Le commemorazioni del 7 ottobre: intervista a Giorgio Mulè

Radio radicale siamo con le vicepresidente alla Camera Giorgio Mulè di Forza Italia per parlare del del sette ottobre oggi la presidente del consiglio insieme a esponenti la mondo politico e parlamentare se legata alla sinagoga quanto è stata importante questo gesto a un anno da quell'atroce massacro
Prova ne sarei andato anch'io se non avessi avuto da presiedere la Camera dei deputati perché quel luogo nel momento in cui bisogna esserci per dare
Plastica mente fisicamente
La presenza del popolo italiano accanto al proprietario
No ancora oggi esprimiamo a definire sette sette ottobre sette ottobre definizione che senta dice è un abisso dell'umanità una giornata dell'infamia della vergogna non è necessario riflettere sulle ragioni ne sanno prendere atto che quello consumato al sette ottobre un atto di atrocità assoluta che finale dei due mila morti e duecento ostaggi duecentocinquanta ostaggi si porta in dietro una carico di odio
Accecante rispetto al quale chiunque abbia a cuore il mondo e parti Israele io
Del della Palestina programmare iniziando un voto di
Disse
E invece ancora oggi non avevano immagini di un costo i due giorni fa fino a Roma
In cui ancora si inneggia al costo localmente sono antisemiti in cui ancora si urlano sloveno che riguarda i conduttori del nazismo allora abbiamo una Fossa
Delle Marianne di tipo culturale
Nel quale troviamo solido odiatori di professione
Fiancheggiatori morali speriamo che rimangono tali i movimenti che sono tutto tondo terroristici allora oggi la fondamentale
Esteri per dire per farne perché la parte sana di questo Paese
A parte sana dell'Italia che è rappresentata nelle sue massime istituzioni e a fianco non dice lei non soltanto fraternamente ha cantato mille
A fianco di valori che sono inalienabili come quello della sicurezza del volo delle democrazie vere
Senta la fa riflettere che una parte del mondo politico italiano non sia accanto all'urna democrazia come quella Israele non si ponga il problema
Dei diritti che mancato in quei Paesi che attaccano che attaccano Israele lo vogliono eliminare dalla faccia della terra
Hamas Hezbollah Iran hanno dello statuto costitutivo del loro movimento stante la negazione del diritto di scegliersi solo questo dovrebbe stare a si era ancora una volta mondiale parte Israele ma dalle parti ridevano per cui non ci riconosciamo
E ancora oggi prendere atto che ci sia questo tipo di resistenza addirittura negando Paris il diritto a esistere ci dà l'idea del lavoro che in questo ritratto culturale che aveva fatto e quindi chi e assente nella definizione di Israele come Stato indipendente e assente dalla capacità di esprimere compiutamente il suo essere necessari degno di stare mondo civile democratico
L'ultima domanda teme la rinascita del dell'antisemitismo o comunque
La crescita dell'antisemitismo nel nostro Paese montano nel senso che è già presente lo testimonia le centinaia gli atti antisemiti sono più di quattrocento forse cinquecento dal sette ottobre di un anno fa
Lo dimostra l'aggressività dimostri richiesti atti che sono stati compiuti lo dimostra e nella facilità con la quale si dicono certi slogan non potesse mettere in pratica delle
Molte di queste politiche antisemite e questo mi preoccupa moltissimo
Perché molte volte è stata l'antica di fenomeni violenti che non faremo tornare perché la proprietà del suo paese sede nell'isola come è stato il corteo di qualche giorno fa
Non quattrocento quattro pericolosissimi fanatici
Che hanno scambiato l'adesione a un'idea
Per un essere intrinsecamente
Cosparsi i odio nei confronti del
Grazie al vicepresidente della Camera Giorgia Bonazzi