Consiglio Nazionale del PDS Odg: la situazione politica, la convocazione del congresso nazionale tematico e l'approvazione del regolamento congressuale

Allora propongo di cominciare i nostri lavori anche perché siamo già in ritardo come le compagne e i compagni stanno l'ordine del giorno è il seguente
Primo situazione politica e il convocazione del congresso tematico relatore il compagno D'Alema secondo approvazione del regolamento congressuale terzo varie
Se non ci sono osservazioni e proposte l'ordine del giorno resta così stabilito allora prego i compagni di prendere posto in modo che possiamo entrare nel merito dei lavori a debbo intanto giustificare alcune assenze per ragioni di impegni precedentemente presi
Per questa ragione non possono partecipare i nostri lavori il compagno Pecchioli il compagno Vacca e la compagna Marta Dassù se ci sono altre comunicazioni le daremo successivamente
Quindi adesso passiamo al primo punto all'ordine del giorno per il tema che poi il tema centrale di questa nostri lavori situazione politica e convocazione del congresso tematico alla parola il compagno Massimo D'Alema
Vediamo un attimo che
Sta prendendo corpo ai compagni di prendere posto
Dato
Anche un po'da bene
Ora vi chiedo scusa se
Prima di
Leggere la mia relazione
Approfitto di questa occasione per una
Con una una cosa un po'irrituale
Dato che con la convocazione in questa data
Abbiamo
Arrecato un qualche disturbo al compagno Alfredo Reichlin che oggi compie settant'anni io vorrei approfittare della circostanza
Per fargli gli auguri
Anche da parte vostra
E per ringraziarlo per il contributo generoso e intelligente
Che gli ha dato in questi anni alla sinistra italiana e convinti che continuerà a darci
E veniamo al tema diciamo
La proposta che sottoponiamo al Consiglio nazionale e quella della convocazione del congresso del PDS
L'articolo ventitré dello statuto del nostro partito prevede che di norma venga convocato un congresso
Definito tematico
Per l'approvazione dei punti qualificanti delle piattaforme elettorali
In vista di elezioni nazionali
Ed è appunto ciò che riteniamo necessario fare
Promuovere una discussione libera sulle scelte politiche sulle alleanze
Sulla leadership che abbiamo indicato sulle grandi opzioni ideali e programmatiche che scegliamo e che vogliamo ci caratterizzino nella sfida che si è riaperta
E che giudichiamo vicina
Per il governo del nostro Paese
Questo passaggio congressuale ci appare necessario ed urgente
Per riproporre il nostro ruolo
Il ruolo della Sinistra democratica per il governo dell'Italia
E per creare le condizioni di un impegno di tutte le nostre forze nella costruzione della coalizione
Cioè dell'alleanza fra la sinistra e il Centro democratico sulla base di una scelta e di una elaborazione che siano discusse democraticamente e che siano condivise dall'insieme del partito
Noi valutiamo che è necessario fare presto un salto di qualità
Nella visibilità
Della coalizione
A partire dalla esperienza positiva
Di collaborazione politica programmatica
Che si è avuta in questi mesi in Parlamento
Prima nell'opposizione al governo Berlusconi
Poi nel sostegno al governo Dini
A partire
Dalla positiva sperimentazione dell'alleanza di centrosinistra nelle elezioni regionali e amministrativo
Dove si è dimostrato che questo progetto di convergenza per il governo del Paese
Tra forze cattoliche laiche democratiche e forze della sinistra appare ai cittadini come una grande novità
Come un progetto forte che ha una straordinaria capacità di attrazione
Il venire in campo di questo progetto ha mutato lo scenario politico
Spinge nel senso di un bipolarismo
Di un effettivo sistema di alternanza
Nel quale esista la possibilità reale di un ricambio di classi dirigenti
Questo progetto
Non nasce in una dimensione diplomatica e politicista
Ma da una convergenza reale
Prima nell'opposizione
Nella opposizione democratica
Contro la rozzezza e la prepotenza della destra al governo
Poi nella comune assunzione di responsabilità
Per dare al Paese un governo capace di affrontare la sfida del risanamento
è del tutto evidente che ciò che unisce le forze del centrosinistra
E innanzitutto una cultura democratica
L'idea della necessità di una profonda trasformazione del Paese basata sul consenso
L'idea insieme della innovazione ma anche della difesa di un tessuto di solidarietà
Un incontro di tradizioni che può dare al Paese una nuova classe dirigente
Che nasce appunto
Dall'innestarsi sulle migliori tradizioni politiche del nostro Paese
Di una nuova generazione
Di forze che vengono dal mondo del lavoro delle professioni della impresa
Non siamo pentiti di avere percorso questa strada
Ne delle scelte che abbiamo compiuto e che hanno portato ad una sconfitta del governo Berlusconi
Ne delle scelte che abbiamo compiuto dopo
E che hanno comportato una notevole responsabilità per noi
Nella Venere voluto e poi sostenuto un Governo tecnico
Presieduto da un esponente moderato come il Governo del presidente Dini
Possiamo oggi dire che questo governo
Ha ottenuto dei risultati positivi
Rispetto alla situazione di confusione e di crisi lasciata in eredità dal governo Berlusconi
Vi è una cresciuta stabilità e credibilità del nostro Paese
L'accordo sulle pensioni
è un fatto importante
Di grande valore che dimostra come una riforma profonda e incisiva come quella
Si sia potuta realizzare attraverso il dialogo e nel consenso
Noi speriamo che quel compromesso che pure comporta dei prezzi
Ma che non soltanto difende un sistema di previdenza pubblica
Ma difende anche i fondamentali diritti acquisiti da parte dei lavoratori venga approvato dai lavoratori italiani
E Possa poi diventare legge nel Parlamento
Siamo convinti che ora si debba portare a termine a compimento il programma del governo
E ci siamo adoperati perché questo possa avvenire il più possibile in un clima sereno
Di confronto civile tra le forze politiche dopo che i risultati elettorali del ventitré aprile del sette maggio hanno certamente ridotto diciamo il tasso di conflittualità che viene da destra
Spinto la destra diciamo così ad essere più tranquilla
Anche per questo
Ci siamo sforzati
Per far sì che il Parlamento riuscissi a dare risposta
Al almeno ad un certo numero di quesiti referendari
In modo da ridurre
La portata
E quindi anche i conflitti che sono destinati ad accendersi in una campagna referendaria
Che proprio perché
Interroga i cittadini sul Molteni PC e variegate questioni
Rischia di essere confusa e a mio giudizio anche tale dall'logorare un rapporto fra i cittadini lo Stato democratico la passione della partecipazione
E aggiungo
Tale da diffondere un certo senso di impotenza della politica
Non siamo riusciti
Non siamo riusciti in primo luogo per responsabilità della destra
La quale ancora in questi giorni impedisce che la nuova legge sulle trattenute sindacali già approvata dal Senato
Venga approvata dalla Camera
Che la nuova legge sulle rappresentanze sindacali venga approvata
Che le nuove normative sul commercio già approvate dal Senato vengono approvate dalla Camera con un atteggiamento ostruzionistico
Grave
Testimonianza di scarsa responsabilità democratica
Perché queste questioni avrebbero potuto trovare soluzioni ragionevoli nel Parlamento
Ed eravamo a buon punto perché queste soluzioni si potessero trovare
Nello stesso tempo abbiamo cercato una soluzione ai problemi posti dai referendum sulle televisioni
Questi referendum
Sono una scelta alla quale noi siamo stati costretti
Dalla pervicace resistenza ad una moderna legislazione antitrust a tutelare la concorrenza del pluralismo della libertà dell'informazione
Costretti dalla noncuranza e dal dallo sprezzo con cui non si è tenuto conto della necessità di uscire dalla per norme anomalia che si è determinata nel nostro Paese
Nel momento in cui il proprietario del monopolio privato della televisione e diventato capo di partito e di governo
Determinando un inedito è intollerabile conflitto di interessi è una pericolosa concentrazione di potere
Il Parlamento è stato fino all'ultimo impedito a fare una legge antitrust
Bisogna dire in verità non da Bossi
Ma da una destra che ha cercato prima di evitare poi di sabotare la commissione speciale
Che di questo doveva occuparsi
Ricordo oggi agli esponenti di Forza Italia che dicono che le soluzioni andavano cercate in Parlamento che quando la commissione fu istituita essi dettero l'assalto ai banchi della Presidenza della Camera
Conforme che non si erano mai viste direi
Di protesta parlamentare
Poi per lungo tempo rifiutando di dare i nomi dei commissari allo scopo di paralizzare il lavoro del Parlamento
Poi per lungo tempo non presentando alcuna proposta di riforma
Con una proposta di riforma ancora
Poco più di un mese fa in una di quelle sue ineffabili ma rivelatrici interviste l'onorevole Berlusconi disse che non c'era alcun bisogno di una riforma essendoci già la legge Mammì
Queste sono le ragioni per le quali si è arrivati
Al limite si stremo del tempo a compiere un tentativo assai difficile di evitare il referendum
Questo tentativo non è riuscito
Da una parte perché la proposta totalmente abrogativa
Quella che aggirava il referendum senza rispondere al quesito referendario
Che sembra provenisse dal professor Guarino
Ha sollevato innanzitutto perplessità di carattere giuridico
In molti che ritenevano che in quel modo il referendum non si sarebbe irritato
E timori di carattere politico
In molti che ritenevano che dietro quella proposta si nascondesse un inganno
La volontà di un raggiro ossia andassero preparando nuove prepotenze
In un clima reso difficile
Da una profonda sospettosità e diffidenza reciproca
Noi abbiamo cercato
Di operare in questo clima come una forza serena
Che non ha puntato ad accentuare i contrasti
Ma a cercare i punti di convergenza e bisogna pur dire che ad una qualche convergenza si era arrivati
Nel senso di un'anticipazione stralcio di taluni punti qualificanti della nuova normativa antitrust
Anticipazione che prevedeva una estrema gradualità
Nell'evoluzione del sistema
Una notevole saggezza una grande attenzione e non punitiva nei confronti della Fininvest
E voglio aggiungere
Un riassetto
Tale da garantire queste la nostra proposta una riorganizzazione equilibrata del sistema
E non il ritorno ad un predominio dell'azienda pubblica
Anche per questo la direzione del nostro partito ha deciso che si voti sì al referendum
Che prevede l'abrogazione
Della norma sulla base della quale la RAI debba essere azienda a totale partecipazione pubblica
Se alla fine questa soluzione non è stata possibile ciò è stato per un diktat
Venuto
Dall'onorevole Berlusconi
Per un improvviso cambiamento delle carte in tavola
Sottolineato dalla stravagante proposta diciamo che è stata sottoposta all'ultimo minuto al comitato ristretto
Secondo cui tutto si poteva risolvere spegnendo due telegiornali della Fininvest
Con grave e di un ingiustificato danno per Emilio Fede e per Liguori
Soluzione questa che non avrebbe risolto alcunché dato che i referendum sono stati promossi per favorire il pluralismo la concorrenza e non per spegnere i telegiornali non avrebbe evitato il referendum
Non avrebbe risolto la questione della concentrazione delle risorse pubblicitarie non avrebbe creato le condizioni di un'effettiva concorrenza
Ora siccome noi discutiamo di queste questioni con persone molto esperte è del tutto evidente che avanzare una proposta inefficace stravagante come questa
A senso solo da parte di chi non desiderava nessun accordo
Ora il referendum ci appaiono inevitabili
E nello stesso tempo l'antitrust è necessaria
E sarà necessaria io sottolineo
Indipendentemente dal risultato del referendum
Perché non c'è dubbio che lo scenario referendario appare radicalmente mutato dal momento in cui è intervenuta la sentenza della Corte costituzionale
Al punto che io non essendo interista mi interrogo su che senso abbia avere mantenuto in vita un referendum abrogativo di una norma che la corte ha dichiarato incostituzionale e decaduta
Indicando al Parlamento l'obbligo a riformarla entro una data precisa
è chiaro però che in questa situazione
Il prevalere del no assumerebbe un significato molto grave
Avremmo un voto popolare in contrasto con la sentenza della Corte
I cittadini sarebbero chiamati ad avvalorare una norma giudicata incostituzionale
Aprendo di nuovo un pericoloso conflitto
Soprattutto in presenza di una destra plebiscitaria e illiberale fra sovranità popolare
E istituzioni
Per questo noi auspichiamo
Una vittoria del sì che apra la strada ad una equilibrata riforma
Ad una riforma non punitiva
Ad una riforma in linea con la legislazione dei Paesi democratici dell'Europa e con la legislazione degli Stati Uniti
Pure nella peculiarità del caso italiano
Ad una riforma non punitiva che noi abbiamo anticipato e intorno alla quale si era effettivamente a buon punto per una intesa
Nell'ambito della Commissione parlamentare
Il sì ci mette nelle condizioni di ripartire da lì senza dovere subire imposizioni etichetta
A questa campagna elettorale certamente non trovano lo dico nel modo più netto
Atteggiamenti estremisti ICI
Denunce fantasiose di presunti consociativismo mi
Minacce demenziali di abbattere i tralicci e di oscurare canali televisivi noi non ci confronteremo con posizioni estremistiche
Con logiche di vendetta personale siamo una grande forza democratica che vuole dare una soluzione positiva
Al problema del riassetto televisivo nel senso di maggiore libertà di maggiore pluralismo nel senso di uno sviluppo più moderno questo settore per il nostro Paese
Non ci interessano guerre di religione e mentre contrasteremo quelli che chiedono un giudizio di Dio contro gli espropri attori comunisti ragionando così del tutto al di fuori della cultura liberale dell'Occidente nello stesso tempo non ci confonde Remo con quelli che pensano che si debba demonizzare Berlusconi e confondere i problemi
Dell'assetto televisivo con le ragioni legittime di una lotta politica che tuttavia è bene che continui a mantenersi sul terreno civile
Speriamo che lo svolgimento dei referendum non intralci
Il lavoro del Governo e del Parlamento
La discussione che si deve avviare sulla riforma delle pensioni
L'impegno che avvertiamo necessario
E di cui salutiamo qualche primo segno
In direzione di una politica per l'occupazione e per il Mezzogiorno
Impegno al quale efficacemente si è richiamato ieri il Presidente del Consiglio nel suo intervento all'Assemblea annuale della Confindustria
Ne è che venga intralciato il lavoro per la per la preparazione del Documento di programmazione economica e finanziaria e dei provvedimenti collegati alla Finanziaria del mille novecentonovantasei
Una legge finanziaria che dovrà essere improntata ad un equilibrato rigore
Per proseguire sulla via intrapresa del risanamento del contenimento del debito pubblico
Nello stesso tempo
Il Parlamento impegnato a definire la legge sulle authorities e quindi a creare un quadro normativo favorevole a portare in avanti il processo delle privatizzazioni
Noi siamo fortemente impegnati su tutte queste questioni
Direi in modo forte e autorevole
Con una notevole capacità di iniziativa e di proposta dei nostri gruppi parlamentari
Su una linea che qualifica
Le forze progressiste le forze del centro democratico insieme qualifica vengono qualificate come le più serie forze di governo e quelle più attente ai problemi generali del nostro Paese
Speriamo che vi sia in questi prossimi mesi maggiore concordia e anche collaborazione da parte delle forze politiche hanno gli avversari
Per giungere
Al compimento del programma di governo ad una inevitabile verifica politica
D'altro canto già annunciata dal Presidente del Consiglio il quale più volte ha detto che una volta compiuto il suo programma egli
Avrebbe rimesso al Parlamento e al capo dello Stato
Le deliberazioni sulle scelte successive
Ebbene che a questi deriva questa verifica si arrivi
In un quadro di sicurezza
Di stabilità finanziaria non confuso e non rischioso per il Paese
Noi in verità
Non vediamo allo stato delle cose una prospettiva utile di prosecuzione della legislatura al di là di questo prossimo autunno
Questa sembra a me una valutazione obiettiva e non un calcolo di parte
Sia chiaro noi non chiediamo le elezioni
Non pretendiamo di fissare date
Non presenteremo mozioni di sfiducia ad un governo nel quale abbiamo fiducia
E credo abbia meritato la nostra fiducia
Rispettiamo le funzioni che la Costituzione assegna alle più alte cariche dello Stato e non ai partiti dico questo per sgombrare il campo da ogni polemica
Ma esaminiamo i dati politici della situazione
Esistono oggi le condizioni per una nuova fase di governo e di lavoro parlamentare che siano utili per il Paese
Una risposta positiva a questo interrogativo comporterebbe una larga comune assunzione di responsabilità
Da parte delle forze politiche a cominciare dal dalle ma delle maggiori collocate nei campi che oggi si fronteggiano
La definizione di un'agenda seria di impegni
Dal punto di vista economico e dal punto di vista delle riforme istituzionali
Non vedo queste condizioni
Ancora ieri l'onorevole Berlusconi è tornato a chiedere che al più presto si svolgano elezioni politiche
E in queste condizioni
In quale modo si potrebbe proseguire la legislatura
Soltanto
Riaprendo un conflitto con la destra
E proponendo una maggioranza politica di centrosinistra
Ma se questa la prospettiva
Io credo che sia giusto e inevitabile che essa sia sottoposta agli elettori
E che non sarebbe ragionevole sarebbe persino rischioso
Per una grande forza come la nostra pensare di accedere al governo del Paese attraverso una rivoluzione parlamentare e non attraverso la prova del voto
Se vi sono altri disegni
Altri progetti
Che vengano apertamente in campo
Se ne possa discutere
In modo chiaro di fronte ai cittadini
Non giova un chiacchiericcio confuso
Ci seguirsi di manovre velleitarie
Intorno alla questione del centro
Noi abbiamo un grande rispetto per il centro
Sappiamo che il centro è una cosa importante
Anche perché sappiamo che lì si decide la sfida per il governo del Paese
Abbiamo un tale rispetto che ci siamo molto occupati del centro nel corso di questi mesi
Ma ci sono due modi di affrontare la questione del centro
Può essermi la pretesa di ricostituire una sorta di Democrazia Cristiana
Di riallacciare i fili di un rapporto non politico ma di potere
Tra diverse famiglie del moderatismo italiano che si sono disperse nella grande crisi di questi anni
Un'operazione di questo tipo
Porterebbe inevitabilmente se avesse successo cosa che a me pare difficile
Ad una nuova stagnazione del sistema politico italiano
Questo non mi pare
Auspicabile oltre che
Debbo aggiungere mi sembra di difficile realizzazione
C'è un altro modo di affrontare la questione del centro
Ed è quello che abbiamo proposto nel corso di questi mesi
Dialogando con un centro cattolico laico
Al quale non abbiamo chiesto di diventare sinistra
Ma conservando la propria identità
Politica culturale di rappresentanza sociale
Di sapere dialogare con la sinistra di scegliere
Di concorrere a costruire le condizioni di un bipolarismo democratico
Un centro che sceglie
Come ha fatto a modo suo il professor Buttiglione
Come in modo limpido e chiaro hanno fatto i popolari e Mario Segni dimostrando che la maggioranza dell'elettorato moderato
Che il ventisette marzo aveva scelto di collocarsi al centro non teme un'alleanza con la Sinistra democratica
Come si è visto in modo chiaro nelle elezioni regionali amministrative dalle quali è emerso un Paese maturo
Una chiara tendenza al bipolarismo
Una crescente comprensione della logica del maggioritario
Della logica della scelta
Non necessariamente per la propria bandiera o per la propria fazione ma di una scelta laica nei ballottaggi per il candidato più vicino o meno lontano
Non si sono assentati dal voto
Quegli elettori
Che non erano direttamente coinvolti attraverso i loro partiti nel ballottaggio
Ma hanno concorso soprattutto al Nord in modo determinante a fare vincere le coalizioni di centro sinistra
Noi abbiamo lavorato molto in questi mesi
Perché prevalesse questa linea di evoluzione del sistema politico italiano
Non il ritorno verso la Nostalgia del proporzionale
Non è il ritorno indietro
Bruciati dalla falsa partenza della Seconda Repubblica
Ma il tentativo di spingere in avanti la riforma del sistema politico
Adeguando i soggetti
Alla nuova logica del maggioritario
Costruendo leggo le condizioni di un polo di centro sinistra
Capace di assicurare una effettiva possibilità di alternanza al governo del Paese
Oggi io credo lo scenario politico indica la necessità
Che si vada presto
Verso la formazione di un governo basato sul consenso dei cittadini
La stagione dei governi tecnici
Che pure è stata nel suo complesso utile all'Italia a mio giudizio mi sembra possano svolgere verso il termine
E per noi
Appare evidente
Che si avvicina una sfida
Nella quale l'obiettivo che ci proponiamo
è quello di portare la sinistra al Governo del Paese
In una coalizione democratica
Per dare all'Italia un futuro di stabilità e sicurezza
Noi riteniamo oggi possibile realizzare questo obiettivo
Il Paese sa di poter contare su una sinistra matura intelligente affidabile
Dotata di idee e di programmi innovativi
Una sinistra che ha scelto una prospettiva chiara che non è quella dell'isolamento ma dell'alleanza con il Centro democratico con cui condivide valori e principi di libertà e di solidarietà gli obiettivi di sviluppo e di riforma
Il congresso nazionale del PDS chiamato a discutere a deliberare su questa proposta
Che noi mettiamo al centro della nostra strategia politica ed elettorali
Volete le elezioni del ventisette marzo del mille novecentonovantaquattro dovevano avviare un nuovo ciclo della politica italiana
Dopo gli anni drammatici che hanno segnato la fine del vecchio sistema politico
La destra pareva incarnare aspirazioni largamente condivise
Di innovazione
Libertà di iniziative di mercato rinnovamento dalla classe politica desiderio di soluzioni
Iraq coristi che contro disoccupazione e marginalità sociale
A poco più di un anno di distanza il quadro è radicalmente mutato
Si è chiaramente manifestata la continuità della destra con il vecchio sistema
Che appare del tutto evidente in questi giorni
La difesa della legge Mammì è la difesa
Di uno dei
Frutti
Più significativi più emblematici del vecchio sistema politico
L'incapacità della destra di affrontare e risolvere la crisi italiana
Abbiamo vissuto nei mesi del governo Berlusconi un progressivo distacco dell'Italia dal processo di integrazione europea
E aumentato il disordine nei precari equilibri istituzionali iniziative improvvisate confuse hanno provocato pesanti effetti negativi sull'economia
Dopo la caduta del governo della destra il Paese ha ripreso la strada del risanamento
Ma ora siamo davanti a un bivio non basta più una semplice strategia del del rigore è necessario che all'opera di rientro dal debito si accompagni rilancio pieno dell'economia e della produzione
Il Paese deve affrontare nuove grandi sfide della mondializzazione della rivoluzione tecnologica e scientifica se non si percorre questa strada saranno inevitabili l'isolamento internazionale ed una perdita crescente di competitività dell'Italia
Ma per affrontare queste sfide necessario spezzare l'antico assetto di potere che ha reso asfittico il capitalismo italiano
E necessario rompere il patto tra la rendita improduttiva di uno Stato burocratico e centralistico
Chi è ha impedito il pieno dispiegarsi delle energie vive dell'impresa della ricerca e dell'innovazione
Mi ha fatto piacere che ieri il presidente della Confindustria nella sua relazione per altri aspetti discutibile
Abbia proposto con molta forza l'esigenza di un patto tra l'impresa il lavoro contro la rendita
Anche se forse
Egli dovrebbe dire in modo più esplicito
Che di questa rendita
Di cui è stata parte notevole un rapporto non trasparente tra la politica e gli affari hanno goduto anche una parte importante dei capitalisti italiani
Ma se da questo si vuole uscire benissimo questo patto ci interessa
Noi indichiamo una strada da seguire
Un'alleanza tra il mondo del lavoro l'impresa produttiva le forze intellettuali e della ricerca
Tra le componenti fondamentali della vita italiana
Alla base di un nuovo patto per lo sviluppo del Paese
Solo l'alleanza tra queste forze può risolvere le ragioni strutturali della crisi italiana
Il dramma della disoccupazione la questione meridionale
L'assenza di una strategia per la formazione
Il debito pubblico come meccanismo perverso che impedisce nuovi gli investimenti e Kjaer redistribuisce in modo ineguale le risorse a favore della rendita finanziaria
O si affrontano questi nodi oppure ogni richiamo ad un maggiore liberismo maschera solo la difesa di vecchi interessi corporativi
La competizione globale non consente a nessuno di camminare da solo un Paese moderno e sviluppato deve scegliere l'integrazione
E questa la condizione per uno sviluppo complessivo dell'economia e della società italiana
Una crescita dell'impresa un maggiore benessere per i ceti più deboli una speranza di futuro per i più giovani
Non c'è alternativa
A meno che non si accetti la prospettiva di cadere nella fascia più bassa dell'ordine internazionale
E noi non lo vogliamo
Vogliamo che l'Italia abbia un futuro sicuro e diventi un Paese forte civile e moderno
Per questo scegliamo di investire nella vera ricchezza della nazione
Gli individui le intelligenze la creatività
Il gusto per il fare
L'impresa
Una rinnovata etica pubblica
Risorse fondamentali per l'avvenire
è questa la scelta di campo da realizzare
Questo è il senso di una rivoluzione liberale di cui l'Italia ha bisogno
Noi non ci tra vestiamo da liberale
Una rivoluzione capaci di garantire quel quadro di riforme strutturali che possono liberare energie e modernizzare il Paese
La differenza tra la politica della destra e le nostre scelte è apparsa con evidenza
Anche ad una parte delle classi dirigenti
Dell'Italia e dell'Europa
Io non pretendo che il presidente della Confindustria dica le stesse parole che sono state pronunciate l'altro giorno in un'intervista al Sole ventiquattro Ore dal presidente della Confindustria tedesca parlando dalla Germania può essere più libero
Il quale ha detto la situazione italiana vede da una parte una destra populista inaffidabile e dall'altra parte competenza serietà e senso di responsabilità pare fotografando stanza
Chiaramente diciamo i terreni del conflitto politico nel nostro Paese
Oggi siamo un punto di riferimento credibile anche in virtù di comportamenti e di scelte che abbiamo compiuto nei confronti di Dini e del suo governo
Scelte e comportamenti rispondenti a spirito di responsabilità verso il Paese e alla difesa dei suoi interessi generali
E io credo anche la difesa degli interessi dei lavoratori italiani
Perché se noi pensiamo
Al modo in cui abbiamo saputo respingere la spallata che Berlusconi voleva dare a diritti fondamentali
Nell'autunno
E dopo
Vincere che l'accordo è vincere
Quando i problemi non si risolvono non si vince si preparano nuove sconfitte
E realizzare una grande riforma nel rispetto sostanziale dei diritti dei lavoratori
Italiani sembrano comprendere e premiare questa politica
Cresce nel Paese una domanda di equilibrio di moderazione
Di stabilità di capacità di governo
L'Italia ha bisogno di sicurezza
Dopo anni di Travaglio instabilità e di crisi
Sicurezza psicologica che produce fiducia dei mercati ma anche l'autostima di una comunità
Sicurezza politica come ricerca di stabilità
Sicurezza sociale come garanzia del rispetto dei diritti individuali sicurezza e fiducia nella giustizia per i singoli e per la collettività
Sono domande che non incontrano automaticamente il centrosinistra ma alle quali i valori e i programmi del centrosinistra possono rispondere efficacemente
Stabilità equilibrio moderazione sono le condizioni per una reale innovazione
Per un cambiamento vero
E per costruire un futuro sicuro
Questo chiede l'Italia di oggi un Paese che ha vissuto una profonda crisi ma in condizioni di uscirne
Perché dispone di grandi risorse umane e materiali ha fiducia nelle proprie capacità vuole guardare avanti a nuovi traguardi positivi da raggiungere un Paese attivo dinamico
Che non chiede a chi si candida al governo solo un buon programma di cose da fare siede un progetto per il futuro chiede di conoscere i principi le grandi idee gli obiettivi di fondo della prospettiva che Cindy
L'Italia deve capire e deve poter distinguere
Che cosa qualifica la prospettiva che noi indichiamo rispetto al governo della destra
Al di là di qualche buona legge in più di una maggiore moralità pubblica di richiami generosi a valori universali
E anche di un certo quale maggior grado di professionalità e di serietà
Il centrosinistra deve distinguersi perché indica una strada una direzione di marcia emette appunto obiettivi e strumenti credibili
Qual è il grande
Fondamenti e fondamentale obiettivo
Quello di cogliere le opportunità le nuove straordinarie opportunità di un futuro che è già sotto i nostri occhi
Che si offrono a chi si dota della cultura delle strutture necessarie per vivere meglio in una società sempre più moderna e tecnologica
Questo obiettivo che tutte le società sviluppate hanno di fronte si può raggiungere in quel modo
La destra sostiene una tesi semplice e brutale correte ciascuno per troppo per vostro conto ognuno corra per proprio conto
Affrontante ostacoli e difficoltà qualcuno cadrà lungo la corsa altri passeranno il traguardo
In definitiva arrangiate
Noi pensiamo che la grande corsa del nostro tempo si può regolare
Non per fermare i più veloci i più capaci
Ma perché sia il Paese nel suo insieme alla fine a passare il traguardo
Se così non sarà anche i più bravi prima o poi resteranno senza fiato
Perché le attuali storture si rivolgeranno anche contro di loro
Vogliamo parlare del futuro a chi del futuro sarà protagonista e cioè alle nuove generazioni italiane
E sul loro che bisogna spostare radicalmente l'attenzione e concentrare il cuore di una grande strategia di riforme di innovazione del Paese
Che dia un domani è sicuro un futuro di opportunità chance di vita ai più giovani
Questo è il progetto del centro sinistra
In questi anni la destra in Europa in Italia causato guasti economici e costi sociali enormi ferite non rimarginate che hanno prodotto crescenti sentimenti di diffidenza di paura verso il futuro nei singoli nelle famiglie nei mercati la destra ha scelto la strada del conflitto dalla lotta corporativa della tensione tra diverse parti della società
Colpendo principi di solidarietà di giustizia ma ancora di più in tre in ambito alla radice c'è il valore della cooperazione sociale
Della collaborazione tra DiVersi dentro una comunità che di tutti
Noi faremo il contrario
Lavoreremo perché la giustizia sociale sia garanzia di sicurezza per i cittadini è condizione di crescita economica
Una società che produce esclusione marginalità soprattutto per i più giovani è una società prima che ingiusta profondamente inefficiente
E l'inefficienza finisce per travolgere anche i soggetti più forti del sistema
Mentre competizione globalizzazione dei mercati richiedono regolazione dei conflitti spirito collaborativo oltre che i governi solidi e credibili
Ecco perché l'equilibrio nella distribuzione delle risorse non solo è necessario a difendere la parte più debole della società
Ma è fondamentale
Alla base della nostra sfida
La novità rispetto al passato sta nel fatto che efficienza e solidarietà
Crescita economica e sviluppo sociale possono vivere insieme se allargano le opportunità dei singoli degli individui le opportunità di partenza di ognuno
Non una mitica eguaglianza finale per tutti i cittadini
Obiettivi da raggiungere non solo garantendo un equilibrio tra efficienza e giustizia sociale
Ma sviluppando una nuova complementarità fra tutti i fattori della crescita di una nazione l'impresa il mondo del lavoro le risorse pubbliche e quelle priva
Ci interessa che ognuno possa compiere il più possibile scelte libere nel campo del lavoro e della vita
Trovando finalmente nello Stato e nel morbo mercato nel corpo vivo della società alleati Kiki aiutano non avversari Chiti combatto
Penso soprattutto ad uno stato che molte volte sembra impegnato a mettere ostacoli e a rendere più difficile la vita dei propri cittadini
Questo è il messaggio che rivolgiamo i giovani italiani
Chi ha vent'anni non può dipendere dalla sorte che gli ha assegnato una famiglia più o meno benestante
Una residenza più o meno fortunata un sesso piuttosto che un altro
Chi ha vent'anni deve poter decidere liberamente il corso della sua esistenza dove vivere cosa studiare quale lavoro intraprendere in relazione alle proprie capacità
Una società che rinuncia a questo obiettivo una società statica Serman spenta
Un Paese che non parla ai suoi ragazzi
Ecco perché bisogna restituire a ciascuno il controllo delle decisioni che riguardano la propria vita
è la via per restituire fiducia e ottimismo all'intera comunità
Italia è molto cambiata negli ultimi due decenni sono cresciute le possibilità di partecipazione alle scelte alla vita politica
è cresciuto enormemente il numero delle imprese sono aumentati in valore assoluto i diplomati e laureati
E tuttavia siamo ancora alla cultura nella percentuale dei giovani dotati di titolo di studio rispetto ai Paesi più sviluppati
è rimasta sostanzialmente bloccata la sfera della mobilità sociale
Quell'indicatore che più di altri spiega il livello di civiltà di una nazione l'ampiezza delle opportunità individuali che un grande paese offre malgrado le trasformazioni l'Italia non ha consentito se non appoggi
Di cambiare posto nel contesto economico e sociale un mercato asfittico un sistema chiuso hanno prodotto una società bloccata
Ecco il grande male di un Paese nel quale il peso economico di poche grandi famiglie tiene ingessato il mercato
Nel quale la percentuale di laureati sugli immatricolati di cinque anni prima e oggi diciotto punti più bassa rispetto che nel mille novecentosettanta
Nel quale la pubblica amministrazione pare fatta apposta per rendere più difficile frustrante il rapporto dei cittadini con lo Stato
Italia di questi anni somiglia ad un'astronave che funzioni coi cavalli aspettative crescenti domande pressanti di strutture moderne
Tecnologicamente avanzate cui lo Stato e la macchina pubblica rispondono con una burocrazia
Con la burocrazia l'inefficienza gli sprechi un vuoto che ha prodotto distacco verso le istituzioni diffidenza verso ogni regola
Tensione costante fra le esigenze di modernizzazione il funzionamento concreto quotidiano del sistema
Che futuro a un Paese nel quale l'età media per ottenere una cattedra universitaria si avvicina ai cinquant'anni
Nel quale non c'è ricambio nelle libere professioni
Nel quale le intelligenze più vive nel campo della ricerca devono scegliere tra il precariato fino a quarant'anni o l'emigrazione all'estero
In cui sempre di più vi sono ragazzi costretti a vivere in famiglia fino ad oltre trent'anni
Ecco il senso della nostra sfida innovare riformare svecchiare l'Italia
Pensare così con ambizione ad una grande prospettiva di sviluppo del Paese
Nei prossimi decenni
Un nuovo ciclo non nasce solo cambiando alcune facce lo abbiamo visto retorica del nuovo ha già prodotto guasti profondi negli ultimi anni
Una stagione espansiva richiede una ripresa degli investimenti della produttività dell'occupazione e quindi un forte governo dello sviluppo che guidi e orienti la grande modernizzazione strutturale necessaria
Non vi sono scorciatoie possibili o si passa da qui io non vi saranno risposte serie problemi dell'Italia
Ma la sfida del governo non deve più essere per la sinistra un cilicio da indossare
Un insieme di prezzi da pagare
La consapevolezza dei problemi non può tradursi in un programma che appaia di lacrime e sangue
La sinistra italiana si è fatta ampiamente carico
In questi ultimi tre anni
Di crisi di profonda crisi del Paese
Delle grandi emergenze economiche finanziarie
Non mi non dobbiamo dare prove per il futuro abbiamo date dato prove
Abbiamo dato elettro
L'accordo sul costo del lavoro
I provvedimenti sulla mobilità e la riforma del Pubblico impiego nella pubblica amministrazione
Il voto la legge finanziaria di Ciampi la manovra del governo Dini la riforma delle pensioni
Nessuna forza di questo Paese
Più del movimento operaio e sindacale e della sinistra hanno sostenuto l'avvio di un processo di risanamento
Pagando un prezzo basta vedere il valore d'acquisto dei salari
Rischiando popolarità basta vedere per chi vota da parte della burocrazia del pubblico impiego
Nessun'altra componente sociale o politica
Può vantare
Di essersi messo sulle spalle l'esigenza di risanamento così come ha fatto la sinistra una parte della sinistra italiana
Abbiamo anche pagato dei prezzi
Abbiamo subito attacchi e critiche dalla destra populista e dalle componenti massimaliste della sinistra
Ma oggi in paese sa che la coerenza e il rigore di questi nostri comportamenti sono la vera gol garanzia
Per una futura prospettiva di governo
Italia un malato convalescente camminiamo ancora con le stampelle non possiamo certo abbassare la guardia di fronte alle cifre del debito alle difficoltà della lira alle necessità del risanamento finanziario
Ai pericoli di una ripresa dell'inflazione
Ma non siamo più sull'orlo del precipizio le misure adottate hanno riparato i guasti prodotti dal governo della destra ed oggi il Paese può guardare con più speranza suo futuro
L'alleanza di centro sinistra si candida a sostenere la duplice sfida che abbiamo di fronte
Proseguire nell'azione di risanamento e rilanciare una fase espansiva dell'economia e della società
Può farlo perché tiene insieme le componenti essenziali del Paese
Il mondo del lavoro l'impresa le forze della cultura della Trichet
Le nostre scelte di fondo
Anzitutto l'integrazione europea
Non è una scelta che unisce oggi al di là di troppa retorica europeista
è una scelta che qualifica
Il nostro orizzonte strategico è l'Europa
L'Europa innanzitutto come grande scelta di politica estera
Una politica estera e di sicurezza comune per l'Europa
Una forte accelerazione dell'integrazione politica dell'Europa
A cominciare dalle scelte che la Conferenza intergovernativa del novantasei è chiamata racconti
L'unità dell'Europa nel quadro di un processo di integrazione
Di costruzione e di rafforzamento di poteri sovranazionali
Di rilancio del ruolo delle Nazioni Unite come condizione
Di un governo democratico del mondo e di un equilibrio di pace oltre l'equilibrio del terrore e della guerra fredda
L'Europa
Come scelta di apertura verso l'esterno
Di sostegno ai processi di consolidamento democratico in quei Paesi
L'Europa come scelta di impegno nel Mediterraneo
Per la pace e per la collaborazione fra i popoli e le nazioni
E le civiltà che si affacciano sul nostro ma
L'Europa come cornice nella quale collocare le soluzioni di fondo della crisi italiana
A partire dal completamento della transizione del nostro sistema politico verso un compiuto sistema di alternanza che si ispira alle più avanzate democrazie europee
Le stesse relazioni economiche finanziarie tra gli Stati non possono prescindere dall'Europa l'Italia dovrà completare il processo di risanamento dei suoi conti pubblici anche per partecipare attivamente a scelte decisive per il continente sul piano della politica economica e sociale
E questo il senso delle indicazioni contenute nel Libro bianco di Jacques Delors l'Europa si avvia verso una stagione di forte innovazione tecnologica e di modernizzazione delle sue infrastrutture
Chiunque in questo quadro pensi di riproporre soluzione nazionaliste protezionistiche destinato a pagare prezzi elevati
Anche il grande problema della disoccupazione strutturale non avrà risposta se non prevarrà lo spirito di cooperazione ed integrazione non solo monetaria ma economica e sociale
L'obiettivo della piena occupazione passa di qui
Comporta nuove priorità di interventi liberazione di Investimenti abbandono di vecchie rendite di posizione
Abbandonare la scelta europea
Abbandonarla di fatto
Collocare l'Italia nel campo
Di quelli che frena no degli euroscettici significherebbe tanto più per un Paese come il nostro accettare una prospettiva di progressiva marginalizzazione
Il centro sinistra è l'unica coalizione che per convinzioni proprie e per la
Sua forte legittimazione internazionale per essere parte cioè
Dell'insieme delle forze democratiche dell'Europa a differenza di una destra non legittimata può mantenere il Paese legato a questa prospettiva
La sinistra italiana d'altronde appartiene a quella grande famiglia del socialismo e del laburismo europeo
Che da tempo si sta interrogando seriamente sulle risposte da offrire alla crisi di un liberismo esasperato e di un modello statalista socialdemocratico
Che non è più in grado di rispondere a nuove domande del nostro tempo
E anche questo è il senso di una ricerca che ci accomuna alle forze migliori del nostro continente
Seconda grande scelta
Il federalismo
Come idea centrale di riforma delle istituzioni e dello Stato
Un federalismo solidale ed equilibrato
Una riforma che si aggancia all'evoluzione dell'Unione Europea
E può ridefinire i meccanismi generale di redistribuzione delle risorse in modo da liberare le grandi inerti energie inespresse del Paese
Questa scelta può essere nuovo collante della società italiana la base di una nuova coesione nazionale
Può ridare senso ad una comune appartenenza e offrire finalmente strumenti e poteri per un autogoverno delle comunità
Per formare classe dirigente federalismo è una sfida da lanciare alle classi dirigenti locali
Per costruire uno Stato forte autorevole più leggero
Capace di fissare all'ENI di indirizzo delle regole di uno sviluppo equilibrato attento a garantire in ambito locale il più ampio spazio di manovra e di gestione delle risorse
Anche la ripresa di una politica industriale
Passa attraverso questa strategia per spostare coraggiosamente le competenze che riguardano lo sviluppo e il territorio
I grandi progetti infrastrutturali
Il federalismo un percorso obbligato perché i vecchi incentivi non funzionano più e non possono più essere gestiti dallo Stato centrale
La competizione passa per la qualità sociale che un territorio in grado di esprimere pena la fuga degli Investimenti la perdita di posti di lavoro
Per questo siamo per un modello di organizzazione dello Stato
Che con Segni
Nelle mani delle classi dirigenti locali
Maggiori possibilità di incidere sul governo e sullo sviluppo
Per questa via può affermarsi una nuova classe dirigente diffusa qualificata moderna responsabile
Ed un decentramento dei poteri senza precedenti nella storia del Paese tale da consentire innanzitutto una riforma fiscale che garantisca alle regioni un'effettiva autonomia impositiva in cambio di servizi diffusi e di qualità
Il federalismo può diventare quindi il perno di un radicale ammodernamento dello Stato cancellare burocratismi e incrostazioni clientelari
Cioè qui la chiave non solo di una maggiore efficienza ma di una vera e propria nuova filosofia della pubblica amministrazione
Moderna capace di semplificare la vita dei cittadini ma anche di Valerio valorizzare le capacità
Dei pubblici dipendenti
Una pubblica amministrazione che premi il merito la voglia di fare e non l'anzianità di servizio o il servilismo verso i politici
Qualcosa di molto molto diverso rispetto al sistema che ha dominato l'Italia di questi anni
Lo Stato potrà così funzionare attraverso grandi iniziative grandi indirizzi
E micro progetti offrendo risposte immediate al cittadino che vuole intraprendere un'impresa verificando standard qualitativi dei servizi offerti introducendo controlli necessari perequazione fra le diverse aree
Una visione solidaristica certe
Ma nello stesso tempo competitiva del federalismo
Lo stato al centro e intorno realtà locali che si governa hanno secondo le capacità che ciascuna di esse esprime
Quindi il federalismo come non come rivincita separatista contro il vecchio centralismo ma come sfida positiva per le singole comunità
Vogliamo un mercato libero e competitivo
Noi scegliamo di investire sull'Italia delle imprenditore della imprenditorialità locali diffusa
Su quella capacità di innovazione aggiunta che è il più grande patrimonio della piccola e media impresa italiana e su queste basi che vogliamo costruire una società più aperti
Un sistema nel quale istituzioni rinnovate forti liberino le energie individuali creando condizioni di effettiva concorrenza e determinando i presupposti per la nascita di nuovi mercati
Per realizzare questo obiettivo ci vogliono grandi scelte politiche e di governo
Nulla è più sciocco e pensare che in questo Paese si sviluppi il mercato affidandosi al mercato
Senza uno Stato autorevole
Capace di dettare le regole e di fare le politiche per allargare il mercato e creare nuovi mercati noi non usciremo dalla realtà di un mercato asfittico
A partire dai settori chiave come quello dell'informazione e delle grandi reti di telecomunicazioni in cui l'Italia sconta grandi arretratezze
Saremo un Paese credibile forte solo se ci doteremo delle infrastrutture necessarie a reggere su questo fronte la sfida internazionale
Cavo e satellite sono per loro stessa natura strumenti incompatibili con una cultura monopolistica
Per questo è necessaria una legislazione antitrust che vada di pari passo con un ammodernamento delle reti di telecomunicazione
La sfida non si vince comprimendo gli spazi della comunicazione
Ma imbracciando l'arma dell'innovazione la moltiplicazione dell'offerta comunicativa a tutti i livelli investendo massicciamente in settori che nei prossimi anni avranno una impetuosa evoluzione allo stesso modo sono un governo forte può mettere mano ad una riforma efficace del mercato del lavoro del sistema delle ritmi retribuzione
Cioè un profondo malessere è legittimo tra i lavoratori
Per il livello non più accettabile delle retribuzioni in tanti campi del lavoro dipendente
Ma la questione è reale di un miglioramento delle retribuzioni dei lavoratori
Deve essere posto in uno stretto legame con una riforma della struttura del salario
Con la necessità di alleggerire il peso di un sistema fiscale e contributivo che è una vera tassa sul lavoro
Pena il rischio che questa questione porti invece ad una incontrollata ripresa di lotte settoriali di spinte sale Salaria liste che finirebbero per divaricare la condizione operaia
Tra i settori che tirano e quelli che sono maggiormente in difficoltà e per incidere sul costo del lavoro e sulla competitività delle imprese italiane
Una riforma credibile del mercato del lavoro passa anche attraverso una riorganizzazione dei settori decisivi della formazione e della ricerca investire nella scuola nell'università significa investire sul futuro governo dei processi di innovazione
Dotarsi di un sistema formativo capaci di indirizzare selezionare le energie più fresche della nazione significa accrescere le possibilità dell'Italia di competere sui mercati internazionali
Questa strategia troverà nel Mezzogiorno il suo banco di prova più difficile e più importanti
Il problema del Sud o non è oggi la diversa velocità di marcia rispetto al Nord
Ma la difficoltà per il sud di agganciarsi ai processi di integrazione e di internazionalizzazione questo il rischio vero
Non vi è quindi
Un possibile orizzonte cooperativo per il Paese
Se non si affronta il tema del Mezzogiorno come grande questione nazionale non per ripercorrere le vecchie strade del meridionalismo assistenziale
E quindi e oggi necessario investire sui punti di forza del Mezzogiorno
Le imprese che funzionano il lavoro le intelligenze creative centri di ricerca le grandi aree urbane
Partire da i punti forti
Valorizzare le forze che possono guidare una fase di sviluppo non dipendente
Sono degli interlocutori naturali di un federalismo che punta a creare una nuova classe dirigente meridionale
Lo stato certo che farà la sua parte
Impostando una strategia di risanamento del territorio di modernizzazione delle infrastrutture grandi progetti nella politica dei suoli delle acque e delle telecomunicazioni delle opere pubbliche
Facendosi carico dei ritardi accumulati in settori strategici investendo anche dove la redditività degli investimenti non è immediata
Perché altrimenti nessuno andrà a cablare la Calabria
Se lo Stato non deciderà che quella è una scelta necessaria per il futuro del Paese
Perché se non nell'immediato in prospettiva può liberare risorse favorire impresa di aprire i mercati
Ma questo Stato deve lanciare la sua sfida le classi dirigenti del Mezzogiorno trasferendo poteri e responsabilità
Conferendo il compito di gestire le risorse
Esercitando un controllo sulla qualità di quella gestione
Non ci sarà sviluppo senza un'autonoma classe dirigente meridionale
Per decenni altri hanno governato il sud da Roma
Questo vincolo va spezzato la destra ha ricominciato nello stesso modo basta vedere Tatarella Puglia dice sono sono sono sostituiti diciamo al vecchio personale politico ma lo stesso schema di governo
Questo vincolo va spezzato
E noi ci candidiamo su queste Barks forti anche delle rilevanti responsabilità di governo che abbiamo acquisito nel Mezzogiorno
Al di là di ogni esperienza storica della sinistra italiana se penso diciamo ai sindaci di potenza o di Campobasso solo per fare due esempi
Forti di questa responsabilità noi ci candidiamo a governare il sud dal su
Puntando
Sugli interessi della parte più vitale e moderna della società meridionali
In dieci anni il Mezzogiorno può essere trasformato
Si possono utilizzare le sue grandi risorse a cominciare dalla collocazione geografica come ponte verso il mondo arabo dell'altra sponda del Mediterraneo
Il suo patrimonio naturale ed artistico unico al mondo ne regia dell'impresa e dell'innovazione compresse oggi da una economia illegale
Dieci anni
Per fare crescere l'occupazione per raggiungere standard europei nell'offerta di servizi per ammodernare le infrastrutture di base per un'economia tecnologicamente avanzata
Quasi finito grazie pazienza
Compito di governerà l'Italia sarà gestire la profonda rivoluzione in atto nella nostra società nei suoi tempi negli interessi e nelle necessità di ciascun
Costruire quindi un nuovo stato sociale
Un nuovo stato sociale creatore di mercati
Stimolo e non vincolo alla crescita economica
Vi sono epoche passaggi storici in cui la politica non può essere miope deve guardare avanti deve sapere anticipare le domande della gente per non essere scavalcate travolta da una società che esige opportunità regole nuove
In questa cornice la stessa idea di stato sociale deve essere ripensata
Il Wall fa non può essere considerato come un costoso sistema di garanzie che frenano lo sviluppo
Ma come una fonte di opportunità come uno strumento a disposizione dei cittadini in una società sempre meno rigida nei ruoli nei tempi di vita
Un welfare pensato per offrire ad ognuno possibilità di cambiare lavori orari residenze tempi di vita
Un sistema che restituisca al singolo la scelta sull'organizzazione della propria vita
In sostanza l'obiettivo di passare Dan Quayle far fornitore di servizi
Puramente fornitore di servizi
E spesso non di elevata qualità
Ad un welfare creatore di mercati
Riorganizzando la società dei servizi trasferendo risorse verso i settori sociali culturali dell'assistenza e della formazione
Segmenti di mercato inesplorati che possono arricchire la qualità sociale e l'occupazione
Il contrario di una pesante Rete burocratica e assistenziali
Certo con uno Stato che regola che garantisce il livello di qualità dei servizi e che garantisce la possibilità di accesso per i più deboli
Uno Stato sociale come insieme di strumenti AG
Uno Stato leggero accessibile che esalta le possibilità individuali
E regola un'offerta articolata
Il governo locale che coordina la sfera pubblica e compete sulla qualità con la sfera privata e con un volontariato diffuso che renda meno burocratico il rapporto fra i cittadini e l'amministrazione
Sono idee generali ma abbastanza chiare su come noi pensiamo si possa riformare lo Stato sociale per riconquistare anche legittimazione e consenso
Come giunge
La sinistra italiana a questo appuntamento con il futuro
A sinistra ha contribuito alla nascita e alla evoluzione della democrazia in Italia ha ottenuto grandi risultati sul terreno dei diritti civili e sociale
Ha governato per decenni le regioni più ricche e sviluppate del Paese
Ho fra le più ricche sviluppate del Paese oggi insieme alle forze del centro democratico governa circa l'ottanta per cento delle amministrazioni locali una espansione mai raggiunta della nostra responsabilità di governo
Eppure non è mai stata forza di governo nazionale
è venuto il momento di rompere questa anomalia noi possiamo e vogliamo fa
Abbiamo scelto di essere molto di più che non la testimonianza nobile di una grande tradizione
Abbiamo lavorato alla costruzione di una sinistra moderna che produce idee progetti rinnova il suo patrimonio di valori nel solco di una ricerca che coinvolge le principali forze della sinistra europea
Ci siamo posti il problema di una sinistra che vedeva confermate le ragioni della sua identità
Ma indeboliti fino alla paralisi gli strumenti della sua azione
La svolta aperto questa nuova frontiera
Lì c'è la scelta seconda che ci ha consentito di essere oggi una forza che credibilmente si candida al Governo del Paese
Scusa
Panico abbiamo scelto
Non di tornare a casa
Di fronte alla sconfitta del movimento comunista
Ma di impegnarci per ridare un'anima all'idea che della sinistra possono avere tanti giovani e ci siamo candidati a rappresentare una forza credibile per il futuro
Che propone di vivere meglio
Che avanza la prospettiva di un arricchimento umano
Oltre alla cultura della ingegneria sociale guardando ai bisogni al bisogno di una cultura critica e di una reale autonomia degli individui
La destra ha tentato in Europa negli Stati Uniti dello scorso decennio di impadronirsi delle chiavi di vita individuali ha promosso il consumo rapido veloce
Di beni di mode di comportamenti di relazioni umane sociali
Ma quegli anni sembrano volgere al termine e la destra non ha vinto
La vera vi è quella delle opportunità di relazioni sociali più ricche appaganti di un libera espressione delle culture dei linguaggi e delle sensibilità
La sinistra deve scommettere su questo sulle gambe tra modernità saperi e idealità
Non esiste una evoluzione spontanea della modernità come non esiste una evoluzione spontanea dei mercati oggi la sfida e il Governo della modernità
La capacità di orientare le scelte le priorità gli obiettivi della convivenza civile
La possibilità di ripensare i ruoli sociali e i tempi di ognuno assumendo la differenza sessuale come un valore che arricchisce così si presenta in questo fin e secolo lo spazio della politica
Senza la politica le inedite risorse della innovazione della tecnologia si assommano con permanenti spaventose arretratezze
Rischiano di diventare strumenti di dominio anziché di arricchimento delle possibilità umane
Vive qui lo spazio della sinistra capace di promuovere una politica ricca di tensione etica di maturare una propria interpretazione è un proprio progetto di governo della complessità
Questo è il respiro che deve anche aprire la sua iniziativa quotidiana
Con questo spirito noi ci rivolgiamo alle diverse sensibilità della sinistra alla tradizione del solidarismo cattolico
Alle forze oggi disperse del socialismo italiano
Alle aggregazione della società civile per costruire insieme un percorso che ci porti ad una grande formazione unitaria della sinistra italiana
Nella quale confluiscono diverse tradizioni arricchendo la cultura e le identità di ciascuno
Senza che su di essa appesi alcuno spirito egemonico
Avanziamo la proposta
Nel nostro congresso
Di una tappa iniziale
Da realizzare subito nella prospettiva delle elezioni politiche un patto federativo
Un patto fra i quali che fissi l'orizzonte ideale culturale e politico di una moderna forza della sinistra europea
Un patto politico ed elettorale
Che consenta a queste forze
Che nei collegi maggioritari
Si presenteranno nell'ambito della coalizione di centro sinistra
Di presentarsi sotto lo stesso simbolo come Sinistra democratica nella quota proporzionale
Decidendo così di dare vita ad un unico gruppo parlamentare e di gettare le basi di una stretta cooperazione politica
Questa sinistra deve candidarsi a parlare agli interessi ai soggetti del centro moderato non intendiamo certo abdicare ad una funzione che in tutta Europa viene svolta dalle grandi forze della sinistra
Penso che nel corso di questi mesi
Abbiamo conquistato proprio in un elettorato moderato maggiore credibilità e consensi
Ne possiamo escludere che in futuro
La situazione italiana possa evolvere verso una grande forza democratica
Che unisca le attuali forze del centrosinistra in una sintesi originale
Tanto più
Se un processo di questo tipo potrà far parte di un più ampio rinnovamento della sinistra in Europa
Attraverso l'incontro con altre culture democratiche di ispirazione religiosa ambientalista e liberale
Ma oggi le condizioni della politica italiana sono queste
La sfida per il governo può essere affrontata da una coalizione fra la sinistra democratica e forze di cento
Un'alleanza che si configura come incontro di culture e di valori
A forza di questo progetto vive nella concretezza del suo programma nella competenza dei suoi esponenti nella serietà
E l'affidabilità che oggi offre al Paese a partire dall'uomo che proponiamo come presidente del consiglio di questa coalizione il professor Romano Prodi
Questa coalizione già oggi si delinea per la convergenza politica e programmatica con il Partito popolare come il Patto dei democratici con i Verdi con le altre forze progressiste
Un'alleanza chiaramente di finta nella vita parlamentare sperimentata nel sostegno al governo Dini diffusa e radicata in centinaia di amministrazioni locali rafforzata dal successo elettorale
Senza pregiudizi ideologici e in modo aperto
La coalizione del centrosinistra e del suo leader Romano Prodi dovranno sviluppare il dialogo verso l'estrema sinistra
Con Rifondazione Comunista e verso il centro
Con la lega nord
Alla base di questo dialogo vi saranno le scelte programmatiche e gli impegni per assicurare la governabilità del Paese
Nello stesso tempo speriamo che pesi un comune senso di responsabilità verso l'opinione pubblica e gli elettori
Milioni di italiani hanno già mostrato chiaramente la loro propensione verso il centrosinistra
Nei ballottaggi delle elezioni provinciali e comunali
Sarebbe grave se rincorse massimaliste chiusure settarie volontà di autoisolamento
Precludesse ero la via a ragionevoli intese
Rese necessario fra l'altro dall'attuale sistema elettorale
Per assicurare all'Italia quelli del governo che viene considerato accettabile dalla maggioranza degli italiani
Cosa che l'attuale sistema elettorale non garantisce come voi sapete
Il PDS metterà la sua forza e le sue risorse a disposizione di questo progetto
Ma questa alleanza sarà tanto più vincente quantomeno verrà percepita come una sommatoria di partiti e dei movimenti
Anche per questo
Noi vogliamo che a partire dal nostro congresso
Sia la coalizione a diventare protagonista sulla scena politica italiana
La coalizione in quanto tale
A preparare il suo programma suo rapporto con i cittadini la sua prospettiva elettorale
Una coalizione compatta un programma unitario se posso permettermi vorrei raccomandare innanzitutto ai nostri alleati
Di sopire polemiche inutili
E di vedere se è possibile sin d'ora come noi riteniamo non solo possibile ma necessario
Stabilire un più stretto coordinamento politico
Una maggiore concertazione
Perché altrimenti sarà inevitabile
Che il peso del PDS che è la più grande forza politica italiana
Finisca per essere assai rilevante sulla scena politica
Non per una nostra volontà egemonica o per una nostra prepotenza ma per la forza delle cose delle regole democratiche
Noi siamo disposti a discutere e a concertare le nostre scelte cominciamo a farlo subito
Questo darà alla coalizione visibilità e capacità di convincere e potrà mobilitare al di fuori delle forze politiche ecco che cosa ci interessa nuove risorse nella società civile associazioni gruppi singoli cittadini Giovanni donne ecco le ragioni di questo congresso
La sua convocazione risponde alla stringe stringente esigenza politica di attrezzare il nostro partito per una difficile competizione
Una competizione che assume un grande valore
Nella quale è in gioco il Governo del nostro Paese
Ciò motiva le modalità di convocazione delle assemblee provinciali e la scelta prevista dallo statuto di non procedere in questa occasione al rinnovo degli organismi dirigenti
Il che a mio giudizio aiuto una discussione libera non ingessata
Non vincolata la necessità di presentare liste
Dalla quale noi siamo convinti verranno tanti stimoli e tante idee
Queste scelte non indeboliscono il valore del nostro appuntamento di luglio ma anzi ne esaltano la natura fortemente politica fortemente rivolto al Paese all'opinione pubblica
Certamente noi sappiamo bene che questo partito da moltissimo tempo attende un congresso vero pieno ordinario
La nostra proposta è che questo congresso si svolga dopo le elezioni politica
Quando cioè saremo meglio in grado
Di compiere una valutazione della lunga straordinaria drammatica fase che abbiamo vissuto in questi anni
E di discutere del futuro della sinistra italiana
Del modo in cui la sinistra io spero a quel punto al governo del paese
Vuole vorrà riorganizzare se stessa ripensare il suo bagaglio ideale progettare il futuro
Questo mi sembra il percorso più utile un percorso che certamente subordinati esigenze legittime di partito
Ad una scelta che guarda al Paese e alle grandi responsabilità che abbiamo di fronte d'altro canto di PDS è nato per questo
Per cercare di vincere la sfida per del Governo dell'Italia a questa sfida siamo vicini il nostro congresso deve e può aiutarci a vincerla grazie
Allora noi proponiamo di iniziare subito la discussione prima di procedere alcune comunicazioni intanto oltre ai nomi precedentemente indicati hanno giustificato la loro assenza per ragioni di lavoro vittoria Tola Silvana Amati Vannino Chiti che alla falce e Salvatore Vozza
Per quanto riguarda la discussione che ripeto vi proponiamo di iniziare subito
Proponiamo anche che il tempo degli interventi sia quello usuale di dieci minuti e vi debbo dire che cercheremo di essere inflessibile anche perché c'è l'apparecchio segnatempo
Chi interviene è pregato di consegnare al tavolo della segreteria qui in sala alla destra la presidenza venti righe di riassunto del suo intervento per la stampa
Infine non una comunicazione ma una esortazione come avete visto entrando il tavolo della sottoscrizione proprio qui all'ingresso della sala a questo tavolo si raccolgono ovviamente contributi nuovo oltre a contributi anche gli impegni per insuccesso della sottoscrizione nazionale lanciata ormai da qualche tempo quindi raccomandiamo a tutti
Di fare il loro dovere sia chi l'ha già fatto e vuole reiterarle Ò sia chi non lo ha ancora compiuto allora iniziamo adesso la discussione
Il primo iscritto a parlare Vittorio Campione
Dopo di lui è scritto Giuseppe Bova
Prego campione di venire alla presidenza si
Aspetta un attimo per stasera consentire il deflusso di vivere lui
Dite voi
A aspetta un attimo Vittorio
Ciao
Riservare ma vediamo se la pace
La pregherei pregherei membri del Consiglio Nazionale libri tattili sedersi oppure se devono muoversi emigrare oltre la sala di farlo rapidamente il modo che Vittorio Campione posso a parlare
Credo che quando comincerà a parlare poi quaestor deve essere stabile la spontaneamente grazie
Facciamo bene io credo ma impostare un congresso tematico
Che ci consente un approfondimento della scelta
Che siamo venuti compiendo in modo sempre più chiaro da un anno a questa parte
E anche il modo giusto credo e l'occasione per dare un mandato non controvertibile al gruppo dirigente in vista di una scadenza elettorale impegnativa e difficile
Il punto sul quale dobbiamo chiarire bene fra noi casse
Mi sembra e l'impegno a costruire la prospettiva del centro sinistra non solo come incontro di DiVersi
Ma come laboratorio per un orientamento originale su alcuni aspetti fondanti di una nuova etica pubblica
Non dopo non abbiamo bisogno soltanto di abbattere steccati e sciogliere diffidenze
Questo in gran parte è stato già fatto e comunque era un'ispirazione già propria della storia da cui proveniamo
Abbiamo bisogno
Non noi ma il Paese
Di avviare un lavoro più profondo che individui denominatori comuni di una generazione di governanti
Che non ha l'obiettivo ha un gusto di sostituirsi ad altri ma quello alto di essere espressione di un nuovo patto politico e sociale fra i cittadini
Dalle componenti che confluiscono in questo progetto provengono contributi programmatici irrilevanti che sono di parte
E che caratterizzano una identità visibile è forte
Ma ve ne sono anche tanti
E tanti aspetti sui quali va costruito un comune sentire un vero e proprio alfabeto con i
Ome operazione politicista tesa a raggiungere intese finalizzate ad obiettivi altri
Sul rapporto con il privato sulle finalità del sistema formativo nessun compromesso
E esattamente il contrario
Abbiamo cercato di pensare a una nuova idea della scuola e della formazione a partire dalla consapevolezza che un sistema pubblico necessariamente ingessato in un centralismo burocratico paralizzante
Era al di là dei suoi meriti storici non riformabile
L'autonomia
La qualità del sistema e dei suoi sentimenti l'obiettivo del successo scolastico l'adeguamento agli standard europei
Il raggiungimento delle finalità dell'istruzione sono tutti i traguardi il cui raggiungimento comporta sgombrare il campo da steccati più o meno storici da pregiudiziali inattuali
Porsi l'obiettivo di un rapporto fra formazione e lavoro che oggi viene percepito da alcuni come una parola d'ordine confindustriale ma è stata per anni caposaldo di una sinistra moderna e che voleva rinnovarsi
Non ci avvicina soltanto all'Europa
E interesse prevalente dei lavoratori e dei giovani
Da valore e rende non inique le scelte di flessibilità e mobilizzazione del mercato del lavoro
L'autonomia e l'apertura al privato non solo come taluni erroneamente hanno creduto uno scimmiotta mento dell'efficientismo mercantile ma la valorizzazione delle nostre migliori esperienze di governo e un ponte verso quelle ispirazioni federaliste cui dobbiamo guardare con attenzione e rispetta no
C'è una non un brusio Moro autentico boato in sala consentire di ascoltarli a chi di noi desidera ascoltare quindi prego tutti è un pochino più di moderazione nel fare però Tassone mi scuso con Vittorio
Riflettendo su queste cose abbiamo incontrato altri che già riflettevano per loro conto e assieme abbiamo continuato e stiamo andando avanti
Io penso che questo modo di procedere valga per moltissimi dei punti programmatici cui dobbiamo come coalizione lavorare
Diversamente
L'operazione avrebbe altro segno e altro significato
Sarebbe un'alleanza provvisoria contro la destra con il nobile intento di salvare il Paese certo importante ma destinata chiuso questo ciclo alla separazione e al divorzio
Noi vogliamo di più
Nei confronti dei conservatori di ogni tipo che non a caso si ritrovano spesso accomunati possiamo costruire uno schieramento con radici profonde sui temi dei diritti della cittadinanza della libertà
Le radici però non sono forti se affondano solo nell'approfondimento e nella capacità programmatica
Dobbiamo conquistare a questa prospettiva strati sociali componenti professionali giovani
Che sono oggi in parte smarriti dinanzi all'assenza di una strategia visibile sui temi della formazione del destino del sistema scolastico del futuro delle nuove generazioni
Il malessere che ognuno percepisce nelle scuole italiane ma compresso incontrato curato con proposte forti e innovative due esempi
Il contratto degli insegnanti
Che riguarda per chi non lo sapesse direttamente oltre un milione di famiglie e indirettamente assai di più
è un passo in avanti piccolo ma certi sto in direzione di una valorizzazione del merito e della qualità professionale
Le resistenze che incontra
Rese più grandi dalla modestia dei risultati economici trovano il loro terreno di coltura nel disincanto e nella sfiducia nata negli anni passati sulle difficoltà di una politica di riforma
Dobbiamo agire su due piani contemporaneamente contribuire a disegnare un nuovo profilo professionale di insegnanti e dirigenti scolastici e contribuire a convincerli che esso è credibile che si può l'impegno a dislocare risorse e decisivo
E diviene credibile se inserito come noi e anche Prodi facciamo in un disegno nel quale scuola e formazione sono una delle architravi della nuova Italia più ricca e più capace di far valere le sue grandi risorse umane il secondo esempio riguarda i giovani e le loro famiglie
In assenza di un chiaro discorso sulle finalità dell'istruzione passano logiche difensive a sinistra o corporative e individualistiche a destra
Ma noi abbiamo una proposta
Ed essa si incontra come ha ben scritto Vacca questa mattina con gli intendimenti della parte più attenta del mondo cattolico espressi anche nella recente lettera dei vescovi sulla scuola e la formazione
Le scelte la scelta dell'educazione come finalità prioritaria porta in direzione di quello sviluppo umano pieno e solidale che un nostro grande obiettivo
Noi dobbiamo dice ancora Vacca declinare il concetto di scuola di massa non solo come luogo di istruzione e formazione ma come un concetto che rinnova la missione educatrice
Solo così la scuola non apparirà ai giovani come inutile ed estranea e potrà riaprirsi una interlocuzione che qualifichi e diversifichi i progetti educativi
Dando ai docenti il riconoscimento dello status di intellettuali di massa di pezzo essenziale della classe dirigente
è evidente credo la ricaduta di questi esempi e di altri che si possono fare sull'obiettivo generale di mettere in movimento la capacità produttiva del Paese e la partecipazione solidale dei cittadini su questo finito
Siamo impegnati per contribuire al successo della prospettiva politica generale nostra e della coalizione che si candida a governare l'Italia
A partire da una grande convenzione sulla scuola che vogliamo organizzare come coalizione all'inizio dell'autunno grazie
Rinnovo la raccomandazione non voglio usare la parola ordine perché forse eccessiva ma insomma o un po'di moderazione nei movimenti
E soprattutto dei dialoghi in sala
No no la parola Giuseppe Bova dopo di lui parlerà Aldo Tortorella
Quanto è accaduto in Italia nemesi nelle settimane scorse
Quanto sta accadendo in queste ore
Ma a mio parere ragione all'impostazione contenuta nella relazione di D'Alema
E richiede quel passaggio politico e di pensiero organizzativo su cui siamo chiamati a decidere
è vero un mese fa ci sono state le elezioni amministrative che hanno dato risultati senza precedenti
La linea di centrosinistra ha vinto
Anche nei Comuni e nelle Province di una regione come la mia la Calabria
In cui invece le regionali le abbiamo terzi
Non c'è solo questo
Son d'accordo con la sottolineatura che si fa della discussione che è in atto in tutti i posti di lavoro
Su un tema assai scottante cruciale quale riforma previdenziale
Su cui fra qualche giorno si pronunceranno col voto milioni di lavoratori
Si discute anche al sud
Di pensioni
Ma anche di trattenute in busta paga di livelli salariali e retributivi di riflesso inflattiva
E molto di una disoccupazione tanto alta da non dare respiro
Emerge un quadro complessivo a patto di timori di attese
Di diffidenza in qualche caso di rabbia e di altro ancora
Su tutto però una domanda quale domani quale futuro quale risposta
Cioè in definitiva una situazione del tutto aperta
Quasi uno spazio tra due epoche
Che rivendica risposte alte quale possono venire da una grande politica come dell'idea di porre all'ordine del giorno lo sviluppo e la modernizzazione dell'intero Paese come base essenziale per dare opportunità positive
A tutti gli italiani una buona volta anche quelli che vivono nel Mezzogiorno anche quelli che dicono nel Mezzogiorno d'Italia
E però quanto sia viste si è letto in questi giorni
In rete in rete elemento ai referendum e la questione televisiva
Fa emergere un quadro diverso
Una filosofia non in sintonia con quelle che a me sembrano vi attese prevalenti del Paese
All'azione positiva al confronto tesa a superare non solo quei referendum ma gettare le basi per un processo ordinato in un sottorete come ribadiva D'Alema assai dello Canato Berlusconi ha risposto ancora una volta con i diktat delle furbizie
Non c'è stato però solo questo qua la è è riemersa la tentazione
Di come dire avvitarsi nella vecchia politica
Cioè tante posizioni motivate più da tattiche di parte o da fine del tutto estranea al problema che da altro
Come ieri come un'altra fase
Comunque più in sintonia con un sistema elettorale diverso da quello che si è affermato il riferimento al maggioritario col referendum di qualche anno fa
E comunque questa scelta ha comportato e comporta il misurarsi l'undici giugno ancora oggi con una raffica di referendum e non rendono il cittadino protagonista ma in qualche maniera lo mettono dentro un circuito che rischia come si è detto di introdurre elementi di sofferenza rispetto a questo strumento fondamentale
E comunque una parte siffatta non può davvero durare molto a lungo
Anche proprio per mantenere i risultati
Cui ci è pervenuto con le scelte dell'attuale governo
Giustamente per una fase non Brad e abbiamo fatto prevalere una linea di responsabilità nazionale
Dando il sostegno ad un governo di tecnici quale quello Dini
E sostenuto tante misure dolorose ma necessarie per evitare come si è detto più volte la bancarotta
Ora questa fase
Il Periodo insomma esclusivamente di rigore come si è detto si sta concludendo cioè la nuova Finanziaria dietro l'angolo e poi il programma di questo governo è davvero finito dopo si è detto diventa inevitabile una verifica politica io credo che nel suo avverta non solo a livello diciamo delle personalità politiche più avveduto tutto questo
E più diffuso in tante realtà io penso in tanta parte del Mezzogiorno della mia regione e finito ormai da anni l'intervento straordinario c'è ormai da tempo una situazione di recessione la ripresa non si vede le poche impresa affogano nei debiti quando non falliscono il costo del denaro permane alto porco niente viene fatto per ricerca e innovazione
Sono invece di nuovi riprese le attività di mafia e Giò con un ruolo diverso rispetto a quanto opportuno erano già il passato tante l'oggi e massoneria deviante agiscono fino a settori impensabili
Fino a decidere della vita professionale di tanti giovani professionisti e difficili in tante realtà che si diventi primario si accede alla specializzazione se in qualche Bagnera non ci si associa l'organizzazione di questo tipo
Per queste ragioni dopo la lunga giusta fase della responsabilità non è senza vita necessaria di fronte agli interessi generali d'Italia son d'accordo occorre mettere all'ordine del giorno l'obiettivo di una più alta effettiva unità del Paese tra generazioni
Tutto ciò indicando scelte priorità opzioni spetta strategiche programma
In qualche modo la stessa riforma previdenziale è uno snodo strategico per scelte tizi pare non solo per il riordino del sistema pensionistico ma per le risorse che consente di liberare in direzione di una politica di investimenti e di effettivo dizione meridionalistica nessuno di noi proponiamo auspica la riedizione di vecchi circuiti della spesa pubblica o delle logore centraliste politiche assistenziali
Quella delle mance per un Mezzogiorno alla corte di quello che stiate chiamato il parto tra la rendita è lo Stato centralistico
Anche soprattutto al Sud la sfida deve essere quella di un sostegno all'impresa di un reticolo di servizi efficaci a partire dal credito ed all'innovazione così come deve essere quello di politiche di investimenti che consentono la nascita di nuove impresa
E se questa è la priorità però sento il bisogno di sottolineare che nella difficoltà di tanti risultati del Mezzogiorno assieme errori limiti insomma su cui stiamo riflettendo c'è anche altro
Cioè il bisogno di riflettere sulla largamente o del blocco della base di consenso ad alla linea di centrosinistra cui parliamo
La la capacità di proporre di intervenire ad esempio per Risanamento e e dirigo per per le qualificazioni agli urbani che consentirebbero in un'inedita filiere non solo il recupero di tante energie inoccupate ma l'impegno di tanti
Professionalità sul terreno di una legalità alta e non su quello tradizionale del passato dei condoni
Cioè in definitiva una scelta che pur privilegiando priorità ben precise si ponga il problema è un intervento che parli in qualche modo a tutti certi un intervento che riavvicini esposti non solo a livello culturali
Gli interessi del Mezzogiorno in direzione dell'Europa e che al contempo stimoli un quadro di crescita forte dell'autonomia delle regioni meridionali dentro la nuova intelaiatura istituzionale
Ispirata ad un federalismo solidale responsabile e che poggi sul principio fondamentale della sul serio sussidiarietà cioè della responsabilità e della capacità di affrontare ad ogni livello i problemi che si pongono davanti
In questa direzione
Non c'è dubbio i tempi sono maturi rispetto a un programma a un quadro dico di alleanze alle del CIPE riconoscibile
Un processo siffatta bisogno di un'ulteriore penalizzazione accelerazione a tutti i livelli dei processi politici e di aggregazioni sociali
E non c'è dubbio che impone al partito della sinistra di governo uno sforzo di ricerca di proposto di unitarietà in termini inedite nuovi non solo per il Paese
Ma ancor più per quella che è la storia recente le difficoltà della dipendenza meridionale ho terminato
Il congresso tematico può gettare basilare che solide per un tale processo in termini tali da mettere davvero nell'agenda della politica italiana in termini più avanzate parole chiare come occupazione uguaglianza per opportunità da coniugare con l'impresa efficienza innovazione e governo del paese ma temi su cui in tante realtà migliaia e migliaia di persone di persone vere poi li considerano come obiettivi e ragioni per cui mettersi in politica e diventare protagonisti di una battaglia di cambiamento
Ci saranno tanti spinge da De Rita o solo da bisogno di futuro ma saranno in tanti disponibile a mettersi assieme per dare corpo e spinta ai programmi scelte di fatto non c'è dubbio che questo e ancor più indispensabile oltre che possibile in quelle realtà in cui dare Channel recente competizione elettorale la destra ha prevalso la destra che in qualche maniera prepararsi con la ripulitura di alcune arie proponendo un Sud che punti sul passato e non sul futuro
E proprio per questo e anche per queste ragioni io ritengo la gente che si pone è un'agenda davvero importante e prioritario
Io ritengo pub grande fatto che il PDS rotto ogni indugio ponga l'insieme delle forze della sinistra democratica tale questione come questione prioritaria miste immediata su cui misurare
La parola dal dottor Torre la sempre fare il massimo facce
Questo Consiglio nazionale che si tiene e a due settimane dalla scadenza referendaria accetto come primo dovere quello di un appello ad un impegno straordinario per questo appuntamento sebbene sia vero che le risposte referendarie
Non dovrebbero mutare il bisogno di buone leggi sul sistema delle comunicazioni così come sua democrazia sindacale
L'esito del voto popolare come ha sottolineato il verde il relatore come ha sottolineato D'Alema avrà un grande rilievo e può essere assai rischioso
Sarebbe io credo ingeneroso rammaricandosi
Per il tentativo di una ragionevole intesa chi ha comunque consentito a molti di misurare la lotta cui volontà di rottura in parte di prevaricazione
Ma il ritardo tuttavia cioè e la sproporzione di mezzi cioè così che si chiede
Uno sforzo pari aveva importanza di una battaglia per affermare il diritto essenziale ad una maggiore libertà nella comunicazione
Il risultato referendario sarà come tutti sappiamo di grande rilievo anche per la data delle elezioni politiche e forse per influenzarne il risultato
A me pare comunque giusta
La esigenza di tener ferma all'opinione favorevole alla scadenza di autunno
Solo in questo caso tra l'altro e cioè solo con le elezioni in autunno si giustifica un congresso tematico che io approvo previsto appunto per le vigilie elettorali poiché se le elezioni fossero rinviate
A scadenze successive all'anno prossimo mi sembrerebbe logico il congresso ordinario
Da tempo doveroso e necessario con una vera partecipazione decisione degli iscritti
Tuttavia anche negli stretti limiti di tempo e di partecipazione di un congresso tematico
Non è impossibile una discussione seria sulla proposta da avanzare alle forze di centro e di sinistra con cui si intende comporre uno schieramento che aspiri al governo
I risultati positivi delle elezioni regionali e amministrative non ci nascondono che esse hanno segnalato anche temi sociali e politici e orientamenti con i quali occorre misurarsi se vogliamo contribuire a corrispondere ad esigenze del Paese
E ad esperti attive diffuse
Perciò pur apprezzando il grande sforzo di equilibrio che è stato compiuto dalla relazione a me sembra che noi abbiamo sulle questioni economiche e sociali
Sulle proposte istituzionali sulla politica internazionale del Paese sulla forma dei rapporti politici il bisogno di un esame sereno delle insufficienze o degli errori che hanno potuto manifestarsi
E che chiedono correzioni o mutamenti di indirizzo senza perciò sottovalutare tutto quanto di positivo è stato compiuto con il contributo di tutte le sensibilità e culture presenti nel partito per avviare una difficile opera di risanamento del Paese
Non ho certo la pretesa di farlo io un tale esame e tanto meno nello spazio di un breve intervento mi preme dire che questo Consiglio nazionale
Dovrebbe sollecitare proporre una ricerca un confronto tra di noi con altre e con altari con esperienze e capacità diverse piuttosto che pensarsi concluso al suo termine
A me sembra in primo luogo che il malessere sociale sia più grave di quello che sia percepibile nella nostra risposta politica
Nonostante una forte compressione riduzione delle retribuzioni
Nonostante la ripresa della produzione dei profitti la disoccupazione in particolar modo quella giovanile non ha conosciuto soprattutto nel Mezzogiorno sensibili attenuazioni
Non è diminuito per nessuno degli indici il divario che l'attivo tra il nord e il sud ed è innegabile la sensazione che la politica dei redditi avvenga a senso unico
So bene che in una situazione di mercato aperto sia per le merci che per i capitali
E con il gravame di un così pesante debito pubblico non vi sono soluzioni facili ed è non solo sbagliato ma pericoloso illudere l'elettorato con proposte campate per aria o addirittura demagogiche
Ma ciò non vuol dire ignorare il fatto che nel mentre salari e pensioni che già erano tra i più bassi della Comunità europea hanno perso potere d'acquisto per il taglio sulle indicizzazioni per gli effetti della sua mutazione
Per l'aumento della imposizione indiretta la leva fiscale che dovrebbe garantire una qualche redistribuzione del reddito a favore dei più disagiati
Agisce in senso perfettamente opposto fino al paradosso secondo il quale come tutti sappiamo paga mediamente di più il lavoratore dipendente che l'imprenditore a me sembra che una forza di sinistra democratica che fa parte dello schieramento europeo di ispirazione socialisti Ca'dovrebbe essere il primo interprete di un malessere sociale pienamente giustificato
Per farlo non c'è bisogno di cedere ad alcuna demagogia il piano dello o le proposte le distributive della socialdemocrazia tedesca non hanno niente di velleitario o di agitatorio
Non può essere considerata lusinghiera lo dico posso ridendo naturalmente senza farne un dramma vero
Una constatazione come quella di Prodi che considera più economicamente moderata la posizione del partito democratico della sinistra rispetto a quella della socialdemocrazia tedesca
Ciò non significa affatto almeno da parte mia pretendere di dettare una linea accentuatamente di sinistra ad una coalizione che deve essere composta con settori del Centro democratico
Ma certo aprire un dibattito più ampio dell'attuale sull'insieme della politica economica
Se si vuole che sia compreso il senso del medesimo compromesso sulle pensioni che comunque grava come ha ricordato il relatore sulle condizioni future dei lavoratori
Se le fa se la proposta economica della destra si è dimostrata sbagliata e anche pericolosa dobbiamo mi sembra tutti avvertire dichiarare i limiti della politica fin qui praticata
Successivamente al governo della destra
Non vi sarebbe alcun vantaggio per l'economia e per il Paese è questo il punto che considero essenziale se il malessere sociale si incanala asse
Verso forze conservatrici come è avvenuto anche in Francia oppure verso forme di protesta massimalisti Ca'
A me sembra necessaria
Ascolta necessario ascoltare altre culture diverse dal pensiero
Economico dominante ma che non cedono affatto al semplicismo non rifiutano di vedove vedono bene i guasti della concezione assistenzialistica
E clientelare di uno stato sociale che fu fondato sui debiti e non su un vecchio regime fiscale
Cioè a me sembra indispensabile anche sul tema delle privatizzazioni poiché se la privatizzazione di monopoli pubblici come l'Enel o la Telecom
Dovesse servire a creare unicamente altri monopoli però privati sarebbe aggravato il male che si dice di voler combattere
Poiché sarebbero rifiutati però proprio quelle condizione di concorrenzialità nel nome delle quali ci si è mossi per iniziare e sviluppare il processo di privatizzazione proprio perciò mi sono permesso di ricordare de ben sapendo di dire una cosa assai nota
Che seconde il permesso di Bobbio vogliamo parlare di una qualche rivoluzione parola che non appartiene affatto nel bene e nel male allestito del vecchio partito comunista italiano dobbiamo chiamava democratica e non solo liberale perché fu il democratici Smoke quindi non per H D Biglia diciamo vero
Poiché fu i democratici Simo anche per l'influenza del pensiero socialisti go a estendere le garanzie di libertà anche alla sfera dell'economia
Sia per affrontare i problemi che il mercato non può vedere sia per garantire il mercato medesimo il quale non vi verrebbe senza regole anche pubblicamente sancite come sono ad esempio le regole anti monopolistiche
In secondo luogo a me pare utile lo sforzo che si è venuto compiendo sul tema istituzionale
Uno sforzo che anche io mi ero permesso di sollecitare per cercare di fronteggiare i rischi che si sono aperti con l'ingresso in un sistema maggioritario senza le necessarie garanzie garanzia intendo non solo per le minoranze
Ma per l'insieme dei cittadini garanzie che in un tale sistema si devono introdurre sesso non vuole scadere ad arbitrio di maggioranza
E tuttavia a me parrebbe necessario uscire da una posizione che può apparire essenzialmente difensiva
Per affrontare quelle forme di estensione della partecipazione democratica che sono indispensabili anche ai fini di uno stare su di uno stato sociale fondato sul rigore e non sulla spesa facile
L'articolazione territoriale della direzione politica nonché contraddice ma chiede l'articolazione democratica sociale e tematica
Dalla controllo degli utenti dei servizi pubblici sino alle grandi questioni della democrazia dei lavoratori che conosce in questi giorni un importante episodio
In per iniziativa sindacale sino ai temi della difesa dei diritti dell'azionariato diffuso tutti i temi che sono ben dentro il tema della modernità
Ma non lo confondono con il ritorno ad un passato puramente privatistico vedo perciò la utilità della funzione di una sinistra in cui abbiano cittadinanza tutte le culture che si riconoscono in una comunanza di valori e che sono disposti a concordare i concreti programmi che corrispondono alle cadenze temporali date la legislatura l'amministrazione eccetera
Io ho condiviso e difeso lo sforzo per un rapporto con le forze mi do moderate avversi alla destra punti dedicando l'assenza di una iniziativa verso sinistra
Temevo la deriva massimalisti Ca'che si è manifestata e che si va manifestando e che determina un orientamento del partito
Di rifondazione comunista in cui tende ad ampliarsi il distacco che anzi viene ora mai teorizzato dalla tradizione del vecchio Pci ispirata alla necessità di una cultura di governo anche dall'opposizione
L'esperienza delle regionali ha dimostrato in diverse zone del Paese che era possibile cercare di contenere questa deriva e compone schieramenti vincenti dell'insieme della sinistra e del Centro democratico
E l'esperienza ha dimostrato anche che vi è ovvie era in quel partito una sensibilità unitaria che si è dimostrata assai utile anzi indispensabile al Paese nel momento difficile della possibile caduta dell'attuale governo sotto l'offensiva di destra
Certo non sarebbe oggi realistico ritenere che se la deriva massimalisti che ha prosegue la si Possati acchiappare con un qualche accordo elettoralistico spie sarebbe assai poco credibile
Perciò e le forze di sinistra ed insieme della coalizione come ha sottolineato il relatore dalla centro e sinistra che si va costruendo mi pare che non dovrebbero cessare uno sforzo certamente sempre più difficile
Per portare sul terreno di un serio confronto programmatico tutte le componenti della sinistra per i ritardi almeno una futura campagna elettorale rissosa e inconcludente
Al di là di questo però mi sembra certa opportuno o fallire quel patto federativo che è stato qui riproposto a tutte le maggiori o minori forze della sinistra che hanno dato vita alla diaspora che dinanzi a noi
è un cammino difficile ma che va tentato con pieno impegno ma è più ancora necessario che per le sorti avvenire della sinistra italiana noi incominciamo a discutere a impegnare noi stessi per un nuovo principio costitutivo di un'ampia formazione politica della sinistra italiana forse non è inutile ricordare che proprio chi testardamente
Forse troppo
Si dice ha cercato di rivendicare quelli che considerava gli elementi democratici e innovativi di una tradizione sottolineo ieri e sottolinea oggi esigenza ripartire dalle fondamenta
E cioè dalla trasformazione di un modo di essere del partito giustificato in altro tempo storico ma non più capace di esprimere le forme della modificazione sociale
Come fu reso evidente dal fatto nuove culture delle donne degli menti ecologisti sono sorte tutte al di fuori delle forze socialiste e socialdemocratiche tra cui anche il ma il vecchio Partito Comunista Italiano lo scadimento della democrazia ho concluso Interna il pluralismo e il pluralismo piuttosto povero e talora asfittico
Il permanere gli antichi vizi centralistici non dipendono essenzialmente dai rovi soggettivi
Ma dal fatto che bisogna veder bene i commi arrivare ad una produttività reale del confronto fra culture diverse ci sono sempre state
Differenti posizioni socialisti che e diversi ed è posti modi di intendere le idealità comunisti che come una lunga storia e anche i fatti recenti hanno provato
Di qui l'idea di un soggetto politico fatto di adesioni singole e collettive in cui sia possibile regolare consensualmente la formazione delle maggioranze e delle politiche qui stava e sta un aspetto decisivo della innovazione da tentare e del contributo da dare al Paese e al movimento europeo della sinistra
Il compagno pace
Sì per fare il compagno Bersani
I compagni Parra la notte avrebbero dire la nostra re sulla porta perché disturbano a quelli che vogliono ascolti
Io credo che la direzione abbia colto un'esigenza molto diffusa
Convocando il congresso tematico di ridare perlomeno una visione sistematica alla elaborazione all'esperienza politica che abbiamo vissuto in questo anno
In effetti
Le vicende di questi mesi ma anche impartire in maniera particolare
I risultati elettorale hanno fatto sì che fosse evidente una ricollocazione strategica vera e propria del PDS
E un allargamento molto significativo del disegno politico che aveva un pur messi in campo con l'esperienza del marzo novantaquattro in questo più limitata
E avvenuto un fatto sicuramente estremamente importante caratterizzato dalla
Capacità di partire da un'ipotesi di centro sinistra
Per tenere aggregate da aggregare come avvenuto in molte regioni l'insieme della sinistra
Queste frutto sicuramente
Di alcune caratterizzazioni che ha avuto la nostra azione politica elaborazione
Di questo periodo legati a carattere di grande duttilità della nostra condotta politica
E che ha permesso di entrare di sfruttare al meglio l'insieme anche delle contraddizioni presenti
Nella coalizione di destra e nell'insieme anche delle contraddizioni che si sono presentate nell'azione di governo che la destra ha tentato nel Paese
Un altro elemento credo che ha caratterizzato questa vicenda della grande dinamicità che ha consentito il rovesciamento del governo prima dello scontro sulle elezioni anticipate la messa in campo anche di un limitato Progetto di transizione che ha consentito di ottenere risultati politici
Di rilievo e sicuramente rilevanti risultati anche sul piano economico e sociale che giustamente ci ricordava D'Alema dovremmo maggiormente rivendicare e in qualche modo collegare al diverso impegno che la sinistra del PDS in particolare hanno avuto nella vicende italiana di questo anno
Senza tutto questo probabilmente non ci sarebbe stato lo stesso risultato alle regionali e sicuramente io oggi l'immagine del PDS
Che esce da questo a vicenda elettorale ma che esce anche dalla scontro in atto nel Paese è quello di una forza politica molto più salda più forte e più rassicurante con un'immagine sicuramente più proiettata sul le sorti future del Paese
La proposta politica ha avuto sicuramente un netto successo non solo perché ha battuto la destra ma perché è apparsa credibile la proposta positiva quella di e la creazione di uno schieramento di centro sinistra
Che parte fa perno per alcune questioni sul PDS che appare come la forza più coesa e più propositiva
Ora indubbiamente abbiamo dinanzi a noi un compito non facile non automatico
Ma che parte però da un consolidato politico che abbiamo alle nostre spalle che è quello appunto delle regionali da trasformare in un positivo risultato politico per le elezioni politiche io qui sono d'accordo
Che noi non dovremmo certamente essere quelli che dimenticano le regole istituzionali o si attribuiscono compiti non propri ma non credo neanche che dovremmo metterci dentro un progetto politico che possa portare il PDS al governo senza un necessario passaggio elettorale
La mobilità dell'elettorato peraltro elemento significativo di un'evoluzione della crisi politica italiana ma evidentemente anche la dimostrazione di una rinnovata capacità di aggregazione della sinistra giocata sulle alleanze con il centro ed un rafforzamento del PDS come artefice principale di questo rinnovato progetto politico
Nella mia regione nelle Marche otteniamo risultati estremamente positivi
Che consentono per esempio la sinistra nel suo insieme insieme a una parte del centro di andare al governo della Regione
Ma a governiamo pugno pure tutte le Province cosa che non era mai venuto a tutti i comuni superiori ai quindici mila abitanti lungo ottantacinque per cento dell'amministrazioni
Inferiore ai quindici mila l'elettorato ha sicuramente premiato l'alleanza di centro sinistra possibile
Ed il PDS in modo particolare è stato premiato perché è apparsa la forza politica che compiute nata la perseguita un'alleanza ricercata rifiutando pregiudiziali
Sia poste o che potessero essere posta da Rifondazione Comunista che dal Partito popolare
Siamo riusciti a mantenere sin dall'inizio a un tavolo Rifondazione comunista senza porre pregiudiziali verso le forze del centro più purtroppo non è stato possibile per una vicenda del tutto particolare delle Marche del partito volare arrivare ad un'alleanza più ampia
Ma è stata evidente la linea su cui c'è morire ci muoviamo e ci siamo mossi e questa è stata comprese ha premiato sicuramente il processo di aggregazione del centro al di là della stessa insieme di forze di sigle che sono che è stato possibile mettere insieme ed è successo qualcosa di estremamente significativo perché se noi sommiamo oggi i voti del PDS e di Rifondazione Comunista abbiamo nelle Marche circa il quarantaquattro per cento del consenso elettorale
Il che è estremamente significativo se si tiene conto che il Partito comunista italiano il vecchio PC giunse nelle Marche al massimo del consenso del trentasette per cento
Evidentemente qualcosa è avvenuto ed è avvenuto nel profondo dell'elettorato moderato l'insieme del risultato non si sarebbe potuto tenere
Se non fossero state rotte le dighe di una forte consistente parte dell'elettorato di centro e moderato
L'ipotesi di alleanza del centrosinistra ha fatto presa sui lettori tradizionalmente non disposti a votare a sinistra
Ciò è stato possibile nelle Marche anche in presenza di un partito popolare di Bianco che si è posto da solo al centro e che ha avuto un risultato sicuramente
Non disprezzabile e con Rifondazione Comunista come dicevo nell'alleanza
Ciò fa pensare che questo sia stato possibile soprattutto perché il PDS considerato il garante del proprio del progetto politico e quindi sono rilevanti soprattutto la coerenza dei suoi comportamenti e questo è un questione che ci impegna anche notevolmente evidentemente per l'azione di governo che ci apprestiamo a svolgere ma nelle Marche probabilmente ci sono altri elementi che spiegano il risultato elettorale uno dei quali è sicuramente quello che vi è stata vi sono molte ragioni per cui vi è stata una forte tenuta del tessuto sociale
Legato a concetti forti di solidarietà e che non ha avuto processi di disgregazione che purtroppo sono stati fortemente presenti in altre aree regionali
Una prima lettura peraltro dei dati di alcune aree marchigiani sia quelle più tradizionali legate all'elettorato di centro che quelle anche dell'anconetano del pesarese
Ci fa ritenere che il PDS ha ragionevolmente conquistato con questa politica anche una parte di quel mondo della piccola e diffusa imprenditoria che era quella che manteneva più riserve pregiudiziali nel confronto anche di un'alleanza di centro sinistra e che anche un recente sondaggio che avevamo commissionato ci diceva
Che per oltre cinquanta cinquantun per cento questo strato sociale era orientato verso una scelta di politica di centrodestra
Noi abbiamo caratterizzato fortemente la campagna elettorale
Nella ricerca di un'alleanza inedita alleanza sociale forte per il quale per la quale ci sono le premesse che era quella punto dell'Alleanza del mondo del lavoro dell'impresa
D'Alema prima si ricordava che questa è entrato nella proposta che avanzato avverte nella regione Marche non ci abbiamo fatto campagna elettorale ed è diventato oggi uno dei punti su cui scommettiamo per la nostra azione di governo
Ma anche
Concludo
Ma dalla esperienza marchigiana viene fuori anche la possibilità di qualche considerazione relativa anche a chi ancora una forte voglia di centro
è possibile vedere un paio di situazioni dove lo scontro elettorale nelle elezioni amministrative non è avvenuto fra il centrodestra e il centrosinistra
Ci sono due città in particolare
Fabriano ed Ascoli
E la prima è estremamente significativa perché la città di il punto di riferimento oggi del Partito popolare di Bianco che e Merloni
Dove le è stata fatta volutamente una scelta di contrapporre un candidato di centro in una visione appunto che tende a detenere una capacità di non scelta nelle alleanze da contrapporre al centro sinistra
Ed era una delle realtà più difficili delle Marche perché il tessuto sociale fortemente collegato con gli interessi della famiglia Merloni
Perché da sempre il Governo è stato condizionato dalla presenza del gruppo Merloni e fino a ieri
Era un esponente della famiglia Merloni il sindaco di quella città bene lo scontro fra centro e centro sinistra mandati in ballottaggio alla fine ha dato una forza ulteriore alla proposta di centrosinistra che è stata vincente
E credo che questo è un risultato analoga avuto nella città di Ascoli debba essere fortemente presente a chi ancora Nostalgia di una collocazione centrista senza scelte e che finire esce col penalizzare il centro e col tagliare fuori forza che noi riteniamo sicuramente non solo utile ma indispensabile in una prospettiva di rinnovamento del Paese
Il compagno Bersani sempre fare la compagna Chiaromonte
Il preghiamo ancorati
Di conversare fuori per la portati store battersi a chi vuole ascoltare soprattutto il campanello per chi intende parlare
Credo anch'io che benché si sia in corso d'opera in una situazione completamente in movimento sì posso comunque partire da un punto di bilancio politico di questa fase
Mi pare che il PDS sostanzialmente in questi mesi
Riuscito a collegare la sua crescita di forza di ruolo con primi segni certamente ancora incerti ma presenti di evoluzione positiva della situazione del Paese
Lo abbiamo fatto prendendoci i nostri rischi rischi calcolati
Cogliendo con immediatezza l'esigenza di mettere fine al governo della destra
Garantendo per parte nostra qualcosa di ben più significativo di un governo di tregua e promuovendo ipotesi politiche di schieramento nuove ancora da completare ma capaci già di superare le prime prove del consenso
Ecco abbiamo fatto tutto questo assieme in un clima politicamente sereno guardando noi stessi attraverso il Paese non il Paese attraverso noi e visto che non siamo nemmeno a metà dell'opera
Io spero che sapremo tenere fermo questo stile
E spero che sapremo rafforzare un modo politico distintivo
Che è quello di tenere fermi univoci leggibili gli obiettivi che proponiamo al Paese
Perché la transizione sarà ancora lunga la navigazione ancora lunga e ci serve soprattutto che il patrimonio di credibilità che stiamo accumulando venga accresciuto e preserva
Sul referendum mi pare si possa chiudere quel minimo di discussione retrospettiva
E si possa affrontare immediatamente il compito di valorizzare gli elementi positivi che emergono dalla fase o concorso di questi giorni
Affrontiamo il referendum avendo mostrato disponibilità un ragionevole accordo
E in particolare lo affrontiamo con una convergenza di forze che non allude ad un'accozzaglia estemporanea
Ma allude alla costruzione del Progetto politico
E quest'ultimo è un messaggio io ritengo che può arrivare più forte di qualche spot ad un Paese che ha mostrato di cogliere anche recentemente la sostanza politica dei process
Sono carte queste non da poco se vogliamo giocarle
Credo che vorremmo mostrare con i fatti al paese a partire da questo Consiglio nazionale che sarà siamo quelli che faranno di più per vincere questi referendum con i nostri mezzi
Che vuol dire sì fare molti spot ma soprattutto forse dire negli spot che si fanno quanti pezzi di carta riusciremo a portare nelle case negli uffici nei mercato
Io credo
Ci saranno altre questioni di natura istituzionale da affrontare
E di garanzia democratica e tuttavia anch'io condivido e sottolineo questo punto che questi temi non si possono risolvere nel sopra mondo mentre un governo si occupa degli affari correnti o del emergenza
Perché andando di problemi in problema o di quattro problemi in quattro problemi non si risponde all'esigenza di fondo del Paese
E quindi dare base politiche prospettiva al governo del Paese non è una richiesta petulante del PDS
Non grida elezioni elezioni è un problema profondo hai risolto del nostro paese che si può affrontare nei prossimi mesi in un quadro di maggior certezza democratica io credo che dobbiamo saper interpretare questo problema in sostanza abbiamo avuto una prima fase della legislatura scosso da i guasti di una destra dilettantesca e aggressiva
Poi c'è stata una fase di rasserenamento di equilibrio di risposta d'emergenza è rilevante
Alcune delle quali hanno preteso anche degli inediti atti di riforma ma il punto principale resta lì qual è il cambiamento politico qual è il programma riformatore che porterà il Paese fuori dalla transizione la destra nel novantaquattro ha suscitato con efficacia questo tema senza e Wanda
Io ritengo che se noi lo interpretiamo con rapidità ed efficacia la destra potrà impadronirsene di nuovo con nuovi protagonisti io non so se questa valutazione sia drammatizzata dalla particolare ottica dive di credere cose stando un po'più dalle parti diciamo delle radici già sul fronte del governo locale dove è facile misurare la distanza fra i problemi di fondo i cittadini è una psicologia termine dei governi però insomma mentre si svolge la vicenda politico politico televisiva non possiamo non sapere che lo Stato le amministrazioni pubbliche gli uffici pubblici continuano mediamente a non funziona
Nell'esasperazione del cittadino forte e nella desolazione di quello debole
Che i servizi stanno de per rendo a cominciare da servizi cruciali per la tenuta civile del Paese la giustizia ad esempio che la scuola sia lontana dalla realtà
Che nel fra Nord e Sud aumenta il divario che la lotta alla mafia non lo si fa abbastanza che non abbiamo politica estera mentre dalle basi collocate in Italia partono gli aerei della NATO che il centralismo dello Stato si sta accentuando mentre di decentramento spesso si chiacchiera solo o diciamo si fanno confronti elettorali che rischiano di essere rivelarsi del futuro esercitazioni elettorale
Altro che la grande riforma democratica portare il potere più vicino alla porta di casa dei cittadini il vero grande tema che credo giustificherebbe tasse il cambio politico
Io credo che la struttura dei problemi del Paese rimanga intatta
Ad esempio io credo che derivi da questo un fondo di tenuta che la lega ha dimostrato al nord
E se non l'affrontiamo non ne parliamo noi impostiamo una fase politica l'altezza di questi problemi il rischio di semplificazioni plebiscitaria o regresso IVA è sempre possibile
Berlusconi o non Berlusconi televisioni o non televisione
Per cui mi paiono scommesse azzardate Issime questi pallidi tentativi di vedovi diciamo del centro democristiano credo che debbano rendersi conto che ho partecipano tempestivamente ad una fase nuova di del del confronto in una chiave di bipolarismo democratico o di nuovo saranno scavalcati dai loro elettori oltrepassati verso altre soluzioni semplificatrice
Quindi se il novantaquattro è stata la falsa partenza del cambiamento è ora di dare luogo alla partenza vera di un cambiamento Verna a questo ci porta anche una riflessione sui primi problemi sociali che si stanno di nuovo apprendo e di fronte ai quali io sottolineo questo passaggio della relazione di D'Alema non possiamo chiudere gli occhi
Noi abbiamo alle spalle dieci anni di rilevantissimi fenomeni ridesta debutti in direzione della concentrazione sociale e territoriale dei redditi sono fenomeni che non hanno paragone degli altri paesi occidentali questa fase di ripresa vista accentuando anche al netto dei segnali di inflazione che pure tendono a drammatizzare ogni a loro volta ecco qui bisogna prendere una strada io dico o si fanno altri passi più coraggiosi e più innovativi sulla strada di una più larga politica dei redditi della concertazione efficace della partecipazione
Del riequilibrio territoriale dell'uso della leva fiscale
E della Bilancio dello Stato dell'Unione Europea o è difficile evitare che ci sia un avvitamento inflattivo
Ho l'aprirsi di conflitti distributivi di allentamenti della coesione sociale quindi di riflessi difensivi da parte di ceti medi e di pubblica opinione mi fermo qui credo che nei prossimi mesi dovremo con il primo appuntamento che oggi indichiamo parlare il linguaggio del cambiamento
Con la serenità e la determinazione di chi non chiama all'avventura di chissà per quale Viazzo si parta di chissà dove vuole portare il paese
Anna Chiaromonte poi compagno Fassino prima che prenda la parola e la Compagna Chiaromonte
Proporremmo
Entro il tempo del suo intervento di chiudere le iscrizioni
Cioè entro otto dieci minuti
Scrive una seconda informazione Cuesta vorremmo interrompere la seduta fra l'una e trenta e alle due e trenta
Riprendendo alle due e trenta
Si esauriscono gli altri interventi ed è importante rimanere perché alla fine della riunione si tratta di approvare la proposta oggi di esaminare e approvare la proposta di Regolamento per la convocazione del congresso nazionale tematico
Tatò scusa e la parola scritta sì Hackett
Allora io ho apprezzato nel passato più o meno recente
La proposta di dare vita a una federazione tra forze diverse della sinistra l'apprezzata quando è stata fatta da Chiarante da Tortorella da Gloria Buffo da altri
Dunque apprezzo la proposta che oggi il segretario del partito ci ha fatto di dare vita a un patto federativo
Tra forze appunto diverse nella prospettiva di qualcosa se non ho capito male che vada oltre la forma partito appunto per accedere a quella di una federazione spero che non sia che non si tratti IST solo di un'operazione elettorale
Spero cioè che citeremo non solo nel PDS il tempo laggiù nei cessare i alla discussione
E anche e soprattutto alla possibilità che il Progetto della federazione cammini sulle gambe di una pratica politica tra soggetti diversi senza la quale nessuna proposta nemmeno la più suggestiva può avere un futuro
O meglio un futuro le proposte privi di per prive di pratica politica ce l'hanno e lo conosciamo visto che si tratta anche di un passato il destino di progetti privi di pratica infatti è quello di rimanere per l'appunto Progetti
Quanti soggetti politici negli ultimi tre quattro cinque anni sono nati e morti nel solo ceto politico rimanendo praticamente a Montecitorio
è successa questa cosa soprattutto nella sinistra e non non io non credo che sia dovuta questa questa cosa a una sorta di accanimento della storia ma forse dovuta invece a un'astuzia della ragione
La sinistra infatti più di ogni altro ha bisogno come del pane di donne e uomini in carne e ossa che fanno politica in prima persona investendo il meglio di loro stessi
Investendo sentimenti intelligenza passioni e anche voglio sottolinearlo in tempi di pervasività zie nodale soldi
Avrà solo una parentesi siamo sicuri che tutto ciò non sia necessario anche alla destra forse senza questo patrimonio umano è dubbio perfino che di politica si possa parlare se il termine politica ancora senso cosa necessaria anche questa la sinistra come il pane se è vero come è vero che la gran parte dell'identità del centrodestra è stata finora trova proprio a Trieste trova una fonte di legittimazione esattamente nella diffidenza nel pregiudizio direbbe una grande filosofa di questo secolo nei confronti della politica la necessità che la politica abbia senso la necessità cioè che vi siano luoghi anche mentali in cui la costruzione del bene comune venga prima di interessi più o meno legittimi di singole singoli partiti schieramenti gruppi coalizione di Lodi cioè dove il bene comune sia inteso come il primo degli interessi personali
La necessità che la politica abbia senso dicevo e aggiungono restituisca senso al vivere civile civile comune
E al centro dell'appello del Virginia Woolf la prima parole l'ultima sottoscritto anche da molte donne del PDS
Il sottoscritto a tutt'oggi da circa venti mila donne molto diverse tra loro pensate che c'è
La presidente della Federcasalinghe che la sottoscritta
E la necessità che la politica abbia senso e al centro della lunga giornata
Del tre giugno prossimo a Roma alla quale invito tutte le presenti molte delle quali peraltro hanno già aderito
Bisogna accorciare abbiamo detto stiamo dicendo la distanza che esiste tra ciò che le donne sono e il modo in cui di loro Dinoi si parla nella politica ufficiale quella che va sui giornali quella che va in televisione
Le donne noi oggi siamo soggetti liberi operante in ogni settore della società oltreché responsabili pressoché uniche autrici pressoché unico unite materialmente
Della vita comune vale a dire se mi riferisco al lavoro di cura e della mediazione sociale che quel lavoro assicura
Nei discorsi ufficiali invece diventa lo diventiamo deboli irresponsabili egoiste bisognose di tutela
Nei discorsi della politica ufficiale le donne sono soggetti da difendere qualche volta da tutelare spesso da controllare quasi sempre infatti si può pensare addirittura di dissuadere le donne dalla Bortot mi chiedo come forse con i filmini che Casini ha mandato in giro in questi anni del feto che soffre eccetera distorsione un tempo era caro
Era termine caro solo al movimento della vita oltre a quelli americani che intendono dissuadere con le armi e le donne dalla Bortot ma comunque oggi purtroppo alligna anche a sinistra come termine
Dissuasione prevenzione Kearney ripetuti troppo spesso in questo Periodo quasi si pensasse che per una donna l'aborto è un pranzo di gala
Poco anzi nulla ci viene detto si dice da tutti questi discorsi fa poco ci viene detto di una sessualità maschile spesso irresponsabile e quindi causa di gravidanze indesiderate
Dove sono in questi discorsi ufficiali le donne e gli uomini ciò che intercorre tra loro il loro dialogo o non dialogo dove la vita concreta reale
Lontano
Accorciare questa distanza dunque è il primo con
Vito di una politica capace di governo perché aderente radicata nella realtà che intende appunto governare
Dire come abbiamo detto che per tutto ciò che attiene alla procreazione la prima parole l'ultima spettano alle donne non significa allora rivendicare un diritto
Ma conciare quella distanza dando voce nella politica a ciò che avviene nella realtà di chi decide di fatto quando come e con chi avere o non avere un figlio
Per questo credo che il dagli dal dialogo che riusciremmo o non riusciremo a intrecciare dipenda molto della sinistra e anche del centrosinistra
Il futuro si gioca qui nel presente anche nel congresso del PDS per esempio sarà cosa diversa se la sinistra e il centrosinistra ma qui siamo nel PDS mi rivolgo innanzitutto alla sinistra e io penso di essere con altre con altri deciderà e o non deciderà di riconoscere assumere come valore il primato femminile sulla procreazione se dichiarerà di lavorare cioè perché rilegge tribunali è stato facciano un passo indietro
Lavorando a mediare gli inevitabili conflitti a partire e non contro il primato femminile
Non è stato questo purtroppo il segno distintivo finora della costituenda quanto in verità nebulosa ma non potrebbe essere altrimenti coalizione di centro sinistra
Spero che questo possa essere un tratto distintivo della sinistra
Alcune dirigenti
Di questo partito del PDS hanno chiesto alle promotrici dell'appello della lunga giornata del tre giugno se erano a favore contro o indifferenti al centrosinistra
è una domanda alla quale deve rispondere innanzitutto credo chi come me fa politica anche nel PDS
Credo però che non sia mai bene anteporre una formula un contenitore ma anche un Progetto alla pratica lavoro di costruzione
Senza il quale ripeto non c'è futuro per nessuna formula per nessuna alleanza la fretta definitoria anche in politica può essere cattiva consigliera abbiamo visto fallire per questo anche per questo il governo Berlusconi
E abbiamo anche verificato di recente come ci si possa imbattere in più di un incidente di percorso quando allo scambio per esempio tra donne e uomini tra donne leaders alla pratica la costruzione paziente viene anteposto alla necessità di fare presto per mostrare che comunque il centrosinistra c'è
Il centrosinistra non è già dato e lo stesso discorso vale per il patto federativo l'uno e l'altro
Avranno senso e daranno il senso di una politica che cambia della novità di cui parlava D'Alema se solo sei saranno incontro tra diversi e non compatte ma finte macchine da guerra
Solo sei saranno pochi costruiti mettendo al lavoro soggettività differenti a nessuno delle quale verrà chiesto di diventare altro da sciocche soggettività dicevo che sappiano esercitare o l'arte di mettere in comune quel qualcosa che farà del centrosinistra
Un'alleanza capace di governo che cosa porta la sinistra in questa coalizione che cosa portiamo noi del PDS
Io credo che dovremmo portare il gusto la pratica di una politica sottratta la forbice mortale tra una mediazione priva di radicalità e un radicalismo indifferente alla mediazione
Non penso che il bene comune sia qualcosa di irriducibilmente contrario alle istanze dei corpi vivi non identifico come qualcuno fa il bene comune con la legge
Penso però che senza partire dai corpi vivi
Non possa darsi bene comune può darsi sedata legge Ascierto ma la legge insisto è qualcosa di diverso
La legge può avere spesso a l'ambizione dell'illusione di controllare mettere sotto tutela il potere di generare iscritto nel corpo femminile che significa innanzitutto sapere che senza relazione non c'è vita
Ma chi ha a cuore il bene comune invece chi ambisce a governare la società e non solo al potere sa dovrebbe sapere che esso non si costruisce contro il potere di generare contro le donne
Certo sarà difficile costruire questo bene comune nell'ignoranza di ciò che avviene nelle relazioni che fanno la nostra vita la relazione tra i sessi quella tra madre e figlio
Per questo è necessario finito
Le donne e uomini provino a parlarsi è necessario che gli uomini della sinistra comincino o ricomincino a parlare con le donne ad ascoltarle
Ad assumere la loro e la nostra libertà per quello che essa è un bene prezioso per tutti così possiamo e potremo forse fare politica insieme
Cosa possibile questa sera solo se gli uomini della sinistra impareranno a rispettare le donne il loro sapere la loro competenza la loro storia
Abbiamo bisogno di far parlare prima della conclusione del mattino ancora tre compagnie chiediamo scusa ma vi chiediamo anche
Prestare attenzione ai tre compagni hanno del ventenne per i quali evidentemente il pomeriggio non possono parlare ha ora la parola al compagno Fassino e poi il compagno Ranieri e poi ancora il compagno Angius e così chiudiamo con l'interruzione
Io sono d'accordo con
La relazione voglio
Richiamare l'attenzione dei compagni su due passaggi che io considero essenziali
Della piattaforma che ci è stata proposta
E parto dallo slogan che abbiamo alle spalle della presidenza che io considero particolarmente felice
Là dove noi abbiamo
Il sì sì stiamo sulla sicurezza del futuro del Paese
Mi pare felice questo slogan perché io credo che il problema politico che sta di fronte a noi ma non solo a noi
Di fronte a tutte le forze politiche
è dare uno sbocco democratico entro un tempo realisticamente Breve a una transizione
Che segna la vita del Paese ormai da più di tre anni
Noi tutti sappiamo come la transizione che ha
Caratterizzato
Questi tre anni
Abbia comportato dei giganteschi mutamenti e che complessivamente il segno di questa transizione
Sia un segno di rinnovamento e di evoluzione
Ma io credo che dobbiamo anche fare i conti col fatto che la transizione se diventa una condizione permanente di un Paese rischia di esaurire la sua carica innovativa diventare terreno di cultura di qualsiasi
Scenario per qualsiasi ipotesi politica
Dico questo partendo proprio dall'esito elettorale del ventitré aprile del sette maggio
Berlusconi ha perso voti e il centro destra non ha avuto l'esito elettorale che presupponeva di avere
Perché è apparsa come una forza destabilizzante
Il centro sinistra è stata in grado di conquistare consensi e rilevanti in primo luogo al centro perché invece è apparsa come una forza affidabile sul terreno della stabilità di una forza capace di garantire al Paese quella stabilità democratica su un terreno nuovo rispetto al passato che è oggi il paese non ha
Io credo che Berlusconi non rimpiangerà mai a sufficienza di non aver votato la manovra del governo Dini
E che quella scelta gli è costata moltissimo
Perché appunto ha offerto l'immagine di una forza di destabilizzazione non di stabilità
Io penso che appunto siccome la transizione che l'Italia vive dura ormai da tre anni e tranne un tempo lungo
Il problema che si pone è come si porta a compimento questa transizione e come questa transizione esitante
Uno sbocco democratico che assicura il Paese una condizione di stabilità economica sociale e politica
La transizione accettata dei cittadini in quanto appunto sia una fase
Tra una stabilità vecchia che non c'è più perché nessuno rimpiange una stabilità nuova però che la gente vuole
E insistere su questo elemento e fare mettere al centro del nostro programma la capacità su un terreno fortemente innovativo come è stato ricordato
Nella parte programmatica della relazione
Riuscire a ottenere diciamo dare il senso che la sinistra il centro sinistra si batte per realizzare e dare al Paese questa stabilità è mi sembra la carta vincente
Che già le elezioni
Amministrative
Hanno indicato e che noi dobbiamo continuare a giocare
In questo senso
Io penso che
Per questo io condivido
Il modo con cui noi affrontiamo anche il problema del passaggio elettorale
Noi non diciamo la o elezioni o morte non chiediamo le elezioni
Come altri hanno fatto nei mesi scorsi riteniamo però che sarebbe auspicabile in autunno andare ad un passaggio elettorale
Proprio perché pensiamo che
Il passaggio elettorale essenziale per
Diciamo attenere una stabilità che oggi non c'è perché nel Parlamento non ci sono i numeri per dar vita ne è una maggioranza di governo né a un governo sufficientemente stabile e forte
Ma attenzione e quindi è giusto dire che il passaggio elettorale va
Collocato entro un tempo realisticamente Breve
Per fare in modo che le elezioni siano lo strumento con cui accelerare quel compimento della transizione è quella
Passaggio stabilizzante che è necessario
Attenzione però che le elezioni di per sé
Lo dico a me stesso perché anche questa considerazione era contenuta nella relazione la voglio solo sottolineare le lezioni di per sé non sono stabilizzanti per il solo fatto che si fanno
Ci sono nella storia delle democrazie di altri paesi esperienze anche tragiche di Paesi che hanno creduto di uscire dalla crisi votando sempre più spesso e ogni voto era in realtà un tassello dell'aggravamento dalla crisi
Quindi le elezioni possono avere quella funzione possono essere il passaggio stabilizzante noi diciamo se si realizzano alcune condizioni
Per questo io penso che vada tenuto ferma un'impostazione che abbiamo avuto fin dall'inizio
Che ha sempre subordinato la data cioè il quando al come
Il quando svolge lezioni e figlio del come
E noi pensiamo che
Le elezioni possono assolvere ad una funzione positiva di essere un passaggio elettorale decisivo è necessario di accelerazione della costruzione di una maggiore stabilità in quanto le lezioni si svolgano in un certo contesto e in certe condizioni
E io penso che siano due le condizioni che noi in questi mesi dobbiamo cercare di ottenere perché le elezioni in autunno siano quel passaggio stabilizzante che indica
La prima è continuare proseguire sulla nella politica volta a realizzare una condizione di stabilità economica
Non è lo stesso andare al voto in una condizione di instabilità economica finanziaria con tutti gli elementi di allarme sociale che si
Che conseguono o andare al voto in una condizione di stabilità votare con una lira che si svaluta del single dieci per cento alla settimana o nello steso come votare in una condizione di stabilità economica finanziaria
Gli esiti negli orientamenti nel elettorali sono profondamente diverso
Allora io penso che così come e questa diciamo scelte la scelta che ci ha ispirato nella formazione del governo Dini nel sostenere la manovra finanziaria straordinaria nell'accordo sulle pensioni io penso dobbiamo sapere che questa linea di tenuta
Non si esaurisce con l'accordo sulle pensioni anzi ci sono dei rischi la spinta inflazionistica che sappiamo
E se era un rischio può crearci dei problemi
è stato già qui qui ricordato che siamo in presenza di una condizione
Salariale per settori ampi di lavoro di lavoro dipendente che al limite di guardia
Quindi diciamo con proseguire su una linea di stabilizzazione economica in ragione tale da creare le condizioni
Per una stabilità anche sociale che consenta quando si arriverà al voto di votare in un clima sufficientemente serena e civile sono tutt'altro che scontato
Io penso che noi dobbiamo diciamo essere molto netti su queste
Sapere che il problema di come affrontiamo questo questo nodo che il nodo di proseguire una politica di stabilizzazione finanziaria nei conti dello Stato e al tempo stesso fare i conti però con problemi che
Non possono essere ignorati
Di livello di redditi di certi settori
Della società il drammatico problema dell'occupazione nel Mezzogiorno
Credo che questo sia un fronte che noi dobbiamo in questi mesi su cui avere un'iniziativa molto conseguente determina l'altro versante l'altra condizione che mi pare assolutamente essenziale da ottenere
Per andare al voto in autunno in certe condizioni eh naturalmente tutto il tema dell'informazione su cui non spendo molte parole perché è all'ordine del giorno da mese mese in poi soprattutto da settimane
Da settimane dell'agenda politica insisto solo su un fatto io considero condivido il tono assolutamente
E quindi Prato e
Con cui è stato affrontato il problema dei referendum sul fatto che noi non dobbiamo assolutamente concedere a chi vorrebbe fare della vicenda referendaria
Un elemento di trama tesa a fini diversi finisco subito di drammatizzazione della vita politica
è altrettanto vero però che i referendum già cercato di vincerle
Lo dico perché non mi pare che fin qui si sia prodotta nessuna
Nessuna mobilitazione di tipo elettorale
Adeguata rispetto all'obiettivo
E siccome mancano quindici giorni all'undici giugno credo che questa debba essere in una sede come questa che dei dirigenti una preoccupazione
Che in qualche modo a cui in qualche modo abbiamo riuscirà a dare una risposta nei prossimi quindi giorni in termini campagna elettorale il secondo punto ci metto un minuto soltanto
Che condivido e come volevo richiamare attenzione i compagni è
La Scelta
Del processo di riorganizzazione della sinistra che noi proponiamo e che uno dei temi evidentemente che mettiamo
Al centro del congresso tematico che abbiamo che qui convochiamo
Io penso che
Noi abbiamo la necessità evidentemente di consolidare il centro sinistra l'esito elettorale ha messo radici profonde nel paese soprattutto perché era un voto amministrativo e quindi a come dire
Dato una radici molto profonde in tutto il Paese alla coalizione di centro sinistra che oggi in tutto il paese ha eletti amministratori sindaci che è un quindi c'è una classe dirigente che già figlia del centro sinistra basta diffusa e questo è un elemento di radicamento fortissimo
E tuttavia come sappiamo tutto il processo di riorganizzazione delle forze
Sia del centrosinistra sia del centrodestra non è un processo che è definitivo e consolidato sono in atto processi positivi e altri meno di riorganizzazione
E io credo che il problema di consolidare il centro sinistra è come una delle scelte fondamentali di consolidare il centrosinistra consolidare la sinistra attraverso il processo di riaggregazione di ricomposizione qui viene proposto sia una scelta assolutamente essenziale
Io
Voglio soltanto dire questo
Nel momento in cui noi proponiamo un processo di riorganizzazione su base federativa
Credo che sia giusto avere presente due due aspetto il primo
Che non ci rivolgiamo soltanto alle forze politiche organizzate che già sono nel campo
Nel senso che certamente sono l'interlocutore essenziale di questo processo di ricomposizione quelle forze della sinistra democratica che nel centro sinistra con noi hanno condotto la lotta in questi mesi dai laburisti cristiano sociali alla Rete benissimo
Dopodiché io penso che noi dobbiamo avere presente che c'è un interlocutore sommerso
Che sono milioni e milioni di donne e di uomini che in questi anni pur e votando a sinistra votando per i progressisti non hanno avuto appartenenza politica
La crisi del PSI che ancora nel novantadue avuto cinque milioni e duecento mila voti la crisi della democrazia cristiana la crisi dei partiti laici
Ha liberato in questi anni risorse che non tutte in questi tre anni di transizione si sono ricollocate in termini di appartenenza politica
Per stare per esempio un segmento che io considero fondamentale elettorato socialista noi quest'anno ne abbiamo già portato a casa assai di più di quanto non avessimo portato a casa un anno fa
Ma c'è il problema di come non soltanto riconquista amo l'elettorato ma facciamo un'operazione che dia rappresentanza politica a quell'elettorato
E questo vale anche per altri settori quindi lo dico perché non vorrei che il tutto si risolvesse o di come spesso a noi
Nel credere che il processo federativo e quello di mettersi d'accordo con le forme con le organizzazioni che già esistono c'è un processo costituente vero da mettere in campo per raccogliere una quantità di energia e grandi che
Diciamo non hanno oggi rappresentanze personalità politica e che sono essenziali per far sì che il processo federativo sia un processo federativo che allarga la sua capacità di consenso e di espansione
Vuole ancora una cosa ma da ma tiranno e quindi ti ringrazio
Compagno Ranieri fra il compagno
Io condivido l'obiettivo
Che si propone di raggiungere
Con il congresso
Obiettivo che considero centrale nell'attuale situazione politica
Cioè avviare un processo di riunificazione delle forze
Di ispirazione socialista del nostro Paese non un collage di partiti non una sommatoria di vecchie sigle
Ma un patto
All'inizio federativo
Teso ad andare gradualmente oltre verso una nuova formazione
Dai tratti compiutamente socialisti e liberale
Una forza erede della storia migliore del socialismo italiano
è in grado di rispondere ai bisogni
Di riforme di di libertà di equità sociale DTT tolleranza
Diffusi nel nostro Paese
Questo processo non vogliamo avviarlo interloquendo ENI decidendo nelle tappe con personalità e i gruppi della sinistra italiana che condividono un tale orizzonte
Tuttavia
Non sfugge a nessuno che la realtà dei rapporti di forza
Consegna al Partito democratico della sinistra una particolare responsabilità
Il PDS anche in forza della crescente di polarizzazione è diventato il dato politico organizzativo essenziale nell'aria potenziale del centrosinistra
E c'è ormai almeno una parte una frazione dell'elettorato moderato stile alla destra
Che sceglie direttamente e senza compromessi con il voto la forza più rappresentativa dello schieramento
Opposto al centrodestra
è inevitabile quindi
Che un aspetto essenziale del processo di rinnovamento e riunificazione della sinistra che intendiamo avviare con il congresso
Consista nella ulteriore innovazione
Non solo simbolica ma anche culturale e programmatica del partito democratico della sinistra
Certo il lavoro di questi anni non è stato vano
La nascita del PDS ci ha condotto fuori dalla complessa e originale storia dei Comunisti italiani
E ha gettato le basi di una formazione politica che si è mostrata
Non è evanescente né priva di identità
E tuttavia noi avvertiamo
Una incompiutezza del rinnovamento della trasformazione avviata
Probabilmente le vicende convulse di questi due anni
Hanno frenato le possibilità
Di quel cambiamento oggi ecco la sostanza della proposta congressuale
Riprendiamo il processo di autoriforma e riorganizzazione della sinistra del PDS
E lo facciamo lungo una direzione di marcia che guarda all'Europa
Ai caratteri che alla sinistra in Europa le problematiche alle sfide con cui essa si misura e fa i conti
Del resto risultati elettorali recenti in Europa ci dicono
Che non siamo al crepuscolo della socialdemocrazia come ancora qualche neofita del neo liberismo liberalismo italiano sostiene
La verità è che un'ottica non provinciale
Ripropone la funzione di una forte ispirazione socialista liberale che la sinistra italiana
Mentre il suo svenimento costituirebbe un distacco dell'Italia dall'Europa
Insomma
In coerenza con lo sforzo di questi mesi noi vogliamo compiutamente collocare il PDS il patto federativo nello spazio della sinistra
Socialista e liberale che è l'unico possibile per competere nella sfida per il governo
Da questo punto di vista la relazione
è importante perché aiuta a definire i contenuti le scelte su cui fondare diciamo il profilo liberale della sinistra italiana l'apertura temi come quelli dell'autonomia individuale
Della mobilità sociale
Della flessibilità che costituiscono pendenze prevalenti nelle società moderne significa arricchire la Cynic contribuire ad arricchire la sinistra cultura della sinistra italiana
C'è inoltre un aspetto politico che rende ancora più necessaria e urgente un tale approdo
Per vincere la sfida con il centrodestra
Per conquistare l'elettorato moderato la chiave per la sinistra italiana
Non è più solo quella dell'alleanza politica che resta strategia necessaria ma non sufficiente
Si delinea in Italia almeno in parte la stessa situazione che caratterizza i sistemi politici dell'Europa occidentale lì e sul partito della sinistra socialdemocratica che ricade
Un peso rilevante per conquistare l'elettorato moderato per persuadere
La maggioranza degli elettori che la sinistra è portatrice di una prospettiva affidabile e convincente ecco perché è il momento di una un'ulteriore fase di innovazione del PDS
Non solo simbolica
Anche programmatico volgendosi esplicitamente verso le aspettative le esigenze e gli obiettivi di riforma che hanno alimentato in questi anni la cosiddetta rivoluzione liberale che ha investito le società industriali una sinistra che sappia misurarsi e fare i conti da un solo punto di vista con i temi posti dalla nuova destra in Italia e nel mondo la riduzione del carico fiscale
L'estensione dell'autonomia e della competitività nel campo sociale del Wolfe
Il riemergere di valori che sembravano travolti dalla massificazione
Una sinistra con tali caratteri e parte di un'alleanza con il Centro democratico cattolico e laico
Ed è sui comportamenti di parte di queste forze che vorrei svolgere una considerazione
Io trovo scarsamente motivata la ripresa della polemica
Sui rischi di egemonia Isma'da parte del PDS
Certo ci sono problemi di metodo e comportamenti da parte nostra a cui non possiamo sfuggire mai ma la polemica sull'egemonia Isma'riecheggia una vecchia disputa italiana
Quando si paventava il rischio di un accordo tra di CPC
E alcune forse sceglievano la strategia corsara dell'interdizione per farsi largo
Si ha la sensazione a volte penso alla vicenda del referendum che alcune formazioni politiche la lega ma non solo sembrano adottare comportamenti ispirati da una sorta di indisponibilità al compromesso
Quasi una tecnica di interdizione
Così come per esempio sembra trasparire in alcuni la tentazione di mantenere a lungo un equilibrio politico stabile magari nell'illusione di alimentare i limiti
Della prima repubblica neo centrismo terzo Forsyth
In verità mi sembrano e dobbiamo lealmente dirlo ai nostri interlocutori e alleati storie e comportamenti del passato
Da regime proporzionalista esasperato che senso ha oggi guardare al PDS forza di stampo europeo del venticinque per cento sospettosi della visibilità delle sue iniziative quasi fosse possibile
Chiedergli di rinunciare a svolgere appieno la propria iniziativa
Forse occorrerebbe ricordare che la logica dell'aggiramento dell'interdizione
Ha diciamo
Corroso la fibra della vita politica italiana ma in ogni caso io credo che sia necessario un dialogo serio con gli alleati laici e cattolici del centrosinistra
Il punto che vorrei sottolineare che il centro sinistra
Non è solo un fatto organizzativo una coalizione e soprattutto anche uno su una un asse politico culturale
E anche uno studio e politico insomma l'impronta che deve avere l'iniziativa politica del centrosinistra
E lì nel diritto alla reciproca accettazione degli schieramenti concludo
Dal centrosinistra deve venire un contributo decisivo a superare la radicalizzazione degli umori politici a evitare che la competizione politica assuma una connotazione radicale foriera di pericoli grazie
Da questo punto di vista per esempio mi ha preoccupato in questi mesi una analisi della destra italiana da parte di settori del partito popolare ma non solo
Vista unicamente come
Emersione nella storia d'Italia di impulsi primitivi e rozzi come un insostenibile anomalia come un fenomeno da ridurre al berlusconismo io penso che la destra italiana pur con le sue odiose specificità che ne limitano le possibilità
E parte di un fenomeno più generale determinato da fattori non contingenti
Il berlusconismo ne è stato il detonatore ma non è l'unico tratto e forse esso appartiene alla fase nascente del movimento di centro destra anche per questo l'antiberlusconismo non può essere il collante di un'alleanza
Di governo ecco perché malgrado la rottura sul referendum e la prospettiva di elezioni anticipate io manterrei l'iniziativa per la tregua diciamo così
Per la riduzione del tasso di conflittualità il problema non è solo tanto della data del voto anche se anch'io non vedo come sia possibile andare oltre l'autunno e vorrei su questo
Lealmente discuterne con i popolari il problema aerei prima in cui si giunge al punto e io continuo a pensare
Che gli sforzi per un'iniziativa attiva e dinamica del centrosinistra che si rivolga al centrodestra nel suo complesso per fissare diciamo una sorta di dichiarazione preventiva
Dei fondamenti di una intorno ai fondamenti di una democrazia
Compiuta dell'alternanza che impegni gli schieramenti al reciproco riconoscimento perché qualunque sia l'esito delle elezioni si apre una fase di concordia per il Paese io credo che questo sia possibile possa avere un valore anche per condurre una battaglia elettorale che possa essere
Positiva per lo schieramento di centrosinistra
Ragno Angius l'ultimo intervento per la mattina
Brevemente poiché sono d'accordo con relazione del compagno D'Alema vorrei intervenire soltanto su un punto
Rispetto al quale non nascondono a qualche preoccupazione forse esagero comunque la voglio manifestare le compagne e compagni
Io penso naturalmente che sia giusto sostenere che la riapertura
Della sfida per il governo del Paese
Sia
E penso che questo lo dobbiamo dire con maggiore nettezza
E orgoglio in gran parte merito nostro
E tuttavia come andare a questa sfida
Nel nei prossimi mesi
Credo che dipenderà anche dal passaggio politico di queste le prossime settimane
Mi riferisco in particolare alla vicenda delle pensioni e alla vicenda referendaria
Io penso che le forze di sinistra non solo noi ma tutte le forze di sinistra
Dovrebbero più propriamente riflettere su questo passaggio di grande delicatezza
Perché
Insomma qui si stanno toccando dei punti che riguardano la funzione della Sinistra democratica del nostro Paese
La sua rappresentanza sociale i suoi referenti ideali fondamentali
Intendiamoci bene io penso che la sinistra italiana debba vere se vuole essere se stessa due fondamentali
Riferimenti sociali politici e ideali uno quello della sinistra europea che si ispira ai valori del socialismo democratico e l'altro quello che fa riferimento non solo alla storia ma alla cultura i valori del movimento operaio del mondo del lavoro e dei lavori
Ora serve questo radicamento sociale serve questa funzione di rappresentanza e senza DS e la sinistra cessa di essere tale
Ora io penso che la sinistra che vuole secondo la nostra proposta che qui il relatore D'Alema motivato federarsi Roma cogliere diciamo le forze più estese che alla storia e al presente e al futuro della sinistra hanno fatto riferimento per coalizzarsi con le forze di centro e candidarsi credibilmente
Al governo del Paese beh deve sapere tuttavia che nella contingenza noi andiamo a costruire ad avviare la costruzione di questo processo politico ecco io penso che rispetto a tutto ciò ci sia una sottovalutazione anche nel Partito democratico nella sinistra guardate nelle fabbriche in corso così come tutti i luoghi di lavoro un confronto aperto e schietto sulla riforma delle pensioni che si concluderà la prossima settimana con il voto di tutti i lavoratori
Intanto noi dove non a sufficienza sottolineando il fatto che un'esperienza democratica voluta dalla CGIL CISL e UIL che non ha precedenti e paragoni in nessun Paese del mondo
E la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori dimostra la consapevolezza della posta in gioco
In realtà con il pronunciamento di milioni di lavoratrici e lavoratori sulla riforma delle pensioni e poi non
Pratica del movimento dei lavoratori italiani
Ora in queste assemblee
Rimane una valutazione positiva sui punti fondamentali della proposta di riforma delle pensioni
è stato respinto il tentativo di smantellare la previdenza pubblica la riforma si ispira a principi di uniformità delle regole di flessibilità per tutti i lavoratori la riforma stessa offre un quadro di certezza per il futuro e tuttavia emergono diversi problemi
Che sarebbe sbagliato secondo me
Sottovalutare ai quali dobbiamo cercare di dare una risposta
Ora questi problemi riguardano cose precise
Sempre parlando delle pensioni
Una definizione più puntuale dei lavori usuranti la penalizzazione ritenuta eccessiva
Per quei lavoratori che hanno tra i venti e ventotto anni di contribuzione particolarmente per coloro che sono andati a lavorare giovanissimi
Infine una normativa più chiara che viene chiesta per le pensioni integrative l'utilizzo del trattamento di fine rapporto
Ora io penso che queste questioni possono rientrare in quelle categorie di modifiche possibili alla disegno di legge che il presidente del Consiglio Dini in un'esposizione molto lucida fatta l'altro giorno la Commissione lavoro della Camera definiva appunto utili e compatibili
E tuttavia noi dobbiamo sapere un'altra cosa impegniamoci su questo terreno sul piano parlamentare però dobbiamo sapere un'altra cosa che era poi ciò che volevo dire in conclusione questo mio intervento ora a me sembra del tutto evidente che sulla materia pensionistica
Incidono e pesano questioni che travalicano la riforma stessa delle pensioni
Io mi riferisco in particolare insoddisfazioni e disagi che derivano dalle ormai i evidente inadeguatezza dei salari reali ha fatto bene D'Alema parlarne come ne ha parlato rispetto all'aumento dell'inflazione ben superiore a quella programmata
Il restringimento progressivo della base occupazionale
Che tocca in particolare il mezzogiorno e le famiglie più numerose
Ma io dico anche alcuni contratti aziendali che non hanno affrontato in modo adeguato il rapporto ineludibile tra salario e orario di lavoro
Sono questioni sulle quali Cofferati sta intervenendo spesso in maniera puntuale
Ma cosa voglio dire voglio dire questo che una sinistra che ha l'ambizione di confederale sì che si candida al governo del Paese deve parlare al mondo del lavoro e dei lavori
Un linguaggio semplice e diretto
Deve cioè dire a mio giudizio che una fase dell'impegno politico
Diciamo pure del contributo che doveva dare il movimento dei lavoratori per fare uscire questo Paese da una crisi profonda nella quale le classi dirigenti l'avevano cacciato questo contributo è stato da è stato dato
La relazione indica puntualmente dove sono avvenuti questi questi passaggi diciamo di assunzione di grande responsabilità per il movimento operaio della lavoratrice da lavoratori italiani
E non mi riprendo
Dalla riforma delle pensioni che certa o comporta dei costi dei sacrifici anche se offre garanzia la manovra economica l'accordo che è stato fatto i protocolli di intesa tra governo e sindacati negli anni passati
Tutto quanto questo è avvenuto all'ora
Ecco allora la sinistra che si candida a governare il Paese
Deve mettere in campo una nuova strategia
Nel suo complesso una strategia che qui è stata enunciata e che io trovo di grande significato per governare in modo nuovo questo Paese per ricostruirne il modello sociale e produttivo
Sulla base non di una vecchia impostazione ma di una impostazione nuova e moderna che parte come è stato detto giustamente dall'individuo Marche mantiene nella solidarietà e nell'e solidarietà
Il perno di riferimento punto di riferimento ideale i grandi temi dello sviluppo del Paese contemporaneamente della condizione salariale il problema della riduzione degli orari dell'organizzazione del lavoro del modello sociale del modello di sviluppo
Devono essere fatti propri da una sinistra che si candida a governare nostro paese
Termino
Guardate se noi ragioniamo così diamo un contributo vero alla discussione in atto anche difficile che vede impegnato il sindacato
E lo aiutiamo a rafforzarsi
L'obiettivo delle destre esattamente opposto cercare di dimostrare l'inutilità del sindacato italiano di questo sindacato che deve riporre informarsi deve essere più forte più democratico e più vicino ai lavoratori
Ho terminato ma l'obiettivo delle destre quello di cercare di dimostrare l'inutilità del sindacato per auspicare urne
Un colpo affinché questo colpo sia inferto esattamente sulla materia referendaria sui referendum
Soprattutto sul referendum sulle trattenute sindacali che ha lo scopo preciso di rompere il rapporto di fiducia tra lavoratori e sindacati
Allora questo non è un tema guardate care compagne che può riguardare Cofferati compagni e gli amici del della CGIL CISL e questo è un tema nostri un tema della sinistra e per queste ragioni io credo che sia molto importante che il nostro partito tutte le forze di sinistra
Parlino con i lavoratori in questi giorni affinché sia respinto nettamente il pregiudiziale attacco al sindacato italiano e affinché anche dentro una valutazione critica del tutto legittima sulla riforma delle pensioni tuttavia i lavoratori non si facciano trascinare in una campagna demagogica della destra che non vuole difenderli nelle loro garanzie
Ma che al contrario vuole colpirmi nel loro sindacato e nei loro diritti sociali e democratici
è un passaggio difficile ma se noi lo affrontiamo con determinazione con decisione io penso che avremo dato non solo un aiuto
A un sindacato confederale più forte rinnovato ma avremo dato anche un contributo per la prospettiva politica futura della sinistra italiana grazie
Ci ci rivediamo alle tre in punto
Premi di Company che interverranno per il prime sono un Mele Folena
De Luca Fulvia Bandoli complessivamente l'interventi sono dodici perché il compagno Soriero
Ha rinunciato a parlare ma poi c'è il punto all'ordine del giorno che riguarda l'esame la proposta dire e l'esame delle e il voto sulla proposta di Regolamento per la convocazione del congresso
Sì compagnia di accomodarsi il primo iscritto a parlare nel compagna Mele
A cui daremo la parola
Pace
è un coraggioso
Passiamo
Va be'io comincio dicendo che
Condivido l'esigenza di percorrere una strada che conduca a un nuovo soggetto politico che è stato indicato
Punto fondamentale sarà capire come e che cosa si farà e dove arriveremo che ridefinisca la stesso ruolo il profilo della sinistra ma prima di affrontare questo tema
Vorrei dire alcune parole sul sul centrosinistra cioè su questo
Su questa formula che ormai entrata nel Messico politico italiano
Che è rientrata diciamo dopo qualche decennio
Ora questa formula è stato detto è stata autosufficiente e io mi pongo la domanda se questo sia realmente vero e intense mi sembra che la risposta sia più complessa di quanto sembri
Io penso che non sia autosufficiente
Non lo è a sinistra
Non lo è pronto programmaticamente perché ancora c'è molto da fare
E nello stesso tempo non lo è neanche nei confronti delle nuove dei nuovi percorsi che io vedo nell'area di centro
Insomma io penso che sia ancora da consolidare un'alleanza per le elezioni politiche
Che saranno molto diverse da quelle amministrative con un carattere nettamente diverso
Quindi dobbiamo evitare facili illusioni come in parte anche Sensi sembrano stante tutto si continua a sentire da Vittore molto importante abbiamo respiro possiamo ricominciare da un gradino diverso tuttavia c'è ancora molto da fare al centro si è aperta una fase di mobilità e dinamicità che tende a muovere rinsaldare un blocco con tentazioni centriste
Ora se questo su questo punto abbiamo sapere che sarebbe inutile e dannoso lo dico subito che per parare in questo tipo di rendite di IVA ci sia da parte nostra una sorta di rincorsa verso questo questa forma è anche questa questo movimento cioè del del centro una rincorsa programmatica una rincorsa politica una spinta e quindi di conseguenza una subalternità politica
Sarebbe secondo me un errore grave esiziale
Dobbiamo anche sapere che mi sembra che si non c'è una data certa per le elezioni e qui c'è anche un problema che su di noi diciamo c'è anche come dire un po'di stanchezza in questo così l'azione anche per questo non sappiamo dove andiamo seriamente ci sono le elezioni
E dobbiamo sapere che si va appannando si appanna anche o rovinandosi rapporti tra lo stesso leader che noi abbiamo definito e anche altre forze anche in primo luogo le forze di centro quindi dobbiamo sapere che c'è qualcosa su cui dobbiamo ritessere la tela senza illusioni alcune
A sinistra si è aperto un conflitto politico e sociale molto pesante in primo luogo a partire dai content da contenuti sulla sulla questione delle pensioni su cui ritornerò
Ora noi abbiamo vinto dove in primo luogo dove tutte le forze della sinistra e di centro erano unite in primo luogo alle regionali
Dove questo non è avvenuto mi sembra che abbiamo perso in primo luogo in alcune regioni del nord che sono in gran parte in mano al centrodestra e questo non è un dato per i seggi elettorali del Parlamento insidie indifferente e penso al Piemonte che mi sembra proprio una realtà insieme ad altre molto molto delicata da questo punto di vista su cui anche noi dovremmo fare una riflessione più attenta proprio su quella regione anche sul nostro gruppo dirigente
Se pensiamo
Di costruire
Quindi qualcosa che sia monco un'alleanza che sia monco di rappresentanze sociali e politiche potremmo andare verso una sconfitta di nuovo una sconfitta di diverso tipo
Ora dobbiamo ritessere da questa da queste novità da queste nuove chance che abbiamo con calma lo schieramento a partire come abbiamo detto al programma io sono d'accordo sapendo che comunque la sua rete la sulla situazione in forte movimento
Penso che alle elezioni sia importante che la sinistra vada con la sua con il suo profilo con le sue proposte e quindi in questo senso il cimento programmatico che ci viene proposto
Che chiaramente deve mantenere conto delle delle diverse posizioni velocemente che dobbiamo a accettare
Ora io sono molto d'accordo con alcune questioni che qui vengono dette perché che una sinistra debba pensare alla valorizzazione dell'individuo
E questo è un dato che ogni tanto ci diamo ci diciamo in questi anni forse anche un po'per modo di dire
Io penso però che noi dobbiamo fare i conti con vent'anni di Conde con un quindicennio di liberismo dentro di liberismo europeo occidentale che anche con una politica specifica di questo Paese
Cioè io penso che la difesa dei valori dell'individuo è possibile solo se sia non si arretra da una logica di difeso e sviluppo di diritti sociali
Molto precisa e tempo secondo me almeno questo a mio parere e comunque un'opinione che sta dentro c'è una logica più complessi alla sinistra di superare una logica puramente mercantile un ripiegamento privatistico che io vedo affiorare in molti casi e mi preoccupa molto alcune proposte ad esempio sulle questioni della scuola che vengono anche da dentro questo partito
Mi hanno molto colpito i rapporti che denunciano degli Stati e non solo
Le nuove povertà oltre che l'aumento delle fasce di esclusione che anche le difficoltà che noi abbiamo primo luogo nel sud in questi anni
Noi abbiamo sostenuto in fin dei conti l'ho detto poi D'Alema cioè come dire rivendicando una sorta di linea una politico obiettivamente compatibili sta con i del del risanamento del deficit
Questa avuto dei risultati da questo conta questo versante non ha purtroppo fatto diminuire queste fasce no le ha fatte del bisogna dire aumentare
Quindi in questo senso tenendo conto e questo è anche un processo più complessivo che non troviamo sul nostro paese ma anche in Occidente ora in più a qui in più c'è anche un malessere operaio del lavoro del lavoro e ce l'ha detto il compagno Angius in maniera estremamente chiara forse con parole più chiare che in altre occasioni forse perché c'è qualcosa che notizie che non sono positive sulle questioni delle pensioni
E sul nelle della consultazione a livello a livello dei posti di lavoro
C'è un malessere che viene da lontano si è detto eccede il dissenso sulla legge delle pensioni è qualcosa che riprende qualche diciamo qualcosa di più profondo
Ora se a sinistra non ripartiamo da qui dalla rappresentativa andava nostra presa distanza non può non posso secondo me non potremmo fare discorsi molto forti neanche verso altre forze il centro con cui essenziale avere non solo il contatto ma l'alleanza
Il malessere lavoratori oggi chiede più coraggio per una politica di nuovo sviluppo la riduzione degli orari e nei fatti un punto un punto essenziale adesso è di nuovo sviluppo le compatibilità ambientali sono di fatto elementi nuovi di un nuovo modo di
Fare politica
Il risanamento del Paese fondato ancora sulla compressione o quanto meno sul momento ma la compressione di fatto vista Libardo infrazione di sarà ricca e stipendi
Non è più presentabile li abbiamo fermati ma l'inflazione ripartire certo c'è il debito pubblico ma obiettivamente in questo senso è saltato il cardine degli accordi sindacali di luglio del tempio degli scorsi anni
Quindi c'è un malessere che e qui ha radici qui in questa diffusa difficoltà
E ha chiaramente ora ripensare un risanamento di che brevi risorse solo da una parte io penso che sia qualcosa su cui pensare realmente con grande attenzione e penso che sia da invertire una rotta ecco la forza delle della sinistra moderna
Come fanno anche molte società come Ciro pero si è detto anche oggi deve ripartire dal suo popolo innovare quindi insieme ad altre culture
Non vi può essere sono una difesa a valle di diritti sociali mano difesa a monte che lo Stato non può arretrare anche con forme nuove di fronte alle nuove povertà alle nuove ai nuovi gli argomenti delle fasce discussione
Apriamo un confronto quindi programmatico serio tra di noi e con tutta la coalizione ma li questi temi dovranno convivere con pari diritto con altri proposti
Se tutte queste cose hanno un minimo di fondamento allora non ho la forza di sinistra dovrà tener conto innanzitutto di ciò di Deaver delle diverse idee che si aggirano fra di noi che debbono trovare vera che piena cittadinanza è un confronto serio
E qui uno dei fondamenti di quel principio federativo
Attorno che su cui vogliamo costruire
Con la nostra forse una nuova forza politica per evitare che esso sia un puro assemblaggio di sigle tra l'altro di forze politiche che hanno una certa diffidenza ad essere ammesse da coda una cosa più grande
Quindi implicito Treviglio che sia pieno riconoscimento del valore delle diverse culture politiche esterni ma anche interni al PDS è un principio dei ma è un principio diciamo metodologico interno non può astrarre ma dalla natura di un partito di un partito di sinistra dai valori dagli interessi
Ed è e dagli interessi che veramente e son vuole difendere che rappresentare cioè il nostro popolo le forze Chicco a noi guardano con più forse
Scritta Anagni campagna Follina
Senna non esserci ha davanti compagno De Luca
Non c'è neanche nel Luca
Sì ma qualcuno Alessandra
Aspettiamo un attimo carte capo del partner anche io non l'ho vista
Grazie al collega
Sì
Fulvia Bandoli in
Cattaneo compagno De Luca e non di Fulvia Bandoli
Avevamo qualche impellenza
Allora
Qualche settimana fa il governo Dini ha tagliato seicento miliardi agli enti locali nel nostro Paese
Questo taglio ha colpito un mille ottocento comuni su ottomila ed alcune province per settanta miliardi
Di questi solo cento miliardi un quarto complessivamente ricade su comuni della Campania tranne Napoli che ha disastrato
Hanno motivato questo provvedimento con un'esigenza di rientro di comuni che avevano avuto troppo a me pare una grande sciocchezza
Si pensi che un comune come Salerno vede una detrazione di tredici miliardi un comune come Cosenza di nove miliardi nove Pozzuoli otto Castellammare di Stabia Portici Torre del Greco
A fronte di nessuna detrazione per comuni come Modena o Ferrari
Quale che sia la situazione pregressa è insostenibile
Noi corriamo il rischio di vedere interrompersi un processo di risanamento e di rilancio straordinario di tutta una serie di enti locali
Nei quali abbiamo avviato un lavoro di rilancio e di rinascita questo taglio interviene a metà dell'esercizio finanziario del novantacinque
In una situazione cioè nella quale diventa praticamente impossibile un'operazione di recupero
Decine di sindaci della Campania mi riferisco alla realtà che conosco
Stanno preparando iniziative che possono rivolgersi contro il Governo ma anche contro il PDS che sostiene questo governo
Se queste decine di Comuni saranno spinti come ampiamente probabile verso il dissesto finanziario noi rischiamo di non poterci presentare in tutta la cintura media dei comuni campani
A me pare questa una vicenda grave e incredibile
Che significativa dei limiti e delle potenzialità dell'iniziativa del PDS
Dei limiti in primo luogo
Noi abbiamo nel Mezzogiorno anche in questa campagna elettorale tre sconfitte brucianti
Puglia Calabria Campania e in Campania noi leggiamo l'unico esponente del movimento sociale prima di Alleanza nazionale dopo l'onorevole Rastrelli
Io credo che ci siano interi territori del Mezzogiorno che domandano una risposta al PDS e domandano un'interlocuzione
Facciamo bene a concentrare la nostra attenzione su Napoli è doveroso
Ma abbiamo interi territori della Regione Campania del Mezzogiorno che non incontrano da anni e anni l'iniziativa del PDS un partito è utile raccoglie consenso se contribuisce a dare una mano a problemi delle comunità ma se sordo a questi problemi rischia di scomparire
E di lasciare campo libero ad una penetrazione di Alleanza nazionale che in grandi territori al Mezzogiorno sulla base di una linea demagogico ultra moderata populista continua a mantenere una grande impresa
Via allora un problema di radicamento del nostro partito
Sul piano sociale e istituzionale in interi territori del Mezzogiorno e quindi sul piano politico
Vi è un problema di cultura della realtà io sono stato impressionato lo dico con franchezza i compagni dei gruppi parlamentari del fatto che una misura che come questa pur gettare nella disperazione intere comunità
Può incidere in maniera drammatica sulla condizione di vita solo per Campania e Calabria di oltre un milione e mezzo di abitanti non raccolga la sensibilità e l'attenzione che sarebbe doveroso
Via cioè il permanere di una tendenza non cogliere nemmeno certi luoghi in certi campi di attività nei quali si misurano interessi enormi come in questo caso e questa prova l'abbiamo già fatta sulla vicenda del completamento della ricostruzione
Quando mesi di battaglia è una manifestazione a Roma di cento undici sindaci dell'area terremotata non hanno raccolto neanche l'ascolto
Due mila trecento miliardi che attendono di essere spesi da tre anni e tre mesi che non si sblocca no nemmeno con questo governo
Ma accanto a questi limiti che mi pare siano evidenziati da questa vicenda che mi auguro venga affrontata con la decisione necessaria credo che questa vicenda sottolinei anche le potenzialità che sono di fronte a noi alla nostra iniziativa
Io credo in sostanza che noi possiamo trasformare la nostra presenza in decine di enti locali da un insieme di esperienze amministrative isolate più o meno brillanti
In un'altra cosa più importante
E cioè in una parte di un programma di governo nazionale io immagino che cosa può essere per esempio in Campania un ragionamento unitario che tenga dentro Caserta Napoli Salerno decine di Comuni sui cento mila abitanti
Che cosa può derivare all'insieme del nostro programma da un ragionamento che vede in Orissa esperienze isolate ma un ragionamento unitario un brocco di un programma di governo per il Mezzogiorno che noi cominciamo a definire io credo allora che qui sia una potenzialità straordinarie
La capacità per noi di diventare interlocutori privilegiati ed efficaci
Del sistema delle Autonomie di quell'ottanta per cento di comuni di cui parlava D'Alema e concordo governati da forze progressiste che possono essere davvero una grande risorsa è un grande patrimonio
Io vedo allora due aspetti sui quali noi possiamo recarci a questa battaglia per le Autonomie per essere interlocutori privilegiare
Due campi le quali noi possiamo allargare la nostra base di consenso il nostro sistema di alleanze a forze istituzionali ma anche accetti moderati moderno il primo quello che veniva richiamato con forza nella relazione di una radicale sburocratizzazione
Ecco un grande terreno d'iniziativa su cui noi possiamo aggregare davvero una massa enorme di interessi dalle Autonomie dal ceto politico a forze imprenditoriali e professionali
Una idea radicale di sburocratizzazione che partendo dal principio della responsabilità personale di chi governa e dei controlli rigorosi a valle consenta una mobilitazione immediata di risorse di migliaia di miliardi anche di investimenti privati che non vengono mobilitati semplicemente per questo blocco burocratico
Abbiamo leggi che riguardano comuni enti locali che sono borboniche
Abbiamo un sistema che riguarda le normative sugli appalti che ingovernabile mi riferisco alla legge Merloni di cui non abbiamo visto alcuni elementi di vero e proprio paradosso
Una legge che costringerebbe un consiglio comunale a riunirsi in permanenza anche per approvare un progetto per un marciapiede di cinquanta metri
Che rinvia l'approvazione di progetti ai consigli
Allora davvero questo è un primo campo su cui possiamo davvero essere interpreti di esigenze diffusissima in tutto il sistema delle Autonomie
E avere una proposta che sia insieme di liberazione di queste forze ma anche di aggregazione di grandi consensi e di grandi interessi infine il tema del lavoro anche qui essere interlocutori del sistema delle Autonomie da questo versante anche qui io credo che sia arrivato il tempo per mettere mano a un programma per il lavoro
Non cadrà dal cielo questo programma ma da un lavoro attento da una riflessione attenta su che cosa utilizzando anche il veicolo economico di questa Rete
Straordinaria di enti locali che governiamo può essere mobilitato in maniera seria non demagogica su progetti socialmente utili su un innalzamento vero di qualità della vita di servizi alle persone e così via
Io credo allora che di questi contenuti anche di questi contenuti dobbiamo sostanziare un ragionamento sulle alleanze come quello che proponeva D'Alema è che io accetto
Un ragionamento come questo può avere sostanza e pur non esporci ad una variazione di umori anche delle forze di centro se riempie di questi contenuti è il vincolo a questi contenuti
Anche un'ipotesi di governo nazionale infine ma solo un accenno credo che questo sia fra l'altro il terreno su cui noi possiamo costringere a ragionare a lavorare il nostro partito
Disancorare il loro mi riferisco a qualche area meridionale
Da spinte crescenti alla riduzione del partito a comitati elettorali e alla perdita di una sua dignità
Di corpo unitario nel quale si riflette si lavora si maturano esperienze ma si decide unitariamente con una rappresentanza unitaria vi ringrazio
Nata a nominare accompagna Fulvia Bandoli
Sì di una relazione in così ampia che andrà discussa perché rientra a base il congresso tematico oggi credo che sia possibile affrontare solo alcuni punti
Io comincerei dalla sinistra che vogliamo essere io credo che il PDS
Potrebbe avere può avere oggi sicuramente perché se l'è conquistata sul campo la foresta e anche l'autorevolezza
Per proporsi di dar vita ad un ampio grande formazione in politica della sinistra su base federativa nessun'altra forza politica della sinistra italiana potrebbe fare questo bisogna avere però il coraggio di mettere in discussione l'attuale forma un partito questo l'abbiamo detto tante volte abbiamo fatto anche un assist sul partito però non battiamo un punto da questo punto di vista non battiamo un segno rivolgendosi sicuramente alle altre forze politiche organizzante all'elettorato disperso della sinistra che vorrei dire a Fassino non è solo
L'elettorato di matrice socialista all'associazionismo e al volontariato
D'Alema ha parlato molto questa mattina ci sarà la sezione di giovani ebbene continua l'estraneità dei partiti rispetto all'agire sociale attraverso i quali i giovani decidano di impegnarsi
Il sessanta per cento in cui si sono dati del Censis indicano come terreno di invitando i duecento dei giovani indicano come terreno di impegno politico privilegiato le sedi dell'associazionismo del volontariato e non quelle dei partiti ci sarà pure una ragione per un dato di questa natura
Non escludo come ha proposto da D'Alema passaggi intermedi sul percorso della costruzione della federazione e quindi non escludo il patto federativo
Ma l'idea strategica che portiamo al congresso di luglio domando e solo quella del patto qual è la scelta di fare una forza politica su base federativa perché sono due cose
Abbastanza diverso e credo che la prima non escluda non esaurisca come mi è parso di capire un po'dalla relazione l'apertura dell'insieme del percorso
Solo in questo modo io credo una sinistra
Può rafforzarsi diventare autonoma e di governo e perché non dirlo io sono d'accordo con il confronto e l'alleanza col centro sono d'accordo con l'ipotesi del centro sinistra ma vorrei unirmi su un programma di governo
Che chiarisse anche che c'è una diversa diversità di referenti sociali tra me e le forze del centro e questo non è sempre chiaro vorrei che fosse l'unione di due forse diverse e non un appiattimento
Nostro sul centro ma nemmeno un centro che pensa di risolvere al suo interno
Ho in modo alto sufficiente il rapporto con le la le problematiche della sinistra politiche sociale nel nostro Paese
Sempre sulla sinistra che vogliamo essere direi una sinistra che sa uscire da una politica provinciale
Bisogna trovare le parole lo diceva il presidente la Giunta Regionale dell'Emilia
In una giornata in giorni come questi nei quali dalle basi italiane continua a partire anche in queste ore gli aerei della NATO
Verso la ex Jugoslavia bisogna trovare le parole per dire
Chiaramente cosa pensiamo di quel conflitto il per avere una nostra impostazione sulla politica estera sui questioni internazionali io so che il compagno Fassino cella
So che il Dipartimento scusa internazionali lavora su questi temi ma non può scomparire dall'orizzonte della politica di una forza così importante come noi siamo questa prospettiva la politica internazionale
E non è una politica estera seria quella di alcuni altri Paesi o governi europei che stanno solo aspettando che qualcuno dei contendenti vinca la sfida che dice speriamo che vinca chi ha più armi e sappiamo tutti che continua ad essere armate da Paesi europei tutte le fazioni in lotta nella ex Jugoslavia ma neppure su questo riusciamo a dire parole
Chiare
Una sinistra che sa interpretare portare al governo istanze di redistribuzione della ricchezza e di giustizia sociale io non sono d'accordo che queste siano assimilabili a quello che D'Alema chiamava un vanno in nero egualitarismo non vanno perlomeno scambiate le cose
Sui salari c'è un accordo sul lavoro che è costato polemiche
E sacrifici
Bisogna dire con chiarezza che le aziende non hanno rispettato gli impegni che erano contenuti in quell'accordo cioè non hanno rispettato esattamente sul fronte nei pressi cresce il fatturato guadagnano le imprese e anche la rendita
Si abbassa il potere d'acquisto dei salari e aumenta la disoccupazione in questi sono indicatori che sono presenti tutti quanti lo stesso momento rispetto a questo punto non stiamo parlando di egualitarismo ma di un pesante serio problema di redistribuzione della ricchezza io su quel punto che D'Alema sollevato
Forse più in direzione che qui andrei più a fondo sul tema del salario sul tema anche di come affrontiamo la questione dell'occupazione
Una sinistra poiché non deleghi al Partito Verde l'opzione ambientalista e dello sviluppo sostenibile
Io non so se in molti ambientalisti del PDS
Se fossero stati qui e sono tanti sarebbero stati soddisfatti da come a questo punto è stato risolto affrontato nella relazione io dico sinceramente che non non sono soddisfatta
Si agita spesso lo fanno tutti è diventato una sorta di nuovo libretto di Mao Tze Tung il libro bianco di Delors tutti parlano del libro bianco rivelò tutti
Dalle procure dalle più varie parti serve per tutte le ricette pure quel libro bianco parla da una parte da un'opposizione che sceglie lo sviluppo sostenibile
Parla di infrastrutture ma fa delle scelte precise e ogni Paese europeo anche noi abbiamo il dovere di dire un partito di governo ha il dovere di dire quali sono le infrastrutture che noi scegliamo per i prossimi dieci anni nel nostro Paese
Il programma dell'Spd al terzo punto del programma economico parla di recupero urbana edili edilizia di manutenzione
Lo fa il programma fondamentali di quel partito programma votato dall'ultimo congresso e portato anche nell'ultima campagna elettorale noi queste parole
Di governo di governo di settori di riconversione ecologica di alcuni settori non riusciamo a pronunciarle
E non riusciamo a scriverle nei nostri programmi noi parliamo di reti telematiche mi ha fatto piacere che stamattina almeno su questo punto parlando sul Mezzogiorno D'Alema abbia detto che le uniche reti
Che per esempio serva a mezzogiorno semplifico un po'per fare in fretta
Sono quelle Idro idriche ferroviarie del gas del riassetto idrogeologico che dobbiamo capire con quale tipo di Paese abbiano a che vedere quando cerchiamo di adeguare quell'intuizione positiva sullo sviluppo che stanno il libro di Delos quando cerchiamo di adeguarla all'Italia
Parlare di riconversione ecologica significa oggi a vedere
Una proposta per l'agricoltura italiana che non abbiamo una proposta per l'edilizia e per il suo rilancio ed abbiamo perso trecento mila posti di lavoro in due anni nell'edilizia
Un piano dei trasporti per le città e per il trasporto urbano e pubblico e molto altro ancora
Insomma non so cosa vuole dire
Noi siamo un partito che lavorerà perché riprenda lo sviluppo per sostenere le imprese significa poco
Come vogliamo far riprendere lo sviluppo dove concentriamo i soldi pubblici dove chiediamo l'intervento anche ai privati
Dove redistribuiamo lo sforzo fiscale quante risorse lasciamo agli enti locali eppure paradossalmente dove governiamo città e regioni
L'esperienza di governo premiata anche dal voto spesso risolte questi lo di tutti i giorni lo diceva adesso il compagno De Luca si confronta ogni giorno con questi problemi con strati sociali precisi
Con la ristrutturazione dello stato sociale penso alla mia regione all'Emilia
Ma non c'è rapporto tra i programmi delle regioni e i punti programmatici nazionali spesso c'è una totale su valorizzazione non c'è peso politico degli amministratori locali
Delle esperienze che stiamo facendo importanti governi di città e di regioni e il modo come costruiamo i programmi nazionali del nostro partito ci sono come due dimensioni della politica e questo è un vero limite che va sciolto al più presto da ultimo vorrei dire che rispetto all'esigenza che anch'io condivido
All'incompiutezza di un percorso che è nato con la svolta sulla quale abbiamo avuto opinioni anche diverse ma ecco continuata con un partito nel quale abbiamo militato tutti rafforzando lo e per farlo più grande
Rispetto a quell'incompiutezza di cui parlava Ranieri stamattina
Io penso che anche la tradizione della socialdemocrazia liberale come la chiama lui quella cultura politica che io non voglio disprezzare
Non ha però risolto quella forbice che continua a starmi davanti come sinistra italiana ed europea e cioè la forbice tra l'autonomia la valorizzazione come l'ha chiamata D'Alema dell'autonomia individuale
E la redistribuzione della richiesta e questo nodo è il modo più grande che sta di fronte a qualsiasi sinistra in qualsiasi parte del mondo
Insomma Sinistra e giustizia sociale è un legame che a me non riesce proprio né di tagliare né di ignorare e io vedo su questo punto il punto più di di di differenziazione più grande tra la destra sinistra ma vedo anche su questo punto la carenza più forte dal punto di vista dei nostri programmi
Lantana compagna Zingaretti
Più anche
Sono d'accordo con l'introduzione di D'Alema con la relazione di D'Alema e quindi mi voglio soffermare solamente su due punti il primo su quel passaggio che ritengo importantissimo della relazione e che rischia in però di passare inosservato
Che si riferisce al tema della mobilità sociale e cioè di un Paese che non offre opportunità a chi già non ha ancora non al lavoro non la possibilità di affermarsi non ha dietro le spalle una famiglia che lo sostiene
E quindi la denuncia che viene da questa relazione di una società bloccata
Il secondo punto su come creare rendere protagonisti
Nel questo processo di costruzione della sinistra democratica non sono i soggetti politici di cui giustamente parliamo il filone cattolico il filone socialista i partiti o i punti di riferimento citati anche al di là di questa riunione
Ma rendere protagonisti non solo questi non solo i soggetti sociali tradizionalmente protagonisti e tradizionali della sinistra ma anche altre figure che non si riconoscono in questi che ho citato
Parto però dal primo punto perché è importante che il più grande partito della sinistra riparta e inizi il suo percorso di sfida per il governo del Paese da questo punto nel nel denunciare l'esistenza dicevo di una società bloccata individuare questo elemento
Per la società italiana come un elemento preoccupante e del lusso superare perché è importante farsi portavoce dei diritti negati da questa condizione perché io credo che la sinistra nel corso della sua storia fino ad ora ha ragionato e si è battuta ha lottato per l'emancipazione di chi certo anche sfruttato sicuramente però dentro un processo produttivo dentro una sfera di diritti riconosciuti già c'era
Cioè mi permetto di mi la rozzezza di questa semplificazione
Però nella sua storia ha difeso principalmente innanzitutto il modello lavoratore maschio adulto e quanto le donne hanno lottato per raggiungere la declinazione lavoratrice donna adulta lo conosciamo
Ecco però poi è successo che nel corso degli anni la sinistra continuando a difendere questo come principale referente non sia forse accolto accorta che accanto a questo e fuori da questa grande cassa all'interno della quale le battaglie per la rivendicazione di diritti di questo soggetto venivano fatti anche con una dura asprezza
Beh fuori di questa casa si stavano affollando e stavano aumentando tanti ragazze tanti ragazzi che non potevano definirsi lavoratori non erano adulti vivevano condizioni di studio e di esclusione drammatici
E quindi quello sviluppo sociale economico culturale distorto dell'Italia che spesso abbiamo denunciato abbia creato una fascia enorme
I soggetti di individui e di bisogni che la sinistra non ha più saputo per una lunga fase di interpretare né capire e a questa fascia badate forse in maniera demagogica sia dico che si è rivolto a un anno fa la destra
E con i risultati che abbiamo visto e in poche settimane fa questa fascia ad esempio in Francia sia rivolto il candidato della destra Jacques Chirac
Quando ha proposto proprio a questa fascia delle esclusioni quell'opportunità quella speranza quella possibilità di affermare i loro diritti pur anzi a partire da quella condizione quindi bene
Un'impostazione politica e strategica
Che nel ricostruire gli assi di ragionamento della sinistra pone questi soggetti al centro del ragionamento
Bene questa idea dell'Italia delle opportunità che anche noi in passato abbiamo cominciato a usare come una possibilità da indicare bene perché da qui forse che possiamo ricostruire un filo un rapporto con le giovani generazioni
E quindi bene se questo diventa un un elemento strategico del Progetto che vogliamo costruire di una nuova sinistra dal punto di vista della sua identità valoriale culturale ma anche dal punto di vista del Progetto organizzativo che la confederazione si dovrà dare e qui ecco il secondo punto
Come
Come noi possiamo aspirare a fare
Uno dei soggetti protagonisti della costruzione
Non della Confederazione voglio essere più ambizioso ma di un nuovo soggetto della sinistra italiana anche questa giovane generazione che magari lavora nel precariato che essa nello studio forzato perché non studia per piacere ma perché la borsa di studio è l'unica possibilità per avere in tasca un milione che per studiare deve passare gli per umiliazioni che l'università allo Stato li di li impone ecco come noi vogliamo e come noi possiamo come lo diciamo possiamo costruire mettere in Rete costruttivo farà crescere un nuovo soggetto della politica italiana a sinistra non solo ripeto riunendo solo i filoni culturali e politici dei quali parliamo quelli a cui mi riferivo prima e non solo
Quella classe operaia quel mondo del lavoro quella quei soggetti più tradizionali ai quali noi abbiamo di cui noi per abbiamo parlato
Perché guardate qui la sfida il pc prima la sinistra italiana poco in genere è stata quello che è stata perché ha avuto uno forte radicamento sociale
Tra i settori del mondo del lavoro con i quali aveva costruito una simbiosi ed era parte integrante oggi il mondo del lavoro altro contiene queste categorie da queste categorie bisogna partire
Penso ad esempio al lavoro flessibile cioè a quella fascia enorme di ragazze e di ragazzi non sindacalizzata che lavora sei mesi l'anno che lavora saltuariamente che passa dal pony express al fast food al lavoro dietro un computer
Che non conosce gli appunto la tutela sindacale forse non ha mai conosciuto ha avuto un approccio con la sinistra italiana
Quindi se è questa l'ambizione quell'approccio che non ho letto nella relazione ma in alcune interviste ad esempio sull'Unità
Per cui la nuova forza della sinistra l'ambizione massima è quella di unire intorno a un tavolo Damato a Ruffo la Spini a qualcun altro pur nobile prestigioso esponente della sinistra italiana
Se è quella la sfida cioè di rendere partecipi e protagonisti anche questi nuovi soggetti
Beh allora dobbiamo rispetta quell'impostazione alzare un po'il tiro perché quel progetto così come presentato non è assolutamente sufficiente a parlare a queste esigenze cioè attenzione
A pensare alla costruzione di un nuovo soggetto della sinistra italiana come una semplice doverosa anche giusta ma doverosa riorganizzazione di quello che c'è non ci capirebbero non ci capirebbero i nuovi bisogni non sarebbe questa la sfida alla stessa della situazione
E quindi
Su questo punto
E per questo è collegata una lettura della società che ha dentro di sé questo elemento dell'esclusione sociale collegata al progetto di cui siamo portatori
A questo punto dobbiamo immaginare un percorso di costruzione della Confederazione che cerco non illudiamoci nessuno vuol fare il Pierino deve passare da un accordo tra gli stati generali delle forze politiche
Ma se a questo non si aggiunge una mobilitazione sui contenuti e anche la costruzione di un tessuto organizzativo di una nuova forza della sinistra che a partire da queste opzioni ideali poi il corpo vivo
Di questa forza oppure noi se non riusciremo a fare questo bel avremmo perso una strand occasione
E invece credo che l'impostazione politica che stiamo dando la nostra linea ci permette di essere ambiziosi e quindi questo dobbiamo farlo noi sicuramente non aspetteremo lo sviluppo della Confederazione
E la sua costruzione per poi prepararci solo alla la campagna elettorale per far vincere le liste
Come Sinistra giovanile non aspetteremo cioè uno sviluppo aspettando magari nelle sezioni la nascita o l'annuncio di un nuovo simbolo di una confederazione tenteremo di esserne in qualche modo l'avanguardia e anche per questo il tre quattro giù
Chiaro che chiederemo alla sinistra di fare propria e anche da lì vorremmo lanciare la prima campagna di costruzione di adesione dei giovani per la sinistra democratica
Cioè cominciare a costruire un tessuto che farà forse a fatica ma farà di tutto per essere dentro questo processo
Per essere ascoltato perché non si commetta mai più l'errore che si ascolti qualche alto autorevole rispettabilissimo dirigente di una sinistra
Che c'è sicuramente e magari si chiuda gli occhi di fronte al fatto che poco questi onorevoli esponenti rappresenta una volta interessa i bisogni di una generazione che c'è ah e attenta può se vuole cambiare opinione ha votato e comincia a rivotare per la sinistra ma vuole anche dalla sinistra attenzione coerenza e rigore
Grazie degli arretrati
Alla parola Claudio Petruccioli segue Giovanna Melandri
I capisaldi che ha proposto stamattina D'Alema per il nostro congresso e anche come giudizio della situazione
In cui ci troviamo sono stati disposti in modo chiaro
Appaiono a me convincenti
Sia
La valutazione del processo
Non compiuto ma credo ormai nettamente delineato ed irreversibile
Db polarizzazione del nostro Paese
Sia la concezione dell'alleanza che vogliamo costruire non un agglomerato di sedimenti
Ma un'alleanza che nella scelta dei programmi
Nell'assunzione del ruolo nella selezione del personale politico
E nel pieno rispetto ovviamente delle pluralità e delle identità
Si considera un insieme
Univoco e coerente
Sia infine l'idea di riprendere e di sviluppare ulteriormente
Il processo di rinnovamento della organizzazione politica
Sulla base dell'idea di una nuova formazione politica che sappiamo essere uno dei punti costitutivi del nostro ormai non brevissimo lavoro di progettazione del partito democratico della sinistra
Sono tutti punti mi sembra importanti che richiedono un ulteriore lavoro che sarà svolto in preparazione del Congresso e anche dopo
E sui quali ripeto per quanto mi riguarda l'accordo e pieno
Come ho trovato peraltro
Per me è interessante e tale da farmi sentire in sintonia
Pur nei limiti di una relazione che certamente non poteva essere
Esauriente del tutto
L'approccio culturale alla parte programmatica
Perché mi sembra che quell'approccio quella Filosofia se mi si consente in breve
Contiene consapevolmente ha messo in evidenza un punto
Di grande rilievo
Cioè se posso usare uno schema
Se i riferimenti di cui dobbiamo tener conto sono l'individuo
La società e quindi la collocazione dell'individuo nella società
Lo Stato e quindi il rapporto dell'individuo cittadino con lo Stato
Non c'è dubbio che nel modo in cui stava Pina D'Alema
A articolato
Le prime riflessioni programmatiche che poi sono la base di una nostra discussione del nostro approfondimento congressuale
Si coglie io colto ma credo che di non prevaricare le intenzioni del relatore
Il proposito
Di puntare con maggior forza
Di quanto sia stato e sia nella tradizione della sinistra e nella tradizione nostra
Sulla risorse individuo
Considerata non certo tale da cancellare
Le determinazioni
Che poi ci sono nella collocazione sociale degli individui nel tale da poter sfuggire al problema della organizzazione della funzione dello Stato e tuttavia però ed è un fatto questo di grande importanza
Ritengo che fosse uno dei punti culturalmente più innovatori
Anche negli atti iniziali del partito democratico della sinistra nella stessa dichiarazione di intenti
Considerare la risorsa individuò come una risorsa che sempre più
La sinistra può utilizzare nella sua azione nella sua battaglia
Per i propositi cambiamento che abbiamo per l'estensione e la democrazia per la riduzione delle diseguaglianze
Una risorsa cioè
Che non è qualcosa che ci dobbiamo trascinare addosso per obbligo
Come un vincolo che non possiamo contraddire che altrimenti entreremmo in contrasto con un sentire profondo delle società in cui viviamo
Ma invece una risorsa utile per i nostri stessi obiettivi
è chiaro che qui si tratta anche di opzioni culturali
Perché è evidente che si va oltre un'idea largamente diffusa
E a lungo dominante nella sinistra italiana ed europea secondo cui poi ciò che conta nell'agire politico le risorse su cui si fa leva
Sono le risorse solo degli individui
Che riconoscono fra di loro i legami sociali quindi delle classi o delle masse o degli interessi organizzati
E invece si scopre una risorsa in più è chiaro che questo però non è soltanto un fatto di orientamenti e di tradizioni culturali ma scaturisce da un'analisi della società di oggi
Dove appunto i conflitti le differenze non sono certo negate ma sempre di più passano vengono vissute e quindi devono essere afferrate attraverso la percezione soggettiva della individualità questo mi sembra essere un punto sul quale non solo noi ma anche la sinistra in Europa sta riflettendo
E le innovazioni più consistenti vanno esattamente in questa direzione
Da quelle francesi a quelle inglesi
E non so forse non conosco a sufficienza anche da parte della sinistra tedesca quindi su questo io sia pure rapidamente ho voluto motivare questa sintonia questo accordo
Potevo quindi fare a meno di intervenire se intervengo
è tuttavia per toccare un punto di carattere più politico
Con la cautela che ho apprezzato con cui lo stesso D'Alema stamattina lo ha toccato
Cautela cresciuta vi è più dal fatto che siamo alla immediata vigilia
De di una consultazione referendaria che pur avendo la sua specificità tuttavia come sempre avviene un qualche significato politico lo avrà la cautela cioè mi fa dire che qualunque cosa noi diciamo in questo momento sulle prospettive di carattere politico anche quelle che sto per dire io
Devono essere come si può dire
Sottoposte a
Giudizio di riserva perché dovranno essere verificate di qui a venti venticinque giorni un mese
Almeno una prima verifica
Ora stamattina il compagno D'Alema ha fatto delle considerazioni
A proposito delle elezioni
Delle esigenze nazionali in riferimento al governo
Sulle possibilità
Che vengono intraviste che si possono intravedere
A proposito della
Della raccolta
Di una ipotetica soluzione politica dentro queste assemblee
Che possa far intravedere una fase governativa ulteriore successiva rispetto a quella tecnica diciamo del governo Dini
Io quelle considerazioni considero fondate giuste
Non le ripeto quindi e mi sembra quindi giusto
Prendere oggi una posizione rispetto alla questione della scadenza legislative la legislatura nei termini in cui D'Alema lo ha detto
Non intravediamo Allo stato
La possibilità di un prolungamento
E quindi pur non cedendo reazioni noi diciamo
Sulla base di queste cose ci sembra corrispondente a una logica democratica è un'esigenza nazionale
Immaginare ferme restando le cose le elezioni
In autunno
Bene così
Tuttavia
Rispetto all'interrogativo che anche il compagno Fassino stamattina si poneva quando diceva come noi dobbiamo arrivare alle elezioni e lui ha citato due fatti
Una condizione di se non stabilità comunque
Capacità di controllo effettivo dell'economia e l'altro
Una situazione più rassicurante per quanto riguarda l'informazione
Io credo e questo è il punto che voglio sottolineare che noi dobbiamo non dobbiamo dimenticare una questione essenziale la stabilità
Che noi vogliamo promuovere organizzare non è non può essere solo oggi in questo Paese definita economica sociale e politiche ho finito
C'è un aspetto enorme che è quello istituzionale
Ora il vero le elezioni dell'altra hanno sono state come si dice una falsa partenza
Beh io credo che la questione istituzionale sia cruciale
Per cercare di evitare un qualcosa che potrebbe avere effetti molto negativi nella vita del Paese e anche sulla capacità di governo di coloro che dovessero vincere le prossime elezioni
Cioè non possiamo mettere in conto un'altra falsa partenza
E non possiamo pensare che la falsa partenza sia esclusa solo sulla base di dati politici economici c'è un aspetto istituzionale e no
In questo Paese i compagni mi scuseranno usato troppe volte per non essere noioso questa espressione
è aperta una falla istituzionale quindi io credo che senza alterare in questo momento il ragionamento fatto da D'Alema per quanto riguarda le prospettive elettorali
Beh noi proprio guardando agli interessi del Paese non possiamo non dire
Che se non proprio chiudere comunque ridurre la falla costituzionale
Prima di andare alle elezioni sarebbe una cosa utile al Paese
Io non so quale sarà o sarebbe la disposizione dell'altra parte certo considerando l'andamento della trattativa fallita per evitare il referendum gli auspici non sono molto buoni
E tuttavia però io non credo che noi possiamo limitarci nel nostro rapporto con l'opinione pubblica con il Paese soltanto a registrare le difficoltà o addirittura una impossibilità archiviando il problema
O non mettendolo a comporsi al centro
Questa è una esigenza assoluta di carattere nazionale guardate che anche l'esperienza ho finito dama l'esperienza di governo lo ripeto dovessimo farla noi beh altre governare in una condizione di relativa sicurezza di carattere scade istituzionale altro il governare in una situazione di disordine istituzionale per queste ho terminato infine
Nell'elenco dei temi
Che sono stati ma questa è una proposta di lavoro fatica stati indicati nella relazione di D'Alema io condivido
Be'questa questione qui il tema della riforma istituzionale e costi
Con grande forza al centro del nostro Congo al centro insieme con gli altri o metterei
Non mi accontenterei cioè non mi fermerei soltanto al pure importantissimo tema della riforma federale federalista dello Stato
Perché il problema del governare in questo Paese è problema di riforma federalista dello Stato è problema di formazione di una maggioranza politica consapevole è problema di chiarezza di programmi al problema di uomini e donne giuste per governare ma è anche il problema di meccanismi istituzionali che così rendono non dico impossibile ma certo molto arduo il governare grazie
Grazie Petruccioli la parola Giovanna Melandri cessi segue Giuseppe couturier che l'ultimo iscritto a parlare
Sono sostanzialmente d'accordo
Con la relazione di Massimo D'Alema e desidero svolgerò alcune riflessioni sulla percorso e sui contenuti che potranno rafforzare la coalizione di centrosinistra in questo quadro la funzione di una forza di sinistra
Alcune riflessioni sul percorso
Un percorso che a mio giudizio deve continuare a rafforzare la tendenza avviata nel nostro Paese al bipolarismo
E quindi il ruolo del centrosinistra in questa tendenza
Credo che sia inutile nascondere il fatto che esistono oggi alcune incognite decisive nella
Lineari età di questo percorso
E ho anche il sospetto che la rottura del tentativo di accordo per evitare il referendum ci ponga in una situazione più complessa di prima
Francamente io penso che non si può procedere nella direzione della costruzione di un centrosinistra senza passare per il giudizio delle urne
E se questo è vero ritengo che occorrerà nei prossimi le prossime settimane nei prossimi mesi spendere molte energie per contrastare quei rigurgiti
Neo centristi di cui si è avuto evidenza palese in questi ultimi giorni
Oltretutto devo anche dire che
Nutro qualche dubbio sulla collocazione centrista moderata di una forza politica che parla nei termini di far saltare i tralicci e via discorrendo
La verità e che il percorso
Verso il bipolarismo avviato con il referendum e tutt'altro che pacifico
Può essere segnato da difficoltà e quindi credo che sia giusto come peraltro ha sottolineato anche il segretario nella sua relazione tenere ferma la barra e continuare ad operare su questa linea
Su questo voglio solo aggiungere una riflessione molto rapidamente
Credo che una delle difficoltà di questo percorso oggi stia proprio nella assenza di una delle di una delle condizioni preliminari di un sistema bipolare
Che è quella del riconoscimento reciproco della legittimazione reciproca tra i due poli
Quindi su questo piano penso che noi dobbiamo pretendere questa legittimazione del nostro avversario dobbiamo continuare a esercitare con paziente convinzione questo riconoscimento
Sui contenuti alcune rapide riflessioni sui contenuti che a mio giudizio sono nevralgici di una grande forza nella Sinistra democratica che si colloca nella costruzione del centrosinistra
Ci sono alcuni temi che a mio giudizio possono costituire oggetto di innovazione politica molto rilevante
Che sono i temi nevralgici della modernità ne cito solo alcuni
Ralf Dahrendorf recentemente ha sostenuto mi ha scritto che la sfida delle forze socialista delle forze socialdemocratiche non è più quella di una redistribuzione della ricchezza tra classi
O per lo meno non è più solo quella di una della redistribuzione della ricchezza tra classi ma essenzialmente quella di una redistribuzione della ricchezza tra generazioni
Abbiamo già visto con l'esercizio per la riforma previdenziale quanto questo sia stato al cuore della riforma su cui anche l'abbiamo lavorato credo che ci sono altri settori su cui questo esercizio va va svolto penso per esempio alla sanità se è vero che secondo alcune proiezioni nel due mila circa due terzi dei contributi sanitari versati dalla media dei cittadini europei sarà utilizzata negli ultimi dieci anni della vita del cittadino europeo quindi uno spostamento diciamo così verso un muso del della dei contributi sanitari nella terza età
Questo credo che sia uno dei di quei terreni di riflessione di elaborazione e anche di innovazione culturale su cui una forza di sinistra deve con cui si deve misurare la seconda questione è stata agli ricordata da molte da molti interventi e qua e dell'occupazione io penso che noi dobbiamo recuperare un'idea strategica diciamo rispetta una funzione di indirizzo della spesa pubblica rispetto a una selezione delle funzioni della spesa pubblica
E ancora una volta io ho l'impressione che manca nella nostra riflessione in Terna
Male mancano le definizione di alcune priorità
Ci sono delle grandi ambizioni su cui si può ridefinire una funzione di indirizzo dalla spesa pubblica penso per esempio non solo alla questione ambientale su cui torno ma anche alla questione della cultura
In tutta Europa la cultura e le politiche per la cultura costituiscono uno di quei terreni per il per la creazione di posti lavoro la cultura come una risorsa un settore che produce occupazione
Mi sembra che su questo ci sia un certo ritardo anche nostro
Sulla questione ambientale già si è soffermata Fulvia Bandoli prima di me
Voglio solo dire questo
L'ambiente nel nostro Paese e le questioni ambientali s'continuano a essere percepite sostanzialmente anche nel dibattito politico più come un vincolo che come una grande opportunità di rilancio dell'economia dello sviluppo
E questo è vero nel profondo della discussione del dibattito politico di questo Paese
Noi siamo ancora lontani da quella sfida che ha lanciato Helmut Kohl a poche settimane fa è in Germania per un grande progetto nazionale per la coibentazione parola
Un po'oscura che però significa qualcosa di molto preciso un piano per il rilancio dell'edilizia di manutenzione
Fulvio lo diceva già prima Bandoli ci sono elaborazioni ricito la Proposta di Legambiente per l'occupazione ambientale vorrei che il Partito democratico della sinistra e il processo di sintesi di contaminazione culturale che stiamo avviando non prendesse solo atto di questa elaborazioni
Come dire una tantum ogni tanto ma lei è facesse proprie e le
Proprio e le proponesse come sue proprie orizzonti di proposta
C'è un altro tema non ritorno sulla questione del federalismo fiscale che è stato toccato da molti interventi ma però sulla tema della riforma del fisco anche qui credo che ci siano delle proposte delle elaborazioni che vengono dalla cultura ambientalista che vanno tenute presente
Il tema della riforma del Patto fiscale che sta alla base delle economie moderne non può non tenere conto del fatto che le scarsità che stanno alla base di quel patto fiscale sono cambiate
è una riforma complessiva del sistema tributario non può non tenere conto che nel due mila le scarsità sono molto diverso da quelle secondo dopoguerra e credo che ci sia un margine molto interessante di manovra di lavoro per alleggerire il peso
Del prelievo fiscale sul lavoro
Alleggerendo i redditi da lavoro e invece
Introducendo tassazione su risorse scarse che sono sicuramente anche legate alla politica ambientale c'è infine un tema che mi sta particolarmente a cuore
E che credo che debba costituire nella prospettiva della costruzione nella coalizione di centrosinistra un tema di esercizio di un'innovazione culturale e politica
Che è quello della delle nuove frontiere dell'etica e del rapporto tra etica e diritto del Reich nel è quello della della traduzione di queste nuove frontiere dell'etica della bioetica in un impegno di una forza politica per la normazione
Io penso che qui c'è un terreno di sperimentazione di un pluralismo etico e bioetico SDI straordinaria importanza concludo
Nella nelle nelle in ciclica Veritatis Splendor il Papa
Denunciava l'alleanza tra
Democrazia e relativismo etico sostenendo che questa era una delle reali minacce della secolarizzazione delle Società scientifiche
A me preoccupa che in alcuni settori del mondo del pensiero del mondo laico questa
Questa alleanza tra democrazia e relativismo etico venga vista come una minaccia io penso che una bioetica laica che funziona nella logica del pluralismo sia l'unico per Reno e percorso possibile per arrivare a normazione su settori così delicati
Concludo davvero con un interrogativo che riguarda il nostro prossimo congresso
Un congresso tematico
Può essere una grandissima occasione per allargare l'orizzonte
Della cultura politica
Dal nostro partito
Per avviare anche un processo di reale contaminazione con settori della società italiana
Con cui ancora facciamo fatica a parlare
Non credo però e questo è l'interrogativo molto franco che voglio
Voglio porre non credo però che il patto federativo con altre forze della sinistra possa esaurire
Un processo più profondo penso che una una tappa importante
Utile un congresso tematico può essere una tappa verso la costruzione di una grande forza che possa avvicinare singoli cittadini e cittadine che oggi non si vedono e non si riconoscono nella parzialità
Di nessuna forza politica ecco io vorrei essere assicurata su questo punto cioè sul fatto che il congresso che stiamo preparando
E che ritengo utile importante sia solo la prima tappa che va in quella direzione grazie
Grazie a Giovanna Melandri dopo la parola Giuseppe couture lui seguirà la replica dei del compagno D'Alema
Apprezzo molto
Lo sforzo di recupero di autonomia politica che stiamo facendo pur in una situazione così tumultuosa e di transizione
Dal dopo Moro
Dal settantanove partiti e Parlamento nazionale hanno vissuto di emergenza alla giornata per ragioni interne e internazionali ma anche per i limiti soggettivi che solo con molta fatica si possono superare
Questo si è tradotto in una perdita crescente di autonomia e responsabilità della politica stessa in una crisi profonda quindi dei dell'istituto della rappresentanza
In diciassette anni si è votato tutti gli anni
Non si sono prese decisioni si è rimessa la decisione quanto più spesso al corpo elettorale referendum scioglimenti anticipati e ripetuti e poi regionali europee occasione di voto di ogni tipo in tre anni non si è votato ma in tre anni si è votato due volte un anno si è votato tre volte anche questo novantacinque sembra che debba portarci a tre pronunce elettorali
A fronte di questo andazzo che è distruttivo per ogni respiro progettuale per ogni tentativo di sperimentare indirizzi
Nella relazione di D'Alema c'è la rivendicazione di una seria e coerente di scelte nostre nel quinquennio ciascuna certo discutibile e discussa ma tutte nel segno del risanamento e della sicurezza del Paese con la difficile e coraggiosa assunzione di responsabilità nel sostenere governi non nostri da Ciampi a Dini
Nessun'altra forza del Paese ha fatto altrettanto
E ho ascoltato con emozione devo dire la frase con cui D'Alema riprendendo il vecchio insuperato problema del Mezzogiorno ha detto in dieci anni il Mezzogiorno può cambiare perché questa frase
Rendendo concreto l'appuntamento mettendo una data indicando il tempo e la fatica
Non sono sfide alle nuove generazioni ma rende credibile questa scommessa le impegna le mobilità uomini diventa donne di venti trent'anni possono credere che non non già solo per i propri figli ma per se stessi possono fare questa scommessa oggi ore
Ora noi andiamo a congresso io condivido la proposta di articolare il nostro sforzo su due livelli coalizione e Federazione della Sinistra
Il secondo livello è tanto più necessario in quanto la coalizione resta una scelta di alleanza ancora necessariamente tutta politica ed elettorale
Può darsi che con il successo essa diventa negli anni anche forma di un nuovo blocco sociale progressivo del Paese ma per ora dobbiamo sapere che ci vorrà tempo e si procede per prove ed errori
Dunque la proposta federativa io credo trae il suo interesse dal fatto che traguarda la coalizione la prepara ella sostiene incerto ma costruisce anche oltre essa oltre nel tempo
Si dà visibilità e durata una identità la sinistra che molti vorrebbero confondere o ritenere superata ma che Bobbio spesso cilindrica come non transeunte non rinunciabile nel suo nucleo essenziale
E cioè in quella istanza egualitaria che promuove costantemente nuovi e maggiori livelli di giustizia sociale
Col termine federativo poi si pone un'istanza di unità più larga ma non sulla linea dell'omologazione del fago gita mento da parte dei più grossi c'è una indicazione programmatica di riconoscimento del valore delle differenze
E quindi la necessità di un'articolazione politico organizzativa
Tensione unitaria tensione egualitaria valore delle differenze e uno statuto teorico ideale di alto profilo della proposta federativa alla sinistra
Qui vedo subito un problema
E preciso che parlo su questo
Anche a nome degli organismi dirigenti del centro riforma dello Stato ove questi temi sono in discussione costante
E forse anticipa quello che altri Vacca Reichlin con cui ho scambiato qualche parola pure pensano a partire da analoghe esperienze di ricerca intrecciata alla politica
Proprio l'alto profilo della proposto non può ridursi poi a destinatari esclusivamente partitici o a residui di partiti che ora non sono più capisco naturalmente anche l'importanza di questa direzione del discorso ma c'è altro
E non penso qui a quei soggetti politico sociale trasversale alle tradizionali culture politiche
Associazionismo volontariato movimenti per i diritti di cittadinanza che io credo avranno il problema piuttosto di definire la propria scelta di campo e quindi il riferimento alla coalizione alla scelta elettorale
Penso piuttosto alla miriade di aggregati intellettuali
Con salde radici nelle città e regioni diffusi quindi e non disponibili al gioco di concentrazione omologazione di cui la politica dei mass media responsabile e questa politica purtroppo lo devo dire non la fanno solo i media di Berlusconi
Anche l'unità
Che peraltro apprezzo per l'apertura al mondo e per le conoscenze nuove che Cioffi in quella direzione tuttavia azera queste voci non dagli spazi adeguati più preoccupata di un programma culturale
Diciamo così dire settaggio del vetero sinistra Isma'che della responsabilità di promuovere sostenuto e sostenere quei fermenti nuovi e le revisioni molecolare le rielaborazione collettive
Che anche a sinistra sono cospicue assai più di quanto non si voglia riconoscere e fare vedere
Non dico queste cose per dare voce a una protesta degli esclusi che pure in un'ispirazione realmente liberale segnerebbe negativamente la qualità di questa politica editoriale
Io credo che si tratti invece di un vero e proprio errore politico che non possiamo permetterci perché se davvero vogliamo impegnarci in una riforma in senso federalista dello Stato proprio di quel tipo di forse avremmo bisogno
Case editrici locali organizzatori di cultura che non si sono rassegnati né arresti competenze non vendute all'attuale ceto politico regionale predatorio e subalterni
La proposta federativa per l'organizzazione politica di una sinistra di governo più larga dell'attuale PDS deve offrire spazio e forme proprie adeguate a questo tipo di aggregati tra queste risorse umane che fin qui da sole
Hanno salvato qualcosa di speranza di conoscenza di capacità di fare i centri studi nazionali del PDS danni indicano questa strada e per se stessi danni rifiutano il ruolo di ufficio studio strumento interno a un'organizzazione partitica se va bene magazzino di idee o serbatoio di competenze da richiamare in servizio attivi individualmente all'occorrenza no
Noi dei centri studi ci pensiamo come articolazione politica dotata di autonomia e capacità progettuale
Di una proposta di alleanza sociale strategica verso quel tipo di risorse umane molto aperta e inclusiva
Siamo una rete
Se siamo giunti a concepire all'interno del nostro stesso partito autonomia di progetto come Aurora Sinistra giovanile per il momento sul piano della proposta federativa di mettere in campo questo più ampio più forte tema
Che e di crescita politica dell'intelligenza diffusa del paese tutto nelle responsabilità di governo
Di cui ancora una volta è la sinistra a farsi vettore
Grazie cotture la parola a Massimo D'Alema
Ma compagni io cioè molto brevemente per compensare la lunghezza
Ma io credo intanto che non sia qui la sede per dare risposte
A tutti gli interventi che hanno avuto un carattere di integrazione di correzione di arricchimento
Della
Di una relazione che ovviamente non aveva pretese di completezza
E che vuole fornire soltanto una base una traccia di discussione
Per il nostro congresso
Nel senso che nel dibattito congressuale
Le questioni che sono state poste dovranno trovare un loro spazio
Potranno concorrere ad arricchire
Una piattaforma
Questo fa parte del tipo stesso di congresso al quale abbiamo pensato
E cioè un congresso che ha un carattere molto aperto
E che innanzitutto sollecita il nostro partito
è aperto nei confronti dei nostri compagni in primo luogo che non sono chiamati come in altre occasioni è avvenuto giustamente e legittimamente
A pronunciarsi su diverse piattaforme con chiuse
Ma sono chiamati a discutere intorno ad un asse di decisioni
La coalizione di centrosinistra l'indicazione di Prodi come candidato Presidente del Consiglio
La proposta di un patto federativo a sinistra
Intorno cioè a queste decisioni
Sono chiamati a discutere sul senso sul perché
Sulle grandi opzioni ideali e programmatiche che vogliono
Dare forza alla proposta di una sinistra di governo
Ed è una discussione che si apre ad una molteplicità di contributi
Io so per esempio che il Celeste lavora ad un proprio contributo
Contratto l'altro giorno il direttivo del Centro per la discussione grandissimo rilievo e di grande
Innovazione culturale lavora ad un proprio contributo
E io ritengo giusto che altri centri di ricerca gruppi di compagnie di compagni autonomia di Progetto grandi organizzazioni grandi o piccole
Possano utilmente lavorare ad arricchire la nostra piattaforma
Ad elaborare idee progetti che passeranno al vaglio di un congresso nazionale
Nel quale egli credo discuteremo democraticamente voteremo
E
Questo mi pare la ricchezza del tipo di congresso che abbiamo pensato
Tanto più libero
In quanto non condizionato
Dalla esigenza
Di discutere tutto
E da quelle inevitabili pratiche
Che sono legate invece ad un congresso che abbia al centro anche l'esigenza di un rinnovamento degli organismi dirigenti e della definizione di una maggioranza di governo del partito
Per questo a me pare che il tipo di congresso al quale abbiamo pensato è quello che risponde meglio alle esigenze che ora abbiamo farò
Ma naturalmente su questo voglio essere chiaro così poi non prenderò la parola quando discuteremo del regolamento congressuale che deve essere approvato
Questa ipotesi che quella che unanimemente la direzione ha definito
E che vorrei anche dire non porta neppure una particolare impronta personale del segretario
Diciamo abbiamo aperto una discussione del tutto aperti anzi personalmente eravamo ero partito io valida si dovesse fare un congresso
Un'Assemblea e l'idea del congresso tematico è stata nel giudizio opportunamente suggerita da altri compagni
Il Consiglio nazionale ovviamente libero
Libero di decidere che invece il Congresso debba avere una forma ordinaria
Se qualcuno ritiene cosa che certamente possibile però non comporta nessuno stravolgimento drammatico comporta soltanto qualche modesta modifica al Regolamento
Cioè basta stabilire che c'è un tempo entro il quale chi vuole può presentare una piattaforma alternativa rispetto a quella che io ho presentato qui
Dopodiché si va ai congressi di sezione si votasse qualche meccanismo ci è noto dice lo abbiamo sperimentato già più volte
Ed è di un'assoluta semplicità
Personalmente credo che quel tipo di congresso sarebbe più ingessato il più povero
Più rivolto al nostro interno e meno capace di promuovere idee e di parlare alla società italiana
Ma naturalmente è un'opzione che nelle facoltà di questo Consiglio nazionale rispetto alla quale certamente l'ultima persona
Che possa pronunciarsi in senso ostativo e segretario del partito al quale tutto può pretendere meno che non sottoporsi se lo si ritiene necessario egli e tutti noi naturalmente al ad un vaglio democratico
Di consenso
Quindi io vorrei sgombrare il campo di questa questione che non forma oggetto di una di una disputa
Che nelle libere disponibilità di questo organismo organismo che non è di fronte a decisioni già prese ripeto perché è una decisione che prenderemo successivamente e che può essere preso in nel senso che riterrete più opportuno
Bastano modesti accorgimenti correttivi del regolamento
Sulla base diciamo di consolidate esperienze per i quali per le quali abbiamo una ricca giurisprudenza dice come si calcolano i delegati per mozione
Chiusa questa parentesi invece io ritengo che la discussione abbia proposto linee
Assai significative di approfondimento
Sul rapporto fra una politica di innovazione di modernizzazione
E esigenze di giustizia sociale
Non credo che queste esigenze fossero estranee
All'ispirazione della relazione né alle proposte
Solo che lo sforzo che si è fatto è quello di proporre il tema della redistribuzione della ricchezza
Al di fuori di una vecchia logica garantista e statalista
Con tutti i rischi che un'impostazione nuova propone
Ma naturalmente proprio questo è uno dei temi più rilevanti da discutere nel corso del congresso
Così come
Condivido anch'io la necessità di approfondire
Il peso
Più di una scelta di sviluppo sostenibile ecocompatibile
Come priorità essenziale
Della nostra politica
E di allargare il discorso sulla riforma delle istituzioni
Penso che tutto questo utilmente potrà avvenire nel corso del congresso come mi pare che sarebbe molto utile
Approfondire le questioni
Poste nell'intervento della compagnia franco Franca Chiaromonte poi riprese in una certa misura da Giovanna Melandri
è un confronto che mi interessa
Sono d'accordo anch'io che sui temi della maternità e della generazione la prima e l'ultima parola spetta alle donne
Quello che non condivido è un certo fastidio
Se anche gli uomini ai quali giustamente si chiede
Un atteggiamento più responsabile nei confronti della paternità
Sì agli uomini si impedisce di dire alcune parole di mezzo Cuccia
Che mi pare possano essere discusse con minore suscettibilità
Non confondendo il concetto di dissuasione
è una cosa
Con il concetto di prevenzione e di sostegno alla maternità
C'è un altro concetto
La dissuasione ha un carattere pedagogica autoritari introduce il concetto che possa esserci un'autorità estere
Che decide
Al di sopra del o che impone una decisione al di sopra della responsabilità e della libertà femminile
La prevenzione il sostegno alla maternità alludono ad una politica le scelte della politica la politica sociale di una politica che assuma la maternità come un valore
E la vita come un valore
Evitando su questo diciamo quello che a mio giudizio sarebbe un capitale errore
E cioè lasciare che questa che il valore della vita
Venga declinato soltanto dall'integralismo cattolico
Mentre invece questo è un valore che unisce
E che noi possiamo e dobbiamo affermare da un punto di vista laico
Come non contrapposto al valore della responsabilità e della libertà femminile
Cioè io credo che di queste questioni si possa discutere si debba discutere un grande partito con molta serietà
Senza
Atteggiamenti prevenuti senza pensare che il dibattito su questi temi
Valga soltanto per esigenze ossia proposto per esigenze tattiche compromissorie di manovra politica
Sarebbe un errore in realtà il fatto che si torni a discutere di queste questioni secondo me muovendo da esigenze profonde della Società Italia
Cioè non è il nel caso che non momento di profonda crisi
E di trasformazione come quello che l'Italia vive in questo Paese si riapra un confronto su questioni etiche di fondo
E io penso che questo confronto possano delineare
Una unità del paese
Una convergenza laica delle sue culture democratiche più forti
E non significa annullare le differenze
Ma significa trovare laicamente i punti di convergenza che hanno a che fare con la politica
Con le azioni della politica
E anche riconoscere un limite della politica e cioè l'esistenza di una sfera
Di autonomia di libertà di libertà di scelta anche degli eletti del popolo
Una sfera che non può essere compressa entro una logica di coalizione di maggioranza o di partito
E nel rivendicare questa sfera di autonomia delle scelte individuali
Anche nella politica non è non c'è una concessione ai cattolici
Anzi da parte mia in un paese a larga maggioranza cattolica cioè innanzitutto la rivendicazione di un mia autonomia culturale disfatto sette semmai tecnico
C'è semplicemente lo sviluppo di un'idea laica
Moderna della politica che non a caso ha già costituito parte
Della elaborazione che ha dato vita al Partito Democratico dalla sinistra
Quindi io vorrei davvero che questa discussione andasse avanti senza sospetti
Perché può essere seconda
E può arricchirci
Ecco un congresso di questo tipo cioè un congresso aperto
Avverto non soltanto ai temi che ho proposto io che sono stati proposti in questo dibattito ma che saranno proposti dai nostri compagni e dalle nostre contati
Capace poi di vagliare e di scegliere
Credo possa vedere un impatto positivo innanzitutto su quello che ci sta a cuore cioè il nostro rapporto con la società italiana
La crescita della figura del PDS come grande forza di sinistra di governo capace di dare una risposta agli interrogativi ai problemi di fondo descritta
Ostia anche dall'estero
Beh la prima questione
Quella di dire voi fate un congresso tematico pre-elettorale qui non sono indette le elezioni
C'è un margine di rischio di una scelta come questa
A me risulta del tutto evidente
è una scelta che porta in sé un margine di rischio
Io ritengo che sarà poco ma badate se avremo fatto un congresso di questo tipo elezioni si faranno a primavera credo che avremmo perduto il tempo credo che comunque avremmo messo appunto una piattaforma di un'impostazione che credo saranno in grado di reggere alcuni immensi verranno travolte dal trascorrere di alcuni mese
Quello che non si comprenderebbe nel modo più assoluto
è che noi cedessimo all'idea che non ci saranno le elezioni
Se noi cambiassimo il nostro itinerario il messaggio che verrebbe da questo organismo dirigente sarebbe questo
Io continuo a pensare
Che questa idea non abbia un solido fondamento
E non perché vorrei rispondere a Mario Segni che poco fa ha dichiarato
Due cose una giusta che la missione e cioè che bisogna che discutiamo
Su questa questione della prospettiva politica delle elezioni nell'ambito dell'alleanza di centro sinistra sono del tutto d'accordo sollecito questa discussione
L'ho già detto nella relazione e spero chiederò che se ne faccia promotore Romano Prodi
Riunendo tutte le forze politiche
Che lo sostengono e che intendono sostenere ma l'altra di l'aspetto della dichiarazione discende sbagliata
Laddove egli critica il fatto che noi che io avremmo posto scadenze ad Dini
Non abbiamo posto alcuna scadenza
Sì Presidente del Consiglio che si è posto una scadenza
Nel momento in cui ha chiesto la fiducia al Parlamento per realizzare un programma limitato
E ancora qualche giorno fa quando media correttamente ribadito che all'indomani dell'approvazione della riforma previdenziale si presenterà rimetterà il suo mandato
Perché il Parlamento e il capo dello Stato possano valutare le condizioni di una possibile utile prosecuzione della legislatura e i problemi del governo del paese
Questo è il dato non vedo perché dobbiamo costruire fra di noi di qua Mario se tra di noi camminiamo insieme polemiche prive di costrutto de di fondamento
Il vero problema
Sul quale discutere
E se esistano le condizioni politiche
Non per tirare avanti
Chi è tirare avanti non serve
Non serve al Paese
Non serve a nessuno
Può servire soltanto diciamo a chi concepisce la politica come manovra ecco non per tirare avanti
Ma se esistano le condizioni politiche
Per una fase ragionevole di governabilità se per un governo in grado di agire
E per una prosecuzione utile della legislatura
Cioè in grado di affrontare almeno le principali questioni che riguardano le istituzioni le regole a cominciare dalla questione della riforma elettorale
Io insisto su questo punto
Perché questo discorso abbia un senso
Non è sufficiente la volontà del PDS
Il quale PDS non pone scadenze a nessuno
E non le verrà le castagne del fuoco dal fuoco a nessuno sesso nessuno si aspetti che mi presentavo affermazione di sfiducia al governo diamo fiducia nel governo
Ma non è sufficiente questo
è necessario che si manifesti una seria larga concorde volontà e comune assunzione di responsabilità
Quanto meno nella definizione di un'agenda delle riforme e nella disponibilità ad accettare le riforme che si faranno io non pretendo diciamo che si decidano le virgole di una nuova legge elettorale
Ma sì almeno non c'è l'intesa che nel momento in cui si facesse una nuova legge elettorale
Si accetta che una maggioranza parlamentare possa riformare la legge che senso ha andare avanti
Andare avanti per litigare per fare asse giornate
Per vivere l'ostruzionismo parlamentare
E come possiamo noi porre un tema della rilevanza
Di un patto costituente eccetera
Come una questione che noi poniamo a noi stessi che ha ricoperto
Questa è una grande questione che noi abbiamo posto nella vita politica del Paese
E ci hanno risposto che il la prima scelta costituente era andare alle elezioni perché in questo paese era sospesa democrazia
Che senso ha che noi apriamo un conflitto drammatico con la destra per fare un governo di tregua
Noi abbiamo sostenuto questo governo
E non possiamo dimenticare del governo Dini è nato
Sulla base dell'astensione determinante delle forze del Polo
In quel quadro politico si è formato il governo dei
E anche se successivamente le forze di destra non hanno rispettato
Il patto che avevano fatto con il Governo e con l'opinione pubblica
E hanno abbandonato la linea di sostegno al governo pagando un caro prezzo secondo me di credibilità e di voti
Anche quindi se successivamente le forze di destra hanno S
Fatto un'Authority al torneo nel senso che si sono collocati all'opposizione
Di un governo del quale avevano indicato il Presidente del Consiglio e del quale hanno consentito il sorgere con la loro astensione è determinante
Questo non ha mutato la natura del Governo
L'unica differenza ma è che il governo Dini diventato il governo del centrosinistra è rimasto quel governo super partes con la differenza che una parte
Ha tradito il suo impegno e un'altra parte della rispettato
E chi l'ha rispettato ha guadagnato anche rispetto presso l'opinione pubblica queste l'esperienza del governo Dini
E nel momento in cui si esaurisce
Se vogliamo fare un discorso che guarda agli interessi del Paese
E non a manovre si esaurisce perché finisce il suo compito finisce il suo mandato
Finisce il programma per il quale ha avuto la fiducia del Parlamento
O ci sono le condizioni politiche di una nuova e impegnativa fase di governo e di azione parlamentare
Oppure noi rischiamo di entrare in un in una
In una manovra deteriore
In un pasticciato politicismo che nessuno capire
Questo è il problema e
Io credo che
Con la stessa serietà con la quale ci siamo assunti le nostre responsabilità noi abbiamo il dovere di sollecitare tutti ad assumersi le proprie responsabilità
Poi certo possiamo il futuro può essere certa siamo qui per discutere si può pensare che dopo il referendum Berlusconi si dimetterà ci sarà un altro leader de la Destra ci sarà una prova
Se dovessero avvenire cose di questo tipo scenario
Discutere siamo una forza ragionevole dice
Ma nelle condizioni politiche attuali
La prospettiva delle elezioni in autunno mi sembra non con la cosa che noi chiediamo non chiediamo niente mi sembra la prospettiva
Non evitabile
Ragionevole
Per il Paese
Non evitabile attraverso soluzioni che abbiano una forza che una serietà
Io sono per rimanere fermi su questa posizione
Ferma restando l'apertura disponibilità nostra
Valutare in modo aperto
Tutte le novità che possono venire avanti
Novità che abbiano un senso non per il ceto politico
Che diciamo così possa aver bisogno di tempo per sistemare le sue dinamiche interne
A tutte le novità che abbiano un senso per il Paese
E che innanzitutto
Devono essere tali da garantire un solido quadro di governabilità
E quindi una soluzione seria di responsabilità da parte di tutti
Perché poi diciamo l'idea che qualcuno per ragioni di manovra politica pensi di tirare avanti
Lasciando che poi qualcun altro cioè noi si metta sulle spalle la legge finanziaria specchio del Paese allora questo francamente sarebbe eccessivo diciamo riusciamo disposti ad affrontare tutte le responsabilità per il bene dell'Italia diciamo
E per per rimpallo cacciare diciamo un ceto politico che ha bisogno che noi
Porte ritiriamo il carro perché loro hanno tempo abbiano tempo per fare qualche imbroglio detto qualche questo sinceramente non mi sembrerebbe utile
Il problema siamo ad un momento della verità
Noi ci siamo prese le nostre responsabilità siamo pronti a prendercele in condizione di chiarezza
Nelle condizioni date
Non vedo prospettive diciamo di un utile prosecuzione della legislatura
Quindi
Siamo pronti ad una discussione un confronto nel quale si possano tirare le somme
Di questa esperienza
L'ultima cosa che volevo dire riguarda un tema che molti compagni hanno sollevato che mi sembra di grandissima portata sul quale credo che sia giusto cominciare a discutere
E che tuttavia diciamo sarà inevitabilmente sullo sfondo del nostro complesso
Cioè non può costituire oggetto di decisioni congressuali
E riguarda cioè
I caratteri
Di una nuova formazione politica della sinistra
Verso la quale noi vogliamo incamminarci
Senza disperdere
Patrimonio ed esperienza del PDS ma certamente
Puntando a realizzare quello che fu il progetto originario del PD ex cioè una grande formazione politica della sinistra
Nella quale potessero ritrovarsi diverse esperienze e tradizioni culture politiche della sinistra italiana
Io vorrei dire a Zingaretti stessa stiamo benissimo che il rinnovamento della sinistra non consiste esclusivamente nel rimettere insieme i vecchi i pezzi diciamo della vecchia sinistra
Infatti credo che noi abbiamo fatto molto per cercare innanzitutto per quello che ci riguarda rinnovare le basi ideali culturali e programmatici
Però io ritengo che non si debba affatto sottovalutare
Il valore di una prospettiva di questo tipo
E cioè l'elemento di novità
Che può venire avanti dall'incontro di tradizioni di culture diverse
Che decidono di lavorare insieme
La forza d'attrazione
Di un processo
Che questo discorso vale così come vale per la coalizione di centro sinistra
Può essere espressivo di molto di più che non la somma delle parti che lo compongono
Cioè noi dobbiamo misurare la forza d'attrazione che può avere verso gli altri che su quelli che non appartengono né al PDS né i laburisti né i cristiano sociali o ad altre formazioni minori della sinistra
Di una formazione politica nuova
Nuova per i suoi caratteri
La forza di tipo federativo
Nuova per il pluralismo del suo gruppo dirigente
Io credo che una forza di questo tipo
Non sarebbe il PD il PDS più non sarebbe l'albero e i cespugli diciamo
Intorno ai quali intorno si mette un
Un recinto e si fa un giardinetto dice
Sarebbe una cosa nuova
Con una sua forza d'attrazione
Con la capacità di a venire in Italia una formazione di sinistra democratica che come negli altri Paesi europei possa puntare a raggiungere il trenta trentacinque per cento dei voti
Noi abbiamo fatto un pezzo di strada
Nel corso di questi anni non siamo stati fermi
Nel senso che la forza del Progetto del PDS si anche manifestata negli anni
Nel novantadue ha preso il sedici per cento dei voti
Nel novantaquattro abbiamo fatto alle elezioni politiche un primo grande balzo
E abbiamo abbiamo perduto ma abbiamo anche portato per la prima volta la sinistra nell'alleanza progressista di una sfida di governo
Anche quella non è stata un'impresa di poco conto
Nelle elezioni regionali abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti anche molto rilevante almeno in percentuale e nella capacità d'attrazione che dimostra diciamo che questo progetto ha una forza una sua potenzialità
E poi deve crescere naturalmente non crescerà solo cresce se si cimenta di atti politici di scelte coraggiose
E l'atto politico che sta di fronte a noi è quello di allargare i confini di questo partito innanzitutto del suo gruppo dirigente
Che costituisce tanta parte diciamo della figura del partito di fronte alla opinione pubblica
Sia nel senso di un rinnovamento ok che e sempre in atto di forza di generazioni
Sia nel senso cioè di uno scambio con la società civile ma anche nel senso di un gruppo dirigente nel quale fianco a fianco possono lavorare donne e uomini che vengono dalla sinistra cattolica dell'esperienza socialista
Dal nostro ambientalismo
Nel rispetto verso i vertici marca anche dentro di noi c'è un ambientalismo ecco
E questo a mio giudizio è
Passo dopo passo che noi proponiamo con una sua gradualità
Un patto federativo un accordo elettorale un processo verso una formazione politica più ampia
Ah io credo che hanno ragione i compagni che dicono beh insomma sì questo passo deve essere effettivamente un passo in avanti importante
Non può essere soltanto la giustapposizione al PDS così come di altre formazioni minori della sinistra ma deve puntare a mettere in discussione il modo di essere del nostro partito
E quindi a
Fare tutt'uno con un profondo ripensamento della forma partito ed in me degli strumenti dei canali di rapporto con la società
Io sono d'accordo apriamola questa discussione
Apriamola anche per dare come dire una prospettiva acciocché decidiamo adesso
Non è materia sulla quale decidiamo adesso
Ma non c'è dubbio che anche la decisione di un patto federativo di un accordo elettorale se sono collocati in questa prospettiva della quale discutere anche soprattutto con gli altri non soltanto fra Kim Rossi
Acquistano un significato più ricco Picchio questo volevo dire
Anche per spiegare perché io no no pure avevo posto questo tema nella direzione
Non l'ho riproposto come base della discussione congressuale ma nello stesso tempo ritengo non solo legittimo ma utile che si apre una discussione di questo tipo perché da
Più ricchezza più profondità un orizzonte più ricco alla prospettiva che vogliamo
Grazie a Massimo D'Alema adesso dobbiamo procedere nelle deliberazioni del Consiglio Nazionale io ricordo
Che l'articolo ventitré dello statuto
Dice che il Consiglio nazionale in vista
Delle elezioni nazionali combo Ca'di norma congressi tematici
Per l'approvazione di punti qualificanti delle piattaforme elettorali
Richiamo l'attenzione su due parole
In vista delle elezioni
Che non vuol dire nell'imminenza delle elezioni e di norma quindi la convocazione di un congresso tematico costituisce la normalità statutaria
L'espressione di norma significa anche che si possono fare eccezioni ovviamente
E come ha richiamato D'Alema io vorrei sapere se ci sono delle proposte di procedere alla convocazione di altri tipi di congressi se queste non ci sono
Voi avete avuto distribuito
Il documento intitolato Proposta del Regolamento per la convocazione del congresso nazionale tematico
E quindi io mi chiedo se siamo d'accordo per procedere alla discussione e approvazione di questo documento
Devo interpretare il vostro silenzio come un assenso
Mi pare che c'è nessuno che altre opinioni altre proposte
Allora su questo documento che non lo dico in termini riduttivi ma insomma non è altro che una esplicazione e una traduzione in atti pratici delle norme congressuali
Non sono pervenute proposte di modifica
Da Fassino ha una proposta allora vediamo se ci sono proposte di modifica
Ti può succedere
Allora non ho gli occhiali e non leggo c'è un punto dal Regolamento
Dove si stabilisce che i delegati vengono eletti sulla base degli iscritti e del numero dei voti io sono d'accordo che ci sia come dire il peso elettorale di una realtà anche nello stabilire delegati la osservazione però era relativa al meccanismo si dice al numero dei voti dovremmo dire al numero dei voti relativamente agli abitanti alla percentuale perché ci sono grandi realtà numeriche che hanno il tre per cento
Il tre per cento in percentuale e uno meno però alto di voti rispetta realtà che hanno il trenta per cento dei voti però un numero basso perché la popolazione della Provincia un numero basso
Chiedere ai sensi può correggere questo punto
Fassino
Sentiamo sentiamo le varie proposte troppo replicherà Chiarante che che è stato redattore principale del documento
Silvio due proposte la prima riguarda
L'ordine del giorno del congresso
Siccome io condivido la relazione la mia condivisione formale condivido
Convintamente molte delle cose alcuni passaggi essenziali della relazione chiedo che
La convocazione del congresso sia le scelte del PDS per le prossime elezioni politiche una sinistra moderna ed europea unità su base federativa CEDU aggettivi non sono inutili
Perché sono riferiti esplicitamente alle caratteristiche della sinistra vogliamo costruire che sono state indicate nella relazione di Massimo D'Alema
La seconda questione riguarda la Commissione nazionale per il congresso tematico si dice al tal paragrafo undici
La presidenza del Consiglio nazionale insieme oggi assumono le funzioni di commissione nazionale per il congresso tematico che garantisce il corretto svolgimento la fase congressuale scusa del penisola perché c'è un emendamento avendo gestito tre congressi come responsabile di organizzazione credo che si debba avere la presenza del cinema e dell'azione mezzi e il responsabile di organizzazione del partito perché se la commissione per il congresso non al proprio interno responsabile di organizzazione
No
Pare sia del Circus debba far parte della Commissione per il congresso
Prego
Salisse
Tanti Salis Carlo tali
Io voglio evidenziare un un elemento di incongruità fra la nel regolamento del congresso della relazione
E il dibattito
Che hanno posto la centralità del tema del federalismo
A mio parere anche il tema di maggiore novità programmatica
E l'incongruità consiste nel fatto che nel congresso non è provvisto un momento di livello regionale c'è un congresso che sancisce una posizione federalista non prevede un momento congressuale regionale
I partiti federalisti si fondano sui momenti regionali o se non addirittura sui partiti regionali così come gli Stati federalisti si fondano sul momento regionale
E io credo che però poiché so che ci sono difficoltà di natura organizzativa che hanno ispirato questa scelta sì ammetta essi consenta
Che quelle organizzazioni regionali che sono in grado per i tempi
Stabiliti di di esprimere anche il momento regionale ferme restando e rapporti di Telegatti ovviamente ad esse si ha consentito di svolgere il momento regionale congressuale
Ci sono altri
Prego
Dovete dire il nome per piacere
Sono Biasco io farei una proposta che prossimo congresso
Che è un congresso tematico ossia effettivamente tale anche nell'organizzazione io condivido con parla zone di D'Alema l'esigenza che non si arrivi a un programma non è quella la sede di un programma il programma dovrà essere deciso dalla coalizione dovrà essere scelto sono selezionato dall'assemblaggio dalla coalizione di centro sinistra
Però indossa dovrà essere un congresso dove effettivamente si discutano le grandi opzioni si raccolgano testimonianze e tutti i militanti partecipino al degli orientamenti collettivi
Questo per far questo l'abbiamo bisogno proprio nell'organizzazione stessa del congresso che non ci siano solo sezioni premiati
Io ho paura di un congresso che sia anche diciamo dire con sincerità una kermesse verbale in cui ciascuno di noi se succederà alla tribuna a fare il suo a dare la sua valutazione generale poi l'elenco delle necessità quindi chiedo che accanto a delle sessioni plenarie dove si dovrà discutere ovviamente all'impianto politico le alleanze
Il modo di stare nella coalizione ci siano delle sezioni che si svolgano parallelamente non notturne
Quindi parte integrante del Congresso dedicate ai temi che vuol dire una sessione sul federale Pagani parallelamente una sul io personalmente proporrei una sul federalismo
Una sullo stato sociale un'altra sulla pubblica amministrazione una sul Mezzogiorno è una sulla istituzioni democratiche rappresentative e forse anche una sull'Europa
Questa è la mia proposta poi non so sito si potrebbe mettere una mozione
Va bene ci sono altri
Mattioli
Gobbo scusate prima che parli Matteo potrei censire quelli che devono presentare che intendono presentare delle proposte
Oltre a Mattioli ci sono altri
Mi pare di no
Va bene allora Matteoli e poi ci sarà una replica dichiarante la mia forse più che una una proposta è una richiesta di chiarimento sulla base della discussione congressuale
Nel senso che nella proposta di Regolamento si indica la base della discussione congressuale nel testo della relazione di Massimo D'Alema
Pura il testo della relazione che ci è stato distribuito per iscritto è in un po'diverso da nel senso che è minore ridotto rispetto alla relazione che è stata
Ecco io volevo chiedere il questo era
La la richiesta
Va bene allora Chiarante
Bene su quest'ultima
Richiesta di precisazione la risposta è già stata data sarà la relazione integrale di Massimo D'Alema
A costituire la base del dibattito congressuale io sottolineo quello che il segretario ha detto nella sua replica sollecitando i singoli compagni le organizzazioni e i centri di ricerca a contribuire ad arricchire questa base di discussione attraverso l'elaborazione che compiranno nelle prossime settimane
E del resto nel regolamento come avete visto ci sottolinea il ruolo che debbono a vere ordine del giorno integrativi nelle assemblee provinciali
Proprio per costituire quell'approfondimento indispensabile in un congresso tematico ordine del giorno che se approvati automaticamente sono trasferiti alla commissione politica del congresso nazionale diventano dunque base della discussione
Anche in sede di congresso nazionale
Sulle altre domande alla risollecita azione di Angela Bottari circa la valutazione dei voti in percentuale anziché in termini numerici assoluti
Rispondo Fazio richiamando la sua attenzione su un fatto
Che considerando i voti raccolti in assoluto si è inteso no mai correggere
Una rappresentanza che privilegiasse essenzialmente Lance le aree del del paese in cui è più forte l'organizzazione del partito se si considerassero
I voti in percentuale e chiaro che rafforza Remo proprio rafforzeremo proprio la rappresentanza delle Regioni più forte è più alta la percentuale del partito in Emilia e in Toscana in Umbria e quindi avremmo un'ulteriore accentuazione di un di una rapina di una rappresentanza regionale che è giusto che sia consistente ma che d'intesa anche con i segretari regionali col jet segretari di federazione di questi di queste regioni si è voluto in qualche modo equilibrare a favore delle ragioni delle regioni che sarebbero altrimenti meno rappresentate e quindi io propongo che si approvi
La il testo che è stato sottoposto cioè il riferimento ai voti calcolati in assoluto
Mi pare che la proposta formulata da Fassino di un'integrazione sia opportuna
Le nal al testo della diciamo dell'ordine del giorno del congresso io sorse la preside d'accordo però suggerirei una sinistra demo
Più che un moderno ed ora è una sinistra democratica ed europea unita su basi federati termine moderna per un verso è scontato per un verso è oggetto di tante discussioni mi pare
Che diciamo che è detto meglio se persino nonne
Non lo vedo è d'accordo o insiste sul una sinistra democratica ed europea unita su base federativa per dare più forza alla frazione democratici
Sulla nella quanta la proposta di sale estivi pre vedere nel Regolamento il momento regionale
Voglio precisare che abbiamo anche in una precedente riunione con con i i segretari regionali anche con alcuni segretari di grandi federazioni discusso diverse ipotesi
Di preparazione del Congresso cioè se assumere la base come base l'assemblea di federazione o l'assemblea regionale o anche intrecciare queste due possibilità
è parso giusto in primo luogo partire da un livello che forse tale da mobilitare il più largamente possibile
Il complesso degli iscritti al partito si è calcolato che in un'assemblea regionale si raggiungono poche decine di migliaia di iscritti al partito nelle assemblee dei federazione si può contare di raggiungere complessivamente a che con lavoro preparatorio invece un numero che può avvicinarsi ai cento mila iscritti al partito e questo e credo è un cane è una considerazione
Non mi è indifferente che ha portato a scegliere
La strada delle assemblee di federazione al tempo stesso però si è detto che questa torre lo potremo rendere più chiaro nelle istruzioni circa l'organizzazione della lavoro preparatorio del congresso nazionale che fermo restando il fatto che i delegati al congresso sono eletti nelle assemblee dei federazione
Però in tutte le situazioni in cui ciò può risultare politicamente utile positivo e credo che questo si verifica nella maggior parte dei casi e e si ha il tempo di farlo è utile promuovere non per eleggere i delegati ma come momento politico di approfondimento aperto alle altre forze politiche della regione un momento in cui portare avanti quel processo di costruzione
Di una sinistra federativa quel processo di costruzione dalla coalizione democratica sempre promuovere iniziative a livello risolve le assise di carattere regionale
Ed è questo se siete d'accordo una istruzione che daremo senza bisogno di modificare di modificare il regolamento congressuale
Per quel che riguarda la la la l'intervento di Biasco io sono da direi totalmente d'accordo con la sua sollecitazione alla poi all'approfondimento tematico e anche hanno ha un'articolazione dei lavori congressuali
Che veda dei momenti di di approfondimento tematico richiamo l'attenzione di Biasco sul fatto che non a caso si è dato mandato alla segreteria di precisare il programma dei lavori del congresso e quindi la sua l'indicazione la sua sollecitazione di pare che debba essere raccolta come raccomandazione su cui la segreteria invitata a riflettere per procedere a definire la organizzazione concreta dei lavori congressuale va bene grazie Chiarante mi pare di poter riepilogare nei seguenti termini
Ci sono cinque proposte due quelle presentate da Fassino vengono accolte una delle quali
Sì due due due compresa quella della NATO l'altro aspetto stasera un posto un'altra rete
Do che c'era una prima dizione del della dell'undicesimo hard comma del Regolamento in cui era proprio detto la presidenza del CNR della CNG assieme al responsabile
Dell'area del dei problemi aree del partito irresponsabile proverbiale del partito aveva ritenuto di non doverci eh va bene e ci aveva chiesto di togliere
Il la band Narain messo però io avrei messo per volontà popolare perse per volontà popolare in estate verrà immesso per volo popolari e quella la queste due proposte
Queste due proposte vengono accolte
La proposta che ha fatto Salles è l'approdo che riguarda la procedura del di convocazione e altre attività connesse alla preparazione congressuale viene accolta nei termini che ha indicato chiaramente
La proposta che ha presentato Biasco
Viene accolta e se ne terrà conto nel Regolamento del Congresso perché queste norme sono relative alla convocazione nel programma del del congresso specificando le le sezioni in base alla sua proposta e ad eventuali altre integrazione vorrei chiedere infine ad Angela Bottari
Se dopo le spiegazioni che ha dato che era ante insiste nel porre in votazione il suo emendamento rotti atti ha pienamente convinto
Allora con le modifiche e le integrazioni che sono state proposte pongo in votazione il documento per la convocazione del congresso tematico nazionale che a favore pregato di alzare le mani la mano
La delega alla mano insomma tramortita se come dicono a Roma che chi è contrario alzi la mano
Chi si astiene
Mi pare di non vedere nessuna mano alzate approvato all'unanimità
Devo dire qualche altra cosa dal Consiglio nazionale chiuso
No
Ma si vede leggermente la sia politica che accademica
L'assegno