Cinema&cinema: "Quattro figlie" di Kaouther Ben Hania

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Un espediente a cui a volte ricorre il cinema per indagare a fondo sulla vicenda per uno sguardo più introspettivo sui personaggi
E sdoppiare l'attore dal personaggio
Raccontare cioè di come gli attori vadano alla ricerca dei personaggi che sono stati loro affidati cercherò di cogliere venuto intime motivazioni
Per poterli rendere più efficacemente su un palcoscenico o sullo schermo
Tale espediente forse di origine pirandelliana perché fu Pirandello a raccontare il conflitto fra attori e personaggi nei Sei personaggi in cerca d'autore
è stato recentemente indirizzarlo al cinema in un pregevole film di Todd Haynes vite sembra in cui l'attrice si confrontava con una donna accusati di abusi sull'adolescente perché appunto avrebbe dovuto interpretarla
Ma un uso forse ancora più suggestivo è quello che ne fa l'autrice tunisina cautele Petralia nel suo film dal titolo quattro figlie che è una singolare commistione tra un documentario è un film di finzione
Qui tre attrici sono chiamati a interpretare treni delle protagoniste di una vicenda realmente accaduta mescolandosi ai personaggi reali se possibile interloquendo con loro
E di cosa impossibile perché due di quei personaggi sono assenti
E la presenza delle attrici in quel caso sembra Corbari della famiglia di cui si racconta Adria punto quattro figlie la loro assenza suscitando della madre e le sorelle gratitudine e corruzione
Tuttavia beninteso il sentimentalismo è del tutto assente dal racconto
Che intende piuttosto indagare sulle ragioni di quelle assenze
E allo scopo perlustra le emozioni dei pensieri anche più riposti dei personaggi le relazioni tra i familiari sempre complesse e ambivalenti a volte anche turbine
Nel romanzo familiare che viene così progressivamente alla luce gioca un ruolo fondamentale insieme alla Psicologia la cultura tradizionale la religione islamica in quella sua ramificazione per la quale il corpo stesso della donna è visto come un'espressione del male
Che deve essere cancellato agli occhi del mondo indossando un lenzuolo vero clinica buffi tutte le forme innescando in chi non abbia la consapevolezza il coraggio necessari per ribellarsi un conflitto interiore per cui non soltanto il proprio corpo è percepito come un nemico
Ma insieme sono combattuti i propri istinti naturali
Inducendo gli affetti della vittima la perversione il sadomasochismo la distintività dissi e degli altri
Così al fondo di quel piccolo groviglio diventi e ci viene raccontato che allo stesso tempo discusso
C'è una dialettica tra la tensione alla libertà all'amore Alla ricerca della felicità che sembra idealmente trovare un'espressione mia rivoluzione tunisina del due mila e dieci due mila undici
Per un'involuzione repressiva mortuaria che sembra provare come referenti certi gruppi islamici fondamentalisti
Senza tuttavia che tale dialettica arrivi a schematizzare fatti e personaggi che mantengono per tutta la durata del film l'imprevedibilità le naturalezza e la complessità delle cose reali
Il film era stato presentato al Festival di Cannes dove ha vinto un premio per il come miglior documentario sempre come miglior documentario che ha ottenuto una nomination agli Oscar
E distribuito nelle sale poche in verità da I Wonder Pictures ma essendo un bel film mi auguro che qualche ha rivestito ha voglia di proporlo e poi magari qualche piattaforma digitale
Dunque quattro figli Erika Outer bene ANIA un saluto da Gianfranco Cercone