"Dai monopoli ai mercati. L'Italia e' al passo con l'Europa" convegno di studi organizzato dai Giovani Imprenditori della Confindustria

Terragni intervento di apertura Massimo Adriano Choir tra amministratore delegato Italia dell'American Xpress lo invito a salire sul palco grazie
E benvenuti alla seconda giornata di questo appuntamento ormai consueto dei giovani imprenditori
Che saluto e ringrazio personalmente per aver offerto ad American express l'opportunità di intervenire
Per restare nei tempi previsti per il mio intervento passerei subito ad illustrarvi gli argomenti che vorrei affrontare
Parlerò delle nuove strategie globali delle multinazionali farà una fotografia della situazione dei sistemi di pagamento in Italia e fare un paragone anche con il resto dell'Europa
E infine spiegherò come una multinazionale come la nostra risponde a questa nuova sfida del mercato
Negli ultimi anni in particolar modo nelle aziende multinazionali si vanno delineando due tendenze apparentemente contraddittoria
Da una parte sia un'Europa che nel resto del mondo assistiamo la graduale scomparsa delle geografie all'interno delle strategie aziendali
Ci avviamo verso sempre maggiore verso sempre una maggiore globalizzazione dei mercati
Con la recessione e la pressione esercitata dalla concorrenza i margini degli utili per le imprese si vanno sempre più assottigliando
Quindi per continuare a crescere si rendono indispensabili e strategie globali che consentano l'attuazione sistematiche
Di economie di scala
Si eliminano i confini nazionali si rafforza al prodotto servizio da offrire al suo corpo al consumatore connotando allo con una forte base di standard qualitativi omogenei possibilmente in tutto il mondo
Dall'altra parte invece si impone alle aziende di uscire dalla genericità e quindi differenziare i prodotti e servizi innanzitutto nel rispetto delle diverse realtà e caratteristiche dei singoli mercati ma anche nel rispetto delle esigenze di specifiche fasce di consumatori ed infine in quello dell'attività e del ciclo di vita del prodotto stesso nell'ambito dei diversi mercati
In altre parole parallelamente ad un processo di globalizzazione si richiede alle aziende di ridisegnare i confini di prodotti o servizi specifici
Affinché rispondano alle esigenze dei diversi mercati i all'interno dei mercati a fasce di clientela che richiedono prodotti o servizi sempre più personalizzati e coerenti con i diversi stili di vita
Questa apparente contraddizione globalizzazione del mercato da una parte e segmentazione dall'altra rappresenta secondo noi il nuovo vantaggio e la spinta competitiva per le imprese di oggi
Parlando più specifica mente dell'azienda che rappresento l'American express presente da oltre centocinquanta anni del mercato
Principalmente contro il prodotti le carte di credito di pagamento abbiamo oltre trentasei milioni titolari nel mondo i travel cheque sugli assegni turistici con vendite per oltre venticinque miliardi di dollari annui
E viaggi con mille settecento uffici sparsi in tutto il mondo
Prenderemo essa nella carta che il prodotto trainante dell'attività internazionale di American express faremo una panoramica della situazione del denaro di plastica in Italia
Per fornire spunti di riflessione sullo sviluppo del mercato italiano in questo settore
Mi auguro che l'asprezza della notte un'azienda multinazionale come la nostra che opera a livello locale europeo e mondiale possa contribuire a chiarire quanto detto finora
Da uno studio McKinsey prodotto per labili risulta che il numero delle carte di pagamento in circolazione in Italia dal mille novecentottantotto ad oggi si è più che raddoppiato
Si passa nell'arco di otto anni dai circa tre milioni di carte nell'ottantotto a oltre sei milioni e mezzo di carte nel mille novecentonovantacinque
Un incremento medio annuo ponderato del dodici virgola quattro per cento
Ha un buon incremento se lo vediamo collegato alla crescita della spesa con carta
Che sale a un ritmo di circa venticinque per cento annuo
Ma se confrontiamo il dato relativo all'utilizzo delle carte rispetto agli altri sistemi di pagamento principalmente gli assegni
I bonifici e il contante
Vediamo che su quarantatré miliardi di transazioni ovvero atti di pagamento effettuati in Italia nel mille novecentonovantatré solo il sei per cento non è stato effettuato tramite il contante cioè il novantaquattro per cento delle transazioni pagamento in Italia e ancora saldato in contante
Rispetto a questo sei per cento che equivale a due miliardi e seicento milioni di transazioni sono soltanto un centinaio di milioni quelle che vengono effettuate con carte di pagamento cioè solo zero virgola due per cento del totale delle operazioni
Sostanzialmente l'Italia mostra di essere ancora un Paese con una forte propensione al contante
E questo per inciso rende ancora più difficile il contenuto il contenimento dell'evasione fiscale e dei fenomeni di riciclaggio legati ad attività illecite
Se poi si confronta la realtà italiana dei sistemi di pagamento con quella di altre realtà europee simili al nostro Paese per caratteristiche economiche e democratiche come la Francia e la Gran Bretagna
Si evidenzia un divario gigantesco nell'utilizzo del denaro di plastica
Come potete vedere da questo lucido
In Italia solo l'uno virgola sette per cento del totale dei consumi privati viene effettuato con carte di pagamento mentre in Francia l'undici virgola due per cento e in Gran Bretagna quasi il dodici per cento
Il prodotto carta pur garantendo gli stessi standard qualitativi di servizio ovunque in Europa in tutto il mondo si confronta nei vari mercati con realtà le fasi di vita del prodotto molto molto diverse
Come rispondo come risponde americane espresse anche altri modi multinazionali alle realtà del mercato
Essenzialmente abbiamo cominciato qualche anno fa
Con il riorganizzare l'intera struttura eliminando tutte le attività non direttamente collegate al nostro core business rappresentato come ho detto prima dalle carte i viaggi e tra braccia ex e concentrando la nostra attenzione su tre elementi fondamentali il nostro marchio il brand è in la nostra clientela Esterna
E infine i nostri collaboratori che consideriamo nostri clienti interni
Con queste promesse premesse in un processo che oggi è ancora in corso abbiamo cercato di configurare una nuova struttura paneuropea della nostra azienda
Attualmente penso un'organizzazione per essere vincente deve essere sempre in grado di anticipare il cambiamento prima ancora che ne sia obbligata da fattori Esterni
E speriamo che di cambiamento ce ne sia molto
Analizzando il nuovo assetto della nostra società si può rilevare che ci siamo allontanati dalla classica divisione geografica per singolo Paese
Per passare un'organizzazione strutturata per tipologia di clientela europea che si suddivide in tre fasce il cliente individuale cioè le famiglie
Le aziende sia grandi che piccole e gli esercizi convenzionati
A livello locale nei singoli mercati i direttori generali hanno il compito di coordinare le strategie globali adattandole direi quasi tagliandole su misura alle esigenze del paese
Alcuni dirigenti hanno una doppia responsabilità una paneuropea e l'altra per i singoli mercati da questa struttura centralizzata dicevo più flessibile e più rispondente alla realtà di un mercato aperto e globale
Abbiamo tratto sostanziali vantaggi per il nostro Bisterza anche in termini di razionalizzazione organetti organizzativa e contenimento dei costi operativi
Un esempio classico il nostro prodotto travel management pesche chiamiamo TMS che attraverso la carta Zenda le e un servizio di consulenza
Per l'organizzazione e la gestione delle spese per i viaggi di affari risponde alle esigenze sia delle imprese locali
Che delle multinazionali che richiedono uno standard omogeneo di servizi e tariffe in tutti i Paesi in cui operano
In conclusione ritornando al mercato dei sistemi di pagamento in Italia Italia certamente molta strada per percorrere rispetto ad altre realtà in Europa
E una rapida evoluzione dei nostri sistemi di pagamento è un fattore determinante per la crescita economica del nostro Paese
Molta strada vuol dire anche nuove opportunità di crescita e di espansione per molti operatori
Internazionali e italiani e in effetti e sistemi di pagamento e nel denaro di plastica non si può certo dire che ci sia un monopolio
Vige una concorrenza a volte molto agguerrita fra le varie società
Bissa Mastercard dai nel se noi sono quelle internazionali
Ma anche l'intero sistema bancario italiano si sta attivando e oltre CartaSì che un'associazione di banche italiane molti altri istituti hanno stanno scendendo in campo direttamente questa concorrenza aperta è sicuramente uno stimolo per migliorare le qualità dei prodotti e servizi offerti
A vantaggio del consumatore finale
E ci permetterà di avvicinarci più rapidamente all'Oropa accelerando la creazione di infrastrutture finanziarie capaci di sostenere la crescita economica dell'azienda Italia
Vi ringrazio per la vostra attenzione e vi auguro un buon proseguimento
Invito a salire sul palco Tomaso quattrini amministratore delegato IBM Semenya
Buongiorno
Voglio cercare di dare un piccolo contributo all'analisi se avete cominciato ieri soprattutto
Pensando un po'le cose
Dobbiamo fare la strada da percorrere
Modernizzare rendere più moderne lei prese nel Paese
Faccio tre punti velocissimi tre considerazioni primo punto sulla misurabilità io penso si è parlato ieri se ne parlerà ancora del divario che esiste fra Italia Europa fra Europa e altri Paesi e direi dal mio punto di vista soprattutto dal punto di vista tecnologico ora è importante che questo che prego venga misurato non sempre questo è agevole da farsi perché le rilevazioni statistiche in questo campo sono varie non sempre omogenei diverse da Paese a Paese allora comincio praticamente con una proposta
Lancio a Confindustria
Ed è quella di farsi carico di lavorare un indicatore tecnologico che permetta come altri indicatori già largamente sperimentati di misurare il percorso che si deve compiere e che si è compiuto sulla strada della modernizzazione
Questo indicatore potrebbe tener conto ad esempio del numero di processi automatizzati
Della diffusione delle tecnologie innovative del numero dei brevetti e quant'altro gli esperti del Centro studi riterranno necessario per rappresentare lo stato di salute tecnologica del Paese
Parlare di modernizzazione parlare di strada che vogliamo fare vuol dire avere delle pietre miliari quindi avere questo sistema di controllo in ottica di qualità io so che molti di voi hanno fatto molto per la qualità non tanto comunque i rituali che conosciamo del passato ma come veramente elemento portante la qualità non può prescindere dalla misurabilità questo è fondamentale sulla nostra strada quindi pietre miliari e parlando di strada passo velocemente alla seconda considerazione dopo la misurabilità della modernizzazione della trasformazione questa nostra strada passa inevitabilmente per le autostrade digitali
Ed è un cambiamento profondo significa passare da un mondo in cui si muovono cose persone per trasportare informazioni a un mondo in cui le informazioni Ibiza si muovono in modo libero e flessibile
Non è solo un concetto filosofico è veramente un concetto di grande valore di grande valenza imprenditoriale ha cambiato il mercato ha cambiato il modo di fare mercato cambierà moltissimo il nostro modo di operare l'abbiamo sentito anche nell'intervento precedente tutti sappiamo i mercati finanziari sono quelli che ormai sono arrivati da tempo vivono in tempo reale ciò che accade in questo momento in qualsiasi
Posto del pianeta immediato riflesso in tutte le altre posizioni geografiche
Questo ha comportato per molte aziende di adottare sistemi organizzativi coerenti con questa nuova realtà e la loro competitività quelli che hanno saputo cambiare
E aumentata enormemente sui mercati globali e non parlo solo di grandi aziende ma anche e soprattutto di piccole e medie aziende abbiamo per esempio lavorato un progetto che mette in rete per per i testi li mette in Rete produttori fornitori e subfornitori clienti disegnatori
Questo è fondamentale oggi un produttore di Carate ad esempio del Comasco visto che siamo qui diciamo Marinella
Può inserire i propri destini e cataloghi in Rete e vendere direttamente in tutto il mondo a un conto senza bisogno di strutture di intermediazione o di rappresentanza
Cambiano cioè lei valenze dimensionali e di localizzazione geografica sono cambiate e si propone in modo prepotente una scala di valori basata sui nove attività e creatività la piccola e media impresa può avere sul mercato globale le stesse opportunità della grande impresa in questo modo ma anche la grande impresa
Può avere opportunità nuove e sappiamo di molte grandi aziende che hanno già realizzato decentramenti
In sedi lontane e non solo di attività che potrebbero essere poco pregiate Ematie vita importantissime quali produzione software telemarketing eccetera
Io credo abbiamo dei contributi come azienda che possiamo dare abbiamo una Rete la e global network della IBM che collega settecento città in cinquanta Paesi ed è un contributo un nuovo modo di lavorare credo che sia in visione qui fuori uno strumento di non solo di telelavoro ma di lavoro mobile un il collegamento di un piccolo portatile che consente di lavorare in tempo reale
A tutti i nostri specialisti la cosa importante che noi lo abbiamo dato fornito anche i nostri partner e ai nostri clienti quindi è un prodotto che può veramente essere un contributo terzo terza considerazione che lascio il dibattiti anche successivi dopo misurabilità dopo autostrade digitali l'importanza delle alleanze
Oggi e Lele le alleanze sono importantissime
Però non è importante che siano con caratteristiche aggiuntive o diverse rispetto al passato
Io penso che per esempio la nuova alleanza che abbiamo con stette risponda a un qualcosa di nuovo io so che ieri c'è stata un po'di discussione col dottor Pascale nella nuova alleanza una caratteristica di apertura e aperta a nuovi partner e questo è fondamentale nella modernizzazione
è aperta a nuovi partner e sono sicuro che ci porterà a accelerare la realizzazione e la diffusione di soluzioni e servizi avanzati
E parlando di alleanze vorrei dire qualcosa di più noi siamo qui oggi la tecnologia
Consente di affrontare i problemi in un modo nuove consente sono sicuro di affrontare in modo nuovo i problemi del nostro Paese e soprattutto delle regioni meridionali
E quindi è una proposta che io voglio rifare l'ho fatta con i miei colleghi di Napoli e della Campania la voglio rifare il pubblico non possiamo affrontare insieme i problemi della polverizzazione di queste regioni però insieme ecco non da soli
Insieme vuol dire stringendo alleanze a livello nazionale e locale fra pubblico e privato
Con l'obiettivo di affrontare e risolvere i problemi in modo coordinato e sinergico la nostra disponibilità e piena quindi tre considerazioni che si potranno discutere chiudo rapidamente con due temi che sono inevitabili
E riguardano i tre requisiti di base per lo sviluppo della società dell'informazione in Italia il primo è la modernizzazione del sistema formativo della squadra la scuola elementare all'università alla formazione permanente
E secondo la modernizzazione della pubblica amministrazione ovviamente
Sul primo tema il ministro Lombardi
Che a lungo in Confindustria trattato questi temi sta portando avanti un'opera molto importante e allora bisogna porsi la domanda come possiamo fare per aiutarlo che cosa le nostre aziende sono disposte ad investire
Per il proprio futuro quali sono le condizioni perché le aziende assieme all'università si pongano come protagoniste di questo progetto formativo
Dobbiamo ricordare facendo un confronto con l'estero esperienze del tipo quelle delle T cinquanta anni ex Società formate in Gran Bretagna fra impresa ed università per fornire esperienza e formazione ad alto livello a giovani laureati
Per renderci conto ne hanno fatte quattrocento e come se noi avessimo oggi in Italia quattrocento scuole di formazione manageriale post-universitaria
Penso al progetto giapponese di cui si è letto molto sui giornali di dotare entro il Duemila ogni scolaro studente di un personal computer penso a quello che si può fare
Sul fronte di tutti i livelli dell'istruzione e queste sono le iniziative forti di cui penso ne abbiamo bisogno
L'ultima nota sulla pubblica amministrazione
La Corte dei conti nel suo referto speciale al Parlamento del dodici aprile del novantacinque sullo stato della informatizzazione della pubblica amministrazione dice cito dalla documentazione raccolta è emerso un quadro disomogeneo che si caratterizza per una diffusa incomunicabilità
Tra i sistemi informatici delle varie amministrazioni per la fragilità delle strutture e per la mancanza di un disegno strategico complessivo basato su un'adeguata progettualità questo in un momento come diceva cappucci sul Sole ventiquattro Ore in un momento in cui sarebbe difficile gestire una drogheria senza un computer e nostro Paese tuttora privo di uno strumento essenziale per amministrare
Io ricordo che venticinque anni fa a circa c'è stato un convegno sulla pubblica amministrazione ad Ischia organizzato da linee fra l'Istituto per l'incremento della produttività
E allora si parlava di informatizzazione a macchie di leopardo è possibile che siano passati venticinque anni e la situazione è rimasta la stessa
La cosa citando ancora capovolge la cosa da fare la vera riforma della pubblica amministrazione e il passaggio da un'amministrazione attraverso le norme a un'amministrazione attraverso i numeri
Questo però è un problema politico quindi io lo lascio al dibattito successivo spero di avere dato qualche spunto a questo dibattito sicuramente offro la mia piena disponibilità
Ringrazio molto faccio molti auguri di buon lavoro e di successo tutti
Invito Robert Granma corrispondente definanzia Times alla sua relazione
Buongiorno
Generalmente i quando sono invitato a parlare in pubblico e sempre al momento quando ad agenti sono appunto di dormire o sono quando ancora dormi endo però quando è un pubblico dei giovani imprenditori e spera almeno che non sono sempre svegliate e quindi non so problema questa mattina
Io quando sono
Quando ho ricevuto questo invito io sarei rimasto molto colpito proprio del titolo perché per me e anche ex o ancora esplode Mario che in Italia o in Europa
Si può discutere
Su questa tema dai Monopoli ai mercati
Perché
Io non posso immaginare il presente e mi mi paese queste tipo di dibattito perché e già passato
E in Francia per esempio oggi che farà
Qual è un mondo monopolio orientale Germania Deutsche ma che nel mercato libero però qua in Italia ancora stiamo parlando
Dei monopoli e il mercato è un qualcosa distante
Siamo ancora discutendo quale strada prendere Imone pone sono ancora onnipresente e non vorrei dire termine così drastico di scaltri ieri sera il mercato non esiste però c'è molta strada da fare
Qua Cemmo c'è molta chiacchiere ci sono tanti discorsi i c'è una da acconto generale che il mercato e un buon idea
Però nessuno prendere
Passi concreti per realizzarlo e un po'Como quando l'Italia discute la Bosnia
Ognuno dice beh si deve fermare
Il conflitto
Devi fare qualcosa
E l'opinione pubblico secondo i sondaggi dicono sì devi fare interventi però quando si parla dell'Italia a fare qualcosa c'è qualcuno che dice
Si deve mandare le truppe no che tipo di truppa Celletti ci sono le Mata Hari e l'uso efficiente dove debbano mangiare dovevano sedere quindi
è il momento che ci sono decisioni Barry
Arriva il discorso un discorso difensivo negativo
E quindi risultato fino adesso
Quello che c'è del mercato e piuttosto forzato e arrivato dall'esterno
Ci sono le creazioni
Primo l'Inter legislazione me insolenza Nazir
La internista e internazionalizzazione dalle corna miliardi che fa Italia parte del Globo per legge e questo dà forza che non si può fermare
L'altro forse che si cerca di fermare
Però anche difficile affermare e quello che arriva all'Italia de Bruxelles ciò deve le regole de de dei membri della comunità europea
Però questi sono discipline esterne e e così specie de otto fa agitazione perché nessuno vuole introdurre forse mi ISMU qua
Inclusa si vede nel dibattito sul rientro dell'Italia ne assume
L'argomento principale non è sì è buono sia pratico però l'idea della disciplina interna solo con questi tipo regredire regole l'Italia altro volto dentro
Una specie di Accord e monete arriva questo dice Pinelli e senz'aria perché senza queste discipline esterna
Nessuno vuol con nessuno vuol fermani di fare il suo
E anche lo stesso si vede nel contesto delle privatizzazione
Io sono acqua da quattro anni
E
Non sono ancora convinto che c'è la voglia di fare a fondo un privatizzazione
Neanche non vedo un lobby chiaro
A favore delle privatizzazioni in Generali vedo de dei lobi particulare a favore dei particolari privatizzazione però leader vere privatizzazioni ENI anche molto di più dette
Appunto di di parte
I questo anche spiega questo
Calendario caotico un mese l'ENEL prima l'altro all'ENI alterazione ma stette poi stecca rammentiamo all'altro Anna poi Lina
E privatizzazioni totali dalla linea è stato annunziato già di più di dodici mesi però non è finito
E poi anche in questo
Voglia di privatizzare di liberalizzare non vedo neanche nelle privatizzazioni che sono stati fatti vedi solo al settore bancario
Veri sono il fatto che c'è una nuova forma b di controllo c'è un passaggio di controllo dello Stato dall'industria verso i banchi
E che i controlli banche fondazioni chi contro le fondazione fa secondo il giornale le stesse persone quindi no non vedo una voglio di fare un cambio profondo di il perché
Non c'è un ordine preciso di importanza e io c'ho qua un elenco di questi perché
Primo credo che ce sta una paura della competenza
Secondo se
Una mentalità Defence Siva
Non si guarda aiuti lei possibile però sono la parte negativa
Poi
C'è la paura anche di prendere le decisione
Si vede anche a Monti Nivelle queste paure dei prende le decisione
Presidente io vedo quando tratta con il Governo le aziende quando cerca di comprendere qualcosa o chiedo un'informazione si deve sempre andare in più in alto non c'è un delegazione ognuno voglio mandare la responsabilità delle decisioni più in alto
E quando in alto
A livello del Governo c'è anche questo paura di prendere decisioni quindi anche si vede nella politica italiana verso l'Europa la politica verso le serie di conferenze intercontinentale dell'anno prossimo è di aspetta aria Bideri le politiche degli altri e poi informare
E così l'Italia è l'unico paese in Europa che ho ancora non ha scritto un documento sulle con Frentzen documentale
E poi c'è questo paura del capitale straniero all'estero gli stranieri e ho ancora per me incredibile che c'è questo postura così primitivo verso il capitale dall'estero
E così è un poco verso i turisti i turisti sono tollerati Comuna male necessario e così il capitale
Che non italiano è stato letto come una male necessario però non è vero voluto
Eppure anche l'inverso di queste monete
E che l'Italia ha già anche in questo paura dei fare investimenti oltremare
Io avvolta immagino che è successo sì la Svizzera forse è una distanza geografica Como degni ovvio che farà italiani
Un altro elemento che forse questo e meno si con logiche impressionistica e la frammentazione
Della struttura industriale italiano
Fra alcuni aziende molte grande e questi migliaia di di aziende piccole aziende familiari
Per l'azienda grande c'è questo voglio del monopolio di protezione
E poi quel piccolo che molto dinamico che tutti bene ed essere piccolo per lo stesso tempo
Anche protettivo perché fa bene il suo io però no guarda all'oltre fa bene le le scarpe o la sera amica eppure anche questo fenomeno che si vede che ogni industria un po'centrato il la forma geografica Giorgio diritti
C'è questa idea Defence Siva forse non è produzione dell'idea medievale del Castello cedere tutto dentro e favorevole nemico
Quindi tutto questo se posso magari e l'una parola
Posso dire Como Observatory per non M non è intenzionato comuni insulto per per me Italia ancora molto provinciale questi questi Paure sono un prodotto del provincialismo
Altro elemento che io noto da fuori
E quello che chiamo la la cultura del cliente qua sia palato muto di clientelismo però poco del cultura del cliente giovinezza servire il cliente
E in anglosassone c'è questo parole
Gli USA fine le e io credo che in Italia si deve cercare dei importare questi tipo dei frase perché si deve cercare più a server il cliente
E questo è ovvio in tutte le fasi
Anche comma degli cominciando con la politica io c'ho l'impressione che il Parlamento e più per i fallimentari che per il Paese
Va andiamo
E poi andiamo giù le le banche io
Personalmente incontro l'incredibile che ho ancora si deve aspettare dieci giorni
Oggi come oggi dite desideri soldi mandato dall'estero abbiano trasparenza delle tonico questo succede ogni mese
Io incontro una forma ancora molto primitivo che ci pensa che Lario Plano la linea via piuttosto pelle beneficio dei piloti e i per personali a bordo che per i passeggeri l'aria porto
For al livello più più normali può un museo fu e stai lì in funzione per il personale non porre il pubblico che vuol consultare o visitare anche il corteo inchiostro dove si può comprare un giornale queste fatto per quel quello che sono proprietario chiosco non si può comprare un giornale qualunque anche tabacco si deve comprare un tabaccaio quindi ci sono tutti questi
Mini protezionismo che sono Antei cliente
In in questo facendo anche devo pensare che la stampa già incluso su cui poi perché
E difficile nella stampa a difendere l'idea del del mercato del libero mercato quando loro
C'hanno un corpo appoggio dal Governo informa finanziarie e quando il sistema proprietario e a bassi
Di interesse non molto commerciale e piuttosto personale e politico
Quando ed quindi è il e io vedo difficile per i giornali
Di andare a fondo in questo dibattito che si è buono
Home o no per andare più in fondo al mercato libero
E per e questo anche si riflette nel fatto che un fenomeno che io chiamo
Export e import ciò deve il mio giornale avvolta in Mutu si tatto per la stampa italiano comunque la voce autorevole del dell'ICT che non è però è stata importato
Le nostre opinione qua avvolto quando in Italia c'è questo
Paura di criticare al fondo è una forma consultivo io penso solo ultimamente all'operazione Gemina
Che qua
In generale la stampa e soprattutto la stampa dei proprietari dei della nuova Gemina
Ha scritto la tigre sono a favore non non c'aveva una critica costruttiva e quindi
Salone sezione ed è un profondo dei scaltro e dava quel e quindi si ha importato una critico fatto dal Financial Times che
Si potrebbe non prendere perché voi
Questo da un importante sia troppo grande alla stampa internazionale io credo che noi non dobbiamo tenere una protagonismo così forte casi quotidianamente nella stampa
Noi facciamo il lavoro però niente altro l'Italia deve ascoltare i più assume le opinioni però questo anche e forma parte del quadro de la disciplina esterna sì
è stato detto fuori d'Italia c'ha più valenza
Quindi il messaggio finale
E questo io credo che qua
Sì ha dimenticato ossia produttore prodotto la situazione che io chiamo la Bell lottizzazione questo vuol dire che poca poco degli anni sessanta in poi
Sì ha dimenticato che l'Italia e ogni anno è andato un po'più indietro di fronte ai suoi partner non di punto di vista della DDR dinamica individuale di un'azienda però il Paese sistema Paesi in generale
Le regole modernizzare le regole la legislazione una serie di cose che qua non si rendiconto quanto sono indietro e questo è molto importante che è stato illustrato dei ultimi dove locutori questi ultimi due interventi perché sì avete visto e e l'uso dei carte di credito per esempio in Italia molto indietro
Sia dimenticato e il fatto che il mondo sta andando in forma molto rapido e quindi quando qua c'è il telefonino che è un'invenzione incredibile
E casi utilizzato comunque comunque occorre e c'è più importanza al telefonino caldi al personal computer e queste inverso
Io credo si mi messaggio oggi possenti utilizzato e che l'Italia deve ed essere molto più internazionale grazie
In un dibattito così importante sui monopoli e sui mercati avendo la fortuna di avere in sale garante dell'editoria non possiamo esimerci da chiedere alcune considerazioni Giuseppe Santaniello
Il mio intervento
E limitato a tratteggiare un argomento che mi pare sia rimasto un tantino in ombra finora nel dibattito
Cioè
Le note caratterizzanti di un mercato di particolare rilievo qual è il mercato della multimedialità
Anche perché il mercato connesso alla frontiera avanzata della comunicazione verso la quale indubbiamente noi abbiamo accumulato un grave ritardo una considerazione sono di carattere generale
Nel dibattito di ieri sono stati lumeggiate dei punti molto importanti che connotano il mercato
Nel nostro sistema
Economico sociale
E si è detto giustamente che è un mercato ingessato un mercato ingabbiato
E che il mercato concorrenziale verso il quale noi dobbiamo attendere e indubbiamente un quelle connotato ineludibile dello sviluppo democratico
Io condividendo in pieno queste considerazioni vorrei aggiungere però che bisogna trovare la causa di questo fatto per cui noi siamo in un mercato ancora atterrato a pochi competitori a pochi privilegiati
E vorrei ricordare una definizione molto brillante come sempre di Ralf Dahrendorf il quale scrive in un libro recentemente e poi c'è quel libro piccolo di molle ma densa di contenuto come quadrare il cerchio e questo anche di attualità
Dare indoor che dice
Il mercato nasce davanti al municipio che cosa significa bisogna un tantino chiarire il significato di quella frase
Il mercato nasce davanti al municipio cioè davanti a un'autorità che rappresenta la collettività in un ambito territoriale e quindi fa valere gli interessi generali della collettività
E questo purtroppo non è avvenuto da noi proprio perché non è riferibile a mio parere all'imprenditoria italiana che io reputo che abbia assolto sempre degnamente con impegno il proprio l'impresa etica l'imprenditoria italiana purtroppo
Si è trovato ad operare in un mercato fortemente alterato e compresso illimitato e incondizionato in quanto la parte maggiore dell'economia era in una mano pubblica
Cioè ed un tipo di industria quindi un tipo di imprenditoria capace di spendere molto ma non altrettanto capace di produrre molto
E quindi questo è direi un pochino vincerne tutto la causa di questo mercato così limitato così condizionato naturalmente occorre liberalizzare occorre introdurre nuovi competitori perché come si è detto efficacemente i cancelli della democrazia si aprono o si chiudono si aprono quando il mercato è aperto ai più
Non soltanto in pochi quando al mercato partecipa una moltitudine di competitori
Si abbattono le barriere all'ingresso e quindi vi è una circolazione ampia e diffusa
Detto questo veniamo ora invece a un punto fondamentale il mercato della multimedialità io credo che questo tipo di mercato
Ha dei punti di contatto ha dei punti in comune Conde quello che il mercato nella sua generalità e genericità però si connota per esigenze particolare per problemi particolari per le prospettive particolare
E la prima specificità e qui sta come è noto nella multimedialità per la prima volta vanno a confluire naturalmente nei paesi nei quali vi è già si è già percorso un tratto notevole di questo itinerario verso la nuova frontiera
Vanno a confluire dei settori un tempo tra di loro assolutamente autonomi e indipendenti
Quindi le telecomunicazioni l'informatica la radiotelevisione
Ora come è stato anche notato ed altri questi settori la telefonia insomma direi tutti un po'i mezzi trasmissivi del pensiero da quelli da punto a punto o quelli da appunto alla collettività indeterminata
Erano caratterizzati come si è detto dalle criterio della divergenza ognuno di essi divergeva dall'altro aveva un proprio campo di attività nominerà osmosi non mi era di Ray interconnessione complementarità tra l'uno e l'altro tipo di media tra l'uno ed altro tipo di mezzo trasmissivo di mezzo comunicativo
A questa era della divergenza oggi subentra e già subentrato mi prese ad avanzato sviluppo invece il criterio della convergenza il criterio della compenetrazione il criterio della fusione di questi elementi ovviamente questo comporta dei grossi problemi
Perché come venne rilevato proprio in una relazione delle dell'organo di garanzia dell'Antitrust di tre anni fa si pose il rilievo come il sistema dei mezzi trasmissibili della comunicazione da Telefonica per esempio
Nel nostro ordinamento è stata sempre caratterizzata da norme di ispirazione prevalentemente economico industriale mentre quelli radiotelevisivi
Hanno avuto una maggiore attenzione ai problemi di natura culturale
E di pluralismo dell'informazione anziché agli obiettivi di inefficienza economica ora è chiaro che con penetrante o questi fattori questi elementi costitutivi viene in rilievo il problema di come diffondere a tutte le nuove strutture
Quegli elementi fondamentali che possano garantire il pluralismo dell'informazione
Nel disegno di legge numero due mila e trentanove norme sulla liberalizzazione delle infrastrutture e dei servizi di comunicazione
Presentato alla Camera deputati il due agosto novantacinque si pongono il rilievo esattamente tre tipologie di attività del mercato delle comunicazioni
Tre tipologie che occorre fondere occorre coordinare in una normativa adeguata una normativa appropriata
Ecco un primo tipo
E quello dei costruttori e gestori di infrastrutture network providers organizzatori di servizi che transitano sulle reti service provider e quelli che producono e diffondono contenuti ecco quindi come allacciare in questa catena di continuità il gestì il costruttore colui che la presta la infrastruttura
Coloro che invece apprestano i servizi che devono transitare lungo quella infrastruttura coloro che ha presto nuovi contenuti che devono essere immessi in quel determinato servizio che transita su quella determinata struttura e quindi viene in rilievo
In assoluto
Di lei con particolare acutezza questo problema di garantire da una parte la pluralità il pluralismo la libertà di manifestazione del pensiero quindi conservare e rafforzare tutte quelle vere insidie naturalmente creare delle strutture anche di salvaguardia di garanzia veramente efficienti
Costruite in maniera sapiente in maniera efficace quindi come garantire per tutto questo assetto nuovo della multimedialità questo punto ineludibile ineliminabile la garanzia del pluralismo
Della libertà di manifestazione del pensiero e la cosa poi a mio parere che caratterizza in maniera più marcata il mercato della multimedialità rispetto agli altri tipi di mercato che finora abbiamo analizzato e questo
Negli altri tipi di mercato indubbiamente la concentrazione di potere la concentrazione di ricchezza è un fatto deteriore sul fatto da arginare da contrastare
E perché appunto vi è in qualunque gioco di società democratica l'equilibrio dei poteri il potere dell'informazione non può essere non può avere una Commissione col potere industriale o col potere finanziario altrimenti come si è detto e un potere ibrido vi è un'ibridazione del potere una somma ibrida di tre poteri congiunte della stesse ma e questo naturalmente
Per tutto quello che il mercato nella sua genericità io direi il mercato nei prodotti immateriali ma poi dice il mercato di prodotti immateriali Comit segnava il nostro Einaudi i prodotti immateriali
E naturalmente richiedono maggiori garanzie e salvaguardie e cure e premure molto più attente da parte del potere pubblico in sede di normativa in sede di legislazione appropriata inadeguata
Perché il pericolo che non mi ha invece negli altri tipi di mercato il pericolo in questo mercato positivi stato della multimedialità
E che accanto alla concentrazione di potere o di ricchezza si determini la peggiore delle concentrazioni la concentrazione del sapere
E qui in verità l'allarme lanciato molto bene proprio dalla dalle istituzioni dell'Unione europea il libro bianco della Commissione europea
Pone il risalto che l'Europa deve prepararsi a questo passaggio per trarre tutti i possibili vantaggi economici e sociali ma sapendo al contempo limitare le eventuali conseguenze negative
Quali un maggiore isolamento individuale
E fra l'altro proprio con le frase tradotta dal testo francese evitare gli istanti cognitivi cioè questo fenomeno della multimedialità
Deve essere attento a che non aumenti il divario tra i privilegiati che possono accedere a questi nuovi mezzi
E coloro che invece per ragioni economiche o per altre ragioni ne rimangono fuori cioè evitare come detto proprio nel libro
I fenomeni deplorevoli della esclusione sociale
Quindi mi pare che questo sia veramente l'elemento di maggior rilievo
E quindi anche una necessità di alfabetizzazione come si è detto la necessità di introdurre anche delle scuole corsi di alfabetizzazione che introducano il discente l'alunno l'allievo a poterle padroneggiare anche questi mezzi ormai fondamentali per la convivenza civile
Quindi in particolare evitare qualunque
Direi con vecchia frase con menzionate excludendum ma invece lavorare a una conventio ad includendo un bene per cui nei benefici nei profitti morali che vengono da questa realizzazione della frontiere della multimedialità si possa concludere la maggiore quantità di soggetti interessati e portati direi su questa linea di avanzamento sociale
Io avrei terminato questi Brady né tra tradito formulo l'auspicio che come è stato detto efficacemente davano né politologo il futuro e cose il futuro e formazione di progetti in realizzazioni di progetti il futuro e costruzione questo e l'augurio per il nostro percorso
Invito alla sua relazione è presidente di Confindustria Campania Vincenzo Giustino
Ma
Alcuni rapidi considerazioni
In relazione al fatto che il nostro Paese
Per il quaranta per cento per l'estinzione territoriale petulanza e perché poi popolazione non conosce il mercato ma devo dire che dopo le relazioni di ieri le cose che abbiamo ascoltato questa mattina
Io penso che questa percentuale molto più elevato
Io però vi fermerò soltanto a considerare qualche cosa a proposito del Mezzogiorno d'Italia
Relativamente a questo problema
Bisogna chiedersi perché
Questa parte del Paese conosce poco il mercato
L'intervento straordinario che è stato l'unico che ha operato nel Mezzogiorno
Ha avuto molti meriti
Ha tuttavia dice abituato le istituzioni vocali alla cultura di governo
E l'ha prodotto una sorta di sotto sistema economico fortemente dipendente dalla spesa pubblica e poco orientato al mercato e all'esportazione
I problemi che si pongono a mezzogiorno sono quindi due Enzo loro strettamente interdipendenti
Il recupero di una cultura di governo delle istituzioni ma anche per i cittadini l'ampliamento della sfera del mercato interno è internazionale
Il problema è come si affronta in primo luogo con un nuovo rapporto tra suscita ed economia e poi con una riconsiderazione del ruolo del Mezzogiorno nella politica di sviluppo nazionale ma cosa significa
Un nuovo rapporto tra l'economia era suscita nel Mezzogiorno
Bisogna ricordare che l'economia del Mezzogiorno nei primi trent'anni dal dopoguerra è stata sostanzialmente alimentata da cinque fonti trasferimenti alle famiglie investimenti per opere pubbliche attività edilizia investimenti delle partecipazioni statali investimenti privati stimolati da leggi incentiva ora le ultime e due fonti
Cioè le partecipazioni statali e di investimenti privati incentivati dalle leggi solo in parte hanno creato una cultura è una struttura industriale la prima cioè le partecipazioni statali perché è subordinata alla logica del gruppo lasciava poco spazio all'imprenditoria locale
O perché dominato dalla pressione di ciò che la commissione Chiarelli sulle partecipazioni statali definiti l'azionista occulto
Cioè quel mix di politiche di sindacato chi pretendeva comunque Investimenti indipendentemente dal mercato e imponeva il salvataggio di realtà produttive dei conti
La seconda perché in parte si è trattato di investimenti di grandi dimensioni
Attratti più dalla generosità degli incentivi che non dà motivazioni di mercato
Per la restante parte quelle delle piccole e medie imprese
Malgrado la validità di molte di esse molte di queste iniziative sono state sfiancati dalla inadempienza dello stato e dalle promesse non mantenute
E negli ultimi quindici anni il Mezzogiorno poi è stato lasciato allo sbando
Venuta a scadenza la legge centottantatré nel mille novecentottanta vi è stato un vuoto di sei anni più di avere una nuova legge va sessantaquattro rimasta peraltro pressoché in operanti in questi quindici per anni pertanto non ha operato vissuto nell'amministrazione ordinaria questo lo si dimenticasse
Né quella straordinaria che ad essa sia essa sostituita
Annoverati invece solo per alcune regioni la Campania e la Basilicata le leggi dell'emergenza conseguenti al terremoto del mille novecento tra in sostanza nel Mezzogiorno in questi cinquant'anni
L'amministrazione ordinaria è stata sostituita da quella straordinaria è quest'ultima a sua volta da quella dell'emergenza cioè a dire dai commissari
Questo stato di cose per essere durato troppo a lungo ha profondamente influenzato e negativamente i rapporti tra la società meridionale l'economia dalle amministrazioni alle forze sociali ai cittadini pressoché tutti si sono lasciati attrarre
Più da un autorità cui si chiedeva chi Previti e conseguentemente provvede lire che non dalla necessità di autogovernarsi di programmare e gestire il proprio sviluppo
Divisi in aree quindi le normali regole tra i cittadini e le istituzioni sale istituzioni l impresa insomma le imprese il mercato significa dare contenuto ad un nuovo rapporto tra economia e suscita e del resto questo è un presupposto necessario
Per riconvertire l'economia meridionale verso il mercato verso l'internazionalizzazione senza di questo saranno inutili tutti i discorsi che abbiamo sentito ieri sera e abbiamo ascoltato questa mattina
Un obiettivo che compito e responsabilità della suscitando il giornale e delle sue istituzioni perseguire e realizza la riconversione dell'economia meridionale però questo grande obiettivo questa grande sfida per il Mezzogiorno e per i milionari tuttavia pretende anche una riconsiderazione del ruolo
Del Mezzogiorno nella politica di sviluppo nazionale cinquant'anni fa fu stipulato
Un patto scritto attraverso le leggi il visto del quale il Nord avrebbe consolidato e sviluppato le sue strutture industriali il Sud avrebbe fornito braccia e a sotto alla funzione di mercato di supporto in cambio di flussi di Space prevalentemente sotto trasferimenti alle famiglie sotto forma di
Trasferimenti alle famiglie ed io per il poi con l'esplosione della spesa pubblica e conseguente conflitto la conflittualità sociale e parlamentare vorrei aggiungere quel patto si ruppe di qui il vuoto istituzionale degli ultimi quindici anni oggi non bisogna commettere gli stessi errori
Non devono commetterli meridionali rinunciando all'emancipazione all'autogoverno e accettando invece la sfida del federalismo
Non deve commettere lo il resto della comunità nazionale rinunciando a ricondurre in un unico contesto la utilizzazione delle risorse nazionali compreso quelle del Mezzogiorno
è il banco di prova è costituito dalla politica industriale
Sotto questo profilo il nostro Paese ha bisogno di un rilancio il ritardo dell'Italia in materia di ricerca innovazione tecnologica come ampiamente documentati in un crescendo di studi studio di Confindustria è noto a maggior ragione è necessario evitare gli errori del passato quello di non aver coinvolto il mezzogiorno e quest'ultimo di non essersi messo nelle condizioni di farsi coinvolgere purtroppo però questo per me è molto importante lo sottolineo sopra tutti agli amici di Confindustria purtroppo però alcune analogie con gli anni cinquanta e sessanta non fanno sperare per il meglio
Le concentrazioni finanziarie industriali ma sollecitazione ai giovani del Sud dai mirare al nord
La proposta di diversificazione in materia di salario tra nord e sud l'orientamento per investimenti limitati alle sole opere pubbliche
Tutto congiura al di là della buona fede delle buone intenzioni verso il ripristino di antiche condizioni
Uno scenario già visto esperienze già vissute con i risultati che sono sotto gli occhi e di tutti e certamente responsabilità del Mezzogiorno e dei meridionali anche di noi imprenditori meridionali
Conquistarsi una nuova credibilità mostrare capacità di autogoverno saper programmare e gestire il proprio sviluppo file delle opportunità tuttavia altrettanto scelto che responsabilità del paese tutto intero
Dove secondarie questo sforzo
Anche con l'acquisizione di un'autentica cultura di mercato
Diversamente e concludo il patto di cittadinanza per rifondare il Paese
Non diventerebbe un patrimonio comune come auspicano i giovani nelle loro tesi e come ha ribadito di Hello in questo convegno e come probabilmente lo ribadirà ancora oggi
E sarebbe in ogni caso difficile realizzare la modernizzazione del Paese
Come proposto ancora dai giovani almeno di non volersi ritrovare un giorno con una modernizzazione zoppa E.T. in fondo con gli stessi problemi vi ringrazio
è il turno di Saverio Vertone editorialista del Corriere che a sera
Beh io non sono un economista non sono un politico non sono uno scienziato come Santaniello crea come dire
Fortunato le il dibattito sulle alture della conoscenza profonda di problemi così importanti di che cosa devo parlare devo fare l'osservazione del da giornalista su quello che sta succedendo in questo Paese come testimone
Sulle cose che ho sentito in questi giorni cercano di farle brevemente perché o venti minuti di tempo
Allora
Io ieri io sopra ascoltato un dibattito molto interessante tra il direttore di Repubblica scaltra fari il direttore della Stampa
Ezio Mauro che mi ha come dire
Intanto fatto capire finalmente la posizione profonda culturale di scale Scalfari ha detto e io credo che sia proprio al la verità
Sincera
Del suo pensiero che davvero liberale ed altro Ciano da quarant'anni si è augurato il processo di il assimilazione alla democrazia e alla società occidentale del Partito comunista la lista realizzarsi progressivamente e adesso non capisce perché continuano continuino esserci delle percussioni
E mi sembra ineccepibile di fatti io tutte le volte che Berlusconi dice comunisti comunisti io sono stupito dal dalla cocciutaggine con cui ci si serve ancora di questi termini
Però
Il problema non mi sembra assolutamente quei
Non è il passato
Del partito comunista che può rappresentare un una antica per politico per questa forza così importante che ha influenzato negativamente e magari per qualche cosa che positivamente la nostra storia e il suo presente e la cultura che ha ereditato
Sono gli interventi che compie ogni giorno sui dilemmi che si presentano alla Società italiana per esempio questo dell'adeguamento della nostra struttura politico-amministrativa io al trattato dice Schengen in cui ricompaiono detti che non sono neanche i comunisti sono di una sinistra generiche che si è formata Durante sessantotto allora
Quel dibattito che ha cercato di spiegare le ragioni di questa confusione in cui ci muoviamo nell'ambito politico mi ha fatto capire che il nostro vero Gatta come si dice
Ne ho sentito parlare dal punto di vista tecnologico dal punto di vista economico il nostro deroga e politico e successo qualcosa negli ultimi trenta quarant'anni
Che ha fatto impazzire la testa del Paese perché la politica e la testa del paese e il punto in cui si incontrano tutti gli impulsi tutti bisogno e che deve risolvere coordinare e armonizzare i movimenti di un Paese bene
Qualche
Cosa di grave è successo proprio in cui a questo livello perché
Facile analizzare come dire le
Persistenza e di e cocciuto e di pregiudizi ideologici e difficile capire
Perché negli ultimi venticinque anni venti se volete
L'Italia abbia subito una catastrofe amministrativa questa è la vera ragione dei movimenti diciamo anche scomposti dell'opinione pubblica che si sono espressi recentemente in terremoti elettorali io credo che la scoperta della corruzione sia un
Sia stata decisiva per consentire all'elettorato di chiudere il cerchio della sua interpretazione ma io sono convinto anche che da anni chiunque
A se stesse alla graduale sfacelo delle città italiani perché tutti possiamo constatare la la
La decadenza il deperimento il il peggioramento della vita urbana nei centri in cui viviamo questa è una cosa che non richiede culture non non è necessario essere liberisti aver scoperto Adamo Smith basta vivere in città ebbene vivendo in città da tempo ci si accorgeva che recita stavano detta rendo e stavano raggiungendo livelli di intollerabilità
Le cose si ammalavano e ammalando sì le cose rimandavano qualche malattia ignota che avesse colpito il paese
Qual era questa malattia la malattia era che lo scontro ideologico durato per tanti anni
Sera come dire risolto
In una specie di a braccio come capita ai pugili alla quindicesima ripresa che entrano in clinici si abbracciano e abbracciandosi componendo le loro spinte diverse di carattere culturale
Avevano scavalcato l'aspetto amministrativo del della vita pubblica l'Italia non è stata amministrata da trenta
Venticinque se volete facciamo il prezzo minimo vent'anni e si vede
E si vede si vede nella situazione delle città si vede nella condizione dei servizi dalle Ferrovie all'Alitalia a a tutti i grandi gangli vitali che possono consentire un Paese moderno di progettare il suo futuro
E a un certo punto l'elettorato
Ha deciso di
Negare la fiducia al sistema politico che riteneva responsabile di questa carta
Questa e non altera la ragione della sorpresa elettorale del ventisette marzo non l'anticomunismo non il conservatorismo Mauro diceva ma come un successo così clamoroso di una
Di un elettorato conservatore non produce poi una politica conservatrice ma in Italia c'è poco da conservare anche per le ragioni che ho detto ma per molte altre
Per molte altre
E
Questo il risultato
Unito all'uso improprio delle parole che abbiamo ereditato dal dal passato destra sinistra rivoluzione riformisti conservatori ha creato questo décalage tra le cose e le parole e la politique per cui si dice a destra e mentre la destra è quella che ha espresso nell'elettorato la maggiore spinta innovativa si dice Sinistra e si è abituati a considerare la sinistra come la sede
Delle delle spinte innovative e invece la sinistra ha rappresentato un tentativo di difesa accanita cocciuta e anche un poco cieca del vecchio sistema del vecchio sistema politico
Guardate che c'è da fare la storia
Dal punto di vista adesso non so se sono fuori mio tempo comunque mi avvertiranno
C'è da fare la storia il nostro del del della storia politica di questo Paese non tanto dal punto di vista degli eletti
Ma dal punto di vista degli elettori
Perché hanno elevato come si dice una domanda di cambiamento nella nel condizione generale dalla vita pubblica
Da almeno vent'anni e io a costo di apparire scandaloso vi dirò che il primo sintomo di questo
Distacco di una scheggia importante dell'elettorato moderato borghese imprenditoriale anche si è avuto nel settantasei
Quando il Partito Comunista ha avuto un successo assolutamente clamoroso aumentando del sette sette punti la sua percentuale
C'erano anche componenti di sinistra dell'età sinistra ma la componente fondamentale credo che fosse questa
Una importante fetta della borghesia imprenditoriali italiane aveva capito che lo Stato stava crollando e si era rivolto anche perché c'eran Vendola che
In qualche modo era uno strano liberale stalinista uno stilista liberale
Che
E si era convinto che il Partito comunista con la sua capacità organizzativa fosse in grado di rimettere in sesto lo Stato
Questo stesso elettorato dopo le delusioni del terrorismo dell'unità nazionale delle leggi che sono state fatte in quel periodo tormentatissima e la constatata l'incapacità del partito comunista di rimettere in sesto lo Stato che stava disfacendo sì sapete su che cosa si è buttata sul Partito Socialista e su Craxi
Pensando a torto e sbagliando che quello fosse l'uscita da questo carcere politico amministrativo
E quando non si è accorto che Craxi era lì per chiudere le porte e non per aprirle è in una situazione ormai di rapido disfacimento del sistema politico si è buttata
Sul primo che ha alzato la vela perché il vento c'era
E le interpretazioni successive sulle ragioni del successo di Berlusconi le televisioni Ambra si è detto di tutto stupidaggini bere grappa gravissime stupita
Questa è la storia del gli ultimi venticinque anni della politica italiana vista dal punto di vista degli elettori che hanno alzato una domanda senza trovare offerta corrispondente questo il problema ancora aperto
Deve formarsi un'offerta che sia adeguata questa domanda che chiede città normale
Mentre è chiaro che ormai l'amministrazione italiana è fatta come se i cittadini fossero immortali perché uno nasce come marciapiede rotto e muore col marciapiede rotto
E sappiamo benissimo che anche se arrivasse Napoleone Alessandro Magno Giulio Cesare a fare il sindaco di Milano di Torino o di Napoli non riuscirebbe a fare un parcheggio perché ormai il collasso amministrativo è radicali
E allora questo
E allora questo è il sistema politico è la politica che è crollata e che ha a a a ha fallito in Italia ma sarebbe un errore gravissimo che pensare
La politica come un fallimento significasse poi dire buttiamo via la politica senza la politica neanche l'economia sopra
Allora il problema è
Ride rimetterla al posto giusto risanare la testa del Paese il punto in cui si raccolgono tutti gli impulsi e si restituiscono decisioni e come si fa come si fa da vedo che in questi ultimi tempi
Tutti gli schieramenti si affannano a cercare nel Paese frugare nel passato per cercare contenuti culturali valori ideologia il liberismo federalismo oppure a destra si arriva persino a Evola a sinistra ovvio ho visto una genealogia di Veltroni che mette tra i gli antenati della sinistra del peso e del PDS nientemeno che don Milani Gramsci Berlinguer Chennedy lo sport cioè il calcio la la il il il cinema e non e il rock ecco questo mi è sembrato una cosa tra le più originali e strane perché come dire combinavo omini conga contro come il tennis occorre o come il la pallavolo la palla a nuoto mi sembra stranissima questa cosa qui
In realtà le idee sono impotenti vede che abbiamo ereditato dal passato sotto il soprattutto perché i fatti sono potentissime e hanno superato in velocità la rincorsa che la cultura generalmente come dire Riserva alla conoscenza della realtà
E allora a me sembra che più che ad Arafat frugare nelle pattumiere della storia per ricavare contenuti e valori da usare in questa congiuntura così difficile si debba
Dicevo che più che frugare nel passato per trovare delle risorse culturali e politiche per affrontare i problemi del presente si debba
Ricorrere
A un cambiamento delle forme cioè
Soltanto
Una nuova situazione che consenta la produzione di idee nuove può dotarci degli strumenti conoscitivi che ci possono far risolvere le equazioni sconosciute che dobbiamo affrontare
Allora scusatemi se concludo miseramente con un appello al bipolarismo
Sono la logica che essi instaura con confronto tra due posizioni
Distinte
Che poggiano sulla logica della distinzione e non sulla logica degli indistinti su cui si è basato il sistema politico così clamorosamente fallito può
Produrre le idee lì gli atteggiamenti e il costume la cultura e la morale nuova che ci permettono di affrontare dei problemi
Assolutamente inediti come quelli che l'Italia e anche il mondo sta affrontando perché scusate concludo con su questa nota così di incertezza
Vero che ormai il mercato ha assorbito il sei tutte le prerogative che conta che una volta venivano riservate anche agli Stati che lo Stato nazionale non c'è più o per lo meno a come dire assiste a una riduzione progressiva della sua sovranità ma è anche vero che se noi buttiamo via lo Stato nazionale
Dobbiamo trovare un punto in cui si applichi di nuovo il principio democratico
Perché la democrazia dei mercati è importantissima ma non esaurisce tutti i diritti degli uomini che devono essere anche rappresentanti dei Parlamenti dalla politica ed a tutte le
E da tutte le istanze in cui
Si può collocare la ditta associata
Delle società umana io smetto di parlare perché vedo che stanno andando di persona importantissima ed è difficile che
Bene allora siamo arrivati credo al momento clou della giornata a questo punto basso il microfono Enrico Mentana che moderare una tavola rotonda invito a salire sul palco i giovani imprenditori di Confindustria
Emma Marcegaglia Ettore Artioli Michele Carofiglio Massimo Luigi Gustavo Ascione
Nicola Biscotti Franco farà Bigoli Gianluigi codini sono i nostri o i nostri quattro vicepresidenti e quattro membri di Giunta di Confindustria Enrico Mentana ripresenterà gli ospiti della tavola rotonda
Allora
Quindi diamo il solito dramma che vedo solo fotografi e operatori comunque i giovani imprenditori avevano invitato lo so so
I giovani imprenditori avevano invitato otto gli otto leader delle principali forze politiche italiane io me li chiamo tutti otto perché gli assenti saranno sostituiti con USA simpatico simulacro allora erano Saxo per favore
Sono stati invitati Silvio Berlusconi presidente di Forza Italia
Fausto Bertinotti segretato gli odi Rifondazione comunista Gerardo Bianco il segretario del Partito Popolare Italiano Umberto Bossi il segretario della lega nord Rocco Buttiglione
Il segretario dei cristiani Democratici Uniti Pier Ferdinando Casini segretario del Centro cristiano democratico Massimo D'Alema segretario del Partito Democratico dalla sinistra e Gianfranco Fini presidente di alleanza nazionale vi prego di salire
Sul palco
Stavamo
Per ora e per i prossimi voti io penso voi vedrete soltanto la schiera di fotografi quindi abbiate pazienza
Allora mentre i nostri ospiti
Prendono posto
Io vorrei evitare ancora l'appalto il presidente Giovani
Industriali Alessandro Riello per delle brevi tesi su cui poi noi
Svilupperemo questo nostro incontro prego rieletta
Cari fotografi io penso che voi non vediate per la prima volta questi uomini politici vi prego
Però Riello lei è l'unico fortunato che non è arrivato dai fotografi quindi
Vada tranquillo
Presidente se lei inizia poi tutto l'adesivo
Vorrei
Presidente era difficile però togliere i fotografi se voi guardate i pupazzi
Visione dalla colpa loro che si fa notare
Forse allora val la pena di iniziare
No
Reato anche Bossi
Lo spessore quello
Scusate spiegheremo allora al punto di lasciarsi modi un po'di rispetto per favore perché alle vostre spalle per e il pubblico è anche per il pubblico che ci segue dai a casa
Promettono ai fotografi l'impegno alla fine alla fine di questo incontro li riuniamo tutti insieme valuteremo dove volete adesso come disse uno degli assenti lasciateci lavorare
Grazie
Gentili ospiti cari amici
Ieri abbiamo esposto la nostra analisi sulle regole che devono definire la società politica e la società economica
Queste regole si basano sulla responsabilità di une dividono inserito in una comunità il cittadino e si rifanno ai principi di libertà di autonomia di pluralismo e di controllo
Il nostro obiettivo e realizzare la cultura del mercato e della concorrenza per portare il Paese al passo con l'Europa
Le regole che vogliamo disegnano uno stato che non definiamo né pesante né leggero come oggi va di moda dire vogliamo uno Stato che risponde il proprio modo di essere nei confronti della società e dell'economia
Vogliamo uno Stato regolatore e non gestore uno Stato che concepisca alle regole come limite e non come forzatura ai comportamenti
Ieri abbiamo parlato di ordinamento del mercato di concorrenza di informazione e di privatizzazioni di finanza esprimendo delle valutazioni in su come noi siamo rispetto all'euro
Oggi di fronte a chi ha la responsabilità di proporre al Paese le regole per una nuova società economica che tutti ci aspettiamo di a vere
Vogliamo esprimere le linee maestre di quello che noi giovani imprenditori ci attendiamo
Più mercato meno privilegi meno concessioni meno permessi
Esiste un evidente intreccio perverso tra il protezionismo lo statalismo le attività economiche
Il protezionismo va a braccetto ha con lo statalismo e lo statalismo è nemico del mercato perché costruisce i meccanismi per instaurare un controllo soffocante burocratico sulle attività economiche
Dobbiamo ridurre ogni legislazione speciale dobbiamo eliminare i monopoli legali i diritti di esclusiva le licenze i permessi e le concessioni
Dobbiamo eliminare il più possibile ogni ponte di valutazione discrezionale tra lo Stato e il cittadino a meno che questa valutazione non si è avvalorata da precise ragioni di salvaguardia di un interesse collettivo un nuovo ruolo per gli ordini professionali
Gli ordini a numero chiuso sono importanti i custodi di professionalità
Di deontologia di tradizione e di serietà
Ma spediscono se stessi se fanno come troppo spesso fanno una gestione delle tariffe professionali anziché lasciare che sia il mercato a premiare la bravura dei loro iscritti
Noi pretendiamo dagli ordini
La capacità di far rispettare con Anzio con sanzioni e reali la deontologia professionale
Meno potere vogliamo che abbiano invece nel fissare prezzi e tariffe
Prezzi e tariffe che diventano accordi di cartello evitando a danno dei clienti privati della libertà di scegliere in base al rapporto qualità prezzo
Sia le concentrazioni no agli abusi di posizioni dominanti
La logica del mercato accetta le concentrazioni accetta la crescita fondata sulla capacità imprenditoriale e riconosce la grande dimensione produttiva come positiva
Ci sono grande impresa in concorrenza ma ci sono anche grande impresa è in posizione di monopolio
L'Europa non penalizza la posizione dominante ma persegue l'abuso della posizione autonomia autorità veramente garanti ed autonomia
La concorrenza va tutelata con autorità dotate di ampi poteri di vigilanza
Con autorità in grado di intervenire in modo assolutamente autonomo ed indipendente con autorità capaci di gestire opzionalità tecnica priva di compromessi politici non vogliamo gerente noi vogliamo dei garanti
Vogliamo garantì che fratino le impresa pubbliche e private nello stesso modo
Vogliamo garantire attenti ai comportamenti dei monopoli legali e che abbiano il coraggio di mettere in discussione non solo le pratiche collusiva ma soprattutto la logica che sta alla radice del conferimento legale di privilegi non giustificati dall'interesse pubblico
Più deontologia più pluralismo regole più moderne nell'informazione
La grande nebulosa creata da un'informazione confusa spesso faziosa o schierata si dissolve con la deontologia e del pluralismo
Vogliamo un codice deontologico seriamente lavorato e seriamente applicato un codice dotato di forme di autotutela sostegno della credibilità degli operatori dell'informazione
I monopoli dall'informazione pensiamo a quello televisivo hanno subito l'assalto e la degenerazione della partitocrazia
Il pluralismo non consiste in tanti Rete ed amministrare conferendo incarichi ed esponente di ogni gruppo politico come purtroppo è stato
Il pluralismo significa consentire a più soggetti l'accesso al mezzo di informazione soprattutto se si tratta di imprenditori capaci e tecnologicamente innovativi
Oggi la tecnologia ha cambiato tutto la capacità di trasmissione delle notizie i prodotti l'organizzazione
Non si può ragionare solo sulle disposto o sulla proprietà delle reti bisogna ragionare sulle regole per stimolare la concorrenza per spingere sui servizi multimediali per consentire alle nostre grandi imprese e non sarebbe scandaloso di andare all'estero e viceversa
In questa prospettiva ragionare sulla proprietà delle reti televisive è una battaglia di retroguardia
In questo prospettiva il vero tema e delineare dei limiti flessibili al controllo proprietario e tener conto della varietà di mezzi di informazione che si possono contemporaneamente controllare
No ai santuari della finanza in un mercato diffuso
Noi non siamo contrari a un potere finanziario forte come esiste in altri Paesi europei ma il nostro modello ideale è un potere finanziario forte e diffuso non un potere gestito da pochi
Nel chiuso dei salotti buoni
La concentrazione del potere finanziario in mano a pochi favorisce le stesse persone gli stessi gruppi vogliamo tanti salotti buoni a cui sia facile l'accesso anche a chi non vanta amicizie potenti
Ma l'intenzione di spendere i propri danari in operazioni nell'ambito delle normali regole di correttezza degli affari
Vogliamo salotti con le porte aperte
Vogliamo salotti con le porte aperte
E non santuario dove ancora oggi si è costretti ad andare in pellegrinaggio attendendo a lungo davanti all'ingresso prima di poter entrare
Riconosciamo
Riconosciamo i meriti della finanza italiana di questi anni a vantaggio dell'impresa e dei gruppi ma il pluralismo è un obiettivo che ci sembra irrinunciabile
Se vogliamo crescere finanziariamente ed essere meno fragili e meno vulnerabili
Più rischio e meno rendita nei mercati finanziari
Senta capitali di rischio l'impresa non cresce e di indebitamento l'impresa muore
Va ridotta l'incidenza dell'intermediazione bancaria nei bilanci delle imprese italiane va impostata un'azione per attenuare gli intrighi effetti perversi della cultura della rendita nell'economia lo dobbiamo fare stimolando la crescita e il consolidamento di una rete di investitori istituzionali i fondi pensione fondi chiusi
Lo dobbiamo fare educando le famiglie all'investimento in Borsa ed equilibrando i rendimenti e il trattamento del capitale di rischio rispetto alla rendita dei titoli di Stato
Lo dobbiamo fare
Informando i medi imprenditori in possesso dei requisiti su come aprirsi al capitale di rischio ed avviando nuovi sparsi istituzionali come il mercato telematico
Dobbiamo fare infine rivedendo la legislazione bancaria abolendo progressivamente le barriere che separano il settore del credito dall'arresto del mercato
Barriere che ancora oggi consentono alle banche di fare concorrenza agli altri intermediari finanziari e non il contrario
Più privato più mercato meno pubblico questo è il nostro obiettivo
Nel sistema bancario dobbiamo eliminare le barriere esistenti
Dobbiamo stimolare il recupero di efficienza dobbiamo fare crescere gli intermediari alternativi dobbiamo avviare un capitalismo diffuso che faccia a realizzare un sistema bancario veramente misto se non privato pretendiamo un sistema con nuovi assetti proprietari con nuovi consigli di amministrazione indipendenti dalla politica con logiche imprenditoriali e non è ministra attive
Nelle amministrative nelle privatizzazioni
Dobbiamo eliminare la selva di leggi speciali che a seconda dell'ente o della società da privatizzare
Stabiliscono regole diverse e dobbiamo ridurre la portata della clausola di gradimento equiparando la agli altri Paesi
Vogliamo un'unica procedura generale vogliamo un'Authority capace di gestire l'intero processo di privatizzazione in completa autonomia dal Parlamento da cui viene delegata proponiamo il modello delle agenzie anche per la privatizzazione del maggior numero possibile di servizi di pubblica utilità come è stato fatto in altri Paesi
Più ordinarietà per lo sviluppo delle aree dei nuovi
Va abbandonata definitivamente
L'antica ma radicata idea che le aree deboli del Paese possano crescere solo con interventi straordinari discrezionali pilotati dalla
Rifiutiamo l'idea di un imprenditore costretto eternamente a mendicare qualche prebenda con il cappello in mano da qualche potente mandarino
Dobbiamo
Dobbiamo porre le basi sociali e culturali oltre che economiche per la crescita diffusa di piccole e medie imprese attraverso meccanismi automatici e generali
Che considerino le condizioni di inferiorità competitiva
Se non lo faremo le uniche possibilità di parziale precario sviluppo per le aree dei poli continueranno ad essere solo generate dalle solite operazioni delle grandi aziende in bilico spec
Più un mobilitazione per il sistema di rappresentanza degli imprenditori
Il mercato va difeso dove cioè reclamato dove non esiste presentato e divulgato a chi non lo conosce
Esistevano sparge norme per una nuova capacità di rappresentanza associativa per incrociare le esigenze di crescita di tutte le imprese piccole e medie che attendono ancora oggi un mercato che non c'è
Vogliamo forme di tutela accelerata per gli imprenditori vittime di inadempienze contrattuali vede emergere cambiar normi nei pagamenti o di procedure amministrative paradossale
Gentili ospiti cari amici
Dobbiamo mettere insieme le tessere di un grande mosaico
è un'opera difficile faticosa ma entusiasmante
Noi crediamo di poterlo fare sì che recuperiamo doti insieme il coraggio del mercato
Se diventa finalmente il patrimonio comune la cultura della concorrente se guardiamo all'Europa con la voglia di partecipare allo sviluppo dei migliori Center di accontentarci di arrancare nel gruppo dei peggiori
L'Europa ci offre una molteplicità di atteggiamenti gli ordinamenti di soluzioni Maggi offre anche una lezione di democrazia di efficienza amministrativa di raccordo costante tra le istituzioni nell'economia l'Europa si offre l'esempio di comunità che hanno trovato la strada per crescere insieme con realismo e con concreti vogliamo farlo anche noi e questo appuntamento serve per provocare un ragionamento serio sulle cose da fare insieme per costruire il nostro futuro gran
Bene iniziare un incontro con gli esponenti dei principali forze politiche nell'ambito di un convegno che si chiede già nel suo titolo se l'Italia
Al passo con l'Europa
Significa non poter prescindere da ciò che troviamo da almeno due giorni sulle prime pagine di tutti i giornali con il problema
Dei problemi e non soltanto per questi giorni
Di fronte alla scena politica e con le domande gli interrogativi che sorgono dalla bufera che ha colpito la nostra moneta e non soltanto la nostra moneta mi ha particolarmente colpito la conclusione a cui arrivava il fondo ieri proprio del Sole ventiquattro Ore che non cito solo per il contesto nel quale ci troviamo
Sarebbe il fatto di fare subito la Finanziaria e poi dare alla politica di nuovo il pallino per un timing credibile che porti al voto sarebbe un soprassalto di ragionevolezza delle forze politiche che oggi toccano con mano come aver sospeso la politica in Italia abbia significato sospendere l'Italia in Europa
Partire da questo giudizio molto tranchant ma non non certo poco pertinente riguarda dove sta succedendo mi sembra il modo migliore per iniziare
Fini o D'Alema adesso siamo Fini
Buongiorno difficile contestare quanto dice Il Sole ventiquattro Ore
è innegabile che la presunzione di lasciare le scelte politiche
In gara stand by per troppo tempo poi determina tutta una serie di conseguenze negative non solo sui mercati ma anche salutiamo le nostre sagome che serva
Sì sì salutiamo le anche se con molta sincerità ritengo di pessimo gusto perché
Perché nessuno di noi aveva l'obbligo di venire quindi nessuno di noi era in qualche modo in aventi
Dicevo difficile contestare quanto scrive Il Sole ventiquattro Ore
E il soprassalto di ragionevolezza che oggi qualcuno in bocca
Peccato non sia stato invocato qualche mese fa
Quando per tutta una serie di circostanze
Non maturarono le condizioni atte a portare l'Italia al voto e quindi atte a portare l'Italia di una scelta politica
In questo autunno mi spiego rapidissimamente
La finanziaria non è un documento contabile finanziare un atto squisitamente politico
Pensare di considerare la Finanziaria unicamente un esercizio
Di dare di a vere significa a mio modo di vedere
Non rispettare quella che la priorità della politica rispetto all'economia quando il presidente Riello dice giustamente
Noi vi indichiamo quelle che sono le necessità a voi il compito poi di dare le risposte
Credo che ribadisca in modo diretto che non esiste neutralità rispetto ad alcune questioni che sono questioni strategiche una finanziaria non è mai un atto un atto neutro è un atto squisitamente politico
E quindi oggi non si può dire approviamo la Finanziaria e poi perché la finanziaria viene approvato viene respinto in ragione di quello che il suo contenuto e quindi delle scelte politiche che si conferma
Ma se qualche mese fa
Si fossero create le condizioni per dar vita a novembre ad una maggioranza politica tramite le lezioni
Noi ci saremmo presentati nel primo semestre del novantasei quando l'Italia avrà la presidenza dell'Unione in condizioni oggettivamente diverse i favorevoli rispetto alle condizioni fragili in cui ci troviamo oggi innanzitutto perché i nostri partner avrebbero avuto a prescindere da chi avesse vinto le elezioni
Si fosse trattato di Prodi e di Berlusconi i nostri partner avrebbero avuto la certezza che il Presidente del Consiglio non rappresentava un momento non rappresentava una parentesi tecnica ma rappresentava la scelta degli italiani
Con un mandato minimo di due tre e forse cinque anni in secondo luogo avremmo avuto un governo politico a presiedere la comunità l'Unione europea che qualcuno lo ha dimenticato tra le tante cose deve decidere lei e modalità di unione politica dell'Europa
Quando qualcuno poi si chiede ma perché non abbiamo tanta credibilità forse anche per questo mandiamo un governo tecnico senza alcun connotazione politica
A presiedere l'Unione europea nel momento in cui nel semestre affidato all'Italia si deve discutere di quale unità politica dell'Europa
E allora il soprassalto di ragionevolezza è giusto imboccarlo adesso peccato che non sia stato non solo invocato ma realizzato qualche mese fa oggi siamo certamente in una condizione tale da determinare la debolezza dell'Italia e la scarsa credibilità dell'Italia nei confronti dei partner e dei mercati
Perché non sono certo io a dire che i mercati chiedono innanzitutto certezze
Circa la stabilità circa la durata degli esecutivi circa il respiro più o meno lungo che gli esecutivi hanno oggi paghiamo errori volutamente compiuti da qualcuno nel passato e credo paghiamo anche una sostanziale debolezza complessiva degli della politica nei confronti di quelli che sono stati chiamati in tante circostanze i poteri forti e di cui credo e spero si parlerà anche in questa
Importante tavola rotonda che per quel che ci riguarda non solo non demonizziamo
Ma riteniamo indispensabili in una democrazia e in una società a capitalismo maturo sempre comunque ricordando che i poteri sono forti quando altri poteri sono deboli sempre comunque ricordando che la politica è oggi in una situazione di oggettiva
Difficoltà nei confronti di potentati economico finanziari perché a abdicato al suo ruolo
Il compito del Parlamento e quello di indicare le strade il compito dei governi è quello di fare in modo che le strade indicate vengano seguite economia e finanza non possono pensare come in Italia in qualche circostanza cade che la politica
Come si diceva un tempo in Francia della intanto Hans su Ibra no prima viene la scelta politica espressione di una volontà popolare e successivamente segue la setto economico finanziario in base a quelle regole di mercato che nessuno contesta semmai se c'è nel modo nel secondo turno almeno da parte mia il tentativo di capire che cosa occorre fare nel Meridione
Perché il mercato non sia soltanto invocato ma sia costruito perché altrimenti è una mistificazione nel sud non ci sono condizioni per un mercato che è libero parità
D'Alema la politica dice Fini ha abdicato al suo ruolo lei come risponde
Io credo che noi dobbiamo stare attenti a non alimentare una pericolosa illusione
Dopo che già sono state alimentate
Altre pericolose socio
Che non abbiamo coltivato l'illusione che il nuovo sistema elettorale
La fine dei dei partiti
La crisi dei partiti tradizionali avrebbero aperto la strada di una sicura governabilità del Paese
E che sarebbe stato sufficiente una nuova legge elettorale affondare addirittura una seconda Repubblica
Abbiamo votato poco più di un anno fa
E non solo non si è aperta una fase nuova
All'insegna della governabilità di una logica europea dell'alternanza ma si è aperta una fase ancora più drammatica di avvitamento e di disgregazione del sistema politico italiano
Noi abbiamo un Parlamento eletto col maggioritario dove ci sono più gruppi parlamentari di quelli che c'erano nel Parlamento eletto con la proporzionale
Io penso che ritenere di fronte ai problemi drammatici del Paese reale che si possano interpretare nel senso che essi derivano dal fatto che c'è un governo tecnico
E che quindi al voto al voto ritroveremo credibilità stabilità eccetera io trovo che questo discorso discorso superficiale pericoloso
Che alimenta un'illusione
Al voto al voto io sono perché se dirò sì ma perché ci si si vada verso le elezioni naturale
Ma avendo la consapevolezza che il voto di per sé può non risolvere il problema della guida politica del Paese
E che c'è persino il rischio di un secondo fallimento del maggioritario e quindi di una deriva Weimar dobbiamo saperlo una classe dirigente responsabile
Dovrebbe saperlo
Tre menti noi facciamo dei discorsi l'applauso stadio ognuno può avere le sue tifoserie diciamo credo che siamo qui per fare un discorso più serio
Io sono perché non c'è dubbio che la crisi del Paese ha il suo cuore suo epicentro nella crisi della politica
Ma dalla come si esce dalla crisi della politica cioè come si riorganizza
Un sistema politico in grado di garantire la governabilità del Paese che cos'è la governabilità del Paese
La la caduta della credibilità internazionale dell'Italia e della lira non è cominciata con un governo tecnico è cominciata due mesi dopo le elezioni del novantaquattro in pieno governo politico nell'estate dell'anno scorso incorniciato
La caduta la crisi dei mercati finanziari non è cominciata con il governo tecnico sono liti come dire basta andare a vedere
Indicatori che stanno lì ha dimostrato anzi per certi aspetti diciamo al governo il governo Dini avrà rappresentano in quanto tecnico contro la politica per alcune cose che ha fatto manovra finanziaria riforma delle pensioni
Ha rappresentato per una certa fase una
Purtroppo io dico in questo momento
Sì c'è una tendenza negativa ma per una certa fase ha rappresentato un elemento di ripresa del prestigio internazionale del Paese
Io quindi credo che dobbiamo uscire fuori da questa illusione che ritornando dalla tecnica la politica noi avremmo stabilità c'è la governabilità di un grande Paese
è data dal fatto che non soltanto che c'è qualcuno che vince le elezioni governa e già questo l'attuale sistema elettorale non lo garantisce
Perché non ci garantisce il formarsi di una maggioranza politica
Non ci garantisce il formarsi di una maggioranza omogenea alla Camera e al Senato siamo l'unico Paese al mondo che ha il maggioritario Paul bicameralismo perfetto con rischi enormi di stabilità
D'altro canto questo era già accaduto nel marzo dello scorso e fu risolto poco un'operazione trasformista in carcere con l'acquisizione di un gruppo di senatori dell'opposizione alla maggioranza ma non è che si può pensare che questa è la regola su cui si fonda la governabilità
Quindi nostro sistema elettorale ci garantisce neanche che si formi una maggioranza politica
Ma poi la governabilità di un grande Paese dato dal fatto che chi governa e chi si oppone
Si riconoscono dentro un quadro di regole di valori condivisi
Si accettano la vicenda
Noi siamo in una situazione assai precaria dal punto di vista delle regole dei valori condivisi se l'onorevole Fini per esempio ha detto beh se si votava novembre o Prodi o Berlusconi sarebbero stati un Presidente del Consiglio mi spavento
Io ho già faccio una piccola obiezione io non credo per esempio
Che se si votasse domani l'onorevole Berlusconi possa fare possa fare il presidente del Consiglio
Perché l'onorevole Berlusconi ebbe l'incarico
Nelle facendosi Capo dello Stato garante che nel corso di pochi mesi si sarebbe risolto Lab norme il problema del conflitto di interessi
Questo problema non è stato risolto
E non è stato risolto io credo che in misura determinante non è stato risolto per l'opposizione a risolverlo da parte dell'onorevole Berlusconi
Io ritengo che se domani il Polo vincesse le elezioni
L'onorevole Berlusconi non potrebbe riavere l'incarico di formare alcun governo
Questo lo dico con estrema chiarezza per dimostrare per esempio che in un grande Paese democratico su questioni di questo tipo si dovrebbe essere d'accordo
Perché io che mi troverei ad essere il leader del principale partito di opposizione non riconoscerei la legittimità di un governo presieduto da un uomo che non ha risolto il conflitto di interessi
E penso che in questo contesto sarebbe difficile la governabilità del Paese
Io sto dicendo delle cose che dovrebbero essere riconosciute da tutti come fondate
Se per vedere perché è gravissimo
E allora
Come lo finisco anche perché non ritengo affatto che sia gravissimo oltretutto l'onorevole Berlusconi sa questo e egli stesso ha dichiarato a differenza di Fini che ritiene di riservare a sé
Un ruolo politico diverso detto che egli ritiene di essere il regista delle riforme istituzionali evidentemente perché è consapevole del fatto che nella situazione attuale non potrebbe essere il capo del governo
Ma allora perché ho fatto questo esempio che pure ha una sua rilevanza per dire attenzione
Io sono perché
Ho proposto io giudice che
Ci sia un'intesa tra inteso non può dire un patto sotterraneo un'intesa di fatto
Tra le forze politiche per andare verso le elezioni
Penso anche che
Diciamo stabilire dare certezza questa prospettiva è cosa utile per il Paese
Si può ragionare anche in rapporto alle scadenze europee
Qual è il momento più opportuno nella primavera prossima per collocare la scadenza elettorale
Penso che il capo dello Stato siamo una democrazia parlamentare prenderebbe atto di una volontà concorde delle forze politiche
Penso anche però che in questo itinerario diciamo
Debba esserci lo sforzo per definire un quadro più robusto di regole ivi compreso il tentativo può darsi che non ci riusciamo
Di riaprire una discussione e un confronto sulla legge elettorale
A partire dalla esigenza alla quale possiamo dare risposte diverse ma l'esigenza non può essere negata di una legge elettorale capace di garantire con maggiore certezza la governabilità del Paese
Allora
Ritengo che in questo momento le responsabilità della politica siano queste e che non basta dire al voto ma bisogna anche pensare a come ci si arriva
E a quale Paese ci sarà dopo il voto quali rapporti politici e quali condizioni effettive di governabilità dell'Italia
Solo darò poi ovviamente
Dolosamente a Paola tutti siccome c'è stata con l'interruzione sul gravissimo astensione Savai'che giornalisticamente Ivo ci sia per rispetto nei confronti dell'onorevole D'Alema nei confronti vostri e certo non ultimi nei confronti dei giornalisti
Ribadisco a mio modo di vedere detto cose gravissime ma non quando dici
L'onorevole Berlusconi qualora dovesse vincere il Polo elezioni non potrebbe fare il presidente del Consiglio perché attua viso c'è un conflitto di interessi non risolto il gravissimo il gravissime ciò che dici dopo in caso contrario io che mi troverei ad essere il maggior leader di un partito di opposizione non accetterei perché allora sono autorizzato a dire che la sinistra italiana
Che la sinistra italiana sono autorizzato a dire che la sinistra italiana invoca giustamente le regole poi magari qualche volta c'è un lapsus a condizione che le regole siano quelle dettate dalla sinistra
Risponda e e
E non che sia chiaro sin d'ora verso quale clima si può arrivare in questo Paese se prevale nel vostro atteggiamento una arroganza antidemocratica allora
Cinesi no perché e lei e Follini se
Lei furbizie dialettiche enti che non accetterà solo nelle ore nella neonata sono io a valere veramente ora è Forlì si è lei furbizie dialettiche D'Alema segno che ha detto che non accetta il responso delle urne come fai a dire che sono arrogante io lascia che io dica
Bialetti che le furbizie non risolvono i problemi
Io ti pongo una domanda precisa alla quale si deve dare una risposta precisa e cioè
è accettabile in una grande democrazia dell'Occidente che sia capo del governo
Un imprenditore che ha rilevanti interessi collegati all'esercizio di funzioni poco no qui noi parliamo del mercato è nelle regole cari amici allora e voglio capire cosa sono queste regole cioè è accettabile in un Paese in una grande democrazia dell'Occidente che che sia capo del governo un uomo che è concessionario dello Stato per l'esercizio di un importantissimo servizio come dire servizio televisivo e che si troverebbe ad essere capo del governo che deve rinnovare le concessioni all'azienda della quale ha il controllo io credo di no
Tanto è vero che quando Alemanno no ma io fai una domanda entriamo in un anno di zero virgola voglio voglio voglio soltanto dire
Prego la platea credo di allora gentilmente di seguire sconcerto non non chiedo a nessuno distanti però del favore talmente vero scusa voglio finire mai un ragionamento semplice è una questione attinente alla materia
Chiedo scusa per dunque serve intervento estemporaneo però gradire visto che ritengo di essere rappresentante di un classe di una parte sociale educata e che essa avere un dialogo occorre
E poiché abbiano fatto delle domande a cui attenti a attendiamo una risposta di lasciare correttamente svolgersi questa tavola rotonda e non essere noi stessi insegnanti di prevaricazione grazie
Certo certo così almeno clima diverso vi è una questione semplice alla quale si può avere una risposta semplice
è talmente vero che questa situazione è anomala che l'onorevole Berlusconi egli stesso ha avanzato una proposta di legge
Per dare soluzione a questo problema e vi sono altre proposte di legge allora io dico e insisto su questo punto
Fino a quando
Poi dopo magari se lei mi interroga sino a quando fanno
Rilievi Fini
Sino a quando non sarà stata approvata una nuova normativa CEE nelle more di questa situazione
Io ritengo che non per l'arroganza della sinistra ma come dire per il comune impegno a riconoscere regole certe si dovrebbe prendere atto dell'onorevole Berlusconi non può fare il presidente del Consiglio
Se ci sono regole se c'è un fair-play altrimenti sei non ci sono al posto delle regole cioè sullo scontro
Quindi io sollevo una questione serissima altro che grave io riterrei grave che mi si dicesse no dicesse no noi facciamo quello che ci fa a perché quello riterrei grave io ritengo di avere sollevato una questione se e vorrei che tu mi dicessi
Se pensi invece
Che pure in pendenza di questo conflitto e senza che il Parlamento lo abbia risolto Berlusconi può egualmente fare il presidente del Consiglio perché in questo caso noi registreremo un serissimo dissenso su una questione che non è politica
è una questione di principio e di regole della democrazia o inevitabilmente ritorneremo adesso non vorrei che chi schiamazzo un po'si aggiungessero anche Buttiglione Casini
Bertinotti e Bianco che comunque vorrei coinvolgere poi
Fini
D'Alema sicuramente si rincontreranno nel corso di questo
No no per carità non non è né non è certo questo il nostro intendimento tanto più che ciò che ha detto Fini
Nel suo intervento riguardo alla durata del governo e a quello che sarebbe stato preferibile fare anche con il senno di poi non è certo la stessa lingua ha consentito nelle dichiarazioni le prese di posizione che dalla primavera fino a oggi hanno fatto sia Casini sia Buttiglione Dini las sospensione della politica come qualcuno l'ha definita e la prospettiva del voto Buttiglione prima
Ho ho partecipato al processo di formazione
Del governo Dini perché sono convinto che in una democrazia in cui lo scontro minaccia di uscire dal quadro delle regole momenti di tregua sono importanti e necessarie
E questa è la funzione di un governo tecnico in una democrazia che è rimasta parlamentare anche con la legge maggioritaria
Tuttavia questo è un governo tecnico speciale
Perché deve governare una fase di transizione verso una democrazia riformata ad esecutivo forte e comunque un governo tecnico a dei limiti di durata che non può oltrepassare
Può durare un anno collocare quindici mesi
Può durare al massimo diciotto mesi oltre questo non può andare questo vuol dire che bisogna votare nella prossima primavera quando se fosse possibile portare la lira nel Sistema monetario europeo io direi facciamo portiamo a ottobre la lira nel Sistema monetario europeo diamo un periodo minimo di monitoraggio votiamo a giugno
Se non fosse possibile e io adesso ho una qualche paura che possano non essere possibile vista l'aria che tira oltre le Alpi allora forse sarebbe meglio farlo a marzo o diciamo il prima possibile
Ma vorrei fare due osservazioni ulteriori su quello che ha detto D'Alema D'Alema ha detto una cosa giusta che non ha spiegato è una cosa sbagliata
La cosa giusta che non ha spiegato è con questo sistema elettorale noi alle prossime elezioni rischiamo di avere un Parlamento ingovernabile
E vero ma non ha spiegato perché
Nel rischiamo di avere un parlamento ingovernabile perché trema intende fare una alleanza non politica ma soltanto elettorale con Rifondazione Comunista
E con la lega se gli riesce in modo da aggregare un grande schieramento
Il quale forse
Può anche riuscire a portare una maggioranza in Parlamento ma che davanti alla prima legge finanziaria non è in grado di approvare e quindi e quindi c'è un modo molto semplice di assicurare che dalle prossime elezioni esca comunque una maggioranza capace di governare
L'impegno a non fare alleanze elettorali a fare soltanto alleanze politiche di raggruppamenti i quali hanno un programma comune
E si impegnano a realizzare il programma comune questo farebbe fare un grande passo in avanti alla democrazia dell'alternanza non per via di una riforma costituzionale ma per via d'una convenzione le democrazie vivono anche di convenzioni di patti non scritti
Una convenzione la quale creerebbe oggettivamente una diversa situazione
L'altra cosa che e inaccettabile temo che D'Alema non ne abbia capito la gravità e l'idea che in qualunque modo qualcuno possa essere tenuto a osservare una legge che non c'è
Il fatto che io consideri opportuno fare una legge per esempio
La quale crei una incompatibilità che impedisce al cittadino Berlusconi di fare il presidente del Consiglio non significa che quella legge ci sia e che il cittadino Berlusconi si è attenuto a comportarsi secondo quella
E semmai affidato alla sua libera valutazione giudicare se intende o non intende assumere quel ruolo se noi andiamo per un cammino in cui il riferimento alla legge
E sostituito dalla nostra particolare concezione di democrazia
Andiamo in un cammino in cui affermiamo un principio di legittimità di sistema che non è democratico allora può piacere o può non piacere ma fin quando non esiste una legge che lo vieti il cittadino Berlusconi a tutti i diritti di presentare la sua candidatura a qualunque carica di governo a cui ritenga di dover rappresentare quando ci sarà una legge allora sarà diverso e il principio della sovranità veramente questo è la a Bitonci
Gli elementi fondamentali del sistema democratico
Questo
Tanto più importante in quanto noi abbiamo una brutta tradizione in questo Paese una tradizione che a sinistra ma qualche volta anche a destra ha sempre pensato che esisteva un criterio di legittimità sostanziale che veniva prima delle leggi formali della legalità puramente formale e ha ritenuto che depositario di questo criterio di legittimità sostanziale fosse una parte politica
Che si costituisce come l'avanguardia della nazione
La parte sana della nazione considerando evidentemente quelli che non sono d'accordo
Come la parte malata della nazione ora una democrazia matura una democrazia compiuta richiede che si abbandoni questo armamentario ideologico una volta per
Bianco il suo ex coinquilino
Buttiglione la anche chiamata in in causa anche per la sua vicinanza non occasionale in questo con Bertinotti rispetto comunque al alla durata di Dini rispetto al problema del conflitto è stata sollevata rispetto al fare fissare una data per le elezioni e quando cosa dice il segretario del Partito popolare
Ma io spero che almeno in una seconda tornata
Sì posso riprendere qualche ti ma che è stato posto dall'agitazione Riello che mi pare offra spunti per fare un discorso anche la cultura del nostro Paese appunto spero credo che
Perché ci sono dei punti che vanno per dir così precisati e ed è sul proprio su la falsariga
Di quello che ha detto Riello dove a mio avviso possiamo meglio esprimere le linee gli orientamenti dei nostri movimenti
Io confesso che e sono allergico io non ho la sottigliezza
Di alcuni politologi che scrivono sui giornali che fanno dei pamphlet piuttosto acuti erano la sottigliezza di Buttiglione non sono un filosofo
Come dire raffinato e non riesco a capire le e e differenze che esistono però fra governo tecnico governo politico governo io so che i nostri sono governi parlamentare
In altri Paesi democratici i governi i ministri sono assunti dalle università l'America è un esempio la Francia è un altro esempio quindi quello che è importante è stabilire che si tratta di governi di carattere appunto parlamentare dunque democratici
E che troppe volte il formuli Isma'così via serio ragionamento e ci sono e tendenze che appartenevano alla cultura di sinistra e che rientrano attraverso una cultura di destra che con la sinistra ha in comune l'Astri Mizzau se una delle cose e su questi concetti ci si pensa di far passare l'analisi storica e l'analisi anche politiche e quindi sospensione della politica consociativismo e frasi di questo genere che non assumono minimamente
Come dire la comprensione dei fenomeni reali che sono del nostro Paese
Io dico
Immediatamente una cosa che credo debba essere tenuta presente
Fini ha affermato che il governo Dini
Anche ieri il leader di Forza Italia ha detto non so se alludeva Luís poi smentito io gli credo sempre per la verità che non si riferiva a Dini che il governo Dini avrebbe perduto peso a livello internazionale
Che il governo Dini in sostanza e debole e anche la tempesta sulla lira si sarebbe determinata per questi effetti
Dal mio osservatorio che comune peraltro a Casini a Bertinotti io dico che la situazione completamente rovesciato
In questi ultimi mesi con Dini l'Italia e con la politica che aveva portato avanti anche il ministro Agnelli escluso alcuni errori
E spiego vivente scusa se non hai capito tutto lo spiego anche atti allora ti spiego perché lo spiego anche atti dove diciamo con lo stabilire una cosa mai partiamo durante il semestre
Ah ecco ah scusami
Scusa nella gola dell'osservatorio io sono convinto che gli industriali sanno tutte sapevano anche che noi eravamo deputati europei quindi da questo punto di vista l'ho dato per scontato ma c'è anche Fini per la vita che è deputato europeo mi scuso vero siccome diciamo non ti vedo spesso allora
Questo pullman era sfuggito vera vi era mi era sfuggito e scusa scusa fino ecco diciamo corretto io ho praticamente ho potuto constatare con estrema chiarezza che questi missili hanno accreditato il governo italiano maggiore rispetto durante il periodo del semestre
Diciamo berlusconiano
Il ministro Martino avvenuta a mettere in discussione a Bruxelles nientemeno che il trattato di Maastricht in un discorso che era diventato come dire oggetto anche di basta la discussione
Le posizioni che erano state assunte in quel periodo basti pensare il neo sciovinismo che si manifestava per cento trentadue case nella zona della Slovenia tutta una serie di fattori che avevamo fatto perdere credito al nostro Paese
Il governo Dini ha conquistato fiducia tant'è vero a parte la questione che adesso è avvenuta per perché dirò il mio pensiero sulla questione
Perché c'è stato un ente infausta e infelice dichiarazione del ministro la situazione era decisamente migliorata
Peraltro proprio per le misure che erano state adottate
Come la riforma delle pensioni e prima la manovra
Finanziaria che secondo i tecnici a cominciare dal governatore della Banca d'Italia è stata una delle più corrette precise manovre finanziarie
Che hanno stabilizzati io mi domando che cosa sarebbe avvenuto andare alle elezioni senza queste due manovre quali sparsi per le speculazioni internazionali
Tutto il resto
Il governo Dini
Oggi vive un momento di difficoltà si dice ma le difficoltà sono nate anche da alcuni fattori indubbiamente uno dei fattori anche forse
Una non impostazione corrispondenti a quelle che sono le aspettative degli ambienti europei soprattutto in termini di rigore della
Legge finanziaria ma anche dalle incertezze che non sono all'incertezza del quadro politico e che anche qui c'è una grossa mistificazione l'idea che il quadro politico stabilizza la situazione economica quadro politico sebbene destabilizzato come viene destabilizzato costantemente da chi non lo sente che e necessario andare incontro ai problemi del Paese approvando una finanziaria
Io onestamente sono scandalizzato quando leggo
Le possano alcune vostre dichiarazioni
In cui si collega il problema dell'approvazione della Finanziaria con la l'imminenza delle elezioni quasi che fosse moneta di scambio nostra posizione è nettamente contrario riteniamo che dobbiamo approvare la finanziaria e poi si vedrà
Che cosa si dovrà fare tenendo presente che c'è un problema che deve essere affrontato il governo Dini dice
Buttiglione essendo un governo tecnico deve durare come governo di tregua d'accordo mai detto anche che ci vogliono le regole che non sono state fatte il governo Dini come al lui stesso detto completa il suo programma con la par condicio che non è stata approvata e quindi noi ci troviamo di fronte a un fatto e l'ostruzionismo sulle questioni delle regole è venuto soprattutto dal Polo perché di fatto non hanno consentito che questo non solo ma ieri l'altro ieri con una improvvisa levata di scudi si è detto si straccia il tavolo delle regole dimostrando che non ci si può sedere seriamente
Alle e ad intorno al tavolo per scrivere alcune cose che sono essenziali ostentano io bianco prego perché questo al momento della durata dell'orario delle lezioni ha preso posizione Scalfaro siccome
Notoriamente Capo dello Stato e quello che eventualmente lo scioglie le Camere forse interessante anche per noi sapere cosa ha detto allora capo dello Stato nei colloqui che ha avuto recentemente ha registrato riguardo alle elezioni una certa tendenza a non superare il primo semestre dell'anno prossimo d'altra parte rilevato leggono all'agenzia Ansa
Ha rilevato il presidente sta male durante un incontro l'autorità locali a Pistoia il governo Dini non può certo continuare con la struttura che ha a tempo indeterminato occorre però un grande senso di responsabilità alla farsa da parte delle forze politiche perché lo scasso testualmente potrebbe arrivare prima ma serve si è chiesto Scalfaro arrivare alle urne in un modo litigioso in modo convulso queste
Prego ho fatto solo per lei
Non solo a prove sottoscrivo la nostra linea è esattamente questo se dovesse precipitare la situazione la situazione io credo che voi leggevate i giornali e vedete che noi non abbiamo partecipato mai al toto elezioni abbiamo detto le cose che andavano fatte e le cose che andavano fatte sono esattamente queste nessuno immagini che abbiamo trascinato per in impostare non si sa bene quale ipotetico centro abbiamo fatto una scelta che va secondo voi in coerenza con gli interessi del Paese gli interessi del Paese oggi approvare una Finanziaria e creare anche le premesse perché poi non succeda quello che io ritengo molto negativo cioè la ripresa di una rissa all'indomani qui io voglio dire con molta chiarezza il mio pensiero
Io non sono d'accordo e ritengo che sia stato e chiudo subito un fatto perverso della cultura di sinistra cultura di destra portare avanti il discorso costante delle delegittimazione
Ieri dal novantadue al novantaquattro era delegittimato quel parlamento perché c'erano gli inquisiti
E io ho dichiarato in quelle sedi ripeto oggi che quando si fa il discorso della delegittimazione di un Parlamento prima o poi si delegittima il Parlamento questo avviene anche oggi perché da parte della destra si continua a dire che questo Parlamento e delegittimato io vorrei dire a Fini che ha ripreso
Così con una sua abile
Capacità dialettica a D'Alema che questo discorso
Del governo delegittimato è un discorso che viene proprio dal vostro interno perché avete recuperate il discorso
Del ribaltone tutta una serie di elementi che in sostanza non vanno in direzione di quello che io ritengo essere giusto cioè che la legittimità è data soltanto dalle leggi
E non dalle preferenze che uno o l'altro da naturalmente i sarebbero in cosa ancora tante cose da dire vorrei solo chiarire che noi non accettiamo
Accordi fra forze politiche per lo scioglimento delle Camere noi non riteniamo che sia come delle forze politiche fare patti
Chi è che deve stabilire quanto sciolgo le Camere il Capo dello Stato
Per parte nostra riteniamo però il capo dello Stato ha detto di aver esatto bengalini allegato de la rabbia e l'orgoglio politico esatto deve ma le forze politiche chiaro che registra registrato questo umore
Non faremo le barricate ma noi pensiamo che questa è una scelta che venga vi deve esser fatta al capo dello Stato
Dopo aver consultato come dice la Costituzione le forze politiche
E anche c'è qui il Presidente del Senato
Presidente della Camera cioè seguendo la Costituzione perché anche qui la Costituzione e la guida per sciogliere i nodi politici il resto forse Lenin pasticciato se non ci mettiamo le mani al di là dei nostri doveri
Noi riteniamo come forza politica particolare che nostro dovere in questo momento sia approvare la legge finanziaria e approvare le condizioni per fare la campagna elettorale si è Rino
Che significa provarono angolosi liscio e le leggi conseguenti grazie
Casini è il primo che può commentare a caldo dopo io credo e che il discorso del governo Dini si è molto semplice
Il governo Dini e nato con un peccato originale il peccato originale politico la delegittimazione non istituzionale perché io mi sono sempre ribellato chi faceva discorsi di sospensione a democrazia in termini istituzionali
Il vulnus politico del governo Dini è stato il
Ribaltone che di fatto ha portato chi si è presentato da una parte nel campo avverso
Il governo Dini nato con questo peccato originale
Ha vissuto nei mesi successivi meglio di come è nato
Ai SerT citato una supplenza di carattere politico rispetto alla difficoltà del maggioritario
Di andare a regime cioè di esprimere una delle due forze in grado di governare questo Paese questo è semplicemente analisi
Dove nasce anche il contenzioso a volte all'interno del nostro popolo che peraltro in termini di unità politica non ha da paragonarsi all'altro polo perché noi non possiamo non abbiamo il problema di conciliare neo statalismo neoliberismo Bossi Bertinotti Bianco eccetera
Il problema tra di noi nasce a volte su passaggi
Noi riteniamo una parte di noi ritiene perché non voglio far finta di non aver sentito anche la provocazione che tu Mentana il fatto prima Buttiglione
Che il governo Dini
Nel momento in cui affrontava temi come quello della riforma del sistema pensionistico nel si momento in cui affronta la Finanziaria un possibile ingresso che la lira nel Sistema monetario europeo
Non può avvenire un ostruzionismo politico di una grande coalizione popolare moderata che si propone di gestire questo paese di riportarlo in Europa
Il tema è tutto qui
Non c'è il tentativo occulto di resuscitare un centro che è morto sul sistema maggioritario non c'è la volontà di far rivivere il proporzionale c'è la preoccupazione di non mettere il polo di centrodestra in una competizione assurde autolesionista con un governo che nel momento in cui affronta il tema delle pensioni o della finanziaria o del rientro della lira nel Sistema monetario europeo o della politica estera nel semestre di presidenza dell'Unione Europea
è un governo che noi abbiamo tutto l'interesse politico istituzionale per il Paese ma anche per i nostri interessi politici
Parlo di interessi alti alla seconda è talmente vero questo che più il governo Dini va avanti più scoppiano le contraddizioni nell'unico dei due poli che ha difficoltà ad intendersi sul terreno della politica
E io credo che questo è un punto da evidenziare così come da da evidenziare un altro ragionamento che ho sentito questa mattina
Vedete io credo che i principali fautori del ritorno alla proporzionale non sono Vertone quelli evocati dai giornali nei cespugli dei due poli
I principali fautori indiretti del ritorno alla proporzionale sono Disma
I sostenitori sbarcati di un sistema maggioritario che deve essere solo urlato mentre il sistema maggioritario in tutti i paesi europei dalla Germania la Francia l'Inghilterra non è uno scontro tra due estremismi
In Francia non è la competizione tra nasce le penne eh la competizione tra due schieramenti di centro destra e centro sinistra che nella diversità di ricette hanno un minimo comune denominatore in un sistema di valori condivisi
Ecco perché ecco perché noi riteniamo che sul tema delle elezioni bisogna andare alle elezioni adesso a questo punto guardate davvero esso è un po'anche assurda questa cosa consiglia ma discute delle lezioni
Scalfaro ha già spiegato quello che ci aveva spiegato a tutti alla finestra che si vada a maggio che si vada a giugno non credo che sia un affare di Stato
Ma noi abbiamo il dovere di dire una cosa al Paese
Che il maggioritario e qualcuno che sul maggioritario evoca una sorta di giudizio di Dio
Per le prossime elezioni beh noi rischiamo di avere Giudizio di Salomone giorno dopo le elezioni cioè rischiamo di a vere ad esempio una mina vagante come Bossi che ieri ha impedito a Berlusconi di governare ma domani può impedire a D'Alema e al gruppo della centrosinistra o tale presunto di governare allora se se qualcuno di noi a cuore un rapporto vero con la gente non può somministrare una fuga dalla realtà un'illusione permanente stiamo tranquilli che le elezioni daranno il Governo l'Italia perché io in questo francamente ho qualche motivo di dissenso
Da una persona con cui sarò assieme in competizione elettorale per evitare equivoci cioè Gianfranco Fini noi rischiamo
Solitario che con le attuali difficoltà della legge che abbiamo e non è un caso d'altronde che Riello di renda sull'introduzione chieda a nome dei giovani industriali di abolire la parte del del recupero proporzionale ma un'altra faccia ma un'altra faccia della stessa medaglia è la proposta che vedo echeggiata nei giornali di ieri o di oggi da parte del PDS di dire ma troviamo magari una legge che sia fatta come è stata fatta quella per le elezioni regionali io credo che noi non c'è dubbio che andremo la competizione elettorale nella prossima primavera
All'inizio alla fine non ha molta importanza
Ma dobbiamo fare un grande sforzo perché non sia uno scontro urlato Marsia uno sconto di due proposte politiche
Lo dico nell'interesse del Paese ma dico anche che questo all'interesse profondo del Polo in cui io milito perché sono convinto che solo da un ragionamento sereno emerga l'elemento vero di distinzione i diversità da una parte c'è chi faticosamente costruisce il centrodestra dall'altro c'è un'indistinta nebulosa che avrà problemi politici enormi e non è un caso che i problemi emergano quando si discute dei problemi concreti
Quando si discuteva elettorale si può essere anche l'accordo quando si discute di migrazioni odia o di applicazione degli accordi di Schengen l'acconto la competizione diventa conflittuale dove nello schieramento di centro sinistra
Perché c'è un'eterogeneità politica che non sarai in grado di assicurare una proposta credibile di governo al Paese
Su questo io voglio solo fare un accenno a quello che sentivo da Vertone primi riferimento a D'Alema e alla sinistra
Io credo che la sinistra corre un grave rischio
Naturalmente qualcuno può dire fatti gli affari tuoi affetti sono un affare di sistema non sono un problema nostro specifico
La sinistra ho letto ieri ho finito di leggere non è che ci ha messo molto ma comunque ho finito di leggere i complici i ritardi degli apporti di poli D'Alema avevo letto quello diverto di di di Veltroni
Ma la sinistra nel nostro Paese sta facendo un'operazione che è quella di allora creare un'indistinta nebulosa di buonismo all'interno della quale cerca di collocarsi annacquando profondamente in questo c'è una discontinuità
Tra la sinistra europea e la sinistra italiana la sinistra europea si presenta con la sua faccia socialista democratica in una competizione che da una ricetta diversa rispetto ai partiti democratici cristiani conservatori D'Alema dietro al suo palco mette i due bambini cioè cerca di fare un'operazione di plastica facciale che è anche l'annacquamento di una proposta che ha la sua legittimazione europea
E politica
Cioè una sorta di annacquamento e questo rende ancora più confusa questa competizione così come rende confusa questa competizione
Il le enunciazioni che vi sarà la prossima elezione un accordo politico nel centrodestra
E un accordo elettorale nel centro sinistra no amici gli accordi elettorali sono una finzione di accordo politico che vanno denunciati come tali non c'è l'accordo di desistenza nel sistema maggioritario c'è la complicità politica di chi vuole governare con l'éscamotage
Del meccanismo degli accordi di desistenza l'ultima considerazione amico
Io sa che sono disciplinato ma perché con credo che il bipolarismo debba disciplinato e qui mi fermo Bertinotti grazie a questo
Cosa per Bertinotti questo perché sapeva fare non ci sarebbe arrivato perché Dino ci sarebbe già più le ci fosse non ci sarebbe mai stato si sarebbe nessuno dice bianche un po'Francia
E le elezioni sarebbero già stati invece c'è Dini e c'è tra l'altro anche la finanziaria prima delle elezioni Bertino
Buongiorno vi ringrazio per avermi invitato e di avermi così spesso evocato come presidente perché testamento perché non sempre benevolmente ma insomma
Io vorrei approfittare di questo vostro cortese invito per per dire proprio molto lealmente la mia
Come vedrete sono cose diciamo molto diverse da quelle che voi avete detto
Prendo direttamente questa questione perché diciamo mi pare inutile qualsiasi captatio benevolentiae insomma potrei indugiare sui terreni direttamente politici forse perché aveva il meglio perché qualche singolare assonanza si potrebbe determinare
Ma in realtà invece io credo che
Grazie io credo che
Siccome si è parlato di crisi della politica
E di un declino della politica e molti anche ieri ed oggi di voi hanno proposto il padre il problema della sua riprese io credo che questo diciamo appello al dover essere seppure generoso valga poco se non indaga le ragioni di questo declino
Una di queste ragioni una di queste ragioni riguarda diciamo la politica medesima quando la politica si fa autoreferenziale quando la politica di cui discute prevalentemente come si governa e non invece perché così governo e per fare che cosa è evidente che induce su di sé uno stesso elemento di crisi
Ma io invece voglio proporvi come ragione fondamentale di crisi meno lasciate dire così il vostro impianto politico-culturale e la proposta che voi qui avete pensato che ancora questa mattina con molta lucidità il vostro presidente ha proposto
Insomma se se fossi autorevole direi
Direi degasperiana mente
Che qui tutto mio stile tranne che la vostra personale cortesia ma siccome non sono così autorevole
Siccome non sono così autorevole
Non posso che scorra direttamente alla mia tesi allora ci si chiede l'Italia è al passo con l'Europa ma il problema che io vorrei proporvi e che l'Europa sta facendo passi sbagliati e pericolosi
E con essa l'Italia
Perché declina la politica perché c'è una crisi della politica voi avete fatto riferimento a dei processi di mondializzazione di globalizzazione dell'economia mondiale
Indubbiamente è vero
Faccio notare che si tratta di un processo di globalizzazione Corvino insegnato che riguarda le produzioni non i consumi
In questa condizione c'è un'assolutizzazione del paradigma della competitività competitività prende il posto di comando e guida le politiche economiche sociali e da chiunque vengono fatte istruzioni unità internazionali governi regionali governi locali
La politica economica corrente
è una politica mio monetarista
Quella corrente
Grosso modo influenza uti governi d'Europa
E direttamente indicata dagli accordi di Maastricht direttamente
Si discute dell'ingresso dell'Italia nello SME nella moneta unica faccio notare che quello che viene richiesto verso queste mega esibiamo tempo torniamo sulle vicende di questi giorni ma guardiamo il trenta diciamo medio quello che viene richiesto sono l'applicazione di due elementi
Il tre per cento del debito corrente sul prodotto interno lordo del sessanta per cento del debito complessivo su che costituiscono diciamo le carte di credito per operare questo ingresso la costruzione dell'intero costo capito della monito unica
E poco importante sapere se lo si può fare o non si può fare
Voi sapete m'insegnate che studi specializzati a cui la comunità europea si è rivolta hanno calcolato che per registrare questi risultati in Italia ci dovrebbe fare una delle due cose una doppia nelle aliquote fiscali o ridurre di un terzo la spesa pubblica neanche Pino ci ci riuscirebbe ma in ogni caso ma in ogni caso questo elemento viene indicato perché appunto prostituisce il telaio fondamentale di quella opposizione che qui Riello diciamo proponente
Più mercato
Vero un'intensificazione forte del mentore marchiato
E il la rinuncia del Pubblico
Che sia monetarista questa politica non c'è dubbio alcuno perché assolutizza questi parametri assolutizza non c'è insieme a questo di quanto si deve ridurre la disoccupazione in Europa
Oppure di quanta diresse la dinamica salariale oppure di quanto deve essere la protezione visto sociale questi obiettivi non ci sono non ci sono c'è soltanto l'assolutizzazione del partito
Un uomo colto intelligente e molto molto forte anche una sua disciplina come il commissario italiano Mario Monti da altro ieri al Parlamento europeo diceva io io capisco
Che il problema principale fosse quello dell'occupazione persino più grande di quello dell'inflazione
Tuttavia nel momento in cui sono chiamato a governare io non posso che fare valere la disciplina della convergenza fiscale del perseguimento dell'obiettivo del tre per cento santa pace
A questi questa politica spiega s'quando viene perseguita in maniera così pervasiva il declino della politica
Dini dura non perché malissimo lui e neanche perché il Presidente della Repubblica si impegna fortemente per la sua prosecuzione cose che esistono ma non so è questo il punto fondamentale
Il punto è voi valido date bene che forse siamo vicini alla formula di Laffite la fede come ricordate quel primo ministro di di di Dolea
Di Filippo dove anche che dopo la rivoluzione del Duilio disse dove in poi governano i banchieri e ma questo d'ora in poi dovevano i banchi e che può tornare d'attualità oggi infatti governa la Bundesbank in Italia attraverso anche il governo Dini e così lo sapete bene che così e determinato dal fatto che questa politica neo moneta hi-tech neocomunitari sta non è oggetto di contestazione e di alternativa alcuna
Ma ma equipollenti ripropongo
Io naturalmente adesso proporre in alternativa ma voi se volete discutiamo posso però poi a voi
Che questo elemento è quello che fa declinata la politica
Perché la politica è oggetto ed è oggetto autonomo e la politica della risponda ai tanti quesiti società e se accade come sta accadendo che l'economy il benessere dell'economia si separa dal benessere accetta mi sbaglio su questa considerazione
Io non sono liberale
Ma e è un liberale come come Dahrendorf che poi questa questione oppure e il presidente la fondazione
Agnelli e Pacini l'altro giorno che lei propone in termini diversi questa questione insistono facciale captatio benevolentiae no pongo un problema alla politica
è vero o no che il benessere dell'economia si sta discostandosi al benessere città ed è vero o no che sta nascendo dal cuore dell'Europa una grande questione di coesi di coesione sociale e di consenso sociale
Come si affronta questo problema
La politica certamente da un lato ma come si fa se non si modifica il rapporto tra l'economia e la società
Come si fa
Voi parlate di marcato
Io non ho nulla da insegnare a voi
Ho imparato anche per storia personale che non è bene quando uomini sinistra vogliono insegnare l'industriale a fare il loro mestiere quando i sindacalisti originali industriali quindi astengo da questo elemento anche perché non accetto che venga invece insegnato agli operai come devono fare gli operai
Ma
Ma qui in questa esperienza del Mezzogiorno
Ma vi pare che l'evocazione mercato mercato
Produca qualche risultato efficace
Ma mi sbaglio o il laccio che imprigiona l'imprenditorialità e la criminalità diffusa e organizzata mi sbaglio quello che penalizza mi sbaglio quello che penalizza le forze di imprenditorialità locale che non sono inferiori a quelle note vero
Perché a Reggio Calabria non può essere già Emilia
Sarà pure perché c'è un deficit di infrastrutture civili di obbligazioni vasta civile che non consente questo dispiegamento e cosa pensate di realizzare il superamento di questo gas sembra un progetto politico
Senza l'intervento Gand dalla politica poi possiamo discutere di tutti di tutte le inefficienze e e i disastri delle politiche precedenti ma io ripropongo il problema del rapporto tra la politica e l'economia e del rapporto tra l'economia e la società
E e vi propongo il tema che voi proseguendo semplicemente a indicare e capisco il punto di forza vostro
L'enfatizzazione del mercato
Che che la cui forza deriva dal malgoverno italiano precedente
E quindi la come dire la forza del mento il mercato
Si è giocato al fatto che il pubblico in Italia non funziona il larga misura è stato commotivo quindi avete una fossa impatto ma io non vi invito a ragionare come l'economista ai tempi lunghi perché so anch'io per i tempi lunghi siamo tutti morti di invito a ragionare dei tempi medi dei tempi medi
Dopo dove si pensa di andare in questa condizione ma parlo dell'Italia e parlo dell'Europa a inseguire chi ma gli Stati Uniti d'America l'altro ieri nelle loro camere
Decidono un ulteriore abbassamento dello stato sociale
Come loro mi insegnano lo stato sociale americano è incomparabilmente
A spesa inferiore degli Stati sotto sociali europee perché la civiltà europea appunto non solo all'incrocio l'illuminismo del cristianesimo degli al SISMI ma è anche il frutto di questa per usare un termine mio di questa lotta di classe che ha prodotto un compromesso cioè dinamico questa Europa
E quindi c'ha una uno stato sociale via espressione di questo compromesso risaliva americano eppure in quella condizione già diciamo favorevole secondo il paradigma della comunità competitività sfavorevole dal punto di vista l'asta civile cosa decide la Camera dei canali di ridurre ulteriormente la spesa pubblica
Con un ragionamento che ho finito che vi propongo che vi propongo perché l'assolutizzazione del paradigma li porta dice bisogna ridurre la spesa la spesa pubblica la spesa sociale gli Stati Uniti d'America perché perché aumentano i poveri non c'è paradosso e si capisco in questo schema siccome i poveri aumentano e la stesa tende inseguirà l'allargamento della nella povertà
La spesa così facendo si gonfia e viene considerata incompatibile aspetto la competitività di quel sistema di impresa rispetto poi giapponese dell'est ed è europea quindi viene tagliato e si dice allora bisogna svincolare la spesa dalla povertà
E ancora nulla al bilancio precedente cioè in termini tali da ridurre del venti per cento la spesa precedente e sei Pomes si allagano per giocarlo addirittura si aggiunge che nessuno potrà avere un sussidio di povertà talvolta cinque anni nella sua vita
No dopo sia giuste
Ma di pane io naturalmente ONU ho un'opinione che militando da questa parte nuove diciamo un'idea di politica economica come dire tendenzialmente alternative io io ma io propongo a voi
Pensate davvero che nel medio periodo
Una linea di inseguimento di questo genere in Italia e in Europa sia indicato di coniugarsi con la democrazia
Con la definizione di un assetto civile di questa Europa oppure invece a rischio l'implosione
Cosa vogliamo fare un'Europa dei tanti Bounce così
Cioè al posto della al posto del esperienza che pure in un contrasto nel mio ciclo maturo del fordismo del keynesismo ha giocato l'allargamento e la cittadinanza e un processo di inclusione di forze sociali forse politico se vogliamo fare
Un meccanismo crescente di esclusione
Di rotture di frantumazione così
Così si pensate di poter organizzare asceta ma io penso che così fosse fosse vi mettete un riparo da un'ipotesi grande trasformazione ma non dall'ipotesi delle rivolte e delle Alberione cioè dall'impossibilità di una convivenza civile
Allora cominciamo
Voglio tagliare l'applauso a Bertinotti per carità
Poche ore dopo Emma Marcegaglia vuol fare la domanda penso a tutti i giorni
Ma ad essere presunzione
Tra duro lettera
Non si sente sorrise allora dal novantadue ad oggi una imprenditori e lavoratori si è adottata una politica di concertazione di collaborazione che ha dato buoni risultati per il Paese
I lavoratori hanno fatto dei sacrifici gli imprenditori hanno fatto dei sacrifici entrambi hanno rinunciato a qualcosa per il bene del Paese
Io mi chiedo ma voi politici e qui metto dentro sia il centrodestra che il centrosinistra
Quando rinunciate a qualcosa quando rinunciate ai vostri meriti calcoli di convenienza o di calcoli elettorali per il bene del Paese per dare stabilità al Paese
Dal nostro punto di vista sono quattro le cose da fare primo una riforma elettorale l'ha detto Riello nella sua relazione secondo la prima e le privatizzazioni
Terzo andare in Europa ieri il professor Monti è stato molto chiaro bisogna accelerare e andare in Europa
Quarto fare una Finanziaria seria certa e non di stampo elettorale
Allora io dico in i problemi reali del Paese non sono linee vigili Pierluigi ineleggibilità di Berlusconi piuttosto che votare a maggio giugno i problemi reali del Paese sono inflazione il debito pubblico i tassi di interesse questi sono i propri
Noi siamo stanchi di sentirvi litigare siamo stanchi di vedere i vostri comportamenti reali diversi dagli slogan che dite qui o credito
Siete voi siete voi che dovete trovare un accordo siete voi che dovete trovare le regole e noi dobbiamo fare gli imprenditori io credo che tanti di noi lo facciano bene voi dovete governare il Paese allora io vi chiedo
Che cosa intendete fare concretamente sui quattro punti che ho citato per portare il Paese fuori da questo quadro grazie
D'Alema
Il re resta in attesa di una risposta sulla questione che a mio giudizio è un problema reale quella di prima si rifiuto diciamo l'idea che certo non è il principale problema del nostro Paese
Ma siccome si mette al cento e secondo me giustamente
Io non condivido l'opinione di Bertinotti pure
E cioè che l'esigenza
Di una riforma liberale del nostro sistema
Che mi sembra al centro dell'introduzione di
Il presidente Riello non sia una esigenza reale
E non possa essere un punto di incontro tra le ragioni di una sinistra democratica e le ragioni del mondo imprenditoriali
Ma proprio in quanto si mette al centro questo problema
Una riforma liberale un nuovo rapporto limpido trasparente fra la politica e l'economia
La questione del conflitto di interessi diventa un incrocio in Bleu Mantico di questo tema un per favore scusate la signora appunto detto che non è un problema io le sto rispondendo
Esattamente
Io condivido il giudizio secondo cui
Noi dobbiamo guardare in modo molto positivo
Al modo in cui in movimento sindacale
E un patto a cominciare dall'accordo sul costo del lavoro
Tra le grandi parti sociali acconsentito al Paese di superare
Sin qui con molti problemi ma senza naufragare
Uno dei passaggi più stretti più difficili della sua storia
Non credo che un patto di questo tipo si sarebbe potuto fare senza il sostegno che adesso ha dato una parte molto importante della sinistra politica
Cioè non c'è alcun dubbio che noi ci siamo fatti carico
Non con le parole con i fatti
Sostenendo la politica di rigore del governo Ciampi sostenendo nella legge finanziaria anche se non era il Governo a cui avevamo dato la nostra fiducia
Appoggiando il sindacato nella sua linea di responsabilità anche quando il sindacato ha dovuto fronteggiare gravi problemi di coesione di consenso sociale
Appoggiando la manovra finanziaria del governo Dini la riforma delle pensioni e cioè quelli fatti
Che hanno consentito di cominciare ad affrontare dico di fa ad invertire una tendenza dal punto di vista del crescita del peso del debito pubblico e del rischio di una bancarotta dello Stato io credo di poter dire con serenità non citando posizioni politiche ma atti scelte anche pesanti e rischiose perché avere un grande partito di sinistra diciamo
Votare la fiducia al governo Dini sulla manovra finanziaria è una scelta anche elettoralmente rischiosa credo che noi abbiamo in in in alcuni passaggi decisivi fatto il nostro dovere
Per affrontare l'emergenza finanziaria ed economica del Paese pagato dei prezzi corso dei rischi
Poterlo dire con serenità sulla base dei fatti che abbiamo alle spalle vorrei dire fare alcune altre considerazioni
A partire dal dall'interrogativo è stato pur
Io sono convinto e gli ho detto non è vero come dice Casini che annoia bolgia amore non generico buonismo ma non mi pare che questo sia so diciamo mi pare che questo sia il contenuto di quello che ho scritto che presente si sforza di presentare invece una proposta per il nostro Paese
Che è una proposta di profonda innovazione di riforma
Io penso che
Ci sono delle ragioni nella domanda di una riforma liberale
Ci sono delle ragioni che la sinistra deve cogliere noi abbiamo interesse noi e la parte della società che rappresentiamo
Ad un rapporto più trasparente tra la politica e l'economia ad un mercato finanziario che non sia ristretto asfittico in cui nato in parti come quello del nostro Paese
Noi abbiamo interesse a che i cittadini
Fondi pensione e piccoli risparmiatori siano protagonisti di un allargamento delle basi della nostra economia
Siano protagonisti di un capitalismo più democratico rispetto a quello che ha conosciuto il nostro Paese sino ad oggi
Penso che quando si dice che in questo Paese bisogna combattere una cultura la rendita
E incentivare invece l'innovazione il rischio la voglia di fare io credo che questo è un terreno sul quale la sinistra deve cimentarsi e può costruire un rapporto con una parte larga del mondo imprenditoriale del Paese
So bene quanto è ardua la sfida che abbiamo di fronte
So bene quanto è complesso
Diciamo lo sforzo di fare quadrare il cerchio
Tra le ragioni dello sviluppo dell'innovazione della competitività e le ragioni della coesione sociale della solidarietà che certamente non intendiamo abbandonare o considerare diciamo così una variabile dipendente dello sviluppo e proprio qui e il ruolo della politica
Ruolo della politica sta proprio nella capacità di cercare di governare
Questi elementi diversi ma che devono coesistere
Tra un Paese più moderno in grado di competere
Come sistema Paese
E non è soltanto la capacità competitiva che per molti aspetti c'è il sistema impresa e dei distretti industriali almeno in una parte del Paese paese più moderno ma anche un Paese capace di ricostruire le ragioni della sua coesione
Combattendo non lo stato sociale
Ma senza dubbio quelle forme degenerative assistenziali centenari che in gran parte lo stato sociale in una certa misura assunto nel nostro Paese perché anche una solidarietà più efficiente e che arrivi veramente ai ceti sociali più deboli è qualcosa da costruire attraverso un criterio di efficienza nella macchina pubblica quindi io mi fermo qui per dire
Io non credo che
Non credo che si possa parlare
Gli imprenditori nel sistema politico bipolare gli imprenditori non le associazioni associazioni sono luoghi ovviamente neutri
Ma i cittadini gli imprenditori debbono scegliere
E non credo che giovi alla logica del bipolarismo
ASS parlare della politica come i politici ognuno ha le sue responsabilità l'assurda storia le sue proposte
Il che comporta diciamo così la necessità della scelta verso il meglio verso il meno peggio ma della scelta la logica del confronto dei corpi diciamo così gli imprenditori contro i politici
è una logica che spesso ha nascosto questa sì diciamo poi alla fine il consociativismo
Il maggioritario comporta la capacità di individuare le differenze di misurarsi e di scegliere e anche questo è parte del salto di mentalità il paese delle coppie
Fini devo chiedere a tutti lo so che tu già uno di voi ha parlato quindi equità per carità però tutti sintetici se no non riusciamo a a rispondere a tutte le domande che provvigioni voglio fare
Sì
Gio
Ma io devo dire che
Prodi lo dico senza senza alcun ironia ogniqualvolta sento da parte della sinistra italiana come ha fatto anche in questo momento l'onorevole D'Alema ribadire che è indispensabile o comunque è necessario non ulteriormente l'udibile
Un tempo per la società italiani in cui si dia corso ad una grande riforma liberale
Nutro ecco perché lo dico senza alcuna ironia un profondo rispetto per ciò che la sinistra italiana va dicendo perché è innegabile che si tratta di una rivoluzione copernicana
Perché è vero che
Oggi in Italia occorre per entrare in Europa ciò che anche da questa tribune è stato detto dal presidente Riello vale a dire per andare a grandi linee uno Stato regolatore non gestore più mercato e meno privilegi o meno concessioni
Con formula felice meno statalismo più liberismo
Però è altrettanto vero almeno secondo noi
Che se oggi la società italiana avverte la necessità di avere lo Stato regolatore non gestore di essere meno stataliste più liberista
E proprio perché in Italia nel passato vi è stato un condizionamento di una sinistra
Che ha dato vita ad un'economia che non ha uguali in ogni altra parte del mondo vale a dire un'economia Centauro
Metà liberale e metà socialista ecco perché dico ho grande rispetto quando la sinistra italiana oggi prende atto che è necessaria una riforma liberale perché per troppi anni sono stati condizionati sì certo se se questo sicuramente le partecipazioni statali gli andranno fatte la democrazia cristiana e la sinistra nel mille novecento che cinquantanove ma retrogradi che ha fatto ieri anche perché io non parlo di Rivoluzione liberale
Come tu ben sai è la sinistra italiana non la tua che parla di rivoluzione liberale io mi limito ad osservare come sia l'Italia anche a questo paradosso
E non è una perché può apparirle o forse non sono stato felice nell'espressione una battuta ironica no la sinistra italiana dice serve una profonda riforma liberale la destra italiana dice serve perché in Italia c'è stato nel passato un condizionamento della sinistra troppo pesante nell'economia in particolar modo nell'economia quando il Presidente da Repubblica dell'epoca Cossiga diceva ci sono delle sacche di socialismo reale
Indubitabilmente poneva un problema innegabile
Quando negli anni scorsi si arrivava ad una economia pubblica
Che si occupava persino della produzione dei panettoni
Io credo che in Italia si pagasse il costo nelle politiche economiche del peso notevolissimo che aveva la cultura allora comunista la sinistra il socialismo reale ecco perché dico con grande rispetto una evoluzione
Copernicana un radicale mutamento di posizioni nel punto di partenza
Serve davvero una rivoluzione una riforma liberale anche per tentare di dare qualche risposta e per non lasciare del tutto privo di commenti da parte mia ciò che è stato detto dal presidente Riello è innegabile che occorre creare la condizione per un mercato in cui la libera concorrenza sia la regola
Ma siete davvero convinti
Che la politica
La politica che determina maggioranze e che quindi crea governi e quindi certa qual misura l'azione dello Stato
Intendiamoci bene possa essere del tutto messa ai margini io non credo
E cerco rapidissimamente dispiegare questo concetto
Il mercato va imboccato
Però poi occorre che la politica quindi l'azione dei governi quindi qualche modo le istituzioni
Non facciamo confusione tra pubblico istituzioni governo stato lo mettiamo tutto quanto in un identico calderone poi occorre che perché il mercato si realizzi vi sia da parte delle istituzioni un'azione che non può essere delegata al privato
Non mi riferisco ovviamente a ciò che è relativo alle situazioni deficitari italiane rispetto ad altre economie europee non mi riferisco ad esempio al fatto che in Italia occorra costi Tuttocuoio a costruirsi una borsa che non c'è abbiamo un mercato finanziario asfittico non mi riferisco al fatto che in Italia occorra creare quel capitalismo diffuso
Su cui tutte a parole convergono mi riferisco ad altri interventi che non possono che essere prerogativa del pubblico cioè dello Stato
E per non lasciare il dubbio quali
Perché parlo al Sud in una realtà imprenditoriale meridionale io vorrei capire come si può dar vita ad un mercato libero paritari
Anche ammesso che nel frattempo nasca una borsa di dimensione europea
Anche ammesso che nel frattempo vi sia un capitalismo non oligarchico familiare ma diffuso anche ammesso che vi sia una forte deregulation
Anche ammesso che finalmente vi sia una governabilità garantita da una legge elettorale miracolosa come è possibile che anche ammesso tutto ciò nel Sud nasca un mercato se preventivamente contemporaneamente dire quotidianamente da parte dello Stato non si adempie a doveri che non possono essere delegate i privati quali
Beh innanzitutto
Estirpare quel cancro che nel Meridione per l'imprenditoria meridionale è la criminalità ogni qualvolta io
Questo aspetto
Questo aspetto non lo sento in qualche modo mi preoccupo perché perché non
Non non voglio essere equivocato non perché tema chissà quali commistione ma perché secondo me in qualche circostanza l'analisi della realtà meridionale fatta unicamente con i parametri giustissimi
Di un mercato astratto poi si scontra con una realtà che conoscete e che rende impossibile qualsiasi politica d'investimento qualsiasi libera concorrenza qualsiasi creazione di produzione di attività
Il secondo aspetto è quello relativo alle infrastrutture e qui credo che vi sia davvero una convergenza notevolissima
Quando Bertinotti dice ma perché a Reggio Calabria non è Reggio Emilia
Certamente perché Reggio Emilia non ha una realtà quale quella che ci ha reso Calabria
Del condizionamento criminale in secondo luogo perché non ci sono le infrastrutture
E le infrastrutture non possono essere ipotizzate e in qualche modo programmate in qualche modo abbiate se non dall'azione in questo caso regolatrice dello Stato badate io non dico
Lo Stato faccia le ferrovie faccia glielo porti faccia gli acquedotti faccia i ponti
Ma non vorrei nemmeno che l'Apologia di un mercato in qualche modo astratto
Dimenticasse che se non c'è l'azione delle istituzioni quindi l'azione di un governo e quindi la presenza dello Stato per mettere in condizioni paritarie l'imprenditore meridionale rispetta l'imprenditore che opera al nord continuiamo a discutere in termini astratti salvo poi chiedersi perché tante discussioni anche tanti stanziamenti
Non determinano una crescita reale della capacità imprenditoriale che c'è nel Meridione
E poi in terzo luogo il problema del credito e questo è un aspetto che non può essere e l'uso e chi lo fa
O lo fa la Banca d'Italia ha ragione Bertinotti oppure lo fa il governo
E l'azione politica deve essere anche innanzitutto quella volta capire
Perché il sistema creditizio nel Meridione funzionava e funziona in modo del tutto diverso rispetto al modo con cui funziona nel nord Italia sapete meglio di me che il costo del denaro per voi è più alto rispetto ai vostri colleghi di Varese o di Brescia non c'è la condizione
Di un mercato paritaria
E poi ancora e son tutti i compiti della politica
La formazione della così detta forza lavoro termine che a me non piace ma non me ne viene in mente altro cioè la professionalità
Della manat Symantec oltre che degli operai
Ma vi siete mai chiesti perché se pensiamo ad una università privata
Come
Elemento come momento di professionalità di preparazione di capacità di capire quelli che sono i ritmi evolutivi della produzione quindi di essere in sintonia con la domanda del mercato beh pensiamo alla Bocconi
Non pensiamo ad una università che sta nel Meridione il compito di individuare anche nel Meridione dei momenti formativi capaci di mettere poi il mercato in condizione di competere è un compito politico
Ecco perché
Nel momento stesso in cui dico Riello ha detto cose giustissime dico anche attenti a non pensare che l'invocazione
Di ciò che in qualche modo è necessario indispensabile per creare mercato e concorrenza Possa poi prescindere
Da quella centralità della politica da cui son partito all'inizio e destra e sinistra i due poli
Si discutono litigano facciamo forse fin troppo ma sono tali perché abbiamo delle impostazioni diverse dalle quali poi discendono dei ragionamenti
Se non fossimo supposizioni diverse Rispetto credo anche a queste questioni beh non ci sarebbe alcuna necessità ma non si sarebbe la democrazia non si sarebbe nel dialogo nel rispetto non si sarebbe proprio la differenza
Non dimentichiamoci mai lo dico a me stesso
Che è pericolosa una politica che discute troppo di questioni astratte me ancor più pericolosa una politica marmellata
In cui dopo aver sentito a destra e sinistra ognuno di voi dice ma su che cosa erano divisi la data delle elezioni non è il motivo per cui siamo in
Contrapposizione quelle soltanto un momento tattico destinato a scomparire mi auguro quanto prima le ragioni dei due poli sono ragioni profondamente diverse sotto il profilo dei contenuti
Grazie
Un problema di Polonia
Tutti i responsabili domande abbiamo al pomeriggio cosa che non è certo auspicabile allora chiedo scusa a tutti i quattro non hanno risposta a questa domanda vi faccio rispondere a due a due alle domande successive mi pare la cosa migliore
Abbiamo
Se si paga abbiamo visto come vi siete attrezzati di fronte al referendum elettorale di qualche anno fa tutti avete caveat cavalcato avete promosso le riforme elettorali che poi hanno dato vita a un Parlamento che non ha avuto sostanzialmente quelle maggioranze che si auspicavano
Un Parlamento nel quale sin dall'inizio il senatore una situazione di stabilità e poi si è verificato con la fluttuazione maggioranza alla Camera che ha reso necessario entrare immediatamente in una grossa campagna elettorale
La le necessità però dei cittadini necessità dell'impresa necessita dell'economia non consentono di andare dietro ai tempi delle vostre campagne elettorali delle lunghe campagne elettorali ai tempi delle vostre esigenze
Di bottega probabilmente molti di noi qua dentro non si aspettano ha reso risposta su quando si voterà gli abbiamo posto delle domande ben precise
E tutti più o meno non avete dato delle risposte precise anzi e non avete dato delle risposte
Anche
Anche Legato presunte tali dei nostri colleghi tedeschi forse servono a richiamarvi alle necessità di far stare l'Italia nel nella Comunità europea e di passare italiane mercati ma non sembra che di questo nel rendere conto sembra che continuate a rinviare sì è vero Casini maggio giugno poco importa quando si vota ma da qui a maggio le imprese quante chiuderanno quanti ancora non troveranno occupazioni
Quanto si rinvierà la creazione infrastrutture necessarie al sud e quanto la risoluzione dei grossi problemi del credito che vengono da noi
Richiamati che voi riconoscete tutto questo sembra che venga superato esclusivamente in attesa di futuri impegni elettorali e forse ai futuri elenca impegni elettorali ne segue l'hanno ancora altri amministrativi europea eccetera
In una corsa Caro continua che non dà mai risposte all'impresa l'economia cittadini
E ancora
Chiude il più vicino possibile al metro
Vorrei invitare il presidente Riello ma anche il Presidente a vite a moltiplicare questi incontri
In modo tale che ci possiamo sì va bene
Io spero vero con questo non è chi vi vogliamo togliere la opportunità di avere il tempo necessario per lavorare
Perché altrimenti vero veramente diventa difficile i linguaggi e poi onestamente a me non piace perché qui dobbiamo ragionare questa sorta di atteggiamento da pubblico ministero lasciamoli fare i pubblici ministeri
Però per loro conto non sempre opere per cui ci sarebbe una politica ad accusare senza poi a un certo punto valutare i fatti come sono stati ore cerca di rispondere a domande poi farò una valutazione di tipo complessiva
Rispondo alla signora che ha detto che cosa avete fatto in questi anni
Mille novecentonovantadue la situazione economica del Paese era quella che era
I partiti che hanno sostenuto il governo Amato che ieri è stato vostro ospite hanno fatto una delle più grandi importanti operazioni di correzione economica finanziaria e che sia stata fatta in quegli anni
Che credo abbia riportato sotto controllo la lira con effetti vero che sono stati assolutamente positivi
Interventi sul piano anche delle istituzioni basti pensare che oggi c'è un sistema che credo funzioni che consolidi l'istituzione ma potrei continuare
L'elenco la situazione è continuata col governo Ciampi
Se accordi sono intervenuti tra la Confindustria e il sindacato si sono riprese le relazioni in un modo positivo le relazioni industriali anche perché c'è stato una polizia
Che ha favorito tutto questo non la politica non ha abdicato non è stata né sospese non è sospesa neppure oggi ha svolto il proprio ruolo
E voi alla politica peraltro state chiedendo quello che peraltro si sta facendo le privatizzazioni io vorrei ricordare che le previdenze azioni sono cominciate con un decreto del governo Amato che ha avuto peraltro un appoggio vero
Soprattutto da parte nostra allora sia la destra che la sinistra era un atteggiamento contrario sono andate avanti e si è determinato un processo che oggi in qualche maniera avvicina il paese loro quindi non è vero che la situazione sia rimasta per dir così fuori controllo o che le forze politiche hanno abdicato a svolgere un proprio ruolo se poi ci vuole assume un atteggiamento di tipo diverso
Però io naturalmente nel rispetto ovviamente la libertà di giudizio vorrei
Però se rapidamente sì l'aggiramento che però credo che gli interventi che hanno fatto sia Fini che D'Alema
E poi soprattutto quello di Bertinotti mentre parlava Bertinotti io mi sentivo come dire scendere in un bellissimo panorama o diciamo
Nel quale tutto era perfetto gli orologi come ci sono in certe favole ero poi uno si risveglia e si vede e vede che la realtà è completamente diverso
Naturalmente il suo discorso dovrebbe essere completamente modificato io vorrei dire caro Bertinotti una semplice osservazione
Tu dimentichi una sola cosa che il nostro è un Paese integrato in un sistema mondiale che il nostro Paese integrato in Europa dove ci sono certe regole
Il discorso dalla competitività che appartiene al discorso politico sul quale dobbiamo misurare non è come tu dici una sorta di affermazione di un individualismo esasperato è una forma di scambio di informazioni
è una delle classiche forme attraverso le quali avviene ero la regolamentazione e si valorizzano i fattori è un'accumulazione di risorse romane e quindi è un elemento fortissime importante dalla vitalità io non so quale modello ero ha in testa però hai dato una risposta ai sospetti di Casini Casini che è un po'come dire
Mi permetti Casini con qualche eccesso propagandistico DC stati tutti insieme ci sono le comprensioni Bertinotti ha detto che è stata su quindi non può stare insieme perché le io rispetto moltissimo la sua linea nel suo indirizzo però mi pare che con Bertinotti no voglio dire
Ma Bertinotti con Bertinotti noi abbiamo un solo punto di accordo che credo troverà concordi anche noi cioè che si tesse rispettata la fedeltà coniugale questa del pool
Davvero sul quale noi possiamo essere d'accordo non credo che ci siano altri punti
Ed elementi di intesa tra difficile poi dire che la politica del suo ruolo se se lo sa
Io avrei una risposta da dare affini
Fini si compiace della rivoluzione copernicana dalla sinistra io mi compiaccio dalla rivoluzione copernicana dalla destra perché anche quella peraltro non ho capito
Quali sono i soli che girano e quelli che e devono a un certo punto stare fissi del firmamento però il discorso
è molto complesso
Però e andrebbe portato avanti in maniera un poco più dialogante in questa sede non mi è consentito ma io credo che su di un punto lo dovremmo riprendere discorso quello che Riello che a me
La questione che sta a cuore che Riello ha proposto il patto per la solidarietà
E questo è un tema che andrebbe sviluppato perché intorno a questo argomento che le possiamo costruire Maniero organi che il nostro pensiero politico e le nostre risposte ai problemi del nostro tempo grazie
Buttiglione più
Il telegrafico così compatibilmente eccetera alla e ho parlato molto poco del primo turno immaginando una diversa disciplina dell'eloquio del politici e io vorrei dire a Artioli
Chi Almone esempio Buttiglione
Devo recuperare
Vorrei dire che no io credo di aver sempre dato risposte chiare ha domande oneste
E quello che cercherò di fare anche qui non se l'abbia a male se comincio
Dialogando con la società civile da Emma Marcegaglia è solo molto imbarazzato perché dire di non essere d'accordo con una ragazza così carina intelligente difficile oppure nei porti a dirlo
La riforma rosso riforma elettorale noi siamo in un guaio perché abbiamo cominciato dalle riforme elettorali invece che dalle riforme istituzionali perché con le con la legge elettorale noi eleggiamo della gente
Che deve avere un compito se non sappiamo che compito le diamo
Esempio qual è la funzione del Parlamento nel sistema che vogliamo costruire
è noi non possiamo scegliere quale il sistema elettorale migliore se noi andiamo come io desidero verso una repubblica elettorale presidenziale o meglio semipresidenziale
In qualche modo simile a quella francese allora va bene un sistema elettorale se noi vogliamo fare una repubblica
Con un parlamentare magari con l'esecutivo un po'rafforza rafforzato va bene un altro sistema elettorale credo che noi dobbiamo partire dal chiarire delle ipotesi di riforme istituzionali perché altrimenti un cambiamento di sistema elettorale
Può rendere difficile il funzionamento
Di un sistema politico ma non costruisce un nuovo sistema politico qual è la radice della nostra crisi il cambiamento di legge elettorale ha reso impossibile il funzionamento del vecchio sistema politico delle vecchie regole ma non ci ha dato regole nuove io
Sarei attento a toccare il sistema elettorale poi se tutti lo vogliono toccare tocchiamo l'oppure ma stiamo attenti l'ordine logico e quello apposto dobbiamo partire da una chiarezza sui temi della riforma istituzionale e li emergono le differenze tra le forze politiche perché non tutti vogliono la stessa cosa
Qualcuno vuole continuare nel vecchio sistema consociativo di una repubblica parlamentare tipica con qualche aggiustamento
Qualcuno vuole il passaggio ad un sistema presidenziale in cui l'esecutivo era il responsabile primariamente verso un presidente dalla Repubblica eletto al popolo per avere la garanzia di cinque anni di governo stabile
E questo e una differenza sulla quale dovrete votare
Le privatizzazioni io sono molto preoccupato delle privatizzazioni perché per fare bene le privatizzazioni in Italia bisognerebbe privatizzare le aziende private
Perché c'è una buona parte del sistema di azienda privato tra virgolette in Italia che poi tanto privato non è perché la nostra
Messa dello Stato banca e imprenditore che si confrontano poco con mercato perché aveva la commessa e aveva il credito della banche con quello costruiva le Ferrovie le corazzate e cresceva è nato un club
Un club di grandi impresa che poi ha trovato dopo la una serie di sviluppi il suo centro e dopo una legge bancaria
Discutibile il suo centro in una grande banca d'affari qual è il risultato
Che
Chi non fa parte dei clienti di quella grande banca d'affari è penalizzato perché tante medie aziende che avrebbero i numeri per diventare grandi grandi non diventano perché arriva il momento in cui per lanciare atti hai bisogno di sostegno ma quale banca d'affari nel mondo sostiene un potenziale concorrente del suo cliente nessuna non è un'accusa a quella grande banca d'affari è un'accusa ad un sistema che di grandi banche d'affari ne ha una sola perché in altri Paesi ce ne sono tre in Germania
Negli Stati Uniti ancora di più se non se non va bene una va bene l'altra allora la mia preoccupazione che si vada precostituendo attraverso
L'organizzazione del privato tra virgolette la possibilità di prendere in mano il meglio di quello che lo Stato ha da dare lasciando il peggio sulle spalle dello Stato stesso secondo la regola per cui se uno ha un miliardo di debiti è un disgraziato sino al mille miliardi di debiti
Come
Se a mille miliardi di debiti è una persona importante sino a dieci mila miliardi di debiti e il padrone di questo Paese
E qui c'è il tema dei poteri forti
Perché il problema italiani non sono i poteri forti e che i poteri forti in Italia sono deboli
Che ci sono cioè alcuni settori del nostro sistema che sono strutturalmente deboli e ogni tanto qualche architettura finanziaria pensa di risalenti organizzando in modo diverso un sistema di debolezze magari con l'intenzione prima o poi di far cancellare i debiti dalle banche o di farvi pagare dallo Stato e poi succede che il debito che del grande viene cancellato
E la banca dove prende i soldi che prende alzando i tassi d'interesse del piccolo e del Medio operatore e questo sarebbe grave
Se avvenisse ancora una volta nel nostro Paese
Ecco le mie preoccupazioni perché poi ci sono tanti modi di pagare i debiti c'è anche il modo di prendere un settore nuovo potenzialmente generatore di profitti e darlo sottocosto o regalarlo a in qualche azienda decotta perché perché in qualche modo si si ritiri su e qui c'è anche il problema del conflitto di interessi che è un problema gravissimo in Italia però attenti il conflitto d'interessi non è soltanto quando Berlusconi è contemporaneamente imprenditore e capo del governo perché quando un fratello sta in Commissione parlamentare
E l'altro fratello all'azienda e molto diverso
E senza parlare di fratelli
Uscendo dalla famiglia lo sappiamo tutti che ci sono cordate
Che mettono assieme imprenditori giornalisti e forze politiche che magari non sono fratelli ma agiscono come se fossero elementi nella stessa coalizione
Non esiste una connessione stretta di interessi fra un colosso dell'economia italiana un colosso
Molto solidale nelle sue politiche oserei dire un colosso cooperativo e una grande forza politica di questo Paese se operante in Emilia Romagna non incontrate
Queste connessioni interessi allora ci vuole una legge sul conflitto di interessi altro che ci vuole ma deve essere qualcosa di più approfondito
E di più attento e di più equo e di più giusto
Di quello che qualcuno che parla spesso di conflitto di interessi continuamente rilancia vogliamo parlarne una volta fate un convegno su conflitto di interessi e parliamone davvero in tutte le sue dimensioni
Buttiglione percorso netto
L'applauso davanti alla no
Ad una condizione io posso anche fermarmi che non mi si dica che non rispondo alle domande perché non ho altre domande le opere altre cose perché devo dire hai risposto venisse all'unica domanda che non era stata fatta quindi
L'onore a voi o no
E infatti
Sì infatti mi è sembrato di cogliere dell'intervento dell'onorevole Buttiglione un piccolo accenno alla vicenda recente vicenda il Super Gemina da questo punto di vista allora chiedo scusa magari vedevano sbagliato io l'ho colto
Da questo punto di vista noi giorno imprenditori ultimamente siamo stati abbastanza chiari perché ci siamo dichiarati più o meno contro questo tipo di concentrazione abbiamo sentito ultimamente che il problema non è Mediobanca ma è la creazione di più soggetti che offrono forme verbali da questo punto di vista veri bisogno di sapere ho cercato di leggere con attenzione gli atteggiamenti delle varie forze politiche su questo fatto alcuni giorni secondo me sono stati un po'tiepidi mi piacerebbe per esempio sentirlo ripetere dall'onorevole D'Alema o se sono favorevole Fini un poco la ricomposizione di questa vicenda chiedendo scusa eventualmente se possibile onorevole Bertinotti
Grazie no scusa orrendo cosa bere anche l'onorevole parliamo
Ringrazio peraltro lavoristiche ottenuto nel primo che cita per nome e cognome cioè Mediobanca che per tutto il convegno dall'inizio dal citato quell'unica banca insomma
In modo sempre analogico indiretto allora Fini e D'Alema
Non voglio rubare noi io condivido l'opinione che ha espresso orrore all'onorevole Buttiglione
Credo che si debba essere preoccupati per la concentrazione del potere finanziario nel nostro Paese
Questa preoccupazione deve spingere la politica ad aiutare attraverso un'appropriazione
Il formarsi di un mercato più aperto più competitivo nel quale agiscano Diversi poli finanziari
Nella specifiche quindi questa preoccupazione la condivido non so se c'è un problema di tiepidezza di Toni cosa si debba dire la persona che non cerca di stare con i toni normali diciamo
E
Non penso che la risposta a questo problema stia nel dire che Mediobanca è lì che si stanno minacciandola la libertà non credo che ci sia un disegno di minaccia della libertà nostro Paese
C'è una situazione nella quale la ristrettezza del pluralismo economico è un problema che la politica e il mondo economico si devono porre con serietà
Sulla vicenda specifica io non spettava a me io penso che c'è stata però anche una certa debolezza degli organi di controllo
E questo ripropone il tema della funzione delle autorità indipendente nel nostro sistema perché io mi domando se l'organo di controllo avesse dovuto in questo caso imporre un'offerta pubblica per una operazione di questa portata
Però certo questo non non non è un partito politico che posso imporre questo però certamente questo sollecita una riflessione seria sulla debolezza della delle autorità indipendenti che sono una condizione per il funzionamento di un mercato regolato e trasparente e nel nostro Paese purtroppo questa tradizione è una tradizione molto debole
Occorrono bastano poche pochissime parole
Il primo aspetto sicuramente anomalo rispetto ad altre operazioni analoghe che si sono registrati in Europa è che in Italia salvo forse coloro che hanno compiuto l'operazione medesima un po'tutti
Lo abbiamo ha preso dai giornali a cose fatte
Non credo che si debba
Scagliare l'anatema contro l'operazione di per sé a nessuno sfugge che concentrazioni sono indispensabili specie in un mercato che è un mercato a dimensioni sovranazionale
Come si può pensare di avere un polo chimico italiano competitivo con i colossi tedeschi o americani se non c'è una concentrazione tale da garantire un minimo di competizione
Però è altrettanto vero che in Italia le concentrazioni passano unicamente attraverso una banca d'affari su questo siamo tutti d'accordo problema non è capire se Cuccia è bravo non è bravo se amico nemico della democrazia secondo me è bravissimo
è certamente rispettoso di quelle che sono le regole che la democrazia si è data attraverso la legislazione ma compito della politica quindi compito del Parlamento espressione della democrazia e fare in modo che vi siano le condizioni affinché non sia l'unico come si può contestare questa realtà italiana anomala così come ha ragione questo D'Alema quando dice ma le autorità di controllo hanno fatto esattamente tutto ciò che dovevano fare
Credo che il problema sia anche se in Italia le autorità di controllo sono non sono indipendenti rispetto a quelle concentrazioni di potere legittimo che vengono a determinarsi nel momento in cui c'è come ha detto Amato ieri un capitalismo dinastico e oligarchico
E allora chi conosce i mercati chi conosce come funzionano le economie liberali mature sa che le ricette sono ricette da tempo indicate e anche nella relazione di rientro l'abbiamo ritrovate
La Borsa i fondi di investimento
Una politica volta a diffondere la proprietà e quindi quel capitalismo non oligarchico di cui si è parlato all'inizio ma ancora una volta tutto ciò
è evocato dagli imprenditori ma deve essere realizzato oltre che dalla dinamiche economiche del mercato dalle regole questo sì dalle leggi che il Parlamento deve fare
Grazie a Fini riusciamo a fare ultima domanda se dovrebbe essere avvertito sia Casini allora sarebbe ai diritti l'ultima domanda solo Bertinotti sì la mia risposta lavori dare su questo perché
Io non so finisse in un sistema moderno sarebbe giusto che i politici sapessero prima
Di operazioni di questo tipo o se non è giusto leggerlo dai giornali
Io debbo dire che sono un pochino in controtendenza rispetto ai Lai del mondo politico sull'operazione Super Gemina perché perché amici sarà un po'pesante la battuta ma mi sembra come quelli impotente che fa l'elogio della castità
Non ci siamo cioè non ci siamo il sistema politico italiano è fragile
Perché nel sistema Italia il sistema Italia è fragile e ogni aspetto da quello dal dibattito datato perché vedo Confalonieri che il mondo politico fa sulla televisione non ecco noi facciamo scusa noi facciamo
Tutto un dibattito sulla televisione profondamente superato dalle convulsioni tecnologica e di mercato in tutti i Paesi del mondo
Anche sotto il profilo delle privatizzazioni parliamo di privatizzazioni scusa ma tu sei rivolto questa domanda che cosa vogliamo ormai il dissenso ideologico è superato su questo
Tutti ti diranno vogliamo le privatizzazioni senza pubblicizzare le perdite privatizzare gli utili
Ma in realtà è un po'semplicistico perché in un mercato in cui investitori istituzionali non ve ne sono le privatizzazioni rischiano di essere funzionali a tante operazioni Super Gemina che verranno messi in essere nei prossimi mesi
Il politico grida allo scandalo no e politico deve cercare di capire perché questa realtà si produce nel mondo economico ed è un'altra faccia della medaglia della debolezza del sistema politico per cui
Debbo dire e terminò perché
Su questo credo che la chiarezza sia inversamente proporzionale alla a quello che si ha da dire
E questo è un po'un discorso che va fatto qui in questa sede anche per quanto riguarda lo stato assistenziale
Io ho condiviso le o lette attentamente e le relazioni di Riello però dico amici
Noi siamo in uno Stato assistenziale che distribuisce benefici a tutti e in questo modo finisce per non dare a chi ha bisogno davvero bisogna costruire uno Stato sociale moderno facciamo qualche esempio
L'operazione Olivetti come fu fatta dal ministro del lavoro Marini non può essere ripetuta perché questo sarebbe lesivo di quel mercato che voi fortemente grata è fortemente affermata in questa sede
Ecco esto e il cui esito e questo perché cerco sempre di essere moderato e non ha nulla a che fare con l'ingegner De Benedetti e con l'Olivetti che ha una difficoltà essendo in un mercato di frontiera in una condizione di debolezza sistemica
Però è un problema che va fermato se non vogliamo essere contraddittorie chiederà al sistema politico quello che a partire dal sistema economico nessuno dà l'ultima cosa Mezzogiorno io faccio una Giunta Fini
Lo faccio prima che parli Bertinotti per cui vado al Marcello ma lo facciamo spesso non basta quello che tu hai detto sul Mezzogiorno secondo me sul Mezzogiorno c'è il problema vero
Dopo quella famosa concertazione che tu hai evocato in modo positivo di affrontare un quinto punto che è quello della flessibilità salariale perché questo è ineludibile in un momento di questo tipo
Se vogliamo rimettere in moto il meccanismo
Di fiducia di investimento di potenzialità un mezzogiorno che è in una condizione che non può evidentemente continuare ad essere tale Leo lei l'Italia a due velocità in Europa non entra grazie
Ultimissima veloce telegrafica grazie scusa
Luigi avvertito
Onorevole ha posto delle questioni sicuramente condivisibili sul piano dei principi e dei valori della solidarietà dei valori umani eccetera
E poi ha detto dobbiamo guardare al futuro siamo tutti d'accordo però non dobbiamo dimenticarci troppo del passato cioè noi non non possiamo prescindere da dove l'Europa ma sono tutte nostro paese arriva nel nostro Paese abbiamo vissuto anni in cui è prevalso una cultura dell'assistenza nell'assistenzialismo dove poco molti diritti e pochi doveri dove la deresponsabilizzazione individuale ha portato anche alla deresponsabilizzazione collettiva ora io credo che il suo discorso in questo momento condivisibile ripetono i principi sia un attimo fuori stagione non stiamo vivendo degli altri problemi lei poi ha aggiunto che non si permette di giudicare l'operato degli imprenditori e non vuole che gli imprenditori giudicano l'operato degli occhi degli operai ma è voglio dire da questo punto di vista non ci troviamo tutti i giorni ad avere a che fare ancora con una cultura di de responsabilità individuale
Grazie
No io
Naturalmente accettiamo e di essere sottoposto al giudizio di di tutti i cittadini e quindi anche di una categoria sociale né questo dicevo che pure semplicemente non mi proponevo di insegnargli industriale fra il loro mestiere ma anzi di giudicare sì per esempio se uno mi chiede cosa pensa della politica industriale dell'Olivetti io dico che secondo me è stato e l'industriale cattiva
Spese per fa parte diciamo di un di un giudizio perché posso esprime
Che posso esprime perché secondo me la politica e l'Olivetti prese in questa politica sul terreno finanziario molto diciamo spregiudicata ma sul terreno della della ricerca della costruzione delle linee di prodotto
Secondo me è largamente discutibile e le conseguenze sono anche quelle che adesso rischiano di pagare i lavoratori qui non diciamo non mi sottraggo al giudizio e non mi sottraggo alla all'onere anche di fornirlo rispetto agli imprenditori ripeto
Semplicemente non mi pongo come chi insomma vuole insegnare a fare il proprio mestiere chi ha una competenza di sapere che io che io non ho
Le e pone una questione certamente di grandissima importanza perché il livello di corresponsabilizzazione di responsabilità individuale
In una comunità e quindi anche in una comunità economica sociale e del tutto è imprescindibile
Ma qui torna la questione
Per poterla fare ci vogliono delle motivazioni condivise il problema che che le che proponevo che proponevo loro e che queste motivazioni si stanno consumando almeno per parte consistente delle popolazioni lavorative di questa Europa
In qualche misura era più unità questa Europa quando viene attraversata da grandi contrasti politici e sociali cioè c'erano diciamo forti contrasti che riguardavano idea di società e anche il conflitto sociale di quanto lo sia adesso
Io non credo che non si possa vedere il rischio di implosione
Può anche essere che non ci siano grandi scontri organizzati e che c'era la mia parte per esempio non riesca approdo siccome una mattina ma tu alternativa di governo è certa
Può essere benissimo che i lavoratori dipendenti secondo me secondo me non ce la facciamo a fare valere lo giuste rivendicazioni quale che secondo me sono giuste
Ma queste cose non dovrebbe tranquillizzare perché se non si realizza su un altro piano un livello di consenso sociale
Queste tensioni che non si manifestano sui grandi aggregati politiche sociali si esprimono altrimenti si esprimono in termini di mancata partecipazione di disaffezione di rottura ma lei ha sentito Casini poco fa
Ha detto una le pare una soluzione plausibile
Quella di proporre le gabbie salariali la riduzione ulteriore dei salafita parte importante popolazione lavorative e lei sa benissimo e lei sa benissimo che in parte del mezzogiorno e non solo del Mezzogiorno in realtà la flessibilità salariale c'è e stiamo a strafottente qualche volta
Se ci sono condizioni davvero che anche leggono non voglio insegnare niente a nessuno ma dei principi di concorrenza agli imprenditori perché la condizione di lavoro nero non è un elemento che si ripercuote anche negativamente sulla crescita complessiva del mondo imprenditoriale
Perché la possibilità di coesione come naturale
Che esiste in i tantissimi settori non esiste allora cosa si vuol fare del del Mezzogiorno invece che intervenire con la CGIL
Su come si deve per combatterla che militari a fondo
Per fare un'operazione di grande bonifica territoriale
Per costruire le condizioni di infrastrutture sociali che determina una crescita di una città civile capace anche di attrarre impavido legalità si può esaminare cosa che cosa una concorrenzialità inseguendo la posso la voce di basso prezzo cioè si vuole fare del Mezzogiorno per esempio un'idea di intervento come poniamo vanificata cui si decentra l'apparato produttivo soltanto perché lì c'è una forza lavoro più basso penso ma questa soluzione
Quand'anche venisse perseguita non determinerebbe quella contraddizione ho finito drammatica che vive il Paese
La signora in apertura avanzato diciamo un rilievo sulla politica io
In qualche modo mi consentirete di sentirmi esonerato perché io non sono d'accordo su nessuno
Dei punti che la signora ha proposto come attiva non sono da penso che la concertazione del fatto che i danni attacca la manovra economica edilizia sta dannose che la controriforma delle pensioni peggio ancora per il proprio
Per la ha sottolineato una sorta sono andato io a questo punto
No non vi chiedo non vi chiedo di condividere la mia opinione ma il punto di analisi si questo Paese ha avuto una ripresa economica sappiamo da cosa è terminato
Un incremento significativo della produzione
A proposito anche gli osservatori stranieri un incremento di produttività
Tra i più alti dei paesi dei sistemi di pace nel mondo
Un incremento di produttività
è la prima volta nella storia della repubblica
Che avviene un incremento di produzione senza che venga minimamente intaccata la contraddizione tra nord e sud del Paese e anzi si aggrava
Che venga e a cosa la disoccupazione che anzi si conferma ed è la prima volta che un incremento di produttività
Non corrisponde una e distribuzione in favore salari stipendi pensioni per la prima volta naturalmente può essere piantato come un successo questo perché si dice vedete così la sua votazione della linea da un effetto stabile perché rende competitive le merci italiane e non importa infrazione da che spengono sotto i salari ma fino a quando
Ma fino però potete pensare davvero di continua una politica economica sulla compressione dei salari stipendi e pensioni e sulla disoccupazione che si stabilizza e sulla contraddizione tra nord e sud che si aumenti a secondo me non ci potete pensare anche voi Celia mente
Ed è per questa ragione che secondo me il confronto dovrebbe partire da qui
E non invece da un'attesa che secondo me
E anche un'illusione grazie comunque
Grazie anche
Vi propongo di prolungare questa plauso per ringraziare insieme salomonicamente tutti i partecipanti a questo nostro incontro
Ecco prego di rimanere al loro posto
Nel mentre do la parola al presidente del Senato Carlo Scognamiglio
Presidente Riello cari amici
Giovani imprenditori della Confindustria nel
Legge i documenti che avete preparato per organizzare questo vostro convegno sono stato colpito da tre frasi
Che ripeterò in ordine inverso
Sono le seguenti
La prima
La modernizzazione ci è imposta dall'Europa
Non è vero
L'Europa non ci impone proprio nulla l'Europa non ci impone di avere un sistema di prezzi stabili
Una moneta che non Perna continuamente di valore rispetto alle altre monete europee non ci impone di avere tassi di interesse
Accettabili per l'accumulazione del risparmio e per l'accumulazione di capitale che consentano di avere uno sviluppo anche dell'occupazione equilibrato non ci impone di avere una società moderna nella quale ci sia un pieno interscambio di cittadini fra ceti sociali fra livelli sociali e fra Paesi vinco l'Europa non ci impone nulla di tutto questo
Debbo fare atto di ammenda
E di costrizione per me e per i tanti altri che hanno usato questa tecnica
Nel cercare di persuadere e di superare le resistenze che si trovavano sul piano interno e cioè aveva detto questo lo dobbiamo fare dobbiamo mettere a posto i conti pubblici dobbiamo fare tante cose perché l'Europa ce lo impone ma non è vero
Abbiamo commesso in questo modo un grave errore
E alla fine lo stiamo pagando perché il tasso di europeismo nel nostro Paese
Sta diminuendo l'Europa non è vista come vorremmo che fosse vista come il grande traguardo della nostra generazione
Come il bene politico supremo al quale gli sforzi dei politici degli imprenditori degli intellettuali dovrebbero volgere ma viene vista come un qualche cosa che impone un qualche cosa
Che costa all'europea e questo è un errore che fa rettificato
Seconda affermazione
Occorre puntare alla modernizzazione del Paese
Certo intendo questa frase riferita al settore pubblico perché naturalmente
Che si mette in discussione la modernità del settore privato grazie a Dio non è questione la modernità del settore privato è assicurata da un fatto profondamente democratico che è il mercato
Dove il consenso sociale dei cittadini si esprime alle imprese attraverso la misura del sarto del saggio di profitto e dove il profitto
è la condizione per la sopravvivenza delle intese
Questo settore è inquadrato in un sistema di regole che funziona perfettamente ci sono naturalmente eccezioni adeguamenti da fare ma fondamentalmente il settore privato devi Comino mia non ha bisogno di essere modernizzato
Fondamentalmente ripeto almeno dal punto di vista delle regole è evidente che questa affermazione riferita al settore pubblico dell'economia e in questo caso sono perfettamente d'accordo
Terza affermazione
Occorre esprimere un modo che modo regioni per titoli che tra l'altro è molto bello
Dobbiamo fare un patto di cittadinanza per rifondare il Paese le due osservazioni che va be'per in precedenza mi portano a concludere che si intendesse fare riferimento in questo caso caso a un accordo che riguardi tutti ceti sociali produttori come si diceva una volta cioè gli imprenditori lavoratori ma perché noi pensionati eventuali intellettuale insomma il Paese nel suo complesso
Per modificare le regole del Paese quale parte modificare certamente per prima in quella che è peggio funziona cioè da parte del settore pubblico
E allora vengo a questo punto sul che fare perché questo è il senso dell'intervento che mi è stato richiesto mi si sta mi è stato detto ma insomma il mondo delle istituzioni che noi vogliamo riformare come si fa
A riformarlo e questo è un punto estremamente difficile perché il mondo dell'istituzione in realtà non è molto conosciuto dalla cultura imprenditoriale lo dico perché io provengo da una cultura imprenditoriale quindi lo so
Ma per cambiare qualche cosa occorre prima conoscere questo qualche cosa e soprattutto non ha vere ambizioni di cambiamenti epocali radicali infinite che
Grazie
Occorre conoscere in sostanza questi problemi
I mensile e in comincerei con questa considerazione ormai e quasi diventato un luogo comune dire che quelle in quanto è avvenuto in Italia a partire dal mille novecentonovantadue ad oggi è stata una rivoluzione democratica una soluzione cioè che si è svolta nell'ambito delle regole della convivenza civile
E che altro luogo comune da quando ci sono le carte costituzionali le rivoluzioni hanno termine quando si cambia la Costituzione è sempre stato così cioè quando si stabiliscono nuove regole che sono accettate sostanzialmente da tutti quindi dovremmo dire per tre estrapolazione dell'esperienza storica che abbiamo avuto da quando ci sono le costituzioni che la rivoluzione italiana sarà terminata avrà raggiunto il suo scopo quando la Costituzione sarà cambiato
Generalmente quando si apre un discorso di questo genere dobbiamo cambiare la costituzione e l'effetto è paralizzante perché ci domandiamo ma cambiare la Costituzione ma che cosa vuol dire
E in effetti si osserva questo fenomeno in modo molto chiaro quando di fronte a questo tema che viene posto chiarissimamente il dibattito degradare rapidissimamente verso alcune banalizzazioni del dibattito Jack quando votiamo quando dobbiamo votare attenzione signore politici attenzione giornalisti questa banalizzazione del del dibattito fa molto male alla democrazia
Perché
Porta stabilire lo ricordava in qualche intervento precedente alcuni dei colleghi che sono intervenuti porta a stabilire chi deve comandare non per che cosa attenzione signore politici
Attenzioni signori giornalisti ai cileni importa molto poco chi deve comandare importa molto perché cosa segneranno una delega i loro rappresentanti
Ma chi poi rivestirà questa bega sì su cognome con comincia piazzetta oppure comincia Pera
Generalmente viene considerata una questione irrilevante dunque la banalizzazione del dibattito sulla riforma italiana sulla riforma delle istituzioni attraverso il balletto
Non molto interessante devo dire che tutti abbiamo letto questo è stato il giornale sul fatto che si vota col Giorgio entrate è un pericolo
Un pericolo per la democrazia
Perché introduce nel sistema sintomi che sono già molto evidenti adesso adesso di antiparlamentarismo cioè
E la convinzione che il Parlamento non abbiamo altra funzione che è quella di fornire un giochetto che poi serve alimentare
Cronache più o meno precise da parte dei giornali allora quando si parla di riforma della Costituzione che cosa si intende ma ci sono alcuni punti della nostra Costituzione a quasi cinquant'anni come è noto è stata promulgata ed entrata in vigore all'inizio del mille novecentoquarantotto PD a quasi cinquanta si capisce a qualche ruga a qualche hanno che si vede bene ci sono alcuni punti della nostra Costituzione sui quali non è possibile trovare neanche una persona che sappia quello di cui sta parlando
Che possa dire no va bene così mi riferisco per esempio l'articolo ottantuno della Costituzione comma quarto quello che dice la stesa va rivelazioni spesa devono essere coperte da indicazioni sull'entrata
Questo articolo è sempre stato disatteso quasi sempre disatteso nel senso che si riteneva che l'indicazione sulla copertura fosse sufficiente nella aumento del debito allora c'è qualcuno in Italia che può sostenere che la formulazione di questo articolo va bene così
Che non è meglio per un verso abolire la formula della copertura dire Parlamento sovrano fa quello che vuole poi ne risponde ai cittadini cos'è questa storia oppure dire copertura sì ma che cosa si intende per copertura
Articolo settantasette della Costituzione quello che prevede la possibilità per il governo di fare decreti legge
Ma non c'è una sola persona che conosca questo problema che sia disposta a sostenere questo va bene
Le abbiamo al Senato cinquanta decreti legge che sono giacenti alcuni dei quali sono stati rinnovati dodici volte sono a tutti gli effetti leggi dello Stato ma non sono mai state approvate dal Parlamento
Il decreto legge non viene più utilizzato per le ragioni previste dalla Costituzione casi eccezionali di necessità e urgenza
Badili mezzi usato come forma di segnalazione di attenzione di richiamo dell'attenzione da parte del governo al Parlamento che si dice questo è talmente importante che te lo do per decreto
Però quando i decreti non riescono a essere convertiti e si accumula questo è un modo di delegificare
Io non voglio dire che il governo non deve avere facoltà legislative di Rho che invece ritengo esattamente il contrario ma però voglio dire quanto meno la facoltà del Parlamento di atti di controllare l'attività del del
Legittime del governo ci dovrebbe essere
Ancora l'articolo sessantacinque sessantasei della Costituzione che prevedono le incompatibilità all'elezione di membri del Parlamento sono norme che si riferiscono a un sistema assolutamente Arcari tate per vedere rete che e e quasi assurdo limitare questa incompatibilità a quelle categorie problema dei conflitti di interesse tra gli eletti in Parlamento non è materia che certamente andrebbe rivista dopo cinquant'anni dalla sua codificazione della carta costituzionale del quarantotto
L'articolo sessantadue l'introduzione delle sessioni parlamentari il modo di lavorare al nostro Parlamento per un imprenditore per imprenditori come voi vi confesso è assolutamente disastroso pudica lavorare tre giorni alla settimana in pratiche tutte le settimane
Dell'anno salvo una breve interruzione d'agosto un
Un criterio che Nizza attivo del lavoro di cui l'imprenditore giustamente dove provare orrore noi dovremmo ma questo dipende da un articolo della nostra Costituzione non lo possiamo cambiare se non cambiamo queste
Dobbiamo rifare introdurre è una proposta totalmente lo deciderà il Parlamento non lo deve non la devo iscrivere io da solo questo articolo ma l'articolo sessantadue dovere a mille zio prevedere le sessioni parlamentari come nella maggior parte dei parlamenti che consentono un accordo molto più efficace tra lavoro del Parlamento e la prova del governo
Altri punti sui quali nessuna persona che conosca così poco e mi può dire no non è così certo sulle signor soluzioni avremo pro opinioni diverse sicuramente ma sulla constatazione del fatto che questi sono
Elementi istituzionali che porto la l'obsolescenza del o nessuna persona che abbia conoscenza di questi problemi ripeto può
Porsi su una posizione diversa
L'articolo settantuno che prevede l'iniziativa di legge parlamentare a mio giudizio andrebbe disciplinato in modo diverso
L'articolo settantadue che porta a una forte appesantimento dei processi legislativi nell'ambito della Camera e del Senato
Andrebbe sentito il procedimenti gli utili sono troppo lunghi rossi e questo determina l'accumularsi di legislazione cioè l'introduzione ma è una proposta non è mia la poltrona ci sono proposte di costituzione costituzionalisti come noto questo non è il mio mestiere
L'introduzione del voto bloccato alla francese cioè dell'impossibilità da parte del Parlamento al di là di limitate emendamenti presentati lì con l'accordo di modificare il testo di legge che viene presentato questo accelererebbe moltissimo la posizione legislative
L'articolo settantasette che riguarda la
In emendabilità settantasei vi chiedo scusa che riguarda la delega legislativa noi abbiamo una quantità incredibile di materie su cui il Parlamento legifera ma si tratta in realtà di atti amministrativi
è un'assoluta generazione della attività legislativa di queste si dovrebbe fare riserva regolamentare affidare all'amministrazione al Governo la disciplina di queste cose il Parlamento non c'entra con gli atti amministrativi
Questa è una pessima abitudine che ha preso il Parlamento nel Periodo appunto quel consociativismo
E ancora
Potrei veramente continuare a lungo io non ho la pretesa di indicare tutte le modifiche
Di limitata portata ma che possono essere fatte dalla nostra costituzione ma solo di indicarne alcune la sezione prima del Titolo terzo della nostra Costituzione che riguarda il Consiglio dei ministri
La introduzione di una maggiore autonomia della Presidenza del Consiglio rispetto ai partiti quindi era ancora rispetto al Parlamento
L'introduzione del principio della sfiducia costruttiva
Principio del quale si è ampiamente parlato senza il quale non sarebbe caduto il governo Berlusconi prima che il Parlamento trovasse
Un accordo sulla sua sostituzione senza il quale non cadrebbe il governo Dini senza che il Parlamento prima si esprimesse sulla sua sostituzione
Sono questi i due aspetti che sono appena stati sfiorati dalla legge quattrocento sul riordinamento della presidenza del Consiglio del mille novecentottantotto ma e una legge ordinaria questi aspetti sono ancora aspetti costituzionali
Poi si apre il grande punto
Il cui molti inconsapevolmente parlano che la sezione seconda
Del titolo terzo della Costituzione che riguarda la pubblica amministrazione
Ora quando parliamo di privatizzazione finora parliamo di un settore estremamente limitato di predazione impresa e che erano di proprietà pubblica e devono diventare di proprietà privata questo è il concetto di per reazione italiano ma la vera privatizzazione parte che queste cose si devono fare senz'altro la decapitazione si avrà quando segue li ricordi la il riordinamento la riorganizzazione della funzione pubblica
Privatizzando cioè non più attribuendolo stato alcune funzioni pubbliche che lo Stato non deve temere questo il concetto è vero di privatizzazione ma questo senza la revisione delle norme che definiscono le regole per la pubblica amministrazione norme costituzionali non può essere fatto queste norme devono essere modificate non sono compiti estremamente complicato e le nostre procedure di revisione costituzionale possono portarci in tempi ragionevolmente brevi a e introdurre nel nostro ordinamento non novità elettorali acqua per carità io non sono affatto contrario ma non sono quelle le regole
La cui mancanza ha impedito che l'introduzione di una nuova regola elettorale quella del maggioritario portasse al risultato che tutti noi avevamo
Auspicato cioè portasse il risultato di avere governi e legislature stabili no non sono queste lei
Gli aspetti vorrei ancora soffermarmi su un punto che appena stato citato nel dibattito il problema del bicameralismo
Credo che i tempi ormai siano molto stretti rinvierò questo esame alla prossima occasione sarò felicissimo se il vostro che lezioni vocale invitarmi a porre mio punto di vista sul problema del bicameralismo ma mi limiterò
A dire che
Molta precauzione molta cautela va usata in questa materia perché la nostra non è una democrazia parlamentare antica l'amore verso il Parlamento in Italia non è quello che c'è in Inghilterra da secoli la nostra democrazia parlamentare è una democrazia giovane questi sono valori che vanno preservati perché sono le regole che impediscono lo scatenarsi della violenza
Ma soprattutto non c'è un amore e un interesse verso le istituzioni e verrebbe di dire da parte dei cittadini verso le istituzioni verrebbe di dire ma non c'è neppure l'amore delle istituzioni verso i cittadini
Che caratterizza le antiche democrazie e che rappresenta un punto di riferimento del nostro pensare allo Stato tuttavia non voglio chiudere con questa considerazione che ha una pena di tristezza perché il ricordo di una luce che viene nel nostro Paese da molto lontano è una descrizione dei rapporti una descrizione di tantissimi anni fa poi lo capirete
Dei rapporti tra cittadini e istituzioni qui si parla solo del Senato capiente presto perché non della Camera come sarebbe anche giusto ma vi leggo la citazione
Questa credetemi della sulla via della reputazione
E il prestigio e dello nove
Ottenere la stima e l'apprezzamento dei cittadini onesti e saggi
Conoscere la Costituzione ripeto conoscere la costituzione dello Stato
Opera sapienti Sima dei nostri antenati i quali non sopportando la tirannia
Crearono governi periodici ma con poteri inferiori al Senato che è il Senato si capisce un Consiglio permanente posto ai vertici dello Stato
Eletto da tutto il popolo e aperto a tutti i cittadini operosi ed onesta
Il Senato fu istituito a cui idea e difesa e a tutela della Repubblica
Si volle che i governi si valessero della sua autorità e forse uno o quasi agli ordini di questo supremo consiglio
Ma si volle anche che il Senato conferissero prestigio alle altre rappresentanze popolari e assicurasse anzi accrescesse la libertà e i diritti del popolo
Il testo e la Pro Sestio l'Autore e Marco Tullio Cicerone la produzione Emilia grazie
Grazie invito il presidente di Confindustria Luigi Abete
Chi di voi frequenta
Con assiduità
E spero anche con pacatezza
Questi incontri dei giovani imprenditori
Sa che io spesso la tentazione di commuovermi
Quando parlo di cose che mi stanno a cuore
Cerchiamo di non commuovermi quando
Ricordo a me e a voi che l'ultima volta che parla un convegno dei giovani imprenditori come esponente di Confindustria
Grazie
Avete altre occasioni come imprenditori non come giovani imprenditori
Dimostrare apprezzamento per il lavoro della presidenza non solo vi ovviamente di questi quattro anni all'assise di Rimini alla fine di ottobre nei prossimi ma nel prossimo
Convegno biennale il Centro studi e soprattutto nell'assemblea di Confindustria del maggio novantasei quando chiameremo questo incarico un altro collega rispettando una regola che noi rispettiamo dal mille novecentosettanta
Che ogni quattro anni cambiamo la classe dirigente di questa organizzazione
Però sono commosso dato che ogni volta che mi commuovo ad un applauso
Video Farneti applausi farà la fine se siete d'accordo e farlo anche bello lungo siano date un dissenso alla fine ma facciamo un patto
Da adesso fino alla fine del mio intervento non approviamo più e possibilmente non fischia se c'è qualcosa su cui non siamo d'accordo
Perché vedo anche qualcosa su cui non siamo d'accordo per lo meno non sono d'accordo con alcuni di voi o con alcuni messaggi che ho percepito da questa impressione
Io penso che l'esperienza di un presidente di Confindustria che viene dai giovani
Dovettero essere quella di dire sempre quello che pensa
Anche quando questo lo può fare interpretare in modo diverso da come noi vorremmo che fosse comodo in quel momento
E lo vedico innanzitutto che non ho gradito
I fischi gli schiamazzi stamattina
Io non so se sono stati momenti di impeto
Tra colleghi o partecipazione appassionata di persone che casualmente si trovano in questa sala
Nell'uno e nell'altro caso nel primo caso a nome dei colleghi nel secondo caso a nome dell'organizzazione io chiedo scusa a tutti impegni chissà
Ai signori che ci hanno dato il tempo della loro presenza
Perché se lo vogliamo
Chiedere agli altri coerenza di comportamento noi dobbiamo offrire coerenza di comportamento
è inammissibile
è inammissibile
Questo spettacolo ristabilire
Così come
Nei
Mi scuserà il direttore dell'agenzia Asca di cui io sono l'azionista di maggioranza e quindi parlo faccio un inciso a titolo personale non ho condiviso il titolo del suo lancio
Fischi a D'Alema Abete sarà ampia io ho prescritto leggendo il testo del suo di quello che è scritto Luino detto io fischi
Punto Abete si allontana indignato perché questo è quello che ho detto perché era un problema di rapporti con i signori che hanno idee diverse uguali alle nostre ma che stavano qui per poter parlare liberamente
Ricordiamocelo ricordiamocelo perché questo fa parte della cultura dalla modernizzazione
Ricordiamocelo perché voi rimanete in Confindustria corresponsabilità di ceto dirigente
Mentre io dal maggio del novantasei sono un ex presidente di Confindustria avrò il tempo grazie al cielo di ritornare prepotentemente in fabbrica e sottolineo il prepotentemente e avrò la possibilità anche di distintivo di consentire caso per caso perché non intendo fare l'ex presidente di Confindustria ma intendo fare libero cittadino un imprenditore medio piccolo che cerca di fare dignitosamente il proprio mestiere e un uomo che quando parla prima pensa a quello che dice
E allora
Io debbo
Dopo essermi scusato dire
A livello che è stato bravo organizzare questo convegno e anche il
Il lo slogan man mano quali mercati è importante perché ricordo che i problemi
Della competizione nell'economia che abbiamo in conto affrontato ieri e i problemi della competizione nella politica che abbiamo affrontato oggi o avremmo dovuto affrontare
Sono stati al centro dell'azione di Confindustria ben prima della mia presidenza
A metà degli anni ottanta abbiamo cominciato a lottare per le privatizzazioni che significavano più competizione nell'economia
Alla fine degli anni ottanta abbiamo ci siamo impegnati per ampliare la competizione nella politica facendo un attività forte e trasparente per i referendum elettorali
Attenzione cari amici alla questione tempo
Perché la questione tempo è non è una variabile dipendente
Quando abbiamo fatto queste cose c'era la Prima Repubblica cosiddetta e c'è uno dei veri poteri forti quelli politici dell'epoca
Attenzione noi ci siamo mossi in questa direzione Cetto
Da parte di alcuni con maggiore entusiasmo da parte di altri con Baggio che pacatezza da parte di altri facendosi trascinare ma sostanzialmente nessuno si è opposto al nostro interno a questo processo di modernizzazione perché il mondo dell'impresa
Capiva perfettamente che cambiando il contesto esterno doveva cambiare l'Italia e dove cerca di migliorare anch'essa quindi io non ritorno alle citazioni che vengono l'attuale in questo senso chi di voi Mimì Barberio altri sono tanti amici li hanno fatti John ripetitori con me si ricorderanno che la prima iniziativa pubblica abbiamo fatto come giovani imprenditori nel mille novecentosettantotto
è stata il venti e il ventuno ottobre a Firenze dove abbiamo incontrato giovani imprenditori di Europa abbiamo parlato dell'Antitrust
Certo Lovano ramo la stampa che abbiamo oggi qualche giornale economico diverso dal Sole ventiquattro Ore e ci ha dato qualche titolo di mezza pagina gli altri non ce ne sono neanche accorti
Così come ricordo per l'impegno di molti dei colleghi di questa organizzazione
Che quando a dicembre ottantotto
Il presidente Pininfarina il sottoscritto hanno presentato il primo documento l'hanno presentato su due sul fisco
Un fisco più equo cantato lo sviluppo ricordo ancora il quindici dicembre del mille novecentottantotto la faccia attonita di molti anche di alcuni giornalisti quando noi abbiamo detto che bisognava riequilibrare la politica fiscale tra rendita profitto e lavoro
Perché in questo Paese dirà anti ce ne sono molti di più di quelli che voi immaginate come io ho ricordato nella mia relazione all'assemblea di Confindustria ultima ricordando che la rendita finanziaria
La rendita monopolista la vendita assistenziale la vendita burocratica la rendita è unto logica cioè di quelli che ci stanno contro quelli che ancora non ci stanno
E allora facciamo tutti un po'di esame di coscienza quando parliamo di queste cose proprio perché è importante molto bene
Ha fatto Viello con all'ordine del giorno per capire cosa possiamo fare anche noi per migliorare la nostra quota di modernizzazione per fare valore aggiunto per la società e per il Paese
Io penso che la relazione di Riello abbia concerti fortemente condivisibili
Ne così come l'intervento di ieri del professor Amato è stato ampiamente condivisibile nell'analisi storica e sociologica
Glielo ha dato degli obiettivi gli ha organizzato gli anni presi
Li ha esposti al vostra riflessione Amato ci ha detto perché ci siamo trovati in questa situazione
Ho apprezzato in modo particolare il concetto
Che Riello ha ricordato sulla società policentrica la società in cui i partiti sono una parte importante ma non sono tutto il pluralismo dei partiti il policentrismo delle forze sociali da noi un diritto dovere di parlare di partecipare avendo l'accortezza di non stare
Nel campo degli altri ma avendo l'orgoglio di rappresentare i nostri denti in quanto imprenditori
Così come ho apprezzato tutta una serie di altre
Riflessioni che ha fatto sanno debbo dire compagno affermazioni un po'dogmatiche io personalmente l'avrei evita ad esempio quella che dice
Che il mercato in Italia non c'è
L'ha detto prima il presidente Scognamiglio con un
Angolazione diversa perché lui è il rappresentante dell'istituzione Senato e quindi inevitabilmente deve essere puntuale e preciso nel messaggio
Se come voi stessi dite il mercato al processo e non si può dire che il mercato c'è o non c'è si può dire ce n'è troppo poche ce n'è troppo poco non si può dire che non c'è perché non è processo
Se il mercato non ci fosse quanti di voi quanti Dinoi la mattina devono fare i conti con la competizione internazionale o con
La quadratura dei conti tra le entrate e le uscite vuol dire che hanno sbagliato mestieri avrebbero dovuto semplicemente fare un altro mestiere
Se il mercato non ci fosse
E non si fosse sviluppato soprattutto dal novantadue ad oggi in modo che precipuo ma ci avremmo caro Bertinotti l'inflazione al venti per cento adesso perché il motivo vero per cui l'inflazione non è partita che ha funzionato meglio il mercato in Italia ci sono liberale le condizioni dalla domanda e l'offerta è quando si liberano le conduce lo manda dall'offerta
Si fa una politica di efficienza e si tutela tramite questa strada anche i ceti più deboli per cui la società liberale che persegue questo obiettivo persegue l'obiettivo di tutelare anche i ceti più deboli in quanto storicamente oggi non si dimostra un'alternativa per raggiungere questo obiettivo
Certo poi bisogna praticabile qua bisogna controllarle le cose ma questo fa parte evidentemente della responsabilità dichiara la gestione quindi quella frase la veneta
In modo diverso avrei detto che il mercato è ancora troppo ridotto nel pubblico
Nel sistema finanziario
Avrei detto
Che il mercato
è un po'come quel bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto
Si può vedere da una parte o dall'altra secondo di un ottimista o pessimista in questo contesto evita voi resto vi aspetteresti un'affermazione per cui io dovrei dire che mezzo pieno no dico che mezzo vuoto
Perché mentre nego
Il fatto che noi non siamo in un'economia di mercato mette in evidenza non lo stesso momento i limiti della nostra azione di processo in questo momento
E lo faccio perché penso che sia l'interesse di tutti come ho detto prima e l'interesse delle imprese che vogliono crescere competendo e non difendendosi dal mercato per usare una terminologia che gli USA il professor Amato
Io direi che quindi posso cercare di utilizzare gli obiettivi che ci ha dato ieri perché condivisa al di là di queste accezioni lessicali l'analisi storica fatta amato e che in gran parte condivido lui ovviamente poi ha sorvolato su alcuni periodi storici ma questo voglio dire fa parte evidentemente dalla soggettività e individuale
E poi invece cerca di fare i sette sul problema vero che se mi consentite in queste due giornate ancora riuscito in modo organico
Quelle che sono le cause di questa situazione se il mercato e mezzo vuoto non è mezzo pieno perché e mezzo vuoto se il processo è mezzo vuoto perché
Semplicemente perché ci sono i cattivi perché ci sono i poteri forti perché ci sono i poteri deboli oppure c'è un motivo ci sono motivi strutturali
Più forti che vanno al di là della capacità di risposta che noi finora siamo stati in grado di offrire noi imprenditori noi cittadini noi sistema economico e sociale
Ecco io penso che se noi facciamo questa riflessione sulle soluzioni
Dobbiamo possiamo dare un contributo ulteriore a questo
A questo convegno questo seminario se poi si accettano le regole del mercato le regole mercato
Bisogna condividerlo o meno le regole che in quel momento esistono fanno il mercato naziste un mercato teorico se il mercato un processo il mercato e le regole di oggi se le regole non vanno bene bisogna cambiarle se le regole ci sono bisogna soltanto applicato
Se operazioni di concentrazione
Grandi o piccole che esse siano hanno rispettato le regole non devono essere usate comunali per questa mitologia antindustriali
Se queste operazioni non hanno hanno contravvenuto alle regole vanno indicati i motivi e le condizioni nelle quali non ha hanno contravvenuto alle regole a me tutto questo modo io no no non conosco il signor Cuccia
Le battute lo fate gradi Predatore passato le sapere solo pubblica e quindi voglio dire stanno nella storia di questa organizzazione dei giovani imprenditori le mie posizioni personali sommario piccolo imprenditore
E tutti voi sapete che ho fatto liberamente perché non ho chiesto niente a nessuno di questi quattro anni ma voi dovete avere il coraggio di dire se l'operazione è corretto non è corretta
Se povertà non dovette battere le mani quando si parla dei grandi
Se non è corretta dovete dire che quell'operazione non è coperta e dovete dire perché non è corretta e dove deresponsabilizzare i soggetti e questo lo devono fare tutti ma in primis dobbiamo farlo noi perché noi siamo
I protagonisti del mercato che vorremmo del mercato del mercato che quello che fosse migliore
Allora se esiste una regola in questo Paese
E dice che se essi Paloma o meglio si fa l'OPA quando un'azienda controllata azienda per garantire l'equilibrio del vantaggio economico a tutti gli azionisti piccoli e grandi
E se invece quando si fa una fusione proprio chiedo c'ha il diritto di accesso per cui chi non vuole stare a quell'operazione può andarsene
E di prendere i soldi del valore del momento se la regola rispettata che l'operazione sia da un miliardo o da cento miliardi o da mille miliardi è del tutto indifferente rispetto al mercato
Dove la politica deve conoscerla dai giornali perché servono a processo nei giornali vuol dire che non c'è Natale
E se il mercato non c'è bisogna dire dove è stato fatto questo
Cosa che nel caso di specie al momento di acqua non ho sentito in modo puntuale da nessuno
Quindi l'ho chiamato anch'io con nome e cognome cavo
Moderatore questo problema perché non avevo problemi a chiamarlo con nome e cognome di perché questo non significa che non dobbiamo accettare questa situazione Sider dobbiamo risolvere questa situazione utilizzando le strade dritta e non le strade oblique
Io penso che in questo Paese ogni volta che si fa un'operazione di più di mille miliardi nato un affare di Stato
Allora se la fine è stato il fatto a danno dei soldi dello Stato io capisco condivido applaudo tutto quello ma se qualche volta viene fatta rispettando regole non utilizzando i soldi dello Stato
Cerchiamo di capire la differenza
Certo i problemi del mercato finanziario di tali Sisto che ci sia un solo potere finanziario forte un dato oggettivo nessuno lo nega che sarebbe opportuno che ce ne fosse dei più è ovvio tutti lo dicono
Che questa è una condizione obbligata se vogliamo crescere è inevitabile tutti voi lo vogliamo però dimentichiamoci ricordiamoci anche i numeri
In Italia io ho fatto dei rapporti che vi vi ricordo il rapporto tra titoli di Stato e capitalizzazione di Borsa al trentuno dicembre novantaquattro in miliardi di dollari e che i titoli di Stato
Erano mille duecento miliardi di dollari la capitalizzazione di Borsa centottantuno quindi c'erano sette lire che andavano in obbligazioni pubbliche una lira che andava in Borsa
In Francia questo rapporto è di uno a uno in Germania di due a uno in Gran Bretagna è di uno a due
In USA negli Stati Uniti è di uno a uno e mezzo questi sono i motivi sostanziali per cui non ci stanno a Capitalia insieme ad altri
Perché sebbene oggi è questa situazione lo dobbiamo pagare cinque punti più di tasso di interesse reale rispetto ai tedeschi non c'è nessun'azienda produttiva per quanto innovativa capace che riesce a dare nel medio termine questo elemento
A meno di Benso capita di innovazione speciale ma il mercato come le società non è fatta degli eroi ma fatta degli imprenditori romani
E non ce lo dimentichiamo questo quando facciamo quando facciamo la riforma delle pensioni quando parliamo delle pensioni di giovinezza quando facciamo i manifesti nelle pubbliche piazze cercando di addebitare l'uno all'altro la responsabilità di una riforma delle pensioni e come è noto e troppo poco rispetto a quello che bisognava fare
Non ci dimentichiamo che il settantacinque per cento del mercato finanziario italiano che pubblico
Non ci dimentichiamo che il processo di ristrutturazione di questo settantacinque per cento e lento nonostante gli sforzi
Condivisibili del senatore Debenedetti
Non ci dimentichiamo che questa lentezza dipende anche oltre che da motivi economici dal fatto che il potere di gestire una fondazione e diverso il potere di gestire una banca
E quindi chi gestisce senza vere la responsabilità rendimento a parità a neutralità di responsabile elemento preferisce avere più potere che meno poteri chiunque di voi stesse in quel posto farebbe esattamente la stessa cosa se la regola non lo induce o non obbligasse complicati aprire un certo comportamento
Non ci dimentichiamo che c'è quella che diceva ieri il professor Amato l'autarchia proprietaria elegante ma anche nelle piccole imprese
Una cultura di crescita per linee interne
Che voi sapete chi mi conosce io cerco nel mio piccolo dice di evitare con scarsissimi successi finora ma che comunque ancora largamente diffusa che ha i suoi lati positivi ai sudamericani questo lato positivo ci sono anche i lati positivi basta saperle mettere sul piatto dalla bilancia
Sapete che c'è ancora troppa cultura dei cartelli di fatto molti sono caduti ma molti non sono e i capelli non sono solo quelli pubblici sono i comportamenti di fatto
Sono quando tre aziende eventualmente si sentono per capire cosa succede su quel mercato
è un atto che è legittimo ma
Fatto una cultura di cartello
E quindi come tale noi sappiamo che i problemi da risolvere sono parecchi macro economico di efficienza Extrabanca Ario
Di cultura di organizzazione
Certo
Noi dobbiamo superare questa situazione non possiamo mantenere questa situazione bloccata
Ma per superare questa situazione bisogna superare le cause bisogna eliminare il rischio che l'interesse degli amministratori blocchino i processi di privatizzazione senza
Cercare di annullare inediti dalle fondazioni bancarie in alcuni casi sono state create per legge in altri casi hanno una accesso storico vecchio
Dobbiamo cercare di ricordare
Che per fare gli investimenti investimenti dovrà essere conveniente
Ma voi vedete quante chiedevano sul mercato e quanti pochi investitori si trovano ma vi chiedete il perché certo perché ci ha ridato degli amministratori certo perché ce lo spiazzamento del debito pubblico certo perché ci stanno le procedure che giustamente Riello ricordava sono ancora imperfette
Ma quando i sistemi finanziari e sistemi di servizio collettivo in questo Paese se va bene danno il mezzo per cento di risultato e se va male perdo
Ma mi dite chi è quel risparmiatori che in quanto vista mia dove investe
Decine o centinaia di miliardi per comprare l'uno per cento di queste aziende chi investe cento miliardi in un'azienda che vale dieci mila miliardi avendo il rischio nel migliore dei casi che ritorno economico sarà fra dieci anni e nel peggiore dei casi che succede qualche cosa che gli fa perdere il capitale e non vi domandate perché quando si fanno le privatizzazioni si è tanto questi a non fare anche le liberalizzazioni perché chi fa le privatizzazioni sa che se liberalizza in realtà questi problemi
Si accentuano non sia lontana e allora cerca di fa un passaggio graduale un po'di privatizzazione è un po'meno di proporre anziché più privatizzazione e più liberalizzazione ma questa è una strada indiretta non è la strada corre
E allora che succede succede che poi c'è difficoltà a trovare gli investitori ovvero si trovano quelli quali sottoscrivendo il due per cento penso d'avere il potere del dieci per cento perché altrimenti fanno male a farlo
E quando andiamo a cercare qualcheduno dall'estero tutti cominciano a dire arrivano gli esteri
E allora mi spiegate come la risolviamo questa situazione cioè il rapporto di sette a uno elemento Mario economico che sta alla base di questo problema il problema della instabilità politico sociale del Paese e l'altro problema dei concorrenti hanno bisogno però
Come facciamo a superare semplicemente con le regole del mercato tra virgolette Boksic eccetto emessa commentato con la politica fiscale che certo deve essere equilibrata
E allora ragioniamoci un attimino sopra su questi numeri vediamo che le cause sono profonde purtroppo consolidata nel tempo ha fatto prima l'esempio delle azioni di giovinezza come lo chiamo io io onestamente non penso che mandava una persona in pensione cinquantadue anni significa fargli una cortesia capisco che chi ha cominciato da giovane in situazioni storiche anche diversi e possedere una sofferenza Rosa una tavola
Che alcuni politici usano voglio dire più forte più evidente ma capisco anche che la sofferenza di chi non lavora la sofferenza delle aree deboli del paese è ancora più forte è ancora più evidente
E che non possiamo fare risolve il problema semplicemente dicendo come dicono forze politiche dell'uno e dell'altro polo per essere chiari e senza fare nomi
Che dobbiamo comunque garantire la parità di condizioni di livello di salario principi correttissimi ma che se non si riescono a innescare nella posizione positiva di produrre resta poste rispetto alla soluzione
Qualora diciamo flessibilità non diciamo che vogliamo due salari diversi diciamo vogliamo una condizioni di competitività flessibile negoziata con i sindacati
Ma non possiamo accettare la risposta ma quelli del Nord e quelli del Sud devono dello stesso salario per chi sono rispondo mi sento molto più cosmopolita di tanti uomini politici che insidiano
Uomini
Attenti al Monte perché qui cinesi hanno meno diritto di ridere di mangiare di lavorare quelli dell'indiano meno diritto
E allora perché non facciamo il paragone ancora da quella parte oppure quelli fanno parte di un'altra storia fanno parte la storia di quelli che devono rimanere disgraziati i valori quelli che in Europa sono cresciuti in modo disordinato rimangano tra virgolette meno disgraziati o più ricchi
E allora questi problemi cerchiamo di affrontarli con concretezza e senza dogmatismi altrimenti non li risolviamo non li risolviamo
Ed è questo il motivo per cui per esempio
Ieri quando il dotto scafi faceva l'esempio dell'ENEL mi veniva in mente ma guarda caso sull'anello siamo stati l'unica organizzazione insieme all'Antitrust che si è impegnata per dove il problema della liberalizzazione anche nell'aria della distribuzione non solo nella nella della produzione
Palazzi quanto i giornali ci hanno fatto
Come dire il battage sopra
Di tutti i tipi
Quante persone hanno retto politicamente e culturalmente questa posizione
Eppure se noi facessimo rappresentati solo dei nostri produttori quella di ieri quella società importante di ieri dotto staffe richiamava dovremmo puntare al alla compratore unico
Perché sì o no no
Il mercato di vendita il prezzo del compratore unico è fatto dalla società più inefficiente non la socia più efficiente e dato che i privati normalmente sono più efficienti dei pubblici guadagnano molto di più
Allora quando le facciamo la battaglia per la liberalizzazione della distribuzione rimaniamo soli no cauto scaffe non ci sto avesse richiamato come rappresentante di una borghesia che se esiste comunque si comporta in modo diverso io non so
E questo l'ho sempre detto
Se la borghesia in Italia si sta non è questo il momento a fare questo dibattito so che si assiste a uno strato leggero tenue diffuso di cultura borghese
Ammesso che esista questo sta diffuso nel mondo dell'impresa grande media e piccola e allora non mi sta bene anche che per borghesi si chiamino soltanto quei due o tre
Che solo più evidente perché questo non è giusto non è giusto per tanti piccoli e medi imprenditori che nei fatti hanno una cultura dell'efficienza hanno una cultura della modernizzazione alla cultura del rispetto
Io penso che noi dobbiamo quindi chiederà la politica di tornare a fare politica questore però dobbiamo chiedere tornata politica con un'attenzione maggiore problemi posso usare questa terminologia per non essere ASS assemblato a chi è sembrato troppo dogmatico
Perché diciamocelo chiaramente oggi ciascun competitore politico non riesce ad avere un'identità progettuale
La dicotomia destra sinistra non basta più a definire l'identità progettuale ceppo dei riferimenti importanti storici di Obiettivo ma la società complesse molto più intricata e allora vediamo un progetto che la gente capisce oppure la gente se non lo capisce si allontana la politica
Ciascun competitore politico
Tenta di aggregare partitini Parchitelli
Per non perdere voti nell'utopia di non perdere voti
E con questo riduce ancora l'identità politica del suo Progetto ammesso che esista
Ciascun competitore politico opta
Per la norma che fa più comodo all'ultimo per la norma che serve al Paese il caso del doppio turno tutto un unico è evidente e trova in questo contesto storico a uno
Uno stop schieramento preferisce motivatamente un'ipotesi un altro schieramento preferisce emotivamente l'arrivo
è abbastanza evidente che le due ipotesi in Europa nelle voci del tale nel nel mondo occidentale sono presenti nell'uno e l'altro caso è funzionano tutte e due più o meno bella secondo quindi il problema non è un problema tecnico è un problema di affidare una regola che comunque sia efficiente
Chi è viene danneggiato da questa operazione se non si supera la quota di proporzionale esordisce io il doppio turno oltre uno unico i cittadini il Paese le in paese
E perché i partiti gli schieramenti non trovano un punto d'incontro ovvero se non sono tutti contro come diciamo noi non provoca venete mettono un punto dove già che fanno fatica perché uno delle due soluzioni è comunque meglio di nessuna soluzione rispetta l'ispiratore rapidità e qui si dimostra la capacità di un partito di tenere conto degli interessi generali del Paese e dove interrotto solo i suoi interessi perché se si blocca all'interno della sua visione della regola
Sapendo che anche l'altra regola potrebbe concorrere a risolvere il problema di fatto a una scala di priorità diverse
E questa è la tematica che mi sembra dialoghi apposto che se voi avete il tempo non avvenne dopo la possibilità di fare evidentemente sarebbe opportuno che affrontasse in qualche misura
Dicevamo le sembra settantaquattro
Se restassimo a metà strada rischieremmo di avere il peggio sia del sistema proporzionale sia del sistema maggioritario e saremmo del tutto contraddittori con le nostre scelte vere serio era il vademecum che utilizzammo per rappresentare le nostre posizioni sui dieci punti famoso quindi non riconosciamo il primato dalla politica e siamo consapevoli della relazione che c'è tra stabilità politica e sviluppo economico
Ma oggi c'è troppa inadeguatezza tra i comportamenti e le dichiarazioni
Tra i comportamenti e i problemi non si può pretendere che uno che non vede la relazione debba decidere per forza un'opzione se non vede l'appalto di causa effetto perché questo non è di una società moderna ed ora se ce la fa
Bloccata o di una società feudale uno società emotiva lo voglio io lo so già civile lo scenario nazionale la società di rispetto
Ed efficienza
E allora al di là del fatto che i partiti sceglieranno uno l'altra delle due finestre
Uscì gli hanno la dato che ritengono per votare mo'indicando le due finestre o subito dopo la finanziaria accelerata e prima del semestre europeo o dopo
O alla fine del semestre potevo dire tenente prima dell'estate abbiamo cercato di mettere Rienza due momenti tecnici che Ulisse o l'obiettivo di dare stabilità politica al Paese come obiettivo perché giustamente è stato ricordato che con questa legge elettorale non è sicuro
Ha l'obiettivo di non danneggiare la ripresa dell'economia
E la lira e tutto quello che succede basta che vedete quello che è successo l'altro ieri tra la dichiarazione reale ma del tutto inopportuna del ministro di un tedesco e un po'di bailamme se posso usare questo termine di qualche dichiarazione politica abbiamo perso
Punti
C'è già perizia corredare c'è gente che ci ha perso ma l'economia reale ci ha perso nel Paese
Io quello che non capisco onestamente non ho preoccupazioni di essere poi di Tato come uno di quelli tra virgolette che vogliono rinviare come qualche
E se getta come dire molto libero riesce entrata io non capisco la differenza
Se volete votare subito accelerare la finanziaria verrà presentata il trenta settembre discuterne in un mese anziché i tre mesi e volare subito se non avete non sia di farlo perché non utilizzare
Due mesi in più per dare continuità alla politica di aggancio all'Europa perché non capisco la differenza di quelli che dicono vogliamo a marzo invece a maggio io non la capisco mi dispiace ma non la capisco
E allora hanno fatto un patto nessun applauso perché se ne fanno l'applauso e Pasini remore fatto gli applausi prima e allora la cosa a me non mi conviene Pelillo patto era anche cautelativo per me io lo dico per essere onesti non sono stato generoso sono stato anche prudenti
E quindi concludendo secondo me oggi non c'è uno strapotere
Dell'economia ma c'è purtroppo debolezza dalla politica e noi dobbiamo al più presto superate con capacità di Progetto con capacità di coordinamento con capacità di proposta
All'interno del del potere dell'economia che è un potere nella società policentrica perché non deve essere soggetto al potere la politica inteso come potere senza regole noi dobbiamo avere più potere per fare questo dobbiamo
Ridurre i tassi differenziali vasti interessi e quindi dobbiamo ridurre la spesa pubblica
Dobbiamo ridurre il numero dei dipendenti pubblici capisco che questo è difficile sia per il PDS si avverte alcuni partiti del centrodestra dobbiamo farlo se non risolviamo il problema
E il sette a uno diventano sette a mezzo o sei tre quarti e da leggeremo e quelli che ci staranno stanno dentro quelli che in Italia stanno fuori stanno sempre più fuori annotò sul vestito
Dobbiamo recuperare la maggiore efficienza sia finanziario
Sistema finanziario fa l'intermediazione a sette punti a sei punti anziché a tre come fanno gli altri paesi e chiave non guadagnerà mai e se lo guadagna chiave nessuno in privatizzazione ma finanziario e sede sullo priva di testa finanziaria già ottenesse lo penalizza il sistema dei servizi pubblici e noi siamo sempre qui
A discutere delle privatizzazioni della liberalizzazione dei monopoli dei mercati
Dobbiamo rafforza una bozza che oggi può visto prima ha numeri da terzo mondo
Ma per fare questo dobbiamo fare le prime due cose dobbiamo infine fa una politica fiscale che gli equilibri tra capitali di rischio lavoro eredità perché la rendita in questo Paese
A un vantaggio fiscale troppo forte quindi per risolve il problema dobbiamo ridurre la tassazione sul capitale di rischio
Lì legandolo ai progetti d'investimento legandolo alle attività per questo dobbiamo spingere perché la Tremonti tanto per fare un esempio
Venga le giustamente prorogata per il tempo tecnico e consenta di fare i piani di investimento compatibili con i processi dei settori ma dobbiamo anche accettare che se dobbiamo renderla più forte più stringente dobbiamo renderla più forte più stringente
Nelle aree più deboli del Paese perché le aree più deboli del Paese hanno delle esigenze obiettivamente diverso
E perché anche tramite la politica fiscale
Si fa la politica industriale a me non è non ha fatto piacere che qualcuno mi ha fatto presente o tutto o niente o prendiamo tutto lo prendiamo niente non mi fa piacere che questo qualcuno lo pensi anche se non me lo dice
La strategia di sviluppo di questo Paese passa anche tandoori equilibrio tra le aree ottenere deboli e noi imprenditori che stiamo legami forti o pensiamo di stare ai fatti dobbiamo capire che un nostro interesse riequilibrare
E se facciamo semplicemente il gioco tattico prendiamo qualcosa più adesso e basta noi perdiamo la scommessa a medio termine
Così come a me non piacerebbe se un dibattito intelligente attivo proficuo su gli obiettivi e sui metodi per allargare i protagonisti del mercato finanziario si riducesse in una nuova contrapposizione un po'un po'troppo sterile tra grandi e piccoli caso mai non detta perché ha detto in fondo rappresenta tutti e quindi come tale
C'è ancora sei mesi di tempo non diamogli questa disturbo vogliamo perché io non lo permetterò
Io non permetterò
Per quello che è il mio mandato che l'organizzazione rientri otto entra in una logica di separatezza nord-sud o di separatezza grandi piccole e quindi vi accorgerete che si accorgerà che eventualmente ci provasse e io sono il presidente di Confindustria che viene dai giovani imprenditori e che quindi quando il momento metto sul piatto dalla bilancia
Il coraggio di rischiare di giovani imprenditori
Capisco che il problema dei poteri un problema vero
Ma il problema oggettivo non è un problema che ci sia libertà di noi che è sempre stato Fini o D'Alema o gli altri perché il mondo economicamente globale e politicamente nazionale
E allora dobbiamo dei poteri cosiddetti dei soggetti delle imprese che devono competere sul mercato globale
Creiamo una condizione per cui l'impresa può essere troppo piccola per il mercato
Globale e può essere relativamente a troppo forte per il mercato nazionale
Ma questo problema non lo risolviamo abbassando o bloccando quelli che crescono per le imprese lo danno lavoro dall'opportunità danno sviluppo
Loro facciamo sul piano strutturale con quell'operazione che ho detto prima
E sul piano complessivo stando dentro l'Europa perché se lo cova non è più soltanto un mercato unico ma il progetto politico e culturale ideale anche il problema del rapporto tra potere politico e potere al mondo trova una sede più adeguata per trovare il suo punto di sintesi io vi ringrazio e diavolo
Caro Luigi che hanno preso alla lettera
E ti applaudono tutti alla fine
Chiedo misurato del giornalino nella ottantadue solo dopo il Sole ventiquattro Ore presso ho bisogno del nostro l'omicida è rimasto interdetto privato va bene
Grazie a Luigi prego tutti di sedersi concludiamo questa importante decima edizione del convegno di Capri come intervento conclusivo del presidente regioni industriali Alessandro Riello grazie a tutti arrivederci anno prossimo
Grazie
Ieri nella prima giornata del convegno
Ci siamo sentiti dire vorrei dire ci siamo sentiti apostrofare
Che gli imprenditori sono una razza
Che sempre stata d'accordo con chi romantico con chi comanda
Ed è una cosa che mi è rimasta un po'qua anche perché mi pare di poter affermare francamente che gli atti di denuncia e di proposta che noi siamo riusciti a trasmettere nei nostri convegni in questi nostri ultimi convegni smentiscano questo clamorosamente
Perché la nostra convinzione è che di fatto noi dobbiamo battere chi non crede nel mercato
Ieri sempre ieri
Dal mondo ed ai rappresentanti
Della finanza e della comunicazione
Effettivamente ci saremmo
Aspettati qualche risposta in più e forse qualche autocritica per lo più abbiamo sentito giustificazioni
O in fondo come già è successo spesso delle dei consensi generalizzati sulle nostre posizioni
Ma poche proposte Compre concrete
Noi sappiamo bene che quando tutti sono d'accordo poi di fatto tutti continuano a perseverare nelle loro abitudini e questa cosa è proprio quello che noi non vogliamo
In politica anche
Prima della identità conservatrice o progressista che sia che bisogna costruire ed erede infine ai conti forse ce lo siamo anche se di di dire questa mattina
Dobbiamo essere tutti insieme capaci di costruire un'identità di paese
Ci siamo sentiti porre un interrogativo sulle capacità
Del mercato
Di dare delle risposte sociali mi sembra onorevole Bertinotti in particolare forse preoccupato di questo ma noi vorremmo anche ricordare che il mercato che pretendiamo è un mercato regolato e non è un mercato anarchico
E la dove c'è senza voglio dire portare gli accessi che prima citava il presidente vede noi abbiamo forse voluto forzare la mano stimolare con questa nostra affermazione ma comunque là dove c'è
Ha saputo dare quel anche quelle risposte che gli stanno a cuore
Per quanto riguarda le aree deboli
Vorremmo tranquillizzare tutti
Sulla nostra attenzione
Per quanto riguarda questo grave problema
Il Meridione in particolare e devo dire che abbiamo notato con soddisfazione
Che alcune nostre considerazioni che noi abbiamo presentato
L'anno scorso vecchie di dodici mesi proprio qui a Capri
Tutto sommato sono state citate mi sembra che l'onorevole Fini le abbia fatte proprie
Noi invitiamo tutti gli schieramenti che vogliono tenere l'attenzione delle parti sociale del Paese
A non limitarsi
A ricette generiche questo per noi non è più accettabile
Infine
Riguardo all'affermazione della modernizzazione ci è imposta dall'Europa quel tema
Presidente Scognamiglio aveva proprio il significato di esprimere una forte volontà di fare un autentico salto di qualità
Un salto di civiltà che ci leghi a Paesi che hanno tradizioni di democrazia
Più consolidate dei nostri io non posso non associarmi
Alla rammarico che ha già espresso il presidente a Beppe per quanto è avvenuto questa mattina in questa strana
Non sono certo giovani imprenditori
Che si ritrovano nel nella nostra identità
E non di e non scusiamo gli altri che magari giovani imprenditori non lo sono
Per il comportamento che è stato tenuto e io mi scuso perché vedete noi crediamo profondamente nel primato della politica
E i nostri messaggi in fin dei conti sono tutti tesi a rinsaldare un dialogo serio sereno sano tra l'economia e la società grazie per la danza
Lasciatemi solo ringraziare da ultimo tutti i comitati regionali che hanno contribuito alla realizzazione di questo convegno grazie