Costruire il domani. Il valore dell'etica e il pragmatismo nella sostenibilità ambientale

Con grande piacere che dove benvenuto
Al principe Alberto secondo di Monaco poi tutte benvenute e benvenuti a a un evento che noi all'Accademia dei Lincei e credo anche via voi consideriamo di grande rilievo consideriamo di grande rilievo poiché tutti sappiamo anche se spesso si tende a dimenticarlo che l'ambiente è una la protezione ambientale è una priorità assoluta
Per il presente e per il futuro dell'umanità
Debbo dire che disgraziatamente nel presente un'altra emergenza
A un po'soffocato recentemente
L'attenzione verso i temi ambientali ed è l'emergenza delle due
Sciagurato e tragiche guerre che si stanno svolgendo in Europa nel Medioriente senza dimenticare però altre guerre nel territorio africano che spesso sfuggono all'attenzione dei più ma che hanno prodotto
Tante vittime quante forse le altre due messe messi insieme
Sottolineo questo aspetto perché mentre l'ambiente
è una
Nostra necessità di riflessione di soluzione per il futuro
Le guerre lo sono per il presente ma rappresentano anche un nodo un duro inviluppo che riguarda anche l'ambiente
Perché come l'ambiente ha determinato sta determinando una delle più grandi migrazioni di massa che l'umanità abbia conosciuto da molti secoli a questa parte
Così le guerre sono anche se latori non solo di disgrazie Maggi enormi spostamenti quindi tre emergenze insieme che noi vediamo strettamente collegato ora la questione ambientale e certamente nota presente a tutti
Però spesso
Si fanno più parole che fatti
Debbo dire che qualche volta perfino nel G7 che noi abbiamo ospitato in questa h accademia e su cui abbiamo lavorato a una serie di documenti
Per la quale abbiamo elaborato una serie di documenti che avevano come filo conduttore trasversale proprio l'ambiente ma che poi affrontavano anche questioni per la prima volta fondamentali come la questione
Del disarmo nucleare
Perché nel finora in queste riunioni del G7 del G venti cioè dei grandi Paesi sviluppati non si era mai parlato di questo di questo tema
E abbiamo parlato anche perché l'emergenza ambientale dal punto di vista della AFO deforestazione della riforestazione e con l'Accademia in questo impegnata non solo a parole ma concretamente perché come ambiamo appena sentito nella visita fatta villa Farnesina
Con conservatrice dottoressa la penta nostro socio ha inventato un sistema nuovo per ridurre l'impatto della polluzione sugli affreschi ed è un sistema che non fa uso di di soluzioni chimiche ma dei licheni quindi combattiamo attraverso la natura ciò che la l'antro porcellini ciò che l'attività dell'attività umana sta operando negativamente questo è solo uno dei tanti esempi ma
Il quindici sedici ottobre noi ospiteremo proprio in seguito all'impegno ha avuto per il G7 un grande convegno internazionale sulla deforestazione sulla riforestazione
Anche questo comunque grandissimo impegna abbiamo appena firmato come alcuni di voi ci hanno un una convenzione con il principato di Monaco e con la Fondazione appunto Alberto secondo secondo di Monaco una fondazione che della della
Dello studio e e soprattutto non delle parole ma dei fatti cioè la protezione dell'ambiente l'equilibrio ambientale ha fatto il suo cardine
Per questo siamo veramente molto lieti di potere aprile questo incontro siamo stati molto lieti e siamo molto lieti della presenza del principe chi voi tutti e
Credo di aver detto tutto quello anche si può dire in un da parte di un non esperto ma di un appassionato i tempi i temi ambientali e soprattutto di qualcuno che considera come è stato detto da Monti che di terra noi ne abbiamo una sola S. roviniamo questa non ne abbiamo un'altra
Uguale netto nei presumibile che se ne possa trovare un'altra nell'universo raggiungibile dall'uomo quindi curiamo le ringraziamo la fondazione
Alberto secondo di Monaco per il suo impegno in questa direzione
Grazie al professo Roberto Antonelli presidente dell'Accademia nazionale dei Lincei buon pomeriggio a tutti Benvenuti benvenuti in questa sede così prestigiosa l'Accademia nazionale dei Lincei massima istituzione culturale italiana è davvero un un orgoglio
L'accademia scientifica più antica del mondo da trentadue anni consulente scientifico del Presidente della Repubblica davvero il luogo più adatto per ospitare la conferenza abbiamo oggi è un evento di straordinaria lì rilevanza internazionale sia per i temi affrontati sì per la presenza degli illustri ospiti che si susseguiranno Nicoli loro interventi costruire il domani il valore dell'etica e il pragmatismo nella sostenibilità ambientale questa è un'occasione unica
Per riflettere sugli attuali Stevie ambientali in un'ottica nuova che è quella di trovare un equilibrio tra l'etica che a volte vista come un utopia
E terra invece diventare un qualcosa di endemico all'interno anche delle delle politiche degli dei governi in questo modo possa diventare impegno concreto
Quindi ringraziamo la Fondazione dice Alberto secondo di Monaco Italia per averci riunito oggi qui e la Fondazione Principe Alberto secondo di Monaco è stata fondata nel due mila sei grazie alla sensibilità e all'impegno quotidiano costante di sua Altezza Serenissima principe Alberto secondo di Monaco che oggi abbiamo l'onore di avere qui con noi a cui vorrei dedicare un grande applauso
La fondazione è attiva in tutto il mondo e intraprende azioni globali di tutela ambientale in diversi settori quindi la lotta alle ai cambiamenti climatici lo sviluppo delle energie rinnovabili ma anche la salvaguardia della biodiversità e della risorsa più importante l'acqua
Nel due mila nove viene istituita la branca italiana della Fondazione chiaro una rilevanza molto importante per la fondazione internazionale
E vorrei appunto dedicare un applauso alla Presidente della Fondazione Alberto secondo di Monaco il dottor Marco Colasanti che ci ha riuniti oggi qui
E adesso vorrei prima di presentarvi tutti gli ospiti
Proiettare il DiDio di presentazione della Fondazione che ci racconta l'azione della Fondazione che negli ultimi anni ha portato a delle vittorie incoraggianti per la protezione della nostra casa comune come la definisce papa Francesco
E proprio oggi è stato siglato un protocollo tra l'Accademia nazionale dei Lincei e la Fondazione Principe Alberto secondo di Monaco e punto questo è un momento importante perché è nata questa questa collaborazione
Siamo entrati in un periodo fondamentali nonostante limite ma anche di un mancato
Stiamo compromettendo tutti gli equilibri della terra con attività umane negativi i limiti territoriali stanno cedendo dopo una però
Peeling
Ma integrità della gestione CCD o c'è o chimici sistemi intelligenti
Nuovi elementi come l'inquinamento da plastica l'appoggio
Mostriamo indebolendo l'equilibrio della
Oltrepassare tali limiti significa mettere in piedi con il nostro il tempo utile per intervenire sta per terminare raccogliere le sfide ambientali significa essere coraggiosi e trovare soluzioni per affrontare i problemi attuali e costruire un mondo rischia questa nostro impegno per le generazioni presenti e future
Queste le missioni della Fondazione Principe Alberto secondo di Monaco dal due mila e sei
Per proteggere e far progredire la salute dei piani
Lanciata da sua Altezza Serenissima il principe Alberto secondo di Monaco uno dei primi riterrà di aver compreso invito urgente all'azione scienziati Fondazione Principe Alberto secondo di Monaco ha continuato per oltre quindici anni a rafforzare il proprio impatto sia a livello regionale sia a livello internazionale supportando Progetti guidati da partner di alto livello nel settore e lanciando le proprie inizia
La Fondazione combatte l'inquinamento da plastica del Mediterraneo potenze sviluppare marine protette rafforza le popolazioni fatte non è che e i Ceccacci riserva i corali in tutto il mondo ed anche le foreste
Rispettando le popolazioni indigene
Abbiamo avuto una forte incidenza vicino a noi mantiene le zone più remote del nostro che
Abbiamo portato avanti la campagna per la protezione del Mario Bros in Antartide o il divieto di sversamento di oli combustibili pesanti in acque artiche
Abbiamo avviato programmi per promuovere soluzioni innovative per gli oceani e abbiamo dato voce liti giovani generazioni di imprenditori ricercatori per supportarli lungo il cammino verso un futuro più c'è ancora speranza se ci uniremo riusciremo a costruire un mondo in equilibrio con la natura e la cui crescita non si a svantaggio degli altri specie con le mani condividiamo questo pieni
Un mondo che abbia compiuto un efficace transizione ecologica e imbranato dei propri errori divenire più realistiche
Un mondo che non lascia indietro i più vulnerabili maglia compagni lungo il cammino verso il cambiamento
Raccogliamo insieme questa spinta era inventiamo un mondo cristiano è sostenibile più rispettoso della natura e in grado di offrire oltre otto miliardi di persone un mondo alimentato da un'innovazione sostenibile dei giovani corsa per
Abbiamo tutti vuole svolgere in questa ricerca di un nuovo equilibrio tra un bagno di Shikibu per costruire il nostro patrimonio
Dal bivio siamo un po'tutto vedere quelle che sono le estive che ha intrapreso la Fondazione Principe Alberto secondo di di Monaco le soluzioni etiche sostenibili e mi ha colpito la frase non essere coraggiosi per le future generazioni
Quindi è arrivato il momento di presentarvi e lasciare la la parola al presidente della Fondazione Alberto secondo di Monaco Italia dottor Marco Colasanti non prima di dirvi che ruolo della Fondazione Alberto secondo di Monaco Italia davvero determinante per la Fondazione a livello globale sia per la posizione strategica e la nostra nazione all'interno del mar Mediterraneo ma anche per la straordinaria varietà di biodiversità che ha il nostro Paese
Quindi a lei la parola al presidente grazie ancora per averci riunito oggi qui
Monsignore eccellenze illustri ospiti gentile signore e signori amici è con grande piacere che vi do il benvenuto a questo importante convegno organizzato dalla Fondazione Principe Alberto secondo di Monaco Italia
Oggi riuniti attorno al tema cruciale costruire il domani il valore dell'etica il pragmatismo nella sostenibilità ambientale
Affrontiamo una sfida epocale che definisce il nostro futuro condiviso
La presenza di sua Altezza Serenissima il principe Alberto secondo di Monaco cioè un'ora profondamente così come la partecipazione in sua eminenza l'evidentissima il cardinale Gianfranco Ravasi di tutti i relatori illustri
Che hanno accettato di condividere con noi la loro immensa esperienza e conoscenza
Avremo il privilegio di ascoltare interventi di assoluta rilevanza che ci forniranno strumenti critici per una comprensione più profonda di questa complessa tematica
La necessità di conciliare sviluppo economico e tutela ambientale richiede un approccio olistico che vada oltre una visione antropocentrica eri e riconosca l'interdipendenza di tutte le forme di vita
L'etica come bussola morale ci guida nella scelta di percorsi responsabili non solo verso il pianeta ma anche verso le generazioni future
Le comunità che con noi abitano questo ecosistema fragile
E pragmatismo
No come complementare all'etica ci fornisce gli strumenti per tradurre i principi in azioni concrete ed efficaci
Italia con il suo ricco patrimonio naturale com'era già stato accennato e culturale ha un ruolo chiave in questa sfida globale
Tuttavia
La portata del problema supera i confini nazionali e le divisioni settoriali richiedendo un impegno collettivo e coordinato
Ricordiamo che la sostenibilità ambientale non è solo un imperativo economico ma anche un principio di giustizia sociale e responsabilità intergenerazionale
Una visione armonica che tenga conto del benessere di tutte le creature viventi è imprescindibile
In conclusione
Costruire il domani implica un equilibrio dinamico tra etica e pragmatismo
Una visione chiara guidata da principi etici solidi unità strategie pragmatiche per raggiungere i nostri obiettivi ambiziosi
L'invito pertanto a condividere conoscenze ed esperienze
Solo con il dialogo la collaborazione potremo trovare soluzioni efficaci alle sfide che ci attendono
Ogni azione ogni decisione ha un impatto significativo
Con l'etica come guida e pragmatismo come strumento possiamo e dobbiamo fare la differenza per un futuro sostenibile per tutti grazie
Grazie presidente Colasanti ecco con l'etica bussola morale che ci via a percorsi concreti
Ecco percorsi concreti che sono anche il risultato delle dei protocolli di intesa delle collaborazioni che la Fondazione
Principe Alberto secondo di Monaco Italia ha avviato nel corso degli anni contante realtà istituzioni chiave come oggi protocollo con l'Accademia nazionale dei Lincei ma come anche il protocollo con la fondazione Roma sapienza abbiamo il piacere di avere oggi qui con noi il professor Eugenio Gaudio medico e ricercatore già rettore dell'Università la Sapienza di Roma e presidente della Fondazione Roma sapienza a lei la parola professore
Grazie
Buonasera a tutti porgo i miei più cordiali saluti a sua Altezza Serenissima in principe Alberto secondo di Monaco a sua imminenza del cardinal Gianfranco Ravasi
Al Presidente dell'Accademia dei Lincei professor Roberto Antonelli che ci ospita in questa prestigiosa sede
Al presidente della Fondazione Principe Alberto secondo di Monaco dottor Marco Colasanti e a tutti voi qui presenti per partecipare a questa significativa occasione di confronto e dibattito
La Fondazione Roma Sapienza che ho l'onore di rappresentare formalizzato un accordo con la Fondazione Principe Alberto secondo di Monaco il dieci luglio del due mila ventitré in seguito a una collaborazione già attiva da alcuni anni
Questa accordo si propone di promuovere congiuntamente eventi culturali occasioni di condivisione su un tema che sta molto a cuore la sorte stranissima
La sostenibilità ambientale una tematica centrale anche per la Fondazione Sapienza che da tempo si impegna a sostenere questo obiettivo l'etica dal greco ethos rappresenti il comportamento morale all'interno di una comunità
Secondo l'antica concezione greca una società ittiche composta da cittadini che agiscono in modo onesto per responsabilità
Un'entità solide alla base di una società giusta orientata verso il benessere collettivo la pace il progresso questa visione sottolinea il rispetto delle leggi la trasparenza la realtà ma include anche i principi quali la responsabilità e la giustizia che sono alla base del comportamento
L'etica ambientale che si è sviluppata in tempi più recenti estende il concetto di responsabilità e rispetto del anche verso la natura compreso il mondo animale la natura inanimata
Non possiamo più pensare all'entità sono in termini di relazioni umane
Ma dobbiamo considerare il nostro rapporto con l'ambiente risorse naturali
La sostenibilità
In questo contesto si riferisce alla capacità di mantenere un equilibrio fra il consumo di risorse Earl allor rigenerazione affinché il sistema ambientale posso continuare a sostenersi nel lungo tempo
Tuttavia la terra e la sua biosfera non sono sistemi chiusi autosufficienti perché rende il mantenimento di queste equilibrio estremamente complesse
Raggiungere uno sviluppo sostenibile
Non è semplice
Oltre a richiedere un controllo delle risorse è una conoscenza avanzata dei bisogni delle future generazioni esso implica abuso di tecnologie metodiche limitino l'impatto negativo sulla biosfera
Questo ci porta a considerare l'importanza di rispettare i limiti ecologici di favorire utilizzo consapevole delle risorse
Un altro aspetto fondamentale per lo sviluppo sostenibile l'equità che era presente alla giustizia nella distribuzione delle risorse e delle opportunità
Solo garantendo una distribuzione equa possiamo evitare conflitti per lo sfruttamento delle limitate risorse
L'intersezione tra quindi fra dimensione sociale ambientale ed economiche cruciali per garantire la stabilità di un ecosistema e la sua capacità di mantenere i processi vitali per la biodiversità
Questi interconnessione non riguarda solo la conservazione ambientale ma anche le relazioni fra le diverse popolazioni e il benessere che siamo in grado di trasmettere alle generazioni future
è interessante considerare quanto contenuto nel rapporto Edison Censis due mila ventuno intitolato la sostenibilità sostenibile
Ha mostrato il rapporto che per oltre il quaranta per cento degli italiani e la sostenibilità economica e prioritaria seguita dalla sostenibilità ambientale ultimi trenta per cento
Legata alla lotta contro l'inquinamento il cambiamento climatico al terzo posto si colloca la sostenibilità sociale col ventisei per cento considerata essenziale per la tutela delle popolazioni più vulnerabili
è interessante notare che quasi l'ottanta per cento degli italiani disposto a modificare il proprio stile di vita
Per ridurre l'impatto d'impatto ambientale ma solo se i costi e i benefici vengono distribuiti in modo e o
Dalle opinioni degli italiani anche i più giovani
Emerge un forte orientamento al pragmatismo
Che l'altra parola chiave dell'incontro la sostenibilità per essere davvero efficace deve migliorare la qualità della vita non ridurli ma deve essere vissuta come un processo dal basso non come un'imposizione dall'alto
Ed è proprio per questo che oggi siamo qui a discutere di questi temi
Non solo per il loro valore culturale ma anche per l'impatto sociale e politico
E importante promuovere un approccio guidato dall'identità e della responsabilità capace di fornire un contributo concreto alla costruzione di un futuro sostegni vi ringrazio per la vostra attenzione e auguro a tutti buon lavoro grazie
Grazie al professor revoca Eugenio gaudio tanti sono gli spunti di riflessione con la sostenibilità sostenibile e quindi tenga conto di questo equilibrio tra la sostenibilità economica e ambientale quindi tesa a migliorare le condizioni di vita di tutti ma adesso è arrivato il momento di entrare nel nel vivo della conferenza di oggi dedicata a costruire domani e vi vi presento senza indugio i relatori e avremmo il piacere di di ascoltare ecco noi sua Eminenza era evidentissima il cardinale Gianfranco Ravasi presidente emerito del Pontificio Consiglio della cultura
E di farlo
Fa piacere ricordare il suo costante impegno per la tutela della nostra cassa comune la terra ma anche una riflessione in termini non solo scientifici ma anche filosofici spirituali
E mi ricordo anche il il suo libro il grande libro del Creato Bibbia ed ecologia che davvero un punto di riferimento un faro per per tutti noi grazie eminenza
Grazie
Mi associo ai essa lutti che sono state rivolte a tutta questa comunità di ascolto così numerosa in maniera particolare e mi rivolgo alla sua altezza il principe Alberto secondo
Fuori protocollo vorrei dire ancora una cosa mirato in questi pochi momenti di incontro il suo italiano che è un italiano assolutamente nocchiere e questo è una cosa significativa essendo un questa lingua una lingua dalla grande tradizione umanistica
Ed è proprio in questa linea che io vorrei muovermi la linea umanistica ma
Con una nota preliminare che questa nota preliminare cioè il genere del mio intervento anche se è vero io ho dedicato un volume intero a rapporto Pippia ed ecologia ma anche più in generale al tema
Della casa comune la casa del creato io considero il mio intervento come posto sulla soglia dopo aver ascoltato il professor Claudio per esempio che ha già coperto buona parte anche dei temi che avrebbe dovuto sviluppare un teologo è un filosofo
E poi penso soprattutto quando ho visto la lista dei relatori successivi che avranno veramente una competenza molto specifica per costituire tutte le iridescenti S
Che a questo tema molto Complesso molto vasto
Ebbene allora io vorrei fare proprio con voi vorrei proporvi una riflessione dettaglio se volete e Chicco religioso simbolico
In un po'nella linea anche della prima parte in questo momento la voglio ricordare io non rappresento in questo istante
Ufficialmente la Santa Sede però io sono uno dei pochi cittadini vaticani e in questo caso vorrei anche portare integralmente il respiro
Di un testo di papa Francesco che voi tutti conoscete che è la lauda Rossi
Nella sua prima parte io mi muoverò più nella sua prima parte perché per il resto sono tutti quei percorsi che verranno sviluppati da chi parlerà dopo di me
E vorrei proprio per dare il taglio di questo mio intervento breve che deve essere circoscritto
Vorrei fare una premessa poi farlo soltanto due considerazioni una brevissima conclusione vorrei fare una premessa
Con un respiro un po'particolare in questo caso non solo proprio anche del suo mento per certi aspetti da quell'enciclica prima di tutto la voce del fondatore dalla nostra religione cristiana che poi è pur sempre anche la base della cultura occidentale
Ed è c'è una sua frase che vorrei
Ora farvi risuonare
Osservate come crescono I gigli del campo
Non faticano e non filano
Eppure io vi dico che nemmeno Salomone
Con tutta la sua gloria vestiva come uno di loro
Sono i gigli rossi della tradizione orientale del vicino Oriente
E a questa voce Cristo tra l'altro si interessa ripetutamente della natura del Creato pensate alle sue parabole
Non era un predicatore che parlava sopra le teste di chi ascoltava ma partendo dei piedi scemi i terreni i pesci cammino persino lo scorpione bianco palestinese
A un certo momento viene citato da lui che è simile a un piccolo uomo
Se un padre se un figlio chiede a un padre un nuovo gli darà forse uno scorpione questo non ha senso nel nostro il nostro orizzonte topografico perché lo scorpione ben diverso invece quello palestinese per il mimetismo si confronta si confonde con lei
Con lui la piedi il pietrisco del Caserta quindi attento a questo orizzonte l'altra voce che vorrei far risuonare quella che c'è nella lauda Tosi ma è anche di Giovanni Paolo secondo e che ha dato anche il titolo al mio libro devo dire
Ti io ha scritto
Un libro stupendo
Le cui lettere sono la moltitudine delle creature presenti nell'universo
L'idea che l'universo ma alla terra può in maniera particolare sia simile a una grande perdita
Vienna sulla quale è stato scritto un messaggio questa era un'idea tra l'altro che nell'interno anche della liturgia sinagogale diciamo di Pentecoste
E quando proprio si dice che c'è da leggere questa che non è soltanto la Tora scritta nella Bibbia ma neanche questa Bibbia aperta a tutti
Non per nulla i cieli narrano la gloria di Dio è l'opera delle sue mani annuncia il firmamento il giorno di giorno e trasmette notizia
La notte alla notte ne dà comunicazione senza che si Honda alcun suono o alcuna voce
Ho citato il poeta biblico il salmo diciannove
Questa idea che c'è un'eco raccogliere nell'interno
Ecco per questo che il discorso principale che io faccio non è quello di Recchia appartiene fondamentale anche alla grande linea della scienza della tecnica della sociologia perché coinvolta profondamente la dimensione sociale
Che rappresentano la scena ma la mia eventualmente è un'evocazione soltanto di un'altra linea quella ittica filosofica se volete anche poetica
Che permette di scoprire non il fenomeno soltanto ma dal fenomeno giungere al fondamento cioè al senso anche Tel creato ho detto due brevi considerazioni la prima tra le tante che avrei potuto scegliere ho scritto libri trecentocinquanta pagine quindi sarebbe possibile anche persino anche con il cibo potrei fare una cosa più però l'abbiamo ci sono curioso di sentire e presente ed era ecco alte allora ecco San Rocco perché il cibo è uno dei grandi simboli dell'umanità
Da questo punto di vista anche perché il rapporto col creato ebbene io vorrei ho scelto loro due linee brevissime la prima è questa
Immaginiamo innanzitutto un suono cupo
Che viene da lontano in questo caso viene da Gerusalemme striata di sangue ai nostri giorni questa terra purtroppo tutte le pietre ormai di questa terra sono assegnate dal sangue questo suono poi riecheggia ancora cupo forte riecheggia per i villaggi e così via
Quando ogni cinquant'anni sorta e questo sonno da quale strumento Ghedina dallo io
Che in ebraico letteralmente significa il corno di capro del corno di montone
Ed è con questo strumento musicale
Che si segnala un costo suona un po'cupo rude rozzo si segnala anche l'inizio di questo anno che è quello che anche da voi c'è vedremo come cristiani noi cioè io ho ben
Deriva genera la parola Giubileo
Ebbene io voglio soltanto ricordarvi no il Giubileo è soprattutto ogni cinquant'anni se dopo sette settimane talmente
è un evento profondamente sociale
Ma io voglio ricordargli un aspetto che non viene considerato ve lo leggo dal testo ufficiale cioè quello biblico siamo nel capitolo venticinquesimo del terzo libro della Bibbia il libro dei sacerdoti Levitico
E il testo dice
Strano
Non farete messe Minami mietitura me vendemmia
In questa
Potrete mangiare il prodotto che daranno tasse i campi
Prete suggestivo questa idea del far riposare la terra un sabato anche per la Terra
Cioè cercare di riconoscere che la terra ha il diritto di essere rispettata
Che i suoi ritmi devono essere considerate e sono dei ritmi che ci ricordano che proprio attraverso i tempi e ritmi stagionali per esempio ritmi della generazione della vita
Ebbene noi abbiamo il mito ONU nostro della possibilità della nostra sopravvivenza attraverso il cibo
Ecco quindi resta una celebrazione della terra e della gratuità dei solitoni da ricordare e io ricordo anche che Inquirer essendo un testo religioso c'è
La trascendenza sopra il creato richiama il creatore
E naturalmente però questo non significa che per il resto degli anni
L'uomo debba mettersi in contatto con questa sorella che la terra perché dico sorella perché forse questo lo sapete perché comune
Come si chiama quello che noi consideriamo il primo nuove realtà prototipo
Si chiama voi lo sapete tutti Adamo e voi siete fermamente convinti che è un nome proprio questo non è un troppi
è un nome comune in ebraico all'articolo accada e letteralmente vuol dire colui che ha il colore rossiccio ocra della terra perché è legato con la sua parte materiale alla terra ecco perché un legame profondo e questo legame si manifesta anche e qui cito un'altra frase della Bibbia famosa che viene sempre citata questo tema Genesi due quindici
L'uomo è stato collocato in questa ambito non estraneo ricordo ancora
Ma sintonico
Ed è stato posto per coltivarla e custodirla
Notate il binomio coltivare vuol dire certamente tutta l'attività l'homo tecnico sta collo lo scempio scienziato il lavoratore che trasforma da
Però dall'altra parte deve anche custodirla proteggerne USA ed ecco allora
La seconda breve considerazioni voglio fare questo purtroppo questo un uomo che ha nell'interno dell'immagine biblica la funzione di essere quasi un viceré nei confronti del re supremo creatore che cosa fatte a scavalca non la collettiva soltanto Balas travolgente generando e non la custodisce ed ecco allora ancora vi ricordo solo una frase per esprimere questo che subito dopo nella Bibbia
Che è l'idea poi dello scarto della produzione senza senso senza più Rispetto fino al punto che l'inquinamento
La devastazione ecologica ecco come non rappresentativi attualmente quei simboli propri e allora dell'Oriente ve lo ricordate tutto
Ma lei ha detto il suolo per causa tour
Dice tiro all'attacco
Infine Carpi ora produrrà carte
Lo riduce a un deserto e a proposito di deserto viste in mente questo momento
Accelerò per orchestra Luna con suggestivo suggestivo apologo della tradizione musulmana
A quale naturalmente sapete la tradizione islamica dipende molto anche dai testi sacri biblici
Ebbene si immagina che ti io credo il mondo come lo crea come non dimenticate mai un giardino
Il cosiddetto paradiso terrestre non è chiamato Paradiso melodica Magentino campi semplicemente non parte schema un vocabolo iranico rare
Tranne la BBC ai valori tre volte soltanto Antico Testamento
Certi va bene io crea questo grande giacenti
In esso pone l'uomo per coltivarlo custodirlo però come una clausola dice all'uomo questa tradizione musulmana
Sì ogni volta che tu commetterà il una colpa
Un peccato una violenza
Una devastazione io lascerò cadere dall'alto su questo giardino un granello di sabbia
E gli uomini dice il testo che sono cattivi grande ma cosa sarà mai un granello disabile in questo giardino sterminato
E continuano a peccare e ad essere violenti tra di loro e ingiusti senza nessun imbarazzo conclusione ed ecco perché crescono sempre di più i deserti
Concludo voglio concludere in questo caso con convocando idealmente su questo questo luogo in questo luogo vorrei fisico convocare un personaggio personaggio che conoscete sicuramente anche se non è comune e uno altri molti son tanti ricca
Ecclesiastici
Sacerdoti scienziati
Salta soltanto ok all'amico mente alle Mercaldi
Vi è il metro e così via
Questo personaggio di questo personaggio io vorrei soltanto ricordare una frase il personaggio è non so se l'avete mai sentito ma non tu per un altro Alcione
Nicolas Stenone
Mille sistemi San che era un danese
Del Seicento
E il prodotto di Stenone nella parrocchia la legge dice che non è per i cristalli luce era si interessava di anatomia di biologia ma anche di Geologia
E lui ha lasciato uno è stato fatto tra l'altro poi diventato vescovo di Fabio Ferrero
Ed è stato fatto beato da Giovanni Paolo secondo nel mille novecentottantotto se ricordo bene ebbene ecco questa sua nottata che però deve essere un po'conta perché è brevissima
La prima parte riguarda la contemplazione
Lo stupore cosa che non abbiamo più nei confronti del crea
Chesterton diceva il mondo deriva non per mancanza di meraviglie ma per mancanza di meraviglia
Non si stupiscono più lungo pare sempre sul cellulare sempre sugli elementi oggi siccome contemplare un giardino come quello che abbiamo visitato prima col principe qui rapinoso
E asseconda indicazione che darà riguarda invece la scienza e la terrazza invece non lasciamo sospese alla ricerca allora che con le sue parole con le pale conclude
Belle sono le cose che si dentro
Più belle quelle che si conoscono
Ma bellissime
Sono queste
Che essi ignorano e si cerca
Grazie
Tale Ravasi
Gestione di taglio etico religioso che veloci illuminano i ci predispongono anche all'avvento del del Giubileo tanti sono gli spunti che ci ha lasciato tra cui anche proprio le parole di Nicola Stenone suo recuperare lo stupore nei confronti del creato forse se recuperiamo questo stupore ci rendiamo anche conto del valore che ha la la nostra terra e e quindi da lì magari le azioni potranno venire anche più naturali
Mi viene in mente anche parlava del riposo a cui la la Terna dove può dedicare la terra anche riprendendo il Giubileo quindi rispettare
I ritmi della terra possiamo ricordarci che durante la pandemia in città a Roma avevamo le papere l
E e i Caldiani cosa che insomma in maniera forzata abbiamo recuperato non in maniera indecente
Consapevole
Proseguiamo grazie davvero cardinale verrà per le sue parole
Proseguiamo la nostra conferenza vorrei invitare il professor Carlo Blasi professore emerito presso il dipartimento di biologia ambientale della Sapienza Università di Roma
Grazie professore
Ecco i grazie presidente attualmente il principe Alberto mi associo
Senza lunghi e tanti ringraziamenti ci sono dei colleghi signore e signori io cercherò di andare molto velocemente terre complimenti motivi tieniti tempo passato un po'di più verso il pragmatismo sia quella però ho ascoltato con grande piacere chiuso che ha detto il collega caotico
No vedrete che nel nostro pragmatismo nella ricerca se non c'è l'etica le cose non vanno bene e quindi di le possiamo trattare anche un po'in modo separato ma in realtà non viene bene
Allora vediamo se sì
Se si può abbassare un po'la luce perché altrimenti
Allora intanto
Un po'qualche elemento di carattere storico mille novecentonovantadue la sta nella biodiversità ma strategia moderata dei diversi tra tre obiettivi centrali conservare la biodiversità garantire la sostenibilità e ripartire in modo ecco tutte le risorse del decreto questo ripartire le risorse non è
Patrimonio di qualcuno è il proprio patrimonio della tutela della biodiversità non si può pensare di riuscire a tutelare la biodiversità se non passiamo attraverso
Io faccio riferimento a qualche grande momento anche dal punto di vista
Non solo culturale ma anche proprio pragmatico subito dopo protocollo di Nagoya
Che si concentra molto sul ritorno alle popolazioni locali
Delle di ciò che deriva dall'uso delle risorse genetiche venivano curate ed è bello questo frattanto questo di Nagoya
Perché tra le tante cose ci mette anche l'alimentazione sia facilmente proprio questa capacità di di tutti i doni con le stesse basi alimentari di fare
Uno straordinario cibi così così diversi
Questo è un altro punto da non trascurare ma su questo veniva proprio accentuato il rispetto nella cultura dei popoli nativi che vi ricordo sono circa cinquecento milioni a perché noi quando parliamo delle popolazione native evocazioni dice pensiamo che siano piccoli villaggi messi insieme sono un elemento molto significativa
Poi in grande attenzione da parte dell'UNESCO sul sempre nel rapporto fra etica e ambiente etica e biodiversità etica e cambiamenti climatici quindi è proprio uno dei punti che che abbiamo sviscerato pone non l'agenda in corso della sosta nel board regolarmente dove si suggerisce che non dobbiamo lasciare indietro nessuno
Non lo si dice sono qui vedo il cardinale sicuramente si riconosce il Cristo non lasciare indietro nessuno è una delle frasi Nicola Francesco in qualsiasi parrocchia perché il nostro Papa
Prima di essere un papà è un parroco non lo sappiamo qui a Roma perché lui ama frequentare le parrocchie e questa è una frase che lui dice sempre in contrizione in considerazione e quindi la lauda Dossi come scienziato ricercatore dico che ha ha ripreso molto dalla strategia della biodiversità ma il valore de questa enciclica veramente ha ricompattato tutto questo mondo sulle questioni ambientali
Poi abbiamo attualmente cosa abbiamo attualmente due strategie continentali quella dedicata all'agricoltura e quella dedicata alla biodiversità che per la prima volta dicono quasi le stesse cose
Mai stato sia perché erano sempre
Eravamo uno contro l'altro armati insomma in realtà invece in queste due la tutela della biodiversità e di nuovo messa al centro e poi come non può essere un fatto etico dire dobbiamo riportare
La natura delle nostra vita
Credo indice di riportare la natura poi farò vedere come io adesso sto riportando la natura nelle nostre città qui si va ben oltre a riportare la natura la natura nella nostra vita che è uno dei punti assolutamente fondamentale
E qui come come si fa a scindere la parte etica la parte religiosa da parte filosofica però dall'attore trovate poi noi che abbiamo in Italia una cosa che diciamo prima guida anche amici
E ringrazio ancora tutti perché ho avuto l'opportunità deve incontrare l'artista
Amici di quanto è importante per l'Italia l'inserimento di biodiversità ed ecosistemi nella Costituzione italiana
Se questo non è un fatto spesso si trascura questioni da Osama
Ancora no no non abbiamo preso proprio bene di coscienza di del valore di aver posto tra tutela della biodiversità e degli ecosistemi all'interno dell'articolo nove della nostra Costituzione
Come vanno le cose in Italia male
Ma male per certi aspetti il consumo di suolo questo problema planetario
Sì è vero l'Italia non riesce a fare una legge contro il consumo di suolo l'altro ieri proprio parlavo con i dirigenti e visto che mi dicono che nel due mila e ventitré di nuovo c'abbiamo settanta chilometri quadrati di consumo di suolo
E perché io sono particolarmente adirato su questa cosa perché esso devono vedere un Progetto dove con una fatica enorme sono riuscita a lanciare un progetto per riportare quattro mila cinquecento ettari di boschi in città
Si è quindi mentre io ho fatto una fatica pazzesca con il Pnr aereo potrebbe aggirare cosa c'è dietro a un progetto di questo genere settanta chilometri quadrati sono sette mila ettari sono andati in fumo nascosti fu ci hanno costruito sopra case strade eccetera
Quindi e questo è un punto nodale non riusciamo a togliere l'asfalto sia non c'è una scuola che dice levo cento metri va ecco ecco Presidente
Leghiamo cinquanta metri tra noi e l'orto botanico cominciamo forse cinquanta metri d'asfalto non non ci si riesce pochi anni fa lanciare questa strategia del nel verde urbano questa cosa
A tutti i punti sono stati tutti d'accordo basta parlare di metri quale dobbiamo parlare di ettari
E ridurre il consumo di suolo beh però ridurre sul come ridurre i consumi sono no riportare le foreste si sulla riduzione del consumo di suolo siamo lontanissimi
Allora c'è stato questo decreto prima trenta milioni trecentosettanta mila via però voglio dargli un po'di dati perché voi li chiede in continuazione sui giornali
Cose che si faranno Progetti qualcuno che pensa di portare la giungla nelle città cambio queste cose delle metafore stranissima
Qui invece sto parlando solo di cose fatte sia questi sono trecentosettanta milioni anche solo strade Mistral dimore con un primo decreti importanti
Poi notare lo stretto collegamento tra la ricerca perché novizia con sapienza servono Fondazione Sapienza fossero mai dimenticato di circa
Qui tutto questo progetto che ha dato luogo a questo progetto del Pnr basato sulle conoscenze scientifiche
Specifiche in tutt'Italia sa di Enzo ha fornito le indicazioni come si devono fare queste cose
Quindi guardate attentamente e per questo è proprio una rivoluzione anzi adesso il quindici gli ATO presidenza nelle quindici che si parla riforestazione
Avremo modo di discuterne di queste cose tanti specie diverse quindi la ricchezza pensate che un tempo quando si lasciano i rimboschimenti si vedono tutti coloro sono specie
Qui è obbligatorio al Milan meno quattro specie arboree squartato specie arbustive o si aprono e dall'impianto
E poi cinque anni di manutenzione di cura questa è un'altra cosa assolutamente nuova in questo genere di Progetti non mi accontento che tu metti le piante
Tu rimani legato ad una cura di questo che hai fatto per sette anni o per cinque anni altrimenti questi non non vanno avanti
Adesso voglio far vivere questa è la città di Roma la città di Roma insieme a Torino hanno messo a disposizione circa mille ettari per questi boschi urbani questi boschi da fare in città
Guardate qui tutti questi pallini rossi proprio entrano nel merito dentro l'urbano facciano e siamo sempre un po'in competizione con i miei amici e colleghi spagnoli non loro anche
Ogni volta che noi facciamo qualcosa lo no non l'abbiamo già fatto allora abbiamo già fatto questo milione e mezzo noi parliamo di quattro milioni e mezzo di piante unione loro fanno un anello di foreste intorno alla città
Da un punto di vista di connessione ecologica di funzionalità di adattamento
è molto meglio queste centinaia di piccole aree dentro la città logicamente non piazza Navona no perché qualcuno
Comincia a dire ma non possiamo mica mettere i posti è ovvio che in Italia quando dico in città dico pur sempre nelle periferie e nelle zone dove è possibile fare questo non cambia smantellare
Le opere del Borromini
Le conoscenze ce l'abbiamo tutti e basta solo specie autoctone
Lo dico a voi della Fondazione Italia e non Italia la Fondazione ma abbia attenzione perché adesso è un dettame fondamentale
Nella riforestazione Silvano mettere le specie dei luoghi anche proprio perché sono quelle che crescono meglio che hanno bisogno di meno acqua d'irrigazione di cure e noi qui in Italia abbiamo circa centocinquanta specie di specie Arbore questo per l'Italia
Non c'è bisogno di mettere specie esotiche ogni volta che abbiamo messo le specie alloctone voi non si sa bene che cosa
Sia successo chiamiamo i botanici ho finito chiariamo i botanici perché loro lo sanno quale pianta mettere queste sono le specie che sono state più utilizzate in questi quattro milioni e mezzo di piante che sono state emesse Debora molte querce quasi tutte le nostre querce interessantissimo questi sono gli alberi gli arbusti che noi abbiamo utilizzato quindi un progetto che prevede una grande ricchezza di specie di biodiversità
Adesso vedo soltanto prima di chiudere ricordare che questo elogio all'addio diversità non è che lo faccio io perché sono ecologo e gettare un botanico alla Coppa quindici si è detto tutta la chiarificazione a livello territoriale urbano mondiale deve avvenire all'interno
E il supporto la spina dorsale della biodiversità
Un ultimo concetto che mette insieme pragmatismo e etica
E che cosa significa la Restoration ecologici cosa significa ripristinare gli ambienti degradati queste molto viso dobbiamo stare molto attenti
Noi abbiamo distrutto gli ambienti adesso siamo noi che li rimettiamo apposta no
Noi ridiamo agli ecosistemi la capacità di andare avanti e recuperare possiamo e dobbiamo lavorare per evitare la resilienza all'ecosistema Lone le tappe le tappe mature
Abbiamo nessuna legge Europa
Che sarà il nostro faro questa Restoration loro una legge nel nostro Paese purtroppo votato contro però comunque bisognerà farlo lo stesso il piano di ripristino dei di questa cosa siamo pronti c'abbiamo i dati già abbiamo tutto
Per il futuro delle citate lo adatta vinto ci serve
La biodiversità e ci servono tanti piccoli imposti per l'adattamento per le isole di calore è proprio il futuro urbanistico delle città sarà ai pronta
Forestale ultima cosa si torna alla carta di Roma ragazzi vedova del due mila alla carta della nordico con la Carta della Terra trasferito voi perché qui abbiamo siglato fru fru cartelli altro idioma
Quattro pilastri fondamentali
Taveri rispetto di tutti gli esseri viventi l'integrità delle vendette ecologica
Il rispetto dei rapporti socio economici democrazia non violenza e pace questa è la carta della terza del due mila sarebbe però il ri-sottoscrivere ogni giorno le quindi io vi ringrazio insieme a questa meravigliosa di alta persona quercus Virginiana tipica teso del sud degli Stati Uniti dalla California molto simile al nostro Leccio ecco perché io facevo vedere questa via grazie dell'attenzione
Grazie professor Melazzini
Ci ha parlato insomma ci ha ricordato di conservare la la biodiversità e ripartire le risorse in modo equo quindi abbiamo visto come anche sua Eminenza cardinal Ravasi
Insieme al al professor Blasi che hanno ricordato l'enciclica l'hanno dato sì e quindi ci sia una convergenza poiché al mondo religioso e il mondo scientifico
Proseguiamo con il nostro nostra conferenza purtroppo una cosa in un po'da da dover dire ai prossimi relatori che ad mi dispiace anche doverlo dire perché illustri ospiti purtroppo l'intervento deve essere limitato insomma cinque minuti che porta a quel tempo è sta scorrendo molto rapidamente vorrei invitare il professor Fabrizio Fracassi a professore ordinario di diritto amministrativo verso l'università Bocconi di Milano e ricordo anche che c'è cambiato un protocollo una collaborazione tra la Fondazione il principe Alberto secondo di Monaco e l'Università Bocconi di di Milano grazie professore grazie grazie molte Bongiorno tutti un cordiale saluto in particolare
A sua altezza il principe sua Eminenza
Monsignor Ravasi una ringraziamento al dottor Colasanti anche per l'invito io interpretato il punto di vista del giurista che di solito visto sempre un po'come quello che fu un discorso più noioso e più tecnico e allora dico che farò tre provocazioni
Anticipando però che la mia il mio obiettivo essenziale e incrementare la tutela dell'ambiente
Le provocazioni sono queste l'ambiente non è un diritto
La finalità della disciplina sull'ambiente non è la protezione dell'ambiente
E non stiamo parlando di ambiente
Allora primo passaggio normalmente si dice l'ambiente un diritto è quello che ci rende anche tutti contenti la nostra coscienza e appagata
Il diritto in senso tecnico ovviamente va dottor sciabolate orizzontali visti i tempi significa una sorta di bolla di immunità una pretesa assoluta di vivere in un ambiente che sia compatibile con l'assoluto umana
Questa mi sembra nella migliore delle delle ipotesi una ingenuità un'ipocrisia
Sindrome dello Tsunami abbiamo un diritto la natura in un anno secondo ci distrugge la sindrome del bastione inespugnabile il diritto come preteso assoluta vince nei confronti di tutti ma è questa la prospettiva nel caso dell'Abi
In The dove abbiamo esigenze di un ecosistema
La sindrome del sublime ma di fronte alla grande manifestazione della natura non ci sentiamo i padroni del mondo perché il diritto soggettivo vuol dire questo la sindrome della pagina bianca vi sfido a trovare nel nostro ordinamento una norma che considera l'ambiente come diritto
L'abbiamo detto dei codici delle diete sono pieni di limiti sanzioni vincoli mi si potrà dire il giurista che guarda le norme guardiamo le sentenze ci sono delle sentenze che riconoscono viva dio dei diritti come pretese assolute i miei figli se dovessero andare dice a scuola vicino a un elettrodotto accidenti se non atti non pre non attivo una pretesa relativa al diritto ma lì si parla di diritto o di salute la sindrome del coccodrillo ma per poter tutelare gli elementi non umani della natura siamo arrivati al punto sto provocando perché so benissimo di essere una posizione assolutamente minoritarie di riconoscere diritti agli animali alle piante ma giuridicamente
Per diciamo attivare un diritto ci vuole l'elemento umano qualcuno dovrà andare in giudizio e agire cioè il diritto non costruzione culturale dell'uomo possiamo immaginare
Di attribuire diritti agli animali dagli elementi non senziente ecco questa è la mia critica l'ambiente come diritto ovviamente dopo l'aspetto critico vi aspettate una su una prospettiva diversa e con la prospettiva diversa secondo me richiedono scambi uno scarto metodologico che ci porta al progetto non nostro
Convegno e cioè non possiamo immaginare noi giuristi
Di poter risolvere un problema così incredibilmente rilevante come l'ambiente che ha che fare con il nostro futuro portando le norme al nostro orticello alla alla nostra piccola casa no dobbiamo allargare lo sguardo e gli impulsi principali di indizi più rilevanti vengono proprio dall'etica e dall'evoluzione culturale da Obama attenti diciamo un'attitudine antiecologica
Che probabilmente culturalmente aveva anche una radice una certa lettura della Bibbia non l'uomo immagine di Dio al centro dove diverso che un sacrario del divino e quindi alla natura e ai suoi piedi
Ma non dimentichiamo noi non dimentichiamo San Francesco e lodato sì
Ecco diciamo questo ha certamente condizionato assoluto nel Medioevo l'idea diciamo antropocentrica perché il diritto soggettivo non è altro che l'antropocentrismo nel diritto perché è cambiato questo per tantissime ragioni
La morale e l'etica si sono occupate dell'ambiente in una prospettiva in grado di abbracciare anche la diciamo la protezione ambiente così come la religione ci sono tantissimi direttrici le ricordo un'altra l'idea per cui non sarebbero possibile cosa Rose venditore di valori assoluti
Ma ciò che moralmente rilevante ciò che è giusto ciò che è sbagliato si realizzi diciamo ottiene attraverso un percorso dialogico il dialogo questa idea del dialogo per cui io guardo negli occhi la persona che ho di fronte a me e riesco a definire ciò che moralmente rilevante anche lì di lasse il volto di Dio che meriti dell'uomo che rinvia a Dio
E ed è quello che ci consente nell'etica ma poi nella scienza il rapporto con l'oggetto e nella conoscenza di aprire il campo cioè altro al collo che vedo di fronte a me altro e la collettività altro e l'ambiente e Ciocchetti ha fatto cioè la morale
E l'etica hanno messo al centro dall'attenzione fortissimamente l'ambiente facendone oggetto di un dovere il dovere del rispetto dell'altro allora questo è l'indizio che io vorrei prendere anche per il nostro problema così provinciale di dare una definizione giuridica secondo me l'ambiente e oggetto di un dovere non di un diritto
Vediamo le sindromi tsunami e dicesse c'è una una rilevanza giuridica a fortissima ma non è il diritto e la solidarietà il dovere durante l'evento dopo prima
La pagina bianca il nostro temette letteralmente pieno di doveri non di diritti e limiti e sanzioni e necessità di ottenere l'autorizzazione il sublime ci detto bambino come si trova davanti come cosa si sente di fronte a un parco
Non devo prestare non Poldi ritto ed sono come dire il padrone assoluto perché per proteggere gli animali dobbiamo pensare in modo barocco che abbiano dei diritti che poi non sono in grado esercitare non ha più senso dei più logico dire che noi abbiamo responsabilità
Quindi la mia idea di passare da un antropocentrismo perché attenzione non si può abbandonare nel diritto l'antropocentrismo perché il diritto la costruzione culturale
L'uomo dall'antropocentrismo del diritto l'antropocentrismo del dovere
Primo punto quindi l'ambiente non è un diritto ma è un dovere secondo seconda provocazione qual è la finalità di questa disciplina
E allora una delle conferme secondo me della plausibilità della tesi che vi cerco di proporre è la considerazione di principio in vent'anni tutti non li conosciamo prevenzione precauzione riduzione dei danni alla fonte
Provate a tradurre in termini di diritti impossibile perché sono dovere chi inquina deve diciamo pagare e tutti questi principi sono il precipitato del principio fondamentale del settore tant'è che lo sviluppo sostenibile c'è un dovere intergenerazionale e chiudo e quindi questo conferma che la matrice la doverosità il terzo punto che nonno tempo di sviluppare questo ma di cosa stiamo parlando siamo sicuri che stiamo parlando solo di problemi ambientali
Guardate le caratteristiche dei problemi ambientali per cui possiamo immaginare la diffusione di danni la disconnessione temporale e spaziale tra cause affetto l'intreccio con la tecnica
Ecco tutte queste caratteristiche le biglie intreccio con l'etica non sono solo dei problemi ambientali che la punta dell'iceberg ma sono delle grandi crisi della contemporaneità
Crisi economica crisi finanziaria guerre immigrazioni crisi ambientali crisi energetica migrazioni ecco secondo me tutte queste crisi si tengono e guardate che nascono assieme
Non è solo l'esperienza di questo secolo se ci pensate convinto del crisantemo tale crisi economica migrazione esatta la peste nera
C'è un cambiamento climatico c'era un mutamento tecnologico c'era un problema demografico c'era un una decadenza morale perché c'è anche questa
La cattività di Avignone c'era la guerra dei cent'anni
Ebbene questa crisi sta emergono assieme hanno tanti caratteri comuni impattano sulla giustizia c'è un convitato di pietra
Che sono le generazioni future ecco chiudo dicendo che secondo me si può lavorare sulla costruzione di un diritto delle relazioni intergenerazionali nutrite di solidarietà
Un nuovo diritto che si applica poco parlare le scelte in tutti i casi in cui vengono in evidenza
Questi problemi che impattano sulle generazioni future che richiedono di esercitare faticosi doveri più che pretendere diciamo Cristallini diritti e cioè oggi hanno un fondamento nell'articolo nove anche nell'interesse delle generazioni future è una tutela è una responsabilità la proseguita di questa tesi
Il le diciassette Goals che sono stati proiettati prima non riguardano solo l'ambiente riguardo anche l'ambiente ma la povertà la differenziazione che a parità di genere cioè tutti i problemi in cui c'è un'equità intergenerazionale vi ringrazio molto
Molto interessante il suo punto di vista come necessario anche un cambio di prospettiva quindi un discorso culturale quindi dall'antropocentrismo del di Vittorio inizia ferita pretesa assoluta invece far scaturire un dovere e una responsabilità forse un po'il male dei nostri tempi
E proprio questa di pretendere diritti ma non invece essere cittadini attivi e quindi impegnarci invece per mantenere questi diritti e per lavorare per ma per acquisirne ancora di di nuovi grazie adesso
è arrivato il il momento di passare la parola al professor Michele Morgante
Esperto di genetica direttore dell'Istituto di genomica applicata di Udine membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei in particolare della commissione ambiente grazie professor Morgante
Buon pomeriggio a tutti Porro anch'io i miei saluti a sua altezza il principe Alberto di Monaco che nella sua Eminenza al cardinal Ravasi oltre che a tutti gli ospiti
Io voglio parlare dell'aspetto ambientale in relazione alla produzione degli alimenti
Questo è un tema su cui
Tendiamo a
Comprendere poco quali sono le implicazioni del fatto che abbiamo bisogno di alimentarci che questo però ha un notevole costo ambientale e il trentaquattro per cento dell'emissione di CO due sono dovute alla produzione di alimenti
E di questo trentaquattro per cento tre quarti è dovuto alla produzione primaria cioè alle produzioni agricole solo un quarto è dovuto a tutto il processo di trasformazione che avviene a valle
A questo effetto in termini di emissioni di CO due poi dobbiamo
Assommare anche altri effetti negativi sull'ambiente quale la perdita di via per biodiversità dovute ai cambiamenti di uso del suolo e quindi ha fatto che andiamo a distruggere con sistemi naturali per sostituirle con sistemi agricoli e gli effetti negativi sulla fertilità dei suoni
Quindi nel tema alimentazione che sono sicuro verrà affrontato anche dal relatore successivo la sostenibilità è centrale e però ci pone di fronte a un primo dilemma sicuramente è facile aumentare la sostenibilità dei processi agricoli
Aumentandolo i costi
Ma etico aumentare i costi degli alimenti quando una delle grandi conquiste del nostro tempo è stato quello di fornire un'alimentazione adeguata a costi ragionevoli alla stragrande maggioranza della popolazione
Del pianeta
è sicuramente un settore in cui abbiamo tanto bisogno di analisi quantitativa perché molto spesso ci affidiamo a sensazioni ho fa analisi molto qualitativa e nel fare scelte che non si rivela non sempre le più adatte da un punto di vista della sostenibilità ambientale
Dobbiamo quindi riuscire a conciliare produttività costi e sostenibilità ambientale e per fare questo ovviamente dobbiamo riuscire a individuare in ogni filiera produttiva per l'agricoltura dov'è che si generano gli impatti dov'è che si generano
Costi
Dobbiamo cercare di evitare facili scorciatoie e molto facile diminuire l'impatto ambientale diminuendo le produzioni anche un bambino lo sa se io arrivo produzione a zero impatto ambientale zero
Al contrario di quello che tendiamo a pensare
Non sono i sistemi di produzione in Intensity che sono tanto vituperati spesso nel Pubblico parlare quelli che impatto non di più i dati della stessa FAO ci dicono che
Se misuriamo le emissioni in termini di CO due per un chilogrammo di carne un chilogrammo di latte prodotto in Europa o negli Stati Uniti
Queste sono da quattro a sette volte inferiori a quelle che Manin utilizzate per produrre un chilogrammo di cammino di latte ad esempio nei Paesi
Africani quindi dobbiamo imitare di
Adottare come in parte ha fatto l'Europa col suo piano Santo Sorge delle politiche agricole che mirino a diminuire l'impatto ambientale in sede locale andando però penalizzare le produzioni perché se poveri queste produzioni che non facciamo più in Europa la dobbiamo fare in altre parti del mondo
Noi stiamo dando una soluzione locale
Ma stiamo peggiorando il problema a livello globale
La politica quindi deve avere una piena consapevolezza di quali sono le direzioni da prendere per ridurre l'impatto delle produzioni agricole
Aspetto forse fondamentale per ispirare politica di trasferimento di conoscenze e tecnologie dai paesi tecnologicamente più avanzati a quelli meno sviluppati perché non dobbiamo dimenticare che è un grosso problema che dobbiamo affrontare e il fatto che l'aumento del demografico da qui al due mila e cinquanta si concentrano principalmente in Africa
La e dove c'è più necessità di cibo latte dove al momento dei sistemi di produzione agricola hanno il maggiore impatto ambientale quindi dobbiamo riuscire a trasferire tecnologia
Dobbiamo evitare di farlo dando vita a una sorta di neocolonialismo tecnologico e quindi dobbiamo farlo in piena sintonia con i paesi africani formando il personale perché possano
Adottare la migliore strategia in termini di produzioni agricole a basso impatto ambientale
Da un punto di vista molto concreto
Ci sono tante soluzioni che possiamo pensare per diminuire l'impatto ambientale delle produzioni agricole e quindi degli alimenti di cui
Ci nutriamo molto spesso o gli approcci che vengono utilizzati sono troppo improntati a posizioni ideologiche e invece qui c'è bisogno di tanto pragmatismo
Noi dobbiamo non pensare che ci possa essere un'unica soluzione che va bene per tutti i contesti ma dobbiamo di volta in volta riuscirà individuare la soluzione migliore per il contesto in cui la dobbiamo andare a mettere in pratica
Ci possono essere soluzioni intuitivamente semplice ridurre gli sprechi
Di cui si parla molto ma ridurre gli sprechi in realtà e questo ce lo dicono i numeri
A un impatto molto limitato sulla
Miglioramento del sostenibilità ambientale degli proprio delle produzioni agricole
Un'altra facile soluzione è sicuramente cambiare le nostre dirette
Soluzione più semplice sarebbe abolirà il consumo di carne perché la carne è uno dei grandi importanti dal punto di vista dell'impatto delle produzioni agricole sull'ambiente
Qui però dobbiamo chiederci se sia a realistico pensare di riuscire a cambiare in maniera così drammatica la diretta delle popolazioni di tutto il pianeta e bis sia etico imporre una soluzione di questo tipo
Detto questo e io non credo che sia questa postilla direzione in cui andare è comunque un aspetto sul quale non si può non agire se consideriamo che i consumi di carne latte latticini sono responsabili di più del cinquanta per cento del riscaldamento globale determinato
Dal sistema agroalimentare se teniamo conto del fatto che le previsioni sulle abitudini alimentari ci dicono che al due mila cinquanta i consumi di carne ruminanti
Sono quelle che impatto un di più sull'ambiente aumenteranno del novanta per cento consommé di tutti i prodotti di origine animale aumenteranno del settanta per cento
Ora dov'è che possiamo trovare una soluzione che ci pone meno problemi da un punto di vista etico che al tempo stesso estremamente pragmatica è quella di migliorare i processi produttivi agricoli questo approccio è quello che al massimo potenziale di riduzione delle emissioni a il massimo potenziale diminuzione dell'impatto ambientale e non presenta particolare controindicazioni con effetti secondari indesiderati
Gestire in maniera
Circolare sostenibile integrata tutto sistemi di produzione agricola
Con modelli ad esempio di agricoltura rigenerativa può aiutarci nel lungo periodo a ridurre le emissioni di gas climalteranti che derivano alle produzioni agricole ma poi e qui arriva la scienza innovazioni tecnologiche possono contribuire in maniera decisiva ad accelerare la transizione verso un'agricoltura a zero emissioni addirittura emissioni negative fra queste sono due le grandi rivoluzioni che potrebbero caratterizzare il sistema di produzione agricola uno di quella dell'innovazione genetica che oggi e sempre più possibile grazie a tecnologie come il Gino mediti l'altra è quello dell'agricoltura digitale che permette di utilizzare i fattori produttivi come acqua fertilizzanti e prodotti chimici in maniera molto più accurata
Limitandone gli sprechi
è chiaro che
Adottare innovazione scientifico tecnologiche richiede cospicui investimenti in ricerca e sviluppo ma anche in capitale umano quindi c'è bisogno di formare una nuova generazione di agricoltori che sappiano utilizzare le innovazioni tecnologiche
C'è bisogno di farlo come ho già detto non solo nei Paesi avanzati ma anche nei Paesi in via di sviluppo
Dobbiamo tenere la mente aperta rispetto a sistemi completamente nuove di produzione degli alimenti che potrebbero non aver più bisogno della risorsa suolo si parla di agricoltura verticale si parlerà il re coltura cellulare
Possibilità che sicuramente al momento non ancora Problemi tecnico economici ma che in futuro potrebbero rappresentare una soluzione realistica ma vi lascio con una considerazione finale sia che
Forse la sfida più difficile da vincere se vogliamo veramente diminuire
L'impatto ambientale delle produzioni agricole e quella di ottenere la piena accettazione la piena fiducia da parte dei consumatori perché se i consumatori continuano a essere avversi alle innovazioni
Tecnologiche nel campo agroalimentare tutto quello che la ricerca può fare in termini di miglioramento dell'impatto ambientale non verrà recepito dal mercato e qui c'è bisogno di una collaborazione fra scienza e politica che non devono cadere vittime di facili slogan come quelle che cinica rendono nostalgici dei bei tempi antichi di come la nonna produce dei biscotti e via dicendo ma che devono riportare la discussione su un piano di oggettiva valutazione
Che sia scevra da ideologia e che ci permetta di arrivare a produrre alimenti di qualità salubre è sostenibile ambientalmente grazie
Che il professor Michele Morgante
Ecco abbiamo aperto il tema della dell'innovazione della transizione digitale strumenti che possono essere molto utili anche per la sostenibilità ambientale
Ma anche l'importanza di trasferire queste tecnologie anche in Africa quindi miele mente il piano Matteini un cambio anche di ottica non più predatoria ma dispetto
Adesso è arrivato il momento di passare la parola al nostro prossimo ospite abbiamo già parlato
Con il professor Monti Morgante dell'impatto del cibo sull'ambiente proseguiamo con il celebre chef tre stelle Michelin Araldo della Fondazione Principe Alberto secondo
Di Monaco il maestro Heinz Beck grazie
Buonasera a tutti buona sera sua Altezza Serenissima principi Alberto secondo di Monaco buona sera
Sua Eminenza recante all'età massima buona sera a tutti gli estremi signore il presente in sala
Sono davvero felici di essere qui a parlare con voi perché le riflessioni ITT me affrontato al convegno sono ottimi a me molto cari
Credo che addolcirla alimentazioni sia in grado di influenzare sia positivamente sia negativamente la società nel suo complesso
Età molti incidenti molteplici punti di vista
E sicuramente uno su tutte e l'impatto sui e giustissima
In cui viviamo non possiamo più ignorare l'effetto che noi il nostro lavoro le nostre aziende abbia messo sull'ambiente che ci circonda
Tocchiamo essere consapevoli che le cose devono cambiare e possono fa uno partendo o Piotta noi
E dai nostri gesti quotidiani Toppi ammessa in noi a scegliere quale impronta lasciare risulta quindi chiaro che il ruolo di una sana alimentazione sia ottici
Ogni esigenza vera che non può essere ex incollato netta la salute umana netta quello del pianeta
Dobbiamo confrontarci con un presente molto impegnativo che ci mette di fronte a una situazione complessa da cestinare
Non solo ciò che mangiamo OC
Come ci ha detto influisce direttamente sul tennis e per il nostro cotto e dell'ambiente circostante
Ma anche cosa compriamo eccome lo prepariamo sono fattore che non possediamo
Che non possiamo ignorare
Nel mio caso da Cecco vent'anni ho scelto di applicare al mio modello di lavoro i concetti economia circolari che ormai Titti minuto una materia tanto vasta
Che poco apparire Cerri certi accenni Enrica mi spiego meglio la circolarità può essere ottenuto dati di asse ambiente del nostro lavoro
E per capire se è stato raggiunto alla base deve avere un concetto che in varia a secondo degli ampliamenti di applicazioni
Sì collegato alla sostenere insostenibilità e ancora più possibile capire l'ente che più che è un concetto spesso appunto molto ampio ti flusso deve essere un obiettivo fatto da cuocere sicché sintetica non con lo scopo di essere economicamente ottimizzata Fini in termini di riduzione di spreco
Ottimi stazione di qualità preferenza Appia Vassallum finta e conto economico
Nei nostri ristoranti
Che ci stiamo attraverso latte che matti si consultino in Italia e nel mondo cerchiamo sempre di ottimizzata in quanto più possibile le risorse che abbiamo a disposizione cercando di creare un c'è ciclo virtuoso e sinergico che prevede un concesso vengono rinnovabile e rompe lo schema delle passate Luccichenti a Commission mento o contusioni utilizzò e scatto
Un interessante analisi della sostenibilità sottolinea la semplicità Dellai dia
Ciò la capacità di essere efficiente efficace in relazioni alle risorse disponibile e contemporaneamente o secondo gli occhietti ivi per il nostro o portare e quindi anche cui pare qui si insisteva soprattutto sulla esigenza di sapere costo i terreni questo ciclo
Io Rizzo molti si sposta di continuo non conti Manni continuamente
Mentre andiamo avanti e la realtà del nostro tempo che ci impone si ride molto importante è sempre nomi tuttavia la cucina e fatto da palo Riccetti quella italiana
Ancora di più di molti altri
Per la storia che lega materia prima del rettore è potuto azioni e per la costante ricerca di qualità la cotta e quindi inevitabilmente tracciata
Dalla storia stessa di cui sopra e dai legami che ne hanno definito las sua preminenza
Però che nei nostri azioni saranno sempre più indirizzata alla cessione del futuro
Con il una maggiore consapevolezza del passato per non subire la velocità delle innovazione che Sanremo capaci costruire nomi e moderni tradizioni Comi ogni ciclo storico tanto Conte
Il consiglio che dovevo sempre ai miei ragazzi
E quello di lavorare sulla conoscenza e sulla cultura
Ogni giorno importante per crescere e per conoscere cose nuove la conoscenza e la cosa più bella dell'umanità studiare e con oscene presenti libero
Lui è sotto di esso le menti pensanti e ti confrontarsi
Ma è avere paura di mettersi in gioco ed importare
L'ascolto e molto spesso più importante della parola ascoltare CIPE ammette arricchirle le nostre preparazioni Titti cresce
Ogni giorno e dobbiamo creare
E cioè carne immettere lipasi per lasciare un mondo migliore
E quello che abbiamo trovato e mi rendo conto che può sembrare una illusione ma se non ci muoviamo abbiamo già perso in partenza
Se non sogniamo in grande difficilmente andremo avanti e difficilmente cambiamo le cose abbiamo il dovere di essere parte integrante ma soprattutto con l'arrivo della società
E del mondo che ci circonda vorrei concludere il mio intervento con una provocazione
Uno dei primi Caretti ultimi piatti che abbiamo inserito nel menu della Pergola e il servo punto zero uno per cento
Oltre ad essere il nome del piatto e anche la percentuali che l'uomo occupa rispetto all'Appia Massa montiani e spesso cineticamente chiamo ma l'hanno tuttora e invece potentissima in pochi attimi sì riappropriati ciò che il uomo lascia incustodito e quindi poi spiego il piatto
Quella parte nera al centro una riproduzione ovviamente commestibile per il sampietrino
Abbandonato
Sul è in un campo e la natura che si riprende io lo spazio comincia a ricoprire ciò che noi abbiamo abbandonato
E queste meraviglioso perché la Lattuada assente nella soluzione inoltre il piatto è un piatto Degano perché a solo quattro entri incendi
Quattro in tre niente appalto e delle onde
A
Il pomodoro
L'olio dell'IVA e il passi dico
E una piccola quota provocazione però mi senta molto importante a dare ai nostri ospiti tutti i giorni questo piccolo messaggio che devo non
Mai Chimenti care che siamo noi quelli che fanno i danni più grandi per la natura però non vi preoccupa tornato ora ce l'ha sempre all'amnesia che così concludo o il mio intervento un po'approcciato perché doveva essere inizialmente più lungo spero che erano i sosti voi vi auguro una pessima serata
Grazie dell'invito
Grazie alla
Vecchia davvero tanti tanti spunti di riflessione no d'altronde anche da sempre i filosofi hanno detto siamo ciò che mangiamo quindi questa è una è una riflessione importante grazie a tutti per essere stati con noi
Abbiamo avuto molti stimoli oggi da parte di tutti i nostri esperti illustri relatori
Sicuramente questi spunti saranno anche
Tema di nuove i prossimi appuntamenti
Da condividere insieme perché la sfida della sostenibilità ambientale deve riguardare tutti noi e permettetemi deve anche riguardare
Le le generazioni più giovani quindi quando il Lerna essenze becca parlato di ciò che va trasmesso anche ai nostri ragazzi ecco l'educazione deve partire anche dai bambini questa consapevolezza perché i bambini saranno no il nostro futuro e quindi se trasmettiamo al loro l'importanza di di certe dischi di certi temi insomma forse a potremmo avere la la salvezza
Ringraziamo la la l'Accademia nazionale dei Lincei per la l'ospitalità su presidente il presidente della Fondazione Alberto principe Alberto secondo di Monaco
Carlo Marco Colasanti per averci riunito oggi qui tutti i relatori e ancora grazie a
Sua altezza reale principe Alberto secondo di Monaco grazie a tutti poco pericoloso