Sono stati discussi i seguenti argomenti: Avvocatura, Cinema, Film, Giustizia, Magistratura.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
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17:00 - Roma
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16:00 - Torino
9:00 - Palermo
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Ci sono film che a fine fermano una dedicata e ci sono film invece che testimoniano da difficoltà di stabilire una ricca in questo caso il racconto può pervenire ha una morale ambigua contraddittoria che magari lascia deluso chi si aspetterebbe una tesi che avvalori le sue convinzioni
A questa seconda categoria di firma sfuggenti cedere diventi appunto da un punto di vista politico morale appartiene non firma che non delude però da un punto di vista artistico
Esce in Italia con il titolo la misura del dubbio il titolo originale francese è le fil il filo
Ed è diretto e interpretato da un celebre attore francese Daniel hotel io
Il dubbio a cui si riferisce il titolo italiano è in primo luogo quello cioè tradizionalmente sotteso ai film di genere processuale l'imputato è colpevole o innocenti e sarà assolto o sarà condannato
Sono le domande che chiamato a porsi lo spettatore del film e che costituiscono la sussistenza del racconto
Ma in questo caso il dubbio è interiorizzato nel vero protagonista del film che l'avvocato d'ufficio dell'imputato il film è tratto dalle memorie di un avvocato e si riferisce dunque a un caso realmente accaduto
L'avvocato sa bene che la verità processuale cosa distinta dalla verità oggettiva è un principio che tante volte abbiamo sentito enunciare dei film di questo genere ed è ripetuto anche qui
Chiede dunque sempre presente che ciò che conta in un processo è l'evidenza delle prove l'individuazione dei moventi
E che si è agli elementi sono fragili o addirittura assenti il suo assistito dovrà essere ritenuto innocente e sarà suo compito fare di tutto perché la giuria villa giudice si attengano a tale principio si trova ora a difendere un uomo accusato dell'omicidio di sua moglie
Eppure quell'uomo malgrado i litigi che spesso lo contrapponevano alla consorte alcolizzata aveva dimostrato di essere affezionato a lei così come ai loro figli tanto che aveva rinunciato a chiedere il divorzio
Le prove contro di lui sono esili come il filo del titolo francese che poi anche un filo materiale
L'unica testimonianza a suo carico è tardiva e confusa
Così anche se l'aspetto un poco vino dell'uomo
Certe frasi incaute che la notte dell'omicidio avrebbe pronunciato con un suo amico barista con misurino contro di lui l'avvocato si applica con impegno per ottenere la sua soluzione
Va detto che questa figura di avvocato interpretata dallo stesso daglielo Teia ed agli aspetti più riusciti del film da forte dei suoi principi che sono poi quelli dello stato di diritto conduce con rigore fino in fondo la sua difesa e tuttavia le sue convinzioni non sono mai davvero oltranziste
Forse l'età matura l'esperienza di un assassino che era riuscito a far assolvere e che dopo la scarcerazione ha ucciso di nuovo
Gli ispirano un filo di scetticismo non distinguono un residuo di dubbio magari non sulla verità processuale Maputo sulla verità oggettiva
Ma è altrettanto bella la figura del coprotagonista l'imputato interpretata da Grigorij Gallois
Se l'aria impenetrabile che assumemmo vinti durante il processo può corroborare i nostri sospetti circa la sua colpevolezza a momenti invece ci intenerisce perché in quell'omone corpulento si indovina l'anima di un bambino
Colpo di fiducia nei confronti del proprio avvocato
La ricerca della giustizia avviene per tutto il film con una tensione carica di idealismo a cui sembra dare voce in particolare una delle giurate quando confida alla fine l'avvocato l'intima e appassionata convinzione che ha maturato
Ma senza negare la validità dei giusti principi che devono guidare il nostro giudizio
Il film si incarica dimostrare come la realtà possa essere più imprevedibile e più oscura di quanto la ragione sia a volte disposta ad ammettere
Si tratta di un film molto interessante che era stato presentato al Festival di Cannes ed esce nelle sale distribuito dalla bimba dunque la misura del dubbio di Daniele Otelli ad un saluto da Gianfranco ceffone
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