Assemblea Nazionale della Confcooperative

Quando ritardato di mezz'ora e ci sono tanti interventi ancora da fare intanto abbiamo Gon Kwon giorno tutti
Questa seconda giornata di dibattito
Sì mi ricordo l'appuntamento delle dieci anzitempo più tardi cena
Alle sia alle dieci e qualche minuto arriverà sua Eminenza il cardinale il messaggio di sua Santità
E intanto incominciamo gli interventi
E chiamo col primo seicento Tommaso sediari presidente della Conf cooperative di Umbria
Sì mi raccomando i sette minuti
Spero di regalo nel cielo ai però a me lo ricorderai ero
Ma sei forse non sarà difficile rimanerci anche perché sia con la relazione del presidente Marino che del resto ho sentito ieri è stata definita articolata completa
Precisa puntuale e con la preparazione di questa Assemblea
Tutto sommato i motivi di carattere generale possono essere diciamo un po'tra lasciati per approfondire invece due aspetti sui quali mi piaceva esprimermi
Uno relativo al nostro comportamento verso l'esterno io pensavo in particolare che qualcosa di oggi questo sui rapporti con le associazioni del moglie con le altre associazioni del movimento cooperativo con la lega in particolare aggiungeva qualche cosa come il punto ottenuto dopo la riflessione di verità di ieri
Beh il discorso dell'Unità ci dice Marino nella sua relazione
Deve rimanere resta un obiettivo e su questo siamo d'accordo però credo che non sia questo il problema perché sul piano della unità si o della unità hanno ci siamo espressi più volte abbiamo riflettuto abbiamo convenuto anche che no non ho sentito molte voci essere diciamo contrarie all'unità fino a quando si rimane sulla genericità del concetto
Così come non è un problema tutto sommato comunque il problema non è qui su quella che è la modalità operativa esecutiva con la quale procedere verso questa unità anche qui credo che certi paletti certe chiarezze
Siano state messe più volte in relazioni precedenti di Marino interventi nostri e cose di questo genere qui il richiamo alla nostra identità questa volta interno secondo verità
Della dottrina sociale cristiana alla quale continuamente ci giustamente ci richiamiamo
E quindi tutta una serie di di principi di valori ai quali ci rifacciamo continuamente ci consentono di porre questi paletti di avere chiaro diciamo i limiti di un possibile accordo di una possibile unità c'è di più la nostra base è nel nostro congresso regionali dell'Umbria
In più di un intervento ha manifestato questo interesse verso qualcosa di più concreto di più operativo cioè di andare insieme di fare insieme
Alcune alcune iniziative l'altra parte
Anche nella realtà questo si dà ci sono delle iniziative e anche dell'iniziative che diciamo procedono piuttosto speditamente è altrettanto vero però che ci sono voi tutta una serie di altre iniziative che sono andati a finire male o che stanno andando male proprio perché evidentemente o non c'è diciamo la nostra base in qualche modo è un po'prevenuta e in alcuni casi è senz'altro così in altri l'anno nell'idealità di comportamento
Di alcuni soggetti noi diciamo dell'altra parte quindi della lega delle Cooperative Chico ci consente di concludere appunto che qualche difficoltà su questo piano sicuramente la incontreremo
Dicevo De Rita ieri ci dava uno spunto interessantissimo nella sua riflessioni e ci invitava a una maggiore attenzione una volta posti i capisaldi della nostra identità in Terna
Ed è il nostro rapporto
Non solo interno ma anche diciamo di struttura e quindi di organizzazione ci diceva invece di curare più di avere maggiore attenzione per quelle che sono le relazioni esterne cioè il nostro comportamento nei confronti nei confronti è che in effetti si tratta
Di definire reciproche intese e reciproche i reciproci impegni diciamo tra mondo della cooperazione e la società nel suo insieme penso sia sul versante imprenditoriale sia sul versante non imprenditoriale quindi da una parte mondo dell'artigianato mondo della della impresa agricola della piccola e media impresa e così via così come sul versante non imprenditoriale tutto il discorso del volontariato della economia sociale
E così di seguito ecco io ho l'impressione che noi dovremo anche avere però riguardo per quella che è la la connotazione sociale la connotazione sociale dell'impresa cooperativa ialine quindi un obiettivo di profitto
Si dice sempre coniugare efficienza e solidarietà quindi avere un obiettivo di profitto senza venir meno senza far venire meno quelli che sono i fini mutualistici
E quindi quella che in qualche modo si potrebbe chiamare la cosiddetta solidarietà conveniente cioè un qualche cosa che sia economicamente efficiente e che nello stesso tempo però salvaguardi quelli che sono i nostri i nostri principi quindi io ho inteso un po'De Rita dalla dalla identità Interna verso le relazioni esterne io sarei ciclico in questo vedrei sullo stesso piano assoluta ma forse anche di evitarlo forse interpretato male io
Ve lo vedrei diciamo anche diciamo con una certa reversibilità per cui anche dalla identità esterna dal nostro comportamento con l'esterno ritornare a una nostra identità Interna avendo presente questi questi valori mi sembra importante perché anche ieri in alcuni interventi sia parlato
Forse per facilità per comunitari per brevità di intervento di società per azioni possibili almeno a livello di consorzi
Ecco io ci starei molto attento perché mi rendo conto da una parte che ci sono esigenze del nostre cooperative soprattutto dei nostri Consorzi verso queste forme però è altrettanto vero che si snatura molto quello che
La nostra connotazione sociale
Quindi il pericolo in effetti esiste teniamolo presente pur lavorando in qualche modo su qualche suo alcuna di questo di questi versanti
Sul piano interno e concludo
Qualche cosa volevo dire proprio sulla questione della organizzazione
Beh c'è una necessità che le nostre cooperative sentono senz'altro di rafforzare i servizi
Le vogliono vogliono questi servizi a livello regionale ma anche a livello nazionale e quindi l'auspicio che che che rivolgo al nuovo Consiglio nazionale nuovo presidente al nuovo Consiglio nazionale
è proprio quello di tenere presente questo maggiore rapporto questo maggiore collegamento tra Roma e periferia tra centro e periferia non voglio fare
La solita critica del del periferico che viene a Roma e dice che non c'è e si lamenta di questo non collegamento però a volte questo può essere anche la causa di contributi che le cooperative o non pagano o pagano malvolentieri proprio perché manca questo rapporto
Questo rapporto più stretto certo che la nostra struttura territoriale deve farsi carico a volte ieri qualcuno ricordava mi pare anche vecchi con riferimento alla relazione internazionale
è vero che siamo carenti nei nel non chiedere noi determinati servizi ecco io mi permetto di rivolgere questo
Questo avviso in modo che il nuovo consiglio nazionale possa tenere più presente questo e possa magari offrire qualche occasione di dico di discussione di approfondimento su quelli che sono anche i nostri rapporti e questa volta non con l'esterno ma con il nostro interno cioè con tutti quegli organismi penso a lire copre penso a fondo sviluppo che a volte sembrano e non solo sembrano dei corpi separati invece dovranno essere pure autonomi ma senz'altro in qualche modo strettamente collegati con quella che è la realtà anche la realtà periferica e territoriale Grazia
Grazie presidente
Prossimo dottoressa del presidente di Confcooperative Sicilia Salvatore Di Guardo
Poi si prepari l'avvocato Azzi
Mentre lo status sto scritta
Volevo intanto ringraziare il Presidente Marino
La dirigenza politica e lo stack tecnico dei cocci cooperative
Che hanno reso visibile
Le capacità di cose cooperativa in questi quattro anni difficili
Rintuzza Nando le azioni di governi che avevano prefissato la messa in mora
Della cooperazione
Dobbiamo dire con orgoglio che Confcooperative ha saputo ricreare attorno al mondo della cooperazione l'attenzione giusta e necessario da parte di chi aveva una cultura contro la cooperazione
I
La la relazione del presidente
Che di va condivisa impiego
In effetti ehi praticamente il
Il programma
Nel quale ci dobbiamo nuove ne sono gli indirizzi di lavoro e dobbiamo registrare
Che in questa assemblea congressuale
Il presidente ha portato una relazione che non è altro che diciamo quello che i dati tre quattro anni
Abbiamo sempre detto e quindi prima il del governo che non c'è più prima del Governo che c'è adesso
Noi nella nostra piena autonomia abbiamo affermato
Queste cose che adesso di rendono il nostro programma
Dobbiamo anche registrare che
I i presenta portato una relazione che
Non lei piena di chi siamo quello che che abbiamo fatto da dove provenivano ma è una relazione che vuole dire al Paese
Che noi siamo delle imprese delle imprese con uno una particolare il affinità diciamo
Che la nostra caratteristica di cooperazione ma siamo delle imprese delle imprese che vogliamo rimanere nel mercato vogliamo essere presente nel mercato e non chiediamo particolare privilegi ma semmai chiediamo equità ecco io la condivido in pieno la relazione per il modo come tecnico volevo la quale presentare per e per quello che traccia
Il punto diciamo su cui io mi volevo un attimino brevemente soffermare perché capisco che ci dobbiamo attenere ai tempi era Hill a una questione che c'è il suo rapporto del credito e sul rapporto della fra il Nord o e il sud del Paese
Su questo diciamo Confcooperative e quindi noi noi cooperatori
Su questo penso che anche alla
Direttore generale della cooperazione
Quindi anche a lui anche ad altri dobbiamo dire che dovrebbero stare molto più vicino alla Confcooperative
Per a prendere
Per imparare e non per venire ai insegnare quella che perché noi sappiamo bene perché lo facciamo ogni giorno in campo ci misuriamo Connor le difficoltà che ci vengono creati anche dalla burocrazia
Quindi sulla questione del
Del Meridione e della settentrione noi come cooperative dobbiamo secondo me è dare anche insegnare al Paese e quindi insegnare a chi in questo momento
Fa discorsi reazionari insegnare che attraverso l'integrazione che tracciata benissimo nella relazione quindi se noi riusciamo ad applicare in pieno e quindi con l'impegno da parte di tutti noi cooperatori riusciamo ad applicare in pieno quello che hai tracciato nella relazione
Ritengo che anche in quel settore daremo le risposte che vanno date ai problemi dell'occupazione che in questo momento
E quindi dell'occupazione della disoccupazione che ce l'assurdo che vanno dati in questo momento al Paese ringrazio
Grazie presidente di Fasano do alla parola l'avvocato Alessandro Azzi presidente della Federazione delle Banche di credito cooperativo
Presidente Marino amici
Vorrei primo luogo esprimere apprezzamento per la bella relazione con la quale ieri mattina sono stati introdotti i lavori
E giusto subito ringraziare a nome del credito cooperativo e anche a nome mio
Il Presidente Marino e il gruppo dirigente della Confederazione per il lavoro svolto
Per i confronti sostenuti soffrendo insieme
Per le domande ieri poste che attendono risposta e per le proposte che attendono adesione
Il mio contributo ruoterà essenzialmente attorno a tre punti
Lo stato di salute del credito cooperativo
I progetti realizzati e quelli in cantiere
Qualche pensiero sul ruolo dell'imprenditorialità cooperativa
Comincerei proprio da quest'ultimo punto
Le elezioni politiche di due domeniche fa dovrebbero aver chiuso lo speriamo davvero
Un periodo di forte incertezza e dovrebbero aver inaugurato una fase di nuova progettualità
Ma sono ancora troppi i temi da affrontare e da risolvere
Sono troppo impegnative le scelte citando un'espressione di Marino per vincere le sfide che dovranno attribuire una dimensione moderna alla formula cooperativa
Occorre prendere l'iniziativa darsi un convincente Progetto organizzare il confronto con Parlamento e governo con tenacia perseguirlo
I mesi che stiamo vivendo sono determinanti per l'ingresso del nostro Paese in Europa
Vogliamo dare una mano a questo Paese
Vogliamo darla come cooperatori
Affinché si entri in Europa percorrendo strade equilibrate
Portando in dote la realtà viva di milioni di uomini e donne che ogni giorno scelgono di fare economia sociale
Mettendo in comune la nostra esperienza di imprenditori che si complicano la vita
Che complicano il fare impresa puntando integrare mercato libertà solidarietà
In questa logica e giungo così al secondo punto di questo mio contributo
Il sistema del credito cooperativo vuole continuare ad essere uno dei cardini della moderna cooperazione italiana
Il Credito Cooperativo sia rinnovato profondamente negli ultimi anni
Con la riforma della legge bancaria entrata in vigore nel novantaquattro il volto delle casse rurali è profondamente cambiato a partire dal nome
E il Presidente Marino ha fotografato con efficacia le novità essenziali introdotte da una normativa di impronta europea
Federcasse ha varato il nuovo statuto tipo delle banche di credito cooperativo già adottato dalla grande maggioranza delle nostre aziende
Hai lavorato e approvato lo statuto tipo delle federazioni locali che accoglie le istanze di un moderno localismo e al tempo stesso rafforza i sempre più indispensabili legami di gruppo
Adesso appunto lo statuto del nuovo fondo di garanzia dei depositanti a tutela dei quattro milioni di clienti che ogni giorno scelgono una banca di credito cooperativo come banca alla quale affidarsi e della quale fidarsi
Entro pochi mesi proseguiremo la ristrutturazione dell'ala associativa del nostro movimento mettendo mano al nuovo Statuto e alla nuova organizzazione di Federcasse
L'anno scorso è nata e ha cominciato ad operare Iccrea Holding che si propone di razionalizzare e coordinare il versante imprenditoriale del movimento delle banche di credito cooperativo la holding ha lanciato un mese e mezzo fa un'importante operazione di aumento del capitale sociale che costituisce un'opportunità di investimento strategico per tutte le banche di credito cooperativo consapevoli di poter competere nei sempre più agguerriti mercati locali solo con prodotti di qualità e a costi contenuti
E la qualità e la competitività sono due condizioni che solo il gruppo può dare
Dal punto di vista dimensionale il Credito Cooperativo continuato nel proprio trend di sviluppo anche nel novantacinque archiviando lo con risultati complessivamente assai migliori rispetto a quelli registrati dal resto del sistema bancario italiano
Le nostre seicentoventi banche operano attraverso due mila cinquecento sportelli oltre il dieci per cento del sistema
Contano quattrocentotrenta mila soci amministrano ottanta mila miliardi di depositi più sette tre rispetto al novantaquattro contro il più zero otto del resto del sistema
E una raccolta indiretta che cresce significativamente raggiungendo gli oltre quarantasette mila miliardi incremento annuo ventidue per cento
Sempre sul piano nazionale gli impieghi sono cresciuti del quattordici per cento giungendo a quarantatré mila cinquecento miliardi
Mentre le sofferenze sono un ammontate a due mila settecentottanta con un incremento su base danno del quindici a otto inferiore per fortuna rispetto al resto del sistema
è bene ricordare qui il lavoro dei venti mila dipendenti e dei quasi dieci mila dieci mila amministratori
Una risorsa unica per il nostro Paese
Migliaia di piccoli banchieri dilettanti ma non sprovveduti seriamente impegnati a indirizzare e controllare banche diverse con finalità etiche buoni livelli di efficienza ed è bene ricordare anche il rinnovato impegno dalle nostre banche contro il fenomeno dell'usura
Il Presidente Marino ha sottolineato il contributo in termini di prevenzione che le banche di credito cooperativo forse troppo silenziosamente continuano ad offrire
Diversi fattori possono essere richiamati per spiegare la prosecuzione del processo di crescita delle nostre banche anche in un contesto di mercato via via più competitivo rispetto solo a tre quattro anni fa
Ma è chiaro che la ragione di fondo sta nella solidità delle relazioni con la clientela e nella natura del rapporto delle banche di credito cooperativo col proprio territorio
Che costituiscono l'emblema del ruolo di sostegno all'economia locale i di banche di frontiera capaci di trattenere nei comuni minori ma non solo lì il risparmio che vi si origina
Le banche di credito cooperativo giocano un ruolo da protagonista in più di tre mila piccoli comuni sono una componente propulsiva importante proprio nelle aree più avanzate del Paese
E costituiscono spesso le uniche banche locali in intere regioni del sud
Il Meridione in effetti e anche al centro dei nostri pensieri e anche delle nostre preoccupazioni
In fase di progettazione di un eventuale speriamo prossimo patto di azione per e con il Sud sarà bene ricordare che il nostro Mezzogiorno ha bisogno del credito cooperativo
Ne ha bisogno per mille motivi e anche per evitare che i quanto mai preziosi i risparmi delle regioni meridionali se ne vadano altrove
Sono le vere banche locali reinvestono il risparmio raccolto nel territorio solo le banche cooperative locali hanno la capacità di dare fiducia alle persone ai progetti
Le risorse per lo sviluppo reale possono essere anche auto generate dalle comunità locali
Per questo abbiamo deciso di impegnarci a fondo nel Mezzogiorno
Negli ultimi mesi abbiamo avviato un'iniziativa a favore delle nostre banche che operano in contesti spesso difficilissimi
C'è bisogno di strutture di sostegno servizio assistenza forti e capaci probabilmente più forti e capaci che al Nord
Contiamo di coinvolgere alcune federazioni del Nord in una sorta di alleanza per lo sviluppo perché lo sviluppo del Sud significherà maggior forza anche per il resto d'Italia
Ho trovato come sempre stimolanti gli spunti dal professor De Rita
E condivido l'idea che il punto di responsabilità sia nell'associazione il luogo dove si sintetizza e si definisce l'identità
Lavorare sull'identità è una sfida da accettare
Lavorando sull'identità collocheremo meglio il senso del nostro operare faremo rette
Fasi eviteremo l'integrazione saremo più capaci di relazionarsi con l'ambiente complessivo e con i micro ambienti nei quali le cooperative operano impareremo a comunicare meglio e in maniera più efficace
Ma per fare ciò occorre investire molto sulla qualità degli uomini
L'educazione e la formazione seria di qualità sono un investimento strategico non possiamo risparmiare su quel
Puntiamo sulle nostre strutture caratterizzando le sempre meglio con un valore aggiunto di cultura e strategia cooperativa
è questa la nostra diversità e non si trova tanto facilmente sul mercato
Dunque identità centralità del capitale umano qualificazione dei cooperatori e dei collaboratori
Il quadriennio che si apre oggi e che ci porterà al nuovo secolo potrebbe essere gestito e vissuto progettualmente all'insegna dell'apprendimento
Vogliamo imparare ad apprendere come associazione di rappresentanza come consorzi e come imprese per migliorare noi stessi le nostre cooperative il nostro Paese
Altra questione che seguiamo con attenzione particolare è quello del federalismo anche all'interno delle nostre strutture di secondo e terzo livello si avvertono forti tendenze dal far da sé
Come eco di inquietudine tendenze che provengono dalla base
E pensiamo davvero che occorra ascoltare con attenzione e agire con saggezza
Evitando che una spinta eccessiva verso il far da sé porti alla disgregazione
Siamo dell'idea che federalismo e solidarietà siano compatibili anzi solo coniugando le correttamente possono nascere nuove prospettive e nuovi modi di convivere in armonia nell'Italia del due mila
Ma il mondo della cooperazione in particolare della cooperazione di credito deve essere un laboratorio d'avanguardia un modello nel quale si applicano con equilibrio il principio di autonomia il dovere della responsabilità il valore della solidarietà
Dove se non nel mondo della cooperazione si potrà realizzare un'efficace ed equo federalismo solidale
Chi altri se non i cooperatori potranno testimoniare quanto sia difficile ma possibile e nel contempo essenziale valorizzare le comunità locali stimolare le forme di autogoverno realizzare la sussidiarietà
Concludo
Il sistema delle banche di credito cooperativo si sente parte integrante del più ampio movimento che fa capo la Confcooperative con la quale intende rafforzare un'azione coordinata di sviluppo
Condivido e accolgo l'invito chiaro e fermo dal Presidente Marino
Affinché la leale collaborazione voluta e realizzata a livello nazionale tra Confcooperative Federcasse sia seguita da una maggiore integrazione a livello territoriale
Cominciando col vivere con maggior partecipazione i momenti associativi
Allo stesso tempo però vorrei ricordare e sottolineare il forte impegno del credito cooperativo in fondo sviluppo
E l'avvio di iniziative comuni in alcuni importanti campi in particolare in quello dei fondi pensione dello sviluppo di Assimoco e Assimoco vita
Dovremo lavorare molto insieme
Da serie imprenditori e convinti cooperatori soprattutto in questi pochi anni che ci separano dal due mila per farsi conoscere ancor di più dalla gente per ricomporre per quanto ci compete il quadro di una economia italiana che affonda le sue radici anche nella partecipazione nel confronto nella valorizzazione delle idee degli uomini
Fattori che restano gli unici strumenti in grado di far convivere lo stato sociale con un capitalismo ben temperato
L'ulteriore sviluppo della cooperazione italiana dipende anche dalla convinzione dall'entusiasmo dalla saggezza con i quali sapremo intrecciare modernità di gestione e robuste sincera e motivazioni grazie
Il Presidente anzi di Federcasse
Crespi arrivando nel suo imminente cioè Iwata pare allora interrompiamo un momentino
Sono in alto di prendere posto avanza
Sarà il saluto lo fa
Il presidente Marina
La tua venuta
Che gli hai fatto a Giovenale che
Mi risulta che qualche organizzazione
Qualche organizzazione
Diciamo il
Osservino innovazione
Va Benedetta sì
Eminenza Reverend dissi ma la Confederazione delle cooperative italiane che ieri ha aperto i propri lavori assembleari per rinnovare il vertice dell'associazione stessa
Accoglie la sua persona conforto dell'ispirazione che contraddistingue e a sostegno per le scelte future della nostra organizzazione
La Confcooperative nella sua lunga storia ha scritto pagine serie di solidarietà e di impegno al servizio del nostro Paese
Lungo il cammino di questi anni ha continuamente fatto riferimento all'ispirazione cristiana e al magistero sociale della chiesa
Eminenza destiniamo riconoscenti
Per avere accettato l'invito ad intervenire i nostri lavori
E questo per noi la conferma dell'attenzione della Chiesa verso questo nostro mondo
è vero un mondo di impresa ma anche di imprese che cercano di operare
Per aiutare la nostra società ad essere migliore a vivere in un mondo migliore più giusto e più equo
Già Giovanni ventitreesimo nella sua enciclica Mater e il magistrato ha come andava l'esperienza cooperativistica
Che si legge insieme a quella griko la danno risalto all'immagine della famiglia e ne sono l'esperienza più tangibile
Giovanni Paolo secondo incontrandoci più volte
Ci ha indicato quale strada i nostri cooperatori devono percorrere per essere risposta ai bisogni dei più deboli
E ieri in apertura di questa Assemblea
Ho ricordato ancora una volta le parole di Giovanni Paolo secondo pronunciate recentemente assieme
Quando dice che occorre trovare una conveniente punto di equilibrio tra le esigenze della libertà economica che non può essere ingiustamente penalizzata
E quella cultura delle regole che da una parte garantisca i benefici della leale competizione dall'altra si pone a tutela dei diritti del lavoro e primo fra essi del diritto al lavoro per tutti
Molti uomini della Chiesa hanno impegnato la propria attenzione verso il mondo della cooperazione e ancora oggi la presenza di sacerdote
In alcune particolari realtà supportano l'impegno dei laici al servizio dei più deboli
La presenza di un sacerdote a livello nazionale che ci accompagna e come cristiani e come cooperatori c'è di conforto nelle scelte di ogni giorno
Un richiamo ai valori della fede un costo di un custodire l'ispirazione delle nostre scelte
Da questa Assemblea eminenza Reverend dissi ma sarà affidato ai nuovi dirigenti il mandato di traghettare la Confcooperative alle soglie del terzo millennio
E sempre ieri nella relazione di apertura
Ho ricordato ai nostri cooperatori
Che uno dei motivi di successo della nostra organizzazione lei sarà l'autonomia
Leo l'autonomia presupposto di sviluppo
L'autonomia che vuol dire primato della lealtà verso i nostri soci
Non comporta però l'autonomia ho sempre detto ieri lo sradicamento dai valori che c'e alimenta no
Abbiamo già detto e lo confermiamo che l'unica nostra fedeltà Esterna è alla dottrina sociale della chiesa
L'impegno allora è arduo ma esaltante
Vorrà essere quello di confermare il nostro desiderio di aprire un nuovo capitolo nella storia di questa associazione
Con alla base quei principi che l'hanno condotta fin qui e ne hanno guidato l'impegno al servizio dell'uomo e della società
Signor presidente care amici
Sono lieto di portare qui il saluto del Santo Padre
Che segue con particolare affetto
La vita dei questa benemerita
Confederazione del cooperative italiana
Vedo anzi lettura
Di un messaggio che a nome del Papa
Ho inviato al vostro presidente
Signor presidente in occasione dall'Assemblea nazionale dalla Confederazione cooperative italiane
Sono lieto di significarle il vivo apprezzamento del Sommo Pontefice per l'opera che alla luce della dottrina sociale dalla Chiesa
Contesta istituzione svolge nel campo dalla cooperazione e delle attività economiche
Privilegiando i valori dalla libertà dalla partecipazione ed alla solidarietà
L'Assemblea si celebra a dieci anni di distanza dall'incontro del Santo Padre con le cooperative agricole dalla Romagna avvenuto a Faenza il dieci maggio dall'ottantasei
In quella circostanza sua Santità nel sottolineare l'importanza che le cooperative possono assumere Anna la vita economica
Per il bene dal i loro associati dall'intera comunità
Tracciava alcune indicazioni programmatiche per il sistema cooperativo richiamandosi ai principi dalla dottrina sociale cristiana
Sono gli andamenti che conservano tutto il loro valore
La Chiesa guarda con viva attenzione
All'impegno dalle cooperative nel campo socio economico perché esse possono costituire una stimolante esperienza di partecipazione e insieme uno strumento efficace
Per realizzare un livello più alto di giustizia
Infatti questa modalità di impresa
Non riducendosi unicamente all'aspetto economico ma contribuendo alla crescita integrale dalla persona sia sotto il profilo morale sia sotto quello sociale e culturale
Costituisce una significativa opportunità per promuovere una vite umane migliore
Aperta la percezione più profonda dal senso vero di ogni impegno umano che il senso dalla comunità
Le cooperative mostrano così come sia possibile porre in atto forme di collaborazione che pur investendo la dimensione economica e produttiva
Tuttavia non si limitano a destra
Il Concilio Vaticano secondo ha ricordato che principi o soggette ai fine di tutte le istituzioni sociali
E e deve essere la persona umana
Come quella che di sua natura a sommamente bisogno dalla vita sociale
Il sistema cooperativo pertanto se fedele alla sua ispirazione originaria arreca un efficace contributo allo sviluppo dalla persona umana per una piena valorizzazione della sua dignità
Il Santo Padre perciò a Faenza ha ribadito la centralità dalla persona in quanto vera misura di ogni iniziativa volto a favorire un cammino di crescita e di progresso
Nel corso del terzo Convegno ecclesiale tenutesi a Palermo lo scorso novembre
Giovanni Paolo secondo ha sottolineato infine l'importanza che alla dottrina sociale cristiana riveste nella nuova evangelizzazione
Missione di tutta la comunità cristiana incamminata verso il terzo millennio
Posso alla fede sicuro orientamento nelle scelte di vita personale e sociale sostenere costantemente la vostra testimonianza cristiana
Nella realtà temporale di taglia
E questo l'auspicio del Sommo Pontefice è questo il mio più cordiale augurio
Nel manifestare la sua benevolenza verso la contesta associazione sua Santità per il mio tramite in via di cuore a lei signor Presidente
All'assistente nazionale monsignor Francesco rosso ma i collaboratori e a tutti i cooperatori la sua benedizione apostolica
Questo è il saluto del Papa questore anche il mio saluto personale
E nel saluto personale
Vorrei
Farmi una confidenza quando incontro uomini dalla cooperazione
Mi sento particolarmente vicino a loro
Nel ricordo della mia infanzia
Allorquando vedevo mio papà del compianto a memoria
Organizzare
Nel mio paese d'origine a Isola d'Asti
Una cooperativa tra viticultori ricordo la sua sofferenza io allora ero ragazzo
Quando il podestà data luogo l'obbligo a chiuderla perché faceva ombra ad altre istituzioni
Ricordo poi nel dopoguerra
L'impegno nel mio padre nel dare vita a tante cantine sociali nell'Astigiano e anche la sua sofferenza quando vedeva e questo ideale cooperativo non entrava a volte no alla coscienza
Di alcuni più chiusi o a volte nel loro individualismo
E lo ricordo di famiglia direi mi è stato sempre impresso
Nella memoria nel cuore
Per vedere come uomini dalla nostra terra educati nelle nostre comunità
Portavano sembra nel sangue come stanno sia di cooperazione e di suscitare dei collegamenti nelle comunità in cui vivevano
Di fronte quindi a voi
Vedo questi uomini impegnati nel creare questi legami
Nelle varie realtà vitale via nelle varie regioni in cui operate
Dal nord al sud
Vi chiedo quindi di andare avanti la realtà sociale non è facile
Più grande però saranno i vostri meriti
Che la Confederazione delle cooperative italiana cresca e si sviluppi sempre più al servizio dall'Italia questi sono i miei voti molte grazie
Eminenza Reverend dissi ma è doveroso esprimerle la mia personale gratitudine per la gioia della sua presenza
Ma soprattutto mi consenta per la passione con la quale ha rivolto le sue parole adesso ho capito per l'esperienza personale a questa nostra Assemblea il messaggio che a nome del Santo Padre ha voluto affidarci quale sostegno agli sforzi di ognuno per un servizio all'uomo
Che lavora ogni giorno per realizzarsi e per rispondere alla chiamata riportati dal buon Dio
è vero
Oggi i cooperatori cristiani come ci ha detto poc'anzi sono in modo particolare chiamati a dare testimonianza della speranza che è in loro
Una speranza radicata in Cristo nostro Signore
Ricordo che il nostro presidente incontrando abbia detto che oltre il novantacinque per cento dei nostri cooperatori sono della nostra stessa fede
Una speranza che si fa testimonianza di lavori attorno ai quali vive questa nostra fede per i quali ogni giorno noi siamo chiamati ad operare
Nella nostra confederazione molti sacerdoti hanno scritto chiare pagine di storia
Preoccupati di affiancare gli sforzi dei cooperatori di illuminarmi con la parola di Dio per diventare così promotori della vita sociale e delle loro comunità
Per questo è stato richiamato ampiamente in un passaggio molto bello della relazione del presidente
Nella quale dice che l'unico apporto esterno che viene a questa confederazione e radicato nel magistero sociale della Chiesa ma per questo sono riusciti cooperatori adoperare comunque sempre per la crescita dei fratelli
Eminenza la parola solidarietà oggi spesso inflazionata
Io credo che necessita di trovare albergo prima di tutto nel cuore dell'uomo per poi diventare pratica concreta di vita cristiana e sociale come la oggi molto sapientemente ha voluto ricordarci
Mi creda
Fare cooperazione oggi in una società spesso caratterizzata da personalismi e da strani egoismi
Può essere un modo serio di dare risposte concrete soprattutto ai giovani in questa nostra Assemblea ieri è stato spesso richiamato i giovani che si affacciano alla vita sociale
E non trovano riferimenti e tanto meno attenzioni necessarie capaci di offrire loro opportunità e risposte alle loro attese
Il mio modesto lavoro di sacerdote in questi anni di servizio alla Confcooperative
è stato quello di un sacerdote che in nome della chiesa ha voluto e lo farà fin quando sarà necessario accompagnare illuminare
Sostenere gli sforzi di chi ogni giorno si fa carico del peso di questo servizio la sua presenza eminenza mi creda per me non è un fatto egoistico e di particolare conforto e di grande sostegno
In sala
Spiega faentino
Va bene a
La Cooperativa ceramica sento ventidue anni di vita ma è nata sul sulla sulla tradizione d'una bottega artigianale del mille settecentocinquanta siamo sedici chilometri da Faenza quindi ha una tradizione anche faentina
E
Si è sviluppata industrialmente a partire dal mille da quando è diventato una cooperativa abbiamo mantenuto una piccola un piccolo laboratorio dove facciamo produzione artistica e abbiamo sento venti centoquaranta stampi
Di non le chiamiamo le madonne dei pilastrini perché ad ogni crocicchio c'era una volta una una Madonna
E abbiamo iniziato una tradizione di mostre annuali partendo appunto da una mostra sulle ma da una dei pilastrini quattro anni fa
E quest'anno abbiamo avuto una mostra sul presa penserà ammicca che ha avuto ventitré mila visitatori
In questo caso abbiamo unito la fede il core business la ringrazio
Affido a Maria madre dalla Chiesa
I lavori dall'vostro congresso
Motivo di più questo vostro
Commovente omaggio fare sentire riuniti a alla famiglia dei cooperatori d'Italia salutando tutti voi cari fratelli vedete ci sono anche delle signore non volevo mancare
Deve dire anche a loro neri che sono un po'l'anima dalla cooperazione che aiutino in questo grande ideale
è un servizio alla patria ma è anche un servizio alla comunità cristiana
Perché io uscisse uscita cooperazione
Si crea il senso di famiglia
E più si lotta contro l'individualismo
E così
Il Paese potrà rilassare molte grazie
Se permettete
Cognitivi anche alla mia preghiera per imboccare dal Signore per intercessione di Maria
Regina d'Italia
Aveva vorrebbe l'edizione più abbondante sui vostri lavori sulle vostre famiglie
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
E la veridizione di Dio onnipotente padre Silvio Espirito Santo dicendo su di voi sulle vostre famiglie sul vostro lavoro quotidiano e vi accompagni sempre avendo e molte grazie
Sì
Dopo l'intervento di sua Eminenza il cardinale continuiamo per i nostri lavori
è vero lei chiamare Mino Taricco presidente dalla Confederazione Piemonte
Ah va bene allora proseguiamo con Corrado borbottano anche
Per il
Sì sì sì
Comando dei sette Minotti
Protesi amico di Firenze ha così posso parlare
Allora cari a veloce
Io non so se dalle vette della fede sarò capace di tornare come ha detto il presidente della cooperativa
Di moda al business
Quando non è solo sentimentale nostalgica credo che la memoria dei valori e della storia è sempre una risorsa preziosa ed efficace
Anche per la gestione delle attività economiche
Ne sono credo e nessuno lo ha fatto deve dimenticare che quelli che si concludono con questa Assemblea
Sono stati per noi per l'impresa e per il movimento cooperativo
Quattro anni duri difficili segnati dalla incertezza
Con tensioni e sfide che hanno messo a dura prova Autissier nella nostra capacità di navigare in mare aperto e di resistere all'urto di onde che minacciavano di travolgere
Se non l'idea certamente la consistenza di quel ruolo dinamico efficiente solidale che alla base della nostra concezione dell'esperienza cooperativa
Non possiamo forse lire che abbiamo vinto la guerra ma non c'è dubbio che si sono dovute affrontare tante battaglie a respingere troppi attacchi ingiusti ed indiscriminati alla cooperazione
Oggi possiamo guardare con più fiducia ed ottimismo al futuro avendo la consapevolezza di aver ha conseguito risultati apprezzabili sia realisticamente confrontati con i mezzi disponibili
Forse anche di questo non sempre diffusa nella nostra base associativa una piena e lucida coscienza
E non ci si rende conto che talvolta sia dovuto camminare in grande solitudine anch'io posso solo testimoniare che il contributo e le capacità di guida
Dell'amico Marino sono state insieme alla coesione del gruppo dirigente fattore decisivo e determinante per uscire dal deserto e dalla babelica fase che abbiamo attraversato
Non siamo ancora usciti dal tunnel ma all'orizzonte non si intravedono solo nubi
A me pare che ci sia anche un po'di luce
Certamente le difficoltà non sono scomparse gli ostacoli le insidie agli avversari della cooperazione sono sempre molto forti
Perciò dobbiamo essere vigili
Capaci nella Resistenza
Uniti e determinati a convincere gli scettici che l'idea e l'esperienza cooperativa restano anche per il terzo millennio una risorsa fondamentale per il bene comune per la civiltà di questo Paese
Non dovremmo mai dimenticare che insieme alla carità e alle opere una delle virtù più autentiche del cristianesimo è la speranza
Ed allora anche se non tutto è sereno intorno a noi dobbiamo guardare avanti consenso di ottimismo e preparare l'avvenire della cooperazione la relazione di Marino contiene analisi e sintesi di linea politica progetti e proposte realistiche e condivisibili
Bisogna però che ci attrezziamo per farle camminare speditamente fuori e dentro il movimento cooperativo sapendo che nulla ci viene regalato e che tutto deve essere conquistato
Il passato non deve essere smarrito ma ciò che conta è il futuro
La cooperazione può e deve tornare ad essere considerata come uno strumento importante di creatività ed innovazione
Di promozione di sviluppo di nuove imprese e di opportunità di lavoro fra i giovani nelle aree deboli a partire con convinzione non solo con la proclamazione dal Mezzogiorno
Ma lo sforzo teso a coniugare meriti e bisogni robusta colture imprenditoriale ed effettiva solidarietà dentro alle regole del mercato
è compito che prima di esigere o da altri dobbiamo saper praticare costruire rinnovandosi e nello stesso tempo sapendo conservare il cuore antico della cooperazione tutto il dibattito che in questi anni abbiamo sviluppato
In tante occasioni e nelle frequenti riunioni del Consiglio nazionale costituisce per me è la trama di un pensiero di un disegno progettuale strategico
Che non può restare scritto soltanto nelle relazioni del Presidente
E nelle parole dei partecipanti
Bisogna che questa linea vigorosamente riaffermate proposta anche nella relazione di questa Assemblea non resti un libro dei sogni
Ma diventi come il contributo intelligente di tutti patrimonio culturale comune stile di governo che si innerva nelle strutture nel vissuto quotidiano e nelle scelte di tutta l'organizzazione
Non intendo e non ho il tempo di approfondire meglio questo tema che a me sembra abitare della linea politica e della rigenerazione organizzativa
Dei mezzi e degli strumenti di e delle inerzie che dobbiamo saper mettere in campo con più determinazione velocità
Non dobbiamo considerare un po'inutile anche il tempo che dedichiamo
Come talvolta mi pare di percepire alla ricerca e al dibattito un'organizzazione e forte sede ocra a parte e pratica la democrazia
Se coinvolge intensamente i propri dirigenti
Se tutti si sentiamo responsabilmente impegnati a percorrere insieme
Anche con più fraterni tra e non disconoscendo le diversità di provenienza e di sensibilità un pezzo di strada comune
Abbiamo bisogno di accrescere strumenti risorse competenze progetti di fattibilità senza i quali non si può pensare di reggere a lungo la sfida della competizione della innovazione
Nell'impresa e come nelle strutture di servizio e di rappresentanza associativa e sindacale
Tutto questo è fondamentale
Ma forse ancora prima di questo c'è da riscoprire da praticare testimoniare con più passione e coerenza la cultura dei valori la consapevolezza che la vita e l'esperienza dei cooperatori
Oltre che di elevata professionalità deve essere ricca di sentimenti e di umanità
Di coerenza tra il dire e il fare
Sì e no che senso e quale originalità avrà per il futuro il modello imprenditoriale cooperativo
Non sono qui e non sono adatto per fare inutile prediche moralistiche
E che non devono e che non servono avesse lo scopo sono solo convinto che l'identità si costruisce si conquista si mantiene nitida solo tenendo elevata la tensione a comunicare al più alto livello umanamente possibile
La coerenza tra pensiero ed azione
Tra utopia e capacità di stare con i piedi per terra senza fughe con realismo pragmatico ma anche con grande rigore etico so che le parole non bastano che le ideali e rischiano di essere belli e impossibili mentre le sfide sono sempre concrete e a volte anche tremende
Ma non sembri paradossale sottolineare che anche nella cooperazione come nella società accanto alla crescita della professionalità e delle competenze c'è ancora bisogno
Che sorgano maestri e testimoni capaci e disponibili ad occulte ad educare più o che a predicare ad esortare
Conclude o concludo con due osservazioni l'ispirazione alla dottrina cristiana
Non deve restare soltanto un riferimento fondamentale un riferimento fondamentale ma generico un'occasione intensa e bella come quella che abbiamo vissuto anche in questo momento
Attraverso il nostro collegamento con la Chiesa
Bisogna che quell'insegnamento diventi vita e sappia animare orientare tutte le nostre strutture territoriali
E sentirsi laicamente ma sinceramente collegate alle attività pastorali delle comunità ecclesiale e aperti al dialogo con tutte le espressioni associative che fanno riferì
Mento alla comune a questa comune ispirazione si prega di concludere ecco arrivo alla conclusione consentitemi soltanto Presidente
Anche per il ruolo che ho cercato forse indegnamente di assolvere in questi anni
Anche un richiamo una puntualizzazione voglio dire a molti richiami che sono venuti a partire dalla relazione ma anche da molti interventi alle cose belle idee importanti che si sono dette sulla formazione
Ecco io sono convinto lo dicevo anche in Consiglio nazionale che quando parliamo di questo rischiamo sempre di avere come si suol dire delle maggioranze unanimi se non volgare come si diceva una volta
Ma poi
Quando si passa alla coerenza come dire a mettere in atto strategie
Strutture risorse e investimenti necessari per raccordare in maniera più efficace questa risorsa che per noi è fondamentale
Ed essenziale è ancora più degli altri modelli imprenditoriali le cose si fanno più difficili
E allora
Ecco io invito forse dobbiamo trovare altre occasioni
La scorsa settimana lo abbiamo fatto come Iveco come cespo boh insieme con il consorzio CGM con tutte le strutture che si occupano dell'attività formativa per rendere più efficace raccordare meglio
Anche la nostra rete in modo che le nostre risorse non solo dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista come dire umano possano essere meglio indirizzate e porsi veramente al servizio traversale di tutte le imprese
Concludo dicendo
Che non basta allora soltanto rivendicare e chiedere agli altri anche in questo fondamentale compito chiedere alle istituzioni che mettono a disposizioni più risorse forse dobbiamo rieducare sì anche noi
Ad uno stile invitando i cooperatori anche le singole imprese
Come no anche le strutture territoriali se crediamo veramente dei contenuti di questa prospettiva a mettere in atto anche strategie che consolidino
E che mettano insieme anche piccole risorse per reggere a questa importante sfida dal quale io ne sono profondamente convinto dipenderà gran parte anche del nostro futuro
Grazie grado Babeuf
Prossimo meno ricca presidente Confcooperative Piemonte
Subito dopo Olga Pegoraro presidente Confcooperative Veneto
Cari amici delegati caro Presidente
Porta innanzitutto il saluto di tanti amici cooperatori piemontesi che qui ci hanno mandati a decidere insieme alle persone che provengono tutte le altre parti d'Italia le cose gli indirizzi che dovremmo mettere sull'agenda per i prossimi anni
Le persone a cui dovremmo affidare l'incarico di portare avanti questo progetto questa costruzione
Inizio col dire che ho molto apprezzato la relazione del presidente Marino
Che sostanzialmente condivido in ogni sua parte in ogni suo ragionamento per cui mi limiterò a fare alcune osservazioni diciamo così
Alcune sottolineature alcuni completamenti di concetti che erano nella reazione compresi
Come è stato detto noi veniamo da quattro anni che per la cooperazione sono stati duri difficili e molto impegnativi quattro anni nei quali molte energie molte risorse sono state in qualche misura consumate
Nel non lasciare che altri soggetti esterni a noi danneggia se lo quello che stavamo costruendo
I prossimi anni ci vedranno come accennato anche Marino nella sua relazione fortemente impegnati
Su tutta una serie di punti sul piano legislativo che dovranno vedere compimento il ragionamento che veniva fatto e che ogni giorno più urgente sul discorso
Del raccordo tra associazioni produttori e cooperative in campo agricolo tutto il discorso del socio lavoratore che dovrà vedere diciamo così compimento nel senso che accennava Marino e la realtà di tutti i giorni ce lo conferma stiamo andando avanti tra una battaglia legale e l'altra come Linus con gli uffici del lavoro
Per questa giungla legislativa nella quale siamo costretti a muoverci ecco sicuramente saranno il prossimo quadriennio sarà ci vedrà fortemente impegnati sotto questo profilo nel chiedere e costruire percorsi che diano diciamo così un quadro di riferimento chiaro
Legislativo con le quali le nostre cooperative possano confrontarsi
Sarà anche sicuramente un quadriennio nel quale saremo fortemente impegnati su un piano diciamo così di raccordo maggiore e migliore con l'opinione pubblica
Nell'attacco che nel novantaquattro è stato sferrato alla cooperazione io devo dire per quel che riguarda il Piemonte ci siamo resi conto di quanto poco sia diciamo il radicamento la consapevolezza del ruolo della cooperazione nella società civile quante incomprensioni quanti pregiudizi quante
Non corrette interpretazioni siano presenti e questo sia perché in alcuni casi come accennato Marino
Sarà necessario forze aumentare il livello o la capacità di coerenza tra i nostri progetti ideali le nostre radici i valori ai quali facciamo riferimento e poi la prassi concreta nella quale ci muoviamo ma sicuramente sarà importantissimo anche rafforzare la nostra capacità trovare dei momenti delle delle soluzioni che ci permettano di meglio comunicare chi siamo e cosa facciamo nella società
Io sono convinto però che
Siamo diciamo così all'alba anche di quella che potrebbe essere chiamata una specie di scommessa culturale
La cooperazione è stata ed è in tantissime situazioni portatrice di un modello di sviluppo sostenibile radicato al territorio
Del quale tante volte noi stessi non siamo completamente consapevoli
Secondo me il ruolo del centro studi del Chen scopre e il riferimento che prima faceva Barbot il discorso sulla formazione dovranno essere centrali
Nel quadriennio che andiamo ad iniziare io sono reduce in Piemonte da una vicenda abbastanza complicata che ha visto una serie di multinazionali dopo aver fruito di contributi comunitari per realizzare una serie di investimenti che dovevano dare sbocco
Commerciale alla produzione lattiero-casearia scaduti il termine che era stato posto a vincolo dalla regione di alcuni anni
Ha utilizzare la produzione locale
Dismettere centinaia e centinaia di aziende cioè comunicare a questa gente che non avrebbe più ritirato loro latte e fornirsi in auto cisterne di latte proveniente dalla Baviera per contenere i costi e questo mettendo nel giro di una decina di giorni centinaia di aziende e quindi di famiglie
E nell'impossibilità concreta di fare avere un utilizzo alloro latte ecco in questa situazione la cooperazione è stata in grado di dare una concreta risposta dimostrando sostanzialmente due cose primo
Che non è tante volte sufficiente un discorso prettamente di mercato per offrire una concreta soluzione ai problemi delle aziende nostre delle nostre famiglie
E secondo che in tantissime situazioni la sola cooperazione e in grado di creare una reale correlazione tra lo sviluppo sociale economico delle nostre comunità
E questo suo sviluppo nel senso che è l'unica che ha un reale radicamento sul territorio ecco io sono convinto che su questa questione cioè sulla consapevolezza che noi non siamo coloro che non potendo fare altro non avendo trovato altre soluzioni in tanti settori
Trovano uno sviluppo diciamo così per le fasce deboli per le situazione difficile o per le aree marginali
Noi siamo portatori di un progetto economico
In grado di essere veramente la risposta tantissimi problemi dalla società e quindi per questo in grado di essere la risposta più coerente negli ambiti nelle situazioni nel territori laddove si fa più fatica a trovare le risposte allo sviluppo economico e la società
Ecco io penso che questo il premio a vedersi impegnato e concludo
A spiegare queste cose all'esterno o anche molto apprezzato un accenno che ha fatto Marino e con questo concludo alla necessità di un investimento sulla struttura
Ho sentito parlare
Di moltissime cose che noi dovremmo fare di molti ambiti in cui saremo impegnati o molto apprezzato tutti i riferimenti che Marino ha fatto nella sua relazione sulle sfide sulle urgenze che saremo chiamati ad affrontare
La cosa che però mi ha colpito molto favorevolmente questo accenno alla necessità di rafforzare e ridare maggiore efficienza la nostra presenza come struttura nei confronti da cooperative
E di questo e questo è chiarissimo perché noi saremo in grado di realizzare questi progetti questi obiettivi queste cose che ci prefiggiamo se avremo poi la strumentazione per farlo quindi io penso che sicuramente dovremmo fare scommesse Sterne intermedio raffronto legislativo
Di raccordo con l'opinione pubblica di capacità culturale di spiegare la bontà della dell'apporto che come cooperazione portiamo alla società
Ma sicuramente dovrà essere questo un quadriennio nel quale poniamo mano a una revisione in termini di efficienza di capacità
E di puntualità della struttura di dare risposte perché diversamente i nostri saranno ragionamenti accademici se sapremo fare un ragionamento serio
Di rafforzamento e di resa di maggiore efficienza sulla struttura probabilmente riusciremo a tradurre le cose di cui siamo convinti in prassi concreta in supporto vero lo sviluppo delle cooperative
Grazie
Ricca
Ci sono circa una ventina di interventi ancora
Una ventina di interventi ancora spero di concludere cioè in onore quarantacinque così alle dodici finalmente possiamo passare praticante del Presidente
Intanto allattava la Baule Gatta implorano presidente Confcooperative veneta
Subito dopo Calogero sardo
Ritrattare
Amici
E colleghi cooperatori
Mi unisco ai consensi per la relazione del presidente Marino anche a nome della delegazione del Veneto che ho il privilegio di rappresentare
L'attuale situazione e di difficile lettura particolarmente nella politica
Anche se non ben delineate sono le prospettive ed i contorni della situazione economica e del trend di crescita e di sviluppo del nostro Paese d'Europa
Dell'equilibrio e più definito rapporto tra economia e solidarietà
Sulle strategie e ruolo che le forze politiche intendono consentire ad affidare alla cooperazione
E dalle cooperative
Come portatrici di un nuovo e moderno concetto di democrazia economica e culturale
Il ripetersi del dibattito pre elettorale postelettorale sultani assurdi ed estranea la coscienza e sensibilità dei cittadini e dei giovani in particolare
Quali la reintroduzione della scala mobile la esaltazione delle spinte di settore la immaginazione ed il tentativo di isolamento tra Nord sviluppato e il sud depresso
Quasi io dico una epurazione chirurgica o matematica la indifferenza per il problema degli immigrati trattati come un male da sopportare per la nutrita
Ed opulenta società occidentale
Cari amici cooperatori sono questi ed altri gli elementi di perplessità
Ed anche di preoccupazione per quanto come noi cooperatori che del proprio lavoro e di impegno culturale sociale ed economico hanno fatto motivo di vita
E di lavoro quotidiano
Non vi è chi non veda che lo Stato italiano così come si è evoluto con la propria costituzione con una propria struttura burocratica e politica non tiene più i dati elettorali rappresenta uno dei testimoni di questo malessere di queste intolleranza che non ha sbocchi se non nella riforma della Costituzione in chiave
Di dei centra mento federalista
Di rinnovamento quindi secondo il modello suggerito anche dalla stessa unione europea
Che fa intravedere un forte centro decisionale per le politiche economiche sociale omogenei Zarate
Nella Unione europea compresa la moneta unica europea
Un riferimento operativo e programmatico nelle aree territoriali omogenei rappresentate
In larga misura
In larga misura dal regioni
Ma le spinte interne i risultati elettorali e la nuova sensibilità che emerge dal paese fanno assumere il problema di riforma federalista e riforma della Costituzione italiana
La priorità uno dell'impegno del nuovo Parlamento nazionale
Da qui discendono per noi movimento che si dice attento alle sensibilità e novità emergenti
Alcuni impegni operativi e scelte programmatiche che desidero sottolineare ed evidenziarli all'odierna Assemblea
Anzitutto la necessità inderogabile che si realizzino la unità del movimento cooperativo italiano
La collaborazione programmatica con i sindacati del lavoro con l'associazione della piccola e media impresa e del lavoro autonomo più in generale quindi la confederazione per noi del Veneto dovrebbe ristrutturarsi con queste prospettive di lavoro e di impegno la prima prospettiva di formarsi su base territoriale regionale e per settori federazioni
Affidando a questi due enti fa l'attuazione politica programmatica e progettuale della propria attività
Naturalmente con larghi spazi di autonomia e con i Cesari occorre abbinamento frutto anche dell'attività e dell'attiva partecipazione della Confederazione nazionale
Secondo apertura in collaborazione con la cooperazione d'Europa
Terzo
Progetto di proposta insieme del nostro movimento con cooperazione del credito
Al fine di offrire nuovi servizi
Quali quello assicurativo dell'informatizzazione del lavoro cooperativo nonché gli aiuti per la pena interazione nelle scuole per una migliore formazione professionale quarto
Un grande impegno di ricerca di studio e di analisi per promuovere le cooperative in settori carenti quale quello dei giovani della cultura del turismo dei trasporti in particolare e per rafforzare i settori necessari di potenziamento e di innovazione
Vedi ladro alimentare il pregarvi con proponiamo inoltre il decentramento operativo nell'intero Nord resta Area omogenea per cultura e per potenzialità area prossima ai mercati estere i più sensibili alla concorrenza internazionale
Questo centro dovrebbe anche costituire come quelli da realizzare in altri luoghi della penisola italiana caposaldi di attività per il rafforzamento la presenza cooperativa nel territorio
E per un dialogo costante e costruttivo con le istituzioni locali religioni province e camere di commercio in primis grazie
Alla fra l'altro incidente Confcooperative Agrigento Calogero sardo
Carico operatori cari delegati signor Presidente
C'è in questa Assemblea abbastanza carne al fuoco per fermarsi a riflettere ad interrogarci e a darci delle risposte anche attraverso il nostro dibattito il Presidente Marino nella sua dotta brillante e puntuale e lungimirante relazione ha parlato tra l'altro di Europa
Ci dobbiamo però adesso chiedere se la realtà del Mezzogiorno e quella siciliana consentimi presidente in particolare si riconosce nel modello che i nostri governanti hanno presentato nelle sedi europee
Una realtà che necessita della soluzione dei due problemi annosi criminalità e disoccupazione
Su cui tutte le forze sociali e politiche si devono battere confrontare per le relative soluzioni non può esserci modello di sviluppo se questi due fenomeni continueranno a condizionare la nostra crescita
Il rischio è che lo sforzo di allinearci al progetto Italia alla fine ci vede aggregati ad un progetto in cui potranno essere collocate sono le realtà che non intendono contribuire a risolvere questi problemi
Molte ed incisivi sono stati gli appelli rivolti dalla Chiesa attraverso l'autorevole in parole del Santo Padre e di molti vescovi e cardinali per sensibilizzare le comunità del sud contro la criminalità organizzata
Certo un linguaggio che solo la Chiesa fino ad ora ha usato e arrivata credo ancora che anche la complicata da Confcooperative parte un messaggio forte contro tutti coloro che sono collegati ai fenomeni di criminalità
Credo comunque che non bisogna sentirsi soli ma reagire tutti assieme
Solo così
Possiamo partecipare a debellare questo fenomeno e contribuire a una sforzo che lo stato attraverso i suoi uomini migliori le forze dell'ordine e magistrati sta portando avanti per debellare la criminalità organizzata
Bisogna investire molto materialmente culturalmente nelle fasce cosiddette povere
Della realtà meridionale le iniziative possono essere tante dalle attività sociali a quelle formative intese come apprendistato per l'inserimento nel mondo del lavoro
Inizia da qui la fase più delicata la creazione di un mondo del lavoro ne parlava bene ieri larga raggiunto dalla CISNAL resi
Gli sforzi ci sono stati ma ad essi non hanno fatto seguito risultati positivi
Un esempio voglio portare dalla Sicilia
Purtroppo negativo l'utilizzo della legge del sull'occupazione giovanile che ha avuto come principio ispiratore quello di alleviare la disoccupazione ma che purtroppo ha creato nella maggior parte dei casi Lusi ogni e spreco di risorse finanziarie
Questi due fenomeni assieme alla mancanza di infrastrutture e servizi collocano il Mezzogiorno è particolarmente la mia regione fra le aree da sviluppare sul piano socio economico
Siamo preoccupati caro Presidente per gli ultimi dati statistici che presentano alla Sicilia assieme ad altre regioni meridionali come il fanalino di coda di un Mezzogiorno diviso nel quale insistono regioni che si sono allineate al progetto Italia
Ed altre che non riescono a seguire passo bisogna affrettarci tutti insieme tutta assieme ad interrogarci sul perché ciò sia successo
E dare con urgenza delle risposte non a parole ma nei fatti che ci consentono di rientrare nel processo di sviluppo di un Mezzogiorno che deve crescere in modo uniforme ha fatto piacere stamattina sentire le parole anche dal presidente
Della Federcasse perché le banche le casseruole molto possono fare per debellare quindi per aiutare la crescita di questo
Di questo sviluppo su nei confronti degli amici o dal Nord
Che ci hanno criticato per una certa cultura assistenzialistica noi rispondiamo che non è assistenza l'utilizzo di risorse finalizzate allo sviluppo
Ecco forse in questo che abbiano sbagliato le risorse non sono state programmate occorre che le stesse siano impiegate in modo mirato e selettivo
I soggetti che devono quindi gestire le nuove risorse non possiamo che essere noi stessi che viviamo in questa realtà che dobbiamo chiedere Alleanza e collaborazione ai gruppi del mordi in termini di collaborazione e non di subordinazione
Economica e culturale con le conseguenti mortificazione professionale
Forse il vero dramma del Mezzogiorno è proprio la professionalità non bastano le genialità l'intraprendenza il senso degli affari che pone può solo che pure sono dati necessari ed indispensabili nelle attività imprenditoriale ma danno non spaccio economico solo Calisti col provinciale
Opportuno invece la formazione di quadri e dirigenti nelle varie attività sociali economiche e politiche
Per favorire la crescita del Mezzogiorno bisogna quindi che tutte assieme
Di usciamo a programmare lo sviluppo facendo degli sforzi e sacrificando anche delle opportunità che possono portare un vantaggio al singolo e non alla collettività
Arrivato il momento di accantonare interesse di parte bisogna costruire assieme
Ed è su questa strada che va contro cooperativa deve poter camminare
Quindi sono d'accordo che si crei questo tavolo di concertazione insomma altre forze sociali e quindi a degli istituti bancari che nel presente Marino
Che questo punto questo è il pronto sul Mezzogiorno venga portato tra i primi punti che questo nuovo Consiglio nazionale che uscirà da questa Assemblea
E i potrà e approntare amici cooperatore delegati concludendo queste brevissime riflessioni
Con l'augurio la convinzione che l'attuazione concretizzarsi delle cose dette che direte potrà mettere la Confcooperative il Mezzogiorno nelle condizioni di partecipare allo sviluppo grazie grazie
Sessanta mantenuta nei limiti previsti
Che hanno Elio cucini
Collini delegato dalla Liguria cioè
Allora passiamo a
E
Forse io rischio di cadere in un rituale formalistico dopo tutti gli apprezzamenti che ha avuto con la relazione del presidente
Ripetere che alcune valutazioni che abbiamo fatto all'interno dalla dalla creazione Liguria
Abbiamo apprezzato la relazione
E vogliamo spiegarne le motivazioni perché mirata nelle analisi dell'alla valutazione dal quadro politico economico
Ma è un fatto importante che ha tutta una serie di indirizzi programmatici negli obiettivi che si proponga la regolazione
C'è un fatto nuovo che questa relazione cadde
In una situazione di ordine politico nuovo innovativo abbiamo parla prima volta la sinistra all'interno dalla coalizione dell'Ulivo al Governo
Abbiamo cambiali aperte
Ancora
Con l'Ulivo
Vincitore delle elezioni
Dall'Offerta che alla presidenza dalla Confcooperative aveva opposto a D'Alema e compiti
E colleghi nell'incontro dal ventuno marzo che è stato fatto molto propositivo perché alla Confcooperative a indirizzato il suo indirizzo politico prima
Dall'avvenuto a forma di governo e allora credo che oggi noi siamo alla vigilia di un fatto nuovo
Tutti vincitori e vinti parlavano del lavoro e dell'impatto per il Sud
Oggi credo che nei primi cento giorni di propri si iniziava a veramente
Ad entrare nel merito dei due questi grandi dramma che al Paese
Sta vivendo parca il traghettamento parlo Europa
Non avviene solamente con alcune formulazioni di macro economica finanziaria ma viene essa abbiamo lo stato sociale basato sul lavoro sale su tutto
Entra in un meccanismo di costruire una vera società italiane
Oggi è vero che abbiamo la crisi dal Sud ma abbiamo anche con la crisi la mappa delle ho parlato chi vi parla la Liguria a un indice di disoccupazione
Giovanile non giovanile tra i più alti all'interno del territorio
E allora se entriamo velocemente che alcuni flash
Incominciamo a vedere questa politica dalla concertazione permettimi Marino dipartiva rammenta un apprezzamento
Subito ho ho avuto un minimo del risentimento perché avevo letto male alla cosa
Oggi sono fermamente convinto dalla tua ragione la concertazione non può essere un patto ma ha scalato dalla Federmeccanica apra verso la Confindustria e le organizzazioni sindacali
Tutte le forze sociali
Devono essa va ad un unico tavolo se è vero che è cambiato lavoro se è vero che al lavoro manca legga avanti impresa e manifatturiere tradizionali all'interno dalla nostra società
Sono finiti
E allora
Poniamo molta attenzione al punto cinque dalla relazione di Marino che potrebbe essere un grande messaggio che esce da questo congresso per un tavolo veramente nuovo efficiente e funzionale all'interno di questa
Politica dalla concertazione e noi dobbiamo porre due grande problema
Ma noi possiamo come i dati che abbiamo due milioni e mezzo di soci non so quante migliaia di miliardi di fatturato
Cominciare a pensare che la democrazia economica nominare un rapporto Sector dei vincitori politici più privato
Meno pubblicò più pubblico meno priva sì per il quale
Mentalmente
Quale garanzia
Di democrazia economica oggi può dare il sociale laptop razione che è l'unica struttura giuridica che riesce a coniugare capitale lavoro e solidarietà
Io credo che in questo ragionamento dalla politica concertata vada posta una pietra miliare su un nuovo modo di vedere nel sistema degli appalti
Non ci può essere una coniugazione tra meno costo e a vere efficienza qualità
Sì correttezza erano merce remunerazione per i soci
Io siccome i tempi sono molto Brad voglio chiudere
Con due flash
Un mondo sul partito della cooperazione credo che su questa cosa lo voglio dire parecchio testimoni gli amici genovesi Ciocchetti al comma io col mio non sarei mento a me alla realtà ligure
Nel protocollo CISL accolte uno dei miei primi problemi che mi sono posto
Che lei ha la centrale cooperativa non avevamo riferimenti di ordine politico se non le occasioni dalle amicizie o di altro
Queste idea che pone Marino è molto importante
A vere dentro il sistema elettivo li amici dalla comparazione che certamente saranno i portatori dell'idea vizi politici e avranno sostenga dal sistema dalla comparazione
Io credo che questa cosa vada approfondita in modo serio vada valutato Marche è importante
L'ultima cosa veramente e chiedo scusa per queste venti secondi
L'obiettivo dall'unità organica
Io stavo caro Presidente che assomma già stato bocciato all'interno dalla mia esperienza sindacale
Ragioniamoci
Con un'attenzione la cultura all'esperienza che ognuno di noi ha è diverso e l'obiettivo da perseguire senza prefiggere tempo
Credo che il ragionamento parta bene Barcaccia rifiuta dal Papa per dare attivo che errate proprio stagnazione di tutta le possibilità di dibattere di di discutere
Se questo ragionamento diventa indispensabile quei nuovi orizzonti che sono sempre più di un mercato dalla foro comunitario e sempre meno nazionale ragioniamo ci conforta coinvolgimento di tutta la base
Farò un decreto verticistico su un processo unitario faremo la fine di un'esperienza che purtroppo vissuta e non vorrei repertarla grazie grazie
Richiama espressamente Angelo grassa difendere abitazione
Grazie presidente
Carlo Marino
La tua relazione e talmente esaustiva delle varie problematiche che interessano la cooperazione che è difficile affrontarne qualcuna senza trovare in essa stessa le risposte
Tuttavia proverò
Porre alla attenzione per l'Assemblea alcune considerazioni
La presenza ormai costante alle nostre assemblee di una forte di una folta schiera di personaggi della politica dell'economia e delle istituzioni
Ci consente di poter dire dopo anni di impegno
E diamo atto a questa Presidenza che la Confcooperative e considerata un soggetto politico interessante
Tuttavia al di là delle allettanti affermazioni del signor Bini
Siamo convinti
E lo abbiamo constatato in queste ultime elezioni che per il mondo politico la cooperazione le cooperative e la cooperazione in generale rappresenta una realtà economica in qualche caso interessante un po'fastidiosa ma sicuramente marginali
Una realtà comunque di nicchia nell'universo delle imprese italiane della produzione
Se si tiene conto infatti che nella sola regione del Veneto beh imprese private di capitale producono ben il dieci per cento del prodotto interno lordo nazionale circa cento mila miliardi
Ci rendiamo conto di quanto limitata sia
Va valenza produttiva in beni e servizi della intera realtà cooperativa
Tuttavia la cooperazione
Nel sociale
Non teme
Alcun confronto quando svolge la sua funzione sociale
Nei confronti di soggetti economicamente deboli ed indifese nella valorizzazione delle produzione qualificazione dei prodotti nell'organizzazione del lavoro e dei servizi solidaristici nelle città e nei quartieri
Nel garantire un'abitazione a chi ne ha effettivamente bisogno
Bene fa il presidente
Quando non perde occasione per ricordare ai rappresentanti della politica del governo che favorire e tutelare la pluralità delle espressioni imprenditoriali
E garanzia di libertà e di democrazia
Ed è proprio quando esalta la funzione soprattutto sociale della cooperazione
Identità cooperativa
Identità che va coltivate rinnovata e mai sostituita
Con falsi valori che minerebbe era alla radice la sopravvivenza delle cooperative oggi più che mai impegnate a fronteggiare i forti mutamenti in atto nella società contemporanea
Anche se con una punta di orgoglio la relazione presenta però spunti problematici e nodi da sciogliere in merito agli obiettivi alla missione e ai limiti dell'organizzazione
Il Presidente ci invita a riflettere se alle soglie del Duemila il modello cooperativo e ancora attuale
Se la solidarietà come valore in sé
Senza il vincolo dell'efficienza giustifica l'esistenza dell'impresa cooperativa
La solidarietà amici bisogna che ci rendiamo conto senza l'efficienza è un costo che la società non può più pagare da qui l'invito che la relazione ci rivolge ad individuare settori nei quali è bene che l'impresa cooperativa si inserisca sviluppi nuova cooperazione
Ritengo che questi spazi
Al di là dei settori tradizionali che vanno comunque consolidati e per i quali ancora oggi la cooperativa è punto di riferimento Comi come ladri alimentare l'abitazione il sociale il credito
Questi spazi dicevo vanno ricercati nella città
Solo le città medio-piccole le grandi aree metropolitane che sono sede di sviluppo economico e sociale e perno dell'economia nell'immediato futuro
In esse c'è bisogno di riqualificare di risanare le periferie di dare risposte abitative c'è bisogno di valorizzare i beni culturali
Ed artistici di sviluppare attività sociosanitaria ed assistenziale fornire ed informare di informare sviluppare attività per lo sport e il tempo libero
Una miriade di attività
Tese a garantire dignità e sviluppo alla persona umana
Con questo
Amici voglio dire che bisogna dimenticare in modo di e bisogna delimitare in modo mirato il campo di azione della futura nuova cooperazione
Per evitare di ripetere l'errore del punk cooperativismo
Che fa del male a chi intraprende e all'immagine della cooperazione momenti in cui non ha sbocchi
Focalizzare gli obiettivi formulare progetti credibili per le città coinvolgendo in modo attivo l'associazione dei comuni italiani
Per delineare definire insieme proposte legislative che influiscono sulle risorse necessarie sull'adeguamento delle politiche fiscale
Sono impegni che vanno portati avanti con urgenza si prega di concludere per lo sviluppo per sviluppare progettualità nella città nei territori occorrono soprattutto risorse umane adeguati ai livelli organizzativi efficienti
Il tappo allo sviluppo nell'organizzazione sta proprio nella sua inadeguatezza rispetto al post moderno che avanza
Ed è e e dalla carenza di mentalità progettuale
Delle nostre strutture territoriali
Comunque
Sono fiducioso nella capacità dell'organizzazione di trovare in se stessa l'entusiasmo e la forza del suo rilancio gli stimoli ci sono un ottimo lavoro è stato fatto un certo rinnovamento della classe dirigente è un fatto già scontato occorre rimboccarsi le maniche di insieme procedere verso il futuro
E quanto mai urgente che tutta la cooperazione di Confcooperative faccia un salto di qualità che prenda decisioni coraggiosi che si apra all'esterno che crei rapporti interni sinergici
Per dare efficacia complessiva alle potenzialità di ogni settore che aumenti i parametri di efficienza nei servizi
Questo ci viene chiesto se abbiamo l'orgoglio di essere riconosciuti come un sistema di imprese utile ed efficace e questo dobbiamo impegnarci a fare nell'immediato futuro
Valorizzando ai vari livelli e tutte le risorse umane interne bisogna riscoprire l'entusiasmo
Di una volta e comunicarlo a tutti soci collaboratori bisogna fare immagine nei territori dove operiamo bisogna uscire dalle catacombe del difensivi ritmo
Per perseguire obiettivi per poter realizzare concretamente i progetti da definire occorre una forte coesione tra i livelli dell'organizzazione la Confcooperative nazionale è stata uno debba Lucardo contro quanti in Parlamento hanno tenuto posizioni fortemente ostili alla cooperazione tentando di scippare alle cooperative quelle poche agevolazioni che loro erano rimaste Reagan molti di più
Sarebbero stati danni fiscali alle cooperative se il sistema di Confcooperative non avesse funzionato
Dobbiamo quindi prendere sempre più coscienza che l'organizzazione centrale non è una sovrastruttura inutile e costosa ma una sua funzione importante
Avendo anche il compito di vigilare costantemente sull'evoluzione legislativa e sulle politiche economiche
Tempo scaduto
Abbi pazienza così infine agricolo
è stato detto in altra occasione che l'unificazione del movimento cooperativo e un valore e un obiettivo da perseguire occorre essere decisamente reattivi a questa questione
Occorre cioè impostare un'ipotesi di lavoro anche a medio e a lungo termine occorre aprire laboratori sperimentare di unità nell'ambito di federazione unioni territoriali mature
Sulla questione delle Autonomie
Alla fine
Nella relazione il Presidente Marino ha dato grande rilievo alle unioni territoriali definendole la vera base della vita politica organizzativa ed attiva del territorio
E Unione provinciali sono i veri responsabili originari delle proprie realtà gestori delle attività di servizio promotori e Guido dello sviluppo delle cooperative che operano nel proprio territorio
Questo perché in esse si concretizza la volontà della base sociale si esplica l'ha dato un la democrazia diretta si attua o dovrebbe attuarsi
Devo devo purtroppo chiude trecento
Pensando ai sette Minotti sei megattere undici calcio sì leggi l'ultima frase per cortesia quindi
Senta lei viene oggi era diciamo la devo mise a ritirare
La partono invece aperto ti concludo
Un
Ieri abbiamo chiuso la Assemblea con un'ora di anticipo rispetto al previsto un un quarto
Per mancanza di interventi questa mattina avere solo Grecia e quanto abbiamo però sedici allora bisogna anche tenere conto che quando si viene a un'assemblea nazionale non si viene per la seduta in auto che ritrae come il prete che fa la predica ovviamente ai presenti che sono tutti convessa davvero disposti per io l'ho fatto per gli assenti
L'ho fatto per coloro che ieri potevano intervenire non l'hanno fatto oggi siamo costretti nei tempi e abbiamo moltissimi interamente quindi giusto l'intervento del presidente dell'Assemblea
Di rispettare rigorosamente i tempi che ci siamo dati concludo presidente un minuto per contro veramente
Quindi se è così io credo che
La questione delle autonomie non è una questione da affrontare in termini così come sono stato affrontati in precedenza ma l'organizzazione centrale
E l'organizzazione centrale che è bene che i suoi diritti supremi alle organizzazioni territoriali sotto viale ma al contrario organizzazione centrale non è l'organizzazione centrale che bere che sui diritti ma al contrario è l'organizzazione centrale che deve garantire tali diritti a coloro che effettivamente sono la base dell'organizzazione c'ero le Unioni provinciali grazie
Grazie qualità un saluto al direttore dell'ufficio pastorale del lavoro dono Mario coperti che porta il saluto dalla Conferenza episcopale italiana
Buongiorno a tutti gli do lettura del messaggio di mosse di sua eccellenza monsignor Ennio Antonelli segretario generale
Gentilissimo signor Presidente la ringrazio vivamente dell'invito di partecipazione all'assemblea nazionale delle Confcooperative che si terrà a Roma nei giorni due tre maggio mille novecentonovantasei che l'ha voluto gentilmente farmi pervenire non potendo prendere parte di persona questo importante momento della vostra organizzazione mi è caro a far pervenire a lei ai dirigenti nazionali e a tutti i convegnisti il mio augurio sincero di un proficuo lavoro assembleare
La Chiesa italiana guarda con attenzione e segue con interesse pastorale l'impegno dei cristiani nei vari ambienti di vita ad essere testimoni del Vangelo della Caritas che incide fa nuova la storia degli uomini
L'impegno cooperativo costituisce una nobile e ricca tradizione del movimento cattolico italiano ed ha saputo farsi interprete responsabile dell'insegnamento sociale della Chiesa
Nell'attuale momento storico segnato a vari livelli da nuove e stimolanti sfide
Siete chiamati a rimotivare a rilanciare la vostra presenza come autentica espressione cristiana della solidarietà del servizio della condivisione e della corresponsabilità
Il Dio che nel suo figlio Gesù chiama ogni uomo a cooperare alla sua opera di creazione di salvezza ispiri e guidi le vostre scelte affinché in coerenza con i principi cristiani che sono alla base del vostro impegno
Sappiate essere nel mondo variegato delle attività umane testimoni sinceri della novità evangelica dell'amore che sa farsi prossimo ad ogni fratello soprattutto ai più poveri e ai più deboli
Seguo con interesse i vostri lavori nella speranza che si inseriscano pienamente nella sollecitudine pastorale che la Chiesa italiana sta vivendo al servizio di una nuova società in Italia
Assicurando a tutti le ricordo delle preghiere rivolgo a lei ai partecipanti alla vostra assemblea il mio cordiale saluto e la mia benedizione Ennio Antonelli segretario generale
Grazie Mario per
E vorrei aggiungere anch'io due parole ho preparato un testo ma so che siete un po'a corto di tempo cercherò di improvvisare lasciando poi il testo cercando di venire incontro un po'anche a questa esigenza di necessita di tempo naturalmente il mio saluto a tutti quanti nonché ecco anche che segue per conto dell'Ufficio nazionale la formazione religiosa e la vostra associazione saluto al presidente a tutti voi
Ecco mi rendo conto che quando si portano i saluti sovente si rischia di dire parole dei convenevoli soprattutto poi se sono dei preti come veniva detto prima si rischia di fare la predica ecco quello che proprio non vorrei fare questa mattina
Ma vorrei soltanto richiamare alcune preoccupazioni che stanno a cuore alla Pastorale sociale del lavoro in Italia per fare questo vorrei rifarmi una pagina del Vangelo
Credo che la parola di Dio si è una parola che insite nella nostra vita nella misura in cui la cogliamo come una parola utenti Ca'lo una parola da portare come esempio ma una parola che può cambiare profondamente la nostra vita
Io quando penso al mondo della cooperazione mi viene in mente un episodio particolare del Vangelo che credo tutti voi conosciate bene
E delle più l'episodio della moltiplicazione dei pani quando Gesù si trova con la folla e vede che la folla bisogni decide di sfamare tutti
Ecco in questo episodio mi pare di cogliere un po'un segno della vostra presenza ma anche alcune sfide che riguardano oggi il presente del mondo della cooperazione ecco prima di tutto voi sapete che in quell'episodio se un po'lo scontro di mentalità gli apostoli si accorgono che tardi dicono Kristova congedati mandali manda l'idea che vadano a cercarsi da mangiare e Cristo risponde dicendo dategli voi da mangiare
E proprio lo scontro di mentalità da una parte gli apostoli la mentalità della delega dall'altra Cristo che ha la mentalità del farsi carico della cooperazione diremmo noi
Ecco lo scontro di mentalità che credo voi continuamente To chiatte comando ancora oggi attuale quanta gente dice ma congeda lì si arrangino si diano da fare e dall'altra la mentalità di farsi carico a me pare queste sia proprio un po'la prima grossa sfida che siamo chiamati tutti quanti ad affrontare una sfida che attraversa anche il mondo della cooperazione ecco riuscire veramente a far sì che questa mentalità
Contraria la devi da questa mentalità che si assume responsabilmente i problemi sia una mentalità che diventa cooperazione diventa azione diventa un farsi carico e credo che la vostra presenza il vostro impegno l'organizzazione che state dandovi state dando vi sia proprio in questa direzione e cercare di far crescere questa prospettive a questo impegno e mai come oggi credetemi penso sia necessario maturare queste essere seni che possibile questa mentalità nuova
Una seconda provocazione che mi pare interessante emergere da da questo brano
E il fatto che salentine ci fermiamo questo episodio sul miracolo eclatante Cristo un certo momento dà da mangiare a tutti e dimentichiamo che c'è un miracolo prima molto semplice
Il fatto che qualcheduno è disposto a mettere al servizio degli altri due padrini e i cinque peli cinque pani e due pesci quel poco che si era e con il vero miracolo e proprio avrà trovato gente che è stata disposta iniziare dei piccoli segni e qui mi pare di cogliere una seconda provocazione che riguarda il mondo della cooperazione mondo della chiesa avere il coraggio ancora oggi di partire dei piccoli segni di cooperazione molte volte pensiamo che non sia possibile fare niente di fronte ai grossi problemi della Società italiana pensata al problema della disoccupazione giovanile soprattutto al Sud
Pensate al problema della disoccupazione anche delle persone in età adulta pensiamo alla crisi dello stato sociale pensiamo a tanti altri problemi che ci riguardano da vicino ecco credo che da questo brano emerga proprio una provocazione precisa
Avere il coraggio di porre di questi gesti semplici che cominciano a incidere nella storia di una società e credo che questa provocazione riguardi anche voi ed è un po'una collaborazione che l'ufficio vorrebbe portare avanti con voi
E i segni di disponibilità da parte vostra sono molto significative molto belli riuscire a far crescere non soltanto la mentalità della cooperazione del da farsi carico dei problemi ma anche la volontà di porre dei gesti concreti di solidarietà
A partire proprio dei problemi più drammatici che molta gente vive in Italia
Un terzo aspetto che volevo lasciarli un po'come stimolo come sfida sempre da questo brano e il fatto che Cristo ha di fronte alla necessità oltre compiere il miracolo oltre il cambiamento di mentalità che insegnerà degli apostoli Cristo si mette ad insegnare a quella gente punta sulla formazione
Ecco oggi la parola formazione diventata un po'uno slogan tutti parlano di formazione di RAI che è diventato un po'è uno di quei luoghi comuni molto molto praticati da tutti il rischio è che alla formazione non sempre corrisponda qualche cosa di autentico ecco per la Pastorale sociale del lavoro in Italia
Abbiamo ci siamo dati come programma proprio questo di puntare sulla formazione e sulla formazione Dellai carte Dellai Kato associato e e tra questi naturalmente ci siete anche voi e quindi il desiderio di instaurare una collaborazione profonda con le varie cooperative perché possa crescere questa opportunità formativa anche sul versante religioso anche sul versante direi della formazione cristiana
Nel momento in cui il movimento cattolico in Italia sembra un po'disorientato credo che se un punto preciso su cui dobbiamo puntare ed è proprio il quello che riguarda la formazione e la formazione cristiana
E mi pare che le iniziative le esperienze da questo punto di vista non manchino proprio con le Confcooperative voglio ricordare due esempi dei tempi del Piemonte e del Veneto
Dove sono in in atto delle significative collaborazioni mi auguro possano crescere a livello nazionale
Un ultimo spunto di riflessione che intendo offrirvi muove ancora dall'episodio evangelico
Nasce dal fatto che quando questa gente
Riceve il miracolo di Gesù diventa un agente ridiventa popolo diventa una realtà organizzate diventa veramente un popolo che ha delle prospettive
La formazione che Gesù da il cambiamento di mentalità dei discepoli dà disponibilità dei pochi pani e dei pochi pesci messi a disposizione cambia in profondità le prospettive di quella gente che diventa così il popolo comune avvenire è un progetto
Anche l'impegno cooperativo nella misura in cui riesce aria attingere alle fonti della vostra tradizione d'ispirazione cristiani
Saprà essere una presenza chi offre prospettive nuove alla gente insite nella società come luce sale lievito che fa fermentare la massa oggi si discute molto sul movimento cattolico in Italia e sulle sue prospettive e in questo dibattito sono convinto che anche la vostra associazione saprà portare il suo contributo
Il cambiamento della situazione non deve farsi rimpiangere il passato o sognare un avvenire improbabile ma piuttosto stimolarlo sì e disegnare una presenza dei cristiani nel sociale
Che sia Segni e testimonianza di questo mondo nuovo e va in Sedico di vedere l'uomo e le cose che sa andare al di là di una prospettiva puramente intramontabile senza comunque disertare la storia
La Pastorale sociale del lavoro vuole camminare con voi in amicizia e semplicità per cercare con voi questa presenza che sa sognare Ezzelino nuovi e Terra Nuova senza distaccarsi dalla storia
Terminando il mio saluto non vorrei che queste mie parole venissero interpretate come un programma ho una richiesta da parte dell'Ufficio nazionale nei confronti delle colf cooperative
Non rientra nelle mie competenze nelle mie intenzioni né nella visione Clèzio logica del Vaticano secondo dare indicazioni precise all'impegno concreto dei laici nel mondo
Gli spunti di riflessione che gli ho proposto le collaborazioni che ho indicato rientrano piuttosto della volontà di servizi e di compagnia che la Chiesa italiana nei confronti dei laici impegnati nel mondo affinché sappiano essere segno e strumento di quella grande speranza di cui siamo portatori e di cui siamo debitori nei confronti della gente di oggi
Affinché sia ancora credibile quanto l'evangelista Marco ci dice nel racconto della moltiplicazione dei pani proprio al termine del miracolo
Tutti mangiare uno e si sfa Marano e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci
Questo il miracolo che potete fare ancora voi farsi veramente che cresca questa possibilità questa nuova mentalità questa nuova cultura per cui si è ancora vero questo miracolo che Iddio può contare con gli uomini grazie e auguri di buon lavoro
Ringraziamo canario no e aggiunge che abbiamo tra di noi da un percorso e non li cerco stanze ci aiutarci conforta
E la ringraziamo vivamente ma anche della sua presenza
Grazie franchezza
Dovrei chiamare Montini di Bologna
è scritto soltanto Mondini Bologna se no
Vado velocissimo
Ho già parlato
No faccio presto
C'è una una una premessa che questa già la storia della Cooperativa ceramica è segnata
Nel mille ottocentosettantacinque dal patto di fratellanza cioè i soci che litigavano per motivi politici
Scrivono che è più importante il lavoro per loro e per le loro famiglie piuttosto che litigare per motivi politici Esterni e stranamente inserito ventidue anni di storia il periodo più brutto è quando mancando l'autonomia si veniva qui guidati dall'esterno
Un'altra premessa credo che si è sottintesa ad alcune affermazioni che farò e cioè che nella cosiddetta Prima Repubblica se è stata una troppo forzate identificazione fra servizio pubblico è stato de Rita dice che il soggetto deve alimentare la capacità relazionale io credo al contrario che la capacità relazionale è conseguenza dell'esserci di un soggetto
E il soggetto cooperativo è la persona il socio imprenditore
Sarebbe forse necessario che si aprì se un dibattito sulle esperienze per capire i modelli gestionali e organizzativi e imprenditoriali che caratterizzano le nostre cooperative
Non si può parlare di moralità del mercato se non si parte da questa riflessione interna alla singola cooperativa
Sempre De Rita dice che occorre parcellizzare ed entrare nella cultura della piccola e media industria
Io penso che il blocco del capitalismo italiano è che esso è familiare dalla grande dalla grande alla più piccola delle in paese
Non c'è divisione dei ruoli fra proprietà e gestione questo ingessata non permette la partecipazione azionaria il passaggio da i botta i capitali di rischio all'azionariato diffuso
Come è gestita questa divisione di ruoli nelle cooperative
La missione cooperativa
Non è alla pastorale o la missione
Questo è compito del credente la missione cooperativa sta nello sperimentare vivere e far vivere l'esperienza che sta alla base degli articoli della Costituzione sulla libertà di aggregazione e sulla sussidiarietà
E sussidiarietà non va scambiata come ha fatto il presidente del Consiglio Dini con la parola decentramento la missione della cooperazione è perché esista la società civile come capacità della persona nella libertà di associazione di rispondere ai propri bisogni di lavoro di educazione e di assistenza
La cooperazione è un termometro della democraticità e dell'efficienza di una classe politica l'efficienza di uno Stato moderno va anche nel permettere fattivamente al popolo di rispondere ai propri bisogni
Spesso diciamo che non nascono nuove cooperative dove sono i luoghi della dottrina sociale cristiana non la memoria di un fatto lontano nel tempo che non esiste più
Dove all'interno delle associazioni e dei movimenti ecclesiali si fa dottrina sociale cristiana
Forse il problema è quello di ripartire dal Daily
Io credo di essere una persona partita dal Daily le cooperative e Coop le cooperative nella quale mi sono impegnato nelle quali ho lavorato hanno dato origine a non meno di sette ottocento posti di lavoro
In una politica che è diventata virtuale e psicologica non si può non ripartire da da
Da questa società civile
Che è fatta dai movimenti delle associazioni delle parrocchie e a riportare la dottrina sociale cristiana come il fondamento sul quale costruire altrimenti lo scadimento sarà che non esistendo più la società civile e chi latini in piedi ci sarà il dominio della politica il servizio che possiamo renderà la politica è quello che esista la società civile
Io sono pagato dalla mia cooperativa per fare questo e non per fare politica
Quindi non accetto
Di incontrare nessuno io personalmente in maniera pregiudiziale giudicandolo per chi ha votato il problema essere uomini della società civile dentro la storia di tutti i partiti italiani
Entrambi
Do la parola Sergio Bonetti presidente dell'Unione di Lombardia
Grazie presidente
Io farò un intervento così un po'a Flash schemi visto il tempo e ormai credo che moltissime cose siano stati dette
Voglio evitare poi mettiamo agli atti
Noemi gli OP chiamai
Noi diamo agli atti anche interventi non detti allora
Che si respira oggi in questa Assemblea un'aria lui scampato pericolo risultato elettorale le parole del presidente del Consiglio Dini e del ministro per undici anni ci fanno sperare senz'altro sulla fine delle ostilità preconcette nei confronti delle cooperative
Non vorrei raffreddare però l'entusiasmo ma credo che i problemi della cooperazione emersi durante i nostri dibattiti assembleari sono ancora tanti e non ci consentono di dormire sugli allori
Del resto la relazione del presidente Marino ad ogni passo ce lo ha ricordato con puntualità
Dai problemi politici l'adeguamento
Delle leggi sulla cooperazione i problemi fiscali e socio lavoratore al non profit problemi agricoli dei soci lavoratori problema degli appalti del credito e il problema dell'euro dell'Europa
L'opera svolta dalla presidenza Marino è stata in questi quattro anni capace di salvaguardare la cooperazione da tutti gli attacchi e dobbiamo servire veramente grati
Qui diventa addirittura così difficile fare i complimenti a Marino visto e considerato che ne ha ricevuti veramente una bordata questo significa e
Grazie
Significa che ha saputo interpretare in maniera ottimale sentire lo spirito dei cooperatori
Vi sono però i problemi organizzativi e su quelle io vorrei dedicare un attimo delle mie riflessioni anche perché sono più vicini e più consoni al mio all'anno mio stile a mio modo di operare
Ci è stato ricordato che in questi quattro anni si è proceduto a proceduto a snellire ad adeguare l'organizzazione centrale accompagnando
Le federazioni a una ristrutturazione ristrutturando il personale gli obiettivi posti dell'ultimo congresso che io mi sono andato a leggere
Nel novantadue credo siano stati in gran parte raggiunti non dobbiamo però sottacere che dalle assemblee provinciali e regionali della Lombardia
Almeno per quanto assoluta conoscenze io sono emersi chiari e forti alcuni problemi e diverse preoccupazioni
Già ieri qui alcuni amici lombardi che sono intervenute mi pare che le abbiano opposti alla vostra attenzione
Sulla questione politica e i principi generali ci identifichiamo come ho già detto totalmente nella completa relazioni Marino come sempre ha saputo tracciare con efficacia i problemi indicarci con grande incisività
Lucidità la rotta per il nostro futuro la nostra futura navigazione
Però vero Marino ti ricordo quanto continuamente ci dicevi anche in altre assemblee
Che era dovevamo imparare a navigare nel mare aperto ora siamo nel mare aperto ecco per dirla anche con Scalvini in mezzo alle rapide di un fiume
Dobbiamo attrezzarci per affrontarle e si abbiamo chiari problemi e gli obiettivi e divini oggi prioritario il problema organizzativo
Oggi è tempo di dare risposte ai cooperatori ed accettare con coraggio le sfide
Che tu stesso hai posto nella tua relazione
Dopo quattro anni di intenso lavoro ed è analisi che sin qui sono state fatte proposte sulle strutture del nostro utilizzazione ultima in ordine di tempo il quarto rapporto sullo stato dall'organizzazione del marzo novantacinque
Dell'ottimo Marino che anche qui io voglio ringraziare a nome di tutti perché la sua opera ed avente preziosa di alto livello
Li abbiamo identificato a ciò salto perché già il presidente mi dice di stringere tutte quelle che erano gli obiettivi di quella conferenza
Credo che parte questi obiettivi siano ancora tutti da costruire dall'ultima anche dall'ultimo congresso si era capito che era necessario attrezzarsi per affrontare un'economia aperta europea e mondiale ci vuole un passo più veloce che richiede un'organizzazione pronta e rapida i cambiamenti
Ebbene ancora oggi credo che proprio non ci siamo chi di voi non ha la percezione della nostra eccessiva complessità e con non mi riferisco naturalmente un problema nazionale o regionale palo vado con organizzazioni in quanto tale che complessa elefantiaca ha bisogno di decine di passaggi prima di arrivare a delle decisioni
Dobbiamo darci apparati più agili e servizi più efficienti bisogna avere più coraggio di innovazione
Affrontare la nuova politica di servizio abbiamo già detto quasi tutti e tutti l'hanno sottolineato però bisogna che qui prendiamo Manno e riusciamo a realizzare un qualcosa per quanto mi riguarda credo che dovremmo
Fare un censimento per esempio delle unioni cooperative per verificare il loro stato
Quali tipi di servizi sono in grado di dare al territorio perché oggi le cooperative chiedono efficienza come dicevamo prima chiedono risposte sicure il peregrinare individuare stabilire una qualità minima sotto la quale l'Unione provinciale non posso andare
E verificare invece la capacità di altre unioni più forti più preparati che siano in grado di dare soccorso a queste piccole unioni per fare quel ragionamento che dicevamo prima con un collegamento in Rete
Naturalmente qui sin ci si inserisce il problema delle risorse
E non è un problema secondario ricordiamoci che alla fine anche grandi organizzazioni come abbiamo sentito l'altro giorno gli artigiani commercianti le piccole imprese in generale hanno sentito la necessità di unirsi per fare sentire la loro voce all'esterno
è chiaro che anche noi dobbiamo unirci primo al nostro interno cercando di trovare pur con tutte le cautele possibili e tutti i distinguo possibili tanti qui non non vado ad elencare
Un accordo con la lega delle cooperative con le altre centrali per essere più forti
Dall'altra cercare anche un collegamento con le piccole e medie imprese mi pare che qui si è stato già lanciato ma non solo a livello nazionale anche a livello regionale anche a livello provinciale perché ci richiamava De Rita mi pare
A questa necessità di uscire dal nostro dibattito chiuso interno introverso dove continuano a ripetere magari questi valori che ci portiamo appresso sempre certamente validi ti devono essere la nostra stella polare ma dobbiamo anche avere il coraggio invece di uscire parlare di queste cose
Ecco per questi Emilio dietro che Fondo sviluppo potrebbe avere uno spazio importante nella promozione del nostro immagine cooperativa diceva bene Marcelli ancora ieri lo dobbiamo agganciare le università agganciare e la scuola agganciare il mondo professionale perché il mondo cooperativo non è capito non è conosciuto è uno strumento complicato difficile e ancora per molti a spruzzo noi dobbiamo uscire da questo da da questo angolo in cui ci hanno messo ho molte volte ci siamo messi noi pensando di essere Rotelli niente vengo alla conclusione va be salto tutto
Un minuto correrò no dico solo due cose che sono credo importante indice
E temo che come diceva che lì anche tutta l'Inter morta io dico solo una cosa ha detto c'è la necessità di promuovere innanzitutto gli strumenti che abbiamo e che forse non valorizziamo sufficienza parlo a leggere Marcora
Per le aziende in crisi è una grossa opportunità ed è ancora poco colta per cui quindi chiamiamo il nostro impegno di cooperatori per promuovere queste questa legge la legge dedito a quarantaquattro che mi rivolgo agli amici del sud
Quindi se noi andiamo a vedere suo legge quarantaquattro che ha dato anche dei buoni risultati con nuove imprese che si sono create fra giovani
Le cooperative non ci sono le cooperative non sono decollate per cui si tratta di capire il perché è il modello cooperativo che non funziona siamo noi che non riusciamo a fare IMI
A far capire questo modello cooperativo
E poi ci ci sono leggi europee ma voglio finire con il discorso sulla Lombardia io dico mi pare che qui l'abbiamo già dichiarato in tanti la Lombardia farà la sua parte si mette a disposizione del movimento con le sue idee e i suoi uomini
Per per uscire da queste dalla fasi dell'idea andare a quella delle proposte intendiamo proporre al Consiglio prossimo dalla Regione Lombardia lei lavorazione di un modello per la riorganizzazione a livello regionale provinciale e provinciale delle unioni e di verificare concretamente la possibilità di sinergie
Fra i centri servizi
E soprattutto verificare se è possibile collegarsi con i consorzi che molte volte vivono vita esterna al movimento
E
Così attrezzarsi per dare come dicevo le risposte ai nostri cooperatori cercheremo la collaborazione punto di tutti i consorzi dei servizi collaterali chiederemo chiediamo una maggiore capacità progettuale a tutte le cooperative hanno gli stessi perché abbiamo capito che per avere anche le risorse dell'Europa bisogna essere in grado di predisporre Progetti che stiano in piedi e progetti che siano condivisi anche da altre realtà ecco cercheremo di collaborare con le banche dati e cooperativo che alla forma però nella garanzia fidi
Cercheremo L'Unità
Della cooperazione e soprattutto cercheremo di trovare nuovi spazi per le nuove cooperative workers buy out ed altri va bene dunque io ringrazio tutti
Viaggiate usurpato lungo ma grazie interamente come diceva mettendo agli atti tutto nell'intervento alla carpa disposto vorrei dire anche che abbiamo due interventi non Pondo oggi non pronunciati
Un ordine estense dalla Federazione della copertina in Alto Adige Hi Fai Saint
E l'altro che mi è stato portato del presidente dottor Luigi Angeli della Federazione delle cooperative di trenta purtroppo dovuto partire stanotte perché cinema ottantatré
Chiamo Giovanni Sambo Lonnie delineato dalla Toscana prende forma Cemmo Ronnie
E non c'è
Forse qualcheduno volesse rinuncia sembra quasi contenti perché
Grazie presidente però non voglio
Cari amici caro Presidente cuoca e leggo che il metano apertamente il variegato il nuovo
Della Toscana sono anche più del settanta per cento io sono uno di quelli non nuovi quindi dopo quattro anni non scusatemi se non rinuncio
Perché ho ancora la pretesa di non essere un vecchio sennò è anche Marino visto che nel settantasei con dedica qui c'ero io e c'era lui e altri
Dico
Spero Texel presidente giusto un po'elogiare ma insomma Carrisi non mi sento vecchio neppure io quindi almeno un rapporto con la pretesa di portarlo di provare a dire qualcosa
Io comunque un punto di partenza delle considerazioni che vorrei fare vorrei affrontare alcuni punti e problemi concreti visto che sono anni che vivo e opero nella cooperazione come tanti di voi
Punto di partenza dice la cooperazione come vista in questo momento qualcuno ha detto abbiamo superato le vendite superato difficoltà boss speriamo sia vero
Comunque a scatola chiusa io non compro nulla sono fiducioso ma non convinto perché ancora o da capire se la cooperazione è vista come una opportunità come un incomodo
Speriamo bene di amici e nemici de Rita ci ha detto che i nemici ne abbiamo di amici speriamo che ne abbiamo i nemici ha cominciato dalla stampa e purtroppo donare è una ampia verità
Io aggiungerei anche tanti politici come nemici forse perché non ci riconoscono come cooperative forse perché fanno viste di non conoscerci
I tempi sono cambiati speriamo bene io vorrei proprio affrontare il discorso del rapporto con il mondo politico dico coniati
Eravamo messi molto male mi sembrava di respirare cerco di andare per flash e se non lo faccio troppo lunga
Una un'aria di caccia all'untore domani dicevo speriamo oggi ecco oggi il presidente ieri ci è venuto qui Dini Treu
Hai riconosciuto giustamente quello che hanno fatto anche di buono per noi io credo però in questo momento ci siano chiari e scuri io vorrei parlare degli scoli cioè degli elementi che a mio giudizio voi non vanno tanto bene per esempio nell'ultima finanziaria
Sì escluso
La possibilità del recupero delle trattenute fiscali sugli interessi attivi dei capitali della cooperativa dal ritenuta d'acconto è diventata imposta sembra niente ma non è vero perché se vogliono o vogliamo che le cooperative si autofinanzia innanzi capitalizzano questo è un elemento che ha una rilevanza e questo è un elemento chi di voi ha un buon bilancio lo sa bene che va a incidere negativamente e sono dei soldi dell'attività della cooperativa che perdiamo e questo è un regalino dell'ultima finanziaria
Quindi dico non è che poi tutto vada bene scusa presidente
A tre euro al ministro del lavoro ma è sembrato essere candide affare il ministro io gli auguro che lo faccia perché almeno ci conosce
Speriamo che non ci misconosciuta
Però per esempio vorrei affrontare in merito al discorso col Ministero lavoro due punti il primo quello delle controlli è stata poi affrontato diffusamente anche compiutamente natura relazione Presidente
Sia per quanto riguarda la revisione biennale che quanto riguarda la certificazione del bilancio io ci ritorno per confermare che sono due punti che vanno visti rivisti e analizzati perché in particolare la certificazione del bilancio così come oggi concepita
Pone solo degli oneri economici finanziari e di lavoro alle cooperative senza un ritorno di utile anzi direi che bisognerà selezionare in modo diverso a quali cooperative è giusto o non è giusto
Fare la
Certificazione del bilancio e e vado avanti il secondo punto dicevo al ministero del lavoro e riferito alla liquidazione delle cooperative
Sia per quanto riguarda i rapporti nel nei tempi e nei modi delle procedure del ministero
La liquidazione coatta ai cede momenti in cui anche delle cooperative non vanno quindi si arriva alla liquidazione coatta
Oggi i tempi sono tali che il ministero se va bene decide dopo un anno il che significa troppo tardi per gli oneri e molto spesso anche perché arriva la dichiarazione del tribunale di fallimento
Quindi non mi sembra che sia una funzionalità che non ci auspichiamo sui modi e sulle procedure la normativa prevede che il liquidatore sia nominato su una Terna proposto dall'organizzazione di rappresentanza
Se non vado errato negli ultimi due anni
Le proposte sono state disattese nella quasi totalità
A questo punto il ministero se vuole cambino enorme ma se le norme non è cambiata credo che vedrebbe a rispettare altrimenti in termini accezione corrente si parlerebbe di abuso di potere io non voglio essere così duro ma la realtà è questa
Altre due considerazioni di verze
Quando si dice la cooperazione deve produrre ricchezza e occupazione io vorrei per i cittadini più in difficoltà gli esclusi quelli a rischio eccetera eccetera
A questo punto in particolare per l'occupazione vorrei affrontare due elementi uno sugli appalti uno sulla figura del socio lavoratore gli appalti alcuni che mi hanno preceduto l'hanno già detto
Il fatto che ormai le pubbliche amministrazioni applichino come sistema quello del massimo ribasso
è un elemento che significa deterioramento della qualità e molto spesso anche dis di disattendere la legittimità perché chi prende l'appalto
Lo prende molto spesso a prezzi orari inferiori al costo puro
E quindi dico è inconcepibile quello agisca legalmente correttamente perché no non è pensato e in questo modo come cooperative che intendiamo tutelare i soci lavoratori eccetera
Essere corretti ci troviamo in difficoltà o ci togliamo ci troviamo tagliati fuori quindi il discorso degli appalti occorre trattando a realizzarlo con il pubblico devi e con il Governo sto sto andando velocemente al perfetto per quanto riguarda la figura del socio lavoratore ha più sociale più lavoratore qui è stato detto
Cioè mi sembra però una dicotomia da parte dell'INPS e c'è una persecuzione contributiva esattoriale
E quindi visto sosta invitato vado proprio velocemente
Invece per quanto riguarda gli elementi attivo l'utilizzo degli ammortizzatori sociali e altro non c'è niente
Dico in particolare ecco intendo farla il discorso del TA un disco un elemento sintomatico il Tfr in caso di procedure di lì
Esecutive di liquidazione
Il socio lavoratore in base all'ultima sentenza
Delle luglio settembre del novantacinque della Corte costituzionale sul proposto proprio dell'INPS di Firenze guarda caso ha detto che il socio lavoratore non ha diritto alla liquidazione dell'INPS a carico del pardon liquidazione TFR a carico dell'INPS e che invece ha diritto il lavoratore dico la legge parla di lavoratori di società che eccetera eccetera non dice parla solo di lavoratori quindi finora era stato pagato arrestato un'altra
Punto di Spina che ovviamente non ci incentiva non incentiva le nostre cooperativo i nostri soci lavoratori appare
Queste queste possibilità è così
Un'ultimissima cosa per quanto riguarda la promozione cooperativa è stato detto da qualcuno l'arma preceduto ma molto poco io credo che in questo momento c'è un discorso innovativo che riguarda l'assistenza e la previdenza integrativa quindi tutto il mondo delle nostre mutue che era stato lasciato lì abbastanza
Inattesa e che credo sia il momento di considerare e di valorizzare infine per quanto riguarda l'affermazione di Evita sulla nostra identità
Dice noi dobbiamo vedere cosa ci considerano gli altri sì è vero ci considerano la piccola e media impresa in più però abbiamo anche nostri e l'ultimissima in oggi aspetti
E storici sociali irrinunciabili per cui concordo con quanto ha detto Giuliano vecchi che su questo argomento si è potuto diffondere un po'di più
Quindi si deve affermare a mio giudizio è conseguente consolidare la nostra particolarità i nostri lavori
Non si dà non si può vivere della storia nostra ma nemmeno si può rinunciare alla nostra storia grazie
Hanno rinunciato allora intervento non Franco Massa Presidente Galan federazione nazionale Federculture Coccia Defender pesca Aldo Romagnoli intenti
Vicepresidente di Torino e anche Luigi Bennati dalla cooperativa lavoratori cristiani di consumo camera phone prova dato resoconto dell'intervento metteremo agli atti
Inoltre anche agli atti mettiamo nell'intervento presento il giusto e il Friuli Venezia Giulia
Cioè ha rinunciato anche lui all'intervento
Il posto
Penso che l'auspicio di tutti sia nella brevità degli ultimi interventi e quindi sono a brevissimo taglio
L'intervento e vado solamente a qualche conclusione qualche considerazione conclusiva che voleva portare all'attenzione del Presidente del dell'assemblea
La relazione del presidente
Il professor De Rita ci hanno guidato in un'analisi attenta
Di quello che le nostre cooperative
Stanno vivendo di quello che l'organizzazione sta vivendo dicono che sono le prospettive di quello che è il quadro lo scenario futuro
Ho sentito nel nella relazione dell'amico presidente Lombardi è una serie di esigenze nei confronti della struttura organizzativa che larga parte condivido
Necessità attenta di andare a una ridefinizione di quello che è il quadro del della nostra organizzazione in tutta la sua filiera eccome
Come ho avuto modo di dire anche nella relazione a Bologna
Abbiamo bisogno per rispondere alle esigenze delle cooperative di ristrutturarsi dalle Province alle regione a nome soprattutto a Bruxelles
Laddove si decide sempre di più
E si vanno a stabilire quelli che sono i regolamenti comunitari abbia bisogno di essere presente con incisività perché le cooperative i cooperatori ci chiedono di essere presente con incisività laddove si determinano le politiche
Di tutti i giorni abbiamo bisogno che non calare l'attenzione nei confronti dei nostri valori e che non è solo l'attaccamento a un qualche cosa che fa ha sempre Luca
Ma abbiamo bisogno veramente di richiamarci ai nostri valori di partecipazione di democrazia economica di autonomia li cito solamente per caposaldi di rigida
Definizione e distinzione fra quello che è il ruolo della proprietà quella che è la classe elettive quello che è un ruolo della funzionalità delle di funzionare
Anche perché questi sono valori che hanno contraddistinto da sempre dovranno contraddistinguere sempre di più la nostra la nostra struttura
Consentitemi in chiusura l'ultimissimo lustrini su aziende quindi sono stato brevissimo penso
Confcooperative Emilia Romagna sarà presente con un proprio contributo
Le nostre menti migliori saranno a disposizione
Perché ritengo che il nostro sforzo grosso oggi vada concentrato nel momento in cui l'Italia volta pagina e dalla stagione del governo dei tecnici si passa la stagione dei governi dei politici o almeno tutti auspichiamo oggi è necessario che Confcooperative sia presente con un proprio Progetto
Sia presente superando quella che è stata la fase di rivendicazione del passato con una propria progettualità che sappia guardare avanti dando sviluppo e prospettiva alle nostre cooperative saremo presenti imposta sapendo che Confcooperative Milano mani e da sempre ha dato un contributo notevole lo daremo anche in futuro soprattutto consapevole che alla fine del dibattito sulla riorganizzazione delle nostre strutture che come Marino ebbe a dire il già nel nel consiglio nazionale a Napoli dovrà essere all'insegna del pluralismo all'insegna del fatto che tutti devono dire alla sua ma alla fine quando abbiamo discusso a magari anche animatamente decidiamo una linea e andiamo avanti tutti in una linea le sfide che il presidente confederale la relazione citava ieri
Non si vincono con una forte Confcooperative dell'Emilia Romagna della Lombardia o del Veneto se nel resto del Paese la Confcooperative arranca o fatica a diventare un punto di riferimento per tutta la comunità
Grazie
Parlare del settantotto Angela fino alle imprese il venti di febbraio Nicola
Pochissimi minuti per portare in modo convinto l'adesione di Federal tricolore alla impostazione della relazione della presidente relazione che credo ha tenuto conto in termini di orizzontali di tutta una serie di esigenze che alle federazioni in termini più specialisti si cercano di definire cercano di organizzare nella proprio ambito
Vorrei
Anche per ragioni per ragioni di tempo puntualizzare a tre questioni
Che sono già state oggetto di intervento da parte della presidente una delle quali in modo particolare è stata ripetutamente portata all'attenzione di questo congresso
La riorganizzazione dell'intero apparato confederale in tutte le sue articolazioni centrali centrali e periferiche
Il presidente sia detto in modo particolare preoccupato della a accorpamento abbastanza continuo
è stato il segno più evidente della sua relazione dell'accorpamento abbastanza continuo che c'è a livello di strutture territoriali periferiche
è una preoccupazione che la perché fedele agricole condivide
Condivide in termini sia di organizzazione orizzontale sia in termine di mancata strutturazione di organizzazione verticale almeno per quanto riguarda l'agricoltura
Credo che in questi anni abbiamo come Federazione mantenuto un impegno costante di rapporto con il territorio
E non abbiamo non potuto notare che è la maggiore debolezza dell'organizzazione
Si verifica sia in termini organizzativi che di presenza sul territorio e anche in termini progettuali laddove l'organizzazione resta troppo generica e molto indistinta
è un accenno che faccio richiamando diverse diverse proposte diversi interventi e come dicevo sono stati fatti in questo sono stati fatti da da da in questo congresso
Ed è un problema che interessa in modo particolare federe agricola noi abbiamo e concludo
Qui questa parte
Soprattutto in questo ultimo hanno attraverso il vicepresidente della Federazione Sangiorgi anche per incarico della federazione
Ha avuto un'attenzione tutta particolare in modo particolare ai problemi del Mezzogiorno d'Italia all'organizzazione delle cooperative nel Mezzogiorno vitale
Posso dire con rammarico
Un fatto
Che nonostante l'impegno anche che in qualche termine
Si è sviluppato a livello di strutture territoriali
Al di là degli incontri direttamente promosso in e ripetuti poi non si è avuto la costanza di un ritorno organizzativo e progettuale che potesse interessare direttamente le strutture territoriali estremamente carenti
In questi termini è difficile che ci si possa espandere sul territorio in questi termini è difficile raggiungere dei risultati risultati che come cooperazione non possiamo non dare soprattutto la dove la cooperazione ha bisogno di essere maggiormente sostenuto e attraverso questa riflessione dovrà introdurre una un'altra riflessione sulla importanza
Che soprattutto nel nuovo quadro politico così come ci ricordava poco fa Gardini
Deve non può nona vere una sede di politica agroalimentare su questo come Federal ricco e siamo intervenuti con interventi con scritti su stampa specializzata stampa nostra
Stampa nostra Interna nella prossimo settembre ottobre nel tentativo anche di dare una caratterizzazione alla cooperazione in questo settore che estremamente importante sponsor riterremo il rapporto sull'agricoltura il rapporto Nomisma sull'agricoltura del mille novecento del mille novecentonovantasei
Uno sforzo propositivo che si vede nella condizione di dover emergere inutile rapporto vasto in un rapporto di filiera in un rapporto con le altre realtà
Dell'agro alimentare italiano è che possa fare apprezzare anche ad organizzazioni a noi vicine
Quello che la cooperazione nell'agroalimentare rappresenta una cooperazione che mi preme sottolineare priva di finanziamenti dal mille novecento novantuno tanto per rispondere ad eventuali allora anzi a ripetute
Accuse di assistenzialismo della cooperazione una cooperazione che ha saputo riorganizzarsi
Dopo diverse diversi incidenti accaduti tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni degli anni novanta
E che è in grado di darsi una caratterizzazione una connotazione precisa
Per competere sul mercato una preghiera Chiurchiù o cuoco concluso una cooperazione che è in grado anche di fare la propria parte nel Mezzogiorno così come da più parti si chiede a tutte le attività economiche utili mi ultimissima annotazione
Un ringraziamento particolare al presidente
Perché ha voluto fare nella sua relazione un Quarticciolo particolare
Sulla questione delle associazioni dei produttori argomento che la federazione ritiene essere basilare per l'organizzazione futura della agricoltura nel nostro Paese
Sostenendo le tesi che la federazione va cercando di promuovere non intendiamoci bene presidente ho finito
Non per distinguersi o per essere qualche cosa di diverso nel panorama dell'organizzazione agricola ed agroalimentare italiana
Ma perché la cooperazione a l'impegno che tra l'altro ieri ha richiamato in ogni circostanza perché sia più efficiente
A l'impegno di rappresentare sul mercato quelli che sono gli esposti reali che i produttori agricoli intendono fare distinguendosi anche in questo da coloro che ritengono di fare delle scelte diverse le due velocità
Eventuali le tre velocità non le impone la cooperazione le velocità diverse le impongono invece le volontà dei produttori di voler partecipare o meno al mercato la cooperazione vuol partecipare
Grazie il presidente dottor Martino dalla falla Vittorio Benedetti presidente nazionale del Movimento cristiano avvocato è approvato
Ha fatto
Alla ne abbiamo ancora quattro no
Caramanico
Nel presente in aula
Allora passiamo a Vittorio Baroni direttore Confcooperative Venezia
Ecco per cortesia velocemente
Molto veloce due cose la prima sul filone dell'organizzazione che ogni intervento di anche in base a quello che è venuto fuori al seminario fatto Riccione
Abbia visto veramente
Abbiamo sentito il bisogno di di aprire all'interno dell'organizzazione un'area chiamata potrò chiamare dello sviluppo
Dove c'era tutto quello che sviluppo quindi relazioni pubbliche marketing educazione cooperativa
Comunicazioni informazione sta parlando di internet ci sa qualcuno che si mette insieme per organizzare qualcosa su internet ecco tutto questo avrebbe veramente bisogno di un punto di riferimento a livello di Confcooperative
Poi la seconda è una testimonianza sulle banche di credito cooperativo da noi rapporto con le banche di credito cooperativo praticamente è un rapporto di facciata
Lo stiamo costruendo con molta difficoltà con incontri con con Progetti ecco io quello di Milano ieri intervenuto sulle banche Cariplo partire con inviterei en a a farsi carico di una di un lavoro con le banche di credito cooperativo perché non diamo per scontato che il sesto principio della dell'acino della che da comparazione tra cooperative ah beh
E così per caso c'è bisogno di lavorarci sotto nei Comuni e territoriale possiamo promuoverlo stimolarlo eccetera però ad esempio la forma e quella di missioni evitando le cooperative a farsi socie delle banche c'è il presidio entrare dentro
Alla alla vita tra banche eletto perché questo un modo concreto per entrare dentro e comincia la fa qualcosa assieme
Le aziende per ogni ci sono ancora due interventi nella federalizzazione Abruzzo Anna Maria Mancini
Poi Franco Manzocchi vice presidente di federsolidarietà
E poi Caramanico se ci fosse ancora se no
Così chiudiamo puntualmente alle dodici e trenta come previsto
Saluto tutti
In modo particolare il nostro presidente
Per gentili signore che ne sono poche
I giovanotti
In modo particolare e poi tutti quelli che non sono più Jovanotti ma che sono simpatici
Io non voglio fare un intervento severo come quelli che ho ascoltato
Anche perché avendo fatto tanti congressi magari non solo con la Compaq operativa
A un certo punto quando si arriva alla fine del congresso
A mezz'ora prima delle votazioni
L'ascolto diventa difficile
E quindi voglio solo dire che ho apprezzato la relazione del nostro presidente
Parzialmente perché purtroppo ho fatto ritardo
L'ho letta in parte perché tutte le volte iniziavo c'era l'interruzione e poi sa con l'aria del congresso non è che abbiamo tanta voglia di leggere
Quindi dicevo non so se voi siete a conoscenza della situazione del nostro settore
Purtroppo mi sento come quando facevo l'insegnante i professori non so perché non erano mai considerati impiegati statale dipendenti statali
Come è successo ultimamente con il rinnovo del contratto quindi la fede arabizzazione che una forma di cooperazione particolare e questo dico sempre ai miei soci notate bene si dice la cooperazione donna i soci la società si spende poco
Quindi dicevo
Il nostro settore e ampiamente in crisi
In crisi
Perché la casa è stata super tassata la prima casa soprattutto e credo che questo problema debba SR uno dei più importanti per il nostro congresso che deve essere chiarito
Presso il ministero
Perché altrimenti nessuno più verrà a chiederci di costituire cooperative per a vere un alloggio o un appartamento va bene idoneo per i nostri soci
Quindi io chiedevo
Una maggiore attenzione infatti non ho sentito parlare molto di questo problema una maggiore attenzione da parte del nostro presidente
Per il problema che stiamo esponendo e il presidente mi devi ascoltare
Però non mi ascolta
L'intestatario
Quindi altrimenti le nostre cooperative diventeranno sempre di meno
E non solo penso che la fede era abitazione abbia avuto un ruolo importante nello sviluppo della cooperazione specie negli anni passati
Se vado a guardare a ciò che si è fatto nella mia città o nelle città dell'Abruzzo Chieti pre esempio e Pescara
Posso dire che FIAT costruito più negli ultimi quindici anni venti anni ecco nelle varie zone Peppe che precedentemente
Tutto quello che hanno costruito i vari costruttori perché si sono realizzate centinaia migliaia di alloggi nelle varie zone per attualmente il settore e ampiamente in crisi
Quindi noi con le nostre strutture stiamo cercando di portare avanti lo stesso il discorso con le nuove leggi va bene però è molto difficile
Quindi queste queste questo settore deve essere rilanciato che come ho detto già la volta scorsa penso che tutte le forme di cooperazione portano producono posti di lavoro ma ciò che produce l'edilizia penso che non possa farlo nessun settore per quanto vogliono essere diciamo così trainante importanti
E questo voi mi dovete dare atto di questo perché io sento dire per esempio dal mobiliere Signorelli ve lo dico in dialetto e segnare male a casa nelle facevi chiosa dici ma come io non vendo più immobili cioè voglio dire che parecchi indotti diciamo così giro ruotano attorno a quella che è lo sviluppo dell'edilizia il periodico io
Sì
Sette minuti invierò presso altri appunti però non li ho non le posso dire che che ormai fatto tardi
Mi è piaciuto molto all'inizio della ritorna indietro della relazione del nostro presidente quando dice che le elezioni hanno nominato cioè hanno nominato hanno
Scusate che trova il pezzo che mi sono dimenticata
L'elezione hanno affidato il governo nelle mani di forze politiche che dovrebbero conoscere la realtà cooperativa e che dovrebbero essere immune da prevenzione nei loro confronti io mi auguro che questo che il presidente dice
Effettivamente corrisponda alla verità per il futuro perché abbiamo bisogno
Che questo Governo che si andrà a ricostruire a ricostituire
Effettivamente ci dia una mano sia nel campo della cooperazione di abitazione o come in tutti i campi e questo io mi auguro che accada per il nostro futuro
Vi saluto e ringrazio la Cina
Ultimo in vista vicepresidente de federsolidarietà Franco Marzocchi
Grazie
E poi pregherei i delegati di rientrare perché fra dieci minuti ci sarà la replica del Presidente
Ed è solo per i delegati gli ospiti non saranno messi
Ma io credo che il un ampio consenso che le relazione del presidente ha avuto dipenda in gran parte dal fatto che questa relazione ha raccolto il meglio di quello che l'esperienza di questi quattro cinque anni ci ha insegnato e in questo ci siamo ritrovati in molti detto questo io credo che se il problema di ieri era la relazione nei suoi contenuti il problema di oggi e da domani è che questa relazione diventi il programma
Della Confcooperative prego non mi offendo vai pure
E qui perché questo diventi programma io credo che ci siano tre parole chiave che dobbiamo portarci a casa
Cultura formazione organizzazione sono emerse più volte
L'ultimo punto della relazione io credo sia la questione cruciale il numero trentuno
Dei capitoli
La crescita come cooperatori
Perché e la cresta incompetenza credo il fattore cruciale che ci permetterà
Di gestire
Quello che ci ci porterà di qui al terzo millennio come più volte abbiamo detto
Allora l'educazione cooperativa l'ultimo degli ultimi tre righe della della pagina trentuno
Dovranno essere veramente il fulcro
Del lavoro di Confcooperative nei prossimi quattro anni io credo che questo sia il punto centrale da mettere al primo posto del programma
Che dovremmo presto esaminare negli organi
L'impegno per una crescita personale questo è l'altro elemento che credo dobbiamo portarsi a casa che deve partire provveduto da noi come dirigenti
è vero dobbiamo fare formazione costruire una forma una formare persone nuove alla cooperazione ma soprattutto dobbiamo partire
Dall'accettare di essere noi ad avere bisogno di crescere come cooperatori
Forse abbiamo tutti a partire da me la presunzione di essere già di sapere già tutto anche come cooperatori
Altre tre questioni cruciali e chiudo
Perché questa relazione diventi un programma abbiamo un grosso problema di tenuto del sistema io credo e allora tutti i dirigenti ai vari livelli devono sentirsi impegnati a garantire la tenuta in Terna del nostro sistema associativo
Questo è un imperativo
Ma abbiamo bisogno anche secondo punto di sviluppare un sistema di controllo interno
Per garantire per garantirsi di rappresentare cooperazione di qualità
E non
La cooperazione perché aderisce e basta
Cooperazione dica Lita perché indipendentemente dalla legge
La relazione tocca il problema della revisione in modo molto puntuale
Ma indipendentemente dalla legge
La credibilità è un fattore chiave sul mercato questo ce lo stanno insegnando tutte le imprese che Peter mistiche
Per vendere beni propri prodotti le aziende stanno giocando investendo molto in credibilità inimmaginabile in tale credo che questo sia un problema grosso anche per la cooperazione essere credibili
è un fattore chiave
Avere un sistema di controllo interno
Revisione ed altro che ci garantisca di rappresentare qualità per noi è vitale
Dovremmo essere coerenti rispetto a questo terzo punto dobbiamo attuare un assetto organizzativo coerente con gli obiettivi che abbiamo dichiarato e per questo credo che ci siano due questioni fondamentali completare la costruzione di una struttura organizzativa
Che abbia come punto di forza
Un equilibrato e integrato rapporto fra l'assetto federale e il quadro confederale ai vari livelli
E in quest'ottica sarà sempre più cruciale il ruolo del livello regionale
Chiudo ma anche perché solo enunciati titoli per il punto due minuti nel colore allora chiude in anticipo così
Se se sono valide le cose che ho detto è sufficiente il tempo che ha usato se no sarebbe tempo perso
Noi dobbiamo ammettere di avere un grosso limite come organizzazione abbiamo un'organizzazione al maschile chi mi ha preceduto l'ha detto prima di me con più titolarità
Ma questo limite che credo dobbiamo ammettere
E per poterlo correggere in futuro perché è un'organizzazione che vuol guardare
Al al futuro al due mila dall'Arsenal all'anno due mila al terzo millennio dura un problema che deve porsi con grossa serietà spero che già dal questo Consiglio nazionale qualche segnale arrivi ma penso che sarà un impegno
Tra i principali che dovremo mettere
Lì quattro anni che abbiamo di fronte perché si diventi un'organizzazione meno al maschile arrivederci e grazie meritarsi serve Totti
Chi serve ancora Caramanico
Che peggio
A manico
La manica
Hanno già ha rinunciato
Va be allora chiudiamo qui gli interventi e pregherei vivamente i delegati di rientrare
Magari facciamo sette no
Che in cinque minuti per poter rientrare
In aula
è la replica del Presidente puntualissima mentre dal programma alle dodici e trenta
Dispiace di aveva a sua volta essere un po'severo ma credo che sia stato anche giusto
Proprio di chi sono qui non scappa però
Se vuoi
Il divario davanti interventi
E prego quindi tutti gli amici che sono a passeggio per il corridoio
O nell'atrio di accomodarsi in modo che possiamo chiudere insieme i lavori di questa aggiornato
La parola al presidente
Allora cari amici
Nonostante questa interruzione
Che potrebbe far pensare ad una replica corposa e nove stante il numero dei punti che vi dirò tratterò nella mila repliche non sarà una replica come quella precedente molto lunga perché credo che la relazione e il dibattito sostanzialmente unitario
Non ha bisogno di una replica con molte parole
Io toccherò quindici punti ma sono punti e quindi non farò tanto tardi
Quindici punti
Che credo non rappresenti non rappresentano affatto anzi una risposta al dibattito
Ma una serie di elencazioni mentali
Che io ho colto
In questi due giorni questo giornate mezzo di lavoro
E che possono essere in parte integrante la relazione di apertura
Noi ci avviciniamo alla conclusione di questa Assemblea
Che viene chiamata denominata Assemblea mille novecentonovantasei ma che la ventiduesima nella storia della nostra organizzazione dopo la ricostituzione
A seguito della parentesi bellica del periodo fascista
Ci avviciniamo la conclusione di questa Assemblea per il rinnovo delle cariche dopo un nuovo Statuto Statuto che ci è stato dato in eredità
Di fatto dal precedente congresso dall'ultimo congresso della confederazione quello del novantadue
Voi ve ne siete accorti in periferia diverso dal passato è stata la preparazione
Diversa la denominazione congresso all'Assemblea
Diversa anche la durata del Periodo assembleare
Che almeno nei miei manda del mio mandato nel mio periodo di presidenza sia andato a questa stagione assembleare particolarmente restringendo
Con calma potremo giudicare se il collaudo sia stato interamente positivo oppure se si debba pensare a qualche eventuale perfezionamento
Un delegato a posto unico solo il problema delle federazioni se farle prima o dopo nove quando abbiamo rivisto
Lo statuto e le modalità di convocazione delle assemblee abbiamo dato
Come scelta di fondo non quindi con un dato organizzativo quelle invece di fare precedere anzi di far seguire all'Assemblea nazionale lei
Assemblee federali quindi una scelta opposta da quella che quell'amico delegato mi pare di Milano chiedeva rifletteremo anche se questo se questa formula può essere può essere
Rivista per dare più sinergia per creare più integrazione per fare ovviamente più forza per trovare più collegamenti tra il momento verticale e quello orizzontale cioè tra le federazioni e l'associazione
Secondo punto
Veniamo da una serie di assemblee e incontri pubblici
Locali provinciali e regionali
Quasi sempre pienamente riusciti io ho partecipato a molte iniziative periferiche sia provinciali che regionale
Non è detto che possano essere sempre così anche in futuro forse abbiamo giovato della particolare condizione
Politica eravamo in una stagione elettorale e ingenera stagione elettorale sensibilizza i rappresentanti politici a partecipare alle assemblee
Certo però che il successo di queste iniziative quelle appunto assembleari dipende molto dalla seria
Preparazione che ognuno di noi immesse vinta dimettere
Mi chiedo se qualche volta non possa esserci la tentazione
Di fronte al successo di queste iniziative di pensare che qui si tratta dell'apparenza mentre la sostanza sarebbe un'altra
Ieri ho sentito qualche mormorio a riguardo un presidente non deve raccogliere i mormorii però li ascolta
E questo mormorio mi interessa di Teresa sotto diversi profili
Politici anche culturale certamente organizzativi
Io rispondo che per una organizzazione
Come la nostra la rappresentanza Esterna
L'immagine
Quella del confronto pubblico con le istituzioni
E il momento culminante della sua azione
E ciò che appare che si manifesta e proprio la sostanza del nostro lavoro
Quindi dire che Marino è bravo a fare in questi anni ne abbiamo fatte tante di assemblee
Tutte ottimamente riuscite ad altissimo livello nessuna organizzazione sociale tra le confuse tra le Confindustrie associazione imprenditoriale tra le Confindustrie
Ha un grado di partecipazione del Governo e partiti di altre autorità di altre istituzioni come avuto Confcooperative loro registravamo io il segretario generale
E dire che in queste cose la Confederazione Marino i suoi collaboratori sono bravi quasi per dire che questa è una parte del lavoro di Confcooperative credo che sia una valutazione
Un po'superficiale
E anche questa la sostanza del nostro lavoro
Caso mai spesso accade che quello che appare sia solo una parte della sostanza
Il contrario almeno a noi in questa fase non accade mai
Fare apparire tutto quello che effettivamente si hanno
Noi a Roma il voi in periferia dobbiamo sempre più cercare di diminuire questo gatto
Dobbiamo sempre più
Cercare di far conciliare di far combinare l'apparenza con la sostanza siamo poco apparenti abbiamo più sostanza
Su questa strada credo che allora dobbiamo proseguire quella delle assemblee come grande momento non per rinnovare le cariche non solo per rinnovare le cariche abbiamo dato indicazioni hanno dato la l'esempio
Abbiamo fatto in questi anni quattro grandi Assemblea annuale
E devono incamminarsi su questa strada anche amici le strutture territoriali che peraltro hanno inserito negli statuti tutti ormai omogeneizzate non ormai tutti omogeneizzate la previsione
Dell'Assemblea annuale come momento forte di confronto con le istituzioni
E quindi coraggio alle unioni territoriale debbono incamminarsi chi ancora non l'ha fatto su questa strada per fare sempre più combinare sostanza e immagine
Terzo punto
Dai non pochi interventi non so quanti sono stati in questi giorni
è emerso un quaranta e forse un po'di meno di alcuna legato ma comunque dai molti interventi emerso un consenso diffuso
E di questo consenso io vi ringrazio ma voi lo capite che non ringrazio non ringrazia Marino ringrazia il presidente confederale Marino
Io vi ringrazio hanno come di voi tutti si ringraziano perché questa trovare identità trovare comunanza su una piattaforma comune
Sempre un fatto positivo ma in questo momento lo ancor più perché ci consente di avere una piattaforma porti forte di idealità per creare nel nostro Paese o rafforzare un grande soggetto collettivo
L'ho detto in alcune assemblee girando in queste assemblee io ho verificato constatato
La presenza di un forte soggetto collettivo che ha bisogno di maggiore rappresentanza Esterna noi oggi siamo un soggetto collettivo
E questo mi libera questo consenso dall'esigenza di replicare
Nel senso di controbattere argomenti contrari
Posso invece raccogliendo le vostre sollecitazioni riprendere e approfondire alcuni temi
Quarto punto allora
Comincio dei temi organizzativi
Anche perché
L'esigenza di brevità
E la presenza dei tanti ascoltatori Esterni che avevamo ieri e che tipico nella concezione dell'Assemblea
Si possono chiamare ospiti
Politici istituzionali
E poi parlari per pagine e pagine dei nostri problemi interni forse dovremo rivedere la formula dell'Assemblea farla se ma in due giorni diversi uno più interno un altro esperto certamente non possiamo fare le due operazioni contestualmente bene
L'esigenza di brevità la presenza di ascoltatori Esterne
Ha imposto di contenere i temi relativi i temi forti sull'organizzazione in poco spazio
Maggiore di quelle volte precedenti ma pur sempre poco spazio
E poi non bisogna dimenticare che i contenuti dell'azione di rappresentanza di promozione
E di tutela delle cooperative e i problemi organizzativi non stanno non possono stare sullo stesso piano
I primi riguardano gli obiettivi che una grande organizzazione si deve dare
Sono le nostre ambizioni seconde ovviamente attengono agli strumenti allora affrontiamo il quinto punto
Io ho ricordato nella relazione che abbiamo celebrato cento assemblee territoriali
Cento
Tutte con le stesse regole
Applicate con gli stessi pesi e con le stesse misure qualche volta ho incontrato dei presidenti di assemblea poco autorevole
Un pizzico di parte ma sono difetti che in corso d'opera vedremo tutti di migliorare
Perché il rispetto delle regole
Delle minoranze e comunque sempre un grande fatto di democrazia e di rafforzamento di un sindacato anche di un sindacato d'impresa
Su cento assemblee c'è stato un solo ricorso che la commissione dell'Assemblea
Unità tra l'altro di forti pareri legali a poi rigettato
Quindi amici possiamo dirlo ad alta voce il livello di legalità
Della nostra associazione il livello di legalità in Confcooperative oggi e altissimo non voglio fare confronti con altri ma è elevatissimo
Le nostre regole di trasparenza sono applicate con grande rigidità
Ho sentito alcuni quando si formano le liste elettorali parlare di rapporti
Di contributi eventualmente non pagati ma di dato che si parla si ottengono anche si ottengono consiglieri nazionali non solo per nuove cooperative ma anche con il versamento dei contributi già associati e giustamente
Ventilare qualche ipotesi di scambio no amici
In questa confederazione io dico da sempre dal gestione Mengozzi in avanti anche perché nero parte io mi ricordo con quanta precisione controllavamo questi dati vi posso assicurare comunque che oggi income cooperative tutto è trasparente
La presidenza i dirigenti della presidenza possono avere in qualsiasi momento gli elenchi delle nostre cooperative associati i verbali delle nostre assemblee
E certificare la regolarità dello svolgimento delle nostre pratiche associativa
Tra l'altro amici abbiamo una fedeltà contributiva di Confcooperative che come sapete
Rispetto altri sindacati di impresa dei lavoratori
è totalmente volontarie non abbiamo meccanismi automatici per prelevare il contributo associativo ebbene questa fedeltà contributiva che arriva in ritardo che spesso arriva con fatica
Però se bene dopo qualche anno elevatissima
Mi pare di poter dire che siamo chiedo conferma se però generò direttore mi pare sopra all'ottanta per cento volontari
Volontario soprattutto poi tenendo conto delle gravi difficoltà nelle quali verso alcuni settori ed alcune aree geografiche
E allora questa legalità associativa di Confcooperative
Ci permette di dare in campo ad altre ambizioni di crescita nella vita associativa
Di porto un altro dato
Che e un commento
Alle cento assemblee regionali e provinciali hanno partecipato io dicevo vada alcune ho detto poco meno dice dieci mila no il dato ufficiale un poco più qualche decina di punti in più
Sopra le dieci mila unità dieci mila persone fisiche hanno partecipato la nostra assemblee provinciali
E regionale il dato è certa mandato approssimati
In rappresentanza del doppio di cooperative associate dentini
Quindi una grande partecipazione una grande prova di partecipazione democratica che poi condensa quell'affermazione che facevo inizialmente di essere oggi un forte soggetto
Soggetto imprenditoriale
Però possiamo e dobbiamo permetterci di più
Lo dobbiamo fare in termini di partecipazione quantitativa
Lo dobbiamo fare di più in termini di spazi per il dibattito la formula delle assemblee vedete anche oggi è una formula che un po'strozza il dibattito altrove però un dibattiti troppo lunghi lo mortificano mortificano la densità e la qualità anche del dibattito
Dobbiamo trovare lungo il percorso delle formule che ci consentano di fare immagine di portare all'esterno la nostra proposta ma anche di ascoltare soprattutto a livello locale con più attenzione ai problemi bisogni delle cooperative
Troppo spesso partecipato a riunioni ben fatte ad assemblee ben fatte in questo periodo con autorevolissimi rappresentanti delle istituzioni ma che si sono limitate a qualche intervento da parte dei soci dei partecipanti
Dobbiamo quindi dare più ascolto alle voci dei cooperatori seri e affezionati di Confcooperative
Che forse non sono tutti ma sono certamente molti
E sono una risorsa che noi non riusciamo ad impiegare interamente
Sesto punto
Io ho parlato prima degli obiettivi e degli strumenti
Lo strumento organizzazione si presenta con efficienza
Ed efficace eterogenea
Si presenta mi pare di aver saltato quella parte nella relazione di ieri ma era compresa nel testo che vi è stato distribuito a macchia di leopardo e noi non ce lo possiamo permettere
Una diffusione della cooperazione dell'associazionismo cooperativo in Confcooperative a macchia di leopardo è di fatto una diminuzione di peso in tutte le realtà locali e anche le più forti
Fino qui in un modo in un altro l'azione di rappresentanza non è a grave mente risentito perché siamo in un momento di trapasso della cosiddetta dalla cosiddetta Prima Repubblica questa seconda
Siamo però come un pilota di Formula uno
Che completa una corsa vincendo arrivando primo
Quando prima ma
A ha registrato
Gli strumenti elettronici hanno registrato qualche guasto e grazie addio fino all'ultimo momento si è riuscito il pilota è riuscito
A tenere in
La balla la la la macchina in carreggiata e a fare completare con la vittoria la la corsa
Però da lunga se la macchina non diventa più affidabile
Vincere diventerà sempre più difficile
Ora dei nostri cento motori cioè sento unioni territoriali ai quali potrei in questo momento però aggiungere anche le otto Federazione quindi centootto motori
Alcune funzionano piuttosto bene
Altre presentano dei segni di usura la cilindrata era tecnologie tra di loro sono molto diverso
Anche se devo aggiungere ci sono oggi più moto riaccese di qualche anno fa non lo dico perché l'amo sempre a dare un tocco ottimistico i nostri ragionamenti finali da festa no no ci sono
Realtà più consolidate
Quando ho partecipato alle assemblee territoriali e quando poi partecipo le assise inazione vedo molti di voi impegnati giustamente a sollecitare la Confederazione sulle cose che la Confederazione deve fare
Amici a me piacerebbe anche incontrare qualche volta cooperatore dirigenti cooperatori locali che tentino di stimolare la propria unione provinciale la propria unione regionale a fare qualcosa di più
Perché molto spesso
Può dare ma che possono e debbono essere risolti questi problemi a livello invece locale e questo è lavoro organizzativo dei prossimi anni
Allineare la potenza dei centootto motori
E e doverlo fare lo dobbiamo fare allineare questa potenza assenza rallentare chi è davanti
Anzi chi è davanti deve avere tutte le possibilità di crescere
Ho già detto che la leva principale e quella degli uomini
Quanto alle risorse con le norme attuali
O cercando di modificare dopo cercando di modificarle quelle attrarre che potremmo utilizzare attraverso Fondo sviluppo
Noi dichiariamo lo riconfermiamo un grande impegno
Noi vogliamo sviluppare la capacità promozionale delle nostre strutture organizzativi
Vorrei che il prossimo mandato al di là dei grandi temi politici trattati ieri nella relazione per quanto riguarda la politica interna
Passi come il quadriennio nel quale diamo un grande apporto con i mezzi che ci sono dati a disposizione alle strutture territoriali nelle aree più disagiate ma anche nelle strutture forti per rafforzare la nostra struttura associativo
E quindi molto dipende dalla nostra proposta di sovvenzione globale per l'Obiettivo uno che speriamo davvero che vada rapidamente in porto ci stiamo lavorando da un anno e mezzo
Forse di più
Speriamo che vada in porto perché se sarà approvata una parte maggiore dell'autofinanziamento potrà essere dedicata al nell'automotive piazzamento quindi capite di fondo sviluppo potrà da essere dedicata al resto del territorio io penso manicomi invita sempre ad essere cauto
Che possiamo contare o potremmo contare la metto qui su cinquanta miliardi per sostenere le nostre strutture territoriali nell'attività di promozione di nuove impresa di rafforzamento dell'impresa esistente
E a questo riguardo c'è il problema dei centri servizi
Che ovviamente non ho toccato se non di sfuggita nella relazione perché è un tema tutto interno
Io richiamo riguardo quanto ho detto diffusamente nel consiglio di nazionale di Napoli nato nel prossimo tra Napoli c'erano i consiglieri nazionali e non c'eravate tutti voi delegati
Lo dico soltanto per punti lo richiamo per punti
Sono i centri servizi importante direi sono essenziali
Per la tenuta delle nostre cooperative tenuta sotto tutti i profili
Anche sull'affezione delle cooperative all'Unione sono importanti centri però possono indebolire il nostro movimento cooperativo lo possono anche in alcune aree snaturare
Si sta ora un rapporto paradossale in alcune aree tra i centri servizi e l'invio di provincia
Si sta ora un legame innaturale che non possiamo accettare
Il centro servizi che nasce che vive
E prospera per un certo periodo dentro l'unione con l'aiuto dell'Unione perché unione
Poi diventa
Un piccolo lievitano
C'è un piccolo mostro
Che finisce di fatto per controllare dall'esterno la stessa Unione e svuotarla come un ictus
Quindi amici sì ai centri servizi sia i sostegni ai centri servizi anche Traverso Fondo sviluppo e tutto quello che noi riusciremo a trovare per rafforzare la politica dei servizi e di promozione però grande attenzione ai padroni delle unioni cioè le cooperative e i dirigenti delle unioni
Perché sia netta questa distinzione soprattutto perché sia all'Unione padrone dei centri servizi e non i centri servizi socio occulto dell'Unione
E non è un problema amici della Confcooperative è un problema questo nel quale si dibattono anche altre grandi organizzazione grandissimi organizzazione se lo stanno ponendo nello stesso momento in cui John stiamo ponendo noi quindi ci sono situazioni scoperte sui centri servizi
Però anche là dove funzionano i centri hanno bisogno di migliorare di miglioramento qualitativo e di innovazione quindi aiuto e sostegno però nella correttezza delle posizioni
Questa per titoli l'agenda del lavoro organizzativo che gli ho organizzativo che gli organi si troveranno ad affrontare
Settimo punto
Per l'attività futura di fondo sviluppo
Ho indicato nella relazione quattro direttive
Alle quali però non ho registrato direzione promette ce ne sono poi non sono emersi in questa discussione emergeranno nel Consiglio nazionale ma insomma diamo per acquisito in questo momento queste quattro direttrici
Che io vi indico
Io ritengo che il futuro debba essere ancorato come dicevo nella relazione non ha risposte episodi che al sostegno a quello quella piccola copre iniziativa o o anche grande cooperativa ma non ancorata a una scelta strategica di sviluppo
Io ritengo che un altro punto debba riguardare dell'impero disposti Fondo sviluppo la promozione come dicevo poc'anzi delle strutture territoriali o attraverso i centri servizi
Poi ritengo che debbano essere rispettate rigorosamente
Gli obiettivi della legge
E cioè l'orientamento a fare occupazione quando si vedono domanda Fondo sviluppo bisogna partire quanta occupazione diretta io credo
E quindi lo si fa in genere creando nuove impresa
E poi come tutti abbiamo convenuto Fondo sviluppo meno dando un forte impulso all'attività formativa di alto profilo
E sono state però da voi posti da qualcuno che è intervenuto sul argomento Fondo sviluppo due problemi
Che mi pare sui quali mi pare che io debba una rare una risposta
La prima è una risposta positiva
La destinazione dell'eventuale patrimonio residuo
Delle cooperative liquidate un problema che riguarda qualche cassa rurale ma riguarda anche come voi stessi avete capito anche le cooperative
Ebbene il patrimonio residuo quello che emerge da una liquidazione di cooperativa
è stato chiesto debba essere come dire garantito diversi deve rispettare la comunità locale e noi crediamo che questa sia una scelta giusta l'abbiamo sempre condiviso
Quella che esaurisce si chiude una cooperativa quel patrimonio deve rimanere in quella realtà locale oggi voi come status come sapete
Rientra nelle disponibilità di fondo scuro
Io mi impegno cercheremo di fare modificare la norma in tal senso
Anche se voi sapete che quando si tenta di modificare qualche cosa non c'è un quadro organico rischio che Puskás il legislatore interviene ama Ambassade e modifica l'intero impianto di quell'articolo di legge
Ma anche prima che venga modificata dal legislatore Confcooperative può assumere l'impegno che questo avvenga sempre lo possiamo fare impegnandoci nei confronti di fondo sviluppo avvenga sempre come dire rispettando il desiderio delle comunità locali e quindi studiando la soluzione pratica a questo fine
Poi è stato posto un secondo problema
L'idea dei fondi regionali
Che qua e là ho colto anche nelle assemblee ovviamente soprattutto del Nord Italia
Io credo che l'idea dei fondi regionali cari amici non ha prospettive
Se mi impegnarsi a sostenerla farei un danno al movimento e poi in genere non sostengono le cose in cui non credo
Io non dico che questa scelta dei fondi regionali o cos'altro di decentramento sia
La scelta dell'egoismo non uso queste parole perché nel proponenti non c'era questa intenzione
Però voglio ricordare che qualsiasi ipotesi di federalismo
Nel nostro Paese di federalismo istituzionale nel nostro Paese
E sempre stata vista tranne probabilmente dalla lega nord quale poi per la verità forse non prevede neppure più il federalismo in termini guardando l'esperienza europea e americana quindi tedesca americana
I stato sempre definito ho federalismo cooperativo c'è stata rubata questa parola ma mi pare che si applichi bene al concerto federalismo istituzionale cooperativo offende realismo come dice il cardinal Martini solidale
Ebbene tutte le ipotesi che circola nel nostro Paese sul federalismo sulla stregua dei modelli esteri
Prevedono sempre una camera di compensazione a livello nazionale
Prevedono sempre dei fondi comuni dirigo libri o per le aree che quindi per le federe per le le il per il federalismo per le regioni più deboli
Noi non possiamo quindi fare di meno
Il fondo di mutualità
E in questa logica anche se quando partì non non era così forte la spinta al federalismo
E poi vedete non voglio neppure forzare però su questo tema oltre che sono altre le motivazioni per cui vi dico di no dico di no io dico di no io
C'era qualche altra cosa che si può aggiungere
Io sono presidente di una unione territoriale che ha da verso di cui cooperative versano più del dieci per cento affondo sviluppo più del dieci per cento Fondi
Io sono convinto che dopo il fondo regionale potrà incominciare a chiedere il Fondo provinciale
E poiché io non la realtà quella di Bologna
Dove c'è una forte componente i Morese verrà presentata sono convinto che gli imolesi potrebbero giustamente richiedere un buon fondo
In Molise
Molto consistente
Sette otto per ce nove cinque per cento di quel fondo al fondo nazionale
E così la città e così proverete la pianura
E paradossalmente mi rimarrebbe esclusa nella mia Terri nel mio territorio sto ragionando di mente al limite
Proprio quella parte che dovrebbe essere oggi nella mia nella mia provincia aiutata e sostenuta la montagna che l'aria più debole tu marginale
Ora se ne impegnarsi dunque a sostenere questa tesi io farei credo un danno al movimento
Ma come è nato e questo è il molla mia motivazione motivazione vera quelli per un po'chiacchiere libertà
Come è nato il tre per cento amici ricordiamocelo massima potrebbe ricordare Dario Mengozzi
Ricordo che noi volevamo fermarci all'un per cento
Mentre la Lega puntava al cinque per cento
E tuttora la lega periodicamente
Ripropone il tema dell'incremento dal tre per cento a livelli superiori
Il tre per cento amici nasce da un confronto duro con il governo del tempo
Quei governi che già avevano ampiamente fatto una scelta che non era a favore del movimento cooperativo ma dell'imprenditoria privata della grande imprenditoria privata se poteva delle costruzioni ancora meglio
Ebbene nacque come contropartita per il mantenimento delle agevolazioni fiscali
E come prova della disponibilità del movimento in cambio di quelle agevolazioni a sostenere direttamente un minimo di costo di promozione di nuove cooperative
E di sviluppo cooperativo nelle aree deboli dove appunto erano maggiori le esigenze di crescita delle cooperative ma anche di crescita dell'occupazione già nel mille novecentonovantadue
Se allora prendiamo la strada dei fondi regionali
Che quindi chi ha qualcosina di più se lattine non vuole spartire nulla con chi ne ha bisogno noi rompiamo questo patto di solidarietà non tra di noi ma tra noi e il Governo tra noi e le forze politiche
E questa strada ci porta probabilmente a risparmiare il tre per cento
Ma soltanto
Per sentirci dite dire che forse dobbiamo incominciare a per a pensare di pagare non il cinquanta per cento ma qualcosa vicino al cinquanta per cento oltre all'elicottero IRPEG e io
Questa era una tesi che ripetutamente mi sono sentito dire durante la vicenda del governo Berlusconi con il ministro Tremonti
Ottavo punto
Ho detto ieri che in questo quadriennio abbiamo ridotto il personale del venticinque per cento
Ieri ieri
Erano qui rappresentante delle organizzazioni
Delle organizzazioni imprenditoriali il cui apparato è anche il quintuplo del nostro
Ora pensate che noi possiamo ridurre la struttura della Confederazione di un altro venticinque per cento in questi anni
E poi possiamo andare avanti così
Io vi chiedo se siamo qui per chiudere questa organizzazione o per farla più forte
Noi dobbiamo trovare lo capisco bene un punto di equilibrio a partire dal quale tenere ferma la quantità e far crescere la qualità
Ma sotto questo punto oggi non possiamo più andare
Il problema cruciale che tutte le cooperative tutte le unioni adempì no al loro dovere contributivo tempestivamente tempestivamente
Non si tratta di chiedere di più
Anche
Se sarebbe credo necessaria
Ma semplicemente che tutti far no facciano ciò che già molti oggi fanno e lo facciano per Trento per tempo la Confcooperative nazionale che sapete non è ancora uscita dei guai di tanti anni fa
Oggi continua a fare di casta cassa per alcune unioni provincia
E questo mette in ginocchio la struttura confederale
A questo punto io l'ho ringraziato il segretario generale e il personale rinnovo al loro il mio ringraziamento che estendo al a maggio e
Al direttore amministrativo garante ovviamente a tutto il personale
Non per la bella figura che ci fanno fare che in gran parte merito loro ma anche per il lavoro costante che fanno in Confcooperative
I nuovi organi nuovo consiglio nazionale e il nuova presidenza saranno immediatamente investiti di questo problema
Nono punto sulla promozione mi rimetto ad una sottolineatura
Noi stiamo cercando di stipulare con il Governo e il Parlamento un nuovo patto
C'è stato operato richiesto proprio dagli interventi da molti intervenuti
Noi chiediamo con ferma del riconoscimento la nostra funzione
Noi chiediamo quindi conferma del nostro riconoscimento al governo Prodi
Noi vogliamo però certezza delle agevolazioni
Chiediamo un ammodernamento normativo
Chiediamo di utilizzare gli incentivi così come vengono dati per gli altri tipi di impresa anche per le cooperative mirati alle cooperative
Chiediamolo avete sentito l'accesso pieno alla concertazione ma di questo parole la parte finale
Il governo ci chiede cito testualmente Dini
Di impegnarci fortemente in maniera concreta nel Mezzogiorno per dare sbocco io direi anche nelle aree depresse modi su cui non lo dico io per dare sbocco in impresa ai lavori socialmente utili nel lavoro associati in genere eccetera eccetera
Quando insistiamo sulla promozione quindi non si tratta solo di un appello alla nostra coscienza di cooperatori
Si tratta anche di rispettare un patto che vogliamo che vorremmo stringere intensamente con le istituzioni perché perché anche gli altri lo rispettino nei nostri confronti
Io non voglio minimizzare le difficoltà che incontreremo
Anzi sottolineo che considerate le difficoltà le circostanze non dobbiamo affatto sottovalutare quanto abbiamo realizzato lo ricordava Scalvini quelle tre mila e cinquecento imprese che sono nate sono nate oggi senza per esempio incentivi però non possiamo sottrarci a questo nuovo impegno che ci viene chiesto e che si assolviamo
Si consente
Non solo di assolvere ad una funzione sociale ma di irrobustire paradossalmente tutto il resto della cooperazione attraverso lo scambio abbiamo chiesto abbiamo dato la società ora chiediamo in cambio l'ammodernamento per tutte le cooperative una politica di capitalizzazione una politica di credito una politica diverso nella concertazione
Decimo punto
Mi rivolgo con questo punto e settanta nuovi presidenti di associazione territoriale
Il vostro compito cari amici non è facile
Io credo che vi siate accorti subito che non sono tutte rose e fiori
Presiedere una
Associazione territoriale
Se concretizzare in un impegno una formazione dei dirigenti
Conforme metodi appropriati potremo dare a voi e a noi tutti un po'di conoscenza un po'di chiavi per interpretare i veri i termini del dibattito sulle grandi questioni di politica economica
Potremo darvi un po'più di consapevolezza dei problemi che attengono al nostro ruolo di dirigente
Insomma un aiuto per costruire ed esercitare una leadership
Io chiederò ai settanta più trenta presidenti delle nostre unioni di trovarci in seminario di elaborare una politica comune sull'immagine sull'organizzazione sulle politiche attive di alla Confcooperative in campo del lavoro
Concludo su alcune riflessioni di fondo che sono appunto l'undicesimo di quindici punti
Si è parlato di cooperazione e di cooperazioni
Una certa differenziazione specializzazione dei modelli cooperativi è nei fatti
Noi stessi negli ultimi anni l'abbiamo promossa e avallata
Quando per esempio parliamo
Di graduare le agevolazioni chiamiamole ancora generazioni intervento fiscale dello Stato la meritevolezza non possiamo pensare a un provvedimento omnicomprensivo
Ma la meritevolezza graduata sulla mutualità a diversi valori il settore per settore
Però c'è un confine da non valicare
E il confine oltre il quale si perderebbe la riconoscibilità unitaria del fatto cooperativo nel Paese e andrebbe in crisi l'unicità di rappresentanza
Oltre questo confine rimarrebbero soltanto le schegge della cooperazione italiana
A volta a volte ancora in grado di misurarsi
Dico dialogare con le istituzioni e però come la coda di una Lucertola
Che a vitalità per un certo periodo ma senza il corpo senza il corpo non riesce ad avere una vitalità duratura
Qui dodicesimo punto
Una delle linee di tensione riguarda il rapporto con il non profit
Che ieri non mangio al ministro Fantozzi che certamente male non c'ha fatto abbiamo trattato ma l'abbiamo anche trattato un po'velocemente
Io insisto che dobbiamo offrire il nostro appoggio alla sua crescita
Che dobbiamo proporre la soluzione cooperativa tutte le volte che appaia idonea
Che dobbiamo aprirci generosamente dobbiamo quindi rappresentare le cooperative e dove possibile le altre realtà affini che emergono da queste are quindi tentare anche di prenderne una certa leadership del non profit
Quindi dovremo nuovamente tornarci ragionarci
Dovremo mettere a fuoco la nostra linea nelle prossime riunioni del Consiglio nazionale molto presto perché col governo Prodi Prodi opere o tutti i motivi di ritenere che il non profit è la prova la la proposta legislativa
Posso avanzare rapidamente e quindi rapidamente dobbiamo mettere a fuoco la nostra linea le nostre iniziative partecipando l'evoluzione complessiva del dibattito che sta oggi maturando nel Paese
Tredicesimo punto
Si è parlato di identità
E verità c'ha guidato in un percorso di riflessione che partiva dalla perdita di una gamba
La verità forse sfugge che la gamba
Che manca che mancherebbe quella della holding della Centrale holding
Ma anche a non per una perdita
Ma manca per una maturazione
Che ci ha portati a meglio distinguere il ruolo delle imprese e il ruolo della loro associazione io mi ricordo e dibattiti di discussioni anche con Dario Mengozzi
Su questo tema sindacato d'impresa
Non holding del movimento cooperativo centrale cooperativa sistema di impresa
Ma forse De Rita ha ragione quando osserva che l'identità dei principi cooperativi di quelli aziendali vanno però composti in una identità più alta più forte
Ovviamente quindi anche più dinamica e chiama la confederazione a questo ruolo
E lo chiama come ricorderete su quattro direttrici
Di rapportare questa identità al modello di economia sociale
Di rapportare queste identità rapporto con il sistema delle imprese
Di rapportare queste identità la dimensione locale di rapportare questa identità al fare coalizione concertazione
Con tutti gli altri e credo che queste l'indicazione lasciando da parte la premessa siano comunque utili per noi e siano da seguire
Queste quattro allineano Perricelli se però conseguenze operative
Che ciascuno può intuire
Non dobbiamo certo mettere in ombra la nostra identità soggettiva
Ma dobbiamo raccogliere la sfida e giocarla
Dobbiamo raccogliere la sfida e manifestare e concretizzare
La nostra identità in un sistema di valori e di relazioni più ampia
In realtà non c'è alternativa tra identità soggettiva e quella relazionale come Luigi Nieri sostenere
Più evitare la prima
Cioè quella nostra quella in Terna quella che ho richiamato all'inizio in apertura
E ovviamente meglio si attiva la Rete delle relazioni
è un tema che si collega anche i contributi che abbiamo subito dopo sentiti da Morese da Nicolini e anche da Spallanzani
E vengo al penultimo punto
E il tema di operare l'ultimo il penultimo punto e il tema di operare più stabilmente con la nostra specificità cooperativa
Ma di farlo dentro una coalizione delle piccole e medie imprese
Questa coalizione non può essere artefice di economia sociale quindi non confondiamo una con l'economia sociale come ho capito percepito nelle relazioni di alcuni presidenti di regione
L'alleanza con questo mondo è un'alleanza sulla democrazia economica
E poi è giusto andare al confronto con il governo non all'isolamento con le singole categorie a volte addirittura delle singole organizzazioni nelle categorie ma con una proposta concertata ampia
E che quindi
Preveda la tentazione di non fare divide IRI imperante no
E quindi che possono essere le nostre proposte più efficaci non solo per difenderci dalle nostre posizioni ospita le posizioni ostili contro di noi ma anche per far passare comunemente nelle scelte che possono interessare anche noi
Ieri sera
Del tornare a casa
Ho avuto modo di vedere il TG uno
Nell'orario di massimo ascolto non è stata data nessuna notizia della nostra assemblea
Solo una discreta parte di notizia è stata riservata nei telegiornali del pomeriggio dell'una e mezza dell'Unire l'una e mezza
Quindi la fascia pomeridiana ma non nel massimo ascolto
A loro così mi sono arrabbiato prese il telefono e parlare il telefono
Nel direttore della pagine economiche ho telefonato alla Rai
Anche perché stavo proprio per sentire sta concludendo il nuovo direttore Nuccio Fava che sosteneva che le notizie come diceva a sua volta il suo predecessore Rossi sono come le monete per i bancali
è un oggetto uno strumento che non appartiene manca così deve essere la notissima dove nessuno ti sanno dare commenta non a fare delle scelte non ebbero denoti seduce la fava nuovo direttore ad interim del TG uno
Partendo da questo vedo tremare e decisamente sono partito alla carica
Facendo notare che quello che era avvenuto che non sto qui a dire perché voi l'avete vissuto con me qual è stata la risposta di questo autorevolissimo dirigente della RAI comanda
La risposta da quest'anno e non diamo più nella fascia di prima ora notizia di convegni convegni assemblea Dini delle forze economiche e sociali lo diamo solo per Confindustria e qualche volta per il sindacato
Questa è la risposta che autorevolissimi dirigenti della RAI di una di un ente di Stato della RAI pubblica ha dato al Presidente della Confcooperative
Quindi non so che cosa fare
Se cioè devo diventare un criminale cooperativo però non è utile cooperativo
Questo mondo che vogliono
In questo modo probabilmente saremo sulla in prima pagina la pagina di massimo ascolto probabilmente legandolo anche soltanto se lo può e lo vediamo qualche finanziamento illecito di partito
Ecco perché ecco perché è un segno dei tempi
Che gli interventi Esterni dei saluti dei nostri amici
Ci abbiano anche entrando nel merito chiamato e per noi è un onore che dobbiamo raccogliere a unirci con forze che non sempre sono state vicine al mondo cooperativo anziché in questi ultimi tempi proprio per queste vicende di criminalità si erano un tantino allontanate ci vogliono oggi grazie all'azione di Confcooperative vederci per essere protagonisti di quella terza gamba del tavolo di concertazione insieme a Confindustria e assidui e al sindacato anche il tavolo delle piccole e medie imprese traeste il tavolo della cooperazione
è un segno dei tempi allora che anche l'unità cooperativa
Non sia stato un tema forte di questo dibattito
Dovremmo c'erano dei motivi motivi che adesso vi vi che avete capito
Non potevamo fare o dire di più intanto perché il dibattito assembleare delle vostre assemblee di più non era andato avanti certa c'era chi voleva maggiore spinta maggior decisione che si percorresse questa strada
Ma noi dobbiamo attendere come capita spesso a Confcooperative
Che la lega ricomponga i suoi vertici
E guardi che la lega è certamente un grande sindacato dei contratti grande movimento cooperativo però quando cambi dirigenti cambia anche le politiche
E vi dico che io temo
Temo o spero di sbagliarmi il nuovo cambio di dirigenza della lega cooperative io mi auguro che il modello che il nuovo presidente Barberini che tutto ieri ha ascoltato la nostra discussione seduto modestamente qui nella nostra Assemblea
Non sia il futuro modello della Lega perché se così ci fosse non è come ho ricordato tanto il tema dell'autonomia che ci potrebbe dividere o delle innovazioni legislative
Ma sarebbe l'applicazione del metodo cooperativo e quindi a cui Remo quella solo per quella distanza che in questi anni abbiamo cercato invece di colmare
Ultimo punto
Che
Che re che sono che poi sono tre
Non puntino no
Che sono tre obiettivi che quindi vere sono appuntati ve li leggo tre obiettivi
Usciamo da questa Assemblea con questi obiettivi a mio avviso abbiamo difeso bene la cooperazione in un ambiente difficile ora dobbiamo concorrere a migliorare l'ambiente
Secondo obiettivo abbiamo difeso l'abbiamo difeso ramo difeso la cooperazione nonostante l'isolamento ora dobbiamo consolidare e far marciare una nuova rete di alleanze
Terzo e ultimo obiettivo abbiamo difeso la cooperazione nonostante strumenti adeguati ora dobbiamo puntare rafforzare gli strumenti organizzativi grazie
Grazie presidente la conclusione del dibattito passiamo ora al penultimo viene del giorno alle votazioni
La Commissione effettuata i controlli se è stata presentata una lista solo a
Volete vicine sì
Che volete
Ah non per acclamazione o volete a scrutinio segreto
Michele in
Prima la lista dei candidati per il consiglio nazionale Confcooperative l'Assemblea
Sono settantacinque e li leggo
Castel letta Aldo
John landa Giuseppe
Nicola Franco
Jerome Baudo Giovenale
Con con impegno Natali il vuoto Go Sudan Giuseppe Fioretti Riccardo Donada Pierino
Mitra Carlo deve vendetti S Gian Franco Longhi Paolo
Non c'è ma voti Alberto Collini Elio Landucci Giampiero
Poi Valeria Paladini Ovidio tatto Alessandro
Cucchi Giovanni Gamper Mattia ASS il verbale inerisce Dalla Valle Pietro Mock Sonni Gianni Del Monte Paolo UE Johnny Maurizio
Devi ieri Vincenzo lire anni Oscar Bonnie Paolo
Scozzoli Amedeo Ricci secondo Gualtieri Gian Franco
Amadio Attilio
Bravo Botto Corrado Giacomelli Enrico Marcelli Roberto Ottolini Maurizio ovaia al freddo di Ronco Giancarlo Venturi Mario bianco Ilario Sironi Aldo
Fa aveva Anzani Ferruccio Scalvini felice può onesti
Ettore gelido
Badolato Maria Clelia
Brenda Gianni
Manganiello Luigi stoppie dello non siano oggi dei Giacomo indosso Sandro Sangiorgi Severina elementi Giorgio Dessì Gian Franco Piva Amedeo
Abrate Mariotto Maso Tartaglini Aldo schedule Fini Diego Frette Giovanni Bonomi Franco
Di amicizia Salvatore sardo Calogero
Sì gonna Salvatore Zappalà Michele Grasso Angelo nel settore Bruno bizze Caterina Guderzo Enzo Melato Antonio Santo Ciro ciellina e indigna
Tamponi Battista dei doni Attigliano
Tino Vito in cingoli Antonio e Formenti in ritardo questi i settantacinque eletti Italia
Trattano azione approvata grazie
Il Sender ci possiamo subito farli anche loro acclamazione credo
Il presidente si altrimenti e se c'è un'acclamazione
Presidente Francesco Sartori
Componenti effettivi Leon evento rally e Gian Filippo Carboni
Componenti supplenti Massimo
Stonati mi Sivori Luigi Lowry Luigi
Anche quella approvato un'azione grazie
Ultima
Al collegio dei probiviri
Mito Mazzetti presidente sei tale Vincenzo Mazzocco Wilma componenti effettivi Rondelli Roberto raggi endemico componenti supplenti
Acclamazione
Ed ora è stata presentata una scheda per il presidente per l'elezione del presidente e sono lieto onorato di stringere la mano per primo al vecchio e al nuovo presidente dottor Luigi Marina
Va bene io chiedo che
Con queste acclamazione possiamo anche concludere l'Assemblea generali di quest'anno auguro a tutti a un ringraziamento innanzitutto per la pazienza che avete avuto
Era Ignazio il nuovo tutti quanti destra venuti a Roma autocorrezione e la colazione è servita
Ecco allora chiudo questa Assemblea generale del novanta otto nel novantasei è stato confrontarmi col Presidente
Nominati presidente per adulti fornito di prima ancora che ha battezzato
Da senza senza
Niente
Presidente sempre ventuno aziende cantante