanno fatto un morto
è impossibile parlare di una politica estera della Comunità europea verso il Medio Oriente senza parlare per esempio della dichiarazione di Venezia
E le grandi contributo dell'Italia
Per
Realizzare il quel dica razioni
Le rigettati
Presidente Arafat ENI fatica nell'ottantadue
è un ruolo per la verità storica
Del presidente anteriore ti gli altri compierle in cui hard Craxi stato un coordinamento per superare tanti ostacoli
Anche su questa cosa nel libro di rupi e parla credo e in modo molto sincero
Del ruolo di questi treni
Forse principali anche se due sono state nel governo ma tanti volti e loro agli atti né al governo sono stati contro la politica estera
Delle stesse confermi perché non solo un conferma
Ma
E io come testimoni io che sono venuto nel settantaquattro
Io per la verità
Sempre i consentito adesso grazie e io che tantissimi israeliani e non parlano come una volta
Che l'Italia filo araba l'Italia firmò palestinesi Shamir una volta ha detto che l'Italia il Paese più lontana anni mica dire stranieri io come testimoni portieri anche i da quello scritto nel libro che al contrario litania
A contributo fusibili più di qualunque altro Paese europei e occorre chiamare il dialogo israelo palestinese
Non è stata un party frittatina stata a favore di un riconoscimento enduro i diritti
Mentre i tantissimi altri Paesi possiamo parlare della Germania per esempio che è rimasta per tanti anni e la paura che la colpa altri motivi
Che evitato di avviare un ruolo l'inglese con la loro responsabilità storica riguarda la tragedia del popolo palestinese non sono non hanno partecipato non solo la signora Thatcher ma anche altri mentre è stata una politica
Teste era italiana
Con un ruolo storico e importantissimo da parte del PC e per la verità anche quelli
Utili consigli dirlo abbiamo sentito da Berlinguer io personalmente non può dimenticare mai che quando sono venuto iniettati approvato come può avviare il mio se giorno per esempio
Perché devo andare alla postura aspettare alla mattina presto
Differenti colori quelli chi vanno alla mattina presto per aprire il self giorno
Ma mi ricordo che le primo incontro con Berlinguer ho sentito questi Paroli
E in favore dell'altro vostra causa non deve essere solo la sinistra con voi
Deve essere un gran parte dell'opinione pubblica iniettati a a favore della vostra causa la seconda cosa non deve che parlare troppo delle vostre divergenza con i paesi arabi
Mi Elio che l'opinione pubblica in Italia sa che c'è un nemico ma non tanti nemici
Poi io credo un libro
Senza tornare i
A tantissimi
Fasi delle
Io poi diede una cosa riguarda al Golfo
E il vostro posizioni non mi è stato così brutto
E non in stato così parziali
Stato composizioni difficili a capirlo euro una situazioni doppi bianconero
Occorre
L'Alianza
Ho è impossibile accettare i non è stato accettato la posizione della Tunisia della liceo Ria mentre noi siamo stati qualcuno può dire oggi ma è stato qui impossibili va bene me noi siamo stati in quel periodo
Abbiamo considerato una occasione storica
Deve risolvere tutti i problemi che solo nel Medio Oriente ci sono tante Risoluzione del Consiglio testé Quallizza non solo quelli che riguardano l'occupazione irachena dal Kuwait ci sono altri noi lo abbiamo pensato che io credo
E in quel periodo presente anteriore più ricorda molto bene
Stata anche i una cosa la famosa deca razioni
Gorbaciov metterà
Ma
La cosa andata come è andata la domanda occhi che questa io credo questo comparto in importanti dell'ultimo parte del libro
Anche se
è il libro di Antonio gruppi certo
Come i finisce prima delle lezioni di Israele
E c'è un po'di
Grandi grande speranza
Certo che anch'io sono
Sono ottimista
E sperando che
Le lezioni
Di una destra estremista in Israele
Perché dobbiamo pensare tutti in una cosa che il Governo israeliano attuali composta da o rabbinico deciderà navali
Anche nel libro del primo parte del libro per esempio quando parla Antonio Rubini
E chiaro che Luigi quanto ho scritto il libro
Pensava che debbano vincere le elezioni i laboristi
Perché nel libro lui dice per esempio
Qualcosa riguarda la
La moglie del rabbino di arabi
Che dice del pagina trecentodieci sotto
Che lei considera
E Likud e sonori e darne tendi a Pau
La la responsabilità a ideologica e morali
Da quanto era accaduto significa la morti con decisioni del sole dei persona marito esecrabili
Un'altra cosa anche i cui nel libro riguarda più o meno el programmatici un parte anche nel libro riguarda il programma
Del Likud
Ho un programma che è stato totalmente i control processo di pace
Non è che è stato un programma riguarda l'economia altro tipo di economia non la campagna elettorale è stata così
Il partito laburista e surreali atti favori
Di continuare il processo di pace
Il Likud tutta la sua campagna elettorale è stata controllo processo di pace anche parte del loro propaganda nella televisioni stata un immagini di Arafat con Peres considerano che Arafat compere vedete il nemico
Oggi
Io credo possibile che parliamo o un po'dopo popoli o concludere guarda il libro
Credo che il libro
Non solo la storia
Dell'orto in Italia
Possibili un po'anche alle presenta questo libro o un parte importante della vera storia dello una storia che non è stata facili l'unità del popolo palestinese non è stata una cosa facili unificare i
Dalla diaspora palestinesi Comic quel Aprea perché io non lo so i cosa possiamo dire della diaspora ebrea
Possibili e quando finisci questo conflitto e sarà e lo può palestinesi arabo israeliano anche gli israeliani hanno bisogno di scrivere del nuovo un'altra storia riguarda la diaspora perché un
Molto difficile parlare che come tutte le parecchi vivano oggi in tutto il mondo sono dà origine dal quella razza
TIR sono stati due mila anni fa in Palestina va bene non è il tempo ma quella palestinesi questa la vera tragedia perché non è una cosa non stiamo parlando di cento anni vicini
Stiamo parlando di quarantacinque anni io sono un attore in Palestina nella gara Elia e io e tutti per il questore la la storia riguarda una diaspora palestinese Ichino io credo un po'un po'differente molto differenti
La lotta del popolo palestinese è stata una lotta molto difficili
Io credo che Antonio Rubini nel suo libro ha cercato anche i dispiegare i tramiti lì su cui visiti di tanti incontri
Con e il presidente Arafat e alte del recente Dell'Orto lui credo uscito auspicare
La grande difficoltà di golpe e in Giordania prima
Nel Libano ad Airola poi
Come sono usciti i combattenti palestinesi poi re torno a tre poli poi la storia di Tunisi io credo un un libro chi
Sì da un parterre presenta una storia o partiti alla storia palestinesi ma io credo la parte più importante del libro o il loro migranti il contributo dell'Italia e non favorì del dialogo fra israeliani e palestinesi
In questo contributo ci sono i maggiori partiti il PC PC e il PS di e enti lì forse sente acari le differenti e forse sociali
Credo Massimo D'Alema poc'anzi osservava giustamente come della dal valore oltre al valore storico del libro il libro si raccomando e anche per la parte aneddotica che di cui è ricchissimo e in particolare ad esempio e lo dico perché sto per cedere la parola all'onorevole Gerardo Bianco cioè il racconto della prima visita di Arafat imitarle
Ospite sui del PC ma anche del governatore hanno in qualche modo perché si racconta dei colloqui preliminari avuti col come il torrente non rognone
Con con l'onorevole Colombo con Andreotti con piccoli insomma con tutta la dirigenza governative politica democristiana che collaborò e fece quanto fu era possibile
Perché questa presenza di Arafat venisse per avvenisse anche al massimo livello di sicurezza visto che Arafat avrebbe dovuto partecipare alla festa dell'Unità che si svolgeva quell'anno a Tirrenia
L'onorevole Bianco
Jovanotti un bambino quindi ha ha vissuto anche insomma da da dirigente della democrazia cristiana quegli anni
Su quegli anni vorremmo che ci dicesse qualcosa in ordine al rapporto avuto dal mondo cattolico e da quello che è stato per anni al suo partito con la causa del popolo palestinese e con la vicenda mediorientale grazie
Ma io prima ovviamente di fare qualche considerazione sul ruolo avuto
Allora dalla partito democrazia cristiana e dai cattolici democratici nella impostazione della politica mediorientale vorrei dire qualcosa sul libro che mi ha colpito in maniera particolare
Innanzitutto osservò che si tratta di un libro direi mai così tempestivamente edito come quello che ci i offre Rubini perché dico edito in maniera molto tempestiva perché compare in un momento in cui indubbiamente delle nubi si addensano sul processo di pace
Come rilevava prima il rappresentante lotto Nemer Hammad
Il libro si conclude con una sorta di speranza per fortuna il linguaggio come dire di Ruby abituato a mettere sempre anche il termine lotta dice anche come una fase di storia che sarà indubbiamente di azione politica di lotta e e sarà comunque un'altra storia e lui ovviamente spera e immagina anche se la uccisione di Rabin porta qualche dubbio che si apre una fase che doveva essere dovrebbe essere di continuazione del processo di pace
Perché dico eh particolarmente tempestivo questo libro perché secondo mici aiuta
A capire una delle situazioni più complesse
Su cui a mio parere si giocherà anche la grande sfida che abbiamo dinanzi nel Mediterraneo le grandi questioni che sono presenti dello scenario politico europeo ed internazionale del Duemila
Perché e è un libro che e innanzitutto non è scritto sul documento e quindi ha tutta la forza la freschezza di uno che è protagonista in qualche maniera spettatore diretto di fatti e di vicende di episodi qua la ricchezza della testimonianza e la considerazione di un osservatore attento sui vari passaggi politici l'ottica è naturalmente quella di un militante del Partito Comunista che cerca di impostare nel modo più corretto possibile giusto possibile una politica mediorientale
Ma come diceva bene D'Alema il libro si allarga inevitabilmente ad una considerazione globale della politica dell'Italia i protagonisti sono anche gli altri attori della politica italiana ma io aggiungo che la ricchezza del libro e che dentro ci sono anche i protagonisti e Grubicy mostre informatissimo della politica mondiale sul problema del Medioriente
Io solo tra parentesi voglio dire che così io mi permetterete una piccola concessione al mio amore letterario io l'ho trovato un libro di grande narrazione perché e scritto con una partecipazione che non è emotiva e sempre con la partecipazione trattenuta da chi cerca di capire i fatti e gli eventi ma vengono fuori come considerazioni finali del libro poi dirò qualcosa nello specifico anche dei grandi problemi di fronte ai quali noi ci troviamo costantemente e dico per esempio il grande conflitto che c'è fra le speranze fra le passioni che si aprono il realismo della politica
Tutta la descrizione che rubi fa del rapporto difficile fra il movimento dell'orto e il mondo arabo
è una questione di grande interesse il gioco realistico della politica rispetto ad una saga di un popolo disperso che cerca la sua patria il problema aperto di una politica che faticosamente i leader dell'OPA cominciare darà fatte cercano di realizzare fra mille contraddizioni ecco vengono fuori quelle che sono e credo che sia indubbiamente un fatto importante le tragedie della storia le grandi emotività
Dei popoli la idea che e sulla Honda dei sentimenti si posso impostare la politica e invece la logica della polizia attorno per far procedere un processo di pace per poter realizzare alcuni obiettivi
Deve passare anche per alcuni arretramenti e per alcuni avanzamenti da questo punto di vista c'è qualcosa che dall'idea appunto delle grandi saghe storiche
Allorché e naturalmente sono scritte dai popoli da questo punto di vista Rubino con un linguaggio sobrio con un linguaggio asciutto
Peraltro pieno il ricco anche di humour poi dirò qualcosa in alcuni passaggi lo dimostra di avere anche la mano felice non scrivere perché questo libro è interessante anche perché è una grande narrazione vi invito veramente alle giovano a sentirlo soltanto commentato
Naturalmente ci sollevare le questioni aperte
E qui ecco per corrispondere a una sollecitazione che viene da Moretti indubbiamente c'è un dato
Che rende giustizia alla politica della partito al quale io appartengo alla tradizione appartengo cioè in fondo direi indipendentemente dei rapporti fra il Partito Comunista la sinistra in generale la intuizione politica dei leader della democrazia cristiana e corretta sin dal primo momento c'è per esempio un punto decisivo importanti
Qual è il senso della battaglia che l'otto fa dal primo momento e che Ruby lucidamente espone la grande questione di fronte al quale che non è una questione di principio la questione essenziale di fronte al quale immediatamente ero si scontrarono oppure si eliminano le possibilità di dialogo
è la riaffermazione ostinata afferma direi come dire senza possibilità di e mediazioni
Della la richiesta di riconoscimento dei palestinesi come popolo questo mi pare che sia il punto fondamentale ora questo aspetto non viene capito dagli altri Paesi mi permetto di dire né da alcuni Paesi occidentali e neppure da alcuni paesi arabi e qui c'è euro riportato fra virgolette
Una testimonianza importante di un colloquio diretto fra Saddam e Arafat in cui Assad praticamente con la sua visione diciamo di Panzironi di Spagna Syria ecco di Pandev come si potrebbe dire i siriani visivo a un certo punto dice ad Arafat che non esiste un popolo palestinese e che in realtà la sua funzione è quella di considerarli ancora come dei rifugiati che hanno bisogno di avere un particolare trattamento
Direi di protezione ma non di riconoscimenti e perfino un leader come Carter che e svolge un'opera importante per l'avvicinamento poi fra un Paese importante arabo come l'Egitto e Israele
In realtà tendano a cancellare ero la prima volta che viene fuori rubi lo riconosce il compri doti il riconoscimento dell'orto come popolo avviene né dichiarazioni dividere italiani a cominciare dal mille novecentosessantacinque sessantasei non si tratta di poco conto e c'è una continuità tutti i nostri uomini politici sì e lega lo a questa linea cioè il riconoscimento del popolo di Israele che diventa esplicito nei discorsi divorò le discorsi di Andreotti nei discorsi di Forlani nei discorsi di Malfatti nelle prese di posizioni di Emilio Colombo protagonisti
Dell'azione politica
Degli Este eccome peraltro ha detto
E con la sua testimonianza diretta Nemer Hammad il tutto si sviluppa perfino secondo una linea che cerca di mettere i paletti su cui poi è proseguito il dialogo quindi quale importanza del contributo dalla politica
E italiana estere italiana a definire il processo di pace
Una parte il riconoscimento del popolo palestinese come popolo e quindi con diritto ad avere una sua terra e nello stesso tempo la reciprocità del riconoscimento lo Stato di Israele rubi porta la testimonianza di Arafat che dice se non vado errato a Berlinguer che Andreotti aveva suggerito a alla fatto spesso di fare un riconoscimento
Dello Stato di Israele e Arafat risponde qui la dice lunga sul personaggio sulla intelligenza del personaggio
Quale dice ma in punto dimostrando la sua disponibilità come posso farlo se io non solo a mia volta riconosciuto quindi si apre una sorta di dialogo in questo senso testimonianze che sono riportate puntualmente da Ruby ecco questa è la linea
Che viene portata avanti viene portata avanti in maniera come dire continua perfino dopo la vicenda che vide contrapposti
I due grandi schieramenti dell'Est e dell'Ovest che vide anche una difficoltà di rapporto fra lo schieramento che governava il Paese Partito Comunista parlo della grande crisi degli euromissili più per la verità
Ti devo dire qualcosa un piccolo rilievo beh successivamente che portò anche uno scontro successivamente dopo questa fase che Putin scontro al momento in cui venne in agenda politica la questione dell'oltre a il punto di riferimento che Colombo esprime ministro degli esteri è praticamente alla dichiarazione di Venezia come ha detto bene D'Alema oppure il grande punto di passaggio e direi anche l'acquisizione della politica
Europea nella nella politica europea per problema dello dico un piccolo come dire rilievo perché su questo punto che non è certo argomento
Da trattare ecco mi pare che come dire c'è una specie di assoluzione sempre perché la di la difficoltà e le responsabilità siano più della parte politica che scelse la strada
Dello scontro bilanciamento gli euromissili dell'Unione Sovietica ma io credo che i fatti hanno dimostrato che quella scelta non può affatto sbagliate che in fondo finì per determinare un processo di pace è un Proteo eccesso di crescita in quel momento fu secondo me
Uno
Dei momenti non felici delle scelte che furono fatte dal Partito comunista fra il mille centosettantotto del mille novecentottanta ma al di là di questo c'è e in rubi una a forza anche di ragionamento rilevante importante
E di riflessione presente abbia colpito quando in termini pressoché non dico autocritici non critici ma di messa a punto da una parte Ruby rileva giustamente lo ha detto anche D'Alema la attenzione
Culturale e politica del Piccini sul problema del sionismo che veniva assimilato soltanto la forma di razzismo quindi la distinzione lo sforzo per capire esattamente che cos'era il sionismo dalla parte d'altra parte anche una certa accentuazione
Di politica
Antisraeliana che e portò per esempio ad alcune critiche poi furono sollevate che Rubini sottolinea dello stesso Pasolini però in un passaggio che però poi fu chiarito anche nei rapporti composto da questo punto di vista ecco che cosa viene anche fuori
Che la politica italiana rispetto ad un cliché che in quel momento corriva
Di una sorta di vera subordinazione alla politica americana le battute d'Italia come Bulgaria da questo libro emerge invece che l'Italia e la sua politica esterna autonomia l'ha fatta basta ricordare anche due passaggi importanti
Se non vado errato almeno centosessantasette il rifiuto di utilizzare di utilizzazione delle basi militari
Italiane della Spagna per le navi americane
Passaggi che naturalmente non erano semplici da fare perché apparteneva ad un'alleanza naturalmente tutto fatto con equilibrio con misura dove c'è un dato importante ecco sia sulla sinistra
Sia sull'area di centro di governo c'è uno sforzo congiunto di capire esattamente come stanno le cose e soprattutto di lasciarsi prendere l'ha detto anche bene D'Alema da una logica di estremismo ci sono alti e bassi
Ma in realtà ambedue i movimenti
Puntano a capire esattamente le cose per portare un contributo alla pace naturalmente qui il libro e ricco di questa intensissima azione che la sinistra ha svolto
E qui compaiono sia dei personaggi e indirettamente senza dipingere lì Rubini fa emergere la passione di Berlinguer
Il personaggio era fatti non sottolinei il protagonista ecco questa sua come dire capacità di avanzare di arretrare e di trovare poi il passaggio nuovo politico lo sfruttamento politico intelligente che Arafat fa dell'intifada
Dove dopo un periodo di pausa riesce a rimontare la china utilizzando questo grande movimento politico personaggi come italiana italiani come appunto Berlinguer la passione profonda politica di Berlinguer che emerge in tutto il libro
Chiaramente persona vista con grande considerazione affetto giustamente da Rubino poi c'è anche un personaggio che a me è sempre piaciuto però ecco quale io avevo pur da posizioni diverse
Visto che è una storia non recente anche una storia passata ma comunque
Non importante ma comunque dentro il Parlamento per lungo per il tempo parlo di paillettes avrebbe Pajetta ero è uno dei personaggi che emerge da questo libro con come noi lo abbiamo conosciuto e qui in modo ferisce l'incontro con Gheddafi però in modo brutale il suo o come dire sentirsi e seccato rispetto alle attese che aveva fatto l'incontro s'descritto in maniera molto felice con al Bach tutta la la la diciamo se mi permettete
Lo dico ad una vera ma tutto come dire il fasto mediorientale che si manifesta e poi la ostilità
E anche qui un dato importante che politicamente rilevante che ci aiuta a capire come dobbiamo muoverci anche la politica una qualche differenziazione
Fra la politica delle parole la politica dei fatti
Rubbia nota che mentre da una parte c'era questo atteggiamento secco del presidente l'Iraq Al Bakr d'altra parte però l'Iraq concretamente cercava di stabilire relazioni determinare lei azioni politiche quello che viene fuori con molta franchezza e chiarezza
è appunto che l'Italia in materia avuto una politica la svolta la sinistra ma la svolta in maniera precisa concreta il partito di governo che ha avuto per lungo per il tempo la responsabilità della guida della politica europea facendo emergere alcune cose via via anche a livello europeo
Oggi si apre
Una storia nuova diversa che speriamo di pace io mi attendo sperando come dice sembra Andreotti di guardare al lungo periodo di poter presentare il secondo libro di rubli con la però avrà scritto per lo stupore che speriamo di pace grazie
Ecco i sei nostri gradito interlocutori hanno un quarto d'ora penso sia ancora sì
O no dieci minuti dopo che lui era
Bianco
Allora io direi però da cronista lo chiedo insomma non tanto da moderatore no perché è una cosa così pacata e civile che non c'è da modella né niente accordatore di pianoforti non stonate
Fuggito dalle dieci minuti perché io credo che non possiamo chiudere questo discorso senza ascoltare una vostra valutazione sul presente e sul futuro
Dei rapporti tra
Tra la Palestina dieci minuti gli ho detto no Machi io dieci minuti ho parlato Beard è guardato l'orologio perché anche se parlavo
Mi accorgevo non lo so che per me va benissimo consolerà avente considerare il tempo forse ho parlato qualche minuto in modo ordinato volevo deve poter fare questo Osio Sopra condurre ad una io voglio dire
Quando dico che rubi dovrà scrivere il secondo volume speriamo come dire che sia un volume inclusa con dei passaggi delle intese e però con molta franchezza
Immagino che le cose non saranno così semplici a questo punto io faccio una considerazione
è un considerazione che coincide pensa quante volte sono d'accordo con te e D'Alema con un passaggio finale poi diranno che sono appiattito sulle tue posizioni nel
Ma io penso che tutto sommato ci troviamo insieme per percorsi diversi con qualche anticipazione pure da parte nostra su alcuni temi beh voglio dire io credo che il punto di passaggio importante sia la necessità di passare dalla politica italiana ad una politica europea in materia l'Europa intervenuto subiti militarmente io non so se sia stata generosa con quei cinque
Miliardi di ECU che ha messo a disposizione che è una cifra non eccessiva però alla fatte venuta ringraziare ma io credo che secondo me bisogna fare uno sforzo maggiore ma quello che è importante
E che e dei passaggi successivi dell'Unione Europea
La
Politica euro diciamo della Unione europea si faccia avvertire sentire perché senza questa politica unitaria non riusciremo ad avere l'incidenza che necessarie per far procedere il
Processo di pace
Noi abbiamo svolto un ruolo prima anche ed assume nel senso che e abbiamo avuto rapporti diretti oggi l'Italia deve continuare questo rapporto diretto indubbiamente
Importante eccetera ma credo che il ruolo maggiore lo debba svolgere con altri paesi sensibili a questi problemi io lo vedo
Perché nel Parlamento europeo negli organi nell'organismo in questo però sento questa avvertenza con Paesi attenti dal punto di vista anche dalla loro collocazione geopolitica come sono la Spagna anche la Grecia gli altri svolgerle
Un ruolo
Di e indicazioni di rafforzamento naturalmente a questo punto di vista l'incontro arabo che c'è stato
A la Cairo mi è parso fatto importante non solo per una del tentativo di realizzare una politica per dir così unitaria del mondo arabo unificato il mondo arabo anche per la moderazione con la quale si è svolto quindi l'atteggiamento naturalmente qui io dico anche una cosa
Chi può rovinare e alterare la situazione indubbiamente è un nemico occulto gravissimo che quello del terrorismo il terrorismo può essere
Il grande elemento che esso lo sconvolge ogni calcolo ogni razionalità e quindi credo che l'interesse di forse come l'otto o come altre forze arabe che voglio realmente aiutare il processo di pace non dare pretesto d'altro è la lotta contro il terrorismo una concordi azione politica terrorismo che poi appartiene anche ai Paesi occidentali e quindi in questo quadro muoverci noi abbiamo ovviamente
La idea che ciò che è passato da Madrid a Oslo e che si è concluso poi con la storica stretta di mano che è un mozione atto gli animi di tutti di Rabin sia un passaggio importante che deve proseguire speriamo che
Io poi ho fiducia che in Israele le forze come dire sociali culturali e politiche di Israele possono prevedere supposizioni che appaiono estreme qui per esempio sta facendo riferimento al libero
Volubile ha continuamente testimonianza come nel momento in cui c'è stato un eccesso la parte della destra il popolo di Israele in tutto sommato ha reagito dimostrando che un popolo fortemente maturo un popolo di grande democrazia un popolo che non ha accettato
Ne e alcuni
Atti che sono stati fatti dei campi profughi del Libano e neppure altre vicende quindi a questo punto di vista il risultato elettorale è stato quello che è stato mio credo che proprio perché è stato al limite per quel voto in più che è stato dato la forza e la volontà di pace il popolo di Israele sinistro congiungere
Gli sforzi di pace il popolo e portare avanti una politica che non deve andare sull'onda delle emozioni soltanto ma che deve guardare in termini precisi e concreti ai percorsi da portare avanti e la determinazione dell'Europa
Perché non ci sia soltanto in collaborazione con gli Stati Uniti d'America e con l'unione con la russe scusate
Stavo facendo un grosso errore Roma una parte la storia si svolge in quel periodo bene con la Russia sono dati importanti e naturalmente a questo punto di vista noi non possiamo che proseguire una storia
Di mediazione di intese di poco di
Conciliazione degli rapporti che è cominciata sin dall'inizio la nostra politica mediorientale che dobbiamo portare avanti trattare
Sì prendiamo atto come storicamente l'ha fatto dell'ottimismo della speranza che esprime nel suo intervento onorevole Bianco teniamo anche conto del quadro dalla situazione che un quadro ancora una volta allarmante
L'incontro tra è vero che secondo gli osservatori internazionali c'è l'influenza delle elezioni americane che condizionerebbe
Clinton il quale ha fatto una conferenza stampa due
Ascoltando in silenzio uno e un disimpegno totale da parte degli atenei a queste cose vanno dette altrimenti saremmo un po'reticenti c'è stato un disimpegno totale un'ora una una cancellazione di fatto se non diplomatica di quelli che erano i principali punti del raccordo dell'accordo di Oslo soltanto su una cosa che attiene al diritto al lavoro
Dei palestinesi che vanno a lavorare in Israele c'è stata un'apertura per il resto niente si levano voci molto allarmate dal mondo
Dal mondo palestinese ed esponenti che non so non appartengono certo le frange oltranziste come ananas Lauri
La quale dice le posizione del nuovo presidente sono incitamento alla violenza il quale non è incoraggiante l'ultima notizia sulla quale chiedo un intervento di di Nemer Hammad poi pregherò l'onorevole
Massimo D'Alema di concludere questo nostro incontro l'ultima notizia è di oggi
Dopo la fine a se stesso
Ma non c'è neanche nella dopo e no no tu sei il più titolato per dirci una cosa finale
L'ultima notizia e di oggi e si ed è un commento all'incontro di Netanyahu con Mubarak sembra che in realtà in questo incontro è andato più avanti di quanto non fosse andato con Clinton la notte premier israeliano
E ha pregato Mubarak dei non
Non rivelare quali sono le sue intenzioni sarebbero ci sono dei segnali indulti a prigionieri palestinesi condannati all'ergastolo per per per l'omicidio
La destra nazionalista e religiosa che si scatena già contro questi provvedimenti di indulto che sono evidentemente anche un segnale mandato verso il popolo palestinese quindi ci sarebbe una prima apertura leggeva stampa la stampa internazionale
C'è però già sulla destra di Netanyahu una forte contestazione
Di cui si va colta osare sempre Sharon il ministro delle deve i lavori pubblici diremmo noi che ha criticato insomma questa questa politica giudiziaria degli indulti avviata dal governo Netanyahu e che considera prematuro
Un una modifica delle drastiche misure relative ai territori adottato insomma dicono i giornali stranieri ci sono già i falchi che contestano da destra Netanyahu
Nemer Hammad cosa ne pensa al riguardo poi il segretario del PDS e poi l'autore che dovrà conclude grazie
Io personalmente non credo che
O servire il processo di pace
Denari così che non sono veri o dare promessi Pier recenti e che non sono veri o la verità è questa questo confermo onco perno è stato eletto
Solo la piattaforma tv un programma contro il processo di pace
O un governo che chiaramente i
Con sede a Ra la scissione Daniel giuria Samaria anche al Cairo nel Kenya ne teniamo chi cosa cambia poi
Ha cambiato molto ma nel contenuto non abbiamo sentito niente il nuovo io credo noi noi palestinesi non possiamo solo Piero una parola
Direi le cose stanno andando abbastanza beni non possiamo noi palestinesi con sede ad arricchire l'obiettivo fino al menti levi accettato incontrare Arafat no non è questo l'obiettivo
L'accusa un'altra ci astratto un ritardo nella corti con il confermo laborista
Non vi è il problema che ci sono palestinesi incarcerati sulle loro mani CE sangue ebreo
Ma le stesse Generali israeliani hanno ucciso le stesso Barak è stato ministro delle Esteri
Luglio parla chiaramente che è stato parte del gruppo che sono andati al Libano e hanno ucciso palestinese e impossibili chi l'accusa oggi con questo governo
Va avanti
Sì lanci
Un grandi in presenza internazionali il dialogo prima stato difficili ma Stato possibili
Sono stati forse moderati
Più moderati di laburiste
Chi possano entrare Ferrieri mi diari la stampa israeliana adesso sta scrivendo
E le proteste di disservizi di sincretica israeliani e prima riguarda qualche personaggi di moderati oggi questi persone della sicurezza loro dicano
Che prima quanto ci è qualunque problema arriva una telefonata da Jussieu sarete cede ometta Alloni oggi Mancini più questo oggi c'è una situazioni dove i l'ultimo piano
Uscito l'altro ieri
Vuole la Rocca dei Gerusalemme
Fino a arrivare in al fiume i Giordano
Perché qualunque un nuovo pezzo di terra
Nuovo insediamento viene considerata a Gerusalemme oggi Gerusalemme quasi diventata tutta Messina Giordania Gerosa da
Questa una cosa molto pericolosa io credo ci è possibile oggi
Personalmente io spero che letali approvate ieri un solo ruolo non commi ha detto l'onorevole e anche Emanuele Italia solo dalle fallirà per la cosa ha bisogno di promotori anche che in Europa io credo
Un ruolo attivo dell'Italia con la Francia con la Spagna e un periodo di campagna elettorale negli Stati Uniti
Può aiutare molto il processo di pace
Specialmente oggi siamo in una situazione di non commi cinque o dieci anni fa
Oggi la Mita della società israeliana in favore della pace
Per il questo qualunque appoggio o rotte io ho forti
E in favori del processo di pace tromba
E inesorabili una ascolto da parte della vita della società mentre se l'accusa Wagner ad elezioni e va bene daremo tempo permette mi apro nonni io credo questo non serve al contrario possibili che qualunque cui tentativo di vari una cosa consumati cara dico per una cosa che non è vera crea grandi
Che spera azioni reazioni oggi anche questa storia dei dieci mila lavoratori il tipo Vassallo tornare in notizia ma non è vera
Da quando arrivato questo confermo
Se sono state dica razioni
Di ombrelli azioni Pier popolo palestinesi anche la dichiarazione del Pen dei ne teniamo tutti i giorni lui e incontrava Fazzi cv una cosa che serve la sicurezza di Israele come Arafat poliziotto lavora
Io credo e il processo di pace adesso questa le ultime l'ultime due parole c'è grande pericolo
E in crisi
Pier salpare ad una ha bisogno di sforzi internazionali in modo particolare europei ecco allora raccogliamo questa sollecitazione e la giriamo l'onorevole D'Alema ecco ci sono i margini è possibile stimolare il Governo italiano in questo momento c'è una uno spazio per una politica extra rinnovata per l'Italia
Su questo fronte D'Alema
Io penso proprio di sì io credo che innanzitutto credo che si debba raccogliere
Insomma il messaggio di preoccupazione che è fortissimo
Naturalmente non qui non è in discussione diritto democratico del popolo di Israele di scegliersi il Governo che crede
Testo
Naturalmente e ovviamente è una scelta di cui si deve prendere atto e tuttavia io ritengo che il processo di pace è un patrimonio
Che non appartiene soltanto ai Paesi che ai popoli che sono direttamente e vi talmente interessati alla base
La pace nel Medioriente una condizione di sicurezza del Mediterraneo
Il riaprirsi di un focolaio di tensione di guerra che inevitabilmente alimenterebbe una ripresa su vasta scala del terrorismo
E deve essere considerato una minaccia anche per l'Europa e per il nostro Paese
Dico perché da questo punto di vista l'impegno dell'Europa
E degli Stati Uniti Cetto la condizione degli Stati Uniti e delicata ci sono le le c'è la campagna elettorale
E in questo passaggio delicato e importante ancora di più che l'Europa si faccia sentire
Sua gli accordi di pace devono essere internazionalmente presidiati e garanti
E diciamo pure che l'Europa e gli Stati Uniti hanno la possibilità di esercitare nelle forme giuste
Una pressione perché la strada della pace non venga abbandonata
Io non credo che ci siano delle alternative alla via della Pace cioè io non credo sinceramente che il governo israeliano Possa pensare di mantenere quelle promesse contro il processo di pace che ha fatto raccogliendo il voto della paura del rancore
In realtà la difficoltà Vera nasce dal fatto che lo stesso primo ministro del Likud
Non può tornare indietro rispetto alla pace
è tuttavia incalzato e frenato da quella parte dell'opinione pubblica di cui ha raccolto il consenso il rischio che le cose procedono a rilento
In un quadro di crescenti incertezze di umiliazioni perché non quadro di questo genere
Lo spazio che si apre alla violenza terroristica
E che già ha contribuito in modo purtroppo determinante perché è anche risultato elettorale Israele è figlio diciamo da
E anche figlio del terrorismo laburisti mese
E che è figlio del terrorismo diciamo dell'omicidio politico in Israele
Ora questa spirale in cui queste spinte estremisti che si alimentano a vicenda
E secondo me in questo momento il pericolo maggiore
E naturalmente un pericolo tanto più grave in quanto diciamo tra i leader dell'uno e dell'altro campo non c'è quel rapporto di fiducia
Che si era costruito a attraverso uno scontro terribile ma fra i dirigenti israeliani laburisti
E era fatte i dirigenti palestinesi si era venuto costruendo un rapporto di fiducia personale tra uomini che si erano combattuti con le armi in pugno diciamo così
Che è una condizione essenziale quando si tratta di guidare un processo così difficile di scontrarsi anche di scontrarsi con i sentimenti gli odi i rancori accumulati in tanti anni di guerre di sangue il fatto che tra i leader di una parte delle due parti ci sia un rapporto di stima e di fiducia personale è una condizione fondamentale perché le cose possono procedere
Oggi questo non c'è oggi questo si è oggi c'è una leadership che non ha questo rapporto con con i palestinesi e secondo me soprattutto da questo nascono io penso che una delle cose che a cui deve essere incoraggiato il leader israeliano dalla comunità internazionale innanzitutto quello di stabilire un rapporto diretto un rapporto personale un rapporto di dialogo con la leadership palestinese
Altrimenti i rischi sono molto gravi vero quello io le ho chiesto anche ovviamente quell'intervista è quella in quel senso di di di minaccia di preoccupazione la Palestina può esplodere
Questo rischio cioè e ripeto qui non è in gioco soltanto una cosa che pure per noi essenziale dico per noi sinistra per per il mondo cattolico e cioè questi Enti mento di solidarietà verso popoli che hanno vissuto l'esperienza drammatica che hanno diritto alla pace qui e in gioco in qualche modo la sicurezza e la pace nel Mediterraneo ed è in gioco qualcosa che in riguarda anche gli interessi vitali del nostro Paese dell'Europa
Per questo io credo che
Insomma
C'è bisogno all'Alitalia abbiamo una situazione più stabile abbiamo governo che ha di fronte a sé un periodo io credo abbastanza lungo e tranquillo di lavoro
Intorno a questa questione c'è sia pure nelle divisioni politiche tuttavia mi pare di poter dire che tra le grandi forze politiche anche di questa seconda Repubblica diciamo in questo si raccoglie un'eredità della Prima Repubblica
Non c'è un dissenso circa la necessità di un impegno di pace nel Medio Oriente e quindi io credo che ci sono tutte le condizioni perché Possa riprendere con vigore
Un'azione italiana e un impegno dell'Italia perché l'Unione europea
Eserciti di più e meglio la sua funzione in quella parte del mondo
Grazie onorevole D'Alema allora dove scusami perché io stavo però metterti non avendo esperienza dei tavoletta oltretutto
Penso che Mary ma anche poco da dire
Rimane soprattutto per ringraziare
A ringraziare innanzitutto il Presidente della Repubblica che ha voluto mandare
Telegramma che mi ha fatto molto piacere
Ringraziare le personalità i diplomatici e giornalisti i signori e le signore qui presenti
Ringraziare voi tutti cari amici che avete introdotto questo
Dibattito sul mio libro Italo Moretti Nemer Hammad D'Alema bianco
Con una grande voglio dire sia presso ho visto che l'avete letto bene insomma questo ma fatto indubbiamente molto piacere perché non sempre quando si va a presentare i libri
I presentatori in genere leggono il libro vere invece ho avuto netta la sensazione che non solo l'avete letto l'avete detto anche bene calma fatta vedere bianco prima ma persino sottolineato ha trovato persino delle cose che non ci sono come quella degli euromissili ma comunque colgo scopo comunque comico
Anche il rilievo tra lady anche che il rischio
Comunque manderò a Bianco il libro penultimo diciamo quello su Berlinguer dove c'è un intero capitolo sulla questione di euro e un missili anche se i toreri ferimenti tori rilievi critici possono avere sicuramente
Più fondatezza diciamo delle mie giustificazioni ecco
Devo dire che poi avete fatto tutti molti complimenti e anche di questo li ringrazio
Complimenti fa sempre piacere fa piacere a tutti vero
E quindi mi considero un po'una Richard cimento d'una fatica di due anni perché è stato un lavoro
Di due anni
E di questo gli sono grato
Così come anche dei rilievi chi non ne ho sentiti molti però qua e là comincio a raccoglierne
Qualcuno che fare i rilievi di carattere semplicemente tecnico come il fatto per esempio che
Un libro come questo ma anche l'indice dei nomi
Questionando
A cosa
Anna e è una cosa e non va bene ci sono anch'io
A Damiano adesso però questa è l'edizione che è uscita delle tre edizioni la bellissima allora micione clientele senza gemellaggi complimento vi dissi benissimamente tra la casa Ettore fino alla settimana scorsa non c'era essa ragione
Eccola qua neri ora resta però devo allora a questo punto la se altre che io raggiunga ai miei ringraziamenti
Quelli dalla casa editrice ritorni di per altro verso gli avrei dovuto farlo lo stesso ma la rapidità con la quale ha inserito l'indice dei nomi è veramente una cosa anche una cosa straordinaria salire sul relativa seconda ristampa le altre bellissime allora
Ma anche rilievi di carattere diciamo un po'più sostanziali come quelli di una documentazione qua la insufficienti o me ne rendo conto
In qualche archivio è stato difficile a lavorare qualche fonte forse non è stata reperita come si doveva e mancano anche alcune testimonianze che avrebbero potuto certamente arricchire il libro se ci sarà in futuro l'occasione di una edizione rivedute e corrette di questo libro io penso che a queste lacune si potrà ovviare
Vorrei concludere però dicendo di un rovello che ho adesso e che del resto voi avete colto magnificamente partendo dalla conclusione del libro
Difatti
Negli anno Attersee niente
è una grande esperto di problemi mediorientali l'altro ieri in una piccola intervista e mi faceva
Fatta una domanda molto acuta
Dicendo a b tuo libro finisce con le elezioni palestinesi
Se tu lo finì di scriverlo dopo le elezioni palestinesi nella fine com'era
è indubbiamente voi avete colto israeliane scusate voi avete colto un aspetto è una scadono quali ho riflettuto a lungo vero
Cioè
D'una conclusione che è qualcosa di più della speranza bianco
Però guai se fosse mancata la speranza in questa parte del mondo ovvero se fosse mancata la speranza agli ebrei di ritornare loro focolare se fosse mancata ai palestinesi la speranza deve tornare sulle loro terre dopo cinquant'anni di diaspora la speranza in questa terra
Era veramente l'ultimo a morire la conclusione era qualcosa di più di una speranza
Era una fiducia
Io vorrei dire persino una fiducia motivata non so se voi avete fatto caso io dedicato abbastanza spazio a due dibattiti promossi dalla Comunità di Sant'Egidio
Ognuno prima ad Assisi con gli stessi protagonisti
Il ministro Beilin israeliano
Fa il saluto segni
Uno dei maggiori dirigenti palestinesi di Gerusalemme dalla dei territori quindi e Arrigo levi come moderatore e in entrambe le circostanze sia il dibatto che si svolge ad Assisi sia quello che si svolge a Gerusalemme
Al centro un quesito
Il processo di pace reversibile o irreversibile
E in verità
La tesi è è ormai un processo irreversibile
Io non è che faccio Miglio completamente diciamo questa conclusione alla quale arriva questo dibattito anche se si vede che proponendo per questo qua non l'ha fatta mie per una ragione molto semplice perché io sono uno di quelli che ritiene che i nella storia e nell'ambito vita politica e sociale di reversibile non c'è mai niente insomma si pone e c'è c'è sempre un movimento in cui le cose si possono modificare si possono che ma indubbiamente c'era un da parte mia la convinzione che le cose sarebbero andate un po'meno
Cosa vuol dire questo vuol dire che a quattro mesi di distanza
Ora non c'è dubbio
Che io avrei fatto un finale più preoccupato dico solo più
Se l'avessi concluso quattro mesi dopo
Perché le vicende che si sono determinate mi inducono ad avere maggiori preoccupazioni
Maggiori preoccupazioni però senza nessun catastrofismo
Cesa catastrofismo
Come si è sempre fatto bisogna
Alta oggi è
L'avete già detto ci sono state le elezioni in Israele quelle lesioni hanno dato un certo risultato bisogna Corrao
Di linea adesso partire di lì
Per costruire che cos'è che mi in
Da questo punto
E questo processo di pace
Che è come suo speso
E l'indeterminatezza dei tempi
D'Alema su questo sono fu
Tanti eminenti eminente personalità che come me
Ha avuto e prima di me ha la la la possibilità di vedere che cosa è casa bisogna De Lillo che cos'è casa
Se è una striscia di terra
Lascia poco quanto a Ostia
Ma detengono ottocento mila persone ottocento mila persone il settanta per cento dei quali non assolutamente nessun lavo
Sono pochissimo da Malin
Guardate che una situazione così non è che si può quando io sento io sento dire massima insomma adesso ci saranno le elezioni negli Stati Uniti per il
Poi dopo Clinton entra
E nella pienezza dei poteri il venti
Ma eccetera dopodiché potrà dare maggior spinta eccetera ma guai insomma
Guai se
Si pensa che i tempi concessi siano questi bisogna riuscire a fare qualche cosa
Chi lo deve fare e qui arrivo la seconde conclusi a parte il mio discorso
Ha insistito giustamente secondo me sul ruolo sullo sforzo che deve essere compiuto dalla comunità internazionale dagli Stati Uniti d'America
Anch'io ritengo che l'Europa debba fare molto di più
Voglio dirlo qui in una parentesi
Questa Europa che giustamente sta tanto facendo per costruire la sua
Ma stretta attorno alla moneta unica tutte 'ste cose qua
Non vorrei che si dimenticasse perché fa tutto questo insomma per diventare che cosa qual è la sua missione
Per cui prima ancora di questo insomma un'Europa che
Ha una sua visione di politica estera e di sicurezza può essere poco
Un'Europa che
Che non riesce ad assolvere
Io credo tutti noi invece oggi ci stiamo
Senta ecco io sento che l'Europa
Ora molto incisivo
In questo suo ruolo eminentemente politico su questi problemi di
Politica estera chiede duecento che su questi è poco e nei di propaganda politica e per
Naturalmente la questione
Mediterranea mediorientale certamente
Però qui c'è una
Lo sforzo dall'esterno
E stato incisive efficace tutte le volte che sia incontra
Con la volontà e la determinazione
Dei protagonisti e dall'altra
A parte i tre gli anni
Cioè bisogna che ci sia o movimento impara le entro lo sforzo dalla della comunità Inter ma aumenta anche la determinazione Lapo
Partecipazione alla presenza
Sia delle forze di pace gli anni sia dalla parte palestinese e io qui a bere
Anche qui che c'è
Un limite oggi mi sembra che dopo questo voto israeliano dopo questo processo di pace che ormai
Ci sia come una sorta di spossatezza nel campo palestinese e nel campo delle forze di pace gli anni che sappiamo
Hanno scritto e la loro
Ah sì una specie di indennità
Io figuriamoci sono il primo a pensare che è importante l'incontro di oggi
Fatte e levi e che ancor più importante sarà do
Se ci saranno in
Fatto e Netanyahu
Però io sento che i protagonisti che devono scendere in campo devono essere anche altro e le cose si sono sviluppate bene e rapidamente nel Medioriente soprattutto nel teatro israelo palestinese tutte le volte che ci è stato una forte pressione anche ed è la società israeliana vede le masse palestinesi Maurya quelle orientate per l'accordo di pace
Vendola è venuto meno in questi ultimi mesi anche
è venuto meno anche quel quel filo che già si era costruito
Vi ricordate due esempi che sono sta
Come credo tutti voi insomma quasi l'illusione che questa
Parapiglia che è forte degli orti dei risentimenti che sono secolare
Ma per essere superate
I due vecchi pub dei due uno uno palestinese un israeliano con i due figli morti eccetera che si incontrano accorre molto bella così come molto bella fu vi ricordate
Donati dal manovale palestinese che muore in Palestina e dona gli organi a ad alcuni Bambi
Israeliani eccetera cioè io sento che questo elemento che essendo
E verso quella forma
Di convivenza e di collaborazione eccetera è venuto un
Mando sì un po'attenuato ecco bisogni che riprende a questo e io dico ecco il
Pollo che noi possiamo
Voi avete corde giustamente una cosa uno degli aspetti centrale di questo libro qua io credo
Quello che noi abbiamo fatto perché questi si parla
Ed era importantissimo questo perché quando
Ha iniziato incontrare
Che ad accordarsi io credo che noi oggi pur nelle condizioni mutate
La necessità
Rare perché ci si incontri perché sia di un dialogo perché si rilancia il negoziato e questa credo sia la parte che noi dobbiamo fare grazie
Che fosse un toro che con molta condizione giusta preoccupazione a chiudere questo incontro grazie a tutti coloro hanno partecipato