Presentazione del libro di Luigi Dal Cin "Sulla porta del mondo. Storie di migranti italiani" (Terre di Mezzo)

Allora buon pomeriggio a tutti a tutti sono molto lieta di accogliervi alla Camera dei deputati per la presentazione del libro sulla porta del mondo storie di migranti italiani di Luigi Dal CIN
Un volume prezioso che racconta le nuove generazioni interi capitoli della recente storia italiana
è la storia di milioni di persone costrette a lasciare casa e affetti in cerca di condizioni di vita migliori perse e per i propri cari
Può apparire perfino incredibile ai più giovani mai accaduto andava via dall'Italia da tutte le parti d'Italia per fuggire la povertà la miseria la fame
Animati dalla speranza di trovare da mangiare un lavoro un tetto al di là dell'oceano o delle Alpi
Questo libro compie un'opera quanto mai indispensabile oggi tempo in cui la memoria soprattutto quella che riapre ferite e interroga viene trascurata infilata in fondo agli armadi come si fa con gli abiti dismessi
è stato bello sfogliare questo libro come si fa con un atlante al suo interno per ogni regione italiana sono descritte le particolari vicende migratorie i movimenti verso determinate aree del pianeta
Lo spaesamento di chi lasciava la propria terra
E il desiderio di sentirsi a casa che ha portato molte comunità a ricostituirsi in territori diversi da quelli di provenienza
Emergono i sentimenti che animavano chi diceva addio al suo Paese e la paura lo sconforto di trovarsi a lavorare in condizioni insostenibili o vivere in Barack le promesse disillusa la vergogna verso i propri cari rimasti in Italia il senso di solitudine ma sofferenza derivante dall'emarginazione la determinazione a riscatto
Oltre ad essere un atlante dell'emigrazione italiana impreziosito dalle bellissime illustrazioni di Cristiano Lissoni e anche un diario collettivo che parla delle storie di singoli e della cultura di tutti noi
Di come si è formata sul territorio nazionale di come l'abbiamo esportata e contaminata dall'estero
Qualche mese fa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato durante un viaggio istituzionale in Brasile
A riflettere sulla cito indivisibilità dei destini umani
Ricordando questa pagina che ha segnato la nostra identità e la nostra storia recente
Una esperienza di cui siamo chiamati a far tesoro nell'affrontare a nostra volta la sfida dell'accoglienza che l'attuale fenomeno migratorio oppone alle nostre società ritengo che non ci sia occasione migliore di questa per raccogliere questo invito
è indubbiamente il libro di dal cinema un ottimo mezzo per suscitare interrogativi tra ragazze e ragazzi su quella che Mattarella definito in maniera efficace l'indivisibilità dei destini umani
Nel volume leggiamo la storia di centotrentasei minatori italiani molti dei quali provenienti dall'Abruzzo che persero la vita nel mille novecentocinquantasei nella strage di massime in Belgio
Scopriamo le esperienze dei musicanti lucani che vaga abbondavano per l'Europa delle vedove bianche calabresi rimase nelle loro città ad aspettare un marito che non sarebbe tornato mai
O delle balie ciociare costrette ad allattare i figli di famiglie benestanti lasciando a casa i propri ci rendiamo conto anche che siamo popoli in cammino e continuiamo ad esserlo
Tra il due mila e due nel due mila e ventuno gli italiani che hanno lasciato il nostro Paese per trasferirsi all'estero sono stati circa uno virgola quattro milioni settantuno mila ogni anno e poi c'è l'altra faccia della medaglia la sfida che come Società dobbiamo essere in grado di sostenere l'arrivo nel nostro Paese di chi fugge dal suo Paese
Oggi purtroppo ricorre l'undicesimo anniversario del naufragio davanti all'Isola dei Conigli a Lampedusa annegarono in trecentosessantotto da allora i morti e dispersi nel Mediterraneo sono stati in media circa otto al giorno cioè oltre trenta mila molti dei quali bambini bambine adolescenti
Il mare nostrum è diventato un immenso cimitero a cielo aperto non è accettabile none umano
La situazione non cambierà nel prossimo futuro le migrazioni continueranno a crescere non solo per motivi economici ma per motivi climatici o ambientali
E non possiamo non considerare ciò che sta avvenendo intorno a noi a un passo da noi il conflitto in Medio Oriente la guerra sul territorio ucraino
E allora l'approccio che dovremmo portare avanti per gestire questi fenomeni deve parlare il linguaggio dell'accoglienza dell'integrazione della responsabilità e questo può avvenire se si dismette l'idea che si tratti di emergenza
In questi mesi e in questi giorni la questione migratoria è tornata a essere discussa nel dibattito pubblico a partire dalle proposte per riconoscere la cittadinanza nel nostro Paese
O dalle firme per il referendum che sono state consegnate qualche giorno fa in cassazione
Non è questa la sede per addentrarsi nella natura delle singole iniziative o del dibattito spesso estremamente polarizzato e a tratti dei nato da accenti di disumanità sul tema mi preme solo ricordare quali sono le radici sulle quali si reggono il nostro Paese e l'anima dell'Europa che i padri fondatori costruirono all'indomani del secondo conflitto mondiale
Libertà pace giustizia solidarietà fratellanza
Non vi sottraggo altro tempo desidero però ringraziare ancora una volta l'autore del libro visita al cinque monsignor Pier Paolo Felicolo non solo per essere qui presente oggi ma per lo straordinario lavoro che Fondazione Migrantes compie ogni giorno
E soprattutto il collega Toni Ricciardi per aver organizzato questo evento per avermi consentito di essere qui la moderatrice del finali Catto oltre che tutte le relatrici relatori che ascolteremo tra poco grazie e buon lavoro
Grazie vicepresidente Ascani buona sera a tutte e tutti buon pomeriggio buon pomeriggio a lei onorevole Ricciardi e il direttore monsignor Felicolo gentilissimi relatori ieri l'attrice a voi tutte e tutti in sala e a chi ci segue attraverso la web tv della Camera
Grazie a chi ha sfidato la pioggia per essere qui corno e questa sera ci ha sfidato ecco i problemi di trasporto che ci sono da ieri benvenuti alla presentazione di dell'ultimo lavoro della Fondazione Migrantes che si svolge all'interno di una splendida sala dove appunto l'onorevole Ascani CIO ospite di questione ringraziamo di cuore
E una sala in cui siamo circondati da libri
E ed è la sede della Biblioteca della Camera dei deputati e ci tenevamo davvero tanto ad essere qui
Proprio perché molte volte i luoghi sono segni e portatori di messaggi
Lei onorevole Ascani ha permesso a noi che potessimo essere in questo luogo istituzionale un luogo di cultura per dare come Fondazione Migrantes il nostro contributo
A attraverso uno dei diversi strumenti che la Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana
Propone per riflettere sul tema probabilmente più controverso del nostro Paese quello della mobilità umana che significa essere oggi inesorabilmente demograficamente fermi in Italia
Ed estremamente dinamici all'estero
Complesso lavoro proposto da Fondazione Migrantes serializzato da Luigi Dal CIN edito da Terre di Mezzo
Si vuole contribuire a mettere in evidenza non solo la necessità di avere strumenti e sussidi di qualità che parlino nel modo giusto le generazioni informazione del tema della mobilità umana
Mettendone in luce tutte le complessità ma il fatto che il tema debba entrare nel percorso di formazione dei nostri bambini e dei nostri giovani
Luigi Dal CIN con la sua grande esperienza del mondo giovanile si è messo a disposizione per questa sfida con grande generosità
E oggi la migrante se devi ringraziare Luigi Terre di Mezzo Editore che ha creduto in questo cantiere etto e tutti voi che avete compreso il senso di questo lavoro e per questo motivo insomma sì seguiti o siete qui con noi
E ringraziamo l'anche le istituzioni insomma che ci accompagnano da tempo al timone della Fondazione Migrantes ha da due anni ma in realtà siamo all'inizio del suo terzo anno c'è monsignor Felicolo e il direttore generale ha fortemente voluto la realizzazione di questo lavoro che si rivolge ai giovani alle agenzie di formazione agli insegnanti agli educatori
Figlio di insegnanti monsignor Felicolo crede profondamente nell'educazione nella formazione come le chiavi di volta per spronare questo nostro Paese ancora Restivo all'accoglienza e alla interculturalità
Ed è a lei abbattendo un Pier Paolo lascio la parola grazie a
Bentrovati ben trovati
Vice Presidente Ascani onorevole Ricciardi
Amici qui presenti è che ci seguiti attraverso i mezzi di comunicazione relatrice relatori
Chi modera questo incontro che desidero ringraziare in maniera particolare perché non solo per moderare dottoressa Licata Delfina
Ma per la passione con cui cura tanto della Fondazione
Penso al prima rapporto degli anni al mondo nel quale qui è conosciutissima ma questo libro tutto quello che riguarda la migrazione di emigrazione italiana all'estero
Per la fondazione
Ti ed errata ti è grata per questo
Tutti voi che avete deciso di seguire insieme hanno in questo momento di riflessione dialogo bello siamo anche un po'emozionati volevamo questa mattina in ufficio quando si arriva a un traguardo è un traguardo culturale importante
Questo ulteriore sussidio che la Fondazione Migrantes ha voluto mettere a disposizione con il preciso intento di arrivare alle lettrici e ai lettori più giovani agli istituti scolastici
Che Delfina detto per storia personale a me molto cari lo abbiamo fatto con due compagni di viaggio che oggi desidero ringraziare pubblicamente
Il professor Luigi Dal CIN che ha incontrato la Migrantes sposando né pienamente obiettivi la missione con la sua professionalità indiscutibili capacità che il suo curriculum attestano ma soprattutto per noi
Con la sua particolare sensibilità e attenzione alla persona sia la persona Migrantes che al lettore che si appresta a conoscere le vite migranti raccontato in queste pagine
Sentiamo oramai di famiglia la sentiamo di famiglia
Dottor professor Dal CIN
Vite straordinarie grandi imprese grandi drammi gioie e dolori in cui riconoscere se stessi la propria vita familiare la storia dell'Italia
E il presente dei nostri territori in cui leggere tracce segni di un'emigrazione che è stata ed è continua a essere come
Viene di e verrà riportato dal Rapporto Italiani nel Mondo prossimamente che credo tutti conosciate perché è stato il punto di partenza per lo sviluppo di questo può progetto editoriale ci ricorda da quasi vent'anni
Il secondo compagno di viaggio l'editore Terre di Mezzo che ringrazio per aver sposato il nostro Progetto dando vita insieme a noi alla cold alla collana sconfinati orizzonti
Affinché lo studio della mobilità umana diventi parte integrante dell'educazione e della formazione per un futuro sempre più pienamente interculturale e cosmopolita
Ricordo a proposito lei l'audizione che la Fondazione Migrantes ha tenuto alla Camera dei deputati proprio sul disegno di legge disposizione per la promozione della conoscenza dell'emigrazione italiana nel quadro delle migrazioni contemporanee
Quanto è importante non perdere memoria della nostra storia e dell'attualità della nostra storia
Era nel novembre dello scorso anno ci troviamo qui oggi in questo luogo bello
A sottolineare ancora una volta quanto la conoscenza sia indispensabile soprattutto nelle nuove generazioni per generare processi di comprensione della realtà in cui siamo immersi
Per la Fondazione
Mirante sei importante la conoscenza importante allo studio è importante capire i fenomeni per poi come si dice papa Francesco non posso non citarlo cito sempre
Ma perché ci credo perché sento che il suo agire antenne deve essere il nostro agire
La cultura il capire ci deve aiutare a servire meglio
Ci deve essere aiutare a farci prossimi meglio a comprendere situazioni più a fondo quindi lo studio la ricerca per farci prossimi per non abbandonare nessuno per farci compagni di viaggio di tutti
Verso questo è umanità noi non possiamo restare indifferente ma cogliere ma cogliere è un tempo segnato dall'immigrazione nel nostro Paese abita questo tempo pienamente comuni menti in entrata e in uscita
Che portano e obbligano a confrontarci accrescere semplicemente vivere da umanità migrante in movimento
La data odierna
Tre ottobre si ricorda il tragico naufragio al largo di Lampedusa del due mila tredici
Oggi si commemora la giornata nazionale della memoria e dell'accoglienza istituita dal due mila sedici per onorare i trecentosessantotto rifugiati e migranti
Che morirono in quelle acque le migliaia di persone che alla ricerca di una protezione di un posto sicuro hanno perso la vita nel Mediterraneo
Memoria quindi accoglienza conoscenza umanità
Devono accompagnare la nostra quotidianità
Per concludere la mia gratitudine non lei onorevole Ascani
Per la splendida ospitalità in questo sarà la prestigiosa
Per aver raccolto la Fondazione Migrantes per il suo ultimo impegno
Un ulteriore studio strumento che mettiamo a disposizione di chiunque voglia confrontarsi è semplicemente vivere con premura responsabilità e coscienza in questa nostra epoca dell'immigrazione
Grazie
Leggo da pagina tre del volume di Luigi Rizzo intimoriti trascina se io sono qui sì oggi posseggo gli strumenti che mi consentono di scrivere su questo foglio
Di realizzare un sogno e anche grazie alla sua sofferta partenza al suo faticoso viaggio asso duro lavoro oltre oceano a tutti i suoi sacrifici onorevole Ricciardi caro Toni queste sono parole scritte da Luigi Dal CIN ma sono parole che raccontano anche di noi te la tua storia della mia storia della storia di tanti
Dinoi che nostri colleghi e colleghe cresciuti umanamente e professionalmente con una sorta di ossessione per l'emigrazione italiana sotto la tutela meno consiglia consentirete del Rapporto Italiani nel Mondo da ben diciannove anni molti di noi e tu stesso abbiamo trasformato l'ossessione in impegno
Ma come mai nonostante tutto il nostro impegno tutti i nostri studi tutte le nostre nottate
E attesto ricco delle migrazioni ecco in questo momento mi rivolgo deputato oggi della Repubblica italiana chiedo come mai
Tarda ad arrivare il riconoscimento della necessità di fare entrare il tema all'interno delle discipline formative per avere più contezza di chi siamo oggi alla luce di chi siamo stati
E soprattutto di ciò che potremmo diventare
Grazie
Intanto domanda complicatissima cercheremo una risposta buon pomeriggio tutto e tutti intanto grazie
La dal Cin sul quale mi soffermerò a tra poco monsignor Felicolo direttore della migrante spedito lavoro che sta svolgendo in questi anni
Grazie a te Delfin
The essere una macchina esplosiva di proposte di iniziative e di lavoro e consentitemi un grazie particolare alla Presidente Ascani ad Anna ma non pro forma guardate
Anna ha una disponibilità costante non è vero Anna una disponibilità permanente la casa guardate credetemi la cosa che mi sconvolge ogni volta che assisto
Ripetutamente iniziative da lei presieduta
Tratta può parlare della crisi mediorientale per stare ai fatti tragici di cronaca e alla presentazione di un libro per ragazzi e ne parla lo score allo stesso tasso del grado di importanza e questo credo che sia
Un plauso merito che voglio farle voglio farti pubblicamente presidente Ascani Anna
Ora
La difficoltà che si fa a parto subito dalla dall'attualità politica è data dal fatto che
Nella prima legislatura che ha visto l'elezione degli italiani all'estero nel due mila e sei era stata avanzata una proposta di legge per l'introduzione dell'insegnamento della storia della migrazione dell'emigrazione italiana
Nelle scuole in questa legislatura devo dire la verità
Siamo riusciti a calendarizzarla la proposta prima firmata il collega Fabio Porta che ha visto il coinvolgimento di tante di tanti di noi e della quale mi onoro di essere del relatore sulla quale stiamo lavorando e tra un paio di settimane scadranno gli emendamenti quindi per dirvi che ci stiamo lavorando cercando di far quel lavoro di condivisione lento faticoso che la macchina
Politica tutto quel lavoro che a volte ad essa non si vede ma che credo sia necessario e fondamentale
Quindi questo per risponderti che processi come dire a volte la politica ai tempi lunghi della chiesa dove non dovrebbe averci list
Per Paolo anche noi viviamo monsignor Felicolo i tempi lunghi del cambio del processo di cambiamento che è molto molto dentro io ho apprezzato tantissimo il lavoro di Luigi calci
Perché
Perché la semplificazione di temi complessi è una mia ossessione del tu Delfina che mi conosci da una vita lo sai
E è bello poter raccontare la complessità dei processi umani dei processi sociali dei processi migratorie di mobilità ma il fatto di sforzarsi
Di utilizzare una semplificazione e quale sfida maggiore guardate la complessità della sfida non è scrivere libri accademici dove ci metti Appia di notte dieci note
E di mosse al mondo che ha letto tanti libri e l'Ict la complessità esattamente quello della semplificazione di un messaggio
Di una storia plurisecolare quale quella dell'emigrazione italiana e farlo attraverso una chiave che sottilmente cerca di trasmettere un processo identitario perché dico questo
Voi me l'avete sentito dire un sacco di volte io non amo la parola identità
Non uso quasi mai per una semplice ragione perché l'identità per come la interpretiamo nell'uso comune qualcosa di statico di fisso e il Pantheon va tante valoriale
E chi sono io è una cosa schiacciata una fotografia del passato nella quale si cerca di piegare lei essere
Delle persone contemporanee che cos'è l'italianità potremmo aprire un discorso infinito olii tagli città
è una una citazione che faccio spesso è quando penso al Palazzo della Civiltà Italiana quello all'Eur
Iniziata in una stagione
Diciamo politica e conclusosi l'altra stagione politica il senso ovviamente è traslitterato ma anche in quell'occasione non sto oltre a essere come dire pionieri scienziati navigatori siamo Taras migratori
Era utilizzato si dà una chiave di scoperta
Tuttavia anche in una fase storica che è passata erroneamente alla storia scusate il gioco di parole come un momento di rigetto e di chiusura nei confronti e la migrazione prende alta
La sua grafia ci dimostra che tutt'altro è stata tutt'altro deve riconoscere il fatto che noi siamo dei migranti
Nel Pantheon della civiltà dell'identità italiana ammesso che esista
E il lavoro
Che presentiamo oggi a il merito intanto di approfondire spacchettare questa nostra identità nell'eterogeneità della ricchezza di questo Paese da nord a sud quante volte noi diciamo
Nei convegni la migrazione è un fenomeno io lo dico spesso nella nessuno commenta la migrazione e probabilmente l'elemento identitario
Più potente forse l'unico in grado di accomodare la Val d'Aosta a Lampedusa
E il percorso che noi facciamo in questo testo è esattamente questo poi dopo di che Delfina lo sa io lo dico oggi così do lavoro per la prossima per il prossimo lavoro
Io sono amante della sfida provinciale io non amo tanto il col le Regioni insomma poiché in questa fase storica di di di di diciamo
Sono complicate però io sono convinto che se non fa facessimo all'analisi quante volte nel rapporto del fino a Berlusconi suo negli anni sul tasso di incidenza non sul valore assoluto il tasso di incidenza delle partenze in una piccola comunità ovviamente ha un peso completamente diverso se paragonata ha una grande città
E allora se noi il prossimo lavoro che invita a fare quello delle Province
Perché quello delle Province prendete questo lavoro qui
Spacchettato lo nelle nella provincia italiana e lì potremo andare a incontrare veramente ancor di più
La profondità delle analisi perché fa fatica per rispondere alla tua domanda questo Paese a immaginare di conservare la propria storia
E perché sostanzialmente viene narrata comma si fa fatica a dire che si era poveri
Si fa fatica a dire che si era il grande serbatoio di manodopera si fa fatica a dire che si era clandestini si fa fatica a dire tante cose io ve la potrei fare lunga ma non voglio farla lunga e la riscrittura che negli ultimi tempi dovesse alla quale noi siamo assistendo
è un elemento molto molto pericoloso
Ma Presidente Ascari verrà sentito dire diverse volte mentre presiedeva durante il mio intervento io tutto immaginava nella mia vita
Forche di entrare in un luogo e dover fare il dibattito storiografico che ho lasciato nelle aule dell'università ed errori fare in Parlamento perché c'è costantemente il tentativo dell'uso pubblico della storia
Cioè io cambio la storia il passato per legittimare il mio presente
Ma c'è un momento spartiacque nel libro ritroviamo la catastrofe di Monongah fino ai cento a alle centotrentasei vittima di Marcinelle
Le catastrofi sono momenti di accelerazione della storia ma sono anche momenti spartiacque questo Paese si è raccontato al mondo grosso modo fino alle porte degli anni sessanta
Come un Paese di straccioni martedì fa M che era costretta a partire immaginate ne siamo in un luogo probabilmente qui dentro abbiamo tanti resoconti del tempo lo stesso De Gasperi
La migrazione la mobilità italiana è stato uno degli elementi delle trattative che poi porteranno al trattato di pace di Parigi del quarantasette
E tuttavia dopo massi del cambia lentamente la prospettiva e il cinema in questo ci aiuta tanto il neorealismo raccontava agli italiani e le italiane che eravamo
Come la presidente Ascani ricordava no c'erano le badanti c'erano
Balie e le vedove bianche così dispensate film del neorealismo raccontava la provincia italiana han certo punto in questa città figlio di un processo di modernizzazione l'Italia doveva entrare nella società dei consumi il Piano Marshall fece quello che fece e allora come dire ci fu questa donna bellissima altissima bionda che fa il bagno nella Fontana di Trevi e si trasforma l'Italia non è più il Paese De Martini Fannie Mae della Provincia ma la dolce vita
L'Italia si scopre improvvisamente siamo adesso nei giorni del G7 si scopre improvvisamente che possedeva al tavolo delle grandi nazioni industrializzate che stanno ripartendo stanno crescendo e la migrazione viene progressivamente tenuta sotto traccia io lo dico sempre entrate
In una libreria in una biblioteca vedete fatte usate la chiave di ricerca miracolo economico boom economico voi trovate stanzoni pieni come questo di libri scrivete emigrazione italiana vedete come campana
Eppure il boom economico è durato grosso modo otto anni la migrazione sono due secoli e più se non a denuncia
Per non tornare ancora indietro e quindi capite che questa e la difficoltà la difficoltà di riconoscersi perché l'accezione migrazione migrazione è fatta in negativo
In realtà questo è frutto il figlio di un elemento paradigmatica all'inverso tu lo sai perché ne fai anche parte
Della storia dell'emigrazione no in Europa fino alla rivoluzione francese e chiudo l'immigrazione era la grande risorsa l'emigrazione dalla grande piaga l'imperialismo europeo ribalta la logica
Collegata alla rivoluzione industriale era veramente io avevo la teoria Malthus e Anna e quindi l'aspetto narrativo scientifico teorico economico c'era cioè Malthus che cosa diceva in buona sostanza se io cento grado d'che produco
Posso sfamare cento persone l'accento Nesi ma in poi li devo smaltire quindi altro e li faccio emigrare queste so semplificando
Questo è l'elemento che si è ribaltato che poi se lo seguite
Spero di non confonderli arrivata alloggi quante volte noi abbiamo discusso negli ultimi anni su questa finta narrazione della fuga dei cervelli
E anche lì la fuga dei cervelli eh quell'elemento che ha determinato l'uso pubblico in questo caso del fenomeno sociale
Perché io li definisco fuga dei cervelli perché ovviamente non è che posso
Mattarella presidente ma attraversato
Qualche giorno fa al Serna di Ginevra io mica posso riprodurre il Sermig in tutta Italia e quindi siamo dello il fisico lo scienziato
Fa bene a partire per la NASA per il Serna e così via in realtà poi vai a leggere i dati e due terzi di di coloro che partono ancora oggi non sono nemmeno laureati triennali
Allora voi capite qual è la discrepanza perché perché la migrazione è un tema che si fa fatica a definirlo tecnico
Voi avete mai visto in televisione nei dibattiti sulla migrazione un demografo e pura demografia è una scienza inesatta come la medicina
In grado però di descriverti un trend e quanto quel tema è presente e quanto si fa fatica a chiamare gli esperti di migrazione ora s'sparo addosso alla mia categoria quando si parla di immigrazione di solito voi trovati invitato un politico Butto la croce addosso a me per primo
Perché perché è un tema di dibattito e di percezione e allora noi dovremmo ribaltare questa prospettiva e io credo guardate e lo dico al direttore monsignor Felicolo prosegua
Testardamente sulla sentiero tracciato perché la qualità della produzione scientifica che negli ultimi anni dico decennio se volete ha raggiunto la Fondazione Migrantes essenze uguali
Se alte più ambiziosi e siate meno come dire generosi nei confronti del mondo esterno rivendicato il grande lavoro che avete fatto in questi anni
Perché molte volte due assistiamo a persone qualificate e meno qualificate che hanno costruito carriere sui lavori sulla produzione sul sacrificio della Fondazione Migrantes
Allora credo che questo sia un elemento da rivendicare con forza e credo che questo lavoro sia la testimonianza immediata e Diretta di quanto ci sia da lavorare
E di quanto sia fondamentale come si è fatto con i temi ambientali che sia iniziato nelle scuole cominciando i bambini a fare la raccolta differenziata perché il bambino o la bambina erano in grado poi di convincere i genitori ecco se noi insistiamo su questo crinale su questa direzione io credo che avremo fatto un buon servizio al Paese
Alla coscienza delle italiane e degli italiani ma soprattutto avremmo fatto un servizio di riconoscenza a milioni di donne di uomini di minori
Che per oltre due secoli
Sono partiti e che inconsapevolmente come diceva Dostoevskij hanno scritto pagine dei libri di storia ci sono finiti dentro ma non si erano reso conto che stavano scrivendo quelle pagine di storia grazie
Grazie onorevole Ricciardi mi sembra che ci sia una sorta di filo conduttore nei tre interventi dalla dal saluto istituzionale della vicepresidente a starmi vicino
Al suo intervento che quello di Triario collettivo in cui tutti noi siamo impegnati nello scrivere responsabilmente anche nella nel diffonderlo
Solitamente alle presentazioni di libri l'autore parla la fine ma siccome a questo tavolo siede un anno moderatrice e con l'autore parlerà adesso Luigi Dal CIN può essere presentato in mille modi diversi attraverso gli oltre cento libri che ha scritto tradotti in quattordici lingue del mondo
Attraverso la sua carriera costellata di i numerosissimi premi vinti pensate che lo scorso anno
Gli hanno persino intitolato una falla di lettura della biblioteca di cotogne in Veneto pensato però che il modo migliore e che si presenti da sé
E che si presenti però attraverso quello che ha scelto donare di disse la sua bravura con le parole e il suo sapersi narrare
E allora andiamo a pagina centoquarantatré del volume e leggiamo insieme
La valigia ora che l'audace impresa è compiuta prendo la valigia di cartone con cui mio nonno immigrato la Profaci Endo scattare la serratura click sì stimoli dentro il libro insigne gli oggetti di scena la Ricchiuto Creek con questa valigia porterò il libro in giro nelle scuole nelle biblioteche nei teatri di tutte le regioni d'Italia riportare le storie a casa in fondo è questo il senso del mio mestiere di scrittore
A te la parola Luigi
Ringrazio la vicepresidente hanno Ascani
L'onorevole Toni Ricciardi
E la camera dei deputati della Repubblica Italiana per questo prestigioso invitto
Ringrazio Fondazione Migrantes il direttore monsignor Pier Paolo Felicolo ma anche il presidente monsignor Giancarlo Perego e la dottoressa Delfina Licata per questi due anni di progettazione studio e lavori insieme
Che ci hanno portato a realizzare quest'opera ringrazio tutte le persone che avere ottanta a vario titolo oggi interverranno e anche le persone che sono qui ad ascoltare in presenza o delle molte persone che so che stanno seguendo in diretta streaming sono onorato della vostra presenza
Io non so se oggi e riuscirò a raccontare quello che ho vissuto in questi due anni di immersione di scrittura per ragazzi nella storia dell'emigrazione italiani all'estero
Per me è stato un'immersione che ha toccato corde personali e famigliari quindi oggi mi troverò raccontarvi delle parole private dette in pubblico
Prendo questa espressione Ratti SL otto
E trovi in questa situazione di indirizzare in pubblico delle parole private
Però in fondo questo è il mestiere che mi sono scelto è questo oggi devo fare
Sono parole per presentarvi questo lavoro sulla porta del mondo
Dove insieme a Fondazione Migrantes poi all'editore Terre di Mezzo ho voluto raccontare la storia dell'emigrazione Italiani nel Mondo cercando un equilibrio tra informazione
E narrazione
Si tratta di un'opera
Frutto di un lavoro per me intenso coinvolgente appassionato un lavoro a volte straziante
Per le storiche o via via incontrato un lavoro durato un paio d'anni fatto di studio ricerche ideazioni di strutture scrittura stili differenti a seconda della materia trattata
Un lavoro di immersione
Nel dolore della start Enza
Della star Tenza in particolare di donne e bambini
Quelle persone migranti che sono state dimenticate dalla storiografia ufficiale start&stop una parola errore è un errore grammaticale indotto dalla dialetto siciliano
Che credo che però trovo crei una parola molto efficace
Dolorosa e straziante è stata la Sparta Enza scriveva Tommaso Bordonaro un contadino di letterato di un piccolo paese della provincia di Palermo
Che immigrato in in America nel dopoguerra Spar Tenza una diretta una parola che deriva dal dialetto siciliano dice e deriva da spartire
E indica al dividersi l'uno dall'altro con pena
La star Tenza straziante
Divide ciò che era unito
E allontana
E sradicamento sofferenza del corpo e dell'anima
Racchiude in sé tutta l'amarezza e la lacerazione di chi è costretto a separarsi dagli affetti ed ai luoghi familiari
Per partire verso terre sconosciuto e una vita piena di incognite
Se partire un po'morire spartire peggio
Questo concetto che ha espresso da una scrittori letterato
Trova corrispondenza in uno scrittore molto letterato come Edmondo De Amicis
E sentite cosa scriveva dopo aver salpato da Genova per arrivare a Ueno Silence a bordo del piroscafo Nordamerica insieme a mille seicento emigranti italiani
Scrive così De Amicis
Se Dante avesse conosciuto ciò che erano le terze classi dei transatlantici nel mille ottocentottantacinque
Per certo ne avrebbe descritta una
E l'avrebbe allogata nell'inferno
Egli avrebbe inchiodato i peccatori di più neri peccati
O miseria errante del mio Paese
Povero sangue spillato dalle arterie della mia patria
Miei fratelli lacci mi sorelle senza pane
Cosa c'ha spinto
Insieme a Fondazione Migrantes ad affrontare questa audace impresa come credo definirebbe quest'opera l'Ariosto
Storie di migrazione affiorano dagli album fotografici di ogni famiglia italiana eppure si tratta di ricordi spesso collettivamente rimossi
Specie per le generazioni più giovani
Con cui sono a contatto per incontri nelle scuole spettacoli a teatro
Che non hanno avuto la possibilità di narrazioni personali
Di testimoni familiari
Ma io credo che per comprendere la realtà in cui viviamo
E poter quindi immaginare insieme tutti insieme una società del futuro
Sia necessario fornire ai giovani un quadro esaustivo della storia dell'emigrazione di italiani nel mondo
E ha ritenuto di farlo raccontando una storia emblematica per ciascuna regione italiana in modo che ogni ragazzo è un'insegnante
Si potesse identificare con più facilità
L'Italia è talmente variegata infatti che ogni Regione ha avuto motivi proprie destinazioni specifiche d'emigrazione e ha portato nel mondo la propria caratteristica e proprio caratteristico apporto culturale
Si tratta di un progetto che mancava nella scuola italiana la scuola italiana da anni trovo sia impegnata nella nello sforzo di valorizzare le culture di arrivo
Si è lavorato molto con le fiabe con le narrazioni con le tradizioni dei Paesi d'origine rispetto agli alunni
Ma per una vera integrazione accogliente trovo che ho pensato che mancasse l'altro piatto della bilancia l'altra faccia non si può dire ai nostri ragazzi
A quelli che sono già qui siate gentili con chi arriva perché la gentilezza non ammette l'imperativo così come il verbo altri verbi non la mettono al verbo amare verbo sognare dai sogna su sogna
Ma se si comprende che anche la nostra storia di italiani è fatta di generazioni che hanno vissuto la miseria e la fame che per sopravvivere mantenere i propri figli
Hanno avuto il coraggio di emigrare anche molto lontano e che si nostri alunni possono oggi acquisire a scuola strumenti per realizzare la propria vita i propri sogni e anche grazie al viaggio al coraggio ai sacrifici di chi un tempo immigrato
E allargato i propri orizzonti e inviati in Italia i propri guadagni
Allora lo sguardo verso chi arriva può cambiare
Può diventare forse più familiare
Più compassionevole
Tutto questo con l'aiuto dato dalla profonda esperienza di Fondazione Migrantes cui poi ho proposto Terre di mezzo come editore perché libro avesse una sua realizzazione fosse abbellito dalle illustrazioni di Cristiano Lissoni
E adesso una sua distribuzione
In mezzo dunque quello della scrittura quello della narrazione c'è anche informazioni in questo libro
Troverete una meticolosa documentata ricostruzione storica dell'immigrazione da ogni regione italiana con i motivi le destinazioni dati storici dati statistici
Ma il cuore di questo libro resta la narrazione
Io credo nella narrazione sempre
Anche nelle situazioni più difficili
Specie nelle situazioni più difficili quando ci sono adulti
Che stanno in silenzio e non sono più le parole
Ma i ragazzi chiedono
Ed è responsabilità proprie dell'adulto usare le parole
Ci sono però parole che arrivano solo alla nostra mente
E suscitano semplice nuove informazioni altre parole che invece arrivano al cuore arrivano lo stomaco
Suscitando emozioni sentimenti affetto movimento cambiamento io credo che noi cambiamo la nostra vita cambia non quando abbiamo più informazione
Ma quando ci accomodiamo per qualcosa e questo fa la narrazione questo fa milite
Questo possano fare i libri
Per questo ho voluto che il cuore di questo libro per ragazzi oltre alle meticolose informazioni storiche alle precise statistiche fosse un cuore narrativo un cuore che pulsa di storie vere vissute da persone vere
Nella nostra cultura l'incontro tra la comunicazione massmediatica la narrazione è avvenuta da tempo e sembra aver messo in crisi quest'ultima
E come se ci fossimo da tempo privati di una facoltà che sembrava inalienabile c'è la capacità di scambiare esperienze significative
Dare valore alla narrazione significa invece tornare alla comunicazione interpersonale
Di esperienze significative significa tornare alla narrazione significa tornare alla nostra capacità di ascolto
Dell'altro significa tornare alla ricostruzione paziente di una coscienza storica
Per dare valore all'identità narrante
Spiegando dal produttivi SMA economico
Il valore delle persone
E dell'esperienza
Significa dare valore alla persona anziana ad esempio perché ha tanto da raccontare
Quando la nostra società
è uno scarto
Io dico spesso ai bambini stasera quando tornate a casa e gli parlo della lampada di Aladino sapete che alla Dino strega e viene fuori sprecate vostro nonno e uscirà una storia
E poi c'è la scrittura la scrittura mi ha consentito di di riportare le storie a casa
Riportare le storie a casa credo sia questo in fondo il lavoro dello scrittore
Quando immagino costruisco con cura la struttura del testo passo dopo passo organizzò con metodo scrivo con attenzione definiscono stile col fiato sospeso cerco le parole giuste con pazienza le svelo le scarto
E scelgo e tolgo dubito cambio taglio compassione
E una domestica mento un corteggiamento un viaggio tutto questo per cosa
In fondo per riportare ogni parola casa sua per riportare ogni storia a casa sua
Quando mi sono immersa descrivere il dolore i sogni di chi è emigrato e per riportare quel dolore cui sogna a casa loro
E qui torna ancora sul finale alle parole private dette in pubblico perché in questo libro riportato a casa anche la mia storia famigliare
Nel definire la cornice narrativa delle vigente delle vicende ricavate dai documenti non ho avuto alcun dubbio sulla necessità di mettermi in gioco racconta indo raccontando la verità della mia famiglia anziché una narrazione intentata
I giovani lettori adolescenti pretendono da dall'adulto soprattutto onestà
E dunque parole private
Dette in pubblico
Poi in tutto questo
è un attimo percepire una connessione tra la nostra storia di migranti e ogni migrazione dei nostri tempi e i ragazzi questa connessione
La sanno vedere bene anche meglio di noi adulti
Scriveva Ernest in Brahms emigrante valdostana raccontando del suo sbarco a New York nel mille novecentododici appena ventiduenne
Perché non c'era qualcuno dal cuore tenero che si prendesse cura
Di tante miserie di tante lacrime
Eravamo considerati come dell'immondizia umana
E le grida continuano senza tregua
Grazie Luigi perché hai fatto diventare la mia sessione per le parole ancorata un evidente
E profonda
E mi sono buonasera e grazie alla vicepresidente grazie di cuore curiamo buon lavoro
Nel frattempo c'ha raggiunto il professor vedovelle che salutiamo e bislacco accostata alla narrativa per ragazzi a questo mondo in punta di piedi Luigi avuta non può capire pazienza con me per spiegarmi meccanismi e insieme abbiamo investito veramente tanto tanto tempo
Per incastrare a meglio le necessità sue di scrittura con quelle della Fondazione Migrantes ma anche i reciproci i propositi le competenze e le sensibilità il libro viene pubblicato e arriva tra le mani di Roberta Fava Favia
Che fa una storia di Instagram ma mi pare e contesse fiorite racconto il volume e spiega a tutti estetica McKay la guardo anche quello che probabilmente non era chiaro neppure a me
E pensa che non era che hanno neanche a Luigi perché poi abbiamo parlato subito dopo averti ascoltato cara Roberta perché lo hai spiegato con talmente tanta chiarezza che essersi ne siamo rimasti esterrefatti di come i nostri i nostri due anni di lavoro fossero compresi con tanta semplicità
E con tanta chiarezza tu hai spiegato la difficoltà ecco di cercare di aprire i giovani lettori attraverso questo volume a mondi altri che hanno a che fare ad esempio con la demografia con la musica con la polizia con il cinema
E il comunicare anche attraverso le immagini quindi l'importanza per esempio dell'educazione visuale
E permettetemi di ringraziare cristiano Lissoni per le splendide immagini che ci sono spediti illustrazioni di questo volume e Giulia genovesi che spero ci abbia raggiunto di Terre di Mezzo Editore che purtroppo a eccola lì che che ringraziamo la perché avuto anche delle difficoltà ad arrivare con il treno questa mattina da Milano
Roberta
E ne ha così chiaro per te forse per la tua esperienza però noi veramente io e Luigi ti ringraziamo e ringraziamo per essere qui questo pomeriggio perché effettivamente la tua esperienza e la tua specializzazione in questo campo sono davvero unica a te la parola grazie
Innanzitutto grazie grazie alla vicepresidente della Camera Scania e l'onorevole Ricciardi la Fondazione Migrantes che mi ha dato questa opportunità straordinaria di portare qualche parola sulla letteratura per ragazzi in un luogo come questo piuttosto non consueta ecco come situazione grazie
Soprattutto a Delfina Licata che ha seguito con cura questa cosa sì forse Fo partiamo da da dove da quello che gli è rilevato tu cioè che che cosa si vede da da questo libro permessi vede una cosa io mi occupo di letteratura
Faccio la critica letteraria non mi occupo di migrazioni in senso stretto ma mi occupo di ciò che può
Educare silenziosamente all'umanità ed è quello che fa la letteratura ma ci riesce solo quando come diceva Luigi
Insieme all'informazione che tante insieme allo studio arriva poi la scrittura la narrazione e delli che può succedere
Il fatto l'esplosione del testo e la capacità del testo di arrivare i ragazzi tutto sommato
Se questo libro e così straordinario e stiamo qui insomma a parlarne non è solo perché è un libro molto documentato che ha richiesto tanto lavoro ma perché è un libro descritto qual è la differenza la differenza è che un libro che non ha descritto non arriva da nessuna parte
Ne dobbiamo entrare dentro l'anima dei lettori e la lettura egli è una delle pochissime la letteratura di letto e la lettura di letteratura una delle pochissime attività che ci permette di allenare l'empatia
Strutturare il pensiero critico e allora quello che Gigi diceva prima l'immedesimazione ecco lì facciamo centro se no no non è una questione di cosa c'è in un libro
è una questione di come ce lo metti qualcosa che c'è in un libro se sulla porta del mondo arriva davvero a riportare le storie a casa
E perché riesce a fare questo c'è chi esce a produrre un processo di immedesimazione
Usando gli strumenti tipici della letteratura della narrazione
Quella sospensione dell'incredulità la chiamava corregge che però riesce a produrre quasi in maniera paradossale una riattivazione della dell'attenzione del reale e del concreto cioè il vivere mondi altri ditte altre attraversare altre situazioni che non sono come dire c'è e ci fanno vivere quella situazione in quel momento mentre leggiamo ma quando ci riporta quando perì atterriamo le in quello che Calvino chiamava il mondo non scritto hanno modificato la nostra capacità di vedere e creano facilmente quei legami quelle similitudini tali per cui appunto
Come un migrante italiano va all'estero e c'è qualcuno che dall'estero viene qui e le motivazioni sono sempre umane per quanto sempre diverso se no
Quindi è è in questo che io credo la scrittura di Gigi riesca sempre a fare centro cioè la capacità come tutti i grandi scrittori di parlare davvero con i ragazzi per non dire una cosa ma per far sentire quella cosa che è tutto è tutta un'altra limita nessuno spessissimo io incontro in continuazione insegnanti
Genitori educatori e una delle cose che che mi capita spesso di dire
E e queste nessuno di noi sceglie il libro che vuole leggere
E e che legge di piacere la sera sul comodino perché è un libro che spiega qualcosa per come essere una persona migliore come essere più accogliente come essere più gentile come essere un dovere essere no che pure c'è lo facciamo perché si dà piacere
Ecco questo fa la letteratura se attraverso quel piacere riusciamo strutturare
Anche un messaggio che passa però in maniera implicita e allora e allora abbiamo fatto centro gliela la Truman diceva la letteratura per ragazzi a una letteratura silenziosamente educante non le deve dire le cose non deve essere esplicitate vestiti implicita
E poi c'è questa capacità incredibile di libri come questi peraltro un libro e come come ci ha ricordato del fino a Luigi stesso che fatto con una cornice narrativa e tanti racconti interni ognuno per ogni uno per ogni regione
Che esplode esplode perché son talmente tante storie che se uno vuole prendere seguire il filo di una storia sola allora può andare davvero a fare la storia di un luogo la geografia
Il cinema
E tutto ciò che ci può ruota e un libro tira l'altro
E anche una materia tra tutte le virgolette del mondo tira un'altra e il libro non resta chiuso dentro se stesso ma si muove fuori però si muove con un processo di uscita che parte dal piacere della lettura perché quel libro mi ha parlato a me di che cosa di qualcosa di esterno no di me stesso allora se un libro parla a me di me stesso
Riuscirà sta a aprire qualche breccia perché poi riesco vedere anche le storie delle altri in altri Moggi ecco un testo può diventare in questo senso anche un ipertesto
Qualcosa che che che sul posto c'era a me piace moltissimo tra le altre cose l'opportunità di questa di questo pomeriggio perché mette insieme cose apparentemente diverse e che invece devono stare insieme se devono arrivare dove devono arrivare cioè i ragazzi le ragazze
Da un lato l'assoluta conoscenza competenza studio no del fenomeno migratorio in questo caso dall'altro però è lo strumento che quella cosa là può davvero raccontare e che alla letteratura
E e la grande letteratura la la grande scrittura apporrò rompere le soglie tra fiction e non fiction cosa come si fa a dire se questo è un libro di fiction c'è una narrazione pura
O se un libro di non fiction c'è un libro che trasmette delle informazioni indubbiamente tutte e due
E ci riesce solo perché come diceva Luigi Dal CIN prima
Io credo nella scrittura credo nella narrazione e questo che cambia tutto perché se ci crede lui
E lo sa fare nel senso che è un mestiere scrivere per ragazzi e ragazze da un mestiere difficilissimo allora ci crederanno anche loro e non perché glielo dici ma perché glielo racconti
E se il punto è riportare dare forma e peso alle parole e riportare le storie a casa allora posso domandarmi
A quale casa le vogliamo riportare certo possiamo riportare alla casa di chi è partito no e come dire un tornare indietro in qualche modo mamma interessa forse ancora di più che quelle parole tornino a casa
Nell'individuo lettore che sta leggendo la casa di quelle parole e dentro il lettore che ne farà sua casa e in qualche modo se ne porterà dietro perché la storia non si fermi ma continui e dia nuovi spunti a questo servono Nestoriano arrenderci umane ma perché che ci riescano abbiamo il dovere di avere una grande scrittura una buona proposta perché i ragazzi hanno il diritto di avere la migliore scrittura possibile altrimenti mangiamo al bersaglio in qualche modo se questo libro fosse stato molto documentato molto informati come dicono gli americani
Ma non avesse avuto la capacità di parlare col suo lettore bel bello sì però e invece no per fortuna ce la fa e le sue parole tornano davvero a casa e le sue storie tornano a casa non da dove sono partite mai molte più case ragazzo per ragazzo ragazza per ragazza
Grazie Roberta da quanto ci c'hai detto dovrebbero leggerlo anche gli adulti fronzoli rafforza la
Prima cosa che dovrebbero far gli adulti e leggere la letteratura per ragazzi per capire il ragazzo innanzitutto e poi per lavorarci
Grazie grazie Roberta
Leggiamo da pagina centoventisei
E difficile trovare le parole per esprimersi e comunicare quanto ossia una scarsa dimestichezza con la lingua scritta
Eppure era questa la condizione comune alla maggior parte degli italiani che miravano alla fine dell'Ottocento e agli inizi del Novecento
Le lettere scritte dagli emigranti mostrano spesso la fatica il disagio di chi è costretto a confrontarsi magari per la prima volta con la scrittura
A disposizione unicamente o quasi il modello della lingua parlata spesso nelle sue forme dialettali si tratta di lettere dalla grafia incerta che abbondano di errori grammaticali e conservano le tracce dell'oralità
Ma basta scavare un po'tra liriche ed ecco emergere come sempre l'identità e il cuore di chi scrive
La parola The professor vedo belli caro Massimo otto su questo è spesso tutta la tua vita e continui ancora a studiare come la lingua viene plasmata di Keita dalla migrazione
Come volte si trasforma e ci trasforma
Molte grazie riunisco orario ingrassano i tricolori abbiamo proceduto per questo bellissimo momento questa bellissima occasione di riflette appalti era un testo meraviglioso perfette su un tema che componente intrinseca del nostro hotel non so se italiani del nostro vivere questo momento e quindi grazie davvero ma a tutte quante con tutti quanti voi grazie davvero a Luigi dal cinque vorrei condividere con voi una serie di considerazioni su due oggetti dal punto di vista linguistico perché queste misteriose svolto finora il cui oggetto alla qualità linguistica del volume
Non mi vogliono dove c'era
Osservazione critica soltanto dei constatazioni che mi sento di di fare anche sostenuto quello che è stato detto in precedenza
E poi una serie di considerazioni sull'oggetto lingua e linguaggi e lingue
Che a mio avviso costruisce una trama fortissima di ogni immigrato e quindi anche dell'emigrazione italiana
Qualità linguistica del libro io sono rimasto impressionato da
Dal modo in cui due caratteristiche sono andata a braccetto nel volume
Una parola dovete già detta più e più volte qui la chiarezza
E io aggiungo l'espressività la capacità di farsi sentire non la banalità
Toccò troppo spesso ideale nel discorso pubblico anche master viatico anche politico si è detto che essere dopo semplici nel parlare e lo scrivere significa essere banali da testimonianze c'era questo volume esattamente il contrario
La chiarezza e la semplicità
Può tranquillamente andare
Di passo la profondità e l'espressività
E questo diventa un modello di uso linguistico per noi oggi Tullio De Mauro più e più volte ricordato quanto sia difficile essere chiari
Mi sembra che dietro la
La semplicità apparente che solo ove sia quello che prima dal Circeo ricordato c'è un lavoro certosino intenso
Pigno
E poi libero libero complessa indubbiamente credo non racconta soltanto appunto da una mole di dati e in questo anche anche per questa parte informativa gli adulti dovrebbero legge non come cioè non è un libro che te competizione con la borse
Sud con il rapporto che sono però indubbiamente vi attinge
Come dire ripropone in modo sintetico ma molto incisivo
Dei dati di di grande rilevanza
Perché questo in insisto su questo punto sono qualità linguistica è vivo perché non è assolutamente da dare per scontato nell'Italia di oggi il pieno possesso della lingua italiana da parte delle nostre concittadine concittadini
L'italiano convive con i dialetti innanzitutto e convive con il retto in modo quotidiano sistematico ieri sera dopo un lungo viaggio vivo a casa qui a Roma accendo la televisione c'erano una trasmissione Chi l'ha visto
E camionette in cui viene intervistato una giovane padre che lavora in Germania
Domando italiano dove solo italiano ma alla fine non ce la fa più veniva dalla campagna non ce la fa più e comincia a parlare in dialetto e la RAI ha dovuto sotto titolare italiano allora
Perché dico questo perché questo volume in qualche modo con la sua
Chiarezza espressività divelto modello di come può essere una buona competenza diventa una bussola che poteva navigare
Nel nostro nel nostro mondo non lo sa la diciamo nel nostro spazio linguistico e culturale così complesso perché oggi l'Italia rimane dal punto di vista linguistico in realtà molto complessa assolvete non omogenea
Assolutamente
Un esempio di quel plurilinguismo multilinguismo che è la condizione oggi del mondo globale anche della non soltanto a livello a livello locale
E da questo punto questa dimensione passo all'altra dimensione la trama linguistica del volume
Del fiato ha letto alcuni alcuni passi posso del gioco soltanto due dei tre come esempio di quello che voglio dire cioè
Il libro a volte è esplicito nel come anche tu hai fatto vedere un attimo fa nel manifestare il peso che le parole hanno avuto nell'anni che ora
A volte anzi il più delle volte la lingua e la questione linguistica denigrazione rimane con una trama implicita
Faccio un esempio di questa invece della esplicite sa sta parlando della bocca del potere Boca di Buenos Aires e dice su un elenco di cento parole ad alta frequenza d'uso nella città ben trentotto risulta un'altra Genova
Fase di una riga e mezzo nemmeno
In cui vengono citati le liste di frequenza che sono strumenti della linguistica quantitativa
E questo rigore questa facilità del Po nel proprio il rigore che mi colpisce
E poi attenzione dell'implicito trentotto risultano nate non in Italia non sono parole italiane sono i genovesi
E allora io parto da questo punto di vista per dico voi quello che sta accadendo oggi
Sia sul piano della fenomenico di quello che accade nella nostra emigrazione dal punto di vista linguistico sia di quello che accade dal punto di vista delle degli studi su questa materia
Devo fare un passo un attimo indietro solo velocissimo non voglio assumete tediare
I presenti derubare tempo a altri interventi
La mia impressione perché allungo quando abbiamo parlato di questione linguistica nell'emigrazione italiana nel mondo
Troppo spesso se ne sia parlato con una distorsione divertente che ha portato quasi a una rappresentazione non veritiera della realtà
Ciò che ho sentito fare spesso anche in sedi istituzionali affermazioni del tipo i nostri emigrati sono stati gli ambasciatori la lingua italiana no scusate sostare in basso quello spazio linguistico italiano capo più complesso
Perché ci sono i vialetti che non solo gli eletti dell'italiano ma sono diramazione noto davamo italico dell'attività ci sono le lingue delle minoranze presa dagli Albanofona Italia immigrati negli Stati Uniti come si fanno del loro comunitario osservazioni
Allora l'ONU i nostri cari non sono stati ambasciatori della lingua italiana
Ma l'emigrazione è stato il contesto potentissimo di italianizzazione hanno imparato l'immigrazione l'italiano perché era uno dei censita di un campane un veneto un piemontese una pugliese ti Capirossi
Sanno tutta boccoli Lino
Tutti dicevano fare della Ka il caro e andiamo alla Farma
Tutti cercano di creare queste questi mostri linguistici che linguisti all'inizio hanno guardato con il sorriso sulle labbra certo son cose divertenti
Dell'auto in dirvi io cito il vedevamo sono maestro perdonatemi nel suo nude su libri capitali nel sessantatré da solo linguistica dell'Italia unita
Dice una cosa che oggi nessuno nessuno studioso sarebbe mai scriveva che lui dice tutti gli studi su questa materia spesso dai boccoli non fa mancare c'era c'era
Sono ben poca cosa oggi io penso che nessuno studioso
Fox scrive in un articolo che topo una rivista scientifica una fase le sto dicendo che gli viene
Rifiutano l'articolo tema lo dona dubbi son ben poca cosa
Cioè il ruolo dell'emigrazione nelle questioni linguistiche delegazione e dell'Italia Paese vertenze sarebbe più profondo
Perché i navigazione gli italiani hanno sono stati spinti a sviluppare una lingua comune
Secondo processo parallelo a quello che accadeva in Italia dopo l'unità d'Italia e poi attenzione dedicazione è stata semplicemente un distacco dall'Italia
C'è stato sono stati rientri c'è stato un un legame continuo
Gli Effetti dei processi italianizzazione avvenuti nell'emigrazione sono fatti sentire età
Un po'perché rientra con una consapevolezza diversa sul far studiare i figli le lettere nelle lettere
Che scrivevano c'è ritorna costantemente questo punto fai studiare i figli
Cioè far riconquistare la scrittura
La vettura fargli sviluppare la competenza linguistica e quindi e la nostra le vicende il mistero storica sequenza di vicende complesse all'estero non è andata la lingua italiana dato uno spazio linguistico italiano che ancor oggi permane
Chi come me
Quando insegnavo andavo con all'estero armato prima arrivati a ma che voleva fare il GPS
La Bégaudeau che pezzi erano adesso molte Folino a fotografare le tracce degli italianisti diagonali linguistici urbani esce nelle strade nelle piazze
E li abbiamo visto abbiamo raccolto migliaia di parole italiane
Parole dialettali
E parole sardo italiane
Cioè parole che gli stranieri hanno inventato
Prendendo a modello di italiano io lo chiamo il caso faldoncino che è un cappuccino fallito che si compone macchinette hai tutti rese in modo per fortuna non l'Italia dando nonché ho trovato il Boca cima fra cucina italiana il freddo c'è ancora
è stato inventato da un da una multinazionale straniera
Allora perché questi stranieri si permettono di inventare queste cose perché hanno visto i nostri emigrati innanzitutto costretta a inventarsi folli
Allora la distorsione che dice di sono stati i nostri picaresco tra lingua italiana pericolosa perché non riconosce che i nostri emigrati andando negli altri l'altra società entrando negli altri spazi linguistici hanno vissuto in territori di contatto e questi territori il processo
Linguistico di conquiste lingua aveva una doppia anima da un lato poteva caricarsi dei del alto della marginalità
Sa poco l'inglese lo sa male magia dall'alto valore anche il luogo in cui la creatività linguistica e semiotica generale si manifestava
Allora questi processi se li lasciamo alla spontaneità non sappiamo dove posso andare a finire posso appunto chiudere gli spazi di vita simbolici dei persone delle limitare il il dirigismo dei loro
Identità come ci ricordava prima l'onorevole Ciardi oppure posso ETA e strumenti per percorsi di crescita
Allora sa le istituzioni scolastiche la prima legge linguistica che lo Stato italiano democratico repubblicano ha fatto è stata legge centocinquanta del settantuno attività linguistico culturale dei nostri emigranti
E in qualche modo quella lezione dobbiamo riprenderlo e
Diciamo inutilizzate a nell'oggi già oggi oggi emigrato appunto Cervelli in fuga di giovedì
Ingegneri chimici che vanno a lavorare a Basilea la Novartis
Con il miglior di tutto e di più i dati su quelli che ci ricordava quei mattoni Francia
Oggi sta succedendo una cosa molto interessante a che livello di studi linguistici su questa materia perché penultimi Giordani novecentottantuno fino a un paio d'anni fa
La linguistica italiana che si è occupata di migrazioni si occupa soltanto della che seguisse degli immigrati stranieri tali
Cioè gli ultimi studi conteneva assegni bibliografiche
Sorvegliare sulla sulla emigrazione italiana e la lingua nel mondo risalgono all'inizio ma dagli anni Novanta processato il silenzio per tutti questi anni dagli ultimi due anni invece ricomincia l'attenzione il l'attenzione legata alla neo immigrazione
Dalle sue specifiche caratteristiche e devo dire con molta soddisfazione di soli joint legioni lui se non ai leghisti italiani non soltanto era anche hanno capito che questo è un tema da riprendere
Neo emigranti
Sanno sicuramente l'italiano molto più delle ondate cocente eliminazione
Sarà anche un po'di lingua straniera sigle se scolastiche lesa scolastico Sabbioni che vuol dire in Italia è un po'di inglese hanno fatto aspro
Poi ci sono attenzioni i figli degli immigrati stranieri che sono nati in Italia
E che hanno deciso di emigrare le migrazioni punti
Che sono bontà in Germania
E che portano categorie di italiani la rete si riservato all'inganno dico l'arabo
O ludico d'Italia
L'abbiamo dei profili molto diversi
Di locutori di parlanti
Ma tutti i profili che sono immersi non ambiente plurilingue
Che dunque qualcosa di molto complesso da studiare in termini di dinamiche quattro Venezia segnavano oscena
Uno scenario che a mio avviso ripeto io sono molto contento che siamo per delle giovani Joyce Giosia a abbattere queste piste
Mi sembra che il prossimo
Porto in qualche modo io Nevio testimonianza
Però questo significa anche segnala anche la centralità di questa materia che la ricerca scientifica italiana di ambito
E quindi io sono davvero contento che la la linguistica Mikado italiana sì di assegni di
Vitalità
E sono contento chi possiamo appoggiarsi su testimonianza che non soltanto poveri per i linguisti o degli studiosi ma che auspicabilmente possono circolare fra
Fra i giovani fra Frei
Fra coloro che hanno magari da un tuo nonno emigrato fra coloro che hanno invece i genitori che hanno vissuto effettivo questo processo di di movimento a mio avviso questo libro una specie di Busto ci consente tutti quanti noi di migrare
Magari semplicemente leggendo ma ci consente di prendere coscienza del fatto che non è possibile evitare
Il viaggio in Georgia prima c'era
Non c'è un Museo dell'emigrazione che non abbia la valigia di cartone cioè proprio oggetti esiti oggi ci sarà il trolley
O magari soltanto i mezzi digitali ma cambia poco
E questa condizione
Che ci caratterizza dobbiamo avere bussole semiotica e linguistiche immise capace di farci navigare in questo complesso mondo fatto di linguaggi direi grazie dunque Luigi
Grazie professor vedo belli
E sempre è un piacere ascoltarti
E purtroppo se tanti sono riusciti ad arrivare uno che non è riuscito ad arrivare e Paolo Masini che è rimasto in Perù
E quindi purtroppo questa sera non è potuto essere qui con noi lo salutiamo e e lo ringraziamo comunque per averci sopra perdesse per aver provato ad arrivare con a tra noi
E se c'è qualcuno che vuole dire qualcosa e abbiamo il tempo eventualmente una domanda una curiosità un intervento una riflessione
Altrimenti cadiamo ieri
Tre venga si può alzarsi venire lì così tutti l'ascoltano
Riferisce
Prego dal microfono
Di non considerare questi liberi libri per ragazzi e ragazze cioè di non
Arginarlo dice di non lasciarmi solo al loro ma veramente questa letteratura è una letteratura per tutti quindi importante questa questo aspetto secondo me
Così come di tanti altri liberi per ragazzi e ragazze così chiamati invece andrebbero diffusi a tutti i livelli
Perché è una bella letteratura quando la letteratura è bella fa bene a tutti
Questo per me è importantissimo
Grazie grazie e Paola grazie
C'è qualcun altro che vuole intervenire
Allora c'abbiamo alle alle conclusioni e le conclusioni siamo partono da pagina ottantasette con la lettura insieme di pagina ottantasette
Erano sporchi alcuni non avevano neanche le scarpe arrivavano dei paesi della campagna e dei monti del Piemonte
Venivano maltrattati e sfruttati mal pagati lavoravano anche quattordici ore al giorno e se per caso venivano arrestati per qualche Monelli Elia finivano in carcere con gli adulti
Pietà l'è morta anche a Torino nessuna pietà neanche per i più piccoli
Ma proprio a Torino pietà proprio per i più piccoli
Fu infatti in quegli anni che messi a Torino una delle figure più luminose della storia piemontese un uomo che dedicò la sua vita riscatto di quei piccoli
Quando don Giovanni Bosco incontrò per la prima volta in piazza San Carlo i volti sporchi di bambini spazzacamini anche sotto quello strato di fuliggine egli seppe riconoscere
Scrisse di loro era nera la loro faccia ma quanto bella la loro anima e se ne prese cura
C'è chi dice guardando a quanto accade sotto i nostri occhi
Anche noi abbiamo subito anche noi siamo stati trattati da schiavi quando siamo andati all'estero anche noi abbiamo subito angherie anche noi siamo stati trattati con razzismo
è una visione miope è una visione poco lungimirante che ripiega su se stessi
Siamo chiamati a impegnarci per il meglio a fare in modo che la storia sia davvero maestra di vita e tutto ciò che di brutto è stato non si ripeta mai più
Siamo chiamati a generare il meglio e il bello e ciò che avviene in società deriva dallo stare insieme dal prenderci cura di uno o dell'altro
E allora buona lettura a tutti noi e grazie alle digital cinema Terre di mezzo