Le nuove norme per la "par condicio" presentate dal Ministro delle Poste e Telecomunicazioni Gambino all'esame del Parlamento

Per applicare le nuove regole sulla par condicio alla campagna elettorale per le regionali c'è tempo fino all'otto marzo e prima di decidere se adottare un decreto legge il governo attenderà di conoscere quali sono gli orientamenti parlamentari lo ha detto il ministro delle Poste Agostino Gambino prima dell'inizio dei lavori la Commissione affari costituzionali della Camera
Che esamina il disegno di legge sull'argomento Gambino ha affermato che e certo che la campagna elettorale per le regionali
Inizia l'otto marzo e sarebbe quindi auspicabile che l'otto marzo si andasse con le nuove regole per la e campagna elettorale
Su questo testo appunto sulla par condicio elaborato dal ministro delle Poste come è noto si sono registrati unanimi giudizi crisi dissi noi ora abbiamo in in linea Sergio Natucci presidente della RNA al quale chiediamo anche a lui una valutazione
Ma la valutazione su questo provvedimento non può che sì ma noi non lo condividiamo e lo abbiamo spiegato non al ministro perché ha mandato nella commissione paritetica dalla Commissione consultiva per i problemi dell'affetto della radiofonia il suo vice il suo sottosegretario
Lo abbiamo spiegato in quattro parole non andava per legge cinquecentoquindici non può andar bene la questo provvedimento che va sotto questo termine della par condicio perché non esiste una par condicio tra i metri prima di tutto c'è tra i mezzi di comunicazione la radio e la televisione locale e la radio nazionale fortemente penalizzata rispetto agli altri mezzi il risultato che otterremo sarà una scarsa presenza dei candidati e che i problemi
Tra l'altro molto importanti del Paese per quanto riguarda la consultazione
Che si svolgerà in aprile quella delle amministrative ma forse anche per le politiche ricevono ci saranno questi temi perché le radio le televisioni locali probabilmente in gran parte non parteciperanno per radio nazionali che ci toccano più da vicino che toccano la RNA l'associazione che ne rappresenta questa città l'hanno già fatta e l'abbiamo anche esposto più volte al ministro
Già da tempo infatti non hanno partecipato in nessun modo né direttamente né indirettamente alle precedenti consultazioni e questa è par condicio sembra che proprio ci sia un la elemento di contrasto proprio una contraddizione fin dall'inizio
Ecco quindi è un testo di legge che non sembra of
Il norme lineari di semplici applicazioni invisa anche di possibili elezioni anticipate no assolutamente ancor peggio per le lettere anticipate insomma in sostanza non si può continuare a discriminare tra stampa permetti
Di comunicazione elettronici radio e televisione ma soprattutto è impensabile che in una battaglia più grande che riguarda come dire i grandi gruppi della comunicazione ne facciano al tempo delle spezie i mezzi che poi tra l'altro sono tra quelli che formano più quotidianamente e più continuativamente i cittadini vi riferisco proprio la radio e alla televisione ed in particolare alle nostre radio le rate laterali pensate come è possibile che per trenta giorni
Non possono comparire nelle nostre Edizioni Terra di giornale alcun nome di candidati alcun nome di parlamentari alcun nome di componenti del consiglio regionale in nessun modo si può fare riferimento se non citando in par condicio a tutti
I competitori
Non si può a entrare in una logica di par condicio e in sostanza non si ripetano questi piccoli mezzi
Perché altrimenti è impossibile noi non siamo in Inghilterra o in America dove si confrontano i democratici e repubblicani o in Inghilterra dove si confonde confrontano i laburisti dei conservatori siamo in un Paese dove sono presenti decine di piccole liste elettorali e non è possibile che uno e mezzo riesca a rispettare uno spazio per tutti
Qualcuno potrebbe leggere queste mie parole una volontà di prevaricazione no qui in queste mie parole chi lei che c'è e non c'è mai stato in questi anni a parte un problema televisivo di grandi vecchi televisori non c'è mai stato né per la radio nazionale per le radio locali
Un problema di sopraffazione di una lista rispetto ad un'altra allora questa cosa della par condicio a mio avviso per quanto riguarda i nostri mezzi va applicata in modo diverso non queste con queste regole così rigide
Si sono tradotte del leader degli ultimi nelle ultime consultazioni non per le radio nazionali che non hanno partecipato ripeto
Nessuna forma di propaganda ma per le radio locali per alcune televisioni locali si sono tradotte in India multe per centinaia e centinaia di milioni per semplici inadempienze burocratiche
Il ritardo di un giorno del Regolamento per stupidaggini quater
Può essere
E vogliamo far parlare davvero i cittadini dei problemi che travalicano questo Paese se vogliamo in qualche modo alzare il velo su quelli che sono stati in questi quarant'anni di Repubblica e quello che sta accadendo in questi giorni ecco allora bisogna far parlare questi mezzi di comunicazione non imbrigliare ogni con false par condicio con situazioni che poi alla fine rischiano per troppa burocrazia
Per troppo tiri cibo per troppo portati regolamentazione nel annullare la vostra voce
Insomma tu sostieni che applicando le nuove regole sulla par condicio alla campagna elettorale si rischia una informazione ingessata figlio ecco che vale per la cinquecentoquindici cioè per la precedente legge c'è
Riguardava i comportamenti della radio la televisione in particolare i nostri campagna elettorale vale a maggior ragione in questa legge dove non si è cambiato alcunché dove il confine fra informazione e pubblicità
La comunicazione di intervento nel parlare assolutamente poco chiaro
Ecco qual è il tuo giudizio sulla articolo che prevede sempre l'articolo del disegno di legge che prevede il ruolo di controllo affidato all'ordine dei giornalisti
Torniamo ancora una volta al solito problema noi siamo mezzi di comunicazione la radio in particolare e comunicazione dall'inizio alla fine l'ordine dei giornalisti
Copre un pezzetto solo di questa perché qui poi sarebbe da aprire un discorso molto ampio sul ruolo dell'ordine sul significato oggi nel mille novecentonovantacinque dell'ordine dei giornalisti del suo potere di controllo non solo per quanto riguarda la par condicio ma in generale ha poi che controlla per esempio i giornali che controlla gli altri venti e comunque questo tipo di controllo a me
Personalmente io non voglio offendere nessuno a la flessibilità di alcuno Amato ma mi ricorda un po'i visti di censura mi ricorda un po'un periodo di tempo in cui alcune cose si potevano dire altro non si potevano dire c'è chi poteva dire chi non le poteva dire in sostanza io credo che un mezzo come il nostro avviso delle tifoserie norme ma di autoregolamentazione di deontologia non questo tipo di regime militare dell'informazione e della comunicazione
Ecco Sergio peraltro questo testo del ministro delle Poste certamente non pone mano alla questione dell'Antitrust e dell'incompatibilità tra proprietà e incarichi istituzionali sembra di capire
I ma non pone mano neanche alla situazione oggettiva in cui versano gli operatori quindi radiofonici che fanno informazione e non porre mano ai problemi reali di questo di metto in quello radiofonico e più in generale dell'emittenza
Radiotelevisiva che rappresenta dicevo prima il nerbo della comunicazione diete del nostro indago della comunicazione del nostro Paese
E non non viene toccato siamo ancora una guerra tra giganti in cui chi non è il gigante sottomettersi alla volontà dei potenti è una logica che per noi è inaccettabile e non è veramente più tollerabile tra l'altro il ministro credo che avrebbe dovuto correttamente incontrare Leira e le associazioni di categoria gli editori radiofonici per spiegare loro qual è la volontà del governo che non si può governare a colpi di decreti
Che siano decreti legislativi o che siano decreti leggi poco importa che vogliamo la par condicio se vogliamo un comportamento corretto bisogna prima di tutto affrontare con gli editori con coloro che hanno in qualche modo dovuto sostenere il bengodi della comunicazione in questi anni il modo con cui si può arrivare ad una regolamentazione corsivi sembra veramente un atto di imperio vi chiedo solo
Di dover discutere temi migliora il controllo della guardia di finanza o quello dei ricorsi dei comitati regionali radiotelevisivi o quello forte di qualcun altro i nodo della comunicazione della libertà informazione in questo Paese vittime che sta da un'altra parte rispetto a questo tema
Ecco per concludere questa nostra conversazione dal momento che abbiamo esposto diciamo così le critiche a questo disegno di legge del ministro cammino quali potrebbero essere attua viso molto sinteticamente le soluzioni per assicurare una corretta campagna elettorale rispetto appunto all'informazione
Ma io credo che bisogna tornare a delle regole dettate direttamente dagli editori in cui ogni stazione che assume l'onere il il dovere di informare i cittadini su quello che sta accadendo liberamente concedendo a tutti un'eguale quantità di spazi di informazione elettorale i pubblicità elettorale ma lasciando poi libera la testata all'editore di affrontare i problemi che sono alla parte diritti della nostra vita quotidiana termini locali e in termini nazionali per quanto riguarda gli aspetti politici generali
Volere in qualche modo incasellare tutto qua delle regole di questo tipo credo che per questo tipo di lavoro che è quello quotidiano della radio dove tra l'altro va be'ci sono immagini la radio deve riportare i fatti ed emozioni ciò che accade istante per istante credo che ciascun editore
Soprattutto dei tori nazionali sfuggiranno da questo compito istituzionale per non incorrere in sanzioni ripeto nelle precedenti consultazioni nessuna emittente nazionale affatto
Pubblicità durante la campagna elettorale pubblicità elettorale nel trasmissioni informative letterale ad eccezione delle emittenti organi di partito credo che accadrà altrettanto e credo che questo sia profondamente ingiusto perché ha scelto la professione informare di comunicare
Bene ringraziamo Sergio Natucci presidente della Rna l'associazione delle radio nazionali associati