Claudio Napoleoni. Politica, economia, filosofia (sessione pomeridiana)

Buon pomeriggio con grande piacere e do il benvenuto a tutti a tutti alla Sala della Regina nella Camera dei deputati permettetemi di ringraziare relatori relatrici
E anche la padrona di casa della prima parte dell'evento di oggi la vicepresidente Rossomando
Siamo arrivati alla seconda parte di questa giornata promossa dalla Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci che ringrazia dedicata alla riflessione su Claudio Napoleoni
Approfondisce il suo pensiero individua penso in particolare alla tavola rotonda che avrà luogo tra poco quegli elementi della sua lezione validi per l'oggi soprattutto per la sinistra
Eletto alla Camera dei deputati nel mille novecentosettantasei la legislatura successive fino alla sua morte nel mille novecentottantotto è stato senatore della Repubblica
Napoleoni è stato prima di tutto un economista fatto testimoniato anche dalla qualità e quantità dei volumi che ci ha lasciato come dalla partecipazione al dibattito pubblico con i contributi che spaziavano dalle pubblicazioni scientifiche ai quotidiani
Un economista che si è distinto anche per la capacità di coniugare teoria economica e riflessioni filosofiche
Ha insegnato in diverse università da Roma-Napoli a Torino
Il rigore dello studioso e del critico dell'economia fondata sul sistema capitalistico si intrecciano sin da giovanissimo o la convinzione delle implicazioni politiche nel pensiero di uno studioso
E questo spiega l'impegno politico che ne ha sempre caratterizzato la vita fino agli ultimi giorni
Non si rischia perciò di cedere alla retorica di occasioni come questa definendo Claudio Napoleoni un protagonista autentico della storia italiana a partire dal secondo dopoguerra
La sua voce e le sue posizioni sulla sinistra e qui nella sinistra italiana hanno costantemente svolto un ruolo di pungolo perché non venisse dimenticato che il compito delle forze progressiste è quello di un cambiamento dell'assetto sociale
E perché non si abitui ad uno spirito critico dell'esistente in nome di prospettive nuove da costruire
Credo si possa dire che ha un carattere centrale della lezione di Claudio Napoleoni è rintracciabile nella difesa del primato della politica
Non c'è che la politica come via strumento per il cambiamento per superare l'assetto ingiusto e alienante determinato dal sistema capitalista
Per impedire il dominio della tecnica tema caro a Napoleoni e a me pare di grande attualità in questo tempo sull'uomo e sulla sua vita
Cercate ancora l'espressione che fa da titolo alla raccolta postuma dei suoi testi ed interviste un invito che ha riassunto di tutta la sua vita scriverà padre David Maria Tudor Turoldo
Credo possa essere considerato una sorta di appello alla sinistra in modo particolare per tenere sempre alta l'attenzione in un mondo che cambia rapidamente e forte l'azione politica in direzione di una profonda trasformazione sociale
Appello che mi pare va assolutamente raccolto
Questo punto auguro ai relatori che seguiranno a chi coordinerà le tavole rotonde
Un buon lavoro un proficuo lavoro chiudendo con un ringraziamento al mio collega onorevole Gianni Cuperlo senza il quale mi permetto di dire la giornata di oggi non sarebbe stata possibile grazie e buon lavoro
Grazie vicepresidente Ascani a nome della presidenza dalla Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci tutto il consiglio di amministrazione del comitato scientifico
Va bene e mobile e quindi fare
Rappresentando oggi la Fondazione nell'aprire questa seconda sessione la sessione pomeridiana di questo convegno dedicato per noi è una delle figure più importanti per la storia della nostra istituzione
Filosofo economista senatore deputato della Repubblica è stato parte di quel per comitato promotore che quasi cinquant'anni fa quattro dice ma del mille novecentosettantaquattro di diritto all'Istituto Gramsci Torino insieme a intellettuali come Norberto Bobbio giuridico Geymonat a politici come Fausto Bertinotti qui in sala e ha ad altre e altri intellettuali studenti e studentesse nel mille novecentosettantaquattro da presenza attiva nei nostri organismi direttivi sin dalla nascita appunto e fino ai primi anni ottanta e diventato poi punto di riferimento costante per la riflessione per la ricerca in campo politico economico anche grazie al fondo librario archivistico che si è costituito dal mille novecentottantotto hanno della sua scomparsa
Grazie all'impegno alla volontà di chi studiose e studiosi di economia ieri al GR
Hanno lavorato con lui e alla famiglia che ha conferito all'istituto la documentazione proveniente dallo studio dalle abitazioni dall'università per consentire la concentrazione in un unico luogo della sua produzione e quindi troveremo le lezioni tenute l'università i carteggi la documentazione relativa alle sue pubblicazioni gli articoli pubblicati su riviste e quotidiani e la sua biblioteca economica personale insieme a tutte le opere
Alle prima edizione delle sue questo ha consentito di pubblicare un primo catalogo bibliografico già nel mille novecentonovantadue con il contributo della Regione Piemonte con una relazione introduttiva a cura del Riccardo Dello Fiore ma
Se posso citare un ricordo personale accanto lo dicevo già questa mattina mi fa piacere ricordarlo oggi pomeriggio da bibliotecario dell'Istituto Gramsci ritorna nel due mila e due mi occupai di predisporre personalmente un primo ipertesto
Navigabile Cassago oggi sembra passato nel intelligenze artificiali sembra passato un secolo e non vent'anni ma che permettesse la ricercatrice ricercatori di orientarsi nella documentazione per le loro ricerche
Nello stesso anno Giancarlo Beltrame presente questa mattina con una relazione
Arricchiti l'aggiornamento del catalogo una nota un'introduzione biografica
Giada nel due mila e venti mila contributo della direzione generale chili del ministero della cultura ha consentito un approfondimento
Della documentazione che oggi vede l'inventario pubblicato sul portale novecento portale archivistico che pubblica gli archivi dell'Istituto Gramsci gli altri ventiquattro enti che fanno parte di questo centro culturale di cui siamo partner il polo del Novecento
Cito alcune non tutte le ricerche pubblicate negli anni realizzate a partire dalle carte del fondo la passione la ragione scienza economica teorie critiche in Claudio Napoleoni Riccardo Dello Fiore centonovantuno
La critica in economia su Claudio Napoleoni del novantadue con i contributi di Mariano D'Antonio Giorgio Rondini Giorgio Rodano e Gian Luigi Vaccarino
L'antologia curata dallo stesso Gian Luigi Vaccarino dalla scienza all'utopia nel mille novecentonovantadue Claudio Napoleoni ad Ancona lezioni di economia politica vista Fassino Massimo Longobardi Stefano Lucarelli anche lui oggi presente in questo convegno nel due mila cinque del due mila sei Puccio cavalieri con la scienza economica umanesimo positivo Claudio Napoleoni la critica della ragione economica
E la pubblicazione curata dalla fondazione camera dei deputati nel due mila e nove cercate ancora la lezione di Claudio Napoleoni
E due le pubblicazioni delle sue opere
E lotta alle rendite teorie proposte di politica economica
Curata da Marcello Messori nel due mila tredici è il discorso sull'economia politica curata da Massimo Amato e Stefano Lucarelli diciannove e tradotto in francese con il contributo di Dominique Sacha è un lavoro costante che ha portato la Fondazione all'organizzazione di un primo convegno nel dicembre del due mila venti indubitabile quindi in forma totalmente digitale di cui abbiamo pubblicato gli atti curati Patumi astrologo
Alla giornata di oggi che consideriamo il primo punto di arrivo ma anche partenza per le riflessioni che questa tavola rotonda porteranno
Hanno contribuito in prima persona Dounia astrologo già direttrice dell'Istituto Gramsci Torino fino al due mila diciannove e oggi parte del comitato scientifico e un gruppo di lavoro costituito all'interno dell'Istituto Gramsci che raccoglie insieme insieme mi astrologo Massimo Amato Riccardo Dello Fiore
Già caro Beltrame Mariagrazia Gandini Giugliano puzzone Roberto marchio nati Valeria mostra per la parte di archivio Luca di imponenti Maria Grazia Turris a cui vanno davvero i ringraziamenti di tutto l'istituto oltre che i miei personali per aver supportato a livello scientifico e non solo questa iniziativa che pensata però per promuovere anzitutto nuovi studi nuove ricerche e che questa mattina si concentrata su questo
Il pomeriggio vede come da programma la tavola rotonda condotta da Marco Damilano
Che vede la partecipazione di chi nuovo ha lavorato ha conosciuto Claudio Napoleoni
Ma non solo con l'obiettivo di portare una testimonianza su sul periodo ma con il contributo a proseguire nelle sue riflessioni sul futuro sul nostro futuro
Ringrazio nuovamente la vicepresidente del Senato Anna Rossomando e la vicepresidente della Camera Anna scali per l'onore che hanno consentito per l'onore la disponibilità per l'organizzazione di questo convegno e tutto il personale di staff delle segreterie
In particolare ringraziamento alla direzione generale educazione ricerca del ministero per la cultura
E dal suo direttore Andrea De Pasquale per aver concretamente contribuito alla realizzazione del conte
Ringrazio i miei d'obbligo nuovamente la Fondazione Gramsci e il nostro staff Federica tappo Anna Maria Basco
E due giovani volontari una volontaria involontario del servizio civile universale che oggi finiscono loro servizio ma sono qui con noi e sono fiera una fontana Alessandro Berti e tempo di anniversari abbiamo detto sono i cent'anni della morte Claudio Napoleoni sono cinquant'anni
Per scusate la nascita ficcante Napoleoni sono i cinquant'anni della nascita dell'Istituto Gramsci che ci apprestiamo a festeggiare a fine anno sono anche i dieci anni dalla scomparsa di Gian Luigi Vaccarino
Che è stato nostro presidente dal due mila uno due mila e quattordici instancabile economista amico e studioso e studente di Claudio Napoleoni e tra i principali promotori della costituzione del fondo e vorremmo come istituzione personalmente dedicare a lui anche questa seconda giornata del convento
Lascio la parola al professor Giuseppe De Rita Presidente del Censis
Le sue intervento e vi ringrazio
In programma sono associato segnato come saluto istituzionale
Credo che non lo farò come istituzione anche perché Claudio Napoleoni veronese non è mai stato un giudizio sta micro
Un collega
Più di otto anni altri innanzi due porte avvenga della mia un un rapporto praticamente e così via sembra prendere il caffè verso le undici undici e mezzo si usciva si ritorna alle quattro e era e non riesco avverte come uomo citazione capitalista deputato avuto responsabilità di istituzioni non indifferente ma non riesco
Per due ragioni la prima cara
Recupero conosciuto
Credo che non aveva alcuna voglia di impegnarsi
Si raccontava durante le vacanze e stava intere ore sulla sedia guardare il panorama e non si muove pensavo una volta Vaporidis ma che fa sai una cosa che non pista infine e lui rispose so una cosa
Chi ha conosciuto Claudio sacche arriva questa tendenza a non esserci
A non essersi tant'è vero che
Otto anni passano insieme alleanze nasce da cinquantaquattro sessantatré io sono entrato in Siemens lui già c'era era già un economista fermata
Nel sessantatré io sono uscito uscito in pratica c'è riuscita quasi contemporaneamente
Però
In questi anni ho visto sempre questa sua indifferenza la dimensione istituzionale
Non dico che se ne frega Crozza
Non è che se ne frega se del fatto che Saraceno voleva un appunto sul piano Vanoni entro due giorni magari lo faceva anche ma non era il suo mestiere il suo mestiere aveva una sono e schiererà pensare il suo mestiere era insegnare Enzo Guizzi relax critica
E che e e per noi i ragazzi dell'azione Parrot del cinquantacinque io c'ero ventitré anni quando è intervenuto e insieme sferrò i ragazzi io Celestino Segni lo riscattando Perroni era un mito
Perché non era un
L'inno
Non era un tecnico politico non era un ricercatore non era un esperto non erano estensori di testi tecnici
Era una cosa diversa
Cosa diversa in cui il rapporto con l'Inter con il suo intelletto era per lui il mitico
Nessuno ha mai per avuto i brividi che abbiamo avuto noi giovani venticinque degli anni Cinquanta affinché il parlare Clark
Per mezz'ora tre quarti d'ora un'ora senza un testo scritto parlava come se leggesse
E non e quando al il testo magari sottomano andare a cercare se c'era una inflessione di voce non c'era neppure inflessione di voce
Per lui era un è era un'esteriorità del se stesso in quello che conosceva che sapeva che viveva
Ma non l'errore istituzionale
Ha fatto parte del gruppo che ha fatto il piano Maroni non ci ha mai tornante
Se non giorno per interviene Cima per dire a a noi e in carta sarà il Siena
Rifatti i conti troverete che il piano Vanoni è stato attuato per noi che eravamo un po'frustranti del fatto che non ci fosse stato nessun intervento essa non è possibile fatti i conti
La di conti Dedede che è stata attuata abbiamo rifatto i conti ed era stato attuato ma non perché l'unico stringente perché ha capito che il Piano hanno non è un'altra cosa Ernesto elaborazione
Di meccanismi già esistenti quindi non aveva alcuna impegno a a vedere il piano lì come qualcosa di più
Lo stesso processo da lui è avvenuto quando abbiamo fatto tutto insieme il rapporto tra S non rapporto Ruffolo cioè la il CT svela tenta di rimettere a programmazione nella realtà italiana nella struttura integrata anche lui si è disinteressato sarà c'è una chiesa noi tutti noi di scrivere uno due tre quattro pagine tre capitoli perché il rapporto sembra essere il più completo possibile
Io confesso che ho scritto per il rapporto sento il capitolo su opera lirica balletti perché a quell'epoca non c'era nessun altro valori che capisce qualcosa di opera lirica non di balletto evase tutti eravate Claudia non ha mai scritto un rito nel rapporto tra scena dei testi di programmazione successiva
Era altro
Con un mito di intoccabili tanto dei miliardi allo io sto qui a sfanga la vita e tu stai lì Giuseppe due torte accanto a pensare
Perché in Dupuis c'era questa specie di
Autocrazia di se stessi
Non aveva una sua nobiltà d'animo con tutto che chi l'ha conosciuto era vestiva maldestramente mangiavamo quasi modestamente non non aveva nessun autocrazia ma del suo cervello sì
Ricordiamo visto che parliamo di un uomo che non è stato l'istituzione a mio avviso ricordiamo quante volte non è stata accettata dal mondo accademico
Pensate sono stati gli anni in cui eravamo al Censis e andiamo al case grazie
C'è la il concorso di libera docenza in economia politica e Claudio tre contava la domanda
Presentato domanda alla prima prova chi si ricorda la libera docenza io non l'ho mai fatto ma mi ricordo com'era una lezione del del
Del candidato inaugura e Claudio prendeva al cento per cento dei voti perché parlava come e poi con con l'occhio con la Commissione
La Commissione dopo la
L'exploit
Del della lezione cominciava un questa frase si ricordi si spiega ci faccia una critica della teoria marxista dal punto di vista morale
Il Napoleoni rispondeva regolarmente io sono qui fa un esame di Economia politiche e non di morale non posso rispondere boccia
Chi faceva la domanda era il famoso professor Vito grande economista cattolico grande rettore prorettore della Cattolica gli altri quattro candidi
Esaminatori si arrangiava Ettore venivano qualche volta scusarsi
Giuseppe Di Nardi era sempre in questa Commissione che però aveva un rapporto col regime perché lui era stato capo dell'ufficio studi della cassa veniva a dirci non ce l'abbiamo fatta neppure stavolta era sicuro che non ce l'avrebbero
E infatti le urine è arrivata in università
Per in virtù della
Intelligenza oltre che dall'amicizia e Giorgio Buarque ha inventato una cattedra ad Ancona è la gliel'ha data per chiara fama
Voi non era non era neppure bresciane per chiara fama
Questo significa un uomo che con l'istituzione ha avuto i suoi problemi
L'ha avuto anche in maniera dura
Ricordiamo che loro che lui nasce Catto comunista che nasce scomunicato dalla Chiesa che nasce che poi teneva partirono lista ma poi ne esce negli anni Cinquanta poi ci rientra più o meno
Silenziosamente
Per rapporti sempre personale
Non erano scelte politiche
La scelta politica era legata al fatto che Antonio alla sorella di Antonio Tatò era una donna così bella così buona che gli voleva bene e andava allora come il rapporto con Rota erano rapporti personali
Credo che lui non abbia mai fatto un discorso magari se
Sì saranno poi gli atti dei suoi discorsi parlamentari se ci saranno che abbia mai fatto un discorso istituzionale di tipo istituzionale
Era il contenuto credo che diceva che era per lui importante non quello la sede in cui ho detto lo strumentazione per fare a una strumentazione per fare qualcosa di diverso
Aveva una libertà di spirito incredibile
Con tutta la sua cautela Silenzio modestia
Ma insomma
Chi non l'ha visto io l'ho visto più volte
A a colazione al al al buco qui piazza del Collegio Romano con Mattioli Sraffa
Non sa quanto lui si appassiona
Il rapporto domattina vivrà fa era un rapporto in cui Mattioli aveva di le sue curiosità sarà fra le sue certezze
Sia entusiasmava una vicenda i tre
Io ricordo perché a quell'epoca
Il buco era ristorante preferito da me mia moglie e quindi ogni tanto capitava ma in un anno capitava alle tre quattro cinque volte il tono era sempre lo stesso non era importante quello che si diceva probabilmente
Non avrebbero da dare loro discussioni tratto neppure al un articolo il decreto legge tanto per dire però era questo modo di affrontare i problemi fuori della tematica in porta
La persona che personalmente a me manca
Dal sessantatré son passati tanti anni e Ina
Uno con cui aveva avuto praticamente familiarità da da da da da Porta a Porta da sessanta pensiamo che visti io ho fatto il Censis fatto altro
Professore il senatore
Eppure mi manca questa sua capacità di
Liberarsi dal circostante io odio circostante
Ho detto ai miei amici del Corriere della Sera non scriverò più
Opinione non farò dell'opinionista perché l'opinionismo è diventato la cultura del circostante circostante è una tragedia
Non c'è più neppure struttura di pensiero
Massimo Cacciari ieri in un'intervista diceva resta solo deriva pensare non è che il resto restiamo in campo ma quello che è importante siamo affogati
Da dodici pagine di ognuno di uno scandalo edito da quindici pagine di Ron
Dal dieci pagine di una storia
Di evasione fiscale sia di ordini cronaca giudiziaria siamo i circostante esista uccide
E Claudio Baglioni attraverso che meglio a che fare voleva avere a che fare col circostanti
Ha battuto mi viene oggi è che
Odio circostante ma sono peggio di circostanti
Cioè quella somma di persone che si aggirano intorno ai potenti che pure che strappano la consulenza che strappano il passaggio in macchina anche otto assaggi Tiberio qualche volta ma sono circostanze
Sono espressione del circostante
E interregionali credo che l'abbia detto Paolo Mieli guardate che il vero pericolo italiano sono i circostanti non notava questo tema
Sono questa massa di persone che scappati di casa o poco di più o che non hanno lavoro che non hanno mestiere che non hanno una cultura propria che a un certo punto si accordavano seconda madre riempiano
Le segreterie ed echi negli ambulacri del proprio e le le le le le le aziende a partecipazione statale è lì che c'è
Ecco Claudio per me è sempre stato quello che del circostante se ne fregava anche quando era una richiesta attacca precisa del suo padrone di allora scelse avesse
Siano come padrone era abbastanza duro e allora non perché ma licenziato ma perché era duro ideatore una
Il
Lui non aveva tra l'altro
E quindi quindi non è non è neppure un un padrone nella dimensione istituzionale non aveva in Accademia nell'università c'era arrivato
A strattoni e senza grande convinzione probabilmente non aveva neppure
Un senso istituzionale idee di queste stanze in cui si è girato per molti anni lo aveva consenso della libertà psichica lì pensare che fu quello che era giusto
Ma che sai una cosa sono accorsi
In questa frase riferitami credono avvalgono Sebregondi di una canzone in in Valtellina di tutto il gruppone niente
Lei cattocomunisti e a me è rimasta come una cosa non di diminuzioni di se stessa ma di esaltazione sono una cosa non mi curo del circostante però qualcosa che è il livello essa sono una cosa che è diversa nei campi circostanti che sia
Ecco questa
Il ricordo affettuoso per vidi un gruppo di un di di persone di una persona che presta la parte di un gruppo in cui io ho ho ho dimorato per molto tempo per culture e realtà
Di Mario Motta e di Teresa Motta di di Cesare Pavese
Di di tutti coloro che hanno fatto
Di Balbo discrete sfidanti scrisse l'arte tutta gente scomparsa da tempo è molto dimenticata
Ma tutti avevano questa
Specie di
L'orgoglio di se stessi
L'orgoglio distesi quello che il circostante se pensa a Felice Balbo il felice Vanguardia conosciuta origine Babes mais qual era il suo circostanti non ce l'avrei
Viveva in un mondo tutto particolare
Michele Ranghetti che era uno del gruppo grande poeta che ha scritto una bellissima frase Poesia
Intitolata
Anima
Ed è dedicata a Felice Balbo e dice soltanto anima sei tu quando sorridi
Relatore
Da napoleoniche non sorrideva afferisce valvole quando sorrideva dimostrava anima
Fa parte di un mondo quello cattocomunista che non ha avuto dimensioni istituzionale ma aveva dentro di sé una ricchezza che chi già toccata anche marginalmente come me se la tiene per la verità grazie
Allora grazie cambiamo cambiamo tavolo intanto buonasera a Turchia tutte grazie alla Camera dei deputati e la vicepresidente hanno Ascani e grazie
Alla alla Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci per questa per questa giornata di di studio di lavori questa tavola rotonda finale che è già stata
Introdotta da Matteo D'Ambrosio da questa testimonianza Giuseppe De Rita che Cenni sento di di di riprendere il sottoscrivere ai io odio circostante è un i circostanti è un è un bel a è un bel proposito anche anche per chi che come né di mestiere fa il giornalista quindi lavora con l'attualità lavora con il anche anche con i circostante
Non credo che sia in conto
Dizione con quello che ha appena detto verità
Questa citazione di Claudio Napoleoni da cui vorrei partire una citazione dell'inizio degli anni ottanta al convegno di Cortona dove parla del luogo
E Luigi dice il luogo in cui io cerco come posso distare dal cui trovo come promosso a parlare è la politica
è una dimensione politica io non avrei mai affrontato in vita mia una questione teoretica se non fossi stato spinto a farlo da un interesse politico
Io ho cominciato ad occuparmi di politica nel momento in cui ho cominciato a ragionare più affrontato determinate questioni anche all'interno di una determinata disciplina solo perché quelle questioni mi consentivano di capire meglio la politica
Posso dire mi a rischio dire che questa forza che ha avuto la politica come luogo in cui stare e da cui parlare e naturalmente derivata dal fatto che la politica era qui concepita
Come lo strumento di una liberazione
Bisogna arrivare in fondo questa citazione preme chiarire di quale politica si parli e quindi quanto è vero quello che è stato appena eletto ma anche quello
Di cui parlavamo prima di iniziare i lavori con il presidente Fausto Bertinotti e ne avete parlato anche questa giornata cioè che è difficile parlare di Claudio Napoleoni perché di Claudio Napoleoni sceso no più duro cioè Claudio Napoleoni
Teorico il Claudio Napoleoni economista filosofo uomo di pensiero come antenna ha detto diritta al suo mestiere al pensare segnare scrivere
C'è il Claudio Napoleoni che attraversato le istituzioni ma senza diventare istituzionale e quindi il il suo impegno nella Simec se nel nel gruppo della nota aggiuntiva di Ugo la Malfa nel mille non certo sessantadue
Il Claudio Napoleoni politico e qui siamo alla Camera nel mille duecentosettantasei viene viene eletto deputato capogruppo della Sinistra indipendente poi le altre legislature al Senato è gli ultimi interventi anche quelli
In cui si misura mi viene da dire con il circostante nel senso che interviene nella battaglia politica nella battaglia delle idee con articoli su Repubblica su Paese Sera quindi anche su questioni molto più contingenti con la politica dei redditi la legge finanziaria e così via
E in tutto questo c'è la ricerca di un luogo un luogo che è la politica qui siamo nel luogo fisico dell'istituzione parlamentare
Che è stato per allungo il luogo centrale della politica che oggi sappiamo da da da qualche decennio ha cominciato a perdere questa centralità ma il luogo della politica è il luogo in cui si cerca lo strumento di una liberazione
E quindi luogo della politica un pensiero un'azione
Un contributo di idee è una polemica è una rivista la biografia di Claudio Napoleoni e piena di di di riviste la rivista trimestrale pace e guerra
Sono tutti strumenti che facevano parte di quella generazione che si misurava nella nella battaglia delle idee della politica attraverso strumenti di pensiero di proposta come erano anche le pagine di un di un di un giornale di un di un volume di un di un di uno strumento di carta non è facile non è facile
Racchiudere tutto questo Nini Nenni tra le tante persone che adesso interverranno quindi io cominciò a chiamarli cominciò il primo il primo gruppo chiamo Gloria Bartoli Fausto Bertinotti
Marina Bianchi Luciana Castellina e Giorgio Rodano prego
Nella composizione dei tavoli abbiamo tenuto presente la complessità
La complessità di Claudio Napoleoni e quindi sono più voci persone che l'hanno conosciuto ma anche più approcci anche di diversa di diversa natura
I ripeto non è facile quindi io vi do subito la parola cominciamo da Gloria Bartoli economista poi darò la parola Fosco Bertinotti a Marina Bianchi Luciana Castellina Pier Giorgio Rodano
Prego
Grazie
Allora negli anni era esperienza
Da con dalla economista
Ancora di più così
OK
Allora nella mia esperienza dall'economista nelle istituzioni internazionali e più recentemente in Italia
Due sono elezioni di cautela poligoni economista perché voglio distinguere il mio Claudio Napoleoni da molti altri che esistono
La prima lezione e di metodo
Affrontare un problema economico non doveva essere fatto soltanto con gli attrezzi da economista
Bisognava usare tutti gli strumenti illeciti ogni prioria che potesse essere utile a risolverlo la filosofia l'Antropologia la sociologia eccetera
Era
Voglio questo punto inserire un elemento personale
Era entusiasmante per noi che ci riunivamo accasati Napoleoni nel suo studio lo stimolo che cinque anni fa
A ricercare a indagare i limiti elementi fondanti comuni di marginalissimo Kenzo Schumpeter Max
E con occasionali puntate sulla logica degli anni e dopo sulle Melanie presteremo non c'è alcun rimorso
E vorrei dire che per tutti noi giovani che lo frequentavamo e volevamo continuare la carriera accademica era interessante questo entusiasmo perché sapeva che eravamo tutti coscienti che abbiamo Claudio Napoleoni
Non era riuscito nemmeno a piazzare se stesso nell'accademia quinti tanto meno ci sarebbe mai riuscito con i suoi studenti
La seconda lezione
Che otto romanzi trovo sempre importante Claudio Napoleoni e la seguente di passione sul ruolo delle rendite
Come osti un ostacolo alla crescita in Italia
Stamattina abbiamo avuto molte relazioni e con altrettanti definizioni di entità secondo rampolli Onigo io cercherò di illustrare quello che De perché secondo me è importante della sua lezione sulle rendite prendendo Olof lascia molto brevemente dalla sua carriera
Perché secondo me i fatti contano più delle parole anche scritta
Alla fine della guerra Napoleoni si iscrisse al Partito Comunista che a quell'epoca insisteva per un aumento della produzione
Per nell'ipotesi che l'economia capitalista non potesse crescere senza crisi
O a questo punto
La teoria economica in Italia
Era ancora quella che aveva portato alla crisi del ventinove lei invece John Maynard Keynes nel quarantaquattro anni francese fatto varare le istituzioni internazionali c'erano di sostegno alla multa di carattere multilateralismo cioè il nuovo ordine mondiale che venne fuori a Bretton Woods
Occasione unica
Opportunità unica perché con le macerie fumanti della guerra
Sì riuscì a sorpassare gli egoismi nazionali chi a quella guerra avevano portato quindi con buona pace dei Brics che cercano di farlo adesso
Nei quarantotto gli Stati Uniti faranno il Piano Marshall
Per la ricostruzione europea immediatamente l'Unione Sovietica si oppone e con questa si oppongono a tutti i partiti comunisti europei
L Europa però cresce con il Piano Marshall
E il soprattutto l'Italia
Che cresce a ritmi cinesi diretto perché nel sessantuno arriverà all'otto per cento in più del PD
Occhio Napoleoni conserva questa crescita e apprezza la teoria sottostante il Piano Marshall e l'organizzazione del Piano Marshall
John Maynard Keynes
Per spiegare il perché aveva cambiato parere mentre il prefetto tipo
Durante la grande crisi
Rispose a un suo interlocutore
Quante foto che INCE
Anzi è in cima immanente
Molto io dove sarà penso che questo sia applicabile anche a Claudio Napoleoni
Lei cinquantuno napoleonico esce dal partito comunista nel sessantadue i suoi contributi vengono accusati anche nella nota aggiuntiva di la Malfa per la programmazione
E
E la nota aggiuntiva diramate fai la quintessenza di un approccio progressista e non ideologico alle riforme
Contro l'evento Napoli ogni punto it dritto già mille se snella prese crisi del sessantaquattro sessantacinque
Quindi non ancora all'inizio degli anni settanta quando prima la crisi dovuta alla fine Gabriele Sandri spermateca prefissi aggiustato il libretto Pruzzo
Se conta la crisi
Petrolifera
Aumento di cinque volte il prezzo del petrolio e arresto il grandioso ciclo di sviluppo occidentale degli anni Cinquanta il sessanta
Cosa fece vero lentezze italiane per rispondere a queste crisi
Chiesero ripetute svalutazioni della lira
Come
Protezione e i regni di Teramo invece di pensare a nuovi processi per aumentare la produttività
E lo stato per salvaguardare l'occupazione
Invece di fare il sistema di welfare come nel Nord Europa
Comincerò a comprare imprese decotte allargando così la ragnatela dell'evento al pre gestite dai partiti politici
Malgrado le riforme sorte
Malgrado le riforme dell'inizio anni novanta Elena in punta di piccole grandi rimangono nei programmi elettorali e del Governo dei governi ancora oggi
Perché non è così
Con l'interesse si sente
Sempre più son verificate la resa dei conti arriva nel novantacinque
E dal novantacinque che il reddito reale procapite italiano non cresce
E questo perché fu il claim prese non sono state capaci di intercettare la rivoluzione digitale di quegli anni
Oggi del rapporto tra chi e il il rapporto tra chi ci
Sprona
A innovare soprattutto digitalmente per aumentare la produttività oltre che dei carboni tritare rafforzare ripresa europea
Con investimenti aggiuntivi necessari a questo scopo tale a
Cinque punti percentuali di PIL
Ovvero il doppio del Piano Marshall
E siccome nel miracolo economico
Miracolo economico che ci ha mostrato che non c'è niente di genetico nella stagnazione che subiamo da trent'anni
E che se ci scordiamo di dosso l'assuefazione alle rendite ce la possiamo fare
Grazie
Fausto Bertinotti scene una una tra le tra le qui identità e
Ruoli che assunto Gallo Colleoni c'è c'è una parola che non ho detto ritorsione la parola comunista
Non nel senso partitico appena detto Gloria Bartoli ha ricordato che lasciò il partito nel mille duecentocinquantuno va nel senso ideale
Stento a dire la parola ideologico
Perché anche su questo era un continuo a ripensamento continuo
è un continuo superare il pensiero precedente
E tuttavia certamente questa questa appartenenza esistita e fa parte della sua del suo percorso biografico e politico
Grazie per questo invito
Io penso semplicemente che non si possa parlare di Claudio Napoleoni senza usare il termine comunista
Proprio non si può fare
Naturalmente qui ci sono studiosi sono applicati anche a questo punto così importante nella sua biografia intellettuale del rapporto tra comunista e l'eredità marxiana
Cioè su su quanto il suo essere sempre stato comunista ha attraversato l'eredità criticamente l'eredità di Marx io penso ma ripeto io solo penso
Che forse l'ha usato lui stesso più volte
Il che famiglie che più ossia coppia ma se alla ricerca Suma vitali Napoleone sia oltrepassa mento
Cioè pensare di non poter fare a meno di Marx
Ma di non potere considera
Il suo impianto sufficienti ad affrontare i frangenti della contemporaneità
Pure io dobbiamo non è un vezzo molti Tolo per affrontare lealista dello studioso dello scienziato diciamo
Il mio rapporto è legato a un'amicizia peraltro un'amicizia
Particolare perché di un tempo particolare di un luogo particolare la Torino degli anni settanta
Con quel rapporto così se volete dire ossessivo
Con la classe operaia e con il conflitto di classe
A cui presto diciamo così non dico fedele che sarebbe troppo poco mais presto debitore
Ora no non ha titolo per parlare dello studioso sebbene le cose che ha detto De Rita mi hanno colpito molto
Perché Shelley uno indissolubilità
Tra la persona e la ricerca e la conoscenza e il tema della conosce l'impegno per la conoscenza
Che De Rita dicevano in qualche modo ne costituisce una cifra del suo modo di essere anche attraverso quello che non sono elementi sono bisticci ma di sottovalutazione del quadro istituzionale
Secondo me Sacco Santa sottovalutazione
Il
Dell'amicizia
Appartengono a generazioni di nel privato non si parla in pubblico e quindi nulla dico se non appunto per ricordare un debito una gratitudine
Una gratitudine in qualche modo anche intellettuale
Claudio
Tutti quelli che l'hanno conosciuta vanno vissuto una personalità prismatica
Con molti lati
In cui certamente quello dominante
è stato quello di esser fosse un intelletto un intellettuale comunista
E dominante e in qualche modo anche l'umiliante della sua traiettoria perché lo si vedeva bene nelle sue diverse attività
Io ho potuto non non non ho mai frequentato continuativamente l'università ma per le tattiche lo frequentata quella di Torino lezione di Claudio Napoleoni restano
Monumentale
Lo dico semplicemente come testimonianza io ho ascoltato al Claudio Napoleoni la sua lezione sue lezioni sulla teoria del valore
Quando lo ascoltavo credevo di avere capito tutto
Se mi si chiedeva di ripetere non mi sono mai stato in grado di farlo
Pur restando come dire legato al consenso a quella interpretazione che il professor Napoleoni aveva fornito ma di cui non ero assolutamente in grado di riprodurne nell'intensità nell'articolazione
Lo ricordava ancora delicata parlare paga
Meglio Cass se nella scrittura meglio cartacea per si può dire che parlava un linguaggio scientifico
Il tutti in cui tuttavia trasmessa la passione insisto dell'intellettuale comunista
Se dovessi scegliere
Un termine per definire l'orizzonte
Della sua vita
Intellettuale politico culturale
Forse ci stanziale userei il termine liberazione
Perché a Liberazione il mondo che andrebbe usato come una lente per capire cosa voleva dire nella sua autodefinizione di comunista
L'iperspazio questo spiega molto anche dei suoi passaggi diciamo tattici e spiega ancora di più la ricerca sul terreno teocratico
Per per cui per innocente ha visto questa
Questa sua per esempio applicazione questo grave ciò diciamo grande di nella critica dell'economia
Come un
Un terno attorno cui fare ruotare la costruzione di un sistema di relazione per interpretare il mondo e era vitale
Per
Così si spiega per esempio il rapporto tra questa ricerca sul terreno dalla critica dell'economia
E sull'atto il rapporto con la filosofia e la teologia
Aveva quando penso a Claudio sulla questione dei rapporti con con la fede con cui mi capita tante volte di parlarne
Ho sempre pensato
Che per noi come pena Walter Benjamin
Il gobbo che vinceva attraverso l'autonoma tutte le partite a scacchi contro i grandi giocatori di scacchi fosse essenzialmente quel nano
Che era nascosto nella macchina non era la macchina che vinceva vinceva il nano così chi era il nano la teologia chi era la macchina fate voi il movimento operaio o il materialismo o il materialismo storico
Questa dualità questa questa relazione secondo me ha attraversato il suo modo di intendere la politica
In questo io vorrei mi espongo magari dicendo una cosa un po'forzata in questo è stato
Torto s'politico
Non nel senso di una sovrapposizione della dimensione del gioco politico delle relazioni
Ma nel senso precisamente dell'idea del motore della storia
Non so dirlo altrimenti la rivoluzione
E io credo che ci spieghi così
Anche questi suoi rapporti diversi quasi per cicli
Al anni sessanta anni settanta anni ottanta io ho conosciuto
Frequentato Amato e spero di aver imparato qualcosa da quello degli anni settanta
Che o questa mattina ho ho ascoltato Riccardo dello Fiore condividendo molte delle cose che che ha detto
Quello per me è un assegno a me il segmento cruciale
Cioè quel Marx
Riscoperto e filetto
A partire dal capitolo sesto del capitale
C'hai contraesse ai frammenti sulle macchine
Non perché non non che il Claudio Napoleoni dopo non avesse degli elementi terra modificare la sua traiettoria ma non cambia il fatto che quel nucleo centrale
E il nucleo come si può dire io affisse contabile della lezione di Claudio Napoleoni quel nucleo è un nucleo che non non è cancellato dal tempo
Non è cancellato dal tempo anch'io penso che anzi il tempo che scorre
Da più una Regione al Claudio Napoleoni degli anni settanta che a quello degli anni ottanta cioè che la e gigantesca rivoluzione capitalistica della globalizzazione della possono globalizzazione abbia riportato in alto
La questione centrale dello sfruttamento ed era l'inazione connessa allo sfruttamento
E che le altre dimensioni lascio che peraltro Claudio esplorato anche al a volte con le anticipazioni importanti
Però valevano in in interconnessione darà pace al femminile all'ambientalismo alle soggettività
Elementi che a hanno fatto parte del corpo successivo ma in quel corpo successivo vanno azzardo e forse quella scomparsa del soggetto
Che anima la penultima e cerca di di Claudio
Se posso
E determinata dal fatto che
Claudio non accetta di riflettere sulla sconfitta del Novecento
Questi occhiali
Che la scomparsa del suo il soggetto non è scomparso che ha perso ha perso in una gigantesca conflitti contesa di classe in questa più una giovane un uomo rozzo come baffetto
Che è un intellettuale raffinato come Claudio Napoleone base dice lotta di classe non è scomparsa c'è soltanto e questa volta l'abbiamo vinta noi e ed è così che questo abbia vinto noi questo è un elemento poi ho finito
Elemento importante del lavoro di Claudio da un lato c'è quella ricerca di cui ho parlato che che che muove verso le interrogazioni di fondo sull'esistenza cioè senza che muove verso che le questioni del della fede riassunti della teologia
Della filosofia e dall'altra però c'è il rapporto con la realtà col concreto processo
Delle forze sociali Delfo della dell'alta politica in senso in senso alto Erato questo punto lo si vede in qualche modo il non non sto dicendo che ed è arrivata
Ma il Napoleone degli anni sessanta figlio di quegli anni anche come quello degli anni settanta il figlio dell'ascesa del conflitto di classe e come polo degli anni Ottanta in qualche modo fa i conti con una grande sconfitte con una destrutturazione
Che può fare confondere la sconfitta e la destrutturazione con la scomparsa
Perciò
Io credo che gli gli facciamo un grande regalo
Se torniamo a a confrontarci
Con quegli anni settanta che non sono stati preziosi solo per il Paese ma sono stati preziosi anche per gli intellettuali grazie
Marina Bianchi
Allora gli ho conosciuto Claudio Napoleoni in occasione della mia tesi che ho discusso studiato con lui e la tesi era su la Stiria classica del valore Smith Ricardo e Marx
Conclusi la tesi con lui però non potete discuterla con voi perché io in realtà ero sapevo Rampl Ang studiavo filosofia e quindi dovevo dare l'esame liti sì a filosofia e e chi poteva essere mio corre il mio relatore era Lucio Colletti
Quindi io andai con la mia tesi da Lucio Colletti
E gliela diedi proprio abbastanza trema e bontà perché ciò con lei che non era certo delicato nei suoi giudizi e quindi mi aspettavo anche qualche cosa di negativo
Poi perché più quando gliela porto mi accorgo che la mia tesi era stata impaginata capovolta quindi
Trovare lo spunto per dire riguarda mi dispiace ma questa tesi è a testa in giù esattamente come il feticismo delle merci sottinteso no va bene ritornai per il suo giudizio e lui mi disse testuale
Bene bene sembra scritta da un maschio
E però poi mi disse anche bene bene a facciamo pubblicare ed infatti la tesi venne pubblicata dalla terza questo era la tesi era aberrante ebbe abbastanza successo perché fu pure tradotto impaginata in spagnolo e portoghese ma quindi mi ritrovai a ventitré anni venticinque così effettivamente catapultata nel mondo proprio della delle grandi discussioni di che cosa parlava latino e stilati si parlava del sovrano di rompere visivamente della loro astratto del simbolo dello sfruttamento della teoria del valore lavoro e di come Marx in qualche modo era riuscito a superare
A a trarre beneficio sia da Smith che da Riccardo però superando nel parte le contraddizioni quindi
Lucio Colletti e Claudio Napoleoni però già si conoscevano perché avevano scritto abbiamo curato insieme questo qua
Volume che era intitolato il futuro del capitalismo crollo o sviluppo
E questo in questo volume si vede chiaramente già la posizione di Claudio che era poi li aveva anche scritto l'introduzione alla mia tesi che io ho riletto adesso perché poi vi dirò io ma proprio più riletta e e in cui Claudio
Molto con molta acutezza dei dei limiti della teoria di Marx
Però ne subisce anche il fascino
E qual era il fascino di questa teoria che ci ha fascino tutti a parte l'incantamento delle parole di Marx perché se voi leggete il capitale centrate un po'dentro
Effettivamente quando parlate del feticismo delle merci di queste cose stanno con la testata dopo voltare
Gambe all'aria oppure quando dice la merce ama il denaro
Ma le vie del vero amoroso non son mai piane citando Shakespeare quindi cioè noi eravamo tutti incantati da questa anche letterarie età de di T-Max però appunto Claudio perché ne subiva il fascino beh ne subiva il fascino perché come diceva Colletti
Master promettono qualcosa di meraviglioso se fosse vero almeno col senno di poi per me
Che la prospettiva rivoluzionaria scaturisce come conseguenza dell'analisi scientifica cioè noi avevamo tutto quanto avevamo la possibilità della tra del del fra scendi mento del capitalismo ma non come utopia no basato su un'analisi scientifica sulla realtà famoso materialismo storico
Quindi le cose di cui discutevamo in quel tempo erano effettivamente ci sembravano meravigliose potevamo cioè
Lo sfruttamento non era un fatto morale a proposito non era affatto morale non era una cattiveria no era nelle cose perché era nelle cose perché si era staccato da quell'ultimo quell'unità originaria chiamarsi diceva che esisteva tra che cosa tre il lavoro
I mezzi di produzione la natura si era staccata quest'unità originaria e questi due elementi che erano uniti
Si erano separati ma non potevano esistere dei separati neo uniti quindi di qui la contraddizione la contraddizione del lavoro che si era reso astratto e
Del capitale che aveva bisogno del lavoro però
Il lavoro era separato
E da questa contraddizione nasceva anche il suo superamento quindi c'era proprio era iscritto nella storia in qualche modo la
La trasformazione capitalistica
Vi dico Claudio queste cose le dice prima nella famoso
Nella nella nell'edizione sul capitolo sesto inerire ove questa mattina abbiamo discusso in parte nel e poi anche in pallore dove lui proprio abbraccia questa posizione infatti lui che cosa perché lui quanto quanto stamattina abbiamo parlato del lavoro alienato
Cioè noi non dobbiamo prendere la parola agli nato come
Come ci sembra nel linguaggio comune no lavora allenatore lavora sabato era era una un pezzo di unità che non poteva essere separata io faccio ancora fatica devo dire adesso ricorda l'appello perché lo trovo cioè va be ve lo dico dopo
E come infatti pare che cos'è lavora strato dice Claudio nella nel volume il valore è un atto vetture un'attività lavorativa umana in generale che al suo interno può essere distinta sulle impartì quantitativamente diverse
Ma qualitativamente identiche quindi il lavoro si era
Che umanizzato e e poi questa è la cosa fondamentale il concetto di valore che riposa sulla contraddizione specifica del capitalismo che è una realtà capovolta in quanto espressione della scissione che ha rotto l'unità originaria
E naturale
Degli uomini tra di loro e gli uomini della natura no quindi c'era quest'unità originaria si spezza questa sta questa separazione non può che di vere contraddittoriamente la contraddizione esplode nel superamento della contraddizione
Allora
Quindi queste erano le cose che discutevamo allora scusi e stress discutevamo poi anche no alla assiste alla squadra di storia il pensiero economico dove io ho insegnato per diversi anni appunto
Andavo con il mio capitale lo leggevamo religiosamente
Parola per parola però sono stati anni fantastici perché appunto come avete detto come viene fuori di grande passione
E forse anche di cioè della gioia dispensare che stavamo proprio inventando un mondo nuovo
E poi la mazzata è arrivato
Che da chi viene la mazzata la tiene da Lucio Colletti il quale Lucio Colletti invece dice sì mass critica la dialettica hegeliana neanche Attala riproduce
Quello che in marzo ci racconta in realtà non è altro che
La dialettica hegeliana messa nella realtà cioè quello che lui dice
Che
Questa contraddizione che max trenta e le opposizioni il Rea fallite le trasforma in contraddizione logica e da qui che poi c'è questa no questa determinismo quasi della storia quindi il però quelle rende invece sono posizioni reali sono
Non sono parte di questa unità che s'è spezzata
Credo che Claudio ne sia stato influenzato credo che cerchi di rispondere però in Claudio c'erano questi due tendenze c'è con questi due anni
Fu così forze fondamentali uno il rigore logico e Del Piero tutti quanti l'hanno detto cioè Claudio nelle con le cose più difficili del mondo plurime parlava come se fossero facilissima
Ma non so se non succedeva soltanto con la teoria economica con la sua vita personale ecco perché non gli ho detto che poi da questa prima fase di grande passione
Sulla giuria verde ma marziana però poi non siamo rimasti amici fino alla fine i suoi giorni anche se io poi non c'ero quando lui è morto perché nel frattempo era andata negli Stati Uniti
Comunque quindi c'era lui che anche nelle nella sua vita personale a lui
Italiana e tutto era chiaro
Ed ero nella realtà venuti solleva nulla perché stare in mezzo a questi
Cassina lenti eterno era effettivamente a questa lucidità mentale incredibile e quindi questo rigore
Teorico fortissimo a cui si accompagnava anche secondo me un anelito trascendentale cioè un anelito a all'assoluto a trovare una spiegazione
Che andasse oltre la realtà che ci stesse qualcun fondamento più
Più fondamentale va bene quindi Claudio credo che ne sia rimasto anche influenzato dalla critica di Colletti che per Colletti viceversa è stata tragica
Ma Colletti era senza pietà ed è restato senza pietà verso se stesso perché Colletti aveva fondato tutta la sua vita sono su Max nella dialettica hegeliana quindi ricordo che lui stesso una volta mi disse
Ho sbagliato tutto
Quindi fu una una pancia fu fu una una scelta Costacurta molto coraggiosa devo dire
Che cosa quindi con Claudio può appunto ne siamo rimasti comunque sempre amici ed è vero quello che che tenuto fuori da tante delle testimonianze di cui sono molto felice che ci siano state e cioè che Claudio ascoltava tutti
Era molto attento era molto rispettoso degli altri e quindi anche quando io ho cambiato idea perché poi da allora mi sono occupata di altro rimanendo però con una
Con una cosa che non non vi aveva abbandonato il nobile padrone era ormai in realtà e cioè
Che questi eletto che quella in cui quel acconto per me questa l'aver rifiutato questa
Visione Stella storia che per me rimasto come un vaccino anti ideologico
Quindi quando io ho scoperto che questo onere c'era una è una bella storia vita originaria si spezza simile c'è la contraddizione si riconcilia e così via era una bella storia mia vaccinato contro l'ideologia e che ho usato anche poi
Anche rispetto ad altre teorie economiche come la teoria neoclassica per cui dopo mi sono occupata teoria dell'utilitaria quindi di altre teorie del valore anche
E e credo di essere stato rispettoso anche di tutte le altre scelte che ho fatto quindi anche in questo è stato è stato bello perché abbiamo potuto continuare a parlare anche di altre cose che non erano più nel filone originario
E quindi di cambio che cosa posso ricordare la grande apertura mentale l'attenzione al dubbio a questa cosa che più del vero nella prismatico Claudio cioè che questa capacità di
Ripensare continuamente
E di cambiare o di riaggiustare e quindi questa è un'altro lascito per per me fondamentale
Soprattutto anche questa sua ditta di pensiero che non ha mai abbandonato questa passione teorica che non sempre animato
Grazie Maria Bianchi Luciana Castellina
Io devo dire che innanzitutto
Ringrazio di essere stata invitata da questo convegno sebbene non sia un economista non sia neanche una filosofa
Ma che mi danno opportunità
Di parlare di una cosa che in qualche modo mi ha stupefatto e cioè che in tutto questo dibattito c'è stato un oggetto invisibile di cui nessuno ha fatto neppure Marcello
è che questo rivista settimanale e mensile che per ben cinque anni abbiamo fatto con Claudio Napoleone
E badate non è casuale perché è anche difficile trovarla mai nei siti nei cataloghi delle biblioteche proprio stato un oggetto smarrito finito lì
E che tuttavia baratti io credo che abbia avuto invece molta importanza nella vita di Claudio Napoleoni cioè poi messe messe inni e ne segnala un aspetto del suo carattere importante
Pace in guerre è stato un mensile poi è diventato un settimanale come vi dicevo è andata avanti per cinque anni
E non irrilevanti perché sono gli anni che vanno dalla fine del settanta e tutti gli anni Ottanta quando è successo di tutto tante cose sono cambiate
E questa rivista e questa rivista settimanale estratta fondata da Claudio Napoleoni
Che poi la Directa insieme a un signore ha tenuto abbastanza noto che si chiama prodotta è da sottoscritta che aveva come dire stava lì per via del mestiere
Allora ora
Non importa adesso diciamo dire non era una un'impresa editoriale con tutta evidenza era un'impresa politica perché era il risultato di una significativo è assai contrastato progetto
Che era nato a seguito di un articolo scritto da Claudio Napoleoni e Lucio Magri insieme nel mille novecentosettantotto e pubblicato niente di meno che da Repubblica
E questo questo articolo si trattava del tempo il Progetto ed emanava perché veniva proposta avanzata in questo articolo
Era il tentativo di riaggregare
In un'area di sinistra
Un lei forse per un'alternativa di sinistra
Infatti raccoglieva le divisioni su da subito
Di esponenti del Partito socialista Ruffo ci lei Bassanini eccetera eccetera così come almeno in un primo tempo che Lusi di Occhetto per parte PC
C'era la sinistra indipendente copiosamente rappresentata e poi c'è manifesto dunque
Una una rivista che era decisamente poneva il problema dell'alternativa di sinistra perché
Siamo in un anno in cui finisce la fase diciamo dei governi di unità nazionale
E
Do un solo finisce a dichiaratamente viene proposta un'altra cosa da Berlinguer e spesso voglio ricordare altre tutte anche questo è un elemento smarrito teniamoci bene perché nella storiografia
Attuale del PC eccetera non compare mai questo dettaglio che ci fu una cosa che fu chiamata la seconda svolta di sale apriva e quella che fece Togliatti quando arrivo da lontano
Dall'esilio e che fece una svolta straordinaria di rinnovamento di cambiamento del modo di essere e di il di tutto del partito comunista e
E questa seconda svolta perché si fa in modo anche un poco Tino curioso perché c'è il terremoto dell'Irpinia una grande scossa drammatica e anche con il terremoto lasso venuta alla luce di un elemento di corruzione di tutto l'apparato statale quindi della Democrazia Cristiana
Che rende esplosiva al la la questione della collaborazione sì o no con le borse riservate a e Berlinguer fa una cosa singolare convoca a Salerno
Perché vicino alle spine quindi casualmente quindi corrisponde alla fede della svolta prima visto gli atti il condita la direzione del partito e dice bassa con l'esperienza dei
Quindi come Governo internazionale e quindi invece lavoriamo per una alternativa
Quindi in qualche modo diciamo questo che ci siamo al mille novecentottanta il progetto che avanza Claudio Napoleone non è un'idea peregrina è una cosa che in qualche modo corrisponde un tempo una fase politiche in cui questo problema in si
Ripropone
è anche però la fase diciamo rapisce diciamo del craxismo quindi gli elementi diciamo di difficoltà per l'uno e per l'altro partito attorno a questo problema sono molteplici e fatti una fase di grande travaglio
Anche il nostro piccolo gruppo sì eravamo riusciti in quel momento a aveva una crisi con il Manifesto guru quotidiano
E
Insomma comunque
Tant'è vero che la questa proposta di fare una pubblicazione assieme inizialmente coinvolge un buon numero di esponenti del Partito socialista anche di grande rilievo pranzo Giorgio Ruffolo per esempio
E e di altre silenzio una buona tazza cosa abbassati cent'
Include il primo tempo per i pc appunto Occhetto
Felice malissimo perché
Finisce malissimo perché Bassanini rompe un indugio che però covava in tanti altri il partito socialista e esce dal partito socialista fondando una roba che si chiamava la Lidia
Dei socialisti anche in quell'un episodio in cui Sussi e cinquanta
E anche che ci sia stato la lega di soggetti in ecco e a questo punto naturalmente
Cambia il pettine la collaborazione con i socialisti cambia aspetto perché se uno rompevo vuol dire che una cosa che ha fatta contro sì quelli invece gradirei essere un'ala certamente come dire di dis direttivo oppure di un contrasto non craxiana però comunque si svolge all'interno del partito socialista
Con l'uscita della Selenia facce Ruffolo dice subito allora io non ci sto perché questa cosa cambia significato e quindi privo pure di Charlot per questa cosa
E però invece Bassanini vado avanti va avanti Gianni Ferrara
E poi insomma e quindi diventa un attacco continuano a collaborare con la rivista Kos sinistra sia Confort coro stante cioè non accettano di essere diffonde il confonda Turi e quindi essere nel gruppo che dirige la pubblicazione
Però ci sono e continuano e a parlare
E parlate la cosa e coincide si chiama due pace guerra che anche quello un titolo curioso perché siamo nell'epoca drammatica
Del dello installazione dei missili tutta quanta Europa Electric multidisco Winter sceglie eccetera e quindi del movimento pacifista che acquista come tutti gli anni Ottanta una giudizio le questioni di primo piano perché e credo che sia rimasto il solo alcuni momento in cui c'è stato un soggetto europeo
Che il corrispondeva alla società europea e non ai dibattiti che si fanno a Bruxelles purtroppo non è mai più avveduto che ci sia non si riesce più a fare una lotta sulla storia di cui tutti quanti presso volti però l'idea che se posso fare una manifestazione europea per una questione di cui tutti quanti in ogni Paese
Se ne stanno occupando è rimasta tale è rimasta movimento pacifista è stato di grande importanza
Ma soprattutto diciamo anche di grande importanza perché non è un movimento soltanto nato dalla società
Caduti contestata sul soggetto europeo perché è stata la volta in cui c'è stato una reciproca conoscenza dei propri clienti inglesi tedesco finlandese italiano Comiso diventa la città più internazionale che ci sia e quindi di di di di anche di di conoscenze carattere culturale proprio no per esempio i pacifisti inglesi ci avevano sempre mi ricordo una manifestazione al Comiso
Chiti certo punto dissero adesso riflettiamo per un quarto d'ora e tutti si misura a sedere per terra per riflettere in silenzio c'era un gruppo di comunisti siciliani
Il quali non riusciva a mettersi a sedere perché la cosa chiara contro natura Roberto questa è la cosa che sin da adesso cioè anche in queste piccole cose una vera e propria conoscenza ma Nicholas cosa interessante di questo periodo
è che questa cosa corrisponde badante a una posizione molto analoga a quella avanzata dai movimenti in quasi tutti i partiti grandi partiti socialdemocratici europei
Pensate semplicemente che in quel momento noi abbiamo
Mai prosciutto capo o leader del partito laburista inglese abbiamo palme abbiamo Krajicek in Austria abbiamo Papandreou in Grecia abbiamo tutti quanti ne ho dalle esili olandesi così via c'abbiamo la Spagna il primo fra l'altro tappata in quel puzzle ruolo importante eccetera l'unico Paese che non c'è neanche i comunisti sono i francesi massima sapete i francesi quando si parla di cose militari pensano che ora fanno loro la guerra consentono
Ecco presso non non dorme da trattare come argomento va be
In Italia non è così perché
La posizione che Berlinguer prende anche su questo
Con qualche ritardo di appoggio al movimento pacifista che poi trova anche tantissime adesioni eccetera non entra con la posizione ufficiale del partito
Mi quando Berlinguer avanza l'ipotesi della terza via che è quella di un'Europa
Autonoma e indipendente dai due blocchi
è una posizione il cui
Parte del partito comunista che con diciamo fra moderna continua a parlare nato a che Berlinguer parla della NATO però da preso molto a queste idee e la vela terza via e che io credo che ci sia ancora da rimpiangere che quella via non è stata presa
Perché
Non è stata poi preservato cade il muro invece di perseguire l'idea dell'autonomia del delle e quindi anche di una capacità di ricucire
Sulla base di relazioni culturali eccetera con tutto quanto quello che era stato ad est
Invece di fare questo come sapete
Si fa al contrario la NATO passando ad undici
Paesi membri a trenta Paesi membri che vengono comprati tutti quanti intorno ai confini della Russia in moto sì tale da aprire la strada largamente al revanscismo
Putiniano e i risultati ce li abbiamo ce li abbiamo adesso quindi la voglio di dico tutto questo perché tutto questo trova spazio in questo giorno a letto
Fu straordinarie spesso grosso così vista anch'io perché
Ci scrivono tutti i socialdemocratici che come Saito potevano scrittura avevano rapporti col pc perché il partito sunnita e aveva proibito di parlare complici
Forno contrappone così scrivono tutti prendete questo numero che un numero in questi fa Rapporto sulla sicurezza avvilita
E ci sono tutte le fibre di future c'è fa palme eccetera cui viene fatta una pubblicazione anche abbastanza unica diciamo nel panorama che cerca
E ma bene questa è
La cosa no giudica la sensazione incarico è del tutto diversa illusi le prime botte a scopo viso le ho prese e il cui era il primo giorno in cui c'era un ministro socialista liquidava la polizia
Finché la situazione direttore in qualche modo
Imbarazzante
Ecco benissimo che se che dice che chiesti succede io credo
Credo che questo fatto che lo sono ben domanda perché questa cosa qua è stata
è sparita perché ripeto futura importanza politica io credo non è non uniti irrilevante e sul piano diciamo dalla del super avere un rapporto con con
Con il pensiero economico degli di di Napoleoni
Lui scrive c'è una cosa proprio con l'imprendibile dei primi numeri proprio sulla rivista in cui parla dell'inflazione e delle all'esigenza e poi aggiunge
Che le misure di emergenza sono difficilmente realizzabili se sei metri
Se si si si si resta fuori dal rapporto con i motivi in più se non si citano se lo fa si fanno emergere
I motivi più profondi della crisi che sono motivi dimostrano indicano che la crisi non è una crisi congiunturale ma è una crisi di fondo nel
Società del capitalismo e quindi che le regole del rapporto sociale capitalista solo finite senza che altre siano state ancora messa al loro posto
E troppo prosegue dicendo continuando diciamo su adesso non voglio neanche addentrarmi tutte queste cose di cui oggi si è parlato in molti modi ma voglio dire non furono estranee diciamo al perdente questo giornale e che in qualche modo anticipata se oggi adesso li rileggo anche il fatto che credo in tal assolutamente attuale che ci dice che oggi siamo di fronte a una crisi del sistema profonda che è una crisi ecco certamente in cui gioca moltissimo peso e crisi ecologica ma c'è anche proprio la crisi del modello
Questo è difficile percepirlo perché adesso si dice la proroga vitalismo
Tutti quanti sono gite al meglio con Sant'troppo modello di sviluppo da esso si dice non c'è sempre una cosa così
Non parliamo poi se si parla di decrescita come invece palesemente bisogna parlare perché quando si parla e si invoca la questione
Tutta la questione di consumo questo è un tema che viene fuori però anche il rinnovo zittito tutti perché se no la gente si mette paura e va bene
Ecco questo ecco
Voglio parlare di questo però anche perché io credo che non sia di poco conto visto Rienza umana
Che racconto conto pure uno imperniati isolato ma insomma abbiamo vissuto in quel periodo dispiace che non c'è cacciare non lo vedo no non avrebbe dovuto esserci cioè per chi Cacciari per esempio veniva sempre aspetta aspetta ma con correggere le bozze accurate dell'azienda dei biglietti e poi andavamo a mangiare una pizzeria
E c'era fretta il più giovane veniva sempre
Che che era il caporedattore
Il il capo del teste delle cose estere Paolo Gentiloni
Come sapete ecco e no mangiare cioè e questo è un buon vento come dire divinità che dovete durato finché Napoleone è stato a Roma poi quando non è più stato deputato cambiate tante tante cose da questo punto di vista
Ecco io credo che cito questa cosa cosa perché
E credo che sia anche da un punto di vista umili del carattere umano o eccetera di Claudio una nelle pagine che bisogna ecco col conservare e e e
Credo che ecco anche importante il messaggio che ne viene perché
Proprio perché scrive su un giornale perché si tratta di un giornale e certo punto Claudio dice ecco bisogna resta so di queste cose bisogna parlare
In rapporto alla politica immediata ai fatti quotidiani non soltanto alle grande tendenze perché
Questo fa non non è più possibile il giudice dice
Fare per discutere di politica senza
Fatto sui fatti Titta giorno per giorno succedono perché siamo in una fase di transizione così forte che non non sarebbero possibile però si impegna a parlare molto anche del rapporto con le lotte e nel rapporto con le lotte l'uno fa grandi accenni grandi momenti di dico
Un così con l'esperienza che contemporaneamente che in quegli anni insieme super settanta fatto sindacato con la posizione la strategia dei consigli di fabbrica e cioè una lotta che in Cile cioè in cui il privi di indicazione immediata però si qualifica con una rivendicazione che si propone di intaccare
Il modello di sviluppo stesso Otello l'organizzazione del lavoro c'è perciò che va oltre la rivendicazione immediata e che comunque comprende e attenti giacché si pone una questione di di di fase e e differenze di lotta al sistema
Che è un grande tema perché anche quello il tema della soggettività che su quell'esperienza si ritrova e questo ascoltato molto nelle nostre discussione da questo boh punto
Di vista
C'è c'è un intervento di Martelli a un certo punto avviene su questo e allora per per finirla per finire qua
Ma innanzitutto vorrei ricordare questa frase
Bisogna cercare ancora cercare ancora questa frase diventata oramai una frase che viene ripetuta sempre nei momenti in cui che cosa sono veramente così difficili che ti verrebbe voglia di dire basta lascio perdere
E questa frase ricade diventato una frase gergale oramai in poi tutti i movimenti in bisogna cercare cercare ancora e questo mi pare anche un elemento molto significativo perché viene quasi proprio è un fatto umano ma prima ancora che culturale di dire cercare ancora Riccardo per l'orrore ha detto
Era comunista
Sì
Io l'ho vissuto così non ho mai pensato che non era comunista potete Carraro non membro della Sinistra indipendente a mi pare che è una cosa assolutamente
Finché casuale ma l'ho sentito così perché snellito così perché fra l'altro c'è un po'un elemento perché per lui la politica non era
Un campo un come dire e di interesse no era una vita
Era la vita e IRI in qualche modo il centro promotore né delle sue motivazioni è fondamentale cioè era in questo senso io lo sentivo lì a fare le bozze anche per perché era un militante questo mi resta impressa al Comune una delle caratteristiche fondamentali di chi dice di essere comunista
Tutto qua
Grazie
Già oggi è la la la risata che ha nelle pagine finali versioni di di di Fausto Bertinotti
E tra i collaboratori niente hai citato Paolo Gentiloni redazione Aldo Garcia anche Daniele Del Giudice mi mi mi mi faccia piacere citarlo
Giorgio Rodano poi dico subito che il secondo giro invito una maggiore brevità per il treno a un certo punto dovremo anche sgomberare la sala grazie
Allora innanzitutto atto da una così da una considerazione
Molto sì molti di noi
Suggeriamo Claudio
E non è un fatto banale va be'non ci abbiamo certe Ties chiaro che i giovani che non l'hanno conosciuta lo chiama Fabio normalmente stamattina c'erano relatori più giovani che giustamente lo spagnolo parlando di Napoleoni
Quello per non lo chiamiamo Claudio nella cremato Claudio chiama blandi
Fausto l'accaduto Claudio
Non mi verrebbe in mente se facessi una relazione con l'intervento scusata chiamarlo Piero punire del movimento
Non mi verrebbe in mente sono stato assistente di Sylos Labini di chiamarlo Paolo
Non è così Claudia invece non o Claudio perché lo chiamiamo Claudio che una cosa che molti hanno detto l'ha detto anche Marina prima che Claudio era una persona come dire socievole
Socievole nel senso che interagiva con le persone li ascoltava in un solo ascoltava per cortesia
Non solo l'ascoltava
Per dispetto nascosta perché era curioso perché voleva capire che cosa ci poteva essere di là e interagiva e costruiva su questo ecco chiamiamo adesso chiamiamo Claudio sia una bella cosa il fatto che a cent'anni dalla nascita ci sia della gente Chieti purtroppo
Che lo chiama Claudio significa che è una persona particolare una persona speciale una persona carina qualcosa di importante
Questo qualcosa è socio e cercherò di farlo uscire fuori tanto dall'inizio però
Non è stato detto oggi ma forse molti si accerta certamente molti lo sanno Claudio non era laureato
Claudio dopo la guerra si era iscritto a Filosofia
Se in realtà aveva pensato di scriversi forse si era già iscritto verrà cambiato idea rapidamente la scienza anche questo non è banale non è casuale si era iscritto a Filosofia notate scienze filosofia due costanti del suo essere
E filosofi è andato via durante un esame durante un esame lasciando il libretto sul tavolo
Rispondendo a una domanda sostanzialmente come argomento che De vita attribuito non so se è corretto De Rita attribuito non so se correttamente come una sua risposta a Vito
Durante l'esame di libera docenza figlio non sono competente su questo argomento dove la cosa non fosse proprio così ma fu una cosa molto simile cioè di fronte a una domanda del professore quindi chiedo sostanzialmente se non sono d'accordo testimoniando che lasciarli liberi non si è mai laureato
è rilevante questo fatto non è rilevante il fatto che fosse scritto solo affido sopracitata filosofia e il Prina Research ha pensato di iscriversi a scienza però è qualche cosa che ritroviamo nel seguito Claudio Napoleoni è stato un autodidatta ha scoperto l'economia sostanzialmente facendo politica
E questo odiando da autodidatta l'economia e la cosa che gli hanno rinfacciato quella commissione di cui parlava De Rita la libera docenza tu chi sei se è un corpo estraneo che cosa vuoi da noi no molto seri di un altro mondo non c'è
Cari Napoleoni scrisse dizionario ed il dizionario ce l'ho a casa il dizionario sono copia del cinquantasei critica insomma Shelley
Che è un libro che ha letto ancora oggi fa impressione che c'è come dire il passaggio che è avvenuto in Italia attraverso il dizionario in quegli anni da un'economia vecchia perché l'Italia è stato importante per l'economia ma è stato importante primavera pioverà mondiale quando c'era ha detto c'era Pantaleoni c'era gente importante dopo c'è stato il fascismo Italia si è chiusa
All'estero si parlava inglese l'Italia non conosceva l'inglese era fuori arriva questo autodidatta che si mette a leggere la roba in inglese
E la mette a disposizioni di tutti
E ha cambiato l'economia tra cui vale discorso perché l'economia qui torniamo perché scelse perché filosofica
Perché Pier Luigi la scienza la strada
Per poter arrivare a delle risposte più importanti che non erano solo questa scienza erano importanti questioni di Calì vitali dediti per Rutelli la parola che ha usato Fausto prima era liberazione
Altri stamattina annusato con un po'di pudore la parola rivoluzione
L'idea era che la scienza doveva condurci ad avere delle risposte che ci permettessero di agire in questo mondo perché a Milano
Questo è stato Napoli mai e questo spiega tante cose di Napoleone
Io l'ho conosciuto da piccolo perché Napoleoni come sanno tutti frequentava mio padre e scritti lavoravano assieme al progetto negli anni Cinquanta quando io pago un ragazzino
Della rivista trimestrale Lo Parco l'ho seguito più tardi proseguito così tanto che quando mi sono iscritto mi aspettavo di John iscrivermi a Economia francofona
Tutta Roma perché perché Napoleoni insegnava ad Ancona
E sono andato lì ho seguito il suo corso un corso su che insiste lentissima
Nel listino per del concorso che stende veniva stenografato da un mio compagno di
Diversità parlasse e che poi adesso è stato come dire su tutto sbobinato Winslow stenografato non c'erano gli edifici storici di progresso sui tavoli lo stenografato a questo studio ci sia Gramsci agganci Torino
E concorso bellissima avvenuti i miei compagni resta mi sfottevano
Perché sapevano che io ero amico di Claudio mi chiamavano lo chiamavano zio Claudio quando si rivolgeva a me cioè proveniva un po'praticamente ritornava spesso a Roma dove abitavamo entrambi
In macchina con lui quindi facevamo la strada insieme capitato più di una volta insomma no
Quindi perché era o una lunga conoscenza con Claudia
La conoscenza che avuto fasi di interruzioni perché come sarebbe stato detto tante volte stamattina
Cioè oggi a un certo punto interrotto la collaborazione con mio padre con la rivista trimestrale ha scritto un articolo sull'asta molto critico sulla rivista trimestrale quindi non ci siamo un po'allontanati
Era un fatto inevitabile un certo senso sul fatto proprio quasi quasi famiglia si può dire così no tradiscono continuata ad acquisire a frequentare Claudio più la quando stamattina per esempio si è parlato oggi Claudio che si interagiva sulla questione dalla scala mobile della riforma la scala mobile che lui interpretava correttamente come abolizione dalla scala mobile questo era un articolo che abbiamo scritto insieme io e lui
Negli anni all'inizio degli anni ottanta quando si è discusso di questa questione più tardi quando lui era già malato era malato di cancro qui mi raccontava e mi raccontava con questo suo modo assolutamente come dire signorino aperto il pulito
Della sua tattica
Io sapevo cose della sua malattia che nessuno dirà conterebbe della propria malattia perché è normale che sia così l'unica diverso
Per una persona appunto che sia priva
Al resto del mondo
Perché aveva al suo interno questa espulsione questa spinta fortissima perché io ho bisogno di sapere perché poi cambiare il mondo
Non voglio prendere quando voglio che sia possibile cambiare il mondo vuol far lui non c'è questo delirio di Notre Dame assolutamente no
No non c'è questa idea che
E questi da questo punto di vista negli anni tra dopo il mille centottantacinque diciamo così no
Sono anni da questo mi pesa molto tristi
Perché per la prima volta dissente che il D'Ascenzo non il contare una mano per questo suo progetto
E questa è una cosa ci pesa
Che difesa profondamente non so se questa cosa è associata al fatto che stava invecchiando che stava a Marghera malato
Però ecco
Che c'è Fausto che parlava di periodiche saltano agli anni cinquanta gli anni sessanta e gli anni Settanta non con l'idea che Claudio Baglioni cambia dico fate la Peroni ha cambiato idea tante volte
Ma ha cambiato idea non per capire leggerezza
Ha cambiato idea perché ogni volta andava a sbattere ogni volta arrivava fin dove era possibile
E la sua passione per la verità con la stessa passione che gli ha fatto buttare il libretto sul tavolo ad andarsene via dalla dall'università la sua passione per la vita gli impediva di fare compromessi con la verità
Se non riesco ad andare avanti su questa strada sono costretto a cambiare strada
Non ce la faccio
Il tradimento glielo ha fatto la scienza o per lo meno critico né cattiveria insomma no successo non solo a lui è successo al molti parlamentari della Sinistra indipendente
Durante quegli anni hanno fatto un gran bel lavoro qualcuno è rimasto entusiasmato di questo lavoro
Però come dire hanno perso il ritmo
Qualcuno tornando da quell'esperienza mi dice ho perso degli anni non riesco più a stare sulla frontiera della disciplina
Questo può essere successo anche a Claudio cioè quando lui
Come dire da il suo de profundis alla scienza sta parlando di una scienza che non riesce più di cui non riesce più a tenere il passo questo doloroso sinceramente la cosa triste
Però questo è stato
Grazie allora cambiamo abbiamo tavolo chiamo Gianni Cuperlo Massimo Egidi Laura Pennacchi e Raniero la Valle
Va bene
Ok
Tanti
Gianni Cuperlo
Io per motivi di tempo diciamo rinuncio completamente a dire quello vi piacerebbe dire se tutti gli interventi che ascolta una e mi ci metto pure io è finita vari
Grazie grazie molte
Sì cercherò di essere molto più sintetico per ragioni di tempo la premessa però doverosa non sono un economista tanto meno un filosofo e nonno conosciuto personalmente Claudio Napoleone quindi non ho avuto differenza di chi mi ha preceduto nessuna
Particolare consuetudine con la sua persona e questo ovviamente
Rende abbastanza ingiustificabile la mia presenza qui se non per il fatto che sarei esponente della tra virgolette politica il che in questo tavoli questa giornata è quanto di più disdicevole probabilmente si può si può dire introduzione delle poche cose che vorrei condividere con voi
La giornata di oggi per gli accidenti del del caso si svolge a ridosso no della presentazione di quell'apporto di Mario Draghi sulla competitività dell'Europa che è stato anche citato
Non avendo io una competenza specifica di carattere teorico o di altro genere sulla scienza di Claudio Napoleoni mi rifaccio ad un seminario molto interessante qui c'è Massimo Amato
Che quattro anni fa esattamente quattro anni fa la Fondazione Gramsci aveva promosso in modalità on line
Sul pensiero è la testimonianza di Claudio Napoleoni il titolo di quelli contro Eva economia e politica dopo la catastrofe molto indicativo dal punto di vista
E molte delle cose che vanno dette alcune almeno delle cose che erano state dette in quella giornata riguardavano l'attualità di allora e io penso di guardino anche l'attualità di adesso
In quella sede un allievo molto molto apprezzato di Claudio Napoleoni aveva ricordato come napoleonici fosse emancipato dalla teoria marxiana del valore che qui è stata citata che avesse lavorato delle proposte
Di politica economica meno dipendenti dalla sola relazione tra capitale e forza lavoro e e Massimo Cacciari che doveva essere qui con noi oggi in particolare aveva ripreso questo concetto spiegando come Napoleoni avesse ritenuto chiuso con un'affermazione forse un po'perentoriamente lo stile di Massimo insomma avesse ritenuto chiuso il discorso della teoria economica con sarà fa e con un modello neutrale diceva Cacciari libero da un archivio dello sfruttamento ho una concezione neoclassica ora se questo non non salvava la teoria del valore del lavoro di Marx il suo è stato detto allora suo positivismo scientifico
Per Napoleone rimaneva vivo il nucleo filosofico e politico di quell'impianto no che che si riassume nel lavoro vivo incorporato nel nel capitalismo però sottraendo il discorso di Marx ad un condizionamento ottocentesco che lo voleva ancorata ad una titoli economiche in senso stretto
Veniva spiegato come sul piano teorico Napoleone avesse preso atto dell'impossibilità
Almeno storicamente determinata di una fuoriuscita dal capitalismo e per l'avesse tradotto quella percepì
E quella consapevolezza nel bisogno nella necessità discostare
Tutte le potenzialità del capitalismo stesso denunciando in modi di produzione pre capitalistica e anche l'eccesso di rendita su cui sono intervenuti alcuni prima di di me
Ecco forse quell'elaborazione parla a questo nostro tempo in due modi
Uno più pragmatico o programmatico e l'altro più teorico sempre Massimo Cacciari quell'intervento aveva spiegato parliamo di quattro anni fa perché da quella doppia crisi di cui ragionavamo allora dovremo ragionare anche oggi la grande crisi del due mila otto due mila nove dei debiti sovrani poi la pandemia si sarebbe usciti con nuovo debito col debito sovrano debito pervasivo per gli individui perché stiate come quella necessità questa un po'era la sua tesi quel giorno no Massimo avrebbe rilanciato una centralità delle politiche statuali e di un ruolo di un ruolo centrale della politica il tutto nel nel senso nella direzione di una forte centralizzazione non potremo dire di una sorta di di capitalismo politico
E e qui entrato subito a concludere insomma tira un po'le fila di questa premesse qui la coincidenza forse secondo me tra queste riflessioni
Svolte allora quattro anni fa e riprese largamente anche oggi e il piano di Mario Draghi per uno sviluppo sostenuto da nientemeno che ottocento miliardi di investimenti pubblici e privati
E è venuta la ricaduta politica che poi è quella che mi preme di più per ovvie ragioni
Il punto e che la crisi la grande crisi del due mila otto e poi la pandemia direi soprattutto quest'ultima
Hanno prodotto obiettivamente una rottura nella politica economica dell'Europa pensiamo a al PM pensiamo all'improvviso sbalzo dei margini di deficit che hanno spazzato via almeno per una fase non sappiamo quanto lunga quelli che Romano Prodi definisce gli stupidi parametri del tavolo di Maastricht novantuno questo è accaduto senza però avere generato al contempo una otto una teorica
A fondamento di un nuovo e diverso paradigma
E in questo senso mi permetto di dire a che qui messa ovviamente molto più di me in questo senso forse noi siamo in una condizione simile a quella nella quale si trovo
Claudio Napoleoni soprattutto nella fase finale della sua esistenza le cose che qui ha ricordato Giorgio votano pochi minuti fa cioè dinanzi ad un quadro storico e potremmo aggiungere noi oggi geopolitico segnato da novità talmente profonde da mettere in discussione molte delle certezze che ci hanno accompagnato negli anni e medici nelle nostre spalle
Noi ci ritroviamo anche in questo solenne palazzo e nell'aura che sta qui sotto al piano di sotto non non ci ritroviamo la politica si ritrova priva di un attivo via che consenta un'analisi robusta di questo nuovo capitalismo dopo due sciocco
Traumatici come quelli che abbiamo conosciuto il che è però ecco non sottrae la politica del compito di sviluppare nuove politiche economiche come in parte non si è fatto l'ho citato nella fase più acuta dell'emergenza insomma dovendo trarne una sintesi telegrafica
Direi così che anche oggi noi siamo alla ricerca di nuovi strumenti di politica economica in particolare in relazione a un modello di sviluppo sostenibile socialmente sul piano ambientale
Ma anche oggi fosse più oggi che nel passato noi lo facciamo parifica una base teorica
E quindi paghiamo lo scarto tra pensiero e programma o se volete tra teoria e e politiche economiche forse qui c'è anche l'importanza del rilievo di una giornata bello interessante
Come questa perché poi ci sono le domande no che dalla politica e dalla sinistra esigono una risposta
E di quale lavoro parliamo in questo passaggio storico della nostra vicenda per Marx no Fausto nel lavoro c'era e contava il soggetto e ma qual è il soggetto Dio qual è il fondamento politico e sociale di adesso quale l'organizzazione che sovrintende a a quella struttura quel soggetto e quale ruolo pervasivo della scienza pensiamo l'intelligenza artificiale non solo e però ultima domanda quanto la politica è in grado di incidere su quel soggetto che rischia di essere sempre più immateriale onestamente la risposta e che la politica incide molto poco molto molto poco
Perché quel soggetto nel corso del tempo è stato profondamente decostruito ed è lì su quella frontiera io penso io temo
Che il discorso della sinistra ha scelto di ripiegare
In un programmi istmo senza teoria che esattamente la natura dell'esperienza di governo della sinistra italiana ed europea nel corso degli ultimi due o tre decenni al riferimento che qui è stato fatto
All'intellettuale comunista al Partito comunista e penso alla messa di riviste di contenuti teorici
Di ambiti di elaborazione di ricerca che avevano caratterizzato comunque quella stagione nel bene o nel male fatto che oggi tutto questo sia evaporato
In una dimensione quasi evanescente per ragioni concrete anche sì non ci sono i quattrini per pubblicare le riviste ma anche per ragioni che vanno al di là dei quattrini che riguardano quella scelta della sinistra di avere ripiegato su un terreno tra climatico abbiamo scritto un sacco di programmi di governo ma tanti troppi
Non accompagnati da una sufficiente base teorica che ne sostenesse le ragioni in tutto questo la destra è abilissima cavalcare nel piano qui sotto sentimenti di rabbia di ribellismo
A cominciare dall'impatto della crisi della doppia crisi sul ceto medio declassato è una deriva io penso che noi dobbiamo contrastare però nel farlo nel contrastare quella deriva credo che non possiamo più più rinviare
Lo snodo teorico teorico non programmatico insisto delle gamme tra il capitalismo
è una tecnica che quel capitalismo ha già cambiato è tendenzialmente cambierà sempre di più ecco continuare a rimuovere Halim rinviare posticipare questa ricerca
Io temo che sia limite più serio per una sinistra che abbia l'ambizione di tornare a non a vincere le elezioni cosa giustissima doverosa per un partito politico come il mio
Ma per una sinistra che abbia l'ambizione ben più alta tutto sommato di tornare a pensare il tempo presente e Claudio Napoleoni con quel suo ammonimento effettivamente logorate usurato come diceva Luciana poco fa
Del cercare ancora questa verità l'aveva colta ben quarant'anni fa fosse solo per questo io credo che sia stato giusto ricordarlo nelle forme che avete scelto in questa bella aggiornata grazie
Grazie Gianni che è portato hai portato siamo partiti dal cosa rimane cioè di De Rita e è il portato queste riflessioni nel nel tempo presente
Anche qui ci sarebbe molto molto da dire Massimo Egidi
Va bene
La persona che non è un politico però mi trovo molto d'accordo con le cose che sono state appena dette ma prima di provare a far vedere perché possono essere o no d'accordo
Vorrei ricordare che anch'io come Claudio Napoleoni non sono
Come dire mi sono come lui si è fatto in qualche modo da solo come in qualche modo
Autodidatta infondo anch'io mi sono fatto come autodidatta la mia storia del modo in cui l'ho incontrato viene proprio da lì perché io avevo
Matematico un fisico matematico sito sono ancora forse che bel giorno in treno mentre
Si incontrano due professori è uno che era quello che
Mi guidava primigenio un attimo
E comunque io lavoravo e l'altro e Lombardini è sostanzialmente Bombardini chiede quest'altro se c'è un matematico che potesse dargli una mano perché si tratta era così complicato
E così io sono stato trasferito direttamente in scienze politiche a Torino
E mi sono come dire sono otto lanciato sopra strafare i suoi modelli in un modo come dire compulsivo perché lì si trattava di andare resta rileggerlo a riscriverlo in termini formalmente più veloci di quello che sarà fa stesso dicesse per conoscere le leggi adesso è molto pesante e la merce tipo eccetera è una pratica cercare di capirlo
Se uno si legge
Il bel libero facilmente Riccardo Mark
Che lui ha scritto negli anni settanta
Si ritrova persino nella narrazione della discussione su smette si ritrova già tutto il discorso desolata perché era a mio parere da quello che ho visto seguendo i divari le varie fasi era quasi diventata una un punto fisso una cosa che si doveva risolvere e si è risolta dicendo che Marsella Teresa il valore l'azione del valore era la base per dimostrare che merci contenevano lavoro e quindi la base dello sfruttamento ma usando un modello identico quello di Sraffa
Si mostra che tanti allevatore inutile per calcolare il prezzo
Quindi e lì è stato secondo me la grande miniere rovesciamento interno di Napoleone medesimo perché e in qualche modo è stato un momento un salto tieni notevolissima importanza perché lui è stato spento a uscire da quello che era la giustificazione scientifica latterie capita
Quindi di io mi sono chiesto leggendo che rileggendo di nuovo le sue cose su smette Ricardo e Marx
Perché questa grande concentrazione su questo tema certo era in quegli anni soprattutto era come dire è finita
Una una specie di di di speranza del futuro di avere una base scientifica per poter spiegare e decodificare come stanno le cose
Ma secondo me
Ed è qui cominciano a tutte le mie questioni personali forse quelle non erano le cose più importanti di Marx sì certo sembrava fondamentale ma quando uno va a leggere altre parti rimaste ad esempio la sua capacità di capire
Il fatto che la società è una scelta conflittuale andiate a chiedere il conflitto di classe ma che il problema è che deve insieme cooperare ma nello stesso tempo quotidianamente costruita sul conflitto
Questo era un grandissimo tema che comincia appunto Cosmit crea una serie di sviluppi anche oggi che permettono di cominciare a capire meglio se vogliamo anche il ruolo della politica no
Tutti noi economisti dicono economisti perché sono pacato comunque tutti noi economisti diciamo che il mercato grazie alla mano invisibile si reggeva solo in qualche modo ci sono meccanismi interni credo riportano all'equilibrio
Ma per nonostante che le persone i singoli siano fra di loro in conflitto perché il mio bene nel tuo io sono egoiste facendo mio egoistico bene ottengo risultato sociale positivo
Beh questo più nero per la politica
Non è più vero perché non c'è un meccanismo che garantisce l'accordo fra le parti ci sono le istituzioni e la politica che proteggono gli individui più che gli eventi delle
Ora
Io non non parla più di altre tre minuti e non voglio dare nessuna come dire pretesa di di di avere delle i come dire di sviluppare una cosa troppo complicata che non è il momento di fare però se accettiamo questa contraddizione questo contrasto becere
Ci accorgiamo che si poteva recuperare
E Napoleone in qualche modo non lo ha fatto Claudio se vogliamo dire
Non ha fatto per un motivo che non riesco a capire perché ho avuto a che fare con lui molto
Non ancora di mai parlato di comuni di Marx
Parlavamo di Schumpeter parlavamo di altri o attori i grandi pensatori
Ma sostanzialmente lui conosceva molto bene tutto quest'altra parte del del del modo di pensare della dell'artiglieria ed era secondo me quello che mi è sembrato in modo fondamentale era la persona che andava eccessi i grandi autori
Fin dalle origini
Io credo che il vantaggio di essere come dire fatto tasse è il fatto che hanno ha studiato sui manuali
Se i manuali non si capisce come come va il mondo
Vatti a leggere i grandi personaggi lui l'ha fatto e io devo dire che questo è un modo con cui oggi tu pensi
E ti scorretti scontri colti confronti con un pensiero di alto livello anche se non sei d'accordo e oggi non siamo no io sono sono all'università non lo sappiamo insegnare
Non sappiamo più insegnare a confrontarsi e scontrarsi con qualcuno che pensa in modo profondo
Questo è il una piccola parentesi che mi posso permettere e che personalmente è stata molto importante perché mi ha insegnato appunto a confrontarmi con me stesso e con i grandi personaggi del pensiero economico
Per concludere però lo spazio c'era lo spazio c'è possono essere venire a quello che diceva Gianni Cuperlo poco fa da un altro punto di vista ma forse sarà vero che il
Il capitalismo valere al disco
Il discorso era i capitalisti hanno vinto
Campi sicuri che sia successo esattamente questo o qualcuno
Come dire si è dimenticato di una classe operaia di un certo intermedio che esiste ancora
E che non è più oggetto dell'attenzione
Della politica della sinistra di oggi
Fukuyama che uno di destra
Lo dice in un modo molto brutta concludo con questo sul suo libro recente cioè sinistra secondo lui però vorrei che si pensasse in un attimo è passata a lo sviluppo e l'attenzione su tutto non sui diritti ma su tutti i diritti anche quelli più dettagliati e si dimenticano della protezione dei ceti più diciamo più meno fortunati meno difesi dalla struttura sociale
E allora forse c'è qualche cosa che non ha funzionato lì
Non ha funzionato proprio perché quel conflitto che anche cooperazione che funziona all'interno della società è stato spostato
Ci si è dimenticati che in conflitto sociale linee si poteva affrontare anche senza la rivoluzione bastava cominciare a fare delle politiche adeguate
Ho finito
Ora Pennacchi
Io
Vorrei muovermi sulla scia di con una riflessione che prende espunto dalla cosa centrali che diceva Gianni Cuperlo che ora riprendeva Massimo Egidi
L'empirismo senza teoria
Nel quale la sinistra si è trovata
Immersa in questi ultimi tempi
Io penso che ci siano stati dei tentativi importanti
Penso
Se vogliamo fare proprio delle semplificazioni concrete al primo governo Prodi lì veramente stanato enorme invece il tentativo è di governare con teoria enti indirizzario del Governo alla soluzione dei grandi problemi irrisolti del Paese
E
Quindi io penso anche che hanno a tutt'oggi le gli spazi ci sono sono sono assolutamente d'accordo con e Massimo Egidi
E penso che da questo punto di vista del fatto che Claudio Napoleoni non si sia interrogato sulla sconfitta nasce anche dal fatto che lui non pensasse forse che fossimo di fronte a una sconfitta comunque non lo penso io non penso io che oggi la cosa più utile sia a fare ciò che ha fatto Mario Tronti qualche anno fa prima di morire
In grande Mario Tronti elogio della disperazione
Anche perché gli elogi dalla disperazione
Rischiano a di auto assolversi dal lato appunto dagli errori come diceva Igd avevamo ragioni su tutto e siamo stati sconfitti no fu fosse avevamo torto su
Parecchie cose almeno su certe cose
E grandi cambiamenti sono comunque avvenuti sono anche avvenuti atta ad sotto l'impulso della nostra azione della nostra iniziativa molti cambiamenti
Sono stati sono positivi molti altri sono negativi e oggi siamo in una fase molto criticamente nella quale in questa fase abbiamo tanto più bisogno Di Chio
Quindi teorica allora io l'acconto che volevo fare arrivi guasto Claudio Napoleoni concerne il suo rapporto con il Celeste che in realtà è stato un rapporto duplice
Perché
Lui aveva avuto un rapporto con il Celeste
A metà degli anni Settanta quando nel cespuglio dove c'era anche era ospitato anche il centro di Torre Argentina di Luigi Spaventa e degli altri elaborarono tutti insieme un rapporto sulla condizione economica del Paese
Poco dopo
Da parte del PC di Cuccia esperta emanazione
Un'emanazione molto autonoma con la Uno autonomia molto rispettata ma c'era chiaramente una relazione proficua
Da parte del PC e venga l'impulso a trasformare il cespo e perché si sentiva molto
Una sorta di pesantezza quelli erano stati di anni erano gli anni della solidarietà nazionale c'era stata nel settantasette una legislazione per esempio la legge sei sette cinque sulla ristrutturazione industriale in cui il PC aveva
Ai SerT citato un peso
Ma si sentiva una un bisogno di una innovazione di una modernizzazione venne chiamato
A dirigere il Celeste Silvana Andriani il quale Silvano Andriani era in rapporti strettissimi con Claudio Napoleoni
Perché
Si era laureato in giurisprudenza all'inizio degli anni Cinquanta a Napoli
E
Aveva conosciuto Crown ginocchiera arrivato nel cinquantatré a Napoli a di lavorare alla Svimez è di fatto la dirigeva
E dopo la laurea in giurisprudenza si vanno si scrive alla scuola di economia pubblica che
Ex Pasquale Saraceno aveva promosso e che dirigeva Claudio
E quindi Silvano raccontava io ho assistito a dei dialoghi che erano veramente molto felici tra
Si vanno e e Claudio che si ricordavano questa loro primissima giovinezza diciamo così ricordando i grandi autori eccezionale antiche
E e a a di ricordare i costava Giorgio Rodano la alla vecchiezza della cultura sostanzialmente crociana
Della di tutta
Diciamo che ha diciamo così per non parlare delle lascito di Pareto e
E degli altri partiti anni positivistica di anni ma c'era un lascito crociano dentro ci dentro la cultura economica del PC molto paralizzante e loro ricordavano le discussioni
Con Miroslav Contin Bergen e personaggi da premi Nobel ex straordinari con cui
In questo in queste loro rievocazioni e cioè tornava molto l'esperienza del Piano del lavoro della CGIL
Piano del lavoro del quarantanove quarantanove cinquanta anche quella fu un'esperienza
è costruita in questi ambiti di cultura di e di cultura economica di frontiera
Breglia sta Foa questi attori caffè
E la Malfa Ugo la Malfa Q uno dei pochissimi politici che diede credito a questo lavoro lavoro che venne osteggiato piano della CGIL da De Gasperi da una parte e dall'irrisione del PC
Dei Palmiro Togliatti del resto aveva fatto con Epicarmo Corbino l'alleanza per fare la prima stretta creditizia fortissima subito dopo la guerra
Da paglietta tattici sono agli atti il Comitato centrale del PC già attivi come il che irridono qualche anno del lavoro della CGIL
Campione Apolloni aveva lavorato al Piano del lavoro insieme a Bruno Trentin e ha fuori che ne erano stati gli animatori di Vittorio era stato
E e questa impostazione
Era tornata molto rilevante nella nota aggiuntiva di la Malfa qui vorrei dire qualcosa di ancora più particolare se se ho tempo
Perché Silvano persa sto sempre ai racconti che facevano loro
Aveva ha lavorato per la CGIL era nel frattempo
Diventato sindacalista e lavorava in CGIL e a per la CGIL aveva rappresentato la CGIL nei comitati per la programmazione che si stavano istituendo e nella stesura della nota aggiuntiva del sessantadue
La stesura della nota aggiuntiva si nega Claudio Napoleoni che poi farà critica come era liberamente come era capace di fare Francesco Forte
Stende e altri di questa natura per dire della straordinaria
Ricchezza rivoluzionarie tarderà nota aggiuntiva che fu promossa da la Malfa
Dunque da quella cultura azionista venivano elementi fortissimi
Che se fossero stati Accolti sostenuti generalizzati probabilmente avrebbero cambiato il corso della storia innanzitutto si poneva in discussione che la lì all'accelerata liberalizzazione degli scambi con l'estero subito dopo la guerra il recupero forzato di condizioni di coprire competitività che aveva spinto tutto il sistema italiano verso le esportazioni
E quindi corner verso la domanda estera piuttosto che verso la domanda interna fosse l'unica cosa possibile da farsi badate che questo aspetto è talmente importante che ancora oggi è Pierluigi Ciocca
Scrive dei libri
In ordine discuto molto amichevolmente con Pier Luigi Ciocca in cui dice non era possibile fare diversamente la nota aggiuntiva dice che tutti i disastri nascono da lì
E potremmo portare ad esempio anche
E le scelte opposte che fece il Giappone per esempio quanto cambio della moneta e le scelte opposte che feci la Germania condizionata anche
Dalla ma
E quali sono le implicazioni su cui vale anch'ancora più la pena di insistere
Primo
Il
Spingere tutto verso la domanda estera
E verso o le esportazioni importava al potenziamento delle strutture esistenti con un propone o con un impegno proporzionalmente minore di capitarle
E un'accentuazione di delocalizzazione dello sviluppo produttivo nei distretti già industrializzati e nelle zone ad esse contigue
Secondo per fornire manodopera a basso costo alle imprese che dovevano essere esportatrici a più non posso furono favoriti e in modo coattivo altrove favoriti enormi trasferimenti di popolazione e di forze di lavoro dalle regioni meridionali
Verso il Nord terzo
L'avanzamento economico e il raggiungimento di fiori e fattibile
Livelli di reddito e di consumi lasciavano scoperta un'ampia serie di bisogni e questa parola torna ripetutamente bisogni nella nota aggiuntiva
Bisogni la cui importanza emergeva più chiaramente sei la politica economica veniva considerata dice la nota guardando ai fini e non solo ai mezzi e quindi bisogni e affini
E stamattina queste parole
Sono tornate ricorrentemente per sentire quanto in realtà poi ci fossero delle o Costantino delle intenzioni delle passioni che tornavano ricorrentemente nel discorso di di Claudio
Quarto ultimo degli aspetti che voglio mettere in evidenza la stimolazione incessante dei consumi individuali privati e quindi questa attenzione al consumo in fortissima da sempre in cagiona poligoni
Induce però anche un abile norme espansione dei consumi opulenti lo dicevo un allora e della finanza speculativa criticano per esempio tutta la
E la la la crescita edilizia sgangherata da dare solo per fare per dare creare anche quartieri per i ceti borghesi ceti alti delle città
E spinge ad adottare abitudini di vita propria di una società ad altro reddito con la precoce destinazione di una parte dell'aumento del reddito a consumi sempre meno necessari ad investimenti speculativi e o poco prima produttivi che tra l'altro
Questo fascino passiva anche che
Recita molte comporta che tutto un compito che la nota dieci doveva essere pedagogico perfino pedagogico sulle sulla cittadinanza venisse dismesso perché
Le famiglie preferivano non far completare la scuola dell'obbligo Em e mandare a lavorare i ragazzi e queste e questo ci richiama ad oggi
Non non è che siamo così distanti sta dalle
Siamo passati dalla problematica della scuola dell'obbligo alla scuola dello superiore d'dell'obbligo superiore
Ma a tutt'oggi nelle lande leghiste noi sappiamo che c'è una un abbandono scolastico molto elevato perché i ragazzi di diciassette di sedici diciassette anni
Preferiscono l'accusa guadagnare e acquistare una una moto devo di lusso prorompente piuttosto che completare
L'obbligo scolastico quindi anche qui giudice anche da quest'aspetto pedagogico che qui li chiamano a proposito dei consumi collettivi c'è molto da imparare tutto oggi per concludere
Vediamo da da questo richiamo specifico primo la rilevanza della problematica del consumo non solo in termini
Consumistici diciamo così su per
Per Claudio Napoleoni ma vediamo anche la rilevanza del tema Investimenti
Ed è il tema è
Capitale fisso capitali mobili capitale variabile
E il tema Investimenti è stato boh quasi per niente lui richiamato stamattina e poco anche oggi
Però era un tema presenti in realtà HD una Polito Gorni e attraverso il tema Investimenti
Veniva recuperata l'attenzione a Cancer che del resto come ci ricordava anche Giorgio Rodano c'era sempre stata per quanto non so quanto per Riccardo Bellusci undici ricordava che non c'era una simpatica elevata pressoché insieme ma coprire il problema più rilevante che che Ken si opponeva
E a proposito degli investimenti era un problema che poi sarà sviluppato danze come ha mai illustrato stamattina Simo Mazzi e che ci porta fino a oggi nel discorso alla riflessione sull'asse collassa Nation
E che dacché insieme era prospettata vista identificata nella tendenza strutturale del capitalismo al sottoutilizzo dei fattori fondamentali della produzione lavoro e capitale
Problematiche alcolista che per esempio a metà degli anni settanta quando io ho conosciuto Claudio Napoleoni e quando avvenivano quelle conversazioni con Silvana Andriani
Era molto presente ha mai bene alla socialdemocrazia a cui Claudio prestava tantissima attenzione soprattutto alla socialdemocrazia
Scandinava che in quegli anni preparò per l'appunto il piano ma in genere per gli investimenti
Grazie Laura Pennacchi radio trova
Io confesso
Di aver vissuto con una certa sofferenza il fatto di dover parlare oggi di Claudio Napoleoni in una giornata come questa
Perché ci riporta alla presa d'atto di una crisi
A cui giunge lo stesso Claudio Napoleoni alla fine della sua vita la crisi del pensiero di Claudio Napoleoni e questa crisi gli presentava un problema drammatico
Che era il problema della consapevolezza che con i soli strumenti della politica dalla drammatica crisi in atto non si poteva uscire
E questo per lui era un problema estremamente drammatico angosciose tragico proprio se noi pensiamo alla citazione che di Claudio Napoleoni ha fatto in apertura del nostro incontro oggi pomeriggio Marco Damilano cioè idea che Napoleoni aveva della politica
Come da politica fosse per lui sempre la motivazione di qualunque cosa lui facesse compresa la ricerca teorica e come la politica per lui era lo strumento di una liberazione
Allora arrivare alla fine della sua vita
Alla constatazione del fatto che la politica non era uno strumento che rendesse K possibile uscire
Della crisi in atto era per lui una costatazione drammatica
Anche perché a uscire dalla crisi in atto voleva dire uscire da quel sistema di dominio e di guerra a cui lui aveva dedicato tutte le sue energie dell'ultima parte della sua vita
Soprattutto nel convegno di Cortona
E a cui lui aveva dedicato questo con questo problema diciamo della della crisi non superabile attraverso la politica e quindi attraverso una pura operazione di laicità egli è il problema che le relativa a tutto nessuno scambio di lettere
Con Del Noce ecco ossicini
Allora la Presa di coscienza di questa crisi di questa impossibilità
Ieri lo portò a pensare che fosse necessario U fosse necessario una via straordinaria e non prevedibili di uscita dalla crisi
Che lui ha formulato in una domanda scandalosa per la cultura del tempo
La stessa domanda che già aveva formulato Heidegger nel postuma intervista allo Spiegel
E cioè se a questo punto oramai solo un Dio ci potesse salvare ipotesi questa che suscitava la reazione e la critica dei suoi colleghi più cari
Che gli contestarono anche dopo la sua morte di contravvenire al alla laicità
E dica deve e di cadere in una cattiva Apocalisse
Come diceva Francesco Totaro in un convegno del mille novecentonovantadue a Sotto il Monte
Di cadere in una cattiva Apocalisse mettendo la trascendenza
In un nesso di incastro oggettivo con la storia queste la critica che li fanno i suoi colleghi ed amici ed era appunto il punto a cui vi era arrivato alla fine della sua vita
Allora ecco alla luce di questo oggi oggi
Alla luce di quanto è avvenuto
Con il cielo Icilio di massa perpetrato dallo stato di Ted avvisa
Io non so più dire Stato di Israele dallo stato di tener vive nei confronti dei suoi nemici a Damasco il Libano questa domanda come riusciamo
Torna di attualità in modo quanto mai tragico
Si può dire che con questa azione di ieri ieri l'umanità ha passato una nuova soglia una nuova soglia di ferocia dopo la bomba atomica di Hiroshima
La quale in un solo bagliore G. fuoco fece centottanta mila morti ma qui i bagliori sono stati migliaia simultanei mai morti potenzialmente illimitati
è una un fatto nuovo un salto delle tecniche di guerra che fa cambiare la guerra è forse cambia detta del mondo
E allora ci si può chiedere che cosa accade se è vero che solo un Guido ci può che solo un io ci può salvare
E se l'ipotesi formulata da che l'ozio all'inizio della modernità e fondata cioè come diceva l'ozio nella blasfema ipotesi che Gino non ci sia e che non si occupi dell'umanità
Cioè che cosa succede se l'ateismo è vero se la secolarizzazione vuol dire chiudere la questione di Dio se hanno ragione anche quei cattolici che proclamano imposto teismo
Allora in tal caso nemmeno un Dio ci potrebbe salvare nessuno ci potrebbe salvare e non ci sarebbe nemmeno un tiro che almeno ci potrebbe perdonare
E come diceva la signora Thatcher augurando questa sorte all'Iraq nel momento della guerra del Golfo torneremmo all'età della pietra
Ma almeno nella pietra non si potrebbe mettere alcun Cipro e stabilire nessun circuito elettrico a distanza
Con la fionda saremmo tutti più sicuri
Come arrivava napoleonica questa conclusione drammatica se non disperata
Se ne può parlare come se ancora avesse valore il pensiero come accadeva fino a ieri fino a stamattina perché se tutto va nella fornace dei genocidi
Anche tutta la storia del pensiero dell'umanità finisce nel nulla
Ci arrivava Claudio Napoleoni attraverso una come se ne è parlato molto stamattina
Attraverso l'analisi dell'alienazione che andava oltre Marx e che diventi ficcato alla natura dell'alienazione non solo nello sfruttamento dei lavoratori da parte dei padroni
Sfruttamento che c'era peraltro sempre stato e che andava dalla Società signorile dell'antichità fino alla società capitalistica borghese di oggi
Ma stava questa alienazione nel fatto che nella società attuale tutti padroni e operai signori esservi erano sottoposti alla legge della cosa
Schiacciati dal meccanismo impersonale del mercato e privati della loro soggettività
Senza che questa alienazione si potesse grazie alle leggi un po'misteriose della dialettica come pensava Marx sfuggire
In particolare sosteneva Napoleoni questa società è una società di pura oggettivazione vale a dire una società dove vige il dominio della cosa
Dove c'è una appropriazione degli uomini da parte delle donne da parte delle cose che essi producono
L'alienazione tale per cui diceva Napoleoni non sita in nessun punto di questa società
Un luogo dove esistano delle soggettività esistano dei soggetti che siano capaci di contrapporsi e di essere antagonisti alla Società data per poterne uscire
E quindi secondo Napoleoni sarebbe esatta la diagnosi che Marx faceva della distrutti vita del sistema politico il sistema capitalistico moderno però gli strumenti che Marx aveva tentato di proporre per uscirne si erano dimostrati impotenti quindi crisi della rivoluzione crisi dell'analisi
Di qui il fallimento della ricerca di una via puramente politica laica di uscita dalla crisi e l'irruzione di quella interrogazione geologico cui ci siamo riferiti
Che però non voleva dire un ricorso al miracolo voleva dire aprire un discorso antropologico sulla natura dell'uomo sulla sua capacità di operazioni positive
Per il trascende il vento della situazione data
E qui si incontrava l'ostacolo che risaliva alle origini del corso storico
Esso stava nel fatto che la natura dell'uomo
Anche se in corrotta era sostanzialmente indeterminata essenzialmente ambivalente Angelo e fiera dicevo le medievali
E quindi ha bisogno di riferirsi a qualche cosa che non superi per sciogliere la sua ambiguità e poter orientare le proprie potenzialità verso il bene verso gli altri
Da qui discendeva il riferimento a Dio che però l'uomo ha perduto diceva napoleonico H o dopo la colpa originale da cui deriverebbe la fatica del lavoro il sudore
I parchi con dolore la resistenza della Terra produrre i suoi frutti
E in questa condizione uomo fin dalle origini fin dalle origini è stato alienato l'alienazione non è una prodotto dalla società capitaliste che risale al all'inizio del corso storico
Ed è quindi privato della sua soggettività
Non solo lo schiavo ma anche il padrone perché nella dipendenza del padrone e de il Signore dal lavoro dello schiavo e del servo
Il padrone si identifica con il suo posto e perde la sua soggettività
E oggi l'uomo espropriato da se stesso a causa del lavoro alienato che lo assoggetta che lo rende schiavo che gli inibisce la contemplazione e che lo rende succube del sistema
Quindi in ultima istanza la perdita della soggettività
E l'impossibilità di uscita dalla crisi di affrancamento dal due mine della guerra starebbe secondo l'ultima Napoleoni
Nella rottura tra lavoro e contemplazione tra il lavoro e il sabato convenuti si esprimeva
Ed è questo rapporto che a suo giudizio andava recuperato
Questa è la diagnosi allo stato su questioni s'ma io personalmente credo che questa impossibilità radicale della risposta alla crisi denunciata da napoleonico
Dipenda da una non sufficiente analisi o sbagliata diagnosi delle cause dell'alienazione
Senza dubbio tutto il discorso sulla dipendenza dell'uomo dalla cosa è giusto è fondato eterno ricco di motivazioni di prove da parte del pensiero maturo dirà Colleoni però a mio giudizio la
Visivo originaria nonostante la rottura tra il lavoro e la contemplazione tra il lavoro e il sabato ma sta in un'altra rottura più radicale stravedeva rottura tra il lavoro e il legame sociale
Tra il lavoro di del singolo è la cura per gli altri tra i soggetti e gli altri soggetti
Il sudore e la fatica del lavoro i parti con dolore
Non dipendono dalla rottura del lavoro con il sabato ma dipendono dal fatto che i leader non è solo su fluire della vita né un compito implica un un un un costo un dolore una fatica e non è alienante se non si svolge in una condizione alienata
Il lavoro di per sé non è alienato non è deciso umanizzante preclusivo della ricerca della verità come nell'antropologia di Aristotele se è avvalorato da un compito
Al contrario io penso che la causa dell'alienazione sia nella rottura del lavoro con il legame sociale del lavoro con la cura nei riguardi degli altri nella perdita del rapporto con gli altri
In cui l'uomo perde la sua soggettività perde se stesso
Nel perdere il rapporto con gli altri il soggetto si perde il soggetto russi perde solo per cause endogene
Il rapporto di ciascuno con gli altri fa perdere a ciascuno la sua soggettività se il rapporto con gli altri si perde e d'altra parte se vogliamo per concludere giungere alla politica
Noi possiamo vedere che tutela la risposta alla crisi
La risposta del movimento operaio al suo sfruttamento al suo isolamento alla catena di montaggio
Non è stato solamente nella ricerca di una risorsa in terra ma è stata nella nella ricerca di una unità di un legame sociale nella mutualità né i sindacati nel rapporto con gli altri della dello sforzo
Di creare un rapporto diverso con la società
Credo che questo sia il grande esempio
Del voi del movimento operaio
Credo che anche le lotte contadine in Sicilia che finivano con l'uccisione di sindacalisti la stessa Portella della Ginestra non erano per combattere le rivendicazioni contadine Merano per rompere la solidarietà nascente del movimento contadino del movimento operaio
Quindi per concludere penso che al di là e oltre la la riflessione
E la proposta teoretica
Di Napoleoni il problema che abbiamo anche oggi e che abbiamo anche oggi per uscire dalla guerra e dal dominio e di ristabilire il legame sociale ristabilire il rapporto tra gli uomini
Ristabilire la possibilità di una solidarietà sulla terra
Grazie grazie a Raniero la Valle allora do la parola per l'ultimo diciamo rapidissimo saluto anche a nome di chi non è potuto venire a Riccardo Bello migliore e poi chiediamo siamo al limite
Benetton Mario Rasini arrivassimo sintetizzato
Come dai proprio perché è una sua Nettuno
Allora questo non è ripristina
è stato amica è una sorta di lettera dei marine abbia gli anni della
Sì
E abbastanza veloce caro Paolo
Non potendo venire al convegno vorrei contribuire a celebrati
E mi rivolgo a te anche perché so che poi dirmi e da un bel pezzo che parliamo tu siedi una poltroncina vecchia che era di papà con la spalliera di legno curvo che non ti a fatica a sinistra del mio scrittoio
Indossa un abito blu e una camicia bianca senza cravatta
Siamo a Milano
Ma potremmo essere ovunque
Tu sei nato nel marzo mille novecentoventiquattro quando mio padre pure nato in marzo aveva diciott'anni e dalla Sicilia era andato a studiare a Firenze mia madre nel Friuli
Ne aveva quattordici e più tardi vagava coi genitori di città in città perché mio nonno era un insegnante antifascista
Dunque ci sono molti punti in comune movimento azione volontà di comportarsi secondo giustizia
Nel mille quattrocento mille novecentoquarantadue tu prendi la maturità classica nel cielo Mamiani di Roma io nasco cinque anni più tardi giusto nel periodo in cui tu lasci l'università
Tu lavori nel Partito Comunista sezione Mazzini a due passi dal collegio di suore in cui mi trovo con le mia gemella Angela proprio negli anni cinquanta sessanta e frequenti la facoltà di Filosofia dove non ti laurei
Io prendo la laurea proprio contese nel mille novecentosettanta con una tesi su Marx
Non posso dimenticare la cura affettuosa che ne Donato allora affinché mille gesti la tesi parola per parola venivo da te a Casal Palocco
Raggiante mi facessi vedere una fotografia di tua figlia Benedetta una ragazzina ridente dallo sguardo burlone piegata sulle ginocchia si era messa la palma di una mano sopra la testa
Io ti dissi che meraviglia di bambina che hai Claudio Benedetta aveva nove anni ci incontrammo nella si spegne dove io seguivo le collezioni senza pagare una lira erano stupende parlare in modo chiaro anche quando gli argomenti erano compressi con voce vibrante tenorile da impareggiabile oratore
Un giorno ti porta di una pagina dei Grunt risse di Marx di si parlava della cacciata dall'Eden lavorerà e col sudore della fronte
Ti lessi quel passo in tedesco un po'emozionata e tu forse quel giorno
Hai cominciato a stima ami di più studiavo seriamente il tedesco già traduce contesto di vita le DIGOS di sul Marx e più tardi serie andata in Germania con una borsa di studio a dire la verità eterne arriverà ai volevo scappare da mio padre
Top mi aiutaste a formulare il programma delle mie ricerche marxiana e lascia il Roma per sempre purtroppo per l'Università di Francoforte
Lavoravo con Helmut Reichert e tradusse i due testi inediti di marzo la forma di valore
Quei testi furono letti solo da pochi studiosi e meno male chiamarsi voleva volgarizzato e la sua teoria perché la capisse anche la classe operaia
Il libro andò al macero un amico se ne è interessato e pare che l'analisi della forma di valore è stata ripubblicata fra un anno
Curai per sur campo il tuo libro Riccardo und Marx è d'accordo sul fatto che io facessi un'introduzione di una scrissi
Era un testo di una quindicina di pagine tomi obietta sì che l'introduzione dovrà essere molto molto più lunga e ragionata e arricchita di notte io solerte obbedì
Ne nacque un testo che parlava di marzo della rivista trimestrale dei dibattiti in seno al pc delle contraddizioni insite nel capitale delle posizioni da te prese nel passato e nel presente e ancora ancora non mi hai detto grazie per quel lavoro se non tramite una conoscente per telefono avevi altro da fare
Ride presso perché Claudio tu hai sofferto di forte depressione io che pure ho patito molto ma la mia depressione mascherava un'emozione rimossa nell'infanzia e me ne sono liberato da sola penso che il tuo disagio fosse legato all'ansia delle tue mille attività straordinariamente feconde impellenti logoranti
E che abbia tratto nutrimento dall'avidità generosa con cui ti dagli al mondo
Negli anni in cui ti ho conosciuto eri geniale aperto tanti stimmi stimoli questioni passione eri sapiente ma non ancora saggio
Ti mancava la capacità di Ray la voglia di impegnarti nelle cose con uno sguardo più distaccato ironico che smorza se il rovello di investigare per trovare lavorare per risolvere che frenasse un poco la tua frenesia di indirizzare la realtà
Te lo dico con franchezza Claudio perché in questa malattia mi ritrovo tu magari rafforzata forse per questo abbiamo fatto un pezzo di strada assieme anche settori in Italia io vivevo in Germania e più tardi nei Paesi Bassi
Qui non posso parlare delle pretese economiche politiche mi basti dire che la tua fervida adesione al marxismo rimane un unicum stimolante
Dopo un annoso questionare sul problema della trasformazione dei valori in prezzi io ritengo che la teoria dello sfruttamento capitalistico non necessita di deduzioni matematiche
E dovremmo leggere bene ciò che mai scrive su Smith Ricardo Efisio pratici nelle loro opere si annida la visione dello sfruttamento marzo porta alle estreme conseguenze le premesse dei gli economisti classici
Si fa prima nominare chi non ti ha conosciuto e stimato seppure come avversario in politica
Figurati che perfino mio cognato Ivan Della Mea e suo fratello Luciano ti leggevano ed economisti filosofi penso Emanuele Severino scienziati prelati ti hanno reso note e tanta gente semplice il cui valore umano non dipende dagli studi
Tu mostrava interesse per le persone una per una anche per questo dice concessa gioia pace il senso di essere veramente utile agli altri
Il tuo debole per le donne forse nasceva dalla curiosità e dal desiderio di annusare la bellezza circa vent'anni fa sita in un convegno sulla tua opera presso la Camera del lavoro di Milano io venni conobbi lato ultima compagna Annalisa Sala una persona simpatica dagli occhi vivaci Allegri mi parlò di vostro figlio Jacopo
Che meraviglia avere due figli Claudio
Sì Cristina
Mi rispondi dalla poltrona di papà attraverso le lenti dei suoi occhiali
Mi scende nel cuore il tuo sguardo benevolo questo hanno di buono le persone ma che lasciano a terra per migrare in un luogo dove possiamo raggiungerlo è sempre se cerchiamo conforto ce lo danno se attribuiamo loro qualità che corrispondono al nostro sentire ci abbracciano con un sorriso
Grazie Claudio per essere un maestro un esempio di ricerche di vita un bellissimo ricordo di esperienze condivise negli anni ride uscenti della mia giovinezza e della tua colorite maturità
Da cinquant'anni coltivò la passione della scrittura di arte e tu Danzi fra il buio e la luce nei personaggi vari bizzarri nei miei racconti
Ho scritto un Voxson poche righe ho sempre pensato che napoleonica ebbe a che fare con il grande Napoleone instancabile geniale affascinante contraddittorio un po'pazzo anche il mio cognome è un nome Omegna
Pennavaria deriva da Pennavaria quando tenevo la caduta la scrittura un mio allievo mi disse che bel nome d'arte scelto
Tu di attivisti arditi e combattenti ne hai tenuti in tema molti sto scrivendo un racconto su dette il titolo del libro forse sarà una lettera i miei compagni di viaggio buona prosecuzione del tuo viaggio Claudio perché siamo nel parlamento e non a Palazzo Chigi c'è illecito cantare
Noi siamo gli ultimi di un tempo che nel suo male
Sparirà qui L'Avvenire è già presente che accompagni non morirà che tra di noi divideremo lavoro amore libertà e insieme ci riprenderemo la parola è la verità
Si ricava è assolutamente quindi grazie anche anche di quest'ultima emozione ragionare sarà molto lunga anche questa tavola rotonda travolto lunga forse più del previsto
Ma molto ricca io ringrazio tutti tutte quelli che hanno partecipato ringrazio voi che avete ascoltato è
Cerchiamo ancora frettoloso di dirlo grazie