L'anniversario della strage di via d'Amelio. Intervista a Enzo Scotti

Radio radicale siamo con l'ex ministro degli interni Vincenzo Scotti Enzo Scotti
Per a parlare con lui dell'anniversario della strage di via D'Amelio di cui si è parlato molto in queste giorni relazione depistaggio allora lei ha vissuto a metà questa storia perché durante il periodo dell'attentato a Falcone era ministro dell'interno nel momento in cui c'è stato l'attentato di via D'Amelio non era più ministro dell'interno
Allora come ha trovato il la commemorazione di Borsellino che si ogni anno si ogni volta si porta dietro tante polemiche sui depistaggi dello stile dello stato ed è tutt'e quant'altro
Se ci sono due cose fondamentali la prima e il depistaggio
Continua cioè ci vuole un punto fermo su al uno e situazioni
Che chiariscono alla coscienza nazionale che cosa veramente e avvenuto in quel tempo nello scontro tra lo stato e la mafia
Secondo il dal problema di adeguamento
Per la legislazione antimafia cioè noi siamo passanti da mafia corleonese a un fa ma sparse in cui la nella nel mondo c'è un problema quello che la mafiosi misura con i flussi finanziari con lì il potere e di il logoramento degli stati che sono coinvolti però in questo bisogna riflettere sulla su sulle su due tre cose fondamentali che adeguino l'azione dello statuto in questo momento nei confronti della mafia quello che stiamo facendo soprattutto sul piano internazionale
Cioè senza un coordinamento internazionale molto incisivo
Non garantisce senta questa polemica sui depistaggi che eterna la trattativa stato mafia e anche poi sul fatto che ci ci sono stati dei depistaggi su questo ecco e che ritornano Pauline periodicamente lei come le trova che aveva vissuto in prima linea questo fronte beh io
Ho parlato perché più volte in a Palermo in Sicilia su questi temi
Cioè sulla necessità
Che lo statuto continuasse in una battaglia di contrasto forse nei confronti della criminalità forte significa intelligente cioè capace di smontare
Tutte le le macchinette che si son messe per rendere difficile il cammino ma oggi ci sono strumenti di legge e ci sono anche personalità
Ma bisogna che ci sia una unità dello stato nei confronti nel confronto con la mafia a livello internazionale
Senta lei quando sette delle dell'attentato di via D'Amelio
La prima cosa che penso sapendo quello che era successo a Borsellino quale fu che avvertì il senso del fallimento dello dello Stato dopo quella minaccia grossa che era arrivata a Falcone
Sì certamente insomma noi c'eravamo incontrati con borsellino a Roma a presentare libro di Arlacchi
Su su sostanzialmente su Bosch sulla Giovanni Falcone il problema
E
Dobbiamo
Dobbiamo fare ogni anno qualche passo o in avanti
Che in Italia è stato fatto da parte della Tia da parte dei carabinieri da parte cioè c'è una situazione però bisogna scrollarsi
Io di dosso questa questione della delle varie diciamo così
Atti mogli menti di depistaggio
Che e forse ancora insiste si collegano a livelli internazionali molto importanti lei allora ebbe l'impressione che ci fu una c'erano dei pezzi dello Stato che non duravano nella stessa direzione in cui andavate andava lei andava al Presidente del Consiglio sì certamente
Fu fu la ragione poi della mia uscita dal governo eccetera cioè dico questo e un problema serio cioè quello di non perdere le occasioni
Nello sferrare l'attacco
Certo oggi la mafia che forte dell'epoca di Borsellino perché non è più costretto ad uccidere no non è non è
Non ha questo potere di violenti oggi la mafia violente sembra attenui tutte e più quella subito dopo quella dei cappelletti bianco che si muove
E scava e mette trappole
Bene grazie Enzo Scotti