La difficile transizione alla Seconda Repubblica: il Governo che si costituisce in partito, il neo-consociativismo sulle riforme istituzionali

Pronto uno due pronto pronto pronto pronto pronto pronto
Ventuno due pronto pronto pronto
Radicale abbiamo dei nostri microfoni Augusto Barbera il professor Augusto Barbera costituzionalista professor Barbera lei che cosa ne pensa di questo di questa anomalia Ennesima del sistema politico italiano un governo che si costituisce un partito
Mentre prima lei dice erano i partiti sfilano i governi quella sarebbe l'altra per la tradizione della democrazia parlamentare che se ne parli ricostituiscono il siamo in una fase transitoria nella fase transitoria quando il vecchio non c'è più nuovo non c'è ancora si vedono dei fenomeni che sono i sua speriamo di portare a poco a poco la nostra democrazia la normalità
Io dico una cosa quanti sono critici del maggioritario e addirittura debito maggioritaria anche queste colpe che cosa sarebbe successo se avessimo avuto proporzionale in questo Paese quante decine e decine di liste sarebbero candidate
In questo Paese almeno così c'è l'esigenza della tipo di trazione son costretti a schierarsi ecco ma qual è la sua opinione comunque su questa lista Dini parallele
Non mi entusiasma però ma ha fatto piacere che abbia abbandonato una posizione che sembrava all'inizio dovrà assumere il terzo polo è si è schierato col centrosinistra anche se questo certo crea dei problemi nel centro sinistra senta ma l'entrata in campo di Maccanico Polo entrata in campo di Dini non vi è un assemblaggio
Coacervo dei poteri reali a fianco di una coalizione di un po'
Ma si tratta di vedere l'asse qual è è l'asse del centro sinistra e l'asse che è stato individuato nel programma di Prodi Romano Prodi però c'è questa convergenza di alcuni poteri reali della nostra società su quella coalizione politica come mai probabilmente perché dà maggiore affidamento perché è in grado di poter governare meglio perché più affetta da continuismo con la Prima Repubblica
Ma ormai la Prima Repubblica continuismo non caratterizza più nessuno degli schieramenti c'è tutto l'evoluzione è stata di vedere chi è in grado di costruire ormai
Un nuovo sistema politico senta un'ultima domanda un uso un ultimo giudizio ma secondo lei è un non è un po'strano che popolari che erano contrari al semipresidenzialismo e Dini e segni che sembrano invece favorevole al serial semipresidenzialismo si ritrova nella stessa lista anche questa
Ma anomalia della transizione
Ma anch'io sul momento avuto del perplessità poi ho visto il programma di Dini Dini dice una riforma del sistema di governo che si muova in diretta una del semipresidenzialismo alla francese quindi mi pare se mai sono stati popolari che hanno dovuto rettificare una loro posizione ringraziamo il professor Augusto Barbera
Radio radicale dei nostri microfoni professor Angelo Panebianco editorialista e politologo il professor Panebianco si
Panebianco ma secondo lei è possibile che i conservatori e riformatori delle riforme istituzionali si trovano in qualche modo insieme per cambiare la Costituzione
A
No questo è inevitabile e necessario se si tratta di cambiare la Costituzione se si tratta di cambiare la Costituzione come dire in un in presenza di un'Assemblea costituente un'assemblea costituente perché si sceglie il metodo proporzione per dare rappresentanza a tutti ai conservatori e innovatori non è molto difficile che sulle regole nel gioco si compatti no da una parte tutti gli innovatori o tutti conservatori è inevitabile che gli schieramenti siano trasversali e quindi com'
E come funziona
Una eventuale riforma forte la Costituzione sei una riforma incisiva la Costituzione se gli innovatori delle varie parti riescono a trovare un'alleanza sul punto sette ma non c'è riuscito liberamente su questo che si forma un consociativismo come nella prima Repubblica esattamente di spartizione però aderisco a questo rischio esiste sempre soprattutto con le nostre tradizioni esiste certo ma che può essere escluso questo è un rischio un rischio permanente nella nella nostra storia e poi probabilmente
Un permanente per le democrazie sì quindi il rischio esiste d'altra parte se lei vuole
Scommette sulla necessità di fare una
Ma della Costituzione deve correre il rischio insomma in sostanza se io voglio raggiungere un'isola devo per nuotare sperando di non affogare test ringraziano i gloriosi una giovane
Abbiamo le nostre microfoni Ernesto Galli della Loggia editorialista del Corriere della Sera professor Galli della Loggia insomma è possibile possibile che si facciano le riforme costituzionali insieme sì e chi vuol conservare l'attuale sistema sia quello riformare non sarebbe meglio prima un chiaro indirizzo della
Dei cittadini a favore oppresso vogliono contro le riforme innanzitutto in qualche modo questo
Io espressione di cittadini ci sarà alle prossime elezioni saranno anche questo noto hanno tutti quanti capito che in qualche modo nel centrodestra
Non c'è una un limita ma c'era diciamo una maggiore decisione una maggiore compattezza
Su questo tema rispetto al centro sinistra quindi se domani vincesse il centrodestra questo potrebbe essere interpretato anche come una manifestazione della volontà dei cittadini di procedere rapidamente a riforme istituzionali se vincesse il centro sinistra invece bisognerebbe anche interpretarlo come un segno negativo nei confronti le riforme elettorali quindi resero possibile all'interpretazione risulta le lettere
Beh insomma ci sarà sicuramente quello si dovrà dare questo già da fin da oggi credo che possiamo essere d'accordo anzi proprio oggi che non si sa ancora chi le vincerà possiamo essere d'accordo che c'è anche questo tema nel risultato elettorale come si sa il problema nasce dal fatto che c'è una articolo della Costituzione che insomma non non non prevede un referendum poi confermativo della di un'eventuale riforma della Costituzione quindi questo pone dei problemi ognuno poi su questo ha delle sue particolari preferenze sul come procedere riforme articolo centotrentotto la riforma quando dall'Assemblea costituente la commissione costituente
Che possono essere costante ma io credo che
Il il punto principale sia di decide di mettersi su una strada se si vuole poi procede su quella strada si trova anche lo strumento adeguato un ultrà
Un'altra domanda governo Dini e partito di Dini qual è la sua opinione sull'ascesa in campo del Presidente del Consiglio e di una parte del suo gabinetto cosiddetto tecnica un po'l'anomalia che il gol
Un curano si costituisca un partito non
Dunque la mia opinione e varia da un certo punto di vista sono contento che con la sua discesa in campo politico Dini
Spazza via Luís per primo la diciamo sì la finzione della tecnicità non esistono governi tecnici governi ci sono tutti i politici Dini scendendo in campo manifesta questa convenzione che alcuni suoi critici avevano espresso peraltro già però
Alcuni mesi e che lui aveva sempre invece negato quindi da un certo punto di vista come critico del governo cosiddetto tecnico di Dini sono ben felice che Dini stesso mi dia ragione come cittadino italiano
Ho qualche dubbio sulla correttezza verrà
Della di quello che Dini affatto e di chi gliel'ha consentito
Dini è un presidente che non aveva maggioranza parlamentare si dice in questi giorni si ma anche cioè più governi democristiani si presentavano nelle sì ogni evidentemente con un governo democristiano ma ce ne senti colo particolare che i governi democristiani che si presentavano elezioni avevano delle maggioranze parlamentari
Erano stati investiti da maggioranze popolari elettorali Dini lo hanno letto questo Dini è un governo che non ha nessuna maggioranza parlamentare
Se questo governo va alle elezioni non già per tutelare neutralmente la correttezza delle operazioni ma diventando esso un partito presentando il governo con un partito ieri c'era
Milano più su quale giornale una magnifica vignette di Vincino che mostrava di inizio aveva come suo giornale di partito la Gazzetta Ufficiale queste è questa è una forte anomalia naturalmente ringrazio legati all'uso delle stalle