Udienza pubblica della Corte costituzionale

Buongiorno udienze a fare
Si chiamerà prima causa
Ordinanza cinquantasette del due mila ventiquattro ordinanza sedici novembre due mila ventitré e Consiglio di Stato Mariangela Carrier altri contro ministero della giustizia e altri
Per Annalisa Moscariello avvocato Maria Immacolata amoroso per Silvana Sebastiani altri parti interveniente dati quando avvocato Maria Immacolata amoroso
Relatore il collega Pitruzzella
Il presidente grazie presidente
Con ordinanza del sedici novembre due mila e ventitré iscritta al numero cinquantasette del registro ordinanze il consiglio di stato sollevato il riferimento agli articoli tre e centodiciassette primo comma della Costituzione
Questioni di legittimità costituzionale l'articolo quarantaquattro commi sette otto nove dieci e undici del decreto legislativo numero novantacinque del due mila e diciassette e dell'allegata tabella trentasette
E della tabella a allegata al decreto legislativo numero quattrocentoquarantatré del mille novecentonovantadue
Nella parte in cui si distinguono in dotazione organica secondo la differenza di sesso i posti da mettere a concorso nella qualifica iniziale degli ispettori del corpo di polizia penitenziaria
Il rimettente
Espone di essere chiamato a rendere il parere vincolante nel ricorso straordinario al presidente della Repubblica contro il decreto e l'undici novembre due mila ventuno di approvazione della graduatoria definitiva del concorso interno a seicentosei posti della qualifica iniziale
Del ruolo maschile ispettori di polizia penitenziaria e contro tutti gli atti commessi e presupposti
Il giudice a quo osserva a supporto della necessità di applicare le disposizioni censurate
Che deve essere disattesa ad eccezione di tardività dell'impugnazione del bando e gli atti presupposti in quanto lei sia nell'interesse legittimo deriva all'atto di approvazione produttore finale e che i proventi impugnati si fondano sulle previsioni che reputa incontrato il suo con la Costituzione
Il linea preliminare il giudice a quo argomenta che è necessaria una pronuncia di illegittimità costituzionale che ponga rimedio mediante una decisione erga omnes alla lesione del principio di uguaglianza
Nucleo costitutivo le identità costrinse la Repubblica il principio di parità di trattamento
Consacrato da un consistente corpo di norme comunitarie
La disapplicazione non salvaguarderebbe la certezza del diritto e sarebbe circoscritta al caso concreto Cossiga rimettere le sorti e la legge alle decisioni diverse dei giudici
In punto di non manifesta infondatezza il rimettente assume che le disposizioni censurate infrangono i vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e si pongono in contrasto con il principio di parità e non discriminazione tra uomo e donna nell'accesso al lavoro quanto all'abitazione l'articolo centodiciassette primo comma il Consiglio di Stato menziona la direttiva settantasei duecentosette cioè del consiglio del nove febbraio mille novecentosettantasei relativa attuazione del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne per quanto riguarda l'accesso al lavoro alla formazione
Alla promozione con sé professionale le condizioni di lavoro ma anche la direttiva due mila settantotto cioè del consiglio del ventisette novembre due mila e stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione
E di condizioni di lavoro e nonché l'articolo tre del Trattato sull'europea l'articolo otto il trattato funzionamento l'europea gli articoli ventuno e ventitré della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea
Secondo il Consiglio di Stato il requisito della differenza di genere per l'accesso all'impiego pubblico e la polizia penitenziaria con la qualifica di ispettore non sarebbe giustificato le funzioni effettivamente e ordinariamente svolte dagli ispettori
E si porrebbe perciò in contrasto con il principio di parità di trattamento tra uomini e donne ormai consolidato nell'ordinamento comunitario
La discipline nel summit sarebbe lesiva inoltre dei principi di eguaglianza e di ragionevolezza in quanto la discriminazione l'accesso alla qualifica di ispettore di polizia penitenziaria fondata sulla differenza di sesso non si porrebbe quale requisito essenziale e determinante
Ai fini dello svolgimento del servizio ispettore figura non ha Betta ammendanti ogni di stretto contatto con i detenuti e si rivelerebbe eccedente rispetto allo scopo
Si è costituito in giudizio la parte ricorrente nel giudizio principale
E ha depositato altresì memorie illustrative in prossimità dell'udienza
Chiedendo di accogliere questioni legittimità costituzionale sollevate al Consiglio di Stato o in subordine dirottare una pronuncia interpretativa che esclude l'applicabilità e le distinzioni di genere
Per i seggi e i servizi extramoenia e per le mansioni che non prevede un contatto diretto e continuativo con i detenuti all'interno delle sezioni penitenziarie
Terminato grazie grazie
L'altra parte ricorrente l'avvocata Maria immacolata amoroso
Buongiorno
Dunque presidente io vorrei dare fornire solo alcuni dati
Proprio per dare evidenza di questa disparità di questa sperequazione fra i ruoli noi abbiamo nel ruolo degli ispettori hanno previsto quattrocentosettantotto uomini quarantasei donne
Lo stesso concorso da cui è partita questa vicenda prevedeva originariamente seicentosei posti destinati agli uomini ottanta alle donne
Questo per dimostrare questa disparità questo dislivello oltretutto si consideri che le piante organiche tabelle organiche adottate per la polizia penitenziaria
Si suddividono in Tabella H quella relativa agli istituti e poi c'è una tabella Bigli che riguarda invece le sedi extramoenia
Ovvero quegli istituti quelle sedi dove non esistono le esenzioni le sezioni detentive si consideri al Dipartimento amministrazione penitenziaria
Alle scuole di formazione i provveditorati lì la presenza dei detenuti donne affatto prevista
Eppure questa sproporzione viene mantenuta anche per queste sei di quindi fondamentalmente noi abbiamo anche nel corpo di polizia penitenziaria il dieci per cento dei posti e destinato alle donne
Il novanta per cento agli uomini
E questo malgrado il contenuto delle mansioni svolte dagli ispettori non richieda questa distinzione
La normativa europea specifica chiaramente che questa discriminazione è possibile derogare
Al divieto di parità laddove però è necessario che il compito da svolgere richieda questa specificità ora se noi esaminiamo l'articolo ventitré del decreto legislativo quattrocentoquarantatré del novantadue questa norma indica quali sono i compiti assegnati agli appartenenti al ruolo di vice ispettori e tra questi compiti noi troviamo il coordinamento la sorveglianza dell'organizzazione delle unità operative fondamentalmente il agli appartenenti al ruolo di vice ispettori che altri tutto svolgono anche funzioni di comandanti negli istituti
Non attengono quindi non vengono svolte all'interno delle sezioni detentive opere possono svolgere questi compiti solo il personale appartenente al ruolo degli agenti e degli assistenti
Ma vi è di più
Il fatto che non abbia più senso e non si è giustificata questa distinzione lo si rinviene proprio nel fatto che c'è all'esame del Senato un disegno di legge precisamente il numero mille cinquantatré
Che ha previsto l'articolo tre bis con il quale dovrebbe essere abrogato o modificato l'articolo sei comma due della legge trecentonovantacinque del novanta che è quella che ha ingenerato poi questa distinzione dei ruoli in tutti i ruoli distinzione fra uomo e donna
Ebbene questa norma questa riforma prevede di fatti
Che la tabella a quella che è stata censurata non contenga più questa distinzione fra uomo e donna quindi questo che significa che lo stesso legislatore ha ovviamente riconosciuto
Che non ha ragione di esistere questa distinzione ora il problema qual è che questa norma
Al momento io ho esaminato il
Il disegno non prevede una norma transitoria per cui non è dato sicuramente non prevederà che questa possa essere applicata retroattivamente
E quindi il problema qual è e che pur essendo allorché sarà licenziato questo testo legislativo la ricorrente la signora muscoli alle altro non potrà giovarsi di questa riforma ma poi oltretutto previdenziale che sono pendenti
Davanti al TAR
Altri ricorsi alcuni dei quali patrocinati da mistero essa e nei quali pure stata sollevata la stessa questione perché nonostante si discuta di questa questione già da diversi anni
L'amministrazione ha continuato a bandire altri concorsi anche successivamente a questo per il quale era stata sollevata la questione
Quindi ha continuato a bandire questi concorsi che contengono questa distinzione con questo numero limitato di posti a favore delle donne
Perché va oltretutto occorre evidenziare prima omesso questa cosa questa distinzione questo pregiudizio le donne lo subiscono non soltanto nel momento dell'accesso
Alla carriera
Ma anche nel prosieguo perché ovviamente ipostila avanzamento per andare poi alla qualifica successiva sono sempre ridotti
Quindi hanno minori possibilità di andare avanti e quindi di progredire in questo caso subentrerebbe anche l'articolo trentasette della Costituzione
Perché non consente di garantire quella parità sostanziale anche ai fini retributivi perché non poter accedere ad una qualifica superiore ovviamente
Comporta dei problemi ma c'è anche un altro problema si consideri per esempio i trasferimenti ci sono alcune sedi in Italia ove non è affatto prevista la la la sezione detentiva femminile quindi non è prevista la presenza di donne
Quindi le donne hanno anche un numero estremamente limitato si il riferimento alle sedi perché non in tutta Italia non ovunque esistano le sezioni detentive femminili
E poi soprattutto anche come i numeri perché ovviamente essendo così risicati imposti a loro destinati
è ovvio che il loro risentiranno anche ai fini della mobilità e questo senza nessuna ragione oggettiva
Senza che ricorra nessun presupposto nessuna esigenza che possa essere ritenuta costituzionalmente rilevante
Quindi ribadendo il problema si pone anche per i ricorsi che pendono ancora perché ci sono queste donne che hanno fatto hanno partecipato al concorso oltretutto mi piace evidenziare che anche nel caso di questo concorso per il quale è stata sollevata la questione
Lei ricorrenti idonee avevano ottenuto un punteggio pari a ventitré gli uomini che non hanno neanche ricoperto tutti i posti
Sono entrati con diciotto col punteggio pari a diciotto quindi anche la meritocrazia viene mortificata
Senza anche sussista una ragione oggettiva perché ripeto le mansioni in compiti che svolgono sono mansioni amministrative di concetto di coordinamento che non richiedono questa distinzione
Che sono svolte allo stesso modo fra uomini e donne
Quindi concludo
O una cosa mi mi permetto di dire so che potrebbe non essere rilevante
Ma il quattro e il quattro dicembre il TAR del Lazio ha fissato le udienze di merito degli altri ricorsi
E nei quali è stata sollevata da noi gli avvocati lo stesso problema della distinzione fra uomo e donna non è stata disposta seppur richiesta la sospensione impropria
Ma presidente ha ritenuto di accordarci un rinvio che andasse dopo a alla data in cui era stata fissata questa udienza
E pertanto per noi sarebbe auspicabile ottenere una pronuncia che ci consenta poi di tutelare anche le altre ricorrenti perché diversamente saremmo costretti a rifare lo stesso iter anche perché qualora sempre che quando andrà in vigore la riforma e della stessa non potranno giovarsi vi ringrazio per l'attenzione
Sono domande da parte dei colleghi
Sarà deciso
Prego si chiami l'altra causa
Ricorso diciassette del due mila ventiquattro Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Calabria
Per presidente del consiglio dei ministri avvocati dello Stato Beatrice dojo fiducia Vincenzina Maio per regione Calabria avvocato Domenico Bullo
Relatrice dal collega Sciarrone Alibrandi
Grazie presidente
Presidente del Consiglio dei ministri
A impugnato gli articoli uno commi uno due tre tre comma uno sette comma uno lettera c della legge della Regione Calabria quattordici marzo due mila ventiquattro numero otto recante disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale della fibromialgia e dell'Elettra sensibilità e istituzione dei relativi registri regionali
E ricorrente premette che la Regione Calabria con la citata legge ha inteso offrire un servizio di supporto nelle more dell'inserimento della fibromialgia deleghe tra sensibilità tra le patologie croniche esistenti di cui al DPCM dodici gennaio due mila diciassette
Promuovendo l'istituzione di ambulatori anche multidisciplinari dedicate alle attività gratuita di screening di un centro di coordinamento regionale della rete di ambulatori
Della giornata regionale per la lotta la fibromialgia e all'elettro sensibilità oltre a prevedere la creazione per entrambe le patologie fibromialgia Elettro sensibilità i registri regionali che consentano di tracciare l'incidenza e la prevalenza a livello regionale
Di tale legge regionale il Presidente del Consiglio dei ministri censura anzi tu
Tutto l'articolo uno commi uno e due nella parte in cui promuove l'istituzione di ambulatori dedicati all'attività gratuita di screening nonché gli ambulatori multidisciplinari per trattamento e gestione degli esiti delle suddette malattia
Tali disposizioni violerebbero l'articolo centodiciassette terzo comma della Costituzione in quanto si porrebbero in contrasto con il principio fondamentale di coordinamento della finanza pubblica di cui all'articolo uno comma centosettantaquattro che la legge trecentoundici del due mila quattro
Che impone alle Regioni impegnata nel piano di rientro dal disavanzo sanitario il divieto di effettuare spese non obbligatorie e destinare le risorse del servizio sanitario regionale a prestazioni non incluse nei LEA ricorrente ricorda che la regione Calabria è sottoposta al piano di rientro dal disavanzo sino a sanitario sulla base di un accordo originariamente perfezionato nel due mila e nove poi proseguito per affetto del programma operativo di consolidamento di sviluppo due mila ventidue due mila venticinque la cui vincolatività è affermata
Sia dall'articolo uno comma settecentonovantasei lettera b della legge duecentonovantasei del due mila sei sia dall'articolo due commi ottanta novantacinque della legge centonovantuno del due mila nove pertanto le disposizioni impugnate
Sarebbero illegittime in quanto comporterebbero l'erogazione di prestazioni extra LEA appunto nel prevedere l'istituzione di ambulatori dedicati a questa attività gratuita di screening ulteriori rispetto a quelli riconosciuti dal DPCM dodici gennaio due mila diciassette
Che si riferiscono soltanto a patologie di tipo ontologico
Oncologia Cos Cusato
Tanto premesso il ricorrente prospetta anche il dubbio circa la congruità della copertura della spesa necessaria in base all'articolo ottantuno terzo comma della Costituzione
Dal momento che un impiego di risorse per prestazioni non essenziali verrebbe a ridurre le risorse disponibili per quelle essenziali
E poi un'altra un altro filone di impugnazioni che riguardano gli articoli uno comma tre tre comma uno sette comma uno lettera c sempre della medesima legge regionale in questo caso impugnate in riferimento agli articoli tre centodiciassette secondo comma letterarie della Costituzione
Queste disposizioni nel prevedere forme di collaborazione istituzionale solo con associazioni di volontariato e altre associazioni si porrebbero infatti in contrasto con le norme statali contenute nel Codice del terzo settore decreto legislativo centodiciassette del due mila diciassette
Che prevedono che tutti gli enti del terzo settore e non solo alcuni possano svolgere ai sensi dell'articolo cinque comma uno lettera b e ci prestazioni sanitarie e socio sanitarie avvalendosi dell'apporto di volontari
E disposizioni regionali impugnate
Infatti non comprenderebbero tutti gli enti del terzo settore ma solo alcuni limitando irragionevolmente in contrasto con l'articolo tre della Costituzione il novero di soggetti coinvolgibili invadendo la competenza legislativa statale esclusiva
In materia di ordinamento civile
Nel giudizio sia costituita la Regione Calabria che ha chiesto a questa Corte dichiari inammissibile e o non fondate le questioni promossa dal presidente del Consiglio dei ministri
Con riguardo alle censure di violazione degli articoli centodiciassette terzo comma e ottantuno terzo comma relative all'articolo uno commi uno dei due la difesa regionale ritiene che la normativa evocata nel riso nel ricorso quale Norman
Quale parametro interposto non sia applicabile al caso in esame
E comunque non costituisca idoneo presupposto per dimostrare la sussistenza della menta To contrasto
Questo anzitutto per via della natura ordinamentale e programmatica delle previsioni impugnate che si limiterebbero a promuovere l'istituzione di ambulatori dedicati all'attività gratuita di screening senza porre a carico della Regione l'istituzione di tali servizi e quindi senza porre neanche oneri a carico del bilancio regionale
Limitandosi soltanto appunto incoraggiare stimolare ma non a obbligare le strutture sanitarie regionali a svolge le attività ma ivi indicate
Per quanto riguarda invece lei censure rivolte agli articoli uno comma tre tre comma uno e sette comma uno lettera c della legge regionale anche se sarebbero prive di fondamento questo perché le espressioni impiegate delle disposizioni regionali censurate non sarebbero utilizzate in modo specifico tecnico ha lo scopo di circoscrivere gli ambiti di intervento a una tipologia
Unica di soggetti come risulterebbe anche dalla previsione di quell'articolo tre della medesima legge regionale che si pone in correlazione con l'articolo cinque del Codice del terzo settore tutto considerato bensì queste norme avrebbero sarebbero da interpretarsi come un riferimento generico comprensivo comunque di tutti gli enti del terzo settore
Aggiungo che
La cancelleria di questa Corte ha comunicato alle parti due quesiti che sono stati formulati ai sensi dell'articolo dieci comma tre delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale
Che riporto e ai quali ovviamente invito le parti entrambe le parti a dare risposta e i quesiti sono i seguenti
Quale incidenza sulle questioni promosse con il presente ricorso spiega a giudizio delle parti l'istituzione ad opera dell'articolo uno comma novecentosettantadue della legge di bilancio due mila ventidue
Del fondo per lo studio e la diagnosi e la cura della fibromialgia
Le cui risorse sono state peraltro ripartite fra tutte le regioni compresa la Regione Calabria per un ammontare pari a centosessanta mila trentaquattro euro con decreto ministeriale otto luglio due mila ventidue
Perché individuassero centri specializzati per diagnosi cura di fibromialgia e presa in carico multidisciplinare dei pazienti affetti da tale patologia peritale fondo di tale fondo non non c'è menzione negli atti delle parti
E ancora seconda domanda ieri le indicate risorse sono state stanziate effettivamente erogate alla Regione Calabria
E in caso di risposta affermativa le risorse sono state impiegate in che modo viceversa se non sono state erogate quale la ragione della mancata erogazione
Grazie
Per lo Stato ricorrente
L'avvocato a Beatrice Gaia fiducia
Cercando di dare dapprima una riscontro una risposta al quesito formulato ai quesiti formulati
Sì in vuole precisare
Intanto il l'ambito di intervento della legge regionale denunciata come muove dal suo stesso titolo che è ho un titolo che reca disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale della fibromialgia e della elettro sensibilità all'interno di questa legge come destinatari ricordata nel dettaglio la previsione di con la finalità e l'incipit del suo articolo uno di garantire di assicurare un servizio di supporto la previsione di ambulatori
Anche multidisciplinari che fungano da sostegno dà conforto per i pazienti affetti da queste patologie con la specifica previsione della possiede la possibilità di erogazione di uno screening di radioattività gratuita di screening
E su questo tipo di prestazioni evidentemente i previsione si è incentrata quella denuncia
Di previsione che voglia in qualche modo istituire una erogazione extra LEA cioè ulteriore rispetto a livello essenziale di assistenza
Assicurato che la Regione come la Regione Calabria in piano di rientro dal disavanzo nazionale non può garantire neppure comproprietà risorse
In questo contesto dove i parametri centri pare censurati sono stati già ricordati nel dettaglio l'lambito e l'incidenza della legge di ventidue del del duecentotrentaquattro del due mila ventuno che legge del bilancio
Di previsione dello Stato per l'anno finanziario finanziario due mila ventidue e per i della bilancio triennale due mila ventidue
Ventiquattro
Effettivamente individua un fondo destinato alla studio diagnosi e cura
Della sola fibromialgia quindi un intervento effettivamente decisivo in termini di di cura e con destinazione di risorse e che da ripartirsi come è successo con decreto ministeriale il decreto ministeriale del luglio del due mila ventidue
Se non che il decreto ministeriale al suo comma due dell'articolo uno prevede che affinché possano essere materialmente erogate queste somme ripartite nella comma primo le regioni individuino individuassero specificamente nel territorio dei centri specializzati
I doni acquista diagnosi e cura della della fibromialgia
L'individuazione da parte delle regioni dei centri specializzati
Sarebbe seguita dovuta a seguire dalla comunicazioni dei centri così individuati alla direzione della programmazione sanitaria del Ministero della Salute e dice il comma
Tre e dello stesso decreto ministeriale solo all'esito di questa individuazione della sua comunicazione nei successivi trenta giorni
Il ministero avrebbe potuto erogare
Ebbene a fronte di questa previsione di questi incombente
Disposto a carico delle Regioni affinché potessero materialmente essere destinatarie di un beneficio già previsto ex lege
La regione Calabria non è rimasta inadempiente cioè non ha provveduto ad individuare e quindi a comunicare al ministero quali fossero
I propri centri specializzati conseguentemente le somme non sono state erogate
Quindi questo è la diciamo delimitazione degli ambiti e
La verifica di incidenza o meglio di ritenuta non incidenza della disposizione prevista dalla legge duecentotrentaquattro del due mila ventuno
Credo quanto alla seconda secondo ordine di questioni quelle relative alle
Censure
Denunciate con riferimento ai parametri dell'articolo centodiciassette comma secondo lettera l e della articolo tre della Costituzione ecco qui si tratta di censure come è stato ricordato nel dettaglio che attengono ad una a al cuore della legge regionale che vuole essere quella attività vuole garantire quell'attività di supporto e di sostegno nel riconoscimento della rilevanza sociale di quelle due Patta antologie
Ma in questo in questa finalità la legge regionale
Nelle sue varie
Previsioni
Degli di cui agli articoli denunciati che sono il comma tre dell'articolo uno l'articolo tre e l'articolo sette comma uno lettera c
Fa una IPTV utilizza delle locuzioni ambigue se vogliamo
Utilizzare quella concetto di e quindi non non non chiarezza che il Codice del terzo settore vuole bandire
E laddove invece proprio in base alle disposizioni del Codice del terzo settore all'articolo trentadue che a norma che legge in materia di ordinamento civile
Sono devono essere precise non ambigue
La Regione ci dice che
Una fatto puramente formale questo della ragione di impugnativa della dello Stato laddove nella sostanza la legge regionale non ha inteso essere limitativa od escludente ma così non è e non è in ragione del chiaro disposto della dell'articolo cinque del Codice del terzo settore che come già ricordato fa riferimento
Indistintamente a tutti gli enti del terzo settore
Per quindi compresi quelli che non si non non siano posso cessioni di di volontariato che non siano costituiti in forma associativa
Quindi riferimento indistinto a tutti gli anti del terzo settore per riconoscere in capo a questi la possibilità di erogare prestazioni sanitarie e sociosanitarie avvalendosi del volontariato
Ma qui non è nella legge denunciata Lalla tutti con uno comma tre fa riferimento alla anche se alle associazioni di volontariato come però come enti che possono quaggiù varie quindi ambulatori multidisciplinari ancora l'articolo sette comma uno lettera cinque
Che è disposizioni con cui si vuole assicurare l'attuazione della legge regionale con verifica in capo al Consiglio regionale e qui sul punto proprio in rilievo ridevo dell'articolo sette sembra cadere quell'affermazione della lite della regione di una vera valenza programmatica qui c'è una legge che anche una specifica iter di verifica di attuazione quella descritta dall'articolo sette
E quindi tornando all'articolo sette la giunta regionale deve documentare per la relazione biennale che per tenuta a presentare al Consiglio regionale le attività di intervento di sostegno o delle associazioni di volontariato quindi ancora una volta il riferimento alla terminologico che non è e non può essere formale ma evidentemente ha già sostanziale ad una categoria più lurido
Tutta rispetto a quella prevista
Dalla legge di riferimento non solo ma questa disposizione come è stato ricordato o in qualche modo contiene una forma di cooperazione tra gli enti del terzo settore
E i soggetti pubblici e e con questa ridotta incidenza interviene e India violazione della norma
Di della normativa statale di riferimento in quel precipuo ambito che è proprio quello anche di delineare l'ambito di intervento del coinvolgimento attivo tara enti del terzo settore
E soggetti pubblici che codesta
Recentissima Corte con sentenza
Centottantacinque del ventidue che si è ricordata ha voluto riportare il chiaramente alla materia della Codice del terzo settore come materia di ordinamento civile quindi si insiste per l'accoglimento del ricorso FIAT
Delle grazie regione Calabria l'avvocato Domenico Gullo presidente signori giudici
Io vorrei partire dal dalla posizione dell'amministrazione con riferimento dà ragione con riferimento proprio alla legge dove si è chiarito che si tratta di una norma di chi portare forti e e natura ordinamentale come sappiamo ha una sola funzione che è quella di prevedere la possibilità per qualsiasi amministrazione chi vorrà essere in concreto qualunque attività
Poche sempre che diciotto novantasette secondo come modello di corto e ancor più l'articolo tre e questo cosa significa che se non c'è una norma la base mi consenta a qualunque organizzazione amministrativa svolge parsimonia cosa che aumentano la può fare un po'po'rimessa quell'attività
Questo nell'ordine mentale
In questo modo si si comprende evidentemente perché la rilevanza della cioè il rapporto che ci sia con la legge nazionale che ha previsto la possibilità di queste di utilizzo di questi fondi
Quindi
è necessaria una legge che poi alla fine l'ubi consistam diciamo del della questo è proprio questa la legge necessari al fine di
E questo
Credo che sia indubitabile per quanto riguarda il profili io vorrei evidenziare questo che per quanto riguarda la questione dell'articolo ottantuno appunto angolatura ordinamentale i fondi chiaramente sono quelli che devono arrivare da qualche altra parte in questo caso sono proprio quelli dell'intervento mentre lo Stato
Per quanto riguarda invece
Il teismo comparazioni sedersi predetti individuare con riferimento ai LEA in realtà non si tratta di attività di prevenzione collettiva cioè il riferimento al terzo comparazioni se dello stato individua all'interno dei LEA nell'articolo sette
E non è quello del del TM non ecco non è così perché non si tratta appunto di attività di prevenzione pubblica si tratta semplicemente di la diagnostica e l'attività diagnostica è proprio quella che perché si fa all'interno degli ambulatori cioè non e quindi manca Ilardi il corretto riferimento come come terzo comparazioni su quindi cade chiamati inserita formale il motivo
Evidentemente stesso comparto CEE
In questo caso ed è proprio il riferimento normativo alla legge alla legge nazionale che sorregge eventualmente appunto il dalla legge nazionale la legge regionale rispetto alle censure così come formulate chiaramente
Per quanto riguarda gli altri profili io mi permetto soltanto di evidenziare questa corte già in un precedente cinquantuno cinquantadue nel due mila ventuno ha già evidenziato che comunque un'interpretazione proprio nella materia del terzo settore un'interpretazione diciamo adeguatrice e e possibile anche se probabilmente c'è una norma di tipo stringente come quella ricordato ricordata dalla dall'avvocatura erariale
Il punto che da una chiara lettura delle norme si può forse ipotizzare una poca precisione ma non c'è dubbio che non c'è un che non c'è sicuramente l'intento di disciplinare la la materia o di intervenire all'interno di una materia che è quello del terzo settore semplice testarda dire richiami
Alla normativa nazionale alla quale chiaramente bisogna far riferimento per la corretta interpretazione del testo e non credo che per questo si possa tacciare di costituzione a norma sono questioni che si pongono su un piano
Diciamo interpretativo ripeto già la corte in un caso analogo ha escluso appunto la incostituzionalità con con il precedente quello che ricordavo per il resto mi riporto
E chiedo quindi il rigetto bene se lo domanda del collega Patroni Griffi ecco Giorgio sia lei si porta
Precisare indicazione alla domanda posta dalla relatrice
Cioè se Sempio in primo luogo anche a lei risulta che le somme non so del fondo non siano state erogate alla Regione se se questo sia avvenuto per unità dem Pienza della regione e se questa vicenda
Se e come gioca in relazione alla censura invece di che si tratterebbe di una prestazione extra LEA
Ecco sì mi scusi
Ecco adesso presente sì mi hanno confermato che non non c'è stata l'erogazione perché non sono state comunicate le ma non è possibile istituirle in presenza di una di una norma che ne prevedeva l'istituzione che subì Lucia cioè nel momento in cui si sta tutte vero che la legge regionale finché e esiste chiaramente operativa lo sappiamo tutti
Però sessantotto un provvedimento di tipo ordinamentale io ritengo per su questo non mi hanno chiarito atto semplicemente l'inattesa della pronuncia hanno non hanno potuto effettuare chiaramente
è stata nessun atto appunto ordinamentale di natura generale la le venir meno o comunque l'intervento di una previsione che esclude la possibilità di prevedere questo genere di uffici di organizzazione di di questa diventa organizzativi chiaramente si riverbera poi sul piano sulla valenza dell'atto organizzativo a monte quindi la previsione dell'istituzione del dell'ufficio
Se dovesse cadere punto legge regionale automaticamente comporterebbe
Quindi a quel punto ci son sorge lo ovviamente del dei problemi perché il principio fa comizio e tuffi ecco questo caso chiaramente
Credo che non possa trovare applicazione avendo una natura stabile dall'istituzione del dell'ufficio
Quindi ritengo che de nel caso in cui dovesse appunto cadere ecco questo ritengo credendo che sia questa la ragione per cui non si odono giuridicamente mi hanno semplicemente detto che inattesa hanno ritenuto di non di non potere per il secondo comma appunto prevede che se non si facciano comunicazione quindi non c'è stata questa erogazione da parte dello Stato
Altre ci sono altre domande l'avvocatura del vuole aggiungere qualcosa rispetto a questo punto no benissimo sarà deciso
L'udienza è tolta