Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale venerdì venti settembre questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta quest'oggi
Ci concentreremo soprattutto sul Medioriente dopo le operazioni condotte presumibilmente da Israele per colpire hezbollah facendo esplodere dei cercapersone dei walkie-talkie
Alcuni giornali sono molto critici della scelta del governo israeliano perché rappresenta un'escalation
Vi proporremo in particolare l'editoriale di oggi di nel mondo in Medioriente non ha bisogno di un'altra guerra
Quello di ieri del Financial Times che però che parla di attacco sconsiderato di Israele Benjamin Netanyahu sta aumentando i rischi di una guerra totale in Medioriente
E infine El Pais più vicini alla guerra in Libano la sofisticata operazione israeliana contro Hezbollah rappresenta un'aggressione indiscriminata in un contesto prebellico scrive il quotidiano spagnolo l'altro tema di cui parleremo se avremo tempo la guerra della Russia contro l'Ucraina
L'Economist che esce oggi nelle edicole europea dedica uno dei suoi editoriali alle esitazioni di by del e chiede di lasciare l'Ucraina
Colpire obiettivi militare in Russia con missili americani rispondere a agli attacchi contro le città ucraine e legale ed è proporzionato scrive tra l'altro il settimanale
Britannico che dedica spazio anche alla nuova Commissione europea di Ursula von der Laye un parla di grosso il suo debutto per per questa fase della politica dell'unione europea e si chiede l'Economist se la nuova squadra potrà rilanciare il continente l'economista qualche qualche dubbio ma partiamo dal Medioriente
Dall'operazione presumibilmente condotta da Israele contro Hezbollah in Libano
Il Medioriente non ha bisogno di un'altra guerra il titolo dell'editoriale di oggi di le Monde che scrive
Un Hezbollah umiliato disorganizzato e disperato questo il risultato degli attacchi
Non convenzionali perpetrati diciassette diciotto settembre in Libano sono stati attribuiti a Israele che non ha smentito
Le esplosioni di rudimentali mezzi di comunicazione cercapersone walkie talkie che le milizie sciite libanesi usavano
Pensando di proteggersi dalla dalle capacità di intercettazione delle reti telefoniche israeliane
Quelle esplosioni hanno ucciso una trentina di persone e ne hanno ferite migliaia al punto da saturare il sistema sanitario libanese non c'è dubbio che questi tentativi di assassinio rientrino nella determinazione dello Stato ebraico di ripristinare la sua capacità i deterrenza dopo lo schiaffo subito con lo sfondamento della barriera di sicurezza
Da parte di Hamas il sette ottobre due mila e ventitré la barriera che che circondava Gaza quel fiasco aperto la strada ai peggiori massacri di civili dalla creazione di Israele e alla cattura di duecentocinquanta ostaggi metà dei quali sono ancora nelle mani di Hamas tuttavia questi attacchi in Libano sollevano degli interrogativi
Il primo è di principio lo hanno già evidenziato i bombardamenti che hanno ucciso decine di migliaia di civili palestinesi Agasa
Giustificati da Israele unicamente dalla presenza tra loro di miliziani di Hamas anche in zone definitive sicure dallo stesso Stato ebraico
Quanto caduto in Libano accelera la messa in discussione radicale del quadro precedentemente applicato alla condotta della guerra
Che i Paesi soprattutto se appartengono le democrazie dovrebbero essere tenuti a rispettare una di queste regole e la distinzione tra civile e militare i responsabili dell'operazione contro Hezbollah non avevano alcuna garanzia che le esplosioni in Libano avrebbero raggiunto effettivamente i miliziani proprietari degli ordigni
Contenenti esplosivo né che non avrebbero colpito persone vicine che non avevano alcun legame con loro questo metodo chiede le Monde
Non è forse preso in prestito dal terrorismo che affermiamo combattere
Il secondo interrogativo per il quotidiano francese si riferisce alle scelte tattiche del primo ministro israeliano
Benjamin Netanyahu che nei giorni precedenti sembrava stessero che strangola cacciata del suo ministro dalla difesa quest'ultimo è convinto sostenitore del cessate il fuoco Agasa che consentirebbe il ritorno degli ostaggi israeliani ancora vivi
Un cessate il fuoco al quale l'estrema destra da cui dipende la coalizione di governo Israele visceralmente contraria rifiutando l'appeasement Agasa
Che gli Stati Uniti tentano invano di ottenere e che porterebbe anche ad una riduzione delle tensioni con Hezbollah
Netanyahu dà l'impressione di cercare con ogni mezzo una regionalizzazione del conflitto
Netanyahu conosce la superiorità del suo esercito e può contare sul sostegno militare senza riserve che Washington continua a fornirli
Anche se con capacità ridotte dopo gli omicidi mirati dei suoi dirigenti che Israele conduce da mesi Hezbollah ricorda le Monde rimane una delle principali potenze militari non statali al mondo
L'Iran si aggrappa questa risorsa nonostante le provocazioni israeliane come l'assassinio a Teheran quest'estate del leader di Hamas Ismail Haniyeh tutto questo finora portato ad azioni calibrate da parte della milizia di hezbollah con un'eccezione l'attacco che ha ucciso dodici bambini adolescenti drusi a luglio sulle alture del Golan
Per evitare un'escalation incontrollabile bisognerebbe fare di tutto per risparmiare al Medioriente un'altra guerra così l'Hammond nel suo editoriale di oggi a proposito di questo anche il Financial Times ieri aveva un editoriale molto duro nei confronti di Netanyahu
L'attacco sconsiderato di Israele con i cercapersone contro hezbollah il titolo
Il premier Netanyahu sembra aver fatto della provocazione la sua nuova strategia mentre migliaia di membri di hezbollah svolgevano le loro attività quotidiane martedì
I cercapersone che portavano addosso sono esplosi il panico si è diffuso dopo che almeno dodici persone tra cui due bambini sono state uccise e altre tre mila sono rimaste ferite
Hezbollah incolpato Israele per l'attacco di martedì ha giurato vendetta altre esplosioni ci sono state mercoledì
Quando sono esplosi alcuni walkie-talkie di Hezbollah Israele non ha commentato questi attacchi ma il suo Ministro della Difesa mercoledì ha detto che siamo all'inizio di una nuova fase della guerra
Gli attacchi spiega il quotidiano della City hanno inferto un duro colpo la milizia sostenuta dall'Iran
Prendendo di mira il cuore della sua rete di telecomunicazioni hanno anche evidenziato l'abilità dell'Intelligence israeliana e la sua capacità di colpire il nemico ovunque apparentemente a piacimento
Ma gli attacchi hanno anche messo il Medio Oriente ancora una volta sull'orlo del precipizio aumentando il rischio di una guerra regionale a tutto campo
Netanyahu prosegue il Financial Times
Sembra sempre più intenzionato spingere Hezbollah una guerra totale può provocare una reazione di Hezbollah che Israele userebbe come pretesto per giustificare un non sensitiva terrestri in Libano
Se non è così significa che Netanyahu sta semplicemente e pericolosamente giocando con l'idea che Israele possa così in continuare a intensificare i suoi attacchi e aspettarsi che Zhou bolla mostri moderazione o faccia marcia indietro in ogni caso questi attacchi sono atti sconsiderati che alimentano le fiamme del conflitto Israele Hezbollah sono stati si trovano in uno stato di guerra di logoramento da quando il movimento sostenuto dall'Iran ha lanciato razzi contro lo Stato ebraico il giorno dopo l'orribile attacco di Hamas del sette ottobre
Ha finora questa guerra è stata in gran parte contenuta
Alla regione di confine tra Israele e Libano Hezbollah affermato di non volere un conflitto a tutto campo ma in realtà continua a sparare contro Israele
Apparentemente a sostegno di Hamas circa sessanta mila israeliani sono stati costretti ad abbandonare le loro case nel nord del Paese a causa del costante fuoco di Hezbollah
Più di quaranta sono stati uccisi nel frattempo in Libano gli attacchi israeliani hanno ucciso quasi seicento persone per lo più combattenti di Hezbollah e provocato circa cento mila profughi
Prima dell'attacco di martiri con cercapersone
Israele aveva ampliato gli obiettivi della sua campagna che dura da quasi un anno contro Hamas a Gaza includendo la messa in sicurezza del Fronte Nord per consentire agli israeliani sfollati di tornare alle loro case
Questo aumentato i timori di un'escalation nel conflitto con Hezbollah ci sono voci secondo cui Netanyahu potrebbe prendere in considerazione un'offensiva di terra in Libano Perifano sciolta INPS sarebbe un grave terrore non c'è alcuna possibilità
Che gli sfollati israeliani tornino nel prossimo futuro se il conflitto continuerà o si intensificherà hezbollah uno degli attori non statali più pesantemente armati al mondo è un nemico molto più formidabile di Hamas
I passati le passate operazioni di Israele in Libano non sono state di Successo è una guerra totale nel clima attuale rischierebbe di coinvolgere Liger Anna
Le conclusioni del Financial Times sono dedicate alle ragioni politiche di Netanyahu nelle ultime fasi della sua carriera
Netanyahu ha mostrato una propensione a giocare d'azzardo con interessi di sicurezza di Israele
Un esempio la sua fatale sottovalutazione della minaccia che rappresentava mass già prima del sette ottobre
C'è un'uscita di sicurezza diplomatica al conflitto di Hezbollah una Cordon proposto dagli Stati Uniti che porterebbe hezbollah ritirarsi dal confine
Ma questo dipende da un accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi tra Israele e Hamas
Eppure Netanyahu riluttante ad accettarlo
Per paura di alienare gli alleati di estrema destra che sono vitali per la sua sopravvivenza politica e il silenzio degli Stati Uniti il fallimento nell'aumentare la pressione su Israele affinché accetti un cessate il fuoco non fanno alto altro che incoraggiare Netanyahu
Raggiungere accordi con i nemici acerrimi è sempre una pillola amara
Ancor di più dagli israeliani dopo gli orrori del se tutto ombre ma una situazione di conflitto permanente sarebbe rovinosa per Israele e per la Regione
La preoccupazione e che questa sembra sempre più la strada scelte da Netanyahu così il Financial Times
Suo il PAI sieri c'era un editoriale dal titolo più vicini alla guerra in Libano la sofisticata operazione israeliana contro Hezbollah rappresenta un'aggressione indiscriminate in un contesto prebellico oltre alla spettacolarità romanzesca e distopica dell'operazione
Condotta martedì l'esplosione simultanei in Libano di quasi tre mila circa persone molti dei quali nelle mani dei miliziani di Hezbollah e poi l'esplosione mercoledì di un numero imprecisato di walkie talkie
Aumentano pericolosamente il rischio di un'estensione dell'offensiva militare israeliana da casa allibito al Libano e quindi di una guerra aperta su larga scala in Medioriente
Il problema per per El Pais e che si tratta di un attacco indiscriminato
Israele non rivendica mai azioni di questo tipo ma sarebbe ingenuo per non dire ipocrita fingere di ignorare l'intervento dei suoi servizi di Intelligence in un'azione così
Sofisticata
Ad ogni modo il danno è fatto quell'umano e quello politico una guerra totale tra Israele e Hezbollah sarebbe un conflitto regionale che coinvolgerebbe immediatamente
Il Libano tutto e l'Iran ha ragione il segretario generale dell'ONU Antonio Gutierrez quando mette in guardia sulla drammatica situazione che incombe sulla Regione è una scenario che deve essere evitato
Il primo passo è un cessate il fuoco immediato Agasa così tra l'altro el País abbiamo esaurite
Il tempo purtroppo non sono ancora abituati alla una versione un po'più ristretta di questa di questa rassegna stampa a però vi segnaliamo magari ci torniamo domani
Dedito a viale dell'Economist che esce oggi nelle edicole europeo dedicato alla guerra della Russia contro l'Ucraina Waid
Esita occorre lasciare all'Ucraina colpire
Obiettivi militari in Russia con missili americani è un dibattito che tocca anche l'Europa la dimostrazione una risoluzione votata ieri al Parlamento europeo
Dove la maggior parte dei deputati italiani di Forza Italia si sono un po'divisi ma insomma
E così
Gli altri hanno votato contro questa ipotesi è l'eccezione italiana in Europa perché quel passaggio è stato votato a larghissima maggioranza salvo ovviamente i deputati
Più vicini diciamo alla Russia o più finanziati dalla Russia ci fermiamo per oggi e David Carretta una buona giornata corredi radicale