"Il Mondo contro" presentazione del libro di A. Papuzzi org. nell'ambito della manifestazione del Salone del libro di Torino

Vedo che in sia con la storia di Albertino
Un ragazzo sollevato
In un manicomio
Finito poi terrorismo uscito dal terrorismo e poi morto così per malattia per altre cose dalla droga insomma una un percorso il percorso è partita terribile che finisce con la storia di sua ed una ragazza paralitica partite in carrozzella da Tangeri per cercare
Una grande avventura
Nell'Europa del benessere finita in Svezia
E dalla Svezia finita a Torino sempre spinta da un sentimento la speranza sempre spinto da dall'ottimismo la speranza e ottimismo di trovare sempre qualcosa di meglio
Nella vita
Ecco queste due storie una storia di disperazione autodistruttiva fa presente l'azione
La ringrazio proprio di questa presentazione
Così simpatica dico subito che
Quando mi è stato proposto di scrivere un libro per le dico l'inizio del mio giornale
Ho riflettuto su quale potesse essere il senso di un libro scritto da un giornalista
Per le edizioni del suo giornale mi sembrava che dovesse avere un senso che non potesse essere
Non libera qualsiasi
Pensando al senso della la storia giornalistica che naturalmente è la mia storia giornalistica non pensa affatto che debba essere con
Un modello per altre storie giornalistica
Per l'accertamento della mia storia giornalistica
Che è sempre stata
Ma
Preoccupazione
Voi riuscire a dare voce a chi questa voce non ha
Mi viene in mente una ha sentito come cronista come cronista
Ho ascoltate un dibattito subculture l'impegno a cui partecipava anche don Ciotti
Mente che a un certo punto
Sia i concetti essendo azzardo Gustavo Zagrebelski cioè due persone abbastanza apparentemente lontane un missionario del disagio come con Ciotti
E un giurista insegna eccome Zagrebelski tutti e due hanno detto che cultura vuol dire misurarsi con i più deboli per l'esattezza
Per l'esattezza don Ciotti ha detto che non c'è cultura se non ci si misura con le marginalità sociali nel mondo d'oggi
E
Zagrebelski ha detto che il diritto la cultura giuridica
Oggi oggi è tale in quanto si preoccupa di difendere i soggetti deboli di una società e questo io è sembrato
Questo
Mi sembra che stia arrivando Veltroni
Il mio incubo giornalistico me lo dice
Ma
Giovanni dunque stavo dicendo che
Stavo citando questi due esempi perché
Dire che poi questa mia preoccupazione
Come giornalista come cronista i dare voce a chi voce nonna
Non è molto lontana dalla preoccupazione di don Ciotti dalla sua convinzione che la cultura debba misurarsi con le marginalità sociali pesa quanto appunto diceva
Zagrebelsky e cioè che la cultura giuridica oggi deve difendere i più deboli i soggetti deboli dalle prepotenze ecco
E in effetti io da quando ho iniziato a fare il cronista iniziata a diciannove anni al a Venezia
In fondo naturalmente son cresciuto come tantissimi giornalisti facendo le le le brevi di cronaca nera all'inizio andando in ospedale a prendere
Le notizie facendo la jeep la torta giudiziarie e così via Mammano io sono mi sono formato son diventato un giornalista maturo sul campo lavorando ma mano che
Diventava consapevole di cosa significa fare il giornalista ecco io mi rendevo conto che per me per la mia esperienza era importante
Dare voce a i soggetti deboli e i soggetti deboli sono spesso i soggetti e qui vengo al titolo di questo libro che hanno o sento no il mondo contro
Per cui in questa è stata l'idea che mi è sembrata più coerente con la mia esperienza giornalistica e allora ho ripensato a una serie di storie
Storie di persone che io ho incontrato nella mia vita di giornalista
Che erano appunto persone
Che per Scelta
Popper fatalità
Si sono trovate in un momento della loro vita oppure per tutta la loro vita
Ad aprire il mondo contro a sentire il mondo contro a sentirsi fuori della società
Chi disperate
Isolate
E ho raccolto otto storia ne ho scelte otto
C'è un altro c'è un altro aspetto di questo libro che voglio ricordare e che attiene alla nostro mestiere
Un giornalista incontra tantissime persone nella sua esperienze io faccio il giornalista quando avevo diciannove anni quindi sono più di trent'anni che faccio il giornalista trentacinque anni e ha incontrato a tantissime persone e alla fine uno sente dentro di sé un disperato senso di vuoto perché questi rapporti che spesso possono essere dei rapporti umani carichi carichi
Di sensibilità di forza di conoscenza dell'altro e così
E così via
In realtà sono rapporti che si sfibra no è di un cronista che vada che era che era che che va vede scrive delle spoglie racconta
Cosa resta poi non si può è impossibile no continuare a mantenere eppure si vorrebbe certe volte ecco allora
Io mi sono accorto che c'erano delle storie di persone chi avevo incrociato con un sentimento per un momento della loro vita e poi queste marcate le storie che erano continuate e che avevano avuto magari momenti drammatici oppure aveva avuto degli esiti positivi
La prima storia che apre il libro quella che ha ricordato anche il diversi direttore la storia di Albertino io Albertino incrociato perché quando ho scritto il il il un libro contro uno psichiatra torturatore tra virgolette
E questo ragazzino era finito sotto le sue mani ed è stato segnato segnato per sé ma poi col berrettino io ho parlato di Albertino come giornalista solo in quell'occasione
E poi invece Albertino aveva avuto una lunga vicenda era stato adottato da una famiglia intellettuale
Aveva avuto problemi di droga era entrato nel giro dei circoli giovanili aveva avuto dei contatti con prima linee
Era stato condannato per
L'angelo azzurro
Era stato in carcere ho letto il suo diario in carcere
Era uscito si è ricostruito una vita attraverso Enrico Deaglio Giuliano Ferrara era finito a Roma prima lavorando al porto e poi lavorando in televisione
E poi morto di AIDS
Allora io questa persona l'ho incontrata all'inizio la solita hanno parlato come giornalista in un piccolo momento e guardate nessuno nessuno ha mai ricostruito la storia di Albertino cioè il giornalista in qualche modo non lo fa
E è difficile che lo faccia e io sono andato a rivedere tutti i pezzi per esempio di quando Albertino è stato arrestato più volte è stato input arrestati l'imputato e nessuno ricordava il suo passato
Di finitima della di una terribile violenza istituzionale allora questo è un'altra un'altra ragione per cui ho scritto il libro ricostruire le storie di persone che avevo incrociato per un attimo per un momento il tempo di scrivere un articolo
Devo dire che qui ci sono delle storie più lunghe delle storie più corte alcune sale storiche io son tutte storico scritto che scritto adesso andando a rileggere gli articoli magari che erano usciti ripensando al passato
Cercando anche di rimettere insieme l'ambiente Lelli il contesto
Alcune sono le storie molto bravi che per me hanno avuto un significato particolare altre prede Pio inserito un solo personaggio noto che Massimo Mila l'ho inserito perché non volevo che
La condizione di avere il mondo tanto fosse sentita solo come la condizione del del dell'emarginato ma ecco ho portato allevando col proprio dire tante cose nei casi di Massimo Mila a me è sembrato importante ricostruire un incontro con lui che poi sfociò in un'intervista quando lui già vecchio e stanco però si affannava a spiegarmi che l'unica cosa veramente importante la sua vita era stato aver fatto il partigiano
Era stata per fatti partigiano cioè aveva avuto il mondo contro perché essere partigiano nel quarantatré anzi quaranta guarda un po'in Mila era stato anche un antifascista era stato condannato dal tribunale speciale ecco questo
L'unico invitava a che cosa rivedano tra la sua vita vera il mondo contro
E un'ultima cosa io chi leggerà questo libro vedrà che spesso io ho lasciato un'ombra ho lasciato un'ombra sulle storie sui personaggi
Io ho fatto il giornalista non non ha fatto lo scrittore cioè io non sono no non ha cercato di immaginare che cosa un personaggio potesse essere quando non sapevo
Quando non voleva sapere non sono andato per esempio da certi familiari non sono voluto scavare oltre in certe storie perché mi sembrava che sembrasse troppo nel privato comunque ho pensato che fosse giusto lasciare che un'ombra
Quasi pietosa coprisse certi episodi e questo credo che sia tra l'altro la differenza fra il giornalista e lo scrittore lo scrittore non racconta mai la realtà anche quando racconta la realtà lo scrittore racconta sempre la sua di interpretazione della realtà la sua diciamo alta il giornalista a un dovere maggiore di fedeltà che si tratta secondo me il nucleare in questa Scelta di lasciare che un'ombra cada sulle cose che racconta
Vi ringrazio di essere naturalmente essendo l'autore del libro di essere venuti così numerosi
Lascio la parola a gli altri partecipanti al dibattito
Do atto che non ciò che
Da quando
Con chiarezza
Parlando al mondo dell'informazione perché poi i questo dibattito dal giornalista
Io credo allora che lo dobbiamo aiutarci un pochettino
Dobbiamo aiutarci un pochettino insieme cerchiamo ci prendiamo in giro tutti qua
Il mondo contro è il titolo di questo testo che
Racconta storie di persone l'avete sentito racconti di vite
Qui ci sono nomi di uomini e di donne in gran parte bocciate dal dal mondo
Messi da parte allontanati dalla scuola
Lo leggerete chi ha avuto modo di leggerlo ha trovato dal dalle frontiere dalle frontiere
Dal fatica di chi ha una sofferenza la fragilità psichiatrica psicologica Pacetti religiosi su delle storie dove anche religiosi hanno creato dei problemi ce n'è per tutti per
Sono storie troppo spesso consegnate solo la cronaca
A questo certo modi raccontare disagi fatiche
Che immagino ancora di più
Molte volte c'è una zona di amici
Che etichetta che semplifica
Che consegna una curiosità SuperG tracce superficiale fatte di pregiudizi
Il mondo dell'informazione della cronaca
Lo dico con grande umiltà e grande rispetto ma siamo qui per riflettere insieme
Ha un ruolo
è una responsabilità non indifferente
Ve lo dica in punta di piedi dal mondo della strada
Voi avete un ruolo è una responsabilità non indifferente
Lo dico con un tono propositivo
Il sospetto e positivo
C'è responsabilità del mondo della cronaca
Che rischia molte volte
Rischia molte volte di costruire degli stereotipi difficili poi da rimuovere
Cronaca spesso che dove la dignità e la complessità delle storie non ha spazio
Popuzzi qui invece lo dico proprio con respiro riesce a darci gli esce darci
Un'immagine concreta pulita seria e lo dico con estrema libertà perché come uno può fare emergere i nodi le contraddizioni per fare emergere anche il positivo ecco in questo libro
Io l'ho voluto leggere con dei ragazzi di strada con ragazzi con dei problemi l'ho riletto con loro
L'ho riletto con persone che sono state etichettate emarginate da un altro modo di fare cronaca
E qui si è trovato invece un modo rispettoso
Che mi pare diventa fondamentale perché dietro l'avvenimento tu cerchi sempre la persona
Le sue ragioni
Parla scavare le sue solitudini i suoi diritti che quel mondo contro non vuole riconosce e questo mi sembra importante fondamentale non fermarsi solo alla vicenda ma una capacità nella vicenda di scavare dentro
Popuzzi se affermassi dove giusto
Dovete scrivere interrogare sarebbe violento
Ti fermi lì
Così sulle storie viene lasciato un vero d'ombra ventenne ha detto
Che non è incompletezza
Ma io ho colto con grande rispetto
E chi come ho letto questo testo ripeto gente che ha storie difficili
Non è questione di nomi da fare prima sono storie difficili
Subito sottolineato questo rispetto in questo modo di fare cronaca
Io voglio ricordare un tuo collega che se fosse che un tuo che lavora di fronte che se fosse qui salterebbe su una sedia uscirebbe fuori dalla vergogna perché uno molto umile quello voglio dire perché è un esempio di un altro giornalista
Che quando sottocutanei poteva conoscere dei fatti che avrebbero fatto grande notizia
Ma per rispetto a quella storia quelle persone quella riservatezza era sempre tenuta ma di fatti che avrebbero fatto grande notizia
Abbiamo condiviso del dirigente Mascarino Ezio
Tu hai una bomba di giornalista in positivo nel tuo giornale di un uomo che aveva avuto tra le mani tra le mani
Notizie che avrebbero fatto le pagine dei giornali
Ma che di fronte il rispetto della persona
Ha preferito quel velo d'ombra anti Tucci ricordarlo mi pare importante queste Popuzzi in questo testo
Chicago dinari
Due binari importanti
Emerge in tutte queste storie indifferenza o solidarietà
Ostilità ospitalità
E tra questi due binari che scorre la vita di tutte le persone protagoniste di questo testo
Mi sembra come da tra due argini del fiume toccando terra sull'una o l'altra sponda a seconda del caso del destino come c'è scritto
Ma c'è la storia di Suez si pronuncia così
Che rimane in mezzo
Sono contento che tu sia qui
Perché la tua storia che qui raccontata
è un pugno nello stomaco
Che invita a riflettere ma anche a guardare avanti
Quando un certo punto ti senti meta straniera e metà ospite il momento difficile la tua vita
Esperienze di rifiuto
Ma quel conosce la solidarietà quella vera quella che non è fatta di motilità sociale mai fatta circostanziati Gigi vicinanza inaspettate di coinvolgimento anche se il mondo e contro c'è sempre una parola un gesto che evita la forza di contare di andare avanti
Beh c'è c'è proprio questi due binari
Che vanno che entrano in questo libro
La Pozzi leggendo queste storie si guardano in faccia come molti di noi qui ognuno per il suo mestiere
Per il suo impegno tu come prefetto tu per quello che hai fatto uso concorrenza e onesta fino ad oggi più come giornalista quello minore chiamato chi tu come giornalista ogni in ogni per quello che e che rappresenta qui sui limiti ma le sue competenze sui pregi
Credimi
Benvenuta Tartara
Terapia quella sana evidentemente
Perché tutto questo libro a un filo che grida forte
E quell'obiettivo che emerge prepotente che la giustizia
Questo bisogno di giustizia di giustizia per un cristiano deve dimenticarlo è categorico nel Vangelo sei Padreterno non usa mezze misure
Faccio tanti giri di parole Padreterno Paffetti preparava la fame e sete di giustizia
Questo libro è un libro che grida giustizia queste storie perirono giustizia
Ma per raggiungere questo obiettivo mai come in questo momento nel nostro Paese
Ancora una volta non dimentichiamoci grandi può dinari
Gli o meglio i due cartelli segnaletici per la giustizia una legalità
Che incomincia però Scotland agili Dodi Dorsoduro i favori privilegi furbizie quella mentalità no a volte che dice alla legalità ma poi cerchiamo il favore
Ma l'altro grande binario scusate cartello segnaletico e la solidarietà non poteva l'assistenza che pure importante perché quei quattro soldi dati
Ma dati in un certo modo che non è la distanza tra chitarra chi riceveva perché c'era un faccia a faccia utenti come la persona ora Storace dati prego
Che non dimentica mai che persone dei doveri mano anche dei diritti
I diritti delle persone
Perché in questo testo emergono tante ingiustizie tante fatiche c'è una rabbia insomma
E allora diciamocelo pure amici
Ne ho sentite solo con le armi
Certi silenzi certi ritardi
C'è tempo e passione in certi posti nel gestire le cose certe porte ci sono sbattuta tesoretto
è la dimostrazione che si uccide in tanti modi la gente
E quando prima di Natale a Torino ricordate tutti su una gru Roberto con tutta la sua fragilità dell'onorevole o buttarsi giù
La cosa squallida migliaia di persone ad assistere e una signora in pelliccia rata con suo marito candidato perfino con un funzionario di polizia che giustamente l'ha preso le generalità
Che indignata del dove le forze dell'ordine impegnate lì per questo la durante le feste natalizie si ostacolava il traffico
E che poi ha visto in toni per vedere come è finita quasi gode ore uno spettacolo che rompeva la routine di questa città
Parigi non sfuggire solo con le armi dell'oste lealtà alle nostre città
Son tanti modi e anche fare cronaca nel modo giusto che scava dentro che dà dignità le persone che crede nelle zone d'ombra se necessario che evita lo scontro nel rispetto dei diritti delle persone diventa importante perché a volte buttare in un certo modo la storia dell'agenda delle ricadute
Che chi ci operai guarda in faccia toccato male la gravità di questo ora due binari qui dobbiamo darceli perché se non lo scriviamo di solidarietà di giustizia di legalità e dall'altra parte poi calpestiamo la vita dalla gente questo è un testo che aveva dato coraggio perché è un modo di stare in cronaca da parte di un cronista di giornalismo che veramente grande grande grande io sono riconoscente di questo per terminare
Che questo libro non ci consegna solo il racconto rispettoso e attento
Dei Parlamenti di alcune vite per il solo frammenti
Ci invita a pensare alle isole pensare a capire a mettermi in discussione
Troppe volte siamo noi in quel mondo contro che schiaccia lontana siamo anche noi io molte volte Poli impegnando facendo quanti errori perché i limiti quante volte ti sta però le cose di mano penso di fare bene poi fai male le sue o il Padreterno
Troppe volte io per primo sia ben chiaro
Siamo noi in quel mondo contro chi schiaccia conta con le nostre sicurezze sui nostri privilegi Ortega i nostri linguaggi
Con le nostre politiche col nostro modo di fare cronaca col mio modo innanzitutto sia ben chiaro
E allora bisogna promuovere la conoscenza dei problemi non soffiare sul fuoco per creare emotività sociale
Non giocare solo sui sentimenti della gente
Tutto appunto in questo libro dai della speranza
Si mostri il il doppio l'ambivalenza cioè la capacità di raccontare senza giudicare di dare voce editare volto
Allora c'è una responsabilità ognuno per la sua parte chiamati in causa
Ce lo chiedono Albertino Ciriaco
Palmiro Michela Diana nessuno ce lo chiedete voi questa coerenza
C'è un problema assai che c'è il rischio che in questa società ma lo vedo permette molte volte mi scappa
Abbiamo dimenticato il sostantivo un uomo e parliamo sempre per aggettivi drogate sta comunitario carcerato per recuperare un po'questo patto con l'uomo
Per ora parlando di giustizia legalità solidarietà
Noi non vogliamo politiche di solidarietà
E giustamente nel vostro programma che abbiamo discusso
Si parla di politiche sociali
Non di solidarietà
Perché questo vuol dire giustizia
Non non qualcosa che rimedia e tampona mascherare i presupposti perché queste storie non debbano ripetersi lo so che può essere un sogno
Magenta la chiave
La grande chiave che ho trovato in questo libro
Che quella che noi come gruppo abbiamo scelto la nostra vita Paul molte volte non facendo c'era
La chiare incontrare persone e poi affrontare i problemi e non viceversa troppe volte noi affrontiamo le persone non le persone si incontrano i problemi si affrontano nella storia seguente che qui con noi questa sera
Una storia stupenda di una donna grande e di un amore grande
Finisce questo testo
Nei loro sogni censore
E vorrei che questo sole potesse allargarsi a tanta tanta gente Carrante fa fatica
Professor Crepet
Ma certo interpretare perché Popuzzi via così cortesemente invitato alla presentazione del suo libro
Credo di essere uno dei dei tanti che in questo
Scorso di di ultimi trent'anni
Ha cercato ha cercato storie chi fa il mio mestiere farà mestiere non solo di utilizzare le storie per la cronaca non solo per il piacere di raccontarla
Chi fa il mio mestiere a in qualche modo il il compito di di seguire
Questo
Anime indolenti
A volte le seguiamo forse fin troppo dal professor tanto da da intuire ci novità
Da non riuscire a a riflettere sul su ciò che facciamo
E forse anche voi pecchiamo di di quel di quell'estetismo
Contraddistingue la peggiore della cronaca
Giornalistica quell'estetismo che porta le televisioni a inquadrare per dieci minuti una una gru con un uomo sopra ho una ragazzina che si lancia da una grattacielo in Sudamerica
Io ho avuto la fortuna dalla mia vita di conoscere una persona che ha contribuito questo cambiamento
è il una persona che avuto mondo contro un uomo di scienza che ha avuto il mondo della scienza contro il mondo dell'Accademia contro è un un un nuovo nato il coraggio di andare a finire da una università paludata
In un piccolo ospedale psichiatrico di confine
Anzi proprio sopra confine
Metà in Italia metà in Jugoslavia Gorizia
Senta troppo
E ha ritrovato lì dentro io ho avuto la fortuna di seguire per anni questa persona
Egli appassionarmi alle sue idee
E credo che l'insegnamento più fondamentale che ho ricevuto è stato ricominciare dal rispetto delle persone
E lei rispetto delle persone erano persone che era un vi vedo nel fondo del barile di questa società
Emigrate ucciso dal pregiudizio
Ricordo
Un maestro dire scuole elementari
Mi Firenze che passato
Trenta dei suoi anni dentro una stanza di un ospedale psichiatrico
è un uomo di cultura amava leggere e scrivere
E ogni volta che tentavo di scrivere qualcosa che poi mi sembrava di serviva solo per l'H per fissare qualche modo dalla sua vita
I quaderni con cui su cui lui cercava vanamente di fissare sorridente vengono buttati via
Non che ho deciso di scrivere la sua vita su un muro
Una lunga vita sulla calce della stanza dove che era il suo mondo
Una volta questo è un signore che si chiama Pasquale perché nessun aggettivo non mi serviva
Russi e bastonati chiuso ai critici ma voi avete bisogno della nostra critica
Detto da un uomo che per trent'anni ha avuto solo il disprezzo di fronte a sé quotidianamente piccoli grandi disprezzi infinite cattiverie
Questa lezione di civiltà io l'ho trovata straordinarie hanno trovata sono quelle sterzate
Che ci aiutano nei momenti difficili nono quando nemmeno voi
Diciamo
Sa che ci siamo pagati per capire i problemi degli altri è però molto spesso anche non ci capiamo assolutamente inutile
Ecco ci sono queste piccole molle che e ci aiutano così attirare sulla schiena a guardare guardare più avanti ebbene
La prima storia forse per questo che bersagliere inutilmente di invitarmi dapprima storia
La storia di questo ragazzino praticamente nato e cresciuto in un manicomio
La storia di tanti ragazzini che che abbiamo conosciuto che sono nati a volte troppo letteralmente nati negli ospedali psichiatrici
Questo è stato un Paese che ha avuto il coraggio civile per la prima volta pianeta
Di dire di no a questa violenza Stazzano non è stato un no facile
C'era una comunità dietro
All'uso di quella discriminazione
C'era una società che aveva bisogno di normalità
E quindi aveva bisogno i piccoli grandi luoghi dove emarginare
Non solo la critica Di Pasquale
Ma anche il comportamento di diversità
Eppure queste persone ci hanno sempre dato una ci hanno ridato qualche cosa
Presente l'affettività
Ecco io credo in quel che questo processo in questi in questi di questa vicinanza con uomini e donne che abbiamo conosciuto abbiamo ritrovato il senso delle parole della ricerca tu puzzi io credo che non sia un libro sia un saggio di ricerca un saggio antropologico di questo società che in che mi pare Bello che nasca in questo momento il momento di speranza almeno io l'avverto così
Mi piace molto questa correlazione che sicuramente molto forzata
Con una decisione di tre giorni fa della corte di cassazione che io credo sia straordinaria
I straordinariamente innovativa non si possono più picchiare i bambini
Questo è piccola quotidiana violenze
Che così facilmente è stata accettata nelle case nelle famiglie anche nelle migliori famiglie questa accettazione che la ragione fosse da una parte mai dalla parte dei bambini
Questo non rispetto che iniziava dall'alba della ricca
Questa forza che veniva esercitata in nome di una ragione astratta che spesso celava una lontananza un'incapacità ogni volta che un adulto alzata la mano
Sono un bambino e per incapacità non per forza e per debolezza infinito debolezza non per forza per incapacità a capire
Per incapacità prevede
Per indisponibilità nella curiosità di vedere
Un altro anche magari non ci ha capito magari magari in quel momento lontano da noi o semplicemente ci vuole verificare
Ecco questo società che ha accettato questo penso per esempio a quanta violenza è stato esercitato nella scuola
Per anni per decenni generazioni costretti a stare misura lavagna dare le manine alla maestra perché fossero bacchettate a inginocchiarsi sulle noccioline
Questi piccoli servizi quotidiani
Che cosa poi costruiscono se non una pedagogia dalla violenza che viene appresa
Un progetto un processo adattative inevitabile
Tutto si comunica tutto si impara la voce grossa di papà incapacità di ascolto della mamma le mani pesanti
Tutto poi viene riutilizzato nella ricca dietro le storie tre anche Luigi conosce tanto bene il violenza dei ragazzi che coi e cronache ci riportano tutti i giorni ci sono genitori violente
Non c'è una violenza che non sia stata preceduta da un'altra violenza fisica verbale e psicologica
Certo la carta la casa ricca la in Corte di Cassazione ha parlato e la violenza fisica sapevo benissimo che ve n'è una ancora più subdola e terribile
E forse oggi ancor più più diffusa che la violenza psicologica la violenza che nasce dall'assenza dal silenzio tra l'indisponibilità ed è una scienza che prevalente tante famiglie italiane in tante scuole italiane
Ecco io credo che questo libro ci insegni e ci imponga di indignarci di indignarci verso il quale questo processo sociale che in qualche modo aveva inglobato questa violenza come se fosse
Prodotto naturale inevitabili fisiologico di questa società
Vediamo da una società ancora più violenta e per per altri versi nostri non ne hanno fatto due guerre
Eppure credo che questo principio
Così semplice volte può sembrare anche forse ingenuo noti dire di no allo scappellotto ecco io credo che sia un principio morale assoluto
E il sancire i diritti di cittadinanza e i nostri cittadini più piccoli
I più indifesi
E si vede se noi difendiamo chi è indifeso allora capiamo anche le storiche scritto poco
Perché molti dei ragazzi che noi vediamo tutti i giorni questo dite addolorate che vengono che si cercano di svolgerla davanti a noi
E molto posteriore l'impressione che siano finite che non riescono nemmeno a essere vissute
Penso a quanti ragazzini non hanno non hanno trovato il coraggio di affrontare il frontale contro questo mondo contro tutto sommato io i ragazzi e le ragazze di cui si parla in questo libro sono persone che sono riusciti ad elaborare questa sconfitta
A farla diventare forza a farla diventare energie a farla diventare anche ragione di vita paradossale ma ragione di vite questo credo che sia il grande insegnamento
Straordinaria esattamente come quel signore che tanti anni fa scriveva i suoi pensieri la sua vita annodata sulla calce e di una piccola
Farete di una camera me e quello che dall'altro diceva Shakespeare quando Macbeth all'alba diceva bisogna dare parole alle lacrime
Cosa dobbiamo fare ricominciamo da lui il fatto che il ministro della cultura si è voluto venire qui mi fa piacere almeno a me spero che la pensate come
Se qualcuno ha delle domande da rivolgere a propulsi agli altri due relatori si accomodi
Chi è il primo che apre il dibattito
Ecco
Prego venga
Quindi
Buonasera
Volevo
Fare una riflessione su quello che ha detto all'inizio Capuzzo
Giornalismo dare voce a chi non ha voce
Da questo mi viene da pensare come viene fatta una notizia signore
Come si si arriva poi a fare gli scoop e quante persone invece non hanno la delicatezza la sensibilità che il suo richiamato
Mi riferisco fatti di cronaca che vengono esaltati prime pagine
Quando poi c'è un mondo seguente dei disadattati di gente che non ha un lavoro
Di gente che non riesce a vivere la sua giornata
Mi riferisco alla mancanza di attenzione per il nostro Mezzogiorno mentre poi qualsiasi cosa che venga fatta
Da gente che comunque sta bene comunque
A il quotidiano ha soddisfatto i suoi bisogni primari se non ci sia una necessità
Di modificare in questo modo di fare giornalismo andare più verso una inchiesta sul sociale più sul territorio non tentare assoluti fare perché scoop grazie
C'è un signore
Io purtroppo non ho ancora letto il libro di Popuzzi quindi non posso entrare nel merito delle cose che sono state dette se non per quello
Che se ne deduce
Che sono preside di scuola media
Devo dire che viviamo in una situazione in cui da un lato si addossano nascono un senso di responsabilità io credo molto giustamente
E dall'altro invece la scuola si difende continuamente da queste responsabilità io credo che oggi come in tutti i settori di una società la nostra la scuola lì con la sua azione tragica
Vista dall'interno credo che se noi non capiamo questo non riusciamo a passare dal problema dell'emarginazione al problema della quotidianità
Credo che il vero dramma non sia l'eccezione ma siano norme una regola la situazione della scuola come quella di tutti i settori per la società civile italiana non so se le sopraffazioni quotidiane
A cui si sono abituate generazioni di studenti a generazioni di adulti quindi questa operazione passa non è la l'accettiamo anche come adulti come genitori come come docenti come come personale scolastico attraverso innumerevoli forme quella della valutazione la più evidente no io vedo Muccioli Merloni ma aveva anche i miei figli come si adattano queste terrificante
Alle regole della scuola perché sono convenienti e perché il contestarle provoca appunto mettersi contro il mettersi contro ritenuto un pericolo e di fatto è un pericolo che quando qualcuno si sposa osa mettersi contro
Del della sua strada segnata
Ora io credo che la riflessione debba passare e mi mi auguro che la svolta che in atto nel nostro Paese consenta di passare dal problema delle marginazione al problema della normalità
Nella normalità si deve trovare il modo di trasformare questa normalità apparentemente regolare è profondamente ingiusta irregolare in una normalità che schede dei ragazzi protagonisti che cioè metta al centro della scuola ma anche nella società i ragazzi il bambino si diceva prima ma il ragazzo diciamo che dobbiamo fare il nonno un boom la scuola e quindi la società in generale non un luogo di
Sopraffazione ma un luogo di liberazione
Durante la
Ecco c'è un signore
Pronta
E volevo ringraziare tanto per tutto quello che avete detto e preparato
Che che ognuna di chiedere se non si può inserire anche un grande fenomeno di violenza collettiva o comunque di grande mancanza di rispetto collettivo
Quando si pensa al modo di agire lo dico con rispetto non con nessun'ombra di polemica al modo di agire
Diciamo genericamente al mondo politico
Agisci continuamente in una forma così lontana dal la visita anche sociali agisce e così discretamente che l'abitudine di pensare a Cecilia il segreto sì tante cose importantissime si vengono a sapere in parti che i progetti gli orientamenti che non c'è discussione confronto non polemiche confronto profondo dei propri contro nelle scelte il è lontana la vita reale nella pensiamo per esempio alla distanza al disagio che tante persone mancanze di rispetto che tante persone continuamente subiscono con il istituzioni oltre allo spreco della della burocrazia ci farebbe pochissimo miliardario conformi semplicissimi si può fare anche in fretta punita a nessuna parte politica di qualsiasi colore in qualsiasi estrazioni sociali
Sì ci si rompe i giorni ci sono dei disagi mancanza di rispetto in tutta in tutta la nazione insomma non riluttante preoccupati di parole vuote lontani del conte pensiamo alle nomine
Funzionari di tali nomi tutti i livelli dello Stato tutti i tempi
Ci sono già le scelte dei sono sette
Non c'è la il candidato e si fa no pubbliche dicono pubblica alle aziende private
Che cosa e perché tanti uomini dell'apparato per una vita intera infatti comunque chiamiamolo così per le altre tecniche magari ad altri senza così facile sulla popolazioni intere pensiamo per esempio alla al traffico c'è ancora la mancanza di una nuova Democrazia della trasparenza comunica
La trasparenza comunica
Ma comunicata non per un controllo di Tizio e Caio comunicata un rapporto con dispetto con le persone che tra l'etica e la partecipazione di nel buonsenso quindi l'addio da la possibilità di migliorare la sua città
Capace di sostanziata che vediamo tutti comunque è certamente gli emarginati quelli che soffrono di più sono quelli che hanno maggior diritto di di chiesti dai soliti primi in questo rispetto della persona la non violenza però
Renderne conto Piero pensi cosa sarebbe ci sono delle nozze contabile comunicata sapere tutte le entrate tutto il CIPE di tutte le cose che vengono fatte nello Stato
Ci vorrebbe poco a distribuirli attraverso e gli inserti settimanali dei grandi giornali
Va bene grazie allora procediamo a un giro
Ma io dico sì vero che il bisogna fare del giornalismo che sia fischiati nella realtà non si fermi a superficie gli scoop vorrei dire che questo giornalismo però spesso c'è certamente noi normalmente denunciamo i guasti però c'è anche del l'energia che si fa oggi ci sono degli ottimi esempio ne cito uno solo non ne cito uno di casa mia
Le due pagine di storie che fa l'Unità sono molto spesso dei grandi pezzi di giornalismo che permettono di capire anche lì attraverso la vita delle persone che cosa sta accadendo nel nostro Paese
Sì la scuola vero
La scuola è spesso citata in questo in questo libro la scuola può essere il momento in cui si decide un destino è una responsabilità spaventosa secondo me è quella che hanno gli insegnanti
E soprattutto quando
Si trovano di fronte naturalmente arriva a dei ragazzi e dei bambini a dei ragazzini che non sono protetti che non hanno le spalle coperte da una famiglia borghese l'ho anche una figlia non borghese ma solida ma vivono delle situazioni difficoltà di Travaglio
Sulla politica sì sono d'accordo anche su questo però vorrei dire una cosa ecco che sommario chi mi conosce sa chi non la dico certo per una forma di complimento io penso che ci sono contento ecco che l'onorevole Walter Veltroni sia venuto a questo convegno ma non perché avvenuto allora presentazione del libro che ho scritto perché è venuto alla presentazione di un libro che si intitola il mondo contro e questo forse a un significato infine io approfitto per ringraziare
Per ringraziare il professor tre perderà della lucidità con cui a inserito queste storie in una problematica italiana e naturalmente Luigi Ciotti della passione con cui a letto queste pagine e vorrei chiudere
Il mio intervento questa sera io sono molto contento e l'atmosfera che c'è questa sera attrice non è l'atmosfera come dire mondana dei dipinti delle presentazioni dibattiti mi sembra che fra di noi sta noi stiamo abbiamo qualcosa in comune
E volevo dire che io quando ero molto più giovane ho raccontato credo forse sono stato il primo forse io questo orgoglio comuni dove ha raccontato la storia Luigi Ciotti che forse non era ancora feste
Forse sì e che e che con e tu letture si occupa dei ragazzi di strada allora e delle delle bande che occuparmi delle bande e non era ancora nato il gruppo Abele eccetera ecco la giornalista fa un sacco di errori nella sua nella sua nella sua vita siano fatti molti ma quella volta ho fatto la cosa giusta ho scritto una cosa giusta grazie a tutti
Un attimo professor Crepet poi al Don Ciotti per
Le ultime conclusione grazie
Allora
Ma io
Siccome mi stanno succedendo in questi giorni un po'di cose
Allora sta cercando di raccapezzarmi un po'tra le varie cose che mi succedono il ieri all'ora di pranzo avevo pensato di venire con la famiglia visitare cellule del libro poi mi sono reso conto che quello che mi era che era normale che succedesse l'anno scorso ora non non è più normale
E ha deciso di venire oggi mi sono informato un po'di quali erano i dibattiti che c'erano
Lei quando ho sentito che c'era questo dibattito
Su questo libro con le persone che sono qui Pietro questo tavolo ho deciso che sarei venuto a sentire avevo detto che non avrei parlato perché non non avrei fatto in tempo a leggere tutto il libro per cui non mi sembrava giusto come succede spesso si fanno spesso grandi dibattiti su libri e molti dei partecipanti al dibattito tutto hanno letto fuorché il libro del quale parla difetto al quale mi vorrei sottrarre se non altro confessando lo anche se
Poi le cose che ho sentito fanno venir voglia di parlare poi insomma l'avete chiesto e sarebbe stato scortese non fa
Intanto una cosa io poi ho Gina io venendo qui ho letto dei dei racconti di questo libro
Per restauri di questo libro mi ha fatto piacere adesso che Popuzzi abbia ricordato le pagine delle storie che abbiamo fatto sul giornale che ho diretto fino a poco tempo fa sull'Unità
E che quando abbiamo cominciato veniamo scambiati un po'per dei pazzi perché si pensava che l'informazione non fosse la storia concreta e talvolta persino difficile drammatica
Delle persone in carne ed ossa oppure che se le storie si dovessero raccontare nel tempo che noi viviamo non potessero essere altro che le storie confezionate che si vedono in certi programmi televisivi e che mi fanno veramente orrore io
Penso che per esempio quello che succede in certe trasmissioni televisive in cui in particolare nei confronti dei più deboli in particolare nei confronti dei bambini si usa una violenza che non è violenza fisica ma è qualcosa che lascia dentro un segno probabilmente ancora più duro di quanto non sia la la la violenza fisica capisco che il circuito dell'informazione rischia di prendere una spirale molto pericolosa molto inquietante ma ci sono altre storie
Che spesso sui giornali non vanno e che però la cui lettura racconta frammenti di società molto più di quanto non facciano certi saggi
C'è una bellissima frase di Ludwig Wittgenstein che dice quello che è difficile teorizzare e meglio raccontare
E propulsiva raccontato raccontando di persone raccontando delle loro storie qui si vede un pezzo d'Italia molto più che appunto il saggio L'intervista che su questo ha ragione io ho letto in particolare il vero mi ha molto colpito
La storia di un ragazzo che se si citato che andava male a scuola
Il titolo del giornale ragazzo di quindici anni respinto a scuola lascia uscire familiari si impicca
Tra i titoli che sono freddi come una star attinte che arrivano come come con la storia di Firenze di qualche giorno fa rispetto alla quale quando dirigevo giornale di potevo sempre un grande quesito etico prendete la storia di quella di quel suicidio di un ragazzo di quindici anni che si è suicidato a Firenze
Sostanzialmente raccontando il suo disagio nei confronti tra vita familiare
è giusto o no pubblicati
Si sa che la non pubblicazione di queste notizie può avere un effetto di ripetizione purtroppo vedremo quando ci fu la pubblicazione di quelle notizie su cd dei ragazzi che applicavano al tubo di scappamento un tubo di gomma
C'è stata una ripetizione come ci fu quando c'era la storia delle pietre lanciate dall'autostrada sappiamo che l'informazione a questo come dire questa responsabilità
E dunque verrebbe voglia di non pubblicare però è giusto o no che un genitore leggendo quella notizia Zacchia assuma abbia coscienza di quanto una sua disattenzione di quanto un suo
Come dire
Una scarsa considerazione una parola di disprezzo possano rompere qualcosa nella vita di suo figlio è un grande interrogativo etico che ha di fronte ha sede il tema che ha fruttato Luigi Ciotti prima
Che ha di fronte a sé chi fa informazione
E purtroppo ce n'è molta materia perché noi viviamo in un Paese in cui le condizioni di disagio sono molto profonde ci sono le condizioni di disagio sociale quelle che nascono dalla povertà dalla disperazione
E poi c'è il disagio che nasce dal fatto che si perde il senso si perde significato
Si perde valore
Ha però avuto primo momento dopo essere entrato in quelle stanze che venivano descritte come stanze dei bottoni e devo dire che non ne ho trovati dice i bottoni e se ci sono sono ben nascosti continuerà a cercare prima
Temo che non sia quella landa luogo ma forse perché non c'è un uomo con i bottoni
Appena sono rimasto da solo
La prima cosa che mi è venuta da pensare guardando fuori dalla finestra e vedendo piazza come è stata la mente Palazzo Chigi
è ricordarmi sempre da da quel momento in avanti
Le persone alle quali ho sempre pensato durante tutta la mia gente
E che diciamo la in qualche misura la fredda neutralità se volete la legittima fredda neutralità di quelle stanze può portare a dimenticare in fondo quelle stanze sono inevitabilmente attraversate percorse da tanti problemi quotidiani drammatici da tanti da tanti fatti che succedono con la velocità di un'agenzia di stampa
Ma ora che sto lì dentro io ho il dovere di ricordarmi di tutte le persone che sono più lontane da quel palazzo da quella piazza che probabilmente non l'hanno vista non la vedranno che sentono il potere come qualcosa di molto lontano non so se ce la faremo del Carducci
So per certo che sarà molto difficile e so per certo che non sarà una cosa che si riassume in queste intenzioni in questi propositi in queste ambizioni
Sacche se si vuole combattere il disagio c'è da fare politiche sociali non solo politiche di solidarietà
So che se si vuole capire e rimuovere le ragioni per le quali tanti ragazzi dei quali per esempio si è occupato Paolo il suo libro che è un libro molto bello che per fortuna ha avuto grande successo
Raccontando però che il male di vivere c'è una frase di poi mi sa che mi pare dica o sedicenni e non permetterò a nessuno di dire che è la più bella età della vita perché in effetti permesso di nuovi è stata una bella età sedici anni quindici anni sono di tale e quale tante tempeste ti si agitano dentro il mondo ti può da un giorno all'altro apparire
Un
Una distesa una terribile pioggia ghetti che ti può distruggere in quel tempo soprattutto su quel tempo è attraversato dal disagio sociale dalla povertà o dall'handicap da tante condizioni di
Di di
Appunto di disagio io credo che sia importante incontrare la politica
La politica si può incontrare sotto la specie di un Governo che essi occupi di queste cose concretamente minutamente
Che si occupi per esempio di fare una scuola che restituisca motivazione a chi ci va e a chi insegna e non è cosa facile ma è cosa da fare
Per rendere più che io rubai nemmeno drammaticamente isolate disperse di quanto non siano attualmente per creare delle politiche perché per la buona
Per per per creare occupazione un tessuto di solidarietà sociale che qualcosa che è in qualche modo prima di tutto uno spirito ecco io vorrei che la vittoria di uno schieramento nuovo forse in primo luogo la vittoria di uno spirito del tempo diciamo così cioè la sensazione che in questo Paese in questo momento prevalente la cultura di coloro i quali se entro che le persone non possono essere selezionato selezionate nella vita solo sulla base della loro capacità agonistica
Ma anche sulla base di altri criteri e di altre opportunità che queste persone si deve incontrare ma anche incontrare più semplicemente la politica come opportunità come speranza come sogno come motivazione come qualcosa che ci tenga in vita io lo dico su me stesso anch'io ho vissuto quel tempo Ranieri anch'io ho vissuto quello
Contraddizioni quei conflitti quei tre anni e per me in quel tempo dalla mia vita l'avere una speranza collettiva è stato un grande ricevimento vorrei dire una grande ancora di
Salvataggio di di di di sicurezza
Sentivo di non essere da solo sentiva di partecipare a qualcosa per il quale quello che avevo dentro poteva essere risolto in una partecipazione con le
Ci sono milioni di ragazzi che oggi lo fanno lo fanno dell'associazionismo del volontariato fanno leggendo e scrivendo creando aiutando
Solo un grande esercito silenzioso di persone che in questo Paese combatte il disagio che essi stessi dicono in questo c'è persino un elemento di grandezza etica
Ecco io vorrei che
Le storie che Capuzzi ha raccontato e che sarebbe bello se sui giornali fossero sempre di più ci ricordassero che ci dessero cognizione del dolore che c'era in ora dentro questo pezzo per me che ora la responsabilità di governo un motivo in più per cercare
Di accelerare il lavoro faticoso duro non roba di un giù uno di un momento neanche di un mese forse di un anno
Per combattere tutto questo e a chi diciamo
Al Governo non si deve sentire in un il caso per continuare a spingere ecco io Vieri collegamento telefonico con
Un dibattito al quale partecipava Luigi
Bisogna credo che da questo governo Tom bisogna aspettare da questo governo zappette bisogna
Incassarsi bisogna affidarci
Sarà dura sarà difficile sarà una cosa da non dormire la notte però quello che è certo è che adesso qualcuno di noi cercherà di fare in modo quando prende le decisioni
Di ricordarsi che questo Paese non è solo il paese di quelli che stanno in cima alla collina ma è anche il paese di quelli che stanno in fondo la collina sono la maggioranza e di loro spesso non ci si è ricordato io mi auguro
E soprattutto mi auguro
Che in questo Paese si rimette in moto un'energia collettiva un modo di Aix
Sede d'Italia un senso collettivo di appartenenza a questa comunità
Può apparire poco de invece tantissimo su perché per Ciriaco per tutti gli altri che per Michele o per Palmiro per Albertino per tutti quelli che in questo Paese hanno avuto di meno o che hanno perso il treno giusto che hanno sbagliato e che però non devono restare a Chieti in fondo la vita è un grande viaggio collettivo e dobbiamo cercare di fare viaggiare il maggior numero possibile di persone raccontare il loro dolore aiutarci tutti quanti a farlo occupandoci come faremo della scuola occupandoci del servizio civile occupandoci del lavoro giovanile
Occupandoci gravità delle città occupandoci del funzionamento della pubblica amministrazione come dice il signore che è intervenuto ma cercheremo di corrispondere alle vicenza di rendere questo viaggio il più agevole possibile soprattutto di fare in modo che a questo viaggio partecipi il numero più alto possibile di tariffe grazie
Professor Repetti Marco
Solo per dire poi
Quanta importante al pedagogico delle mozioni occorre Citti nave amo bisogno credo che questo Paese stia aspettando questo
Periferie ne ho ancora una volta l'intervento delle insegnante di prima e poi perché credo che il l'educazione sia il è logico su cui si cambia si cambia la cultura di un Paese
Credo che miri mi riallaccio di nuovo a questa sentenza che io di nuovo definisco settore dalla corte
In Cassazione che dice non si toccano i bambini ecco credo che CIM cambiamento di punto di vista
Che è un cambiamento che non assume solo l'arroganza del bullismo la distanza nei confronti dei più bei dei più deboli così come è stato peraltro per molti anni questo società ma che assume un dal punto di vista largo una prospettiva più larga più niente ecco io credo che la scuola debba essere più mite vedo vedo scuole esagera credo carriere educative esagerate con grande passione i nostri filone sessanta i primi della classe a qualsiasi costo credo che questo sia l'ma una didattica come diceva nel la di darla pedagogia nera quella che porta male porta molte carriere di vite esistenza ecco allora questo cambiamento di punto di vista credo che Cipro
è vero che qualcuno via qualcosa a qualcun altro volevo ricordarvi una un esempio di una donna straordinaria che è stata Maniva di dieci è stato il più grande psicologo detta ultima di questo secolo la quale nell'immediato dopoguerra si era innamorato di questo Paese venne fra le macerie del dopo in Italia vuole costruire a Rimini c'è ancora perché lo volesse andare a vedere un usi un asilo non autoritario così come si chiamava si chiamavano allora e nel costruire disegnare questo questo asilo che era fatto cottage di legno disse al muratore mi raccomando faccia le finestre alte sessanta centimetri muratore domando perché dice perché è molto semplice perché e noi dobbiamo far sì che trenta bambini non si devono alzare in punta di piedi per vedere se fuori nevica fatte piegare la schiena alla maestra questo cambiamento il punto di vista
Il nostro dibattito ragione il preside se volesse
Quando deciderà legare un pochettino la visuale di non essere schiacciati sono sulle storie di Chiara anche fa più fatica e credo che ai perfettamente ragione di fatto bene sottolineare questo
Che noi siamo tutti consapevoli
Che tutti noi abbiamo momenti di disagio
Il problema è fare in modo che il disagio non degeneri in esclusiva Avenue persino azione insofferenza ulteriore
Creare le condizioni perché questo non avvenga passi comincia nella quotidianità quinto faceva riferimento anche Walter risposto molto bene rispetto all'impegno alla scuola una prospettiva più ampia
Secondo
Io sono stato alcuni mesi fa non c'è un altro giorno ripetendo sulla droga in una scuola media di Bari torna l'ho chiamato vari testi segnati perché hanno fatto un lavoro occhio
Il suo decreto legge stabilisce se tu e voglio fare certe cose la devi averle dentro interiorizzate quartiere San Paolo di Bari sapete un quartiere Primarchi il Papa quando si mise a piangere stato all'emotività ma certamente
Il quaranta per cento delle famiglie un un congiunto in carcere a Bari si dicono altre parti ma non battersi
E questa Sco dalla scuola Zanetta mi hanno chiamato perché
Hanno fatto un lavoro per libera associazione credo grande il segno di una città civile che finalmente si sta organizzando tutti insieme le varie forze del Mondello scuole stazioni pezzi di Chiesa fascia civile insomma contro la criminalità alle mafie da Corleone a Trieste ebbene appena arrivato alla scuola dopo uno spettacolo sulla legalità alla giustizia una ragazza della terza media mi consegna un bidoni di vernice c'è in questa vernice il primo bidone vuoto potrà sia un infastidito
Se era simbolico però la mia classe
Terza media ha preso l'impegno
Di gestire la manutenzione delle panchine del nostro quartiere è chiaro che chiaro Cure eviterebbe ma tocca l'amministrazione toccherebbe Pinco Pallo
Ma siccome questo per mille motivi non avviene e quel quartiere disagiato e distrutto ecco questi bambini han detto la manutenzione e la
L'indice le panchine ce la facciamo no seconda media arriva con dei bidoni voti noi veniamo quel poco che perché c'è nel quartiere fermaste classi Baghdad verte
C'è il volo impianti dell'acqua costruito così
Ma quella seconda media quelle classi a seconda media la prima seconda terza media puliscono attorno alla scuola non solo il loro cortile Gondar Storace
Il quartiere San Paolo di Bari dà un segnale grande umile se volete che in quei segni anche quei bambini
Appare hanno preso coscienza che non si sta spettare
Si comincia la legalità questa giustizia questo creare le condizioni perché il tuo quartiere si è avvitato chiude in Italia tu è vero che tocca durevole insieme facciamo in modo che chi lo faccia la sua parte questa coscienza critica questa dimensione di richiamare irresponsabilità fa la propria parte mostrava lo sporco ma cerchiamo di creare questo cambiamento dico questo perché ognuno è chiamato a la propria parte e credo che la preoccupazione educativa oggi che passa attraverso anche le nostre scelte dare una mano ai nostri ragazzi ma non solo loro a a avete più cuore in una città farla crescere io mi ora sono da brividi
Quando i giornali ho letto di quella donna trovato dopo sette anni morto in un appartamento a Monza di un palazzo di sette piani
E nessuno mi venga a dire che sulla prima finestra borghesi la più aperta all'aria uscita nessuno si sia posto in quel palazzo topologiche ripiegamento su se stessi l'individualismo ognuno per la sua strada vada di non porsi quattro problemi non c'è giustificazione come non c'è giustificazione Torino quando anni fa è entrato un ragazzo di ventinove anni morto potrà l'appartamento e altri tacchino profondamente abbiamo io amo ma che ci chiede veramente di mettere più testa
Perché si parte da quella quotidianità per c'è bisogna veramente di ridare un po'anima la nostra città
E tre questo perché dipende da noi anche questo voltare pagina grazie
Senta
Cardinale
Chiaro neri aderenti
Perché
Nella nella
Adesso