Non c'è più tempo. Fermare i suicidi in carcere - Maratona oratoria dell'Unione Camere Penali Italiane

Allora siamo qui saltiamo le presentazione introduzione poiché però al segretario l'Unione Rinaldo Romanelli di recuperare l'introduzione va be'oggi la nostra manifestazione nazionale che avviene all'esito di una catena di manifestazioni sono stati sui territori per denunciare insomma questa strage dei suicidi in carcere sovraffollamento
Non mi dilungo molto perché siamo abbiamo iniziato un leggero ritardo chiedo alla senatrice hanno Rossomando d'intervenire poi chiedo anche all'onorevole Roberto Giachetti
Sì non è passato molto tempo che ci siamo trovati insieme proprio in questa piazza
Per gridare ad alta voce che c'è un'emergenza carceri e stiamo qua di nuovo e ringrazio l'Unione delle camere penali per le maratone nelle diverse città e per questa conclusiva
Siamo qui
Mentre aumentano i casi di suicidi tra i detenuti ma anche per la polizia giudiziaria penitenziaria e siamo qui mentre il governo appena sfornato lo stiamo discutendo al Senato
Un provvedimento dal titolo altisonante decreto carceri che non affronta il tema delle sovraffollamento non si preoccupa del non c'è niente che riguardi l'emergenza sovraffollamento perché ci fa pensare essendo un decreto quindi un tipico provvedimento d'urgenza
Non c'è niente neanche sul medio-lungo periodo e anche quel poco che c'è sulla liberazione anticipata ci hanno spiegato gli auditi che rallenterà in realtà le procedure qui ci sono molti colleghi sì molti dell'opposizione vedo che hanno tutti presentato proposte di legge o emendamenti nei vari procedimenti qui c'è il collega
Giachetti sull'emendamento che anche noi ovviamente sosteniamo sollevazione anticipato c'è Ilaria Cucchi cioè magici sono tanti colleghi abbiamo molte proposte
Oggi è importante ringrazio ancora chi e qui con questa calura importante alzare la voce è importante parlare di questi temi
Da sempre scopo di Matteo oggi anche i disattenti non possono assolutamente ignorare
Noi presenteremo emendamenti e proposte a questo decreto per riempirlo di quello che serve di quello che è necessario e di quello che urgente oggi è è una tappa
Ma siamo nel pieno di questa battaglia su questa emergenza per i diritti
Umani per la costituzione nelle carceri Roberto Corniche toccate
Grazie a rana grazie a tutti voi che siete qui grazie soprattutto alle Camere penali in questo impegno che
è un continuo abbiamo fatto una maratona oratoria al Pigneto soltanto qualche giorno fa e abbiamo fatto una iniziativa
Forse meno di un anno fa e purtroppo però la situazione non cambia e vorrei darvi alcune notizie intanto lo dico alla presidente a tutti voi purtroppo
Questa maggioranza che non vuole votare la legge che abbiamo proposto unica proposta che può intervenire sull'emergenza che si sta consumando
Non vogliono votare perché non vogliono metterci la faccia hanno fatto slittare al ventitré
Il dibattito che si doveva tenere il diciassette sulla proposta di legge che abbiamo fatto insieme a Nessuno tocchi Caino scappano sono anche un po'codardi soltanto che non li rincorriamo e siccome hanno presentato il decreto legge al Senato
Cosiddetto decreto legge vedo qui il collega bordi colleghi
Del Senato che dovrebbe risolvere il problema delle carceri abbiamo trasformato la nostra proposta di legge in un emendamento al decreto e quindi comunque
Al Senato quella proposta di legge dovranno votarla dovranno metterci la faccia e dovranno spiegare qual è il loro comportamento vedremo anche quale sarà il comportamento di Forza Italia che fino adesso si è distinta l'arresto
Della maggioranza
Al fine di consentire a tutti coloro che devono esprimere il voto di essere perfettamente consapevoli di cosa stiamo parlando voglio ringraziare i capigruppo della Camera e del Senato d'Italia viva
Enrico Borghi che è qui presente e Davide fare ora che non può essere presente perché abbiamo mandato una lettera a tutti i parlamentari affinché il lunedì prossimo diventi il giorno della giornata in carcere lo abbiamo organizzato come sempre insieme a Nessuno tocchi Caino
In questa lettera c'è la possibilità di farci sapere
Dove si andrà a quante saranno le persone e vedremo almeno se i nostri colleghi prima di spingere un tasto e decidere come si faceva una volta sì o no su una proposta di legge che ripeto interviene sull'emergenza
Abbiano potuto prendere coscienza di qual è lo stato nel quale si trovano le carceri italiane
Ed è uno stato che ancora non vive la tragedia peggiore perché i mesi di luglio agosto come sanno probabilmente molti di coloro che stanno qui sono i mesi più drammatici
E lei
Sicily che si sono consumati fino adesso
Rappresentano solo la punta dell'iceberg del dramma che si dire perché voi sapete che per i cinquantacinque Sicily che ci sono stati si sono consumati più di ottocento tentativi di suicidi che non si è andati a buon fine grazie all'intervento dalla polizia penitenziaria
Ci sono migliaia e migliaia di persone che fanno atti di l'autolesionismo esattamente per le stesse ragioni e allora io vorrei dire al ministro Nordio
Il quale ha avuto il coraggio di sostenere che non è d'accordo con la proposta di legge che abbiamo presentato perché si tratterebbe di una resa dello Stato
Vorrei chiedere al ministro Nordio se la resa dello Stato sa nel fatto che noi modifichiamo una legge esistente non cambiamo nulla aggiungiamo un piccolo aiuto a coloro che si comportano bene nelle carceri
Per avere una premialità aggiuntiva di trenta giorni all'anno
Se questa è la resa dello Stato non è il fatto che noi consegniamo cadaveri ogni due giorni
Sotto gli occhi dello Stato nella totale legalità dello Stato che è cosciente
Uno Stato che sappia essere nell'illegalità perché quello che non vogliono fare la loro non la sanno fare magistrati di sorveglianza
Sono quattro mila e settecento solo nel due mila ventitré i detenuti che hanno avuto il risarcimento perché è il solo dal prete in condizioni inumane e degradanti a formalizzare l'illegalità dello Stato
Rispetta le carceri
Ministro Nordio
E la resa dello Stato sarebbe
Consentire che il sovraffollamento
Sono più di cinque mila le persone che sono entrate in carcere da quando è entrato in carica questo governo Dello domandate perché non c'è uno svuota carceri dovreste fermarvi bovine riempire le carceri inventandosi un reato al giorno dai minorili a quegli altri che riempiono le carceri altro che svuota carceri almeno smettete di riempirle
E il ministro Nordio insieme a tutta la maggioranza oltre ad essere codardi sono anche in malafede
Perché quando lo dico a voi quando il ministro Nordio si permette di dire
Che la legge che noi abbiamo presentato è un'amnistia camuffata
Intanto sappia ministro Nordio lo ricordo al nord di allora
Che è l'amnistia è sicuramente una delle soluzioni al problema del carcere della giustizia di questo Paese magari allora io non la voglio camuffare magazzino magari ci fossero le condizioni per arrivare un'amnistia
Ma sei anche in malafede perché sa perfettamente che l'amnistia cancella il reato quello che ne stiamo facendo è semplicemente consentirà della gente disperata
Di uscire in una condizione di sovraffollamento che quella che conoscete ho finito vorrei però dirvi che l'altro giorno ho letto un articolo della mia amica Alessandro Barbano sul dubbio
E vorrei fare un appello ai tanti avvocati che sono qui perché a me mi stuzzica una cosa io faccio Poli ha vent'anni e voglio continuare a fare battaglia politica
Però mi risulta che non impedire un evento che si ha l'obbligo di impedire equivale a cagionarlo non so se i nostri avvocati confermano che l'articolo quaranta del Codice penale recita esattamente così
Bene
Se qualcuno mi dà una mano io
Nei prossimi giorni vorrei presentare una denuncia contro il ministro della giustizia in base all'articolo quaranta del Codice penale
Perché siccome sono perfettamente consapevoli che le attuali condizioni dal carcere portano a un suicidio ogni due giorni
Morì impedirlo attraverso una forma che non sia una presa in giro come il decreto che è stato presentato ci ha spiegato benissimo Anna Russo vanno che addirittura la norma che dovrebbe essere quella più cogente è quella che in casi vera ancora di più la situazione non ho tempo di spiegare perché tecnicamente
C'è qui Riccardo Magi che ha presentato una proposta serissima per quanto riguarda la possibilità di consumare diciamo la detenzione in
Ambienti diversi dal carcere l'hanno presa l'anno straziata l'hanno buttata dentro il decreto perché così cercano di offuscare anche quelle dire sì abbiamo risposto
L'assunzione di mille agenti di custodia che sono niente rispetto alle carezze se ne parlerà nel due mila ventisei ma quali nei visibili necessità e urgenza già questo decreto se non c'è manco una volta citata la parola sovraffollamento in questo decreto
Ci stanno prendendo in giro lo stanno facendo sull'altare e sulla pelle di gente che ogni giorno si ammazza in carcere
Detenuti agenti di custodia
Io posso solo dirvi e con tutta la tenacia e magari anche attraverso l'iniziativa giudiziaria cercheremo di impedirglielo grazie
Grazie grazie all'onorevole Giachetti non aveva nulla
Grazie mi scuso per aver chiesto di intervenire prima perché dobbiamo correre alla Camera votare grazie alle Camere penali
Per averci convocati ancora qui oggi fa bene Roberto Giachetti ad alzare la voce quello che dobbiamo cominciare a fare quotidianamente con intransigenza
Oggi nella piazza noi viviamo questa graticola che un centesimo di quello che come sappiamo si vive all'interno delle carceri italiane ma la cosa più assurda è che il decreto carceri
è il decreto di un governo dissociato dalla realtà
è un decreto di un Governo che sembra non sapere quali sia la situazione di collasso che si vive dentro le carceri non solo per quello che non c'è dentro quel decreto non c'è la liberazione anticipata speciale ci sono piccole misure come sapete di tipo procedurale che non è neanche scontato che abbiano degli affetti positivi
Ma quello che è grave e quello che sta facendo con l'altra mano il governo sugli altri provvedimenti mi riferisco al DDL sicurezza si stanno creando nuovi reati
Ad esempio il reato di resistenza passiva in carcere equiparato alla rivolta violenta
Punito con pene altissime chi come voi conosce la realtà del carcere sa quanto chi in quelle condizioni di vita di disperazione
Fa una scelta non violenta
Di contestazione rispetto ai diritti violati alla propria condizione
è assurdo che venga punito allo stesso modo di chi aggredisce la polizia penitenziaria
Non so se ci rendiamo conto di che cosa di quale salto di qualità in termini di diritto si sta facendo e poi nuove aggravanti folli che vengono inserite
E poi dobbiamo anche dircelo e cominciare anche a chiedere a voi delle camere penali di dirlo
Il sovraffollamento penitenziario in buona parte è determinato dall'articolo settantatré del testo unico sugli stupefacenti
A me va benissimo che mantovano faccia le sue campagne di moralizzazione sul servizio pubblico anzi non mi andrebbe bene tra l'altro la maggior parte di coloro che riguardano ridono o sorridono
Ma trovo gravissimo che si continuino ad aumentare le tele come è stato fatto addirittura sul comma cinque sui fatti di lieve entità questo ha portato ad aumentare ad impennare gli ingressi in carcere
E in particolare negli istituti minorili ci rendiamo conto della follia che c'è a Palazzo Chigi
Allora vogliamo iniziare a parlare non solo di liberazione anticipata speciale di amnistia di affettività in carcere
Di numero chiuso
Di case e di reinserimento sociale quello a cui faceva riferimento Roberto Giachetti cioè di luoghi in cui quelle sette mila otto mila persone che hanno meno di un anno di pena da scontare
Possano andare che siano luoghi tutti i volti alla formazione professionale alla formazione lavorativa
Ma ci serve la vostra mano e ci serve cominciare a coinvolgere le famiglie dei detenuti e delle detenute è necessario che questa voce cominci a sentirsi quotidianamente nei confronti di un governo che consentitemelo io ho votato
Ieri l'abrogazione dell'abuso di ufficio
Lo consiglio ma che questa si possa dire che sia una riforma della giustizia se tu con una mano togli l'abuso d'ufficio e con l'altra mano inserisci quattro cinque nuovi fattispecie e nuovi aggravanti di reato
Follini hanno inserito l'aggravante di reato
In base al luogo in cui viene commesso nell'adiacenza della stazione non si capisce se via Marsala sì
Via Giolitti no fino a che punto l'aggravante di reato se in base al loro scopo della manifestazione che si faceva quando viene fatta la resistenza a pubblico ufficiale o la o la minaccia al pubblico ufficiale
Questo delirio va terminato
E ci dispiace che avviare nulla ci sia quello che possiamo ribattezzare lo smemorato di Treviso che
Aveva scritto a quattro mani con Giuliano Pisapia essendo stati entrambi i presidenti delle commissioni per la riforma del codice penale un testo in cui nella
Quarta di copertina c'era scritto a grandi lettere basta nuovi reati depenalizzazioni il carcere come extrema ratio della sanzione penale dobbiamo andare abbia regola tenendo in mano quel libro e quella copertina grazie
Grazie grazie Riccardo Magi chiedo segretario dell'Unione Renato Ravanelli di intervenire per aprire la manifestazione come un po'di posticci
Buon pomeriggio a tutti
Avrei dovuto aprire darvi il benvenuto abbiamo ceduto il passo a chi ha tenuto accoglierà il nostro invito
E aveva necessità di allontanarsi e l'abbiamo fatto molto volentieri io vi dico già che terrò questo microfono molto poco proprio nello spirito che ha animato questa nostra iniziativa
E allora lo terrò soltanto per dire intanto che voglio ringraziare le oltre settanta camere penali che negli ultimi due mesi tutti i giorni
Talvolta più camere penali nello stesso giorno
Hanno occupato le nostre piazze portando questi temi all'attenzione della società civile e dei media perché risultato è stato che noi per due mesi siamo stati sui giornali tutti i giorni parlando di questo argomento
Abbiamo voluto farlo in piazza perché abbiamo voluto coinvolgerà anche i non avvocati non addetti a lavori per spiegare le nostre ragioni per spiegare in realtà dei concetti più sommato abbastanza semplice
Ovvero che il nostro patto che ci unisce sul quale si basa dal nostro vivere insieme è scritto nella Carta costituzionale
E la Costituzione riconosce come presupposto di tutti gli altri diritti il diritto alla dignità umana non si può pensare a nessun altro diritto
Senza che la dignità umana sia riconosciuta e quindi sia riconosciuta la persona in quanto tale bene noi assistiamo a una condizione delle nostre carceri nelle quali i detenuti sono privati proprio di questo diritto fondamentale della dignità umana quindi assistiamo come è già stato detto a una condizione di illegalità
Il lo Stato il decisore politico tiene detenute delle persone violando le regole che lo stesso Stato si è dato
Questo non è accettabile non rientra nell'ambito dell'opinabile non rientra nell'ambito delle scelte politiche che è uno Stato può fare o non può fare
Perché lo Stato non può versare nella illegalità quindi non muovendo da questo da questa considerazione che è persino banale abbiamo iniziato a muoverci in tutte le piazze
E l'unica cosa che io vorrei dire vorrei consegnare come messaggio a questa piazza perché poi sentiremo invece tutte le persone che abbiamo invitato e che ringrazio per essere intervenute
E che questa manifestazione non è un punto d'arrivo
Questa manifestazione per noi è un punto di partenza perché noi non ci fermeremo fin quando questo questo problema
Non sarà affrontato e non sarà risolto nell'unico modo in cui è possibile risolverlo cioè riportando la dignità all'interno delle nostre carceri da cui partiamo e andremo avanti finché ce n'è bisogno
Grazie a tutti voi
Sì grazie Rinaldo Riccardo Arena che era qui dal dottor via ecco
Riccardo Arena va be'non a bisogni presentazioni radio carcere
Buongiorno buon pomeriggio a tutti non ci lamentiamo del caldo perché dentro le garanzie che appunto forse sanno pure peggio di noi
Scusate se leggo ma io non sono abituato a parlare in una piazza seppur la piazza qualificata quindi anche per per essere più sintetico per dirvi tutto lo che penso più o meno per il fisco preferisco legge
Ci troviamo qua per parlare di suicidi nelle carceri
Un problema drammatico
Non sono usciti ma suicidati come diceva Marco Pannella
Ovvero persone uccise
Dal degrado carcerario un degrado che nessuna politica né di destra né di sinistra ha mai affrontato e di cui tutti in Parlamento sono responsabili
Da Renzi fino ad oggi
Su citati su questi dati perché è vero da noi non c'è la pena di morte ma di fatto
Oggi per una pena si muore o peggio ancora si è indotti a rinunciare a vivere
Una pena di morte mascherata badate bene che non viene inflitta in modo rapido dal boia professionista
Ma che qui in fretta in modo crudele e disumano nelle carceri non c'è all'iniezione letale terribile per carità
Non c'è la forca nelle carceri ci sono c'è l'impiccagione con le mutande con la maglietta con i lacci delle scarpe con la la la la cintura della tuta con le lenzuola bagnate strappate bagnate
Una pena di morte mascherata
Val la pena ricordarlo perché dobbiamo ricordare anche le modalità atroci
Una pena di morte mascherata di questo si tratta
Che spesso non è immediata
Ma è che è preceduta da una lenta agonia infatti se dopo essersi impiccati in cella non si rompe l'osso del collo stai lì appeso soffocando per minuti e minuti
Non è un particolare da poco
La questione
Però per capire e risolvere il fenomeno che uno dei tanti problemi che riguardano le carceri il più drammatico
Per dire no a questa pena di morte mascherata dobbiamo capire le cause dobbiamo capire perché dobbiamo domandarci ma perché così tanti ma perché adesso sempre di più cosa è cambiato rispetto a prima
Ora io posso sbagliare
Anzi correggetemi se sbaglio
Ma non credo ci sia uno stretto legame tra l'aumento dei suicidi e il sovraffollamento certi ovvio no il suo affollamento non aiuta tra disperazione soprattutto in chi è già disperato
Però non vedo questa stretta correlazione ad esempio del due mila tredici quando lascia brucia condannato avevamo sessantasei mila detenuti nelle carceri eppure abbiamo contato solo tra virgolette quarantaquattro quarantadue suicidi
Nel due mila ventidue i detenuti erano poco più di cinquantasei mila e c'è stato il record dei suicidi nelle carceri ottantaquattro impiccagioni c'è qualcosa che non va c'è qualcosa che non capiamo dunque e per arginare questa piaga dobbiamo di nuovo chiederci perché così tanti perché sempre più numerosi francamente
E visto che il carcere negli anni negli ultimi trent'anni è rimasto essenzialmente lo stesso è rimasto sempre uguale a se stesso barbaro crudele esotica Nizzardo come nel film di Nanni Loy detenuti attesi giudizio non è cambiato niente
Ebbene questo beccacce rimasto lo stesso temo che negli anni quello che sia davvero cambiato è la tipologia della persona detenuta
Prima la maggior parte dei detenuti e colleghi penalisti lo sanno meglio di me
Prima la maggior parte delle persone detenute erano delinquenti veri i duri i duri e puri a cui quel degrado non faceva un baffo
Porto un esempio guardare quello che hanno fatta Carminati quarantuno bis sbattute qua e della non gli ha fatto una piega perché a questo tipo l'acquisto di Paul Gilbert sulle il il degrado non gli fa una piega
Oggi temo che l'Ordine si sia invertito e temo che tranne eccezioni o tranne chissà in Alta sicurezza nelle capacità maggio patti di tutti si era presentata dai più fragili immigrati malati di mente
Tossicodipendenti disperati di vario genere giovani sempre più numerosi nelle carceri giovani perduti vite perdute
Ovvero persone per cui il carcere come oggi rappresenta un vero e proprio colpo di grazia
Persone che in casi si impiccano e che spesso in carcere non dovrebbero neanche starci
Morale oggi per recarci rientra più disagio che criminalità entra più fragilità e delinquenza
E la consegna è la conseguenza è la conseguenza dell'assoluto abbandono delle politiche sociali ormai il tema delle politiche sociali non viene più affrontato una volta eravamo uno ininfluente a tutt'oggi di anche quello forse c'è
La sorte di coerenza un abbandono delle politiche sociali che imiti dal rimette così diverso dalle carceri dove cavolo li metti
E ovvio complice però attenzione un sistema della giustizia penale che incapace a dir poco a dare risposte adeguate sulla singola persona
Ma qualcuno dirà bene a Bergamo eretici Uefa ormai ormai è tardi per rimediare è tutto molto compresso no
Qui occorre ragionare in termini pragmatici e occorre volare alto pensando non solo all'immediato come è stato già detto ma anche pensando a dopodomani
Senz'altro serve intervenire sull'emergenza carceraria di oggi solo un cretino
O le persone in malafede non capisce che cresce troppo lamento Bargi nato ma serve anche intervenire sul dopo sul dopodomani altrimenti il prossimo anno ci troviamo qui a parlarci addosso di nuovo
E secondo me il primo il primo fra tutti di questi interventi è sa nella rigorosa applicazione della legge fateci caso qui in Italia abbiamo una pessima abitudine invece di organizzarci per applicare una legge si pensa di riformarla prima che questa sia stata applicata per intero
Una follia una pessima abitudine che riguarda anche il processo penale
Tante atti attività d'abitudine prassi nel processo penale non sono scritte del codice di procedura penale nelle carceri c'è una legge sull'ordinamento del settantacinque
Di fatto questa legge non è stata mai applicata e sono passati soltanto quarantanove anni quarantanove anni
Ma qui si obietta è difficile applicare quella legge ci vuole tempo
Io dico masse di sicuri e troppo difficile o non avete la volontà politica per farlo ed è complesso perché ad esempio in Spagna capeggiata tempo
Già da tempo si sono posti il problema di come migliorare il sistema penitenziario cosa che da noi è impensabile e così hanno copiato la nostra legge stordito evidenziano hanno copiato la nostra legge
E si sono impegnati per applicarla non hanno risolto tutti i problemi ma hanno iniziato ad affrontare la questione penitenziaria cosa che da noi non è stato mai
Fatto vi faccio un esempio tra tutti voi concludo
In Spagna è vietato dormire nelle celle da noi indicato è vietato uscire capite che cambia cambia il mondo per questa e altre ragioni proprio per il programma lungo termine
Io credo che serva un patto tra le forze politiche sull'esecuzione della pena siccome ci vorranno oggi anni per riformarla sono convinto che serva un patto sull'esecuzione della pena sì
Pone in essere un progetto e si porta avanti il governo dopo governo a prescindere dal colore politico se non qua non ne usciamo
Insomma chiudo
Lo Stato il Parlamento questo governo e quelli che verranno possono fare una scelta netta
O affrontare la questione di Genziana oppure possono scegliere di essere corresponsabili
Del degrado carcerario di essere soprattutto corresponsabili dei suicidi
Possono scegliere se essere stato di diritto oppure possono scene di continuava a compiere delle carceri reati peggiori rispetto a quelli che hanno commesso le persone detenute
Voi siete il potere a voi la scelta grazie
Grazie Lazio Riccardo
Pass residenti l'Unione presidente dalla fondazione dell'Unione camere penali Beniamino Iucci
Buona sera tutti grazie all'Unione delle camere penali camere penali che hanno organizzato questa manifestazione ho sentito l'intervento dei politici
E non posso fare a meno purtroppo di dire
Che per il carcere c'è un disinteresse diffuso
Quando ho avuto l'onore di essere presidente dell'Unione
C'era la possibilità di licenziare gli stati generali dell'esecuzione penale
Non è stato fatto e non è stato fatto per ragioni di perdita di consenso elettorale e questa è la realtà
I reati si aumentano adesso ma si lamentavano anche allora l'omicidio stradale e possiamo citarne altri
Allora il problema è quello della vergogna
Io credo che la politica complessivamente debba mettere che in tutti questi anni si è disinteressata della politica del del del carcere delle condizioni disumane delle carceri adesso tutti parlano di Sollicciano vedo Mimmo passione altri amici toscani ma perché cinque anni fa Sollicciano del Grand Hotel di Rimini
Allora il tema è questo
L Europa nel due mila e tredici ci ha detto che dovevamo vergognarci
E già questa è una vergogna perché avremmo dovuto capirlo da soli
Ma dal due mila tredici a oggi è cambiato qualche cosa
Le persone detenute nelle carceri sono sempre di più
Sì
Adesso c'è un aumento esponenziale di suicidi e quindi noi facciamo bene a reclamare da parte di tutti un'attenzione anche da parte di questo governo che in questo momento è responsabile perché quando tu sei custode dello Stato non devi morire
Però bisogna dire a tutti che il tema delle carceri non può essere strumentalizzato perché altrimenti si strumentalizza la vita delle persone che muoiono e questa è la peggiore delle vergogne
Se volete lavorare per i detenuti mettetevi d'accordo picchiate di un Parlamento ma fatte finire questo scempio tutti quanti dicendo ognuno per se stesso che avrebbe potuto farlo prima
E quando Francesco Petrelli mi
Suo bell'articolo sul dubbio ha scritto faccia la politica qualcosa che tutti hanno nella propria coscienza caro Francesco non è così
Nella coscienza di molti purtroppo il problema delle carceri non è sentito
Il problema della
Mancanza di dignità di decoro delle persone che stanno in carcere non è avvertito la vulgata il sociale dicono fa bene a stare in carcere
La magistratura di sorveglianza è timida perché ha timore perché per una volta che danno l'affidamento in prova qualcuno e succede una cosa la stampa infatti Zaccuri fatto ma i cento casi positivi non li raccontano
Questa è la realtà a Bolzano ci sono cento sedici detenuti
Settantacinque sarebbe il numero legale
Di questi centosedici cento i due hanno una pena da scontare sotto i quattro anni dovrebbero star tutti in carcere
E ancora
Mi pare che un uomo di ottant'anni
Si sia ucciso pochi giorni fa
Per carità non conosco le carte ma così da sprovveduto cittadino
Ma che cosa doveva reiterare ancora ottant'anni doveva star davvero in carcere e quell'altra persona di settantaquattro anni che aveva un residuo di pena minore
Non gli si poteva mettere un braccialetto alle caviglie ama mancano i braccialetti e allora politica comprate i braccialetti spendete i soldi
E mandateli a casa e ancora la custodia cautelare in carcere e custodia cautelare carcerazione preventiva in carcere in attesa di giudizio ci sta ancora il trenta per cento delle persone
E alla fine lo Stato ha pagato dal novantadue a oggi un miliardo di euro di ingiusta detenzione
Allora vedete che c'è un insieme di cose che vanno c'è una diffusione di responsabilità che non elimina le responsabilità del governo oggi perché io comprendo
Che questo governo
Fa delle sue dei suoi principi anche delle sue scelte elettorali la certezza della pena bene
La certezza della pena e lo ricordo al ministro Nordio l'ha detto anche lui la pena certa non significa pena in carcere
E cominci la stampa che anche così disattenta al problema delle carceri perché non gliene frega niente a nessuno questa è la realtà
Scriva che le persone che vengono affidati in prova al servizio sociale piano la semilibertà difficilmente delinquono e che quelli che stanno in carcere continuano a carceraria quindi se volete vergognarvi di meno
E se volete comunque non contravvenire ai vostri principi sappiate che un costo sociale in carcere
Concludo
Non vorrei che qualcuno interpretasse male
Noi non vogliamo la costruzione di nuove carceri
Ma fossero anche i dieci detenuti in carcere non possono vivere come a Sollicciano spendono soldi per porcherie per cose che non servano
Abbattano quegli scempi tutelino l'articolo tre della Costituzione perché anche nell'esecuzione
C'è differenza chi sconta la pena a Bollate
Può far valere il proprio principio incipit costituzionali chi sa Sollicciano no
Quindi aveva proprio ragione Totò soltanto sottoterra si uguali
Grazie grazie chiedo Mario sorbirmi presidente di vederlo magistratura crederlo democrazia e libertà
Sono sono quasi sempre lontano dal nostro sguardo le carceri nelle nostre città
E tuttavia le carceri nelle nostre città
Ci restituiscono l'immagine reale e spietata di quello che siamo e di ciò che siamo diventati d'immagine dell'esclusione e deceduto
Che opera a cominciare dalla separazione di quei luoghi dai luoghi della comunità di immagine della diseguaglianza
E dell'emarginazione che ci viene restituita dalla composizione della cosiddetta popolazione carceraria
L'immagine di una collettività fortezza che si affida la narrazione e all'illusione repressiva che certo non da oggi ma sempre più persegue la dilatazione dello strumento repressivo e cautelare
E infatti salde esigenze di ordine pubblico e di sicurezza settant'aggio alle dimensioni reali all'effettiva offensività dei fenomeni da contrastare investe sulla repressione massima come strumento di governo della società
è l'illusione repressiva che vuole la pena come afflizione la frizione che merito a chi ha sbagliato la frizione massima che non ammette prospettiva di recupero negli reinserimento e l'equazione fa certezza della pena e certezza del carcere
E questa visione che in un mondo lontano passato ha portato a denunciare dei contratti di governo riforme degli strumenti deflattivi esistenti in termini processuali carcerari
Perché adottati a discapito della collettività
E la visione che in questo passato non troppo lontano ha portato senza ripensamenti con un tratto di penna rinnegare il lavoro degli stati generali sull'esecuzione della pena
E l'ispirazione di fondo che aveva aggregato sinergie culturali intorno ad un nuovo Progetto di esecuzione penale
E la visione che vuole l'abbandono di ogni prospettiva di giustizia riparativa di strumenti di riconciliazione difforme ripristinatorie riparatoria perché la risposta al reato è debba essere solo una ritorsione
E la visione che continua ad alimentare la deriva repressiva con nuovi pacchetti sicurezza inasprimento delle pene per alcuni reati nuovi ostacoli frapposti con efficacia retroattiva ai processi di reinserimento per alcune categorie di reati
Ed era visione che oggi è la gravità di quello che accade nelle carceri intende rispondere sul terreno della stretta repressiva con misure di ordine pubblico e nuove fattispecie di reato
Sono quasi sempre lontane dal nostro sguardo le carceri delle nostre città ma il carcere parla di Noemi
E a noi tutti chiede conto oggi deve solenni e inderogabili promessa è scritta nelle nostre carte dei diritti fondamentali le promesse che ci impegnano a rispettare a garantire sempre e dovunque il primato della persona e della sua dignità
Promesse che non sono proclamazioni volte ma che hanno a che fare con il fondamento concretissimo di ogni democrazia con il suo futuro che dipenda da sua aderenza ai diritti universali indivisibili delle persone
Sono le promesse che hanno a che fare con l'impegno scritto nella nostra Costituzione a garantire che queste condizioni di pari dignità siano per tutti dovunque esista un concreto in concreto un pericolo e una situazione di vulnerabili se il carcere parla di noi donne e uomini liberi quello che oggi in carcere ci dice rappresenta un peso non più tollerabile
Di fronte a livello raggiunto dal sovraffollamento è una finzione parlare di rieducazione insieme affollamento la promiscuità dei percorsi trattamentali l'impossibilità di metterci papà affettivo accesso da porre l'offerta ed educative
L'assenza delle basilari essenziali condizioni igieniche l'inadeguatezza di assistenza sanitaria prendersi cura della salute fisica e mentale dei detenuti
è un carcere dove non si può avere una prospettiva di reinserimento ma tutto va nella direzione di una privazione gradimento umana in questo carcere si creano le condizioni per logiche recidivanti
E se questo carcere lontano dal nostro sguardo Quiliano è sempre meno una comunità dove si può ricostruire riparare recuperare
E diventa un luogo uno spazio senza identità e senza tempo dove le persone entro nel perdono la loro individualità se questo carcere ci parla di tutto questo oggi ciò che ci dice rappresento macigno anche per le nostre coscienze i numeri delle persone detenute
Che si sono tolte la vita quest'anno numeri ai quali si aggiunge
Quello dei suicidi di chi lavora in carcere descrivono questi numeri non un'emergenza ma tragicamente un fallimento è fallimento abbia nostra civiltà quello che vede uno Stato incapace di garantire condizioni dignitose invita a chi ha affidato la sua custodia
Il volto costituzionale della pena lo ha ricordato più volte la Corte costituzionale richiede che questa non in tutti la sofferenza eccedente la misura necessaria la dignità della persona
Soprattutto nel caso dei detenuti liquidato distintivo la precarietà e dalla Costituzione protetta attraverso il bagaglio degli inviolabili diritti dell'uomo che anche il detenuto porta con sé lungo tutto il corso dell'esecuzione penale
Queste parole danno la misura di quanto allo stadio e spazia distante della Costituzione e la misura del nostro fallimento questo carcere che può essere un fallimento dello stato di diritto chiama in causa la collettività
Che può essere chiamato con un fallimento lo Stato di diritto chiama in causa tutta la collettività e mette in mora tutti noi gli addetti ai lavori
Chi amministra la giustizia le istituzioni chi ha il potere e la responsabilità di intervenire
E del giugno di quest'anno il monito del Consiglio d'Europa che evidenziano l'allarmante in cemento dei suicidi nelle strutture penitenziarie italiane nel giro di pochi anni in bocca l'intervento urgente del governo
Non c'è più tempo è stato detto da molti ed è il messaggio di questa evento ma non è per la mancanza di tempo che la situazione non è non può essere e non sarà costruire più carceri non è l'edilizia la risposta al grave vulnus rappresentato dallo sfruttamento della pena nella sua funzione costituzionale
Agli interventi urgenti e immediati per porre rimedio subito ad una situazione intollerabile ce l'ha ricordato che il suo monito il Presidente della Repubblica vanno affiancate misure sistemica
Non ritocchi ad istituti già esistenti perché il carcere dopo l'introduzione delle pene sostitutive
La pacca di forma Cartabia cima delle forme che si funzione della pena riservata ai diritti più gravi
E perché ci sia un ripensamento della pena detentiva individuando anche altre modalità di esecuzione della stessa non c'è più tempo non solo per chi nel carcere vive e lavoro ma per tutti noi
E per la nostra democrazia una democrazia che volto afferma e vuol far chiudere i suoi valori inderogabili
Grazie grazie Mario Rosario
Sono purtroppo imprevedibili
Sta per dire grazie alle Camere penali come abbiamo fatto in molte piazze d'Italia superfluo grazie comunque davvero per questa vostre iniziative che scuotono scuotono un po'tutti
Ha ragione Riccardo Arena
Bisognerebbe che la politica tutta la politica si classe un patto quello cioè di occuparsi tutti insieme a prescindere dalle maggioranze poco tempo ore di questo di questo dramma di questa emergenza che però un'emergenza ormai cronicizzata
C'è bisogno di questo patto perché oggi parlare oggi e non solo oggi parlare di situazione delle carceri di diritti delle persone detenute
E anche degli agenti di polizia penitenziaria parlare di applicazione dell'articolo ventisette della Costituzione non è popolare perché fa perdere i volti fa perdere consenso
Vedete qualcuno prima criticava governi del passato maggioranza del passato per non essere stati in grado di fare delle cose significative per contrastare la situazione che poi è degenerata ogni giorno
C'è del vero in questo noi stessi non siamo stati capaci di percorrere l'ultimo miglio uso questo termine dopo gli stati generali dell'esecuzione penale
Anche se il ministro Orlando chi ci aveva lavorato con lui erano pronti a compiere quel Miglio ma le condizioni politiche e la vigilia elettorale non lo consentiva
Perché con il morso di coloro che ancora oggi in qualche modo sono della linea marciscono in galera buttiamo via la chiave allora dico subito che secondo me questo patto dovrebbe però cercare di portare un argomento oltre quello che riguarda la disumanità azione la totale afflizione che si vive nelle carceri italiane in questi in questi giorni in questi anni in questo periodo c'è un argomento che noi dobbiamo cercare di far passare se una persona che ha sbagliato
E che è stata condannata a una pena e magari ha un cane una pena detentiva in carcere che deve essere l'estrema ratio non c'è il minimo dubbio ma se questa persona una volta che sconta quella pena o alternativa o anca arciere
Esce da quella pena paga il suo debito con la società ed esce
Li educata riabilitata socializzato ha con un mestiere in mano formata trattata con umanità e non come vendetta e non soltanto con spirito afflittivo
Come è stato accennato da altri be'quella persona non torna a delinquere non torna a commettere reati ma magari e si mette a lavorare certo un reinserimento una seconda chance
Allora investire in umanità nelle carceri investire nell'applicazione dell'articolo ventisette della Costituzione vuol dire investire in sicurezza nella sicurezza dei cittadini
E questo è importante soprattutto perché le insicurezze nella nostra società sono soprattutto delle parti più fragili della popolazione più socialmente più deboli che sono spesso impaurite
E nelle e verso le quali i populisti e i mercanti della paura in contorno le le le insicurezze le paure allora e lo dobbiamo dire che investire l'umanità emiro educazione nel nelle carceri significa investire in sicurezza
Detto questo che è un grande tema culturale ma che potrebbe aiutare la sigla di quel patto a cui faceva riferimento Arena tra tutte le forze politiche io penso che però qui e ora qui e ora occorre dare delle Avis
Io sono reduce assieme ad Anna Rossomando che so che ha pervenuta prima dalla fine delle audizioni in commissione Giustizia al Senato sono terminate il Vieri e Martins oggi due ore fa e martedì riprenderemo con l'esame deposito degli emendamenti sul decreto carceri e poi con la votazione sugli emendamenti la discussione prima dell'approdo in Aula allora anche qui noi noi tante opposizioni
Abbiamo ascoltato ma anche quelli della maggioranza abbiamo ascoltato magistrati di sorveglianza
Garanti dei detenuti Esperti persone che hanno spesso una vita a studiare e ha vivere anche in trincea il fenomeno carceri
Non c'è stata non c'è stata una audizione che abbia detto bene questo decreto si sforza di dare delle risposte immediate
Quello che sposterà parziali parzialissime dilazionati e peraltro del tutto insufficienti
Non non passaggio né Giachetti non parlano di sovraffollamento non parlano di suicidi non parlano di quello che accade in queste ore
è un decreto sfasato una scatola vuota allora hanno cercheremo di riempirla quella scatola con emendamenti con emendamenti che vadano nella direzione per esempio che che che che è stata detta da alcuni che possano in qualche modo anche subito però
Fare interventi deflattivi ma immediati io nella scorsa legislatura con il secondo firmatario dopo Roberto della sua proposta di legge sulla liberazione anticipata speciale oggi questa la sua proposta Eba discussione e in votazione nei prossimi giorni alla Camera però noi la sosteniamo perché Allo stato è obiettivamente l'unica proposta in grado di dare una risposta immediata
E al tempo stesso però c'è bisogno anche di interventi che non costano ma che sono un piccolo Investimenti in umanità in affettività il socialismo azione
Che senso ha che senso ha impedire ai detenuti di parlare ogni giorno al telefono con videochiamate con la Pop con i propri familiari che senso annegare questo
Che barbari che senso ha per esempio a bere
Rimandato a dormire in carcere quelle ottocento persone che per due anni dai giacobini ben poi detenuti semiliberi che uscivano a lavorare tornavano a dormire ma che durante il Codice intervennero
Giustamente lasciate a dormire fuori
Non uno non uno di questi ottocento avuto la revoca di questa di questo beneficio bene nonostante emendamenti sostenuti da noi dalle opposizioni
Il governo ha detto di no non faccio polemica politica dico solo
Che anche questo lo hanno fatto perché magari temono di perdere consensi ma se questo il metro di misura è evidente che non va bene allora
Anche cose di questo tipo ma c'è bisogno di costruire quel consenso non teniamo noi non le vogliamo temere bandierine di partito di parte Diop c'è bisogno di un grande patto nazionale su questo tema è l'ultima cosa
Che voglio dire
Basta basta con ulteriori reati ulteriori pene dagli Ray Ban gli imbrattatori all'Haumea al decreto Cagli vanno per dire
E basta basta con l'aberrazione contenuta nel decreto sicurezza del reato di resistenza passiva e davvero l'ultimissima parola che voglio dire
Che deve fare un detenuto che vive tra le cimici che vive che dorme spesso inno un giaciglio che sta per terra che non ha spazi di socializzazione che non ha contatti familiari ha due alternative
Fare una resistenza ma se la fa passiva
Compie un reato e resta il suicidio magari ma questa è barbarie a cui noi ci dipendiamo da cui le camere penali ci richiamano grazie
Grazie grazie al senatore Ghedini chiedo la cortesia di contenere un po'interventi chiave cinque finisce l'aria condizionata
Prego onorevole dico bordi
Senatore lo scorso
Troppe
Buona sera
Nonostante la calura con testo non può venire alla mente altro aggettivo se non
Una logica di ossimoro rispetto al contesto nel quale noi siamo in questo momento agghiacciante
Non si riesce a definire in altro modo non si riesce a trovare un altro aggettivo per potere descrivere il fenomeno che qui scritto in questi pannelli che sventolano
Alle mie spalle
Se voi iniziate a leggerli trovate una persona che aveva ventitré anni
E l'ultima persona
Ha avuto vent'anni
Ora io mi chiedo ma che cosa deve a cadere in questo Paese
Per non renderci conto che stiamo parlando di persone persone che lo Stato ha preso in consegna in nome dell'elemento più fondamentale del patto sociale sulla base del quale uno Stato nato la giustizia
Allora io credo che occorre ripartire da qui
Per la costruzione di un elemento di condivisione che faccia in modo che questa battaglia per la quale ringrazio l'unione delle Came per camere penali
Possa diventare un elemento condiviso nel quale ciascuno possa fare la propria parte
E noi d Italia viva
Vogliamo portare due elementi in questa direzione
Una prima iniziativa concreta che è quella che abbiamo assunto questa mattina
Io per la parte del Senato il collega faraone per la parte della Camera abbiamo inviato una lettera a tutti i parlamentari
Chiedendo di venire con noi lunedì prossimo in uno dei centottantanove istituti penitenziari del nostro Paese
Per svolgere la funzione di controllo di ispezione di visita che è una delle prerogative proprie del parlamentare
Se tutti parlamentare della Repubblica lunedì si presentassero davanti a un carcere italiano
E chiedessero di potere visionare la situazione reale io credo che faremmo tutti in termini di civiltà e di qualità della politica un passo in avanti
E la seconda questione e credo che noi dovremo fare fino in fondo la nostra parte nella discussione del decreto cui si faceva riferimento in precedenza noi lo faremo il collega Scalfarotto ha già depositato gli emendamenti che vanno in questa direzione e faremo la battaglia
Per caratterizzare un impegno legislativo in questa direzione
E chiediamo alle parti della maggioranza che noi sappiamo condividere questa impostazione di essere coraggiosi di non essere silenti di non nascondere la loro opinione
Di fare in modo che l'opinione non sia del Governo e della maggioranza non sia quella che è stata sventolata sabato
In una piazza del nostro Paese da un rappresentante del governo che troppe volte scambia la polizia penitenziaria come una falange personale
Ma che sia invece l'opinione nella quale ciascuno si assuma la responsabilità di dare una risposta di civiltà noi ci saremo faremo la nostra parte in questa direzione
Grazie per questa sollecitazione per questo impegno perché e l'unico modo con cui è possibile in questa direzione svegliare una parte del decisore che eccessivamente dormiente grazie
Grazie grazie al senatore Enrico Borghi
L'onorevole Fabrizio Benzoni
Grazie mille grazie all'Unione delle camere penali per questa iniziativa
Ho partecipato a varie iniziative anche in Lombardia come questa e sarà molto breve perché non voglio aggiungere tanto a quanto è già stato dato ai miei colleghi precedentemente
Io non ho visitato centottantanove calcio di ma circa la metà assi
E da un anno e mezzo a questa parte una volta a settimana porto in aula al tema del carcere
E lo porto leggendo i nomi di quelle persone che hanno perso la vita e cercando di leggere le storie dietro i numeri che noi diciamo oggi cinquantacinque più cinque non sono nulla dietro ogni più suicidio c'è una storia
Ebbene da quando lo faccio circa un anno
Nell'ultimo Periodo è difficile trovare informazioni su i suicidi in carcere si fa fatica a trovare i nomi letta le storie che ci sono dietro ogni suicidio ma le storie sono fondamentali perché raccontano qualcosa di più
Raccontano per esempio come il sovraffollamento è solo uno dei tanti problemi del calcio italiano
E non dobbiamo secondo me fare l'errore di pensare che risolvendo il problema del sovraffollamento abbiamo risolto prima del calcio in Italia
Lo dico perché nelle ultime otto morti sei persone sei suicidi hanno meno di ventidue anni
E lo abbiamo voleva di più una responsabilità rispetto a quelle vite e uno di questi ragazzi sarebbe uscito dal carcere fra tre settimane
E si è tolto la vita al giorno del suo compleanno
E quando vi si chiami carceri abbiamo anche tante persone che hanno paura di uscire per la incapacità del carcere di essere rieducativo
Hanno paura perché non hanno niente non hanno nessuno quando si esce le uniche persone con cui hanno a che fare sono i compagni di cella che sono usciti prima di loro
Però il problema del carcere si sovraffollamento essi le condizioni naturali
Eh sì la mancanza di polizia penitenziaria perché quello che ti dicono i detenuti è che se non ci sono gli agenti di polizia penitenziaria non si possono fare attività non si può andare in palestra non si può uscire perché nessuno ti accompagna e quando ogni volta c'è o qualcuno che deve andare in ospedale quattro agenti lo accompagnano sono quattro sezioni che rimangono senza un agente per portarli a fare le attività e poi c'è il lavoro e la formazione
Non si investe abbastanza in questo ma anche in quei casi in cui troviamo dei laboratori penso alle tante forneria in tanti carceri non funzionano e non funzionano per la mancanza di personale
Ci sono tante esperienze che ci dicono che dove c'è lavoro in carcere quelli che escono non tornano in carcere eppure sono pochi casi su tantissimi che sono oggi in Cazzola
Io lo continuano a fare ogni settimana un intervento di pochi minuti per raccontare dai cacciatori di dare Tatti nel silenzio totale un urlo che porti l'attenzione al carcere non solo dal punto di vista sull'affollamento
Non solo a questa emergenza che un'emergenza che non si può risolvere in maniera estemporanea se non con un grande piano carceri ma ripensamento del sistema carcerario e su questo tutta tutta la la le parti politiche mi spiace che oggi qua siano non poche non tante
Devo ragionare insieme per rivedere completamente il sistema carcerario è il pensiero di quello che la dignità umana e il pagamento della pena deve corrispondere per i detenuti grazie
Grazie all'onorevole Benzoni Francesca Scopelliti va be presidente della Fondazione Enzo Tortora la giustizia
L'esperto
Volterra diceva che la civiltà di un Paese si misura dalle condizioni del sì le sue carceri e il presidente dell'Unione camere penali Francesco Petrelli ha precisato giustamente che di conseguenza quella civiltà è dettata da chi governa e in Italia in questo non c'è come dire partigianeria qualunque governo destra sinistra centro lato di qua l'atto di là democratici o liberali
Non hanno saputo e voluto mai occuparsi del carcere ma nemmeno informarsi
Allora io sono felice che oggi ci siano stati alcuni rappresentanti politici che tolti i nomi di di Bobo giacchetti di Maggi che hanno una storia culturale
Radicale che è sempre stata attenta alle tematiche del del carcere
A me piacerebbe tanto che gli altri che sono intervenuti parlassero all'interno dei loro gruppi sensibilizzando i loro partiti
Non devono venire da noi a dire cose che sappiamo meglio bene grazie siete venuti ci fa piacere
Ma le cose che imparate stando qui riportate alle in Parlamento e discutetene con i vostri colleghi di partito perché se non cresce la coscienza civile del
Del partito non si va da nessuna parte perché il problema è uno solo il carcere non porta voti e quindi non interessa alla politica
Il sistema carcerario lo sappiamo lo sapete vive in una situazione di tradizionale degrado il principale quello come dire che si conosce anche stando fuori dalle case anche chi non è mai entrato dentro sa che il problema principale e il sovraffollamento
Che è un vecchio ma sempre attuale problema nel due mila tredici con la sentenza Torregiani la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato più volte l'Italia
Per le condizioni di sovraffollamento incoraggiando il nostro Paese a intervenire per ridurre il numero dei detenuti prevedendo in particolare delle misure punitive ma alternative al carcere tanto che il rapporto spesso quando del Consiglio d'Europa pone l'Italia tra i primi posti
Per detenuti in attesa di giudizio che ricordiamolo Tortora docet sono tanti
E quindi per sovraffollamento centoventi detenuti per ogni cento
Posti
E si che la Costituzione italiana
Anche in questo senso ci aiuta aiuta la classe politica perché dice che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
E devono tendere alla rieducazione del condannato chi vive nella cloaca non viene negli educato né a Bologna quando esce di comportarsi correttamente queste un principio poi costantemente tradito
Attenta
A dare risposte all'allarme sociale più attenta alla richiesta di sicurezza che viene dal Paese convinti che più carcere significa più sicurezza la politica ignora questi principi ignora la cultura del diritto
E direi che il rispetto della dignità di un uomo e di una donna che sono anche colpevoli di qualche reato ma non per questo perdono la loro dignità e il loro rispetto dignità e persona diceva un vecchio
Giurista un presidente vecchio Presidente alla Corte costituzionale
Che dignità è persona con inciso eliminare o comprimere la dignità di un soggetto significa togliere o attenuare la sua qualità di persona
In un Paese democratico in un Paese moderno come il nostro questo non si può accettare
Noi ci siamo impegnati in tanti ci siamo indignati quando abbiamo visto
Ilaria salisse con le catene che era costretta a sopportare durante il processo in Ungheria era giusto farlo
E poi però facciamo spallucce davanti alle brutture della nostra situazione carceraria dagli scarafaggi che sono sempre troppi all'acqua calda che è sempre poca
Spero fra l'altro che la Sales da Strasburgo sappia e voglia cominciare ad occuparsi anche del problema carceri in Italia questa sarebbe per lei finalmente una buona giusta rivoluzione
Enzo Tortora scriveva e così gira la ruota dei nettissima Mola di Molino che macina tedio schifo abbruttimento
Perché questo è il carcere una coperta d'oblio che piano piano piano piano ti copre tutto e ti trasforma il muschio ti trasforma in niente
A radio carcere su radio radicale ho sentito tempo fa un'intervista di una storia italiana che è assurda l'intervista un detenuto
Che era stato richiamato dopo trent'anni a scontare un prestito un piccolo residuo di carcere questo si chiama Francesco e questo non più un ragazzo aveva adesso c'ha quasi cinquant'anni
Abel si era ricostruito una sua vita con una sua attività commerciale che gli assicurava alla sua famiglia una vita dignitosa beh è stato tolto da questa Pato a questa vita
Per andare in carcere nel carcere di tuniche in Puglia a scontare qualche mese di
Vecchia di vecchi appena e la sua vita onesta avviene così calpestata viene rotta come un vecchio giocattolo una vita onesta spezzata
Per un piccolo residuo di pena
Ma chi è quel magistrato che ha potuto prendere questo provvedimento
Possibile che non ci sia il Siena la valutazione del Codice penale non ci sia una valutazione di umanità di correttezza di invivibilità di quello che sta facendo questa persona
Niente
Assolutamente altro che la nostra Costituzione altro che i giudici consensi di umanità
Francesco ha raccontato in questa intervista commovente che quel piccolo carcere che in passato è stato un commento prevede cento posti ma i detenuti sono centosettantasei
E oltre alla cella super affollata raccontava di Hugo uno che divideva
Vien da dire il bagno ma è più corretto dire il cesso divideva il cesso dalla
C'è la dove c'erano i letti Cuccuro alto quanto la porta per cui tutti i rumori e tutti gli odori erano diffusi in tutti gli spazi
Altro che dignità calpestando diritto dignità e fatemelo dire anche quel minimo d'indecenza che obbligatorio mantenere per fatti il Francesco poi ha raccontato nacque sorbetto fatti i calcoli ogni detenuto godeva di uno spazio di pochi più di due metri
E le finestre avevano naturalmente le grate poiché avevano una ventina
E udite udite avevano una copertura di plastica che impediva ai detenuti e di guardare fuori ma impediva all'aria di entrare dentro
Quindi con il cesso in quel modo e la e la la la Stilo per la finestra in quest'altro potete immaginare
Poi c'erano due educatori un assistente per centosettantasei detenuti e un magistrato di sorveglianza sono uno che era
Latitante queste il racconto che ha fatto Francesco per il carcere di Turi Bach potremmo raccontarle tanti altri
A gennaio di quest'anno abbiamo avuto una bella notizia c'è la Corte costituzionale ha parlato di affettività
E a ritenuto dichiarato illegittimo il divieto di colloqui intimi in carcere fra i detenuti e le persone a loro legate da relazione o di affetti
Personali tenendo naturalmente conto delle obiettive ragioni di pericolosità del detenuto insomma ritorna in campo l'affettività in carcere con una sentenza importante che se venisse applicata darebbe come dire originata rispetta gli altri
Diritti cioè per esempio una questa è una sentenza poiché pone l'Italia insieme ad altri paesi europei trentuno su quarantasette come la Francia la l'Olanda la Svizzera la Finlandia quindi sarebbe come dire anche un bel presentarsi
Per l'Italia un principio questo dell'affettività che non viene riconosciuto in Italia ma che per esempio non so se voi lo sapete
Fu riconosciuto nella caserma Pastrengo dei carabinieri di Napoli quella caserma che raccoglieva i pentiti che accusavano Enzo
Questi diciotto pentiti avevano cibi pregiati Dini di un certo quindi urgenti urbe di un certo pregio e udite udite avevano anche la compagnia femminile perché altrimenti non avrebbero quindi quando si vuole
Fatta la legge trovato lordo provato l'inganno
Però paura che questa sentenza fondamentale perché da questa possono nascere ulteriori riforme ulteriore riconoscimenti di diritti e di dignità ma temo che non saprà non trova
Non troverà applicazione anche se c'è un bravo architetto voglio dire il nome non è che il tetto esperto di edilizia carceraria che Cesare Burdese che si è messo già all'opera
Per rendere possibile strutturalmente questa utopia ho paura che non venga applicata perché c'è troppa gente sia nella politica ma anche nella società
Che noi condividiamo tutti i giorni questi benpensanti che dicono che forse il carcere già troppo permissivo e che il carcere deve essere punitivo il carcere bisogna chiudere a chiave poi buttarla
Quella chiave che vogliono il carcere come punizione e privazione di tutto anche dei diritti
Fondamentali nonna anche poi sto
Come dire questo probabilmente e di terra bloccherà l'applicazione di questa sentenza ma spero di sbagliarmi
E che il ministro oggi noi contiamo cinquantatré suicidi in carcere di detenuta Ponza fra l'altro cinquantaquattro mi correggono
Fra l'altro uno a Ponsacco diceva anche Beniamino Miglio Ucci
Di ottantun anni ora io non ho mai visto un capomafia che si suicida quindi non so se aveva ragione di estrema pericolosità che lo teneva ancora in carcere però suicidarsi a ottantun anni e quanto di più scontro ci può e e a questi poi si aggiungono i nomi di alcune guardie penitenziarie dico time insieme ai detenuti di quel degrado carcerario ambientali strutturale e gestionale di cui abbiamo detto
Il suicidio fra l'altro lo dico perché molti che vivono intorno a me mi dicono ah ma stesse ammazzate colpevole no il suicidio non è mai sintomo di indice di colpevolezza mai solo
Di rifiuto del sistema di sofferenza può essere di fragilità
Di debolezza
E di mancanza di forza nell'accettare quella
Situazione
Dal mille novecentonovanta non ci sono
Stati provvedimenti di indulto e di amnistia bene ha detto Bobo giacchetti il quale Bobo appunto a presentato quinto PdL il quale del PdL proposta di legge il lei il ministro avrebbe dovuto subito prenderlo e portarlo in Consiglio dei ministri invece ha rimandato a fine mese come se l'emergenza non ci fosse poiché addirittura come ha ben detto Bobo
Ha parlato anche di una sconfitta dello Stato nel momento in cui si dovesse approvare una sconto di pena
Straordinario e non ha capito che invece
La sconfitta lo Stato Loggia avuto il carcere va cambiato e come dice l'Unione delle camere penali siamo già in ritardo
E chiudo con le parole di Enzo che sempre da Regina Coeli e mi diceva
Il carcere sfiderà affianca fiacca riduce deboli con la sua ossessiva monotona interminabile ruota di ore il carcere corrompe tutto persino i sogni
Ho ricevuto visite di onorevoli ai quali ho spiegato che vergogna e questo Paese nel mille novecentottantatré
Mille novecentottantatré ma oggi dopo tanti anni le parole di Enzo Salvatore di grande attualità grazie
Come il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santa omicidio prego Dio
Grazie grazie io sono qui tanto per un plauso le camere penali per questa meritoria
Per questo meritorio impegno e fatica nel fare da pungolo da sollecitazione al potere politico perché c'è un'emergenza e per attestare l'interesse l'attenzione anche della magistratura associata su questi temi anche noi abbiamo cercato nel nostro piccolo di di rappresentare al ministro la drammaticità aggiungendo la nostra voce
A quella dell'avvocatura penale chiedendo interventi importanti importanti efficaci efficaci nel brevissimo periodo
Magistratura di avvocatura sono fortemente sensibili al tema se fate caso negli ultimi negli ultimi anni anzi del pochi anni i se qualche cosa si è mosso nella normazione sul penitenziaria del e della gestione delle carceri è stato
Alla luce di un dialogo che avviene tra magistratura e avvocatura all'interno delle aule di giustizia sia magari che rimettiamo alle questioni di costituzionalità alla
è legittimo sul quattro disse ma non solo su tutti i diritti del dei detenuti sul quarantuno bis sull'apertura dei permessi premio sulla
Priva dello statuto preclusive dalla collaborazione è stato per merito della magistratura e dell'avvocatura che ha rappresentato queste giuste istanze lo siamo anche come magistratura associata quindi non solo con la magistratura che opera nelle aule di giustizia come magistratura associata rappresentando quello che un dato la drammaticità dei suicidi l'attestazione più evidente che bisogna intervenire a Berkeley per limitare perché purtroppo non è solo il carcere che ci deve interpellare c'è tutta quella fascia in per forse osservata delle cosiddette pensioni amministrative penso cento integrazione per il rimpatrio cosa succede cocenti Coalve viene trattata la dignità umana la persona amata in quelle situazioni
è un problema molto ampio che merita di essere considerato dalla preventiva per quello che una vera emergenza abbiano aspettato il decreto legge avevamo avuto ad aprile un incontro col ministro
Noi le camere penali
All'università Roma Tre sotto l'infaticabile iniziativa Riccardo Reim il decreto legge che non dice nulla che contraddice se stesso perché se si interviene con decreto legge perché vi è una straordinaria necessità e urgenza ci si attende di trovare in quel decreto quando si misura che possa decongestionare il carcere
Scogliere esigenze securitaria
Davanti che produce migliorare sicurezza e tutela delle del della sicurezza della Società seguendo in carcere che sia restituito alla possibilità di funzionare per quello che è la sua missione costituzionale di risocializzazione rilocazione un carcere sovraffollato in carcere che
Giunge una sofferenza terapie ma come quella della dell'assenza delle condizioni minime di vivibilità non è in carcere che all'epoca non era un carcere che restituirà i soggetti che prima parte saranno rimessi in libertà
Dei soggetti più virtuosi più capace di aderire ai valori su cui fonda la nostra società
Sono i tassi di lucidità questo il lo diciamo tutti lo sappiano misure alternative alla parte bene perché quelle necessitano di investimenti intesa sui ma non
Le cose sono state fatte io non sono pessimista tanto tra quelli davvero nel mille negli ultimi anni abbiamo assistito anche sotto la spinta della corte per i diritti dell'uomo
Dov'è lo statuto di maggiore ecco nelle aree qualità della del della detenzione carceraria riconoscimento dei trattamenti inumani degradanti ma il riconoscimento di meccanismi chiediamo risposta alle compressioni effettivi ed attuale dei diritti dei detenuti il trentacinque disse
Deve essere già che sia già avviato nel bisogna interromperlo richiamare
Accentuazione della nel gergo della pena che fa perdere la pena il suo senso prima quella della risocializzazione mai nel senso
L'incontro all'esigenza della società
Le istanze di sicurezza
Ministro dice che non vuol sentire
Vincenza si tratta
E perché il carcere non diventi in luogo di sofferenza e non di rieducazione
E su questo ci aspettavamo qualcosa non di più qualcosa di effettivo noi abbiamo già affrontato come Paese il problema del sovraffollamento carcerario nel due mila tredici due mila quattordici e allora si riuscì a decongestionare il carcere credo che siano alla portata anche di questo governo misure efficaci
Li scelgano ma non certo quello dell'assunzione di nuovo personale di polizia penitenziaria spalmato nel due mila venticinque nel due mila ventisei o una riscrittura molto formale e burocratica della liberazione anticipata che non ci dice nulla bisogna censire la popolazione carceraria vedere dove ci sono tassi di pericolosità importante tassisti invece di pericolosità minima o pressoché nulla quanti hanno da espiare pene talmente ormai contenute temporalmente che non ha senso tenerle ancora in carcere
E fare qualcosa non dico di coraggio insomma di assolutamente doveroso per il rispetto della persona per rispetto della nostra società per il rispetto dei diritti su cui fonda la nostra convivenza civile vi ringrazio è ancora un plauso agli avvocati
Grazie grazie presidente qualche omicidio capito
Rita Bernardini
Non si è rassicurante
Mi piacerebbe fare una domanda al presidente Santa Lucia
C'è un
Procuratore un pubblico ministero
In Italia perché dico questo
Perché
Nel due mila ventitré
Lo diceva Roberto Giachetti quattro mila settecento detenuti sono stati risarciti in base all'articolo trentacinque ter dell'ordinamento penitenziario
Per trattamenti inumani e degradanti hanno avuto uno sconto di pena
Negli ultimi sei anni sono stati ventiquattro mila le persone risarcite noi sappiamo benissimo che non tutti quelli che presentano la domanda
Sono risarciti come dovrebbe essere in base ai parametri che ci ha dato la corte europea dei diritti dell'uomo con la sentenza Torregiani perché non è solamente una questione di metri quadrati ma è anche una questione di condizioni di detenzione
E allora i giornali reggono i procuratori generali no
Quindi lei dicono che per esempio nel carcere di Sollicciano sono stati dati molti
Di questi risarcimenti e che cosa succede che continuano queste persone a rimanere in quelle condizioni
C'è il principio in Italia dell'obbligatorietà dell'azione penale i procuratori generali leggo no i giornali
E come mai non intervengono perché non si sa chi è il responsabile
Di questi trattamenti inumani e degradanti
Perché significa sicuramente maltrattamento significa sicuramente mancanza di dignità per queste persone significa per queste persone
Anche l'istigazione al suicidio perché vivere in quelle condizioni senza che ci sia la possibilità
Di attacca attività trattamentali senza molti stanno chiusi in cella senza fare niente
Va bene
E addirittura grazie
A causa di determinate circolari emanati dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Sono proprio chiusi in cella va bene
Perché la sorveglianza dinamica è stata praticamente abolita ci sono solamente le sezioni avanzate che sono pochissime nelle carceri
E allora io mi chiedo come mai non c'è uno un procuratore
Della repubblica che intervenga di fronte a questi fatti che costituiscono dei veri e propri Rea anche i commessi nei confronti di persone private della libertà che sono nelle mani dello Stato io spero che magari qualcuno mi ascolti
E intervenga
Perché vedete
I migliori i piccoli miglioramenti che abbiamo ottenuto in tutti questi anni vogliamo partire dalla sentenza Torregiani
Sono dovuti esclusiva mente Allen giurisdizioni superiori
Alla corte costituzionale per l'Italia alla Corte europea dei diritti dell'uomo
Serie andiamo a vedere gli interventi della politica dobbiamo dire che sono pari a zero
E allora
Io voglio dirvi che da quando se insediato il governo Meloni ministro della giustizia
Io lo chiamo il fu Nordio
I detenuti al trentuno ottobre due mila e ventidue quindi quando si sono insediati erano cinquantasei mila duecento venticinque al trenta giugno due mila e quattro sono di vent'divenuti sessantuno mila quattrocentottanta quindi in due anni in meno di due anni abbiamo cinque mila detenuti in più
Quindi sta succedendo qualcosa evidentemente
Andando indietro nel tempo noi abbiamo raggiunto la cifra di cinquantatré mila seicento settanta una delle più basse seicentosettantatré detenuti grazie alcolizzati
A Roma c'è un proverbio che dice non gode anzi non gode pro il poveraccio se non è per disgrazia
Quindi grazie al colpita si sono ridotti naturalmente anche la commissione di reati
Molte persone sono uscite perché erano divenute per il codino dei incompatibili con la detenzione in carcere
E in più hanno avuto la possibilità di fare una telefonata al giorno perché non potevano fare i colloqui e per la prima volta sono state diffuse in pressoché tutti gli istituti penitenziari
E le videochiamate quindi è vero non gode poveraccio se non è per disgrazia la disgrazia era il colpite
Ma vedete noi abbiamo avuto il numero più basso di detenuti che è arrivato a cinquantadue mila seicentocinquantaquattro
Dopo la sentenza Torregiani pr
Sostanzialmente il provvedimento sulla liberazione anticipata speciale che fu delle ministro della giustizia cancelliere
E per dobbiamo dirlo per la sentenza della corte costituzionale
Che ha dichiarato incostituzionale la legge Fini Giovanardi per cui molti detenuti migliaia di detenuti
Hanno potuto presentare l'incidente di esecuzione perché la sentenza è la la legge Fini-Giovanardi equiparato alle droghe leggere alle droghe pesanti
E quindi sono potute uscire dal carcere guardate se andate a vedere la sequenza è matematica
Questa questa cosa
E allora
Quello che io dico è stato presentato questo io credo che il governo sia stato onesto
Va chiamato carceri sicuro
Prende se andate a vedere le premesse che fa nel rivendicare le e condizioni di necessità ed urgenza il sovraffollamento non c'è
Non è che dice c'è il sovraffollamento ci sono tanti suicidi per cui facciamo questo no no
Proprio non non lo dice dice che può vogliamo aumentare il numero di agenti in modo ridicolo perché nel due mila ventisei ne avremo mille in più mentre ne mancano diciotto mila
E e poi alcuni vogliono sistematizzare rendere più facile l'accesso ai benefici attraverso le modifiche
Che abbiamo ma sono tutte misure per il futuro pensate alle comunità terapeutiche sa
Già è possibile oggi evidentemente accederci ce ne sono poche faranno Valvo poi dovranno indicare le
E caratteristiche che devono avere queste comunità terapeutiche queste dovranno accreditarsi forse ce ne saranno di più di oggi e poi vedremo
Ma è stato e in questo caso io devo dire mi ha molto deluso
è stato il capo del tappe a dire Giovanni Russo in audizione
Che il sovraffollamento e io ho dimostrato che non è così il sovraffollamento è qualcosa è una realtà
Della situazione
Carceraria italiana
No non è una realtà
Si deve fare qualcosa si deve intervenire noi abbiamo indicato la strada se ce ne sono dei migliori lei Maldini accadere subito perché lo Stato devi uscire subito da una situazione chiarissima di illegalità ultima cosa e ho finito
Si parla tanto di sicurezza giusto
Il ministro Nordio ha dichiarato che appunto non si possono fare
Svuota carceri la gente non può uscire perché ci vuole la certezza della pena e caso mai possiamo migliorare un po'le condizioni di detenzione ma è stato il ministro Nordio
Che rispondendo ad una interrogazione presentata da Roberto Giachetti ci ha spiegato che in Italia registrati
Ci sono novantadue mila liberi sono spesi
Che in realtà sono oltre cento mila perché poi ci sono quelli che via via arrivano queste persone
Che hanno avuto una condanna sotto i quattro anni attendono che il magistrato di sorveglianza decida
Se debbano andare in carcere oppure accedere ad una misura alternativa
Ma stanno per anni
Liberi
Sul territorio va bene nessuno si occupa di loro non se ne occupa l'ufficio per l'esecuzione penale esterna non se ne occupano i magistrati la stanno lì e a distanza di quanti anni di tanti anni poi ricevono
Il provvedimento che spesso e volentieri è il carcere quei pensate se i magistrati di sorveglianza italiani decidessero di lavorare giorno e notte
Per decidere la sorte di questi cento mila oltre cento mila liberi sospesi dove li mettono
Dove li mettono venti trenta mila quaranta mila detenuti in più
E concludo dicendo che vorrei che si togliesse l'ipocrisia che c'è in Italia
Per esempio sulla questione delle sostanze stupefacenti
Va bene
Noi abbiamo avuto il provveditore regionale della Campania che ha dichiarato ufficialmente pubblicamente
Che le carceri della Campania ma noi potremmo dire di tutt'Italia sono le migliori piazze di spaccio
Lo Stato procuratore della Repubblica insomma
Sono le migliori piazze dispaccio
Va bene perché la droga lì costa di più perché ci sono persone dipendenti da sostanze stupefacenti perché pagano e pagano molto le famiglie si rovinano
Per pagare la sostanza stupefacente perché in carcere non gli fanno niente a queste persone se c'è un luogo dove non devono stare il carcere
Vedete ci sono due consumi in Italia quello della classe bene che non ha bisogno di spacciare per procurarsi la cocaina che viene usata
Molto in alto va bene
E poi ci sono gli sfigati quelli che devono ricorrere al lo spaccio per procurarsi la sostanza
E allora
Almeno un dibattito su questo lo si dovrebbe fare in Italia ma è un dibattito che viene negato alla democrazia ai città
Gli italiani e allo stato di diritto grazie
Grazie grazie Rita
Con nuovi Alessandro Barbano direttore Barbarano dopo interverrà la senatrice Daria Cucchi
E allora io credo che
Noi siamo qui perché c'è un'emergenza che sta per battere un record perché cinquantasei non cinquantaquattro o addirittura cinquantasette secondo alcuni conti
Suicidi in meno di sette mesi
Sono una percentuale di suicidi che rapportata alla media della popolazione attiva venti volte
Superiore cioè in carcere ci si ammazza venti volte di più
E siccome chi si ammazza sono persone con appunto come è stato detto con nomi e cognomi
Concordi e anime
Io penso che sia doveroso dismettere l'ipocrisia e anche le bandierine ideologiche e dirci come stanno le cose
Perché la statistica di Rita che esattissima ma ce n'è un'altra statistica
Che risponda alla domanda perché
Noi abbiamo tanti Suicidi in Italia
Abbiamo tanti suicidi per quello che dice Mauro Palma il carcere è diventato un altrove esistenziale l'immagine purtroppo cruda ma molto realistica dove si convive con le cimici e con la la conquista di una doccia
Come oppure quasi un privilegio e non un diritto dove l'estate si sospendono tutte le attività infatti il il picco dei suicidi si impenna no e dove esiste oggi un sovraffollamento
Di dieci mila unità questa parole bruttissima traduciamo alla di dieci mila persone in più di quelle che il carcere dovrebbe contenere e ma che ce ne ha messe queste persone
E sono lì perché gli italiani sono più cattivi
Se guardiamo diciamo appunto fuori dall'ideologia quello che è accaduto e negli anni ottanta ottantacinque novanta quando in Italia c'erano mille ottocento mille novecento omicidi l'anno
Noi avevamo nelle carceri italiani una media di venticinque trentacinque mila persone
Oggi che abbiamo trecento omicidi l'anno i reati
Sono sostanzialmente quasi tutti diminuiti e la società comunque una società più pacificata noi abbiamo più del doppio dei detenuti in carcere beh perché
E perché qualcuno ce li ha messi
Qualcuno ce li ha ce li ha portati in carcere ce li ha portati il
Paternalismo feroce della sinistra giustizialista
è il cattivismo securitaria o della destra allo stesso modo
Con la stessa Pertinace a con la stessa perché disponibilità imbracciare il la bandierina da esibire come il trofeo o della fermezza o della certezza della pena
No per in qualche modo vellicare qualche
Qualche
Anzi a qualche
Voglia qualche tentazione dell'elettorato di riferimento e il il quarantuno bis e l'ergastolo ostativo e sono stati sostanzialmente promossi dalla destra
Securitaria e dalla sinistra giustizialista nello stesso identico modo con la stessa convergenza e la magistratura associata qui rappresentata
E i i procuratori sono andati in Parlamento addirittura mettere in mora il Parlamento che dismettere gli strumenti della barbarie della legislazione antimafia che e diventato uno strumento esteso a qualcosa che mafia none
E servivano erano indifferibili non si poteva non si poteva rinunciare addirittura la politica è stata messa in mora da questi procuratori
Che invocano poi allora facciamo una professione se vogliamo dice come stanno le cose di onestà intellettuale
Non esiste al netto dell'impegno delle camere penali che sono un bastione di civiltà in questo paese di Rita Bernardini
Di Roberto Giachetti e di pochi altri scompaia minati non esiste una forza politica nessuna forza politica
Di destra di centro e di sinistra
Che abbia ha avuto un atteggiamento coerente perché il giustizialismo o il garantismo non si può ritagliare alla carta alla bisogna il garantismo o è o non è
E se come dice il il magistrato Santa Lucia il riferimento è l'articolo ventisette della Costituzione e allora l'ergastolo ostativo che ci azzecca con l'articolo ventisette della Costituzione come si può proclamare allo stesso modo
La l'articolo ventisette della Costituzione e difendere a in maniera strenua all'ergastolo ostativo tanto da mettere la politica con le spalle al muro
Questa è una responsabilità storica politica gravissima che riguarda la magistratura e questa è un'ipocrisia che va dismessa se vogliamo discutere di questo tema altrimenti ci raccontiamo delle grandissime chiacchiere
Altrimenti poi facciamo finta di non vedere
E qualcosa che poi si aggiunge al dato come posso dire al dato legislativo è che la torsione delle regole
L'uso per esempio della custodia cautelare in una maniera che è assolutamente contraria a quanto c'è scritto dei codici di procedura penale
è qui in una in una maniera estensiva che fa strame tanto delle disposizioni a garanzia previste dalla legge quando quanto anche delle raccomandazioni giurisprudenziali
La custodia aiuterà cautelari ieri per far confessare ai tempi di Tangentopoli oggi per far dimettere il caso di Totti quale che sia il vostro giudizio politico sulla l'ex governatore della della regione
Liguria è un caso che riguarda tutti perché in discussione il rapporto tra il potere autoritativo della magistratura è l'autonomia della politica e della democrazia
Perché si suicidano si suicidano anche perché
Viviamo in tempi in cui siamo ebbri di libertà giustamente l'idea che la libertà di scelta addirittura dal progresso in maniera automatica è diventata diffusiva
E questa idea della libertà la coltivano tutti la quotidiano anche coloro che vengono qui e scoprono quanta distanza c'è tra
La libertà programmata e la libertà vissuta
E la storia dei delle vittime dei protagonisti di questi atti suicidati degli ultimi giorni penso alla al ragazzo di Sollicciano che è venuto qui a dodici anni
In una cisterna d'olio sbarcata da una nave senza famiglia da solo ha passato la sua adolescenza nel nei centri
Di assistenza scappando tra la strada è una comunità di recupero ha conosciuto la droga ha vissuto di stenti e di ovviamente di sotterfugi di di di reati e poiché e poi si è trovato in carcere a scontare una pena
Per un piccolo una piccola o piccolo reato
E non ha resistito perché il fuori come è stato detto giustamente fa più paura del dentro il dopo fa più paura del prima
E allora il la la sì che si celebra dentro queste tragedie la segreta alleanza tra il vittimismo
Di chi si toglie la vita e il cattivismo di chi non vuole vederli più loro non ce la fanno più noi non vogliamo vederli più che e il suicido diventa la soluzione finale il gesto il sacrificio di il del signor K del romanzo kafkiano che si infligge la coltellata per agevolare il compito dei suoi carnefici
Queste dello Stato oggi del carcere queste la contraddizione che il carcere rappresenta
Nella nella democrazia italiana come forma inutile di cattiveria
Come strumento di esclusione e come simbolo di un fallimento di tutti i processi di integrazione di tutti di tutti i principi di eguaglianza che pure poi chi sbandiera e amore proprio andiamo nelle piazze e allora io credo che se vogliamo affrontare questo questa tragedia dei giorni nostri con onestà intellettuale
Dobbiamo disarmare tanto l'ideologia quanto per esempio la falsificazione narrativa del discorso pubblico l'idea per esempio che e le riforme
Siano salvifiche e che mille agenti in più risolvono il problema del dei suicidi in carcere mille agenti arriveranno nel due mila ventisei
E dobbiamo smascherare anche il fatto che le riforme in questo Paese
Sono tutte fatte salvo che c'è sempre una deroga che le contraddice e lì di fatto le disinnesca e quindi le rende buone per il diciamo per l'offerta mediatica ma ininfluenti rispetto agli affetti che le riforme devono avere ecco occorre secondo me molto coraggio e per questo va dato atto alle Camere penali di essere in questo momento
Lo al il soggetto capace di una testimonianza vera forte autorevole
Però purtroppo anche di essere dentro un isolamento drammatico perché dentro il la
E la la rappresentanza politica e anche la società questa consapevolezza e tutta da costruire grazie
Grazie Alessandro
Quello senatrice Ilaria Cucchi
Grazie il titolo esatto però io ne preferisco un altro io sono Ilaria Cucchi la sorella di Stefano Cucchi quello Stefano Cucchi che ormai quindici anni fa è morto di carcere era il due mila diciannove
In quell'anno in tutto l'anno in trecentosessanta cinque giorni
I erano settantadue
I suicidi in carcere e si diceva che quello era uno degli anni con il maggior numero di suicidi
Io so che agli avvocati non piace sentirsi dire che sbagliano ma avvocati vi siete sbagliati anzi non vi siete sbagliati non avete fatto in tempo i suicidi in carcere non sono più cosa c'è scritto qui
Cinquantadue sono diventati cinquantaquattro l'ultimo è avvenuto ieri mattina nel carcere di Viterbo signori miei sono numeri sembrano solo numeri ma questa nuovo vera e propria strage una strage che si sta svolgendo nell'indifferenza nell'inerzia generale
Con l'ennesimo decreto del quale hanno parlato i miei colleghi e quindi non voglio tornarci troppo sopra ma che sarà perfettamente inutile e che sicuramente non risolverà il problema del sovraffollamento delle carceri ma siccome il problema del sovraffollamento delle carceri
Una delle principali cause
Di questi suicidi io direi che diventa
Quanto mai urgente è una vera e propria emergenza l'emergenza carceri Cannes emergenza che non riguarda solamente e i detenuti coloro che sono costretti a vivere ogni giorno in carcere
Per scontare la loro pena ma riguarda anche gli agenti di polizia penitenziaria come tutti gli altri individui che devono in carcere entrare tutti i giorni per svolgere il loro lavoro in pessime condizioni abbiamo parlato dei numeri sui suicidi da parte dei detenuti a questi numeri vanno aggiunti altri sei
Suicidi altre sei persone che hanno scelto di togliersi la vita
Sei agenti di polizia penitenziaria io direi che e quando parliamo di problema carceri ricordiamoci sempre anche di loro perché la sottoscritta che come tanti altri dei presenti in carcere ci entra spesso sa benissimo che sono
E sia stessi a soffrire
Quello che noi chiamiamo problema carceri e
Dunque diciamo che mio fratello è morto di carcere quindici anni fa ne è passato di tempo quindici anni sono tanti e sono presenti qui con noi due avvocati
Che insieme ai quali mi sono invecchiata nelle aule dei tribunali è presente il presidente anziano dell'associazione Antigone che mi ha seguita fin dalle primissime ore sia invecchiata anche l'ultrà esitante anziano però in compenso c'è Maria Pia Scarciglia Antigone Puglia che invece non si invecchia mai
C'è Rita Bernardini tutti coloro che ci sono stati vicini abbiamo fatto tanta strada tantissima
E piacerebbe adesso voltarsi indietro e pensare che qualcosa è cambiato quello che fa male che fa veramente male che dopo quindici anni non solo nulla è cambiato ma tutto sembra essere
Non solo peggiorato ma destinato a a peggiorare ogni giorno di più le carceri sono al collasso
Siamo qui siamo tutti molto interessati a quest'argomento abbiamo tutti voglia di raccontarlo il mondo delle carceri ma a quanto pare siamo ancora troppo pochi o fa o forse parliamo ancora troppo poco urliamo ancora troppo poco
E all'
Ma nel ringraziare l'unione nelle camere penali per questa importante iniziativa e rivolgo un appello a tutti a tutte
Raccontiamo e le carceri portiamo le carte portiamo quel mondo fuori dal carcere oggi più che mai è importante l'altra sera sono stata l'iniziativa al Pigneto
Della delle camere penali di Roma e ecco Charles comunale una cosa mi ha colpito era stata come in altre città e ricostruita una cella
E in quella cella ciascuno poteva entrare io stessa l'ho fatto e capisci ma solo un po'quello che si trova ad essere chiusi lì dentro e allora mi è venuta in mente una cosa che si almeno e che terzi ognuno dei miei colleghi politici
Trascorresse non dico tanto una settimana una sola settimana della propria vita in uno qualsiasi delle nostre carceri io sono convinta ma straconvinto a che cambierebbero idea su tante cose e forse dico forse si comincerebbe mettere seriamente in mano a problema delle carceri che non può più aspettare grazie
Grazie alle
Mauro Palma
Garante dei detenuti
Mettiamoci bene ex mettiamoci bene ex Rocco vorrei che venisse tenuta abbastanza distinta la questione io devo dire che
Molto spesso in questi dibattiti di questi giorni ho sentito parlare
Di rischio di una situazione che può diventare una situazione inumano e degradante eccetera non vedo nessun rischio perché c'ha già diventata c'è già diventata da tempo e già questa la situazione
Ringrazio le camere penali e sarò molto parete perché mi sento un po'mi vergogno un po'ha inviato trovarmi in una situazione di un Paese democratico dove si deve essere di cui si deve venire in piazza per dire
Che la vita delle persone che sono ristrette in carcere è una vita che conta che tutto questo Paese che più volte parla di tutela della vita si dimentica di dire che la vita è tale se non è solo biologica ma anche dignitosa
La vita è vita dignitosa e dovrà essere in piazza difendere in un Paese democratico questo valore è il segno di un'arretratezza che ci fa un po'per coniare
E mi fa per coordinare anche un po'a un'altra cosa che in realtà se io vedo le persone attorno la pensiamo tutte nello stesso modo
Cioè non c'è in realtà una sensibilità diffusa
Ritorno cantor una questo termine allora prima sono stato citato perché io a volte dico che viene vissuto come uno altrove il carcere come qualcosa che non ci appartiene in realtà è proprio così
Sembra che quelle vite siano un altrove che quelle vite non siano vite la cui essenza interroga tutta la collettività
E quando veto stamattina vedo qui l'aria Cucchi ci siamo visti in Commissione perché stamattina sostata uditi in Commissione
E quanto vedo un modo molto rarefatto di affrontare il problema come se si stesse parlando
Di un esame di laboratorio un pochino rimango veramente colpito rispetto al senso di arretratezza di questo Paese
E non considera ancora come problema proprio quello del problema del carcere prescindiamo tutti Voltaire diciamo andiamo lì ce ne siamo fatti due scatole piene di cose di questo genere e non ci siamo resi conto che di quel comma dell'articolo ventisette che tante volte citavamo sulla e finalità rieducativa della pena siamo dovuti arretrare alla prima parte
Beh siamo abituati la generazione mia di Sterpa l'utilità di altri
C'erano stati abituati a rivendicare guardate devono tendere alla rieducazione
Quasi dando per scontata la prima parte che dice non possono consistere in trattamenti che siano contrari al senso di umanità
Ecco oggi siamo arretrati da quella seconda parte partiamo dalla prima non è più neanche tanto un problema di come aveva il di di come diciamo tendere alla rieducazione me come quantomeno che non consistano in trattamenti contrari al senso di umanità
Questa cosa ci interroga inoltre interrogarci per le vite in carcere oltre interrogarci sulle inadempienze istituzionali oltre eterno cantiere sull'incapacità di saper cogliere il problema perché un provvedimento di quel genere
Indica un'incapacità di lettura è una non volontà di intervento
Oltre a tutto questo credo dobbiamo domandarci un po'tutti noi quanto e quale lavoro debba essere fatto per un Paese che a vede contemporaneamente la diminuzione fortunatamente dei reati più gravi e al tempo stesso l'espansione enorme dell'aria del controllo penale
Quando io come garante nazionale all'inizio poi nel due mila sedici
Mi insediare Ilaria del controllo penale riguardava all'incirca un cinquantacinque mila persone detenute in altri trentacinque mila
Persone in misura alternative oggi riguarda sessanta
Sessantuno mila e rotti persone detenute una novantina mila di persone in misure in varie forme alternative il controllo penale si è esteso
E questo è l'elemento che in qualche modo ci interroga su questa società e che poi diventa la produzione del carcere diventa
La disattenzione rispetto a quelle condizioni de pensiamo che il penale risolva tutto e pensiamo poiché il penale si in qualche modo si declini nel carcerario
E allora se questo è il modo di pensare il Garcia c'era aria e acqua medi Ray il luogo a cui diamo diciamo il la risoluzione delle nostre contraddizioni
Ecco partiamo da questa vicenda
Anche per capire come intervenire perché è un quei margini di discussione che ancora ci sia uno mi pare che il diciassette avevate inaugura e alle alla Camera la questione per vedere se c'è
Un margine per intervenire ma prendiamo l'anche come occasione per riflettere che quello che quelle condizioni del carcere interrogano tutti noi e la nostra incapacità di saper dare valore al valore democratico della collettività grazie
Grazie
Grazie all'ex Fiera
Col quale vigere passione contenuti dello studio
Buongiorno a tutti la piazza si svuota cerco di essere molto veloce è stato detto ora Mauro
Che forse c'è uno scarto fra il dentro e il fuori pensiamo che il carcere sia cosa altra da noi
E in fondo siamo qui come atto di testimonianza civile ma non tutti sanno quello che circonda il carcere in carcere un luogo di potere che designa una relazione verticale
E io penso che le persone che sono preposti a questo controllo guardino le persone detenute perché devono ma non le vedono perché non sono capaci
Quelle vengono perché è inevitabile ma non le guardano perché non gli interessa
Hanno voi interessa per questa ragione stiamo qui io provo a dirvi non vi racconto la mia opinione del carcere molti la conoscono ed è comune a quella delle persone che mi ascoltano io ieri sono stato ha udito in Commissione al Senato o consegnato alcune riflessioni proporrò degli emendamenti che mi sono stati chiesti provo a darvi una qualche brevissima indicazione delle cose che si potrebbero fare delle cose che proprio non funzionano nel Dl che non ha nulla che soddisfi i requisiti di necessità e urgenza
Si prevede il ricorso a una carcerazione
Di natura privata
Perché noi non sappiamo quali regole vinceranno all'interno di quei luoghi
La cui previsione di allocazione di corpi perché di questo stiamo parlando e pari a duecentosei persone nell'anno
Sta scritto nella relazione
Sette milioni di euro a casa ammende stima si è qua come si dice la pena di stima sia qua la la spesa di novantacinque euro a persona
Moltiplicato trecentosessantacinque fa duecento sei persone che potranno godere di questa misura
Cioè niente
C'è una come dire ricorso a i pannicelli caldi che non non rende giustizia dell'urgenza della prepotenza di un intervento coraggioso
Qualche giorno fa non lo dico per autoincensare mi anzi il merito maggiore di una collega una un'amica più di un'amica e più di una collega che adesso non c'è più Marina Morigi
Che nei nostri cuori credo io avevo ho avuto una sentenza
Che principalmente merito suo dalla Corte europea dei diritti dell'uomo che ha condannato l'Italia per violazione dell'articolo tre
Per una persona che nel corso di un anno attentato cinque volte il suicidio in tre carceri diverse uno dei quali mentre era in articolazione tutte la salute mentale
Ne abbiamo fatto ricorso di urgenza la CEDU quello ha concesso l'autorità giudiziaria italiana non ne ha tenuto conto
E secondo le regole di Brighton accelerate in quattro anni noi per modo di dire abbiamo avuto una condanna in violazione dell'articolo tre
La stampa non mi è parsa molto interessata a questa vicenda che offende il nostro Paese ma fotografa una realtà per quella che due mila venti oggi è peggio del due mila venti
Allora dico l'ultima cosa che secondo me si può fare
Si può fare proponendo un emendamento io l'ho detto ieri in Commissione lo dico qui è quei pochi che ascoltano è un suggerimento pretorio affinché lo si raccolga nelle Aule per provare a sollevare qui a proporre questioni di legittimità costituzionale lo può fare il Parlamento non lo farà ma non glielo chiediamo
Una norma di chiusura
Quando è dimostrata l'efficacia dei rimedi
Del reclamo giurisdizionale ex articolo trentacinque bis
Noi dinanzi alla CEDU che ho appena menzionato non abbiamo attivato quel quel rimedio abbiamo detto non abbiamo fatto ricorso per Cassazione verso quel rigetto che hanno avuto abbiamo detto non possiamo aspettare perché mentre aspettiamo la gente muore siamo andati a Strasburgo e la Corte ci ha dato ragione
Se è un rimedio è inefficace come il trentacinque bis che non consente a un magistrato di scarcerare ne dobbiamo chiedere al Parlamento prima eh sì e no un giudice
Di ricorrere attraverso un additiva del quarantasette ter comma uno ter a quella che in altri Paesi
è stata considerato una via di uscita penso alla Germania penso alla California
Una norma che faccia dire Nonda quante la capienza quattrocento quattrocentouno non entra sarebbe giusto una macchina per cinque non carichi di sei persone in una Renzo giustamente non infine il ventunesimo sarebbe giusto ma ne chiediamo qualcosa di diverso
Che al giudice sia consentito di verificare funditus le condizioni detentive nel carcere della mia città ci sono due sezioni che sono state chiuse
Siccome devastate dalla rivolta di qualche giorno fa ma prima di quella rivolta prima della chiusura di quelle sezioni la gente
Vive in mezzo alle cimici che scusate ma le cose vanno lette per come stanno di Morton i condoni
Allora io penso che le persone divano in case più o meno belle più o meno agiate più o meno brutte più o meno piccole più o meno grandi ma non abbiano le cimici nelle mutande e questa cosa è intollerabile per un Paese appena appena civile