"Un futuro sicuro per l'Italia" Congresso tematico della Federazione di Bologna del PDS (Bologna, Palazzo dei Congressi, 15-16 luglio)

Riprendiamo il congresso con gli interventi
Dei compagni iscritti ricordo che alle dieci e si riunisce la commissione elettorale di fronte al bar buona a piano terra
Cioè gli interventi ricordo non possono della durata di dieci minuti massimo dodici ricordiamo i compagni di rispettare gli orari perché era sono avremo dei problemi con la programmazione ha chiamato parlava il compagno Davide fermava inseguirà Fausto Merlini
Compagni e compagne e mi scuso inizio
Se afferente euro
Soltanto un aspetto e
Forse correva il rischio di uno specialismo di un'Assemblea che invece
Convocata anche sui temi di immediato riferimento politico ma d'altra parte il documento compagno D'Alema la relazione così ampio del compagno Sabattini c'hanno fornito una vastità di spunti e forse è bene che ognuno anche riferendosi alla propria esperienza
Cerca di approfondire quello dove si sente più al lavoro io voglio dire quindi subito che la mia presenza qui è quella insieme ad altri compagni e compagni
Di una delegazione di risorse a scuola
Un'associazione del nostro partito
Che si occupa lo dice il nome di un aspetto del suo impegno della sua battaglia politica un'associazione piccola ma che vogliamo far crescere approfittando anche fino in fondo lo dico esplicitamente di questo appuntamento tematico un filo sottile che qui a Bologna non si è interrotto pur nella Travaglio anche di una trasformazione programmatiche anche sociale del nostro blocco di riferimento
Che è stata io penso nella scuola nel settore della scuola della formazione della cultura particolarmente impegnativo il vasto e d'altra parte vediamo che l'attenzione che la Società italiana sia quella politica che quella civile porta alla scuola e alla cultura non è soltanto sporadica e sussultorio
Concentrata come sui grandi temi grandi eventi ma è anche spesso pretestuose e quell'attenzione irregolare infatti che sembra fatta apposta per rimuovere il più generale discorso sulla consistenza della nostra cultura diffusa
E per localizzare settorializzare critiche responsabilità controlli
Vorrei citare un solo esempio di questa difficoltà
Sta di fatto per esempio che il nostro è uno dei pochi Paesi a cui manca una legge sull'educazione permanente potrà sembrare un fatto secondario magari surrogato lo pensano in molti
Da modesti corsi di aggiornamento per insegnanti o dalle rare sempre turare talvolta persino stravaganti ideazione di qualche Assessorato alla cultura
Eppure siamo già entrati non stiamo entrando siamo già entrati in un tipo di società nella quale essenziali strumenti di lavoro diventano i computer e le loro innumerevoli astensioni
E nella quale la sostituzione progressiva del lavoro manuale con le macchine sui unisce già alla progressiva domanda di lavoro intellettuale altamente qualificati
E naturalmente la scuola la prima agenzia a registrare il contraccolpo di queste novità
Ma nella scuola è presente soltanto una quota delle nostre risorse umane la grande massa e pur sempre costituito dalla popolazione adulta che rappresenta circa il doppio della popolazione scolastiche che già oggi non domani deve fronteggiare nuove condizioni di lavoro
E aggiungiamo deve affrontarle per un'immediata necessità di produttività sociale di sussistenza familiare e di autorealizzazione personale
Basteranno le iniziative dell'impresa e a orientare questa grande massa di lavoratori della Società informatizzata quella che si chiama la società postindustriale
A me sembra invece è già chiaro nell'esperienza di altri Paesi più avanzati che in realtà l'addestramento tecnico specialistico è solo uno degli aspetti che presenta il problema dell'acculturazione di massa in questa nostra nuova società di fatto la società che si annuncia non è una società più tecnici Zanatta ma una società diversamente tecnici Zardo una società appunto nuova e diversa e lo ricordiamo spesso nei nostri documenti
La società post-industriale non sarà una società senza industria ma neppure sarà una società con più industria sarà una società la struttura industriale nuova leggera ma complicatissima
Le tecniche di produzione non si domanderanno soltanto più conoscenze tecniche
E più diversificate specializzazioni ci chiederanno principalmente la capacità di dirigere i mezzi tecnici sempre più modellati sullo stampo di un'intelligenza artificiale bisognosi di un alimento di una linfa intellettuale
Vorrei ricordare brevemente che mi sembra drammatico e corre anche nella redazione del documento di D'Alema il fatto che il nuovo si annunci con almeno tre paradossi fra sviluppo e cultura
Le nuove macchine dovranno risparmiare lavoro manuale e al tempo stesso dovranno azionare processi di controllo intelligente e addirittura processa di progettazione programmazione ideazione ricchi di cultura non meramente tecnica
Basti pensare al ruolo economico che già oggi svolgono i mezzi di comunicazione informatici nel contesto dell'economia avanzata ecco allora il primo paradosso
Il primo paradosso è che lo sviluppo si possa incrementare senza crescita proporzionale di occupazione
Per l'Italia la tendenza è quasi scontata se si considera che a quasi mezzo secolo dalla costituzione quasi metà della popolazione prima di licenza media dell'obbligo quella Costituzione che ci dice ancora oggi che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro
E di questa metà della popolazione senza lavoro un buon terzo e privo di ogni titolo
La nostra realtà emiliana bolognese è diversa ma qualche tendenza c'è medesima
Chi farà mai allora questa massa ingente di uomini e di donne domani in quale modo cercherà di adattarsi alle tecniche nuove
Dovremo davvero considerarli emarginati per sempre qui il primo paradosso ma ne viene subito un secondo ancora più preoccupante
Non solo soffriremo di una sovrabbondante forza lavoro spossessato a di funzioni produttive reali
Ma contemporaneamente la crescita di mezzi tecnici sofisticati
Chiederà al nuovo tipo altamente qualificato di forza lavoro capace non solo di manovrare macchine nuove ma soprattutto di dare alle nuove macchine quelli in tutti i tipi azione di cui abbisognano
Sarà certo utile approntare allora scuole d'informatica ma serviranno evidente soltanto a risolvere una parte di questa domanda non basta saper scrivere a usare la penna per fare il giornalista anche se necessario
E l'analfabetismo oggi non è una metafora non è un'enfatizzazione in prospettiva l'uomo incolto sarà un peso per la società anche se saprà usare un computer
E se si pensa poi che la nuova economia esige anche una riforma dello Stato sociale che la vita si allunga fortunatamente per tutti
Avremo il quadro di problemi imponenti e la vicenda difficile della riforma delle pensioni del senso di sé che ognuno di quei lavoratori che è andato a votare per il sì o per il no ha dimostrato ce l'ho già oggi c'è e di fronte ai nostri occhi
Ma non ci si illuda questi problemi quel senso di sede i milioni di lavoratori che hanno votato sì e no
Non sono soltanto problemi economici il problema centrale sarà proprio quello di costruire una cultura medie che oltre a fornire capacità tecniche nuove dovrà anche soprattutto fornire capacità intellettuali nuove le strumentazioni sostitutive del lavoro manuale
Ma tutto questo appalto di ricevere un input una capacità di azione intellettuale e c'è un terzo paradosso
Se lo sviluppo sarà trainato dai nuovi mezzi tecnici che sostituiscono il lavoro manuale come si potrà avere una ripresa dell'occupazione
E già chiaro che questa ripresa non potrà aversi semplicemente il documento lo dice con assoluta chiarezza il documento su cui è convocato il nostro congresso soltanto STER le vie tradizionali di aumento della spesa pubblica per creare occupazione in modo che i mesi anni
Non potremo certo puntare sugli investimenti puramente quantitativi
Non potremmo far crescere nemmeno sul fronte dei salari un monte di accumulazione per le famiglie drogato dall'assistenzialismo in vista di rilanciare la domanda oggi siamo già sotto assedio
La competitività internazionale non si contiene e poggia proprio sulla crescente produttività di nuovi Paesi industrializzati a manodopera sempre meno costosa
E per di più il mercato internazionale potentemente integrato e nessuno può sognare rimedi protezionistici in ambito nazionale siamo costretti qui e ora ad affrontare questi problemi della competitività forse l'unica possibilità concreta che ci si offre pare quella di puntare su forti investimenti privati e pubblici proprio in quella produzione di mezzi di produzione che risparmiano manodopera proprio sulle alte per tecnologie e sul loro uso applicato più vasto
E però per far questo bisogna avere una società che comprenda che questa innovazione tecnologica trasforma la vita intera
E non è soltanto connessa ai problemi di immediata realizzazione economica ed occupazionale un grande sviluppo che crea anche lavoro in tecnologie che possono essere invece di impedimento a un aumento della vecchia occupazione
Esisterà un mercato una società sensibile al computer ai suoi straordinari orizzonti culturali
I dati sull'Italia sono scarsi ma ci dicono che già l'estensione dell'uso del pc del personal computer avviene anche seguendo i riferimenti sociali per grandi aree
Che anche altri indicatori ci dicono essere significativi di maggiore o minore avanzamento sociale culturale anche politico non è un caso ad esempio che questo nostro centro
Che vota diversamente ce lo imputavano i giornali lo ricordava Sabattini
Dal resto dell'Italia bene questo centro Italia in un solo anno nel novantatré ha superato il ben più ricco e vasto nord nella percentuale nella quantità di acquisto e uso di computer
Ecco allora che la forza sociale di una realtà territoriale si ritrova anche nei nuovi indici d'impegno delle tecnologie
Allora da qui si può partire per risolvere anche i problemi dell'economia si può forse ben dire che la ripresa dell'economia sarà piena solo quando a un a nettamente aumenterà anche l'occupazione ma che questo si avrà anche quando sapremo costruire una setta di cultura una società aperta
Una società dove un poderoso investimento sull'educazione permanente la scuola la formazione agli apparati culturali ci darà maggiore sicurezza di reggere il passo anche per questo è importante che il nostro partito compagni si attrezzi
Ho trovato nella parte conclusiva della relazione di Sabatino l'espressione importante nuove atti di cui noi dobbiamo impadronirsi quando parlava ad esempio la Federazione federazione di realtà territoriali e di realtà di Progetto anche le realtà territoriali sono realtà di Progetto tutti dobbiamo fare un salto di qualità certo sarà importante organizzare a partire da quello che noi siamo una grande forza Bologna
Con tante tante intelligenze e competenze professionali organizzare luoghi azioni continuativi di intervento sul non solo sull'elaborazione culturale ma anche sulla lotta politica e culturale
Per cambiare le nostre piattaforme se è vero questo investire sulle nuove tecnologie per aver occupazione investire sulla cultura bisogna mettersi all'opera subito senza perdere tempo senza politici ismi
Il piccolo filo di risorsa e a vostra disposizione grazie
Allora inviti Company ancora rispettare i tempi a disposizione altrimenti io non vincevano parlare tutti i compagni la parola al compagno Fausto Anderlini
Mi dicono che manca quindi la parola compagno Andrea De Maria seguirà Paolo Tomasi
Diciamo che per lo meno c'è la garanzia che si dicono sciocchezze ci sono poche testimonianze diciamo così
Siamo a un passaggio a mio avviso cruciale nella storia della sinistra italiana a mio avviso ma c'è anche un po'insomma il tema di questo congresso
Che è costituito da un appuntamento possibile con il governo del Paese un appuntamento che non a caso si può realizzare in un momento di svolta nella storia d'Italia
Dopo la fine della prima fase della vita della Repubblica e dopo la crisi di un assetto politico istituzionale che nel bene e nel male aveva caratterizzato il nostro Paese per più di quarant'anni
Abbiamo assistito a tre anni di tradizione di instabilità caratterizzati come sappiamo tutti da governi tecnici della parentesi che speriamo non si riapre più del governo Berlusconi
Ora è venuto il momento di vedere chi guiderà il Paese per un'intera legislatura ed affronterà i grandi nodi irrisolti nell'assetto dello Stato e della società
Per fare questo la cultura politica della sinistra e più in generale quella della coalizione democratica appare più all'altezza del compito di quella della destra
è una sommatoria di egoismi basti pensare alla stessa funzione figura del leader della coalizione che ci avversaria Silvio Berlusconi difficilmente potrà venire un progetto complessivo di crescita del Paese
Anche la sinistra però occorre un rischio non si governa se ci si caratterizza in negativo
L'undici giugno al referendum abbiamo visto che una sinistra che abroga anche quando combatte battaglie giuste rischia la sconfitta
Allora occorre mettere a punto non solo e dico non tanto per prendere i voti ma perché questo serve al Paese un progetto complessivo di rinnovamento di sviluppo di modernizzazione dell'Italia
Voglio fare un esempio di cui si parla poco e che invece credo dovremmo guardare con attenzione
Mentre tutto il mondo in movimento Italia chiamata oggi a dotarsi di una sua politica estera anche a tutela degli interessi nazionali che faccia i conti con la fine della guerra fredda e con i nuovi conflitti che attraversano l'area mediterranea
L'individuazione del contributo del PDS a questo progetto di governo di cui ho parlato deve essere il cuore della discussione di questo congresso
In Italia e lo dico anche a partire da una piccola breve esperienza di amministratore che sto facendo una politica di modernizzazione di sviluppo non può che avere al suo centro un obiettivo la riforma dello Stato
Per meglio dire vedo due esigenze la riorganizzazione federalista dello Stato accompagnata da una profonda riforma degli apparati pubblici e la crescita nella pubblica amministrazione nella società di una cultura delle regole
Tangentopoli è nata dal sommarsi perverso di un sistema pubblico inefficiente e clientelare dove i diritti dei cittadini diventavano favori e dall'idea diffusa fra la gente che sia giusto imbrogliare lo Stato essere furbi
Aggirare le leggi spesso contraddittori troppo numerose e confuse
Allora non bastano i giudici per sconfiggere la corruzione serve una riforma complessiva dello Stato una legislazione che favorisca trasparente certezza del diritto la crescita fra la gente di una cultura del rispetto delle regole e delle istituzioni
Vedete qui c'è anche il meglio dell'esperienza di governo della sinistra in Emilia Romagna
Una cosa che mi ha colpito molto facendo il sindaco anche se per poco tempo e rispetta e l'attaccamento di tanti cittadini ovviamente non tutti alle istituzioni alla cosa pubblica
Questa cultura una testimonianza forse più di tante altre migliore di tante altre che alla fine in Emilia abbiamo governato bene ed è una grande risorsa da non disperdere eppure non dobbiamo stare fermi
Non solo perché l'Emilia-Romagna sta in Italia e non deve chiudersi in se stessa magari caratterizzandosi come isola felice lo diceva ieri Sabatini nella relazione
Se non altro perché le leggi nazionali e le istituzioni nazionali sono attive giustamente anche qui da noi
Ma perché anche qui si pone il tema della riforma della pubblica amministrazione a partire dagli stessi enti locali
Da noi le regole ci sono e sono fatte generalmente rispettare non è una cosa da poco ad esempio ha significato in genere un alto grado di difesa del territorio conseguentemente della qualità della vita di noi tutti che ci abitiamo
Eppure lentezze burocratiche sovrapposizione di competenze inerte della macchina pubblica sono ben presenti anche da noi
Quindi serve decentrare anche nella regione Emilia Romagna occorre semplificare le procedure senza rinunciare al controllo del pubblico
Far crescere accanto al pubblico un privato che svolga funzioni pubbliche sgrava andò gli stessi enti locali da la gestione diretta di alcuni servizi ovviamente non tutti faccio un esempio di questi ragionamenti che provava a fare
Il governo del dissesto idrogeologico nell'area metropolitana bolognese
Troppi enti interessati competenze confuse troppo accentramento a livello regionale norme rigide avvolti inapplicabili portano una grande difficoltà nell'importo ad affrontare questo importantissimo tema
Servirebbe individuare un'unica autorità di governo di controllo è un'unica agenzia tecnica di intervento calibrate sul territorio interessato dal problema in questo caso tutto il bacino del fiume Reno questa riforma riforme simili a queste devono essere messi in cantiere
Cambiare quindi qui per farsi promotori anche attraverso un ruolo diretto delle istituzioni locali della riforma federale dello Stato nazionale
A Bologna tutto questo significa prima di tutto fare la città metropolitana
Significa saper legare questo grande progetto d'innovazione istituzionale la nascita della città metropolitana ad un ragionamento sull'identità culturale sociale e sullo sviluppo futuro della nostra realtà
Facciamo bene a pensare in grande come ha fatto Sergio è una relazione a collocare lo sviluppo di Bologna
In un quadro di relazioni economiche globali europea e mondiale facciamo bene a pensare di sperimentare qui la riforma dell'esperienza dello stato sociale a voler dar vita a uno Stato leggero che promuove l'autorganizzazione della società
L'area metropolitane in questo quadro deve caratterizzarsi anche per una diversa organizzazione dei servizi che sappia fare i conti con le esigenze di tutto il territorio metropolitano
Non possono più esistere da questo punto di vista cittadini di serie A che vivono nel comune di Bologna e cittadini di serie B che vivono in provincia
Faccio anche qui un esempio il sistema della mobilità
Occorre anche per governare questo tema Bologna città pensare a livello metropolitano puntando in particolare come in parte sta facendo su un sistema di metropolitana di superficie esteso ed efficiente
La nostra battaglia di rinnovamento torno all'inizio del mio breve ragionamento non sarà facile
Sconterà con interessi consolidati posizioni di potere rendite di posizione presenti nella società e nello Stato
Si tratta di quella rete di egoismi che ha fatto vincere la destra un anno fa
Allora bisogna lavorare come si diceva nel Partito comunista una volta nel Parlamento e nel Paese voglio dire che la coalizione democratica non può essere solo un accordo di stati maggiori condizione che resta ovviamente fondamentale
Ma deve radicarsi tra la gente deve diventare un movimento che chiede sostiene e promuove le riforme che vogliamo realizzare
Così anche dal basso potrà crescere davvero quell'incontro fra culture diverse che vogliamo sì alla base della nascita della coalizione di centro sinistra
Si può se no a correre il rischio oggi che la coalizione al suo interno la sinistra sia strade hanno dai dai loro referenti sociali che si dia l'idea di voler andare al governo nascosto
Questa volta per fortuna andremo alle elezioni con un programma di coalizione e con un leader candidato alla presidenza del Consiglio
Ma questo non basta bisogni in quel programma interpretare rappresentare il malessere il settore del mondo del lavoro o si è discusso in modo molto interessante ieri sera
Bisogna mettere a frutto la presenza di forze politiche e culture diversi in positivo giocando con efficacia in squadra in un'ottica di governo
Basta con le risse per le poltrone con le rendite di posizione con le candidature puramente di bandiera
Nella coalizione le forze coinvolte si caratterizzino in modo paritario per il contributo di idee e di rappresentanza sociale politica culturale che sapranno esprimere e dimostrare di aver lo dovranno fare anche il PDS la sinistra non è demonizzando la coalizione e nemmeno sciogliendosi in essa ma rappresentando nel centro sinistra valori interessi problematiche dei nostri soggetti sociali di riferimento
Occorre cioè individuare un equilibrio delicato ma indispensabile sareste le coalizioni di culture diverse e giocare insieme oggi la partita delle lezioni domani speriamo quella del governo
Un'ultima considerazione anche soggettiva fino a oggi abbiamo lavorato tutti noi davvero molto
Io sono un po'stanco feto diversi di noi non è però al momento di mettersi a sedere ma di correre ancora più forte buon lavoro a tutti grazie
Non ricordo e compagni che la commissione politica si unisce al coro cinque minuti alla Sala Bianca di sotto Alba
La parola al compagno Guido Rossi della Sinistra giovanile
Corto questo contributo della Sinistra giovanile di Bologna alla discussione del congresso
Nelle prossime settimane ci troveremo ad affrontare scadenze importanti sono da poco passati referendum ci sarà il congresso tematico del partito ed è auspicabile anche le elezioni politiche
Ogni appuntamento ha una sua specificità ma si inserisce in un'unica fase complessa della vita politica italiana perché muteranno radicalmente gli scenari politici
Oggi non risulta semplice definire prospettare uno scenario compiuto della situazione sentiamo però l'esigenza di fissare alcune coordinate generali della nostra iniziativa che ci permettano di collocare la Sinistra giovanile nello scontro di contribuire ad un esito positivo degli avvenimenti
Non vogliamo solo rincorrere gli eventi vogliamo contribuire a determinarne anche perché nel PDS nella sinistra e a parte un complesso ed esaltante dibattito e vogliamo quindi dire la nostra
Vogliamo innanzitutto costruire un'altra Italia guardiamo ad un Paese umiliato e derubato da una vecchia classe dirigente ingannato da un moderno trasformismo della politica ma l'Italia immense risorse umane e culturali economiche vogliamo per vincere la sfida del nuovo millennio
Essere partecipi ora della costruzione di un processo politico che sappia dare forza rappresentanza tante di queste energie
Nel nome della democrazia della libertà della solidarietà per dare vita ad un nuovo sistema che sappia garantire a tutti eguaglianza delle opportunità ovvero pari condizioni di partenza
La caduta del governo Berlusconi e la candidatura di Romano Prodi al governo del Paese hanno aperto per i democratici una fase inedita e fruttuosa dopo che per mesi abbiamo sofferto per una difficoltà di identificarsi in termini propositivi su idee e programmi
La candidatura di Prodi è la base per un fecondo incontro fra culture politiche sensibilità diverse ma unite comunque da un comune da una comune aspirazione d'un comune programma di governo
Noi crediamo che questo processo possa e debba vedere protagonisti i giovani per questo vogliamo costruire comitati giovanili in appoggio la candidatura di Prodi come un'occasione di militanza in più per liberare quelle energie che finora sono rimaste nascoste
Occorre aprire una nuova stagione dello sviluppo sociale democratico per l'Italia basato su alcune opzioni programmatiche
In primo luogo la riforma della scuola tutti i suoi livelli e la formazione ma pensiamo anche la riforma del mercato del lavoro per quale per fare questo bisogna affrontare il nodo delle trasformazioni del lavoro i progressi della scienza e della tecnologia e la crisi ormai vecchio di vecchi modelli di produzione
Il prossimo congresso nazionale del partito avrà il compito di contribuire a definire identità valori e cultura della sinistra
Troppe volte per presunzione ma per incapacità comprendere i mutamenti in atto nella società ci si è convinti che bastasse esistere per poi aggregare evincere così è nato il Progetto che portò alla nascita dei progressisti
L'approccio il metodo per portare avanti il processo di costruzione di un nuovo grande partito della sinistra
Non può certo limitarsi adesso non lavoro Didimo di diplomazia nei confronti dei gruppi dirigenti
Delle organizzazioni della sinistra italiana il PDS deve a nostro giudizio andare ad un congresso per avanzare agli italiani una proposta culturale e programmatica nuova e forte
Proporrei confini ideali di una sinistra moderna e i contorni anche organizzativi di una nuova forma partito più realistica e varia
La discussione sulla riforma delle organizzazione del partito che sia aperta all'interno del PDS in vista del congresso nazionale ci chiama in causa direttamente non siamo stati quelli che spesso da soli
Hanno posto fin dalla decisione collettiva di aderire al PDS il problema della riforma del partito come problema prioritario per una grande organizzazione di sinistra che punta a radicarsi all'interno dalla realtà sociale del Paese a diventare forza di governo credibile
Abbiamo per questo ho sempre contrastato tanto le tendenze la trasformazione del PDS in un partito d'opinione tanto le illusioni soliste secondo le quali per costruire qualcosa di più grande occorre eliminare quello che già c'è
Combattiamo con vigore contro chi vuole introdurre un modello di democrazia plebiscitaria contro chi vorrebbe che perché la politica diventasse solo prerogativa degli eletti
Contro chi pensa che ruolo dei cittadini debba essere quello di delegare agli altri le decisione che li riguardano
Serve quindi un partito che non sia solamente una macchina organizzativa per raccogliere voti durante la campagna elettorale né un semplice coordinamento politico di chi ricopre cariche elettive
Vogliamo lavorare affinché il PDS rimangono realizzazione radicata nella società un'opportunità per tutta la sinistra italiana di Pro Tour di produrre delegazione cultura oltre che una prospettiva di cambiamento
Nel gennaio del novantadue decidevamo di entrare nel PDS per offrire ai giovani scritti un'opportunità in più di militare contare nel partito
E nello stesso tempo per essere uno stimolo permanente per il rinnovamento della cultura del PDS lo facevamo con la consapevolezza di una di fare una scelta difficile in un periodo in cui la crisi dei partiti portava ad una del Gil delegittimazione popolare diffusa
Decidevamo di impegnarci per offrire una risposta in positivo perché non ci convinceva l'idea dell'inutilità dei partiti tanto meno del PDS non credevamo abbiamo fatto bene ad una società civile tutta pulita e ad una politica tutta corrotta
In questi tre anni siamo cresciuti sia dal punto di vista organizzativo in termini di scritte di recita e di radicamento territoriale sia dal punto di vista politico in termini di rielaborazione di proposte
Dopo l'ultima assemblea nazionale abbiamo anche finalmente una proposta di Statuto de la Sinistra giovanile da proporre al Congresso del partito
Vogliamo essere sempre più e sempre meglio soggetto politico organizzato dei giovani iscritti al PDS ma nello stesso tempo essere capaci di rivolgerci a tutti quei giovani che non sono iscritti al partito ma che si riconoscono in una prospettiva di rinnovamento democratico del Paese
E che vedono nel centro sinistra un'occasione di nuova militanza e partecipazione
Dobbiamo affascinare tutti quei ragazzi che nelle scuole nelle università nei luoghi di lavoro scoprono per la prima volta la politica
Nel contempo va mantenuta e affermata la grande originalità che abbiamo saputo mantenere all'interno del PDS e c'è una forte autonomia la sfida che abbiamo davanti è impegnativa tenere insieme all'interno di uno stesso modello organizzativo opportunità proposte politiche
Tante rivolte tanto a quei giovani che in forme in modo diverso insomma la futura classe dirigente di questo partito tanto a quelli che il PDS lo incontrano per la prima volta e cercano una risposta loro voglia di fare politica
Ne è un coordinamento di dirigenti che si rivolge solo a chi ha già scelto la militanza attiva né un movimento che voglia solo radicarsi all'interno di un mondo giovanile non organizzazione varia mossa da una convinzione di dover assicurare anche in futuro
Una dimensione di confronto e di impegno collettivo l'agire politico dei giovani
Dedico gli ultimi tre minuti di questo mio intervento approfittando anche della presenza del sindaco a un progetto promosso da Sinistra giovanile in collaborazione col comitato di solidarietà dedicato la città di Tuzla
La guerra in Bosnia continua da tre anni e francamente non sappiamo dire quanto tempo ci vorrà ancora per far tornare la pace in questi territori
Nelle carte strategiche dei signori della guerra non è stata mai scritta la parola fine e per questo dobbiamo ringraziare la diplomazia internazionale che ha portato avanti consultazioni su consultazioni senza mai arrivare ad una reale speranza di pace
Troppi interessi ci sono dietro questa tragedia economici e non se un giorno ci auguriamo presto la guerra avrà terminato stupra solamente ad una scelta militari dei vari Karadzic e Tudjman
Oltre all'estremo disagio nel per rimanere inerti a vedere un in un intero popolo massacrato ci preoccupa quello che da qui a poco potrebbe accadere
Infatti non solo la diplomazia internazionale ha fallito in Bosnia ma non si sta attivando affinché altre zone a rischio possono riappacificarsi attraverso una politica della convivenza e dell'interscambio fra culture e religioni diverse
è proprio da qui che bisogna ripartire perché altrimenti non se se non si arriverà mai alla pace
Ma se mai a delle micro realtà di non guerra pronte sempreché esplodere i fatti degli ultimi giorni sono tristissima conferma di ciò che sto dicendo
Per tutti questi motivi la Sinistra giovanile in collaborazione con l'Ics star partendo con un progetto con un progetto rivolto alla città bosniaca di Tuzla la scelta non è casuale Tuzla è una città che ancora oggi dopo tre anni di assedio migliaia di vittime rivendica la bontà l'onta di rimanere interetniche interculturale
Questa scelta nasce sia dall'amministrazione locale sia dalla popolazione gente comune che ha perso amici e parenti a causa di una guerra fatta scatenare il nome di un nazionalismo su base etnica che propri normali cittadini non hanno condiviso capito e probabilmente non capiranno mai alcune sette
Alcune settimane fa tutto da una granata dei serbi di carne c'è cadute non a caso su una piazza gremita uccidendo settantacinque persone di cui soltanto tre avevano più di venticinque anni
Il progetto Tuzla dove la ragione prevale alle sue fondamenta nella promozione di gemellaggi fra scuole università associazioni sportive circoli culturali italiani con Tuzla
Pensiero comune che inviati gli aiuti in Bosnia alimentari vestiario medicinali si sia risolto il problema della sopravvivenza dalla popolazione non è così nessun uomo può vivere tre anni assediato senza avere contatti con l'esterno
Risolti quando è possibile i bisogni primari si aprono quella vasta area dei bisogni sociali
Necessari a mantenere vive le capacità psicofisiche di una persona avere un contatto e soprattutto uno scambio con l'estero un'amicizia vera e tangibile sono elementi basi radar Siclari di qualsiasi processo di cooperazione internazionale
Quando abbiamo presentato il nostro progetto al sindaco beh sull'agitazione ci apertamente dimostrato tutto il suo entusiasmo e ha sottolineato che a tutto danno esistono ancora importanti iniziative di questo tipo ma che invece sarebbero la base per mantenere viva la città
Il coordinamento nazionale del Progetto sarà proprio la nostra città e credo che non solo la sinistra giovanile ma il PDS tutta la società civile debba attivarsi con la buona riuscita del project tu la vogliamo farla diventare un punto fondamentale della nostra politica nei prossimi mesi
Rendendola simbolo della convivenza pacifica dell'interculturalità della democrazia e della lotta tutti i nazionalismi e movimenti di destra intolleranti neo fascisti che in tutta Europa stanno pericolosamente avendo migliaia di consensi
Questo siamo noi un soggetto svanire della sinistra italiana che con le sue forme le sue idee e i suoi progetti
Insieme al partito di cui siamo parte vuole essere costruttori con altri di una grande sfida quella diritti della ricostruzione di un nuovo modello di società per l'Italia del due mila
La parola al compagno Maurizio Cevenini
Benissimo in commissione politica la parola al compagno Paolo Tomasi
Grazie
Sono fra coloro forse ormai sono rimasto il solo ma non per questo rinuncia però dirlo che avrebbe di gran lunga preferito un congresso ordinario come peraltro soprattutto prevede piuttosto che questo congresso tematico
Ragioni sono presto dette non tanto perché fosse ansioso di un ricambio del gruppo dirigente che pure per molti perse troverei utile
Quanto piuttosto perché il tema che abbiamo di fronte è chiaramente un tema che non si può certo definire settoriale
E la posta in gioco è tanto alta che ben avrebbe meritato un dibattito di massa allargato il più possibile a tutto il corpo del partito dei soliti interlocutori piuttosto che limitare il dibattito al gruppo dirigente benché allargato
D'altra parte temo che la situazione politica sia tutt'altro che calma e tale da lasciar prevedere spazi migliori per il core per un congresso ordinario
Ma visto che questo congresso tematico è stato presentato anche come l'occasione per un dibattito che Francoforte fra noi voglio subito approfittarne facendo alcune rapide osservazioni sulla relazione di Sabatini di ieri
So bene che il tema e la relazione di D'Alema e che peraltro che peraltro apprezzati in molte sue parti ma devo dire francamente che la relazione di Sabattini se condivisibile se in alcune sue parti in molte altre lo approvate a spigolosa quasi astioso
E soprattutto ha piena di messaggi per molti dei quali non ho capito il destinatario
Che al di là delle affermazioni
Contrarie sembra mi facciano vedere un partito chiuso quasi arroccato cosa ben strana dato che come ricorda lo stesso Sabatini perché rappresentiamo i quasi il cinquanta per cento dell'elettorato
Non la voglio fare lunga ma questa parte della relazione non mi piace non la condivido e quello che mi sembra più importante non la trovo utile per la nostra politica e se questa dovesse essere la lettera la lettura della relazione alla base del congresso non sono eterne me ne me d'accordo nemmeno con quella ma voglio entrare rapidamente nel merito delle questioni che ci stanno davanti che sono di grande rilevanza anche perché come tutti ben sanno almeno dovrebbero sapere abbiamo sì vinto le elezioni regionali e locali
Ma molti elettori sono stati a casa e comunque il sistema elettorale nazionale se non riusciremo a cambiarlo cosa di cui peraltro dubito è ben diverso da quello che ha permesso la vittoria del centrosinistra alle ultime elezioni la questione che mi pare abbiamo davanti riguarda il rapporto che la sinistra con i diversi settori dal centro e con una parte del mondo cattolico per battere la destra e per aprire la strada al governo del paese
In questo senso giudico il nostro dibattito non solamente tattico ma di prospettiva in qualche modo il tema dovrebbe essere con quali valori su quali terreni la sinistra ridefinisce il suo patrimonio in vista della sfida del Governo e della necessaria mediazione con forse diverso in questo senso vedo almeno un limite nell'azione di tale è forse con la riscoperta del liberalismo che la sinistra rinnova il suo patrimonio certo non nego la necessità italiana dopo anni di dominio democristiano e socialista anzi potrei parlare di vero e proprio occupazione dello Stato da parte di questa di una polizia frutto profonda
Forse anche di alcuni aspetti da congestione classicamente liberale dello Stato e anche di uno statalista centrale di uno statalista non centralista che peraltro non è mai stata fatto Stato che non è mai peraltro stoffa fu fatto parte se non parzialmente della politica del partito comunista
Ma può essere questa las la proposta della sinistra continua a mantenere dei dubbi e voglio qui solo per accenni affrontare una questione che potrebbe spiegare meglio il mio pensiero
Mi riferisco a quella parte della relazione in cui si parla di una diversa concezione dello Stato sociale non tutto pubblico prevalentemente pubblico ma in grado di creare mercato
Credo che tutti noi siamo d'accordo che lo stato sociale così come si è venuto configurando e non solo per i limiti italiani che pure sono pesanti non è a lungo sostenibile
E che dunque una riforma strutturale e utile oltre che necessaria se non vogliamo assistere al suo smantellamento sotto i colpi di una destra aggressiva che può raccogliere anche su questo terreno un consenso di Max
E non c'è dubbio che una parte della gestione pubblica dei servizi alimenta per diversi motivi uno spreco non controllabile facilmente la risposta che alcuni settori del partito e mi sembra anche la relazione voglia dare e quella di affidare molti di questi servizi al privato in modo tale che almeno parte del costo esca dalla spesa pubblica e la logica di mercato garantisca i risparmi necessari
Ma questo tipo di problemi proposte ci sono almeno due obiezioni
La prima è che un meccanismo di questo genere può evitare di cadere in un progressivo al abbassamento della qualità dei servizi
Solo se esiste un pubblico ben strutturata ed efficiente in grado di concorrere controllare cosa avviene nel privato cosa che forse è possibile in alcune zone d'Italia ma certo non è almeno nella situazione attuale nella stragrande maggioranza del Paese
Di più
Anche se questi costi non graveranno più direttamente sulla spesa pubblica comunque di un allargamento di costi complessivi si tratterà i dunque a ma sembra che il problema si presenti in modo più complessa di quanti liberisti vogliono farci credere
Qui voglio avanzare una proposta diversa non nuova ma che in questa fase di avvio di discussione per un programma di governo mi sembrerebbe di un certo interesse
Si è parlato e si parla di volontariato anche in relazione al mondo cattolico ebbene penso che una risposta parziale questo nodo possa essere quella di puntare in molti settori all'uso organizzato del volo volontaria
E per non essere frainteso interno parlare realmente di volontariato cioè di lavoro non pagato penso che questa realtà sia una realtà molto più ricca di quanto noi stessi pensiamo e potrebbe essere estesa in modo organizzato se si affrontasse in modo deciso il problema dell'aria del lavoro e dei tempi nella città del e nel Paese
Potrebbe anche essere un modo per incominciare a redistribuire fra le persone fra i sessi quel lavoro di cura che per ora pesa prevale nettamente son sesso solo mi rendo ben conto che anche qui esistono disparità rilevanti nel nostro Paese ma pure
Trovo che questa potrò scorporo posta potrebbe vedere primi momenti di speriamo mente azioni alcune zone del Paese certamente potrebbe essere un terreno fertile iniziativa oltre che di proposte legislative
Il secondo punto che voglio fermare affrontare e quello della proposta di un blocco di Alleanza dei produttori con il mondo del sapere dei saperi e della scienza
Se la prima parte non è nuova la seconda mi sa sembra fronti almeno parzialmente in modo diverso una questione di grande rilevanza che anche per motivi professionali oltre che politici mi interessa
Non c'è dubbio che la situazione italiana è particolarmente a rischio nei settori più avanzati
Danni non si investe in ricerca o si investe poco siamo assenti o quasi del settore tecnologico più avanzati e questo nonostante che in Italia si continua a fare anche se sempre con maggiore difficoltà ricerca scientifica di punta
C'è inoltre ed anche qui lo posso dire per conoscenza diretta una sempre maggiore discrepanza fra nord e sud anche in questo settore
Dove in passato si è siglato fra le cattedrali nel deserto gli interventi a pioggia per di più senza affrontare il no dei posti di lavoro
In effetti è impensabile che senza investimenti adeguati e soprattutto senza la costruzione di nuovi posti di lavoro
Si possa rispondere alle necessità del Paese in questo settore ed è a rischio sempre più pesanti di una seduta al subalternità tecnologica e tecnica ormai anche in settori maturi
Dunque questa alleanza mi sembra possibile anche se nelle relazioni mi pare manchi di un asse di orientamento prioritario senza questo il tutto rischia di essere troppo limitato o generico
Occorre a mio parere ancorare saldamente questa alleanza ad un obiettivo concreto di grande respiro che attraversi settori più diversi dal settore produttivo a livello sociale
A me pare che questo tema possa e debba essere quello dello sviluppo sostenibile Ed Harris Anna risanamento ambientale
Come terreno prioritario nel quale per il quale si incontrano saperi diversi e di diversi livelli con il mondo del lavoro e della produzione
Se mi si permette di aprire una parentesi locale la questione del Po polo tecnologico qui così saggiamente avanzate in anni lontana e morta oltre che per gli errori di gestione per nostri limiti per non aver saputo centrare le questioni giuste al giusto livello
Ma non voglio proseguire oltre anche se questo dibattito sarebbe di grande interesse per evitare il futuro gli stessi errori
Né d'altra parte qui voglio riprodurre un dibattito sulla questione dei posti di lavoro che si potrebbero aprire nel settore ambientale che pure è un aspetto non disprezza
Parlo proprio di uno sforzo finanziario di intelligenza e di lavoro vivo messo al servizio ed interessato sulle questione dello sviluppo sostenibile
Anche come solidarietà per le generazioni future
Mi pare che questo tema ma anche totalmente dalla relazione e mi pare un limite che il dibattito anche nazionali mi auspico possa superare anche perché non ritengo che la cultura ambientalista sia patrimonio peggio monopolio dei gruppi Berti
Terza ed ultima questione che voglio affrontare riguarda la proposta di patto federativo
Credo qui che da subito occorre aprire una discussione su chi dovrebbe essere tutti dovrebbero essere l'interlocutore di questo appalto
Se si dovesse rivolgere esclusivamente alle frange del vecchio Partito socialista alla Rete cristiano sociale idea di anche se potrebbero già raggiungere l'obiettivo politico sempre non disprezzabile o di non di sportello disperdere voti nel proporzionale non mi sembra possa rappresentare un salto di qualità rilevante e in questo campo poi oltre tutto per rispondere anche molto garbatamente alla rappresentante sa dei cristiani sociali non si tratta di decidere chi è arrivato primo chi arriverà ultimo il problema di capire se noi questo processo lo riusciamo aprire e concludere saggiamente e in tempi era ha ragione
A me pare che tale proposta comunque dovrebbe essere allargata ed esplicitamente rivolta ad a a Rifondazione Comunista forse qualcuno
Si è rallegrato e io posso essere fra questi che recentemente all'interno di quel partito si è aperta una discussione che ha prodotto anche una separazione da parte di un parte del gruppo dirigente
Devo dire che questa tipo di
Allegramente o può essere utile ebreo Periodo ma nella sostanza non modifica la realtà drammatica dei fatti che mi paia essere questo alla sinistra del partito fu un lista o da un'altra parte non mi però non mi preoccupa la collocazione geografica di questo partito sta crescendo è cresciuta in questi mesi una forza larga in cui determinante è il peso
Del settori della classe operaia coi cresce una politica essenzialmente rivolta al massimalismo e alla predicazione
Ora io credo che questo per la possibilità di governo del paese sia una questione del tutto esiziale non tanto per i destini del Rifondazione Comunista dei quali al limite ci posso possiamo interessare abbastanza poco ma dei vestiti di una Progetto un progetto di governo a cui la sinistra possa e debba parte Patricia questo mi pare essere il punto zero dalla stima se noi l'affrontiamo questo problema e teniamo anche conto che sul piano strettamente elettorale pur sapendo che in me beh meccanismi elettorali diverso abbiamo visto che in alcune regioni il voto di Rifondazione al primo turno è stato assolutamente determina e d'altra parte come sappiamo nelle regionali non esisteva ed è il doppio turno qui da questo punto di vista il problema
Se alla sinistra impazzito come si accresce una forza si sviluppa una forza che ha un seguito di massa rilevante che raggiunge quasi il dieci per cento
Beh è un problema che riguarda il PDS e non può essere lasciata ad altri né può essere pensato che questo problema si dissolva
Lasciando da parte il problema d'altra parte anche intendo brutalmente di nuova non ci sono i numeri per vincere se non si occupi questo a questo punto di vista credo che la proposta di
Federazione della sinistra se vuole essere
Una proposta seria deve anche rivolgersi a questo settore e soprattutto deve affrontare il cui taglio molto rapidamente anche perché ho superati i tempi la natura del partito della sinistra su questo D'Alema in passato
Segnalata alcune idea alcune possibilità alcuni giuristi credo che siano indirizzi interessanti soprattutto nella direzione del partito unico della della sinistra però bisogna che ci mettiamo d'accordo molto chiaramente su chi è partito vogliamo fare
E soprattutto renderci conto che la sinistra comunque ci sono pareri e opinioni diverse che hanno tutte legittimità di di esistere e forse attraverso un superamento del divisione del passato si può trovare la forza e le condizioni per vincere nel futuro
Una parola un compagno Fausto Anderlini seguivamo comunisti
Sì
A mio parere a mio padre mi soffermerò su Libreria alcuni brevi punti
Brevemente su alcuni punti solamente uno di questi però mi sembra del tutto essenziale
E devo dire che molto giustamente molto correttamente ho trovato la relazione di D'Alema al Consiglio nazionale si propone appunto a questo congresso
Giustamente collocato questo tema che io ritenuto rilevante
Un errore che uno dei tanti errori ma sicuramente questo
Forse neppure il più grave ma sicuramente un errore grave che abbiamo commesso dopo non dopo anzi durante le elezioni politiche dell'anno scorso ventisette marzo
è stato quello di
Non sapere
Legare in modo appropriato a mio parere
Ciò che era avvenuto sul piano anni delle elezioni amministrative con il quadro nazionale cioè sicuramente in quel frangente politico si è creata una scissione
Grave fra quanto si era venuto sperimentando e praticando sul piano locale soprattutto
Mi elettorali soprattutto quelli dislocati sul centro politico
E invece la situazione che qui si è dato vita con le elezioni politiche in cui di tutto questa esperienza
Si è fatto sostanzialmente si è questa esperienza è stata sostanzialmente ignorati
Ora noi ci avviamo alle elezioni politiche avendo alle spalle nuovamente una vittoria elettorale peraltro ancora più vasta sistematiche rilevante di quella ancora locali limitata che avevamo conosciuto alla fine del mille novecentonovantatré
Sul finire del novantatré e io credo noi dovremmo trarre fino in fondo l'insegnamento che ci viene da quella passata esperienza negativa
Legando nel nel modo più appropriato e rigoroso
Appunto l'esperienza che si è condotta vittoriosamente sul piano delle sedi amministrative con quello nazionale è vero che alcuni affermano giustamente che le elezioni politiche sin collocano in un quadro diverso rispetto alle elezioni locali che l'elettore che si incontra sul territorio e con in quale noi facilmente riusciamo ad essere in sintonia quando appunto parliamo di servizi locali di servizi sociali di politiche amministrative di taglio locale
Facilmente può slittare
Quando appunto si rappresenta nella scena politica di un voto a carattere nazionale su altri posizioni normalmente di destra perché ad esempio in cui possono agire elementi spiriti animali rischi di carattere proprietario
La questione fiscale
Tutti i temi insomma in cui facilmente l'elettorato può essere affascina
Qui naturalmente interpretato dalle proposte della destra
Questo è sicuramente vero che va tenuto in considerazione però non al punto a mio parere da trasformare in una sorta di handicap intesi Cologgi qua anche perché non è questa a mio parere la verità dei fatti se infatti noi pensiamo a cosa accadeva
Sistematicamente nel nel rapporto fra elezioni amministrative lezioni politiche
Per tutto il corso sostanzialmente della storia repubblicana non ci accorgiamo che la situazione non era quella di una sinistra naturalmente favorita sul piano del signor ministro attive e altrettanto naturalmente svantaggiate penalizzata Scipione elezioni politiche questo solo per un certo periodo è avvenuto è molto limitatamente ai casi Emiliano a Bologna ma dove noi sappiamo avevamo un elettorato che in più che ci premiava per l'azione amministrativa anche se a livello nazionale a livello ideologico e politico non era conforme alla nostra proposta e di qui questo vantaggi in positivo pieno di cui noi potevamo a livello ammende vota amministrativo ma questo non voleva assolutamente per l'Italia dovesse mai valeva la situazione opposta
Ad esempio il caso emblematico era quello del Meridione ma non solo noi il Partito comunista aveva sistematicamente molto meno voti le elezioni amministrative rispetto a quelle politiche per perché le elezioni politiche poteva ad esempio canalizzare un voto di protesta sganciato da dalle clientele che non potevo invece intercettare sul piano amministrativo e locale tant'è vero che noi registravamo OC come Partito Comunista intendo oscillazioni veramente straordinari fra il voto
In qualche misura positivo delle politiche il voto in sedi amministrative tragicamente basta ed è ovvio quale dà quasi l'ha fatto la differenza era fatto dalla dalla dal era costituito dal fatto che agivano per le reti di rapporti clientelari
Delle quali la nelle quali maestre alla Democrazia cristiana erano i partiti di governo che trovavano nell'ambiente locali terre naturali su cui agire
Non abbiamo visto in questi lezione amministrative questi fatto veramente nuovo straordinario no che il vuoto lasciato scoperta dalle reti politiche di carattere clientelare
Rimasto inespresso perché la crisi che ha investito appunto
Il venti partiti di centro
Ha potuto essere in qualche misura colmato da una proposta politica di carattere nuovo
Che ha una valenza non solo congiunturale ma a mio parere se sapremo sfruttare la rilevanza politica di questo fatto anche di carattere generale
Cioè c'è veramente lo spazio e la possibilità di attivare un sistema un modello di relazioni politiche radicalmente nuovo diverso rispetto al passato in amplissime zone del paese di rilevanza strategica sotto il profilo politico come ad esempio il Mezzogiorno quindi ecco dovremmo evitare a mio parere di
E infatti sarà eccessivamente questo discorso sulla diversità dei contesti locale e nazionale ma fino a trasformare un handicap dormita tisane invece all'opposto
Io credo noi dobbiamo fare forza sull'esperienza di carattere locale che aveva condotto con le amministrative e stabilire un trait d'union fortissimo con la proposta nazionale d'altro canto mi sembra questo lo trovo
Giustamente questa volta ma proposte gremite un'innovazione di rilievo nel parere rispetto alla situazione che prima di cui prima parlavo del passato ma lo trovi in fondo anche devo dire nelle proposte programmatiche
Giustamente i quattro punti che vengono proposte nell'azione D'Alema
Non sono semplicemente diciamo così obiettivi di carattere nazionale
Mi sembra che loro rilevanza stia proprio nel fatto che sono obiettivi di carattere nazionale ma che traggono linfa trovano in proprio luogo di sperimentazione
Di attingimento appunto nelle esperienze che si conducono a livello locale coniugando così mi sembra al meglio almeno questo mi sembra di intendere
Dimensione locale dimensione nazionale cercano di fare agire anche nel teatro nazionale questi aspetti d'altro canto questo non siamo una consapevolezza ha diffuso ovunque mi capita di notte di guardare per alcune notti queste straordinari scorsi di cinema verità no va però a zig avverto che propone RAI uno circa i tour elettorali di Prodi e di Berlusconi dove la pali sia nelle vie nettissimo appare la differenza
Il prossimo di stile di cultura no ma proprio di carattere programmatico dove si vedono dove gli atteggiamenti
Appunto non sono gli atteggiamenti recitati s'interessi simulacro televisivo ma sono gli atteggiamenti che incarnano e danno vita proposte politiche diverse no
E si vede appunto il modello capitalistico il rito ambrosiano siamo ritraduzione di carattere locale a danno della ovviamente di modelli proposte
Che provengono dal piatto internazionale thatcheriani aviaria mio reaganiano eccetera e si vedono invece le proposte che vengono sulle quali si fa forza appunto Romano Prodi per dialogare con la gente che ha di fronte pubblico peraltro radicalmente diverso da quelle delle assise tredici peristilio di Berlusconi folle isteriche non ha bisogno alla alla ricerca di un capo carismatico Teresa volevo anche questi meccanismi si vedono con il prezzo straordinari in questi piccoli DS televisivo e si vede che è quello che poi in fondo Romano Prodi propone sono cose che voi largamente conosciamo abbiamo sperimentare la nostra regione emiliana parla di sviluppo di piccola impresa
Parla di formazione parla soprattutto di un modello di sviluppo capitalistico di un capitalismo che in cui l'elemento individualistico privatistico lo spirito d'intrapresa di innovazione no
Sì sviluppa proprio a partire dalla consapevolezza di una ricche di rapporti sociali e politici di un modello di un sistema di regolazione appunto sociale senza in quale appunto
Il capitalismo prende inesorabilmente una piega che noi vogliamo combattere in tutti i modi e che inesorabilmente produzione a Fini e la sua stessa rovinano ora questo capitalismo socialmente regolare attorno Di Cara noi l'abbiamo sperimentato in Emilia Romagna
E la ha realizzato il l'amato quella grande esperienza di socialdemocrazia reale che è stato il Partito Comunista Emiliano ed è quindi motivo di grandissimo orgoglio in fondo vedere territori emiliani vedere che uni sperimentazione che noi abbiamo condotto sul piano locale spesso in modo pragmatico anche senza essere forse compiutamente consapevoli tante che sono stati altri a teorizzare sul nostro moderno l'abbiamo anzi no i nostri padri l'hanno realizzato praticamente no basandosi sulla loro inventiva poi Nomisma il Cattaneo e il mitra e gli studiosi prima gli economisti poi in un secondo tempo giusto giustamente i sociologi politologi son venuti a studiarlo e l'hanno sistematizzato del modello teorico ma eravamo ma della nostra esperienza no lo stesso Romano Prodi lo sappiamo con in senso pedigree accademico con un libretto sulla produzione delle piastrelle e delle ceramiche a Sassuolo dove scoprì modello disintegrato
E flessibile di produzione ad avvertire verticalmente disintegrato
Allora Romano Prodi è un economista industriale solo ed esclusivamente e non poteva vedere le condizioni sociali e politiche che prendevano possibile quel modello
No l'hanno scoperto che giustamente altri studiosi ma noi stavamo praticando queste cose anche l'aspetto paradossale simpatico
Vedendo appunto di tornando nuova questi aspetti televisivi e vedere come il Romano Prodi riesce non so se volente consapevole o meno
A rappresentare un qualcosa in cui si vedono tracce corpose sanguigni dell'esperienza del comunismo Emilia e questo a mio parere non ci fa sentire non deve farsi sentire mio parere come diciamo così una tribù depredata dei propri simboli del
Bensì si deve deve suscitare nuovi motivi d'orgoglio comunque ecco per concludere questo punto
Per riprendere il tema della Commissione l'aggancio fra locali dunque l'aria del globale mi sembra che segreti farò una proposta a proposito che un modo per rendere questo rapporto ancora più stringente che fare sfruttare fino in fondo le sinergie che sono impliciti in questa possibilità
Serve per la mia pareva di dare vita
Basandosi sull'esperienza che peraltro significativamente qui si è dato vita all'indomani della sconfitta del marzo del coordinamento dei sindaci è stato uno dei primi elementi di un processo di ripresa politica dopo lo sgomento costituito da quella batosta
è stato un modo per rimettere insomma in forma in qualche modo un discorso una possibilità di di ripresa politica e mi sembra che all'indomani dell'ISMU Ritual vittoriose elezioni amministrative un modo per legare questa dimensione locale a colazione sarebbe quella di dare vita non so chiamiamola con un nome non usiamo ovviamente il parlamento del Nord leghista no però diciamo così un coordinamento nazionale dei sindaci e delle dei presidenti delle Regioni che si riferiscono all'aria politica del centrosinistra no una specie di camera federativa delle Autonomie no
Che in vitro in impotenza che fa proprio la proposta federalista la sviluppa sotto il profilo anche programmatico ne diventa la rappresentazione
Politica in senso forte no potenziale in qualche modo potrebbe già annunciare appunto sia pure così puramente in chiave puramente virtuale una sorta di camera di seconda Camera federale
No dell'Italia proposta peraltro che non abbiamo sostenuto in varie sedi luoghi no e che potrebbe avere il compito oltre che di sviluppare questo tematica del federalismo che assolutamente consustanziale a quel progetto appunto di capitalismo regolato socialmente che tra edito da alcuni modelli già sperimentati in alcune regioni italiane ma che noi proponiamo appunto come modello di rilevanza nazionale applicabile anche per il Meridione per larghissime zone anche dell'Italia del nord no che interpreta quindi questo consesso
Sia questi esigenze di elaborazione programmatica e di traduzioni in chiave politico rappresentativa del prima federalistico e nello stesso tempo esemplifica questo trait d'union fra appunto sviluppo di iniziativa politica da un locale e a livello nazionale perché appunto noi non dobbiamo dimenticare che la forza della sinistra e dell'alleanza di centrosinistra Stra essenzialmente nel territorio nel territorio
Nella sua capacità di legarsi agli ambienti locali e dare a queste alle potenzialità che sono immesse consegnati uno sviluppo di rilevanza globale no
Agire come si dice con lo slogan localmente praticare a dimensione locale scovarne tutte le possibili potenzialità ed avere nello stesso tempo il cervello rivolto sempre verso il globale verso generale ma questa è la chiave in fondo del mondo moderno
No ed è la chiave statistica per potere esercitare un luogo proprio un ruolo protagonisti con in questo mondo e quindi diventa assolutamente essenziale sotto il nostro profilo anche questo passando rapidissimamente secondi fino al tre al terz'ultimo punto
Un aspetto che è stato drammaticamente
Oscurato nel corso delle precedenti elezioni politiche no ricordiamoci lo ricordava anche sidecar nella sua relazione che siamo arrivati addirittura al paradosso di candidare persone che provenivano da luoghi d'altri luoghi di luoghi dove nessuno mi conosceva
No invece di sfruttare al massimo le potenzialità consegnate nel fatto che un candidato godesse nel luogo dove era candidato di prestigio fama riconoscimenti e quindi potesse sfruttare appunto queste sinergie di carattere locale per catalizzare orientamenti passioni eccetera siamo arrivati al paradosso di disancorare alcuni candidati dal loro contesto locale siccome era in leasing nel loro contesto locale di candidare imponendo nessuno riconosceva così diciamo così moltiplicatore negativo di carattere territoriale dell'impliciti in questi personaggi non poteva
Fatto che si realizza sistematicamente l'Unione abbiamo riminese i candidati in quel di servizio di sessuale subito per esempio ma emiliani candidati nella Romania per non parlare appunto di gente paracadutata addirittura da altre parti del Paese no devo Bordon
E passa da Trieste a Mantova e poi si fa addirittura forza si fa no prese del fatto che l'unico ad avere vinto in un collegio del Nord senonché e l'Oltrepò mantovano e quindi e migliaia impropriamente appartenente ah no alla alla Lombardia no e si fa forza di che qui noi dovremo assolutamente evitare questa situazione
Sfruttare al massimo questi elementi di forza abbiamo sul piano territoriale sortendo io io già allora all'epoca feci una proposta che peraltro passo inascoltato no noi sappiamo che riprende un tema trattato anche da segretari sono che ostiniamo continuamente fra radicali visti che proposte di primarie che poi ha già hanno spesso come una specie di Martello per terrorizzare con la pretesa di terrorizzare in nostri competitori interni
Poi non non non sortisce neanche questo risultato
Primarie peraltro assolutamente improbabili impraticabili come sappiamo quindi un uso puramente distorsivo quello che viene fatto il polemico lui che era di questa proposta e dall'altro lato la pratica poi reale che procede che quella di appunto acconciarsi dietro questi tavolini in cui ci si spartisce in quel modo deteriore disgustoso come abbiamo visto il le varie poste per il ceto politico la classe politica potenziale ora sotto questo profilo mi sembra molto giusta la proposta di lavorare affinché alle elezioni politiche ci si vada almeno per coloro che si riconoscono in una forte alleanza di carattere programmatico e politico sotto un unico simbolo nel proporzionale perché a mio parere questa è la condizione per potere dare vita cui sul piano locale dei collegi sul piano territoriale concreto a strutture politiche a comitati no che si rifanno a questa comuni alleanza politica e che rifacendosi costituendosi come tali elaborano selezionano in modo concorsuale
Anche i rappresentanti politici da eleggere insomma mi sembra che ne dovremmo lavorare a studiare una proposta che ci faccio uscire da questo Scilla e Cariddi del del radicalismo delle primarie immaginando sì questo eterno partito all'americana che non viene e non verrà mai pur giustamente del nostro Paese no e per i quali ci sono circostanze materiali e poi la concia al sia la pratica deteriore della
Del della della col poi l'ultimo aspetto e quello del partito no qui mi sento di fare una valutazione sui può anche degli accenti Collins che no contenute nell'azione il segretario insomma non c'è dubbio che per il modo come si sono sviluppate le cose che a livello locale circa appunto la formazione delle giunte
Va bene così affinché a questo punto dico solo rapidissimamente insomma che c'è una giustificazione che non deriva a mio parere però non deve portarci nelle nel consegnare queste critiche non le potrà certamente a pensare
Sia giusto ritornare al vecchio andassero in cui appunto le giunte
Erano le espressioni di coalizioni di partiti in cui vivo tutti erano in fondo erano quali sono di di pari in cui ognuno aveva qualche titolo di rappresentanza per il proprio partito la propria fazione eccetera tutto questo è passato il giustamente deve restare nel passato no
Però io vedo nelle critiche anche in modo distorto se se vogliamo un un aspetto di
Io ho risolto che riguarda più generalmente diciamo così se una moda un termine infatti De Sisti e sintetico il problema della circolazione insomma delitti commessi forme si seleziona la classe politica
Che primo toccata l'inno nazionale lo vediamo agire sul piano nazionale e sulla formazione la rappresentanza parlamentare questo problema è che ci troviamo anche a livello locale insomma è inevitabile che si crei scusi sconcerto quando si notano percorsi di avvicinamento
E chance che si producono per certi settori attuali nuovi diciamo così tra virgolette della classe politica
Che sono totalmente agli inni da un certo modello di ordito di costruzione dell'identità del proprio ruolo politico
Che sono tipici di una struttura di partite che è una partita a mio parere se non possono non possono costituire un elemento centrale stratifica in ogni partito perché un partito che non riesce ad a selezionare a elaborare una classe politica
E non riesce perciò ad essere un luogo dove si forma uno un tipo umano politico non adesso non voglio sostenere come nel vecchio Pci un crisi gente neo gentiliana è un partito in corporeo omini no in interiore o mine
No che di di agire con una sorta di grande super-io senza il quale ci sentiamo tutti orfani ma sicuramente un partito che non è più onori e sessili luogo di formazione in un processo appunto di apprendistato di lunga lena necessariamente della classe politica perciò in cui la prassi sociale politica che viene esplicitata dai suoi membri a una sua naturale ed ovvio traduzione
Sul piano della rappresentanza politica della formazione delle classi dirigenti è un partito che inesorabilmente nel lungo periodo diventa una specie di bocciofila di associazione sportiva
Non si sa cosa dove si va a fare un po'di ginnastica per colpo della vita della propria ditta individuale in cui ci sentiamo di spendere a mo'di servizio sociale eccetera un po'della nostra vita insomma no allora questo è un po'la cresta che noi non abbiamo risolto
Ancora non e che sicuramente è stato drammatizzato da questo passaggio di riforma istituzionale e politica
Evocare questo problema non significa ovviamente tornare indietro o mettere in discussione gli elementi su cui ci siamo attestati con questo processo di riforma che rimangono la base ma significa riconoscere che in ogni caso a partire da questa base il problema resta aperto e che è lo stesso problema della funzione del ruolo che il partito deve esercitare
Interviene al compagno Moruzzi
Ricorda i compagni chiedo ancora una volta di rispettare i dieci minuti previsti per gli interventi altrimenti ce ne andiamo troppo
Ma
La relazione che Massimo D'Alema presentato come documento congressuale
Costituisce indubbiamente una base di discussione
Interessante e innovativa
Proprio per questo io credo un grande partito come quello bolognese di Emiliano
Deve saper cogliere questa occasione che ci viene offerto da dal congresso tematico
Per dare un apporto originale
Che non sia di semplice consenso unanime mistico dicendo siamo d'accordo la relazione va bene
Ma dobbiamo dare il nostro contributo
Dobbiamo portare
Cose originali
All'elaborazione ai temi che il segretario generale del partito ci sottopone
E dire che tra l'altro il documento congressuale e ricco di spunti
Che invito no a una riflessione sulla base dell'esperienza che abbiamo fatto qui a Bologna in Emilia Romagna con il Comune con il governo regionale
Con la nostra vastissima esperienza politica amministrativa mi riferisco ad esempio al grande tema della riforma federalista dello Stato che viene posto con forza il documento
Alla costruzione quando laddove si dice dove si parla della costruzione di uno stato sociale creatore di nuovi mercati un'espressione di grandissimo interesse o dove si parla della valorizzazione del mercato libero
E competitivo
Quindi
Facciamo questa discussione serenamente
Senza nervosismi senza messaggi o doppi fini senza aver paura di chi in qualche modo potrebbe uscire dalla ridda le righe in questa discussione perché badate bene il pluralismo la abbiamo iniziato poco pochi minuti fa una discussione in commissione politica
L'apporto di idee che non sempre coincidono non è un fattore di destabilizzazione è un fattore di ricchezza
E non credo che un partito se non è ricco se non è pluralista se non non vive una sua dialettica interna rischia di essere semplicemente una macchina organizzativa e noi non siamo quaestio
Non siamo stati questo ma non vogliamo nemmeno diventare questo
Direi di più
Le proposte che ci sono state presentate nel documento congressuale secondo me sono anche il frutto della nostra discussione
Della discussione che abbiamo fatto qui a Bologna in Emilia Romagna
Io ricordo tutto il dibattito sul federalismo appunto che facemmo a partire tra la fine del novantatré inizio del novantaquattro cui tra l'altro il segretario generale del partito ha potuto partecipare direttamente
Ricordo il dibattito che abbiamo fatto sulla riforma dello Stato sociale riforma del welfare anche di quel welfare particolare che è stato costruito dagli enti locali nella nostra regione
Ma in compenso sulla sanità abbiamo congresso nazionale che abbiamo tenuto qua a Bologna dove abbiamo presentato proposte innovative che poi ci sono state richieste in altre regioni si è aperto un dibattito di recente in Toscana ci hanno chiesto di avere un confronto su questa proposta
Ricordo una riflessione che abbiamo fatto sulle forme della partecipazione politica in questa regione
Quindi è quanto mai importante
Proseguire in questo lavoro e dare un contributo ripeto che non sia di semplice consenso ma sia originale
Ecco vedete
Il segretario usato alcuni toni critici nella relazione con chi dice o ha detto ha cercato di dire ne avevamo discusso l'ultimo comitato federale
Che necessario superare
Una storica caratterizzazione del partito bolognese di Emiliano che quella soprattutto organizzativa di specializzazione negli aspetti organizzativi elettorali e ovviamente del governo locale
E bisogna anche evitare
O comunque
Farsi che il nostro ruolo nella coalizione di centro sinistra in questa coalizione che deve cambiare
Il governo del Paese
E sia un ruolo soltanto di grande forza elettorale
O che comunque questa grande forza elettorale non coincida con una uguale grande forza di capacità di produzione delle idee e anche perché no di produzione dei quadri politici e di Governo in questo Paese
Cioè dobbiamo mantenere un equilibrio tra queste cose che si è imposto dalla democrazia e dà i numeri
Cioè se i lettori in questa Regione appunto ma anche a livello del Paese votano e sono tanti che votano per il Partito democratico della sinistra
Beh danno un mandato di rappresentatività al Partito democratico della sinistra
E chiedono di essere rappresentati a pieno titolo in termini di elaborazione politiche di personale politico al Partito democratico della sinistra questa è una regola della democrazia
Allora fare questo ragionamento non può essere dedotto questo ragionamento come faceva il segretario nella sua relazione che diceva ma loro momento questo è una critica al compagno di tali o qualcun altro che ha formato una Giunta dove ha messo soltanto un iscritto al partito democratico sì assolutamente
Io credo che ve giunte che sono state formate a parte io ritengo che sia delle buone giunte
E poi credo che sia giustissimo che un sindaco posso scegliere i propri collaboratori gli assessori perché lo indirettamente che le sedie non è più consiglio comunale tra persone che sono capaci che non giudica capace l'obiezione andava in un altro senso questo è una distorsione dell'obiezione andava nel senso che noi dobbiamo essere in grado di produrre effettivamente un'elaborazione politica un personale politico che sia all'altezza di questo compito cioè non basta fare appello all'orgoglio di partito
Cioè facciamo appello l'orgoglio di partito l'orgoglio di partito importante ma poi alla fine non cambia nulla
Dobbiamo invece essere noi presenti sul terreno della porzione politica e non la si era dato di questo ruolo perché inevitabilmente se non lo facciamo noi questo ruolo avverrà
Verrà coperto verrà assunto Dante e io credo che a Bologna nostra regione noi effettivamente dobbiamo avere la capacità di portare a sintesi proposte un progetto di rinnovamento complessivo sulla base tutta una serie di discussioni che abbiamo iniziato penso al tema del federalismo ma non abbiamo saputo portare a sintesi interni di progettualità politica di proposte immediate
Ecco dicevo il tema del federalismo
Ma nella relazione io ho colto alcune difficoltà ad affrontare questo problema
Si è parlato
In particolare di un ruolo di Bologna come città metropolitana
Ed è un fatto importante ma io credo che noi dobbiamo andare oltre
Dire che il nuovo Stato lo Stato leggero
Che pensiamo
E che in qualche modo è anche frutto di questa elaborazione nazionale che sottoponiamo la congresso nazionale del partito
Un nuovo ruolo della società civile anche nella produzione di servizi anche nella produzione della solidarietà un nuovo ruolo del mercato
Un superamento di certe forme di statalismo
Mettere al centro l'utente il cittadino utente
Con i suoi diritti
Abbiamo proprio ieri inaugurato una nuova fase di democrazia partecipativa nella sanità pubblica bolognese con la costituzione delle commissioni delle associazioni dei cittadini per il controllo della qualità dell'assistenza
Io credo che sia un narrata anche abbastanza storico professore di gol ieri in consiglio comunale ne parlava come di una nuova fase dopo quella che inaugura More con i quartieri negli anni sessanta ebbene tutto questo
Comporta una revisione di quel tipo di Stato fino in fondo abbiamo accettato anche nell'ambito del modello autonomistico c'è un compromesso autonomistico che va superata
Noi abbiamo avuto da questo compromesso dei vantaggi negli anni sessanta e settanta abbiamo avuto anche ingenti risorse a disposizione del sistema dell'autonomia locale ma non abbiamo mai messo seriamente in discussione lo Stato centralistico
Perché abbiamo ci siamo cercati di garantire uno spazio anche consistente al sistema delle autonomie locali nell'ambito dello spazio nell'ambito dello Stato centralista
La messa in discussione dello Stato centralistico viene da altre culture con le quali ci siamo confrontati
E alla fine siamo arrivati anche noi ad approdare alla proposta federalista ma la proposta federalista non è una nuova forma
Di lega delle autonomie locali è un nuovo Stato
Che
Comporta una radicale messa in discussione dello Stato centralistico e su questo noi siamo ovviamente arretrati in termini di elaborazione politiche culturali di c'è una difficoltà della cultura della sinistra su questo terreno
E allora dobbiamo andare fino in fondo con questa proposta cioè Bologna metropolitana deve essere la capitale
Deve essere la capitale di uno Stato regione
L'uno Stato regionale nell'ambito di uno Stato federato italiano ma soprattutto anche nell'ambito di un sistema europeo della Comunità europea quindi un un campo enorme di sviluppo delle nostre potenzialità del ma comporta anche una lotta enorme perché nulla ci verrà regalato nulla ci verrà regalata arrivare a questo obiettivo vuol dire attrezzare il partito o la coalizione i nostri militanti il nostro personale politico per condurre una grande battaglia io credo che noi a Bologna non dico che dobbiamo fare come a Mantova che voglio fare il Parlamento del Nord però certamente non so se Anderlini accennava qualcosa del genere forse no ma ho colto alcuni aspetti la sua proposta forse noi dobbiamo costituire un un Parlamento costituente a Bologna
Del futuro Stato regionale se questa è la proposta perché diversamente parliamo di federalismo come uno Sgorlon così lo infiliamo i documenti non ne sappiamo trarre le conseguenze ecco
Ho voluto in qualche modo spiegare ogni riferimento anche alla relazione che quando dico subalternità difficoltà pericolo di subalternità mi riferisco al fatto che noi non spesso non riusciamo a portare a termine questi ragionamenti queste proposte purtroppo il tempo è scaduto
Avrei voluto parlarmi delle regole della democrazia del partito
Io credo in una democrazia politica basata sui partiti
Non credo in una democrazia politica basata sul piccole élite su amici che si ritrovano su piccoli raggruppamenti intellettuali credo che il partito moderno sia la forma fondamentale di partecipazione alla vita politica ma ho detto il partito moderato non può essere più partito del passato
Dobbiamo avere il coraggio di superare il centralismo dobbiamo avere provare ad avere il coraggio di superare forme ormai obsolete
Di vita democratica come il correntismo che avevamo di fatto proposto con il congresso di Rimini dobbiamo avere il coraggio di
Scrivere nuove regole democratiche nella ditta del partito ma qualcuno mi ha detto momento fermiamoci questo lo discuteremo nel prossimo congresso
Ebbene io ho detto no
Questo va discusso oggi perché va discusso oggi perché per fare un esempio concreto io credo che alle prossime elezioni politiche nella scelta dei candidati che un fatto importantissimo un passaggio decisivo nella vita di ogni partito noi dobbiamo andare con regole democratiche diverso io ad esempio ne propongo una sarà proposta anche in un documento che con alcuni delegati abbiamo firmato
Che alle Unioni comunali di quartiere
Sia data l'autonomia sia concesso di organizzare liberamente delle primarie o come partito o in accordo con la coalizione
La parola al compagno Alessandro la mappa seguirà automatico
Cari compagni cari compagni io vorrei partire dal recente risultato referendario e in particolare da risultato sui referendum tv
Poiché mi pare che questo risultato ci dica un po'come si fa a vincere come si fa a perdere noi abbiamo avuto degli estremismi dei oltranzismo in questo periodo sia di sinistra che di centro
Sul tema del riassetto
Del mercato radiotelevisivo basta pensare
Ah com'è incominciata la vicenda dei referendum sulle TV
è stata nell'estate dell'anno scorso che è stato proposto questo referendum partendo da un'esigenza quanto mai rilevante
Un monopolio di fatto che aveva prodotto effetti ab norme sulla politica italiana
Fin da allora si poteva vedere
Come
Anche per una campagna referendaria
Avremmo potuto avere esiti analoghi a quelli dai quali si era partiti per raccogliere le firme di quei referendum cioè dalle elezioni politiche dell'anno scorso
E che la strafottenza televisivo di Berlusconi sarebbe stata messa in campo tanto quanto per le elezioni politiche dell'anno passato insomma
è stato un po'come caricare un fucile punta ce l'ho alla schiena
Dopo la sentenza della Corte costituzionale c'erano tutte le condizioni per trovare un accordo e tra l'altro questo accordo era uno dei punti per cui noi avevamo raccolto quelle firme
Ma questo non è stato voluto da forze di centro non è stato voluto da Rifondazione Comunista
C'è stata una sostanziale assenza anche dalla campagna referendaria di queste forze politiche ci sono ancora i tabelloni con i manifesti per la campagna referendaria non c'è un manifesto di Rifondazione Comunista che inviti a votare sì sul referendum della Manni
Allora e traggo la conclusione di questo discorso
Questa esperienza ci deve insegnare quanto la politica sia importante
Quanto la politica con la P maiuscola sia la carta vincente che non dobbiamo mettere e sappiamo mettere in campo e quanto questo debba essere anche attenta mente considerato
Dai nostri alleati di centro sinistra
Andremo e abbiamo la prospettiva delle elezioni e quanto mai importante che ci siano pari condizioni per quella campagna elettorale
Che ci siano regole e garanzie nel rapporto tra maggioranza e opposizione nel Parlamento
Che ci sia una
Riforma del sistema elettorale che ammette il doppio turno per i collegi uninominale
Io voglio sottolineare però che questa campagna elettorale politica non a risultati scontati
Noi veniamo da un grosso successo alle recenti elezioni amministrative
Teniamo conto però che alle recenti elezioni amministrative c'è stato un forte abbassamento di votanti e che i voti assoluti che ha avuto il nostro partito per esempio in una regione come l'Emilia Romagna sono stati nove mila di meno rispetto a quelli che abbiamo avuto l'anno passato
Per vincere le prossime elezioni politiche per vincere questa sfida per far vincere il centro sinistra noi abbiamo bisogno di conquistare nuovi elettori alla coalizione
Come possiamo fare
Io sono molto d'accordo con
La relazione di D'Alema che è alla base di questa
Di questo nostro dibattito congressuale la coalizione di centro sinistra adesso della prostrata prospettiva politica
Ma ad essere anche qualche cosa che viene sentito come nuovo ed originale dagli elettori
E a me pare che ci siano due condizioni due linee sulle quali muovere per raggiungere questo obiettivo
La prima chiesta agli in maniera forte la coalizione e cioè una indicazione precisa di qual è la composizione del Governo Prodi e Veltroni
La seconda quella della definizione di un programma che dica per che cosa sia da luglio dalla fine del nostro congresso tematico io penso fino alla campagna elettorale il nostro lavoro dovesse incentrato su questo
A spiegare ai cittadini a spiegare agli elettori che cosa vogliamo fare quando saremo al governo che cosa vuole fare la coalizione di centro sinistra
Per che cosa siamo e non contro chi o contro che cosa sia noi abbiamo già indicato le linee del nostro assetto programmatico in questa relazione uno stato più agile più leggero ma allo stesso tempo più forte che dia garanzie ai cittadini
Noi vogliamo più mercato più libertà di mercato meno monopoli meno incatena menti alla dialettica di mercato vogliamo una riforma dello stato sociale che però resti fondamentalmente pubblico
E faccio qui una considerazione sull'accordo
Sulle pensioni
Io valuto quell'accordo in maniera estremamente positiva a mio modo di vedere quella è la prima pietra di un nuovo stato sociale pubblico nel nostro Paese
Non sono stupito della firma dei dirigenti sindacali francamente sono stupito della firma di Dini a quell'accordo
Vi ricordo che Dini era ministro del Tesoro del governo Berlusconi e che in questi anni si sono fronteggiate due linee di politica economica
Una sosteneva che per risanare i nostri bilanci e la nostra economia bisognava ad operare solo ed esclusivamente i tagli
L'altra
Che il debito va gestito
E che si gestisce anche con il consenso sociale
Sono due linee molto diverso e che si contrappongono non solo in Italia ma in tutta Europa
La prima è la linea della Thatcher la seconda è la linea di per loro la prima è la linea dei conservatori la seconda e la linea delle forze di sinistra
Questo accordo anche per gli effetti che ha sul bilancio sul debito e sulle linee di politica economica sta in questa secondo solco
Io penso che occorrerà giustamente apportare
Tentare di apportare alcune modifiche a quell'accordo in sede parlamentare
Mi riferisco ai lavori discontinui ai lavori usuranti alla gestione dei fondi pensione
Ma voglio sottolineare la straordinaria importanza che a quell'accordo il passo rilevante che è stato fatto anche in senso di giustizia
Noi venivamo da un sistema con più di cinquanta fondi l'uno diverso dall'altro con tassi di rivalutazione l'uno diverso dall'altro
Questo sistema a regime metterà tutti nelle medesime condizioni lavoratori dipendenti privati lavoratori dipendenti pubblici lavoratori autonomi
In quarto luogo il federalismo
Io voglio qua fare una considerazione sentivo anche quanto diceva ora Mauro Moruzzi io non intendo difendere arrivismo come un fine intendo il federalismo come un mezzo come uno strumento
Uno strumento per avere più democrazia per avvicinare il potere ai cittadini
E non come un traguardo di una nuova società da costruire può anche essere che in periodi storici diversi sia meglio uno Stato accentrato per esempio in tempi di astri Simi conflitti come le guerre uno Stato federalista può essere qualche cosa di pericoloso per l'assetto democratico
Se il federalismo è un mezzo è uno strumento
Allora vuole dire che non lo guardiamo in maniera ideologica non lo guardiamo con ideologia leghista ma in maniera pragmatica
E deve essere valutata situazione per situazione secondo il principio della sussidiarietà quali sono le funzioni che noi abbassiamo dallo Stato centrale alle regioni e da queste ultime secondo un processo di autogoverno
Verso le province e verso i comuni
Mi soffermo per finire
Su diversi passi che sono nella relazione di D'Alema riguardo il rapporto l'asse il patto che noi proponiamo tra il lavoro l'impresa e il sapere
Io trovo questo quanto mai importante
Nel rapporto con intelligenza il sapere i ricercatori
Del nostro Paese noi come sinistra abbiamo una tradizione abbastanza forte
E siamo anche in grado di avanzare proposte articolate
Sull'impresa recentemente e mi riferisco in particolare quest'ultimo anno è un convegno che abbiamo tenuto a Milano e che è stato concluso dal segretario sulle piccole e medie imprese
Abbiamo finalmente assunto le piccole-medie impresa dei sistemi produttivi locali
Come il nerbo dell'economia e del sistema produttivo Italia
La nostra tradizione politica non Dinoi Bolognini esilio emiliani del nostro partito a livello nazionale
è sempre stata legata a un'idea dell'industria dell'assetto industriale italiano fondata sulla grande ho grandissima impresa pubblica o metalmeccanica
In realtà abbiamo visto in questi anni come i territori e le regioni più ricche e dinamiche del Paese sono quelle che hanno un sistema produttivo articolato di piccola e media impresa
Questo è importante perché bisognerebbe trovare e mettere in campo strumenti di politica industriale per riuscire a favorire la nascita di nuovi imprenditori e la nascita di nuovi in prese in particolare nelle regioni del Mezzogiorno
Ma voglio concludere sul primo delle dei tre punti il lavoro
Ieri sera se ne è discusso molto in questa strada
Io vorrei qui sottolineare come il tema delle pensioni riguardi si la condizione di lavoro del lavoro
Come nel referendum sul sistema pensionistico nel referendum sindacale è emerso un problema di condizioni del lavoro ma che il tema delle pensioni riguarda anche un riassetto del mezzo
Ma rimango al lavoro
Occorre avanzare delle proposte e delle linee di movimento su le condizioni del lavoro
Che significa la condizione degli operai la condizione dei dipendenti siano essi pubblici e privati
Qui voglio dire che sarebbe quanto mai opportuno rilanciare a livello sindacale anziché avvitarsi all'interno del sindacato in polemiche sterili una seria stagione di contratti aziendali sulla condizione dei lavoratori e sull'organizzazione del lavoro
In secondo luogo la questione salariale nostri i salari in Italia sono bassi vanno rialzati vanno adeguati all'inflazione
In secondo luogo le forme del lavoro
Noi abbiamo un assetto legislativo che è calibrato su un sistema economico e su un mercato del lavoro che è di venti o trenta anni fa
Ci sono forme atipiche del lavoro
Con i quali con le quali bisogna fare i conti occorre rivedere il tema i tempi del lavoro il tema del lavoro interinale del lavoro parziale del lavoro la coppia
Occorre mettere in campo politiche per la creazione di lavoro in particolare di lavori imprenditoriale che quella forma specifica del lavoro che è in grado di produrre di generare nuovo lavoro
Occorre valutare il tema è e anche qui avanzare idee proposte circa i lavori socialmente utili
E circa gli effetti delle tecnologie sul lavoro non soltanto all'interno della fabbrica ma per esempio
Su nuove forme del lavoro che potrebbero essere a domicilio e infine il tema dell'accesso al lavoro
Qui occorrono politiche attive che in questa Regione facciamo danni per esempio con lo strumento della formazione professionale politiche di pari opportunità
Ma mi voglio soffermare sulla riforma del collocamento noi abbiamo un sistema del collocamento
Che avvia al lavoro il quattro per cento di tutti coloro che trovano lavoro il novantasei per cento trova lavoro attraverso altre strade
Partendo da questa considerazione come Comitato regionale dell'Emilia Romagna abbiamo avviato un lavoro è fornito alle compagni delle commissioni lavoro di Camera e Senato un progetto di legge a cui hanno collaborato Giorgio Ghezzi e Gilberto c'era bandi per la riforma
Del meccanismi che governano il mercato del lavoro
Con due obiettivi aiutare i giovani e coloro che cercano lavoro
Fare politiche attive produrre servizi per la promozione del lavoro e
Competenza
Concludo
Queste cose anche questi temi del lavoro io penso che dovrebbero essere oggetto della nostra campagna e del nostro impegno da qui alle prossime elezioni
Proprio per dimostrare perché cosa sia per fare in modo che siamo un partito che avanza delle proposte che siamo un partito positivo che la coalizione di centro sinistra e qui per modernizzare ditta perché reale pari opportunità per favorire il lavoro e l'occupazione per dare un futuro al nostro Paese e non per essere contro qualcuno o contro qualche altra forza politica io penso che quest'ultimo sia stata la ragione fondamentale della nostra sconfitta alle recenti elezioni politiche
La parola al compagno pomata seguirà Antonio Nicoli
Quanto sta avvenendo nel nostro Paese
Dopo la sconfitta dei referendum
Salvo quello sul doppio turno che io ritengo comunque uno dei più rilevanti politicamente
Evidenzia secondo me che era necessario un dibattito congressuale
Che sapesse mobilitare partito e far l'occasione di discussione per contrastare l'offensiva di testa
è prevalsa l'idea nemmeno condivise e comunque non ci fosse più il tempo per la convocazione dell'assemblea di base
Al di là di queste considerazioni
Credo comunque che non si possa dimenticare che il tempo come le regole
E una delle condizioni primarie per la democrazia soprattutto nell'udienza involontarie di massa
Ne discuteremo il prossimo congresso sono d'accordo ma non vorrei che la costituzione materiale del nostro partito si fosse da adeguata al modello maggioritario per Ruini richieste discussione partecipazione fosse ritenuta una ferita un po'di tempo
Se questo fosse vero
La proposta contenuta nella semi Massimo D'Alema
Ti apprezzo per la sua scelta politica
Di operare per una formazione unitaria d'Assise italiana non ma sarebbe con limiti tali da essere sostanzialmente impraticabile
Altrettanto pericolosa l'idea secondo me
Idea che aleggia nel partito che secondo cui il PDS è la sinistra
Perché non è non è non c'è legittimazione per la sinistra alla sinistra del PDS
Questa tesi portano la mortificazione anche nel PDS del pluralismo che caratterizza da sempre la sinistra italiana e che dovrà essere la base non organi aggregazione politica che ci stiamo proponendo inoltre si rischia di mortificare il bisogno di rappresentanza politica di aree sociali con il voto no al referendum sindacale sulle pensioni hanno manifestato certi loro malessere
Ma anche una diversa valutazione politica racconta di partecipare alla costruzione di una nuova fase per l'Italia
Quel voto è un segnale inquietante anche per noi per l'insediamento socia del nostro partito
Ma ancor di più deve essere un problema politico per l'insieme dalla coalizione di centro sinistra
I biondi realismo politico certamente necessaria non può essere inteso come un appiattimento sull'esistente con l'accettazione dei soliti due tempi di cui mai giunge secondo colpisce almeno me in questo senso la posizione di quanti anche sull'Unità ritengono che lavoratori e pensionati non dovrebbero richiedere il recupero dell'inflazione prevista dagli accordi con il governo
Che l'accordo con le do sulle pensioni non debba essere migliorato anche gli imprenditori bontà loro dovrebbe essere sensibile per il Paese menta di riforme di equità fiscale poco o nulla scrivono
Il primo politico non può essere confuso con il cedimento l'economicismo Letteria moneta rischi che prive di ogni spessore sociale
Così come non può portare la sinistra appannare la sua diversità e la rinuncia alla lavorazione dieci dei suoi punti di vista e di proposte programmatiche a proporre al tavolo della coalizione
Colpisse inoltre che tra le forze del centro a cui ci rivolgiamo tanti sono quelli che pensano ancora di darci lezioni menta difficilmente sentono il bisogno di nuove analisi sulla realtà sulle ragioni della crisi del nostro Paese
Io non chiedo autocritiche
Ma certo ritorno incredibile che possono chiedere al PDS rinunciare anche alla speranza di un sta fondata sui rapporti sociali diversi
A ogni idealità trasforma critici la sinistra può essere vincente deve puntare a governare questo Paese
Ma grave sarebbe l'errore di separare l'azione politica tattica quotidiana dalla progettazione del futuro e di accettare logiche politiche che puntano indebolire l'idea di cambiamento a introdurre pregiudiziali verso forze della sinistra
La logica delle produzioni politiche culturali oltre essere contraria realismo sempre vocato espongo la sinistra discriminazioni politiche programmatiche che agiscono anche dentro la stessa coalizione
Questo mi ha parere e quanto avvenuto a Bologna
Dove con il preambolo politico al programma elettorale della coalizione se volutamente posto un limite a sinistra
Poi con la forma se nella giunta del Comune di Bologna della Provincia ti sono escluse quelle posizioni politiche e non solo per l'uso dei Verdi alla coalizione che più di altri sono impegnate con determinazione per innovare e qualificare l'azione di governo per lo sviluppo ambientalmente sostenibile
L'autonomia culturale e politica non nega la capacità di trovare l'intesa con altre forze politiche con aree economiche sociali disponibile nell'azione lo vide anziano tante cose compiute nel governo della nostra città lo dimostra fino al protocollo d'intesa con la tratta dei costruttori bolognesi per l'impegno convergente oltre che sugli studi impatto ambientale che un ambientali unico esempio in Italia a operare per la qualità urbana e lo sviluppo sostenibile della nostra città
Ho citato questi fatti per evidenziare che oggi è possibile incidere sulla realtà operare per trasformarla trovare interlocutori fra tutte le forze economiche sociali disponibili ad accettare la sfida della qualità a superare la logica della quantità come unico parametro di valutazione
Gli ho citati perché questi fatti hanno anche aperto spazia nuovo occupazione qualificata di sapere ancora oggi emarginati
Così come sono stati occasione per una nuova forma di partecipazione attiva dei cittadini alle scelte di sviluppo qualificato di Bologna
Ritengo importante
Il nostro sindaco Walter vitali nella sua relazione al Consiglio comunale abbia ribadito il valore di quelle se credo che anche lui come me sia consapevole delle pressioni in già in atto per attenuarlo e mi auguro che la Giunta e il Consiglio si appella resistere e svilupparle
Con ciò spero si creano le condizioni per Tantra in cui ridare la città e per una nuova intesa con i verdi di Bologna
Senta polemico evidenziare che personalmente ritengo un errore l'appannamento delle posizioni culturali programmatiche più avanzate per l'intesa con le forze del centro democratico
Più in generale non mi convince la proposta contenuta nell'azione di Massimo D'Alema di un nuovo patto per lo sviluppo
La ritengo timida
E credo non faccia emerge in modo adeguato presenta di cambiamenti rispetto al tipo di sviluppo che si è determinata in Italia
La recente conferenza di Berlino sullo sviluppo sostenibile come quello del Cairo sui problemi demografici quelle precedenti promosse dall'ONU ha lanciato un forte allarme sui pericoli dell'attuale modello di sviluppo il fango istriani
E avanzato proposte precise per un nuovo equilibrio tra attività umana e l'ambiente naturale basato sul principio della prevenzione e sulla visione unitaria e globale dei processi economici ambientali
è ormai convinzione diffusa una istituzione mondiale ed europea comune autorevoli ambienti economici e scientifici che lo sviluppo senza limiti non ha più senso storico
Molti Paesi industriali pur con contraddizioni hanno già seguito di operare per la sostegni sostenibilità dello sviluppo dalla qualità del loro sistema di produzione dei loro prodotti
Il nostro Paese Paese ha bisogno di una profonda riconversione del modo di pensare valutare lo sviluppo
Ponendosi l'obiettivo di garantire il benessere e cittadini riducendo l'uso di energia pro-capite e via via ponendosi in grado di massimizzare il valore aggiunto di minimizzare l'uso di risorse naturali primario
E non rinnovabili
Molte imprese in Europa e nel mondo si muovono già in tale direzione mente sta crescendo in Italia la stessa consapevolezza visto che il mercato stesso tende a penalizzare i prodotti ambientalmente meno qualificati
La stessa possibilità di accrescere l'occupazione di qualificare il lavoro
Problema drammatico ma il nostro paese dipenderà dalla capacità o meno di affrontare i problemi le molteplici questioni collegate alla prevenzione e risanamento ambientale alla qualità dei prodotti alla modifica dei processi produttivi
Non tutto può essere fatto in un colpo solo
Sono d'accordo e però decisivo imboccare la strada che seleziona unisse rafforza quanti nei diversi settori economico sociale istituzionale hanno compiuto scelte coraggiose e sono già impegnati in atti concreti innovativi in tal direzione
Il nostro Paese deve quindi assumere nuovi indirizzi è questa la proposta che io penso economici e sociali capaci di affermare il risparmio risorse naturali la sostenibilità ambientale una nuova redistribuzione risorse entro i Paesi ricchi e tra questi e poi nel Paese e il popolo dei Paesi più poveri che hanno diritto di attese la loro qualità della vita senza ripetere gli errori del nostro sviluppo consumista
Ritengo perciò fuorviante subalterna l'idea e attuale tipo di sviluppo sia l'unico possibile e che il compito della sinistra scolo dire attivarne meccanismi mai un posto obsoleti ambientalmente pericolosa
L'intesa tra forze sociali diverse e tra queste il mondo e la ricerca nel nostro Paese
Può e deve essere quindi orientata l'assenza della sostenibili milita dello sviluppo e alla liberazione delle potenzialità oggi bloccate dal tipo di tecnologia utilizzata e dalla organizzazione sociale voluta delle classi dirigenti
Sarà come la discussione senza polizia nella collezione mi auguro chiarire quali sono le reali disponibilità e fin dove può spingersi l'accordo elettorale politico
Ma la strada da proporre e questo io penso
Sono anch'io convinto come scritto la relazione
E quanti si candidano a governare il Paese devono rendere chiare il loro progetto per il futuro e far conoscere i principi le grandi idee gli obiettivi di fondo della prospettiva per cui chiedono il consenso e proprio per questo ritengo
Insufficiente
Orizzonte della rivoluzione di base liberale prospettata una rete nella relazione così come sono convinto che sia ormai superata l'idea della lotta per lo sviluppo del delle forze produttive per la sola redistribuzione delle risorse
E decisivo assumere un altro punto di vista quello della sostenibilità ambientale
Della redistribuzione del lavoro e dell'imposta di lavoro della riduzione degli orari di lavoro
Perché non può essere più possibile un meccanismo che riproduce se stesso producendo consumi per potere motivare l'occupazione
Io a dare una svolta profonda in questo senso queste quello che secondo me chiedono nuovi nuove le future nuove generazioni quello che noi dobbiamo alle future generazioni di cui stiamo consumando le aspettative di chi
La situazione del nostro Paese
è molto delicata io sento il bisogno di una sinistra forte riconoscibile e responsabile verso i lavori verso i lavoratori e verso il paese gli stessi destini democratici dell'Italia dipendono dalla capacità della sinistra di mantenere salda la rappresentatività politica ed elettorale delle aree che sperano in profondi cambiamenti
Sociali economici e politici altri
Nostri futura alleati mi auguro hanno il compito di rappresentare le altre aree culturali e sociali però nuova alleanza di governo del nostro Paese non spetta al PDS rappresentare tutto
Mi auguro che l'emergenza in cui siamo non faccia prevalere quanti pensano che proprio la mancanza di principi e valori di chiare prospettive sociali e democratiche e la sola possibilità per la sinistra di governare questo paese grazie
Ricordo che alle tredici e trenta presso la Sala Bianca riprende la commissione politica
La parola al compagno Antonio Nicolì seguiva Tosap truffa
Mi è stato raccomandato con calore di stare nei tempi mi esprimerò allora Traverso povere cartoline abbastanza scheggiate la prima
Nel diciamo qui è tarsi anche del nostro orgoglio per aver avuto un brillante risultato eccezionale risultato nelle amministrative
Debbo ricordare una frase che è stata ricordata più volte dagli esegeti della politica e direi che ha inciso anche la nostra profonda coscienza di Buttiglione
La sconfitta diceva Buttiglione del Polo e al e aggregati
è avvenuta a causa del radicamento che le sinistre hanno nel Paese nelle comunità nelle realtà nelle quali hanno fatto attività e propaganda elettorale
Ora per noi questa è un'aberrazione però direi che un segnale estremamente importante di quanto il modello che a noi si contrappone è un modello che ha paura del radicamento territoriale
Allora visto che spesso si ha presi dall'angoscia di questo futura tenzone nazionale perché non partiamo convinti dal radicamento territoriale
E non è facciamo da questo il punto di partenza e di forza di leva per poter vincere la campagna elettorale nazionale
I riferimenti sono tante direi coerenti perché Prodi ha pensato di mettere su una corriera una semplice Corriere rigirare le cento città Alitalia
Un tema tra l'altro estremamente caro ai federalisti al pensiero federalista italiano cioè girare per le comunità lei cita e non nella riduzione del campanile
Ma le riduzioni di una koinè nazionale
Allora da qui il metodo direi che dovrebbe essere coerente
Noi siamo stati investiti recentemente da campagne elettorali nelle quali non solo il medium il mezzo televisivo
Ma le modalità nostre di organizzare il nostro pensiero e di radicarsi tra la gente quando non è venuto ha portato a sconfitta
Le elezioni politiche è stato più volte ricordato non hanno soltanto il problema di personalità politiche o apparati sballottato i da un collegio all'altro portati in giro
Ma hanno avuto il problema della non preparazione radicale nei territori una proposta molto semplice
Prodi si è lanciato per la candidatura e noi lo sosteniamo a grandi lettere
Non abbiamo oggi un problema di ridisegnare i collegi in Italia i colleghi si sono già la legge elettorale per quanto ci è data sembra fissato ormai per la prossima sfida elettorale perché non partiamo subito nei collegi nei territori
Cioè non facciamo quella formazione di partecipazione di consenso di spinta di proposta sulla realtà non virtuale ma realtà territoriale non ne facciano da subito un momento di credibilità e di proposta
E organizziamo magari torpedoni più locali
A scadere a a tratti attratte molto più limitate con sostegno molto più ravvicinate però di fatto che rientrano in un grande giro se volete un po'troppo organizzato da torpedoni ma direi efficace tale da poter essere sicuri e specchiati in quella scelta in quella condizione
Abbiamo avuto deformazioni che conosciamo
Sono state le formazioni avvolte di troppa convergenza nella segreteria politica di problemi da nomenclatura problemi non mente lampi come piccoli Adamo nell'Eden
Dover per la prima volta a provare lo spavento di nome entrare le cose più semplici con un nome non conosciuto
Allora togliamoci da questo assillo da questo ultimo momento dell'ultimo momento tra l'altro che portava come diceva Fausto
Alle camera caritatis ai tavolini diceva Fausto per non essere schiacciati dall'ultimo momento dall'ultimo quarto d'ora occorre muoverci fin da adesso
Son d'accordo allora ecco l'idea del patto patto federativo patto federativo tra uguali uguali siamo uguali dobbiamo risultare fino in fondo fino alle soglie della campagna elettorale
L'esempio di Bologna
Bologna
Bisogna ricordarlo avuto tempi lunghi di modello nazionale modello amministrativo fucina di idee e di proposte concrete realizzate a Lizzano pennelli sparsi nelle scuole nella sanità
Ora questo modello avuto un altro lungo periodo di continui colpi fragilità e diciamo pure di forte difesa da parte nostra
Oggi siamo a una svolta ulteriore bisogna capirlo l'idea della città metropolitana portato a una svolto il terrore quella più non è che non si vede più indifesa difesa di un vecchio modello Celebre
Ma o celibe
Ma addirittura la formazione di un nuovo modello fortemente partecipativo e nel nei ruoli tipici della nostra realtà nazionale
Uno tra tanti
Confronto delle esigenze
Del nostro territorio con Lennon adempienze delle grandi strutture di servizio pubblico perché non federate perché non calate nella realtà della gente perché non articolate nel territorio nazionale
I rapporti con le ferrovie rapporti con l'Anas la salute l'organizzazione quindi ospedaliera questi modelli si trovano oggi a un nuovo appuntamento bene io propongo che si lavori su questo di intelligenza operativa e politica ma non per fare delle capitali in Bologna
Non per creare gelosi all'interno della regione non per avere una Regione sospettose guardinga per quanto si fa solo a Bologna al contrario per creare modelli scambiabili
Modelli comparabili che possiamo portare approva non solo europea ma prova nazionale dei bisogni nazionali
Credo che sia importante questo perché altrimenti ricadiamo nella logica degli anni ottanta che vedeva l'eccellenza ma cos'era questa eccellenza queste eccellenze alla discriminazione
Isolamento creazione di reparti di serie B e di serie C territoriali e la discriminazione all'interno della stessa Area metropolitana bolognese
Oggi noi invece possiamo avere una creazione più diffusa
Una creazione controllata dai cittadini e che dialoga direttamente con lo Stato ecco allora tenuto bianco spaventarsi se in un tinello o in un soggiorno
La gente può essere schiacciata dal Café Chantant anche viene mosso dalle televisioni Fininvest
A quel punto oltre quel tinello oltre questo giorno c'è lo spazio esterno nel quale siamo abituati a partecipare a ragionare creare modelli positivi del vivere civile
Che si allacciano Issey collega hanno arresto della nazione questo può avvenire contemporaneamente
Sia nel nostro amministrare locale dove abbiamo successo meritato successo
Sia in un'idea politica nazionale che non ha bisogno di sogno non ha bisogno del grande sogno ha bisogno della tranquillità
Di quella normalità positiva ricca creativa che ci porta ad essere ancora credibili per un governo del paese
Chiuso
Interviene Giuseppe il prezzo Petruzzelli seguirà Danilo Barbi
Sì anch'nel corso della campagna elettorale per i referendum che anche dopo nei due o tre giorni di assemblee pre congressuali che ci hanno separato da questo congresso tematico della federazione di Bologna molti compagni si sono posti il problema hanno posto
Il problema se non c'era un modo per vincerli questi referendum
Non solo nel merito ma anche dal punto di vista del metodo se non fosse giusto
Considerata la complessità del per la scadenza referendaria
Considerato il prevalere di una sorta di effetto Baudo
Per il quale gli elettori si sono sentiti come dire una responsabilità eccessiva
Se soprattutto di fronte alla chiaro tentativo di barare al tavolo da parte dell'avversario
Non fosse il giusto da parte nostra invitare a non andare a votare
A non raggiungere il quorum
A evidenziare fino in fondo
Il fatto che c'era a quel tavolo chi bara da e che quindi nel gioco saltava
Io credo che noi abbiamo fatto bene a non seguire questa strada sia per senso di responsabilità
Sia perché anche in questo modo abbiamo mostrato di essere una forza nazionale fra virgolette
Sia per rispetto fino in fondo della democrazia e di uno strumento quale quello del referendum che anche se riteniamo abusato e da riformare continuiamo a considerare come uno strumento di democrazia
E ma oggi noi dobbiamo chiedere con forza che ci sia dato atto di tutto questo
Perché il problema della legislazione antitrust rimane
Perché il problema di una diversa regolamentazione del sistema televisivo rimane
Perché riteniamo insopportabile l'attacco demagogico e plebeo alle organizzazioni sindacali
E perché l'anomalia di questo Paese non sta soltanto nel fatto che ci sia qualcuno che possiede tre televisioni
Ma soprattutto nel fatto che questo qualcuno
E contemporaneamente
Candidato alla presidenza del Consiglio
Un insegnamento dobbiamo trovarlo e mi pare che sia stato tratto con senso di come dire con arguzia e con intelligenza dal nostro partito a tutti i livelli
Se non avevamo vinto dopo le elezioni amministrative
Non abbiamo vinto le elezioni politiche non le abbiamo perse neanche dopo il referendum
Lo spazio per un'iniziativa politica seria c'è
Per continuare a intervenire nella vita politica di questo Paese con incidendo sulla nostra realtà c'è
In Italia
L'anomalia fondamentale e quella che non è mai esistita una destra conservatrice democratica e liberale
Abbiamo conosciuto la destra fascista
E conosciamo oggi una nuova destra monopolista
E che fonda le sue fortune sulla forza di una grande azienda
Ma in Italia non c'è mai stata neanche è questa la nostra difficoltà
Una sinistra forte popolare radicata
Che fosse al tempo stesso una sinistra di governo legittimata a governare
Il Paese sulla base delle corse che dice che fa ma sulla base anche di un forte consenso popolare
Il centrosinistra
C'è stato già
Ed era un centrosinistra che nasceva però dalla grande forza del partito unico della Democrazia Cristiana
La sinistra presente in quell'esperienza
Era debole
Velleitaria
Non rappresentata
La forza vera del popolo della sinistra che era fuori all'opposizione
Io credo che qui ci sia la sfida di oggi
Che la sfida da cui è nato il PDS
Che il PDS probabilmente non ancora risolto
E che si pone
Davanti a noi
Ed il cui Alberto il peso e la difficoltà
Contribuire per parte nostra
Alla costruzione di un sistema
Istituzionale differente
A fare in modo anche con il nostro contributo
Che ci possa essere
Una destra conservatrice
Liberale e democratica e a costruire contemporaneamente un centro sinistra
In grado di governare
Abbiamo capito che il PDS da solo non basta
Abbiamo capito che la sinistra da sola non ce la fa
Ebbene oggi il problema è quello
Non di dividersi e di litigare all'interno della coalizione
Ma di rendere visibile complessivamente l'intera coalizione
Di incominciare a lavorare a parlare ad operare in nome dell'intera coalizione
Di dare vita alla coalizione
Io penso che ci sia una strada privilegiata la indicata prima di me la richiamata prima di me anche per ultimo adesso Sandro ramazza la questione dei programmi
Anche dopo il congresso la tappa principale questo nostro congresso tematico
I riferimenti stanno nelle cose che già ha detto
E va dicendo che va scrivendo Romano Prodi per noi stanno fondamentalmente nei contenuti programmatici profondamente innovativi che sono nella relazione di Massimo D'Alema
E questo deve essere il lavoro dei prossimi giorni dei prossimi mesi
La differenza con l'esperienza dei progressisti è del tutto evidente
Non solo per ragioni di schieramento politico
Ma per come è nata a quell'esperienza quella fu un'invenzione dell'ultima ora
Fu un dove a fare di necessità virtù
Di fronte al nuovo sistema elettorale il doversi ritrovare ma ricordiamo compagni
Non c'era non soltanto non c'era un programma comune degno di questo nome
Ma non c'erano neanche intenzioni comuni
Per quanto gioiosa fosse o potesse essere
Quella macchina da guerra
In realtà era abbastanza scoordinata
Oggi mi pare
Che abbiamo avuto e abbiamo ancora il tempo abbiamo avuto e abbiamo ancora la possibilità ma aggiungerei anche la disponibilità e le idee
Per costruire un programma
Per dare visibilità a questa coalizione
Per fare quindi non soltanto degli accordi elettorali
Ma per costruire effettivamente un soggetto
Che l'alleanza di diversi soggetti che ha una sua fisionomia una sua autonomia una sua visibilità complessiva
Ecco perché io non sono d'accordo
Nel ridurre tutto è semplicemente è sempre a una questione di poltrone
O per meglio dire per evitare che si riduca tutto è sempre a una questione di poltrone dobbiamo con la santa pazienza
Riprendere e quindi continuare a ragionare a partire dai programmi da quello che vogliamo
C'è
Io spero che D'Alema abbia la possibilità concludendo questo congresso di soffermarsi e la volontà di soffermarsi
Su questo argomento c'è continua ad esserci
Il problema delle regole in questo Paese
Io non credo fatta la tara a tutte le posizioni degli ultimi giorni di avversarie potenziali alleati quando sollevano
Questo problema
Non credo che sia semplicemente una questione che si agita
Per il proprio interesse particolare
Vedo gli strumentalismi
Li capisco
Comprendo che si agita volte questo problema per guadagnare tempo per riaffermare la propria esistenza ma il problema delle regole c'è
Della riscrittura
Di una parte della Costituzione
E non è soltanto lui trovare nuove modalità per il referendum morì pensare la questione del sistema elettorale e sono d'accordo e sono convinto che questo sia il primo dei problemi
Ma un problema di come si definiscono le regole
Chi lei definisce se soltanto una coalizione che ha vinto e quindi una maggioranza in un parlamento di cui e in cui è maggioranza o se è un patto di questo tipo che ridefinisce regole e comportamenti
Assetti istituzionali equilibrio dei poteri
Non debba vedere il coinvolgimento di una larga parte
Della Campa e non solo di chi vince
Del popolo italiano e non debba vedere sedi appropriate giuste
E d'altronde non posso dimenticare che quando D'Alema e altri del nostro partito hanno sollevato questo problema la risposta non è stata attenta ed adeguata
E anzi anche lì si è letta la proposta come la proposta di volta in volta strumentale questa volta da parte nostra
è però il problema c'è e il problema va affrontato e va affrontato anche in questa campagna elettorale non so quanto lunga sarà nel senso che non so quando si andrà a votare e però questo problema posto
Perché questa e l'ulteriore difficoltà accanto al vuoto di politica che c'è stato in questi anni
Accanto alla povertà dei diversi soggetti politici il doversi muovere in una sensazione in una situazione senza regole definite o con una parte di regole che vanno completamente riscritte
Ultimo argomento e ultimo problema che volevo trattare
Perché anche questo mi pare che si ponga è il problema
Del soggetto politico della democrazia interna al nostro perché
Io sono del tutto convinto dalla giustezza della scelta del congresso tematico per diverse ragioni che non sto qui a riprendere
E però e son convinto vedo mi rendo conto del fatto che la proposta anche della federazione
E quindi di un accordo paritario con altri prende atto in qualche modo del fatto che questo nostro partito non è riuscito a compiere fino in fondo tutta l'operazione che era all'inizio al momento della della svolta nella fondazione del PDS eccetera cioè di essere
Fino in fondo completamente
Qualcosa di profondamente diverso per apporti culturali politici che venivano da altri da l'erede di una tradizione
Quindi capisco questo passaggio comprendo questo passaggio della federazione comunque passaggio utile fosse indispensabile
Capisco la scadenza del congresso tematico
Però dopo queste fasi noi abbiamo la necessità e avvertita l'ho sentito in tutte le assemblee pre congressuali
Da più parti dentro il nostro partito almeno qui in questo partito di Bologna so bene diverso dal partito che c'è in altre parti d'Italia una necessità
Di ridefinire regole
In termine di ridefinire meglio
Il chi siamo
Il come siamo gambizzati
Io concludo su questo
E quindi Roberto avvertendo la necessità di che si vada poi a un una sede congressuale vera concludo su questo
Richiamando soltanto due osservazioni
La prima
Io penso che ha ragione Sabattini quando afferma che non ci sono nelle giunte
Rappresentanti gli assessori che parlano in nome e per conto di questo o quel partito non ci sono più lotti
Orti assegnati a questo a quella componente partiti
Sono altrettanto convinto che le giunte le abbiano fatte coloro che avevano la responsabilità di farlo
Bene fatte però quelle giunte
Chiunque le abbia fatte
Sembra convinto che le abbiamo fatte i sindaci Presidente della Provincia
Il partito democratico della sinistra per quello che per la forza che ha non è estraneo o spettatore indifferente rispetto all'atteggiamento rispetto alle scelte rispetto alle sorti
Di quelle giunte
Di cui ciascuno di noi deve sentirsi partecipe
E per converso per quanto riguarda il nostro partito è il modo di funzionare del nostro partito
Dobbiamo effettivamente ripensare
Alcune regole interne
Basta con la storia delle consultazioni che ogni volta diciamo
Ci sono le ultime
O che l'ultima volta che le facciamo e che ogni volta siamo
Indotti a ripetere non riduciamo il dibattito interno nostro sempre e comunque a una questione di anche qui di poltrone di responsabilità
Smettiamola con un certo tipo di linguaggio cifrato
Per addetti ai lavori
Che fa riferimento a storie del passato
E che ci costringe a parlare sempre
Come i rappresentanti di qualcosa che non c'è più
Di cui francamente non avvertiamo più neanche molto Nostalgia
Basta con questi ultraquarantenni che oramai continuano a fare
I ragazzi che erano e a parlarsi fra di loro
Sulla base di esperienze loro che non sono del partito
E soprattutto ritengo che ci siano in questa realtà bolognese
Tante possibilità
Grandi
Di recupero
Di forze
Che pure sono state con noi e che da noi si sono allontanati
Abbiamo verificato in questa campagna elettorale e compagni
Anche compagne e compagni dirigenti di questo partito che non
Che non ci sono più
Che si sono allontanati dalla politica
Che non si riconoscono più in un impegno concreto
E che invece sono recuperabili a tutto tondo
A tutto campo per un impegno politico e che lo hanno fatto anche perché
Stanchi di questo modo di di lavorare di funzionare
Ripeto
Fosse eccessivamente burocratico forse eccessivamente legato più alle vicende interne di questo o quel palazzo che non all'attività concreta sentire concreto della gente concreta di questa realtà concrete
Interviene al compagno Danilo Barbi seguirà Carlo Castelli
Cari compagni
Dovendo scegliere non posso iniziare parlando della riforma previdenziale
Questo non solo per le responsabilità che oggi non sembra del lavoro Bologna ma anche per altri due argomenti il primo abbia fatto una discussione fra lavoratori lavoratrici a Bologna che coinvolto centoquarantasei mila centoquarantasei persone
Una massa enorme
Di cui quasi quarantadue mila pensionati ma per quello che riguarda i lavoratori attivi abbiamo attivato una partecipazione per noi senza precedenti
Che ha sfiorato il sessantotto per cento dei presenti i lavoratori attivi nelle aziende sopra i venticinque dipendenti in tutti i settori e si è avvicinato al settantotto per cento nell'industria
Per dirla con una battuta si potrebbe dire che per quanto riguarda il sindacato questa consultazione è stato un bel congresso tematico
E vi assicuro che è stato così un bel congresso tematico
Una grande partecipazione quindi
Un grande investimento anche là dove c'è stata grande discussione
Ma c'è un secondo argomento
E mi fa partire da qui
Il secondo argomento è questo uno dei composti altamente perché non sono del tutto convinto del modo con cui segretario della nostra Federazione Sergio Sabattini ha parlato di questo tema nella sua relazione
Non perché non vedo anch'io ovviamente le grandi questioni risolto i problemi che risultato di questa consultazione la sì al sindacato e al partito
Ma perché penso molto francamente che sulla partita così parlando solo dei problemi
Si rischia
Si rischia
Si può dare l'idea che ci siano solo dei problemi
Si può dare l'idea che ci siano solo dei problemi
Io non penso questo spesso invece come diceva prima il compagno Massa che in realtà il tentativo che si sta facendo sulla riforma pensionistica
E già
Un tentativo riformatore
Se guardiamo le linee a regime del nuovo sistema pensionistico questo è già un tentativo riformatori
Pur sapendo bene penso meglio di molti altri compagni le questioni dolenti dei press e dentro ci sono
Ma questo è un punto di giudizio generale
Che è una discussione come quella che stiamo facendo oggi non può
Non la traversata discussione di tutto il partito
Il nuovo sistema previdenziale è un sistema più inclusivo quello a regime di quello attuale
Parla più figura nel mondo del lavoro apre quelle forme di autologo Roggi molto diffuse tra lavoro subordinato e quello autonomo
Riconoscono meglio i lavori discontinui anche se qui dovremmo credo fare degli interventi significativi in Parlamento
Il nuovo sistema è più equo e al tempo stesso più differenziato di quello attuale
E più ecco perché avvia un'unificazione generale i trattamenti pensionistici fra i diversi fondi fra le diverse forme di lavoro pubbliche private e autonome dipendenti
Ma perché anche riconosce
Delle differenze reali che ci sono nel lavoro di più dell'attuale sistema
Il nuovo sistema dice che i lavori non sono tutti uguali
Mentre l'attuale sistema dice che le categorie dei lavoratori non sono tutti uguali di fronte al sistema previdenziale il nuovo sistema dice che i lavori non sono tutte uguali attraverso la formulazione dei lavori usuranti che deve essere sicuramente fortemente anche
Resa più stringente più esplosive più significativi in Parlamento ma concettualmente è una conquista per quanto mi riguarda sul piano politico
Ma dice anche che i soggetti non sono tutti uguali
E qui la questione del riconoscimento del lavoro di cura della maternità sono fatti importanti nella filosofia del nuovo sistema
Non si deve più flessibile l'uscita fra cinquantasette e sessantacinque anni un sistema che permette più scelte per le diversità sociali per quelle individuali
Soprattutto si colleghiamo questo è un altro punto politico quello dell'innalzamento dell'obbligo scolastico
Che è un altro punto politico di programma
E poi il nuovo sistema è più solidaristico
E anche su questo penso che su un punto che non può essere
Banalizzato la discussione il calcolo previdenziale il nuovo sistema è più solidaristico di quello attuale verso le carriere più basso e le carriere più bassi si chiamano per i maschi gli operai e le donne in generale in tutti i lavori
Insomma io penso che nelle linee di fondo il nuovo sistema previdenziale
In quelle linee di fondo c'è un tentativo di riscrittura del compromesso sociale
Pur nella sostenibilità economica
Che mantiene la centralità della previdenza pubblica Rita certezza le pensioni in essere e i loro incrementi
E attraverso la previdenza sintattico integrativi e realtà libera risorse dei lavoratori dall'uso aziendale per cercare di creare un mercato finanziario e quindi di poterlo democratizzare
Certi ci sono questioni significative per il sindacato è per il partito nella fase transitoria
Soprattutto nel lavoro Pera e noi cerchiamo di dove dobbiamo cerca di dargli una risposta in Parlamento ma dobbiamo sapere qual è il nostro giudizio politico su di un volgo complessivo della riforma e io su quelli non ho dubbi
è un tentativo di riforma di riscrivere un compromesso sociale per questo è centrale che il Parlamento la propria
Perché se no si dà questo giudizio connette sta francamente io non avevo neanche a capire perché si debba dire che il Parlamento deve comunque approvare io non penso che dobbiamo dire che il Parlamento debba comunque approvarle in una logica che come messaggio generale si è fatto quello che si poteva lo trovo questo un messaggio sbagliato che non è la fotografia dell'intervento sulla previdenza pur sapendo bene quali sono i prestiti vi sono anche dentro quell'involucro
Ma il giudizio generale per quanto mi riguarda non è quello non è si è fatto come si poteva ma il tentativo di riscrivere un compromesso sociale purché la sostenibilità economica questo Parma il giudizio politico generale e per questo penso che Parlamento debba pagare
Ovviamente
Mi avvio a concludere
La consultazione che abbiamo fatto per lavoratori lavoratrici pone ecco anche qui cambia nella terminologia non un malessere
Pone una domanda
Una domanda al sindacato per le politiche sindacali ma anche alla sinistra politica
Pone una domanda non solo esprime un malessere pone una domanda politica e sociale
A questa domanda bisogna dare una risposta e forse si può dare una risposta soli una prospettiva di governo
Voglio solo dire due cose su questa domanda e poi chiude
Questa domanda me pare non sia fondata sulla soggettività dei lavoratori e delle lavoratrici
Ma su almeno due fondamenti oggettivi
Su una stato delle cose
E ne scelgo due il primo ma ormai siamo entrati in una fase in cui la modernizzazione delle forze produttive
Delle forme della produzione se non è ad una fase di maturazione
Fa cambiamento tecnologico e organizzativo è sicuramente una fase di consolidamento
E in questo consolidamento esplode una contraddizione forte e questo c'è stato un grande aumento della produttività soprattutto di quell'industriale in questi ultimi anni
Soprattutto di quell'industria e dentro questo aumento di produttività contemporaneamente c'è stata una svalutazione del lavoro soprattutto industriale soprattutto manuale questo è un punto oggettivo
Che oggi lavoratori mandola sindacato alla sinistra politica
Il secondo punto oggettivo che si lega al primo
è che il risanamento economico del Paese avanzato non è più nello stadio di tre o quattro anni fa il risanamento economico del Paese e avanzato
E e i lavoratori ma anche le aree del non lavoro
Sanno che il prezzo di questo risanamento sono stati sopportati soprattutto da loro dal non lavoro e dal lavoro dipendente
Queste due sono due elementi oggettivi di una domanda generale al sindacato della sinistra politica che come ho detto prima può trovare una risposta solo secondo me è una prospettiva di governo ma che bisogna cogliere fino in fondo
E per toglierla e chiudo veramente
Qui vedo un ruolo di questa nostra discussione del congresso nazionale tematico che attesti il ruolo del nostro partito
Sfida per il governo ma anche eventualmente dentro al governo del Paese a questa domani
Quel compromesso nation indicato dalla relazione di D'Alema tra lavoro impresa è sapere
Non può più essere legato all'emergenza economico-finanziaria
Ma deve essere un compromesso che parla di un futuro e Cure miglioramento per questo Paese rimettendo al centro di questo una valorizzazione dell'insieme dei lavori
Interviene il compagno Carlo Castelli seguirà chiudono gli interventi Walter vitali
L'esito negativo dei referendum la difficoltà di molte forze del centro sinistra a muoversi effettivamente in una logica di coalizione
Atteggiamento politico di lega Nord Rifondazione Comunista dicono secondo me che sono ancora molti gli ostacoli per rendere credibile far vincere un'alternativa di governo al centrodestra
E tuttavia mentre dobbiamo misurare con realismo questa difficoltà
Io vorrei che non smarrirsi mondato che pure fa parte della realtà e cioè che è possibile affermare finalmente in Italia un ricambio di classi dirigenti e di politiche nazionali
Che possiamo cioè vincere se va avanti una strategia politica un progetto come quello presentato da D'Alema e dalla relazione di Sabattini
Dico questo perché è vero che le amministrative che abbiamo vinto non sono le politiche ma nemmeno il referendum lo sono
E se Berlusconi commette l'errore di considerare quel consenso sulle tv come automatico consenso politico io penso che potrà trovarsi di fronte a sorprese amare
Penso cioè che la partita sia ancora tutta aperta e che dobbiamo giocarla senza atteggiamenti minoritarie difensivi tanto più a Bologna dove ciò sarebbe ridicolo
Partita aperta perché abbiamo capito la lezione novantaquattro quando andammo le elezioni
Solo come progressisti come sinistra senza avere un programma comune senza avere un leader senza la seta di candidati nel Nord che fossero credibili inesperto lettorato nei collegi uninominali
E se andammo mentre i nostri avversari con demagogia serto però proponevano un progetto per il Paese
Noi il partito delle tasse di sacrifici loro quello della libertà dei posti di lavoro del miracolo economico
Tutti vediamo oggi secondo me anche se il percorso è ancora accidentato che la distanza dal ventisette marzo novantaquattro è enorme
Non solo perché la destra è stata già battuta e non è il governo ma in quanto una coalizione democratica e non solo di sinistra un leader un programma cominciano a delinearsi
E dunque l'innovazione politica non di tattica politica è stata grande
Per renderla forte occorre che questi locazione io penso sia tale da riguardare non solo la credibilità degli schieramenti politici ma anche quelli sociali
E dunque la politica e programmatica Parsi di esservi ferimento di forze sociali in particolare
Di una parte almeno della borghesia italiana
Si vince e si perde su questo punto cioè sulla dislocazione del ceto medio
Oltre che di quel proletariato delle grandi città dei disoccupati del Sud di quel popolino che ha già votato Berlusconi e continuerà a farlo nonostante il massimalismo socialista di inizio secolo di Bertinotti
C'è un'alternativa di governo non decolla
Badate e preoccupante secondo me è la tesi di Bertinotti sul voto referendario del suo elettorato
Mi fa venire in mente la rincorsa in Francia fra destra e sindaci comunisti delle periferie suburbani a cacciare gli immigrati
Rispetto a questa situazione a Bologna
Abbiamo continuato a vincere nelle politiche nelle amministrative e nei referendum per la capacità di rapportarci e di rappresentare anche parte del ceto medio e per una maggiore coesione sociale per minori squilibri urbani
Io questo vorrei dire lo accompagna Mussi
E alla sua affermazione secondo la quale dovremmo superare così dice e scrive la storica caratterizzazione del partito emiliano come Fossa specializzata sul terreno organizzativo e elettorale
Cioè noi saremo una sorta di Publitalia molto efficiente vinciamo perché vendiamo meglio un prodotto
Io penso che non sia così
Abbiamo sentito in consiglio comunale l'elogio al PDS
Il riconoscimento di questo nostro partito ha saputo spostare parte della borghesia cittadina sul centro sinistra
E che questo sia avvenuto è indubitabile
E ciò che Milano certa fiducia sulla prospettiva
è la ragione di questo spostamento il perché che può riferirsi forse anche al fatto che comincia a far appresa come cosa utile per lo sviluppo un'idea di società diverso da quella che propone la destra in Italia e in Europa
Cioè quell'idea grezza rosa del mercato quella visione di una società che accarezza gli egoismi
Che guarda solo breve periodo allo sviluppo quantitativo e in questo anche la variabile dei salotti buoni della borghesia bolognese che non si dimostrò convincenti
Anche perché amo proposto una visione redditi era datata e pigra della Società dello sviluppo una cultura dell'appagamento cioè propria di classi socialmente appagate privilegiate
Che agiscono solo in funzione del loro benessere immediato e a volte solo in funzione dalla loro vanità
Contro queste culture mai abbiamo cercato di affermare con qualche successo una cosa principalmente che non si tratta solo di pensare agli ultimi ai più deboli con le questioni di civiltà comunque essenziale
Ma di affermare l'idea che la competitività economica e dell'impresa è reale si valorizza il lavoro le città l'ambiente l'insieme di una società e che vantaggio competitivo che sistema Polonia può vere si gioca nelle produzioni di qualità sociale ed ambientale nei marchi di qualità nei prodotti di qualità
E che questo passa usando bene le risorse essenziali il lavoro il saper la ricerca istruzione
Con un patto unicità come diceva Sabattini
E usando le cioè con una concertazione fra istituzioni locali e parti sociali fra pubblico e privato
Abbiamo cercato di affermare un'idea di società
Perché di questo si tratta questo mi pare il succo del programma nel quale benessere pubblico benessere privato stanno insieme
Certo questa carta qui da noi l'abbiamo giocata con la credibilità di un'esperienza che va innovata ma che proprio su quel terreno a sbafo dei frutti
Ma un'idea di società che noi possiamo descrivere con più credibilità di altri
Con le parole dette da D'Alema al Consiglio nazionale
O comunque nelle Programme attualizzo spenti o della relazione congressuale di Toni Blair e cioè con le innovazioni dalla sinistra europea
Che ha reagito alle sconfitte mutamenti sociali alla fine di un ciclo fordista di produzione che ha modellato anche la risposta del compromesso socialdemocratico e cioè la compressione della sinistra europea
Che l'esperienza delle funzioni statali l'espansione di queste funzioni di per sé non significa maggiore uguaglianza e maggiore opportunità libertà per gli individui
La comprensione che le capacità e il merito hanno un ruolo nella vita e debbono averlo
Devono essere riconosciuti conto ogni idea di livellamento sociale
Ma quello che differenzia chi sta in basso chi sta in alto nella scala sociale è il permanere di una grande disuguaglianza di opportunità di sassi di vita di possibilità di sì e che lo Stato ovunque autorevole forte non se fa coincidere interesse pubblico e gestione pubblica ma se serve a rimuovere gli ostacoli sociali e culturali
Che originano queste disparità le ingiustizie che impediscono appunto un'uguaglianza di opportunità io penso che su questa frontiera e cioè sulla necessità di costruire un nuovo compromesso sociale si è spostata almeno in parte una parte dalla borghesia bolognese dubito che sia già così oggi per la borghesia italiana ma questa è la sfida
Così come la sfida su un altro versante
Quello di nuove strategie per il lavoro del welfare che sono state ieri discusse ieri sera in una bella sembrerà che è stata parte integrante del nostro congresso su questo versante sappiamo che se il rischio di risposte di conservazione
Di difesa statica anche del mondo del lavoro che noi rappresentiamo
Sappiamo che non è facile pensare ai diritti di cittadinanza come strumenti di libertà piuttosto di siti di sicurezza se garanzie conquistate vengono a mancare senza che queste si vendono sostituendo nuove opportunità l'accesso a nuovi mercati sociali orientando diversamente le politiche fiscali le politiche del tempo le politiche dell'occupazione
Ma il centro sinistra vince questo penso io se capace di spostare su queste frontiere lavoro imprese saperi insieme
Indicando una prospettiva per il futuro che è fatta di scelte anche molto realistiche ma insieme innovative
E invece perde c'è l'immagine che dal visse e quella della manovra politica debbo saggio dei posti della incapacità di riconoscere i limiti della politica dei partiti limiti tanto più grandi
Quando la capacità di rappresentanza reale è inversamente proporzionale alla volta entrata comunismo di vitalismo di fosse abbastanza piccole
Dobbiamo tutti nella posizione penso io riconoscere definire i nostri limiti
E a chi è preoccupato fra di noi a Bologna in modo che a me pare francamente non convincente di un nostro ruolo di semplici portatori d'acqua io vorrei dire che fare anche lo sherpa
Pur di salire sulla vetta di un reale ricambio di classi dirigenti in Italia pensando in questo al futuro della democrazia italiana e ai rischi di una democrazia che rimanesse ancora bloccata
E pensando anche al fatto che da mezzo secolo noi vinciamo qui in Emilia e la nostra funzione nazionale questa è e su questo punto si manifesta
Mentre però perdiamo a Roma ed è ora di cambiare
Io non propongo uno scambio a D'Alema beninteso perdere qui evincerà Roma
Propongo che la nostra mentalità diventi quella che vuole vincere ovunque che misura perciò i passi da fare sulla politica per vincere ovunque in Italia
Ricordo che le tredici e trenta riprendono i lavori di una commissione politica la sala bianca chiudo gli interventi della mattina compagno Walter vitali
Vorrei esprimere innanzitutto la mia opinione circa la proposta politica fondata e
Alé
è stata presentata al Congresso che stiamo svolgendo
La proposta mi sentirei di riassumerla così
Un'evoluzione del partito democratico della sinistra verso una grande ancor più rappresentativa forza per la sinistra italiana
Che si allea stabilmente con le forze del centro democratico cattolico laico riformiste con l'ambientalismo un'alleanza per dare vita per promuovere una grande coalizione di centro sinistra che si candidi a governare il Paese
Che proponga alla sua guida Romano Prodi
E che a partire da questa identità politico-culturale
Si proponga anche di ricercare intese di carattere elettorale con lega nord e Rifondazione Comunista
Nella relazione di D'Alema al Consiglio nazionale la questione posta non in termini di teoria generale
Astratta indefinita nel tempo nello spazio nel luogo
Ma in modo che io trovo giusto e convincente e posta come questione dell'oggi
Come percorso politico credibile possibile opportuno senza escludere naturalmente che ci possa un giorno essere un'unica grande forza democratica ma
Ponendo sì il problema di costruire un percorso che oggi non può che partire da qui
L'evoluzione del partito democratico della sinistra in una grande e ancor più rappresentativa forze della sinistra italiana e la costruzione della coalizione sono quindi secondo il mio parere due processi strettamente distinti e non distinguibili
è giusto che il PDS si ponga il problema l'obiettivo di contribuire con la propria originalità la propria tradizione di forza di sinistra legata al socialismo europeo le proprie idee le propri valori alla coalizione
Ma nello stesso tempo e contemporaneamente occorre sempre tener fermo la necessità di dare vita ad una coalizione che non sia esclusivamente un cartello elettorale nei ma che sia effettivamente l'unione tra forze diverse se questo è avvenuto
Positivamente a livello locale delle città delle regioni
Ciò sicuramente non è ancora avvenuto sul piano nazionale
Quindi credo che questo percorso debba essere intrapreso soprattutto se pensiamo che l'appuntamento elettorale politico possano essere DC dobbiamo cioè fare tesoro come è stato detto io sono assolutamente d'accordo con questo sulle ragioni che hanno determinato la vittoria del centrosinistra previsione amministrative come ha detto giustamente la relazione lo più dell'ottanta per cento
Delle città
Delle dei luoghi nei quali si votato l'elettorato ha percepito
Che non era di fronte semplicemente alla somma tra sigle tra forze diverse che si alle Abano semplicemente per proporsi più forti appuntamento elettorale ma che stava nascendo qualcosa di nuovo stava nascendo certo quindi non ancora pienamente affermato non ancora compiuto ma che c'erano idee valori comuni
Un'idea di coesione sociale di solidarietà opposta alla pelle individualista ed egoista ad un meccanismo selvaggio di mercato
Un'idea di regolazione sociale un'idea di valorizzazione del lavoro è un'idea anche che considera la la necessità di promuovere la persona umana nell'ambito della valorizzazione della facoltà di ciascuno e quindi un'idea delle finalità degli obiettivi condivisi queste la ragione
Per la quale il centrosinistra ha vinto elezioni amministrative è sicuramente anche in questo in questo va ricercata la ragione
Della sconfitta al referendum
Sulla emittenza televisiva sul sindacato non c'è dubbio
Che qui non siamo riusciti a dispiegare pienamente anche perché eravamo di fronte ad una controffensiva di mezzi veramente imponente ma non siamo riusciti a spiegare dispiegare pienamente un concetto positivo di pluralismo
Del mondo dell'informazione e a questo credo dobbiamo rimanere fedeli nella concepire quei due processi a cui facevo riferimento come strettamente connesso per questo allora
Che la proposta politica contenuta nella relazione di Sabatini io la trovo una proposta politica importante che dev'essere oggetto non solo di una discussione ma di un'azione questa proposta è ancora una volta quella di dare vita se non ho capito male mi pare
Che questo sia chiaramente contenuto nella relazione di dare vita ad un permanente comitato di coalizione quindi la realtà bolognese in modo tale che l'esperienza positiva che è stata fatta in occasione le elezioni amministrative regionali possa proseguire
Possa proseguire nel confronto programmatico nella confronto di idee e anche nella possibilità di suscitare forze nella società contemporaneamente quella proposta di un partito democratico della sinistra
Che pienamente autonomo rispetto alle scelte istituzionali che sono anche dettate dai nuovi meccanismi elettorali riesce a dispiegare
Una più forte presenza più forte radicamento nella società bolognese proponendo idee proposte sia per la battaglia politica nazionale sia per il governo
Della città e della regione
Del resto
Che si debba procedere in questo modo cioè considerare lecita come luogo di esperienze importanti per il Governo nazionale ciò che si fa tutti i Paesi del mondo che si deve cominciare a pensare anche per l'Italia ciò che ad esempio adesso sta facendo il partito laburista
La Gran Bretagna che dopo le vittorie amministrativa schiacciante ottenuta qualche mese fa si sta proponendo a partire appunto da questa vittoria amministrativa di conquistare la maggioranza per il Parlamento il Governo del Paese
E allora credo che sia molto importante pensare a come questo tipo di proposta si articola nella realtà dei fatti politici io credo abbiamo di fronte a noi l'occasione l'occasione è dovuta al fatto che dovremo tra poco presentare nei consigli
Programmi di mandato che articolino le idee generali che abbiamo presentato in campagna elettorale imprecise proposte programmatiche scadenziare anche nei tempi
Bene io propongo che la coalizione e quindi il comitato di coalizione a cui si è proposto di dare vita svolgono in quello stesso momento
Ho menti di incontro di convenzione nella città nella società e quindi apre un grande dibattito sul futuro di Bologna e dell'Emilia Romagna che possano alimentare delle buone azioni programmatica e più specificatamente in termini
Più amministrativi spetta al consiglio comunale al consiglio provinciale e al Consiglio regionale perché non c'è dubbio
Che come è stato detto Bologna e nelle condizioni di poter crescere ancora in qualità
Più che in peso in funzioni più che in dimensione ma diventare ancora di più di quanto non lo è stata finora una grande città inserita nel contesto europeo per poterlo fare vi sono scelte che si impongono
Ed è giusto che queste scelte siano il frutto non solo e semplicemente di un confronto tra gli eletti nei consigli ma di un grande democratico dibattito di massa che serva anche a preparare le condizioni
Per una campagna elettorale che vedrà crescere questi comitati di coalizione perché vedete noi abbiamo dato vita effettivamente ad esperienze del tutto nuovo a partire da Palazzo d'Accursio
Di questo non ci possiamo dimenticare nel momento in cui elezioni sono passate le abbiamo vinte nel momento in cui abbiamo aperto appunto una nuova fase amministrativa
Un'esperienza del tutto nuova almeno per due fondamentali ragioni
La prima e che dopo cinquant'anni a Palazzo d'Accursio non c'è più una maggioranza semplicemente solo della sinistra ma c'è un governo ispirato dall'alleanza di forze della sinistra del centro
Laico cattolico dell'ambientalismo vi è quindi effettivamente una nuova coalizione un nuovo progetto per il governo e la città
Dal quale tutti ci aspettiamo la traduzione in fatti concreti delle idee proposte durante la campagna elettorale
Il secondo motivo di cui se giustamente discussa anche in questo nostro congresso
E che siamo di fronte a giunte del sindaco e dei presentatori
Sono giunte costruite nel pieno rispetto della nuova legge elettorale e sono giunte nelle quali credo
Sì manifesta la distinzione molto chiara tra ciò che il ruolo degli eletti sindaco eletto direttamente ciò che ruolo dei partiti cioè coloro della maggioranza c'è non sono più giunte nelle quali vi sono coalizioni di partiti rappresentati e in un qualche modo identificabili attraverso proprio appartamento
Io credo che questa scelta
C'è anche l'unica in condizioni di dispiegare pienamente tutte le energie positive
Contenute nel nuovo meccanismo elettorale in cui sono chiare per responsabilità e in cui sono chiare anche le possibilità io io credo anche le necessità
Per i partiti e gruppi della coalizione di contribuire in maniera autonoma
Al svolgimento lo sviluppo dell'azione amministrativa ad Ugo Massa
Voglio dire solo una cosa io non ho escluso nessuna posizione di sviluppo sostenibile
Dalla mia Giunta per la ragione che quella posizione espresse nel programma elettorale ed è come lui spesso ha ricordato anche chiaramente espresse nel discorso
Di insediamento che ho fatto al momento in cui è stato quel programma sottoposto all'esame del consiglio comunale certamente occorrerà che questa idee che io considero fondamentale di sviluppo sostenibile
Siano sottoposte ogni giorno la verifica dei fatti
Stiano anche alla base di quella patto di quel rapporto tra le Pedersen categorie sociali ed economiche di cui qui si è parlato sono convinto che sia un un fatto fondamentale
E diventerà anche il canale il tramite attraverso il quale si possa pienamente recuperare nel governo della città la presenza di tutte le forze che hanno fatto parte della coalizione Verdi compresi
Ma quello che vorrei ancora dire in conclusione e che trovo
Nella relaziona consiglio nazionale una idea forza molto convincente è stata ampiamente qui sottoposto ad esami a discussione che in un qualche modo ci fa anche credo recuperare
Una capacità di parlare agli strati più profondi della società ai giovani
In modo specifico che evidentemente ed effettivamente nel corso del tempo noi abbiamo perso basta solo guardare da questo punto di vista i risultati elettorali divise per fasce anagrafiche per esempio rendersene conto c'è questa idea
Che occorre liberare
La Società di tutti quei vincoli che si oppongono allo sviluppo pieno delle proprie facoltà delle proprie possibilità tutti i vincoli che si pongono alla valorizzazione delle differenze anche quelli di genere tra uomini e donne
Questa idea cioè che occorre battersi perché sia possibile affermare un'eguaglianza delle opportunità di una commedia molto importante
A cui accompagnerei se mi è permesso un'altra idea
E c'è una lettura un po'diversa
Ma direi poi soprattutto la lettura un po'più ampia del concetto di Stato legge
Uno Stato leggero non solo perché meno pesante ma anche perché più intelligente
De treccia e come parole chiave non quelle tradizionali della prescrizione della guida
Ma quelle che né i fatti sono nuove della valorizzazione della promozione
Cioè considerare in sostanza il potere il potere democratico quello che si esprime attraverso la elezione da parte dei cittadini dei propri rappresentanti non come un qualcosa che si sovrappone alla città la società al Paese ma come una se un qualcosa che aiuta e che quindi consente permette alla Società di svilupparsi anche nelle sue forme di autogoverno
Ad esempio lo sviluppo di un nuovo spirito civico di un etica nei vari settori cioè in sostanza una idea
Alquanto diverso rispetto a quella tradizionale
Di una potere pubblico che possa essere concepito come qualcosa che sta sotto la città piuttosto che come qualcosa che sta sopra l'abbiamo anche scritto nel nostro programma elettorale io lo trovo un concetto importante
E questa idea di Stato leggero se ben ci pensiamo
Rappresenta davvero una rivoluzione non solo di pensiero ma anche di possibilità di attuazione che però vorrei dire a Paolo Tomasi io non vedrei tanto
Nella pericolo di una riduzione di un arretramento della presenza del pubblico delle garanzie di Welch fare delle garanzie di solidarietà sociale se per l'appunto noi intendiamo
Un rafforzamento molto forte tutti quegli elementi di controllo di qualità di standard condivisi e universali
Che possono anche essere Renzi in questi servizi da forme diverse di gestione possono essere pubbliche private o del privato sociale
E anche qui vedrei molto importante non solo retorico
Un'idea di sviluppo vero effettivo del terzo settore della cooperazione sociale del volontariato e dell'associazionismo
Ha fatto piacere sapere ad esempio che c'è un gruppo di lavoro istituito dal ministro delle Finanze Fantozzi su tutto il settore no profit perché effettivamente uno degli aspetti che potrebbero modernizzare questo nostro Paese
è una legislazione molto avanzata come esiste in altri Paesi per sostenere
Questo settore
Pone anche infine esprimere una grande preoccupazione
Altri altri compagni altri interventi l'hanno fatto quindi cerco solo di aggiungere se volete la mia opinione quella che già fatto espresso una grande preoccupazione circa questo tema della previsione federale dello Stato
La prima cosa che io ho dovuto fare come sindaco eletto dai cittadini e con evidentemente erano lì per fare tutti gli altri
Non è stata quella di cominciare a pensare come corrispondere attraverso atti amministrativi concreti agli impegni assunti in campagna elettorale no
Ho dovuto operare un taglio di dodici miliardi sul bilancio del Comune di Bologna
Ci siamo in un qualche modo riusciti altri Comuni sono senz'altro in maggiore difficoltà rispetto alla nostra ma questo non è affatto un elemento di soddisfazione non mi consola a assolutamente
Ho letto e abbiamo letto il documento di programmazione economico finanziaria del governo Dini c'è la parola elementi di federalismo fiscale rischia di essere
Una Parolo usata per meccanismi che sono i più classici più tradizionali del centralismo per le regioni
Una Tassone imposta che vada
A coprire il buco della spesa sanitaria quindi aggiuntiva rispetto a quelle attuali per i Comuni un semplice scambio tra pesto dell'IRPEF sulla casa e un taglio sui trasferimenti erariali
Se a questo accompagna il clamoroso bluff
Del Governo Berlusconi che pure aveva un ministro degli Interni Roberto Maroni il quale faceva del federalismo
Una sua bandiera della commissione che egli stesso a istituito che partorito un topolino assolutamente inconsistente comincia a pensare lo che in questo nostro Paese ci sia un qualcosa di molto profondo di molto atavico
Che si chiama centralismo e che è molto difficile da rimuovere per essere chiari ho l'impressione che e momenti in cui Umberto Bossi e la lega nord non sono stati più recepiti come un pericolo per l'unità nazionale a questo punto complessivamente su tutto il Paese il tema anche solo dal punto di vista politico culturale del federalismo ha cominciato a fare sui passi indietro e voi che io
Terrei
Ah che noi non fossimo legati per l'appunto a inseguimenti strumentali penso che la questione alla questione solo molto serio e molto importante e centrale della nostra coalizione ma anche una questione sulla quale fare davvero per perché vedete
Quel futuro sicuro per l'Italia di cui noi parliamo non ci potrà essere se non c'è insieme ad una nuova maggioranza parlamentare anch'un cambiamento di questa forma di Stato
Perché noi giustamente facciamo riferimento al piano dell'Orcia con riferimento alle forze della sinistra europea ma in quei Paesi compresa la Francia calata la visione centralistica così consolidata lecita
Le Regioni sono effettivi protagonisti del proprio futuro del proprio sviluppo veri e propri motori di una nuova crescita economica sociale occupazionale
Figuratevi che qui da noi dobbiamo ancora penale per avere l'approvazione ministeriale su un sistema innovativo di controllo degli accessi al centro storico quando però questa approvazione il frutto di leggi che non tengono conto dell'innovazione tecnologica
O dobbiamo ancora aspettare i finanziamenti per la realizzazione di tramvia quando sono stanziati decide il Parlamento ormai da quattro cinque anni o dobbiamo penare
Dietro a dare demaniali militari che potrebbero essere essenziali per lo sviluppo della città che non hanno più nessun utilizzo dal punto di vista originaria
Di questi enti
E allora io qui vedo una questione molto importante
Vorrei dire ad Anderlini che la sua proposta di una camera dei Comuni delle Regioni
L'altra dura intanto come la necessità di un grande fatto politico nazionale che porti a Roma i sindaci eletti direttamente i presidenti regioni e che ponga alla vita politica del Paese e anche
Nel prossimo futuro della scadenza elettorale con forza questo tema con Bersani con gli altri presenti regione gli altri sindaci possiamo vedere come dare vita a questo appuntamento che io trovo assolutamente indispensabile
E nel contempo però ritengo anche necessario assolutamente necessaria una approfondita elaborazione politico culturale su questo tema nell'ambito della coalizione perché la mia opinione è che non abbiamo ancora tutti insieme compiuto quella autentica
Rivoluzione anche qui del
Pensiero politico che è necessario per fare perno su questa nuova forma di Stato e per costruire a partire da questa nuova forma di Stato tutte le nostre proposte che si riferiscono alla scuola al lavoro a i vari settori dell'economia e della società italiana infine non posso fare a meno di anch'io Comano fatto altri in questo tempo nel quale sembra che tutto si appiattisca sull'oggi
Di ricordare il cammino che abbiamo percorso tutti insieme
Da un anno a questa parte allora c'era Berlusconi al governo la sinistra aveva perso ma soprattutto sembrava che davanti a nuovi fosse la prospettiva di un lungo periodo di governo delle delle poi è venuto una scelta netta importa da parte del PDS per la coalizione democratica
C'è stata l'iniziativa dei sindaci
C'è stato il confronto con altre forze politiche del centro c'è stata la scelta di Romano Prodi
Abbiamo vinto le elezioni amministrative abbiamo perso i referendum sulla tv sul sindacato e quindi sappiamo che la prospettiva la strada davanti a noi non è assolutamente
Senza ritorno e così in discesa come qualcuno potrebbe pensare però c'è una prospettiva aperta davanti a noi
Sappiamo allora che la possiamo percorrere ma abbiamo bisogno di fare ricorso a tutte le intelligenze a tutta la passione a tutte le energie di cui siamo capaci
Ricordo il Company che la ripresa dei lavori è fissata per le ore quindici le conclusioni del segretario nazionale Massimo Valli a massimo previsto attorno alle ore diciassette e trenta diciotto
Oggi adesso nella saletta che si affaccia sull'atrio
Va dunque io ringrazio
Chi mi ha preceduto perché
Appunto ha contribuito sicuramente a riscaldare
L'atmosfera
Fino a stamattina e Omero segnato negli appunti
Che probabilmente questo è il congresso
In cui si ha il più alto livello di condivisione degli obiettivi
Da parte di tutto il corpo del partito adesso qualche dubbio in più perché mi sembra che vecchi diritti che purtroppo se non abbia da fare continuano come quello di iniziare alle riunioni in ritardo
E di mettere in difficoltà chi deve intervenire chi deve ascoltare
E speravo che questo tipo di
Problemi fosse risolta anche perché
Una delle novità della relazione delle relazioni che c'hanno introdotto questo dibattito avevano un grande pregio secondo me che molti hanno apprezzato quello di essere Brady
Tutti l'hanno potuta leggere capire comprendere scritte in modo chiaro però poi per altre cose probabilmente c'è bisogno ancora un po'più di tempo fu io sono un monca Rutter un po'polemico come si vede in altri tempi avrei presentato una mozione per costringere chi deve rispettare i dieci minuti a costringere a rispettarli
E a chi deve arrivare in certi orari
Rispettarli con qualche sanzione piccola insomma però
Qualcosa si poteva fare
Due punti volevo affrontare uno per la questione della scelta dei candidati l'ho detto prima io condivido credo come la maggior parte del partito lo spirito il senso delle delle due relazioni lo dico in maniera appunto chi mi sembra di non rituale volevo però condividere anche altri punti due punti che sono stati affrontati in maniera superficiale che però mi sembra il dibattito abbia richiamato
Una è la questione della scelta dei candidati per la prossima campagna elettorale
Abbiamo avuto un'esperienza
Recente anche non non mi riferisco solo a quella dell'anno scorso il compagnia Sabatini ha richiamato alcuni fatti che sono avvenuti io sono segretario di una sezione di un quartiere di Bologna dove abbiamo perso le elezioni per duecentocinquanta voti
Perché abbiamo presentato come diceva luglio un simbolo che nessuno conosceva e circa due mila cinquecento lettori hanno votato Rifondazione invece di votare un simbolo che non conoscevano
E volevo dire accompagna Sabattini che la colpa non è dei cinque dieci compagni che hanno corso certo quel simbolo
La colpa è del partito che arrivato lungo molto lungo alla costruzione delle liste abbiamo avuto l'accordo sul sindaco pochi giorni prima del termine di presentazione di scadenza delle liste
E abbiamo fatto un simbolo in un giorno e mezzo due giorni
Siccome ho sentito parlare spesso ultimamente di Granaglione mitico paese dove abbiamo perso le elezioni non vorrei che
Si continuasse a parlare per esempio dei quartieri
Dove si è perso senza capire quali sono le ragioni reali per cui si perde
Che sono sicuramente dei compagni che fanno le cose in maniera un po'affrettata
Ma che credo
Fra le cause credo che ci siano anche questioni più di fondo del modo di funzionare del partito allora come diceva Nicoli stamattina cominciamo subito
Nei collegi a costruire le candidature
E se non riusciamo a costruire le candidature subito cominciamo subito a lavorare insieme con i nostri alleati in maniera che se arrivano candidature strane c'è qualcuno che possa dire di no
Credo che questo vada fatto per evitare
Che in qualche collegio a rischio si perda per evitare che anche qui in Emilia si evinca come purtroppo abbiamo vinto
Le elezioni comunali con lo zero cinque per cento all'ultimo secondo mentre è una grosso peccato che a Bologna abbiamo avuto il sindaco col cinquanta virgola cinque per cento Bologna meritava di più
E una parte di responsabilità stanno voi
Per la questione riguarda il partito
Io penso che stavo giusto fare un congresso tematico perché il problema oggi è quello delle prossime elezioni amministrate delle prossime elezioni politiche quindi andava costruita la coalizione che si presenterà però non possiamo dimenticare il partito
Il partito si cambia anche non cambiando gli uomini e noi agiamo in un situazione in cui tutto è cambiato io voglio dare anche qui due piccoli dati anche nella mia sezione si è raggiunto il cento per cento di scritti quest'anno abbiamo già di diciotto nuovi iscritti su duecentosettanta circa treni questi scritti sono arrivati perché semplicemente perché la sezione aperta la vedono aperta la trovano aperta alla fine entrano dentro e si scrivono
Quattro cinque sono dei recuperi compagni che hanno visto che il PDS si vede un po'di più è più presente
Quattro cinque sono merito di Berlusconi perché li ha convinti a iscriversi al PDS persone che non hanno mai fatto politica che non hanno mai aderire ad un partito si sono iscritti
Due tre forse merito anche nostro
Qual è il problema
Che questi diciotto nuovi iscritti resteranno iscritti faranno militanza si saranno coinvolti diventeranno le nostre televisioni
Se vengono coinvolti io sono sicuro che se al al ma metà di questi chiedo di andare nel direttivo non dico che scappano ma quasi
Bisogna fare delle altre cose
Un esempio la federazione ha convocato i nuovi iscritti credo che questo lavoro è stato fatto anche a livello nazionale
Non ne sapevamo niente c'è stato un incontro molto interessante le sezioni non ne sapevano niente anche noi a volte abbiamo dei problemi
Con di di di tipo organizzativo e spesso non riusciamo a lavorare qual è la proposta
Rompiamo la burocrazia cominciamo a lavorare in maniera diversa non possiamo più reggere
Una battaglia politica come quella di questi ultimi mesi di questi anni con la struttura ingessata così come l'abbiamo
Se c'è un problema se c'è una campagna elettorale cominciamo a lavorare in gruppo senza sezioni senza federazioni senza filtri credo che sia un modo utile e produttivo che applicano anche le aziende
L'IBM prima era una struttura burocratica oggi non lo è più perché non funziona più anche noi agiamo in un un ambiente molto perturbato dobbiamo adeguarci l'ultima battuta riguarda
L'allora i desideri di sera
Che secondo me ha dato molti stimoli interessanti anche qui a
Fatto emergere l'esigenza
Di innovare radicalmente nel rapporto che abbiamo noi che al partito con il lavoro con i con i lavori con i lavoratori
Io penso che deve essere il primo problema
Come diciamo quello dell'occupazione il primo problema per un partito di sinistra quello di capire perché i giovani disoccupati lavoratori non votano noi ma votano un miliardario che ha cinque mille in Sardegna
E dobbiamo fare tutto il possibile per capire perché non ci votano fare tutto il possibile per recuperare questi voti per fare questo bisogna cambiare perché su molti di questi lavoratori
Non li conosciamo non sappiamo quali sono i loro problemi e cosa vogliono
Mi viene in mente volevo chiudere questo intervento con una battuta chimico è colpito molto di Benigni una volta che fu intervistato da Enzo Biagi e credo che è stata anche l'unica volta in cui Enzo Biagi è stato intervistato da qualcuno non so se ve la ricordate era il fatto qualche tempo fa
Si parlava di Berlinguer
Viaggi chiese a Benigni
Di qualcosa sul suo rapporto di convertire in guerra e Benigni dette una risposta di quelle sue paradossali che io ricordo così abbraccio più o meno padre Ringo era era un poeta
Ecco MOI dai politici vogliamo parole non fatti
E che io penso che questo abbiamo chiedere ai nostri politici parole che sappiano convincere la gente che le cose si possono cambiare
Grazie Travelling la parola Giancarlo Bagnesi pilastrini dopo parlerà Maurizio Cocchi
Ma io vorrei partire
Dall'incontro che c'è stato ieri sera fra il nostro segretario nazionale
Le lavoratrici e lavoratori Bologna
Nella fase conclusiva del dibattito un'affermazione di D'Alema mi ha colpito molto e ha colpito anche molti altri compagni che non presenti un'affermazione che cercava di identificare l'area che ha votato no
Per sul referendum per l'accordo sulle pensioni
D'Alema ma io credo che la gente identificasse molto bene in quanto diceva che quest'area era sostanzialmente rappresentata da un segmento da un nucleo così lo definì valore di lavoratori che in questi ultimi venti venticinque anni hanno svolto un ruolo decisivo
Nella lotta operaia degli anni settanta poi successivamente nella difesa delle conquiste del lavoro negli anni successivi gli anni dei grandi attacchi ai diritti dei lavoratori
Questo è vero però è anche vero che affermare poi immediatamente dopo che di fronte a un'astrazione parlamentare in cui
Per evitare modifiche da Oderzo modifiche da sinistra di fronte a una richiesta da parte del governo Dini di un voto di fiducia
Il nostro partito in quanto partito che si propone come forza di governo non poté visitare e doveva sicuramente votare quell'accordo
Benissimo io sono assolutamente d'accordo con questa affermazione
Però quello che io contesto a D'Alema e di aver chiuso il discorso in questa maniera
Perché in buona sostanza si è voluto dire che malgrado che questo nucleo questo segmento di lavoratori
Che rappresentano il nerbo del mondo del lavoro della sinistra all'interno delle va bene Veardo elegante fallite del Nord
Ed è anche vero che le grandi fabbriche del Nord oggi non sono intera realtà del mondo del lavoro anzi è una realtà che è cambiato moltissimo
Malata se che questo nucleo
Questo segmento è stato quello che ha creato le condizioni per la tenuta del governo Berlusconi
Dobbiamo ricordarci ciò che è venuto l'autunno dell'anno scorso legami manifestazione operaia
Che hanno messo il paese di fronte a una realtà che tutti pensavano diverso la macchina la realtà
Fatta di sogni
Da una parte fatta di azioni concrete tese a
A far pagare al mondo del lavoro una ristrutturazione dello stato una risanamento dello Stato in termini di tagli in termini di liberalizzazione del mercato in termini di frantumazione dei diritti del lavoro
Questo è un segmento fondamentale forse non lo sarà fra una decina d'anni fra quindici vent'anni
è una razza in via di estinzione evidentemente
Ma oggi ha un peso fondamentale
Domani
Dico oggi ha un peso fondamentale perché non ha solo posto di commissione pagata la caduta del governo Berlusconi
Ma è anche quello che è una buona parte delle della voto negativo nei confronti del sindacato negli ultimi referendum
Viene da temi di un voto di protesta ovviamente un voto che vuole stimolare in avanti il sindacato ma viene da questa da questo mi imputa questo il mento
Ma io aggiungo che domani alle prossime elezioni politiche questo milione chiamiamo un milione di lavoratori
Punto questo sentimento
Perché segmento non potranno poi non mi piace sta per definizione mezzo
Questo segmento
Sarà quello che farà da ago della bilancia perché se la partita si giocherà su un punto due punti qualche punto più qualche punto meno la partita del Governo
Questo milioni di lavoratori aveva un ruolo fondamentale
Quindi non si può chiudere un discorso in quella maniera
Noi dobbiamo dare una prospettiva ben precise questi lavoratori è vero che oggi viene sacrificata
In nome di un interesse generale che sicuramente cioè che bisogna in qualche maniera risolvere ma è anche vero che non dobbiamo dare una prospettiva non
Di come dire cari compagni per voi sette in via di estinzione quindi mettetevi lì tranquilli ci pensiamo noi risolve il problema
Da una prospettiva perché una prospettiva sicuramente anche di un governo e centrosinistra dovrà fondarsi su questo
Il mondo del lavoro nel mondo dell'impresa non solo Monday che si stanno baciandolo sulle guance sulla bocca
è un mondo che si sta scontrando
Oggi l'impresa non hanno assolutamente intenzione
Di fare un'alleanza con mondo del lavoro cioè non appunto in qualche caso più avanzato di qualche imprenditore illuminato ma nella realtà questo mondo e l'impresa sta marciando su un altro discorso è quello di ridurre al massimo il costo del lavoro e quindi facendo pagare ma questa riduzione ai lavoratori e le richieste che vengono dalla Confindustria sono essenzialmente queste
E dall'altra
Una assoluta indisponibilità a riconoscere la professionalità alla qualità del lavoro
Non ci sono segnali di questo tipo
Vedevo le vie dobbiamo stare coi piedi per terra la realtà
è un'altra quindi proporre un'alleanza al mondo a lavoro e mondo dell'impresa il mondo a Lecce
Va spiegato come perché non sarà e non può essere solamente una cosa perché detto non sarà realizzata perché ci vogliamo tutti i non esiste
Io a spiegare come si può realizzare questa alleanza e questa alleanza non potrà che verificare sì e realizzarsi in qualche maniera attraverso una pertinenzialità
Una vertenza Rita io non vedo altri motivi per cui questa alleanza si può verificare certo mettendo cento degli obiettivi dei progetti che possono essere di interesse comune
Bah l'impresa che fa il mondo del lavoro nel mondo di Alice
Ma per fare questo
In un mercato che ha una sua logica è che alla logica del profitto non dimentichiamolo mai
Convincere gli imprenditori a muoversi in una certa maniera una certa direzione riconosce le professionalità riconoscere una partecipazione del lavoratore
Alle strategie ai processi di ristrutturazione è un problema che può avvenire solamente in termini del tutto
Perché gli interessi sono diverso
Allora io credo che la cosa più importante sia dire come questo patto per lo sviluppo si può realizzare
Innanzitutto perché cosa perché questo sviluppo
Non mi pare che sia uno sviluppo che porta molto in avanti è uno sviluppo distorto lo sviluppo che si fonda essenzialmente su un circolo vizioso che consumo produzione consumi produzione profitto
Questo è questo sviluppo
E le ricadute di questo sviluppo che stiamo vedendo sotto i nostri occhi
Malgrado la produzione industriale stia aumentando in maniera decisiva
Corrispondentemente non c'è un aumento di occupazione
Malgrado i profitti siano aumentando in maniera decisiva noi vediamo a contrario che saranno il perdono
Il loro valore
Questo è uno sviluppo che sta marciando così perché è nella logica del mercato se non interveniamo nella logica del mercato azionario non diciamo come possiamo invertire un un modello di sviluppo come quello attuale in un modello di sviluppo che sia quando diciamo sostenibile bisogna anche qua una buona volta capire bene cosa vuol dire sostenibile
Noi dobbiamo dando indicazioni in grado di far marciare all'interno di questo mercato che è un mercato fondato su un consumo più consumi limitate
Sul usa e getta questo del disco sulle mercato che dalla qualità dell'agguato frega niente
è importante venga produrre consumare band produca guerre creare immondizia rifiuti non ci metto i rifiuti sempre
Ha lo so è difficile spiegare una cosa pochi minuti
Però va be'
Grazie ad Agnese qui l'astenia di solito segnalo quando finiscono i dieci minuti quindi questo dà la possibilità ai compagni poi determinare la minute mi dispiace sequestrati a
Premesso che si tratta la parola a Maurizio pochi slitta a data parlerà Andrea Zucchini
Pronta
Io credo che i temi che ci stanno no di fronte
Per costruire una una politica di di governo che dia prospettiva sicurezza al nostro Paese siano fondamentalmente due
Il problema ma del lavoro e il problema del
Della costituzione
Di un nuovo Stato sociale ed un nuovo o ancora
Io
Penso che
Per ragionare attorno no a questi temi occorre attendere conto oggi in di dati anche ripetuti nel corso di questo dibattito ma che secondo me non devono essere mai dimenticati
E cioè noi viviamo in un Paese in cui in un'area del mondo
In cui la esiste una sostanziale diminuzione nel del numero delle persone occupati
Attualmente
Le persone che non che non sono no ufficialmente occupate sì superano quelle che hanno no un un lavoro
Questo comporta tra una riduzione del peso politico ed elettorale ritengo che lavoratori
Già il primo segnale l'abbiamo avuto tutto durante la referendum sulla col contingenza dove evidentemente per il mondo dove non lavoro Pugni il mondo dovute del lavoro
Appunto
Facendo sconfiggendo l'ipotesi andare via
Io credo che questa credo che in questa situazione ne una pura è semplice difesa già del mondo del lavoro rischia di far diventare quest'ultimo una sorta
Di oasi protetta e noi un WWF che protegge questa questa questa o altro
Questo è un rischio grave perché ci porta alla Minoia e a ad essere minoranza rispetto rispetto al Paese ma non solo nove minoranza Mattassi violento
Contesto il sistema lo stesso mondo del lavoro ad un assicura sconfitta
Io finendo chiede
La prima cosa che dopo aver di cui dovrebbe occuparsi il mondo del lavoro dovrebbe essere quella cercare per quanto possibile di evitare ogni corporativismo
Non tanto per un una ragione Ness sassi genericamente Siss si sono se se se stesso l'Italia già rispetto al resto dedico dei cittadini ma in quanto il corporativismo
Porta sorse risultati immediati i ma alla lunga penalizza sì né chi infine il il promotore
Abbiamo secondo me esempi lampanti sto pensando
Pur non essendo adatte materiali però mi permetto ugualmente di fare un cenno
Sta pensando al contratto degli degli degli insegnanti laddove ottenne cioè quattro anni fa risultati molto brillanti Pete sul piano della sul piano del dello congresso lavorativo della loro della loro busta paga e dei loro diritti adesso rischiano una penalizzazione molto forti
E
Viva dio se questi così lavoratori nel loro complesso ovviamente che non si parla dei singoli impegnati in questo settore si sono occupati accanto al miglioramento tutto della loro condizione lavorativa anche da condizione dal luogo di lavoro quindi e cioè della della della della scuola la medesima è adesso tutto questo
Rischia di essi essere pagato in maniera abbastanza dubbio
La zitti non è alta quello che dobbiamo proporre ai lavoratori è un terreno di di alleanze
Perché
Se era facile fare alleanze durante gli anni Settanta
In quel mondo del lavoro e la forte e poteva dire ok tutti tutti in barca come e Avanti popolo adesso questo discorso delle del delle alleanze rischia
Fin qui stante di il governo pacchi far pagare dei costi ai ai lavoratori
Ma però all'ombra secondo me è più più vincente che rispetto ad un l'isolazionismo astioso sorti cui in cui assistiamo va soprattutto nel nord di Italia e mi sembra che la questione settentrionale legga qualcuno sollevata Formigoni un problema stia proprio qui il nocciolo della questione settentrionale
I lavoratori del no si sentono traditi
E e magari è anche vero chi vince poi Dino chi vince di no però questo sentimento otto di sicuro non porta approvare tiene vie vie vie vincite allora secondo me dove ma dovremmo cercare di essere noi come con come il partito quindi comico di cittadini spogliandosi tanti rivestito dico di lavoratori
Dice chiare di di indicare delle vie delle delle rivincite io intendo spiega fa le prime vie d'uscite che dove dovremmo giudicare sia come devo dire quello proprio dell'uscita dalla condizione di copie lavoratori e cioè io ritengo che una persona da oggi debba chiese siccome il cittadino perché che non come così lavoratori
E cioè
Pensare al tempo di lavoro collocato in un contesto di vita durante
E ad un impegno no più ampia che che spazia dal lavoro retribuito al lavoro volontario e che già o può giocare su sì su diversi periodi della vita in cui una persona può fare una cosa così come nel confermare nipote nel poco una e cioè doveva cercare anche attraverso appunto un intervento di di legislativi di contro l'equilibrio tra gli operanti lo steccato chiesi parlavo e volontariato turche esiste tra lavoro e tempo e tempo e tempo libero spendo veloce cioè cercare di porre al centro dell'attenzione nell'intento di cittadini la loro vita
Giunti e non la l'ossessiva presente del del del del lavoro ovviamente questo non significa che nei periodi in cui si fanno no attività diversi si debba morire di fame si debba vedere diminuito proprio proprio io intendo che una una delle delle attività
Su cui l'uomo con L'Occidentale almeno in questa fase dovrebbe dovrebbe trovarsi impegnato è l'attività di cura l'attività di una che
E quindi la ricostruzione di un'ipotesi di siccità del benessere in cui
In cui le persone si occupano dei propri bisogni facendosi carico l'una l'una l'una l'una una
Che l'altra io credo che questo sia sia un
Una una soluzione e per fare uscire dalla dal senso di astio che oggi in che oggi avvertiamo in molte in molti molti cittadini certo che anche questa via non è facile e
E piana da da da perseguibile in quanto noi abbiamo
Noi noi abbiamo no una situazione di qualcosa bloccato
Che dovrebbe essere come vorremmo nostro compito quello di cercare mi locale questa questa questa situazioni e cioè noi abbiamo un un
In una situazione in cui da un lato do la Teresa la spesa pubblica è necessariamente pettine in chi non
In un forte così diminuzione
E quindi l'attività di cura e di assistenza agli anziani alle persone che ne hanno bisogno mi ha rischiano di subire ulteriori integrale e gravitanti
Tra l'altro abbiamo costi del del lavoro in questi settori che non permettono al singolo cittadino di acquistare i servizi di cui di cui i cui i quali a di cui ha bisogno
Io credo che
La per uscire da questa da questa situazione ma ecco per non fare una proposta
Innovativa perché diverse ma anche se è stata già ventilata in vari ambienti de de de de del volontariato turche è quello do di i una prassi che
Fiscalizzazione degli oneri sociali per il lavoro di cura e cioè Abate il costo delle prestazioni
Assistenziale attraverso su una fiscalizzazione di cui si fa carico direttamente l'amministrazione centrale dello Stato io penso
All'uso dall'otto per mille
Penso allusioni dai fonti potrebbero essere dedicati a questa a questa a questa a questa necessità che non è esorbitante perché gli operatori in questo settore sono stimati tutti attorno duecento mila unità pentito per tutto il Paese e quindi un un costo sopportabile è la possibilità di sbloccare questa situazione eliminando e il lavoro nero perché attraverso questo sistema sì accorci il sì a parte la distanza fra prestazioni richiesta sta nel lavoro nero e la prestazione chieste dalle varie dai agenzie che notando che operano
In queste imprese settore consentire un uno sviluppo è un decollo pieno di questo di questo di questo settore
Io ritengo ancora che per bloccare il sistema di welfare del nostro Paese occorra prendere un'altra un'altra misura che già è stata ventilata dallo stesso porti che è quella del istituire un servizio civile obbligatorio per tutti uomini e donne
E cioè
Io ritengo che un giovane possa dedicare
Un tale della solita
Sì non si guarisce in un mese sì se non si vuole che sia un anno perché sia sei mesi che sia quanto quanto quindici viene aggiudicare questa quota nella sua vita
In alternativa al servizio militare perché a causa al a ad assistere le persone che chiamiamo così bisogno
Con questo sistema noi avremmo generazioni di giornali abituati alla solidarietà in più questa sarebbe un'occasione
Di formazione sia in campo per questi profitti giovani che dopo attraverso un sistema dice potendo entrare nei ranghi di professionali interattività di cultura
Continentale completano detta TQ
Io mi rendo conto di questo poi sembrava può sembrare un discorso specialistico però ritengo anche che la dimensione di cui di cui stiamo parlando
Tutti tutti tutti i giovani
E l'abbattimento del trenta quaranta per cento del costo del lavoro nell'attività di cura siano tali da presentare evento nazionale e rappresentare un forte e quindi impulso alle alla nostra economia ricordiamoci mi sembra che le cose inutili del passato Tor industrie a quel punto ha potuto decollare grazie le guerre e quindi grazie all'intervento teste statale io ritengo che One
Riguardo privato e del privato sociale possa decollare possa decollare attraverso attraverso un intervento non non vi ha voluto perché lo Stato ma di grande innovazione né del resto io ritengo e concludo poiché la qui perire
Pessimo avvio lavori questa nuova visione
Niente dell'apporto Tor lavoro percorribile del rapporto tra volontariato e lavoro l'abbattimento tutti questi questi steccati
Posso adesso
Uno delle mie che possano evitare speranza a milioni di di cittadini e di lavoratori
Grazie a Maurizio coatti Camera adesso Andrea Zucchini subito dopo avrà la parola Pietro fa Rossi
La sconfitta subita nel referendum dell'undici giugno credo debba essere per noi motivo di una seria riflessione
I ragionamenti ma anche gli slogan che si sono fronteggiati che abbiamo sentito
Talvolta hanno evidenziato impostazioni politiche culturali decisamente inadeguate e questo anche nel nostro campo faccio un esempio
Gli slogan dei comitati per il sì ai referendum sulle interruzioni pubblicitarie nelle tv commerciali
Mi pare appunto degno di essere elevato
Non si interrompe un sogno non si spezza un'emozione
Slogan affascinante accattivante ma che mi pare mettesse incontro in evidenza una concezione un tantino aristocratica un tantino sdegno USA dei modi di
Subire
Lo spettacolo televisivo e contro questa concezione aristocratica mi pare che abbia avuto buon gioco la concretezza spesso assai crede
Della propaganda Fininvest berlusconiana che diceva sì gli slogan saranno fastidiosi ma sono la condizione per offrirvi gratuitamente tre reti
Televisive in più
Intendiamoci bene io so bene che la sinistra che i democratici
Debbono a volte
Condurre delle battaglie su questioni di principio anche quando sono battaglie condotte da posizioni minoritarie
Ma questo non può che essere una condizione transitoria
Guai se diventasse prevalente la concezione giacobina secondo cui le masse di persone che oggi non ci capiscono ci capiranno successivamente e noi non dobbiamo far altro che tirare avanti per la nostra strada
In democrazia non esistono masse che non capiscono in democrazia ci sono elettori donne e uomini in carne ed ossa che OC condividono capendo ci oppure scelgono col loro voto altri schieramenti politici
L'intransigenza politica e culturale voglio dire va bene può essere uno dei connotati di una sinistra moderna che parla efficacemente su determinati problemi a determinati settori di opinione pubblica
Sarebbe però catastrofico se diventasse il dato prevalente
Perché non capiremmo che il senso comune della gente degli stessi lavoratori da molti anni a questa parte è fortemente cambiato e aveva ragione Walter Veltroni a scrivere
Nel suo editoriale dell'Unità di pochi giorni fa che la sinistra lo schieramento progressista deve capire che le battaglie contro sono battaglie perdenti
In fondo a ben vedere il tema vero di questo congresso e tutto qui
E cioè come metterci nelle condizioni di riprendere a fare grandi battaglie politiche per non più contro per uno sviluppo equilibrato per l'occupazione
Per un nuovo stato sociale che Totti che tuteli le popolazioni più povere favorendo il mercato e non ostacolando lo per una nuova democrazia politica ed economica
L'identità programmatica della sinistra lo dobbiamo sapere e della coalizione stessa di centro sinistra è in larga misura ancora da costruire
E questo congresso deve dare un contributo fondamentale in questa direzione perché non basta all'immagine pur positiva di Romano Prodi
Come non basta in generale la politica dell'immagine lo dimostra
E questo è un esempio positivo una volta tanto lo dimostra la mala sorte del governo Berlusconi guidato da un uomo che pure aveva vinto in maniera sorprendente sette mesi prima le lezioni sulla base di un processo tutti nel conosciuto
La proposta della relazione di D'Alema a base della discussione di questo congresso
Di riprendere un processo federativo per dare alle forze di fra le forze di sinistra è una proposta molto importante perché ci consente Dick riprendere la costruzione di questo nuovo soggetto cioè di un soggetto che finora non è stato adeguatamente presente nella scena politica italiana
E questo nuovo soggetto deve essere una sinistra di governo delle libertà e delle opportunità
Questo deve diventare la sinistra in un Paese dove troppo troppe volte in passato in anni recenti invece ci siamo presentati con un volto diverso cioè con un volto che parlava sì di equità e di giustizia sociale ma concepita come il risultato di politiche di rigore di sacrificio di austerità
Certo che non potremmo mai rinunciare alla difesa alla tutela sociale degli Stati più deboli delle parti più povere della popolazione emarginate da uno sviluppo ancora carico di ingiustizia di contraddizioni
Ma la miglior difesa che dobbiamo proporre
Ai lavoratori e più in generale a tutti i soggetti sociali quali ci rivogliamo ci rivolgiamo
Consiste nel batterci per una nuova idea di sviluppo in cui ognuno abbia la possibilità di emanciparsi da sé
Abbia a disposizione dalla società da uno stato sociale di tipo nuovo che funzioni e che dia servizi adeguati
Gli strumenti e le risorse per farsi strada per affermarsi certo
Non dimenticando un vincolo di solidarietà con gli altri appartenenti a a suo al suo ambiente alla alla Società medesima
Fin dal mille novecentottantanove un liberale progressista e di sinistra potremmo dire come Ralph Dahrendorf scriveva
Che il diritto all'intrapresa economica e uno dei diritti di libertà fondamentali della Società aperta a termine che mutua va da campo per come potremo noi PDS dell'Emilia Romagna scandalizzarci di fronte ad un'affermazione di questo tipo
E proprio qui infatti in questa città in questa regione che da molti decenni si è sviluppato quel sistema diffuso di imprenditori spesso di estrazione operaia
Gli operai sindacalizzati cacciati dalle fabbriche magari per rappresaglia che hanno saputo dar vita a quel tessuto produttivo che esteso si poi ad altre Regioni della della nazione
è stata la vera leva per lo sviluppo economico di questo Paese e per la sua fuoruscita dalle condizioni di arretratezza e di miseria quindi l'imprenditorialità di questa dimensione concepita non solo come qualcosa di estraneo ma come un valore che deve far parte
Della tradizione culturale di questa nuova sinistra
Ma anche
Gli stessi valori su cui si fonda si fonda il nostro insediamento l'insediamento della sinistra di origine socialista nel mondo del lavoro dipendente vanno fortemente ripensati e molto interessante è stato il dibattito che si è fatto ieri sera in quest'aula a questo proposito non più una sinistra che rappresenta la tradizionale classe operaia della grande fabbrica fordista ma che cerca di unificare
In molti e differenziati lavori concentrati o diffusi che siano che siano presenti nella grande fabbrica come nei servizi che siano presenti sul territorio come nel mondo delle libere professioni
Sapendo che nel mondo del lavoro dipendente però ci sono due emergenze che dobbiamo vedere con molta chiarezza perché altrimenti se i progetti non hanno un aggancio immediato con la realtà rischiano di essere astratti
E queste due emergenze sono da un lato l'emergenza occupazionale che caratterizza l'Italia al pari di tante altre economie occidentali
Emergenza alla quale va costruito una risposta in termini di politiche economiche e di programmazione degli investimenti
Ma anche comincia a determinarsi sbagliare ma non vederle un'emergenza di tipo salariale
Cioè noi abbiamo in questo Paese salari e stipendi che stanno diventando talmente bassi da creare non soltanto palesi casi di ingiustizia sociale come del tutto evidente ma anche rischiando di compromettere le potenzialità di riprese economiche che pure si affacciano dall'andamento del mercato internazionale
L'Italia in altre parole un paese che a mercati sempre più integrati con quelli di grandi paesi europei come la Germania la Francia la Gran Bretagna ma tende ad avere dei livelli di stipendi e dei salari sempre più simili a quelli spagnoli greci e portoghesi
E questa una contraddizione di fronte alla quale una sinistra moderna
Deve dire anche in vista delle prossime scadenze elettorali comunque nei prossimi mesi cose fondamentali deve dire da che parte stare
Evidentemente non sto parlando di una crescita generalizzata di proporre una crescita generalizzata dei salari nominali fatto questo che conterrebbe in sé il rischio di un rilancio inflazionistico
Anche se esiste un problema immediato che riguarderà il rinnovo dei prossimi contratti nazionali di lavoro
Di recuperare l'erosione salariale degli ultimi tre anni attivando tutti i meccanismi che l'accordo del ventitré luglio novantatré prevedeva no non sto parlando solo di questo sto parlando invece di una riforma della struttura dei salari italiani
Che risolva l'anomalia tipicamente tipica del nostro Paese secondo cui un lavoratore costa un imprenditore mediamente il doppio della cifra netta che son riscuote in busta paga
I salari italiani voglio dire vanno europei Zaki sia come ammontare almeno paresi paragonabili a quelli dei Paesi a noi economicamente più direttamente concorrenti
Ma va cambiata la loro struttura interna invertendo il rapporto fra salario netto salario diretto e il sistema degli oneri sociali
Questo a e anche queste anche la condizione per dare sostanza operatività possibilità di successo all'accordo recente fra governo e sindacati sulle pensioni
Come può la previdenza integrativa a quella cui nel progetto sottoscritto è affidato il compito di garantire anche alle future generazioni di pensionati gli attuali lavoratori
Pensioni adeguate al al costo della vita come può la previdenza integrativa decollare affidandosi al solo investimento del TFR della liquidazione del trattamento di fine rapporto certo questo va bene per avviare il meccanismo ma nella prospettiva per il funzionamento della previdenza integrativa e affidato da un lato all'entrata in vigore dei fondi pensione ma dall'altro lato al fatto che i salari abbiano un ammontare tale da rendere disponibili delle quote a questa a questa in questa direzione ma su questo non voglio approfondire oltre perché mi pare che l'intervento di noi lombardi questa mattina abbia sottolineato le potenzialità e gli aspetti positivi
Che ci sono in questa cosa è che non ci debbono impedire certe o di confrontarci costruttivamente anche con quella quota rilevante di lavoratori che ha votato contro l'accordo
Ma il modo migliore per confrontarci con questi lavoratori e dimostrare in concreto che il nuovo sistema previdenziale delineato dall'accordo può funzionare
Può risolvere il problema di continuare a garantire anche alle future generazioni di pensionati
Pensioni adeguate ma non più a carico esclusivo della finanza pubblica perché questo sarebbe finanziariamente incompatibile ma sulla base di un nuovo sistema di opportunità fondato sulla sull'appunto su una sintesi diversa fra persone pubbliche pensioni integrative
In conclusione
Ho voluto fare alcuni esempi appunto di rilevanti questioni contenuto per dire che questo congresso deve cominciare a discutere di questi problemi
Che a partire dalla definizione di nostre posizioni su questi contenuti dobbiamo rivolgerci ad altre forze
Con le quali cominciare a costruire questa nuova aggregazione federata della sinistra che poi sarà parte essenziale della coalizione guidata da Romano Prodi che dovrà conquistare sfidare
La coalizione di centrodestra al prossimo appuntamento elettorale in qualsiasi data esso avverrà e noi credo facciamo bene a mantenere ferma l'opinione la valutazione che la miglior data possibile e quella del prossimo autunno
C'è una sinistra che rinnovandosi diventa finalmente in grado di competere direttamente per il governo di questo Paese
In altre parole voglio dire che dicendo che bisogna cominciare a discutere da qui non vedo invece ha fatto l'esigenza di cominciare questa discussione dal problema delle candidature no la priorità adesso deve essere quella di creare comitati deve essere quella di creare Sidi di confronto reale fra diverse forze politiche aggregazione di forze che servano a costruire l'identità politica e programmatica di una coalizione di centro sinistra
Che a differenza di quanto fanno i nostri avversari ma poi l'esperienza dimostra che anche per i nostri avversari non paga più non può affidarsi solo sull'immagine
Concludo davvero infine facendo un'osservazione sul partito in generale ma anche sul partito qui da noi nella nostra federazione
Se questi sono i traguardi che noi abbiamo davanti beh io penso che davvero
Continuo a pensare che davvero non sia utile e non ci aiuti a raggiungere questi traguardi il rilancio della cultura e dell'orgoglio di partito della centralità del partito
Badate bene non voglio essere frainteso io credo come tutti voi sono orgoglioso delle mie opinioni politiche sono orgoglioso dell'esperienza politica che ho vissuto fino ad ora
Non ho nulla da rimpiangere nell'esperienza che ho compiuto importante nel Partito Comunista anche perché è stato grande merito di questo partito vitale sapersi innovare in corrispondenza di ogni svolta di ogni passaggio politico cruciale nella storia
Del Paese negli ultimi cinquant'anni
Di questo sono orgoglioso di questa questa mia identità dipendono vogliosa mente il partito in quanto partito lo considero uno strumento certamente importante ma uno strumento che è importante in quanto serve a raggiungere finalità politiche
Se il cambiamento dello strumento se il cambiamento del soggetto valutiamo tutti assieme discutendo che ci serva raggiungere meglio determinate fede finalità politiche bisogna introdurre questi cambiamenti nella struttura e nel modo di essere il partito perché appunto c'è aiutano a combattere meglio le nostre battaglie ecco
Io credo che quindi sia importante discutere di questo
Dimostrare una volontà effettiva di dare vita alla Federazione alla alla nuova sinistra federata lasciando perdere magari battute che non ci aiutano in questa direzione come quelle sugli incrociatori pedalo certo il problema è quello di sapere che c'è una disparità di forze fra noi e le altre
Ma
Se non si apre su un terreno di pari dignità a questa discussione rispetto rimaniamo incagliati in una in una discussione in cui ciascuno
Conserva la propria identità ma i processi innovativi che servono ad aumentare la nostra forza di attrazione elettorale non non si avviano mai io invece credo che questa sia la volta buona credo che sia la volta buona che una sinistra
Che sa rinnovarsi in
Sintonia con gli interessi più profondi del Paese e in questo sa
Mantenere un parallelo fra il proprio rinnovamento la costruzione di una coalizione come quella guidata da Romano Prodi in questo ci sia la possibilità di realizzare quell'obiettivo per il quale in fondo da sempre ci siamo battuti
Ci siamo battuti quando eravamo nel Partito comunista ci siamo battuti adesso che siamo il PDS ci possiamo battere assieme a tante altre forze che provengono da culture diverse per realizzare un obiettivo portare la sinistra i democratici al governo di questo Paese
Se non altro perché questo Paese di questo un grande bisogno
Grazie Zucchini la parola Pietro farò il film dopo parlerà Donatella Zerbini ricordo ai compagni che sono riunite le commissioni in politica è la commissione elettorale questa è anche è la ragione di tante assenze che vedete qui in questi banchi
Primavera del novantaquattro il Polo delle Libertà vince le elezioni
Nell'inverno cade il governo presidenza Berlusconi e Dini ottiene la fiducia
Nella primavera di quest'anno il centro sinistra vince le elezioni amministrative il sindacato ottiene il consenso dei lavoratori e dei pensionati sulla riforma delle pensioni
E vi sono i referendum il cui esito conosciamo e qui abbiamo discusso molti compagni hanno fatto riferimento ai cambiamenti intervenuti in quest'ultimo anno e mezzo Sabattini nella sua relazione per primo che condivido
Che cosa è cambiato in quest'ultimo periodo nella cultura più profonda di questo Paese
E soprattutto che cosa ancora deve cambiare
In un'Italia dove la sinistra non ha mai governato
Dove di recente è stata travolta un'intera classe dirigente sotto il peso della questione morale
Dove la democrazia è forte radicata nella coscienza civile
Ma debole oggi nelle regole della competizione politica dove non c'è sintonia
Fra spirito d'iniziativa professionalità dei lavoratori capacità di accumulazione di risparmio privato
E uno stato che troppo gestisce e male regola
Che cosa dunque deve cambiare
A ben vedere di fronte ad una moderna sinistra di governo quale noi ci candidiamo ad essere c'è un aspetto che sovrasta e riassume moltissime questioni di natura politica sociale economica o culturale
Ed è la necessità a mio avviso di Ray impostare
Di ristabilire penso a tante zone del Paese di ristabilire un patto morale oltre che politico che tenga insieme che faccia camminare insieme i cittadini il cittadino e lo Stato
Cittadino nella sua in in individualità ancor prima che come collettività
E per far questo non c'è bisogno di atti simbolici in alcune regioni del Paese che lasciano il tempo che trova
Serve una seria e tenace azione di governo perché questo obiettivo si può perseguire solo incidendo profondamente nella realtà esistente e non predicando di continuo l'opposizione a qualcun altro
Vorrei fare due riferimenti rispetto a questo tema
Relativo alle pensioni e una relativo al federalismo
Chiediamoci quanto ha pesato al di là del singolo voto che ogni lavoratore Espresso o del sì o del no
Quanto ha pesato fra le lavoratrici e i lavoratori di fronte ad una scelta di responsabilità e per tante fasce anche di sacrificio quanto appeso ha avuto un quindicennio di una cultura individualista di una cultura della legge del più forte più rampanti Isma'che iniziato agli inizi degli anni ottanta con l'avvento di Craxi quanto ha pesato tutto questo nelle scelte dei lavoratori in altri termini il patto che si è chiesto ad un lavoratore e ad una classe lavoratrice con lo Stato
Su un tema come quello della pensione della previdenza pubblica cioè su un asse portante di un moderno Stato
A posto anche in campo nella riflessione che ognuno di noi ha fatto quando è andato a votare
Su quella referendum sindacale una riflessione su come lo Stato si manifesta e si organizza anche in altri settori pochi se volete ma essenziali penso per esempio a sanità penso per esempio ai istruzione
Oggi che una maggioranza di lavoratori accettato anche dei sacrifici guardate in gran parte dovuti anche al fatto che molti lavoratori hanno dei figli hanno pensato forse prevalentemente a loro
Hanno accettato questo patto è anche questi sacrifici ma un domani
C'è la possibilità che un moderno Stato garantisca ancora gestendo di meno ma garantisca ancora alcuni principi di solidarietà inalienabili penso ad un'ossatura pubblica
Della sanità penso ad una ossatura pubblica della istruzione almeno su questi due campi anche verso i meno abbienti il che non significa non ha vere scuole private o parti importanti di privata sanità
Però significa garantire un patto sociale di cittadinanza che porti i lavoratori e i cittadini a riconoscerci in un moderno Stato
Io penso che in tanti no ma anche in tanti si questa preoccupazione secondo me era presente
E anche sull'altro tema quel federalismo penso sarebbe opportuno un approfondimento
Lo stupro il federalismo può essere inteso almeno questa è la mia opinione come strumento per rinnovare il patto fondativo di cui si parlava prima
Federalismo inteso in senso di potere spostamento di poteri risorse e autonomia autonomia politica e autonomia impositiva
Evitando di restringere il dibattito ad un eccesso di ingegneria istituzionale i cittadini in questo Paese
Si riconoscono per dirla in termini meno politici vogliono bene ai loro comuni e non è un caso che il referente in questa baraonda il referendum sul doppio turno abbia tenuto
Si riconoscono nei comuni
Viene riconosciuto un ruolo di raccordo soprattutto per le realtà più decentrate alla Provincia e molti cittadini e soprattutto le categorie economiche valorizzano e apprestano il ruolo sempre più decisivo delle regioni
Si parte da qui e sia detto per inciso io penso anche che le modifiche nell'area metropolitana bolognese debbano essere sottoposte
A un vaglio referendario a cui chiamare tutti i cittadini
In questa discussione e questa mattina molti ha fatto riferimento a Stato emiliano-romagnolo
E a Bologna capitale
Io dissento pensa che sia un serio errore
Perché questa impostazione divide anziché unire
Perché porta con sé un'idea di federalismo che non può essere accettata da tante realtà del nostro Paese penso per esempio al Sud perché è un'idea di federalismo che parla solo dalle regioni forti alle regioni forti
Io penso che il federalismo vinca in Parlamento ma soprattutto nel Paese e nella coscienza civile
Se è funzionale sei è speculare alla necessità di dare una nuova dignità allo stato italiani perché se così non sarà il federalismo sarà solo l'anticamera della divisione di questo Paese
Oggi la nostra innovazione culturale e politica deve partire da qui
E in effetti è partita da qui dal patto di cittadinanza e dalla necessità di promuovere un rinnovamento delle classi dirigenti del Paese ponendo sì questo Obiettivo
E bisogna anche dare atto dato che questa è una sede congressuale al nuovo gruppo dirigente nazionale perché c'è un gruppo dirigente con una linea politica il che non era scontato
Di essersi mosso positivamente in termini di innovazione anche sulle alleanze politiche
Io credo che oggi sia necessario al più presto stemperare questa polemica all'interno della coalizione democratica sulla data delle elezioni capisco che molta fatica
Perché
Si vede questo eccesso di protagonismo da parte di nostri alleati
Credo che noi abbiamo il diritto dovere di chiedere loro di costruire un percorso politico e programmatico autonomo
Che sappia parlare a quei ceti moderati popolari che hanno votato per il Polo un anno fa e che possono votare per l'Ulivo e che difficilmente anche una sinistra moderna potrebbe raggiungere ha ragione Romano Prodi non vince un partito vince una coalizione così come non verrebbe sconfitto un partito ma verrebbe sconfitta una coalizione
è questo il ragionamento politico serio che dobbiamo porre a Ripa di Meana bianco a Bordon assegni e tutti i nostri alleati altrimenti diamo l'immagine di litigiosità che non giova a nessuno in secondo luogo occorre evitare pasticci politico elettorali Ugo Mazza questa mattina diceva
C'è legittimità nella nostra sinistra alla nostra sinistra
E vero è verissimo anche perché la legittima la legittimità badando essenzialmente direttore e noi non dobbiamo porre nessuna discriminante ideologica verso il Partito della Rifondazione Comunista
Io sottolineerei un dato politico che negli ultimi quindici mesi ad ogni passaggio ad ogni tornante
Tipi di lunghi di medio periodo come quello del federalismo ma anche qui se prevarrà l'isolamento leghista noi non dobbiamo temere la sconfitta noi d'altra parte dobbiamo essere coerenti se è sbagliato come è sbagliato formare in questo Parlamento un Governo di centro sinistra più lega che eviti un passaggio elettorale dobbiamo essere conseguenti alla prova elettorale politica il centro sinistra è competitivo di per sé e lo sarà sempre di più se prevarrà il coraggio della innovazione la chiarezza programmatica il volto della tranquillità e della serietà
Grazie terroristi la parola Donatella Zerbini dopo parlerà Gianni De Plato
Vorrei portare tre elementi di riflessioni che mi sono venuti in questo primo anno di militanza nel PDS
Il primo nasce leggendo la relazione di Massimo D'Alema dove dice rompere il patto fra Stato burocratico e rendite improduttiva
Premetto che parlo non solo da soggetto politico ma anche da libera professionista quali sono la rendita improduttiva è una parte sempre più alta del prodotto nazionale ed è patrimonio di pochi eletti o per censo per tradizione familiare
Lo Stato appoggiato fino ad ora questa crescita improduttiva perché aveva in cambio vantaggi elettorali notevoli bisogna sostituire alla rendita il profitto che nasce da lavoro personale Ida capacità e rischi di intraprendere attività in proprio ma per potere fare questo bisogna però come dice D'Alema che ci sia un'alleanza tra lo Stato e questi soggetti lo Stato deve essere come l'autostrada per l'industria deve fornire servizi e regole ma non deve essere il padrone assoluto l'altro elemento dell'alleanza sono elefanti intellettuale della ricerca mi piace fare mio a questo proposito il concetto di Gramsci l'intellettuale collettivo intellettuale è tale se possiede gli strumenti di conoscenza e di formazione che gli permettono un rapporto critico con la realtà
Ma deve essere anche collettivo
Se non vuole che questo diventi motivo di divisioni con gli altri e non ricerca di un'effettiva unità
Come dice Giorgio Ruffolo il benessere collettivo e la forma più intelligente per estendere e consolidare il benessere privato
Il secondo elemento nasce dalla mia condizione di Cattolica ed i responsabili di sezione di un di una sezione del partito doppio ruolo
Non discordante ma complementare
Stato e tonica vorrei porre l'accento su un errore che il partito potrebbe fare nel trattare cattolico
La politica secondo me dei limiti ben precisi uno di questi è la coscienza individuale del singolo soggetto
La fede religiosa è un problema di coscienza e non di politica la fede religiosa attiene ad un'istanza più alta nell'uomo alla sua parte spirituale ciò che noi cattolici che abbiamo anima la politica deve attenere alla sua mente la politica è la legge del possibile la sede entra per espressione dell'impossibile ecco perché la scissione che io e tanti altri come abbiamo fatto mantenuta viva
Se si rispettano questi limiti il dialogo con il cattolico sia dentro sia fuori il partito dal fatto su temi che possono unire non su temi che possono fare svendere le reciproche identità
Qua mi riallaccio al problema della Porto
Io da cattolica non voglio difendere la porto
Problema tragico per ogni donna mio parere
Però voglio difendere la legge sull'aborto una legge nazionale una legge che ha eliminato in parte le condizioni disperate e disumane nelle quali le donne erano costrette ad abortire prima di questa legge
E che ha permesso di igienicità e la sicurezza dell'intervento
E questa è una conquista che nessuno può e deve toglierci
Un'ultima piccola elemento sulla proposta di patto federativo fatto agli altri movimenti della sinistra
Io sono molto d'accordo con questa proposta
A patto che si tengono ben presenti le diversità dei soggetti era loro reciproca indipendenza
Come disse Occhetto l'albero della Quercia diventa forte solo se accanto le radici più profonde crescono sempre nuove radici radici però non cespugli non Fitto ogni la radice da nutrimento evita l'albero ed è parte integrante di questo il cespuglio è solo un corollario e certe volte e meglio sarà di Carlo così come il pitone per fare crescere sempre nuovi rami all'albero stesso grazie per l'attenzione
Grazie a Donatella Zerbini la parola Zani Del Plata dopo parlerà dei contenenti
Il voto sul referendum è stato commentato dalla stampa estera con giudizio quasi comune si dice cresce l'anomalia del caso Italia come dire che siamo paese sempre più inaffidabile
Siamo un Paese a deficit non soltanto di bilancio statale ma anche di credibilità e si sa che questo deficit e questa anomalia genero sfiducia sfiducia che si ripercuote sui mercati sfiducia che si ripercuote sui campi sulle relazioni internazionali addirittura il finanziata si dice l'Italia è un monito delle democrazie
Il voto delle prossime politiche potrebbe rendere questa anomalia addirittura costitutiva se per caso i consensi dovevano anch'ancora confluire su Berlusconi alla sua destra
Se saremo un Paese con un futuro di isolamento dalla comunità europea e di esclusione forse anche dalla stessa democrazia Occidente
Dunque tra destra e sinistra e all'ordine del giorno un confronto politico ed elettorale che avevano assunte quale futuro appunto per un Paese accrescente anomalia in questo senso abbiamo indovinato scegliere il tema di questo congresso col titolo un futuro sicuro però è una prospettiva difficile accompagnerà costruire questi un futuro sicuro
Che non si tratta di svolgere un tema una relazione o o di esercitare una critica sì stata di costruire un progetto di governo si tratta di costruire una coalizione la più larga possibile su questo non possiamo permetterci alcuna restrizione
è un processo di radicale innovazione nei contenuti e nelle forme oltre che delle persone
Come io sul progetto di dirò qualcosa partirò da un punto della relazione di D'Alema dove dice
Sulle risposte da offrire alla crisi di un liberismo esasperato e di un modello statalista socialdemocratico che non è più in grado di rispondere alle nuove domande del nostro tempo occorre interrogarsi allora quali sono queste nuove domande su cui noi dobbiamo intervento eroga quali sono le domande che la gente comune ci rivolge che la Società diffusa in qualche modo ci portarci Dakar sono diverse secondo me le multiformi ma nascono da un unico problema
Il problema appunto che la gente comune la Società diffuse ci pone e la domanda
Di una speranza in un avvenire migliore soprattutto per i giovani
Come si risponda a questa domanda di un avvenire migliore D Urso una metafora che da loro ha espresso quello dall'ascensore sociale cioè noi dobbiamo proporre e far vedere che esiste nella nostra società un ascensore e che questo ascensore ha una grande mobilità
Perché permette a tutti di poterci salita sopra e ha una grande apertura
Perché nessuno deve sentirsi escluso da questa possibilità di salire in questo senso noi parliamo al centro e in questo senso credo che noi parliamo e ceti medi e allo stesso proletariato
L'assessore di Berlusconi è ben poca cosa perché contiene solo i due terzi della società ed è un ascensore che mano a mano che sale si restringe sempre di più
Allora ecco che c'è uno scontro in un confronto su un modello di società radicalmente contrapposto
Da una parte la società dei pochi dei più forti che cura gli interessi particolari che si ispira al nazionalismo che pratica il protezionismo che sì e Central sui monopoli dall'altra parte una società dei molti quello che noi sosteniamo che si occupa del bene generale a cui partecipano tutti
è in questo senso abbiamo un primato da difendere a quello appunto dell'esperienza europea dell'esperienza della socialdemocrazia che è un patrimonio come dire da difendere nella esperienza dei prese a democrazie occidentali io in questo senso critico pure
Leggendolo e in qualche modo seguendolo quella che un certo antiamericanismo che c'è al nostro interno come quasi che il modello americano o che la politica dei Kennedy potesse essere come dire l'elemento il riferimento per noi no l'elemento di riferimento è quello che è stata questa vecchia Europa nella capacità di saper esprimere una politica realmente socialdemocratica che ha cercato sempre di includere e non di escludere contrariamente alle altre società che invece oggi si trovano con un fardello di trenta milioni
Sì di persone senza diritte abbandonate a se stesse allora ecco che noi siamo i continuatori di questa tradizione e il modello di società che noi a cui ci speriamo a questa da società che include che è una posse offre una possibilità un'opportunità a tutti la nuova società però sarà sempre sarà diversa da quella che abbiamo in mente sarà una società fortemente dominata dalle tecnologie della comunicazione le relazione tra gli uomini fra le persone saranno altre perché si comincia a parlare di società cablata
Si comincia a dire che esistono servizi multimediali interattivi si comincia a dire che lesse dal sociale non essere digitale guardate che tutte queste non sono solo parola del feto entro il mille novecentonovantotto bisogna liberalizzare comici indica l'Unione europea le infrastrutture della telecomunicazione e delle tv
Stiamo parlando cioè di nuovi strumenti tecnologici che rivoluzioneranno la vita e l'esistenza di ogni persona e di tutti i Paesi ed è il mille novecentonovantotto è ben altra cosa dallo scontro che abbiamo avuto sui referendum perché qui stiamo parlando di Monopoli e di concentrazione a livello internazionale
Domani e nel mille novecentonovantotto chi governerà queste scelte
Allora qui bisogna dire alla sinistra con quale programma si appresta come dirà a governare la società delle tecnologie la società appunto dei mezzi di comunicazione sapendo che queste sono relazioni sociali
Io credo che su questo lo dobbiamo fare un salto in avanti una parte della sinistra secondo me deve liberarsi di un adesivo visione ottocentesca che potremmo dire che ha rispetto ai mezzi agli strumenti alle tecnologie
E su questo secondo me noi abbiamo un compito quello di stimolare il centro e particolare le forze di di informazione cattolica a liberarsi di una visione dogmatica
Perché se noi manteniamo questa vecchia cultura
Non saremo sul pezzo assolutamente in grado di candidarsi
Come forza di governo perché se noi abbiamo l'idea che la tecnologia comunque subordinata comunque controlla che manipola le coscienze creda passivi vuol dire che siamo un po'fuori dei tempi perché questa è la tecnologia della macchina oggi stiamo che espropriata che subordinava secondo vecchie credenze forse siamo ancora affetti un po'da quella scuola di Francoforte di Sinistra critica che era un criticismo senza speranza
Era Adorno quando appunto ci diceva che la tecnica è uno strumento che tutto controlla che avviene ogni aspetto della vita
Purtroppo però quella concezione non è stata ancora superata pranzo e nella sinistra trova ancora alcuni adepti
E non mancano neanche oggi i novelli a Adorno per cui non ci troviamo con un atteggiamento verso la tecnologia appunto che non è la capacità di saperla governare ma ancora un atteggiamento in qualche modo dogmatico per questo allora si tratta di capire
Che la nuova tecnologia è completamente diversa da quella concezione un po'nostalgica che che la sinistra ha sempre avuto si tratta di capire che oggi il problema è quello delle modalità della relazione che essa determina e per cui non si non non si deve né assolutizzare né tanto meno demonizzare lo strumento si usa soprattutto se un messaggio al mio amico
Per cui va operato un capo un capovolgimento diciamo nell'approccio verso la tecnologia perché ci deve portare ad un confronto sereno e molto incalzante però vi dicevo con quella componente di ispirazione moderata
E cattolica
Soprattutto perché loro rispetto alla tecnologia in particolare alla tecnologia delle arti dello spettacolo se volete del video
E della comunicazione hanno ancora un atteggiamento che in qualche modo vedi in questo strumenti o poi questi mezzi una mortificazione
Per quella che è la la natura dell'uomo vedo in qualche modo un pericolo a quella che una certa concezione del pudore e addirittura si arriva a parlare anche di stimolo alla diffusione dell'edonismo
Così compagni noi non riusciamo a vincere e a convincere tutti perché queste ancora una visione i parti biologiche e in parte dogmatica appunto degli strumenti e della tecnologia io penso che noi dobbiamo rovesciare questa impostazione
Essere meno meccanici nell'analizzare appunto queste nuove modalità essere meno deterministici nemmeno irrazionali aveva la capacità appunto di saper affrontare in maniera aperta e capire perché quella massaia
Che ama boutique sulle che sono registrasse lo rivede gli vanno bene gli spot a questa persona noi non riusciamo a parlare e non riusciamo a convincerla
Su quelle che noi riteniamo i invece obiettivi che permetterebbero una reale emancipazione per questo dico che anche nel Comitato del sì noi abbiamo avuto alcuni nostalgici di questa cultura
E abbiamo fatto abbiamo commesso un grosso errore quello cioè scambiare una questione politica per una questione che invece si legava ad uno strumento tecnico come governare la la modernità
Chiudo velocemente io credo che noi dobbiamo capire i nuovi bisogni le nuove aspettative le nuove speranze dell'uomo moderno siamo nell'era postindustriale dobbiamo capire questa nuova domanda che una domanda di beni relazionali
E di qui anche la critica l'opportunità che non abbiamo fatto a Belfast al al dal fatto il bel far non è secondo me entrato in crisi perché c'è un incremento della spesa perché è mancato il privato perché non c'è stato concorrenza sono tutte lettura secondo me sbagliate
Il bel fare entrati in crisi perché non ha saputo più rispondere ha bisogno dei cittadini non ha saputo produrre Bender relazionali e questi beni non è in grado di produrlo nel parlare a tunnel pubbliche tanto meno il mercato
Sono appunto quelle nuove modalità che bisogna riuscirà a costruire con il concorso di tutti questi soggetti finisco realmente dicendo noi non possiamo rivolgerci o soggetto un cittadino prendendo non sempre come componente come dire ragionevole come componente lavorativa questa è un atteggiamento limitante perché in questo senso diamo sempre l'idea di incutere come dire una doverosa spedita a ad ogni persona un progetto per un futuro sicuro vuol dire anche secondo me saper affrontare il cittadino nella sua totalità che vuol dire considerarlo non solo un homo sapiens non solo un homo Faber ma anche un uomo l'utenza cioè una persona che ama il gioco perché sa che il gioco sono anche relazione sono anche opportunità allora per questo io credo che il progetto di un futuro sicuro vuol dire non soltanto parlare di occupazione di sviluppo di regole e di equità ma anche saper dare una speranza e perché no promettere una gioia
Grazie lato la parola Diego pendenti dopo parla raso Rosanna Facchini
Compagne e compagni
Io credo che si sia un aspetto nella relazione
Dovrebbe essere maggiormente sottolineato e che deve essere uno dei punti la nostra campagna politica per le prossime azioni
Su quei necessario soffermarci e cioè la collocazione dell'Italia
A livello internazionale
Perché il mondo si è fatto più piccolo proprio in base alla tecnologia l'informazione ma c'è la sensazione che la possibilità di uccidere sui problemi del nostro tempo e questa è una sensazione non solo di nuovi strettamente politici ma credo che di tutti i cittadini
Diminuisca
Mentre invece sta nascendo una società planetaria
La rivoluzione della tecnologia dell'informazione sta provocando mutamenti profondi nel modo dipinta di lavorare di organizzare la società il segno di questi percorsi di questi processi io credo che sia tutto da definire ed a determinare può essere positivo come negativo
E dipenderà soltanto da una sola cosa che oggi ha la necessità di essere riqualificati ed ottenere valore la politica
Si sente dire che in corso una rivoluzione
è una rivoluzione che non fa paura che trova Polo getti in ogni dove
Nelle siti di Londra in molti circoli intellettuali della sinistra nel nostro Paese in altri Paesi anche nella redazione dell'Unità o dell'economista
La rivoluzione di cui si parla è quella dell'informazione il profeta di questa rivoluzione il padre di micro software re dell'informatica un uomo tra i più ricchi al mondo ricchezza dice
Cadranno tutti i confini sia quelli tra le società e quelli tra le nazioni
La frase indubbiamente a dispetto ma cosa significa
Bill Gates parla di me di marketing o di ideali politici o forse stanno diventando la stessa cosa
Indica una nuova frontiera dell'umanità o anticipa la crescita di una società di frontiera che amalgama in un unico Stato di emarginazione e deprivazione culturale gli abitanti dei greca dei ghetti degradati delle metropoli ricche con le popolazioni di interi Paesi dei continenti meno fortunati e sviluppati del mondo
è fuori di dubbio che è in atto una rivoluzione tecnologica di portata epocale
Quello che sembra molto dubbio lo sottolineo molto dubbio e sarebbe importante discutere anche quando discutiamo di modernità
Che questa rivoluzione sia per se stessa portatrice di maggiore democrazia per non parlare di maggiore giustizia sociale
Mentre nel triangolo ricco della terra il Giappone l'Europa occidentale Nordamerica
Si mobilitano risorse immense per abbattere i confini dello spazio e del tempo mettendo in cantiere le autostrade informatiche che oltre a portarci il mondo in una stanza
Ci permetteranno da quella stanza di essere in contatto con il mondo nel nostro pianeta crescono povertà e disuguaglianza signora o quasi e la guerra che abbiamo vicino Jugoslavia emblematica che la società
Planetaria prodotto obbligato della mondializzazione dei mercati nasce malata
Nel mondo un miliardo e cento milioni di persone vivono in assoluta povertà un terzo delle persone in età lavorativa sono sottoccupati centoventi milioni sono disoccupati e settecento milioni non ricevono dal loro lavoro abbastanza da vivere
Conseguenze di questa povertà endemiche crescente sono e saranno la disgregazione sociali le migrazioni bibliche la guerra
Perché allora anche non di battere e questo serve per un partito e per una coalizione che si candida al governo
Cioè nella sinistra coalizione democratica nel centrosinistra anche dell'interdipendenza sociale economica in definitiva politica delle varie parti del pianeta e quale ruolo può giocare il nostro Paese
Forse non abbiamo la storia di altri Paesi la Francia l'Inghilterra gli Stati Uniti ma forse dobbiamo confrontarci anche su questo terreno
Perché non pensare ad un contratto sociale che indichi all'umanità gli obiettivi alimentare da raggiungere fra venticinque trent'anni affinché si sviluppi dignitosamente quella società planetaria che già nelle cose
Dare un alloggio a mille a un miliardo e settecento milioni di senza tetto rifornire di acqua potabile un miliardo e quattrocento milioni di persone che non ne beneficiano sarebbe una sfida economiche di grandissimo valore il problema cioè e che per promuovere uno sviluppo sociale di questo tipo i Paesi ricchi dovrebbero comunque com'cominciare a dare risposte ai loro propri squilibri sociali
Interni e dovrebbero essere capaci di rimettere in discussione le stesse priorità di investimento e di sviluppo
C'è una battuta
Operazione riuscita paziente morto che considera la morte del paziente un prezzo ragionevole per la buona pur riuscita dell'intervento questa potuta potrebbe essere oggi
Adattata agli economisti
I quali magari senza nemmeno accorgersene o vittime loro stessi di un dispositivi di un dispositivo che tutti afferma no quando annunciano un presunto Successo e lo fanno in questi termini economia sana società agonizzante
Nel mondo dei morti dei mercati globali o dell'assoluta libertà di movimento dei capitali sembra che l'economia abbia preso definitivamente il sopravvento sulla politica
L'economia è diventato un fine mentre dovrebbe essere credo ancora che lo crediamo un mezzo per realizzare per seguire un certo modello di società
Mi rendo conto che questa affermazione
Oggi suona eretica in una fase in cui si presenta come legge universale il pensiero unico che evidenzia l'indifferenza dell'economia verso i costi sociali del su un buon funzionamento
Ma dai risultati pratici di queste dottrine pensiamo ad esempio alla nostra Europa diciotto milioni di disoccupati
La situazione non è poi ottimale ma c'è del peggio
E la pendenza la secessione sociale di un terzo della popolazione che nei Paesi ricchi viene spinta e quindi i nostri a vivere sempre più in condizioni di precarietà di non lavoro e di emarginazione
Per età e compagne e compagni il problema non è negare la rivoluzione dell'organizzazione aziendale del passaggio e di passaggio dallo schema fordista a quelli informatico della Rete
Ma inventare nuove forme di protezione sociale di nuovi rapporti di lavoro flessibile rifiutando l'alternativa della destra liberista che afferma disoccupazione e e protezione
Sarebbe o
E
Sarebbe un aspetto centrale ma soltanto un aspetto e di questo ne sono cosciente di una politica che cercasse di riscattarsi dalla dittatura del pensiero unico liberista
Un altro aspetto di una politica coraggiosa e innovativa dovrebbe essere quello di aprire all'occupazione una nuova frontiera
Fuori dei mercati esposti alla concorrenza internazionale soprattutto nei servizi sociali ove i bisogni sempre più pressanti sono sempre meno soddisfatti
Ritengo che idee proposte per restituire l'azione economica una progettualità sociale non mancano ma anche invece forse in alcune occasioni la spinta la passione la volontà di ottenerli
E di perseguirli e nel chiederci il perché viene fatto di collegare il trionfo planetario delle dottrine neoliberiste alla scomparsa del non rimpianto
Universo comunista perché è vero se ci riflettiamo che il comunismo fornire al capitalismo uno stimolante la paura la paura per riformarsi furono economisti legati al pensiero capitalistico a fissare obiettivi come pieno impiego in una società libera
Oggi il partito laburista inglese abbandona l'obiettivo del pensiero classico economico del piego pieno impiego
Furono pensatori capo legati
Al pensiero capitalista
A definire lo Stato come istituzione vocata alla lotta contro la miseria la disoccupazione le malattie
Ma ora che il pericolo rosso il passato ora che gli Stati sono meno motivati a impegnarsi nel campo delle politiche sociali
Un vasto campo è stato decisamente occupato da un capitalismo selvaggio mi verrebbe da dire straccione e pericoloso per se stesso
E ora il massimo a cui noi ci possiamo appigliare per ora in questo scenario mondiale
E non va e va preso sul serio e il tentativo indubbio dell'unione europea di non gettare perché questo sta facendo a mare le proprie conquiste sociali
Ma è una Europa che si restringe sempre di più a pochi Paesi chiusi nel circolo virtuoso delle tecnocrazia e finanziarie
Di organismi che perdono decisioni importantissime ma che sono sottratti ad ogni controllo elettorale e alla visibilità democratica
Pato finendo
Che senso ha avere impresa e competitive surplus commerciali bilancia dei pagamenti in equilibrio se il prezzo di questa Chirurgia
E la disgregazione sociale forse gli economisti potranno dire l'operazione è riuscita bene ma il malato è morto
La risposta di solito e che non si può fare diversamente e che si cerca almeno di sopravvivere almeno intesi come nazione
Per quanto malati in una competizione internazionale sempre più spietata c'è del vero in questa considerazione almeno sul piano dei singoli Stati perché un'economia globale non si può governare e orientare che su scala globale
Ma allora una forza di governo una coalizione deve ammettere la relativa impotenza dello Stato nazionale
E spostare sempre più il dibattito e la logica politica nelle sedi atti adeguati attrezzarsi per comunicare i cittadini di quello Stato nazionale
E i problemi che si hanno di fronte sono legati ad uno scenario mondiale
Io credo che questo è un terreno che noi dovremmo percorrere credo che la coalizione democratica deve definire dei punti perché se poi e questo è un esempio l'unico che voglio fare
Poi nella casa nella famiglia c'è chi sceglie invece magari di assistere il parente malato di acquistare un computer questo è il frutto del fatto che si è perso una battaglia ideale e culturale e forse parlare anche del resto del mondo
Può rafforzare un'impostazione può permettere di declinare l'iniziativa politica nel proprio paese grazie
Grazie dico bene chi la parola a Rosanna Facchini subito dopo parlerà Roberto Matulli
I
Ma io voglio prendere a pretesto per propormi
Queste riflessioni ad alta voce il titolo di apertura dell'edizione locale dell'Unità di oggi congresso si ferma i lavoratori
Parlano con D'Alema cito abbraccio quindi probabilmente non è esattamente così
Io cito pretesto perché non sono sicura di essere d'accordo con questo titolo anzi sono quasi sicura di non essere per niente d'accordo almeno per due motivi
Intanto il programma non prevedeva che i lavoratori incontravano da tema ma che i lavoratori e le lavoratrici incontravano D'Alema e così appunto è stato e poi che include il confronto
è stato l'accordo sulle pensioni pensioni che inizia adesso l'iter parlamentare non è ininfluente porre porre l'accento di genere
All'incontro di ieri sera
Perché per le adoratrici
Per le donne da sempre impegnate a tenere insieme lavoro di produzione e lavoro dia riproduzione lavoro di produzione e lavoro di cura per le lavoratrici quell'accordo e l'atto legislativo che ne sancirà l'operatività e l'avvio come altri hanno già rimarcato del percorso riformatore dell'assetto previdenziale per le lavoratrici ripeto quell'accordo è rilevante quel percorso riformatore in termini di equità di su Nuova Solidarietà di riequilibrio di valorizzazione di tutti i lavori è importante e quindi è richiamare i due generi lavoratrici e lavoratori
Non è un omaggio ad una moda linguistica femminile o femminista
No
Il dovuto
Al richiamo ad una realtà di vita di esperienza di relazione che sono diverse
Differenti e che però devono trovare pari rappresentanza e rappresentatività sia sul piano linguistico che sul piano politico
Sempre prendendo spunto dalla provocazione del titolo il secondo motivo per cui non sono d'accordo su quel titolo e che io non credo proprio che incombe il congresso si sia fermato ieri sera anzi l'interazione tra le lavoratrici e lavoratori con il segretario
è stato un momento integrante oltre che intelligente interessante di questo altro momento inedito che stiamo vivendo che è rappresentato da questo congresso tematico il cui obiettivo se non ho capito male
E definire la piattaforma politico-programmatica per la prossima scadenza elettorale e per il governo del Paese individuando senza reticenze il ruolo della Sinistra democratica e i contenuti della costruzione dell'alleanza con il Centro democratico
Se queste quanto allora davvero l'incontro di ieri sera è stato un momento integrante
Perché ha consentito di rimarcare che una sinistra quale noi siamo e ancora una sinistra che rappresenta interpreta politicamente il mondo del lavoro se e in quanto sa rappresentare interpretare la vasta gamma dei lavori
L'universo dei lavori l'arcipelago dei lavori del lavoro dipendente nel privato e nel pubblico del lavoro autonomo del lavoro imprenditoriale del lavoro intellettuale
Chiudo su questi punti su questo punto perché altri
Cito ancora braccio mi pare Barbiera Massa se non sono stata disattenta
Hanno rimarcato come appunto l'incontro di ieri sera non sia stato affatto altro dal congresso tematico ma un elemento tematico costitutivo di questo congresso
Che tra l'altro ci ha permesso e non è poca cosa di misurare in qualità in intensità
Il percorso innovativo che abbiamo saputo compiere da quel ventisette ventotto marzo dello scorso anno
E che rende praticabile adesso anche in presenza dei risultati referendari negativi o non positivi di domenica scorsa l'alternanza e al ricambio delle classi dirigenti in questo Paese
E allora e su alcuni temi della relazione di D'Alema che io voglio puntare rapidissimamente l'attenzione soprattutto per riconnettere in quel filo conduttore che trovo semplicemente ma assolutamente conducente convincente
Il filo conduttore è il futuro
E investire sul futuro
Evidentemente non per scimmiottare i miracoli di altri
Ma nel senso di costruzione delle condizioni sociali culturali ed economici ed economiche perché il futuro si realizzi in primo luogo per chi già oggi è futuro cioè per le giovani generazioni
Da questo punto di vista allora
Una lettura veloce della relazione
Mi porta a rimarcare questo punto
Il legame stretto tra la riforma del mercato del lavoro e la riorganizzazione della forma della formazione e della ricerca
è semplicemente una scelta strategica mai tanto strategica quanto obbligata è un passaggio obbligato Da Rin non non si scappa
A patto in ogni caso di non puntare solo sui piani alti della scuola e della formazione
Intendo scuola secondaria e università perché badate questo è un Paese dove la scuola dell'obbligo ancora così si chiama quella della Costituzione quella degli otto anni fanalino di coda di tutta l'Europa quella dai sei ai quattordici anni siamo il fanalino di coda di tutta l'Europa ogni caso questa scuola di base
In questo Paese
è una scuola che è ancora capace di perdere ogni anno per strada cento mila ragazzi e ragazze dico cento mila ragazzi e ragazza e allora investire strategicamente sulla scuola e sulla formazione per investire in futuro significa necessariamente anche qualificare questa scuola di base
Apprezzarla non produrre più scandalosamente quello che in gergo socio pedagogico ma molto efficace si chiama mortalità scolastica
Attrezzando a fornire un servizio scolastico qualificato più qualificato il più lungo
Nella prospettiva della piena scolarità con successo scandita almeno sull'arco di età tre diciotto anni perché questa è la dimensione della scolarità di base in Europa
Del resto questa è la domanda sociale di scuola
Che si sta registrando nel nostro Paese
Quale significato dare altrimenti al fatto che in Italia il novantuno per cento dei bambini e delle bambine frequenta la scuola dell'infanzia il primo pezzo che non è obbligatorio
Il pezzo dai tre ai sei anni
E che l'ottantasei per cento dei ragazzi e delle ragazze in uscita dalla scuola media si iscrive alla scuola secondaria al nord queste percentuali sono ulteriormente aumentate a Bologna ad esempio e il cento per cento dei bambini e delle bambine
Dai tre ai sei anni che vado a scuola dell'infanzia il novantasei per cento che si iscrive alla scuola secondaria
Come in altre grandi città del Nord ancora
In tutta la regione Emilia Romagna senz'altro allora il valore scuola il valore formazione è ben presente nelle scelte e nella domanda sociale una domanda matura di livello europeo non è così nella risposta della scuola
Non è così nella risposta della scuola dappertutto e allora l'investimento strategico di questo deve saper tener conto puntando a percorsi innovativi
Flessibili capaci di attivare le sinergie di tutte le intelligenze fuori da ogni
Steccato ideologico ma capaci soprattutto di non separare la formazione di base da quella di punta
Avendo ben ferma la consapevolezza che la formazione di base la formazione di punta quella elevata l'una e l'altra si rinforzano essi danno valore reciproco
Dentro ad un obiettivo a un un obiettivo di piena scolarità con successo che rappresenta oggi per le giovani generazioni il vero parametro della cittadinanza sociale
Tra l'altro una piena scolarità di fatto tendenziale
Una scolarità di fatto dicevo che chiede di essere affrontata politicamente in termini di piena scolarità di Progetto chi eleggerà pone Giorgi problemi cioè inediti di rappresentanza e di rappresentatività della condizione giovanile
Se sono vere come sono vere quelle percentuali accesso all'istruzione che vi davo prima essere giovani a Bologna come nelle altre grandi città del Nord e nel Centro nelle grosse aree metropolitane in ogni caso
Significa
Essere
Studenti essere giovani coincide con essere studenti e si diventa maggiorenni titolari di diritti attivi di cittadinanza
Dentro ad una scuola che ancora strutturata fondamentalmente sull'impalcatura disegnata nel mille novecentoventitré e siamo alle soglie del terzo millennio
è evidente allora che la cosiddetta democrazia scolastica degli organi collegiali è un reperto anacronistico a fronte di una a fronte di una condizione di vita
Destinata peraltro a prolungarsi verso l'università in ogni caso verso l'entrata lunga nel tempo nel mercato del lavoro e verso una carriera di vita del professionale flessibile improntata al cambiamento non è un tema da politiche giovanili
è un tema da Paul è un tema politico senza aggettivi
Per il quale tiene il legame che nella relazione ho trovato e che condivido e sottoscrivo in pieno legame dicevo tra modernità saperi e idealità
Non tiene nessun altro tipo di legame se sapremo e dovremmo saperlo fare trovare il linguaggio e le scelte politico programmatiche nella prospettiva che forse in maniera un po'arruffato tentato di individuare
Io sono proprio convinta che incontreremo anche i giovani e allora incontreremo anche in futuro
Grazie Rosanna Facchini la parola Roberto Matulli
Dopo parlerà Luigi Barion PCI
Concordo con il percorso politico indicato nella relazione di D'Alema al consiglio nazionale
Per la costruzione di una grande formazione unitaria della sinistra italiana che vede nel patto federativo un primo passo
Un fatto molto importante controtendenza in Italia rispetto alla diaspora che ha caratterizzato le nostre formazioni politiche che punta ad una coalizione di governo tra centro e sinistra che è già stata con successo sperimentata nelle elezioni amministrative sulla base di programmi precisi
E infine che ricerca un'intesa elettorale ma su basi politico programmatiche molto chiare collega che Rifondazione Comunista in modo da presentare
Un fronte politico che sappia contrapporsi alla forza
Rappresentata dal Polo di centrodestra
Solo una politica di anti intese può permetterci di competere per assicurare al Paese una governabilità è una stabilità per il futuro
Lo abbiamo verificato con i successi importanti che si sono ottenuti con la caduta del governo di Berlusconi e la formazione del governo Dini
Ancora meglio con le elezioni amministrative che abbiam tenuto nelle settimane scorse
Rispetto alle quali battuta via nottata
Che la mancanza di un'intesa con la lega non ci ha consentito di affrontare pienamente una partita politica che occorrerà giocare nelle regioni del Nord Piemonte Lombardia Veneto che sono così importanti nello scacchiere nazionale
La prossima scadenza elettorale non sarà facile
Perché veniamo da una battuta d'arresto sul tema dei referendum tv e sindacali
Che hanno fatto emergere problemi che Moggi Monica culturali difficoltà sindacali
Metteranno in campo da parte delle forze del Polo una politica e ideologica
Impostata falsamente sulla loro concezione di libertà di impresa contro le organizzazioni pretesamente burocratiche
Che dovremo combattere duramente
E ancora perché nelle forze che dovrebbero comporre il nostro schieramento vi sono tentazioni proporzionalisti che esigenze di visibilità che possono mettere in difficoltà L'Unità che invece è necessaria
Sono convinto che le elezioni sono una scadenza per non inevitabile che abbiamo di fronte
E che le riforme che sarebbero necessarie per la modernizzazione del Paese tra cui quella elettorale che l'Antitrust
Saranno ben difficili da conquistare con ogni probabilità non si riusciranno a fare
Che sulle pensioni sarà durissima
Che la finanziaria non sarà possibile se non vi sarà un'autentica maggioranza ma per avere un'autentica maggioranza e necessario sicuramente un nuovo Parlamento e quindi la scadenza elettorale diviene
Inevitabile
Possiamo competere solo con una grande convergenza politica
Dobbiamo però aver presente che da parte dei popolari e dei pattisti dei Verdi vi sono indecisioni vi sono atteggiamenti
Che io giudico molto
Sbagliati molto limitati
Che la lega tende a spostare in avanti il punto delle lezioni e quindi dobbiamo avere ben presente che la scadenza elettorale che per i modi fronte
Può presentarsi in una situazione di difficoltà in cui le forze della coalizione non sono totalmente convinte della battaglia che va ad essere affrontata
E viceversa se non avremo una coalizione forte e un programma che ci consenta di dialogare anche con lega e Rifondazione sarà ben difficile affrontare la partita che abbiamo davanti
Avendo presente che questa scadenza ci sarà io credo che dobbiamo vedere come partito
Un atteggiamento tale da non dare in alcun modo la sensazione di mettere i nostri partners alle corde
Non lo vogliamo e non è questa la realtà della nostra azione
Dobbiamo insistere pazientemente per togliere ogni spazio le polemiche strumentali da parte di Bossi va da parte di segno da parte di altre e rafforzare la ragione dell'intesa
Dato che giudichiamo che le elezioni saranno praticamente inevitabili e necessario operare mettere in piedi come giustamente diceva Sabattini nella sua relazione questo congresso
Un coordinamento di coalizione fin da adesso che tende a superare ogni gelosia ogni particolarismo
E dobbiamo essere quelli quindi che insistono sui contenuti che parlando al Paese sulle cose da fare sui progetti per il futuro di ognuno e di tutti in modo quindi da non poter essere associati in alcun modo alle forze del Polo relativamente alla prima delle elezioni ma si può porre con grande forza i nostri contenuti e fare marciare i nostri progetti nell'ambito della coalizione e nell'ambito dello schieramento che deve contrapporsi al centrodestra
Per quanto riguarda i contenuti vorrei insistere solamente su due questioni che mi stanno particolarmente a cuore e che sono comprese nella relazione che è stata presentata la prima la riforma federalista dello Stato
C'è scritto solidale ed equilibrato concorrenziale
Uno Stato leggero ma forte
Tutto questo rimanda ovviamente alla grossa questione dell'autogoverno locale
Relativamente al quale occorre fin da adesso a mettere in chiaro l'insieme dei poteri che intendiamo attribuire alle regioni e all'autogoverno locale
E dobbiamo mettere bene in chiaro che la leva fiscale diviene l'elemento essenziale per la ridefinizione delle risorse per la dotazione di quelle risorse di cui parlava il sindaco vitali stamattina
E che sono essenziali per potere fondare una solidarismo nuovo e per potere
Dare sostanza ai progetti che vengono elaborati
Se non vi è una fiscalità locale che costituisca il nerbo della fiscalità complessiva dello Stato italiano non sarà possibile
Controllare l'evasione non sarà possibile ridurre la pressione fiscale sul già chi paga
E noi dobbiamo dire anche questo in campagna elettorale che intendiamo ridurre la pressione fiscale su Jackie paria e utilizzare la leva del fisco per promuovere una politica di sviluppo
Ma assieme a questo io credo che dobbiamo sostanziare anche il tema del federalismo attribuendo al governo locale anche i compiti di pubblica sicurezza
Tanto i sindaci delle nostre città dei nostri territori hanno già sulle spalle le responsabilità oggettive di queste cose
Che vengono loro attribuite dei cittadini e quindi è necessario se crediamo nell'autogoverno locale riuscire a produrre a questa rivoluzione che porti effettivamente sui sindaci sulle assemblee locali i poteri che adesso in modo sbagliato sono ancora centralizzati
Ma la cui conduzione negativa ricade necessariamente su di noi in pratica si tratta quindi di rifondare il rapporto nuovo tra cittadino e Stato
La seconda questione è quella dei giovani dell'occupazione
Io mi rendo conto della complessità del fenomeno dell'articolazione delle questioni che riguardano il Collocamento che riguardano la formazione che riguardano politiche di sviluppo
Ma ritengo che nella preparazione della campagna elettorale dobbiamo andare in modo molto secco anche a proposte di legge
Che e semplifichino immediatamente un'azione nostra nei confronti dell'occupazione giovanile e della formazione dell'impresa giovane
E per questo che dobbiamo farci portatori di una proposta di legge per defiscalizzare le assunzioni dei giovani
Per ridurre fortemente il carico fiscale
Sulla giovane impresa per un periodo di anni determinati ma in modo che le difficoltà che incontrano di lavoratori autonomi e i professionisti gli artigiani nel mettere su dell'impresa e possono essere superate per un determina
Per servizi per strumenti non abbiamo bisogno dell'impresa del giovane e della promozione dell'auto occupazione per utilizzare queste leve fondamentali per il
La per la democratizzazione del mercato
Liberandolo dalla pervasiva presenza della rendita che caratterizza non solo il mondo economico italiano ma anche il sistema dell'impresa dobbiamo così riscoprire il valore sociale dell'impresa anche a Bologna c'è bisogno di questo
Lo testimoniano situazioni come quelle della foto più delle dell'hip hop
Le aziende sono una componente della società e la democratizzazione della città italiana ha bisogno della codeterminazione della trasparenza
Di bilanci sociali non solamente economici se vogliamo che il lavoro non si è vissuto solo come imposizione come estranea azione
Se vogliamo che i sistemi sleali le tentazioni monopolistiche e il sistema tangenti inizio vengono messi da parte
Infine
Sulla questione del partito io sono d'accordo con quello che diceva Sergio Sabattini nella sua relazione
Tutti sento la necessità di un congresso vi sono parti della nostra struttura organizzativa che sono in crisi critica e profonda è quindi necessario rimettere mano nell'ambito di quel processo di federazione ad una Rifondazione ad una ricostruzione per la nostra struttura mobilitando il contributo di un numero recuperando le risorse disperse
In varie parti
Che non significa mettere a disposizione di gruppi dirigenti ma di tutto il partito pensiamo solamente alle intelligenze che sono nelle direzioni delle aziende private e pubbliche cooperative
Tenente reggente che esso nel mondo delle professioni e che possono dare un contributo
Anche la preparazione della campagna elettorale può andare in questa direzione
E per questo mi sento di aderire
Ad una proposta che avanzava Sergio nella sua relazione relativamente alla formazione delle candidature e su questo concludo
E pare che una delle possibilità che gli prospettava fosse quella di indire come coalizione delle
Elezioni primarie di collegio mi pare che questa sia un elemento fondamentale
Per costruire in modo diverso la condizione per far vivere in modo diverso la democrazia i tempi ci sono io credo che anche per questa strada si dia il senso che ne vogliamo effettivamente democratizzare la società e cambiare le cose nel nostro Paese
Grazie a Roberto Matulli ora la parola Luigi Marinucci dopo parlerà il professor Roberto Grandi
La compagnia e credo che un congresso tematico come quello che stiamo facendo in questi giorni
Debba servire da un lato a mettere a fuoco la o spettino a politica
E al tempo stesso però anche a definire le opzioni programmatiche di fondo questa è l'indicazione che la relazione di Massimo D'Alema
Cita anche se poi in concreto di uscire a fare entrambe queste due cose
Cioè una discussione generale sulla prospettiva politica e un ragionamento sulle scelte programmatiche non è facile tanto più nei termini di un di un intervento io non so come sarà organizzato il congresso nazionale
Spero che in quell'occasione ci sarà il modo di equilibrare le due dimensioni del confronto
E quindi avere in parallelo diciamo alla discussione politica generale anche un lavoro
Credo per sessioni tematiche
Dunque la prospettiva politica
Io condivido l'indicazione di fondo che viene dal documento di Massimo D'Alema
A me pare che il compito che abbiamo di fronte nel Preve Periodo appostati assumersi in questi termini
Si tratta in sostanza nei prossimi mesi da qui alle elezioni politiche con nelle elezioni politiche
Chi compie della transizione alla Seconda Repubblica
Non parlo naturalmente del riforma compiuta del sistema istituzionale dell'assetto della democrazia italiana
Parlo della realizzazione di una condizione politica essenziale
Che ci consenta di passare a quella che chiamerei la fisiologia democratica
Perché questo a me pare che sia il punto
Noi siamo entrati nel sistema maggioritario e ci siamo entrati almeno noi in piena consapevolezza dato che siamo stati tra i protagonisti di una battaglia per la riforma elettorale
Io ricordo sempre che se nel mille novecentonovanta il PC sia allora non avesse deciso di impegnarsi su questo terreno nella raccolta delle firme forse non si sarebbe tenuto neppure il primo referendum sulla preferenza unica
Quindi noi siamo entrati consapevolmente in questa
Battaglia per la riforma elettorale tuttavia noi stessi
Siamo entrati nel sistema maggioritario accorgendoci dopo che mancavano due requisiti essenziali
Per la affermazioni in questo Paese col sistema maggioritario di una moderna democrazia governato
Un requisito di carattere politico
Che riguarda la cultura politica e i soggetti politici è un requisito di carattere istituzionale appunto l'equilibrio e la separazione fra gli oggetti prodotti del conflitto e dello scontro politico e il sistema delle regole del conflitto
Se quindi verificato con le elezioni del ventisette ventotto marzo uno straordinario paradosso
Invece di entrare in una moderna democrazia governante che fondata su una diciamo dinamica di fondo cioè sul fatto che i soggetti politici competono tra di loro per la conquista del Governo sulle proposte del governo di governo si è attivato uno straordinario scontro sulla legittimazione
Che è del tutto incompatibile con una democrazia di tipo maggioritario da qui e quindi una straordinaria anomalia insomma che la discesa in campo di Silvio Berlusconi ha fisicamente dimostra un'anomalia dalla quale dobbiamo rapidamente uscire
Non illudendo CD regredire al sistema proporzionale ma appunto sforzandoci di creare le condizioni di una democrazia maggioritaria di una democrazia in cui cioè non esiste più il tema della legittimazione dei soggetti politici ma esiste solo il tema del confronto sulle proposte di governo fa i soggetti politici
Io ho interpretato in questa chiave e sulla base di queste esigenze essenziale la vicenda delle televisioni e del mancato accordo sulle televisioni
Io credo che non per aprire un ragionamento che sposta e che come tale non serve a nessuno ma per porre una questione politica
Credo che debba essere sollevato questo problema al nostro interno e all'interno della coalizione
Quando io ho sentito la notizia dell'esistenza di questa possibilità di un accordo
Sulle televisioni che superasse il referendum e creasse le condizioni per un intervento legislativo
Ancora prima di conoscere i contenuti del cosiddetto lodo Guarino
La mia reazione è stata finalmente
Perché quella cosa se fosse avvenuta sarebbe stato un fatto politico formidabile
Cioè sarebbe stata la prima occasione in cui si praticava non si predicava semplicemente la distinzione appunto fra il tema del confronto e dello scontro politico e il tema delle regole
Io sono un giurista sono anch'io un possessore
Per ogni rendo conto che incerti fasi
Incerte passaggi quello che conta è l'affermazione dei fatti politici
E invece abbiamo visto che anche al nostro interno anche all'interno della coalizione hanno prevalso altre tendenze
Le tendenze cioè a come dire contrastare
Le esigenze prioritarie di definire un accordo sulle regole con il ritorno a certe forme di fondamentalismo politico e ideologico
è stato un errore
E credo che l'abbiamo pagato con il referendum perché se quell'accordo si fosse potuto fare
Non avremmo perso un referendum e non ne avremo persi altri
Saremo probabilmente riusciti a fare altre cose per esempio una buona legge sulla democrazia e sulla rappresentanza sindacale mentre oggi fa le altre cose dobbiamo stare qui a discutere di uno strano paradosso per cui sembra che noi abbiamo perso tutti i referendum sindacali vinse alcuni li abbiamo persi e altri li abbiamo di io credo quindi che non si debba avere paura nell'usare una formula molto chiare molto esplicita qui si tratta di costruire una normalizzazione della democrazia italiana
Questo riguarda molti versanti molte materie riguarda credo anche il tema del rapporto fra giustizia e politica
Riguarda il modo in cui costruire la coalizione riguarda il ruolo che all'interno della coalizione deve svolgere il Partito Democratico della Sinistra e riguarda la definizione delle scelte programmatiche fondamentali
Su quest'ultimo punto consentitemi solo alcune battute
Ho sentito ieri nella relazione che Sergio Sabattini delle giuste sottolineatura in questo senso
Cioè sul tema del contributo del PDS di Bologna dell'Emilia Romagna alla politica nazionale alla prospettiva politica nazionale
Sono d'accordo con le affermazioni di Sabattini di ieri io credo che dobbiamo come i DS di Bologna e dell'Emilia Romagna uscire definitivamente da un vecchio Complesso
Che chiamerei il Complesso del gigante buono tetto allora si accompagna anche con il Complesso del cireneo di chi insomma deve portare la croce deve in qualche modo pagare il prezzo della sua forza
Io credo che il ruolo nazionale del PDS di Bologna e dell'Emilia Romagna non si debba misurare tanto e soltanto in termini di teste di i voti ma in termini di qualità di un'esperienza politica
Io credo che rispetto al dibattito sul tema del federalismo molto più di tante dichiarazioni Possa e debba valere una fatica di governo noi in questa regione siamo nelle condizioni di andare aldilà della De mafia de declamazione di alcuni obiettivi siamo nella condizione di praticare una idea del federalismo
Che non è in alcun modo un manifesto da agitare non è neppure l'idea che la riforma debba farsi con un atto con un avvenimento inventandosi chissà quali soluzioni ma consiste invece in una visione dell'equilibrio dei poteri democratici
Del governo sociale del rapporto fra responsabilità e solidarietà
In questa di giorni siamo in condizioni di praticare questa visione e di praticare anche alcuni contenuti della prospettiva federalista io mi riferisco in particolare al tema del rapporto fra la Regione le autonomie
Sia nel documento di Massimo D'Alema che nella relazione di Sabattini il tema è stato revocato io credo che al riguardo noi dobbiamo radicalmente uscire da antiche antinomie
L'antinomia fra centralismo e autonomia isomorfa centralismo e il municipalismo dobbiamo adottare formule nuove che facciano intendere esattamente ciò che noi ci proponiamo con la prospettiva federalista
Io parlerei di un federalismo delle città e delle regioni
Le città intese non come semplici comuni
Come i municipi lecita intese come aggregati rappresentativi delle realtà territoriali istituzionali di base
Le Regioni a loro volta intesi non come una cosa che esiste oggi
Non come una sorta di ectoplasma istituzionale sovrapposto agli enti locali costituito come intercapedine fra centro e periferia e periferia
Ma come centri di Indirizzo e di governo dei sistemi integrati dei governi locali
Io credo che questa concezione siamo qui in Emilia Romagna in grado di praticarla nella innovazioni istituzionali nelle politiche reali
E ritengo che in questo possa stare il nostro autentico contributo di fondo alla prospettiva politica nazionale
Grazie a Marinucci la parola al professor Roberto Grandi dopo parlerà Antonio la Forgia
E che io
Mi scuso per la schematicità delle cose che dirò ma
Siccome
Si è parlato più volte di referendum si è parlato più volte delle comunicazioni di massa eccetera credo che
Non soltanto ci sia qualcosa da dire su come sono andate le cose ma su come possono andare perché le cose possono andare ancora peggio di come sono possono andare molto meglio
E allora io direi e bisogna partire da alcuni paradossi queste cose le ho dette nel periodo dei referendum e credo che vadano ribadite
E innanzitutto il paradosso di perché l'Italia è in una situazione assolutamente diversa da quella di tutti gli altri Paesi
E continuiamo a dire in nessun Paese uno un solo proprietario apre canali in nessun Paese uno a una concessionaria Cosima perché tutto questo è venuto se non capiamo il perché avvenuto e secondo me non riusciamo a modificare le cose ovvero non abbiamo credibilità ripeto sono estremamente schematico ma le cose mi sembra siano andate così
C'era una cultura marxista che vedeva in maniera strumentale i mezzi di comunicazione di massa ne sottolineava il livello informativo ma in senso propagandista difficili diffidava delle tecnologie come è stato detto anche precedentemente
La cultura laica ne diffidava di lettura del termine di massa in effetti non esistono no alla cultura cattolica scusate non esiste il termine comunicazione di massa ma comunicazione sociale
Rifiuto quindi della comunicazione come luogo di pluralismo
Propaganda propaganda di una verità che sta altrove e uso pedagogico dei mezzi di comunicazione di massa
La cultura laica che cosa faceva B viveva la cultura laica apocalittica cultura di seria cultura di serie di mezzi di comunicazione di massa erano di serie B quindi era il degrado della cultura alta di questi non ci si interessava e allora proprio l'avuto un atteggiamento che è stato abbastanza curioso negli anni i cattolici che cosa hanno fatto hanno creato dei propri strumenti di propaganda e poi hanno deciso che il servizio pubblico fosse un servizio al di chi governava
In Italia e quindi all'occupato tutte le poltrone una situazione di rendita politica gli italiani lo sanno e gli italiani ancora pensano che la RAI sia una parte di tutto questo
I comunisti che c'erano si davano propri strumenti e credo che la voragine di debiti che partito comunista sia dovuta anche al fatto che in maniera difensiva le cose credo si dovessero fare perché questo riccamente forse non tutte
Storicamente le giustificazioni ci sono
E dall'altra parte quando ha visto la possibilità anche il Partito Comunista di entrare in una logica se non spartitorio una logica nella quale si poteva in qualche maniera mettere le mani sul servizio pubblico ecco che ha accettato di fare questo
I laici che cosa hanno fatto sono entrati
Anche se nella logica spartitoria e in più anche in una logica di mercato portato all'estremo
Ricordiamoci poiché noi continuiamo a parlare dell'estremo di Berlusconi e l'estremo di Berlusconi che commercializza tutto ma è sufficiente però che oggi ciascuno di noi guardi la copertina
Di un
Di un settimanale che è molto vicino alle posizioni di sinistra come L'Espresso che intitola vacanze intelligenti e pone il cumulo della Marini il cumulo della Marini e fare propaganda a Berlusconi
Probabilmente anche dopo un riso dell'Espresso parlare di vacanze intelligenti
Ed ecco allora il referendum i referendum non poteva io credo che andare così uno referendum c'ha detto una cosa che nella politica c'è un problema di tempi
Bene sì io decido di fare un referendum adesso raccolgo le firme il referendum c'è tra qualche mese
Io raccolgo le firme per una cosa che non so che cosa sarà perché le cose non sono valide in sei ma dipendono dal contesto da quando si realizzeranno
Le firme sono state richieste per una cosa che poi è diventato purtroppo un'altra questo è il tempo della politica l'interpretazione punitiva è un'interpretazione che è andata avanti e d'altra parte gli italiani diffidava no anche ma ci rendiamo conto che tre giorni prima del referendum sui giornali c'era scritto che sono state fatte delle nuove
Sono state fatte dei nuovi incarichi alla RAI e c'era scritto che questi incarichi erano incarichi che portavano la RAI un po'verso sinistra ed ecco che allora c'era diffidenza
Queste cose però sono sono avvenute e poi non era chiara l'alternativa perché rendiamoci conto che anche se ieri Sabatini ha detto delle cose molto giuste contro i conduttori televisivi
Ma la proposta e l'alternativa che veniva data a tutti era il famoso te le sogno
Erano i famosi Santoro i famosi Costanzo bene davanti a questo tessono io che sostanzialmente un theremin cubo se questa è la diversità bene gli italiani
Hanno diffidato di tutto e quindi si sono comportati come si sono comportati ora il problema però che cos'è il problema è uno definire delle regole e su questo mi sembra che le posizioni che sono state prese doppio referendum siano posizioni corrette due però vedere di fare una legge e allora su come fare una legge io credo che bisogna tenere conto di alcune cose la Corte costituzionale ha ribadito alcune cose ha detto che si deve parlare di diversità di pluralità bene diversità che cosa significa diversità di temi diversità di temi significa che ci saranno anche delle televisioni tematizzato ma diversità io credo che significhi anche diversità di soggetti e diversità di soggetti non significa soltanto avere delle televisioni generaliste ovvero avviare un Pelé sogno di fianco alle altre ma significa anche modo di comunicare diversi modi di consumare diversi ecco io credo che quando Sabattini ha detto nella sua relazione creatività curiosità per il nuovo la creatività la curiosità del per il nuovo nasce soltanto da questo punto di vista se ci sarà una legge l'acqua nobili che era tutti coloro i quali utilizzeranno i Carlo le reti via cavo a devolvere una parte della passa verrà devoluta di quello che viene pagato per avere delle televisioni via cavo locali nelle quali c'è la possibilità di sperimentare
La possibilità cioè di creare la possibilità per i giovani di fare una televisione diversa perché la televisione diversa non ci viene dalle diversità che ci sono proposte questa non è utopia queste semplicemente dire come è possibile come possibile confrontarsi con i mezzi di comunicazione di massa
Quando si fanno questi dibattiti eccetera i miei bambini ancora lasci bambini davanti alla televisione ma come si fa a demistificare tutto questo è molto semplice
Mostrare come le cose avvengono come si fa a mostrare come le cose avvengono bene si introduce l'alfabetizzazione mezzi di comunicazione di massa nelle scuole di questo non si parla mai anche nelle scuole cosiddette dell'obbligo di cui si è parlato in precedenza
E quindi la gente si accorgerà che ciò che i mezzi di comunicazione di massa non è la verità non è una cosa che cade dall'alto
Quando voi mostrate una fotografia è un bambino mostrate quando è stata ripresa mi dice qua c'era qualche cos'altro nella realtà a quel punto ha capito che la fotografia e una parte della realtà che a destra sinistra sopra e sotto c'era una parte della realtà che non viene presa
La televisione è uguale e molto semplice ci vuole volontà per fare questo e ci vuole il fatto e bisogna obbligare attraverso la legge a fare in modo che queste cose avvengano in questi ultimi due minuti che si sono rimaste ripeto sono molto veloce io voglio parlare di un'altra cosa visto che non appartengo al vostro partito e mi ritengo un laico alle ha fatto abbastanza impressione
Vedere oggi sempre sull'Espresso la foto della riunione di Prodi con quel tavolo forse Hrovatin dieci l'undici in cui c'era della gente che io credevo non esistesse più
E allora come laico mi sono domandato ma queste persone mi rappresentano c'ho scoperto sentendo la televisione che esiste un partito socialdemocratico di Schietroma che che è una cosa nobilissima e degnissima ma il problema mio eh
Perché
Dovessi incontrare e che senso ha questo tipo di incontro perché perché la fiducia che cos'è se noi vediamo cos'è la fiducia la fiducia e il rischio di una scelta valutazione delle possibili delle probabilità delle alternative dei costi degli interessi
Affidarsi a qualcuno comporta che io scelgo il rischio minore
Alla base del credere vi è uno scambio la promozione di una serie di riconoscimenti tra chi dà la propria credibilità e la fiducia e chi gli occhi
Il credere cioè ricordiamoci che il legame che unisce due gesti il dire
E il fare è uno scambio differito io credo in tempo
Faccio un atto ma tu poi mi devi dare qualcosa e questo ovviamente è il discorso
Che è stato fatto con Berlusconi io ho creduto in delusione creduto Berlusconi italiani hanno creduto in Berlusconi
E però arriva il momento in cui l'obbligazione deve essere deve essere pagata lo scambio prevede questo ed ecco allora io mi domando chi sono i garanti della credibilità
Del centro sinistra i garanti della credibilità del centro sinistra sì a livello tattico eccetera possono essere questi incontri con dei fantasmi
Ma la credibilità e data dalle persone e dai progetti
Il centrosinistra c'è deve essere effettivamente una riunione di culture diverse il meglio delle culture
Perché la cultura di sinistra marxista Strove anche né alla cultura cattolica la cultura laica hanno avuto abbiamo visto dei punti di vista e dei valori che sono stati dei disvalori ma dobbiamo fare incontrare gli elementi gli elementi forti e quindi chiudo su quello che è lo slogan un futuro sicuro
Che cosa c'è dentro a questo slogan
E perché la credibilità credo si giochi su uno slogan di questo tipo futuro dentro al futuro se noi guardiamo un visionario c'è l'incertezza c'è l'ansia e c'è la paura
Ma dentro al futuro c'è anche la speranza e c'è anche il progetto
Allora il centrosinistra deve essere una forza che riesce a fare interpretare il futuro come speranza e Progetto
Attraverso che cosa il discorso probabilmente della sicurezza considera cioè il fatto che vi è una possibilità di guardare il futuro senza ansie senza paura senza incertezza ma con la speranza in un progetto il quale progetto però deve essere portato avanti da delle persone
Che siano competenti e che diano questa garanzia questa garanzia che l'obbligo che contraggono con i cittadini sia un obbligo che poi venga pagato e venga mantenuto quando queste persone saranno al governo io vi ringrazio
Grazie al professor grandi la parola a Pantani alla forza dopo parlerà il professor Carinci
Ma io credo abbiamo tutti presente quale durissimo il principio di realtà
Sia stato costituito dal risultato elettorale del ventisette di marzo parla un attimo fa
Ma li uccide
Noi credo ci siamo mossi facendo i conti fino in fondo e intelligentemente comunque il principio di realtà
E proponendo C due obiettivi
Il primo
Contenere contenere una interpretazione uso un eufemismo rude del nuovo sistema maggioritario
E l'altro spingere alla polverizzazione del sistema politico
Cercando di portare il centro cioè quelle forze che il ventisette e il ventotto di marzo si erano rifiutate illudendosi di scegliere
Portare il centro a scegliere
E cercando di creare le condizioni perché la parte più grande possibile del centro potesse scegliere a sinistra
Il primo risultato di tale è stato raggiunto almeno temporaneamente
E forse non solo temporaneamente perché qualche segno di maggiore consapevolezza comincia a farsi strada
Sul secondo Obiettivo
Qualche risultato anche molto importante è stato già raggiunto e resta un lavoro da fare
In Emilia Romagna Bologna abbiamo
Lavorato coerentemente su questa impostazione
E abbiamo ottenuto risultati
Particolare
Se mi consentite direi persino straordinari
Nel voto amministrativo del voto regionale
E io direi anche
Nel voto referendario
Io attribuisco uno spessore un significato non solo politico ma di un orientamento più di fondo culturale al fatto
Che i referendum sulla Mammì ad esempio siamo stati vinti con largo margine in Emilia così come in Toscana e che così Inter The sia stato il comportamento di voto di nella nostra regione anche su altri quesiti fondamentali come quelli relativi al doppio turno
Nel voto per i Comuni
Ho i quesiti che si riferivano alle organizzazioni sindacali alle rappresentanze
Di base
Naturalmente noi ci siamo mossi nella costruzione delle coalizioni di centro sinistra
Per una ovvia ragione di coerenza con l'impostazione politica nazionale sarebbe stato ben strano che nella regione dove così forte è il Partito democratico della sinistra
Non si interpretasse il più possibile creativamente ma il più possibile coerentemente l'impostazione le opzioni nazionali del partito
Ma credo che questo non debba fare ovvero non debba far dimenticare il fatto che quella politica nel Pci abbiamo potuto a perseguire in condizioni di libertà di libera scelta non in stato di necessità e quindi abbiamo potuta rappresentare in termini più il vantaggio abbiamo avuto di poterla rappresentare in termini forse più autentici
Più e fino in fondo come il reale convergenza di forze diverse attorno ad un Progetto comune
Adesso che stiamo andando verso un appuntamento nazionale
Io credo che qualche sottolineatura debba essere Spesal a rimarcare anche alla luce della nostra esperienza
Il valore decisivo della coalizione che ne vogliamo costruire come coalizione di governo il più possibile lontana cioè dalle caratteristiche del cartello elettorale
E quindi mettere in primo piano la coesione programmatica della coalizione e mettere in primo piano la visibilità la coerenza della leadership della coalizione
E credo che raggiungere questi due risultati
Sì anche condizione per entrare in rapporti efficaci
Per stringere patti elettorali con la lega ed anche se possibile con il partito della Rifondazione comunista
Rapporti che potranno essere tanto più efficaci e potranno tanto meno segnale annebbiare il carattere della coalizione quanto più la coalizione si presenterà con un profilo nitido sotto il pro sotto gli aspetti programmatici e sotto ogni aspetto della sua guida e della sua coerenza
E qui c'è il tema nuovo difficile che non abbiamo affrontato ancora alla scala nazionale e che però in qualche modo c'ha fatto fare delle prime prove alla Scala periferica il tema di una cessione di sovranità
Nei confronti della coalizione in quanto tale da parte delle forze che alla coalizione danno bit
Ieri Sabatini segnalava un disagio un malessere che si è
Manifestato
Ed io credo che Sergio abbia giustamente anche ironizzato su alcune forme soggettive persino personalistiche con cui questo disagio si è manifestato e però io vorrei prenderlo come un sintomo come un sintomo che segnala in qualche modo la necessità di accelerare
Una ricollocazione della
Del partito dei partiti delle organizzazioni politiche in quel ruolo che ad essi e assegnato dal costituzione
Nel fare questo si corrono dei rischi io dico certamente si corrono dei rischi
Ma mi rispondo anche che non potremmo evitare di ricorrervi e soprattutto anche mi consolo mi rassicuro dicendo che si tratta di rischi tutto sommato limita
Una cessione di sovranità alla coalizione
Ad una coalizione all'interno della quale del possiamo spendere liberamente le nostre energie le nostre proposte la nostra capacità di elaborazione
E perché dovrebbe metterci in qualche difficoltà
Perché dovremmo tutte le reo una collocazione un destino in qualche modo subalterno
Tanto più ripeto che mi pare che tutte le forze che noi stiamo cercando di aggregare in questo schieramento democratico in questa coalizione di centro sinistra
Sono tutte insieme poste di fronte ad una frontiera che insieme dobbiamo affrontare per traversare la quale francamente nessuno possiede la chiave risolutiva la risposta risolutiva perché dunque dubitare
Per le nostre capacità
Viene da pensare ad una riflessione che ci fu rivolta anche polemicamente all'indomani della campagna elettorale l'anno scorso troppe lacrime e sangue sono state promesse sono state annunciate
Non si sarebbe dovuto fare credo che giustamente abbiamo rigogliosa mente risposto che la verità andava detta non si doveva mentire è assolutamente vero ma assieme alla necessità dei Prezzi dei sacrifici delle durezze che bisogna attraversare per riorganizzare la vita di questo Paese rimetterlo sulla strada
Di uno sviluppo e accanto alle durezze che devono essere affrontate noi dobbiamo riuscire a saper dire
Questa mi pare
L'altro suggerimento che emerge con forza dalla vicenda di questi dodici quindici mesi che ci separano dal marzo scorso
Dire con chiarezza a che cosa questa fatica serve per qual è la società quali sono i caratteri gli aspetti della società che vogliamo realizzare verso la quale vogliamo andare
E allora per fare presto rubo le parole di vitali questa mattina per lo meno così come credo di averle come raccolte credo di averle colte correttamente e quindi andare verso una società che tutela certamente tutti i suoi cittadini dei mali tutela promuovendo le loro possibilità che garantisce certamente tutti i suoi cittadini ma fornendo a tutti opportunità
E qui adesso uso ecco dico con parole mie è un tema che è emerso da da parte di D'Alema è stato introdotto da parte di D'Alema nella riunione di ieri sera che in tanti stiamo citando oltre un unguento il fare un'organizzazione del welfare che in qualche modo costituisce il pendant fordista della sicurezza sociale l'organizzazione fordista della sicurezza sociale
Per andare verso una rete che sostenga i più deboli evitando la via della immaginazione ma che fornisca appigli supporti per progettare e realizzare un proprio individuale percorso diritta e forse persino anche per per seguire una propria personale ricerca di felicità se vogliamo scomodare questa antica parola
Credo che dobbiamo stare attenti a non commettere un errore di punto di vista di osservazione a non scambiare la crisi del welfare
In cui con cui stiamo facendo i conti in Italia e in tutta Europa per un fallimento
Io credo che dobbiamo vedere e dire che le difficoltà l'affanno del welfare in tutta Europa dipende fondamentalmente dal raggiungimento sostanziale degli obiettivi per cui era stato pensato e quindi la salvaguardia delle istanze di solidarietà va ricercata appunto attraverso l'apertura di una nuova fax e credo che questo noi Emilia lo possiamo dire con particolare convinzione perché qui stiamo in una regione nel quale l'organizzazione della sicurezza sociale del welfare ha raggiunto le qualità che da tutti ci vengono riconosciuti un'osservazione
Vorrei fare sul tema federalista che molti compagni hanno toccato sul quale anch'io vorrei per un attimo insiste
Noi abbiamo dato al nostro federalismo molte motivazioni tutte giuste tutte convergenti la più alta forse quella di più forte spessore storico politico è quella che dice
Che la DIA federalista può costituire oggi la via più autentica più efficace a quella unificazione economica sociale e culturale dell'Italia
Che il centralismo non è riuscito a realizzare ma abbiamo fondato il nostro federalismo anche su un'analisi obiettiva dei processi in atto
Riconoscendo il fatto che
Molte variabili significative per il governo dei processi sociali si sono spostati
Molte si sono spostate verso l'alto a livello sovranazionale molte si sono spostate altre importanti numerose si sono spostate verso il basso a livello locale e regionale dei sistemi locale
E allora accerto su questo noi fondiamo
La battaglia per una riorganizzazione del potere dello Stato per un nuovo ordinamento della Repubblica ed anche per questo naturalmente vogliamo conquistare la maggioranza dei consensi è governare
Ma siamo costretti ad attendere dobbiamo soltanto attendere io naturalmente non sto riproponendo il tema delle regioni rosse di trent'anni fa però non vorrei neppure che commettessimo terrore
Vi sottovaluta di sottovalutazione quell'errore che fu in qualche modo ha commesso nel settantacinque che oggi sarebbe molto più gravi
E quindi penso che la costruzione della coalizione passi anche molto attraverso una capacità di fare colloquiare di collegare tra loro quei poteri locali e regionali che la coalizione ha già conquistato il ventitré di aprile
E in questo colloquio in questa ricerca comune noi possiamo mettere molta esperienza
E altri possono mettere fantasia creatività la fantasia e la creatività di chi guarda ai problemi con occhi anche nuove e senza quel tanto di Venezia che assieme alla forza può essere in una contraddizione
Ora naturalmente io non mi illudo so che occorrono grandi dosi di innovazione politica e di governo e so anche che questo non è un compito che il personale politico la politica possano affrontare da sola
So che si tratta cioè di evocare forze
Forse delle culture della cultura delle professioni del lavoro dell'impresa le cose che stiamo dicendo so che occorre chiamando in campo
Che occorre fornire loro dei punti di applicazione dei luoghi delle forme di autorganizzazione che siano efficaci
So questo ma del resto credo che questo sia anche il ruolo della politica e del personale politico o se volete credo che questo sia il modo di interpretare autenticamente utilmente spendo una parola un po'in fatica nobilmente anche il ruolo della politico questo compito noi ci stiamo attrezzando ad affrontarlo anche attingendo alle intuizioni alla ricerca che fu avviata con la svolta e con la nascita del Partito democratico della sinistra penso alla dichiarazione di intenti e sulla base che rilancia quella ricerca sulla base del documento
Che
Costituisce l'oggetto della nostra discussione che è stato presentato dal segretario del partito al Consiglio nazionale e al congresso tema
E però ecco io penso che questo stesso compito che noi proponiamo hanno gli stessi lo proponiamo anche alle forze con cui vogliamo federale e penso cioè che la proposta di federazione sia esattamente questo affrontare insieme questo comma
E quindi non un'annessione non una confluenza non una Campansi sotto la Quercia
Ma affrontare questo compito a questa grande ricerca comune che è propria di una grande forza democratica della sinistra europea
Grazie a Mentana Karzai ricordo che l'Assemblea dei delegati nelle delegate convocati immediatamente dopo le conclusioni di Massimo D'Alema diamo ora la parola per l'ultimo intervento ancora senso Franco Carinci
Io ringrazio anche tutti i compagni che non hanno potuto e le compagnie che erano potute intervenire oggi qui al nostro congresso ma abbia stringere un po'i tempi per consentire a nostro segretario nazionale di prendere la parola intorno alle diciotto e cinque
Grazie a Franco attaccare insite
è la prima volta che parlo dalla tribuna di un congresso di partito
E la prima volta in quasi quarant'anni di vita politica sia pur fatta più di attenzioni e critiche che di militanza partitica
E parlo dalle tribune di congresso di un partito che non è stato il grande amore della mia fanciullezza politica
Per questo mi trovo nella situazione
Di chi non è ancora in grado di usare come quelli che mi hanno preceduto i noi
Ma già si sente a disagio ad usare il voi
Non credo di essere stato invitato come rappresentante della cosiddetta società civile
Faccio di mestiere il professore di diritto del lavoro e l'avvocato e come tale non avrei titolo e voci
Credo credo che Sergio Sabattini l'abbia fatto
In relazione alla mia appartenenza si appura anomala la cosiddetta società politica
Cioè come coordinatore del gruppo per Bologna
Ex vice sindaco come suona male spicce
Promotori insieme ad altri di quel gruppo di ventiquattro che ha favorito Ennasser e della coalizione vincente a Bologna città e provincia
E la si attimi di dire
Che questa contrapposizione fra società civile e società politica
Non appartiene alla fisiologia della vita democratica
Secondo una sequenza la FIAT alla libera scelta la gente butta fa militanza fa vita di partito fa carriera politica cioè aspira alla dirigenza partitica e alla rappresentanza istituzionale
Ma dirigente apartitiche rappresentante istituzionale sono cose necessarie e richiedono competenze che risulto essere diverse rispetto a quelle possedute nella cosiddetta società civile
Cioè competenze e capacità di creare consenso intorno alle decisioni
Questa contrapposizione appartiene alla patologia della vita democratica
Allorché la società politica si auto perpetuo burocratizzato o addirittura prevarica sulla società civile
Ma allora la cura non stanno praticare un primato dei movimenti rispetto ai partiti o dei tecnici rispetto ai politici
Sta invece in una rivisitazione della stessa società politica con riguardo alla selezione del personale alla formulazione di programmi all'azione di governo
E i seni parlo come membro anomalo della cosiddetta detta politica
Lo faccio come uno che ha avuto una storia una cultura una formazione diversa
Ma che oggi si ritrova nello spirito nel clima nello stile della relazione di riferimento e di questo congresso tematico
Mi ritrovo nello spirito laico nel senso di chi crede in alcuni valori di fondo radicati nella coscienza di ciascun uomo
Ben compreso che questi valori sono stati scoperti valorizzati da culture come quella cristiana e quella socialista ma non crede a concezioni finalisti che della storia
Non crede cioè che ci sia un futuro programmato che non dipende della libera azioni dell'uomo degli uomini
Mi ritrovo all'indirizzo liberalsocialista nel senso di uno che parte da libertà per arrivare all'uguaglianza e chi vive l'uguaglianza come uguaglianza di opportunità e non di condizioni uno
Sabattini ha detto dice
Che non ci sono né vinti né vincitori ed ha ragione
Sì senz'altro non si può più giudicare fare processi che gli adulti non comprenderebbero e di giovani non tollera avrebbero affatto
Sì senz'altro vinti e vincitori non sono distinti la storia ha diviso la ragione e il torto
Dando ragione al progetto democratico socialdemocratico liberal laborista chiamato lo come volete e torto al principe o i principi che avrebbero dovuto interpretarle realizzarlo i cosiddetti partiti laici e in primis al Partito socialista italiano
Ma se Sabatini ha ragione non a torto neppure da Lima quando dice che in politiche
Il dire avevamo la ragione ma non la forza può anche essere pratica come affermazione ma tolto dal va tolta dal contesto tragico è una dichiarazione di fallimento
La forse è stata data è datata dal partito dalla sua capacità di identificazione di radicamento dalla sua risorsa di militanza dalla sua tenute ripresa elettorale
Montare il Progetto salvare il partito modificare la rotta salvare la nave queste è stato né di niente che vista col senno di poi e risultata del tutto vince
Allora nessuna questione tutto va bene seppur non nel migliore dei modi e nel migliore dei mondi no
Perché la questione centrale che emerge dalla svolta se così lo vogliamo chiamare della relazione di D'Alema
E che un nuovo progetto richiede la lunga un nuovo spot c'è soggetto politico spicce se la vocazione e quella non di sopravvivere ma di governare
Il nuovo progetto
Nella relazione di D'Alema è stato battezzato come la espressione molto felice evoluzione liberale felice perché riprende il titolo di un libro di Piero Gobetti grande pensatore liberaldemocratico e martire del fascismo
Utilizzi in sé e per la carica etico politica del libro che parte dalla constatazione di una rivoluzione liberale incompiuta e guarda ad un'alleanza tra la parte più dinamiche sensibile per borghi via e proletariato industriale
Questi debbo brechtiana vieni riproposta e aggiornata da D'Alema nei termini di un patto per lo sviluppo del Paese fra il mondo del lavoro d'impresa produttiva le forze intellettuali ed Alice
Rivoluzione liberale
Patto per lo sviluppo del Paese
Crestato leggero federale europeista promotore di un mercato libero e competitivo e di un sistema sociale chi lo ritiene più cittadino un soggetto passivo da assistere ma un soggetto attivo da pur rizzare in tutti i
Secondo un gradualismo che consapevole dello stato del PDS dello stato del quadro politico e partitico complessivo da come io l'ho letto oggi la sinistra democratica come federazione domani la sinistra democratica come partito domani l'altro forse il partito democratico
Ma io mi permetterei in proposito di porre due domande al segretario del PDS
La prima riguarda la sinistra democratica quella fetta di porsi come ala sinistra dello schieramento di sinistra ce le ragioni sono più che evidenti coprirsi a sinistra non sovrapporsi al PCI ma ed è questa la domanda che viene da una persona come me che si considera un moderato prigioniero della sinistra il PDS copre già in questa Regione gran parte del centro che guarda a sinistra
E nell'intero paese copre elettoralmente gran parte del centro la
Il quale se vogliamo è rimasta come ricordava prima di me grandi
è rimasto sentiva
La seconda domanda
Sinistra Democratica come federazione
Chiare le ragioni gradualità
Sommatorie non solo di sigle ma anche di culture ma come si realizza all'interno di questa federazione di interscambio tra il PDS e le altre componenti che ne fanno parte
Fare delle domande significa cominciare a dare loro delle risposte
Perché la politica è pensiero ma è anche soprattutto prassi i anche e soprattutto a più e proprio come ricordava Sabattini abbiamo fatto qui a Bologna per la città e per la Provincia
Un'esperienza positiva di raccordo appena generoso profitto dal PDS è un'aria laica di tradizione liberale socialista Repubblica
Un accordo che a sua volta è servita a facilitare la nascita del gruppo di ventiquattro aperto anche i cattolici ed è la coalizione che si rivelata vincente con una storica alleanza dal PDS i democratici il popolare
Tutto all'insegna della più grandi informalità ma anche della più grande trasparente molto potenti divisi in passato oggi moltissimo finisse
La voglia di correre la più grande venture PT possa essere concessa prima della fine di questo secolo
Governare
Governare questo Paese perché ne siamo capaci
Grazie a Franco Carinci nostri interventi sono terminati ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti gli ospiti Tiziano onorato dalla loro presenza la parola
Ora Massimo D'Alema segretario nazionale del partito democratico della sinistra
Care compagne e cari compagni
Convengo anch'io che dovendosi discutere del modo in cui
La più grande forza della sinistra italiana si vuole presentare alla sfida per il governo del Paese
Chiamare questa discussione congresso tematico
Può apparire un po'bizzarro
Sono le bizzarrie dello statuto
Che prevede appunto non la possibilità ma
L'obbligo
Di norma dice che alla vigilia di una prova elettorale
Ci sia un congresso per discutere
Del modo in cui la si vuole
Un congresso nella pienezza dei suoi Poteri
Con la eccezione
Che non procede al rinnovo degli organismi dirigenti
Cosa secondo me saggia e democrat
Già che procedere al rinnovo degli organismi dirigenti alla vigilia
Di una prova così impegnativa
Non c'è dubbio secondo me avrebbe dato a chi ha nelle sue mani il bastone del comando un potere
Ai limite dell'arbitrio diciamo procedere al rinnovo degli organismi dirigenti quando invece si fa un Biland
Delle sfide che si sono
E sicuramente il momento più opportuno
Perché i dirigenti possano essere giudicati non si giudica un generale alla vigilia della battaglia diciamo è ovvio che un esercito disciplinato e dotato di buon senso non può fare altro che applaudirlo cresce
Si giudica dopo
Alla vigilia della battaglia ci si prepara si mettono a punto le idee i programmi le alleanze
Si fa il punto
Sul perché
Si è riaperta questa sfida
Sui fatti
Che hanno camminato velocemente nel corso di questo anno Cocciante transizione italiana
Ma anche su di noi che abbiamo camminato velocemente
Va detto Walter vitali era difficile scommettere
Un anno fa
Sul fatto che si sarebbe riaperta in questo Paese la sfida per il governo
Noi sappiamo quanto ciò ossia anche di peso in una misura notevole
Dagli errori
Dalla inadeguatezza di quella destra che aveva vinto
Questo io lo dico sempre non per scherzo
Tanto per quell'onestà intellettuale che ci vuole per riconoscere diciamo agli altri ciò che hanno fatto
In questo caso si potrebbe dire scherzando diciamo
I vantaggi che ci hanno puntato
Indiscutibile
Ma anche perché la considerazione degli errori i limiti della destra
Serve a farci capire che
La partita è ancora aperta
Che in questo Paese c'è un'effettiva incertezza dell'esito finale
Che c'è una grande mobilità nelle scelte degli elettori
Che questo Paese e alla ricerca
Di un approdo
Della sua tumultuosa e persino drammatica trasformazione
E che
Chi sbaglia
Per
Compreso no se sbagliamo per via
Io sono convinto che oggi
Vince chi è in grado di offrire una prospettiva di governo
Di interpretare ciò che la società italiana ha capito e cioè che il vero nuovo può nascere soltanto da un'opera di trasformazione nella quale si cimenti una classe dirigente imboccando sì le maniche
Garantendo stabilità
Che dalla confusione non nasce il cambiamento
Ho l'impressione che questo Paese sia stanco di confusione
Questo non significa che voglio tornare indietro
Non c'è un bisogno di idee lega
Non c'è volontà di rinunciare
Al cambiamento che Hina
Ma certamente c'è un bisogno di politica di politica seria di politica competente
Qui cittadini che durante la campagna referendaria ci hanno detto ma scusate perché ci dovete far portare su tutte queste materie ma vi abbiamo eletto anche perché voi sappiate risolvere questi problemi
Non sono cittadini che sono contro la democrazia
Sono stanchi della confusione
Sentono il bisogno di una democrazia normale e funzionale
Di una classe dirigente degna di questo nome
Competente e capace di assumersi le sue responsabilità
Io credo che vincerà chi saprà interpretare dare una risposta sicura
A questa domanda di stabilità che è domanda di rinnovamento
Ma di quel rinnovamento ovvero che si ottiene costruendo e non distruggendo
Sapendo fare le cose e non abbandonandosi alle polemiche inutili alle invettive quotidiane al gioco fin troppo facile
Del
Del teatrino politico
Noi siamo convinti che la proposta che abbiamo messo in campo è forte
L'alleanza di centro sinistra brutta espressione ma di cui si è capito il significato nuovo
Centro sinistra non come fu nel passato la cooptazione di un pezzo della sinistra nell'aria della governabilità
Da parte di un centro immobili
Centrosinistra come fatto dinamico
Come costruzione di una proposta politica di uno schieramento di un'alleanza in grado di interpretare in senso moderno l'esigenza di una democrazia bipolare
E di uscire
Da un sistema bloccato
Il sistema bloccato non era soltanto il frutto della proporzionale
Era anche il frutto di una tradizione
Di un insieme di pregiudiziali ideologiche e di natura sociale
Se noi ci fossimo trovati nel sistema maggioritario con una sinistra isolata
E tagliata fuori dalla possibilità di governare
Il maggioritario non avrebbe affatto rappresentato quel passo in avanti cioè la chiave per un ricambio delle classi dirigenti
Così come è stato voluto e sperato da tanti cittadini
Ma avrebbe rappresentato a mio giudizio niente di più
Che la vecchia democrazia bloccata
Con minori garanzie e con un maggior pericolo di autoritarismo
Non bastava la legge elettorale
Occorreva costruire lo scenario politico i soggetti di una democrazia dell'alternanza
E noi abbiamo lavorato per cui il soggetto della democrazia dell'alternanza in Italia è il centro sinistra
Cioè un'alleanza che dal punto di vista politico ma anche culturale e sociale
è capace di spingersi oltre i confini tradizionali della sinistra italiana
E quindi di essere elettoralmente competitiva credibile per il governo
Questa alleanza si è presentata sulla scena politica con una grande forza
Malgrado tutte le difficoltà
Le insidie le trappole dell'ultimo ora
Malgrado il venire meno della lega chiusa in una difesa solipsistica della propria identità
Malgrado la crisi del partito popolare mentre si presentavano le liste
Il centrosinistra ha dimostrato di essere una proposta forte
Che ha saputo vincere le elezioni in nove regioni italiane
Con la Sardegna ne governiamo dieci
E in un numero assai più largo di province e di comune
Laddove
Il sistema elettorale a doppio turno senza dubbio
Consentendo la scelta finale alla maggioranza assoluta
Degli elettori
Favorisce quelle coalizioni che sono più popolari
O comunque meno invise ai cittadini
Questo è il centrosinistra
Centrosinistra e visto nella scelta con l'altra proposta di governo che in campo centrodestra guidato da Berlusconi come la prospettiva preferibile da una larga maggioranza degli italiani
Naturalmente noi sappiamo che il sistema elettorale può impedire
Che questa propensione largamente maggioritaria si trasformi in una maggioranza per governare
Sappiamo che il maggioritario a turno unico infatti consegna il governo non alla maggioranza
Ma alla minoranza più coesa meglio organizzati
Anche per questo io credo che quel sistema elettorale e più adatto
A Paesi di consolidata tradizione democratica
A Paesi imperniati su un tradizionale bipartitismo
E assai poco adatto quel sistema elettorale ad un Paese come l'Italia nel quale ci sono molti partiti
E ancora una certa difficoltà
Fra questi partiti a legittimarsi a vicenda dice come affidabili forze di governo
Il nostro sistema elettorale non è soltanto inefficace
Dal punto di vista della governabilità e anche pericoloso a mio giudizio
Pericoloso
Perché può essere all'origine di grandi tensioni
Per questo io voglio rilanciare qui il tema
Di una riforma
Di una riforma che noi riteniamo necessario non da un punto di vista di partito
Può darsi che congiunturalmente doppio turno possa essere più vantaggioso per il centrosinistra
Ma
Per la buona ragione che in questo momento il centro sinistra è più popolare tra i cittadini cioè non per qualche ragione misteriosa occulta o illecita
Io penso per esempio che nel marzo scorso quando si votò per le elezioni politiche se ci fosse stato il doppio turno noi avremmo avuto una più grave sconfitta rispetto a quella che abbiamo questa è la mia opinione
Ritengo per esempio che larga parte del Mezzogiorno non avremmo vinto io non so se avrei vinto nel mio collegio convitto trentaquattro per cento
E dove con estrema probabilità e ho vinto di fronte a due candidati che hanno fatto a gara ad agitare la bandiera dell'anticomunismo
Probabilmente ballottaggio dei testi
Probabilmente il turno unico ci ha consentito di reggere molto meglio
Nelle precedenti elezioni rispetto a quanto avremmo letto con il doppio turno in particolare nel Mezzogiorno
Dov'è la tenuta del centro ha consentito alla sinistra di conquistare molti collegi con percentuali assai bassa
Tra il trentaquattro trentacinque per cento dei voti
Ma non è questo il problema il calcolo
Ripeto questo calcolo può congiunturalmente variare
Il problema è una valutazione di fondo su quale sistema elettorale sia più corrispondente a garantire la governabilità del Paese anche una maggiore sicurezza democratica
E non c'è dubbio
Che per l'Italia il sistema elettorale più corrispondente a queste necessità e il sistema maggioritario a doppio turno
Per questo io vorrei rispondere ai nostri alleati
Pregandoli di non abbandonarsi a inutili polemiche
Non siamo certamente noi
A pretendere di votare ad ottobre
E a fare ostacolo a che si affronti la questione delle regole
Al contrario siamo interessanti e disponibili
A procedere prima che si vada alle elezioni
A quelle riforme che possano consentire di votare in una condizione migliore con una legge elettorale più efficace con una maggiore stabilità Garanzia di governabilità per il Paese
Mario Segni ha detto doppio turno indicazione popolare del premier benissimo
Egli sa che noi siamo d'accordo siamo talmente d'accordo che siamo l'unico partito che ha presentato e depositato una proposta di legge
Per riformare il sistema elettorale nel senso del doppio turno
Ci fa anche piacere che forze politiche e personalità che non ci aiutarono in questa battaglia
Nella precedente legislatura
Oggi la riconoscano come essenziale
Il problema è di verificare e presto
Se ci sono le condizioni
Io penso che nella prossima riunione in quella riunione che non è piaciuta fotografia
Quelle riunioni sono necessariamente utilizzi
Quei tavoli a volte sono necessarie
Naturalmente si potrebbe prendere la misura di non fare entrare i fotografi cosa alla quale io sarei in generale favorevole dice
Certo non si può pensare che la politica si faccia soltanto intorno a quei tavoli
Ma martedì quando ci incontreremo io penso di avanzare una proposta
Il centrosinistra prenda una iniziativa chiarificatrice
Cioè la disponibilità di altre forze
Tutto si può fare in un Paese come il nostro meno che alimentare giochi e manovre
Che contribuiscono a logorare ulteriormente la politica
Vedo che da parte di certe forze del Polo della libertà
Si insiste sulla necessità di procede Rea riforme prima di andare alle elezioni
Benissimo decolli
Io sono per dare incarico
Una commissione
In primo luogo all'onorevole Mario Segni perché egli è anche a nome nostro
Possa esperire nei prossimi giorni la possibilità di una intesa
Per dare vita
In autunno ad un governo
Che consenta in un periodo limitato cinque dei sei mesi
Di realizzare quelle riforme che egli ritiene necessarie prima del voto
E che anche noi riteniamo sarebbero necessarie
Se queste condizioni non vi sono
Se non c'è una maggioranza disposta a sostenere un'esperienza di questo tipo
Se invece di voler fare riforme si manifesta soltanto la deposizione di Mastella di Casini e di Buttiglione soltanto la volontà di perder tempo
Allo scopo di realizzare manovre e giochi politici che hanno un sapore antico
Velleitarie confusi
E che fanno venire in mente che tutto sommato diciamo era meglio quando c'erano lì maggior loro di questi Mastella Casini diciamo che poi sono la seconda sigla almeno di maggior loro hanno governato l'Italia per cinquant'anni media del male dice
Be se si vuole solo perdere tempo allora non c'è tempo da perdere
Soprattutto il centrosinistra non può perdere tempo
E deve predisporsi alla battaglia elettorale
Che se non vi sono le condizioni per nuove regole sarà con la vecchia e claudicante e legge elettorale
Ragion per cui
Si deve al più presto anziché polemizzare sulla data delle elezioni
Lavorare perché la coalizione
Manifesti maggiore coesione sia più visibile
Metta in campo un programma e un messaggio alta
Questo è il problema tutto si può fare
Meno prestare a chiacchierare sulla data delle elezioni e poi quella ci arriva addosso come l'onda di un maremoto diciamo
E alla fine non resta che allestire qualche tavolo
Per decidere in fretta le candidature
E arrivare nel modo peggiore a quella che invece può essere una grande e positiva sfida per dare un governo riformatore all'Italia
Di questa coalizione dei democratici
Il PDS
Prima ancora che rappresentarne l'ala sinistra eccetera noi ci sentiamo forza promotrice
Anzitutto perché siamo stati noi
A cominciare dal Consiglio nazionale di luglio
Dove si decise l'elezione di un nuovo segretario del partito
E direi
Quando dico a voi
Sia nella mia relazione programmatica sia in quella di Walter Veltroni una Chiara coincidenza diciamo di Indirizzo politico
Siamo stati noi
Dopo le elezioni europee a indicare la via di un'alleanza democratica fra il centro e la sinistra come l'unica capace di dare una prospettiva di governo riformatore al nostro Paese
Quindi diciamo di questa di questa grande prospettiva intanto abbiamo il Copyright
L'abbiamo perseguita con grande tenacia
Anche assumendosi i rischi che erano necessarie
Apprendo un dialogo con forze molto lontane da noi
Attirando ci tante critiche tante sciocca domande ma lei si fida dei tale rischio
Io penso che abbiamo fatto bene non ci dobbiamo pentire di nulla
è chiaro che quando si apre un dialogo di questo tipo modo aperti cioè
Si possono ottenere dei successi e degli insuccessi
Quando si fa politica diciamo
Si può avere successo e poi si può anche incespicare quando si sta chiusi in casa propria non c'è pericolo di inciampare Lecce
Quella che Gramsci chiamava la paura dei pericoli diciamo che sicuramente un una un potere paralizzante che fa parte secondo me del DNA più negativo della sinistra
Noi non abbiamo avuto paura dei pericoli
Poi qualcuno lo abbiamo convinto qualcuno no
Ma alla fine diciamo questa politica
Ha spostato i rapporti di forza del Paese
è accaduto qualcosa di molto profondo
E cioè dopo le elezioni di marzo Berlusconi in modo intelligente
Si poneva come il leader di quella vasta maggioranza degli italiani circa sessanta per cento
Che non voleva essere governata dalla sinistra
Tentativo diciamo di
Ripetere
Una vecchia storia
Il De Gasperi della Seconda Repubblica
Il leader di quella vasta maggioranza degli italiani che si opponeva
Alla minaccia rappresentata dal comunismo
Oggi è passato un anno invece in Italia c'è un'altra maggioranza
C'è una maggioranza del cinquantacinque per cento degli italiani che non vuole essere governata dalla destra
C'era una larga maggioranza che non voleva la sinistra oggi c'è una maggioranza che non vuole la destra
Ed è una maggioranza che raccoglie forze importanti del mondo moderato nel nostro Paese
E ha ragione Gerardo Bianco quando in modo acuto risponde a Buttiglione forte dell'ultimo sondaggio che dai popolari
Otto di qua e uno di là
Volevate costruire un centro contro la sinistra sta nascendo un centro contro la destra
Noi abbiamo dato una grande mano alla nascita di questo centro contro la testa
Anche perché abbiamo messo in campo una sinistra innovatrici
A terra
Che si è posta fondamentalmente il problema di convincere nel corso di questi mesi
Quelli che Dinoi non avevano mai avuto fiducia
Che con noi si può governare
Una sinistra che non si è chiusa nella recriminazione contro lo strapotere televisivo di Berlusconi
E questo referendum era dobbiamo dirci la verità
Un residuo del passato
Un po'il morto che afferra il vivo
è stato detto giustamente le firme ricordo tanto tempo fa era rimasto lì come un impiccio
Io come tale l'ho vissuto
Cercato di toglierlo di mezzo perché questo referendum era un modo sbagliato di affrontare una questione ingiuste e riportava in campo uno spirito minoritario della sinistra
Nel momento in cui noi abbiamo fatto invece di tutto per libera cene nel modo più assoluta
Era lì purtroppo insomma non era possibile diciamo salvo un'intesa liberale
Non perché che era un modo vecchio di affrontare una questione reale
Ma quando le questioni reali si affrontano in modo sbagliato si fa vincere chi ha torto
E non è appunto e modestissima consolazione dire sì ma avevamo ragione io dissento dal mio amico Michele Serra che esalta le minoranze che hanno ragione
Perché chi ha ragione ha il dovere di essere in maggioranza in un Paese democratico
Altrimenti devo dire che non è capace altrimenti devo dire che non è capace tecnicamente allora si tolga di mezzo
E siti di Acampora qualcuno che cito
Chi ha ragione il dovere di tentare di essere maggioranza in un grande Paese civile che poi non è irragionevole
Perché quegli stessi che ci hanno fatto perdere referendum televisivi ci hanno fatto vincere sul doppio turno e stesse persone
Vuol dire che poi diciamo non sono persone che non erano così o penetrante avevano un
Solo che non e ne conosco tanti che pure ritengono che si debba fare l'antitrust ma ritenevano quel quella impostazione fosse puniti
Fosse punitiva comportasse il rischio di una crisi per una grande azienda
Noi ci siamo affannati a dire che non era così cioè ma giocavamo in difesa
Dove l'acqua è speciale per falsa
Dovevamo spiegare in fondo questa nostro referendum non provoca qui i danni di cui si parlava certo non potevamo andare a dire come ha scritto direttore di un importante settimanale che c'ha rimproverato che invece avevamo in campo andare in campagna elettorale a dire sì vogliamo danneggiare la Fininvest se avessimo fatto questa avremmo vinto secondo Luca
Io sono ci vuole grande pazienza Celtis
Cresciute grazie
E invece no noi abbiamo cercato di spiegare che noi non volevamo danneggiare la Fininvest ma certamente quando si va un referendum a dire sì però noi non vogliamo questo lo vogliamo questi va su
è del tutto evidente che ci si va in una posizione di imbarazzo età nera
Tale perché effettivamente diciamo
Che noi ci rendevamo conto che il risultato del referendum in senso stretto non era il nostro obiettivo avevamo pensato per dare una spallata perché si facesse l'antitrust
Non lo avevamo pensato perché volevamo che l'Antitrust ideale fosse quello che derivava dal voto referendario ma anche noi dobbiamo smetterla
Abbiamo spento
Il referendum non possono essere pensati come dei marchingegni
è ora di smetterla di mettersi di studiare vive preferendo per cancellare una parola da una legge farle dire il contrario di quello che voleva dire il legislatore
Colle setto poi di avere una legge monca inefficace
Queste cose lasciamole fare capanne
Noi siamo un grande partito
Dobbiamo studiare metodi diversi
Abbiamo fare delle campagne popolare delle battaglie politiche diciamo ma non dobbiamo cercare espedienti
Se noi avessimo dovuto fare una grande campagna politica proponendo non il taglio delle concessioni
Ma la nostra idea positiva di sviluppo del sistema televisivo
Nel senso di un maggiore pluralismo di una maggiore competizione di una maggiore offerta ai cittadini la nostra idea positiva sulla televisione e vincente se invece noi questa idea positiva appare nella forma vogliamo tagliare lì vogliamo ridurre lì vogliamo dare una martellata quello là questo non piace giustamente comprensibilmente non convince
Una parte di cittadini che pure non ci sono ostili non sono pregiudizialmente di destra e e hanno anzi nello stesso tempo poi Berlusconi è stato bravissimo perché non si è fatto vedere Luigi che anche mentre dopo che nella campagna elettorale amministrativa regionale si è fatto vedere tanto luglio
Giustamente spaventato e irritato tante persone dorma essi
Perché vedere questo qui Khaled che chiedeva che noi li ha commesso non speculare errore invece di andare alle elezioni regionali per dire badate noi sappiamo governare le regioni non ha detto una parola sulle regioni sui Comuni
E si è capito benissimo che non sa neanche cosa siano le Regioni
E i vecchi queste la debolezza della destra
Che ma noi andiamo a sfidare Berlusconi sulle cose su cui è forte Mike Bongiorno Iva Zanicchi ma lì è forte
Dov'è è debole e che è totalmente incapace a governare il Paese hanno voi sapete che delle regioni dove ha vinto la destra
Tre grandi regioni italiane sono prive di governo col sistema maggioritario con la indicazione non sono stati capaci di fare le giunte in Puglia il Presidente si era dimesso è scomparso lo stato cercato queste la destra italiana e noi ci andavo a SR
In Piemonte e nel Veneto non sono stati capaci di costituire governi stanno litigando su questo
Questi non prendercela con Iva Zanicchi si perde per forza
E anche la questione televisiva diciamo è va collocata in un'altra prospettiva in una prospettiva di governo di riassetto del Paese
Abbiamo fatto la nostra battaglia è stata una
Spero un per tutti noi per noi io non me la prendo con nessuno e del tutto ingeneroso che si mettano nomi
Noi siamo noi quelli che hanno raccolto le firme siamo noi che siamo stati anche portatori di una vecchia cultura se diciamo che dobbiamo innovare concepite in qualche modo riconosciamo eccetera anche in minori
Una vecchia cultura una vecchia impostazione della quale noi ci stiamo libera
Perché
La ripresa democratica
Ha preso le sue mosse dal tentativo di comprendere le ragioni della destra la destra non ha vinto solo per la televisione se
Io ne enfatizza io non sottovaluto l'esigenza se si va alla campagna elettorale di una normativa garantista
Considero intollerabile l'idea che si possa avere una campagna elettorale politica con le stesse manifestazioni di prepotenza di illegalità che abbiano avuto durante la campagna referendaria
E questo lo dico siccome vedo che Berlusconi dice male è collega giacché questa pare un tema sul quale è bene che ci si applica al più presto perché in una campagna elettorale politica si creerebbero tensioni veramente insostenibile
Quindi io non sottovaluto questo aspetto
E tuttavia diciamo noi non ci siamo fatti vedo di questo per quel tanto che c'era di auto consolatorio c'aveva cercato di capire perché avevano vinto questi qua
E questi avevano vinto perché avevano saputo il interpretare spinte ai bisogni profondi della società italiana
Spinte anche legittimo una diffusa protesta contro l'inefficienza dello Stato
Gli italiani erano e sono stanchi di uno Stato che appare ostile ai cittadini
E la destra è apparsa come la forza di rottura nei confronti di questa pubblica amministrazione
Molto spesso ostili ai cittadini
In secondo luogo la destra ha raccolto
Lo spirito di un nuovo capitalismo
I piccoli in prese di nuove professioni del terziario
Che si rivolgeva hanno che non solo contro vecchio quello che appariva come lo statalismo ma anche contro il carattere oligarchico asfittico del capitalismo italiano
E come ho detto più volte Berlusconi ha vinto
Scusate se mi cito come d'altro canto Sabatini ha citato il suo discorso la Bazzanese
Però attacca Berlusconi ha vinto
Facendo ciò che una sinistra che voleva accreditarsi al centro non avrebbe mai osato fare attaccando la Confindustria
E presentandosi non come il più piccolo dei grandi imprenditori italiani ma come il più grande dei piccoli
E interpretando così una spinta innovatrice
Il bisogno di una riforma liberale del nostro sistema
C'era molta verità
Nei bisogni sociali che la destra interpretato
E la sinistra per rimontare doveva sfidare la destra sul suo proprio terreni
Una destra quella italiana
Chi non ha in sé i germi di una riforma liberale
E la sconfitta di Berlusconi
Non nasce soltanto diciamo dal fatto che egli ha dimostrato di essere alla testa di un gruppo di persone confusionarie incapaci diciamo in forme che non si ricordano ancora pure precaria politiche italiane
Tali da far rimpiangere voglio dire il ceto politico democristiano insomma
Ma ha perso perché egli ha immediatamente tradito questo bisogno di un di una riforma liberale
Immediatamente è caduto
La destra una volta arrivata al potere
è ha immediatamente mostrato il suo vero volto qual è il vero volto della destra italiana
E il volto di una destra statalista
Abituata ad una tradizione collusiva cioè di collusione fra economia e politica altro che il libero mercato alle libero mercato
La legge Mammì un monumento alla conclusione
Cioè in cui le fortune economiche si sono costruite non sulla capacità di competere
Ma sulla forza del potere sui politici amici sull'intrigo
Queste la destra italiana
Lo statalismo diciamo così è
Nel nel DNA di questa destra e quelli infatti che hanno fatto le privatizzazioni per l'amor di Dio hanno occupato tutti i consigli d'amministrazione della stretta da noi messo gli uomini loro hanno assalito la Rai
E prima era partitocratica una volta occupata da loro cessato di esserlo cioè si sono presentati esattamente come la continuità
Con il peggio che c'era prima
E noi abbiamo piano piano preso in mano la bandiera di una riforma liberale nel nostro Paese
E siamo usciti da quella rappresentazione farsesca
Che pretendeva di presentare lo scontro politico in Italia come lo scontro fra un centro destra liberale e una sinistra statalista
Una sinistra statalista fra l'altro in Italia non c'è mai stata
Anche perché diciamo la pervasività dello Stato in economia nasce con il fascismo in Italia o con la sinistra e continua con la Democrazia Cristiana
E diciamo potremmo qui fare un seminario per spiegare diciamo che c'è più pensiero liberale in Gramsci
Crisi citare una bellissimo passaggio di americanismo e fordismo dove Gramsci spiega non solo i rischi della crescita di una grande industria di Stato
Ma spiega che un Paese nel quale il risparmio dei cittadini è garantito dallo Stato
Anzi che correre l'alea del mercato scriveva in carcere Antonio Gramsci nel mille novecentotrentuno è un Paese che premia la rendita
E soffoca lo sviluppo moderno sembrava parlasse dei botti
Quindi noi veniamo da questa storia qui
Se qualcuno diciamo convinto che Fini dice gran Centonze lo legge anche oltre nominarlo capirà da quale storia vediamo noi che
Che animale complesso e la sinistra italiana
Non immune diciamo certamente anche da da dal peso di una cultura statalista pacchi animale Complesso della sinistra
Io non credo che nell'assumere l'esigenza cioè dove qual è la vera dicotomia quindi non è statalismo liberissimo eh
Una concezione
Che
Quale quella che viene sostenuta dalla destra in cui la parola Stato in realtà è sostituita dalla parola potere
Perché nella cultura della destra c'è poco senso dello Stato
E un grande senso invece del portiere del comando
C'è poco senso dello Stato dal punto di vista della cultura della legalità
Della trasparenza della divisione dei poteri
Dell'autorevolezza dello Stato
Ecco perché dire meno stato in Italia è un'espressione inganni
Inganni
Perché non abbiamo avuto molto stato dal punto di vista della pervasività
Ma poco soltanto dal punto di vista dell'autorevolezza e del senso dello Stato
La questione italiana è molto più complessa
E il conflitto senso dello Stato Controcultura del potere del comando
Divisione dei poteri alcuni grandi capisaldi di una cultura liberale
Solo in Italia le chiavi di una trasformazione moderna e democratica del nostro Paese
L'affermarsi di questi principi che nella storia italiana non ci sono non hanno mai vinto e soprattutto sono mai stati diciamo nella cultura delle classi dirigenti
Che è piuttosto appunto una cultura del comando del potere
Basta pensare diciamo fa modesta parentesi a questa torbida vicenda che viene fuori intorno
Questione dei magistrati milanesi diciamo da cui si capisce show
Io non so come non ne so nulla diciamo Prete dove mi avrebbe querelato M. arrivata nessuna querela ci ama
Sono curioso di vedere quest'come va a finire questa storia torbida di Dossi di ricca tipi di
In cui in qualche modo sembra che
Anche uomini che stavano al governo diciamo abbiano
Per lo meno siano stati impedisce che gli ha telefonato lui non so chi ha telefonato ma ecco
Io ho avuto un senso era questo il nuovo la nuova classe dirigente da questo è quello che abbiamo conosciamo già
Più assoluta continuità della storia italiana intrighi dossier ricatti usi uso illecito degli apparati dello Stato tentativo di condizionare la magistratura di fra questi
Questa è la destra italiana
Il peggio di quello che c'era prima
Nella più assoluta continuità di una di una cultura del potere che non ha nulla a che fare con una cultura liberale dello Stato
Ecco perché io penso che questo è il terreno della sfida anche perché io non credo che noi
Collocandoci su questo terreno facciamo una concessione ai nostri avversari
Noi innanzi tutto ponendo Cipro Blair ma di uno sviluppo del mercato in Italia
Di un'effettiva competizione nel nostro Paese
Quindi il mercato come luogo dove si selezionano le qualità dove si misurano le capacità degli imprenditori
Senza i trucchi delle collusioni politiche
Di un mercato che si è anche il luogo dell'allocazione delle risorse
Di un mercato regolato e trasparente
Nel quale siano tutelati i piccoli risparmiatori o come avviene in Italia dove
Dove diciamo i mercati finanziari sono spesso manovrati da ristrette oligarchie
La gente compra le azioni poi i valori salgono cadono senza che si capisca come perché molto spesso sulla base di giochi
Di pochi potenti
Ma noi nel porsi questo problema
I fondi pensione
La tutela dei piccoli risparmiatori leggi contro l'insider trading cioè siamo un'autentica forza libera nate a vedere diciamo in Italia chi ha proposto queste cose
Cioè le leggi per far funzionare il mercato la sinistra
Ma nel proporre queste cose diciamo che fanno anche piacere agli investitori stranieri partoriamo nella siti quelli lo sanno e dicono vero ma ci siete voi siete che siete per il capitalismo sede del mercato
In un paese diciamo dove in realtà le classi dirigenti diciamo
Parlano di mercato dice ma pensa al mercato delle vacche ecco perché penso al mercato sette
Ma nel fare questa politica noi
Tuteliamo anche il nostro mondo che cosa è il nostro
Che cos'è il mondo dei lavoratori italiani che si riconoscono nella City
Cioè alcun mondo di deboli ma anche un mondo di lavoratori evoluti e forte
Ma davvero noi pensiamo che il problema delle condizioni di vita dei lavoratori sia soltanto legato a oggi alla retribuzione al salario carta nella formazione del reddito familiare di una famiglia di lavoratori a cinquant'anni dalla guerra
Identica lavora altro eccetera entra oramai tante componenti
La Camera del lavoro di Milano ha fatto una ricerca fra gli iscritti accinge norme nell'ICT
Per chiedere se un bollettino di Consigli per gli investimenti
Se cioè dando a chi prende la tessera CGIL un servizio di questo tipo
E c'è una rivista di consigli per gli Investimenti se questo servizio sarebbe stato considerato apprezzabili l'ottanta per cento iscritti a CGIL invece sarebbe un fatto molto utile portante servizio che ritengono utile perse
Cioè in realtà diciamo noi viviamo in una società nella quale la sinistra
La sinistra rappresenta un
è un bisogno diffuso
Nel mondo che rappresentiamo noi
Quando io sento Bertinotti dire laici fondi pensione no bisogna difendere un sistema integralmente pubblico può avere paura di questa idea che il
Con i loro risparmi lavoratori possano essere in modo organizzato borsa entrare nel controllo dell'impresa eccetera
Abbiamo paura di questa sfida no io ritengo che anzi
E non li superiamo un'arretratezza del nostro Paese ho detto anche ieri sera ma scherziamo ma noi preferiamo la situazione attuale cioè la situazione in cui
Noi abbiamo
Un capitalismo sotto capitalizzato
Nella quale c'è una proprietà oligarchica in Inghilterra il novantacinque per cento delle imprese sono public company in Italia il cinque per cento
In Italia domina un capitalismo familiare che controlla i grandi mezzi di produzione senza soldi
Attraverso l'uso dei risolvi dei lavoratori quelli che Bertinotti vorrebbe lasciare TFR
Che come forma di autofinanziamento delle imprese e attraverso i soldi che hanno avuto dalle banche pubbliche cioè dal sistema politico
E il patto fra impresa pubblica banca pubblica e capitalismo di poche famiglie e e diciamo è è stato il cemento dell'arretratezza di questo Paese
Se invece entra in campo la grande forza dei cittadini dei lavoratori associati e cioè e si crea un mercato finanziario vero
Nel quale anche la questione della proprietà siccome diciamo la statalizzazione dei mezzi di produzione non è alle viste e poi non ha dato buona prova di sé dice
E per un capitalismo più democratico
Più trasparente
Non nelle mani di una ristretta oligarchia non è un grande obiettivo della sinistra io penso di sì
Di una sinistra moderna
Di una sinistra moderna che accetta la sfida della modernizzazione di questo Paese
Che pensa che caduto il muro di Berlino
E si può dare all'Italia ciò che l'Italia non ha mai avuto
E cioè una collaborazione
Tra l'impresa e cioè la borghesia più avanzata europea
Il lavoro
E il sapere cioè l'intelligenza sociale
In realtà in questo Paese ha dominato per tanti anni un patto
Fra il profitto che la rendita
Anche per ragioni politiche
Quando dico la rendita mi riferisco
Fatto socialmente molto diffuso cioè la rendita anche nelle sue forme più diffuse clientelismo l'assistenzialismo parassitismo sociale che in Italia non è una cosa stabilisce la regola sei pensare a quattro banchieri col sigaro ma alle forme diciamo di parassitismo sociale Cecchi assistiti riguardato
Joni diverso un blocco di consensi
E il cemento ideologico che ha sostenuto questo blocco sociale retributivo è stato l'anticomunismo c'è la necessità di mantenere il consenso
Anche in forme assistenziali di larghe masse popolari in funzione anticomunista
Il mondo del lavoro è stato escluso in parte si è autoescluso dal governo del paese
Ora la vera fine della Prima Repubblica sta nel fatto che il mondo del lavoro oggi
Può e deve essere forza decisiva di governo in un blocco sociale nuovo un nuovo blocco storico si direbbe cui il mondo della produzione del lavoro si combina
Con il mondo del sapere delle nuove professioni
Con una mondo giovanile scolarizzato che è la risorsa più importante di questo Paese
Sul terreno si è detto ma questo patto sociale deve essere finalizzato
Al
Allo sviluppo compatibile andati io sono io sono convinto perché noi dobbiamo batterci per uno sviluppo compatibile
Però a me sembra che porre la cosa in questi termini è un modo di restringere il senso della prospettiva che noi proponiamo
Il vero problema è che questa alleanza sociale
è l'unica
Che può guidare un processo di modernizzazione del nostro Paese
Di integrazione europea dell'Italia
Può collocare l'Italia nel concerto delle nazioni civili potenti e democratiche
Nel cuore di un'Europa come dice Dell'Orto generosa e potente ancora non c'è
Dodici potente dice capace di avere una politica di pace e di sicurezza
Capace di prevenire i conflitti con la saggezza e con la forza diciamo
La destra italiane e straniere questa cultura questi processa
L'unica coalizione che può garantire questa modernizzazione del Paese e il centrosinistra noi ci troviamo nel
La possibilità storica che è nelle nostre mani sta nel fatto che è esattamente rovesciata
La condizione nella quale l'Italia si trovò
All'inizio della Prima Repubblica
Allora era la Democrazia Cristiana che aveva le chiavi
Della ricollocazione dell'Italia nel concerto delle nazioni
Era il partito che poteva guidare il nostro Paese né in Europa nell'Occidente nell'alleanza con gli Stati Uniti d'America cioè in quella parte del mondo dove eravamo
E aveva di fronte a sé in una sinistra forte democratica ma
Handicappata dal legale con l'Unione Sovietica che priva di una legittimazione internazionale democratica
Oggi la forza che ha invecchiati diciamo per la modernizzazione democratica del Paese
E per collocare l'Italia nel concerto delle nazioni c'è in quella parte di mondo quale ci troviamo è il centro sinistra
Certo se il centrosinistra parla questo linguaggio
Sì sì il centrosinistra si presente come una grande forza di governo di modernizzazione del Paese
Con certamente il tema di uno sviluppo sostenibile è una preoccupazione c'è un tema è un tema è una esigenza
Nel quadro di altri problemi diciamo che sono le vie
Che sono in decisivi egualmente decisivi quello dell'innovazione e della ricerca delle nuove infrastrutture moderne delle telecomunicazioni certo noi vogliamo una modernizzazione democratica non selvaggio
Lì in cui nella quale ci sono due parole chiave
Competizione
E collaborazione noi siamo convinti cioè che la modernizzazione del Paese deve poter contare sulla collaborazione
Delle grandi forze sociali
Su una collaborazione fra nord e sud
Su una collaborazione fra i corpi sociali la destra punta ad un'esasperazione del conflitto ad una logica di frantumazione di rissa corporativa
Noi facciamo la scelta esattamente opposta
Crediti diciamo questo Paese
Non lo governa nessuno se diventa prigioniero
Di un corporativismo irresponsabile
è un segno di cedimento del tessuto civile quello che è accaduto in questi giorni mediare i rapporti Italia come come vogliamo interpretare ricco poi
Diciamo
Spero che ci sia perché se avessero pensa pensa non fattogli operaio una cosa di questo tipo ecco ecco che cosa che a che cosa si può paragonare sarà ecco
Siamo sciopera gatto selvaggio c'è un'azione luddista alle catene di montaggio della Punto è
Classe operaia italiana da questo punto di vista è senza alcun dubbio diciamo quel pezzo del mondo del lavoro che è più evoluto più civile e meno corporativo
Almeno questo merito alla sinistra italiana ce ne educato alla classe operaia la visione dell'interesse nazionale si deve pur riconosce ecco
E allora noi non possiamo essere questo è il punto che ci distingue coda da una sinistra
Neo corporativa
Perché badate
Il problema di Rifondazione non è che si chiamano comunisti veramente è una cosa che a noi ci spaventi diciamo
E il problema di Rifondazione Cristo che la la chiave non è il comunismo
Che non c'è e quindi difficilmente può essere la chiave intorno a cui si ricostruisce l'idea forte intorno a cui si ricostruisce un partito politico
E da questo punto di vista direi che l'evoluzione di Rifondazione comunista dimostra le ragioni straordinaria della svolta c'aveva assolutamente ragione Occhetto nel dire che intorno all'idea comunista non si poteva ricostruire un partito
Tanto è vero che Rifondazione non si sta ricostruendo intorno all'idea comunista
Che al massimo diciamo è un richiamo elettoralmente sentimentalmente vantaggioso spesso e l'uso di un simbolo di un nome che hanno che hanno una Pilli in Italia che hanno un target
Allora nulla che vedere diciamo la sua politica il radicalismo sociale
E il il cavalcare la protesta sociale in tutte le sue forze
Questo è la cifra culturale
E il partito dei no
E il partito che cavalcherà in tutti in no a tutti gli accordi che si faranno questa è la cultura del vestito cioè tutti no Ogna Torno che si fa in un Paese dove c'è il conflitto la concertazione c'era una coda di cittadini che dirà no e quello sarà il target invertito
Il no
La protesta il rifiuto sociale la esasperazione corporativa io l'ho visto ho viaggiato con lui ero vedo con quanta simpatia
Si rivolgono a luglio diciamo le più varie categorie compresi discoli Stuart degli aerei cioè l'uomo di tutte le proteste
Affascinante gentile e simpatico e l'uomo di tutte le proteste e mi permetto di dire che questo partito non è un partito operaio come qui detto compagna stare attenti perché io ho letto interessante libricino l'elettore sconosciuto pubblicato una ricerca organizzata dall'altare
Dove si dice tutt'altro
Il partito che ha la più alta percentuale operaia fra i suoi voti già avuto alle ultime elezioni politiche la lega no rotto comunico
Segue il PDS e poi proprio a centro classifica c'è Rifondazione
PDS di gran lunga il partito che ha il maggior numero
Operaio ai suoi elettori Rifondazione un partito largamente di ceto medio
Ceto medio radicalizzato il Pubblico impiego di queste fasce sociali qui
Largamente che non vuol dire che non abbia anche gruppi settori di classe operaia ma la sua cifra sociale prevalente è questa
Ed è un partito di anziani dove gioca a memoria il sentimento o di giovani giovanissimi con una grande debolezza in quell'età di mezzo diciamo che l'età della ragione
Ed è letta diciamo delle degli delle forze di lavoro fondamentali del Paese soffre delle forze sul mio lavoro fondamentali del Paese ecco
Questo per fare una fotografia sono studi non sono giudizi politici diciamo fotografia sociale e
Anagrafica ecco
Lo dico perché
Di questo bisogna pur tenere conto ecco
Nella discussione
Nella ricerca delle alleanze che non muove da pregiudiziali ma certo noi vogliamo costruire una sinistra capace di intendere le ragioni della protesta sociale
Ma non una sinistra della protesta sociale
Una sinistra della risposta di governo
Alle ragioni della protesta sociale che è un'altra cosa
Noi non siamo l'estrema sinistra di questo Paese
E non è una cosa che debba dare dei complesse che si è venuta formando un'estrema sinistra come c'è in tutti i Paesi capitalistici che a questa caratterizzazione
Cioè di essere la sinistra del radicalismo sociale
Noi siamo una grande forza di sinistra centro
E ci proponiamo di essere forza promotrice è centrale nell'alleanza di centrosinistra
Noi non abbiamo delegato a nessuno la conquista di ceti moderati vi stiamo conquistando noi siamo passati dal venti al venticinque per cento dei voti che siamo in cammino e vogliamo arrivare al trenta diciamo perché è un processo
Che può andare avanti
C'è la nostra evita
Voi non non non pensiamo affatto di essere diciamo la una una gamba e poi si diciamo poi ci sono i nostri amici popolari che ci siano ci fa piacere a cui deleghiamo la conquista del centro noi ci siamo mossi noi diciamo
Sulla base della cultura moderna e vogliamo essere una forza centrale della coalizione che punta a governare il Paese non una componente debba stare in qualche modo da una parte anche perché
Io penso che dato il peso che abbiamo le nostre scelte hanno un'influenza Collins sull'immagine complessiva della coalizione no
Cioè se noi fossimo una forza che appare prigioniera di un radicalismo di sinistri di o inaffidabile come forza di governo
Non è che la gente vota il centrosinistra dicendo ai c'è il PDS che inaffidabile atroce è Segni che contro Bilancio la funzione no non è una battuta la mia il rispettoso ma è un ragionamento che non funziona giustamente l'elettore moderato vuole capire ma va be cioè se in benissimo poi però questo PDS come perché
Evidente diciamo che
La credibilità del PDS condiziona nel nell'insieme la credibilità della coalizione
La partita diciamo la partita per il Governo no non possiamo affidarla nessun'altro possiamo dire nella partita per il governo la giocate voi e che noi stiamo sugli spalti chiede siamo dentro quella squadra
Con una funzione importante che noi la partita per il governo c'era vogliamo giocare a partire dall'innovazione che abbiamo introdotto
Io non riprendo le cose che sono state dette qui in una discussione molto interessante anche perché poi l'Emilia diciamo così è un po'anche una vetrina
Io sono sempre per dire le cose che abbiamo fatto
Più delle chiese le cose che ci ripromettiamo di fare all'edicola ma voi sarete rigorosi in materia di spesa pubblica io dico sempre noi abbiamo votato
Per la manovra del governo Ciampi
Primo tentativo serio di aggiustamento questo Paese
Il sindacato ha fatto l'accordo sul costo del lavoro su cui si era
La possibilità di aprire la svaluta azione della lira senza il rialzo dell'inflazione che è stata una condizione determinante per l'avvio di un processo di risanamento imita
Abbiamo votato a favore della nuova il governo Dini abbiamo sostenuto l'accordo sulle pensioni
Io vorrei sapere quale forza politica quale forza sociale ha fatto di più in questo Paese per avviare un processo di risanamento dei conti pubblici prendendo se ne le responsabilità e i rischi anche elettorale
Ecco
Poi quello che faremo in futuro ma intanto quello che abbiamo fa
E così voglio dire quando noi parliamo del fatto che ci può essere uno Stato efficiente amico dei cittadini
E che questo può non essere contro l'iniziativa privata individuale il mercato parliamo di questa Regione
Dove diciamo si è costruito l'esperienza più avanzata poi con tutti i problemi che si sono che si pongono l'esito necessita di innovazione ma l'esperienza più avanzata direi di combinazione tra UE rifare iniziativa privata
E capacità di di mobilitazione della società il valorizzazione del dell'intelligenza dei singoli
Con una straordinaria capacità di fare convivere tutto questo anche con un elemento di falsa coscienza ideologica diciamo
Che questo è tipicamente italiana cosa di cui ci dobbiamo liberare dicevo per cui molto spesso diciamo noi abbiamo
Quante volte noi ci siamo resi conto che poi il nerbo del nostro partito era rappresentato da un mondo di piccoli imprenditori venivano fuori dalle fabbriche capace intelligenti che hanno accumulato un sacco di soldi
E che naturalmente poi si
Non si con fondi non si distinguevano dalla classe operaia che certamente centralità della classe operaia c'era ma nello stesso tempo già era altro era molto più complesso il blocco sociale vero su cui si reggeva la nostra forza
E questo
Questo capitalismo
Che ha contato molto sull'intelligenza l'inventiva la capacità dei singoli
Non solo non ha smarrito un rapporto con la sinistra non soltanto per il peso che fortunatamente hanno le idee
Le passioni sentimenti che hanno anch'esse un loro peso oltre all'essere sociale diciamo
Ma anche perché si sono trovati di fronte una sinistra sufficientemente elastica diciamo da dire va be tu cresci bene
Cresce la ricchezza cresce l'occupazione
Io non ti demonizzato anzi ti fornisco certi servizi certi aiuti sappia ho costruito un patto sociale un contratto sociale in cui punto si sono combinati
E i le le ragioni del mercato e cioè la molla individuale
A produrre
Ad accumulare ricchezza
E le ragioni della socialità
E io penso che questo è il insomma la chiave
Dello sviluppo di questo Paese che non significa abbandonare la solidarietà
Ma significa cominciare a pensare che anche la solidarietà può non essere un peso
Come pensano gli ultra liberisti in realtà in una società organizzata e ben governata
Da una sinistra moderna la solidarietà non sono né un peso ma è un occasione di lavoro cosa importantissima
Ed è anche un'occasione di appagamento di arricchimento umano cioè un modo di vivere meglio
Quindi se se la solidarietà invece di essere vissuta e pensata come un peso
E quindi come una palla al piede dello sviluppo diventa una occasione di sviluppo io penso che in questo modo noi diamo una risposta le ragioni per cui la sinistra ha perso
E cerchiamo di ragionare come ragiona la sinistra più avanzata più moderna di questo Paese di questa Europa
Quel Toni Blair che dice va be noi qui dobbiamo uscire dalla contrapposizione tra il liberismo selvaggio della signora Thatcher che ha sfasciato l'Inghilterra
E il vecchio statalismo livellatori del vecchio partito laburista costruiamo una terza via
E la sinistra delle opportunità alla sinistra che concepisce il welfare come un volano di sviluppo e non come un peso
Questo è il modo in cui code loro insomma noi ci collochiamo nel pensiero più avanzato e nella ricerca
Della sinistra più mode
Ora
Questo è il senso del nostro congresso
Portare avanti questo processo di innovazione
Creare le condizioni perché la coalizione di centrosinistra
Possa vere da noi impulso impegno pieno
E nello stesso tempo
Fare andare avanti quel progetto
Di sviluppo di una sinistra moderna
Che era alla base della svolta del PDS
E questo è l'ultima cosa che vorrei dire questo è anche il discorso che noi rivolgiamo ad altre componenti della sinistra italiana a tutte vada
Non è che noi abbiamo ci siamo posti il problema di escludere Rifondazione da questo processo Rifondazione vuole
Ritiene che l'idea di creare in Italia una gran una grande forza di sinistra sia
La manifestazione di un di un integralismo del PDS
O addirittura come oggi ha detto Cossutta coalizione dedica una manifestazione del fatto che D'Alema invidioso di Bertinotti perché Bertinotti più brillante alla televisione
No dico e doloroso vedere sono come un vecchio leader insomma rappresentato storia di un grande partito che era un partito serio
E nel quale PC si fosse parlato dell'idea di una grande forza unitaria della sinistra forse se se ne sarebbe discusso con maggiore serietà che non con l'osservazione di questo tipo ma tante diciamo
A volte invecchiando invece che guadagnare in saggezza diciamo così si
Quindi lì c'è una tendenza che all'autoesclusione che
Che non a caso ha creato una lacerazione
Di forze che proprio in reazione ad una logica settaria perché sei settari fossimo nordica ricorda come qualcuno forse fra di noi sospetta
Siamo ci divideremo noi diciamo invece i settari sono loro tanto è vero che una parte anche del gruppo dirigente di quel partito dice no o i
Non vi seguiamo sulla strada della rottura della sinistra dell'auto isolamento io guardo non perché e vengono accusati ritornando ad antichi rituali tribali di essere la mano del nemico addirittura di essere stati comprati scudetto dal PDS come voi sapete centrali e quindi tutto può fare diciamo meno che comprare alcunché ecco
Punto siamo anzi a chiedere di sovvenzioni altri doni per cercare di pagare i nostri debiti quindi da quella parte lì
Insomma si consumano rituali antichi di un settarismo tribale che rappresenta proprio in peggio del di quella tradizione comunista la quale ci si richiama
Avendo io mi dimenticavo tutti gli aspetti invece positivi fra i quali una grande cultura un
De L'Unità della sinistra
Noi invece vogliamo lavorare a un progetto di unità intanto con tutte le forze quindi che sono disponibili
Forza personalità
C'è un
Uno un'area socialista bisogna guardare in modo generoso a questo progetto
Non dobbiamo essere avari
Perché la forza di questo progetto non è soltanto nella consistenza numerica dei singoli gruppi o delle personalità che possono essere attratti l'interlocutore
Secondo me è nella forza d'attrazione potenziale cioè se in Italia nasce quello che era poi il nostro obiettivo c'è un grande partito della sinistra
Il cui gruppo dirigente sia diffusamente rappresentato non soltanto da personalità che vengono dalla storia del PC
Ma la personalità cattolici di area socialista di Area line Caliari ambientalista se nasce un partito di questo tipo la forza di un
Di una formazione politica siffatta non è la somma del PDS cristiano sociale i laburisti più una Rete no secondo me è una forza d'attrazione che va molto al di là di questa somma
Quindi
Ciò che devono capire questi nostri amici e che noi vi invitiamo a costruire con nuovi una grande nuova sinistra
E questo è il quale risorsa in più dobbiamo mettere a disposizione diciamo che la risorsa di cui disponiamo c'è questo grande partito suo radicamento popolare diciamo
Certo essendo chiaro che il processo di costruzione nuova sinistra non passa attraverso la distruzione del PDS
E cioè tutti quelli dico io non voglio neanche perché può sembrare ritorsivo ma insomma mi piacerebbe andare a cercare uno per uno quelli che dopo l'elezione dicevano che bisognava sciogliersi perché finché esisteva il PDS
Non c'era nessuna speranza di rivincita contro questa destra e non abbiamo dimostrato che invece il PDS si è posto al servizio di questa rivincita di stato utile anzi certo meno male che c'è stato
è stato utile perché ha fatto una politica innovativa e coraggiosa fossimo rimasti lì chiusi come nella Fortezza Bastiani ad aspettare i tartari capo sarebbe accaduto nulla di buono
Quindi oggi il discorso che noi facciamo è questo sì un patto federativo cioè otto ma chiaramente collocato in una prospettiva
E la prospettiva è quella della costruzione di una grande forza della sinistra Italia
E noi aggiungiamo
I lavori sono in corso
Perché questo Partito Democratico della Sinistra e già qualcosa di diverso dall'ex PC
Intanto più della metà dei nostri iscritti e non sono mai stati iscritti al partito in questa Italia
Che questo avrà un suo valore
E forse si riflette poco nella composizione dei gruppi dirigenti
Ma insomma processi e poi matura
Poi perché è percepito dagli italiani come qualcosa di nuovo
Qual è la cosa più interessante che ci dicono i ricercatori quelli seri non sono i sondaggi elettorali che pure sono discreti dice
Ma è il bacino potenziale cioè oramai quasi la metà degli italiani dicono che possono votare per il PDS
Noi siamo considerati un partito per il quale si vuoto vuota
Ora il PC una grande forza ed è arrivato ad occupare tutto il suo bacino potenziale in una certa epoca storica ma al di là di quello c'era un muro di cemento armato c'è una pregiudiziale
Noi no noi siamo percepiti come una grande forza democratica di sinistra centro
Mica solo merito nostro è cambiata la storia intendiamoci
E quindi come una forza che già oggi qualcosa di nuovo ecco allora ai nostri amici vogliamo dire be insomma volete venire con noi dentro questo Progetto di costruzione di una sinistra nuova
Che non non conosce un'ora X
Perché non c'è un'ora X diciamo in cui nasce una nuova sinistra è un processo che è in corso
è un processo nel quale noi siamo già impegnati
è un processo nel quale voi ci potete dare una mano
E secondo me e molto molto molto più importante
Scommettere la propria identità in un processo collettivo che non pensare di conservarla in un piccolo gruppo io voglio dirla quindi che possono avere paura diciamo così dire sia Alemanno rientriamo in questo borgo diciamo piccolo soltanto sono l'apparato non conteremo nulla ci confronteremo perderemo la nostra identità
Io dico certe è un è un opera è un fatto rischio
Capisco che comporta un rischio
Ma alla fine diciamo così lo dico non so per un per un cristiano di sinistra per un ambientalista
è più importante conservare il circolo dei cristiani di sinistra o portare dentro una grande sinistra che si rinnova quei valori quelle idee poi a quel punto è la forza delle idee e dei valori
Che commuta non la forza dei numeri perché i numeri divento di numeri Colletti
Ha senso ecco
Ci sono oggi le ragioni per le quali le forze socialiste i migliori legarlo vogliono tornare ad essere forze socialiste si ci sono ragioni forti per cui non possano quelli che Volpini che non vogliono essere con noi nel momento in cui noi siamo oggi in Italia una grande forza dell'Internazionale socialista del Partito socialista europeo e
Riconosciuti come tali una delle componenti direi più rilevanti del socialismo europeo che del Partito socialista europeo su sedici partiti noi siamo io quarto
Per numero di voti presi alle elezioni europee il secondo per numero di iscritti quindi una forza rilevante ecco lo capisco che può apparire un paradosso persino un'ingiustizia della storia
Per uno che è sempre stato socialista pensare di tornare ad essere membro dell'Internazionale socialista in una posizione importante iscrivendosi al PDS
Lo capisco
La storia è piena di paradossi ma questi paradossi possono essere vissuti in due modi diversi
O con la crisi mondiale di chi dice no non è giusto e quindi io sto qua titolo intanto che da una puntura di spillo cioè
Che non serve a niente oppure con l'orgoglio di chi dice sì va bene voi voi siete riusciti mentre il mio partito è crollato a voi siete riusciti a trasformare desse un grande partito eccetera però alla fine
Io mi sento con voi idealmente vincitore perché le idee del socialismo democratico sono quelle alla quale alla fine siete voluti venire da eccetto io capisco
Capisco il senso di un orgoglio di questo tipo lo accetto
Insieme con nomi
Ma allora diciamo questo è un modo fecondo
Di vivere la propria identità e non rinchiuso che settaria
Questo è il discorso per le rivolgiamo la sinistra italiana io credo che questo discorso
Verrà intenso e che il congresso ci servirà anche da questo punto di vista fare un passo in avanti
E che dopo questo congresso saremo più uniti a sinistra
Più uniti nell'Alleanza democratica che stiamo costruendo meglio capaci di presentarci al Paese con le idee e la credibilità di una grande forza di governo
Ricordo ai compagni che l'Assemblea delle delegate e dei delegati comincia subito
Vi prego mi rimanere in sala e mi se Bernie tra un minuto cominciano
A nome della commissione verifica un potere leggo la seguente relazione nei giorni quindici e sedici giugno mille novecentonovantacinque si è tenuto congresso tematico della federazione bolognese
Nella settimana in
E a questa Assise
Si sono svolte venti assemblee precongressuale territoriali che hanno coinvolto complessivamente venticinque unioni comunali o di quartiere
I centri di il tematici nella Sinistra giovanile
Nonostante i tempi oggettivamente ristretti che hanno separato la decisione del Consiglio nazionale
Del nostro partito e la convocazione del congresso bolognese
Senza contare gli sforzi già compiuti nelle precedenti tornate elettorali
L'avvio dell'attività di molte feste dell'Unità
Siamo riusciti siamo stati in grado di produrre una buona discussione a livello di base coinvolgendo molte centinaia di compagni di compagni
Da sottolineare come dato positivo
Che ad alcune queste assemblee hanno partecipato e parlato
Anche di altre forze politiche
Che insieme a noi
Condividono la proposta di dar vita ad un'alleanza tra la sinistra e cento democratico per il futuro del Paese
Segno questo che evidenzia come si sta diffondendo a livello territoriale la consapevolezza della portata di questa prospettiva
Consolidando il dialogo già avviato al momento della formazione delle alleanze elezioni amministrative dell'aprile scorso in moltissime realtà della nostra provincia
Permetteteci anche di ringraziare quanti a qualsiasi livello
Si sono prodigati per l'ardente azioni di questo appuntamento che nonostante il clima febbrile dovuto all'esiguità dei si è svolto in un clima di grande corrette che ha consentito alla commissione verifica poteri di riscontrare rapidamente quanto di sua competenza
I delegati al congresso tematico della federazione provinciale del PDS sono cinquecentonovantatré
Di cui centoquarantuno compagni e quattrocentocinquantadue Company
Il numero sicuramente insufficiente di compagnie presenti in relazione ai criteri di scelta dei delegati al congresso che come sappiamo sono automatici e indicatore di una difficoltà reale a cui occorrerà dedicare un'attenzione particolare come già evidenziato nella relazione introduttiva del segretario della federazione
La composizione suddivise per funzioni così come risultano essere seguendo le indicazioni contenute nel regolamento nazionale è la seguente
Sei parlamentari trentadue consiglieri regionali provinciali del gruppo due torri
Sessanta sindaci vice sindaci presidenti di quartiere capigruppo cinquantotto componenti del Comitato Regionale della commissione regionale di garanzia duecentosettantasei componente del comitato federale della Commissione federale di garanzia
Duecentoquarantanove segretari comunali di sezione
Possiamo dare un breve sguardo alla composizione per così dire sociale dei Telegatti
L'età sotto i trent'anni quattro per cento
Tra i trenta e i quarantacinque anni quarantasette per cento
Tre quarantasei sessanta anni il trentacinque per cento oltre i sessanta anni quattordici per cento
Il sette virgola cinque per cento possiede un titolo di licenza elementare il ventidue per cento di licenza media il quaranta per cento ha un diploma il trenta per cento è laureato
Le professioni
Il sei virgola cinque per cento sono operai e operaie
Il ventinove virgola cinque per cento impiegati impiegati il due per cento studenti o studentesse
L'otto per cento insegnanti docenti il diciannove per cento tra pensionati e pensionate
Il sedici per cento sono dirigenti e funzionari le libere professioni sono il diciassette per cento artigiani e commercianti un l'un per cento coltivatori diretti da zero cinque per cento disoccupati da zero virgola cinque per cento
Durante i lavori oltre alla relazione del segretario della Federazione Sergio Sabattini all'intervento conclusivo del segretario nazionale del PDS
Massimo D'Alema sono intervenuti ventisei compagni e due compagni
A questo congresso della tematico della federazione provinciale di Bologna hanno partecipato quattrocento otto delegati sul cinquecentonovantatré aventi diritto
Di cui ottantasette compagni e trecentoventuno compagna
A questo proposito alla commissione verifica poteri è stato chiesto di segnalare in particolare l'assenza di ben ottantasei tra compagni e compagne del comitato federale
Riscontrata la prese della maggioranza di delega
A norma dell'articolo ventitré dello statuto del partito e secondo quanto stabilito dal regolamento approvato dal consiglio nazionale
La commissione verifica poteri accertato la validità del congresso e propone alla votazione dell'Assemblea il testo di questo documento
Benissimo anche se non tutti presenti hanno ascoltato con diligenza la relazione di Aleotti credo che adesso siano tutti in diritto e in dovere di rispondere positivamente o negativamente questa richiesta che ha fatto le opzioni
Siete d'accordo con la relazione presentata dalla commissione verifica poteri chi è d'accordo è pregato di alzare la mano la delega
Bene chi è contrario
Chi si astiene
Se vedo bene e approvata all'unanimità adesso passiamo alla seconda relazione che è la relazione del compagno Caronna
Presentata a nome della commissione politica ricordo
Che saranno messi in votazione quattro documenti quattro ordini del giorno
Che se siamo stati bene informati dovrebbero essere in distribuzione o essere stati distribuiti
Ecco ecco lì stanno distribuendo ora quattro ordini del giorno e poi verrà data anche lettura sarà distribuita una raccomandazione
è prevista comunque la votazione soltanto sugli ordini del giorno Caronda prego
Ma io Parodi emette una relazione breve perché sono agevolato dalla dall'andamento della discussione all'interno della Commissione
Politica che vi permette di arrivare qui all'assemblea congressuale
Dicendo che abbiamo raggiunto su un ordine del giorno conclusivo del congresso della Federazione del PDS di Bologna una posizione unitaria
C'è quindi un ordine del giorno conclusivo del congresso che all'interno della Commissione ha visto il convergere diciamo così di tutte le compagne di tutti i compagni
Che riassume gli indirizzi generali della relazione di D'Alema e anche riprende le sollecitazioni del della relazione di Sabatini
E che quindi fissa diciamo i punti fondamentali dell'azione del nostro partito a Bologna per i prossimi mese
Io ovviamente non sto a leggerla perché arrivi vi è stata distribuita vista per essere distribuita sottolineo solo il dato che diciamo rappresenta un punto di equilibrio su quale un po'tutti i compagni e le compagne si sono ritrovati
Poi vi sono altri
Quattro ordini del giorno altri tre ordini del giorno uno relativo ai temi all'istituto del referendum presentato dal compagno Maurizio Cevenini
Che anche questo la commissione ha diciamo così in accordo col compagno Cevenini accolto e al propone al Congresso di approvare all'unanimità
Un altro ordine del giorno stato presentato da compagni amata da compagno Tommasi ma che la Commissione ha assunto riguarda il tema di un patto per lo sviluppo sostenibile anche qui proponiamo la commissione lo ha approvato all'unanimità che il congresso lo approvi
Un terzo e ultimo ordine del giorno riguarda un il tema del sulle pensioni
Anche qui
Il la commissione unitariamente propone al congresso di approvare vi è poi una raccomandazione al congresso nazionale presentata da alcuni compagni Moruzzi Zucchini ed altri
Una raccomandazione che come giustamente ricordata indegni non viene messo in votazione che comunque la Commissione considerare approvato diciamo così negli suoi indirizzi di carattere generale ecco questi sono un po'il risultato del degli emendamenti del degli ordini del giorno che sono arrivati alla commissione e che mi permettono oggi di portare qui
Al congresso una posizione diciamo così largamente condivisa da parte di tutti i compagni
E unitaria quindi sugli aspetti specifici intervengo nel senso che possono essere visti dal dai compagni e delle compagne invito diciamo così a cogliere questo spirito unitario che è stato alla base del lavoro della Commissione in queste ore vi ringrazio
Allora in questo caso a bene prego Grillini ha chiesto la parola questo
No no
Io volevo esprimere questo brevissimamente una perplessità presenta sulla proposta di introduzione del referendum propositivo
Contenuto nell'ordine del giorno dice Venini Cevenini non me ne voglia ma
Abbiamo parlato spessissimo a dei rischi della democrazia plebiscitaria francamente vi confesso che l'idea che qualcuno posso proporre un referendum propositivo per esempio sulle leggi elettorali
O su qualsiasi altra legge di particolare importanza e magari farla votare in un momento particolarmente motivo nel Paese mi spaventa alquanto in realtà se non sbaglio circola un'altra proposta all'interno del nostro partito
E cioè quella di conferire alle proposte di legge d'iniziativa popolare un'efficacia maggiore
Di quella che non hanno in questo momento cioè anziché introdurre il referendum propositivo che ha trasferisca che prima molto brevemente e schematicamente non Chavo c'è
Quella cioè di far sì che le proposte di legge d'iniziativa popolare magari aumentando neanche il numero delle firme necessarie portandole che ne so per cinquanta mila due trecento mila
Però fare in modo che il loro esame sia obbligatorio durante le sessioni parlamentari o comunque obbligatorio durante lo svolgimento della legislatura
Quindi io chiederei Cevenini o di togliere completamente il punto numero quattro dell'ordine del giorno magari sostituendolo con quest'altra proposta che io faccio sulla
O comunque di specificare molto bene io non mi sento di votare a favore pertanto di questo ordine del giorno che contenga questo punto numero quattro grazie
Sì
Sì
Cevenini prego il presentatore
Che immagino esprimerà un parere diverso prego
No se avessi potuto fare l'intervento che non ho fatto per i venticinque minuti che alcuni compagni hanno utilizzato
Questo documento fin troppo è fin troppo limitativo cioè secondo me è una giusta mediazione per dire questo
Sui referendum noi dobbiamo con forza impegnare i nostri gruppi parlamentari perché immediatamente
Immediatamente intervengano sul tema importantissimo della raccolta della raccolta di firme cioè del numero delle firme
è importante perché questo viene fuori non da questa platea ma viene fuori dalla platea più vasta
Dei compagni nostri che hanno distribuito materiale addirittura hanno richiesto nuovo materiale per fare uscire questi ultimi referendum quindi questo è un tema importantissimo
Nello stesso tempo lo spirito del documento ovviamente non è solo quelle in negativo andiamo a raccogliere più firme anche se io lo considero uno strumento di democrazia il fatto che siano molti più cittadini a fare una richiesta per un referendum ma vuole essere positivo ancor più positivo dicendo che introduciamo anche l'istituto del referendum propositivo
Che ovviamente va costruito nelle sue regole se noi questo documento lo arricchiamo ulteriormente cioè lo ampliamo notevolmente va a finire che questo diventa uno degli ennesimi documenti
Molto lunghi che si perdono nelle maglie del nostro congresso io invece ci tengo che da questa federazione dal congresso di questa federazione ripeto
Venga un una proposta di impegno per i nostri gruppi parlamentari cioè che si muovevano su questo tema e per muoversi occorrono delle linee chiare e non troppo e non troppo estese nella presentazione quindi ripeto questo per me è un invito a muoversi in questa direzione ulteriori precisazioni e non le considero non le considero utile ed importante arrivarci
Ci sono altri
Compagni che chiedono di intervenire
Come
Io non so chi è che sta parlando
Sì
Va bene allora
Adesso lo leggiamo insieme
O no
Il congresso della Federazione dove questo è l'ordine del giorno conclusivo del congresso quello di cui do lettura il congresso della Federazione del PDS di Bologna condivide le proposte politiche e gli indirizzi programmatici contenuti nel testo della relazione di Massimo D'Alema la riunione del consiglio nazionale del ventisei maggio novantacinque
Oggi è possibile realizzare l'obiettivo storico di portare la sinistra italiana al Governo per dare al Paese un futuro di stabilità e sicurezza
La nostra scelta è quella di lavorare alla costruzione di una sinistra moderna capace di produrre idee progetti rinnovando il suo patrimonio di valori nel solco di una ricerca che vede impegnate tutte le principali forze della sinistra europea
Oggi la sfida è il governo della modernità
Ci rivolgiamo le diverse anime della sinistra alla tradizione del solidarismo cattolico
Al filone del socialismo italiano alle aggregazioni della società civile per costruire insieme un percorso che ci porti alla formazione unitaria della sinistra italiano una grande forza nella quale confluiscano le diverse culture e tradizioni in un rapporto senza egemonie nei subalternità
Una prima tappa di questo processo è la costituzione di un patto federativo in vista delle prossime elezioni politiche
Un patto federativo che permetta la sinistra democratica di presentarsi nella quota proporzionale sotto uno stesso simbolo
L'Italia ha bisogno di sicurezza e stabilità politica sociale economiche indichiamo una strada da seguire un nuovo patto sociale tra il mondo del lavoro dell'impresa e del sapere
Un patto che sia in grado di definire una prospettiva credibile soprattutto per le nuove generazioni
Vogliamo dare vita quel processo radicale di riforme strutturali che possano inverare energie modernizzare il Paese puntando a congiungere la crescita economica ed occupazionale con uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale
A differenza della destra ci battiamo perché sia l'Italia nel suo insieme ad avanzare una società che si basa sull'esclusione la marginalità soprattutto dei più giovani è non solo ingiusta ma inefficiente
Ecco perché l'equilibrio nella distribuzione delle risorse non solo è necessario per difendere la parte più debole ma è indispensabile per lo sviluppo dell'impresa e la diffusione dei mercati
Questo è il senso della nostra sfida garantire una direzione politica dello sviluppo e della modernizzazione
Solo una salda zone di governo può per mettere in moto una riforma efficace del mercato del lavoro e del sistema delle retribuzioni capace di creare lavoro e di promuovere l'occupazione in particolare nel Mezzogiorno
Una riforma del mercato del lavoro oltreché incidere sull'attuale sistema fiscale e contributivo deve vedere una riorganizzazione dei settori della formazione della ricerca
L'Italia deve dotarsi di un sistema formativo capace di indirizzare selezionare le energie migliori per competere sui mercati internazionali
Il rischio di un impoverimento del patrimonio produttivo nazionale la questione che riguarda tutti
Ecco perché occorre mettere in campo nuove linee di politica economica e industriale processi di moderna modernizzazione infrastrutturali che siano ambientalmente compatibili una nuova creatività sociale ed istituzionale vanno rifondate le tradizionali politiche del lavoro dei tempi rivolte alle donne
Partiamo dall'esigenza di valorizzare la soggettività delle donne la peculiarità che deriva dalla loro identità di genere
La forza reale che le donne rappresentano nella società e che ancora scarsamente visibile e rappresentato nelle istituzioni e anche nei luoghi della politica
Occorre rendere possibile la scelta dei percorsi di vita e di lavoro garantendo pari opportunità negli accessi nella formazione dei percorsi valorizzando le attitudini e le competenze specifiche delle donne
In questo quadro l'idea stessa di stato sociale deve essere ripensata
Occorre spostare dallo Stato alla società attraverso un controllo sulla qualità da parte del pubblico la produzione dei beni e servizi che hanno finalità collettive
Passare da uno stato sociale produttore di servizi ad uno Stato sociale creatore di opportunità per la occupazione per dare maggiore libertà alle persone trasferendo risorse verso settori sociali culturali dell'assistenza della formazione un welfare che regoli l'offerta esaltando la le possibilità individuali garantendo un trasparente ed efficace efficiente rapporto fra cittadini ed amministrazione vogliamo uno Stato agire e forte
è lunghissimo
La nostra idea di riforma no non è una critica una constatazione
La nostra idea di riforma delle istituzioni dello Stato in una cornice di sviluppo e consolidamento dell'Unione europea è quella di un federalismo solidale ed equilibrato
Una scelta convinta per dare vita ad una nuova unità nazionale fondata su strumenti e poteri di autogoverno delle comunità
In particolare per noi il federalismo è il riassetto radicale solidale dello Stato che va raggiunto capovolgendo innanzitutto alla logica dall'articolo centodiciassette della Costituzione affidando le regioni forti e nuove funzioni di governo
La nostra idea di federalismo è legata ad un progetto di maggiore democrazia ed incremento dell'efficacia dell'azione di governo occorre una fortissima politica in sede nazionale e locale per superare la vecchia politica autonomistiche localistica puntando direttamente alla conquista di un ordinamento di un'autonomia federalista che superi radicalmente l'assetto centralistico dello Stato italiano
Bisogna essere coscienti e questo obiettivo necessita di uno straordinario impegno politico
Cui si deve accompagnare la costruzione di una nuova cultura politica che assume il federalismo dunque i diritti degli individui delle comunità come la base per una critica sistematica alle forme del centralismo statale
Lungo un percorso che può portare la nostra regione in cui la città metropolitana dico Bologna sia la capitale a diventare un moderno tra virgolette Stato regione entro L'Unità della Repubblica italiana rivolto all'Europa
Siamo per uno Stato agire forte capace di fissare le linee di indirizzo e le regole di uno sviluppo equilibrato lasciando al governo locale il più ampio spazio di manovra e di gestione delle risorse
Vogliamo un modello di organizzazione dello Stato che Dotti le singole comunità della leva per un reale governo del territorio
Occorre un decentramento dei poteri che consente innanzitutto una riforma fiscale che garantisca alle regioni un'effettiva autonomia impositiva in cambio di servizi diffusi di qualità
Punto due a Bologna in Emilia Romagna i temi posti al centro del congresso tematico nazionale possono trovare un terreno fertile d'originale di sperimentazione d'attuazione per alcune questioni come l'esigenza di una riforma federalista ed una nuova idea di stato sociale
Abbiamo già prodotto me lavorazione avviato un confronto con la società bolognese l'impostazione nazionale si innesta in un contesto già maturo e pronto a trasformare idee sollecitazioni in politiche concrete di governo non partiamo da zero la recente vittoria alle elezioni amministrative sia del nostro partito che della coalizione dei democratici rende più agevole e credibile un percorso di rinnovamento culturale e sociale
Il voto del ventitré aprile ma anche quello delle politiche delle europee dello scorso anno ci consegnano un partito capace di mantenere ed aumentare un già rilevante consenso elettorale
Confermando un radicamento forte nel mondo del lavoro una capacità di rapporto con le forze della cultura dell'imprenditoria più avanzata della nostra realtà
Dimostrando nei fatti un ruolo e una funzione di centralità nella vita politica ed istituzionale locale
Anche il risultato della consultazione referendaria della nella nostra realtà confermo una sintonia tra le proposta del PDS elettorato
La scelta di un'alleanza di centro sinistra si è rivelata a Bologna in Regione vincente non era affatto scontato che l'incontro tra culture differenti
E nel recente passato anche in conflitto fra di loro dovesse necessariamente produrre una reazione positiva dell'elettorato
Il risultato delle amministrative ci dice che non solo la nuova alleanza è stata percepita come la più solida e convincente dalla larga maggioranza dei cittadini
Ma che ancora possibilità di espansione
Occorre ora radicarlo nel territorio definirne con più precisione i confini ideali e programmatici a questo fine avanziamo la proposta di dare vita ad un coordinamento permanente tra le forze del centro e della sinistra che hanno dato vita all'Alleanza per Bologna
Lavoriamo per un'alleanza che sappia coinvolgere fasce di Società Civile di esperienze competenze culture che decidono di operare insieme allo scopo di garantire al meglio il funzionamento delle realtà locali siamo convinti che per governare
Sia a livello locale che nazionale occorre mettere insieme cultura ed esperienza rinnovare l'orizzonte programmatico rendere più ricca la strumentazione per intervenire nella realtà e dare forma ad una rinnovata e più estesa aggregazione sociale
Anche Bologna è stata attraversata dalla crisi ma buone possibilità di uscirne in avanti se le sue forze migliori sapranno trovare un terreno comune e darsi obiettivi all'altezza della sfida
Ecco perché è necessario intervenire sul sistema economico locale sull'amministrazione e sulla ricerca per fare sistema esistono le condizioni per una politica forte capace di orientare governare una nuova fase di sviluppo Miroslav misurandosi con la questione della innovazione a tutti i livelli una innovazione finalizzata alla crescita sociale e civile
Oltre che economica della nostra comunità una innovazione che deve attraversare anche le scelte dell'amministrazione
In questo quadro poniamo la scelta della costituzione della città metropolitana come strumento per lo sviluppo qualitativo del sistema Bologna punto tre il PDS è riuscito a restare in questa lunga e tumultuosa fase di transizione del sistema politico una grande forza della società bolognese per la prima volta dopo più di un decennio
Nel tesseramento novantaquattro gli scritti aumento non rispetto all'anno precedente confermando il PDS con i suoi sessantadue mila centosettantasette aderenti di cui più di ventotto mila sono donne come
Il più importante patrimonio di intelligenza passione cultura della nostra realtà
Il più importante non il più grande
Un importante un importante ma questa correzione celando i compagni canne no
Questa una diciamo una correzione una correzione tecnica come un importante patrimonio di intelligenza passione cultura della nostra realtà
La scelta di continuare a scommettere sull'esistenza di una forza organizzata in presenza di una durissima campagna che tendeva superamenti alla liquidazione stessa dell'idea partito si è rivelata vitale per l'affermazione della sinistra e delle sue idee
Ora dobbiamo investire questo capitale di fiducia per costruire un processo di rinnovamento culturale e generazionale organizzativo del partito a Bologna
Un partito che guarda al futuro che capaci di sviluppare da allargare sempre più gli strumenti democratici di coinvolgimento e partecipazione dei suoi associati dei simpatizzanti dei cittadini
In questo senso decisivo sarà il modo di scelta dei candidati delle candidati della coalizione democratica alle prossime elezioni politiche
Occorre trovare insieme le forme democratiche di questo a il modo democratico e quello di un accordo politico equilibrato e trasparente tra le forze dell'Alleanza in modo che si tenga conto del grado di rappresentatività di ciascuna di esse
Nelle diverse realtà del paese un altro modo democratico e quello delle primarie di collegio fatte con regole decise dall'alleanza in tutto il territorio nazionale apriamo una fase costituente in cui il patto federativo con i soggetti da subito disponibili rappresenta una prima tappa
Per rendere concreta una moderna forza della sinistra europea capace di raccogliere al suo interno identità e correnti culturali diverse
Il PDS di Bologna in base alla sua esperienza di governo al suo radicamento nella società può rappresentare un punto avanzato di questo processo di rinnovamento della sinistra
Occorre che il prossimo congresso ordinario del partito previsto dopo le elezioni politiche di a forma e sostanza questa esigenza di riforme partendo da una discussione sui caratteri federativi che dovrà avere una nuova formazione politica della sinistra italiana e sul rinnovamento della forma partito tradizionale un rinnovamento vero del nostro partito così come dire ogni altra forza politica di sinistra non può essere tale senza regole che consentono di avere donne uomini egualmente protagonisti della vita democratica Interna
Punto quattro
A Bologna in Regione risultato referendario è in controtendenza rispetto al dato nazionale l'elevata partecipazione al voto mostra la saldezza del tessuto civile democratico di Bologna anche in presenza di reale difficoltà la mobilitazione per una battaglia non sentita profondamente
Ora occorre riprendere rapidamente le fila
Per ciò che riguarda sistema televisivo di una trattativa parlamentare per dare vita ad una buona legge alle forze del Polo delle destre spetta il compito di avanzare una proposta di riforma
Dell'intero sistema delle telecomunicazioni che elimini l'anomalia tutta italiana di mancanza di regole prima fra tutte quella sull'antitrust
Il rispetto per il risultato elettorale referendario deve valere per tutti i quesiti anche per quello che riguarda il doppio turno dove la maggioranza degli italiani si è espressa favorevolmente per questo sistema elettorale
Ringraziamo le elettrici e gli elettori quei tanti cittadini che in una situazione di alterazione delle regole minime per una corretta competizione elettorale si sono impegnati per fare valere idee e proposte civili e democratiche
Questo documento è stato approvato all'unanimità dalla commissione politica
Sì la parola al compagno Ferrari
Paganti carriere mi richiama con
Ampi gesti e frasi significative alla brevità spero di riuscire a
Risponderle no però c'è un punto che ci sembra relativamente importante almeno per le nostro parere dico sì perché ho avuto modo di sentirmi adesso con i compagni di risorse presenti risale
Noi proporremmo
Due piccoli emendamenti che però mi sembra non privi di senso
Uno al punto uno il punto più importante politicamente dove si ricordano anche i settori c'è una frase circa i due terzi della prima pagina che dice d'Italia deve dotarsi di un sistema formativo capace di indirizzare selezionare le energie migliori per competere sui mercati internazionali
Questa è la frase ora noi proponiamo che si è integrata da un emendamento in modo da diventare poi così l'Italia deve dotarsi di un sistema formativo capace di qui c'è l'emendamento promuovere un innalzamento generale del livello culturale del Paese
E di indirizzare selezionare sei milioni
Mi sembra che anche alcuni interventi nel dibattito alla piano rimarcato che anche per l'iniziativa di selezione e anche in rapporto al sistema economico è comunque importante la costruzione lasciatogli una Società di cultura quindi è necessario non dal solo quella caratteristica dell'indirizzo della selezione dei leggi ferree rileggo l'emendamento allora al punto dove si dice l'Italia deve dotarsi di un sistema formativo capace di proponiamo l'inserimento dell'emendamento di promuovere un innalzamento generale del livello culturale del Paese e riprende la frase di indirizzare selezionare eccetera eccetera
C'è un secondo emendamento
Al punto tre verso la fine del punto tre nell'ultima pagina del documento
Laddove si parla della riforma del partito di cui si dice opportunamente che vorremmo discutere nel prossimo congresso però si dicono alcuni tratti importanti ci sembrerebbe utile ripercorrerne un altro ancora e aggiungere quindi al capoverso che termina con e sul rinnovamento della forma partito tradizionale una breve frase che dice basato sullo sviluppo e la qualificazione dell'impegno nel territorio e delle Autonomie di Progetto nei settori fondamentali della società
Lo lascio qualcosa sì va bene ci sono altri
Sì
Mauro
Ha chiesto la parola
Moruzzi
No due due brevissime considerazioni dapprima ed è una per correggere un refuso nel documento che vi è stato presentato ma credo già nel sembrasse Caronna anche se parzialmente
Che ride ci sono approvato dalla Commissione sono in quattro punti
Nella stampa sono saltate le firme dei presentatori che non sono non solo il sottoscritto come ha detto Caronda ma è stato firmato anche da divani norma Grazia
Mario Teodoro oltre ad Andrea Zucchini Mauro Moruzzi questa era solo una precisazione del documento che trovate senza titolo con quattro raccomandazioni al congresso l'altra cosa anche questo credo che sia un refuso però può essere significativo
Nel documento a pagina due alla fine del primo capoverso c'è un passo che riguarda il federalismo
Nel documento che avevamo presentato il cinque firmatari abbiamo tolto quella parte del federalismo perché appunto ci sembra ben recepita nel documento e dice diventare un moderno Stato regionale entro l'autorità della Repubblica italiana penso di sì e l'integrità
All'unitarietà della Repubblica dallo stato corretto già ah va bene ecco questa era la scusate perché avevo perso questa battuta
Non si era stato un po'distratto ma ci hanno informato che c'è già stata la correzione si va bene allora se non c'è altro possiamo passare alla fase delle votazioni
Prima di votare vorrei posso fare una proposta segretario
Io proporrei di delegare la segreteria di predisporre dato che non abbiamo il tempo di farlo adesso tenuto conto della di due fattori della situazione che si sta particolarmente aggravando in questi giorni
E del fatto che alla fine della prossima settimana si terrà il vertice europeo che conclude la presidenza francese accanto e tutti i capi di Governo e di Stato europeo si troveranno per discutere anche di questo
Propongo di fare un documento sulla Bosnia sulla ex Jugoslavia che
Propongo che proponga anche
Che abbia anche lo scopo di sollecitare all'interno presenta delle nostre feste dell'Unità o anche in forma autonoma delle iniziative proprio per la fine della prossima settimana tenuto conto appunto che c'è questa occasione
Del vertice dove se non verranno prese delle iniziative di un certo rilievo c'è davvero il rischio di una nuova fase riscaldamento
A Sarajevo e dintorni
Se siete d'accordo punto questo nome che si tratta di votare mariti affidare quest'incarico Sabattini ai suoi collaboratori va bene
Allora
Vediamo adesso per l'approvazione dell'ordine del giorno conclusivo se non ci sono obiezioni
Ai due emendamenti presentati da Ferrari
Io li metto in votazione
Li considero integrazione del documento
Va bene ecco allora adesso mettiamo in votazione l'insieme del documento così come risulta dopo le due integrazioni Ferrari sì mi dicono che Mazza ha chiesto la parola su questo documento a come dichiarazione di voto sì certo prego
Sì mi scuso ovviamente non
Però nel documento è scritto che la commissione politica approvato all'unanimità il testo mentre cioè segnano cioè politico dichiaro la mia astensione volevo appunto spiegare che voterò così anche in quest'aula
Mi hanno imbrogliato no no per l'amor di Dio nella fretta con cui si è lavorato no si può dire però approvato all'unanimità con un'astensione solo l'avviso esse non ha che una sola precisazione personale io volesse che a dispiegare in un minuto perché pur dopo un dibattito molto in polemica credo che abbiamo fatto
Che mi ha portato a cambiare anche alcune posizioni che avevo vuole esplicitare la ragione la mia astensione al documento conclusivo
Non tutti i compagni ovviamente hanno sentito mentre lo stamattina chi l'ha sentito lo sa già insomma qual è la ragione comunque la ragione essenzialmente dovuta al fatto che non condivido alcune proposte programmatiche
Che sono contenute nei sei Massimo D'Alema
Perché credo di poter affermare
Proprio l'elaborazione congressuale
Può portare a una migliore precisazione formulazione
E può quindi
Fare quello passi in avanti che lo stesso D'Alema nelle conclusioni pur con alcuni accenni ha fatto per esempio sulla questioni sviluppo del
E nel modo come deve essere inteso
La questione che invece più mi lascia perplesso ed è questa la ragione della mia astensione ancora è quella affermazione di fermarsi alla rivoluzione liberale
Io questo non lo condivido penso sarebbe più giusto parlare di un sogno democratica la trovo più giusta e più rispettosa di un processo che c'è stato nel nostro Paese
Per rispondere per fare una battuta svogliato pur amico Carinci dopo Gobetti c'è stato anche Gramsci
E c'era tutta una lavorazione del pensiero democratico sinistra socialisti Co.
Comunisti o che atteso a rompere il sistema leghista elitario della riformulazione liberale a portare l'ingresso delle masse o fine nello Stato e nell'asset nell'economia affermando la democrazia e come elemento dei rapporti sociali e del governo del paese
Ecco mi pare che questo sia un punto non eludibile insomma e quindi oggetto di una discussione che mi auguro si continua a congresso e quindi sia possibile a congresso ovviamente tramutare questa mia
Riserva sono
Su un punto dell'azione ma importante in voto positivo ecco ci tenevo a motivare sinteticamente
Va bene allora adesso possiamo mettere in votazione dopo questa dichiarazione di voto ripeto con le due integrazioni proposte dal compagno Ferrari chi è a favore del documento è pregato di alzare la delega
Grazie
Chi è contro
Chi si astiene
Il documento approvato con una astensione
Dove
Fatevi sentire o vedere due
Chi è il terzo cioè no vorrei
Altri
Dov'è il terzo delegato che
Va bene allora tre astensione
Adesso passiamo alla votazione dell'ordine del giorno
Che chiamerei numero uno un patto per uno sviluppo sostenibile
Questo però non lo leggo perché altrimenti siamo qui fino a mezzanotte
Lo avete visto
Questo è stato presentato da mazze da Tommasi ed è stato fatto proprio all'unanimità dalla commissione politica non so se con astensioni o meno
No senza astensioni
Allora non ci sono richieste di parola non ci sono dichiarazioni di voto non ci sono proposte emendative metto in votazione l'ordine del giorno chi è a favore
Giù chi è contro
Nessuno chi si astiene
Nessuno ha provato all'unanimità mettiamo in votazione ora l'ordine del giorno numero due sulle pensioni che è stato approvato all'unanimità dalla commissione politica che a favore
Va bene chi è contro
Chi si astiene
Anche questo è approvato all'unanimità
Ecco adesso c'è il ordine del giorno chiamiamolo numero tre che quello presentato da Maurizio Cevenini e ha no qui c'è scritto raccomandazione
Va bene è una raccomandazione o è un ordine del
No il problema è che se è una raccomandazione io non sono ora io non sono obbligato a metterlo ai voti se un ordine del giorno si
è un refuso raccomandazione un refuso allora è un ordine del giorno
Appunto chiamiamolo numero tre su cui è già intervenuto Grillini che chiedendo di fatto se ho capito bene una votazione per parti separate sull'INPS l'istituto del referendum propositivo sul punto quattro ecco
A proposito di questo referendum intanto devo informare che
è già stato presentato dal dai nostri parlamentari
Una proposta di legge
Cui in parte diciamo così questa quest'invito ai gruppi parlamentari progressisti e promuove un'iniziativa legislativa è già stata colto perché la proposta di legge che è stata presentata da Petruccioli forzieri villone
è una proposta di legge che prevede di raccogliere un milione di firme che dopo la raccolta delle prime cento mila ci sia un pronunciamento della corte sull'ammissibilità del referendum e che vi sia un tetto sul numero massimo di referendum su cui ci si può esprimere contemporaneamente in ogni caso diciamo che questo ordine del giorno può
Essere un elemento di pungolo perché dopo la presentazione di questa proposta di legge i gruppi parlamentari si diano da fare perché i tempi di discussione di esame siano di esame di discussione siano i più rapidi possibili
Ecco allora io farei così se siete d'accordo metterei prima in votazione il punto quattro
Ecco abbiamo sentito
L'intervento di Grillini
E l'intervento di Cevenini e di conseguenza abbiamo sentito un intervento contrario all'intervento a favore penso che tenuto conto che Cevenini è un presentatore potremmo sentire anche un terzo intervento ma non ne abbiamo
Bisogna ecco
Però a rigore ci sta se qualcheduno vuole no
Allora
La proposta di Grillini è di
No facciamo così facciamo appunto la votazione per parti separate per cui metto in votazione
Il paragrafo introduttivo introduzioni paragrafo numero uno e numero due e numero tre insieme se non ci sono obiezioni va bene allora chi a favore di questa parte del documento è pregato di alzare
La delega giù
Chi è contrario chi si astiene
Due astenuti
Ecco metà adesso in votazione il paragrafo numero quattro chi è a favore
Giù chi si astiene
Chi è contrario
Adesso abbiamo bisogno del del servizio
Allora ripetiamo la votazione così tutti hanno possibilità di pensarci
Su
Insomma
Allora
Adesso alzano la mano coloro che sono a favore del parte numero del paragrafo numero quattro dell'ordine del giorno che dice introdurre l'istituto del referendum propositi
Eh no no non so se erano maggioritari no mica vistosa io ho visto cioè non era molto chiaro sì appunto appunto
No mi chiedeva di non ripetere il voto
Allora quelli che sono a favore sono pregati di alzare aderì tenerla in alto per un po'perché così
Pacciani Tepa contabile
Allora mi pare che potete abbassare riposare il braccio
Adesso alzano la mano gli astenuti
Adesso quelli che sono contrari
C'è una scuola
Trentasei
Il voto del presidente in caso di parità vale doppio
No
E che si stavano litigando in via Foscolo
Allora i favorevoli sono centodieci
I contrari ottantanove gli astenuti trentasei di conseguenza l'ordine del giorno viene approvato
Se
No come sì poi dobbiamo prendere atto della raccomandazione
Che è stata presentata come ha detto Moruzzi con la firma sua Di Teodoro di zucchini dagli altri compagni che lui ha ricordato perché le firme erano saltate in questo caso non c'è bisogno di una votazione
Il documento viene messo agli atti il Congresso prende atto di questo documento di questa raccomandazione
Il compagno Castelli il compagno Petruzzelli hanno in tempo di record ho scritto
Scritto un ordine del giorno
Sulla base la proposta che ho avanzato io ve lo leggo penso che diciamo risponda abbastanza l'esigenza che era stata sollevata
In ogni caso non è che chiedo un voto formare ecco ma penso che appunto possano essere diciamo indicativo anche delle iniziative che possono essere sviluppate nei prossimi giorni nelle prossime settimane il congresso della Federazione di Bologna
Del PDS rivolge un appello agli scritti per intensificare ogni iniziativa di solidarietà
A partire dalle feste dell'Unità nei confronti delle popolazioni civili della Bosnia raccogliendo in questo modo la richiesta di aiuto delle città di Sarajevo di Tuzla e delle altre città martiri di quella regione la spirale della guerra da subito fermata con una presenza attiva dell'ONU dell'Unione Europea sul piano dei negoziati della protezione militare delle popolazioni civili e per il disarmo delle parti in conflitto
I tempi per evitare una scalata sempre più tragica del conflitto militare sono ormai strettissimi e ogni inerzie sottovalutazione delle comunità internazionali non più sopportabile i congressi inviti gruppi parlamentari progressisti del governo ad assumere
Concrete iniziative sia sul fronte della solidarietà che per costruire immediate possibilità di pacificazione ecco forse questo invito i gruppi parlamentari progressisti non è molto proprio lascerà il governo ecco che è un soggetto può essere un soggetto diciamo chiamato a precise responsabilità se non ci sono obiezioni direi che direi che questo diciamo il testo che viene adottato dal congresso e al quale dovrebbero poi appunto seguire iniziative precise concrete a livello territoriale
Non soltanto da parte nostra ma del PDS in collaborazione con tutte le altre forze democratiche
Ecco il spiega spiega così
è un diciamo che è una richiesta di parola per mozione d'ordine prego
Mi sembra che l'ha proposto di introdurre fai mia la proposta di introdurre l'obbligo di discussione entro la legislatura delle leggi di iniziativa popolare mi sembra cosa importante si potrebbe aggiungere come punto quinto all'interno dell'ordine del giorno riguardante il referendum
Se è possibile no no no no scusa io credevo che il tuo fosse un commento sull'esito del voto non si possono avanzare emendamenti o abbiamo già votato
Ora mi salvava proposta interessante al alla luce del fatto che non la metto in dubbio no io credevo che la tua fosse un'obiezione sul fatto che sommando gli astenuti
E i contrari sì arriva ad un numero superiore favorevoli ma la regola vuole che se il numero dei voti a favore è superiore a quello di voti contrari il documento viene approvato ovviamente chiaramente la federazione di Bologna e il congresso nazionale che riceveranno questo testo dovranno tenere conto diciamo il modo in cui è stato votato chiedo una cosa l'emendamento proposto dai grillini
Non era la mia non è stato votato era un emendamento corre alla penosa vero cambiamento soppressivo era un emendamento soppressivo che io ho tradotto in una votazione per parti separate Grillini proponeva di non votare a favore del numero quattro il congresso ha votato a favore seppure modo risicato ha votato a favore
La parola al compagno Pellicano per la relazione della commissione elettorale
Innanzitutto vorrei dire che per i tempi ristretti con i quali siamo stati costretti
A lavorare non si è potuto fare come avremmo voluto
Diciamo così quel passaggio intermedio con l'Assemblea che sarebbe stato sicuramente proficuo fare condizione un po'più di lavoro un po'più agevoli
Però abbiamo tentato per quel che è stato possibile e non è stato purtroppo molto quello che si è riuscita a fare anche per perché quando abbiamo contattato le delegazioni degli Cingoli coordinamenti intercomunali non c'erano molti delegati insalate però con quello che con quelli che c'erano abbiamo tentato di fare una specie di consultazione per sottoporre la vista che noi pensavamo di e che tra un po'
Vi leggerò dei delegati al congresso nazionale
Il
Il tema e anche quello di
Vedere come appunto sulla base di quella consultazione tra l'altro che abbiamo fatto appunto come dicevo
Abbiamo apportato a quella lista qualche correzioni sulla base appunto di suggerimenti venuti dai compagni dei quartieri dei comuni
Questa lista è un po'formata così seguendo diciamo le indicazioni che vengono dal Regolamento Nazionale quindi ci siamo attenuti
A quelle indicazioni e cioè almeno il quaranta per cento di
E delegati informati sulla base del
Sede non più del quaranta per cento per quanto riguarda il non meno del quaranta per cento per quanto riguarda uno dei due sessi
Il almeno il quaranta per cento di delegate e delegati che provengono dalla esperienza di partito territoriale
E oltre a queste due indicazioni assolutamente esplicite e quindi che credo siano assolutamente doverose rispettare abbiamo tentato di tenere conto nella elaborazione della proposta della complessità e anche quindi nell'articolazione di quello che il partito nella nostra federazione e cioè abbiamo tenuto conto di quello che il partito territoriale
Della radicamento e dell'insediamento del partito nel mondo del lavoro delle professioni
Quelle che sono e che è la diciamo una presenza abbastanza ricca e vivace l'interessante nel mondo dell'associazionismo e anche ovviamente tenuto conto che a Bologna
Diciamo il Partito e un partito che governa e chi ha ruoli di governi e che quindi esprime anche un personale politico di governo molto ampio molto diffuso in tutti i Comuni della nostra della nostra provincia oltre a questi criteri
Abbiamo ritenuto fosse giusto opportuno tenere presente anche quella che in qualche modo l'articolazione politico culturale all'interno del partito e quindi in qualche modo dare CIT
Finanza rappresentanza quelle che sono le diversità che vi sono all'interno all'interno del partito
Prima di legge vitalista io vorrei dire questo noi abbiamo tentato ovviamente in queste ore di a ascolti di sentire tutti compagni che io vi proporrò per vedere se fossero disponibili
Ma partecipare al congresso nazionale ovviamente previa la votazione che si terrà questa sera
Qualcuno non siamo riusciti a trovarlo per cui vi chiederei da subito di dare mandato
Alla segreteria della federazione nel caso in cui qualcuno di questi compagni di questi compagni di queste compagnie che noi indichiamo
A far parte della delegazione bolognese al congresso nazionale non fossero impossibilitati a partecipare di attingere dalla Elenco degli invitati
Queste gli invitati e secondo tema la federazione di Bologna anzi faccio un passo indietro la fece dell'azione di Bologna a al congresso nazionale cinquantuno delegati oltre a questi cinquantuno delegati parteciperanno di diritto al congresso nazionale tutti i componenti
Del consiglio nazionale bolognesi
E della Commissione nazionale di garanzia oltre ai parlamentari quindi di Camera e senato
Che se volete può li leggo però ovviamente non ritroverete nella proposta che io vidi avanzo per cui alcune compagne alcuni compagni che probabilmente non sono non ritroverete nell'elenco che io vi leggerò e perché sono presenti e comunque poi ve lo leggo così forse meglio i compagni del Consiglio nazionale i parlamentari dicevo ci sono ventisette inviti per la federazione di Bologna come commissione
Elettorale di proponiamo bene proponibile vi proponiamo di decidere per ventuno di questi ventisette inviti questa sera
E il resto visite stanti se inviti di diciamo così demandare alla segreterie la federazione la possibilità semmai bene fosse la necessità credo che forse questo tema si proporrà di personalità o di indipendenti o di diciamo così persone fuori dal nostro partito che volessero partecipare al congresso nazionale di poter Formigli di poterli fornirgli l'invito per cui di questi ventisette noi ragioneremo almeno vi proponiamo come Commissione elettorale di ragionare su ventuno
Di questi ventuno la Commissione dovrà elettorale ha ritenuto di proporre questa nella alla all'assemblea non tutti e ventuno gli invitati ma di proporne solamente quindici
E cioè quindi di dare la possibilità nell'ambito se ci sarà come io mi auguro una discussione quindi anche una proposta di altre di altre compagnie altri compagni le tracce recitare al Congresso vi sia la possibilità di poter trovare posto dentro questo
Sì dentro questo ragionamento del ventuno ventuno invitati
Ovviamente e ho finito e poi passo la lettura della lista noi abbiamo votato ieri in apertura dei lavori
Le moto a villa modalità di voto per quanto riguarda l'elezione della delegazione e abbiamo deciso di votare a voto palese
Per cui la lista credo direi che dovrà essere votata in blocco ovviamente sulla base se se vi sarà no osservazioni proposte ovviamente si potrà ragionare anche sulla sostituzione di compagni e di compagni che io qui s'di
Di leggo subito
Sergio Sabattini segretario la federazione Anselmi Giammario direttore dell'Istituto Gramsci
Barbie Danilo segretario della Camera del lavoro di Bologna
Barbini Donatella coordinatrice del PDS di Castel Maggiore Bargellini Samuela della Sinistra giovanile Bartolini Silvia della segreteria e la federazione di Bologna
Bolognesi Anna coordinatrice comunale di Granarolo Bortolotti relata sindaco di Sasso Marconi Bruni bianca segretario di sezione ad Anzola
Campagnoli oltre a consigliere provinciale Campagnoli Duccio assessore della Regione Emilia Romagna Caronna Salvatore della segreteria della Federazione del PDS di Bologna
Castellucci Federico della fede della direzione della federazione Clemente il Cecilia dell'associazione Aurora
Dalla casa Busco coordinatore intercomunale della pianura orientale e coordinatore dell'Unione comunale di Molinella
Degli Esposti Giuliana dell'Unione comunale di mercato Degli Esposti Maurizio responsabile comunale dice di Casalecchio e il responsabile dell'organizzazione della federazione
Vi Silvestre Sonia della sezione Magnani del quartiere Saragozza
Facchini Rosanna consiglieremmo comunale dell'associazione risorsa scuola Fioravanti Antonio coordinatore del quartiere Borgo Panigale
Fusai Corrado coordinatore della città e responsabile del quartiere Navile
Mariuccia Fusco segretario della sezione Capocelli fiocchi sia tanto Galignani Mariangela del comitato federale Gamberini Gianni responsabile le feste dell'Unità
Gol Farrelly Lalla assessore del Comune di Bologna
Grandi Stefano Presidente del Quartiere Zeno lembi Simona dell'Unione comunale di Casalecchio Libretti gloria dell'Unione comunale di Ozzano
Lo Giudice Sergio segretario dell'Arcigay e dell'unione di Quartiere San vitale Marani paura dell'Unione comunale di San Giovanni in Persiceto
Marchesini Giovanna dell'Unione comunale di San Giovanni in Persiceto
Marcuzzo Andrea coordinatore comunale di San Pietro in Casale Matulli Roberto della direzione del PDS della federazione di Bologna
Ma uriti Graziano sindaco di Porretta Terme Merola Virginio presidente del quartiere Savena
Moruzzi Mauro della segreteria Reggio no scusate mi Marchesini giovane di Crevalcore
Chiedo scusa
Maurizi Graziano sindaco di Porretta Terme Merola Virginio presidente del quartiere Savena Moruzzi Mauro della segreteria regionale Negretti Monica dell'unione di quartiere San Donato
Parisi Sonia della direzione della federazione Pellicano Domenico della segreteria della federazione
Petruzzelli Giuseppe della direzione della federazione Raboni Tiberio assessore della Provincia di Bologna ramazza Alessandro della segreteria regionale Rebecchi Nara coordinatrice comunale di medicina
Riccio Franz Cesco facente funzioni di tesoriere alla direzione nazionale del PDS
E membro del comitato federale di Bologna Rossi Guido della segreteria della Sinistra giovanile si incaglia Stefania dell'Unione comunale di Bari scenda
Stefanini Gianluca dell'Unione comunale di San Benedetto Val di Sambro
Stefanini Pier Luigi Presidente della lega delle cooperative Tedeschi Roberto Sindaco di Savigno Tomasi Paolo della direzione della federazione
Walter vitali il sindaco di Bologna giochini Andrea della direzione della federazione
Questa lista è composta da ventuno donne quindi oltre il quaranta
Per cento da venticinque compagne e compagni provenienti dalle territorio quindi praticamente il cinquanta per cento della delegazione da due compagni provenienti dall'associazionismo diciamo universitario della scuola
A risorsa scuola e Aurora e da due compagni della sinistra Giovanni
Per quanto riguarda
Invece e quindi la una prima tranche di inviti che vi sottoponiamo sono
I seguenti compagni le seguenti compagni chiedo scusa perché non sono in ordine alfabetico
Ribelli Valeria presidente del quartiere Navile Tito Grazia capogruppo del quartiere Santo Stefano soprani siriana della direzione della federazione
Lorenzini Elena credo si chiami mi scuso vedi risorsa scuola Nicoli di San Giovanni in Persiceto ex sindaco di San Giovanni in Persiceto Ceccardi
Sindaco di Bari cella TAN cigni
Sette segretario della sezione Menarini
Gagliardi Maria Louis operaia della Magli Lambertini operaia della Webber Morotti della commissione di garanzia Marta Morotti
Gamberini della sinistra giovanile Franco Nanni coordinatore di Castel Baiano risolti Maria Chiara della direzione della federazione italiani media dell'Unione comunale di Zola
Predosa Mirko Divani segretario della sezione delle officine Rizzoli
Quindi da qui vi propongo di arrivare fino a da da ventuno ovviamente facendo delle proposte
Ho capito
Sì
Sì tra delegati invitati e partecipanti desideravo Silvio un corteo non autorizzato
Del Consiglio nazionale fanno parte Aureliana Alberici
Bottino felice a bottoni Paola Carloni Anna Maria del mugnaio Anna pesce la pelle Rubini venne Zanotti Katia Anderlini Fausto
Barbera gusto Castelli Carlo De Plato Giovanni Fanti Guido Ghezzi Giorgio venir Renzo
La Forgia Antonio Mariù circa Luigi Mazza Ugo tenga Walter Zangheri Renato Zanni Mauro
Questi sono delegati diritto al consiglio alla congresso nazionale e oltre a questi compagni sono delegati diritto anche i parlamentari
Allora ci sono richiesta di
Chiarimento sì
Come
Prego
Sì
Ha chiesto la parola Celli prego
Ha chiesto la parola per chiedere vivamente
L'inserimento del responsabile delle comunali di Burri ovazione posti nella lista dei dati questo perché penso che il partito ti tripudio
Avendo per primo in fondo fino alla provincia sperimentato ossia pure con tutti i limiti la mancanza dell'approvazione congressuale collettiva come queste sperimentato dicevo beh la politica che adesso cominciamo a fare presumo appunto che si possano venire a come dargli una contributo importante al congresso nazionale
Celli lo dico per te anche per gli altri eventualmente hanno intenzione di intervenire poiché queste sono proposte
Nominative e diciamo numericamente definite se ci sono altre proposte bisogna fare proposte sostitutive cioè noi non abbiamo il potere in questa sede di dire invece di cinquantuno delegati ne facciamo cinquantacinque d'acqua alcuni bisogna avanzare delle proposte che siano sostitutive altrimenti
Si può valutare la possibilità di
Possiamo invitare sostituito sì prego
Sostituisco propongo Rasori dalla sostituzione di Walter nipoti con responsabile unione comuni a comunali Granarolo mi pare sia dall'arbitro viceversa si date
No no
Sì sì
Così
Parola Valentini prego
Volevo proporre nella lista degli invitati quindi i posti disponibili Sister sostituzioni
Il nome di Antonio Travaglini sei Antonio tra la linea del segretario della sezione galanti del centro storico una sezione che in questo momento sta lavorando molto bene anche a livello di lavoro territoriale appunto fa parte poi della segreteria del quartiere porto che un territorio mi sembra complessivamente poco rappresentato in questa quindi dei vari passaggi delle liste grazie
Va bene altre richieste di parola prego no no
L'evoluzione
La parola Betty
Ma era se c'è ancora posto per una proposta di invito io proporrei due compagni di Sasso Marconi uno due un neo consigliere della Sinistra giovanile vent'anni che si chiama neri Giuliano si chiama neri Giuliano Giuliano neri ora una ragazza segreteria e guarda caso non sono parenti si chiama neri romana pro neri romana romane della segreteria del nastro non faremo alcuna
Come si chiama
Mai
Male di
Di
Sebbene son sempre bene gli invitati non è che faccio tre aggiunte o delle
Togliere
No quartieri Borgo Panigale pianista che ha rappresentato sicuramente dal responsabile del quartiere Borgo Panigale però io mettevo rivisitati anche Loris troppo che credo che
Il sindaco leghista congresso fossero vere la sua passione
Altre proposte
Propongo tra gli invitati il nome della compagna Simonetta Saliera già sindaco di pianoro attualmente da un'area comunale di tenore esatto i principali la principale ispiratrice
Della coalizione che si è formata fenolo che è una delle più ampie che ci sono stato Ravizza
Grande
Allora abbiamo finito con gli interventi
Va bene allora non ci sono più interventi possiamo sentire Pellicano per quanto riguarda queste proposta di invitanti e poi passeremo a votare
Dunque io sulla di proporrei e chiederei anche Arcelli che non lo vedo più ora dov'è andata a finire cioè se c'è no lo so che c'è lo per ecco
E anche nipoti ovviamente vi chiederei non di sostituire anche perché diciamo non sarebbe un bel gesto essendo che noi devo dire con senza molti problemi ma siamo riusciti a fare una delegazione che ha più del quaranta per cento di compagne e io francamente essendo che la la responsabile di Granarolo è una compagna oltre ad essere un'ottima compagna senza lei al non fare la sostituzione
Invece recepire la proposta di Nepote che condivido pienamente come invitato per cui ovviamente partecipante a tutti gli effetti al congresso una azione alle
Come mi sento di recepire anche la proposta di poi a meno che non ci siano compagni della commissione elettorale che la pensino diversamente ovviamente
Di Travaini né proposte che sono state avanzate di dei due neri che mi pare di capire non c'entri niente dal punto di vista familiare sono solamente due compagni
Che lavoro in un comune di Loris in rotta e della Simonetta Saliera
Oltre a questi due in che vuol dire che ci priveremmo diciamo se si può dire così di avere meno possibilità anziché averne sei a disposizione per fare quel lavoro di cui prima parlavo con Esterni magari abbiamo qualcuno in meno
Ma saremmo per accettare anche una sollecitazione che giunta alla Presidenza
Di due compagni che lavorano nel movimento per la pace che sono Gaeta e Di Matteo per cui direi di accogliere tutte le proposte che sono state sottoposto per quanto riguarda la figli invitati
Allora Celli
Va bene ce li accoglie la proposta di Pellicano per cui non c'è bisogno di effettuare una votazione tra due candidati
Se non ci sono obiezioni anche sulla proposta del metodo di voto metto in votazione la lista completa dei delegati così come è stata letta dal compagno Pellicano chi è a favore
Giù chi è contrario
Chi si astiene
La proposta approvata all'unanimità e il congresso in questo modo per concluso
Abbastanza bene stanchissimo stanchissimo
Io le dissi stamattina allo stato
A votare