Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale giovedì cinque dicembre questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta tra i temi che cercheremo di approfondire questo oggi partiremo dalla
Corea del sud il tentativo di di golpe difficile definirlo in altro modo
Del presidente Ion suk la Jolla fallito martedì
Leggeremo un editoriale del Washington post in Corea del Sud un decreto sulla legge Marziale e una risposta da Stato di diritto il presidente ha cercato di sovvertire
La democrazia con la sua dichiarazione
Di stato d'emergenza tuttavia a fallito e per il Washington post è una buona notizia soprattutto nel contesto della regressione della democrazia e dello stato di diritto a livello globale
Parliamo poi degli affetti del ritorno di Donal Trump alla Casa Bianca che iniziano
A farsi sentire ben prima della
Giorno dell'inaugurazione
Almeno così la pensa Sylvie Kauffmann opinionista di le monde l'elezione di Trump e l'incertezza diplomatica che intrattiene
Agiscono come catalizzatore del caos nel mondo dall'Ucraina al Medioriente
La prospettiva del ritorno di Trump alla Casa Bianca mette in belligeranti sotto pressione e accentua le divisioni in Europa scrive tra l'altro Kauffman
Che ci porterà a un altro teatro di crisi la Georgia dove da giorni continuano le manifestazioni dei cittadini per protestare contro la la decisione del governo di Sogno georgiano di tornare in qualche modo nell'orbita della Russia nell'orbita di Mosca
In Gardenie rinvengono vittoriale dal titolo resistere alla deriva verso Putin la sospensione dei colloqui con l'Unione europea da parte del governo di Sogno georgiano a innescato una lotta esistenziale per la democrazia scrive
Scrive il Guardian partiamo però dalla Corea del Sud e da questo tentativo di colpo di Stato che ha sorpreso il mondo da parte del presidente di un suk île
Notizie di martedì ora il golpe fallito ma il presidente rischia di finire
Sotto impeachment
In Washington post ieri
Avevo l'editoriale dal titolo in Corea del Sud un decreto sulla legge marziale e una risposta da Stato di diritto il presidente Jun succhia Hall ha cercato di sovvertire la democrazia
Ma a fallito scrive il Washington post
La democrazia sul coreana che in piedi da decenni è stata messa alla prova martedì quando il presidente di un Sookie Hall ha dichiarato la legge marziale d'emergenza
Sospendendo ogni attività politica ordinando i media indipendenti di attenersi alla censura militare
E vietando scioperi e proteste manifestazioni il signor Yunnan cercato di giustificare la sua sorprendente decisione affermando che era volta a proteggere il Paese dalle forze comuniste della Corea del Nord
E da un'Assemblea nazionale controllata dalla posizione dall'opposizione che secondo lui era diventato
Un mostro che distrugge il sistema della democrazia liberale ma la vera minaccia per la democrazia sud coreana in realtà era un'altra
è stata al tentativo sfacciato e probabilmente incostituzionale di Jun di sovvertire la democrazia
Fortunatamente la Corea del Sud ha superato la prova e la sua democrazia è emersa non solo intatta ma anche rinvigorita in un momento in cui la democrazia sembra essere ritirata a livello globale e molti americani sì preoccupano per il futuro della democrazia negli Stati Uniti questi eventi dovrebbero rinfrescare la fiducia nel fatto che le istituzioni democratiche sono presi gli enti e il desiderio di libertà dei cittadini è qualcosa di universale
Politici sul coreani di tutti gli schieramenti compreso il partito del presidente hanno dichiarato sbagliata la dichiarazione della legge marziale da parte di un nel giro di poche ore un numero sufficiente di parlamentari è riuscito a entrare con la forza all'Assemblea nazionale e a votare per annullare revocare la legge Marziale
Nelle prime ore del mattino migliaia di persone si sono radunate per sfidare il divieto di proteste politiche e chiedere la revoca del decreto secondo la Costituzione sul coreana
Il presidente è obbligato a seguire la volontà dell'Assemblea e dunque io ne è stato costretto a fare marce indietro ora dovrà accettare anche le conseguenze del suo tentativo di appropriarsi del potere
Inclusa la possibilità di un impeachment i militari si sono piegati alla volontà dei rappresentanti eletti e coraggiosi manifestanti nelle strade rifiutando di far rispettare di applicare il decreto il di legge marziale di Union il Washington post più avanti
Ricorda che il regime militare in Corea del Sud
Terminò nel mille novecentottantasette dopo prolungate proteste da parte di studenti lavoratori e cittadini comuni in una notevole dimostrazione di forza del potere del popolo ispirata in parte dalla rivoluzione filippina nel mille novecentottantasei che rovesciò la dittatura ventennale di Ferdinand Marcos
E dalla revoca della legge marziale ed all'arrivo della democrazia a Tai Wan
Nel mille novecentottantasette la Corea del Sud
Iniziò ad affermarsi come elemento chiave fondamentale della democrazia nella regione Asia pacifico
La dichiarazione della legge marziale di io un è stata un tentativo di riportare indietro le lancette dell'orologio a quel periodo più oscuro
Fortunatamente in questo caso la democrazia si è dimostrata più residente di un tentativo individuale di sovvertire sulla e il potere del popolo è stato ancora una volta la forza che ha sostenuto la democrazia chiunque predica la fine della democrazia liberale in particolare nei Paesi con istituzioni forte
E cittadini che apprezzano la propria libertà beh dovrebbe prenderne nota conclude tra l'altro il Washington post che è ci porta in qualche modo a Donal Trump e alle ripercussioni del suo ritorno alla Casa Bianca ancor prima dell'inaugurazione venti di di gennaio le mondo oggi a un commento di Sylvie Kauffmann
Dal titolo Trump catalizzatore del caos del mondo dall'Ucraina al Medioriente la prospettiva dell'arrivo alla Casa Bianca di di un Presidente eletto che ha detto di voler sbarazzarsi delle guerre attuali mette i belligeranti sotto pressione e accentua le divisioni in Europa
Scrive le Monde sabato sette dicembre
La Francia potrebbe non avere più un Governo ma avere Donald Trump scegliendo di onorare Notre Dame per il suo primo viaggio all'estero dalla vittoria del cinque novembre
Il presidente eletto degli Stati Uniti esaudire la forse a suo modo i desideri di Emmanuel Macron Presidente francese che ha auspicato che la ricostruzione della Ca'tre andrà Ale provochi uno shock di speranza la speranza in questo caso è quella di un incontro fruttuoso tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zaleski se quest'ultimo deciderà anche noi di venire a Parigi sabato per la inaugurare Notre Dame ricostruita
Perché in realtà a proposito di Shock per ora cioè solo un altro choc lo choc del caos
Portato dalla prospettiva del ritorno di Donald Trump nello studio ovale
La tradizionale transizione a Washington da un'amministrazione all'altra si è trasformato in un periodo esplosivo per il mondo tra il cinque novembre e il venti gennaio
La disorganizzazione globale sta accelerando vertiginosamente le elezioni Donal Trump e l'incertezza che circonda le sue intenzioni diplomatiche insieme una pratica molto personale dell'ambiguità strategica agiscono come un catalizzatore sulle più gravi crisi del momento scrive Sylvie Kauffmann
Affermando di non voler essere distratto una volta la Casa Bianca ha dato guerra e che gli impedirebbero di concentrarsi sulle sue vere priorità cioè l'immigrazione illegale e la Cina Donal Trump ha messo sotto pressione tutti i belligeranti
In Ucraina in Medioriente tutti tentano di anticipare le opzioni radicali che Washington potrebbe privilegiare per cercare di Four porre fine ai loro conflitti sul fronte ucraino prosegue le monde Mosca sta sfruttando il proprio vantaggio bombarda con maggiore intensità
USA l'intimidazione nucleare a più non posso in Europa il Cremlino intensifica la sua guerra ibrida moltiplica gli attacchi di sabotaggio e da voce ai suoi sostenitori più estremi
Così l'esperto russo di pensiero strategico Sergei
Gara Gano va spiegale fidiamo che poiché la deterrenza non funziona più deve essere sostituita dalla paura è necessario
Ha detto arrivare all'escalation incoraggiò la Russia a andare lungo la scala dell'escalation cioè fare i prossimi passi
Verso l'intimidazione è necessario andare oltre per disintossicare prima di tutto i nostri vicini europei che hanno perso la ragione come cent'anni fa stanno spingendo il mondo verso una guerra mondiale
A fargli eco ci ha pensato Costantin
Ma l'offesa
Influente oligarca vicino a Vladimir Putin e che ha detto al Financial Times che se il generale Kate Tello grigliato speciale per l'Ucraina appena nominato da Trump andrà a Mosca con il suo piano lo prenderemo e viveri egli diremo di andare a farsi foto per perché non ci va affatto bene fine del negoziato non vogliamo parlare
Nel futuro dell'Ucraina ma del futuro dell'Europa e del mondo ha detto ma l'offerta per quanto riguarda Zaleski prosegue nel mondo consapevole del l'esaurimento della sua popolazione delle sue truppe dopo quasi tre anni di aggressione russa devastante
Il presidente ucraino vede avvicinarsi il momento di negoziare un cessate il fuoco ma pone le sue condizioni
Se Kiev deve fare concessioni territoriali queste devono essere compensate dalla garanzia di sicurezza ultima per l'Ucraina cioè la protezione da parte della NATO tuttavia questa questione divide gli europei dal due mila otto e ancora oggi anche se le linee di frattura si sono spostate la Francia era contraria all'epoca oggi è favorevole
In Medioriente poi prosegue le Monde il cessate il fuoco il Libano concluso il ventisei novembre tra Israele ed Hezbollah è stata una rara buona notizia
Ma può essere anche interpretato come un modo per consentire al premier israeliano Benjamin Netanyahu di concentrare tutte le sue forze su Gaza
Come se volesse incoraggiare Netanyahu Donal Trump ha appena promesso l'inferno
A Gaza se gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas non saranno liberati prima del venti gennaio
E soprattutto l'indebolimento di Hezbollah e dell'Iran risultante dalla guerra in Libano ha portato l'apertura di un altro fronte nella regione la Siria dove i ribelli hanno ripreso Aleppo alle forze governative
A seguito di un'offensiva fulminea che sta proseguendo la Russia e l'Iran alleati contro chi è vero
Sono anche alleati nel sostenere il regime siriano di Bashar al-Assad e in cui si intersecano in due grandi teatri di guerra Ucraina Medioriente
Ma la Russia che ha ripreso Borda a bombardare in Siria non può essere presente su tutti i fronti secondo il sito navali News avrebbe iniziato a evacuare la sua base navale
Di Tartus in Siria
La febbre geo politica scrive ancora Sylvie Kauffmann a perfino contagiato la Corea del Sud che ha vissuto martedì cinque ore di legge marziale è una grave crisi costituzionale
A margine la Corea del Nord ha schierato le sue truppe in Russia contro l'Ucraina questo serve a confermare l'ammissione di Sora Richard Moro il capo delle messi s'britannico i servizi segreti esteri
Che celebrando i cento vent'anni del non tolto cordiale il ventinove lo
Shakhtar a britannica Parigi ha detto in trentasette anni di lavoro nell'Intelligence non ho mai visto il mondo in uno stato così pericoloso
Queste griffes le riflessioni di oggi di significa Hoffmann sulle mondo che ha dimenticato lei no in realtà perché ce l'ha ben presente e ne parla ne scrive
Abbastanza spesso
Un altro fronte quello della Georgia di cui non abbiamo più tempo di parlare però l'editoriale del Guardian di ieri
Ve lo segnaliamo ed è il coraggioso popolo georgiano ma e in gran parte in maggioranza cerca di resistere alla deriva verso l'orbita di Putin deriva decisa dal Governo di Sogno georgiano
Guidato da un oligarca arricchito signor Rossi abiti Zini Ivanishvili guidato da dietro le quinte
La sospensione
Dei colloqui con l'Unione europea da parte di del Governo di Sogno georgiano ha innescato una lotta esistenziale per la democrazia in Georgia ci fermiamo David Carretta non buona giornata con Radio Radicale