Giorno della Memoria 2025: proiezione dello speciale di Rai Cultura "Cancello aperto! 27 gennaio 1945 liberazione di Auschwitz"

Buongiorno buongiorno
Buongiorno prego
Buongiorno a tutti e benvenuti
Il saluto
L'ex presidente della Camera Gianfranco Fini vicepresidente mole ho visto sottosegretario maxi saluto
La senatrice
Mieli in rappresentanza del Senato l'ambasciatore d'Israele in Italia
La presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane nemici e tutti colleghi parlamentari che ringrazio per essere qui le autorità e gli ospiti
Ringrazio RAI cultura
Gli autori tutti coloro che hanno contribuito a realizzare il filmato speciale che vedremo tra pochi minuti
Il ventisette gennaio
Di ottant'anni fa venivano abbattuti
I cancelli del campo di concentramento di autorizza svelando così al mondo intero
Gli orrori della follia nazifascista
In questa ricorrenza desidero rivolgere un pensiero commosso alle vittime della Shoah e dei poteri ai sopravvissuti
Ricordare Auschwitz significa guardare negli occhi lato più scuro dell'uomo
Per riaffermare con forza i principi di libertà
Uguaglianza e rispetto che costituiscono i valori fondamentali della nostra civiltà
Al Freezer più di un luogo
è il simbolo universale della disumanità
è un monitor una testimonianza viva
Di quel che può accadere quando l'odio il pregiudizio e l'indifferenza prevalgono
Le immagini dei binari
Che si perdono verso il nulla e delle baracche dove ogni traccia di umanità era negata sono ferite indelebili
Cancello sovrastato da quelle parole ingannevoli resta scolpito nella nostra coscienza come emblema di menzogna e di crudeltà
Bambini
Donne e uomini anziani furono mandati a morire senza pietà nelle camere a gas per il solo fatto di esisterà
La voce dei sopravvissuti ci ricorda che non possiamo e non dobbiamo dimenticare ma ricordare non basta
Abbiamo il dovere di trasformare questa memoria in antidoto contro ogni forma di odio razzismo e antisemitismo
è nostro compito vigilare come istituzione e come cittadini perché simili tragedie non si ripetano mai più
La memoria non è un esercizio sterile è una responsabilità attiva una difesa costante della democrazia della libertà e dei diritti umani
Questa giornata così significativa desidero dunque sottolineare l'importanza dell'educazione
Le scuole le famiglie le comunità hanno un ruolo cruciale nel custodire e trasmettere ai giovani il valore di questa eredità dobbiamo insegnare loro che il rispetto è una barriera contro il ritorno dell'odio
E che la conoscenza e la chiave per comprendere disinnescare i suoi meccanismi San Giovanni Paolo secondo in occasione del cinquantesimo anniversario della fine in Europa della seconda guerra mondiale osservò che con il trascorrere del tempo i ricordi non devono impallidire
Devono piuttosto farsi lezione severa per la nostra e le future generazione Derain grazie
Signor presidente Fontana sua Eccellenza ambasciatore d'Israele in Manhattan pelle illustri ospiti autorità civili militari religiose carissimi ragazzi siamo giunti a questo giorno e si avviano le celebrazioni numerose località istituzioni italiane
Il pensiero va anzitutto ai sei milioni di persone sterminate la cui memoria viene omaggiata in queste ore
Anche nella cerimonia che si tiene proprio al campo di Auschwitz alla quale presente il capo dello Stato Mattarella
Scelta importantissima di rappresentare l'Italia nel momento più solenne al massimo livello accanto al presidente della Germania e di altri capi di Stato
Scelta che denota consapevolezza e responsabilità per quanto perpetrato anche dall'Italia
Dal regime fascista e con l'indifferenza di una popolazione assuefatta alla propaganda attingendo a pregiudizi che da secoli ieri elaboravano in forme diverse quell'invenzione del nemico
Ed è proprio per questa assunzione di responsabilità che si è scelto di dedicare un giorno della memoria della Shoah attraverso una legge del Parlamento italiano
Come se idealmente si riavvolge la pellicola del tempo
E la persecuzione legalizzata allora anche con leggi del Parlamento diviene memoria condivisa attraverso percorsi sostenuti appunto con una legge
Ringrazio il presidente Fontana
Per aver parimenti previsto per quest'altra sede un momento dedicato alla consapevolezza la responsabilità parlamentare responsabilità che non è solo quella riguardo al passato
Ma anche riguardo al presente per preservare quelle libertà fermate nel percorso maturato nemesi anni immediatamente successivi con il varo della Costituzione e dell'Europa oggi unita e per le quali battersi libertà che non solo non possono essere limitate nuovamente ma neanche abusate
Perché altri da lontano da vicino alla fine si insinuano e cercheranno di smantellare se non comprendiamo i linguaggi di cui sono loro portatori
è importantissima questa scelta odierna di essere lì nel campo più gelido del mondo e cui nelle Aule istituzionali più altri ma chiaramente non è sufficiente
E ce ne rendiamo conto dalla realtà che viviamo quotidianamente perché la sfida di memoria riguarda i contenuti e la coerenza coerenza che riguarda il focus delle celebrazioni sulla Shoah riservando ad altre date gli approfondimenti su altre tragedie e sofferenze e massacri
Perché se si parla di tutto la giornata di oggi si trasforma in manifestazioni ostentazione e alla fine non si esamina fino in fondo la coscienza coerenza che si appella alla dignità rispetto dei sopravvissuti verso i quali da un lato si esprime grande affetto e vicinanza compianto e commozione
E poi ci si gira ellissi accusa loro l'Israele Israele e gli ebrei del genocidio parallelo
Genocidio laghi era affamare nazista son parole che hanno significati ben precisi incisi sulle nostre ferite
E non possono essere lanciate per esprimere dissenso politico e per denunciare fenomeni mai esistiti
Coerenza per la missione disattesa delle organizzazioni internazionale nate proprio dopo la Liberazione
Per affermare la pace e la convivenza tra i popoli e non per raggruppare istanze di chi pianifica un nuovo sterminio sopraffazione supremazia nazionale o religiosa
Noi oggi siamo chiamati a vigilare assieme a numerose istituzioni e attori della società civile e religiosa e non è certo un compito che spetta da soli a noi ebrei la liberazione fisica
Che oggi ricordiamo con l'ottantesimo non è coincisa con la liberazione dall'orrore che continua ad assillare sopravvissuti e che ci è stato trasmesso come condizione di precarietà assoluta
Condivido le parole di Primo levi capace in modo egregio di esprimere il senso di quella condizione che solo in pochissimi purtroppo hanno potuto testimoniare e cito così per noi anche l'ora della libertà suonò grave e chi usa e ci riempie gli animi al contempo ad un tempo di gioia e di un doloroso senso di pudore per cui avremmo voluto lavare le nostre coscienza e le nostre memorie di bruttura che vige sceglieva il tormento morale e la vergogna e l'orrore veri del campo di sterminio
Noi non l'abbiamo vissuti ed è per questa onesta consapevole che dobbiamo dedicare il giorno di oggi ad una memoria e ad un percorso che riguarda la nostra conoscenza e coscienza civile da italiani grazie