I Congresso Nazionale dei Socialisti Italiani

E anche sulle riflessioni che vengono fatti in periferia
Io non so se la celebrazione di questo congresso qui è leggibile sia un fatto di casualità tenue
A tanti di noi che Occhetto questo tipo di riflessione
Che questa strutture Romana
In effetti se una risposta
Porte a determinati bisogni
Chi avesse visto qui con noi
Come in quest'ambiente su due reggimenti
Tanti popoli
Altre delegazioni ha potuto notare che questa è una struttura che dà risposte complesse a problemi complessi
Qui ognuno trova una sua collocazione trovano alloggio
Prova la possibilità di comunicare
Di esplicare il proprio lavoro di avere rapporti
Insomma tutte quelle necessità di una società civile nel suo complesso nella sua grandezza
Poi deve
E questo congresso
Non avrebbe nessun valore
Se noi non fossimo in grado di poter dare in qualche modo risposte forti
Ha domande forti
A un Paese che ha bisogno di avere dei punti di riferimento
Io devo dire che ho avuto l'impressione che almeno nella seconda giornata
Il congresso sia si sia in qualche modo avviato per strada
Perché è una prima relazione se ne sono poi aggiunti altri interventi che hanno creato
Un po'di conclusioni
E tra le tante cose tantissime positive che poi si sono parte
Con il ringraziamento a questo gruppo dirigente più per aver nell'arco di anni di un anno appena consentito un Congresso democratico
Il PDS serotonina sicuramente complesso come questo
Sì oralmente
è venuto a mancare
Per quello che riguarda la riflessione sul passato
La necessità e la voglia anche di fare un attimo
Una riflessione sulle tante ipocrisie che pure nei congressi si fanno e c'è una riflessione sulle ragioni per cui a un certo punto in questo Paese è caduta la Prima Repubblica
Cari candore la croce
Al Partito Socialista
Qui si è speso poco devo dire
La riflessione sul rapporto tra è stato
I cittadini tra governo ed elettori
Poco si è detto che negli ultimi venticinque anni
Questo Paese intanto si è sostenuto avuto consenso parte pentapartito avuto un suo consenso elettorale che venuto meno
Alla sola condizione che i gruppi dirigenti del pentapartito
Hanno consentito a questo Paese ai ceti sociali in questo Paese dividere una vita alla grande
Senza per questo Paese l'avesse i mezzi
Lavoro
La sanità
La scuola
Il servizio
Pubblici tutti caricati a Pantano
Si è dimenticata di fare una riflessione
Che andasse anche un momento al di là delle responsabilità strette dei gruppi dirigenti
Non si è voluto dire
Non si è voluto ricordare
Che
Ai cosiddetti ceti medi ai ceti medi produttivi questo gruppo dirigente il pentapartito ha consentito non solo di fare la bella vita
Ma anche di vedere di tante tantissime impunità
Si è scoperto nel tempo che lo sport preferito
La gran parte delle categorie sociali italiane
Era quello oltre che di vivere nella legalità anche di raccogliere la cresta
Su tutti i versanti
E a questa gente è stata garantita persino l'impunità
è una riflessione questa che va fatta
E che poi non si capirebbe perché tante categorie sociali
Anche quelli epigoni che sociali che dovevano svolgere
Nel Paese un ruolo di controllo si siano addormentate per tanti anni
Cosicché noi abbiamo garantito nel tempo
A monte
Molte figure sociali
Di evadere il fisco e di essere impuniti
Chi non svolge la propria professione per la quale erano stati pagati
Magari la funzione di controllo
E molti di costoro che devono svolgere questa funzione invece erano tutt'altro impegnati in tutt'altre cose gli arbitrati né con l'altro
E in altre cose molto più gratificante redditizio che non svolge le funzioni nelle quali erano stati in qualche modo chiamati
Ha svolto in futuro
Su questo versante
La riflessione soprattutto tra i ceti medi e illegalità e impunità
Si è svolta una riflessione molto blanda devo dire
Perché ove si possa fatta
Non avremmo potuto affrontare anche nella riflessione di questo compresso un voto diverso d'uscire dal pantano dalla prima
Per la prima Repubblica
Più corretto sarebbe stato a questo punto pare una riflessione anche sull'intero arco dei partiti
Non fosse altro che per prendere atto che oltre la dissoluzione del Partito socialista è stata completamente modificata
L'intera geografia politica
Del nostro Paese
E questa è una prima riflessione sul quadro politico
La seconda questione fatto rapidamente
Alle conclusioni perché
Si poteva e si doveva
Fare un ulteriore approfondimento sui temi di carattere economico e sociale
Perché questo congresso rischiava rischia ancora in parte di essere un complesso tattico
Fatto più di furbizie ideologie
Gli schieramenti
E poco approfondite invece sulle risposte principali e un complesso come questo il congresso dei socialisti
Deve dare sulle grandi questioni aperte nel Paese
Sulle grandi questioni vitali
Come uscire dalla crisi
Dello stato sociale quale risposte dare
Per il rilancio dello sviluppo
Che tipo di torsione dare all'ampliamento del mercato
E allora diciamo mi pare che qui Alberto la Volpe l'abbia introdotto in questo ragionamento la prima riflessione grande
Noi dobbiamo continuare
A perseguire
L'ingresso in Europa alle condizioni collettiva
Viene trattata poi deve essere la partitari contrattata complessivamente perché non sfugge a nessuno e non può sfuggire socialista che dovendo rimanere nel contesto di una politica monetarista
Che chiede a questo Paese grandissimi sacrifici
Nei prossimi mesi nei prossimi anni noi non saremo in grado di poter dare delle risposte
Avanzate soprattutto ai ceti più emarginati di questo Paese e quindi la prima risposta importante sulla quale bisogna riflettere
E questo passaggio fondamentale
Noi stiamo in Europa a che condizioni vogliamo stare e a quali condizioni vogliamo arrivare in prospettiva quindi ricontrattare il nostro ingresso e a quali condizioni
Questa è la prima tappa e bisognosi
La seconda questione e che mi pare anche su questo
Si sia riflettuto poco
Rispetto alle proposte delle strutture o delle riforme di struttura
Noi tutti quanti sappiamo che il mercato è in grande evoluzione sappiamo che per dare risposte al Paese l'intervento dello stato passivo militerà nel tempo
Sappiamo che non potremo più garantire alle nuove generazioni
Una sanità completamente gratuita una scuola completamente gratuita il lavoro favorito dall'intervento dello Stato
Ebbene qui lo diceva anche villetta
Bisogna che noi entriamo direttamente in quelle che sono sia le prospettive
Ma anche le contraddizioni di questo mercato
Perché
Al suo interno noi possiamo in qualche modo trovare gli spazi per favorire lo sviluppo per farli dell'occupazione per farle vivere la società la socialità e da questo punto di vista mi pare anche rispetto alle riflessioni che si facevano sulle privatizzazioni delle grandi industrie di Stato e di quant'altro
Ciò che mi pare opportuno introdurre
E che dal punto di vista delle strutture economiche noi dobbiamo fare uno sforzo ulteriore
Per favorire l'imprenditoria familiare
Credo che questa sia una delle questioni
Che rappresenteranno probabilmente la capacità di esistere
E di competere
Nel nostro Paese ma anche di dare una risposta forte e sicura alle nuove generazioni
Perché dico
Perché le proposte sicuramente non c'è bisogno di andare a leggere o di aspettare di leggere il saggio delle cinquecento pagine impropri
Le risposte Catto comuniste solo risposte pauperista
Alla crisi del paese e quindi noi dobbiamo impegnarci come abbiamo già fatto
In passato
Perché
Si introducono nel Paese riflessioni nuovi versante
E perché anche vengano cessare tutta una serie di furbizie
Bisognerà anche dire
E continuano a sostenere passo adesso repressione di carattere istituzionale i socialisti hanno ragione
A continuare
Nel sostegno alle proposte istituzionali perché vede finora abbiamo avuto anche in questa passerella di questi giorni
Tanti mascalzoni e tanti pur
Io non credo che nessuno di voi in sella sia bevuta
Quando alcuni di questi personaggi
Sono venuti a dire un no secco al neo presidenzialismo le proposte di presidenzialismo
Questi li volevano il il Presidente lo voglio
Non vogliono che sia eletto dal popolo vogliono che sia espresso dalle segreterie vogliono presidente corporativo che sia espressione dei loro ambienti è questa la verità vera
Appare quindi giusto
Uscire dall'Ulivo
Ma
Questo non sarebbe
Il messo in moto
Costruttivo severo ci dessimo una prospettiva se cioè successivamente a questo congresso il partito non si impegnasse
A fare un programma forse è meglio a questo punto che la conferenza programmatica si faccia dopo questo congresso
Ma non sarebbe convincente se da queste conferenze programmatiche provinciali
E regionali noi non ci sforzassimo anche di vincolare a questi livelli i leader e deve rappresentare questo
Schieramento
Per queste ragioni e chiudo e ti ringrazio di avermi dato qualche istante più grazie a te
Voglio dire a me stesso
Che probabilmente in questi rapporti tra urbi e trattati tra i tanti errori che Craxi ha fatto forse c'è quello
Di aver consentito al PDS di partecipare all'Internazionale socialista
Noi dobbiamo chiarire fino in fondo che non si può consentire a un partito che qui e nel corso di questa ha lavorato in periferia e in ogni luogo perché i socialisti potessero essere completamente emarginati e soppressi non si può ancora consentire
Si chiami nazional democratico come esponente di un partito che non rispetta il pluralismo
Non rispetto alle altre forze politiche
Per cui lancio questo tipo di massa
Per noi non è una facoltà
Prendere la strada che noi stiamo prendendo in questi giorni che è un obbligo non è un obbligo soltanto di sopravvivenza di un piccolo partito è una strada importante
E ci deve consentire di poter competere non in termini di guerre dichiarate sia all'interno del centrosinistra ma anche per recuperare a questa coalizione democratica l'apporto di quei ceti medi che in questa fase non ci sono sentiti rappresentati
E allora io inviterei Ottaviano così come ha fatto l'anno scorso
Se questo partito che ha appena un anno e che si vuole sopprimere dopo la fotografia che ci ha visto seduti tutti quanti neri faccia un'altra sullo stile di novecento nel quale noi cominciamo a camminare persone
Volete
Grazie Stasi per vera anche introdotto i lavori della mattinata adesso la parola Luciani
E si prepari Odescalchi
Luciani c'era esprime in sala
Allora Odescalchi grazie
Scusa amore Scaltritti il compagno Troiano della delegazione della Liguria in sala
Vorrebbe per i compagni della della delegazione del Piemonte che alle dieci avrà la salaci nella riunione della delegazione
Cari compagni non li abbiamo
Grazie alle tesi
Potuto affrontare una discussione
L'importante è di valore
Sul programma
E non è cosa di poco conto sulle prospettive politiche sul significato del socialismo
Al crepuscolo di un secolo
E anche la fine di un millennio e però
La discussione come sappiamo
A livello di base come in questo congresso soprattutto ha riguardato il presente
Politico
La capacità la possibilità di operare su di una semina su binari Balta confusa come non mai
Nella quale non possiamo dire che
è mancato
Il ruolo e il peso la forza delle idee della componente socialista
La riflessione così accurate attenta sul presente politico
Ci consente di svolgere qualche riflessione tirare qualche
Prima conclusione
Questa organizzazione questa piccola organizzazione che ha sfidato tante tempeste in un così breve lasso di tempo il sì ha vinto la prima scommessa
La scommessa era quella di garantire e mantenere invita un patrimonio di idee e di valori
Una presenza anche nelle istituzioni da parte del socialismo italiano questo è una scommessa che è stata vinta è sancito io credo dal dibattito di questo congresso dalle intensità del dibattito e dalla partecipazione al congresso e questo è senza alcun dubbio Ottaviano un risultato
Che va ascritto a merito del gruppo dirigente nazionale che non sempre non contesto di solidarietà diciamo così ha sfidato come dicevo le tempeste età almeno raggiunto un primo porto ha vinto la scommessa sulla sopravvivenza del socialismo italiano
La questione però che noi da oggi avendo superato questa fase
Giochiamo è riferita alla alloro l'importante che deve riassumere la componente socialista nel dibattito nazionale Rocard ieri ci ha fatto una grande cortesia naturalmente ha illuminato la nostra discussione con riflessioni
Che non si fermano al presente che guardano molto avanti
Ci ha onorati di un riconoscimento ha parlato di Renaissance che è un po'più di rinascita per il socialismo italiane noi confidiamo naturalmente nella simpatia nella comprensione e nell'aiuto
Del socialismo europeo perché questo è l'ambito l'albero nel quale senza tentennamenti ci muoviamo dunque
Noi celebriamo l'ormai concludiamo questo congresso venti do raggiunto alcuni risultati il più significativo per me da oggi e ha riferito al fatto che con questo congresso sì
Legittima una presenza politica si legittima una linea politica sì legittimo un gruppo dirigente nazionale e via giù fino alle federazioni
Questo è un risultato importante è un elemento che irrobustisce la democrazia è un elemento che fa tornare la politica con la P maiuscola perché di questo c'è bisogno noi socialisti non abbiamo bisogno di attendere
Le pur raffinate riflessioni del Censis per sapere che in questo paese c'è da tempo il salotto della politica la politica
è rinviata
Perché le grandi forze che oggi rappresentano la gente di questo Paese le forze che hanno il compito di mediare come si dice tra piazza e palazzo non ricorrano processi di legittimazione democratica come questo che noi stiamo svolgendo c'è una formazione addirittura che certo sorta da poco ma che ha avuto grandi responsabilità che mai ha svolto una riflessione congressuale un dibattito aperto nella definizione della linea politica nella creazione di un'arida si certo la prima legittimazione arriva dal voto per carità
Ma tra un voto e l'altro ci sta la vita democratica ci sta la politica e il congresso è il modo per rendere legittima la politica e per lender la anche nobile
Bene la politiche rinviata i grandi partiti le grandi forze non celebrano congressi fanno cose che servono solo a irrobustire leader sì e si scava un fossato nell'ambito della rappresentanza del Paese appunto nella capacità di mediare tra piazza e Palazzo
La politica in appalto oggi è data in appalto ai tecnici personalmente ritengo che e i risultati del governo Dini siano assai scadenti di fronte a dati reali di grande valore noi vediamo tutti gli indicatori precipitare
Aumenta soprattutto l'imbarazzo dei commentatori e osservatori stranieri a comprendere come si svolge attraverso su quali regole osservate si svolga la vita politica il nostro Paese la politica è data in appalto
La politica poi è sospese a quando ne abbiamo la vita parlamentare più scandita dalle scorrerie di un piccolo gruppo di parlamentari
Fallì alpine che tutto hanno animo di onorare salvo che le regole della vita parlamentare nazionale mi sembra che si spoglia toccando il fondo questo è un elemento grave quindi che rende instabile la situazione
Politica italiana noi dobbiamo denunciare come ha fatto questo congresso
Questi gravi vizi della situazione e politica presente dobbiamo indicare anche il modo attraverso cui superare il dibattito l'ha fatto io aggiungo due modestissime riflessioni su questa linea il primo punto è che dobbiamo far sentire la fatto Boselli nella sua relazione alta la voce a richiedere il superamento di una fase tumultuosa che ab determinato risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti ma una fase tumultuosa che non può continuare ad investire il Paese bisogna superare Tangentopoli consenso
Di giustizia consenso della politica ma bisogna superare questa fase ristabilire la gerarchia è l'ordine tra i poteri dello Stato e far sì che questo avvenga rapidamente per acconsentire che ognuno ogni potere ogni forza possano bene svolgere il proprio ruolo nell'interesse del Paese non dobbiamo andare molto
La a cercare le indicazioni guardiamo ciò che viene in Europa l'indicazione sulla correttezza sull'equilibrio dei poteri sono disegnati nelle carte in tutti i nostri partners europei noi dobbiamo questi osservare il secondo punto
Bisogna
Venga risolto il tema del sistema elettorale noi abbiamo fatto un'esperienza che non è servita a molto se non ha confondere ancor di più le acque e le ragioni della strutturazione della politica ciò che indicano le tesi è ciò che emerge dalla la discussione di questo congresso e secondo me positivo serve a raggiungere alcuni livelli di stabilizzazione del sistema il doppio turno e lo sguardo verso il semipresidenzialismo
è in grado di indicarci una strada che non sia sperimentale come si ama troppo spesso fare in Italia cercando soluzioni di laboratorio a prescindere dall'esperienza compiuta da altri Paesi a questo riguardo
Sullo sguardo da dare alla esperienza francese io vorrei ricordare Hummel ma a noi tutti che l'Italia un impianto statuale che da da dall'Unità del Paese assomiglia molto ha bevuto molto dell'esperienza francese dunque noi dobbiamo mantenere riguardo esperienze politiche istituzionali quel paese una dovuta corretta osservazione anche quando si va a parlare di federalismo io ritengo corre stare
Assai accorti nell'osservare l'esperienza francese che come si sa di tutte le esperienze a cui si guarda nella modifica del sistema elettorale l'unica non federale noi dobbiamo giocare questo tema non come merce di scambio
Con una parte al rissoso del paese che chiede di cambiare da questo punto di vista do dobbiamo giocando in termini di modernizzazione necessaria del Paese personalmente poi sono affezionato all'idea che peraltro Boselli aveva coltivato il tè in o della Presidenza della Regione Emilia Romagna di una dotazione larga di specialità a tutte le Regioni così come viene a quelle a statuto speciale come forme attraverso cui irrobustire un sistema di pesi e contrappesi
Nella vicenda istituzionale italiana per essere da un lato vicini ai cittadini con poteri regionali forti ma dall'altro per essere in grado di garantire quell'unità nazionale che è un bene
Bisogna dire per il nostro Paese ancora recente non così consolidato nell'esperienza culturale della nazione Italia
Dunque questo può essere il modo guardando bene all'esperienza francese io ritengo di affrontare e risolvere i nostri problemi di sistema elettorale anche di impianto statuale di relazioni tra centro e periferia
Superata Tangentopoli e definito un contesto nuovo elettorale allora ecco che noi potremo io ne sono convinto traggo questa convinzione dall'andamento del congresso
Affrontare più decisamente il tema della riunificazione dei socialisti sono d'accordo con tutti i compagni che l'hanno detto attenzione a sommare sigle attenzione ad appelli a vecchi compagni che sono stati protagonisti poi delle divisioni che stiamo conoscendo attenzione che ci dà tanti buoni consigli perché come si dice non è più in grado di dare cattivi esempi però con dato che noi siamo qui nel sì nell'unica forza che può giocare questo ruolo non chiudiamoci e generosamente apriamoci ai a tutti i compagni che siano dice di lì a praticare la politica che noi stiamo definendo che abbiano fissati alcuni paletti come si dice dalle mie parti la relazione di Boselli li ha indicati certe dibattito
Ha proposto anche altri temi
Io credo che mi perdonerà Ottaviano serricolo lui ma di fronte ad una discussione che ci ha proposto da un lato ragionamento di giugno dall'alto con ragionamento di Ottaviano un po'i due poli per estremi diciamo del nostro confronto politico io credo che una giusto mezzo ci sia io credo che una capacità di manovra nostra nel Paese sia richiesta e si Sipri all'interno di questi due ragionamenti che i compagni più citato ci hanno svolto con la capacità poi di far tornare e e di indicare al Paese non solo noi quali sono le sfide del nostro tempo noi dunque abbiamo rimesso in linea di navigazione
La nostra barca che si avvia a diventare una Naviglio ricorro questa
Similitudine letterario mitologica che a me piace molto con la quale ho risposto a un compagno socialista ma che non ha aderito al sì che diciamo a voi dove andate allora io ho detto noi
Abbiamo fatto come i Troiani noi abbiamo dovuto lasciare un'amata e grande patria data alle fiamme
Era il nostro Grande PSI abbiamo intrapreso la navigazione nel nostro congresso regionale in Emilia Romagna che abbiamo svolto a Faenza avevamo il sostegno benevolo anche della figura paterna il vecchio padre Anchise Nenni che guardava la nostra riflessione in quella città per questo abbiamo svolto e nostro dibattito abbiamo bisogno di Enea che ci conduca verso nuove sponde in cui ricostruire una grande patria socialista grazie
Azione scatti la parola ad avviarla Fabrizi prepari Luciani
Con il secondo intervento Bossi conclude la fase alla quale la presidenza concede qualche minuto in più per adesso vi dovrà essere proprio rispettosi Cimino
Cari compagni
E in questo termine includono inidonee
Si parla di accelerazione della politica
Ed è proprio così che viviamo agire a scandire del tempo
Non ci accordiamo dei cambiamenti impercettibili che si verificano ogni giorno
Ma rispetto a un anno fa
Percepiamo già un cambiamento profondo una mutazione del clima politico
E riusciamo ad intuire che altri cambiamenti sedette si determineranno in rapida successione
E così ciò che un anno fa sembrato irraggiungibile oggi appare più vicino
Il primo congresso del sì volge al termine
Tra i tanti temi toccati mi sembra che uno dei più importanti riguardi la questione politica
Nel senso dell'esigenza espressa da molti di individuare un percorso che tanti socialisti a riconquistare il ruolo che loro compete nella vita politica italiana
Questo il tema è stato messo in relazione con quella delle alleanze
In particolare quella del Patto dei democratici
L'idea che neanche non sono io
Preferisci parlare più tardi quando più sicuro la prestazione del papa vecchio
Adesso vedo neanche uno
Beh forse sì perché dovremmo vedovile assolutamente per me la prima volta vedere un intervento elettronico quindici dove impasse lo voleva vennero mai la stampante non ho parlato adesso la parola a Luciani ritardi daremo la parola
O si prepari squadroni
Luciani
Speravo fosse presente il compagno Boselli non perché credevo di così importante il mio intervento ma perché durante questo anno vi ricostruzione del partito sono stato tra coloro che più a inseguito
Diciamo nelle riunioni in tutti i posti diciamo il nuovo gruppo dirigente per arrivare appunto a questo congresso che è il vero primo congresso del Partito socialista
Il tempo a disposizione per parlare per fortune Brevi perché ognuno di noi altrimenti si toglierebbe e allora voglio prendere un tema
Perché con quello spero di far capire tutti i contenuti
è un po'ambiziose potrei perdermi però ci provo
Il tema è quello del gruppo dirigente
E della sua formazione e di come un partito che si vuole rinnovare vuole portare delle novità nella società e soprattutto la voce dei socialisti deve organizzarsi
Di cui sono
Ci sono due modi per organizzare la struttura Graziana nella quale siamo tutti pervasi e cioè quella della cooptazione e quella della capo di un gruppo che un po'tende a prendere decisioni
E che un po'disdegna questa continua a rimettere in discussione novità e di fatto sì da vicendevole credibilità
Altro sistema è quello di Paul per rinnovare con una certa frequenza e normalità la classe dirigente che la rappresenti e quindi più facilmente scambiare il ruolo
Tra società e partiti
Perché è normale il ricambio diciamo nella sua gran parte non è detto che debba essere totale questo su questo fatto
Ora il normale ricambio del normale infatti il continuo l'apporto dalla società
Ritengo che questa cosa non la dobbiamo decidere bene perché questo nostro partito secondo me ancora una struttura craxiana con dei dirigenti Casey che rischiano di autoreferenziale sì
Non possono poi di fatto immergersi nella società perché manca la stessa concezione diciamo di ricambio
Non a caso vediamo spesso che anche validissimi compagni per carità
Ma praticamente burocratiche amministrative eccetera rischiano anche di danze aspettative per incarichi esterni pubblici dove invece magari benissimo altri dovrebbero svolgere questo ruolo e riportare nella nel partito le tematiche e rinnovamento degli incarichi
Chi ha sentito ieri sera a tarda sera alle undici
L'intervento del di una nostra compagna rossa in rosso anche di cognome evidentemente rossa di cuore può capire il distacco che c'è tra noi e i nostri figli e figuriamoci per i nostri voti
è un distacco delle cose Rutelli a crepare molta confusione al gruppo dirigente la figlia di diciamo e noi stessi sulla funzione del socialismo
Quindi dobbiamo ripartire dai contenuti e dobbiamo avere il coraggio di dire a noi stessi se sentiamo
La necessità di rilanciare con forza l'immagine il programma socialista i contenuti socialisti oppure no
E qui ecco il gruppo dirigente ancora
Questo gruppo dirigente
Può portare avanti una politica se per lo meno per quelli che dovranno essere lei se dobbiamo ancora pensare che dobbiamo essere mimetizzati perché non ce la facciamo oppure quale gruppo dirigente dobbiamo diciamo affrontare e e ed eleggere
Questo è il problema della nostra credibilità ed è il problema di evitare che altrimenti come può apparire sui nostri sui giornali i nostri dibattiti possono apparire un'altra volta congiure di palazzo oppure uno che la pensa in un modo uno dello personale
Io personalmente ho apprezzato molto la relazione di Boselli in quanto novità che ha introdotto rispetto alle tesi glielo volevo dire perché effettivamente ricordo che anche al suo gruppo dirigente provvisorio spesso nelle direzioni ha detto ditemi se c'è un'altra linea e quindi devo dire che il giovane è stato abbastanza umile
Ma forse non circondato da un gruppo dirigente che ha sostenuto adeguate adeguatamente il confronto politico per arrivare a sintesi le scelte questo è il Congresso delle dei compagni e non bisogna non bisogna agevolare la confusione tra diverse linee per poter lasciare il margine su tutte le linee te magari mantenere non perché ce l'abbia con il gruppo dirigente
Ma perché bisogna che il congresso i congressi politici decidano le linee e quindi dirigenti che le rappresento e quando queste linee vengono cambiate devono cambiare anche i gruppi dirigenti perché devono essere pronti per altre proposte
è il primo dei problemi democratico di trasparenza che c'è nelle associazioni
E quindi è bene che i compagni possono esprimersi su queste tematiche
D'altra parte dicevano Carrieri
E perché poi nuove abbattiamo le mani e spesso siamo contraddittori che ma il Pd non devono omogeneizzare i compagni anzi devono essere produttori dei dai partiti vi applaudiamo e poi noi mettiamo gli steccati abbiamo dimore con un documento serate urge ventisette firme invece di novantanove non debba andare al dibattito politico in una casa come quella socialista dove il dibattito e da sempre lo spirito
Aver paura de France solismo indicare nemici non è possibile questo veterano abbiamo il problema di un gruppo dirigente che addirittura doveva avere l'onore di ricomporre la divisione dei socialisti
Quindi questo gruppo dirigente devo anche onestamente qua prima che termini questo congresso deve fare anche un esame del suo modo non solo di essere che è stato generoso per quanto riguarda la ricostruzione ma è stato molto piccolo per quanto riguarda l'allargamento
E effettivamente grava su di esso grava su di esso come ha detto bene quote turco al quale però devo dire un'altra cosa volatili
E e il fatto di dover rischiare di lasciar perdere anche quattro cinque posti da deputato io lo reputo la cosa gelido cosa coraggiosa davvero dirigente socialista
Però questo gruppo dirigente non può dimenticare che la divisone avvenuto proprio su quelle basi e avvenuto proprio sulle garanzie e che il peso di avere addosso ancora come scelta fondamentale quello di avere i propri orticelli per la collocazione anche nell'Ulivo
Del proprio spazio è un pericolo che non abbiamo come politica per il rilancio del serbo al Partito socialista
Quindi questo gruppo dirigente deve aiutare questo partito a rinascere a presentarsi in forte nella proporzionale questa cosa mi è tornato di Boselli perché ho visto che dopo tanto cercare di dialogare ha cominciato a sentire
Il ruolo di segretario del partito il ruolo del segretario dei compagni socialisti della base
Il ruolo di quello che può essere rimesso in discussione con tutto il gruppo dirigente così che sia socialisti considero pare gli organigrammi degli incarichi gli incarichi verranno forse moltissime dobbiamo lasciarle alla società alla società
Agli spazi esterni al partito per poter riconquistare nella scuola nel mondo del lavoro compagni attenzione qui c'è un discorso anche autocritico da fare anche per Rifondazione Comunista figuriamoci al sindacato
Figuriamoci ma come si fa a non capire che qui c'è un prema di rimescolamento delle carte
Altro che ebbe il suo da trentacinque anni qui c'è il problema del mondo del lavoro lo dobbiamo rimettere in discussione con le nostre generazioni i problemi di come si lavora tutti di gomme vicendevolmente ci garantiamo di come Bones forse può pensare questa generazione così
Altro che corista del profumo e nuovista proprio un po'infami di pensare che si può andare in pensione e noi e fare fino a ottanta anni faccio la magari dei giovani ai quale diciamo di pagargli l'integrativa
Questo è sbagliato è una cosa che addirittura anche Bettino abbia perso la testa perché non ha capito il grande problema è solo i socialisti possono gli inventari un rimescolamento delle carte tra General Joni tra mondo del lavoro garanzie pensioni salute chi li guarderà ai nostri anziani e noi stessi quindi c'è bisogno del Partito socialista per questo
E dobbiamo batterci davvero tutti per un grande cambiamento di svolta nel Paese perché allora non ci vorrà occuperà neanche se stiamo nell'Ulivo lo stiamo nell'Ulivo non stiamo leggendo visto ci dobbiamo stare perché il posto del Partito socialista è quello della sinistra non solo politica europea ma anche sociale e compagni è quella che noi stiamo trascurando
Da in questa fase da quella dobbiamo riconquistare però dobbiamo attrezzarci gruppi dirigenti capaci non ci vergogniamo tra di noi compagni a dire che non so un compagnie più bravo rappresentarci nella scuola nella parte pubblica e un altro più bravo a fare il partito e non pensare che esiste questo demiurgo in ogni caso che deve essere quello che suo occupa di tutto e anche impariamo ci a rispettarci se passa la linea dei cattolici e dell'unità con le liste che è bene che rappresenti chi la teorizza è giusto è democratico è socialista se non passa
Bisogna che la rappresenta un altro di compagnie positiva per tutti questo è l'essenza della democrazia altrimenti avremo anche noi che già troppo avviene le golden e le segreterie per avere i piccoli posti che è una cosa mortificante ed è una cosa che ci squalifica e comunque non gli interessa perché lo dobbiamo riprendere un posto nella società
Compagni la sinistra è nostra è nostra per cultura
Per l'immaginazione per capacità di rimettersi in discussione
Dobbiamo avere il coraggio dire affrontare questa cosa
Vado alla conclusione con un un compito che a questo punto non posso non non non fare perché do essere presentato ieri sera
Mia cura o la presenza di Boselli proprio per ragioni
Un gruppo di delegati ha presentato un documento per le la discussione e le eventuali votazioni ci sono già cinquanta firme in effetti ne stanno raccogliendo delle altre lago che mi pare il cinquanta firme sono già il dieci per cento del congresso lo supera quindici sembra che è giusto che sia presentato compagnie russe sì sia presentato
Per la valutazione ho discusso naturalmente queste compagnie non intendono ritenere per i motivi che ho esposto di possedere la verità
Però ritengono che il dibattito dia spazio per delle cose importanti
E quindi rispetto alla teoria del sommerso e dei gruppi dirigenti che poi non sapremo
Se il sommerso diciamo continuerà ecco
Vogliamo che invece mi si prendono pure posizione gli riconosciamo tutto soltanto una cosa con simpatia come ha detto ieri che Intini era un amico e un compagno a me è dispiaciuto la verità che abbiamo fatto all'Eur quanto non la bevo fatto parlare Intini
Io non ho io vengo dall'altra parte insomma sono più sul versante sinistro però noi dobbiamo anche capire su queste cose come vogliamo ricomporre l'unità su quali versanti diciamo un'eventuale frattura
Diciamo di posizioni che può essere anche giusta ma che un problema tattico sul piano del governo sul piano rispetto al partito come concediamo il partito allora
Dove è la presentazione al gruppo del documento che vuole essere non la verità perché altrimenti sto penseremo della stessa Iside ma una reale diciamo valutazione delle cose quindi a nome diciamo per comodità di questi compagni che firmatari eguali altri stanno aggiungendo in sala
Legga il documento no non lo non lo costano non lo posso lei no Longo consegnamo lo stampiamo lo circoscriviamo ma non possiamo fare un intervento di venticinque minuti però usata per legge a dire no ma non posso
Prego o no no chiedo scusa non mi sarei permesso documento di chiedo scusa sì ma è un telegramma vai avanti non è un ordine del giorno i delegati al primo congresso nazionale del sì
Tenuto conto del dibattito congressuale nel dichiarare irrinunciabile la collocazione del partito del sì nell'ambito dello schieramento del centrosinistra
In coerenza con la propria storia uno giudicano esaurita la funzione del Patto dei democratici
Due e basta impegno del nuovo gruppo dirigente a porre in atto ogni azione diretta a ricomporre l'unità nell'autonomia
Del movimento socialista e conseguentemente ritengono indispensabile la presenza del simbolo socialista nella quota proporzionale alle prossime elezioni
Fermo restando l'impegno nell'Ulivo per la quota maggioritaria seguono firme di cinquanta compagni viva la sintesi
La parola al compagno Andrea squadroni
Poi parlerà alla compagnia
Adriana Fabbri
E poi perché far prima daremo la parola al compagno Fabio Fabbri
Esattamente alle dieci e mezza Fabio carico possano prego cari compagni
Nella giornata di ieri cioè da alcune ore il congresso si applicato
E pezzi di carne pregiata
Che sarebbe un peccato mandare in fumo per incapacità di cuocere alla a dovere
Io vorrei partire
Dal intervento che affatto il compagno Giugni
E fare questa osservazione
E c'è stato un momento il primo nel corso del bell'intervento del compagno Gino Giugni nel quale la platea ha risposto con un convinto generale applauso
Ed è stato il momento in cui compaio Giugni
Con uno stile asciutto ma incisivo a diretto che l'esperienza del Patto dei democratici andava io a questo punto capivo anche per il bene generale
Forse comprendendo c'è anche quello di Mario Segni e divide il voto andava superata
è venuto un applauso convinto e questo non è un caso perché nei congressi regionali e dei congressi per isterici su questo punto si è molto discusso
Poi forse è vero che non può questo assorbire in modo come dire esagerato la nostra attenzione
E la nostra propensione alla discussione
Ma dipende anche dal fatto che sino ad ora
Questa affermazione e questa Presa di coscienza complessiva del partito e non poteva esserci questa il congresso che lo può fare
Io vedo filologico
Per il quale questa affermazione del compagno Julie sacrosanta filologico parte da un primo punto che è quello noto a tutti i compagni
Per cui il sì ha rifiutato di entrare nella Federazione della Sinistra
La Federazione della sinistra sta tra l'altro dimostrando ancorché non nata il non organizzata formalmente sta dimostrando il permanere di un vecchio pezzo
Della cultura comunista e che si è trasmesso nella cultura del PDS
Cioè non quello delle alleanze così come possono essere da noi tutti intese ma quello un po'più industriale delle acquisizioni la tensione di D'Alema del PDS nei confronti dalla Federazione della sinistra è quella di fare una buona politica di acquisizioni noi abbiamo giustamente rifiutato
L'abbiamo rifiutata e questo è il secondo punto perché è necessario un confronto che io chiamerei quasi un contrasto tra culture diversamente quotate quella riformista e quella postcomunista
Confronta contrasto che non si è sviluppato nei suoi modi naturali come poteva essere
Ma è stato reciso non so se all'inizio il mezzo quasi alla fine dalle vicende di Tangentopoli comunque in Italia il confronto contrasto
La cultura riformista la cultura post comunista nel momento in cui il PDS ha preso la strada della Bolognina non si è svolto e non si è concluso perché c'è stata una un taglio netto di questo confronto
La premessa
A questo cioè a poter continuare un confronto di questa natura che è essenziale per la sinistra italiana
Per la premessa quaestor è che l'azione socialista si svolga in prima persona
E che abbia libero corso sui contenuti e sui valori tipici del socialismo riformista
E quindi arrivo a chiudere il cerchio il Patto dei democratici a ad avviso di una larga parte di compagni impediva tutto questo
Anche il forum dei democratici occorre non scherzare con le parole o non baloccarsi con i termini
Non deve imboccare la strada di una federazione ormai credo che un'esperienza civili sia venuta da tutte le nostre vicende
Che lo schema federativo ci mette esattamente nei guai dei quali vogliamo uscire dicendo che il Patto dei democratici ha esaurito la sua la sua funzione
Beh si se si potesse rispondere a questa propensione così larga che è emersa nel congresso
Con un ragionamento semplice come quello
Di ricordarci che le alleanze sono necessarie altrimenti non si vincono le guerre ma io credo che sarebbe poca cosa
In effetti nessuno propone la solitudine
E nessuno propone che il sì interrompa il proprio dialogo la propria capacità di intesa con le forze anch'io penso non laiche banalmente laiche ma del liberalsocialismo e del riformismo cattolico con le quali siamo da sempre in una naturale in una turare intreccio
Ora tutto questo
Nell'Ulivo ha un senso
Qui mi rivolgo al compagno amico Ottaviano Del Turco
Nell'Ulivo ha un senso tutto questo fuori dall'Ulivo cambia molto
Cioè nel centro
Che non è il luogo dei socialisti si può stare anche mimetizzati non ha molta importanza se poi il portavoce segni anzi forse è più vocato e più dotato per rappresentare al meglio una posizione di centro
Ma se il luogo dei socialisti non è il centro allora occorre che questa ripresa piena di autonomia
Di identità socialista e di capacità di spenderci giorno dopo giorno sui contenuti le nostre posizioni venga non depressa ma al contrario esaltata
E questo si giustifica solo in un contesto come quello dell'Ulivo nel quale si svolge quel confronto a cui facevo riferimento con la cultura con la politica del PDS e dei postcomunisti
Il nostro simbolo in corsa nella proporzionale non dovrebbe essere inteso come mi pare che nella relazione del compagno Borrelli o fosse come una sorta di sfida verso tutti
E io ho letto questa mattina sul giornale una interpretazione della proposta di uscire dall'Ulivo
Fatta dal compagno Intini che è molto illustrativa di tutti i rischi che noi possiamo correre in questa direzione
Compagni lettini dice che in questa con questa proposta e su questa strada si riapre anche la possibilità di unire la diaspora
In una posizione politica dei socialisti che non sia né con la il pollo nei con l'Ulivo
E che
Vada da sola nell'uninominale questo è quello che scrivevo la stampa orgoglio sera questa mattina
A me pare che con questa posizione
Compagno Intini indica una via per la quale i socialisti non starebbero con l'Ulivo non starebbero con il Polo e non starebbero neanche con l'uninominale a questo punto
Perché non vi sarebbe sfogo e svolgimento di una posizione politica che non avesse evidentemente una collocazione all'interno di uno schieramento di uno schieramento politico
C'è una potenzialità in Italia e ce ne siamo resi conto attraverso i nostri congressi e questo anno di rinascita
Ed è la potenzialità di tutti coloro che chiedono che esista una forza socialista molto allora occorre intercettare questa potenzialità devo fare con un'operazione un pochino più semplice di quella che ha fatto
Un anno fa il cavalier Berlusconi quando intendendo avvocato che era il momento di intercettare un flusso di correnti di opinione
Stanca dei partiti e desiderosa di novità sia costituito in novità e sia proposto vincendo agli italiani
Credo che la nostra operazione potrebbe essere molto più facile Agrigento visto che i socialisti esistono ci sono e che sono desiderosi che una nuova forza socialista nasca e si posso esprimere
Naturalmente esprimere sui valori e sui contenuti nella relazione del compagno Boselli questi valori e questi contenuti sono presenti e io credo che siano presenti in modo anche giusto lo farei particolare quanto si dice sul lavoro
E quanto si dice sulla questione meridionale mi pare che rappresenti anche un passo in avanti rispetto alle stesse tesi
Poi Boselli parla di forma mentis che di ci divide dal
Dal PDS
Ora proprio D'Alema che si appresta frequentare negli ambienti conventuali non può ignorare il latino fino al punto da non capire cosa significhi forma mentis
E mi stupisce che abbia incalzato la presidenza di questo congresso dicendo ma mi volete dire in che punto ho sbagliato in quale momento io ho manifestato posizioni che siano diverse in rottura con le vostre ma io penso che basterebbe ad esempio un ricordo non tanto lontano come il PDS ha inteso la presenza dei socialisti che pure non erano i socialisti ladri
Nelle elezioni amministrative del novembre del mille novecentonovantatré in quella circostanza c'era dagli album ore nei confronti dei socialisti
E poi ancora come intende PDS la Federazione della Sinistra
E come il PDS sta governando tra le quinte dietro le quinte i Comitati Prodi e il movimento dei comitati Prodi con lo spirito organizzativo
Che la dice lunga sulla mano che tende intorno e sopra questo movimento
E poi infine il PDS che insieme al Partito popolare si dedica strenuamente all'occupazione del potere soprattutto in quelle periferie nelle quali le situazioni di maggioranza relativa glielo consentono meglio
Ora ne abbiamo di fronte sicuramente delle grandi difficoltà nell'affrontare il nostro disegno
Ma un punto sul quale si potrebbe operare
Per interrompere una prassi nella quale partiti come il PDS e partiti come i popolari
Hanno trovato ampia linfa per poter andare d'accordo tra di loro e per potere dare un qualche colpo alle presenze diverso
è quello che gli abbia dei colleghi
Io qui voglio dire che la politica italiana cambia anche molto è cambiata molto negli ultimi tempi non cambia molto quanto avviene nei momenti pre elettorali allora i meccanismi che si riscoprono sono i meccanismi che chiunque di noi abbiam venti trent'anni di esperienza ha conosciuto una la propria vita
Allora io dico se le forze politiche si stanno organizzando a livello di collegio elettorale
Si stanno nascendo i responsabili politici dei partiti a livello dei collegi elettorali
Se ci sono del tentativi di fare l'uninominale come si vede in lei cioè quello di stabilire un buon rapporto tra l'elettorato e gli uomini che possono rappresentare questo elettorato
Allora io credo che potremmo cominciare noi senza fare i Giamburrasca purtroppo a rompere questo giocattolo in mano al PDS magari proponendo più primarie e meno tavoli
Nel momento in cui noi fossimo in condizione di fare liberamente coraggiosamente questo passo io credo che qualche contraddizione si inserirebbe all'interno del di quella che poi non è molto cambiata e cioè una macchina non so se gioiosa o depressa però di guerra così come il PDS si appresta ancora ora a mettere in campo
Questa difficoltà che ne abbiano sono gravi alcune sono attese
E tra le difficoltà atteso io metto l'intervento del rappresentante del Partito popolare Bianco nella giornata di ieri
Bianco ha molto diminuito la nostra possibilità di creare un'area nella quale le alleanze siano tra socialisti e cattolici
Perché ha parlato di dialogo e si è fermato lì
Alcune delle nostre difficoltà sono invece in attese
Ad esempio risulta l'intervento più deludente della giornata di ieri è venuto da un socialista
Della diaspora che non è andato a destra ma si è fermato credo a sinistra e cioè il compagno Valdo Spini
Che ha fatto l'intervento più deludente in rapporto a quante attese e a quante pretese noi poteva avere nei suoi confronti
Anche Spini ha parlato di consultazione permanente sono atti termini ed atteggiamenti che fanno pensare a forte molto distanti tra di loro e non intenzionati ad incontrarsi ho chiuso
Ottaviano ecco
Devo dire che di fronte a queste difficoltà ne avremo bisogno di molte qualità
Nel contesto di un dibattito così ricco mi perdonerete se io queste qualità le vado ad individuare in un intervento che si è svolto da lontano attraverso un telegramma
E siccome il Presidente della Repubblica mi pare le parole le pesa e quando gli sembrano giuste addirittura lei ripete un po'ossessivamente
Io so se ricordo bene che Scalfaro nel suo saluto di risposta di ieri
Ha detto che ci si augura e che sicuramente noi avremo bisogno di coraggio e lungimiranza
Non vedo che noi abbiamo bisogno di niente di più di queste due parole e di questi due concetti coraggio e lungimiranza sul nostro cammino grazie
La parola Diana Fabbri
Avverto che per coloro che volessero presentare documenti conclusivi il tempo scade alle undici
Poi si prepari Fabio Fabbri e prima che abbiano arrivano di buonora vorrei leggervi questa bellissimo biglietto che c'è arrivato dalla sezione di normanno
Provincia di Cosenza compagno Boselli ai compagni congressisti
Non siamo mai come i nostri sogni
E questo congresso è la dimostrazione che spesso siamo molto di più ringraziamo i compagni di comando per questo bellissimo messaggio d'auguri al nostro congresso
Prego Adriano
Il nostro congresso volge al termine tra i tanti temi toccati mi sembra che uno dei più importanti riguardi la questione politica
Nel senso dell'esigenza espressa da molti di individuare un percorso che portino i socialisti a riconquistare il ruolo che ci compete nella vita politica italiana
Questo tema è stato messo in relazione con quello delle alleanze in particolare l'alleanza del Patto dei democratici
Personalmente ritengo da un lato che la scelta di operare nel Patto dei democratici sia stata utile a suo tempo per i motivi citati nelle relazioni dei vari compagni
Dall'altro che questa alleanza non aveva e non hanno i requisiti per durare
Solo se si fosse trasformata in una sorta di laboratorio in cui le tre porte essi avvia e Patto Segni avessero colto l'occasione per confrontarsi e realmente sul piano politico
Producendo sintesi di rilievo ciò avrebbe potuto a cadere
Ma ciò non è stato ed era molto difficile che avvenisse
Il fatto è che le porte che hanno dato vita a questa alleanza sono assai disomogenee tra di loro
In particolare al di là delle differenze d'impostazione politica il film si differenzia per il tipo di responsabilità da cui ha investito
Visti e assai più di ciò che appare
è la struttura politica erede della tradizione socialista del nostro Paese avendo accolto europee e continuando a nutrire fiducia vicende del socialismo italiano proprio tutto ciò ne fa il potenziale punto di riferimento
Di quella più vasta area socialista virtuale che esiste tuttora
E che continua a vibrare in risonanza con i valori della tradizione socialista
Non si tratta di rinnegare il lavoro svolto dal Patto dei democratici né di disconoscere i meriti dei dirigenti più operarono quella scelta e che hanno guidato i rischi in questo difficile hanno
Il loro lavoro la loro fermenta e passione nell'andare avanti mentre le difficoltà sono stati preziosi
Sono grata Boselli che anche nell'ultima relazione Congress congressuale che ha presentato
Con la consueta sensibilità c'è stato di aprirsi seppure ancora in modo cauto agli orientamenti che si delineano sempre più netti in favore di una rinnovata autonomia culturale dei socialisti
Mi auguro che ciò trovi adeguata espressione nelle determinazioni finali di questo congresso
Lei stessi fatti carico di rappresentare la tradizione socialista implica per i dirigenti del sì alcuni imprescindibili doveri
Innanzitutto quello di operare per riannodare i fili del discorso socialiste in Italia
Promuovendo lo in una elaborazione progettuale che parta delle parti dalle particolari esigenze della realtà attuale in tutte le sedi dove si fa politica
Poi quello di guardarsi intorno per riavvicinare quei compagni che pur incolpevoli si erano allontanati travolti dall'uragano politico giudiziario o comunque lo si voglia definire ma che non hanno mutato le loro convinzioni ripete valori propri del socialismo
Ma riguardo a ciò la relazione del segretario sembra essere assai consapevole
Compagni
Il socialismo non è morto
Quell'impulso che spinge a lottare per combattere le ingiustizie
Per dare a ciascuno l'opportunità di riuscita
Per includere nel percorso verso una vita migliore il più debole nella consapevolezza che anche lui fa parte del gioco della vita e che senza di lui siamo tutti più deboli
Queste socialismo chi può affermare che oggi non vi sia l'esigenza di riaffermare questi valori non esiste forse l'ingiustizia non esiste la prevaricazione non esiste l'indifferenza anzi mai come oggi queste cose esistono mai come oggi si va diffondendo
L'indifferenza
Ai pericoli insiti nel particolare clima culturale politico pizze determinato nel nostro Paese si sommano antica difficoltà
Noi italiani siamo segnati da secoli di colonizzazioni
A cominciare dalla calata dei barbari fino a quelle forme chiamiamole di colonizzazione politica economica culturale tipiche dei nostri giorni
Ancora oggi chi può affermare che teniamo saldamente ed esclusivamente nelle nostre mani il nostro destino
Persino la Chiesa è stata colonizzatrice per noi italiani
Prima con il potere temporale
Poi imponenti sui dogmi ad uno Stato che avrebbe dovuto essere laico invece di lasciare libertà delle coscienze la spontanea adesione a determinati valori
E vi parlo da credente
Tutto ciò ha contribuito a sedimentare in noi un'attitudine alla rassegnazione al conformismo
L'incapacità di dire no
A tutti i livelli nella vita a tutti livelli questo nella vita politica come nella vita privata
Le pulsioni primarie vengono represse prevale largamente nelle persone l'incapacità di differenziarsi dalla maggioranza di esprimersi in base alle proprie caratteristiche personali
Si tende a riunirsi a stare in gruppo ma spesso non per innescare di una sana dialettica tra persone diverse
Bensì per a per adeguarsi ai diktat della maggioranza
Eppure compagni età statene questa affermazione che sono estere azzardata ma neppure tanto se si approfondisce l'analisi la maggioranza non ha quasi mai ragione
La verità è oggettiva e bisogna cercare ogni volta senza pregiudizi perché ogni volta può trovarsi in un posto diverso non è legata alla quantità ma alle qualità
Il coraggio di ricercare la propria verità fosse pure la verità di due rispetto alla verità di cento e di confrontarla per talmente con quella degli altri per trovare il punto G e tipo di contatto va riconosciuto questo coraggio non osteggiato
Vi rendete conto che oggi nessuno a pagare i diritti delle minoranze
Dobbiamo essere noi socialisti a ricominciare a parlarne la cultura socialista e la cultura dell'uomo
Dell'uomo solidale con gli altri uomini può far molto per innescare dinamiche positive in un tessuto sociale dove viene incoraggiato l'egoismo individualista mentre vengono sempre più sacrificate le ragioni della persona
è l'umanesimo socialista e Luca e nomina e l'umanesimo socialista ha molto da dare in tutti i campi
Quello della cultura è un tema fondamentale che è sempre stato care socialisti
La cultura intesa sia in senso generale sia come attività culturale diffusa costituisce uno dei principali strumenti di crescita collettiva e personale
Come italiani è la nostra cultura lo strumento del riscatto morale ed economico
è la cultura il supporto al nostro senso di identità necessario all'elaborazione del nostro carattere nazionale
La produzione culturale si esplica in diverse forme che vanno tutte sostenute in modo adeguato dalla cultura professionale conta alle diverse forme di cultura non professionale autoprodotta come ne fioriscono soprattutto nei quartieri nei paesi nelle realtà decentrate
Ma è la sperimentazione la linfa vitale della vita culturale
Ed è la sperimentazione culturale che dovrebbe ricevere una particolare attenzione ed un particolare sostegno da parte delle istituzioni
Necessita di spazi di sostegno finanziario
Deve essere favorito l'accesso ai circuiti di distribuzione
Proprio perché la cultura è un bene comune ed è un bene primario sono doverosi riconoscimento e diretto sostegno da parte delle istituzioni
Questo è uno dei punti in cui socialisti si possono impegnare come dovrebbe entrare a far parte del programma socialista un'altra importante questione
Nessuno oggi parla di educazione civica
Il livello di civiltà di un paese è strettamente collegato a ruolo formativo che in questo campo è in grado di esercitare la scuola
L'educazione civica dovrebbe divenire materia di insegnamento nella scuola
E la scuola la sede dove i giovani apprendono o dovrebbero apprendere valore della democrazia del rispetto per gli individui senza distinzione di razza o di cultura
La comprensione per il diverso in vista di una città multietnica che è normale destino delle società evolute va insegnata a quell'età in cui si pongono le basi per la formazione della persona
è la scuola che deve trasmettere principi basilari come quello del rispetto per le minoranze principio che sembra aver perso diritto di cittadinanza nei discorsi della politica attuale e senza il quale il concetto di democrazia si svuota di ogni valore
Il tema del lavoro e naturalmente al centro del dibattito socialista visto anche in relazione alle sue trasformazioni che avvengono di pari passo con l'evoluzione della società
Il lavoro non va visto esclusivamente come mezzo di sostentamento ma anche come vocazione come modo di esprimersi in conformità dei propri qualità e predisposizioni
Quando si parla di formazione professionale si dovrebbe tener conto di questo
In genere si dice che la formazione professionale a cui a volte ha torto si posporre la formazione culturale vada progettata esclusivamente in base alle richieste provenienti dal mercato del lavoro
Ciò facendo non si tiene conto che la produzione si struttura in base alla domanda di beni e servizi e che tale domanda è strettamente in relazione alle predisposizioni e alle qualità dell'utenza
Si tratta di un circolo virtuoso che va tenuto presente
Solo indirizzando un giovane verso un percorso di formazione cristiana congeniale si può contribuire ad un corretto dispiegarsi delle dinamiche economico sociali oltre che favorire il suo armonico inserimento nel mondo del lavoro
Esiste poi la grossa emergenza costituita dai cambiamenti radicali che già da ora stanno trasformando il mondo del lavoro in relazione soprattutto la rivoluzione informatica
Questi cambiamenti Riscone rischiano di provocare l'esclusione in futuro di una parte consistente della popolazione e non si tratta solo di giovani dal circuito delle nuove professioni
Occorre individuare gli strumenti informativi e culturali che possano trasferire al maggior numero di persone possibile le nuove conoscenze
E occorre darsi carico come socialisti dei problemi di quella che domani potrebbe configurarsi come una nuova classe debole assumendo nella rappresentanza e supportando la nel processo di emancipazione e di di integrazione
Ma poi quanti altri temi su cui impegnarsi come socialisti
Ad onta delle privatizzazioni vi sono ancora mille Monopoli
Un esempio di cui di solito non si parla è quella della medicina
Non usa il termine sanità perché il concetto di sanità non si può ridurre ad un insieme di strutture consolidate che operano nel campo della salute
La sanità è soprattutto un modo di intendere la salute
Il modo cui comunemente facciamo riferimento e quello prefigurato dalla medicina ufficiale ed è per questo che io uso il termine medicina la medicina ufficiale in Italia salvo qualche oasi felice è tendenzialmente chiusa quasi sempre arroccata su posizioni conservatrici non tanto non solo riguardo nuove tecniche quanto a nuove diverse concezioni della salute
Come socialisti dovremo impegnarci per la democrazia si nella medicina
Se la medicina ufficiale e legati alle nostre radici culturali
Ciò non deve impedire che altri modi di intendere la salute seppure minoritari rispetto alla tendenza generale abbiano diritto al riconoscimento e a disporre del proprio spazio corrispondente alla quota di professionisti e di utenti che si ricorda che si riconoscono in quel metodo
Un esempio per tutti la medicina omeopatica
All'estero discretamente diffusa senza in Italia i fruitori di medicinali e una omeopatici sono oltre due milioni cinque mila i medici prescrittori
è riconosciuta dal sistema sanitario pubblico in tutti i Paesi più avanzati d'Europa vale a dire in Gran Bretagna Francia Germania Austria Svezia Finlandia Olanda
Da noi nonostante le direttive CEE a riguardo è tuttora discriminata in termini di riconoscimento di tutele di propaganda rispetto alla medicina ufficiale
In prima fila indurre il legislatore a porre limiti e divieti sono naturalmente le grandi industrie del farmaco ed il corpo le corporazioni professionali legati alla medicina ufficiale
Queste della politica devono del monopolio sanitario è un campo su cui intervenire indifferente ancora una volta della democrazia e dei diritti del cittadino sarebbe invece un altro tema fondamentale e concludo in campo sanitario sempre
è quello della prevenzione avviene
Ed essersi riceva un altro tema fondamentale e concludo in campo sanitario è quello della prevenzione
Nonostante se ne sia tanto parlato in passato il concetto di prevenzione non è mai stata veramente integrato nella cultura sanitaria
Le incongruenze dell'apparato e le carenze legislative non sono l'unica causa di questa situazione proprio la causa principale è piuttosto determinata da un patto come al solito culturale
La medicina in Italia in generale nella cultura occidentale trova la sua giustificazione nel concetto di malattia
La salute è vista come assenza di malattia invece che come è stato normale dell'uomo che si deve cercare di preservare con standard di vita dei banchieri ideologici il farmaco è considerato l'unico mezzo efficace per combattere la malattia inutile rammentare qui gli enormi interessi economici che ruotano attorno al mercato dei farmaci
è la prevenzione invece che si deve tendere risorse ed energie adeguate del dovrebbero essere spente per realizzare degli efficaci ed innovativi avvertitemi di prevenzione e perdite e per diffondere una cultura della prevenzione
Eliminando i dogmi della medicina ufficiale quando viadana Colaninno all'innovazione alla sperimentazione
Le attività sanitarie non può ridursi a nella gestione della malattia da porsi l'obiettivo di come garantire la salute i socialisti possano e debbano impegnarsi in questo senso in nome di una cultura della vita e della salute per tutti
Grazie Adriana
Si sente un po'meglio adesso
Chi parla usando il tono del brusio si sente un po'meglio di chi parla usando il toro di nessun dorma
Adesso cerchiamo di adattare l'amplificazione a chi parla usando il tono del blues come Adriana quindi ad avere al senso cattivo non condita da farmi questi segni che non si sente perché il presidente sordo come voi
La verso la parola al compagno Fabio Fabbri alle dieci e mezza
Prima che il compagno Fabio Fabbri prenda la parola vi vorrei leggere questo bellissimo telegramma
Caro Boselli i socialisti italiani subiscono la più grave forma di censura giornalistica che si possa infliggere ad un movimento politico la condanna al silenzio
Poiché ho sempre combattuto sembra sempre combatterò
Tutte le battaglie in nome della libertà e delle garanzie civili e democratiche consideratemi presente al vostro congresso cui Nando i miei migliori saluti Vittorio Sgarbi
Grazie a Vittorio Sgarbi
Vi porterò il vostro applauso prego Fabio
Care compagne e cari compagni
Ho scelto la Matthews il tradizionale questo biotopo convulsi forma compressione della via milizia politica proposti prestacco ossessionato dalle divisioni fra i tuoi giochi
Lo storico pronti ed è Walter Veltroni
Intanto se è stato un po'più Chiti si sente tranquillamente e poi abbiate pazienza perché il tecnico che lo sta cercando di aggiustare è inutile che vi agitate
Lo storico prende piede Walter le curve scrive la Storia del socialismo italiano come storia diritti di di lacerazioni le decisioni
Poi c'è capitata addosso la tragedia il terremoto collegato a Tangentopoli tentiamo di sopravvivere e ricominciano le divisioni
Sono ancora ossessiona
Per questo nell'anno che abbiamo alle nostre spalle
Ho disturbato molti di voi soprattutto i maggiori dirigenti con lettere e appello dei all'utilità
Ma ho sempre pensato che questi sporchi
Non potessero più di beneficiare par bene al partito dell'ICI al quale appartengo che considero e che continuo a considerare il suo omologo erede della tradizione del movimento italiani
Enrico naturale vive e il naturale beneficiario del processo di ricomposizione della diaspora
Nei confronti di chi ha tenuto in vita con il sì questa speranza socialista anche qui torno un brontolone Carlotta abbiano avuto molto diffidenti di grande gratitudine
Mi viene in mente il refrain vedendo che tutti i quali convinti a congresso in questo bel congresso deve prendere una canzone di Gino Paoli compagni derisi grazie di esistere grazie di aver
Calcare la scena io non ho niente da chiedere non ho niente da reclamare la carriera compatta anche troppo fumo qui se serve soltanto per dare una mano
Ma lo striscione
Qualora gestione rimane
Odori siamo in grado con le vecchie signore del nostro congresso di creare le condizioni per un accorpamento di tutti i frammenti della disintegrazione del gli esseri intorno ad una solida identità politica
Oppure per i resti del socialismo italiano altissimo il rischio della emarginazione multipla come possibile anticamera della istituzione
è una partita
Che per quanto riguarda i dirigenti interessa soltanto quei socialisti che si collocano nell'unico abito in cui può aspirare a chi chi è stato e resta propria lista
Che è quello della sinistra moderata e riformista dunque all'interno
Della coalizione perché tutti
Quei nostri compagni ho tanti amici qualcuno non mi piace anche per adulti morale molto anche a miti quei nonché compagno che hanno scelto di abbandonare il campo di battaglia proprio dei socialisti
Difendendo l'indifendibile via addossando la colpa esclusiva dell'autoradio del PCI dalla malvagità del nemico
Sono ormai obiettivamente estranei ma questo sporto di assicurare al tuo posto continuità alla tradizione socialista
Compagni difendendo l'indifendibile non si può ripristinare quel rapporto fiduciario con l'opinione pubblica venuto meno a causa della frattura morale di Tangentopoli
Oggi buonsenso o le città e anche convenienza politica spingono verso la ricomposizione della diaspora che anche è un nostro dovere Bertinotti tecniche elettori
Da una parte
La speranza che il PDS fosse capace di diventare altro bar c'è nel crogiuolo generatore del grande partito socialista e socialdemocratico di impronta europea si è rivelata una generosa illusione
Giorgio Ruffolo lo ha esplicitamente ammesso dichiarandosi soddisfatto del surrogato della progettata federatore dell'attivista
Dall'altra parte e questo è il comune sentire che abbiamo raccolto nel congresso il Patto dei democratici ha chiaramente esaurito la sua funzione
Dal momento che appare incompatibile con il necessario processo di riunificazione dei socialisti ma anche con l'esigenza vitale di rendere del riconoscibile la componente socialista nella vita politica del Paese
C'è un punto di vista sopporta
Fra nuovi e Mario sì che non ho ancora sentito sottolineare in questo congresso
Mario Segni sulla base di sue affinità elettive cerca e blandisce Antonio Di Pietro
In una prospettiva più centrista ma comunque l'ho anche proposto come presidente del Consiglio non è una questione di piccolo come diciamolo chiaramente
Il dieci il BTP e turismo al di là delle intenzioni del suo protagonista Attilio del giustizialismo di tanti moralisti cinque ore
Ritmo accompagna è un fenomeno o bombardò e analogo al berlusconismo di natura diversa ma egualmente misero sotto il profilo culturale ed anche parimenti inquietanti perché e la chiamata predice targa del Salvatore antipolitico
Le colpe e gli errori di Di Pietro non serbo non salvano certamente i campioni della economia della corruzione che luglio ha messo alla sbarra
Ma è altrettanto vero che le colpe di questi ultimi non cancellano i partiti di Di Pietro gli episodi poco edificanti della Mercedes e dei prezzi e del prestito senta interessa
Con gratitudine e contro il tetto
Per il tratto di strada che abbiamo percorso insieme assegni possiamo dire con lealtà non ci sono le condizioni per la ipotizzata integrazione possiamo e dobbiamo collaborare nell'interno dell'Ulivo Cestari vuole l'Ulivo ma non pensiamo non possiamo pensare ad un partito unico federativo con Mario Segni ed è pure con Gerardo Bianco e con i suoi popolari che vogliono marcare la loro identità cattolica consegne con Bianco possiamo dialogare nel forum proposto nelle nostre tesi ma la federazione se ci vuole comunque l'alleanza democratica e socialista o liberalsocialista dobbiamo costruirla con i nostri naturali alleata
Che sono i rappresentanti della cultura e della tradizione laica e liberale
Gli azionisti storicamente Vittorio
Gli eredi di la Malfa di Spadolini di di la Bruna di Mario Pannunzio insieme con loro possiamo sfidare lo sbarramento del quattro per cento nella quota proporzionale
è questo il vuoto di cultura e di rappresentanza politica da colmare questo è l'approdo verso quella scheda elettorale in cui girata estere mi sono molto lieto che Enrico l'abbia garantito la parola socialista
Non è una nostra questione domestica è un problema che riguarda la vita politica nazionale
Si tratta anche di riempire attingendo al nostro patrimonio il vuoto ideale e programmatico di questa stagione buia
è gran tempo compagno di proclamati eletti che rispetto alla idolatria del mercato e del privato come intelligenti e Bellini auto risolutori di ogni problema della società
Non possiamo seguire D'Alema è stato detto nel suo pieno di convertito in favore della scuola privata ma soprattutto non possiamo accettare il primato della tecnica e della managerialità sulla politica
Una supposta
Una supposta supremazia che è alla base della pretesa dell'industriale il diritto a mare per sei il potere reale
E anche quello di governo come espressione di una hegeliana classe generale egemone
Non possiamo aspettare che siano i ricercatori della Banca d'Italia a ricordarti la natura oligarchica e dinastica del capitalismo italiano
Luci spie ma chiuso con concentrazioni allarmanti del potere finanziario
Giacché alcuni conglomerati la galassia Agnelli Lamperti De Benedetti Pirelli e Berlusconi controllano il cinquanta per cento di tutte le società che rastrellano capitali dai piccoli risparmiatori
Non ci piacciono o non ci piaccia o no le privatizzazioni in corso tanto Ponente quanto lontana tanto lente quanto lontane dalla intuizione del governo del presidente Amato per il quale dovevano essere occasione per il superamento del capitalismo delle cento famiglie e per la diffusione del potere economico
Riccardo Lombardi ed Ernesto Rossi si rivoltano nella tomba di fronte alla morte l'acquiescenza critica rispetto alla De nazionalizzazione del bene
Contro il pragmatismo civico che dilaga
Dobbiamo difenda affermare che le idee grandi è giusta possono cambiare le condizioni della convivenza umana
E che dunque la proposta di Vittorio Foa e di Paolo relativi sul serio lo utile è obbligatorio buone una utopia
E ancora che il socialismo europeo deve battersi per la riduzione delle insomma
Il sopportabili dice qua neanche proletarie una sperequazione che si denuda eliminata può portare al declino dell'attività occidentale
Quando si hanno idee collegamenti robusti con la realtà totale si può parlar chiaro e trovare ascolto ecco alcuni messaggi
A Lamberto Dini lo ringraziamo per perché ha fatto ma non abbiamo alcuna cotta per luglio
A Massimo D'Alema
La celebrazione della riunione in convento in coincidenza con il nostro contrasto è stato un atto di perfidia settaria che noi non possiamo possiamo
La sua freddezza la sua promessa ripetuta qui ieri
Di voler far dare all'Italia quella moderna e moderata si discuta di impronta europea che di banca e purtroppo contraddetta dalla realtà
Ancora oggi alla vigilia delle elezioni la falce e il martello dei soldi è è ancora lì ai piedi della Quercia ma detto questo compagno sionisti
Crea sto con le condizioni per costruire davvero anche con il PDS partito dell'Internazionale socialista il grande partito di pronta socialdemocratica europea il nostro apporto e di e non può essere la deriva neo centrista
Ai miglioristi del partito democratico della sinistra
Che io speravo di vedere qui presenti ieri e che non vedo neppure oggi al ad eccezione delle coraggio le sortite di Macaluso sono troppo silenziosi ed inerti
A Giuliano Amato
Carlo Azeglio Ciampi Antonio Maccanico che non possono contemplare da estranei degrado della vita politica l'Italia ancora bisogno di loro devono tornare impattato
A Romano Prodi
Certo con una procedura collegiale in casa dell'avvocato Ripa di Meana come ha raccontato Andrea vediamo
Che la nostra realtà finora è pari alla nostra insoddisfazione per la debolezza della sua leadership politico
Detto questo compagni
Un momento soltanto sul punto poppata del dibattito congressuale io non mi scandalizzo del biscotto dottor più all'ouverture
Noi stiamo al nostro posto e nella coalizione di centrosinistra ma facciamo sapere che non ci possiamo stare ad ogni costo
Insieme ai nostri alleati che per me sono quel generare ha liberato te all'istante
Noi va avanti arrivo redatto richiesti
Porremo le nostre condizioni
La mia aspirazione è che noi dobbiamo fare di tutto mantenendo la nostra dignità e rifiutando ogni umiliazione per non far circolare e per rimanere nella coalizione di centrosinistra ma anche questo non possiamo giudicarlo deciderlo oggi affretto
Compagni di avvio rapidamente alla conclusione
Ai nostri compagni della costituente aperta per il socialismo che non deve essere un nuovo spezzone ma un propellente verso l'unità
Noi ci presenteremo all'appuntamento di gennaio con la proposta di una sola componente socialista all'interno dell'Ulivo
A Valdo Spini e ai compagni laburisti
Dico che non ben ragione al bond o per restare divisi primarie udiamo tutte le porte dei socialisti dei dei socialisti che rimangono le loro auto poi decidiamo insieme come impiegarli al meglio per vivere per far ridere
Il socialisti
Ai politologi Saccenti
Quelle che ogni giorno ci impartiscono la lezione dalle colonne dei giornali
Ai politologi Saccenti giustamente paragonati ad esperti del Kamasutra che non hanno mai fatto l'amore con una donna diciamo
Tiziano che non è vero che non è scritto da nessuna parte
Che la stile del comunismo deve coincidere con la fine del socialismo che ha avuto invece storicamente ragione che anzi la riorganizzazione dello stato sociale in casa propria e la riduzione dei grandi squilibri Nord Sud e anche Est-Ovest
Restano obiettivi irrinunciabili della civiltà europea alle soglie del Duemila
A noi stessi compagni
Dobbiamo
E l'ultima occasione per una rianimazione possibilità del socialismo italiano
Un obiettivo che non possiamo mancare
Per un dovere verso i nostri maggiori ed anche per il rispetto che dobbiamo a noi stessi dalle nostre storie che non sono storia di affari intrecciati alla testata di partito
Sono storie di dignitosa passione politica un passato cui non ci vergogniamo affatto
Grazie Fabio
La parola al compagno inferiore
Ettari dovuta
Signore non Signoris
Vogliamo che oggi
Care compagne e cari compagni
Questo congresso
Per la qualità intanto della relazione del segretario
Che è stata equilibrata e nello stesso tempo coraggiosa
Capace di interpretare quello che è la base congressuale avrebbe chiesto
Perché il compagno segretario in questi mesi che hanno visto la preparazione del congresso
Ha parlato con i compagni ha partecipato ad assemblee ascoltato il lungo regno di una base che sa che su di noi grava un compito difficile
Intanto la prima condizione
Quella di fare esistere un partito un partito vivo è un partito con le idee l'abbiamo raggiunto
Ma compagni
Dobbiamo anche stare attenti a non farci prendere dai facili entusiasmi
Il cammino è ancora molto lungo
Tutto è cambiato intorno a noi e nessuno ci vuole bene da nessuna parte
Nel Periodo della più selvaggia lottizzazione
Dell'informazione negli anni dal cosiddetto vituperato vecchio centrosinistra perché quello di oggi è buono mai c'è stata chiusura da parte degli organi di informazione come c'è stata nei confronti di questo congresso di cui si è parlato soltanto per ribadire ciò che D'Alema ha detto nei confronti di Berlusconi diciamo che avviando ha detto nei confronti del convegno nel convento della sinistra postcomunista
E non si è parlato invece come di un complesso di una forza che rivendica il suo ruolo nell'Italia
Nell'Italia nella quale i socialisti si son dovuti imbarcare i
Del governo del Paese perché certamente non era colpa dei socialisti
Se c'era il più grande partito della sinistra
Al trentaquattro per cento nell'ottantaquattro odiava rivalità partendo dalla boscaglia capitava anche i finanziamenti da Mosca fino al mille novecentottantanove non era certamente colpa dei socialisti
Se c'era una forza di quelle dimensioni della sinistra collegata al movimento operaio non utilizzabile come forza di governo
Della situazione generale internazionale
Allora compagni facciamo politica sui problemi non ci illudiamo di questo grande entusiasmo perché finito il congresso ritorneremo a essere una piccola farsa con grandi idee ma una forza e con grandi idee deve ragionare avendo i piedi per terra allora io non condivido la sottolineatura negativa che hanno fatto alcuni compagni Rory interventi
Sulla insistenza gay compagno Boselli il partito il gruppo dirigente al quale deve andare il nostro ringraziamento per ciò che ha fatto
Fa sul problema istituzionale sulla riforma del presidenziali del presidente proposta presidenzialista
Del doppio turno del neo presidente pretese verrà il semipresidenzialismo alla francese
Perché i compagni i problemi dell'occupazione
I problemi del lavoro il problema della possibilità di essere coerente con gli accordi di Maastricht dipenderanno dalla fiducia che all'Europa accorderà Alitalia la sfiducia all'Europa verso l'Italia
Era la sfiducia verso il nostro apparato istituzionale che non garantisce niente
Dobbiamo dire al compagno D'Alema ai il quale ha detto
Colorare accerto Ottaviano
Era al congresso socialista non poteva essere acido come di solito è verso di noi
Quello di fondo trattando Boselli quasi da non dico da
Diciamo avete capito
Io non vedo in che cosa noi non
Non ci troviamo d'accordo certo credo lo vede D'Alema perché D'Alema noi non ci pensa proprio non è che non vede dove non siamo d'accordo compagni attuali non ci crede non vorrebbe vederci
Ma non siamo d'accordo su come Prodi si è delineato leader dell'Ulivo
Compagni io devo dirvi apro una parentesi
Nel Lazio
Noi siamo stati su diciamo indirizzo nella direzione dalla segreteria del Progetto era importante su sollecitazione di segni e di bianco
Siamo stati spinti a fare una lista Popolari e Democratici insieme
Perché ci hanno detto bianco e tutti gli altri
Che Prodi sarebbe venuto
Alla presentare questa linea politica perché non eravamo l'embrione dell'Ulivo
Sapete come è andata a finire
Che in questa lista popolari democratici insieme
Gli ex democristiani bravi accogliere le preferenze si sono potuti seggi che noi abbiamo preso un solo Consigliere sul maggioritario col compagno Antinucci Rapisarda e che i socialisti i quali nel Lazio
L'uomo Vendola giunta di destra di centro sinistra che andava verso destra che c'era cioè io il compagno Micelli ecco Baggio stecca ospite che eravamo in ragione hanno consentito sei mesi prima delle elezioni una giunta di sinistra di centro sinistra che ha consentito a Badaloni di fare il presidente dalla Regione alla conseguenza sapete qual è stata che noi siamo fuori dal ciò conta il socialista e l'altra compagna amica del Patto Segni allora noi diciamo accompagno D'Alema
Che i socialisti non accettano di essere trattato in questa maniera
Non accettano di essere trattati in questa penisola nell'Ulivo
A queste condizioni noi non ci stiamo
Siamo a sinistra siamo nel solco della nostra tradizione ma non ad ogni costo dobbiamo stare all'Ulivo quando i Lombardo Boselli dice dobbiamo fare tutti i sacrifici
Ipotizzando i bagni e da un forte di andare da soli sul proporzionale e io credo che segretario ipotizzando questo sa che cosa significa
E poi dice faremo tutti i sacrifici
Perché si riunisca
La diaspora socialista
Io dico facciamoli questi sacrifici ma il primo sacrificio è un dovere è quello di badare ai diede alla cosa che pensiamo
Noi siamo una forza politica che non si deve più balcanico del grande senso di responsabilità che ha avuto in passato Rispetto alle crisi che si potevano determinare che ci hanno logorato compagini quando pensiamo una cosa diciamo la perché io capisco
Che il ministro Mancuso è un tipo strano
Per la verità anche da sinistra hanno detto che per settant'anni è stato un magistrato integerrimo e lo è stato davvero
Però la compagna
Io non sono d'accordo
Che ai socialisti al Senato la compagnia Manieri si è sentita male quel giorno il Paolo io di gol Paolo compagno senatore cioè essere Marini ha fatto un grandissimo intervento da socialista va a fare la velina votato contro Mancuso
è Tecoppa gioiosi posso ancora stare a questo sacrificio del compagno Marini apparato ma se dopo quindici giorni o un mese
Di fronte all'iniziativa della Procura di Catanzaro verso Tiziana Maiolo e Sgarbi devo leggere sui giornali Cesare Salvi vertice non ci sono cambiali che bastano nei confronti di certe procure abbiamo pagato una cambiale col caso Mancuso non è servita a niente allora io non ci stavo Magni
Anche noi facciamo questi sacrifici per pagare le cambiali che abbiamo pagato a iosa
Perché è vero Badio Villetti
Che la questione morale è stata quella che ci ha fatto deflagrare
E chi non lo sa
Però anche avere una causa e mi avvio a concludere verrà anche un'altra cosa la dobbiamo dire perché anche per questa ragione
I nostri elettori ci hanno abbandonato che hanno visto i socialisti che non avevano il coraggio di dire pane al pane e vino al vino e pensavano che più si nascondevano dietro la condanna tout-court diciamo che eravamo stati e più apparivano benpensanti
Perché io non c'ero io non ci sto i compagni socialisti non ci devono stare
Anche lasciamo stare quelli raggruppato quelli che stizzito si son fatti corrompere
Lei con taniche per un avviso di garanzia per abuso d'ufficio poi prosciolti si sono dovuti dimettere dalle giunte regionali provinciali comunali e Pagliacci sentiamo D'Alema che dice Webber dimettersi ci vuole davvero una sentenza
Di primo o del secondo grado sentiamo il compagno templi il compagno Veltri portavoce di di Pietro
Il quale dieci dadaista che si risolva la questione i cori di Di Pietro andava e va be'dalla preposizione Boy David politica io voglio capire noi volevamo capire e dobbiamo spiegarlo alla gente
Perché tutta questa attenzione della stampa dei grandi gruppi industriali della FIAT dei grandi gruppi industriali di anni di De Benedetti nei confronti di Di Pietro per caso o per il ruolo che Di Pietro ha avuto in passato
Platini troppo prono al Di Pietro Program pastelli di Piero parla Prodi mi son d'accordo fase perché c'è qualcosa io non lo so non interrogativi che noi ci dobbiamo porre
E chiudo compagni dicendo attenzione
Questo partito
Ha bisogno
Bisogna essere portatori di grandi idee della società anche con capacità di rottura noi non possiamo stare continuo gite si darà
Tutta reticente
Nei Comuni e nelle Province
Anche i democristiani più scadenti sono stati preferiti come candidati a sindaci a presidente di provincia ai socialisti più prestigiosi tranne qualche situazione quater nel giorno in cui lavoravo una grande forza allora andiamo avanti sapendo credo che può essere una forza di grande responsabilità
Ma in una falsa capaci di grande rottura di recuperare dai metodi di lotta
Che si sono metodi proprio di una forza che sa di dover resistere ma che molti vorrebbero cancellare
Appena uscito dall'ospedale è venuto a trovarci
Un compagno di antichissima militanza socialista un compagno romano Roberto Cinelli che ha più di cinquant'anni di iscrizione al partito lo capiamo performer
La parola al compagno Pier Luigi Romita si prepari Salvatore Zina
Compagni e compagne
Io rappresento qui la Regione Piemonte
Una regione nella quale il congresso regionale
A respinto a larga maggioranza l'introduzione politica delle tesi presentati si dalla segreteria del partito
E cioè i primi cinque punti i quali in realtà piccolo fermavano nella sostanza anche in prospettiva a una intesa politica stretta nel Patto dei democratici
Quindi non posso che considerare positivamente la indicazione che è venuta dalla relazione di Boselli quando ha preso sostanzialmente la le distanze dal Patto dei democratici dichiarandone o considerando nei superata quanto meno la funzione avremmo però preferito che questa dichiarazione forse accompagnata da un minimo di autocritica
Perché i compagni abbiamo vissuto tutti in questi ultimi mesi
Una vita veramente difficile grama sotto il profilo politico alla ricerca a tutti i giorni sui giornali e dagli organi di informazione di una indicazione di una citazione di una presenza del nostro partito e trovandoci invece sempre isolati
Del tutto ignorati dagli organi di informazione
Abbiamo conosciuto la la l'amarezza la preoccupazione dei compagni che ogni giorno ci dicevano ma dove siamo ma ICI vede ma dove dove siamo collocati
Abbiamo conosciuto l'amarezza di tanti vecchi compagni che al momento delle elezioni ci venivano a chiedere se eravamo ancora in lista SEL Partito esisteva ancora
Se c'era ancora una presenza socialista da noi sostenuta da nove sorretta
Tutto questo ci ha dato molta amarezza e ci ha creato molte molte difficoltà
E quindi credo che un accenno alla Stra risultati negativi di questa tipo di alleanza nella quale siamo praticamente scomparsi sarebbe stato utile
E badate compagni è troppo facile sarebbe ingeneroso prendercela con i nostri compagni che ci hanno rappresentato alla segreteria
Del partito in Parlamento in questo periodo
Non è stato colpa dei nostri compagni è stato certamente responsabilità di un sistema di informazione che continua ad avere come obiettivo una forte polemica coi socialisti in particolare con noi
Ma è stata anche responsabilità di una politica che non destava nessun interesse
Perché è un partito socialista che si collega e si e si impegna di un'alleanza di tipo centrista non interessa nessuno perché la politica centrista del centrosinistra la fanno già altri partiti e altre forze
Quindi riconosciamo i nostri compagni del centro di aver fatto tutto il possibile per essere presente
Ma l'esperienza ci insegna che la presenza non si ottiene certamente come dice Boselli nella sua relazione mettendosi la maschera da clown per rendersi visibili la visibilità non è questa la visibilità che cerchiamo di realizzare ma la visibilità si ottiene avendo una politica che abbia un ruolo e una funzione specifica di cui l'utilità sia garantita e di cui la presenza è l'impegno sia riconosciuto
Quello che ci è piaciuto o di meno è che poi dichiarato concluso il Patto dei democratici
è stata ci viene offerto nella relazione di Boselli un altro tipo di alleanza allora siamo d'accordo a compose le che il partito non isolarsi e partito deve portare avanti la politica delle alleanze
Ma vediamo adesso emerge dal posto di Patto dei democratici la Federazione democratica
Cioè ci viene presentato un altro tipo di collegamento che si chiama Federazione democratica l'aggettivo è sempre quello di socialismo non si sa almeno per adesso dove sia
E però questa federazione democratica lo dice la relazione di Boselli
è fatta da certe forze che vengono elencate in cui ci sono i cattolici democratici e in cui ci sono i socialisti riformisti che immagino siamo noi in cui ci sono dei repubblicani cui ci sono i liberali
Ma i cui manca qualunque accenno agli altri gruppi di derivazione socialista che nel Paese ci sono equipaggi io credo che sia importante con essi si cercare di stabilire dei rapporti comuni dei rapporti di alleanza almeno elettorali che rapporti di collaborazione anche se sono difficili perché in quella maniera che noi potremo caratterizzarci meglio come i nostri dove socialisti potremmo caratterizzare la presenza di una forte a reali una forte area socialista
è inutile compagni che parliamo sempre della diaspora che parliamo della necessità di recuperare alla diaspora
Di ricollegare riproverà ritrovare le forze le forze socialiste se poi nel fare queste alleanze contiamo continuiamo pervicacemente a quanto sembra almeno
Da quello che ha detto nella relazione a riferirci a delle forze che sono di diversa ispirazione dalla nostra abbiamo tutti mi pare in questi giorni criticato la presenza di un Mario Segni debordante
Tutti i momenti dal Patto dei democratici con le le posizioni politiche con le quali spesso non ci potevamo riconoscere abbiamo criticato questa presenza dei portante di un Mario Segni e quale prendeva anche in tempi recenti
Del delle regioni delle iniziative senza credo consultare nessuno lasciava il lasciava il Patto dei democratici poneva ultimatum sulla questione il presidenzialismo e così via e allora la nostra presenza la nostra sul la nostra funzione il nostro ruolo totalmente totalmente scomparso
Io credo compagni di dobbiamo Cetto perseguire una politica delle alleanze non dobbiamo restare isolati ma dobbiamo innanzitutto capirei mostrare qual è la nostra politica è la nostra funzione nell'ambito del centrosinistra
E io non credo compagni sia quella di partecipare all'altra gamba del centrosinistra un'altra gamba che inevitabilmente centrista o è ineludibilmente dominata
Da forze centriste il nostro ruolo del centro sinistra è quello di rappresentare
Quella parte della sinistra non comunista rompere sino a quella parte delle sinistre e c'è ed è forte in Italia che si il richiamo alla grande tradizione rossa riformista dei socialisti del Partito socialista
E questi dati è questo il grande assente nell'ambito del centrosinistra ed è questa assenza che rende ancora problematica la possibilità per il centrosinistra di vincere le elezioni
Perché tutti si preoccupò di andare a recuperare voti i cosiddetti centristi ma nessuno si preoccupa di recuperare voti socialisti i voti di una sinistra riformiste ad una sinistra se vogliamo moderata se vogliamo GRA dualista che è stato la grande riferimento elettorale dei socialisti Dell'Oro nel loro la loro censo impennare Ya centenaria azione politica
E vede da quella parte compagni che dobbiamo rivolgerci e quindi non la seconda gamba centrista del centrosinistra confusi con tante altre forze centriste ma una presenza autonoma del Partito socialista
All'interno del centrosinistra e all'interno dell'Ulivo che svolga sostanzialmente questa funzione che è una funzione non solamente utile per Noemi a fondo fondamentale per il successo per il successo della per il successo della sinistra
Credo che nessun altro ossa svolgere al al nostro al nostro posto questa questa funzione
E c'è un'altra l'osservazione che vorrei fare e compagni
Abbiamo delle occasioni molto importante i per riconfermare il nostro ruolo
Se guardiamo i commenti di stampa di questi giorni da tutte le parti si nota e la carenza del del centro sinistra e in genere occulte specificamente della sinistra italiana è una carenza di immagine
La sinistra italiana non ha un'immagine lo dice anche stamattina Gad Lerner nel fondo della Stampa di Torino
E ti può dare queste immagini alla sinistra italiana non il PDS non sto a vedere le ragioni per cui il PDS non è non in grado di rappresentare adeguatamente in maniera significativa la sinistra italiana
Credo che solamente i socialisti sedici incidono di assumersi questo ruolo possono rappresentare postano dare un'immagine accettabile alla sinistra italiana
Allora questo è il nostro ruolo quando diciamo e diciamo in maniera un po'ripetitiva il Partito Socialista è certamente a sinistra
Dobbiamo dire che siamo a sinistra per svolgere questo ruolo in piena autonomia per la nostra storia e per i nostri impegni per le nostre prospettive allineandoci nell'amore del centrosinistra innanzitutto con quelle forze
Della diaspora socialista che possono dare un ulteriore conferma un ulteriore significato alla nostra presenza
Io ritengo quindi compagni lo ha detto lo ha detto anche il compagno Giugni
Che noi dobbiamo problema non è se stare o non stare nell'Ulivo il problema di come stare nell'Ulivo dobbiamo starci con piena dignità rappresentanti Huron apporto politico originale
Portando una tradizione politica ed un impegno sul piano programmatico originale questo è il modo di stare nel centrosinistra
E c'è bisogno di Noemi e di stare nell'Ulivo e c'è bisogno di un re perché il programma Prodi e compagni non c'è tempo adesso per esaminarlo
Può essere un buon programma ma sa terribilmente di di tecnocrazia dite classicismo
è un programma senz'anima è un programma senza cuore del programma che potrebbe essere stato scritto da uno illuminato ufficio studi della grande azienda
Tipo dare quest'anima questo programma io credo che possiamo essere noi mantenendo la nostra presenza rafforzando la nostra presenza e la nostra dignità all'interno del centrosinistra e dell'Ulivo
E vado rapidamente alla fine noto che però prima altri oratori sono stati lasciati parlare molto più a lungo complessi come io rispetto rispetto all'Assemblea andare rapidamente alla conclusione la logica conclusione di questa linea politica che dovrebbe assumere il partito compagni
è quella di operare perché alle prossime elezioni per la componente proporzionale sia presente una lista di ispirazione socialista alla quale non si confonda né con la lista
Della del del del di i popolari epicentro né con la lista e con la lista del PDS ci deve essere alle prossime elezioni per la quota proporzionale una presenza di lista socialista
Con un simbolo io non so neanche io direi se debba essere il nostro simbolo che forse potrebbe rappresentare una chiusura anticipata
Non fuori tempo nei confronti delle altre
Dagli altri chiamiamoli pure gruppuscoli come siamo noi socialisti o comunque una lista che sia chiaramente riconoscibile come una lista socialista e ho finito viste da Bacco
Avete fatto parlare per mezz'ora gli altri compagni ancora due minuti prego emesso lo abbiamo tanta allora adesso finisco
Una una lista alla quale sia chiaramente riconoscibile come lista socialista nella quale la nostra presenza sia chiaramente riconoscibile e allora potremo aver dato uno sbocco politico a questa azione che io ritengo sia nostro dovere compiere
Un'ultima osservazione e compagni noi abbiamo io credo che il partito se lo sappiamo tutti abbia perso la sua grande occasione politica del mille novecentottantanove
Quando alla curva un aumento della caduta del muro di Berlino esistevano le contrazioni perché il partito lancia su un messaggio alla sinistra italiana è al suo massimo assumesse il ruolo dir deve portarmi rappresentare portare tutta l'attivista italiana su una linea riformista
Purtroppo questo non fu fatto
E nel modo di vivere è stato il più grave errore politico di Craxi
Io credo che oggi siamo in una situazione analoga la grande ondata di centro del prisma è finita la grande illusoria speranza dalle forze nuove tanti partiti che c'è perché fu per risolvere i problemi del Paese
Anche queste sono state deluse da una situazione paludosa che si è venuta a creare nel nostro Paese
Io credo che oggi da molte parti
E molti compagni hanno già ricordato che la stampa solo ha rilevato queste cose e anche gli ospiti di altri partiti l'hanno rilevata viene mossa parti si pensi che il socialismo oggi a questo ruolo fondamentale
Di dare a questa nuova situazione in cui il centrodestra
è fallito mai centrosinistra tarda ad assumere una sua immagine credibile di dare queste immagini al centrosinistra e rivolgere questo ruolo fondamentale del Paese
Vedo compagni di di fronte a questa possibilità noi dobbiamo fare l'errore non dobbiamo ritirarci ma dobbiamo Fini poi devo fare il nostro ruolo per consentire il rilancio della democrazia in Italia
E l'avvocato Tizzoni di della delegazione della Calabria è pregato di venire alla presidenza per una comunicazione la parola al compagno Salvatore Zina si prepari Crema
La relazione di Boselli e del dibattito congressuale viene con determinazione la grande voglia di un protagonismo dei Socialisti italiani
Per concorrere positivamente alle questione complessiva per aumenta dalla base questa spinta carsica per fare emergere un'identità socialista che unitamente alle altre forze democratiche del centrosinistra
Si batta in continuità con il grande patrimonio socialista che ha segnato le pagine più belle della storia sociale ed istituzionale del Paese
Boselli ha posto bene questa esigenza a partire dai limiti evidenti dell'Ulivo che non può essere un super partito e che dovrà trovare una sua articolazione in cui si esalti la pluralità degli apporti
Quello laico socialista non solo non può est annullato ma non può essere assimilato da altre forze nonostante l'evoluzione e le rotture avutasi con grande parte della propria tradizione ciò viene posto da milioni di elettori che ancora non si ritrovano nell'attuale schieramento del centrosinistra il quale viene percepito con un ruolo egemonico del PDS
Il congresso socialista quindi viene a porre una questione di grande rilevanza politica che non è identificabile con la rivendicazione di parte
Ma tale questione riguarda anche noi direi soprattutto cioè alla nostra capacità di impegno al nostro lavoro per superare la diaspora socialista in una chiara discriminante sul versante le forze democratiche per battere il centro destra
Non si può aspettare come afferma Amato Giuliano Amato il Duemila per creare un'aggregazione democratica connotata con i valori del socialismo liberale
Il fattore tempo e decisivo non si può rimanere a guardare l'iniziativa socialista non può avere una sua sosta una sua messa da parte inattesa di altri tempi
Nel frattempo si potrebbe avere un ulteriore polverizzazione distacco che può disperdere i quadri e militanti che devono essere sollecitate all'impegno all'iniziativa
Questa scelta richiede un grande lavoro sia sul terreno politico sia su quello programmatico
Perché non è sufficiente a soffermarsi al richiamo di una grande patrimonio che rischia di essere una mera esercitazione retorica se non trova una sua riattualizzazione rispetto alle grandi trasformazioni in corso
Sul terreno politico sia opportuno sviluppare un'iniziativa che punti a un riassetto dell'Ulivo evitando un ruolo egemonico ci o a tentazione di accordi di potere
Come spesso avviene tra PDS e Partito popolare specie nei territori
Cioè devitalizzati ciò devitalizzato a pluralità degli apporti ma soprattutto non riesce ad attuare ad attrarre nuove lettorato e allontana le parti più sensibile
La configurazione di due gambe ove si pongono e specifico ruolo dell'area socialista laico è fondamentale per dalla reale forza all'intera coalizione dei democratici
In Sicilia abbiamo fatto già l'esperienza del Forum a Palermo che potrebbe avere anche apporti dell'area cattolica
Tenendo conto dei problemi aperti nel Partito popolare per certi suoi modi di essere in certe realtà età la partita ancora aperta con il CDU e con me il CCCP
Ottaviano sa che in Sicilia agli altri convegni
Come abbiamo che abbiamo fatto altre esperienze anche quella di non salire sulla carovana del ventisette marzo novantatré
Alle condizioni umilianti a cui ci volevano sottoporre la dedicare alla nostra identità di appartenenza altresì
Ci siamo battuti da soli
Quindi risultati sono stati lusinghieri per alcuni di noi
E anche per poco non è scattato il senatore nella proporzionale ma sono stati negativi in termini di seggi per il polo progressista
E questo dovrebbe essere un duro monito per l'intera coalizione dei democratici che non può rischiare ancora specie con il pullman e cioè con un solo automezzo che può andare a schiantarsi nella sua interezza
Sul terreno programmatico non si può non partire
Dalla crisi allo Stato moderno a seguito della globalizzazione l'economia e specie dei mercati finanziari
Le conseguenze sono enormi dal momento che a livello dello Stato si regolava il compromesso sociale con i due levi fondamentali
Del prelievo fiscale e del guastafeste
I problemi dei tagli contino a livello stato ricordati da Bertinotti devono essere inquadrati
In questa ottica per poter a sua volta individuare vini e l'impegno di azione Bali viene individua due versanti e diventano decisivi nell'agire
Quello internazionale è quello locale
Sul primo punto si tratta fermare
Il diritto dell'ingerenza democratica finché nella negoziazione le nella regolazione dei rapporti tra Stati la comunità internazionale un punto decisivo devono essere diritto umani e sociali
Che vengono a connotare il valore universale di una democrazia pluralista sulla base dei principi la libertà individuale e e collettive e della solidarietà
Un impegno specifico sì era vero a livello europeo perché nella Conferenza intergovernativa si pongono accelerazione sul processo di integrazione sociale e politica rispetto ai parametri finanziari e di bilancio
Questa esigenza emersa con forza l'altro giorno a Brussel nell'incontro e dire che storia in cui gli si ha avuto una grande partecipazione amministratori
Delle diverse municipalità di Europa per definire progetti interregionale nel territorio sulla società dell'informazione sulla cultura e sull'occasione di indire si avverte una grande voglia di partecipazione ed iniziative dal territorio Parker per rizzare le politiche dell'Unione Europea sugli aspetti decisivi dello sviluppo ed è l'occupazione
Si tratta di dare risposte a questa domanda per avere consenso alla popolazione
Diversamente ci si può trovare di fronte una moltiplicarsi delle tensione come avviene in questi giorni in Francia l'altro ieri sarebbe opportuno rilanciare l'iniziativa della Confederazione sindacale europea e del partito sul
L'ha vista europeo perché si vada a dare la priorità della scelta contenuta nel piano delle ore per l'occupazione in Europa penso ai com'è andata congresso dovrebbe venire fuori un impegno ad una nostra iniziativa arriva appunto
Quando al più presto prima della conferenza del governativo per segnalare l'apporto dei Socialisti italiani
L'altro versante decisivo d'iniziativa riguarda il territorio in cui si Teresa per vitalizzare le grande potenzialità presenti
Pensare globale e agire locale sintetizza bene la scelta decisiva per rispondere novità intervenuti in questo spazio di fin e secolo
Cioè impone andare da subito la riforma federativa dello Stato
Con un realismo solidale dal basso questa scelta ormai ineludibile diversamente il paese si spezza
Nonostante i toni garbati ed eleganti e di ieri da parte di Perini non deve essere sottovalutata la ventata di indipendentismo del nord che va oltre lo stesso elettorato della Lega
Già di fatto siamo di fronte a un federalismo fiscale iniquo che scarica i difetti del risanamento del bilancio soprattutto sulla regione meridionali in termini di tagli sia sugli interventi sociali che su quelle dal nuovo sviluppo
Da qui anche l'iniziativa dei Comuni meridionale contro certe scelte la finanziaria dal momento che la spesa pubblica avuto una particolare incidenza della mediazione sociale con una ricaduta di reddito di lavoro anche se spesso è stato artificioso
Senza incidere sui nodi strutturali e lo sviluppo del Meridione
Ma la questione male questione posta hanno sollecitato un diverso loro dell'ente locale sull'abbiamo mia finanziaria sulla competenze danni
Nadia avuto risultati importante
Con la conferenza Stato Comune che apre grandi spazi ai comuni per quanto riguarda questo federalismo e non si può identificare soltanto con regionalismo perché diventerebbe una forma di neo centralismo a livello del territorio
Quindi si tratta di lanciare un nuovo patto di solidarietà tra nord e sud in un rapporto Rifici poi cita
Che sollecita l'apporto dei vari territori una politica diventi nei vari settori per affrontare i diversi problemi del Paese dall'Anatolia dalla lotta alla mafia uno sviluppo più equilibrato
In questo contesto
Quindi si tratta di valorizzare i diversi corpi intermedi e società e i soggetti istituzionali locali con un progetto per il territorio perché il territorio è stato devitalizzato è stato destinatario
Di risorse quindi noi dobbiamo accrescere o dei Comuni dei sindacati e dall'associazionismo e questo è il sigle l'idea di democrazia pluralista partecipata che noi dobbiamo avere del resto si parla di socialismo comunitario come vediamo delle dichiarazioni dell'odore di Tony Blair
Quindi io penso che oggi dobbiamo a contare questo temo decisivo del riassetto istituzionale che ponga anche una revisione dal concetto della rappresentanza che si deve coniugate con quello della responsabilità
Lo ad avere una di Roma politicità diffusa che vada al partito Pica tutto a una politici anche a diffondere della comunità quindi io credo che questo è molto importante su cui dobbiamo lavorare
E su questo c'era un grande retroterra che viene dal socialismo riformista perché imponga socialismo riformista
è sorto proprio dalla lega dalla Camera lavoro dal municipio quindi come vedete compagni abbiamo un grande patrimonio da portare in questa coalizione dei democratici
Quindi si tratta di fare un grande lavoro di aprirci con il idea progettuale ecco l'iniziativa ai vari livelli e da questo noi possiamo titolare sì ad avere un grande ruolo di protagonismo assieme alle altre forze democratiche per far vincere
Per i democratici nel Paese grazie
La parola al compagno Giovanni Crema si prepari coraggio
Cari compagni e care compagne
Credo credo che tutti noi siamo consapevoli che esiste nella coalizione dell'Ulivo
Un vuoto di rappresentanza di parti consistenti dell'elettorato perché nel passato avevo votato socialista socialdemocratico repubblicano e democristiano
E che dobbiamo assolutamente colmare
Per attrarre questo elettorato che nelle ultime elezioni ha votato per Forza Italia
Dobbiamo evitare che la coalizione di centrosinistra continui ad identificarsi nel Partito Democratico della Sinistra e nel tempo stesso che sia frammentata in tanti movimenti e partiti
Il nostro compito assieme alle forze politiche di cultura cattolica liberale e ambientalista
E quello di promuovere una struttura federata che salvaguardando ciascuna identità soprattutto la nostra costruisca un altro albero accanto alla Quercia
Questo era il compito che aveva Prodi e che egli ha abbandonato ora e subito dobbiamo farlo nostro
Il compito che ci attende e di rafforzare e rendere politicamente influente il Partito dei Socialisti italiani
A partire da chi statutariamente lo presiede
E che stimo da sempre
Ma che ha puntualmente ha risposto all'invito di Massimo D'Alema
Invito non rivolto a noi e al nostro segretario forse per portare i saluti dei socialisti a Romano Prodi che il suo saluto non ha portato qui non solo per elementare educazione ma soprattutto per esigenza politica unità dei socialisti e assieme a quelli che verranno dei pattisti e ad Alleanza democratica assieme a quello che reti si chiamano Forum democratico
Costituito da tutte le formazioni politiche del centrosinistra non filo pidiessina
Questo anche per rendere possibile l'approdo di parti importanti della diaspora socialista
Tutto ciò è indispensabile perché è un partito di modeste dimensioni elettorali come il nostro dalla e in un sistema maggioritario o è capace di costruire sistemi di alleanze oppure destinato inevitabilmente a essere oscurato e messo in angolo
Tanto più questo dobbiamo tenerlo presente dopo gli interventi dei compagni Del Turco ed il venti che spero non sottovaluti uno questo rischio
La parte programmatica è fondamentale in questo disegno e il nostro congresso deve avere l'ambizione di affrontare i grandi problemi irrisolti dell'Italia di oggi per iniziare ad uscire dall'emergenza
In questo congresso uno dei capitoli più discussi nelle sezioni del partito nel Veneto riguarda la forma di governo e la forma dello Stato
Noi socialisti siamo per la riforma costituzionale dello Stato
Semplici ritocchi non bastano
Occorre ridefinire lo Stato in senso federale
Ma il federalismo qui ci richiamiamo ribadisce in modo inequivocabile l'unità del Paese
Niente separatismi niente macroregioni di sorta niente stati nello stato il nostro modello deve essere quello tedesco con uno Stato forte nelle competenze sue proprie peso la giustizia la difesa la moneta distruzione l'ordine pubblico la politica estera e con tutto il resto di competenza regionale
Le funzioni che non sono attribuite allo Stato centrale devono essere funzioni e regionali non semplici delega
Per arrivare a questo è necessario che fin da subito le regioni attuino la propria autoriforma occorre quindi attuare il passaggio delle funzioni amministrative delle regioni agli enti locali
La legge centoquarantadue del novanta nel suo insieme ma particolarmente nell'articolo tre rappresenta un passo innovativo straordinario nel tanta nel tentativo di ordinare i rapporti fra la Regione e i Comuni e le Province
Nell'ambito di un intreccio che porti alla nascita del sistema delle autonomie locali ove cioè la Regione non è più vista separatamente dei comuni dalle Comunità montane dalle Province ma gli un quadro di interrelazioni che prefiguri un coordinamento complessivo in modo integrato ed organico
Capisaldi di tale sistema sono il trasferimento la delega agli enti locali delle funzioni regionali proprio delegate dello Stato la cooperazione istituzionale dei comuni delle province fra di loro e con la Regione sulla base della legislazione regionale
L'organizzazione e la finalizzazione dell'attività di tutti i soggetti operanti nel territorio regionale secondo gli obiettivi generali stabiliti della programmazione regionale stessa
Conseguentemente la ripartizione e l'investimento delle risorse pubbliche dell'intero sistema delle Autonomie locali anche di provenienza statale secondo i fini le modalità della programmazione regionale determinata dal concorso degli enti locali
L'identificazione della Comunità montana come ente locale che gestirà tutti i servizi sovracomunali del territorio montano
Il quadro descritto si regge quindi essenzialmente sul sistema regionale di amministrazioni indiretta vale a dire sul tema delle deleghe
Che deve permettere alla Regione di esercitare direttamente solo le funzioni rispondenti ad un ter ad un interesse regionale
Spostando verso gli altri enti locali a seconda delle rispettive dimensioni funzionalità l'esercizio di anni di ogni altra funzione amministrativa
A questo scopo il congresso socialista della Regione Veneto
Ha promosso e approvato nella vita una tesi integrativa denominata la prima fase dello Stato federale passa per l'autoriforma della regione
Che consegno formalmente la presidenza chiedendo che venga acquisita al congresso nazionale affinché tramite gli organi che leggeremo questa sera
Sì o per una valutazione è una discussione al fine di formulare una precisa e organica proposta che divenga finalmente nel merito patrimonio di tutti i socialisti italiani
Tutto ciò comporta una maggiore responsabilità sulle entrate come sulle stesse in altre parole si tratta del cosiddetto federalismo fiscale
In queste ultime settimane abbiamo assistito a un grande movimento animato dei sindaci delle grandi città
Che ha sollevato una serie di problemi tutti riconducibili alla richiesta di autonomia nella gestione delle imposte comunali e alla condanna dell'inefficienza dello Stato centrale
In generale allo spreco di risorse insito nel meccanismo di trasferimento
Via via il partito dei sindaci
Moro polizza auto nel Veneto da Cacciari si è caricato di significati politici ed è emersa più o meno esplicitamente la linea del federalismo municipale
In contrapposizione a quello regionale
Ma il federalismo basato sulle regioni non vuole dire privare in comune delle loro specifiche entrate
Ma anzi rafforzarle
Bisogna costruire un modello di federalismo fiscale anche qui simile a quello tedesco
Alle leggi statali spetta il compito di stabilire quali tipi di tributi propri le Regioni e i Comuni possono applicare i propri cittadini
Ai livelli locali spetta il compito di applicarle se lo ritengono e di fissare gli obiettivi da perseguire svincolando il volume delle risorse disponibili in ogni regione alle decisioni assunte ogni anno dal centro
Se la scelta federale l'assumiamo come obiettivo prioritario
Se riaffermiamo che l'unità nazionale e un valore da salvaguardare
Allora la strada maestra da seguire e l'elezione diretta del Presidente della Repubblica
Cioè di un'autorità investita dal popolo che rappresenti e garantisca l'unità nazionale altrimenti rischi saranno grati e piange Remo dure e amare lacrime
Non sottovaluto l'obiezione che ci viene continuamente ripetuta nei diversi tavoli del centrosinistra attenzione all'uomo della provvidenza e alla deriva autoritaria
A mio avviso un modello semipresidenziale può efficacemente contemperare le contrapposte esigenze
Ma la forma governo semipresidenziale non risponde solo a esigenze di contrappeso ma anche alla necessità di costruire una democrazia governante interni anta imperniata sul necessario rapporto di fiducia questo sì necessarie da mantenere tra il Parlamento è il governo
Concludo
Care compagne e cari compagni
Ciò sarà possibile se avremo il coraggio di uscire dei falsi schemi utilizzati da quanti con il nuovo sistema elettorale hanno pensato di cancellare con un tratto di matita copiativa parte importante e determinante della storia d'Italia
Quella parte che più di altre e in più le occasioni dal Risorgimento passando per la lotta di liberazione alla conquista della Repubblica ha dimostrato il maggior senso dello Stato
Questa aggregazione cioè la costruzione di una forza socialista laica liberale e ambientalista è possibile e possibile se avremo il coraggio in questo congresso di lanciare una politica forte chiara ed autonoma
La parola al compagno Fausto Corace
Si prepari Biscardini
Compagni il nostro presidente
Gino Giugni ieri nel suo intervento
Ha distinto l'uso del cuore da quello della ragione dicendo che aveva parlato il primo giorno col cuore e il secondo giorno con la ragione
Per la verità nel nel suo intervento e nel suo ragionare come poi dirò mi è sembrato che abbia continuato ad usare il cuore tanto il vero che poi è andato con la dove lo ha portato nel cuore non mi sembra che se avesse effettivamente portato fino alle sue conseguenze il ragionamento probabilmente sarebbe stato sempre prima vedo che è tornato e mi fa piacere
Giugno ha usato la ragione per dire definiamo chiusa l'esperienza del Patto dei democratici
Il compagno Del Turco con un'analisi lucidissima ha usato anche Luís la ragione
Vivere
Ci ha detto principi basta con l'esperienza dell'Ulivo
Molti compare nei giorni credo che non vi sfugga questo sentimento lo sentiamo dagli applausi dai documenti che girano
Dalle carte che il si sottoscrivono
Molti compagni
Puntano a dire insomma siamo arrivati
Almeno al momento nel quale dobbiamo ritrovare piena la nostra visibilità abbiamo ritrovato il nostro orgoglio il socialismo vive il sì e vivo
Per cui andiamo sulla quota proporzionale a presentarci da soli
Io credo che nell'uso successivo di queste tre
Argomentazioni
Se il Congresso dovesse chiudersi in questa maniera avremmo dato ai nostri mass media che ci amano
Il modo di parlare di noi
Lo scoop lo avrebbero davvero a portata di mano i socialisti italiani
Si sono riuniti a congresso e hanno deciderlo e hanno deciso di concluderlo con un suicidio di massa
Io penso che sei davvero
Se davvero dobbiamo usare la ragione
Io penso che questo congresso non può chiudersi in questa maniera
Penso anzi che questo congresso debba non chiudersi in via definitiva su questi problemi di alleanze
Il Congresso deve dare risposte flessibili al gioco delle alleanze le alleanze specialmente in una politica che corre come come quella italiana
Forse può determinare i giochi di componimenti est componimenti che non possono finire mai
Abbiamo davvero l'esigenza di tenere su cui sto coscienza e firme piedi a terra ragioni in funzione giorno per giorno
Un congresso che dovesse decidere di staccare un carro distaccarmi è un altro e poi dovessimo riscontrare fra un mese due mesi una settimana
Che è giusto riagganciarci a quel carro attaccarci a quell'altro dovremo riconvocare il congresso
Per decidere il da farsi compagni stiamo attenti cerchiamo invece di dare una scansione logica alle cose che vogliamo dire e alle cose che vogliamo fare
La scansione questa
Primo lo dico proprio in termini schematici non c'è bisogno più di argomentarlo a questo punto del congresso primo rafforzare la nostra organizzazione perché questa è la casa dei socialisti
Secondo secondo
Giocare le secondo fari di tutto ma veramente di tutto per cercare di portare in una adesso io dico questa casa poi naturalmente possono cambiare pareti porte e finestre
Riportare in un'unica casa tutti i socialisti tutti quelli che si richiamano ai socialisti al secondo punto
Guardate su questo il segretario nuova
Annunciato nella sua relazione il solenne impegno di operare per ricondurre tutti i socialisti nella vecchia casa questo non mi basta su questo punto io credo che si debba dire qualcosa di più
Che cosa bisogna dire di più come operare per ottenere questo risultato
Abbiamo ha preso primo che c'è un c'è un patto di consultazione firmato fra vari soggetti dell'area socialista
E questo mi sta bene secondo mi pare che si sia persa per strada la proposta che ci fu una il vecchio Consiglio nazionale di usare le nostre tesi
Come materiale per una conferenza programmatica da aprire a tutti i socialisti della diaspora
Subito dopo il nostro congresso per avviare un lavoro di costruzione di un programma o di un progetto socialista per il futuro quest'anno dobbiamo riprendere terza considerazione il forum dei il Forum democratico
Perché innanzitutto io escludo che possa essere una federazione ho letto nelle tesi o forse in un saggio di Villetti una definizione che invia convinto su che cosa deve essere il forum
Il Forum deve essere un incontro fra forze affini eccetera eccetera che non abbia né pretese dei di patti federativi né abbia pretese di precostituire leghiste sul proporzionale io mi ritmici ritrovo in questo perché se se noi oggi portiamo ai compagni l'idea di federarsi con questo con quello con quell'altro nascono problemi oltretutto federazione abbiamo già sperimentato quanto sia difficile fare una federazione il Patto dei democratici non è una federazione capite ci ha spiegato mille volte che per fare una federazione ci vuole uno Statuto delle regole eccetera eccetera che non sono mai state fatte quindi è una anche quell'un'intesa un modo di stare insieme il Forum deve essere così
Ma se deve essere così perché allora non dire che il Forum è aperto non soltanto a popolari liberali repubblicani eccetera eccetera ma perché non è aperto anche alle altre forze di richiamo socialista
Che naturalmente intendano ragionare con lui sulla costruzione di un Progetto di costruzione di un'area all'interno del centrosinistra che sia
Portatrice di valori tradizionali nostri del riformismo
Chiudo sulla politica poi naturalmente nell'Ulivo ci si deve stare per ora
Con tutte le considerazioni che sono state fatte la in sofferenza ognuno di noi ha vissuto per carità momenti veramente drammatici nel rapporto con gli altri partiti
E non li vogliamo ripetere ed è giusto fare così è giusto non ripeterli però che in questo momento il Congresso debba decidere di staccare il carro scusate mi io credo che sia un errore politico non la possiamo fare
Non la possiamo decidere qui allora facciamo salve tutte le analisi e le considerazioni che sono state fatte sul nostro malessere innestare dell'Ulivo e demandiamo però queste decisioni agli organi che andremo ad eleggere
Ultimo punto noi abbiamo presentato una ciò ancora due minuti sei non è ancora Busato
E non solo una grossa allora un minuto e mezzo allora noi abbiamo presentato
Una tesi integrativa sulla questione meridionale
è e naturalmente noi la poniamo perché il Congresso la boutique non vuole essere un contributo dato così fra l'altro abbiamo fatto girare tante copie ognuno di voi è in grado di poterlo leggere in parte pubblicata anche sul sito
Quindi noi chiediamo che sia messa in votazione questa questione del Mezzogiorno io ringrazio Boselli perché nella sua relazione ha dedicato al Mezzogiorno argomenti seppure nel contesto di una relazione di estremo interesse compagni la questione meridionale deve essere di nuovo posta al centro della politica nazionale non è possibile non è possibile
Evitare questo non voglio citare i Rocca araldica eccetera eccetera voglio dirvi solo questo
La questione meridionale è stato è stata elemento fondamentale del processo di unificazione del nostro Paese
Se l'Italia è stata tutta insieme ed è cresciuta insieme
Molto si vede tanto si vede al pensiero meridionalista quindi by il proprio nel momento in cui si è affievolita la questione meridionale
Sono insorte le questioni e le posizioni velleitarie di molti indipendentisti del nord questo è il dato di fatto riportare la questione meridionale al centro della discussione politica
Dell'intero Paese compagni io sono convinto che noi siamo davvero nelle condizioni di poter dare un piccolo ma significativo contributo
Per far imboccare al nostro Paese la strada giusta per lo sviluppo e per la democrazia
Sono anche convinto che molto di più possiamo fare nel processo di educazione di preparazione voglio dire dei giovani soprattutto per il nuovo secolo ma anche questo era per Lionello Scholes penso un programma addirittura di governo preparare i giovani io dico prepariamo le anche al socialismo
Per la nuova generazione un impegno di governo secondo me sarebbe sufficiente lassù per chiudere bene questo congresso che noi questo impegno lo assumessimo perlomeno con la nelle nostre coscienze viene la frana
Proporre al congresso di tributare un caloroso ringraziamento agli amici e compagni di radio radicale che da tre giorni diffondono il Congresso indiretta
Mi pare
Molto apprezzabile in tempi di congiura del silenzio una cosa di questo genere
Do la parola al compagno Roberto Biscardini si prepari Paolo Vittorelli
Care compagne e cari compagni a me sembra che
Ci siano dei punti fermi del dibattito di questi giorni
Il primo che abbiamo quest'anno dato vita ad un partito
Ad un partito autonomo autenticamente socialista
Ad un partito autenticamente di sinistra e collocato nel centro sinistra della politica italiana
Un partito che non disdegna la politica delle alleanze perché sa che la politica delle alleanze è connaturata con l'esistenza di essere partito
Che parte da questa considerazione perché da qui
Possono essere tratte delle conclusioni che sono insieme coraggiose ma anche dentro il solco di certezze che appartengono al dibattito che tutti noi abbiamo fatto dei congressi provinciali e regioni
Il tema principale
Però mi sembra oggi
Quello di affrontare la questione della nostra identità come una questione inscindibile dal tema della nostra autonomia
Certo la domanda e semplice autonomia rispetto a chi e rispetto a che cosa
Noi riteniamo che bisogna essere in primo luogo autonomi nel centro sinistra
E bisogna essere contemporaneamente autonomi nella sinistra perché non è che la sinistra in questo Paese non abbia problemi e noi crediamo come il partito della sinistra di dover dare il nostro contributo in modo autonomo perché sia possibile arrivare a costruire un'autonomia seria sui programmi e sulle cose da fare
Noi ci siamo detti per un anno la gente ha bisogno di noi l'Italia non può rimanere senza un partito di socialisti
è vero
Però la gente ha bisogno di noi e non può fare a meno di un Partito dei socialisti se non in tempo interpretiamo i bisogni della gente se ci confrontiamo con lei sui programmi
Sui contenuti sulle cose da fare a Roma nel governo come nelle autonomie locali di questo Paese
Certo crediamo che si devono fare in modo i programmi in modo diverso
Non crediamo io personalmente non credo
Ai programmi che nascono nelle stanze dell'università
Così come non credo ai programmi che vengono inviati da Seul e poi guarda caso questi programmi sono anche uguali e noi dovremo prenderli così senza dire la nostra a me sembra che un metodo che arretra e sinistra vuol dire fare dei programmi misurando la capacità del loro consenso con la gente
E allora da questo punto di vista due cose
Ma la questione del presidenzialismo anche nel dibattito qui
è apparsa inerzia della divergenza fra chi è presidenzialista e chi no chi è semi
Ma io credo
Che la questione del presidenzialismo sta in piedi se non li recuperiamo il tema della grande riforma istituzionale del Paese
Dentro la quale ci sta anche il presidenzialismo
Ma è la grande riforma in primo luogo delle Autonomie che noi dobbiamo recuperare
La nostra forza il nostro legame il legame storico dei socialisti del primo Novecento e forse legame storico dei socialisti di oggi è quello legato al grande sforzo che hanno dato come riformisti nelle autonomie locali
E allora la prima questione di fondo è se riprendiamo con coraggio la battaglia
Per uno Stato meno centralista
Ma anche per regioni meno centraliste ma anche per la Provincia e qualche volta meno centraliste
Nel momento in cui pensiamo che il sistema di uno Stato unitario anche di tipo federativo sia manifesto che sia evidente sono in un grande dispiegamento
Di forze che nelle autonomie locali nei Comuni e Province Regioni possono svolge in modo paritario senza supremazia di nessuno nessuno che i piedi sulla testa dell'altro per arricchire questo questo Paese
D'Alema esposizione è ben diverso da quello della lega dalla dieta un po'più stupida un po'più semplicistica
Che magari pensa che il decentramento dello Stato alle Regioni sia il federalismo non è vero per l'antitesi del federalismo il federalismo è qualcosa che sta nel basso e dei poteri
Delle istituzioni indipendentemente dal decentramento del potere dello Stato
Allora io da Lombardo
Voglio qui fare un appello ai tanti compagni del Mezzogiorno di questo Paese
Perché possiamo
Rimettere insieme una grande idea che nel patrimonio della cultura dei socialisti da Carlo Cattaneo Salvemini per fare di questo Stato uno Stato unitario i unitario ma che ha una grande struttura se gradiva dello Stato che non distingue le questioni del Nord dalle questioni del sud non era lotta del Nord contro il Sud è un nuovo modello del Paese quello che pensavamo quando e non c'eravamo il tema della grande riforma
Se io vi posso dire anche il più
Pedone socialista della Lombardia non voi non avete più l'espressione del leghismo lombardo
Contro il resto del Paese noi siamo contro dal modello che la lega propugna al confine fra secessionismo e razzismo
E siamo convinti come letto Corace un attimo fa cioè il primo problema che dobbiamo affrontare insieme proprio la politica meridionale per lo sviluppo di questo Paese tutto insieme per dare a tutti una ricchezza che in un luogo
Da ritrovare nelle politiche dal lavoro ed alle politiche dell'occupazione
Ma anche qui la sinistra siamo tutti d'accordo che la pensa così
Io vedo molti facile ogni di fianco a noi che hanno sposato di blairismo e mercato per esempio
Io non ho ancora capito perché dovremo sposarlo voi il liberismo e il mercato se non si traduce nelle tasche dei cittadini come un vantaggio reale
Perché se il liberismo mercato vuol dire riduzione del potere d'acquisto delle famiglie ma perché mai socialisti devono stare con il verismo il mercato che i cedolini si dice l'accomandita come dire un un modello di questa natura
E poi sulle privatizzazioni
Siamo tutti d'accordo che bisogna privatizzare tutto baby apriamo della sinistra un tema di questa natura non perché io sia contro le privatizzazioni ma voglio fare i conti
Voglio capire se dalla privatizzazione ci guadagniamo qualcosa o stiamo regalando un'altra qualcosa che è nostro e allora io credo che quando dico autonomia della sinistra lo dirà riprendono in mano
Le questioni del paese e affrontarlo anche sui temi di una riqualificazione
Dalla politica
Due cose devo dire per concludere il primo perché se no ed ha messo in piedi un partito nuovo crediamo che la politica possa migliorare
C'è una grossa degenerazione
Nella politica del paese c'è la cultura
Del denaro cioè la cultura della nobiltà cioè la cultura di chi pensa come dire di autonomia nasce gli autocandidati di autofinanziarsi già entrare in politica a volte ha sì una volta no ma i partiti sono fuori dalla politica
E mentre discutono compreso D'Alema che si è lamentato ma anche lui mi pare che da due anni disputa della data delle elezioni cosa è successo in questo Paese
E si tratta dei grandi gruppi economici se la sono comprato il Paese a basso prezzo
è successo che il sistema giudiziario il sistema giudiziario aperto conflitti di potere inaccettabili
E che i giornali peraltro finanziati anche con finanziamento pubblico immagino a grandi gruppi economici fanno la politica che vogliono il favore proprio di quella società civile che si autocandidati e si autonominò nelle trattorie e che pretende di governare il Paese
Allora il tema della questione dell'Ulivo si vivono concludo
A me sembra molto semplice
Noi abbiamo proposto di avviare un forum dei democratici
Per fare ciò che Prodi aveva detto di fare di voler fare poi non ha fatto
Basta averlo molto chiaro interno in testa
Quando ci siamo presentati elezioni amministrative l'aprile scorso
Il nostro manifesto del Patto democratici diceva di c'era scritto noi vogliamo fare
L'Ulivo matrimoni Prodi oggi non è l'Ulivo di Prodi sei mesi fa non era albero che doveva stare una certa distanza dalla Quercia per crescere rigoglioso e con la propria autonomia
E allora noi dobbiamo riprendere quel percorso dicendo che nel centrosinistra bisogna stare ma bisogna articolare in modo diverso questo centro sinistra
Anche dicendo che non possiamo stare a mio avviso nell'undicesimo sequestro non si traduce in qualche cosa di diverso che dal modello organizzativo del partito democratico della sinistra guardate che in provincia di Vello doppiare nella realtà regionali e provinciali partecipare a una riunione del patto Prodi non è molto diverso che andare in una sezione del PDS
E questo non è accettabile perché non era nel progetto originario e non è quello che noi intendevamo per costituire un'articolazione diverso da dentro il centro sinistra e quindi io credo che in questo senso
Questo congresso tenendo ferma la necessità della politica di alleanze
Debba ritrovare i termini della propria autonomia dentro il centro sinistra che prevede permettermi di chiudermi di chiudere intervento con un accenno D'Alema ci ha sfidato l'altro giorno in vari modi
Ma già citato quando ha detto facciamo un percorso comune
Beh il percorso comune intanto non è quello di lasciare a casa i socialisti dal convento poi per invitarmi qualcuno scelto Daloui ma presto è una questione che come vi appartiene alla storia e ai comportamenti
Dal PPE
Ma la cosa per cui su per cui D'Alema ci ha citato il ducato parlato di socialdemocrazia venendo io credo che ritrovando questo percorso politico dobbiamo anche riprendere il discorso di De Donno e dobbiamo dirlo perché la sinistra destra insidiosa
Della dice una cosa semplicissima non c'è e socialdemocrazia europea che possa essere confusa con la storia del comunismo anche se la destra fa comodo tentare di confonderla ma noi dobbiamo tenere i marcata questa distinzione non c'è socialdemocrazia europea abbastanza confusa con la storia del comunismo internazionale
E per di più se dobbiamo guardare avanti come dobbiamo guardare avanti la socialdemocrazia europea si baserà sulla commistione di componenti diverse
Quella socialista e quella liberale persino quella cristiana per dare alla sinistra una forte contrapposizione
Alla destra ma presto non passa né dalle stanze del vecchio PDS né dai comitati Prodi in questo paese e il pesto particolare momenti
La parola al compagno Paolo Vittorelli si prepari Albertini
Triste
Compagne e i compagni
Ho ascoltato
Con molto interesse
Interventi fin qui i fatti in questo congresso
E con ancora maggiore interesse
Mi sono letto grilletto il testo della relazione del segretario del partito compagno Enrico Boselli
Il congresso
Ha dato prova
Di grande vivacità
Ed anche in mezzo ai suoi contrasti
Riuscito
A dimostrare
Che il socialismo non è morto
Che nel Partito dei Socialisti italiani il socialismo fibre
E che questo socialismo ancora una forza propulsiva che si può estendere a tutto il mondo del lavoro
Non ho sentito molto però
Un accenno
Alla collocazione del partito
Non davanti ai problemi spiccioli del momento fra i quali hanno però anche la data delle elezioni
Una scelta dei collegi
Ma i grandi temi
Della politica internazionale Interna sono stati appena sfiorati eppure siamo in una fase di transizione
Nella quale
Si sta costruendo l'Europa
Con molta fatica
E la sinistra
Deve essere presente in questa costruzione
Fase di transizione che però
Coinvolge tutta l'Europa orientale
Coinvolge in Medio Oriente dove la pace non è assicurata
Coinvolge la Bosnia dove la pace firmata ma non sappiamo in che misura sarà rispettata
Fase di transizione che coinvolge il nostro Paese noi stiamo costruendo le basi per un rilancio non di una Seconda Repubblica fantomatica a noi basta
Che ci sia una repubblica degna di questo nome
Ma una fase storica
Nella quale dal modo in cui si comporteranno le grandi forze democratiche
Avremo un'Italia dove si potrà ancora vive ho un'Italia dalla quale si dovrà fuggire
Non credo
Che molti compagni si siano resi conto
Senza voler demonizzare nessuno
Che il traguardo delle prossime elezioni politiche
Può anche essere il traguardo della democrazia in Italia
Se la democrazia non esce in piedi da questo confronto
Non so né per quanto tempo
Né in quale modo
Ci sarà ancora uno spiraglio per la libertà nel nostro Paese
E allora rispetto
Molte delle posizioni assunte
Molte delle giostre recriminazioni fatte nei confronti di nostri alleati o potenziali alleati
Vanno ridimensionate a cospetto della grande battaglia che tutte insieme dovremo condurre per fare di questo traguardo e di queste elezioni
Un punto di partenza dal quale la democrazia non si potrà più allontanare nel nostro Paese
Io
Ho sentito come tutti quanti gli umori dei compagni per quello che riguarda
La concorrenza
Spietata che ci è stata fatta
Da parte dei compagni del PDS
Convengo anch'io
Che il comportamento del professor Prodi e dell'Ulivo
Lascia molto a desiderare
Ma non accetto nessuna delle alternative che vengono date e che vanno tutte a favore di un rafforzamento di Berlusconi del neofascismo in Italia
Non distruggeranno
Gli strumenti dei quali disponiamo
Adeguiamo a lei ai compiti che noi a loro assegnamo e facciamo anche quello che i riguarda la nostra responsabilità l'occorrente perché il partito sia adeguato ha compiti così gravi e così importanti
Abbiamo fatto tutto il possibile per raccogliere in questa vecchia casa
Tutto quanto il socialismo esiste ancora del nostro Paese
La mia risposta è no
Anche se si comincia a fare qualche cosa
E perciò mi sono riferito alla relazione del compagno Boselli
Che ho letto con molta cura
E dalla quale ho voluto appuntare alcuni concetti fondamentali sui quali in generale concordo
In particolare
Trovò
Estremamente importante
E apro le virgolette il solenne impegno di operare perché tutta la diaspora creata se in questi anni si ritrovi nella vecchia casa queste sono parole al compagno fosse
E sono lieto di poter dire che con queste parole colpendo anch'io e come me molti altri compagni
I quali impazienti
Davanti a queste unificazione che non comincia
Che conosce soltanto tempi lenti
Hanno preso una serie di iniziative come per esempio la costituente socialista
Non per creare un'altro ennesimo partito socialista ma per ridurre il numero fino a che ci sia un solo grande partito socialista
Mi pare di un certo interesse anche la posizione che assume il compagno Boselli rispetto all'ipotesi di presentare liste socialiste o socialiste e laiche nella colonna proporzionale delle prossime elezioni politiche
Leggo le parole di Boselli non escludo pregiudizialmente
L'ipotesi che i socialisti si possano presentare da soli alle prossime elezioni nella quota proporzionale non nascondendo si rischi
E qui i compagni di partito deve agire come un corpo responsabile e serio
Rendersi conto che certe cose si possono fare
Che altre cose si devono fare soltanto con cautela
E che si devono decidere soltanto quando queste operazioni politiche siano maturi
Terzo punto che mi pare di grande importanza
Le posizioni assunte dal compagno Boselli
Riguarda il giudizio su alcune forme di alleanza
Per cui il partito e passato nel corso di questi ultimi tempi
è inutile nascondersi l'insofferenza
Manifestata da moltissimi i compagni e da larghi strati dell'opinione
Davanti alla forma che ha assunto il cosiddetto Patto dei democratici
Specialmente nella fase iniziale in cui sembrava che dovesse preludere alla formazione addirittura di un partito democratico la cui leadership si fosse affidata all'onorevole Segni
Quello che dice adesso il compagno Boselli sul forum e la sua esperienza e sul
Patto Segni
E di estremo interesse
Sul foro il compagno Boselli dice che voleva essere uno strumento per dar vita qualche cosa di più di un patto di consultazione e a qualche cosa di meno di una alleanza elettorale diciamo con chiarezza compagni
Che tutto quello che riguarda l'alleanza elettorale va giudicato sul piano tecnico
E quindi va giudicato in base all'efficienza dell'alleanza elettorale ma guai a perdere i nostri connotati come i guai si disse allora al momento del primo centrosinistra a fare alleanze organiche con la Democrazia cristiana o il mondo cattolico che poi avremmo dovuto sopportare se per tutta la vita
Il patto
E questo è un concetto centrale che si ritrova anche nel compagni Boselli
E che si trova fortemente concordi
Impatto dice Boselli non è riuscito a decollare come federazione di partiti
Ma è rimasto comunque un utile intesa elettorale e politica
Necessaria però più visibilità più segno visibile della presidenza socialista nel simbolo elettorale diciamo francamente che quando aprendo la televisione
O aprendo il giornale
Vediamo che il leader del Patto fra democratici onorevole Segni parla a nome nostro
Si realizzano tutti i peli del nostro corpo
Come è possibile
Che Mario Segni e non voglio aggiungere altro
Rappresenti attraverso la leadership di questa coalizione
La presa di quello che rimane della sostanza e del pensiero socialista non gli si può certamente rimproverare di aver fatto finta di essere anche lui socialista
Non si può non prendere atto però che col socialismo non è niente da spartire
Ed è un momento
In questa transizione
Per la quale sta passando il nostro partito essa passando l'intero Paese
E fondamentale
Essere che ha reso alcuni punti
Quando si fanno dei patti elettorali o politici
Ma soprattutto politici
Bisogna misurare il consenso che questi patti trovano non solo nel gruppetto predilige i partecipanti a questi pazzi
Ma nel Paese nell'opinione pubblica specialmente nell'opinione socialiste noi siamo un partito che vede ricco per are
Inoltre decimi dei suoi voti elettorali passati non riusciremo mai ad attirarli presentando una fisionomia di partito che non sia veramente socialista e che non sia conforme alle aspettative ordinaria
D'altra parte noi non vogliamo nemmeno quando facciamo un congresso o una manifestazione pubblica come quella riuscitissimo di Milano alla quale partecipò il compagno della come la presenza qui di autorevoli rappresentanti dell'Internazionale socialista
Sentirsi come una specie di s di Cenerentola
Noi siamo quel Paese l'Italia dove non c'è partito socialista
Dove non si spera più di avere un grande partito socialista dove leggiamo le notizie relative al socialismo sui giornali che si riferiscono all'Inghilterra la Francia la Germania al Portogallo la Spagna
Dappertutto fuorché noi noi siamo quel paese
Dove non li si riconosce più da parte di Sensi socialisti il diritto di avere un grande partito socialista autonomo e unito
E allora compagni
Lo sforzo che dobbiamo compiere è uno sforzo di adeguare il partito ai compiti che ha davanti e questo adeguamento
E proposto
Con estrema chiarezza anche la compagnia Boselli
Quando dice che noi siamo pronti a fare tutti gli sforzi per riunificare la diaspora rimettere insieme quello che altri hanno diviso
Fare qualsiasi sacrificio pur di realizzare L'Unità dei socialisti ebbene compagni
Gruppi di compagni hanno preso l'iniziativa di mettere in Thea torna un tavolo socialista i partiti socialisti degni di questo nome il nostro per primo naturalmente ma anche il partito di Spini
Anche i compagni socialisti che fan parte viaggi anche con i compagni pochi magari che fan parte del partito socialdemocratico cosa aspettiamo a raccogliere tutti in uno stesso partito
Riteniamo di essere già sufficienti per i compiti che ci stanno davanti no compagni dobbiamo aver la modestia illuminista
Che sono necessarie per dichiarare che noi ci mettiamo al servizio del movimento dei lavoratori socialisti e che faremo tutto il possibile
E più del possibile per ottenere L'Unità del maggior numero possibile di socialisti in una formazione autonoma grande e libere
Cari compagni
Mi chiedono dalla segreteria di ripetere un appello che vorrei far precedere da una considerazione
Voi ieri eravate in questa sala
E tutti assieme abbiamo assistito
A quella che in gergo giornalistico si chiama una notizia
E cioè sul palco della presidenza del congresso
Per la prima volta dopo la firma del trattato alla Casa Bianca a Washington e in nessun'altra circostanza nemmeno per ragioni di sicurezza ai funerali di Rabin erano apparsi assieme
Un rappresentante d'Israele un rappresentante del popolo palestinese
No non è questa la ragione per la cultura in cui il ripeto questo
Ma questa era una notizia perché per la prima volta in un congresso e non ci sono precedenti nel corso di questo periodo hanno parlato insieme sulla stessa tribù la e quando il delegato israeliano
Ha fatto il nome di Isaac Rabin è stato nemmeno Amato far partire l'applauso a cui si è unita l'intera platea
Non c'è traccia di questa notizia sulle su un giornale di questo Paese
Lo so che è vero perché ho letto tutti i giornali questa pratica
Scusate io lo sto dicendo non per voi lo sto dicendo perché questa voce passa attraverso Radio Radicale e la sto dicendo dunque a quelle decine di migliaia speriamo centinaia di migliaia di ascoltatori che stanno ascoltando questo nostro congresso ma qui ritorno alla ragione per cui la segreteria mi prega di fare quest'appello cari compagni
Siamo in periodo di Sami spazi sociali sta e cioè la stampa socialista deve passare la compagna compagno con i canali poveri di cui siamo a disposizione
Allora per favore
Abbonamento a sia il futuro vuol dire ricevere puntualmente le notizie che non troverete su di noi
Sui giornali e abbonarsi a Mondoperaio vuol dire continuare a riflettere sulle trasformazioni visto che abbiamo compagni studiosi che continuano a pensare a scrivere a elaborare e a riflettere con noi
Quindi l'invito che faccio al congresso è un invito
Durante le vostre passeggiate quando li prendete i cinque minuti di relax di passare davanti al banco di sì al futuro di Mondoperaio e rinnovare il vostro abbonamento è il solo modo che abbiamo per rispondere alla codardia
E alla mancanza di professionalità di qualche direttore del giornale perché oltretutto i giornalisti c'erano ieri le hanno viste queste cose non sono loro che decidono di non pubblicare
Loro non hanno responsabilità adesso dà la parola al compagno onorevole Giuseppe Albertini
Carico Panicale compagni
L'otto nove e dieci di dicembre rimarranno comunque a mio giudizio tre belle giornate
Nella storia dei Socialisti italiani
Innanzitutto perché è tornata la politica
Ma saranno più o meno importanti
Più o meno forti più o meno incisive
A seconda delle scelte difficili impegnative che la politica di questi giorni ci impone di assumere
Il dibattito per una buona parte e la cosa la comprendo atteso a scivolare sotto ad alcune scelte che dobbiamo compiere cercherò
Prendendo il mio ragionamento in modo organico di None evitare e di affrontare questi problemi questi nodi che abbiamo di fronte
Parto da una osservazione di grande soddisfazione
Si è discusso in questo congresso contributo di Rosarno D'Alema stesso Bertinotti Cerfeda o sito tanti interventi su un punto che per noi cruciale cruciale
Ed è sei la cultura i principi valori
Delle movimenti socialisti italiano ed europeo sono ancora in grado sono adatti sono adeguati
A rispondere alla mutata qualità della questione sociale che nei paesi del Primo Mondo si sta prepotentemente affacciando
Corriamo il rischio di parlare d'altro perché da qui che dobbiamo partire
C'è un sondaggio molto recente mi consentirete lo schematismo
Dal quale risulta fatto in Italia ed è molto simile come percentuale ad un altro condotto in alcuni Paesi del Nord Europa dove quasi il quaranta per cento degli intervistati ritiene che le politiche equilibrio attrici di compensazione di difesa e di alcuni pezzi di società tradizionali del movimento socialista siano ferri vecchi
Una percentuale attorno al trenta trentacinque per cento di ritiene ancora validi è una fascia che li ritiene e si interroga rispetto a questa adeguatezza noi come abbiamo risposto a questa questione con risposte demagogiche ideologiche
Non esiste figuratevi il Paese ha bisogno dei socialisti tutte cose che ci riempie il cuore d'orgoglio ma che non sono le risposte che l'opinione pubblica gli gli elettori che vogliamo ricatturare sì
Non portarmi via troppo tempo per dare un una concretezza questa valutazione che potrebbe apparire astratta
Questo tema della mondializzazione dell'economia di cui tanto si è discusso lo esemplifica o così dalla combinata Simeone
Della abbattimento delle barriere doganali e quindi mercati aperti sia di merci che di capitali
Accompagnata da una rapida sempre più rapido innalzamento del livello tecnologico delle produzione dei paesi del Primo Mondo
Scaturiscono stanno scaturendo e scaturiranno tra breve anche nel nostro Paese delli ST sulla società molto pesante e molto profondi che dobbiamo candidarsi a governare questo è il punto
Provate ad immaginare cosa significa tutto questo nelle relazioni industriali
Provate ad immaginare il tipo di pressione salariale che questo rappresenta nel momento della contrattazione quando si potrà affermare attenzione che rispetto ad alcune produzioni non molto cariche di contenuto tecnologico le potremmo produrre in Paesi che hanno costi di manodopera molto più basse
Gli accordi del luglio novantadue luglio novantatré già risentono di questo diverso clima pensate a quello che è successo alla voi svaghi aveva un dato recentissimo pensate negli Stati Uniti dove questo fenomeno è già abbastanza diffuso il sì livello medio dei salari è rimasto inalterato dal mille novecentosettantanove
Vuol dire quindi che alcune Fassi
Professionalmente più avanzate hanno avuto aumenti consistenti alte addirittura una regressione dal punto di vista della del del livello salariale
Provate ad immaginare tutto questo cosa significa per alcuni ceti medi ex protetti cosiddetti colletti bianchi quadri intermedi che entreranno parte di questi in una situazione di crisi e di difficoltà pensate cosa significa
Un bel modo di produrre nel quale avremo dei picchi occupazionali altissime in tempi molto ristretti delle voragini dal punto di vista occupazionale quindi l'unico posto durante l'unico posto di lavoro durante tutto l'arco della vita diventa un'eccezione non più la regola e via di questo passo non voglio annoiati pensate alla difficile coniugazione tra l'individualismo combattivo il rafforzamento della comunità in uno stato di diritto che è una delle nostre grandi battaglie
Ebbene tutto questo per non dividere nazionalizzazione della forma dello Stato governo istruzione sicurezza insomma dobbiamo riscrivere quasi completamente il nostro programma il nostro approccio a queste esigenze e allora e vengo alla politica al modo per affrontare queste questioni
Insomma una sorta di capitalismo turbo così come si sta presentando alla fine di questo secolo
Chiede per rimanere competitivo misure destinate a incidere profondamente sulla qualità della coesione sociale
Non dobbiamo commettere l'errore che mi pare stia commettendo la gran parte della sinistra italiana di chiudersi a difesa di alcune nicchie parassitarie
Perché elettoralmente vicine a noi dobbiamo fare uno sforzo per governare questo tipo di processo ma ovviamente a questa disponibilità
Deve accompagnarsi una ambizione a governare questi processi a riprendere importanti e fondamentali quelle politiche di e quindi per l'azione di compensazione di difesa delle patti di società che andranno in difficoltà tutto questo
Tutto questo si accompagna ed è aggravato dalla peculiarità italiana
Peculiarità italiana della quale diventa difficile per non dire impossibile applicare politiche keynesiane c'è usare soldi pubblici per attenuare le sofferenze sociali e per rilanciare l'occupazione perché le risorse pubbliche sono a livello che tutti voi conoscete
E perché in Italia a differenza di quasi di molti altri paesi europei si stanno organizzando partiti che sono espressione diretta del mondo dell'impresa
Forza Italia e a mio giudizio è un'opinione del tutto personale anche questo che si sta muovendo nell'indistinto centro Di Pietro o dintorni assomiglia molto ad un'operazione politica
Forse è sostenuta in modo discreto il modo intelligente non pacchiano come nel suo stile ma dalla Fia
Questo tipo di opinione la percepisco la sento basterà un po'di tempo per vedere se sono supposizioni o c'è qualcosa di più quindi provate ad immaginare una fase così delicata come ho cercato di tratteggiare
Dove sono in gioco con le difficili scelte scaturite dai processi che prima provavo di tratteggiare fatte in un sistema politico all'interno del quale esistono partiti che saranno chiamati a difendere quegli interessi
E quindi il nostro compito diventa enorme diventa straordinario se sapremo coglierlo e se sapremo Moretti da questo punto di vista mi pare quindi evidente
Che noi non possiamo nessuna forma pensare a federazioni a a a forme di rapporto con questo centro che sta nascendo perché è un centro che è lontano dalla difesa di quegli interessi che invece noi dobbiamo continuare a difendere se pur con i nuovi strumenti e nuove l'impostazione
Chiudo
Tutto questo ragionamento per vedere invece a cosa dobbiamo fare
Come
Sono state affrontate queste questioni
Nell'Ulivo
Queste ed altre
La forma-Stato forma governo non le riprendo per ragioni di brevità
Per quello che abbiamo colto con una abilissima operazione di galleggiamento sui problemi
Botta destra botta sinistra cercando di tenere e conciliare l'inconciliabile
Come sono stati affrontati nel convento nei due giorni del convento
Dalla stampa non appare tutto Gino Giugni poi ci dirà Meglio visto che era tra i presenti ma la sensazione che io link in quella sede lo sforzo è stato solo quello di vedere se ci sono condizioni
Per creare un unico partito della sinistra per omogeneizzare tutto per rendere tutto grigio in un'indistinta sinistra egemonizzata dal PDS beh io credo che tutto questo per noi sia micidiale sia terribile a tutto questo dobbiamo reagire altrimenti corriamo il rischio veramente aver fatto una grande operazione di tipo di che che ha sollecitato il nostro gode nostro sentimento senza avere però una riga di Ussita Prodi doveva venire a spiegarci queste cose
Anziché venire a spiegare al congresso socialista le sue opinioni attorno a questi nodi cruciali ha preferito andare incombente qualche giorno prima minacciato di voler fondare un partito un movimento se lo ritiene lo faccia pure si accomodi noi avevamo bisogno di sapere un'altra cosa da Prodi
Sì aveva la volontà la pole di talento politico
Per essere punto di riferimento di uno schieramento politico fatto da un centro solidale d'una sinistra temperata se se la sentiva di giocare un ruolo all'interno dell'Ulivo che fosse di contrappeso rispetto ad alcune impostazioni eccessivamente
Ideologizzate che all'interno dell'Ulivo stavano venendo fuori o invece
Come poi si sta rivelando diventare il tutore dell'accordo tra popolari
Comunico e PDS e allora io mi limito ad osservare con questo concludo carri compagnia care compagne e mi pare che tutti gli atti tutti gli accadimenti politici vadano nella stessa direzione se li vogliamo leggere
Se poi vogliamo ignorare se riteniamo di non avere le condizioni per affrontare per quella che è la questione non è un altro discorso ma se li osserviamo per quelli che sono abbiamo avuto una designazione di un leader della coalizione che ci ha quella occasione completamente tagliato fuori ma abbiamo detto non facciamo questione di metodo vediamo il merito delle cose che ci verrà a dire
Poi c'è stata la formazione del programma i tempi c'è stata la individuazione degli esperti di settore nemmeno un socialista
A a a cercarlo con con Hill utilizzi il lumicino del programma ho cercato di dire addirittura Prodi ci fa anche il grande sgarbo bisogna dirlo senza sottovalutarlo di non partecipare al nostro congresso per allora
Cari compagni caro Segretario che so che in questo momento sta appuntando le sue valutazioni per le conclusioni di oltre io credo che a queste condizioni sia meglio togliere il disturbo
Sia meglio fare un atto di coraggio e operare all'interno del centro sinistra operare all'interno lo ripeto del centro sinistra per fare di questa coalizione una coalizione più adatta ad affrontare le complesse
Vicende della nostra società a renderla una coalizione vincente
Rigorosamente e senza ambiguità nel centro sinistra ma rispetto a questo noi dobbiamo stare
Come dire nel centro sinistra come scelta di campo senza nemmeno mettere in discussione nella coalizione elettorale solo a condizione che siano rispettate le nostre opinioni gli uomini programmi di idee che portiamo all'interno di questa coalizione altrimenti Company corriamo veramente il rischio di avvilire vanificare gran parte del lavoro che abbiamo svolto che abbiamo svolto fino adesso
Io concludo così
Vedete
Questo piccolo gruppo dirigente
Piccolo gruppo dirigente
Ha di fronte un grande compito e lo può svolgere sento che è nelle nostre possibilità
Perché oggi abbiamo il sì abbiamo un partito oggi presentiamo a questo congresso un partito fatto di iscritti di gruppi dirigenti
Di presenze all'interno delle istituzioni e di organi di stampa siamo riusciti a rimettere in piedi una formazione politica la formazione politica dei socialisti italiani però attenzione attenzione non lasciamoci prendere dall'orgoglio dalle scorciatoie in politica Hill esistere noi significa vivere
Lo abbiamo fatto una sorta di hanno costruito una sorta di precondizione ma ora dobbiamo buttare questa piccola formazione nel fiume tumultuoso pericoloso difficile della politica altrimenti tutto questo lavoro corre il rischio di essere vanificato ecco perché dico che siamo in condizione di farlo se la nostra politica diventa più visibile più orgogliosa più decisa e più incidente rispetto agli elettori che si guardano con con attenzione dicevo quindi che questo piccolo gruppo dirigente si trova di fronte un grande compito vedete la storia
Importante del movimento socialista collocano o in questo punto non è che possiamo eludere questo passaggio non è che possiamo dire ci ritiriamo qualche mese qualcun altro ci risolverà i problemi poi torniamo a quando tutto funziona
La coincidenza arriva in questi anni è questo gruppo dirigente che è rimasto in campo e non è volato via come passeri
Sul filone dell'all'arrivo del cattivo tempo a questo compito importante io sento che dalla nostra portata nella nostra portata riuscire a costruire una grande una più influente una pulita a casa per tutti i socialisti italiani grazie
Grazie
Vorrei annunciare al congresso una presenza
Assai significativa ed importante
Per il ruolo che ricopre per il significato che ha la sua presenza traditori
è presente qui nella sala del congresso della cogliamo con l'affetto il rispetto alla simpatia l'ambasciatrice di Spagna in Italia signora Mercedes Rico
Ho ricevuto una lettera
Del compagno Mario Zagari
Del quale darò la lettura prima di dare la parola al compagno Boselli alla fine della mattinata adesso alla parola i compagni orali si prepari capibile
State tranquilli stiamo cercando di amministrare l'impossibile come voi potete immaginare
Ma io ringrazio l'intervento dell'onorevole Albertini in quanto la allontanato uno spettro che si aleggiava in questa sala questi ultimi due giorni
E cioè lo spettro
Del partito socialdemocratico
Noi non possiamo rischiare perché l'abbiamo davanti a noi
La fine
Il partito socialdemocratico in Italia
Occorre dare atto alla direzione del nostro partito delle dei Socialisti italiani di avere individuato una data particolarmente felice per la celebrazione di questo primo congresso
Vuoi per merito nostro guai per demerito delle altre forze politiche che dopo due anni hanno lasciato problemi di questo Paese sul tappeto e questa volta non hanno l'alibi di dare la colpa ai socialisti
è altresì vero che neanche noi possiamo per avere alibi nel non affrontare i nodi che sono davanti a noi
è venuto
Il momento di parlare con estrema concretezza ed estrema anche brutalità
Questo partito ha rischiato ha raschiato il barile del della tradizione e della eredità del Partito Socialista Italiano
Abbiamo ereditato l'organizzazione del PSI
Abbiamo ereditato i militanti del Partito Socialista Italiano
Anche molti giovani presenti qui sono figli di socialisti
Ma anche le dinastie finisco
Cari compagni
In questo modo noi non possiamo continuare
Occorre importo impostare una strategia e non parlare soltanto di tattica
Per fare questo il segretario Boselli
è stato molto bravo fino ad ora ad evitare un rischio per questo partito e cioè che il nuovo partito sotto i socialisti italiani diventasse subito il partito dei reduci
E di un partito di reduci non che meditano vendetta non interessa nessuno non interessa nemmeno a Giuliano Amato come ha scritto
Sugli organi di stampa
Ma il segretario Boselli che sarà il futuro segretario di questo partito
Accetterà però anche qualche stimolo da me che sono molto umilmente soltanto sono stati il segretario della federazione provinciale di Arezzo chiedo a parte
Si va dalla sua elezione da parlamentare soltanto qualche stimolo
Boselli che è una persona intelligente sa che non possiamo continuare con la tattica ma le scelte strategiche si impongono
Ormai chiaro infatti dicevo che non possiamo morire socialdemocratici
Con con il comunismo fu la fine del comunismo è tramontata anche la socialdemocrazia in Europa
Il modello socialdemocratico in crisi in tutta l'Europa i partiti postcomunisti incombono gli siamo tutti PDS
Alla sinistra dei partiti socialisti in tutta l'Europa dell'Est
Anche venerdì abbiamo ascoltato dalla relazione di Boselli
Dalla relazione di D'Alema dalla relazione di Bertinotti analisi puntuali della situazione economica e sociale ma poche o alcuna soluzione dei problemi sul tappeto
Abbiamo applaudito Bertinotti a lungo
Perché l'analisi c'è apparsa puntuali ma io non ho visto alcuna soluzioni del Paese alcuna soluzione ai problemi di questo Paese
I fatti inesistenza non sono programmi non servono a risolvere i problemi
La crisi dell'identità della sinistra e davanti a tutti
L'abbiamo detto più volte anche in questa sala
Base Boselli secondo me lo sa bene e quindi sa che a noi non basta issare la bandiera del socialismo decantare i nostri valori i nostri ideali la nostra forma mentis è senz'altro la più idonea
A trovare soluzioni attuali ma non basta per se stesse soltanto un mezzo bisogna esserne convinti cari compagni
Uselli sa bene quindi che io noi quattro abbiamo idee strategiche o faremo la fine del partito socialdemocratico
E io non ho nessuna intenzione di fare la fine del partito socialdemocratico i giovani che vedo in questa sala non possono fare la fine del dei socialdemocratici in Italia perché sarebbe sarebbero energie sprecate
Ecco perché Boselli
Oltre alla tattica di essere più o meno nell'Ulivo deve stare di stare più vicino al PDS o ai popolari che tanto a noi non ci andrebbe bene comunque
Deve tener conto che a noi
Almeno a molti non la tattica non appassiona più di tanto
Occorre dire con chiarezza se noi stiamo andando verso la costruzione o partecipare alla costruzione di uno schieramento di una sinistra liberale socialista oppure verso il partito democratico qui nessuno l'ha nominato ma comunque è una ipotesi di sviluppo presente nel nostro Paese
E noi dobbiamo scegliere possiamo non scegliere oggi ma dobbiamo sceglierlo fa poco
E anche i nostri amici radicali che ci stanno ascoltando dovranno anche loro scendi
E dopo aver fatto questa scelta diceva occorre trovare alcune forze alcune forze alcune idee forza
E allora io faccio un esempio soltanto ho ascoltato per circa due giorni con molta pazienza
Sbandierare la nostra difesa della scuola pubblica ebbene cari compagni non basta affatto la difesa della scuola pubblica senza dire come si difende perché la difesa dell'attuale
Lo può fare Rifondazione lo può fare ma forse non sta facendo il Partito democratico della sinistra non possiamo farlo noi
Perché occorre dare una cosa che funziona sempre occorre dare speranza alla gente e la speranza funziona non sa non soltanto sui cattolici e religiosi ma anche sui laici e allora cari compagni quando si parla di riforma della scuola occorre dire che noi difendiamo la scuola pubblica ma mettiamo mettiamo in dubbio l'attuale organizzazioni da sinistra da uomini di sinistra diciamo che le rendite di posizione non possiamo più difende
Dobbiamo dire che il dirigente della pubblica amministrazione nelle scuole e nelle università nella sanità
Devono essere possono perdere il loro posto di lavoro perché altrimenti lo perdono quelli che sono nella scala gerarchica più basso e i giovani non trovano lavoro
La scuola la sanità ci costano troppo
è un ed è falso che poi in questo sistema sia la sanità e la scuola vicenda o protegga tutti
Queste sono
Quando io sento parlare presepio di un nodo centrale c'era presente una riforma dell'università che noi abbiamo cercato di
Abbiamo cercato di affrontare con la la riforma Ruberti
Io sento parlare alla televisione del problema dello scandalo del libro degli dei concorsi
Ma il problema non è lo scandalo dei concorsi cari compagni
è lo scandalo del non controllo della produzioni le nostre università
Cari compagni ho sentito Boselli che dici più soldi per la ricerca sbagliato o meno soldi della ricerca questa università che sta a sarebbe comunque sarebbero dei soldi
Che noi tiriamo fuori di tasca nostra buttati al vento
Occorre fare una riforma dell'università per cui ogni ordinario possa anche senza concorso e bisogna dirlo da uomini di sinistra senza concorso
Chiamare delle delle dei gli allievi che ritengono che ritiene più meritevole ma dobbiamo controllare
Controllare economicamente la la propria produzione scientifica e bisogna farlo da uomini di sinistra non dobbiamo difende vendite rendite di posizione
Ricordiamoci che più volte è successo che la sinistra è stata conservatrici io vi chiedo se questa black-out dell'informazione
Che abbiamo da parte dei partiti di sinistra
Ha niente a che fare con il progresso sociale e civile di questo Paese
La difesa delle lobby della delle università dei bar ornati da parte della sinistra ha niente a che fare a niente a che fare con il progresso bisogna chiedersi se no opporre rimanere a sinistra o andare oltre la sinistra in nome dei principi e degli ideali del socialismo ma che si devono attualizzare
E detto questo scusate non voglio perdere tempo perché naturalmente
Infatti ho detto non voglio perdere
Ho detto infatti che non vado oltre
E occorre entro un attimo nell'aspetto
Della tattica
E l'onorevole Walter coltelli che ora prenderà scusa
Rallentiamo fatto i salti mortali per farti parlare sa non abusare del sud guarda che era un mio diritto parlare chiaro onorevole Lombardi ambiguo non delegando e sono venuto sono venuto a rappresentare iscritti della mia federazione caro allora così dicevo per quanto riguarda la tattica non possiamo eludere dicevo il problema della decisione
Come l'ha portato l'onorevole Boselli e l'onorevole Albertini ma una decisione comunque va preso poco
Discutiamo del programma
Devi però di e decidiamo di uscire dall'Ulivo per rimanendo del Patto dei democratici
Ecco rimaniamo da socialisti all'interno dell'Ulivo
Non possiamo permetterci di rimanere da soli perché non possiamo morire socialdemocratici
Grazie ad altri
Adesso la parola al compagno capibile
Capi b se mai oltre i dieci minuti risalto sul collo avvisami vanno solo cinque
Come presidente della commissione nazionale di garanzia
Non ho nulla da aggiungere al documento che abbiamo presentato al congresso
Ce l'avete nella cartella non perdo tempo a ripercorrerlo ma solo a raccomandare la giusta attenzione per i suggerimenti che noi diamo per il futuro del partito
E per una rafforzamento del popolo
Io invece rapidamente voglio riassumere tre temi a mio avviso utili per questo congresso
Il primo abbiamo difeso la vita e l'autonomia del partito con testardaggine
Ci siamo riusciti e ci riusciremo ancora
Anche nel quadro delle alleanze che abbiamo fatto e lo faremo anche nel quadro di alleanza che faremo
Ma tutti insieme oggi diciamo occorre più visibilità
Io voglio sottolineare che la visibilità oggi la possiamo ottenere soltanto con le proposte politiche
Non vi è autonomia utile se non si trasforma in proposta politica non c'è spazio
Anche con le difficoltà che abbiamo nella opinione pubblica se non con proposte politiche sottolineo non solo con le dichiarazioni dei dirigenti
Il partito si deve attrezzare
Con commissioni con una rielaborazione con un rapporto con i cittadini per cui
Sui problemi dello Stato delle pensioni della famiglia della scuola della giustizia si possa identificare cosa vogliono i socialisti oggi
Secondo obiettivo il rinnovamento ideologico nelle tesi l'abbiamo fatto
Se ne discute ancora anche compagno di letti ci ha dato delle tracce estremamente interessanti ieri passi in avanti per adeguarci alla realtà di oggi
E però compagni io credo che sia necessario fare anche un passo indietro
E mi riferisco al passo indietro verso la nostra tradizione di essere rappresentanti dei lavoratori e non di altri e di essere quelli che rimangono attaccati ai nostri ideali
A me non piace
Questo grigiore del giorno d'oggi favorito dalla riforma istituzionale in cui tutti vogliono rappresentare tutti
E i discorsi sono sempre più sfilacciati e si confondono noi abbiamo una tradizione in base alla quale possiamo accettare libero mercato ma dobbiamo essere i propositori dello stato sociale
Possiamo accettare il dialogo la finanza ma dobbiamo rappresentare i lavoratori e quindi in questo noi dobbiamo riscoprire le nostre radici farne una bandiera e non derogare mai
Il terzo obiettivo
Un partito ha bisogno anche di simboli
E io credo che abbia fatto bene il compagno Boselli nella sua positiva relazione a concludere citando una frase Di Pietro Nenni
Io sono entrato nel partito che sono cresciuto alla sua scuola
E credo che Louis sia il simbolo per noi
Importante sto ritirando storicamente attuale
Nessuno come lui è riuscito a garantire
Sia la nostra tradizione sia le necessità di rinnovamento
Quando si coniò il termine centrosinistra era l'operazione di rinnovare aprirci ma nessuno metteva in discussione che noi eravamo la sinistra che rappresentava i lavoratori
E quindi in questa attuale così come è attuale nel discorso dell'autonomia che sempre costruire nei confronti dei preti DS come nei confronti della destra e difenderla tenacemente e quindi in questo senso io credo che si di una bandiera noi oggi abbiamo bisogno storica e attuale possa essere quella Di Pietro non Danny utile anche per richiamare la la diaspora
Tanti compagni che sono a casa o che solo altrove può essere una bandiera che ci aiuta anche in questo e infine una ultima conclusione
Perché credo che dei congressi è inutile fare tanti discorsi ma incentrarsi su alcune cose proprio su questo congresso intendo io ho sentito opinioni diverse su alcuni punti anche importanti
E ben vengano perché guai al partito monolitico che non sa apprezzare e tollerare le diversità e tuttavia io credo che non sia il caso di drammatizzare oggi queste differenze
E di porre il congresso in contrapposizione su temi che sono più della politica contingente
In una situazione in cui non sappiamo cosa succederà tra un mese può darsi che certi problemi come il Patto dei democratici abbiano naturale risoluzione
Da qui al al prossimo evolversi delle cose che non dipendono solo da Rory
E quindi io credo che a queste cose ma data la giusta importanza ma più negli organi del partito che non in un congresso i congressi servono per costruire le grandi cose e le identità
E io credo che la modestia delle nostre forze noi abbiamo un grande obiettivo
Si è detto siamo nel secondo secolo del socialismo in Italia
Secondo se è vero
Tocca a noi costruirlo e vanno alle nuove generazioni
Pravat Giorgio abbiamo il tempo ancora per un intervento poi passeremo la parola per le conclusioni politiche del Congresso al compagno Enrico Boselli alla parola compagnia giro Rimini
Così stupida del fatto che gli davo la parola non è presente in sala no c'è
Prima che la compagna di eliminare i alla vettura mi è stato chiesto di fare una cosa che si fa sempre dei congressi che di ringraziare i compagni che hanno cementato ma lo farà sicuramente Enrico Boselli siccome io mi sono assunto il compito di ringraziare i giornalisti che hanno seguito con attenzione anche quelli che non hanno seguito debbo ringraziare anche il direttore dell'Unità Walter Veltroni che sul congresso dei Socialisti italiani in questa pagina dedica queste dieci righe faccio osservare che Walter Veltroni direttore dell'Unità e anche il vice leader dell'Ulivo grazie
Prego
No questo no
Prego
Io desidero
Silenzio per favore
Desidero primari tutta esprimere a nome mio a nome dei compagni dell'Umbria ma credo a nome di tutti
Una grande ringraziamento ai dirigenti nazionali un grande segno di gratitudine anche se queste non sentimento che non è molto di moda
Ma una gratitudine che è legata soprattutto alla riconoscenza di un lavoro che Fazio in questi mesi non è stato vistoso ma è stato un lavoro che ha riguardato le fondamenta stesse del partito
E quando si lavora sulle fondamenta non sempre c'è una visibilità esterna non sempre si vede ma il congresso di oggi sta a dimostrare questo lavoro di base è stato importante e produttivo
Siamo al primo congresso dei Socialisti italiani
E qui alcuni interventi hanno posto delle domande io desidero a farne una anch'io
E mi chiedo quali compagni
Quali sono le difficoltà perché i socialisti veri quelli che vogliono rientrare quelli che sono rimasti perché dicono di non essersi mai allontanati
Quelli che hanno voglia appunto ritornare quali difficoltà incontrano a rientrare e a lavorare nei socialisti italiani
Era difficoltà di non essere più i capi ma di essere uno di noi
è la difficoltà di lavorare oltre che di raccogliere il lavoro altrui è la difficoltà di mettere mano alle proprie tasche perché questo è quello che noi abbiamo fatto per mettere in piedi queste cose
è la difficoltà di chiedere di chiedere quindi di entrare in gioco nelle eventuali poche poltrone che ci potranno essere nella consapevolezza che noi sepolto norme impegni incarichi ci saranno li vorremmo investire solo in persone certe e sicure che non ci tradirà hanno il giorno dopo questo è l'elemento fondamentale
Io non ho capito il compagno Larizza quali difficoltà avessi avuto perché ieri non lo ha detto
A noi non servono tutti questi mediatori che vogliono fare appiattire il sì come colui che è chiuso al dialogo
Come il protagonista delle divisioni è quasi la causa delle divisioni
Noi compagni lo hanno detto più di altre io lo voglio sottolineare noi siamo stati lasciati e siamo stati abbandonati queste il dato da cui dobbiamo partire
Non dobbiamo mettere all'indice nessuno però vogliamo anche rispetto vogliamo verità questo credo che dobbiamo chiedere
E non corriamo dietro a tanti fantasmi mettiamoci a lavorare
La casa socialista cioè al segretario Larizza Comit scritta la UIL da tanti anni io chiedo prima di tutto che faccia chiarezza nel sindacato che lo riporti a svolgere il suo ruolo
Che anziché fare commissariamenti faccia i congressi e quindi di avere strutture stabili alla guida che la smetta di regalare la UIL a Forza Italia perché noi siamo stanchi
E al compagno Larizza vorrei dire che sarebbe un danno per la democrazia
Un danno per i socialisti perdere una organizzazione sindacale come L'Aquila quindi il suo ha posto il suo lavoro lui c'è la mi pare più che sufficiente
I socialisti
Venti per favore
I socialisti
Ho i socialisti ho detto scusami ho detto di regalare il poi ognuno ha le sue realtà nelle quali alcune fenomeni rapporto sesso vengano puntualmente credo che questo congresso
I socialisti hanno ben presente la situazione di difficoltà nella quale si trova in Italia il suo progressivo impoverimento
I gruppi sociali in difficoltà aumentano chi vive di uno stipendio comincia a non farcela più i dati che ieri la compagna Manieri ci diceva ci debbono far riflettere
Più aumentano le difficoltà però è più c'è bisogno di un forte partito socialista Hegra dualista
Che dica la verità agli italiani sullo stato di salute della nostra economia
Ma che dia soprattutto indicazioni su come uscire da questa situazione vincendo l'incertezza e la paura che comincia ad esserci nella gente né lavoratori comunismo
La sinistra deve essere capace di indicare quali sacrifici dove devono essere fatti con quali criteri devono essere distribuiti
Perché non vediamo con una certa preoccupazione i fenomeni della Francia
I fenomeni di conflittualità sociali ecco una sinistra di governo resta una sinistra capace di guidare queste situazioni di difficoltà e non di non scegliere o di lasciarli macerare
Non lasciamo che il tema del risanamento pubblico anche quello pubblico ossia un tema della destra noi dobbiamo dare forza all'organizzazione ad un partito al Partito dei socialisti
Perché possa essere messo in in condizione di parlare sulle grandi questioni italiane
Quindi sulla sanità sul lavoro sull'istruzione e l'educazione e la sicurezza sociale
E dobbiamo riaprire il grande tema dei diritti e dei doveri non certo da soli
Ma con tutte le forze che sono più affine con noi quindi anche con i repubblicani con tutti gli uomini liberi ed oggi debbo dire che ce ne sono tanti
A me è piaciuta molto l'idea di Rocard villaggio ieri di concepire il partito come il luogo del risveglio delle idee ecco deve essere il luogo dove si approfondiscono i problemi si studiano e si conoscono perché oggi non si può né fare politica né amministrare per slogan
Ma sempre di più dobbiamo amministrare affrontando i problemi e quindi nella sostanza
E allora due richieste io faccio la prima è che si organizzi veramente un partito opero forum per commissioni per come riterrà opportuno il segretario la segreteria
Un partito che affronti i problemi e su questi si esprima in tutte le serie in tutti i livelli istituzionali l'altra è che si organizzi anche una consulta degli amministratori per livello parlamentare regionale provinciale e comunale
Ieri Giugni parlava della pub parlava della variante del valico io vorrei aggiungere del federalismo fiscale del regionalismo della sanità di uno Stato moderno
Ecco io credo che su questi temi noi dobbiamo fare il confronto
Perché io mi chiedo sulla questione dell'alta velocità per esempio come mai tutte le risorse finanziarie sono concentrate esclusivamente su due o tre regioni bisognerà fare un confronto per poter capire
E comprendere e venire incontro alle esigenze di tutta l'Italia di tutte le realtà regionali ecco io poi accompagno Giugni con grande affetto e con grande che stimo
Chiedo anche un'altra cosa chiedo di essere un compagno sempre più esponenti dei Socialisti italiani e sempre meno protagoniste individuali
Se non quale suo malgrado dico al suo malgrado
Aumentare la confusione che c'è sui socialisti è importante stare inerzie ma è anche importante come ci si sta ecco io credo che i socialisti al di là della stampa e nonostante la stampa da questo congresso usciranno forti forti perché sono consapevoli di un patrimonio ma sono anche consapevoli di dover svolgerà un grande lavoro
E di avere una grande dignità Prodi non ci riconosce questo ed è per questo che condivido molto chi sostiene che non è nell'Ulivo ci stiamo solo ad alcune condizioni ecco compagni
Io credo che molti interventi anch'io in qualche modo mi sono ripetuta
Però questo è stato un grande congresso e quindi voglio dire grazie a tutti coloro che sono intervenuti alla serietà con cui tutti noi abbiamo partecipato al congresso è stato per un vero e proprio bella gran coro socialista grazie compare
Grazie
Grazie cara
Io adesso mi devo scusare con ovviamente con tutti i compagni e ce ne sono di autorevolissimi che non hanno potuto prendere la parola
Forse una delle ragioni per cui sono stato scelto per presiedere
Questo congresso e che sono abbastanza robusto per poter reggere agli insulti che inevitabilmente arriveranno però vi prego di credere che abbiamo fatto Hill impossibile per ispirare i tempi dell'Assemblea per consentire il maggior numero di interventi e mi pare che tutto si possa dire di questo congresso
Meno che non sia stato un congresso bello partecipato attento con una sana che ha seguito con attenzione con rispetto anche quando evidentemente non consentiva con tutte le osservazioni che faceva hanno gli oratori alla Tripura
Per questa ragione
Un grazie di cuore ai compagni che hanno rinunciato all'inviato un intervento scritto è una richiesta che è ovvia per quelli che non hanno potuto parlare poiché intendiamo pubblicare gli atti del congresso è una sintesi su sulla sul nostro giornale dei loro interventi chiediamo di poter portare dedica necessari per poter rappresentare le loro opinioni
Faremo dopo anche altri adempimenti io adesso credo che sia giunto il momento di arrivare alla parte conclusiva del Congresso e do la parola all'Enrico Boselli segretario del partito
Gli avete
Mi avete strappato un sorriso
Il congresso
Che ci avviamo a concludere
Ha segnato davvero
Una pagina nuova nella storia dei socialisti
In questi tre giorni
Che ci hanno visto riuniti io credo che noi si possa dire abbiamo sviluppato un dibattito di di grande spessore fuori
Ma i compagni abbiamo scelto di fare un congresso a tesi
Per dare innanzitutto un primo messaggio di unità a tutti socialisti
Vogliamo lasciarci alle spalle una storia lunga di divisioni di rotture
Di infinite lacerazioni
C'è
Alla scissione dell'atomo
Ma quale fiducia
Né i socialisti possono avere i cittadini gli elettori
Se non siamo noi prima degli altri in grado di arginare questa slavina
Di ricreare le ragioni dell'unità
Perché i socialisti riprendano
Belle e buoni abitudini di un tempo che non è neppure troppo lontani
Ettore Riello soprattutto a parlare con una voce chiara e forte
Abbiamo scelto di fare un congresso a tesi
E c'era chi temeva
Che saremmo caduti dell'uniformità nell'appiattimento
E anche nel conformismo questo non è avvenuto
Vedete nei congressi locali che sono state molte centinaia a cui hanno partecipato molte migliaia di iscritti di semplici militanti noi abbiamo dato una prova diverso
E abbiamo ha rivelato al Paese un fatto il socialismo italiano vive
Molti delegati mi hanno chiesto in questi giorni
A cosa si debba questa ventata di entusiasmo di novità e anche di passione politica
Io credo che non ci sia e non ci sia stata nessuna ricetta segreta
Non c'è nessuna formula magica in questi
Ci siete semplicemente voi
Che con il vostro impegno avete mostrato al Paese che non ci rassegniamo che vogliamo non soltanto avere un grande passato alle spalle ma anche e soprattutto un futuro
E voglio anche ringraziare lui interrompendo una tradizione che li vede sempre e anche giustamente accusato di una qualche freddezza e voglio anche ringraziarvi del vostro calore e del vostro affetto
Che ha compensato le tante difficoltà
I tanti problemi
Le piccole e grandi umiliazioni vissute in questo anni
E anche i miei troppi difetti
Vi assicuro compagni che li ho sentiti
La vostra emozione e la mia emozione la vostra passione e la mia passione
Senza emozione e passione avremo soltanto fatto i notai di un lento e melanconico declino
Congresso
E noi stiamo concludendo ha sviluppato una discussione serrata
Posizioni diverse
Si sono confrontate su aspetti politici di grande rilievo come su questioni di programmi
E queste caratteristiche hanno dimostrato innanzitutto hanno gli stessi ma anche all'opinione pubblica
Che abbiamo superato quel clima di ansia per il dramma che abbiamo vissuto di minorità politica e di scarsa fiducia nelle possibilità di riaffermare una presenza nel Paese
Io ringrazio ancora una volta i rappresentanti dei partiti che sono intervenuto ai nostri lavori contributi che sono stati portati hanno arricchito il nostro congresso
Anzi ne hanno costituito una parte integrale
Ringrazio la stampa televisione
Che hanno dato conto dei nostri lavori si possono nutrire riserve su quanto hanno scritto su quanto hanno detto di no ma ciò fa parte di una dialettica democratica di un Paese che vogliamo sempre più libero
Non siamo affatto irritati per gli accenti critici che taluni hanno avuto nei nostri confronti anzi ringraziamo perché la critica il sale di una informazione pluralista
Piuttosto
Quello che ci ha impressionato
Per il silenzio che non ci meritiamo
Ringrazio infine tutte le compagnie tutti i compagni che hanno lavorato per rendere possibile lo svolgimento del nostro congresso
Si tratta però voglio ricordare a tutti di un apporto che è fondato esclusivamente sul volontariato
E voglio ringraziare per tutti torcere Minia che ha coordinato con grande passione
Congresso pone la sua vivacità ha dato una grande prova di compostezza abbiamo saputo esprimere uno spirito di ospitalità che non è solo doverosa cortesia
A che anche apprezzamento sincero perché è venuto a seguire i nostri lavori
Dallo svolgimento del congresso scaturiscono i primi fondamenti del partito il partito è una realtà
I gruppi dirigenti si sono riformati abbiamo superato la fase di rodaggio
Queste mie considerazioni partono dalla consapevolezza
Che il Partito dei Socialisti italiani
Non ha più il ruolo e l'influenza di un tempo
A che a partire da oggi noi ci proponiamo nuovamente come un soggetto attivo della politica italiana
Il tema della visibilità del partito dei socialisti è stato più volte sollevato nel corso di dibattiti pre congressuali e anche in questi tre giorni
Spesso si è voluta dare la colpa della nostra mancanza di visibilità ad altri che avrebbero oscurato il nostro partito nei confronti della pubblica opinione
Da queste giornate congressuali dovremmo aver capito imparato bene che la visibilità dipende soprattutto dal nostro grado di incidenza dalla nostra proposta politica
Al tema della visibilità è stato accompagnato quello non meno importante della identità
Anche in questo caso molti compagni hanno ritenuto che l'emergere della nostra identità trovasse un ostacolo o abbia trovato un ostacolo nel patto elettorale che abbiamo sottoscritto con Mario Segni e Piller morto
Io non so
Se si è esaurita la spinta propulsiva del Patto dei democratici
Io so che da questo congresso è ripresa una forte spinta propulsiva dei socialista
Di questo siamo consapevoli noi
E credo che sia giusto
Chiedere ai nostri alleati di esserne altrettanto consapevole
L'iniziativa politica
Non deve essere considerata un passepartout che apre tutte le porte
Esiste ancora un muro attorno a noi
Che abbiamo solo in parte sgretolato
Solo una visione astratto delle cose può indurci a credere che l'iniziativa politica posso anche essere la trovata propagandistica
In realtà
Sia iniziativa politica solo se l'intero partito con le sue energie si mobilita e si impegna su una linea noi abbiamo abbandonato la concezione del partito che per troppi anni è stata coltivata
Nel quale linee e Progetti sono calati dall'alto da parte di un gruppo dirigente più o meno illuminato
Di reinsediamento capillare del partito che abbiamo portato avanti costituisce per noi la principale fonte dalla quale attingere per definire sviluppare iniziativa politica
Sono i gruppi dirigenti a tutti i livelli i terminali della nostra iniziativa
Noi abbiamo intrapreso la strada della regionalizzazione del partito
Questa scelta non è solo forma statutaria
Nella nostra attività i segretari regionali hanno assunto un ruolo di effettiva direzione politica
In prospettiva vogliamo rafforzare questa caratteristica regionalista perché essa può essere il perno di un partito leggero fondato sul volontariato che sull'autofinanziamento
Consentitemi
Per qualche istante
Di parlarvi anche dell'autofinanziamento
Lo sforzo che continuamente facciamo nella raccolta di fondi assolutamente essenziale per la vita del partito della stampa socialista
Non dobbiamo avere pudore nel parlare di questo apertamente tra noi e con gli altri
Il sostegno a Mondoperaio al nostro settimanale
L'impegno
Che ho indicato nella relazione per far tornare l'Avanti ogni giorno tra l'Italia
Richiedono la piena consapevolezza di tutti noi
Dopo il congresso definiremo meglio un piano per raggiungere questo obiettivo straordinario lo faremo con il vostro concorso perché la possibilità ti ripubblicare l'Avanti dipende da una responsabilità collettiva di tutto il partito passo dopo passo
Senza perdere di vista i limiti che abbiamo continueremo l'opera di rafforzamento del Partito dei Socialisti italiani voglio tuttavia nuovamente mettere in guardia le compagne e i compagni
Dalle facili illusioni che questa opera di ricostruzione possa automaticamente determinare la nostra ripresa elettorale solo se il lavoro organizzativo e l'iniziativa politica si intrecceranno potremmo ritrovare nuovi contatti con la gente
Io da una grande rilevanza alla elaborazione culturale
Non si tratta come dovrebbe essere del tutto ovvio di fare una politica culturale di partito ma di creare strumenti che possano servire all'espressione di idee e di programmi
La circolazione di proposte e di analisi nel partito tra noi è fondamentale per la nostra politica
Io mi auguro che un particolare rilievo abbia anche lo sviluppo del nostro movimento giovanile
Se c'è un terreno sul quale il nostro impegno può dare risultati preziosi questo è la ricerca di un nuovo rapporto con le giovani generazioni
Perché tocca il punto più delicato della nostra crisi di questi anni
Al compagno Di Lello che dirige la nostra organizzazione giovanile che abbiamo avuto il piacere di ascoltare del suo intervento al congresso spetta un compito che troverà il sostegno di tutti noi
Possiamo essere soddisfatti del dibattito che è avvenuto nel congresso in certi momenti abbiamo espresso analisi interessanti abbiamo dato la dimostrazione di conoscere i problemi del nostro Paese d a vivere di avere una visione complessiva delle cose a livello internazionale
Intervento e compagni euro card che ringrazio ancora per la sua partecipazione
è calato in un'Assemblea che era ben consapevole dei nuovi orizzonti della mondializzazione del nuovo approccio da dare al problema del lavoro della crisi ecologica della rivoluzione scientifica e tecnologico
Si è detto che le nuove élite stanno con la testa nella mondializzazione mentre la gente comune starebbe piazzata con i piedi per terra
Questa immagine
Può riguardare la conoscenza dei nuovi meccanismi della mondializzazione ma non gli affetti che sono avvertiti da tutti
Questo processo mette in crisi lo stato sociale
La sfida che si pone a tutto il movimento socialista europeo internazionale e quella di costruire un nuovo Progetto per il secolo che si apre e il tema richiede grandi approfondimento
Per questo ritengo giusta la proposta che la direzione del partito fece propria
Nel momento in cui approvo le tesi congressuali di lavorare per arrivare in fretta alla fine del prossimo mese di febbraio ad una conferenza programmatica che metta a confronto esperienze diverse e definisca ancora meglio le linee essenziali del nostro progetto
Nel dibattito congressuale si sono avuti importanti contributi sulla questione meridionale
Io ho avuto occasione come voi di leggerne alcuni che mi sembravano di notevole valore e penso che almeno su questo aspetto dovremmo affidare a chi li ha prodotti
Il compito di arrivare in breve termine ad una riformulazione delle tesi su questo argomento
Del sistema maggioritario
Che è caratterizzato dal confronto tra due schieramenti contrapposti il programma è essenziale io ho già sottolineato come la destra si sottragga a una discussione sul programma
Io però non vorrei che questa mia affermazione sia inteso venisse intesa nel senso di dire che la destra non ha contenuti e un guscio vuoto
E sradicata dal Paese la destra non è una pura immagine televisiva ma rappresenta strati sociali culture
Interessi economici
C'è una profonda differenza tra l'idea del programma che abbiamo noi il centro sinistra e quella che hanno loro il centrodestra
La destra non considera come fattori di collegamento sociale in singoli testi programmatici per quanto essa stessa ne possa redigere come facciamo abitualmente noi
La destra italiana si affida alla raccolta di umori che esistono nella società
Il disagio per l'inefficienza della macchina burocratica e dei servizi sociali l'insofferenza nei confronti dei partiti ti dei sindacati considerati come realtà dominante da nomenclature parassitaria il ribellismo fiscale
Che si traduce poi nell'evasione
Berlusconi e Fini pescano nel sottofondo della protesta sociale senza offrire soluzioni precise tanto più generici sono i messaggi di chi programmatico tanto più forte è la rappresentazione di tipo puramente simbolico di cosa è e di cosa rappresenta la destra
Ho detto che considero il programma di Romano Prodi uno sforzo costruttivo tuttavia sembra che il centro si east tra per quanto riguarda il programma si stia incamminando su una strada che scontenta più di quanti accontenta
Del resto che sia così lo si può constatare anche dalle prime reazioni negative
Che i Verdi riuniti nel loro consiglio nazionale hanno espresso ieri e dalla insoddisfazione e i democratici
E dei socialisti per l'impianto istituzionale che è proposto il programma non può essere concepito puramente e semplicemente con un assemblaggio di vagoni
Ma deve essere il risultato di un'operazione politica che dia forti caratteristica la coalizione
Questo lavoro può svilupparsi su un confronto che non avvenga alla rallentatore ma si concentri in una fase rapida quando verrà definita una volta per tutte la data del voto
L'Ulivo scandisce fasi diverse di lavoro raggiunge intese su singoli aspetti ignora l'esigenza della globalità
In una coalizione di singole forze solo dopo una discussione su tutti gli aspetti politici e programmatici si raggiungono accordi di tipo generale
Questo modo di procedere dell'Ulivo risponde a una logica secondo cui
Ciascun partito si priva dell'autunno della sua autonomia
E della sua sovranità pezzo dopo pezzo sequenza dopo sequenza
Senza riuscire mai a dare una visione d'insieme sulla quale potrà dare un giudizio definitivo se la corte buono e da perfezionare o è da respingere
Noi siamo nettamente contrari a separare l'approvazione del programma dal contesto politico
Delle tesi e ancora nella mia relazione abbiamo detto che consideriamo del tutto il sax insoddisfacente
L'attuale andamento dell'Ulivo
Si tratta di un'affermazione che io sin dall'inizio non ho considerato di poco conto anche se sono
Anche se mi sono riservato di trarre una conclusione dopo aver ascoltato il dibattito congressuale
Noi socialisti ormai da tempo poniamo una questione che riteniamo di primaria grandezza l'Ulivo se tende a costituirsi come organizzazione permanente di discussione e di decisione politica si trasforma in un super partito
Senza neppure avere quelle garanzie che esistono normalmente in un partito di fatto l'assoluta ingovernabilità di una struttura nella quale partecipano formazioni assolutamente diverse per consistenza
Svuota di qualsiasi carattere veramente decisionale il cosiddetto tavolo per un
Voglio tuttavia entrare meglio nel merito di che cosa intendiamo per super partito
Perché da questa nostra visione deve scaturire da parte dei socialisti una scelta chiara e definite l'Ulivo non si è mai definito come una federazione di partiti ma di fatto esso si muove come lo fosse
Il tavolo dei segretari configura una sorta di direzione politica Prodi ne costituisce il presidente Veltroni Licci non ci sono regole sulla carta dovrebbe vigere il principio della unanimità ma nei fatti
Una serie di decisioni sono assunte solo dal partito maggiore con le conseguenze che le altre formazioni sono tutte degradate di rango
La partecipazione all'Ulivo
Costituisce un vincolo permanente per tutte le sue componenti prima ancora che si sia raggiunto l'accordo politico programmatico per le elezioni
Nell'opinione pubblica si radicali dea che l'Ulivo costituisca un corpo politico unico nel quale contava solo la sua componente principale
E questo fatto riduce le capacità di espansione elettorale
Se per meglio
Dire questo fatto limita fortemente le possibilità che l'Ulivo vinca nelle prossime elezioni avevamo proposto e all'inizio questa era anche l'idea di Prodi che si andasse
Alla costituzione i due aree politiche distinte
Da una parte
Il PDS con il suo retroterra di partner stretti
Dall'altra i popolari gli ambientalisti i socialisti i democratici le forze diaria liberale e laica
Intervenendo al nostro congresso Massimo D'Alema ha criticato questa nostra impostazione come sostanzialmente rivolta all'indietro noi ragioneremo in termini di posti post comunisti da una parte posto pentapartito dall'altra questa critica è suggestiva
Mi sembra che nel dibattito sia venuta una risposta efficace a questa osservazione
L'Ulivo non si può presentare solo come le rette di una collocazione di opposizione della sinistra nel Paese solo per il fatto che con Tangentopoli con i referendum si è determinata una crisi del vecchio sistema politico
Nell'Ulivo convergono anche correnti politiche settori di partito che hanno avuto per trent'anni una collocazione di governo si ritrova parte degli elettori che si riferivano al vecchio PC
E parte dell'elettorato che si riferiva alla vecchia Democrazia cristiana
Sì ma ne sono pochissime un tempo era impossibile trovare
Che si riferiva radici al PSI e partiti laici la vicenda politica dei Verdi che pure caratterizzata da una storia di opposizione deve essere configurata nella sua assoluta originalità
Se si sovrappongono queste due diverse correnti elettorali rispettivamente di governo e di opposizione
Senza dar loro una articolazione visibile la presa elettorale diminuisce fortemente molti elettori sia pur riformisti e mi riferisco in particolar modo a quelli socialisti votavano anche per il vecchio centro sinistra
Anche in contrapposizione al pc
Il comunismo non c'è più il PDS entrato a far parte del Partito del socialismo europeo e dell'Internazionale socialista
Ma il possibile recupero di questo elettorato richiede che si tenga conto di quanto è accaduto in termini di storie di convinzioni e di tradizioni che pesano ancora sulla realtà attuale
Esistono anche considerazioni che riguardano il peso dei diversi fattori in gioco in un sistema maggioritario solo grandi forze riescono ad attrarre gli elettori il PDS vi riesce
Mentre le altre formazioni molto frazionate non svolgono appieno il proprio ruolo
Solo con la creazione di quella che noi abbiamo definito una federazione democratica
Che raccogliesse tutte le formazioni minori si riuscirebbe a mostrare forte autonomia dal PDS di conseguenza forte attrazione verso gli elettori dell'area centrale
Nel dibattito congressuale a partire dalla mia relazione
Tutti si sono pronunciati per una mostra scelta nel centrosinistra su questo punto c'è l'unanimità del congresso
E io considero questo fatto di grande importanza
Perché avrei giudicato una divisione sul problema della collocazione di schieramento non componibile
In un partito socialista come il nostro che per storia e tradizioni si è sempre trovato a sinistra
Ritengo del resto e lo ripeto che per i socialisti sia un dovere color farsi contro il centrodestra nessun punto di ambiguità si può nutrire su questo aspetto
Mi chiedo invece se per essere parte della coalizione di centrosinistra
Si debba far parte ad ogni costo dell'Ulivo così come oggi io propongo al partito
Di seguire fino in fondo la prospettiva di un'aggregazione autonoma che trovi con il PDS
Con l'Ulivo le intese politiche programmatiche ed elettorali necessari
Penso che il congresso con serenità e con fermezza debba prendere atto di una con dizione che non ci consente per molte ragioni di proseguire sulla strada invocata in questi mesi da Romano Prodi
Le stesse cose con l'amicizia e con la lealtà di sempre le avremmo detto a Prodi se fosse stato qui con
Penso
Che il Congresso debba confermare con altrettanta decisione la nostra convinti da e piena disponibilità a lavorare per un accordo generale nell'area del centrosinistra
A nostro ipotesi e soprattutto un gesto in positivo
Per aprire la strada della Federazione democratica che abbiamo indicato nelle tesi
Se noi non prendiamo questa decisione
L'idea o questa idea rischia di rimanere nel limbo
E questa nostra posizione ci consente di cercare di recuperare parte importante del nostro elettorato
Noi socialisti non abbiamo nessuna intenzione di fare giri di valzer la nostra disponibilità a trovare con l'Ulivo le intese per la battaglia la parte maggioritaria e piena
Il dibattito
Che abbiamo svolto deve proseguire
Io penso che il congresso debba affidare nuovi organi dirigenti un mandato pieno per verificare come si può articolare nel concreto questa nostra iniziativa
Un insieme di fattori ci spingono a dispiegare
Una iniziativa nuova il dibattito e di confronto l'evoluzione del sistema maggioritario scandisce un meccanismo coercitivo nei confronti delle formazioni minori
Noi percepiamo che il PDS si sente di rappresentare tutta la sinistra considerando che ormai il nostro ruolo in via di esaurimento
Questo atteggiamento del PDS non poco preoccuparci sentiamo che si vogliono ridurre più di quanto lo siano i nostri spazi politici
Il rapporto preferenziale che esiste nei fatti
Tra il PDS e il Partito Popolare mette in un canto tutte le altre formazioni dell'unico
E dal Congresso deve venire un segnale forte noi non accettiamo questa situazione di fatto
Mi rendo ben conto io che ho ricevuto con grande affetto in questi mesi
Proprio questa critica
Di proporre al partito una linea che presenta un forte grado d'impegno
Tuttavia compagni
Se rimarremo fermi
Se non reagiremo prontamente alla situazione
Se non riprenderemo l'iniziativa saremo ben presto emarginati
Il lavoro che abbiamo fatto in questo anno può andare facilmente disperso
Del resto una buona capacità di provocare nuovi scenari è sempre stata una buona caratteristica dei socialisti
Quando ci siamo adagiati alla routine abbiamo perso colpi e abbiamo dovuto subire una crisi dopo l'altro
Tornare sulla scena politica significa anche cercare di influire attivamente sulla configurazione del centrosinistra
Io ho l'impressione la paura che così come articolato l'Ulivo oggi rischi di portarci alla sconfitta elettorale noi ragioniamo per trovare le vie per raggiungere un successo alle elezioni
Se diamo una scossa all'Ulivo e a fin di bene
Non vogliamo che la coalizione di centro sinistra fallisca ancora
Nei confronti degli amici popolari seguitiamo ad insistere perché si rendano conto che neanche a loro può giovare
Un rapporto così stretto con la Quercia la prospettiva di una federazione democratica non può essere perseguita solo attraverso appelli che cadono nel vuoto la chiarificazione che con la nostra iniziativa rispetto all'Ulivo vogliamo pro care può rafforzare il centrosinistra noi non ci muoviamo con uno spirito di rottura e di demolizione ma con una volontà costruttiva affinché si arrivi al più presto ad un nuovo equilibrio e lavoreremo per queste
Io mi propongono i contrari Prodi e tutti i rappresentanti delle altre formazioni dell'Ulivo per spiegare questa nostra iniziativa
Al di fuori dell'Ulivo si moltiplicano tentativi di aggregazione che pure si muovono contro la destra anche in questa direzione noi resteremo molta attenzione
Cari compagni
E care compagne nostro congresso non è stata una rassegna di ciò che abbiamo fatto finora abbiamo ritrovato il gusto della politica come impegno ideale e civile facendo politica ci sarà anche più facile a riannodare le fila della diaspora socialista
Ci ha fatto piacere che il nostro congresso sia stato seguito con attenzione da compagni che pure ci hanno lasciato anche per questo è il congresso socialista
Il lavoro che abbiamo intrapreso circa un anno fa sta dando alcuni frutti da parte mia oltre al ringraziamento c'è l'invito a tutti voi a intensificare con ogni Energia il vostro impegno
Noi siamo giustamente soddisfatti da questo congresso
Sappiamo che l'opera non è ancora compiuta ci attendono momenti difficili
Ma usciamo da qui rinfrancato fiduciosi certi che non rinunceremo al compito che ci siamo posti
Far tornare i socialisti ad essere una componente essenziale della vita politica italiana può