Salviamo l'Onu. i diritti umani, la libertà, la giustizia, la democrazia e la pace

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Developments ripulendo il governo ormai suocero queste Masto che ha riportato
A quasi ottant'anni e ottant'anni fa a momenti straordinari in cui dei giornali americani compariva il titolo Europe War is over
La guerra in Europa è finita
Purtroppo il tempo che stiamo vivendo adesso invece
è di una è un tempo di guerra in cui appunto
Quello over purtroppo e
è riferibile più a ai limiti ai confini che vengono di giorno in giorno valica anti
Da le grandi violazioni dei diritti umani piuttosto che alla guerra
Però siamo qui finalmente credo siamo possiamo dare inizio a questo nostro incontro Ilaria Cucchi la prima persona che voglio ringraziare perché grazie alla sua disponibilità sua collaborazione che
Siamo qui che se lei purtroppo
è costretta a salutarci da lontano Ilaria buongiorno atee
Il buon giorno a tutti io avrei voluto ovviamente deve moltissimo essere lì con voi in questa giornata così importante così significativa soprattutto in questo particolare momento che la nostro Paese sta attraversando non solo il nostro Paese e questo cosa bloccata a casa con il conte però voluto ci tenevo comunque a farmi un saluto innanzitutto ringraziare gli organi stazione in particolare la Fondazione Perugia-Assisi per la cultura della pace il Centro Ateneo per i diritti umani io un credo che iniziative come queste siano quantomai importanti quindi davvero ringrazio tantissimo per il vostro
Lavoro dopo il Consiglio d'Europa anche le Nazioni Unite hanno bacchettato ieri Italia
E questo governo verrà le proprie politiche in particolare esprimendo notevoli preoccupazioni in materia di diritti umani questo governo stiamo vedendo che va avanti a spada tratta i di qui a breve sarà approvato nelle nostre aule il cosiddetto pacchetto sicurezza che in ogni suo articolo una costante violazione dei invincibili dei diritti fondamentali dell'essere umano
E quindi io credo che oggi più che mai bisogna far sentire forte la nostra voce siamo veramente andando verso un punto di non ritorno oserei dire mi auguro di sbagliarmi contiamo ovviamente su di voi io vorrei concludere questo intervento oltre ad accurati
Buon lavoro con una frase nel vostro documento che trovo estremamente attuale che mi ha colpito particolarmente
Perdiamo la distruzione del diritto della legalità
E dell'architettura internazionale se abbiamo solo Ono insieme i diritti umani ha libertà la giustizia la democrazia e la pace facciamola assieme sì facciamo esserne grazie a tutti e buon lavoro
Grazie
Grazie ai lariani grazie sappiamo
Dello sforzo del lavoro straordinario che hai fatto da lungo tempo è continueremo a camminare insieme
Grazie davvero ancora Hee con questo grazie io lo estendo a tutte le persone le amiche e gli amici che oggi sono qui in questa sala e anche a coloro che ci stanno seguendo da casa dalle scuole da tanti uffici
è un giorno per noi importante quello che abbiamo scelto di celebrare qui insieme all'interno di delle i nostri istituzioni ci sono cose che non si possono vedere
Per esempio la devastazione dell'Ucraina l'Apocalisse di Gaza di corpi straziati di tante persone tutti i giorni per lungo tempo le urla disperate dei sopravvissuti a una strage quella bambina che a piedi nudi porta sulle spalle la piccola sorellina ferita
Ci sono cose che non si possono fare
Sparare contro i civili ammazzare chiunque mutilare se viziare torturare affamare assentare
Centinaia di migliaia di persone un intero popolo un paese distruggere radere al suolo
Trasformare case scuole ospedali io rovinosi cimiteri ci sono principi che non si possono violare per esempio i principi del diritto internazionale dei diritti umani i principi del diritto internazionale umanitario come quello
Dove dove si prevede si sentisse il dovere di scongiurare l'uccisione deliberata di civili eppure tutti i giorni
Da ormai quasi tre anni
Siamo costretti a vedere cose che non si possono vedere siamo costretti a sentire di cose che non si possono fare
E a constatare la violazione sistematica di principi e leggi che non si potrebbero violare
Tutto questo accade senza che ci sia una alcuna reazione significativa senza che ci sia
Niente di adeguato
Come si fa a riconoscere a non riconoscere in tutto questo il regno dell'illegalità e del disumane Simo
Se invece di parlare del mondo parlassimo della politica interna parlassimo del nostro Paese le cose sarebbero diverse se non altro abbiamo delle istituzioni che dovrebbero prendere sarebbero chiamate a prendere in considerazione ogni violazione della legge del diritto dei diritti umani
Ci sarebbe una la possibilità di una sanzione lo vediamo l'abbiamo visto lo vediamo anche in questi giorni a proposito dei migranti delle persone che fuggono dalla miseria dalla disperazione e che erano state trasportate che diciamo così in Albania e che qualcuno è intervenuto per fermare questa procedura
Ma invece parliamo del mondo
E e nel mondo i principi e le regole che valgono a casa nostra non valgono più
La denuncia del segretario generale dell'ONU di quasi un un mese fa
è stata chiara e netta il livello dice il segretario Guterres il livello di impunità nel mondo è politicamente indifendibile e moralmente intollerabile
Oggi un numero crescente di governi continuano con la la citazione e altri soggetti si sentono autorizzati a uscire gratis di prigione
Possono calpestare il diritto internazionale possono violare la Carta delle Nazioni Unite
Possono chiudere uno chiudere un occhio sulle convenzioni internazionale dei diritti umani sulle decisioni dei tribunali internazionali possono infischiarsene
Del diritto umanitario internazionale possono invadere un altro paese distruggere intere società o a ignorare completamente il benessere
Del proprio popolo e tutto questo comunque non succederà nulla
Si può immaginare di vivere
E prosperare di avere in futuro in un mondo dove dominano la legge del più forte l'arbitrio l'illegalità dove ogni giorno si continua ad andare oltre
La risposta per tutti quanti noi che siamo qui ovvia eppure nonostante tutte le evidenze l'atteggiamento più diffuso è quello dell'innovazione
Le conseguenze solo sotto anche queste sotto gli occhi di tutti non serve essere un analista geopolitico per immaginarlo basta semplicemente usare un po'di buonsenso ed ecco perché siamo qui noi questa mattina
Questa iniziativa si fonda su un'urgenza l'urgenza della difficile situazione in cui versano l'umanità e la terra l'umanità e il pianeta
L'urgenza del pericolo che cresce che avanza
L'urgenza di assumere un'iniziativa in un tempo svuotato di idee divisioni e di strumenti
Il pericolo lo sappiamo ma facciamo finta di non saperlo è quello del conflitto mondiale
è la totale distruzione dell'architettura internazionale delle regole internazionali che per quasi ottant'anni ci hanno preservato dalla Terza Guerra Mondiale
Da tre trentatré mesi il processo di indebolimento di delegittimazione di questo sistema e di quelle regole che ormai in corso da oltre due decenni è entrato in una fase nuova devastante distruttiva
Prima con l'invasione russa dell'Ucraina poi con l'attacco palestinese del sette ottobre e con l'avvio di una serie infinita di crimini di guerra e di crimini contro l'umanità non è facile
Parlare dell'ONU lo sappiamo lo sappiamo bene in una facile parlare dell'ONU dopo decenni
Di disinteresse politico e di input intossicazione mediatica oggi l'ONU gode di una pessima fama
Pochi realmente pochi sanno cosa faccia realmente l'Organizzazione delle Nazioni Unite a che cosa serva autisti materialmente serve tutti i giorni che ci sia questa istituzione
Abbiamo perso la consapevolezza non solo degli sforzi dei padri costituenti ottant'anni fa
Di ciò che ma anche di ciò che è stato possibile fare attraverso la sua esistenza abbiamo puntato molte volte il dito su ciò che non è stato fatto
Ma ci siamo dimenticati di sottolineare le grandi conquiste che proprio grazie a questa presenza imperfetta
è stato possibile realizzare e soprattutto non c'è alcuna consapevolezza di quanto questa infrastruttura ci serva ancora
Di quali siano i vantaggi che conta concretamente il nostro Paese l'Italia l'Europa hanno dall'esistenza di un'organizzazione come quella delle Nazioni Unite
Oggi ad aiutarci ad aprire gli occhi su questa realtà non so se basterà a dire il vero c'è venuta in soccorso la realtà
E la realtà della guerra in Libano
E dell'attacco diretto continuo reiterato alla missione UNIFIL
Io vedo in quella in quel ritrovarsi dell'ONU in mezzo alle parti sotto i colpi dei carri armati dei bulldozer del fosso fosforo bianco
Tutti israeliano descrive in qualche in qualche modo tutto questo descriva
Un pezzo più ampio della realtà che noi non vogliamo vedere in qualche modo descrive il bivio di cui a cui noi siamo giunti difendiamo vogliamo difendere rafforzare e rilanciare
Il ruolo di questa organizzazione di questo presidio di legalità e di diritti o vogliamo lasciare che sia sopraffatto dalla guerra
Perché gli attacchi contro il nostro contingente come contro il Complesso del dell'Organizzazione delle Nazioni Unite non si fermerà continuo
Perché è un ingombro per alcuni avvenire questa istituzione che ancora richiama gli Stati a fare delle cose positive ori ma richiama gli stati a Comedy intrappola fissi fra parti che si stanno facendo la guerra
Togliere di mezzo anche questo ultimo ostacolo al dominio incontrastato della legge del più forte è il sogno è che e anche l'obiettivo di Ray di alcune forse quelle più pericolose che ci stanno trascinando in guerra
Ecco perché oggi noi siamo qui con la consapevolezza del problema e del pericolo
Perché avvertiamo un senso di responsabilità
Il dovere di agire di fare qualche cosa di utile di sensato in un tempo in cui tutto sembra inutile tutto sembra inconcludente compreso naturalmente anche il nostro incontro di oggi
Il ventuno settembre ci siamo incontrati ad Assisi
In un bel numero di persone per riaffermare quello che i padri fondatori delle Nazioni Unite avevano messo nero su bianco e cioè che prima di tutto ci doveva essere la pace prima di tutto ci doveva essere l'impegno a preservare le future generazioni dal flagello della guerra un mese dopo siamo qui in senato per dare al figlio
A questa nostra nuova iniziativa
I fautori propagandistici delle delle guerre e delle tante guerre Lino citate due sole ma insomma non non come tutti voi sapete non ci fu
Uno tutte le altre guerre che comunque sono fuori degradata mediatici disattenzione politica generale almeno di questo nostro porzione del mondo
I fautori e i protagonisti di queste guerre ci descrivono continuano descriverci un mondo in bianco e nero dove ci sono i buoni che naturalmente noi siamo tra quelli e i cattivi
E in questo mondo in bianco è vero
Non c'è molto posto per l'ONU l'olio viene trattato come uno strumento che serve a realizzare i nostri progetti va benissimo altrimenti ma deve essere messo da parte in realtà il mondo e ce lo ha insegnato proprio in queste ore in questi giorni no il vertice dei Brics
Zeman il mondo molto diverso da il bianco invero che ci viene raccontato il mondo è pieno di colori cioè di diversità
Cioè di paesi che hanno desideri sogni interessi Progetti DiVersi
E il vertice di questi giorni a senza non c'è il tempo per entrare nei dettagli ma descrive gli avete sentito riecheggiare l'idea di far costruzione di un nuovo ordine
Il Mondiale diciamo no l'espressione che ne i miei nostro nel nostro alla testa a degli elenchi diciamo e quanto preoccupanti diciamo visto quello che è successo negli ultimi e da da da all'indomani della caduta del muro di Berlino poco poi più più o meno
Noi siamo naturalmente consapevoli dell'anno poca rilevanza che abbiamo come paese in Europa e nel mondo non l'abbiamo mai sopra
Stimato insomma le le capacità che un Paese da solo Possa fare la rivoluzione in questo in questo mondo e ciò nonostante siamo convinti di dover fare qualche cosa
è un paese come il nostro che non sarà proprio il massimo della rilevanza ma ha un peso ha un ruolo ha delle responsabilità
E allora la proposta che noi facciamo oggi
In ai responsabili della politica nazionale ci rivolgiamo al loro innanzitutto in tutte le vesti quella parlamentare ma anche quella più generale politica abbiamo invitato il leader di tutte le forze politiche del nostro Paese a confrontarsi su questo la proposta è quella di verificare se condividiamo queste preoccupazioni e poi di proporre di di fare un'iniziativa in comune per la difesa e il rilancio delle Nazioni Unite
Perché sappiamo che difendendo l'ONU noi difendiamo anche il diritto la legalità i diritti umani la libertà e la giustizia la democrazia e dunque anche la pace
Nel documento che avete trovato in cartellina questa mattina a voi trovate la proposta di della via convenzionale per cercare di sbloccare questa paralisi dell'ONU non sono decenni che si parla della necessità di mettere mano a alla riforma di questo di questo organismo
Il segretario generale dell'ONU che era stata incaricato subito dopo la caduta del muro di Berlino Boutros Boutros-Ghali ci aveva provato
è l'unico segretario della storia dell'asilo nido e che non si è che non si è stato rieletto una seconda volta
Qualche cosa ci dice insomma
E la sua dopo aver fatto l'agenda per la pace nel mille novecento
Novantuno novantadue aveva fatto un'Agenda per la democratizzazione la la la si ritrova anche se abbiamo dimenticati e ed è una un'agenda straordinariamente attuale ma a qualcuno gli ha impedito di avere un altro mandato e tutto sia bloccato
C'è una via convenzionale che l'Europa ha già praticato un paio un paio di volte sì sia quando si è trattato di preparare la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea sia quando si è tentato di dare una carta costituzionale
Al all'Unione Europea ecco noi chiediamo oggi ai parlamentari ai leader politici ma anche ai
Responsabili della società civile di tutte le organizzazioni gruppi di tutti coloro che sento no questa responsabilità i lavorare per costruire un mondo diverso da quello che oggi ci viene imposto di impegnare lì il governo
Il Parlamento innanzitutto e il Governo italiano a fare almeno due cose concrete subito
La prima sì tutto quanto potrebbe essere concretizzato anche in una mozione parlamentare costruita diciamo in tempo anche abbastanza rapido
La prima cosa concreta che si può fare e iscrivere dentro questa mozione è l'impegno a difendere a oltranza a oltranza la missione UNIFIL in Libano
Sostenendola però anche con una iniziativa politica
Non basta di dire che devono rimanere lì
Bisogna anche cercare di toglierli da quella situazione nel senso di aiutare affermare la guerra a come dire a rendere efficace tutto ciò che può essere fatto invece abbiamo sentito
Anche ieri abbiamo sentito è chi di propositi diciamo poco probabili peraltro perché non decide l'Italia quale quale debba essere il mandato del di UNIFIL diciamo no però fu come dire pensare che l'UNIFIL possa fare ora in guerra quello che la politica non ha voluto fare nel corso di questi vent'anni
Dove peraltro questa missione comunque ha fatto consultato straordinario perché per vent'anni poi approfondiremo insomma però per vent'anni
La guerra lì in qualche modo si è bloccata in qualche modo e non non dico che il dinamiche della guerra ma insomma almeno la sua espressione più violenta diciamo così
Quindi sostenere era forzare difendere rafforzare la missione dell'ONU
In in Libano e poi seconda cosa e dare attuazione al Patto per il futuro che l'Italia appena sottoscritto a New York
Che non so se qualcuno di voi da letto quel patto
Ma la nostra Presidente del Consiglio hanno sottoscritto degli impegni che voglio dire noi dobbiamo esigere che diventino concretezza che diventino realtà a partire dalla legge di bilancio che si sta votando adesso abbiamo assolutamente bisogno di dare sette elementi diciamo allora dovremmo prendere atto che appunto a New York si dicono delle cose
E poi a casa propria se ne fanno
Si fanno le cose opposte
Insomma quello che vogliamo provare a fare oggi e dare avvio a a ad un percorso che ci possa portare ad una mobilitazione sappiamo che è difficile se per questo non non ci basta un giorno diciannove vogliamo provare a Farra a rientrare questo Progetto
Dentro all'azione concreta di tutte le forze che davvero amano la pace che vogliono la pace che non soltanto fanno il bla bla bla della pace ma che vogliono lavorare investendo anche sulla via giuridica istituzionale alla pace insomma non soltanto sull'appello evocativo diciamo della pace tutto questo però il processo avrà una tappa importante nella Assemblea dell'ONU dei Popoli e nella Marcia Perugia-Assisi che faremo dal sei al dodici di ottobre del del prossimo anno
Con la consapevolezza che come dire il nostro contributo è limitato mai necessaria
L'alternativa all'ONU è mortale
L'alternativa all'ONU è mortale per noi per l'Italia per l'Europa per i popoli innanzitutto sono prigionieri della del mostro della guerra che per la gran parte dal resto dell'umanità
Come hanno detto molti saggi che hanno imparato dalle lezioni della storia forse l'ONU non riuscirà mai a portarci in Paradiso ma almeno alla possibilità di tenerci lontano dall'inferno
Penso che oggi più che mai valga la pena di ricordarle queste parole che di riproporle nell'agenda del nostro impegno per la pace e allora grazie grazie
Grazie a tutti voi che avete
Cercato chiese replica condividere insieme pensieri e riflessioni sentiremo molte voci e la prima è quella di Marco Pace col quale apre
Presidente del Centro diritti umani dell'università di Padova nonché coordinatore della Rete delle università italiane per la pace con il quale abbiamo ideato costruito il percorso questa e varia di decenni di iniziative grazie a Marco
Torno a tutte Turchia
E anche a tutti coloro che ci stanno seguendo in streaming tra sono anche immesse utenti del corso di relazioni internazionali delle stamattina ho lezione
Appare all'università all'Università di Padova dunque un grande grazie alla senatrice Ilaria Cucchi per avere sostenuto questa nostra iniziativa
E per l'ospitalità e grazie naturalmente ai nostri ospiti che hanno accolto l'invito a prendere la parola
E a discutere con noi su come salvare l'ONU ovvero su come salvare le future generazione dal flagello della guerra come recita l'incipit del preambolo della Carta delle Nazioni Unite e mi permetto di salutare e ringraziare per la loro presenza i rappresentanti di quattro importanti istituzioni del nostro Paese
Innanzitutto il Parlamento la Presidente onorevole Laura Boldrini che è presidente del Comitato permanente per la promozione dei diritti umani nel mondo della Camera dei deputati
L'ambasciatore Giovanni Jannuzzi ringrazio anche lui per la sua presenza qui del Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale un ministero impegnato nella costruzione e nella promozione della pace
E il professor Alessandro Saggioro
è che coordina il nostro dottorato di interesse nazionale sugli studi per la pace che partiva il dodici novembre con credo quarantotto dottoranda e dottorandi quindi adesso abbiamo con una massa critica che sta per entrare nel corso del tempo nelle nostre università e poi l'altra grande istituzione qui presente quella del servizio civile universale
E quindi ringrazio i giovani che stanno svolgendo il servizio civile universale alla Fondazione Perugia Assisi per la cultura della pace e che sono qui oggi con noi
Dunque iniziare così tutto un patrimonio di valori universali idealità
Buone volontà
Di pazienti azioni dei costruttori delle costruttrici di pace dei difensori dei diritti umani che sono attivi in ogni parte del mondo nelle condizioni più difficili
E messa a rischio da un campo di disvalori che avanza come un rullo compressore
Fermare le guerre certo subito bisogna fermare le guerre ma che cosa al loro posto
Certamente la politica la diplomazia il dialogo la cooperazione ma occorre una proposta su cui lavorare partendo dall'elementare premesse che occorre rispettare il diritto internazionale di gente
Quello che ha le sue fonti principali nella Carta delle Nazioni Unite nelle convenzioni giuridiche internazionali sui diritti umani negli statuti delle principali organizzazioni internazionali compresa la NATO
Fino a quando queste leggi non saranno formalmente abrogate i destinatari principali cioè gli Stati sono tenuti ad applicarle
Possiamo dire che il diritto è in lutto il diritto è il lutto intere popolazioni sono sotto le macerie tante coscienze sanguinano anche in Occidente
Che queste ultime reagiscano
Si passi all'azione
Si faccia politica perché denaro e volontà politica siano spesi per fare funzionare democratizzare l'ONU non per fare le guerre e sostenere una folle corsa al riarmo
Momenti come l'attuale ove si contrappongono due disegni di ordine mondiale radicalmente antitetici sono quelli della prova cioè della testimonianza personale
Della mobilitazione delle coscienze costi quel che costi costi quel che costi qual è l'ordine internazionale che vogliamo
Quello criminale dello Stato di Israele
Di cui sono complici molti Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti
Che non soltanto accusa ingiustamente l'ONU di essere fiancheggia attrice di Hamas e sto citando Netanyahu e palude di antisemitismo ma la a l'attacca militarmente in Libano
è un fatto gravissimo uniti è una missione di pace delle Nazioni Unite creata con risoluzione del Consiglio di sicurezza
La situazione ancor più tragica perché a sparare sull'ONU è uno dei suoi figli è uno dei suoi figli lo Stato di Israele nato il ventinove novembre del mille nove
Inter quarantasette insieme all'altro figlio lo Stato di Palestina
Un figlio che spara la madre per ucciderla è un feroce assassino
Oppure
L'ordine internazionale che vogliamo e quello democratico fondato sulle Nazioni Unite sul diritto internazionale sul rispetto dei diritti umani
Sul rispetto dei diritti dei popoli e sull'attiva partecipazione delle organizzazioni di Società Civile alla vita di relazioni internazionali
Sarebbe un errore grave non cogliere la forte interconnessione esistente tra pace internazionale pace interna
Agli Stati le guerre in atto stanno avendo un impatto dirompente sulla tenuta dei nostri sistemi politici democratici
Gravi gravi sono le violazioni dei principi democratici e dello stato di diritto in tanti stati membri dell'Unione europea quello che sta accadendo in questi giorni in questi mesi in questi ultimi anni nel nostro Paese
è un esempio emblematico
Allora se i governi volessero a far funzionare le organizzazioni internazionali a partire dall'ONU e del suo sistema
Di agenzie specializzate potrebbero farlo da subito
Da subito
L'assunto di partenza di questa brevissima riflessione e che non possiamo dire di essere al buio
Nella travagliata transizione da un ordine mondiale che abbiamo conosciuto ad un assetto delle relazioni internazionali che non conosciamo in tutti i suoi contenuti
Giacche di un possibile nuovo ordine pacificamente sostenibile esistono importanti epifanie
Disponiamo infatti delle principali essere
Di un mosaico che attende non di essere inventato ma di essere composto e le due principali tessere sono il riconoscimento giuridico internazionale dei diritti umani e l'organizzazione internazionale multilaterale
Due tessere peraltro fa loro fra loro fortemente interconnesse non avremmo il diritto internazionale e diritti umani se non fossero state create prima le organizzazioni internazionali multilaterale la sfida sia per gli studiosi
Di politica internazionale sì ovviamente per i leaders politici sta nell'identificare le tessere e comporre nell'ottica sistemica di un mosaico che disegna il nuovo ordine mondiale però attenzione
C'è una scelta da fare a monte
Mettere definitivamente da parte il paradigma stato Centa dico della conservazione e dei determini insigni perché scientificamente improduttivo antistorico immorale e costitutivamente dannoso
E abbracciare una volta per tutte il paradigma del mutamento globale c'è un paradigma che ha le sue radici nel diritto internazionale dei diritti umani
E che pone in un'ottica umano Centrica io Renica
E in termini di obbligo giuridico la finalizzate azione dei comportamenti e delle politiche delle istituzioni nazionali e internazionali
Il diritto internazionale e diritti umani insieme con il principio di sussidiarietà e la bussola
Con cui procedere ad evolvere distribuire funzione strutture di statualità ai reni che democratica lungo una scala che ha come polo iniziale la città come poli intermedio lo stato e come polo terminale le istituzioni multilaterali
Il patto per il futuro che veniva richiamato prima da Flavio Lotti adottato all'ONU il ventitré settembre dei capi di Stato e di governo va senz'altro nella direzione giusta
E ha ribadito l'incrollabile c'è scritto così l'incrollabile impegno nei confronti del diritto internazionale dei principi e degli obiettivi enunciati nella Carta delle Nazioni Unite
E viene altresì affermata la centralità dell'organizzazione delle Nazioni Unite dell'attuale architettura multilaterale quindi si tratta lezione si tratta di un documento fortemente voluto dal segretario generale delle Nazioni Unite che ha dovuto lottare
Per contenere l'opposizione di molti governi tuttavia il documento non contiene alcun riferimento alla tragica realtà dei nostri giorni e le cinquantotto azioni proposte non sono azioni bensì obiettivi molto generici che rientrano nella classica retorica intergovernativa allora per iniziare a dare attuazione al Patto per il futuro che l'Italia ha votato come ricordava prima Flavio vogliamo condividere voglio condividere con voi tre proposte concrete che potrebbero essere riprese in una mozione parlamentare sul patto per il futuro come ricordava Flavio primo
La democratizzazione dell'ONU è variabile indipendente rispetto ai processi di pacificazione e di sviluppo umano
Quindi è necessario garantire una maggiore legittimazione diretta degli organi che decidono e più partecipazione popolare alla alla loro presa delle decisioni
La proposta di creare un'assemblea parlamentare delle Nazioni Unite quale organo elettivo di secondo grado con funzioni consultive ci sono già diversi studi sulla sua fattibilità ciò è possibile senza modificare la Carta istituendo l'assemblea parlamentare quale organo sussidiario dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ai sensi dell'articolo ventidue seconda proposta l'attuazione delle norme del Capitolo settimo
Della Carta e condizione indispensabile per garantire pace e sicurezza internazionale
La proposta è di mettere in funzione il sistema sopranazionale di sicurezza collettiva previsto dalla Carta dando finalmente attuazione all'articolo quarantatré che obbliga gli Stati a mettere a disposizione del Consiglio di sicurezza al più presto possibile c'è scritto
Le forze armate necessarie per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale
Il conferimento di forze armate nazionali all'ONU perché questa ne disponga in via permanente insieme con l'avvio di un reale processo di democratizzazione dell'intero sistema ONU
Imprimere una forte accelerazione del processo di transizione dalla sicurezza nazionale alla sicurezza collettiva sopranazionale tre
Potenziare il sistema universale di garanzia dei diritti umani in particolare per quanto riguarda i diritti economici e sociali
Trasformando il Comitato economico e sociale lecco sotto il in un Consiglio per la sicurezza economica sociale e ambientale con funzione di orientamento dell'economia mondiale secondo principi di giustizia
E di supervisione delle politiche pubbliche globali per la gestione dei beni pubblici globali lo strumento dallo ricordato Flavio che proponiamo
E quello della di una convenzione universale per il rafforzamento e la democratizzazione delle Nazioni Unite e concludo
Quella del pacifismo
Così come si è esemplarmente sviluppate in Italia è la voce più puntuale e convinta
Di una nuova cultura politica capace di interloquire con competenza e determinazione nel difficile discorso della governabilità dalla città all'ONU
Proponendo una sensata e sostenibile strategia di nuovo ordine mondiale democratico giusto e pacifico saldamente ancorato alla legge dei diritti umani di tutti i diritti umani per tutti
Con il seminario di Assisi del ventuno settembre Giornata internazionale della pace con l'incontro di oggi in Senato possiamo dire che per il movimento pacifista si apre una nuova fase
Quello del rapporto con le forze politiche che da anni era assente
Il metodo dovrebbe essere chiaro di questo dialogo trasparenza costruttività
Un movimento saldamente ancorato ai valori universali e ai principi della legalità interna internazionale è di per sé aperto al dialogo con tutti e Giunto a questo punto di originalità e organicità nel progettare è difficilmente strumentalizzato idee in un articolo pubblicato dopo la grande marcia per la pace Perugia-Assisi del mille novecentonovantacinque cinquantesimo anniversario dell'Onu che dava il via all'esperienza dell'ONU dei Popoli Antonio Papisca scriveva
Cito credo giovi a tutti a prescindere dalle appartenenze partitiche confrontarsi e ristorarsi sanamente alla tavola imbandita del pacifismo
Le istituzioni dal canto loro aprono la loro tavola a quella già aperta dei costruttori di pace
Grazie per la vostra attenzione
Grazie grazie Marco abbiamo come dire a apparecchiati col tavolo diciamo così
E e adesso siamo pronti noi ad ascoltare le le voci ne abbiamo diverso è questa mattina alcune altre avrebbero potuto e voluto essere presenti perché non siamo i soli negli unici nei primi a occuparsi di tutto questo non abbiamo ambizioni primati da da giocare da vendere siamo qui per riflettere insieme ma con un obiettivo che è quello di agire di provare a fare qualche cosa
Allora ci nutriamo del del pensiero della ricchezza delle analisi di tutti inviterei subito
Chiara crociati vicedirettrice del Manifesto prego chiara e anche professor Raffaele Cabin docente di diritto internazionale dell'unica della Sapienza Università di Roma
Mentre loro prendono posto io vi vorrei leggere il messaggio che ci ha inviato Andrea Tornielli che è il direttore editoriale della dicastero della comunicazione della Santa Sede del Vaticano
Che doveva essere qui con noi ma oggi è una giornata particolare perché c'erano nove incivili canti del Papa insomma e quindi però ha voluto mandarci un messaggio che credo qualche sia utile leggere perché anche qui ci sono dei contenuti di cui tener conto cari amici mi dispiace di non poter essere presente a questo evento dal titolo così significativo salviamo l'ONU
In effetti tutti gli ultimi pontefici hanno riaffermato l'importanza delle Nazioni Unite
E per cinque volte sono stati presenti al Palazzo di Vetro mostrando di considerare l'ONU la risposta giuridica che politica adeguata per il nostro tempo
Tra i frutti positivi affermava papa Francesco durante la sua visita del settembre due mila e quindici si può menzionare la codificazione e lo sviluppo del diritto internazionale
La costruzione della normativa internazionale dei diritti umani
Il perfezionamento del diritto umanitario la soluzione di molti conflitti operazione di pace di riconciliazione e tante altre acquisizioni in tutti i settori della proiezione internazionale delle attività umane
Tutte queste realizzazioni sono luci che contrastano l'oscurità del disordine causato dalle ambizioni incontrollate e dagli egoismi collettivi
Se guardiamo al mondo dove si sta combattendo quella che il Pontefice ha definito profeticamente i e inascoltato la terza guerra mondiale a pezzi non possiamo non gridare salviamo l'ONU
Viviamo un momento tragico per la storia dell'umanità
Gli schemi di guerra prevalgono sugli schemi di pace e purtroppo le stesse parole pace negoziato trattativa sono diventate impronunciabili
La folle corsa al riarmo che impiega fondi sempre difficili da trovare per le politiche sociali gli aiuti alle famiglie alla natalità la lotta alla povertà
Si accompagna purtroppo all'incapacità di trovare vie creative proposte negoziali donne e uomini che scommettono tutto sulla pace
Gli auguro buon lavoro con l'auspicio che momenti come questo si moltiplichino e soprattutto siano seguiti da scelte concrete mai come in questo ora abbiamo bisogno di politica e di una politica che scommette sulla pace
Su quelli che papa Francesco nel recente viaggio in Lussemburgo e Belgio invitando al dialogo del negoziato ha definito uno regoli compromessi e oneste trattative
Perché non c'è vera alternativa cordiali saluti Andrea Tornielli
Grazie Andrea grazie davvero per questo messaggio per questi pensieri e per tutto quello che il Santo Padre sta facendo Chiara crociati
Buongiorno a tutti a tutti si sente
No
Ok così buongiorno a tutti a tutti io ringrazio moltissimo per questo per questo invito oggi a iniziativa che sì ma si sta già dimostrando
Fondamentali non periodo storico come questo e ringrazio in particolare per aver pensato anche di invitare un esponente del mondo dell'informazione
Perché credo che in questo sia uno sforzo collettivo della società civile della politica sia necessario anche un ruolo importante di chi poi le guerre e e le Paci lei è chiamato raccontarle e quindi credo che insomma
Sia l'occasione per ribadire
Il legame che l'informazione dovrebbe avviene con con la società civile
Ora io vengo un po'subito al punto che parte da un'autocritica di categoria
La la stampa
Soprattutto in questo ultimo anno
Non ha svolto il suo ruolo a Vika
Almeno in parte al suo ruolo
Nel raccontare i conflitti che sono che sono in corso
E e facendolo attraverso delle narrazioni che sono tuttora molto parziali
Che evitano di indagare il contesto
Che promuovono di fatto quello che è stato definito lo standard doppio
Che
Ha finito per e
Serie
Una sorta di grancassa lo sforzo bellico e agli sforzi bellici dei paesi che in questo momento sono coinvolti in guerre brutali
E lo ha fatto anche in maniera molto palesi
In qualche modo cedendo alla tentazione dell'opinione dimenticando invece poi quello che dovremmo fare noi ovvero raccontare i fatti
E ci siamo ritrovati in una situazione per cui e ci troviamo in una situazione per cui insomma nel soprattutto nel nostro panorami viatico quello italiano troviamo
Giornalisti opinionisti che letteralmente si sente male
Tutto questo si sente sì
Che letteralmente hanno dato voce a sia parlata che scritta quella che è stata definita ma superiorità morale dell'Occidente
L'altro
L'altro elemento che
Mancato su questo appunto dovremmo fare un esame di coscienza collettivo
In particolare per quanto riguarda l'offensiva israeliana su Gaza e che nel mondo dell'informazione non solo con l'italiano quello europeo ma in generale quello globale non ha fatto e sta facendo alcuna pressione sui propri governi sul governo israeliano per permetterci entrare a Gaza
Quella no guerra ti viene raccontata con
Al prezzo della vita dai soli giornalisti e giornaliste palestinesi
Che
Poiché nonostante il loro loro lavoro che avviene in un contesto in cui essi stessi sono sfollati essi stessi sono ricerca di cibo ed acqua
Ifi vengono presi di mira a quei giornalisti poi si tende a non dare voce perché sono considerati di parte sono considerati parziali quindi finiamo per raccontare o quello che la Corte internazionale di giustizia gennaio scorso ha definito genocidio plausibile che sta avvenendo indiretta lo stiamo sotto raccontando stiamo raccontando pochissimo e male
Quello che
E stiamo o non stiamo facendo
Ovviamente degli imparare un impatto diretto su quello di cui si parla oggi ovvero sulla sulla difesa
E la promozione del diritto internazionale che
Informazioni dovrebbe tutelare e difendere molto spesso in questi anni abbiamo parlato di scorta mediatica
Scatta mediatica oggi servirebbe per le Nazioni Unite per il diritto internazionale che finisce per non essere più di tutto e di tutti ma finisce per essere solo di una parte
O o comunque sono applicato secondo voti e le convenienze o
Addirittura di settarismo in sé non in alcuni casi a seconda di il premier religioni che sono coinvolte questa cosa realtà non è nuova qui abbiamo fatto
Esponenti del movimento pacifista che nel due mila e tre esplosi nel mondo contro la guerra in Iraq e che fu probabilmente uno dei primi momenti in cui il diritto internazionale ha cominciato ad essere appeso
A a martellate pezzi
Ponendosi in una posizione pittore superiorità morale diceva di volerlo difendere
Penso a ci troviamo in una situazione in cui
La stampa dovrebbe fare uno sforzo maggiore
Per difendere questo patrimonio globale
I
E in modi sono tanti la cosa che probabilmente di più salta agli occhi e qui vengo anche al ruolo delle Nazioni Unite a cosa che palmenti più salta agli occhi è che in questo
Soprattutto in questo ultimo anno abbiamo assistito sulla stampa soprattutto occidentale ha una diciamo sotto rappresentazioni di crimini di guerra e crimini l'umanità che vengono commessi tutti i giorni se non all'occultamento molto spesso vengono raccontati o vengono raccontati come se fossero normali e questa cosa ovviamente è pericolosissima perché indirettamente legittima quei crimini
Tende in qualche modo a giustificarli
Torce diritto internazionale nel senso che prende dal diritto internazionale soltanto alcune categorie alcune definizioni e le applica in maniera strumentale penso al concetto della legittima difesa
E finisce per essere sorda non soltanto a
A alle notizie e dai territori arrivano ma anche gli stessi appelli le Nazioni Unite ora qui ci sono molte persone che lavorano tutti i giorni e su la copertura dei conflitti in corso e fa molta impressione di tutti i giorni mi ritrovo ormai molti di voi hanno appelli durissimi fortissimi dell'agenzia delle Nazioni Unite che a scuola tutti i giorni
Dando conto di quella che è la situazione umanitaria in particolare Agata oggi anche in Libano
Eppure questa gravità di questi appelli non la la ritroviamo nulla sentiamo risuonare
Nella nella stampa
Ora e qui vengo alle conclusioni il il pericolo è
Il pericolo riguarda sicuramente un indebolimento del diritto internazionale ma anche la legittimità stessa del mondo dell'informazione tipo l'informazione gira lo stesso abbastanza ridicolo cercare di pensare che se non va in tv o o non va sul giornale
Le notizie non non arrivino comunque fuori c'è un mondo c'è un mondo fatto di movimenti pacifisti femministi con logistiche sanno di repentini e sanno raccontare quello che sta avvenendo ora ne abbiamo a disposizione
Come giornalisti giornaliste delle linee guida
A cassetta degli attrezzi che quella che ci fornisce il diritto internazionale quindi potremmo smettere di fare opinione raccontare i fatti attenendoci a quella cassetta degli attrezzi che dobbiamo superare
I chi difende retto fare da veramente da scorta mediatica un patrimonio globali
E chiudo ricordando questo in cui sono presenti alcune persone
Che erano con cui ho partecipato insieme nell'ammasso a una carovana è arrivata al valico di Rafah
Qui a testimoniare il mancato passaggio degli aiuti
Introitato allocati da Israele quella era stata secondo vere occasioni
Bellissima ci eravamo ritrovati giornalisti politici rappresentanti della società civile avevamo potuto vedere letteralmente con i nostri occhi finalmente anche se
Sì da fuori quello che stava avvenendo Agata Fo dovremmo tornare a fare questo difendere i diritti internazionali insieme coinvolgendo anche il mondo dell'informazione che deve essere disposto a farsi coinvolgere
Grazie grazie chi era non so se la regia se è bene usare no
Perfetto posso usare altro microfono benissimo e grazie davvero chiare queste riflessioni stiamo cercando di costruirle insieme anche un'agenda di lavoro quindi con problemi aspetti elementi ruoli che poi pian pianino abbiamo bisogno di declinare di comporre grazie davvero ora passerei volentieri la parola professor Scapin per una riflessione che abbiamo bisogno di approfondire appunto su quello che sta succedendo il Libano sul nostro contingente prego
Grazie ovviamente
A Ilaria Cucchi per l'iniziativa a Flavio Lotti a Marco Marsilio per aver organizzato questo importante incontro
Sì io insegno diritto in casa sapienza e abbiamo tutti capito che il diritto internazionale è sotto attacco grazie a Dio insomma io sono ancora vivo e quindi possono in qualche modo cercare di diciamo illustrare le ragioni del diritto internazionale e mi fa piacere che prima Marco ha citato Antonio Papisca che sosteneva
Che i diritti umani hanno una capacità intrinseca di esistenza e quindi sopravviveranno
E resisteranno anche sotto le una serie di Gaza questo anche per dare un minimo di speranza soprattutto agli studenti che insomma ci ascoltano dalle aule universitarie
E visto insomma che insegna diritto internazionale detti prima Flavio ha citato
Boutros Boutros Ghali insomma il mitico segretario generale delle Nazioni Unite
Ricordo che anche lui era un professore di diritto internazionale professore egiziano e non a caso aveva scritto una bella monografia sul principio di sovrana uguaglianza degli Stati no
Quindi alla fine tutto torna anche il fatto che
Per fortuna è un mondo non in bianco e nero ma a colori come ricordava prima Marco
Allora sarebbe facile insomma iniziare questo mio intervento affermando che le Nazioni Unite possono che devono salvarsi da sole alla luce di che cosa della loro storia che è stata prima ricordata del contributo fondamentale che hanno dato all'affermazione del diritto internazionale e dei diritti umani
Al ai diritti dei popoli alla liberazione dei popoli sotto dominazione coloniale razzista straniera affermazione
Nella diritto allo sviluppo dei Paesi poveri o impoveriti a seconda delle concezioni
Però oggi questa riaffermazione se vogliamo dire così dell'orgoglio un Siano
Diciamo potrebbe apparire apodittica no visto che comunque ci stiamo confrontando con una realtà molto sanguinosa e soprattutto
In questi ultimi anni diventa sempre più concreto il rischio addirittura di uno olocausto nucleare
E quindi in questi tempi difficili no per essere diciamo diplomatici per promuovere i diritti collettivi di solidarietà il diritto alla pace diritto ad un ambiente soddisfacente
Il diritto ad uno sviluppo sostenibile c'è veramente bisogno di tutti i no dobbiamo tutti dare un contributo gli stati i governi la politica i mezzi di informazione l'università i giovani le donne la società civile le organizzazioni non governativa e quindi dovendo in qualche modo indicare sia pure brevemente
Per passare poi subito alla pressione Libano unifica quali direttrici potrebbe avere questo tentativo di riforma ma direi proprio di Rifondazione delle Nazioni Unite beh a mio parere qualsiasi tentativo in questo senso dovrebbe cercare commi minimo di realizzare tre obiettivi fondamentali
Che forse sono una prospettiva diciamo minimale rispetto a quella evocata da Marco ma voglio dare il mio insomma contributo iniziale
Innanzitutto il primo obiettivo o venti non sono in ordine di importanza e di arrivare ad una riforma democratica del Consiglio di sicurezza aumentando da dieci aventi i membri non permanenti
E guardate
Quindi lasciare da parte tutte le illusioni di riforma aumentando i seggi
Permanenti con o senza diritto di veto abbandonando anche hanno ossa proposta italiana di seggi semipermanente
Tornando all'unico precedente storico gli ha funzionato mille novecentosessanta arde aumento da sei a dieci dei membri non permanenti
Io sono sicuro che questa riforma passerebbe perché secondo l'articolo cento dalla Carta delle Nazioni Unite in prima battuta la riforma l'emendamento deve essere approvato dai due terzi dei membri delle Nazioni Unite
E la e l'Italia
Potrebbe proprio nell'ambito di quelle proposte recuperare un ruolo di leadership all'interno del Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite
Se appunto riuscisse a farsi interprete di questa riforma democratica ricordo proprio perché ho studiato quel precedente storico della storia sempre ci insegna che l'Unione Sovietica nel sessantatré voto conto l'adozione di quell'emendamento in assemblea generale ma poi dovrà artifizio
Quindi secondo me questa riforma passerebbe assemblea generale
Per la ratifica c'è bisogno della ratifica di cinque membri permanenti ma a quel punto sarebbero loro a essere messi con le spalle al muro davanti all'approvazione a larga maggioranza di questa riforma democratica
Questo il primo punto gli altri due punti ovviamente sono la promozione della dimensioni di genere
Io la chiamerei senza problemi rivoluzione femminista nell'ambito del diritto internazionale e del diritto un ruffiano incluso nei settori della sicurezza collettiva sulla base ma non solo
Nell'agenda donne pace e sicurezza delle nazioni e poi la terza prospettiva quella della maggiore partecipazione delle nuove generazioni
Tale attività ma anche ai processi decisionali degli organi nuziali con conseguente inevitabile rafforzamento ad esempio della coscienza ambientale nel nell'ambito della comunità internazionale
E mi permetto di fare riferimento alla proposta di istituire un'Assemblea somma parlamentare come organo sussidiario delle Nazioni Unite io darei diciamo a questa Assemblea
Una diciamo una forte dimensione di sarà fare che in modo che questi diciamo parlamentari che dovrebbe in qualche modo rappresentare i popoli che fanno parte delle Nazioni Unite appartengono alle giovani
Generazioni proprio per dare un senso di cambiamento del quale ovviamente c'è assoluta necessità passiamo da parte diciamo costruendo a parte destruens S purtroppo ai fatti e che in qualche modo hanno anche originato purtroppo questo incontro
Io voglio ricordare il discorso del leader israeliano Netanyahu deve il sedici ottobre in questo discorso
Il Netanyahu ha invitato il segretario generale delle Nazioni Unite analitiche ritirare i caschi blu dell'UNIFIL
Dalle basi del sud del Libano spiegando che la loro presenza li rende ostaggio di Hezbollah
E linee e mette a rischio la vita dei caschi blu e anche dei soldati israeliani
Ora come riferimento a questo argomento voglio essere molto chiaro
Pochi giorni fa la ministra degli Esteri tedesca di un discorso ufficiale tenuto il sette ottobre al Bundestag
Ha affermato
Innanzitutto che i terroristi di Hamas non devono essere soltanto attaccati ma distrutti
Io penso che tu ogni essere umano
Anche il peggio criminale rimanga un essere umano quindi non utilizzerei
No se fossi un esponente di un governo importante come la Germania nostro alleato e via dicendo questa espressione quando è in corso la distruzione di interi Paesi ed interi popoli più o meno antagonisti
E poi ha continuato affermando che nel caso in cui un obiettivo civile venga preso in un saggio venga utilizzato diciamo da gruppi di terroristi
Abusando quindi dello status di protezione che il diritto internazionale umanitario accorda agli obiettivi civili stiamo parlando di scuole
Stiamo parlando di ospedali stiamo parlando di carovane umanitarie
Allora in quel caso l'abuso dello status di protezione perde porterebbe alate vita vitale protezione
Veramente no commenta no commenti perché
Perché
Un discorso che potete trovare on line nel sito appunto del ministero degli esteri tedesco con la traduzione nelle varie lingue soluzioni ufficiale e se noi diciamo
Consigliamo come si dice in combinato disposto no il discorso di Netanyahu
Che pendente afferma il Tarchi blu
Diventa possono diventarlo sono ostaggi di R. Bova
Arriviamo poi alla conclusione che anche loro secondo che essa logica assurda dovrebbe un po'in qualche modo perdere la protezione di diritto internazionale umanitario accordata UNIFIL ai caschi blu per il diritto internazionale umanitario le operazioni di pace ci caschi blu sono equiparati a civili
E quindi godono della massima protezione nell'ambito delle diritto internazionale umanitario per concludere in venti secondi sono quindi d'accordo
Con la diciamo il rafforzamento della missione un infine ricordo soltanto che queste già una Mizzi missioni e robusta di peacekeeping in quanto la risoluzione ventisette zero uno è stata adottata ai sensi del Capitolo settimo della Carta delle Nazioni Unite autorizza l'uso della forza in capo ai caschi blu ovviamente con delle modalità un po'particolare senso con l'assistenza dell'esercito libanese che come sappiamo e evaporato nel nulla data la crisi
Appunto socio economica del Libano
Quindi forse bisognerebbe diciamo tornare alle origini alla risoluzione ventisette zero zero uno e dare ad essa effettiva applicazione grazie per l'attenzione scusate grazie a Roma
Come dire questo ruolo o sui tempi ma abbiamo grazie davvero no solo sono riflessioni che richiederebbero un'articolazione e e ce lo prenderemo il tempo ma oggi abbiamo bisogno di in qualche modo anche appunto di sentire tante voci grazie chiara
Grazie Raffaele e ora invito Laura Boldrini e l'onorevole Laura Boldrini a venire qui e nel frattempo vorrei come dire abbiamo solo un paio di interventi on line e ne abbiamo uno particolarmente gradito da Strasburgo di Marco Tarquinio Marco Visentin
Facciamo una
Però devi forse aprire il microfono
Hai ragione tu Buongiorno tutte tutti siamo perfetto grazie adesso abbiamo anche regolato i microfoni e quindi siamo nelle condizioni di partire abbiamo chiesto a Marco di partecipare pur essendo non qui in presenza molti altri avrebbero potuto intervenire da da remoto ma insomma memoria abituarsi a ritrovarsi anche di persona sanno la disuguaglianza azione viene anche tra di noi perché Marco ha partecipato insieme ad altri parla Mineo parlamentari europea ad un incontro che si è svolto ad Assisi appunto che abbiamo ricordato il ventuno di settembre da dove è stata lanciata una proposta e allora a Marco come dire l'opportunità e il piacere o di ascoltare che cosa si è fatto in questo mese a che punto siamo con il Progetto di dare vita a un intergruppo per la pace nel Parlamento europeo una cosa
Di cui purtroppo oggi non c'è traccia
Marco a te la parola
Grazie grazie ancora Flavio indiscusso mi sono visto sull'ovvero di non esser di persona ma fra pochi minuti correrò in aula perché c'è da votare alcune risoluzioni le ultime di questa tornata
Quella che mi aspetta fra pochi minuti è molto importante sui diritti umani in Azerbaijan
Con il richiamo a figure di perseguitati politici
Che rischiano la vita sia colleghi giornalisti sia un un economista che veste anche i panni dei giornalisti è quello che ci ha fatto vedere
Quali affari si continua a fare sulle fonti fossili attraverso questo Paese dentro una guerra che infuria in oro alla che punto siamo tanto dico una cosa ho pensato molto tutto quello che ho sentito
Fino adesso si era come fra chiamo ancora collega Chiara Cruciani
Ho cambiato giacca ma non smetto del tutto quella del giornalista
E le le il professor Gandini naturalmente le vostre introduzioni Claudio Marco
Sull'ONU fatemi dire una cosa aiuta da cronista d'altri tempi da adesso dare la mia responsabilità di l'uomo politico parlavi del Parlamento europeo non ho mai visto una fase come questa prelazioni
Col Consiglio di Sicurezza paralizzato l'Assemblea generale inascoltata
I caschi blu sotto attacco anche da parte di uno Stato credo che sia la prima volta nella storia che ho visto bande militari pezzi
Pezzi testato che attaccavano qui c'è uno stato che con le sue forze armate spara su sulle forze di interposizione dell'ONU
Con le agenzie dell'ONU delegittimati denigrata e prime delegittimata e poi anche in in questo Parlamento abbiamo assistito a una votazione in questo senso ieri
Che ha creato un piccolo maremoto politico questo per dirvi anche del clima che c'era Parlamento europeo
è un Parlamento europeo nel conferire nel quale c'è una linea di faglia che attraversa tutti i gruppi politici praticamente tutti certamente i gruppi europeisti
Che divide
Tra
Quelli che dicono che il negoziato deve tornare la priorità dell'Europa e quelli che dicono che la priorità dell'Europa e la linea del fronte
Molti di loro si autodefiniscono frontalieri sono uomini e donne che vivono sul confine con la Russia di Putin
Ma altri sono
Moralmente su quella stessa linea
Problema che torniamo interpretava il confine come linea del fronte in questo senso anche frontalieri e questo è
è il punto politico
E la difficoltà nella quale siamo in questo clima nel Parlamento europeo un gruppo il collega di colleghe stava lavorando per costruire l'intergruppo parlamentare di cui abbiamo parlato per la prima volta apertamente
Nella nell'incontro a cui faceva riferimento Flavio Lotti il ventuno settembre ad Assisi
è un intergruppo che al momento ha raccolto le firme necessarie e sufficienti per proporsi
Che sta cercando la sponsorizzazione dei grandi gruppi di di di gruppi politici costituiti che NC passaggio necessario non basta la volontà dei singoli parlamentari
E i diversi gruppi hanno possibilità diverse a loro volta di sponsorizzare Inter gruppi
è una sfida
Proporle in questo momento nel clima che vi ho descritto rapidamente
Ma c'è anche una certezza che comunque vada ci sono parlamentari in questo Parlamento allocati per ore in quattro gruppi diversi politici speriamo di arrivare anche il cinque
Almeno
I gruppi attuali sono scendi quello di cui faccio parte io Socialisti e democratici dell'Hertha da sinistra
I Verdi
E Avenue
Attraverso l'adesione di alcuni liberali irlandesi
E forse c'è un'iniziativa parallela assunta da un popolare italiano
Vediamo se si riesce a farla confluire nella nostra questa il lavoro che è in corso non non non posso dare nulla per scontato non ci sono
Non ci sono certezze si dovrà ancora definitive su questo
Non c'è la certezza che c'è un gruppo di uomini donne sono determinati a lavorare insieme anche se non potrà esserci gruppo informale nel Parlamento europeo non sono più possibili gruppi informali la folta targhette
C'è uno sbarramento
Su tutto ciò
Ed è anche comprensibile
E anche neanche apprezzato nascere dire anche se io sono di quelli che crede che bisogna costruire dei luoghi dove ci si incontra
Non sarà solo un circolo informale ecco questo è sicuro proveremo a far politica ripeto sapendo che in questo momento andiamo in direzione ostinata e contraria rispetto a quella che sembra tendenza prevalente abbiamo scelto come nome
Un nome che riecheggia quello dei gruppi che sono costituiti o si stanno costituendo nel Parlamento italiano
Quindi vogliamo che ci siano austero foni anche in questo senso intergruppo per la pace vedovella ora Oldrini annuisce c'è un lavorio in corso alla Camera sono al Senato credo sia già costituito intergruppo per la pace
La diplomazia diamo multilaterale
E sono gli arredi attrezzi
Della politica di pace alternativa alla politica di guerra
Una piccola notazione avrete letto qualcosa anticipazioni di stampa ed altro su questo
Flavio sa che ci stiamo lavorando da da molti mesi a questa ipotesi ma non ci sono prima sì ed a campare se questo gruppo nascerà come nascerà sarà un'azione una scelta collettiva
Fatta insieme tra persone che vengono da diverse strade e Sicoli camminare su questa insieme
E abbiamo per questo ho desiderato condiviso con gli altri che ci fossero quattro firme di persone diverso potevano essere molto di più le firme dei promotori abbiamo scelto che fossero quattro di persone che vengono che appartengono a gruppi politici diversi perché sia chiaro che è una scelta che facciamo con le nostre diversità portandoli tutto questo impegno e credo che questo riecheggia in quello che è la Perugia-Assisi in quello che è il movimento Complesso bellissimo faticoso per la pace in Italia
Europa
Grazie
Grazie a tutti voi grazie Marco abbiamo bisogno di quello che hai detto abbiamo bisogno di persone che siano capaci di lavorare insieme riconoscendo le diversità
Che ciascuno porta dentro a questi percorsi diciamo non annullandone
Questo lavoro che prezioso che stai facendo sai che come dire è difficilissimo l'hai detto ma sai che estremamente necessario sono ne abbiamo bisogno e quindi guardiamo con grande solidarietà tutti gli sforzi che riuscite a mettere in in movimento
Contiamo di arrivare a un momento prima della realtà ecco speriamo che come dire il lavoro che si sta facendo ci aiuti a a smuovere qualche cosa fintanto che c'è ancora tempo
Di cambiare le cose grazie ancora Marco per poter McCormick Consob voi scatto grazie grazie grazie davvero grazie a te ora passo la parola a prego Laura Boldrini
Sì allora buongiorno a tutti e a tutte grazie intanto grazie
Grazie a Flavio Lotti professor Mascia grazie per aver voluto questa iniziativa grazie a tutti e tutte voi che siete qui
Grazie per aver considerato importante discutere della salvaguardia dell'ONU
Salviamo Lonoce
Tanti anni
Come dire lavoriamo io venticinque anni le agenzie dell'ONU non è mai capitato di partecipare a un incontro in cui questo fosse l'appello salviamo l'ONU
Ed è un appello assolutamente
Necessario perché mai come oggi
Questa struttura multilaterale rischia di naufragare
Non è un caso che qui si è parlato di Medioriente e io anche
Cercherò di
Esprimere la mia preoccupazione attraverso la lettura di ciò che sta accadendo in Medioriente
L'avete detto l'avete detto l'esercito israeliano spara su UNIFIL che è una missione di pace
Avete anche detto che il capo del governo israeliano
Parla del segretario generale come di persona non grata
Avete detto anche che appunto le Nazioni Unite sono state definite sempre dal da Benjamin Netanyahu come una palude antisemite
Avete dimenticato un passaggio fra qualche giorno alla Knesset che è il Parlamento israeliano si voterà un pacchetto
Che non ha precedenti
In base a quel pacchetto legislativo l'unno sua che la spina dorsale del sistema di accoglienza di milioni di palestinesi che vennero scacciati dalle loro case a seguito della mappa mille novecentoquarantotto e poi a seguire
Ecco quella organizzazione verrà dichiarata organizzazione terroristica dunque i funzionari e dipendenti verranno giudicanti in base alla legge antiterrorista che vige in Israele
Vuol dire anche che c'è una norma che prevede che mai più lunga potrà operare nel territorio di Israele
Della Cisgiordania
E a Gerusalemme
Allora voi capite cosa significa questo in termini di
Come dire infrangere
Quante convenzioni quanti impegni mai nessuno Stato si era spinto così oltre mai
Dunque una cosa del genere
No voi va spettate che ci sia una reazione forte a una cosa così forte da parte della comunità internazionale immaginate che gli stati membri escano con dichiarazioni di fuoco
Che si faccia una riunione straordinaria nel Consiglio di Sicurezza per
Fermare questa deriva voi vi aspettate questo noi ci aspettiamo questo questo non accade
Questo non accade
Ci sono dichiarazioni di circostanza il ministro degli Esteri italiano con il suo fare felpato felpato lo definirei esprime preoccupazione
Preoccupazione dopo quaranta due mila persone uccise
A casa la gran parte appunto civili anziani donne e bambine
Dopo che a casa non si fa aumentare i convogli umanitari e l'abbiamo visto lo ricordava è chiara con la nostra carovana umanitaria migliaia di convogli bloccati e le autorità israeliane senza titolo non fanno passare quei convogli
Dopo che si spara contro i civili contro gli operatori umanitari mai su l'ONU ha perso tanti operatori umanitari mai tanti giornalisti sono stati fatti oggetto di violenza mirata
E mai
Mai accaduto questo e lo dico guardate anche perché per venticinque anni ho lavorato nell'agenzia dell'ONU è spesso spesso nei luoghi di conflitto non è mai accaduto tutto questo perché in guerra la gente fugge da casa non si esce
E a casa non si entra
Questo non ha precedenti il mondo tace
Il Medioriente in fiamme Netanyahu riesce nel suo intento di creare il caos regionale e i leader mondiali balbettano mentre le fiamme divampano
Tutto questo è grave ma non è talmente grave come quello che fa per dirvi
Perché cosa sottende tutte su questo sottende a dire che l'ormai inutile
Questo è l'obiettivo finale perché a che serve l'ONU se dopo decenni di risoluzioni in quei si dice che Pippa pro palestinese ha diritto uno stato mille novecentoquarantasette lo Stato non c'è
No è inutile l'ONU se si impone anche di a Israele di lasciare il territorio occupato della Cisgiordania e Israele non lo lascia a che serve l'ONU
Se non riesce a fermare il massacro a casa a che serve l'ONU se non riesce a far passare i convogli umanitari come succede in tutte le guerre vi posso assicurare in tutte le guerre anche quando l'obiettivo di quelle guerre sono i civili
A che serve l'ONU se la corte internazionale di giustizia
E intima ai governi saranno di fermarsi prima che sia conclamato il genocidio di lasciare i territori occupati perché sono illegalmente occupati
A che serve l'ONU se gli stati membri non si fanno carico di questa responsabilità che anche loro
Questo è quello che si vuole ottenere
E allora è in Medioriente che l'ONU rischia di morire è in Medio Oriente che l'ONU rischia di terminare il suo percorso
E rischia di terminare il suo percorso a causa del disimpegno degli Stati che compongono quella organizzazione
Ecco questo è il veleno
Che si sta insinuando nella politica mondiale è il veleno del sovrano Nismo
Perché c'è sempre un motivo politico attenzione non possiamo fare un discorso asettico
E giovanilismo che combatte tutto ciò che è sovranazionale che combatte tutto ciò che è multilaterale è la nuova crociata del sopra Nismo
Non serve a niente l'ONU sono le nazioni
Le nazioni a risolvere i problemi questa è la nuova crociata ecco allora devo chiudere devo chiudere a dire conosciamo i limiti dell'ONU
Li conosciamo ma attenzione
Sono d'accordo con la vostra proposta dobbiamo essere anche
Un po'come dire
Capaci di immaginarlo un sistema migliore certo e dobbiamo farlo in un momento di crisi certo mettiamoci d'impegno però attenzione
La crisi e l'efficacia dell'ONU non dipende solo dal fatto che la sua organizzazione non è più coeva diciamo è legata un tempo passato la sua inefficacia dipende dai governi
Non paiono cedere sovranità è chiaro no gli interessi economici
Legati alla guerra hanno meglio sulla politica è chiaro no nel due mila ventitré due mila quattrocentoquarantatré miliardi di dollari in spese militari non ha precedenti questa spesa quindi chiudo dicendo che
è indispensabile rinnovare l'ONU è indispensabile difenderlo
Però penso anche che dobbiamo non illuderci sul fatto che se sarà la politica a dover decidere come sarà allora o la voce dell'opinione pubblica si impone o la società civile riesce a essere ancora più forte oppure quelle politiche sovrani insiste avranno la meglio
E a quel punto veramente temo che le sorti dell'ONU siano già siano già assegnate quindi andiamo avanti perché l'unica sede dove ancora i popoli possono avere un luogo di confronto dove c'è una prospettiva aperta di pace di promozione dei diritti umani e di sviluppo sociale
Dunque
Carri Flavio ettari o professore
Quei valori che sono quelli per il quale vale la pena spendersi quindi è dovere nostro tentare di fare qualsiasi cosa per arginare questa deriva grazie
Grazie
Laura
Grazie davvero
Sono riflessioni riflessioni considerazioni allarmi segnali d'allarme che che bene far riecheggiare insomma anche nelle nostre nelle nostre riflessioni proprio perché proprio perché non come dire non trattiamo un problema come un tema c'è un problema sempre più grande e abbiamo bisogno di affrontarlo
Allora adesso entriamo in una seconda parte diciamo del nostro incontro in cui diamo la parola a diversi esponenti delle organizzazioni della società civile in realtà anche un altro organismo delle Nazioni Unite come l'Unicef vi invito subito Laura Baldassarre del Comitato italiano
Per l'Unicef e poi Pierangelo Milesi delle ACLI
Ecco il Pierangelo vieni pure
Prego
Chiedo a tutti di stare un po'nei tempi perché così riusciamo a concludere il nostro incontro nella nello spazio che abbiamo previsto programmato
Grazie grazie Laura
Ci ritroviamo dopo varie attività anche in tante vesti diverse ancora una volta a rappresentare un organismo straordinariamente prezioso
E penso ai bambini appunto
In tutte le guerre
La per la parola
Grazie buongiorno a tutti e tutti e grazie agli organizzatori che e l'alternanza crisi per questo per quest'invito
Io andrò per punti per punto cercare di essere sintetica ma diciamo condividere con voi quanto vorrei condividere allora innanzitutto l'Unicef piace qui ricordarlo viene creata nel mille novecentoquarantasei come fondo di emergenza no e quindi sta dentro il progetto iniziale no del nome delle donne
Che hanno q con forza ribadito il ma il più nella secondo dopoguerra e poi si decide di renderlo permanente questo ora intero permanente significava un passaggio da un approccio emergenziale è un approccio fondato sui diritti perché io qui vorrei dirlo e e provare a dirlo con parole molto chiare cioè e i diritti dei bambini e degli adolescenti sono diritti umani
E e questo dovremmo sempre ricordarlo in tutte le sedi e l'articolo trentotto della convenzione ONU sui diritti dell'infanzia adolescenza dice che appunto che ogni ogni bambino ha diritto di essere protetto dalla guerra
Vediamo adesso portato dei dati per voi perché questo è quello che mi hanno richiesto gli organizzatori le organizzatrici i conflitti sono responsabili dell'ottanta per cento di tutti i bisogni umanitari questo in tutto il mondo
E i duecentottanta operatori ed operatrici umanitarie sono sono stati uccisi in trentatré Paesi nel due mila e ventitré questi sono i dati diciamo ufficiali delle nazioni unite
E la nostra direttrice generale Katrin Russel recentemente ha dichiarato che oggi ci sono più bambini bisognosi di assistenza umanitaria che in qualsiasi altro momento della storia recente
Devono fare i conti con un mix letale di crisi conflitti scollamento immigrazioni epidemie e malnutrizione crescenti il cambiamento climatico aggrava tali crisi scatenando né di nuove riprendo qui quanto veniva
Appunto detto in apertura
Guerre coinvolgono bambini e adolescenti e oltre quattrocento cinquanta milioni di bambini e adolescenti uno su cinque vivono in osso lo fuggiti da una zona di conflitto e qui abbiamo parlato di alcune situazione di conflitto veniva citata la situazione in Palestina
E l'ultima escalation del conflitto trasmetterà fra la striscia di Gaza Israele è la più letale alcuni Nazioni Unite abbiano assistito dal due mila e sei
E tre virgola tre milioni di persone hanno bisogno di aiuti umanitari nello Stato di Palestina tra cui uno virgola cinque milioni di bambini e la striscia di Gaza quasi tutti gli abitanti della Striscia di Gaza vivono in condizioni di povertà
Anche le famiglie da ci scusi sorci svolgersi scritto Daniel scusate Zoff fonte di sostanza di perdite di reddito
Dal sette ottobre del due mila e ventitré fino a due uno virgola nove milioni di persone ovvero il novanta per cento della popolazione di Gaza sono state sfollate
Ci sono tutti i dati ufficiali per il Libano
Le ostilità al confine tra Libano e Israele si sono intensificate in modo significativo alla settimana del ventitré settembre del due mila e ventiquattro la situazione attuale
Si sieda si stima che un milione di persone abbiano bisogno di assistenza umanitaria tra cui trecentocinquanta mila bambini
L'escalation di violenza ha causato la più grande ondata di sfollati che il Libano abbia mai visto da dice
Ogni intere comunità sono state sradicate e le infrastrutture civili essenziali sono state pesantemente danneggiate o distrutte uno virgola due milioni di persone sono state sfollate fra cui quattrocento mila bambini
Le scuole pubbliche in tutto il Paese sono chiuse
E quasi il sessanta per cento di tutte le scuole pubbliche sono state utilizzate come rifugi
E i possiamo soltanto immaginare il trauma di questi bambini di questi adolescenti la crisi umanitaria in Sudan Laura Boldrini faceva riferimento alle tanti crisi presenti
E sì il molte delle innumerevoli atrocità commesse sui bambini e Sudan non sono state denunciate spesso a causa di un accesso molto limitato migliaia di bambini sono stati uccisi o feriti nelle guerre insultare le violenza sessuale il reclutamento sono in aumento
Cinque milioni di bambini sono stati costretti a fuggire dalle loro case potrei continua Leonardi vorrei parlare del lavoro fatto considerate che l'Unicef nel due mila e ventitré e ha risposto a quattrocento dodici emergenza in centosette Paesi tra cui violenze conflitti disastri di epidemie
E Sal sono stati sostenuti ventisei milioni di persone in contesti umanitari e con il sostegno dell'Unicef in emergenza ha raggiunto oltre quarantadue milioni di persone con servizi idrici igienici e tutti gli altri servizi essenziali
Ieri sera uscendo dall'ufficio ha trovato due con due nuovi comunicati della giornata via giorno
In Libano almeno ventotto strutture idriche sono state danneggiate da Contini bombardamenti che è stata compromessa la fornitura di acqua per più di trecentosessanta mila persone a Gaza
è stata rimandata la campagna di vaccinazione antipolio Pellitteri intensi bombardamenti gli scollamenti gli scollamenti di massa l'impossibilità di accesso nel Nord sapete la era la seconda dose di vaccino si era riuscito ad avere una di Tebe umanitari
Questo la lei è la situazione io nel nel chiudere vorremmo riportare le le parole sempre di Katrin Russell è perché appunto come veniva detto sono parole dette nelle sedi internazionali e sono parole che dovrebbero essere ascoltate ogni giorno che passa le vite di bambini in Israele nello stato di pazzi destina in Libano vengono strappate
In modo inimmaginabili in modi inimmaginabili
Tutte le parti hanno l'obbligo di proteggere i civili compresi i bambini gli operatori umanitari e le infrastrutture civili tra cui scuole e strutture sanitarie le parti devono consentire il libero accesso agli aiuti salva vita
Questi obblighi sono palesemente disattesi
I bambini non iniziano le guerre e non hanno il potere di porvi fine eppure le loro vite sono devastate dai conflitti
Decine di migliaia di bambini sono morti altre migliaia sono sfollati orfani prigionieri fuori dalla scuola e subiscono traumi a causa della violenza della guerra
Le morti e le sofferenze dei bambini sono vergognose lo spargimento di sangue l'orrore quotidiano per i bambini stavano affronta i valori fondamentali dell'umanità la violenza contro i bambini i più vulnerabili deve finire
Questo è un appello Chris cessata al fuoco il fuoco immediato grazie
Grazie grazie davvero Laura cifre impressionanti quattrocentocinquanta milioni di bambini fuggiti traumatizzati da tante guerre che nemmeno citiamo nemmeno abbiamo il tempo di citare
Pierangelo abbiamo una responsabilità come
Società civile come
Pezzi di questo Montrucchio non vuole rinunciare a fare i conti con le proprie responsabilità
A te la parola grazie
Lazio Flavio grazie professor Mascia grazie alla senatrice Ilaria Cucchi per aver promosso questa iniziativa
La casa brucia
Faccia come dirla diversamente prima
Non è voglio Boldrini diceva salviamo Lomu una prima volta che sì io ho sempre immaginato l'ONU che salvano voi
Son cresciuto con questa generazione
Avendo presente che l'ONU un presidio di salvezza per tutti
Qui invece oggi abbiamo la consapevolezza e ce lo diciamo
Con questa iniziativa Flavio che credo sia un atto di coraggio
Ci vuole coraggio prendersela con i bambini
Perché stanno facendo questo
Ci vuole una bella faccia prendersela con i civili
Ci vuole coraggio a smantellare nei fatti il diritto umanitario il diritto internazionale
Si vuole un bel coraggio a prendersela con l'ONU
Sì perché l'ONU non risponde
Perché ci vuole coraggio a prendersela con i deboli
Sopra voti la così
Probabilmente io ringrazio anche le forze politiche che sono qui che partecipano ci vuole più coraggio
A chiedere la pace
Lo facciamo ma qui bisogna davvero che era un sacco di coraggio quello di stamattina un atto di coraggio perché non se ne parla più di pace
Quello di stamattina è degli altri studenti che sono qua e ha fatto un viaggio immagino pervenire ringrazio perché studiano queste cose
è un atto di coraggio
Come possiamo noi salvare l'ONU ma sicuramente io vedo una questione prima di tutto culturale questa è una tappa mi sembra Flavio che iniziata il ventuno di di settembre le attrici Saronno e ci saranno ci sono state e ci saranno
In questo percorso oggi è un'altra tappa e e almeno fino al prossimo ottobre con la marcia Perugia-Assisi cercheremo di fare un cammino comune il presidente emiliano Manfredonia che si scusa per non essere presente
Si chiede molto
Anche come associazione dentro una Rete vasta di di di realtà che promuovono
Il pacifismo in Italia siamo convinti che la questione fondamentale oggi la questione prima di tutto culturale
Culturale
Ci siamo abituati talmente tanto a vivere in pace noi europei
Che oggi ci stiamo abituando a vivere in guerra
Prima giustamente si diceva quanto la forza dei media può riuscire a generare una reazione oppure ha narcotizzato la
Ci siamo abituati
Io in segno i miei ragazzi di terza superiore
Tre anni fa nel ventidue inizia una guerra in Europa i nostri confini quando insomma sembrava una cosa oggi sono in terza quarta superiore
E vede ma che vanno a scuola lo stesso
Che i voti sono più o meno belli lo sterzo insomma
Che la Champions continua non lo so la vita cioè che va avanti lo stesso e vide quindi ci si abitua a Lidia che possiamo vivere in guerra
Perché siamo in un'economia di guerra evidentemente
I genitori di quei ragazzi alla pompa dalla benzina la bolletta del gas o quando vanno a comprarla pasta la stanno già pagando
Ma culturalmente non ci stiamo abituando all'idea
Che possono ma non solo
Una guerra non solo tante guerre quel che guerre dove i civili dove i bambini dove il diritto internazionale viene continuamente quotidianamente calpestato e noi ci siamo goccia a goccia
Abituati a sentire che un giorno due un giorno tre è un giorno dieci
Un giorno tutto
Un giorno anche l'ONU
Potrebbe finire
Un giorno anche la possibilità di immaginare di costruire una modalità di convivenza comune pacifica rispettosa nel mondo non è solo catastrofismo io non immagino
Che il mondo del futuro sarà peggio di quello passato tutt'altro non ci scriviamo certamente al partito né quelli che sostengono che era meglio quando si stava peggio tutt'altro credo che però queste cose non avvengano per caso
Mi faccio solo un esempio per capirci qualche tempo fa Ina pandemia quattro anni fa insomma
Abbiamo cercato di reagire in un certo modo in Europa addirittura abbiamo fatto una cosa che non si fa più neanche tra tra fratelli l'hanno fatta forse qualche volta negli Atti degli Apostoli abbiamo messo in comune del debito
Cioè siamo usciti da quella fase drammatica con una reazione straordinaria che ripeto c'è scritte negli Atti degli apostoli e poi non la fanno più neanche le nostre parrocchie di condividere il debito
Queste cose straordinarie che faceva fatto respirare To finalmente arriva anche guarda caso pochi mesi dopo proprio i confini dell'Europa si decide perché potevano farlo da qualsiasi altra parte
Si decide che scoppia un conflitto che ci riporta nel baratro del terrore della guerra della follia della guerra
E quindi passiamo da quel ventisette marzo in una piazza San Pietro plumbea dove un vecchio papà diceva siamo tutti nella stessa barca
Passiamo rapidamente al si salvi chi può
E la legislazione che viene avanti l'autonomia differenziata è tutta si salvi chi può
E quindi non la stessa barca all'ONU
Che per me rimane ancora la stessa barca
Ma si salvi chi può
E chi può è più forte e torniamo a questa logica
Io credo che no credo che sono d'accordo con
Insomma Papisca ce lo ha insegnato i diritti umani hanno un'intrinseca forza che perdura anche di fronte a questa barbarie che resisterà anche sotto le ceneri di queste Mazzieri che stiamo che stiamo producendo e una resistenza e c'era questa mattina qua grazie davvero
Grazie grazie Pierangelo
Grazie anche a Laura ancora una volta inviterei qui Walter Massa presidente nazionale dell'Arci e Gianfranco Pagliarulo presidente nazionale dell'Anpi
Con i quali stiamo organizzando anche la giornata il sabato
Sarà un altro passaggio importante del col nostro comune impegno per la pace
Walter
Proviamo altrimenti abbiamo
Si sente ci sente su un confronto vado
E forse proprio poi
Vado grazie grazie per l'invito e grazie per questa iniziativa
E
Lina secondo che venendo qua pensando ad oggi
E io mi sono domandato il perché un'iniziativa di questo c'ha domandato perché venire qua cosa dire commessi si fa sempre ma con una inquietudine in più mi perdonerete
E
Perché di fronte a quello che accade di fronte a quello che ci viene raccontato soprattutto Chiara giustamente fa tutto il passaggio importante sul tema dell'informazione su cui io vorrei tornare
E noi siamo di fronte a questa schizofrenia in cui
Giustamente
Nelle ci lamentiamo della debolezza dell'ONU
Ci lamentiamo dell'incapacità dell'Europa
Non riusciamo a fare uno scatto in più
Perché è difficile farlo non perché ci sia una responsabilità dolorosa
E quello di raccontare che questa debolezza e queste difficoltà a volte questi ignavia e spesso questa ipocrisia e determinata dagli Stati
è determinata dagli Stati è difficile dirlo è difficile raccontare difficile farlo assumere
Come pratica collettiva
Non solo per giunge la superficialità di una grande parte dei nostri media
E sulla debolezza che noi abbiamo
Per contrastare questa superficialità quando non questa questo dolo però io credo che sia importante ricordarlo oggi riconoscendomi si nella tipologia dell'iniziativa sia nelle proposte che venivano fatte
Questa è la debolezza voluta
E in questo senso di impotenza questa frustrazione che sono i sentimenti più comuni quando si parla di nazioni Unite d Europa in non casualmente li voglio tenere insieme oggi per quello che accade
Sono davvero l'elemento alcun elemento di svolta nella nostra la narrazione che so essere una parolaccia ma che non me ne viene in altra migliore in questo momento io credo che su questo noi dovremmo provare a fare di ragionamenti partendo dalla domanda fatidica sul che fare
Condividendo evidentemente gli interventi che mi hanno preceduto le proposte le analisi
I facendo uno sforzo in più io guardate
Nella mia il mio non stare bene in questa dinamica poi dirò perché
Trovo anche
Necessario fare un altro passo in avanti io penso che dovremo abbandonare il giustificazionismo delle nostre azioni
Vincere quella ritrosia che abbiamo nel dire le cose come le pensiamo
Con nessuno
Perché
E cito una frase di una compagnia dell'Arci di qualche giorno fa che mi ha colpito molto perché se e quando questa maledetta catastrofi fino a
Da ci ricorda vergogna Carducci della guerra delle omissioni della strage delle virgolette e la resistenza dei sottintesi
E dell'ignavia delle nostre coscienze e non sarà un bel momento
Ecco io penso che voi dalla giornata come oggi
Forti delle proposte che abbiamo dobbiamo provare a fare questo se
Altrimenti non saremo credibili
Perché oggi non lo sia
Perché se è vero che tra qualche giorno c'è una magnifica ci saranno sette manifestazioni
Interregionali
è vero che è stato una fatica di darci ispezioni
è stato una fatica proprio per
La strage delle virgole
E sull'utilizzo dei e i temi e delle parole
Quaranta e questa è la cosa che non capirà mai nessuno perché è una cosa incomprensibile di fronte ai numeri che anche l'aura ricordava prima le cose che stanno accadendo
E allora io sono qui perché
Al di là di come l'abbiamo pensata in passato i al di là di quello che ci divide rispetto alle terminologie penso che sia dovere collettivo fare un salto in avanti
Ed è il motivo per cui stiamo provando a partecipare a tutte le iniziative possibili immaginabili anche quelle
A cui molti non so se qua dentro ma sicuramente attorno a noi pensano che non ci si debba andare
E credo che debba essere lo spirito che ci contraddistingua
Mi perdonerete se non entro nel merito della questione perché l'ho detto condivido sulle Nazioni Unite sia il tentativo di analisi e sì anche le proposte
Perché perché credo che questo sia oggi l'ostacolo più grande alla nostra capacità di bucare lo schermo scusate se uso questa frase la nostra capacità di diventare credibili perché c'è un dato su cui non possiamo più far finta di niente
Se è vero che qualunque sondaggio qualunque indagine statistica dice che questo Paese qual è la pace questa rappresentazione pubblica non esiste
Non esiste
Ed è un problema nostro proprio in qualcun'altro non è un problema solo della classe politica
Anche certamente
Non è un problema solo di nicchia anzi luoghi ma non solo io penso che noi abbiamo bisogno di tornare ad avere quella caduta
E allora penso che noi dobbiamo anche simbolicamente fare un passo ulteriore dopo il ventisei io mi auguro che ci siano le condizioni condizioni su questo stiamo lavorando tutti devo dire che apprezzo gli sforzi compresi quelli dell'Arci ma sono difficilissimi perché penso che ci sia bisogno in questo paese di una convenzione nazionale sul pacifismo
In cui dobbiamo ritrovarci in cui dobbiamo fare lo sforzo di trovare fare un uno scatto in avanti perché non è più pensabile avere cinque reti che si occupano di pace in questo Paese
In cui spesso gli attori sono gli stessi
E in cui il nostro grido evitiamo la pace non è mai accompagnato fa fatica ad essere accompagnato da un'analisi su come sta andando il mondo oggi
Dice sempre Fabio io condivido moltissimo perché chi ha letto l'agenda Draghi si è reso conto che quel documento
Oltre diciamo così a proporci ricette che hanno portato a queste condizioni determina tra le righe la fine dell'Occidente
E la debolezza dell'Occidente
è l'economia di guerra
Possiamo noi pensare di andare avanti appunto della battaglia delle virgole nella nell'ala
Lotta di fioretto sui termini io penso che
E penso che dobbiamo fare un'altra cosa
Non avendo la forza di potere in qualche modo avere di miglia a supporto di questa tesi penso che la carovana che abbiamo iniziato dopo Rafa in giro per l'Italia
E debba continuare a portare con l'impegno di tutti
Con il coinvolgimento di tutti benissimo l'on line ma bisogna andare nei posti gli andare nei posti a raccontare alle persone in carne ed ossa quello che abbiamo visto quello che stiamo vedendo quello che pensiamo e qual è la nostra idea di mondo
E lo dobbiamo fare tutti non solo con i suoi atti a Rafah come noi
E forse bisognerà pensare
Un'utopia
Ad una carovana davanti alle Nazioni Unite
Non da soli
Ecco io penso che oggi come un tempo
Nicola sa cosa mi riferisco anche l'uso dei corpi torna ad essere importante
I nostri corpi
La nostra visibilità perché credo che come la politica
Io guardi su questo se sento anche che c'è il terreno fertile come la politica penso che
Dobbiamo tornare a vedere una credibilità che sposi quel sentimento diffuso che oggi nella nell'opinione pubblica cioè e noi dobbiamo dare a quel sentimento diffuso un
Ma via d'uscita che non difende chi non rimanga solo frustrazione quindi grazie per questa iniziativa
Mettiamoci su questa strada ecco l'impegno dell'Arci in questa fase a volte anche poco capito dei nostri stessi compagni di strada è questo solamente questo
Grazie
Grazie grazie davvero per per quello che c'hai detto insomma lo condividiamo in profondità
Prego prego
Gianfranco Gianfranco Pagliarulo
Raccomando sempre i tempi purtroppo perché no non sono grazie anche da parte mia
Flavio Oreglio organizzatoria a tutti coloro che mi hanno preceduto c'è sempre da imparare
è stato detto la casa brucia ed è vero vedete se ci fate caso nel Novecento la percentuale di morti nei conflitti rispetto al totale dei morti è sempre andata in crescendo
Nella prima guerra mondiale un terzo erano civili
Nella seconda guerra mondiale due terzi erano civili
Abbiamo il parossismo di questo attacco i civili
Della guerra come guerre civili sotto i nostri occhi a Gaza come c'è stato raccontato da tanto di voi ora le Nazioni Unite sono sorte come sappiamo tutti nell'immediato dopoguerra
Lennox nascevano nel nuovo ordine mondiale ed ai nuovi rapporti di forza che erano essenzialmente incardinati sull'unità antifascista ma questo unità doveva tramontare pochi anni dopo con l'avvio della guerra fredda
Quel nuovo ordine mondiale veniva sconvolto fin e secolo dalla caduta del muro di Berlino e dalla scomparsa dell'Unione Sovietica e poi da una serie di eventi di conflitti e di crisi
Fra cui quella finanziaria quella pandemica quella avviata dall'invasione dell'Ucraina
è negli ultimi decenni
A fine secolo e poi nei primi del nuovo secolo sono emerse nuove alleanze in particolare quella dei Brics che come sappiamo rappresenta circa la metà della popolazione mondiale
E più del trenta per cento del prodotto interno lordo mondiale
E che in sostanza mette in discussione il dominio del dollaro sappiamo anche che in questi giorni Brix sogno di Uniti a Kazan in Russia e proprio oggi Guterres dovrebbe partecipare ai lavori
Come è noto il Brix allargati ad altri paesi comprendono Stati con diverse e opposto e forme di Stato e di governo che vanno in sostanza dalle democrazie ai dispotismo i teocratico circa l'Unione europea che di fatto vincola gli Stati componenti al sistema economico neoliberista e a sua volta in preda a una profonda crisi di consenso alla democrazia liberale
Alcuni penso a Todt lo sociologo lo storico francese mi pare parlo non l'ha mai di oligarchie liberali
I primi passi di Ursula von der Lian tendono esplicitamente a costruire un'unione europea in una logica di piena economia di guerra
Ho letto la lettera di missione di Ursula von der Line nei confronti del commissario alla difesa
E altresì noto lo scenario delle tante guerre in corso in particolare in Ucraina
In Medioriente come si è detto il colpo di grazia della cellulite
E senza dubbio stato sferrato da Netanyahu con le sue deliranti dichiarazioni in sede di Assemblea generale delle Nazioni Unite con gli attacchi a lungo all'Uruguay Gaza con gli attacchi all'UNIFIL in Libano
Per non parlare del massacro che va ancora sono vada va avanti da un anno a Gaza Laura Boldrini già rivelato cose terribili per quello che riguarda il futuro dell'Uruguay
In realtà di una riforma dell'ONU che io sappia si discute da tempi da tempo e da decenni tante risoluzioni dell'ONU però sono disattese tante guerre sono state scatenate
Ma solo ora siamo all'attacco frontale le Nazioni Unite e a un disordine mondiale senza precedenti
In questo disordine prevale in Occidente una grande narrazione che legittima in alcuni casi invoca la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionale
E mi sembra che mai come oggi
Sia tema quella famosa frase di Antonio Gramsci quando scriveva il vecchio mondo sto morendo quello nuovo tarda a comparire e in questo chiaroscuro nascono impostori noi siamo nel pieno del chiaroscuro e nel pieno dei mostri
E in questo scenario si colloca la discussione sulla riforma delle Nazioni Unite
I rapporti di forza sono profondamente cambiate rispetto all'immediato dopoguerra e rispetto al tempo della guerra fredda mentre è sempre più evidente il declino degli Stati Uniti
Il problema è come rappresentare nelle Nazioni Unite un mondo multipolare
Mi sembra che vada segnalato la proposta
Prima del Brasile e oggi ho letto dell'intero gruppo dei Brics e cioè di una riforma delle istituzioni globali
E di una radicale riforma del Consiglio di sicurezza che sostanzialmente equilibri i rapporti di forza fra Oriente e Occidente ma specialmente fra nord e sud del mondo penso in particolare all'Africa
Mi pare che su queste cose gravitava l'intervento del professor Cardini
In sostanza i nuovi rapporti di forza tendono a definire tenderebbero a definire un mondo più giusto contro questa prospettiva si muovono i signori della guerra e Netanyahu è la metafora ed è anche il parossismo di questa tragica contraddizione
Per queste ragioni sono trovo straordinariamente interessanti le tre proposte avanzate la professor Marshall e per così dire chiedo il tempo per approfondirle
Ragione Laura Boldrini quando affermato che l'ONU sta morendo Palestina nel silenzio degli stati membri
Rimane impellente la necessità questo fine di dar vita a un movimento per la pace mondiale
Che oggi diciamocelo per usare neo femminismo e ancora carsico salvo salvo alcune mobilitazioni come quella che proviamo a fare sabato
E salvo altre mobilitazioni come la mobilitazione molto consistente
A favore dello Stato di Palestina
Che è stato però represso in modo particolarmente pesante proprio nei Paesi occidentali a conferma del rapido declino della stessa natura delle democrazie liberali
Un declino avviato da tempo ma che è precipitato negli ultimi due anni nel clima di propaganda di guerra e di distribuzione di visione del mondo lo diceva lo dicevi tu all'inizio fra buoni e cattivi
Tutto ciò se venisse soltanto predicato rimarrebbe in astratto va praticato il che vuol dire sì ha detto il ritorno alla politica cioè sul piano internazionale alla democrazia
Solo due anni che siamo travolti da narrazioni che sconvolgono consapevolmente la realtà al fine di trasferire l'idea di una sorta di indulto ineluttabilità della guerra
E insieme propongono un ininterrotto doppio standard
Il ritorno della politica può avvenire se scendono in campo tutti i soggetti politici che non sono solo i partiti
Ma anche in senso ampio le associazioni sindacati aggiungo le istituzioni e concludo a cominciare dagli enti locali
Proprio in queste settimane stiamo svolgendo come ampi una interessante e positiva esperienza avendo avviato una campagna anti affinché gli enti locali approvino risoluzione che chiedono il riconoscimento dello stato di Palestina
Credo che si possa generalizzare a questo livello la richiesta di una profonda riforma delle Nazioni Unite a partire leggevo del coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e diritti umani
Che può essere uno strumento affinché gli enti locali stessi chiedano di essere parte attiva nella proposizione
A partire dai tre punti il promo proposti dal professor Mascia di un'ONU dei popoli e per una radicale è urgente riforma delle Nazioni Unite
Io ricordo l'incipit dello statuto dell'ONU che chiarisce il suo soggetto perché comincia con due parole noi popoli ricordo e concludo
Una frase di Gino Strada quando disse tanti anni fa che la guerra è il se la negazione di tutti i diritti umani
Grazie grazie Gianfranco
Grazie Gianfranco grazie Walter chiamo Alfio Nicotra della rappresentanza dell'associazione delle ONG italiane e Fabio Alberti in rappresentanza dell'associazione un ponte per
Grazie
Grazie ancora di essere qui anche voi
Ci sono pre
Volevo fare vai Alfio
Grazie fra allora tu giustamente hai cominciato citando la ormai dimenticata agenda per la pace di Boutros Boutros Ghali e ancora quella ancora più di me indicato il progetto di democratizzazione
Delle Nazioni Unite io voglio voglio semplicemente fare un breve accenno a quella storia lì
Che cos'è archiviata
Con la Roma
L'archivio atto ritorno della guerra lo sdoganamento della guerra la prima guerra del Golfo nasce ripropone la guerra qualcuno decide che la guerra fredda non è stata più vinta lei dai popoli non è vinta dei popoli mediterranei a parte
E si decide un ordine unipolare
Con cui la Corea del Golfo diventa lo spartiacque
A questa sommo anche la guerra di Bosnia
Dove ci sono i caschi blu
I caschi blu ci sono ma muoiono uno dietro l'altro colpiti da cecchini delle varie fazioni
Poi succede che i caschi blu in Olanda olandesi
Assemblee Nizza quella pagina terribile è una vergogna per l'umanità
Dicano il generale Mladić quel macellaio poi condannato insomma prego accomodatevi e ci sono otto mila
Civili bosniaci musulmani che avevano cercato riparo nel l'accampamento delle Nazioni Unite vengano massacrati
Quella cosa serve per fare per dare un colpo mortale le azioni
E alle sue missioni internazionali
Secondo quanto disposto la carta
E iniziano
Le immissioni in atto in gran parte nato dell'Occidente comunque in cui vivi le prerogative dell'uso della forza vengano aperti appaltate a una parte
E questa ferita
Noi non abbiamo ancora sanata l'unica eccezione era l'unificata
Quarantasei Paesi
Per questo l'UNIFIL deve saltare per aria perché è un esempio altro dispetto ai fallimenti tutte le altre missioni dall'Afghanistan all'Iraq la Libia
E ed è questa cosa che andrebbe messa tema perché dietro l'UNIFIL stile come ha spiegato Rao la Boldrini condivido tutto non ripeto le cose che ha detto un attacco più generale
Al sistema delle Nazioni Unite una loro de delegittimazione a cominciare dall'organizzazione umanitaria e ci metto dentro anche dal delegittimazione l'intervento umanitario delle origini
Al fatto che però il governo italiano quando cioè l'attacco anche al fosforo bianco arma proibita al contingente dell'ONU difende gli italiani come si caschi blu nepalesi o di indonesiani non facessero pastelli una cosa dunque il doppio standard viene utilizzato un po'razzista anche in questa cosa
è allora abbiamo diciamo così dei problemi aggiuntivi insomma no
Io c'è questo libro di Federico Rampini che è molto pubblicizzato le tutine sul l'Occidente Romagna intera perdonarsi
Io mi sono fatto la convinzione che non possiamo regalare l'Occidente
A chi fa della guerra
L'elemento fondamentale su cui guardate per anni hanno cercato di imbelli e parlato il circo alla guerra vi ricordate la prima guerra era la polizia operazione di polizia internazionale
Poi le guerre umanitarie poi le guerre per le donne in Afghanistan davamo per difendere i diritti sacrosanti delle donne
Poi la la a quelle per i diritti umani e via dicendo c'erano pure le bombe intelligenti le bombe chirurgiche ora non siamo più neanche a quello sulla sul quartier generali Hezbollah che era un partito politico oltre che un'organizzazione militare sono state buttate in una sola in un solo attacco ottanta tonnellate di bombe
In un luogo più tantissimo
Con un sacco di persone che sono morte su quel questo per dire come ormai neanche questo neanche le bombe intelligenti chirurgiche ormai siamo all'esaltazione della forza muscolare non lo vediamo anche nei nostri talk show nelle nostre relazioni
La guerra come diritto naturale sì il tentativo tornare all'ordine
Prebellico delle di premio ONU insomma no la la guerra come regolatore
E dobbiamo porsi il problema
Nel due mila sei Israele accettò ringrazio il presidente Prodi perché nascente trasmissione ci ha messo anche a conoscenza di risvolti come la ministra degli Esteri israeliano allora chiese plico
A all'Unione Europea di schierare il contingente delle Nazioni Unite
Per diversi fattori intanto perché nell'intervento di terra per la prima volta Israele aveva trovato un avversario prestiti con cui e le ricadute sull'opinione pubblica israeliana dei morti
Erano purtroppo un fatto che incideva il secondo aspetto ed è il fatto che dobbiamo chiedere adesso se vogliono salvare l'UNIFIL
E che l'allora Governo degli Stati Uniti al contro il Governo attuale
E decise l'embargo sulle armi al distretto
Nel due mila sei Bush perché si tratta di Bush
Del invece questa gusto dopo gli ottanta mila tonnellate di di bombe buttate su Gaza bah interna purtroppo rifornito l'arsenale ed è ed è stato come dire un'incitazione a delinquere come dire
Per cui c'è stato l'Iran il la Siria il Libano insomma la guerra infinito
E allora come si perché il problema è l'opinione pubblica interna Israele c'era sempre oggi abbiamo sentito il Comitato
Dei diritti umani una straordinaria obietta dice di coscienza una ragazza di diciannove anni si è fatta ottantacinque giorni di galera per non andare a sparare dunque vi sono anche esempi positivi che dobbiamo assolutamente
Diffondere il tentativo è quello di spostare il tipo di guerra sì sulle la cosiddetta intelligenza artificiale le armi Robottom
Cioè togliere il fattore umano
E quando è necessario il fattore umano ci pensano i mercenari
Perché la campagna di reclutamento che Israele sta facendo tra in Africa
Per costruire una diviso le i dodici mila persone
Per continuare questa guerra infinita tutto fino a che non sarà è indicativo di questo su questo è necessario chiaramente che ci fosse il diritto internazionale che ci fosse normativo negoziate sui Robotton
Necessario insomma che il diritto Ignazio internazione ponga un limite perché le guerre future rischiano di essere combattuta in modo
Senza gli umani ma colpendo ovviamente gli umani civili in particolare
Per questo è necessario sono d'accordo con le cose dette da Walter qui
Un salto di qualità del movimento pacifista non possiamo rimanere così insomma necessario
Andare avanti anche noi come ogni oggi ci stiamo interrogando sulla necessità di fare un salto di qualità in questa direzione
D'altronde la fame la sete le malattie curabili vengono usate nel conflitto Alcazar come un'arma vera e propria
E e questa cosa chiaramente
è inaccettabile pensate cosa significa per un operatore umanitario fare un vaccino contro il podio la poliomelite che era debellata Gaza e sapere che quel bambino che sta immaginando rischia
Due ore tre ore dopo due tre giorni dopo saltare in aria come stanno saltando in aria
Dunque abbiamo veramente necessità di proseguire questo nostro impegno diciamo che alla prima tappa facciamo tutto insieme grazie
Grazie grazie davvero Fabio e altri o grazie al fiore la parola ora Fabio Alberti
Grazie grazie dell'opportunità organizzato questa cosa non mi dilungo sui ringraziamenti perché siamo tutti al lavoro
Si è parlato molto della dell'attualità quindi mi permetterò di fare un ragionamento un po'più ampio
Con due premesse la prima
Come dire l'inefficienza ed inefficace l'insufficienza dell'ONU io l'ho vista negli ospedali di Baghdad
Quando abbiamo assistito alla morte per fame di cinquecento mila bambini nel silenzio internazionale con la copertura dei costi due Sicurezza non parlo delle guerre
Parlo di un embargo coperto dal consiglio di sicurezza
Ma o l'utilità e la necessità delle Nazioni Unite
L'ho vista nelle piazze di Baghdad quando i ragazzi e le ragazze della rivoluzione dice disciplina di ottobre hanno tenuto la piazza per due anni di seguito
Per cambiare quel Paese subendo settecento morti dalle milizie
Con in mano la Carta dell'ONU dei diritti umani i diritti umani come strumento di lotta per cambiare il loro Paese ed è per questo per cui noi le big non solo per la Quercia
Per cui noi abbiamo bisogno delle Nazioni Unite
E poi secondo me dobbiamo dirci una cosa abbiamo bisogno diamo difendere perché è un nostro figlio
Le Nazioni Unite
Sono un'elaborazione è un figlio del movimento pacifista che ha costruito a iniziare dai primi decenni dell'Ottocento le idee su cui è stata costruita poi la Corte d'arbitrato società di relazioni le Nazioni Unite le idee alla base dei seguite vengono da quei circoli
Degli amici della pace che si riunivano dei primi anni dell'Ottocento e cominciamo elaborare il pensiero che ci ha portato qui rivendichiamo le Nazioni Unite come un figlio nel movimento pacifista
Io ho voglio presentare un una cosa un poco conto corrente
Un po'iperbolica se volete ma io penso che la democratizzazione delle Nazioni Unite è già in corso e proprio perché in corso questo di democratizzazione le Nazioni Unite sono messe a rischio
Guardate nel novembre del ventitré è successa una cosa con assemblea Generali Nazioni Unite che non era mai successo prima
E cioè che la proposta degli Stati africani
Per cambiare le regole della finanza internazionale dopo trent'anni di lotte per ottenerla è stata approvata dall'agenda all'assemblea generale della cellulite con centoventicinque voti a favore e quarantotto se non erro contrari
Non viene sfuggire l'importanza di questa cosa perché questo significa il trasferimento dalla sede OSCE e cioè occidentale alla sede
Pongo e cioè la cellulite della ragionamento globale sulle sulle tasse che significa
Se le multinazionali pagano le tasse in Africa o non le pagano poi sintetizzo sono centoquaranta miliardi danno il valore di questa cosa se a settembre la commissione dello lo ha steso sul primo documento per la convenzione su
Ora significativamente i voti contrari a questa cosa sono stati i volti dei Paesi ex coloniali rivolti a favore sono tutti volti dei paesi ex colonizzati
Allora perché questa cosa è avvenuta dopo trent'anni perché il Consiglio il segretario generale dell'ONU dice cose che non si erano mai sentite da un segretario generale ed è attaccato come attaccato
E io penso che perché se è in corso una forma di democratizzazione che non è accettata da coloro che hanno governato il controllato lo fino adesso
Guardate
Gli Stati africani c'è un episodio la la
L'ambasciatrice statunitense all'ONU non mi ricordino che sa di che voto quando libroni e quando il Fellini che andarono sotto
Io non voto disse continuate votarci controlla di taglieremo gli aiuti
La amministrazione Trump aveva emanato una legge che
Imponeva il taglio degli aiuti ai Paesi votavano contro le istruzioni del
Contro il parere dell'est degli Stati Uniti nell'Assemblea generale dell'ONU questa legge è stata poi abrogata da baita in perché era un po'eccessiva
Cosa voglio dire voglio dire che a differenza del passato
I paesi del Sud globale non solo più costretti perché c'è la Brixia perché c'è una democratizzazione della distribuzione della ricchezza a livello globale
Perché dei Schio
Producono il quarantasette per cento ormai del reddito mondiale e questo rende i paesi più liberi
Dei paesi più liberi dentro le Nazioni Unite e questo spiega perché la cellulite prendono posizioni sempre più avanzati ancorché Ester bloccate dai diritti di veto ma questo significa che che è in corso Lodi monetizzazione che apre né prospettive
Una prospettiva e la prospettiva
è un'opportunità e cioè una democratizzazione nel sistema economico chiamiamolo così per Londra perdonatemi può seguire una democratizzazione dell'ONU perché tutti i Paesi hanno più peso e quindi è più equo la discussione
E l'altra il rischio perché se coloro che finora hanno dominato
E faccio riferimento alle differenze tra i Paesi coloniali e colonizzati che ancora permane e si riflette nei rapporti delle Nazioni Unite
Se chi ha dominato fino adesso decide come stanno decidendo che l'obiettivo il mantenimento della supremazia e allora è chiaro che giorno non può esser democratizzare atto
Non è chiaro che se c'è una maggioranza di Paesi di popoli e di popolazioni di persone che dicono bisogna fermare Israele questo non è accettabile
Perché la democrazia non vale più quando come dire decisori sono contrari a quello che io penso e quindi io credo che noi dovremmo dire questo c'è una possibilità di mobilitazione che nasce nell'evoluzione della della situazione globale nuova
E che però questa porta l'imposizione dell'ONU alla fine della pace ai diritti umani solo se i Paesi ex coloniali rinunciano all'idea della supremazia questo il punto culturale oltre che politico perché noi siamo abituati all'idea che abbiamo il diritto di vivere meglio di vivere meglio dei popoli nel resto del mondo e se non superiamo questo
Preconcetto
Come dire la volontà di supremazia permarrà non verrà democratizzare atta ed futuro e la Quercia chiudo perché è stato un po'solo con la bellissima proposta
Il il dodici ottobre è una data simbolica per l'anno prossimo era data in cui gli europei misero piede in America
E cioè la data in cui è cominciata la storia coloniale occidentale nei confronti del molto la conquista dell'uomo bianco europeo delle sue
Io credo che in quell'occasione nella marcia per l'uso cinesi della anno prossimo essendo il dodici ottobre vorremmo dare una forte rilievo a questo aspetto perché se non riprendiamo la Storia delle relazioni internazionali fra coloniali colonizzati non abbiamo la chiave peraltro per proporre un futuro
Un futuro
Grazie
Grazie Fabio
Abbiamo condivido non non devo o non devo sottolineare tante cose potremmo su risottolineare con tutti le penne rosse colorate
Alessandro Saggioro professor Alessandro Saggioro coordinatore del dottorato nazionale di studi per la pace e poi collegato da Ginevra c'è Jan Fabre
Che dovrebbe sentirmi per chi ci sta ascoltando da questa mattina Gian Mantero non vediamo la la tua telecamera
Ecco adesso la vediamo così subito dopo passiamo la parola
Chiedo scusa sui tempi vi chiedo di restare insomma in quanto abbiamo stabilito in maniera da poter con cui abbiamo guadagnato qualche minuto insomma quindi era andremo avanti
Anche oltre tredici diciamo ma non per molto quindi grazie grazie a terra grazie grazie Flavio so che i tempi sono contingentati ma mi sia permesso ringraziare la senatrice Ilaria Cucchi per l'ospitalità voi Marco Mascherpa che lotti per l'organizzazione salutare
I rappresentanti della politica e della CIT società civile che sono oggi qui presenti dai quali siamo il imparando in parleremo ancora molto
Io
Condivido in pieno il grido di dolore e di allarme che è stato lanciato da tutti i relatori oggi non entro in questioni che non sono di mia competenza e anzi proprio per stare nella brevità del tempo a disposizione porto una testimonianza
Se mi permettete anche in un certo modo pragmatica più operativa perché
Lavorando all'interno della Rete dell'università per la pace è una rete di settantadue università che si sono coalizzate per coordinarsi per promuovere iniziative di didattica di formazione diversa missione di impegno
Civile all'interno della nostra società appunto lavorando all'interno di questo gruppo di lavoro di cui Marco marciare coordinatore insieme a Nizza Pellecchia o operato come manovale dell'università nell'ultimo anno e mezzo manuale nel senso di mettere insieme un'istituzione importante chiedilo voglio descrivere molto rapidamente ma che meriterebbe potranno evitare maggiore attenzione in futuro si tratta di un dottorato nazionale
Nazionale una istituzione di recente
Concezione da parte del ministero d'università
Che dà la possibilità all'università invece di costituire propri dottorati nel proprio contesto di mettersi in rete e quindi di avere delle strutture più ampie e più organizzate
La ritiro Bruni pace proprio in virtù del suo essere in Rete ha voluto responsabilizzarsi da questo punto di vista darsi un'agenda
Passo dopo passo lavorando con i singoli atenei e con tante istituzioni adesso poi farò un cenno per andare anche il punto del ruolo delle Nazioni Unite
A appunto messo insieme umbra gruppo di lavoro che ha di fatto istituito un dottorato che inauguriamo
Fra due settimane alla Sapienza con il primo gruppo di dottorandi dottorato che prevede quaranta borse che prevede la partecipazione di centoventicinque docenti di circa cinquanta università che coinvolge due cattedre unisca UNESCO quattro università internazionali
Decine di partner della società civile dalla Comunità di Sant'Egidio la sua paga Caio che ha in particolare anche cofinanziato due borse
E con una gruppo di curricula che adesso brevemente vi illustrerò però vorrei sottolineare che questa nuova istituzione quindi porterà ho detto quaranta posti
Con borsa ma anche una decina di posti senza borsa rivolti alla pubblica amministrazione quindi con la possibilità di avere fra tre anni
Cinquanta tesi di dottorato quindi cinquanta importanti prodotti della ricerca di un'analisi di una riflessione sulla società su quella società
Evocata da Marco Mascia
Quando cita il fatto che dobbiamo essere in grado di abbracciare il paradigma del mutamento globale ecco l'università e il contesto in cui si guarda al futuro si lavora sulla formazione delle nuove generazioni si lavora anche sullo sviluppo delle idee di ricerca e di i delitti ideale
Progettazione di una società futura nel fare questo quindi del rivolgerci al massimo grado della della formazione universitaria abbiamo anche intrapreso un cammino di Inter locuzione
Che va anche nel senso vorrei dire di questo salviamo l'ONU in alcuni uffici strategici vorrei dire che non hanno il ruolo diplomatico immediato ma hanno la funzione potremo dire di costruzioni pars construens della della della pace mondiale in particolare del Comitato di Indirizzo
Di questo dottorato è stata coinvolta Ellis interi tu special advisor per la prevenzione del genocidio e quindi della freccia del conflitto
Abbiamo s'stipulato una convenzione con l'ufficio per forza Renier Research unitario delle Nazioni Unite è un accordo quadro con l'Università per la pace delle nazioni unite
Tutto questo per sviluppare una serie di progettualità dieci curricula che prevederanno anche un no osmosi con le istituzioni coinvolte perdendo citate alcune ho citato con le Nazioni Unite vado però ai punti per dire che la pace poi di fatto contrasto la guerra ma è pace positiva nella misura in cui costruisce una società più giusta
Una società più libera una società più equilibrata per le generazioni a venire per cui i nostri dieci curricula di cui è ovvio che si potrebbe parlare a lungo ma io sarò estremamente stringato
Si occuperanno di uno tecnologia e sostenibilità due di memoria identità le religioni
Tre di diritti umani quattro di educazione migrazioni cinque di territorio beni culturali salute e benessere
Sei di economia della pace
Sette di architettura paesaggio e costruzione di un città pacifiche
Otto di giustizia riparativa nove di letteratura arte filosofia e quant'altro con musicologia quant'altro col sul contribuisce a riflettere costruire una cultura di pace e dieci in relazioni internazionali
Questo è un impegno della rete delle università italiane è un impegno anche del sistema universitario italiano che se vogliamo sintetizzare è una notizia anche importante che l'Italia si sia data primo Paese al mondo
Una istituzione di questo genere perché esistono dottorati
Che si occupano di pace in giro per il mondo dottorati di singole università anche di lunga tradizione di grande rilevanza
Formativa
Di lunga tradizione cioè nessun sistema Paese quindi nessun sistema Paese nessun sistema universitario all'interno di un paese come il nostro a previsto progettato programmato qualche cosa di simile speriamo che possa essere una strada capo dell'impatto che può avere nel tempo
Insieme a tutte le forze che oggi sono qui riunite che possiamo definire di buona volontà che guardano a al alla al ha uno sguardo complessivo delle questioni sia nella contingenza drammatica che stiamo vi rendo e per la quale soffriamo ogni giorno e per la quale come dire le nostre la nostra nostro pensiero civile permanentemente in in in subbuglio
Ma non possiamo essere né
Senza parole nel sensazioni né immobili da questo punto di vista credo di dover evocare anche da un punto di riferimento per me culturale vivente testimonianza vivente dell'impossibilità di lasciarsi andare all'indifferenza che Liliana Segre
Che nei suoi libri costantemente insiste su questo concetto non possiamo essere indifferenti in questo modo cerchiamo di responsabilizzare ci grazie
Grazie grazie davvero Alessandro grazie
è un percorso anche questo immerso nella realtà e in questa difficilissima realtà che stiamo affrontando Gianna diciamo Faber esperto delle Nazioni Unite già vicedirettore per molti anni del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo
Con il quale da appunto qualche decennio stiamo cercando di alimentare una coscienza una consapevolezza un impegno accanto alla parte migliore delle Nazioni Unite Gianna a te la parola
Grazie
Mi sentite
Va bene si può ritrovare la seconda guerra mondiale con cinquanta milioni di morti da sola Hiroshima e Nagasaki
Cinquantuno i governi hanno dato vita ad un insieme di regole mondiali di comportamento e creato l'uomo l'ONU in primo luogo per salvare le future generazioni del flagello della guerra
Ma anche per promuovere un più elevato tenore di vita per l'insieme della famiglia umana
In pochi anni
Tutti gli altri stati hanno aderito formalmente anche loro alla Carta dell'ONU
E strada facendo alla Dichiarazione universale dei diritti umani
Che costituiscono ufficialmente da allora i punti cardinali mondiali dalla convivenza sociale dando un orizzonte comune a tutto l'umanità
Nei decenni successivi il mondo ha vissuto anche se in modo disuguale le più grandi più profonde e più rapidi trasformazione di tutta una storia umana
Dovute né da una parte a misure sociali
E all'avvenimento di progressi tecnologici ma dall'altra alla cooperazione internazionale promossa dall'ONU
Per la quale si sono create delle agenzie specializzate nei campi dall'agricoltura della produzione industriale della salute e dell'ambiente e delle risorse energetiche nel commercio le telecomunicazioni e via dicendo
è la fascia troppo poco conosciuta dell'azione o no
L'impegno per eliminare povertà e fame per portarli tutti i popoli a due milioni per centri di sviluppo e organizzare la cooperazione internazionale condividendo le conoscenze
Per prendere cura dell'ambiente e della salute e nella democrazia
Un o pensano ONU per risolvere i conflitti senza ricorso alla violenza armata ma non realizza che l'ottantacinque per cento del lavoro dell'ONU ha a che vedere con la vita quotidiana
E messa in comune condivisione fare squadra per il bene comune
Ma nel campo economico vince sempre di più la competizione tra tutti
E molti governi alimentano la logica della competizione tra Paesi o cercano di trarre vantaggi dalle disuguaglianze e continuano la corsa agli armamenti il risultato di tanta poca sul saggezza se conosce
Cinquantadue Paesi cinquantadue sono afflittiva violenze armati tra cui spiccano agirebbero in Ucraina casa in Libano nel mare rosso
Ma l'Europa deve anche fare fronte ad un dovere o crescente di migranti distruggono non solo le guerre ma anche la povertà e l'impatto crescente di eventi climatici estremi scatenati o rafforzati dall'attività umana
E non bisogna meravigliarsi se in queste circostanze molte persone si chiedono a che cosa serve il nome
Ma quando le cose non vanno non si può accusare nella struttura nelle regole del gioco ma si è determinata il comportamento dei membri
Non è semplice perché non ci possono essere dei mesi per costringerli i governanti fuorvianti a rispettare le regole
Basta vedere come a volte non si riesce anche a fare rispettare Inc interi semplici negli Stati membri hanno l'obbligo di finanziare il bilancio ordinario dell'uomo
Il funzionamento del
Corte penale internazionale per le operazioni di pace secondo una quota calcolata per ogni Stato
Ma negli ultimi cinque anni molti non hanno rispettato il loro impegno
Ieri all'assemblea Generali il controllore dell'ONU ha indicato che solo cinquantanove Paesi su centonovantatré hanno pagato quel che gli spetta per tutti e tre i bilanci
Solo sessantacinque Paesi membri hanno versato il loro accertamenti per le operazioni di pace
E so cento ventisette i paesi hanno versato il loro arretrati per i tribunali penali speciali
Per le operazioni di mantenimento della pace su un bilancio di sei miliardi e cento milioni gli arretrati sono di un miliardo e ottocento milioni
E sul bilancio complessivo
Posizionamento ONU più tribunali penali più operazioni di pace mancano tre miliardi e trecento milioni di dollari
Tra cui novecentonovantacinque milioni dovuti dagli Stati Uniti per trecentottanta milioni dalla Cina
Siamo in una situazione pietosa e su un terreno si devono ridimensionare le missioni a Ginevra secondo centro ONU nel mondo si sono addirittura dovute Spaggiari
Del quarantadue per cento le spese per l'uso degli edifici il personale è concentrato in certi edifici per risparmiare sull'elettricità e riscaldamento le pulizie e certe riunioni devono finire seri per non accendere le luci
è pazzesco ci sono molte ragioni per non lasciare indebolire il luogo a parte il fatto che l'alternativa sarebbe lasciare il tempo libero alla legge del più forte
L'omologo rimane l'unico luogo in cui rappresentato il mondo intero anche in paesi in guerra
Lì si incontrano si parlano prezioso Ludovico il forum principale per affrontare in questione che trascendono i confini nazionali e non possono essere risolte da nessun Paese che agisca da solo
Ad esempio il cambiamento climatico
Ma l'assistenza ma anche l'assistenza umanitaria in situazioni di conflitto
L'urdu è l'unico organismo a poter aiutare i governi a strutturare le proprie istituzioni e a dotarsi di un quadro giuridico che favorisca lo sviluppo economico e la democrazia
L'ONU e il forum dove si elaboreranno piani d'azione come quello che ha permesso di ristabilire la cappa di ozono
Di formulare gli obiettivi del millennio per lo sviluppo che dal due mila al due mila quindici hanno permesso di dimezzare la proporzione di persone che vivono nella povertà assoluta
E fatto nascere di seguito i diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile dall'Agenda due mila trenta
Nonostante le guerre e tensioni fortissime
Come ha detto Flavio stamattina in apertura Lodovica riuscita un mese fa a concordare tra tutti i governi compatto per il futuro che rilancia l'Agenda due mila trenta
E rimette al centro dalle governance mondiale il multilateralismo
Bisogna fare subito leva su questo accordo e darli diretta dando slancio ad una cooperazione internazionale su problemi che sono nell'interesse comune delle popolazioni e purezza quelle in conflitto
E può rafforzare immediatamente l'ONU potenziando i suoi programmi legati al clima all'ambiente alla produzione alimentare alla gestione dei fiumi all'Energia alla lotta contro le pandemia ecco e via dicendo
L'Italia può dare subito un segnale forte per esempio raddoppiando i suoi contributi volontari a tutte le agenzie ONU
Oltre a pagare all'inizio di ogni anno ogni suo contributi obbligatori ai tre bilanci
Vi lascio immaginare il resto grazie
Grazie
Grazie davvero Gianna anche per questi dati che ci ha riportato che sono davvero dati allarmanti che in un circolo grosso che non non si conoscono
Pazzesco quello che rimane c'hai detto oggi
E quello che c'era ha contato tempo fa quando ci hai via hai detto che l'ONU deve chiudere i suoi uffici a Ginevra a partire dalle ore tredici
Del di ogni venerdì perché non ha i soldi per pagare la corrente elettrica durante il fine settimana
E è davvero un un fatto gravissimo di cui purtroppo nessuno è a conoscenza tranne i i i responsabili
E e tre i responsabili della nostra politica della politica italiana
Che ringraziamo davvero di essere qui con noi oggi ci sono quattro autorevoli esponenti che io invito a venire qui a partire da e Licci Line prego
Segretaria nazionale del Partito Democratico grazie
Riccardo Ricciardi vicepresidente
Vicepresidente del Movimento cinque Stelle grazie anche a per Riccardo Nicola fra toreri Fratoianni segretario nazionale di sinistra italiana
O Angelo Bonelli
Ecco portavoce nazionale di troppa verde
è difficile
In pochi minuti dare conto di quello che forze politiche così importanti
Pensa non rispetto alle tantissime cose di cui abbiamo parlato oggi quindi non pretendiamo non pretendiamo questo voglio soltanto dire tre rapidissime cose il primo è che avevamo invitato tutti i segretari di tutte le forze politiche del nostro paese
Li abbiamo invitati tutti
E voglio sperare che sia soltanto per qualche svista che nessun'altro abbia ritenuto come hanno fatto avete fatto voi di accettare questo invito perché non stiamo parlando di una cosa di parte stiamo parlando di una istituzione che è nata per servite tutti prendersi cura di tutti
E una di quelle istituzioni che a parole anche in questo Paese tutti sono d'accordo di soldi sostenere il problema che invece ci ritroviamo qui a dire una cosa molto grande dire che dobbiamo salvare l'ONU
E quindi c'è qualche problema al secondo il secondo punto che voglio
Che voglio dire che e il siamo qui per cercare di dare avvio ad un percorso credo che lo abbiate capito compreso
E siamo qui per cercando di costruire delle alleanze
Non per chiedere
Ad altri di fare per conto nostro ciascuno a ovviamente le proprie responsabilità ruoli diversi
Ma abbiamo una responsabile o che il dibattito di oggi abbia reso conto di questa consapevolezza di essere tutti in qualche modo corresponsabili di questa situazione quindi dover scavare anche dentro a ciò che abbiamo fatto fino ad oggi e a quello che dovremmo fare di nuovo nel prossimo nel prossimo periodo
La terza cosa è una proposta
Forse piccola forse banali rispetto all'enormità dei problemi che abbiamo qui tratteggiato e cioè noi pensiamo che dopo l'incontro di oggi ci possano essere o ci debba essere o un atto formale del del del nostro Parlamento innanzitutto che recuperi la sua funzione di indirizzo della politica estera anche se chiamarla così mi fa ogni volta
Più fastidio perché è politica non è politica estera
Quella che stiamo facendo tanto è l'intreccio oramai di tutte le le questioni ecco o in questa una una mozione dedicata all'ONU
Vogliamo prendere questo
Questo dramma i dati pericolosi
Come dire la la il senso di gravità e di urgenza che è emerso in questa giornata e trasferirlo dentro un dibattito parlamentare non in una Commissione o una riunione di Commissioni congiunte diciamo che per carità come dire non è nessuno butta via diciamo no ci sono delle persone che più di altri dovrebbero seguire il coro
Ma abbiamo bisogno di rendere corresponsabile il Paese e come Dean tutte le sue espressioni quindi penso ad un atto politico che abbia poi sceglierete voi le forme i conti
Che abbia due elementi almeno due elementi il primo è quello di difendere e rafforzare difendere a spada tratta ad oltranza la missione dell'UNIFIL in in Libano di prendere sul serio di analizzarla di rendere esplicito diciamo la genesi di questa mini missioni il suo significato quasi escatologico bio verrebbe da da dire di in un tempo in cui nessuno fa niente per la pace e loro si ritrova lì invece a a fare delle cose per la pace molto meno di quello che ad ci sarebbe bisogno diciamo no io vorrei ricordare che
Per anni siamo andati avanti con lo slogan che c'avevamo una responsabilità di proteggere è stata fatta addirittura quasi una dottrina internazionale attorno l'idea che avevamo la responsabilità di proteggere alcuni ha tentato di Torre fa le guerre in nome della responsabilità di proteggere
Oggi questa responsabilità di proteggere ma direi anche di proteggerci
Perché mi verrebbe da chiedere se il nostro Parlamento il nostro Governo ha un piano in caso di attacco nucleare
Perché questo attacco nucleare e licenziati ci dicono che è sempre più una minaccia reale
E allora l'Italia c'è la un piano per difenderci visto che le nostre case non sono non reggono i terremoti ma certamente non hanno i rifugi antiatomici che ci sono in Svizzera o o o in Israele
Quindi c'è un problema di protezione che riguarda anche la comunità italiana diciamo anche se per fortuna diciamo non siamo quel giorno ancora ma certo
E poi l'altro elemento è la denuncia che ha fatto qui Laura Boldrini mi sembra un fatto assolutamente grave se ci fosse questa decisione del parlamento israeliano di mettere al bando l'Unrwa sarebbe un altro atto
Gravissimo come quello di tagliargli fondi che è già avvenuto
No all'inizio di questo di questo conflitto insomma di questa fase del della guerra e poi l'altro elemento è anche qui una chiamata a alla alla serietà
Questo governo ha sottoscritto il Patto per il futuro a New York
Abbiamo detto un sacco di buoni propositi però pur sempre un documento di base sul quale si muoveranno l'intera comunità internazionale come che lo traduce l'Italia
Insieme al percorso degli obiettivi di sviluppo sostenibile oggi c'abbiamo questo patto per il futuro vogliamo incalzare
Tutti i responsabili della politica nazionale e internazionale affinché questo patto per il futuro dedicato alle future generazioni di rene anche quelle presenti
Come dire possa fare un passettino in avanti anche in Italia
Ecco io penso che
Già forse ma come dire mi rendo conto della piccolezza di queste cose dentro l'enormità delle sfide che dobbiamo affrontare ma potrebbero essere un potrebbe essere un inizio di un atteggiamento più serio e responsabile
Ho già son già andato molto oltre i tempi che mi ero dato vorrei a questo punto passare a voi la la parola per condividere i vostri pensieri è ancora una volta vi ringrazio per aver accettato il nostro invito
Ellis Line
Buongiorno a tutti e buon giorno a tutti grazie grazie
Hai l'aria Cucchi grazie a Flavia Marco per aver organizzato questo momento prezioso di confronto tra tutti noi
E grazie anche per una cosa in più che a questo impegno generose costante per la costruzione e per la promozione di una cultura della pace e dei valori della pace e dei movimenti dei movimenti perché sappiamo ne abbiamo parlato prima ho sentito anche presidente dell'Anpi Pagliarulo
Fare riferimento a questo i movimenti per la pace il tessuto molto questa idea
Che prima a annunciato Alberti no rivendichiamo l'ONU come il figlio dei movimenti del movimento per la pace
Grazie per aver tenuto acceso il lume della regione della ragione della speranza anche in un momento dove avete visto il dibattito che le guerre portano con sé è sempre un dibattito polarizzato
Non dobbiamo accettare strumentalizzazioni sul senso di impegnarsi nella direzione per la pace siamo sicuramente a uno dei tornanti più difficili della storia
Se guardiamo a quello che accadrà nei prossimi mesi che sta accadendo nei miei che è accaduto anche dei mesi scorsi è in atto una ridefinizione degli assetti mondiali
E su questo c'è ancora troppa poca discussione troppo poco dibattito
Una transizione che vedrà cambiamenti epocali negli assi e ci sono dei nuovi assi pericolosi geopolitici
Che mi erano in qualche modo a riscrivere
La geopolitica eppure i confini attraverso l'uso della violenza attraverso l'uso della forza attraverso l'uso degli eserciti e attraverso l'uso della guerra e non lo dobbiamo accettare
Proprio Antonio Gutierrez essa ha definito questo quadro con un'espressione efficace un mondo multipolare senza multilateralismo
L'idea che sta alla base di questi assegni e che bisogna sopprimere ogni s'
De dove la forza del dialogo e della cooperazione tra gli Stati prevale invece sull'uso della forza e l'uso delle armi questo è quello a cui stiamo assistendo in modo sempre più chiaro
Penso al dispiegamento di forze cinesi tornata One sintomo di una crescita una crescente tensione nel Pacifico penso all'inasprirsi della situazione in Sudan
Ma penso pure naturalmente ai conflitti di cui si parla di più
Il drammatico perpetrarsi della guerra in Ucraina e in Medioriente ma ha fatto bene prima Gianna ricordare che non sono gli unici ci sono cinquantadue Paesi in questo momento
Che vivono conflitti
è inutile quindi negarlo che nella comunità internazionale c'è un senso di rassegnazione di debolezza si è parlato anche delle fragilità del sistema del sistema attuale
Eppure questa idea dei confini che si ridisegnano con la violenza fino a poco tempo fa sembrava completamente fuori dalla storia anacronistica relegata al secolo al secolo scorso
E non dobbiamo abituarci a queste immagini di tragedie quotidiane di contabilità dei morti in questi conflitti perché i conflitti li pagano sempre i soliti che sono le vittime innocenti di questi conflitti
è indispensabile quindi che si affacci la politica nel suo senso più alto più nobile
Politica che cerca mediazione che usa tutti gli strumenti della diplomazia e che cerca la cooperazione mi ha colpito quanto è stato scritto nel documento della fondazione per la pace l'ONU è come la terra è l'unica che abbiamo sapere che è debole e malata ci deve spingere ad agire con ancora più determinazione per il suo rilancio ecco credo anch'io che questa strada sia essenziale l'unica via percorribile conosciamo sicuramente i limiti le insufficienze
Ne abbiamo ascoltati anche nei vostri preziosi interventi di questa mattina ma vorrei citare anche le parole
Che il Presidente della Repubblica Mattarella detto tutti vorremmo di più dal sistema ONU senza tuttavia sovente essere disposti a nostra volta a dare di più
Affidandogli compiti e responsabilità e mezzi in grado di potenziarne l'efficacia di azione senza essere sottoposti al gioco di veti reciproci che rischia di paralizzare nella vita
Ecco un po'come accade con l'Unione europea non dobbiamo dimenticare che c'è chi c'è sempre stato dentro un po'frenando quando non apertamente sabotando
C'è chi rallenta non ci crede davvero e la capacità anche delle Nazioni Unite di funzionare dipende in larga parte dalla disponibilità dei paesi membri a seguirne e renderne certe le decisioni le indicazioni di cedere quindi pezzi della propria sovranità per un bene comune più grande accettare la prospettiva del dialogo internazionale
Questo vuol dire rendere efficaci le sue era sul risoluzioni e ci arrivo e se siamo in questa situazione oggi Medioriente anche perché quelle risoluzioni dell'ONU non sono mai state rispettate
Per ce lo insegna la storia del diritto che quando un diritto non diventa poi esigibile è è chiaro che tutto diventa più complicato e io penso che su questo e sul ruolo delle Nazioni che dobbiamo usare una riflessione che si spinga a dire come autorevoli pensatori hanno fatto che nell'ambito di una riforma complessiva della governance io credo che sia necessario che se il messaggio unico permanente ci deve essere sia dell'Unione Europea e non di uno dei suoi paesi membri
Perché non ci rendiamo conto che questa attuale configurazione raffica di un mondo che non esiste più
E di equilibri che sono stati nel frattempo completamente stravolti e se c'è una possibilità di contare e di far rispettare all'Europa la sua storia e questa c'è una maggiore integrazione e condivisione superamento dell'unanimità anche sulle scelte di politica estera e di sicurezza comune
Questo vuol dire ricordarsi che l'Unione Europea nasce come Progetto per la pace dopo i disastri di due guerre mondiali le rovine che hanno lasciato guerre mondiali che erano figlie
Della malattia dei nazionalismi sfrenati
E come se non fosse accaduto niente oggi i nazionalismi continua nel tono no a produrre guerre nei nostri confini e immediatamente nelle prossimità dei nostri confini come se non avessimo imparato nulla dalla storia
E racconta di non essere invece la risposta migliore quella di insistere
Sulla accantonare battere completamente escludere questi nazionalismi sfrenati e far valere il dialogo far valere le ragioni dell'Unione
è l'obiettivo del multilateralismo ha rappresentato un pilastro fondamentale della nostra politica estera da quando esiste la Repubblica italiana a questo aggiungo alcune buone ragioni le ultime lecita la Fabre
L'agenda venti trenta per lo sviluppo sostenibile io peraltro ho potuto partecipare allora ero parlamentare europea all'assemblea delle Nazioni Unite che hanno approvato quell'ambizioso schema di diciassette obiettivi
Era un salto di qualità straordinario a proposito di processi di democratizzazione non era più come Millenium Goals un'agenda dettata dai Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo per dire quello che dovevano fare
è un'agenda calibrata vincola tutti gli stati membri quindi tutti i nostri governi a tenere insieme gli obiettivi che riguardano la giustizia sociale il contrasta le diseguaglianze la giustizia climatica il contrasto
All'emergenza i cambiamenti climatici e naturalmente i diritti delle persone e la dignità del lavoro
Un'idea di innovazione che sia sostenibile
Ecco è un'altra buona ragione per difendere questo sistema perché come vedete purtroppo la politica in generale in tutti i governi non sta ancora facendo abbastanza né rischiamo di arrivare al due mila e trenta con occorre lontani dal raggiungimento del diciassette obiettivi per lo sviluppo sostenibile
E poi abbiamo delle ragioni della nostra Costituzione stessa perché padri e madri coste Twenty
Consapevole delle atrocità
E programmatiche conseguenze delle guerre non si sono limitati a proclamare il valore della pace
Ma delinearono per il nostro Paese una assunzione attiva di responsabilità che sta scritta nell'articolo undici della nostra Costituzione insieme
Al ripudio della guerra vi è esattamente la scelta di un impegno attivo per assicurare la pace e la giustizia fra le nazioni attraverso l'Unione europea e le altre organizzazioni internazionali
Ecco perché abbiamo il dovere di contribuire alla ricerca delle soluzioni alle gravi crisi che sono aperte nel mondo e coltivare la pace alla fine se ricordate anche gli accordi di Helsinki no richiamati pure il vostro documento
Aprirono i primi spiragli di di distensione della cortina di ferro facendo dialogare Paesi che erano in blocchi contrapposti
Ma come ricorderete fu firmato da trentatré capi di Stato non firmarono l'Albania gli Stati Uniti e anche l'Unione Sovietica è Aldo Moro fu tra quelli che invece con un protagonismo attivo poi firmo ecco io non voglio fare
Paragoni così lontani diciamo però noi dobbiamo esigere oggi anche dal governo
Italiano che sia all'altezza della tradizione diplomatica e di costruzione di percorsi di pace di questo Paese perché questo sforzo diplomatico politico non lo stiamo vedendo
Non stiamo vedendo nel teatro in Ucraina e non lo stiamo vedendo sufficientemente neanche in Medioriente da questo punto di vista l'ha detto autorevolmente Romano Prodi in questi giorni che attaccarono attacca il mondo
Abbiamo tutti criticato e condannato duramente l'attacco dell'esercito israeliano alla missione UNIFIL
Siamo vicini al contingente che lì è impegnato nella missione di pace però è il momento di di fare qualcosa di più delle telefonate
è il momento di alzare davvero la voce di difendere quelle prerogative perché vanno poste nel contesto in cui correttamente l'avete posto stamattina
Un attacco sconsiderato e senza precedenti al multilateralismo
E anche Alitalia naturalmente sono vasi italiani ma al multilateralismo è quello il punto dell'attacco uno va e peraltro non solo Urval perché non dobbiamo dimenticarci le condizioni di totale assenza di sicurezza in cui operano operatori umanitari
A Gaza e anche ormai in Cisgiordania
è un attacco complessivo
Nella sua forma più violenta e inaccettabile arriva dal governo israeliano ma non è soltanto del governo israeliano
Su cui bisogna insistere sul cessate il fuoco immediato sull'embargo totale della vendita di armi
E fornitura di armi ad Israele punto su cui non solo abbiamo insistito in Parlamento settimana scorsa
Ma comportato anche a Bruxelles nell'incontro con gli altri socialisti europei perché come saprete non sono tutti d'accordo su questa posizione
Ma il governo spagnolo ad esempio non lo è quello tedesco ma bisogna insistere perché qualcuno autorevolmente prima ricordava che solo così
Si è arrivati affermare quello che oggi è il massacro inaccettabile che vediamo ogni giorno a Gaza oltre al riconoscimento necessario dello stato di Palestina proprio per dare un contributo positivo al percorso di pace
Ecco su questo né continueremo a insistere fortunatamente non siamo soli perché ci sono qui rappresentate le altre forze politiche d'opposizione e su questi temi fortunatamente abbiamo spesso unito i nostri voti le nostre forze anche in Parlamento
è chiaro che
Chiudo
Abbiamo attaccato anche il terrificante attentato terroristico di Hamas gli attacchi missilistici del scollacciata tutto questo non certo ci rende più simpatici ciò che sono i nostri nemici come regime teocratico iraniano a fianco delle donne
Abbiamo gridate continuiamo a gridare donna vite libertà è chiaro che il cessate il fuoco va chiesto a tutte le parti in conflitto però va ottenuto e per doloroso che dopo più di un anno ancora
Questa richiesta non sia stata non sia stata non abbia prodotto il risultato necessario chiudo dicendo che mi ho trovato interessantissima dell'analisi Alberti questa idea che la democratizzazione sia già in atto
Vediamo perché quelle risoluzioni sul cessate il fuoco a Gaza hanno trovato la maggioranza le Nazioni Unite pur con una astensione forse il voto contrario degli Stati Uniti e un'astensione sbagliata da parte del governo italiano che abbiamo duramente criticato ma lo vediamo e chiudo anche su un altro versante interessante che prima è stato citato
I Paesi del G settantasette hanno spesso chiesto di democratizzare anche ciò che attiene alla riforma delle regole fiscali globali
Questo è l'aspetto estremamente significativo perché guardate che per tanti versi e il colonialismo nemica finito l'Unione Africana stilato un rapporto in cui si evince che negli ultimi cinquant'anni
Ci sono stati mille miliardi di flussi finanziari illeciti in uscita dai paesi dell'Unione Africana verso i paesi sviluppati
Ed è la stessa cifra che negli stessi cinquant'anni quei Paesi hanno ricevuto come aiuti allo sviluppo
Vuol dire che si prende con una mano ciò che si dà con quell'altra quindi anche su questo versante trovo interessante il dibattito è necessario che ci sia un vero organismo intergovernativo in sede ONU
Che passa riscrivere in modo curo
Le regole fiscali globali per evitare che i passi avanti fatti anche in Europa sul contrasto all'evasione ed elusione fiscale delle multinazionali dei super ricchi
Trovi poi una una sponda in alcuni governi di altri paesi ad esempio nel territorio africano quindi credo che anche questo sia un buon esempio di come noi possiamo provare a rafforzare chiudo dicendo che io ringrazio voi anche per le vostre proposte a partire da quella di un'azione concreta in Parlamento
Sull'ONU noi ci siamo e lavoreremo volentieri insieme alle altre forze politiche qui presenti grazie
Grazie davvero per questo intervento non non abbiamo tempo per i per commenti ma vorrei passare rapidamente la parola a Ricciardi a Riccardo Ricciardi vicepresidente
Del movimento cinque stelle prego grazie grazie davvero per l'invito per Cappuccetto del microfono costa caro
Parto parto dall'ultimo dall'ultima frase che ha detto li Sly né raccogliendo assolutamente questo invito a lavorare in un'azione parlamentare congiuntamente
Con chi lo vorrà fare
Io parto un attimo
Dalla bellezza di cose l'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Perché io quando vedo quelle immagini come quando si vede la manifestazione d'apertura delle Olimpiadi c'è l'unico luogo e l'unico momento in cui si possono vedere contemporaneamente persone da tutto il mondo né questa è una cosa che ha sempre
Scioccato positivamente siamo viviamo in un periodo storico in cui un essere umano può vedere contemporaneamente di fronte a sé persone che vengono a tutto il mondo pre mai accaduto nella storia una cosa del genere
Mai nella storia
Quindi partiamo da quello che abbiamo e dall'epoca in cui viviamo anche nei suoi aspetti
Positivi e e questo fa capire di cose questo organizzazione al di là appunto del lavoro di di tutte le varie agenzie di come è stato detto prima che l'ottanta per cento del lavoro dell'onore su Progetti dalla FAO all'Urban tutte le agenzie che ci sono e che lavorano
Per per far star meglio le persone fondamentalmente perché questo è il punto
Io parto da un ragionamento che è quello di come della percezione che abbiamo di noi stessi dell'Occidente la e la realtà
Se non vado a vedere gli ultimi trent'anni della votazione all'ONU solamente il quattordici per cento dei Paesi ha votato insieme agli Stati Uniti
Il quattordici per cento
E questo è un dato da cui partire
Perché le pensiamo appunto di essere centrali noi come alleati
Degli Stati Uniti il resto delle dei paesi votano sostanzialmente Concina con Russia
E pensiamo a quello che sta accadendo in questi giorni perché quello che sta accadendo in questi giorni a Kazan è una cosa che straordinariamente sottovalutate perché la riunione dei
L'X a Kazan in Russia da Putin
Fa capire quanto ci sia un mondo oltre
Quello che ci vogliamo raccontare
Che esista Quality Sando sta ragionando sta cercando di fare delle proposte e qui non entro in un tema di giudizi morali non morali rispetto a determinate tipi di politiche io credo che partecipano tantissimi popoli è già stato detto quanto quanta percentuale di PIL coprano i Brics
E leggo un'agenzia di mezzogiorno dell'Unione Europea che dice a a Kazan nell'ennesimo fallimento di Putin Putin ha isolato
Perché nessuna condotta con ha condannato la perché la nessuno l'ha assolto diciamo per l'invasione in Ucraina nessuno ha detto niente cioè noi
Ci raccontiamo e diciamo l'elemento che viene dal portavoce dell'Unione europea è che Putin è isolato poi
Possiamo pensare quello che vogliamo ma questa non è la realtà
Non è la realtà e noi usciamo in questa maniera
Oggi credo Gutierrez incontrerà Putin è sicuramente
Ci sarà qualcuno in qualche trasmissione in qualche giornale che dirà che Gutierrez vada al diavolo e sbaglia ma cosa deve fare il segretario generale Nazioni Unite se non andare
In un contesto in una situazione dove ci sono paesi che rappresentano milioni
Milioni miliardi di persone cosa deve fare ma sicuramente verrà attaccato e nei Brics è stato fatto un passaggio anche questo importantissimo
Che l'idea ancora a adesso sicuramente embrionale di uscire dal dal concetto di polarizzazione c'è questi che non si possono fare una moneta ancora ma stanno tramite Bitcoin
E
Valute
Che potranno essere alternative vogliono uscire dalla dollari zone del mondo
E negli Stati Uniti questa cosa la vedono la sanno ma non si riesce a percepire quello che sta accadendo in quelle parti del nostro pianeta
Io quello che vedo e leggo però quando vedo questi report e e e vedo anche come si fa politica perché lì si fa politica
Perché Lula che non fa entrare il Venezuela di Maduro tre membri dei componenti del Brics lo fa nonostante ci sia probabilmente anche una continuità se volete ideologica lo fa perché fa politica
Perché sa che fare entrare ora Venezuela di Maduro con quello che è successo con l'elezione di Maduro
Nei Brics è un problema livello politico anche di relazioni nei confronti degli Stati Uniti quindi si sta muovendo una politica e quello che percepisco io è che lì in quei contesti ci sia
Un entusiasmo per qualcosa da costruire un una voglia di tendere a un nuovo ordine
Giusto ripeto giusto o sbagliato che sia ma si percepisce qua in Europa in Occidente si percepisce solamente calma piatta solamente asservimento
Perché ditemi in questi anni l'Unione europea quale
Voce ha tirato fuori e sono d'accordo sul seggio alle Nazioni Unite
Che dovremo avere comunione europea ed è giusto
Tendere a questa idea perché poi la politica quella sana non è altro che tende a un'idea per quanto lontana quel per quanto ideale possibile ma in quel percorso in cui si tende verso quell'idea che si fa politica quindi
Benissimo che ci sia l'attenzione verso
Verso quell'idea
Però oggi vediamo un'Unione Europea che produce un documento che dice che il settore strategico per lo sviluppo e per la tenuta economica dell'Unione stesse per la produzione è la difesa
Questo dice
L'Unione europea dice che la Russia non sarà mai più un interlocutore oggi e io riprendo anche qui le è stato citato Romano Prodi io ricordo quanto Romano Prodi
Sostenesse come in un'epoca che oramai sembra pressoria che la Russia dovesse essere unione europea non potesse essere pensata come qualcos'altro
è chiaro sappiamo tutti perfettamente cosa c'è adesso
E io devo stare attento a parlare nelle trasmissioni perché se uno fa un ragionamento di questo tipo deve stare attento alla palla all'essere bollinato come filo Putignano
E io io penso che le persone che attrarne più giovani
Penso che forse quasi tutti in questa sala vent'anni fa eravamo a manifestare per le per la finale per la querela cane sta per sicuramente per la querela
Probabilmente c'eravamo tutti quando vedevamo spuntare le bandiere della pace la prima volta dei nostri balconi era in quel periodo
Io questo asservimento mediatico è totale
Che c'è oggi vent'anni fa non lo vedevo perché non sentivo che i pacifisti erano bollati come filo Saddam Hussein in quel momento
Da la gran parte
Della della della stampa e dei media
Non non era così vent'anni fa
E questo fa capire dove siamo arrivati oggi che il io quando in Commissione c'era
Laura Boldrini c'era fatto Janni
Sì ci facemmo una commissione con Crosetto e Tajani da quest'estate a dopo l'omicidio avvenuto di Ismail Haniyeh in Iran
Il Mela niente
Era la persona
Il mediatore di Hamas
Ok
Quindi avere ammazzato anni è in Iran da parte di Israele era un messaggio che poi dopo è arrivato a Libano UNIFIL eccetera eccetera
Dire c'è un media un mediatore in Hamas
Mi ha fatto rispondere no noi non trattiamo con quella gente sono tutti terroristi tagliagole basta da esponenti della maggioranza
Cioè fare un cercare di fare un ragionamento di un distinguo rispetto alla strategia che fa Israele che va ammazzare il mediatore
Non è accettato ma non nei salotti televisivi anche nelle Commissioni parlamentari dove si cerca di dare un contributo di fare un ragionamento
Che vena che ci sono delle persone che ch'essi buoni o cattivi ma ci sono delle persone che hanno strategie mire interessi contraddizioni
Astenuti valori che non condividiamo ma ci sono c'è una realtà e quindi
Io ho sentito ed è vero che
Noi come Italia con ce lo dicono sempre non possiamo fare niente come Italia però la politica è fatta anche di simboli io prima un passaggio sentito che mi è piaciuto molto a un passato che è stato fugace
Non dobbiamo regalare l'Occidente a questa narrazione io sono orgoglioso di essere occidentale sono orgoglioso di essere un opera sua orgogliosa di essere italiana di appartenere alla cultura occidentale e vedere che a casa forse lo sta morendo l'ONU sta morendo la dignità dell'Occidente
E sta morendo la credibilità dell'Occidente ne dobbiamo riappropriarci
Dei valori dell'Occidente e quanto la politica sia anche simboliche quindi un'azione dell'Italia diversa rispetto a quello che sta accadendo rispetto che al fatto che come è stato detto non è stata attaccata attaccando l'UNIFIL si attacca il mondo
Si attacca il mondo
Noi possiamo farle allora concludo con una con una frase di un giornalista fa altro
Del manifesto Alberto Negri che ho sentito in una in un incontro credo avvenuto al senato poco tempo fa che ha detto non esiste pace senza giustizia ne possiamo parlare di pace ma se non c'è la giustizia e la pace non c'è e allora siccome siamo forze politiche sinistra campo progressista Campoli
Diciamo che che siamo qua che ci mettiamo la faccia è un tema del genere
Dire la pace nel mondo poi si fa o non si fa lo diciamo tutti anche nei termini dell'elementare io credo sia compito del campo progressista metterci la parola giustizia accanto alla pace e ribadire che senza giustizia Non c'è pace grazie
Grazie grazie Riccardo
Passo la parola Nicola Fratoianni prego
Guarda questo funziona male quindi
Ma intanto grazie a Flavio invito per stagionata tutti a tutte chi è intervenuto prima
Sentite
Penso di sì di adesso ad cresce
Grazie per questa opportunità condivido
Tutto quello che ho ascoltato
E dunque parto da qui parto dall'invito che Flavio ci ha fatto aprendo quest'ultima sessione siamo credo di poterlo dire anche a nome di Angelo che comunque tra poco interverrà non sono disponibili ma convinti che sia necessario anche nel parlamento dalla Repubblica aprire una discussione attorno a un noto che sempre più evidente
Il naufragio catastrofico del diritto internazionale porta con sé il naufragio degli organismi sovranazionali chiamati ad applicarlo
E a farlo funzionare
Questo è il primo le norme questione che abbiamo da
Qualche giorno fa durante l'audizione alla Camera il ministro Crosetto l'audizione su gli attacchi
Sarà a UNIFIL
Ha detto quei sesto a proposito del Libano del ruolo di UNIFIL
Dovrebbe essere il momento in cui un organismo sovranazionale come nazioni unite in grado di intervenire per ricostruire un equilibrio
Gli ho detto ministro hai ragione
Dovremmo però chiederci al netto diciamo
Le analisi di fase la ricostruzione storica ho ascoltato molte cose che che mi convincono Alfio
Lo ha raccontato punto per punto la naturalizzazione della guerra
Un processo lungo
Che si è costruito attorno ai fatti drammatici
Alle parole che hanno un peso nella costruzione di senso
E tuttavia siamo al metodo
Tutte queste necessarie considerazioni ho detto caro ministro
E però
Questo naufragio a che fare o no anche con l'ipocrisia il doppio standard dei nostri comportamenti concreti e le scelte quotidiane di quelle che si fanno
Perché c'è un problema se di fronte alla criminale
Sul piano del diritto sul piano etico sul piano politico invasione russa dell'Ucraina
Una parte significativa della comunità internazionale emette una valanga di sanzioni reiterate ogni sei mesi e lo dice chi ha votato a favore di Kurtz anzi
E se dopo le sanzioni sceglie la strada dell'escalation militare l'invio delle armi sempre di più e sempre più potenti sostanzialmente come unica strategia
Di fronte a quella scelta
Sono orgoglioso di Chirico sempre votato contro perché con Alleanza né di sinistra oggi al col Movimento cinque Stelle votiamo contro quella scelta
E poi di fronte ai crimini di guerra ripetuti reiterati
Benjamín Netanyahu a Gaza in Cisgiordania alle violazioni sistematiche di diritto internazionale all'occupazione militare al bombardamento del Libano
Non c'è niente
Nessun atto se non l'auspicio la raccomandazione mi raccomando difendermi però per favore non esagerate no perché questo è cercate di non esagerare
Di stare dentro il diritto internazionale umanitario ma che ci vuole a prendere atto che quel limite è stato travolto non superato qualche volta ha travolto e allora qui ci sono alcune questioni con le quali tocca fare i conti
Dichiariamo noi tutti penso alla politica adesso che è arrivato il momento di chiedere che i paesi europei e non solo europei cominciamo dal nostro perché poiché la ricostruzione la credibilità delle istituzioni internazionali diritto passa anche a questo
Dalla rottura con la pratica del doppio standard
Ho come diceva vario la pretesa i Paesi coloniali decidere sempre loro e di vivere ad un alto livello possiamo mettere di la questione
Che è arrivato il momento di mettere sanzioni contro il Governo di Israele non contro i crimini dei singoli coloni vivaddio meno male che quelle sostare in qualche modo e non sempre messe in campo
Contro il governo di Israele
è arrivato il momento no lo dico anche diciamo
Alle opposizioni costruiamo una posizione comune su questo di chiedere che l'Europa sospende il trattato di associazione UE Israele applicando L'articolo due di quel trattato perché se non applichiamo noi per primi gli articoli dei Trattati che abbiamo stipulato ma badate che la nostra credibilità e finisce per essere travolta
Travolta
E poi e finisco perché così cerco di stare anche in meno tempo di quelli dei minuti che mi hai dato
L'economia di guerra
Questa è l'altra enorme questione
L'enorme questione che abbiamo l'economia di guerra
Anche qui è arrivato il momento di uno scatto io sono perché diciamo che il due per cento il PD la spesa militare no Van raggiunto
E anzi bisogna tornare indietro all'andamento crescente e già sostanzialmente privo di ogni treno nella spesa militare per la difesa bisogna fermarsi
Adesso arrivo un altro ratificano parla
La critica d'Isonzo quelle cose che si votano sempre tutti a favore guardo allo che sta in commissione esteri come Marguerite tutti a favore perché mediamente sono ratifiche tra Stati legate sacco di questi oggetti Simone ce n'è una
Ratifica un accordo tra il nostro Paese il Giappone
Per la costruzione dell'ennesimo super aereo da guerra c'è già un consorzio in Europa che ne fa un altro eh diciamo il segno non solo di una follia bellici ma anche di uno spreco gigantesco di risorse
Io penso che ci sono delle cose su cui noi dobbiamo cominciare a dire c'è un salto di qualità
Perché questo diciamo è quello che consente di
Indicare l'inversione di tendenza
Indicare l'inversione di tendenza
E di rafforzare ed aver ultima cosa che dico anche quella Alleanza a cui faceva riferimento Walter che adesso non c'è più ma tanto ci sentiamo spesso
Dalla politica alla società civile le sue organizzazioni nella diciamo ricerca di un obiettivo la costruzione di una lui la chiamava convenzione di uno spazio di una convergenza
Della pace che il pacifismo del diritto internazionale del rifiuto della guerra
Per ridare forza ad una spinta che ha la possibilità di camminare solo si ritrova una dimensione altrimenti rischia diciamo dei rapporti di forza attuali della condizione attuale il rimanere confinata nella pur necessaria per carità denuncia la denuncia sempre importante come la testimonianza ma purtroppo insufficiente cambiare le nei rapporti di forza tra
Grazie grazie di tra la purtroppo mi dicono abbiamo anche dei problemi con la sala Angelo Bonelli per l'ultimo degli interventi
Va bene considerato che ci sono problemi con la strada
Si sente
Dovrebbe funzionare sì sì sì allora no no guarda allora solo telegrafico grazie Marco grazie Flavio
Io accolgo diciamo la richiesta di trasformare in un atto parlamentare le richieste i punti che avete introdotto e questo diciamo il primo messaggio
Che mandò seconda questione è ovviamente un discorso generale ma che sintetizzo al massimo per spero che mi perdonerete se sintetizza al massimo ma c'è un'oggettiva richiesta di accelerazione del tempo
Guardate la delegittimazione dell'ONU
è un processo che arriva sia dal punto di vista di alcuni governi che mi hanno una strategia precisa per raggiungere questo obiettivo
Ma c'è anche un aggeggi intimazione che avviene dal dagli occhi di quell'opinione pubblica che vede l'orrore la morte in quei Paesi da Gaza al Libano ma penso ad esempio alle guerre dimenticate in Sudan in Burkina Faso nel Mali e dove e non c'è una risposta all'orrore alla morte alla distruzione e quindi
C'è un tema che riguarda questo però noi sappiamo che l'ONU ha un ruolo estremamente importanti ho sentito con grande attenzione la le parole diciamo Fabre e penso che le parole di Jan Fabre lo dico di fine a Riccardo a a Nicola le dobbiamo fare in modo di di trasformare in maniera più pubblica la denuncia che lui ha fatto rispetto al alla volontà di tagliare di fatto l'azione iniziativa
Delle agenzie dell'ONU a partire da quella di Ginevra cioè chiudere le sedi alle ore tredici di venerdì per risparmiare energia elettrica non è solamente questo il problema evidentemente c'è altro ma il ruolo dell'ONU è un ruolo ad esempio si Progetti
Per la lotta contro la fame in Africa sul tema della desertificazione sul tema ad esempio della questione legata ai cambiamenti climatici dal ruolo
Fondamentale purtroppo c'è una questione che noi non possiamo vedere l'avete detto da punti saggio politico
Si sta costruendo un nuovo ordine mondiale ma come si sta costruendo questo nuovo ordine mondiale si sta costruendo sulla supremazia militare
E quindi la grande questione di dire stop al riarmo lo diceva Nicola è un elemento fondamentale se noi pensiamo che la questione della sicurezza passa attraverso un aumento delle spese per gli armamenti che hanno raggiunto la cifra
Folle nel pianeta di due mila quattrocento quarantatré miliardi
Di dollari non andiamo da nessuna parte io lo penso che questo sia anche un elemento su cui costruire come dire un rapporto anche in Italia con la popolazione che devo dire trasversalmente non è più più della guerra lo stesso Giorgetti e vado a concludere alcuni giorni fa nel presentare il suo disegno di bilancio ha detto
La nostra economia e questo bilancio risente dei conflitti in corso
Testualmente riportato negli atti della camera noi siamo entrati in un'economia di guerra
E a questo però dobbiamo dare una risposta il tema del due per cento non può essere vincolante
Perché questo elemento che noi dobbiamo respingere perché se fosse vincolante io direi invece e che non lo è che dovremmo invece pensare a raggiungere quegli obiettivi che l'OCSE ci dice sulla scuola la sanità la pubblica istruzione tante altre questione
Scusate quindi la sintesi da questo punto di vista e quindi chiudo da dove iniziato Caro Flavio caro Marco grazie e quindi noi siamo d'accordo su questi punti non solo per portarla questa discussione parlamentare era un atto potremmo anche fare anche rispettare nostre gruppi parlamentari in Europa a cercare di fare in modo che anche in Europa si apra una riflessione sulla riforma dell'ONU deve essere parte parte avviata diciamo una discussione importante nel paese in Europa
Oltre ad avere la
Nata nel controllo del Marco Massa
Mi pare che molte cose sono state dette le condividiamo abbiamo fatto un altro passo in avanti molto significativo penso oggi sia come movimento pacifista sia nel dialogo tra questo movimento
E le forze politiche nel nostro Paese quindi questo importante
La pace non è il suo nome ma ciò che la fa
No quindi noi dobbiamo fare la pace in fondo qui la stiamo la stiamo facendo potremmo anche dire che la pace impossibile e l'unica possibile
Cioè la pace degli Stati dell'intergovernativi ritmo è una pace in quell'anno che ci hanno imposto da questa fase in poi è impossibile e è impossibile
E e quindi bisogna e possiamo partire anche da questo insomma da da questo elemento qui
Rafforzare l'ONU insomma significa rafforzare il ruolo della società civile ruolo dei Parlamenti dentro l'organizzazione delle Nazioni Unite non possiamo lasciare nelle mani dei governi questa organizzazione internazionale
Quindi grazie veramente di cuore a tutte e a tutti voi che avete partecipato ai nostri ospiti
E ci rivediamo se volete il dieci di dicembre
A Padova giornata internazionale dei diritti umani e con questa giornata di oggi lanciamo anche la creazione del comitato per le celebrazioni dell'ottantesimo anniversario delle Nazioni Unite
E penso che tutti voi e tutti noi potremo ancora lavorare insieme
Grazie
Facciamo
D'accordo una fotocopia una con questo cartello tutti insieme anche voi l'avete in cartellina e
Se vogliamo pure billing oppure il ritorno
Venite pure qui con noi e come vi abbiamo bisogno di tutti
E di tutte naturalmente
E ancora una volta grazie davvero anche a Ilaria Cucchi e la sua assistente che sta premendo
Come dire proseguire il suo lavoro grazie davvero accuse comprese la vigilia
Decide tutti coloro che ci hanno accompagnato
Grazie ancora affresco