La Corte di Costituzionale dichiara non costituzionale la norma che impone la presenza dei sindacati alla stipula dei patti in deroga

L'obbligo della presenza dei sindacati al momento della stipula dei patti in deroga alla legge sull'equo canone illegittimo l'ha affermato la Corte costituzionale cancellando dalla normativa questa imposizione da ora in poi l'assistenza dei rappresentanti sindacali sarà facoltativa salvo che il legislatore come implicitamente suggerisce la Consulta non riveda la legge fissando indicazioni più precise di quest'ultima decisione della Consulta vogliamo parlare con Antonello Marzano esponente del Movimento dei Club Pannella Riformatori perché proprio uno dei venti reti i numeri formatori riguarda appunto i patti in deroga import e in particolare chiede di abrogare il racchette delle organizzazioni di categoria che oggi lucano un indebito profitto ai danni dei cittadini che devono sì pura are un contratto di locazione in deroga alla legge sull'equo canone allora Antonello innanzitutto qual è il tuo commento su questa decisione della corte costituzionale ma io credo che
Sì posso ormai parlare di referendum di fatto superato da questa sentenza che noi accogliamo con grande con grande felicità perché questa sentenza costi costituisce per nuovi davvero speriamo una viatico positivo per un atteggiamento o a più aperto più che ire della corte anche quando si tratterà poi di decidere sulla costituzionalità o meno degli altri diciannove referendum io credo che la sentenza della Corte
Affermi un fondamentale per il ciprioti libertà e cioè quello che essi possano stipulare contratti di locazione senza essere sottoposti all'obbligo di passare attraverso le forche Caudine dei sindacati passaggio attraverso queste forche caudine che si concretizzava ormai possiamo usare il passato non solo attraverso la l'obbligo della firma del sindacato in calce al contratto di locazione fra privati ma anche attraverso la più spesso ma non sempre ma
Quasi sempre attraverso l'obbligo di tenere il elezione di associazione alla organizzazione sindacale che era stata utilizzata per la stipula dei contratti e e anche questo diciamo costituiva questo secondo aspetto che si capiva un altro motivo di legittimità costituzionale che la Corte non ha affrontato in questa caso perché evidentemente la tematica che le era stata sottoposta non prevedeva di considerare questo aspetto ma nel su questa norma che è stata ritenuta illegittima dalla Corte gravavano ormai pesanti sospetti di incostituzionalità da più sollevati da da più tardi le varie parti durante questi tre anni di applicazione della disciplina dei patti in deroga vorrei riassumere in breve le ragioni ti incostituzionalità che sono state ravvisate dalla corte con questa sentenza e che sono dell'abitare da ricercare soprattutto in tre elementi il primo elemento nella incertezza con cui la norma ritenute legittime si esprime perché esprimeva riguardo alla individuazione e alla scelta del soggetto abilitato a prestare l'assistenza la legge la norma ritenuta illegittima parlava per le organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale sostanzialmente sappiamo che proprio per utilizzare strumentalmente questa normativa fonte di lucrosi guadagni a favore delle organizzazioni sindacali erano nate associazioni piccole grandi organizzazioni piccole grandi e come quindi in tutto il Paese con il puro e unico scopo di sfruttare questa situazione il secondo motivo nel quale appunto ricercare le ragioni di nel quale la corte ha individuato motivi di In la nel fatto che la tenta e oltre che obbligatoria era di fatto onerosa è di fatto la legge non prevedeva invece e di non prevedeva né per contro alcun criterio di determinazione né di controllo del rispettivo richiesto dei singoli soggetti e abilitati apprestare questa assistenza il terzo motivo risiede invece nella vaghezza del concetto di assistenza alla stipula dei contratti della quale la legge non precisava i contenuti la norma diciamo ritenuti legittima non credo non precisava i contenuti tecnico
Giuridici né indicava parametri e criteri di valutazione
E d'ora in poi quindi e illegittima l'imposizione di questa dell'assistenza sindacale per la stipula dei patti in deroga e i cittadini potranno quindi liberamente stipulare contratti di locazione in deroga alla legge dell'equo canone in rete time rifatto completamente e pienamente liberalizzato oggi come oggi in altre parole oggi non è più in vigore l'equo canone ecco questo è un sostanzialmente uno degli effetti della della sentenza e della corte vengono quindi riconosciute pienamente valide tutte le ragioni giuridiche e costituzionali
Affondamento della richiesta del referendum popolare promosso dal momento che come Pannella con una raccolta che ricordiamo agli ascoltatori una raccolta di per me di oltre cinquecentocinquanta mila firme su questo referendum che sono attualmente depositate presso la corte di cassazione come o accennato all'inizio non vengono toccate dalla sentenza dalla Corte invece altri aspetti di in costituì c'è una vita di questa norma aberrante che è stata oggi ritenute che fa da oggi cancellato dalla sentenza della Corte che sono ostativi a più riprese sollevati da molte pretura di tutto il Paese aspetti che evidentemente esulavano come ho detto prima dal contesto in cui il problema è stato sottoposto all'attenzione della Corte ma che sono stati che sono altrettanto vivi di alcuni principi costituzionali per esempio quello della libertà PETA associazione in cui parlavo prima sottovarietà infatti non solo la assistente ripeto veniva prestata tra i sindacati in cambio di un corrispettivo variabile e incontrollato e questo lo ricordiamo è uno dei motivi incostituzionalità riabilitati dalla corte ma era sottoposta anche all'obbligo preventivo discrezione alla singola associazione sindacale principio quindi del tutto
Assurdo ma io vorrei dire una cosa che è assurda arruffate mal congegnata e tutta la norma abrogata che era viziata a monte in questo forse telluriche dalle verdi dalle vere ragioni che hanno che l'hanno ritirata e che sono ragioni pura ente è semplicemente economiche la norma serviva poco o nulla garantire la parte debole la parte contrattuale più debole e ma serviva invece molto a finanziare surrettiziamente le carte di organizzazioni sindacali o pare a sindacare i unicamente impegnate a mantenere in vita soddisfare gli appetiti delle proprie piccole o grandi burocrazie impiegatizia parassite difficilmente valutabile ma che secondo me si aggirava intorno ai entro cinquanta duecento miliardi all'anno questo calcolo molto sommario perché poi i dati definitivi relativi all'uno dei contratti in deroga stipulati annualmente sono aperti piuttosto controvertibile piuttosto agli attori io mi chiedo per esempio quale sarà la reazione questa fonte alla Corte da parte di alcune organizzazioni non parlo di quelle rappresentative dell'inquilinato Mario con organizzazioni come la Confedilizia come lupi come le recessione piccoli e grandi dei piccoli grandi proprietari e che ora che che vedono da un lato cancellata la fonte di introiti certi sicuri garantiti da una legge dello Stato
Quello che noi chiamavamo una vera e propria tangente distratto ma dall'altro vedono conservata a quanto pare
Secondo cui io non ho letto la sentenza ma credo di poter interpretare tranquillamente in questo modo detentore aggiunti ma dall'altro vedono conservata la possibilità di stipulare contratti di locazione in libero mercato e quindi al di fuori dei vincoli Estelle undici con imposte se all'epoca non è equocanone contro il quale si sono abbattuti nominalmente per anni tutte le organizzazioni della proprietà edilizia esposizione che ci sono però automaticamente rimangiata quando al momento in cui i partiti la partitocrazia deciso di come dire varare la nuova normativa sui patti in deroga chi innovava il vero in alcune parti liberalizzava il mercato ma surrettiziamente foraggio nuova appunto queste organizzazioni immagino io per concludere che ipercritico se
Tutti i partiti dell'attuale scenario Polito l'attuale quadro politico dopo questa sentenza per noi storica impegneranno a tutto spiano per per cercare di resuscita dare sotto altre forme magari quelle già prevista in una sorta di piccoli e quei canoni settoria liquidati variabili a seconda delle regioni e dei comuni e nell'ambito dei Comuni più grandi a seconda dei quartieri Maria sul mare una nuova tra virgolette disciplina delle locazioni che era la fotocopia allora ammodernata del vecchio equocanone sarò io voglio dire una cosa che il ministro Di Pietro che ha dichiarato non più tardi di un mese tardivo l'errore mettere mano in questa materia e a oggi una grande responsabilità essendo fra l'altro uno di quei cinquecentocinquanta mila cittadini firmatari dei nostri Repetti venti referendum i firmatari fra i prima tagli fra i quali venti referendum firmatario anche del referendum sulla abolizione su preferendo il possiamo discutendo ora e inviti noi riponiamo in Di Pietro quindi tutta la nostra fiducia ma la nostro ha lottato non mentre come Pannella su questa tematica non si ferma certo qui questo referendum oggi pare superato ma la sentenza della Corte dimostra che la linea politica che era alla base del progetto complessivo di riforma liberale di periferiche arterie rappresentato dai ventilata da non è quella giusta vediamo affermato questo principio e ne siamo contenti ma dice dovremmo duramente in seguito perché come purtroppo sappiamo già accaduto in occasione di tanti referendum che sono stati gli enti ad una affermazione finalmente vorrei dire dei principi liberali liberi
Libertari riconosciuti dalla corte che noi rappresentiamo non faccio seguito domani invece una controriforma di PTP stampo ne ho partitocratico sotto mentite spoglie
L'ho data a parte c'è da dire che implicitamente la stessa Corte costituzionale suggerisce al legislatore di rivedere la legge fissando indicazioni più precise quindi è un timore fondato il tuo
Fondato perché già durante la scorsa legislatura era Allo studio in commissione lavori pubblici alla Camera un progetto di riforma della disciplina delle locazioni per superare i patti in deroga
E
Tale ad una nuova disciplina che come dico sostanzialmente una sorta di accordo una sorta di trasposizione della formula dei contratti collettivi nella materia della delle locazioni abitative in sostanza uno sorta di con l'analogo delle gabbie salariali applicate alla disciplina delle locazioni insomma e quei canoni non più
Come dire applicabili a livello nazionale ma a livello territoriale più piccolo questo naturalmente è un passo indietro rispetto ai patti in deroga che rappresentavano tutto sommato una forma di liberalizzazione delle Cato e del quale noi e siamo andati a colpire proprio con il nostro referendum
E la questa volta la sentenza dalla corteccia felicemente preceduti cadere colpire l'unico aspetto negativo come di criticabile che era quello punto del sottoporre la LIPU la liberalità nella stipulazione dei contratti di affitto al piccolo ma non insignificante particolare per essere obbligati a pagare sostanzialmente cento duecento gradita ai sindacati
Insomma per concludere questa nostra conversazione possiamo affermare che la sentenza la Corte costituzionale e testimonia che il referendum riformatori colgono questioni assolutamente rilevanti al fine anche del rispetto dei diritti dei cittadini più per
Metri però aggiungere anche un'altra cosa io vorrei ricchi tornando dire quello che ho detto all'inizio vorrei interpretare questa questo momento di felice estroflessione diciamo così del della corte costituzionale in una tematica così importante così vicino alla vita quotidiana di tutti i
Ed è la vorrei interpretare come una
A
Viatico positivo per un atteggiamento altrettanto positivo che la Corte costituzionale ci auguriamo abbia e quando si dovrà occupare anche degli altri referendum comunque oggi per una volta possiamo davvero dire grazie alla Corte costituzionale perché non ha accontentato noi ma finalmente affermato in maniera chiara trasparente
Affermato dei principi i principi che sono alla base della progetto referendario dei venti referendum promossi dal Movimento dei Club Pannella Riformatori
Certo grazie Antonello netti ringraziamo è risentire grazie ad Antonello Marzano dei Club Pannella Riformatori
La Corte costituzionale ma lei ha dichiarato illegittimo l'obbligo della presenza dei sindacati al momento della stipula dei patti in deroga alla legge sull'equo canone nella sentenza non si pone in discussione la validità di una deroga all'epoca non è e la sordina in tutti un onere d'assistenza da parte dei privati per la stipulazione di un contratto di indubbia rilevanza sociale che tocca il bene primario della casa ma si ritiene contrastante con la Costituzione l'attuale configurazione legislativa della si stanza obbligatoria delle associazioni di categoria diversa decisione vogliamo parlare con il professore nel mirino Caravita ordinario di diritto costituzionale all'unico all'Università di Perugia alla quale chiediamo qual è a suo avviso la portata di questa sentenza della Consulta
La portata rispetto al problema della della richiesta Procaccia referendaria perché l'obbligo di assistenza delle organizzazioni di categoria nell'articolo
Dei patti in deroga era uno delle norme era uno dei referendum richiesti dei club Pannella uno dei ventidue referendum
Ma direi che da una parte con ferma questa dichiarazione d'incostituzionalità conferma la giustezza dell'individuazione di quella norma come norma da sottoporsi al referendum
Dall'altra
A questo punto il referendum su questa su questo come su questa parte di articolo questa parte di comma dovrete più aver luogo penso che la norma di cui si era di circa l'abrogazione quella che prevede appunto l'obbligo di assistenza alle organizzazioni di categoria e
Norma che non esiste più nell'ordinamento essendo stata eliminata dalla sentenza della Corte dirittura con effetto
Ex tunc fare fin dal momento della sua emanazione non è il tempio più nell'ordinamento Luca
La centrale per il referendum presso la Corte di Cassazione nel momento in cui dal trentasette al trentatré in vent'poi cioè da controllare i referendum sottoposti depositati dai tre a me la dovrà necessariamente osservare che quella norma non esiste più nell'ordinamento e dichiarare che il non hanno più il luogo le operazioni referendarie quindi dal punto di vista dell'uno
Referendum un referendum probabilmente dovrebbe ridurre di almeno uno Jordan questa fa ecco professor Caravita però anche nella sentenza la
Consulta suggerisce al legislatore di rivedere la legge fissando indicazioni più precise ecco se questo avvenisse che cosa potrebbe succedere rispetto al referendum
Dunque qui
Si potrebbe aprire un
Un un problema
Nella
Nella disciplina legislativa e giurisprudenziale referendum
E l'attore interviene al motivo circa ore una norma sottoposta a referendum il referente ma interviene a modificarla non in maniera
Sul facente per le richieste dei promotori il referendum si trasferì sulla nuova norma cioè l'ufficio stampa in per questo ufficio l'ufficio centrale dichiara che il referendum non ha più luogo sulla vecchia disposizione ma luogo sulla nuova disposizione
Del problema della successione fra una sentenza della Corte che dichiara rincorso funzionalità della norma sottoposto referente un intervento legislativo successivo non è un problema disciplina
Nato dalla legge sul referendum qui incerto ossia apre uno
Sì ci sarebbe veramente da valutare
Quali si
Fondò i cardini di una dell'intervento legislativo sulla
A correzione di questo negozio in altre parole
La la norma così come il precedente quella che era stata richiesta ripetuta di certo abrogazioni referendarie che è stata dichiarata incostituzionale prevedeva l'obbligo di OPA
Tempo fa delle organizzazioni di categoria sì
Se qui ci fosse stato o ci fosse apre
CIN ci fosse stato prescinda intervento d'accordo una norma un intervento legislativo che
Avrei
Se trasformato l'intervento delle associazioni da obbligatorio o facoltativo probabilmente il referendum si sarebbe trasferito sulla nuova va
Disposizione questo se tutto ciò fosse avvenuto senza intervento della Corte costituzionale legislatore interveniva modificava toglieva l'obbligo trasformare facoltà di intervento
E probabilmente referendum si sarebbe trasferito sul nuovo una nuova formulazione ora qui qual è la situazione è un po'dedicano ma che si è creata perché in realtà
Il legislatore dopo la sentenza della Corte interverranno già a Muti chiare la norma sottoposto al referendum ma interverrà rispetto ad una situazione di vuoto legislativo perché la corte ha eliminato la norma dall'ordinamento e allora rimane il problema
Che
Ad approfondirsi nel momento in cui potrà concretamente si porrà
Se il legislatore per bene
Rossum nulla sentenza dopo sentenza la Corte trasforma l'intervento da obbligatorio facoltà viene del referendum rimarrà
Rendo sì su questa norma o è da considerarsi oramai eliminato da considerarsi oramai non più esistente giacché la norma cancella la Corte costituzionale ha cancellato dall'ordinamento quella disposizione
Questo è un problema su cui adesso vale la pena accennare su cui forse Farhat approfondirsi solo se e quando il deciso attore facesse degli interventi di notifica di questa normativa predilige
Sempre in qualche modo di questa norma dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale è soprattutto in tempi benemerite soprattutto in tempi brevi certo visto che lo volava e le operazioni di controllo proficuo
Ce l'hanno i tempi per il referendum sono tempi scanditi dalla legge trecentocinquantadue del settanta quindi dal trenta settembre al quindici dicembre c'è una fase di controllo che si svolge uno la centrale dal quindici dicembre al dieci febbraio c'è la foto di controllo che si svolge in Corte Costituzionale quindi perché non ci sono interventi legislativi prima di quella data
Evidente che referendum verrà dichiarato più neutrale dichiara che non c'è più l'uovo proprio più corso le operazioni referendarie su quello preferendo e comma secondo lei questa
La sentenza della Corte Costituzionale sancisce comunque l'affermazione libertà economiche del mercato e fa cessare il finanziamento surrettizio e sindacati
Guardi io ho visto e lancinante fine non ho visto folletto la motivazione scalda immotivate dai lanci annunciava appunto non avendo letto la motivazione evitare che la
Evitare che non figlia una scena da come dire a tuttora ispirò pronti a una sentenza che ha ma Chiare lettere un principio di libertà di iniziativa economica e di non presenza dei sindacati ammira sarebbe una sentenza che gioca un posso ambiguità e non chiarezza l'incongruenza della norma quindi
Non mi pare una sentenza che ha per mi perché fermi dei Trinci
Alla parlo perché era prima ecco comunque rappresenta una vittoria per i promotori del referendum cioè il Movimento dei Club Pannella Riformatori
Sì perché conferma che ha visto giù sto nell'individuare questa norma con una norma che andava sottoposta al giudizio popolare insomma direi che la valutazione e la corte ancora più drastica non è la sola il giudizio popolare da una valutazione di opportunità o inopportunità la politica di una norma corte costituzionale più adatto sia pur con i limiti che sembrava di poter cogliere una valutazione di addirittura di incostituzionalità e quindi è più grave
Di quella della opportunità o politica della trenta euro quindi sicuramente conferma la la la bontà della valutazione della
Scelta di quella norma come norma lo sottoporre a referendum referendum abrogativo
Professor scaricano e la ringraziamo molto per la sua disponibilità è a risentirla grazie a voi arrivederci devono essere