"L'Italia e le Nazioni Unite" convegno organizzato dalla Societa' Italiana per la Organizzazione Internazionale (SIOI) con il finanziamento del Comitato Nazionale per la Celebrazione del Cinquantesimo Anniversario dell'ONU e con il Patrocinio del Comune di Roma

Considero
Un grande privilegio per me è quello di poter aprire i lavori di questa sessione pomeridiana del convegno dedicato all'Italia e alle Nazioni Unite un privilegio particolare perché questa sessione si apre alla presenza del presidente senatore Amintore Fanfani
E desidero vivamente ringraziarlo a nome di tutti i presenti di allora di avere voluto onorarci della sua partecipazione a questa manifestazione all'Hui
A Luís personalmente mi reggano vincoli di affettuosa riconoscenza ho compiuto i primi passi della mia carriera diplomatica alle sue dipendenze
Ma credo che
Presidente Fanfani
Anzi ne sono certa merita la riconoscenza del Paese per le pagine che egli ascritte nella storia dell'Italia repubblicana
Una di queste pagine è scritta anche nell'Albo d'Oro delle Nazioni Unite
Una pagina ormai che data di alcuni decenni ma che è significativa
Come testimonianza
Della prestigio
Dell'uomo e dello statista nell'ambiente internazionale ed è testimonianza anche del prestigio che l'Italia stessa aveva saputo guadagnare nell'ambito delle Nazioni Unite nel primo decennio della sua appartenenza alla massima organizzazione mondiale
L'Italia
è entrata a far parte dell'ONU dieci anni dopo la sua fondazione
Una lunga anticamera sulle ragioni sono note
Per la firma del trattato di pace prima
La i veti incrociati e i condizionamenti per l'ammissione oltre che dell'Italia anche di un altro gruppo di Paesi l'Italia entrata come Stato ex nemico e anche stamattina è stata evocata questa etichetta ormai obsoleta ma tuttora esistente nella nella Carta dell'ONU
Ma anche l'Italia che non ha mai mancato di dare il suo sostegno all'organizzazione mondiale in tutte le sue componenti e in tutti i momenti della sua storia anche i più critici
L'Italia che ha partecipato e partecipate la numero di operazioni di mantenimento della pace
Che indirizza una larga parte te le sue risorse destinate all'assistenza ai Paesi di ed in via di sviluppo attraverso il sistema delle Nazioni Unite unitaria che contribuisce con i suoi uomini
Con le sue risorse finanziarie
Con l'iniziativa l'apporto politico e concettuale all'opera della organizzazione mondiale
All'apertura di questo convegno lotto gennaio il ministro degli Esteri Susanna Agnelli che è anche presidente del comitato ha ricordato questi aspetti della partecipazione italiana al sistema delle Nazioni Unite anche ricordato la la assistenza che l'Italia offre all'ONU la il fatto che ospita un gran numero di agenzie organi e uffici
Tel le Nazioni Unite sul proprio territorio nonché delle basi operative per operazioni umanitarie
Tutto questo il comitato nazionale per la celebrazione
Del cinquantesimo anniversario delle Nazioni Unite ha voluto in qualche modo ricordare e valorizzare
Per mostrare come l'Italia partita da un punto certamente di svantaggio di fronte al contesto internazionale che si era creato alla fine della seconda guerra mondiale abbatta abbia potuto a scendere a posizioni di rilievo nell'ambito dell'organizzazione che anche in termini pratici cioè di contributo finanziario
Vedranno l'Italia al quinto opposto tra poco tra i grandi contribuente al bilancio dell'ONU
Come l'Italia abbia
Sempre offerto non soltanto a livello governativo ma in tante componenti della sua vita e civile e sociale collaborazione e contributi di idee all'organizzazione e a tutte le agenzie che ne fanno parte
Tutto questo il comitato per la celebrazione ha voluto ricordare non soltanto attraverso i convegni di cui giustamente stamane ha parlato l'ambasciatore barocca e che hanno avuto certamente l'effetto di mobilitare la tanti studiosi politologi diplomatici per un dibattito critico e per degli apporti con nel di anche operativi alla politica del la dell'il Governo italiano nell'ambito dell'ONU ma anche e soprattutto attraverso una opera di divulgazione nel negli ambienti più vasti
Nelle scuole nelle caserme
Mostrare quanta parte le Nazioni Unite abbiano nella determinazione della politica estera italiana e della politica militare italiana
Tutto questo
Era un obiettivo che il Comitato nazionale si era prefisso e che abbiamo cercato per quanto possibile di perseguire nel corso di questi mesi in cui il comitato ha svolto la la sua attività
Il comitato è stato formato da personalità della cultura della scienza dell'arte della politica della diplomazia
A
Avviato tutta una serie di iniziative di manifestazioni e questa di oggi può essere considerata quella che chiude il ciclo principale delle manifestazioni stesse e vorrei esprimere la mia gratitudine a quanti hanno con noi collaborato per la riuscita di questa celebrazione del cinquantesimo anniversario dell'Onu
In nella signori che oggi ci ospita e che organizzato questo seminario le autorità della dell'ONU
Il in primo luogo e la direttrice del centro di informazione delle Nazioni Unite a Roma signora Youness e quanti e ci hanno dato una mano in questa in questa impresa la la pagina che il senatore Fanfani ascritta nella vita delle Nazioni Unite
Abbiamo voluto che fosse in qualche modo ricordata forse un contributo modesto ma vorrei dire doveroso nei confronti del di quello che è stato l'unico presidente italiano di un'Assemblea generale delle Nazioni Unite e che abbiamo la fortuna di avere qui con noi il volumetto che abbiamo pubblicato che abbiamo testé ripulito rappresenta appunto questa testimonianza di riconoscenza questa maniera
Di ricordare ed è a questo punto che vorrei chiedere al dottor Frescobaldi editorialista di politica estera del Corriere della Sera di volere gentilmente
Non più non più
Anzi
Dico sì
Scusate per svista Della Repubblica infatti così scritto sul programma
Di volere presentare questo volume che abbiamo intitolato un anno alle Nazioni Unite
Il dottor Frescobaldi alla parola
Proprio
Apprezzare
Questo libro a cui ho contribuito bisogna collocare il Periodo del presidenza Fanfani dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel contesto in cui
Si muovevano a quel tempo si muovevano si muoveva l'organizzazione internazionale vedere qual era
Precisamente la fase descrivendo un pochino tutto il percorso che le Nazioni Unite hanno compiuto nel corso di questo cinquantennio che appunto ora sincere per Nazioni Unite ricordiamolo ancora una volta anche se tutti lo sanno tutti dovrebbero saperlo furono fondate cinquanta ci anni fa a San Francisco in un momento
Di grande intrusi Asimo perché si pensava che nel mondo si aprisse una nuova una nuova fase della storia mondiale
E la lezione del fallimento della precedente organizzazione internazionale cioè la Società delle Nazioni doveva
Spronare ci deve essere un un monito un avvertimento che cosa succede quando crollano certe istituzioni e per cui
E tutti erano disposti a far credito alla nuova organizzazione a cui l'Italia evidentemente quel monitor non poteva partecipare essendo considerata Paese essendo paese contro Paese sconfitto ecco
Comunque passa le Nazioni Unite passare passa al momento così di grande fiducia nei destini del mondo vi ricordo l'attenzione che fu dedicata alle prime
Riunioni alle prime assemblee i suoi lavori erano seguiti passo a passo come dicevo con grande speranza e grande fiducia
E questa fu la frase iniziale poi dopo cominciò invece una fase più dura perché dopo un breve periodo al periodo della così della dell'intesa si può dire della luna di miele tra le potenze vincitrici che durò come sapete bene pochissimo comincio la fase acuta della guerra fredda
E allora ci fu la prima grande prova a cui le Nazioni Unite
Furono sotto poco sottoposte cioè le il cui ebbero una parte di protagonista cioè la respingere la sfida
Della guerra in Korea e le Nazioni Unite intervennero e lì fu le circostanze della storia
Furono fortunate in un certo senso perché quelle quell'azione quelle in un'impresa delle nazioni unite le truppe andarono per difendere la Korea del sud dall'attacco proditorio della della Corea del Nord eh portavano la bandiera delle Nazioni Unite e anche oggi sotto la grande tenda ditta Murgioni
Si vede da una parte c'è la bandiera della Corea del Nord l'acqua l'altra parte invece le truppe d'altra parte la controparte inalbera ancora il vessillo delle Nazioni Unite questo intervento
Delle nazioni Unite fu reso possibile da una circostanza che probabilmente da molti non era stata voluta forse gli stessi dirigenti sovietici che pare che praticarlo in quel momento la politica della sedia vuota perché fece sì che non potevano usare del diritto di veto è dopo credo non c'è tempo si devono essere mangiati le mani ecco quindi questa fu la fase in cui le Nazioni Unite emersero nel mondo come
è un fatto non soltanto politico ma anche sotto l'aspetto di fatto militare
Poi dopo dopo questa fase di guerra fredda acuta
Con ciò tutt'un'altra un'altra fase non meno acuta non meno densa di problemi soprattutto comincia la fase
è della alla decolonizzazione le nazioni del mondo nazioni arrivate all'indipendenza
In in una maniera tumultuosa frettolosa una dopo l'altra perché i coloni carismi crollavano qua speravano a vere la loro parte loro riconoscimento a diventare a loro modo
Forma più o meno rilevante a riavere il loro ruolo nella situazione mondiale lì allora ecco aprirsi
Conflitti un conflitto dopo l'altro e qui
E allora lo devo ricordare a tutti gli odierni critici sono molti purtroppo non non io non appartengo a questa sede nazioni unite
E bisogna ricordarsi che anche le le nazionalità non è che impedirono riuscirono a impedire tutti i conflitti che scoppiarono il primo segretario generale fu Cava dei settori ve li dopodiché si passò a un altro brillante e segretario generale probabilmente era uno dei diplomatici svedesi di spicco e fu Ammar scelti ebbe cosiddette in alla sua azione una impronta spiccata
In certi casi per alcuni fu troppo spiccata
Suscitò delle delle opposizioni ma come vedete capita quando il segretario generale delle Nazioni Unite
A una forte personalità evidentemente spuntano fatalmente spuntano i critici ecco quindi e questo capitò nel caso anche mi ammonisce
Mi ricordo quanta gente
Lo critico al momento della della seconda Misma guerra del Medioriente quella che scoccò in coincidenza con la crisi
Di sue su quanta gente critico ambasciate poi dopo le e poi dopo cross tutte le altre crisi africane i conflitti africani
Durante il quale nel corso del quale è AMACI timori in una maniera in modo che resta ancora tuttora molto misterioso
Anche se si è scritto molto e ci sono molte versioni e molte spiegazioni della sua morte e dopodiché che cosa accadde e Legler superpotenze che già fin da allora regolavano le sorti del mondo corre è mi sembra che
Trovarono un terreno d'intesa nel
Nel decidere che il segretario generale delle Nazioni Unite non dovesse essere una personalità di grande spicco perché al tenente
Avevano paura che lo splendente o in mano il bandolo sostituisse le loro le le loro diplomazia
Quando parla delle grandi potenze è superpotenze non occorre non fare nomi ecco io mi ricordo a quel tempo che partiti addirittura una proposta una proposta
Dal
Dalla Russia la Rusic era già era già avvenuto già finita l'epoca staliniana era all'inizio del Periodo nel periodo Croce piano i sovietici adito a proposero che alle Nazioni Unite ci dovesse essere un segretario generale scelto dalle varie parti mai contemperamento eh
Le di due blocchi avrebbero avuto dovuto aprire dura me affiancarlo
Con due vicesegretari generali uno una parte una data che in pratica avrebbero bloccato ville avrebbero paralizzato il lavoro della segreteria generale perché entrambi erano
Gelose del loro sfera di azione e non volevano che questa sfera d'azione fosse ci fosse qualcheduno che i la lei era contentissimo ecco rue posso ricordare questo un episodio risultato testimone
Perché soprattutto i giovani Paesi di fresca indipendenza volevano valorizzare le Nazioni Unite contrariamente a quella che erano invece la rigidi desideri le intenzioni le speranze delle superpotenze che volevano loro a vere in mano insomma le rette man mano le regole del gioco tutti i Paesi del Terzo Mondo che in quel momento all'inizio degli anni sessanta
Sì affacciavano si affacciavano sulla scena mondiale vede Ivano nella relazione unite
E l'organo dove potevano far sentire la loro voce difendere i loro interessi uscire dal controllo dal dal controllo delle
Delle due superpotenze e non essere obbligati a partecipare entrare in un blocco o nell'altro ecco io mi ritrovai trovavo a quel tempo questa tesi in fondo della valorizzazione delle Nazioni Unite
Era particolarmente sentita dai conti dei Paesi non allineati in primo luogo porterà anche dalla ex Jugoslavia colui a quel tempo c'era che c'era titoli mi ricordo Fui
Una volta era a Belgrado quando ci fu una visita dell'allora ministro degli Esteri Antonio Segni
Prima che diventasse presidente Repubblica e credo che in quel periodo il qui presente senatore Fanfani fosse presidente del Consiglio in Italia possono fare lunghi periodi e e io così la mi dissero chiaramente a segni che loro non volevano non accettavano la tesi sovietica della cosiddetta troika che un illustrato prima ecco
E in questa maniera
Loro rivelavano che non si a una si distingueva ma si staccava ancora una volta dalle posizioni
Sostenute da Mosca
Segni lo ripeto ai giornalisti i quali occorre effettivamente razzismo rapidamente si affrettarono a divulgare questa notizia che Belgrado si opponeva ha una tesi caldeggiata
Da Mosca
E evidentemente queste cose che il titolo aveva detto assegni dovrà avrebbero dovuto restare segrete e segni rivelandole
Invece le rese pubbliche il che provocò una terribile sfuriata qualcuno Nesima crisi Italo italo jugoslavo perché ricevette questi italiani appena gli si dice una cosa l'arrivo subito la la spia pellame a tutto il mondo ecco questo era
Quindi ancora una volta noi della stampa fumo considerati responsabili e questa dopo però questa la batteria della troika fu accantonata fu messo da parte e venne fuori una figura
Una figura scialba devo dire piuttosto scialba perché tutti erano d'accordo che non avete il segretario generale non dovesse avvenire una grande personalità e fu il birmano Ute Dante il quale in presenza della crisi della sembrare tante crisi credo quella crisi del sessantasette del Medioriente
Veramente
Non turco non comprese affatto quello che stava succedendo molta parte della responsabilità di quella crisi
Che poi dopo doveri in cui spetti si sarebbero dovuti trascinare per tanto tempo fino a quasi tutti i giorni spettano all'Unire incontrai ricorda Lilt all'albergo Hilton e non aveva capito nulla di quello che si stava stava compiendo
E questo
Giustificò poi il fatto che Nasser in tutto a lui il tra il trabocchetto inquinasse era caduto e da quel giorno non lo volle più ricevere al Cairo ecco questo fu il segretario quota poi dopo di che età
Percorrendo questa specie di Giolitti Rosario di segretari generali venne e l'austriaco Baldari e sapete Iperborea tutti sono arrivati
Alla conclusione della ragione per cui fu eletto perché evidentemente il personaggio non nera esente dalla possibilità di essere ricattato dagli uni e dagli altri ecco
La figura avendo riconosciuto quando era segretario generale del bar Houses mi sorprese che un personaggio da cui non era mai stato capace di dire ne ha offrono al pubblico nell'intimo e mai aveva detto una cosa di particolare brillantezza e particolare intelligenza dovesse diventare segretario generale poi dopo si capì che cosa è successo
E e in quel periodo ora bisognerà ricordarlo a tutti coloro che in questo momento di coma le Nazioni Unite non hanno risolto i drammatici problemi
Incombenti nel mondo dalla Somalia la porterà ricordiamoci quanti sono stati i problemi che in quel periodo le Nazioni Unite
Non sono state no io non non lo imputo devo a nessuno ma questi sono dati di fatto e le azioni ritorno hanno avuto la capacità di RIS di
Di intervenire nelle crisi che sono scoppiate nell'Europa orientale per esempio non hanno fatto nulla quando le l'esercito sovietico i carri armati sovietici invasero Budapest non ho fatto nulla quando i carri armati sovietici
Invasa euro Praga
Non sono state capaci di di impedire le successive guerre
Del Medioriente non hanno fatto nulla per impedire un altro conflitto che scoppia quello lindo Pakistan quello fu risolto fu risolto per mediazione sovietica ma certamente russe al tempo dico di Krusciov ma le Nazioni Unite non fece nulla quindi
Non bisogna e stupirsi se anche ora davanti alle dimensioni di certe crisi dei nazionalisti e non non hanno la bacchetta magica per risolvere questi problemi accanto a tutti gli altri
Problemi che invece più fu forse di dimensioni minori le Nazioni Unite sono stati capaci di affrontare e di risolvere con successo ecco
Ora
Ho fatto questa premessa per mettere un pre a fuoco e quella quest'fu la presidenza
Di Amintore Fanfani dell'Assemblea generale le sue iniziative che prese in questo contesto ecco queste se si legge questo libro si vedono Cirilli saltano
Questi iniziative che furono devo dire io don l'ho detto e già nella mia intervista e non furono diciamo la verità io non non furono iniziative
Che ebbero uno in quel momento un valore una forza risolutiva Annoni non ebbe un'incidenza sulla situazione però però qualche cosa insomma nel
Lì in una situazione internazionale bloccata e anche lì la politica estera italiana era per forza bloccata perché partecipa avevamo eravamo membri di uno schieramento non potevamo c'è unanimità una libertà
D'iniziativa ridotta però anche in questo contesto spendono sfruttati alcuni spiragli ecco si dimostrò che c'era una certa disposizione a a sfruttare lei aperture perché si delineavano ecco a indicare certe strade certe vie mi e mi riferisco in particolare al le le iniziative principali una è stato il tentativo di colloquio di aprire un colloquio con il Governo del Nord Vietnam era chiaro dove tutti dove sarebbe andata a finire quella tragica
Guerra del Vietnam che ora l'abbiamo vista tante volte piste arrivista in tutti e i i film americani che letta e riletta in tutti i libri americani dal in fondo si sapeva come sarebbe andata a finire questa cosa che nonostante che
L'America buttasse sulla bilancia il peso della maggiore superpotenza mondiale in realtà poi dopo sarebbe finito una sconfitta a quel tempo non tutti erano convinti di questo io mi ricordo che cosa sostenevano è molti
Politici molti dirigenti molti rappresentanti molti strateghi molti generabili cavallo ce la guerra la vinceremo basterà uno sforzo un piccolo sforzo
Ulteriore esempio piccolo sforzo basta un piccolo sforzo ulteriore l'altra un altro passo applicò salvo in realtà Symphony Arona in questo e poi alla fine capire
E qui in Italia può dire
Va a fargli aprire ad altri soltanto lui intuirono ora è vero non ebbero probabilmente penso anche per la situazione oggettiva dovrà la forza di imporre questo pensiero questa linea d'azione però specie Rocca aprire che qualche dubbio qualche riserva
Sulla impostazione americana deriva nutrito anche da parte di un fedelissimo alleato oltre Atlantico è sempre stato l'Italia però giova fare attenzione che qui la storia si mette male per voi e quindi se c'è la possibilità di sfruttare un canale che viene aperto un canale un po'direi fra i civili no ecco fragile ecco vada o comunque
C'è da c'è da Struth allora non fu sfruttato ci vollero altri morti altro sangue altre cose altri anni per capire che in fondo era quella strada che però si era intuito eccole
Dello stesso discorso in fondo va fatto per le crisi per il problema del Medioriente anche qui
Fanfani fece capire fece capire devo dire se posso non ebbe tante volte il coraggio di dire certe cose apertamente però a base forse di allusioni e di strizzate d'occhio fece capire quello che l'Italia si pensava tanto è vero
Soprattutto sui giornali sulle star deriva sui media veniva accusato accusato forse al di là delle sue intenzioni dei suoi pensieri quel momento dieci di filo arabi ISMU di equidistanza di terzomondismo ecco tutte accuse che venivano condotte supportate contro lui da una certa parte
E però aveva capito anche lì quello che poi alla fine sarebbe successo ecco
Sarebbe successo che ci sarebbe stato una trattativa un negoziato i diritti
Delle popolazioni arabe sarebbero stati alla fine riconosciute perché non si poteva ignorare l'esistenza di un popolo come quello palestinese che combatte
Per la propria patria che con bar quindi anche quello c'è la vecchia diritto e di aprire e di aprire la sua come lei nel suo territorio il suo focolare
Forse si poteva fare di più ma bisogna questo lo diciamo lo dico io oggi lo diceva a quel tempo ma non ha non avendo responsabilità deve di governo è chiaro che le quello che diceva a quel tempo conta contava ben poco io mi potevo permettere una maggiore libertà di scrittura e di pensiero di uno che invece nello stesso tempo invece avevo proprio responsabilità ecco
E lo si dice oggi forse un popolo senno del poi ecco però il messaggio quel messaggio lanciato da Fanfani in quel momento d'accordo con forse con la Pira che aveva l'identificazione devo diretto a tante volte sommaria facile tra la posizione
Direi Micalella finiana e invece la posizione pragmatica dell'uomo politico bisogna sempre distinguere peraltro Rato c'era Matei ma Mattei faceva una sua politica legato giustamente ai suoi interessi specifici che non sempre collimavano
Qua anche con gli interessi italiani ecco la fare tutto un pastrocchio dire no panic La Pira Mattei mi sembra molto faccio e mo'molto disinvolto ecco qui dove un giorno che si siederà bisogna distinguere la coerenza e la differenza
Delle diverse posizioni
Comunque fu forse uno dei momenti il Vietnam furono il
Medioriente in cui la politica estera italiana
Che raramente nel corso di questi cinquant'anni ha brillato per indipendenza di giudizio per originalità di non fu uno dei momenti in cui forse Attraverso segnali
Segnali allusivi rimasta pur è risultata pur rimanendo pur rimanendo sempre devo dire tenne la sfera delle velleità velleitaria perché proprio però comunque quel grano che è stato seminato nei colloqui mediterranei di Firenze tutti questi colloqui poi doc ammesso molti anni ci ha messo molti anni per puntare ma alla fine è spuntato
I precursori i precursori
Di certe politiche
Tante volte esso arrivano troppo presto troppo presto i la colleghiamo i politici non ha mai quasi sempre evitare o di arrivare troppo tardi che capita sovente e soprattutto a noi ci è capitato molte volte a Todi
Troppe volte di arrivare troppo tardi
A capire il corso degli eventi però dall'altro lato anche è pericoloso arrivare forse troppo presto degli altri quindi ci voleva molto tempo
Perché questa questa iniziativa quei germogli asse e producesse degli effetti e soprattutto ci voleva diciamo la verità
Che fosse appoggiata
Dalle dalle grandi potenze e soprattutto dalla maggiore superpotenza del mondo che evidente circa
Delle delle
Delle carte in mano che gli altri le potenze
E medie e anche i Paesi che sono anche come l'Italia che ha una grande nazione ma non è Mystère non è una grande potenza
E quando si è atteggiata a una gara e se ha voluto essere vedremo una grande potenza mal gliene incolse qualità nella grande nazione grande potenza è meglio che queste ambizioni le metta da parte
Invece qualche
Perché dimostrare qualche percezione della realtà capire l'orientamento intuire forse questi segnali
Fanno parte ancora del nel campo nel rientrano nel raggio nel raggio non molto larga piuttosto ristretto delle nel nostro possibilità comunque fatto questi issato il
L'opera del presidente Fanfani in questo nel contesto storico in cui si svolto riconosciuti i meriti che ebbe e che forse
E lì in un giudizio più sereno della storia gli saranno attribuiti pur nelle loro dimensioni non è che io che son sicuro che cliente orfani
Era convinto che non avrebbe non spettava a lui cambiare il corso della storia troppo consapevole delle possibilità nostro ecco per pranzi per arrogarsi
Dei compiti che
Che al nostro Paese chiuso uscivano dalle dalle dai poteri dalle dalle dalle possibilità del nostro Paese comunque un giorno ci ha riconosciuto che certe intuizioni e Luca le aveva avute e l'aveva perseguite anche con
Incerto con largo un certo coraggio forse forse ma ritorno di poteva avere un po'di più ecco questo poeta io devo ma comunque dato e date le situazioni avuto questo coraggio questo merito e questo merito sarà riconosciuto da Luisa riconosciuta alla pira al sindaco
Della mia città il cui erede spirituale e attualmente è ritornato ora a occupare la poltrona di Clemente settimo a Palazzo Vecchio
Detto queste fissato questo vogliono ecco uno alcun mi consentirete semplicemente di dire l'interesse che c'è leggendo questo libro che
Ci riporta ad anni non meno a periodi non meno tumultuosi non meno difficile o meno agitati di quelli che noi attualmente attualmente vediamo ecco
L'illusione del del giapponese Fukuyama
Che la storia finiva si è dimesso e s'è dimostrata sono era ma è stato un bellissimo titolo di un libro che tutti noi avremmo voluto scrivere scrivere perché libero che ha avuto molto successo però il rapporto con la verità era devo dire che poi è stato un libro è stato sconfitto confutato
Per cui ora quando si guarda
La situazione di quel tempo e prendiamo ammaestramento dagli anni che visiti passammo in quel momento anni di guerra fredda annidi di tante guerre
Che in sanguinavano il pianeta beh facciamo il confronto e anche ora abbiamo gli stessi problemi e assistendo a questi alla situazione mondiale di ora
Ma facciamo la riflessione dissi siamo usciti da tante crisi può darsi che noi usciremo da queste crisi ecco attuando attualmente e dove assistiamo additati che probabilmente probabilmente a Delhi venti che probabilmente non avevamo previsto avevamo pensato che la fine di una grande superpotenza com'era l'Unione Sovietica
Avrebbe
Liberato tutti i Paesi dell'Europa orientale consentendo il riaggancio amento all'Europa da cui molti di questi Paesi gloriosi tutti con la loro glorioso rotto le storie
I tanti dello grandi città ero rimasti per tanti anni esclusi invece vediamo che accaduto in molti di questi Paesi è accaduto un fenomeno che si presenta
Minaccioso ecco ora
Non hanno l'di P. del momento trovano le porte dell'Unione Europea sbarrata per cui non si sa verso quali vidi domani e migreranno da ma anche tenendo presente la possibilità di un ritmi faccio uso ritorno di nazionalismo nel Paese che aveva esercitato su di loro su di questi paesi nei paesi fino a poco tempo fa al tempo dei muri la sua forza ecco quindi un ritorno di nazionalismo da quell'altra parte coincidente con guerre che né problemi poco rappresentare un'altra minaccia Perrotta d'altro canto dobbiamo prendere non soltanto per l'OPA per tutto il mondo e dall'altro canto vediamo che la la soluzione oppure il fatto che sia per un avviato a soluzione di quei del conflitto del quarantennale
Conflitto arabo israeliano verso sul quale Fanfani io per sul una soluzione quale Fanfani o però la via osservava sulla soluzione di questo conflitto e non ha voluto dire affatto l'uscita
Dai problemi di quella parte del mondo perché qui è emerso dopo che si era attribuito a quel conflitto arabo israeliano una un una natura di centralità di tutti i problemi ora vediamo che questi la centralità è diventata diversa cioè assistiamo a un ritorno di radicalismo islamico integrate religioso che si pone in contraddizione in contraddizione stridente lacerante proprio con tutta la civiltà occidentale in maniera forse addirittura ancora più Mura dello stesso comunismo perché in fondo il comunismo aveva le radici ideologicamente nella cultura nella filosofia
Paga filosofia europea europea basti pensare
Che marcia in piazza non tedeschi Trident abbiamo letto Hegel invece l'Islam radicale nega proprio quei valori della cultura chiama amore da Orio porre limiti a cui a cui tutti ci richiamiamo perché veramente ne è una negazione
Completa ecco per cui i problemi
Del mondo non sono finiti nella lettura di questo libro di comparire utile per farci capire che anche allora esistevano problemi gravi che prendevano alla Godard le classi dirigenti ma
Tutti questi problemi furono assolte allora stento superati il la classe dirigente di quel tempo
Ho però è riuscita a ridimensionarli anche se speriamo che nel futuro attiene anche le nuove classi dirigenti per quanto esce denotino dissi di no una un'assoluta mancanza di grandi leader in questo momento la mancanza della leadership mondiale
è uno dei fatti più gravi che si può in questo momento comunque
Cioè motivo anche in questi tranelli in questi momenti di incerto pessimismo sui destini del mondo di aprire e di esprimere una parola di speranza una parola di fiducia grazie
Ringrazio il dottor Frescobaldi e con la sua esposizione c'era riportati a occupa il contesto storico in cui ha messo in luce i punti salienti con grande efficace
Adesso vorrei pregare la signora Maria Pia Fanfani di raggiungerci al podio se vuole cortesemente dire due parole
Vorrei aggiungere che la signora Fanfani è un membro molto attivo del Comitato nazionale per la celebrazione del cinquantesimo anniversario
Ringrazio l'Ambasciatore arresti segretario generale del comitato cinquantesimo anniversario del che le Nazioni Unite
Ringrazio Dino Frescobaldi e autorevole giornalista e amico carissimo che ha presentato con tanta chiarezza intelligenza intero che ricorda la presidenza all'ONU di Amin trent'ringrazio tutti gli altri presenti al tavolo della presidenza soprattutto che ci hanno onorato della loro presenza e che sono presenti nell'aula sono annate Youness la l'agire Petros chi l'ambasciatore Umberto la Rocca che ha tanto lavorato vicino a noi in questo anno e neutralità civili e militari presenti
Nel mille novecento sessantacinque
Quando era Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite non conoscevo ancora Amintore Fanfani
Mi seguivo però come una maggior parte degli italiani l'attività politica
Mi colpivano allora il suo dinamismo e la coerenza e il coraggio delle sue scelte
Era un periodo molto complessa e difficile soprattutto nella politica internazionale
Era stato appena avviato il processo di decolonizzazione del continente africano
Moltissimi nuovi Stati conquistavano allora l'indipendenza e si affacciavano sullo scenario internazionale proprio dai banchi dell'ONU
In quell'Assemblea nella quale vige il principio un paese un voto
Il voto dello Stato più giovane o più piccolo vada esattamente quanto il voto di una grande potenza
Nel palazzo di vetro si misuravano i problemi che avrebbero dominato la scena internazionale nel trentennio seguente non si parlava soltanto del conflitto allora dominante fra i due blocchi ma si parlava dello sviluppo della fame delle grandi emergenze che avrebbero ammesso a dura prova la coesistenza mondiale negli anni successivi
Che sono poi i problemi dei quali mi sono spesso occupata io
Non dal punto di vista politico ma nell'impegno quotidiano sul territorio della solidarietà
Proprio naturale e comprensibile imbarazzo nel parlare di mio marito presente mio marito qua
Non spetta davvero mai dare un giudizio sull'opera politica Daloui svolta o tracciare un bilancio dalla lontana presidenza per l'assemblea generale dell'ONU
Credo che in questa circostanza mi spetti od altro compito ringraziare il Comitato nazionale per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario delle Nazioni Unite per avere pubblicato questo libro
Ringraziare con identico sentimento tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione
E permettetemi di aggiungere ringraziare Amintore Fanfani per tutto quello che ha fatto per l'Italia grazie
Ringrazio la la signora Maria Pia Fanfani
E adesso per introdurre sì il tema di questo pomeriggio
Do la parola al professor Riccardo Monaco vicepresidente della Sea ohi
Ho assunto volentieri
Il compito che mi è stato affidato nella mia qualità di professore di diritto internazionale che da molti anni si è impegnato fra l'altro nella realizzazione dell'attività dell'azione
Le mie funzioni in tale sede vennero a coincidere con quelle stesse delle azioni
Alcuni direttivo cominciato ad appartenere sin dai primordi c'è sin dal lontano mille novecento e quarantotto
Pertanto consentitemi di accennare anzitutto al ruolo grassi o di svolse proprio in quel periodo nel quale sarebbe maturato l'ingresso del nostro Paese
Nelle Nazioni Unite
Gaetano Martino
Che in quegli anni diventa il ministro degli Esteri che doveva condurre l'Italia verso l'integrazione europea è verso l'ammissione alle Nazioni Unite
Per però per il volume della comunità internazionale nel mille novecentocinquantacinque
Che tuttora la rivista della signori un articolo sull'organizzazione internazionale l'Italia e particolarmente sul riarmo concordato internazionalmente nel quadro dell'unione
Europea occidentale
Mi sia consentito riportare qui le parole con le quali Martino ha chiuso i su scritto
Dicendo nell'atto di guardare alla meta del disarmo noi sentiamo il limite del nostro potere ma insieme il dovere nella nostra condizione umana
Se ci chiudiamo nei limiti nella nostra intelligenza calcolatrice fabbrica attrice non vediamo dinanzi a noi che l'ombra spaventi vuole che l'insuccesso fatale
Che sarebbe l'insuccesso stesso del viaggio dell'uomo sulla terra e a questo punto e ci soccorre la certezza della nostra natura in cui c'è qualcosa di più alto dell'intelligenza calcolatrice
C'è la fede nella vita chi vince sulla morte la forza dell'amore che vince sull'odio
Forse è già giunta l'ora in cui tutti gli uomini debbano fare appello alla parte più nobile della loro natura
Nello stesso volume della rivista alla comunità internazionale
Salvatore Valitutti fedele collaboratore di interprete dell'opera di Gaetano Martino pubblicò un articolo molto pertinente dal quale si poteva già desumere intenzione del governo italiano di affrettare il processo dell'inserimento dell'Italia democratica
Nel massimo organo giardino della rinnovata collaborazione internazionale e influire sulle decisioni attinenti a problemi e di interessi italiani decisioni del trattato di pace aveva attribuito al potere delle Nazioni Unite ma di tutti concludendo concludeva affermando autonoma era convinzione degli italiani dell'ONU fosse indispensabile ed insostituibile strumento di pace e di progresso
E che perciò tutti i popoli avessero il dovere di collaborare al suo sviluppo
Questa cena a Salvatore Valitutti
E Valente autore giornalista mi dà l'occasione di ricordare qui davanti a voi un'eccellente politico e due ero amico della cultura a questo punto
Vorrei segnalare un'attività relazioni che ha mostrato l'interesse collettivo dell'ente per lo sviluppo degli studi sulle organizzazioni internazionali
La fondazione Kerry che per l'organizzazione internazionale affido nel mille novecentocinquantanove Alassio il compito che era stato assunto anche da altri Asti istituti stranieri per i rispettivi Stati
Per predisporre una ricerca di vaste proporzioni sull'insieme degli interessi e dei momenti che hanno indotto l'Italia a partecipare attività internazionale facente capo alle Nazioni Unite
Molto presto nello stesso anno mille novecentocinquantanove
La ricerca in questione era conclusa grazie all'impegno profuso in essa da un vasto e articolato comitato preposto alla ricerca stessa
Nell'impossibilità di menzionare tutti i membri del Comitato vorrei ricordare almeno quelli più importanti o quelli che si impegnarono particolarmente nell'impresa
A partire da Roberto Alboni segretario generale della Sio noi da Gerolamo passati direttore dell'ISPI di Milano
Da Nicolò Carandini già ambasciatore d'Italia a Londra da Federico Chabod dall'ambasciatore Lampard Tolomeo Bivone dal professor Pappi rettore dell'Università di Roma
Dallo stesso professor Tommaso operarsi allora vicepresidente della Corte costituzionale
Al ministro Alberto Pirelli dal professor Pasquale Saraceno e dal professor Mario Mario Toscano ed a me stesso
Ottenuto a menzionare
Queste questi me rotti meritevoli studiosi confidenti nel progresso dell'umanità attraverso l'organizzazione internazionale nello stesso torno di tempo
Metto come spesso di fare un'approfondita conoscenza dell'ONU nel mille novecentocinquantotto mi trovavo negli Stati Uniti per ragioni di studio collegate alla mia qualità di capo del contenzioso diplomatico degli esteri
E non pensavo che sarei stato messo a contatto con l'ONU perseguire la realtà concrete e non semplicemente per ragioni di studio
Il ministro orfani al quale rivolgere ancora una volta il mio omaggio del volto che era allora titolare degli Affari Esteri sapendo che la mia presenza degli organi mi pregò di entrare nella delegazione italiana presso l'Assemblea
La quale stava per aprirsi in quei giorni cosicché ipotesi svolge la funzione di consigliere giuridico
Avevo il compito di seguire i lavori della festa che la commissione giuridica e della terza commissione e quelle che si occupa degli affari sociali
E in quest'ultima Commissione
Nostro che erano danni in discussione i due grandi patti delle Nazioni Unite sui diritti dell'uomo impegnarono nazioni che unite per lunghi anni per questo erano stata abbastanza numerosi i delegati che poi erano delle valorose signore ovviamente molto interessata alla materia peraltro la mia naturale sede di lavoro era la sesta Commissione affari giuridici come tali pertanto chiesi di esser sostituito alla terza da una signora che era molto al corrente della materia era la contessa Flavia della Gherardesca
E continuo per vari anni nell'incarico frattanto maturavano in favore dell'Italia importantissimi eventi perché in quell'anno il nostro Paese può eletto membro del Consiglio di sicurezza
Negli anni seguenti maturarono altri eventi di natura giuridica lei quale fui coinvolto infatti delle funzioni di agente del governo italiano incaricato di partecipare alla discussione
Della vertenza assorta avanti la Corte internazionale di giustizia gli affetti
In effetti l'Assemblea generale aveva chiesto un parere sul su la la delicatissima questione Tiki dovesse far fronte in carne misura alle spesi imposte dalle Nazioni Unite
E perché si erano svolte come è noto nel Congo nel meglio del Medioriente
Non indugio su tale materia che non è di mia competenza in quanto riguarda procedimenti amministrativi e finanziari delle Nazione Unite proprio delle Nazioni Unite e perciò mi limito ad osservare che si tratta di questioni che con l'intensificazione degli interventi delle forze armate dell'ONU in dati i settori del mondo su possono hanno ingenerate possono ingenerare crisi finanziarie di notevoli proporzioni
Del resto bisogna ricordare che per effetto del dei dibattiti collegati al parlerei messo dalla Corte verrà citato occasione
L'Assemblea nel mille novecentosessantatré non potrà essere tenuta nelle consuete forme e circostanze
Sotto questo aspetto le Nazioni Unite appunto per le ingenti spese esportati quelle nelle successive operazione di pace
Caddero in una profonda crisi finanziaria che soltanto negli anni seguenti poteva essere supera tuttavia le iniziative più recenti delle Nazioni Unite che hanno comportato rilevanti operazioni di pace hanno determinato ulteriori crisi finanziarie dell'ente cosicché sotto altri aspetti sia si sono presentati i medesimi pericoli
Vorrei restare queste la illustrazione di queste note non dico tecniche ma poi venti e lontani conosciuto mentre mi sono accorto ora dopo la mia prima esposizione iniziale che avrebbe dovuto servire la premessa
Questa mia introduzione agli autorevoli interventi che seguiranno del del direttore generale degli affari politici del ministero degli Esteri
E che escono dal quadro della mia competenza perché il coinvolto in questi il problema esiste il fatto tappo di Statte maggiore della difesa ammiraglio Venturoni che sta qui a pantaloni
Ciò che invece potrebbe contribuire a rendere molto più chiaro il dibattito sarebbe l'esame prioritario di un argomento molto rilevante molto discusso sia in sede politica che in sede tecnico-giuridica
E se quello della eventuale revisione della Carta delle Nazioni Unite almeno in alcuni punti
Che riguardano le situazioni meno chiare più dolenti e sono venuti in luce soprattutto in tempi più recenti
Faccio una piccola incursione
Nel terreno dell'interpretazione della carta secondo la dottrina
Prevalente la materia della revisione regolata dalla carta l'articolo cento e nove che prevede che al riguardo dei liberi un'apposita Conferenza generale di tutti i membri delle Nazioni Unite la procedura ivi prevista è molto complessa tanto che sinora pur nell'eventualità di qualche ritocco allo Statuto non è mai stata utilizzata l'opinione della dottrina canalizzato l'articolo centonove sin dal principio
Credendo che in qualche modo si potesse rivedere la carta anche per disposizioni non avente carattere fondamentali ha finito col concludere che la procedura prevista dall'articolo è un rimedio illusorio perché in definitiva si sfocia nella regola che non rimane dell'unanimità di tutti i membri a parte le preoccupazioni politiche che possono sorgere ogni qual volta si accende anche ad un semplice emendamento
è chiaro che con l'aumento notevole dei membri dell'ONU e con lo svilupparsi della frammentazione nel complesso degli Stati
In una varietà di gruppi ogni mutamento del genere non è realizzabile invero col tempo viene ancora riconoscere per l'articolo centonove diventato una garanzia di sicurezza soltanto illusoria
Se il sistema l'articolo centonove ha rivelato la sua impossibilità di essere utilizzato per la revisione dello statuto ONU
L a passare all'analisi dei caratteri particolari che sono propri degli atti istitutivi diventi internazionale in altri termini
Quando uno Stato accetta di diventare membro di un'organizzazione internazionale a tempo indefinito
Perde la sua facoltà di determinarsi se non nei limiti degli obblighi assunti pertanto ne deriva che tale e non può inventare i principi del diritto internazionale e generale
Che disciplinano per tutti gli Stati la denunzia
E i suoi effetti la denunzia degli atti accordi internazionali soffre
Ciò posto
La durata illimitata della costituzione di un'organizzazione internazionale
Fino a disporre tale atto a tutte le conseguenze a tutti i fattori di erosione che si accompagnano al lungo periodo di tempo durante il quale l'atto è destinata ad essere applicato
Il fatto che si possano portare nella sfera delle organizzazioni internazionali l'esistenza di diverse procedure per la revisione dei ratti istruttivo non permette pertanto di giungere della sul Tatti valichi per tutti i casi
Inoltre importa soprattutto osservare
Che la procedura che si va affermando al riguardo si allontana sempre più dal metodo convenzionale per diventare unilaterale in altri termini come emanante dall'ente stesso non condizionata nessuna iniziativa del suo sviluppo
Dalla volontà degli Stati dice
Per concludere rapidamente questa mia esposizione vorrei richiamare alla vostra attenzione un contributo di studio riflessione effettuata nel nostro paese pochi anni fa
E che quindi per il suo oggetto non si discosta molto dei problemi che vengono oggi affrontati questa sera
La Fondazione De Gasperi per la pace e la cooperazione internazionale che ho l'onore di presiedere ha pubblicato alcuni quaderni di cultura della pace fra essi il più recente porta la data del mille novecentonovantuno
Ed è il seguente titolo le Nazioni Unite del due mila un grande spiccio
Lei verso un nuovo ordine internazionale esso e preceduto da una prefazione del segretario generale dell'ONU nel tempo Chevalier aspetti via e da un'altra prefazione egregia dovuta al presidente Amintore Fanfani
Il volume è stato predisposto e coordinato dal compianto ambasciatore Vincenzo tornei che nella sua qualità di vicepresidente della Fondazione si progettò anche in tale occasione
E pertanto a lui vada il commosso ricordo di noi tutti
Il libro contiene inoltre una serie di saggi monografici che corrispondono alle testimonianze questo molto interessante perché è un aspetto pratico
Che emerge da esperienze dirette dei tappi delle rappresentanze presso le Nazioni Unite
Io ho raccolto per non gravare poi l'uditorio di queste notizie
E quello che è stato scritto da Egidio Ortona di cui piangiamo la perdita che è venuta soltanto pochi giorni fa che ha trattato delle operazioni per il mantenimento della pace di un
Genio Playa che c'è pure mancato valorosi Simone diplomatico considerazioni sull'intervento dell'onorevole vertenza internazionale
Umberto la Rocca
Saluto
Le Nazioni Unite i rapporti nord sud il ruolo dell'Italia
Maurizio Pucci
Le Nazioni Unite i vecchi e nuovi problemi e infine Vieri Traxler le Nazioni Unite nel cosiddetto nuovo ordine mondiale
Disse inseguita uno anteriore
Vi inseguiti un'ulteriore parte sono svolte argomenti che voglio menzionare rapidamente a cura di altri funzionale alti funzionari e studiosi
Così Anton Giulio De Robertis segretario generale della Fondazione De Gasperi traccia un profilo storico dalla Società delle Nazioni alle Nazioni Unite così tormenta e l'inizio ai meccanismi delle nazioni unite per la sicurezza internazionale il giovane valoroso Guido venti e stimiamo ed apprezziamo illustra illustro allora le operazioni per il mantenimento della pace nuove prospettive tendente
Il generale Giuseppe Maria Vaccaro considera le operazioni per il mantenimento della pace e soprattutto ovviamente gli aspetti militari
Giampaolo Domenico picco Peppu che fu l'assistente diretto e un'autorevole collaboratore di terze che ER
A affrontato il tema delle crisi regionali responsabilità del segretario generale infine sono lieto di citare
Qui presente ambasciatore Alessi che parla che ha parlato all'ora delle Nazioni Unite della promozione del disabile
Tralascio di accennare altre parti del volume certamente molti di voi lo conoscono ed hanno saputo quanto quanto si utile come come strumento quasi quotidiani
Nel rapporto sull'Italia le Nazioni Unite nel quale noi abbiamo più volte fatto richiamo reca alcune conclusioni finali che appaiono tuttora valide dopo tanti anni e in un quadro politico sociale del nostro Paese di molti anni dopo
Guardando a quello che può essere tuttora l'interesse generale del popolo italiano per i problemi riguardanti la cooperazione internazionale in materia sociale e culturale
Ecco sono
Due materie molto delicate e dedicate a trattare per farli uscire dalla situazione ero un po'celata nella quale si trova bisogna riconoscere che i termini del problema rimangono generalmente gli stessi c'è soprattutto a causa dei ritardi con i quali problemi socioculturali sono state affrontate potrei fare qualche esempio così allorché l'Italia viene ammessa dell'UNESCO non mancò l'interesse e la società sollecitudine notevoli personaggi della nostra più alta cultura per darvi dar vita alla commissione italiano nessun'che doveva illustrare seguito soprattutto le molteplici attività dell'ente internazionale se non che attualmente non saprei valutare con rispetto per tutti coloro che tuttora opera se la Commissione italiana si trovi all'altezza di quelle di altri Paesi europei del resto per la stessa creazione del ministero dei beni culturali si dovette aspettare molti anni né si può dire che esso sia stato dotato dei mezzi necessari per risolvere notevolissime difficili problemi di fronte ai quali si trova
Volgo rapidamente verso la fine anzi in un periodo Soro troppo il mio alla mia esposizione per fortuna c'è un contrappeso e diverso alla situazione in materia sociale internazionale perché perché vi è il peso dell'iniziativa e della potente spinta delle organizzazioni sindacali anche internazionali
Altro discorso si può fare per l'aiuto allo sviluppo è stato largamente trattato
In cui sede con ricordato d'altra parte per iniziativa del presidente Clinton l'anno scorso si è tenuta una grande conferenza
Internazionale su questi temi nella nuova qualificazione dei nuovi mezzi per effettuare gli aiuti allo sviluppo
E con questo accenno chiudergli ringrazia
Ringrazio il professor Riccardo Monaco per questa sua relazione piena di spumanti ieri informazioni tra questi spunti vorrei coglierne solo uno certo che da ascrivere a penna una delle benemerenze del dell'Italia verso l'ONU o quella di avere una società italiana per l'organizzazione internazionale
Nata prima ancora che le Nazioni Unite fossero fondate prima ancora che la guerra fosse conclusa
Per la buona volontà di alcuni uomini illuminati
è oggi questa società dopo cinquant'anni dopo più di cinquant'anni continua sempre per la buona volontà di pochi a promuovere soprattutto tra i giovani di gli ideali e la cultura dell'organizzazione internazionale di questo ne va ha dato atto
E di questo va dato atto
Vorrei adesso chiedere al ministro amari vice direttore generale degli affari politici del Ministero degli Affari Esteri
Di intervenire la sua presenza è qui il luogo in quella dell'ambasciatore De franche se iscritta nel programma è dovuto ad una a ragioni di salute dall'ambasciatore verrà anche se che gli hanno impedito solo all'ultimo momento di partecipare do la parola al ministro amari è dopo la relazione del ministro a mare faremo una breve pausa caffè
Grazie presidente io desidero fare solamente un breve intervento
Centrato soprattutto sui contributi che l'Italia ha dato alle attività delle Nazioni Unite
A quello che sta dando nel momento attuale e soprattutto alla proposta italiana di riforma del Consiglio di sicurezza
Che vedo a giudicare dal rilievo che sta avendo dalla stampa e soprattutto dopo il recente dibattito parlamentare
Che ha acquistato vedevo crescente in realtà devo dire questa proposta italiana della riforma del Consiglio di Sicurezza vuole essere soprattutto una sorta di atto di fede nella capacità delle Nazioni Unite di rinnovarsi oltre che un contributo da parte nostra al al rinnovo dell'ONU
Io sono dell'idea che la rivisitazione e dei contributi italiani alle Nazioni Unite si rendano soprattutto opportuno in questo momento in cui sia appena concluso il quarantesimo anniversario di un grande evento per noi che quello dell'ingresso dell'Italia delle Nazioni Unite
Avvenuta nel dicembre del mille novecentocinquantacinque e che scade adesso con un universitario ovviamente molto più importante e di maggiore rilievo che quello del cinquantenario della Fondazione tre nazioni
Però è per noi e importante celebrare credo questo quarantennale soprattutto perché da quel momento l'Italia ha ottenuto la definitiva riabilitazione sul piano internazionale
Dopo il perito fascista e il pieno reinserimento nella comunità degli Stati
Da quel momento dal momento cioè di ravvedimento ingresso dell'Italia nell'nazioni unite
Devo dire che costante di tutti i governi italiani che si sono succeduti nel tempo è stato proprio quella della partecipazione attiva alle Nazioni Unite una azione che è stata proseguita con grande coerenza e con grande impegno
E che ha riscosso il plauso l'una e l'unanimismo direi di tutte le forze politiche italiane di qualunque colore di appartenenza e dei movimenti di opinione
Grazie proprio a questa a questo consenso di fondo che tutto il mondo politico italiano d'Italia avuto la possibilità anche di fornire al limite anche di non lesinare
Contributi importanti all'attività della organizzazione nonostante che questo impegno comportasse soprattutto da un punto di vista finanziario un onere non trascurabile
Basti pensare al fatto che noi siamo adesso al settimo posto
Per quanto riguarda i contributi finanziari alle Nazioni Unite sorpassati soltanto tra i grandi Paesi quali Stati Uniti Giappone Germania Francia Russia e Regno Unito ma che cosa che forse non tutti sanno destinati ad occupare tra breve cioè dire nell'arco di due anni il quinto posto tra i contributori
Degli le Nazioni Unite sopravanzando se così si può dire il Regno Unito e la Russia
Naturalmente l'Italia nei suoi contributi alle Nazioni Unite non si è limitata a fornire soltanto degli dei contributi economici e le ha sempre cercato di non qualificare
In altre maniere anche la propria attività
E andando al di là dell'obbligo puramente finanziari
Modo particolare l'Italia ha contribuito in maniera importante anche alle attività di peacekeeping delle Nazioni Unite fornendo ecco vede crede contingenti militari numerose operazioni di pace su cui forse e anzi sono sicuro e Chilla Milani l'aglio Venturoni vorrà soffermarsi con maggiori dettagli e soprattutto con maggiore competenza di quanto potrei fare io
L'Italia comunque tutti loro lo sanno
Ha contribuito in maniera importante alle principali operazione delle Nazioni Unite con cominciare dagli anni sessanta nel Congo con una con il tragico eccidio di Kindu dove tredici italiani perirono per continuare poi in Somalia più recentemente in Mozambico con l'attività dell'ONU dell'un mozzo e pagando anche se vogliamo un prezzo in termini di vite umane non indifferente tattiche numero che numerosi sono stati i nostri i nostri caduti al servizio dell'azione unite nella nelle operazioni di mantenimento te la pace
Attualmente contingenti italiani si trovano in Angola
Nel Sahara occidentale Libano in India in Pakistan nel Kuwait in Guatemala e soprattutto nella Bosnia Erzegovina
Dove stazionano da da pochi giorni e circa due mila e quattrocento soldati che sono soltanto una sorta di punta di un iceberg in quanto il due mila e quattrocento soldati comportano un sostegno complessivo fornito da ventidue mila uomini se si tiene conto che per avere quella forza di pace in Bosnia Erzegovina c'è ovviamente bisogno
Di forze anfibie di forze navali via aerei da combattimento di ieri da trasporto eccetera
La presenza militare italiana però ovviamente attendere che questa a riqualificarsi con una coincidenza che il segretario generale delle Nazioni Unite Boutros Ghali che è stato qualche giorno fa qui a Roma
Assegnato abbastanza recentemente a due generali italiani il comando di di né di importanti operazioni di peacekeeping quale quale quella nel nel Kashmir e quella in Iran Kuwait devo dire che la stessa nostra rielezione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la quinta nella storia della nostra partecipazione lì
Conferma il consenso del nostro Paese riscuote ancora nel mondo un consenso dimostrato anche dal fatto che noi ad io amo riscosso una marea chi voti più di quelli della della Germania più di qualunque quasi qualunque altro Paese che sia la cantica anti dato quest'anno l'anno scorso
A dimostrazione del fatto che l'Italia è un Paese accettato da tutti
è un Paese che non ha nemici è un Paese che nelle attività di pace terrore che ha portato avanti negli ultimi quarant'anni da ha portato con un senso di servizio
Un servizio alla comunità degli stati incontra un servizio alla pace un servizio alla sicurezza internazionale
La la riqualificazione della presenza alle Nazioni Unite e attualmente un compito nel quale la nostra diplomazia ufficiale e impegnata molto attivamente
Naturalmente noi non perseguiamo questo solamente dal punto di vista quantitativo e abbiamo riso ottenuto anche degli importanti risultati da un punto di vista qualitativo basti pensare al fatto piccolo accenno che vorrei fare
Che quattro italiani attualmente hanno la qualifica di segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite
E che più di duecento cittadini italiani servono alle Nazioni Unite e circa la metà sono di grado elevato
Una illustrazione di in che cosa consiste la la presenza del contributo italiano delle Nazioni Unite non sarebbe completo senza citare naturalmente l'ospitalità che l'Italia fornisce alla FAO
Non sa non sarebbe completa senza citare i più recenti contributi che l'Italia ha fornito come la creazione di uno staff con Lecce a Torino la creazione di un centro internazionale per lo sviluppo dell'infanzia dell'uno e dell'Unicef
Il polo scientifico di Trieste
Il centro di formazione Bellillo a Torino è il centro per la ricerca un centro di ricerca per la giustizia penale che in via di trasferimento sempre nel capoluogo piemontese
Nel campo operativo credo che giusto rilievo debba essere dato al al settore umanitario o del mantenimento della pace
E in questo contesto credo che una menzione particolare meriti soprattutto la base logistica ONU di Brindisi che e in funzione da poco tempo da quando cioè dire sono iniziate le operazioni di pace
Verso la Bosnia Erzegovina
Naturalmente negli ultimi tempi ma questo fa parte delle cose di questo mondo si sono elevate anche alcune critiche alle Nazioni Unite
Ma se le si accusano soprattutto di avere disatteso le aspettative e le speranze
Che erano state riposte in essere certe volte mi sembra di risentire le vecchie accuse che erano state fornite ai che lo state lanciate contro la Società delle Nazioni e si parla qualche volta di di efficienza di disfunzioni ti insuccessi senza però in realtà chiedersi del perché di questi aspetti negativi perché spesso gli insuccessi dell'ONU sono gli insuccessi della Comunità degli Stati e nel suo nel suo complesso
Ma e quindi sempre più spesso noi sentiamo parlare della necessità di vedere Dio rivisitare Nazioni Unite quindi di riforma
Naturalmente qualunque osservatore internazionale obiettivo non può non riconoscere che le difficoltà esistono manchevolezze ci sono state e che c'è qualcosa da sistemare però ovviamente obiettività impone che accanto alle cose che non vanno si menzionano anche le cose positive
E chiaramente il solo se il solo fatto di essere riusciti ad federare e ad integrare una comunità di stati sempre più ampia fino a raggiungere il numero di oltre centottanta mentre credo che questo qui sia stato uno dei suoi dei successi che meriterebbe di essere sotto sottolineato unitamente però al fatto del del del della della collaborazione e internazionale dispiegati dà lezioni unite e soprattutto dalle attività che essa ha condotto per evitare Guerrisi quelle civili Cristina per quanto riguarda il problema dei rifugiati l'epidemia eccetera
Ora il
Bisogno di un rilancio delle Nazioni Unite noi ovviamente lo sentiamo da tanta da tanto tempo
Più recentemente esso è stato oggetto di una discussione approfondita al vertice economico del G7 G8 di Halifax
E costituisce da tempo devo dire oggetto di discussione soprattutto nel quadro delle Nazioni Unite epico scuote nel quadro dell'unione europea soprattutto per cercare di risolvere l'annoso problema della crisi finanziaria delle nazioni te stesso
Su un piano invece puramente nazionale credo che un un accenno debba essere fatto al al alla proposta italiana di riforma del nel Consiglio di sicurezza
Perché abbiamo fatto questa riforma alla quale tutti noi abbiamo lavorato
E di cui in questo momento si sta rendendo interpreterà brillantissimo il nostro ambasciatore presso le Nazioni Unite con un dinamismo e con un drive senza precedenti perché noi pensiamo che tesi sia giunto il momento in cui il si sta giocando una partita della più grande importanza quello che sarà deciso nella prossima riforma del Consiglio di sicurezza stabilirà la graduatoria le Categorie diciamo degli Stati per i prossimi venti trenta quarant'anni
Chi apparterrà alla categoria A resterà in quella categoria categoria per trenta quarant'anni chi a parte dalla categoria B vi resterà peraltro altrettanto periodo di tempo e conseguentemente si tratta quasi di un problema di sopravvivenza
Pertanto corrente Aliano numerose volte ha detto che si tratta questo di una delle delle priorità la nostra azione internazionale e la diplomazia ufficiale impegnata al massimo affinché questo progetto di riforma del Consiglio di sicurezza possa essere portato avanti e Possa riscuotere un numero di consensi sempre crescente
La nostra non opposizione agli agli altri progetti di riforma di sicurezza del di riforma del Consiglio di sicurezza
E soprattutto al progetto comunemente chiamato di quick fix cioè a dire di di di concedere a due Paesi che ovviamente di cui una mente nessuno mette in discussione l'importanza la forza i contributi e la ne e la e e il diritto di a parte d'appartenere a una determinata Capri di Stati atterrò il il il grande inconveniente per noi di volere perpetuare degli diciamo dei privilegi anacronistici
Rappresenta una sorta di soluzione elitaria conto e verso la quale noi non possiamo essere d'accordo
Noi siamo invece a sfavore in questo senso va appunto la riforma del Consiglio di sicurezza per una riforma basata sui principi di democrazia e di e qua rappresentatività geografica
E che noi quindi il non possiamo in sostanza
Ammettere che il problema della riforma del Consiglio di sicurezza
Possa essere risolto sostanzialmente aggiungendo due sedie all'attuale composizione del Consiglio di Sicurezza quale sarebbe semplice Germania già Giappone semplicemente fossero fosso
Fosso entrassero nel novero dei paesi con per ma permanenti con diritto di veto anche perché questa proposta per il cosiddetto quick fix ostacolo sarebbe soprattutto l'affermazione di una presenza unitaria dell'Europa alle Nazioni Unite
In sintesi il progetto di riforma italiana quale in che cosa consiste consiste sono talmente in tre punti
Punto primo noi desidereremmo che i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza restassero cinque
Non può non vogliamo cambiamenti in questa categoria
Secondo punto Desirè non e che dieci otto o dieci seggi fossero assegnati
A Paesi scelti sulla base di una lista formata dall'Assemblea delle Nazioni Unite
Sulla base di certi criteri obiettivi in modo da riconoscere A ventiquattro trenta Paesi il diritto di rottamare più spesso all'interno del Consiglio di sicurezza perché sono proprio questi questi ventiquattro trenta Paesi
Che forniscono i maggiori contributi alle Nazioni Unite e ci sembra quindi anche più giusto
Che abbiano una rappresentatività più frequente all'interno del del massimo organo in realtà quindi questi Paesi avrebbero il vantaggio rispetto agli altri di entrava a far parte del Consiglio di Sicurezza praticamente ogni sei anni
La terza cosiddetta categoria del Della nostro progetto di riforma prevede l'assegnazione ti otto o dieci seggi ai restanti Paesi del della coda la comunità internazionale dei membri delle Nazioni Unite che avrebbero così più possibilità di prima di entrare a far parte per consiglio stesso
Quali sono i vantaggi concreto quindi di questo di questo di questa proposta vantaggio e che sono scelti sulla base di criteri trasparenti ed obiettivi alcuni Paesi che hanno contribuito in maniera finanziaria materiale il periodo avendoli impegno al mantenimento della pace possano essere presenti più spesso nel consiglio stesso
Essa presenta anche una grande possibilità di entrata a far parte del consiglio stesso per quei Paesi che in condizioni normali non entrerebbero mai a far parte del consiglio stesso e che invece grazie alla nostra proposta potrebbero invece parte parteciparvi forse non tutti sanno che circa ottanta Paesi non sono mai entrati a far parte del Consiglio di sicurezza circa cinquant'anni di vita comunitaria
Ma questo è comprensibile perché non so Malta avrebbe sempre la concorrenza italiana o spagnola o Ceylon avrebbe sempre la con la concorrenza indiana
E giapponese o l'Ecuador avrebbe sempre la coda concorrenza del Messico e della agenti se si tolgono dalla concorrenza ventiquattro tre Intrastat quelli che ho rotto la più frequentemente anche i più piccoli potrebbero avere maggiore possibilità di entrare a far parte del consiglio stesso quindi la nostra riforma e soprattutto una riforma più democratica più rappresentativa e su questo su questo punto noi insistiamo molto
Concludo con il progredire che l'Italia naturalmente continuerà ad appoggiare con tutte le sue forze le Nazioni Unite
Nei suoi sforzi di trattamento alle nuove realtà internazionali e alle sfide sempre più impegnative impegnative cui essa sarà confrontata negli anni avvenire grazie
Ringrazio ringrazio il ministro amare per questa chiara esposizione delle posizioni italiane in particolare quelle in rapporto alla proposta dei riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a questo punto interrompiamo per dieci minuti e per una causa caffè grazie
Grazie grazie
Ovviamente il mio intervento tratterà come naturale del ruolo delle forze armate italiane nell'ambito dall'attività svolta dalla Nazioni Unite
Con particolare riferimento all'evoluzione che si è verificato nelle operazioni di pace
Ecco però se fosse una semplice rievocazione dalla partecipazione italiana tutte le missioni di pace dell'ONU poco aggiungerebbe probabilmente alla conoscenza dei fatti al progresso diciamo così un po'dell'impresa ecco quindi ritengo per questo che sia importante fare qualche riflessione e qualche considerazione
è importante mettere in evidenza in via preliminare alcuni aspetti nuovi che vanno emergendo nelle operazioni sotto bandiera ONU per i quali urge una riflessione è una nuova disciplina
La funzione di propulsione delle Nazioni Unite nella fase decisionale prima e gestionale poi delle operazioni di pace acquisito un'importanza centrale nel complesso delle attività internazionali tese a tutelare la stabilità la legalità la civile convivenza tra i popoli
Questa centralità dipende direttamente dai nuovi equilibri nelle relazioni internazionali e dalla diversa rispetto al passato ovviamente diversificata natura delle operazioni svolte a sostegno dalla pace
L'operazione di pace infatti non avvengono più in situazioni strategicamente stabilizzati che permettono quello che si potrebbe dire come in qualche volta è stato in passato un da poi em forchette cioè vai e poi uno se ne scorda in un certo senso cosa che in un certo senso caratterizzava gli interventi cosiddetti di prima generazione fino a cinque sei sette anni fa
Al contrario riti di intervento viene deciso deve essere gestito in situazione estremamente fluide che aumentano la sua complessità e la sua delicatezza politica
La situazione evolutiva che caratterizza gran parte delle crisi rende spesso impraticabili interventi con modalità deboli come ad esempio missioni esclusivamente in umanitaria la la Somalia insegna evidentemente
Peraltro l'aspetto umanitario parte imprescindibile del peacekeeping per almeno due motivi
Il primo è che tra gli obiettivi primari del mandato internazionale c'è il soccorso ovviamente alle popolazioni civili il secondo è che l'attività umanitaria verso le parti in lotta costituisce uno strumento forte convincente
Per affermare da un lato l'equidistanza e dall'altro per legittimare anche attraverso l'equidistanza una propria presenza in sul territorio
Questa diciamo apparente contraddizione testimonia l'estrema difficoltà delle valutazioni da compiere in presenza di numerosi e spesso non quantificabili fattori che abbracciano sempre più le discipline cosiddette morbide anziché quelle dure tipica dalla guerra tradizionale la forza militare non è più infatti uno strumento di ultimo ricorso essa deve agire in parallelo imperfetto sinergismo con l'azione diplomatica e politica e deve essere in sostanza una forza in lingua cui utilizzazione nell'ambito del mandato internazionale ricevuto ha bisogno di grande flessibilità e adattabilità alle circostanze
Le più recenti esperienze hanno messo in evidenza inoltre come la natura non più esclusivamente militare delle missioni di peace supporto richieda una dottrina e strutture organizzative peculiari sia da parte dei Paesi contributori che da parte dello l'uso dalla forza in quanto tale non è l'aspetto fondamentale dall'intervento ed è necessario prevedere una serie di misura di natura civile militare se così possiamo dire che favorisca al più elevato grado possibile il ritorno alla normalità
Un prezioso riferimento che Bellini a queste nuove problematiche denuncia la crescente complessità delle missioni di pace e quindi la necessità di rivedere l'intera gamma dei concetti ad esse legati è costituito dal documento
Agenda per la pace elaborato al segretario generale delle Nazioni Unite Boutros Ghali nel mille novecentonovantadue
Essa oltre ad analizzare suddividere con molta accuratezza le varie tipologie di attività di PIL supporto evidenzia anche la crescente difficoltà
Di mantenere la pace e la stabilità con pochi e non più adeguati strumenti in un mondo che è diventato abbastanza turbolento in questi ultimi anni
Ma è sempre stato
I risultati a volte non ottimali ottenuti in anni recenti anche
Da parte dell'ONU sono
Anche in parte i riflessi di carenze strutturali di un organismo che si è dimostrato talvolta inadeguato ai fini di un'accurata pianificazione di un efficiente condotta delle operazioni di pace
In questo contesto generale qual è stato il quale il contributo dell'Italia qui è stato già ricordato l'Italia è sempre stata molto attiva nell'ambito delle Nazioni Unite sia sul piano politico sia su quello militare
In stretto coordinamento con l'impegno diplomatico da più di quarant'anni le Forze armate italiane sono largamente impiegate in operazioni di mantenimento dalla pace con un notevole aumento degli impegni soprattutto negli ultimi dieci anni
Cioè una diretta conseguenza delle linee essenziali la nostra politica estera e di sicurezza che pone tra i suoi obiettivi fondamentali l'appoggio dell'azione dell'ONU nel perseguimento dalla pace e la stabilità e nella salvaguardia dalla legalità internazionale
A partecipazione delle nostre forze militari alle operazioni internazionali sotto il controllo o con l'avallo diciamo con il mandato o a seguito di decisioni delle Nazioni Unite è stata dunque cospicua e si è concretizzata
Nell'invio di contingenti sia di osservatori militari altamente specializzati sia di forze o di unità militari proprio mentre De questo è avvenuto nelle più svariate regione del mondo si è cominciato è stato detto con nel Congo in realtà noi siamo andati in Somalia nel cinquanta con un mandato fiducia fiduciario dell'ONU quindi anche quella può essere considerata una missione
Sotto re bandiere dello
Da allora quindi da da oltre quarant'anni fa e questo contributo d'Italia è proseguito in delicate ed importanti interventi che si sono sviluppati in Congo e tutti ricorderanno ovviamente l'episodio di Kindu
Libano Namibia Palestina Golfo Persico Turchia Iran Iraq invia Pakistan Yemen
Cambogia El Salvador Albania Somalia Mozambico e Rwanda naturalmente in alcuni di questi paesi noi siamo andati anche diciamo non proprio con un mandato ONU ma in generale diciamo
Per esempio ecco faccio un esempio c'è una nostra presenza nel Golfo di Aqaba nel Sinai eccetera a tutela degli accordi pacifica David non è sotto mandato ONU ma è una forza multinazionale sponsorizzata a suo tempo dagli Stati Uniti d'America che furono gli quelli che vi sarò d'accordo tutti ricorderanno Sadat Pechino a suo tempo eccetera quindi però anche quella è una missione ha tutelato la pace
Ho a tutt'oggi noi abbiamo quindi svolto un totale di trentatré missioni in tempi recenti a parte la Bosnia le operazioni più importanti svolto dalle forze armate italiane sono state certamente quelle in Mozambico e in Somalia più importanti anche più impegnative soprattutto quella somma
La missione Monza ambito e durata circa venti mesi ha avuto tutti i connotati di una missione di peacekeeping decisa dall'ONU ha seguito ad una richiesta delle fazioni in lotta che hanno accettato la pace dopo ben diciassette anni di ostilità
E la pace come voi sapete scaturita anche da un'azione diplomatica parallela artisti nata qui da organizzazioni italiane
Lo scopo del contingente militare costituito da più di mille uomini era quello di favorire il processo di pacificazione di democratizzazione
Non solo ma era quello di tenere aperto soprattutto e di garantire la sicurezza di un corridoio lungo il corridoio di Brera lungo il quale correvano la ferrovia la strada è un oleodotto che andavano dal mare alle zone interne e anche altri ovviamente Paesi nazione dell'interno un atto indispensabile per mantenere aperta una via di comunicazione essenziale
La missione in Somalia è iniziata
Poco prima di Natale del novantadue con una piccola forza di terra dalla consistenza di una brigata ridotto a una forza navale anfibia un reparto l'Aeronautica per complessivi due mila settecento uomini poi e questo ha iniziato come operazione multinazionale poi le operazioni sono proseguite sotto il comando dell'ONU fino all'aprile del novanta qua procurando il contingente nazionale è stato ritirato sotto la protezione di una forza anfibia c'è stata poi una terza fase che ci ha visti impegnati insomma
Sedute e condensata dal proverbio non c'è fumo senza arrosto
E io so per certo che questo invece è falso
Perché e cioè che se qualcuno è accusato di qualche reato il reato deve pure esistere anche se non ci sono le piste le prove
Sì sì sì ad una donna che puritana è probabile che lo sia veramente di uno che finocchio va veloce però c'è anche qualche caso in questo non avviene allora nell'idea prevalente che si dice qualcosa di qualcuno ti sia una ragione
C'è anche la conseguenza che se uno sta in carcere avrà fatto qualcosa purtroppo è vero oggi un tempo era vero per l'ottanta per cento dei casi oggi è vero per il quarantacinque per cento dei casi dice io sono arrivato alla conclusione che il cinquantacinque per cento dei casi di giustizia sono casi di mala giustizia in cui la vittima e quello che sta in carcere
è ormai diventato quindi uno su due in una frequente intollerabile non è più un'eccezione va be'c'è un errore su mille si può tollerare no oggi è intollerabile
La seconda secondo idea ricevuta espressa da questa constatazione certo che a me non capita che vuol dire a nessuno che sia innocente come me può capitare la sventura di essere arrestato che si possa essere fumose che ci sia secca se che ci sia senza che ci sia carne al fuoco è una verità quotidiana è banale ma viene recisamente respinta di fronte a un mandato di cattura e che un malato rigatura posso anche cadere su uno innocenti sono gli onesti sono i buoni cittadini pensate a Tortona è un fatto inconcepibile finché non capita finché non accade
E finché non accade proprio a noi o al nostro prossimo più prossimo un marito un padre e un po'o forse nemmeno in quel caso se riesce a pensare di quella della legge o del giudice ti si proclama vittima delle circostanze del caso del destino pagina mirabile perché fa intendere che non è un'eccezione
Quando capita ma quando capita diventa una regola terribile che toccate io quest'oggi lo so per cui vi parlo con una particolare autorevolezza perché chi vi parla è un mafioso io sono un mafioso
Ed essendo mafioso con certificato di garanzia
Che si chiama avviso di garanzia per loro ancora non ritirato io spero e sono molto ci tengo molto ad avere speravamo ritirino presto perché non vorrei che riconoscessero l'errore che gli fanno
Pensare articolo di oggi su sul giornale l'avviso a Sgarbi un caso ab norme gli ispettori ministeriali bocciato il Pubblico ministero su tutta la linea ebbene loro li bocciano ma era tanto io rimango avvisato
E loro sono invece ancora tranquilli mentre ora messo in carcere per dal mio punto di vista ebbene
Queste considerazioni la storia che faccio sono per dire intanto che quanto detto qui ormai in dodici dodici minuti non ho potuto dire l'aula di Montecitorio perché la Pivetti da morta malato cinque minuti per parlare dei quali ho detto che i magistrati vogliono pregare la legge Andreotti né quella che applicano in secondo luogo per dire che se dovesse essere giudicato da quello che ho detto in Parlamento sarà e un altro uomo
Quindi che questo libro ha il difetto di fondo di toccare un elemento centrale della vita
Della vita e della letteratura e del pensiero di Sciascia limitandosi anche a importantissimi contributi qui antologizzati che peraltro sarebbe stato meglio pubblicare per intero ma uno può anche selezionare appunto può selezionare le parti più interessanti però S
Vivono in un contesto più ampio di giornali televisione contributi polemiche che forse dovevano nutrire questo libro per rendere essenziale questa lotta per la giustizia che sia sia fatto senza volerla fare gli è toccato di farla
Ecco allora perché interviene Arlacchi cioè non è accettabile in uno stato di diritto che un uomo che non ha nessun fondamento di cultura e di civiltà dica che Sciascia è un mafioso come ha detto Arlacchi non è accettabile
Non è accettabile che un uomo senza idee poverino debole fragile avrà i suoi problemi
Occorre la Orsi che la lista quello che sia come Nando Della Chiesa dica le cose che io ricordo in televisione paragonando Sciascia gentile ma non per l'aspetto vitale del reciproco pensiero ma perché uno era fascista e l'altro la mafioso non è accettabile
In questo caso noi abbiamo una serie di violenze che forse questo libro poteva e troppe e troppo sereno che questo libro non lascia pensare una tragedia terribile che toccata Sciascia dopo la morte che tocca a noi con un'eredità così complessa e difficile da utilizzare perché in realtà dopo la vicenda strettamente parlamentare dopo cioè in tempi recenti otto nove dieci mesi fa sono nate queste polemiche prima penali dalla chiesa due o tre anni fa poi quella di Arlacchi meno di un anno fa poi
La vicenda è questo lo specchio che mi rende così partecipe di un uomo che in fondo io sono stato e sono storico dell'arte così come già si era scrittore sono diventato come Luís parlamentare Luigi in Parlamento con i radicali io con un'aria certamente vicina e comunque collusa con i radicali poi
Siamo diventati mafiosi abbiamo tre cose che ci accomunano l'arte la politica e la mafia
Occorrerà anche dire che per quello che riguarda la salvaguardia letteraria di questo grande
Io o anche alcuni certificati di cui sono orgoglioso come quello di mafiosità perché essendo stato invitato a Racalmuto ho fatto un intervento
Che ha ricevuto il più ampio consenso Della Vedova di Sciascia che avrà modo evidentemente di ricordare bene qual era la densità del pensiero del marito e anche di un professore non di un politico persona Ambroise che ha chiesto il testo del mio intervento per farlo ascoltare in Francia ai suoi studenti analizzarlo
In una chiave letteraria quindi quando vedo questo delicato assessore che ben conosco di grado
Pari grado che sia che non è venuto oggi devo dirvi che io rivendico di non essere un politico sono un mafioso e sono un critico non sono qua come politico
Non sono di destra e non solo di sinistra
Non non non c'è cioè tetto forse Fragalà che voi a prestare così delicata e un po'più di destra perché lui sta in Alleanza nazionale ma io sono per mia fortuna
Sangue misto sono nel gruppo misto e non mi piace che stabilisca il signor Di Grado di che parte sono
Ho votato una volta vini una volta votata sono Vittorio Sgarbi le sue categorie le tiene per sé e per i suoi amici chi pensa non Stein nessuna categoria
Ha un pensiero vivo che non si chiude nel sigillo non viene imbalsamato Daloui
E qui viene fuori un'altra cosa che mi ha fatto pensare il nostro vitale nel suo bellissimo intervento e cioè la parola intellettuale vero che intellettuale e chi fa opposizione vero anche che in quella stessa occasione si asserisce un'altra cosa
Diceva io
Non posso non dirmi intellettuale certo sono intellettuale ma se mi chiamano per strada intellettuale non mi volto perché perché intellettuale non è una professione cioè
Avvocato notaio ingegnere sono tipi
Per cui è più quello che accomuna che quello che divide l'intellettuale è tale in quanto è diverso dall'altro intellettuale non è una categoria astratta io solo intellettuale perché non la penso come l'altro intellettuale quindi se mi chiamano intellettuale non rivolto
Questo concetto è per dire che la natura stessa del pensiero è la libertà
Non può essere chiusa in sigle di partito in categorie in astrazioni lui un intellettuale e e Sciascia era di destra o di sinistra ridesta evidentemente oggi starebbe con Forza Italia
Essendo mafioso è logico Forza Italia mafia ci siamo d'altra parte Pannella infatti sta con quindi diciamo sia di destra il suo pensiero di destra no e di destra il pensiero di Veltroni e di destra il non pensiero di D'Alema
Quelli sono pensieri di destra cioè inoltre insieme
Se loro danno la destra quella connotazione e cioè di luogo del non pensare avete letto il libro di Occhetto provate a leggerlo
Un bambino di terza elementare scrive meglio
E scrive meglio io procedo con la matita rossa e blu c'è poco da fare le lettere d'amore degli adolescenti a undici anni sono più originali
C'è più emotività così scrive Occhetto e l'impaccio la sua la sua compagna avere una prova ciò lapidario
Prova la pax cedente e pure che le poche cose che pubblica Occhetto e conti pubblica Veltroni con Mondadori e cioè con Berlusconi e cioè con la mafia ve lo chiedo ma guarda questi originali spiriti
Che scrivono delle cose mirabili come i libri di Sciascia anzi più belli più progressivi e poi pubblicare un quel mafioso di Berlusconi craxiano piduista ma come mai
E perché così possono vendere maiali così possono vendere hai capito non buttano via niente
Di chi è questo
Non votano via niente
Ed è singolare no io sono Veltroni cioè sono il numero due dell'Ulivo già l'Ulivo altrove da mettersi a piangere l'Ulivo va be'fanno lo fanno l'Ulivo e quest'altro che va in giro con il ramo d'ulivo in mano Prodi la strada
Prodi che poi dice che De Mita e qua tutte cose da pazzi cioè io sono di destra ed evita di sinistra è così
Io sono riciclate De Mita è nuovo
E così questa è la verità e ci siamo arrivati per cui Sciacca di destra
Tanto è vero che se voi ci pensate bene loro ci hanno fatto anche un favore perché alcune categorie dello spirito
Pensate per esempio come si chiamano i progressisti voi sapete che c'è una lunga polemica di cui lo stesso grande Leo Pardi è titolare contro le magnifiche sorti e progressive Ginestra lire ottocentotrentasei
In quella mirabile
Canzone Leo Pardi irride il progresso che infatti un concetto di Manerba il progresso è un concetto ormai superato anche crociere a suo carico del progresso che era stato cioè se c'è una parola superata
è la parola progressista loro si chiamano progressisti poi si chiamano
Progressisti federativo perché non me non concordano neanche la getto e questo Gruppo progressisti federativo si chiama il loro
E così che per poi tu gli chiedi il Polo io lo so il polo ceppo di rocce Rosi Bindi con loro innovativa anche legge Sciascia di destro dipinto di sinistra le auto Tina Anselmi Andreotti e di sinistra nel settanta OP piaceva di dati ed epatico popolare non dimenticatelo
Chi vota con i progressisti vota con Andreotti e quindi mafia in casa se seguiamo i loro teoremi
Però a parte chi siano e che la politica non può essere escluso da questo convegno perché e vitale nel pensiero di Sciascia ecco
Noi dobbiamo pensare a questo fatto che
Se voi dovete definire il partito comunista che non c'è più salvo che nella riserva indiana del simpatico Bertinotti che ormai lo guardavano simpaticone tutti pacche sulle spalle che fa ridere
E quindi potevano amico perché se sta col PDS vincono se nota col PDS vince il poteva averlo baci in bocca anche a lui Bertinotti ormai è un fatto turistico
Se lo si va a vedere se guarda come non i comunisti trovato quella socialista prima migliore tutto un casino che non si capisce niente comunque morale della favola la parola comunista è una parola bella no voi chiedete a D'Alema dice tu cosa sei D'Alema io sono libero
Come
Ho ben o sono liberal
Io cosa sono
Ah beh io sono libera capitoletto Berlusconi quando sento parlare D'Alema è così bravo perché è antipatico di sonorità mai più bravo degli altri dico scusa lui ormai è diventato liberale sono tutti liberali
Tu sai cosa devi fare degli affidare Forza Italia a luglio cioè il progetto di Berlusconi lo deve realizzare da lei ma tutti mettere le sue analisi a volte si sta l'Irtyš quindici miliardi Craxi nella sfida Fininvest rottura di palle per salvare l'azienda dodici caro D'Alema mi hai convinto tu sei liberale fai tu
E siamo a posto perché ormai vivo poi fatta dall'amante D'Alema aprì queste buste in una c'è scritto comunista ha deliberato il quale prende secondo liberale cui libera e del Toni troni e kennediano
E che la verità kennediano è tutto così Martin Luther King e Kennedy
E in altri e c'è ma in altri sei con chi sta quello pro-capite Zanone se non riguardano né quel pronto Sauro Zanone sta con l'Ulivo ed è liberale e quindi siamo a posto abbiamo salone in casa inizia i repubblicani dobbiamo la Malfa sono tutti morti ma anche le società
Da Bertinotti a Gramsci apostolato settantotto e gli altri Negri noi siamo Negri Fragalà Negro è per però
Comunista tutte comunista schifoso comunista è un'offesa e mi ricordo un giorno Occhetto in televisione
Gli han detto comunista si è girato se lei se n'è forse se uno dietro è così comunista al comunista io cioè noi siamo i veri comunisti forse fatto sta che lo sono liberali però quando poi tu vai sulla carta in Parlamento e dici come li chiamate voi
Progressisti
Parola fuori modo detto punto tale che Rinaldi direttore de L'Espresso foga fatto tutti i giorni perché è un settimanale che sembrava quotidiano però ogni giorno usciva L'Espresso con un articolo contro Berlusconi quando ha perso le elezioni dice forse abbiamo sbagliato obiettivo dice
E poi sette ma è vero ha scritto così poveraccio al riparo ortodossia placche quindi ha dei problemi anche tecnici di
Vero ebbe quindi va guardato con tenerezza però scrive abbiamo penso perché posti ora con un giornale di partito cioè sia Pansa che le sto che Rinaldi direttore
Non parlano dei progressisti ma dissente abbiamo perso che dichiarano che sono proprio l'organo del partito dei progressisti all'Inter impressionante chiese Berlusconi ai giornali di partito si cioè a Panorama
Che fa gli attacchi a Previti a Biondi in cui l'ottantatré per la redazione di sinistra quel polo sfigato di Berlusconi che poi quando un progressista deve andare a dire qualcosa di sé tipo o una casa da cinquecento mila lire invece che a sei milioni
Va dico la Costanzo c'era Berlusconi repubblicano libro pubblica la Berlusconi cioè lo sputano lo coprono di me avevano a casa sua degli mafioso tutto così
Gli altri invece c'hanno il giornale
La Repubblica L'Espresso che neanche finge di essere di tutti perché ci abbiamo perso chi i progressisti perché
Parole di Rinaldi testuali perché la parola progressista non è stata capita bene dagli elettori è una brutta parola mancato avete scelto voi
è una parola no a parte che non è né bella né brutta la o di progressisti no lui ha fatto cinque righe del suo giù e puzzolente giornale per dire che la parola progressisti non era abbastanza suadente
è stato gli chiede chi siete L'Ulivo te lo sono L'Ulivo
I progressisti i federativi
Ora studiava bene i concetti L'Ulivo è una pianta i progressisti è una parola demodé che poi li ha fatti perdere
E l'altra che cosa ho detto
Federativo ove anche Bossi preda di un po'di niente tutti federati tutte gratuite del federalisti perché vogliono far finta di prendere i voti come questo
Ecco quadro di ciò che dicono di sé e possono dire di sé i cosiddetti progressisti noi che siamo comunisti negri ebrei sporchi eccetera eccetera che cosa abbiamo
Abbiamo etniche è stata una fortuna del Polo Berlusconi
Un
Insegna un simbolo che si chiama porno della libertà
E loro sono talmente Tonti che ci hanno lasciato l'esclusiva della libertà c'è c'è la parola libertà
Che abbiamo preso noi come se fosse di parte per fortuna dico io ma non sono preoccupati di dire la libertà e anche la nostra no voi volete la libertà accomodatevi a noi non importa la libertà ci importa alla repressione
L'ordine il progresso la libertà è roba vostra
Secondo passaggio la parola giustizia giusta se poi vedete questo libro in libreria e l'ho fatta per vedere un progressista non lo compra perché la parola giustizia la parola giusta sono parole di Mellini e quindi sono di destra
Poi ancora
La parola eresia come diceva giustamente vitale è una parola di destra perché di Sciascia o di Pannella la parola diritti civili è roba nostra cioè tutto quello che è nobile concetto libertà
Giustizia diritti civili eresia
è diventata roba di destra
Per cui questo libro così come appare viene guardato con la puzza sotto il naso da di grado perché riceve c'è la libertà c'è l'eresia vi sono i diritti se l'attività che la giustizia concetti inutili noi siamo per il progresso questo il concetto
Cioè siamo arrivati al punto che hanno reso queste parole parole inquietanti e mafiose per cui se la vedova di Tortora così come Kaká da me oggi essendo mafioso
Chiede di cambiare quel passaggio di cui prima stavo riferendo la legge di Andreotti e oggettivamente mafiosa come seriamente a priori e una che ha avuto il marito morto
E quindi anche se sbaglia nel fare la sua proposta
Evidentemente lo fa per esperienza quindi chiede che le leggi di emergenza che rendono riversa l'Italia in Calabria Sicilia Campania e Puglia siano interrotte come vi dirò una cosa che mi stupisce
Dietro il no i vescovi i cappellani militari hanno fatto una serie di riferimenti sulla condizione delle carceri e hanno chiesto laddove il cimento del quattrocentosedici bis quindi anche il Papa e mafioso
Le quarantuno bis anche per lui occorre
L'accusa di mafiosità io lo dirò possibile ora in televisione abbiamo quindi tutti quelli là la moglie di del povero Tortora
Oggettivamente mafioso dice Arlacchi lo dice Vendola è possibile mai cioè tu puoi possiamo anche sbagliare ma non in realtà vogliamo che questa parte d'Italia sia come il resto dell'Italia
E che le leggi di emergenza vi Andreotti
Siano a un certo punto
A termine
Quello quello che oppone cosa strana oggi Campiotti processato Caselli ammette che Caselli vuole poter continuare all'infinito applicare le leggi di Andreotti io voglio che l'emergenza finisca come voleva Tortora voleva Sciascia come vuole la Scopelliti
E per questo siamo mafiosi capite bene perché combattiamo anche sbagliando ma per un principio che non è aiutare la mafia e riconoscere che la figlia di Riina è una cittadina come gli altri
Questo è il passaggio è anche questo il libro lo tocca
In questa
In questa bellissima epigrafe
Scelta perfettamente a pagina ventinove in Italia dice Sciarrone che Profeta straordinario
Basta che si cerchi la verità
Perché si venga accusati di convergere col terrorismo nero col terrorismo rosso con la mafia con la P due o con qualsiasi altra cosa come cittadino e come scrittore posso anche subire una simile accusa ma come deputato non l'accetto
Quello che ho fatto io con questi di Catanzaro a Cosimo I partiti io ho una mia idea e la anche se ma che sposi solo ad averla no accendo per caso Striscia la notizia
E vedo che per studiare attraverso documenti consulenze e altre amenità i rapporti di Andreotti con la mafia si ritorna a citare la P due di Gelli ma che calza centra
In televisione il Pubblico ministero cita la P due gli elenchi della P due
Ma cosa c'entra mai
Ma è un altro processo che è finito cosa che pochi lo sanno perché non c'è informazione in Italia con la il proscioglimento di tutti i piduisti dal reato di associazione eversiva processati Gelli agli altri per i singoli reati che possono aver fatto ma alla P due non è una sottrazione sovversiva da un magistrato di taglia pronuncia
In una sentenza ora bastava poco bastava guardare che trae i piduisti c'era Gervaso per capire che non era una cosa seria una lo guardi già pipa Enrico ragazzi
C'era c'era Costanzo c'era Gervaso c'era Alighiero Noschese nella P due
Dico non occorre Einstein per capire che è una grande montatura
E c'è un tribunale della Repubblica che ha stabilito che la P due io odio la caccia alle streghe e mi fido dei tribunali quando arrivano sentenze che tu possa valutare con le giuste argomentazioni
La sentenza del tribunale la P due non è associazione sovversiva Gelli ha fatto i suoi reati sono reati suoi
Allora nonostante questo un tribunale della Repubblica fa questa sentenza vedo un pubblico ministero che per accusare Andreotti cita la lista della P due ma che cosa c'entra ma cosa c'entra
Ma cosa c'entra questa è veramente l'Inquisizione tant'è vero che per incastrare quell'altro contrada
Cosa hanno fatto Magliano letto sei mafioso piano detto sei massone
Ritorno al centro
O se mafiose sì
Perché aveva avuto l'onorificenza dei Cavalieri del Santo Sepolcro e Luís si è dovuto pagare sotto come tutti quelli che dicono ho fiducia che mi dà più forza hanno paura di andare in galera semi caduti sono come me allora la l'idea quando possibile uno da Berlusconi in giù Berlusconi peraltro abbastanza renitente a dirlo che dice ho fiducia nell'operato marito dura quello è un bugiardo non alcuna fiducia ma si Kakà sotto vuol dire che a casi sotto perché siamo in uno stato
Qui polizia ed è vero
Solo per quello dicono per paura delle sentenze ieri hanno protestato
In tribunale a Brescia da Salamone per aver detto assassini che era poi anche lì un'invettiva letteraria mia madre naturalmente come tutte le mani marito non parlar male dei giudici perché perché io per me ne frego ma
Un altro dice no sarò prudente legato in metri mi condannano quindi si chiama ricatto quello che viene fatto
Ora il povero contrada quando ancora si fidava dei magistrati che gli hanno fatto fare novecentocinquanta giorni di galera gratis
Dichiarava mi fido dei magistrati e dichiarava io non sa non non non non si non sono andato a ritirare l'onorificenza del Santo Sepolcro cioè dico quella ce la anche il Papa
Ma tutti vergogni dalle dodici e dotato sepolcro perché quella vuol dire che sei piduista anziché sei mafioso
Cioè capite che ci ha privati al punto che se uno degli ordini Ordine di Malta
è un mafioso c'è basta il ricco ma come posso questo ma questo era nella scuola cioè i bambini io poi molto spesso trovato nelle scuole sono stati convinti fino a che non ho visto Sgarbi tutti i giorni a martellare che mafia e massoneria poi sono la stessa cosa io
No no purtroppo non sono massone correzione che quel sono mafioso ma non sono massone ma so che sono due concetti molto diversi e non riesco a capire perché ci si debba giustificare come contrarrà fatto di essere o meno appartenente al Santo Sepolcro non capisco perché
Cavour ecco
Questa siamo arrivati a questo punto c'è a tal punto abbiamo sconvolto i principi le regole le designazioni d'identità perché è massone mafioso non solo la stessa cosa
E contrarietà sì scusami assegnati dice non sono massone vanno tono mafioso
Allora
Noi
Fortunatamente nella riflessione storiografica abbiamo
Buone ragioni di vedere depresso il concetto di progresso sappiamo che non si potrà mai essere depresso il concetto di civiltà il concetto di diritto il concetto di Stato di diritto il concetto di giustizia giusta e la libertà
Non potranno mai essere non valori lo stanno diventando siamo a tal punto di repressione che chi dica sono per la giustizia giusta e di destra
Cioè questo è il passaggio terribile nelle parole si dà la colpa
Ora
Quello che riguarda la mia persona credo storicamente più emblematica benché viva di Sciascia rispetto queste vicende è in questo passaggio io sono cosa che non ho ancora letto in televisione ma pro-tempore dirlo perché ho quarantun'anni per raccontare ancora queste cose farli morire tutti questi che hanno ritenuto di ribaltare a tal modo in tal modo l'ordine delle cose io sono il campione evidente del voto d'opinione
Cosa vuol dire voto d'opinione vuol dire che tu hai davanti uno che parlo tutto il giorno che dice delle cose che ti piacciono che non ti piacciono che anni odi
E che per quello che dice voti o non voti ti fa schifo ti piace io questo sono nascondendo mai niente questo sono il voto d'opinione
è la più alta espressione della libertà cioè il cittadino non vota per un interesse vota perché è d'accordo o non vota perché non è d'accordo basta
Che è il più alto rappresentante del voto d'opinione venga accusato di voto di scambio è un'altra delle violenze alla logica e alla storia
Perché il voto di scambio e il voto di uno basso piccolo storto brutto e che nessuno poterebbe ma che conviene votare perché aiuta perché assiste perché è mafioso o perché ha mille motivi di fare promesse
Chi parla non promette chi parla dice o promette ma senza contratti
Allora il voto d'opinione è concettualmente l'opposto del voto di scambio
Che è quel voto che nasce dove non c'è opinione ma c'è vantaggio
Ora che il più alto rappresentante del voto di opinione venga accusato di voto di scambio è una violenza inaccettabile quella di cui parla qui
Sciascia quando dice posso sopportare le accuse come scrittore e come cittadino ma non come deputato
Essendo anche lui evidentemente punto altissimo del voto d'opinione
Allora come scrittore come cittadino come critico e comincia lido posso sopportare qualunque cosa come deputato non posso tollerare che ciò che io dico per convinzione diventi voto di scambio
Quella è una violenza che dovrebbe portare loro in carcere perché stanno minando le basi della democrazia
Questo è il senso della vita di Sciascia ora tutte queste cose che perché faccio questo gioco di specchi parlando di me di vitale dice giace perché in realtà quello che sta accadendo
è tutto prefigurato dell'opera di Sciascia andando a vedere cose scritte da lui otto nove dieci anni fa non è che troviamo delle cose come anche di sempre triste di Tortora in questo perfettamente omologhi ma troviamo delle cose che sono storia ma solo presente attualissimo presente
Ora che cos'è che risulta ancor più drammaticamente
E identificando
Il fatto che io ero entrato in Parlamento per occuparmi di beni culturali
Io pensavo di essere uno storico dell'arte non mi occupo di giustizia per diletto divagazione o perché non potevo non farlo cioè era un'esigenza civile di chi sa che la libertà è un principio essenziale
Per cui Sciascia come me abbiamo scelto senza poter avere alternative
La letteratura di Sciascia è diventata altissima in questo libro che racconta di vicende della giustizia della mafia della vita in civile del suo tempo
Quindi intendo dire per esprimere questa
Per identificazione che dice ma lei dovrebbe tornare a fare il critico d'arte non posso così come Sciascia non poteva non occuparsi di di mafia ed i problemi di giustizia
Questa è la furetti una coincidenza incredibile in quella fa come anche Pasolini c'è un momento in cui io con minore dignità creativa forse ma con identica abilitazione intellettuale
Facciamo coincide la nostra creatività con la battaglia civile non è possibile fare altrimenti sarebbe altrimenti menzogna
Sarebbe fare una fuga sarebbe fare come Bufalino forse ci sono scrittori che Sironi fuggire altri che non possono fuggire ma in quel momento non sono politici o deputati sono ancora scrittori ancora letterati ancora storici dell'arte
Ecco è un un punto cruciale non c'è dicotomia non ce li sottrazione non possiamo non è possibile che tu arrivi in un frangente della storia come questo e ti metta scrive delle Poesie come Lucio Piccolo non puoi farlo lo fa Lucio Piccolo
E quindi la letteratura di Sciascia e questo era sua eresia sono le cose più alte che ha scritto probabilmente in letteratura no non in vita politica
Ecco allora per questa straordinaria identificazione al di là dei valori e dei meriti perché non potrò dire che sono grande come Sciascia posso dire però
Che ne capisco come nessun altro cittadino italiano il percorso perché Lori l'ho ripercorso l'ho vissuto identico mi son trovato a non poter non fare
Quello che lui ha fatto
E quindi inutile lamentare alcuni incontri con lui totale convinzione
Comune sui problemi or suo Orlando stesse idee ma anche sull'arte stesse idee io posseggo un'eredità viziati ad una rivista lui voleva che io evitarsi per Franco Maria Ricci
Perché i nostri rapporti erano come dire impastati di interessi letterari artistici e civili ma non è possibile dividerli
Allora perché si è evidente quanto vi dico
E perché questa non sia chiamata come qualcuno ha voluto fare una trappola Sciascia io son felice di potervi parlare come mafioso perché ho ripercorso esattamente quello che è toccato a lui quando si è visto chiamare mafioso dai coordinatore dell'Antimafia
Accusare per aver fatto critiche legittime
E oggi ancora dopo morto insultato da Arlacchi e da Dalla Chiesa queste sono cose importanti
Quando tu diventi un idolo polemico per loro per i progressisti vuol dire che hai toccato qualche cosa che è la loro volontà di creare un ordine che in realtà è una dittatura
Hai osato ribellati al loro ordine che poi guarda caso ancora quello di Andreotti ora queste cose che sono le le stesse che io vivo eccole qua ecco le
In queste pagine mirabili di a futura memoria titolo incredibilmente premonitore
Ma lasciando i fatti di ieri dice Sciascia ed entrando in quel di oggi oggi veramente oggi il nostro oggi non il suo
Su cui quelli di ieri si riverberano a me pareva e pare che l'intendere e praticare
La lotta alla mafia nel modo in cui il coordinamento antimafia di Palermo e Giampaolo Pansa e ancora Pansa queste forbici e pensa che scrive
Tutti gli altri hanno dato perfetta e ampia dimostrazione in questi giorni reagendo a quell'articolo quello che aveva scritto sul tema dell'antimafia questo atteggiamento quel praticare l'antimafia in quel modo
Finisce con l'essere negli affetti un vantaggio per la mafia come
Perché
Respingere quello che con disprezzo viene chiamato garantismo come se fosse una parolaccia garantistici sempre di destra sempre neri brutti
E che poi è un richiamo alle regole al diritto alla costituzione a che l'Italia si è tutto uguale filiali siano come i piemontesi se se l'Italia è veramente una
Come elemento debilitante della lotta alla mafia è un errore di incalcolabili conseguenze
Non c'è dubbio e qui siamo veramente al al capolavoro che corrisponde la situazione nostra non sua
Che il fascismo vedi prefetto Mori poteva nell'immediato e si può anche riconoscere che c'è riuscito condurre una lotta alla mafia molto più efficace di quella che può condurre la democrazia
Ma era appunto il fascismo al cui potere se messi alla stretta alcuni italiani avrebbero preferito che la mafia continuasse a vivere
è una cosa terribilmente
E dire mafia e fascismo sono due poteri
Non per debellare la macchina per affermare la propria centralità assoluta il fascismo
Buon debellare la mafia ma con metodi fascisti che non possiamo accettare
Quello che oggi avviene è l'applicazione di metodi fascisti per combattere contro la democrazia persone che vengono ritenute mafiose e che forse non lo sono affatto
Ecco il pericolo l'odore del nemico la cultura del sospetto problema di oggi infatti dico alcuni
Poiché non soltanto per letto De Felice so del consenso dei piuma per preciso e indelebile ricordo da ciò è venuta in certe pagine di Brancati l'abitazione del mafioso buono del mafioso di ragione e cioè del mafioso antifascista altro problema
E oggi sta verificando appunto questo che nel crede nella democrazia impotente ecco il punto di fondo la democrazia impotente nella lotta alla mafia e quindi cercare d'emergenza con il voto dei comuniste che in Parlamento visto
E la repubblica pubblicati i nomi cinquantadue parlamentari precedente legislatura Pannella Taradash Biondi sgarri Maiolo Russo Spena come se fossimo mafiosi perché ha votato contro l'emergenza
Messi lì sulla lavagna come colpevoli di aver votato contro Andreotti l'emergente le lenti Scotti e Martelli questa è la realtà di quella legislatura e anche di questa purtroppo
E oggi sta verificando punto questo che nel credere la democrazia impotente nella lotta alla mafia e non era ancora morto Falcone che peraltro aveva detto
Che la Lima non era mafioso e aveva rinviato a giudizio il pentito per le critiche l'aver detto che Lima era mafioso cioè io sono più afoso di Lima perché per me il pentito non è stato rinviato per calunnia nel caso di Lima invece fu inviato il pentito
Quindi allora c'era più democrazia ed era Falcone il giudice non il il il simpatico procuratore di Catanzaro penali come già c'è un un degrado anche in pochi anni
Falcone avrà il coraggio di rinvio a giudizio per calunnia il pentito che è ancora evidentemente più goloso mente fallace mutando quando parla di me e quando parlo di Lima o ci sarà qualcuno che pensa che sono più ve lo dirà magari costituito di Lima e nota purtroppo non è
Quindi per Lima ci fu l'ipotesi di calunnia per me non c'è stata allora in questo degrado
C'è chi crede
Di supplire all'impotenza della democrazia con la retorica con gli urli con i cortei
Li avete visti in questi anni in televisione i Costanzo le DPL ma le magliettine bianche Santoro e tutti i cortei nelle piazze Falcone Borsellino usati per la campagna elettorale dei Caponnetto e degli Orlando quello abbiamo visto
Usati no nella campagna di Ayala
E le prove le prove con Goldie si dice che c'è stata disinformazione nel caso Contrada e con le nuove prove Caponnetto dice che qualcuno gli ha detto che Falcone ha detto che l'operato la mano comprata sere pulita sui pantaloni era sudato tutto qua la prova è quella questa la prova pure la parrucchiera
Da cui c'era la la la la cameriera che ha detto che quella contro Prodi questi sono gli elementi su cui stanno costruendo il processo Contrada dicendo che molti disinformazione
L'unica disinformazione anzi l'unica informazione negativa per loro e la carcerazione inique antidemocratica per mille giorni di Contrada
Quello è il manifesto che li ha dannati non la controinformazione non la mia informazione che non gli piace loro che sono dannati da soli tenendo in carcere un uomo senza elementi di prova per mille giorni
Questo è il dato di fatto questo è avvenuto adesso l'abbiamo tutto adesso Sciascia era già morto da un pezzo
E dice
Tecnica dei supplenti con la retorica
Con gli orli coi cortei e soprattutto con quella che è stata denominata la cultura del sospetto quella con cui Orlando ha fatto la sua fortuna questo aspetto da cui a un certo punto Rosario Nicoletti subito assediato e che lo ha reso in giusto conto se è giusto e qui racconta altre cose allora e torna al tema del fascismo
Ma la democrazia pagina mirabile assolute da stampare nel marmo nelle scuole altro che Caponnetto nelle scuole non è impotente a combattere la mafia o meglio non c'è nulla nel suo sistema
Nei suoi principi che necessariamente la porti a non poter combattere la mafia a imporle una convivenza con la mafia
Anzi tra le mani lo strumento che la title mia nonna il diritto la legge uguale per tutti la bilancia della giustizia questo che chiediamo noi
Questo è quello che noi vogliamo ed è il motivo per cui siamo mafiosi le stesse parole di Sciascia sì al simbolo della bilancia sentite come aveva previsto i tempi drammatici
Si sostituisse quello delle manette e qui se l'unico errore suo rito si sostituisse come se fosse una ipotesi inverosimile mite si è sostituita la cultura sì al simbolo che la grata si è sostituito quello delle manette come alcuni paradisi l'antimafia in cuor loro desiderano economiche a fare saremmo perduti irrimediabilmente come nemmeno il fascismo c'è riuscito
E si parla tanto di manette oggi vedi Tortora tante se ne vedono sui giornali sui teleschermi oggetti che magari sono necessari ma ciò non toglie che siano sgradevoli a vedersi e quando simbolicamente agitate addirittura ripugnanti
E perché non cominciano i giornali a scrivere nei titoli invece che manette al tizio che Tizio è stato semplicemente ed è già tutto arrestato siamo di fronte secondo invalso l'uso di chiamare cultura l'incultura a una cultura del manette e non c'era temere che tale cultura sia già insinuata nei luoghi che più decisamente dovrebbero respingerla nella magistratura nel giornalismo è puntualmente avvenuto ecco il profeta ecco a futura memoria
Evidente che la cultura delle manette e promosso dalla preesistente cultura dell'indiscrezione stabilitisi tra certi uffici giudiziari ai giornalisti con l'effetto di fare intravedere prossimo lontano ma comunque dovuto lo scatto delle manette ai polsi di chiunque che abbia una certa notorietà
Venga chiamato spontaneamente si presenti in un ufficio giudiziario anche per fare una irrisorio testimonianza
E qui continua ancora per altri passi nel salto alcuni in cui dice che lui è stato insultato per aprire messo in discussione i professori l'Antimafia
E questi dice dunque sulle considerazioni che in quel mio articolo facevo intorno ai pericoli di una mal condotta antimafia si è subito scatenata l'ira dei professionisti dell'antimafia
E specialmente nel coordinamento antimafia di Palermo che emetteva un comunicato che decretava di collocarmi ai margini
Della società civile e mi capitava di un insulto che per i mafiosi vale come l'estrema definitiva condanna rispetto loro Società e Marino sia infame
Singolare sintomatiche voce dal Sen fuggita certo quaquaraquà inutile dire che più pronte perfetta risposta dimostrare la fondatezza delle mie preoccupazioni il coordinamento antimafia non poteva darmi
E allora ecco da ultimo come chiude il quale coordinamento sentite come terribile come vero come diventato verità nelle intenzioni vuole essere una specie di comitato di salute pubblica di vigilanza a che la lotta alla mafia non abbia cedimenti e non so quanta e quale legittimità abbia in uno stato di diritto un simile comitato
Che ha tutta l'aria di somigliare nei fatti a quelle aggregazioni Stintino manovrate visibile Boso con la guardia civile
E facilmente manovrate quanto più sono istintive che in certi film western reclamano contro il lento procedere di uno sceriffo di un giudice una giustizia sbrigativa e sommaria
Di solito dei western alla richiesta di giustizia sommaria si oppongono il buon Ceri info il buon giudice
Ma il coordinamento di Palermo sceriffi giudice pare ci siano dentro insieme ai turisti e uomini narrativi della politica delle istituzioni il che poteva lasciar sperare che si trattasse di una sottrazione per non così dire
Non con le eliche non incrina l'istanza la pratica di otite sommarie peraltro il partito comunista e i cattolici per Rinnovamento vi partecipano e non si poteva credere che il Partito Comunista desse il suo apporto a una organizzazione incontrollabile capace di folli e autolesionistiche iniziative
Anche questo è premonitore perché il Partito Comunista approvato il decreto Dini per mantenere l'alleanza con la lega che aveva infatti programmato associazioni e di eliminazione fisica dei negri attraverso la Guardia Civile per esempio quindi vedete che tutto da qualunque punto di vista è oggi io spero che alcuni di loro possono leggere queste pagine certamente mi è sembrato importante fare questa fresco come su pareti parallele Sciascia da una parte e poi non l'affresco diverso ma uno specchio sull'altra parete
In cui tutto quello che sa lo scritto nel mille novecento ottanta sei ottantasette ho detto in Parlamento nei discorsi raccolti no settantanove ottantanove da Mauri
E in realtà non quella storia come sarebbe ormai inevitabile fare come poi fare preside per Calvino poi fare per Buzzati
Per qualunque scrittore puoi dire è quello il loro tempo sono gli anni settanta sono gli anni Ottanta no
Ciò che stiamo sia scritto negli anni settanta e ottanta sono gli anni nostri sono lo specchio nell'altra parete in cui quello che è scritto sulla parete del tempo di Sciacca è il nostro tempo
Ed è la mia vita io sono mafioso
E sono felice di esserlo perché se gli altri sono la lotta contro la mafia io so da che parte stare
Allora le altre
Punto
A questo punto vorrei invitare Andrea Maori a dare non cenno di questo suo incontro con i carteggi e la la personalità di Sciascia attraversa la sua attività
Parlamentare nel frattempo se qualcuno vuol fare
Delle brevissime domande perché dato l'orario siamo un po'ai margini se si segnalano ai prendiamo nota mentalmente diamo un piccolo spazio a degli interventi
Sì dopo dopo ma mi dà il suo nome perché
Attendiamo arrivare a Oria vari
Così
Io innanzitutto ringrazio l'associazione se questa opportunità che mi ha dato
Partecipare questo convegno molto interessante
Ringrazio tutti voi per nella partecipazione vorrei spendere alcune parole su su questo lavoro come ha visto la luce
Innanzitutto non avrebbe visto la luce questo lavoro se non avesse avuto il sostegno della situazione amici delle Nardo Sciascia nella persona soprattutto nel suo segretario Francesco Izzo vede le Edizioni la vita Felice impegnati come sono ormai da anni ognuno con le proprie specificità
Nel recupero della memoria base della ricerca intellettuale ed è la verità
Questo libro è nato quasi per caso
Nel riordinare per due anni l'archivio cartaceo del partito radicale Roma mi sono imbattuto nell'agenzia di stampa del partito Notizie Radicali
Che costituisce una fonte straordinario di informazioni quali comunicati dei dirigenti e parlamentari il partito radicale non ha al momento una grande tradizione di conservazione della propria memoria storica attraverso la documentazione cartacea
D'altra parte l'annualità del partito Unità al notevole ricambio di iscritti e militanti che convergono di volta in volta su singole iniziative politiche talora senza nemmeno una sede non hanno favorito la formazione di fondi considerevoli
L'avvento e la diffusione di radio radicale il cui archivio sonoro orale riguarda come è noto tutti i partiti e non solo quello radicale ha costituito per anni il vero veicolo informativo dei militanti
Dico questo perché in questo quadro si colloca la documentazione relativa all'impegno politico di Leonardo Sciascia
Documentazione unica fatta di comunicati stampa trascrizione di interventi da radio radicale anticipazione di articoli interrogazioni parlamentari ed altro ancora
Gran parte di questo materiale adesso disponibile anche inaugura telematica mezzo di comunicazione scritta plurilingue perché ho ritenuto opportuno fornirlo a questo sistema ampliando così la possibilità di ricerca anche gli utenti telematici
Gli archivi radicali quindi sono una fonte inesauribile in grado di fare approfondire tematiche quale linguaggio la storia delle idee l'organizzazione politica di questo Paese
è una memoria tanto più importante quanto maggiore si fa il tentativo dell'occultamento a livello collettivo della presenza del partito radicale e degli altri movimenti adesso contigui
Nel mio lavoro di ricostruzione ha cercato di storicizzare gli interventi dividendole per argomenti
Al fine di delineare la figura di Sciascia quale essa era senta cioè deformazione malevole postume che vanno dall'accusa di codardia al disimpegno soprattutto nella lotta alla mafia ancora pesanti come macigni sul giudizio dato ultimamente su di lui
Anche per questo motivo mi è sembrato doveroso riproporre elettore le sue parole dettate proprio da quel grande fervore civile di cui alcuni lo considerano privo e questa sera abbiamo sentito appunto le polemiche che ci sono state
Mi piacerebbe aggiungere qualcosa sul motivo del titolo elogio dell'elezione per quello che ha detto prima di tale
Ho infatti pensato di dare questo nome al desiderio di non unanimismo di Leonardo Sciascia per me centrale questo elemento
Io credo che la sua scelta di candidarsi e con il partito radicale fosse dettata proprio dal non unanimismo che considerava il principio base della tolleranza parola da lui molto amata
Mentre riteneva all'unanimismo vizio perenne della vita politica italiana l'anticamera dell'intolleranza e della negazione dello stato di diritto
Ho pensato quindi avere sia come parola chiave della sua azione politica
In un bellissimo intervento letto conclusione di un convegno promosso dalla rivista critica del diritto dal titolo
L'intolleranza succitata cultura diritto tenutasi nel gennaio due ottantanove Roma pochi mesi prima di morire Sciascia chiari magistralmente questo concetto ripercorrendo alcune tappe fondamentali e la nostra cultura politica e letteraria
Scriveva infatti Sciascia che l'intolleranza più della ragione le sue astuzie di comparendo sotto la specie dell'unanimismo
Del dover essere d'accordo del da del porsi la salute pubblica come meta assoluta da perseguire senza remore di dissenso senza vincoli di generale diritto
L'intolleranza per lui costituiva la negazione dello scetticismo dell'ironia dell'intelligenza critica del dissenso che sono il sale della democrazia
E soprattutto negli anni del suo impegno politico più diretto Sciascia scrittore satirico come lui stesso si definiva subì questa intolleranza a partire dal tre dall'affaire Moro
Infatti su coloro che volevano capire salvare Moro si riversò tutte le rigidità di quelli che con un tirante lirismo da quattro soldi stabilirono che Moro non era più se stesso
Che c'erano un Moro uno è un Moro due come è stato giustamente prima ricordato da Francesco Rizzo
Uno lo statista Duel prigioniero in preda alla cosiddetta sindrome di Stoccolma
Nel libro cerco di ricostruire la fermò Oro secondo l'andamento dei lavori della commissione l'attività del commissario Sciascia questi lavori e le polemiche che ne derivarono dimostrano come i frutti bacati dell'unanimismo possono produrre la negazione della verità l'intolleranza
In tal senso vanno interpretate a mio avviso le polemiche che Sciascia vede con Berlinguer con Guttuso
Ma l'unanimismo insiste insistito nel dell'affaire Moro diventò come affermava Sciascia distanza essenziale anche di fronte a fenomeni di criminalità associata nel senso che ogni difforme parere su come affrontarla ogni richiamo al diritto ogni riferimento alla Costituzione
Viene puntualmente catalogato come alleanza oggettiva sì non addirittura come il favoreggiamento nei riguardi le associazioni criminali come prima ricordava giustamente Sgarbi
Gli argomenti che prese in esame nell'aula di Montecitorio
Pace
E però degli interventi classificabile a mio modo di vedere come veri e propri racconti Perelli
Discorsi sintetici di una sintesi nemici è nemica della fretta chi miravano all'essenziale delle cose spesso ricchi di spunti ancora capace di creare dibattiti e densi di previsione profetica
Erano discorsi su cui ci Usher metteva le mani anche dopo averli letti in aula prima di consegnarle definitivamente agli atti della Camera dei deputati
Un eretico quindi e soprattutto rispetto alla così detta intellettualità italiana
Fatta eccezione per Pier Paolo Pasolini per un certo periodo io credo anche alle Vittorini è infatti difficile trovare nel panorama italiano qualche altro letterato che attaccato con tanta lucidità il palazzo denunciandone la corruzione la continuità con il mondo malavitosi
Sciascia ascoltino abbia essenziale della crisi della democrazia italiana e era suggerito alcune soluzioni
Producendo politica vera di rete e linee dazione
Pertanto Sciascia in tutta la sua vicenda non ha agito come intellettuale impegnato come compagno di strada che appoggia sostiene e legittima culturalmente il politico ma come politico egli stesso
In grado di dare consigli e decisivi e dirigenti radicali nei momenti di maggiore difficoltà
Ora i cosiddetti intellettuali impegnati invece si sono distinti per aver costruito il loro impegno sulla scelta del bene una volta per tutte sposando una sigla per poi disinteressarsi di quel che avviene caso per caso situazione per situazione
Sciascia è stato anomalo e dunque per così dire è stato anche aberrante
Perché ha cercato di seguire figli ingarbugliate della tela dietro la quale si c'era la verità nascondendosi dietro bandiere non accettando protezione anzi
D'altra parte non amava nemmeno essere definito intellettuale scomodo controcorrente perché sapeva che erano formule ambigue e comode per i tanti Pilato che scrivono sui giornali o per coloro che sono abituati ad affibbiare etichette
In tutti i suoi richiami intendeva influenzare la parte più sensibile della stampa sperando emergesse dai giornali una posizione quasi religiosa nei confronti di una vita da risparmiare anche a costo di soggetti erano ricatto
Fu anche uno dei pochi che insieme radicali di fronte allo sciacallaggio messo in atto contro un idolo dei telespettatori come Tortora credettero nell'innocenza di Tortora la fermarono vigorosamente
Per Sciascia il caso Tortora diventava sempre più lo specchio della giustizia in Italia
Si fece promotore del comitato per la giustizia giusta che anche attraverso l'appoggia referendum sulla responsabilità civile dei magistrati ripresentato in questi giorni del formatori
Mirava ad eliminare anacronistici privilegi e a mobilitare l'opinione pubblica su questioni che toccano princìpi fondamentali di democrazia
Di fronte a problemi e qui concludo quindi Sciascia non si tirava indietro prendeva la penna e scriveva
In tutti i suoi interventi che io ho cercato di riproporre più possibilmente in modo più lungo possibile ma le disposizioni testamentarie mi hanno impedito una riproduzione integrale
Il suo linguaggio sintetico è secco era davvero specchio di contenuti sicuri e mai sfilacciati per ragioni di opportunità del momento
Quindi di fronte alla ricerca del diritto e dei diritti Sciascia si trovò immerso nel quadro in cui sempre più spesso scivola nelle democrazie contemporanee riguardo che separa il diritto dal potere
Lo Stato moderno infatti non si regge più sicana ideali dell'Illuminismo separazione dei poteri eccetera ma su modeste ricerche empiriche
E amplificano la ragion di Stato la ragion politica
Il loro nome vengono inghiottiti anche coloro che contestano il potere assimilati nel gioco dal quale sembra impossibile chiamarsi fuori
Ma Sciascia disinnesco alla trappola del potere non cedendo all'urto delle contingenze
Partendo da punti fermi precedente al contesto approdo ai ministeri delle cose italiane
Muoveva Sempre da assoluti iniziali spesso trovava la nebbia della realtà chi rideva drammatiche ma anche drammaticamente con disorientamento come nell'affaire Moro ma è che non gli impediva di perdere di vista la chiarezza da ritrovare in ogni passaggio successivo
Ora c'è da domandarsi quante sono state gli intellettuali vitale che hanno lasciato tracce sul piano dell'impegno civile al di là di firme in calce ad appelli alle marce o alle interviste rilasciate
Personalmente non credo ce ne siano molti anche per questo Leonardo Sciascia mi manca molto e vi ringrazio le scusate per l'intervento garantiamo Andrea la manderà maori terminare il suo intervento selettivo perché ha decimato la sala ma comunque chiediamo al dottore Giordano dottore dottore dottore
Pancalli scusi c'è una postazione ad alta al il dottore Giordano per la domanda che ci deve
Volevano volevo per correggere alle rose garde che noi Novello Garbini dovesse Eugenio
Allora sta arrivando AGEA comunque Muslera piglio io che poi l'eclettico Sgarbi le cose contatta Bordin Tazzioli
L'unico un rosso artista un critico d'arte veramente eccesso noi abbiamo impiegato Galileo Galilei
Eppure rende gode quello dice ma come erede con l'avrebbero dovuto bruciare viva bene anche allora esistevano le raccomandazioni
E rischio ora per andando a ritroso nel tempo perché seguirono referendaria e per la verità ore il mercato Sgarbi che profondissimo e come critico d'arte
Veda trattato benissimo tutt'altra concezione tutto questo libro che Sciascia però a livello comportamentale
Se fosse sceso al livello del prodotto l'avrebbe trattato in maniera assai più efficace in maniera più in salute la prossima volta revocabile perché capitelli
Ecco perché io voglio ricordare a garden che critico d'arte
Il il più grosso saggio sulla Monna visibile è uno Nardo sì di professore Sgarbi
Polo onorevole Sgarbi
Trentadue imprese lei saprà che il saggio più efficace il più grosso saggio che sia stata fatta sulla Mondadori visibile Leonardi e ce n'è quattrocento compreso uno dei ghetti è stato fatto da sempre ma un proiettile
Perché andò nel profondo
E presumo uscire a dimostrare che il significato di quel sorriso enigmatico ora io ricevo professore Sgarbi che mi sarebbe piaciuto perché lei è sicuramente la conosce bene
Va bene sapesse analizzato
Non soltanto da un punto di vista con poco comportamentale sul problema di Sciascia e che poi giustamente un affresco statico o dinamico dove il potere mille nove su questo ben nove subito
E il Manzoni
E Manzoni I promessi sposi qual è la domanda ecco davvero questo volevo io nella ovvero l'ha trattato da da da un punto di vista fisico psicologico del profondo le serate fax grazie Bellina cene d'autore al
O
Ah ho ora vorrei dare la parola a maligna
Per piacere la è una domanda e quindi con o a un'osservazione quindi insomma un paio di minuti dell'hotel ragazzi curano anche per le vogliamo rispondere voglio dire non è per sarà sicuramente una domanda però prima da consigliere comunale di questa città una piccola costa l'azione sullo telegramma di di grado un telegramma che in vigna questa città perché se questa è la civiltà e la cultura dell'assessore alla cultura
Io credo che Catania non da un grande esempio disse
La domanda è questa in relazione alla mia attività profana di funzionario di pubblica sicurezza sento molto spesso parlare di legislazione di emergenza quando si parla di pentiti
E di Stato di polizia
Io vorrei che venisse sfatato un mito anche se vedo che già anch'io sono un eretico quindi vedo qualche mio collega della DIGOS entrare subito in fermento
La legge il pentitismo
Ho nuovo Shephard hanno esclusivamente a a fenomeni di criminalità che risalgono ad almeno cinque anni orsono
Quindi la legislazione emergenziale non ha nessuna ragione d'essere io vorrei capire com'è che ci sia ancora si parla di legge l'azione emergenziale anche da parte delle forze politiche che fanno riferimento al quale alla libertà ripercorrono la sera nella legislazione emergenziale
Che dovrebbe quindi avere efficacia immediata sulla mafia vincente oggi mentre il pentitismo non aggredisce minimamente alla mafia di hot g quando una criminale decide di pentirsi decide di pentirsi perché la sua cosca è già stata decimata non esiste più
E allora
Diviene una ragione politica del mantenere ancora questa legislazione emergenziale un'altra cosa Stato di polizia anche questa è una annotazione che mi permetto di contestare in uno stato di polizia c'è una polizia che risponda un ministro dell'interno che risponda un Parlamento che risponde al popolo sovrano
Oggi questa responsabilità nei magistrati o di oggi non c'è e ci troviamo a dei magistrati che sono irresponsabili innanzi al tutto quindi la definizione è stato di polizia è una definizione sbagliata siamo molto al di là è molto peggio dello stato di polizia grazie
Grazie ad essa la parola Coppola l'ultimo intervento che annotato qualità e ci sarà una breve replica pregherò l'onorevole Sgarbi essere quello che ci rappresenta tutti in queste anche vitale vitale vitale di nome e di fatto e per fare una replica dalle io avendo saputo
Dopo un po'di tempo
Qui a Catania si parlasse dei neonati lasciare
All'occasione era la pregherei di parlare nel microfono
è l'occasione era
Quella di un libro
Di maori sempre non è un'altra
Scritto su Sciascia
Avendo saputo questo
Mi sono partito con questo bel tempo nella mia Enna
A venire
A sentire parlare di Sciascia
Io premetto che sono uno Cento la ventura di conoscerlo scenari
E sono uno che ha letto tutti i libri di Sciascia
E che spera di non leggere il
Riscritti su Sciascia
Questa è una premessa
Dagli interventi che ho sentito
Ho evinto che a parlare di Sciascia
C'erano onorevole
Deputati
E Vittorio Sgarbi
Che prima di essere
Onorevole deputato
è una persona
Della sua diciamo insistenza
Ne ha fatto motivo di scelta squisitamente culturale
Cioè
Se c'è un modo
Di parlare di Sciascia in qui stato detto che Sciascia non ne non era un uomo è quasi che non era uno scrittore io sono per la storia e dice io sono per il romanzo e non per la storia
Ceca
Prima di ogni cosa
Era uno scrittore e giusto ha detto Sgarbi quando dice che uno scrittore non si può esimere dall'impegno civile ma io dico una cosa badate
Che ha visto fuggire
La lotta di Sciascia
A distruggere il lavoro di Sciascia che il termine più esatto secondo me
Non c'è riuscito il Partito comunista
Che ha tentato
L'intellettuale
Diceva Sciascia e colui che contro la parte in cui milita
Ora Sciascia al di là del termine eretiche o meno
Era un intellettuale nell'accezione più vera e più giusta del terzo
Che chi è in posizione critica
Nei confronti della scelta che ha fatto qui si è detto destra sinistra diciamo c'era al di sopra delle parti
Dal punto di vista di impegno civile
E tutto ciò che hanno detto è che diranno su di lui nel mio Paese c'è scritto nella piazza Prefettura o per i bus Credit che non l'ha scritto Mussolini
L'ha fatto scrivere mussoliniana
Opere boss Credit
Stato dentro non scritto
Beh Gesù Cristo
Era un uomo che non ha scritto mai una parola
E ha portato due mila né dell'evoluzione
Ora non credette
A allora per Sciascia io penso che bisogna credere alle sue opere
Prima di ogni cosa grazie grazie a Coppola per questa sua testimonianza e allora pregherei di Vittorio Sgarbi di dare una risposta ai quesiti di Giordano
Ah c'è Enza vitale prima che vuole dare testimonianza della sua vitalità
è una cosa molto interessante perché lei ha detto mi pare che Eretico di Galileo allora secondo la lettura degli epistemologica un temporanei il vero Eretico
Non era Galileo ma il cardinale Bellarmino perché in fondo il cardinale Bellarmino insisteva perché Galileo formulasse le sue ipotesi scientifiche come ipotesi e diceva caro Galileo dighe sono delle ipotesi e teniamo bene stiamo tranquilli Galileo non voleva piegarsi a questa che mi sembrava una sopraffazione ma in realtà non lo era e insisteva per formulare la propria ipotesi cosmologica in chiave assoluta ore di assoluto nella epistemologia contemporanea non si può assolutamente parlare è una bestemmia
Quindi secondo Popper secondo cui secondo la lettura contemporanea fatta licenziati Nonda e gli uomini di fede o dei religiosi il vero Eretico paradossalmente i del cardinale Bellarmino mentre Leo era un dogmatico con una doppia responsabilità primo tessere dogmatico e secondo di essere dogmatico al a addirittura nell'ambito della scienza il che è un peccato mortale comunque dobbiamo prima
Io vorrei un attimo o riprendere l'interessante intervento che ha fatto il funzionario di polizia consigliere comunale mi pare si chiami meraviglia ma vigna che
Mara vigna
Si
Che è intervenuto sulla sui pentiti ebbene dobbiamo subito chiarire per chi conosce la storia della mafia che il pentitismo o i pentiti o i delatori non sono un anno di
La della cronaca giudiziaria di questi anni o di questi mezzi perché è insita nella storia della mafia e nella ideologia della mafia la delazione il pentitismo i mafiosi sono sempre stati dei pentiti perché hanno sempre usato lo sta ATO come killer per combattere abbattere e gli gli altri mafiosi delle cosche avversarie il il capo mafia di un Paese qualunque della Sicilia era sempre il confidente del maresciallo dei carabinieri ai danni della della cosca avversaria addirittura ci furono Max dei maxiprocessi alla fine dell'Ottocento nel mille novecentotrenta su indicazione di così denti capifamiglia i quali accusarono o i capi famiglia avversari ma il proprio ma vero del pentitismo e un altro il problema vero il pentitismo è che l'attuale legge sui pentiti a mio avviso e lo dico come componente della Commissione giustizia è un favore alla mafia cioè una legge che favorisce la mano sia perché perché in questo momento se per esempio il capo della mafia e Bernardo Provenzano come come dicono per Nando Provenzano non rischia niente perché può continuare a fare le sue stragi i suoi omicidi le sue estorsioni perché sa benissimo che appena lo catturano si pente è un'ora dopo in condizione di essere protetto pagato liberato il restituiscono il patrimonio i beni al il al capo al capo della camorra Galasso lo stato italiano ha restituito Libretti per sette miliardi in contanti di depositi un patrimonio immobiliare di trenta miliardi di più una serie più una serie di beni immobiliari nazioni CCT eccetera eccetera però oltre dieci miliardi e a Palermo una settimana fa unno pentito che si chiama Roma erano si è pentito tre ore dopo la cattura non ha avuto il tempo neppure di leggere l'ordinanza cautelare si è pentito e ha indicato subito un cadavere che aveva sotterrato da una parte cento chili di esplosivo che aveva sotterra a Roma e altri cento che aveva sotterrato a Palermo a questo punto qualunque mafioso il più efferato il più assassino il più pericoloso basta che abbia l'accortezza di sotterrare qualche cadavere
E qualche chilo di esplosivo e in grado dico dopo tre ore dalla sua cattura di pentirsi di guadagnare la libertà di guadagnare il denaro profitto della grassa azione e di essere protetto da lo Stato italiano se questa non è una legge a favore della mafia io credo che non sia ipotizzabile una legge a favore della mafia come questo allora qual è il tema sui pentiti il tema che ci sale da tutte le forze di polizia dagli operatori dai carabinieri eccetera che bisogna assolutamente stabilire una scadenza per questa legge perché non è possibile garantire Abbé eterno ai marchi o o si di avere la possibilità di continuare a delinquere e non rischiare nulla perché nel momento in cui vengono catturati immediatamente possono evadere dal carcere attraverso la legge sui pentiti
L'ho sempre pensato che Fragalà fosse incosciente però adesso abbiamo avuto una prova assoluta perché ciò che ha detto in quello che è il comportamento dei magistrati che si occupano di mafia che si chiamano antimafia
Cosa singolare perché la giustizia o deve essere anti niente ma ormai questo invaso anche nel linguaggio ciò che lui ha detto è oggettivamente mafioso quindi abbiamo un mafiosa confessa io non mi stupirei se non ci fosse qui qualche ricatti chiedo che la miniera di fare una relazione di quanto ha detto l'onorevole Fragalà perché gli arrivi il meritato
Viso di garanzia valutazione armata di tipo mafioso ero altrimenti non è che soltanto io eccetto
No poi possono anche non arrestare
Vero poi che cioè il
La registrazione di radio radicale volendo è un tema importante farla so che voi siete sempre presenti che per seminare per collaborare con lo Stato di polizia
Eh no ma qui no non è possibile che io mi sento anche un po'privilegiato sì dove sono democratico vero non vorrei che mancasse anche al collega favola quel timbro che gli chiede chiama evoca perché nel mio avviso di garanzia c'è scritto che
Una delle ragioni oltre a proposte legislative scritto proprio così eh
Delegittimazione della lotta antimafia e dei pentiti ciò che lui ha fatto qui in maniera esplicita per cui io provvederò adesso a mandare il testo del suo intervento alla procura antimafia chiedendo o altrimenti faccio ancor meglio mi pento
Mi pento e dico l'onorevole Fragalà è un mafioso lo so perché ha fatto delle dichiarazioni avete visto chiare esplicite adesso voi siete tutti collusi con lui qui tutta questa l'assemblea espulsi votanti del voto di scambio so che non si era mai capito nel voto di scambio si potrà quello che si pente però si può previsto Ciardi però nel voto di scambio se mafioso più piglia e quello che non ha pure Quilici voglio prego duecentoventi mila voti
Ci vorrà però duecentoventi mila vigili garanzia per contare Gio più Fragalà avete visto per esempio che queste dichiarazioni avventate che solo l'avvocato mafioso poteva fare non le ha fatte l'ottimo vitale che è stato prudente come sempre vitale un uomo che ha una sua serenità Arioste escano definita che dice cose solenni
Perché si vede che in fondo lui come se fosse sull'Ipo glifo produce quali
Non non si è compromesso neanche l'amico radicale se compromesso
E vorrei dire neanche
L'onorevole Fleres prudente qui c'è una per c'è un altro però che meriterebbe l'avviso di garanzia pare che l'abbia già avuto ma un secondo che l'onorevole Grillo perché ha assentito con tipico cenno del capo mafioso mentre parlava l'infame Fragalà mafioso grill
Faceva
Così io ho visto che carabinieri e lei sta seguendo cioè il capo della 'ndrangheta che ha voluto dare una mano ai suoi colleghi siciliani e cioè il mafioso Fragalà e anche Grillo che già l'hanno beccato una volta europee che erano ancora perché ha fatto così col capo prudentissimo come ogni moderatore
Quindi qui abbiamo alcuni mafiosi e voi tra il pubblico che per certe ma e siccità si chiama silenzio assenso secondo una regola che è stata per quello che riguarda le dichiarazioni del consigliere comunale capisco che essendo egli poliziotto non gli piace la formula negativa Stato di polizia che non è usata per insultare Lugli si chiama Stato di polizia uno Stato che ha bisogno di una intervento di polizia ecco era assente lui si era dissociato per evitare di essere chiamato in questa causa
Super partes ecco
Stato di polizia si chiama senza voler per questo limitare l'intervento della polizia ove esso è necessario uno Stato in cui la polizia interviene oltre la misura che e e nelle regole e quindi con un eccesso di intervento quello che lei ha chiamato Stato di magistratura per scaricare dalla sua professione a quella dei magistrati la responsabilità non cambia in sostanza vuol dire che c'è un ordine che quello dei magistrati così come c'è una attività che quella dei poliziotti nel caso che lei
Riferiva che occupa lo spazio di altri che lo spazio della politica lo spazio della Mursia lo spazio per cui il mafioso Fragalà è tale perché ha detto quello che ha detto no perché a far quello che non ha fatto ecco il passaggio del magistrato che incrimina se come dovrà Fragalà per obbedire alle regole di questi anni iniqui in realtà lo incrimina come diceva giustamente Sciascia per ciò che egli pensa
Pensando che non c'è un pensiero puro un pensiero logico pensiero politico ma solo un pensiero opportunistico che può essere opportunistico a favore dello Stato privilegi d'emergenza o se non è quello opportunistico vuole dei mafiosi cioè è una specie di tertium non datur se io non uso opportunisticamente le leggi per punire la mafia vuol dire che sono mafioso è un passaggio assolutamente assurdo però così è avvenuto cioè ciò che fra calate seminato questa sera è in realtà che il pensare le cose che gli ha detto
Non è una riflessione speculativa non è una riflessione che dipende per esempio dalla morte di Tortora visto che la fa anche la Scopelliti ma è oggettivamente mafiosa e se anche lui l'avesse fatta in buona fede in quanto aiuta la mafia è oggettivamente mafiosa in quello già attivamente che è stato elaborato dai vetero marxisti che viene fuori il meccanismo che ispira il comportamento dei Violante dei caselli cioè noi non soltanto non pensi a lui si è in buona fede perché sicuramente in mala fede ma se lo fosse cosa che non vogliamo credere sarebbe oggettivamente mafioso ciò che io sono ecco il passaggio su questo quello che lei ha detto è una giusta integrazione ma non serve
Per dire cosa diversa dalla nostra sarebbe a dire che lo Stato di polizia che noi chiamiamo con una sintesi un po'provvisoria e anche forse imprecisa è in realtà quello che ha detto lei cioè una situazione d'emergenza che diventa regola utilizzato i magistrati per raggiungere più rapidamente un risultato che la democrazia secondo lo consente perché sono di fatto fascisti cioè loro vogliono leggi eccezionali perché non sono in grado di risolvere con la democrazia ciò che invece noi riteniamo sia post ivi la ritrova iconografia ecco perché si chiama Stato di polizia perché fascismo sostanziale fascismo che quello per cui invece di fare la lotta ad Andreotti perché e tuo nemico in quanto democristiano e tu sei comunista vedi Caselli l'occhiale mafiosa e cioè cambi il senso stesso della storia non è un processo politico come sarebbe opportuno fare sul piano però della del come dire il dibattito sul piano del dell'incontro delle posizioni è un processo penale
Che è fatto per annientare il nemico politico quello che sta facendo con Berlusconi ogni volta che evocano Craxi con Berlusconi quello che stanno facendo Hillary è sempre quella lì allora
Non posso non concordare per questo su un riferimento a Manzoni fatto dal nostro amico perché non molti ricorderanno che nel commentare un libro dimenticato soprattutto i magistrati che dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria Manzoni dice dei pentiti le cose che ha evocato adesso Fragalà e cioè che il pentito sommamente spregevole parla per i pentiti perché quando delinquente lo fa con l'animo del vantaggio del delinquere cioè di rubare
Aggiunto alla certezza che se verrà beccato si pentirà proprio le stesse parole che ha detto Fragalà quindi anche Manzoni mafioso un po'uno alcun avviso di garanzia post mortem non sarebbe del tutto anche perché gli scrittori passaggio conclusivo per rispondere
Al nostro amico DNA che dall'alto è venuto qui per come dire
In coppola Arci tutti
è nel ricordo che gli ha fatto del primato della scrittura ebbene ma non basta essere scrittori per essere innocenti anzi essere bravi scrittori Bra di critici bravi avvocati è un'aggravante associazione armata di tipo ma più quindi anche pregiata in quanto scrittore che si è permesso di pensare con la sua testa cose diverse da quelle che volevano i partiti di cui lui in quanto intellettuale era di fatto oppositore anche per questo ad viso di garanzia post mortem per Sciascia opache piazze strade occorre dobbiamo fare con ad in effige cioè per Manzoni Fragalà e Sciascia evoco quell'avviso che soltanto io fino ad oggi ho e non vorrei avere questo privilegio da solo
La RAI grazie io vorrei un momentino dare fare un bel dono ai nostri agli amici che hanno diviso questa pratica una cosa offerta da una nostra sociale sta per Fragalà
Sono delle qua