Sono intervenuti: David Carretta (corrispondente di Radio Radicale dal Parlamento Europeo).
La registrazione audio ha una durata di 7 minuti.
Rubrica
Dibattito
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9:00 - Santa Maria Capua Vetere (CE)
corrispondente di Radio Radicale dal Parlamento Europeo
Veniamo all'agenda europea della settimana ce ne parla in diretta il nostro corrispondente da Bruxelles David Carretta ma settimana piena con al termine anche il Consiglio europeo Buongiorno Davide
Sì buongiorno a voi una settimana ricca di avvenimenti
Si chiuderà con il consiglio europeo giovedì venerdì due i temi che rischiano in qualche modo di surriscaldare l'atmosfera
Innanzitutto i rivetti che l'Ungheria di Viktor Orban continua apporre
Sud gli aiuti all'Ucraina
Che sia il prestito da cinquanta miliardi di dollari promesso dal G sette in luglio che legato parte a una decisione che deve prendere l'Unione europea
Sul prolungamento delle sanzioni sugli attivi finanziari sovrani russi è una richiesta americana e su questo c'è il veto di Viktor Orbán ha l'altro veto riguarda
Lo
Miliardi di euro che sono stanze stati stanziati dall'Unione Europea nell'ambito dalla cosiddetta io ero Pier Peace Facility
Per le forniture di armi a
Kiel
Viktor Orban aveva dato il via libera lo scorso marzo a questo stanziamento ma poi ha bloccato i esborsi di questi cinque miliardi di euro più pulp un altro miliardo e mezzo i vecchi rimborsi agli Stati membri che hanno già fornito armi all'Ucraina
Viktor Orban sembra intenzionato a mantenere il veto perché vuole aspettare le elezioni presidenziali americane del cinque novembre
Luís spera nella vittoria di Donal Trump lo ha detto molto chiaramente al Parlamento europeo la scorsa settimana
Quando ha spiegato che ai suoi occhi l'Unione europea a totalmente sbagliato la strategia sull'Ucraina e sta perdendo la guerra la guerra lanciata
Dalla dalla Russia l'altro tema che rischia di surriscaldare l'atmosfera del vertice quello delle politiche migratorie per diverse ragioni c'è un consenso generale su quella che viene definita la dimensione Esterna delle politiche migratorie cioè fare accordi con i Paesi terzi rafforzare i rimpatri chiudere le frontiere europee sigillarli in un approccio Europa fortezza ma ci sono anche sempre più divisioni
Su sulla dimensione interna della gestione dei fenomeni migratori la Germania a settembre ha ha introdotto controlli alle frontiere nel frattempo Paesi Bassi e Ungheria hanno chiesto un opt out dalle politiche migratorie al vertice di giovedì
Il cancelliere tedesco OLAF Scholz dovrebbe chiedere di riattivare le regole di Dublino
Che di fatto sono state sospese dalla decisione unilaterale dell'Italia della Grecia di non accettare più i trasferimenti dei cosiddetti Dublino enti cioè migranti che in violazione delle regole di Dublino si sono spostati in altri in altri Paesi
Italia e Grecia così come tutti i paesi di primo ingresso hanno l'obbligo di riprenderci di richiedenti asilo che sono entrati il né sul loro territorio è una questione che rischia di creare un conflitto e diverse fonti ci hanno spiegato che la Germania non intende dare il via libera alle conclusioni del Consiglio europeo sulle politiche migratorie se non ci sarà in qualche modo la l'impegno a riprendere questi trasferimenti
Un dato per per capirci l'Italia ha ricevuto oltre quaranta mila richieste di trasferimenti nel due mila ventitré dei cosiddetti Dublin anti
Ci sono stati solo sessanta trasferimenti effettivi in tutto in tutto il due mila e ventitré a tutto ciò si aggiunge un altro tema che che già in cima all'agenda della riunione che si sta per aprire a Lussemburgo dei ministri degli esteri dell'Unione europea ed è quella del Medioriente in particolare la situazione
In Libano che in termini di priorità sembra aver preso il sopravvento su l'offensiva di Israele contro Hamas Agasa dopo gli attacchi contro le basi UNIFIL
Nel fine settimana c'è stato un tentativo di negoziare una dichiarazione comune di forte condanna nei confronti di Israele alla fine questa dichiarazione che era sul tavolo delle capitali sin dalla giornata di venerdì in teoria doveva essere pubblicata sabato è uscita ieri sera alle ventitré e trenta e la condanna nei confronti di Israele abbastanza
Limitata all'Unione europea esprime la sua grave preoccupazione sulla recente escalation lungo la linea blu
L'Unione Europea condanna tutti gli attacchi contro le missioni dell'ONU dice tra l'altro questa dichiarazione dell'Alto rappresentante Joseph Borrel a nome
Dell'unione
Europea
Oggi i ministri dovrebbero anche annunciare sanzioni contro l'Iran per le forniture di missili alla Russia e al milizie che operano per conto dei del dell'Iran
In in Medio Oriente
Altro appuntamento importante oggi un pranzo dei ministri degli esteri dell'Unione europea con il segretario di Stato agli Esteri britannico David l'Hammill obiettivo in qualche modo è rilanciare la cooperazione non solo in politica estera ma anche soprattutto nel settore della sicurezza e della difesa
Dopo dopo la Breaks zitta
E questo è un segnale dove che va nella direzione del Risset che il premier britannico laburista che stanno a vuole
Vuole lanciare con l'unione europea altri appuntamenti domani ci sarà un Consiglio affari generali
Oggi si riuniscono anche i ministri dell'ambiente domani quelli dell'Energia e mercoledì invece di nuovo Medioriente in primo piano perché ci sarà un vero e proprio summit dei capi di Stato e di governo dell'Unione Europea con i capi di Stato e di governo del consiglio di cooperazione del Golfo ultimo appuntamento giovedì e venerdì si ritrovano i ministri della Difesa
Della della NATO nel primo incontro ministeriale che sarà presieduto dal nuovo segretario generale Mark dritta terrore tutto Simone domande ti restituisco la linea
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