29 AGO 2024
intervista

Telegram e il cybercrime in Russia. Intervista a Federico Varese

INTERVISTA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 17:05 Durata: 14 min 27 sec
A cura di Fabio Arena
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Il caso Telegram dopo l'arresto del fondatore Pavel Durov in Francia.

In Russia è il canale più utilizzato da dissidenti e Ong o da media di opposizione come Novaya Gazeta.

La helpline per i disertori della guerra in Ucraina.

Telegram e i canali per traffici illegali: commercio underground di valuta.

La Russia, paradiso del cybrecrime mondiale, vanta un primato per la creazione del sistema di cyberattacchi ed ha introdotto per prima un sistema innovativo che ha superato ben presto la dimensione artigianale.

A differenza che in Cina, lo Stato delega a free lance del mondo criminale gli attacchi
ramsonware: un sistema esternalizzato per via dell'inefficienza degli apparati statali, un servizio fornito chiavi in mano, utilizzato anche contro istituzioni occidentali.

Un patto tra Stato e mondo del cybercrime: unica condizione, non si colpiscono cittadini russi.

Il livello di corrruzione in Russia resta altissimo, malgrado le campagne del regime putiniano: nuovi oligarchi di Stato.

La corruzione nell'esercito come ragione degli insuccessi della guerra contro l'Ucraina.

L'arresto di un percorso di modernizzazione avviato in era putiniana: le contestazioni ai brogli elettorali del 2011 spaventano Putin, che vede minacciata la propria egemonia.

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