"Elogio della Monarchia" presentazione del libro di Domenico Fisichella org. dalla Federazione Monarchica Italiana

Di tutte le organizzazioni militanti nelle sedi regionali
Cedo immediatamente la parola a Sergio Boschiero che è segretario nazionale nella Federazione
Gentili signore egregi signori
Dovrei salutare in particolare alcune personalità viventi presenti evidenti ovviamente ma sanno presenti sono viventi
Ma ne cito una soltanto per nostro dovere di ospitalità dando il benvenuto anche se qui a titolo personale il ministro consigliere deve Kolding per ambasciata di Gran Bretagna
L'Inghilterra la Gran Bretagna è un regno antico nel quale si sono succedute nei secoli dinastie diverse dinastie che hanno ovviamente affrontato a volte anche prove difficili direi la più prestigiosa nel senso anche del tempo e della funzionalità democrazia non solo europea ma mondiale e trovo veramente significativa questa presenza e che ci sia anche da parte loro un'attenzione a quanto avviene nel nostro paese
In questi giorni il problema dell'esilio dei Savoia è tornato di attualità perché nel nostro attuale ministro degli Esteri
Susanna Agnelli
Intervistato a Telemontecarlo ha risposto alle domande di un telespettatore sul problema dell'esilio e lei ha risposto è giusto che tornino in Italia
Ha dato una risposta secca precisa e poi a questa dichiarazione ha fatto seguito il coro di vari esponenti del mondo politico alcuni dei quali quasi a mettersi in pace con la propria coscienza o con i ritardi di questa Repubblica hanno detto ma in fondo
Non sono un pericolo come se se dovesse misurare il diritto di un cittadino italiano di italiani
Di questo paese di risiedere in Italia a seconda che possono rappresentare un pericolo pacifico ipotetico per il cambiamento democratico del sistema istituzionale
Vedete fra pochi mesi inizierà l'anno cinquantenario del referendum istituzionale del due giugno mille novecentoquarantasei per noi della Repubblica per altri ma sarà anche il cinquantesimo dell'esilio
Dell'attuale capo di Casa Savoia il principe Vittorio Emanuele nato a Napoli nel mille novecentotrentasette partito
Dall'Italia col re Umberto secondo vorrei sto della famiglia il tredici giugno mille novecentoquarantasei senza aver subito un processo di Norimberga
Senza che su un bambino di nove anni sia stato possibile
Levare qualche accusa
E si trova in esilio col figlio nato all'estero che non si sa bene che cita dinanzi sabbia
Senza aver commesso alcun reato senza alcuna alcuna colpa per il singolare la singolare colpa di chiamarsi Savoia un reato di cognome
I Savoia si trovano in esilio dopo la singolare vicenda
Di un referendum istituzionale che era stato indetto con decreto dell'allora luogotenente generale del Regno Umberto di Savoia il che presupponeva che di fronte ai risultati la parte vincente
Se c'è stata una parte chiaramente vincente
Non avesse esiliato
La parte considerata soccombente se la monarchia fosse rimasta non sarebbero certamente stati mandati in esilio Togliatti Nenni e i capi della fazione repubblicana soccombente
E invece ci siamo trovati di fronte alla sorpresa che dopo un allontanamento volontario del rapper risparmiare lutti dolori una qua ora una nuova guerra civile al nostro Paese
Nella costituzione del primo gennaio mille novecentoquarantotto è stata introdotta la tredicesima disposizione che prevede l'esilio per gli ex re la regina e i loro discendenti maschi al comma secondo
La privazione dell'elettorato attivo e passivo praticamente la perdita dei diritti civili per tutti i membri di casa Savoia
Noi ci chiediamo come la Repubblica possa prepararsi l'anno prossimo alla parata militare ai festeggiamenti all'amnistia mi auguro non per quelli di Tangentopoli
Lasciando in esilio ai discendenti di quella dinastia
Che ha guidato in modo determinante rischiando tutto il processo dell'unità d'Italia unita d'Italia che è stata messa in pericolo che è posta in discussione
Proprio in questi anni dopo la proclamazione della Repubblica
Sicché il libro del senatore Fisichella che non si riferisce a questi dati legati anche alla cronaca
Il libro del senatore Fisichella esci un momento opportuno per una riflessione
Della società italiana un libro che sta
Cogliendo un successo notevolissimo
Pressoché esaurita la prima edizione in poco più di due settimane
Ed è già in stampa la seconda edizione pensate che solo questa mattina noi abbiamo esaurito
Oltre trecento copie che ci sono arrivate per un convegno dei rappresentanti dei club reali
Abbiamo dovuto oggi chiedere un rinforzo una fornitura suppletiva all'ultimo momento per far fronte alle richieste delle persone il senatore Fisichella poi si tratterrà dopo l'esposizione poter dedicare il libro a coloro che vorranno avvicinarsi qui al tavolo della presidenza si che io non voglio illustrare la personalità del Senatur professore
E Fini Fisichella noto a tutti che è stato ministro dei beni culturali ed ambientali titolare della cattedra di Scienza della politica all'università la Sapienza di Roma
Autore di molteplici pubblicazioni di grande interesse di vasto respiro
è ultimo questo questa pubblicazione di sole novanta pagine della Vallecchi editore elogio della monarchia un libro conto corrente che a dir la verità destato sorpresa
Reazioni no sperare molto spazio come recensioni sulla stampa è una fortissima domanda presso tutte le librerie fenomeno del genere non si sarebbe verificato nell'Italia addormentata
Di dieci anni fa di cinque anni fa e forse neanche di tre anni fa vuol dire che qualche cosa Stari emergendo
Nella coscienza civile del popolo italiano il quale si guarda attorno e non vede punti di riferimento perché tutto è contestato tutto e chiassoso tutto è polemico tutto è instabile
Questo libro io lo consiglio ovviamente a coloro che non sentono in modo particolare il problema monarchico però prima di passare la parola
Al senatore Fisichella voglio porre un quesito indubbiamente se dopo cinquant'anni di Repubblica
I Savoia sono ancora mantenuti in esilio e in esilio rimangono anche i sovrani defunti vuol dire che forse nel profondo dell'Italia repubblicana
Esiste un complesso di carenza di legittimità dovuto o un vizio di nascita ha un difetto di origine grazie
Eccellenze autorità signore e signori
Se mi consentite io parlerò stando seduto
Perché
Intendo fare un ragionamento
Insieme a voi
Una riflessione
Certo non
Una un un un comizio
Certo non una lezione numero Peuterey permettere con un pubblico così qualificato ma una conversazione
Attorno ad un tavolo di amici ad un ipotetico tavolo di amici è prima di cominciare prima di entrare nel merito desidero però rivolgere un ringraziamento
In prima persona a Sergio Boschiero per quanto Sergio Boschiero affatto
Rolla diffusione di questo libro che vi dico
Non con mia sorpresa perché io lo scrittore quindi speravo che questo accadesse ma
Con sorpresa di tanti
E con mio mio piacere
Sta avendo nel pubblico
E nella critica
Insieme naturalmente entro quest'ultima considerazioni problematiche un'accoglienza
Rispettosa
Insieme a Sergio Boschiero debbo ringraziare tutti
I componenti la struttura della Federazione monarchica italiana
Tutti voi
Presenti in questa sede
Debbo dirvi che questo libro
Nasce guardando essenzialmente all'avvenire
Guardando essenzialmente al futuro
Va da sé che un saggio intitolato alla monarchia
Necessariamente deve avere come sfondo il tema della continuità necessariamente non può non tener conto di quanto l'istituzione monarchica e in particolare la dinastia che in Italia la rappresentata assumendosi l'onere della costruzione dello Stato e della nazione a significato per il nostro popolo
Tuttavia
Dicevo
Il tema è sviluppato nel libro essenzialmente coll'occhio rivolto all'avvenire
Ed è sviluppato con l'occhio rivolto all'avvenire perché
Proprio la riflessione sul tema della durata proprio la riflessione
Sulla comparazione trova
I regimi politici in relazione al tema della durata mette in evidenza che mentre le democrazie sono regimi che durano poco nel corso della storia
Le monarchie sono regimi che hanno una capacità singolare di percorrere il tempo
Dunque qual è il problema il problema oggi e ce ne sono molto più che delle avvisaglie e quello della crisi delle democrazie
E con la crisi delle democrazie e quello dei problemi che potrebbero sfidare la persistenza della libertà per gli individui e per i gruppi
E quel naturale equilibrio che fattore indispensabile di crescita per ogni comunità quando noi parliamo di monarchia quando noi
Evochiamo questo concetto
Ci riferiamo a quella che nella tradizione culturale
Viene definita la monarchia europea nella sua distinzione io rispetto a quella che
Già dai tempi del pensiero greco antico da Platone ad Aristotele e così via era definito il dispotismo orientale
Il dispotismo orientale è caratterizzato dal governo dell'uno nel quale peraltro sull'uno sulla persona del despota si concentra tutto il potere
La monarchia europea viceversa e
Il luogo istituzionale che garantisce l'equilibrio tra le forze politiche tra i poteri tra i gruppi impedendo che un qualche gruppo qualche partito qualche potere
Da solo prevaricati riesca a concentrare tanto potere Dabul menare la libertà
Questa e la differenza fondamentale tra
Il potere dell'uno nell'interesse dell'uno per dirlo tra il governo dell'uno nell'interesse dell'uno per dirlo col Platone con Aristotele e il governo dell'uno nell'interesse generale
Il governo dell'uno nell'interesse dell'uno e la tirannide nella sua forma istituzionale asiatica il dispotismo orientale il governo dell'uno nell'interesse generale
La monarchia
Perché
Il problema della monarchia in un regime democratico
O per lo meno perché il problema della monarchia in una esperienza storica che democratica e che tuttavia ha conosciuto
La realtà istituzionale di questa forma
Regia di reggimento politico
Perché nella crisi della democrazia
Intervengono due almeno due tendenze concomitanti
Da una parte
C'è l'emergenza
Di gruppi con caratteristiche oligarchi che
Che tendono potentemente a prevalere e ha prevaricare attraverso forme robuste di concentrazione potestà attiva si tratti della concentrazione fondata su un numero le oligarchie partitocratiche le oligarchie sindacato carati che si tratti
Della concentrazione fondata sul denaro le oligarchie economiche le oligarchie finanziarie imprenditoriali
Si tratti delle oligarchie fondate sul potere mass mediale la capacità di manipolare attraverso questa forte concentrazione potestà attiva
L'immagine le opinioni gli orientamenti del pubblico
Questa tendenza oligarchica e una costante di tutti i regimi democratici lo è stata nel mondo antico lo è nel mondo moderno
Perché
Ma perché la democrazia a come suo presupposto fondamentale il numero il dato quantitativo in virtù del quale la maggioranza prevale nella comunità e certamente questo numerico questo maggioritario un criterio che ha una sua ratio
Nel senso che
Allorché si determinano dissensi fra i cittadini la conta dei cittadini consente di realizzare pacificamente quale debba essere l'ipotesi fra quelle che sono in discussione che deve essere
Come dire perseguita dall'intera comunità appunto sulla base dell'orientamento maggioritario dei cittadini però qual è il problema
Il problema è che in una società
Di venti milioni di trenta milioni di quaranta milioni di persone ben più di quanto non accadesse nell'antica polis greca dove i cittadini erano poche decine di migliaia
Si determinano delle inevitabili spinte
A concentrare
I mezzi attraverso i quali si esercita il controllo sulla opinione pubblica
Su pochi centri potestà attivi attraverso essenzialmente la risorsa economica quindi da una parte la legittimazione formale della democrazia è numerica
Dall'altra parte però per organizzare decine di milioni di persone quindi decine di milioni di consensi è necessario il ricorso alle risorse concentrate del della economia e della finanza perché e solo attraverso queste modalità che si riesce a raggiungere
La più gran parte del pubblico e ad orientarne gli indirizzi politici in una piuttosto che in un'altra direzione
Se abbiamo visto gli episodi che abbiamo visto in larga parte dettati dalle esigenze delle risorse per il potere politico sindacati partiti e così via e l'abbiamo vista attraverso Tangentopoli eccetera
Non vi è dubbio che quando si indeboliscono le oligarchie partitocratiche o sindacato pratiche tendono a prevalere direttamente immediatamente oligarchie di tipo economico finanziario
Questo è una tendenza l'altra tendenza
Nei sistemi politici democratici di massa e viceversa la tendenza a quella che io definisco la perversione del pluralismo
In altri termini il pluralismo che è una qualità fondante della democrazia
E che come tale è un fattore che ha una sua valenza positiva tuttavia tende in società nelle quali manca un qualunque referente sovrano ad una forma di degenerazione crescente in virtù della quale viene meno ogni referenza generalisti Ca'ogni istituzione che rappresenta l'interesse generale rispetto agli interessi particolari
Questa è la perversione del pluralismo sia cioè perversione del pluralismo quando la pluralità degli interessi particolari che Heim proprio una sua legittimità
Non ha più alcun confine non ha più alcun limite in una istituzione che esprime viceversa all'interesse generale e quindi gli interessi particolari diventano tutto
Mentre l'interesse particolare e legittimo in quanto è parte
In quanto esprime le parti
Nella perversione del pluralismo gli interessi generali diventa particolari diventano tutto perché non c'è più una istituzione alla quale facciano capo gli interessi generali
E allora a che cosa assistiamo assistiamo essenzialmente
Alla occupazione
Alla colonizzazione di tutte le istituzioni che avrebbero la funzione di perseguire nella società civile nella comunità politica l'interesse generale
E che diventano viceversa
Il campo o di combattimento tra i gruppi particolaristici o di accordo tra i gruppi particolaristici per la divisione
Delle spoglie di quelle che dovrebbero essere le istituzioni della generalità
Se noi guardiamo che cosa è ridotto lo Stato oggi ci accorgiamo che lo stato oggi e però ridotto a questo fenomeno di perversione del pluralismo perché non c'è più
Una magistratura nella sua autonomia che in quanto è tale in quanto c'è un referente sovrano che l'attiene garantita rispetto agli assalti particolaristici
E allora ciò che vediamo è la rissa quotidiana all'interno di questa grande delicatissima straordinariamente importante istituzione che la magistratura
E dunque la magistratura diventa campo di battaglia
Campo di occupazione di gruppi di fazioni e così via e altrettanto vale per la pubblica amministrazione che è diventata preda
Dei gruppi particolaristici
E altrettanto dei partiti dei sindacati dei gruppi di interesse dei gruppi di pressione dei movimenti eccetera ciascuno dei quali si spartisce colonizzando lo un pezzo di parti di di Stato e altrettanto vale per la diplomazia
E altrettanto vale per i conflitti all'interno delle forze di polizia
E persino all'interno delle forze dell'ordine
Ecco questi due fenomeni apparentemente contrastanti della perversione del pluralismo
E delle oligarchie che tendono viceversa la concentrazione sono due fenomeni che nonostante le apparenze possono presentarsi e persino rafforzarsi a vicenda
Perché alle oligarchie
Serve un pluralismo sfiancato che non sia distribuzione corretta
Delle risorse della società civile sulla base di ciò che ciascun gruppo nella società civile sa realizzare con il suo guadagno con il suo lavoro con il suo impegno
Con la sua capacità inventiva imprenditoriale e così via
Ma che siano
Queste manifestazioni del pluralismo dei ridotti ad un pulviscolo che lascia spazio libero alle oligarchie
Questo è il quadro io temo
Della democrazia italiana ma non solo della democrazia italiana
E allora questo pone il problema da questo nasce il problema democrazie con queste caratteristiche non sono nelle condizioni di affrontare le sfide dei prossimi dieci dei prossimi venti anni
Noi abbiamo un quadro internazionale straordinariamente delicato
Abbiamo un quadro demografico nel mondo straordinariamente difficile ci sono tutta una serie di altri fenomeni che adesso non posso richiamare che tuttavia nel libro sono analizzati che mettono in evidenza
Come
L'Europa non solo l'Italia all'Europa dovrà affrontare delle sfide possenti per la sopravvivenza stessa della sua cultura e della sua civiltà la questione è semplice democrazie con queste caratteristiche democrazie acefale democrazie nelle quali non ci sia una istituzione garante al di fuori della legittimazione del numero al di fuori della legittimazione del denaro al di fuori della legittimazione mass mediale
E che operi come punto di equilibrio fra tutte le diverse forze che in una società complessa necessariamente operi operano e nello stesso tempo che sia il referente dille alta e il referente strutturale
Nei confronti delle grandi forze che costituiscono lo Stato nella sua autonomia rispetto ai gruppi oligarchici per rispetto alla società civile
E sono le grandi strutture della pubblica amministrazione ai suoi livelli di vertice la diplomazia le forze armate
Lama la la magistratura
Ecco senza una istituzione
Rispetto alla quale si possa dire che
L'alto ufficiale l'alto magistrato
L'alto funzionario il diplomatico
Sì lo riconoscono e glielo riconoscono che questa istituzione e la loro forza perché non dipendendo né dal numero del dal denaro dei dai mezzi di comunicazione di massa li può garantire dalle interferenze del numero del denaro e delle comunicazioni di massa e così facendo l'idea assicura la capacità di resistere di esistere di avere prestigio nella società
E di poter lavorare a favore della società esprimendo l'istanza generalisti Ca'una istituzione con queste caratteristiche
Non può per definizione a mio avviso essere prodotta da quella stessa forza del numero che l'elezione la quale forza del numero per definizione
E tributaria della forza del denaro e della forza dei mezzi di comunicazione di massa per organizzarsi e per prevalere nella contesa quantitativa
Questo e il discorso in termini vorrei dire quasi scheletrici
Che legittima al di là
Degli aspetti sentimentali che pure hanno un loro ruolo per che
Il sentimento e il sentimento pubblico naturalmente quello che una volta si chiamava il patriottismo il senso civico e
Quella riferimento che ci consente di dire io sono un pubblico dipendente e dunque in quanto sono un pubblico dipendente so che c'è una istituzione che mi tiene al riparo dalle interferenze particolaristiche contemporaneamente mi dà il prestigio che deriva dal servire
Il pubblico dal servire la comunità oggi quanti sono i dipendenti pubblici dei quali voi potreste dire che questo è il loro sentimento e a chi dovrebbero fare riferimento
Nel quadro politico e istituzionale del nostro Paese questo è il dato cruciale
Avere uno stato perché vedete io so bene
Faccio questo mestiere da trentacinque anni lo faccio con qualche soddisfazione e con qualche riconoscimento conosco abbastanza bene la letteratura so bene
Che esiste una letteratura sulla fine dello Stato
Del resto ne ha parlato lo stesso Carl Schmitt che pure essendo stato uno dei maggiori teorici della statualità nel mondo contemporaneo ad un certo punto ha detto proprio in una intervista poco tempo prima della sua scomparso all'epoca dello Stato statine
Io so bene che c'è chi proclama la fine del sentimento nazionale della idea stessa di nazione
E tuttavia queste due affermazioni affermano troppo non è vero che possiamo fare a meno dello stato perché non c'è stata non è stata ancora proposta nessun'altra istituzione
Che riesca a fornirci le stesse prestazioni dello Stato
O non lo Stato così come noi lo conosciamo ora
Questa sorta di enorme pachiderma gonfiato d'una molteplicità infinita per ragioni clientelari di occupazione di colonizzazione di una molteplicità infinita di funzioni che invece dovrebbero essere restituite alla società civile
E che non riesce ad assolvere proprio in virtù di questa degenerazione alle sue funzioni fondamentali
Discutevo giorni fa ha conversato giorni fa
Con alcuni alti esponenti
Delle forze armate studiosi di questi problemi militari noi abbiamo oggi in Italia nella ipotesi
Pessimistica
Mille cinquecento uomini di tanto dispongono le nostre forze armate mille cinquecento uomini
Che siano comparabili
Per capacità operativa alle forze di intervento rapido dei Paesi come la Francia la Gran Bretagna e altri paesi questa è l'ipotesi pessimistica l'ipotesi ottimistica dice tre mila uomini non andiamo oltre non andiamo oltre il dato di realtà e questo noi siamo uno Stato senza quello che il dato fondamentale della statualità cioè le forze armate e così per tutti gli altri rami realmente importanti della pubblica amministrazione
Dunque lo Stato non è avendo noi avuto ancora la capacità di inventiva istituzionale di elaborare una nuova istituzione
Che si sostituisca allo Stato lo state ancora necessario il sentimento nazionale di cui si dice
Avvenuta la scomparsa in verità
Presente con una virulenza che noi non vogliamo certo imitare
In tutta una molteplicità di Hare
Del mondo e quindi anche noi abbiamo bisogno del sentimento nazionale non per aggredire nessuno ma per mantenere la nostra identità la nostra cultura e la nostra civiltà
Allora se queste due esigenze sono esigenze reali ed oggi sono radicalmente disattese
Se è vero
Che nel concerto o nel confronto del mondo internazionale
Prove importanti prove impegnative attendono l'Europa noi
Siamo disarmati
Moralmente e materialmente se non invertiamo lacci
E non vediamo segni che ci permettano di dire
Che siamo sulla strada di invertire la rotta da qui da questa grande preoccupazione
Nasce questo piccolo
Per mettere in evidenza che senza una ricostruzione intellettuale e morale
Che consenta la democrazia di superare la crisi che l'attanaglia e che si manifesterà in termini ancora più evidenti nell'avvenire
Senza una istituzione che faccia dal punto di equilibrio
I giorni che ci attendono sono giorni fatti così e pesanti politicamente pubblicamente in senso lato parlando
Vogliamo evitarli
Questa è una soluzione
Non pretendo di avere e nessuno di noi pretende tutti conosciamo abbastanza la storia di questo ventesimo secolo tutti sappiamo come il ventesimo secolo ha dissipato tutti i modelli politici
Che gli uomini avevano elaborato nei tempi precedenti è lungo una stagione assai complessa e articolata di esperienze di riflessione
I regimi totalitari sono crollati o perché battuti militarmente o perché svuotati per vie interne perché avevano in essi stessi il principio della loro dissoluzione
Come è accaduto con l'impero sovietico interno ed esterno
I regimi autoritari
Hanno messo in evidenza quanto forti sono i loro costi
Le democrazie
Affrontano difficoltà crescenti soprattutto quando sono democrazie repubblicane
Stanno dando uno spazio davvero eccessivo
Anche avendo una visione non ottimistica della natura umana
Ai fenomeni di corruzione e di degenerazione interni
E allora poiché sfide come quelle che ci attendono non possono essere
Affrontate con questi strumenti o si rimedia
Lungo quella che è stata la grande tradizione della civiltà e della libertà europea oppure i rimedi saranno di altra natura e di ben altro costo
Questi sono i dilemmi che questo piccolo libro vuole richiamare
Non c'è nessuna ricetta salvifica abbiamo tutti il senso
Della difficoltà dell'ora del momento che stiamo vivendo
Cerchiamo di fare la nostra parte con decoro abbiamo dato prova testimonianza
Del nostro sentimento civico sappiamo che pur avendo commesso
L'istituzione regia e la dinastia che la incarnata nel nostro Paese
Errori
Nella partita complessiva del dare e dell'avere
I vantaggi nel corso della storia unitaria del nostro Paese di quella istituzione sono stati e permangono superiori
Ai costi che l'Italia appagato e dunque questo solo fatto ci dice che storicamente abbiamo dilapidato un patrimonio
Che ci poteva dare ancora contributi importanti
Ma oltre più che sul passato che tema sul quale ormai si eserciteranno essenzialmente gli storici
Noi
Che abbiamo a cuore le generazioni a venire io le ho a cuore come padre le ho a cuore come docente è una vita che sto in mezzo ai giovani
So quanti riconoscimenti mi sono venuti dai giovani perché anche quando c'era il dissenso radio sempre consentito che si esprimesse
Da parte dei giovani
Su tante cose santi i giovani sapevano di poter contare su un professore perbene
E Dio sapevo che i giovani lo sapevano e che apprezzavano questi fatti
E dunque su un professore che ha sempre studiato
Che ha sempre dedicato alla ricerca e alla riflessione distaccata
E quindi con grande distacco vi dico queste cose non ve le dico
Per fare
Per strappare l'applauso non ho delle dico con grande distacco di pare che a sessanta anni avrei scritto un libro come questo
Ancorché deportati se e
Spetterà avessi avuto se avessi fatto su voluto fare solo del sentimentalismo no
L'avessi voluto fare solo del sentimentalismo avrei fatto quello che pure faccio
Tengo la mia bandiera in casa mia e lì
Perché quella e la mia bandiera ma io non ho voluto far presto
Perché quando scritto questo libro
Non ho sottoposto all'attenzione degli altri la mia bandiera ho sottoposto all'attenzione degli altri
Delle considerazioni degli argomenti perché gli altri potessero riflettere potessero anche di sentire ma comprendessero
Che i problemi
Che stiamo affrontando è che ancora di più ci attendono
Sono problemi che la storia l'esperienza la storia che la politica sperimentale come diceva De Maistre la storia l'esperienza ci dicono
Che non siamo attrezzati
A sufficienza per affrontarli se non cambiamo in maniera significativa
Il nostro atteggiamento intellettuale
Il nostro atteggiamento morale e il nostro riferimento istituzionale questo il senso del libro
Come dice citò in una pagina iniziale questa bellissima frase
Di Montesquieu
Non bisogna mai esaurire un argomento al punto di non lasciar nulla da fare al lettore
Non si tratta di far leggere ma di far pensare
Questo è il senso di questo mio libro e non vuole solo essere letto vuole essenzialmente essere spunto di riflessioni di meditazione se necessario di dissenso perché no ma comunque spunto per una comprensione
Più consapevole
Del presente e per l'avvenire grazie
Allora se qualcuno vuole porre delle domande al senatore Fisichella lo può fare alzi la mano può venire qui
Le fa le domande
Che desidera intervenire
Prego
Conte Alessandro Cremante Pastorello di Torino
Approfitto per l'amicizia che gentilmente mia sempre dimostra prego il professore
Per fare una domanda assolutamente non preparata
Premetto che non ho ancora letto il libro
E parlo caldo
Dopo la presentazione
Mi chiedo se l'autore si è posto
Il problema per dar modo per l'appunto a quelle riflessioni
Prima ha detto loro ora così bene
Se si è posto il quesito del come riuscire
Del metodo
Dunque bisogna affrontare il modo di riuscire a a fare il il cambiamento
Mi viene spontaneo vere spiega armi
Ma
Dopo mezzo secolo
Dini
Un certo tipo di indottrinamento in un certo modo in una certa direzione
Di luoghi comuni che ormai sono entrati nella nelle cellule cerebrali
Dei molti forse di tutti noi chi più chi meno
Sì
Abbattimento di certi valori e di esaltazione di altri
Valori presunti che nostro avviso almeno tali non sono
Ma che sono comunque ha mai afferma
A fronte di quell'esilio
Il cui tetto anche oggi abbiamo purtroppo
Voto parlare
Che
Allontanato che ha scollato il tessuto la nazionale l'ambiente nazionale le persone i cittadini italiani dai sovrani dalla casa salvo
Dalla condizione nella quale gli esponenti del caldo afoso voglio sono stati posti
Questi cinquant'anni a loro volta di scollamento dai loro la loro popolo
Ecco alla luce di tutto questo
Per noi che
Mettiamo
In un certo modo
E in un certo senso
E ci sforziamo con i nostri pochi mezzi di arrabattarsi per cercare di fare del nostro meglio per non soltanto Mantero
Siamo nel tentativo di
Far cambiare Rocca
Alla alla nostra politica razionale ecco
Dobbiamo nel quesito è quello dell'uovo e della gallina
Se mi perse il la volgarizzazione
Dobbiamo cercare di fare prima un lavoro di
Ria culturalmente in un certo modo
Oppure conviene insistere prima sul fatto di dire
Devono tornare
Deve tornare al re
E con questo poi riusciremo a fare questo cambiamento di rotta
Loveland lì
Niente io intendo l'istituzione intendo l'istituzione intendo l'istituzione no no no no solamente cavallo evidente ecco questo è il quesito
E lo aveva i calli no sensibile
Grazie grazie grazie Conte la ringrazio molto no non è improvvisata del tutto consapevole invece
Perché questo è il nodo questo è ovviamente il nodo cruciale
Vede
Io sono partito da una considerazione
La considerazione che per un insieme di fattori
Endogeni ed esogeni interni e internazionali
I sistemi democratici
Ridurranno recentemente le loro capacità le loro prestazioni
Avranno una capacità recentemente ridotta di prestazioni positive
Se vuole posso anche dire un la la crisi dei regimi democratici tenderà ad aggravarsi
Nel tenderà ad aggravarsi con varie modalità e lunga varie lungo varie in lungo vari indirizzi può darsi che ci sia un processo di svuotamento interno delle democrazie per cui non può darsi questo è una ipotesi a mio avviso probabile svuotamento interno delle democrazie per cui le democrazie manterranno alcuni elementi di facciata democratica e tuttavia i meccanismi reali
Del sistema decisionale democratico nel suo complesso saranno profondamente modificata in senso oligarchico e quindi anche nel senso del tipo del deperimento delle libertà individuali
Nel senso del deperimento di tutta una serie di valori si possono anche immaginare ipotesi più radicali se il le sfide internazionali dovessero raggiungere certi livelli certe potenzialità crescenti allora di fronte a queste ipotesi
Che hanno un tasso di probabilità plausibile in base a una serie di indicatori che ci fornisce la realtà
E il problema è sapere quello che vorranno i cittadini quello che vorranno
I gli italiani nella specie io credo che noi dobbiamo fare un lavoro prevalentemente culturale in questa fase fare capire cioè che alla crisi della democrazia si può corrispondere
Attraverso la esistenza di alternative
Cioè che non c'è un determinismo in virtù del quale è la situazione deve
Evolvere o involgere lungo una certa direzione senza che ci siano risposte e possibilità alternative
Quindi e questo e poi il senso tutto il senso di questo di questo libro di questo piccolo libro far capire che la situazione
E chiusa
Se immaginiamo che la evoluzione della democrazia o la sua involuzione debba proseguire con certe concerti ritmi e concerti i tempi
Far capire però che questa crisi può essere superata se se fanno delle scelte diverso
Può essere affrontata è superata attraverso meccanismi di equilibrio che restituiscano alla democrazia ciò che la democrazia ha perduto cioè una frase
Che ha una straordinaria potenza di anticipazioni e che si trova nello studio sulla sovranità di de Maistre quindi parlo della fine del Settecento
Definisce la democrazia
Una associazione di uomini senza sovranità e il problema reale
Che noi stiamo che noi ci troviamo di fronte al quale noi ci troviamo di fronte noi abbiamo una tendenza crescente alla
Par c'è l'inflazione
Di tutti i centri della decisione sovrana e dunque alla inesistenza
Di luoghi unitari di imputazione decisionale
Talché se dovessimo prendere davvero delle decisioni e non sapremmo come fare
Noi operiamo senza prendere delle decisioni e non avendo gli strumenti per prendere delle decisioni che si convengono agli Stati
Ormai facciamo solo un po'di ordinaria amministrazione e anche quella con grandissimo con grandissima fatica questo è il problema allora
Il discorso diventa un discorso di convenienza io non escludo affatto che in termini convenienze o
Non escludo affatto che in termini di determinismo
Sì continui in una certa linea si dovrà sapere quali ne saranno i costi
Si può anche invertire la rotta
Allora dobbiamo avere la consapevolezza culturale e dobbiamo avere la lucidità culturale per spiegare e far capire agli altri
Quale può essere
Un'alternativa che garantisca
Tutta la libertà compatibile concerti sviluppi tutta l'autorità compatibile con certi sviluppi della situazione generale a livello interno e internazionale ecco allora il per rispondere
è evidente che l'istituzione se esiste ha un effetto di trascinamento questo vi crepata asse ma è anche evidente che si dette si determinassero le condizioni per rendere più plausibile questa ipotesi istituzionale le condizioni culturali per rendere più plausibile questa ipotesi istituzionale va da sé che questo sarebbe un indicatore fondamentale del fatto che i cittadini
Si sono messi nelle condizioni di fronte ai problemi di dire questo problema a qualche alternativa questo problema e un problema drammatico e tuttavia pur nella sua drammaticità a
Una capacità di soluzione a una attitudine dissoluzione a una prospettiva di uscita in positivo la battaglia essenzialmente culturale bisogna far cogliere è chiaro che non mi pento non non penserei mai di di di di di fondare ad investimenti
Sì di Renzi di considerare plausibile oggi la nascita di un di un partito politico
Che si rifacesse a questo tema istituzionale non credo che avrebbe senso lo dico con grande chiarezza assenso
Una rilettura della storia nazionale
Fatta
In maniera tale ed ecco perché è importante aprire una breccia anche in quel mondo dell'editoria del giornalismo e così via che finora ci è stato precluso perché è evidente che la rilettura della storia in un certo modo
Che non aveva alternative perché mancavano anche gli strumenti editoriali e in secondo luogo la conclusione l'esaurimento della
Della testimonianza monarchica all'interno esclusivamente del dato del sentimento
Preclude vano ogni possibilità di competizione su base ti competizione intellettuale su base al di un qualche di un qualche successo noi dobbiamo fra le altre cose dimostrare alle case editrici
Ai giornali che certi argomenti
Hanno un senso
Che certi libri hanno un pubblico
Che certe tesi che certe teorie hanno una loro plausibilità scientifica questo significa che ci vuole gente attrezzata culturalmente
Professionisti seri gente di valore che conduce questa battaglia che abbia gli strumenti intellettuali gli strumenti scientifici la capacità di interpretare di fenomeni a passati e di
Ragionevolmente nei limiti in cui tutto ciò è possibile prevedere gli sviluppi avvenire e tutto questo esige ovviamente un grandissimo sforzo che in larga parte si deve rivolgere ai giovani
Che in larga parte si deve rivolgere alle generazioni
Nuove perché sono le generazioni nuove che si apprestano a pagare i costi più alti noi il nostro tragitto grosso modo lo abbiamo noi parlo di quelli come me o più agli gli altri tutti giovani
Ma quelli da Bain su diciamo un popolo di diciamo così
E il traditore dovevamo percorrere l'esistenza grazie a Dio contiamo di andare avanti ancora per un bel pezzo ma le nostre s'realizzazioni professionali le abbiamo avute le nostre famiglie l'abbiamo messo in piedi e così via
E l'avvenire dei giovani che ci interessa
Non è il fatto non vogliamo fare una congrega
Di anziani gentiluomini che rievocano io guardo sempre all'Avvenire io sono un conservatore che guarda sempre all'avvenire come ogni buon conservatore del resto perché il meglio dello sviluppo dei popoli poi l'hanno fatto i conservatori parliamoci chiaro se avessimo aspettato i progressisti o se avessimo lasciato campo libero ai progressisti avrebbero devastato spaventosamente
Più di quanto non sia stata non sia stata devastata questa povera Europa in questo in questo secolo secolo terribile
Tocqueville diceva
Il dispotismo e temibile soprattutto nei secoli democratici
E non a caso abbiamo avuto i regimi totalitari che sono la più macroscopica
Espressione della degenerazione dell'aggressività del potere
In tutti i tempi probabilmente per quello che noi sappiamo delle esperienze storiche passate quindi la nostra e una battaglia essenzialmente culturale
Che esige
Mobilitazione esige
Quel po'di sacrificio che si richiede
Per leggere quei giornali che sono orientati meglio verso di noi
Per aiutare le iniziative editoriali che cercheremo di portare avanti per far capire alla gente per uscire dal complesso di inferiorità e perché questo mondo vive in un complesso di inferiorità parliamoci chiaro
Fra di noi ma col complesso di inferiorità come se fosse folklore
E il folklore
Non ci interessa
Se io voglio fare il col corpo idroelettrica Pucci detto siciliano lì dove si dice Volpe marchietto le faccio il contadino siciliano del palco il folklore visto che sono di origine siciliana
Ma non mi interessa mettermi il cappellino siciliano per fare il folklore
Noi facciamo un altro discorso facciamo un discorso dell'interesse nazionale
Il professor Duina
Ma io ho sentito di persone onorevole Fisichella due volte ne abbiamo Testarossa alla cerimonia in Campidoglio Mafalda di Savoia la seconda volta stasera
Credo di essere un critico vengono accusata di essere troppo critico in molto Cerrito lascino io veramente ho sentito in un tempo così breve esperimento dei concetti casseforti così costruttivi
Io qui vengo proprio a fare mi consente nell'oceano di Domenico Fisichella scomodi quando guardavano
Foglio pensate io non lo conosco minimamente diafano non li ho neanche mai stretto la mano lo farà oggi segnano nella difesa a Roma proprio adesso
La la mia finalmente all'Inter così credo tutto il pubblico di qua
Così per critici e riconosciamo la superiorità di Baglioni sono fattispecie credo siano buonsenso
Questa superiorità costruttiva di chi crea i concerti chiaramente promessa Fisichella un giornalista del permesso è nato grandemente creativo c'era Enrico Mattei
Per me è stata una persona anche oltre i supporre come ha fatto un caraibica creato perché l'età come fatto interiore e sanno vivere tre giornalisti migliori dopo dove Ente Poste pare Zini diciamo e dico la creatività delle cravatte era una cosa che faceva letteralmente andare in bestia le parti politiche è che subivano la critica e la la creatività non certo
Stasera professor Fisichella centrato ha superato il tempo pone
Un aggancio creativo su quindici attacchiamo tutti che ho goduto grandemente perché quando ha parlato della perversione del pluralismo in senso si distaccato pacato ci ha fatto vedere come la forza nostra ragione quando lei arriviamo ad essere in uno stato tributari delle oligarchie questi limiti perché la democrazia è bellissima non c'è altro sistema commenti
Naturalmente la persona famosa migliore però c'è questo limite che a un certo punto si creano delle carriere e quindi diventa la democrazia tributaria
è un concetto grandioso ciclo carente queste era nella nostra forza la forza della monarchia che garantisce con qualcuno al di sopra delle parti
Viviamo io dico che in un sistema tricamerale si le grain permette di tanto anch'io provo a creare qualcosa sistemate camerale perché abbiamo la Camera dei deputati ed emozionato
Abbiamo la camera dei sindacati che è quella che è più forte di tutti che è espressione e che esprime
Non lo stato in cui un Governo ostaggio dei sindacati noi viviamo in una democrazia dove il Governo invece di governare o prima di governare un mentre il Governo è un ostaggio dei sindacati
E quindi vorrei un parere su questo
E inoltre c'è un'altra cosa gravissima
Mentre in una democrazia
Che si basa sui partiti tutti i partiti si esprimono
E così in tutto il mondo democratico dove ci sono gli stati democratici l'unica sta l'unico Stato democratico in cui c'è
Un'espressione di partiti anomala ecco il in Italia perché c'è un partito che non è più un partito come gli altri
Ma uno stato nello stato
Perché il pericolo e vorrei che professor Fisichella mi correggesse
Io vedo io ho sempre visto perché lo vedo tuttora che non esiste il partito che ha un uomo pio non molla qui esiste un partito che in tutte le strutture dello Stato ha piazzato la propria emanazione
Cioè è uno Stato più piccolo ma che ripete lo Stato centrale quindi lo Stato centrale quasi quasi sta diventando dipendente di un altro stato che è un partito
Che naturalmente Partito Comunista e questo per me è un grosso perché
Ecco io non volevo esprimere questo concetto indurre intacco Ruffini modesta seggio alla cattedra alla riflessione su questi due punti sullo stato tricamerale
E sullo Stato nello Stato che ha un pericolo quando si all'Arca in questo modo attraversa anche una corruttela
Volevo terminare dicendo
Che le democrazie che diventano sempre più deboli e questo rischio e io lo sento negli anni due mila lo seguiremo
Però c'era un concetto che la democrazia può essere anche tutti noi dobbiamo arrivare a una democrazia forte
La democrazia forte è quella in cui cioè un sistema forte democratico perché dove sta scritto
Che c'è un dettaglio di servire un proprio un de cette fortitudo liberamente il buon non deve aver paura di essere forte
Il buono non deve aver paura di essere forte e allora ci vuole un sistema democratico che sia forte
Va bene quindi il sistema e va costruita in Italia
E che certamente mi piacerebbe sapere quale sarebbe il pensiero su questo punto sul sistema il pensiero chiuso Fisichella qui battuto guardi la mia gratitudine il mio affetto la mia mozione perché lei reattività che c'è io ma subiscono con piacere
Riconosco in lei una superiorità che mi attacca
Io non entro nel merito naturalmente della mia superiorità ovvio mi pongo il problema quando uno scrive e sempre umile
Perché quando uno scrive sottopone le proprie idee
Nei termini in cui le le sa esprimere le sa formulare le sa organizzare al giudizio degli altri e quindi in verità è sempre molto vulnerabile
Si riflette sempre umile
Chi conosce
La limitatezza della vita umana articolo volete che sia superbo sarebbero vero
Dice l'umiltà nulla toglie alla consapevolezza politica di saper fare delle cose e così via ma la parola umile
E finisco questa piccola digressione da che cosa deriva deriva dal latino humus e che cosa vuol dire un uomo si vuol dire terra
L'uomo umile e l'uomo che ai piedi piantati per terra nell'uomo che ha anche le sue radici nella terra
Noi abbiamo questa umiltà del realismo
Che ci aiuta molto
Ci aiuta molto anche nei momenti della solitudine ce ne sono e ce ne sono ce ne sono state poi se ce ne saranno
Cioè tutta vincere ci aiuta a vivere comunque anche a vincere dunque torniamo al tema del del sindacato beh dobbiamo vederlo in una prospettiva di A. cronica e sincronica cioè nello una comparazione di a cronaca sincronica che vuol dire una comparazione lungo il tempo e una comparazione nel tempo presente nello stesso tempo sincronia
La la comparazione cosa mette in evidenza che ci sono stati altri periodi in cui il sindacato era molto più forte di oggi
In verità
In verità per esempio negli Stati Uniti
è evidente il declino del potere sindacale
Basta vedere il numero dei pubblici dipendenti iscritti ai sindacati
Il caso americane un po'caso un po'anomalo rispetto al sindacalismo per esempio italiano diciamo anomalo un po'diverso molto diverso rispetto al sindacalismo italiano che fortemente politicizzato mentre quello è comparativamente assai poco politicizzato e tuttavia il l'iscrizione il tasso di iscrizione
Dei dipendenti pubblici in senso ampio
è stata federali e statali al sindacato negli Stati Uniti e oggi però fa fino a qualche anno fa oggi c'è una leggerissima inversione di tendenza ma è comunque comparativamente a livelli molto bassi
Questo vuol dire che il sindacato ha perso una dose importante della sua influenza
D'altra parte bisogna dire che molta parte del della influenza del sistema partitico americano sia ridimensiona
Allora che vuol dire
Che
C'è stata una fase in cui le oligarchie partitocratiche le oligarchie sindacali o i gruppi di potere sindacali partitici erano molto forti oggi negli Stati Uniti
Sono più forti i gruppi di potere economico finanziario dei gruppi di potere mass mediale sono meno forti dei gruppi di potere partitocratico i gruppi di potere sindacato Crati
Anche in Italia
Sei badate bene il sindacato a rispetto a certi periodi della nostra vita nazionale ridotto la sua la sua capacità di influenza perché oggi sembra aver recuperato
Un po'della sua forza al sindacato ma perché siamo in presenza di un sistema partitico ampiamente in crisi ampiamente in difficoltà
E allora ce lo stallo c'è la paralisi delle forze politiche in Parlamento di e l'interlocutore del del governo dei tecnici diventa da una parte il potere finanziario e dall'altra il potere dei sindacati
Più in generale dunque il discorso quale noi riconosciamo che i sindacati hanno il loro ruolo sia ben chiaro non si dovrebbe mondo non dobbiamo certo sindacati hanno il loro ruolo
I gruppi di interesse economico hanno il loro ruolo i partiti hanno il loro ruolo ma qual è il problema
Della democrazia
Il problema della democrazia come del resto il problema di ogni sistema politico e l'equilibrio
Vale a dire fare in modo che ciascuno Dei SEG menti
Del sistema politico e sociale che in quanto tale rappresenta delle domande parziali
Non acquisisca una capacità di influenza e di penetrazione tale da pur inverare quelle istanze quelle necessità generalisti che che una qualche istituzione deve comunque rappresentare ed esprimere
Perché se no noi corriamo il rischio di fare in modo che una parte diventi il tutto qual è la forma più estrema di questa modalità di essere Paul politica e il totalitarismo
Nei regimi totalitari il partito che per definizione richiama l'idea di parte
Diventa partito unico e non solo diventa partito unico ma tutte le arene decisionali si esauriscono nell'unica arena decisionale del partito unico cosa che per esempio non accade
Completamente almeno nei sistemi autoritari dove ci possono essere partiti unici e tuttavia il partito unico nona quella onnipotenza che hanno i regimi totalitari
Si veda il caso italiano del fascismo italiano si veda il caso spagnolo
Si veda nei limiti in cui si può parlare di un regime a partito unico il sala zarismo portoghese dunque
Il totalitarismo nella forma
Più esplicita più radicale
Di elevazione di una parte al ruolo di tutto
Questo è
Che cos'è questo e una come dire
Una deformazione della società
Perché la società proprio perché e complessa sì esprime attraverso una molteplicità di canalizzazioni istituzionali
E ci sono le canalizzazioni istituzionali che debbono legittimamente rappresentare gli interessi gli orientamenti le opinioni
Le richieste le domande delle parti e poi
Se possibile
Sia attraverso l'equilibrio o se volete la interazione tra le parti
Sia attraverso la presenza di una istituzione che al di sopra delle parti cercare di realizzare quel tanto di interesse generale che risponda soprattutto
Alla continuità
Della nazione
Perché questo è il vero problema
Nella democrazia e difficile nella democrazia repubblicana nella quale siano assenti istituzioni che esprimono la continuità e difficile mantenere
L'unità tra le generazioni dal punto di vista etico civile e difficile anche mantenere la identificazione dello Stato e della nazione rispetto alle altre realtà statuali e nazionali nel nel quadro nel quadro
Continentale o nel quadro mondiale questa è la questione
Sulla quale noi ci confrontiamo non me
Per
Mortificare
Gli interessi e gli orientamenti delle parti che sono legittimi finché rimangono nel loro ordine ma per evitare le loro prevaricazioni o dall'altra parte per evitare quelle dispersioni
Delle istituzioni che sono preposta alla generalità che rappresentano veramente una malattia della democrazia nel momento in cui noi abbiamo la magistratura che si
Il risolve nell'essere un concentrato di conflitti tra
Singoli magistrati procure
Livelli centrali livelli periferici e così via si mette in discussione la certezza del diritto che uno dei fondamenti della nostra civiltà giuridica e della nostra civiltà morale
Forse dovevo essere un pochino più breve
Formula prego prego ambasciatore morale
Dottor Morabito
Legga qui
Se
Arriva la mia domanda è Bremer lei assume una duplice veste
Che io sia
Una duplice veste di docente e di scrittore
E si è rivolto all'opinione pubblica e quindi al popolo con questo messaggio di ricognizione attraverso questo scritto
Come parlamentare quindi come senatore
Guardandosi indietro ed entro il suo mondo politico che riflessione ci possono essere e quali strumenti legislativi lei intravede in questo contesto
Ma come dicevo prima l'impegno essenzialmente culturale in questa fase naturalmente in discussione alla prima Commissione affari costituzionali del Senato della quale faccio parte
L'abrogazione della tredicesima disposizione transitoria io credo che stiamo ante evitando di andare avanti
Con un'atmosfera che mi pare Serena il problema è stato un po'accorpato diciamo accorpato è stato messo in contemporanea con la questione la revisione dell'articolo settantasette dalla Costituzione che riguarda la normazione per necessità ed urgenza da decretazione per necessità ed urgenza quindi abbiamo deciso in Commissione di fare andare di pari passo queste due questioni
Per quello che riguarda il resto io che pure Milito sono parlamentare credo d'aver dato anche un qualche ruolo nella Genesi di Alleanza Nazionale
Tuttavia non di aver dato un qualche contributo alla genesi di Alleanza Nazionale tuttavia non mi pongo mai come uomo di parte
Io mi pongo sempre come uomo libero
Sono uomo responsabile e quindi da un nuovo responsabile quando faccio il parlamentare valuto il senso delle mie
Dei miei interventi di quello che dico di quello che scrivo e di quello che faccio ho servito come ministro per i Beni culturali e ambientali l'ho fatto con grande lealtà
Avendone la Medaglia d'Oro per i benemeriti della cultura dell'arte della scuola con decreto del Presidente della Repubblica e su proposta del mio successore alla guida del ministero il che evidenzia che una persona che è venuta dopo di me e ha visto quello che io l'ho fatto e come lo avevo fatto lo apprezzato al punto tale da propormi immediatamente per la più alta onorificenza nel campo
Sono stato leale come sempre nei confronti dello Stato perché per me lo Stato una cosa fondamentale io vengo da una famiglia di servitori dello Stato mio padre non ufficiale e quindi e quindi lo Stato e lo stato alla sua continuità e merita il più grande dei rispetti
Sono un uomo della nazione perché questo è il mio compito
Non non subordino mai al al l'interesse di partito quelle che sono le grandi l'ispirazione della mia esistenza e quindi in questo senso io mi rivolgo a tutti i cittadini dentro e fuori Alleanza Nazionale non mi interessa
La tessera di chi mi legge mi interessa la veicolazione di alcune idee giuste o sbagliate che siano ma in buona fede comunque grazie
L'ultimo intervento e poi chiudiamo perché così diamo modo alle persone che vogliono chiedere la dedicati di poterlo fare altrimenti si fa tardi c'è molta gente chi volesse acquistare
Il libro elogio della monarchia lo trova ovviamente all'ingresso prego voi
Dovremmo concludere senso scusate io non ho
Sarò brevissimo aveva ben altre prima ma
Va bene sarà brevissimo anch'io lei professore accennato all'umidità tu dirigi al militare di si cerca chi opera in questo senso dobbiamo anche ricordare quelle belle pagine in cui nel sonno di Scipione si ricorda che che che dedica la propria vita lo Stato merita la massima ricompensa nel vivere nel nella via lattea
Ora lei ha accennato anche prima un altro problema che mi sembra molto importante la situazione degli italiani che si trovano a essere dopo cinquant'anni
Impresa a concetti ai de che hanno neutralizzato italiani sembra che l'italiano sia morso dello Scorpione
Dopo lo scorpione che non uccide ma lascia intontito e assonnato
Come possiamo come si può dato che le ha accennato a questo problema culturale metter in moto delle tossine in grado di riporre riproporre i problemi della identità nazionale
Come si può risvegliare nel giovane italiana a cui lei accennava prima questo desiderio di potere di offrire le proprie qualità le proprie forze e quindi risvegliarlo da questo torpore
A riproporre e a dedicarsi a riscatto nel proprio Paese ecco grazie sì credo di avere in ampiamente già risposto con al bensì da questo
Vedo che è stato posto sia pure in parte con altre parole
Si può attraverso attraverso intanto vorrei dire che l'esempio serve
Fare ciascuno la propria parte con dignità è un bell'esempio per gli altri
E poi serve lo studio serve la riflessione serve la cultura poi
Gli uomini saranno posti di fronte sono posti di fronte a delle scelte facciano il loro calcolo facciano il calcolo del dare e dell'avere
Vedano che cosa gli conviene di più vedano se conviene poi ad un certo punto una volta valutato la ai valutato quello che c'è oggi perché c'è già perché ci dobbiamo porre Inter conto che questo è un Paese in decadenza o no
Se non ci rendiamo conto che questo è un Paese decadenza stiamo vivendo nel migliore dei mondi possibili possiamo continuare a vivere nel migliore dei mondi possibili se invece partiamo dalla ipotesi che mi pare abbia un certo realismo che l'Italia è un Paese
Come mostra segni robusti di decadenza e vorrei dire più di tipo spirituale che di tipo materiale perché nonostante che l'attenzione delle classi dirigenti sia tutta centrata sul dato economico e materiale
I veri guasti pare sono prevalentemente spirituali
Ed è lì che si si sconteranno i costi di questa condizione perché non siamo più un popolo non siamo più una nazione siamo ormai un aggregato in forme di individui ciascuno dei quali va per conto proprio in una sorta di disintegrazione
E di
Come dire di attenuazione vorrei dire delle coscienze o per lo meno dalla coscienza civica
Perché quando ci rendiamo conto che tutto ciò comporta dei costi molto gravi forse per spirito di di sopravvivenza reagiremo se non si reagisce dico la vita è fatta
Chi conosce la storia e non la conosce nell'ottica meramente progressiva che ha caratterizzato l'Ottocento e sa che nella storia ci sono gli sviluppi e ci sono le decadenze capisce bene che ci sono dei popoli che salgono a dei popoli che scendono tutto qua
Noi vorremmo salire o perlomeno non vorremmo scendere troppo
Grazie ecco adesso chi vuole farsi verificare il libro può avvicinarsi il professor Dario ti chiedo un sacrificio
Ecco allora
Occorre nei
Altro ancora ma io li ho scritti venti di libri come lei vedrà qui dietro allo schema
Data Rogliano