Il summit per il futuro dell'ONU: intervista a Enrico Giovannini

Radio radicale siamo con Enrico Giovannini direttore scientifico dell'Asi bis alle anzi il italiana per lo sviluppo sostenibile e e parliamo oggi dico questo summit che ci sarà il ventidue ventitré settembre prossimo al New York con i capi di Stato e di governo di tutto il mondo riuniti appunto per un summit del futuro per approvare un patto del futuro c'è un'esigenza di cambiare ottanta all'homo a l'Organizzazione delle Nazioni Unite ecco quali sono le proposte di cosa si discuterà in questo summit punto del futuro di di fine settembre
Evidente a tutti che il multilateralismo in crisi
Le organizzazioni internazionali che ormai da qualche anno non riescono a essere il luogo di composizione
That is compri che purtroppo sono molto violenti
Tra le diverse aree geopolitiche qualcuno dice abbandoniamo lo o comunque consideriamolo un retaggio del passato ma il segretario generale dell'ONU o in questi ultimi due anni ha rilanciato
Per provare a vedere se Lomonte Fondo Monetario Internazionale e la Banca mondiale possono cambiare
Per gestire un mondo così conflittuale così complesso come l'odierna e quindi il patto sul futuro che verrà sottoscritto il ventidue ventitré settembre
Da questo tipo di intanto ispirazione e poi contiene molte proposte che devono coi effetti inclinati negli incontri successivi ma il messaggio forte dobbiamo riformare le nostre istituzioni internazionali
Perché altrimenti rischiamo il collasso non solo ambientale ma anche economico anche sociale e dunque i capi di Stato e di Governo compresa ovviamente di Giorgia Meloni
Piccolo a se stessi in primo luogo e al mondo questa è la strada che vogliamo intraprendere e poi ci sono tutta una serie
Qui aspetti specifici su cui la dichiarazione fa delle affermazioni anche molto forte ecco tra lì appunto le le le cose principali di questo summit ci sarà anche la riforma del
Come dice Valenti alcune istituzioni in particolare di quelle finanziaria anche per garantire una maggiore rappresentanza a quei Paesi che sono attualmente sottorappresentati che molto spesso subiscono più pesantemente le conseguenze del cambiamento climatico ma non solo
Qui dobbiamo distinguere due gruppi di Paesi quelli emergenti parliamo di Cina Sudafrica India e così via
Che crescono dal punto di vista economico e sono cresciuti
Tantissimo rispetto al passato e quindi rivendicano un ruolo più forte negli organismi decisionali e poi ci sono i Paesi del cosiddetto su globale che sono come le diceva
Ancora in uno stadio iniziale dello sviluppo oppure
Pagano i attrezzi
Degli scontri tra i grandi giganti della della terra lei proposte sono quelle in primo luogo di riformare il Consiglio di sicurezza dell'ONU le regole con cui funziona proprio per dare più potere ai Paesi sottorappresentati e poi il Fondo monetario e la Banca mondiale che sono i due veicoli attraverso cui vengono trasmessi tantissimi fondi insufficienti ma comunque tanti dai Paesi donatori quelle sviluppati ai paesi in via di sviluppo che ricordo nella divisione dei compiti del secondo dopoguerra sono sempre state preceduti uno da un americano un americana
Oppure da un europeo ognuno europea ecco nel nel resto del mondo dice e noi quand'è che assumiamo un ruolo del genere
Questi temi saranno discussi in modo più approfondito speriamo con delle soluzioni pratiche
Al prossimo summit a luglio del due mila venticinque dedicato proprio al sistema finanziario internazionale orientato allo sviluppo sostenibile
Perché in termini di fondi ma anche appunto in termini di scelte abbiamo bisogno di maggiore coerenza e maggiore capacità di impatto su in un mondo che purtroppo
Tende ad allontanarsi dal sentiero della sostenibilità e non ad accelerare ecco tra l'altro appunto mi viene in mente che ci sarà ecco questa esigenza di riformare le istituzioni anche finanziarie
Ci sarà anche alla Coppa ventinove che si terrà a Baku tra pochissimo la Conferenza sui cambiamenti climatici proprio del dell'ONU in cui l'anno scorso sì a parlare o di questo fondo l'Ostenda ma cioè insomma si continua a parlare di quest'anno quindi ecco una riforma viene sentita come necessaria anche da questo punto di vista per poter mettere un freno per per poter appunto occuparsi dei dei cambiamenti climatici a livello globale come spire come risposta globale
Assolutamente scendi e e con la creazione Los andamenti Fund al punto il fondo per i danni
I Paesi sviluppati hanno riconosciuto cosa che la scienza ci dice da tanto tempo la colpa nel determinare la crisi climatica
Perché perché le emissioni
Dei gas climalteranti per un secolo sono state fatte tutte dei paesi sviluppati
Lo dico perché talvolta uno sempre i discorsi del tipo è ma adesso è la Cina ma adesso è lì in via noi pensiamo come Europa l'otto per cento l'Italia pesa l'uno per cento perché dobbiamo farlo noi
L'Italia sottoscrivendo proprio l'impegno per questo fondo cento milioni di euro ancora non assegnati non stanziati ricordiamocelo quando si discute della prossima legge di Bilancio invece dice a questi critici no guardate e colpa nostra e dunque noi abbiamo un ruolo particolarmente importante ricordiamo poi che dietro a tutto questo c'è un tema drammatico
Dei debito dei paesi in via di sviluppo l'aumento dell'inflazione l'aumento della dei tassi d'interesse
Ha messo molti paesi in via di sviluppo in un'enorme difficoltà e quindi stanno ripagando il debito verso i paesi sviluppati e il settore privato con il rischio di non potere investire su quello che invece serve per accelerare la transizione ecologica
E la il movimento verso lo sviluppo sostenibile
Ecco da questo punto di vista Copanello dell'Italia per per concludere anche voi come ha sviscerato Maganza italiana per lo sviluppo sostenibile re di fatto delle proposte a al Governo italiano non solo questo ma anche ai governi precedenti per seguire la strada di questi enti a riforme che vengono sentite come necessaria
Ma è più che le nostre proposte sono gli impegni che la Presidente del Consiglio assumerà a nome dell'Italia tra due settimane
In primo luogo
Nominare come fanno come farà anche l'ONU una sorta di inviato speciale per ai diritti delle future generazioni
Che vuole ricordare sono stati inseriti nella modifica costituzionale del due mila ventidue
L'impegno che il Paese che il Governo assume con questo fatto sul futuro è anche quello di tassare le proprie decisioni sulla scienza sui dati
Di dare più spazio alla capacità di valutare le politiche e si assumono oggi in termini proprio di impatto sul futuro sulle nuove generazioni e quindi questa è una proposta di altro visto la da molto tempo di creare un istituto di studi sul futuro come c'è in tanti altri Paesi anche europei
Che aiuti però che il governo e l'opinione pubblica a capire se una nuova legge da nella direzione giusta o sbagliata e poi si assume il Governo con la firma del patto impegno coinvolgere ancor di più la società civile
Dell'impresa delle associazioni sindacali nelle proprie decisioni insomma sono decisioni potenzialmente importanti
E come altri diciamo all'opinione pubblica italiana guardate che poi dovremo tu PPI citare perché questi impegni vengano che vengono sottoscritti tra qualche settimana in una vengano realizzati
E non purtroppo come è avvenuto anche l'anno scorso il governo italiano si è impegnato al summit sull'attuazione dell'Agenda due mila trenta per lo sviluppo sostenibile di fare un piano di accelerazione
Per tentare di raggiungere gli obiettivi al due mila trenta e di questo piano s'non abbiamo mai sentito parlare da parte di esponenti del governo
Allora grazie ringraziamo Enrico Giovannini direttore scientifico della Svizzera Dellas visse alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile grazie e buona giornata grazie buona giornata poi