Quel che resta dell’Europa di Lucio Caracciolo

Oltre al nostro invito nell'ambito di questo evento che si sta sviluppando su due diverse serie abbiamo fatto mesi fa su Torino
E adesso lo facciamo qui su Roma ovviamente io non voglio togliere spazio e poi all'intervento di Lucio Caracciolo
Solo due parole sulla che cos'è l'Istituto universitario di studi europei che accorda Rizzato questo evento l'Istituto universitario di studi europei
Nasce negli anni Cinquanta nasce a Torino quindi diciamo più a nord Obama poi negli anni ha visto la collaborazione nato dall'Università di Torino il Comune di Torino e poi via via ha visto l'ingresso di tutta una serie di altre tutti a molte università che nel tempo ha iniziato a collaborare con questa con questa realtà
E questa realtà si occupa essenzialmente di una cosa fondamentale nata negli anni Cinquanta per portare gli italiani in Europa non pensiamo al Trattato di Parigi il primissimo e così via
Poi negli anni ci si è sempre più interrogati di che cosa l'Europa l'Unione europea può essere per noi
Italiani oggi sicuramente la sfida diciamo così di quello che sono i nostri studi che vanno dalla valutazione di impatto della regolazione cioè l'applicazione delle norme europee nell'ambito del contesto italiano così come tutto quello che può esserlo sviluppo territoriale generato dei fondi di coesione i fondi diretti europei
Ci si chiede dove si può andare in Europa e penso che questa sfida è una sfida che non è solo da ragionasse nell'ottica di visione europea ma anche visioni italiana perché ne siamo uno dei Paesi fondatori mente dell'Unione allora della Comunità economica europea
E quindi in questo senso la dialettica di che cosa mai siamo oggi di dove noi possiamo andare in prima battuta proprio interessa noi oggi è un giorno importante sotto
Si è proceduto a completare l'elezione di quello che sono i componenti diciamo di quello che sarà la nuova governance i prossimi anni dell'Unione Europea ma questo è solo l'inizio veramente e quindi in questo senso ci è piaciuto ragionare nell'ottica come uno dei massimi sistemi geo politica italiana di che cosa può essere il discorso dell'Italia nel contesto di ciò che resta dell'Europa grazie
Grazie professor Rossi
Presidente dell'istituto del
Universitario di studi europei lo user che ha formato una generazioni intere di funzionari a Bruxelles e italiani Lucio Caracciolo si sarà pure dato Caracciolo un nome di confine però è un uomo senza confini
Lo dimostra questo uditorio apicale ma trasversale istituzionale ma internazionale che io ho di fronte questa sera
E che ha fatto di parlamentari by partisan di accademici e diplomatici di gran commi dello Stato e di alti gradi delle forze armate di esponenti li riconoscete
Del mondo della economia e del lavoro che hanno risposta avete risposto a un invito perentorio
Il titolo di questo evento è incisivo e divisivo
Come sono divisivo siccome sono i titoli di Limes il problema è il segreto è che l'Ina se riesce a essere divisivo senza essere di parte
Questo è il suo segreto e non è nemmeno Lucio super partes Limes non è super partes sub partibus Limes Astaldi sotto non è interessato alle divisioni
Partitiche
Di superficie è interessato alle faglie sismiche profonde che scuotono
La stabilità
Delle istituzioni e delle nazioni o se volete ai fiumi carsici che riemergono ciclicamente di tanto in tanto nella storia e disseta no
Disseta no i progetti
Geo politici il più delle volte invece gonfia ne fanno tracimare i rigetti geopolitici perché in geopolitica i rigetti sono molto più comuni e frequenti dei
Progetti
Alla prima volta
Che Lucio Caracciolo ha usato questo titolo così divisivo io ho soltanto cercato di dare un po'di tinta una veste aulica quello che il compito invece di chi dell'annunciatore che riassume le puntate precedente concertati in aria
Un taglio un po'più accademico la prima volta che l'uso ha usato questo termine
Questo titolo correva l'anno mille novecentonovantatré era soltanto il quarto numero di Limes ma il mondo la globalizzazione incipiente
E l'Europa hanno già perso l'innocenza ritrovata nell'ottantanove perché nel frattempo dietro l'angolo c'era stata nel novantuno la prima guerra del Golfo
E nel novantatré la guerra dei Balcani la guerra dietro l'angolo e la guerra nel palazzo
Che abbiamo di fronte dall'altra parte dell'Adriatico dopo Luxuria insomma dell'ottantanove
Era cominciata la appuriate della dopo l'euforia alla politica c'è una cosa
Lo dico da persona che ha il privilegio di scrivere sul limes se uno scrive su Limes
Deve adattarsi medesima area il linguaggio di Caracciolo dove il paesaggio fa parte del linguaggio e le assonanze può etiche servono a compensare a sublimare le distonie della storia che invece sono tante
Ecco perché so soltanto cercando di adattarmi
E immedesimarmi al suo linguaggio avendo il privilegio di scriverci supera su Limes e qual era la illusione l'aporia era l'illusione che in automatico dall'integrazione economica potesse discendere anche la coesione e la unificazione politica questa era una grande illusione e c'è una frase
Perché quel primo editoriale si chiama è una Tanda Godot si chiama aspettando l'Europa problema che dopo trent'anni oggi in USA ha scritto che ancora stiamo aspettando questa
Europa e voi ricordate l'incipit di aspettando Godot i due interlocutori discutono sul titolare che deve arrivare il quesito che pone Caracciolo e chi è
Il titolare e dà delle risposte che voi conoscete essendo lettori di Limes e che io non cito perché in questa sede sarebbero politicamente scorrette
Quelle che da sul titolare reale del Europa però fa una profezia in quel novantatré
Occorre promuovere siamo nel novantatré promuovere l'aggregazione all'Europa dei paesi dell'Est
Prima che la Russia Siri sveglie dalla disaggregazione eravamo nel novantatré in cui l'alba di Putin ancore
In cui versa e poi ne fa una seconda
Di profezia The chiude il suo articolo novantatré se non faremo in fretta a stabilizzare l'ultima riga se non faremo in fretta a stabilizzare il mondo post comunista questo ci travolgerà
Sembra oggi perché a proposito di assonanze l'aumento delle regioni geografiche comporta un esaurimento delle ragioni storiche l'aumento delle do la padrona di casa che ci ha raggiunto vicepresidente del Senato perché l'aumento delle regioni geografiche
Comporta un esaurimento delle ragioni storiche che hanno portato alla prima costruzione comunitaria che oggi dice Lucio Caracciolo sembra
E intanto siamo arrivati primi anni due mila
Un corpo senz'anima insomma l'allargamento quantitativo richiede un approfondimento qualitativo e le due parole i due termini
Sono inversamente proporzionali allargamento e approfondimento su uno standard più difficile compensare con
Un approfondimento uno come me che sia giornalista che docente universitario dire questo quando scrive su Limes bipolarismo
Perché il giornalismo di Porta divulgare quindi a essere orizzontale della docenza universitaria di asserite Orte invece ad approfondire e ha quindi essere verticali in più se fa il vaticanista sei letteralmente in crochet
Tra queste due dimensioni della tua professione
Con l'aggiunta con l'aggiunta delle quattro crisi che come i quattro angeli per rimanere in tema dell'Apocalisse
Ai quali era stato dato qua c'è sto molto attento perché ci sono autorevoli esponenti della Chiesa recitazioni come quattro angeli dell'Apocalisse di qualità sono dà il potere di di restare la terra il mare scrive Caracciolo sopraggiungono la crisi dell'Euro
Sopraggiungono la crisi bellica nel due mila quattordici dell'Ucraina Bata clan due mila quindici la crisi
Del terrorismo e poi la crisi climatica c'è stato un tempo dice Caracciolo in cui bastava nominare gli europei questo bloccava ogni critica di Rameau nell'incanto
All'incanto è subentrata all'epoca del disincanto e allora inviato al presidente dello ius
Che celebra il settantesimo
Ma un istituto europeista
Che forma funzionario pay dovrà scegliersi come parte nel settanta più trenta per il trentesimo cento ragioni per la geopolitica proprio il direttore l'analista più famoso italiano ma anche il più critico dell'Europa e chiedo a un pubblico che ho davanti a me
Autorevolissimo di europeisti
Perché molti di conosco chiedo a questo pubblico di europeisti
Per quale forma
Oggi di autoflagellazione venire a sentire il più famoso
Critico che c'è della Europa questa è la risposta
Che io cercavo perché la fascinazione che Caracciolo a dovunque vi diceva il presidente dell'inizio dell'incipit di queste celebrazioni a Palazzo Carignano a Torino era pieno
Come oggi è di tutte quante tra l'altro in collegamento con il Senato della Repubblica in collegamento con Palazzo Madama io credo che noi oggi di in quella che è la giornata non solo metodologicamente ma anche metaforicamente politicamente più calda dell'estate con Bruxelles e sia per l'Europa per le istituzioni che per il meteo è la giornata più calda noi stiamo tentando
Un esperimento a freddo
Un esperimento a freddo di immersione nella
La realtà
E perché Caracciolo
Perché il più critico censore delle istituzioni europee è anche il più fervido assertore del ruolo dell'Italia
E il più critico dell'Europa ma il più fervido assertore
Scrive nel due mila due l'Italia
Non deve tentare di usare l'Europa ma deve usare l'Europa l'unico modo per usare Europa e usarla cioè l'editoriale che si chiama usare l'Europa ma ce n'è uno ancora più bello del due mila sei che finisce dicendo se noi usassimo in Europa
Ci rendemmo conto e non lo sappiamo solo perché non lo siamo che agli occhi dei partner contiamo più di quanto contiamo più di quanto noi possiamo immaginarie termina il suo ultimo libero
La fine della pace
Dello scorso anno con questa immagine voi sapete quando state uno sta per dare il la la puntata successiva fa vedere l'ultimo Frente la puntata precedente io qua detto faccio l'annunciatore stasera faccio la stessa cosa l'ultimo libro che ha pubblicato lo scorso anno termina con questa immagine siamo immersi nella storia
Fino al collo ma sopra il collo fissa la testa usiamola è la vediamo se Caracciolo ci aiuta un
Grazie mille
Ero grazie presidente
Buonasera
Immagino poi riconoscere che questo signore
Se non lo riconosce il rinvio gloriosi sentiment un ex militante del partito scusa si sente bene in fondo si sente
Ecco ecco questo signore un ex militante del Partito socialista operaio lussemburghese esistono anche queste cose ma soprattutto è un ex ministro degli esteri di Lussemburgo che nel giugno del mille novecentonovantuno
Quando scoppia la crisi jugoslava
Pronuncia una frase celebre quasi cesariana
è scoccata l'ora dell'Europa mille novecentonovanta
Più sobriamente forse se proprio doveva esprimersi in termini così caustici
Avrebbe dovuto dire è suonata la campana
Perché perché la prima cosa che dobbiamo sapere credo dico gli stessi europei cioè di noi stessi particolarmente fortunati nell'umanità e che questa costruzione europea e nata dalla pace e per la pace
è nata col bel tempo e quando c'è la guerra quando l'orizzonte si la nuvola siamo immediatamente a disagio non è il nostro gioco
A differenza del resto del mondo per molte ragioni tra cui quella principale che poi il punto dei punti che a differenza degli altri protagonisti sulla scena internazionale non siamo uno Stato
E quindi non abbiamo una capacità di intervenire come Unione europea
Nelle grandi partite
Tanto per restare alla cronaca
Il caso Orban è rivelatore
Rivelatore perché ormai ne ha fatto quello che normalmente uno pensava avrebbe potuto fare ma da tempo l'Unione europea se esistesse come soggetto geopolitico
E cioè andare parlare con gli uni con gli altri annodare i fili aiutando il dialogo
Naturalmente l'irritazione delle istituzioni europee è stata particolarmente evidente perché appunto Orban con questa iniziativa privato Zaleski
Poi vado a Putin poi la Tasi Jinping
Poi l'amara lago e a Washington a appunto evidenziato quello che noi credo avremmo dovuto
Da tempo fare
E comunque c'è sempre tempo per recuperare cioè aiutare l'Europa a ritrovare la pace e non semplicemente assistere o distribuire armamenti senza partecipare al modo in cui ci impiegano credo mai visto nella storia sarà
Ma ragioniamo più in profondità per quanto è possibile
Su sulla storia anche da dove veniamo
Beh noi veniamo l'idea europeista viene dalla sconfitta dell'Europa intesa come insieme delle potenze europee
E dalla vittoria degli Stati Uniti
Che insieme all'Unione Sovietica si spartiscono il continente che prima si spartiva il mondo
Siamo nel mille novecentoquarantacinque
A differenza del mille novecentodiciotto diciannove gli americani questa volta decidono di restare in Europa perché hanno imparato a conoscerci e quindi non si fidano
E si comincia a costruire quella che è la catena europea
Dell'impero americano
Impero americano per sua natura globale ed localista essendo l'America una religione prima con una potenza la mia rete in Credit l'idea della missione universale redentrice degli Stati Uniti è o dovrei dire forse oggi era il Zerbo condiviso non solo dalle élite ma darà grande nazione americana
E in questa proiezione imperiale dell'America che ricalca non a caso quella verità Annika se volete anche quella olandese portoghese c'è una dimensione marittima
Che verte quindi sul controllo dei vari e più specificamente sul controllo delle grandi rotte commerciali attraverso cui passa il novanta per cento di più delle merci ecco noi abbiamo una posizione laterale nelle nostre carte noi siamo al centro del mondo nelle carte altrui in particolare questa americana siamo fiancheggiatori
Come si dipana quindi l'Unione europea dopo il mille novecentoquarantacinque
Pezzi di panna sulla traccia segnata dalla vittoria americane in Europa occidentale e sulle necessità americana di difendere questa Europa fatture ineliminabile del suo essere numero uno al mondo
Attraverso vari passaggi di cui cito i principali mille novecentoquarantasette Piano Marshall
Fondamentale non tanto dal punto di vista economico quanto dal punto di vista culturale e psicologico per rilanciare l'Europa
Mille novecentoquarantotto fabbricazione del marco tedesco
Operazione dei servizi segreti americani che poi trasporto nel Marco per nave in Germania occidentale quindi stabilizzazione della Germania accidentale
Mille novecentoquarantanove nato
Il motto della NATO originario ma a mio avviso sempre valido ricordiamolo la Merkel sta una chance autocensura non sta
E questo già Ida senza una ISEE ai secoli ritroviamo in campo europeo una delle ragioni che porta di alla formazione delle comunità e poi della unione s'è la paura di essere Tremaglia a cominciare dalla paura dei tedeschi di se stessi
Quella paura della Germania
Sì ogni tanto vediamo riaffermare sì ancora oggi e che era tipica del grande cancelliere Konrad Adenauer
Il quale si è una cosa teneva è riunificazione della Germania che pure a parole sosteneva
Per lui quando si trattava di andare a Berlino in treno appena vedeva superata Litfiba
Portava le tendine sul finestrino perché diceva qui siamo in Siberia
Questa versione euro occidentale dell'Europa si affianca a quella americane si congiungono queste due visioni quindi l'Unione europea le Comunità europea originario come subì intero dell'imperio a partire poi dai Trattati di Roma fino a oggi e la questione che non posso discutere oggi ma che penso ci occuperà per il resto delle nostre vite e che cosa faremo quando il nostro protettore nel senso stretto del termine
Si trova in una condizione di crisi esistenziale identitaria come quella attuale
Ricordo anche che cronologicamente il primo trattato esplicitamente europeista viene pubblicato nel mille novecentoventitré da un'aristocratica o boemo di origine giapponese
Ma di mentalità e formazione Osbourne Pica Richard Nikolaus Putin voce tale di che pubblica appena ventinovenne tanto il GIP pandoro parte un trattato palesemente imperiale perché l'Europa se ha un senso e un progetto imperiale chiaramente non può essere una nazione però il termine intero è un po'fuori in modo da queste parti
In cui con le nozze Gallery avanza un argomento che ritroveremo sempre nella storia dell'europeismo
E cioè che ormai il mondo e dominato da potenze continentali o transcontinentali
Che le nazioni europee che una volta erano l'impero guardate questa carta dell'inizio del secolo scorso praticamente il mondo era spartito dall'Europa
Pensate non solamente all'impero francese e quello tedesco non parliamo di quello britannico ma anche a Paesi che oggi sono decisamente minori come il Portogallo come l'Olanda come la Danimarca bene quella con lo stigma Imperiale in fondo eh rimasto dentro la cultura europeista non poco direi dentro la cultura degli europeisti ancora non accettano il ruolo di non essere più quello che furono i loro nomi
Bene
Dicevo questo trattato sostiene che per potere ancora contare gli europei devono formare uno Stato federale
Che vada e questo interessante perché finalmente qualcuno dice di che si parla in termini geografici dal Portogallo alla Polonia
E naturalmente che comprenda quelle che ancora erano all'epoca le colonne delle potenze europee
E qui vediamo una traccia se vogliamo
Laterale di quello che è stato il progetto europeista originario che nasce come dicevo in conseguenza della sconfitta degli imperi europei in conseguenza della decisione americana di restare in Europa e di restarci anche con le strutture militari con le basi che vediamo ancora intorno a voi
Ma che appunto un ramo vogliamo definirlo renano
Allargato a un grande europeista italiano di formazione asburgico cattolica come Alcide De Gasperi
Quell'Europa renana costruita dopo la seconda guerra mondiale
Nel rapporto anche personale molto particolare fra generale tout-court e il cancelliere Adenauer
Cioè tra un Paese che la Francia era stato traumatizzato
E lo è ancora dalla sconfitta del mille novecentoquaranta e che dopo l'aveva salvato dall'occupazione
Perché quando gli americani sbarco in Normandia e non è che vengono a liberare la Francia vengono ad affermare il diritto dell'America fare dalla Francia quello che vogliono ed è il generale dove vuole impedirglielo cioè non progetti di spartizione della Francia americani che appunto prevedevano un trattamento diciamo da sconfitto di quel Paese
Non parliamo della Germania che era divisa in quattro zone di occupazione e che dal quarantanove poi si divise in Germania occidentale in Germania
Questa intimità partiva da un presupposto
Sottilmente antiamericano
Nel senso che l'Europa che si doveva formare non dovrebbe non avrebbe dovuto accettare l'idea di essere una provincia dell'impero americano ma avrebbe dovuto cercare di essere un soggetto autonomo indipendente capace di giocare da terza forza fra l'Unione Sovietica e il suo impero gli Stati Uniti e il loro impegno naturalmente staccare l'Europa dall'impero americano sarebbe stata un'impresa assolutamente impossibile ma le imprese impossibili piacciono a persone speciali come quelli che ho citate
Il nostro De Gasperi non aveva questo tono antiamericano pronunciato ma il suo partito la democrazia cristiana altro che tanto è vero che sulla NATO sull'adesione alla NATO del nostro Paese ci furono
Chiamiamoli dibattiti piuttosto feroci anche in campo cattolico anche in campo democristiano perché evidentemente universalismo cattolico mal si sposa con l'idea di un blocco esclusivamente occidentale
Problema che la Chiesa si porta appresso e naturalmente si porta appresso che dica
Però questa carta dell'Europa mondiale
La ritroviamo qui
Siamo nel mille novecento sessantuno questa è una carta ufficiale della comunità europea non a caso scritta in francese era la lingua franca dell'epoca
Dove si vede la radice dell'idea francese dell'Europa che era l'unica idea parzialmente diversa da quella americana
E appunto più o meno concordata con la Germania occidentale con l'Italia
Siamo nel sessantuno quindi siamo alla vigilia dell'indipendenza e africane ma l'Algeria ancora territorio metropolitano francese le colonie francesi sono ancora tali così come sono il Congo belga
Così come rimane ancora per l'ultimo Inesi il mandato italiano in Somalia
Quanto ai nostri sogni di recuperare la Libia non erano mai morti poi ci ci riusciremo forse in parte per via indiretta ma insomma l'idea era quella di proiettare l'Europa come che è un'Africa
Parola tornata oggi di moda
Francesi tedeschi e italiani concordano sul fatto dette in maniera brutale
Che dobbiamo aiutare i francesi a pagare i loro colonie
Addirittura francesi tedeschi italiani quattro anni prima avevano avviato un progetto di bomba atomica europea
Cosa che evidentemente oggi appare folle ma all'epoca evidentemente non lo pareva però abbastanza da rendere questo progetto segreto
A quanto pare un nostro ministro della difesa dell'epoca
Paolo Emilio Taviani avvertì gli americani di questa idea che non è un'idea ma era anche un accordo firmato nel deserto algerino da appunto rappresentanti di Italia Francia e Germania accidentale
Per dire come all'origine questo progetto che si presentava come economico commerciale beh aveva una sua radice profondamente geopolitici
E molto ambiziosa sicuramente troppo
Nel contesto dell'impero americano Bossi troviamo ancora oggi malgrado tutti i problemi
I disastri che si trova ad affrontare il nostro Grande Fratello d'oltre Atlantico
La regola era dimentichiamo la storia
Non possiamo pensare a un'integrazione europea se non dimenticando quello che è stato insomma ha detto con una tarantella napoletana Skull amorfo passato
Scusa ma il suo passato perché se non ci fossimo scordati questo passato e se gli americani non ci avessero un posto di scordarci lo perché non è che è venuto spontaneo perché non avremmo potuto immaginare Annie
L'intesa sia pure abbastanza dipinta più che profonda tra Francia e Germania e tutto quello che ne consegue
Quindi vedete da una parte un progetto più strettamente europeo di ritornare in modo ovviamente diverso un soggetto geopolitico potenti addirittura una potenza atomica e dall'altra parte l'idea americana di dire ragazzi l'abbiamo salvato una volta non sbaglia che richiamo una seconda in Normandia mettetevi d'accordo se non vi mettete d'accordo di mettiamo d'accordo noi e questo era l'implicito della NATO con quella clausola giorno citava
Che diceva tutto
Ma che ritroviamo coi nella storia europea perché ricorderete quello che accadde quando calde
O fuori battuto il muro di Berlino il panico
Il panico nelle capitali europee a Londra Parigi a Roma
Non a Washington
Dove l'idea di portare la Germania verso l'unificazione
Apparve subito come un'idea tutto sommato migliore di quella di riportare una crisi dentro l'Europa con una spaccatura fra le maggiori potenze
Il problema di quella Europa sì si ritrova nei primi decenni del dopoguerra
E che appunto viveva cercando di mettere la testa fuori della storia ed è un'operazione umanamente impossibile ci può educare superare il passato ma Valentino un certo punto ed eventualmente si aprono alcune generazioni
Ma soprattutto non si rendeva conto del fatto che il mondo intanto non stava ad aspettarci
E una delle cose più curiose che mi ha sempre colpito nei dibattiti europei e che sono tutti intro vestiti si parte dall'Europa e si finisce l'Europa come se il mondo non esistesse
Beh il mondo esiste
Esiste anzitutto dal punto di vista dello umanità delle persone vive
Capitano questo pianeta
E questa tabella dovrebbe indurci a un grado di sobrietà
Siamo settecentocinquanta milioni su otto miliardi che centocinquanta
Con tutta la migliore volontà che peraltro io non avrei ma questo non conta non siamo i padroni del pianeta
E non lo siamo nemmeno da un punto di vista demografico mettendo insieme tutti gli uccide enti possibili magari anche il Giappone Corea del Sud come si usa fare adesso dove superiamo a stento il miliardo sugli otto
Questa realtà demografica
La vastità umana
Del pianeta
Rende difficile l'ordine mondiale
Se non quasi impossibile nella fase attuale nel senso che non si tratta unicamente di una enorme massa umana che non pertiene al nostro ambito ma si tratta anche come stiamo vedendo
I soggetti che cominciano a a ragionare in termini appunto soggettivi e non semplicemente come ex colonie come popoli più o meno gli stessi terza o quarta categoria
Ma l'aspetto ancora più rilevante questo su quello psicologico
Siamo dei simpatici vecchietti esclusi le signore Jovanotti in questa sala siamo dei simpatici vecchietti perché nel contesto mondiale la nostra età mediana come continente superati i quarant'anni
In Africa siamo sotto i venti
In Italia siamo tra i quarantasette quarantotto con tendenza cinquanta e qualcuno mi spiegherà come nei prossimi anni non dico decenni potremmo immaginare a di fare una guerra
Chi mandiamo al fronte di di sostenere un decente
Sistema di welfare
In condizioni demografico biologiche quindi declino demografico verità mediana che impegna che escludono razionalmente la possibilità di mantenere il sistema così come lo abbiamo costruito ed emendare
Queste cifre
Ci ricordano che esiste un mondo intorno al nuovo ente che questo mondo è più giovane e come tutti i giovani è ambizioso ed è disposto a prendere dei rischi
E noi come tutte le persone rispettabili di una certa età che fra l'altro stanno molto bene rispetto a quegli altri non abbiamo alcuna voglia di prendere rischi vogliamo vivere in pace vogliamo essere più che vivere lasciati in pace
Quando sento dire la parola pace riferita alla guerra mi viene sempre da pensare che quelli che la pronunciano non vogliono la pace vogliono essere lasciati in pace sono due cose diverse
Dal punto di vista etico politico azzardiamo in questa carta
Una bipartizione molto sommaria
De il pianeta in un'area del nord fondamentalmente benestante e coordinata routine bemolle il caveat
è un'area invece colpita da la quasi totalità dei conflitti che si svolgono in quella che chiamiamo appunto poco originalmente causa dia ed è anche l'aria dove le istituzioni formali contano meno uso un eufemismo
Dove gli stati che noi troviamo dipinti sugli atlanti con degli improbabili confini fatti con la squadra Riviello esistono appunto
Solamente sugli atlanti alcuni sono delle caserme altri sono dei territori di scontro tra gruppi di trafficanti oltre a vestiti da terroristi o viceversa
Insomma il mondo della informalità chiamiamola così che peraltro anche da un punto di vista geografico soffre di più l'impatto del cambiamento ambientale intorno alla zona tropicale
Diciamo il mondo più sfortunato
Perché credo che chiunque butti un occhio subito su questa carta si renda conto di dove siamo noi
Siamo sulla soglia siamo la faglia tra il mondo dell'ordine il mondo del caos
Ne siamo consapevoli
Forse
Ma questa consapevolezza se esiste
Non comporta almeno io non la vedo una particolare attenzione a questa realtà
E perché
E qui mi tocca accennare all'antipatico discorso del vincolo esterno
Per qualche ragione che dovrebbero studiare Puglia antropologico etico politici
Siamo credo l'unico popolo l'unica nazione al mondo e non proprio se viene dal nulla convinta di non essere capace di amministrare se stessi
Questa è una delle radici della nostra adesione fino a ieri oggi un po'meno semi cerca a tutto ciò che proviene dalla cosiddetta Europa quasi noi non ne fossimo parte
Venti in un certo senso non ne siamo perché tendiamo come in tutte le organizzazioni che non comprendono solo noi stessi ammesso che ne siamo un'organizzazione ad aderire a qualche punto di vista altrui che sia Nino pericoloso più simpatico con voi
Il vincolo esterno è stato teorizzato da un grande economista e uomo politico più di altri Guido Carli
Il quale difendendo il Trattato di Maastricht che è l'espressione più sublime di questo vincolo alla più estrema
Diceva
Forse non abbiamo capito ma il Trattato di Maastricht è un trattato costituzionale cambia la nostra Costituzione
E lui aveva il coraggio di dire quelli che altri non avevano
E cioè di ricordarci che quel dicono Esterno comunque lo si voglia giudicare era un cambiamento
Che avrebbe portato cito ancora Guido Carli a una alla fine del diciamo del sistema
Dell'economia pubblica o para pubblica una riduzione di poteri parlamentari eccetera eccetera eccetera
Discussione su questo in Italia zero
Se voi andate a vedere le immagini del dibatto italiano su questo trattato
Appunto un mutamento costituzionale Laura era semivuota
Perché perché semplicemente c'era da ratificare
Qualcosa che era stato firmato poi come sappiamo dalla carlinga Andreotti De Michelis
E che apriva una nuova stagione europea ancora una volta in consegna giù politico antitedesco
Quando già duello e Gianni De Michelis si trovarono Balotelli il Pellicano di Porto Ercole per buttare giù una prima bozza del trattato
Concordano sul fatto che l'obiettivo strategico era quello di togliere il marco i tedeschi e di togliere alla Bundesbank il ruolo di Banca europea di fatto per punizione di essersi riunificata
Sempre l'idea queste ancor più paradossale di così salto paradosso che tu puoi fare l'Europa contro il suo principale Paese contro la sua principale economia
Però non sempre la politica risponde alla logica formale non siamo tutti i lettori di Aristotele che ci piace usare un po'di fantasia
Oggi viviamo in un mondo un po'diverso da quello che contrapposto immaginava
E che abbiamo costruito fino agli anni Novanta
Fino al crollo dell'Unione Sovietica e del suo impero
Viviamo un mondo che l'America
Principale
Se non l'unico egemone dopo il crollo dell'Unione Sovietica
Sognava di amministrare a partire da se stessi
Il famoso mondo unipolare
Che è una contraddizione quanto violato le leggi della fisica Poli su due ma soprattutto viola la carta di un Paese un grande Paese come gli Stati Uniti d'America una grande repubblica
Che non può e orchi manifestamente non vuole pagare il conto per tutti
Perché il problema di una qualsiasi potenza in estensione che piaccia o non piaccia mentre a questa gloria perde potenza nel senso che deve disperdere la nel controllo dei territori che ha annesso conquistato
Ed è credo il motivo di fondo di questa crisi
Chi abbia anche ascoltato i discorsi non certo profondi della convention repubblicana in questi giorni
Di Rifredi era
Basta non possiamo continuare da perdere posti di lavoro non possiamo continuare a pagare per gli altri i nostri soldati devono stare a casa ad andare a fare la guerra non si capisce perché cose eccetera eccetera ed è un clima credo abbastanza diffuso
E questo che cosa comporta dal nostro punto di vista piaccia o non piaccia una responsabilizzazione
La fine dell'idea che in quanto incapaci di amministrare noi stessi ci sia qualcuno che lo faccia perché il vincolo esterno non presuppone solo la nostra disponibilità a cedere sovranità a qualcun altro ma soprattutto implica la disponibilità di quel qualcun altro ad occuparsi di noi
Grazie a Dio la Germania garantisce il debito italiano sì ma è scritto nella Costituzione tedesca non mi pare sono cose della politica e dell'economia che come tutte le cose della politica e dell'economia variano nel tempo così come variano in generale appunto i meccanismi dei vincoli esteri
E per conseguenza anche dei vincoli interni
Quindi assunzione di responsabilità
Il problema è che come purtroppo fosse non aveva capito ma non era colpa sua più o meno tutti pensavano all'epoca che effettivamente non saremmo stati capaci di sbrogliare la matassa jugoslava
Il problema è che siamo tornati profondamente dentro la storia il che vuol dire profondamente tinto un mondo che ha perso l'equilibrio e in cui si stanno diffondendo una quantità di guerre guerreggiate e guerre invece strategiche
Come quella che si svolge oggi in Ucraina che anche per noi ancora più importante forse la guerra che coinvolti nel Mediterraneo orientale e il Mar Rosso
Cioè gli sbocchi essenziali per un Paese come il nostro che non disponendo di materie prime ed esportando gran parte delle sue merci ha bisogno della libera navigazione nel Mediterraneo come i pesci dell'acqua
Anche questo mi pare un tema leggermente sottovalutato
In questa carta abbiamo segnalato con due cerchi e un'ellisse le principali aree di scontro che non ho bisogno di illustrarvi
Ma che ci riguardano tutte
Persino l'indo Pacifico dove per dimostrare i nostri alleati che esistiamo manderemo anche stiamo mandando
Una parte della nostra flotta che già impegnata
Estendendo molto il suo raggio d'azione
Nel contenimento della minaccia usi nella Mar Rosso e nel tentativo insieme ai nostri alleati di liberare le rotte che per noi sono vitali per altri un po'meno
Uno dei problemi ma è banale ma vale la pena ricordarlo e che non tutti i paesi europei sono mediterranei
Nemmeno la Francia che noi ci illudiamo sia perché la Francia lo sbocco diretto sull'Atlantico noi no dobbiamo per forza passare da Gibilterra così come dobbiamo passare da Babel manderebbe raggiungere l'Oceano Indiano
E quindi ancora una volta la dimensione oceanica del dell'impero americano dovrebbe indurci a qualche pensiero sulla possibilità di collaborare maggiormente con il nostro
Maggiore alleato se questa parola tipo ancora usare
Gli Stati Uniti d'America
In quelle aree del Mediterraneo allargato da cui dipende la nostra l'esistenza
Però appunto è tornato alla storia e tanto per cambiare così come nelle guerre jugoslave c'eravamo divisi in maniera un po'più secca
Perché allora era praticamente la Germania contro il resto dell'Europa tanto per cambiare
Germania più Austria e Santa Sede per essere precisi
Contro Stati Uniti resto dell'Europa tra cui Italia e Francia ovviamente Unione Sovietica
Che volevano salvare non c'è ben capito come una Jugoslavia unità democratica oggi vogliamo salvare l'Ucraina ma abbiamo idee un po'diverse
Su come farlo
E francamente non c'è moltissimo di nuovo nel modo in cui ci dividiamo
Ancora una volta malgrado la tarantella napoletana la tentazione di guardare indietro e di considerare i nostri rapporti con la Russia e per conseguenza con l'Ucraina e non viceversa
Come in qualche modo fondati radicati nella storia
Porta il nostro Paese insieme guarda caso alla Germania
Alla Francesco col suo Presidente che peraltro non mi pare più così monarchico come era una volta e in genere all'Europa occidentale
A immaginare un po'illudendosi almeno la mia impressione che la guerra sia un passaggio che finirà fra un anno due tre e dopo si ricomincia la grande e magari ricostruiamo bulli gasdotto Nord Stream
Tutto può essere
Sì accadrà mi sarei abbastanza sorpreso ma come vedete da questa carta
La c'è dentro lo spazio euroatlantico perché ormai possiamo chiamarla euroatlantico dato che non a caso quasi tutti i paesi che sono dell'Unione Europea sono nella NATO viceversa
Nello spazio l'Atlantico ritroviamo divisioni di tipo secolare
Come quelle che vedono i Paesi scandinavi i baltici molto meno rilevanti ma soprattutto la Polonia e poi giù la Romania
Come essenzialmente anti russi nel senso che vogliono che questa guerra forse volevano corti si rendono conto da un po'più complicato finisse non con la vittoria dell'Ucraina ma con la distruzione della Russia
Che non è esattamente quello che pensiamo noi tedeschi e i francesi mentre probabilmente qualcosa che piace ai nostri amici verità
La Polonia è un Paese europeo di cui dovremo occuparci sempre di più e di cui sappiamo troppo poco
Perché dimentichiamo che la Polonia una memoria imperiale
Che andava dal Baltico al Mar Nero
E che riaffiora ogni tanto in alcuni progetti uno di questi il progetto dei Tre Marie sponsorizzato dall'America ma fondamentalmente gestito dalla Polonia
Che molto in tono con i tempi perché immagina un collegamento fra baltico Marmirolo e Adriatico che serva a controllare il fronte esterno della nostra alleanza che ha costruire un sistema di interrelazioni infrastrutturali
Commerciali ma anche militari fra questi Paesi faccio solo un esempio
Ricorderete forse quando un po'avventurosamente decidemmo di firmare un protocollo consenzienti sulla questione fra le altre
Del porto di Trieste
Bene
Gli americani mostrando di essere un po'in ritardo anche dal punto di vista dell'Intelligence quando sì però ovviamente non apprezzarono
Ma quello che mancava credo al nostro punto di vista parlo di Trieste e che quindi immaginava Trieste con un caso locale era il fatto che in questa visione dei Tre Marie
Trieste un perno più politico fondamentale che non ha nulla a che vedere con l'Italia e molto a che vedere con la necessità di coniugare in via diretta l'Adriatico al baltico
E poi fra l'altro il porto militare delle basi americane in Italia piccolo detta
Bene
Questo e quello che c'è sotto la pelle dell'Europa abbiamo visto il caso ungherese su cui non torno
Questa carta dovremmo avremmo dovuto aggiornare la Slovacchia che più o meno sulla posizione ungherese
La Germania l'abbiamo messa un po'così
Strisciata perché c'è una differenza non solo enorme ma in aumento fra l'ex Germania Est ed ex Germania Ovest altro che unificazione
Abbiamo versato perché c'abbiamo messi anche noi
Due mila miliardi di euro per rimettere in piedi scusate il termine uno spunto di paese che era l'avanzo della DDR
Sedici milioni di abitanti
E di due mila miliardi invece che unificare nella Germania a quanto pare allo contribuito dividerla
E oggi se voi andate nei Laender orientali trovate un clima sotto tutti i profili culturale politico psicologico economico e sociale
Completamente diverso da quello che trovate in Renania ad Amburgo
Ho a Francoforte
Eventualmente è un tono filorusso
Perché non dobbiamo mai dimenticare che la Germania ma più in particolare la Prussia ha sempre coltivato Bismarck Dolcetto un rapporto
Di intimità con con la Russia
Legato anche
Al ruolo della classe dirigente tedesca in Russia
Grandi generali grandi strateghi ma anche la famiglia imperiale
I russi di
Una generazione o due fatti come prima lingua avevano il tedesco che fra l'altro anche l'unica lingua che Putin ammette di parlare capisce parla bene l'inglese ma preferisce essere tradotto quando incontra il cancelliere tedesco
Gli parla in tedesco
Poi ci sono
Altri Paesi nella nostra alleanza ma qui parliamo di fuori Unione europea che vanno proprio completamente per conto loro come la tutti
E qui sta sarebbe la parte europea dell'impero americano
Concludo con una nota sulla Germania
Perché se la Germania in crisi e altro pesa in crisi il problema è anche nostro
Perché è in crisi molto banalmente la Germania ha già perso la guerra
Ha perso i gassoso via tubo apprezzi
Stracciati
è vero che importa molto Gnl russo più di quello americano altri paradossi
Però ad altri Peretz
Ad dovuto convertire con un governo verde la politica di transizione energetica verso il carbone e non una qualità qualsiasi ma un conto particolarmente duro
Pericoloso
Non ha più un'autorità politica
Rispettabile in giro per il mondo
E non solo perché il cancelliere Scholes quando parla in genere la gente dorme ma poi parla raramente
Ma perché tutti hanno visto credo
Quella conferenza stampa
A Washington quando un paio in ancora presente a se stesso a una domanda di una giornalista tedesca che gli chiedeva
Che cosa volesse fare del gasdotto Nord Stream Rutilio a Luino una cancelliere tedesco perché sapeva che non dipendeva dal cancelliere ma dipendeva da lui rispose ha da finire
E ha ulteriori domande sì ma come by Genna
Ci pensò un attimo e poi se non si preoccupi
Bene in quell'occasione il cancelliere tedesco
Titolare del gasdotto tacque e questo diciamo è proprio la plastica definizione del rapporto tra protettore e protetta e protetto
Quindi diciamo ma anche una soggettività tedesca
Cioè un una crisi che deriva anche dall'esaurimento del modello economico
Che sostanzialmente contro tutte le regole
Invece
Che servire
Come perno centrale di un sistema dell'eurozona
Serviva ad assorbire liquidità
Attraverso anche enormi surplus commerciali in violazione di qualsiasi regola europea
E a distribuire deflazione
Questo sistema a eroso gran parte dei mercati europei ha portato la Germania puntare molto sulla Cina e ora si ritrova in mezzo alla guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina a prendere colpi a destra e sinistra
E con tutto il rispetto per Volkswagen Siemens e quant'altro non è una situazione facilmente gestibili
Questo però ci riguarda molto da vicino
Ecco il povero non prima peraltro qualche settimana fa parlando con il alcuni signori del bastoni stanno già dicendo che pensano di ricostruirlo cioè appartengono a quella visione che questa è una parentesi e poi si torna come prima
Ma soprattutto c'è questo e cioè il fatto che la Germania di fatto come sistema economico alla sua porta d'ingresso in Italia
A Verona
E che
Il sistema
Al nord della linea gotica
E interdipendenti sottolineo l'Inter con il sistema industriale tedesco in particolare in alcuni settori come la meccanica Automotive e così via bene
La crisi tedesca
Che per certi aspetti deve ancora
Dimostrare i suoi effetti non può non riflettersi
In parte anche sul nostro Paese quindi su questo rapporto l'intimo tra
La parte più rilevante della nostra economia e il principale del paese dal punto di vista economico dell'Europa
Anche qui mi pare che siamo ancora
Fuori dai grandi temi per lo meno quelli che vengono trattati sei nostri media
Qui per concludere il sull'Italia ricordo appunto ora importanza della libertà di navigazione nel Mediterraneo
Quindi anche la questione del Mar Rosso
E
Questa prospettiva della Italia nella guerra grande due per due fa grande intendiamo il sistema dei due circhi e dell'ellisse
Ci conferma che nella partita tentata al Mar Nero al Mar Rosso ci giochiamo l'osso del collo in condizioni certamente
Non ottima
Dicevo all'inizio che mi considero fortunato di essere europeo
E so anche che siamo in una condizione tutt'oggi malgrado tutto estremamente privilegiata
Forse un po'minimo indicatore di questa condizione lo possiamo vedere tirando per le nostre città piene di stranieri
E magari assistendo ai dibattiti familiari su dove andare in vacanza salvo scoprire che forse è meglio restare in Italia per ragioni di sicurezza infatti di altro genere
Quindi siamo dei privilegiati
Però questo privilegio implica oggi uno sforzo di assunzione di responsabilità al quale non siamo culturalmente mi psicologicamente addestrati prima lo impariamo e meglio è venga si
Sociale la fretta perché molti tornano a votare volevo soltanto ringraziare il Senato per quest'Aula degli atti parlamentari vi dicevo che nel gergo di Limes il paesaggio la cornice il quadro il paesaggio è il messaggio perché abbiamo scelto la Sala degli atti parlamentari stasera eravate molti parlamentari tanti nonostante la giornata
Molti graduati presidenti di gruppo parlamentare vicepresidenti presidenti di commissione presidenti di bicamerali
L'auspicio e by partisan trasversali l'auspicio è che dagli atti
Che non resti agli atti e che dagli atti sui tassi all'azione ma quello tocca a voi il nostro compito è quello di studiare e l'istituto universitari sugli Europei siccome la Camera a istituzionalizzato dall'anno scorso a dicembre
Ra giornata di Limes molti di voi lo sanno
L'Istituto universitario signor vai ha pensato di farlo al Senato
E speriamo che anche questa diventi una istituzione un appuntamento annuale
E poi siccome Limes è una risorsa il pensiero il pensiero geo politico italiano rimesse ha portato l'Italia e il pensiero geo politico italiano a livello di fogna sferza livello del mondo diplomatica cioè c'ha portato in prima classe come e laboratori di pensiero geopolitico io lo vedo ogni anno quando Guido un teste nelle due giornate del festival di Limes che si tiene a Palazzo Ducale dove vengono studiosi di tutto il mondo
Lai la percezione che l'Italia è leader nel pensiero con Palazzo Ducale pieno
Gremito per due giorni e mezzo meeting tradizionalmente aperto dei presidenti del Consiglio e poi contato gli studiosi di tutto il mondo
Limes già è una risorsa della terra e siccome Limes parla coi simboli noi il ventuno ottobre Lucio Caracciolo sarà ad Alba perché simbolico molto simbolico che nella terra del tartufo
Si dica che la geopolitica è una componente del pensiero è una risorsa sotterranea
Deve d'Italia in questa logica
Del parlare attraverso i simboli e poi auspichiamo l'anno prossimo di ritrovarci con l'Istituto universitario di studi europei qui al Senato grazie a tutti di averci ospitato purissimo