"Il ruolo della piccola e media impresa in Italia" dibattito svoltosi nell'ambito dell'Assemblea della CONFABI tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini da una parte e Massimo D'Alema e Antonio Maccanico dall'altra

Io i leader politici che sono intervenuti e questo incontro come potete constatare al massimo livello
è un segno di grande responsabilità perché in periodo immediatamente preelettorale il tempo è sempre scarsissimo
Credo che sia un riconoscimento alla circostanza che la piccola e media industria in Italia tout-court Unindustria
Nel senso che il novantotto per cento delle imprese italiane sono piccole e medie
Queste inglese rappresentano il settanta per cento dell'occupazione queste imprese negli ultimi vent'anni
Hanno dato il posto di lavoro hanno un milione di posti di lavoro che erano scomparsi nella grande industria
Il patto della crescita che confrati presenta quest'oggi sia un po'alla base del dibattito che si svilupperà fra poco
è un documento che tra l'altro è stato pubblicato nell'edizione attuale dell'odierna di Italia Oggi
Non è come capitato nei giorni scorsi da parte di altre organizzazioni un cahier de doléances una una un rosario di lamentele ma è una proposta organica
Responsabile nell'ambito della quale i piccoli medi industriali organizzate della Confapi chiedono delle cose ma offrono delle prestazioni e quindi a un documento che merita di essere analizzato e discusso nella chiave
Elettorale imminente e della formazione e del successivo governo
Prima di dare la parola al presidente della Confapi Luciano Bolzoni
Preciso alcune brevissime regole una prima regola quella della par condicio che pure non ce qui est in queste sedi l'abbiamo osservata
La seconda regola che dapprima dormi tornata di domande sarà fatta nei confronti dei leaders politici in ordine alfabetico restando inteso che poi dopo strada facendo il dibattito
Si svilupperà sulla base degli stimoli che emergeranno dalla discussione e che ognuno dei leader politici qui intervenuti potrà intervenire a suo grado
Ecco quindi chi chiedo subito la parola al presidente della Confapi Luciano Bolzoni
Grazie
Grazie
Grazie detenuti
Ho cercato di sintetizzare di solito non leggo in tre paginette perché tutti gli amici mi dicono che quando incomincio mi dilungo troppo e allora per una forma di cortesia per i nostri ospiti ecco che più che un'introduzione io l'ho chiamato lo stringato almeno per cercare di spiegare chi siamo
Ma siete veramente numerosi
Pertanto ringrazio doppiamente perché so che qualche problema
Questo sta a Nizza è stato visto che arriva da tutte le regioni d'Italia
Incomincio subito dire che la nostra confederazione rappresenta cinquantasette mila imprese dell'industria
Dei servizi e del trasporto
Questi imprenditori sono oggi qui a rivendicare non un semplice ruolo dell'economia
Ma il riconoscimento di un valore di una cultura di una centralità all'interno della politica economiche sociali
A chiederlo oggi e proprio ma con fatti e ricordo e lo ricordo con piacere orgoglio l'anno prossimo compiremo cinquant'anni
Che ha il merito merito storico di aver dato voce alle esigenze specifiche della piccola e nell'industria
Facendo l'emergere come soggetto sociale autonomo portatore di interessi originali e specifici
La cui rappresentanza sindacale non poteva essere delegabile a terzi
La piccola e media industria così come ben diceva il dottor Magnaschi è l'industria di questo Paese
Perché se siamo il novantasette novantotto per cento
E se questo è un Paese di industria Nana mica è colpa nostra amica dove non da fuori tutte le mattine a distinguersi noi siamo l'industria italiana
è quella che vide
E prospera in un mercato rispettoso delle sue regole
è quella che rischia in proprio
Eccola la che in questi anni pur con gli ostacoli
E ostacoli è dir poco frapposti da una pubblica amministrazione inefficiente
è andato sui mercati internazionali
Aprendo nuove prospettive di sviluppo e arte e vaste aree per il nostro Paese
E quella che negli ultimi vent'anni così come ancora ricordava il direttore di Italia Oggi assorbito quel milione
Di addetti espulsi dalla grande industria
Purtroppo la lista dei quesiti è lunga perché grave la situazione di questo Paese
Ne cito alcune mastri
Grandi riforme pubblica amministrazione sistema fiscale
Formazione e scuola
Sistema creditizio ricerca e innovazione politica ambientale
Mezzogiorno
Internazionalizzazione
Manca secondo noi a questo Paese una vera politica industriale
E io dico ripeto ribadisco
Agevoliamo la voglia di fare impresa
Perché dove non c'è impresa
Impresa libera sua impresa di mercato
Se solo assistenzialismo
Burocrazia asfissiante falsi invalidi
Falsi pensionati grandi cattedrali nel deserto
Pubblicizzazione dalle perdite e privatizzazione degli utili
Noi saremo anche presuntuosi ma permettete mano passato
Siamo la classe dirigente di questo Paese
Perché abbiamo professionalità e sono ancora più presuntuoso abbiamo esperienza
Mettiamo impegno
Per diventare soggetto politico economico e sociale e per indirizzare la nuova dirigenza politica
Che uscirà dalle elezioni del ventuno aprile
Noi diciamo basta con una politico non politica economica che si rivolge unicamente a una confederazione e io di solito sono abituato dare nomi cognomi pecchiamo Confindustria
Che sotto la propria bandiera riunisce le grandi imprese
Pubbliche
E anche privati
Piccole grosse vi potrà pertanto quando io dico che la nostra confederazione ha due anime perché rappresentiamo i piccoli e medi
I nostri concorrenti non so quanti anni ne abbiamo
E ora
Lascio veramente la parola al dottor Pierluigi Magnaschi direttore di Italia Oggi
Che ringrazio ringrazio veramente perché ha contribuito in modo notevole ieri sera eravamo ancora assieme allora
Buona riuscita di questa manifestazione grazie
Residente il presidente Bolzoni
A collocato la piccola e media industria italiana che poi ripetiamo e l'industria italiana in un orizzonte internazionale d'orizzonte minimo nel quale l'impresa italiana si deve confrontare quello europeo
Ci sono delle scadenze imminenti si parla della adesione o meno del nostro Paese hanno trattato di Maastricht le scadenze sono ravvicinate entro il novantanove bisognerà fare i conti con queste strettoie
Mi domando e domando all'onorevole Berlusconi se entreremo a far capo a far parte del gruppo
Della paesi che inaugureranno l'unione monetaria europea quindi se c'entreremmo eccome se entreremo
Sto seduto mi anzi non ha ottenuto come volete preferisco stare seduto perché gli ultimi giorni sono stati drammatici e quello che voi vedete qui dei leader ciò che resta di loro poi leader qualcuno di noi è un po'più può meno giovane no Maccanico gli altri sono un po'più giovani qualcuno sopporta più o meno
Più o meno la fatica comunque sono stati giorni terribili poco fa con l'onorevole D'Alema ci siamo guardati in faccia e abbiamo detto che anche per questo motivo il convincimento che la legge elettorale che verrà Alitalia il prossimo governo è una legge elettorale che sicuramente va cambiata
Devo dire che prima di parlare di Maastricht che ho avuto modo ora di spogliare il documento una politica per la piccola e media industria è un programma di governo è completi sino faccio dei complimenti veramente cordiali
Alla vostra associazione e credo che ci sia dentro tutto il buonsenso e tutta l'esperienza che chi si cimenta tutti i giorni nella trincea dell'impresa e del lavoro a potuto dolorosamente mettere insieme per quel che so che successe che succede
E prima di arrivare ancora alla domanda diretta
La riflessione prima che viene fuori non si può pensare
Che ci possa essere una qualsiasi vera politica per l'industria
Se non ci potrà essere un governo che duri niente
Un governo che abbia soltanto nove mesi di tempo
Immaginate nove mesi di tempo nella vostra realtà aziendale
Un manager o più manager che arrivino e che devono prendere contatto con una realtà nuova
Che richiede naturalmente
Qualche mese di tempo per la conoscenza stesse delle persone non sai chi affidabile chi ritorna indietro con il problema risolto chi sa trasformare il Progetto in realtà bene dopo nove mesi i partiti si litigano
Gli accordi precedenti cadono il governo va a casa quando comincia a capire ma in nove mesi non c'è nessuno ti può mettere insieme una vera politica e che può soprattutto pensare di realizzare una politica perché i metodi della pubblica amministrazione sono quelli che conosciamo
Non sono metodi che hanno portato risultati
Perché quindi si possa parlare con concretezza
Di qualche cosa che diventi veramente realtà di di quel processo di sviluppo
Che non può essere neppure iniziato in una nei due anni in tre anni ma che probabilmente richiede il medio periodo i cinque e i dieci anni perché questo possa cadere bisogna cambiare tutto
Bisogna cambiare la struttura dello Stato bisogna cambiare il sistema elettorale naturalmente affinché porti a una diversa forma di governo a una diversa forma di Parlamento a una diversa forma dello Stato per quanto riguarda le istituzioni locali e in sintesi ad un governo che Possa restare a governare il tempo di una legislatura che abbia gli strumenti per governare che si è sottratto a agli accordi e alle insistenze dei partiti e quella che io chiamo la corporazione della spesa pubblica
E che Possa quindi avviare nei fatti una politica vera una politica e concludo su questo
Che si può realizzare trasformare dal Progetto infatti soltanto se si cambia il modo di funzionare della pubblica amministrazione
Cioè c'è bisogno di una riorganizzazione completa
Di questa pubblica amministrazione che ancora ottocentesca che è malata di immobilismo che è malata di inefficienza che qualche volta è malata anche di corruzione e io dico introducendo
Nel modo di operare dello Stato degli organi dello Stato della pubblica amministrazione quei metodi che hanno fatto e fanno il successo di qualunque impresa nel mondo che sono i metodi della responsabilità dell'efficienza della concretezza della rapidità quindi se questo noi lo saremo capace di farlo venire
Nei nei prossimi mesi nei prossimi anni anche con un vasto accordo che avevamo tentato di raggiungere tra le forze politiche ogni Progetto e destinare e destinato a restare uno
Esercizio a cui con cui si può convenire a cui si può plaudire ma soltanto un esercizio teorico
Ma
A livello delle delle responsabilità più a portata di mano italiana ed edizioni volevo andarmene in una parola arrivano i margini parliamo un pochettino
A ruota libera lei dice il governo sarà un Governo di riforme in sé che mira a fare delle riforme di struttura il discorso che si è interrotto con le elezioni anticipate
Sarà
Nel caso la sua coalizione vincesse uno dei primi obiettivi da affrontare volevo girare lo domandano onorevole D'Alema per vedere se anche perché ritiene che questo congelamento di un discorso che mira in qualche misura rifondare lo Stato
E una delle priorità nel caso lei vincesse o perdesse le elezioni
Ma io vorrei
Risponderei anche un attimo modo rapidissimo alla domanda che la rivolta all'onorevole Berlusconi
La mia risposta è sì
Io penso che il primo impegno
Di chi governerà il Paese dopo
Le elezioni di aprile
Debba essere quello di portare l'Italia in Europa
E
Sì ci siamo geograficamente
Ma non sempre sembriamo Europa dal punto di vista del funzionamento dell'economia delle istituzioni
E penso che questo è un grande obiettivo naturalmente
Quanto più il Paese sarà governato da una classe dirigente credibile
E chi ha un prestigio internazionale
Tanto più sarà facile entrare in Europa
Io sono convinto che l'Italia ha perduto una importante occasione
Nel momento in cui
Non è venuto da parte delle forze politiche
L'impulso
Al presidente Maccanico
A
Passare dall'intesa sulle riforme
Che era a mio giudizio chiaramente delineata nel documento che egli ha presentato all'opinione pubblica al Capo dello Stato
Alla costituzione del governo
In quella giornata era un sabato se non mi sbaglio etnico io penso che l'Italia abbia perduto una occasione importante era una scelta impegnativa guardi le assicuro che per me sono segretario di un partito
Che ha un legame con la società
La scelta di dare vita ad una maggioranza parlamentare e per le riforme e per il governo insieme alle forze politiche della destra che noi versiamo
Era una scelta che avrebbe comportato in sacrificio che poneva dei problemi che destava una sofferenza
E tuttavia noi eravamo pronti
Perché siamo convinti che le istituzioni
Non appartengono ad una parte le istituzioni il loro funzionamento appartengono a tutti gli italiani
E una grande democrazia può vivere soltanto in un quadro di regole di valori condivisi
E più le regole sono condivise e più il conflitto sui programmi
Sulle idee può svolgersi in modo libero e sicuro
Per questo per noi all'indomani delle elezioni qualsiasi sia il risultato
Riteniamo che si debba ripartire dall'intesa che si era avviata dal dialogo che era cominciato
E vorrei che in questa occasione diciamo pregare l'onorevole Berlusconi di non dire che a seconda del risultato elettorale possa esserci la possibilità di tornare subito a votare che diciamo per gli italiani questa prospettiva dico tre aprile votare a giugno può essere terrificante dice
Io spero e naturalmente ciascuno di noi opererà perché il risultato elettorale via al Paese una maggioranza stabile
E ciascuno di noi tirerà come legittimo l'acqua al suo mulino ma io voglio dire subito una cosa se non ci fosse una maggioranza stabile
Se non ci trovassimo di fronte al fallimento della legge elettorale perché in tutti i Paesi europei ci sono dei sistemi per cui anche con mezzo punto se c'è una maggioranza ecco io ritengo che la responsabilità delle grandi forze politiche non dove non potrebbe essere quella di tornare subito a votare con la stessa legge che ha fallito
Ma quantomeno di cambiare questa le e io ritengo che se c'è un impegno di questo tipo andiamo anche più sereni abbiamo subito la domanda all'onorevole Berlusconi quel subito una notevole finezza per rispondere a questa provocazione dell'onorevole D'Alema immediatamente sovversione provocazione spero lamenta tra noi provocazione nel senso stimolo diciamo stimolare
No ma lui diceva che un sì o un no perché poi dopo delle
Sì io penso che si debba assolutamente cambiare questa legge elettorale che abbiamo anche già pubblicamente dichiarato andrete d'elezione eventualmente borghesi dello ove c'è una cosa che che io penso sul sulle elezioni in un momento di transizione quando c'è un cambiamento si passa appunto si parla appunto di passare dalla prima
Alla seconda Repubblica io non vedo le elezioni non le ho mai viste io ho subito negativamente il fatto che per un anno non fosse mandato le ovvero il cartellino giallo perché la seconda risposta alla mia domanda la nave spiega un secondo per un valore di L. voglio rispondere ai maestri per attacca libere io non io penso che il fatto delle elezioni sia un fatto positivo una democrazia è tale soprattutto nel momento delle elezioni la democrazia diretta la gente che finalmente chiamata a scegliere chi da chi si deve far governare chi deve stare all'opposizione
Quindi per me ecco in un momento di transizione andare ripetutamente alle urne con i cittadini sempre più informati
De il programma dei protagonisti che sono in campo dei diversi schieramenti delle loro contrapposizioni io credo che sia un arricchimento per il Paese soprattutto se la campagna elettorale si potesse svolgere in un clima civile senza tanti in questi pare che si stia svolgendo in questa maniera non nove non non completamente a un rallentamento Enichem se vuoi regalerebbe parliamo c'è una bella ribellioni tra le forze politiche c'è c'è un comportamento ci diciamo cemento dirlo subito la una domanda
L'onorevole Fini l'onorevole D'Alema ha detto che quel sabato è stato un sabato nero per l'Italia le convinto Pirlo sia stato invece è stata una bella scelta visto che lei è stato l'artefice mi pare
Di quel sabato nero dell'esito di quel sabato
è notorio che il mio parere largamente diverso rispetto a quello dell'onorevole D'Alema però ritengo con molta sincerità
Grazia
Che sia del tutto inutile oggi davanti ad una platea quale questa ricordare ciò che è accaduto ciò che poteva essere e non è stato eccoli ora esprime RAI il giudizio che meglio crede
Ritengo che si debba in questa circostanza discutere
Come del resto siamo stati chiamati a fare dei programmi per la piccola la media impresa
Lasciamo ai posteri l'ardua sentenza sulla perché non riuscito esperimento
Del governo di larghe intese presieduta dal dottor Maccanico e andiamo avanti anche perché non si può dire facciamo una campagna elettorale basata sui programmi e poi quando si ha un'occasione di confrontare i programmi
Salvarsi cagionandole
Parlare
Poteva essere
Allora nella documento della Confapi mi pare che ci sia un elemento sicuramente innovativo rispetto ai documenti preelettorali delle categorie tempesta nel primo documento in cui una categoria non si lamenta della pressione fiscale
Perché come si dice nel documento il fisco è uno strumento di solidarietà e è un compenso a ciò che la pubblica amministrazione dovrebbe restituire il la loro lamentela e soprattutto che vorrebbero essere pagare delle tasse capibile delle tasse non porsi persecutorie espresso in maniera semplice è proprio impossibile secondo lei accontentare queste esigenze che poi in fondo sono delle esigenze elementari di buona amministrazione ma che sinora non sono state fatte se è vero come è vero che cioè attua una dichiarazione testuali del ministro Fantozzi delle finanze che risale a un mese fa il quale dice testualmente con il mille novecentonovantacinque non nel mille ottocentosessantacinque si è chiuso il fisco dell'emergenza del piattino delle collette delle medie sono sicuro che il mio successore farà un fisco civile è una missione di una fase troppo durata troppo lungo nel nostro Paese di politiche fiscale cito frase testuale del ministro delle Finanze
Sì allora cominciamo col dire che è giustissimo che chiedete pagare le tasse in modo equo nessuno ha mai pensato che il lavoro autonomo le piccole imprese piccole e medie imprese costituissero il serbatoio dell'evasione
Pagare le tasse in modo equo significa innanzitutto avere un sistema fiscale profondamente diverso da quello attuale
Quindi un sistema fiscale molto molto più semplice
Perché il primo elemento che balza agli occhi quando si raffronta il nostro sistema con quello europeo
è che in Italia non vi è soltanto una forte pressione fiscale ma vi è una procedura è una burocrazia è una giungla per gli adempimenti fiscali
Che fa dire non a me ma a tutti coloro che sono esperti di questa materia che in Italia non solo c'è un prelievo fiscale troppo alto
Ma c'è un costo aggiuntivo per pagare le tasse perché come abbiamo avuto già modo di dire ognuno di voi deve delegare
Ad un commercialista o fiscalista di fiducia l'adempimento di un obbligo fiscale quindi la prima regola del Polo nel suo programma è quello di arrivare ad una semplificazione del sistema
Perché è giusto dire agli italiani che in tempi brevi sarà difficile ridurre di molto il prelievo ma è altrettanto giusto dire agli italiani che la prima cosa che si può fare e semplificare le procedure ridurre le aliquote da otto a tre
E soprattutto rovesciare il criterio con cui è stata fatta la politica fiscale in Italia negli ultimi anni con l'eccezione del governo di centrodestra perché io sfido chiunque a sostenere il contrario
Per molti anni in termini di fisco si è partiti da un presupposto
Fin dei tempi della minimum tax poiché l'amministrazione che inefficiente non è capace di verificare la correttezza delle dichiarazioni l'amministrazione decide che il minimo che deve essere guadagnato e Totti impone il pagamento per quel minimo e qualora il piccolo imprenditore o lavoratore autonomo abbia guadagnato meno deve dimostrare all'amministrazione di aver guadagnato meno è un modo moralmente scorretto di concepire il rapporto tra amministrazione e lavoratore in questo caso contribuente
Perché il rapporto va rovesciato l'onere della prova non può essere sulle spalle del contribuente imprenditore ma se mai sulle spalle dell'amministrazione
E allora va rovesciato innanzitutto nel rapporto tra fisco e contribuente questo principio quindi non è più pensabile dar corso
A una politica fiscale basata su minimum tax su ricavò metri su studi di settore che il più delle volte sono calati in modo burocratico sulla periferia ma al contrario vanno associate le organizzazioni in questo caso imprenditoriali per una politica finalmente concordata
Io concludo questo passaggio del mio intervento riferendomi a ciò che ha detto il presidente borsoni quando ha detto le piccole imprese hanno dato molto e hanno ricevuto poco o nulla
Io credo di aver compreso che da parte vostra non si chiede al futuro assetto politico di avere un trattamento privilegiato che invece è stato riconosciuto alle grandi industrie pubbliche e private
Poi chiede
Chiedete unicamente di essere associati di essere associati ai tavoli in cui si prendono determinate decisioni
Se si continua a ritenere come sempre hanno fatto i governi di centrosinistra compreso il governo Dini che le politiche economiche o industriali o fiscali possano essere sottoscritte da un accordo che riguarda unicamente il governo la Confindustria e la triplice sindacale si continua a dar corso ad una politica che non è industriale ma è rivolta rivolta abbia una
Ma è rivolta a un determinato accordo di tipo politico che poi è stato il pilastro negli ultimi anni atto sul quale si sono rette determinate scelte di carattere nazionale che vi sia corrispondenza tra gli impegni e i fatti
Lo dimostra un episodio anzi un fatto che è noto ma che va ricordato con il governo Berlusconi il ministro dell'industria
O meglio all'interno del ministero dell'industria si tentò invano perché i tempi furono quelli che furono di costituire finalmente la Direzione generale per la piccola la media impresa
Perché era l'occasione attraverso la quale finalmente si sarebbe dato risposta con i fatti a ciò che avete detto cioè che l'industria italiana è al novanta per cento rappresentato alla propria
Fermato
Palo Alto usano ecco il dottor Maccanico rifare una domanda che si ricollega all'affermazione dell'onorevole Fini cioè è vero che in Italia la politica industriale
è stata sostanzialmente scritta o è stata destinata alle poche grandi industrie italiane che hanno una capacità di pressione di mezzi di comunicazione tali da condizionare anche il potere politico
Guardi nella storia dell'economia italiana
C'è una prima fase che è stata tutta centrata sulla creazione dei grandi gruppi cioè io direi che appare guarire i quali non si discute l'utilità nel se e quale ovviamente ovviamente adesso vestono vedremo dopo ceceni direi che fino agli anni Settanta
Sostanzialmente la politica industriale italiana è stata una politica di rafforzamento dei grandi gruppi industriali
Direi dagli anni settanta in poi il fenomeno delle piccola e media impresa diventato il fenomeno dominante della vita economica italiana
Io voglio a questo proposito dire che quando noi parliamo di piccola e media impresa non parliamo di un settore corporativo
Di un settore determinato noi parliamo della politica industriale italiana cioè Vorrei questo dire cioè che qui non siamo a difendere degli interessi settoriali
Non siamo a difendere
Le prospettive di sviluppo dell'economia italiana che sono centrate soprattutto sulle piccole e medie imprese cioè se l'Italia un avvenire industriale questa per industrie alle ma centrato sulle piccole e le medie imprese il che non significa che il grande Drupi non serva
Ci devono essere i grandi gruppi però ripeto le prospettive di sviluppo sono nei piccoli e medi imprenditori io io vorrei come a favore delle piccole e medie imprese
Alla io no non vorrei vorrei prima di parlare di favori vorrei dire quali sono le opportunità che esistono in processi che rivestono tutte le democrazie industriale in questo momento
Noi abbiamo tre sfide fondamentali davanti a noi come Paese
La prima è quella della globalizzazione dei mercati
La globalizzazione dei mercati cioè in me di l'il pianeta che diventa un mercato unico questo è un fatto di un'importanza enorme
E non deve essere vissuto come un pericolo come qualche cosa che ci minaccia ma come qualche cosa che cita delle grandi opportunità quando io vedo un imprenditore meridionale e quale va in Korea per poter fare i suoi album medio imprenditore meridionale che va in Korea
Affari suoi bisogna dire agli affari Bay a quel punto dico Bay quelle bende dovrà capito le opportunità della globalizzazione dell'economia
La seconda sfida testi la sera nel merito la seconda ore aveva
Be
Lilli Garrone ormai il governo a fare affari impone entra niente seconda sfila che noi abbiamo di fronte adesso dov'è la sfida delle vittime della tecnologia tecnologia che e devo dire che la sedia dove la tecnologia diventa ancora sviluppo non è più la grande impresa ma ebrei
La terza sfida è quella dell'integrazione europea allora io vorrei che queste tre sfide ripeto non fossero viste come minacce ad alcune nicchie di protezione ma come una grande opportunità una grande opportunità da cogliere
E questo richiede però e qui ve ne vengo alla risposta al suo quesito delle politiche pubbliche molto importante molto serie politiche pubbliche che si fanno solo sei
I sistemi politici funzionano se è un sistema politico funzione e in questo io sono d'accordo con quello che diceva prima il presidente Berlusconi
Perciò io do una grande importanza al problema della riforma del sistema politico
Prima di Maastricht
C'è stata l'Atto unico europeo l'Atto unico europeo ha creato qua competizione fra i sistemi Paese non solo solo fra le imprese fa i sistemi Paese
E chi soffre di più quando al sistema Paese e difettoso solo lei piccola e media impresa cioè quel tessuto largo dell'economia che ha più a che fare con l'amministrazione che ha a che fare con con il fisco che ha che fare con il credito
Ecco perché io che io dico che si tratta di fare di invertire una rotta e pensare allo sviluppo del Paese proprio facendo leva sulla piccola e media e impresa
Non è condannerà bene più che il sistema creditizio funziona come funziona adesso non è possibile
Non è poi
Dire che la pubblica amministrazione funzioni così chi soffre più di questa situazione della pubblica amministrazione sono i piccoli e i medi operatori perché lei grande impresa se la cavano in qualche modo un altro punto importante ma inadeguatezza della nostra presenza a a Bruxelles dove si prendono delle grandi e importanti decisioni che riguardano tutta la va
Tutta la vita economica del paese ma inadeguatezza del nostro Paese nella presenza a Brussel no a dove si decide
Questo è un altro fatto dei carenza istituzionale nostra che colpisce gli operatori più deboli queste quello che io dico perciò io così per concludere non voglio fare fanno una specie di di comizio secondo me io sono del parere che le priorità fondamentali che ci sono subito anzitutto un po'sistema politico efficiente che via continuità di azione al Governo
Che ci sia una riforma della forma di Stato che dia maggiori poteri alle Autonomie locali alle regioni eccetera perché anche queste i piccoli imprenditori
Per esempio che hanno bisogno di servizi reali all'impresa e hanno bisogno di autonomie locali di nomi regionali che funzione che siano in grado di darle
Quindi queste sono le priorità fondamentali che noi dobbiamo seguire e cura e qui non voglio
Cedere la parola al a bere un brevissimo intervento al presidente Bolzoni riallacciarmi ed una sua affermazione della presenza debole dell'Italia a livello europeo sì c'è a Bruxelles siamo supina siamo deboli deboli
E le cito un aneddoto chiesta andato fuori questa settimana in un convegno tenutosi alla Bocconi con la partecipazione dei due commissari se UE italiani per lui salta fuori che i dipendenti italiani a Bruxelles rappresentano il quattordici per cento dei dipendenti comunitari se non che il novanta per cento sono fattorini autisti e uscire di ecco se noi siamo presenti
Se ne siamo presenti in Europa con queste forze di pressione di analisi di prospezione delle nostri interessi poi salta fuori saltano fuori i criteri sono
Voleva intervenire per poi saltano fuori i criteri di Maastricht in base ai quali il terzo che prevede
Ci penalizza moltissimo per il nostro a e veramente abnorme debito pubblico non tiene conto dell'altrettanto abnorme propensione al risparmio che è tipica dell'Italia che non si ritrovi in nessun altro Paese
Quindi il nostro debito pubblico ripeto abnorme attiva controllate va ridotto e meno pericoloso di come viene descritto a Bruxelles
Chi di noi dovremmo essere degli allievi meno bistrattati brucia mi pare questo dovrebbe essere un impegno
Ma a proposito della globalizzazione dei mercati a cui le piccole e medie imprese sono interessantissime vorrei chiedere una testimonianza il presidente Bolzoni sui rapporti avete con il Ministro dell'IVA
Commercio estero convince con le garanzie della Sace rapidissime ieri sera lei me ne ha parlato accennati mi pare in fossero tre episodi sintomatici di una disfunzione di una non considerazione delle esigenze delle imprese
Ma direi che oltretutto fa piacere perché vedo salvo qualche sfumatura e voglio pertanto precisare piccola e media impresa attenzione che veramente l'impresa noi non rappresentiamo il lavoro intorno e questo sia chiaro cioè con tutto il rispetto che ho per i lavoratori autonomi
E allora semplifico ancor di più
Sul fisco noi siamo consapevoli che questo Paese
Abbia bisogno di tutto quanto preleva cerca di prelevare noi chiediamo pertanto non chiediamo abbassamento di aliquote in questo momento perché sarebbe utopistico sappiamo benissimo le condizioni in cui versa il nostro Paese
Io dico però o chiedo di poter pagare meglio di non avere costi indotti
Ecco il motivo per cui noi non siamo quelli dalla rivolta fiscale tanto per intenderci perché perché il rappresentante dell'impresa comunque anche una responsabilità sociale perché perché la nostra azienda inserita nel contesto sociale degli Area ecco il motivo per cui voglio precisare spero di essere stato molto chiaro noi rappresentiamo l'impresa certamente non quell'assistenza quell'impresa di mercato che invece ha bisogno di un sistema Paese che almeno non le sia nemico perché è
Cari amici non ce la dobbiamo dire tutte sino in fondo impresa italiana l'impresa quella vera opera in un contesto nemico questo il vero problema
Allora
Che lo si vede benissimo
Ministero commercio estero noi sappiamo benissimo che il ministero commercio estero
Senza dice che d'Istituto Commercio Estero è una scatola vuota chiediamo da sempre l'accorpamento almeno dei due ministeri industria Commercio estero perché diventi il ministero delle Attività produttive
Perché perché al ministero delle Attività produttive Paro motivo semplicissimo
O la smettiamo di in parti parlare di internazionalizzazione perché se il Paese nome dotato di strumenti per permettere all'impresa italiana che già fatica tantissimo andare all'estero per la propria dimensione ciò ha troppo piccola per il mercato globale
Se poi e per di più
Mettiamo e fra poco ne hanno tutto questo anche un sistema che non funziona ecco il motivo per cui chiediamo al ministero delle Attività produttive una Salce che per chi non lo sa ma lo sappiamo tutti
Qual è la sua la spiega bene è quella quella per l'assicurazione che di Stato che garantisce i crediti dagli operatori quando vanno all'estero
Tutti mi dicono che non funziona Elio Di Cagno ha funzionato benissimo ha funzionato tanto bene che il contribuente italiano sempre pagate pagherà ancora perché di fatto cos'è che fa saccente
Va garantire il rischio politico mischiando il rischio d'impresa
Pertanto chiediamo la SACE divisa a metà perché il rischio di impresa è giusto che se l'accordo in parte anche l'imprenditore italiano certo è che se il governo italiano decide di assicurare la strada alla Chiesa la scuola nel dopo io non glielo vado a chiedere il motivo per cui assicura è una decisione politica
Mentre invece noi abbiamo fatto conti momento delle grandi scalate e arrivo al Mediocredito ecco il motivo per cui ministero Attività produttive
XE sa c'è Mediocredito per dotare veramente l'impresa italiana dei di quelli strumenti che gli imprenditori i nostri concorrenti so o esteri ormai visto che il mercato domestico non sarà mai più quello di Brema
I nostri concorrenti hanno disposizione
Ecco il motivo per cui io continui ceste reverendo aboliamo agevolazioni non vogliamo pagare meno non faremo riviste rivolte fiscali chiediamo solo di poter operare in un sistema Paese e non dico neanche favorevole all'impresa dico almeno non nemico dell'impresa
E vede presidente io la ringrazio perché lei ci sta aiutando oggi anche forse iniziare periodo migliore di questa campagna elettorale
Io credo che non c'è una distinta oggi tra le forze politiche
Nel giudizio sul Carracci carattere farraginoso iniquo del nostro sistema fiscale
Questa è una questione che mi sembra veramente inquietante che si cerchi di agitare gli uni contro gli altri che il gioco delle ritorsioni polemiche potrebbe essere all'infinito
Io potrei ricordare dove chi era consulente dei ministri che decidevano queste tasse io dall'opposizione fondo buffo che vi si faccia carico di decisioni altrui il vero problema è il vero problema caro corrisponde ci mettiamo in questo gioco perché ho l'impressione che
Questo incontro
Ci richiami al terreno vero del confronto
Cioè quali sono le soluzioni quali sono le proposte come realisticamente si tratta di governare un grande Paese dell'Europa occidentale non di fare dei comizi di agitare delle class
Reali Kameni io vedrei fra io le consegnerò alla fine viola modo perché come dire lei ci ha mandato un documento io le ho portato un documento questo documento contiene non quello che noi pensiamo che si debba fare del futuro
Questo documento contiene un quadro sinottico come si direbbe delle proposte
Che noi abbiamo presentato ed elaborato nel corso degli anni che abbiamo alle spalle e forze politiche vanno giudicate per quelle che hanno fatto grave in questo momento tutti promettono tutto
Di dimezzare le tasse aumentare le pensioni aumentare la spesa pubblica si è facile diciamo per quello che hanno fatto lei non troverà nella nostra impostazione di politica fiscale la proposta di nuove tasse la proposta di aumentare le aliquote lei troverà concrete proposte di semplificazione
Delle procedure del sistema fiscale degli adempimenti per le imprese lei troverà l'attenzione di una forza moderna che è consapevole che l'impresa
In un grande paese europeo
è una condizione essenziale di sviluppo e di lavoro
E vorrei dire anche un'altra cosa anche questo perché non non si trasformi in una crociata in uno scontro di corpi sociali di un confronto elettorale
Noi noi siamo una forza di governo
Non del governo nazionale o no ma siamo una forza di governo
In tanta parte del nostro Paese
Lei sa qual è la regione d'Italia dove ci sono più imprese per abitante
Non non devo ripeterlo
Lei sa anche con quale attenzione la sinistra europea di governo ha lavorato per creare le aree per la piccola impresa attrezzate i consorzi fidi
Lei il sostegno per l'esportazione nella misura dei poteri chiarire come ci siamo sforzati di dare nella misura del possibile
Un'amministrazione più efficiente voi siete misuratore di efficienza andate a vedere in quale parte del Paese la pubblica amministrazione più efficiente nei limiti dei problemi che ha l'Amministrazione invitati
Abbiamo creato un ambiente nemico dell'impresa
Dove noi siamo forza di governo ci siamo sforzati di fare l'opposto
Perché noi siamo convinti
Che una delle condizioni della governabilità del Paese è un patto tra le grandi forze produttive
In questi anni che sono trascorsi l'Italia è stata sull'orlo di un baratro
Il crollo del sistema politico il debito pubblico diciamoci la verità abbiamo avuto PAC almeno io ho paura e pure questo Paese si è salvato
Con tutti i suoi problemi poteva andare a rotoli questo Paese
Poteva determinarsi una crisi finanziaria un'inflazione fuori controllo
Questo Paese si è salvato perché perché c'è stato un patto tra le grandi forze produttive il mondo dell'impresa il mondo del lavoro
Non dimentichiamo cosa è stato l'accordo sul costo del lavoro per contenere l'inflazione e per avviare il risanamento
E il problema dello sviluppo italiano è passare da un patto per il risanamento un patto per lo sviluppo e per la qualità a un patto per lo sviluppo e per la qualità che certo degli averi al centro l'impresa sarà più forte se ci sarà anche il lavoro e l'intellettualità di questo Paese mondo della ricerca della scuola dell'università delle professioni ed è
E il problema del Governo del nostro Paese persino aldilà delle forme confronto tra le forze politiche
E creare le condizioni di un patto un patto per lo sviluppo e per la qualità che coinvolga d'impresa il lavoro e l'intelligenza di questo Paese
E io ritengo che in un discorso di questo genere
Una sinistra moderna
Che non si si confronta io non che non raffiche non vuole rappresentare una parte è una forza essenziale allora andiamo al come vede il nostro come sta qui le tasse che vogliamo abolire i versamenti che chiediamo che si possano fare ad un unico Sanson dieci anni aveva presentato una proposta di legge perché si possono fare i versamenti
Fiscali previdenziali ad un unico sportello
O in unica soluzione annuale in dodici rate con una sola cartella chi si oppone a questo reclusi si oppone si oppongono le lobbies
Perché questo significa colpire i Poteri dentro la pubblica amministrazione tanti sportelli sono tanti poteri e si oppongono anche le lobby che vivono sulle disfunzioni dell'apparato pubblico quanto costa l'intermediazione il fisco costa caro ma quanto costa l'intermediazione e ci sono lobby potenti
Che hanno costruito fortune sulle disfunzioni della dell'apparato e allora noi dobbiamo sapere che queste sono Baccani da fare non è la sinistra che ha aumentato le complicazioni
E sono le contraddizioni reali di questo Paese che richiedono anche l'ultima cosa che volevo dire altro punto essenziale servo io ho fatto un lungo viaggio nel Sud anche per non essere incastrato nelle notti fumose delle capigliature
E ho incontrato moltissimi imprenditori e non c'è dubbio che una delle questioni più accurate della Piccola impresa meridionale è questa condizione di svantaggio dei tre dei quattro dei cinque punti che si pagano in più ad un sistema creditizio sgangherato caricato l'insofferenza dalle decisioni fare il credito politico che è stato dato negli anni passati e quindi un sistema creditizio colpito da questo e da un sistema creditizio che fa pagare un rischio sud dalle imprese come se già non fosse diciamo così quasi eroico andare a fare impresa dove c'è la mafia la 'ndrangheta il pizzo dove non arrivano le ferrovie le strade allora io io sono deputato di un'area produttiva del Sud non sono uno di quei leader progressisti che non si fanno emergere tra Firenze e Reggio Emilia sono deputato del basso Salento e conosco la vita i problemi di quel mondo imprenditoriale bene dico io questo problema si risolve con una grande riforma della struttura finanziaria del Paese che troppo costosa
Promuovendo una fusione abbiamo bisogno di anche di portare ad una certa Scala le grandi banche italiane
Promuovendo una nuova mentalità ma possibile che non ci sia nel Mezzogiorno una grande banca d'investimenti ma possibile che noi non abbiamo una finanza capaci di valutare un progetto industriale invece di fare il conto delle garanzie reali che alla fine portano a dare i soldi soltanto a chi li ha già
Ci vuole una finanza moderna ci vogliono delle riforme ci vuole una classe dirigente in grado di fare io non credo che la demagogia risolva questi problemi
Noi siamo impegnati per dare a questi problemi delle risposte concrete sul fisco le lascio le nostre spero che il confronto di questa campagna elettorale è troppo facile
è troppo facile andare in tutte le le platee e lisciare per impedirlo diciamo un Paese che protesta
Chi vuole meno tasse chi vuole più spesa pubblica chi vuole più garanzia del posto di lavoro ognuno ha la sua protesta se noi giriamo tutta la campagna elettorale a dar ragione a tutti
Alla fine non saremo in grado di governare i niente né ci sforziamo di mettere nero su bianco nelle risposte concrete può darsi che alla fine questo Paese possa essere governato grazie senta
Del Mezzogiorno d'Italia l'intervento straordinario a favore del Mezzogiorno è finito
Le grosse commesse destinati al Sud questo dato quantitativo ineccepibile vengono intercettate dalla grosso industriale
L'alta velocità passa sopra la testa delle piccole e medie imprese
C'è un patto di utilizzazioni questi contributi non solo da parte della grande nei gruppi industriali italiana ma anche della grande industria europea
Il Mezzogiorno quindi sotto una spinta di vari circostante dove erano state dedicate l'onorevole D'Alema che vanno dal credito più chiaro alla delinquenza dal sotto infrastrutturazione
Dei binari diversi una fonte ci comunque era un intervento spesse volte a pioggia ma ti consentiva di sopravvivere la situazione drammatica qual è la sua risposta del Torino
Prima di tentare una risposta ad una domanda certamente impegnativa vorrei far presente a me stesso e indirettamente all'onorevole D'Alema che innegabile che in campagna elettorale
Non si devono lisciare le categorie o le platee per il verso del pelo perché in caso contrario si fa soltanto demagogia
Ma è altrettanto innegabile che proprio il giudizio che le categorie gli elettori danno di ciò che è alle spalle di ognuno di noi e delle categorie medesime
è la ragione per la quale in determinati ambienti e in determinate categorie il messaggio politico del centrodestra viene considerato più credibile di quello del centro sinistra
Perché con volontà in questo di alimentare una piccola polemica politica io mi chiedo come sia possibile sostenere ciò che è stato sostenuto anche in questa occasione da parte della sinistra italiana
E poi dimenticare che se in Italia siamo in una situazione in cui determinate scelte
Sia di tipo industriale sia di tipo economico sono all'insegna di vecchie regole
Lo si deve al fatto che la sinistra italiana ha sempre ritenuto che l'interlocutore privilegiato il per eccellenza
Del potere politico nel campo dell'impresa
Non fosse quel settore che rappresenta il novanta per cento dell'impresa medesimo cioè un'associazione come la vostra ma un altro interlocutore che rappresenta un altro
Rafforzato
Questo non è affatto lire D'Alema non sarà no come dire sarà fatto vero ma mi sembra che coloro che ascoltano la pensino in questo più come me le manette non sia davvero una Carotti diciamo io conosco bene sono diciamo come come sai rivolgerti tu alle platee come sei rendere difficile i tuoi interlocutori esprimere le loro opinioni e davvero un'arte e ci siamo nella quale non ha eguali tuttavia io ho parlato di cose concrete cioè del fatto che noi siamo una grande forza di governo
Nelle regioni in cui è più forte il mondo della piccola e della media impresa evidentemente noi non abbiamo lavorato per danneggiare quell'articolato il secondo io vorrei verrebbe sia abbiamo lavorato per aiutare quell'impresa Gregersen Lazarev intervenendo con me nelle aree industriali dell'Emilia e della Toscana e ti faccio vedere cosa abbiamo cercato di fare mai viene all'in altro cane vede D'Alema ore nove seguo notte diciamo ma è la immaginata delle aree è innegabile che l'Emilia la Toscana l'Umbria hanno una presenza di piccole e medie imprese
Che percentualmente più alta di quella della Calabria e della Sicilia o delle Puglie che poi vi sia un merito in questo nell'amministrazione locale è tutto da dimostrare
Perché semmai Cary Grant anche Valerio diciamo non ho detto che c'è un demerito anch'io non credo che si possono ritenere che la sinistra ha una capacità di comprendere le esigenze della piccola e della media impresa perché in tre regioni italiane governate storicamente dalla sinistra vi è una particolare concentrazione di piccole e medie imprese perché è semplice contestare questo ragionamento dicendo che sarete credibili o saremo noi credibile perché su questo stiamo in identica posizione
Quando avremo governato in regioni che a differenza dell'Emilia e della Toscana e dell'Umbria non hanno il problema della criminalità hanno delle infrastrutture e hanno una flessibilità e una ricerca della manodopera che non esiste nel Meridione Fini e allora tu hai voluto dare questo carattere così di anzi chiedi proposta di interlocuzione diretta se posso sbaragliando mare della che la proposta esce posso fare una cosa una domanda alla quale sarà l'intervento che tu dessi una risposta perché se deve essere così io non non amo la campagna elettorale fatta così ma se deve essere così sia così voi siete andati via scusi diciamo in questo modo vorrebbe andati al governo del Paese non appena siete andati al governo del Paese avete provveduto secondo un costume antico di cui non vi faccio carico ad occupare una serie di posizioni di potere
Questo per fare un esempio alzando le faccio un esempio concreto Berlusconi Noemi allora allora allora allora queste loro io faccio un esempio concreto e lei nigeriana fuori la storia della RAI allora Rai che era tutta dall'altra fa la RAI patriarca Kea via si è recato senza di riportare all'equilibrio perché questo è quello che abbiamo fatto
I cambiamenti non era sono stati ai due direttori al telegiornale del primo ente regionale deve essere ovviamente la lingua batte dove il dente duole obamiano della RAI PdL sei nove rivolto ed è una canzone ormai c'era lei a questo però lei ma ma io non volevo che volevo porre un problema voi leghisti del nuovo chiaramente alle nostre illumini siamo nel consiglio di amministrazione della più grande impresa alcun unica delle telecomunicazioni è entrato il responsabile economico di Alleanza Nazionale professor Grasso responsabile economico di Alleanza Nazionale non un intellettuale di passaggio sì io domando che cosa ne è venuto in più che che cosa che cosa ed è venuto per il Mezzogiorno per esempio dei nuovi investimenti attacchi no no io da lei caro Ferrari parla si occupa i Poteri bisogna dire che è uso se ne fa che cosa ne è venuto in meglio per la regola impresa credo che una platea come quell'età con meriti di essere trattata non come se fossi un minuto perché hai detto giustamente che non dobbiamo fare comizi allora io ricordo atte che lo sai benissimo è a loro che lo sanno altrettanto bene che l'esperienza del centrodestra ha portato immediatamente un segnale tangibile di inversione di tendenza netta
Rispetto a tutte le politiche del centrosinistra che tu in qualche modo cerchi di perpetuare anche se con una predominanza della sinistra rispetto al centro quindi dal centrosinistra passerebbe eventualmente ad un sinistra centro
Il primo atto o meglio uno degli atti più qualificanti del governo di centrodestra in sintonia con ciò che è stato detto dal presidente Bolzoni e dalle necessità che avete
è stato quello di garantire a chi si impegnava al reinvestire una parte degli utili di avere degli sgravi fiscali
Quanto e quando avete ironizzato a sproposito sul fatto che il milione di posti di lavoro era un sogno e qualche tempo dopo non il Polo ma la Confindustria
Ha stabilito che vi era stata una ripresa dell'occupazione in particolar modo nel Sud
Quantificabile a trecento trecentocinquanta mila unità io credo di dire il vero dicendo che si si doveva anche al fatto che finalmente c'era un nuovo rapporto di fiducia perché per la prima volta
Piccole imprese sapevano che c'era un governo che non guardava solo a corso Marconi dai sindacati davanti al
Allora le riflessioni che io finivo facendo mentre parlava l'onorevole D'Alema erano molto semplici
Quello che lui diceva era ed è musica per i miei orecchi per i vostri orecchio
Io conto che davvero queste intenzioni
Esposte
In questa maniera assolutamente convincente possono trasformarsi in futuro
In realtà
Sia se e io non lo credo la sinistra avrà la responsabilità di governare il Paese ma soprattutto
Se la sinistra sarà opposizione del Paese
Perché vede onorevole D'Alema quello che è successo nel passato e anche nel recentissimo passato è molto lontano da quelle da quello che lei ha poco fa afferma
Nel passato
Beh tutti lo sappiamo siamo qui a discutere di un Paese che è completamente da rifare
E se andiamo a guardare per esempio a quella situazione terribile che abbiamo ereditato a quei due milioni di miliardi di debito pubblico vediamo che più dell'ottantacinque per cento
Delle leggi che hanno prodotto questo debito pubblico sono passate col vostro senso ho convocato o con la
Inoltrata tedesco altrimenti avrebbe io non lo so io quando facevo fino a due anni fa facevo l'imprenditore si sono scesi in campo perché mi sembrava che le cose
L'avessero una soluzione lei eravate voi acqua ah siete stati voi a condurre il Paese no in tutti gli anni precedenti io ce l'ho in mente cercare di cambiare
Carlo Felice
Lei è sceso in campo perché qualcuno aveva tolto dal campo i suoi amici che l'occupavano prima
Esca
Allora sede sembra l'organico riteniamo che sia anche che desiata che sia anche un po'così negano che sia chi sa benissimo mettiamo che sia anche un po'così
Allora le sembra un paese in cui si può stare tranquilli sia un imprenditore guardando al futuro
Non sente di poter avere questo futuro assicurato nella democrazia e nella libertà
Cioè se pensa che la sua azienda che quello che lui ha costruito in tanti anni di lavoro possa essere messo in discussione
Da un sistema che non è completamente libero è completamente il Novara non averne lattine lancia dieci milioni di italiani ci hanno dato il voto
Di fronte a quello che noi dicevamo che c'era un futuro che non ci lasciava tranquilli
Quindi un conto sono le parole un altro conto sono gli atti e le dico anche le cose più recenti
Il governo del centro destra
Ha prodotto ciò che poteva produrre nel tempo breve che ha avuto a disposizione per una politica di sviluppo che è il nostro credo cioè noi riteniamo che questo Paese abbia tantissimi problemi e che questi problemi si possono risolvere tutti
Soltanto dando fiducia al mondo del lavoro cioè cercando di creare nuovi posti di lavoro e questo si fa favorendo la nascita di nuovi prese e sostenendo lo sviluppo delle imprese esistenti
Questa è la nostra base di partenza credo ovvero
Che ci guida in tutte le direzioni
Noi riteniamo naturalmente che questo possa avvenire soltanto riorganizzando completamente lo Stato ma ogni settore dello Stato dai tribunali alla polizia dalle scuole a alla sanità e via dicendo
Bene noi
Andati al governo abbiamo pensato non era stato una promessa vana abbiamo fatto dei conti con chi li abbiamo fatti con i protagonisti del lavoro siamo andati dalle varie associazioni e abbiamo detto
Che cosa credete
Che si debba fare per facilitare il lavoro l'attività per facilitare l'espansione dei vostri associati ci hanno detto che cosa ritenevano che si dovesse fare c'è stata concordia nella diagnosi della situazione e nella cura proposta e allora abbiamo detto
Quanto pensate che possa essere considerato come numero di posti di lavoro in più
Se l'impresa e saranno messi nelle condizioni di poter avere questi cambiamenti e ci hanno prodotto un numero un milione ottocento mila posti in tre anni abbiamo tolto i sei mesi iniziali del governo e abbiamo ridotto nelle presentare il nostro programma
Il milione ottocento mila posti a un milione di posti di lavoro che significa un incremento del due per cento all'anno sulla forza di lavoro significa quattrocento mila posti di lavoro all'anno
Contavamo certamente sul fatto che gli imprenditori sarebbero stati spinti a tirarsi su le maniche sarebbero prestati presi da una nuova fiducia
Se al governo c'era uno di loro che aveva conosciuto facendo l'imprenditore tutte le difficoltà che la pubblica amministrazione ostile nemica perché queste anche la verità e apro una parentesi dove le le forze del centrodestra sono andate al governo nei comuni e le regioni non abbiamo dato un mandato fatti capire da subito
Che la Filosofia la mentalità nei confronti di chi intraprende di chi rischia
E totalmente cambiata io parlando i miei ha usato addirittura un paradosso oggi un imprenditore che si reca in comune in Provincia in Regione alla sensazione di passare sotto le forche caudine e allora
Fate
Allora fatto una cosa naturalmente
è una è una cosa paradossale nonché color corrisponde la realtà dovete fare capire a chi viene lì e che ha la missione in questo momento non soltanto di produrre prodotti di produrre benessere ma di produrre posti di lavoro
Che qualcuno che viene aiutato siete lì per aiutarlo io ho detto sorridendo naturalmente e paradossalmente prendete qualcuno di distendono passa poi a Ross si avete la banda pigliate il trombettiere e fattelo suonare prendete una vostra segretarie offrite in un mazzo di fiori
Se siete voi devono capire che è cambiata la mentalità della pubblica amministrazione per aiutare chi lavora e don per creargli delle difficoltà bene noi con questo credo con questo programma basato appunto sullo sviluppo
Siamo andati al Governo abbiamo utilizzato come ha ricordato l'onorevole Fini poco fa immediatamente la leva fiscale
Per sospingere uno sviluppo per convincere gli imprenditori ad investire
Abbiamo usato la lega fiscali anche per permettere la nascita
Di nuove aziende
Da parte di imprenditori giovani e abbiamo prodotto quel quella legge per cui un imprenditore che i fondi una nuova azienda
Per tre anni praticamente non deve pagare imposte questo ha prodotto fatti molto positivi perché tra le aziende che si sono chiuse purtroppo sono state tante e le aziende che si sono aperte per la prima volta e si è verificato nei mesi a seguire e nell'anno seguire un saldo positivo ma soprattutto abbiamo con la legge Tremonti
Sospinto le imprese agli investimenti detassando completamente gli utili
Rivestiti nell'azienda qual è stato l'atto primo la politica di governo applicata dal governo Dini che voi avete sostenuto è stato quello di eliminare questa misura
Ci siamo battuti in in l'avete mantenuta soltanto per una parte del Paese ma non l'avete assolutamente mantenuta come concetto generale e non solo ma la leva fiscale è stato immediatamente usata con le nuove tasse nuove imposte esattamente invertendo la logica dalla nostra finanziaria che era una logica di taglio agli sprechi
E e il uno dei tanti nostri che la nostra finanziaria non soltanto non ha toccato gli stipendi non ha toccato i salari ma non ha introdotto nuove imposte non ho aumentato le aliquote di quelle esistenti
Il vostro governo perché tale è stato il governo di a
Cambiato completamente direzione è ritornato a quello che avevano fatto i due governi precedenti che avevano provocato nel Paese non lo sviluppo ma la recessione qualcuno dirà stagnazione qualcuno della recessione io credo che si possa chiamare recessione un Paese un sistema di produzione che perde in un anno ottocento mila posti di lavoro ed è quello che noi abbiamo trovato andando al governo dopodiché
I provvedimenti fatti hanno portato subito anche a un aumento delle ore di lavoro centocinquanta mila persone sono rientrate dalla casa di integrazione e si stava avviando un processo di riforme vi ricordo la riforma fiscale che probabilmente quella che si dovrà fare subito il nuovo governo io spero che abbia i numeri per poterla fare e tutto quanto si stanno indirizzando in quel processo di delegificazione
Totale per avere finalmente testi unici con norme chiare con norme semplici in quel processo di assistenza degli imprenditori sui mercati stranieri voi pensate alle nostre ambasciate io sono stato è a Palazzo Chigi
No no
Veramente avuto modo di capire
Quale fosse il risultato dell'attività di tutte le nostre ambasciate di tutto il mondo diplomatico all'estero per il mondo del lavoro
Due mondi lontanissimi io credo che noi dovremmo fare quello che gli altri Paesi C Insegno che debba essere fatto che dobbiamo sostenere i nostri imprenditori e i loro prodotti in tutto il mondo e questo vale soprattutto per la piccola e media impresa che non ha le possibilità di grandi gruppi di darsi delle proprie strutture autonome fa poi in tutte le direzioni c'è da fare una riorganizzazione globale che deve tenere presente che se non si sostiene il mondo del lavoro non si può risolvere nessuno dei problemi che il Paese a Reggio ha ereditato dal passato quindi ritorno e concludo
Musica davvero per le mie orecchie credo per le nostre orecchie quanto lei onorevole D'Alema afferma io mi auguro circa
Davvero che se ci sarà una possibilità concreta nel futuro per voi questa sia il vostro programma dei fatti corrispondono alle enunciato
E mi auguro soprattutto che sei come sarà
Saremo noi ad avere la responsabilità di governo non ci sia quell'opposizione al governo che abbiamo registrato la più grande la più estesa l'opposizione di tutti per cui non è stato assolutamente possibile lavorare
Anche per una carenza interno alla nostra alleanza ma anche perché i grandi gruppi grande finanza grandi giornali grandi sindacati
Rifare un'ultima domanda alla dottor Maccanico dopo lascerò lo spazio per quattro rapidissime dichiarazioni da parte dei partecipanti conclusive e dopodiché chiuderemo questo dibattito che secondo me esemplare per il modo con il quale si è svolto e per il comportamento dell'uditorio che mi auguro rimanga così fino alla fine
L'uditorio in questo match CEMEX si tratta che ho merce di idee svolge anche se più numeroso dei combattenti il ruolo di arbitro quindi deve stare ad ascoltare trarre insegnamento dalle posizioni prese poi giudicare adesso al momento del voto quindi la domanda che volevo rivolgere al dottor mette a Maccanico in quanto gran commis dello Stato e quindi conoscitore della complessa macchina pubblica
Si rifà a da alcune affermazioni contenute nel programma della Confapi e in particolare alla circostanza che si è fatto un lungo dibattito
Sulla mancanza di regole commesse il Paese gli italiani fossero degli sregolato interna Tura
Purtroppo le cose non stanno così gli italiani il sistema Paese interno veicolato gli italiani vorrebbero quindi sapere che cosa debbono fare
Purtroppo e il modo di produrre le leggi specialmente negli ultimi tempi si è veramente inni inserito per cui uno trova sotto un decreto in onore a San Gennaro trova al terzo comma dell'articolo dieci del modalità di versamento dell'IVA allora le richieste di un'organizzazione
Pomellato infatti
No invece di sottrarsi agli obblighi ma di conoscere in maniera chiara e univoca gli obblighi che si debbano ottemperare e per passare dall'in generale lo specifico chiedono ad esempio dei come una adozione di testi unici per blocchi di materie chiedono altresì ad esempio che l'impresa possa fare capo a un soggetto unico pubblico come interlocutore
E se questo non è possibile a dei soggetti fra di loro interconnessi vivaddio esista ed elettronica e quindi le interconnessioni fra i centri di decisione sono possibili
E per evitare che la burocrazia abbia sempre la meglio chiedono il principio del silenzio assenso per e cercare di svegliare degni adempienze con questa sanzione indirettamente da De Vezze pubbliche
Questo quadro di richieste non mi sembra una quadro di richieste rivoluzionario né impossibile lei cosa ne pensa il poi dopo se nella replica anche gli altri leader politici volessero intervenire Verona verso un assolutamente d'accordo con me
Le richieste fatte dalla Confapi su questo punto
Anzi direi che questo è uno dei punti sui quali anche in passato personalmente mi sono molto impegnato cioè il modo di legiferare che abbiamo in Italia e semplicemente assunto è un modo di legiferare che veramente crea problemi gravissimi e che secondo me una delle fonti delle illegalità nei quali noi noi siamo perché quando la legislazione confusa e contraddittoria e ambigua allora alla illegalità diventa l'unico mezzo per sopravvivere
Ora qual è il problema che noi abbiamo noi abbiamo un eccesso di legislazione parlamentare
Quando noi parliamo diciamo questa è una frase che ai più non non dice nulla delegificare
Delegificare significa pronto riportare il Parlamento alla sua funzione di fare le grandi leggi le grandi ho architetture legislative evitare quel quella massa di leggine che sono serie che si seguono una dietro l'altro che sono contraddittorie che creano quella confusione che noi abbiamo uno dei punti fondamentali della riforma dell'ordinamento costituzionale
Deve essere la una norma costituzionale la quale indica che nelle materie non riservate dalla costituzione alla legge è il governo che fa le normative
Perché il governo è in grato agli strumenti tecnici per fare quel riordino che lei chiedeva che la Confapi chiede cioè ecco nei problema di produzione legislativa che noi abbiamo in Italia che va riveduto radicalmente
Non solo c'è da fare il tecnico testi unici ma ripeto bisogna dare un potere costituzionalmente garantito al governo di regolare certe cose queste è una norma che può essere veramente mutuata dall'ordinamento francese la sinistra ora finché non faremo questo gas noi avremo sempre un accavallarsi di leggi una dietro l'altra noi abbiamo qualche cosa come per esempio la produzione legislativa nelle Commissioni in Parlamento
Che è una vera rovina perché il potere legislativo delle commissioni a un certo punto significa fare norme primarie in sedi ristrette fuori dal controllo pubblico da controllo di tutti
Ecco queste sono cose che vanno fatte ora io non sempre si coglie il nesso che esiste
Fra la necessità dell'ammodernamento delle strutture costituzionali
E i problemi
Della gente comune generali
I problemi che nelle quali quotidianamente gli operatori si scontrano ora queste per la ragione per la quale io personalmente e direi sono sono pro anche sceso in campo perché nessuno mi ordinava di altri delega proprio perché io vedo questa priorità assoluta di rivedere alcune norme fondamentali
Che riguardano la vita dello Stato e se non arriviamo a questo se noi non faremo queste cose purtroppo il pensate che in questo momento esistono circa ottanta decreti legge emanati dal governo che non sono stati convertiti
Pensate che si fanno si procede la legislazione italiana procede per decreti legge
Che vengono reiterate in tredici quattordici quindici volte prima di diventare legge questo è un fatto che paralizza l'amministrazione perché l'amministrazione di fronte a un decreto legge prima che sia convertito non si muove perché ha paura che a ogni passaggio ci sia qualche cambiamento cioè è un modo schizofrenico di guidare un Paese ora se noi non riusciamo ad alcune al più presto a usciamo da questa situazione noi e gli altri problemi non li potremmo affrontare io noto che quindi ora questa rigorosa mi permette che lasciando alle polemiche retrospettive
Quanto a prospettiva noi abbiamo un sostanziale accordo non vogliamo rivedere il credito per le piccole e medie imprese l'esame di tedio così com'è ma riveduto avere formato radicalmente
Noi sappiamo che il sistema fiscale va riveduto anche se dobbiamo la assicurare un livello di gettito che quello che ma riveduto va riveduta la pubblica amministrazione
Bisogna creare s'aiuti ed internazionale per la internazionalizzazione dell'economia rivedere le strutture
Però amici miei chi sono gli interlocutori per queste cose
Chi è l'interlocutore per rivedere i e le norme che regola in mercato finanziario se non abbiamo un governo stabile che quale Guidi paese con continuità che abbia dei poteri precisi
In questa materia noi questi discorsi di faremo sempre in bagno perché si andrà in Parlamento voi pensate che in questa situazione il governo non è in grado perché fa tanti decreti legge
Fra tanti decreti legge perché se fa un disegno di legge ordinario nemmeno viene calendarizzato
E come sta la situazione nella quale sia cioè è una situazione molto molto gravi
Verbale grazie
Come nascosta dichiarazione conclusiva
Tutti qua come
Da vede innanzitutto credo che ciò che ha ricordato ora Maccanico
Costituiva coi parte molto importante
Di quella piattaforma sulla base della quale egli intendeva dare vita ad un nuovo governo
Io penso questo vede che insomma questo nostro Paese arrivo è un passaggio importante della sua storia e io spero che queste elezioni diano maggiore stabilità serenità al confronto politico
Serenità non vuol dire mancanza di opposizione dei Paesi democratici c'è chi governa cioè che si oppone
Quando chi governa dice che non ha potuto fare le cose per l'opposizione funzione ricevono
Lei no bassi
Bassolino fa il sindaco di Napoli c'ha un'opposizione durissima e pure Napoli sta andando via è un problema di Forrest Gump continua polmonare un signore poi litigare mi aveva un po'opporsi in maniera da non far fare ma noi possiamo lei ha detto una cosa giusta e io spero che
Tutti cioè che lei chiede di essere giudicato per ciò che lei ha saputo fare nel Governo del nostro Paese così spero sia diciamo che i cittadini valutino se in quei mesi che cosa hanno dato di buono che cosa hanno dato di cattivo
Che tipo di clima hanno creato nel Paese Nuno da giudicherà con libertà io penso che per esempio nono mai esitato a dirlo dissi allora che dal punto di vista di di alcune misure di politica fiscale il suo governo abbia fatto a delle cose buone esempio ritengo che la detassazione degli utili reinvestiti in una fase di crisi economica
è una forte misura anticongiunturale
Rimprovero al suo Governo a una cosa non di poca importanza e cioè che i provvedimenti finanziari devono avere copertura presente questo concetto
Perché se non hanno copertura c'è un crollo di fiducia sui mercati internazionali che si paga con rialzo dei tassi d'interesse come noi abbiamo pagato
E che poi costa decine di migliaia di miliardi questo la rilevazione svagata dall'area asiatica radicato non è stata una finanziaria con la cui verdure ah no mi riferisco a come lei ha avvertito diciamo quali siamo in un mondo che conosce le coclee cerchi e che proprio è antitetica la concezione per noi
Bisogna creare nuova ricchezza creando nuova ricchezza tutto segue perché aumentano anche le entrate dello Stato
Perché se si sviluppa insieme deferito feluca e oltre seppur nell'agosto un prodotto interno più importante ora si ballano e si risolvono il problema non è andando indietro Harlan ma diciamo della credibilità
Del nostro Paese della sua classe dirigente delle misure del governo in un mondo integrato noi siamo un pezzo dell'Europa i capitali corrono liberamente da un paese all'altro
La mancanza di credibilità della classe dirigente la demagogia i provvedimenti senza copertura finanziaria si pagano in solido
Perché salgono i tassi di interesse aumenta il rischio Italia
Non si è presi sul serio né a Bruxelles e a Strasburgo ha capito quello su questi voli quello che avete fatto voi questi hanno quello che appare non equa manda la palla nel nostro perché sono matto all'opposto eroina sul finire la mia dichiarazione cosa avremmo fatto la la la venire ma lei non può dire il contrario per preservare Perrella dalla sua dichiarazione di RAI vero e ci descrive va bene ci hanno del resto al mondo il la mente sir quello intervenendo ma mi hanno detto che era una dichiarazione finale base facciamo adesso ne abbiamo fatte due cose abbiamo risparmiato tempo dò la mia data in allora al cardinale
Interrompere
No io non la voglio interrompere perché io penso che queste dispute verbali hanno un valore Nocella ce beh mostrano degli orizzonti comprensiva hanno un valore relativo perché non è attraversa chiacchiere su questo sono d'accordo non sono tutte chiacchiere soprattutto quello che dice lei portatore Donato diciamo è non credo che queste logo ma chi ieri sovrano
Quello che invece sarà un confronto di idee e di programmi che in corso nel Paese io ho fiducia che chi ci ascolta vorrà leggere le proposte poterne valutare con maggiore
Serenità di quanto non è possibile in una conversazione animata come quella che abbiamo avuto ma Cirillo io l'ultima cosa che volevo veramente di questa
Io la prego veramente lei ha fatto un cenno che io ho trovato ho sbagliato e pericoloso
Noi già viviamo in una situazione difficile
Non tiriamo in ballo che c'è qualcuno che minaccia la libertà
Perché
Lei deve sapere quanto Costa ammette
La decisione di non dire e io non lo dico mai che una parte dei suoi alleati minacciano la libertà e io dico alla sinistra italiana che questo non si deve dire
E allora lei deve anche
Lei deve anche siccome questo io ritengo che è una scelta di civiltà che io ho fatto e cioè dire che questo argomento
Va tolto dalla politica italiana
E che nella politica italiana c'è confronto di uomini di idee e di programmi di esperienze noi chiediamo di essere giudicati per commi amministriamo lecita alle Regioni per quello che proponiamo in Parlamento
C'è un confronto di uomini di idee e di programmi ma non c'è nessuno che minaccia la libertà perché questa è la condizione minima perché possa esserci un confronto civile e perché dopo le elezioni chiunque vinca e nostra fa la battuta vinceremo Nortel ed hanno potuto decideranno i cittadini non saranno le nostre battute a deciderlo chiunque vi Posta con serenità svolge una funzione di governo togliamo perché questo tema diciamo del che della libertà ha avuto certamente un grande peso ma oltre una certa epoca è diventato il motivo
La scusa che ha bloccato la vita politica italiana che ha impedito il ricambio della classe dirigente
E quando non c'è ricambio quando chi governa può pensare che comunque starà lì perché chi fa l'opposizione non è abilitato a governare chi governa e portato a fare il male
Nasce la stagnazione che la corruzione quando chi governa sa che dall'altra parte c'è uno che domani può sostituirlo
Allora è portato a fare bene togliamo dal campo il tema falso che c'è qualcuno che minaccia la libertà confrontiamo le proposte
Confrontiamo le proprie
E poi giudicheranno i cittadini
Vorrei concludere in tono assolutamente sereno mi piacerebbe di poter convenire con l'onorevole D'Alema
Su quanto ha per ultimo ha fermato devo dire la verità
Che io non sono così sereno a questo riguardo si sono fatti anche recenti ci sono c'è un utilizzo in questo Paese della giustizia a fini politici che non può renderci sereni
Credo che sia un grande tema credo che ci sia un'emergenza che il prossimo governo dovrà affrontare
Perché quello che io penso debba essere uno Stato no adesivo da interrogare introduce un tema nuovo finì sulla utilizzare io non ho utilizzato ormai no
Vi faccio vanto di avere tolto questa nomina di un articolo William vero utilizzo nel dibattito e un utilizzo come almeno in trazione o surgelati elementi aforistica quanto all'uso delle vicende giudiziarie personali eccetera io suggerisco un utile esercizio
Ci sono in Italia due grandi quotidiani di uno e proprietario mio partito dell'altro proprio per la sua famiglia
Propongo di fare una lettura comparata per vedere chi strumentalizza chi insulta
Chi si rivolge contro le persone contro le famiglie e chi invece rispetta le persone e
Fa la polemica politica un esame comparato allora facciamo anche un entrare in tutta la stampa italiana
Ieri sera allora io l'esame eventuale siamo proprietari noi crederemo riguarda la storia delle del suo giornale io non posso rispondere di un giornale che affidato all'autonomia totale ed assoluta del suo direttore come si vedrà in una democrazia guardacaso ovunque comunque abbiamo su questo un parere diverso mangiare parere diverso c'è c'è uno stato di diritto che ha delle regole io non Alberto in questo momento che le regole di questo stato di diritto per poter dire veramente che siamo compiutamente dentro uno Stato di diritto che sono compiutamente rispettare i diritti previsti dalla prima parte della nostra Costituzione in questo momento in Italia certo non lo sono
Questo mi dà preoccupazione ed io sono in campo anche per battermi perché in Italia si affermi davvero una democrazia completa venga davvero rispettata la Costituzione
Per quanto riguarda l'argomento generale di governo
Io credo che il primo punto che ci deve preoccupare è il fatto che non si può fare nulla di buono se non c'è stabilità tempo per lavorare nel governo
E quindi se avremo l'onore di governare noi cercheremo di modificare la legge elettorale per arrivare a quella riforma del Governo dello stato che su cui avevamo anche cercato di raggiungere un accordo lo faremo certamente noi se potremo raggiungere un accordo chiaramente la riforma sarà molto più celere molto più facile e quindi cercheremo di andare in questa direzione senza tempo di lavorare senza stabilità
Non si può pensare di di raggiungere alcun risultato
La seconda cosa
Assolutamente importante è una politica di sostegno allora sviluppo facilitare il lavoro di chi rischia perché possa creare nuovi posti di lavoro
E arrivare a facilitare questo lavoro in tutti i modi dalla delegificazione ad una riorganizzazione completa della pubblica amministrazione
Non soltanto per quanto riguarda la parte del fisco ma in tutte le sue componenti perché
Il la riduzione della spesa pubblica si può fare non soltanto nel modo con cui si è cercato di farla i io ho cercato di farlo avendo responsabilità di governo con il taglio degli sprechi con la razionalizzazione si può fare soltanto ristrutturando in profondità ogni settore e cercando di far fare passi indietro allo Stato lasciando ai privati quei servizi che normalmente i privati sanno fare meglio Iavicoli pur che poi ci sono tutti gli altri temi che noi abbiamo presente su cui siamo massimamente impegnati presenteremo il diciannove di marzo il nostro programma che davvero per quanto riguarda il popolo un programma unico
Un programma cui tutti hanno collaborato e che sarà un contratto che noi firmeremo nei confronti degli italiani che ci daranno il voto questo è il mio auspicio e l'auspicio
Successivo e che chiunque vinca possa trovare nell'opposizione non qualcuno che si opponga affinché non si possano governare
Ma qualcuno che come ho detto prima stimoli contrasti ma non perda mai di vista il superiore interesse del Paese
Assai subacqueo oppure non non ho
Onorevole
è sempre difficile in una manifestazione anche come questa a trovare le parole esatte per concludere io credo che sia corretto dire che
Non si può in un momento così difficile quale quello che l'Italia sta vivendo semplificare con l'accetta e dire che il confronto è assolutamente tra un nuovo modo di concepire
Il rapporto tra la politica la pubblica amministrazione l'impresa e al contrario un vecchio modo
Perché a volte il vecchio stanno a tutte le parti e il nuovo magari non sta da una parte sola
Però ciò premesso mi sembra incontestabile anche dalla dibattito di quest'oggi
Che la ragione
Del centro destra è innanzitutto nella sua volontà di sperimentare
Concretamente delle ipotesi alternative rispetto a quelle che sono state seguite più o meno oculatamente nel passato
E anche nella rapporto tra la politica la pubblica amministrazione e l'economia
Mi sembra che il dibattito confermi che il Polo si pone innanzitutto come interlocutore di quelle categorie che producono buona parte della ricchezza nazionale
Che hanno il diritto di vederla ridistribuita e impiegata in modo dignitoso
E soprattutto mi sembra evidente che il Polo si impegna ad una diversa organizzazione non solo della pubblica amministrazione perché su questo siamo tutti d'accordo non solo su alcuni settori della medesima e anche su questo siamo d'accordo
Anche se poi occorrerebbe comprendere perché accordi verbali non diventano mai accordi sostanziali
E magari occorrerebbe ricordare che in certi momenti si cerca il pelo nell'uovo ho sentito l'onorevole D'Alema dire
In modo convinto che anche la sua parte politica
Perfettamente in sintonia col Polo e con il governo di centrodestra nella ritenere che la detassazione degli utili reinvestiti sia uno stimolo per l'economia poi a meno che io non sia di
Da un
Carlo sì vedere
Carlo fortunate il sit-in conclusione il clima che tutti quanti vogliamo e auspichiamo sia
Bene in questa campagna
Tale anche dopo e che io
Come ha fatto Berlusconi voglio impegnare il centrosinistra mi auguro che il sito sintassi vitelli impegnato anche per il dopo perché l'unico momento di vera tensione sociale in Italia l'unico momento in cui per da ro i partner e lei hanno avuto l'impressione che si fosse persa la bussola e forse anche la ragionevolezza non è e non può essere addebitato ad interno sì della governo Berlusconi o delle forze politiche che lo sostenevano perché tutti hanno capito e credo voi ricordiate che il momento più difficile che l'Italia ha vissuto dal novantaquattro in poi è stato quando do la sinistra ha ritenuto fosse opportuno mobilitare le piazze
Contro una scelta che il governo
Perché ecco perché nessuno minaccia la libertà ma è altrettanto ero che selezioni servono per decidere chi deve governare vecchio ottiene il mandato per go e-Gov hanno deve essere dall'opposizione messo in condizione di farlo esercitando tutto il lavoro di opposizione che in Parlamento si può fare io non siamo ingenui se non
Vero dove guarda io non lo sono carico anche certe azioni mai fare un corriere o contro il governo mi la visita venti anni volano fra loro per la differenza nel novero darà e anche quando quando certo che la libertà prevede anche le manifestazioni sociali come andrà stupido vale non è che la statistica continua a ritenere che certe leggi si possano fare soltanto siamo il tema vero non vede un sindacato e dalla corte dove
Dico
Fa
Io
Io che è stata fatta dal governo dice che ha portato un beneficio al nostro Paese e passare dopo sei mesi come doveva risale con l'ardua opposizione presa ma grazie all'astensione è determinante dichiarino all'assenso io avevo già realizzato e materiale nostra quando parli di patto sociale ma forze completamente diverso e diciamo siamo realmente rimasta in serie o abbiamo mandano in determinati
Fare è un modo come dire D'Alema il giornale lavoro il punto non solo quando tu parli giustamente il patto sociale di concordia di pesa che garantisca la produzione tutte le persone responsabili sottoscrivono è che i firmatari del Patto non possono essere sempre gli stessi Giosa che è cambiata la realtà produttiva il
Rimane soltanto come proprio questo fatto della riforma della previdenza dimostri il modo di verso di intendere la democrazia e l'opposizione in una democrazia quando lo abbiamo cercato perché il Paese non poteva assolutamente sottrarsi a questo di fare una riforma strutturale della previdenza alla sinistra
Ah mandiamo ha mandato ha movimentato la fidanzata quando voi a tredici grandi sindacati hanno trasportando Napoli elevare proposte non piacevano allergeni allora vero analoga risposta e se non è stata in Parlamento è stata sulle piazze quando voi avete fatto una riforma della previdenza che noi non ritenevamo e non riteniamo adeguata alle esigenze del Paese nati abbiamo ritenuto fosse nei
Meglio di niente
Noi l'abbiamo responsabilmente da opposizione verrà fatta passare al governo ha ben presto è meno generoso Maroni
Grazie a un posto ma è importante che la legge sia passata perché rappresentava un meglio ma dall'aspetto allora ingraziare ebbe modo di parlarne finito detiene
Sono grato per quel giorno ha chiarito schienò io avevo rinunciato a sarebbe farne uno ma non vorrei questa questo bellissimo scambio di
Pietro è stato
Esempio dessert con note eccessivamente polemiche io è desidero esprimere innanzitutto viva gratitudine alla Confapi per questa iniziativa che a garantire
Acconsentì
All'inizio di portare il dibattito anche elettorale sul temi molto concreti su temi molto specifici a chiarire le posizioni reciproche e se sgombriamo il campo dalle polemiche retrospettive ripeto noi dobbiamo constatare e questo credo che sia di conforto per l'uditorio che sorte certe linee fondamentali esiste nel la nostra classe politica un accordo di fondo ad un accordo di fondo sulla svolta sei che bisogna fare nei confronti della piccola e media impressa questo secondo me è andato importante
è un dato importante non va disperso come pure mi pare che sia emersa una convergenza sulla urgenza sulla necessità dirimere il nostro ipercritici i problemi fondamentali del nostro sistema politico ecco su questo mi pare che sarebbe ed è e chiudere questo incontro cioè mettere in rilievo più in quello che c'è di positivo perché questo serve al nostro Paese per il futuro anziché quello e civili ecco io credo che questa sia la conclusione e per questa ragione io esprimo ancora una volta viva gratitudine alla Confapi per aver organizza
Secondo Franco
Prego
No ma
Ed è proprio si sono ho solo una battuta anche perché oggi pomeriggio abbiam consiglio direttivo pertanto pro modo con i miei consiglieri di esprimere tutte le valutazioni giudizi e visto l'ora per di più da tanto oggi tutti in via Colonna Antonina per il Consigliere e una battuta anche di alleggerire info tutti i giorni se ne impara una cari amici stamattina fra le tante cose ho anche scoperto che essere
Possessori di giornali è un problema noi da oggi avremmo un problema in meno visto che di giornali non ne abbiano grazie
Non