39º Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria - Orizzonti. Impresa e sviluppo nel Mediterraneo - prima giornata

Illustri ospiti ministri presidente Orsini Riccardo colleghe collega
Bellezza ospitalità creatività siamo in Campania siamo a Capri Benvenuti al trentanovesimo convegno dei giovani imprenditori di Confindustria
Orizzonti sottilissime linee immaginarie che da centinaia di anni trasformano marinai in eccezionali sognatori
Ed in questa sala questo pomeriggio dei dei marinai di un tempo trasformati in capitani d'impresa con la stessa identica capacità di sognare
Sogni che si realizzano in un nuovo prodotto posizionato su di uno scaffale in un sorriso compiaciuto di un ospite della nostra struttura o ancora in un'auto che prosegue la sua corsa su di una strada che abbiamo contribuito a realizzare
E quest'anno dopo ormai tempo tanto tempo molti di quei sogni di quegli obiettivi di quegli orizzonti sono stati raggiunti dal nostro Mezzogiorno
I numeri lo indicare in maniera chiara con un incremento di PIL nel due mila ventitré pari all'uno virgola tre per cento superiore ad altre aree del Paese ed il presidente del Consiglio che ci definisce pochi giorni fa la locomotiva d'Italia
In questi giorni leggiamo ovunque analisi e motivazioni che provano a spiegare questo straordinario risultato
La spinta di un turismo d'élite un export che ha risentito meno rispetto ad altre aree del Paese o il settore costruzioni in forte espansione fra superbonus e grandi infrastrutture del Pnr R.
Da questo palco lo riportiamo ormai da anni si si accende il motore del mezzogiorno si accende l'Italia la gran voglia di riscatto le capacità il sacrificio di uomini e donne del Sud hanno contribuito a tutto il resto
Con buona pace di tutti coloro che vedevano nell'assistenzialismo l'unica soluzione a cui ancorare un futuro narcotizzato del Mezzogiorno non è andata così
E se certamente un onore trascinare il Paese da locomotiva è anche vero che noi il treno lo percepiamo un unico con voi io si chiama Italia e ci interessa arrivi a destinazione tutti sulla stessa carrozza
Proprio questo un concetto che ultimamente vacilla e rischia di arrivare ad un punto di non ritorno
Nuove regole non ci spaventano al contrario se inserite in un percorso di efficienza e competenza dell'azione pubblica è proprio ciò che da tempo ospitiamo per combattere evidenti ritardi di alcune aree del Paese
Ma c'è un elemento al quale in ogni caso riteniamo non poter rinunciare
è un principio che consente ad un ragazzo di Catania di osservare la linea dell'orizzonte dalla stessa a distanza di un giovane di Brescia mantiene unito l'intero paese e si chiama equità
Equilibrio sociale motivo scatenante di quell'immenso progetto chiamato PNR re una sfida complicata che è stato in imprese hanno l'obbligo di affrontare fianco a fianco
E se è vero che grazie al prezioso lavoro del Governo l'Italia risulta il Paese ad aver incassato ad oggi di più è altrettanto vero che alcune delle missioni cruciali per imprese e Mezzogiorno ancora stentano nel valorizzare evidenti necessità
Osserviamo poli accademici di eccellenza preparare i nostri giovani per grandi compagni e multinazionali dimenticando la spina dorsale della nostra ricchezza
Le piccole e medie imprese condannando le ad una continua ricerca di conoscenza spesso senza risultato
Il genio italiano è una scintilla le nostre giovani menti il soffio d'aria necessario ad alimentarla
Così come stiamo finalmente alimentando centinaia di cantieri cha consapevoli però che tra continui imprevisti progetti mai perfetti burocrazia e norme sempre più stringenti
Vedranno termine con il trenta per cento in più rispetto alla media europea e la sola Grecia in condizioni peggiori della nostra anche su questa storica incapacità giochiamo una partita assai importante per il presente e per il futuro
Ci siamo già riusciti qualche anno fa con il ponte Morandi a Genova una grande opera in tempi certi per rispondere purtroppo ad una tragedia
Pubblico e privato insieme si può fare
Mai prima d'ora abbiamo avuto così poco tempo per fare così tanto ripeteva Franklin Delano Roosevelt
Ma se la rapidità è certamente una virtù Laffitte invece un vizio che rischia di minare la qualità delle opere che andremo a consegnare alle future generazioni
Già le future generazione
Costrette a farsi carico dell'enorme debito che abbiamo scelto di contrarre oggi quasi assenti dal dibattito pubblico ed in futuro ancora più isolate il numero di nuovi nati continua a calare e in quindici anni risulta inferiore di circa duecento mila unità
Il nostro futuro vede la linea dell'orizzonte assottigliarsi sempre di più
E se il governo vede famiglie natalità un tema centrale con diverse proposte economiche che mirano ad invertire l'inverno demografico che stiamo attraversando
Non possiamo non comprendere che il vero problema nasce e cresce attraversando la vita di tutti i giorni
Non c'è a questo mondo grande scoperto progresso che tenga fin dando fintanto che ci sarà anche un solo bambino triste ripeteva Albert Einstein
E allora come biasimare un giovane uomo che nel momento della scelta di metter su famiglia e consapevole dell'importanza del proprio lavoro e costretto ad immaginare il proprio figlio corre fra pericoli e degrado
Come criticare una giovane donna che rinuncia ad avere un figlio se nel proprio quartiere la linea dell'orizzonte semplicemente non esiste
Non esagero ed infatti subito mi tornano in mente le immagini di soli due mesi fa la vela celeste a Scampia quartiere della mia città
Un intero ballatoio crolla causa tre morti tredici feriti gravi di cui sette bambini seicento persone evacuate con trecento minori
Un enorme dramma che lascia una profonda ferita su di un'intera comunità
Lo scorso anno raccontavamo corra abbia di Palermo Calibano
Il nostro futuro i nostri figli sono coloro che racconteranno la nostra storia
Per farlo hanno bisogno di più i sorrisi e meno paura
Colleghi giovani imprenditori sono convinto più di voi che ascoltarmi ancora una volta per i lavori del nostro convegno sia un momento che resse compiacere evitato ma vi tranquillizzo perché a quarant'anni sarà certamente l'ultima approfitto quindi di questi ultimi istanti per un ringraziamento a cui prima d'ora non avevo mai pensato
Ringrazio noi giovani imprenditori ringrazio lei perché abbiamo deciso di impegnarci mentre in tanti guardano altrove ringrazio lui perché ogni giorno continuiamo ad aggiungere mattoni ai nostri progetti
Ringrazio non voi perché capaci di sovrapporre la linea dell'orizzonte con quella del nostro futuro giovani imprenditori semplicemente grazie
Sale sul palco Riccardo di
Efficiente giovani imprenditori Confindustria
Cari amici prima di dare avvio alla nostra relazione ci teniamo ad introdurre un video messaggio che il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che non è potuta essere presente con noi attenuto ad inviarci per affrontare come dire i temi di questa due giorni grazie
Buongiorno a tutti grazie al presidente Di Stefano per questo invito mi dispiace non essere riuscita a partecipare in presenza questa iniziativa a Capri ma in ogni caso ci tenevo a fare di arrivare il mio saluto e il mio contributo ho partecipato in passato più volte alle vostre iniziative
E mi faceva piacere partecipare anche da presidente del Consiglio
Ringrazio per aver scelto di dedicare il trentanovesimo convegno nazionale di Capri al contributo che il settore privato può dare al piano Mattei per l'Africa io penso sia una conferma ulteriore di come il nostro tessuto economico e produttivo
Capisca
L'importanza di questa sfida e sia sempre più consapevole di quanto questo piano sia un'iniziativa strategica di respiro nazionale io spero anche capace di diciamo travalicare
I singoli governi diventare una iniziativa strategica dell'Italia sulla lungo periodo è un progetto che questo governo ha lanciato ma che appartiene all'Italia nel suo complesso perché un incrociato nel nostro interesse nazionale
Nell'interesse nazionale della nostra storia e nella nostra avevo vocazione geopolitica guardare al suo dal Mediterraneo all'Africa costruire con i popoli e le nazioni africane un nuovo modello
Di sviluppo che sia un modello di partenariato di crescita condivisa una modello da pari a pari questo è un punto molto prezioso perché il successo del piano Mattei dipenderà anche soprattutto
Dallo sforzo che l'intero sistema Italia in tutte le sue articolazioni sarà capace di produrre
Dal tessuto produttivo ovviamente possono arrivare idee ma soprattutto soluzioni ai problemi concreti perché non c'è nessuno più concreto di chi fa impresa e ogni giorno è chiamato a organizzare il proprio lavoro programmare gli investimenti per il futuro
Il piano Matei abbiamo scritto non è altro che questo un piano concreto fatto di progetti realizzabili sostenibili da attuare secondo un cronoprogramma ben delineato è stabilito e credo che anche questa sia una novità importante che abbiamo voluto introdurre perché di tutto c'era bisogno tranne che dell'ennesimo l'uomo lungo elenco di buoni propositi o diciamo così un nuovo grande libro dei sogni magari da dimenticare in qualche cassetto dopo a avevamo scritto eh magari averlo presentato
Con questo spirito questo approccio abbiamo lavorato Quique Sinesi per porre le basi del piano per avviare i progetti pilota nelle prime hanno nove nazioni con le quali abbiamo scelto di avviare questa collaborazione
L'Africa chiaramente
Stata traversando una serie di transizioni che potremmo definire epocali da ogni punto di vista
Entro il due mila cinquanta la popolazione africana supererà quota due virgola tre miliardi un quarto della popolazione globale e la metà di queste persone avrà meno di ventisei anni
è uno scenario che ci dice fondamentalmente due cose che l'Africa si appresta a diventare uno dei principali mercati mondiali e che saremo chiamati a confrontarci con sistemi economici e produttivi sempre più dinamici
E intraprendenti dinamismo e intraprendenza che non difettano di certo al sistema produttivo industriale italiano che sono la base da cui partire per creare sinergie sinergie e collaborazioni di medio e lungo periodo con i giovani imprenditori africani
Io sono convinta che l'investimento nel capitale umano sia uno dei driver di sviluppo dalla nostra collaborazione non è un caso
Che la formazione sia proprio uno dei pilastri del piano matte
Ciò che serve e puntare sulla formazione tramite le filiere dei diversi settori produttivi e io sono certa che il settore privato italiano cosa fare la differenza soprattutto su questo
In questi mesi abbiamo lavorato molto anche per costruire l'architettura finanziaria
Che è necessaria a sostenere i progetti del Piano Materiale un lavoro che abbiamo portato avanti insieme le istituzioni internazionali alle nazioni che volevamo dare il loro contributo abbiamo creato strumenti finanziari innovativi con la Banca africana di sviluppo siamo sostenendo la piattaforma virtuale per gli investimenti che è stata lanciata dall'Unione Africana e dall'OCSE per migliorare la trasparenza e le politiche pubbliche
Sugli investimenti nel continente africano
A tutto questo si somma l'impegno per sostenere l'internazionalizzazione delle imprese italiane con una serie di interventi che comprendono la misura Africa di Simest per le piccole e medie imprese e gli strumenti di Cassa depositi e prestiti per investimenti delle aziende di maggiori dimensioni insomma è un grande lavoro che ha sostanzialmente un obiettivo di fondo costruire insieme le nazioni africane nuove occasioni di sviluppo aiutare i popoli africani esprimere loro grande potenziale
è un traguardo che possiamo raggiungere solo se mettiamo da parte
Diciamo così le dichiarazioni di principio
E cibo chiamo le maniche mettendo in ciò che facciamo concretezza pragmatismo rispetto per i nostri interlocutori e so che da questo punto di vista non mancherebbe di fare la vostra parte quindi davvero grazie grazie verrà il focus di questa iniziativa grazie per il lavoro che abbiamo fatto fin qui insieme grazie soprattutto per il lavoro che faremo insieme in futuro buon lavoro a tutti
Sale sul palco Riccarda Distefano presidente Jordan imprenditori Confindustria
Autorità relatori illustri ospiti presidente Orsini giovani imprenditori Benvenuti al nostro trentanovesimo convegno di Capri
Ci sono epoche in cui è difficile capire a fondo ciò che stiamo vivendo capirne i risvolti e le conseguenze distinguere i cambiamenti secolari da quelli passeggeri quando tutto cambia a velocità accelerata il senso di spiazzamento e molto forte
La nostra e un'epoca di cambiamenti secolari occorre allora una bussola speciale per orientarsi e una mappa nuova che oggi vorrei leggere insieme a voi
Una che segue tutte le rotte politiche economiche e sociali tutte insieme
Sarà un esercizio difficile anche se le mete ci sembreranno familiari ma se impareremo a farlo non le guarderemo più con gli stessi occhi
Abbiamo allora questa mappa e votiamo l'Adda Nord Ovest a sud est perché così che sta girando l'asse del mondo non sappiamo di quanti gradi si sposterà acquistasse o se la rotazione arriverà al suo compimento ma si muove
Seguiamo l'asse verso sud c'è un orizzonte proprio davanti ai nostri occhi il Mediterraneo allargato
Qui la rotta politica e caotica ci convivono medie grandi potenze di rilevanza regionale e globale molte di queste impegnati in conflitti di durata decennale quasi secolare
Dal Libano alla Siria dalla Palestina alla Libia da Israele all'Iran passando per lo Yemen la pace e la stabilità sembrano distanti
L'ondata di conflitti e morte che invece di fermarsi si allarga e dolorosa da guardare
Anche per chi come noi mi assiste solo da lontano
Però non dobbiamo Sisto ieri lo sguardo perché ciò che sembra lontano in realtà non lo è
Trovare soluzioni di orizzonte lungo verso Mediterraneo sempre più allargato è un dovere morale oltre che un interesse strategico dell'Italia
Spostiamoci poi sulla rotta economica che risente dell'instabilità del Mediterraneo e del Medioriente
Quel Mediterraneo che rappresenta solo l'uno per cento delle acque globali ma da cui passa il venti per cento del traffico marittimo mondiale e il sessantacinque per cento di quello energetico verso l'Europa
Su questo scacchiere si gioca una parte del nostro futuro energetico ed è il Nordafrica svolgerà un ruolo centrale perché il suo gas e ancora le energie di transizione verso la neutralità carbonica Marie verranno anche l'idrogeno il solare e l'eolico con il nostro Sud come punto di snodo verso l'Europa
Con questo quadro proviamo ora leggere tutte le rotte insieme politica economica e sociale
L'Europa Band del Medioriente del Nordafrica crescerà nel prossimo decennio del sei per cento medio annuo
Lì entro il due mila trenta cento milioni di persone entreranno nel ceto medio ci saranno quindi duecentonovanta milioni di individui che esprimeranno una domanda di consumo pari all'attuale PIL dell'Italia
E il primo investitore
Naturalmente Estero in quest'aria e l'Europa
Perrino sempre se c'è un grande potenziale il centro studi di Confindustria stima in sei miliardi l'ex porto aggiuntivo ottenibile nei Paesi del Golfo tre virgola cinque miliardi in Nordafrica quattro virgola tre miliardi in Turchia
E io vi guardo e penso se c'è qualcuno che può farcela quelli siamo noi noi imprenditori che ogni giorno affrontiamo sui mercati i giganti del mondo guardandoli dritti negli occhi e vinciamo perché siamo i più bravi
Attenzione però quando guardiamo a questi Paesi c'è un'illusione ottica da cui rischiamo di essere ingannati
Pensiamo di poter scegliere noi dove andare ma in realtà competiamo per essere scelti
Il Mediterraneo e l'Africa non interessano solo agli italiani o agli europei c'è una forte domanda a livello globale e nessuno più di noi comprende la domanda dell'Offerta insomma la legge dalla domanda e dell'offerta ma siamo imprenditori perché l'Africa a disposizione quanto c'è di più prezioso oggi ovvero Energia e materie prime di cui l'Europa ha un disperato bisogno per produrre e alimentare le tecnologie della transizione di tutte le transizioni
Verte digitale dell'aerospazio e della difesa
Gli africani lo sanno
Questo deve essere chiaro
Sanno di potersi scegliere i partner internazionali perché hanno quello che tutti vogliono
Sanno di avere io oltre il quaranta per cento delle riserve mondiali di cobalto di manganese e dei metalli del gruppo platino fondamentali per le batterie e le tecnologie dell'idrogeno
Ma sanno anche altro
Sanno di essere il continente più giovane del mondo e che al due mila quaranta dovranno trovare lavoro a più di un miliardo di persone
Hanno infine di dover contrastare gli effetti di un cambiamento climatico che colpisce duramente le popolazioni e rischia di innescare nuovi conflitti sulle risorse
Ecco teniamo la mente e poi domandiamoci da europei che cosa sappiamo di noi
Sappiamo che nell'Unione al due mila quaranta ci saranno due milioni di lavoratori in meno all'anno
Sappiamo che in vent'anni il vantaggio nell'indice di innovazione dell'Europa si è ristretto dal cinquanta al cinque per cento rispetto alla Cina
E che gli investimenti in ricerca e sviluppo sono un quinto di quelli americani
E ancora
Sappiamo che le filiere della doppia transizione sono saldamente in mano cinese dall'estrazione alla trasformazione certo che lo sappiamo ma sembriamo dimenticarcene quando costruiamo le nostre politiche industriali energetiche e migratoria
La prossima Commissione quasi ai nastri di partenza rafforzi allora il capitolo del green deal dedicato al Mediterraneo e all'Africa
Perché senza Africa non ci sarà nessun di il
Ma torniamo alla nostra mappa poggiando la bussola sopra il continente africano abbiamo visto che la freccia punta con forza a est verso la Cina perché le rotte fra questa l'Africa e in Sudamerica sono fortemente intrecciate
E l'asse Sud Est appunto che ruota attorno al binomio inscindibile materie prime ed Energia
Attraverso misure di controllo e restrizione sulle esportazioni la Cina potrebbe utilizzare i minerali e le materie prime come arma di pressione politica e commerciale
Lo stesso ricatto che abbiamo già vissuto con la Russia sull'energia dobbiamo liberarci neanche riducendo a monte l'utilizzo di questi minerali concentrando gli investimenti in ricerca e sviluppo per sostituirli e progettando le tecnologie verdi e digitali in senso pienamente circolare
Insomma cambiando la domanda per sciogliere il cappio dell'offerta
E questo l'orizzonte a cui puntare certo nel frattempo il problema resta
Come l'OPA continuiamo a muoverci in ordine sparso senza riuscire a mettere in sicurezza i nostri approvvigionamenti non sappiamo se una soluzione possa venire dalla creazione di un Buyers Club delle materie prime critiche ne vediamo le opportunità ma anche le criticità
Al momento quindi una cooperazione con Pechino e gli altri Paesi estrattori appare inevitabile
Inevitabile si ma difficile è faticosa
Per diversi motivi la Cina rischia di tirare giù intere filiere produttive mondiali per la sua sovrapproduzione mostre
Allo stesso tempo non stimola la domanda interna però aumentare il potere d'acquisto delle famiglie e ridurre la propensione al risparmio le tensioni commerciali e di equilibrio della produzione mondiale che sta creando sono serissime
Difficile ancora perché si fa alfiere del cosiddetto Sud globale in senso anti occidentale come ha detto Xi Jinping in apertura del Forum sulla cooperazione Cina Africa
Ora che abbiamo capito come gira l'asse Sud Est i bisogni e i rapporti di forza possiamo guardare al Mediterraneo all'Africa con occhi nuovi
Consapevoli di cosa chiedere cosa offrire e quanto rischiare
Costruiamo allora una nuova relazione coi Paesi del Mediterraneo del continente africano libera da Paterlini tentazioni predatorie o neocolonialismo verte
Ci sembra sinceramente il minimo indispensabile
Il vuoto lasciato da Europa e Stati Uniti è stato presto colmato
La Cina offre soldi tanti e la promessa di un nuovo protagonismo sulla scena internazionale
La Russia addestramento militare corpi paramilitari e armi
I paesi del golfo sempre soldi sempre tanti una bustina anzi Ario è una piattaforma logistica fra Africa e Asia
La Turchia investimenti mirati supporto politico e militare e un programma di avvicinamento formative culturale di grande efficacia
L'India infine l'indipendenza strategica del Sud globale e l'inclusione dell'Unione africana nel G20
Ecco la rappresentazione plastica degli interessi che corrono sulle rotte del Mediterraneo fino al Corno d'Africa
Una buona notizia però c'è interessi di queste potenze non sono necessariamente allineati fra loro o in antagonismo con i nostri
Alcuni di questi hanno ormai i ruoli stabiliti Nordafrica in sella troviamo allora nuove forme di cooperazione competitiva che siano fruttuose per tutti gli attori coinvolti ma prima di tutto per gli africani
In un contesto internazionale sempre più martoriato dai conflitti impegniamoci tutti per fare del Mediterraneo e dell'Africa un nuovo orizzonte di collaborazione pacifica
Quindi torniamo in gioco e offriamo un partenariato vero come italiani e come europei
Colmiamo le distanze mettiamo in soffitta i doppi standard troviamo indicatori di benessere di crescita finalmente condivisi costruiamo con questi popoli una relazione paziente trasparente
Ma per creare progresso lavoro rispondere alla pressione demografica di quest'aria c'è una sola strada l'industrializzazione
Quale e il nodo da sciogliere proprio insieme a loro perché deve essere in linea con interessi pubblici di prosperità e sicurezza per ambo le parti
Prima di tutto dobbiamo supportare le imprese africane nel risalire le catene del valore poi dobbiamo resistere alla tentazione di guardare al Mediterraneo all'Africa solo come fornitori o mercati di sbocco
Non è così che ci faremo scegliere rispetto a chi ha già adottato questo modello ovvero comprando le materie prime a basso costo e rivendendo loro il prodotto finito come fanno i cinesi con i pannelli fotovoltaici poco o con le macchine elettriche
Proprio l'Africa che ha il sessanta per cento delle risorse solari del mondo sfrutta solo l'uno per cento della sua capacità fotovoltaica oltretutto con installazioni comprata all'estero
La vedete la contraddizione
Bene loro la vedono non casi diamoci anche noi
Siamo i primi a voler essere trasparenti e allora parliamoci chiaro
Sostenere l'industrializzazione dell'Africa del Mediterraneo faciliterebbe anche un percorso di Nino sciorina ed importanti fiere italiane
Per costruire tutto questo servono parte né arati strategici e il piano Mattei può essere davvero uno strumento utile
Noi come giovani vogliamo rafforzare le relazioni con il continente più giovane del pianeta
Il piano a un ampio raggio strategico è un nuovo approccio organico finalmente bene
Al momento c'è l'impianto ma è necessario accelera le fasi di implementazione e un piano peraltro che va oltre questa legislatura e per questo importante che sia largamente condiviso
Sarà davvero valido se avrà strumenti concreti eseguirà due direttrici la prima diplomazia politica ed economica la seconda diplomazia industriale
Una delle più importanti relazioni pazienti da rafforzare col Piano Mattei e quella politica con i Paesi africani e mediterranei e le loro organizzazioni multilaterali come l'Unione africana
Una parte di questo lavoro andava fatto da soli come Italia un'altra coordinandoci con l'Europa con il G7 e il G venti
Che sia necessario coordinare il piano Matei con strumenti internazionali che già esistono ce l'ho detto già il presidente Meloni
Come quelli delle grandi istituzioni finanziarie e le iniziative congiunte
Perché la richiesta da parte africana e spesso di unire programmi di investimento a sostegno finanziario c'è lo sviluppo e cioè il debito
Noi insistiamo su un punto i meccanismi di collegamento devono essere chiari strutturati e prevedibili e devono essere di natura politica progettuale e finanziaria
Solo così mobiliteremo investimenti di larga scala concreti ed efficace quindi di maggiore impatto
Quello delle risorse un nodo fondamentale a ogni latitudine
Il piano Mattei al momento ha una dotazione di cinque virgola e cinque miliardi e mezzo
Pechino circa un mese fa ha promosso ai capi di Stato e di Governo africani investimenti per cinquanta miliardi di dollari in tre anni che si sommano a quelli già in corso
Davanti a questi numeri serve una dose massiccia di capitale politico e privato per rendere appetibile il piano
A quei Paesi e serve diplomazia industriale
La presenza e il sostegno della nostra rete diplomatica sono dunque molto importanti per costruire una rete di fiducia con le comunità locali e per dare contesto ai nostri investimenti
Lo stesso vale per la cabina di regia del piano Mattei il suo ruolo sarà importante concreto a patto che le imprese ne facciano parte in modo stabile
è questo il luogo giusto dove condividere soluzioni che il presidente Meloni ci chiede
Perché ha ragione il lavoro vero di rischio d'investimento spetta a noi come impresa per farlo però non possiamo dire la nostra in modo sporadico
Questa struttura di missione avrà bisogno di strumenti e competenze per supportare i progetti investimento anche dal punto di vista dei processi così da guida rispetto agli accordi nazionali internazionali e con le istituzioni locali date ieri perché seguire il corso dei progetti fin dalle primissime fasi sarebbe un importante passo avanti
Dobbiamo avere grandi ambizioni e allora non basta guardare le imprese che sono già presenti nel Mediterraneo in Africa prendiamole capofila di un'operazione paese dobbiamo costruire canali per farne arrivare di nuove e di filiere diverso
Non solo grandi ma anche medie e piccole ad oggi però come si diventi impresso il piano Mattei non è chiaro abbiamo bisogno di progetti coordinati strutturati
Per esempio affiancare i Paesi africani che lo richiedono nel capacity building amministrativo istituzionale
E la cosa giusta va nella giusta direzione perché i colli di bottiglia amministrativi scoraggiano gli investimenti ovunque lite insieme a rischio li abbattono
Mitigare il rischio richiede che l'architettura finanziaria legata al piano Mattei abbia un orizzonte temporale lungo così che le imprese possano impostare piani pluriennali
Richiede pochi strumenti di delisting come le garanzie pubbliche quelli a cui il governo sta lavorando dovranno avere la massima diffusione perché si utilizzano soltanto gli strumenti che si conoscono noi possiamo essere un alleato prezioso su questo fronte
Perché ne siamo convinti sentiamo Mattei avrà successo i risultati andarlo a vantaggio di tutto il sistema Paese
L'impianto del piano Mattei si sostanzia di sei capitoli istruzione formazione sanità acqua agricoltura Energia infrastrutture fisiche e digitale
Fra i più importanti dal nostro punto di vista cioè l'energia
Sempre con lo sguardo puntato sulla nostra mappa e urgente fare una riflessione proprio in questo senso
Mentre cerchiamo di rendere l'Italia abbia energetico del Mediterraneo e lottiamo in Europa per avere un mercato unico con un prezzo unico dell'energia per le imprese rischiamo di avere un Italia conventi bollette diverso mentre cerchiamo di evitare la concorrenza tra gli stati membri in Europa non possiamo permette di permette di farcela in casa mentre cerchiamo di guadagnare competitività con misure come l'energia le energie venisse rischiamo di vanificare la per perdiamo lo sguardo di insieme
Siamo perplessi e preoccupati bisogna mettere in sicurezza i fondamentali della competitività del nostro Paese e l'energia e un cardine di competitività
In un mondo di Golia noi siamo i Davide cerchiamo di non sbagliare la mira e non tiriamoci il sasso addosso
Restando in Italia anche il piano strutturale di bilancio merita una riflessione piano che ci obbliga come paese a un esercizio di lungimiranza
In primis del governo che lo che lo redige materialmente ma la lungimiranza è un dovere di tutti dell'intero arco politico e dei corpi sociali nessuno che abbia a cuore il futuro di questo Paese di si può sottrarre
L'Italia ha bisogno di cambiare alla radice
Passando cioè dai suoi fondamentali come la formazione e la produttività gli investimenti l'innovazione la certezza del diritto la buona amministrazione aver scelto die articolare il piano strategico sul sette anni e agganciarlo le riforme e quindi per noi la scelta giusta
Il quadro riformatore delineato nel piano non è però sufficientemente chiaro per un Paese che ha bisogno di più capacità progettuale
Un Paese che fatica a trasformare i soldi in progetti concreti un Paese che per troppo tempo ha confuso la quantità con la qualità della spesa pubblica vedremo se e come questo verrà corretto
Non vogliamo essere duri per il gusto di fare polemica ma perché come giovani abbiamo il dovere di scuoterlo questo nostro Paese afferrare il momento e cambiare
L'impianto di finanza pubblica si basa sul rigore dei conti ed è certamente un bene
Rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale le politiche abitative la sperimentazione ciminiere attori sono elementi positivi
Lo è anche la semplificazione su cui si vede una volontà riformatrice attraverso diversi provvedimenti
La semplificazione e come l'olio per un ingranaggio bloccato libera i cittadini liberale impresse e quindi libera la crescita
Nel quadro di questo piano strutturale le leggi annuali come quella di bilancio e sulla concorrenza faranno da tagliando speriamo solo che non inizi lei era dei contributi volontari
Nella prossima legge di bilancio servirà un sostegno a specifici Investimenti
Ma con la massima urgenza serve semplificare transizione cinque punto zero
Finora abbiamo trovato ampia collaborazione da parte del governo chiediamo che continui perché al momento arriva un segnale di allarme da parte delle imprese che trovano difficoltà oggettive nell'accesso all'incentivo
Vanno superate una misura così utile non può essere sprecata
Le risorse sono scarse anche quest'anno ormai lo sappiamo a memoria
Ma ci preme almeno aprire un dibattito su un pacchetto di misure che creino le condizioni per attirare trattenere far crescere gli under quaranta nel nostro Paese
Al primo gennaio due mila ventitré l'Italia era seconda in Europa per numero di cittadini che vivevano in altri stati membri
Ragioniamo allora sul regime in patriarchi la cosiddetta norma sul rientro dei cervelli
Comprendiamo la stretta voluta dal Governo per razionalizzarla pensiamo però che sia mancato un importante correttivo legato al rientro dei giovani under quaranta
Sarebbe importante prevedere per loro una maggiore agevolazione una riduzione della base imponibile IRPEF dall'attuale cinquanta al settanta per cento
è solo un segnale certo non è una soluzione sistemica ma andrebbe nella giusta direzione
Vogliamo che i giovani vedano in Italia
Un Paese che è pronto a scommettere sul loro futuro che poi e il nostro vogliamo che vedano nell'impresso un alleato e un orizzonte di vita e per questo dobbiamo parlare anche di nuove aziende di start-up e delle opportunità che l'Italia offre a chi vuole intraprendere
L'humus dove nasce e cresce la libertà d'impresa e la concorrenza
E su questo punto l'Italia ha perso terreno purtroppo fiaccata dall'assalto delle piccole cose corporazioni è assolutamente positiva la previsione di una legge annuale sulla concorrenza ma questi provvedimenti devono essere più ambiziosi la concorrenza non si può limitare ai De ordine bar e ristoranti ci vuole più coraggio
Abbiamo chiesto all'Europa che la concorrenza non ostacoli la nascita dei grandi player europei e che si ragioni su scala globale qui da noi allora non accontentiamoci di pensare in piccolo
E se il DDL concorrenza poteva porre le basi per un nuovo start-up patte non è quello che abbiamo visto
Dal primo ne abbiamo fatta di strada ma sono passati ormai dodici anni per il mondo dell'innovazione un'era geologica è come guardare una videocassetta mentre gli altri usano lo streaming
Noi chiediamo un intervento organico e coraggioso semplifichiamo le modalità di costituzione di nuove imprese direttamente in forma telematica combattiamo l'avversione al rischio con incentivi a leva fiscale per imprese e investitori
Verso fondi di capitale alternativo rendiamo più semplice vantaggioso per gli investitori pazienti impiegare i fondi in start-up senza legarli percentuali stringenti
Infine rafforziamo il trasferimento tecnologico
Basta questo a far diventare l'Italia una start up nation no
Allora andiamo avanti università impresa insieme devono essere capofila di un processo che trasformi economia e società bisogna ripartire dalla ricerca scientifica accademica e privata che sono il motore della crescita
In Italia invece fatichiamo a dargli valore
Servono investimenti significativi per questo occorre la revisione profonda della spesa pubblica liberare risorse per i settori che creano futuro
Università imprese devono camminare insieme per trasformare i distretti italiani in ecosistemi interconnessi e pienamente globali lo prevede anche il PM RR nella missione numero quattro
Arrivati a metà strada della sua attuazione occorre birre verificare se davvero questo risultato sia all'orizzonte
Questa collaborazione avrà impatti profondi sulla competitività italiana e inciderà fortemente sulla sua attrattività
Siamo convinti infatti che le università italiane saranno indispensabili anche per la riuscita del piano Mattei come ponti culturali di innovazione e di sviluppo tecnologico
In un'epoca di competizione globale per Investimenti per le tecnologie e per i talenti rendersi attrattivi per chi viene dall'estero non dovrebbe essere oggetto di battaglie ideologiche dovrebbe essere norma lei
Anche perché le migrazioni sono un fenomeno strutturale dell'umanità e non c'è nessuna fortezza Europa che possa fermarlo
Fenomeno certo che va gestito come comunità nazionale dobbiamo essere razionali in l'approccio le migrazioni a partire dalle integrazioni passando per le differenze culturali e la sicurezza
Sono sfide di concreta difficoltà nessuno lo nega ma allo stesso tempo sono un'occasione di crescita e anche questo è innegabile
Abbiamo visto nel decreto flussi scelte di buonsenso ispirate a pragmatismo semplificazione
La risposta ai bisogni del nostro imprese però passa dalla gestione degli ingressi cosiddetti fuori quota questo canale va rafforzato e semplificato
Rafforzato perché riguarda lavoratrici e lavoratori certamente qualificati che mancano nel mercato interno semplificato per eliminare le strozzature che ne rallentano la portata
Di grandissima importanza e poi la proroga per almeno un biennio della disposizione transitoria che ha avviato la formazione dei lavoratori nei paesi di origine
è un modello virtuoso su cui stiamo investendo moltissimo come Confindustrie come impresse potendo contare anche sui fondi interprofessionali
Abbiamo progetti in Egitto Etiopia Tunisia Senegal e Diana
Un modello che intendiamo replicare moltiplicare col tempo in tutta l'aria del Mediterraneo allargato anche attraverso il piano Mattei
E poi lasciateci dire in un Paese di culle vuote di classi vuote e solo un bene che un ragazzo desideri essere cittadino italiano
Non ci interessa entrare nel dibattito politico ma auspichiamo che su questo tema si trovi un meccanismo condiviso
Perché riflettere sul legame tra apprendimento della lingua scuole cittadinanza importante e potrebbe rafforzare la coesione sociale
Sebbene un modo di dire a questi giovani è importante far sapere che sono parte di noi e per ricordarlo i loro genitori che hanno scelto di vivere in questo Paese e che lavorano con noi anche nelle nostre imprese
Perché essere una comunità significa avere diritti e doveri ma anche sogni e un futuro da costruire insieme
Chiudo ora la mappa con cui abbiamo iniziato e lascio la parola voi questo nostro straordinario mondo ci sfida ogni giorno a cambiare punto di osservazione per vedere l'orizzonte dobbiamo andare più in alto e guardare più lontano e nostro dovere sforzarci di capire dove si collocano i nuovi orizzonti
Affinché occhi nuovi domani possano continuare a guardare Alpe invece che tramonti grazie
Allora buon pomeriggio buon pomeriggio a tutti anche da parte mia grazie al presidente a Riccardo per l'invito
E grazie soprattutto a voi giovani di Confindustria giovani imprenditori per il tema che avete scelto per questa due giorni di Capri perché in queste quarantotto ore questo ci consentirà di uscire un po'dal flusso in cui siamo tutti immersi delle notizie dell'ultimo minuto delle polemiche dell'ultima ora per allungare lo sguardo per capire come davvero le nostre impresa il nostro Paese
Possono muoversi dentro quella mappa che c'ha descritto il presidente nella sua relazione c'ha fatto uno scenario
Sono cambiate le direzioni punti di riferimento questa bussola va rimessa disegna riguarda alla in maniera nuova e in questi due giorni proprio dal confronto tra chi prende le decisioni gli esponenti del Governo che parteciperanno al nostro confronti i vertici delle istituzioni finanziarie italiane che possono finanziare il progetti concreti
Gli economisti gli esperti e le vostre imprese le andremo a delineare in concreto quello che può essere un po'un manuale per quello che oggi è il piano martedì come muoversi Paesi
Settori
Progetti andremo a guardare molto da vicino a condividere le esperienze anche naturalmente con la vostra partecipazione sapete che il piano Mattei e composto da sei grandi direttrici che vanno dall'energia di cui vi parleremo molto all'agricoltura all'acqua alle infrastrutture alla sanità
Ma come si fa anche in azienda come bisognerebbe sempre
Fare partiamo
Dall'uomo partiamo dalle persone partiamo da quello che chiamano un po'con un gergo business
Capitale umano e i temi legati alla formazione perché da qui passa il nostro il vostro futuro insieme e per farlo per parlare di università e piano Mattei come anche il presidente accennava nella sua relazione siamo onorati di avere con noi la ministro d'università della ricerca Anna Maria Bernini che ringrazio ringrazio grazie di averci raggiunto
è un vero piacere prego
è arrivato il momento per salire sul palco grazie ministro davvero prego eccoci qua
Allora ministro lei ha sentito riferimento anche del Presidente
Se qualcuno li poi modificato nel momento giusto c'è anche il sottopancia come diciamo se arriva il presidente mi ha lanciato degli ammassi stasera ordinarie anzi mi ha alzato delle stalle
Direi resistibile la prima delle quali riguarda proprio rapporto tra università e impresa però ne lascia fare università e piano materia assolutamente ministro perché voi ci state lavorando lei ha viaggiato molto in diversi di questi Paesi realizzando anche degli accordi che sono importanti e significative le vorrei chiedere che cosa significa muoversi sul binari del piano Mattei per voi oggi
Prima di tutto grazie grazie a lei della domanda mi chiedo a quello che vuole perché sono emerse tante di quelle cose so che avevate un plotter così ha redatto un idea di copione
La Riccardo è stato talmente bravo ad accendere i riflettori su alcuni temi che sono le sfide del futuro
E devo dire che la cosa che mi è piaciuta di più è in un mondo che cambia ogni minuto anzi ogni secondo anzi ogni nanosecondo non possiamo essere noi a stare fermi soprattutto noi che facciamo formazione soprattutto noi che facciamo ricerca soprattutto una che facciamo impresa quindi
Figuriamoci se ci possiamo fermare alle domande che abbiamo concordato due giorni fa
Ad esempio il tema dello diciamo del dell'apertura chiamiamolo ius come volete il tema dell'apertura
Della nostra cittadinanza ad un mondo diverso è un altro dei temi e frammenti sfidanti ma vorrei fare diciamo padre saluti coordinati prima di tutto
Un abbraccio e un saluto al mio amico e conterraneo non concittadino conterraneo Emanuele Orsini
Che sta veramente conducendo il suo ruolo con una determinazione e una geolocalizzazione e di straordinaria efficacia ed efficienza grazie a Riccardo grazie adesso non lo vedo il il
Del Vittorio ciotola c'è no non c'è comunque lo saluto essendo ospite della Campania
Un saluto particolare anche a Luino saluto e un ringraziamento per l'ospitalità un saluto a tutti e a tutte le autorità presenti un ringraziamento a tutti voi per avermi voluto qui Riccardo è un atto d'amore perché io ho lo sai vero perché io ho dei grossi problemi con il mare grossissimi ora tra l'altro il triangolo prestito aveva spiegato è oggi non mi è stato risparmiato niente
L'idea sono molto contenta di essere qui è proprio a proposito di mare ritorniamo a bomba all'argomento che ci tiene piano Mattei dirà che l'inquadramento di Riccardo è stato perfetto piano Matei non è una parola non è uno slogan
Non è diciamo un botto a Breve medio gittata ma è un percorso e un percorso di investimento straordinariamente sfidante è straordinariamente necessario
In una parte di mondo su cui noi abbiamo sempre più o meno insistito infatti dicevo prima de Manuele Orsini che mi è capitato sì e mi capiterà ancora di fare accordi di collaborazione missioni di sistema con Paesi target del piano Mattei e sono stata in Tunisia Algeria Marocco Libia
Chi ottica secondo il ministro vengono le imprese in queste missioni certo certo questo è il punto per cui la media sotto l'inquadramento
O la dizione fordista non dell'impresa ma dell'idea di insieme mistica cioè quando si fanno le cose insieme il risultato è assicurato
E su questo devo dire tutto quello che abbiamo fatto lavorando suoi ovviamente sui target dei target cioè sulle esigenze dei Paesi target
Se voi mi chiedete quali sono le istanze principali su cui non ci siamo concentrati sicuramente altri Tec
Come sapete tutti ora l'agricoltura non si fa più solamente con il lavoro della persone con i trattori ma con i droni con i satelliti quindi ci siamo portati Leonardo ci siamo portati ENI per Walter meno cemento e ci siamo portati a cena
Ci siamo portati tutte le imprese dell'indotto e come diceva giustamente Riccardo piccole e medie imprese
Noi dobbiamo essere quelli che aprono le porte l'autorità politica deve mettere in condizione il sistema Paese aprendo porte aprendole permanentemente cioè facendo degli accordi di sistema di agire
Perché le imprese sanno come agire gli enti di ricerca stanno come ricercare
Sicuramente la verità è che uno dei temi su cui ci siamo concentrati di più abbiamo lavorato sulla mobilità sostenibile la rigenerazione urbana ovviamente sul fu ben agilmente abbiamo lavorato sodo ingegneria ferroviaria è vero che c'è la Cina
è vero che l'India se Stasi acciacco affiancando diciamo alla Cina sta cercando di affacciarsi su mercati che interessano anche a noi
è vero che c'è diciamo la la Wagner
è altrettanto vero che tutti questi rapporti sono in un modo o nell'altro viziati da patologie di sistema che noi possiamo sanare cioè quel rapporto di partenariato che noi proponiamo all'Africa non è esattamente quello che la Cina con i suoi
Nega straordinari investimenti propone o quello che il la Wagner intende fare in zone di guerra dove noi cerchiamo di fare diplomazia scientifiche diplomazia culturale non incrementare la guerra quindi le direi temi più significativi e sono quelli che ne stiamo portando avanti ancora adesso sono ad esempio la di il contrasto la biodiversità i gemelli i gemelli sostenibili di cui parlava prima Riccardo Di Stefano cioè la vera transizione è la transizione al verde digitale insieme
Sulla base di uno sfruttamento delle materie critiche che non sia solo sfruttamento ma sia partnership questo è quello che ci differenzia dalla Cina queste quello che ci differenzia dall'India
Questo è quello che rende il Sud così attrattivo il sud del mondo nelle materie Climate percependo chiama capiterà raccolte in Paesi dove peraltro non par amo davvero tanti di questi Paesi ci sono già progetti in corso anche nel vostro settore bisogna unire i puntini allora incominciamo con dichiarazioni di intenti
Finiamo commemorando nuova Understanding che riguardano anche l'impresa di solito la diciamo l'ecosistema che noi creiamo l'orizzonte che noi crediamo e università enti di ricerca e impresa stiamo lavorando moltissimo quando a proposito dei micro reattori stiamo lavorando con l'Istituto nazionale di fisica nucleare
Con l'Istituto nazionale di astrofisica stiamo lavorando moltissimo sull'aerospazio in particolare col Kenya stiamo ampliando molto la l'attuale stazione Luigi Broglio che abbiamo stiamo ovviamente quindi con le grandi imprese di Stato e con tutto l'indotto
Stiamo lavorando con tutto quello che può comportare l'avanzamento del nostro sistema Paese e su questo certamente ci aiuta il fatto di avere all'interno di quei paesi una storia diciamo che ne abbiamo delle radici
Che sono il presupposto per un futuro comune insieme però ripeto impresa enti di ricerca lavoriamo con l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia
Imprese enti di ricerca che lavorano insieme tramite un'università che non è più come posso dire una torre d'avorio chiusa nella sua ricerca di base
Ma è un'università aperta al mondo diciamo per il sistema Italia
Vive e cresce del suo essere capace di svilupparsi fuori dall'Italia e questo vale anche per l'università Antonio Tajani mi ha insegnato a fare il Messaggero di internazionalizzazione biodiversità grandi si muovono da sole quelle piccole no
E non è solo una questione di culle
Anche noi stiamo vivendo l'inverno demografico più lungo della nostra storia e non è una questione di
Sgravi fiscali per i cervelli che tornano non è solo quello noi come ricercatore abbiamo il novanta per cento di sgravi fiscali
Voi come impresa avete il cinquanta per cento e rotti ma se non facciamo infrastrutture di ricerca è questa la nostra grande sfida
Che cosa tornano a fare non li puoi mettere in un contenuto in una stanzetta con loro con più Torino a lavorare da soli devi fare infrastrutture cioè che noi stiamo facendo Htc
A capirci high performance computing abiti dette quando computing a Bologna centro enorme centro Leonardo altri teca Napoli
Tecnologia e agricoltura che è quello che portiamo anche in Africa biodiversità Palermo terapie geniche farmaci a tecnologia rane a mobilità sostenibile e su quei centri fisici
Infrastrutture aree dove si trovano insieme l'università gli enti di ricerca e le imprese che si gioca il nostro futuro e che si fanno tornare i cervelli vi ricorre per fare questo
Servono investimenti
E con i tempi che corrono piano strutturale di bilancio visto Giorgetti che dice qui bisogna tutti compresi i ministeri tirare
L'accidia fare sacrifici c'è spazio per queste attività in futuro allora le racconto una cosa e l'unica cosa su cui mi permetto diciamo di fare un'annotazione
Alle considerazioni di Riccardo è sul fatto che la ricerca sia sottofinanziata allora la ricerca italiana due criticità a mio avviso entrambe sanabili
In una prospettiva pluriennale perché nessuno di noi è dotato di bacchetta magica di palla di cristallo quindi è inutile sperare ciò quello che forse ha caratterizzato troppo alcune diciamo dimensioni politico
Diciamo di di governance politica è il tentare di dare la soluzione passepartout non esiste la soluzione passepartout esisteva un insieme di fattori che messi insieme agiscono e fanno sistema
La ricerca prima di tutto è stata molto finanziata dal Piano nazionale di riprese resilienza un ministero di poca spesa come quello che mi onoro di servire
Ha avuto a disposizione e ha inserito nel sistema undici miliardi
Ripeto undici miliardi con cui abbiamo creato cinque centri nazionali quelli di cui vi parlavo prima sul super calcolo la biodiversità Agritecnica abilità sostenibile terapie geniche
Partenariati estesi in cui si mettono insieme università enti di ricerca imprese
La sfida è quella di farli fruttare di farli andare avanti la sfida è quella di rendere strutturale
Ma strutturale con una cooperazione pubblico-privato come giustamente diceva Riccardo perché pubblico da solo non può fare tutto
Quindi l'idea di connettere permanentemente su infrastrutture di ricerca che mettano insieme la ricerca fondamentale con la ricerca industriale
Infrastrutture destinate a durare è il modo migliore per investire la ricerca non può perdersi in mille rivoli
Le criticità sono state due fino ad ora primo che si è persa in mille rivoli bastava un nome suggestivo lei si immagini un grande scienziato una fondazione che si chiama col nome di un grande scienziato di un premio Nobel
Che vuole diciamo la sua porzione di finanziamento è il suo riflettono gli eroi si trovò pensare a lei si immagina non è così che funziona se doc Ray
Una diciamo politica
Del dell'industria della ricerca perché è questo che noi dobbiamo fare devi scegliere di settori strategici deve scegliere nei settori innovativi non la puoi disperdere in un milione di Rivoli
Altrimenti i fondi e ve lo posso assicurare perché io o una data a Roma su questo amplissima
Io ho passato due anni a fare di diligenza
Sul ministero che anche sul Sud avete fatto un progetto molto recente dedica corso che ce lo riassume destinata sì proprio una un progetto destinato a dare continuità ai fondi del Pnr perché sono fondi belli
Cospicui ma finiscono al due mila ventisei come un doping ecco non doping dopo un due mila ventisei se non diamo loro
Continuità andiamo in crisi di astinenza quindi facciamo peggio
Allora dobbiamo strutturarci fin d'ora
Il Piano Sud che ne stiamo facendo adesso si ricollego ovviamente al piano strategico che il Governo sta facendo sulle zone già essere zero
Le zone economiche speciale strategiche del Mezzogiorno
Ed è un piano che prevede l'utilizzo all'ottanta per cento dei fondi di coesione sul Sud il che significa portare ricerca studio c'è già c'è già molto più di quanto si immagini mi posso citare non so in Sicilia
Stimati Electronics nano micro tecnologie collegate con la Fondazione chips punto it a Pavia collegate con un'infrastruttura di ricerca
A Torino c'è in un centro collegato col Centro Leonardo grande centro HP ci di Bologna a San Giovanni a Teduccio dedicato espressamente alla cyber sicurezza super calcolo cioè Agri teca Napoli
C'è intelligenza artificiale in Calabria cent'
Tanta capacità tanta prospetti città e adesso anche gli investimenti che possono fare del sud il nuovo protagonista il futuro e poi siamo dirimpettai con l'Africa quindi cioè abbiamo veramente una contiguità ma anche logistica proposto di geolocalizzazione
Io ero in Libia guardavo voi dicevo stiamo proprio lì
Quindi il tema della vicinanza
Ed è la contiguità delle radici
E anche un tema di vicinanza e contiguità degli obiettivi futuri
La ricerca è fondamentale per lo sviluppo delle loro imprese che cercano anche istruzione tecnica ma l'istruzione superiore come si sente lei quando vede le statistiche l'Italia ancora attorno al trenta per cento dei laureati un po'in fondo rispetto agli altri Paesi
Cosa si può fare per aumentare anche questa quota
Anche qui non esiste una ricetta vincente io mi sentirei soddisfatta se alla fine del mio mandato potesse dire di avere portato nell'università più internazionalizzazione
Di università da sole e questo è un po'anche responsabilità della politica la politica
Ha implementato il numero dell'università ci sono tantissime università in Italia ce ne sono ottantasei università pubbliche undici università telematiche università private e questo va benissimo però avendo noi una questione
Fu una forte questione legata all'inverno demografico dobbiamo proiettare le non
Università anche verso l'esterno proiettando non significa necessariamente fare brand Renna all'Africa o ad altri Paesi ma significa creare delle proiezioni di sistema con informare studenti con il nostro modello formativo che straordinario
Anche fuori dall'Italia quindi internazionalizzazione da e per mobilità di professori ricercatori studenti dottori tecnici technology seconda una vera come posso dire una una vera governance del diritto allo studio
Noi abbiamo investito somme spropositate sul diritto allo studio mai tanto cospicue come quest'anno ottocentocinquanta milioni e sulle borse di studio che abbiamo un bando aperto per l'housing quindi per gli studentati universitari
Che abbiamo negoziato un miliardo duecento milioni con la Commissione fondi PNR come sta andando questo bando così così sapete perché rispondono solo i privati
Rispondono privati di medie dimensioni noi in questo momento abbiamo io troppo fa tuba appello su questo detto comuni
Voi dite di avere problemi e li avete dite di avere problemi di studentati in questo momento si riapre l'anno accademico e gli studenti giustamente chiedono housing
Mi rendo conto che sub killer B&B cioè ci sono tante cose più profittevoli però noi stiamo facendo housing sociale
Un posto letto per uno studente è per sempre è un investimento sul futuro è quello che consente veramente di fare la differenza tra la capacità e la possibilità di frequentare l'università dei tuoi sogni e sviluppare i tuoi talenti e il non farlo
Quindi bisogna un po'quando posso dire uscire dalla dimensione della preferisco investire su altro
E investire sull'housing questo vale per i comuni per le regioni per l'università per quel pubblico che magari ha paura del vincolo del due mila ventisei
Ma per cui io mi impegnerò per allungarlo questo vincolo perché se ci sono dei progetti interessa dieci mila posti letto gli abbiamo ma sono pochi
Perché il nostro obiettivo è averne sessanta mila ne abbiamo messi insieme dieci mila ma io
Vogliamo salire alcune ci vogliamo mettere davanti al Politecnico sarebbe sta proprio il sei per sensibilizzare innalzarla forse ha visto lei capisce che io non faccio ero B&D di mestiere di solito il ministero da università non gestisce posti letto
Do da organizzare la gestione di posti letto cofinanzia la creazione di strutture all'università
Il pm rare malato questi incombente io l'ho accettato perché ripeto è una questione etica sociale o lo facciamo adesso con questi fondi o non lo facciamo più
Come noi lo devono accettare diciamo questo questo momento sfidante anche gli enti pubblici comuni le università nostro dobbiamo vedere però Leo partenza serve variabilità dicendo
Beh parliamo anche di quello che era il Senato nella relazione del presidente ovvero la legge sulla cittadinanza ius colleghi ius
Allora io scontente è un tema noi abbiamo presentato come Forza Italia qui mi tolgo come posso dire girò il cappellino
E mi trasforma da ministro dell'università della ricerca e dell'alta formazione artistica e musicale e coreutica perché anche quello c'è e anche quella importante in Africa ma abbiamo troppo poco tempo alla prossima a
Alla quarantesima edizione se stare stiamo tutti pro tempore se saremo ancora qui
E però dicevo è molto importante la formazione anche in questo caso la scolarizzazione
Noi abbiamo figli di genitori immigrati che sono parte integrante del nostro tessuto connettivo perché sociale culturale perché condividono i nostri valori condividere i nostri ideali condivido la nostra formazione la nostra cultura molto più degli antenati che potrebbero periodo sanguinis rivendicare la cittadinanza italiana quindi quello che noi chiediamo è a fronte di un percorso formativo di noi diciamo dieci anni avere la cittadinanza nel momento in cui si sono messi insieme tutti i requisiti per ottenerla quindi per quanto ci riguarda la cittadinanza è
Un elemento che mette insieme valori comuni e che crea una vera connessione su presupposti oggi convincere per chi non è d'accordo nel governo per come sempre faremo quello che possiamo ci confronteremo noia cioè siamo sempre pronti ad ascoltare e quindi
Siamo anche convinti di meritare di essere ascoltati al momento giusto Anna Maria Bernini ministro orario serale della ricerca grazie ancora davvero di essere stata con noi
Vedere anche affrontato la traversata grazie ministro aree
Allora diamo aperto adesso torniamo alla mappa di cui vi dicevamo torniamo al Mediterraneo il mare che circonda anche quest'isola per capire come stanno cambiando i flussi
Di interscambi flussi commerciali e anche la situazione geopolitica lo facciamo insieme a Donato Ferri che i mia Europe Wesker salta in leader di White che invito sul palco ecco sì ben arrivato grazie
Buona sera Totti
Allora in questi dieci minuti intanto è un piacere essere qui di nuovo ospite quindi ringrazio dell'invito presidente Di Stefano e Confindustria giovani
Perché per vedere in questi dieci minuti cosa sta succedendo adesso nel nel nel Mediterraneo perché il medico è Carletto che trova tornato importante
Qual è il ruolo dell'Italia può assumere quali sono le condizioni perché questo avvenga
Partiamo se la regia mi può intanto proiettare la presentazione
Partiamo da da quello che il motivo per cui in questo momento il Mediterraneo è tornato centrale sappiamo che abbiamo affrontato dalla dalla pandemia in poi una completa riconfigurazione di tutti quelli che sono gli scenari delle catene del valore globale
In questo in questo processo sono andati a modificarsi con dei tempi molto molto più ristretti rispetto al solito una serie di flussi sia di interscambio anche di flussi di comunicazione che hanno cambiato di fatto la geografia del Mediterraneo e l'hanno fatto ritornare centrale all'interno dello dello scenario geopolitico ma anche economico mondiale
La presentazione non c'è ma intanto io vado avanti perché comunque programmo poniamo sarebbe nel tempo il tempo che abbiamo prego
Sì però non ha non ha a voi la vedete perfetto allora torna indietro
Uno uno dei principali fattori è stato quello dei del giardino per i flussi energetici settori serata cinque per cento e flussi energetici in questo momento passa per il Mediterraneo
Quello che è successo sulla Russia sulle ucraina ha portato un rafforzamento del canale che in qualche modo porta Energia verso l'Europa e questo sicuramente è stato uno dei fattori principali ma ce ne sono anche altri
Tra cui mi piace citare quello che è la crescita media annua dei traffici dei traffici e mediterraneo che crescono più di quella che è la media globale
Il tema delle interscambio che cresce il nove per cento ed è in crescita costante al novanta per dal novanta degli anni novanta che sta crescendo tutti gli anni in maniera costante e è cresciuto di più negli ultimi anni è ormai il dieci per cento dei traffici mondiali passano per il Mediterraneo il valore complessivo di tutto questo territorio di questo terreno di gioco circa di un un miliardi uno virgola uno trilioni di dollari
Nel merito e ventitré quindi ecco capite qual è il Nord nuovo terreno di gioco perché il Mediterraneo è tornato centrale delle reti di scambio globale allora perché l'Italia può giocare una partita in questa nuova mappa
Quali sono le ma le novità anche che fanno sì che le mappe sì sì di disegni no
Qui vedete in questo in questo in questo schema come oggi ci sono due elementi nuovi rispetto allo scambio di beni materiali l'energia di cui ho già citato e anche i servizi
E il nuovo queste sono delle reti invisibili nel senso che non viaggiano come le navi sull'acqua ma stanno veramente cambiando la possibilità di considerare ed dare un significato al concetto di app all'interno dell'Europa e all'interno del Mediterraneo per l'Italia da cui il cinquanta per cento di incremento hanno dei flussi sorde notte Dicati
Il valore di quello che è lo stile sport italiano legato ai servizi di conoscenza che circa centotrentacinque miliardi e guardate venti per cento del totale dell'export il cento per cento incremento del valore interscambi Italease che anno su anno
Nel due mila e ventitré e non ultimo il valore dell'export del tre quattro per cento mai e sta aumentando molto di più che in altri in adesso altre geografie
Quindi questo è il terreno di gioco
Questa è la nuova mappa per cui l'Italia può giocare un ruolo in questa partita ecco quali sono le condizioni perché si è parlato prima di politica industriale ma quali sono le condizioni affinché queste opportunità di scenario possono essere colte
Intanto bisogna passare da una frammentazione al coordinamento delle politiche industriali cosa vuol dire questo vuol dire che vanno sincronizzati quelle che sono i tempi delle policy conico di scenari di competitività globale
Spesso quando parliamo di semplificare le policy e quant'altro dobbiamo pensare alle policy coma un peso che ci portiamo addosso certe volte necessaria
Perché si possa fare un cammino ma se su quel cammino c'è qualcuno che può andare più veloce di noi chiaramente questo ci comporta degli elementi che devono essere considerati altrimenti diventano una un fattore di svantaggio competitivo
Il secondo elemento ce lo ricordavano i due interventi prima vanno coordinate le gli strumenti di finanziamento cioè il pm resta già in una fase se guardiamo il mondo con uno scenario più ampio temporale in una fase di riduzione ormai andrà a finire nel giro di qualche tempo e dobbiamo cominciare a sincronizzare gli investimenti passati con quelli futuri
Tra cui ci sono quelli europei ci sono quelli africani vengono dalla fine amministra e l'ultimo bisogna pensare a politiche mirati a settori che hanno un vantaggio competitivo che sono quelli che abbiamo visto prima l'economia della conoscenza dei dati la parte relativa alla alla lo sviluppo di know-how e di attività di formazione al le tutta lo sviluppo industriale dell'Energia
E tutte le componenti che possono costituire un riferimento per i modelli di sviluppo dei Paesi africani ma anche di più ancora di più tutta la parte dei paesi in via di sviluppo
E per far questo bisogna li disegna e anche i confini materiali e immateriali per far questo una cosa importante all'interno di ogni mappa sono le zone di confine
Non a caso quello che quelle che sono state le economie mondiali fino adesso si sono sviluppate tenendo in considerazione alcuni fattori
Fondamentali come quello che succede economicamente nelle zone di confine in particolare noi abbiamo come zone di confine tre grandi punti nella mappa che sono la Spagna il sud Italia e la Grecia
Se guardiamo alla Spagna quello che hanno fatto a Malaga il distretto dell'innovazione nel sud della Spagna oggi general cinque per cento del prodotto nazionale lordo ed è tutto aggiuntiva
E fatto che siano state collegate politiche di sviluppo di immigrazione
Con quello che il tipo di modello economico che hanno fatto li ha creato una folta Tura molto forte e fa sì che oggi la Spagna cresce più del doppio della media europea poi ci chiediamo perché ma c'è un motivo specifico che questa saldatura e una politica industriale che approvi linciato
La parte diciamo nodale del raccordo tra la Spagna e l'Africa la stessa cosa si può fare nel Sud Italia che sta già dando delle prove molto importanti di attività di sviluppo economico soprattutto nella parte dell'economia della conoscenza in regioni come la Puglia e la Campania dove siamo
E la il la Calabria la Sicilia quindi ci sono queste possibilità le politiche industriali vanno coordinate i flussi migratori oltre che essere lui codificati danno specializzati in questa direzione
A questo punto se queste sono le condizioni per la competitività quali sono le leve poiché sviluppare la competitività delle imprese italiane allora ne citiamo due che sono poi anche quelle più importanti la ricerca abbiamo parlato prima con il ministro Bernini non è soltanto rafforzare la ricerca ma creare quel tipo di saldatura ricerca pubblica e ricerca privata e farla diventare strutturale all'interno di il segmento industriale ad alto vantaggio competitivo
Si si si parla molto di alcune aree di di sviluppo però ci sono solo alcune dove l'Italia può giocare la di la partita a livello mondiale
Una è sicuramente tutta la parte dei dati delle copie nella conoscenza l'altra e tutta la parte che riguarda anche il mondo del made in Italy il mondo dell'industria dove l'Italia è stata già in grado di esportare molto di essere molto competitiva negli ultimi cinque anni
Questa il rafforzamento di questa che può portare a tre punti più di prodotto interno lordo l'altro grande
Pezzo di investimento di leve per sviluppare la competitività riguarda la combinazione degli investimenti tecnologie in dati Artificial Intelligence e incentivi inclusi cinque punto zero
Questa saldatura naturale anche qui tra interventi e si sono già effettuati interventi che stanno arrivando può generare fino a cinque punti aggiuntivi di PIL andando a creare delle commissioni che non sono soltanto quando parliamo di eBay la gendarmeria generativa di cui spesso si parla in questi giorni ma tutto il mondo della data economi
Che che attanaglia i tedeschi il computer in via di cui parlava il ministro Bernini fino a tutta quella componente di verticali Sismondi industriali su cui mille ingegneria italiana negli anni ha fatto tanti investimenti ma ancora di più ne può fare
Se combinate questi due non si sommano questo cinque tre ma in realtà neanche neanche si bianche scompaiono quindi possiamo parlare di un sei sette per cento di impatto sul prodotto nazionale lordo però attenzione qui l'ultimo punto della slide secondo me è quello più più importante di tutti perché noi quando pensiamo alle regole pensiamo alle regole come un fattore fissa quindi la velocità la può dare investimenti o le regole no c'è un altro fattore fondamentale che è la velocità con cui le aziende si trasformano
Quello che riescono a fare le aziende sulle competenze
Sulla tra loro trasformazione quanto conta il leader può pesare più del cinquanta per cento sulla velocità poi di cogliere le le le opportunità di sviluppo questo è un fattore fondamentale con cui dobbiamo riflette visto che qui siamo in casa di d'impresa
Ultimo punto quindi come si può immaginare il futuro con con fiducia invece investire quattro semplici ricette per chiudere investire in innovazione e ti accorgi ad alto impatto
Percorsi soliti di transizione energetica
Nuove competenze modelli operativi adattarsi trasformarsi e una cultura organizzativa un manzo e ti internazionale perché quando poi si va all'estero bisogna anche saper cogliere quello che l'elemento culturale e umano e di sviluppo di delle popolazioni
Rispetto al quale ci vuole un nuovo tipo di approccio che spesso nelle aziende
Di tutti i paesi europei manca o viene comunque riconosciuto come uno dei problemi da superare e quindi se vogliamo qualità il fu il futuro con fiducia bisogna guardare le mappe
In maniera nuova
La mappa dice a volte Benjamín neanche un modello mentale che si porta appresso tutti i limiti del pensiero dell'uomo noi siamo abituati oggi attenzione alle mappe secondo un fattore geografico vedete qui vedo che ne comporti indica una mappa del mille duecento fino al mille duecento le mappe avevano da una parte il paradiso terrestre perché consideravano sempre lo spazio insieme al tempo e quello rappresentava la fiducia dove volevamo andare dove tutti quanti vogliono andare
Quindi per guardare il futuro con foglie con con confidenza con fiducia ci vuole ottimismo grazie a tutti
Grazie grazie Donato Ferri Google Map non non c'è Paradiso terrestre ma al da questo punto di vista io potei
Parla di ancora di persone persone abbiamo sentito mai Sepultura organizzativa ma non solo adesso ci dedichiamo a un confronto tra Maria Raffaella Caprioglio che presidente di umana che si è mai Gorga attesi che è direttore generale di Banca Mediolanum
Direi di entrambi prendere posto sul palco benvenuti grazie di essere con voi benvenuta allora prendete pure posto qui il tema è già emerso se lo volessimo schematizzare potremmo dire Maria Raffaella Caprioglio che questo è un grande Paese che rischia di diventare piccolo quanto meno dal punto di vista della sua popolazione sapete che le nascite sono meno di quattrocento mila le di partite ogni anno più di settecento mila non sia un più sessanta non siamo più cinquantanove milioni
Non solo ma ecco voi vedete in presa diretta l'impatto che questo che chiamano inverno gelata democratica a anche sulla produttività delle imprese non solo ma avete in campo anche dei progetti concreti direttamente collegati al piano Matei anche
Per
Come dire fare in parte quello che diceva anche ministro Bernini oggi ce li racconta
Sì certo grazie
Noi come agenzie per il lavoro abbiamo evidentemente dovuto tenere conto e cercare di ovviare a questo problema dell'inverno demografico
Quanto meno se per Cristo per rispondere a quelle che sono le esigenze delle aziende
E cioè abbiamo voluto partire con questo progetto Cana di cui tanto si parla devo dire con la la spinta di Confindustria alto Adriatico che ha deciso di fare questo palco cioè ci ha chiesto di fare
Con loro questo percorso e devo dire che siamo molto orgogliosi di averlo fatto anche parlato però non tutti lo conoscono se se lo vuole raccontare fisicamente sì cerco di essere sintetica
Intanto posso dire che questi ragazzi parto dalla fine questi ragazzi gallesi sono in assoluto i primi ragazzi arrivati in Italia con il Piano Mattei con questo questi progetti
Cosa questi progetti hanno di particolare qualcosa di molto interessante perché noi formiamo abbiamo formato già intanto due classi perché bisogna partire coi piccoli numeri quindi trenta persone ce ne sono già altre tre ma questi ragazzi sono stati informati
Partendo dalle esigenze di specifiche aziende non così in generale concordando il piano formativo con noi sono stati selezionati
Spingano da
Da chi ci ha aiutato Lima da noi che siamo andati lì a selezionarli poi a fare la selezione finale
Sono stati formati per due mesi e mezzo italiano poche questo richiede piano Matteo Mattei fino certo dar certificati ma non molto la formazione tecnica
A cosa ancora più importante che questi ragazzi sono arrivati in Italia con un contratto di lavoro di dodici mesi somministrazione e e adesso sono ancora per quindici giorni perché per un mese li stiamo formando ancora gli stiamo accogliendo nel caso dei ghanesi poi accolti dalla comunità ghanese dei territori dove sono andati e e stanno studiando ancora italiane stanno affinando il
Ciò che devono poi andare a fare nell'azienda in cui comincerà non se ne può fare questo è un modello che talvolta non è vista di chi ci ha lavorato perché ci sono le imprese fra consiste alto Adriatico e altri si può fare
Sì abbiamo scelto comunque poco finito alto Adriatico noi di interfacciarsi con di tre ministeri
Naturalmente Esteri Interni e lavoro anche se non era necessario quando c'è un'associazione datoriale è un'agenzia per il lavoro proprio molto farlo che era il primo il primo caso
è stato un percorso lungo abbiamo cominciato a parlarne un anno fa c'abbiamo lavorato in maniera molto concentrata per sei mesi ma ce l'abbiamo fatta abbiamo trovato anche Grande attenzione dalle ambasciate noi come umana stiamo partendo ancora con la Tunisia
Con altre abiti quindi ci sono già altri Paesi sia se si è intravista protesti che possano avanzare Igor gli attesi che è un uomo del Mediterraneo perché nato in Grecia laureato a Barcellona ha guidato Mediolanum in Spagna master in Olanda ma poi è tornato in Italia dove da dall'inizio di quest'anno è un po'il braccio destro anche diventato di Massimo Doris
Io le voglio chiedere
Come si confronta te voi con uno dei temi che tutti gli imprenditori quando le intervistiamo ci segnalano come il primo fattore che limita anche la crescita a trovare le persone giuste di attrarli riuscire a portarle oggi in azienda estere
Degli come dire che i datori di lavoro che sono attraenti per le giovani generazioni e può riuscire anche adeguare quelle che sono le competenze di chi esce dalle scuole dalle università rispetto a quello che chiedono l'impresa
Beh anzitutto polemica servito perché essere qui davanti a tanti giovani imprenditori è veramente si respira tanta energia è veramente una stima importante dunque grazie a voi per l'invito rispondo comanda gli viene in mente un racconto che sentì parlare di Simon Singh sai l'oratore inglese l'attore della Trattoria del cerchio e sanno raccontava che che si trovava in settori che per lavoro vendono pensi un attimo nel nel nell'ovvio per un caffè
Per un'esperienza straordinaria stalle alla perché il barista Anile conversazione gli spiego Cobra caffè dove veniva le macchine che è stato fatto il caffè cute delle sprizza notevole tanto è che Simon raccontava che mi diede anche una mancia di venti dollari poi la settimana sta scrive un altro tema che andò anche prendere un caffè servizio normale
Noi colpi niente ma ci fu una cosa che colpì molto Simon raccontava che si rese conto che il barista era la stessa persona
Dunque opera lui non potete non poteva resistere iper domando no qua mai visti stress da una parte in un modo dalla segregazione barista di confermò che lui era la stessa persona che lavorava a stimare un po'note l'altra settimana altro
Ma che il servizio che non era lo stesso perché non gli piaceva lavorare a cui la stamane domando perché no risposta foto chiara perché qua con i miei capi si avvicinano vengono a dirmi esattamente cosa devo fare come che come devo farlo
Dunque non c'è fiducia in me non mi danno la possibilità di innovare nel mio modo di fare per rendere contento cliente
Mentre nel primo ottenne il primo parco lui poteva essere se stesso perché i suoi capi si avvicinavano gli dicevano cosa posso fare per te come ti posso aiutare e lo lasciavano innovare
Perché ne facesse il miglior servizio possibile
Dunque la risposta e fiducia empatia
Purtroppo in molte aziende ancora si pensa che tra tre le persone si fa attraverso controlli e paura ma questo non funziona e non funziona né al futuro collezione
Questa clausola confortante perché se l'Iraq e l'orario divertente per riportare in maniera diversa aggiungerei una terza cosa Saletto fiducia in patria aggiungere anche valori
Io ho la fortuna di lavorare in azienda ma anche a Milano che l'azienda di valori dove i valori sono entrati nel processo decisionale delle noi non facciamo niente sicché non rispetta una regola molto semplice arriva il pressing dunque non facciamo niente che non sia contemporaneamente a beneficio dei clienti dei nostri Fabbri panche vasta comunità in senso e questo crea un cerchio virtuoso
Si traduce anche in un progetto molto bello parlando ai giovani che abbiamo iniziato da qualche anno fa che si chiama progetto Next dove diamo l'opportunità a giovani imprenditori talentuosi imparano un mestiere di futuro che noi crediamo che la consenta finanziaria
Protetti da un signore che gli dà proprio tutta la fiducia tutta l'empatia ma anche i trasporti non si può dunque la risposta tre parole fiducia empatia avevano
Maria Raffaella Caprioglio questo racconto ci dice come forse in azienda una volta ci si poteva permettere di avere un approccio di questo tipo ma oggi attenzione non solo ci sono meno giovani ma questi sono esigenti cercano anche cose diverse quindi come confrontarsi con loro anche attraverso una della lega delle perché anche nella mia esperienza rende più attraente l'azienda che è quella di offrire della formazione permanente da una parte oltre all'empowerment per usare un termine un po'gergale che però il fatto di delegare la possibilità di prendere delle decisioni anche quando la struttura come dire non è più verticistico gerarchica come prima
Sì bella allieva della formazione fondamentale questo è certo la formazione per i nuovi inseriti famosa formazione di ultimo miglio tra quello che è la competenza
Appresa durante il periodo di CEO di scuola superiore a scuola tecnica
E con l'università e ciò che serve ad una specifica azienda un gruppo di aziende questo non lo facciamo
Con la formazione appunto di sedimenta chiamate di ultimo meglio io sì la chiamo di ultimo miglio perché comunque indispensabile oggi perché poi bisogna avvicinare quello con lo Stato a fabbisogni dell'azienda in cui devono andare a lavorare
Poi c'è e questo è un valore comunque anche per attrarre le persone che formazione seria oggi se no io non faccio che l'anno scorso abbiamo fatto quattro mila corsi di formazione di questo tipo ne ho fatto trecento più di trecento mila ore di formazione
Ma se in certi settori come ad esempio l'informatica uso un termine che è molto generico se noi non facessimo questi corsi presuntivi
Difficilmente troveremo ancora le persone anche perché partiamo da entri Lerner diverse quelle una volta o che in natura informatici non esistono quasi più
E quindi di una Ford partire non è utile per adeguare la formazione a questo dal punto di partenza il punto di arrivo
Poi naturalmente c'è la formazione di dissimile skilling e ha skilling perché oggi comunque le esigenze sono diverse è chiaro che ciò che serve di più posso dire che le persone imparino la gestione della complessità
Il pensiero critico per tutti questo vale una cosa piccola una cosa grande importante dare il valore aggiunto le persone perché magari sono già in azienda perché possono essere stimolate a operare comunque un queste logiche naturalmente
Il Gorga stesi poi c'è un problema di paese anche la capacità di attrarre lo si diceva anche nella relazione
Di apertura questo pomeriggio di attrarre anche dall'estero inserire anche persone con mentalità e cultura diversa rispetto alle nostre in un contesto che estremamente competitivo diversi dei paesi in cui le ha lavorato viaggiato
Ed è stato nella sua formazione
Beh ci farà una bella concorrenza pensate che di oggi la notizia che il Portogallo ai neo assunti
Ha praticamente azzerato le tasse per i primi tre anni di carriera questo per come dire convergere no dare maggiore possibilità ai giovani di crescere in quel Paese come vede la situazione in Italia anche nella cultura aziendale la vostra esperienza
Dapprima le parlavo un attimo pudore sotto di a volte perché il rischio che l'essere umano non ci rendiamo conto di quello che abbiamo finché non lo perdiamo lo dico per protestare Enza perché quanto vai a lavorare all'estero
E ti rendi conto quanto offre l'Italia e dunque lì per l'Italia fra tantissimo poi io c'ho anche un ruolo che ho creato quando quando Spagna che mantengo che sono così tra Camera Commercio italiani Barcellona dunque questo ancora più vivo
Lo lo vedo in tutto che la Spagna è stata già citate anche nella relazione di guai perché a in questo momento la crescita più alta a livello europeo sì
Ma gli capitale ancora offre tantissimo offre che molta innovazione offre effettività e offre soprattutto un branco fortissimo che il made in Italy in grandi qualità che quando si è alle strutture come presenta la Camera commercio di Barcellona vi dicevo ho avuto modo di vedere che la sinistra ne fanno un ottimo lavoro nelle esternalizzare nel portare avanti questi valori in altri Paesi aziende come Ferrero Grimaldi come banca mi hanno stessa in Spagna hanno però ed ero anche entrato in tre anni devono beneficia Assisi attrarre talento dall'ex perché alla fine nella diversità culturale e dove veramente si crea e si fermenta un una stimola la innovazione e dunque come essere umani Menoventi impariamo di quello che non conosciamo bene e portare gentile fuori che ci fa vedere nuove esperienze forse sono anche un esempio l'Italia ci aiuta ai polvere
La Caprioglio c'è un tema che poi la renitenza come dite cioè riuscire a trattenerli perché c'è anche una rotazione più frequente più veloce rispetto a prima tra le persone che magari fanno uno due anni in azienda e poi riescono perché manca quello pur così tirato a cambiare quali sono le leve per fidelizzare in qualche modo sempre di più le persone che lavorano anche nelle loro impresa
Naturalmente cercare sappiamo ormai tutti che non è solo la retribuzione lo stare bene in azienda e soprattutto i ragazzi dare la sensazione che sono seguiti che c'è un Progetto su di loro questo fondamentale no la leva ma lei era importantissima per attrarli trattenerli e quello utilizzare lo l'employer branding cioè far sapere cosa fanno aziende lo dico sempre tutte le aziende hanno qualche fanno delle cose positive
E e però spesso non lo sanno raccontare viene dato per quasi per scontato io vengo da un territorio che è il Veneto
Comunque vede Peter dal Veneto dove proprio per natura non racconterà contiamo pochissimo rispetto a quello che facciamo
E quindi erano idee ancor più spontaneo cercare di racconta dire alle aziende dite quello che fate scrivete raccontati perché
è fondamentale poi dopodiché la voglia di cambiare comune ad altre fatelo sapere raccontare cosa cambierebbe pericolosi solo un'azienda adesso addio
Finora nel raccontare delle cose importanti via Bellezza è un tema che loro conoscono benissimo che quello anche il tema generazionali l'impresa che vuol dire
Passaggio generazionale
Il vostro caso quello di Mediolanum da poco si è
Va be
Se dato il fondatore
E mio Doris con suo figlio Massimo è stato un passaggio di successo però come dire oltre al sopravvivere alla successione
Poi c'è il tema di come crescere con le nuove generazioni al comando da questo punto di vista qual è il messaggio che vuole lasciare l'orologio dagli son convinto che le aziende nascono dal sogno di un fondatore questo sogno si trasforma finendo una missione dall'azienda stessa
E quello che rende veramente sostenibile un'azienda e che questo sogno questa missione sia veramente condivisa da tutti non solo dal fondatore ma anche per i manager dai dipendenti e dai collaboratori
Se ci sono forti valori e forte visione missione condivisa l'azienda inarrestabile poi è vero anche che è un orgoglio poter lavorare insieme al fondatore o alle famiglie successive come noi Mediolanum figlio e la figlia del fondatore perché i periti vicino i sogni capisce il perché
Però le grandi aziende sul sorpasso non sempre fondatore di così depressa se quella missione utile nostro caso essere tutte le famiglie italiane deve essere sogna che perdura non anzi
Allora io vi ringrazio solo con un'ultima battuta finale perché sapete che siamo in mezzo a una rivoluzione tecnologica gole dell'intelligenza artificiale lei prima diceva di informatici non ci sono più non si trovano più stracciati PTA a fare il Coding per le aziende oppure è sempre più importante delle persone che a De Rocco competenze in questa direzione Caprioglio microfono
Così dico una cosa che non ha certo inventato io per fortuna servono ancora le domande per avere le risposte
Gabriel si la tecnologia si assente
I gorghi attesi Maria Raffaella Caprioglio grazie ad entrambi
Grazie davvero
Uno dei sei elementi chiave del piano Mattei eh l'agricoltura e noi adesso abbiamo in collegamento il ministro dell'Agricoltura della sovranità alimentare delle foreste Francesco Lollobrigida che saluto e ringrazio vediamo se già pronto in collegamento con noi
Sta entrando in collegamento significa che qualche istante o passiamo già al pare successivo
Sta entrando bisogna capire questo ingresso prima che le persone inizino a pensare che questo è così perché non è così break perché andiamo dritti fino a questa sera quindi restate in sala insieme a noi vediamo se il ministro ci ha raggiunto
Ecco lo è il mio voto forse io lo sto salutando bene arrivato ministro
Non la sentiamo forse in muto vediamo se qualcuno ci aiuta
Anche con l'audio ancora no
Ronchi ecco il sì benissimo ministro grazie ancora di essere con noi facciamo di un applauso ce l'abbiamo fatta
Pomeriggio conferito alle ministro sappiamo che l'agricoltura è al centro è uno dei cardini del piano Mattei sappiamo che voi state lavorando anche per impostare
Maniera nuova questo rapporto paritario con i paesi dell'Africa con cui cooperare su una base di parte abbia navigato nuovo e ci avete lavorato anche al G7 dell'agricoltura che si è tenuto da poco d'Ortigia in Sicilia
Lì si è tenuto un Africa forum ci racconta in sintesi che cosa emerse come state lavorando in concreto su questo
Molto volentieri mi permetta però intanto di salutare tutti scusandomi di qualche minuto di ritardo ma lavoravamo su una buona notizia che comunico volentieri rispetto al lavoro invece le braccia per arginare una criticità molto rilevante che colpisce praticamente l'intero globo ma che tutta ovviamente anche il nostro sistema di trasformazione di produzione da allevamento cioè la peste suina africana abbia avuto un'ottima notizia che la riapertura del mercato canadese ai nostri prosciutti è un risultato molto importante che parte dalla fiducia che abbiamo assegnato al nuovo commissario che ha elaborato un piano o molto puntuale
E molto efficace ma anche dalla credibilità internazionale de all'Italia anni rapporti relazionali con Paesi importanti e mercati importanti come il Canada quindi un risultato diciamo che ci riempie di soddisfazione e ci fa ben sperare per l'approccio che abbiamo su una garanzia del nostro export e del sistema industriale di trasformazione di produzione a questo collegato detto questo ritengo che
Il G7
Che si è svolto a Siracusa in Ortigia in particolare sia stato un grande laboratorio da ogni punto di vista abbiamo ho avuto l'occasione i legare alla G7 una Expo una risponde il sistema agroalimentare diciamo unica nel suo genere svolta in Italia per la prima volta almeno negli ultimi settant'anni non si registrano elenchi che abbiano avuto questo tipo di caratteristica
Dove abbiamo innestato i nostri gioielli del mondo della produzione della trasformazione e il nostro sistema Italia all'interno di un compenso straordinario
Come Ortigia nel quale si sono sedimentati in più di due mila cinquecento anni tutte le culture che contaminando ci hanno reso il nostro DNA
Anche produttivo unico nel suo genere quel made in Italy che tanto ci rafforza sui mercati e che rappresenta il valore aggiunto io ogni nostra produzione è stato un G7 che sia caratterizzato da alcuni elementi di novità
Un G7 aperto di solito ci si chiude all'interno di un con sesso nel quale diciamo le istituzioni parlano tra loro abbiamo invece voluto ragionare con il mondo della produzione le organizzazioni datoriali il mondo sindacale
I giovani che hanno tenuto un G7
Rappresentativo di prete studenti che venivano da
I sette Paesi del G7 e una rappresentanza dell'Unione europea perché potessero contribuire attivamente allo svolgimento
Di una riunione che serve ad affrontare il presente ma soprattutto si proietta a risolvere i problemi delle generazioni che verranno contributo eccezionale anche da questo punto di vista l'altro elemento portante di questo G7 sa di confronto con all'Aprica l'Africa è un continente che è stato per troppo tempo negli ultimi dieci anni
Altro rispetto all'Europa in particolare e invece è un ma continente che legato nel destino anche a un modello di sviluppo comune al nostro e per noi vale la stessa cosa
Noi possiamo pare dell'Africa una grande occasione per prima di tutto lieve popolazioni africane ma anche per lo sviluppo del nostro modello delle nostre imprese
Della contaminazione anche di quei valori importanti del il nostro modello di civiltà tra cui la democrazia prima di tutto come farlo con una piano che fa riferimento a un grande personaggio
Della industria italiana
E anche di un modello culturale che caratterizza la nostra nazione si nella generosità ma anche nella capacità di Adele una visione strategica del futuro che sia compatibile con alcuni valori di riferimento che ci sono propri
Enrico Mattei fu un uomo che riuscì ad intuire che nei confronti dell'Africa non si dovesse agire in termini caritatevoli come purtroppo spesso avviene ci si pulisce la coscienza tra virgolette nei confronti dei popoli deboli con lei balia di Natale lo semplifico o con una cooperazione internazionale che spesso non porta il risultato della crescita ma sia il no della sopravvivenza in alcune aree del mondo
Dall'altra invece il Ka con un atteggiamento da cancellare che era quello predatorio che aveva caratterizzato alcuni Paesi più ricchi nei confronti nei Paesi africani o delle aree dell'Aprica magari non organizzate in nazioni il cambio di rotta fu quello di dire con l'Africa si può lavorare per avere un risultato per tu
Quale quello di guardare alle loro potenzialità considerare l'Africa un continente ricco sessantacinque per cento delle aree arabili del pianeta sono in Africa
è il continente che ha più giovani sono ricchezze oltre tutte le altre le terre rare le altre risorse di quel continente dall'altra parte però noi abbiamo delle in prese capaci abbiamo un know how molto avanzato abbiamo capacità di formazione tecnologie che possono essere messi a disposizione i progetti
Insieme insieme che vedono un vantaggio per entrambi per l'Europa in termini di export in termini di capacità ira porzionamento delle catene di approvvigionamento per l'Africa la garanzia dell'autosufficienza alimentare e della crescita economica con la valorizzazione dei loro prodotti che aumenterebbero anche grazie le nostre conoscenze
In termini di qualità poi su questo è evidente che nel sistema non possono mancare soggettive lo saluto perché lo vedo in video col dottor Scannapieco che con Cassa depositi e prestiti riapre una stagione che fu diciamo molto antica nella intuizione
Di Cavour quando immaginò in case da così depressi di Lillo il luogo in cui si andavano a sostenere le grandi iniziative delle imprese allora
Del Governo piemontese e oggi della nostra Italia l'Italia questo non lo può fare da solo lo deve fare con gli altri partner europei lo deve fare insieme agli altri Paesi dell'Agis sette e in questo diciamo a conclusione sono stato già troppo lungo siamo arrivati a un documento conclusivo che ha visto l'Italia proporre essere contributi dice attiva vide garantire una percorso da offrire agli altri e vi devo dire che c'è stata grande attenzione
Grande soddisfazione un'approvazione unitaria
Del documento e aggiungo anche la vicenda con cui Roberto su
La riapertura dei mercati non prodotto importante la trasformazione
Per noi
Come il prosciutto anche in una fase di questa natura assegna una cambio di atteggiamento nei confronti delle garanzie che l'Italia da siamo tornati ad essere un paese estremamente credibile non solo come è sempre stato grazie sempre Midori
Ma anche come governo
E allora ministro noi la ringraziamo molto di questo intervento un applauso registro Lollobrigida tra qualche istante Dario Scannapieco CPP ma parleremo anche di energie le chiedo soltanto della mente un telegramma perché energia agricoltura sono legate naturalmente
Ci sono alcune iniziative legate anche al piene Herrera e come il parco Avis solare siete al terzo bando in particolare dedicato al Sud che consentirà di installare i pannelli fotovoltaici sul tetto dei fabbricati agricoli al tempo stesso e parleremo con dei leader del mondo delle sia c'è un po'di nervosismo in quel mondo per alcuni divieti sulle aree agricole Pella evitare di vestiti I care all'Energia il suolo ad esempio il fotovoltaico a terra e i vincoli in due parole ci dice che linea state seguendo su questi temi
Quella logica pragmatica e rispettosa delle gli interessi di tutti
Non è vietato installare pannelli a terra è vietato installare pannelli a terra su terreni agricoli che godono di una fiscalità di vantaggio perché producono cibo se producono energia si cambia la destinazione d'uso
I quei terreni che fanno un altro tipo di attività senza avere un vantaggio fiscale che altri proprietari di terreni invece
Non hanno è una scelta logica
Immaginare invece di produrre energia pulita come abbiamo dimostrato di saper fare come ministero dell'agricoltura in particolare quest'anno tredici mila cinquecento in prese
Hanno moltiplicato per tre quant'era stato previsto
Dal governo precedente su la produzione di energia pulita senza togliere un metro quadro di terreno agricole semplicemente utilizzando capannoni stalle serre una cosa che si può fare c'è il costo dell'operazione è leggermente
Più alto
O meglio il margine di guadagno e leggermente più basso
Ma su questo dato io credo che noi dobbiamo anche tener conto dell'obiettivo di continuare a mantenere una produzione agricola che non è concorrenziale con la produzione energetica se ha un contadino chi si propone i smettere di fare una produzione di grano che oggi ha un costo estremamente un prezzo estremamente irrilevante rispetto ai costi di produzione mettere i pannelli solari magari accetterà ma noi senza il grano avremo dei problemi di natura economica più generale allora la scelta del governo è stata ridurre una anche secondo gli obiettivi che dal due mila ventuno i governi precedenti avevano provato a perseguire non riuscendoci evitare di utilizzare i terreni agricoli per la produzione di Energia ed utilizzare invece come il Ministero
Che oggi ho l'onore di presiedere a patto finanziare e sostenere con misure
Più elevate anche di contributo fino all'ottanta per cento quegli imprenditori che investono su pannelli solari sull'altro voltaico che ha lo stesso tipo di risultato lo stesso tipo di affetto
In termini potenziali anzi abbiamo dimostrato riesce anche appare di più chi si è lamentato vi devo dire che le grandi lamentele abbiamo avuto da mondi industriali non italiani che pensavano forse di poter
Arrivare in Italia pare speculazione noi accettiamo il siamo contentissimi di chi ama investire appare impresa in Italia come cerchiamo di incentivare i nostri imprenditori appare impresa
Nel resto del mondo ma l'Italia non è il posto in cui dal resto del mondo si viene a fare speculazione è stato chiarissimo grazie ancora ministro Lollobrigida di essere intervenuto sul tema
Cruciale anche per la capacità del Paese di dotarsi di energie rinnovabili in futuro buon lavoro al ministro all'Agricoltura sovranità darebbe alle foreste grazie e Confindustria grazie
E allora soltanto il ministro vedeva in come dire impregna ascolto anche collegato ma lo vediamo anche tutti adesso Dario Scannapieco
è stato negato di Cdp grazie di essere cono e benvenuto Scannapieco
E anche lui è in moto però adesso intanto lo sistemiamo ma in questo pare ci sono Antonio Gozzi che specie l'advisory Confindustria frutto mia strategica europea il piano Mattei la competitività ben arrivato
E Renato mattoncini che amministratore delegato di A due A ecco lì allora Scannapieco ci sente e si vede si può parlare si allora la sentiamo forse non ancora perfettamente però dire di entrare allora direttamente un po'nel merito perché lei come dire è stato tra i registi di questa operazione perché Cdp ha un ruolo importante nel piano Matei dalle riunioni del G7 in avanti qual è la vostra missione come state lavorando su questo fronte del piano matte
Il benissimo
Non si può non
Consigliere lo sentite allora Scannapieco io chiedo alla regia di fare un'operazione o buttiamo giù la linea d'aria apriamo hot cerchiamo di sistemarla perché purtroppo l'audio non si sente bene un minuto la togliamo e faccio una battuta intanto qui
Gozzi allora torno da lei piano Matei piano Mattei una bellissima cosa ovviamente poi bisogna farla anche realizza la bene ieri si è tenuta la terza riunione della cabina di regia
Voglio capire qual è la sua impressione su come stanno andando le cose sulla capacità di realizzare i progetti di trasformarlo in che in un'opportunità per le nostre imprese
Buonasera grazie dell'invito
Ma l'impressione che ho avuto anche ieri partecipando alla cabina di regia a Palazzo Chigi
Per la relazione che semestralmente bisogna presentare in Parlamento
E che fino adesso il sistema Italia abbia lavorato anche bene dal punto di vista della visione
Sostanzialmente con la nostra struttura diplomatica sempre di alto livello impegnata nei diversi paesi lei prese partecipate
E che manchi ancora e d'altronde Riccardo l'ha detto nella sua relazione
Ma anche ancora il come le imprese private possono partecipare al Piano Master
Questo lo sforzo che l'ho fatto perché naturalmente sia dal punto di vista della dimensione finanziaria degli interventi sia dal punto di vista dell'utilizzo del piano Matei per contribuire all'internazionalizzazione alla crescita anche delle nostre imprese private queste vie vanno trovaste
Noi stiamo lavorando da questo punto di vista Massimo perché ecco che qui ha riunito non molto tempo fa
Con la su con l'associazione di Confindustria ASS Africa Mediterraneo ha riunito tutte le imprese italiane che lavorano in Africa perché naturalmente
In una situazione del genere deve partire da quelle che sono già presenti su quei territori però bisogna fare di più
Bisogna trasportare filiere industriali su grandi progetti
Mi limito a citarne uno perché ci stiamo lavorando da da parecchio tempo e mi sembra promettente voi sapete che Terna
Sta partendo con la realizzazione di un cavo da seicento megawatt la Sicilia e la Tunisia famoso Helmet
Noi come Consorzio degli energivori italiani cioè delle prime cento imprese
Energivore su siderurgiche chimiche del cemento dalla carta
Abbiamo dichiarato la nostra disponibilità a partecipare hard una parte del finanziamento del capo
A condizione che ci sia un accordo intergovernativo che consente alle imprese energivore italiane di andare in Tunisia sviluppare interventi di energie rinnovabili ed idrogeno cedere una parte dell'Energia prodotta ai tunisini logica del piano Martelli era importare una parte dell'energia verde prodotta la in Italia per soddisfare i fabbisogni di decarbonizzazione
Delle imprese energivore italiana
Siamo a buon punto perché dopo due anni di lavoro la bozza di accordo intergovernativo è stata consegnata dal governo italiano la Farnesina ai tunisini da un momento all'altro ci dovrebbe essere il disco verde dei tunisini
A quel punto nel meccanismo parte e il meccanismo è un meccanismo interessante presa perché ci sono zone in quel Paese
Per fortuna che non sono scoprirà
Ecco esatto un alert seduti telefoni è scattata richiudevo così almeno
Chiudo dicendo che le sanzioni erano e in Tunisia
Ci sono aree in cui ci sono due mila ottocento tre mila ore di insolazione l'anno il che significa che s'investì vento si può produrre il doppio dell'energia rinnovabile che si produce da noi e che consente di creare risorse ricchezza cedibile
In uno schema di partenariato e di rapporto paritetico con i tunisini cedere sia è un progetto molto importante naturalmente se si riescono a fare rinnovabili si può anche produrre idrogeno l'idrogeno può essere messo del tubo
Gli ho partecipato e chiudo su questa notazione perché molto legata al tema del piano corteo partecipato un anno fa ad un convegno importante ad Algeri
Sulla questione energetica e ho scoperto che mentre noi continuiamo a chiamare il tubo trasmette
Gli algerini lo chiamano che la struttura ricco Matei
Ho detto d'ora in poi grazie dell'insegnamento che ci avete dato anche noi chiameremo il tubo gas tutte detto vattene
Allora io torno a Roma per vedere se adesso siamo correttamente collegati con Dario Scannapieco allora prego Scannapieco
Non solo senza
Le ritornano quindi
Ok ho l'impressione che sia meglio di prima nel frattempo è stata questa simulazione di un'attività sismica Di Campli Flegrei arrivata contemporaneamente a tutti sul telefonino che come dire è una simulazione tranquilli andiamo avanti così prego adesso mi sembra che ci si senta
Va bene no no
Se diciamo in no no no sussistere il volo a Oporto interni se simili sull'altro
Sua figlia
Non sia
Però
Allora sfarzose ma umana discorsi almeno convenzioni straordinario
Sessanta allo no
Va
Ah allora il storico
Il box sarebbe ogni
Destino a cinque sei
Ma sì le
No ci sfuggono nel
Sistema sì eccetera però sempre noi l'abbiamo responsabile disposizioni
E prossimo
Lungo niente almeno contesta anzi se non persistono le loro un
Mauro scatta il sette del costo il primo consigliere venerdì prossimo ma uno sforzo abbastanza mi delle attenuanti possono ma signor Presidente
Ma
Battono ex novo
Va bene il primo Antonio è una professione no ma con
Le azioni nostri domicilio no se no
Allora Scannapieco qui purtroppo la qualità dell'audito è ancora un po'bassa le chiedo però in un telegramma di parlarsi anche dei di strumenti finanziari nuovi strumenti finanziari che mettete a disposizione delle imprese del sistema economico per investire verso l'Africa
Guardi
Mi smentisce no
Passassimo posso
Cazzola ma no no
Nei prossimi anni porta ci operazioni o no niente semmai
Contingenti possono essere sale consulente Foggia operazioni diverse diverse e i Livorno gommoni tirare però siccome dove si però venti importanti
No
Gli studenti pronti ossia dei testi simile ideologico
L'espressione si aggiudica niente
Spegnesse Fininvest delle sinistre do a ottobre l'indipendenza lì sentimentale no sei sei
Mesi la signorsì quindi non diciamo spinto condominio scherno a rimpasto perché non ho fatto niente piaccia va insieme la il Messico spiega il il il suoni sul ex novo nonché che lo specifici sì
Ce l'abbiamo fatta grazie ancora Dario Scannapieco
Un motivo in più per esserci la prossima volta l'aspettiamo anche di persona ma buon lavoro so che tra due riunioni quindi la lasciamo grazie però di essere entrato nel merito perché Cdp gioca un ruolo essenziale
Nello sviluppo del piano matte Renato Mason si ritorno dalle perché Energia al centro del piano ma te ma non solo perché presidente dei giovani imprenditori ha aperto dicendo la mappa
Si è spostata è cambiata e la mappa dei flussi di energia si è completamente rovesciata come e come siamo messi oggi Mazzantini Siber buon pomeriggio tutti e intanto devo dire che
La mappa si è veramente rovesciata quando ma ha detto che il pane lei era Impresa Sviluppo del Mediterraneo il primo tema io mi son posto era come funzionava oggi la mappa del Mediterraneo non so se se c'è a disposizione una slide che avevo fatto per semplicemente per aiutare
Tutti a guardarci è la
Questa è è sono attualmente i nostri flussi al Mediterraneo e meno male che sono queste perché consideriamo che tre anni fa non sto baricentro
Era la Russia senza mente cioè il grosso emerge che arrivava l'Italia settanta miliardi metri cubi di gas consumati cinquantacinque arrivando alla Russia
Oggi come vedete per di il grosso arriva dall'agenzia meno male abbia fatto tappa e abbiamo anche la Libia che cerca di inserirsi ma i pallini rossi sono i rigassificatori banalmente compresi gli ultimi di Ravenna o di dove arrivano le navi esattamente che sta cercando di mettere a punto no e il grosso energia arriva da lì ma come diceva Tonino prima
Non solo Terna in costruzione a las la connessione con la Tunisia ma ci son delle soggetti privati ora magari non facciamo nomi Tonino che stanno ipotizzando di tirare cavità due giga
Per cui portare l'Energia e non porta alla in Sicilia ma porta alla direttamente a Spezia voglio dire no e cioè l'idea è c'è una marea di energia rinnovabile che può essere prodotta nel Nordafrica portiamola su però il tema è molto grosso perché
In realtà bisogna non averne un approccio predatorio e purtroppo le rinnovabili un posto te ma ce l'hanno è problema che abbiamo anche in Calabria senza andare tanto lontano in Sicilia o in Sardegna ha domande si pongono Awards formi
Perché Piazzi giù pannelli le pale eoliche e alla fine come dire porti via l'energia quindi bisogna riuscì ad avere un approccio in qui lasci valore sulla sul sul territorio
E poi bisogna lavorare molto in una logica di Mikis perché poi il vero successo del nostro Paese sarà se riusciremo ad a vere un mix energetico che funziona che è il problema su cui stiamo dibattendo in questo momento in maniera enorme considerate che oggi guardate nella mappa a sinistra vedete i prezzi dell'energia dell'ultimo anno in Italia in Francia in Spagna e in Germania merita centodue punto sette l'Italia
Quarantotto punto se la Francia settanta la Germania cinquantadue punto sette la Spagna questi sono gli ultimi dodici mesi
L'unica noi siamo entrati in guerra con il ventidue per cento di autonomia energetica levarmi dell'opera al trentanove
E l'unica forma che in questo momento l'ordine di produzione
Regia che sta in alcune ore abbassandola il prezzo regia logicamente fotovoltaico perché ti vale nove produzioni in alcune ore del giorno e sono gli unici momenti in cui si abbassa
Di fatto vedete questo è il piano nostro però il nostro piano cosa ci dice che possiamo arrivare al massimo al cinquantotto per cento di autonomia energetica sviluppando il fotovoltaico soprattutto che la parte gialla l'eolico l'idroelettrico importante che ce lo teniamo i rifiuti poi dico una parola al volo sul Nordafrica e il biometano
Ecco la coda che però è molto importante e chiudo con questa slide è semplicemente questo se ne vogliamo abbassare i centodue punto sette euro dobbiamo introdurre delle forme di produzione delle orge che costino meno centodue mi pare molto semplice allora
Adesso abbiamo per la filtri sentire ministro Lollobrigida parlarci della che rivolta ecco alto
La Grey volta in quanto è quello nella forma I e quello schema avanzato è la forchetta settantaquattro novantadue euro
Quindi stiam parlando il fotovoltaico più costoso in assoluto alto quello sui tetti dei fabbricati agricoli no no no e quello lì è quello fatto a sei metri di altezza
Sotto è vero che coltivi ma sopra le oggetti costa largo circa cento euro a megawattora cioè quello che ci costa oggi in Italia
L'eolico logicamente ha un costo maggiore ma perché in questi anni c'è stato l'inflazione mostrato una pala eolica negli ultimi tre anni o metà dal trenta per cento di costo
Non parliamo dell'eolico off-shore che viaggia trecentosessantacinque duecento otto euro al megawattora
E dobbiamo avere in mente e qui si fermano le rinnovabili quindi non è che vi sto dando le buone notizie ragazzi ma la parte di destra cioè i cicli combinati a gas nucleare son quelli che ci servono per colmare la differenza tra cinquantotto il cento
E qui viene all'altra brutta notizia perché tutte e due son tecnologie oggi care il il il il nucleare di nuova generazione costa tra gli ottanta e centoventi euro a megawattora dati portati a Cernobbio un mese fa ad Ansaldo nucleare e Edison
Allora e d'altra parte sono necessari se vogliamo fare l'autonomia energetica è chiaro che se vogliamo arrivare al cento per cento ben abbiamo in tema di sicurezza
Ora credo che nessuno nella storia sia mai riuscito a portare la sicurezza cento senza avere anche un incremento di costi basta pensare la difesa con basta pensano stessa Play cena
Allora dobbiamo avere un approccio un po'pragmatico lavorare sull'Africa è molto importante perché ci può consentire
Di abbassare ancora di più con Lupu quel fotovoltaico i costi trasmissione non sono più tanto alti l'idrogeno può insomma prospettiva perché ti può abbassare di brutto il costo per esempio di produzione di energia
Con i cicli combinati a gas ma soprattutto la differenza enorme che lì nel Nordafrica tu e la produzione di quattro mila ore c'è il doppio il triplo di quello che abbiamo a Brescia
E che quindi è chiaro che ciò all'efficienza dell'investimento mostruoso chiudo solo dicendo una cosa sul piano Mattei per l'anno scorso abbiam portato a Como ventotto nel come A due A
Un'ipotesi per la gestione dei rifiuti dell'Africa delle grandi città del Nord Africa ad Alessandria d'Egitto Tunisia Gerry con un meccanismo diciamo terrorizza attori perché non possiamo pensare che un continente come l'Africa che passa da uno due miliardi di persone
Diventi una bomba ancora di più di colo che oggi dal punto di vista dei rifiuti oggi tutto va in discariche o nei fiumi e finisce nel mare il problema molto semplice quale che se fai una discarica diciamo in Africa non costa quasi nulla considerate che oggi perfino Israele cioè il uno dei paesi più tecnologicamente avanzati del mondo manda tutto in discarica
In in in in quella parte del territorio del pianeta
Ma se hai fette armonizzato l'ottavo esattore come quello di Milano di Roma costa un miliardo chi ce lo mette
Noi abbiamo presentato un piano abbiam detto ok solo per il Nord Africa occorrono una decina di miliardi per la gestione dei rifiuti stiam parlando di una roba importante o venete per lo sviluppo della civiltà ma stiam parlando di uno degli elementi e qui torniamo a quello che diceva prima
Riccardo cioè purtroppo non fai piano Mattei con con cinque miliardi e da Coppola ventotto siamo usciti con un impegno per diciamo riequilibrare no come si chiama Fondo Tonino quello che doveva che deve riequilibrare i paesi del mondo verso Paesi di prende delle del terzo mondo cioè un fondo che è stato il Just Transition Fund
Trecento milioni di Euro
Trecento milioni di euro è una sorgiva il fondo di coesione diciamo per il Paese la firma cosa ci fai con trecento milioni di anni ce l'avrà effetto anche a dialoghiamo è che l'iniziativa europea corretta in Umbria cioè stiamo parlando di una roba del genere
è chiaro che se vogliamo affrontare seriamente il tema dell'Africa il primo punto è che bisogna
In realtà investirci tanti soldi si ritrova in questa analisi e soprattutto le grandi grandissime società sappiamo che l'ENI gioca un ruolo da protagonista
Come dire possiamo andare indietro i tempi che abbiamo citato evocato con la voce di Matteo in apertura ma l'invece le nostre aziende più piccole PMI che prospettive hanno con questa con questo piantato
Vorrei dire vorrei dare ragione a Renato nel senso che il tema della dimensione finanziaria è stato uno delle questioni discusse ieri in cabina di regia
è chiaro che il Says
La magnitudo dei bisogni africani
Rende il piano Mattei
Uno starter
Che però poi deve diventare un disegno europeo nel senso che si diceva prima l'ha detto l'ha citato Ricardo nella relazione i cinesi hanno riunito cinquantotto Capi di Stato e di governo a Pechino e hanno lanciato oltre tutto quello che hanno fatto fino adesso una facility da cinquanta miliardi di dollari
è chiaro che noi non possiamo competere con quattro
Tra l'altro senza equity perché il problema è che i quattro miliardi soprattutto fondo clima e sono sostanzialmente debito
Ci siamo occupati in Tunisia ad esempio di dei sali iniziatori perché il tema dell'acqua soprattutto nella parte sud dalla Tunisia un tema che sta diventando di ordine pubblico
E giapponesi cinesi offrono impianti macchine da trecento milioni di dollari
E lo riescono a fare con un approccio finanziario alla cooperazione
E noi se non riusciamo a ammettere un po'di equity con qualche strumento finanziario che non può che essere fondi per la cooperazione in progetti di questo tipo quando i banchieri fanno il business plan e si occupano di verificare come viene rimborsato il debito e come viene servito il debito i conti no non quadrano
Quindi
Il tema è
L'Italia riesce da questo punto di vista per la sua collocazione al centro del Mediterraneo per la sua tradizionale forza
Culturale empatica coi Paesi soprattutto dalla costo nuove verità radio che cita vantaggio competitivo no perché quando siamo la ci percepiamo ci percepiscono meglio di inglesi francesi tedeschi
Americani quindi dobbiamo sfruttarla questa empatia culturale che abbiamo e però dobbiamo anche ecco fare i conti con i numeri e con la struttura finanziarie e vedere se l'Italia diventa veramente un protagonista di traino
Di di i pezzi d'Europa verso quei Paesi bisogna fare due serie anche finanziariamente CEO che cosa dedurne due sedi piace tra Lombardia e lei le BR i naturalmente ebbene che le grandi aziende
Partecipate
Facciamo il caso delle delle al Met B se non c'era la Terna che che partiva col capo era difficile perché ora i progetti citati da Renato sono progetti futuribili
Il cavo di Albert andrà in costruzione l'anno prossimo e quindi è una cosa concreta
Lei grandi imprese partecipate sono tradizionalmente imprese motrici la teoria di impresa le ha definite così nel senso che tiranno filiere di indotto che devono essere coinvolte
E in questi Grandi Progetti io credo che il modo per coinvolgere le imprese private specie di piccola e media dimensione e interloquire con le grandi imprese partecipate per dire ok le filiere dell'indotto devono seguire questi grandi progetti
Ma si aggiungerei aggiungere una cosa che mi sembra interessante vi vi racconto questo piccolo episodio mi è capitato un paio d'anni fa parlando con Maki Sal che era l'ex presidente del Senegal
Hanno trovato allora stiam parlando di uno dei Paesi che sta crescendo di più età mettiamo dalla popolazione diciassette anni uno dei tanti Paesi del Centrafrica che sta crescendo molto devo dire meno male che la popolazione cresce lì dove sull'equatore dal punto di vista energetico se metti un pannello solare energia tutt'tutto l'anno
Il problema qual è è che non han trovato dei giacimenti ovviamente come in tutta l'Africa sia di petrolio che di gas e in quel caso c'era BP British Petroleum che gli apre sulla concessione del estrazione gas
Mettiamoci nei panni di un paese del genere che ha un PIL che più o poco più per fatturato di A due A
Tutto il paese allora
Questi qui hanno due alternative una tira su gas e prendono incassano i soldi della concessione
E quindi poi hanno soldi per farle scuole fra altre cose se invece voglio andare rinnovabili devono comprarsi pannelli solari vero che poi le aggirano lì costa ma devo e non li hanno questi soldi
Ora è vero che ne potremmo dire questa è un altro esempio molto semplice per dire che se ne vogliamo che i Paesi in via di sviluppo davvero si svilupperà in maniera sostenibile
Dobbiamo aiutarle fa fronte capo Ex vero è che non produciamo pannelli solari quindi potremmo dire certo questo esattamente al mercato della della Cina che arriva quei pannelli solari in qualche modo li posso inviare però non è che la struttura energetica sia fatta solo del pannello fa la generazione cioè voglio dire noi abbiamo un'azienda come Prysmian in Italia che il campione mondiale della della dei cavi e della trasmissione abbiamo aziende nella filiera che sono che tra le migliori al mondo come capacità di gestione dell'energia quindi come dire abbiamo delle enormi opportunità anche nuovi ma ancora una volta se vogliamo andare in quella direzione non vogliamo lasciare quindi anche quel pezzo del mondo porti l'emissione di G. catodici o due dai quarantadue
Milioni a anzi giga milioni a chissà dove bisogna in qualche modo intervenire e dobbiamo cerca di farle mani e intelligente in modo da avere anche per la nostra opportunità
Lo sto portoni dalla grande competenza che abbiamo nel mondo energia da sempre in Italia compresa l'intera filiera industriale compreso una serie di player mondiali formidabili che abbiamo dobbiamo andare né saggi conclusivi ricomincerà mattoncini per chiedere
Per fare tutto questo intervento senegalese colpito molto
Però torniamo anche alla prima mappa che lei ci ha fatto vedere cioè quanto ci costa Venezia rispetto agli altri paesi europei dove hanno condizioni simili alle nostre ma una storia energetica diverso adesso ad esempio la Francia rilancia ma cronache a come dire tanti problemi tra questi
Anche lui sul tema energetico a un piano punta prevalentemente di nuovo sul nucleare e così via la Germani abbiamo visto settanta settantanove siamo a cento quattrocento due centodue
Beh la Germania aveva chiuso le sue centrali adesso sta immaginando qui come dicevo complemento accento del noi arriveremo al sessanta per cento di energie rinnovabili e li dobbiamo farlo nel modo più cheap possibile
Quindi dobbiamo fare in modo che tutti i decreti a partire anche dagli ultimi la Redone Agrimol palco e quant'altro vado alla direzione di abbassare perché le uniche fonti autoctone di energie che abbiamo noi sono queste acqua sole dentro a rifiuti almeno su questi dobbiamo andare dal ventidue al cinquantotto per cento Mania Piccitto possibile poi bisogna affrontare il problema dei di quanto voi salire perché possiamo anche dice di avere una parte di importo dalla Tunisia o la Francia non è che dobbiamo arrivare per forza cento
Ecco su questo però io credo che sia intellettualmente onesto dire che in questo momento Edf
Che è stata nazionalizzata due anni fa perché è sostanzialmente fallita e poi chiede Lorenzo era già stato calmierato in Francia ed era molto inferiore al prezzo di produzione oggi non è in grado di share con il proprio piano industriale
Perché Macrone ha detto dobbiamo rifare mi passano ricordo male sedici centrali nucleari per rimettere a posto la flotta delle cinquantatré che hanno solo che siccome costano largo circa dieci miliardi l'urna e producono energia trecento centocinquanta rom megawattora c'è molto di più dei quarantotto che abbiamo visto logicamente Edf sta aspettando che ma crolli dica quanti soldi a fondo perduto di da
Perché è chiaro che se tu sussidi a fondo perduto che so cinquanta per cento la centrale c'è questa cinquanta per cento meno e poi venderla a cinquanta euro a megawattora allora Quintero problema è il nostro debito pubblico
Perché noi in questo momento siamo in una situazione in cui stiamo di fatto sussidiato tutta una serie di forme di energia
Pensate all'eolico off-shore centottanta euro a megawattora francamente Samonà roba assurda per ognuno su questo la propria opinione ma chi lo sta sussidiato lo sta sussidiato di fatto GS il quale acquisisce quindi Energia
A a questi prezzi col decreto Felix
Il solare ottanta euro l'eolico cento ottantacinque all'eolico off-shore centottanta e quando arriverà nucleare sicuramente nessuna delle nostre aziende investirà se non c'è anche i in questo caso un contratto per differenza
E che cosa succederà succederà che Jesse che oggi è già un secondo dispaccio Torre dopo ENEL di energia del Paese diventerà il primo a quel punto avrà acquisito tutta l'energia che so cento euro a megawattora che la stessa roba che fa in Francia
Il dei costi di produzione sono io realmente sono uguali nei vari Paesi
E a quel punto sarà un vaso comunicante col nostro debito pubblico quindi se tu vuoi per l'Energia cinquanta euro vuol dire che il mesto metà dei soldi se la tiene a centocinquanta al MEF li incasserà
Quindi il vero tema è un tema di politica di politica e purtroppo bisognerebbe spingere per una politica comune europea su qui o non sottolinea che mi sono un po'arreso nel senso che
Mi sembra che ogni paese
Di fatto si faccia gli affari suoi e quindi arrivare una politica un prezzo unico della Georgia non ci credo più quindi
A questo punto cerchiamo di fare il massimo anzi per fare lo shampoo rassegnandosi questo peraltro ha incrociato le sue competenze perché stiamo parlando di Europa ma di competitività di piano Mattei come ne usciamo da questo rebus
Beh il tema del prezzo dell'energia è uno dei grandi temi della competitività dell'industria ma ne fu
Tori era italiana perché i dati che ha presentato Renato lo dimostrano alla lunga non si può tenere un differenziale di quel tipo lì
Perché un differenziale di quel tipo lì significa che i competitors europei l'élite degli USA italiane hanno soldi per fare investimenti che noi non abbiamo e quindi il divario aumenta
Io credo che la Orsini presidente Orsini ha avuto un grande coraggio
Nella partenza della sua del suo quadriennio perché in un momento in cui il tema del nucleare era ancora un tema nelle nebbie è sceso in campo con tempismo appoggiato dall'industria italiana naturalmente perché ha sentito il grido di dolore dell'industria italiana ponendo la questione del nucleare
Allora
è vero che il nucleare costa
Però se facciamo il conto
Di cosa sono costate le rinnovabili
Fino a oggi
E cosa costeranno all'impresa delle famiglie italiane perché oggi sono state tutte finanziate fuori bilancio dello Stato
Raggiungiamo tranquillamente duecentotrenta miliardi
Cumulati
Ok
Allora con molto meno probabilmente nel giro di una decina d'anni si potrebbero realizzare ad esempio in pianura padana qualche centrale SNR da trecento trecentocinquanta Mw
Che dal punto di vista economico Scala probabilmente non sono le più economiche ma che mettono pezzi di sistema industriale italiano in condizioni di sicurezza nel frattempo
Come presidente di Federacciai sto cercando di stipulare un contratto a lungo termine convergenze che è lunga perché i francesi oggi sono lunghi di energia si vede dai numeri
Perché se riusciamo a fare un contratto da cinque o sei tera cioè pari a un terzo dei consumi dei siderurgici detto siderurgici italiani
Gli ha detto siderurgici italiani diventerebbero in quel momento i primi del mondo in termini di decarbonizzazione perché un terzo dell'energia che compriamo è già rinnovabile per regala compriamo dalla Rete
Un terzo ci arriva dalle energie Velis
Che entra in vigore dal primo gennaio venticinque se non riusciamo con un contratto a lungo termine dei francesi a comprare l'altro terzo abbiamo raggiunto la neutralità carbonica e questo per l'Italia industriale non soltanto per i siderurgici ma per l'Italia industriale e per le l'economia italiana è un record straordinaria e questa è l'età questa e l'ottimismo che va
Voglio provare a dare ai giovani abbiamo siamo ben oltre il tempo però cosa dal proprio trenta secondi sono solo solo una un un messaggio per Emanuele importante siccome vedi che Torino sta confermando sostanzialmente che anche il nucleare
Che è evidente che è l'unica forma di carbonizzata oggi che può colmare quel ma bisogna anche lei di essere sussidiate
Ed è sicuramente vero che le rinnovabili sono state fortemente sussidiate però c'è un elemento molto importante che le rinnovabili Emanuele sosta Terri su sussidi atte vent'anni fa
Quando le energie non costava un tubo perché arrivava il gas dalla Russia dieci a Roma che la Torah l'ITS non c'era
Il costo Accio due a zero e le nostre centrali erano ammortizzate ma noi ancora nel due mila e e quattordici ora voler già quaranta non mi sto per morire ma tende a dire che c'era capienza nelle bollette degli italiani permettere dei sussidi
Oggi con il prezzo cento euro e non a quaranta
è più complicato andare a sussidiare quindi dobbiamo metterci d'era la testa bisogna mettersi connesse quindi state aprendo un dibattito che rischia di andare avanti fino a questa sera perché e se poi i fiori piante perché dobbiamo è super idonea capire se vogliamo essere autonomi sicuri dei carbonizzati dove troviamo i soldi
E lo con l'unica cosa che non può passare e come idea perché sarebbe un errore ma confermato da Tonino
è che il nucleare o anche altre forme di quel tipo oggi possono esser loro butta giù trazione regia dispetti compete troppi quesiti grazie perché è stata una discussione molto vera molto al punto grazie ancora Renato Marco infine Antonio Gozzi
Andiamo avanti parlando di progetti d'oltremare con Regina Corradino D'Arienzo che amministratrice delegata mi è stato negato di Simest Paolo Moretti che a me è stato relegato di Rina servizi se già s'era allora mise Trichet delegata di Donnafugata
Prego prendete posto sul palco troveranno detenuta
Allora regina Corradini Darienzo prima Dario Scannapieco ha fatto un tentativo noi cercavamo di decrittare quello che stesse dicendo però ha citato voi e io vorrei iniziare a far vedere con un breve filmato quello che direttamente state facendo su i fronti legate anche al piano Mattei gli strumenti concreti vediamo
Africa si chiama così regina Corradino D'Arienzo
Io vorrei entrare molto nel concreto affinché molti forse già in parte la conoscono avete fatto un gran giro d'Italia per far conoscere questa misura che di fatto è già operativa che sul portale si può accedere ce la racconta in sintesi
Assolutamente sì ritrovati grazie al presidente Riccardo grazie al Presidente Emanuele per avermi invitata ma allora la misura in modo molto concreto per raccontarla vorrei partire dei numeri questa misura partita luglio
Non è ad oggi abbia ricevuto quasi sessanta mila e di domande l'ottanta per cento di esse PMI questo il primo elemento di concretezza che vorrei dare il venticinque per cento di assessori imprese giovanili
Allarme piace oggi
Condividere questo perché un segno evidente che quando insieme e questa misura mi preme ricordare che nata dialogando con voi e nata dialogando con Confindustria ascoltando cosa poteva essere
Il maggior necessità per investire in Africa
Perché ci siamo detti tante cose piano Mattei e importantissimo ma sicuramente fare investimenti in Africa non è facilissimo e dobbiamo dirci
Allora cosa abbiamo fatto abbiamo fatto in modo che questa misura cercasse di mettere insieme le grandi medie e piccole
La maggioranza delle domande che ci sono arrivate delle PMI
Sono legate ad impresa in media grande che sono già presenti in Africa
In un dialogo che abbiamo con loro portato avanti
Per cercare conseguentemente riportare più imprese in Africa ma cercando di aiutarle nel facilitare il loro lavoro lì con quelle che c'erano già con quelle già strutturate questo percorso che vogliamo portare avanti non a caso questa una misura molto delicata le filiera e il centro della misura di filiera
E su questo non ci dedichiamo profondamente
Un altro elemento concreto altrettanto importante di questa misura l'abbiam detto tanti in questo momento mi preme evidenziarlo perché è un po'il fulcro di questa misura e la formazione
Allora
Premesso che
Ce lo dite voi nel dialogo che oggi mancano mestieri ce l'ha detto anche Emanuele nella sua Assemblea mestieri in Italia non non non sono coperti da cittadini italiani
Ma abbiamo quella numero infinito di giovani africani che non vedono l'ora di essere formati ma non solo essere impiegati in Africa ma venire in Italia
Allora altrettanto vero è che questa misura riforma ma vi dico giacché dopo che l'abbiamo lanciata a luglio nel dialogo con voi
C'è stato detto va bene tu cita i soldi
Ma noi dobbiamo andare a capire quali sono gli istituti di formazione africani acqua cioè italiani in Africa a cui legarci per fare la formazione di piante Pila dove sono gli africani i giovani africani per poterli formali è oggi cosa stiamo facendo
Con questi spunti che vi invitiamo sempre a darci di più stiamo derogando non solo con ma è il PCI che nel piano Mattei ovviamente ci ha sollecitato a fare questa iniziativa e che abbiamo fatto ma anche col ministero dell'Istruzione e stiamo mappando tutte le istituti di formazione italiani in Africa
Per riuscire a seguito di una mappatura che stiamo facendo con voi dei mestieri che servano unmatch are quali istituti possano formarli
E conseguentemente poi dargli questa mappatura
Al fine anche ogni impresa anche la tipica la posso andare a formare le persone di Micarelli meglio fare io meritale quante di questa finanza agevolata è già stata richiesta impegnata rispetto ai duecento milioni quante imprese mentre dialogare concretamente dal portare con voi sei come accennavo sono circa cinquanta milioni sono al momento un'ottantina di impresa che ci hanno fatto domanda
Siamo all'inizio ha ragione Tonino non basta dobbiamo assolutamente proseguire a questa missione questa misura che nasce di duecento milioni di euro ma è solo l'inizio abbiamo già fondi per superare ampiamente questi duecento milioni di euro
E conseguentemente quello che le voglio fare di Portimão tre esempio che secondo me sono molto emblematici di questi fornice ci sono arrivate richieste dalla Società di Torino
Che
è andata in Gabon a creare un impianto di cogenerazione ecologico pre smaltire rifiuti industriali dell'azienda che sta insidiando ma anche di tutta la comunità
Si torna concetto di andare anche con con la nostra presenza in Africa ad aiutare comunità locale un'azienda pugliese questa azienda fattura venti milioni di euro
Un'azienda pugliese che fattura tredici milioni di euro
Sta andando nel Corno dell'Africa a produrre e a coi assemblare prefabbricati
Completamente ecologiche per permetteranno a le persone civili del corno della fuga di utilizzarli ed avere totalmente cieco energetico coperto in un Paese dove sappiamo che ci sono gravi problemi anche di acqua ed è un'azienda pugliese PMI giovanile
Questa è la conferma che non non è necessariamente la dimensione aziendale fa la differenza in questo cosa devo torneremo tra questi con lei tra queste su questi esempi che sono molto concreti però voglio sentire anche Rina Paolo Moretti che ha raccolto l'eredità del Registro navale italiano oggi è una società che fa Testing certificazioni Engineering e soluzioni per le imprese come partecipata questo diciamo un movimento verso il piano Matei anche come guardate
Ai progetti in Africa
Grazie intanto buonasera ascoltato con grande interesse molte delle delle cose che sono state dette prima sia nella relazione iniziale del presidente di Stefano in tanti altri interventi effettivamente mi ritrovo perché sono il e argomenti di cui discutiamo oggi la doppia transizione quella digitale e e quella energetica
Noi pensiamo che il Mediterraneo sia un po'il nostro segreto alla fine non siamo più vicini all'Africa ci siamo più vicini a un punto di vista anche culturale come è stato detto prima giustamente dal dottor Bozzi quindi dobbiamo combattere chi si sta espandendo ora in Africa dal far East dall'India chiaramente usando i nostri strumenti nostri strumenti sono quelli che la vicinanza dalla prossimità del partenariato dell'innovazione
Quindi innovazione che in primis l'energia la transizione energetica la possibilità di portare l'Energia do Carmo un l'idrogeno prodotto da rinnovabili
Ma anche tutto il mondo legato ai ai combustibili Pio perché comunque c'è anche un aspetto legato alla possibilità nel mix energetico che dovremmo provare a colmare essere un po'agnostici era in qualche modo a cercare di utilizzare tutte le le tecnologie anche quelle più pronti sicuramente la parte dei biocombustibili è un qualcosa che e su cui anni sta lavorando molto e che rientra assolutamente del piano Mattei
Di molto importante però ritornando su quel cavo sottomarino che collega la Tunisia alla alla Sicilia
Ecco io vorrei ricordare l'importanza di quello che sotto al nostro mare perché viene sempre un po'considerato meno noi siamo abituati a vedere il mare come chiaramente la ricchezza alla pesca
Sfruttano dal punto di vista energetico il trasporto però effettivamente sotto il mare in questo momento stanno passando effettivamente
Tantissimi dati anche proprio dati sì sì si dice che il sedici per cento
Dei traffici globali passino comunque sotto al Mar Mediterraneo ci saranno sempre più gasdotti cavi e quindi anche l'importanza per una nazione come la nostra
Di sviluppare un'industria della subacquea
Che sarà sempre più rilevante e strategica proprio per giocare un ruolo anche difensivo delle infrastrutture critiche pensate che un colosso italiano la cantieristica mai Fincantieri ritiene che il dominio sottomarino sia il nuovo dominio spaziale dove la competizione tra le grandi
Potenze si giocherà in futuro ecco su quello voi vedete uno sviluppo concreto per il polo nazionale della subacquea che è stato creato
Stati istituito a la Spezia fine
Per l'anno scorso chiaramente vedere
Sotto l'egida della Marina Militare
Assolutamente
Ma poi coinvolti grandi gruppi fra cui fra cui Fincantieri e quindi
è importante importante mantenere questo presidio è importante mantenere o da un punto di vista strategico perché i cinesi hanno fatto la la famosa via della seta ma né da un certo punto di vista possiamo svilupparci una nostra Via della Seta
Sottomarina molto più innovativa molto più magari basata su
Sudati su cavidotti su gasdotti ma da un punto di vista economico sempre più centrale o questo è un bel contributo che sale da pensare anche in maniera diversa abbiamo aperto con una mappa che si rovesciava con il presidente la sua relazione qui guardiamo anche la dimensione sottomarino ma dalla finanza di Simest dai servizi di Rina Joseph Rallo andiamo a
Una donna Delfino e però la palla del Mediterraneo perché voi siete Sicilia si vuole raccontare l'identikit oggi del di Donnafugata azienda Italia che oggi la Sicilia sia veramente al centro dei nostri discorsi del nostro dibattito la Sicilia è sicuramente il cuore del Mediterraneo ma è il cuore del Mediterraneo da tanti punti di vista parte punto di vista energetico perché già produciamo molta energia rinnovabile e ancora di più ne potrebbe produrre siamo anche il luogo della biodiversità
Vi dico soltanto una cosa no il mondo delle vino in Sicilia a ottanta vitigni autoctoni ma cosa una sorta di record e questa cura della biodiversità della varia siamo della dei vari di Tiny che noi abbiamo ci può dare una mano anche ad affrontare il problema climatico perché ci possono essere dei vitigni che magari sono stati abbandonati nel tempo ma noi possiamo sperimentare verificare che infelice
Affrontano bene il caldo piuttosto che la siccità
Quindi lavorare nella sostenibilità secondo me anche in un settore vino che può sembrare un po'lontano dall'Africa cita delle competenze che possiamo anche condividere in un partenariato con qualche azienda
Africana
Penso penso che dal punto di vista dell'agricoltura sostenibile noi possiamo condividere una bella serie di buone pratiche nelle strette stradine
In territori molto diversi anche all'interno della stessa regione che vi hanno portato a fare quella che chiamate la viticultura eroica ricusato c'abbiamo anche questa esperienza
Sulle spalle noi facciamo viticoltura eroica Pantelleria
Perché coltiviamo su terrazze i nostri le nostre vigne e a Pantelleria pensate c'abbiamo una viticoltura che va dai venti metri sul mare ai quattrocento metri sul mare con esposizioni diverse
Suoni diversi perché sono di origine vulcanica
Poi abbiamo la Sicilia dell'est con la con Lerna siamo al al Vulcano più attivo è più alto d'Europa a settecento metri facciamo una viticultura che non sembra neppure siciliana
Perché abbiamo un clima continentale siamo in montagna ma guardiamo il Mediterraneo
Quindi sicuramente una un'azienda e come me tanti altre aziende della Sicilia che hanno questa esperienza nel trattare la biodiversità le diversità climatiche così come anche il cambiamento climatico e è molto importante voglio aggiungere una considerazione che è molto importante ho letto dei libri sul cambiamento climatico
è una delle ricette che si porta avanti con grande insistenza è quello della conoscenza del proprio territorio
Cioè chi ha una ottima conoscenza anche storica del proprio territorio può affrontare meglio
Questa imprevedibilità del cambiamento climatico perché io posso dirvi che quest'anno non abbiamo avuto acqua per niente ma l'anno scorso ne abbiamo avuta troppa
Quindi veramente c'è questo tema dei dell'imprevedibilità
E in questo senso l'altra cosa bella che mi sembra poter inizi inserirmi nel discorso di Simest è anche quello della formazione perché la mia azienda oggi a tutti diciamo collaboratori italiani vengono anche dal Norditalia attratti da questo modello di azienda
Ma domandi soprattutto della coltivazione dei campi potremmo anche avere dei problemi quindi poter conoscere per istituti di formazione creare una partnership e preparare i lavoratori a fare delle uve di qualità
Non stiamo parlando di una cosa semplicissima
Cioè per fare comunque di qualità bisogna avere cultura zen c'è la preparazione replicano anche torturare perché se tu l'espressione della cultura del territorio ci torniamo per un attimo perché voglio tornare
Regina Corradini Darienzo l'ho interrotto un po'sugli esempi che ci stava portando sono esempi di PMI veramente alcune anche piuttosto piccole ma altre sono in filiera con le grandi aziende sono la maggioranza si racconta come concretamente lavorate con entrambi in entrambi i casi
Sì sicuramente il tema della Fiera è stato richiamato più volte oggi e il tema a nostro avviso perché a nostro avviso per andare a cogliere l'opportunità dobbiamo allearci sempre più allora noi lo facciamo questa è la prima misura di Simest che al suo interno e rivolta alle filiere delle aziende che oggi non esportano ancora
E ci diamo sempre ricordare che oggi in Italia sporto almeno del nove per cento delle imprese
Quindi se noi non riusciamo a rendere più competitive e a dare strumenti
Che sono di profezia industriale come diceva Riccardo ma poi anche ovviamente strumenti finanziari le famose risorse che anche Luigi giustamente ci chiedeva a tutti quelli che non esportano non andiamo da nessuna parte
Allora la logica della filiera è proprio quella questa misura nasce per quello dicendo alle medie grandi che la utilizzeranno di portarsi dietro le filiere e così stabilendo massima sta a come suo ruolo anche quella di essere socio dell'impresa
Noi oggi da quando c'è il piano Mattei pletora del gruppo Cassa depositi e prestiti stiamo sostenendo settantacinque milioni di progetti in Africa
Sono progetti le aziende medio-grandi che però si portano dietro filiere di cento mille dieci mila fornitori
Cito una tra tutti che la bonifica ferrarese che sta facendo
Un'opera incredibile in Africa in più Stati africani noi la stiamo sostenendo siamo soci di bonifica ferraresi uno dice va be se sostenendo un grande è facile e no perché noi con loro abbiamo contrattualmente contrattualmente indicato che quel tipo di investimento ladra supportare dieci mila fornitori italiani
Questo lo stiamo sempre più rafforzando e devo dire che sto trovando nel nostro allearci tantissimi esempi siamo molto avanti su questo progetto di filiera con Fincantieri con Leonardo con Fai bei ricordi
Con Tonino posso dire a me lo permette
Anche con ovviamente il gruppo Duferco e tanti altri stiamo facendo così cioè di filiera ne parliamo da tanto tempo a mio avviso troppo non sono giovane come voi è una fa ma mi piace sempre più sopportare i giovani ma strutturare la filiera secondo me oggi non è più uno porta o un'opportunità è una necessità e insieme ovviamente non solo con Simest anche con gli altri attori del sistema
Italia come ovviamente Cassa depositi e presti dice Satchel
Le ambasciate recava il commercio dobbiamo e possiamo farlo ieri
Se mi permette Riccardo giustamente disse lamentava che parliamo di formazione ma informiamo i giovani africani in Africa poi facciamo fatica farli tornare in Italia giustamente ecco ho ascoltato con molta attenzione le diceva ma abbiamo bisogno di più di collaborazione con le ambasciate per fare in modo di semplificare e permettere a questi giovani africani di venire in Africa assolutamente sì
E quindi nel dialogo questa misura che abbiamo fatto code mette minimi ma è ci cabina di regia
Di Palazzo Chigi ha proprio la volontà di fare un tavolo di lavoro insieme e non fare solo da finanziatori non vogliamo più essere finanziatori
Passatemi il termine se c'è il Progetto poi modo di finanziarlo lo troviamo
Ricordandoci sempre i tassi sono alti ma qui ciò dal lo troviamo quello che dobbiamo fare e creare opportunità commerciali far conoscere quei territori perché l'Africa si è complicata ma quando la conosce soprattutto sei diciamo accompagnato da qualcun altro non a caso abbiamo aperto anche una figlia ne ha figli è una nostra filiale in Africa in Egitto
Beh col sistema Italia fatto non solo da noi ma dalle imprese si può informativa su quello che diceva la quota di imprese italiane che esportano e quella che si diceva
Poco fa beh intanto facciamo seicentoquaranta miliardi di export oltre un terzo del di pensate se le imprese esportatrici potessero crescere posso aggiungere una cosa su questa sull'estro perché tu non è molto importante
Allora e vero che formale lei sport e il vero motore se no da dieci anni non saremo appeal negativo questi sono i dati molto chiari ma è altrettanto vero che l'Expo del due mila e ventiquattro parla molto chiaro lesto rimane ai livelli record due mila ventitré per esportazioni fuori dall'Europa
Allora se noi non riusciamo tale opportunità ovviamente le metteranno sono incredibili atto ancor più essere competitivi fuori dell'Europa insieme
Non si riesce e su questo sicuramente e la più grande sfida e il Mezzogiorno in questo
La sta facendo da Leone e la locomotiva non a caso la nostra misura al venti per cento di contributo a fondo perduto per le aziende le mete tirature veda rialzo voglio andare anche sull'importo oltre l'export perché è una cosa che forse meno conosciuta ma una finanza di sostegno anche verso l'importazione che è una cosa che i Paesi tipicamente
Non sempre amano fare non è conosciuta perché è una novità
Fino adesso non sostenevamo le importazioni
Abbiamo iniziato con la misurarsi che adesso ci stiamo pensando anche con altre misure
Ma sicuramente l'intero del piano Mattei nel dialogo con Cdp e medici abbiamo ragionato che se lì ci sono al trenta per cento delle materie critiche del mondo e giustamente come diceva Riccardo lo cito più volte per l'ascolto molta attenzione dopo siamo più essere ostaggi della Cina
E non possiamo neanche permetterci competere con la Cina
Dobbiamo trovarci un altro ruolo ok allora a a supportare le imprese italiane a importare anche con mezzi finanziari e profondamente importante io ho fatto trent'anni di banca le banche non finanza dall'importazione e il massimo rischio assoluto
Cioè molto complicato allora se il sistema Paese con società come Simest e non solo Simest non pensa da risorse finanziarie per l'importazione
Non creiamo quella necessità assoluta di finanza propedeutica l'ultimo aspetto e poi mi taccio davvero ricordiamoci ha detto Tonino chiaramente non si può fare solo finanziamenti per i troppi finanziamenti reti in peggiorano e non facciamo il bene dell'azienda agevolati o meno che sia
Non a caso ne stiamo veramente lavorano lì per filiera anche sul nostro mondo di socio istituzionale del quarantanove per cento iniziando da magari lo cito di nuovo da Tonino con cui faremo un'operazione in Africa ma in quell'operazione dove ne saremo soci portarci anche dietro come soci le società della sua filiera
Paolo Moretti la vostra di internazionalizzazione che è un po'l'export dei vostri servizi com'è andata
Ma ce ne sono abbastanza un testimone perché ventisette anni che lavora in azienda e ho iniziato somma fine anni Novanta contabilizzato espanderci sempre più verso l'estero e quindi lavora ricorre ha lavorato in Cina
Quello che posso dire è che sicuramente ora che siamo una multinazionale che produce il cinquanta per cento mai riferito all'estero e cinquanta per cento dei colleghi che sono sono colleghi esteri però tornando indietro a quei vent'anni fa
è cambiata tanto proprio l'approccio delle istituzioni delle ambasciate e delle delle missioni non c'ero queste missioni di pace paese
Tipo quella fatta in Africa
E parte l'approccio della filiera perché comunque sia assistiamo sempre di più a capisci chi era che siano ENI che se non li nato che se lo Fincantieri
Che anche attraverso piattaforme digitali cercano sempre di trovare il modo per dare una mano a quelli che sono i loro fornitori partendo proprio da ma pare colleghi sul loro punti di forza lavorare sulle tematiche
Della sostenibilità che poi non è soltanto ambiente ma per quello che riguarda il mondo non sto del lavoro non dimentichiamoci anche molto la la sicurezza sul lavoro quindi essere poi in grado di definire quelle che sono degli degli aspetti distintivi che possono aiutarci nell'ex porto
C'è chiaramente il made in Italy che un punto di forza fondamentale che poi ricollegandomi a quello che dicevo prima di scenari stanno cambiando
Microsoft sembra che investirà tantissimo sull'Italia come data center no che serva poi per iarde duecentoquattro miliardi
è logico che quindi quando ci pensiamo e ci proiettiamo fuori come come azienda abbiamo cominciare magari anche a capire che si deve andare sempre di più con sulla parte tecnologica sulla formazione sulla sulla digitalizzazione
E e quindi a questo punto l'Africa continente molto grande sappiamo che per esempio quello che si chiama il cosiddetto Nordafrica mito lista avrà circa cento milioni di persone che da qui al due mila trenta passeranno nella fascia dei ceti medi quindi chiaramente lei sporta e le azioni delle piccole-medie prese devono essere molto mirate su quelli che sono i paesi in cui si è si va a lavorare
Su quelli che sono i loro sviluppi da qui al due mila trenta e quindi su tutto quello che le istituzioni possono fare per loro ripeto avendo sempre in testa che ci sono degli aspetti trasformati ivi su digitalizzazione formazione ricerca e lo vediamo da questi investimenti che giocheranno un ruolo fondamentale già saranno per voi l'export e la vita voi avete portato il made in Italy del vino in giro per il mondo come vede quello di cui stiamo parlando ora
No io vedo benissimo quest'idea di fare squadra tra imprenditori fare squadra tra il pubblico e il privato veramente molto importante noi
Pur essendo diciamo piccoli esportiamo in settanta Paesi
E e ci sentiamo anche supportati siamo andati come dice sia abbattuto in Sudafrica Rocchetta ovvero oltre che in tanti tantissime altre località emergenti come può essere l'Asia
Non puoi andare da solo bisogna essere squadra e la Sicilia in questo senso veramente ha fatto scuola
Noi abbiamo una bellissima squadra che assomigli Sicilia raggruppa i cento produttori più di qualità dell'isola un modo per scambiarsi le buone pratiche è un modo per unire le forze
Quindi non so finanziare un incumbent di giornalisti per promuovere il territorio perché poi diciamo che la cosa vera che cos'è il made in Italy è un'identità che cos'è il made in Sicilia o in merito by Donnafugata è un'identità no io ci prendiamo questo in qualunque mi sul mercato dobbiamo avere una forte identità e anche una una riconoscibilità
E questo è un fatto anche di cultura aziendale ma lavorare in squadra lavorare in in tandem con col pubblico da
A mente grandi vantaggi e ti aiuta ad accorciare i tempi a ridurre i rischi
Regina Cordini Darienzo siamo i telegrammi finali take-away però io ancora due punti il primo riguarda una misura che voi avete sviluppato
Per le filiere energivore quelle che hanno maggiore bisogno di energia e poi siamo in caso dei giovani imprenditori per l'imprenditoria
Di chi giovane e anche in particolare per il sud del Mezzogiorno che cosa fate in questo momento
Ma allora a me piace dirlo qua non è ancora operativa ma ormai certa quindi lo posso dire
Ascoltandovi sul tema del costo energetico abbiamo capito che sicuramente i temi veri sono riuscito a trovare un modo perché il cosa genitale appositi meno di quello che e fin qui però ci siamo sempre detti che la sostenibilità prima deve essere economica quindi per arrivare lì dobbiamo fare in modo che le imprese siano in piedi
E visto che oggi cosa genitale così alto c'è un tema di competitività ma c'è anche un tema di aggravi o sul conto economico quindi incidenza sul bilancio e ho deciso che dire Fini è una misura ne misura di finanza agevolata per tutte le imprese energivore
Non solo esportatrici ma anche per quelle che fanno parte delle filiere di delle società esportatrici anche se non esportano
Perché se no andiamo a colpire un numero troppo limitato agli aziende che potranno usare questa finanza esclusivamente terra forzamento patrimoniale
Cioè non bisogna fare investimenti solo non solo per sotto tra tutto per il fatto che il costo energia molto alta noi diamo un sostegno temporaneo per calmierare questo costo dell'energia
Ne atteso ovviamente la questo nostro compito che si arrivi davvero ad avere un costo strutturale più basso questo è molto importante perché ne siamo profondamente convinti e lo dico nel dialogo con voi tutti i giorni che ed importantissima tassista energetica
Fondamentale ma in questo momento a mio avviso è ancora più importante la sanità economica siamo da diciotto mesi con cicli industriali negativi se non troviamo delle strade per supportare non voglio farvi Pippo omonima strade lato morto il settore della moda separati soffrono in questo momento Capra le tante belle cose dopo investimenti non si fanno giovani e Mezzogiorno
Giovani è sempre stato nostro mantra quindi qualsiasi misura che noi faremo avrà sempre una riserva giovani e se mi permette a né permettete anche una riserva femminile perché è vero che è un tema giovani ma abbiamo anche troppe poche imprese femminili e questo è un gatto Ughetta di competitività far
Mezzogiorno le nostre misure dell'anticipo avrà sempre un fondo perduto del venti per cento perché idea non è causato dall'impresa di soggiorno che sono grazie a la prima presidente accompagnato diceva sono delle eccellenze ma hanno un retaggio dobbiamo aiutare tutti a colmare
Paolo Moretti il suo messaggio finale
Ma il mio messaggio finale fa sul discorso della cosiddetto quelli non riusciamo è un qualcosa su cui stiamo puntando molto penso che sia importante che i centri di ricerca delle aziende siano sempre più aperti posso sperimentare se posso lavorare insieme appunto contro Colico start-up penso che questo sia un concetto importante per proprio per la nostra competitività
Infine Joseph Rallo come si vuole lasciare
Ma io direi con un buon auspicio mio padre mi ha detto cresciuto dicendomi devi essere governativa nel senso che
Oltre a queste
Perché era
No nel senso che prendiamo per buono quello che stanno facendo tanti ministeri noi abbiamo l'agricoltura che ha tirato fuori un accordo su il cambiamento climatico affrontiamole insieme investiamo sui giovani facciamolo insieme
Abbiamo tante dimostri salvo dimostrazioni di attenzione secondo me al mondo imprenditoriale da parte da parte del governo e facciamo tanti passi avanti noi perché il privato viene sempre prima cioè la politica viene dopo
Intanto prima abbiamo avuto il Presidente del Consiglio melodica aperto questo nostro pomeriggio grazie ancoraggio sveleranno Paolo Moretti regina Corradini Darienzo grazie davvero perché ci avviamo verso il momento conclusivo dovremmo già Derain collegamento il ministro del lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone vediamo se è collega ecco una buona sera
Buonasera dunque
Buona sera allora ministro abbiamo affrontato tanti temi questa cavalcata l'apertura di questa due-giorni dedicata al piano Matei e dedicata naturalmente al rapporto tra Alitalia
E i Paesi non solo del Bettino del bacino del Mediterraneo ma del continente africano tante iniziative il tema della formazione è stato anche uno dei temi
Centrale in particolare il tema della formazione in quei Paesi per creare delle persone che abbiano le skill l campo competenze giuste anche per lavorare
Nelle nostre imprese vorrei che iniziare questa conversazione con lei proprio da come vede questa attività è cosa state facendo anche voi
La la vedo rivedere in termini il militante la corrente commenta ora perdette il Progetto di appigli Ingeborg e abbiamo formando quasi quattro mila lavoratori credo che sia l'approccio quello di individuare ordine di collaborazione con i Paesi e ed è il chitarra dell'Africa in cui a uno cambio bardato e le competente il nostro obiettivo è certamente quello di accompagnare imprudente ha anche durante quelle che sono letto rimane più più giuste errore quelli che sono allettanti perché detenevano affrontare formalmente lottò per poi all'entrata in paese già con un bagaglio di Pompei sempre io credo che importante questi lo spirito e hanno una contribuire anche alla crescita anche sul piano della cultura della formazione delle persone che vengono raccontati in Italia ma che poi devono poter tornare nei loro Paesi d'origine ci deve essere uno cambia qualcuno li abbiamo
Veramente che il buoni evidente delle buone prassi io
E nel corso del mese di novembre o in proprio in programma due prassi certe in altrettanti Paesi dell'Est nord del Mediterraneo in e in questo certamente quello che vado a promuovere la sinergia con il nostro mondo imprenditoriale che ha bisogno di risorse e di risorse umane e di qualità ma poi su questo noi stiamo costruendo anche quello che no il nuovo decreto Luzzi
Che in pubblicazione in Gazzetta ufficiale che è stato approvato dal governo e che a ribalta alcune alcune scelte del passato per dare maggiore dinamicità al mondo del lavoro
Ecco su questo decreto flussi c'è una grande attenzione anche da parte del mondo delle imprese ovviamente che anche qui rappresentato quali sono le principali novità che sente di trasmettere come avete affrontato anche questa svolta diciamo nel trattamento del tema dei flussi
Guardi che lei ha ha voluto dal ministro tecnico di lavoro eccolo del mondo del lavoro e che quindi sta perfettamente quali sono in questo momento le ritenta ed ecco e le questioni che sollevano il prete soprattutto laddove in questo momento noi abbiamo i posti di lavoro e non abbiamo i lavoratori allora la prima volta che troverete del decreto flussi è la possibilità di convertire quelli che sono i rapporti di lavoro temporaneo tempo determinato o stagionali del fabbisogno e di avere un ulteriore permette di perlomeno un ulteriore quotata a mettere a disposizione di questa convenzione giuridica che avvenga Suma il tempo determinato un lavoratore che entra regolarmente in Italia
E quell'esperienza Parma Venere convintamente quella rapporto di lavoro ti può convertire questo deve essere fatto
Così come atto itinerante offrire lavoro articoli quali entrando in Italia una è il permesso di lavoro temporaneo e al vendita avranno sessanta giorni di tempo per individuare una datori di lavoro faremmo attraverso la nostra piattaforma incrocio tra domanda e offerta di lavoro valorizzando quelle che sono le richieste del mondo dell'impresa mettendo fuori quota
Tutte queste occasioni di lavoro ecco è una risposta concreta io credo quelle dono le richieste avevano parco le rappresentante datoriali
Nel momento in cui abbiamo quantificato islamiche dita di rito rimane che potessero provenire ecco il fluido dell'immigrazione
Prego questo ministro si affianca anche lo abbiamo citato in diversi momenti del pomeriggio all'impatto da una parte demografico sulla crescita del paese o la decrescita da meno della forza lavoro e
La rivoluzione tecnologica in corso intelligenza artificiale ne avete parlato anche al G7 del lavoro rito ospitato a Cagliari le recentemente qual è l'orientamento il trenta Rinci pale che emerge anche nel modo di affrontare la combinazione di queste due forze in campo
Guardi prima di tutto quello che a me fa piacere minimamente perché il CIPE termini lavoro e dell'occupazione che diamo avvenuta anche a
Messi in evidenza quanto alcuni temi come in quello della zone digitare dell'impatto che l'individualità pare luogo di lavoro e l'invecchiamento della popolazione del Vittorio di competente perde oltre a questi dire sia un percorso trasversale che accomuna le sette nazioni viste cioè e l'economia industriale evoluta
Hanno dei testi necessità ovviamente guardando ai singoli Lamberti ma questi grandi temi lo ritenne che accompagnano quelle il tono del paziente critico o veleno industriali allora io credo che via importante mille ritiene una una serie di arriva prima di tutto o come vogliamo dire questa ricitare
Come vogliamo l'hai non subirla anche sul fronte ovviamente delle competente del rischio di precedenza e le competenze allora io credo che ancora una volta il diamante la formazione
è un tema centrale e deve coinvolgere strettamente a formazione alle quindi la formazione tradizionale ancora più la formazione che viene abbia in azienda e soprattutto tra è e ignare importante fra quelli che sono i minorenni e ci manifestano l'inglese
Passare formazioni finanziata che parte una dei bookmark dolori e non dei ormai Dinoi camorra signora pubblica Gardella nuova dopo aver competente abbiamo ribalta una e quella che l'impostazione originaria di questo strumento proprio per prenderlo ancor più indifferente
E ancor più erede e Tonolli evidente
Il mondo imprenditoriale dobbiamo lavorare distretti produttivi dobbiamo irrobustire quelli che sono i preti impuri poi i manifestanti di consolidamento delle ditte italiane i ma appuntato interventi e dei membri del pane il precedente e parlava del made in Italy parlava del valore e nel importi viene fatto in Italia voglia no allora il patto che chiunque nel mondo riconoscete quello che noi papà facciamo bene e tenta con qualità ed è quello su cui noi dobbiamo e e però creando Piera Degli Esposti penso che intanto intende capitale per migliorare modo di lavorare Cumberbatch impedisce annientare e intuire
Chiarissimo messaggio di cui la ringraziamo ancora ministro Marina Calderone ministro del lavoro e delle politiche sociali buon lavoro te grazie per essere stata al nostro convegno
Assinform attraversamento a tutti i giovani di Confindustria noi abbiamo di donne ogni giovani imprenditori preparati e determinati e soprattutto lungimiranti con Thomas lettere Hillary Angelo e il presidente e devo dire che è un grande e una grande voglia evitare di essere coinvolti e io pittore lavoro ovviamente prendo l'impegno io vi portare
Di fare in a un importante graficamente una buona era grazie di nuova lei ministro calderone grazie presidente di Stephanie signor Presidente salate marito scandiva espresse de meriterebbe certification
Di Rinaudo momento conclusivo per la consegna della certificazione dalla gestione sostenibile delle vento certificata ISO
Venti centoventuno
Solo per ringraziare Rina che un partner ormai da molti anni dei nostri convegni che certifica i nostri convegni con un percorso estremamente puntuale ci accompagna affinché devo dire ormai da precursori in questo campo agli eventi di i giovani imprenditori siano veramente sostenibili
Noi ci siamo sinceramente grati e come dire ci auguriamo che questa collaborazione prosegue negli anni come fatto fino adesso siete dei pionieri presidente vorrà comunque da dieci anni dalla norma venticinque ventuno voi ci crede
Tre per un modello sostenibile sicuramente questo certificato non deve essere visto come un punto d'arrivo ma deve essere soprattutto un ambito di di nuove sfide
Per un mondo che abbraccia la tematica io esige quindi complimenti grazie
Le ultime foto grazie ancora a tutti noi riprendiamo i lavori domattina alle nove e trenta buona serata