Presentazione del libro di Guido Giraudo, Andrea Arbizzoni, Giovanni Buttini, Francesco Grillo e Paolo Severgnini "Sergio Ramelli. Una storia che fa ancora paura" (EdiStorie)

Alla presentazione di questo libero Sergio Ramelli è una storia che fa ancora paura
Edito da idrovolante il cui editore
Ringrazio che è qui presente in maniera Dell'Orco ringrazio per questa testimonianza
Che è dolorosa ma molto importante
Perché riguarda la memoria
Di tutti gli italiani e non solo di una parte politica di questo io sono
In questo io sono sempre stata convinta e e cioè dei fan atto che questi arazzi uccisi in questo modo così brutale e canagliesco
Saranno avranno giustizia storica soltanto quando appunto le loro storie non faranno più paura
Quindi anche a un titolo importante e prima di dare la parola a all'onorevole Paola Frassinetti mi si consenta una una piccolissima nota di memoria personale familiare
Io Nemea novecentosettantacinque l'anno in cui fu ucciso Sergio Ramelli da un commando di avanguardia operaia avevo tredici anni
Ma vivevo a Roma con mio padre e mia madre nella mia famiglia si seguiva si leggevano il tempo il Secolo d'Italia e si seguiva la vicenda di questo ragazzo quotidianamente quando naturalmente c'erano articoli che e fornivano notizia
Mi ricordo la commozione Papola trepidazione dei miei genitori per la sorte di Sergio Ramelli e in particolare
Quando mio padre lesse a mia madre un articolo dal tempo in cui si diceva che gli infermieri dell'ospedale dove Sergio Ramelli era ricoverato lasciarono le finestre aperte durante la notte
E e questo gesto veniva interpretato come un gesto di noncuranza di mancanza di cura per questo ragazzo che già aveva una polmonite in atto e che poi appunto sarebbe sarebbe deceduto di a a a pochi giorni e mi ricordo che pur non avendo io mai visto mio padre commosso insomma lo vidi quasi piange mentre leggeva questa notizia
Ma dico questo non per fare retorica
Inutile perché noi ci serve questo è un è un pomeriggio di ricordo di riflessione e secondo me la retorica va assolutamente evitata lo dico per dire che c'era un'intera comunità umana che seguiva la vicenda di Sergio Ramelli e un'altra cosa molto importante che voglio dire e che due anni dopo la fine del processo d'appello per gli assassini di Sergio Ramelli uscì un libro molto importante che si chiamava settimo in resti movimentazione del giornalista Michele Brambilla
E questo libro fece molto rumore fece molto discutere erano anche citato il caso di Sergio Ramelli in questo libro perché si contava l'indice contro quei giornalisti quegli intellettuali che avevano seminato a piene mani odi voi livore e avevano in qualche modo anche determinato quella quell'antifascismo militante che uccise Sergio Ramelli e non solo
E quei questo crea fu apprezzato questo libero da Indro Montanelli
E creo appunto molta molta polemica perché cito questo libro perché guardate che oggi siamo in una situazione per fortuna non simile
A quella degli anni settanta ma siamo in una situazione in cui comunque si diffonde cultura dell'odio in cui comunque si diffonde con grande fra faciloneria con grande leggerezza
Sì la tentazione di addossare al nemico la la peste del nemico che va abbattuto senza pietà e questo
Un una una cosa molto sgradevole perché ha vissuto gli anni Settanta molto sgradevole molto brutta e immagino che anche incontri come quello di questa sera e libri come quello che stiamo presentando possano in qualche modo frenare questa deriva che è assolutamente da spingere e non è assolutamente da assecondare ora la parola l'onorevole Paola Frassinetti sottosegretario all'istruzione
Che ha fatta la sua militanza Milano quindi ricorda bene quegli anni e la tragica vicenda di cui ci occupiamo questa sera
Buonasera a tutti
Leggerò
Visto che non ha potuto essere qui
La lettera di Simona Ramelli sorella disse
Sono particolarmente emozionata e commossa per il fatto che dopo quasi cinquant'anni la tragica di vicenda di mio fratello arrivi a essere ricordate ufficialmente come malata del luogo simbolo delle istituzioni democratiche ringrazio il presidente del Senato sottosegretario distruzioni deputati giornalisti del pubblico presente per l'attenzione e la sensibilità dimostrata ringrazio anche gli autori del libro di tutti quelli che in questi anni sono riusciti a mantenere vivo pulito ricordo di Sergio e quindi anche quello della mia famiglia
Purtroppo però per me ogni volta che si parla di questa storia e magari si accende ancora assurde polemiche e come se si riaprì solo ferite mai rimarginate
Pensando anche al dolore alle vessazioni subite dalla mia famiglia
Ed è questa persistente angoscia che mi impedisce di essere fisicamente lì con voi
Spero tuttavia tu questo importante incontro e la sempre maggiore diffusione dei Lieder dedicati a quel dramma
Serva per sensibilizzare i giovani meno giovani affinché la violenza non venga più utilizzata per sopprimere le idee o le persone che vengono ritenute scomode Simona Ramelli
Grazie a tutti io
Sarò
Sempre ippica volevo portare la mia testimonianza come persona che in quegli anni come ragazza che in quegli anni frequentava il Fronte della gioventù con la stessa qualifica di Sergio constatato Ignazio
La Russa presidente del senato
Ma va be'allora finisco dire a voi vedo finisco
Benissimo allora sta stavo dicendo che
Io ero una
Un iscritto al Fronte della gioventù con la sua qualificazione eravamo i responsabili delle scuole
I responsabili delle scuole pubbliche
E devo dire che
La più grossa difficoltà era proprio quella di frequentare le scuole pubbliche dopo lo volevamo occuparsi vero questioni scolastiche così come fanno tutti gli studenti che fanno politica nelle scuole
Ma la violenza e la sopraffazione era incredibile in quegli anni soprattutto dal settantaquattro
Al al settantasei cioè si veniva praticamente isolati nelle scuole non si poteva parlare delle assemblee
L'obiettivo di alcuni movimenti
Come Avanguardia Operaia Lotta continua a movimento studentesco era proprio quello di cacciare dalle scuole gli studenti del del Fronte della gioventù
Costringendoli andare
Altrove nelle scuole paritarie ma non nelle scuole pubbliche quindi naturalmente Sergio ha vissuto questa storia così come tanti ragazzi alcuni
Ha fatto meno loro centinaia di ragazzi
E quindi
C'è poniamoci potevamo questo il problema di di di sopravvivenza proprio problema di sopravvivenza ramaglie ero ragazzo un ragazzo normale un ragazzo col cappellino anche il suo motorino
Tifoso ahimè dell'interno
Amante delle del calcio giocato anche a pallone della spada del portiere frequentava l'oratorio faceva volontariato quindi proprio un ragazzo della della del quartiere Città Studi Lambrate che poi anche del mio quartiere
Quindi era un un ragazzo che aveva svolgeva attività politica ma aveva una una sua vita aveva alla fidanzata faceva come dicevo prima le sue uscite sportive anche e anche all'oratorio della situata arrocchiamo
Poi naturalmente
Io mi occupo di scuola e questa storia nasce questo omicidio purtroppo affonda le sue raggi nella scuola nel nell'istituto tecnico Molinari sempre nella zona
Nord est della città dove Sergio scrisse un tema famoso tema criticando le Brigate Rosse
Questo tema venne dato poi dal professore ai collettivi della scuola e da lì cominciò il patibolo l'iter sopraffazioni spintoni fino a quando naturalmente che la famiglia decise di farli cambiare scuola e di farlo andare in una scuola paritaria devo dire che per lui naturalmente de l'avvocato di parte civile Ignazio io ero praticante mi ricordo che accompagnava Ignazio
Ai processi che son stati dei processi con con grande potabilità il momento in cui il presidente e della della Corte Cusumano alza queste norme chiave inglese mi Laura giudiziaria fondamento qui io non non dimenticherò mai
E quindi ripeto alla scuola appunto delle responsabilità in questa vicenda
E ed è per quello che io lottato Betto per farà affiggere una scuola una sposato una targa nella scuola di Sergio
Con lui però voglio lanciare un un appello ho anche fatto affiggere una targa a nella scuola di Fausto Tinelli ragazzo di sinistra ucciso davanti al Leoncavallo
Un ragazzo che si occupava anche lui di volontariato
E sono stata a portare i fiori
Alla alla targa di Sergio con qualche
Regge che aveva qualcosa da dire ma pochissimi per portarmi ragazzi invece mano accompagnato in questa in questa cerimonia di deposizione di un mazzo di fiori e la stessa cosa ha fatto
Insieme al fratello di Fausto Tinelli nella scuola di Tirelli questo per dire che ci potrebbe essere una pacificazione però però attenzione troppo comodo fare delle scorciatoie come successore
In alcuni casi in questi questi tornei di cronaca in cui si dice appunto ma facciamo il parco per tutti no fare un parco sono i cinquant'anni dell'omicidio di Sergio si devono intitolare vie strade come è stato fatto in tanti posti Italia Sergio e poi verrà il momento secondo me
Di e poter anche fare un luogo dedicato a tutti i ragazzi di destra di sinistra morti negli anni Settanta però non ci deve essere nessun pregiudizio verso questo ragazzo che è stato massacrato a colpi di chiave inglese che ha fatto quarantasette giorni di agonia al Policlinico di Milano e che
è morto il ventinove aprile del settantacinque senza neanche avere potuto celebrare un funerale
Con così come andava celebrato perché era una Milano violento una Milano dove mentre andavamo in chiesa i collettivi fotografavano dalle facoltà di medicina che c'erano sul percorso della chiesa un clima incredibile un clima d'intolleranza totale
Un applauso quando si seppe della sua morte nel consiglio comunale di Milano uno un'onta incredibile
E quindi questo era era il clima pendio giusto ringrazio Giraudo
Che anche mi ha onorato del fatto di poter scrivere una prestazione
Di di questo libro di questa riedizione che ha un titolo che purtroppo in alcuni casi attuale Sergio Ramelli una storia che fa ancora paura
Non deve fare paura la storia del di Sergio Ramelli deve dare solo delle idee devi ammonimenti deve fare riflettere perché ho paura
Deve farci riflettere su qualcosa
Abbiamo passato su cosa poteva capitare a chi voleva portare avanti semplicemente in una scuola le proprie idee questo non deve succedere più io penso anche con la responsabilità che mirava sulle spalle di sottosegretario all'Istruzione
E bisogna veramente far capire i nostri ragazzi nel confronto di idee è sempre importante il dibattito è sempre per tante battuto da attualmente deve rimanere su un livello di rispetto reciproco che purtroppo non c'era in quegli anni ma che noi dobbiamo assolutamente ritrovare per il bene dei nostri giovani
Mi è sembrato consonante presenti in questa sala oggi e per il bene e delle nuove generazioni quindi ricordiamo Sergio come monito di un futuro di libertà così come noi pensava alla politica e così come noi volevamo fare politica in quegli anni grazie
Alla primati vedete passare la parola
Al Presidente del Senato Ignazio la Russa sciare aggiunto onorevole Galeazzo Bignami presidente dei deputati in capo all'Italia
Nella sola parare appena me ne salutano
Intanto Luigi graffio sia per l'opportunità di partecipare
La Russa Rimini intervenire qualche istante per ricordare e poi avremo la fiducia insieme agli altri parlamentare dobbiamo punto recarci in aula
Ricordare recentemente Sergio credo temo le Sandro anche per qualche mese di aprile più giovane seduto a questo tavolo e credo l'unico quando accadde quel che accadde ricevuta dollari io lo dico perché quello lo dico perché ero l'unico Ignazio giustamente ricordava che non sono le scorte
Parlo di Roma su una cosa riguardo anche l'unico che quando accadde nel marzo del settantacinque Merana
Nel marzo del settantaquattro invece vennero esplosi ben Ignazio otto colpi di pistola di cui cinque colpirono mio padre
Tra le gambe un abbraccio Amanda se quei contributi sono andate a segno pluriennale io vorrebbe
E e questo perché lo dico
Perché oggi noi diamo per scontate le conseguenze di quegli eventi non è non ci conto che quegli eventi hanno inciso nella storia personale
Di tanti di noi di tante famiglie di tante comunità e che per chi vede magari da fuori questi eventi che possono apparire eventi lontani dementi che si colloca in un momento in un contesto temporale non
Definito e che sono avulsi dalla vita di tutti i giorni non è così
Nelle studiato appunto Pigna frequentava prima Paolo
Riccardo tutti gli amici presente lo sono io appunto da quell'attentato scampato mio tratto vita perché diversamente appunto frigna fluttuare
E quindi la storia di Ramelli costituisce per chi famiglie Tambo anche scendo riparte dopo la scomparso di
Nella destra giovanile a destra nazionale un riferimento un riferimento perché quello che è accaduto Sergio poteva accadere a chiunque
Perché Sergio come tanti Dinoi non nove cedette non si sottrasse vuol dire provvede per manifestare la propria opinione dall'accendere un passo pagò con la vita e io credo che questo comunità in qualche maniera abbia Morena ulteriore nel portare avanti quel annerito con la voglia di libertà di cui Sergio prestato espressione perché ha pagato contenuto alti io vi ringrazio per aver voluto opportunità di dire queste parole
Nella sì la parola Presidente del Senato Ignazi alla Rossa no passa passa da fare un piccolo inciso ma volevo dire che nella mia memoria che i Salvi ex militante
Ignazio la Russa è un personaggio e estrema al più legato proprio alla figura di Sergio Ramelli perché come come si sa insomma come senza la nostra comunità
Pena presentò la famiglia caramelle al processo contro gli assassini quindi leggevamo diminuiti
Nella sua battaglia per far passare in sede processuale la tesi che questi questo commando essendo composta da studenti di medicina non poteva non sapere quello che andava a fare il momento in cui colpiva alla testa
Con le chiavi inglesi Sergio Ramelli quindi volevo soltanto fare questo inciso per ricordare che contenesse il presidente del Senato Ignazio la Russa
Per noi che leggevamo i resoconti sul sul giornale di quel processo è legato profondamente alla figura di Ramelli
C'è molto gara ricordarlo bar mentre salutiamo il presidente del gruppo ricordando lasciamolo fare tu hai citato
Come vittima di un attentato io lo ricordo come grande militante esponente del movimento giovanile universitario del movimento sociale italiano Marcello Bignami papà tuo
è stato uno degli esponenti di spicco che più hanno contribuito alla nascita di Alleanza Nazionale nel suo ricordo ti abbraccio ti saluto ebbe venuto
Tra i presidenti di gruppo io Corrado Presidente del gruppo parlamentare di Alleanza Nazionale
E quindi riposo salutare in questa veste grazie mantenne
Ma divenne non voluti da quando apre
Il coraggio dei tuoi genitori papà e mamma che non eri ancora nato ricordare allora che vi voglio dire
Evidenti sono cinquant'anni caro Guido
E devo dire che senza di te ci sarebbe stata lo stesso la memoria di Sergio Ramelli
Ma tu hai fatto in modo che fosse una memoria oggi momento ogni giorno e soprattutto a ogni occorrenza condivisa
Io credo che senza di tela memoria avremmo conservata in ogni caso ma sarebbe stato una memoria monca di questo
Preciso documento che tu pensiamo ad ambizioni a bottiglia Grillo se avviene ma soprattutto tu hai voluto
Donare a chi ha combattuto nella nome nel ricordo di Sergio grazie Guido Giraudo e attenti ispira anche il nuovo libro convinto dell'epoca letteraria o qualcosa del genere
Senta questo libro quello non poteva neanche nasce nella mia introduzione vi vengo sono le prime tre parole
Prime tre ritiene l'ultimo rigo E c'è una parola sola Balmelli
Che sarebbe stato di noi della gioventù di destra degli anni settanta e degli anni successivi
Senza il sacrificio di Sergio va be'
Perché Sergio
Ha avuto per noi un'influenza incredibile Ciampi
Fatto conservare
La voglia la necessità
Di proseguire il suo impegno il nostro impegno senza iattanza senza eroismi non ci sentivamo errori
Ma se l'UE era morto
Potevamo
Noi deflettere
Immeritatamente imitano
E questo cerco di dire io che
Sergio Ramelli per tutta la militanza da quegli anni poi è stato un punto di riferimento
Ineguagliabile
Ma attenzione lo è stato in un modo particolare
Perché
Molto più degli ultimi anni
Per i primi
Forse trent'anni circa della sua della memoria di Sergio Ramelli
Noi siamo riusciti partendo dopo dieci anni il processo giusto
Partendo dal modo con cui abbiamo
La scelta di Almirante Almirante mi disse Ignazio difende la famiglia non abbiamo bisogno di costituirci come partito avremmo potuto parte civile perché vogliamo che non sia un processo di pace
Tu che sei segretario provinciale dell'MSI
Rappresenti già al partito ma difendi la madre non difende la messa i perché Sergio deve vivere nella memoria di tutti gli italiani è il nostro modo è stato quello di cercare di farlo diventare il simbolo della lotta alla violenza non solo alla violenza comunista
Certamente
Quella individuavamo nei confronti di Sergio ma un monito contro la violenza politica ed è il monito che io vorrei
Venisse compreso
Anche da chi Bali capisco non è che li condanno
Giovanissimi negli ultimi anni
Per un riaccendersi
Della
Della come la vogliamo dire della conflittualità antifascista è chiamato alla come volete della prosopopea
Molto peggiore di di di altre volte della qualunque cosa sei tu allora i giovani giovanissimi di oggi
Volontariamente o meno
Hanno prodotto
Un restringimento della memoria
Di Sergio allargamento nel nostro mondo a trecentosessanta gradi di tutto il mondo destra extra a destra
Ma contemporaneamente facendo né troppo forse lo dico io un simbolo identitario
Lo capisco lo apprezzo ne capisco le ragioni ne capisco anche la necessità in certi momenti ma lo sforzo deve essere quello di riconduce a quello che disse per primo Indro Montanelli che in un mirabile articolo indicò
Come simbolo
Contro la violenza in genere quella di sinistra in particolare ma contro ogni tipo di violenza è un monito che faccia noi stessi a tutti quanti
Nel ricordarlo nel cinquantesimo anniversario
Dobbiamo offrire il sacrificio di Sergio all'Italia non solo alla nostra parte politica a tutta l'Italia perché sia chiaro che la violenza politica va combattuta e mentre ne vediamo in qualche modo
Segnali che sembrano scimmiotta dure di quegli anni
Ma lei Miotto a dure a volte possono essere
Pericolose
Quando da alcuni vengono interpretate non come scimmiotta dure ma come segni di quello che bisogna fare ne bastano pochi interessa assai sì allora ed è vero
C'erano mille oggi ce ne possono essere dieci faccio la proporzione
Ma bastano dieci a fare i danni che fecero mille
E allora
Questo è il mio principale messaggio Caro Guido e tu lo sai che ne abbiamo parlato più volte
Ma il libro è è una miniera per chi non l'ha mai letto
Non mi limitate oggi a essere qui comprate lo fa deve votare passate volo di mano in mano se siete tirchi ma l'importante è che l'ho collegiale perché ci sono tante cose che vale la pena conoscere pensate a pagina quaranta
Dice la documentazione a cui si riferisce anche nel processo l'avvocato La Russa
è agli atti e sono denunzia presentate in questura la maggior parte delle quali erano denunzie di ufficio verbali redatti dalla polizia in ospedale perché ogni denuncia che c'era dieci
I nostri preferivano non denunziare perché avrebbe significato un pericolo maggiore
Su quanti avevano subìto aggressioni con lesioni gravi
Quindi sono solo le lesioni gravi negli anni nei tre anni tra il settantadue e il settantacinque sono centocinquanta quelle denunziante di lesioni gravi
Sono i casi in cui gli aggrediti hanno revival non sono lesioni gravi ma sono stati segnalati dagli ospedali questo significa che a Milano in quegli anni si viaggiava a una media di una aggressione al giorno
Io ho già detto anche recentemente a Porta a porta a mezzanotte non pretendo che l'abbiate
Visto che in quei giorni nello scritto anche
Forse in questa branca
Che in quegli anni
Milano era una guerra civile
Era una guerra civile con la differenza rispetto a Belfast delli lo si sapeva che c'era la guerra civile
Qui era una guerra civile combattuta
Da venti mila contro quando andava bene mille queste sono le cifre del prefetto Mazza forse erano più di venti mila in meno di mille
Una guerra combattuta quando i milanesi facevano finta ove davvero non si accorgevano che ci fosse la guerra civile
è una guerra civile cioè poiché si faceva finta che non ci fosse aveva i riflessi di stampa e di media tutti a senso unico naturalmente
Non è che potevamo sperare sì c'era il candido
Il prodotto è stato direttore Cerami nono trizio sulla notte basta tutto il resto del mondo
Era a senso unico e la cosa
Che
Mi piace ricordare e che in quegli in questi in quegli anni
In cui si riscattano la caccia al missino
Quando io
Così i giornalisti se un gol del debito a materia non pronuncia la parola
Antifascista entrando in Magenta
Io non potrò mai essere accomuna tu a chi in quegli anni ogni giorno andava a prendere Sottocasa ragazze e
Non ci sono non c'è un'unicità
Di antifascismo
Forse rispettare rispetto i partigiani
Cioè anzi a volte in proporzione inversa a quella di quelle che abbiamo appena detto combattevano per un ideale per la loro
Libertà o anche per la speranza di un'ideologia e la vittoria di un'ideologia ancora più totalitaria del fascismo ma anche a loro allora piaceva dalla quale speravano credevano in un futuro migliore il comunismo
Ma non potrò mai essere volermi accomunare all'antifascismo militante di quegli anni vedete
Dice va be'ma anche la destra per carità violente e soprattutto voi fase terroristica se anche lì dieci a mezzo dieci a uno ma ci sono state
Di colori diversi ma siccome qui stiamo parlando di Sergio Ramelli di quello che i campi compagni chiamavano il Cucchi non sapete cos'era il CUP Kinnock il cugino dal da cuccare cuccare si dice sono a Milano si vince dappertutto
Non vuol dire andare con una ragazza nega e per un altro senso vuol dire andare a prendere in quegli anni significava aspettare sotto casa e prendere dieci contro uno un militante
Questo era il Cucchi Ino incendi quasi tutti quei cento cinquanta casi sono Occhini il cugino
Ciao Rampelli benvenuto grazie
Il GIP chino fu praticato
Non solo da potere operaio d'avanguardia operaia come dice la sentenza dico bene Guido principalmente innanzitutto dal movimento studentesco
Che aveva la copertura
Sì c'era un po'di guerra tra di loro ma la guerra di egemonia persino con la FIGC Imad la copertura era totale
E il GIP Chino di cui fu vittima Sergio Ramelli ma tanti altri ragazzi per noi abbiamo conosciuto uno
Uno era un proprio un dirigente del Fronte della gioventù di primo piano nella Sergio fritto lite dopo quella quell'aggressione non è più stato uguale da nessun punto di vista
Aveva una modalità che descritta nel libro precisa
Gli aggressori a molte come nel caso di Ramelli non sapevano neanche chi era vittima della luna aggressione
Andavano in un numero tale da rendere impossibile qualche qualsiasi difesa andavano in un momento in cui il ragazzo non sarò aspettava e lo colpivano con chiavi inglesi
Rompendogli la testa e altri e altre ossa del corpo che miracolosamente solo nel caso di Ramelli hanno portato alla morte ma che in tanti altri casi hanno portato a lesioni
Durano ancora adesso per tutta la vita il caso è il caso di fare ritorno
Allora
C'è qualche giornalista di sinistra che fa sempre gli opposti estremismi per carità di violenze
Sarei sciocco io quando parlo di Ramelli
Parlo sempre di Fausto e Iaio
Sono in rapporto con la famiglia di uno dei due ragazzi continua non ci puoi non ci deve essere un ricordo a senso unico di chi è stato vittima della violenza in quegli anni ma se è un solo caso uno
Di violenza attribuita alla destra
Di qualcuno preso sotto casa con le stesse modalità
Un caso io non ne conosco se ce n'è
Per essere veramente raro perché non mi è noto potrebbe anche essere sicuramente
A Milano non ce ne sta
Neanche uno e non mi dite che questi cattivissimi di destra se avessero voluto non avrebbero potuto risponderà pan per focaccia
Non apparteneva e non appartiene
Neanche alla mitologia diretto voglio dire alla cultura
Il colpire una persona
In queste condizioni
Così come
E a alla stessa maniera
Lo voglio dire
Perché abbiamo cose che avvengono ancora adesso c'è qualcuno per caso che ricorda
Gruppi di destra che hanno impedito a quelli di sinistra di prendere la parola in una scuola in un'università o che abbiano interrotto un comizio un convegno un sit-in con la violenza della sinistra
C'è qualcuno se c'è ma lo dicono perché io non ne ho memoria può darsi che ci sia ma deve essere stato un caso talmente raro che a me
Non sovviene
E allora
La violenza è sembra la condanna
Ma non facciamo adesso vi dico una bella frase di tutte le erbe un fascio
Non possiamo farlo
Neanche in questo caso ma il quello che mi interessa
In questo contesto è quello che vi ho detto prima
Consegnare la memoria di Sergio a tutti
Non solo come
Identità nostra ma contro ogni violenza ribadire la verità storica di quei fatti e questo libro lo fa
Molto bene nel cinquantesimo anniversario vedo che la pubblicistica zie per fortuna moltiplicata e ne sono felice ma onore al merito questi ragazzi
Hanno cominciato subito a scrivere questo libro subito dopo il ponte
Ricordo bene
Giusto esattamente subito dopo quel processo ricordando e concludo che a quel processo
Non ci si è giunti
Per volontà
Della comunità
Politica
Culturale e neanche giudiziaria
Lo ha detto bene
Il giudice Salvini
Andò lui cominciò a prendere quel fascicolo polveroso
Ormai in procinto di essere definitivamente archiviato
E lo volle spulciare
Capendo da dove partire riuscendo a prendere il filo nella matassa di apporto all'individuazione
Di tutti i colpevoli
Ebbe tante sollecitazione a partire da qualche collega suo ma chi te lo fa fare quel tesoro perché non serve a fare poi quando cominciò a scoprire gli imputati
Sì viale volgerà andrà a una manovra una provocazione questi son bravi ragazzi e quando si capì che erano colpevoli si risolva dopo tanti anni sono passati dieci anni cosa volete rivangare
No voglio dire
Gli anni passano pensate gli anni della guerra
Quanti ne son passati
In questi in questi giorni
Mi hanno ricordato
Una un episodio avvenuta o zero
La strage di Ozzero dei dico bene Chiesa Tu la conosci bene ero
Ventidue o forse di più
Militari che si erano arresi dopo la fine della guerra ai partigiani Titini
Si erano arresi confidando che essendo finita la guerra potevano anche arrendersi e che furono prima torturate
Poi fucilati poi finiti a colpi di mazza poi buttati in una fossa comune e solo quest'anno per quello ne parlo
Con le nuove capacità scientifiche si è potuto di quattordici di loro
Ricostituendo il DNA dei familiari trovare il nome e il cognome quelli sì sono episodi lontani ma che nessuno ha mai ricordato ma episodi di quegli anni
Altre giustamente giustamente vengono sempre ricordate concludo
Sergio Ramelli
Dice il titolo una storia che fa ancora paura
Era un titolo fatto undici anni fa do diciannove beh volevo dire undici anni dopo la sua morte
Undici anni dopo la sua morte
Oggi fa ancora paura
Io non lo so se ancora favorita non credo che la storia faccia paura la storia di Sergio Ramelli dispiace
Più che far paura al racconto a senso unico di quegli anni
è un intoppo Sergio Rametta
Un ragazzo perbene
Un ragazzo duetto capelli lunghi non erano ormai c'eravamo solo io Sergio Ramelli coinvolge non gli aveva in due tutti gli altri in effetti aveva legga quelle cose dico bene ricca
Un ragazzo che giocava a pallone un ragazzo che frequentava l'oratorio la chiesa un ragazzo che aveva avuto la colpa non solo descrivere
Un tema sulle Brigate Rosse mai me
Di venire a frequentare il Fronte della gioventù che è come dire l'inferno B questo è un intoppo
Unito come si fa a raccontare la storia che in quegli anni il bene era tutto da un lato e gli altri erano dei mostri
Bisognerebbe dire che a Sergio Ramelli
Fosse un mostro e siccome questo non è possibile e questo che ha fatto a una la natura l'umanità il ricordo che abbiamo noi di Sergio Ramelli e che grazie al libro di Guido Giraudo e sembra cresciuto di anno in anno grazie
Allora ci hanno raggiunto il vicepresidente della Camera onorevole Fabio Rampelli l'onorevole Franca Sensini Paolo trentasei questore della Camera
Al quale lascio la parola per un saluto prima di dare la parola all'onorevole Rampelli
Grazie
Buonasera a tutti non non pensavo di avere questo onore sono particolarmente un oratorio un po'quegli anni li conosco
Insomma non sono così non sono così giovane
E ieri e credo che serva
Serba questo ricordo serba questo libro per tutte le motivazioni che sono state dette
Ma anche e soprattutto come monito per quello che sta succedendo adesso
Io caro Presidente
Quest'anno sono andato qualche giorno fa siano all'onorevole Fini
Che liberista sono andato all'università durante le votazioni
Io andavo in un liceo di sinistra al Virgilio nella mattina negavamo perquisiti ci guardavano le borse
Ci guardammo i diari a non poter iscrivere sul tuo diario niente era una colpa persino avere la bandiera dell'Italia che oggi su ma devo dire abbiamo un po'rigo ho recuperato tutti ma in quegli anni sventolare il tricolore significa avere una matrice un'appartenenza di destra
Quindi non potevi fare questo non lo facevamo vivevamo in maniera tranquilla in un liceo dove c'era una voce sola dove c'era la prima del sabato né collettivi dove parlavano soltanto minate persona
E dove c'erano ricorrenti degli slogan una brutti cattivi
E io ho ascoltato visto all'università quest'anno non si Agazzi erano colpevoli quest'anno del due mila ventiquattro di fare volantinaggio durante le votazioni
Non dovevano fare volantinaggio non potevano entrare all'interno degli atenei quindi vengono respinti prima a giurisprudenza e poi si spostano a Farmacologia vengono respinti anche lì in quel momento noi arriviamo
E consigliamo loro di lascia stare fermati di desistere perché perché era un insomma c'era molto pericolo
Non si Lagazzi si allontanano in un numero diciamo di un quarto un quinto rispetto agli altri
E li incastrano su un vicolo all'interno dell'ateneo all'ateneo
Perché non andava non bastava e avessero vinto
Diciamo la la la battaglia ideale ideologica di non farli entrare a fare volantinaggio non bastava
Con i soliti slogan negli anni settanta mi diranno di tutto volano anche un sampietrino che insomma
Ognuno lancia un sampietrino deve mettere in preventivo anche di procurare danni come quelli subiti Sergio Ramelli
Che colpisce un
Una guardia giurata dell'università
A questo punto con la DIGOS decidiamo di farlo uscire su via De Lollis per evitare che succedesse qualcosa Dalia De Lollis sono stati scortati con tre blindati fino a piazzale Aldo Moro e a piazzale Oddo Moro hanno dovuto chiudere l'università
Perché studenti di sinistra volevano uscire a piazzale Aldo Moro per finire quel lavoro che loro avevano in testa
Quindi io penso che queste occasioni devono essere devono servire anche a questo noi abbiamo delle grandi responsabilità tutti noi Presidente del Senato tutta politica i consiglieri comunali i militanti poi abbiamo una grande responsabilità ecco di fare molta attenzione a quello che è il messaggio
Quindi mi fa particolarmente piacere che oggi si ricordi
La morte di Sergio Ramelli mi fanno particolarmente piacere varata dal presidente
Del Senato che condanna tutta la più lenza
Ma questo non basta se tutti quanti noi non abbiamo questa consapevolezza
E chiamare le piazze evocare le piazze invocare la rivolta anche per una legge finanziaria indipendentemente dalle ragioni che non ci sono
Non lo trovo un atto di grande responsabilità noi abbiamo l'obbligo di essere tutti molto corresponsabili anche in nome di Sergio Ramelli
Grazie all'onorevole Franco assimilassero la parola Fabio Rampelli
Vorrei ricordare vorrei tornare un attimo al libro non per fare una domanda Fabio che unicamente dirà quello che vuole dire però siccome è stato evocato diciamo variazione rabbiosa di parte della sinistra quando
Stati
Indagati e poi portati a processo gli assassini di Ramelli
Ecco qua nel libro è riportato un articolo di Giampaolo Pansa che non era ancora il Giampaolo Pansa del Sangue dei vinti eccetera però già manifesta una onestà intellettuale notevole
Prendendosela con Capanna perché che cosa aveva detto Capanna quando si individuano gli assassini di Ramelli
Capanna dice si vogliono criminalizzare vent'anni di lotte studentesche e RAI la mobilitazione antifascista è troppo importante per poter essere lasciata stravolgere da un'inchiesta giudiziaria
Risponde Panza in questo articolo
Caro Capanna mi aspettavo più onesta da tempo qui non è in gioco il patrimonio politico di milioni di antifascisti non mettere le mani su questa merce preziosa che non è soltanto sua
E qui non c'è neppure un fantasma del passato qui c'è un ragazzo fascista che qualcuno accoppato c'è un assassinato fascista che attende giustizia i magistrati di Milano pensano di riuscire a dargliela
Ecco adesso passo la parola a Fabio Rampelli ha voluto leggere questa parte perché mi sembrava particolarmente significativa e anche per riportarvi un attimo a Libero che ha veramente denso di documentazione e in particolare nelle pagine in cui si dà la parola a la signora Anita Ramelli alla madre di Sergio per le testimonianze molto belle piene di dignità e di dolore
Che a che arrivano fino a noi ancora oggi
A Pavia
Grazie grazie Annalisa
Un ringraziamento particolare
A tutti voi
Anche organizzato questa presentazione del libro l'autore del libro io penso che queste pagine siano comunque importanti e vadano
Continuate a scrive perché c'è sempre una ragione per raggiungere un capitolo
Che può essere un capitolo di storia può essere un cambio di cronaca può essere anche un capitolo semplicemente derubricato
Alla condizione alla dimensione dei sentimenti umani di quello che comunque una stagione difficile come quella a cui a partecipato anche Sergio Ramelli di come comunque disegni per il resto della vita penso che la generazione che ha attraversato gli anni settanta
Abbia conosciuto una condizione di mortificazione costante
Non si era liberi
Almeno questa condizione sicuramente riscontrabile dei ragazzi che all'epoca erano ragazzi di destra
Non si era liberi un sia liberi di uscire di casa prima dovevi fare tutte le perlustrazioni possibili e immaginabili lui affacciata alla finestra a vedere se c'era qualcuno che ti aspettava dove mettere
La sabbia davanti ai alla porta di casa per cercare di arginare eventuali infiltrazioni di benzina che fecero
I danni che tutti sappiamo con il rogo di Primavalle
Doveri
Cambiare sempre strada quando arriva a scuola vanno andare l'università se ti facevano entra all'università perché il problema non era fare politica all'università il problema era poter entrare e assistere alle elezioni pur avendo pagato le tasse universitarie la tua famiglia
Doveri nell'itinerario tetti separava da questi obiettivi che erano la vita di un ragazzo qualunque la vita di uno studente
Focalizzare l'attenzione su i possibili luoghi dove metterti in sicurezza mi pare una chiesa
Un garage
Qual qualunque luogo che comunque potesse nascondersi rispetto ad eventuali inseguitori e con cuscini di casa sempre sul chi vive pronto con a difenderti pronto a fuggire
Perché comunque il confronto era quasi sempre in prima queste sono storie che voi avete certamente già potuto ascoltare verrà appunto io almeno pur essendo reato ritardo perché presiedevo
Ho ascoltato la coda dell'intervento di Ignazio
Quindi so che c'è tanta roba dentro tanta sostanza
Io penso che noi vorrà oggi l'obbligo
Di guardare avanti
Senza però disperdere questo patrimonio di sofferenza abbiamo appunto attraversato
E che non ha conosciuto solo
Un pezzo di una generazione comunque un patrimonio storico dell'Italia intera
C'è stata una guerra civile strisciante non dichiarata
Che si è articolata nel corso del tempo che ha avuto esiti negativi
Con l'epilogo della storia di Sergio Ramelli la sua morte terribile
Tanto quanto
L'infamia di un professore che affigge anziché da che consegna il testo di un tema ai suoi avversari
Una carognata vera indegna di una società civile
Dicevo
Che non ricorre l'obbligo comunque di
E non ci pare cita la testimonianza
Provare a fare qualcosa di più perché
Questo pezzo di vita che abbiamo conosciuto tutti quelli che l'hanno vissuta in prima persona quelli che l'hanno presi in eredità perché gli è stata raccontata perché erano letta su qualche libro perché hanno vista
Su un'inchiesta televisiva è comunque un pezzo della storia di questa nazione quindi non può essere dispersa
Anzi
Se se ne parla poco e soprattutto se non si agisce in continuità cercando di introdurre anche elementi cuori coercitivi di riflessione di metabolici metabolizzazione del dato
è fatale che quella storia si riproponga
Vi restino parla bisogna passare all'azione
Anche Roma insomma di morti ammazzati ce ne son stati tanti destra prevalentemente ma anche a sinistra
L'ultimo almeno tra quelli conosciuti è stato Paolo Di Nella quindi anno di grazia mille novecentottantatré
E lì come molti ricordano c'è stato un fatto emblematico importante magari ce ne fossero altrettanti di cui si è reso protagonista anzi innanzitutto se si si è resa protagonista la generazione di giovani del Fronte della gioventù che decisero
Di continuare una opera di predicazione autentica per tentare di costruire una comunità giovanile che fosse un elemento di pacificazione
Quindi era un invito alla sinistra al dialogo cioè a superare gli anni dello scontro che tanto dolore avevano procurato a tante famiglie
Però c'è stato anche
L'episodio di Sandro Pertini Presidente della Repubblica
Andò praticamente a Pauline Umberto primo ricordo che le forze dell'ordine presidiavano il Policlinico Umberto primo
E improvvisamente ci acconsentivano quasi ci spinsero andare a fare un corteo nel rosso quartiere da cui tratto breve pro
Provenivano gli aggressori gli assassini di Paolo Di Nella nel quartiere Africano
E in nostra assenza dopo nove giorni di presidio dei corridori De Poli di Umberto primo di veglia
Di di tentativo di incoraggiamento diciamo così alla reazione incoraggiamento simbolico a Paolo
Arrivo a Sandro Pertini fece questo gesto che noi abbiamo immaginato una nostra ingenuità che potessero essere la pietra tombale rispetto allo scontro all'uso dalla violenza come strumento di promulgazione politica invece no protestato sufficiente neanche la visita del presidente partigiano Sandro Pertini a un ragazzo verrà definito ancora seppur negli anni ottanta un fascista
Non servì neanche l'editoriale di Giuliano Ferrara
Dalle pagine di Repubblica
Per poter acquietare gli animi si c'è stata una fase di riflessione però io sentivo Paolo tra incassi di poco fa
Siamo in questi settimane in questi mesi in questa fase storica travolti letteralmente da ragazzi di sinistra o presunti tali antagonisti Sokolov definirle sono persone altrettanto indegna come quelle degli anni settanta e quali prendo l'iniziativa per inneggiare alla pace
Usando la violenza rivendicano la pace
Una cosa pazzesca un ossimoro
L'incomprensibile perché io capisco anche nella nefandezza di una persona che la pensa Emea di diametralmente opposta la tua anche di fronte al male assoluto preferisco che tu lo dichiari chi sei cioè che ti prendi la tua responsabilità
No che ti nascondi finge di avere un'identità che non hai
Non so quanto tempo impiegheranno ancora gli organi di informazione per farsi una ragione del fatto che lì c'è la violenza pura quasi inestinguibile
Non si riesce a estirpare c'è l'intolleranza vera di fronte invece a una destra che spalanca le braccia perché vede né il coetaneo il possibile alleato per una battaglia comune
Non è uno slogan
Non è uno scioglilingua è la realtà perché molti tra coloro i quali fanno politica apprezzano più chi si impegna in politica nella cultura nel sociale il volontariato nell'ecologia e quindi si fa carico dei problemi della società
Piuttosto che uno che se ne frega altamente pensa solo e soltanto a se stesso la prova a carriera in maniera egoistica
E magari diventando parte decisiva del declino del proprio tempo
Questa è la nuova demarcazione
Concludo facendo presente chi mi ascolta che in questi due anni di
Governo di centrodestra capitanato dal presidente Giorgia Meloni
Abbiamo fatto Dante battaglie parlamentari ci sono state anche molte contrapposizioni per carità pensava della Lucrezia che lo prevede
C'è stato anche qualche tentativo di dialogo uno di questi tentativi di dialogo è rappresentato dalla possibilità di intuire una commissione d'inchiesta sulla violenza politica degli anni settanta senza tirare in ballo cose più grandi
Che magari potrebbero in coinvolgere in maniera
Hurst attiva apparati dello Stato però non era penso che abbiamo il dovere visto che non possiamo più rivendicare giustizia perché comunque le inchieste la maggior parte dei casi sono chiuse e difficilmente gli apribili
Ma abbiamo almeno il dovere della verità storica
Abbiamo il dovere di spiegare
Che cosa è accaduto in quegli anni chi
Ha messo nelle mani di legarsi di quindici sedici diciassette diciott'anni armi da guerra
Cariche di tritolo
E certo meno le condizioni di reperire da soli
Abbiamo il dovere di indagare per capire chi c'era dietro
Perché se si riuscisse a individuare la verità storica
Ne trarrebbero beneficio sicuramente le giovani generazioni sarebbe un messaggio importante per tutta la società forse sarebbe davvero l'ultimo punto di non ritorno
Da poter collocare in questo libro sembra non dover mai aver fine dell'uso della violenza politica
Discapito di tante persone e magari credo ne provvide vorrebbero semplicemente avere la libertà di poterle praticare pacificamente senza trovare contrasti essenza
Trovarsi quasi in castigo
Per semplicemente aspirare appunto ad essere se stessi
Io mi auguro ho parlato con tanti colleghi anche della opposizione spero che ci sia una convergenza da questo punto di vista che si possa dare vita di commissione d'inchiesta ce ne sono diverse però io penso che questa potrebbe essere forse l'ultima occasione perché ovviamente degli anni settanta in quanto tali
Sono dietro le nostre spalle rischiano diciamo così di svanire nel nulla di evaporare zero letteralmente in questo Parlamento ancora c'è un popolo che proviene da quell'esperienza tragica degli anni Settanta nel prossimo magari non ci sarà
Più nessuno che prenda l'iniziativa no potrebbe capitare non è un auspicio
Però la memoria e in ogni caso si rarefatte e quindi oggi c'è la consistenza per poter proporre rivendicare costruire questa verità
E io penso che ognuno di fronte a questa proposta possa prendersi la responsabilità di varare questa Commissione e di fargli fare il lavoro che necessita per offrire giustizia non nei tribunali ma giustizia storica sì alle famiglie dei ragazzi che hanno perso la vita
Allora minimamente adesso odia una dell'intervento fattivamente importa telefono dell'onorevole Riccardo De Corato
Valgono
Assai
Allora aspettiamo anatema
Aspettiamo un attimo che si fa sentire dicevo all'intervento a particolarmente importante perché Riccardo De Corato è stato testimone del clima in cui matura l'omicidio di Sergio Ramelli in quanto nel mille novecentosettantacinque era segretario del Fronte della
Antonini lana
Ho quindi
Aspettiamo il suo intervento grazie io volevo
Ringraziare
Ancora una volta
Guido
Perché con lui siamo stati
Quel ventinove aprile
Tutta la notte
Eravamo in via Amadeo
Amo
Sapevamo che c'erano
Ignazio ha parlato di Ventimiglia
Qualcuno in più
Ma erano questi
Ed eravamo lì
A sorvegliare
Ad essere
Recenti come si faceva
A quei tempi
Sapendo che in giro intorno a noi perché siamo nella zona di Città Studi comune della zona
Nelle quali
Diciamo che anch'già nel quarantaquattro quarantacinque la Volante Rossa
Aveva operato uccidendo
Diversi
Diverse persone
Voglio ricordarlo perché io sono diventato segretario del Fronte della gioventù
Ignazio la Russa
Come lo sono Paolo
Perché il mio predecessore era stato
Bravo Amedeo era stato proposto per il confino di polizia
In provincia di Caltanissetta
Senza meta mai di aver avuto una conta
Non lo dico questo in questi dite voi dovete capire in che clima ci trovammo
O lo Stato che faceva queste proposte
Mandare
Un giovane solo perché era segretario provinciale del Fronte della Gioventù di Milano
Proporlo per il confino di polizia
Per anni non mi ricordo quanti anni due anni tre anni
Indro
Poi
Voi gli hanno da sì perché poi ha fatto ricorso credo che stati Ignazio fa ricorso e siamo riusciti ma la proposta era di mandarlo
Avete idea in provincia di Caltanissetta ecco cioè non è che molto poco mandavano in Africa ecco ma
Era eravamo
è vera siamo al confino
Potevano e magari tentato qui in questo clima noi vivevamo Mina
Chi difendeva chi era un esponente del Fronte della gioventù
Sì lo si proponeva al confino di polizia
Ecco io
Questo per
Ma io quando vivo questi momenti di
Io con una certa
Angoscia perché
Sapete cosa vuol dire per quarantasette giorni
Dove ci ricade
In ospedale al Fatebenefratelli
Per vedere questo ragazzo
Sapere che sta morendo
Provate a vedere sul sul libro ce l'ho acquistata il volto
Di Sergio che è questo
Provate a vedere quello
Al Fatebenefratelli in ospedale
Sono
Di lì capite l'angoscia
Che avevamo noi che ogni sera
Dovevamo andare in ospedale
Salutiamo Ignazio la Russa
Che ovviamente
è impegnato andare
Andare in ospedale a trovare
La madre
La sorella
Il fratello di Sergio che era scampato
Perché prima di aggredire cui hanno tentato di ammazzare il fratello Luigi
Il quale si è salvato
Per sua fortuna
Solo perché aveva il portone dietro aperti
Se no lo facevo fuori
Per il primo
E quindi ricordare per quarantasette giorni dal tredici marzo al ventinove aprile
Tutte le sere incontrare la madre il padre
Il padre il quale poi addirittura avevamo un bar
Un bar dietro dove abita adesso il presidente del Senato
Che ha dovuto chiudere ovviamente
Perché
Non c'è stato verso
E ha dovuto dismettere anche alla sua attività
Lo dico adesso che Ignazio è andato via
Ignazio scampato le chiavi inglesi
Per un peso
Si è salvato
La sua ragazza è stata
Ha ricevuto
Un sprangata al braccio per fortuna
Senza conseguenze
Chi ha salvato Ignazio stati infuocati
Un cane
Chance
E lo dico
Conoscevamo bene perché
Tutti i giorni
In via Mancini Ignazio arrivava con con la Mercedes decapottabile esce Lanzi dietro
Deve la sua vita lascia al France perché se non lo facevano fuori in via Capranica in zona Città Studi più o meno nella stessa zona
Dove hanno poi hanno ammazzato se
Questo lo dico perché vedete
Anche oggi
Io sono in contatto con quel ragazzo allora ragazzo oggi persona anziana con Sergio Frittoli
Che vive con una colo calotta d'Oro
Dovuta al fatto
Mentre si recava in via Mancini e dagli universi
Lo hanno aggredito a due passi proprio eravamo lì
E oggi
Questo vive questa bisogna vivere una calotta dove in testa
Gli hanno messo perché
Aveva la testa totalmente Fracassa
Voglio ricordare qui
Che quelli che avevi io non c'è il giuramento
Che poi sono stati arrestati grazie giudice Salvini salutato ieri
Perché era
Era in
In Commissione
Voglio ricordare che questi non tutti i medici
E non è un caso che hanno colpito per ammazzare
Medici che sapevano
Quando si picchia sulla testa Torchia
Erano tutti dalla facoltà mitici
Son tornati a fare i medici anche quelli che sono usciti
Questo lo dico perché non è casuale
Io
Voglio ricordare qui che tra i venti mila
Io non farò mai inutili
Ma oggi ci sono spranga attori
E hanno fatto tanta carriera
Con nomi illustri
E noi sapevamo
Perché questi i nomi di questi sapevamo
Come gli Sati sapevo anche la polizia
Questi son diventati illustri persone
Ma nel loro curriculum ci sono le chiavi inglesi
Che scaricavano sulle teste dei
I poveri ragazzi di destra
Che andavano al Carducci fu opaco
Questi erano ma
Oggi vederli
Io quando li vedo in televisione quando perché son diventati uomini
è una tragedia
Pensare che questi delinquenti sono oggi diventati uomini dello Stato
In alcuni casi
Ma chiudiamo sta partita perché
Io volevo
Ricordare un ultimo episodio pure
Vedete la sera prima
Del funerale
Dice il giovamento
Perché ad Ignazio eravamo
Con Ignazio
In via Mancini
Si era Servello
Che era Enrico Pedenovi
E c'era anche altri
Leoni che allora era il federale così lo chiama
Eravamo riuniti perché non si trovava
Un prete
Che celebrasse
Queste le critiche
Non si trovava
Un prete una chiesa
Dove celebrare
La funzione
E mi ricordo
E fu Servello che andò dal cardinale Colombo
Ha eliminato
Per fargli presente
Che era una vergogna raccontare al mondo che un ragazzo ammazzato in quella maniera
Non trovava
Una chiesa un prete
E c'era Pedenovi che scherzava di un malore l'immagine dimenticherò mai a minori
Che scherzava con noi diceva ci tocca sembra di avere a che fare con i parenti
Un'inchiesta
La mattina io ero lì via Mancinelli sette e mezzo
Telefono un giornalista no no
La notte di minuti
Dieta
Perché no
Come
Stamattina
E Brigate Rosse primari
Lo hanno ammazzato sotto casa
Viale Lombardia
Questo
Era mille novecento settanta
Il giorno in cui noi dovevamo ricorda
Il povero Sergio
Un anno dopo il tredicesimo
Ammazzano Enrico
Ecco in quegli anni io ero a viveva tra Milano da due da due o tre anni
Settantatré
Voi immaginate
Dalla Puglia
Arrivare
Non regione dove tollerate attività politica diversa
Arrivare a Milano in questa situazione
Io ho voluto ricordare perché vedete
Non è facile
Pensare
Guerra civile sì come l'ha chiamata Egna come la volete chiamare
Guerra civile che anche lo Stato
Tollerò
Quel per
Prefetto di Milano denuncio
Era Max
Chi mai a sconto quel prefetto quando parlo di venti dei famosi venti mila
Chiavi inglesi di masse totalmente inascoltato
Mentre si proponeva al segretario del Fronte del judo di Milano
Il confino di polizia a Caltanissetta
Queste dei segnali
Per cui le chiavi inglesi si sentivano forti condoni
In una guerra mai dichiarata come giustamente detto Ignazio
Meno quella in Irlanda si sapeva questa fu una guerra
I ragazzi di destra
Subirono vergognosamente perché altri tanti altri ragazzi
Io ho ricordato Frittoli perché la ricorda degnati ma sono state decine cit venti tanti ragazzi che sono stati colpiti dalle che a venire
Ma è che sono stati colpiti anche perché
Noi avevamo i carabinieri fissi davanti alla sede
Della Messeni via Mancini
Ma non era
Non erano lì
Per difendere
Perché se no Sergio Frittoli non avrebbe preso le sprangate sotto la sede di via Mancini
E chiudo scusate se ho fatto qualche accenno a questo
Ma
Dovevo farlo perché
Vedete quando furono una regola di Ignazio di applausi
Il Consiglio comunale gli appalti non riferirci
Solo chi stava a sinistra
Era il pubblico
Che ha parlato di quando spariti
Sì al suo
Hanno ammazzato
E a Ignazio dico Aniasi
Chissà che chi è ANIA
Cerco di zittire ma continuarono da Prodi
Questa era la Milano
Del povero Sergio Ramelli che insieme qui abbiamo vissuto
Con Guido con Paolo con Ignazio
Lo voglio ricordare perché quel clima
Molte volte
Anche oggi viene dimentica
La ragazza Grameen
E dell'intervento dell'onorevole Alessandra Morese
Il capogruppo della Commissione cultura della Camera e che ha scritto una libero molto approfondito molto documentato sulla storia del Fronte della gioventù
Volevo fare un brevissimo accenno rispetto alla testimonianza dell'onorevole De Corato perché a parità tutto più volte questo era il clima questo era il clima
Ebbene io voglio ricordare che pochi anni fa Walter Veltroni sta dedicò a Sergio Ramelli alla sua vicenda un'intera pagina del Corriere della Sera
E viene messo sotto accusa dal professor Christian Raimo che scrisse un articolo di risposta
A questo articolo di Walter troni trattando l'omicidio Ramelli come un effetto collaterale viene quindi una mobilitazione antifascista a suo giudizio necessaria
Per questo ho voluto fare questo accenno perché padronale volete parlare dice questo era il clima
Io anche me ne sono occupata tante volte per per lavoro insomma ripenso alle moltissime volte in cui il nome di Ramelli è stata in qualche modo mostri Fincato
E oltraggiato io dovuto fare una accesa discussione con un giornalista dell'Espresso dicono farò il nome
Che aveva dedicato a Ramelli una un articolo infamante trattandolo come un mezzo terrorista e quindi io telefonai
Chiedendogli lumi sul perché aveva scritto questo articolo e dove si era documentato le milizie mi sono documentato
Sulla sul sulla documentazione fornitami dall'Osservatorio dei partigiani Vattelapesca versate prego
Sì e io dissi ma scusate ma c'è ma voi volete voi avete messo una foto di uno con i capelli lunghi che si vede da lontano dicendo quello era Ramelli ma voi dovete verificare prima di fare una articoli di questo genere perché a me risulta tutt'altro che non è un picchiatore che era una ragazzo normale che era una ragazzo
Non violento e voi lo state in qualche modo mostri ficcante o nuovamente
E quello mi rispose
Ma tu lo sai che cosa hanno fatto i fascisti negli anni settanta Milano io scusa ma tu lo sai noto quanti amici ai video ho quarant'anni se non lo allora ma che ne sai tatto sei praticamente stai
E fai
Perfetto quando una
Del una leggenda nera sui missili di quegli anni senza neanche averli mai vissuti io sono anche più grande di te e ti dico che ti sbagli insomma poi parlammo ancora un po'insomma io capì che non era il caso neanche di approfondire perché comunque questo era accecato da fanatismo ideologico
Ecco questo però l'ha voluto raccontare per dire che sì il clima degli anni settanta era quello ma oggi guardate che
Appunto
Il titolo del libro
Una storia che fa ancora paura è vero cioè Ramelli o perché interroga la cattiva coscienza della sinistra o perché non lo so perché
Ma un nome che comunque disturba è un nome che ancora oggi viene ritenuto nome divisivo
Viene ritenuta una provocazione la richiesta di dedicargli una via questa è la realtà attuale e su questo io penso che noi dobbiamo interrogarci a partire dalla storia e che questo libro racconta molto bene
E a partire dalla forza simbolica di quell'omicidio perché c'è anche un altro libro attualmente in circolazione appena uscito per il tempo delle chiavi di Nicola Rao
C'è stato un fumetto c'è stato uno spettacolo teatrale il prossimo anno uscirà un romanzo di Culicchia di Giuseppe Culicchia dedicato a Sergio Ramelli quindi è una storia che continua a interrogarci
Ma soprattutto interrompa poco a mio avviso la parte più faziosa della sinistra
Che ancora giustifica in qualche modo quella quella questa pagina veramente feroce di violenza contro Sergio Ramelli prego Alessandro Moreschi
Comunque fu
Titolare
Mi mi avvicina intanto buona sera a tutti cioè tutto anche da collega un saluto all'editore Daniele Dell'Orco e vorrei anche ricordare che uno degli autori nel frattempo c'ha lasciato Gianni Buttini
Mancato una brutta malattia nel due mila undici era un amico e mi sembra giusto salutare
Beh allora giustamente prima Fabio Rampelli tra dato la visita il Presidente Pertini al capezzale
A Lodi nella che
Morirà pochi giorni
Ed è una delle icone
Una delle istantanee le successioni bellissime di quegli anni che ci accompagnano alla fine
Degli anni di piombo ce ne secondo me un'altra che ho descritto nel libro e ti ringrazio avevo citato sul sul controllo in tutt'e siamo al il giorno della
Prima sentenza di dei primi colpevoli poi di diciamo gli anni vengono ridotti nel dei processi succede
E c'è un'altra istantanea militanti del Fronte venture escono e si trovano poi dirò qualcosa su quel fronte santo milanese di di quegli anni escono e si trovano davanti per qualche senza istante per qualche secondo i militanti di autonomia operaia e altre sigle che anch'essi stavano seguendo il pace
Secondi che durano molto perché magari qualche anno prima ci sarebbe potuto
Copiare una una rissa vendibili CD
Ma l'atteggiamento di quel fronte ventuno fa sì che c'è una non considerazione
Di quelli che erano un po'considerati i relitti del passato
Un mondo ingrigito maggio ottantasette un mondo totalmente ingrigito
Caricatura di se stesso
Verrà presentato peraltro dalle deposizioni di quelli che poi sono stati ritenuti colpevoli perché chi le ha ascoltate
E c'è la possibilità di farlo
Nota come alcune voci tremano
Nota come alcuni non ricordo poi diventano di ricordo diventano dei particolari raccapriccianti si sta a ragionare della misura la chiave inglese non la mia non era una sette e trentasei erano a metà trentacinque si parla di centimetri
Ma quel fronte l'avventura dialoga in maniera molto interessante quella col suo partito tra l'altro Ignazio la Russa non era solo l'avvocato di dalla famiglia Ramelli ma era anche il segretario provinciale le messe
E nonostante Sosa praticamente sponde diverse con a livello Prentice all'interno
Ma la scelta di quei giovani considerata intelligente dal segretario provinciale è quella di non chiedere
Un
Pro cesso con pene esemplari che poteva starci benissimo
Ma chiedere scusa
C'è una bella
Perché chiedere giustizia e non solo pene esemplari perché capirono subito anche da una certa stampa anche da alcune considerazioni anche a sinistra che quello non sarebbe stato un processo qualunque
Non lo è stato
Quello sarebbe stato un processo a tutto ciò che alcuni degli interlocutori a questo tavolo hanno venda descritto non ultimo Riccardo De Corato
Un processo a un certo conformismo borghese
Un processo alla compiacenza di una classe politica intera gli applausi in consiglio comunale ne sono solo un triste
Esempi un processo a quelli che erano poi i veri mandanti di quell'aggressione
I dieci
Compresa la vedetta l'unica donna del gruppo
Che aggrediscono Sergio Ramelli sotto casa
Sono solo un una parte dell'ingranaggio delle piccole ruote di un grande ingranaggio di quegli anni molto più ampio sono stati armati da alcuni ambienti armati
Sia a livello mentale che a livello poi materiale
Armati da un certo tipo di giornalismo
Armati dalla pubblicata uccidere un fascista non è reato non per niente la cosa di cui si stupiscono un po'tutti era che questo processo è anche un po'un processo il senso di impunità di quella generazione fateci caso
La maggior parte dei caduti degli anni settanta anche a sinistra diciamo tranquillamente
Non hanno colpevoli quanto meno in tribunale
Lo stesso Paolo Di Nella Ciompi non si sanno quali sono gli ambienti
Francesco Cecchin ma lo stesso Valerio Verbano o Giorgiana Masi ha un'altra storia Fausto e Iaio noi non facciamo queste disse
Certo i morti
Di destra spesso sono stati considerati di serie B
Spesso le
Indagini sono partite per modo di
Spesso si è tratti in inganno i testimoni come per la storia di palline
E tante altre storie ma quello fu un processo particolare fu anche un processo culturale
A quei colpevoli personaggi
Che non si aspettavano ormai di essere processati e per fortuna sono stati a prescindere dagli anni che hanno preso a prescindere da quello che hanno poi sono riusciti nella loro carriera hanno sinceramente mi imputa è grave ma mi interessa meno perché questo processo c'è stato e quindi si è messo nero su bianco si mi su un punto su una storia si sa chi ammazza si sa
Si stanno i mandanti politici culturali
Sì c'è c'è un'identità a tutto ciò davanti a questa identità va alla conclusione perché i i tempi della camera mi mi chiamano
C'è la figura Sergio Ramelli vedete
Questo è un un sottotitolo che purtroppo ci sta ancora ma una sola che fa ancora paura oggi possiamo di un francobollo che fa ancora paura
Una strada che fa ancora paura prima fatto capolino e mi spiace che patria perché doveva come intervenire sottosegretario maxi Verona nell'ottantasette la prima città che dedica faticano
Saluto Roberto Menia il la strada la prima strada se non erro Guido a a Sergio Ramelli ce ne sono state altre ma recentemente Sesto San Giovanni e non solo
Ci sono sempre polemiche davanti a chi vuole anche Donald evitare nella toponomastica una strada una piazza un largo nella sinistra ricominci da Walter Veltroni che giustamente dedica largo a villa Chigi a chi quella villa la voleva riqualificare Paolo Di Nella che muore per attaccare manifesti per riqualificare quella villa Chigi
La sinistra e cominci da lì signori e prenda seriamente
Le distanze da coloro che vogliono riportare lancette dell'orologio indietro decente
Lo faccia lo faccia e spenga subito questo fuoco di una di un autunno inverno
Che che che che dove si chiama la rivolta sociale vengono vengono spenti per questo poco venga spento immediatamente davanti a tutto ciò
Ramelli è il simbolo della vita è il simbolo della buona politica il simbolo della militanza giovanile pura senza volontà di carriere che in quegli anni erano poi abbastanza improbabili è il simbolo della compostezza
è il simbolo dell'azionista di Achille che si pente per aver in in in fitto violenza sul corpo di Ettore ridà il corpo di Ettore al padre Priamo
è il simbolo anche di questo libro perché questo libro che è uscito nel novantasette Guido Mini ti ricordi lo presentammo tante volte in in Toscana a quasi trent'anni di vita e un cosiddetto long seller una un libro che diventai come la figura splendida pura di Sergio
Sì libero è arrivata alla decima edizione io adesso voglio dare la parola a Francesco Lo Sardo giornalista lo ringraziai ma da particolari di avere accettato l'invito di essere qui perché
Lo Sardo
Non è non è di destra milita ATO a sinistra in gioventù
Ha già gettato
Un mio invito ad un convegno con la Fondazione Alleanza Nazionale sulla strage di Acca Larentia ha detto cose molto onesta molto profonde
Quindi gli passo la parola proprio partendo dalla conclusione dell'intervento di amore esente cioè la sinistra riparta da quello che ha fatto Veltroni
Dedicando una strada di nella
E si renda conto finalmente la ministra tutta nella sua interezza
Ramelli figura che appartiene alla memoria nazionale non è una figura di parte non è una persona da mostri ficcare non è un morto di serie B
E
E è possibile questo è possibile non accostare più la parola provocazione divisiva al nome di Sergio Ramelli perché fa ancora tanta paura il nome di Ramelli Perego francese
Grazie Annalisa grazie a tutti
Intanto Raimo
Non c'è o difende come sempre diciamo spesso se non sempre e non sa di cosa parla
La citazione di Annalisa
Lo con fare Ramelli disturba
Per che è un punto di svolta anche
Per molti della ex sinistra
Extra parlamentari
Io qui ho sentito molte cose molto interessanti le Rispetto sono un vostro ospite ascolto con grande rispetto
Le vostre testimonianze
Soprattutto di
Di chi c'era e aveva un'età
Maggiore di quella che
La stessa età di di Fabio insomma
Avevamo sei diciassette anni quando è morto Ramelli
Ma i nostri sedici anni diciassettenni non erano i sedici anni diciassette anni dei ragazzi che adesso
Un altro tema
Io provo ad aggiungere un altro tassello scritto qualche appunto perché ho paura di volte insomma magari basta anche un aggettivo sbagliato per
Per fare male quando parliamo di queste cose e ne parliamo da da versanti che erano molto molto lontani opposti perché il mio passato c'è una militanza che era esattamente nella fila Dioguardi operaio di gruppo
Da cui è partita l'aggressione e l'omicidio di
Tra me
Una cosa cui pensavo che
In cui di cui ho avuto conferma ascoltandovi stasera
è una differenza che ancora avverto molto forte tra in modo che c'è a destra di ricordare
I morti propri caduti
E quello che c'è a sinistra
Io di questo una sensazione fortissima ancora adesso
Noi
Non avevamo un ricordo dei nostri morti figuriamoci dei vostri o di quelli degli altri
Ne avevamo una contabilità
Dei nostri e dei morti degli altri
Non avevamo memoria
Dei morti
Come avere no memoria delle guerre puniche piuttosto che ricorda se non non li ricordavamo e col tempo ma poi anche per un fatto personale per la mia storia somma anche familiare eccetera
Non mi è stato difficile
Capire perché forse solo su questo con verremo perché a destra c'è sempre stato una comunità
Da cui si apparteneva o meno quindi ricordo dalla cosa più più intimo anche straziante
Appartiene alla dimensione della comunità non eravamo una comunità di l'annuncerà una comunità c'era un arcipelago di
Pure di gruppi
A destra ancora oggi si sul tuo alto molto quelli che erano gli scontri
Dell'epoca
Tra questi gruppi
Una delle ragioni per cui nacque
Il servizio d'ordine le squadre io guardi operaia Milano
Era per spaccarsi la testa con quelli di Capanna che era un altro che ed è un altro che non sa di cosa parla quando
All'epoca del processo
No interviene come racconta poi citando no
Ne sa
è un altro che non sa di cosa parla perché lui era da un'altra parte
Ma non mi non mi dilungo su questo
è solo per dire che noi ci sentivamo all'epoca anche
Da giovanissimi parte di di un tutto di un movimento
Grande imponente
Probabilmente il movimento politico più
Più imponente della storia moderna non era nemmeno nazionale era internazionale da un respiro un respiro molto forte eravamo armati
Non solo di
Chiavi inglesi o altri
Utensili
Che non ci venivano dati si andava settecento dal ferramenta compra
Non c'era bisogno che fossero somministrare
Avevamo oltre a quelle armi
L'arma di una ideologia che consideravamo assolutamente invincibile
In nome della quale l'uso della violenza della forza era uno strumento
Tecnico
Utilizzabile come qualsiasi altro strumento perché comunque noi dovevamo abbattere
Il sistema costruire
Un sistema completamente diverso cambiare rovesciare lo stato delle cose presente
In modo molto freddo c'era tanta politica in quei gruppi in quel gruppo c'era tanta disciplina
E quindi non c'era spazio per l'elaborazione del né dei nostri inutile di quelli degli altri
Non abbiamo vissuto degli anni questo penso che Fabio posso ricordare bene in cui
Era facilissimo era un battito d'no Davini farfalla trovarsi da una parte oppure dall'altra bastava
Compagno di scuola un libro un film la ragazza la scuola dove ti mandano ti manda in una scuola di destra
Di enti di sinistra ti mandano squali sinistra
Destra cosa di solito capitava anche nelle famiglie non il tutto insomma bisogna volte si segue la tradizione familiare a volte si fa esattamente l'opposto
Il tempo era quello e si usciva di casa
Banalmente senza
Sapere che cosa sarebbe successo
Onestamente nessuno di noi sapeva uscendo di casa
Se sarebbe tornato a casa
Capisco che a Milano essere di destra significa avere una consapevolezza di questa varia alleati questo rischio piuttosto alto
Roma
C'è una situazione un po'un po'diverso ama
Questo è un altro un altro tema non non ci interessa non abbiamo vissuto per anni la nostra quotidianità accanto alla morte
Questa è la verità
Tornando a Ramelli
E al libro di Giraudo che ringrazio
Ecco
Rileggere scusa rileggere quel libro che ho letto
Credo una sua seconda edizione l'ho riletto questi giorni
In qualche modo ci fa fare sempre o almeno a me fa sempre fare un passo avanti no
Nel settantacinque prima
è stato citato il caso di Pirella
Dico la verità cerco di essere onesto sì sì conosciuto i nomi degli assassini di Ramelli
Dubito fortemente che le rarefatte a qualcuno
Neppure
Dieci anni dopo quindi parliamo dell'ottantatré
Se io avessi saputo i nomi degli assassini di di nella io le ho rifatti senza alcuna esitazione non su una lettera anonima sarà andato attenzione ai carabinieri lo rifà
Perché e qui torno
A a far a Sergio Ramelli
Perché il rammendo in qualche modo ci ha cambiato
Poi è arrivato il processo ma prima sono successe altre cose per molti Dinoi
Il l'agonia di Ramelli
Anche per loro da lontano da Roma
Questo è è difficile trasmetterlo però vi assicuro che che fu così per moltissimi non è stato un punto di svolta radicale
Io non so se i dirigenti nazionali nostri sapessero di chi era la responsabilità della morte di Ramelli penso di sì
Non so chi non so quanti incerto non Capanna che stava in un altro pianeta non vedo perché avrebbe dovuto sapere cosa di cui ancora adesso forse millantando pensa di conoscerlo asserisce riconoscere
Sicuramente Grassi che aveva preso l'iniziativa poi viste le conseguenze
Ne ha riferito a qualcuno qualche giorno fa poi guardavo anche le cose il lavoro di Rao
Carissimo insomma amico e collega
Lui stesso fa parla con Pier Vito Antoniazzi che gli dice
Di aver parlato con Saverio Ferrari nemmeno dieci giorni dopo la morte dieci giorni dopo e Saverio gli dice
Purtroppo siamo stati noi
Stiamo parlando del settantacinque infatti Ferrari poi è stato condannato
Però non c'è solo questo non c'è solo l'omertà
C'è e questo me lo ricordo perché posso posso testimoniarlo direttamente
Immediatamente dopo immediatamente
I gruppi dirigenti e parlo meno di Roma di cui sopra
Personalmente sciolsero tutte le strutture di servizio dove
Tutte le squadre furono sciolte
E fu impedito in modo drastico
Molto brutale
Ogni Booth rigurgito tentativo di riorganizzazione territoriale
Con un certo successo da quello che posso ricordare
Si fermarono le schedature le azioni no non si sono fermati
Sono proseguite soprattutto a Milano che era un altro pianeta rispetto a Roma per noi era un altro mondo
Ma sono proseguite sono proseguite Tino poi lentamente ad estinguersi
Ma bisogna aver vissuto quegli anni esserci stati per sapere che comunque non c'era un interruttore da poter spingere per poter staccare la corrente a quel circuito
Nella testa di migliaia di militanti
E il tema dell'antifascismo militante che che torna viene citato
Spesso da voi
Va secondo me inquadrato e e capito in questi termini in modo molto cinico
La stessa c'è tutta la campagna permessi fuorilegge dopo la fase d'alto dell'autunno caldo il golpe in Cile il settantatré le stragi nodi Brescia dell'Italicus mentre cominciavano all'esodo dei primi quadri e militanti verso il terrorismo le formazioni armate
Era un modo molto facile per cercare di mantenere quadri e militanti e cresce era demagogica era propaganda bene c'era la cosa più facile
Dopodiché noi sapevamo benissimo
Perché li conoscevamo che i servizi d'ordine diventava molto facilmente il rifugio peccatorum diciamo così delle menti più fragili comunque dei paranoici perché non abbiamo avuto a che fare con dei veri paranoici che hanno continuato a schedare raccoglierà fotografare si trasmettevano pezzi di archivi carte scatoloni passa una cantina l'altra Nino considerati i tesori distinguibili finché poi avvolto insomma mirato venia poliziotti trovavate
Finivano poi spesso agli atti dei processi
Come si poteva fare
Per fermarlo era difficile tenerne a freno
Ci fu chi decise come Lotta continua di sciogliersi
Risolvendo il problema naturalmente
è una decisione che io pazzo ignobile da un punto nel da parte di un gruppo dirigente veramente imbelle altri hanno cercato di correggere contenere frenare
Evitando però sicuramente il danno peggiore cioè la fuoriuscita e l'alimentazione del delle formazioni terroristiche perché almeno da quello che sappia io
Chiudo di avanguardia operaia nessuno è mai passato fermata chiudo
Dice Anita Ramelli nella lettera che riceverà l'ottantasei da alcuni degli imputati si sono rifatti una vita ma mi avrebbero potuto scrivere anche anonimamente prima di essere stati scoperti io non so immaginare come si vive con il rimorso di aver ucciso qualcuno
So che non avrei potuto non scrivere a quella donna per tanti anni
Proprio per questo
Io credo e posso parlare per tanti che conosco
E che sono ancora vivi dopo Ramelli anche grazie Ramelli
Al suo sacrificio la sua morte
Molti di noi sono sono cambiati non sono più le stesse persone poi certo abbiamo visto il Processo abbiamo saputo tante altre cose tanti altri particolari
Sicuramente abbiamo acquisito il fatto che la l'alt
La violenza applicata l'uso e la forza applicato all'azione politica qualcosa di aberrante
E poi abbiamo imparato un'altra cosa tra aspettare ma il processo qui chiudo non abbiamo imparato con Ramelli e dopo Ramelli a
A vedere l'altro a vedere l'avversario non più solo a guardarlo
Vedere l'avversario
Il nemico che poi piano piano abbiamo cominciato a chiamare avversario
è un grande salto perché significa che si esce da quella mostruosità della spersonalizzazione ci umanizza no la morte ci può pietrificare ci può indurire ma in alcuni casi la morte degli amici anche degli avversari
Ci può rendere più umani questo è quello che è successo che posso testimoniare che posso testimoniare per tutti i miei amici e tutti quelli che hanno condiviso come l'esperienza di quegli anni graziati avergli accolto
Infatti nel
Nell'elenco dei ringraziamenti è il al primo posto ci siete voi che avete resistito imperterriti fino fino adesso ma naturalmente ringrazio
Ringrazio gli organizzatori ringrazio i deputati e i senatori che erano qui presenti tutti quelli che hanno collaborato
Ne approfitto anche per ringraziare l'editore anche per il coraggio che ha avuto nel ripubblicare questo libro che come spiegava Morese sia un long seller perché esce da ventisette anni ma si è sempre arricchito in questi ventisette anni quando citava la metà di questo perché si è arricchito anche di testimonianze nell'ultimo ci sei di nuovo anche tu con questa storia dell'Espresso e di Saverio Ferrari perché contributo in più che ogni anno la storia di Sergio Ramelli continua a portare contributi
Perché niente come la storia rapidi di di Sergio è qualche cosa di di voti attivo che ogni anno moltiplica le sue gli stimoli e non sono solo le presentazioni non sono solo le trentacinque città che hanno intestato vie strade a Sergio Ramelli è proprio un continuo anche quando personalmente
Potete immaginare che sono ventisette anni che giro l'Italia in centosettanta presentazioni
Ma quando anch'io pensavo di aver finito riciclo c'è sempre poi qualcosa che ritorna qualche altra polemica qualche altro contributo un nuovo filmato una serie televisiva appunto il fumetto l'opera tra sì di Sergio si continua a parlare sempre forse è questo il caso che andrebbe analizzato e non solo nei limiti bella figura di martire di una parte politica questo ormai pienamente superato
Questo ormai veramente la parte minima del racconto della storia di Sergio Ramelli
è certa l'emblema del
Che può essere portato a livello nazionale di che cosa significhi la violenza politica di cosa significa
Anche in termini di sconfitta
Usare la violenza
C'è una bellissima frase che ho fatto mia nelle nelle ultime presentazioni
Mi hanno sepolto ma non si sono accorti che era un seme
è proprio così Sergio lo hanno seppellito ma era un seme e dalla sua pianta alta questo seme è nato nato una pianta che è diventata gigantesca ricca di frutti di fiori e di nuove e di nuove possibilità e di nuove discussioni e di nuove attenzioni
Perché qua io veramente parlo un minuto e mezzo ma mi rivolgo pubblico più giovane che è rimasto in sala mi fa piacere che si è rimasti voi perché
Perché è attuale perché è una storia straordinariamente attuale fiocchi avete sentito ed era logico che fosse così testimonianze
Del tempo testimonianze di chi ha vissuto la stesso periodo storico di Sergio e quindi ne racconta
Le dinamiche e le sofferenze ma cosa c'è oggi
Oggi siamo in una mondo lo conoscete tutti perché ognuno di voi o per responsabilità istituzionali o perché ha figli o nipoti sa benissimo viviamo in un mondo dove non si fa altro che parlare di inclusione di lotta alla violenza di lotta al bullismo vedi di come si combatte la la la violenza di genere nelle scuole non si parla d'altro
E ci si è dimenticati
Sembra quasi di parlare
Della delle della libertà delle idee
Cioè non si può emarginare nessuno per la razza per per la religione non si può immaginare nessuno per la provenienza e lo si può immaginare per le idee ma da quando in qua
E chi lo fa lo fa nel nome della Costituzione articolo ventuno della Costituzione tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero
Con la parola lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione articolo ventuno della Costituzione quando vi romperemo le scatole a scuola scusate l'espressione
Il problema è che si è creato un nuovo conformismo si è creato una nuova serie di parole d'ordine
Sergio l'avete capito avvisato ha raccontato lo sapete perché forse avete già mille l'altra volta eletto alla storia Sergio è stato ucciso per aver scritto un tema in cui biasima alla le le Brigate Rosse
Quando le Brigate Rosse erano dei miti dalla sinistra o sedicenti per certa stampa
Era contro il pensiero unico di allora era contro il conformismo di allora e per questo è stato emarginato oggi diremmo bulli Tisato dalla dai suoi compagni di scuola per questo
Per questo è stato indicato etichettato e poi ovviamente anche colpito perché è facile colpire chi viene etichettato e isolato
Solo contro tutti quest'oggi lo chiamammo bullismo ai tempi come lo chiamavamo ma oggi questo esiste ancora è stato testimoniato da molti oratori esiste nelle università esiste nelle scuole esiste persino nei confronti di determinati di certi ministri a cui non è stato consentito di parlare e di esprimere le proprie idee figuriamoci
Siamo sicuri di essere poi così lontani se oggi uno di voi poco Galioto scrivesse un tema Repossi colleghi liceali scrivesse un tema che so io sulla famiglia naturale
Oppure contro i gay pride
Oppure che ne so io contro i dogmi ecologisti cosa succederebbe
Il vostro tema sarebbe indicato come vergognoso magari dai docenti stessi neanche ai compagni di classe
E voi sareste etichettati
Come xenofobi piuttosto che
L'attivista i surfisti qualsiasi cosa
Perché l'importante l'etichetta perché dopo l'etichetta poiché la persecuzione
Quindi non è cambiato moltissimo
Il problema ex cercare di spiegare oggi nelle scuole
Stavo competentissimo sottosegretario alle istruzioni nelle famiglie
A ragionare con la propria testa
E allora Sergio diventa simbolo non più ripeto del martirio politico di un gruppo ma diventa il simbolo della lotta contro il pensiero unico contro l'omologazione culturale
Sapete come pubblico ministero definì gli assassini di Sergio Ramelli
Persone la cui testa non ragionava più perché un giorno deciso di conferirla all'organizzazione che pensava e decideva per loro la maggior parte dei vostri colleghi di scuola
Mia nipote voglio dire sono situazioni io insegno conosco la maggior parte dei ragazzi oggi dei lega il suo cervello la sua mente le sue idee a quello che è il conformismo a quello che dico ma più neanche professore a quello che dice l'web
Ed è contro questo che Sergio Chiquita
A cambiare passo
Ed è questo che rende attuale Sergio ed è questo che l'esempio
L'esempio di Sergio perché è un bell'esempio di come non si seppelliscono le idee e di come non le si può ammazzare l'esempio di Sergio diventa attuale utile presente quotidiano e sopravviverà anche oltre