"Un futuro sicuro per l'Italia" Congresso tematico della Federazione di Milano del Pds (Milano, sala Orlando dell'Associazione del Commercio, 30/06-01/07)

Sorge tutti ci domandiamo
Trattandosi di un congresso tematico ecco la il tema esatto di questo congresso problematico
Io credo che il tema sia senza girarci molto intorno con quale faccia noi usciamo da questo congresso dopo
Ho detto in termini più liturgici qual è l'identità di sinistra che presentiamo dopo
Ed è evidente che questa identità si definisce a partire dai dilemmi jazz presenta alla città di Milano
Non si definisce a priori a partire dalla nostra storia soltanto di quali siano i dilemmi che presenta la città di Milano lo si capisce se si fa una descrizione realistica di questa città della regione in cui abitiamo
C'è una regione caratterizzata dall'essere insieme alla Renania la Westfalia
Alle aree forti del Giappone una delle aree più sviluppate del mondo
è troppo tempo che noi confondiamo la nostra crisi
La crisi delle élite politiche la crisi delle classi dirigenti di Milano con la realtà con la crisi della realtà socio produttiva di Milano
Non sono la stessa cosa
Milano come le grandi aree metropolitane del mondo del Colle come le aree metropolitane d'Europa
Presente il volto di una città che offre ai suoi abitanti a chi ci lavora ai suoi cittadini
Presenta il volto di una città che da grandi opportunità
Sì c'è il problema che si pone qui come si pone in queste aree e questo
Chi e quanti possono entrare in questo universo di opportunità
Sì cioè il tema adesso
Quindi maniera più radicale che nel passato il tema che si presenta all'alternativa che si presenza Back inclusione o esclusione rispetto a questo universo di opportunità
Su questo dilemma su questa domanda fondamentale si misurano
Le forze politiche le loro capacità di rappresentanza
è in corso una lotta acuta tra gruppi e individui
Per l'accesso opportunità
Accesso che è stato a lungo bloccato da oligarchie economiche sociali politiche e amministrative
E che hanno costituito la spina dorsale dal vecchio ordine
è una lotta ambigua perché c'è chi lotta per conservare queste oligarchie
Chi per sostituirle sostituire Ulissi chi per eliminarle chi per costruire nuove regole chi per non averne nessuna
E ciò che rende più aspra questa lotta che dalla transizione attuale essa mette a rischio le ragioni della nostra convivenza civile
La lega prima maniera e Forza Italia prima maniera ma stiamo ancora aspettando la seconda
Sono il prodotto e il soggetto attivo di questo rischio di questa messa a rischio dalla nostra convivenza civile
Ora la domanda e qui vengo alla questione fondamentale per il progresso la domanda è con quali categorie convalide entità noi rispondiamo a questi dilemmi
Se il socialismo come pare non è più e dobbiamo prenderne atto il destino storico dell'umanità non per questo la storia si ferma non per questo il vento cessa di soffiare non per questo non c'è lotta tra interessi culture identità
Se guardiamo per esempio la scena americana che non ha praticamente mai conosciuto il movimento operaio e socialista
Quali risposte vengono fornite al dilemma inclusione esclusione che nel vorticoso sviluppo dalla Società americana e particolarmente vivaci appunto
La risposta della sinistra la è quella del liberalismo democratico
Che vuol dire allargare gli accessi alla cittadinanza
Liberare la società dagli accumuli di potere che la occludano proteggere i deboli e la risposta del liberalismo conservatore
Le regole al minimo accessi stretti e per pochi sempre vigilati dagli stessi guardiani io mi domando può una forza come la nostra che è nata dal ceppo del movimento operaio socialista e comunista assumere quelle categorie fondamentali del liberalismo democratico per elaborare la propria identità e le proprie risposte
Io credo che debba farlo e se nei Paesi europei la sinistra tiene si avvicina ai governi e perché ha incominciato a farlo a partire dall'anno dalla grande sconfitta dalla sinistra in Europa e nel mondo che l'anno mille novecentosettantanove
Il grande passaggio culturale che è stato operato e quello dal pensiero di classe al pensiero di cittadinanza
Ciò implica scelte semplici ma radicali che in ogni settore della vita associata della politica e dall'amministrazione al primo posto viene il cittadino che nasce il cittadino che studia il cittadino che lavora e cittadino che adolescente
Del cittadino che ammalato e cittadino che consuma
E quando si apre il conflitto tra queste e varie esperienze forme dalla cittadinanza e gli operatori del settore per esempio sanità scuola trasporti assistenza e così via
è evidente cioè noi assumiamo il vincolo dei diritti doveri responsabilità del cittadino come criterio fondamentale per sciogliere le contraddizioni che insorgono da quel conflitto
E pertanto il principio di cittadinanza diventa vincolo per l'elaborazione programmatica e vincolo per le scelte politiche il documento nazionale in questo senso
Ha già attraversato il Rubicone
Si tratta di vedere se noi siamo in grado di farlo anche qui a Milano io voglio segnalare a proposito qualche reticenza qualche incertezza qualche insufficienza anche del documento nazionale che del nostro discorso in generale di questi tempi la prima riguarda il nostro approccio al tema della crisi dalla politica dei partiti
Qui al Nord ma non solo
Almeno dall'Unità d'Italia esiste una forte corrente sotterranea di antipolitica
Che talvolta rompe la crosta e appare la Lega Movimento per esempio è stata questo cioè a dire che la politica oscilla tra un il suo destino di essere una sorta di ancella delegata ai bassi servizi dell'economia e talora viene ricompensata per questi base i servizi magari anche con qualche tangente
E la politica come fai da te questo la corrente principale profonda che in questi anni attorno al movimento referendario
E persino attorno al movimento Prodi si è intrecciata con una critica radicale dei partiti di massa il nome della società civile e il nome di uno schema istituzionale di tipo presidenziale all'americana
Di fronte a queste tendenze
Che tendono in modi diversi
A criticare la politica organizzata in forma partito
Io credo che dobbiamo affermare che così come gli imprenditori sono essenziali al mercato così i partiti sono essenziali per la democrazia
Ma così come imprenditori monopolisti restringono il mercato così partiti oligarchici restringono gli accessi alla politica
La derivanti politica e anti partitica nasce anche dalla percezione di massa che i partiti esercitano una straordinaria funzione storico sociale e costituzionale ma continuano ad essere a tutt'oggi pure associazioni private regolate da leggi private
Insomma nasce dal fatto che i partiti continuano ad essere scatole nere sia per gli elettori che per i loro militanti
La lotta alle oligarchie
Si deve fare nella società ma anche nella politica
Se vogliamo essere coerenti con una logica punta a rimuovere gli accumuli di potere
Cos'era il suono fra ho capito
Cioè puntare rimuovere accumuli di potere e a facilitare gli accessi pertanto la riforma e la ricollocazione del sistema dei partiti è la prima grande riforma istituzionale e civile del paese che precede le altre data il primato fondamentale del sistema dei partiti a io credo che faremmo male di fronte alle tendenze alla derivanti partitica e antipolitica
A rinchiudersi nell'arroccamento la difesa dei nostri partiti e dal nostro partito così come perché finiremmo per la e esattamente per incrementare quella deriva siccome i miei minuti sono finiti parlo brevemente Dinoi
Alla domanda il partito e il gruppo dirigente milanese sono in grado così come sono adesso
Sono in grado di accompagnare questo passaggio di realizzare questo mutamento di cultura politica di identità per rispondere ai i lemmi radicale che la società moderna sviluppata milanese presente
La mia risposta techno
Qui il Rubicone non è ancora stato passato neanche quello delle parole non parlo di quello delle opere
E lo verifichiamo paradossalmente adesso che abbiamo alle spalle l'emergenza
Che non abbiamo più la sindrome la scomparsa adesso che abbiamo potuto risollevare la schiena e camminare a testa alta a Milano proprio adesso dei verifichiamo l'insufficienza
Del gruppo dirigente delle strutture istituzionali che lo sorreggono
Allora che cosa fare
Io credo questo semplicemente uno che bisogna allargare il gruppo dirigente della Federazione di Milano
Perché attualmente abbiamo a che fare con un gruppo di compagni volenterosi
Impegnatissimi
Che cumulano funzioni di direzione che funzioni esecutive
Che poi la segreteria e tra queste il comitato federale che di cento e passa persone c'è il deserto
In queste condizioni un gruppo dirigente non ce la fa e cosa peggiore non si riesce a formare nuovi gruppi dirigenti
Non si riesce a portare altra gente alla direzione politica che come si sa non si improvvisa nonostante ondate ricorrenti di nuovismo che ci toccano qualche volta
Se vogliamo uscire dalla pietrificazione dalla vita politica interna del dibattito interno
E offrire a quelli che vogliono venire da noi ce n'è tanti
Offrire opportunità di accesso alla politica
Che non vengano registrate in base appartenenze ma in base al merito in base a ciò che uno porta se vogliamo fare questo badate a Milano è urgente che cambiamo registro
La mia proposta elementare ed è costruiamo dal punto di vista dall'assetto istituzionale del partito la direzione del partito che non c'è non esiste questo luogo questo organismo questo soggetto e dentro questo mischiamo con saggezza senza tagliare le teste sette presidente ma ho già ci ricordava che le teste non sono come i porri una volta una citazione dalla mia infanzia del non sono come i cuori una volta tagliate poi non crescono più
Quindi qui non è il problema di tagliare teste di allargare il dibattito quando Fumagalli dice apriamo il PDS io dico innanzitutto apriamo il gruppo dirigente del PDS costruiamo le condizioni perché ci siano forze tante che entrino direttamente che non eliminiamo alcuni guardiani dagli accessi facciamo entrare la gente dopodiché ci misureremo nella battaglia politica nelle cose che ciascuno ha da dire
Grazie Cominelli Walter qualcosa Rini si presenti si prepari Bertazzoni
Nella relazione del compagno D'Alema vedo che c'è meno spazio per quel politicismo che è stato tanto in voga in un partito nel nostro partito
Che per anni ha avuto la questione della riforma elettorale come unica proposta politica che si basava sull'analisi
Del sistema politico mirava suo sbloccò e che sulla base di questo pensavo di poter vincere le elezioni
A me pare
Che identificare e definire i punti della direzione di marcia
Che sono certo da approfondire con il contributo di Monti
Sia la strada giusta per coming comunicare in modo efficace
Le idee che intorno in questo partito comunque circolano e anche per cimentarsi pienamente con spirito innovativo su tante questioni
Tutto ciò può essere utile per indicare una prospettiva con la quale tutti i nostri interlocutori possono confrontarsi e interagire anche criticamente
Alcune cose D'Alema dice sui problemi del lavoro
Ma a me pare che non si vada molto al di là nella sostanza del giudizio dato l'indomani dalla consultazione sulle pensioni sia da D'Alema stesso che da Cofferati che riconoscevano in quel vuoto nel dissenso sull'accordo un vasto malessere
Credo che sia ancora troppo poco come dice anche D'Alema ormai da anni il lavoro dipendente paga il conto della crisi recessiva dell'innovazione tecnologica del debito
L'unica ricetta che passa anche nel senso collettivo nell'opinione di cittadini è quella che si ispira al liberismo e alla rete deregolamentazione che poi vuol dire salari più bassi maggiore precarizzazione del mondo del lavoro più flessibilità nella disponibile nella disponibilità di manodopera quando serve
Intanto la disoccupazione sale la produzione aumenta le imprese non stanno ai patti i prezzi aumentano come aumenta l'Iva e l'inflazione cresce
A questo si aggiunge una maggiore incertezza nella pensione sulla pensione perché oggi è un giovane lavoratore
Questo è l'unico bilancio e prospettiva al tempo stesso che oggi visibile in questo Paese faccio un piccolo esempio che però mi pare spieghi viene beh io ritengo molto interessante ciò che D'Alema propone a proposito del sud Italia
Ho visto in una trasmissione televisiva di qualche mese fa in giovane calabrese che spiegava le sue scarse prospettive di lavoro
Soprattutto se messa in relazione agli studi fatti che lui considera giustamente comuni investimento dalla sua famiglia ma anche della sua gente della sua terra spogliata
E denunciava la speculazione celata in alcuni investimenti fatte da imprese del Nord dalle sue parti
La risposta che concretamente fino ad ora ha avuto quel giovane piena di Cipolletta in diretta tv Cipolletta dalla Confindustria vai a cercarti un lavoro dove c'è
Punto e basta
E anche per questo che servono risposte altre che non siano solo l'accettazione acritica subalterna di risposte liberiste che propongono modelli di sviluppo non più sostenibili in termini sociali ambientali economici io non credo che lamenta di avere in tasca tutte queste risposte non serve demagogia e faciloneria serve però una ricerca un'analisi seria e nuovi strumenti coerenti
Qui non ci sono più le grandi industrie che conoscevamo
I luoghi di lavoro sono frammentati dispersi in tante piccole realtà
La realtà operosa e produttiva di Mila no è diventata anche terreno di scorribande speculatori tutti i tipi
La comunicazione tra lavoratori e così cambiata sempre più difficile e riconoscersi come una volta nei problemi di tanti che gli stavano accanto è cambiato anche il lavoro cambiano i percorsi che portano ad affermare la propria identità
Tutto ciò mette in difficoltà anche l'impegno sindacale politico con i suoi nei canali tradizionali
Chi ancora si pone l'obiettivo di unire in una prova in un progetto politico le lavoratrici e lavoratori in modo diverso dal passato ha evidentemente difficoltà grandi questo non vuol dire non accettare la sfida dovuta all'innovazione tecnologica e produttiva rifiuta invece io credo la sfida chi rinuncia a cercare nuove risposte non più date da un sistema produttivo profondamente cambiato
E che semplicemente ritiene lavoro dipendente non più rappresentabile come classe
E ci è stato ricordato anche ieri soprattutto per andare al governo io credo che la sinistra debba andare al governo
Ma come sinistra insieme ad altri altra cosa io credo è il solito esamino genetico altra cosa fare alleanze solo sui numeri
Va bene il patto lavoro impresa ricerca per lo sviluppo è una proposta politica importante
Ma io chiedo noi chi rappresentiamo
Facciamo i super partes che garantiscono un patto a senso unico o scegliamo di continuare a rappresentare il lavoro indicando nuovi obiettivi indicando la prospettiva che faccia intravedere un'uscita dal malessere
A cosa serve parlare accenti diversi se non rappresentiamo un intorno un interlocutore del patto
E poi a nome di chi parleremo di un certo forse politico
Ritengo si debba da subito mettere l'azione fare interagire la pasta e lavorazione dei singoli degli istituti dell'associazione con la pratica politica quotidiana il PDS può e deve essere lo strumento il luogo dove viene questa interazione questa saldatura questa sintesi
Voglio dire che le difficoltà che abbiamo sulle politiche del lavoro sono dovute anche al fatto che non abbiamo più le sedi per fare questo incontro a Roma come a Milano non ce la colazione non c'è pratica politica sul lavoro nel PDS organizzata visibile costante
I dipartimenti gruppi o quant'altro sul lavoro sono solo sulla carta io dico e chiedo ricostruiamo gli strumenti per fare queste potremmo fare patti comunicare concetti ma se non ci sono queste condizioni minime faremo solo un gran parlare
Così daremo io credo un contributo alla sinistra alla coalizione di centro sinistra e un futuro meno incerto ai lavoratori
Mi permetto di accennare di aggiungere anche un altro tema che mi sta a cuore
Brevemente in modo un po'grossolano e per questo me ne scuso
Ormai ci siamo abituati a convivere con la guerra e vedere anche l'Italia e l'Europa coinvolte
Capisco perfettamente le difficoltà dovute alla demolizione del muro di Berlino e alla necessità di dare risposte non demagogiche per fermare una guerra
Ma alcuni valori idealità e principi né che nel PC trovarono spazio è troppo chiedere che siano li ha fermati oggi
Faccio solo un esempio Mururoa è possibile affermare con determinazione che la tecnologia nucleare a fini bellici è illegittima
è possibile fare qualche battaglia che serva anche a risvegliare coscienza e spostare orientamenti è possibile ridare speranze legare qualche filo politico con associazioni movimenti in Italia un'Europa
Saremmo l'unica formazione politica italiana a fare questo
Penso che anche questo contribuirebbe a fare vedere più sicuro
Il futuro all'Italia grazie
Grazie Palmarini prima di Bertazzoni Francesco Majorino responsabile nazionale dell'Unione degli studenti medi
Si parla nuovamente di giovani
In questi tempi lo si fa quando benestante scolarizzati si tolgono la vita in Brianza
Quando un tema della maturità sperimentale ne interroga le solitudini le angosce i travagli
Lo si può fare attraverso l'esplosione di testi che affollano la libreria attraverso Andreolli crepe quant'altro
E cerca di farlo anche la sinistra
Un po'goffamente nel tentativo di ripercorrere strade già fatte utilizzando alcune condizioni e questo ne giovanili come feticcio bandiera simbolo un tentativo nobile ma che rischia di divenire sterile e fine a se stesso se non si dice confronta con domande reali di protagonismo partecipazione potere che muovono da espressioni del mondo giovanile
Per questo lo sforzo che la sinistra deve fare ancora profondo perché c'è un'assenza di risposta rivendicazioni stanze questioni esplicitamente avanzate
Come a titolo d'esempio il tema della cittadinanza dell'esperienza artistico-culturali
Le rivendicazioni di spazi dove suonare dipingere mostrare il proprio prodotto nuove nella valorizzazione di un agire collettivo che Suma di percorsi individuali di crescita sperimentazione formazione
Come di una Lecce come della necessità di una semplificazione degli accessi alle comunicazioni di massa le autostrade dell'elettronica alla messa in rete telematica
Oggetti di potenziale esercizio democratico e per un dato squisitamente generazionale di profonda ricerca individuale di giovani nell'instaurare relazioni nel valorizzare il confronto d'approccio
Le prime comunicazioni
Come il bisogno di una valorizzazione di un'opportunità lavorativa nella battaglia giusta alle sacche di auto di produzione tutte sollecitata e garantire la professione al figlio o al nipote attraverso la politica degli ordini professionali
O pensa anche al diritto all'una abitazione autonoma da quella la la famiglia l'Italia è il paese in cui si vive di più con la propria famiglia nella casa della propria famiglia
Domande rivendicazioni potrei aggiungerne tante altre a cui la politica deve guardare se non vuole confina se nell'esercizio astratto
Nel ricercare la fase affetto il giocare scacchistico
Domande rivendicazioni stanze spesso ignorate umiliate guardate con snobismo
Come accaduto relativamente alla vicenda della scuola della mobilitazione straordinaria di ragazze e ragazzi che hanno fatto politica in questi anni attraverso otto gestione l'occupazione della scuola
Attraverso un agire collettivo ricco di spontanee ingenuità entusiasmi ricerche quotidiani dell'altro da sé confronto capacità d'instaurare relazioni
Un agire collettivo che rivendicava diritti Poteri sparsi e luoghi di protagonismo
Un agire collettivo a cui si è risposto anche da parte di tanta sinistra con la politica della pacca sulla spalla del peggiore paternalismo
Dell'aneddotica c'ero anch'io vent'anni fa ma voi oggi non siete al mio livello
O è forse peggio con una politica sua formazione orientata a non valorizzare le espressioni culturali creative di ognuno
Relegando il tema dei contenuti del sapere e delle modalità dell'apprendimento all'ultimo posto nelle priorità
E individuando la questione delle relazioni tra stato penso che i soggetti privati come elemento di scambio come elemento di meno operazione PSAUT elettorale
Si può immaginare una sinistra diversa che vince se sa dialogare con ciò che vive USA all'interno della sua della società lo diceva efficacemente ieri Fumagalli
E questo nessun tema la congresso all'esigenza di una pratica inedita quotidiana fatta di tante esperienze che si confrontano di tante iniziative che interrogano ciò che realmente vive nuove Punzo
Noi umilmente intendiamo offrire un'occasione
Stiamo costruendo una piattaforma rivendicativa per una scuola pubblica diverso in grado di valorizzare le esperienze individuali e collettive in grado di divenire laboratorio può luogo della sperimentazione oggetto d'incontro nei quartieri
Una piattaforma che sarà la base di centinaia di assemblee nelle scuole tra settembre e ottobre in tutta Italia nella realizzazione della prima consultazione nazionale studentesca
E che se verrà accolta positivamente sarà la piattaforma rivendicativa di una manifestazione nazionale che faremo proprio qui a Milano in questa città
La città dell'atomizzazione dei rapporti della mercificazione del primato di un certo una certa logica d'impresa ed è l'incapacità di affrontare penso la Giunta Formentini le questioni giovanile questione dell'aggregazione della per valorizzazione dei percorsi individuali e collettivi della produzione artistica o culturale
Per noi sarà l'occasione per incontrarci e per fare un salto di qualità
Quello della capacità di proposta di iniziativa ideazione
Per voi sarà una delle tante occasioni per mettersi in discussione arricchirsi di venire osservatorio privilegiato e poi Interpreti
Non lo dico con altezzosità badate
Anche perché oltre sei coordinatore dell'Unione in senso anche iscritto a questo partito
Ma lo dico nel tentativo nella richiesta nella rivendicazione che elementi Soggetti esperienze che producono che vivono che Pulsano
Che dialogano quotidianamente con l'esperienza quotidiana possano entrare in rete del percorso di rinnovamento della sinistra
Non sono il primo a dirlo è stato detto diverse volte in questi anni d'appalti simili
Probabilmente c'è ancora da fare un passo in avanti un passo in più
La sfida che Prodi lancia sua formazione
Fu dicendo cose
Che non condivido totalmente
è però una sfida lanciata innanzitutto a noi
Al popolo della sinistra
No alla Sinistra democratica che spesso ha messo in agenda in questi anni il tema della formazione dell'istituzione che oggi l'ha dimenticato
Io credo che se ne possa fare una sfida anche per il protagonismo delle giovani generazioni
E per la valorizzazione dei percorsi individuali e collettivi di valorizzazione culturale e artistica spero che questa sfida non ce la lasceremo sfuggire
Grazie anche a Pier Francesco
Bertazzoni intanto che Bertazzoni arrivando lettura di un messaggio arrivato
Al congresso
Sono spiacente di non poter presenziare al congresso al quale sono stato cortesemente invitato
Nell'augurare buon lavoro rinnovo la disponibilità ad accogliere tutte quelle proposte che possono contribuire al bene della città
Nel pieno rispetto della propria identità e diversità ma nel comune impegno contrastare l'avanzare di forze antidemocratiche cordiali saluti e buon lavoro Marco Formentini
Bertazzoni grazie
Io vorrei offrire alcuni spunti anche perché è il quadro estremamente in movimento il quadro delle telecomunicazioni e quindi è impossibile offrire un'ipotesi di analisi sistematica su cui su cui confrontarsi
Ecco alcuni spunti su cui riflettere tenendo conto del fatto che di questi argomenti
Si comincia per fortuna parlare adesso anche all'interno del partito
E che dopo l'esperienza di Berlusconi dopo l'esperienza dei referendum il problema radiotelevisivo sta diventando patrimonio della nostra cultura del nostro agire del nostro agire quotidiano
La televisione non è più un elettrodomestico la televisione è qualcosa di particolarmente difficile complicato da studiare ed a capire con grande attenzione
Ora io vorrei riferirmi a un editoriale che uscito sulla stampa straniera subito dopo l'undici di marzo
In cui si l'undici di giugno scusate in questi unificava giudizio sui risultati del referendum sindacali
E sui risultati invece dei referendum televisivi
Sì faceva notare come l'insofferenza di parte degli elettori italiani
Sulle forme tradizionali di mediazione tra cittadini e potere politico cioè il sindacato in questo caso ma anche le associazioni di categoria poi i partiti e aggiungo io il Parlamento in un secondo tempo ecco questi sofferenza si lega al rifiuto sempre di parte degli elettori di una regolamentazione qualsiasi del sistema televisivo non si tocchi la televisione non si entri nel nostro privato
Questa era la conclusione il giudizio che la stampa straniera dava del dei risultati del referendum
Ora questa insofferenza e questo rifiuto
Prefigurano in un certo senso una ridefinizione di quelle che sono le istituzioni storiche del nostro mondo della nostra cultura appunto il sindacato appunto il partiti appunto il il Parlamento cioè come uno svuotamento del loro valore e della loro forza
E della loro importanza
A vantaggio di un rapporto diretto ecco un rapporto televisivo proprio tra popolo tra molte virgolette come direbbe come direbbe qualcuno tra popolo e governanti quindi la tv come una via elettronica a forme di così di rapporto immediato di peronismo in un certo senso che stanno prendendo piede
Per questo i referendum sono hanno lanciato un segnale importante che va colto nella sua essenza secondo me al di là delle ragioni di perché si rientri perché si è perso che non è qui forse il caso di scusate di analizzare però il segnale che giunge da questi referendum sono sono diversi l'uno è una domanda e cioè il cittadino si sta trasformando in tele utente del questore il problema su cui ragionare due lauti tende l'indice di gradimento prenderanno il posto della politica cioè non ci sarà più uno scambio culturale culturale inteso nel senso di circolazione di idee ma semplicemente un rapporto meccanico immediato tra cittadini potere utenti e i governanti questo è il problema su cui su cui ragionare anche perché rimette in discussione tutto il una serie di categorie la cui noi a Roma eravamo abituati a pensare
Tutto questo perché
Questo disagio questi insofferenza sono reali
Parlano di di angoscia parlano di solitudine parlano di di Dinoia
Da parte dei di quelli che hanno votato no referendum dell'undici giugno
Solitudine angoscia e noi riempiti dalla tv più facile consolatoria loro rifiutano hanno rifiutato
Di
Di chiudere secondo loro male interpretando evidentemente il quesito referendario referendario comunque non rifiutato un'interferenza su quella che è la televisione il più più consolatoria proprio e che parla e che parla i loro problemi che parla di adesioni a modelli culturali di vita particolari
Che parla di una pericolosi sofferenza delle regole
Comunque questi problemi in un certo tipo di tv hanno trovato consolazione
è evidente che la televisione in questo modo ha spiazzato i partiti e le forme tradizionali della partecipazione
Come si può reagire questa forza della televisione che è particolarmente significativa dal momento che raggiungere persone a casa nel loro momento nel momento in cui sono più indifese e sa parlare molto chiaro e molto facilmente ecco come ci si può opporre ci si può opporre lavorando all'interno del servizio pubblico riformando il servizio pubblico cercando dislocare il mercato la nostra proposta di legge va in questo senso cercando di moltiplicare i soggetti che fanno televisione e quindi la possibilità di un pluralismo reale del del dell'iniziativa televisiva dell'impresa televisiva cercato riconsiderare tutto il sistema televisivo come servizio pubblico e non solo e non solo la RAI riaffermando però il ruolo della mano pubblica
Nel settore radiotelevisivo
Ma anche e questo spetta credo ai partiti politici alle forme classiche della
Della politica della rappresentanza ma anche lancia riprendendo e rilanciando discorsi alti parole d'ordine dense ITT alita
Che sappiano parlare ai cervelli e alle coscienze così come la televisione parla facilmente ai cervelli e le coscienze ed intorbidisce così da parte nostra ci deve essere una ripresa di idealità di discorso alto che colpisca colpisca che colpisca più fortemente di quello che è un messaggio televisivo un messaggio televisivo facile facile e banale
Quindi
Sappiamo dobbiamo saper scuotere chi intorpiditi occhi e disilluso chi è solo chi è
L'annoiato dalle forme tradizionali della politica ecco anche perché il nostro futuro prossimo venturo è fatto di grandi cambiamenti proprio dovuti alle telecomunicazioni avremo reti telematiche avremo trasmissioni via cavo e via satellite quindi avremo la possibilità di ricevere quotidianamente centinaia e centinaia di televisioni
E di programmi televisivi e programmi di servizio e tutta una serie di funzioni che va verso inutile star qui ad elencare comunque la nostra vita quotidiana cambierà radicalmente il proprio per le conseguenze delle trasformazioni nel campo delle telecomunicazioni cambierà il volto delle città cambierà il nostro modo di lavorare sono già stati sperimentati due villaggi
In Italia in cui la gente non esce più dalla proprio dal proprio ambito non esce più dal proprio villaggio proprio fa tutto stando all'interno di quelle di quelle quattro case quindi sta cambiando radicalmente cambierà radicalmente
La nostra vita e così a questo noi ci dobbiamo attrezzare cambieranno le città cambiano al paesaggio urbano questo non è fantascienza sono accordi che stanno prendendo in questi in questi giorni proprio e perché poi ci sono problemi evidentemente enormi di controllo democratico su questa rete su queste reti elettroniche perché Butto lì ripeto sono solo così delle riflessioni sparse volanti
Il
Il grande business in mano a quattro cinque gruppi multinazionali attualmente e quindi
Chi chi stabilirà quali programmi informazioni immettere chi regolerà gli accessi
è chiaro che chi controlla il prodotto in questo caso quindi chi controlla il messaggio
Controlla tutto controlla il gioco ha in mano il gioco il pallino dalla situazione tenuto anche conto del fatto che stiamo parlando di un affare di migliaia di miliardi
Solo per cominciare e che comunque lo sviluppo sarà esponenziale del fatturato in questo settore
Quindi noi dobbiamo assumere come i nostri questi problemi non è un caso che Murdoch si sia affacciato adesso in Italia proprio per entrare nel mercato europeo attraverso la Fininvest come già prima i produttori di film e telefilm si erano serviti di Berlusconi per penetrare il mercato europeo attraverso l'Italia che era il bene perché il ventre molle dell'Europa ecco Murdoch
Ecco gli accordi tra Germania e Stati Uniti per la liberalizzazione anticipare la liberalizzazione e la privatizzazione totale perché per invadere i mercati dell'Est europeo Company teniamo presente che questo di cui non si sta stiamo parlando di film e telefilm semplicemente ma di un'industria
Che ha raggiunto come fatturato l'industria delle armi
L'industria della fiction e degli audiovisivi ingenera raggiunto allo stesso fatturato dell'industria delle aree si prevede che nel due mila
Raggiungerà
E supererà il fatturato dell'industria dell'automobile
Quindi stiamo parlando di un'industria trainante di un'industria che sarà determinante nel nel nostro futuro anche soprattutto per le conseguenze di riflessi pratici sulla nostra vita quotidiana per l'invasione di prodotti americani giapponesi per le nostre giornate che saranno scandite da questi da questi prodotti l'Europa cerca di reagire la Francia ha fatto fallire il gatto praticamente proprio sulla questione dei telefilm che può sembrare secondari invece sulla colonizzazione culturale su questo problema la Francia ha rifiutato di firmare un accordo commerciale di proporzioni colossale
La bici tra BBC resiste
Cerca di resistere e di mantenere il proprio modello culturale una divisi che notate bene la signora Thatcher si è guardata bene dal toccare a proposito di regole in tutto il suo lungo dominio sull'Inghilterra
La BBC non è mai stata toccata dalla signora Thatcher non ci ha mai messo un direttore generale un presidente o quello che sia di sua proprio di suo gradimento
Questo per dire così quello che è quella minima differenza tra Alitalia gli altri Paesi noi noi io Laura elenco mi sono dimenticato riportarlo di satelliti ci saranno duecento satelliti delle telecomunicazioni in orbita
Gli italiani ce ne cinque sei sette non di più c'è il satellite la Tanzania satellite per il Kosovo cioè tutti si stanno muovendo in questo settore sedici ho finito in questo settore e
E l'Italia brilla per la sua assenza riscontriamo il blocco del mercato dovuto il duopolio RAI Fininvest
Il blocco della raccolta pubblicitaria che appunto Paola RAI o la Fininvest ma soprattutto la mancanza di una borghesia nazionale che sia in grado di investire sulla ricerca e sulla cultura che sia in grado di fare della cultura nazionale ed europea evidentemente un punto di forza del proprio agire e che opporsi alla colonizzazione spetta a noi spetta la sinistre al movimento operaio controllare queste trasformazioni far le nostre controllate raccogliere parte delle forze produttive
Il servizio pubblico riformato il mondo delle associazioni il mondo cooperativo mettere intorno a un tavolo una parte del mondo imprenditoriale questi soggetti perché il problema è controllare soprattutto dare un'anima alle trasformazioni grazie
Grazie Bertazzoni Franco Bassanini si prepari Paolo Matteucci
Il valore che è un congresso tematico è quello di consentire un confronto sereno ma Franco è impegnativo
Sulla ridefinizione dell'identità e del Progetto del nostro partito
Io credo che con rischio della banalità e della semplificazione
Si possa definire lasse del nostro progetto in questi termini
Costruiamo una grande forza
Della sinistra democratica della sinistra europea la grande forza italiana della sinistra europea
Per concorrere alla costruzione di quella coalizione dei democratici che propone
Che si qualifica per proporre un grande progetto di trasformazione e modernizzazione del nostro Paese
Che ha una un asse molto semplice quasi banale
Dare Alitalia le regole
L'etica civile
La cultura le istituzioni
L'amministrazione o le amministrazioni il mercato aperto competitivo è regolato
Le opportunità di sviluppo i rapporti civili e sociali e di una grande moderna democrazia europea
Una democrazia europea normale come ama dire
D'Alema
Ma per fare questo appunto occorre trasformare modernizzare
Regole etica civile cultura istituzioni amministrazione
Assetto del mercato
Opportunità di sviluppo rapporti civili e sociali il riferimento europeo a me pare fondamentale forse se ne è discusso troppo poco
Non solo per la scelta netta e impegnativa che oggi in Italia è politicamente discriminante
Dell'integrazione politica economica e sociale europea
E dell'Europa come contesto obbligato nel quale si affrontano i grandi problemi di questa fine dissi
La disoccupazione di massa la reinvenzione del welfare la società multietnica la qualità del sistema sociale e ambientale le regole dell'economia e del mercato
Ma anche per un'altra ragione
Che anche qui è discriminante
Ed è che il modello europeo e profondamente diverso da altri modelli
Come modello di democrazia e non scendiamo al modello europeo
Il modello della democrazia pluralista
Di una democrazia articolata
Che non si realizzato attraverso l'appello e la decisione
Di una sovranità popolare fatta di
Spettatori radiotelevisivi che ogni quattro cinque anni
Delegano il ridiscendono e delega nell'iter
La nostra modello è una democrazia nel quale continuano ad avere un ruolo grandi partiti democratici come organizzazioni di partecipazione politica di centinaia di migliaia o di milioni di donne e di uomini
Grandi associazioni grandi organizzazioni di interesse e di rappresentanza di diritti e di ceti una democrazia articolata e pluralista
Nel quale vi è un confronto aperto
Fratelli stress sinistra
Destra e sinistra che si reinventano continuamente
Ma vi è un confronto aperto fra destra e sinistra a differenza di altri modelli
Una modello né fondato su quello che i tedeschi chiamano un'economia sociale di mercato
Un'economia di mercato ed uno Stato sociale
E che AJ problema partendo dai risultati della grande esperienza socialdemocratica di affrontare i problemi di crisi e di revisione di riforma del modello socialdemocratica
E quindi di una ricerca con
I comuni di questo modello
Attuando un sistema che possa meglio valorizzare le soggettività liberare le energie
Costruire sulle pari opportunità una società dinamica un sistema dinamico e competitivo
Un sistema nel quale è giusto e possibile come propone la relazione di D'Alema
Porre il tema centrale dell'alleanza del Progetto Comune tra mondo del lavoro dell'impresa della ricerca delle professioni
Vi sono altri modelli sociali e culturali in cui il tema non si pone
Persino le destre
I nostri competitori
E contendenti sono diverse in altri sistemi pensate alla differenza tra la testa le destre io e i partiti conservatori europei i grandi partiti conservatori europei
E la nuova destra americana
I grandi partiti conservatori europei non hanno mai anche nei momenti di Successo delle posizioni più duramente neo liberiste non hanno mai non hanno mai negato l'esigenza che la competizione avvenga all'interno di regole le regole del mercato
E non a un palo che non hanno mai negato nonostante quello che si dice in Italia
Che lo Stato debba garantire alcuni diritti sociali fondamentale hanno casomai ristretto l'elenco di questo di questi diritti e l'identificazione dei beneficiari
Ma in realtà neppure la signora Tecce dico qualcosa che potrà stupire qualcuno neppure la signora Tecce ha messo del tutto in discussione il modello del web
Ha proposto un'ipotesi diversa dalla nostra molto diversa dalla nostra di Rifondazione reinvenzione del web così non fa invece la nuova destra americana
Dove sta la destra italiana
Questa è una domanda è questa un forte punto di confronto e di contrapposizione la scelta del modello europeo da parte nostre credo da parte del centro sinistra poi possiamo discutere quale modello europeo se quello renano o altri
E io ho dei dubbi che si che il migliore sia quello renano ma la scelta in generale del modello europeo un elemento di forte contrapposizione bischeri su cui dobbiamo avviare un confronto vero un confronto reale
E in questo ci sono due punti fondamentali
Competizione valorizzazione delle soggettività un mercato libero e aperto richiede regole la competizione senza regole porta alla distruzione della stessa competizione perché i più forti vincono e distruggono
Gli elementi positivi dinamici di efficienza della concorrenza e del mercato
E poi secondo vecchio tema
Che però
La nuova destra americana ma anche quella italiana cancella non c'è possibilità di esercizio dei vero dei diritti di libertà dei diritti individuali
Di libertà da parte dei cittadini delle donne e degli uomini se non sono garantite certe in forme moderne in forme in forme che non portino alla ossificazione del sistema la burocratizzazione del sistema ma se non sono garantite
Le condizioni materiali per l'esercizio di questi diritti
E quindi di diritti sociale
Per questo lo stato sociale non può essere cancellato ma deve essere invece reinventato come risorsa come opportunità di lavoro e di creatività
Come reinvenzione di nuove relazioni sociali e civili come terreno di cultura di una nuova etica della solidarietà
Su questo asse fondamentale io penso nasce la questione del ruolo e del progetto per Milano Milano è una grande metropoli europea è Where non lo so
Milano e la Lombardia erano da Regione e la metropoli italiana più proiettata verso l'Europa
Oggi altre economie penso quel del Nordeste quella veneta
Sono per certi versi più innovative di quelle lombarde
Altri sistemi sembrano più dinamici
Ma Milano
E comunque una città in prima linea
Che vive più che altrove la contraddizione
Fra la realtà europea che è una realtà anche di soprattutto nella sinistra europea di confronto di dibattito di ricerca
Per affrontare i nuovi problemi le nuove contraddizioni
Il il superamento dei limiti rivelati dal modello socialdemocratico
La contraddizione tra sviluppo e limite delle risorse ambientali
Vive la contraddizione fra questa realtà europea e il ritardo dato delle hanno ma dalle anomalie italiane
Milano anche per nostra re responsabilità
Ha finora scelto anche nelle ultime elezioni se guardiamo i dati
Una destra
Che è fuori da questo dibattito europeo
Che pensa di imitare altri modelli
E Milano che ha smarrito il suo ruolo è certamente la relazione di Marco Fumagalli lo ha sottolineato molto bene una città è una regione che sento hanno chiuderà drammaticamente di altri
Il disagio del mondo del lavoro in ispecie del lavoro dipendente di fronte al lavoro che mai di fronte al lavoro che potrà mancare l'insicurezza del posto di lavoro di fronte alla perdita di potere d'acquisto dei salari di ruolo di status di dignità dei diritti del
Dei lavoratori
Ma sei giusto sottolineare con molta forza questa situazione di disagio
E anche giusto prendere atto che noi dobbiamo offrire un progetto complessivo
Che riesca ad affrontare questi problemi a ritrovare una soluzione a questi problemi e insieme
A delineare arride lineare il ruolo trainante che la nostra città
Ah nel proporre un Progetto per l'intero paese
Che il progetto di modernizzazione europea noi abbiamo da questo punto di vista un grande punto di vantaggio
Che il fatto di essere inseriti a pieno titolo
Nella contesto delle grandi forze della sinistra europea nella ricerca nel dibattito nel dialogo che avviene nel contesto delle grandi forze della sinistra europea
Questo secondo me è un punto essenziale
Finisco con due punti due notazioni su cui io penso la piattaforma del dibatto del nostro congresso
Richiede richiederà in futuro qualche integrazione qualche ulteriore riflessione
A me pare che noi dovremo approfondire il tema della riforma dello Stato
La scelta di un modello federale
E la più coerente
Con l'impostazione nuova con la forte innovazione
Che noi abbiamo dato al Complesso del nostro progetto
Se noi pensiamo che una democrazia politica economica e sociale moderna
Punti debba puntare
Sulla valorizzazione delle differenze sulla liberazione della creatività dell'intelligenza sulla moltiplicazione
Della soggettività sulla liberazione delle risorse che derivano dall'iniziativa dalla capacità di lavoro
Dai saperi
Beh il modello istituzionale coerente con questo è il modello federale è il modello più adeguato proprio perché parte dall'applicazione del principio di solidarietà di autogoverno e di responsabilità e il moderno più è il modello più adeguato a realizzare un rapporto dinamico e di interlocuzione tra una società dinamica e viva e istituzioni che hanno il compito essenzialmente di regolare di coordinare
E di garantire le pari opportunità per tutti
E anche qui
La alla domanda quale federalismo la risposta è il modello del federalismo europeo diverso da diverso da altri un modello che garantisce in senso forte in senso forte le esigenze Della riequilibrio della solidarietà ma lo fa in modo trasparente e puntando sull'autogoverno sulla capacità dei riscatto responsabile
Delle aree delle popolazioni
Più svantaggiati
Allora dobbiamo su questo ragionare
E come dire prendere atto anche di alcuni dati che spesso sfuggono al dibattito italiano
Partito laburista inglese ha di recente concordato con il Partito liberale libri liberaldemocratico inglese un programma di riforme istituzionali
Che appunta su una trasformazione in senso sostanzialmente federale
Del il sistema britannico una novità assoluta in un Paese che è sempre stato di tipo centralistico
Bene io penso che anche questo sia un dato rilevante importante
Perché dimostra come ci siano nell'organizzazione democratica d'una società complessa degli elementi come dirette delle condizioni oggettive che spingono verso la riorganizzazione federale dello Stato
L'ultima notazione ho finito su cui credo noi dovremo riaprire il dibattito Alex magari nella Conferenza cittadina
Il grande tema della riorganizzazione del ruolo dello Stato nel economia oggi sul tema delle privatizzazioni e delle liberalizzati e della liberalizzazione c'è in corso un confronto politico molto duro resta per molti versi sotto traccia che è fondamentale se noi vogliamo uscire da quella che è stata la la vera gara del sistema economico italiano e cioè un sistema capitalistico asfittico oligarchico nelle mani di pochi grandi centri di potere sempre quelli
Che tende a riprodursi e che ha una parte consistente della destra italiana tende a perpetuare attraverso il meccanismo della trasformazione di monopoli pubblici in monopoli privati tra organizzati in modo da rafforzare questa struttura oligarchica
Bene su questo tema c'è un grande confronto in cui una sinistra moderna può giocare un ruolo decisivo
E far capire anche quale il senso del mercato aperto e competitivo c'è veramente serve al progresso della società la liberazione di energie alla reinvenzione di una convivenza più libera che da un futuro reale al nostro paese e a tutte le capacità le energie le intelligenze
Che nel nostro paese ci sono
Grazie Bassanini Paolo Matteucci capogruppo il PDS in Provincia intanto prosegue la sottoscrizione per il congresso l'Unione comunale di Bollate ha versato duecento mila lire
Ma credo che questo congresso senza voler
Togliere niente a nessuno posso essere considerato una sorta di tappa per quello che io mi auspico diventi un congresso vero infine dopo il congresso vero un qualche cosa che
Consenta tutto il partito in modo più più serio di quanto sia potuto si sia potuto fare nel corso di questi giorni di queste settimane un confronto e di una profondi un approfondimento che è necessario
Se vogliamo andare al di là delle semplificazioni e al di là delle etichette che spesso perseguito nel nostro dibattito nel corso degli ultimi anni
E procedere come peraltro questa questa relazione questo congresso si auspicano nella definizione di una sinistra moderna e rinnovata
Va be'ha colpito onestamente nel documento che stiamo discutendo parlo quello presentato al compagno D'Alema al Consiglio nazionale di percorrere frequente della parola moderazione e sicurezza
Traco evidentemente da questo da l'impressione che si voglia costruire una forza tranquilla per il governo del Paese e questo sicuramente ha un suo fondamento ha una sua ragione politica visto il livello di scasso istituzionale democratico che hanno prodotto e l'ingresso dei questa destra connotata dei modi che sappiamo nel panorama politico italiano e la sua pur breve esperienza politica al governo ne ha dimostrato tutta la pericolosità sicuramente anche nel voto che abbiamo avuto le amministrative vi è stato un riflesso
Di una sorta di autodifesa democratica senza nulla voglio nulla togliere al al peso politico di questo voto
Io credo che però oggi ci troviamo di fronte a necessità di fare un passo in avanti cioè non possiamo semplicemente costruire il fronte democratico dobbiamo costruire una una alleanza politico programmatiche che sia in grado di incidere significhi più armi significativamente il momento in cui si candida governare il Paese
Ma proprio per questo motivo e per il motivo che io avverto
Profonde inquietudini in questa società del Nord a conflitti che sono tutt'altro che sopiti e che semmai si avvertono e corrono sottopelle
Io non credo che possiamo come partito della sinistra fermarsi a registrare il malessere il malumore
I malesseri che sono presenti dei ceti più deboli malumore o il malessere che è presente nel mondo del lavoro credo che sinceramente questo sia
Insufficiente una lettura ai limiti della genericità sociologica credo che
Insomma il problema credo sia quello attivo
Di affrontare con la costruzione di una piattaforma politica e culturale per una per una sinistra rinnovata che non si può affermare a mio parere in una sorta di liberismo temperato
Che probabilmente nella situazione politica odierna sarebbe già forse un grande successo num numero nascondo ma non credo possa essere obiettivamente una prospettiva
Di lungo periodo sul quale noi lavoriamo e soprattutto la nostra base nostra nostra radice politica e culturale appunto
Proprio perché la radicalità della crisi politica istituzionale e sociale
Implica è così grave tutti non non la so tacciamo proprio questa situazione si implica che la nostra proposta politica del governo del Paese dica qualche cosa di più
Di più incisivo di diverso dalla semplice elencazione delle necessità del risanamento pubblico del rilancio del sistema produttivo delle nuove dinamiche del mercato che si debbono offrire il problema a mio parere è dire preparandoci al confronto che avremo davanti per il governo del Paese se e in che modo al risanamento pubblico
Concorrono altre soluzioni altre risorse che non siano quelle semplicemente che arrivino dal lavoro dipendente ad esempio il tema insomma dell'equità della redistribuzione della riforma fiscale come siccome intendiamo noi la sinistra il centro sinistra aggredire il problema della rendita del parassitismo finanziario
Il problema è che la qualità della modernizzazione credo che ci siamo tutti abbiamo tutti superato
Almeno io sicuramente la paura delle parole ma proprio per questo bisogna decidere quale modernità e necessaria al nostro Paese quale indirizzo di programmazione di interventi strutturali la nostra economia il nostro sistema produttivo ha bisogno
Mi riferisco in sostanza all'adeguamento di un processo di modernizzazione del Paese ad un superamento è un a una affermazione di una qualità dello sviluppo nuove diverso da quella che abbiamo conosciuto altrimenti faremo forse meglio gli appalti
Delle opere pubbliche o di altre cose ma sostanzialmente non modificheremo la natura e la struttura di quello che appunto la struttura economica del nostro Paese
Cito provocatoriamente in questo senso per esempio il Piano del lavoro della Legambiente che del nostro partito mi risulta al di là di alcuni cenacoli
E copula Turani politici non è stato minimamente preso in considerazione
Il problema è capire
Che cosa vogliamo eccome sulla diminuzione dell'orario di lavoro se io credo di sì siamo per questa battaglia politica che accomuna tutta la sinistra europea
E come affrontiamo una battaglia contro un ulteriore perdita di salario reale che colpisce ancora una volta l'insieme del mondo del lavoro dipendente privo in prima persona e anche questo implica un problema che la sinistra che il centro sinistra se vogliono essere forza di governo ti versa in grado di dare una diversa prospettiva una nuova possibilità di sviluppo al Paese devono in qualche modo mettere al centro dall'attenzione
Insomma persino la Banca d'Italia nella sua ultima relazione annuale si è accorta e ha denunciato l'enorme accumulo di profitti di capitali non investiti che le imprese hanno acquisito nel corso degli ultimi degli ultimi anni e questo è un problema che in qualche modo io penso noi dovremmo cercare di affrontare
Ho trovato stimolante interessante la parte che
Riguarda l'OPA la questione dello Stato sociale anche se appunto anche qui una riflessione di così grande importanza credo abbia bisogno di essere ulteriormente approfondita non penso che ci possiamo accontentare diciamo di alcune definizioni di alcune indicazioni
Però attenzione superamento della crisi del Guelfa di cui si parla da decenni in un Paese in particolare come il nostro dove l'Uefa non l'abbiamo mai conosciuto intendendo quello delle soap già democrazie europee per capirci e dove la nostra variante è stata l'assistenzialismo il clientelismo lo spreco
Per farci dire con molta nettezza e con molta attenzione e con molta chiarezza
Quali sono i campi dentro i quali noi riteniamo che l'organizzazione pubblica in termini di appunto di difesa della dello dell'opportunità della della universalità dei servizi dell'opportunità debba intervenire e questo deve essere detto con grande decisione e soprattutto deve assegnare a mio parere un intervento al pubblico i ruoli strategici la scuola la formazione la sanità l'assistenza le strutture del trasporto delle grandi fra stazioni infrastrutturazioni di servizio e della mobilità credo che siano alcuni di dei punti sui quali
Lo Stato il sistema dello Stato deve poter intervenire deve poter governare un non lo stiamo parlando di forme della gestione Spiggia stiamo parlando dell'intervento del governo forte della difesa delle universalità e di diritti complessivi di cittadinanza ecco a mio parere io ho provato a richiamare così si è molto brevemente a mio parere questi sono alcuni dei punti sui quali si colloca largo si dovrebbe collocare in modo più approfondito un arco riflessione sul ruolo e sul significato di una sinistra rinnovata e di una sinistra
Che però non era tormentata di quelle stesse forze del centro ci chiedono di fare la nostra parte perché se un'alleanza di centro sinistra è e se le componenti hanno diversità sì hanno creatività se hanno potenzialità e attenzione e anche ascolto inseribili luoghi settori da società di versi se no si rischia l'appiattimento se non l'addormentamento sulle posizioni altrui perché attenzione che la crisi che vado a concludere la la crisi che abbiamo davanti e che nelle quali intervenuta in modo così devastante
Le forze moderate e di destra
Hanno degli sbocchi di sul piano di risposte mio cooperative populiste che toccano anche i nostri settori quelli che lo i riti funebri Filippi ritenevamo essendosi settori differimenti settori deboli e popolari nella sostanza mi pongo il problema
Di affrontare la questione non tanto è semplicemente di blandire un elettorato moderato in quanto tale ma di recuperare il voto che a destra è andato e che però proviene dei settori Empoli e del mondo del lavoro questo credo che sia un punto fondamentale per quanto ci riguarda come sinistra come alleanza di centro sinistra
Per fare questo credo che il profilo programmatico culturale e politico di questa alleanza
Debba superare i tatticismi e i diplomati ismi di cui questa fase ancora mi sembra connotata
L'ultima battuta davvero la voglio spendere se mi è consentito sulla questione di Milano del gruppo dirigente di Milano visto che anche ieri sono state fatte affermazioni piuttosto pesanti io credo che se noi avessimo tutti un pizzico di onestà intellettuale in più
Volevo dire che se oggi siamo qui a discutere e possiamo discutere di voltare pagina di cambiamenti di nuove prospettive che si aprono per il nostro partito anche a Milano
Io credo che lo dobbiamo gran anche in parte e non in parte piccola anche a questo gruppo dirigente della Federazione di Milano
E certo con molti limiti e con molte critiche che io stesso ho portato nel corso di tanti mesi di discussione politica
Però ci ha garantito di essere in campo ci ha garantito di essere qui a discutere in un congresso una città importante di essere un pezzo decisivo di aver conseguito anche decisivi successi politici anche questa realtà difficile del Nord anche questa realtà difficile del Nord
Attenzione perché è facile parlare di apertura di confronto ma la nostra credibilità della società milanese
Nella uscita dalla famosa Giunta Pilliteri e e con quello che ne conseguiva in quei mesi era piuttosto sotto le scarpe e credo che molti degli interlocutori che qui questa se quest'oggi ieri sono venuti a discutere discutono oggi con noi avrebbero forse trovato qualche difficoltà in più
A venire in quei momenti a discutere e però gruppo dirigente è stato capace di tirarci fuori anche da quelle sette
Grazie Paolo Ferruccio Cappelli responsabile la zona sud intanto ringraziamo per la presenza al nostro congresso i nostri lavori Marco Di Tolle capogruppo di Forza Italia al consiglio provinciale
Non c'è dubbio Company
Che Milano vorrei dire l'aria milanese e lombarda sono state in questi anni l'epicentro di fenomeni di grande portata
Di veri e propri fenomeni di rottura politica
E che l'onda lunga di questi fenomeni tra loro anche assai diverso e molto complessi c'è condensata nel voto amaro di un anno fa
In quel ventisette marzo che è stato un giorno particolarmente vero per la svista soprattutto nel nord del Paese
A me sembra però che oggi anche comportati dei risultati brillanti delle ultime elezioni amministrative ne possiamo ragionare finalmente a mente fredda su quello che è accaduto qui senza l'affanno che ci ha accompagnato per parecchi anni
E riuscire a cogliere un punto che a me sembra davvero decisivo per tutto il nostro ragionamento sbaglia a dire che questi profondi sommovimenti politici e sociali
Non è scontato che si in carico a destra anzi sono aperti addestri fra loro anche molto diverso dal fondo
E questa secondo me il punto vero dalla cosiddetta consiglia settentrionale al fondo qui nelle aree più dinamiche del Paese esplose una critica di massa contro il sistema politico contro il vecchio compromesso sociale istituzionale chi era andato perdendo la capacità di guida del Paese di promozione di orientamento del suo sviluppo
Questa critica può indomita abbiamo ben toccato con mano
Può imboccare la strada che porta a destra nel nome della liberazione selvaggio ed energie sociali attraverso la rottura delle regole politiche istituzionali delle garanzie sociali verso un nuovo aggressivo darwinismo sociale trascinarsi appresso
Quei prima reti egoismi sociali di chiusure di asprezze di volgarità che purtroppo abbiamo toccato tanto duramente con mano nel corso degli ultimi anni proprio qui anche a Milano e in Lombardia
Ma questo esito ripeto non è scontato questa critica di massa
Questa insofferenza di massa
Se incontrassi mista interlocutoria venti e coraggiosi può anche diventare la leva potente di un nuovo compromesso sociale istituzionale
Che finalizza e la crescita del Paese ad aggredire le grandi questi dell'occupazione della qualità del lavoro dell'ambiente della crescita civile peloso e dal fondo meno divisa e lacerata e quindi più unita più solidale e più democratica
Questo sbocco chi a me sembra di poter dire che è nell'ordine delle cose possibili questo sbocco implica ecco il punto della questione una sinistra
Che si liberi da ogni residua tentazione da fare ed è puntello estremo è davvero innaturale
Dei vecchi assetti sociali e istituzionali
Una sinistra che imbocchi con coraggio ma fa delle riforme istituzionali in senso federalista della riforma dello stato sociale per un nuovo universalismo i diritti
Una sinistra capace di non sfuggire ed non ritrarsi innanzi ai mutamenti sconvolgente che porta con sé la nuova ondata di rivoluzione tecnologica e Ciccanti di cogliere i nessi
Gli strumenti gli enti per nuove opportunità nuove potenzialità di arricchimento e questo è umano individuale per me sta sulla democrazia
Insomma per dirla in poche parole una sinistra che si getta con coraggio nel confronto con le grandi trasformazioni in corso che sappia coniugare come non mai novazione fantasia con realismo e credibilità
Per la proposta che c'è nell'insieme coraggiosa credibile di rassicurante
Se vogliamo imboccare questa strada se internet panzer senza tentennamenti se pensiamo davvero che questa sia la chiave di volta per rispondere a sinistra alla cosiddetta questione settentrionale a me sembra che abbiamo bisogno di una proposta politica che ne sia coerente rispetto a questo intendo bene da questo punto di vista mi sembra davvero bici Siva la strada imboccata il centro sinistra
Una proposta che va a favorire l'incontro di forze riformatrici diverse tra di loro accomunati dalla comune volontà di costruire la conseguente proposta di governo io penso che non ci posso sfuggire compagni che questa proposta e la chiave di volta della ripresa politica ed elettorale che abbiamo registrato negli ultimi mesi anche qui a Milano e in Lombardia
Essa non solo ha permesso un incontro ad ampio raggio e diverse forze politiche
Ma essa soprattutto
è stata vissuta da ampi settori dell'elettorato da molte forze sociali che da tempo sono alla ricerca di nuovi ancoraggi politici come la proposta nel contempo innovatrice credibile che poteva aderire alle dello sulle citazioni cambiamento
A me prima sottolineare compagni che questa proposta politica il centrosinistra
Non può essere ridotta al ragionamento la sinistra da sola non ce la fa bisogna coinvolgere anche forze di centro per carità nulla di male in questo ragionamento decadenza dei numeri ai rapporti di forza sicuramente non è cattiva consigliera e sicuramente aiuta ai evitare di infilarsi i precipizi
Ma non basta mi sembra per sorreggere un ragionamento impegnativo e di lunga portata ciò che deve emergere e altro e la convergenza di forze diverse intorno a un impegnativo disegno riformatore
D a me sembra di poter dire che c'è qui qualcosa che differenzia profondamente la proposta oggi anni novanta del centro sinistra un'altra stagione politica italiana
Proviamo a ricordare un attimo gli anni sessanta anche allora dominati dalla proposta e poi la stagione al centrosinistra consumatasi poi un fallimento e Pisa ancora oggi sulla vita del Paese
Dall'intima debolezza di quella proposta di centro sinistra
Stava nel fatto che essa ruotava sull'incontro tra una forza minoritaria della sinistra
E un blocco di centro che la poi saldamente unito intrecciato attraverso la Democrazia Cristiana con le porte conservatrice perfino reazionaria in quelle condizioni
I Progetti disegni riformatori che pure ci sono stati picchi importanti sono poi stati svuotati demoliti prima ancora di poter decollare
E qui sta la Pira novità di una proposta di oggi perché l'incompleta una componente
Largamente maggioritaria della sinistra e un centro laico e cattolico Chiarotto i fardelli pesantissimi e prima si trascinava con cui la Diaco strettamente perciò per abbiamo fare emerge un'operazione politica culturale che a me sembra davvero inedita della vita del Paese
E sviluppo le potenzialità legate ai tumefatti Paul cit decisivi che abbiamo alle spalle nel corso di questi anni
Da un lato quel di cui noi siamo stati protagonisti validi il rinnovamento della sinistra e dall'altro lato l'altro fatto altrettanto decisivo che la rottura dell'unità politica del mondo cattolico
Da ancora cure diverse
Da sinistra e dal centro poggiando su patrimoni culturali diversi può oggi prendere corpo un progetto riformatore
Poco ostruissero indetto blocco riformatore quale se non vado errato non ha precedenti nella vita politica del nostro Paese davvero guardando le cose da questa angolatura
Può cominciare intravedere sino al netto di questa convulsa e delle volte anche tanto confusa vicenda politica qualcosa di profondamente nuovo un'autentica occasione per il Paese
A me sembra però compendi
De questa proposta
Per essere sorretta con adeguata forza
Debba inevitabilmente intrecciarsi con un ragionamento serrato su come e con quali tempi dai corredi ragga con quale organizzazione da sinistra debba attrezzarsi per partecipare da protagonista a questo disegno politico
Beh che noi lo sappiamo bene alle spalle in questi anni
Abbiamo la tendenza alla frantumazione alla sinistra alla moltiplicazione dei partiti e dei partitini che sono seguiti prima anni fa alla crisi del PC e poi in anni più recenti al crollo e alla scomparsa del Partito socialista
Questa tendenza ultimamente si è bloccata interrotta e probabilmente si è invertita
Mentre una di queste formazioni Rifondazione Comunista vi è andata una radicalità dove sempre di più e di Berengario sempre più nettamente dalle altre
A me sembra che fra gli altri punti di divergenza di differenze sono andate via via riducendosi di oggi essi appaiono sempre più come un retaggio di vecchie appartenenze comune sito identità e battaglie politiche dignitosissimo e ma in qualche modo legate al passato a vicende che tutti sentiamo come le nostre spalle
Questa logica dalla frantumazione
Della distinzione ogni posto oggi non si motiva più dei molti segnali ci dicono chiaramente che questa fase passata
E c'è una spinta forte nelle tornato dei militanti a superare la logica dello spezzettamento a costruire qualcosa in cui possono convivere liberamente le diverse culture diversi percorsi individuali e collettivi della sinistra
A mio parere anche la nostra recente i brillanti ha ripreso a politica e organizzativa cliente elettorale
Riesce trovare qui una sua motivazione quando già di Menaggio nero da questo punto di vista su alcune vicende concrete che sto seguendo con i compagni proprio il Sud Milano quando noi registriamo in pochi minuti
Qualcosa come l'otto per cento i nuovi iscritti
Quando ne vediamo avvicinarsi a bussare al partito non solo singoli cittadini
Ma anche gruppi gruppetti di nuovi e gli uomini e donne perfino non di rado quando sentì avvicinarsi e bussare gruppetti di giovani Yassine titolo di poter entrare di poter vivere con lui la nuova esperienza politica a sinistra
Noi tocchiamo con mano a me sembra qualcosa di nuovo qualcosa che ci costringe a non restare inerti a non continuare tutto come prima ed è proprio per questo mi sembra
Tenete amici ad una proposta politica organica tirate di uno sbocco ignaro un lucido veggenti dicono tendenza di dire dove può andare avverare che collegati a questa tendenza a sinistra Bernard Tapie libera da vecchi vincoli e che rischia ad accelerare e le permette di emergere in tutte le sue potenzialità
Ed è qui allora compagni
Che a me sembra interessante
La proposta della Federazione la sinistra si è qualcosa di più impegnativo e di più
Ampio respiro che non un éscamotage elettorale per riuscire a non disperdere i voti nel proporzionale cosa importante ma che ovviamente sarebbe di per sé un passaggio riduttivo prete compagni almeno sfuggono le difficoltà il processo sarà inevitabilmente lungo perché nulla in politica è più difficile che supera le vischiosità e la diffidenza reciproca ed è diverso per le azioni politiche eppure mi sembra e se riusciamo questa volta evitare improvvisazioni Scarlatti e scatti improvvisi ci sappiamo camminare componente determinazioni in questa direzione forse possiamo dar vita a qualcosa di nuovo
E dico questo
Perché sono convinto e sono profondamente convinto che tutti noi nel corso di questi anni siamo cambiati abbiamo ripensato e messo in discussione qualcosa di importante per la nostra cultura ed è la nostra visione delle cose
A me sembra che non sia poca cosa
Poter dire ai nostri interlocutori clienti i traditori proviene dalla grande nobile vicenda politica del comunismo italiano ha però ormai superato definitivamente quel tratto culturale vorrei dire solo tentato di dire quei gilet profondo che più di ogni altro rendeva diffidenti gli altri interlocutori della sinistra di nostri confronti
Ci siamo liberati definitivamente Doni dice De provvidenziale idealistica della storia da quelli via pedagogica della politica del partito che era in sei intimamente autoritaria sappiamo ormai sappiamo molto bene di essere portatori non di verità e di certezze ma uomini e donne impegnati in una ricerca di una battaglia tutta laica supportata dalla continua dura spietata verifica dei fatti per questo a me sembra che noi possiamo chiedere costruiamo assieme
Coi tempi necessari scandendo penitenti senza forzature
Ma costruiamo qualcosa di nuovo e posso anche qui in Italia avere un profilo valoriale limpido e chiaro libro dei ricordi di vecchia appartenenze con la ricchezza e la pluralità di cultura con quell'ampiezza di ancoraggi sociali auguriamo ce l'ha anche con quella consistenza elettorale che è propria delle porte migliore più forti nel socialismo europeo
Grazie Cappelli
Massimo Gatti il sindaco di paura lo si prepara
Fiorella Ghilardotti intanto vorrei ringraziare le sezioni Fantoni chiara versato duecento mila lire per il congresso l'assessore Corvetto duecento mila lire di Arcore trecento mila lire di Legnano duecento mila lire Guido Rossa di Sesto centocinquanta mila lire
Porta Venezia trecento mila lire compagno milanesi cento mila lire il convoglio si mondo cinquecento mila lire ringraziamo questi compagni queste sezioni per il contributo al congresso
Ma io credo che in quest'epoca in cui molte volte proclamiamo
Le innovazioni che molte volte rimangono relegate alle intenzioni
Dovremmo cominciare con delle piccole riforme
Anche nel nostro comportamento
E credo sia utile che le nostre discussioni vengano utilizzate fino in fondo
E anche nei congressi che adesso si chiamano tematici è utile ascoltare
A tutti i livelli dal massimo vertice ai compagni delle sezioni consentendo che anche chi parla
Prima la mattina porti un contributo ascoltato
Nella discussione per le decisioni di tutti
Io credo sia utile fare alcune precisazioni programmatiche in questa nostra discussione la prima è questa
Abbiamo la necessità assoluta
Che questa discussione
Serva a produrre delle decisioni
Perché la nostra
Politica perché di locali
E per lo Stato
Sia unitaria su tutto il territorio nazionale
Sia propositiva
E si è incisiva
Le responsabilità che noi abbiamo assunto e la vittoria che abbiamo ottenuto con il voto del ventitré di aprile ci obbliga a questo
E io ritengo che se abbiamo avuto un riscontro per l'impegno è enorme di tanti nostri compagni di tanti nostri amministratori in ogni regione d'Italia
E abbiamo ottenuto questi risultati con fatica ed entusiasmo
Sia utile oggi cambiare registro cambiare marcia perché sulla sanità sull'edilizia sulla scuola sui trasporti
Sui rifiuti sui grandi problemi nazionali
Vi sia una visione che va oltre i nostri confini municipali
Nelle grandi città e nei piccoli comuni non servono nominalismo mima servono scelte azioni unitarie
E credo che dobbiamo iniziare bene ieri vedevo io ho sentito in sala il l'intervento del nuovo vicepresidente
Della provincia
Mi pare di non vedere nessuno
Dei nuovi Assessori provinciali se invece c'è qualcuno mi scuso però questo è un fatto molto negativo
Anche perché bisogna superarlo davvero il nominalismo
Perché noi continuiamo anche con qualche esagerazione
Anche perché proposte serie le facevamo anche quando parlavamo solo di Autonomie
E di autonomismo regionale municipale adesso noi con qualche esagerazione ripete in ogni nostro documento mettiamo la parola federalismo
Però mentre parliamo di questo
Nella realtà succede altrove
Lo stato italiano recupera
In questa fase anche i suoi peggiori sistemi funzionamento
Mentre noi parliamo di federalismo
Il prefetto di Milano ieri
Ha ordinato a tutti i sindaci dalla grande Milano al piccolo comune
Che in dieci giorni
Sia risolto il problema dei rifiuti
Dieci giorni
Il prefetto viene nominato dal ministero degli interni e non risponde a nessuno se non alla burocrazia
Il sindaco viene eletto dal popolo e al popolo deve rispondere concretamente non in teoria
Questo piccolo fatto indica che non ci sia perché la Regione Lombardia
Per ventitré anni
Non si è occupata di rifiuti
Poi fortunatamente la Giunta presieduta dalla Ghilardotti che qua presente quindi può parlare con molta più competenza di me ha iniziato a occuparsi del problema due anni fa
è un problema che tocca la vita di tutti i giorni
E sul quale noi misuriamo e dobbiamo misurare se siamo capaci di amministrare ma non con una linea pedagogica
In cui spieghiamo che cosa è giusto fare e se lo spieghiamo pere pensiamo di aver risolto il problema se abbiamo forze e idee
Per far prevalere una linea giusta che risolve i problemi
Delle città il secondo problema concreto di questa discussione io credo
Che noi dobbiamo precisare il nostro atteggiamento verso il governo Dini
Il governo Dini deve concludere la sua azione almeno quell'appoggiata
Dal partito democratico della sinistra ci siamo impegnati bisogna concludere
Con l'approvazione della riforma delle pensioni comunque
Che non è una grande vittoria delle masse popolari
Come qualcuno dei nostri dirigenti a volte a fatto capire è un punto di mediazione in un Paese in cui la destra è molto forte
Comunque questo compito va terminato dopodiché non è più possibile
Appoggiare un governo
Che sostiene contenuti non neutrali
Mi dispiace che non ci sia il compagno D'Alema
Ma non c'era bisogno di aspettare le grandi tele Grandini
Questo governo con troppa disinvoltura
E con troppa fretta con troppo pressappochismo noi abbiamo approvato provvedimenti legislativi che non possono essere motivati con quel passaggio della relazione di Fumagalli ieri che siccome l'avevamo detto l'anno scorso va bene non è così
Non è assolutamente così
E io credo appunto che questo sia un esempio emblematico
Che la fase pur positiva della nostra azione di questo anno deve chiudersi
Sul serio non nei proclami relazione parlamentare nell'azione del Paese in questa fase terzo problema
Sui contenuti io credo dobbiamo essere
Molto precise
Non basta dire che siamo per il centrosinistra
Anche perché non mi sembra una grande novità
Centro sinistra fu una grande idea anche degli anni sessanta
Comunque noi fossimo colloca
E quindi discorsi con troppi aggettivi tra l'altro dimostrano che siamo ancora in parte al pensiero debole
Dobbiamo precisare che cosa significa
Una politica riformatrice in cui ci siano forze di sinistra e forze di centro come del tutto ovvio
Senza ripetere le discussioni che conosciamo
Però la sinistra deve fare la sinistra e i liberali devono fare i liberali in questa alleanza
Come si può anche dare d'accordo perché non è una novità assoluta che si vada d'accordo anche con i moderati addirittura con i conservatori
Visto che siamo nel cinquantenario della Resistenza Nolli mezzo non limitiamo alcune frasi solo alle alcune discussioni solo alle celebrazioni
Cosa voglio dire voglio dire che nel nostro programma sicuramente anche se vogliamo intendere bene
I risultati dei referendum
Non solo quelli televisivi ma anche quelli sociali voto nelle fabbriche per le pensioni che ricordavo prima bene noi dobbiamo sostenere una politica che treni il lavoro
Il lavoro produttivo il lavoro di fabbriche il lavoro autonomo
Non posso dilungarmi ma noi dobbiamo sostenere
Nell'alleanza la parte di chi con serietà curricolo ore facendosi carico dei problemi del Paese però vuole incentivare e premiare il lavoro quello che tiene in piedi la baracca
Queste non sono buone
Anche perché è che noi dobbiamo spiegare agli altri che cos'è il mercato
Ragazzi mi fa ridere
Cioè siamo nel mercato studiati da studiare molto ma non assumiamo l'atteggiamento pedagogico
Perché la classe dirigente non è fatta solo da Berlusconi lo sanno benissimo anche loro che devono riformare il mercato che si devono modernizzare partecipiamo
A questo discorso ma cerchiamo di non ci si mio dare le posizioni anche perché su questa storia del mercato e delle privatizzazioni bisognerebbe cercare di essere chiare
Del continuare il mercato privatizzazioni che cosa significa
Nei convegni va bene ma nella pratica che cosa significa
Perché se mi si dice se già fare degli esempi delle scelte
Se mi si dice che il sistema di trasporto funzione a medio
Togliendo l'Alitalia
O togliendo quello che il peso dell'iniziativa pubblica io potrei confrontarmi studiare verificare io vorrei che qualcuno mi spiegasse
Per quale motivo
Lo stato si deve liberare di settori strategici in attivo che danno profitti altissimi e che possono essere sicuramente gestiti medio come l'ENEL io vorrei che qualcuno mi spiegasse
A che cosa serve anche perché qua abbiamo in campi del tutto diversi che cosa ha significato privatizzare l'Alfa Romeo e altri grandi complessi e via discute discorrendo quindi cerchiamo seriamente di fare la nostra parte
E allora renderemo più forte l'alleanza tra la sinistra e centro ma cerchiamo di non fare la parte tutti e di tutto e il contrario di tutto perché se no la credibilità scende e su questi contenuti dobbiamo essere precisi
Perché la destra è forte in questo Paese ma il popolo italiano che è lo stesso il ventitré di aprile e l'undici giugno votato non ha votato con le stesse persone fisiche
Qui dobbiamo dare importanza sul serio e contenuti programmatici perché nelle elezioni amministrative abbiamo fatto proposte politiche chiare credibili e siamo stati pariniani
Nei referendum perché non è che tutti sono impazziti in sessanta giorni non sono andati
A votare o hanno votato come hanno votato e ne dobbiamo prendere atto del voto del popolo italiano perché non hanno ritenuto valide anche le nostre proposte al di là di un insieme di altre
Motivi motivazioni infine
Credo che su Mila nella sua provincia noi dobbiamo essere molto attenti quartiere emblematicamente il concentrato delle contraddizioni
C'è il presidente della Regione nel centro destra
E insieme se presidente dalla Provincia di tanti Comuni della provincia che hanno fatto vincere la sinistra o il centrosinistra
Qui capiamo
I raggruppamenti più forti della lega e di Rifondazione per cui quasi misura se quella politica unitaria e programmatica potrà andare avanti o meno qui dobbiamo avere l'orizzonte non Milano cilindrico ma che guarda tutti e quattro milioni dalla Provincia
Di Milano contro il sensazionalismo contro linee che semplificano le cose ma che cercano di affrontare i problemi i problemi
Io ritengo comunque che la nostra federazione abbia fatto un passo in avanti rispetto agli anni passati quindi critiche
Pretestuose mi pare indebolisca no la nostra azione ritengo però che dei rinnovamenti vanno fatti magari a partire anch'
A livello nazionale e a livello locale da coloro i quali hanno impostato gestito e sostenuto tutti questi anni di campagna referendaria e che forse andrebbero quantomeno in parte rinnovati e cambiati anche dei nostri gruppi dirigenti rispondendo di quello che hanno fatto
Grazie Massimo Fiorella Ghilardotti poi Paolo ultima
Vorrei utilizzare questa occasione per approfondire il tema del ruolo delle regioni e delle autonomie locali nel rapporto con l'Europa e all'interno di questi il tema specifico di un'area a forte qual è quella milanese
In questi anni noi stiamo assistendo ad una trasformazione spesso tumultuosa contraddittoria dei sistemi economici e dei mercati una trasformazione che avviene sia a livello mondiale che a livello europeo
E all'interno del processo di trasformazione europea però si evidenza doc alcune tendenze
Alle quali io credo si debba guardare nel nostro Paese con grande attenzione se non vogliamo essere tagliati fuori dalle opportunità di progresso che questo processo di trasformazione mette in campo
Non c'è dubbio che sia in atto un evidente spostamento del baricentro europeo verso il Nord rafforzato anche dalle recenti nuove adesioni all'Europa
Soprattutto si va affermando la formazione di un motore strategico dell'economia europea dell'area nord di Parigi e di Stoccarda
Alla quale concorrono fra l'altro i processi di concentrazione industriali già avviati da tempo e dall'altro i numerosi e importanti progetti infrastrutturali che interessano soprattutto l'Europa del Nord
Fra i quali hanno maggiore spicco ad esempio il tunnel della Manica e le reti di alta velocità che collegano Parigi Bruxelles e Colonia
Quindi noi come Paese dell'Europa del Sud come Italia abbiamo l'esigenza di vie vitale di recuperare un ruolo in questo processo di infrastrutturazione del sistema Europa ma anche di attribuire di contribuire a riequilibrare il baricentro dello sviluppo della comunità verso l'area mediterranea
Che rischia altrimenti di giocare un ruolo marginale dal Zona assistita
Questo occorre qualche correttivo in questa direzione è stato attuato in questi anni del bilancio del novantacinque dell'Europa abbiamo approvato investimenti consistenti e per l'Europa mediterranea che sono stati confermati anche dal recente vertice di Cannes
Ma davvero se non si diventa protagonisti del sistema Europa attraverso le grandi infrastrutture il rischio è proprio quello di svolgere un ruolo marginale
E quindi per questo motivo noi dobbiamo moltiplicare gli sforzi e le iniziative per essere pienamente inseriti nel progetto delle grandi infrastrutture che io per comodità chiamo alta velocità in senso lato
Nel rilancio della Grande Malpensa che può diventare uno dei più grandi Ario porti europee quello che ha maggiore potenzialità di sviluppo e che per questi top è stato sottoposto a un tentativo di attacco che tutti insieme dobbiamo riuscire a sventare
Si tratta di scelte queste che superano le esigenze di un singolo territorio che imporranno rapporti Diversi fra le comunità locali le Regioni l'Unione europea
In grado non solo di ottimizzare gli investimenti ma anche di cambiare la qualità delle politiche infrastrutturali nel nostro territorio
In questo quadro quindi può essere pienamente apprezzato il fenomeno che è già iniziato e che influenzerà di più nel prossimo decennio le sorti economiche del nostro Paese ovvero la nuova competizione fra città fra territorio e fra Regioni
E l'avanzamento del disegno istituzionale europeo almeno la nostra speranza che avanzi in questa direzione
Evidenza un certo indebolimento però degli Stati nazionali non per scelte calate dall'alto ma per esigenze oggettive di sviluppo economico
E su questa questione si è aperto un dibattito molto acceso fra i gruppi politici all'interno del Parlamento europeo in vista della revisione di Maastricht della Conferenza intergovernativa del prossimo anno
E non c'è dubbio che è uno dei nodi è proprio questo il ruolo degli Stati nazionali da un lato il ruolo del parlamento europeo dall'altro
In ogni caso è certo che nella nuova situazione di competizione le singole imprese non potranno più agire da soli
Ma dovranno fare maggiore affidamento sulla capacità del proprio sistema territoriale di mantenere di promuovere di attrarre attività economiche risorse finanziare che domani e quindi la competizione si sposta sempre più a dal livello dell'impresa a quello delle regioni economiche a quello dei sistemi territoriali e delle città e il compito di organizzare lo spazio economico di creare l'ambiente esterno in cui si possa esprimere una nuova imprenditorialità vitale e creativa spetta istituzioni diverse da quelle degli Stati dello Stato centrale
E queste istituzioni sono sia pure incontro connotazioni diverse dei vari Paesi europei sono le regioni e la loro capacità di organizzare il sistema delle autonomie locali
Pertanto io credo che sono ragioni economiche prima che le condizioni di carattere politico istituzionali che impongono all'Italia
Se vuole mantenere un posto di rilievo nell'economia europea e mondiale di ripensare alla forma stato
In modo da poter dare alle regioni forme di autonomia e di autogoverno necessarie per affrontare un sul con successo una fase di concorrenza internazionale che si annuncia particolarmente aspra quindi siamo in presenza di scelte che dovranno essere fatte non per rispondere anzi esigenze localistiche
Io credo che ci sia stata in questi anni una certa volgarizzazione del problema del federalismo ma per garantire un rapporto stretto fra riforma dello Stato il futuro dell'economia
Garantire ai sistemi e alle aree territoriali un'effettiva e autonoma capacità di progettare il proprio futuro economico è una condizione essenziale per la singolare anch'ma è anche un'opportunità per le prospettive di sviluppo di tutto il Paese
Una maggiore attenzione quindi alla comunità bella comunità verso terra le realtà istituzionali locali e regionali però esige anche un analogo comportamento il mutamento dell'atteggiamento della realtà locale regionale verso le istituzioni comunitarie che non vanno considerate più come soggetti internazionali nel loro significato giuridico proprio ma come componenti di un contesto che assume gradualmente il significato di ordinamento interno in questo quadro tutti comunque devono assumersi impegni e responsabilità nuove
Di solito l'impegno principale di regioni
Province e Comuni est e quella di interessarsi agli interventi finanziari della comunità nei vari settori per garantirsi l'accesso ai vari fondi strutturali europee dal fondo di coesione
Allora il fondo di sviluppo regionale al fondo sociale atteggiamento comprensibile anche alla luce della difficile situazione finanziaria regionale locale del nostro Paese
Tuttavia io credo che sarebbe un grave errore
L'invito limitare l'analisi di ciò che Regioni ed enti locali sono chiamati a fare di fronte lo sviluppo dell'integrazione europea al solo campo di accesso ai programmi di intervento finanziari
Bisogna invece insistere nell'impegno dell'armonizzazione dell'ordinamento delle regole del mercato
E in questo campo l'Italia penultima soprattutto per le inadempienze del governo e dei governi che si sono succeduti e anche del Parlamento nazionale
Il clima nei confronti del nostro paese vi assicuro anche al Parlamento europeo non è dei migliori certamente il governo Berlusconi ha contribuito a fare a dare l'immagine negativa però non è di migliori dicevo per questi ritardi per le difficoltà e l'Italia presenta ogni volta non solo nell'accedere ma anche nell'utilizzare
Tutte le opportunità che sono possibili
E anche qui l'endemica insufficiente utilizzazione da parte dell'Italia degli interventi finanziari della comunità è in gran parte causata da questa incomprensibile lentezza
A questo io credo debbano aggiungersi altre due considerazioni sulle quali è necessario riflettere per definire rapidamente scelte conseguenti e per giocare anche un ruolo nella predisposizione della Conferenza intergovernativa
Che ci sarà nel novantasei tra l'altro sotto la presidenza italiana quindi con l'Italia coloro che avrà una responsabilità specifica in questa direzione la prima riguarda l'esigenza che io credo vada quanto più possibile generalizzata
Che agli interventi comunitari corrisponda una adeguata il simultaneo finanziamento sul bilancio nazionale regionale e locale proprio per fare giustizia del senso della responsabilità che a cui noi ci richiamiamo sempre
E la seconda riguarda la preparazione di un apparato decisionale burocratico che sappia orientarsi nei meandri di una normativa che spesso è farraginosa
E che sappia con le gare il rispetto delle procedure con l'esigenza di definire e di raggiungere i risultati
Da una ricerca comparativo uscita di recente risulta che la nostra burocrazia sia la quella meno preparata a saper gestire comportamenti autonomi
Con comportamenti autonomi situazioni difficili e complesse di mediazione fra interessi diversi
Quindi non basta cambiare le leggi e le normative che pure va fatto bisogna saper modificare atteggiamenti e comportamenti sia degli amministratori eletti sia dei burocrati della pubblica amministrazione
In definitiva quello che su questo tema mi sembra indispensabile è rilanciare le istituzioni europee
Con un maggior protagonismo di regione di autonomie locali le forme saranno da studiare ed approfondire però queste deve esser la direzione di marcia
Che dobbiamo imboccare con fermezza
In particolare un ruolo centrale di questo di questo processo spetta alle Regioni ridefiniti nei loro compiti nell'autonomia finanziaria nella capacità di essere veramente il riferimento unificante del proprio sistema di autonomie locali ma anche delle strutture periferiche dello Stato un po'sul modello dei lender tedeschi
E questo ridisegno completo complessivo può anche essere attuato per fasi però all'interno di un progetto definito e condiviso
Questo comporta una necessaria revisione dell'attuale organizzazione regionale
Confermando a tutti i livelli il principio di sussidiarietà assunti in sede europea e ribadito gol solennità anche dalle stesse Regioni quando hanno sottoscritto la carta delle regioni qui a Milano
E insieme a tutti i rappresentanti delle Autonomie non più di un anno e mezzo fa
Adottare questo significa questo principio significa passare dalle parole ai fatti
Attribuendo però avveniva già richiamato anche ieri a Province e Comuni tutte le funzioni gestionali impropriamente conservate in capo alla Regione innovando in materia di controlli spesse sulle politiche di gestione del territorio
Tutto ciò è stato elaborato ma no realizzato nel corso della legislatura regionale concluse quindi a mio parere questa legislatura anche se in situazioni molto difficili per la maggioranza della regione
Deve aprirsi in questa legge con questa legislatura deve aprirsi un'attività di tipo costituente
Che partendo dalle acquisizioni che son fin qui maturate passa dedicarsi a risolvere una questione delicata di rafforzare il ruolo delle regioni
Occorre che alla necessaria rivendicazione di responsabilità di competenze di risorse delle dei per le regioni debba accompagnarsi un decentramento di gestione a favore di Province e Comuni altrimenti questa richiesta di autonomia non è credibile
E sul piano dei rapporti con l'Europa la fase costituente dovrà concludersi con l'affermazione definitiva
Che il diritto comunitario non è un diritto sovrannazionale
E questo cambia i comportamenti e gli atteggiamenti che vincola gli stati a cui il diritto interno si adegua ma è un indirizzo interno comune che si indirizza direttamente ai cittadini
Opera sostituendosi al diritto internazionale sulle materie che saranno di competenza europea
E sono questo processo io credo porterà davvero
All'unione politica dell'Europa alla Federazione degli Stati europei
Rispetto a tutto questo evidentemente l'attuale maggioranza parla regionale pur parlando molto di Europa è una parola che ricorre spessissimo nelle nelle parole di Formigoni in realtà non dà nessun segnale di tipo evolutivo in questa direzione
E in questo processo mi Milano-Roma particolare perché è quasi naturalmente il centro delle innovazioni tecnologiche è un punto alto di riferimento tra l'Europa e il resto del Paese e dell'Europa mediterranea in genere
Esiste una sorta di patto non scritto che ha che ha come dire funzionato fino ad oggi e credo che viste le diverse maggioranze che ci sono fra Milano e Regione
Tenderà a riproporsi diciamo un patto non scritto fra Milano e Regione Lombardia per il quale le due istituzioni forti se va bene signora no
Altrimenti si fanno una guerra feroce ecco nel periodo del nostro governo abbiamo lavorato per superare questo atteggiamento anche se non sempre ci siamo riusciti a centrare l'obiettivo che ci proponevamo io credo che lo sviluppo del lavoro fatto fino ad oggi e della strada che dobbiamo percorrere è proprio rilanciare l'Europa delle Regioni
Ma perché il nostro lavoro sia efficace è necessario istituzionalizzare il confronto fra i parlamentari sia europee che nazionali fra i rappresentanti del governo i rappresentanti delle regioni e degli enti locali
E se non si riesce a realizzarlo a livello istituzionale dobbiamo farlo noi nel nostro partito come alle come coalizione di centro sinistra
I parlamentari europei degli altri Paesi lo fanno sistematicamente questo rafforza il proprio ruolo e la loro capacità di stringere alleanze necessarie per far passare a livello europeo diversi progetti in questo Milano loro ad approcci Ale
In questa operazione impegnativa di riequilibrio dell'asse strategico dell'Europa ma io credo riuscirà a giocarlo se saprà essere davvero il punto di riferimento di tutto il nostro Paese
E se la nostra politica sarà convincente e innovativa
E il tema del confronto e dello scontro elettorale prossimo qui a Milano a mio avviso sarà fra chi saprà definire un progetto di sviluppo ed il ruolo di Milano e della sua area metropolitana
E che invece dietro paraventi più o meno mascherati porterà a mettere di nuovo le mani sulla città
A far riprendere la grande speculazione edilizia specie nelle aree industriali dismesse
Allora questa è la scommessa che noi diamo intanto abbiamo dobbiamo discutere discutiamo in questi in questo congresso e
Dobbiamo non più rinviare delle decisioni
Io credo che proprio per questa sia necessario affrettarsi maggiormente
Anche riconoscendo e valorizzando il contributo di tutti anche di coloro che hanno saputo esprimere una cultura di governo del PDS
Ai vari livelli istituzionali senza per questo aver accettato comportamenti compromissorie o arrendevoli sulle questioni di principio più importanti prima fra tutte la questione morale
Grazie Bertotti troppo Paolo Hütter prevediamo nella mattinata ancora sei interventi per poi riprendere il dibattito le due e mezza
Sapendo che stiamo cercando di fare intervenire il maggior numero di compagni possibili prima delle conclusioni di D'Alema
Dopo il mio intervento scapperà ovvia non per timore di parlare con voi ma perché devo prendere un il treno per la manifestazione di Bologna
Ieri sera mentre naturalmente io parlo di di Milano
Ieri sera mentre probabilmente i capiredattori si ponevano il problema di come titolare su quello che dice il congresso del PDS ha proposto di Milano siamo andati in consiglio comunale dove abbiamo approvato una delibera che la prima delibera per i piani di recupero urbani delle aree dismesse
Che prevede il settantacinque per cento di cessione delle aree a verde e servizi e la metà della volumetria residenziale
A edilizia popolare può edilizia convenzionata e agevolata per i non addetti ai lavori
Dico che si tratta dei criteri più favorevoli all'interesse pubblico e al verde che siano mai apparsi in qualunque delibera urbanistica milanese la delibera è stata approvata dai consiglieri della lega da tutti i consiglieri della sinistra compresa Rifondazione comunista mentre la destra rumore Java e minacciava ricorsi al Comitato regionale di controllo
Una cosa analoga era successo la scorsa settimana a proposito del piano urbano del traffico
Naturalmente non visto semplicemente dando la notizia ma fa parte dei miei ragionamenti politici ebbene che con le sua una relazione Marco Fumagalli abbia riaperto il dibattito su cosa fare al Comune di Milano
Ma io vorrei innanzitutto che questo dibattito si allargasse il più possibile cioè io non credo che le decisioni finali su cosa fare al Comune che poi sostanza si riducono se andiamo a vedere concretamente come stanno le cose e i tempi si riducono al dilemma se scioglievano sciogliere il consiglio comunale per votare a maggio del novantasei IP questa è la e la vera il vero punto interrogativo io vorrei che questo dibattito non fosse ovviamente appannaggio solamente Dinoi quattro
Ho dodici o tredici consiglieri comunali e neanche solamente del corpo più vivo del PDS dobbiamo discuterne con tutte le persone interessate e impegnate con quelle che ci hanno mandato
A Palazzo Marino e che vivono i problemi della città
E la seconda cosa che vorrei evitare che questo dibattito riduca
In noi innanzitutto anche negli altri no buttando di nuovo tutto sul teatrino della politica e dei titoli riduca l'impegno fondamentale a strappare risultati
E a realizzare i risultati raggiunti noi abbiamo anche dei risultati raggiunti sulla carta
Che dobbiamo pretendere che vengano realizzati che diventino visibili e che diventi in un fatto concreto nella città anche perché come sapete dal momento di una deliberazione al momento della realizzazione passa sempre
Basta sempre molto tempo io credo che ci sono sicuramente dei punti di vista diversi tra di noi sulla situazione al comune sulle sue evoluzioni possibili ma credo
Che le diverse accentuazioni non derivino tanto tra chi apprezza di più la lega leggi la disprezza
Tra l'altro la ratio di Fumagalli e tutta pro lega salvo che poi dice sciogliamo no cioè Aprea facciamo la nazionale che salvo poi dice sciogliamo il Consiglio comunale non credo neanche che si tratti di un dibattito tra ottimisti e pessimisti a proposito di eventuali elezioni comunali anticipate ripeto comunque l'anno all'inizio dell'anno prossimo per il Comune di Milano perché è evidente per semplici ragioni anche solamente matematiche
Che se noi restiamo nei confini della città di Milano attuali confini la città di Milano avendo perso sei consultazioni elettorali consecutive in sedici mesi
E vi è evidente che cosa succederebbe della settima cioè non è questo il punto il punto interrogativo
Io credo invece che le diverse accentuazioni e va be che ci sono tra di noi derivino dal fatto che qualcuno valuta di più e qualcuno valuta di meno i seguenti fattori primo la per pericolosità
Negatività di questo polo di destra infatti l'Est non è io non credo che siamo noi aver perso sei consultazioni consecutive i sedici mesi credo sostanzialmente che le le hanno vinte a Milano Berlusconi la Fininvest e Forza Italia
Rilevo sono rimasto dispiaciuto del fatto che fu magari la sua relazione non ha quasi parlato del fenomeno partito Fininvest a Milano
E forse si è inserito in un clima che troppo superficialmente negli ultimi giorni sta diventando il clima per cui adesso noi consideriamo Berlusconi e il suo polo come una normale destra europea certo liberista
Con la quale abbiamo dei punti di dissenso ma sostanzialmente con la quale ci sediamo a tutti i tavoli e siamo entusiasti che venga Berlusconi a parlare al congresso del PDS
Io invece credo che questa che abbiamo fatto bene tutto questo periodo a vedere in questo polo di destra un fattore di pericolo
Per la democrazia italiana un fattore estraneo alla cultura politica moderna europea
E
A impiegare tutte le nostre energie che non sono solo le energie di urlare ma sono anche le energie della pazienza della tattica e della Stuto sia per contrastare il la concentrazione di potere che si nasconde in questo Polo
E i tentativi di democrazia plebiscitaria quindi forse su questo ci sono delle valutazioni diverso che dobbiamo mettere appunto siamo già in condizioni di lealtà democratica tali per cui non gli diciamo va be
Avete vinto sei volte a Milano
Andateci voi
Al comune secondo me assolutamente no non siamo in queste condizioni per ragioni nazionali prima ancora che i milanesi
Secondo questione che forse vediamo diversamente
Certo può darsi che ci sia qualcuno di noi che apprezza di più alcune questioni
Tipo il Piano urbano del traffico o altri che dicono si tratta semplicemente di un senso unico
Ma il problema è che mentre sono molto pessimista sulla Dempsey sulla normalizzazione della destra secondo me non è ancora avvenuta sono molto più ottimista su quello che possiamo ottenere non tanto dal Comune di Milano in quanto tale ma dalla dimensione della città metropolitana altro punto che mi è sembrato assolutamente trascurato nei in quello che ho sentito però non ho sentito tutti gli interventi finora in questo congresso
La linea politica da seguire a Milano secondo me è stata decisa dagli elettori del secondo turno delle provinciali
E e anche un'intuizione amministrativa cioè i confini di questa città sono confini vecchi non ha non corrispondono più a nessuna ratio ragione razionale a nessuna ragione storica non hanno più senso come confine di un'azione di governo amministrativa
Si respira aria aria vecchia e oltre tutto per noi certo c'è anche questo dato che sono i confini diciamo di di uno zoccolo duro imbattibile
Del partito Fininvest ma con i i sindaci progressisti dei Comuni della cintura e dell'inverno e in dell'hinterland
Con la Giunta Provinciale
Nuova con la disponibilità che hanno dato in questi elettori noi possiamo innanzitutto invertire la rotta adesso di una serie di decisioni e batterci per una serie di provvedimenti giusti razionali sul piano dell'urbanistica sul piano del traffico persino sul piano dei tre dei dei servizi sociali e delle politiche culturali sono cose che possiamo fare subito dobbiamo spendere molto di più queste energie queste collocazioni che ci abbia e che già abbiamo inoltre è evidente a tutti che non è che io voglio inventare come trucco la legge per le città metropolitane come trucco per per fregare Forza Italia a Milano ma è il contrario questa legge è stata approvata dalla Camera la sostengono da anni
E tutti i nostri è pronta al Senato presso la ratifica atta proprio noi
Ci tiriamo indietro rispetto a questa legge checché giusto dal punto di vista amministrativo e che oltretutto sarebbe anche l'unica possibilità dal fare affermare un blocco di forze diverso in questa città mi sembra veramente un atteggiamento che rischia di essere che rischia di essere suicida e auto le sionista quindi ricapitolando
Io credo che questa discussione
Più tattica su cosa farà il Comune di Milano la dobbiamo tenere aperta la dobbiamo fare con tutte le persone
Con tutte le persone interessate
Che comunque nonostante tutti i difetti e i bilanci deludenti che ci sono i leghisti dopo che hanno rotto con Berlusconi sono mille volte meglio di Forza Italia
Che molti dei motivi di attacco questa amministrazione comunale non provengono da interessi simili ai nostri ma vengono da questi proprietari delle aree dismesse che vogliono molto più cemento di quello che gli viene concesso che su alcuni argomenti possiamo ottenere adesso dei risultati molto più avanzati di quelli che ci darebbe un qualunque Gianni Locatelli o altri degli orribili nomi che vedo circolare sui giornali di questi giorni e vorrei concluder assicurandovi di una cosa
Una dichiarazione personale io sono come sapete è un consigliere comunale indipendente però ci sono ormai anche abbastanza grande diciamo cioè da un po'che sono lì non non ho anch'nessuna intenzione di fare né il Pierino né il Giamburrasca né il chiuda né il transfuga né il leghista le decisioni che prenderò le prenderò comunque di discutendo discutendo con voi e discutendo con tutte le persone interessate a Milano grazie
Grazie a un'idea Alessandro voglio seguente Bernardi oggi Marco pregato di passare un attimo dalla presidenza
Nella sezione e Porta Venezia l'amicizia con Paolo Uther mi permetto una battutaccia
Perché una volta i comunisti erano accusati di meditare di sospendere le lezioni una volta vinte secondo Paolo può paradossalmente sarebbe opportuno sospendere le elezioni finché non siamo in grado di vincerle almeno teoricamente ma credo che purtroppo
Credo che purtroppo non possiamo decidere a partire da questi io vorrei tornare a ragionare sulla lega
Perché devo dire con franchezza che non mi convince il ragionamento che è stato proposto da molti e anche dalla relazione di Fumagalli
Che vedo in prospettiva impastoiato tra le esigenze della città e gli sviluppi della politica nazionale
Credo che dista da Roma la Lega sia un gruppo di oltre cento parlamentari cui va indubbiamente riconosciuto il merito di aver fatto cadere Berlusconi
Vista da Pergamo da Brescia la lega un forte soggetto politico poi per la verità dovremmo anche andare a vedere che cosa dice lei gli slogan che usa le sue parole d'ordine la sua chiamiamola così cultura
Vista da Milano
Ma vista da Monza da Meda da Seregno e così via
La lega credo sia un accorato talmente diversa
Credo sia oggi il crollo verticale sul piano dei programmi sul piano dalla capacità di governo dell'idea di sviluppo di quelle città del livello del personale politico che ha espresso ed è anche la cronaca di un velocissimo sfarinamento
è una ipotesi politica e di nuovi gruppi e ceti dirigenti che non è stata in grado di reggere la prova dei fatti e se c'è del buono l'antifascismo
Il merito di aver segnalato la crisi del patto unitario istituzionale ma sotto questo profilo sarebbe come se scoprendo da una radiografia che abbia una malattia invece di prendere una medicina pretendessero di curarci ingoiando la radiografia
Ma c'è contemporaneamente molto di inaccettabile penso a quello che rimane del cosiddetto sistema valoriale penso agli aspetti come dire die che già amento di quello che un tempo si definiva il ventre molle di questa società
Dunque non vedo terreno per strategie comuni
Vedo la necessità di intese per contrapporsi la destra accerto tuttavia col sistema elettorale ad un turno che ad oggi
Nella realtà e quello che abbiamo per le elezioni politiche ciò non basta
Certo nei comuni del ballottaggio e per questo occorre lavorare certo nulla di più del resto già questo l'abbiamo fatto nei comuni che hanno votato col sistema a doppio turno l'abbiamo fatto per la e siamo stati in grado di realizzarlo per la Provincia di Milano
Formentini non ha più i voti ne prendano atto
Fino a quel punto c'è per noi e su questo sono del tutto d'accordo soltanto lo spazio di una limpida opposizione che lavora per ottenere scelte positive per la città tenendo conto anche con la freddezza necessaria che naturalmente la lega e pronta a votare qualsiasi cosa con chiunque le faccio avere i voti per galleggiare e allora utile cosa e per questa città
Portare a casa i risultati migliori per il suo livello di qualità della vita e per i bisogni dei cittadini milanesi
Ma non vi è dubbio che la Giunta di Milano sia politicamente che programmaticamente sia giunta al capolinea che in democrazia sono le elezioni
Attenzione però perché Milano e noi il PDS prima il PC più di altri
Ha già pagato lungo gli anni Ottanta e fino al mille novecentonovantuno il prezzo Thurow della subordinazione agli sviluppi dei rapporti politici nazionali
è un film che abbiamo già visto con il Partito socialista protagonista in quel film alla fine non arrivano i nostri i nostri sono quelli che perdono e la città con temporalmente si sfibra
Fumagalli dice che nuove intese richiedono di essere sottoposte al giudizio di elettori e questo è molto giusto
Ma occorre credo guardare alla credibilità di quelle nuove intese che innanzitutto credibilità dei protagonisti di esse
Vedete io sono convinto del fatto che l'elettorato di forze tra loro assai diverse sul piano dei valori più rilevanti fondativi
Non si ha un elettorato che si somma più spesso l'elettorato che si divide e poi ripeto non credo che in questa fase politica ci serva più l'assemblaggio dei no ci serve invece una comune proposta in positivo per il governo
Vedo invece nel rapporto con la lega prevalere l'esigenza di costruire un cartello contro Forza Italia sarebbe credo a Milano una sconfitta annunciata
Sono del tutto consapevole che non è affatto detto che altre intese senza la lega possano essere vincenti
Credo però che una battaglia elettorale debba essere combattuta nelle condizioni migliori non dovendo prima spiegare per di più i propri elettori la capriola che nel frattempo si è compiuta
L'assemblaggio peraltro non è di per sé vincente e la teoria per cui si va alle elezioni con lo schieramento che sulla carta e cioè banalmente facendo la somma dei quozienti elettorali sì avvincente credo che sia un equivoco grave dobbiamo uscire dalla perversa abitudine di guardare i dati elettorali guardando le percentuali dimenticandoci completamente che esistono poi i valori assoluti ed è sul piano dei valori assoluti delle cifre elettorali che si leggono più facilmente e con più intensità e profondità
Gli effetti delle svolte politiche delle proposte di governo e così via
L'intesa contro la testa credo che di per sé non si fonderebbe così come non avrebbe sfondato alle regionali e sulle elezioni regionali cari compagni se nasi era il rospo a quale animale saremmo dovuti ricorrere per definire Pagliarini
Io credo che la strada verso Marsiglia
Forse a quel punto obbligata proprio per aver troppo lungo lavorato all'idea di un'intesa con la lega
Non trovo dignitoso inseguire per poi farsi dire di no magari con qualche sbeffeggia amento e credo che sia ancora meno serio fare finta di compiere questo processo contando sul fatto che poi la lega vuole fare da sé ma si ricordino tutti che per fare da sé essa deve tornare gli accenti antichi cioè al peggio del suo bagaglio politico e culturale
Credo che questa sia vecchia vecchissima politica che oltretutto rischia di essere travolto ogni passo del fondo guarda i funambolismi di Bossi
Il punto non è solo nella nostra disponibilità o meno
Temo che questa ci verrà chiesta in rapporto all'evoluzione i nazionali e ci venga chiesto qualcosa che sarebbe per noi assai oneroso
Ha qualcosa da dire la lega questa società milanese e lombarda
è in grado di misurarsi sulle prospettive i valori nuovi che occorre proprio in questa fase politica così profondamente carica di trasformazioni benissimo l'ottica perché lì così forse c'è una possibilità di confronto ma occorre sapere che dobbiamo guardare più in là dell'angolo più vicino occorre sapere che la sua stagione è finita
Si misuri con la nuova fase veda se riesce a stare a livello della nuova prospettiva che anche le recenti elezioni amministrative hanno aperto il problema è su perché oggi la fase è cambiata
Ed è una fase in cui torna a vincere la politica perché politica forte proposta alta e proposta nobile quella che abbiamo chiamato come strategia del centro sinistra
La lega è stata ed è ancora in larghissima misura invece antipolitica e sull'antipolitica credo su questo Fumagalli dice delle cose che condivido sull'antipolitica credo non si possa costruire una prospettiva in avanti
Noi la sinistra la nuova alleanza di centro sinistra abbiamo assunto rilevanti responsabilità di governo degli enti locali e questo sarà un banco di prova su molti piani diversi
Credo che dovremo abituarci e costruire una iniziativa politica capace di fare nei termini
Nuovi in cui questa questione si propone promesse capaci fare però che abbiamo fatto nelle fasi più felici della notte strinse il governo cioè quello di trasformare in grande forza politica generale la capacità di governo degli enti locali uscendo da una curvatura se non si non se la prendano i compagni che hanno lavorato in condizioni durissime difficilissimi questi anni uscendo da una torsione amministrativista che ha caratterizzato gran parte dell'ultima fase di governo locale
In questo quadro la Provincia può svolgere un ruolo strategico se si propone fin d'ora come il vero effettivo governo dell'area metropolitana non perché vi siano le leggi ma perché questa caratteristica viene data nel governo quotidiano
Il processo delle deleghe non può essere solo acquisizione dall'ente Regione deve essere insieme il processo di valorizzazione dei comuni e delle aree omogenee della provincia di Milano proprio perché noi non vogliamo nuovi centralismi
E allora dalla Provincia verso l'apparato produttivo sui crescenti bisogni infrastrutture nel campo ambientale nella politica di pianificazione territoriale con la leva pur da ristrutturare dei consorzi con le scelte per le grandi infrastrutture civili
Deve venire un contributo per tornare allo sviluppo governato che l'area milanese non ha da tempo e che oggi sta pagando in termini di competitività
In più la Provincia deve avere per stare a quel livello qualcosa di più di un programma amministrativo
Può essere credo quel livello del governo locale che abbia un dialogo permanente e anche qui abbiamo una tradizione alta su questo profilo con le altre istituzioni dello Stato si pensi ad esempio all'amministrazione della giustizia proprio ora che è al centro di forti tensioni nuovo giudice di pace cioè quel giudice più vicino al territorio e al quotidiano si pensi a quanto si può fare inventare dell'impegno per la convivenza civile o come nel passato per il pianeta carcere
Da un lato comuni che non possono più fare da sé come ci ricordava ieri il compagno Mele
Dall'altro il rischio di un nuovo centralismo regionale che sarebbe una iattura altro che federalismo in terzo luogo l'interfaccia fra governo locale strutture dello Stato anche quelle residue dopo le grandi riforme necessarie in quell'incrocio può e deve esserci la Provincia per avere domani il Governo metropolitano e allora programmi risorse economiche ed umane elaborazione anche culturale devono essere piegate a questo obiettivo così credo noi
Trasformiamo la sostanza della scelta federalista occorre costruire un nuovo patto tra le comunità e lo Stato tra il governo locale quello centrale regioni forti e autonome governo nell'area metropolitana
Comuni capaci per dimensioni e per risorse di rispondere ai bisogni più diretti dei cittadini
La nostra sfida il nostro federalismo credo stiano qui
Nella scelta dell'autogoverno delle comunità nell'assunzione fino in fondo della responsabilità verso i cittadini verso tutti gli altri livelli istituzionali nell'espirazione solidale cooperativa come nuovo tratto unitario della vita nazionale
Grazie voglio De Bernardi insegue Celani
Ma compagni e compagne in più c'è un intervento ieri io
Dico
Mi pare che questi ultimi due interventi quello di Uther e poi io mi hanno messo in evidenza uno fondamentale cioè che fare a Milano di fronte a una crisi
Del governo cittadino
Proposto dalla lega
Questo apre una serie di riflessioni sulle quali non interverrò perché i limiti di tempo ovviamente obbligo ma scegliere
E invece proseguirò la riflessione sull'altro tema
Che è emerso in questi lavori
E riguarda essenzialmente quest'altro tema la necessità improrogabile
Big
Far partire
Da qui
Da Milano
Far partire da questo epicentro strutturale
Per la quarta rivoluzione industriale che voi il senso profondo di ciò che noi chiamiamo la
Questione settentrionale una radicale revisione degli statuti ideali e programmatici della sinistra
Questa mi pare sia la sfida che proviene dalle cose
E che per troppo tempo io credo abbiamo stentato a raccogliere
Questo mi sembra il passaggio necessario ineludibile
La condizione storica starei per dire
Sia per disegnare nel concreto quella Federazione della Sinistra democratica che abbiamo lanciato come Progetto
A tutte quelle forze laiche e cattoliche che ci sono riconosciute nella tradizione storica del movimento operaio italiano sì anche per costruire davvero sul serio per costruire non sulla sabbia
Delle alleanze elettorali ma sulla roccia della coesione ideale programmatica il centro sinistra
Cioè un progetto politico capace di candidarsi alla guida del Paese ma anche e soprattutto alla guida oggi una delle regioni più ricche Europa e soprattutto alla guida di Milano che è di questa Regione il centro promotore
L'essenza della grande trasformazione che abbiamo attraversato nell'orto in questo ultimo quindicennio mi pare stia in questo
Siamo passati da una società accentrata a una società diffusa e decentrata
Da una società rigida a una società flessibile
Da una società delle macchine a una società dell'intelligenza produttiva da una società delle classi a una società degli individui e dei soggetti da una società per la quantità a una società della qualità
Di fronte a questa mutazione genetica
Della società mutazione genetica che è stata prodotta tutte le volte che nella storia del capitalismo di questi ultimi due secoli si è prodotta effettivamente una rivoluzione
La frontiera per l'uguaglianza e dell'un plus rione sociale violetta dallo Stato interventore
Su cui vittoriosamente si sono attestati
Tutti i partiti della sinistra europea e anche la sinistra italiana ci sono attestati vittoriosamente e sottolineo questo avverbio almeno fino alla fine degli anni settanta questa frontiera dicevo si è rotta in molti punti
Costringendoci ad arretrare e mettendoci in grave difficoltà
Quando si perde
O meglio quando diciamo la bara
Culturale e programmatico
Di forze politiche così complesse come quelle della sinistra italiana ed europea e messo in discussione
Bisogna avere la capacità di rimettersi in cammino
Sapendo che rimettersi in cammino dopo una sconfitta
è non solo difficile
Perché bisogna rimodellare le nostre identità
Ma perché ovviamente si fa fatica a prendere atto che il bagaglio
Dei nostri valori e dei nostri programmi delle nostre culture è inadeguato
Mettersi in cammino significa due cose in sostanza camminare dalla classe alla cittadinanza
E camminare dalla difetta l'uguaglianza alla differenza
Qui sta il passaggio in sostanza cioè nella sostanza delle cose tra il partito di classe
Tra il partito comunista italiano che è stata la più alta esperienza socialdemocratica italiana al Partito democratico della sinistra cioè come recita il nostro nome
Passaggio
Che qui a Milano proprio perché è più difficile perché siamo nell'epicentro
Nel marasma
E ancora in embrione
Ed è in buona sostanza da avviare
Ma passaggio io di questo ne sono particolari personalmente convinto che se non si realizza qui se lo si mette in moto qui nell'epicentro renderà il percorso generale del nostro partito a livello nazionale precario reversibile sostanzialmente inconcludente
Ovviamente questo cammino per quel che riguarda il primo punto dalla classe alla cittadinanza
Non è un cammino che li facciamo nell'oscurità
Abbiamo dei punti di riferimento
Vale a dire già stato ho ed è in corso di sperimentazione informi in modi originali e diversi tra di loro in tutti i principali partiti della sinistra europea
E già
Di fatto la parte programmatica e tematica su cui si sta tre ridisegnando il laburismo inglese
è l'elemento centrale attorno cui verte la riflessione nel socialismo francese che ha subito una sconfitta ancor più drammatica della nostra è sostanzialmente il tema su cui riflettere la socialdemocrazia tedesca
In queste esperienze si è cercato di rispondere alle trasformazioni
E ai mutamenti di classe di cultura di valori di identità
Piano scomposto le vecchie aggregazioni operaio e che hanno creato un oceano di classi medie attraversate da linee di frattura
Che sono in parte economico sociali ma in parte e che sostanzialmente culturale
Secondo una successiva una suggestiva interpretazione questo uccello di classi medie e percorso da due correnti lungo la scala sociale
Una corrente ascensionale Bichi ha migliorato il proprio status e lo difende accanitamente anche a costo di spingere in basso i settori più deboli
Questo è il liberismo privatistico di Berlusconi e della lega che qui fra parentesi lo dico ha determinato due false partenze
Nel processo di ricostruzione della situazione italiana una a livello nazionale col governo Berlusconi e uno a livello locale con il Governo diciamo con l'amministrazione Formentini
L'altra
Quella che chiamerei discendente
E quella di chi afferra che ci sia attacca si afferra
Alle provvidenze dello stato sociale e alle forze politiche con lo difendono per non farsi più spingere in basso
Voi capite perché questo è evidente
Che se il Paese attraversato senza governo da queste linee noi non solo non solo non riusciremmo di fatto a rimettere in moto il meccanismo
Di sviluppo e di governo politico del Paese ma lo spaccherebbe
Perché la distinzione che io qui ho delineato e quella che attraversa non soltanto le culture politiche ma i pezzi del paese il Nord che è la prima delle due correnti il sud che è prevalentemente la seconda
Ma non c'è dubbio che ci sia un tratto comune nell'esperienze delle della sinistra europea
Che noi dobbiamo recuperare profondamente
Ed è questa
La fedeltà ai valori costitutivi dal movimento operaio socialista
Coniugata lo sforzo di incanalare in una nuova cultura politica che muova alla presa di coscienza dalla della centralità della cittadinanza
Cioè una sintesi uno sforzo di sintesi tra il vecchio lascito socialista e l'emergenza della soggettività dei nuovi settori sociali e dei singoli individui e oggi sono meglio interpretare arrivo la conclusione dal liberismo
Dal liberalismo dal cristianesimo sociale paletnologici e qui in questo difficile sforzo sintetico che io credo trovi significato e senso la parola democratico che noi abbiamo inserito nel nome del nostro partito
Ovviamente e qui andrò rapidamente alla conclusione vi è l'altro cammino quello dalle quali danza la differenza
Si potrebbe dire meglio per non creare incomprensioni
Un cammino verso una nuova eguaglianza nella differenza
Che vuol dire fare accedere all'eguaglianza
Alle pari opportunità una cospicua massa di cittadini che sono di fatto esclusi
Costruire un sistema di garanzie che parli non solo per esempio i lavoratori dell'impresa
Grande e media ma quell'altro cinquanta per cento del mondo del lavoro impiegato delle microaziende
E l'impresa diffusa
Che passa frequentemente dal lavoro all'o lavoro
Da lavoro autonomo al lavoro dipendente e questo non soltanto perché via cacciato dal mercato ma per cento
Questo ovviamente pone allora una riflessione del sesso che noi non rappresentiamo oggi questa parte della società
Perché facciamo fatica andar con oltre una cultura del conflitto
Per la rivendicazione
Con quell'uomo dove si producono le tutele del lavoro
E dobbiamo anche tener conto che questa cultura così come tale muta nei confronti di questo universo sociale che rischia di essere il nuovo dove si raccolgono corporativismi strutturati di tutti i generi
Cittadinanza differenza nuova inclusione sociale
Sono dunque le coordinate di quel nuovo patto che con molta direi forza e con grande dal mio punto di vista con grande interesse
Ha proposto Marco Fumagalli nella sua relazione un patto tra lavoro impresa
Tra lavoro impresa intelligenza produttiva
Tra ricevo dica e lavoro
Mi sembra un ottimo punto di partenza
Che delinea un cammino che faticosamente è stato
Se non percorso almeno delineato
Da quando ci proponevamo di essere il partito del lavoro dipendente alla ricerca di fantomatici complotti sociale
E Besta mi sembra il patto l'unica condizione per garantire un governo consapevole e democratico del mutamento sociale
Rimane un buco nero
In tutta questa riflessione
Una domanda con cui concludo questo mio intervento è adeguata la cultura politica
Del nostro partito
Dei suoi gruppi dirigenti
A questo salto di qualità perché di questo si tratta un salto di qualità una discontinuità profonda rispetto al passato
E adeguata a questa cultura politica guidare questo cammino
E in subordine è inadeguata la nostra forma partito
Per esprimere organizzativamente qua
Il processo
Francamente io credo di no
E questo mi sembra il tema implicito decisivo
Di questo congresso lo scenario è posta a tal senso alla nostra discussione e l'interrogativo di fondo a cui dobbiamo rispondere
Dobbiamo cioè andare a un profondo rinnovamento
Che apra il partito a quello strato nuovo di quadri i militanti di attivisti di persone non comuniste cioè e provengono da un'altra tradizione politica
Che opera nel nostro partito e che ha un pregiudizio favorevole nei confronti del PDS
E che in mille modi ci manda messaggi per voler essere incluso dentro una nuova forma partito diverso da quella con cui si trovò organizzato oggi il PDS
Chiunque operi i durare alta locale
Qui detto faccio
Le sfide che vi è uno iato tra questa tavola di valori informazione
E la nostra organizzazione
Se non facciamo
Questo se non arriviamo non rapidamente ma subito a un mutamento della nostra organizzazione questo congresso tematico rischia di diventare un congresso virtuale chi non è in grado divisi segnare una nostra credibile identità
Grazie Bernardini Cerami segue Pizzinato
Mi ricordo
La bella relazione di Massimo D'Alema al Consiglio nazionale elimina a mio avviso due equivoci diffusi di recente l'uno è quello di una sorta di processo di indistinguibili ITA tra i concetti di destra e di sinistra
E l'altra che detti concetti
Conservano oggi medesimi caratteri distintivi di una fase politica che ha definitivamente alle nostre spalle
C'è nella relazione di D'Alema il coraggio dell'innovazione e si ritrova una svolta culturale di grande portata a mio parere non sufficientemente apprezzata
Che produce Effetti molto al di là di quello che noi oggi ascoltiamo e vediamo anche dei nostri congressi quei valori di fondo che lì si ritrovano sui concetti di uguaglianza di opportunità di mercato
E le scelte politiche ad essi conseguenti consentono di occupare uno spazio che poi è quello di una visione moderna liberale solidale insieme che priva da tempo se si escludono esperimenti abortiti di organizzazione spontanea della società civile di una rappresentanza politica significativa
Chi mi conosce sa che in questi anni ho agito prevalentemente a contatto con quel mondo democratico in buona parte
Composto di persone provenienti da quei ceti di cui ieri ha parlato il filosofo Salvatore Natoli perché sono un po'il frutto del moltiplicarsi delle forme dei lavori e della mediazione sociale di cui si parla nel documento congressuale
Ebbene io sono testimone di un'attenzione di una simpatia crescenti nei confronti del partito un desiderio di vedere di conoscere e anche di partecipare che non ricordavo dei tempi della svolta che ha portato alla nascita del Partito
Io apro a questo riguardo una parentesi sul partito milanese
è necessario un grande sforzo di ordire e organizzazione di apertura
Insomma serve lo stesso coraggio dell'innovazione che abbiamo dimostrato sul versante delle idee e delle proposte
Va sciolto un nodo
Il dirigente politico non può essere adatto a tutte le fasi del processo e del percorso di un partito grava sui dirigenti
Una responsabilità in più saper far crescere consentire la formazione di nuovi gruppi dirigenti la mobilità che caratterizza il lavoro moderno non può non coinvolgere anche il lavoro politico che appunto un lavoro e non è un hobby come certi volevano far credere
Io vorrei che Fumagalli e tutto il gruppo dirigente milanese avviassero da domani incontri per dar vita ad una nuova direzione politica del partito a Milano scommettendo sull'innovazione
E ma anzi pagando il partito definitivamente dalle vecchie componenti e premiando meriti disponibilità capacità di lavoro che esistono finalmente anche al di fuori del ristretta cerchia di coloro che fanno politica da tempo
Nel nostro partito sono convinto che un passaggio di questa forza restituirebbe al gruppo dirigente la piena fiducia della base del partito ma anche dell'opinione pubblica che ha ragione diffida
Dei conservatorismi e dei cuori di pietra io dicevo che la svolta culturale il primato della politica lo straordinario valore delle autonomie l'individuazione delle esperienza amministrativa specie di quella locale qual è il luogo più importante sia per la determinazione delle politiche dei servizi e quindi della costruzione dello Stato sociale riformato che noi oggi vogliamo
Sia per la selezione del personale politico di governo diceva bene Burlando
Che gli uomini del Governo nazionale dovranno tutti essersi fatti le ossa nel privo dell'esperienza del governo locale e regionale in questo quadro consentitemi di svolgere alcune brevi considerazioni sul tema mi è più caro che il tema della giustizia
Avete tutti sentito le precisazioni e le proposte che il segretario nazionale responsabile della giustizia hanno svolto a riguardo precisazioni e proposte appunto
Io non condivido le ragioni dello sconcerto e alcuni hanno manifestato
La giustizia è da troppo tempo il luogo improprio dello scontro politico in atto in questo Paese
L'aver affidato ai palazzi di giustizia il testimone simbolico della battaglia politica non è stata una necessità è stato un errore
Perché ha consentito alla società civile con l'USA di eliminare il difficile ripensamento sulle cause di fondo della vicenda di Tangentopoli
E sul versante processuale
L'azione congiunta di un legislatore schizofrenico e di una prassi giudiziaria a mio parere non sempre condivisibile ha colpito la riforma del processo penale incentrata sulla parità tra accusa e difesa
Che è un principio di civiltà a meno che non si creda che esistano uomini migliori sul piano morale la vicenda di Antonio Di Pietro al di là dei veleni avrebbe dovuto avere insegnato qualcosa a tutti
Consentitemi di non dover premettere tutto riconoscimento che merita Mani pulite incombenza la quale ha già provveduto segretario nella relazione qui si tratta di stabilire se il nostro partito posta o non avere una proposta di politica della giustizia che non corrisponda a quella che Kitano le procure italiane
Se la politica debba o non visto che risponde al Paese nel momento della verifica elettorale proporre misure in riforme nell'amministrazione della giustizia volte certamente a migliorare l'efficienza e la dotazione tecnica degli uffici giudiziari
Ma anche ad eliminare quegli squilibri e quelle disparità che sono fonte di ingiustizia in sé
Ieri Carlo Smuraglia diceva che se è vero che occorre salvaguardare i diritti individuali di libertà
Che trovano in un giusto processo il loro luogo di concreta affermazione occorre anche difendere il diritto alla sicurezza dei cittadini
Questo è giusto ma i due temi non sono in contrasto il diritto alla sicurezza si afferma nella fase di indagine di promuovimento delle azioni delle delle delle ricerche delle prove l'uno sforzo di Intelligence di capacità investigativa
Su questo versante hanno ragioni procuratore vi è una grande debolezza ma nel momento processuale
E quello del confronto tra le prove raccolte le argomentazioni della difesa i diritti di libertà non possono essere mai conculcati
Ecco perché dobbiamo fare nostra e diffondere quella concezione garantista che D'Alema così ben delineato nei giorni scorsi
Ma vi è di più il mio punto di osservazione quello degli anni degli amministratori locali
Nei confronti dei quali svolgono attività
Professionale io vorrei raccogliere il grido di allarme
E gli amministratori del nostro partito hanno lanciato per denunciare il clima che si è venuto a creare per effetto di un'espansione eccessiva della sanzione penale nell'ambito amministrativo
Che diffonde Paure ingiustificate il timore di commettere errori che paralizza l'azione amministrativa
E paralizza soprattutto quella luogo sacro del dell'esercizio della del mandato politico che l'attività discrezionale
Io credo che noi dobbiamo mantenere fermo questo obiettivo perché la discrezionalità amministrativa il luogo dove si esercita la distinzione però mandato amministrativo in del quale è stato investito un sindaco una giunta una maggioranza da quello che avrebbe fatto l'avversario nel caso in cui avesse vinto questi sono momenti decisivi di funzionamento che la democrazia e non possono essere paralizzati da un eccessivo timore di commettere errori che potrebbero dar luogo ad azioni penali per un'eccessiva estensione del reato di abuso d'ufficio io credo che su questo bisogna intervenire con coraggio restituire tranquillità e serenità all'azione amministrativa e segnare una distinzione netta tra illecito penale ed illegittimità amministrativa
Vedete mi estranea una cultura de la contrapposizione ideologica io non provo particolare gioia di fronte alle manette
O alle feste popolari per gli arresti queste sono cose estranee alla cultura della sinistra io lascerei volentieri a Dalla Chiesa
Il cui unico messaggio che ha inviato dalla tribuna del congresso di nascita dell'ennesimo partitino dalla sinistra è stato quello di criticare queste libere riflessioni del nostro partito in materia di giustizia
Noi rappresentiamo una forza che vuole governare il Paese e non solo presiedere commissioni d'inchiesta
E allora vediamo anche che oggettivamente la principale forza moltiplica trincee degli squilibri di cui parlavo poco fa non risiede come Forza Italia vuole far credere nell'animo persecutorio dei magistrati noi contestiamo questa posizione
Sta invece nel rapporto perverso che si è creato tra gli uffici giudiziari e gli organi di informazione
Su questo vi sono pochi dubbi ma rimedio non è e non vuole essere quello di un ritorno al passato cioè di procure chiuse e politicamente addomesticato
Il punto di equilibrio
Guardando in avanti può e deve essere trovato sono d'accordo su questo con Pietro Folena in una più netta distinzione delle funzioni dell'accusa da quelle del giudice
Distinzione che non vuole affatto intaccare né il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale nell'autonomia del Pubblico ministero
Rispetto all'esecutivo si tratta semplicemente di adeguare all'attuale momento storico e l'attuale grandi mezzi di cui dispone
L'informazione l'ordinamento alle esigenze abbiamo dinnanzi io invoco su questo tema una grande laicità l'emergenza che ha giustificato la nascita e l'azione di Mani pulite non sussiste più l'ottanta per cento dei comuni sono governati dai nostri amministratori o comunque da maggioranze di centrosinistra e non hanno nulla da rimproverarsi sul piano morale
Il sistema delle tangenti è stato disvelato
Voi a questo punto pretendiamo che si facciano i processi e si restituisca normalità all'amministrazione della giustizia e il primato alla politica come previsto nell'ordinamento costituzionale
La relazione di D'Alema offre la cornice ideale e i punti qualificanti per un grande progetto di governo delle società complesse
Dove la mediazione tra innumerevoli diversità rappresenta un'esigenza vitale si colpiscano dunque le illegalità ad essere conseguenti ma si lasci alla politica il governo della modernità
Pizzinato
Segue Donato Paoletti per il penultimo intervento
Compagnie compagni
Come il nostro congresso tematico
Vogliamo riflettere su due obiettivi
Compiere le scelte che ci consentono di costruire il patto federativo della sinistra
Per poi in progress realizzare in Italia
Una formazione rinnovata della sinistra parte della sinistra europea
Definire il nostro apporto alla realizzazione del centro sente l'alleanza di centro sinistra
Con l'obiettivo di conquistare la maggioranza
Governare il Paese
E per quanto concerne la nostra città
Amministrare la città farlo uscire definitivamente dalla bufera di Tangentopoli
Riprendo nello sviluppo
Come una delle fondamentali metropoli europeo
Sono due obiettivi questi
Che si possono realizzare ma non è affatto scontato
Come lo dimostrano i risultati delle ultime amministrative
Non meno scontato in particolare a Milano
In Lombardia
Dove il centro sinistra non ha la maggioranza
E qui a Milano e in Lombardia si gioca segue conquisteremo e governeremo il Paese
Condizione per realizzare
Questo obiettivo
Ritengo che sia necessario dare risposta ai problemi che costituiscono la questione settentrionale
E fra essi io considero fondamentale
La questione sociale e del lavoro
Cerco con questo intervento
Di dare un contributo alla comprensione
Di uno dei tre soggetti
Il lavoro
L'imprenditoria l'intelligenza diffusa apposto da D'Alema nella sua relazione
Un contributo alla comprensione del soggetto lavoro
Che certo non è più
La tradizionale classe operaia
Ma che non può essere considerato semplicemente alla stregua di un cittadino qualsiasi come sottolineava e impegnava il suo intervento De Bernardi
Dicevo la comprensione di questo processo e formulare proposte
Ritengo
Che per vincere il centrosinistra in Italia e a Milano
Decisivo sia il ruolo delle forze sociali
La relazione di Fumagalli vari interventi ricordo fra i tanti quello di Lunghini
Hanno indicato i mutamenti strutturali intervenuti
Gli effetti sul piano sociale
Si tratta di cambiamenti epocali
Ai quali non si torna indietro
è un po'come il passaggio dall'industria al terziario
Milioni e milioni di lavoratori di lavoratrici
Hanno mutato le loro condizioni non solo economiche non solo sociali ma allora il rapporto soggettivo con lavoro
La scomparsa delle grandi concentrazioni industriali
Dieci e decine di migliaia di lavoratori da Sesto halal fallo venne Autobianchi
Non c'è solo il problema di un scomparsa dal punto di vista dei posti di lavoro di un certo tipo
Ma delle sue ricadute sulla società le sue ricadute nella partecipazione tira delegati di fabbrica allora poi nel quartiere
Le ricadute sul piano della democrazia le ricadute sul piano della cultura della società nel suo complesso
E contemporaneamente di ieri
Il peggioramento delle condizioni di lavoro
Contemporaneamente
La maggioranza degli occupati della popolazione attiva sta in aziende con meno di dieci dipendenti
Siamo attorno al novanta per cento dei lavoratori della Lombardia sotto i cento dipendenti
Sono aziende che producono la quota fondamentale della ricchezza della nostra regione
Che esportano i sessanta l'ottanta per cento del suo prodotto
Significa questo dato
Che vi è stato un mutamento
Non solo dal punto di vista strutturale
Ma nella vita sociale la maggioranza dei lavoratori non partecipa per nulla la vita del sindacato il sindacato lo fa per conto di quelli
Non mi hanno tutele
Ha detto che passare dall'eguaglianza disparità di ambiguità da conquistare per la maggioranza la parità
Vuol dire essere imprenditori e lavoratori di serie B imprenditori che non hanno l'accesso al credito con gli interessi della grande impresa lavoratori che non hanno i diritti sociali degli altri a partire dagli ammortizzatori sociali
Significa questo dato e mi sembra che su questo è necessario scaricare
Che sia determinata in conseguenza di questo dato
Una simbiosi
Uno stesso modo di vedere
Sul piano politico sul piano culturale sia fra l'imprenditore che può Erich che lavora e il lavoratore dipendente che contro questo Stato contro questa struttura sociale perché li rende di Salieri mentre loro sono quelli che hanno trainato malgrado tutto a uscire fuori da questa realtà
Questa è la cultura il però dove la cultura della lega prima in parte esiste e per tanta parte la sta accumulando Forza Italia
Lo si è visto nel voto politico lo si è colto ancora maggiormente nel voto sui referendum sociali nei quartieri popolari
Altro che bandi e bisogna studiarle queste cose
Questo non riguarda
Una piccola parte non era cosa dell'Emilia e della Toscana del Governo questa situazione ma riguarda la maggioranza della popolazione attiva
Contemporaneamente sia
Che il lavoro industriale quello ma manuale e meno valorizzato non mi ha riconosciuto benché produca tanta parte del reddito vede regredire le proprie condizioni di lavoro il lavoro industriale siamo a sei dieci secondi per ogni operazione
Proviamo a fare i conti quante bisogna farlo in una giornata
Questo porta al logoramento fisico e mentale e quindi a una volontà
Di fuggire perché reso insopportabile questo spiega il voto dei lavoratori dell'industria in particolare sulle questioni delle pensioni perché non li consente di fuggire da una realtà che è divenuta insopportabile
Contemporaneamente i lavoratori
Delle piccole imprese ma anche quelli delle grandi industrie son diventati foni
Sono privi di voce il ruolo emarginati nella vita economica politica e sociale del Paese
Anche sulle cose i problemi che li riguardano
Si tratta di tre aspetti
I lavoratori delle piccole imprese e dei lavoratori dei lavori individuali
I lavoratori dell'industria del lavoro manuale
Il ruolo e il peso dei lavoratori
Dal tipo di risposta
Questi problemi
A queste grandi aggregazioni dipende a mio parere
Il successo o l'insuccesso la vittoria o la sconfitta del centrosinistra in Italia e a Milano
Non dimentichiamo
Quanto è successo in Francia non dimentichiamo come si è colti collocato con
E Sira rispetto ai problemi del lavoro
Il centro sinistra non può avere meno attenzione di quel dedicata da Sheva o da con ai problemi del lavoro
Da questo dipende il successo del centrosinistra e la costruzione e la federazione di sinistra
Questo richiede a mio parere uno sforzo straordinario
Dell'alleanza e della Federazione di sinistra
Nel definire gli obiettivi programmatici i contenuti
Che consentano di ridefinire valori e di identità i contenuti di solidarietà di cui siamo portatori e che consentano di aggregare un mondo del lavoro profondamente diversificato e che non è possibile e sarebbe sbagliato riportare ad eguaglianza ma che a conflitti anche al proprio interno stanno fuori dare questo
Per farlo
Vado rapidamente per titoli vado
Fare l'ultima considerazione che il programma del centrosinistra abbia perlomeno i problemi dell'occupazione e della creazione di nuova occupazione
Anche con attività di impatto ambientale lavori sociali che vi sia una ripresa
Abbandonata in parte anche in conseguenza delle sconfitte sulla qualità e sulla condizione del lavoro la valorizzazione e la professionalità la difesa dei redditi reali sul fronte dell'inflazione sul fronte del fisco sul fronte del salario
Io orari di lavoro la loro inclusione governo e flessibilità e tempi di vita e tempi di lavoro
La mobilità impone un grado elevato di istruzione quindi la formazione e la formazione professionale permanente la riforma dello sport dello stato sociale
Su questo vorrei spendere due parole
Leggendo i giornali di oggi
Ho la sensazione
Sarebbe amare ha mai tragica
Per il nostro impegno che abbiamo che stia succedendo
Auspico mi auguro dobbiamo parte sì perché non avvenga quanto richiamava Smuraglia relativamente alla giustizia
E cioè non vorrei che quattordici emendamenti da noi presentati di cui due fondamentali per rispondere a questi problemi
Quello relativo ai lavori usuranti quello relativo alle anzianità oltre i trentacinque anni comparissero
Con decisione che non si sapesse poi non si saprà dove due volte sarebbe un fatto tragico esce qua dobbiamo batterci
Perché la riforma delle pensioni sia approvata in via definitivo prima delle le interruzioni feriale ma si devono contenere
Gli emendamenti per rispondere a questo mondo il secondo aspetto e quello posto con forza da Smuraglia
I risultati del referendum
Col più esigenza
Pongono di concludere in modo vittoriosa una battaglia quindicinale sulla democrazia nei luoghi di lavoro e quindi l'approvazione delle leggi che riguardano la democrazia economica la democrazia sui luoghi di lavoro quella sindacale
Nei paesi in cui viene il sistema delle alternanze un sistema elettorale maggioritario condizione nel sociale è l'esistenza di un sindacato unitario confederale
La legge sulle regole della democrazia sindacale
è la condizione per realizzare rapidamente e i lavoratori hanno bisogno di questo perché è la condizione affinché la maggioranza dei lavoratori Testanera e piccole piccole imprese che oggi non è né il sindacato diventi partecipe
E contemporaneamente il sindacato unitario pluralista democratico e autonomo a regole tali che consente di essere regole democratiche tagli ed esigibili che consente di essere
Uno dei soggetti fondamentali della democrazia del Paese
Fare questo vuol dire anche un salto di qualità ripensando il nostro modo d'essere del partito
E necessario fare questo salto dagli UVA altre parti ho sbagliato a scrivere miglia puntino ma io guardo l'orologio ho imparato negli anni a farlo
Contemporaneamente dicevo e concludo
E necessario
Un forte ed esteso radicamento sociale del PDS
Nel mondo del lavoro dei lavori
Ma questo richiede un ripensamento delle forme organizzative e del modo d'essere del partito sul luoghi del lavoro e nel territorio
Se faremo
Noi PDS la Federazione della Sinistra
L'alleanza di centro sinistra queste scelte programmatiche ed organizzative
Allora come si richiedeva nel suo intervento anche don Gino Riboldi la costruzione delle condizioni per la vittoria del centrosinistra
Convinti decisivo apporto decisivo e fondamentale apporto del mondo del lavoro avrà compiuto dei seri passi in avanti che riusciremo a realizzarli
Aver fatto scelte
Non sempre apprezzati negli interventi
Quando farle significava come si dice far tremare di policy e le vene a partire dall'uscita
Della giunta Pillitteri nel congresso straordinario e via via ha creato le condizioni in questa nostra città per ricostruire una forza di sinistra e tante ne abbiamo fatte che sia adeguata all'altezza
Non riconoscerlo come in qualche intervento mi pare di aver colto significa quanto meno essere ingenerosi della nostra faticosa esperienza che mi ha fatto in questi anni
Grazie fissità folletti
Segue per l'ultimo intervento mirati
Ma io vorrei riprendere un tema che è stato già richiamati in alcuni degli interventi che mi hanno preceduto
Cioè il governo dell'area metropolitana
E le sue connessioni con il processo di riforma delle istituzioni locali
Con accostamenti qua e là anche alla prospettiva di riforma federalista dello Stato
Credo che l'argomento abbia una valenza ad una complessità tale da meritare maggiori analisi ed approfondimenti che non le brevi considerazioni che mi accingo a svolgere oggi
Ritengo tuttavia utile richiamare l'attenzione dei compagni su alcuni aspetti specifici della questione con lo scopo di offrire elementi per il prosieguo del dibattito in altre sedi successivamente al congresso
E per venire anche però da una messa a punto della nostra presa di posizione già in questa sede congressuale
Mi riferisco in particolare alla costituzione dell'area metropolitana milanese e alla riforma del decentramento amministrativo della città
Credo che siano entrambi argomenti maturi oggetto di pluriennali meditazioni e anche di nostre documentati elaborazioni ma che stentano a tradursi in atti conseguenti
Nel caso della città metropolitana
Le nostre iniziative si sono arenate paradossalmente all'indomani dell'entrata in vigore della legge centoquarantadue che qui qualche compagna più volte richiamato
Una legge che vorrei ricordare i compagni e legge dello Stato da ben cinque anni
Una legge che aveva sancito in maniera precisa le finalità le aree geografiche di tempi e i modi per la istituzione delle dodici città metropolitane
In questo siamo stati credo
Negativamente condizionati dalle preoccupazioni di alcuni amministratori nostri compagni anche i dei comuni della provincia timorosi della prospettiva forse in parte fondata di un predominio della Città di Milano sul resto del territorio dell'area metropolitana così come veniva prefigurando sì
Ma credo che ancora più aggravato nel nostra attività atteggiamento una insufficiente analisi sul carattere riformatore riformatore di questo nuovo assetto istituzionale
Credo quindi che vada recuperato innanzitutto un grado di convinzione necessario per portare avanti un progetto
Che comporterà compagni anche battaglie politiche essendo prevedibili ostacoli resistenze da parte di forze che non fanno mistero di aver sale tale riforma
Forze che non sono soltanto forze politiche ma anche forze riconducibile all'apparato burocratico
Faremo bene in questo in questo senso a guardare con attenzione anche agli esempi che ci vengono da altre città europee come Parigi come Londra ma anche città di dimensioni analoghe a Milano come Marsiglia Lione o Birmingham dove sono state realizzate positivamente forme di governo metropolitano
In tutti i processi di riforma
Tanto più quanto
Ed abbiamo avuto responsabilità dirette di governo nella città
E se oggi decentramento a Milano versa nelle condizioni precarie che sappiamo non possiamo onestamente attribuire tutte le responsabilità soltanto all'attuale Giunta leghista
Che comunque porta le sue responsabilità per quanto non ha fatto o ha fatto male in questi due anni
Ho motivo infatti di ritenere che sul decentramento amministrativo sous siamo nelle condizioni oggi
Per il patrimonio di esperienza e la ricchezza di lavorazione di assumere una posizione trainante nel rilancio della riforma dell'assetto politico amministrativo di Milano
E da parte nostra che anche recentemente sono venute le proposte più puntuali delle sollecitazioni sia alla Giunta sia le altre forze politiche nei consigli di circoscrizione
Il merito principale della nostra proposta della nostra iniziativa
Sta nell'aver formulato un insieme di proposte tendenti attraverso la revisione dello Statuto e del nuovo e della redazione del nuovo Regolamento
Al superamento delle circoscrizioni come organismi meramente consultivi di partecipazione democratica e alla loro trasformazione in vere e proprie municipalità va detto che in questo processo già maturo da un decennio
Il reso oggi improcrastinabile dalla vigenza della legge centoquarantadue nella prospettiva della realizzazione della città metropolitana
Ma è resa ancor più urgente dall'esigenza di dare a Milano una forma di organizzazione politica e amministrativa che risponda tre requisiti essenziali democrazia trasparenza ed efficienza
Milano è in ritardo anche rispetto ad altre città italiano duole dirlo
Come Roma Torino e Bologna e ciò a dispetto anche di una tradizione favorevole che ha visto la nostra città in passato mi riferisco soprattutto agli anni Settanta all'avanguardia
E nella elaborazione teorica vorrei ricordare che la legge due sette otto quella nazionale che istituiva decentramento era stata largamente ispirata dal Regolamento milanese
E sia sul piano attuativo la trasformazione dei comitati di quartiere in organismi amministrativi
Mutuando
Anche ma quanto è stato fatto da altre città quindi come Roma oggi noi siamo in grado comunque di mettere in campo un progetto che restituisca vitalità e significato all'esperienza del decentramento nostrano
Con le peculiarità e le originalità propri dell'esperienza ambrosiana
Io credo che gli aspetti più significativi di tale progetto sono il superamento della nozione di delega dall'amministrazione comunale alle zone e la sostituzione con potere riconosciuti solo per effetti statutari o per l'adozione di un testo unico regolamentare
Tanto per intenderci compagni i poteri dei consigli di zona non devono più dipendere dalla discrezionalità di questo o di quell'altra Sasso assessore attraverso lo strumento della delibera quadro
Questo il primo principio l'altro e l'affermazione del principio di sussidiarietà e cioè invertire la rotta che noi finora abbiamo seguito cioè trasferire al centro quanto non può essere gestito dalla periferia se noi riusciamo ad affermare questo principio è chiaro che le istituzioni di base dalla nostra democrazia ne trarranno vantaggio a partire dai consigli circoscrizionali Milano
Da questi due assunti derivano due conseguenze sul piano sul piano politico amministrativo un nuovo assetto geografico della città con conseguente razionalizzazione del numero delle zone che inevitabilmente dovrà essere ridotto per rispondere a questo obiettivo di maggiore efficienza dalle venti attuali a un numero che potrebbe essere non superiore alle dieci
Ristrutturazione della macchina comunale con distribuzione delle risorse e del personale in funzione degli organismi elettivi io vorrei ricordare ai compagni che a Roma su trentatré mila dipendenti del Comune i due terzi lavorano nelle circoscrizioni
Non vi dico il dato di Milano perché susciterebbe gli arrivi la Rita
E quindi io credo che questo ma mentre noi e questo lo voglio dire nelle nostre elaborazioni voliamo in alto
La giunta leghista e qui vorrei andare all'attualità anche della rapporto con Formentini procede nella sua strada rivolta ad aggiustare semplicemente l'esistenza
Infatti in due anni di esperienza amministrativa
L'assessore alla decentramento ha prodotto finora due bozze o meglio ha fatto produrre perché vige oggi nel comportamento della lega la terra a consulenti esterni
Due regolamenti che affrontano solo gli aspetti amministrative procedurali senza sciogliere il nodo tutto politico certamente dell'attribuzione dei poteri e delle competenze
E credo che la seconda volta in discussione in esame in questi giorni farà esattamente la fine del la fine della prima e stata sonoramente bocciata dalla maggioranza dei consiglieri di zona compresi gli stessi consiglieri leghisti tanto per intenderci
Quindi io credo che a conclusione di questo mio intervento vorrei rimarcare due considerazioni
La riforma del decentramento amministrativo
Può e deve precedere l'istituzione dell'area metropolitana alla quale comunque si ricongiunge era nella fase successiva di compimento
L'eventuale inversione dell'ordine di realizzazione che ho sentito balenare qui a destra e a sinistra anche in qualche intervento
Qui in questo congresso suonerebbe come un tentativo secondo malamente simulato di ulteriore rinvio di scelte che oggi sono rese obbligato
L'altra considerazione è questa
Che a prescindere dall'atteggiamento che assumeremo nei confronti della giunta Formentini il decentramento io uno dei tema dei temi sui quali dobbiamo sfidare la maggioranza di Palazzo Marino
E nel senso che abbiamo che abbiamo detto ribadito anche nella recente presentazione della conferenza cittadina
Era un terreno compagni sul quale noi non dobbiamo aprire alcun timore di implicazioni possibili nel rapporto fra maggioranza e opposizioni perché quello della riforma del decentramento attiene alle regole e qui si tratta di darsi delle regole
Che sono interessa di tutte le forze politiche della nostra città quindi maggioranza e opposizione
Ultimo aspetto sono i tempi dobbiamo portare a casa compagni dei risultati in fretta
Perché ammesso che l'attuale fase amministrativa
Si concluda la scadenza naturale della primavera novantasette ma non mi pare che il il clima sia in questo senso abbiamo poco più di venti misi a disposizione per la cosiddetta fase transitoria che dovrebbe precederà il rinnovo dei prossimi Consigli di zona
Quindi tra gli obiettivi da raggiungere a breve io pongo la revisione dello Statuto in attuazione della legge ottantuno novantatré per intenderci la legge sull'elezione
Nei comuni con popolazione superiore a quindici mila abitanti e quindi l'adozione anche per i consigli di zona di un sistema maggioritario a doppio turno con eventuale indicazione del candidato Presidente analogamente a quanto avviene in Regione
Faremo nei prossimi giorni una proposta in consiglio comunale che affideremo ai compagni del nostro Gruppo Consiliare
Mi permetto alla fine
E chiedo scusa se sono andato oltre i tempi di consegnare queste considerazioni agli atti del congresso ma soprattutto ai compagni che hanno responsabilità amministrativi amministrative nei diversi livelli istituzionali
In interessati alla partita mi riferisco ai compagni della regione ai compagni della Provincia e naturalmente i compagni di Palazzo Marino
Con la speranza che questi argomenti comunque non siano solo un patrimonio degli addetti ai lavori ma nell'insieme del nostro partito e delle forze che si richiamano allo schieramento del centrosinistra a Milano e in Lombardia grazie
Grazie Paoletti mirare a chi per l'ultimo intervento
Dopo l'ultimo intervento ovviamente chiudiamo i lavori che ricominceranno puntuali alle tre meno un quarto con l'intervento di Gregori
Dunque io sono a mirare che praticamente nessuno
Cioè questo intervento premetto che io me lo sono conquistato dopo una serrata trattativa con la segreteria e dopo aver minacciato perfino di prendere me il microfono
Questo a me non sembra uno un congresso l'aria che si respira sinceramente desolante
Mi hanno dato poi la possibilità di parlare per ultimo alle poltrone vuote quindi care poltrone
Vi dico che gli interventi non sono interno sono state secondo me interventi da congresso c'è a cui dovevano partecipare agli iscritti ma interventi decisi a Priore a priori in maniera discrezionale e interventi quasi esclusivamente di Prophet dei professionisti della politica
Io pongo uno un problema di democrazia qui è stato richiamato qualche volta qua io lo pongo come bile tanta di base non come uno professionista
Un problema di democrazia nel partito ma della federazione milanese in particolare e desolante ripeto parlare alle poltrone vuote gare poltrone sequestri logoramento abbiamo bene ci sarà il rinnovamento ma sarà un rinnovamento nel deserto perché anche il vuoto e rinnovamento
Dipende come la intendiamo va anche il voto può essere nuovamente l'aria che si respira in questa sala l'attenzione le presenze massicce dei dirigenti e degli amministratori
Lo dimostra
I doverosi interventi dei compagni di base cioè praticamente zero anche qui siamo arrivati alla burocrazia indifferenza parole Rismondo secondo me premetto che gli erano ha parlato solo professore oggi solo burocrati
Mi sembra di essere non a un congresso ma a un simposio un simposio
Di studiosi di burocrate
Seppur tematico comunque uno simposi e non un congresso forse avremmo fatto bene ha chiamato nono congresso perché prenderci in giro scusate
Ci dava chiamarlo simposio tematico del PDS io mi rendo conto che a qualcuno dispiace quello che dico però mi sono detto se ogni sezione ha nominato uno o due delegati e quindi dovevano intervenire qui a questo congresso fra virgolette
Dovevano esserci numerosi interventi di compagni di base alloro scoperto che evidentemente le nostre sezione pullulano straripa no di studiosi di burocrati impiegate della politica a meno che i nostri compagni di base quelle semplici non siano andate tutti al mare sono già in ferie evidentemente
Oppure e questa è un'altra ipotesi evidentemente i burocrati e gli scienziati della politica su una classe una casta e quindi hanno il diritto di precedenza sugli altri
A me videro che fa piacere sentire tanta gente brava tanta gente preparata ho imparato tantissimo sono stato sempre presente tranne qualche volta che sono andato in bagno
E quindi ho imparato non ho fatto come quei furbi che ieri subito dopo la relazione di Fumagalli se la sono squagliata io a vuoto li ha la netta sensazione subito dopo
Che avevo sbagliato congresso avevo sbagliato posto perché non c'era più nessuno
Ho paura comunque che le analisi dei profughi e dei burocrati resteranno imbottigliate in questa sala cioè resteranno insalate
E in tutti i sensi io dico per due motivi
Perché non abbiamo i canali televisivi della destra e perché l'unico canale che abbiamo il canale urbano viene o razzisti che a mente trascurato oppure strumentalizzato da questa o quella setta dei partiti
C'è un solo modo per raggiungere la gente semplice che sarebbe quello di parlar chiaro bilanciare dei messaggi efficaci con degli obiettivi io dico orecchiabili che possono essere recepiti dalla gente
Noi infezione pensato poi c'è proposte problemi semplicissimi a un certo punto nella relazione di D'Alema si parla di grandi iniziative di grandi di grandi cose poi si parla di micro progetti
Noi ingenuamente ci siamo detti ma dopo le grandi iniziative ma dopo queste grandi cose è possibile che sì ci siano dei micro progetti che fa lo Stato dovrebbe far dei macro progetti anziché dei micro progetti e quindi ci è rimasto il dubbio se sono Beecroft Progetti o magro Progetti chiediamo noi ingenui delle delucidazioni in merito
Comunque io voglio dire questo che i discorsi generali celestiali vanno benissimo ma vanno a calate nella realtà
Bisogna collegare vertice base bisogna collegarla Nale sì con l'azione elaborazione con la realizzazione io parli votanti i Clinton antico appassionato la passione di cui parlava il compagno dei giovani comunisti prima ma a me sembra che la federazione e da troppi anni diretta da persone incapaci
Quando dico incapace non intendo deficienti ma intendo norma capaci di stabilire un legame dj spire il rapporto fra direzione e territorio
Io vengo da una sezione di più dalla sezione Di Vittorio di Paderno Dugnano e una delle sei sezioni di Paderno Dugnano
Ebbene il sette anni sette sette anni sette non siamo riusciti ad ottenere il congresso cittadino è stato chiesto in tutti i modi questo congresso scritto orale pratico ma questo congresso
Avrebbe potuto modificare chimico rapporti queste sì veramente micro rapporti fra i federate della Federazione dei Milano
Fumagalli dovrebbe saperlo se non lo sa si informi e comunque abbiamo scritto a tutti di reggente Fumagalli compreso chiedendogli di intervenire
Boy i risultati sono quelli che si vedono facce gli ultimi risultati alle politiche
O i referendum e i recenti risultati alle amministrative non devono ingannare scusate perché il PDS praticamente debole
è più opinione che azione e poi di nostri candidati autentici candidate del PDS sinceramente si potevano contare sulle dita di una mano tutto il resto era erano rospi ecco ospiti comunque cioè non espressione del nostro partito
Ma la cosa più grave e questa e che questo modo di operare a provocate sta provocando un grosso distacco dei compagni e dal partito
I compagni di base si stanno allontanato dal partito e sono demotivati demoralizzati disse cede disaffezione io mi sono allontanato da me in un certo senso sono belli discorso dei dirigenti dei professore profondi ampi ma sono vuoti vuoti perché non hanno alcun collegamento con le persone in carne e ossa
E lo diceva Pizzinato prima non hanno le gambe per camminare non hanno le nostre gambe hanno le lingue ma le lingue servono a poco
Perché si è perso un sacco di tempo non a progettare realizzare ma apparsi le meschine lotte interne meschine lotte interni il teatrino con le figurine
Ma questo non modifica assolutamente la realtà la base è stata abbandonata emarginata
Col patrimonio di base adesso Fumagalli non c'è perché lo ha tanto parlato del patrimonio di base ma io vorrei dire al pari a a Fumagalli e a chi c'è e alle poltrone vuote che per quanto riguarda il padre voglio di base siamo agli sgoccioli anzi siamo alla frutta secca
Anche a casa anzi soprattutto a causa di chi ci dirige
Ora i nostri militanti che parola vecchia ormai di base anche questa vecchia contano un cavolo
Lo diceva un altro compagno dei giovani comunisti ieri diceva e lo ribadisco che le decisioni vengono prese altrove e in modo io dico non democratico
Gli accordi politici non passano per le unità di base
Ecco il tema quindi che io propongo eccetera con la relazione secondo me
Ripristinare o instaurare la democrazia nel partito con un'organizzazione diversa
Con un'organizzazione ha fatta di persona che ci credano possibilmente nonna con i professionisti della politica la base deve contare deve sapere cosa deve dire alla gente la base perché la fase viveva fra la gente invece qui nella nostra sala possiamo raccontarci tutte le palle che vogliamo ma resteranno al chiuso perché non avranno gli strumenti per passare fra la gente
Ora io dico che questo patrimonio residuo che ancora c'è ha bisogno di una guida compatta di una guida seria ha bisogno di unità del partito altrimenti
Di sicuro ci sarà soltanto un futuro insicuro
Va bene chiudiamo qui ci vediamo tra un'ora primo intervento Gregorio
Compagni se prendiamo posto ricominciamo
I lavori del nostro congresso
Prima di dare la parola a Roberto Imberti
Volevo segnalare il fatto che l'onorevole Carla Stampa versato cento mila lire per la sottoscrizione per il mille Spesal congressuali lo stesso ha fatto l'onorevole Alvaro Superchi duecento mila lire ha versato la sezione Palmiro Togliatti
Le sezioni della zona dieci centocinquanta mila lire la sezione di Trebbiano duecento mila lire la sezione Mantica di Senago duecento mila lire la sezione Valagussa di Concorezzo duecento mila lire la sezione di sconti cento mila lire Giovanni Di Corato venticinque mila lire la sezione di Bernareggio cento mila lire ringraziamo ovviamente questi compagni questo organizzazioni per il contributo al congresso la parola a Roberto Imberti
A cui segue Roberto Gregori
Compagni la scelta che stiamo portando avanti in questi giorni di aver apertura congresso tematico svincolato
Dal rinnovo degli organismi dirigenti del nostro partito si è dimostrata in questi giorni di discussione all'interno delle sezioni e della Provincia davvero una scelta in grado di rilanciare stimolare una fase di discussione politica che da alcuni anni le nostre sezioni e tra i compagni era svanita
Questa è stata l'occasione che abbiamo avuto l'importante è non solo di un rilancio politico del nostro partito ma anche di un rilancio di quella fase di discussione proprio tra gli iscritti e simpatizzanti all'interno di tutta la sinistra che ci ha permesso di sganciarsi che in questi giorni da una fase a cui eravamo troppo tempo abituati
Che era quella di rischiare che vive di riflesso le fasi della politica nazionale italiana di assistere a convegni dibattiti televisivi debordano no fuori in modo sterile e inutile quasi all'interno delle nostre sezioni d'approfondimento sulle tematiche sul futuro del nostro Paese
Pochi di noi avrebbero immaginato che a un anno di distanza dalle zone del marzo novantaquattro ci sarebbe stata questa nuova grande occasione politica di dibattito e discussione
Oggi abbiamo nuovamente l'occasione e questa porta in modo molto più forte credibile di candidarci per il futuro alla guida di una trasformazione che nel nostro Paese in questi anni è stata un po'abbandonata a se stessa
Il patto che proponiamo all'interno del documento programmatico né segretario per lo sviluppo del Paese per il futuro dell'Italia
è un patto che si richiama alle forze principali del nostro Paese al mondo del lavoro alle forze intellettuali alla ricerca alla scuola e all'impresa ed è spirato
A un principio chiarezza e democrazia politica che punta a creare finalmente anche nel nostro Paese una democrazia forte e basata sulle ali fondamenti di civiltà
Guidare questa fase di rinnovamento che
Sta avanzando nel Paese
E pensare oltre la fase di risanamento già attuazione del governo Dini ha una grande rilancio della politica e del modello economico sociale del nostro Paese
Deve essere creata e legata a uno sviluppo armonico e complessivo dalla Società italiana dei convogli al mondo del lavoro l'economia e un nuovo modello di stato sociale e di pari opportunità tra i cittadini
Per fare ciò sarà importante però compagni cosa non facile ancora oggi essere chiari e riuscire a delineare una prospettiva molto più riconoscibile della sinistra del centrosinistra italiano
Oggi in questa situazione corriamo ancora il rischio compagni di un appiattimento sulla controversia sulla mera contrapposizione al programma politico della destra
Una maggiore riconoscibilità una maggiore chiarezza all'interno dell'isolato in coro verso Mestre USA io chiederei compagni di prendere posto di non fare i capannelli nei corridoi interni
E possibilmente anche limitare il chiacchiericcio grazie grazie
Stavo dicendo che l'importanza di una riconoscibilità autonoma della sinistra
E successivamente dell'alleanza di centrosinistra che andremo a formare per le prossime elezioni eh e deve essere un punto fondamentale di riconoscimento per noi tutti
Il rischio dell'appiattimento sulla mera contrapposizione con le programmazioni e le proposte avanzate dalla destra è un rischio di abbiamo già pagato caro
In grandissime realtà anche a livello regionale Lombardia e non solo alle elezioni del marzo ad elezioni politiche del marzo novantaquattro
Noi oggi siamo in grado di distinguerci io studio ciò assumendo ancora una volta innanzitutto una posizione di responsabilità politiche sociali e puntando a un obiettivo chiaro
Che è quello di creare una prospettiva politica che porti il nostro Paese in un futuro prossimo a una fase di bipolarismo politico decide in cui esce dedicherà un po'siano distinte e sostenibili
Partendo quindi da una fase della situazione politica e sociale del nostro Paese in cui sappiamo tutti e dobbiamo dire a gran voce che la sinistra il movimento operaio e sindacale
Che hanno sostenuto in questi ultimi mesi il vero avvio di una politica di risanamento che oggi attende una scelta politica nuova e diversa che si occupi anche del porti necessario rilancio del nostro Paese
Un rilancio compagni che deve partire dalla difesa appunto del mondo del lavoro
Dei colleghi un mercato si libero e competitivo ma che sia passato anche alta una riformati tempi di ritmi del lavoro nel nostro Paese
De cosa assai ben diversa dalle ultime proposte che il ministro Treu ha presentato ai partiti all'organizzazioni sindacali
Occorre una politica di riforma
Salari chiare di formazione e riqualificazione del mondo del lavoro che punti a un allineamento delle politiche europee che in questi anni stanno avanzando e più che in ogni altro luogo all'interno della Germania
Oggi i compagni l'avvicinarsi all'Europa non è solo l'avvicinarsi a un modello politico bipolare lei avvicinarsi anche le scelte
Politica economica e vengono fatte all'interno del mondo del lavoro che molto spesso si allontanano da quelle italiane
Dobbiamo quindi rilanciare in questa fase e non fermarsi da ritoccare o risanare il nostro paese e necessario ridisegnare il gran parte della Società italiana
Partendo dai servizi dalla pubblica amministrazione alla serietà alla scuola che sarà il futuro obbligatoria del rilancio che potrà garantire una credibilità al nostro Paese
E anche all'interno di quella politica estera
Che in Europa ci attende dovremmo essere in grado compagni proprio voi di riuscire a portare anche il sud dell'Italia all'interno dell'Europa unità dobbiamo quindi rilanciare proprio su questo sforzo politico un ruolo che già era stato nostro e quello del rinnovamento e del rilancio delle autonomie locali all'interno del nostro Paese
Oggi il federalismo dei viene proposto all'interno del nostro documento programmatico
E il tema pieno è sempre stato chiaro quando si parlava delle autonomie locali deve riuscire a produrre gli effetti che in questi anni sono mancati
Abbiamo perso le grandi appuntamenti a livello di autonomie locali pur governando de principali regioni
Di taglia non siamo riusciti proprio partendo da quella discussione ad esportare un modello politico di autonomia degli enti locali in grado di investire tutto il Paese
Oggi per riuscire a fare passaggio e completare quell'idea proposta è necessario anche caro Gualberto all'interno delle autonomie locali non è necessario e non è sufficiente
Governare circa l'ottanta per cento delle amministrazioni locali occorre impostare anche all'interno di questi governi locali una verifica chiara di collegamento con il territorio e di rilancio autonomi
Per fare ciò accompagni è necessario che sia da qui da noi e da Milano
Dalla Lombardia che parta il segnale più forte
La costruzione di un'ampia coalizione democratica
Prima ancora di essere un accordo tra forze politiche deve essere proprio è una sfida politica per il futuro
La nuova alleanza che vogliamo presentare alle prossime elezioni è una possibilità
Discende discussione politica ma si sta dimostrando sempre più una chiara necessità per il nostro partito per il nostro Paese
Le passate elezioni regionali e referendum e la situazione che abbiamo avuto proprio qui i lombardi
Con l'infelice candidatura sono lì a dimostrarlo
Il nord del Paese e la Lombardia e a Milano sono stati in questi anni la vera testimonianza del degrado dello svuotamento della politica ma sono stati anche per altre forze politiche di punto di partenza e di rilancio
Oggi occorre quindi riuscire a governare discutere con i compagni e le compagne e i tanti amministratori che hanno capito all'interno della maggioranza degli enti locali lombardi
Quanto la coalizione di centro sinistra che ci prepariamo a varare a livello nazionale abbia già ampiamente dimostrato di essere una forza credibile di governo anche da voi
Troppo poco è stato speso
E la presenza provento del compagno D'Alema in questi due giorni a Milano è un segno di cambiamento
Dopo poco è stato speso nel nostro partito per il rilancio nel nord del Paese chiave di volta per qualsiasi risultato e proposta politica nazionale
Si è dovuto attendere un rilancio autonomo nei Comuni nelle Province Belvedere riaprire oggi in una nuova fase di prospettiva politica nel nord del Paese
Siamo passati in questi anni dal dominio democristiano e socialista alla forza rabbiosa della lega e alla svolta a destra nelle basse speranze di Forza Italia
Occorre investire un de in un vero e proprio rilancio nel nostro Paese
Non dobbiamo più commettere gli errori del passato nel ricercare formule magiche la strada è quella tracciata delle ultime elezioni amministrative che hanno dimostrato e portato la vittoria il centro sinistra il nostro partito
La proposta del patto federativo vado a terminare compagni della sinistra un primo passo che dopo le elezioni andrà concluso
Così come le Leanza dicendo sinistra
Dovremo riuscire dopo la base elettorale
Anche all'interno del nostro partito a discutere a arrivare a un congresso ordinario che ci porti a una chiara prospettiva della sinistra del due mila e del nostro partito
In questi giorni abbiamo assistito alla presenza all'interno dei nostri comuni delle nostre Province
Di un grande cresce inerente all'interno del centrosinistra
Siamo in una base però di grande attenzione
E un ultimo richiamo
E quello dell'attenzione particolare che il nostro partito deve rivestire all'interno della formazione dei comitati Prodi
Esistono nella provincia di Milano realtà ai comuni in cui si sono formati due tre quattro comitati pronti all'interno di uno stesso comune
Le difficoltà di non far diventare questi comitati dei raggruppamenti elitari o di permettere al recupero di personalità politiche discutibili dev'essere uno dei compiti di stile stimoli del nostro partito dell'avere del verde ci pare queste nuove forme di aggregazione di massa
Rivolgiamo c'è quindi a quei cittadini che sono in cerca di una nuova efficace rappresentanza politica presentandosi a loro come siamo una grande forza democratica di governo grazie
Grazie Roberto Gregori prima che Roberto cominci l'intervento
Come i compagni sanno il compagno Ravasi
Aveva chiesto di chiudere la propria esperienza come amministratore della federazione del PDS di Milano
Compagno Ravasi ha avuto un ruolo decisivo nel risanamento della federazione dal punto di vista economico e finanziario
E credo che di questo tutto il partito gli debba essere carato
Ieri mattina il comitato federale si è riunito e ha eletto nuovo amministratore della federazione il compagno Mario Meriggi
A Mario vanno gli auguri di buon lavoro del Congresso a Ignazio la riconoscenza per il lavoro svolto
Roberto Gregori
Segue sa mia
Beh devo giornata utile sono Roberto Gregori sono
Segretario della sezione di Bresso solo da alcuni mesi e queste sere conversando Colonna i compagni iscritti le varie sezioni stato un po'sollecitato di portare l'esperienza che abbiamo condotto a Bresso in questi
In questi ultimi anni perché presso
Dell'Inter la villa Nisi una situazione un po'anomala in quanto è Unali abbia ternaria bianca ma in cui la sinistra non ha mai governato
L'esperienza che abbiamo svolto in questi anni ha presso è partita chiaramente da quello che è stato lo scenario politico che si è creato più generali in Italia negli ultimi anni la crisi di alcuni partiti politici storici pièce IDC
Lo smarrimento del mondo cattolico liberatosi dalla voto delega alla DC come unico depositario di valori cattolici in politica
Da Paride di forze forme della politica non più direttamente riconducibili alle classificazioni storiche da sinistra Verdi associazioni movimenti
Hanno indotto il gruppo dirigente locale a cercare i piedi e iniziative in grado di porre in contatto con questi nuovi fermenti
Così sono stati organizzati tavoli di incontro di diverse realtà Forum incontri pubblici contatti personali tutti questi sforzi hanno consentito al PDS locale di lavorare nella campagna elettorale della primavera novantaquattro
Il comitato elettorale progressista espressione delle diverse aree della sinistra laica e cattolica
Nel tentativo devo dire riuscito di poter operare insieme cercare di parlare una medesima lingua senza rinunciare alla propria identità e storia
Siete a si è trattato di un'esperienza di grande valore umano e politico
In cui il PDS ha svolto ruoli importanti diritti sia feta soffocare gli altro esigenze ed esperienze oppure proprio cappella le iniziative le conoscenze i rapporti umani tessuti nella primavera del novantaquattro con persone forze politiche nuove col quali spesso non amo ancora lavorato hanno poi trovato orologi e continuità nel nelle elezioni per rinnovo del consiglio comunale di l'autunno scorso
Il PDS ha ritenuto importante sostenere proseguire il cammino dell'esperienza progressista coinvolgendo persone provenienti dal mondo cattolico ecologista del volontariato
Della parte del partito socialista da questo gruppo di persone e con il contributo decisivo del nostro partito creato un programma per il nostro Comune il cui le politiche sociali sono emersi come il punto qualificante
Decade caratterizzare la sinistra come polo di solidarietà come portatrice sia dei valori di giustizia sociali di equità sia dei diritti di cittadinanza che contraddistinguono tutt'oggi nostro stile politico rispetto alla destra
Significativo all'interno della lista progressista che avevamo costituito è stata la presenza di molti giovani proveniente diverse realtà dell'associazionismo messinesi
Molte persone che hanno visto una nuova aggregazione progressista nuovo stimolo per cominciare o ricominciare a fare politica
Risultati elettorali non sono state nove favorevoli anche se fino all'ultimo nostro schieramento se contrapposto a quello per il solito di lega Forza Italia e Partito popolare che stando risultati zero per il giugno novantaquattro avrebbe ottenuto la maggioranza assoluta al primo turno
Gli appuntamenti politico elettorali prima citati hanno impegnato molti di noi per buona parte del proprio tempo libero e hanno consentito al PDS
Svolge ruoli importanti di promotore del movimento progressista deficitarie giovane la politica scrivere nuovi compagni al partito di preparare nuove possibile dirigenti al PDS
Certo è che con la nascita del PDS nel tutti abbiamo pensato e sperato che il nostro partito potesse essere l'ambito che la sinistra con le sue diverse ramificazioni potesse confluire confrontarsi ma così non è stato
Fosse stata una visione un po'ingenua ma certa appare incredibile pensare che il progressivo scioglimento di forze politiche come con la democristiana quella socialista e quella repubblicana la nascita e la morte di movimenti politici come la rete non siano stati in grado di alimentare e portare nuova linfa al nostro partito vogliono i gruppi di ritualmente rimasto fermo nelle sue posizioni
La Bresso diamo sollecitato l'esigenza di attivare un percorso insieme meno identificabile con il suggello di una sigla partitica e c'ha rimesso in moto la macchina della sinistra è nostro comuni
Sono tornati a far politica persone di valore che siano ritirati a vita privata hanno diritto senza timori verdi cattolici
La nostra sezione diventata un punto di riferimento per numerosi giovani che ormai da decenni risultare impossibile coinvolgere la giacca risulta importante l'esperienza dei sta progressista di Bresso
E che molte di queste persone vivono presso le associazioni del volontariato
Venivano e fanno politica in quartieri presso storicamente ostili alla sinistra
Si tratta però del patrimonio più importante di questi anni
E il PD è stato protagonista della sua creazione del suo addio
Non pensiamo però nascondere certe difficoltà che sono sorte nostri all'interno del nostro partito lo tutta la base il PDS sentita coinvolta in questo tentativo di lavoro il nuovo lavoro
In alcune fasi si è venuta a creare una separazione tra reti tra il gruppo dirigente la base iscritta
C'è stata difficoltà per alcuni di partecipare ad un'attività politica nuova lo strettamente ascrivibile tradizionali modi di fare politica in cui non c'era più come punto di riferimento esclusivo il PDS
Però abbiamo e vogliamo continuare investire con gli altri per continuare a crescere insieme io queste persone che abbiamo incontrato in questo periodo
Noi crediamo che il futuro del nostro partito è strettamente connessa con la sinistra italiana ha una sua spiegazione a definire classe dirigente di questo Paese al quale ha dato molto la Sinistra democratica e riformatrice in grado di raccogliere i consensi del mondo laico e cattolico
Non sono di sinistra ma anche di una parte di elettorato moderato negli ultimi anni si è parlato molte nuove forme della politica vi sono stati alcuni tentativi passato come Alleanza democratica che si sono velocemente esauriti e di altre se ne parli in questi mesi come di partito di un o Partito democratico
L'auto la discussione credo non non sia lo scioglimento del PDS nella costituzione di un altro partito
Credo che sia ruolo che ci compete come organizzatore di nel nuovo scenario politico quali tipo di struttura per essere più funzionale sollecitazioni a domande che emergono dalla società
Tornando a Bresso ora vi sono persone forze politiche esterne che ormai da molta mesi fanno lavoro politico con noi insieme abbiamo condotto due campagne elettorali insieme abbiamo elaborato un programma e insieme abbiamo espresso desiderio di proseguire questo percorso
Questo gruppo vi sono persone serie e competenti e molte di queste sono giovani
Noi pensiamo che il futuro della sinistra presso settori per buona parte in questa esperienza unitaria
Per proseguire questa sfida verso il futuro verso la crescita di una nuova classe dirigente politica presso abbiamo anche ripensato la struttura stessa del partito abbiamo costituito e Carlo e rinnovato il direttivo costituito di un numero ristretto agilità convocare in code compiti di indirizzo generale la segreteria che si occupa solo di quelle che sono gli aspetti organizzativi ed è stato costituito un coordinamento progressista permanente per la politica locale autonomo dal PDS dalle altre forze politiche
Siamo stati di fronte necessità di una svolta coraggiosa per la nostra vita di base per rinnovare per portare nuove persone dentro il Pd dentro nella sezione per farla rivivere
E per molte ragioni ora possiamo guardare in avanti con minore angoscia con la consapevolezza che la sinistra un futuro perché il PDS può giocare un ruolo fondamentale in questa scommessa
Io credo che anche a livello nazionale il PDS deve giocare coraggiosamente il proprio ruolo per andare verso la formazione politica in grado di raccogliere diverse stanze che Ali culturali personali che sono patrimonio della sinistra
Ma che rischiano lo stato attuale delle cose che nella divise perdenti specie in un sistema maggioritario
Un percorso di unità rispettoso delle tante sinistre pace occorre coraggiosamente rimettere in moto riconoscendosi in alcuni valori di fondo in un metodo del far politica in un programma e lavorare un programma che serve parlare abitanti italienne tenendoli insieme in una rete collettiva direi che da un lato con quelle che sono le scelte di carattere internazionale con le quali ci dobbiamo misurare direttive CEE fondo monetario internazionale
E dall'altra con le politiche dell'amministrazioni locali che sono a diretto contatto con i cittadini
Credo che dobbiamo ripensare il ruolo di Stato nazione nato dall'Ottocento
Ormai non esistono più frontiere protette difendibili sì in ambito dell'economia produttiva che in quella finanziaria delle formazioni dei flussi migratori delle popolazioni
Uno Stato moderno e lo Stato che organizza che promuove che coordina
E che lo gestisce uno Stato che grado di concentrarsi su alcuni punti strategici
E io mi auguro che il nostro programma e sia centrale in particolare sulla ricerca e sull'istruzioni mentre la gestione amministrativa sia sempre più affidata a quelle che sono gli enti e le amministrazioni locali io credo che questa sia la nostra sfida federativa vi ringrazio
Grazie Gregori Samia cui idea segue Emilia De Biasi
Buongiorno io sono sabbia pulita sono quella che
A Milano e definita esperta di immigrazione intanto per introdurre il tema e l'ha preso non poema azionata perché è la prima volta che parlo in un ambito come quello di oggi
Per leone di immigrazione ma volevo raccontarvi una storia forse per accentrare il problema degli immigrati oggi io in Algeria facevo la ricercatrice
Quella categoria di persone che dovevano studiare dei fenomeni e proporre ai nostri governanti delle proposte di misure per definire le politiche ed è credo che anche in Italia sono faccio parte di questa categoria
Una dei lavori che ho fatto che è durato due anni era un lavoro che è stato chiesto da il ministro dell'industria perché si riteneva che i lavoratori nel l'industria metalmeccanica
Lavoravano pochissimo c'era un forte tasso di assenteismo un forte tasso di Terni nove e l'idea era quella di riformare gli incentivi per gli operai
Dopo un anno di indagini nelle diverse aziende i grossi complessi industriali e al dopo aver parlato con tre categorie di interlocutori dirigenti di queste aziende le loro rappresentanze sindacali e i gli operai
è era stato chiaro che il problema non era assolutamente un problema di produttività degli operai non era un problema di assenteismo degli operai degli operai
E che si rischiava di condannare gli operai perde i problemi che erano dei problemi
Squisitamente politici finito il lavoro del ricercatore che ha consegnato al suo ministro
Migliaia e migliaia di pagine scritte su dei fogli bianchi il politico è stato assente ora noi eravamo osservatori privilegiati
E la strage
Era già annunciata
Ora in Italia
Italia sul problema dell'immigrazione mi ritrovo in un col
Con la stessa situazione
Perché mi ritrovo in questa situazione perché da tecnica parecchie rete attrice come moltissimi altri colleghi abbiamo fatto delle proposte di misure sull'intervento sull'immigrazione l'assoluzione però e soprattutto una soluzione politica
E mi spiego norme noi abbiamo sempre ritenuto che l'immigrazione non è un problema immigrazione un fenomeno un processo che qualsiasi Paese
Del Nord o Propata qualsiasi Paese moderno ha vissuto da tanto tempo e vive ancora
Milano è una città la sua storia lo dimostra che ha sempre raccolto gente che veniva ad altri posti gli stessi italiani sono andati in altri paesi a cercare lavoro situazioni migliori immigrazione dunque un processo è un processo che non si governa con i sentimenti non si governa con delle reazioni ora fino a oggi la politica
Sull'immigrazione è stata soprattutto una politica di reazione e lo era i buoni e i cattivi razzisti antirazzisti
Qualcuno dice che sono lavoratori qualcuno dice che non sono lavoratori addirittura in questi ultimi tempi
A immigrazione viene spesso collegato alla parola criminalità ora l'immigrato è una persona una risorsa
Che ha diede per diversi motivi per dieci mila motivi
E una persona che e presenti in questo Paese che ha degli obiettivi ma spesso i suoi obiettivi non sono obiettivi di criminalità i suoi obiettivi
E quello soprattutto di lavorare di vivere e di chiedere i diritti quelli sanciti per qualsiasi uomo
Che conta perché dicevo le politiche sono di questo genere perché fino a oggi ricordati si parla molto della legge Martelli della legge il novanta fino a oggi
Non si riesce ad dare un approccio al fenomeno dell'immigrazione
Che sia un approccio dice istruzione un approccio freddo un approccio che riguarda una questione di questo Paese
Che deve essere studiata e soprattutto deve permettere di delineare delle politiche aderente medio e lungo termine non è un problema culturale non è l'invasione dell'immigrazione dagli anni ottanta non è stato un caso non è un problema che non anche facendo i muri
Di Berlino nel film del dell'Italia nelle frontiera europea non è un problema che si risolve con le restrizione è una questione che deve essere gestita così come vengono gestite cistite tutte le altre problematiche che riguardano la società dicevo rivivo la situazione dell'Algeria perché sono come dice un mio amico che appartiene a questo partito sono in trincea e tutti i giorni o a che fare con immigrati che lavorano
Che lavorano tantissimo e che spesso non hanno la possibilità di rivendicare nemmeno i diritti dell'uomo economico 'sti quello che produce e dall'altra parte c'è una rappresentanza a livello dell'immigrazione che non esiste che non funziona che è esistito per un certo tempo solo perché serviva da interlocutore e c'è una un Governo di questa problematica che assolutamente
Dove sono assolutamente assenti Linde progettuali linee di gestione
Perché non c'è questo per il continuo hanno le leggi continuano a essere piene di pregiudizi lo dicono al senso del termine però è e giudizi la stessa legge presentata da questo stesso partito
Un po'di mesi fa comporta una serie di misure che quando un tecnico come me e non parlo in quanto mi immigrata un tecnico come meglio legge questo articolo sente tende i diritti di chi è straniero perché è straniero pur essendo un lavoratore pur adempiendo a tutti i doveri
Così come tutti i cittadini italiani a un soggiorno condizionato condizionata perché prima deve provare che è onesto e dopo ha tra i diritti e per questo e finisco con quest'esempio
Invitandovi a a riflettere perché non voglio dire che anche qua la strage annunciata però voglio rimarcare che i diritti dei lavoratori è una cosa unica non esiste il diritto del lavoratore italiano il diritto del lavoratore algerino
E se
Continua il flusso Annone essere Pistols studiato e e soprattutto
Gestito in un modo progettuale rischieremmo fra un po'di tempo ad avere tantissimi immigrati che hanno lavoro invero e tantissimi italiani che saranno disoccupati perché costa meno a bere un immigrato che lavora che pagato e soprattutto che non crea problemi e questo è c'è già in certe zone di questo paese è una cosa pericolosissima e una cosa che non fa altro che alimentare delle tensioni dei conflitti quello che s'qualcuno chiama la guerra dei poveri
Comunque mette in pericolo i diritti di tutti i cittadini siano stranieri o siano italiani la proposta di legge del PDS per parlare dei pregiudizi comincia con due
Denuncia due principi che sono i principi della Costituzione italiana che garantisce le libertà a tutti dice i cittadini e la Dichiarazione universale dell'uomo
A in suo articolo che l'articolo quattordici la Faccio premessa che al progetto presentato dal PDS e ha un coraggio più restrittivo della legge
Che attualmente in vigore che assolutamente non applicata per esempio i flussi non vengono gestiti ed è per quello che ci ritroviamo con un una grande popolo nulla poco una forte popolazioni irregolari in questo Paese dunque non controllabile sancisce garantisce il diritto a il cittadino straniero regolarmente lavoratore regolarmente residente
Il diritto di ricongiungersi con la propria famiglia e dunque di avere la propria moglie o il proprio merito ai propri figli solo dopo aver dimostrato rinnovando il suo permesso di soggiorno annualmente che per cinque anni
A non ha avuto problemi con la legge per cinque anni ha pagato i suoi contributi per cinque anni è stato in regola
E dopo cinque anni avrà un permesso di soggiorno a tempo illimitato e cinque anni dopo cinque anni avrà il diritto a vivere con la propria famiglia ora io non credo
Che la filosofia di questo partito è una filosofia
Di negazione di diritti
Però se il politico ansie ma il tecnico lavorano insieme per garantire questi principi ispiratori credo che arriveremo a una legge che almeno garantisce il diritto che un diritto sancito dalla Dichiarazione universale dell'uomo che ciascuno di volti noi di vivere con i propri familiari
Ti ringrazio
Grazie Sarmi ha prima di dare la parola Emilia De Biasi ringraziamo la Sinistra giovanile Nova Milanese
Rimarco la sezione Gramsci sono San Giovanni la sezione paghi di Marchesi l'unione di bar l'unità di base di Limbiate
La sezione Camagni Togliatti Sesto San Giovanni la sezione Amendola assicuratore la sezione di cornate data di Colmar voi di Novate per le sottoscrizioni che hanno voluto offrire per finanziare questo congresso Emilia De Biasi
Io devo dire che apprezzo non formalmente ma penso che sia davvero montato molto utile
Apprezzo le intenzioni contenuta nella relazione che accompagna Fumagalli di aprire una fase nuova nella vita politica della città e devo dire con grande soddisfazione nella vita politica del nostro partito
Condivido tutta quella parte che riguarda la necessità di un allargamento del nostro gruppo dirigente per aprire una fase di ascolto ed elaborazione
Che ponga il partito milanese all'altezza della situazione delle prossime scadenze assai difficili che abbiamo davanti
è io penso che per la realtà di Milano non si Tati davvero più di intercettare la protesta ne siamo più nella fase di riscattare Milano
Ciò che si pone oggi per Milano è una vera e propria questione democratica
Credo che si possa dire in poche parole che l'operazione che abbiamo di fronte a noi l'operazione che dobbiamo cercare di compiere in pochissimo tempo e quello di definire i caratteri i una vera e propria rinascita democratica di Milano
E per fare questo io ritengo si debba prima di tutto allargare la sfera degli interessi che si intendono rappresentare perché questa è la storia e la tradizione di questa città
E il centro sinistra e certamente fatto di culture e di alleanze di culture tra loro diverse ma evidenzia una Tato molto importante che va sviluppato in quantità e qualità
Che è quello relativo alla nuova funzione dei partiti certamente nel passato vi è stata una funzione di mediazione tra cittadini e istituzioni
A Milano non non credo si possa solo per seguire il consenso ma si debba lavorare se vogliamo evitare una nuova funzione democratica ai partiti
Anche sul piano della responsabilità generale in questo e non in alto io credo deve stare il passo indietro dei partiti rispetto alla società riuscire a caratterizzarsi sempre di più come interpreti non solo di una parte ma come interpreti di un interesse generale
Anche in virtù del dei grandi cambiamenti di cui abbiamo parlato in questi giorni in particolare al legame tra i diritti di cittadinanza è un'aspirazione al benessere
Che nella nostra città e sempre più forte e ha peccati che coinvolgono non soltanto la materialità ma anche gli stili di vita e le aspettative
Sulla vita individuale e collettiva d'altro canto a Mila no siamo in una realtà molto specifica abbiamo una borghesia approvata una borghesia alla ricerca di una leadership purché sia come è stato detto in tanti articoli sui giornali nei dibattiti di questi ultimi mesi ecco io non credo che questa borghesia sia alla ricerca di una leadership purché sia
Visto che abbiamo assistito ad una progressiva astensione in tutti gli appuntamenti che imponevano una radicalizzazione del confronto pensa referendum ma penso anche alle precedenti elezioni amministrative al Comune di Milano
Una borghesia certamente che ha ha avuto una grandissima perdita di funzione in questa città per la caduta di un tratto che era tipico dell'identità milanese che era quello del solidarismo municipale
Quella classe dirigente milanese legata al fare al lavoro come si diceva nella tradizione milanese alle cose sode
Quella classe capace di promozione sociale e di tutela dei deboli
E stata la classe travolta dalla questione morale ma anche dall'incapacità di comprensione dell'innovazione la grande borghesia le grandi famiglie sono rimaste schiacciate
Per i nuovi modelli di impresa degli anni ottanta io credo che in questo stia una sottovalutazione pesante che non soltanto la poiché si va be'ma io credo anche il movimento dei lavoratori nel suo complesso ha fatto negli anni ottanta rispetto alla scesa in campo come imprenditore di Berlusconi e il nuovo modello di impresa proposto da Berlusconi negli anni ottanta
Col passaggio possiamo dire da parente povero a elemento di dinamite azione del mercato milanese
E certamente scusa miglia
Compagni bisognerebbe durante gli interventi evitare di circolare per l'assale tenere un minimo di silenzio l'intera sala per consentire a chi vuole di seguire gli interventi
Ma noi comincia da capo è stato informato quindi fatto papà a tutti dicevo una crisi quindi di questa borghesia come classe dirigente ma anche una crisi
Che si è manifestata nel concetto di Milano europea perché proprio qui a Milano noi abbiamo vissuto quella duplice crisi che è stata che ha avuto i Tati di crisi mondiale sicuramente di crisi europea vale a dire della crisi della socialdemocrazia come concertazione tra produttori la crisi di una forma di capitalismo quello che non è stato capace di teneva il passo e di S innovativo rispetto ai processi di innovazione la finanziarizzazione dell'economia
Insomma la Milano degli uomini col vestito grigio disponibile a mettere in mobilità capitali e lavoratori detti a questo abbiamo assistito e siamo di fronte a una città che è rimasta scottata nelle sue risorse nelle sue risorse anche umane
Ora su questo terreno e non su altro si è innestato il fenomeno della Lega e il consenso che ha avuto la lega
E in questa situazione la
Lega è apparsa un po'come il commissario politico
Più che la fiducia raccontato la rassegnazione non si poteva fare alto vi ricordate compagni nel dibattito difficile che abbiamo avuto negli anni scorsi più che il cambiamento là lei la lega ha rappresentato Lazzarin qua
E però c'è un problema
E cioè che proprio la tradizione la storia di Milano la tradizione la storia politica di questa città ci dicono che a Milano nessuno ce la può fare da solo
E non solo per i numeri ma perché a Milano vince chi è in grado di riunificare al massimo gli interessi in un progetto di rinascita culturale e politica economica della nostra realtà
E ha disfatto sociale di questa crisi
Quel vero e proprio interfaccia della scelta della lega a livello istituzionale è stato il passaggio dal luogo voglio della milanesità
A una mancanza di autostima
Di una certa sfiancata da i tempi eterni della pubblica amministrazione pubblica amministrazione a sua volta in difficoltà dalla paralisi dell'intervento pubblico dalla crisi delle grandi famiglie dalla difficoltà della piccola e media impresa
Ecco ora come possiamo uscire si chiedeva anche Fumagalli dal dilemma critica della giunta Formentini nuove elezioni e necessità che io condivido di aprire ad un'alleanza politica alla lega
Ecco io penso compagni che noi non possiamo aggiornare come dire dicendo va bene mettiamo in campo leader in squadra e vinca il migliore io non credo che per Milano basti non credo che basti perché sono anche contraria ad una sinistra che si iper responsabilizzati e lascia alla destra la parte del sogno io credo che questo l'abbiamo già provato e abbiamo visto che non sappiamo niente di buono
Io penso che debba scendere anche la testa cioè dobbiamo portare la testa sul terreno della responsabilità
Questo che cosa vuol dire è il consociativismo io non penso a questo lo dico compagni io sono contrario alla proposta avanzata in questi giorni
Dal PPI Buttiglione hanno io credo che sia un pasticcio il coinvolgimento nel governo della città e credo che sono convinta che una nuova alleanza di centro sinistra che comprenda anche la lega per Milano possa nascere solo dalla consultazione democratica degli elettori
Detto questo però io credo che ci debbano essere dei momenti di confronto
Perché c'è un primo problema e cioè che noi non possiamo consentire che le prossime elezioni amministrative a Milano si svolgano in un clima di radicalizzazione perché ogni volta che c'è stata la radicalizzazione in questa città ha vinto la testa e ha vinto la testa su un gioco di rimessa e là dove vince la testa sul gioco di rimessa se ci prova la sinistra la sinistra perde
E questo ci dimostra ancora una volta la necessità di compone uno schieramento di centro sinistra che sia sempre più tono positivo che si applica che non si di non si definisca solo ed esclusivamente conto e ma per questa rinascita democratica di Milano dunque occorrerebbe un punto di vista altro rispetto al gioco elettorale occorrono sedi di confronto che siano in grado di inchiodare la testa alle responsabilità di carattere generale perché noi sappiamo che questa città
Ha bisogno di ridefinire alcuni elementi strategici della sua esistenza
Che sono e devono essere rappresentati da chiunque vinca da chiunque governi
Ce la sentiamo di lanciare questa sfida ce la sentiamo di non definire la rinascita democratica di Milano solo uno scatto di orgoglio solo un elemento di buona volontà io credo che in questa voglia di a tiratura in questa voglia di dialogo ci stia anche la parte migliore del cattolicesimo milanese perché anche il farsi prossimo cui ci richiama il cardinale Martini evoca esattamente la necessità imprescindibile per la vita stessa di Milano io ridefinire le caratteristiche di un interesse generale
Ora per questo però io penso che Milano debba sganciarsi dalla politica nazionale condivido quanto ha detto il compagno Fumagalli e credo che dobbiamo dirlo anche a Bossi che Milano non è sua né di nessuno Milano e dei suoi cittadini vivaddio
E credo che non possa essere una merce di scambio
C'è una peculiarità di Milano l'abbiamo visto anche per la questione morale c'è un patto da chiedere a tutti
C'è da ascoltare insieme il cuore di questa città definire ambiti comuni di intervento e poi chi ha più filo da tessere Tessa
Se sapremo essere convincenti con un programma a quel punto chiaro di centro sinistra perché noi non possiamo aspettare i compagni che per prima ha definito tutto bene nel centrosinistra chi c'è chi non c'è qual è il programma credo che noi dobbiamo fare un lavoro cioè come dire in progressione e nel vivo delle questioni politiche che si pongono se noi sapremo essere convincenti potremo anche essere vincenti e a quel punto anche la designazione di un nostro candidato sindaco sarà più semplice perché aveva dietro la politica e non più solo l'affanno di questi anni
Programmi squadra uomini e donne da mettere in campo possono vivere in un centro sinistra che sappia vincere con la ragione ma anche compagni scusate mi con tanta tanta passione
L'onorevole Carla Stampa
Credo che Di Pietro direbbe che c'azzecca
Allora buongiorno a tutti
La sembrata referendaria è passata
Noi ci abbia rimesso parlo soprattutto dei referendum della tv
Noi del PDS ci abbia rimesso qualche chilo perché non è affatto vero che il PDS non si sia dato da fare
Certamente
Gran parte di noi ci si augurava di non arrivare a quella scadenza che poi è stata invece inevitabile
è passata lastre bravata referendaria è rimasto il problema quando era in che modo in campagna referendaria io non parlavo mai di Berlusconi e della Fininvest parlavo del problema
Perché oggi c'è Berlusconi Fininvest domani c'è l'arabo dopodomani l'australiano chiunque sia se rimaniamo nella situazione attuale
Però questa fare campagna referendaria qui al Nord ma credo dovunque ha insegnato a me e credo a tutti noi anche al partito che anche a quelli che hanno promosso il referendum
Qualche lezione
Io ho parlato con le nonne e le mamme Lizzie dei compagni perché loro mi interessavano più che i compagni
E loro mi dicevano con molta onestà dice abbiamo sempre votato PCI continuano a votare PDS ma per favore non ci togliete le televisioni
Allora questo come ha detto qualcuno stamattina denuncia una solitudine un un non riuscire ad incontrarsi denuncia lo stato attuale della società
Però è stata vissuta così non solo ma qualcheduno andava oltre
Ve la prendete con Berlusconi monopolista eccetera e Gianni Agnelli e le concentrazioni di giornali io sono rimasta piacevolmente disperatamente
Sorpresa dal fatto che nella quotidianità dell'esperienza di queste donne ci erano già tutte le analisi che si stavano facendo e che non abbiamo avuto il coraggio di affrontare forse per tempo
Il problema rimane rimane nelle sedi istituzionali e rimane nella Commissione Napolitano di cui mi onoro di far parte e a Lunardi altra lezione
Di diversa qualità grazie a Napolitano e grazie a Boggi ne dobbiamo essere molto grati a questi compagni Boggi a questa amico
Perché la commissione Napolitano è nata voluta da noi che eravamo e che siamo ancora purtroppo per noi in Commissione cultura diretta da Sgarbi e a Bianca Pito che negli undici mesi berlusconiani Sgarbi la stava affondando nella melma per fortuna
Dopo molte proteste sollecitazioni il giochino è stato tolto dalle mani di Sgarbi è stato messo nella Commissione speciale Napolitano che è partita in ritardo per l'ostruzionismo eccetera
Nonostante l'ostruzionismo che continua da parte dell'attuale opposizione in maniera devo dire umiliante per chi crede nelle istituzioni per chi ha consapevolezza del loro ruolo e impegno del ruolo
La commissione Napolitano lavora lavora anche dopo la fase referendaria che non incide più di tanto sul grosso compito che ha il dovere di portare a termine questa Commissione
Si va avanti si lavora faticosamente dall'altra parte c'è un non mantenere gli impegni presi di dare finalmente un Progetto
Il rimandare continuamente il fare orecchie da mercante si va avanti io mi auguro che Napolitano riuscirà a dimostrare che come ha lavorato in questi mesi difficili la Commissione venite a vedere la proroga per continuare a lavorare
Sentite mai come in questi mesi io sono nuova alla politica attiva
La l'aggressività la sfrontatezza il chi più urla e non è certo nel mio stile perché sono invece convinta che i toni determinati bassi hanno molta più incidenza hanno fatto capire che bisogna continuare a essere fedeli a se stessi al proprio impegno continuare nonostante tutto perché a un certo punto lei urla cessa non l'aggressività si spunta di fronte alla realtà delle cose
Vi ho riferito su come l'informazione nelle istituzioni concretamente viene affrontata
Non basta secondo me ci saranno le regole auguriamo ce l'ho le vogliamo devono esserci se vogliamo entrare in Europa
Perché dico che non basta perché non è questione soltanto di regole D'Alema giorni fa alla stampa estera
Ha detto il suo parere su come i giorni i cronisti parlamentari raccontano la politica
Io sono un professionista di questo lavoro e devo dire che la sorpresa più grande una volta entrata a Montecitorio è stata proprio questa di Kunming viene raccontata la politica
Io attraverso il transatlantico di corsa
Oppure ci sono dei corridoi laterali per cui nessuno vede e vado nei corridoi laterali
Ma è incredibile e non è questione dei giovani cronisti parlamentari ma dei loro direttori che dicono non raccontate il lavoro delle commissioni che è il vero racconto del Parlamento che il vero lavoro del parlamentare
Mettetemi in Transatlantico il prendete le battute
Ok non è non significa raccontare la politica dire che cos'è la politica significa arrivare a un calo caldo come l'attuale
Che oggi Gianni Vattimo sulla stampa definisce la tempesta mediatica la guerra delle parole
Diventa il luogo della politica quella roba lì
Allora siamo tutti responsabili i leader politici e si combattono combattute o con interviste i cronisti parlamentari e direttori dei giornali
Anche i lettori anche i telespettatori che guardano queste tenzoni televisive fatte talvolta di improperi
O del nulla assoluto come vedete il problema è molto più complesso dobbiamo tutti quanti essere coinvolti
Due ultime cose
A questo proposito della tempesta mediatica intanto credo di poter annunciare che a metà luglio faremo un non convegno se ne fanno anche troppi ma una giornata di riflessione grossa non soltanto fra i giornalisti
Su carta dei diritti e dei doveri io ci credo poco alle carte dei diritti e dei doveri secondo me spesso rimangono alibi credo molto nella professionalità però sarà un momento di verifica
Per dire come stiamo facendo giornalismo
E a proposito di televisioni reti problemi dei quali siamo immersi fino certe volte proprio a non poterne più ma questo è il nostro compito mi ha molto interessato l'intervento ieri di Marco Gambaro
Che io ho sentito per la prima volta che mi ha detto delle cose che su per giù so ma che le ha inquadrate molto bene nel futuro già presente in quello che significa
Quando Gambero dice organizzare bene i mercati attuali per il Pro disporrei in modo giusto o il futuro già presente e il ci indicare e non è soltanto lui che ce lo indica quello che bisogna fare
Quindi adesso vedere quello che abbiamo lettere le reti e quant'altro perché possiamo affrontare con regole prima che accada
La multimedialità l'anno e le nuove tecnologie
Io mi augurerei una cosa che Milano diventi ma so già che nella Conferenza cittadina di ottobre e già predisposto questo proposte questo discorso vedo Paola Manacorda so benissimo cosa sta facendo
Qui a Milano per affrontare il problema delle telecomunicazioni multimedialità che cosa significa un centro come già esiste per esempio a Bologna io credo che la capitale dell'informazione che è Milano
Debba costituirlo al più presto organicamente tra l'altro i giovani aspettano questo
Vogliono come punto di riferimento ne hanno capito l'importanza e gli interventi della Sinistra giovanile ieri e oggi mi hanno interessato moltissimo
Vogliono che questo sogno questo sia un sogno diventi una realtà al più presto possibile io me l'auguro
Prima di dare la parola Ferrari vorrei legge un ordine del giorno che è stato presentato in Commissione politiche che abbiamo ritenuto utile
Leggere se siete d'accordo
Assumere direttamente in Congresso
Lo leggo il congresso del PDS milanese coglie con grande interesse la proposta avanzata qualche giorno fa da Mario Pirani che il Presidente della Repubblica nomini senatore a vita e gli otto che rappresenta agli occhi dell'Italia democratica ben più che il prestigioso esponente della religione ebraica nel nostro Paese per l'alto magistero morale che ha espresso in tanti anni di guida culturale e spirituale
è sempre difficile per l'autorevolezza del significato dei tanti candidati a tale riconoscimento esprimere preferenze
Occorre tuttavia cogliere il senso profondo di quello che apparirebbe come l'atto riparatorio il riconoscimento che lo Stato nato dalla Resistenza non ha mai davvero effettuato
Le leggi razziali del mille novecentotrentotto le persecuzioni la deportazione ripugna alla coscienza democratica eppure razzismo e antisemitismo allignano ancora nella nostra società
E più grave ancora permane una sorda resistenza a fare i conti con tutta la nostra storia quasi che si ritenga preferibile rimuovere dalla coscienza un peso così grande
La nomina di Toaff sarebbe tra il cinquantesimo della Resistenza il cinquantesimo della Repubblica un atto forte di riconoscimento di rispetto di monito morale ed ideale
Mi pare che possiamo darlo per assunto do la parola Pierangelo Ferrari segretario regionale del PDS lombardo seguirà l'onorevole Alvaro Superchi
Per fare chiarezza nella mia testa e per arrivare quello che secondo me il compito che il partito ha davanti a Milano in Lombardia in questi mesi
Richiamo quelle che sono secondo me le tue coordinato ed entro cui collocare questa iniziativa intanto a mio avviso so dico nel suo originale ma recupero e cupole ragionamento perché mi serve nella seconda metà dell'anno scorso
Questo partito ha fatto alcune scelte che hanno deciso dal suo prospettiva l'hanno intanto salvata perché non me l'ha detto che il bilancio di quest'ultimo anno fosse quello che stiamo verificando in questi giorno salvate l'ha rilanciato
Intanto respingendo nuova attraverso ordini del giorno ma insomma non nel gruppo dirigente nazionale in allo Strehler con quel partito respingendo l'ennesimo invito ad andare oltre
I confini della nostra storia del nostro radicamento quando abbiamo detto no
Alla prospettiva del partito democratico nella seconda metà dell'anno scorso il PDS ha detto no è rimasto in campo come partito della sinistra europea no alla prospettiva
Di un partito della sinistra liberale dentro cui dovessero confluire altre tradizioni insieme alla nostra la stessa apertura dell'alleanza con il centro cattolico e laico acquistato significato e valore in ragione questa scelta non ci sarebbe stato il bisogni porre il problema di alleanze
Con soggetti politici autonomi
Se avessimo aperto la diversa prospettiva della formazione di un Partito Democratico che queste diversi soggetti politici chiamava a convergere dentro un unico contenitore
Ebbene quella duplice scelta duplice intrecciata in relazione di mantenere il PDS sul terreno storico della sinistra europea
Di una sinistra europea ed il governo e di aprire una politica di alleanze con soggetti politici autonomia e visibilità del centro moderato in grado di conferire all'alleanza di centro sinistra
Quell'elettorato che è andato dall'altra parte quando lo poniamo di fronte alternativo di qui o di là
Ecco in queste due scelte ce l'ha prima coordinata che segna i nostri passi in questi mesi in queste settimane
La seconda che io ritengo molto importante
E questa accentuazione certo non innovazione radicale ma perché già era presente nel nell'ultimo Piccin nel nella cultura di governo il PC ma questa forte al accelerazione rivolta a costruire un partito il Governo dalla sesto Roberto io leggo così
Nella nella sfida competizione con Rifondazione Comunista noi riteniamo che non sia sufficiente tenere un partito della sinistra sul terreno della distribuzione della ricchezza della redistribuzione dalla ricchezza
La contesa che difende i livelli di vita di dei salari
Della dignità dei lavoratori del loro ruolo dalla società non si difende soltanto tenendosi su quel terreno della redistribuzione dei salari
Delle pensioni tester vizi dello stato sociale o la sinistra accede ad un altro anche accede ad un altro livello
Che il livello al governo o non riuscirà alla lunga difendere pensioni salari conquista dello stato sociale
Io credo che pesto sia un ricostruzione fondate il PDS impegnato da alcuni mesi a questa parte ad accelerare ad accelerare la messa a punto di una cultura di governo
Che vuol dire dare risposta di nodi dello sviluppo
E non soltanto dunque della redistribuzione Matera produzione da ricchezza nazionale le scelte fatte al PDS anche in ambito parlamentare per il risanamento del debito pubblico
Lì i temi che abbiamo posto per un mercato efficiente e trasparente il nodo integrazione europea il nodo la riforma dello Stato insomma la parte centrale della relazione di Occhetto che fa da base a questa Campagna congressuale laddove pone i nodi dello sviluppo sono il segno chiudo
L'ho letto
Occhetto è colpa mia
C'è un motivo perché è giusto un anno fa c'è stato è successo qualcosa che poi dirà la presidenza prima la parola poi a segretario di ecco questo lavoro
E destinato a mettere a punto una proposta di governo che qualifiche che impegni il partito non solo sul terreno della redistribuzione la ricchezza ma anche su quello della produzione della ricchezza nazionale dello sviluppo è bene per arrivare al punto che mi interessa
Se queste sono le coordinate dentro cui si colloca la nostra iniziativa io mi chiedo che cosa significa tutto ciò per noi
Gruppi dirigenti della Lombardia e del nord del Paese
Io sono fermamente convinto come molti di voi
Che non c'è una vittoria nazionale se non c'è non passiamo signor recuperiamo nel nord del Paese
Sono convinto come molti di voi come tutti voi credo che la sfida decisiva è qui che questo è il campo in cui si decidono le sorti politiche del Paese allora secondo me apriva conclusa qui voglio arrivare
Io credo che noi dobbiamo renderci conto tematizzare il fatto
Che c'è un vuoto da riempire nel nord del Paese c'è un vuoto da riempire
Che io definirei la direzione politica dello sviluppo nel nord del Paese quella che in modo contraddittorio nelle forme che conosciamo hanno garantito la Democrazia Cristiana e il Partito socialista per mezzo secolo
C'è una classe dirigente
Nel nord del Paese che deve proporsi sul versante nostro per guidare lo sviluppo
Dei questa parte del Paese e dunque del Paese per quanto riguarda integrazione europea
Gli investimenti produttivi il rilancio dell'occupazione secondo me o noi poniamo la vostra sfida questa altezza o ci chiediamo come fare cosa fare
O chip
Poniamo il problema di un'agenda politica che risponde a questa esigenza di candidarci di candidarci alla direzione politica dello sviluppo di esser la classe dirigente che ricostruisce una centralità nel nord del Paese
Oppure noi perderemo la sfida qui e la perderemo nel Paese interno io penso questo
Che la partita non è già persa noi diamo subito un colpo pesantissimo il ventitré aprire abbiamo risposto il sette maggio
è stato tutto sommato un buon pareggio in trasferta certo il colpo subito il ventitré aprile otto pesante ma credo che la contesa ossia chiusa
Credo che i giochi non siano fatti sono convinto che l'elettorato che nel novantatré ha votato lega nord
E che nel novantaquattro voto Forza Italia non è stabilmente consegnato l'altra parte
Che c'è una iniziativa politica possibile che è possibile entrare dentro questo elettorato conquistando segmenti importanti spostando quote consistenti di consenso
Ecco io credo questo che ho un voi poniamo la sfida questa altezza ci chiediamo come attraverso quali scelte politiche
Attraverso vari sistemi di alleanze attraverso la messa a punto di proposte Progetto
Per il nord del Paese per i bisogni per stare al Paese opponiamo lì la sfida o la perderemo non ci sarà altro terreno su cui riusciremo a recuperare ebbene se così è se il problema nostro per dirla con la formula è quello di darci un'autonoma proposta di governo nel nord del Paese di candidarci a costruire una centralità del PDS della coalizione di cui facciamo parte io credo che il problema più urgente che ci dobbiamo porre è quello della inadeguatezza del partito a perseguire e a realizzare questa politica
Io sono convinto di questo
Il partito e cioè i suoi gruppi dirigenti le modalità con cui lavoro i terminali sociali le sue strutture sono un passo indietro io penso ma l'intero Paese ma io parlo per noi per la Lombardia
Perché la sfida quell'altezza lì ed è qual è il disegno che dobbiamo perseguire io credo che il partito sia un passo indietro la politica che deve deve seguire e realizzare certo noi abbiamo seri problemi alle vostre spalle
Scontiamo
Scontiamo condizioni Lombardia che hanno visto usa una formula che è già stato usato il partito condizionato in alcuni casi lacerati da altri meno ma certo scosso da da due spinte centrifughe storicamente da una parte verso la protesta sociale il massimalismo politico dall'altra verso l'integrazione subalterna nel sistema di potere altrui
Ma le circostanze della storia e ultimi anni ci hanno messo in condizione di andare oltre con la dicotomia intanto perché non c'è più un sistema di potere altrui che funzioni da catalizzatore rischioso
Per noi ma anche perché la fondazione del PC del PDS la ricostruzione di una politica di governo ci mette oggi qui almeno qui nel Nord del Paese in condizione di uscire da questa morsa
Ma insomma io credo che ancora il partito sia un passo indietro rispetto alla politica perseguire ciò che io apprezzato nella relazione di Fumagalli
E questa parte conclusiva coraggiosa
In particolare l'asta parte conclusiva coraggioso in cui il segretario approvazione pone con molta fermezza questo problema
E usa un linguaggio coraggiose Nova attivo para i disguidi sorta di scarto
Innovazione profonda
Ecco io penso che questo congresso che sta dando dal punto di vista mio avendo partecipato anche ad altri Lombardia
Risultati
Migliori quanto io prova Dessì
Per il primo unitario per Italo al dibattito
Deve trovare l'Energia in conclusione in sede anche di approvazione i documenti di ordine del giorno dalla rata una stessa di Fumagalli
Indicare all'agenda politica al gruppo dirigente innanzitutto questa esigenza una forte innovazione nelle modalità di lavoro del gruppo dirigente
C'è tanta gente autonomo e che guarda con fiducia con l'attesa ci sono pezzi di società che stanno storicamente anche molto oltre i confini storici il nostro partito
Che in ragione anche della crisi degli altri soggetti politici
Per gli stessi soggetti politici di cento nostro alleati i nostri alleati anche in ragione di ciò guardano a noi soprattutto noi come il punto di riferimento per la ricostruzione
Di un tessuto democratico per il rilancio di un iniziativa democratica in questa città in questa regione
Noi dobbiamo avviarci decisamente su questa strada aprendo le nostre sedi i nostri gruppi dirigenti innovando radicalmente le modalità del nostro lavoro
Contaminando ci si diceva durante la svolta comunque costruendo interazioni durature convinte con settori che la Società con competenza gol professioni
Io penso che andrebbe accolto solennemente aperta invito di Fumagalli magari trasformando questa parte della relazione in un ordine del giorno conclusivo in modo che sia impegno impegno per il gruppo dirigente nelle prossime settimane
Serve a Milano e in Lombardia un partito che parli oltre i confini della propria storica rappresentanza sociale e politica
Serve tanto presto senza attendere per la riforma del partito più volte auspicata e non ancora arrivati ebbene
Io credo che sia compito di tutti contribuire affinché questo si realizzi se questo impegno ci sarà se la relazione di Fumagalli
Diventerà certa politica concreta del gruppo dirigente della federazione sono certo che ci sono le condizioni unitaria affinché ciò lo sia non mancherà il sostegno convinto della segreteria regionale del partito
L'onorevole Superchi segue DeLillo
Ma ai più
Chi è che l'ho vista la in tempi molto ristretti mi interessava intervenire non perché
Makhlouf
E lo so intervenire dicevo perché vorrei dire qualcosa almeno per quanto riguarda il lavoro dottor volgendo e quello che sta succedendo in modo particolare alla Camera
Per quanto riguarda la riforma delle pensioni io domattina io non c'ero
Ero l'uomo in Parlamento su questa operazione
Ci tenevo a poter intervenire oggi proprio per cercare nei limiti del mio della mia possibilità anche per rincuorare alcuni compagni
Su questo chiudono gli esclusi e Silvio all'attenzione se io all'attenzione di tutti io credo dobbiamo tornare a tutt'oggi i giornali di capire quello che si aggira sugli ioni alla straniero beh io credo che
Sì avallamento Sgrò dell'evoluzione quello Fenoglio nel abbiamo abbiamo ho assistito in quel Parlamento usano la sua il vaso della nuova Alvaro scusa un attimo
Per favore bisogna che durante gli interventi si evitino nonché la portavoce dei meli Rita se vogliamo anche da parte di forze politiche
Che Sanremo e pensiamo violano in mano loro le chiavi del del sistema dovremmo procederemo democratico nel nostro Paese
L'assenso totale di tutte le forze politiche lo sputo al mostro
Di Rifondazione Comunista credo che su questo si il segno di quanto degrado e quanto non si voglio cambiare anche perché con il nostro Paese
Quindi è una riforma delle pensioni che io mi auguro che vado importo vada in porto nel miglior modo possibile
Macché
A se non saremo noi a estrarre presenti in Parlamento se non saremo noi a fare la battaglia fino in fondo
Credevo che sarà ben difficile portarla portarla caso entro minimamente anche per rispondere se vogliamo anche all'intervento automatico del compagno Antonio Antonio Pizzinato che con grande forza e anche con grande interi Enzo a posto accordo il problema
Allora noi abbiamo concordato anche l'altra sera con un gruppo che ha camminato molto tardi per cercare di trovare una formula il modo migliore per portare a casa qualcosa
Da questa riforma anche in modo in modo positivo aria cercato abbiamo e qui devo entrare anche minimamente nel merito Arian lavorato in tutti questi giorni a grande fatica in commissione lavoro e non solo in Commissione lavoro per convincere i nostri alleati a ritirare
Tutti gli emendamenti che anche loro avevano preparato ma non nel segno delle cose che dicevamo diciamo noi ma in senso peggiorativo dettata una dura battaglia un duro lavoro io ai fianchi Lecco nei confronti dei nostri cosiddetti alleati
Perché c'erano gli emendamenti non riceviamo in migliorativo noi diciamo che viaggiavano emendamenti in peggiorativo c'era lo la cancellazione da parte della lega dai famoso famosi diciotto anni c'era la penalizzazione nei confronti di chi andò in pensione il puro indugia maturato i quarant'anni Carol vicarie precari c'era la questione di nuovo degli enti locali in cui bisognava dare la mazzata definitiva acquisiti di lavoratori e c'era anche in particolare la questione dei lavori usuranti
La gli aveva fatti accantonare critiche Figliolia lamento facendo assumere poi al relatore dalla commissione che il leghista Sartori con dei grandi mal di pancia da parte sua maglia l'abbiamo fatto
Dei re anche nella nella spiega minimo dalla relazione che lui ha tenuto ieri quindi aveva fatto un grosso un grosso lavoro io
Un grosso lavoro nel vero senso della parola perché i nostri alleati tentavano di migliorarlo secondo loro punto di vista va peggiorando tutte le condizioni non so
Se riusciremo a portare a casa tutto quello che noi abbiamo cercato di di proporre
Io mi auguro soltanto di una cosa chiari compagni
Che da lunedì quando riprenderà il dibattito in quindi si porrà la questione visto che ieri da parte di Alleanza nazionale e di Rifondazione comunista o è stata la messo diciamo in discussione la la chiudiamo dalla riforma congrua due pregiudiziali di anticostituzionalità io mi auguro e me lo auguro veramente che martedì ci sia la possibilità di a votare di votare in modo che si proceda alla discussione su questo su questo tema dico questo con grande passione con grande
Determinazione
Perché se non passo io non so cosa succederà in Parlamento cosa succederà se non passo chiudo tipo di riforma magari non passerà per il dieci con la sala per il dodici ma noi dovevamo farò di tutto perché perché e insisto molto su questo su questo ragionamento in particolare a Milano
Dove Ino sono stati molti ma credo che a torto o a ragione io credo ci fossero anche i molti no che però oggi sono a sono pronti a ragionare per trasformare di loro no nello nei loro sì visto quello che sta succedendo anche alleanze
Che agitano creando avrà tanto strane nel nostro nel nostro Parlamento quattro mila emendamenti cento più cento meno sono impossibili da discutere alleanze che si formano
Tra le altre Sinestro
Tra Alleanza Alleanza nazionale e Rifondazione comunista Pietro ci deve far riflettere anche su questo tipo di dei diritti
Di questioni
Io mi auguro e lo ripeto per l'ennesima volta che passi passi il testo fu di come noi stiam cercando di emendarlo di di migliorarlo ma voglio dire come uno ancora di più se non riusciamo a farlo passare migliorato io credo tale compaiono di consenso con il per togliermi anche o assumermi le mie responsabilità votiamolo votiamo anche così come io non sono crudi fiducioso come dice il compagno Berlinguer stamattina nell'intervista che ho letto su l'Unità che lunedì
Noi ce la faremo a togliere la l'anticostituzionalità che hanno posto metro quadro e e mi auguro anche sì posso far passare le cose le cose che ricevo
Questo ci tenevo avevo anche visto che compaia Pizzinato no a cosa è certa sotto la soglia dall'accordo che abbiamo raggiunto non possiamo scendere questo mi rivolgo anche al compagno Palermo
In modo che si sappia che il gruppo ha deciso il testo così come emendato come noi tenteremo di emendarlo in eventuale fiducia il governo Dini potrebbe porre se io ora migliorato nel nel nella direzione che diciamo noi non siamo disponibili a Kyoto l'abbiamo già detto anche i tutti a tutti gli alleati o futuri alleati che sosterranno questo riforma che sotto di quell'uomo che era scritto
E alcune cose che dobbiamo farci anche ambientale noi non siamo disponibili accedere se ne assumeranno la responsabilità altri se bocceranno questo tipo di di riforma mi limito soltanto a queste cosa molto schematiche molto sta per dare il senso del lavoro io ed al lavoro che abbiamo fatto con quale passione ecco con grande forse l'abbiamo portato avanti non tutti anche Nino tra alleati erano convinti di queste decreto ha ragione li abbiamo convinti Caliandro che rimanga
Termino perché non voglio rubare il tempo e non voglio neanche entrare nel merito tra il senso dalla relazione del compagno Marco Fumagalli io la condivido in grandi linee l'unica cosa che mi auguro e che venga portato avanti
Così come è stata illustrata migliorata stimolato teco questo compagni perché ho letto delle cose veramente
Veramente nuove nella nella relazione
Nuove che dobbiamo assumerne nel vero senso dà la parola andava avanti io son diventato parlamentare e vi dico che trovo anche nelle parole dall'intervento conclusivo del compagno Ferrari tutto il partito nel suo insieme de guardare avanti e andare avanti diventando parlamentare
Sono cercato da figure da personaggi dal mondo intellettuale dal da tutto il mondo in cui ho difficoltà a rispondere
Non ha difficoltà la federazione a rispondere ma credo che se assumiamo tutti insieme indirizzi che sono scritti nero John del marco e nel l'intervento in parte in gran parte nell'intervento almeno la parte conclusiva sicuramente compaio Ferrari io credo che questo partito Milan o superare i voti che ha aggiunto
Che ha raccolto nelle ultime elezione può guardare ai in futuro diventar veramente per Milano la Lombardia una forzo una forza grande una forza che può vincere a e portare al la Lombardia dove al merito di andare dico questo comma IVA che ho notato è catodico con grande e assumendo mi se vogliamo anche che tutti può di responsabilità per essere chiari fino in fondo ho ho ho avuto l'impressione che qua
Il compagno Marco ma il partito nel suo insieme a Milano
Abbiamo avuto grandi difficoltà a portare avanti le cose che ci siamo detti anche precedentemente
Difficoltà Toffolutti hanno problema organizzativo questo è chiaro e trovo che si vuol migliorare il l'aspetto ma credo anche perché ogni ancora troppo legati internamente Adele vecchie logiche nel partito
Io credo che se vogliamo far crescere ghetto PDS ognuno alla libertà di dire ciò che vuole mentre se ne discute ma alla fine dobbiamo essere convinti e non che ognuno ognuno aspetti che passi il cadavere il cadavere dall'altro perché io non l'ho detto o io non la volevo sarebbe analogica sbagliata che io la ripudio dal primo giorno in cui l'aspetto e cosa duecento io mi auguro e Kyoto logica sia superata completamente e a Milano abbiamo la possibilità di raccogliere i frutti che ci sono possiamo raccoglierle
Grazie Superchi prima
Prima dell'intervento conclusivo di Massimo D'Alema ci sono previsti ancora due interventi io pregherei i compagni di evitare movimento
Chiacchiericcio durante
Gli interventi per rispetto ai compagni che stanno intervenendo e ai molti che sono convinto vogliono seguire gli interventi dando la parola al professor De Lillo docente di Sociologia approfitto per ringraziare Luís ringraziare tutte le persone le competenze anche esterne al partito che hanno accettato il nostro invito a partecipare a questo dibattito congressuale ieri e questa mattina hanno dato un contributo importante ai nostri lavori
Io voglio anzitutto ringraziare per essere stato invitato qui e non tanto ringraziare a titolo personale la gratificazione personale
Di essere stato chiamato a parlare in questa sede quanto per l'opportunità che viene Offerta
A me e a tutti quelli come me che lavorando dentro l'università sui temi della società e del sociale
Hanno credo anche attraverso me e la possibilità di fare delle richieste
Alla sinistra italiana su temi sui quali stanno riflettendo e stanno lavorando da molto tempo e che ci farebbe piacere che venissero presi in carico dalla sinistra
Io ho letto il documento che sta alla base di questo congresso e ho trovato una dentro una grande tensione nel cercare di offrire una prospettiva di sviluppo al Paese
Una progettualità che oggi manca al nostro Paese e una speranza per i giovani e mi sembra che il tema dell'occupazione sia un tema dal quale necessariamente occorre partire
Occorre partire perché nel documento
Si parla in modo esplicito del fatto che del nostro Paese esiste poca mobilità sociale
Cioè poche opportunità date ai singoli e alle famiglie di poter crescere e di potersi sviluppare io mi occupo per ricerca ho fatto ricerche sulla mobilità sociale e non posso non condividere questo punto di vista però mi sembra di dover sottolineare una questione che nel documento non ho trovato molto sviluppata e che ripeto mi piacerebbe piacerebbe a molti dei miei colleghi che lavorano su questi temi che invece diventasse oggetto di riflessione
E di politiche e la questione è questa in effetti se noi guardiamo ai processi di mobilità che ci sono nel nostro Paese
Li possiamo comprendere solamente se teniamo conto che questi processi quando ci sono stati o la protezione delle proprie delle conquiste raggiunte dalle dei singoli sono state rese possibili
Non secondo il vecchio mito liberale del singolo che si muove in base alla propria volontà e alle proprie capacità
Ma perché in Italia ha funzionato e funziona potentemente la famiglia come luogo di protezione di difesa di a assistenza anche nei momenti difficili
Noi non possiamo più definire la posizione di una singola persona se non in termini di posizione della sua famiglia e allora oggi si parla tanto di famiglia lunga di giovani che restano oltre i trent'anni a vivere in famiglia
E con un certo semplicismo si sostiene che questo è dovuto Alma Misma degli italiani o se si vuole all'egoismo
E così via io credo che invece si debba partire da questa considerazione
Che
La famiglia sia oggi l'unico luogo nel quale l'individuo in situazioni di difficoltà economiche in situazioni soprattutto per i giovani
Di difficoltà nella ricerca del posto del di lavoro e riesce a garantire una forma di protezione e una forma di aiuto
Le strategie lavorative di ciascuno di noi non sono mai non sono più strategie individuali ma sono strategie concertate all'interno della famiglia basti pensare alle ai problemi della donna e i problemi dei rapporti che le donne hanno con il mercato del lavoro e a quanto significa in termini di strategie familiari la possibilità per le donne di essere o non essere sul mercato del lavoro
La stessa cosa si può dire per i giovani si parla del fatto che la il futuro riserva a tutti noi lavori frammentati entrate uscite dal mercato del lavoro percorsi formativi frammisti a percorsi lavorativi ma non ci rendiamo conto che questo sta già succedendo sta già succedendo
Attraverso quella miriade di lavori e lavoretti lavori neri lavori parziali che i giovani sono costretti a fare prima di poter entrare nel mondo del lavoro a pieno titolo e tutto questo è reso possibile dal fatto che esiste una unità di convivenza che rende praticabili delle strategie di formazione di lavoro e così via
E tutto questo non lo chiamiamo con un termine molto generico e molto vago famiglia
Ora in generale la riflessione sulla famiglia
è un po'estranea alla tradizione della sinistra e viene lasciata invece a chi della famiglia fa un elemento quasi metafisico una un'entità assoluta
Ma se noi riflettiamo in modo laico sulle questioni della famiglia
Ci accorgiamo non solo che la famiglia detta così non vuol dir niente perché esistono forme diversissime di convivenza
Molto varia molto articolate ma ciascuno di noi nella propria vita passa attraverso numerose famiglie numerosi tipi di famiglie
Pensiamo ad una coppia senza figli può fruire di una serie di risorse di una serie e da una serie di bisogni che sono molto diversi dalle risorse di cui può fruire dei bisogni che ha quando questa coppia ha dei figli piccoli
Quando poi questi figli diventano grandi la famiglia cambia ancora così come cambia quando nella famiglia entrano magari degli anziani bisognosi di aiuto
Quindi dire famiglia vuol dire molto poco se noi non ricordo mettiamo questo termine alle diverse fasi del ciclo di vita ma che cosa vuol dire riconnettere alle diverse fasi del ciclo di vita
Vuol dire tener conto del fatto che in ciascun nei diversi momenti della nostra vita noi abbiamo bisogni differenti e disponiamo di risorse diverse e allora faccio l'esempio della famiglia lunga perché in Italia c'è la famiglia lunga c'è dicevo prima sia perché è uno strumento di difesa del mercato del lavoro
Sia perché in Italia non esiste una legislazione e non vengono messe in atto delle politiche che possano consentire di costruire nuove convivenze nuove famiglie
Faccio riferimento non solo alle politiche del lavoro ma faccio riferimento alle politiche della casa la costi dalla apertura di nuove abitazioni faccio riferimento alle politiche relative alla procreazione ed ai processi di filiazione di tutto questo in Italia c'è molto poco e se non li compariamo
Le politiche sociali le le le le legislazioni sociali per meglio dire italiane con quelle di altri Paesi ci accorgiamo che in altri Paesi dove queste legislazioni favoriscono per esempio la filiazione
La costruzione di la costituzione di nuovi nuclei familiari
Quel processo di crescita zero si va spegnendo età cambiando segno si vanno costituendo nuove forme di convivenza
E allora l'invito che io rivolgo e che la sinistra si faccia carico di meditare su queste questioni di fare delle proposte in favore della costituzione di nuove famiglie perché perché quando l'individuo entra nel mercato del lavoro
Quando l'individuo deve progettare la propria vita quando l'individuo pensa a propri percorsi formativi
Deve far conto di tutte le risorse di cui ha a disposizione e una di queste risorse mi spiace l'ho detto in modo molto sintetico
Ma credo di essere stato sufficientemente chiaro una di queste risorse fondamentali e la risorsa che gli è data dal nucleo di convivenza dalla possibilità di poter progettare in una prospettiva comune
Le vite di ciascuno
Di poter far riferimento ad una ad un nucleo ad una famiglia
Che sia nello stesso tempo luogo degli affetti ma anche luogo nel quale l'individuo trova una risorsa in più per poter affrontare il futuro e allora mi sembra che in un'epoca in cui le la mancanza di progettualità della società
Si riflette sugli individui e poi si dice che c'è mancanza di progetti visibili progettualità dei giovani da parte dei giovani verso il loro futuro
Il fatto di mettere in atto delle politiche attive delle politiche positive che favoriscano e che rendano più facili
I percorsi di vita del singolo sia un elemento importante un elemento sul quale la sinistra deve riflettere e che non deve lasciare ad altre forze grazie
Grazie ancora che Lillo Valter Molinaro per l'ultimo intervento
Ho apprezzato molto lo stile asciutto del documento che avvia il dibattito congressuale uno stile asciutto ricco di contenuti contenuti che qualificano la sinistra per il governo del Paese
Io credo che anche questo congresso
Per il dibattito che si è svolto abbiamo qualificato
La sinistra milanese il PDS
E proprio a partire dal dibattito che abbiamo sviluppato
è ancora più chiaro oggi
Che noi dobbiamo costruire nella nostra città
Un processo che avvio rapidamente a sostituire l'attuale giunta il sindaco andare ad un cambiamento profondo di progetti di programmi di proposte per questa città
Milano deve tornare ad essere un grande polo di attrazione economica produttiva industriale qualificata
L'efficienza e la qualità di risposta alle esigenze dei cittadini dell'impresa e del lavoro ma anche la tutela delle categorie più deboli la possibilità di offrire effettivamente rispetto all'attuale situazione di stallo di crisi una Milano che riapra le le sue le sue porte una Milano che ridiscuta nel profondo Sud ciò che deve essere non solo in Lombardia ma nel Paese
Questo io credo a partire dalla discussione che si è sviluppata emerge con forza il PDS si candida in questo momento in questa fase per questa città e per il Paese come la forza che ha la capacità che consente effettivamente dalle opportunità per trasformare il Paese per andare verso dove per andare verso un Progetto democratico
Che risponda alle grandi domande che oggi sono inevase in questa città domande che riguardano certamente le infrastrutture i servizi la qualità della vita la socialità dobbiamo chiederci se la lega che ha governato questa città due anni ha risposto a queste grandi domande che vengono
Io credo e il dibattito ha confermato che queste grandi domande a queste grandi domande la Libia non abbia saputo rispondere non ha saputo rispondere perché nella nostra città la Lega che ha vinto in un momento molto particolare sull'onda di una situazione drammatica che vedeva Milano come il luogo nel quale la corruzione e l'inefficienza
Un vecchio sistema di potere aveva qui le sue radici più profonde in quel momento la lega ha raccolto un grande consenso ha sconfitto la sinistra ma la lega non ha saputo rispondere a quelle aspettative concordo
Profondamente con la relazione di Fumagalli che su questi aspetti è andata nel profondo
E Milano
Dopo due anni non è più incantata dalla lega Milano dopo due anni si aspetta qualche cosa di più e questo qualche cosa di più siamo noi a dover dire che cosa
Siamo noi che dobbiamo assumerci la responsabilità di lavorare fino in fondo perché anche in questa città situata molto rapidamente a sostituire il la giunta il sindaco si vada insomma costruire una prospettiva per la Milano democratica una prospettiva per la sinistra per i progressisti per le forze che vogliono rilanciare questa città
La lega è stata sconfitta a Milano su molti aspetti ma su una in particolare mi voglio soffermare
Quello che riguarda i servizi alla persona i servizi sociali su questi aspetti la lega ha dimostrato fino in fondo di essere una forza che manca di progettualità anzi che annulla la progettualità sociale
è una forza che ha aperto uno scontro durissimo con lei fasce più deboli di questa città con gli anziani con i giovani con gli immigrati su tutti questi aspetti il programma della lega si è confermato come un programma che abbandonerà
I settori più deboli come un programma che vede tutti coloro che hanno più difficoltà in una città moderna in una città ricca in una città e corista li abbandona alla loro condizione
Questo non è il ruolo che spetta ad un'amministrazione pubblica
Un'amministrazione pubblica ad un'amministrazione pubblica spetta il compito di consentire a tutti di avere pari opportunità in questa città ad un'amministrazione pubblica spetta il dovere di poco di costruire prospettive sicure anche per coloro che hanno condizioni economiche e sociali svantaggiate
Ma paradossalmente la lega ha fallito anche su un altro aspetto
Che latinista come protagonista l'aspetto del liberismo l'aspetto della privatizzazione l'aspetto della trasformazione dei servizi pubblici locali in aziende private
A Milano siamo stati noi PDS a proporre per primi ad esempio la privatizzazione della Centrale del latte
Ma non tanto perché ci ci piacciono meno le privatizzazioni ma perché siamo convinti che appunto bisogna ricostruire un percorso un'ipotesi una progettualità sui servizi pubblici locali che consentano l'amministrazione pubblica di giocare soprattutto ruolo di controllo
Il ruolo di indirizzo il ruolo di tutela delle fasce più deboli ma la gestione ma l'imprenditorialità la capacità di trasformare di costruire di aumentare le possibilità agli opportunità economiche spetta nome naturalmente libero da tutti da tutti i limiti che possono venire da un rapporto privilegiato con la politica quindi occorre andare fino in fondo verso questa strada questa è una strada che ha visto il fallimento della Lega la visto anche perché a una vecchia concezione clientelare che non valorizza le competenze è emersa con forza
Questa questo aspetto è emerso con forza proprio sulla questione morale che oggi ancora oggi attanaglia Milano non dobbiamo dimenticare che nel settore del commercio
All'interno della vigilanza urbana oggi viviamo una situazione simile ad alcuni anni fa
In queste realtà dopo due anni la lega dimostrato assolutamente di essere incapace di intervenire incapace di costruire consenso tra i lavoratori per battere le forme degenerate della pubblica amministrazione una pubblica amministrazione che non è legittimata dal potere politico ma che deve essere legittimata dalla capacità di servizio alla città ai cittadini la qualità professionale la competenza le capacità
Vanno al di là del colore politico del singolo devono essere caratteristiche peculiari della pubblica amministrazione
Queste io credo sono idee forti idee che consentono a noi PDS di essere una sinistra moderna
Che valorizza i saperi le competenze che lavora sulle regole per i diritti che opera per la trasparenza che è solidale democratica che ha le carte in regola insomma per governare questa città e l'intero Paese grazie
Abbiamo così chiuso gli interventi
Hanno parlato quarantasette compagni sui settantacinque che avevano chiesto la parola hanno rinunciato trentotto tra quelli che mi hanno chiesto di intervenire Massimo D'Alema proprio un anno fa il primo luglio dell'anno scorso è stato eletto segretario nazionale del PDS
Diamo la parola usare i nostri lavori
Comunque non è non siamo a fare un bilancio diciamo anche se direbbero in questa vostra città
Che insomma il fatturato è cresciuto notevolmente
Nel corso di questo periodo ma il merito è stato di tante persone
La discussione alla quale avete dato vita in in questo giorno una giornata e mezzo di dibattito
E che io ho potuto seguire non del tutto chiedo scusa per l'assenza di stamattina ma è un fine settimana di congressi
E io non potevo non recare il nostro saluto a quello dei laburisti a quello del Partito popolare per cui ho sfidato l'Alitalia diciamo che per andare venire beh questa vostra discussione è stata interessante e vivace ha posto molti problemi
Ad alcuni dei quali io cercherò di dare risposta
E mi sembra che dimostri
Visibilmente diciamo
Un partito in ripresa
In ripresa di
Rapporto con la società
Di iniziativa
Di attenzione ai problemi reali dei cittadini
Un partito che più lontano
Dei suoi momenti difficili
Dalle sue vicende più travagliate lontano nel tempo diciamo
E che ha saputo riguadagnare assi una funzione importante
Notevolmente più importante nella vita politica milanese e lombarda
Rispetto a qualche tempo fa
Anche se noi non ci nascondiamo
Che c'è ancora molto da fare
Non ci nascondiamo
Di avere perduto
Nelle elezioni
Regionali di avere registrato anche nei referendum non sono qui del Paese ma anche qui
La forza
Sì registrato la forza la consistenza diciamo di un orientamento
Diffuso fra tanti strati di cittadini
Ancora di simpatia verso la destra verso le sue idee
Che si manifesta poi in modo vincente soprattutto quando dall'altra parte lo schieramento democratico compie degli errori
Come errore è stato anche se non nostro
Non essere riusciti a proporre ai cittadini della Lombardia una prospettiva di governo che raccogliesse l'insieme delle forze democratiche
Dell'area di centro sinistra
Il che ha consentito alla destra di conquistare il governo di questa Regione pur rimanendo molto molto al di sotto della maggioranza assoluta dei consensi e secondo me errore è stato anche
Andare a quel referendum che è apparso un modo sbagliato di porre una questione giusta
Questione giusta è quella
Di un sistema televisivo
Più aperto più ricco più pluralistico
Che è un'esigenza del nostro paese della nostra democrazia in modo sbagliato è un referendum che è apparso puramente punitivo
Più volto a togliere qualcosa a qualcuno che non a creare nuove opportunità di sviluppo di cultura di divertimento e di libertà
Io penso che la sinistra quando si pente presenta con un pool tu punitivo settario perde
Che consiglia anche per cui di presentarsi con un volto più ottimistico più aperto al futuro visto in una bella ricerca che è una delle cose che distingue elettorato della sinistra
Rispetto all'elettorato medio alla media dei sentimenti degli italiani che gli elettori di sinistra sono più pessimiste circa il futuro del Paese
Non è un buon modo di distinguersi io penso che una grande forza che vuole governare l'Italia deve conquistare un certo ottimismo sul futuro di questo Paese
E devi riuscire a comunicare un certo ottimismo all'insieme dei cittadini
Noi
Noi ci stiamo sforzando prete questo è il punto centrale di tutta la nostra discussione
Noi vogliamo mettere in campo una proposta per il Governo dell'Italia
E consideriamo che la sfida che si è riaperta
In parte per demerito altrui in parte per merito nostro
Possa concludersi con una con un evento straordinario
Perché e cosa che non ha precedenti nella storia del nostro Paese
E se si considera diciamo ciò che noi socialmente rappresentiamo cioè il mondo del lavoro davvero una precedente in tutta la storia italiana
Noi vogliamo aprire una nuova fase della vita nazionale portando la sinistra e il mondo del lavoro al governo del paese questo è il problema centrale intorno al quale ruota tutta la nostra politica
Ed è l'obiettivo che ci proponiamo è per il quale abbiamo ritenuto necessario avere questo congresso
Capisco che può apparire un po'curioso
Chiamare congresso tematico un congresso che affronta una questione così grande diciamo
Ma queste sono le espressioni lo Statuto diciamo dici soccorre
Questo congresso è politicamente molto importante
Lo lo abbiamo chiamato tematico perché non abbiamo voluto confondere questa grande questione politica con i problemi del partito e del rinnovo degli organi dirigenti
Problemi che affronteremo poi in un congresso ordinario del partito
E non perché vorrei dirlo perché poi qualcuno ha detto la mamma
Non perché questa scelta non è una scelta limitata dice della democrazia interno mio giudizio anzi è una scelta profondamente democratica perché sarebbe stato una finzione da parte di un di un segretario eletto da un anno e di un gruppo dirigente nazionale andare ad un congresso per rinnovare gli organismi dirigenti alla vigilia
Non so se di tre mesi o di sei mesi di una prova elettorale così importante
Un momento nel quale diciamo i generali gli ufficiali non possono che essere confermati diciamo anziché perché il buonsenso vuole che sia così
E invece assai più democratico mettere il partito nelle condizioni di valutare il proprio gruppo dirigente dopo che si sarà votato
Questo mi sembra è stata una decisione che rispondeva ad un esigenza democratica nomina al contrario ad una volontà di limitare la vita democratica del partito
Ma questo discussione era necessaria sia pure in questa stagione estiva dove siamo arrivati così stanchi e affaticati da tante prove
Anche perché nel frattempo il Paese ha camminato molto velocemente molte cose sono cambiate
Molte cose anche importanti
E
Noi ci siamo sforzati di affrontare le ragioni per le quali eravamo stati sconfitti
E di creare le condizioni
Per
Perché il tema del governo dell'Italia potesse riaprirsi beh stamattina ad esempio noi la stanza impressionante al congresso del Partito popolare perché si vedeva quanta strada abbiamo percorso in un anno
Era la prima volta che il segretario del maggior partito della sinistra diciamo andava al congresso del maggior partito dei cattolici democratici in Italia
Dalle atto
Un anno fa non era così
Questa alleanza che si è costruita è passata alla prova delle elezioni amministrative regionali
Nel complesso con un grande successo
Un anno fare uscivamo da una sconfitta
C'era il rischio evidente da una parte che la sinistra si chiudesse in se stesse
E s'si avviasse ad essere nella Seconda Repubblica ciò che è stato nella Prima Repubblica cioè l'eterna opposizione
D'altra parte che il centro riff Luis verso i vincitori
Secondo quello che era il disegno di Berlusconi diventare lui il leader di quella larga maggioranza degli italiani che erano contro la sinistra che non vogliono essere governati dalla sinistra
E cioè dare vita ad una nuova stagione della storia italiana all'insegna di una pregiudiziale contro la sinistra
Cioè in piena continuità con gli aspetti peggiori della prima Repubblica
Noi abbiamo evitato questi rischi
Certamente ha contribuito la destra con i suoi errori
Con la sua drammatica in preparazione a governare il Paese
Con l'arroganza con la quale ha spaventato ciechi e forze moderate
Certamente ha contribuito anche quelli Centro democratico che non si è arreso alla destra che ha difeso la propria identità
Che ha avvertito il rischio di una destra illiberale
E antieuropea
Ma in una notevole misura abbiamo contribuito Novi
Avviando una politica coraggiosa
Che ha puntato ad un dialogo con il centro
Che ha saputo combinare gli elementi della opposizione sociale e la opposizione democratica ma anche della responsabilità
Abbiamo dimostrato di essere forti nell'opposizione
Penso a quell'autunno che ha segnato uno spartiacque
Nella vicenda politica nazionale
Ma anche capace di prenderci le nostre responsabilità nel sostegno al governo Dini alla manovra finanziaria
E questo ha nel Complesso ha cresciuto la credibilità del partito democratico della sinistra
Come possibile forza di governo del paese
Ci ha consentito di conquistare maggiori consensi al centro senza perdermi a sinistra che è esattamente il problema complicato diciamo di fronte al quale si trovano tutte le forze della sinistra in Europa
Va verso il centro abbiamo
Nello stesso tempo
Lavorato per costruire un sistema di alleanze
Che in modo proprio in cui il bipolarismo si pone nel nostro Paese
L'Italia non è l'Inghilterra non ci sono laburisti e conservatori ci sono molte tradizioni politiche il bipolarismo non si può costruire senza scomporre quella grande forza centrale che ha dominato per cinquant'anni la vita politica italiana
E senza conquistare la parte più coerente del cattolicesimo democratico ad un'alleanza con la sinistra
Ma nel fare questo non abbiamo contrariamente a quanto temevano anche alcuni compagni che dicevano ma in questo modo noi delegherei mo'alle forze del centro una funzione trainante
Da sinistra resterà inesorabilmente subalterna non è stato così perché la sinistra si è mossa ha cercato di rinnovare le sue idee rimettersi in contatto con i settori più vitali della società italiana
E noi siamo tutt'altro in questo momento che non la gamba zoppa dell'alleanza di centrosinistra cioè quelli che hanno bisogno di farsi legittimare dagli altri noi di questa alleanza siamo una forza promotrice
Una forza centrale
Una forza decisiva non soltanto per il peso dei consensi che ha mi consentite questo conta diciamo poi collegio per collegio per andare legge dei deputati ma anche per la forza delle sue idee
E del prestigio che si conquista
Io penso che questo sia un buon bilancio
Anche se la sfida più difficile davanti a noi
Nel corso di quest'anno noi abbiamo diciamo acquisito due importanti verità che messe in fila sono una banalità ma le cose banali contengono sempre un elemento di verità cioè che possiamo vincere
Così come abbiamo vinto le elezioni amministrative
E possiamo vincere perché la maggioranza degli italiani non vuole essere governata dalla destra
Vedete si è rovesciato il teorema berlusconiano li voleva essere il campo di una maggioranza che non voleva la sinistra invece è diventato il capo di una minoranza di destra che la maggioranza degli italiani non vuole
Si è rovesciato
E noi siamo una maggior rovescia Fabio il
E tuttavia questo è evidente un dato politico di come detto stamane i popolari quando il si perdono i ballottaggi da Bolzano a Mazara del Vallo non è
Vuol dire che i i cittadini italiani di fronte ad una scelta secca centro sinistra o destra scelgono centrosinistra
Quindi possiamo vincere
Naturalmente il grande problema
Del Paese
In una proposta politica che sia in grado di coalizzare questo spirito maggioritario nel Paese se non ci riusciamo a possiamo perde seconda banalità
Perché il sistema elettorale a turno unico
A mio giudizio sistemi elettorali inefficace e pericolosa nel nostro Paese ma di gente
Può consentire ad una minoranza anche ad una minoranza invisa alla maggioranza degli italiani
Di conquistare il governo del Paese esattamente così come l'onorevole Formigoni certamente inviso alla maggioranza dei lombardi governa la vostra regione ben poco da fare
Cioè se si facesse domani un referendum volete o no Formigoni penso che lo perderebbe ma governa perché la legge elettorale a turno unico di consente di governare
Tutto questo può sembrare banale ma ci mette di fronte ad un problema molto complesso molto severi
Direi che mette tutte le forze democratiche di fronte ad un problema
C'è una responsabilità
Per quello io che sono una persona responsabile non rispondo a Bossi
E alle sue quotidiane scorribande verbali diciamo così fantasmagoria
Lo aspetto il giorno in cui inevitabilmente non so quando usciamo da questo dibattito sulla data delle elezioni teniamo solo conto che le elezioni ci saranno ecco e perché è inevitabile diciamo nel nel momento in dal momento in cui questo Paese vive in una condizione eccezionale insomma governo tecnico che ha ben meritato che noi come ora dirò cercheremo di aiutare ma che non potrà durare all'infinito quindi io vorrei dire a Bossico a un certo punto le elezioni ci sarà non per un crudele patto consociativo tra la destra e la sinistra ma per una evoluzione naturale delle cose
E in quel momento noi serenamente ti aspettiamo
Per discutere di come prenderci una comune responsabilità
Fino a quel momento noi ci comporteremo come una forza responsabile
Ci interessa il federalismo
Abbiamo affrontato questo tema con grande coraggio innovativo
Io ho visto com'era comma stupito quasi commosso Maroni
Chiamato da noi a discutere di federalismo a Salerno con i nuovi sindaci del Mezzogiorno
Quando gli ho spiegato migliaia gli abbiamo spiegato non può aver pensato che tutta quella platea l'avessimo messi insieme per impressionare lo diciamo
Gli abbiamo spiegato che il federalismo può vincere in questo Paese sono
Se diventa l'obiettivo di un grande schieramento di cui è parte essenziale la sinistra
E se intorno alla parola d'ordine del federalismo dell'autogoverno dell'autogoverno responsabile della rottura del centralismo se intorno a questa parola d'ordine c'è non solo il nord produttivo e moderno ma anche il meridionalismo democratico
E quando gli abbiamo spiegato guarda che noi la sinistra siamo quella parte che nel Mezzogiorno rappresenta tutti quei cittadini
Che hanno vissuto del proprio e non dell'assistenza dello stato assistenziale cura
Quelli che vivevano di assistenzialismo votano per gli altri come naturale ovvio non è una criminalità era naturale che fosse così diciamo quelli che votavano per i i partiti elemosiniere diciamo quelli che votavano per noi erano quegli operai che vivono del proprio salario quegli intellettuali dei professionisti
O quelli che per non piegare la schiena erano andati a faticare all'estero che poi sono tornati con qualche soldo e hanno costruito qualcosa di proprio questo Mezzogiorno con la schiena diritta che è quello che vuole il federalismo che non ha paura della sfida dell'autogoverno
Ora questo discorso serio che ci interessa con la lega
Le polemiche quotidiane diciamo così ci interessano relativamente abbiamo il dovere di non in seguirle
E
Naturalmente
La nostra è nostra discussione con la lega che non è solo del PDS ma riguarda questa coalizione dell'Ulivo che è nata si è messa in movimento
Alla quale vogliamo dare col nostro congresso maggiore impulso
Una coalizione che come tale devi discutere con la lega direttive discutere con Rifondazione Comunista
Per verificare le condizioni possibili
Di un'intesa elettorale resa io penso che sarebbe necessaria
Stante l'attuale legge elettorale poco da fare
I
Che spero possa essere possibile
Alla quale alleanza non vogliamo pagare però un presso che è quello di rendere non credibile la proposta di governo che facciamo gli italiani
Questo è il limite io spero che questo capisca boss
Perché se non lo capisce sono guai
Per loro per noi per noi che possiamo rischiare di perdere per loro che possono rischiare di finire in un angolino dice
Spero che lo capisca Bertinotti
Che è difficile discutere di un'alleanza politica elettorale
Se non c'è lo sforzo per farsi accettare come una forza responsabile
In questi giorni per esempio
In Parlamento si avvia è stato ricordato qui ad una difficile discussione sulla legge di riforma delle pensioni
La riforma delle pensioni era attesa da tanti anni io considero questo accordo un uomo compromesso
E se noi pensiamo a quali rischi hanno corso i lavoratori
Siamo le proposte del governo della destra
Un successo
In continuità con il movimento dell'autunno
Perché vincere vuol dire saper risolvere i problemi non lasciarlo irrisolti
E con questa riforma si salta un sistema previdenziale pubblico
Si va ad un sistema per pensionistico più inclusivo
Certo paga un prezzo che però è graduale e limitato
Un pezzo del mondo del lavoro quello con il quale siamo stati più in sofferenza nella consultazione
Però se salta questo compromesso
Che cosa c'è
Soltanto un irresponsabili può pensare che se salta questo compromesso c'è il ritorno la pensione di anzianità
Nessuna persona seria può pensare salta questo compromesso cioè il blocco delle pensioni e c'è un sistema previdenziale pubblico a rischio
Questo compromesso lo possiamo migliorare Parlamento poco fa è stato ricordato da parte parlamentare che assai sensibile al mondo del lavoro dei problemi che noi abbiamo proposto emendamenti sulla questione dei lavori usuranti
Diamoci anche proposto un emendamento per cercare diciamo così di in questo meccanismo graduale di superamento delle pensioni di di anzianità di venire incontro a quella generazione di lavoratori che veniva più penalizzata abbiamo presentato un emendamento emendamenti sulla questione delle pensioni dei lavoratori che hanno fatto lavori precari saltuari so
Non sposta la sostanza dell'accordo Paolo migliore tenendo conto della consultazione questo è il modo giusto di interpretare una consultazione democratica
Che certamente ha segnalato con molti no ma l'essere ma che alla fine ha detto se è un grande partito dalla sinistra che facesse saltare la riforma delle pensioni alla quale i lavoratori italiani con il voto segreto hanno detto sì secondo me non sarebbe un partito responsabile
Il partito che la voglia migliorare tenendo conto dei no credo abbia un atteggiamento responsabile allora si deve sapere
Che è il principale ostacolo migliorare la riforma n quattro mila emendamenti di Rifondazione
Che si che rispondono soltanto ad una logica ostruzionistica distruttiva
Ad una logica che autorizza il governo a mettere la fiducia
E a bloccare ogni miglioramento non c'è niente da fare questo modo di essere di sinistra oggi non è utile né al Paese miei lavoratori Italia
Ecco perché noi invece lavoreremo perché questa riforma si faccia
E pensiamo che questo sia utile ai lavoratori e aiuti anche ad andare verso le elezioni
In un clima più sereno
Con un minore rischio
Di crisi finanziaria di collasso per il Paese
Rafforzando quella credibilità che l'Italia faticosamente sta recuperando sui mercati internazionali vedete un paradosso diciamo siamo uno dei pochi Paesi dei quali quando vince la sinistra migliora la lira migliora la borsa diciamo un po'nel merito nostro poltrone demerito di Berlusconi intendiamoci diciamo che gode di una fama pessima diciamo in giro per il mondo e non non senza molti
E tuttavia vedete noi ci siamo anche sforzati vorrei rispondere qui molto pacatamente diciamo ai nostri critici
Noi ci siamo sforzati e ci sforziamo anche di non soltanto di contrastare la destra
Ma abbiamo anche lavorato
Perché si aprisse un diario
Cioè abbiamo avvertito noi lo schieramento di centro sinistra la necessità per il nostro Paese di una distensione di un allentamento di un conflitto aspro violento in moto del quale certamente la teste è stata la principale protagonista ha pagato alcun prezzo
Che nelle elezioni ha vinto la forza più tranquilla più rassicurante
Ha perduto la violenza verbale e l'aggressività le cesso di una destra che si è presentata alle elezioni amministrative senza parlare né di Comuni e delle Province
Chiedendo di punire i colpevoli del ribaltone presentando un uomo come Dini come se fosse il capo delle guardie russe c'è una confusione
E dall'altra parte noi ci siamo sforzati invece di rappresentare anche un bisogno di questo paese di maggiore serenità di maggiore compostezza del confronto politico la necessità di regole condivise
Abbiamo noi abbandonato e secondo me giustamente ogni argomento che punta alla di legittimazione dei nostri avversari
Noi contestiamo il merito delle loro posizioni
Ma non abbiamo mai detto noi non abbiamo mai detto agli italiani
Che dall'altra parte c'è un pericolo fascista
C'è una destra che dice che vuole cambiare immagine ma non ne abbiamo né interesse né volontà di demonizzare ma di sfida una non abbiamo mai detto agli italiani che non si può votare Berlusconi perché oggetto di indagini giudiziarie
Nulla di ciò che può essere delegittimazione dell'avversario e utile allo sviluppo della democrazia questa destra ci potrà non piacere a me non piace
Ma innanzitutto dobbiamo capire perché in essa rappresenta una parte così rilevante del popolo italiano quarantatré quarantaquattro quarantacinque per cento
Dobbiamo convivere con essa dobbiamo se possibile aiutarla a diventare una destra europea normale e democratica
Utah anche attraverso il dialogo il confronto
Perché questo è nell'interesse del nostro Paese
Ed è anche nell'interesse di una sinistra che quanto più questo Paese diventa un Paese normale e democratico europeo tanto più è possibile che possa governare dice
Senza lacerazioni spaventose
Senza timori di salti nel buio
Per questo siamo contenti che dopo un momento di trambusto si sia deciso di venire a questo confronto sulle regole
è stato un momento di incertezza poi forse l'avete ricordato l'onorevole Berlusconi che senza confronto sulle regole la via per le elezioni è molto difficile ha fatto insorgere una maggiore saggezza poi come Luís ad
Insomma io veramente non avevo mai detto che fa prometteva sento non è importante questo è importante che l'incontro ci sia
Noi siamo anche clienti che Berlusconi venga a parlare al nostro congresso
Quale parleranno Berlusconi e Prodi lustro siamo il maggior partito italiano vogliamo essere nel nostro congresso
Luogo di confronto fra i candidati dei due maggiori schieramenti
Non ho dubbi che nel nostro congresso Berlusconi sarà raccolto in modo civile
Non so il minimo dubbio diciamo venti no perché ho visto sui giornali di oggi qualche preoccupazione a questo proposito
E io non dubito che ci si rivolgerà a noi in modo corretta
Vedete
Questo confronto sulle regole deve affrontare molte diverse questioni
Che riguardano la legge non vogliono discutere della legge elettorale
Capisco però noi abbiamo il dovere di sottolineare che questa legge elettorale è una legge pericolosa confusa
Che non mantiene ciò che promette cioè promette agli italiani stabilita promette agli italiani la scelta di una maggioranza di governo sappiamo che non è così
Abbiamo il dovere di dire che vogliamo il doppio turno non perché conviene annulli
Badate io sono convinto che se a marzo dell'anno scorso avesse votato con il doppio turno noi avremmo preso una botta assai più dura di quella che abbiamo preso
E in particolare nel Mezzogiorno
Noi non avremmo eletto quel numero non piccolo di parlamentari che abbiamo letto grazie a turno unico
Io sono stato eletto col trentaquattro e mezzo per cento dei voti del mio collegio gli avevo di fronte due candidati che hanno fatto a gara per intercettare il voto anticomunista
Ma l'ha fatto tutti e due da campagna elettorale contro di me fortunatamente se lo sono spartito diciamo questo poi ce n'erano altri tre candidati minori eccetera
Ma se ci fosse stato il doppio turno invia un noto collegio di Gallipoli lo sognavo diciamo ecco questa è la verità problema del doppio turno non è che dice conviene dice Fini conviene alla sinistra no
Il dato è politico se in questo momento congiunturalmente il doppio turno ha favorito indubbiamente il centrosinistra
è per la buona ragione politica che la destra si è resa invisa alla maggioranza degli italiani non perché sia un marchingegno studiato a Botteghe Oscure
C'è una ragione politica così come a mio giudizio nel marzo dell'anno scorso la sinistra che era che la maggioranza degli italiani non voleva al governo del paese col doppio turno avrebbe perduto più duramente di come abbiamo perduto
Quindi doppio ad un è un sistema più democratico che garantisce stabilità e governabilità poi può convenire a questi o a quelli questo dipende dalla politica non dipende dal sistema elettorale
Ripeto un anno fa probabilmente conveniva loro oggi può darsi che convenga a noi ma per la buona ragione che Fini non dovrebbe trascurare diciamo che la maggioranza degli italiani non li vogliono
Noi continueremo a cercare di spiegare le ragioni
Di una legge elettorale più efficaci e più democratica
Poi c'è da parlare di televisione
Hanno vinto il referendum dicendo che loro volevano un antitrust più giusto non punitivo
Adesso abbiamo diritto di sapere che cosa propongono
Bisogna che parliamo di conflitto di interessi
Insomma Berlusconi non ci può raccontare che se lui vende una parte delle azioni della Fininvest e finisce il conflitto d'interessi insomma diciamo
E siamo siamo diventati buoni diciamo ma proprio ingenui fino a questo punto no perché come è noto enfatica diciamo per noi che siamo stati comunista dispiegare tutti questi principi della liberaldemocrazia come è noto diciamo
Leone
Com'è noto negli Stati Uniti quando un uomo che è potente nella vita economica acquista potere politico
Diciamo questo il blind trust è cieco proprio perché questo uomo politico non sa dove sono collocati i suoi interessi
Quindi la questione del conflitto di interessi si risolvesse Berlusconi intende le sue proprietà
Affida il ricavato ad un
Do una struttura che lo gestisce lo investe
E poi se Luís si trova a governare può anche essere lire l'opposizione non sa dove sono investiti i suoi beni
Di modo che quando si fanno le leggi sulle assicurazioni sui supermercati sulle televisioni Luís non sa se favorisce o no se stesso
Ma se lui vende qualche combinazione un principe arabo diciamo resta socio della Fininvest Luís ahimè sa quindi la questione e irrisolta ve lo dico proprio rispiegarmi resta tale e quale di fronte a noi
E noi reiteriamo la domanda come si pensa di risolvere questo problema
No lo facciamo senza iattanza in fondo non è che abbiamo un obiettivo così estremisti dico quello di fare dell'Italia una democrazia normale diciamo ecco è un obiettivo che dovrebbe essere considerato ragionevole
E di queste cose vogliamo discutere con la destra
Ci sono parole nuove
Ci sono attenzioni ci sono minori asprezze tutto questo importante
Ma noi vogliamo che ci siano anche riforme passi in avanti concreti
Non ci accontentiamo che si faccia ammuina come si dice
E quindi è bene che si vada ad un confronto chiarificatore
Io ritengo che questo confronto possa creare le condizioni migliori
Per arrivare non so quando non dipende da noi
Verso una prova tuttavia che ritengo necessaria per il nostro Paese in un tempo non storico
E cioè elezioni politiche
Che segnino l'attento di una nuova classe dirigente legittimata dal consenso popolare
Noi abbiamo avuto una lunga stagione di governi tecnici
Con la parentesi non felicissima del governo Berlusconi
La sinistra ha dato un contributo a questi colori
Io ritengo che in un momento drammatico assai travagliato della vita nazionale di crisi delle istituzioni politiche dei partiti
Il fatto che uomini dell'Università dell'apparato dello Stato della Banca d'Italia si siano messi al servizio del Paese
E abbiamo saputo reggere il Paese
E abbiano anche saputo avviare un processo di risanamento finanziario
E restituire una certa credibilità alle istituzioni è stato un fatto positivo importante
Noi che eravamo senza alcun dubbio la più grande forza popolare ancora forte di una legittimazione per un legame con i cittadini
Abbiamo sostenuto questi governi fornendo ad essi non da soli ma in parte notevole una legittimità democratica
Abbiamo aiutato
Non abbiamo mai votato a favore del governo Amato ma abbiamo aiutato Amato
In alcune delle riforme che egli ha introdotto
Abbiamo sostenuto la legge finanziaria del governo Ciampi dopo esserci astenuti
Abbiamo sostenuto il governo di abbiamo fatto la nostra parte
Non siamo affatto pentiti
Io credo che sia stato positivo per il Paese io credo che l'avvio del risanamento finanziario
Appoggiato soprattutto sul senso di responsabilità della sinistra del mondo del lavoro
Senza l'accordo sul costo del lavoro senza il nostro sostegno a Ciampi Dini noi saremmo la bancarotta in questo Paese
Nessun'altra forza sociale o politica
Può rivendicare così come noi possiamo fare di avere contribuito in un momento così difficile a salvare il Paese dal rischio dello sfascio della bancarotta
Lo stesso tempo ritengo che noi
Che questa stagione sta andando verso una naturale conclusivo
è giunto il momento che torni al centro della vita del Paese la politica e la politica democratica
Che quelli che vengono eletti dai cittadini riassumano la funzione che loro spetta
Questa è una necessità di un grande Paese democratico
Noi abbiamo di fronte a noi passaggi molto importanti l'Europa la Conferenza intergovernativa del novantasei scelte di grandissima portata
Ci sono cambiamenti che richiedono tempo
Una classe dirigente legittimata che si rimbocca le maniche pensiamo la pubblica amministrazione sistema fiscale il federalismo non c'è un'ora X del federalismo tetto c'è una dimensione che è quello della riforma costituzionale
Ma poi ci saranno mille i quali si dovrà lavorare a riorganizzare l'amministrazione decentrare funzioni Poteri
E questo chi lo deve poter fare una nuova classe dirigente che sia espressione
Delle forze politiche fondamentali che abbia il consenso dei cittadini ed è bene che questo momento venga ragionevolmente presto
E a questo noi ci prepareremo come coalizione di centro sinistra
E ci stiamo preparando
Anche con un profondo rinnovamento del nostro modo di ragionare e di pensare
Del nostro modo di vedere i problemi del Paese
Vedete
E questo anche il senso
Della discussione che si è aperta fra Dinoi io non affronterò tutti i problemi mi affronterò semplicemente fondamentalmente i due di cui voi avete discusso anche per dare delle risposte
Primo problema che voglio affrontare e la questione della giustizia
Che suscita tanta discussione in mezzo a noi
Io trovo che i
Certo c'è un po'di spettacolo nel modo in cui si racconta della vita di un grande partito la svolta intervenuta la l'altro giorno non abbiamo presentato la la proposta di legge in materia di custodia cautelare un anno fa
Non dall'altro giorno diciamo
Quando di fronte al decreto Biondi
Noi rispondemmo respingendo
Quel garantismo Peluso diciamo così che era volto soltanto a tutelare una certa categoria di imputati eccellenti
Che questo era il ticket decreto Biondi ma contemporaneamente dicendo che c'era l'esigenza
Di una maggiore attenzione ai diritti della persona
Che avvertivamo anche noi il rischio di uno stravolgimento
Dell'impianto del nuovo codice di procedura penale
Anche per l'Effetto di misure straordinarie antimafia cioè e che quindi eravamo favorevole che ci fosse una nuova legge in materia di custodia cautelare
Con l'obiettivo sia di come dire di fare in modo
Che non vi siano abusive cessi nell'uso di quello che è uno strumento straordinario
E anche di creare le condizioni di un maggiore equilibrio nel processo tra l'accusa e la difesa
Tanto più essenziale nell'impianto del processo accusatorio diciamo così che
Quello del nuovo Codice
Questo lo dicemmo allora e presentammo lavorando ad una proposta di legge la la presenta
Questa fu la nostra posizione
Non quella di respingere e basta di respingere ma anche di proporre
Abbiamo lavorato un anno su questa legge
Se n'è accorto nessuno bizzarro Paese l'Italia diciamo così quel
Si vede che non era nell'occhio del ciclone
La Camera dei deputati l'ha provata parecchi mesi fa diversi mesi fa
Abbiamo discusso con di magistrati
Fatto vero c'è stato anche chi c'era in programma come fate questa legge senza discutere tutta abbiamo discusso con i magistrati o di contratto la Giunta dell'associazione magistrati devo raccolto osservazioni
E ha raccontato anche gli avvocati al partito che contenga fra magistrature che sa il partito di di una pausa per i cittadini siamo il partito dei giudici del partito degli avvocati siamo partite voglio difendere il cittadino italiano
Che ha diritto legalità che ha diritto a non essere governato da politici corrotti che ha diritto alla sicurezza e ha diritto anche alle garanzie
In un equilibrio
Al Senato il testo è stato corretto tenendo conto anche in parte notevole delle osservazioni che avevano fatto i magistrati
Nell'incontro che avevo un avuto con varie forze parlamentari anche con noi direttamente
Poi è insorto l'appello a mio giudizio sbagliato non nel merito nel metodo vogliono penso che un Paese democratico anche i giudici giudici possono dire quello che pensano di una legge che che riguarda la giustizia
Nel merito ha sbagliato l'appello di duecento la drammatizzazione di questa legge del suo significato
Di cui non avevamo avuto sentore ben e quindi l'insorgere di una parte dell'opinione pubblica
No le opinioni dei magistrati
A mio giudizio sono importanti
E devono concorrere sono uno degli elementi che formano poi la volontà politica dei partiti del Parlamento devono ascoltare la società
Ma nessun magistrato può porre un tetto alla prova le leggi le fa le fanno quelli eletti dai cittadini
Noi io ritengo che questa legge a questo punto dopo le correzioni apportate dal Senato è una buona legge
E spero che il Parlamento l'approvi presto che che ne pensino questo o quello Pubblico ministero che pure rispetto per il lavoro che hanno svolto
Noi non non accetto critiche superficiali noi non siamo una forza diciamo così che segue le mode
Noi siamo una forza garantista
Che anzi dobbiamo rivendicare nei confronti di certi garantisti di urea che noi eravamo garantisti anche quando loro approvavano le leggi come quella sulla droga che hanno portato in carcere migliaia e migliaia di ragazze italiane
Io
Perché la dichiarazione di voto
E che senza nulla togliere all'emozione l'emozione per il suicidio di di uomini importanti però voglio dire quante ispezioni si sarebbero dovute fare perché i ragazzi tossicodipendenti che si sono impiccati
Vogliamo garantire
Per camorra
Vedete io ritengo che questa legge queste risse o forse necessarie
Fosse necessari
Anche per
Ristabilire stabilire un maggiore equilibrio
Noi non vogliamo tornare indietro nel modo più assoluto noi non vogliamo tornare a un'epoca nella quale i magistrati non indagavano sui potenti
E quei pochi magistrati che lo che cercavano di farlo erano perseguitati colpiti assolutamente
Quando io parlo di normalità non parlo di normalizzazione parlo di una normalità da conquistare la normalità in un Paese democratico che ci sono i magistrati di fare il loro dovere
Senza bisogno di essere eroi
Modo sobrio e possibilmente anonimo
In un Paese civile
E che quando c'è un politico corrotto hanno gli strumenti per Pizzi Carlos di affanno in galera l'anomalia dell'Italia che per quindici anni non lo si è potuto fare e quando improvvisamente l'hanno fatto sta la rivoluzione perché era tale l'arretrato diciamo così fondato tutto
Noi vogliamo conquistare la normalità normalità e appunto un sistema nel quale c'è una giustizia
Una giustizia attenta dai perché non ha bisogno di andare sui giornali che non ha bisogno di preannunciare le sue iniziative
Che non ha bisogno di far circolare i verbali degli interrogatori
Io sono rimasto io sono solidale col dottor Di Pietro già l'assurdità dei punti circa il suo arresto sono una cosa vergognosa diciamo
Ricordo anche quanto soffrì Monolit diciamo perché c'erano i conti in Svizzera De Biasi che non c'è l'anno diciamo ma riduce hanno tenuto banco in questo Paese
E tutto questo ha concorso a stravolgere una cultura dei cittadini un come dire
Una cultura delle garanzie lo Stato di diritto è innanzitutto un modo di pensare della gente
Una capacità dei cittadini di studi capirei subito che l'avviso di garanzia non è una condanna
Una capacità dell'informazione di sapere che l'avviso di garanzia vale un titolo due colonne no otto proprio perché il che aiuta anche i magistrati ad essere più sereni diciamo poté far meglio proprio dove sapendo che un avviso di garanzia non scardina una città non non scioglie un consiglio comunale non non terremoto alle istituzioni Boy si può indagare con calma
Tutto questo è qualcosa da conquistare
E io credo che una grande forza politica democratica debba battersi per questo cioè per una giustizia normale
Il che si consente senza nessuna contraddizione e vorrei dire nostri avversari
Di dire queste cose di dirle con molta serenità a questi magistrati che stimiamo
Ai magistrati che stimiamo équipe difendiamo da chi li vuole colpire perseguitarmi diciamo attenzione cari amici
Voi dovete sapere che la forza della magistratura
Non poggia sul consenso popolare il consenso popolare effimero la politica si appoggia sul consenso dei cittadini
La magistratura si appoggia sulla certezza della legge
La forza della legge
Oggi oggi potete pensare che un sondaggio
Ma se diciamo l'autorità di un pubblico ministero dipende dal fatto che l'ottantatré per cento dei cittadini italiani lo vorrebbe presidente della Repubblica cosa che io considero un segno di arretratezza se mi consentite in un grande Paese democratico
Di non vorrei che domani siccome i il cinquantatré per cento degli italiani ne ha le scatole piene quello non può più fare le indagini
Non può può non è poi non può essere la notorietà del sondaggio la fama momentanea dove dobbiamo creare un una democrazia nella quale la magistratura abbia si appoggi sulla certezza della legge
E non sulla forza della notorietà del consenso della popolarità
Può darsi che tutto questo appaia utopistico ma io credo che noi dobbiamo dire e perseguire questi obiettivi
E dobbiamo dire a questi magistrati badate che quello che noi diciamo e nell'interesse del funzionamento della giustizia maggiore equilibrio una maggiore sobrietà e nell'interesse vostro per fatto che voi possiate continuare a sporgere la vostra funzione modo efficace
Per il Paese per questo non c'è contraddizione tra dire queste cose volere quella legge sulla custodia cautelare e ritenere che il ministro Mancuso se ne debba andare
Perché il non perché il ministro Mancuso fa il suo dovere come dice quello perché il contrario perché il ministro Mancuso utilizzando
La posizione nella quale si trova per sviluppare un'iniziativa direi in modo maniacale contro una parte della magistratura che appare animata da uno spirito di vendetta di restaurazione
Fa tutto questo in disprezzo di quello che gli ha detto il Parlamento
è il ministro Mancuso si confonde diceva perché ha detto che non risponde solo alla legge e alla sua coscienza no Caro procuratore quando lei era magistrato adesso che fa il ministro risponde anche al Parlamento vedete confusioni sono sempre
Quanto è pericoloso fare confusione così come io non credo che la magistratura risponda ai sondaggi all'opinione pubblica invece un ministro risponde al Parlamento risponda Presidente del Consiglio risponde e e non può dire no io faccio no tu vieni e se non è la fiducia del Parlamento siccome siamo in un Paese democratico ma in casa
E si può chiedere questo si può tenere saldamente la barra al centro in questa materia
Si può essere garantisti senza stare con Giuliano Ferrara
Sì mo'
Sì morti fendere l'Autonomia il ruolo della magistratura senza stare con quelli che alzano le forche applaudono le manette si può senza complessi noi siamo un grande partito e ci collochiamo dove vogliamo uno c'erano senza accettare gli schemi le polarizzazioni
Le le guerre di religione faziose
Ma ricercando una linea equilibrata e di garanzia
Verso tutti
Questo è il senso del discorso che noi stiamo facendo
Ho visto che nasce lascia andare una risposta che qui molto pacato ho visto che si dice ma si dicono due cose opposte sempre simpatico questo
Dalla parte di quelli che ci criticano perché diciamo saremmo diventati improvvisamente garantisti avremmo abbandonato la difesa dei giudici cosa che non è vera
Si dice PDS diventato garantista perché per reazione ai magistrati alle inchieste che riguardano le cooperative
Visto anche l'Espresso si è lanciato questo perché c'è un dirigente cooperativo addirittura amico di D'Alema che è stato arrestato
Sì
Chiuduno diciamo dell'amico di D'Alema è stato arrestato perbacco
E io credo non sempre giustamente ma non ne faccia motivo di polemica ho fiducia che nello sviluppo delle inchieste si scoprirà diciamo che che questi uomini possano aver commesso degli errori diciamo ma non sono i capi della camorra diciamo dirigenti delle cooperative ma non è questo il problema non foss'altro perché vorrei ricordare a direttore de L'Espresso
La legge sulla custodia cautelare l'abbiamo presentata un anno prima che si aprisse quell'indagine sono sciocchezze sono queste cose qui ci vuole una grande pazienza per doverne leggere sopportare per il disgusto che suscitano
Nello stesso tempo Cecchi ci rivolge l'accusa opposta
Partite da Berlusconi e Ferrara e cioè vedete PDS chiede le dimissioni di Mancuso per forza è sotto ricatto dei magistrati che fanno le inchieste sulle cooperative e e come la RAI la sbagliati dice se siamo garantisti è perché i magistrati fanno le inchieste sulle cooperative se chiediamo le dimissioni di Mancuso e quindi non siamo più garantisti è sempre perché allora dobbiamo essere chiari le inchieste non c'entrano più
Noi abbiamo affrontato tutte le inchieste
Nel corso di questi anni le indagini l'abbiamo fatto con serenità
Qualche volta sono avvenuti i fatti che hanno provocato in noi amarezza
Qualche volta queste indagini hanno portato alla luce errori fatti gravi
Fatti gravi figuriamoci siano ritengo che molto grave che si scopra che un funzionario di cooperative pagava il pizzo alla camorra fatto grave che mi ferisce i propri non ne derivò che tutti i dirigenti delle cooperative siano imputabili di associazione per delinquere di stampo camorristico diciamo
Pone deturpare un salto logico e ho fiducia che lo sviluppo delle indagini sapranno poi ricondurre quel fatto ciò che
Abbiamo affrontato queste vicende con assoluta anche quando ci hanno riguardato personalmente
Anche quando diciamo così siamo stati addirittura iscritti nel registro degli indagati otto colonne diciamo indegna di un Paese civile dice
Che mette il cittadino nella seguente situazione non puoi né confermare né smentire non può neanche andare dal magistrato chiede di severo perché lui non te lo può dire
Fantastico diciamo ecco
Mi domando se questo può essere un modo normale di essere di un paese civile
Noi ripeto sappiamo
Sappiamo benissimo lo abbiamo registrato talora con sofferenza
Che anche un grande movimento come il nostro ha potuto compiere errori
Vi sono persone che sono in corso in reati
Ci sono momenti in cui il nostro ruolo sia appannato
Vi sono state cadute consociative
E tuttavia io credo oggi sono passati tre anni da quando è cominciata questa rivoluzione
Noi possiamo dire con assoluta serenità che il partito dal quale veniamo e quello nel quale ci troviamo non erano parte
Di quel sistema di potere che è stato chiamato Tangentopoli
Mi in Italia né a Milano
Noi non eravamo
Sistema di forte può darsi che in certi momenti non abbiamo avuto la forza di combattono nel modo più efficaci denunciano che abbiamo subito la pressione idrica per ragioni di politica unitaria
Ma non eravamo diciamo un pezzo di quel sistema
Perché vedete altrimenti siccome c'è una logica la logica della politica e della storia quella di processi
Rispettiamo processi
Siccome i partiti che componevano quel sistema di potere sono stati dissolti
E noi invece siamo il primo partito italiano
Già questa dal mio punto di vista è una sentenza politica poi per le indagini attendiamo con serenità
Perché i cittadini italiani trattandosi di partiti sono buoni giudici hanno saputo giudicare e capire dov'erano le responsabilità
Quindi non è questo che si muove non è una preoccupazione che riguardi il nostro partito
Ma è una preoccupazione che riguarda il nostro Paese il funzionamento della giustizia nel nostro Paese
E la necessità direi di difendere l'Amati
Normalità vuol dire difendere il ruolo della magistratura
E chi evitare intendo o di un Paese che non ha mai non è mai approdato alla cultura piena dello stato di diritto
Che noi abbiamo già vissuto questa vicenda
Magistrati sono stati gli eroi della lotta contro il terrorismo è davvero eroi
Poi il Paese se n'è stanca avevano troppo potere
E lì appunto
E siccome questo è lo spirito e questo è l'aspetto più deteriore dello spirito degli italiani
E la giustizia è una cosa troppo importante per essere affidato appunto dei mutevoli
Sì poi arriveranno anche ai contributi che io non ho pagato per la cameriera
Cosa e quindi a quel punto dice vada vada cerchiamo di tagliare le unghie questi ecco invece fondare
Il ruolo sulla certezza della legge e non sulla transitorietà della popolarità credo che sia un discorso serio
L'altra questione che vorrei affrontare prima di venire ad una considerazione politica finale
è quella così importante che ha posto qui Lunghini nel suo intervento e cioè egli accolto molto efficacemente
Il centro della proposta che c'è nella relazione
E cioè un'alleanza di governo per il nostro Paese
Che sia l'espressione di un nuovo patto sociale
Si direbbe con una espressione nostra antica di un nuovo blocco storico
Certamente inedito per l'Italia
Il lavoro l'intelligenza diffusa
Che vuol dire intellettualità alle professioni i giovani che hanno studiato
Che vogliono un lavoro l'impresa
E quindi ci ha richiamato diciamo sulla
Non soltanto sulle ragioni che rendono insostenibile il conflitto diciamo
L'impresa è luogo di un conflitto
Anche senza dubbio
Impresa è un luogo nodo di contraddizioni nuovo di una collaborazione di un conflitto
La collaborazione per creare la ricchezza e di un conflitto sul sulle forme di organizzazione sulla distribuzione di questa ricchezza
Ma CIA detto qualcosa di duecento va be ma insomma è possibile questa alleanza
Noi viviamo in un'epoca nella quale lo sviluppo non genera lavoro
La crescita non questo rapporto lineare fra crescita Dini impresa e lavoro si è spezzato
Io colgo il senso della domanda della preoccupazione
E tuttavia io credo che non solo questa alleanza impossibile
Ma che essa è assolutamente necessaria per dare alla modernizzazione del nostro Paese
Un carattere pienamente democratico
Naturalmente quando io parlo di questa alleanza io non penso a questa alleanza non sopprime le diversità i conflitti l'alleanza politica
è un'alleanza politica diciamo
Faccio nel l'esempio preso dal passato diciamo così noi in certe regioni italiane abbiamo guidato un blocco di forza cui lavoro impresa salvo insomma cabinati insieme io ero un giovane funzionario del PC
E andavo a Santa Croce sull'Arno a a a mediare di quando c'era il contratto dei contrari
Perché c'erano trenta mila operai e cinque mila padroni erano tutti iscritti al Partito Comunista è chiaro che
è chiaro che poi alla fine si andava in sezione e ci si metteva d'accordo ufficiale ma
Non è che questo sopprime se il conflitto Ceroli scioperi come fecero gli scioperi ce lo confermano tutti iscritti al Partito comunista ma quando si trattava della richiesta dell'aumento salariale c'era conflitto
E poi c'era momento della soluzione del conflitto interveniva la politica
E e e mi chiamava questo conflitto
Quindi l'idea di un'alleanza politica fra la parte più avanzata più illuminata della borghesia italiana il mondo più moderno dell'impresa il mondo del lavoro
Non significa cancellare diciamo ciò che insopprimibile cioè il fatto che poi c'è il conflitto gli interessi che confliggono
Ma questa alleanza politica e decisiva ripeto per trasformare questo Paese
L'Italia non ha mai conosciuto questa alleanza
In Italia per molte ragioni il mondo dell'impresa
A
Cioè la borghesia capitalistica per usare queste espressioni antiche ma non prive di un loro valore ermeneutico diciamo ha governato
In un'alleanza con la rendita
E quando io dico la rendita non mi riferisco soltanto diciamo a ristrette oligarchie finanziarie mi riferisco un fatto molto diffuso
Rendite ai parassiti sistema che cos'era il sistema clientelare della DC nel Mezzogiorno sono un grande fatto di parassitismo di Max diventi
No
Mondo del lavoro riconoscendosi in gran parte né per nel Partito comunista e quindi escluso dal governo del paese
E un blocco che Artù minato lo sviluppo italiano formato innanzitutto da quest'alleanza fra grande capitale e ceto medio un'alleanza mediata dalla rendita nelle sue varie forme anche l'evasione fiscale di massa tollerata è stato una forma di parassitismo di rendite
Questo Bossi lo ha intuito molto bene al congresso della lega quando ha detto attenzione perché il monopolio quando c'erano i comunisti aveva bisogno del consenso di cui c'è Tim cioè come
Io e quindi non mi faceva pagare le tasse adesso che noi per il comunismo senza volere il veto posto vi ha difeso perché l'esistenza dei comunisti diciamo era uno spauracchio che adesso che non c'è più questo pericolo il monopolio si rivolgerà contro di voi non discorso suggestivo per portarli contro Berlusconi non era un discorso sciocco non era neanche privo di una verità
Ora lo sviluppo italiano è stato segnato da questa alleanza
Ci sono pagine molto belle di Gramsci dove questo è spiegato a partire dall'orefice
Io penso che la modernizzazione del Paese comporta un patto va alle forze più moderne
Che
Insieme
Possono allargare le base dello sviluppo del nostro Paese
Possono porsi il problema della lotta contro il carattere oligarchico asfittico ristretto del mercato del capitalismo in Italia
Possono combattere l'inefficienza dello Stato
E i fenomeni di assistenzialismo di clientelismo
Nel nome di un interesse convergente
Che non ha nulla le diversità
E i conflitti ma che trova una forte sintesi politica
Io non credo che questa impostazione che noi diamo sia
Un cedimento culturale da parte della sinistra italiana
Quello che si è dimostrato nel corso di questi mesi è che la destra ha vinto sulla base di un gigantesco inganni cioè ha raccolto una protesta che era legittima dei cittadini soprattutto nel Nord contro l'inefficienza dello Stato
Contro il carattere asfittico lì garantito del capitalismo italiano ma poi ha dimostrato la destra di essere la vera continua attrice di una tradizione statalista e collusiva
In Italia non è la sinistra statalista
Lo statalismo è stato un modo di essere delle vecchie classi dirigenti
E noi abbiamo interesse ad una riforma liberale del nostro sistema
Abbiamo interesse ad un mercato più aperto e più concorrenziale
Abbiamo interessa le regole che tutelino i piccoli risparmiatori abbia mi interessa al crescere di fondi pensione che consenta no io trovo una delle cose più più strampalate diciamo di Bertinoro che l'opposizione contro un sistema di pensioni integrative che finalmente restituisce i lavoratori non lo so cioè quel TFR che oggi è a disposizione delle imprese e cioè di un capitalismo che è fatto di pochissimo capitali di rischio
Di molti soldi presi dalle banche pubbliche a prestito e dei soldi dei lavoratori utilizzati come forma di autofinanziamento delle imprese allora se noi vogliamo un capitato che la socializzazione dei mezzi di produzione non è così prossima diciamo se noi nel frattempo vogliamo un capitalismo più democratico
Nel quale essendogli accoglievano i soldi dei lavoratori diciamo né ma allora non a fondo nella proprietà nella forma dei fondi pensione
Con la possibilità anche di investirle nell'impresa più competitiva non in quella in quella più remunerativa in un mercato trasparente regolato
Io credo che questi sono grandi obiettivi di modernizzazione democratica del nostro Paese
Che possono interessare il mondo del lavoro e quel mondo dica tutto il mondo imprenditoriale quel mondo imprenditoriale
Che è più forte più interessato ad uno sviluppo moderno
Perché non ha da perdere rispetto alla fine di un sistema collusivo e non trasparenti perché in realtà anche una parte del mondo capitalistico in Italia si è giovato di queste forme di rendita ivi collusione con la politica come si è visto chiaramente diciamo che Tangentopoli non era un gruppo di politici corrotti ma era un sistema di rapporti tra economia e politica
è chiaro che quando noi parliamo di un patto noi parliamo di un fatto
E poi un blocco sociale è sempre anche l'espressione del convergere di interessi intorno a certi valori obiettivi ma è anche l'espressione di un compromesso sociale
E quali sono i contenuti di un nuovo compromesso sociale nel nostro Paese posto che la stagione dell'assistenzialismo dello spreco della rendita dovrebbe essere lasciato alle nostre spalle
I contenuti in un nuovo compromesso sociale sono a mio giudizio innanzitutto il riconoscimento di una più alta dignità del lavoro
Noi abbiamo conosciuto in questi ultimi anni un processo una contraddizione una forbice cresciuta la produttività sia esso valorizzato il lavoro
Innanzitutto dal punto di vista del livello delle contributi delle retribuzioni non è un piccolo problema
I lavoratori hanno pagato in termini di riduzione dei salari reali degli stipendi anche reali
L'avvio del risanamento del Paese
C'è un grande problema di
Riconoscimento della dignità e del ruolo sociale del lavoro
E mentre alle in prese noi vogliamo offrire uno stato più efficiente e meno costoso
Un sistema fiscale più snello
Meno oneroso per le imprese e per il lavoro
Una politica trasparente che non fa vincere le gare d'appalto agli amici ma l'impresa più forte la sinistra molte cose da offrire al sistema delle imprese imitati
Uno Stato che investe più risorse nella formazione nella ricerca nell'innovazione e decisivo
Per il sistema imprenditoriale italiano
Un decentramento amministrativo federalismo innanzitutto un nuovo modo di fare la politica economica
Paul diritti stretti i servizi reali da molte cose da offrire agli imprenditori
E in cambio mettiamo alla prova in questi termini diciamo in cambio vogliamo
Con lavorare con loro per poter avere salari più dignitosi
Da veramente questo significa alleggerire il peso fiscale contributivo perché lo sappiamo dentro sappiamo che l'impresa paga due virgola cinque il lavoratore prende uno ed è questa l'anomalia italiana
Vogliamo un impegno per creare lavoro noi sappiamo benissimo a differenza di Berlusconi che il mercato da solo non crea lavoro
Che lo sviluppo da solo non crea lavoro
E per creare lavoro bisogna senza dubbio spostare risorse verso l'innovazione ma anche verso nuovi settori la difesa del recupero ambientale i servizi alla persona le cose che qui sono stati ricordati
Ed è evidente che in in questo diciamo c'è
Stato posto anche qui un quesito ma è sufficiente parlare di uno stato sociale creatore di mercati
Io penso che uno stato sociale che offre opportunità
E che crea mercati
è uno stato sociale che promuove occupazione
E che fa vivere la solidarietà non come un peso come una palla al piede dello sviluppo va la solidarietà come una opportunità di sviluppo e di lavoro
Poi certo naturalmente non basta affidare al mercato anche i nuovi bisogni sociali compito dello Stato è regolare e garantire l'accesso
Coi dobbiamo sapere che se viviamo in un Paese in cui c'è una parte della popolazione
Sarà sempre di più in grado diciamo così di trovare sul mercato una risposta ai propri bisogni anche i propri nuovi bisogni
Cioè di cultura di assistenza di qualità della vita
Compito dello Stato è irregolare
E aiutare intervenire perché quella parte della popolazione che non è in grado di dare risposta a questi bisogni attraverso il mercato post averi accesso a questi servizi
Quindi certo noi pensiamo ad uno Stato che gestisce di meno che meno invadente
Ma che per certi aspetti diciamo così deve essere uno Stato più autorevole più forte più colto
Capace di recuperare pienamente una funzione di indirizzo
Se si potesse fare questa questa espressione non in senso burocratico di programmazione
Ecco si potesse tornare ad usare
Secondo me lo si deve fare fa la sua parte i giochi di parole
Quindi uno stato per questo l'espressione meno Stato e carica di ambiguità in Italia perché per certi aspetti è giusta e guai se noi non lo diciamo e lasciamo alla destra questa espressione
In un Paese nel quale la pervasività della presenza pubblica è andata a
Non soltanto della produttività della modernità del paese ma anche dell'efficienza e alla fine ha finito per colpire i più deboli
E ha ragione e chi ha detto che sono gli ha detto qui stiamo attenti perché anche in un settore delicato come la sanità l'avere teorizzato il tutto a tutti ha fatto sì non ha dato tutto a tutti
Ma creato un sistema di discriminazioni di fatto in cui la selezione avvenuta
Grazie ai livelli di inefficienza della struttura
Non è vero teoricamente tutto a tutti poi c'è una categoria Tanini privilegiati che siccome hanno un livello più alto di conoscenza e di conoscenze cedono al servizi e poi ci sono i cittadini più svantaggiati
Ai quali nessuno spiega qual è la struttura sanitaria dove sicuramente o quella malattia come si arriva prima come si superano le pratiche burocratiche eccetera e che quindi sono selezionati ed esclusi
E quindi noi ci siamo illusi che l'espansione delle funzioni pubbliche fosse un fattore di eguaglianza è diventato un fattore di discriminazione questa è la verità insomma io credo che l'esserci messi a ragionare intorno a questi problemi fra l'altro in grande sintonia con quella sinistra che in Europa da sforzandosi di di cambiare di rinnovare le sue idee anche se mi consentite per tornare a governare
Quella sinistra che con Toni Blair ha cominciato a dire va bene qui noi abbiamo alle spalle due esperienze chiuse
Una è quella del welfare statalista socialista socialdemocratico l'altra è quella del del neoliberismo selvaggio della signora Thatcher
E il problema è quello di una di un'altra via cioè di uno stato sociale
Che fornisca opportunità magari meno garanzie ma più opportunità
Che magari tuteli di meno certi ceti forti
Che si sono conquistati anche loro tutele
Marsiglia più inclusivo offra più opportunità quindi che queste tutele non hanno potuto conquistarseli perché diciamoci la verità ne abbiamo perso anche per questo io l'ho l'ho detto tante volte e lo ripeto noi l'abbiamo abbiamo perduto anche perché mondo giovanile
Non sindacalizzata fuori dal tradizionale il mondo del lavoro quello che noi abbiamo rappresentato noi abbiamo rappresentato quel mondo del lavoro quello della fabbrica fordista sindaco iscritta al sindacato protagonista di grandi battaglie sindacali e politiche ma il mondo del lavoro non è più soltanto questo
Poi c'è un universo si parlava anche Fumagalli di di piccole aziende di lavori precari di lavori saltuari di giovani che non hanno lavoro di gente che non ha rapporti con il sindacato che non abbiamo mai organizzato e difeso e si è sentita da noi escluso
Di quelli che ci venivano a dire va be'voi vi siete voi vi battete giustamente per la cassa integrazione per il prepensionamento la figlia dalla Olivetti le ferrovie ma io che ho ventisette anni ho studiato non trovo un lavoro non ho un sindacato che mi difende cosa mi dalla sinistra nulla allora voto Berlusconi che mi dice un milione di posti di lavoro se mi dice meno garanzie e più possibilità per tutti
I nuovi siamo stati spero sconfitti nell'impatto con questo mondo trasformato
E mi riferisco al mondo nostro al mondo del lavoro dei lavori al mondo che dovremmo sapere rappresentare nella sua complessità e non soltanto in quel nucleo che abbiamo saputo rappresentare riorganizzare nel corso di questi anni
Allora noi
Lo sforzo di rinnovamento
è stato in quel in questa direzione secondo me comincia ad essere percepito compreso da questo partito
è naturale che questo questa innovazione ci vuole misura
Ci vuole un attenzione diciamo
Non possiamo non possiamo dare l'impressione di
Abbandonare te la cosa delle pensioni è stato un punto dedicato proprio perché lì ci siamo sforzati la CGIL ma anche noi con loro di costruire un ragionevole compromesso
E cioè Titti fendere nella misura del possibile
E molto a mio giudizio quella parte di mondo del lavoro
Che più tradizionalmente stava con noi
E nello stesso tempo di creare un sistema più aperto più inclusivo capace di tutelare meglio gli altri
Sì proprio quello è il è stato il terreno sul quale abbiamo cercato di costruire un compromesso
Cioè di non buttare a mare diciamo quegli operare
Che erano lì ad aspettare i loro trentacinque anni maturati ma nello stesso tempo di sapere che poi
C'è quel mondo di lavori precari di lavori saltuari e c'è per il quale quella idea della pensione è un'idea irraggiungibile
Io ho si creava un sistema diverso e più inclusivo
Oppure noi avremmo avuto anche lui un sistema previdenziale che avrebbe di via via in modo drammatico discriminato e spaccato in due il mondo del lavoro diciamoci la verità
Noi abbiamo lavorato in questa direzione ci siamo mossi abbiamo pensato abbiamo fatto delle cose giuste e sbagliate ma comunque
C'è una sinistra che si sta rinnovando in questo Paese
E che ha conquistato una maggiore credibilità come forza di governo
E che parla un linguaggio più europeo
Perché tutte queste questioni sono parte di una riflessione europea della sinistra
E anche questo sarà l'ultima cosa che voglio dire tema del nostro congresso
Più complesso nel quale noi vogliamo fare un passo in avanti
Per la sinistra italiana
Passi in avanti per il quale abbiamo bisogno degli altri
Noi abbiamo fatto molta strada da soli
Nel corso di questi anni
Trasformando il nostro partito
Questo nostro partito è oggi percepito
Dalla maggioranza degli italiani con una realtà nuova rispetto al pc
E positivamente il nuovo
Questo non significa che noi buttiamo a mare quell'esperienza
Alla quale ci ricolleghiamo nei suoi aspetti positivi che sono molti nei suoi valori
Ma che tuttavia comincia a prendere vita questo nuovo partito della sinistra
Che era
L'obiettivo che la speranza della svolta
Ora si delinea la possibilità
Di un ulteriore passo in avanti
E cioè che intorno alla costruzione di una nuova sinistra vengano altre forze altre tradizioni altre culture
Cioè un mondo socialista
C'è un'area socialista che si è dispersa
E che tuttavia sarebbe completamente sbagliato pensare che sia scomparsa
Dalla Società italiana dalla coscienza di tante donne e tanti uomini
E che oggi può ritrovarsi con noi una grande forza della sinistra e ho detto anche questa io posso capire
Che
Si siano le in quei militanti socialisti che vogliono tornare a dirsi con orgoglio socialisti nella sinistra e che vogliono chiudere la pagina oscura del craxismo e che ritengono ingiusto secondo me hanno ragione che con Craxi finisca la storia del socialismo italiano
Io posso capire che questi
Capire che questi compagni oggi possano avvertire anche amarezza anche sofferenza a vedere che pièce
Sei non c'è più e che il presidente dell'Internazionale socialista verrà ad aprire i lavori del congresso del PDS del partito di quelli che erano comunisti
Quando loro erano socialisti
E giustamente diceva perché noi non possiamo negare le ragioni degli altri cioè di quanti hanno denunciato il fatto che il movimento comunista
Portava in sei un germe totalitario ed era destinato alla sconfitta
E che dicono guarda un po'come che come ingiusta la Rete
In fondo noi avevamo ragione eravamo dei Internazionale socialista e oggi questi qui
Che prima come comunisti sono stati più più numerosi di nuovi diciamo e adesso addirittura sono più numerosi noi come socialisti
Io posso capire
Venete
Ci sono due modi chi vive che lo dico ai socialisti ci sono due modi di vivere una una situazione come questa uno è un modo rancoroso e quindi inutile no di chi dice allora però io mi metto contro e l'altro è anche la serenità di chi può giustamente sentire l'orgoglio di avere vinto
Di avere di assistere alla vittoria dei suoi ideali e di potere quindi con serenità
Cadute le ragioni delle divisioni ideologiche nel momento in cui questa grande forza che sta questa questo comunismo italiano questo animale strano diciamo così che è stata
Una famiglia del socialismo europeo si ricongiunge al socialismo europeo forse possiamo lavorare insieme a creare in Italia una grande forza ecco io non ho nulla non voglio polemizzare con quei compagni socialisti che invece vogliono fare il patto con segni è una scelta legittima
No anche per tipo e ritengo che è del tutto sbagliato polemizzare con quelli con i quali poi si deve essere alleati alle elezioni se non serve a niente diciamo quindi è una scelta legittima ma dico sarà anche legittimo
Per un socialista lavorare a costruire il più grande partito italiano dell'Internazionale socialista
Discorso Walter al di là c'è l'Italia è un Paese che ha una sua peculiarità e e la una grande forza della sinistra una grande forza della sinistra sarà l'incontro di culture di famiglie
Non solo di ispirazione socialista c'è un cristianesimo sociale che a pieno titolo e parte della sinistra italiana
C'è una cultura ambientalista c'è una cultura pacifista femminista
L'ambientalismo inerti giustamente rivendicano una propria autonomia né io penso che si nel io non voglio annettere nessuno come dire la politica è fatta di scelte volontarie ecco però non penso neppure che i verdi possono rivendicare l'esclusiva dell'ambientalismo
Fra l'altro sarebbe come dire no accompagnato perché fortunatamente anche per merito loro una cultura ambientalista sta per me ha avuto il mondo politico che la sinistra italiana
Allora io penso ad una sinistra che sappia tenere insieme queste diverse anime tradizioni e culture in forme nuove probabilmente che non saranno quelle di un partito tradizionale
Ma noi col nostro congresso vogliamo rilanciare questa proposta
A cominciare da un patto federativo
Di collaborazione con tutti i gruppi Mantico Nissim patto federativo anche aperto a singole personalità non soltanto a partiti e gruppi
Ma un patto federativo che si iscrive dentro la costituente di una grande forza nuova della sinistra italiana raccogliendo
L'appello che viene da Bobbio da Ruffolo da altri intellettuali
Rivolto al PDS
Poi discuteremo insieme dei nomi dei simboli tanto ormai siamo altri si diciamo ai cambiamenti con la saggezza necessaria perché naturalmente alla vigilia delle elezioni non si sconvolge un marchio che occupa un quarto del mercato dice
Noi abbiamo bisogno degli altri ma già da soli diciamo abbiamo fatto il primo partito italiano può essere vengono anche gli altri chissà che cosa potremo fare insieme ecco
Io credo che insieme potremo dare vita ad una grande forza politica pilastro
Della seconda Repubblica
Una grande forza della sinistra democratica
Plurale dei suoi riferimenti ideali Rubus sta nel suo collegamento con il mondo del lavoro vecchio e nuovo
E capace di essere diciamo tra i soci fondatori più significativi di una nuova stagione della democrazia italiana
Non è un obiettivo vicino non lontano
Ed è io credo sulla linea della svolta
Vedete io credo che oggi appaia più chiaro nel senso che il lavoro che abbiamo intrapreso a partire da luglio proprio dell'anno scorso
Che certamente non era un lavoro di restaurazione
Il ritorno indietro
Di arroccamento
Non c'era il pugno del partito come scrisse allora diciamo quasi avessimo invaso la Cecoslovacchia diciamo un autorevole quotidiano che c'è anche amico
C'è
C'era la volontà di quel prevalse diciamo questo partito volle dare un segno anche di resistenza
A chi diceva sciogliete le righe
Dicendo se li sciogliete la sinistra poi vincerà
Secondo me era una Timoria ipotizzare grazie ecco
Però noi non ci siamo limitati a non scioglierci
Ci siamo anche messi in cammino abbiamo cercato di dimostrare che questa forza era utile non soltanto perché c'era ma perché faceva politica cultura ecco
E ci siamo messi in cammino sulla strada aperta con la svolta del mille novecentottantanove non per negarla
Tutt'altro semmai per darle più consistenza più robustezza più forza programmatica ideale
Ma non per tornare indietro
Io credo che oggi questo sia più chiaro a tutti
E
Penso
Che proprio per questo noi abbiamo anche costruito una grande unità di questo partito lasciato morire
Che è un patrimonio prezioso
Largamente superando anche nella nostra discussione diciamo i confini di di quel lontano congresso
Oramai io lo dico per me è motivo di enorme piacere diciamo partecipando ai congressi il fatto che quando parlano i diversi oratori risulti sempre più difficile capire a quale ha ricordato e leale
Perché in questo io vedo una crescita di libertà e di pluralismo no una ritorsione
Il che non vuol dire che poi non potrà venire il momento in cui fonderemo delle nuove aree può darsi che questo sia necessario diciamo
Ma sarà per rispondere a nuovi problemi politici e non per rispettare le divisioni che si produssero diversi anni fa per ragioni nobilissima che oramai sono il nostro Stato
Questo partito è un partito più unito
Io lo dico con un senso di gratitudine verso i compagni perché senza l'unità di noi non avremmo superato badate passaggi delicatissimi insomma
Se di fronte al fatto di votare la fiducia al governo Dini e di votare la manovra finanziaria noi non fossimo stati uniti
Chissà cosa sarebbe successo
E invece eravamo puniti
Magari qualcuno aveva mal di pancia chi di più chi di meno ma questi finché restano sentimenti interiori diciamo non non colpiscono l'immagine del partito e la sua credibilità c'è poco da fare di fronte ai cittadini
Si è visto che poi questo rapporto D'Alema Veltroni poteva diventare anche una sinergia positivo
E che certamente qui non c'è un segretario del partito che no che non abbia lavorato anche per
Per creare le condizioni no fondo uno poteva invece no contrario
L'avevi indicato Walter come l'uomo che noi poniamo noi concerto col con l'accordo con l'apprezzamento ma come dire reciproco
Al fianco di Romano Prodi è una scelta che dà un senso a che a quella discussione che ci fu tra di noi
Che
Fu il confronto vero ma non lascerà che non c'erano le ragioni politiche di una lacerazione
E quindi io credo che si è lavorato da più parti per l'unità del partito
E per costruire un linguaggio e una ricerca comune
Io credo voglio dirlo proprio alla fine dopo questo avvio lunghissima esternazione che io ho trovato nella relazione di Fumagalli per esempio un notevole impegno
Su una linea innovativa
Lo dico perché
Forse anche qui lo dico a quei compagni io ho sempre sofferto medio siccome non sono mai riuscito ad essere un uomo di fazione all'interno del partito sempre cercato di essere un uomo di tutti
Ho sempre sofferto di quelli che erano i rapporti più difficile ho sempre avuti con le persone che erano più diffuse di D'Alema extra l'abilità c'è un è un problema dedicato psicologico diciamo
Io penso che non è giusto
Usare la linea innovativa senza dubbio abbiamo promosso in questi mesi a Milano
Per una polemica col gruppo dirigente milanese
Mentre è giusto stimolare questo gruppo dirigente a dare il suo contributo ad una linea di innovazione
Come a mio giudizio con questo congresso si è cominciato più significati fa venti a fare perché certe una linea di innovazione di modernizzazione
Ho a a Milano un'avanguardia oppure che innovazione
A Milano non è che può esserci la retroguardia dell'innovazione deve esserci d'avanguardia
E io io non ho dubbi che ci sarà anche tutta l'apertura necessari
Per promuovere quel rinnovamento del partito delle sue forme di organizzazione del suo rapporto con la società che viene auspicato
E della cui necessità gelido il gruppo dirigente milanese del PDS e certamente pienamente consapevole
Se non altro perché questi compagni hanno vissuto così pesantemente sulle proprie spalle diciamo la crisi della vecchia forma partito dice no
Perché voi capite che partito apparato pasticche c'erano gli apparati insomma
Ma fare il partito apparato senza gli apparati e una fatica terribile grazie
Ed è una fatica talmente terribile che a quel punto sono gli apparati l'avanguardia diciamo del superamento del partito apparato
E che avvertono più di altri la necessità di attrici lei al contributo volontario alla presenza di competenza e di cittadini
Ed è quello che vogliamo fare a partire da questo bel congresso del quale certamente tanti energie e tanti legami con la società sono stati presenti gli hanno fatto sentire la loro voce grazie