Presentazione del "Libro verde sulle politiche industriali" del Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Allora intanto buongiorno a tutti
Intanto ringrazio il ministro Adolfo Urso o no per un eccetto che nella
Quale prima tappa diurna compositore perché abbiamo fatto le stelle a piedi perché ci fa bene amen cornuti dove data l'età quindi lui anche quindi grazie tutti dicevo per essere qui le risorse sono ha scelto il cinema
Non solo come luogo di accoglienza di questo suo primo incontro di presentazione del libro verde ma anche come fatto simbolico e che come casa dei corpi intermedi come prima tappa
Nel processo di ascolto che il ministero farà nel suo libro le
Libro verde e che sarà prodromico libro bianco per quanto riguarda le politiche industriali e noi questo fa molto piacere
Perché siamo
La casa dei corpi intermedi siamo il luogo dove per costituzione siedono i rappresentanti dei datori di lavoro dei lavoratori del volontariato Sperti cioè del mondo nella ricerca e nell'accademia
E c'è un'antica tradizione
Rispecializzazione culturale
Sulle tematiche industriali e del lavoro devo dire che nei tempi nell'ultimo decennio si era persa un po'questa componente vi sensibilità su su quanto stava succedendo nel mostro dal nostro mondo industriale resta il più specializzato nella componente altrettanto importante quello della contrattualistica del diritto del lavoro
E io direi che con l'inizio di questa
Collaborazione che tra l'altro abbiamo sottoscritto in un protocollo di intesa colline niente noi dovremmo riaffermare questa locazione perché Lerna
Sulle politiche industriali anche perché le politiche industriali stanno tornando di moda
Stanno tornando di moda per la semplice ragione con quello che sta succedendo né in campo energetico piuttosto che nel del digitale piuttosto che della geopolitica piuttosto che del dinamiche demografiche
Occorre più di ieri
Avevi ruolo
Dei governi e delle istituzioni pensiamo solo gli ultimi tre premi Nobel che questo ci dicono sostanzialmente il ruolo delle istituzioni nel governare il processo di cambiamento ed i processi di cambiamento ne abbiamo
Tantissimi ENI enorme pervasività
Quindi non solo le politiche industriali stanno tornando di moda
Ma l'Italia che è un grande Paese industriale l'Italia è un grande Paese manifatturiero l'Italia che ha uno straordinario
Contenuto
Industria perché il suo made in Italy
C'è qualcosa di più
Della componente manifatturiera è un fatto simbolico storico-culturale neanche valore patrimoniale può riuscire made in Italy è patrimonio della cultura nella storia del nostro Paese quindi Danny avvenga peraltro tra i dieci minuti il libro verde sarà on line dieci e mezza ho letto che oggi ci sarà questa presentazione da parte del ministro Urso noi ascolteremo noi come governo ascolteremo ho qui una oltre a rappresentanza di miei consiglieri credo vicepresidente il
I membri del gruppo di lavoro che abbiamo costituito anche nell'assieme all'inizio per preparare e questo questa sensibilità legata ad oggi legata rimprovero perché è legata poi tutto il processo
Di riflessione di programmazione io mi permetto di diritti dei dati la nostra disponibilità per raccogliere anche altri momenti
L'incontro che tu vorrai realizzare errato autonomia ovviamente
Di organizzare qui anche un errore penso di interpretare anche la volontà di tutti per dire questa la casa di tutti di tutti i corpi intermedi quindi in ben volentieri
Dirà bionici oltre oggi
Possiamo collaborare Conte per questa fase per questa fase di ascolto
Non dico niente sul libro verde o sulle anticipazioni perché sarà il tuo a avrà esporre poi ci saranno tutti i
I colleghi che sono qui a intervenire per cominciare a far le prime le prime valutazioni ecco grazie per aver scelto nel
Spero e potremmo essere d'aiuto attende al Governo ma al Paese
Come luogo di ascolto come luogo di rappresentazione di quello che sta succedendo nel nostro Paese con la nostra ruolo con la nostra mediazione che ricordo a me stesso e poi finiscono
Articolo novantanove della Costituzione noi ci siamo organo il lirismo terzo
Di consulenza del Governo e del Parlamento
E andiamo
L'iniziativa legislativa solo quella non possiamo farle Lenzi ma possiamo fare i disegni di legge di iniziativa
Detto questo benvenuto ministro Urso grazie ancora per questa tua sensibilità istituzionale nei confronti del nostro pianeta a te la parola
E Moro
Per cento grazie per Renato
Mi aveva contro
La nostra richiesta e a cui tutti di essere intervenuti in questo primo momento del confronto pubblico della consultazione che si apre da oggi
Sulla base di questo libero per Made in Italy due mila e trenta
Che a sua volta il frutto di una consultazione fatta andando a Tafuro
Responsabile del Centro studi analisi del dipartimento politiche per le imprese
Del nostro ministero dottor Paolo Quercia anche su indicazione mie lì con il coordinamento del capo di gabinetto Federica o anche da a
Realizzato questo libro verde consultando anche coloro che prenderanno Boy la parola insieme a lui
Cioè i responsabili dei centri storici di alcuni soggetti pubblici e privati che ci hanno fornito dati
E analisi
E di cui noi poi abbiamo tenuto già conto
In questa prima stesura che sottoponiamo a consultazione pubblica e quindi Invitalia
Istat Bankitalia ma anche Unioncamere e Confindustria quindi il sistema dell'impresa largamente inteso con le sue massime rappresentanze ed è abbiamo ritenuto doveroso presentare questo un libro verde Piave la consultazione perdura alcuni mesi
Per poi consentirci nella prima parte del prossimo anno l'abbiamo messo un limite alla consultazione da quei
Novembre
Dicembre per consentirci poi più prossimo nella prima parte prossimale verosimilmente in febbraio di presentare a quel punto si al Paese un libro bianco
Per iniziali due mila e trenta corno
Con la prima prospettiva
Dei cinque anni ma anche color band tenendo conto della più vasta prospettiva del due mila e cinquanta perché ovviamente più andiamo a presentare al una linea di indirizzo di politica industriale
Da e prossimi cinque anni cinque anni che peraltro coincidono
E non a caso con mandato della nuova commissione
Perché quando parliamo di politica industriale parliamo sempre
Ho troverete ovviamente
Nel documento vi sottoponiamo di politica industriale
Realizzata l'Alitalia
Io di politica industriale che insieme vogliamo realizzare con la nostra Unione Europea perché ovviamente devono essere in parallelo in sintonia le due politica industriale
E per questo ci siamo mossi illustreremo anche come anche in questi due anni
Che
Penso oggi
Per classe giorno da prose intimava vengono compiuti da parte del governo
Quindi la prospettiva di una consultazione che
Sarà pubblica come veniva fatto qualche decennio fa quando
Si riteneva che gli scafi potessero sviluppare in cui industriale oggi
Tornata la necessità che gli stati sviluppino una politica industriale ovviamente diversa da come veniva esercitata
Qualche decennio fa
E per questo noi abbiamo anche scelto
Quello di configurare questa politica industriale come quella di un ostacolo stratega
Non uno Stato interventista o o di uno stato come dire disattento ma di uno Stato stratega che indirizzi e crei le condizioni
Per raggiungere gli obiettivi
E uno Stato che abbandoni l'immagine dello Stato vessatorio che unisca semplicemente ma anche agisca
A sostegno del sistema per le imprese per raggiungere gli obiettivi che insieme ci siamo dati come nazione Italia e all'interno della nostra Unione Europea
Si tratta quindi di definire insieme
Una nuovo strategia italiana di politica industriale
E che abbia una visione strategica
Tale anche da indirizzare il corso della nuova Commissione europea
Nel realizzare questo volume ovviamente teniamo conto anche di quello che abbiamo fatto in questi due anni
Perché
Potrete riscontrare che le creazioni che abbiamo fatto in questi tre anni in sede nazionale e in sede europea
Rispecchiavano una visione strategica specifica di politica industriale così siccome ho illustrato
Nella mia prima audizione in Parlamento quando ciascun ministro
Due anni fa
Decisi presento dentro per linee programmatiche alle Commissioni riunite di Camera e Senato
E già allora troverete
Il
L'indirizzo che noi abbiamo cercato di iter seguire in questi due anni
Sia in sede nazionale sia in sede europea perché oggi vogliamo delineare in maniera più significativa Chiara strategica con questa consultazione che ci permetterà poi
Di procedere con la piena consapevolezza Ciro mi auguro contiene supporto di tutti gli attori
Due anni fa quando presentai e programmatiche in Parlamento dissi tra l'altro che per rispondere alla sfida asiatica cinese
E alla contemporanea risposta americana che già allora era tosto evidente
Con oltre due mila miliardi di dollari di Investimenti sul proprio sistema produttivo che nel frattempo sono ben saliti p consistenza visse allora che l'Europa non poteva rispondere come qualcuno pre con in
Allora
Con una risposta commerciale modello ad Airbus Boeing cioè con una guerra commerciale nei confronti degli Stati Uniti perché avremmo spaccato l'Occidente a fronte
Nell'invasione della Russia in Ucraina
Cosa evidentemente assolutamente nociva dissi già allora che l'altra risposta che alcune cancellerie
Reclamavano o potevano reclamare quella di liberare dagli norme sugli aiuti di Stato le singole nazioni europee per dare la loro risposta
Avrebbe era altrettanto sbagliata perché in questo caso avremmo diviso l'Europa
Aumentando il divario tra chi poteva fitti non poteva utilizzare risorse nazionali per realizzare una propria politica industriale di risposta
Tra i due continenti vista la loro con chiarezza che l'unica risposta poteva essere quella della comune dell'Unione Europea con una politica industriale è una Puglia commerciale e come quella indirizzato dagli Stati Uniti
Mettesse in campo risorse significative a livello europeo anche comuni parlavamo allora di fondo sovrano gli eurobond eccetera
E di una politica commerciale di tutela dell'interesse del lavoro per la la concorrenza sleale
Oggi l'Europa si muove su questa strada anche sotto
L'incalzare importante e significativo dei due report di quello
Ieri collettiva sul mercato interno e di quello ancor più significativo di Mario Draghi sulla competitività
E in questi due anni noi abbiamo detto queste cose sia nel Parlamento nazionale che nel Parlamento europeo e ovviamente nelle altre istituzioni europee
E l'abbiamo realizzato per quanto possibile
All'interno delle regole che già vi erano
E abbiamo realizzato e per quanto possibile abbiamo cercato anche di modificare per quanto possibile pongo un esempio
Abbiamo modificato il percorso dell'automobile
Mi cambiando radicalmente il Regolamento euro sette
Che era un ostacolo agli investimenti sulla tecnologia in via il superamento abbiamo modificato per quanto possibile Regolamento del pagarci
Per consentire che si che fosse DC fosse la visione più neutrale per l'economia circola
Abbiamo indirizzato al nostro Paese verso alcune necessità qual è quello per esempio per l'approvvigionamento di materie prime critiche
Con il decreto legge convertite in Parlamento per potrebbe consentirci di estrarre lavorare riciclare materie prime che lui è il nostro paese insomma
Abbiamo cercato di indirizzare il Paese e la nostra unione europea verso una politica industriale assertiva
Una politica industriale sorretta ovviamente anche ma risorse comuni europee una politica industriale responsabile che coniugasse insieme le tre transizione e la prima parte quella strategica di questo documento
Analizza lettere di transizione
Ed anche delle soluzioni che poi mente sottopone alla consultazione pubblica per allineare le trentasei Shoah
La transizione digitale alla transizione ecologica e la transizione politica geopolitica assolutamente fondamenta
Noi riteniamo delle cose le tre transizioni vanno gestiti insieme
Per raggiungere l'appuntamento per esempio
Nel due mila
E trentacinque o del due mila e cinquanta per quanto riguarda la transizione ecologica che tenga conto anche delle altre necessità
Di come si sviluppa la transizione digitale che alla base di molti ecologiche Green
E di come venga garantita l'autonomia strategica europea in un quadro geopolitico profondamente modificato per questo
Per darvi la dimostrazione di come noi abbiamo una visione strategica sia il nucleo per quanto possibile all'interno delle regole che vi sono anche per cambiarle
E all'interno delle norme nazionale ovviamente per cambiarlo in questa direzione nel non prendere te abbiamo presentato agli altri ministri dell'industria
Sul percorso
Del green venne le tre transizione sono tenuti insieme
In questo non teme per mantenendo
L'obiettivo molto sfidante
Del due mila e trentacinque del due mila e cinquanta così come nel creato
Noi poniamo
In tutta evidenza quale devono essere a nostro avviso le condizioni per raggiungere l'obiettivo con l'industria competitiva a livello globale
Perché non faremo passare
Da una concessione
Della decarbonizzazione anche punti sostanzialmente
A un'industria niente zero a zero emissione all'Europa che pur di raggiungere un'industria nel zero e rivalutare aggiunge un'industria zero
Cioè la desertificazione industriale
E allora ne abbiamo posto in questo caso tre significative in condizione Lula quella di risorse importanti e significative anche comuni
Per consentire alle imprese e ai consumatori
Via via se compiuti celerità sulla strada nell'arte ecologia Green settore mobilità
L'altra quella di una visione piena di neutralità tecnologica che ne abbiamo sempre ribadito in ogni contesto in un caso specifico per esempio attraverso l'utilizzo anche per i biocombustibili o dell'idrogeno o di quant'altro la scienza e la tecnologia mette a nostra disposizione per giungere risospesa obiettivo e il terzo di garantire un un'autonomia strategico europea
Al fine di evitare che alla fine del ciclo raggiungendo l'obiettivo però piena decarbonizzazione
Nel settore dei trasporti si passi dalla subordinazione
Al carbon fossile russo che abbiamo pagato e gli ucraini di noi a caro prezzo a una peggiore programmi subordinazione alle materie prime critiche
Dalla tecnologia alle batterie elettriche che magari qualcuno costruisce nel proprio continente e che le nostre
L'industria automobilistica e poi acquisterebbe ora
Quindi in ogni documento che ne presentiamo in ogni posizione che noi esprimiamo inserire europea e in ogni atto che noi avremmo preso in questi anni in sede nazionale abbiamo sempre viso
Messi insieme
Le tre condizioni transizione ecologica transizione digitale transizione geopolitica che con
Deve essere tenute insieme
D'altra parte se notate in ogni provvedimento che noi abbiamo fatto in ogni attività che non abbiamo svolto abbiamo puntato anche
Non solo a sviluppare il mercato per la tecnologia Green neri o della tecnologia digitale
E industria quattro zero oggi transizione cinque punto zero ma anche a creare le condizioni perché fu perché quella tecnologia Green della tecnologia digitale
Offerto alle nostre imprese nostre famiglie nostri cittadini siano realizzati in Italia
Quindi non ci siamo mai vita che soltanto a stimolare il mercato ci sono cinque punto zero stimolo all'innovazione delle imprese per l'innovazione tecnologica digitale innovazione tecnologica Grilli ma nel contempo e nel frattempo
Abbiamo potuto conteggiare questi stanno già nove miliardi di investimenti nella microelettronica in Italia
Oltre cinque miliardi
A Catania settima elettroniche oltre tre miliardi a Novara Silicon box
Forse il paese europeo che può
Direi di aver ottenuto i maggiori investimenti sulla microelettronica in questo anno
Nel contempo nel piano transizione cinque punto zero e imprevisto che l'incentivo guarda ai prodotti fotovoltaici realizzati
Per il mio non è uno crea a più alta performance
Per incentivare e sviluppare la produzione fotovoltaica modello trevisana Catania ma non solo del nostro Paese e nel nostro continente
Ed è per questo anche per questo che abbiamo firmato accordi di collaborazione che ormai stanno diventando esecutivi in alcun casi del per esempio sul fotovoltaico piuttosto che sull'industria eolica
Con i significativi parte nera tecnologici cinesi per produrre in Italia non per assemblare
Impianti fotovoltaici in alcuni casi l'evidente sui nomi di persone in grado l'altro giorno sono stato a Città del dentro un per un fenomeno importante dire Shōnen grazie l'impresa italiana che si era sviluppato in Cina per oltre vent'anni perché torna produrre anche nel Veneto
Così come di partecipe conosci molto simile viene importanti come quelli conclusi sugli impianti eolici di grande dimensione da un importante attore italiano con i più importanti attore globale
In questo caso cinese quindi una politica che noi abbiamo cercato di realizzare in questi due anni e che oggi ci porta ad essere coloro che in Europa
Danno dell'indicazione ritengo significativo su come modificare la politica europea
E per questo abbiamo presentato questo non Pepe era sull'automotrice a cui seguirà e non a caso il secondo non vengano sulla siderurgia perché l'uno trascina l'altra e l'uno si regge sull'altra
Per modificare la traiettoria europea Seventeen significativi dossier industriali ai fini di raggiungere l'obiettività e la decarbonizzazione nelle date ci siamo prefissati
Ma creando le condizioni per raggiungere quegli obiettivi tenendo conto che tutti i dati emersi nel contempo nel frattempo purtroppo ci dicono che quegli obiettivi sono si stanno allontanando quel dosso che avvicinando
E che la competitità europea si sta come dire
Astral contestarsi sta riducendo rispetto ad altri contiene
Quindi la prima parte a una taglio più strategico la seconda parte invece
Interviene su proprie Fides chiede che l'Italia deve superare
Come ripensare rapporto tra Stato e riprese come ridefinire obiettivi e priorità del nuovo polo industriale il nostro ruolo economico nell'economia globale
Dati importanti significativi sono basta vedere i come l'Italia ha reagito in questi anni alla crisi globale va meglio di altri Paesi
Oggi certificato dall'Istat che l'inflazione in Italia la più bassa tra le grandi economie europee tiene di gran lunga al di sotto dell'inflazione della media degli europea
Nel contempo il nostro prodotto interno lordo anche con la revisione dell'Istat
Comunque cresce più di quanto cresca per il prodotto interno lordo dei due altri grandi attori industriali europei Germania di Francia
Che la base occupazionale si è allargata con oltre un milione di posti di lavoro in più negli ultimi due anni e che continua ad allargarsi con contratti stabili
E che l'export italiano reagisce meglio di quando reagiscono negli altri paesi del G7 il sei zero
E noi abbiamo superato la collega al soldo lo scorso anno come quinto grande Paese esportatore e quest'anno ci apprestiamo a superare il Giappone come quarto grande Paese esportatore pur non avendo gli stessi abitanti
Del Giappone il che vuol dire
Che le nostre imprese si saranno collocare meglio
Nei sedimenti dell'economia globale che comunque attraversa voi me lo insegna è una fase di difficoltà
Complessità
In questo contesto Megna noi cerchiamo nel documento mi analizzare la forza nelle settori tradizionali del made in Italy che sono quelli che ancora danno
Le maggiori soddisfazioni a livello globale quand'ero delegato al Commercio con lesto parlavamo del bello buone antefatto per delle quattro a
Alimentazione abbigliamento arredo e automazione cioè macchina utenze che fanno prodotti
Oggi cominciamo a notare che accanto a queste quattro atti tengono molto bene la competizione globale intendo specializzati sull'alta gamma dell'economia globale ci sono altri settori che stanno crescendo più velocemente
E con maggiore contenuto ecologico
E scientifico mi riferisco alla farmaceutica e il settore che cresce di più
Anche con investimenti stranieri nel nostro Paese che anche per quanto riguarda l'export pro
Pharmaceutical dietro ecologia scienza della vita la cura della persona
Gli italiani la sua storia millenaria ha una particolare attenzione alla cura della persona
Alimentazione abbigliamento avrà
E doccia quell'uomo decine di nutrirsi ciò che l'uomo decide di indossare come apparire ciò che l'uomo decide di avere attorno a sé l'arredo ma anche la formazione di benessere
La scienza della vita e a caldo la farmacia ragionarci tuttora più alta tecnologia come pare lo spazio
Sulla riva sullo stress economico sulla Burgo nomi si diffonde molto il nostro rapporto
Perché noi pensiamo che l'Italia in questi due comparti che sono i comparti del futuro possa dire moglie di più e per questo abbiamo già in parlamento è iniziato ieri l'Inter nella legge quadro sullo spazio
Prima nazione europea regolamentare
Attività di private nello spazio che verosimilmente alimenterà una base significativa tra il nuovo regolamento sullo spazio che la Commissione europea la nuova Commissione dovrebbe realizzare per questo
La legge sulla subacquea sull'economia subacquea
Che già in parlamento cioè voglio dirvi che su questa strada non ci siamo Vendola bisogna dare ordine o involgere dare un quadro organico dare prospettive comuni dare una strategia condivisa
Che mi auguro vada oltre le legislature non è che si può cambiare legislatura Dondi
Si può cambiare politica al cambio dei governi o al cambio delle legislature in alcuni casi non è possibile
Pensiamo al caso dell'Energia
Perché è uno degli argomenti che vengono sottoposti noi riteniamo che nel con lo sviluppo delle energie rinnovabili sia assolutamente fondamentale però
Proporre al Paese il ritorno alla produzione di energia nucleare
Come l'unica soluzione e posso dare una
Piena competitività hanno sistemi industriali nel garantire anche nel contempo c'è sempre questa condizione l'autonomia strategiche italiane europea
Perché questo deve essere sempre sullo sfondo il fattore geopolitico ENI tornata ad essere dominante sugli altri condizione necessaria
E quindi certamente energie rinnovabile idroelettrico fotovoltaico solare
Eolico geotermico il cane può dire molto sul geotermico mancando lo sviluppo deciso va bene
Ritorno alla produzione energia nucleare nel nostro Paese dell'unica soluzione che abbiamo tanto più in vista della piena decarbonizzazione è anche della rinuncia
Al gas come fonte di transizione nei prossimi decenni dovendo rinunciare anche al gas
E a quel punto dobbiamo garantire che vi sia una fonte energetica sicura politica continuativa autonoma
Sia e ovviamente anche il capaci di dare un Co con un costo competitivo per le nostre imprese per questo il governo nel frattempo avendo un obiettivo chiaro che aumenta consultazione
Presenterà entro la fine di quest'anno un quadro legislativo per ritorno la produzione di energia nucleare nel nostro Paese ovviamente di terza generazione avanza
Gli giravano terza generazione avanzata o di quarta generazione poi ovviamente quella diffusione
Ma nel contempo
Ed è qui la politica industriale stiamo lavorando per creare un soggetto che produca impianti nucleari di terza generazione avanzata il Po di quarta generazione in Italia
Perché una cosa è produrre energia nucleare dobbiamo creare il contesto legislativo per produrre energia nucleare in Italia
E altra cosa altrettanto necessaria ad avviare subito un quello di produrre impianti di energia nucleare di terza generazione avanzata e poi di quarta generazione in Italia
Con tecnologia ovviamente non soltanto italiana
In modo industriale componibile come prevede la terza generazione avanzata e poi la quarta generazione Simona reato
Per cominciare
Perché noi pensiamo sempre che il nostro Paese debba restare riaffermare la sua vocazione
Scientifica
Tecnologica
E industriale essendo da sempre all'avanguardia e non una retroguardia
In Europa in Occidente quindi a livello globale questa nostra visione e contenuto in questo libro verde made in Italy due mila e trenta di colpo il querce gli altri lustra le parti più significative
Ed è io mi auguro che sarà contenuta nel libro bianco che poi presenteremo in febbraio e che poi avrà ogni anno dei momenti di come dire di raccordo e di consultazione
Che sono previsti già in questo documento iniziale la conferenza che si accorderà
Una conferenza annuale sulla politica industriale Cska di generale dell'industria la giornata nazionale del made in Italy
In occasione della dell'anno rinascita per il giorno di nascita di Leonardo e anche dal prossimo anno a un meeting internazionale
Invece in Italia
Che dovrebbe essere momento in cui presentiamo ai viste cose internazionali nostro piano di politica industriale due mila e trenta una visione ovviamente di lungo periodo nel due mila e cinquanta
Che quello che abbiamo fatto per altra tenevo nel nostro paese sempre più attrattivo per gli investitori stranieri
Soprattutto ovviamente nel settore a più alto contenuto tecnologico su quello settori su cui noi pensiamo di scommettere ci nostro sistema paese quindi non ci limiteremo a presentare col vostro aiuto un piano nel due mila e due mila e trenta non ci limiteremo a dare le nostre indicazioni per la prossima lavoro della prossima Commissione europea in modo che tutto si organizza e si tenga
Ma
Monitoreremo libereremo ogni momento nel Nord lo sviluppo di questo progetto con degli eventi che sono cadenzate nel corso dell'anno che ci consentiranno di capire se siamo
Stiamo perseguendo al meglio gli obiettivi che ci siamo prefissi e lo presenteremo anno dopo anno in questo meeting internazionale in Italia qui a Roma in cui il Governo intende incontrare i più grandi attori più grandi investitori
Internazionali per fare del nostro Paese un luogo filiale dove investire produrre e da qui esportare grazie scusami mi sono prolungato troppo a lungo ma
Grazie
Grazie ministro
Orecchiette ente da parte di tutti noi in particolare da parte del clan
Tigli allentiamo che entro l'anno gruppo di lavoro che nel la commissione competente dell'Assemblea
Produrranno con testo di osservazioni e proposte proprio indennizzato alla può opera al libro al libro verde e saremo poi anche osserva disponibili
Per le successive fasi di monitoraggio quindi infine certamente dentro questa linea
Via sconto di programmazione e di e di proposte per quello che noi rappresentiamo grazie ancora adesso il programma prevede
L'illustrazione del libro verde che ricordo a me stesso è già on line
Perché c'erano i tornei mistero dalle dieci e mezza e quindi sarà disponibile
Disponibile per tutti quindi potente acquisirlo adesso do la parola Paolo Quercia dirigente del Centro studi e analisi nel dipartimento politiche per le imprese Ufficio terzo del Centro Studi bel minimizza
Che farà un'esposizione del del del libro nel libro verde poi ci sarà una batteria per ti stimo livello di interventori interventi istituzionali Gaetano Fausto Esposito Alessandro Fontana da remoto che ho visto Stefano Menghi nello e Roberto torrini
Questa è la mattinata i tempi vedete voi come
Questo è il programma che ho avuto così ci son delle variazioni di temere in tempi Bianchi Andrea Bianchi Andrea Dianetics non sei dentro il programma ufficiale ai la menzione speciale venga Andrea alberghiere
Allora grazie vedete voi tempi boom più tempo ovviamente tra Paolo Quercia
Perché vede illustrare il il documento e poi gli interventi secondo necessità Paolo Quercia a te la parola
Grazie mille presidente
Diciamo il libro la il ministro lo ha che ispirato le linee guida lo ha ben illustrato quindi o con un picco povertà Point rifaccio solamente di Focus non prima però di aver ringraziato lei presidente del CNEL con cui stiamo già lavorando per la consultazione
I relatori che non hanno ancora
Bene ma in una
Abbiamo discusso con molti di loro ma che ci aspettiamo da ciascuno delle istituzioni economiche qui coinvolti anche loro un ruolo attivo nella consultazione appena libro bianco sarà libro verde sarà operativo per poter essere trasformato il libro bianco
Devo ringraziare comunque il oltre al ministro Urso per aver avviato ispirato questo processo consentiremo al nostro capo di gabinetto Federico Ekberg che giustamente in mezzo alla sala diciamo nel centro della sala
Il mio capo dipartimento Amedeo Teti così come Veneto Mileo capo dipartimento e anche con cui abbiamo iniziato nel segretario generale ad avviare questo questo lavoro così come tutto lo stato del centro studi venendo adesso invece alle poche slide che volevo comunque condividere se andiamo sulla prima cioè se soltanto una specie di road map vediamo possiamo fare già una x rossa sulla prima cioè non siamo al sedici ottobre
Ci abbiamo messo quasi un anno ad arrivare qui perché abbiamo fatto un lavoro che si è terminato sono tra giugno e luglio Prodi ha fatto seri passaggi interni oggi lo annunciamo libro verde semplicemente la base di partenza
Da oggi parte la consultazione aperta fino al trentuno dicembre grazie alla consultazione si arriverà ad un libro bianco
Il libro bianco poi ci aspetta ospitiamo se faremo bene a con la consultazione grazie anche appunto a Invitalia Istat a Banca d'Italia Confindustria a Unioncamere e ad altri soggetti che vorranno aiutarci
Divenire un testo condiviso che può essere formalmente adottato anche in una delle conferenze che sono previste dal ministero nelle giornate del venticinque andiamo avanti
Prossima slide per favore
Ecco questo è il sito poi magari lo condividiamo viene da cui è già disponibile libro pose scaricato sono oltre duecento pagine con gli allegati
Statistiche tabelle indirizzo serve per poter contattare il ministero o per organizzare dei bilaterali di discussione specifici focus o per commentare qualsiasi punto paragrafo del documento
Che non entreremo ovviamente poi torniamo avanti ci qualche concerto veloce
Ecco perché bisogna avvierà una nuova strategia di politica industriale ma intanto perché altri Paesi lo fanno ce l'hanno questa è una lista di paesi che si sono dotati di un documento you can aveva una vecchia solo di quattro anni la sta rifacendo perché ovviamente cambiano anche le cose
Profondo mutamento internazionale nel due mila diciannove fatto un paper molto interessante sono sicuro molti hanno hanno letto che dice perché ritorna la politica che poi a volte o per periodi è stato anche opportuno non nominare Ciacco quindi torno qualcosa su cui magari la era fuori dal radar delle politiche pubbliche
Non è il fatto diciamo ininfluente andiamo avanti per favore il rapporto tra ovviamente possiamo rapporto USA competitività ma lo possiamo immaginare comunali sono di politica industriale
Allora perché c'è questo ritorno qui sostanzialmente ci sono più mesi quattro ma solo due motivi interni ed esterni
Risposta alle grandi sfide Esterne ministro parlava dei tre transizioni Green tecnologica e geopolitica tutte e tre
Non Twin ma diciamo tripla transizione quindi questo comporterà mentre cosa
Così come il processo di deindustrializzazione dell'oro dell'Europa che in qualche modo si è prodotto negli scorsi decenni non parliamo male della globalizzazione del libro verde
Segnaliamo che all'interno da globalizzazione sono stati dei fenomeni di per globalizzazione hanno prodotto degli effetti negativi e hanno portato a processi di deindustrializzazione che non possono ovviamente lasciarci indifferenti e che quindi vanno in qualche modo contrastati con politiche
Quindi anche questo è un fattore esterno e poi c'è una necessità di sicurezza economica e di autonomia strategia che dipende dalla situazione geopolitica allora di questi quattro grandi temi di cui poi uno interno le debolezze strutturali della competitività italiana
E tre Esterni sostanzialmente cosa ci dicono uno che sono tanti e tantissimi Traina forse troppi da gestire
Sono enormi cioè la magnitudine di questi fenomeni impressionante non parliamo di fenomeni micro ma soprattutto non sono riconducibili a semplici o qualcuno solo parzialmente non sono riconducibili a semplici fenomeni di fallimento del mercato
Cioè noi nozione capolinea industriale entrava in gioco perché c'era un mercato che falliva
Oggi ancora così mai grandi driver che ci spingono che spingono l'Europa i Paesi a ritornare a produrre politiche industriali in buona parte la causa andrà non è un fallimento del mercato
E allora una natura
Al di fuori del mercato e quindi per questo nuova Poli
Nel dossier are
Ovviamente le sue diversa la vecchia perché sono diversi i driver diverse le cause
Poi mentre anche per non ripetere alcuni errori che passato le politiche industriali hanno comportato
Per cui la nuova politica industriale nasce per cogliere opportunità e per proteggere da rischi in un mondo che totalmente nuovo e diverso questo cerchiamo sostanzialmente di dire nel libro e diciamo che un attore che deve fare un passo avanti in questo senso dello Stato
Perché lo Stato così come è stato costruito come lo abbiamo come funziona
Abituato a muoversi nel mondo precedente
Quindi il concetto di Stato stratega vuol dire anche lo Stato stesso vede evolvere nel modo con cui gestisce le informazioni opera in collaborazione con il privato
Si muove sul piano internazionale quindi un ruolo nuovo dello stato nell'economia nel sistema internazionale che vari concettuali dosato non è cosa da poco diciamo qui cioè un concetto di State Trust che va rimesso a terra se il cast di natura anche economica ecco qui abbiamo il ciclone immaginato da cui è industriale a quattro fasi non marginata all'Hotel de però vogliamo tornare al punto di partenza mi sono approccio un po'conservatore che non si dal progressivo troppo progressivo si parte da un concetto che è quello che siamo
Nel bene o nel male il made in Italy il nostro Paese italiani le famiglie e le imprese
Le microimprese reticoli impresa i punti di forza e di debolezza questi sono alcuni sono vincoli strutturali
Politiche possono migliorare la nostra situazione ma noi siamo un fattore sono alcune cose che sono cambiar diviso nel grande nel tempo con anche cambiamenti culturali non solo economici
Pesa tre successione dell'impresa e non generazionale nell'impresa allora quindi si parte da quello che siamo nel bene o nel male c'è un'identità industria nazionale di cui siamo orgogliosi il ministro ha ricordato quali sono anche numeri economici di questa identità poi abbiamo
Le sfide quindi al passato si aggiunge il futuro auspicato ho temuto quindi c'è un passato il punto di partenza non può essermi che il made in Italy eccome esso è composto
Poi ci sono le transizioni cioè opportunità e rischi di un mondo che è cambiato
A quel punto se lo Stato stratega che deve essere la risposta che cos'è lo Stato stratega riso dormo spero che negli approfondimenti che potremmo fare andremo anche a discutere che cos'è lo Stato stratega
Semplicemente vuol dire che siccome strategie mettere insieme risorse obiettivi e lo Stato deve fare insieme al privato
Sì ma la società civile insieme all'opposizione
Insieme ai sindacati insieme all'impresa insieme all'Unione Europea vuol dire che il ruolo dello Stato serve ruolo strategico di aperti questi relazioni vuol dire che il risorse comuni e obiettivi condivisi tra più attori quindi lo Stato stratega un coordinamento di tutto quel suo mettere insieme di risorse possono essere messi insieme solo se sono condivise gli obiettivi dove arrivare e questo è non è facile ha fatto anche perché entrato qua a cuore di che cos'è anche la politica se vogliamo
E ovviamente lo Stato stratega corrispondesse inerente le transizioni costruisce un'opportunità industriale che ci riporta al punto di partenza cioè al made in Italy vogliamo difendere tutelare ovviamente in cui Bietti o però modernizzato
Cioè renderlo capace di sopravvivere alle sfide dei tre terzi quindi ritorniamo al punto di partenza per far sì che il made in Italy venga tramandato nel futuro
Andiamo avanti
Mi avvio alla conclusione soltanto pochi concetti chiari che troverete nel libro ma vi voglio dare un punto di questi concetti vi segnalo solo il quinto attenzione Pulindustriale volere vuol dire avere anche un'idea di ambizione del ruolo economico e parzialmente anche politico che l'Italia di avere nel mondo
Non è prescritto da nessuna parte diciamo dove bisogna essere è avvolto una scelta di volontà cioè se non c'è una volontà
Non avendo se non è un gioco tecnocratico o di necessità
Se ne può fare a meno o si può fare a meno di tante cose vuole l'Italia continuare ad essere la seconda manifattura di rock d'Europa essere nel podio delle prime paesi esportatori cioè c'è ci sono delle competizioni da una vogliamo giocare un ruolo e sapendo e giocando ruolo importante sul piano economico avremo anche un'importanza politica vogliamo costruire questa connessione
O no perché il mondo così come sta andando per sua inerzia potrebbe portare invece a ridurre il ruolo dell'Italia nel mondo che tutto ruoli importanti il G sette presidenza italiana dimostra l'importanza del non solo nel mondo questo ruolo si basa sulla base industriale del Paese
Avanti altro concetto molto molto rapidamente baricentri economici dell'Italia altri concetti chiave qui solo per dirvi che attenzione una riflessione facciamo poniamo all'attenzione guardiamo bene dove sono i nostri interessi
Attuali settanta per cento l'export italiano e il settanta per cento degli investimenti italiani all'estero si fanno in un gruppo ristretto di Paesi che noi chiamiamo euroatlantico allargato sono poco più di trenta Paesi appena un miliardo di persone
Dall'altra parte aree e quindi sappiamo che attenzione i nostri interessi economici sono lì dentro quel sistema nel sistema delle democrazie occidentali chiamiamo però Atlantico allargato ma di quello cardiaco
Sappiamo però e c'è tutto un mondo enorme
Oltre centoquaranta Paesi sei miliardi di persone che valgono meno del venti per cento del nostro baricentro economico sia considerato in termini investimenti italiani all'estero e in termini di commercio
Penso alle lì c'è un mare di opportunità e di crescita quindi cerchiamo sappiamo bene dove apparteniamo sappiamo dove possiamo crescere
Questo è un diciamo un pendolo Giove molto importante con risvolti Brogio politici visto che il mondo e diventato conflittuale avanti
Pino plur ecco unico concetto visto il quinto si individuano quindici grandi obiettivi della politica indossare al raccordo cioè che cosa vuol dire vuol dire che noi riteniamo che Lapo industriale è strumento e non fine
Per non si danno incentivi perché si vuol fare troppo ridendo strane si fa si annuncia dire che solo seguendo schierare e la politica industriale vuole raggiungere gli obiettivi
E ne abbiamo indicati quindici la consultazione potranno essere accolti ampliati ridotti commentati e punto è siamo d'accordo che Lapo industriale è uno strumento per raggiungere gli obiettivi e non tutti gli obiettivi sono di carattere economico o industriale
Questo è un altro punto importante somme di questo rapporto di questi ci sono alcuni che sono tradizionali altri che sono innovativi concludo andando alla la ultimissima slide
Ecco sostanzialmente sono tre punti che volevo dire perché una nuova politica industriale
è necessaria uno per correggere le conseguenze negative prodotte dalla iper globalizzazione e per colmare ritardi strutturali di competitività del sistema produttivo ed economico italiano
Invertendo una tendenza che altrimenti potrebbe portare alla di industrializzazione
Per e qui si mette al centro
Processi importanti conclude la decarbonizzazione e del costo dell'energia quindi la polo industriale di avere un altro grande
Cardine nella perseguimento di colui il ministro ha chiamato i Green rotto il cioè un patto di crescita perenne ricrescita condite cresceva ma di crescita
Per cui una decarbonizzazione pragmatica che basata concerti io mi sono espresso riduzione del costo del corso l'energia principale località tecnologica ed inclusiva del nucleare di ultima generazione del mix energetico nazionale
Infine il concetto che vi accennavo prima il ruolo dello Stato stratega che deve modificare il rapporto pubblico-privato questo lo sforzo che deve fare sia il pubblico che il privato per renderlo maggiormente in grado di coordinare ed orientare risorse comuni cioè messe in comune tra pubblico privato
Per raggiungere obiettivi condivisi fra condivisi tra pubblico e privato
Grazie iniziamo il percorso diciamo questi erano gli spunti diciamo di riflessione grazie
Grazie Paolo Guerra sa se anche una sintesi del libro verde il libro verde disposizione quindi devo dire complementi anche dell'organico
Della comunicazione e questa importantissima stretti
Adesso dal proprio la parola ad Andrea Bianchi mi scuso per averlo saltato prima quindi citato tre volte va benissimo responsabile pianificazione strategica e le politiche industriali mi Invitalia
Istituzione che le politiche le deve attuare Perego Andrea Bianchi
Bene grazie presidente volevo innanzitutto ringraziare il ministro il capo di gabinetto e più che altro Paolo per aver voluto coinvolgere l'agenzia nella fase di impostazione di progettazione adesso di consultazione
Della costruzione di questa strategia di politica industriale del paese che come ricordato dal ministro e dal presidente Brunetta rappresenta un tassello fondamentale per poi costruire una nuova strategia di politica industriale europea e sia in grado di far fronte alle grandi e le il discontinuità e rappresentano che presento il contesto geopolitico che sono appunto la disco il più unita geopolitica tecnologica derivante dalla rivoluzione digitale ambientale derivante dalla necessità di affrontare il tema per la lotta che ha
è chiaro che il contributo dell'agenzia parte e non può e
Dal patrimonio i dati e di informazioni che l'agenzia ha accumulato in questi anni essendo il principale soggetto gestore soggetto gestore delle principali misure di agevolazioni diverso sistema vent'calcolando che oggi l'agenzia gestisce oltre quaranta assume i agevolazione al sistema d'impresa all'interno le quali abbiamo due o tre
Diciamo prodotti strategici che in questo momento solo strettamente funzionali alla politica industriale in particolare i contratti di sviluppo che rappresento il principale strumento nazionale a supporto dei grandi per
è chiaro che i dal nostro osservatorio noi non possiamo che confermare quelli che sono gli
Che in qualche modo sono stati riportati dal ministro nel senso che noi vediamo che nel corso degli ultimi anni c'è stata una forte progressiva concentrazione delle risorse messi a disposizione del sistema e l'impresa è verso il sostegno alla duplice transizione in particolare ambientale digitale abbiamo calcolato che tra turbo e il due mila e ventiquattro l'agenzia ha gestito cioè il ministero affidato all'agenzia i hanno affidato all'agenzia risorse per fare per oltre quindici miliardi di euro destinate a supportare le due
E duplice transizioni che della diciamo accezione di politica industriale che si sta affermando hanno tre dimensioni Vinterberg la prima dimensione intervento su quale tra le risorse nazionali
Riprese oltre sei miliardi di euro riguarda il sostegno alla crescita e alla nascita delle filiere strategiche terrà transizione energetica ed ambientale
In particolare in questi in questo Area riguardano tutti gli incentivi che stiamo mettendo a disposizione del settore le batterie dell'eolico dell'idrogeno
Delle degli Thornhill equipollente necessarie per sviluppare il retro iniziatori e quindi sostanzialmente di cercare di creare nel Paese
Delle nuove filiere produttive che sia in grado da un lato vi sosteneva la transizione dal lato di intercettare le norme domanda che su questi settori si concentrerà nei prossimi anni proprio per raggiungere gli obiettivi ambientali calcoliamo che solo nel fotovoltaico
Per poter raggiungere gli obiettivi previsti dal premier
Noi dovremmo installare ogni anno circa dieci
Dica latte di pannelli per poter raggiungere obiettivi la capacità produttiva nazionale
Prima dell'avvio dei pm RR era di circa zero virgola sei gigawatt d'di pannelli e quindi la distanza tra la domanda potendo la domanda potenziale e la capacità di offerta e il paese era estremamente bassa
Trame degli investimenti del PNR R. questa capacità produttiva verrà oltre che triplicata
E quindi saremo in grado in qualche modo di accompagnare questo processo anche con tecnici ed industria italiana naturalmente connessa con quella europea
La seconda grande driver diversamente dal settore le batterie dove invece stiamo notoriamente riscontrando
Difficoltà nel senso che il più grande investimento previsto eventualmente all'investimento viste Landis per costruire una grande gira attori nel Molise e sarebbe l'unica diga partorì italiana
Nel la secondo asse su cui stiamo sostenendo la trasformazione del sistema produttivo riguarda naturalmente il gli investimenti di tutte le altre impresa cioè delle imprese dei settori più tradizionali che pure se devono avviare percorsi di efficientamento energetico economia circolare digitalizzazione delle imprese e su questo capitolo noi abbiamo ulteriori sei miliardi di risorse che sono messe a disposizione in particolare di piccole e medie imprese che investiranno in questi settori
Gli ulteriori tre miliardi stiamo invece gestendo per la crescita delle infrastrutture colonnine
E altri qui mentre necessari per lo sviluppo della dell'elettrificazione non sotto la non solo nel settore dell'auto
E quindi è chiaro che da questo punto di vista quello che noi vorremmo lama dà vita con cui vorremmo contribuire alla costruzione del libro bianco non soltanto avere la dimensione diciamo numerica
Degli investimenti che stiamo realizzando ma dare anche uno spaccato
Della dimensione tecnologica
Cioè e tipo di tecnologia stiamo
Finanziando come sono posizionate nell'ambito del ciclo delle tecnologie
Cioè stiamo investendo sugli metodologie mature o stiamo investendo su tecnologie innovative come siamo che avendo la catena del valore cioè il no agli investimenti che stiamo finanziando come si posiziona all'interno la catena del valore essi contribuiscono aumentare l'indipendenza
L'indipendenza degli approvvigionamenti del Paese ed infine come stiamo agendo sulla capacità produttiva
L'esempio che facevo prima di avere dei numeri e dei dati su domanda potenziale capacità di risposta del nostro sistema industriale
è evidente che quindi questa è la visione che noi vorremmo restituire
Restituire nell'ambito libro bianco cioè capire come ha pronte le risorse che il governo mette a disposizione
Come il sistema delle imprese sta reagendo dal punto di vista della capacità tecnologica di presidio delle catene di al potenziamento della capacità produttiva
Evidente dell'ultima osservazione che volevo fare
E secondo me la definizione di una strategia di politica industriale
Non può prescindere anche dagli informare e
E diciamo in qualche modo guidare anche il processo di riforma degli incentivi e il ministero ha avviato nel corso degli ultimi anni esiste una legge delega che ha dei principi molto condivisibili
Dal punto di vista della dei principi ispiratrici naturalmente la parte di attuazione estremamente complessa di una legge delega e dovrebbe rivedere tutto il sistema di incentivazione
Da questo punto di vista di tre elementi vorrei suggerire che in qualche modo derivano dalla nostra
Dalla nostra esperienza primo una semplificazione degli strumenti attualmente troppo frammentati
Noi come vi dicevo gestiamo oltre quaranta solo come in Italia oltre quaranta strumenti quaranta strumenti vuol dire quaranta procedure
I agevolazione per le imprese vuol dire qua e Quaranta modalità di intervento quaranta piattaforme informatiche su cui le imprese presentano i progetti
Calcolando che poi alla fine l'oggetto incentivato il più o meno sempre lo stesso nel senso che i quaranta strumenti alla fine incentivano fondamentalmente l'acquisto di macchinari interventi sulle immobiliari cioè gli stabilimenti innovazione e ricerca quindi abbiamo quaranta modalità di finanziare sostanzialmente tre tipologie di investimento e quindi questo è un principio che va assolutamente declinato
La secondo elemento che emerge con forza particolarmente guardando quello che stai le sta facendo sul PNR R. un maggiore raccordo tra
Gli indirizzi che vengono dati nelle politiche della ricerca e dell'innovazione e gli investimenti delle imprese
La mia sensazione che vedendo anche lo Stato l'avanzamento del PM per noi siamo enormemente aumentando il potenziale di ricerca all'innovazione del Paese
Che però fatica a scaricare a terra attraverso gli investimenti delle imprese cioè non c'è sempre coerenza tra gli indirizzi della politica dalla ricerca l'innovazione de cosa all'impresa e chiedono in termini di incentivi
E quindi io credo che un una maggiore raccordo in particolare sui settori strategici sa cosa fa il ministero l'innovazione e la ricerca indirizzi di policy del per il ministero dell'ambiente e sostegni agli investimenti che fa il ministero allora per minimizza assolutamente essenziale
L'ultimo elemento
Credo che lo strumento dovremmo immaginare nella bolla di forma incentivi uno strumento ad hoc per i grandissimi progetti il modello sostanzialmente che potremmo avere è quello degli uccelli
Europeo quindi un modello c'è vitaliano
Perché stavamo vedendo che con il contratto di sviluppo facciamo fatica che è uno stock è uno strumento tagliato sostanzialmente sulla dimensione degli investimenti venti cinquanta milioni facciamo fatica a finanziare investimenti che sono di un miliardo di euro anche perché sopra i cento milioni esistono décalage
E quindi la percentuale di agevolazione che stiamo dando al Grand gli investimenti e il Paese rischia di essere troppo bassa per coprire il gap competitivo che abbiamo
E abbiamo con in particolare con la Cina calcolando che sono settori ad altissima competizione in cui il vantaggio di Gosaldo Days Inesi estremamente alto e quindi una agevolazione alta sugli investimenti capital intensive rimane un elemento essenziale
L'ultimissima cosa su cui l'agenzia sta investendo ma su credo
E in raccordo anche col ministero e l'utilizzo dell'intelligenza artificiale come strumento anche di accelerazione ad esempio delle valutazioni e facciamo sui progetti l'intelligenza artificiale oggi ci consente di potrebbe consentirci di agire su quella vera che oggi è un po'il punto debole
Per tutto il sistema di incentivazione che sono i tempi di erogazione e quindi l'utilizzo di tecnologie innovative in particolare dell'intelligenza artificiale credo che sia lo strumento col quale possiamo in qualche modo competere ogni credito d'imposta sono perché l'obiettivo per noi agenzia naturalmente il credito d'imposta il nostro principale concorrente perché taglia fuori l'elemento valutativo
E quindi nel credo potrà tempi e Picascia dell'intervento credo che la riduzione e l'efficienza nel processo valutativo sia un elemento essenziale per mantenere una politica industriale
Che sia selettiva ed efficiente perché questa è la sfida
Perché il rischio che pelli d'imposta siano poco selettivi la i processi valutativi siano poco efficienti
Quindi la sfida che abbiamo nel futuro è quella di mettere insieme efficienza e e velocità
Grazie
Graziella
Mi avevano subito un'informazione nel senso che vero pensato difficile realizzare a guarda dei media sugli incentivi umana con settimana Valentini ci di ministri
La prima parte della delega quello che il Codice unico per gli incentivi che poi aprire una fase alla parte sostanziale dell'Api organismo riordino degli incentivi siamo riusciti a me ma dopo settimane in Consiglio dei ministri
Allora via te
Una primissima reazione poi per la parola all'altro relatore io una lite è un tesoro Invitalia a una rete ed è un tesoro dal punto di vista strategico se poi è un tesoro regolato anche nel senso della nazionalizzazione degli strumenti e il Tesoro evidentemente
Vale di più e quindi un'altra legge che mi permetto
Ministro di sottolineare e quello delle camere di commercio
Che per tanti versi aveva avuto un destino simile a quello del che mi ha su qualcuno voleva cancellarle
Non ci sono riusciti io credo che in questa fase così come anche un errore così come per le camere di commercio siano una vite straordinarie di ascolto di monitoraggio e di presenza sul territorio
E quindi avevi delle camere di commercio nel gestione valutazione ascolto lo belle transizioni nato mai venire in mente avviene una mappa delle transizioni a livello settoriale territoriale cioè di cosa sta succedendo nel passaggio di il testimone tra i vecchi settori nuovi settori
E per poi far fare al policy maker
Le decisioni conseguenti e di accompagnamento di strategia e così via e le con questa piccola valutazione che do la parola a Gaetano Fausto Esposito dentro l'Iran nel centro-sud delle camere di commercio Guglielmo Tagliacarne e per chi ha fatto economia studiato economia
è un monumento alle statistiche e alle analisi agli studi e lì Unioncamere la struttura delle camere di commercio quindi a te la parola Gaetano Fausto Esposito
Crespo
Ecco grazie Presidente devo dire che dopo questa introduzione potrebbe evitare di fare l'intervento che diciamo il presidente Brunetta che che per la verità ben conosce dilatare anche il ministro Urso qui quando ci sono tanti e tanti amici all'interno di questa
Di questa sala con cui abbiamo lavorato conosce
L'attività delle Camere di commercio con cui abbiamo collaborato assieme diciamo hanno delineato questa ha detto il presidente Brunetta è la casa dei corpi intermedi
Poi ha aggiunto
Chi ha una riga un tesoro diciamo che noi partecipiamo diciamo di questa di ricchezza col sistema camerale degli di ringraziamenti sono stati sono stati già fatti io non ha non avendo avuto la possibilità come i nostri colleghi di
Vedere
Il libro verde mi sono segnato alcune considerazioni generali che in realtà solo il frutto
Di un processo diciamo di
Di riflessione che stiamo maturando all'interno del sistema camerale tratto recentemente proprio il il ministro russo si è fatto promotore di l'incontro diciamo sul sulle proposte di politica industriale all'interno dello scenario europeo quindi rappresenterò alcune considerazioni i cento fin da adesso che come forse voi sapete
Rischio Tagliacarne e il centro di analisi e ricerca e orientamento delle policy del sistema camerale quindi anche un pochettino
Per riprendere l'espressione del presidente Brunetta un ponte il soggetto di accumulazione diciamo delle informazioni e delle delle analisi su quello che sta succedendo videro alcune rapide battute
Più che altro diciamo in questa fase diciamo introduttiva di dibattito sulla libro verde e nella nel solco diciamo di Guglielmo Tagliacarne perché era ed è la persona che ha portato l'analisi dei fenomeni territoriali a livello di di sistema
A alcune treni dal consigliere prime considerazioni sul delle dimensioni che vengono in mente diciamo della dire della strategia di politica industriale perché politica industriale forse oggi è un po'riduttivo ed è stato richiamato in precedenza il concetto di di strategia dalla prima dimensione e quella dimensione della competitività allora è evidente che una strategia di politica industriale ha bisogno di unitarietà se vuole essere una strategia per la competitività e faccio un esempio il ministro USA richiamato le sue precedenti esperienze
In materia diciamo di commercio internazionale anch'io devo dire in quel periodo abbiamo condiviso qui con con gli amici Federico ai che Verde con Roberto Luongo diciamo per esperienze
Allora noi andava eravamo Sunday sostenitori io mi occupavo di carne italiana all'estero eravamo stati sostenitori del fatto
E la politica per l'internazionalizzazione bis con la mia esperienza non assenso se non è una dimensione della politica industriale
Noi in Italia abbiamo questo vezzo dalla politica l'innovazione voglio internazionalizzazione politica del lavoro eccetera benissimo ma serve un contenitore unico che indirizza queste politica fiscale internazionale zona faccio solo un esempio
Tale nostra analisi ci risulta per esempio che le imprese che non esporta mai innovano in digitale hanno la probabilità del quindici per cento di spostare successiva
Questo significa e c'è un legame diretto tra innovazione quindi politica industriale e internazionale azione si potrebbe parlare di altri aspetti e quindi deve essere necessariamente l'ho visto prima delle slide una politica integrata all'interno di un disegno di strategia seconda dimensione dimensione parte la reale e di di parte riuscì perché non è solo parte di Cipro pubblico privato
Siamo nella casa dei corpi intermedi
Abbiamo detto ma se voi diciamo è diventato culla parlare di politica industriali due giorni fa ah se Moro e colleghi hanno preso il premio Nobel proprio sul ruolo delle istituzioni nel favorire
Favorire lo sviluppo per la politica industriale deve avere una caratteristica che non è quella estrattiva mai inclusiva
Inclusiva significa discutere con i vari soggetti diciamo a livello orizzontale e a livello verticale per definire uno uno scenario uno scenario comune e quindi valorizzare anche in questo ambito ma mi pare che questo sia proprio uno dei punti focus la sussidiarietà
La sussidiarietà come metodo diciamo di non solo rappresentazione dei fabbisogni ma anche per quanto riguarda invece Point legando deve degli degli interventi e nel nostro caso le gambe degli interventi sul territorio la terza dimensione che è stata richiamata è quella di filiera
Ora quindi parliamo di politica industriale è evidente che c'è una forte attenzione sul concetto di industria ma industrie oggi non è più l'industria di prima
L'industria di oggi è un'industria strettamente integrata all'interno delle filiere
è Unindustria strettamente integrato col sistema dei servizi d'altro quanto se i servizi pesano per un quarto come acquisti da parte di imprese manifatturiere o dire che fare politica industriale significa anche fare politica
E ammodernamento dei servizi che ricordiamo hanno ricevuto una crescita della produttività negli ultimi vent'anni che i cinque volte inferiore a quello a quello della della manifattura di Consodata
Si è parlato di boom economico abbia economica di cui ci occupiamo strutturalmente attraverso un rapporto che facciamo annualmente Lab economy è tipicamente un settore di filiera
Tanto è vero che se consideriamo la filiera della blue economy siamo a parlare quasi di duecento miliardi
Lì i Euro incluso il moltiplicatore che mi scriviamo abbiamo stima dell'otto di une otto di questo di questo settore questo per dire come bisogna ragionare diciamo in termini molto più aggregati e continuati secondo aspetto politica industriale e politica per la crescita della produttività
Non mi dilungo qui tanto il rapporto tra chi ne ne parla ne parla lungamente in diversi aspetti conosciamo i problemi del rallentamento da prodotti a in Italia
Qui mi piace però sotto l'iniziale un aspetto ma oggi la produttività
Da che cosa dire ecco noi come sistema legale come è già un po'di tempo a questa parte diciamo dipende fondamentalmente dei fattori intangibili
Il capitale fisico che ancora oggi diciamo anche diciamo di provvedimenti
Di transizione cinque punto zero è prevalente negli investimenti dell'impresa investimenti anche digitali delle imprese capitale fisico al ruolo sempre sempre più modesto tant'è vero che noi stimiamo con altri centri che circa l'ottanta per cento ottanta per cento del valore di impresa è dovuto a fattori direttamente o indirettamente intangibili cosa intendiamo fattori tecnologici
Ma soprattutto e sempre di più fattori innovativo organizzativi manageriale
A questo aspetto a noi piacerebbe che fosse enfatizzato
All'interno della politica di una politica industriale
Anche perché abbiamo delle tele diventi se a supporto da questo punto di vista cioè non abbiamo fatto alcuna valutazione econometrica le impresa detti investono in capitali organizzativo
Incrementano la produttività del quindici per cento
Rispetto alle imprese che non investono in capitale organizzativo
L'interramento diciamo combinato
Pera innovazione e capitali organizzativo e quello che dai Palace in bus complessivo la produttività venne affatto transizione cinque punto zero a prevedere l'investimento in formazione
E però dobbiamo anche verificare che almeno dei dati storici
L'investimento oggi diciamo sotto forma di credito d'imposta nella parte informazione allora secondo i dati che noi abbiamo e solo dell'undici per cento e del dodici per cento rispetto al complessi d'investimento certa è un processo che va che va attivato però dobbiamo tener conto anche di questo
Il tema Risorse umane è un tema fondamentale voi sapete che sistema camerale monitora questo aspetto lancia abbiamo il sessanta per cento delle imprese che ci dice di avere difficoltà nel trovare delle competenze digitali
Quindi c'è un problema di attenzione c'è un problema di reperimento di queste figure professionali e c'è un problema anche di sollecitazione perché ha fatto una valutazione su quelli che sono stati gli investimenti all'anno ventuno due mila ventuno richiede cinquantasette per cento delle imprese italiane ha investito in digitale ma ad a conferma del dato che dicevo prima su transizione soltanto la metà in queste intese a invece accompagnato l'investimento in digitale con l'investimento Enichem Foreign rossore formazione
Innovazione importante è importante l'innovazione di frontiera
Sappiamo già il si parlava prima di i brevetti brevettazione anche netto zero all'impresa ci risulta gravato andrà costruisco un'analisi econometrica riprese che realizzano un maggiore investimento in le tecnologie come dire carbon free da questo punto di vista hanno comunque una produttività anche rispetto alle imprese per riassumere ore una produttività superiore anche rispetto alle imprese
Che realizzano investimenti in in nuove in nuove tecnologie
E però c'è un tema di linguaggio cioè prima si diceva lo lo diceva Andrea Bianchi
Stiamo maturando una capacità di innovazione
O meglio una capacità di ricerca diciamo probabilmente interessante c'è un problema serissimo di interazione
Tra ancora oggi tra mondo dell'università mondo dell'impresa questo problema va sfondato anche attraverso di e i media che sciolgono pochettino il linguaggio tra questi due mondi per arrivare già ad una alla diffusione e non fare in modo che le tecnologie di frontiera rimangano tali ma poiché questa frontiera come difatti non si raggiunga mai
La parte reso il sistema economico qui evidenti faccio una battuta un sistema camerale
Che proprio perché ride ha una sua capillarità sul territorio
Due punti determina
Filiere significa grossa attenzione alla subfornitura
Il mondo della subfornitura per quello che è stato detto in precedenza e in profonda ridefinizione noi abbiamo un cinquanta per cento delle nostre imprese manifatturiere che operano nel comparto della subfornitura
Di questo cinquanta per cento il venticinque per cento esporta prevalentemente spesso in modo silenzioso lo sanno nemici ne abbiamo ragionato più volte probabilmente serve un'attenzione specifica proprio all'interno della ridefinizione delle filiere sulla
Riorganizzare ripensare e sostenere una logica di sviluppo anche diciamo di Meier solving che si sta affermando questo che è un asset tipico del nostro Paese levava ovvio osservano in tinello
Se la Germania salendo adesso difficoltà l'Italia molto di meno e perché la nostra flessibilità consentita anche da questo insieme i soggetti sui bossoli dovrà creato detto dei bus perché consentono di da ammortizzare il ramo le i contraccolpi
Chiudo con la semplificazione
Per le politiche della semplificazione vengono consigliati in altri provvedimenti li abbiamo provvedimenti ad hoc però la semplificazione è di per sé
Una politica che favorisce anche l'industria cioè se il cinquantadue per cento da questa è l'ultima analisi che non abbiamo fatto delle imprese italiane indica nella regolamentazione dell'eccesso di regolamentazione una barriera
Se per il quarantacinque per cento dell'impresa e che non ricorrono ancora al pm RR la burocrazia è un ostacolo è evidente e questo mi ricollego a quello che diceva anche Andrea
Un pezzo della politica industriale magari alata carico di Lodi altri provvedimenti è sicuramente un pezzo che favorisce deve favorire la politica di semplificazione
Anche su questo Guido una informazione numerica noi abbiamo fatto una stima sui tempi che l'impresa utilizzano del realizzare adempimenti burocratici soprattutto le le piccole e medie imprese
E abbiamo fatto una valutazione in termini di forchetta se noi riducessimo
Di un universo oggi
I tempi diciamo degli adempimenti burocratici soprattutto sull'imprese più piccole dove sono particolarmente gravosi perché questo sul posto fisso
No no noi avremo in un triennio una crescita della del PIL in termini di di recupero diciamo che va dallo zero quattro allo zero sei per cento
Io vi ringrazio per l'attenzione grazie ancora diciamo per questo opportunità di processo di consultazione
E adesso
Un corpo intermedio per definizione Confindustria straordinaria organizzazione datori di lavoro vita la rappresentanza leader
Anche delle analisi abbiamo tutti il fatto riferimento al Centro studi di Confindustria
L'idea era di della cultura industriale quindi è con grande piacere chiedo la parola da remoto Trane Sandro Fontana direttore del centro studi Confindustria CSC glorioso circensi Confindustria ante la parola
Grazie presidente
E un ringraziamento anche al ministro e a Paolo Quercia dell'invito sicuramente un momento molto interessante è un tema questo su cui ovviamente dentro Confindustria continuamente sempre al centro del dibattito questa dell'ATP delle politiche industriali e quindi c'è piena disponibilità da parte diciamo nostra come centro studi ma dell'intera comunque in busta contribuire alla alla alla consultazione
Vado avanti accennava io volevo interpreta che le Piepoli preso tra la rivolta io ho un po'
Cavo fatto questa cosa corretta conta altra parte non sarebbe potuto accadere diversamente abbiamo in questo momento una un una
Di Stasi dopo oltre la Cina che sussidio ormai da da decenni Coulthard nell'averla parlavate industriale interna gallese
Antonio Mugabe o se sia un cambiamento strutturale diciamo nel negli ultimi anni che è quello proprio di un anno o politica industriale americana che generalmente negli Stati Uniti erano molto più Restini erano più così Baggio Moriero bracciale invece oppure le politiche adottate e mi riferisco alla e vene con tutto quell'orgoglio
E tutto il resto delle delle della produzione che è stata fatta internamente che sta spostando
Ma spostando ormai da qualche anno investimenti diretti esteri perso gli Stati Uniti e quindi ci rende quasi obbligati in qualche modo a livello europeo a a regime d'altra parte però come accennavo panche venne Esposito la la produttività europea assolutamente stagnante diciamo rispetto a quella delle altre almeno degli altri due player mondiali Stati Uniti e Cina a me siamo in una fase di declino demografico quindi ci possiamo aspettare neanche un contributo alla crescita vuol pronta quindi a hanno che non vogliamo abituarci abbandonarci ad un lento declino un po'come dici
Come ha indicato per Mario Draghi nel rapporto passiamo proposto l'impianto verrà a accelerare sulla parte soprattutto investimenti
Tanto è cambiato molto nel contesto in cui si muovono impresa è cambiato perché tutte le tensioni internazionali cui stiamo assistendo a un quinto corpo delle barriere protezionistiche stiamo vedendo di anno in anno stanno cambiando il commercio adesso
Non li commissioni con quelli che erano nordico considerati connessioni come il commerciali o pari sono giovane vediamo le leggiamo dove dipendenze che quindi come tali vanno bande gestire questo non significa che simili anche a riportare tutte le produzioni Italia non saremo in grado abbiamo le bene la la pozza lavorato farlo sarebbe avrebbe degli effetti probabilmente nel molto negativi anche sulla sull'economia italiana europea ma certo è che il bar queste dipendenze vanno gestite
Quando distinte perché soprattutto quelle che riguardano diciamo quello che consideriamo critiche quindi quelli che sono molto concentrate su aree su Paesi con cui siamo brevi stiamo di avere delle tensioni geopolitiche e si e poi soprattutto quelle dipendenze che hanno un carattere strategico sia per la crescita futura del Paese dell'Europa sia per che sono state girate per la sicurezza nazionale quindi quinta tutta la parte dal montare farmaceutica quant'altro quindi naturalmente c'è anche una componente di il rientro a questa dovrebbe essere principalmente dobbiamo concentrata sulla su quelli su quelle gli ambiti ad elevato valore aggiunto
Per tutti gli altri invece vanno gestite quindi hanno voglia industriale che non è richiesto quindi anche soltanto di gestire quello che accade all'interno del Paese ma anche le forniture che vengono poi quindi diventa quasi una politica essere economica perché in qualche modo questo si fa un po'quello che sta pagina facendo un contro governo con il piano al tema è chiaro che questo non può un con un implicare anche un coinvolgimento fuori dai confini nazionali
Poi venduto azioni come è stato ben sottolineato prima da Paolo Quercia sono ciò compongo dei vincoli abbastanza stringente
A mio parere Terni questi vincoli sono incompatibili con l'attività di investimento diciamo normale diciamo così dell'impresa
Che peraltro per ragioni è uscita
E ma anche di business sono Jarrett sostenibili albo
E quindi ho chiaro che serve una guida anche in questo senso corrotto serve una guida
Sembra che queste azioni vengono governate e in questo senso diciamo a un po'prendo di oppormi con positivamente l'invito del ministro anche richiamo del ministro al coordinamento di questo piano industriale di Borriello dalle con una lente della Pompea diciamo sarebbe quanto meno
Riduttivo pensare a un piano di boria industriale nazionale
Che non sia legato a quello a alla al contesto europeo questo lo dico perché da un lato per quanto riguarda la delle risorse a disposizione se continuiamo a ragionare con tanto con risorse nazionali difficilmente riusciremo ad avere veramente un recupero di quella che richiede da comprendente anche la produttiva a livello europeo e dall'altro anche escludere il contesto europeo accennato una lunga parte gli interventi che ho fatto ed Emilio pudiche che ha fatto il Governo a livello europeo per l'industria
E quindi scelte europee sono quando assolutamente molto pervasi di e di conseguenza aveva volevo seri sia slegata da quel contesto farebbe alcun alcun ch'mi limito ad essa due-tre punti soltanto su quelle che potrebbero essere le linee cavolini di il cui incentrare questa politica industriale sicuramente certe materie quei Cina prima
Per Andrea Bianchi rafforzamento dei pionieri purtroppo quelle strategiche operazioni
C'è sicuramente un tema molto forte di una decarbonizzazione quindi anche su questo andrà sicuramente molto
Poi abbiamo un po'ovviamente vita questi temi sono legate ad esempio pensiamo a tutto quello che sta accadendo in questa fase www nel settore auto
Nei che probabilmente ci coinvolgerà per i prossimi anni tra quindi si tratta di processi che necessitano di essere assolutamente guidati dal per evitare l'approvo la liberalizzazione italiana e d'Europa
Accanto a questi un'importanza strategica che riguarda non soltanto l'industria ma l'intera pare Lo Presti duramente quella delle ci
Quindi anche qui apprezzabile richiamo prima
Anche alla alla al nucleare e che anche quello al capitale umano patto da da da poco dall'Esposito e al Investimenti indigeni nel Senese liriche sono Porzio comunque evidenziato dal rapporto Draghi proprio l'elemento di debolezza rispetto a quello che le le dinamiche in atto nelle altre due NH due aree per il PCI la platea degli strumenti a disposizione già molte quelli che conosciamo i pochi scali nazionali classico per l'imposta e
Anche le gli strumenti verticali quindi quelli a cui faceva cenno anche prima Andrea
Diciamo che però dovremmo pensare convoca che la politica industriale debba un po'in questo senso anche andrà così da che di rivedere un po'tutta la strumentazione a disposizione e qui penso anche le imposte che abbiamo dall'imposta lire essa all'IRAP
E imposta che possono essere in qualche modo costruita in modo tale da poter costumi Centin a favore delle imprese per stimolare il tessuto produttivo ad andare nella direzione auspicata quindi anche in termini di maggiori investimenti affinché questi nei benché siano maggiormente qualificati affinché e Acri venga cresciuta il la la la la qualità del capitale umano guida che questi possono essere potrebbe anche perciò strumenti che finora abbiamo considerato forse un pochino meno
Meno e ci siamo dedicare invece lo vedete agli strumenti un po'più rockstar dio quei ringrazio grazie a quel convoglio cimento
Le lascio la parola a alle presidenze
Grazie
A
Stefano Mendicino nello direttore centrale delle statistiche economiche dell'istanza l'estate la magistratura del dato ma non solo insiste resta monitora
Per l'Italia ma poi rappresenta in Europa quanto viene nel nostro Paese dal punto di vista dei fenomeni economici e sociali
Loro che le diceva che non si può migliorare quello che non si conosce quindi prima conoscere poi governare migliorare cambiare quindi la base fondamentale dell'Istat la base del lavoro di tutti di tutti noi quindi ante Stefano mentire
Grazie Presidente buongiorno a tutti ringrazio molto per questo invito anche a nome del presidente Francesco Francesco Mario Tirelli
Devi salutano non so se siamo alla magistratura dato che non siamo sicuramente poliziotti quindi non siamo ma lentamente ricercatori
E ovviamente diciamo il tema dei dati della conoscenza penso che sia centrale né in questo processo l'ora un punto diciamo deduzioni lista ha molto collaborato non faccio troppi nomi sano rischia di essere parziale con l'Istituto per il commercio estero
Cornello con vari ministeri per costruire insieme base intorno ti basi informative di supporto
Per le politiche questo è stato un qualcosa che ci sono abbiamo fatto uso del nostro mandato istituzionale ed e di cui siamo molto orgogliosi ecco quindi un punto l'importante evoluzione recente che i dati non servono più solo descrivere un contesto ma servono non sono una santa la competitività cioè avere i dati è un qualcosa che aiuta poi lasciare più competitivi e quindi essere più materia efficaci
Nell'efficienza ora fare alcune osservazioni anzitutto la prima su questo processo che è stato avviato che io vedo con estremo favore in quanto diciamo l'utilizzo di questo strumento di diciamo di ricognizione presso diciamo dei principali Che cosa ne pensa molto importante mi ricorda un po'quello che avviene negli Stati Uniti dove da da tempo per le politiche regolatorie viene utilizzato un approccio che viene definito consenso space policy quindi fondamentalmente si definiscono gli obiettivi della politica regolatorie poi si vanno diciamo verificare tramite un panel di i soldi Esperti sia non possono fare un po'diciamo fine si unisce a vedere se fino a che punto la proposta e poi siamo implementati le ci sono bandiere si sono correttivi quindi penso che questo sia assolutamente un punto di valore di questa iniziativa perché il confronto diciamo con i corpi sociali con le imprese con le aziende secondo me continuerà contribuirà molto migliorare
Nella finale questi strumenti posso dire che l'insuccesso di alcune politico il passare successore quelle politiche l'industriale era appunto dovuta questo mancato
Confronto cioè io mi tirarono nobili erano legittimi ma poi non essendoci stato un confronto quando fai queste politica state messe a terra la loro complessità procedurale talvolta ne ha diciamo un po'diciamo
E poi varato l'effetto ecco un punto importante noi in Italia abbiamo quattro punto quattro milioni di impresa e questo viene ne siamo il principe incassiamo la seconda economia industriale europea preciso che siamo rosse siamo il secondo Paese dopo la Germania in tutti i settori produttivi dice dell'industria e dei servizi ma siamo i primi come numero di di impresa questo elevato numero di diciamo impresa pone sicuramente un tema della questione dimensionale della produttività però a mio avviso costituisce un patrimonio di questo Paese che dobbiamo salvaguardare certi è un punto importante se andiamo verso la politica l'industriale che porta ad una razionalizzazione molto forte della del tessuto produttivo o comunque mira anche non siamo nella motricità né di queste copie dilaga salvaguardare questa che insomma di fatto capacità imprenditoriale del capitale sociale
Ecco un altro aspetto che volevo evidenziare insomma che è stato posto in ordine evidenza quello dell'unità
Diciamo analisi fa la politica industriale non avevamo qualche anno fa eravamo tutti un po'più contenti perché avevamo un'idea no di quello che era di moda densa e trainante di questo Paese cioè la grande impresa e e i distretti industriali c'erano posti a quelli che erano come squadre del calcio no dicono della io
Mi ricordavo che stavano sentendo stampa diciamo fondamentalmente c'era un'idea qual era grafia di questo Paese se ne parliamo di territori guardiamo i settori industriali ci riconosciamo siamo ancora in grado di capire chi siamo perché questo un punto se non è molto rilevante che e appunto quale sarà l'unità di analisi della politica industriale le filiere probabilmente sì perché abbiamo visto negli ultimi anni che a prescindere dal territorio prescindere dalla diciamo dimensione o tenendo conto anche per il territorio determinazione dalla capacità relazionale di questa impresa e fare network a livello nazionale arrivano interessare che fa la differenza quindi qui a mio avviso quindi va mantenuto questo concerto di punto filiera produttiva lavorava lì c'è il tutto sommato i distretti industriali era una filiera locale quindi insomma forse le cose non sono cambiate tanto ma sicuramente c'è stato un mezzo una
Rimescolamento quindi i dati sono importanti per capire per trasformazione in alto ma anche parlare con parlando come soggetti economici ci può capire meglio la complessità di questo Paese appunto come nel famoso calabrone tira a volare crescere quando altri
Sono un po'più in in diciamo ricorda anche la griglia settoriale è un altro punto
Importante vogliamo ancora fondare le nostre politiche indugiare sul concetto di appunto settore si chiama politica industriale perché fa rima in riferimento al concerto inglese di indecisi ma indiscreto non si traduce diciamo letteralmente il settore industriale o in manifattura
Ingresso in termini inglesi è proprio la capacità di crescita o di innovare in un'attività economica non è diciamo connessa una classificazione per lo dice il poliziotto dalla statistica alle Nora vecchie lire
Oltre l'alter ego non c'è vita su questo pianeta non ce n'è molta secondo me ci piacerebbe conoscerla meglio
Sono tre andiamo oltre l'alterco anche senza un ampliamento dal Conserva poi noti registi rischiamo diversificazione e sarà un punto molto importante quello sollevato sulle pre transizioni forse non ce ne sono solo tre forse ce ne sono anche quattro cinque
Diciamo tutta la questione demografica note
L'ex presidente Lisistrata sollevato giustamente ha portato ormai non conta più ampio attenzione che eventualmente la crociera imprenditoriale la forza lavoro il capitale umano si basa su anche sospetti demografici noi abbiamo sempre meno giovani saranno sempre di meno
La forza di clamorosa invecchiando a componenti di maggiore esperienza ma anche una potenzialmente una maggiore capacità di Francis una minore capacità di punto dalla sezione digitale giovani sono pochi dovremmo pagarli di più
Che probabilmente dovremo ridurre il fenomeno Denis perché fondamentalmente giorni sono pochi non ci possiamo più permettere
In questo Paese Elisa è una cosa orrenda noi la misuriamo però diciamo io mi riporto che un tema insomma importante ecco quindi come gestire c'è una votavamo solamente tiravamo un solo indicatore la politica industriale segue al piede il Pirata sporco brutto e cattivo perché inquinano però tutte le politiche industriali andavano se c'è crescita
E possibilmente con con la produttività avremo più occupazione saremo felici c'erano ricchi non è vero ecco però qui c'è un tema di come gestire una molteplicità di obiettivi in modo simultaneo ecco io non vorrei che la risposta
Pose teorica c'è modelli che vanno no ottimizzare costruita Posse pratica quindi un motivo in più
Proprio questa consultazione è utile perché
Cerca una risposta dove deve essere trovata
Nei territori e nelle imprese su come si vuole modernizzare questa parità sono i territori sono le impresa sulla civile che deve decidere perché deve essere motivata a gestire una situazione più ampia
Ma potenzialmente conflittuale questo sogno si vede anche con indicatori Pasionaria pista produce nella tua stanza anche meno pressione gloriosa l'istituto Giovannini Linda la ciabattini nati già son tanti indicatori poi diciamo a livello di policy quale deve prima quale nel Po dopo che deve rispondere i territori dall'impresa società civile devono saper rispondere neanche saper scegliere sulla base di dati quantitativi quindi questo è un altro punto
Per cui Tom torna abbiamo rilevante questa questa irrisorio poi l'ultimo punto sul tavolo sulla identità del made in Italy su questo secondo me diciamo dobbiamo essere evitare di essere retorici e di essere diciamo ideologici cioè una capacità di questo Paese che dovremmo notevole diffusione territoriale innovativa che è il nostro segreto e quindi meno ne parliamo meglio ma ci sono tanti altri problemi che devono essere rimosse no finché questa capacità
Venga fuori microfono appunto col professor Becattini non parla mai zitto industriali lui parlava di bisogni delle persone delle famiglie molto interessante
Come siamo arrivati alla farmaceutica perché quando ero siamo pochini prigione romanzo più giovane che analizzando il famoso modello marchigiano ovviamente sarà
Casa ventitré c'erano sotto i i vari distretti industriali c'erano somma Vespa frenato dalle calzature dal mobile facciamo accelerato dicevamo farmaceutica
Invece però cioè outlier statistico il primo settore
Vedendo anche ricevere delle dalla Malpensa farmaceutica agli stabilimenti conoscerci nelle Marche solido senso strategico
Quindi attenzione che c'è un un saper comprendere il mutamento è sicuramente un rotore importante solo facciamo attraverso i numeri siamo tutti contenti e in particolare ci fate contenti grazie
Allora alla conclusione di questa mattinata assolutamente interessante utile Roberto Turrini capo del servizio struttura economica di Banca d'Italia a te la parola
Grazie presidente ringrazio ovviamente per l'invito allora
Il ministro Paolo Quercia credo che sia un'occasione importante diciamo già è stato detto che siamo in una fase storica in cui non si discute più di Paro non fare politica industriale chiaramente che siamo in una fase in cui guarito il come fare politica industriale e ovviamente conosciamo bene la letteratura che ci dice che sono i fallimenti del mercato ma ci sono anche i fallimenti delle politiche se vogliamo dello Stato credo che partire con un piano strategico cerca di darsi degli obiettivi partendo dall'esistente ma un po'anche cerca di capire dove vogliamo andare sia un buon iniziò per evita degli errori perché se si fanno politiche
Diciamo solo rispondendo all'esistenza alla esili turno e così via chiaramente non sarà il modo migliore per definire una strategia per il futuro
Volete tante cose sono state già detto alcune le vorrei un po'ripuntualizzare da dove veniamo perché io sono d'accordo nel focalizzarci diciamo su queste sfide che in questo modo sembrano minacciare ci sono esistente che che Hondo ci piace non ci piace qui io credo che invece sono sfide che devono spingerci a migliorare l'esistente perché non possiamo dimenticarci da dove veniamo perché l'Italia il Paese dell'Unione europea
Che in questa fase anche punta di tipo appariva dogma che risulta meno in assoluto dall'inizio del secolo e in cui la produttività del lavoro è cresciuta dello zero due per cento l'anno contro l'un per cento medio dell'area dell'euro e significa un gatto di crescita enorme sedi comunali nel tempo
E che quindi ha bisogno di trasformare l'esistente di migliorare l'esistente non perché resistente diciamo non appena tante potenzialità e partirebbero per cui il puntiglio positivi da questo punto di vista e sono stati anche richiama pieno e innanzitutto il fatto che dopo un periodo buio se vogliamo dopo la crisi debiti sovrani il nostro siamo produttivo si è ristrutturato anche se non si vede benissimo ancora su diciamo alcuni dati macro ma senza quella ristrutturazione
Non avremmo affrontato la crisi della pandemica
Nella maniera in cui dobbiamo affrontate la crisi energetica con una forte residenza una capacità di crescita superiore ai nostri partner
Questo si aggiunge ad altri indicatori questo sì accompagnatore occorsa mento dimensionale di io personalmente credo assolutamente fondamentale lo ribadirò Enzo ed essere possibile perché è vero che è un patrimonio che sono assolutamente d'accordo
E non è detto che la piccola impresa anzi la piccola impresa moderna tutte riprese nascono piccole però dobbiamo guardarci in faccia erano capire che esistono anche scale produttive necessarie soprattutto quando si parla di innovazione
Gli altri punti che volevo sottolineare che è vero che la manifattura si è molto ridimensionata nel tempo ma stiamo parlando
Dei quindici anni precedente la crisi finanziaria
Realtà nostro settore manifatturiero ha stabilizzato le sue porte sul valore aggiunto in Italia abbiamo stabilizzato la nostra quota sull'export mondiale ha avuto un fortissimo recupero di redditività successivamente alla crisi livelli sovrani si è ristrutturata anche lì si è andato a fare un esercizio vedete che non apparteneva cresce la produttività è dovuto allo spostamento della Pop articolo agraria questo per dire che partiamo da una fase in cui c'abbiamo problemi evidenti ma anche processi che vanno assecondati alla luce di quelle che sono le spire attuali che secondo me vanno colte
Chiaramente tenendo conto di quei problemi che possono opporre nell'immediato ma anche con l'ottica di accelerare quell'innovazione soprattutto per noi significa crescita della produttività è stato già detto va bene ribadirlo
Che l'Italia con queste per le proiezioni demografiche con l'aumento dei tassi di occupazione potrà al più contrastare il calo la popolazione in età da lavoro vuol dire crescita zero tradurlo in senso non mentono proprio grida lo ridico un altro ruolo se vogliamo crescere dell'un per cento all'anno loro avere tassi cresce la produttività dell'un per cento la no
Che è che il tasso di crescita medio dell'area dell'euro negli ultimi vent'anni ma in una fase di rallentamento si confronta con quello zero due che dicevo poi chiaramente ci sono tanti altri fattori che possono in Cina ma questo è il quadro che dobbiamo avere in mente sui grandine grandi numeri
Le sfide sono state già sottolineate il libro verde immagino che non sono ancora non ha ancora visto ma sono veramente dettagliate abbiamo la transizione verde transizione digitale
E ovviamente questo contesto geopolitico in cui le politiche per forza devono incastrarsi tra politiche commerciali prolifico di approvvigionamento sicurezza e quant'altro è evidente quale titolo ovviamente il ministro che questo non è affrontabile solo con una dimensione nazionale la dimensione europea è assolutamente fondamentale
Diciamo pure che dato che Noemi rispetto ad altre aree in particolare rapporto Draghi con molta mette molta realtà sugli Stati Uniti abbiamo bisogno non solo di migliorare l'esistente ma in qualche modo di complimentato
Io a crescere la produzione di tecnologia che non controlliamo che non fare e rapporto tra chi parla in prevalenza riferimento alle tecnologie digitali
Qui la cosa ampiamente si fa più complessa io vengo un po'agli strumenti degli Andrea Bianchi ha richiamato non tutti Ciampoli industriale dipende che cosa vogliono tenere se io voglio tenere un salto tecnologico generalizzato
Per il del sistema produttivo però un credito d'imposta
Trasversale che è più facile da gestire
Più di bisogna controllare nei consensi quindi questa diciamo insomma sappiamo bene invece l'imposta possono avere qualche difficoltà se lo voglio così sviluppare un settore che non c'è non è questo lo strumento in benissimo i riferimenti
Aumento del grado di complessità di qui il riferimento che facevo sulla qualità della politica industriale più i pone degli obiettivi difficili più dei ritardi
Una struttura anche tecniche ovviamente all'altezza se vuoi avere una politica di attrazione di investimenti
Non hai solo di incentivi ma esiste tutta una serie di altre cose su cui adesso però qualche piccolo riferimento conclusivo
E quindi benissimo la revisione di tutti gli strumenti incentivi perché poi di soldi da spendere come sappiamo siamo già in una fase in cui noi abbiamo un percorso di consolidamento dei conti necessario dovranno essere usate con grande scrupolo
Dico una cosa che è stata già detta politica industriale non significa politica per la manifattura lasciatemelo dire perché sarebbe antistorico quindi quindi la manifattura una parte del del sistema produttivo ma se non fosse altro perché alcune imprese che nascono magari manifatturiero Jones interessantissimo studio negli Stati Uniti di quanti si sono trasformate in imprese di servizi
E che sono ancora produttori in quanto proprio con l'altro ormai che sono
Creano un sacco di occupazione ricerca
Questo che arrivata cosa che poco se giustamente sull'Energia ma badate bene che la manifattura compra servizi
E ne compra tante se non c'è vicenza nel comparto dei servizi tu puoi anche fare come dire efficientare al cui interno il più possibile innovare eccetera ma quello è un peso che ti porti dietro
E lì Marco lasciatemelo dire la scala dimensionale ai nostri servizi spesso è molto modesta la cresce la produttività è stata incredibilmente bassa OP premi di misurazione non voglio dire anche se negli ultimi dati depista anche lì c'è vita e mi riferisco al settore meno e servizi alle imprese eccetera e il rispetto ai dati precedenti mostrano un aumento dell'efficienza molto
Maggiore nel passato dico ancora che più si vuole essere innovativi
Non possiamo o dei presepi così poi ci sono i servizi pubblici e infrastrutture pensiamo alla politica di attrazione degli investimenti che significa significa mettere a disposizione
No un adeguate infrastrutture altrimenti diciamo oltre gli incentivi ma queste cose pensano
E ricostruendo l'ultima parola che mi ha molto a cuore sul capitale umano interdetto
Ma anche ricerca e università
Perché quest'aspetto fa considerato
E ha chiaramente un investimento bisogna anche riguardare i numeri e sapere che al di là di questa parentesi
Detiene RR riammesso molti soldi forse anche troppo presta su un sistema il sistema universitario italiano e meno finanziato in Europa e questo va tenuto conto anche del percorso di consolidamento dei conti
Qui per dire che concludo che bene il focus ovviamente però non è che se non vi provvede possiamo affrontare tutto va benissimo quello che teniamo conto anche questi aspetti alate perché una politica per il Paese deve tener conto anche di tutti
Questi aspetti ovviamente diciamo come istituzione nei limiti delle nostre capacità siamo ovviamente molto più disponibile a dare un contributo un clima sarà un convento diciamo di aiuto ma sono sicuro che sia stato fatto un ottimo lavoro
Ringrazio ancora
Allora
è grazie nessuna conclusione libro verde presentato oggi on line quindi libero potete scaricare
Inizia la fase di ascolto da oggi con Crimella che nella serie già attrezzato questo gruppo di lavoro pelli
Entro la fine dell'anno produrrà le sue osservazioni e proposte che lei auspica mila ovviamente
Però faccio anche tutti gli altri corpi intermedi e saranno ascoltati e già questo è un metodo e bende pone rispetto alla strategia primo punto libro bianco
Tutto da vedere da costruire e sarà frutto anche di queste audizioni fra questi questi sconti e il monitoraggio continuo diceva il ministro Urso forse una delle cose più importanti perché non basta scrivere il libro verde non basta scrivere proviamo per vere se funzionasse
Essere strategie politiche funzionano e quindi abbiamo poi di tutte le osservazioni fatte da Andrea Bianchi che
Prevedono la razionalizzazione e poi degli strumenti perché altrimenti ci va solo solo confusione due-tre cose emerse
Abbiamo visto dai nostri brevissimi ma scarsamente veri in territorio le tecnologie
Le transizioni il mio sogno dia vere e la mappa delle transizioni
In alto
Perché altrimenti
Ce ne corre il raggiro accorgiamo una volta avvenute
Che il guardiamola ruolo Fisiologia che magari ha ritenuto di nascosto che siamo quello che sta succedendo dall'automotive ad altri settori cointestate che rotto Montirone fosse stata vanno i settori capaci disseminare altri settori cosa succederà quando questo settore sino al tre aprirà e e tornerà ad essere come dire un settore marginale
Come era forse agli inizi del Novecento e anche questo è un tema capire quello che succede mentre succede non dopo che è successo si è parlato del fallimento del mercato Iovino bellissima storia
Di un fallimento del mercato lo storico che ha dato origine a tanto
Pensate a quello che succede durante la Seconda rivoluzione industriale tra fine Ottocento e inizio Novecento grandi masse di lavoratori si spostano dalle campagne alle città
E non trovano luce acqua gas trasporti latte
Mi dicono niente questi sostantivi luce
Acqua ingrassa trasporti latte
Sono le Utilities quelle che verranno chiamate poiché pertanto i cartelli fissi emigrato non reintroduce non era interessato non sarei d'accordo non li ha visti arrivare si direbbe oggi
Non ha visto arrivare in questa grande massa di persone anche dalle campagne scottano lecita per per che cosa per lavorare nelle fabbriche
E chi se ne accorge
Cioè omaggio
Ai tre premi Nobel se ne accorgano le istituzioni locali in municipio i comuni che decidono autonomamente di introdurre luce acqua gas l'arte trasporti e lasciano le municipalizzate
Pensate alla storia cosa ci insegna questa bellissima bellissima parabola se volete no le istituzioni
Sostituiscono al mercato per dare
I beni salario ai lavoratori nell'industria
Ecco non dico che sia succedendo una cosa simile oggi mamma dovremmo averla in testa
E cioè il ruolo delle istituzioni il ruolo direi io le corti intermedi
Grazie buon lavoro tutti se volete c'era un web con così poco usato adesso facciamo gol varie cose c'è ancora rimasto qualcosa chi vuole uscendo l'Esselunga cioè lo può fare